FASHION

di tokiodrama
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ginger ***
Capitolo 2: *** Il braccialetto ***
Capitolo 3: *** un nuovo numero .. ***



Capitolo 1
*** Ginger ***


Mi chiamo Layla e sono una giornalista, o almeno mi piace definirmi tale. Non ho mai lavorato per una rivista importante, ma se il colloquio di oggi va bene … tutto potrebbe cambiare!
La rivista in questione è “Ginger” ed è una rivista di moda. Ok, la moda non è proprio il mio campo visto che mi vesto con quello che trovo al discount, ma se riesco a sopravvivere almeno un anno lì , mi si apriranno tante porte! Quando arrivai nella lobby di questo grande grattacielo, ignoravo che non stavo per salire su un banale ascensore, ma su un magico contenitore di tutto ciò che era “fashion”. Arrivata agli uffici mi guardo intorno.
Mai , prima di allora avevo visto corpi tanto perfetti. Gli uomini stretti nei loro dolcevita e nei pantaloni attillati, tonici al punto giusto e non troppo muscolosi perché “ non è sexy”. Quanto alle donne avevano tutti capelli di un magnifico biondo radioso con mechès che costano si e no come il mutuo si casa mia. Le loro borse gridavano : “ Armani, Prada, Chanel!”
La mia invece sussurrava: “Grandi magazzini a 19 euro e novantanove” Aspetto seduta in un elegante salottino finché una stangona di un metro e ottanta, capelli rossi, gambe da fenicottero che spuntano da un elegante gonna di seta entra e mi dice: “sei tu Layla?”
“si” rispondo alzandomi.
Emily: certo che alle risorse umane hanno senso dell’umorismo.. io sono Emily. Benvenuta da Ginger. Vieni , devi iniziare subito, ci sono tantissime cose da fare prima che arrivi Bill.
Layla: chi è Bill?
Emily scoppiò in una fragorosa risata. Emily: farò finta che tu non mi abbia mai fatto questa domanda. Stiamo parlando di Bill Kaulitz, modello di fama internazionale nonché nipote di Miranda kaulitz , il direttore di questa rivista e leggenda vivente. E tu sei stata assunta per fargli da assistente. No, no, no .. aspettate un secondo! Io sono una giornalista, non una cameriera che deve servire il principino di questo reame! Layla: m-ma io credevo di essere stata assunta per scrivere .. Prima che possa terminare la frase ci viene incontro un ragazzo biondo, alto , magro e di poco più di vent’anni che indossa dolcevita e pantaloni stretti neri.
Andreas: Emily preparati , il principe sta arrivando
Emily: ma non doveva arrivare tra mezz’ora?
Andreas: non è colpa mia se la sua estetista si è beccata l’ernia del disco .. muoversi muoversi.
Improvvisamente c’è un grande via vai negli uffici, tutti che corrono affannati , segretarie che si affrettano a sistemarsi i capelli e a rimettersi il rossetto.
Emily: tu và a sederti alla scrivania laggiù , sbrigati! Layla: ok Vedo emily e il tizio biondo partire insieme verso il corridoio che conduce all’entrata dell’ascensore.
Andreas: chi è quella? È per un servizio “ prima e dopo la cura di cui non sono stato informato?”
Emily: un nuovo acquisto da lanciare in pasto a Bill<7br> Andreas: capisco.. Quanto le dai? Io dico due settimane. Emily: shh .. ne parliamo dopo, eccolo! All’improvviso l’ascensore si apre e lo vedo entrare per la prima volta. Un ragazzo come non ne avevo mai visti, dalla figura alta e slanciata. Indossa vistosi occhiali da sole che non lasciano intravedere gli occhi, una leggera sciarpa bianca è legata intorno al collo e copre la maglia nera con il simbolo di Chanel bello in mostra. Il viso poi è quello che ogni ragazza sognerebbe .. pelle di porcellana, zigomi alti, sopracciglia perfettamente arcuate e labbra carnose. I capelli sono neri, corti e tirati all’indietro e l’andatura è fiera, come quella di un dio che scende per farsi ammirare dai comuni mortali.
Emily gli va incontro e lo saluta con un sorriso a 32 denti stampato in faccia e col tono di voce di una gallina isterica. Emily: Ciaooo Bill, tesoooro, come stai?
Bill. Ciao Emily, c’è mia zia?
Emily: si , vieni ti accompagno nel suo ufficio. I due si incamminano verso una grande porta di cristallo. Mentre percorrono la strada verso l’ufficio , passano davanti alla mia scrivania. Seduta sulla mia sedia girevole rivolgo un timido sorriso alla “ semi-divinità” che mi sta passando davanti. Lui però si limita ad abbassare gli occhiali e a guardarmi con aria curiosa e snob allo stesso tempo. Aprono la porta e li vedo sparire nell’ufficio.
------- Entrati trovano una donna seduta davanti ad un enorme scrivania di mogano intenta a trafficare con varie scartoffie.
Miranda: oh Bill, vieni pure.
Bill: grazie zia, mi sapresti dire chi è la tizia con quelle orribili scarpe che sta davanti al tuo ufficio?
Miranda: emily non te l’ha detto? L’ho assunta come tua assistente.
Bill: cosaa?? Ti ho già detto che non mi serve!
Miranda: ti serve eccome , giovanotto.
Miranda prende da sotto la scrivania un giornale di gossip e sbatte in faccia al nipote la foto in cui c’è lui visibilmente ubriaco all’uscita di un locale. Miranda: ti sembra questo il modo di comportarti?!! È la terza foto del genere in un mese! Il moro alza per un secondo gli occhi al cielo. Bill: zia , ho 21 anni , potrò fare quello che mi pare o no? Miranda:se hai una carriera, no! Credi che gli stilisti ti assumerebbero sapendo che potresti cadere ubriaco dalle passerelle? Per questa ragione ho assunto qualcuno che ti tenga d’occhio. E te la presento subito. Emily , chiamala. La ragazza scatta sull’attenti ed esce dal’ufficio. ----- Emily: il capo ti vuole Layla: ora? Emily: vieni dai Mi alzo prendendo la borsa ma lei mi ferma subito. Emily: non vorrai entrare con quella?! Layla: perché? È da ufficio Emily: è da barboni! Dammela Me la sfila dal braccio e la butta in un angolo per poi trascinarmi dentro l’ufficio con lei. Mi ritrovo davanti questa elegante signora, dall’aria gentile, quasi materna. Vorrei dire lo stesso del nipote, che mi guarda non male, malissimo. Miranda: salve Layla, è un piacere conoscerti. Layla: piacere mio, signora kaulitz. Miranda: lui è mio nipote Bill , per cui lavorerai. Layla: salve .. signor kaulitz! Bill: salve. Mormora seccato. Miranda successivamente ci fa sedere davanti ala sua scrivania. Miranda: allora .. vedo dal tuo curriculum che hai già esperienze nel settore editoriale, non nel campo della moda però. Layla: si .. amo il giornalismo e adoro scrivere articoli, ma non ho mai lavorato per riviste come la vostra Bill dunque .. non hai la minima ideo dello stile e del senso della moda .. Layla: beh .. credo dipenda da.. Bill: no no .. non era una domanda Mi fissa dritta negli occhi .. non ho mai visto uno sguardo così pieno di odio e disprezzo. E io dovrò lavorare per lui? Si salvi chi può.

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Capitolo 2
*** Il braccialetto ***


Primo giorno di lavoro.
Ritorno di nuovo nell’immenso palazzo di ieri e , giunta alla mia scrivania, vedo Emily seduta a gambe incrociate sul pavimento, intenta a incartare regali con carta e nastro bianchi.
È circondata da montagne di scatole bianche e rosse, tutte della stessa forma.
Layla: ehm .. ciao Emily!
Lei si gira per guardarmi e per un attimo sembra non avere idea di chi io sia. Vuoto totale. Poi il mio status di “nuova ragazza” le torna in mente di colpo.
Emily: ciao! Pronta ad iniziare?
Layla: si! Con cosa inizio?
Lei prende una scatola di Luis Vuitton e me la porge insieme ad un paio di forbici e a della carta colorata.
Emily: aiutami ad impacchettare questi , mancano circa una sessantina di scatole e poi avremo finito.
Layla: ma .. queste scatole a cosa servono esattamente?
Emily: come non lo sai? È il compleanno di Bill tra due settimane
Layla: e tutta questa roba è solo per lui?
Emily: gli stilisti si divertono a viziarlo con dei regali, così parlerà bene di loro alla sua zietta e lei metterà i loro abiti nella rivista.
Questi regali erano 256! Sembrava la lista di nozze della regina d’Inghilterra, non riuscivo a capacitarmene.
Nell’elenco comparivano : un sacco a pelo di ermellino da Roberto Cavalli, un orologio con diamanti da Versace, una cassa del migliore Champagne francese, una coperta di cachemire di Burberry. Ed era solo l’inizio. C’erano borse di ogni foggia e grandezza da parte di Giorgio Armani, Calvin klein, Karl Lagerferd, Dolce e Gabbana, Dsquared, solo per nominarne alcuni.
Oh mio dio! é tutto reale?! Lavoro per un ragazzo che riceve 256 regali solo per il suo compleanno?
Emily sembra notare la mia faccia imbambolata e ride. Emily: pensa che di solito il 90 % di questa roba neanche gli piace. Arrivano oggetti assolutamente offensivi a volte. Come questo
Dice allungandomi una piccola scatola. È un telefono cellulare della Nokia, dal tipico design compatto color argento, con gli angoli arrotondati e praticamente ogni funzione disponibile. Un aggeggio del genere costava più di 500 euro!
Emily: un telefono! Ci vuole un bel coraggio per regalare un telefono a Bill Kaulitz!
E subito mi lancia il telefono.
Emily: tienilo se vuoi,se viene a sapere che gli hanno regalato ancora una volta un cellulare, gli verrà l’orticaria.
Infilo il cellulare sotto la scrivania, sforzandomi di non sorridere soddisfatta. Che Fortuna! Un telefono da 500 euro, gratis!
Emily: e adesso siediti qui, impacchetteremo ancora un po’ di bottiglie, poi apriremo i regali arrivati oggi. Mi metto a sedere e comincio a preparare la mia prima scatola.
Continuiamo a impacchettare fino alle sei. Emily ne approfitta per svelarmi nuovi dettagli su Bill e le sue abitudini. Ogni mattina , se chiedeva un caffè, bisognava portargli un latte macchiato in tazza grande con due cucchiai di zucchero di canna.
Ad un certo punto veniamo interrotte proprio da Bill in persona, che arriva indossando jeans attillati e un giubbotto di pelle nera.
Emily si alza sull’attenti e io vado incontro al mio nuovo capo.
Layla: ciao Bill , come stai?
Lui sembra non essersi neanche accorto di me , nonostante sia davanti a lui.
Posa una sguardo interrogativo su di me con i suoi occhi grandi e color nocciola.
Bill: scusami, chi sei tu?
Rimango spiazzata, così giovane e soffre già di Alzheimer? Layla: ehm ... mi chiamo Layla, sono stata assunta come tua assistente.
Bill: ah giusto …
Risponde con tono seccato.
Bill: beh ... layla, seguimi, dobbiamo uscire.
Come?! Sei appena entrato e già esci?!
Layla: o – ok
Di tutta fretta mi metto il cappotto e prendo la borsa, ma lui è già nell’ascensore con la porta aperta.
Bill: ti sbrighi? Non ho tutto il giorno.
Lo raggiungo e dopo esser scesi al piano terra, usciamo dall’edificio per entrare in una limousine nera e scintillante, lunga quanto uno yacht!
L’autista ci apre la portiera e ci sediamo su eleganti sedili di pelle nera.
Bill: John .. andiamo da Natalie ,per favore!
John: subito signor Kaulitz.
L’auto parte e percorre tutta le vie più esclusive di New york per poi fermarsi davanti alla profumeria SEPHORA , sulla fifth avenue.
Appena entrati nella profumeria, che di solito dovrebbe chiudere a quell’ora, ci viene incontro una donna con un caschetto biondo.
Natalie: ciao tesoro! Come stai?
I due si abbracciano amichevolmente. Bill: ciao Natalie
Risponde distaccato, poi si rivolge autoritario a me.
Bill: Laura .. o come ti chiami, io resterò qua a fare la pulizia del viso, tu devi fare una commissione per me. Layla: si, dimmi
Mi porge una foto che tira fuori dalla sua borsa.
Bill: trovami questo braccialetto entro due ore , è molto importante.
Nella foto si vedeva un braccialetto di acciaio nero con al centro una sezione composta da 4 mattoncini di diamanti che sembravano brillare persino in foto.
Layla: ok ..
Sto per andarmene quando mi richiama
Bill: ah layla ..
LAyla: si?
Bill: se non riesci a trovare questo braccialetto entro due ore ..
Esita un istante prima di sfilarsi gli occhiali e guardarmi. Bill: non ti disturbare a tornare..

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Capitolo 3
*** un nuovo numero .. ***


Sono le 18.30.
Ho fino alle 20.30 per trovare un braccialetto di cui non so neanche la marca!
Dopo aver lasciato Bill alle cure di bellezza , mi avvio verso la fifth avenue, che si trova poco distante da Sephora. Lì ci sono le più importanti gioiellerie e qualcuna ce l’avrà sicuramente quest’affare.
Primo negozio : Cartier.
Entro e le commesse già mi guardano come se fossi una morta di fame .. iniziamo bene!
Commessa: posso aiutarla?
Layla: si .. cerco questo braccialetto
Le mostro la foto, ma lei me la ridà subito indietro.
Commessa: mi dispiace , ma questo modello è di una vecchia collezione e ormai non lo vendiamo più.
Layla: ne è sicura? È molto importante ..
Commessa: sicurissima, sono spiacente.
Layla: ok
Me ne vado rassegnata mentre le altra commesse mi fanno commenti alle spalle sulla mia gonna e la mia giacca.
Ho pensato .. è solo la prima .. da qualche parte ce lo dovranno pur avere questo maledetto braccialetto!
Provo altre 20 gioiellerie ma mi danno tutte lo stesso tipo di risposta. Swarosky dice che non ce l’hanno in magazzino, Montblanc che non l’hanno mai prodotto, un’altra mi ha detto di contattare la fabbrica centrale in Korea!
Sono le sette, mi rimane una sola ora e ho girato tutte le gioiellerie della città .. quel principino viziato mi licenzia sicuro!
Poi mi viene l’illuminazione. C’è una gioielleria vintage nel quartiere di Soho, forse lì hanno qualcosa!
Layla:Signore, so che dovrei rivolgermi a te per cose molto più importanti, ma fammi trovare quel dannato accessorio e te ne sarò grata!
Dico guardando al cielo.
Dopo aver preso la metro , scendo nella zona del mercato di Soho , che è come un enorme emporio dove trovi di tutto. La gioielleria si chiama “gold” e ha tantissimi gioielli vintage risalenti a tute le epoche.
Entro e il proprietario, un signore anziano e gentile, mi accoglie.
Prop: posso aiutarti?
Layla: cercavo questo braccialetto.
Gli porgo la foto e lui dopo essersi messo gli occhiali e averla vista, aggrotta la fronte.
Prop: è un Cartier degli anni 80 , molto pregiato! Forse ne ho uno in magazzino da qualche parte, te lo cerco. E lo vedo sparire nel retrobottega.
Allelujaaaaaa!!!
Poi ritorna con una scatola di porcellana in mano. Prop: dimmi se va bene.
LAyla: ok
Sta aprendo la scatola, finalmente sto per ammirare l’oggetto che salverà il mio lavoro, sta sollevando il coperchio ..eccolo lì!!
Ma le mie speranze si infrangono miseramente quando lo vedo Layla: m-ma è b-bianco!!
Il braccialetto era lì, uguale e identico alla foto, se non per un piccolissimo particolare.
ERA BIANCOOOO!
E non nero come lo voleva Bill.
Prop: mi spiace .. ma è l’unico che ho.
Oddio! Cosa faccio adesso???!! Se non lo prendo però mi tocca andare davvero nella fabbrica in Korea per averlo.
Layla: l-lo prendo.
Il proprietario sorride e mi porge la scatola.
Ok .. ho ancora mezz’ora. Devo trovare il modo di far diventare nero questo braccialetto. Ma come?
All’improvviso , appena sollevo la testa all’uscita della gioielleria, vedo un negozio di abiti hip-hop. Sapevo che in quel negozio vendevano anche roba per fare i graffiti, tipo bombolette o roba simile .. ma comunque erano colori!
Entro e dietro il bancone vedo un ragazzo alto, di circa vent’anni e con i corn - crows neri che ascolta la musica a tutto volume.
Layla: ehm .. scusami.
Il ragazzo mi vede e si leva le cuffie , poi viene verso di me.
Ragazzo: posso aiutarti?
Layla: hai dei colori o delle bombolette?
Ragazzo: si .. vieni con me.
Mi porta al piano di sotto, dove vedo tantissime bombolette di tutti i colori, scatole di vernici e pennelli.
Ragazzo: che colore ti serve?
Layla: nero.
Ragazzo: e , se posso chiedere, per cosa lo devi utilizzare? Layla: non sono affari tuoi.
Ragazzo: oh scusami , non ti scaldare, carina.
Mi dice con un sorriso smagliante da “ quanto-sono- figo- cadrai - ai miei- piedi – in – cinque- minuti”
Layla: ho un nome sai? E non è “carina”
Ragazzo: e sarebbe?
Layla: primadi chiedere un nome ci si presenta.
Lui allora mi porge la mano.
Tom: mi chiamo Tom e tu?
Layla: io sono Layla.
Tom: bene Layla .. ora che ci conosciamo meglio puoi rispondere alla domanda?
Devo ammetterlo, è un po’ pieno di sé, ma è carino. Tiro fuori il braccialetto dalla borsa.
Layla: è necessario che questo braccialetto diventi nero. Lui lo prende in mano e lo osserva per qualche secondo.
Tom: è pregiato .. ma è comunque acciaio e posso tingerlo.
Layla: veramente?
Tom: si , certo
Layla: davvero? Oh grazie!
Tom: vieni.
Con il braccialetto nelle sua mani mi conduce in uno stanzino dove c’è un grosso tavolo con delle bombolette, prende quella nera e si mette una mascherina.
Tom: ti consiglio di coprirti .. non fanno un buon odore
Seguo il suo consiglio e mi copro naso e bocca con la sciarpa.
Lui copre i diamanti con della pellicola e inizia a spruzzare il colore sulla parte di acciaio bianco, che diventa poco a poco nero. Devo ammettere che, per essere così giovane, sta lavorando con grande maestria.
Dopo aver riempito l’intero braccialetto .. gli passa sopra una specie di macchina del vapore .. per rendere il colore più brillante e più simile alla foto.
Tom: aspetta 5 minuti che si asciuga e poi sarà tuo!
Layla: oh grazie Tom . non so davvero come ringraziarti! Tom: oh beh .. dovere.
Layla: quanto ti devo?
Tom: facciamo 15
Layla: solo?
Tom: si dai .. ti faccio uno sconto
Layla: oh Tom gra ..
Guardo un attimo l’orologio .. cavoli, sono le 8 e un quarto .. sono in un ritardo mostruoso
Layla: devo andare! Sono in ritardo! È asciutto?
Tom: si .. eccolo
Layla: tieni i soldi .. ora devo andare.
Tom: aspetta.
Prende un foglio e ci scarabocchia sopra dei numeri.
Tom: è il mio numero .. chiamami se vuoi.
Prendo il foglio e lo metto in tasca .. prima di rivolgergli un ultimo sorriso.
Layla: ciao Tom.
Tom: ciao Layla.
Ok .. ora parte la mia personale maratona di New York .. pronti, partenza , via!!!
Corro come una matta per cercare di raggiungere il primo taxi che vedo .. ma perché gli esseri umani non hanno il potere del teletrasporto? Ora mi sarebbe alquanto utile! Riesco a prendere un taxi e dico all’autista di fare il più velocemente possibile.
Sono le 20.29 .. siamo davanti a Sephora e Bill sta uscendo dall’ingresso.
Esco dal taxi e con un balzo felino sono davanti a lui con il fiatone.
Bill: ah eccoti
Layla: ecco il braccialetto Bill.
Gli do la scatola, lui la apre e prende il braccialetto , che gira e rigira tra le mani per qualche minuto. Oh mamma, fa che non si accorga di niente!
Bill: layla ..
Il cuore mi batte fortissimo .. non solo per la corsa appena fatta.
Bill. Ottimo lavoro .. puoi andare.
Siiii!!!!!!!!!!!!!!! Ce l’ho fatta. Layla: a domani Bill
Lui ovviamente sale sulla limousine ignorandomi del tutto. Layla: non ti sprecare a salutarmi.
Dico mentre mi allontano verso il mio appartamento. Quando entro c’è come al solito il mio gatto Muffin ad aspettarmi.
Layla: ciao bello!
Dico mentre viene a farmi le fusa sulle gambe e lo prendo in braccio.
Mi siedo sul divano stravolta e metto per caso la mano in tasca e sento qualcosa.
È il pezzo di carta con su scritto il numero di Tom e sotto: “ questo è il mio numero, segnatelo, ci tengo ; ) “ Forse non era andata poi così male la giornata

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