After.

di CatherineC94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Capitolo primo ***
Capitolo 3: *** Capitolo secondo. ***
Capitolo 4: *** Capitolo terzo. ***
Capitolo 5: *** Capitolo quarto. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 7: *** Capitolo sesto. ***
Capitolo 8: *** Capitolo settimo ***
Capitolo 9: *** Capitolo Ottavo. ***
Capitolo 10: *** Capitolo nono. ***
Capitolo 11: *** Capitolo decimo. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***






Bene! Eccomi. Sn Cath, :) Questa è la mia prima fic, da profonda conoscitrice della saga di Harry Potter. Questa storia   "mira"  a riempire quei capitoli mancanti dalla sconfitta di Voldemort, all'epilogo.
Buona Lettura! :)







After.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Prologo.

Sirius sorrise.
"Harry, hai fatto tutto quello che dovevi" disse incoraggiandolo.
Harry scosse la testa.
"Non è servito."mormorò il ragazzo che era sopravvisuto, triste.
Sirius ridacchiò.
"Vivi il presente, non tornare indietro"disse il suo padrino.
"Figliolo, non potremo, mai ringraziarti, per tutto quello che hai fatto."sussurrò una voce dolce alle sue spalle, intrisa da lacrime.
Harry rimase sbigottito, sua madre procedeva verso lui, a grandi passi, abbracciandolo.
Sentì le sue guance riscaldarsi, piangeva.
"Mamma"mormorò .
Lei sorrise, e lo guardò.
"Hai sofferto troppo per questa notte, "disse dolce"Anzi no, per tutta la tua vita" finì triste.
"Non vi vedrò mai più?"sussurrò, con una domanda istantanea Harry.
Sua madre corrugò la fronte  triste.
Sapeva già la  risposta.
"Non fare il frignone, Harry, non ti riconosco più!"sussurrò una voce familiare.
"Papà!"sussurrò Harry.
James Potter stava davanti a lui, diritto, con la mano destra intrecciata a quella di sua madre.
"Ramoso, hai ragione, non riconosco il mio figlioccio!"disse Sirius, con una risata simile ad un latrato di cane, mentre dava una pacca sulla spalla di Harry.
Il suo cuore si strinse, quanto gli mancavano già.
James ridacchiò. Lily arrossì.
"Felpato, Ramoso, lasciate stare, questa  storia è vecchia!"disse un'altra voce alle spalle.
"Ecco che arriva il sapientone!"disse suo padre ridendo come un forsennato.
"Monsieur Lunastorta, e Madame Tonks, adorata cuginetta mia!"latrò ancora Sirius, facendo un inchino divertito.
"Harry Potter, che piacere"disse Remus.
Tutti si schierarono di fronte a lui.
Cominciava a vedere sfocato.
"Mi mancherete"sussrrò Harry.
Tutti posero la mano sul cuore di Harry, Sirius asciugò le lacrime dei suoi occhi con la manica della giacca.
"Ci troverai qua dentro"mormorò tremante il suo padrino.
Sua madre singhiozzò.
"Ti affido Teddy Harry, sei il suo padrino"disse Remus, mentre si allontanava sempre più.
"Sono fiero di te , figliolo" mormorò James.
Harry aprì gli occhi di scatto.
Era nel suo letto a baldacchino.. Era stato solo un sogno.
"Viva Harry Potter, colui che ha distrutto l'Oscuro Signore!"sentiva da sotto, ancora la festa continuava.
 Si alzò di scatto. e prese dal suo zaino l'album di foto che Hagrid gli aveva dato.
Guardò tutte le foto, e quando arrivò alla fine vide una nuova che non aveva mai visto.
C'erano , suo padre sua madre, Sirius, Remus, tonks, che lo salutavamo.
Dal luogo che aveva sognato.
Scese una lacrima.
Si alzò e guardò fuori dalla finestra.
Si, avrebbe cominciato da li.
Non sarebbe mai vissuto nel passato..
Avrebbe continuato, avanti.
"Harry! Scendi!" Hermione lo chiamava.
"Vuole dormire!"disse Ron, "vado io"disse Ginny.
Harry Sorrise.
Ricomiciava.
A vivere.

Continua...








Allora, che ne dite? Spero di essere stata appropriata. e devo dire,
che sto piangendo io dopo questo prologo ; sigh sigh :(
Se vi va, continuo  cn la storia..:)

Fatemi sapere :D

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Capitolo 2
*** Capitolo primo ***


Grazie mille a tutte voi ^.^
Ecco qui il primo capitolo!

 

 



After

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ef

Capitolo primo.

"Muoviti Harry, il treno riparte!"disse veloce Ron, all'uscita di Hogwarts.
Harry guardò bene il portone  di quercia, e sospirò.  Già gli mancava tutto quello che aveva vissuto lì.. La sua vera prima casa.  Sarebbe tornato un giorno, si. Ma prima di partire doveva fare qualcosa..
"Aspetta Ron, devo fare qualcosa prima di andare, di andarmene veramente"disse Harry convinto.
"Amico mio, dài..! Hermione e Ginny ci aspettano..Alla stazione, non facciamo attenendere le nostre dame!"disse scherzoso Ron, arrossendo un pò .
Harry sbuffò.
"Ronald, corri dalla tua amata , io ti raggiungo fra un pò, si vede che muori dalla voglia di stare con lei!"disse Harry con fare teatrale.
Il suo migliore amico sorrise, e correndo veloce scomparì dalla sua vista.
Harry sbuffò, e piano si diresse al lago nero.
Camminava assaporando ogni passo, assaporando ogni suono. Non voleva dimenticare niente.
Quando arrivò ai pressi della grande tomba bianca si inginocchiò.
"Floreus"mormorò.
All'istante una corona di fiori comparve, ed Harry, la pose sulla lastra bianca.
"Professore,  sto dicendo addio a tutto questo"sussurrò , guardando il castello.
Mentre si alzava, notò una leggera scritta di lato alla lastra.
E sorridendo, si alzò.
Mormorando "Baule locomotor" , con i suoi bagagli, varcò il cancello , dicendo addio alla sua casa.
"Non serve a  nulla rifugiarsi nel passato, e dimenticarsi di vivere"
Ripetè ad alta voce, la frase che aveva letto.



"No, non ci credo!"sussurrò  irata Ginny , camminando impaziente avanti e indietro sul marciapiede.
Harry, la scorse da lontano, e il suo cuore fremette.
"G-Ginny"mormorò.
Lei parve sentirlo.
Perchè corse a perdifiato, e veloce si aggrappò alle sue  spalle.
Harry piano, avvicinò il suo volto a quello della ragazza, e le loro labbra si unirono, veloci, come se da tanto non assaporassero quel momento fortuito.
Piano Harry , la strinse a sè.
"H-harry, abbiamo perso il treno"disse compiaciuta dopo quel bacio.
Harry ridacchiò.
"Non scherzo, veramente lo sto dicendo"disse lei ridendo ancora.
Sembrava che la rabbia di prima fosse scomparsa..
"Beh, c'è sempre il nottetempo"disse Harry convinto.
Lei scosse la testa, "No , Harry, ho mal di mare solo al pensiero..."disse tremula.
Harry l'avvicinò a sè, provocando dei sussulti ad entrambi e le sussurrò all'orecchio :"Ti terrò salda io Gin".
Lei sorrise, ogni volta la convinceva.


"Stan, prendi i soldi"disse per la decima volta Harry.
"Nononono! Harry, ci hai salvato a tutti la pelle, ormai sei ospite onorario del nottetempo! Viaggerai gratis per sempre!"ululò Stanley Picchetto, bigliettaio del veicolo.
Gli altri passeggeri applaudirono.
Harry sbuffò.
"Non ce la faccio più troppe attenzio-"ma si interruppe bruscamente, vedendo una lacrima scivolare sulla guancia della sua Ginny.
"Gin..Cosa c'è?"chiese titubante.
Quando si voltò, e suoi occhi scrutarono i suo, verdi, e la lacrima scese, lui temette di affogare.
"F-fred"sussurrò.
Il dolore compì anche lui, e all'improvviso, il veicolo sballottò.
Harry , veloce , con i riflessi da cercatore, afferrò la sua amata .
"Visto? Ti avevo promesso, che ti avrei presa salda io."disse dolce,"E sarà sempre così"finì.
Lei si asciugò le lacrime.
"Gin, ti amo"mormorò Harry, cingendo la sua mano.
Le loro labbra si unirono ancora, e piano Harry, aumentò il ritmo del loro bacio.
La folla applaudì, e imbarazzato Harry, sorrise a Ginny.
"Siamo arrivati alla Tana"disse squillante Stan, interrompendo tutto.




"Finalmente, Harry Caro, e Tu Ginny"disse apprensiva la signora Wesley correndo dal salotto della Tana.
"Ragazzi, svegliatevi prim-"incominciò il signor Wesley seguendo la moglie a ruota fuori.
Ma qualcosa li fece rimanere sbigottiti.
Harry, a disagio, mano nella mano con Ginny si accingevano a raggiungerli.
Ron  ridacchiò, ed Hermione gli tirò uno schiaffo in testa.
"Ronald!"lo rimproverò.
"V-voglio una sedia"disse Molly Wesley, quando arrivarono i due nel salotto piccolo.
Suo marito con una mossa di bacchetta , invece di procurare una sedia, procurò un divano.
"A-arthur"disse lei sballottata.
Lui si sedette.
"Mamma , papà vi presento il mio fidanzato"disse Ginny , prendendo di soppiatto tutti, Harry stesso.
"L'avevamo capito"disse Molly.
"Signori Wesley, io non so come scusarmi, "iniziò Harry.
"Io , amo vostra figlia, e non intendo perderla, "continuò, Ginny strinse ancora più forte la sua mano
"Ma voglio almeno che accettiate la cosa..Non posso vivere senza lei"finì Harry.
I signori Wesley sorrisero.
"Dopotutto, dovevo aspettarmelo da voi due"disse Arthur rassegnato.
Ginny abbracciò Harry, ormai il pericolo era passato.
Ron disse :"bahhh ti è andata bene amico!" .
"Ronald"disse nervosa Hermione"Troppo sarcasmo!"e rise anche lei.
"Harry, vieni con me . Dobbiamo bere qualcosa però..!"disse i signor wesley, "Ron!Anche tu. wisky incendiario per  gli uomini.."continuò.
"Le ragazze devono discutere dei dettagli.."finì.
Harry ridacchiò.
Ne sarebbe uscito brillo?
"Tranquillo"mormorò Ginny.
Lui sorrise.  Fidandosi delle parole della sua

amata.




Continua......



Ringrazio per le recensioni : ginny74,emmawatson, mikicullen, Niki_Black  .

Alla prossima!

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Capitolo 3
*** Capitolo secondo. ***


Rieccomi! Sono contenta di postare un capitolo che devo dire mi ha soddisfatta pienamente!
Ringrazio tutti voi :)


Risposte alle recensioni :


irymat :la tua recensione mi ha commosso.
Spero di essere all'altezza. Grazie mille.
 ElyCecy : Grazie mille! si, lo so :) Ma sn astigmatica, [scritto giusto?] e nn riesco tanto bene a leggere cn caratteri piccoli XD
leggo meglio così :)
 emmawatson : Grazie mille ..:) Leggi questo capitolo e vedrai ihihi :D
 Niki_Black   : Grazie mille :) ihihi lo so, la storia deve avere qualche spunto allegro!
Penso che la miglior cosa sia quella di salutare per un'ultima volta , il luogo che ha reso  Harry"uomo di valore e coraggio" .
 loy90 .: Grazie mille ^.^



Questo capitolo è dedicato a tutte voi che leggete e recensite :)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Capitolo secondo.


"Allora, ragazzi, "disse sconclusionato Arthur wesley, "H-Ho ragione di credere, che quel oblin, av-veva perso que-" e si interruppe, russato forte, e crollando sul tavolo.
Ron ed Harry  sorrisero, e portarono in spalle fino alla cucina il signor Wesley.
"E' steso?"chiese la signora Wesley.
"Si"disse Ron.Lei sbuffò. "Sempre così.. Spero che voi non abbiate bevuto!"disse ancora autoritaria.
"No, ma quando mai"disse Harry con aria colpevole.
Si guardò intorno, cercando .
"Ginny? "chiese preoccupato, non aveva dimenticato la lacrima di quella mattina.
"Nella sua stanza..."disse la signora Wesley preparando una camomilla.
Subito Harry corse, saltando gradini a due e due, per arrivarci.
"Gin"mormorò bussando.
"Harry, aspetta un'attimo"disse lei, lui innervosito cominciò a camminare avanti e indietro.
Uno, due , tre, quattro ..
"Cosa succede Gin?"chiese apprensivo.
Non ci fu risposta.
"Alohmorah"mormorò il mago, subito la porta si spalancò.
Vide Ginny che  aggiustava in fretta e furia  vestiti, impilava libri, sembrava la signora wesley.
E poi immaginò, lei, lui, .
Una vita per conto loro, una casa per conto loro.
Lei si voltò, sorridendo, ma dalla distrazione caddero una pila di maglie.
Harry saltò su di lei, abbracciandola,
e sussurrò :"Ordiniarus".
Veloci, le pile si accatastarono,  ordinate.
"Sembri mia madre Harry"soffocò di risate Ginny.
"Quando stai in giro per un'anno, in una tenda, devi sapere cosa fare...Poi se stai in camera con Ron specialmente" disse Harry ridendo.
Subito, uno scambio di sguardi, una carezza nel volto..
Piano Harry, si accinse a prendere con le sue mani , il viso di Ginny, come se fosse la più delicata a fragile delle creature, guardando, ammirando, e con una voglia di gridare al mondo quanto lui fosse fortunato.
Le loro labbra si toccarono, e si modellarono dapprima docli, ma subito dopo con un fermento tale, che caddero sul letto con un piccolo tonfo sordo.
"H-harry"mormorò Ginny accarezzando la cicatrice, in movimenti dolci.
"Gin, devo dirti una cosa"mormorò lui con una luce nei suoi occhi, che li rendeva   ancor più abbaglianti.
"Vorrei tornare a Grimmuld Place..."mormorò il ragazzo.



"Ronald, non capisco perchè lasci ogno cosa in giro!"sbottò Hermione, raccogliendo vestiti nel corridoio.
"Perchè così li raccogliamo insieme!"disse ridacchiando Ron.
Hermione rossa dalla testa ai piedi , confabulò sottovoce, finta arrabbiata.
Alla fine piaceva  anche a lei l'idea di risistemare tutto insieme a Ron.
Poi, pacatamente mormorò :" Gratta e netta" .
Con un movimento circolare, mise tutto a posto, sotto lo sguardo ammirato di Ron.
Lui, preso da un'impeto felice, si accinse veloce, verso le sue labbra, ed Hermione si abbracciò ancora più stretta a lui, forse per aumentare il contatto.
Ron ridacchiò..
"Cosa ridi ?"chiese lei flebile, mentre lui, prendendola tra le braccia, la poggiò sulla sua scrivania; dopo che aprì , con un colpo secco del piede.
Lei seduta sulla scrivania,lo osservava.
Cosa succedeva...Non lo sapeva nemmeno lei.
"Hermione, Jane , Granger."disse lui inginocchiandosi.
Aprendo una scatolina, sussurrò :"Vuoi sposarmi?".
Lei, già vicina alle lacrime, sussurrò con voce appannata dal pianto :"S-si".
Trionfante lui, baciò le sue labbra.
Lei sussurrò al suo orecchio :"Ai tuoi suoceri Wesley lo dici tu".
Ronald rise forte e chiuse la porta con un tonfo.



"Bene, cos'è questa storia Harry"disse perentoria Ginny, alzandosi di scatto.
Lui si alzò e prese la sua mano.
"Dici la verità. Qui a casa tua non c'è tutto lo spazio per me, e non posso stressare inutilmente i tuoi genitori."disse il ragazzo.
Lei scosse la testa, sapeva che era vero.
"Se vai via tu, vengo anche io, semplice"disse lei sbrigativa.
"Gin, sii seria, non ti lasceranno mai venire con me"disse Harry triste.
"Scapperò"disse felice.
"Voglio trovarmi un lavoro Gin, voglio poter mantenerti"disse Harry guardando il sole che tramontava dalla finestra.
"Ma lavorerò anche io se questo è necessario..Per poter stare insieme"disse Ginny vicina alle lacrime.
Harry si voltò, con uno sguardo determinato, con una strana luce negli occhi.
Prese le  mani di Ginny, e le confrontò con le sue.
"Vedi le tue mani? Sono delicate, e lisce"disse Harry.
"Ed è così che dovranno essere; non le lascerò ferire da qualsiasi altro lavoro, o sforzo"finì baciando un dito uno per uno.
"Ti amo Gin, lo sai? Potrai venire da me, quando vorrai. Ogni giorno."disse Harry baciando le sue labbra, in modo dolce.
"E dopo, che troverai il tuo, lavoro?"disse stizzita.
"Ti sposerò"mormorò Harry.



"Allora, dico io , avete sale nelle vostre due teste?!"urlò la signora Wesley.
"Si, eccome mamma"disse convinto Ron.
"Siete così giovani..!"disse sua madre.
"Basta. Arthur, voglio ancora sedermi"disse perentoria, sulla crisi di svenimento pronta.
Arthur Wesley era già seduto; come se si fosse premeditato quello che doveva accadere.
"Dici q-qualcosa Arthur!"disse ancora lei lamentosa.
"Sono adulti, possono fare ciò che vogliono"mormorò lui.
"Harry se ne va "disse Ginny.
Tutti si voltarono, guardando Harry.
"M-menomale che sono già seduta"disse la signora Wesley.
"signora Wesley, io apprezzo tutto quello che avete fatto per me, ed io amo Gin, lo sapete"cominciò Harry.
"Ma voglio trovare un lavoro, voglio aggiustare Grimmuld Place, e renderla vivibile, per poter un giorno, abitare con chi amo" concluse.
"Bene,suppongo che  sarebbe Ginny"disse Arthur, sbiancato in viso dallo shock.
"Certo"mormorò Harry.
"Allora mi lasciate sposare?"chiese Ron, dirottando l'attenzione.
Hermione gli strinse la mano.
"solo se ti prenderai le responsabiltà. Dovrai parlare con i signori Granger, oppure dobbiamo invitarli qui?"cominciò Molly Wesley come un'uragano.
"Bene, cara, invitali qui, domani sera"disse ancora ,la donna , abbracciando Hermione.



"alohmorah"sussurrò Harry.
La porta, cigolando, si aprì.
"Kreacher?"chiese a bassa voce.
Niente.
"Lumos".
E vide tutti quei muri, tutto quello che gli ricordava , in ogni caso Sirius.
Con altro colpo di bacchetta, accese tutte le luci..Rivelando un mare di ricordi.
Si sentiva troppo solo, troppo in quella casa casa così grande.
"Eccomi qui, padrone, al suo servizio!"urlò una vocetta alle sue spalle.
"Kreacher"disse Harry sollevato.
Gli ricordava così tanto Dobby...
"Vado a sistemarmi nella camera di Sirius.. Che ne dici di cucinare qualcosa?"chiese Harry.
Lui annuì.
"Certo padron Harry, ma vorrei anche sistemare la casa, da quando ero fuori è un disastro"e dicendo questo corse via, lasciando Harry stupefatto.

Piano salì, in quelle scale, e arrivò in quella stanza, che anche l'anno scorso, era stata contorno della sua notte.
Con un sospiro, entrò.


"Padron Harry! Scendete. Avete visite!"urlò l'elfo.
Di corsa, Harry si precipitò nelle scale.
"pensavi, ti lasciassi solo?"chiese Ginny appoggiata alla porta con le sue valigie..
"Metto un posto in più a tavola"andò via mormorando l'elfo felice.


Continua...

 

 

Spero che sia stato di vostro gradimento!
Alla prossima ^.^

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Capitolo 4
*** Capitolo terzo. ***


X oggi nn posso rispondee alle recensioni, poichè sn di fretta..:S i compiti!

Vi ringrazio tanto ^^





Capitolo terzo.

"Non voglio sapere niente"disse rassegnato Harry, abbracciando Ginny, mentre erano in cucina seduti.
Lei ridacchiò, e sussurrò al suo orecchio : " Meglio per te".
Piano lo guardò negli occhi, e vide che il suo sguardo era preoccupato.
Lei accarezzò la sua guancia, apprensiva.
"Harry, non hai motivo di assillarti in questo modo" constatò lei.
"Gin, i tuoi genitori..Non voglio che pensino male di me"disse Harry apprensivo.
"Oh, beh, mi avranno scoperto a quest'ora"disse ridacchiando lei, "E staranno venendo qui"finì allegra.
Harry s' incupì.
"Cosa gli dico?" chiese lui esasperato.
"La verità."disse lei decisa.
Il ragazzo la guardò interrogativa.
"Che ci amiamo, e che rispetteremo tutte le regole.. Tranne una : la lontananza"disse ancora , dolce.

Harry sorrise,  quanto era testarda!
"Entrate, padron Harry vi riceverà tra un minuto" si sentì, l'eco della voce di Kreacher.
Harry e Ginny dalla cucina si alzarono , e seguirono le voce.
Subito l'elfo corse, e sussurrò squittendo :"Avete visite padrone!".
Harry rimase paralizzato, davanti a lui, il signor Weasley con sua moglie.
Ginny si sporse dietro Harry, dalla paura.
"S-signor Weasley"mormorò Harry.
Lui lo guardò negli occhi.
"Harry, hai veramente intenzioni serie verso mia figlia?"chiese burbero.
"Ho già detto che la amo"mormorò il ragazzo tutto ad un tratto serio, con una voce ormai adulta.
"Lo sappiamo che la ami! Ma l'amore è impegno in questo caso"disse stizzita la signora Weasley.
Harry, prese la mano di Ginny , davanti ai suoi genitori.
"Ho promesso che sposerò Ginny"mormorò serio.
Arthur e Molly sussultarono.
"Avevo chiesto a Gin di aspettare. Quando mi sarei stabilizzato con il lavoro, avrei chiesto a lei la sua mano"disse il ragazzo convinto.
"Bene, allora Gin, a casa"disse sua madre.
"Harry, verrà ogni giorno"concluse.
"No"disse la ragazza convinta.
"Aspettate..Abbiamo la soluzione!"disse una voce dietro loro.
"Perchè non mi lasciate spiegare?"disse Hermione.
"Sentiamo"dissero in coro i signori Weasley.
"Io e Hermione staremo anche qua" disse placido, tenendo la mano della sua ragazza.
Se prima non  ebbero un collasso per la fuga si Ginny, i Weasley adesso erano per la via d'arrivo a una morte certa per shock.
"Le ragazze nelle loro stanze"specificò Ron, per essere chiaro.
I coniugi Weasley guardarono tutti, determinati  e sbuffarono.
Quattro contro due.
Facile.


"Buona notte amore"sussurrò Harry, baciando la fronte di Ginny,
Lei arrossì di colpo.  Forse non si aspettava tutto quello.
"Amore?"chiese lei tremante.
"Non sei il mio amore'"disse ridacchiando Harry uscendo dalla sua stanza.
"Lo sono sempre stata..Anche quando fingevi di avere un' Ungaro Spinato sul petto"disse lei ridacchiando.



"Ron, sai che domani sera verranno i miei genitori? Te lo devo ripetere?"disse lei apprensiva, strattonandolo, mentre si sedeva su una poltrona.
"Lo so, lo so"disse lui laconico.
"Ho paura"disse lei tremando.
Ron annuì, e sussurrò :"Accio".
Una tazza , stava volando , fumante dalla cucina.
Si, una camomilla era proprio quello di cui avevano bisogno.


"Entrate, entrate"sussurrò la signora Weasley aprendo la porta ansiosa.
La casa era stata messa tutta in ordine religioso.
Tutto era perfetto.
"Buona sera"disse una voce profonda , che riconobbi come proveniente dal padre di Hermione.
Alto, con i capelli accentuati dal gel, e vestito di tutto punto. Aveva un sorriso ammaliante, e perfetto.
Si vedeva che era un dentista.
La madre , invece era normale, con i capelli ricci come Hermione e acconciati elegantemente con una fermaglio tentennante di  pietre.
Subito  ci presentammo.
"Signor Granger, sono Harry Potter, e questa è Ginny, la mia fidanzata , nonchè sorella di Ron"sussurrai gioviale stringendo la mano prima a lui e poi  sua moglie.
Loro sorrisero.
"Il famoso Harry Potter, famoso anche tra di noi" ridacchiò la signora Granger.
"Signora, venga , parliamo"la richiamò all'attenzione la signora Weasley.
Il signor Weasley , era impegnato in una discussione con il signor Granger.
Tutto era perfetto.




"Allora, non vedo il problema"disse il signor Granger prima di andare via.
"Si amano , lasciamo amarsi in pace"aggiunse la signora, sorridendo ad Hermione, che era ormai sulle lacrime dalla gioia.
"Arrivederci,"sussurrano entrambi."Dovremmo vederci per organizzare i preparativi!"aggiunse la signora Granger felice.
Molly Weasley si attraccò al marito stanca, dopo che i loro ospiti erano andati via.
"Dobbiamo ammetterlo : ormai i nostri figli sono diventati grandi"disse lei, sospirando.
E tutti risero gioiosi; ormai era vero.

Continua..



Spero sia di vostro gradimento


Alla prossima^^

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Capitolo 5
*** Capitolo quarto. ***


Perdonatemi tanto. Il mio ritardo è imperdonabile!

Devo ringraziarvi, tutti quanti..

E scusatemi tanto per gli errori, o per nn aver scritto bene il  cognome Weasley..

Sapete,  scrivere di fretta, e poi di notte certe volte nn rende facile la cosa.

Scusatemi ancora.

 

 

 

 

 

 

 

 



Capitolo quarto.

"Allora, decidiamo"mormorò Ron  dove aver ripetuto un milione di volte la stessa cosa.
"Le ragazze da una parte, i ragazzi dall'altra" finì testardo.
"S-si mamma"disse Hermione ridacchiando, e sbadigliando al tempo stesso.
Ginny era appisolata, e dormiva su una poltrona. Sembrava un gattino acciambellato che sonnecchiava beato al sole.
Harry si avvicinò, sotto lo aguardo interdetto di Ron, e prese Ginny tra le sue braccia.
Piano, si diresse verso le scale, e come se avesse tra le mani la più delle  tenere e importante  del mondo.
Piano salì le scale, e attento a non sballottarla, aprì la porta della camera di Sirius.
Una delle poche sistemate.
Piano, prese le coperte e la coprì.
"Buona notte, amore mio"mormorò, lasciando la stanza.
Scese sotto.
"La tua stanza è quella si Sirius, giusto? Noi abbiamo due. Poi c'è quella di Regalus. Tu scusa dove dormirai?!"chiese Ron sbigottito, mentre Hermione lo guardava raggiante.
"Adate a dormire..E' tardi"disse Harry sorridendo.
Loro annuirono, e corsero di sopra.
"Accio"mormorò.  Una coperta apparve.
Dove dormiva?
Sul divano.



"Kreacher, io sono fuori oggi, perciò dai questi alla padroncina Ginny"disse Harry, mormorando :"Roseam".
Un mazzo di fiori apparve, facendo sorridere Ron, che era appena sceso  insonnolito  dalle scale.
"Sono per me Harry?"chiese scherzosamente Ron.
"Se se. Muoviti. Abbiamo da fare"disse Harry ridacchiando. Lui annuì, correndo di sopra a vestirsi.


"Dico io? Proprio così?"disse Ron sorridendo.
Harry dondolò sulla sedia..
"Qual'è il tuo argomento a riguardo della tua scelta di essere un auror!"disse teatrale Harry, leggendo quel modulo.
Ron  ridacchiò.
"Bahh vediamo!"disse il rosso ridendo.
"Hai salvato il mondo magico no?" . disse Ron morendo dalle risate.
"Shh Weasley, siamo al ministero della magia!" disse  ridendo come un matto Harry.
"Ehm ehm"si schiarì la voce qualcuno alle loro spalle.
"Ma guarda...! Non crescerete mai vero?"chiese ancora quella voce a lui conosciuta.
"Kingsley!"disse Harry gioviale.
Ron strinse la mano al nuovo ministro della magia.

"Sapevo che saresti venuto"disse il ministro sorridendo.
"Beh , io e Ron vogliamo dare un contibuto, e poi abbiamo bisogno di un lavoro. Vorremmo mettere su famiglia"disse Harry imbarazzato.
Lui parve riflettere su.
Ron era agitato, forse avrebbero avuto qualche lavoro tipo :manutenzione del ministero, pulizia del ministero, fattorini del ministero..
Sudava dal terrore.
Che imbarazzo davanti a tutta la sua famiglia.
"Capito tutto"disse il ministro con la sua voce profonda.
Si alzò dalla scrivania, e con un leggero colpo alla bacchetta fece apparire due spille .
Sorridendo, attaccò le spille ai mantelli di Harry e Ron.
"Benvenuto, direttore dell'ufficio auror"disse orgoglioso ad Harry.
" E anche a lei, vicedirettore"ricambiò entusiasta a Ron.
Lui sorrise fiero.
"Credo che abbiate già da fare però!"disse ancora il ministro, porgendo ad Harry una lettera siggillata.
"Mah, g-grazie ministro"balbettò Harry confuso e felice al tempo stesso.
Mentre uscivano il ministro aggiunse sorridendo :"Pensavate di aver bisogno di un test? Avete salvato tutti noi, credo che si più che sufficente!".




"Prima missione.
Dolores Jane Umbrige, fuga" disse Harry triste e rassegnato a Ron.
Lui si incupì.
"Ora inizio , 21 :00"concluse Harry.
"Adesso sono le due, torniamo a casa...Dobbiamo dare la buona notizia!" disse Ron.
Harry scosse la testa.
Come diavolo era fuggita?



Continua......

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Capitolo 6
*** Capitolo 5. ***


                       Scusate il mio enorme ritardo...

 

 

Capitolo cinque.

"Bene, io non so cosa dire a questo punto" disse Ron sbalordito a Harry, guardando Grimmuld Place.
Era tutto così..Irroconoscibile.
La casa era pulita, fulgida, sapeva di familiarità, sapeva di casa.
"Bentornati!"disse Hermione con la faccia tutta sporca di fuliggine.
Ron , l'abbracciò di slancio ed Harry sorrise.
Cercava Ginny.
Piano, vide la sua chioma rossa, da lontano..
"Gin"mormorò lui emozionato ; aveva tra i capelli, acconciati, una rosa rossa; una di quelle  nel mazzo che aveva lui donato a lei la mattina.
Mentre lei avanzava, una luce diversa, era immerso nei suoi dolci occhi.
Qualcosa  che la rendeva , -Harry sussultò- donna.
"Harry"mormorò cingendo le sue  spalle protettiva.
"Abbiamo una buona notizia io e Ron" disse lui tremolante, mentre le loro  labbra si avvicinavano pericolosamente.
Lei con le sue le sfiorò, e un brivido lo  percorse..
Piano, ma fugaci, si cercarono, lieti di riaccendere quella passione che scorreva assopita tra di loro.
Lei socchiuse la bocca, rossa in viso, con gli occhi lucidi.
Harry , con la sua mano, accarezzò il suo lisci capelli..
"Ehm Ehm"si schiarì la voce Ron. "Non vorrei sembrare inopportuno, ma posso giurare che siamo in mezzo alla strada, e le persone ci osservano"ribadì imbarazzato, guardandosi intorno come un paranoico.
Harry annuì, ed entrò mano nella mano con Ginny. Dietro Ron ed Hermione.



"Ma è fantastico Ron!"disse Hermione sbigottita.
"Te ne sei andato alle 5 di mattina con Harry, per cercare un lavoro?"chiese speranzosa..
Ginny corrugò la fronte stupefatta di Ron ; non di Harry. Lui aveva promesso che avrebbe trovato qualcosa per sistemarsi insieme.. E le promesse di Harry, venivano mantenute... Sempre.
"Allora, avete dinanzi a voi , signorine, Il capo ufficio Auror"disse Ron indicando Harry,
"E il vicedirettore!"disse ancora indicandosi felice.
Le  ragazze urlarono di gioia..
Gin era commossa, ed Hermione abbracciava con foga il suo Ron, rosso dalla testa alle orecchie, bolliva di felicità.
"Abbiamo un missione però tra poco"mormorò Harry , mentre Gin si avvicinava pericolosamente alle sue labbra.
"Dobbiamo acchiappare la Umbridge!"disse Ron in modo baldo, facendo sbiancare entrambe.

"Starai attento vero Harry?"chiese Gin.
"Certo tesoro..!"mormorò lui per la centesima volta, abbracciandola dolcemente.

"Ron, ti prego attenzione, cautela, "cominciò Hermione.
Lui sorrise, e le mormorò :"Tranquilla, ora che ti ho trovato non ti perderò più".
Lei rimase basita.
Quella confessione la scosse dentro, come un fulmine, che portava brividi..
"Basta amico ..Siamo diventati sentimentali come le ragazze!"sghignazzò Harry, strattonando Ron.
Lui ridacchiò, e uscendo insieme  ad Harry, scomparirono, materializzandosi, mentre i raggi del sole facevano capolino dietro le nuvole.

"Torneranno"mormorò Ginny dando una pacca affettuosa  ad Hermione.



"Bene, ragioniamo"disse Ron camminando avanti e indietro all'entrata del ministero.
"Siamo a sud, est..Sotto l'ufficio relazioni con i Troll.."disse ancora leggendo una mappa all'incontrario.
Harry sbuffò.
"Siamo vicino all'ufficio misteri"borbottò ancora Harry rassegnato.
Ron annuì.
Entrarono dentro l'ascensore.
"Giorno signor Potter"sussurrò il ministro alle sue spalle.
Harry si voltò di scatto, con Ron  .
Il ministro sussurrò al suo orecchio :" La situazione è grave, veloci".
Harry veloce scese subito dall'ascensore, mentre la voce pigra dell'acensore mormorava :
"Ufficio, Misteri".
E come un Dejà- vu, ricordò tutto.
Di come Sirius, era morto..
Di come Voldemort lo ingannò..
Di come aveva perso una delle  cosa più care al mondo, che gli era rimasta in vita.
Ron intuì , e sussurrò :" Sono sicuro che non ti metterai a piangere, vero amico?!".
Harry sorrise.
"No, "mormorò ricacciando dentro le lacrime.
"Lui non avrebbe mai approvato"disse ancora, lanciando un'ultimo sguardo a quella porta, prima di imboccare la strada opposta.

"Buongiorno a tutti"mormorò Harry entrando.
Una ventina di persone si voltarono, e sorrisero.
"Giorno capo!"disse una donna  avvicinandosi raggiante.
"Sono Dafne Irment , sottosegretaria ufficio auror, direttore"mormorò ancora, emozionata, stringendo la mano di Harry, anrdentemente.
Ron rimase basito.
Harry subito si lasciò da quwlla presa ferrea, e cominciò a precedere verso il suo ufficio.
Lesse sulla porta.
"Harry James Potter, direttore ufficio Auror;
Ronald Bilius Weasley, vice direttore".
Sbuffò nervoso; menomale. Era con Ron in ufficio...
Entrò e sorrise.
Il loro ufficio era accogliente, e piacevole.
Subito si sedette e notò che vicino  alle sue carte poggiate sulla scrivania c'er un caffè fumante.
Lo prese e ne bevve un sorso.
Sotto c'era  un biglietto..:
"Buon lavoro tesoro,
Gin".
Sorridendo chiamò Ron.



"Allora, vasta pensare che non si è spostata da sola"ripeteva Dafne da un'ora.
"Ma come potrebbe essere in compagnia!"disse indignato Ron .
Lei sbuffò sonoramente, prendendo le mani e cingendole sui fianchi.
"Signor Weasley, le non capisce la mentalità  infantile che ha codesta donna."disse lei beffarda.
Harry non diceva nulla. La questione stava diventando insopportabile, e lui, aveva deciso di leggere qualche resoconto vecchio accumulato.
Poi , un documento attirò la sua attenzione..
Risaliva a qualche anno fa.
Capì tutto solo leggendo.
"Non ha mai avuto contatti con lei, quindi non può minimamente sapere..."cominciò , con fare intellettuale.
Harry alzò lo sguardo e mormorò :" Ron , prendi Jefferson, Mikley , e Aaron", mentre si alzava  prendendo il suo mantello da viaggio pesante.
Ron sorridendo sghembo, corse fuori dall'ufficio come un razzo, contento che il suo migliore amico ancora capisse il suo punto di vista.
"Signor Potter.."cominciò lei ancora.
"Si prenda la mattinata libera, e si schiarisca le idee.."mormorò ancora Harry.
Lei uscì dal suo ufficio.
"Eh..Vorrei ricordarle, di non parlare in quel tono al  vice direttore, avrebbe bisogno di quella cosa chiamata rispetto."borbottò ancora Harry,  mentre con Ron e la sua squadra, partivano alla ricerca della  Umbridige.



"Sapete, "disse Harry, "La questione è semplice".
La sua squadra lo sentiva attentamente, mentre procedevano veloci nella piazza di Belfast, coperta da piccoli mattoni, rendendola ancora più suggestiva..
"Lei è fuggita sola, perchè non vuole scontare la pena, e non per  ricongiungere i Mangiamorte.."sussurrò Harry.
Arrivaò davanti al numewro 12387 e con un rapido movimento  di bacchetta aprì la porta.
"Signori..Non capisco cosa desideriate..Come avete fatto ad aprire la porta ..Chi siete!"sentirono farfugliare.
Avnzarono con la bacchetta sfoderata.
Una giovane con capelli rossi con in mano un..
Piattino di porcellana con decorazione...
Di gattini.
"Riveltores"mormorò.
Nemmeno il tempo di  vederla in faccia, che una maledizione sfiorò il suo braccio.
Veloce, mormorò"Incarceramus", bloccandola.
"Se tutte le missioni sono così, ci sapetta un bel lavoro"mormorò ironico Ron, mentre la trascinavano fuori dall'abitazione.
"Eh...Penso che sia solo l'inizio"mormorò Harry.
Lui voleva soltanto riabbracciare Ginny.

Continua...

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Capitolo 7
*** Capitolo sesto. ***


E rieccomi... Ihihi spero sia di vostro gradimento.


Capitolo sesto.



Harry camminava  lento, per poter assaporare meglio quella strada, che gli ricordava  tutto quello che aveva sempre mantenuto vivo nel suo cuore..
Il piccolo villaggio di Godric's Hollow era costeggiato dal blu delle stelle  notturne, mentre una solitaria nuvola copriva la luna , impedendole di rischiarire.
Davanti al monumento che lo ritraeva assieme assieme ai suoi genitori, sorrise con il cuore stretto in una morsa di  rimpianto..
Avanzò, diritto, verso la sua casa.
Dove era iniziato tutto; tanto, ma tanto tempo fa.
Aprì il veccho cancelletto, e prese la bacchetta, mormorando:"Lumos".
Subito.. Senza fare rumore aprì la porta, e una lacrima scese involonataria..
Sembrava così familiare quel luogo, senza ombra di dubbio.
Sembrava proprio la sua casa.
Anche se ricoperta di rovi, e scheggiata da quella maledione, che sconvolse tutto quello che era stato, e che ormai dopo quella notte era perduto per sempre.
Cominciò a  camminare, ed entrò in quello che  sembrava un  salotto,  guardandosi intorno..
Sentiva la presenza di qualcosa  che sempre nel suo cuore librava i suoi pensieri..
Allora li avrebbe immaginati lì; chini su di lui..
Magari suo padre con qualche ruga, sorridente mentre parlavano di  boccini...
Mentre forse , Ginny parlava con sua madre ..
Basta, inutile.
Mormorò  a se stesso.
 Si alzò stanco, e prese a girovagare per le rovine di quella casa densa di ricordi..
Mentre saliva verso la sua camera, il piede destro si scontrò con  qualcosa di duro.
Biascicando un'imprecazione, la prese tra le mani, e vide che era una scatoletta chiusa a chiave...
"Alohmora!"mormorò.
Ora si apriva.
Niente.
Non si apriva.
Sbuffò.
La mise nella borsa e salì nella sua camera.
Lì si inginocchiò sulle rovine della sua piccola culla, e piangendo, trovò sotto il lettino un'altra scatolina, piano , inserì quella ulteriore scatoletta dentro la sua borsa , scendendo via da  casa sua...


Osservò fuori dal giardino, dietro c'ea un'enorme appezzamento di terra, (che avrebbe potuto contenere due case perfettamente).

Mentre la sua decisione nella testa era presa, prima di tornare a Grimmuld Place,
potè giurare di aver sentito un sussurro mormorare  nella notte scura, : "Ben tornato a casa ".




"Allora hai perso H A R R Y ?!" mormorò furiosa Ginny nella piccola cucina di Grimmuld Place.
Ron stava appiattito dietro Hermione, impaurito.
"N-non s-so è-è s-scom-mparso.."mormorò tremante lui ancora scosso-Hermione annuiva con lui.
Ginny sfoderò la sua bacchetta.
"Orcovolantu-s!"cominciò a mormorare minacciosa; assomigliava così tanto alla signora Weasley...
Harry si pregustava la scena dalla porta socchiusa, ridendo come un forsennato.
"Gin.."mormorò.
Lei si voltò , e in un baleno corse da lui, stringendolo forte.
"Non lo fare mai più"mormorò la donna, assaporando il profumo del ragazzo;
lui sorridente, accarezzò i suoi lisci capelli  rossi, e sussurrò :"Devo fare un'annuncio".



"Ci sono metri a sufficenza per due case  dietro la mia, vecchia casa"mormorò spiegando ancora, dopo due ore a Ron.
"Potremmo cominciare a metterle in piedi..Così se un giorno vorremmo andarci, abiteremo vicini"disse lui ancora sorridente, mentre Ginny gli stringeva la mano  felice.
Hermione stava già facendo i progetti per la costruzione, parlava di decorazioni, di tutto.
Ma lui pensava soltanto a Gin..
Sconvolgeva i suoi occhi e i suoi pensieri...
"Come mai non qui"mormorò così che solo lui potesse sentire.
"Non è spaziosa come vorrei"mormorò anche lui, alludendo a un futuro ...Con bambini.
Fremette Harry, a quesi pensieri che solcarano anche la sua mente.
Lo abbracciò piano.
Sempre piano, lui sussurrò : " La nostra vita inizia ora Gin".




"Allora, dico meglio così"mormorò  la signora Weasley con tono perentorio; non riuscivano a decidersi per le stanze da fare.
Harry sbuffando, si voltò e vide che Ginny era scomparsa.
Disorientato, vide che Ron ed Hermione  era da una parte con il signor Weasley.
Ma di Gin, nessuna traccia.
Cominciò , con il fiato corto, ad andare intorno alla sua vecchia casa, ma niente.
Chiamò il suo nome nelle rovine, ma niente.
Poi la vide.
Era vicino al monumento, che raffigurava  lui e la sua famiglia..
Vedeva che la sua mano accarezzava la guancia di pietra del piccolino, che tecnicamente era lui.

"Gin, tesoro"mormorò avvicinandosi e cincendo la sua mano.
Lei voltandosi di scatto mormorò ."Sei sicuro di volere tutto questo?" mormorò.
"E' tutto così vicino al tuo passato, so che soffri incredibilmente,e non voglio che tu continui a portare i segni di quel dolore."sussurrò ambracciandolo, stava piangendo.
"Non potrò mia essere come Siriur, tuo padre, tua madre"continuò"Ma proverò ad essere quello che sei tu per me..Tutto".

Harry, sorridendo , la baciò , piano.
"Ti amo" mormorò Harry.
Ginny rimase sbalordita, non aveva sentito mai le labbra di Harry, sussurrare in quel modo così dolce il loro amore.
Lei, fremendo, rispose felice, baciando il suo collo, e prendendo la sua mano.
"Andiamo,"mormorò Harry.



"Quindi, vorrei sottolineare, il loro percorso.."disse Harry, prendendo la bacchetta e segnando  la mappa  che era posizionata   di fronte al suo ufficio.
Ron era appoggiato allo stipite della porta, dormendo all'impiedi.
"Mmmhh credo che sia improbabile"disse squillante Dafne.
Harry la guardò accigliato.
Lei indicò la direzione opposta alla sua .
"Sono qui"disse soddisfatta.
"Avery e Nott non potrebbero mai andare così lontano..!"disse Ron svegliandosi dalla sua semi-veglia.
"Signor Potter!" mormorò lei.
Lui la guardò indespettito.
Non era mai dalla loro parte, e ogni volta la cosa non dava piacere  a nessuno degli auror presenti.
Troppo saccente per i suoi gusti.
"Beh,  pausa, prendetevi un caffè"disse lui; gli altri mormorarono cenni di apprezzamento.
Dafne no.
"Credo che stia prendendo sottobraccio questa situazione signor Potter."incominciò stizzita, mentre Ron era scomparso misteriosamente dall'ufficio.
"Non credo proprio"disse lui in tono di sfida; non gli piaceva il suo tono. Per niente.
Lei  beffarda, poggiò la mano violentemente la mano sulla scrivania; la sua foto con Ginny cadde a terra, il vetro si infranse.
"Guardi, lei avrà pure salvato il mondo magico..Ma in quanto ad organizzazione..Non ci siamo per niente. Forse la scelta è stata sbagliata!"mormorò gelida.
Harry, calibrando il passo, con un rapido movimento di bacchetta aggiustò il vetro infranto.
Senza guardarla, uscì fuori.
Qualcosa non tornava.



"Ma non capisco, cosa succede?"chiese Ron esasperato, mentre Hermione gli massaggiava le spalle.
Guardava il fuoco, nel salotto, il fuoco che gli rimbalzava sugli occhi.
"Non sono degno di quel ruolo"mormorò ancora depresso.
Hermione gli baciò una guancia.
"Non dire sciocchezze, amore"mormorò, baciando questa volta le sue labbra.


"Non mi torna qualcosa,"mormorò Harry stressato, Ginny lo guardava , mentre faceva una bella tazza di thè.
"Calmo, tanto il mio thè ti aiuterà!"disse pimpante lei.
Harry ridacchiando, la prese alla sua vita, piano baciò il suo collo, osservandola arrossire sotto i suoi occhi.
"sei bellissima"mormorò lui.
La cosa più bella che aveva...



Continua...





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Capitolo 8
*** Capitolo settimo ***


Mi dispiace il ritardo che ho impiegato per postare il capitolo. Mi dispiace vedere che le recensioni sono calate.
Se nn vi piace la storia la posso anche interrompere.


Vorrei dedicare questo capitolo a mio zio, perchè come dice Sirius Black..
  
"Chi ti ama , non ti lascia mai veramente e puoi trovarlo, nel tuo cuore". 

 

Capitolo settimo.

"Credo che sia impossibile sottolineare questo aspetto mia cara" sussurrò concitata la signora Weasley, prendendo la mano di Ginny.
La tana era sommersa dall'oscurità, era  notte fonda, e le due donne  bevevano da tazze fumanti.
"Non cosa fare" disse Ginny sospirando.
La signora Weasley prese le sue mani e le strinse amorevolmente.
"Vai da lui"sussurrò abbracciandola.


Harry guardava la sua camera, la sua camera a Grimmuld Place..
La sua ultima notte lì.
Piano si mosse , e prese una sedia, che forse tanti anni prima, era stata la sedia del suo amato padrino..
Guardò fuori, nella notte scura..
Sentiva che tutto stava per cambaire, forse in meglio, lui  ci sperava.
Ma non si affidava al destino, perchè molte volte gli aveva mostrato una via molto diversa da quella che aveva percorso.
Facile, segiure l'onda, ma l'onda doveva essere domata.
Scosse la testa, incapace di calmare il suo stomaco, Ginny era corsa via, dopo la loro lite, e non sapeva se sarebbe più tornata.
Dopotutto il loro amore  aveva sopportato, così tanto.

FlashBack

"La casa è pronta, perchè non andare a vivere insieme!"disse  Ginny urlando.
Harry rabbioso scosse la testa.
"Le cose le faccio  giustamente, e non sarebbe minimamente rispettoso verso i tuoi Gin, e  lo sai..!" disse lui.
Lei scosse la testa.
"T-ti s-sei pentito vero?"mormorò singhiozzando.
Lui si avvicinò , vedendola in quello stato.
"V-vattene..!"urlò lei .
"Gin , tesoro, ragiona"mormorò accarezzando la sua guancia devastata dalle lacrime.
Lei lo guardò e sussurrò piano :"Levicorpus!".
E corse via, lasciando Harry appesto all'ingiù.
"Mi sa che adesso ti uccideranno queste  ragazze..!"diceva  Ron ridendo come un matto, mentre lo faceva scendere giù.
Mentre Harry, con il cuore stretto dalla tristezza lo vedeva correre dalla sua promessa sposa..

Fine FlashBack.

Battè la  mano forte sul cassetto, era  nervoso.
Quando stava per correre fuori dalla stanza, per cercare Ginny, un tonfo sordo lo  fece scattare.
Sussurrando :"Lumos"; si avvicinò verso la fonte di rumore e vide , la scatolina che aveva trovato nelle macerie della sua casa.
Stranamente pensò a suo padre, e mormorò . "Almeno tu, hai saputo come fare con la mamma!".
Nervoso, più di prima scaraventò e con un rumore uguale ad un ticchettio si aprì.
E pensare che aveva tentato ogni incantesimo possibile per aprirla...
Si avvicinò, e guardò il suo contenuto.
Rimase sbalordito...
Dentro c'erano due fialette, con dei..Ricordi.
C'era solamente un posto dove vederli .


"Mamma!"disse Hermione ridacchiando felice..
La signora Granger abbracciò di slancio sua fuglia e  Ron, facendo asumentare il suo imbarazzo.
Il signor Granger sorridente con la sua pipa in bocca, gli strinse la mano.
"E' un piacere rivedervi signori"disse Molly  Weasley , avanzando con caffè  e pasticcini.
"Credo che ci siamo quasi"disse scherzoso il signor Wealsey.
"Beh, credo proprio di si!"disse Ron allegro;
"abbiamo parlato con il pastore, e ci ha  suggerito verso primavera.."continuò il ragazzo titubante.
I genitori lo guardarono.
"Perfetto, tanto la casa è pronta vero?"domandò il signor weasley sorridente.




"Professoressa ..MGranitt mi dispiace disturbare.."cominciò Harry a mò di scusa, mentre entrava nel vecchio studio di Silente.
Il cuore ancora si morse di ricordi..
Quante volte era seduto dietro quella scrivania, e veniva trafitto dallo sguardo di Albus Silente, che sembrava trafiggerlo come se sapesse cosa stava pensando.
"Bene Potter, io devo andare , devo inviare le lettere per gli alunni..."disse severa, nel suo solito tono..
Lui annuì, e aspettò che lei si chiudesse la porta alle spalle.
Si avvicinò allo stipite dell'armadietto che racchiudeva il pensatoio.
Aprì la fialetta , e vide quella massa argentea muoversi confusamente e piano, si tuffò in essa.



Mentre riapriva gli occhi, si guardò intorno stranito, senza sapere dove minimamente era andato a finire.
Piano si alzò e senza esitazione  prese la sua bacchetta.
Si guardò intorno e sorpreso si  accorse di essere nella sala comune di Grifondoro.
Piano si avvicinò alla sagoma che vedeva seduta vicino alla poltrona.
Mentre  si apprestava a vedere negli occhi al persona, essa si voltò e i lontananza , dal dormitorio femminile, si sentirono i passi di qualcuno.
Guardò fuori dalla finestra , vide che la neve vorticava fuoriosa ; era nottw buia.
"Lily"mormorò la sagoma.
Ad Harry tremavano le gambe.
Una donna sui 18 e mezzo correva avvolta nella sua veste lunga, con i capelli rossi che volteggiavano al suo passaggio.
Vide suo l'uomo prendere la mano della ragazza  e inginocchiarsi..
"Mamma" mormorò Harry  rauco.
Lei parve sentire qualcosa, e insospettita si voltò.
"Papà"mormorò  ancora Harry con una lacrima che gli rigava il volto.
Anche lui si voltò, come se sentisse un sussurro, ma non vide niente.
Piano, James Potter prese l'anello che teneva accuratamente in tasca  e moromorò piano : "Lily, mi faresti l'immenso onore di essere mia moglie?".



"Ron mi dici dov'è H - A - R -R-Y!?"urlò Ginny in piena crisi di nervi.
Suo fratello, in piena paura, si nascoste dietro Hermione che non batteva ciglio. "Semplice, ad Hogwarts" disse lei , sorridente, mentre Ginny  si smaterializzava.





"Credo che sia giusto"diceva pacato Harry.
"Mah, potter..Ha ucciso il professor Silente"diceva titubante la professoressa  MGranitt.
"Si fidi di me"disse lui .
Mentre Ginny lo cercava disperatamente nel parco , lui la vide. Mise la mano in tasca e sentì qualcosa .
Capì subito.
Il suo cuore era commosso all'inverosimile...
Grazie papà, mormorò mentre si avvicina a  Ginny.

"Tesoro.."sussurrò lei, "Scusami tanto".
Harry abbracciò Ginny, protettivo.
Si avvicinò sorridente e mormorò inginocchiandosi, e aprendo la scatolina che aveva trovato in tasca :"
Ginny Weasley,mi faresti l'immenso onore di essere mia moglie?"


"Mi chiedo come mai ho dovuto fare come voleva Potter.."disse La preseide di Hogwarts..
Si voltò e guardò il nuovo ritratto che avevva appena inserito..
Severus Piton osservava con i suoi occhi neri la stanza.
Sotto, Harry Potter aveva inciso :" All'uomo più coraggioso".


Continua.....

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Capitolo 9
*** Capitolo Ottavo. ***


Salve a tutti! Aggiornamento veloce..Ihihhi lo so :D Ma sono rimasta veramente contenta della vostra veemenza, e non interromperò la storia, ma solo per voi, perchè ormai vi sono veramente affezzionata..
Bando alle ciance...Il nuovo capitolo sarà emozionante, e diciamo spunto di una nuova dinamicità nella storia..Ho una sorpresa ! Ho fatto un bel video sul prologo della storia, che vi inserirò qui, e sarei grata al massimo se vi pronunciaste con un commento :) Sempre se vi va!
Vi ringrazio e procedo con il capitolo!

irymat
kesha98E
ika90

Senza di voi come farei?? ;) 


(Ecco il link per il video.. QUI  



Capitolo ottavo.




"Dovremmo dirlo a tuoi genitori Ginny"mormorò Harry, mentre passeggiavano nel parco di Hogwarts.
Sembravano essere passati anni, da quando erano qui, seduti in una calda giornata primaverile..
"Si, lo so"disse lei colpevole"Ma adesso non lo so, sembrano troppo stressati.."concluse con aria colpevole.
Ridacchiando, Harry la prese tra le braccia,
e sussurrò:"Come desidera ,  futura signora Potter..".



"Ron, tesoro"mormorò Hermione, girando dentro la casa che stavano allestendo ; aveva in mano uno straccio per pulire .
Nessuna risposta.
"Rooon!"disse ancora insistente.
Avevano passato gli ultimi giorni a pulire e rassettare , per poter rendere migliore l'ambiente, e per il -Hermione sussultò al pensiero-Matrimonio.
Sbuffando, si mise a cercare in giro per le stanze vuote.
Aveva perso la speranza, quando lo trovò nella soffitta ,  profondamente addormentato.
"Ohh, e dovevi aggiustare la porta vero?"sussurrò Hermione ridacchiando.
Lui russò forte, chissà come, perso   nei suoi sogni...
"Coprea"mormorò lei, e Ron fu coperto da un plaid.
Hermione lo guardò con occhi dolci,
era davvero stanco..


"Credo che non possiamo entrare dalla finestra!"mormorò Ginny ridacchiando.
Harry prese la bachetta e mormorando   "Alomorah" la fece entrare di soppiatto nella cucina di Grimmuld Place.
Ridacchiando Ginny, cinse le sue spalle e lo attirò veloce contro il suo viso.
Le loro labbra quasi si sfioravano.
"Ehm Ehm".
Sentirono questo suono ed Harry agghiacciato si voltò.
"Buona sera ragazzi!"disse il signor Weasley cordiale; ma dallo sguardo della signora weasley non sembrava tanto una "buona serata"..

 "Noto con piacere che vi siete divertiti ad Hogwarts.."disse Molly Weasley rossa in faccia per la rabbia repressa.
"Ehm, si, direi proprio di si"mormorò Ginny sicura di sè.
Gli occhi del padre caddero sull'anello che Ginny portava al dito, e tremante lo indicò con il dito.
Ginny si pietrificò sul posto, avrebbe voluto aspettare..
"Signori  Weasley, chiedo il permesso di sposare vostra figlia.."disse Harry deciso, lasciando le due donne a bocca aperta.
I genitori sembravano tentennanti, e Ginny era pallida in volto...
"Tranquilla"sussurrò Harry al suo orecchio;
lei gli strinse la mano.
"B-eh, s-siete così giovani"farfugliò la signora Weasley...
Harry vide Arthur Weasley sconvolto e sussurrò ridacchiando ..:"Che ne dice di un goccio di wisky incendiario?".



"Ron, Ron, Ron! Mettimi giù!"disse Hermione divertita, mentre lui, aveva ostinato a portarla in braccio fin dentro Grimmuld Place.
"Devo fare gli onori di casa signorina.."disse Ron ridendo come un matto..
Non l'aveva mai vista così  rossa in viso, e nemmeno così felice..
A dir la verità ogni volta che la guardava s'incantava davanti a tanta bellezza...
Mentre con un piede aprivano la porta di Grimmuld Place, ridendo come matti, rimasero impietriti.
Forse avevano sbagliato momento..



"Ma quando!"disse rabbiosa Ginny.
"Dopo tuo fratello.."disse sua madre perentoria.
"No, prima" ribbattè lei decisa..
Harry si voltò verso il caminetto, e osservò le fiamme.. Che vorticavano veloci, senza tregua.
"Ti affido Teddy , Harry. Sei il suo padrino".
Queste parole gli apparvero pigre in mente mentre pensava a cosa fare..
Non poteva lasciare che le parole di Remus fossero andate dissolte come la neve.
Alzò, e mormorò :"Vado  da Andromeda..".
Rimasero sbigottiti tutti, Ron invece sorrise, perchè sapeva cosa voleva fare il suo migliore  amico.
"Gin, vuoi..? Venire anche tu con me?"chiese speranzoso.
I signori Weasley lo guardarono inviperiti..
Meglio lasciare stare!
"Ginny, prepara  un bel caffè a papà.."mormorò cinguettosa  Molly, per distrarla.
Harry sorrise..Era proprio testarda la sua neo-suocera!


Toc. Toc. Toc.
La porta si aprì, ed Harry trattenne il fiato.
Andromenda Tonks si avvicinò a lui, abbracciandolo di scatto.
"Oh, Harry, grazie per averci  liberato" mormorò rauca.
Harry rimase impacciato; non sapeva come comportarsi.
"Di n-niente,"mormorò tremando.
"Suppongo che tu sia qui per Teddy"disse facendolo entrare..
Lui annuì, tramente si avvicinò alla piccola culla che stava vicino alla cucina.
Piano lo vide,  e rimase a bocca aperta.
Era il bambino più bello che avesse mai visto..
Assomigliava così tanto a Remus, e piano lo vide tramutare i suoi capelli da neri a blu.
"Tonks"bisbigliò Andromeda triste..
"Non passa istante, giorno, minuto, che non pensi a lei, a loro due"mormorò singhiozzando, indicando una foto di Remus e Tonks.
Lui si avvicinò e sussurrò allo sguardo vispo del piccolo :"Teddy, sono Harry il tuo padrino..".
Lui ridacchiò e gli strinse la manina nel mignolo di Harry.
Sentì il cuore commuoversi.
Lo prese tra le braccia, e sussurrò :"Tuo padre e la tua mamma, le persone più
craggiose del mondo     ti mancheranno, lo so..."pensò che la stessa cosa aveva sentito lui..nel suo cuore.." Si,sentirai la loro mancanza  ma sappi che non ti hanno lasciato veramente... Sono sempre con te ovunque.....Hanno lottato per te.."
Sorridente ancora il bambino fece una somorfia divertita.
Era destinato ad  essere un padrino, e un
padre che non aveva mai avuto
vero e proprio come Sirius lo era stato per lui.



"Allora, com'è?"sussurrò Ginny, mentre si scaldava davanti la fuoco; Ron ed Hermione dormivano già da un pezzo.
"Non ci sono parole,  è bellissimo"mormorò Harry orgoglioso.
"Potremmo portarlo da noi, se vuoi, quando saremo sistemati.."disse lei accoccolandosi al suo petto.
Harry ricordò le lacrime di Andromeda..
"Potrà venire quando desidera, ma non può lasciare Andromeda, è l'unica cosa che gli resta..."mormorò Harry.
Lei sorridendo disse :"Giusto..Credo che sia la migliore scelta".

All'improvviso una lettera piombò in Grimmuld Place, facendo spaventare Ginny e Harry, che si beavano di quella tranquillità.
"Problemi al ministero"bonfonchiò preoccupato Harry, correndo a chiamare Ron...


Continua.....



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Capitolo 10
*** Capitolo nono. ***


Ed eccomi, lo so , sono in ritardo..Mi perdonate vero? Ihihih Scusatemi.
Ed eccoci qua con un nuovo capitolo, importantissimo, per questa storia.
Un consiglio, non fermatevi alle apparenze : non è tutto vero  quello che sembra.
Rispondo alle vostre recensioni :


 ika90 : Grazie mille  :D   Discutevano del matrimonio, e scusami se ti ho confusa :)
Spero che questo capitolo sia soddisfacente ;) Ancora Grazie mille per il tuo appoggio!

Cfrancy : Scusami se ti sono risultata superficiale. Spero che la storia non sia altrettanto uguale. Grazie per essere passata dalla storia! :) Gentilissima.
  mimmyna : Grazie, sono commossa per le tue parole! :D Proverò ad aggiustare il link del video! Grazie mille per la tua recensione che mi ha fatto tanto piacere :)
elecongi: Grazie per la recensione :) Ed Eccolo il Capitolo :D
kesha98E  Ma grazieeeee ihihihihih :) Che bella recensione! *Me Commossa*
Mancano , nella nostra storia, le vittime della guerra magica.
Ma io voglio che siano presenti anche nel cuore dei nostri personaggi.
Grazie mille  :)











 


Capitolo nono. 



"Ma cosa sarà successo?"chiese Ron sbadigliando.
"Non so cosa pensare!"ribattè Harry innervosito perchè voleva bearsi del caldo abbraccio di Ginny.
Piano si allacciava il mantello da viaggio e salutando Ginny, corse fuori con Ron.
"state attenti"mormorò Gin,  e lui sorrise,  quanto l'amava..
"La tua promessa sposa?"disse ironico Harry.
Ron ridacchiò , mentre svoltavano  dietro un vicolo.
"Dorme beata, è  così stressata!" borbottò Ron.
Con un sorriso sbieco ,Harry si girò su stesso  e si smaterializzò.


"Calma, chiedo calma"urlò il ministro della magia.
Harry corse più veloce che potè, il sonno cominciava a farsi sentire , e Ron faticava a stargli dietro.
"Harry!"urlò Kingsley.
"Scusami per aver interrotto  la vostra serata ma qui la situazione ci sfugge di mano!" disse il ministro ; aveva mezza veste bruciacchiata   e piena di fuliggine.
"Cosa succede?"chiese Harry perentorio.
Ron , intanto fu assalito da un'orda di giornalisti, che non si sapeva come, avevano già carpito la notizia.
"Beh, i-io sono appena arrivat-to"diceva Ron,
"Allora questo è menefreghismo e ritardo nei soccorsi!"urlò uno dei giornalisti, mettendo in imbarazzo Ron; aveva tutte le orecchie rosse.
Harry si avvicinò e prese in mano la situazione.
"Non credo che siano domande pertinenti con  la situazione"disse gelido.
"Credo che il popolo magico debba sapere, tutto "sussurrò una voce dietro di lui.
Dafne Irmat camminava in tutto la sua eleganza con un leggero abito blu.
"Forse la scelta è caduta su chi non doveva cadere, " dissse osservando Harry e Ron"fatto sta che siamo sotto attacco di mangiamorte che sono scampati dopo la grande guerra.."concluse malevola, e i giornalisti scrivevano flebili.
"La conferenza stampa è conclusa"disse il ministro  irato.
"Non è mai cominciata a dir la verità!"mormorò Harry nervoso a denti stretti, mentre trascinava Ron nel loro ufficio.


"Potter non riesce a tenere in mano la situazione"lesse  gelido Harry ; guardava  la sua foto  sulla  Gazzetta del profeta.
"Segni di poca affidabilità, anche da parte  di Weasley..Ci Hanno salvato una volta, ma questa volta?!" continuò  Harry.
"Ormai il ministero , è sotto influsso malevolo ; che  il  Bambino - sopravvisuto non riesce a controllare ; forse troppo  attento ala situazione sentimentale  che lo circonda? A presto con notizie certe ; semrpe con Rita Skeeter..!"  concluse Harry irato più che mai ; gettando quella copia del giornale sulla scrivania.
Ron, pallido in viso, la fece scomparire con un colpo secco di bacchetta..
"Hanno frugato ovunque"disse  sconfortato Mericols ; un auror  neo- assunto.
"Prendo le pratiche che sono rimaste" disse Dafne.
Ron beveva la sua seconda camomilla.
Harry scriveva da circa quaranta minuti  su un foglio e non parlava con nessuno.
"Solo lei ha accesso a questa categoria di protocollo?"chiese ad un tratto Harry.
"Beh si, io e il direttore "rispose lei provocatoria.
Subito Harry le afferò e lesse la prima pagina.
"Arresti, sequestri.."disse lui.
Ma poi lesse qualcosa che lo fece rimanere di stucco; vicino al suo nome c'era scritto, in maniera ricurva e scarabocchiata, "D. E.".
Aveva anche capito di chi era la scrittura.
Ma non fece una piega, e approfittando della pausa caffè,prese quel foglio e lo mise in tasca.
D.E... Cosa poteva significare?
E sussurrando piano a Ron, un "seguimi", corse nell'ufficio del ministro.



"Ohhh Ginny,  devi essere coerente con te stessa!" sbottò Molly Weasley mentre stava provando un cardigan blu scuro.
Ginny sbuffò e prese il vestito grigio che aveva provato per primo.
"Credo che questo sia perfetto"mormorò più a se stessa che a sua madre, che la guardava furiosa ; non riusciva a concepire il fatto che i suoi due figli più piccoli fossero sul punto di sposarsi.
"Così giovani!"mormorò Molly.
Ginny sorridente mormorò a sua madre :"Io lo amo con tutta me stessa non potrei trovare di meglio e lo sai".
La donna osservò gli occhi di sua figlia, e con  rimpianto  la strinse a sè; ormai era il tempo che costruisse la sua famiglia, e  Molly  Weasley  non poteva negare  il fatto che la sua piccola Ginny, ormai era una donna.
"Non so se mi abituerò mai, ma  adesso sei una donna, e potresti essere una madre " mormorò Molly.
Ginny , asciugando la lacrima che aveva visto scorrere sulla guancia di sua madre disse :" Harry... Chissà  cos' è accaduto al ministero..".
"Ehhiii! Calma..!"disse allegra Molly, "Non succederà nulla..E poi, dobbiamo passare dalle vetrine delle spose..Dovrai pur farti un'idea..".
Ginny sorrise , e pensò  ancora a Harry .
Poi lo vide, in un chiosco di giornali; o perlomeno vide la sua faccia su un giornale.
"Potter non riesce a tenere in mano la situazione"lesse  ad alta voce.
Molly Weasley la guardò stranita.
Avrebbe fatto una bella torta di Melassa ; perchè sicuramente sarebbe stata una lunga notte ; magari  anche bollire camomillla per tutti..
"Mamma, muoviamoci"disse nervosa.




"Tutto chiaro, falso allarme"disse Kingsley.
Harry e Ron annuirono, solenni ed uscirono fuori, nell'immenso atrio.
"Non avevo sospettato nulla, giuro, pensavo che  persone folli non ce ne  fossero più"disse stanco Ron , erta troppo apprensivo.
"Tranquillo, ma ormai ci siamoSaranno fanatici.!" disse Harry, guardando l'orologio ..
Erano le quattro di notte.
"Domani vedremo se ci sono sviluppi"disse sbadigliando Ron.
Annuendo,piano si smaterializzò, preguastando le sua calde coperte, nel suo morbido letto.
Non gli importava di quell'articolo, tanto  era abituato ; ma Ron no.
Era stremato e pallido, e crollò.
Harry lo prese e lo portò sopra le sue spalle, mentre il suo migliore amico   borbottava nel sonno :"Hermione".
Ma qualcosa non tornava ..
Cosa voleva ottenere? Chi era il soggetto che dovevano attaccare?
Sentì un fruscio.
Potè giurare di aver visto qualcuno che lo osservava.
Magari era soltanto la stanchezza.


"Allora?"chiese Ginny buttando sul tavolo la Gazzetta del Profeta.
Harry si massaggiò e spalle indolenzite dal pesp di Ron ; che Hermione aveva fatto precedentemente volteggiare nel letto.
"Una catastrofe"disse  Harry sbadigliando, e prendendo una sedia.
"Kreacher, puoi preparare qualcosa per Harry?"chiese Ginny.
Il piccolo  elfo subito si mise a lavoro; ed Ginny si  accomodò vicino a lui.
"Credo che sia un infiltrato nel ministero"borbottò Harry mentre prendeva la zuppa calda che Kreacher  e cominciava a mangiare.
" Cosa vogliono da te? Ancora questi dannati giornali.." borbottò lei, mentre gli passava il pane.
" Rita Skeeter"disse Harry eloquente.
Dopo la cena,  si accoccolarono vicini, davanti al camino.
"Starai attento vero?"chiese lei , accarezzando la sua cicatrice.
Harry ridacchiò.
"Certo", disse baciandola.
E si addormentarono così.

"Ben svegliato dormiglione" sussurrò Ginny, portando un caffè caldo.
Harry  si stropicciò gli occhi, e sorrise, era così strano tutto questo..
"Che ore sono?"chiese sorseggiando il caffè.
"Mmh, credo le 10:00.." borbottò lei distratta , mentre   metteva in ordine un cuscino.
Harry quasi si strozzò con il caffè.
"Sono in ritardo!"urlò.
Ginny rassegnata pulì  con un colpo di bacchetta il disastro.
"Ron?"chiese Harry.
"Dorme beato"rispose Ginny.
Si accoccolò a lui, abbracciandolo.
"A cosa devo tutto questo?" sussurrò Harry.
Lei ridacchiando mormorò :"Mia madre si è arresa, diciamo che ormai ha capito".
Felice , Harry si accinse a unire i loro volti  con un bacio.
Piano le loro labbra si sfiorarono.
"Ehm Ehm " .
Qualcuno  era dietro la porta ; e quel "qualcuno" aveva le orecchie rosse per l'imbarazzo.
"S-scusate ragazzi, n-non volevo.. M-mah abbiamo quel casino da sistemare..".
Ginny sbuffò , "come al solito...!".
Ridacchiando Harry si alzò e con un leggero bacio a fior di labbra  a Ginny ( mentre Ron accuratamente  guardava fischiettando il soffitto), corse via .
"Poi mi spieghi tutto"bisbigliò Ginny..
Sicuramente Harry  doveva accontentarla.



"Ahi!"urlò Hermione, "Pizzica!".
"Dai, un piccolo spillo, dobbiamo vedere se accorciarlo o allargarlo!"disse Madama MClan.
"Ehhhh sono ingrassata vero?! Me lo dica, dai!" disse Harmione nervosa.
"Tranquilla, tranquilla"le ripeteva la sarta.
"Mancano  due mesi al matrimonio.. Tranquilla Herm!"disse Ginny , che insieme a sua madre , guardavano un catalogo da spose.
"Ehehe, fra poco anche tu dovrai pensarci..!"disse Hermione, mentre si osservava  allo specchio.
Ginny sorrise, non vedeva l'ora.



"Cosa dichiara  signor Potter? "disse un giornalista, buttandosi su Harry ; l'atrium era stipato di paparazzi.
Harry si voltò , e con un rapido movimento di bacchetta, chiuse l'ascensore.
"E' tutto sotto controllo" ribadì per la trentesima volta.
Arrivò veloce al suo ufficio,  mentre Ron scriveva su una pila enorme di carte.
"Novità?"chiese Harry.
"Hanno rubato un fascicolo"disse atono Ron.
"Qua-ale?"chiese Harry nervoso.
"Il tuo"rispose Ron.
Ed Harry seppe, capì, chi era l'obbiettivo.







"Non riuscivamo mai a capire come tutto fosse nelle loro mani"disse Harry, battendo la bacchetta sul grande tavolo nella sala riunioni.
Tutti gli auror erano stipati con carta e penna, che prendevano appunti.
Il ministro della magia stava ascoltando meditabondo.
"Ma poi, qualcosa è scattato" proseguì Harry.
"Avevamo trovato indizi, magari anche delle vere  prove" disse Ron, per la prima volta .
"Alla fine, siamo arrivati alla conclusione , che dentro al  dipartimento, c'è una spia, un infiltrato; un doppiogiochista" disse risonante Harry.


Continua...









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Capitolo 11
*** Capitolo decimo. ***


E rieccomi! Perdonatemi tanto per il ritardo.
Sono qui e procedo spedita verso il matrimonio di Ron ed Hermione.
Questo capitolo è di passaggio, il prossimo sarà dedicato al famoso matrimonio! :D
(I ringraziamenti sono a fine capitolo).


Capitolo decimo.

"La senti questa voce che canta il mio cuore..
Amore , amore è quello che so dire, ma tu mi capirai!"
Malika Ayane.




"Miles, mi serve quel fascicolo, ora"disse Harry perentorio.
Piano il nuovo auror,  con stanchezza repressa sbadigliò, e  con un colpo di bacchetta una pila di carte raggiunse Harry.
Ron era appollaiato con milioni di certificati che con i suoi colpi di bacchetta venivano  smistati   nelle diverse categorie.
"Non ci posso credere, ancora Mundungus che manda in tilt una  parte dei nostri auror!" disse seccato Kingsley  entrando  e sbattendo la porta ,  tenendo  delle mappe in mano.
Harry sbuffò sconsolato.
"Ma non invecchia mai questo? Quanti anni avrà? Ottanta, novanta?!"disse Ron lamentoso mentre prendeva una nuova ricevuta.
Harry prese veloce un promemoria volante arrivato all'improvviso.
"Conferenza stampa ore 11:30 atrium".
Lesse tre volte interdetto il piccolo pezzettino di pergamena.
"Ministro, come  mai una conferenza stampa?" chiese dubbioso.
Il ministro guardò negli occhi Harry.
"Dobbiamo rassicurare le persone, che sperano nel nostro buon operato"mormorò.
"Non abbiamo piste su cui indagare, non abbiamo prove sufficenti per incriminare qualcuno!"disse Ron all'improvviso.
Il ministro non rispose.
"Non farò buon viso a cattivo gioco  ministro. Anche il suo predecessore aveva tentato inutilmente"disse Harry gelido.
Il volto del ministro s'indurì di colpo.
"Dirò la verità"disse convinto.
"Manderemo tutto in caos!"sbottò il ministro.
"Andrà peggio quando questa situazione degenererà  in poco tempo, cogliendo tutti di sopresa!" disse Ron alzandosi di scatto.
In effetti questo ragionamento era a prova di bomba.
"Bene, ma non tutti i dettagli"disse rassegnato Kingsley.
"Se ci sono dettagli!"borbottò Harry frustrato , bevendo un sorso di caffè bollente.



"Che ne dite? Il beige e l' avorio sono magnifici insieme!" disse soddisfatta la signora Granger.
"Mmmh , non so"disse Hermione scettica.
"Mancano pochi giorni al matrimonio.. Eh ! Devi prendere qualche scelta mia cara"disse affabile la signora Weasley.
"Mancano all'incirca..7 giorni esatti!"disse Ginny irrompendo gioviale nella stanza.
La signora Granger annuì convinta.
Hermione sorrise di sbieco e prese il tovagliolo beige.
Ginny toccò comprensiva quello avorio  e lo pose tra la pila di campioni colorati.
"Non c'è la minima differenza tra beige e avorio!"disse convinta Ginny a sua madre.
La signora Weasley la guardò furente  e lei si zittì.
All'improvviso, un gufo picchiettò alla finestra gentile , facendo trasalire la signora Granger.
"E' per Harry, Ginny"disse Molly Weasley prendendo la lettera e mostrandola  alla figlia.
"Quello che appartiene ad Harry è anche mio"disse Ginny impaziente ,  prendendo la busta  con un gesto secco .
L'aprì.
Rimase scioccata.
"Mia cara cosa succede?"sussurrò la signora Granger avvicinandosi un poco .
All'improvviso la faccia di Ginny si cinse di mille colori, dal rosso scarlatto  al viola scuro.
Hermione  prese la lettera e la lesse ad alta voce :" Il signor Harry Potter è cortesemente invitato al matrimonio della Signorina Cho Chang e  Anthony Sioux che si terrà nella Cattedrale di Saint Paul (Londra) giorno 23 Marzo.Si prega conferma! Buona giornata!"finì senza voce.
Ginny era seduta a terra  , rossa in volto.
"Ginny cara.."sussurrò la signora Weasley accerezzandogli la guancia.
Ginny alzò la mano nervosa , mormorando :"Lascia stare mamma, ancora dopo tanto continua a mettersi in mezzo..!".
"Mia cara Ginny, si sposa ! Non vuole arraffare il tuo Harry!"disse comprensiva la signora Granger.
Hermione annuì  e disse eloquente :"Devi dirlo ad Harry ".
Ginny scosse la testa.
"No . Mai!"disse cocciuta.
"Ginny!"disse la signora Weasley rimproverandola.
"Ma ci andrò anche io"disse testarda.
"Gin, l'invito è soltanto per Harry!"disse Hermione guardandola dispiaciuta.
Ginny si voltò furiosa , Hermione arretrò impercettibilmente.
"Devi andare"disse la signora Granger , sotto lo sguardo allibito di tutti ; come minimo avrebbe ucciso Cho Chang se fosse andata a quel ricevimento.
"Almeno sarà tranquilla!"disse la signora Granger"Vogliamo scegliere questi tovaglioli!"aggiunse entusiasta..
Ginny sbuffò e fece apparire dal nulla una camomilla fumante ; si. Sarebbe stata una lunga serata.



"Rita Skeeter , Gazetta del Profeta" sussurrò una voce strascicata  e gentile.
Harry alzò lo sguardo e  davanti agli occhi scorse  la giornalista.
Gli anni aveva imbruttito la reporter , anche se come al solito le unghie rosso fuoco erano smaltate da poco. Come al solito , il suo completo con pelle di drago la faceva differire dagli altri reporter che la circondavano.
"Mi dica"disse Harry impassibile.
"Credo che tutti noi conosciamo la  storia signor Potter , l'ex bambino sopravvissuto "disse stuzzicando la sua penna verde acido.
"Non stiamo parlando della mia vita"disse a denti stretti  Harry ; i flash lo circondavano.
"Ma certo!"disse falsamente gentile"Ma credo che la situazione stia correndo di mano , poichè
è stato assicurato un posto a chi, probabilmente non ha esperienza"concluse sgarbata.
"Non si tratta di esperienza e nemmeno di bravura , alla fine dubito che nessuno sappia orientarsi bene così, all'improvviso"disse Harry fermo.
" Siamo impegnati dalla mattina alla sera, senza sosta. Vogliamo garantirvi tutto ciò che sta nei vostri diritti e dare alla comunità magica la protezione che necessita"disse ancora.
"Quindi c'è una minaccia?"disse un altro reporter all'improvviso.
Guardò il ministro , niente dettagli.
"Per ora niente di allarmante"rispose Harry  conciso.
"Forse sta intersecando troppo la vita sentimentale signor Potter  nel lavoro..Inadempienza?"chiese ancora  stizzita  Rita Skeeter.
Ad Harry tremarono le mani.
"Nessuna inadempienza. Ma se pensa questo , le offro di venire  e dirigere tutto al mio posto. Che ne dice?"disse Harry sfidandola.
Il ministro annuì  , meglio di così non poteva rispondere.
"La conferenza stampa è finita!"disse Ron perentorio, mentre Harry si accasciò su una sedia libera.
"Non ce la faccio più...! Dopo aver risolto questa storia voglio un viaggio alle maldive!"disse abbattuto.
"Prima devi sposare mia sorella!"disse Ron facendo apparire due caffè bollenti.
" 'Vero!"disse Harry facendo cin-cin con il caffè di Ron.
Sorrise, aspettava quelle vacanze da una vita!





"Ben tornato"disse Ginny apparecchiando la tavola.
Harry sbagdigliò, erano le 10 di sera e dovevano ancora cenare.
"Potevi cenare , non dovevi aspettare così tanto tesoro"mormorò baciandogli la fronte.
Lei sorrise comprensiva ,  accarezzandogli la cicatrice.
Erano ancora a Grimmuld Place, mentre i lavori imperversavano per il matrimonio di Ron ed Hermione , il lavoro . Non aveva avuto un minuto  per rimanere soli.
"Kreacher servirà tra poco la cena signori!"squittì vivace l'elfo con un'enorme vassoio tra le mani.
"Perfetto "disse Harry accarezzando la guancia di ginny, rossa fino all'inverosimile.
"Mi sei mancato , non farmi aspet-"ammise  Ginny ansimando piano , abbracciandolo  forte.
Lui non  la lasciò  terminare la frase .
La baciò piano,  come se avesse tra le mani il più delicato dei fiori.
"I signori preferiscono la torta di more o  di melassa per dessert?!"squittì Kreacher entusiasta correndo nella piccola cucina .
Ginny si ritrasse imbarazzata , ma il piccolo elfo sorrideva ancora radioso  mentre li guardava.
"Naturalmente di melassa "disse Harry sedendosi su una sedia vuota a capo tavola.
"Hermione, Ron scendete"disse Ginny paziente  mentre si sedeva al fianco di Harry.
"Ragazzi ho una fame da lupi!"disse Hermione mentre prendeva posto.
"Vuoi sederti a cenare con  noi Kreacher?"chiese Harry gentile.
Kreacher  sorrise emozionato   con le lacrime agli occhi.
"Mai un padrone mi ha considerato come  un suo pari !"squittì felice.Harry lo guardò malinconico ;  quella frase. La stessa che aveva detto  il suo caro amico Dobby quando ancora aveva dodici anni. Quanto gli mancava..Come tutti gli altri  che erano periti..
"Io si"disse Harry  sicuro,  riempendo un piatto con le pietanze disposte sul tavolo.
"Grazie mille signore !"disse sedendosi e mangiando un boccone . Ginny sorrise.
"Mmhh che profumino..Che Dio benedica Kreacher!"disse Ron irrompendo nella stanza.
Rimase sorpreso nel vedere  Kreacher seduto a tavola, ma sorrise.
Ormai da una vita conosceva Harry e sapeva come la pensava.
"Allora, tutto pronto?"chiese Harry a Ginny.
"Beh, la questione è la seguente"disse lei  bevento un sorso di succo di zucca. "La mamma  ci sta esaurendo...Ma siamo a buon punto..Tra una settima piccioncini potrete ehm, godervi la casa"disse ridacchiando.
Hermione arrossì violentemente , invece Ron la guardava torvo. Harry rideva come un matto, ormai aveva anche le lacrime agli occhi. Il piccolo elfo li guardava sorridente.
"Ehm Ginny , hai detto ad Harry la novità?"disse Hermione . Ginny s'incupì.
Aveva deliberatamente lasciato perdere il dettaglio "Matrimonio di Cho".
Harry la guardò interrogativo.
"Ehm, Cho ti ha invitato al suo matrimonio"disse atona. Lui rimase sbigottito tanto che quasi soffocò  mentre beveva.
"Beh, ci andiamo insieme se vuoi"disse Harry risoluto. Ron rideva . "Dieci galeoni che lo picchia!"disse a Kreacher .
"No, no, la signorina Ginny non è violenta"diceva l'elfo sorridendo.
Hermione era tesa, la bacchetta prontra  sotto il tavolo in caso Ginny scagliasse qualche fattura a Harry.
"Ok, andiamo"disse lei calma lasciando tutti a bocca spalancata dalla sorpresa. Harry sorrise, era così dolce quando  tratteneva la rabbia.
"Signore Harry Potter! Kreacher ha vinto una scommessa!"disse l'elfo all'improviso , facendo ridere tutti tranne Ron che aveva le orecchie rosse per l'imbarazzo.



"Cravatta o papillon?"chiese dubbioso Harry  a Ginny davanti allo specchio.
"Nessuno dei due"disse atona.
Harry ridacchiò voltandandosi e la strinse  tra le braccia mentre l'ammirava. Era cosi bella! Fasciata da un corto vestitino verde con i lunghi capelli rossi che incorniciavano il volto.
"Dai tesoro ..Non fare così!"disse Harry dolce. Lei sbuffò spazientita.
"Ci proverò"rispose mentre usciva dalla stanza.
"Comunque meglio cravatta" aggiunse,  mentre Harry la guardava ammaliato.
Subito lui fece come aveva detto Ginny, scendendo dalle scale di Grimmuld Place .
"Divertitevi"disse Hermione  mentre beveva un caffè veloce.
"Hai detto al ministro che oggi non sarai in ufficio?"chiese  Ron.
"Ronald è domenica"disse Ginny spazientita.
Ron si soffocò quasi con il caffè.
"Potevo riposarmi ancora un pò allora..!"disse indignato.
Hermione esclamò solare :"Ron non ti preoccupare, tanto abbiamo così tante cose da fare..Manca così poco!".
Ron era disperato.
Ginny prese  sottobraccio Harry e ridendo si smaterializzarono.


"Harry! Come stai? Mamma mia non  ti riconoscevo !"urlò una voce alle loro spalle.
Ginny strinse ancora più forte Harry e lui sorrise.
"Cho, ti trovo bene"disse Harry abbracciandola di slancio con Ginny ancora attaccata al braccio.
Cho Chang era cresciuta  ormai donna.
Gli anni erano passati  e i lunghi capelli neri arrivavano sotto la schiena ; raccolti in un elegante  chignon . Il velo bianco avvolgeva il suo corpo , fasciato dal semplice vestito di raso color panna.
"Ginny, vedo che ci sei anche tu"disse lei guardandola torva, infatti non l'aveva invitata.
"Si, le mie più sentite congratulazioni"disse Ginny stringendo quella di Cho .
"Grazie cara.."disse Cho"Anthony, vieni ti presento il famoso Harry Potter!"urlò ancora entusiasta.
All'improvviso comparve un ragazzo davanti a loro due. Alto, con capelli biondi  ; occhi azzurri.
"E' un piacere conoscerla signor Potter"disse con la sua voce baritonale.
Gli tese la mano sorridente.
"Piacere tutto mio"rispose Harry stringendo la mano a sua volta.
"Sono Anthony Sioux madamoiselle, onorato"disse  baciando la mano di Ginny.
"Oh-h piac-cere tutto mio"balbettò Ginny.
Harry lo guardò torvo.
"Bene, noi andiamo a salutare gli altri ospiti"disse Anthony. Cho guardò Harry malinconica mentre suo marito la trascinava via.
Ginny prese un bicchiere di Gin appena passò un cameriere.
"Attenzione"disse Harry ridendo.
Lei sorrise sbieca e bevve tutto d'un sorso.
Appena la musica  riempì l'aria Harry strinse a sè Ginny , volteggiando insieme nella grande pista da ballo allestita.
"Lo sai che ti amo vero?"disse Harry  volteggiando sicuro.
"Certo"disse lei felice come non mai.
"La sai l'ultima novità?"disse ancora Harry.
Lei scosse la testa stringendolo ancora di più.
Harry rise.
"Ron mi  ha chiesto se voglio essere il  suo testimone"disse sorridente.
Ginny rise accingendosi a volteggiare assieme a lui in quel vortice di musica.
"Ho accettato"disse lui avvicinando le sue labbra a quelle di Ginny.
"Non ne dubitavo"rispose lei annullando la distanza che li separava, baciando le sue dolci labbra.

Continua...



Angolino Cath
1) Anthony ( o precisamente come prima bozza si doveva chiamare Edward) è un babbano. Come la stessa J.K. Rowling ha detto : " Cho Chang  si sposerà con un babbano"  e sarà così; voglio essere fedele  più possibile! :)
2) Ho usato una frase di Dobby, eh si. Per non dimenticare il piccolo elfo, che mi ha strappato qualche lacrima quando è morto.
3) Ehehe spero inoltre, che  non vi annoierete  dopo questo capitolo (che ammetto è lungo lungo! ).
Ho inserito qua e là battute di Ron e Ginny che dal nervosismo ha bevuto un bicchierino di Gin..Ehehe..Le ex..Sono pericolose e Ginny lo sa bene! Anche se Harry in ambito è un pò ingenuoXD
4) I personaggi ..Si. Durantre questa storia torneranno vecchi e nuovi.
5) Il ministro. Beh non vi allarmate! Il nostro
ex-auror non è come Caramell o Scrimegeour..! La situazione è difficile e finchè non  ci saranno prove concrete non poteva seminare  panico ..Saggio :)
Adesso corro  a ringraziarvi.
A voi che leggete,che commentate  e che avete aggiunto questa storia come preferita e seguita.

Grazie.

 Sweet_Juliet : Grazieee ihhihi :DIhih sisi un talpa  nel ministeroXD Grazie mille..Nel prossimo capitolo ci sarà più coppia RonXHermione..:)
  Cfrancy: Grazie cara!
mikicullen : Grazie :D Troppo gentile.
 Shini5 : Eccolo :D Grazie mille per il tuo consiglio :D

Ed adesso scappo! Ci becchiamo al prossimo chappy.......:)
Caterina..

 







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