Quello che vidi nella tua anima

di Artemis- sama
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'incontro ***
Capitolo 2: *** Nuovi Acquisti ***
Capitolo 3: *** Non male come primo giorno ***
Capitolo 4: *** Avviso ***



Capitolo 1
*** L'incontro ***


Capitolo 1 CAPITOLO 1
L’incontro

Il nostro Signore ci aveva chiamato tramite il Marchio che portavamo sui nostri avambracci; come luogo dell’appuntamento aveva scelto la vecchia tenuta dei Riddle. Ci materializzammo tutti in cerchio. L’oscuro Signore già attendeva seduto nel suo “trono” (erano passati tre mesi dal suo ritorno, durante il quale aveva ucciso Cedric Diggory e quasi fatto fare la stessa fine a Harry Potter), ma questa volta, dopo esserci inchinati a lui notammo tutti una figura avvolta in un lungo mantello nero che stava alla sua sinistra. Persino Bellatrix aveva smesso di ghignare e stava fissando quella persona dalle fattezze celate.
-    Miei fedeli – cominciò alzandosi – vi ho chiamati perché oggi si segna una svolta nei miei piani. In particolar modo, oggi diamo il benvenuto ad un nuovo membro, una persona il cui ruolo sarà decisamente importante nei prossimi mesi. Vieni avanti e mostrati –
La figura sussultò quando venne intimata a mettersi accanto al nostro Signore, ma si riscosse subito fermandosi al fianco sinistro. Con una mano sganciò la fibbia del mantello e dopo, con entrambe, si liberò dell’indumento rivelandoci la fisionomia di chi si nascondeva dietro al manto.
Ci ritrovammo a fissare, con notevole stupore, una ragazza di circa diciott’anni, con la pelle lattea e senza imperfezioni, rendendola quasi una statua scolpita nel marmo, gli occhi erano blu, abbastanza da ricordare il colore degli zaffiri, i suoi capelli erano più neri della notte. Indossava un vestito lungo composto da una gonna attillata che le arrivava fino ai piedi formando un lieve accenno di strascico color cremisi e un corpetto finemente lavorato da motivi arcani di colore nero. Ciò che stupiva era il suo sguardo: chiunque trovandosi in presenza di tutto il gruppo dei Mangiamorte al completo aveva reazioni di paura, timore, disperazione, rispetto… la sua era glaciale, non vi si leggevano nessuna di queste emozioni, mi ricordava un po’ Lucius di fronte alle persone, ma senza quella vena di disgusto che di solito lo contraddistingueva.
-    Vi presento – disse riprendendo la parola – Isis… mia figlia –

… “COSA???” pensai io, probabilmente condividendo gli stessi pensieri di tutti coloro che mi circondavano. Certo, di tutte le cose che si potevano immaginare questa era la più improbabile. Lei intuì il nostro pensiero (indovinai subito quale erano alcune delle sue abilità: una legilimens) poiché prese la parola.
-    Stupiti? – domandò con tono distaccato ma anche lievemente canzonatorio – Non vi aspettavate una sorpresa del genere? Eppure servite mio padre da anni e lo conoscete così poco… -
-    Mia Signora – intervenne interrompendola Lucius, mentre tutti noi cominciammo a trattenere il respiro, dato che aveva osato parlare sopra ad una persona che era nella nostra gerarchia superiore a tutti noi – è certamente una sorpresa, ma vi posso assicurare che è molto piacevole… vi do il mio personale benvenuto, io sono Lucius Malfoy –
Lei abbandonò l’espressione indifferente, per far distendere le sue labbra in un sorriso sincero…almeno così pensavamo finchè non la vedemmo sussurrare qualcosa e non cominciammo e udire le urla di dolore del biondo Mangiamorte. A quanto pareva la ragazza aveva metodi simili a quelli del padre: aveva lanciato, senza mostrare il movimento della sua bacchetta che era comparsa misteriosamente nelle sue mani, una Cruciatus parecchio potente.
-    questo – spiegò a Malfoy mentre lentamente gli si avvicinava – è per avermi interrotto… spero che comincerai a capire presto come funzionano certe cose, anche se da te mi aspettavo che già sapessi comportarti. – concluse sciogliendo l’uomo dalla sua agonia.
La più scioccata in quel momento era Bellatrix e i suoi occhi spalancati ne erano le prova, ma non mosse un muscolo poiché, come tutti avevamo compreso (a spese di Lucius che lentamente si stava rialzando) avrebbe significato inimicarsi quella ragazza, che non solo era una potente strega, ma anche la figlia del nostro padrone e, quindi, una persona che avremmo dovuto trattare come avevamo sempre trattato lui.
-    Ve l’ho voluta presentare – ricominciò a parlare il Signore Oscuro – perché nei prossimi tempi affiancherà uno di voi nell’infiltrazione tra le linee nemiche. Severus – mi chiamò intimandomi di avvicinarmi a loro due – tu sei una mia spia presso Silente, ma ora necessito di qualcuno che si avvicini a Potter, che ne diventi amica in modo da sorvegliarlo più da vicino, in modo che se non riuscissimo ad ottenere certe informazioni da quel vecchio, riusciremmo ad averle dal Bambino che è Sopravvissuto… pertanto Isis ti affiancherà in questo ruolo. Dovrai trovarle un ruolo all’interno del castello che vi permetta di interagire senza destare sospetti. Queste sono le tue istruzioni, mentre ho già provveduto ad elencarle le sue… potete andare. – concluse Voldemort congedando me e sua figlia.
-    Ma mio Signore… - fece Bellatrix trovando il coraggio di intervenire – lei non porta il Marchio. –
-    … - l’Oscuro Signore stava per risponderle ma venne preceduto da Isis che con un’occhiata e, probabilmente, tramite la legilimanzia, gli fece capire che avrebbe volentieri risposto lei alla domanda della Lestrange.
-    È molto semplice, se io portassi il Marchio sarei tenuta sotto stretta sorveglianza, quando, invece, devo avere la libertà di agire. È questo il motivo per il quale non sono stata marchiata, inoltre, avendo un legame di sangue con il nostro Signore non occorre un tatuaggio perché lui possa contattarmi. – concluse la spiegazione
-    Se non ci sono altre domande potete congedarvi – ci intimò Voldemort, allontanandosi a sua volta dalla stanza, mentre gli altri si smaterializzavano, lasciandomi da solo con quella ragazza.
Non mi stava guardando, ma capì ugualmente che volevo affrettarmi subito verso il castello. Poi, senza preavviso, si voltò verso di me trafiggendomi gli occhi con quegli zaffiri facendomi vacillare per qualche istante. Poi prese la parola.
-    Così il tuo nome è Severus… -
-    Piton, Severus Piton e insegno pozioni ad Hogwarts –
-    Lo so… ma la mia domanda è un’altra: sei davvero abile come dicono? –
-    Sono in grado di creare pozioni, che i nozionisti nella media non sono in grado di preparare –
-    Una qualità interessante… la tua modestia – mi disse allargando le sue labbra in un sorriso simile a quello di qualche minuto prima, ma stavolta la sincerità era vera dato che non venni soggiogato da alcuna maledizione.
-    E se posso permettermi… - feci per chiederle, venendo però da lei subito interrotto
-    Come mio padre,e immagino tu l’abbia capito dato che possiedi le stesse sue doti, sono una brava legilimens e, come ho compreso qualche secondo fa, anche te sei un occlumante, giusto? –
-    Siete molto perspicace… -
-    Lo scoprirai col tempo, come immagino tu abbia già scoperto che non conviene scherzare con me… ora andiamo –
-    Subito. –
Ci smaterializzammo davanti ai confini di Hogwarts, per poi entrare nel castello e dirigerci verso l’ufficio di Silente. Quello che mi chiedevo è come sarei riuscito a convincerlo a farla rimanere lì, ma dall’occhiata che mi rivolse Isis, mi convinsi che ci avrebbe pensato lei a dare una versione convincente.
-    Buongiorno Severus, cosa posso fare per te? –
-    Questa signorina si chiama Isis –
-    (stringendo la mano che Silente le offriva) è un piacere conoscervi. Mi chiamo Isis Von Krusnik –
-    A cosa devo la sua presenza? – le chiese con il suo solito sorriso? –
-    Vedete ho terminato da poco gli studi a Durmstrang e desideravo fare un po’ di praticantato in alcune delle materie in cui eccellevo. Sfortunatamente per mancanza di tempo ho deciso di specializzarmi in solo una di queste. È per questo che ho contattato il Professor Piton –
-    Capisco… beh, a quanto pare abbiamo una brava pozionista…. Chissà se ti darà del filo da torcere caro il mio Severus – scherzò Silente – l’unica cosa è che non possiamo ammetterti come studentessa, quindi dovremmo trovarti un altro ruolo da investire… mi chiedevo se ti potesse interessare fare l’assistente –
-    Sarebbe magnifico! – esultò lei mostrando un sorriso che non credevo fosse capace di avere
-    Beh, allora è deciso. Il professor Piton ti mostrerà le tue stanze. Le auguro buona giornata. –
-    Allora arrivederci-

Mentre ci dirigevamo nei sotterranei, dato che i suoi alloggi sarebbero stati vicini ai miei, volli porle alcune domande.
-    Una versione ben calibrata, devo ammetterlo –
-    Una versione che non ha nulla di inventato –
-    Cos..? –
-    Io ho realmente studiato a Durmstrang prendendo degli ottimo M.A.G.O., eccellendo in pozioni, come in Trasfigurazione e in Difesa Contro le Arti Oscure, anche se lì la dovrebbero chiamare semplicemente Arti Oscure. Perché pensavi fosse una storia ben congegnata? . mi chiese infine
-    Nulla, ho errato nelle mie considerazioni, tenendo conto che non ho usato la legilimanzia per leggere nella vostra mente… -
-    o forse perché hai errato ad interpretare la mia età? –
-    Non mi permetterei mai di… -
-    Ho compiuto da sei mesi diciannove anni –
-    Ma non li dimostrate. – le dissi mentre il suo sorriso si tramutava in una smorfia    che ricordava i ghigni di Malfoy Senior
-    E tu quanti anni hai? –
-    Ha davvero importanza? –
-    A dire il vero io non mi interesso di nessuno al di fuori di me – mi disse riprendendo la sua espressione glaciale – e con l’eccezione di mio padre, quando ovviamente ne ho voglia, la mia domanda era solo tale. Dovendo svolgere questo compito a contatto con te, voglio conoscere con chi ho a che fare… avrei potuto leggerti la mente me non l’ho fatto per due motivi: uno perché tu sei un occlumante e mi daresti del filo da torcere e due perché non ho voglia di sprecare tempo ed energie per ottenere una risposta ad una domanda molto semplice. Ti è chiaro? –
-    Si, mia signora… -
-    Ebbene? –
-    35 –
-    È questa la stanza? – mi chiese indicando la porta accanto alla quale ci eravamo fermati
-    Si e quella più in là – le dissi indicandone un’altra lungo il corridoio -  è la mia nel caso dobbiate comunicare con me. In ogni caso proseguendo per di qua si arriva all’aula e al laboratorio dove tengo le lezioni. Si inizierà domani alle nove, mentre la colazione sarà in Sala Grande verso le otto meno un quarto –
-    Direi che hai compreso quale metodi prediliga per comunicare, ma è solo se io te ne do l’autorizzazione che tu puoi leggere la mia mente, ma comunque apprezzo la tua perspicacia. Ti auguro una buona giornata. Ci vedremo stasera a cena. –
-    Certamente. Così avrò il modo di farti conoscere i vari membri del Castello. Un’ultima cosa: vostro padre vi ha chiarito che persona è Silente? –
-    Mentre parlavamo ha tentato di usare la legilimanzia –
-    ? –
-    Tranquillo mio padre mi ha avvisato, anche se non ce ne sarebbe stato bisogno, dato che ho l’abitudine di chiudere la mente sempre.-
-    Prendo congedo allora –
-    A stasera –
Mentre mi rifugiavo nelle mie stanze cominciai alla ragazza: essere figlia del Mago Oscuro più potente di tutti i tempi spiegava i suoi grandi poteri e le sue grandi capacità, non sarebbe stato semplice continuare a fare il doppio gioco, soprattutto se era in grado di leggere la mente. In quel momento pensai di parlare con Silente di questa situazione.




Angolo Autrice.
Ringrazio tutti quelli che hanno letto il prologo. Questo è il primo capitolo della storia. Come vedete e vedrete, cambierò alcuni eventi in modo da adattarli alle mie esigenze.
Aspetto le vostre recensioni!!! ^_^

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Capitolo 2
*** Nuovi Acquisti ***


Capitolo 2 CAPITOLO 2
NUOVI ACQUISTI

Quando rientrai nello studio di Silente lo trovai ad aspettarmi; “ormai non mi stupisco più di nulla”. Durante la nostra breve conversazione gli rivelai l’identità della ragazza.

-    Non pensavo che mi avrebbe stupito con una mossa del genere –
-    Silente, la situazione non è delle migliori… non è solo intelligente, ma ha anche delle abilità che potrebbero crearci delle noie –
-    Me ne sono accorto appena mi ha fissato negli occhi; devo ammettere  che erano anni che non incontravo un’occlumante  e una legilimens così eccellente
-    Già, è riuscita a leggermi nella mente parte dei miei pensieri senza alcuna difficoltà, ma fortunatamente si è limitata a ciò a cui pensavo in quel momento –
-    Uhm, è sicuramente qualcosa su cui riflettere, intanto ti consiglierei di chiudere la mente sempre, anche quando non è nelle vicinanze… si potrebbe… -
-    Si potrebbe, cosa? –
-    Hai detto che il suo compito è quello di avvicinarsi a Potter? –
-    Si, le intenzioni sarebbero quelle –
-    Credo potremmo agevolarle il lavoro, magari facendola entrare nell’Ordine, magari nelle vacanze potremmo approfittarne per invitarla a Grimmauld Place –
-    Cosa??? Non crede che dovremmo evitare una situazione del genere che è, a parer mio, un TANTINO pericolosa? –
-    Si, ma se deve stare a nostro contatto sarebbe preferibile averla sotto controllo, il più vicina possibile –
-    Sapete che non sono d’accordo, ma immagino di non poter fare niente per farla desistere da questo intento suicida –
-    (sorridendo) non farne parola con nessuno. Data la sua abilità, meno persone che non sanno chiudere la mente, meglio sarà, onde evitare spiacevoli sviluppi.
Intanto ti auguro buona fortuna con la tua assistente -
-    (sbuffando) grazie –

Uscendo mi convinsi sempre di più che l’idea di Silente fosse un autentico suicidio, ma avevo anche imparato a fidarmi e, in quel periodo, con le intromissioni sempre più frequenti del Ministero, che rendevano i nostri compiti sempre più difficili da portare a termine, tendevamo ad affidarci completamente alle sue illuminazioni, per quanto stravaganti e rischiose potessero sembrare.

Quella sera mi recai presso le stanze di Isis come le avevo preannunciato. Quando bussai mi furono richiesti altri cinque minuti di pazienza, ma devo dire che li valsero tutti, data la visione che mi si parò davanti: il vestito che indossava era semplice, ma la rendeva splendida (ed io continuavo a chiedermi dove era finito il cinico e freddo Piton… non so se fosse perché ero indotto a trattarla diversamente perché sapevo chi era o perché, forse, avevo passato troppo tempo senza aver alcun contatto con una compagnia femminile così piacevole); era un abito a portafoglio lillà scuro con delle decorazioni argentee, che le arrivava appena sopra al ginocchio. Non indossava gioielli ad eccezione di un medaglione bordato da due serpenti in argento.
-    la ringrazio per l’apprezzamento -  mi disse leggendomi per l’ennesima volta nella mente
-    Ma non mi davate del “tu”? –
-    Solo nel privato, è meglio che non circolino voci
-    Come desidera –

Ci incamminammo verso la Sala Grande, dove trovammo gli studenti già seduti ai loro posti. Entrammo potemmo udire un brusio carico di apprezzamento verso la donna al mio fianco.
Subito Silente prese la parola, dando il solito benvenuto, ma aggiungendo qualche novità, tra cui la presenza di Isis.

-    Quest’anno diamo il benvenuto alla signorina von Krusnik – la presentò mentre lei si alzava – che sarà qui in veste di assistente del professor Piton, e alla professoressa Umbridge che sarà la nuova insegnante di difesa contro le Arti Oscure – nell’istante in cui quella donna si fece notare, l’applauso che si era levato alla vista di Isis, scemò quasi del tutto, in particolar modo perché questo surrogato di esemplare femminile in rosa, prese la parola elargendo un discorso il cui succo era che il Ministero si sarebbe immesso negli affari di Hogwarts sempre di più.

Durante la cena rimasi sorpreso da come Isis riuscisse a farsi benvolere da tutti, ma evitò astutamente la Umbridge.
Mi rivolse la parola quando stava gustandosi un secondo di carne, domandandomi alcune informazioni sugli allievi del quinto anno. Presi, quindi, ad indicarglieli, soffermandomi su Draco Malfoy (il suo commento fu riguardo alla straordinaria somiglianza al padre) e, per ultimo, su Harry Potter, il quale, sentendosi osservato, levò il suo sguardo incrociando gli occhi blu della donna accanto a me, la quale gli regalò uno dei suoi sorrisi “sinceri”, anche se ogni volta che elargiva quelle espressioni mi veniva sempre in mente il suo incontro con Malfoy Senior.
Potter, per un attimo sembrò folgorato da lei, ma si riprese quasi subito accennando ad un saluto.
“Ne vedremo delle belle” pensai “Ed ho come l’impressione che non sarà così difficile per lei conquistare la sua fiducia”; non mi accorsi, però, che Isis si era accostata parecchio, tanto che percepivo il suo respiro sul collo (senza dubbio chi ci guardava dalle quattro tavolate poteva vedere il suo viso sul mio collo ed equivocare la situazione, non poco imbarazzante) sussurandomi:

-    E non sai quanto facile! – affermò alzandosi per tornare nei suoi alloggi.
-    Dannazione! – dissi a malapena sussurrando – mi ha di nuovo letto la mente!-
-    Problemi, Severus? – mi domandò Silente
-    Nulla… -
-    Ho notato che utilizzato nuovamente la legilimanzia e, ammetto, che è molto dotata –
-    Sicuro che il tuo piano non sia una pazzia? –
-    - Uhm, potrei sbagliarmi, certo, ma sono quasi convinto che sia la soluzione ideale –

Mi congedai da lui con un cenno del capo e tornai anche io nelle mie stanze, preparandomi alla prima lezione del giorno dopo.





Angolo Autrice
Ecco a voi il secondo capitolo, chiedendo scusa se ci ho messo un po’ ad aggiornare, ma ho avuto da fare.
Ringrazio tutti quelli che leggono ed aspetto recensioni! ^_^

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Capitolo 3
*** Non male come primo giorno ***


Capitolo 3 CAPITOLO 3
NON MALE COME PRIMO GIORNO

All’ora di colazione mi avviai in Sala Grande e, con mio gran stupore, trovai già al suo posto Isis, la quale mi salutò con un sorriso ed un accenno della testa.
Consumammo il pasto alla svelta, dato che io volevo finire di preparare delle pergamene per le lezioni di quel giorno e che lei intendeva apprendere tutto ciò che era possibile sui membri del corpo studentesco.
Quando arrivammo in laboratorio io mi sedetti alla cattedra e lei ne approfittò per dare un’occhiata in giro.
-    Qual è la classe con cui avremo lezione? –
-    Ci aspettano i Tassorosso e i Corvonero del primo anno le prime due ore, dopo altre due ore con Serpeverde e Grifondoro del quinto anno. –
-    Appartenevi anche tu ai Serpeverde? –
-    Domanda strana – risposi io senza quasi pensare. Quando mi accorsi dello sguardo di fuoco che Isis mi aveva rivolto mi affrettai a darle spiegazioni – Intendevo che è una domanda insolita, dato che tutti i Mangiamorte al servizio di vostro padre sono passati dalla casa di Salazar –
-    … e qui ti sbagli… o perlomeno dimentichi qualcuno –
-    ….oh, già, mi ero scordato di Codaliscia. (ghignando) ma d’altronde non lo considero neanche un essere umano degno di nota –
-    Su questo ti do ragione… - mi diede ragione volgendo i suoi occhi nei miei e (devo ammetterlo) riuscì a mettermi a disagio. Nel distogliere il mio sguardo notai la veste che la avvolgeva: semplice, composta da un corpetto coperto da uno scialle e da una gonna al ginocchio. Il tutto di un colore azzurro pastello, a parte il corpetto che era di un candido bianco, che quasi spariva al paragone con la sua pelle lattea… forse si accorse di quella mia radiografia, perché rise sommessamente, fino a smettere quando cominciarono ad entrare i primi studenti.

La lezione andò liscia, durante la quale mi divertii a mettere in difficoltà i primini di Corvonero ed a elogiare l’operato dei miei serpenti (normale amministrazione insomma). Isis si limitò a girare tra le varie postazioni, studiando ogni singolo movimento dei ragazzini, ma senza prendere parte attiva alla lezione. Quando le due ore passarono e cominciarono ad entrare gli allievi del quinto anno, lei mi si avvicinò dicendomi solamente che sarebbe stata più partecipe ora, il che voleva dire che sicuramente avrebbe fatto amicizia con Potter, il che poteva portare ad un piccolo conflitto tra le due fazioni (come se già non ci fossero e come se non bastassi io ad alimentare questo astio).

Presero tutti posto e, come al solito, la Granger, Potter e Weasley si erano messi alla stessa postazione. In quel momento mi venne un’idea per agevolare il lavoro della mi assistente. Le diedi un’occhiata e così fece anche lei sorridendo e annuendo, dandomi, così, il via libera per agire.
-    Oggi lavorerete a coppie – intimai io con il mio solito tono brusco – Sì, signorina Granger? –
-    Professore, Harry non ha un compagno con cui lavorare –
-    Credo che il signor Potter sia in grado di preparare una pozione da solo, d’altronde la sua fama lo precede ovunque egli vada – lo canzonai io.
Iniziarono, così, a lavorare.
Dopo circa un’ora, durante la quale Isis continuava ad osservare gli studenti, in special modo Potter, che arrossiva non appena lei entrava nel suo campo visivo, Mastro Gazza mi venne a chiamare, per darmi notizia di una convocazione urgente da parte di Silente. Diedi istruzioni sui compiti che avrebbero dovuto svolgere, lasciando in mia vece la mia assistente.

Tornai in classe prima di quanto avessi immaginato, trovando Isis con un sorriso enorme stampato in viso, gli studenti di Grifondoro che sghignazzavano di nascosto, gli studenti di Serpeverde con gli occhi strabuzzati e con Potter con un sorriso sereno mentre rivolgeva il suo sguardo alla mia assistente. Dopo qualche minuto suonò la campanella e, lei mi informò a voce alta, mentre usciva:
-    Sono stati assegnati sessanta punti a Grifondoro per l’ottima condotta e per l’ottimo lavoro svolto, mentre trenta sono stati sottratti a Serpeverde per il pessimo comportamento della signorina Parkinson, la quale ha guadagnato un mesetto di punizione. Buongiorno ragazzi – terminò salutando la classe ed uscendo facendo un cenno a me a mò di saluto.
“Certo che come primo giorno è stato niente male!” pensai io, mentre mi preparavo mentalmente ad un anno scolastico movimentato



Ecco a voi il terzo capitolo!
Ho dimenticato, nel primo, di spiegare alcune cose:
Innanzitutto come già detto modificherò gli eventi a seconda delle mie esigenze (sennò che gusto c’è? ^_^). Secondo il cognome di Isis è inventato (ma questo si era capito, no?) ed è preso semplicemente dal cartone “Trinity Blood”, dove il Krusnik è il vampiro che si ciba del sangue dei vampiri. Sono anche disposta a cambiarlo (l’ho scelto perché dava un po’ l’idea di una persona originaria dell’est europa) se ne trovate uno adatto. Si accettano suggerimenti!
ashar

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Capitolo 4
*** Avviso ***


A causa di numerosi impegni, mi vedo costretta a sospendere questa storia, alla quale spero di tornare presto dopo aver terminato altre che ho in corso, in modo da potermici dedicare senza problemi :) A presto, Artemis

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