Risparmiata [Paura o Amore?]

di Alexys_Tenshi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Risparmiata [Paura o Amore?] ***
Capitolo 3: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


-Autore: Killuale 94
-Titolo: Risparmiata [Paura o Amore?]
-Genere: Storico Malinconico
-Rating: Verde
-Avvertim
ent
i: AU
-Introduzione: La botola si aprì di scatto. Fui investita da una luce intensa e sentii qualcosa di freddo sul mio petto. Alzai leggermente lo sguardo verso Sasuke.
-Note dell’autore:
La storia si svolge nell’epoca delle conquiste barbariche, più precisamente quando i Vichinghi iniziano a conquistare la Francia. Il Prologo e l’Epilogo sono narrati da Sasuke, il resto è narrato da Sakura. Spero che i personaggi non siamo OOC. Sasuke e Sakura hanno una differenza di età di 3 anni. Sakura ne ha 12 mentre Sasuke 15.

Altre Note: Io gli avrei dato l'ultimo posto. Non sono stata brava con l'attinenza del tema e la descrizione dell' epoca è a dir poco inesistente. Non so come Amaranth mi abbia dao 10 in Originalità u.u PS: il giudizio lo metto dopo l'Epilogo

Fiction VI classificata al Contest SasuSaku nella storia indetto da Amaranth93 sul Forum di EFP.

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Prologo

La nave avanzava lenta, accompagnata dalle onde scure dell’oceano. Navigavamo da due settimane e, finalmente, riuscivo a scorgere una linea all’orizzonte.

<< Terra! >> urlai dalla mia postazione sull’albero maestro.

Guardai di sotto. Tutti gli uomini dell’equipaggio correvano nelle cabine a brandire le loro armi e i loro scudi. Dopodiché ritornarono sul ponte e si misero in riga.

Il capitano, un uomo alto e robusto, osservava tutti con sguardo serio. I suoi occhi castani guizzavano da una parte all’altra della riga di uomini. Si voltò e con l’indice destro puntò verso la striscia di terra che si avvicinava sempre di più.

<< Quella è la nostra meta. Su quella terra inizierà la nostra ascesa sulla Francia. Saccheggeremo e distruggeremo ogni cosa si trovi davanti al nostro cammino, così avremo il controllo assoluto. >>

Il capitano era stato chiaro, e gli uomini risposero con un “si” urlato con tutto il fiato che avevano.

Il momento della conquista era vicino.

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Capitolo 2
*** Risparmiata [Paura o Amore?] ***


Risparmiata [Paura o Amore?]

Da qualche giorno, al villaggio, si avvertiva una sensazione sgradevole. Un brutto presentimento s’inoltrava negli animi di tutta la gente. Più il tempo passava, più la sensazione di pericolo aumentava.

Quella mattina mi affacciai alla finestra della mia piccola casa: il sole era coperto da grandi nubi grigie. Osservai il mare blu scuro. Le onde si abbattevano contro gli scogli del promontorio a sud-est del villaggio, e c’erano pochi gabbiani che affrontavano le acque per procurarsi la colazione.

D’un tratto udii un suono di corno. L’allarme.

Qualche secondo dopo tutta la gente del villaggio si ritrovò a correre per le strade. Cercavano di salvare il possibile. Gli uomini cercarono le loro armi per difendersi, anche i ragazzi più giovani. Le donne, intanto, corsero di nuovo nelle case per mettersi al riparo insieme ai bambini.

Vidi mio padre uscire in fretta da casa e mia madre afferrarmi per la mano e correre verso il centro della stanza. Spostò un po’ di paglia da terra e aprì una botola nascosta. Mi ci infilò dentro.

<< Resta qui Sakura. Non uscire per nessun motivo e non fare rumore. >> mi disse agitata.

Poi un rumore assordante. Urla e colpi dai suoni metallici e freddi. La battaglia era iniziata.

Guardai mia madre con occhi spaventati. Lei mi sorrise per confortarmi.

<< Vado a vedere cosa succede fuori. Torno tra un minuto. >> chiuse la botola e la nascose con un po’ di paglia.

 

Mi portai le ginocchia al petto e le circondai con le braccia. Ormai erano passati circa dieci minuti e mia madre ancora non tornava. Che l’avessero catturata? Torturata? O peggio… Non volevo pensarci. Strinsi più forte l’abbraccio alle ginocchia e nascosi il viso tra di esse.

Non sapevo cosa fare. Passò molto tempo, non sapevo quanto con precisione. Lacrime calde iniziarono a scendermi sul viso.

Nella botola regnava il buio.

Fuori dalla botola regnava il caos.

D’improvviso sentii dei passi sul ciglio della porta.

<< Tu controlla questa casa, Sasuke. Se trovi qualcuno, portalo sulla nave. >> disse una voce rauca.

Dei passi leggeri stavano percorrendo la casa. Li sentii vicini alla botola e sperai che fosse ben nascosta. Trattenni il fiato e restai immobile. I passi si spostarono per tutta la casa, vicino ai letti, verso il cucinino e nella stanza delle dispense. Sentivo le sue mani che cercavano, afferravano e spostavano gli oggetti.

Qualche minuto più tardi Sasuke era ritornato nei dintorni del mio nascondiglio. Speravo che andasse via da casa, ma improvvisamente non sentii più i suoi passi, solo silenzio.

La botola si aprì di scatto. Fui investita da una luce intensa e sentii qualcosa di freddo sul mio petto. Alzai leggermente lo sguardo verso Sasuke. Era un ragazzo più grande di me, forse avevamo tre anni di differenza. Aveva la pelle chiara e i capelli scuri. Vidi i suoi occhi neri fissarmi con freddezza.

Restammo per qualche minuto a fissarci. Lo smeraldo di miei occhi affogava nell’onice dei suoi. Il suo volto era duro, freddo e tagliente come la spada che brandiva.

Immaginai la mia morte. Trafitta da quell’arma gelida mentre Sasuke sogghignava osservandomi mentre, lentamente, la mia vita si spegneva.

Presa da quel pensiero tetro e raccapricciante, chiusi gli occhi attendendo la mia fine… che non arrivò.

La lama tornò nella sua fodera rompendo il silenzio che si era creato nella stanza. Riaprii gli occhi e vidi Sasuke camminare verso la porta. Se ne stava andando lasciandomi viva.

<< Grazie >> gli dissi con un filo di voce.

Lui si girò verso di me. Non emise una singola parola. Fece solo un cenno d’assenso con la testa e poi uscì dalla casa. Io rimasi a fissare il vuoto da dentro la botola.

Dieci minuti più tardi tutto era finito. Gli uomini erano andati via ed io capii che ero l’unica sopravvissuta del villaggio.

 

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Capitolo 3
*** Epilogo ***


Epilogo

La nave aveva ripreso il viaggio da mezz’ora. Ero tornato nella mia postazione quotidiana, sull’albero maestro, a osservare il mare. Sembrava tranquillo, ma un pensiero mi ronzava nella mente:
Perché l’ho risparmiata?

Cosa mi ha impedito di toglierle la vita? Non riuscivo a spiegarmelo. Eppure qualcosa dentro di me si era mosso, quando ho visto quella ragazzina dai buffi capelli rosa e dagli occhi verde smeraldo. Sarà stato il suo volto attraversato dalle lacrime, oppure il terrore che si leggeva nei suoi occhi.

O qualcos’altro? Forse è stato un altro, il motivo per cui l’ho risparmiata. Forse anch’io ho avuto paura di ucciderla. Ho avuto paura di trafiggerla con la mia spada, di osservarla mentre le toglievo la vita. Mentre il suo viso diventava sempre più pallido, e i suoi occhi si appannavano per poi chiudersi per sempre.

No, non è possibile. Sasuke Uchiha non ha paura di niente; tantomeno di un’insulsa ragazzina.

<< Sei pensieroso, fratellino. >> mi disse una voce alle mie spalle.

Mi voltai di scatto. Dietro di me stava comodamente seduto un uomo dai capelli corvini e lunghi, raccolti in una coda. Aveva scuri occhi neri e profondi, solcati da occhiaie molto evidenti.

Lui. Mio fratello maggiore. Itachi Uchiha.

<< No, affatto Itachi. >> risposi freddo. Lui mi fissò intensamente.

Di sicuro stava cercando di scoprire cosa realmente mi preoccupava. E per la maggior parte delle volte in cui lo faceva, riusciva nel suo intento perfettamente.

Itachi si alzò fulmineo. Aveva capito tutto.

<< Paura. Pensi che sia questo che hai provato. Eppure non è stato questo. Cerca di capirlo, fratellino, se non è stata paura, magari è stato amore. >> Poi mi sussurrò qualcosa nell’orecchio. Infine si girò e sparì dalla mia visuale scendendo dall’albero maestro. Io tornai a osservare il mare.

Amore per quella ragazzina? Per quella bambina che ho visto per la prima volta e che non avrei più rivisto?

In guerra e in amore tutto è possibile, fratellino.


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Correttezza grammaticale; 10
Non ho trovato errori grammaticali, per cui punteggio pieno.
Stile e lessico; 7
Lo stile è semplice e lineare, ma talvolta mi sembra un po’ troppo semplicistico: capisco gli stili semplici e incisivi, ma il tuo mi è sembrato un po’ troppo semplice e nemmeno tanto incisivo. Ed è un peccato, perché la storia in sé non è male, è interessante e promette bene. Dovresti cercare di maturare un po’ lo stile, perché le basi ci sono e lo dimostra questa frase: “O qualcos’altro? Forse è stato un altro, il motivo per cui l’ho risparmiata. Forse anch’io ho avuto paura di ucciderla. Ho avuto paura di trafiggerla con la mia spada, di osservarla mentre le toglievo la vita. Mentre il suo viso diventava sempre più pallido, e i suoi occhi si appannavano per poi chiudersi per sempre.”,
che personalmente ho trovato bella e carica di pathos. Un’altra cosa: “Sembrava tranquillo” non capisco se si riferisce al mare - e allora in questo caso stona il seguito in quanto cambia il soggetto- o se è un errore di battitura -e si riferisce a Sasuke e allora la frase fila liscia.
Originalità; 10
La storia è assolutamente originale: insomma, quando capita di leggere una storia SasuSaku ambientata all’epoca delle incursioni barbariche? Non sono in molti ad apprezzare questo periodo storico. L’Impero Romano crolla e tutto ciò che riguarda la civiltà va in sfacelo. L’epoca delle invasioni barbariche è un periodo buio, di radicali cambiamenti e di arretratezza. Così lo vedono la maggior parte delle persone. Per questo ho apprezzato particolarmente la tua ambientazione.
IC; 7
Sakura è abbastanza IC, tuttavia Sasuke non mi convince molto, soprattutto nell’epilogo. Va bene l’analisi introspettiva dell’Uchiha che cerca di capire cosa l’ha spinto a lasciare in vita Sakura, tuttavia in quanto guerriero, in quanto invasore, ho trovato un po’ superficiale limitare il blocco di Sasuke alle vista della ragazza in lacrime con gli occhi pieni di terrore. Si presuppone che se fa parte degli invasori, l’Uchiha debba essere crudele e spietato e quindi non si lasci intenerire da una scena che probabilmente ha già visto. Secondo me avresti dovuto approfondire maggiormente questo particolare, dare a Sakura qualcosa che la rendesse particolare e diversa.
Attinenza al tema; 3
Il SasuSaku è presente, anche se in maniera minima. In quanto si tratta di un solo incontro e che, come fai a dire a Sasuke, non riaccadrà una situazione simile, sarebbe stato più attinente al tema, dedicare qualche riga in più a Sasuke e Sakura, soprattutto perché da parte dell’Haruno non c’è niente che faccia capire che anche lei sia interessata all’Uchiha, mentre lasci che sia proprio lui a interrogarsi su questa cosa.
Destrezza nel descrivere l’epoca storica; 2
Si capisce che sta avvenendo un saccheggio, ma sarebbe stato più attinente al tema se tu avessi inserito qualche descrizione in più. Le usanze dell’epoca o anche qualcosa sul villaggio, sulla nave (perché i Vichinghi usavano navi diverse da quelle romane) o sugli abito, ti avrebbe permesso di raggiungere un punteggio più alto.
Giudizio personale. 3
La storia, nonostante le sue imperfezioni, mi è piaciuta e ci tengo a ripetere che ha del potenziale. Sarebbe stata un piccolo capolavoro se tu avessi approfondito di più i punti in cui il punteggio è stato più basso. Quando sono arrivata alla fine ho pensato “Già finita?”, perché mi aspettavo che si rincontrassero (per cui se un giorno ti verrà in mente di scrivere qualcosa su un loro possibile futuro incontro io sarò tra le prime a leggere e recensire) però non posso negare che anche così la storia è bella. Il fatto che tu l’abbia conclusa subito mi è comunque piaciuto.

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