A Time for Us di Tracey (/viewuser.php?uid=82475)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Londra ***
Capitolo 2: *** Opposti ***
Capitolo 3: *** Ritorno al Passato ***
Capitolo 4: *** Strani Incidenti ***
Capitolo 5: *** Arrivo Movimentato ***
Capitolo 6: *** Che la recita abbia inizio ***
Capitolo 7: *** Inizio Giornata ***
Capitolo 8: *** Sogno o Desiderio? ***
Capitolo 9: *** Vita e Morte ***
Capitolo 10: *** L'Unica Cosa da Fare ***
Capitolo 11: *** Risveglio e Invito a Cena ***
Capitolo 12: *** Spegazioni ***
Capitolo 1 *** Londra ***
...A Time for Us...
Capitolo 1: Londra.
Londra
è completamente diversa dalla
mia vecchia città. Gente diversa, ritmo diverso.
Ed
è stato proprio questo a farmi
riuscire nell’impresa più difficile.
Ricostruire
una parte di quella vita
che pensavo fosse distrutta per sempre.
Ora
sono serena. Lavoro, ho nuovi
amici.
Vivo
in una villetta davvero
graziosa insieme al mio cane.
Certo
“lui” è sempre parte di me, ma
ora riesco a vedere altri ragazzi senza metterli a confronto.
All’inizio
era tutto un Ryan baciava
meglio, Ryan era più bello, Ryan mi faceva sentire diversamente, anche
se
eravamo solo amici.
Ma
poi ho capito che era inutile continuare
in quel modo. Perché era ovvio che il mio Principe Demoniaco fosse
migliore.
Ormai
sono passati due anni da
quando sono andata via. Lui starà con qualche attrice o modella, il suo
genere
di donna ideale.
Mentre
io sto con Harry.
Ci
siamo conosciuti grazie a sua
sorella Emily. Lei è stata la prima vera amica che mi sono fatta in
questa
enorme città.
Mi
ero iscritta in palestra, oltre
che per mantenere la linea, per fare amicizia con qualcuno. E ci sono
riuscita.
Trovando lei, ho trovato anche l’uomo che mi ha aiutata a superare il
mio
passato.
Harry
è meraviglioso: dolce,
simpatico, aperto con tutti. Tutto il contrario di Ryan. Capelli
nerissimi,
caldi occhi castani.
Ho
chiuso i ponti con tutto il mio
passato. Sento solo i miei genitori.
Anche se mi sono trasferita fuori l’Italia e ho 22 anni, non
vuol dire
che non ho bisogno del loro supporto.
Ovviamente
voglio loro ancora un
bene immenso e non è giusto farli preoccupare inutilmente.
Per
quanto riguarda Eric invece mi
sono comportata veramente da mostro.
Gli
ho solo mandato un messaggio
dicendogli che non potevo stare con lui. Poi ho cambiato numero e non
controllo
quello vecchio da due anni.
Qualche
volta mi viene in mente il
pensiero di prendere la vecchia SIM e vedere cosa c’è. Penso che forse
“lui”
abbia potuto cercarmi. Ma non lo faccio mai, perché significherebbe
vanificare
tutti gli sforzi di questi anni.
In
questo momento mi trovo al
lavoro. Faccio la giornalista. E oggi, per la prima volta, comparirò in
televisione.
Mi
hanno affidato un incarico
importante e hanno deciso di mandarlo in onda. Spero solo di non
mischiare
l’inglese con l’italiano... quando sono nervosa mi capita, scatenando
le prese
in giro da parte dei miei amici.
Guardo
il panorama fuori dalla
finestra del mio ufficio. Mi torna in mente l’ultima volta che ho visto
quello
di casa mia. Non quella di Londra.
Non
so perché oggi penso così tanto
all’Italia, di solito evito questi pensieri dolorosi. Mi mancano tutti
immensamente.
-Pronta
a diventare famosa baby?-
Harry
entra come al solito senza
bussare.
-Direi
proprio di no... Uff!-
-Dai
stai tranquilla, andrà tutto
bene-
Mi
bacia. Mi è sempre piaciuto il
suo sapore. Molto più dolce di quello di Ryan.
Ecco
ci risiamo con i paragoni. Oggi
non va per niente bene, se continuo così non so cosa potrà accadere.
Entra
Joanne, una mia collega, e mi
dice che è ora di andare in diretta. Ci mancava solo la diretta. Prendo
un bel
respiro ed entro in azione.
Inaspettatamente
tutto va alla
perfezione. Non ho sbagliato o dimenticato niente.
Suona
il cellulare, guardo il
display...
-Ehy
mamma!!-
-Tesoro
sei stata fantastica! Io e
tuo padre siamo molto fieri di te... non posso crederci... la mia
bambina in TV...-
-Mamma
non pensi di esagerare?-
Ma
chi la ferma più. Per la mezzora
seguente sono costretta a sentire le sue follie, ma in fondo mi fa
piacere che
sia felice. Non deve essere stato tanto bello per lei sapere che uno
dei suoi
adorati figli era scappato dallo Stato.
-Comunque
tranquilla Helen cara...
abbiamo già messo il video del tuo servizio su internet... ora tutti i
tuoi
amici vedranno quanto sei diventata importante!!-
-COSA??-
No...
non può essere. Mi ero
impegnata così tanto a non far scoprire niente a nessuno e ora lo
sapranno
tutti.
Non
è possibile.
-Mamma
per favore... ti prego togli
quel video-
-Ma
che dici?? Non lo toglierò per
nessun motivo al mondo!!-
Dopo
qualche frase senza senso chiudo
la telefonata.
Mi
salgono le lacrime agli occhi.
Non
ci credo. Questo è solo un
brutto sogno.
Non
do la colpa ai miei genitori.
Loro non sanno niente, non potevo mica dirgli che ero scappata perché
amo un
ragazzo a cui faccio schifo, che ho tradito il mio fidanzato e che
tutti i miei
amici mi odiano.
Gli
ho solo detto che l’Italia mi
soffocava e che qui a Londra c’è più lavoro.
Così
mi sono immersa nel lavoro fin
sopra la testa e sono riuscita ad arrivare dove sono ora.
Tutto
per non pensare alla mia vecchia
vita.
Tutto
per non pensare a quel
maledetto principe.
Ed
ora è tutto finito. Tutto
inutile.
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Capitolo 2 *** Opposti ***
Capitolo
2: Opposti.
È
passata una settimana dal servizio
al telegiornale e ancora non si è fatto sentire nessuno, quindi la
serenità si
è rimpossessata della mia vita. Anche se in parte ci sono rimasta un
po’ male.
Questo significa che ormai mi hanno dimenticata del tutto e che sono
insignificante per loro, ma io ormai ho la mia vita qui in Inghilterra
e sono
davvero felice.
Questa
sera sono a cena a casa dei
genitori di Harry. Dire che li adoro è poco e loro impazziscono per me.
Non
fanno altro che ripetermi che
per loro sono come una di famiglia e che non potevano desiderare di
meglio per
quel disastro del loro figlioletto. Sono stati fondamentali per la mia
“guarigione”. Si sono sempre comportati come dei genitori amorevoli,
aiutandomi
in qualunque momento.
Anche
Emily è stata importantissima,
è continua ad esserlo. Lei sa tutto del mio passato e non mi ha mai
giudicata
male.
In
questi due anni sono un po’
cambiata. I capelli, che ho sempre lasciato crescere e che ormai mi
erano
arrivati alla vita, li ho tagliati fino alla spalla e grazie al mio
adorato
parrucchiere sono perfettamente lisci, senza essere rovinati. Dopo la
mia partenza
ero dimagrita ancora, la fame mi aveva completamente abbandonata, ormai
sembravo uno scheletro. Ma ora ho ripreso i chili mancanti e andando in
palestra riesco a mantenere la giusta linea.
Anche
nell’atteggiamento sono
cambiata. Io che ero sempre timida e riservata con le persone che non
conoscevo, ora sono sempre pronta a fare nuove amicizie, sempre a
battermi per
le ingiustizie che mi capitano. Se fossi rimasta come prima non avrei
potuto
conquistare niente di quello che ho ora, non avrei potuto cambiare vita.
Per
l’abbigliamento opto per un paio
di jeans chiari, un maglione blu con sotto un top argentato e delle
scarpe con
il tacco sempre argentate. Dopodiché passo al trucco.
Solitamente
non vado così dai miei “suoceri”, ma dopo cena
io, Harry, Emily e la sua nuova fiamma andiamo a ballare. Spero di non
ubriacarmi come la volta scorsa. Non succede perché bevo tanto, ma
perché sono
quasi del tutto astemia e comincio a perdere molte delle mie facoltà
mentali
dopo un bicchiere o due.
Esco
da casa mia, ovviamente in
ritardo. Ma ormai ci si sono abituati tutti, sono arrivati al punto di
darmi un
orario anticipato per gli appuntamenti, per farmi arrivare puntuale.
Mentre
attraverso la città con
l’autobus mi accorgo che non mi abituerò mai alla bellezza di questo
posto.
Arrivo
a casa dei genitori di Harry,
suono e dopo qualche secondo sento dei passi dietro la porta.
-Helen
Tesoro mio... ci sei mancata
in questi giorni. Ti abbiamo visto alla televisione, sei stata
fantastica.
Siamo veramente fieri della nostra futura nuora...-
Tutto
questo l’ha detto Mary, mia “suocera”,
mentre mi stritola nel suo forte abbraccio.
-Mamma!!
Lasciala respirare...-
Harry
viene a salvarmi, ma dopo due
secondi torno in apnea per il suo bacio, che purtroppo viene quasi
subito
interrotto.
-Harry,
falla respirare anche tu...
un po’ di decenza, grazie. Povera la mia stellina... è sempre così rude
mio
figlio con te?-
-No,
no stai tranquillo Frank...-
Ci
dirigiamo verso la sala da
pranzo, ridendo.
Come
al solito passo una serata
bellissima. Non pensavo che potessi essere di nuovo felice, ma lo sono.
Ed è
tutto merito di questa famiglia meravigliosa.
Quando
il mio pensiero vola verso
l’Italia mi sembra così lontana, una vita passata.
Sento
di essere morta e rinata.
Quella bambola di porcellana, senza anima e con molte spaccature, è
diventata
una donna.
Uno
dei tanti difetti che avevo
prima era quello di pensare che tutto fosse per sempre.
Invece
si cambia. Tutto passa,
niente rimane uguale. E io ho cambiato tutto. Me stessa, città,
amicizie,
amore. Passato: L’Italia, Nicole, Eric, Ryan.
Presente:
Londra, Emily, Mary, Jack,
il giornalismo, Harry.
Il
futuro non lo so, ma lo scoprirò
solo vivendo.
Non
voglio dimenticare niente.
Perché sono quella che sono solo grazie al mio passato.
Ho
bisogno della mia storia per
creare il mio futuro. Per non commettere gli stessi sbagli, per poter aiutare le persone a me care non
commetterli.
Siamo
arrivati alla discoteca.
Mi
è sempre piaciuto ballare. Sfogo
tutto il nervosismo accumulato, non penso a niente, mi lascio andare al
ritmo e
mi faccio guidare dalle note in una danza che crea spensieratezza in me.
Così
prendo la mano di Harry, dopo
aver lanciato il cappotto e il maglione su una poltrona, e lo trascino
in
pista.
È
bello sentir le sue mani sulla mia
schiena. Il suo sguardo protettivo su di me.
Balliamo
insieme per ore, senza mai
fermarci, se non per bere.
Mi
gira un po’ la testa, forse ho
bevuto un po’ troppo. Ma non entro nel panico, c’è Harry con me. Lui si
occuperà di me e sono sicura che nulla di male
potrà accadere.
È
come un angelo protettore. Non ho
mai conosciuto un ragazzo perfetto come lui. Sotto tutti i punti di
vista.
E’
strano che i ragazzi che mi hanno
cambiato la vita li identifico come “demoni e angeli”. Due uomini
completamente
opposti. Sole e Luna, Fuoco e Ghiaccio. Bene e male. Diversi, ma
perfettamente
in grado di sconvolgerti.
Verso
le 5 del mattino ci ritiriamo
a casa. Harry passa il resto della notte a casa mia, come sempre. E
come sempre
finiamo per addormentarci solo quando il sole è ormai sorto.
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Capitolo 3 *** Ritorno al Passato ***
Capitolo
3: Ritorno al Passato.
Sono
in uno stato di beatitudine
assoluta. Il braccio del mio ragazzo mi schiaccia al letto, ma non mi
da
fastidio. Stranamente sento i raggi solari, che attraversano le tende e
atterrano sulla mia pelle, creando calore. È raro che a Londra ci sia
il sole,
così mi godo questa sensazione che non provo da tempo.
Non
voglio aprire gli occhi, tanto
so che Harry dormirà ancora per delle ore. Quindi rimango ancora un po’
così.
Il
cellulare vibra. Di mala voglia
lo prendo e apro a forza gli occhi.
Un
messaggio da un numero che non
conosco. Lo apro e leggo. Improvvisamente il sonno passa. Mi sembra di
fare un
viaggio nel tempo, fino a due anni fa.
È’
da parte di Nicole. “Svegliati e
affacciati. Nicole”
Mi
alzo, avvolgendo il mio corpo con
la coperta, e mi dirigo di corsa alla finestra che da sulla strada.
La
vedo. I suoi ricci rossi, gli
occhi verdi.
Vado
verso la porta e quando la
spalanco, lei è qui.
Dopo
due anni ci guardiamo negli
occhi, senza dire una parola.
-Ciao...-
-Ciao-
Una
conversazione lunga e complicata
direi.
Non
so che dire. Perché è qua? È
successo qualche cosa di grave?
All’improvviso
tutte le possibili
opzioni peggiori mi attraversano la mente. E penso ai miei genitori.
-Cosa
è successo? Mamma e papà stanno
bene?? Nicole perché sei qua?-
-Calmati...
stanno tutti bene...
soprattutto i tuoi genitori-
-E
allora perché sei qua?-
-Beh...
forse c’è qualcuno che sta
male...-
Una
pugnalata al cuore.
Sta
male? Gli è capitato qualche
cosa? Il mio pensiero è rivolto solo a lui. E forse si è intuito dalla
mia
espressione, visto che Nicole sorride come un tempo. Quando eravamo
complici in
tutto e ci capivamo con uno sguardo.
-Sono
io quella che sta male Helen...-
Ora
sto anche peggio, perché mi sono
preoccupata per un uomo che ha solo fatto del male nella mia vita,
invece che
per una ragazza che , nonostante tutto, considero ancora mia sorella.
-Che...
che hai?? Si può guarire??E’
grave??-
Scoppia
a ridere. Un’ondata di
malinconia mi assale. Mi è mancata.
-La
solita tragica eh? Non sei
cambiata vedo, ma comunque posso spiegarti tutto dentro o devo stare a
congelare qua fuori ancora per molto?-
La
guido verso la cucina, ci sediamo
nel bancone che sta al centro della stanza.
-Bella
la tua casetta-
-Nicole,
vai al punto...-
Mi
guarda con uno strano sguardo,
sembra che mi stia studiando.
-Forse
un po’ sei cambiata, oltre
che fisicamente intendo. Sei diventata bellissima Hely-
-Parli
proprio tu. Immagino che Phil
debba stare costantemente con gli occhi spalancati-
-Ecco
proprio di lui volevo
parlarti, o meglio di noi. Ecco vedi... nonostante tutto io ti
considero ancora
la mia migliore amica. E ti amo. Se penso alle persone importanti per
me, non
posso fare a meno di includere anche te. Sei la mia sorellina Helen.
Non voglio
perderti. Siamo state lontane per troppo tempo, ma ora io ho bisogno di
te. Lo
so che non ho alcun diritto di chiederti questo favore, per tutte le
parole che
ti ho detto la sera che sei andata via. Ma quelle parole erano dettate
solo dalla
rabbia. Mentre le dicevo pensavo che ero solo una stupida, che non
capisce
niente. In realtà non ero arrabbiata perché ti eri allontanata da me,
ma perché
non riuscivo più a capirti. Ti vedevo con Eric, ma sapevo che provavi
un
sentimento indefinibile per un certo principe di nostra conoscenza-
Fermo
il suo monologo con una risata
e ovviamente lei mi guarda male.
-Nicole,
ma tu veramente pensi che
me la sia presa per quelle parole? Che sinceramente neanche ricordavo
più-
-Seriamente
non eri arrabbiata con
me per questo?-
-Ma
sei scema? Io non sono proprio
arrabbiata con te-
-Allora
perché non ti sei fatta
sentire?-
-Perché
pensavo che tu fossi
arrabbiata con me, per il mio comportamento-
-Direi
che siamo due idiote-
-Mi
sa che hai ragione-
-Comunque
ora basta parlare del
passato. Visto che ci siamo allontanate solo per un equivoco, direi che
è
meglio non pensarci più. Pensiamo al futuro. Spero che accetterai di
aiutarmi,
altrimenti dovrò rifiutare la proposta di Phil...- mi sorride
consapevole di
aver innescato una bomba.
Non
so che dire. Non so parlare. Le
lacrime scendono dai miei occhi, lacrime di felicità.
-Ni...
Nicole!!- le salto addosso.
Ci stritoliamo nel nostro solito abbraccio.
-Non
puoi capire quanto mi sei
mancata in questi anni-
Ridiamo.
Così... semplicemente,
senza motivo, senza preoccupazioni. Solo noi e la nostra amicizia.
-Ma
tornando un momento alla parte
del favore... non ho capito male, vero?-
-Beh
non saprei... io ti ho chiesto
di tornare in Italia per farmi da testimone, tu che hai capito?-
Occhi
spalancati, bocca aperta,
cervello fuori uso. Avevo capito la proposta, ma non avevo collegato il
ritorno
in Italia
-Devo
tornare in Italia? Per farti
da testimone?-
-Hai
capito benissimo e se rifiuti,
non mi sposo...-
-Non
ci credo, non ci credo... NON
CI CREEEEDOOOOOOOOOOO... ahahahah-
Meglio
concentrarsi solo sul
matrimonio al momento.
Da
qui in poi ci sono solo frasi
senza senso. Urletti isterici e risatine infinite.
Ovviamente
accetto. Sono
immensamente felice per questa mia sorella ritrovata.
Così
felice che per un po’ dimentico
tutti i miei problemi.
Mi
dimentico del perché mi sono
trasferita in un altro Stato. Del perché sono stata male per anni.
Mi
dimentico di Harry, che dorme di
sopra in camera mia. Di Eric, che ho lasciato senza una spiegazione.
Mi
dimentico di Lui.
Non
penso neanche per un istante al
fatto che lo rivedrò. Perché lui è uno degli invitati, ovviamente.
E
io dovrò affrontare tutti i miei
peggiori incubi.
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Capitolo 4 *** Strani Incidenti ***
Capitolo
4: Strani Incidenti.
Sono
passati quattro giorni da quando ho ricevuto la “bella” notizia.
Nicole
è ancora a casa mia. Abbiamo deciso di passare una settimana insieme,
per recuperare
un po’ del tempo perduto.
Il
suo incontro con Harry è stato abbastanza particolare.
Stavamo
chiacchierando accoccolate sul divano, non mi sembrava vero di rifarlo.
Di
solito ci si accorge di quanto si tiene ad una persona solo quando
questa si è
persa. Io soffrivo prima, ma mi sono resa conto di quanto ami la mia
migliore
amica solo quando l’ho ritrovata. E lo stesso vale per tutti i miei
amici in
Italia. Per questo non vedo l’ora di rivederli, anche se significa
rivedere
Ryan.
Ad
un certo punto un urlo interruppe le nostre parole.
Vediamo
correre Harry giù dalle scale, rischiando di uccidersi inciampando
negli ultimi
gradini. In quel momento mi accorsi di essere ancora avvolta nel
lenzuolo. Ci
feci caso solo perché Harry era praticamente nudo davanti a noi. A
coprirlo
c’era solo un minuscolo asciugamano, che serviva a nascondere giusto la
parte
critica.
Gocciolava
acqua sul pavimento, doveva essere appena uscito dalla doccia e, anche
se il
momento non era il più indicato, il suo corpo mi fece fare pensieri
poco casti.
Ci
guardava sconvolto. IO lo guardavo sconvolta. Nicole invece tratteneva
le
risate.
-HARRY
VAI SUBITO A COPRIRTI!!-
E
in un secondo era già scomparso.
-E
lui era?-
Ero
diventata rossa peperone, così Nicole scoppiò definitivamente a ridere.
-Dai...
smettila. Lui è Harry, il mio fidanzato-
Le
risate finirono e mi guardò con sguardo serio.
-Lo
ami??-
So
cosa intende. L’ultima volta che ho detto di amare un ragazzo l’ho
lasciato,
dopo averlo tradito.
-Si-
è un amore diverso rispetto a quello che ho provato in passato, meno
travolgente e passionale, ma non saprei definirlo con un’altra parola
il
sentimento che mi lega ad Harry.
-Bene,
se ne sei sicura, sono felice per te- mi abbraccia.
-Ma
ora mi devi raccontare tutto di lui. Come, quando, dove, perché, primo
bacio,
dichiarazione, com’è lui?-
Così
le racconto tutto. Stiamo una mezzoretta a parlare, finché il soggetto
della
discussione non arriva. Vestito.
-Harry
lei è Nicole, la mia migliore amica, te ne ho parlato-
-Ah
si... come mai qua a Londra? Non sarai venuta per portarmi via Helen,
vero?-
-No
no... tranquillo. Sono qua per invitarvi al mio matrimonio- risponde
lei, con
un accento strano.
Mi
ricorda me ai primi tempi. Quando ancora non sapevo mezza parola di
Inglese.
-Harry
perché hai gridato prima?-
-Ehm...
ecco... ti avevo chiamata per chiederti dov’era il mio shampoo... poi
sono
scivolato nella doccia, mi sono fracassato la schiena... ho visto
un’ape nel
bagno e sono corso giù, scivolando nei gradini- e sorride a mille denti.
Dopo
questo breve racconto c’è il silenzio più totale.
-Esci
subito fuori da casa mia... io non ti conosco-
Nicole
libera le risate che stava trattenendo da qualche minuto.
Harry
mi segue in camera con gli occhioni da cuccioletto, lamentandosi per il
mal di
schiena. Mentre io mi vesto, facendo finta di non sentirlo.
Cosa
che faccio anche ora, dopo una settimana.
Sto
per accompagnare la mia migliore amica all’aeroporto, mi salgono le
lacrime
agli occhi.
Ci
siamo divertite tantissimo e ora che se ne va, mi sembra di dirle
addio. Anche
se fra due settimane la raggiungiamo, io ed Harry, in Italia.
Mia
mamma è scoppiata di felicità, appena le ho detto che sarei tornata per
qualche
tempo.
Phil
ha cominciato a preparare la camera per noi, anche se mancano ancora 14
giorni.
Hanno deciso che dobbiamo stare da loro.
Tutti
si danno da fare per il mio ritorno a casa, ma ormai quella non è più
la mia
casa.
Io
sto bene qua a Londra, con i miei nuovi amici, la mia nuova famiglia,
il mio
fidanzato.
Ho
paura che tutto ritorni come prima. Ma, allo stesso tempo, sono decisa
a
dimostrare a tutti quanto sono cresciuta e migliorata. Che Harry è il
ragazzo
giusto e che è stata la scelta più giusta allontanarmi da tutto e da
tutti,
creandomi una nuova vita qua.
Arriviamo
al momento dei saluti.
Dallo
sguardo di Nicole, capisco che lei prova le mie stesse paure.
-Tranquilla
tesoro... ci rivedremo fra due settimane-
-Verrai
vero?-
-Ma
certo scema... non potrei mai mancare al tuo matrimonio. Ne parliamo da
quando
avevamo sei anni praticamente-
-Ecco
brava. Anche perché se tu non vieni al mio, io non verrò al tuo- mi
risulta
difficile al momento pensare al mio matrimonio.
Ci
stringiamo in un abbraccio, che sembra una promessa. La promessa di
esserci
sempre l’una per l’altra.
La
vedo allontanarsi.
Come
vedo avvicinarsi il momento di tornare ad affrontare tutti i miei
problemi. E
lui. |
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Capitolo 5 *** Arrivo Movimentato ***
Capitolo
5:
Arrivo Movimentato.
Ancora
non so come sono finita in
questa situazione assurda.
Fino
a ieri pensavo che tutto
sarebbe filato liscio, che niente avrebbe disturbato il mio soggiorno
in
Italia.
Che
l’avrei visto al matrimonio e basta.
Invece
quella simpaticona della mia
migliore amica mi ha avvisato che all’aeroporto ci avrebbero aspettato
Phil e
il “Demone”.
Il
bello è che sono stata informata
solo quando ero ormai sull’aereo, senza possibilità di fuga. Anche se
non so
come avrei spiegato ad Harry l’improvviso cambiamento di programma.
Quindi,
forse, è stato meglio così.
Senza nessuna tentazione.
Non
so come affrontarlo.
Cosa
gli dirò?
Come
dovrei salutarlo?
Con
che occhi lo guarderò?
E
lui con che occhi mi guarderà? Mi
tratterà come l’ultima volta? Ma perché mi faccio tutti questi problemi?
Lui
mi odia. Gli faccio schifo. Non
vorrebbe mai avere niente a che fare con me.
Me
l’ha spiegato perfettamente al
nostro ultimo, indimenticabile, incontro.
Non
potrò mai scordare la sensazione
di morte che, le sue parole, hanno fatto scivolare nella mia anima.
Mi
giro alla mia destra e vedo Harry
che dorme.
È
uno spettacolo per gli occhi e
anche per tutto il resto.
Lui
non è solo bello. È il ragazzo
che tutte vorrebbero avere e io, come una scema, sto a pensare a quel
troglodita. Ma non commetterò nessun errore questa volta. Non mi farò
scappare
questo splendido ragazzo accanto a me. Lui mi ha illuminato, con il suo
amore,
nel momento più buio della mia vita. Non posso perderlo.
Ormai
siamo arrivati da una
quindicina di minuti circa. Siamo scesi dall’aereo e ora aspettiamo di
ritirare
i bagagli.
Vedo
la mia valigia, faccio per
prenderla, ma una vecchietta l’afferra prima di me.
-Scusi
signora, ma quella sarebbe
mia...-
Lei
mi guarda con occhi innocenti.
Poverina, forse ora si sente in difficoltà...
-Non
dica sciocchezze signorinella.
Questa è MIA!!!- e se la stringe addosso.
-Ma
signora, sono assolutamente
certa che sia la mia valigia... vede c’è anche scritto il mio nome
nella
targhetta... Helen Walker!!!-
Questa
“povera” vecchietta mi sta un
po’ facendo inalberare. Il suo sguardo non è più tanto puro ed
innocente. Anzi,
direi che è l’esatto contrario.
-Lei
sta cercando di imbrogliarmi...
ma come non si vergogna... aiuto... AIUTO!!-
Si
è messa a gridare.
Io
entro nel panico, non so che
fare. Tutti mi stanno guardando male, non capendo che quella “malefica”
è
questa vecchietta davanti a me.
Harry
si avvicina e
contemporaneamente anche una guardia di sicurezza.
-Che
succede?- dicono quasi in
contemporanea.
-Questa
ragazzaccia vuole rubarmi la
valigia... l’arresti subito e butti la chiave della cella. Questi
giovani
d’oggi sono incontrollabili...- e continua così per almeno dieci
minuti. Senza
mai fermarsi.
Mi
viene anche il dubbio che non si
fermi neanche per prendere fiato.
Non
è che è un’aliena?
Un’aliena
proveniente dal pianeta
dei vecchi rimbecilliti!!
La
guardia, che deve avere qualche
rotella in più di questa pazza, capisce la situazione. E vedendo una
valigia,
simile alla mia, sul nastro trasportatore la prende e la fa vedere alla
pazza.
Questa
sgrana gli occhi e mi guarda
in modo strano.
-Ecco
quella è la mia. Grazie
ragazzo, lei è molto gentile. Ecco qua cara, la sua valigia e la
prossima volta
cerchi di stare più attenta-
Detto
questo se ne va.
Io,
Harry e la guardia la vediamo
allontanarsi senza sapere cosa dire.
Fino
a quando quel cretino del mio
ragazzo si mette a ridere, seguito a ruota dalla guardia.
Io
ci trovo ben poco da ridere.
Stavo per commettere un omicidio e non me ne sarei pentita poi molto.
Dopo
aver ringraziato l’uomo venuto
in nostro soccorso, prendo la MIA valigia e mi dirigo verso le porte
che
conducono alla sala dove troverò Phil e Ryan ad aspettarci.
Intanto
Harry, rimasto indietro, mi
raggiunge ridacchiando ancora.
-La
smetti di ridere?-
-Dai
amore è stato divertente-
-Per
niente!!!- e aumento il passo.
E
così cominciamo a rincorrerci come
dei bambini per l’aeroporto.
Finalmente
riesce ad acciuffarmi.
Dico
finalmente perché non vedevo
l’ora che ci riuscisse. Per ricevere i suoi meravigliosi baci.
Continuiamo
a ridere e a baciarci
per non si sa quanto tempo. Dimenticandoci che due persone, per me
importanti
in modo diverso fra loro, ci stavano aspettando.
Fino
a quando una voce, proveniente
da un passato oscuro, raggiunge il mio cuore come una scheggia di
ghiaccio
molto affilata.
-Helen...
sei tu vero?-
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Capitolo 6 *** Che la recita abbia inizio ***
Capitolo
6: Che la recita abbia inizio...
-Helen
sei tu vero?-
Il
mondo si è fermato. Congelato nel
secondo in cui questa voce è arrivata alle mie orecchie.
Sono
consapevole del fatto che, se
non mi sblocco, Harry e il proprietario della voce si accorgeranno
della mia
situazione emotiva, ma non ci riesco.
-Lo
sapevo... solo tu sei capace di
giocare quando sei in ritardo ad un appuntamento...-
Lo
odio!!!
-Non
è assolutamente vero!-
Non
posso crederci, non ci vediamo
da più di due anni e già litighiamo.
A
qualche passo da lui vedo Phil. Ignoro
l’idiota e con un urletto corro verso di lui, saltandogli addosso. Lui,
facendomi fare un giro, mi stritola nel suo abbraccio
-Scricciolo
ma sei uno spettacolo!-
-E
tu sei il solito cieco Phil... mi
sei mancato tantissimo-
Ed
era vero. Non mi era mancata solo
Nicole, ma tutti. Ora che sono qua mi accorgo dell’incredibile voglia
di
rivederli.
-Perché
a me non mi saluti nella
stessa maniera? Non ci vediamo dallo stesso tempo sai?-
Ma
come fa ad essere così irritante?
Come
può chiedermi di abbracciarlo
dopo tutto quello che è successo?
Non
so che fare... se non lo
abbraccio potrebbe pensare che io provi ancora qualche cosa per lui,
cosa
assolutamente non vera, e soprattutto potrebbe pensarlo anche Harry,
notando il
mio strano atteggiamento. Però se lo abbraccio non so cosa potrebbe
accadere.
Il
problema che ho sempre avuto con
Ryan è la sua imprevedibilità o, meglio
ancora, la sua capacità a far accadere cose imprevedibili, anche senza
volerlo.
Non
è colpa sua se mi ero innamorata
di lui, se mi ero riavvicinata ad Eric, se l’ho tradito e se sono
scappata
dall’Italia. No... sono state decisioni mie. Certo, lui era il punto
fondamentale di tutto, ma non mi ha mai costretto a fare niente.
Mi
giro verso di lui, mi avvicino e
con una calma, che è esclusivamente apparente, lo abbraccio.
-Ciao
Ryan...- dico cercando di
nascondere l’incertezza della mia voce.
Lui
a quanto pare non se
l’aspettava. Penso che volesse solo provocarmi, come al solito.
Ricambia
l’abbraccio qualche secondo
più tardi e non posso fare niente per impedirmi di tremare.
Non
so se l’ha percepito, ma io
facendo finta di niente mi allontano da lui, sentendo la ferita, che mi
aveva
procurato, riaprirsi.
Mi
guarda con i suoi occhi profondi,
cercando di trasmettermi un qualcosa di indefinito, ma non posso
permettermi di
soffermarmi sul suo sguardo. Non solo per Harry che ci sta guardando,
ma anche
perché so perfettamente che cadrei in una tortura già provata due anni
fa.
Prendendo
la mano del mio fidanzato
lo presento e mi sento circondata da un gelo poco rassicurante.
Fortunatamente
Phil, all’oscuro di
tutto, interviene, dicendo che dobbiamo sbrigarci.
Stare
nella stessa macchina con i
due ragazzi più importanti della mia vita è stato sfibrante.
Un’ora
di viaggio con la paura di
sentir dire delle cose sconvenienti.
A
quanto pare Ryan è diventato più
buono in questi anni, non ha aperto bocca. Un tempo non si sarebbe
fatto
scappare un’occasione del genere per mettermi in difficoltà.
Arriviamo
davanti ad una villetta,
vicino al mare. Davvero graziosa, bianca con le finestre blu. Il giardinetto pieno di giochi per cani.
Neanche
due secondi dopo aver attraversato
il cancello mi ritrovo distesa a terra con un “bisonte” che mi saltella
addosso.
-Toby
fermo!! Non uccidere la mia
testimone...-
Nicole
esce dalla porta di casa e ci
viene incontro. Allontana il “cane”, un terranova, e mi salta lei di
sopra, rischiando
di farmi cadere di nuovo. Ma sono troppo felice per farci caso e,
ignorando i
ragazzi, entriamo in casa.
All’interno
la casa è ancora più
bella. Dopo una visita completa, ci danno il tempo di sistemarci nella
nostra
camera.
-Sembra
simpatico Phil... Ryan un
po’ meno-
Se
solo sapesse cosa mi unisce al
Principe Demoniaco non penso che direbbe solo “un po’ meno”.
-Non
ci fare caso a lui, è un caso
disperato. Comunque è vero... Phil è simpaticissimo, l’ho sempre
adorato-
Sento
le sue braccia circondarmi da
dietro. Mi appoggio al suo forte petto, godendomi un po’ di quella pace
che
solo lui è capace di farmi provare.
-Devo
essere geloso?-
-Ahah
ma non scherzare... si sta per
sposare con la mia migliore amica... è come un fratello per me!!-
Mi
giro e lo bacio, per non pensare
più a niente.
Per
non pensare che al piano di
sotto c’è il mio demone personale.
Inconsapevole
che la mia vita,
presto, sarebbe di nuovo cambiata. In modo irreversibile.
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Capitolo 7 *** Inizio Giornata ***
Capitolo
7: Inizio Giornata.
Sono
passati due giorni da quando
sono tornata.
Due
giorni pienissimi di emozioni,
di qualunque genere. Gioia, rimpianto, nervosismo.
Harry
ha conosciuto tutti. Appena
hanno scoperto che ero tornata, tutti si sono precipitati a salutarmi.
Chi
calorosamente, chi con rimprovero. Ma nessuno ha mai visto un minimo di
rimorso
in me.
Non
mi sono pentita di aver lasciato
tutti ed essere scappata, perché mi sono creata una vita che chiunque
invidierebbe. Una bella casa, un lavoro soddisfacente, un fidanzato
perfetto,
una famiglia amorevole.
Non
c’è niente che non va. E’ tutto perfetto... ma
allora perché continuo
a non sentirmi al posto giusto?
Ho
paura di sapere la risposta
quindi, ogni volta che questa domanda si presenta nel mio cuore, mi
rifugio
nella perfezione della mia vita.
So
che prima o poi dovrò affrontare
i problemi, ma per ora preferisco scappare. E non sarebbe male
continuare a
farlo per il resto dei miei giorni.
Ora
che sono in questo letto,
accanto a Harry che mi abbraccia, nella casa dei miei migliori amici,
circondata da tutto l’amore di cui ho bisogno, niente mi sembra
impossibile.
Neanche
resistere agli sguardi del
mio tormento personale.
In
questi due giorni è sempre stato
con Phil. Non mi ricordavo che fossero così amici, ma Nicole mi ha
detto che
ormai è raro che non se lo ritrovassero continuamente a casa loro, ma
erano
contenti. Si volevano bene e lo consideravano come uno di famiglia.
Infatti
ho anche scoperto che Ryan
sarà il testimone dello sposo.
È
strano pensare a noi due nello
stesso ruolo, ma ci sto facendo l’abitudine.
Il
problema è che Nicole si è messa
in testa qualche cosa di strano e la cosa è preoccupante.
So
per certo che mi combinerà
qualche guaio.
Mi
alzo per andare a farmi una
doccia. Quando esco dal bagno, trovo Harry vestito pronto per uscire.
-Dove
vai?-
-Devo
comprare alcune cose con Phil-
Vedo
che si dirige fuori dalla
stanza con uno strano sguardo.
-Sei
sicuro che vada tutto bene?
Sembri strano...-
-Si,
si certo. Stai tranquilla amore-
e scompare dietro la porta.
Finisco
di prepararmi anche io e
scendo in cucina, dove trovo Nicole china sul tavolo intenta a scrivere
qualche
cosa.
-Buongiorno-
-Buongiorno
dormigliona-
-Che
fai?-
-Scrivo
la lista della spesa... anzi
controlla se c’è il latte in frigo-
Apro
lo sportello e trovo il deserto
più assoluto.
-Ehm...
no, direi che non c’è...-
Mi
avvicino a lei e vedo che la
lista è chilometrica.
-Ma
come mai non c’è niente?-
-La
sera prima del vostro arrivo,
Violet, Allie e George, hanno organizzato una festa per noi... e hanno
finito
tutte le provviste-
Non
so perché, ma sentire queste
parole mi hanno ferita... perché ci rimango male? Sono stata io ad
andarmene.
Non posso mica pretendere che non vivano più, solo perché io non ci
sono.
Così,
per almeno mezz’ora, sono
costretta a controllare in tutta la cucina cosa mancava e cosa no.
-Perfetto.
Direi che questo al
momento può bastare-
-Dici?
Hai scritto una lista per cui
spenderai almeno 500€... io direi di continuare ad aggiungere ancora
qualche
cosa...- povero Phil... questa pazza lo manderà in rosso tutti i mesi.
A
proposito di Phil... Mi torna in
mente lo sguardo di Harry.
-Nicole...
tu sai per caso dove
dovevano andare i ragazzi?-
-Dovevano
andare a comprare delle
cose per la festa di addio al celibato di Phil. Perché?-
-Così,
era solo una curiosità-
Mi
sto facendo troppe paranoie.
Meglio non pensarci più.
-Vuoi
che vengo con te al
supermercato?-
-No,
no. Tu hai un altro incarico.
Dovresti rimanere a casa ad aspettare l’arrivare del fioraio con i
possibili Bouquet-
-Ah...
ok. Tanto non devo fare
niente questa mattina. Devo dire qualche cosa?-
-No.
Falli mettere solo in salone,
dove ci sono tutte le cose per il matrimonio, appena torno decidiamo
insieme il
migliore-
Così
esce pure lei.
E’
strano vedere la casa così vuota,
non so che fare...
Mi
dirigo, con una rivista di abiti
da sposa in mano, nel retro della casa, praticamente in spiaggia. Mi
seggo su
una poltroncina e comincio a sfogliare il giornale.
Certi
abiti sono davvero assurdi...
Ma chi è che si sposerebbe in minigonna?
Altri
invece sono veramente
bellissimi. Senza volerlo comincio a fantasticare.
Immagino
di attraversare la navata,
il giorno del mio matrimonio, con uno di questi vestiti principeschi...
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Capitolo 8 *** Sogno o Desiderio? ***
Capitolo
8: Sogno o Desiderio?
I
passi lenti, la dolce musica, il
profumo delicato dei fiori.
Non
so quante volte ho sognato
questo momento. Ed ora è giunto.
Il
sole illumina la chiesa
attraverso le finestre. I visi dei presenti sono tutti sorridenti.
Lo
sposo mi aspetta con ansia. È
bellissimo nel suo abito nero. Non l’avevo mai visto così felice e vale
lo
stesso per me.
Non
provo un minimo di esitazione,
sono sicurissima della mia scelta. Lo amo e lui ama me e sempre così
sarà.
Questo è l’importante. Il passato non conta. Esiste solo il presente e
il
futuro, insieme a lui.
Questi
pochi passi mi sembrano
infiniti. Finalmente lo raggiungo e afferro saldamente la mano che mi
porge.
Segno
di sicurezza, di felicità...
d’amore.
Finalmente
sarà solo mio. I capelli
biondissimi, gli occhi chiari, quel mezzo ghigno che mi fa impazzire...
NO!!!
Cosa
succede? Non può essere vero...
Perché
non c’è Harry ad aspettarmi?
Che ci fa Ryan all’altare?
Guardo
gli invitati al NOSTRO
matrimonio, in cerca del mio fidanzato. Non lo vedo...
Perché
sta succedendo questo? Come
siamo arrivati a questo punto?
Mi
sorride e mi guarda con una
dolcezza che non gli è mai appartenuta.
“Helen”
“NO...
no” non posso crederci. Voglio
scappare da questa chiesa, ma la mia mano non riesce a staccarsi dalla
sua. I
miei piedi sono incollati per terra. E il mio sorriso, le mie lacrime
di gioia,
il dolce dolore al petto... non riesco a smettere di essere
immensamente
felice.
“Helen”
“Smettila!!!
Aiuto... AIUTO”
-HELEN!
Che cavolo... SVEGLIATI!!!-
Ma
cosa?
Apro
gli occhi, continuando a
gridare. Mi ritrovo davanti ad uno sguardo di ghiaccio molto ironico.
-Ryan-
-Buongiorno
bella addormentata. Ti
sembra il caso di addormentarti in questo modo?-
Mi
guardo attorno e noto un piccolo
particolare. Sono distesa per terra, il giornale che stavo sfogliando è
a
qualche passo da me, tutto spiegazzato.
-Ma
che ci faccio qua?-
-Se
non lo sai tu...-
Non
ricordo niente, l’ultima cosa
che mi viene in mente è il caldo soffocante che mi ha colpito
all’improvviso, e
poi io e Ryan all’altare. La sensazione del sogno ancora non è andata
via e
trovarmelo davanti mi fa sentire ancora più caldo.
-Vuoi
stare lì per tutta la
giornata? Se non fossi arrivato io il fioraio se ne sarebbe andato con
i fiori-
-NO!!!
Il fioraio...-
Mi
alzo di scatto e mi avvio
correndo verso la portafinestra che conduce all’interno. O almeno ci
provo.
Neanche tre passi dopo mi ritrovo il pavimento a due centimetri dal
viso e con
delle braccia attorno alla vita, che mi sorreggono.
-Ehy,
ma stai bene?-
-S-si-
provo a rialzarmi, a mettere
distanza fra i nostri corpi. Ma le mie gambe sembrano aver deciso di
andare in
vacanza.
-Mi
sembra invece proprio il
contrario-
Senza
il minimo sforzo mi alza
tenendomi stretta al suo petto. Il suo profumo mi fa girare ancora di
più la
testa, è proprio come me lo ricordavo, forse meglio.
Mi
porta nel soggiorno, al fresco
dell’aria condizionata. Subito mi sento meglio...
-Grazie-
-Grazie
un corno. La tua stupidaggine
non è diminuita a quanto pare in questi due anni-
Subito
mi fa ricordare tutta la sua
antipatia.
-Neanche
la tua se è per questo-
Ci
guardiamo in cagnesco per alcuni
secondi, potremo continuare all’infinito, ma veniamo interrotti dallo
squillare
del telefono.
-Pronto?-
-Helen,
mi dispiace. Oggi dovrai
pranzare da sola, io e i ragazzi staremo fuori per tutto il giorno-
-Ah,
ok... stai tranquilla-
-Mi
dispiace davvero tanto, ma
purtroppo mia madre ha deciso che dobbiamo comprare ancora mille cose
inutili
per il matrimonio- calca per bene la parola inutile.
-Nicole,
ti devo ricordare che mi
sono trasferita da sola a Londra? Non muoio mica se per un giorno
pranzo da
sola-
-Hai
ragione. I bouquet sono
arrivati?-
-Ehm...
si, si-
-Helen?
Va tutto bene? Ti sento strana...-
-Si,
certo. Va tutto benissimo. Non
ti preoccupare-
-Ok.
Se hai bisogno di qualche cosa
chiama pure. Ci vediamo più tardi tesoro-
-Bye
bye-
Ho
la brutta sensazione che oggi non
sarà una giornata semplice.
-Spiegami
una cosa mia cara Helen.
Come farai a cucinare se non riesci neanche a fare un passo?-
-Chi
ti dice che cucinerò?-
-Mangerai
cibo crudo?-
A
fatica mi alzo, mi sento sulle
montagne russe. Mi dirigo verso le scale e pian piano, cercando di
sorreggermi
il più possibile alla ringhiera, salgo gli scalini.
-Dove
stai andando?-
-Buonanotte
Ryan-
Non
ho intenzione di rimanere un
altro secondo con lui e non ho la forza di fare niente, quindi l’unica
alternativa che mi rimane è quella di andarmi a coricare.
Finalmente
vedo il letto, giusto il
tempo di perdere completamente le forze e addormentarmi sul morbido
materasso. Solo
una domanda mi assilla in questo momento... Perché ho fatto quel sogno?
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Capitolo 9 *** Vita e Morte ***
Capitolo
9: Vita e Morte.
Un
odore molto invitante arriva al
mio naso. Cosa può essere?
Aprendo
gli occhi noto che la stanza
è oscurata dalle tende. Non ricordo di averle chiuse.
Mi
alzo lentamente controllando di
avere forze sufficienti per camminare. Seguendo il profumo mi ritrovo
in
cucina.
Non
credo ai miei occhi... non avrei
mai immaginato di assistere a questa scena.
Ryan
ai fornelli, con indosso il
grembiule. Mi metterei a ridere, se non fosse così dannatamente sexy.
Mi
sembra di tornare al passato,
quando non dovevo nascondermi per vedere i suoi occhi sorridenti. Ormai
lo so
che, quando ci sono io, lui è sempre freddo e distaccato.
Senza
accorgermene mi appoggio allo
stipite della porta e continuo a fissarlo per non so quanto tempo.
Mi
torna in mente il sogno.
Chissà
come sarebbe essere sua
moglie: vedere queste scene giornalmente, sapere di poterlo avere
accanto in
qualsiasi momento. Mio e soltanto mio.
La
donna che lo sposerà sarà
veramente fortunata...
Come
io lo sarò con Harry. Da quando
sono tornata in Italia, mi dimentico troppo spesso di lui, ma sapevo
che
sarebbe accaduto. Nonostante le promesse che mi ero fatta, sul
resistere al
Principe, so che se starò troppo vicina a lui combinerò qualche danno.
Ragion
per cui devo tenerlo a distanza.
-Da
quant’è che stai lì, immobile, a
mangiarmi con gli occhi?- Cavolo, mi ero dimenticata di essere ancora
imbambolata.
Helen,
svegliati!! Non puoi
permetterti simili errori, soprattutto con lui.
-Stai
perdendo colpi Ryan? Un tempo
ti saresti subito accorto della mia presenza-
-Oppure
non ti do più la stessa
importanza di allora-
Dolore.
Ecco quello che vuole farmi
provare... e ci sta riuscendo benissimo. Spero che l’esperienza che ho
fatto a
Londra serva a non fargli notare la sua vittoria.
Uno
dei miei cambiamenti principali
è proprio questo. Anche se non riesco a gestire le mie emozioni, ho
imparato a
nasconderle.
Vivere
due anni, da sola, cercando
di ricostruire la propria vita non è esattamente semplice. Soprattutto
se si
vuole cancellare completamente il passato.
Guardo
distrattamente l’orologio e
noto che sono ancora in tempo per prepararmi ed andare a pranzare
fuori. Non
voglio rimanere sola con lui e poi non c’è niente di commestibile in
casa.
Prima
di andare a sistemarmi, però,
passo dalla “stanza della sposa”. Praticamente dove sono state
sistemate le
cose che serviranno a Nicole e anche a me, sua testimone.
Appena
entro sento subito l’odore
dei fiori, sono bellissimi. Non so come faremo a scegliere il bouquet.
-Lo
sai chi ho visto un paio di
settimane fa?-
-Dovrebbe
interessarmi?- ormai non
faccio più caso alle sue apparizioni.
-Veramente
non lo so. Non ti è mai
interessato di lui, visto che l’hai anche tradito con il sottoscritto-
ghigno
maledetto.
Eric...
l’ho trattato malissimo. E
lui, nonostante tutto il dolore che mi ha fatto provare quando mi aveva
lasciata
la prima volta, non se lo meritava proprio. Mi amava e io l’ho
abbandonato
senza nessuna spiegazione.
Dovrei
organizzare un incontro con
lui, uno di questi giorni. È giusto affrontarlo, ed evitare che Harry
venga a
sapere cosa ho fatto.
-Ryan
ti pregherei di non parlare di
questioni che non conosci-
Sono
sempre stata contraria al
tradimento. Mi chiedevo il senso di stare con più persone
contemporaneamente...
e ancora oggi non sono felice dei miei comportamenti. Ma come si può
resistere
a donare se stessa alla persona che ami veramente?
Forse
per Ryan è stato un gioco...
un modo per farmi capire che non amavo Eric e che, in realtà, non potrò
mai
stare con nessuno che non sia il mio Principe Demoniaco... Ma per me,
quel
bacio, è stato la dimostrazione del mio amore per lui. Cedere alla
tentazione,
al tradimento. Andare contro dei miei principi per lui.
-Cos’è
che non so? Non è forse vero
che, mentre stavi con lui, mi sei saltata letteralmente addosso? E poi
sei
anche scappata, come una ladra. Lasciandomi quella lettera ridicola,
che fra
parentesi non ho neanche finito di leggere. Devo dire che le fiamme
l’hanno
divorata molto velocemente, si vede che era piena parole inutili-
L’ondata
di emozioni negative che mi
travolge, per quel ritorno al passato, mi sconvolge tanto da farmi
cedere. Lo guardo negli occhi, pronta ad
affrontare
tutto l’odio che prova per me. Non rispondo alle sue provocazioni, come
lui si
aspetta. Non parlo, non dico niente. D'altronde non c’è niente che io
possa
dire per esprimere la voragine che ero riuscita a chiudere, a malapena,
in due
anni. E che lui è riuscito a riaprire in un attimo.
Questa
volta non ci riesco. Mi
guarda e capisce. Capisce che questa volta ha vinto, che mi sto
arrendendo, che
la mia fuga è finita.
Quelle
lacrime che trattengo da due
anni cominciano a scorrere sul mio viso e proprio davanti al loro
creatore.
Mi
sento così stupida in questo
momento, così debole.
Mi
rendo conto che, tornando in
Italia, ho buttato al vento tutti i miei sforzi di dimenticarlo. È
stato tutto
inutile.
Sorrido.
Sorrido come solo i pazzi
possono fare in un momento di disperazione. E dalla sua espressione
capisco che
mi reputa come tale, ma lui non potrà mai capire quanto la mia vita mi
sembri
ridicola in questo momento.
-Continua
pure a uccidermi Ryan. Se
questo ti rende felice e ti soddisfa, continua a farlo. Sono stanca di
far del
male alle persone a me care e, come hai detto tu, per tutto questo
tempo sono
solo scappata. Finiamola qui-
Ed
ora, il Principe Demoniaco, fa
proprio quello che gli riesce meglio. Compie l’azione che non mi sarei
mai
aspettata. Mi fa indietreggiare, fino al muro, fino alla mia fine.
Proprio come
quella lontana sera.
Il
suo respiro è il mio, e il mio è
il suo. Si fondono come i nostri sguardi. Le nostre labbra si sfiorano,
facendo
scoppiare il mio cuore dall’emozione.
-Tu
non potrai mai finire niente.
Helen arrenditi all’evidenza, siamo fatti per stare insieme. Mi chiedi
di
finirla qua? Ancora deve cominciare tutto. Ricordatelo sempre Helen...
tu sei
MIA!-
Vorrei
dirgli che non è vero, che io
amo Harry. Questo è quello che dovrei fare, la cosa giusta.
Ma
come sempre compio la sua
opposta. Lo afferro dal colletto della maglietta nera e lo bacio.
Profondamente, con tutto il fuoco che ho trattenuto, quando ero lontana
da lui.
Ryan
ha ragione quando dice che
faccio schifo.
Mi
stringe a se come se avesse
aspettato, anche lui, questo momento da sempre.
Quando
le mie lacrime si mescolano
al nostro bacio, il mondo mi cade addosso.
Cosa
sto facendo? Sono ricascata
nella sua trappola. E sto tradendo Harry.
Interrompo
il bacio, sconvolta più
che mai.
-Helen...-
-No!
Non possiamo...-
-Come
puoi dire che non possiamo,
quando non riesci neanche ad alontanari?-
È
vero, non ci riesco. Anche se
pronuncio a fatica queste parole, non riesco a separarmi da lui. E come
potrei?
Lui è la mia droga, è parte di me. Il mio ossigeno.
Mi
prende per i fianchi, facendomi
allacciare le gambe dietro la sua schiena e, continuando a baciarmi, si
dirige
verso il piano di sopra. Ma la passione è troppa e non riusciamo a
trattenerci.
Comincio
a togliergli la maglietta a
metà scala e lui, un po’ a fatica, fa lo stesso.
Non
mi sono mai sentita così prima
d’ora. So che è sbagliato, so che Harry non è Eric. So che sto
rischiando di
distruggere quella meravigliosa vita che sono riuscita a costruirmi a
Londra.
So che me ne pentirò sicuramente quando tutto questo finirà. Ma non mi
interessa, non ci interessa. Ora contiamo solo noi. Noi egoisti amanti.
Raggiungiamo
a fatica la camera che,
qualche giorno prima, Nicole mi aveva detto di essere del mio principe.
Mi
butta a letto e ridiamo, come dei
bambini che stanno scoprendo un gioco bellissimo e mai provato prima.
Senza che
me ne accorga, slaccia il mio reggiseno e lo fa volare chissà dove,
insieme ai
miei jeans. Essere quasi nuda davanti a lui, che mi guarda con occhi
accesi
dalla passione, mi fa sentire la ragazza più appagata di questa terra.
Non
chiedo altro e so che, questo momento, me lo ricorderò per sempre.
Purtroppo.
Mi
inginocchio sul materasso e
comincio ad adoperarmi per togliergli i jeans. Ora ad ostacolarci ci
sono solo
queste piccole stoffe.
Si
ferma, mi osserva per un po’.
Quando si accorge che sto per parlare, mi poggia un dito sulle labbra,
accarezzandomele.
Come
faccio a resistergli? Come
posso riuscirci? I suoi meravigliosi occhi sono tornati quelli di un
tempo. Non
più di ghiaccio. Sono caldi, dolci... Come fa a mentire così bene?
Perché è
questo quello che sta facendo. Lui non mi ama. Sta facendo tutto questo
per prendermi
in giro un’altra volta, e io gli sto facendo fare quello che vuole.
Piango
lacrime amare, per questa
illusione di felicità. Un’illusione che sta per cambiarmi la vita.
-Non
piangere- la sua finta
preoccupazione fa aumentare le lacrime, non riesco a guardarlo negli
occhi.
Così lo abbraccio. Lo tiro verso di me e nascondo il viso nella sua
spalla.
-Helen...
non dirmi che ti vuoi
fermare, perché non riuscirei ad allontanarmi da te in questo momento-
-No,
no... non voglio fermarmi-
-Allora
perché piangi? Per Harry?-
Harry...
piango, mentre tradisco il
mio ragazzo, e non è per lui, ma per paura che non riuscirò a superare
il
dolore della fine di questo momento.
Come
farò a sopravvivere, se già
piango mentre lo sto amando?
Fa
per alzarsi, ma non glielo
permetto.
-Helen,
forse è meglio se me ne vado-
-NO!-
Lo
bacio con più passione di prima,
con la paura che lui possa abbandonarmi. Lui si fa coinvolgere e
riprendiamo da
dove ci eravamo interrotti.
I
sospiri del pianto, quasi subito,
si trasformano in sospiri e gemiti di piacere.
Così
ci abbandoniamo ai nostri
sensi, alle nostre emozioni. Ci uniamo, ci completiamo.
Così,
per la prima volta, vivo sul
serio.
Vivo
una vita che presto mi ucciderà...
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Capitolo 10 *** L'Unica Cosa da Fare ***
Capitolo
10: L’Unica Cosa da Fare...
Aprendo
gli occhi, attivo anche il
cervello. I sensi di colpa mi assalgono. Come ho potuto fare una cosa
del
genere ad Harry?
Un
braccio mi avvolge la vita, mi
giro e ricordo il motivo per cui ho tradito il mio ragazzo.
Amo
l’uomo disteso accanto a me, non
ci sono altre spiegazioni. L’ho sempre amato e sempre l’amerò. Posso
impiegare
anche dieci vite intere a cercare di dimenticarlo, ma non ci riuscirò
mai.
Il
senso di pace che trasmette
quando dorme non si può descrivere.
La
mia mente viaggia fra tutti i
momenti che abbiamo passato insieme.
Il
giorno in cui l’ho conosciuto,
quando ho pensato che era il ragazzo più bello che io avessi mai visto
e anche
il più odioso. In quel momento non avrei mai immaginato che saremmo
arrivati
fino a questo punto.
Sento
il mio corpo diverso,
finalmente completo. Neanche la mia prima volta è stata così, quando
credevo di
voler stare con Eric per sempre.
Comincia
a lamentarsi, segno che si
sta svegliando. Apre gli occhi facendomi immergere in quel lago
ghiacciato che
amo tanto.
Appena
si accorge che lo sto
guardando, mi stringe ancora di più, appoggiando la sua fronte alla mia.
-Da
quanto sei sveglia?-
-Qualche
minuto-
Ci
sorridiamo. Tutto questo non può
essere altro che un sogno e presto dovrò svegliarmi, per tornare alla
realtà.
-Si
può sapere che cosa devi dire?-
-Eh?-
-Si
vede chiaramente che vuoi dire
qualche cosa, ma non sai come farlo-
-Mi
prometti che quando lo dirò non
ti arrabbierai?-
-Devo
preoccuparmi?-
-No,
ma è un argomento che potrebbe
darti fastidio-
-Helen
mi dispiace, ma non mangerò
mai più una cosa cucinata da te. L’ultima volta che mi hai costretto
sono stato
male per una settimana-
-Ma
che c’entra?!- e così cominciamo
una lotta all’ultimo “solletico”.
Lo
so che l’ha fatto per
tranquillizzarmi, ma il problema rimane. E lui lo sa perfettamente.
-Che
ne sarà di noi?-
-In
che senso?-
-Ryan...-
-Helen
non ti sto capendo. Dove vuoi
arrivare?-
Non
riesco a parlare. Ho paura della
sua risposta.
-Cavolo
Ryan! Possibile che tu non
capisca?-
-Mi
spieghi come faccio a capire
qualche cosa che tu non dici?-
So
che ha ragione, ma ponendo la mia
domanda metterò la parola fine a questo bellissimo sogno.
-Sei
disposto a stare con me?
Seriamente...-
-Tutto
dipende da te. Di certo non
ho intenzione di dividerti con altri. Quindi la decisione è tua. Vuoi
stare con
me o con quel beota del tuo ragazzo?-
-Smettila
di prenderlo in giro. Mi
ama... come mai nessuno ha fatto- vorrei dire “come tu non farai mai”,
ma mi
trattengo. Meglio non peggiorare la situazione.
-Il
punto fondamentale non è chi ti
ama, ma chi ami tu. E direi che questo si è capito bene-
-Chi
ti dice che amo te?- la mia
stupidaggine supera i limiti umani quando mi sento indifesa come ora.
-Prima
di tutto si capisce perché
l’hai detto tu, io non ti ho detto che penso di essere colui che ami. E
poi
direi che si intuisce dal fatto che hai tradito due ragazzi con me-
Ghigna,
ma si vede che sta
trattenendo le risate. Lui si diverte, mentre io mi sento divorare dai
sensi di
colpa.
-Non
me lo ricordare per favore-
-Oh
si che te lo ricordo mia cara.
Sono due fra le mie soddisfazioni più grandi-
-Sei
uno stronzo- come può scherzare
su una cosa del genere?
-Grazie,
anche tu non scherzi. Forse
è per questo che stiamo bene insieme-
-Stando
con te peggioro di giorno in
giorno-
-Non
mi risulta che sei stata con me
in questi due anni. Questo dovrebbe farti riflettere-
-Già.
Non sono stata con te-
Tutte
le sofferenze di quella
lontana sera, del nostro primo bacio, si ripresentano nel mio cuore,
continuando quelle torture infinite che lo stanno uccidendo a poco a
poco.
Cosa
devo fare? Lasciare il sicuro
per l’insicuro? Harry per Ryan? Io amo Ryan, ormai non posso fare altro
che
ammetterlo. Ma non voglio far soffrire Harry, lui è stato la mia
salvezza. È
riuscito a farsi amare dal mio cuore distrutto. Perché, anche se di un
amore
diverso, io amo anche lui.
Si
possono amare due persone
contemporaneamente? E soprattutto due uomini tanto diversi...
La
testa mi sta scoppiando, troppi
pensieri, troppe preoccupazioni.
Mi
giro verso di lui e capisco che è
inutile farsi problemi.
È
vero che lo amo, ma non possiamo
stare insieme.
Mi
avvicino e lo bacio. Lui ricambia
e comincia ad accarezzarmi la schiena.
Tutto
questo è sbagliato, ma la
scelta ormai è stata presa.
Non
si torna più indietro e proprio
per questo lo stringo forte a me. Come se potessi imprimere per sempre
un po’
di lui in me.
Poco
a poco torniamo ad amarci. Si stende
su di me, guardandomi con occhi possessivi. Come a farmi capire che
sarò sempre
sua, ed è vero. Una parte di me sarà sempre sua, ma sarà una parte che
nasconderò dentro di me.
Questa
volta non trattengo nessun
gemito, nessun grido. Voglio fargli capire appieno tutto quello che lui
scatena
in me.
Le
mie mani cercano il suo viso e
non appena lo sfiorano lui mi guarda e rimango stordita. I suoi occhi
sembrano
esprimere felicità pura, ma è dura solo un secondo... Mi bacia, come
per
nascondere quello che per un attimo mi ha mostrato.
Capovolgo
le posizioni e questa
volta sono io ad essere sopra di lui.
I
miei capelli nascondono i nostri
volti, sembrano voler concederci un posto tutto nostro per amarci senza
problemi. Lui infila una mano in essi e mi bacia con più passione di
prima.
Ho
paura di non farcela a lasciarlo
andare, ma non posso fare altro.
Ci
muoviamo sempre più velocemente.
Lo amo sempre di più, ogni attimo di piacere in più il mio cuore sembra
scoppiare.
Sto
affogando, mi sto perdendo... e,
come una scema, sorrido per quest’attimo di pura follia.
Ti
amo Ryan... non smetterò mai di
farlo, ma non posso stare con te. Passerò il resto della mia vita a
sognarti da
lontano, fra le braccia di un uomo che non merita di soffrire. Non
posso
lasciarlo, non posso stare con te e dimenticare tutto il bene che Harry
ha
fatto per me.
Quando
raggiungiamo l’apice del
piacere, ci buttiamo stremati sul materasso. Mi stringe a se e io
faccio lo
stesso. Come se tutto andasse bene.
Non
voglio rovinare questo momento.
Voglio concedere alla nostra storia impossibile un attimo di felicità.
Quando
lo sento rilassarsi
completamente, capisco che si è addormentato.
Piano
mi alzo e mi rivesto. Non
corro, non metto nessuna fretta ai miei movimenti. Voglio ritardare il
più
possibile la fine.
Quando
sono pronta mi giro verso di
lui e mi avvicino lentamente, attenta a non svegliarlo.
Non
so per quanto tempo lo guardo. È
così bello da far male.
La
sua tranquillità sembra prendermi
in giro anche mentre dorme. Lui così calmo e io così disperata.
Rischiando
di svegliarlo lo bacio
leggermente...
So
che quando si sveglierà mi odierà
più di prima. Lo sto lasciando per un altro, ma dopo un po’ se ne farà
una
ragione. Lui non mi ama, vuole solo conquistare qualche cosa che non
può avere.
Dopo
essere uscita da quella camera
che ci ha visti, almeno per una volta, felici insieme mi dirigo verso
la mia.
Futura compagna della mia disperazione.
Almeno
fino a quando tutti gli altri
non torneranno voglio concedere alle mie lacrime un po’ di libertà,
perché so
che per molto tempo dovrò solo farle scorrere dentro di me.
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Capitolo 11 *** Risveglio e Invito a Cena ***
Capitolo
11: Risveglio e Invito a Cena...
Mi
sveglio sentendo delle voci...
non capisco niente. Mi sento completamente stordita.
-Nicole,
mi sa che quella scema
della tua amica dorme ancora-
-Ah
Ryan! Mi hai fatta spaventare.
Che ci fai qua?-
-Dovevo
prendere delle cose in
camera mia-
Tutto
questo lo sento, mentre cerco
di capire cosa è successo. Credo che siano fermi davanti la porta della
mia
camera.
-Dici
che Helen dorme ancora?-
Mi
alzo e spio la conversazione,
aprendo di poco la porta.
-Quando
sono arrivato, stava andando
a dormire e ancora non è uscita dalla sua camera-
La
mia amica guarda Ryan con sguardo
malizioso.
-Deve
essere stanca. Mi sa che la
notte lei ed Harry non dormono molto-
Lo
dice ridendo e dirigendosi verso
il piano di sotto.
-Meglio
lasciarla riposare. Quando
hai finito, scendi giù. Voglio farti vedere i bouquet-
-Non
ci penso minimamente!-
-Niente
storie. Finché la mia
testimone di nozze riposa, dovrai essere tu ad aiutarmi-
-Significa
che sveglierò
personalmente la testimone allora-
-Non
provarci neanche Ryan. Lasciala
dormire... Deve essere stato un enorme sforzo per lei tornare qui da
noi...-
Improvvisamente
la nebbia che
offuscava il mio cervello sparisce e ricordo tutto. Sento ancora
l’odore di
Ryan sulla mia pelle.
Le
gambe cominciano a cedermi e le
lacrime bagnano il mio viso.
Sapevo
che sarebbe successo, sapevo
che sarei stata malissimo una volta che tutto fosse finito, ma come una
scema
mi sono lasciata andare. E nonostante il dolore lancinante che provo
adesso non
me ne pento neanche un po’.
Nicole
scende e Ryan rimane un
attimo fermo davanti la mia camera. Capisco che vuole entrare e mi
precipito a
letto. Proprio mentre apre la porta io chiudo gli occhi, facendo finta
di
dormire.
Se
la situazione non fosse tragica,
mi sentire una stupida a comportarmi in questo modo.
-Helen-
la sua voce è così diversa
da quella che usava prima con me.
Forse
sono davvero una stupida a lasciarmelo
scappare, ma che altro posso
fare?
Lo
sento vicino, qualche cosa sfiora
la mia guancia ancora bagnata.
Spero
che non si accorga del fatto
che le lacrime non hanno smesso di uscire dai miei occhi.
-Che
non succeda mai più che non
dormi la notte, per quell’idiota che sta in camera con te-
Parla
come se potessi sentirlo. Che
si sia accorto che sto solo facendo finta di dormire?
Lo
sento sospirare. Vorrei aprire
gli occhi per vederlo in faccia, ma so che se lo facessi dovrei
affrontare la
dura realtà. Non possiamo stare insieme e tutto quello che è successo
dovrà
trasformarsi in un ricordo lontano.
Quando
sento la porta chiudersi
capisco che è andato via.
Stringo
il cuscino fra le dita,
trattenendo le grida che in realtà vorrei liberare.
Perché
tutto questo sta capitando a
noi?
Non
appena apro gli occhi mi sembra
di tornare alla vita normale. Già Ryan mi manca.
Non
vedo l’ora che il matrimonio
finisca, così potrò tornare a Londra con Harry e lasciarmi tutto alle
spalle, o
almeno potrò cominciare a provarci.
Mi
sento male per Harry e penso che
preferisca stare con una persona che lo ama, al posto di una che lo
tradisce.
Per questo non posso dirgli niente e continuare a stare con lui.
Non
posso lasciarlo, mi mancherebbe
troppo, è stata la persona che mi ha aiutata a vivere per due anni. Che
mi ha
permesso di ricominciare a sperare.
Mi
mancherebbe la sua famiglia, Londra...
come farei? Il mio lavoro, i miei amici.
Tutto
questo mi sta cambiando
profondamente. Prima di conoscere Ryan non ero così, lui mi ha
cambiata. Ma in
quello che mi ha sconvolto veramente è stata la lontananza da lui
Purtroppo
l’amore che provo per il
mio Principe Demoniaco è troppo grande per cercare di sopprimerlo.
-Amore,
stai bene?-
La
voce preoccupata di Harry mi
raggiunge, facendomi saltare in aria.
-Si,
si. Stavo pensando ad una cosa-
Si
distende nel letto, vicino a me,
abbracciandomi. Il senso di colpa mi opprime.
-Perché
stai piangendo?-
Non
posso fare altro che stringerlo
forte, sperando che riesca di nuovo a farmi dimenticare tutti i miei
problemi,
come ha fatto tante altre volte.
-Stai
tranquillo, passerà presto-
-Cosa
è successo?-
-Niente,
pensavo solo che mi mancherà
tutto questo, quando saremo a Londra. Ma in fondo non vedo l’ora di
andare via
e tornare alla nostra vita di sempre- le bugie stanno cominciando a
uscirmi
dalla bocca troppo facilmente.
-Amore
non piangere... potrai
tornare quando vuoi. Finalmente hai sistemato tutti i tuoi problemi in
Italia,
non hai più nessun motivo di stare lontana dalle persone che ami-
Oh
Harry... in realtà questa volta
dovrò stare ancora più lontana di prima dai miei cari. Non posso
permettermi di
tornare di nuovo.
Mi
allontano fingendomi tranquilla.
In realtà non voglio che il profumo di Ryan, che è ancora sulla mia
pelle,
arrivi a lui. O che si mischi con il suo.
-Hai
ragione, sono una stupida...-
-Un
po’, ma in fondo ti amo anche
per questo-
Ride
e io faccio finta di ridere con
lui.
Se
solo sapesse... non credo proprio
che riderebbe così. Dovrebbe essere arrabbiato lui, non dovrebbe dire
di
amarmi. Dovrebbe solo odiarmi per il mio egoismo.
-Forse
è meglio che scendo adesso.
Devo aiutare Nicole con il bouquet-
Scendiamo
tenendoci per mano. Non
oso immaginare le “bellissime” parole che mi dirà Ryan quando saremo
soli. In
fondo lui ancora non sa che ho scelto di restare accanto a Harry. Spero
che non
faccia niente che possa insospettire il mio fidanzato, ma in fondo lo
conosco e
so perfettamente che me la farà pagare molto cara.
Devo
parlare con lui il prima
possibile.
-Helen!
Finalmente ti sei svegliata.
Ci voleva il bacio del tuo principe azzurro per farti alzare?-
-Veramente,
quando sono entrato in
camera, era già sveglia... e piangeva-
-Harry!
Potresti evitare di
comunicarlo a tutto il mondo?-
-Scusa,
ma tanto immagino che
l’avresti detto tu a Nicole nel primo momento in cui sareste rimaste
sole-
-Perché
piangevi tesoro?- Nicole mi
fa spazio nel divano accanto a lei e mi prende la mano non appena la
raggiungo.
-Chi
è che piangeva?- La voce di
Ryan ci raggiunge dalla porta. Mi giro e vedo che mi guarda preoccupato.
Cerco
di fargli capire, con uno
sguardo, di non creare problemi.
-Helen-
guardo male Harry, a quando
pare non ha capito il fatto che non volevo spargere la voce.
-E
perché piangevi?- Ryan mi guarda,
come se avesse intuito la vera risposta. O forse la sa davvero.
-Niente
di importante. Pensavo solo
che mi sareste mancati una volta tornata a Londra-
-Oh
Tesoro... anche tu ci mancherai,
ma ci vedremo ogni mese. Alterneremo le partenze- la mia migliore amica
mi
stritola nel suo abbraccio e io nascondo il viso nella sua spalla,
evitando di
vedere l’espressione dell’uomo che ormai è diventato la mia ossessione.
Sto
mentendo a tutti. Non mi sono
mai sentita così sporca dentro come adesso...
Harry
si avvicina e inginocchiandosi
davanti a me mi bacia, dandomi un leggero fastidio. In un giorno Ryan è
riuscito a far diventare le mie labbra solo sue.
-Vado
a farmi una doccia, stare
tutto il giorno in giro con Phil mi ha distrutto-
-Helen,
dovresti essere stanca anche
tu... dopo tutta la fatica che hai fatto questo pomeriggio...- Non
risulta
difficile captare il fastidio nella voce di Ryan. E soprattutto non
risulta
difficile capire che ha voglia di rovinarmi davanti Harry.
-Perché
che hai fatto?-
-NIENTE!
Cioè... niente di tanto
faticoso. Ryan mi prende in giro come sempre. Vai tranquillo amore-
-Ok...-
mentre passa accanto a Ryan
si ferma -Ryan non stressare troppo la mia Helen. Non è più abituata a
tutto
questo. Quando torneremo a Londra non vorrei ritrovarmi una pazza in
giro per
casa-
Ride
e
Nicole lo segue a ruota.
Ora
gli tira qualche cosa in
testa...
Ora gli tira qualche cosa in testa... Ora gli tira qualche cosa in
testa...
Chiudo
gli occhi per non vedere il
sangue, ma non sento lamenti o rumore di oggetti rotti. Solo una
risata, quella
di Ryan.
-Harry,
non te la prendere. Ci
conosciamo da anni e abbiamo sempre fatto così. È’ il nostro modo di
dimostrarci affetto. Sono sicuro che Helen non si è mai dimenticata
realmente di
me-
-Confermo.
Non li ho mai visti fare una
conversazione normale da quando si sono conosciuti-
-Nicole
ti correggo. Neanche quando
ci siamo conosciuti l’abbiamo fatta. Questa pazza isterica ha subito
cominciato
a dire cose senza senso-
-Forse
perché hai fatto subito
capire quanto sei maleducato e idiota?-
-No,
non mi risulta-
-A
me si-
-E
a me no-
-Basta,
basta... non ricominciate.
Amore non ti ho mai vista fare così. Di solito ti comporti sempre da
persona
matura, ma quando Ryan ti si avvicina cominci a fare la bambina-
-Lei matura? Ah ah... non farmi ridere-
-Ryan
se non ti stai zitto...-
-Cosa
mi fai?-
-Non
ti conviene sfidarmi. Sai che
posso essere molto crudele- non riusciamo a trattenerci, è più forte di
noi litigare
in questo modo infantile.
-Oh
si. Mi sa che lo so solo io
quanto puoi essere crudele ed egoista-
Ha
ragione. Solo lui lo sa. Solo con
lui sono stata veramente me stessa. Gli altri conoscono solo la parte
buona di
me, mentre lui mi ha scoperta totalmente. Anche i peggiori difetti.
-Appunto
perché lo sai non dovresti
tentarmi-
Ci
guardiamo nemici e complici allo
stesso tempo. Fra noi è sempre così, è tutta una contraddizione.
Litighiamo per
dimostrarci quanto ci teniamo l’uno all’altra. Ci odiamo e ci amiamo.
Non c’è
niente di normale. Tutto complicato, tutto bellissimo, tutto nostro.
Solo noi
ci capiamo, ci completiamo. Solo lui esiste nella mia mente, nel mio
cuore...
nella mia anima.
Ed
è per questo che mi distrugge
totalmente non poter correre da lui e baciarlo davanti a tutti.
-Helen
spero che per questa sera tu
non abbia preso impegni- mi giro verso Harry, guardandolo interrogativa.
-Non
ne ho presi, perché?-
-Perché
ti voglio portare a cena
fuori. Non lo facciamo da troppo tempo e ti devo anche parlare di una
mia idea-
-E
bisogna andare a cena fuori per
parlarne? Cosa è?-
-Sorpresa-
mi fa male vederlo tutto
sorridente, soprattutto perché non mi va di uscire con lui. Vorrei
poterlo fare
con il mio principe. Il mio principe che al momento sta fissando Harry
con uno
sguardo sospettoso, che non capisco.
Accetto
l’invito, fingendomi
entusiasta. Harry ci crede, Ryan no e neanche Nicole, che mi guarda,
facendomi
segno di seguirla in cucina.
|
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Capitolo 12 *** Spegazioni ***
Capitolo
12: Spiegazioni.
-Helen,
sputa il rospo. Cosa state
combinando tu e Ryan?-
-Io
e Ryan? Niente, perché?- so che
non la imbroglierò mai, ma sempre meglio tentarci. Non è che non mi
fidi di lei,
però è troppo pericoloso.
-Helen,
per favore. Non cercare di
prendermi in giro. Ti conosco troppo bene, in questi anni sarai anche
cambiata,
ma rimani sempre la mia migliore amica e conosco troppo bene anche lui.
Non
potete fregarmi, fra di voi è successo qualche cosa-
-Nicole...
hai ragione. Qualche cosa
è successa, ma non capiterà mai più. Harry è troppo importante per me-
-Voglio
sapere solo una cosa. Pensi
di riuscire a resistere?-
-Non
lo so... Nicole, tu sei come
una sorella per me, quindi ti prego... aiutami- la guardo disperata.
Non so
cosa ne sarà di me, ma non voglio per nulla al mondo creare sofferenze
in
Harry.
-Non
me lo devi neanche chiedere
tesoro. Ma Ryan è d’accordo con te sul chiudere il vostro rapporto?-
-Ancora
non lo sa. Dopo che... dopo
che siamo stati insieme- non riesco a pronunciare queste parole senza
sentire
una fitta al cuore -Sono andata in camera mia, convinta di volerlo
lasciare per
sempre, ma sono passate solo poche ore e non riesco a non cercarlo con
lo
sguardo. Mi manca il suo odore, il calore del suo corpo- e siamo
lontani solo
da poche ore.
-Allora
perché non lasci Harry per
stare con lui?-
-Perché
non avrebbe alcun senso. Lui
non mi ama e farei soffrire Harry. Anche se non lo amo nello stesso
modo in cui
amo Ryan, non posso permettere che soffra-
Mi
abbraccia, commossa per me, per i
miei problemi.
-Non
sai quanto ti invidio... tu
puoi stare con il ragazzo che ami, stai per sposarlo- ricambio
l’abbraccio. -Sono
felice per te e Phil-
-Stai
tranquilla piccola, presto
anche i tuoi problemi si risolveranno e mi toccherà fare da testimone
al tuo
matrimonio. Quindi cerca di farmi testimoniare ad un legame d’amore e
non ad uno
falso-
-Ci
proverò...-
-Helen
preparati-
-Perché?-
-Ho
la sensazione che presto avrai
molti più guai amica mia- mi stringe ancora più forte, come se volesse
prendersi un po’ del mio dolore.
Mi
sta facendo spaventare. Non posso
approfondire l’argomento, perché è appena entrato Phil.
Appena
mi vede viene verso di noi e
si unisce all’abbraccio.
-Si
può sapere che vuoi? Era un
abbraccio fra amiche-
-Ma
Nicole... non è giusto che
l’abbracci solo tu. Lo sai che è anche la mia amante...-
-Oh
Phil... presto mi dedicherò
anche a te. Non ti trascurerò più- ridiamo per questo stupido gioco che
mandiamo avanti da anni.
-Helen,
lo sai che mi sembra ancora
strano averti qui con noi?-
-Anche
per me è strano. Mi siete
mancati tantissimo-
-Mi
raccomando non scappare più-
Io
e Nicole ci scambiamo uno sguardo
e so che ha capito i miei pensieri. Non so se potrò più tornare da loro.
-In
ogni caso, questa volta sappiamo
dove trovarla... andremo noi da lei-
Sorrido
a Nicole, non avrei mai
potuto desiderare un’amica migliore di lei. È la mia anima gemella. Un
rapporto
creato su una base di fiducia reciproca e completa comprensione.
Improvvisamente
una voce mi richiama
all’appello.
-Helen,
potresti seguirmi un attimo
in camera?-
Harry
entra in cucina e mi trascina
via, verso la nostra camera.
-Harry...
tesoro, che è successo?-
Non
l’ho mai visto così nervoso. Ho
paura che abbia scoperto qualche cosa. Ryan ha parlato troppo?
Quando
arriviamo in camera, si siede
nel letto e comincia a fissarmi torturandosi le mani.
-Ecco
vorrei farti una domanda, ma
so che mi prenderai per scemo- allora non ha scoperto niente. Non credo
proprio
che sarebbe questa la sua reazione.
-Tranquillo,
ti reputo poco normale
da un bel pezzo ormai...-
-Ah
grazie- fa un sorrisino, segnale
che è un po’ più calmo.
Mi
seggo accanto a lui nel letto -Cosa
volevi dirmi?-
-Dopo
il matrimonio tornerai con me
a Londra?-
Questa
domanda improvvisa mi
paralizza... perché gli sono venuti dei dubbi? Allora è vero che ha
capito
qualche cosa.
-Perché
me lo chiedi?- la mia voce è
inaspettatamente calma.
-Perché
in questi giorni sto vedendo
una Helen diversa da quella che conosco io. Non fraintendermi, io ti
amo sempre
allo stesso modo. Ma vedo una luce nei tuoi occhi che a Londra non
avevi. Qui,
fra i tuoi amici e la tua famiglia, sento che questo è veramente il tuo
posto-
E
ora? Come faccio a rispondergli?
Come posso dirgli che in realtà il vero motivo del mio cambiamento è un
altro
uomo?
Nei
suoi occhi posso scorgere un mix
di emozioni: paura, tristezza, speranza e amore.
Per
questo non posso lasciarlo. Amo
Ryan, ma Harry è stata la mia ancora di salvezza nel periodo più buio
della mia
vita. Non posso trattarlo in una maniera così orribile.
Devo
sacrificare il mio amore per il
bene del suo.
-Stai
tranquillo amore. In realtà
hai ragione, finalmente sono felice, ma non perché sono qua. Tu non lo
sai, ma
il vero motivo per cui mi sono trasferita a Londra è perché ero
scappata dalla
mia città. Era un periodo bruttissimo. Non parlavo quasi più con i miei
genitori, avevo litigato con tutti i miei amici, anche con Nicole e
Phil. Stavo
pure con un ragazzo che mi adorava, però non lo amavo e mi sono
comportata
davvero malissimo con lui. Così un giorno mi sono sentita soffocare da
tutti
questi problemi e mi sono trasferita senza dire niente a nessuno.
Informando
solo i miei genitori-
Mi
guarda un po’ scioccato. Chissà
che reazione avrebbe se sapesse tutta la verità. -Avevo capito che
c’era
qualche cosa che ti turbava nella tua città, ma non pensavo che avevi
tagliato
i rapporti con tutti. Perché? Cosa è successo di così grave da farti
litigare
anche con Nicole?-
-Una
serie di avvenimenti mi avevano
cambiata. Io pensavo di amare quel ragazzo, ma i miei amici non
volevano che
stessi con lui, sapevano che era un enorme sbaglio. Così mi sono
allontanata da
tutti per lui, ma quando mi sono accorta che avevano ragione era troppo
tardi.
Non che lui avesse mai fatto qualche cosa di male, ma non eravamo fatti
per
stare insieme...- in parte è anche questa la verità. L’aver perso
l’amicizia di
Nicole e tutti gli altri mi aveva già resa molto fragile. Se avessi
avuto loro
accanto non penso che sarei andata via dopo il bacio di Ryan. Avrei
affrontato
tutto...
-L’hai
più visto a quel ragazzo?-
-No,
ma pensavo di vederlo uno di
questi giorni per scusarmi con lui-
-Mmh...
dovrei preoccuparmi?- mi
guarda sorridendo, sapendo già la mia risposta.
-Ovviamente
no!- non ti devi
preoccupare di lui...
Mi
dispiace dovergli mentire. Ci
siamo sempre detti tutto. Stavo bene con lui proprio perché mi sentivo
libera.
Ma forse l’ho sempre saputo che in realtà l’unica a cui raccontavo più
bugie era
a me stessa. Mi dicevo che avevo dimenticato il mio Principe, ma ci
pensavo
continuamente.
-Quindi
il motivo per cui sono
felice non è perché sono a casa mia, ma perché ho ritrovato i miei
amici di un
tempo e finalmente non ho più il peso della mia vecchia vita sulle
spalle-
Sto
diventando troppo brava a dire
cavolate e la cosa mi preoccupa. Prima di conoscere Ryan ero
completamente
diversa.
-Allora
posso stare tranquillo.
Tornerai con me a casa nostra, vero?-
-Certo!-
lo abbraccio per sentire il
suo profumo confortante e per non fargli vedere i miei occhi lucidi.
Cosa devo
fare?
-Ora
è meglio se scendo... mi devo
fare rispiegare come raggiungere il ristorante da Phil, visto che
ancora non
l’ho capito. Tu intanto evita di farti ancora più bella, non voglio
litigare
con nessuno stasera- dopo avermi baciato esce dalla camera.
Mi
svesto piano e senza far rumore, con
la paura di vederlo rientrare in stanza. Mi vado a fare una doccia e
poi decido
cosa indossare. Tutto pensando a cosa possa piacere a lui. Tutto per
non
pensare al mio futuro.
Opto
per un vestitino, lungo fino al
ginocchio, marrone. Un copri spalle beige
e dei sandali, con il tacco, dello stesso colore. Lascio
ricadere i
capelli sulle spalle. Mi trucco leggermente, non ho voglia di farmi
notare
questa sera.
Mi
guardo allo specchio controllando
il viso. Sono un po’ pallida, ma non posso farci niente, se usassi
troppo
trucco farei insospettire tutti, non è una mia abitudine. Quindi faccio
finta
di niente e spero che Ryan non si accorga di nulla.
-Sei
pronta?-
Salto
in aria, non l’avevo sentito
rientrare. Accenno ad un si con la testa, non ho abbastanza voce per
parlare.
-Sei
bellissima- mi abbraccia da dietro
e mi bacia sulla guancia.
Mi
sembra strano vederci riflessi
allo specchio, come spesso è capitato a Londra. Nel mondo di Harry è
sempre
tutto uguale... mi ama e pensa che io ami lui, tutto è perfetto e senza
preoccupazioni.
Non
riesco a far scomparire la
rigidità dal mio corpo. Non riesco ad essere naturale dopo quello che è
successo con Ryan.
Mi
prende per mano e mi conduce
fuori dalla porta. Giù dalle scale e fuori dalla casa. Non guardo
nessuno, non
saluto nessuno. Fa tutto lui.
Non
voglio vedere il viso di Ryan,
so che non riuscirei a trattenermi dal buttarmi in un suo abbraccio.
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