I hope that you miss me tonight

di SummerRestlessness
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hey Stephen ***
Capitolo 2: *** Jealousy ***



Capitolo 1
*** Hey Stephen ***


Hey Stephen, I've been holding back this feeling
So I've got some things to say to you
I've seen it all, so I thought
But I've never seen no body shine the way you do
The way you walk, way you talk, way you say my name
It's beautiful, wonderful, don't you ever change



“Nate, io…”

Lo guardavo con gli occhi inondati di lacrime, lo guardavo e pensavo che non l’avrei mai più rivisto così bello e così vicino a me. Lo guardavo e cercavo di imprimermi ogni suo gesto, ogni sua espressione nella memoria. Perché, anche se sapevo che non l’avrei rivisto mai più così e che quei ricordi mi avrebbero fatto male, lui in quel momento riempiva la mia mente ed io ero totalmente incapace di lasciarlo andare.
“… non posso.”
Il mio cuore si spezza, lo sento il rumore che fa, ma la mia bocca continua a parlare, a dire cose senza senso.
“Tu… meriti più di questo.”
Vorrei prendermi a schiaffi da sola, vorrei picchiare la testa contro il muro… ma perché semplicemente non me ne sto zitta e mi lascio baciare? Perché non posso lasciare che succeda?
E invece no, la mia bocca, imperterrita, continua a parlare.
“Non puoi buttarti via così. Tu meriti di meglio.”
“E cosa ne sai tu, eh?” mi risponde finalmente, ma nelle sue parole non c’è rabbia contro di me; solo contro se stesso.
Cosa ne so io.
Lui non lo sa, ma io lo osservo da tempo… mi viene da dire da sempre. L’ho osservato quando ancora era un bulletto di liceo, l’ho osservato innamorarsi di Haley, essere felice con lei… e poi l’ho osservato impazzire di tristezza, bere in classe, essere sospeso… Ho osservato quegli occhi bellissimi spegnersi a poco a poco nel ricordo di lei, di sua moglie che se n’era andata per inseguire un sogno…
… quando tutto ciò che poteva desiderare era lì, davanti a lei.
Sì, l’ho amato, mentre lo osservavo. Ho imparato ad amarlo e non ho mai smesso, ma lui non l’ha mai saputo. Lui non sapeva nemmeno come mi chiamassi, prima di stasera. E stasera, a questa festa alla quale sono venuta un po’ per caso, lui ha scelto proprio me.
Si è avvicinato, si è presentato, mi ha dato la mano, mi ha chiesto come mi chiamavo… è stato come ho sempre sognato che sarebbe stato. Mi sono quasi sciolta, quando ho visto che il suo sorriso era rivolto a me. Ma poi è successo quello che è successo e non sono più riuscita a fare finta di niente.
“Lo so.” gli dico risoluta. Perché lo so davvero, Nathan, cosa ti passa per la testa. Ti conosco, un po’, anche se tu prima di stasera non sapevi nemmeno il mio nome. So cosa ti passa per la testa e non posso farti questo, non io.
“Certo, come no. Dimmi, per caso tua moglie ti ha lasciato? Perché se no non vedo come tu possa sapere come sto e cosa merito.” mi risponde sarcastico e duro.
Mi viene da piangere, ancora. Non per quello che mi sta dicendo, non per come mi sta trattando… In fondo per quanto ne sa lui noi due non ci conosciamo, per il resto del mondo è così. Ma mi fa male vederlo star male così e penso davvero che non meriti niente di quello che gli sta succedendo.
“No, Nate. È vero, non lo so. Ma lo vedo dai tuoi occhi che tu vali molto di più di questo.”
Mi guarda di nuovo sprezzante, ma la voce gli trema un po’ mentre pronuncia quelle parole: “Tu. Non. Sai. Niente. E forse io non merito niente di più di questo.”
Mi uccide, dicendo così. Mi fa ancora più male di poco fa… è come se il suo dolore ne aggiungesse altro al mio.
E non voglio che lui, proprio lui che è così speciale, si riduca a dubitare di se stesso, a dubitare di tutto. Mi uccide la sua voce che quando soffre diventa ancora più roca del solito, come se il dolore gli si bloccasse tutto in gola.


Questa sera sono andata ad una festa, senza sperare in chissà cosa, solo per passare un po’ di tempo con qualche amica. Per esempio, con la mia migliore amica, Lauren; la stessa che dice che da quando mi sono invaghita di Nathan Scott non sono più la stessa, che non mi diverto più. Su una cosa di sicuro si sbaglia: lei dice “invaghita”, ma non sa che… è molto di più di questo. E non è nemmeno vero che non mi diverto: semplicemente ultimamente Nathan non sta passando un buon periodo e non mi piace vederlo così. Sono preoccupata, vorrei poter fare qualcosa per lui … ma mi risulta difficile, visto che lui non ha mai nemmeno fatto caso a me.
Mai, tranne stasera.
Stasera, ad un certo punto, Nathan Scott mi si è avvicinato piazzandomisi davanti e mi ha fatto un mezzo sorriso. Anche così, vedendo quella versione poco sicura di sé e poco convinta di tutto il resto, non ho potuto fare a meno di sorridergli a mia volta e di sentire gli occhi brillare. Era la prima volta che lui si avvicinava così a me, che mi parlava. Siamo stati compagni di vari corsi per anni, ma lui non si era mai accorto che io esistessi.
“Ehi.” mi ha detto con quella voce roca per cui vado pazza, letteralmente.
“Ciao…” gli ho risposto io, ancora indecisa. Insomma, magari voleva semplicemente chiedermi di spostarmi perché gli bloccavo il passaggio.
Però almeno sorrideva.
“Sei… uhm… nuova?” ha detto stringendo gli occhi come per sforzarsi di ricordare.
Sapevo che non mi conosceva, eppure sentirlo dire da lui aveva tutto un altro sapore: il sapore della delusione. Quindi gli ho risposto combattiva: “No. Veramente sono nata e cresciuta a Tree Hill.”
“Ehi, scusami. Non volevo insultarti!” ha replicato di nuovo lui alzando le mani in segno di resa. “Io da Tree Hill me ne vorrei solo andare…”
“Non ho detto che non me ne vorrei andare da qui…” ho aggiunto con un tono di voce più dolce e alzando le spalle. Non volevo che se la prendesse, non volevo che se ne andasse. Avrei potuto passare tutta la sera così, semplicemente a parlare con lui. E sarei stata felice. Invece…
“Ti va di… ehm… no, scusa, io…”
Non l’avevo mai visto così insicuro, titubante e… timido. Non sbruffone. Sembrava decisamente un altro Nathan. Un Nathan più vero. Un Nathan che mi piaceva ancora di più.
“Vuoi andare a prendere un po’ d’aria?” gli ho proposto allora con non so quale coraggio, cogliendo le sue intenzioni. Infatti, lui ha annuito semplicemente rimanendo in silenzio e si è diretto verso la porta che dà sul molo.
Siamo usciti fuori ed una brezza leggera mi ha scompigliato i capelli mentre mi stringevo nelle spalle. Non ho quasi fatto in tempo ad appoggiarmi allo steccato di legno, che Nathan si è avvicinato ancora di più a me e guardandomi negli occhi, con una mano mi ha spostato una ciocca ribelle dal viso. Poi, senza staccare gli occhi dai miei, mi ha sussurrato:
“Non mi hai ancora detto come ti chiami.”
Per fortuna c’era lo steccato a sorreggermi, o non so come avrei fatto.
“Chelsea…” ho risposto con il poco fiato che mi rimaneva, già persa nei suoi occhi.
“Piacere, Chelsea. Sono Nathan.” sussurrò di nuovo facendo un sorriso che in quel momento pensai essere il più provocante del mondo.
Soffiai fuori un inutile “Lo so.” quando il suo viso era già troppo vicino al mio.
Fu un attimo: le sue labbra si scontrarono con le mie, sentii il suo sapore morbido su di me e pensai di morire. Le ginocchia mi cedettero, in segno che probabilmente stavo solo per svenire.
Non riuscii a pensare, ma dentro di me era forte la consapevolezza che uno dei miei sogni si stava avverando, che Nathan stava baciando proprio me. Nathan…
 E poi…
“Non posso, Nate.”












Summer's notes...
Si capisce qualcosa? Spero che si capisca qualcosa. Solo che, grafomane come sono, ho da poco iniziato a vedere One Tree Hill (già, da poco! Anche se avevo già visto la prima stagione su raidue anni fa... ma in lingua originale è decisamente un'altra cosa!) e naturalmente ho dovuto scriverci sopra qualcosa... E ovviamente ho dovuto-dovuto-dovuto scrivere su Nathan... perchè semplicemente lo adoro... e ormai sono drogata di lui... o meglio, come dice una mia amica, drogathan!!!
Questa ff non ha molte pretese... è solo che avevo proprio bisogno di scriverla!!!
La storia è ambientata tra la prima e la seconda serie: insomma, Haley se n'è andata e Nathan sta sclerando. In più, ho inserito questo nuovo personaggio, Chelsea, che movimenterà un po' le cose per il nostro caro Nate... come se ne avesse bisogno, povera stella!
Non preoccupatevi troppo, però: parteggio ovviamente per i Naley, quindi credo proprio che questa storia finirà bene per loro!
Baci, se volete commentare siete i benvenuti...

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Capitolo 2
*** Jealousy ***


Oh how wrong can you be
Oh to fall in love
Was my very first mistake
How was I to know
I was far too much in love to see

Jealousy, look at me now
Jealousy, you got me somehow

- Ehi! – sentii una voce che gridava nella mia direzione mentre mi incamminavo verso l’entrata della scuola. Mi girai appena, senza smettere di camminare e vidi un ragazzo biondo che mi era familiare affiancarsi a me ed iniziare a camminare al mio passo.
- Ciao… - gli dissi dubbiosa, guardandolo di sbieco. Ovviamente, neanche Lucas Scott mi aveva mai rivolto la parola prima di allora. Era carino, bisognava ammetterlo, ma non aveva quella luce negli occhi che invece aveva Nathan, non aveva quel qualcosa di speciale che fin dal primo giorno aveva fatto di suo fratello il centro della mia attenzione. Non so cosa fosse: che Nathan fosse speciale era per me un dato di fatto, come le leggi dellafisica.
-  Tu sei la ragazza che ieri sera… - cominciò a dirmi senza tanti preamboli Lucas. Avevo capito come avrebbe continuato e anche se ero curiosa di sapere come avrebbe affrontato l’argomento, non volevo davvero sentirglielo dire ad alta voce, così lo interruppi: - In carne ed ossa.
Mi squadrò per un secondo, per poi alzare un sopracciglio: - Quindi tu e Nate…?
Lasciò in sospeso la domanda, come se avessi dovuto finirla io. Lo guardai con gli occhi sbarrati: - In che modo questi sono fatti tuoi, scusa?
Rimase perplesso ad osservarmi per qualche secondo ancora, poi le sue labbra si distesero in un sorriso caloroso: - Io sono Lucas – disse tendendomi la mano perché la stringessi – Il fratello di Nathan. Fratello maggiore, tra l’altro.
Sorrisi, stringendogli la mano: - Lo so chi sei… lo sanno tutti, qui. Ma… continuano a non essere fatti tuoi!
Mi guardò di nuovo enigmatico, tentando di scoprire a che gioco giocassi, poi scoppiò a ridere e ammise: - È vero. Sono solo preoccupato per lui.
Sospirò e guardò lontano mentre diceva quelle parole. Se solo avesse saputo quanto io ero stata preoccupata per lui, per una persona che nemmeno conoscevo, forse mi avrebbe preso per pazza.
- Non è successo niente. – spiegai piano. Non sapevo perché, ma mi sentivo in dovere di tranquillizzarlo, di dirgli che era ancora tutto come prima. Che non avevo infranto l’equilibrio che si era creato, per quanto fosse instabile. Ci tenevo a fargli sapere che non ero io la strega cattiva di quella favola.
- Ma io vi ho visti… e vi baciavate… - suggerì allusivo, ma senza mettere in dubbio la mia versione: semplicemente, voleva capire.
- Sì, be’ – arrossii un poco e sperai che non si notasse – dopo quello… non è successo altro.
- Oh. – fece lui sorpreso.
- Già, “oh”. – ripetei io con un sorriso accennato.
Dopo qualche secondo in cui non cambiò espressione, Lucas si fermò e disse confuso: - Mi sembrava che lui però voles…
Non lo lasciai finire: - Io non ho voluto.
Guardai per terra e sperai che in quel momento si aprisse una voragine sotto di me, perché sarebbe stata la giusta punizione per essere stata una stupida senza rimedio in quel minuscolo frangente della mia vita. Quel minuscolo frangente che avrebbe potuto cambiarla, la mia vita.
Lucas aveva un’espressione completamente sbalordita, quando rialzai gli occhi su di lui: - Quindi lui voleva e tu… non hai voluto?
- Già. – risposi incuriosita dalla sua reazione: - È così strano?!?
Lui scosse la testa: - No, be’. È solo che ho visto come lo guardi. Come l’hai guardato l’altra sera quando si è allontanato da te.
Sbuffai per dissimulare la mia sorpresa: forse Lucas Scott sapeva leggere le persone meglio di quanto pensassi.
- Non importa come lo guardo. – risposi secca.
Era vero, i miei sentimenti non importavano. Nathan era sposato, Nathan aveva Haley. Io semplicemente non facevo parte del quadro. Né in quel momento, né in un altro. Forever and always.
- Allora è vero che ti piace. – disse Lucas a bassa voce, comprensivo, senza alcun tono di trionfo.
Sorrisi amara: - È sposato, Lucas. Non è me che vuole. Vuole Haley.
Ridacchiò, ma c’era della tristezza nascosta in fondo a quella risata: - Haley però non è qui ed è stata una sua scelta. Avresti potuto…
- No. – lo interruppi dinuovo decisa – Non è quello che voglio.
- Uhm… - disse osservandomi attentamente – Ti avevo sottovalutata, sai? Invece sei stata leal… Ti suona il cellulare, credo.
In effetti avevo sentito un trillo familiare, ma ero talmente concentrata in quella conversazione che non avevo realizzato fosse il mio cellulare. Lo presi dalla tasca, guardai il display e vidi lampeggiare un numero sconosciuto; risposi di getto, senza riflettere: - Pronto?
- Ehi… sono… io.
Non era imbarazzato, ma la sua voce era più incerta del solito. In ogni caso, sapevo benissimo chi fosse.
- Nathan? – chiesi timidamente.
- Ehm, sì… ciao. Ho chiesto il tuo numero in giro, spero di non…
- No, non ti preoccupare! – mi affrettai a rassicurarlo,  perché sentirlo così titubante e insicuro mi faceva male al cuore. In quel momento avrei solo voluto stringerlo e dirgli che sarebbe andato tutto bene.
- Volevo solo… - continuò - … Cosa fai?
- Oh… - rivolsi un’occhiataccia a Lucas, che però stava guardando altrove – Niente di che, io…
- Ehi, Nate! – urlò Lucas in quel momento, avvicinandosi al mio cellulare.
- C’è… c’è Lucas?!? – chiese Nathan stupito dall’altro capo della cornetta – Oh, be’, vi lascio a…
Lo interruppi immediatamente quando sentii quel tono dispiaciuto, quasi deluso: - No, Nate! Cosa volevi dirmi? Cosa…?
- No… niente. Non… non era niente. Salutami Lucas.
Interruppe la comunicazione proprio mentre stavo di nuovo dicendo: - No, Nath…
Non potei fare a meno di guardare male Lucas, mentre riponevo il cellulare nella tasca dei jeans.
- Cosa! – esclamò lui vedendo la mia espressione – Cos’ha detto?
- Niente. – risposi secca – Ha sentito che ero con te.
- Mh, e quindi? – chiese tranquillo mettendo le mani in tasca. Dopo qualche attimo sembrò realizzare: - Ha messo giù perché stavi parlando con me? Se l’è presa?
Sorrisi mesta alzando le spalle: - Be’, forse… vi ho conosciuti entrambi da poco, eppure io oggi sono qui a parlare con te…
- Penserà che io ti piaccia più di lui…! – disse lui in tono allegro.
Non riuscii a trattenere una breve risata. L’idea che qualcuno potesse pensare che ci fosse un ragazzo che mi piacesse più di Nathan… era semplicemente ridicola. Il fatto poi che fosse proprio Nathan a pensarlo rendeva tutto ancora più grottesco.
- È un pensiero così ridicolo? – sbottò Lucas fingendosi offeso.
Cercai di tornare seria: - No, non è ridicolo… Be’, per me, lo è.
Evidentemente la mia spiegazione non ebbe molto successo, perché Lucas continuò: - Sta di fatto che è geloso di me. O meglio, di te. Lo conosco, fa così quando è geloso.
Impallidii di colpo e le parole mi si bloccarono in gola: - Lui non può essere geloso di me, ok? – replicai con la poca voce che mi era rimasta.
- Ok, come vuoi tu. – disse lui non troppo convinto – Cosa pensi di fare adesso con lui?
Il cambio di argomento fece bene alla mia mente che ancora non riusciva a capacitarsi di tutto quello che era successo in quelle poche ore.
- Non devo richiamarlo, semplice. – risposi asciutta, per poi aggiungere in tono supplichevole: - Non dovrei, vero?
- Se tutto quello che hai detto su lui ed Haley è vero…
- Già. – ammisi – Ma ho detto anche che ho una cotta per lui.
- Ah, allora lo ammetti! – esultò. Lo guardai male e lui mi sorrise di rimando.
- Non posso promettere che non lo chiamerò. – dissi tetra.
- Ehi – fece lui alzando le mani in segno di resa – io non ti ho chiesto di promettere niente!
- Però non è venuto a scuola… - mugugnai più tra me e me che a lui – Magari dovrei chiamare, solo per chiedergli se sta bene, per portargli i compiti…
Lucas si allontanò facendomi l’occhiolino e poco dopo sparì nella folla, mentre io rimanevo lì ferma in piedi, senza sapere cosa fare.







Summer's notes...
Devo ammetterlo...Non so dove andrà a finire questa storia! Per ora mi limito a ringraziare voi che avete letto, chi ha commentato e chi vorrà commentare =) baci

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