Alive

di Bonnie Green
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***
Capitolo 3: *** Capitolo III ***
Capitolo 4: *** Capitolo IV ***
Capitolo 5: *** Capitolo V ***
Capitolo 6: *** Capitolo VI ***
Capitolo 7: *** Capitolo VII ***
Capitolo 8: *** Capitolo VIII ***
Capitolo 9: *** Capitolo IX ***
Capitolo 10: *** Capitolo X ***
Capitolo 11: *** Capitolo XI ***
Capitolo 12: *** Capitolo XII ***
Capitolo 13: *** Capitolo XIII ***
Capitolo 14: *** Capitolo XIV ***
Capitolo 15: *** Epilogo ***
Capitolo 16: *** Ringraziamenti e Intervista ai Personaggi ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


Capitolo 1

È una giornata tranquilla alla “Scuola di Magia & Stregoneria di Hogwarts”: il sole splende, gli uccellini incantati nuotano nel Lago Nero, i fantasmi gironzolano per i corridoi e chiacchierano con i quadri parlanti, le scale si spostano da un piano all’altro e ci sono due alunni Serpeverde del sesto anno che importunano nel bel mezzo del corridoio due Grifondoro del secon… no, aspetta!Vada per gli uccellini che nuotano, per i fantasmi in vena di chiacchiere, per i quadri parlanti, per le scale che non stanno mai ferme, ma questo no!Il ventesimo punto, comma due, del regolamento scolastico vieta assolutamente di creare disordine nei corridoi, in particolar modo mezz’ora prima dell’inizio delle lezioni e io, in quanto Prefetto dei Grifondoro, non posso permettere che qualcuno infranga il regolamento scolastico, a prescindere dalla casata!

«Hey voi due!Dieci punti in meno ai Serpeverde per disturbo della quiete nei corridoi!Lasciate stare quei ragazzi all’istante!>>

I due si girano, così i grifoni del secondo anno hanno il tempo di prendere le bacchette che erano state gettate a terra-ovviamente dalle Serpi- e di scappare dai loro compagni, lontano dai due bulli. Solo adesso mi sono resa conto di chi si tratta:Tiger e Goyle, i leccapiedi della Serpe per eccellenza!E non mi riferisco di certo al professor Piton.

«Noi non seguiamo gli ordini di un grifone, soprattutto i tuoi!>>

«Perfetto, vorrà dire che questo grifone in particolare vi toglierà altri venti punti per avere ignorato il richiamo di un Prefetto, hai qualcos’altro da aggiungere Tiger?>>

Vedo che sta per replicare, ma viene interrotto dall’arrivo di un altro compagno di casa … e non uno qualunque, ma Sua Eccellenza La Serpe!Prima avete capito a chi mi stavo riferendo?

«No, non aggiungerà altro perché ci tiene a restare indenne oggi, non è vero Tiger?»

«C-certo C-capo!»

«Ecco bravo, prendi esempio da Goyle che non ha aperto bocca per farsi valere»

«Certo C-capo!»

«Grazie Capo!»

«Non era un complimento, era semplicemente una constatazione: non hai avuto il coraggio di replicare»

«Ma Capo!Hai appena detto a Tiger che … »

«Osi contraddirmi?»

«Assolutamente no Capo!»

«Allora entrate in classe prima che mi venga voglia di trasformare qualcuno in ferma carte»

E loro scappano con la coda tra le gambe … ma come si fa a seguire gli ordini di un furetto platinato del genere!?!

«Ovviamente te la farò pagare per avere tolto trenta punti alla mia casata, Mezzosangue»

«Ci si vede Malfoy»

Ormai mi aveva chiamata Mezzosangue così tante volte da non farci più caso. Meglio non sentire gli insulti che ti fa, fai finta di niente, sei una strega con capacità maggiori delle sue, Hermione… Avere sangue babbano nelle vene non significa essere inferiori ai Purosangue, è solo che hai il sangue un po’ diluito perché non sei figlia di maghi...

Ma a chi voglio darla a bere: non sarò mai all'altezza di Draco Malfoy, figlio della famiglia Purosangue per eccellenza, nel mondo magico…

...

Sono nel dormitorio e mi sto portando avanti col programma: ormai l’ho quasi finito … e dire che siamo appena all’inizio dell’anno scolastico!

«Herm, che stai facendo!?»

«Sto studiando non si vede?»

«Hermione Granger! Non azzardarti a studiare in un giorno come questo!»

«Ovvero il trenta Ottobre?»

«Domani non c’è lezione Herm, serata libera!Festa di Halloween!Per favore, ti prego!Ti supplico!Non studiare!»

«Ok, allora che faccio, mi giro i pollici?»

«Andiamo a vedere qualche negozio, costume di Halloween, trucchi nuovi, scarpe, sai com’è … sono le cose che di solito fanno le ragazze per prepararsi alle feste»

«Ma io mi devo preparare per i M.A.G.O. non posso permettermi distrazioni!Non posso venire alla festa!»

«Herm, ti stai preparando per i M.A.G.O. dal primo anno!Guarda che l’esame è alla fine dell’anno prossimo!»

«Ma è meglio essere pronti … »

«Herm…»

«Inoltre non sono il tipo da uscire per delle sciocchezze del genere …»

«Herm…»

«Poi non voglio comprare niente!Lo so benissimo cosa vuoi fare!Vuoi scegliere vestiti attillati e corti e scintillanti e…»

«Herm!»

«Che c’è!?Lo sai che ho ragione!»

«Volevo soltanto uscire a chiacchierare con te!Non avevo intenzione di ricambiarti il Look!Te l’ho detto non era mia intenzione neanche l’altra volta, ma lo sai che non è stata colpa mia quando mio fratello…»

«Quando tuo fratello non ha pensato neanche di invitarmi al Ballo del Ceppo, non mi ha considerato come una ragazza ma solo come “l’amica che ti fa copiare i compiti” e poi quando mi sono trasformata completamente, grazie a te, e mi sono presentata al ballo con Victor Crum, il suo idolo di Quiddich, mi ha rovinato la serata com’è solito fare quando sono felice?»

«Ronald non l’ha fatto di proposito, lo sai Herm»

«No, non l’ha fatto di proposito, ma potrebbe avere un po’ più di rispetto nei miei confronti!Anche io ho dei sentimenti!Cosa credi, che a me piaccia Victor?Sarà pure un ragazzo stupendo con l’accento straniero che ti fa impazzire, campione di Quiddich e blablabla, però a me non piace Victor Crum, a me piace Ronald Weasley!»

«Wow… beh, hai sempre il tempo che vuoi per conquistarlo e il primo passo è cancellare la tua idea folle di prepararti all’esame sei anni prima e accantonare i libri per una volta!Sarai pure una Grifondoro brillante, colta, responsabile, studentessa con i voti più alti, nonché Prefetto della nostra casata, ma non hai la più pallida idea di che cosa significa divertirsi!Hai presente?Di-ver-tir-si!»

«Forse hai ragione …»

«Davvero!?!»

«Beh… non voglio diventare come Gazza e il suo felino snob e spifferone!Non voglio morire zitella con venti gatti che mi mangiano le dita e mi fanno trasformare in una gatta umana psicopatica irascibile che usa la frusta e la tuta in pelle e al posto delle unghie ha dei pezzi di metallo che usa per…»

«Dimmi la verità… ti sei guardata Catwoman ?»

«Beh… io non studio sempre… non quando non riesco a dormire almeno, quindi non avevo altro da fare…»

«Tranquilla non diventerai una gatta umana psicopatica irascibile che usa la frusta e la tuta in pelle e se la fa con Batman»

«Ginny!»

«Oh mamma mia quanto la fai lunga per una frasetta buttata giù così!Comunque il costume di Catwoman sarebbe l’ideale per conquistare Ron alla festa di Halloween!»

«Dici?»

«Dico dico!Ora muovi il culo, accantona quel mattone di Erbologia che pesa più di te e vieni con me a fare shopping!»

«Agli ordini capitano…»

Speriamo bene...





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Capitolo 2
*** Capitolo II ***


Capitolo 2

Ok, è stata un’idea pessima. Come mi è venuto in mente di prendere questo costume per la festa!?!Devo aver bevuto...

«Herm!Sei favolosa!»

«Ha parlato Cenerentola!Sei tu quella favolosa!Invece per me i tacchi degli stivali sono troppo alti, il corpetto è troppo strizzato, ci sono troppe fibbie!L’ombretto è troppo nero!Le labbra sono troppo rosse!Quindi il costume è troppo attillato, troppo nero, troppo lucido, troppo …»

«Sexy?Tesoro, ti stai lamentando perché sei troppo sexy?Stai bene?»

«Ginny… io non so che fare alla festa!Mi sentirei in imbarazzo!Poi tutti parleranno di come il Prefetto Granger si sia vestito così, potrebbero capire per che cosa, o meglio per chi, lo sto facendo»

«Se ti metti la maschera non ti riconosceranno, inoltre nessuno ha mai visto Hermione Granger con i capelli mossi e sensuali, il costume super sexy da Catwoman e il trucco perfetto, ovviamente fatto da me!»

«Quindi dici che non mi riconoscono?»

«Esatto»

«Ok … ce la posso fare, non è così difficile no?»

«Esatto»

«La pianti di dirmi fisso “esatto”?Piuttosto come sarà vestito Ronald?»

«Eh eh… questa è la parte che mi piace di più!Gliel’ho consigliato io il costume!Per te è perfetto!»

«Ti prego, non dirmi che anche lui si è vestito da Catwoman perché non potrei sopportarlo!Gli riderei in faccia!»

«Ma che dici!Secondo te lo faccio vestire così!?!E dai signorina Granger un po’ di fantasia … secondo te quale sarà il suo costume?»

«No… non dirmi che l’hai convinto a vestirsi da…»

«Batman?Sì!»

«Oddio no!Sembra fatto apposta!»

«Ma che dici!Sarà solo una semplice coincidenza che vi farà avvicinare ancora di più!»

«Ok, se lo dici tu…»

«Fidati»

Tanto non mi riconoscerà nessuno…vero?
Vero!?

...

«Hey Harry!Ops, volevo dire Principe Azzurro!»

«Ciao Cenerentola!E lei chi è?»

Oddio, non mi riconosce veramente!?!

«Lei è Catwoman, una mia amica, piuttosto sai dirmi dov’è finita Hermione?Credevo venisse alla festa...»

Sta recitando e sta sbattendo languidamente le ciglia per fare colpo su Harry, questa ragazza è un portento!È rimasto imbambolato!Ahaha!

«Ehm….C-credo non venga alla festa, lo sai com’è fatta, magari sta studiando, prende molto seriamente l’esame e…e si sta impegnando!»

Oh Harry, grazie… quanto ti voglio bene!

«Già… sai dirmi dov’è Ron?»

«Veramente deve ancora scendere in Sala Grande, l’ho lasciato del dormitorio perché mi ha detto di non farti aspettare»

«Che gentile il mio fratellone!»

E mentre questi due-che secondo me finiranno assieme-continuano a parlare, io vado a vedere la luna in giardino, anche perché gli sguardi che mi stanno puntando addosso sono un po’ troppo insistenti…

«Hey Catwoman, dove scappi?Non vorrai lasciare Batman tutto solo vero?»

Mi giro e vedo…beh, dovrebbe essere Ronald, anche se la voce è stata modificata con un incantesimo, la maschera copre totalmente la testa e la parte superiore del viso, però si vedono gli occhi… no, nemmeno quelli: ha messo le lenti incantate color tempesta!Non lo riconoscerei se non sapessi chi è in realtà!

«Ciao Batman, stai cercando Joker o sei venuto qui per me?»

Non guardatemi così!Che vi aspettavate?Ginny mi ha consigliato di provarci con Batman stasera, quindi lo faccio!

«Niente Joker, sono venuto per offrirti un’alleanza contro le forze del male, ti va di ballare tesoro?»

Tesoro?Mmm…Ok, magari si sente più sicuro con la maschera…

«Certo»

E iniziamo a ballare… non credevo fosse così aggraziato anche con la musica da disco che ha messo la DJ-sono-una-sirena-ammaliatrice-oggi-Parkinson, ovvero la donna di facili costumi -per non essere volgare- della casata Serpeverde che se la fa anche con gli sconosciuti… Ma ritorniamo al mio Batman Weasley, sul serio, non credevo sapesse ballare così sensualmente!Me lo sono sempre immaginato a ballare come la brutta copia di John Travolta o il ballo del Robot, ma evidentemente mi sono sbagliata.

«Ti va di uscire un po’ in giardino?»

«Volentieri!»

Mentre usciamo dal portone principale vedo Ginny che mi fa l’occhiolino… certo non mi aspettavo fosse così brava a organizzare piani del genere...

«Allora Catwoman, mi vuoi svelare la tua vera identità?»

«Sono una segretaria che si fa mettere i piedi in testa e che ha subito una trasformazione assumendo i tipici comportamenti felini…»

«No, sul serio… chi sei?»

«Non sai chi sono?»

«No e muoio dalla voglia di saperlo, tu?»

Ho voglia di giocare…fingerò di non averlo riconosciuto…

«Mmm… neanche io so chi sei… che ne dici di cinque domande a testa?»

«Mi sembra una proposta ragionevole… prego, inizi lei signorina»

Pure Gentleman…

«Allora… di che anno sei?»

«Sesto, tu?»

«Anche io… a quale casata appartieni?»

«Serpeverde, tu?»

Bugiardo…

«Grifondoro»

«Ah, lo sapevo, non sei Serpeverde! Ti avrei riconosciuta altrimenti!Hai fatto qualche incantesimo che ti ha modificato voce, occhi, eccetera?»

«No sono al naturale, tu invece?»

«Anche io sono al naturale!Mmm… Sei una studiosa che alza sempre la mano a lezione?»

Certo, niente incantesimi… niente voce profonda finta e niente occhi color tempesta fasulli…

«Sì, tu sei un secchione?»

«Non proprio secchione, diciamo che me la cavo, soprattutto in Pozioni… non per vantarmi ma sono abbastanza abile nel riconoscere le pozioni mescolate ad altre bevande… Hai il ragazzo?»

Si vanta pure!Dice scemenze in maniera così naturale poi!No aspetta… Chiede se ho il ragazzo? Spreca l’ultima domanda così?!

«No… tu?»

«No, sono uno spirito libero»

Sì, Ronald Weasley lo spirito libero che si fa riordinare la cameretta dalla mamma, certo…

«Ora è meglio che vada, infelice di non averti riconosciuto Batman»

«Ma come, non mi dai il bacio della buonanotte Catwoman?»

Stavo per rispondere e dirgli di no!Veramente!Ci ho provato!Ma ha fatto prima lui e… a dire la verità non mi dispiace poi così tanto…
Questo non è il tipico bacio a stampo che si lascia a uno sconosciuto Herm, riprenditi! Beh, in teoria non è uno sconosciuto!
Ma in pratica sì!Stai pomiciando con uno che non conosci, perché lui crede che tu non lo conosca!

Lui crede che io non lo conosca, io lo conosco benissimo, posso pomiciarci quanto voglio!
E per fortuna che era la Parkinson la “donna di facili costumi” che ci prova anche con quelli che non ha mai incontrato… stai dando quell’impressione!Staccati!
Oh, stai zitta dannata coscienza!
Però, purtroppo, anche la riserva di ossigeno ha un limite, quindi ci stacchiamo. Batman mi sorride e i suoi occhi si illuminano: caspita, l’incantesimo che ha fatto è riuscito alla perfezione! Ma, ahimè, anche la fiabe hanno un termine -traduzione:la festa è finita- quindi mi volto e mi dirigo verso l’interno della scuola…

«A proposito: felice di averti riconosciuto Hermione Granger»

Sorrido.
Batman è molto più bravo di quel che credevo.

...

«Ciao Herm!Com’è andata?Perché hai quel sorriso da ebete sul viso?!Racconta!»

«Meglio che abbassi la voce, stai strillando…Beh, Batman ha scoperto l’identità di Catwoman»

«Ha capito chi sei?Che ha fatto?»

«Ci siamo fatti cinque domande a vicenda e mi ha detto un sacco di cavolate per fare colpo, come se lui fosse un asso in Pozioni…»

«Però ammettilo: ha fatto colpo»

«Sì, ha fatto colpo eccome!Però… ti giuro, non sembrava nemmeno lui!»

«Aveva la maschera quindi poteva sbizzarrirsi»

«Già, ma dimmi… tu e Harry?»

«Ci siamo baciati!»

«Anche voi!?!»

«Come anche noi?Vuoi dire che…?Oddio Herm, sono felicissima per te!»

«Anche io per te Ginny!Poi senza il tuo piano non sarebbe mai successo niente tra me e Ronald!»

«Figurati!Poi non è che abbia fatto molto…»

Mentre Ginny parlava e io vedevo cuoricini da tutte le parti, chi mi ritrovo davanti?Il Bianconiglio?No.
Ronald Weasley con il costume da Batman, però al naturale!Senza occhi magnetici finti color tempesta e con la maschera messa male, infatti si vedono dei ciuffi color carota che escono fuori… e prima sembrava anche più alto! Mamma, che cambiamento in cinque minuti!

«Hey ragazze!Scusate il ritardo, sono ancora in tempo per la festa?»

Cosa?

«Ma Ron , guarda che è appena finita e poi non c'eri da un bel po’ tu?»

«No Ginny!In realtà ho appena finito di mettere il costume, ho detto a Harry di precedermi perché ho avuto un problemino con una ciambella che ho mangiato… era rosa e con i canditi, Ginny tu sai quanto mi piacciono i canditi! Però è stata incantata da quegli idioti di Fred e George, ma me ne sono accorto troppo tardi, infatti ho fatto in tempo a mangiarla tutta,e ovviamente ha avuto su di me un effetto molto devastante, non riuscivo a sganciarmi dal bagno, una cosa allucinante dovete credermi…»

E mentre Ronald parla del suo attacco di diarrea scatenato dai gemelli pestiferi, nonché suoi fratelli maggiori, io sto pensando a qualcosa di molto più importante: chi è il mio Batman?














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Capitolo 3
*** Capitolo III ***


Capitolo 3

È passata circa una settimana dalla festa: non faccio che pensare a Lui… non fraintendete!
Non sto dicendo che lo penso dalla mattina alla sera, che non riesco a concentrarmi a lezione, che sto dimenticando quello che provo per Ronald, no!Non ho sbagliato una pozione questa mattina perché stavo pensando a Batman!Non sono mica un’adolescente alla prima cotta!È solo che non so chi sia!Deve essere la curiosità a spingermi a pensare a una persona di cui, francamente, non conosco niente! Oddio, sto pensando a uno sconosciuto!Ma è possibile che sia così scema!?!

Sono così presa dai miei pensieri che non rispondo nemmeno al saluto di Ronald che è costretto a ripetere tre volte “ciao” per farsi sentire… però quando mi accorgo della sua presenza e mi giro per salutarlo sbatto contro qualcuno...

«Mezzosangue, non credevo ti saresti decisa a saltarmi addosso…»

Qualcuno con cui avrei fatto a meno di scontrarmi ovviamente…

«Ha…Ha…Molto divertente Malfoy, ora puoi anche lasciarmi andare»

Sì perché, con tutta questa storia del salutare, scontrarsi e saltare addosso a qualcuno, d’istinto lui mi ha preso per la vita e mi tiene ancora stretta a…ai suoi addominali ultra scolpiti grazie al Quiddich, oh mamma salvami tu!-Scusami Ronald ma sono sincera e lo sai…-E come se non bastasse io-per evitare di cadere naturalmente, mica per altro!- mi sono stretta alle sue spalle!Risultato:siamo abbracciati-non proprio amichevolmente- in mezzo al corridoio, con tutte le persone che ci fissano, professori e Ronald compresi, ma non ci siamo ancora staccati.

Oddio…

«Guarda che non disturbiamo nessuno»

«Guarda che stiamo dando spettacolo»

«Guarda che anche tu mi stai abbracciando»

«Guarda che ti sbagli, io sto solo evitando di cadere»

«Ora hai i piedi per terra, non rischi più di cadere»

«Bene»

«Bene»

«Ma lo stai facendo apposta?»

«Cosa?»

«Mi stai facendo innervosire!»

«Chi io?»

«Si tu!»

«Non mi è passato nemmeno per l’anticamera del cervello...»

«Bene!»

«Bene!»

«Mi molli?!»

«Tu mi molli?!»

Mi sono accorta solo adesso di avere ancora le mani sulle sue spalle, quindi le faccio cadere velocemente lungo i fianchi, che lui sta ancora trattenendo - ma non aveva le mani più su un attimo fa?- e poi riprendo a parlare…

«Ecco, contento?»

«Molto contento»

«Ora tu mi molli?»

E lui che fa?Ghigna!Lui ghigna!

«Ah!Quanto lo detesto!»

«Cosa?»

«Quel ghigno sfacciato che ti ritrovi!Mollami!»

"...o ti punto la bacchetta addosso e ti trasfiguro in un furetto!" avrei voluto aggiungere!

«Non è sfacciato!»

«Allora sei duro d’orecchi!Emme, o, elle, elle, a, emme, i!Mollami!»

E mi molla… finalmente!

«Ci si vede Mezzosangue...»

«Spero di no Malfoy»

Si gira e se ne va… con le mani in tasca e quell’aria da superiore, della serie “ho vinto io”, ma stai pur certo che non hai vinto un bel niente, Serpe dei miei stivali!

«Hey Mione… cos’era quella cosa là?»

E dicendo “quella”, Ron agita le mani verso Malfoy che continua a percorrere per il corridoio con una camminata lenta e sensuale -lo sta facendo
decisamente di proposito- e ormai è abbastanza lontano da farmi sfumare un po’ della rabbia che mi ha scatenato.

«Mi sono girata per salutarti e gli sono andata addosso, niente di che…»

«E allora perché siete rimasti abbracciati per un bel po’?»

«Perché evidentemente non avevamo niente da fare Ronald!»

«Cosa!?!»

«Ma secondo te!?!L’hai capito che stavo cadendo e per riflesso ci siamo ritrovati così!?!»

«Se lo dici tu… però questa storia non mi piace»

«Ah, Oddio!Certe volte sei veramente un bambino!»

Detto questo percorro a grandi passi il corridoio -dove tutti mi stanno ancora guardando naturalmente- e vado verso la Sala Comune dei Grifondoro; una volta entrata vedo Ginny spaparanzata su uno dei divani di fronte al camino…

«Hey Herm!Come ci sei finita addosso a Malfoy?Di fronte a mio fratello poi!»

«Come fai a saperlo!?!»

«Uno: le notizie volano;due: un primino mi ha fatto vedere la foto che vi ha fatto, naturalmente era incantata, quindi si vedeva tutta la dinamica del momento, peccato che non si sentiva quello che dicevate, ma comunque Malfoy mi sembrava raggiante e credo che le sue mani stessero scendendo troppo rapidamente, non so se te ne sei accorta, visto che sembravi molto presa dal “litigio”che stavate avendo in corridoio;tre: Calì è corsa a dirmi tutto appena Ron ha mostrato segni di gelosia, perciò ti dico che sei stata bravissima!»

«E per quale motivo sarei bravissima?»

«Ma hai il prosciutto in faccia allora, l’hai fatto ingelosire!Significa che prova qualcosa per te!Adesso è sicuro!»

«Ah»

«Dopo tutto quello che è successo mi dici solo “Ah”!?!Ma hai fumato o cosa!?!»

«Forse non me l’aspettavo e quindi non so che dire»

«Ah»

«Già…»

Almeno so che Ronald prova qualcosa per me, ma come mai non sono felice per questo?



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Capitolo 4
*** Capitolo IV ***


Capitolo 4

Sono appena rientrata nel dormitorio e sono reduce da un compito in classe a sorpresa di Difesa Contro Le Arti Oscure…
Naturalmente ho preso il massimo punteggio, ma sono sfinita, non ho neanche voglia di andare in Sala Grande a mangiare…
Meglio andare al Lago Nero e leggere uno dei miei libri preferiti, ovvero “La Storia Di Hogwarts”; è un librone che pesa quanto quello di Pozioni più quello di Rune Antiche, ma ne vale la pena, credetemi!Parla di com’è nata Hogwarts, dei suoi quattro fondatori che naturalmente hanno dato i loro nomi alle quattro casate, ovvero Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde, e dell’antipatia che è sempre esistita tra Godric Grifondoro e Salazar Serpeverde… Forse è per questo che la nostra casata rosso e oro non sopporta quella verde argento delle Serpi…

Meglio sbrigarsi ad andare però, non vorrei trovarmi Ron appena uscita dal dormitorio femminile, non ho proprio voglia di vederlo, mi farebbe venire di nuovo il nervoso, sì perché durante la verifica stava cercando in tutti i modi di copiare da me visto che, ovviamente, non aveva studiato e di conseguenza non era preparato per la verifica!Ma non è solo questo… piuttosto è la scenata di gelosia che ha fatto dopo “L’incidente-che-preferisco-dimenticare-perché-mi-fa-salire-il-nervoso” che mi ha dato fastidio!Però non riesco a capire perché non sono felice di questo, Ginny ha ragione, non è normale… ho una cotta per Ron e non gioisco nel vederlo geloso… all’inizio non ci ho pensato perché ero occupata a riprendermi dallo shock visto che il mio Batman non era la persona che mi immaginavo, ma adesso non ho nessuna scusa per il mio comportamento, ma è meglio pensarci dopo aver respirato un po’ d’aria fresca…

Esco furtivamente dalla porta del mio dormitorio e guardo che non ci sia Ronald, poi, con il mio libro preferito stretto al petto, mi dirigo verso l’uscita per andare finalmente al Lago Nero;mi siedo sotto un salice vicino alla sponda, così sto all’ombra… la brezza leggera mi accarezza e mi fa rilassare… Finalmente posso crogiolarmi nella pace e nella tranquillità. Guardo l’antico tesoro che ho tra le mani, inizio a sfogliare le pagine ingiallite e non faccio che pensare a quanto sia più vecchio di me e abbia visto e sentito più cose…Vorrei essere un libro. Non dovrei preoccuparmi di cotte, fantasmi, elfi domestici, voti, litigi, Mangiamorte, verifiche, eccetera, eccetera…Starei poggiata su uno scaffale con tanti altri libri interessanti, aspetterei di essere letta, di far conoscere la mia storia… possibilmente una storia interessante, antica e stupenda come la nascita di Hogwarts, o come un tomo pieno di incantesimi sconosciuti che si possono creare con ingredienti rari e preziosi, allora sì che non mi sentirei una semplice secchiona che non fa altro che studiare dalla mattina alla sera perché vuole dimostrare di essere la migliore e vuole far vedere le proprie capacità per far capire a gli altri di valere qualcosa...Ma la verità è che non sono un libro, ma solo Hermione Granger, Prefetto della casata Grifondoro, studentessa diligente e studiosa che si impegna perché un giorno vorrebbe diventare Auror, come i suoi due migliori amici Harry-il-ragazzo-sopravvissuto-a-Voldemort Potter e Ronald-non-mi-accorgo-che-Hermione-ha-una-cotta-per-me Weasley…per alcuni sono una semplice secchiona…per altri una schifosa Mezzosangue.
E mentre quest’ultimo pensiero fa riaffiorare ancora una volta i miei complessi di inferiorità nei confronti dei Purosangue, un gufo color grigio-argento e dagli occhi d’onice atterra davanti a me, con un messaggio...



Carissima Catwoman,

siccome alla festa non mi hai riconosciuto e, di conseguenza, non hai potuto rintracciarmi, sarò io a farmi avanti adesso. Devo confessarti che non mi aspettavo fossi Hermione Granger e quando l'ho scoperto, ovvero dopo la risposta alla quarta domanda, sono rimasto sorpreso…ho sempre pensato fossi una persona insignificante a dire la verità, ma mi sbagliavo di grosso. Scusa per aver pensato queste cose di te senza neppure conoscerti.
Ora so di essere stato un vero idiota, ma sono nato in una “famiglia” piena di pregiudizi - come saprai la maggior parte dei Serpeverde non vede di buon occhio i maghi nati da genitori babbani - perciò, nonostante questo, ho capito che persona sei, ascoltandoti, osservandoti e... innamorandomi. Lo so: è presuntuoso da parte mia affermare di conoscerti e lo è ancora di più sperare di poter avere un posto nel tuo cuore, di fare affiorare sul tuo viso uno di quei dolci sorrisi che spuntano sulle tue labbra quando stai con i tuoi amici e che, purtroppo, non hai mai rivolto a me, ma lo vorrei tanto.
Vorrei poter stare con te, ridere, abbracciarti, baciarti, senza avere il peso della mia famiglia sulle spalle, ma siccome è inconcepibile un’idea -un’utopia- del genere, mi accontenterò di continuare a osservarti da lontano e di tenere nascosta la mia identità. Credo sia meglio così.
Un bacio infinito,

Il Tuo ammiratore infelicemente innamorato



Non riesco a capacitarmi di quello che ho appena letto, non è possibile.
Batman... Innamorato… di me?

Non ho nemmeno il tempo di pensare se scrivergli una risposta o no, perché il gufo grigio-argento dagli occhi come l’onice che pochi minuti fa mi ha portato il messaggio, si alza in volo e con rapidità se ne va, sparendo tra il fogliame degli alberi del giardino.

Sono scioccata… guardo davanti a me ma in realtà non vedo niente, cosa dovrei pensare?Cosa dovrei fare?Senza contare che ora questa lettera ha fatto aumentare la mia curiosità in maniera esponenziale!Chi sei Batman?

«Per quanto tempo ancora resterai imbambolata, Mezzosangue?»

Mi giro di scatto verso la voce alla mia sinistra: Draco Malfoy se ne sta comodamente sdraiato sull’erba, a circa un metro e mezzo da me, con le braccia dietro la nuca, la sua solita faccia da schiaffi e il sopracciglio destro ironicamente alzato.
Mi sta fissando.

«Da quanto tempo sei qui?»

«Da un po’»

«Un po’ quanto?»

«Un paio di minuti, che c’è, non mi hai sentito arrivare?»

«No»

«Eri concentrata su qualcosa in particolare?»

«Non sono affari che ti riguardano»

«Mamma mia che acida… stavo solo cercando di…»

«Oh ti prego, non venirmi a dire che stavi soltanto cercando di parlare perché ti renderei in faccia, primo perché se non mi sbaglio tu mi detesti, secondo perché anche io ti detesto, terzo perché non capisco come tu possa respirare la stessa aria di una Mezzosangue, in particolare della sottoscritta…»

«Primo: non azzardarti a ridermi in faccia, anche perché non ne vedo il motivo visto che io posso parlare con chi voglio; secondo: io non ti detesto, sono solo il Serpeverde più popolare della scuola, quindi devo rispettare una certa etichetta, o almeno così mi hanno sempre obbligato a fare, ma visto che non ci sono altri Serpeverde in giro non vedo il motivo di continuare con questa pagliacciata; terzo: tecnicamente non stiamo respirando la stessa aria visto che siamo all’aperto e c’è circa un metro e mezzo di distanza che ci separa, quindi se dovessimo respirare la stessa aria dovremmo stare così, non credi?»

Il suo scatto è stato veloce, non avevo immaginato che potesse starmi a meno di trenta centimetri di distanza. L’improvvisa vicinanza mi fa indietreggiare di un poco, non abbastanza però.

«Che c’è, hai paura Granger?»

Due pensieri mi attraversano la testa uno dopo l’altro:

-non mi ha chiamata Mezzosangue;
-è ancora troppo vicino.

Poi un altro ancora più intenso mi colpisce come un fulmine a ciel sereno: lo conosco da sei anni ed è la prima volta che mi sta così vicino senza la presenza di Harry o Ron –quando ci siamo scontrati nel corridoio c’erano altre persone, compreso Ronald, quindi non si può contare- e io rimango qui senza insultarlo, senza sapere cosa fare, senza sapere come ribattere.
Lo conosco da sei anni ed è come se lo vedessi per la prima volta: Draco Malfoy ha pelle diafana, zigomi alti, viso spigoloso, ha capelli più chiari dell’oro, labbra carnose e disegnate, corpo snello ma forte, occhi color ghiaccio scuro, color del cielo in piena tempesta.
La verità mi trafigge così velocemente e così profondamente da mozzarmi il fiato: Draco Malfoy è stupendo… e io sono stata così cieca da non accorgermene.

«Sveglia!Granger!Così mi spaventi, sai?»

«Ah, sì…no, cioè…Hey!Sono sveglia!»

«Credevo fossi caduta in uno stato comatoso»

«Niente affatto, stavo soltanto pensando a quanto tu possa essere così irrimediabilmente irritante»

Incrocio le braccia al petto e giro la testa di lato: tutto pur di non guardarlo, non voglio rendermi ancora più ridicola di come lo sono ora. Lo guardo con la coda dell’occhio e mi sorprendo… Malfoy ha la testa abbassata e sta sorridendo in modo tenero.
In modo tenero!?!Trovo che Malfoy sia tenero!?!Oddio, non credevo che il sole potesse fare così male!Forse è per questo che sento il viso accaldato.

«Quindi arrossisci perché sono irrimediabilmente irritante…Mmm…molto interessante»

«Senti Malfoy, stai vaneggiando!Io non sto arrossendo!È solo che il sole picchia troppo forte!»

«Certo, il sole picchia troppo forte… a Novembre poi…»

«Piantala, stupido furetto platinato che non sei altro!»

«Guarda che così mi offendo»

«Secondo te che cosa sto cercando di fare da sei anni a questa parte!?!»

«L’ho detto e lo ripeto Granger: sei acida!Dovresti assumere più zuccheri e meno formule di incantesimi; ti arrabbi per ogni minima cosa!Se continui così non troverai mai un ragazzo!»

«Io mi arrabbio perché tu te ne stai qui a invadere la mia tranquillità e a dirmi come devo comportarmi!Sinceramente mi sono stufata!»

Mi alzo e parto spedita verso la Sala Grande, ma dopo aver percorso circa cinque passi mi giro verso Malfoy, rimasto nella stessa posizione di prima.

«E anche se fossi così acida da non trovare un ragazzo, non sarebbe affar tuo!»

Completo il tutto facendogli la linguaccia e camminando -marciando- verso la Sala Grande con aria orgogliosa.
Lo so… è infantile, ma pazienza, sono fatta così!Ora sono appena passata dal portone principale: la risata di Malfoy è così forte da sentirsi anche qui, con stupore dei presenti e soprattutto mio.
Non l’avevo mai sentito ridere così di gusto.

...

«Ciao Herm!Come mai così adirata?»

Harry è seduto al tavolo della nostra casata ed è allegro come sempre. È da quando lo conosco che i suoi occhi sorridono, anche se ne ha passate tante…ha perso i genitori per mano di Voldemort, quand’era ancora piccolissimo è sopravvissuto al loro assassino, è stato affidato a una delle famiglie babbane più odiose che possano esistere, ovvero presso la sorella della madre che, come il marito orribilmente brutto e il figlio-porcello, crede fermamente che i maghi e le streghe siano persone spostate che dovrebbero stare in cliniche psichiatriche e hanno fatto di tutto per rendere la vita di Harry impossibile, fin da quando l’hanno trovato davanti alla porta di casa per mano del nostro Preside Albus Silente perché erano le uniche persone con cui sarebbe stato al sicuro, almeno fino a quando non avrebbe scoperto di essere un mago… Ora Harry non vede l’ora di diventare maggiorenne, così potrà lasciare i suoi parenti.
Per fortuna non manca molto.

«Ciao Harry… sono adirata perché Malfoy ha disturbato la mia tranquillità al Lago Nero»

E come il buon amico che mi aspettavo, Harry scatta in piedi con la bacchetta già in mano.

«Dov’è quella Serpe demente!Che ti ha fatto?Ti ha ancora insultato!?!Lo trasformo in un furetto!»

«Harry calma, mi so difendere da sola, non c’è bisogno di trasformarlo in furetto… anche perché non credo che tu sia ancora in grado di trasfigurare un essere umano in animale, quindi lascia perdere ok?Grazie comunque però: sei un vero amico, sei sempre pronto a proteggermi» 

Un abbraccio se lo merita proprio, poi spero di averlo tranquillizzato… non vorrei che facesse qualche sciocchezza.

«Di niente Herm, lo sai che per te questo e altro, ormai ho perso il conto di tutte le volte che mi hai aiutato»

«Oho!Harry si è deciso!»

«Non sapevamo che tra te e Hermione…»

«… ci fosse del tenero!»

«Fred, George, che cosa pensate!Io e Harry siamo amici, dovreste saperlo no?»

«Per fortuna…»

«…altrimenti chi lo sentiva …»

«Nessuno!»

Ecco Ron…

Perché guarda male Fred e George?

Perché loro ridono?

Bah, valli a capire i fratelli Weasley…





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Capitolo 5
*** Capitolo V ***


Capitolo 5

Era da un bel po’ di tempo che non mi svegliavo nel bel mezzo della notte.

Mi giro verso destra...sono scomoda. Verso sinistra ancora peggio…Tolgo il cuscino da sotto la testa, provo a rilassarmi…Uff… non riesco proprio a dormire...magari una passeggiata notturna mi potrà aiutare a riprendere sonno. Poggio i piedi per terra…Brrr!Che freddo il pavimento!Dove sono le pantofole?Una è vicino al comodino, ok. L’altra…Sotto il letto.

Esco da dietro il quadro della Signora Grassa, ovvero la guardia appesa alla porta del nostro dormitorio… è molto efficiente!Non solo perché non fa passare nessuno che non sappia la parola d’ordine che serve per entrare, ma è molto brava a far scattare il suo “allarme”-la sua potentissima, acutissima… e stonatissima voce-in caso scopra qualche intruso. Tanto sta dormendo, una passeggiata notturna non me la toglie nessuno.

Percorro il corridoio buio-troppo buio!- quindi estraggo la bacchetta dalla tasca del mio pigiamone azzurro con i gattini neri e bisbiglio un “Lumos” per far illuminare la bacchetta… almeno così vedo dove metto i piedi!

Tack...tacktack

Mi blocco.
Cos’era?
Ora c’è solo silenzio.
Calma Hermione, era solo il vento… sì, solo… solo il vento.

Continuo a camminare verso…verso dove?Non ho nemmeno un obbiettivo…Beh, a quest’ora la Biblioteca è chiusa…ma se potessi aprirla con un semplice incantesimo e senza che Gazza e la sua gatta mi scoprano, non dovrebbero esserci problemi.

Ta-tack...tack...tack...

Mi fermo in mezzo al corridoio. È il… il vento, vero?Oh, in ogni caso è meglio sbrigarmi ed entrare dentro la Biblioteca, altrimenti mi scoprono davvero. Percorro qualche metro ed eccomi arrivata al portone che, naturalmente, è chiuso. Pronuncio un “Alohomora” e la serratura scatta… credevo fosse più difficile, che ne so… una formula un po’ più avanzata… invece è bastata una di quelle formulette che si imparano al primo anno… forse perché gli alunni non ci vogliono venire nemmeno di mattina, figuriamoci di notte.

Ah, che schifo l’ignoranza della gente…

Apro il portone e lo chiudo dopo di me appena entro.
I libri di Storia della Magia dovrebbero essere un po’ più avanti…

«Non mi aspettavo che un’alunna modello come lei potesse infrangere il quinto punto comma uno del regolamento:”Agli studenti è vietato andare in giro per la scuola di notte ed entrare nelle aule a insaputa del personale” ; e pure il settimo punto:”Vietato usare la magia per aprire aule chiuse senza il consenso dei docenti o del personale”; inoltre la tenuta non è adatta per andare in giro per la scuola; non me lo sarei mai aspettato da lei, signorina Granger!»

Ma porca…
Mi giro lentamente e…

«Brutto idiota, mi hai fatto prendere un colpo!»

«Lo so, ma la situazione era così allettante… Non potevo mica lasciarmi scappare un’occasione d’oro come questa!»


Deglutisco lentamente...mi manca l’aria…
Hermione non farti strane idee…


«…ovvero?»


Ti prego non dire che è allettante perché siamo noi due da soli…di notte… in una Biblioteca deserta…ti prego, ti prego, ti prego… Oddio sono pure in pigiama…
Ho fatto una figura di merda con il mio futuro maniaco.
Oh, Hermione, ma che cosa pensi!?!Poi Malfoy non può essere un maniaco!
Ma certo che no!Non è vero che si è fatto tutte le ragazze Serpeverde e la maggior parte di tutte le altre alunne… comprese alcune delle tue compagne di casa…
Se è vero sono state tutte consenzienti, ma se le voci fossero solo una montatura per renderlo ancora più popolare?
Sì, certo Herm…come se non bastasse il fatto che Malfoy è il rampollo di una delle più famose famiglie del mondo magico, che ti supera in Pozioni - questo è quasi un miracolo- e che è semplicemente magnifico… non può essere una montatura!Quindi non devo avere paura di…
Dillo Herm… sii sincera… hai paura di essere sedotta dal tuo peggior nemico.
Già.
Visto?Non era così difficile.
Quindi se mi dovesse dire qualcosa del tipo che è allettante la situazione perché siamo da soli, in una Biblioteca deserta, nel bel mezzo della notte...Cosa dovrei rispondere?


«Perché sto per battezzare la mia prima punizione da Prefetto!»


Gli rispondi semplicemente che ti piace un altro ragazzo… Oh, ma fammi il piacere, a chi vogliamo prendere in giro, gli salteresti addosso e te lo fares…Cosa?Punizione da Prefetto?Draco Malfoy Prefetto!?! I miei occhi saettano dal suo viso alla spilla appuntata al petto. Non ci credo…


«Sei un…Prefetto?»


«Sì!Me l’hanno proposto perché la gente mi conosce e inoltre mi sto impegnando negli studi…mi hanno ritenuto un ragazzo responsabile e…»


«Ahahaha!Certo!Tu…un ragazzo responsabile!Ahahahah!»


Dire che mi ha incenerito con lo sguardo è dire poco…


«Ridi, ridi…intanto ti tolgo quaranta punti per esserti aggirata per la scuola fuori orario, per aver aperto la Biblioteca con un incantesimo e per aver preso con leggerezza le parole di un Prefetto. La cosa migliore è che, nonostante tu sia un Prefetto a tua volta, non puoi stare qui senza che sia il tuo turno di ronda per i corridoi, quindi non hai nessuna scusa, hai trasgredito le regole e la tua casata ne subirà le conseguenze»


NoNoNoNoNO!


«Non puoi farlo!Il mio curriculum!Il mio stupendo, impeccabile curriculum!La mia vita è finita!Sono stata ripresa da un Prefetto!Ho fatto togliere quaranta punti alla mia casa!Oddio!La Professoressa McGranitt si fida ciecamente di me!E il Professor Silente!?!Lo sto deludendo!Maledetta insonnia!»


«Oddio Granger, calmati!Sai quanti punti mi hanno tolto?Vediamo un po’…Il primo giorno mi hanno tolto dieci punti perché ho istigato due miei compagni a litigare…la settimana dopo Gazza mi ha beccato di notte mentre stavo per mettere una pozione puzzolente nel dormitorio Grifondoro…trenta punti perché mi sono intrufolato quindi dentro un dormitorio e con un incantesimo che non rivelerò mai a nessuno, “La Signora Grassa “ non si è accorta di niente…l’anno scorso Miss Purr, quella gatta merdosa, ha avvertito Gazza che mi trovavo nei bagni dei Prefetti, senza essere un Prefetto, e stavo ehm…ero con una del settimo anno… poi la McGranitt mi ha tolto altri trenta punti per essermi introdotto fuori orario nelle cucine per fare qualche scherzetto agli elfi domestici…Ho tentato di resuscitare un fantasma contro la sua volontà, cinquanta punti…ho fatto esplodere una delle serre di Erbologia, quaranta punti…ho indotto Mirtilla Malcontenta ad allagare il bagno del primo piano, venti punti…ho preso un libro di incantesimi dall’ala proibita della Biblioteca alle due di notte...quaranta punti…ho preso a pugni un elfo domestico, venticinque punti…Ho aggredito Potter…dieci punti…Ho tentato di avvelenare Potter, trenta punti…Ho tentato di rompergli una gamba di proposito durante la finale di Quiddich dell’anno scorso…venti punti…gli ho provocato, con una pozione creata da me modestamente, un effetto lassativo durato una settimana…»


«Oddio…E ti ricordi tutti questi?»


«Solo quelli più importanti…»


«Ovviamente…»


«Però la crisi isterica stile “Ho rubato una caramella, mi arresteranno“ è passata, no?»


«Devo ammettere che sei stato utile…certo se ora non fossi qui non avrei fatto perdere tutti quei punti alla mia casa»


«Ma non avresti nemmeno quel sorriso»


È vero, sto sorridendo… a Lui.
Oddio…Draco Malfoy mi ha fatto sorridere...e non perché si è messo in ridicolo, o perché ho vinto contro di Lui com’è successo altre volte -tutt’altro: ha tolto quaranta punti ai Grifondoro, è Lui che ha vinto- sto sorridendo perché ha cercato di tirarmi su di morale… Riuscendoci.
Malfoy che cerca di consolarmi?
Nemmeno Ginny mi crederebbe…


«Già… Ora credo che me ne tornerò di nuovo in dormitorio, non voglio far perdere altri punti alla mia casa per aver aggredito un Prefetto!»


«A proposito, lo sai che mi vendicherò per questi punti, vero?»


«Ovviamente»


Mi volto e apro la porta della Biblioteca, diretta verso La Signora Grassa, ma prima di uscire mi rivolgo ancora al Prefetto Malfoy.


«Grazie per avermi tirato su di morale durante la mia “crisi isterica”»


«L’ho fatto perché non mi uccidessi in un impeto di schizofrenia ovviamente…-mi sorride- a proposito… carino il pigiama…»


«Se vuoi te ne regalo uno uguale per Natale»


«Non metterei mai un pigiama del genere… credo non mi doni per niente, comunque grazie del pensiero… Buonanotte Granger»


«Buonanotte Malfoy»


E percorro il corridoio verso il dormitorio. Davanti alla Signora Grassa -credo sia in uno stato di beatitudine nel mondo dei sogni-pronuncio la parola d’ordine e l’entrata che ho davanti si apre. Entro, chiudo la porta alle mie spalle e mi ci appoggio, poi -non so per quale motivo- sospiro.
Sto ancora sorridendo.




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Capitolo 6
*** Capitolo VI ***


Capitolo 6

Driiiin!Driiin!

Che fastidiosissimo rumore!

Driiiin!Driiin!!!

«Svegliati Herm, faremo tardi a lezione!»

Ma se mi sono coricata due minutini fa…
Apro un occhio per guardare l’ora… solo per sicurezza…
Per i mutandoni rossi di Godric!Mancano trenta minuti precisi all’inizio della lezione!
Mi alzo di scatto dal letto buttando le lenzuola all’aria, mentre Ginny -già pronta, beata lei- riordina tutto quello che sconvolgo lungo il mio cammino con un colpo di bacchetta.
Vado di corsa in bagno a lavarmi, mi lego i capelli come al solito, poi mi metto la divisa -con l’immancabile spilla da Prefetto, visto che questa notte sarò di ronda- poi prendo tutti i libri della giornata, compreso il mio blocco di appunti ma, prima di poter superare la porta del dormitorio, Ginny mi tira il braccio e mi fa girare su me stessa, facendomi poi fermare subito dopo di fronte a lei.

«Fermati un attimo, non arriveremo in ritardo, perché sei stata velocissima, quindi lasciati almeno mettere un tocco di lucidalabbra!»

«E perché mai?»

Stiamo per fare ritardo e lei vuole che mi trucchi!?!


«Perché il tuo Batman potrebbe essere tra i nostri compagni e, perché no, potrebbe essere anche uno dei Serpeverde, visto che dobbiamo dividere la classe con loro oggi per Pozioni con Piton!»

La guardo un attimo persa… Batman?E ora che cosa c’entra Batman!?!


«Cosa!?!»


«Sì, mi sono accorta che sei sopra le nuvole da un po’… inoltre è palese il fatto che non ti stai più interessando a mio fratello… beh, credo sia meglio così: sei troppo
sveglia per lui»

E mentre cerco un modo per controbattere alle sue parole -molto giuste, anche troppo- lei mi mette un po’ di lucidalabbra alla ciliegia e un po’ di mascara, poi mi
prende per mano e iniziamo a correre verso la Sala Grande per una fetta biscottata al volo.

«Dici che ce la facciamo?»

Dico dopo aver preso una fetta con marmellata alla ciliegia-io adoro le ciliegie- e dopo essere entrata in aula assieme a Ginny, si perché la mia cara amica ha scoperto all’inizio di quest’anno di essere nata due giorni troppo tardi -non so ancora come abbiano fatto a scoprirlo qualche anno in ritardo, incompetenti!-
per frequentare la quinta ed è stata mandata nella nostra classe… Naturalmente di questo non posso che essere felice!

«Mancano otto minuti e Piton arriva sempre cinque minuti in anticipo, quindi...Corri!»

E iniziamo a correre lungo il corridoio, ridendo come pazze; io con indice e pollice appiccicosi a causa della marmellata e Ginny che cerca di lisciarsi i capelli rossi -dovrebbero essere lisci…- perché sono irrimediabilmente scarmigliati a causa della corsa. Per fortuna arriviamo un minuto esatto dopo e ci sediamo nel secondo banco al centro; mi giro verso Ginny e… credo sia meglio darle il mio elastico, quei capelli sono troppo scarmigliati!

«Tieni, mettitelo»

«Ma tu ti fai sempre la coda a lezione…»

«Fa niente!»

Detto questo tolgo l’elastico con la mano sinistra, perché mi sono appena ricordata di avere ancora la marmellata nell’indice e nel pollice della mano destra, quindi, mentre cerco di toglierla via leccando le dita come si fa con le Fonzies - se non ti lecchi le dita godi solo a metà!Avete presente?- Ginny mi spinge verso il basso la testa per farmi scuotere i capelli…

«Dai scuoti!I tuoi folti ricci stanno molto meglio con l’effetto “giungla sexy” che con la forma della coda!»

E inizio a scuotere la testa da una parte all’altra con le dita ancora in bocca –no, non voglio provocarmi il vomito, ma l’effetto è esilarante, credetemi, dovreste provare!- ma, proprio nel momento in cui riporto la testa su e faccio quindi inavvertitamente una delle mosse più sensuali che una riccia potrebbe fare -ma, ahimè, me ne accorgo troppo tardi-mi ritrovo Malfoy davanti alla porta dell’aula che mi guarda con uno sguardo tra lo stupito e il soddisfatto e, come se non bastasse, ha anche un sorriso malizioso-e tanto, tanto sensuale- sulle labbra.
Ora vi chiedo… avete mai avuto l’impressione di aver fatto una figura di merda poderosa e allo stesso tempo altamente sexy?Io non ho mai avuto a che fare con
questa situazione, ma sono consapevole di avere appena fatto una figura del genere.
No,dai…mi sto facendo solo delle paranoie!Non è successo niente!
Certo, quindi secondo te quella mossa con i capelli e il fatto che ti sia appena leccata le dita non contengono un significato che Malfoy potrebbe anche comprendere e apprezzare?
Ma che cosa dovrebbe apprezzare di me!?!Sono solo paranoie come quella dell’altra notte in Biblioteca! 
Certo, allora perché ti sta mangiando con gli occhi da quando è entrato?E non dimentichiamo che è stato trascinato dall’amico Blaise al loro posto perché non si muoveva dall’entrata…
Magari ha trovato qualcosa di interessante da guardare dalla porta.
O
qualcuno di interessante…
Senti, pensala come vuoi, coscienza del cavolo!

«Hey Herm, è arrivato Piton»


Eccolo là… il sosia di Renato Zero in carne e ossa signore e signori!Affrettatevi!Non ve lo vendo nemmeno!È gratis! Anzi, vi pago se ve lo prendete!

«Bene, vediamo chi mi sa dire l’effetto della Polvere di Tritone se versata in una pozione di Ridarella…»

E ovviamente alzo la mano…ma tanto non mi farà rispondere, come sempre. Darà la parola al suo pupillo, ovvero Draco Malfoy che ha la mano alzata; la precedenza va sempre alle Serpi con Piton… Che amarezza. Molte volte toglie punti ai Grifondoro senza motivo o ne regala altri ai Serpeverde senza che abbiano fatto niente…
Se queste si chiamano pari opportunità...

«Prego Draco»

«Naturalmente esplode, professore»

Vedo Piton indeciso sul da farsi…certo, la risposta è assolutamente incompleta, per questo io continuo a tenere rigorosamente la mano alzata, se fa finta di non vederla mi incazzo!

«Vediamo se la signorina Granger può darci una spiegazione un po’ più completa, anche se non si può togliere niente al signor Malfoy, perché quello che ha detto è assolutamente esatto»

«La Polvere di Tritone è un elemento che ha una costante, infatti non si può mettere nei contenitori che hanno una temperatura che supera i 60°C perché si creerebbe una nube di fumo in seguito a uno scoppio simile a quello che si ottiene nella Pozione della velocità che si studierà l’anno prossimo. Comunque, visto che la Pozione della
Ridarella dev’essere preparata con una cottura pari a 65°C è ovvio che esploda, ma se quella stessa polvere dovesse essere gettata in un calderone con Erba Elfica, senza aver superato i 60°C, o anche semplicemente a temperatura ambiente, si creerebbe un cristallo salato utile per il distillato del Malan…»

«Dieci punti in meno ai Grifondoro, signorina Granger non le avevo chiesto di ripetermi il libro»

Bastardo.

Mentre sto per inveire mentalmente contro il professore più infame della scuola, Harry e Ron arrivano trafelati davanti alla porta aperta dell’aula; probabilmente non hanno sentito la sveglia, perciò ci verranno tolti altri venti punti- dieci a testa- e probabilmente altri dieci ancora perché appena seduti Harry e Ron si metteranno a parlare di come il Professor Piton sia stato cattivo con me -perché Ginny li aggiornerà su quello che è successo pochi minuti fa- in seguito Piton ci darà una pozione da finire entro la fine dell’ora e, naturalmente, io e Dra… ehm, Malfoy, finiremo contemporaneamente, ma sarà Lui a fare aumentare i punti della sua casa perché il professore farà finta di non vedermi arrivare assieme a Malfoy.
Ecco, questo è più o meno il resoconto di due ore di Pozioni col Professor Piton.

...

«Ah, finalmente sono finite le lezioni, non ne potevo più!»

«A chi lo dici Harry…Ehm, piuttosto…non credi che la McGranitt sia stata piuttosto crudele nell’assegnarci quel compito a sorpresa?»

«No Ronald, avevamo due giorni di tempo per prepararci e non era un compito a sorpresa»

«Non ricordo nemmeno quando ci ha avvisati»

«Perché stavi dormendo»

«Che demente che sei fratellone, per fortuna i geni danneggiati sono andati tutti da te»

«Hey!»

«Beh, amico mio, devi ammettere che ha ragione Ginny»

«Harry, dovresti schierarti dalla mia parte!»

«No, starà dalla nostra… vero Harry?»

«C-certo Ginny…»

«Oh ti prego amico!Non farti fare il lavaggio del cervello da mia sorella!»

«Ron!Ma che dici!»

«Oddio Harry, sei rosso come un peperone!Ronald Weasley, non impicciarti negli affari di tua sorella e del tuo migliore amico!Sono questioni sentimentali!Tu non puoi capire…»

Mentre io, Harry, Ginny e Ron -e per quanto riguarda quest’ultimo sono sempre più confusa, sentimentalmente parlando- camminiamo lungo il corridoio che ci porterà alla Sala Grande per pranzare, mi rendo conto che è da un paio di giorni che non vedo in giro “La Storia Di Hogwarts”, mi chiedo se l’ho lasciato in dormitorio, anche se ieri non l’ho visto, ma poi ho l’illuminazione…L’avevo lasciato al Lago Nero l’altro giorno, quindi deve averlo per forza Malfoy!Ma perché non me l’ha detto l’altra notte in Biblioteca?E oggi a lezione non ne aveva il tempo? Forse di notte se n’era dimenticato, ma oggi… forse non voleva che le altre Serpi pensassero che parlava normalmente con una Mezzosangue come me, sarebbe altamente oltraggioso per uno del suo lignaggio… per non parlare poi della sua famiglia, ovvero delle persone rispettabilmente stronze e infami, soprattutto Lucius Malfoy, il padre di Malfoy, proprietario di una delle più grandi proprietà del mondo magico con solo qualche insignificante pecca nella sua vita schifosamente perfetta:è un Mangiamorte incallito e, come se non bastasse, è il braccio destro di Voldemort; ha torturato un sacco di persone, ne ha uccise altrettante e la cosa migliore è che non finirà mai in prigione a meno che non ci siano testimoni, ma naturalmente è impossibile, perché è potente, è pieno di soldi e ha una certa influenza su alcuni dei personaggi politici più importanti del mondo magico. Ha persino fatto crescere il figlio senza l’affetto che dovrebbero dare dei genitori normali, niente fiabe, niente fantasia, niente amore. Non mi stupisce la durezza con cui il figlio tratta i suoi compagni di casa, per non dire il resto delle persone, ma spero che questa carenza affettiva non lo trasformi in un orribile incubo che lo accompagnerà per tutta la vita, sempre che non lo condanni anche dopo la morte: spero che Malfoy non diventi mai come suo padre in futuro.

«Guarda guarda chi si vede, il primo esemplare di Serpe-Furetto del Mondo!»

Dopo il commento di Ronald non faccio a meno di girarmi verso sinistra, per vedere Malfoy -perfetto come sempre nella sua divisa scolastica, anche con la camicia leggermente sbottonata e la cravatta a strisce oblique verdi e nere allentata- che viene dalla nostra parte. Forse Ron ha scatenato uno di quei botta-e-risposta che tanto odio… purtroppo so che si andrà a parare sempre nello stesso punto…Ronald attacca Malfoy, Malfoy controbatte su Ron e Harry, Harry attacca Malfoy, Malfoy attacca Harry e me…e io controbatto…e lui mi offende pesantemente…e così via finché un professore non ci blocca…Ma oggi non ci sto, basta, ignorerò le sue frecciatine, me ne frego! Piuttosto devo chiedergli del mio libro, sperando che non l’abbia buttato, o nascosto, o non so cos’altro…

«Almeno io non vado ad attaccare la gente senza motivo, Weasley. Granger ti devo parlare, potresti cortesemente seguirmi, per favore?»

Cosa!?!Niente “Almeno io non prendo libri di seconda mano” o…Senti senti la lenticchia che parla a nome del gruppetto di sfigati”?

«No!Hermione non viene da nessuna parte con te, brutto figlio di Mangiamor…»

«Ronald Weasley, attento a quello che dici!»

Ron mi guarda stupito, Harry mi guarda stupito, Ginny… beh, è curiosa e sta sorridendo -andate a capirla voi, io ho perso la voglia- e persino Malfoy mi guarda stupito!Devo riparare la situazione!

«Ehm… non voglio che si prendano decisioni al mio posto, so difendermi da sola Ron...»

E mentre vado in una parte più tranquilla del corridoio seguita da Dra…Malfoy -porca paletta si chiama Malfoy!Malfoy!-mi rendo conto di aver appena evitato una gaffe poderosa, perciò devo evitare di dilungarmi nei discorsi e ascoltare quello che dice… probabilmente vuole ridarmi il libro e ha aspettato di non avere Tiger e Goyle, o Blaise vicino.

Ci fermiamo davanti a un’ aula vuota ed è lui il primo che ci entra dentro… Ecco!Ora oltre a essere seccata sono anche in imbarazzo a starmene da sola con lui.
Di nuovo.
Io resto in piedi in mezzo all’aula in attesa di ciò che Malfoy mi deve dire, mentre lui con tutta calma si dirige verso la cattedra e vi si appoggia, restando sempre in piedi; a questo punto mi fa segno con la mano di seguirlo.
No, Herm… meglio il banco davanti a lui, potrebbe sempre giocarti qualche brutto scherzo…
Così, sempre molto lentamente -come ha fatto lui un minuto fa per farmi innervosire- mi siedo sul banco davanti a lui, a qualche metro di distanza, poi comodamente accavallo le gambe e intreccio le mani sopra il ginocchio che sovrasta l’altro e aspetto. È lui che deve parlare.

«Se non sbaglio…-dice sorridendo maliziosamente- …l’altro giorno al Lago Nero hai dimenticato qualcosa…»

«Si, è vero… infatti volevo chiederti di restituirmelo… ma mi hai preceduto tu»

«Sai Granger… a dire la verità… non so se te lo restituirò…»

«E come mai?Tutto a un tratto ti interessa la Storia di Hogwarts?»

«No, a dire la verità non mi interessa per niente… piuttosto stavo pensando di estorcerti qualcosa…»

Si allontana dalla cattedra e si dirige verso di me con una calma disarmante, con una camminata disarmante, con uno sguardo disarmante…Draco Malfoy è disarmante in tutto e per tutto.
Ma io, da brava e intelligente ragazza quale sono, non mi faccio intimorire da una Serpe; magari prima sì… mi avevi fatto venire strane idee in Biblioteca, o quando
mi avevi guardata in quel modo a Pozioni… ma ora basta con i filmini mentali.
Certo Hermione… non farti filmini mentali mentre ti sta a ottanta centimetri di distanza… settanta… sessanta… cinquanta… quaranta…
Basta!Vuole solo spaventarmi!
Certo, il modo in cui mette le braccia ai lati del banco in cui tu sei seduta e con il suo viso a pochi centimetri dal tuo è
certamente un modo per metterti paura,
figurati, lo fa anche con Harry e Ron, sì, tutti i giorni!
Piantala di sparare cazzate, lo fa per intimorirmi.
Guardalo!Sta pure ghignando!
Come se non lo facesse di continuo…

«Allora… che mi proponi Granger?»

Mi sto colando. Mi sto colando. Mi sto colando. Mi sto colando. Mi sto colando. Mi sto colaaaaaaaaaandoooooo…


«Non saprei...tu che mi proponi Malfoy?»

«Facciamo così… adesso ti lascio andare, poi si vedrà… per ora godo nell’averti in pugno, basta poco per soddisfarmi…»

Avrà notato che la sua frase è piena zeppa di doppi sensi?Macché… Draco Malfoy che si accorge dei doppi sensi che mette nelle sue frasi?
Naaah… secondo me ti sei sbagliata, Hermione… Ma certo che se n’è accorto, deficiente! Lo sta facendo apposta! Qua bisogna contrattaccare!

«Perfetto, allora quando avrai deciso sul da farsi fammi un fischio, ma bada che non sono una ragazza paziente e se per soddisfarti basta così poco.…beh, stai certo che non basta a soddisfare me»

Mamma che contrattacco!E brava Hermione!Visto come ti guarda?Sembra piacevolmente sorpreso, come questa mattina… a Pozioni…
Sì, sì… comunque ora ci vuole un’uscita d’effetto…E infatti tolgo le mani dal ginocchio e metto quella destra sul petto di Malfoy, dandogli una leggera spintarella
per farlo allontanare di un poco, poi scendo dal banco e mi dirigo verso la porta…
Questa è una bella uscita… peccato che Malfoy adora farmi venire le paranoie…

«Ah Granger… la McGranitt mi ha detto di aggiornarti per i turni di ronda… Questa notte staremo assieme»


Eccheccazzo!

«Perfetto, allora ci troviamo all’ingresso della Sala Grande alle…»

«Alle undici»

Stavo per dire alle dieci…

«D’accordo, ci vediamo dopo allora, non tardare»

«A stanotte Granger»

Ma perché questo ragazzo deve sempre farmi venire le paranoie!?!

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Capitolo 7
*** Capitolo VII ***


Capitolo 7

Alle nove e mezza Ginny rientra nel dormitorio e mi vede fare ciò che non ho mai fatto in vita mia.

E io che ho sempre detestato queste cose…Io, Hermione Granger, alunna modello che studia come un’ossessa dalla mattina alla sera, non sto facendo niente. Niente, capite?Sto aspettando le undici come una demente e, come se non bastasse, Ginny capisce subito che c’è qualcosa che non va con “qualcuno”…O per lo meno con più di un “qualcuno”, precisamente tre.

«Forza Hermione, sputa il rospo»

Si siede sul mio letto e aspetta che dica qualcosa… il problema è: glielo dico o non glielo dico della lettera, della notte con Malfoy in Biblioteca… dei momenti di flirt con Malfoy soprattutto!I miei dubbi per Ron stanno aumentando, ma lei su quello sa già tutto, o meglio, ha capito già tutto… però parlarle di Malfoy… con lei che, credo lo detesti… non so se è una buona idea… però devo parlare di questo con qualcuno no?

«Ok Ginny… partiamo dall’inizio… Sai che, alla festa, Batman ha fatto colpo su di me e anche che sono confusa per quanto riguarda Ronald…»

«Secondo me dovresti cercare il tuo Batman e lasciare perdere mio fratello… non ti merita Herm e mi stupisco che non te ne sia ancora accorta»

«Ma non mi hai mai detto niente prima… non sapevo che non mi vedessi bene con tuo fratello»

«Beh… all’inizio ho pensato “Dai, siamo ai primi anni… Ron crescerà e non sarà più un idiota”, poi però ho visto che non cambiava, ma non ti ho voluto dire niente prima perché sembravi così sicura di lui… ma adesso che c’è questo dubbio posso dirti la mia»

«E di questo ti ringrazio, infatti voglio mettere la “questione Ron” da parte per un po’… voglio capire meglio quello che sta succedendo…»

«Per Batman intendi?»

«Sì… anche»

«Come “anche”?»

«Poi c’è la “questione Malfoy”»

Ed è qui che Ginny aggrotta le sopracciglia e piega la testa di lato… credo stia cercando di capire se sto scherzando.
Purtroppo per me non sto scherzando affatto.

«Ok… che cosa intendi esattamente con “questione Malfoy”?»

«Allora… Tutto è iniziato quando sono andata al Lago Nero per leggere “la Storia di Hogwarts”, quando mi è arrivata una lettera da un gufo grigio-argento dagli occhi color onice… la lettera era di Batman… aspetta che la prendo…»

Mi alzo dal letto e apro il primo cassetto della mia scrivania, tiro fuori la lettera e la porgo a Ginny, che inizia a leggerla. Sospirando e sorridendo me la restituisce.

«Oddio… che romantico!Romanticissimo!Peccato che non ti abbia detto chi è…»


«Lo so… comunque, subito dopo che l’ho letta e l’ho messa in tasca, mi ritrovo Malfoy sdraiato nell’erba accanto a me che cerca di attaccare bottone!Allora gli dico di smetterla di provare a parlare con me perché non può fare così da un momento all’altro e gli dico anche che non dovrebbe respirare la stessa aria di una Mezzosangue…ed è qui che si avvicina di scatto -oddio, me lo sono ritrovato a tipo venti centimetri Gin!-e mi dice “Questo è respirare la stessa aria”… È stato là che ho iniziato a provare della forte attrazione per Malfoy…»


«E poi?Vi siete baciati?»

«No, ero imbambolata come un’ebete!Me ne sono andata!E…e ho dimenticato il mio libro preferito… l’ha preso lui»

«E poi?Dai racconta!Questa storia sta diventando sempre più emozionante!»

E non sai ancora niente…

«Beh… io non mi ero accorta di aver dimenticato il libro nemmeno di notte, ovvero quando mi sono svegliata e sono andata in Biblioteca… e sono stata beccata in flagrante dal Prefetto Malfoy, che mi ha tolto quaranta punti per aver violato il regolamento, quindi mi stava venendo una crisi isterica perché avevo fatto perdere quaranta punti alla mia casa, ma lui ha cercato di consolarmi elencandomi le memorabili volte in cui ha fatto perdere punti ai suoi compagni -credimi se ti dico che l’ho dovuto interrompere io, perché erano veramente tante- ed è stato dolce da parte sua tirarmi su di morale, no?»

«Wow… Hermione Granger che definisce Draco Malfoy dolce… non me lo sarei mai aspettato da te»

«Ed ero pure in pigiama, oddio… che imbarazzo!»

«Quale… pigiama!?»

«Quello blu con i gatti neri…»

«Oddio siamo rovinate!Non puoi farti vedere così da un ragazzo

Tralasciamo il fatto che hai parlato al plurale...

«Lui mi ha detto che è carino!»

«Sì!?!Wow!Credevo che ai ragazzi non piacessero queste cose!»

«Già… pensa che mi ha pure dato la Buonanotte… Ti ricordi quando ci mandavamo a quel paese contemporaneamente? Oddio, come sono cambiate le cose…»

«Pure la Buonanotte...»

«E non è tutto… Ti ricordi a lezione quando ti ho prestato l’elastico e tu mi hai detto che era meglio la versione “giungla sexy”? Beh… quando ho portato la testa su, portandomi i capelli all’indietro, mentre avevo le dita con la marmellata ancora in bocca è arrivato Malfoy…»

«Aaaaah…I ragazzi adorano quelle mosse sexy!»

«Già… mi ha guardato come se volesse mangiarmi per tutta l’ora… e ne ero lusingata porca paletta!»

«E ci credo…»

«Poi quando Ronald lo ha insultato e Malfoy ha risposto senza mettersi al suo livello… mi è sembrato molto maturo»

«Eh già… ma quando Malfoy ti ha chiesto di parlare e Ronald ha detto di no al posto tuo…era per quello che hai impedito a mio fratello di finire la frase o c’è dell’altro?»

«Quello che vi ho detto era solo una scusa Gin… non volevo che Ronald dicesse quelle cose a Malfoy…»

«Come mai?»

«Perché è la verità… e se ti dicono la verità soffri molto più delle cazzate… credi che a Malfoy piaccia essere additato come figlio di Mangiamorte e che tutti si aspettano che diventi come il padre? No che non gli piace!»

«Hai ragione Herm… non l’avevo mai vista in questo modo… ma Malfoy cosa ti ha detto quando ve ne siete andati?»

E qui arriva la parte imbarazzante…

«Ehem… voleva dirmi che ha il mio libro, abbiamo flirtato e poi mi ha detto che ci vediamo questa notte alle undici per la ronda, poi basta…»

«Ah, ok… No aspetta…Cosa avete fatto voi due!?!Espandi la definizione di flirtare. Ora»

«Siamo andati a parlare in un’aula vuota e ci stavamo provocando a vicenda… ero seduta su un banco con le gambe accavallate davanti a lui, ma poi si è avvicinato bloccandomi ogni via d’uscita, quindi l’ho spinto leggermente e me ne sono andata in grande stile… tutto qua…»

«Oh bene… allora ti aiuto a prepararti per la ronda!»

«Prepararmi?Senti, mi devo mettere la divisa, non c’è bisogno di…»

«Divisa!?!Stai scherzando tesoro, vero?Senti, ti vesti normalmente senza camicioni, cravatte, maglioni e non provare a ribattere»

Stavo per farlo, ma mi sono bloccata in tempo quando ho visto il suo sguardo:Ginny è l’unica che riesce a zittirmi così, perché a volte fa paura!

«Ok… mi fido di te»

«Brava!Allora… innanzi tutto ti metti questi jeans strappati alle ginocchia con… questa camicetta in sangallo con le maniche corte a sbuffo…»

E mentre Ginny sta cercando delle scarpe, io mi sto abbottonando la camicetta…

«Non fino all’ultimo bottone, lascia i primi tre aperti!»

«Ma così si vede il bordo in pizzo nero del reggiseno!»

«Appunto!»

«Ginny!»

«Senti, è inutile che fai la santarellina così!Sei intelligente, sei bella e non ti fai mettere i piedi in testa!Hai tutte le capacità per stenderlo, tesoro!»

«Se lo dici tu…»

«Sì, lo dico io, e ora siediti che ti faccio i capelli e ti trucco… guarda che manca un’ora, voglio fare le cose al meglio!Come si dice?Non mettere fretta alla perfezione!»

Ok, Gin sclera ogni tanto, non so se l’avete capito… comunque mi mette spuma nei capelli per rendermeli stile “giungla sexy” come piacciono a lei e mi mette quel lucidalabbra alla ciliegia che mi piace tanto, infine un po’ di matita e di mascara negli occhi… speriamo bene.
Ma speriamo bene che cosa!?!Non devo fare colpo su Malfoy!
Perché no?Perché per una volta non vuoi stendere qualcuno?
Perché è
Draco Malfoy, non so se mi spiego…
No, non ti spieghi.
Uff… ci siamo odiati per sei anni, abbiamo duellato l’uno contro l’altro spesso e volentieri, ci facevamo i dispetti, ha tentato di avvelenarmi!Gli ho dato un pugno!Mi ha fatto crescere i denti da castoro una volta! Allora sapevo che Malfoy era il nemico!Lo detestavo e lui detestava me!Mi spieghi che cos’è cambiato?
Innanzi tutto il cibo in Sala Grande è più salutare, non è più obbligatorio volare da qualche anno, avete cambiato qualche professore…Ma che razza di domanda è!?!Siete cresciuti!Ecco che cos’è cambiato!
È semplicemente il fatto che siamo cresciuti?Allora perché con Harry e Ron non depone le armi e non ci flirta spudoratamente come ha fatto con me!?!
Allora… a una certa età, quando si hanno le prime modifiche del corpo, si subiscono anche dei cambiamenti a livello emotivo… i maschi sviluppano una certa attrazione per le femmine -o almeno la maggior parte- e viceversa…
Oh, vi prego!Qualcuno la spenga per favore!

«Hey Herm, come mai quella faccia?Ti dà fastidio come ti sto mettendo il mascara?»

«No, tranquilla!»

È soltanto la mia coscienza che mi sta esasperando.






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Capitolo 8
*** Capitolo VIII ***


Capitolo 8

Sono all’entrata della Sala Grande e Malfoy è in ritardo.
Sono solo due minuti…
Ma è pur sempre in ritardo!
Ok, forse ha avuto un contrattempo…
O forse non fa bene il lavoro da Prefetto...
Sei patetica Hermione… dillo che non te ne sbatte niente della ronda e che vuoi vederlo.
Ehem… Cinque minuti di ritardo dopo…
Non cambiare argomento!
Stavo dicendo… cinque minuti di ritardo dopo arriva Malfoy…
Finalmente!Oddio che bono…
Non mi piace questa parte di me!
Scusa se esisto… Comunque è veramente più bello del solito!
Capirai… un paio di jeans grigi strappati e una maglia nera con scollo a V… ma…ma sbaglio o… o non ha messo la gelatina ai capelli…?Li ha lasciati leggermente scompigliati come…
Come piacciono a te?
Sì…

«Ciao»

«Sei in ritardo»

«Un Malfoy non è mai in ritardo, sono gli altri in anticipo»

«Ovviamente… Scusatemi tanto Vostra Maestà… Sarà meglio iniziare il turno di ronda così potrete congedarvi e non rompermi le scatole»

Inizio a camminare per il corridoio, sicura che dietro di me ci sia Malfoy- che non ha risposto alla provocazione- ma non ci bado tanto… anzi, mi è venuta un’idea magnifica!

«Che ne dici se ci dividiamo?Faremo più in fretta»

«…Ehm...sì... mi sembra una buona idea»

«Allora io vado a destra, ci incontriamo a lavoro fatto in Sala Grande, per sapere di eventuali contrattempi come alunni e quant’altro… ciao ciao»

Inizio a percorrere il corridoio che devo controllare… naturalmente sono al buio e ho la bacchetta già accesa.

Di sicuro non troverò nessuno, perciò la serata si preannuncia tranquilla e noiosa.

«BUH!»

Faccio un balzo avanti e mi giro di scatto, ma come si è permesso!?!

«Dì la verità: ti diverti a farmi venire il batticuore, non è così!?!»

«Credevo di spaventarti… ma addirittura il batticuore… wow, non me l’aspettavo una confessione in piena regola…»

«Cos… Ma che cos’hai capito!?!Sempre a pensare male tu…»

Riprendo a camminare e a controllare nelle varie aule… con Malfoy ancora dietro… ma non doveva controllare l’altra parte del corridoio?

«Lo so che hai una cotta per me… non c’è bisogno di nasconderlo…»

«Ahan...»

«No, dico sul serio, dopotutto sono il ragazzo più affascinante della scuola…»

«Ahan…»

«Ti capisco benissimo…»

«Ahan…»

«La smetti di dire “ahan”?Guarda che sono serio!»

E qua mi fermo.

«Sei serio?»

«Sì»

«E ti sei definito il ragazzo più affascinante della scuola…»

«Sì»

«E pensi che io abbia una cotta per te…»

«Sì»

«…Ok… »

Penso sia meglio riprendere a camminare, altrimenti questo schizofrenico montato inizia ancora col suo monologo da “Sono lo splendido della situazione, tutti mi amano”, quindi faccio un passo… però lo schizofrenico montato mi taglia la strada.

«Hey, mi stai prendendo in giro o cosa!?»

«Cosa?»

«Non mi stai ascoltando!»

«Esatto»

«Mi stai mandando a quel paese!»

«Esatto»

«Come ti permetti!Guarda che io sono…»

Mentre parla, io lo interrompo e inizio a imitarlo...

«Io sono Draco Malfoy!Il ragazzo più attraente di questa scuola!Ti supero in Pozioni!Tutte le ragazze -e non solo- mi trovano bellissimo!Sono il cercatore della squadra Serpeverde di Quiddich, non hai il diritto di ignorarmi…Ma la smetti di fare il bambino?Stiamo lavorando se non te ne sei reso conto!E se non sbaglio dovevi controllare l’altro corridoio!Comincia a renderti utile per una volta!»

«Io mi stavo annoiando prima, quindi sono venuto a romperti le scatole e comunque non usare questo tono con me Granger!Tzè… io… un bambino… Ma comunque hai detto bene all’inizio: ti supero in Pozioni,sono il cercatore dei Serpeverde e tutte le ragazze mi cascano ai piedi perché sono il più bel ragazzo di Hogwarts!»

«Non credo proprio!Sei il ragazzino più spocchioso, noioso e montato che abbia mai conosciuto!C’è almeno un altro ragazzo migliore di te e su questo non ci piove!»

E riprendo a camminare -lasciandolo dietro di me con la bocca e gli occhi spalancati- certa di aver colpito nel segno. Però è vero, c’è un altro ragazzo migliore di lui, ovvero “Batman-dall’identità-segreta”… Lui sì che mi ha colpito sin da subito… invece questo principino montato viene qui e mi dice “sono il più bello, sono il più bravo, ti batto qui, ti batto là, tutte le ragazze mi cadono ai piedi appena passo…” sinceramente non so cosa mi sia preso questi ultimi giorni...

Per quanto mi riguarda la questione Malfoy è chiusa.




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Capitolo 9
*** Capitolo IX ***


Capitolo 9

Sono in Sala Grande, seduta al tavolo dei Grifondoro tra Ginny e Ron; davanti a me c’è Harry.
Come avevo immaginato anche oggi c’è succo di zucca… non è che non mi piace, è solo che dopo un po’ stanca... Dov’è finita la cara, deliziosa, saporita Coca Cola?

È proprio mentre mi faccio questa domanda che Draco Malfoy si alza dalla sua tavolata e -sotto lo sguardo di tutti - mi prende per il braccio, mi fa alzare e mi trascina in malo modo fuori dalla Sala Grande, diretto verso un’aula vuota.
Mi molla soltanto quando siamo dentro e sbatte la porta.
Ora sono proprio curiosa di sapere per quale motivo questo cretino che ho davanti non mi ha fatto finire -pardon, volevo dire iniziare- il pranzo.
Sì, voglio proprio saperlo.

«Tu mi devi delle spiegazioni»

Io!?!

«Ah, certo… io che ero seduta tranquilla a mangiare ti devo delle spiegazioni… non tu che mi hai trascinato qui… certo, ora è tutto chiaro…»

«Ieri mi hai detto che c’è un ragazzo più attraente di me e te ne sei andata!Chi è!?!Mi spieghi che ci trovi di speciale in quello!?!Hai davanti Draco Malfoy e pensi a un altro!?!Tu sei pazza!Non ti meriti le attenzioni di un Purosangue…»

«Woooooo, frena, frena! Stoooop!Che cavolo stai dicendo!?!»

«Quello che ho detto!»

«Ti stai arrabbiando perché a me piace qualcuno?»

«Ma no figuriamoci, non sono mica un adolescente geloso! È solo che non capisco come ti possa piacere uno come Pel Di Carota Weasley!»

«Ma a me non piace Pel Di Caro… Ehm , Ron!»

Se prima stava andando avanti e indietro con le mani dietro la schiena come un Re impaziente, ora Malfoy si ferma e mi guarda sorpreso. Però dà sempre l’impressione di un sovrano preso alla sprovvista.

«E chi ti piace!?!Oddio!Ti piace Potter!Ah!Di male in peggio!Beh no… siamo sinceri: nessuno è peggio di Weasley…»

«Non è neanche Harry!»

«E allora chi è!?!Porca miseria!»

«Non lo so nemmeno io!»

Mi guarda con un sopracciglio alzato, della serie “stai scherzando vero?”. Ecco… ora si è messo pure a ridere!Di me!

«Ma che cos..ahahaha!Non lo conosci e ti piace… ahahaha!»

«Non ridere di me,stupido principino dei miei stivali!L’ho conosciuto alla festa di Halloween!Era mascherato porca miseria, come pretendi che conosca la sua identità!?!»

Malfoy ritorna serio appena finisco di pronunciare la frase… soffre di sbalzi d’umore… non avrà mica il ciclo?

«Com’era vestito?»

«All’inizio ero convinta fosse Ronald, perché aveva lo stesso costume… ma Ronald non è arrivato alla festa…»

Mi afferra per le spalle e mi scuote… ho paura...questo mi ammazza, mi fa a pezzetti e mi seppellisce nella Foresta Proibita!Nessuno mi troverà!Sarò una di quelle ragazzine scomparse di cui nessuno sa il nome! Nessuno si ricorderà di me! Sarò peggio di Mirtilla Malcontenta!

«Com’era vestito!?!»

«Da… da Batman!Che fai, mollami!»

E si blocca, di nuovo.

«Da… Batman?Intendi con la tuta, il mantello, la maschera e… e tutto il resto!?!»

«Sì!Aspetta… Tu lo conosci, non è così?Ti prego, ti faccio i compiti per una settimana, un mese se è necessario, ma dimmi chi è!»

Malfoy non mi ha ancora mollato le spalle, ma la sua espressione è più intensa, sembra voglia leggermi dentro.
Poi mi bacia.
Non mi aspettavo una reazione simile da lui… a dire la verità non aspettavo altro. Le sue mani salgono , una dietro il collo, l’altra dietro la mia testa… mi scioglie i capelli, i miei ricci oggi sono ancora più ribelli, ma credo che gli piacciano così… da come li accarezza e attorciglia le dita intorno a qualche ciocca. Le sue labbra non sono fredde come credevo- ho sempre immaginato che fosse un ragazzo freddo, sia fisicamente che caratterialmente- mi sono sbagliata, sono calde e morbide.
Malfoy sa di menta… e di liquirizia.
Perché è così sconosciuto e, allo stesso tempo, così familiare?Non credo di averlo mai baciato prima, no?
Ho bisogno di respirare, ma non voglio, perché se ci staccassimo… Oddio, cosa succederà quando ci staccheremo?
Mi dirà che è stato un errore, uno scherzo?
Io non mi allontano.
Purtroppo però è Lui che interrompe il bacio.
Mi guarda e resta in silenzio, ancora con le dita tra i miei capelli.
Se non sa cosa dire allora siamo in due.

«Io… scusa… non so cosa mi sia preso...»

Scioglie la sua presa e indietreggia di un passo… Di che cosa stavamo parlando prima?Credo di aver perso anche la cognizione del tempo…


«Forse… è meglio che vada… Harry e li altri si staranno chiedendo… che fine ho fatto…»


Non aspetto una risposta, lo supero e apro la porta.

Lui è ancora fermo, di spalle; forse so a cosa sta pensando…

È stato un errore… un errore da dimenticare.

E così faro: questa è l’ultima decisione che prendo mentre lo guardo.

Poi mi chiudo la porta alle spalle.

...

«Mi spieghi dove diamine eri finita!?!Mi hai fatto preoccupare!Credevo ti avesse ammazzato!»

Quando sono rientrata in Sala Grande, Harry, Ron e Ginny mi stavano aspettando curiosi -soprattutto Ginny- e preoccupati… mi stavo chiedendo cosa avrei dovuto dirgli e quale scusa plausibile avrei dovuto usare, quando Ginny mi ha trascinato in dormitorio per farmi il terzo grado.

«Ginny… non è successo niente… tranquilla, non mi ha ammazzato!Come vedi sono qui viva e vegeta»

«Qualcosa dev’essere successo per forza, altrimenti non ti avrebbe trascinata via così, solo perché si stava annoiando… a proposito!Non mi hai ancora detto niente della ronda!Parla o saranno guai!»

Non so se l’ho detto, ma mi sta puntando contro il suo coniglietto rosa di peluche.
Credo voglia incutere un’aria spaventosa con quello.
Non ci sta riuscendo.

«Beh… da dove vuoi che inizi?»

«Credo che il comportamento di Malfoy c’entri con quello che è successo ieri notte, quindi inizia dalla ronda»

E si mette comoda nel mio letto.

«Innanzi tutto è arrivato cinque minuti in ritardo»

«Capirai...»

«Un ritardo è pur sempre un ritardo!»

«Sì, sì ok, va’ avanti»

«Ti è mai capitato di sentirti come se fossi due persone contemporaneamente?Mi sta capitando da un po’… praticamente una parte di me stava pensando di strangolare Malfoy per il ritardo, l’altra di saltargli addosso! Oddio Gin, non si è messo il gel ieri, te ne rendi conto!?!Stavo impazzendo!»

«Eh lo credo con i capelli stupendi che si ritrova, è un peccato che si metta il gel, dovrebbe lasciarli sempre svolazzanti al vento!Anche perché adesso gli stanno leggermente crescendo, quindi è ancora più bello… comunque è normale sentirsi così, anche a me capita ogni tanto… è come avere un angioletto su una spalla e un diavoletto su un’altra, solo che tu eri l’angioletto e il diavoletto stava pensando di saltare addosso a Malfoy»

«Esatto… comunque iniziamo a camminare, però gli dico che è meglio dividerci che facciamo prima…»

«Sei una deficiente!Addio lo scoop che mi aspettavo di sapere… uffa!»

«Guarda che poi me lo sono ritrovato dietro!Mi ha spaventato a morte urlando “Buh!” e allora gli ho detto che mi faceva venire il batticuore se continuava a spaventarmi… lui ha iniziato a dire che non si aspettava una confessione del genere e allora io lo stavo ignorando perché veramente… ti dico che è un montato perso Ginny! Lo sai che diceva!?!Sono il più bello, sono il più bravo, tutte le ragazze mi cadono ai piedi… Ma fammi il piacere…»

«Guarda che non è montato, è solo consapevole di essere il ragazzo più fico, super sensuale, intelligente, magnifico, tenebroso, intrigante, stimolatore di sogni erotici di Hogwarts e, come se non bastasse, è anche il cercatore, e contemporaneamente, il capitano della squadra di Quiddich!Ha pure quell’aria da ragazzaccio… mamma come mi piace!»

«Oddio… vada per le nostre compagne di casa che svengono quando passa, ma tu no!Ti prego!»

«Senti io non sarò come la maggior parte delle oche a Grifondoro e non solo, però sono realista Herm»

«Beh… effettivamente Malfoy è un gran bel ragazzo… Però è il suo carattere che non mi piace!»

«E vabbè… metti che con la sua ragazza si comporti meglio… magari più dolce, più romantico…»

«Malfoy non ha la ragazza»

«Beh… una no, ne ha tante»

«Ma le tratta da oggetti, ci va a letto e basta!»

«Ok, ma che ne dici di Super Troia Parkinson?Alta, mora, bella, un po’ oca forse… ma non credo che a lui importi il suo cervello…»

«È come tutte le altre, ne sono sicura, altrimenti lei andrebbe in giro ad atteggiarsi su come il suo Dracuccio si comporti in modo diverso con lei»

«Mmm… già… comunque stiamo divagando!Cos’è successo dopo che lo stavi ignorando?»

«Si è incavolato, però io gli ho risposto per le rime, gli ho detto che il più attraente non è lui»

«Sei pazza»

«Evita i tuoi commentini del cavolo… l’ho lasciato così, con la bocca e gli occhi spalancati»

«È per quello che oggi ti ha trascinata non so dove?Voleva fartela pagare?»

«Mi ha trascinato in un’aula vuota perché voleva sapere chi è il ragazzo che mi piace… ha supposto che mi piacesse Ron, tralascio i soprannomi, poi credeva che mi piacesse Harry… e allora gliel’ho dovuto dire, mi è scappato»

«Cosa?»

«All’inizio gli ho solo detto che aveva lo stesso costume di Ron, quindi lui mi ha scosso per le spalle fino a che non gli ho detto chiaro e tondo che mi piace Batman, allora si è bloccato e ha descritto il costume per essere sicuro che stessimo parlando della stessa persona, allora ho capito che lo conosce, quindi gli ho chiesto di dirmi chi è, anche a costo di fargli i compiti per un mese e lui…»

«Fammi indovinare, si è messo a ridere e non ti ha detto chi è Batman»

«No…»

«Ti ha detto chi è Batman!?!»

«No… Mihabaciata!»

«Ah…Cosa!?!»

«Ginny… non farmelo ripetere»

«Ma non ho capito niente!Hai parlato velocissimo!»

«Che vergogna… devo proprio ridirlo?»

«A meno che non voglia farmi un’imitazione della scena sì, Herm»

Meglio dirglielo.

«Mi.Ha.Baciata. Ora hai capito?»

«Per tutti i calzini bucati di Cosetta Corvonero. Herm… credo tu abbia fatto colpo su Draco Malfoy»

«Ma che dici!»

«È così: le sue occhiate l’altro giorno erano di puro interessamento; il suo atteggiamento è come quello di un pavone, ha voluto mettersi in mostra per attirare la tua attenzione e quando gli hai spiattellato davanti che ti piace un altro è rimasto scioccato, con conseguente gelosia, per quello ti ha trascinato via in quel modo, ed ecco perché ti ha baciato! Quadra tutto Herm!»

«Oh»

«Eh già»

«Cavolo»

«Ma dire una parolaccia no?Qua ci starebbe bene!»

«Porca la pasta alla Puttanesca!»

«Ok, lasciamo perdere…»

«Ho fatto colpo su Draco Malfoy»

«Esatto»

«Ho davvero fatto colpo su Draco Malfoy!»

«Puoi dirlo forte sorella!»





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Capitolo 10
*** Capitolo X ***


Capitolo 10

Dopo due ore buone passate a pensare a una rivelazione impossibile, menzionata così tante volte che adesso ho il cervello -e il viso- in fiamme, mi sto dirigendo verso i campi di Quiddich perché Harry e Ron si stanno allenando , così salgo le scale degli spalti e finalmente vedo gli anelli in cui si dovrebbe fare centro… Mamma, sono davvero in alto!Non riesco a spigarmi come si possa stare sospesi in aria su una scopa con il pericolo dei bolidi che ti arrivano addosso con il rischio d romperti una gamba o un braccio, o con i giocatori avversari che cercano di buttarti di sotto per prendere punti!È inconcepibile uno sport così violento!In una scuola poi!
Mentre sto pensando ai diritti di tutti gli studenti che soffrono di vertigini e che per tutto il primo anno sono stati costretti a volare su una scopa -una di questi sono io- mi rendo conto che il campo non è occupato solo dai Grifondoro.
Dico io, ma com’è possibile che le due squadre più accanite della scuola, rappresentanti delle casate per eccellenza nonché nemiche per la vita, possano allenarsi assieme!?!
Sì, avete capito bene, ci sono anche i Serpeverde!E che cavolo!Io volevo evitarlo a tutti i casti e ora me lo ritrovo davanti che si allena con Harry e Ron!Ma è possibile che Draco Malfoy non abbia nient’altro da fare se non perseguitarmi!?!
Ok, ora me ne vado, l’importante è che non mi vedano, mi inventerò una scusa da dire a Harry e a Ron...
Ed è proprio nel momento in cui mi giro per scendere le scale degli spalti, che sento un braccio solido che mi prende per la vita e mi fa salire nella parte anteriore della sua scopa.
Giro la testa e chi mi ritrovo?Dai, provate a indovinare, non è difficile!

«Guarda chi c’è… Ciao Granger, non credevo ti piacesse volare!»

Sono abbagliata dal suo sorriso… è davvero bello.
Però ha detto una cavolata: a me non piace volare, perché avrebbe dovuto dire che mi piace… no aspetta, volare? Vo-volare io!?!
Poi realizzo…
Tenendo presente che Draco Malfoy mi ha afferrata dagli spalti.
Che mi ha messo sopra la sua scopa.
Che gli spalti sono alti quanto gli anelli in cui bisogna fare centro, anelli che ora ho davanti a me.
Significa che ci troviamo in alto.
Tanto in alto.

Improvvisamente mi metto a strillare parole incomprensibili tipo “brutto stroaaaaah!” oppure “furetto ti strozzoddio!!!”, poi -non chiedetemi come ho fatto- mi sono girata completamente e mi sono aggrappata senza contegno a Malfoy, continuando a insultarlo e a pregarlo contemporaneamente di farmi scendere.
Wow, che coerenza Hermione!

«Granger calmati!Cosa c’è?Siamo soltanto sulla mia scopa!»

«Fammi scendere!Fammi scendere stronzo!Ahhhh!Per le mutande a quadri rosa e gialli di Godric Grifondoro!Fammi scendere!»

«Siamo al sicuro sulla mia sco…»

«Oddio!Moriremo!Cadremo al suolo!Mi troveranno spiaccicata sul campo di Quiddich!»

«Tranquilla, ci sono io. Non ti farei cadere per niente al mondo… Se morissi non saprei più come divertirmi. Sei la sola ragazza che mi tiene testa in tutta Hogwarts lo sai no?»

È in questo preciso istante, in cui sono terrorizzata e lo abbraccio con tutte le mie forze con lui che fa lo stesso cercando di tranquillizzarmi, che mi rendo conto di quanto possa essere dolce Draco Malfoy.
Però tutti i momenti fantastici prima o poi finiscono,o almeno, questo è quello che succede sempre a me.

«Malfoy lasciala immediatamente o te la dovrai vedere con me!»


L’occhiataccia che Draco lancia a Ron dice tutto.


«Proprio tu vieni a dirmi queste cose?Al limite potresti mandare tua sorella visto che è di sicuro più capace a farsi valere di te»


Ron -con la faccia rossa di rabbia e i capelli tutti scarmigliati- sta per partire alla carica con una vagonata di insulti pesanti che faranno arrabbiare Draco, ma non posso rimanere ferma senza fare nulla mentre questi vogliono far perdere punti alle loro case no?Dopotutto sono un Prefetto…
Sì, bella scusa Herm.


«Ron, non c’è bisogno di dare spettacolo, potrebbero arrivare i professori, non vuoi far perdere punti ai Grifondoro vero?E comunque stavo cadendo dagli spalti è Draco mi ha presa prima che potessi finire di sotto»

«O-ok, allora…Come l’hai chiamato!?!»

Come l’ho chiamato? Ma perché mi chiede come l’ho… oddio, l’ho chiamato per nome!

E ho Ron davanti!

E sono ancora abbracciata a Dr… ahhh!Cavolo!Si chiama Malfoy!Malfoy!

«Bene Weasley, ora non ci senti neanche più?Mi ha chiamato Malfoy , in quale altro modo mi avrebbe dovuto chiamare secondo te?»

Le cose sono due… o sia io che Ron abbiamo avuto un’allucinazione, oppure Malfoy mi ha difesa…

Naaah...

«Ah…mmm…beh, ora fai scendere Hermione dalla tua scopa, soffre di vertigini, non le fa piacere stare qua sopra e, per di più, attaccata a te»

Dici?

«Se lo dici tu Weasley…»

E così Malfoy atterra sugli spalti e mi fa scendere. Sta per raggiungere gli altri nel campo, ma prima mi stupisce un’altra volta… ormai è diventata normale amministrazione… questo ragazzo vuole farmi venire un infarto!

Scende dalla scopa, mi si piazza di fronte e mi accarezza la guancia con la punta delle dita.

Oddio, ora muoio... mi sciolgo... rimarrà solo un po' di sughetto che sa di Hermione Granger per terra...

«Si stata così spontanea prima dicendo il mio nome…non me l’aspettavo... Beh, ci si vede Hermione»

E prima ancora di poter replicare, lui sale sulla scopa e raggiunge i suoi compagni negli spogliatoi.
Quindi… l’avevo veramente chiamato per nome?
Mi tocco il punto in cui mi ha sfiorato poco fa… oddio sono paonazza e sto sorridendo come un' ebete… non ho speranze… sono cotta, non è così?
Volto le spalle al campo e scendo le scale degli spalti, diretta verso la Sala Comune.
Mi ha chiamata Hermione…
Devo parlare con Ginny.

...

«Ma come… cioè… senti… tu… cioè lui… ah!Ma perché hai una vita così complicata Herm?!Non ci capisco più niente!»

È da circa venti minuti buoni che Ginny farfuglia frasi senza senso e non capisco a cosa si stia riferendo.

«Gin potresti spiegarti meglio?Senza quei cioè, tu, lui, ah, eccetera...»

Si mette comoda nella poltrona della nostra Sala Comune e assume la tipica posizione da psicologa, come fa ogni volta che vuole analizzarmi -o farmi ridere- ovvero con le gambe accavallate e una mano che le sostiene il viso.

«Mi stai dicendo che Draco Malfoy mi ha fatto un complimento?»

«Ginny!Io sono in crisi e tu pensi solo a questo!?!»

«Scusa, è vero… non posso mettermi tra te e il tuo Draco, poi sono fidanzata con Harry, quindi…»

«Ginevra Weasley non ti azzardare mai più a dire che Malfoy è mio!»

«Ma sentiti!Fino a pochi minuti fa eri tutta felice con la faccia rossa e un sorriso da ebete in faccia, mi hai detto tutta la storia dicendo sempre “Draco di qui” e”Draco di là” e ora incominci di nuovo a chiamarlo Malfoy?Senti tesoro, la questione è cristallina: sei stracotta di Draco Malfoy ma sei troppo orgogliosa per farti avanti e allora crei queste distanze col cognome perché il tuo inconscio ti sta dicendo a lettere cubitali “Hermione attenta ti sta innamorando”»

«Ma Ginny che cavolo stai…»

«Signorina Granger mi faccia finire di parlare, dopotutto sono o non sono la dottoressa Weasley, psicologa della scuola?»

«Ma piantala…»

«E comunque stavo dicendo che sei troppo orgogliosa per farti avanti, mentre Draco Malfoy è chiaramente stracotto, ma non si può fare avanti sia per orgoglio, sia per il padre che non accetterebbe mai un’unione tra suo figlio e te, beh, è inutile che ti dica che il problema principale è il tuo sangue non “puro” e non “degno” secondo il signor Lucius dei miei stivali… quindi si limita a manifestare attenzioni che secondo lui sono normali… credo che l’inconscio stesso di Malfoy l’abbia spinto ad avvicinarsi a te, ma probabilmente neanche lui si è reso conto che vi siete avvicinati parecchio negli ultimi mesi a questa parte. Da quanto tempo non ti chiama più Mezzosangue, Herm?»

«Da un bel po’»

«Visto?Non ti insulta più, ti accarezza, ti chiama per nome… e non scordiamo neanche il bacio!»

«Ok, psicologa del cavolo, visto che ci sei spiegami cosa devo fare, non ci capisco più niente!»

«Aspetta e vedi come si evolvono le cose, non forzare la situazione… sono sicura inoltre che se qualcuno dei Serpeverde vi vedesse assieme avviserebbe Lucius del comportamento di suo figlio, quindi lo costringerebbe a starti lontano… per ora non so che altro dirti Herm»

Ha ragione Gin, devo aspettare.
Spero solo che non accada niente di improvviso.

Ma proprio mentre penso queste parole, Harry entra in Sala Comune correndo verso di noi; si ferma davanti alla poltrona di Ginny , proprio accanto a me, e prende fiato.

«Ragazze, sapete la novità?»

«No, dicci tesoro»

«Lucius Malfoy è stato arrestato per omicidio»

«Cosa!?!Chi ha ucciso?»

Alla mia domanda Harry si volta verso di me; vedo i suoi occhi pieni di pena e di tristezza.

«Narcissa Malfoy»

«Ha ucciso sua moglie?!Ma come ha potuto!»

«Beh, Ginny… non credo che un Mangiamorte si faccia tanti problemi»

Non ci credo.

«La madre… di Draco è morta?»

«Sì Herm... Aspetta un attimo, da quando in qua chiami Malfoy per nome?!Ti ha rifilato qualche filtro strano nel succo di zucca per caso?»

Mi alzo e inizio a correre.

«Herm dove stai andando?»

«Harry, lasciala andare, deve risolvere la questione da sola»

«Ma quale questione, mi spiegate che sta succedendo!?!»

Le loro voci sono sempre più lontane, sento solo il battere insistente delle mie scarpe sul pavimento in marmo.
Corro per i corridoi e per le scale, devo scendere nei sotterranei.
Devo entrare nel covo delle serpi e nessuno mi potrà fermare.
Sono all’entrata della Sala Comune dei Serpeverde, ma ho davanti quei due deficienti di Tiger e Goyle.

«Senti Granger gira al largo,è un posto pericoloso per una Mezzosangue che sta pure da sola»


«Già, è meglio che te ne vai se non vuoi dei problemi»

Non ho il tempo di togliere punti a nessuno, per vostra fortuna.

«Provate a fermarmi»

Stanno per estrarre la loro bacchetta, ma io sono più veloce: li disarmo tutti e due contemporaneamente con un incantesimo non verbale e pronuncio un "Wingardium Leviosa" per farli levitare… ma sì, mettiamoli pure a testa in giù visto che ci siamo… Ora è il turno del portone massiccio che ho davanti a me.

«Stupeficium!»

Il portone si spalanca e sbatte contro il muro, attirando l’attenzione di tutte la serpi presenti nella sala… una ventina?Forse, ma non me ne preoccupo molto,infatti cammino spedita verso la porta del dormitorio maschile, ma un ragazzo che non conosco cerca di fermarmi.

«Hey, non puoi andare…»


Gli punto la bacchetta al collo con un movimento svelto e micidiale, poi parlo con una voce glaciale.


«Fatti da parte se non vuoi che ti stacchi la testa»


Vedo il terrore nei suoi occhi -forse ha capito che faccio sul serio- quindi indietreggia inciampando nei suoi stessi piedi e cade schiena a terra, poi si rimette in piedi e fugge via.

Patetico… era un Prefetto del settimo anno quello...
Io procedo verso l’entrata del dormitorio Serpeverde e vedo un primino davanti a me; forse so come procurarmi la parola d’ordine.

«Ciao tesoro, senti.. ho molta fretta, quindi potresti cortesemente dirmi la parola d’ordine?»

«Ma tu-tu non sei una dei Serpeverde quindi non…»

«Ho detto che ho fretta»

«Va-va bene!È “Potere e Gloria” Non farmi del male!»

«Vattene»

E lui scappa nella direzione opposta alla mia.

Percorro le scale che mi portano ai sotterranei e mi trovo davanti all'ingresso del dormitorio Serpeverde, controllato dal quadro di Rufus Lunastorta, un mago brontolone che capta i mezzosangue a distanza.

«Sentivo una puzza tremenda da cinque minuti a questa parte, ora capisco il perché...Hai sbagliato posto mocciosetta»

«Senta non mi faccia perdere la pazienza...»

«Come osi inutile plebea!Io sono Rufus Lu...»

Lo interrompo pronunciando la parola d’ordine “ Potere e Gloria” -“Sorbetto al limone” secondo me era meglio- poi, sentendo gli insulti di quel quadro vecchio e ammuffito, scendo le scale di pietra e mi ritrovo davanti alla camera del Prefetto. Busso due volte, ma non mi risponde nessuno, in più la porta è chiusa a chiave.

«So che ci sei»

Con un altro incantesimo faccio scattare la serratura e la porta si apre.

La scena che ha davanti mi sconvolge: Draco Malfoy è accasciato ai piedi del letto a baldacchino color verde e argento e piange disperatamente.

Si rende conto della mia presenza da subito e inizia a ridere amaramente.

<< Ah ma bene, hanno mandato la Granger a darmi il colpo di grazia! Il principe delle Serpi che piange come un bambino, quale notizia, non è così?!Allora distruggimi!Insultami ora che sono vulnerabile!Non ho voglia di fingere che vada tutto bene, quindi muoviti e poi vai pure a dire tutto ai tuoi amichetti, tanto lo so che siete tutti uguali>>

Avanzo e mi inginocchio davanti a lui. Draco alza lo sguardo e posso vedere disperazione e dolore. Non l’augurerei mai a nessuno. Non resisto e lo abbraccio, lo stringo a me con tutta la forza che ho, perché so che è questo ciò di cui ha bisogno adesso, ma le sue ferite sono troppo profonde e solo pensandoci gli occhi mi si rendono lucidi, ma non posso farne a meno perché questo ragazzo che ho davanti ha perso tutto, persino l’affetto della madre.
Probabilmente l’unico affetto che abbia mai avuto.
Le lacrime solcano i nostri visi e Draco inizia a stringermi a sua volta. Non è abituato a questi gesti d’affetto, è cresciuto con un padre freddo e malvagio, non mi stupisco che sia diventato cinico e distaccato.

«Perché lo fai?»

«Cosa?»

«Perché mi consoli?Perché stai piangendo?»

«Perché ne hai bisogno e perché non sopporto di vederti triste e disperato»

«Sei troppo buona Hermione, uno come me non merita le tue lacrime»

«Uno come te?Draco, hai bisogno di affetto e io te lo sto dando, non mi interessa se sei un Serpeverde, un Malfoy e una frana in Babbanologia… -Era un mezzo sorriso quello? - In questo momento però sei soltanto Draco e io voglio stare assieme a te e voglio aiutarti ad affrontare questo orribile momento, se me ne darai la possibilità»

Draco prende delicatamente il mio viso tra le sue mani e mi bacia.
Sento il sapore delle nostre lacrime, ma come posso essere così egoista da non voler smettere di baciarlo?
Eppure con lui è così, nelle situazioni imprevedibili accadono cose imprevedibili, come questo bacio.
Chissà se lo ha fatto solo perché vuole compagnia…
Sembra che mi legga nel pensiero, perché si stacca e sorride.

«Prima che tu dica o pensi qualcosa, non ti ho baciato perché non sono in me oggi, ma perché me lo sentivo. Sono un Malfoy dopo tutto e i Malfoy non perdono mai la testa, psicologicamente parlando, perché credo che un mio vecchio zio abbia perso veramente la testa … fisicamente intendo, gliel’hanno mozzata»

«Non sono forte come pensi, se continui così darò di stomaco»

«Ok, non parliamo più di queste cose»

Ora che guardo intorno a noi e non soltanto Draco -come faccio sempre da qualche mese a questa parte- noto che ci sono dei pezzi di carta per terra sparsi tutti intorno a lui, ma non ho il coraggio di chiedergli niente adesso.

«Hermione hai letto il giornale e così sei venuta a sapere di mia madre?»

«Non ho letto il giornale, me l’ha detto Harry»

«E hai chiesto l’autorizzazione per venire qui, giusto?»

«Ehm..no»

«Non mi vorrai dire che sei entrata nel dormitorio di nascosto da tutti…»

«No, altro che di nascosto… ho steso Tiger e Goyle, ho spalancato la porta con un incantesimo, ho minacciato uno del settimo anno puntandogli la bacchetta al collo affinché mi lasciasse passare e ho obbligato una matricola a dirmi la parola d’ordine»

«Signorina Granger, non me lo sarei mai aspettato da lei, però ora non le toglierò punti perché… perché c’è qualcosa di più importante che devi sapere Hermione… non so a chi rivolgermi, forse tu mi puoi dare una mano»

«Certo, dimmi»

Draco cerca tra i fogli per terra e ne prende uno in mano.

«Questa è la corrispondenza mia e di Lucius, ultimamente gli urgeva che tornassi a casa… è iniziato tutto qualche mese fa… noi non stavamo andando d’accordo perché voleva che diventassi come lui… e io non volevo»

«Intendi dire un… Mangiamorte?»

«Sì… ma per diventare Mangiamorte bisogna avere diciotto anni , solo che lui voleva accelerare i tempi. L’altra sera voleva portarmi al cospetto di Voldemort affinché mi facesse il marchio nero»

Solo a sentirlo parlare mi vengono i brividi.
Non riesco neanche a immaginare il braccio sinistro di Draco marchiato da un serpente che esce dalla bocca di un teschio. Il marchio nero è il simbolo del male assoluto, lo hanno soltanto i seguaci di Voldemort.

«Hermione… la scorsa notte mia madre ha voluto impedire che mi marchiassero… ho visto Lucius prenderla per i capelli e sbatterla al muro… le ha puntato la bacchetta alla gola è ha usato l’anatema che uccide e i suoi occhi si sono rovesciati! L’ha uccisa e io non ho potuto fare niente per impedirglielo, ho potuto solo smaterializzarmi assieme al corpo di mia madre… sono apparso davanti ai membri del ministero e ho poggiato mia madre sul marmo, riuscivo solo a dire “l’ha uccisa”, ci sono volute delle ore perché riuscissi a dire dell’altro. Mi hanno affidato a Silente, ma neanche lui sa che Lucius voleva che ricevessi il marchio, come se non bastasse gli altri Mangiamorte mi daranno la caccia appena sapranno che ho detto la verità su Lucius… non riesco neanche a dire che è mio padre, mi fa schifo solo pensarci, non voglio essere suo figlio!Non voglio essere come lui!»

Stringo Draco a me e lo cullo, non riesco a credere che Lucius volesse faro marchiare. Che razza di padre è!?!


«Calma, shhh… è tutto a posto, dirai tutto a Silente, lui saprà cosa fare, ci sarò anche io e non ti lascerò un attimo»

Anche se volessero far diventare Draco uno di loro non ci riuscirebbero mai.

Dovrebbero passare prima sul mio cadavere.











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Capitolo 11
*** Capitolo XI ***


Capitolo 11

Io e Draco siamo all’ingresso della sala Grande.

Dopo avere detto tutto a Silente, si sente molto più leggero, ma la tristezza per la morte di sua madre resta ancora. Come se non bastasse, lui sa che appena entrato in Sala Grande tutti gli sguardi saranno puntati su di lui e trasmetteranno pena… lui odia essere compatito.

«Appena entrerò mi sentirò uno schifo… se solo ci fosse una novità sconvolgente, magari non sarebbero tutti concentrati su di me e su quanto il povero Draco Malfoy abbia perso la famiglia…»

Beh, un modo ci sarebbe…

«Tranquillo, vedrai che tra qualche minuto nessuno penserà più a questa storia»

«Sarebbe bello ma…»

«Ti fidi di me?»

«Sì»

«Allora entra, al resto ci penso io»

«A dopo Hermione»

«Ciao»

Mentre entra è a disagio, anche se non vuole darlo a vedere… è vero quello che ha detto prima: tutti gli sguardi sono su di lui, anche quelli dei professori, ma non ci devo pensare adesso.
Dopo un minuto entro io, così i nostri compagni non si insospettiscono…però, ora che sono seduta al mio tavolo e parlo con Ginny, Harry e Ron, mi rendo conto che è stata una cavolata, perché sto per creare lo scoop dell’anno, potevamo anche entrare assieme.“Avanti Herm, non fare caso al fatto che hai la scuola davanti”… è questo che penso mentre mi dirigo al tavolo degli alunni Serpeverde.
Vogliono la notizia succulenta no?L’avranno.
Metto le mani sul tavolo e guardo Draco… credo abbia capito cosa sto per fare, perciò mi asseconda:si alza, si mette nella mia stessa posizione e sorride.

«Allora tesoro, che stai aspettando?»

Ok, tralasciando il fatto che mi ha chiamato tesoro -e che mi sto colando- mi sporgo sul tavolo, lo prendo per la cravatta della divisa scolastica e lo bacio, tra fischi e applausi di Ginny e di altri coraggiosi. Non credo che Tiger e Goyle si permetteranno più di chiamarmi Mezzosangue… hanno la bocca e gli occhi spalancati e non sono gli unici… sì, credo che i professori siano rimasti abbastanza sorpresi.
Mentre io e Draco ci stacchiamo e i fischi e gli applausi cessano, mi rendo conto che Silente sta sorridendo, credo sia rimasto piacevolmente sorpreso, non come Piton che ci sta guardando malissimo.
Poi, guardando la mia tavolata e in particolare dove mi siedo con gli altri, mi rendo conto di un’altra cosa.
Il posto di Ronald è vuoto.

«Ora è meglio che vada a sedermi… comunque credo che il tuo problema si sia risolto»

«Hai ragione… grazie Hermione»

Appena mi risiedo al tavolo vedo Ginny che mi guarda come se la sapesse lunga e vedo Harry un po’ amareggiato.

«Hey Gin, che c’è?»

«Ron non ha toccato cibo»

«Tranquilla, magari non aveva fame»

«Herm, non dire cavolate, è chiaro che mio fratello è geloso»

«Ma quindi tu e Malfoy…»

«Io e Malfoy niente, volevo che tutti dimenticaste la faccenda dei genitori e quale modo migliore per uno scoop?»

«Ah… mi hai deluso Herm, e io che credevo che l’altro giorno te ne fossi andata per farti avanti…»

«Cosa?Farti avanti!?!»

«Sì Harry, farsi avanti. Non vorrai farmi credere che eri convinto sul serio che mio fratello si sarebbe messo con lei…»

«In effetti non lo so… magari sì… però non credo vada bene per te… certo, Ron è sempre il mio migliore amico però…»

«Visto Herm?Non ero l’unica a pensarlo, ti meriti di meglio, senza offesa per mio fratello»

Sto per dire la mia, ma Silente si alza per parlare.

«Ragazzi, volevo informarvi che sabato prossimo ci sarà un’altra festa in maschera, solo che sarà una festa di beneficenza per il C.R.E.P.A, come ben sapete è il Comitato per la Riabilitazione degli Elfi Poveri e Abbruttiti, per l’organizzazione ce ne occuperemo noi professori, voi occupatevi solo di esserci tutti, perché è obbligatoria la partecipazione»

«A proposito di feste in maschera… Herm, l’hai più sentito Batman?»

«No… però non mi interessa adesso, se provava veramente quello che mi ha scritto si sarebbe fatto vedere»

«Già… e poi ora c’è Malfoy, no?»

«Vi prego, basta con questi discorsi per ragazze!Non ne posso più!»


«Allora vai da mio fratello, queste cose non le puoi capire, perché sei un ragazzo e i ragazzi non sono svegli come noi»

«Grazie tesoro, questa me la ricorderò»

«Amore, lo sai che è la verità»

«Ok, le questioni da femmine non sono il nostro forte, questo è un dato di fatto… quindi ora vi lascio alle vostre stupidaggi… ehm... ai vostri discorsi molto importanti… ciao!»

E inizia a correre verso l’uscita, consapevole di aver fatto infuriare Ginny.

«Harry Potter, è inutile che scappi, tanto ho sentito che cosa stavi per dire!»

Harry spunta da dietro la porta con un sorriso enorme.

«Ti amo!»

«Anche io, ma non te la caverai così facilmente signorino!»

«Ginny sei troppo dura con lui, l’hai detto tu stessa no?I ragazzi certe cose non le capiscono»

«Hai ragione Herm, cambiando discorso… come ti vesti per la festa?»

«Voglio cambiare costume, quello da Catwoman non lo metto più, stavo pensando a qualcosa tipo ninfa dei boschi o roba del genere»

«Hai azzeccato!Il verde e l’oro ci staranno benissimo con il castano dei tuoi occhi!»

«Tu invece?»

«Che ne dici di Cleopatra?»

«Si è suicidata»

«Ma era una regina molto bella»

«Hai ragione, bella e letale… ha fatto innamorare Cesare e lui non si è neanche reso conto che il figliastro e i suoi più fidati conoscenti lo volevano uccidere»

«Ma non l’ha fatto di proposito, non lo sapeva nemmeno... era Cesare che non si era reso conto di niente, Cleopatra non aveva mica partecipato alla sua uccisione»

«Già, ma era bella e letale lo stesso! E ricordati di farti tanti bagni nel latte»

«Ma se sono allergica al lattosio»

«Allora usa il bagnoschiuma alla vaniglia»

«Che c’entra con Cleopatra?»

«Niente, mi piace l’odore»

«Ok, allora vada per Cleopatra alla vaniglia e la ninfa dei boschi!»

«Ma che faccio se mi trovo Batman davanti?»

«Gli dici che il tuo cuore appartiene a un altro, semplice»

«Ok… detto così sembra semplice…»

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Capitolo 12
*** Capitolo XII ***


Capitolo 12

La settimana è volata e ora mi ritrovo tutto l'occorrente - ovvero vestito, trucchi, scarpe e bacchetta - sul letto. Ieri io e Ginny siamo uscite per comprare i costumi; lei ha trovato il suo… ma io no, perciò ho deciso che lo voglio creare io. Ho preso un corpetto color verde foresta e una gonna lunga e fine dello stesso colore, oltre che altri pezzi di stoffa con colori diversi che vanno dal dorato al verde bosco e ora mi ritrovo davanti a questa roba e sto aspettando Ginny, giusto per qualche dritta sull’abbinamento dei tessuti, ma nel frattempo inizio… Innanzitutto faccio levitare sia il corpetto che la gonna, in modo da averli davanti, poi con la bacchetta unisco la base dell’uno con il bordo superiore dell’altra, poi… potrei tagliare la gonna in modo asimmetrico, per poi dare l’effetto strappato in qualche punto… e magari sollevo un lembo al lato e lo blocco un po’ più indietro… poi aggiungo questo pezzo di organza lungo tutto l’orlo e aggiungo queste strisce di tessuto dietro… ci metto del nastro sopra e … e potrei anche modificare le maniche… le taglio in più punti in modo da ottenere una serie di strisce attaccate assieme… ma manca qualcosa, l’abito è un po’ spento… magari se fosse un po’ più brillante…

«Eccomi qua Herm… oddio, che meraviglia, hai fatto un lavoro magnifico!»

«Grazie, ma manca qualcosa…»

«Ed è per questo che ci sono io!Guarda»

Ginny apre una scatola cilindrica blu e prende un po’ di … di polvere? Sembrano briciole di cristalli piuttosto… comunque soffia sulla sua mano in modo che la polvere brillante che ha preso finisca sul vestito.

«Aspetta qualche secondo…et voilà

Il vestito ha acquisito la brillantezza tipica di un bosco pieno di vita, la luce che entra dalla finestra lo rende ancora più bello… sembra composto da tanti piccoli diamanti!

«Grazie Gin! È stupendo!»

«Guarda che l’hai messo assieme tu, io ho solo soffiato della polvere… questa me l’ha data mamma qualche mese fa, l’ho trovata giusto la settimana scorsa mentre frugavo in uno dei miei bauli»

«Beh, allora grazie per aver soffiato quella polvere sul mio vestito… a proposito di vestiti, sei incantevole Cleopatra!»

Ginny ha addosso una tunica di lino con uno strato di tessuto trasparente e perlato sopra… non mancano neanche i bracciali e la collana color oro con pietre blu, verdi e rosse e il diadema con il serpente ad adornare il caschetto lungo… Bell’effetto!

«Ma quelli non sono i tuoi capelli vero Gin?»

«Accorciati e tinti con incantesimi, appena li lavo ritornano come prima»

«Io adoro i tuoi capelli rossi, però neanche il nero ti sta male!»

«Grazie… Indovina che cosa mi sono messa?»

Mi porge il braccio, così posso sentire l’odore del bagnoschiuma alla vaniglia che mi piace tanto.

«Brava!L’hai usato!»

«Sì ed è buonissimo, però ora ci dobbiamo occupare di te, siediti qui»

Mi siedo e Gin inizia a maneggiare i miei capelli come una parrucchiera professionista raccogliendone e intrecciandone alcuni e lasciandone sciolti altri, poi quelli sciolti li rende ancora più mossi con la bacchetta, creando un effetto delicato e allo stesso tempo selvatico, tipico delle ninfe che popolano un Bosco Incantato.

«Ora resta ferma che ti trucco»

«Agli ordini!»

Inizia usando una crema perlata tendente al dorato che mette sugli zigomi, sui lati del naso, sopra e sotto la bocca e inizia a omogeneizzare il tutto, conferendo alla mia pelle una luce dorata. Me ne mette un po’ anche nelle braccia e nel collo, poi prende la matita verde e la passa all’interno degli occhi, solo nella parte inferiore però… poi mette l’ombretto verde nella palpebra mobile e lo sfuma con un ombretto dorato e aggiunge dei brillantini agli angoli degli occhi. Per le labbra invece usa un rossetto color amarena che lascia il riflesso perlato.

«Bene, ora possiamo mettere l’abito… tra qualche minuto dobbiamo scendere, Harry e Ron ci staranno aspettando»

Con il suo aiuto mi metto l’abito, facendo attenzione a non rovinare pettinatura e trucco, poi metto un paio di sandali con un po’ di tacco, formati da un incrocio di fili sottili e perline e si legano con un fiocco alla caviglia.

«Ok, sono pronta… possiamo andare»

«Pronta per stenderli tutti?»

«Me ne basta uno»

Usciamo dal dormitorio e entriamo in Sala Grande… gli insegnanti hanno fatto un buon lavoro, anche se potevano risparmiarsi quel grammofono gigante, ma non si può ottenere tutto dalla vita…

«Ciao Amore! Ciao Herm! Come siamo belle!»

«Grazie Harry, anche tu sei favoloso!»

«Grazie tesoro, sei bellissimo, il costume da pirata ti dona tantissimo»

«Grazie»

«Harry, dov’è Ronald?»

Non mi parla da quando ho baciato Draco, si aggira per la scuola come un morto che cammina e assomiglia a un cadavere tant’è pallido; a lezione sembra un robot che esegue gli ordini e parla solo con Harry, usando solo frasi corte o monosillabi.
Non lo riconosco più.


«Ehm… non viene questa sera, ha detto che sta male»


«È da una settimana che dici così e se stesse davvero male non andrebbe a lezione ma se ne starebbe a letto!»


«E dai Herm, sai com’è fatto…»

«No, non so più com’è fatto!Non mi parla, fa finta che non esista e io mi sono stancata, scusatemi tanto»

Mi giro e vado verso il giardino, decisa a fare una passeggiata per schiarirmi le idee… quando sento una voce che mi fa voltare.

«Hey ninfa incantata, non vorrai lasciarmi qui tutti solo, vero?»

Sembra un dejà vu… io che sto per andare in giardino, ma Batman mi blocca… è la seconda volta!

«Ciao»

Stesso costume, stessa maschera, ma non ha più lo stesso fascino e neanche gli occhi brillanti color tempesta -avrei potuto giurare che erano più scuri e meno tendenti al verde la volta scorsa- adesso non è più lui.
O forse sono io che sono cambiata.

«Allora, alla fine sei riuscita a entrare nel nostro dormitorio vero?Un uccellino mi ha detto che l’hai spaventato e l’hai costretto a darti la parola d’ordine»

«Chi sei in realtà?»

«Vuoi saperlo?»

«Sì»

«Va bene, ma ti avviso che ci conosciamo già»

Detto questo si porta le mani ai lati della testa e solleva la maschera nera fino a togliersela, rivelando in questo modo la sua identità.

«Non...credevo fossi tu… non ci ho neanche pensato»

«Non sono il tipo che si veste da Batman, vero?»

«Direi di no»

Non, mi aspettavo fosse lui.


Blaise Zabini.
L’organizzatore di tutte le feste clandestine della scuola;
Il terzo ragazzo più ambito a Hogwarts.
Il migliore amico di Draco.

«Beh, allora… sorpresa»


«Senti, io…»


«Lo so, non te l’aspettavi e non sei preparata, però se vuoi possiamo provare a uscire assieme, così, per conoscerci meglio, facciamo quattro chiacchiere…»


«No, senti… se fossi stato veramente interessato ti saresti fatto avanti prima, a me piace un altro ragazzo adesso»


Non so se Draco gli ha detto che il bacio in Sala Grande era solo un modo per togliere l’attenzione dall’omicidio della signora Malfoy o gli ha detto che era vero, però preferisco non sporgermi troppo. Mi meraviglierei che Zabini ci provasse con me sapendo che piaccio al suo migliore amico… quindi ne deduco che Draco non prova niente per me.

Perfetto…

«Ma quella sera è stato tutto diverso… vorrei provare a farti cambiare idea»

Prima che io possa declinare l’offerta, Blaise mi prende il volto deciso a baciarmi; io cerco di divincolarmi, ma lui non me lo permette.

«Non agitarti così tanto, dammi la possibilità di farti cambiare…»

Ma non riesce a concludere la frase perché gli arriva un pugno nella mascella talmente forte da farlo cadere a terra mentre è praticamente costretto a lasciarmi andare.
Mi giro per sapere chi mi ha salvata…e vedo Draco, in jeans e camicia, con i capelli liberi da gel.
Non faccio in tempo a realizzare che è bello da mozzare il fiato e neanche a chiedere spiegazioni, che subito si lancia su Blaise e lo prende per il colletto della camicia con sguardo omicida.

«Perché l’hai fatto?Ti dico tutto quello che provo per lei, tutto!E tu mi pugnali alle spalle!Perché mi hai rubato il costume?Perché ci stavi provando proprio con Lei?Sai quanto ci tengo e lo hai fatto comunque!?! Da quanto ci conosciamo?Dall’asilo?E hai avuto comunque il coraggio di tradire la nostra amicizia! Mi hai deluso Blaise, non voglio più vederti»

Cosa?


«Scusa amico, ma avevi bisogno di una spinta»

«Cosa…?Brutto...idiota!Non mi dirai che l’hai fatto di proposito!Non...non ci posso credere…»

«Oh credici, ora devo andare a prendere un po’ di succo di zucca, potresti mollarmi per favore? Sai com’è, mi stai strozzando»

Draco lo molla, si alza e si allontana di un passo per fargli spazio, mentre l’altro si alza a sua volta, ci guarda sorridendo e se ne va, lasciandomi in quella parte deserta della Sala Grande assieme a Draco.
Lui mi dà ancora le spalle e non si decide a dire niente, ma credo di meritare delle spiegazioni, no?

«Ehm… non ho capito bene cos’è successo, potresti spiegarmi per favore?»

Finalmente si volta e si avvicina.

«Eravamo nel dormitorio, stavamo per prepararci sia io che Blaise. Il mio costume era nel letto, mi sono assentato un attimo e quando sono tornato non c’erano né Blaise né il costume che avevo lasciato sul letto, allora ne ho dedotto che era alla festa con il mio costume addosso, quindi ne ho dedotto che aveva usato tutto quello che gli avevo detto su di te per provare a conquistarti, così ho messo le prime cose che ho trovato e sono entrato in Sala Grande, ma quando ho visto che ti stava costringendo a baciarlo non ci ho visto più. E lui aveva calcolato tutto, ha visto che entravo in Sala Grande e ha attirato sia la mia che la tua attenzione. È uno stramaledetto idiota!»

«Frena frena frena!Mi stai dicendo che… che il costume è il tuo?»

«Sì»

«Sei tu che mi hai scritto quella lettera quando ero al Lago Nero?»

«Sì»

«E quindi... tu sei Batman?»

«Sì Hermione, sono io… mi dispiace di non avertelo potuto dire, ma non avevo il coraggio… mi piaceva come si stavano evolvendo le cose senza che sapessi la verità, ma non sai quante volte sono stato sul punto di dirtelo!Dicevo tutto a Blaise, di come mi hai incantato quella sera e da allora ti ho visto con occhi diversi, di come mi hai difeso contro Weasley quando mi stava per definire figlio di Mangiamorte e anche se è la verità tu hai evitato il peggio, gli ho detto di quanto sei bella quando ridi, di quante volte ti ho sognata, di quante volte venivo ripreso dagli insegnanti perché mi distraevo pensandoti e guardandoti, Hermione tu mi piaci tanto… il bacio nell’aula vuota mi è scappato, credevo fosse troppo presto per dirti tutto e quindi ti ho chiesto scusa, poi sei venuta da me quando ero in difficoltà e mi hai consolato, quell’altro bacio mi ha fatto venire voglia di dirti tutto… ma neanche allora mi sono sentito pronto, poi mi hai baciato in Sala Grande, ma non ero sicuro di piacerti, credevo l’avessi fatto solo per togliermi quelle occhiate pietose di dosso… adesso Blaise non mi ha lasciato altra scelta che uscire allo scoperto… quello scemo ha rischiato di rovinare la nostra amicizia affinché mi facessi avanti per dirti tutto e, porca miseria, ci è riuscito!Ah!Ma gliela farò pagare prima o poi…»

Mi avvicino ancora di più a lui, ormai non riesco a trattenere il sorriso che questa storia pazza mi ha fatto spuntare sulle labbra.

«Quindi io ti piaccio»

«Sì e tanto, ma non ti voglio obbligare a provare lo stesso solo perché ora sai chi è il vero Batman»

«Prima che arrivassi tu credevo che Blaise fosse Batman, eppure gli ho detto chiaro e tondo che mi piace un altro»

E si stupisce pure…

«Vuoi dire che ti piace Lenticchia!?!»

«No!Ma perché sei fissato con Ronald!È un capitolo chiuso!»

«Allora Potter!?!»

«Uffa!Harry. Sta. Con. Ginny!Ma non l’hai ancora capito!?!Mi piaci tu!»

Non gli lascio il tempo di replicare perché lo bacio.
Mentre quest’angolo della Sala si sta popolando, lo bacio.
Con trasporto, con dolcezza, con tutte le emozioni che mi ha fatto provare dopo quella sera, e lui non è da meno, anzi mi avvicina a sé stringendomi per la vita, mentre fischi e applausi riempiono la Sala. Draco si stacca e guarda i nostri compagni; in prima fila c’è Harry che non si risparmia le solite battute stile “Finalmente il furetto ha capito di che pasta sono fatti i grifoni” e Gin che si trova accanto a lui non fa altro che dire “Lo sapevo!” e “Voglio i particolari dopo!”.

«Allora?Non vi siete stancati di romperci le scatole?Perché non lasciate me e la mia ragazza in pace?»

Ha proprio scandito a voce alta “la mia ragazza” davanti a tutta Hogwarts!?!

«Dove eravamo rimasti?»

Draco mi sorride e i suoi occhi brillano.

«Ehm… mi stavi baciando»

«Oh, allora riprendiamo subito»

«Ricordati di ringraziare Blaise»

«Lo farò»

Si sporge verso di me per baciarmi quando…

«Crucio

Un urlo irrompe nella Sala e l’incantesimo che ha scatenato colpisce Draco, che inizia a contorcersi a terra.
Mi giro e vedo ciò che non avrei mai voluto vedere neanche nei miei incubi: Ronald Weasley pallido, con uno sguardo malvagio e una smorfia orribilmente maligna in volto, sta puntando la bacchetta verso Draco e lo sta torturando.
Ron sta usando il Cruciatus su Draco, con il rischio di finire ad Azkaban per tutta la vita, perché!?!

«TI PREGO RONALD BASTA!»

«DEVE MORIRE!PER IL SIGNORE OSCURO DEVE MORIRE!»

Harry si getta sopra Ron e la sua bacchetta cade a terra, liberando Draco dall’incantesimo.

«Draco!Stai bene?»

«Herm-Hermione… non è lui… Voldemort ha usato… l’Imperius per… per obbligarlo…»

«Non sforzarti, adesso ti portiamo in infermeria… Oddio…»

«Tranquilla… sono abituato… a essere torturato… Lucius mi puniva sempre così»

«Draco, cosa tutto hai passato…»

Gli stringo la mano mentre alcuni ragazzi lo mettono sopra la barella portata dall’infermiera della scuola.
Ron è svenuto.
Dev’essere stato colpito di sicuro dall’Imperius, non c’è altro motivo per usare il Cruciatus… hanno trasportato in infermeria anche lui.
Draco aveva ragione: lo vogliono morto, ma cosa po
sso fare per aiutarlo?

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Capitolo 13
*** Capitolo XIII ***


Capitolo 13

Da un paio di giorni a questa parte non si fa altro che parlare dell’attacco di pazzia di Ronald Weasley.
Ho pensato subito che fosse stato veramente colpito dall’Imperius, non avrebbe mai potuto fare del male a una mosca, figuriamoci volere uccidere qualcuno di sua spontanea volontà.; ora non ne sono poi così tanto sicura.
Draco si sta riprendendo in fretta, soprattutto grazie a dei ricostituenti che gli stanno facendo bere.
Ho avuto tanta paura per lui, non l’ho difeso, ho solo detto a Ronald di smetterla, ma sapevo che non l’avrebbe fatto. Che persona sono?Mi sono sentita uno schifo per questo, poi ho reagito. Se dovesse succedere di nuovo sarò pronta, ho già imparato degli incantesimi di difesa avanzati, delle tecniche per eludere le difese dell’avversario e incantesimi d’attacco molto potenti; so che la McGranitt non gradirà molto e neanche Piton, visto che sto apprendendo delle tecniche che non saranno in programma neanche l’anno prossimo e... sono incantesimi di magia oscura, molto pericolosi per la persona che viene colpita, ma non mi farò trovare impreparata questa volta: nessuno gli farà del male d’ora in poi, perché io non lo permetterò.
Ora sono seduta in infermeria e ho davanti Draco che sta rimuginando su qualcosa da qualche minuto ed è più concentrato che mai.

«Draco, a che cosa pensi?»


Si gira verso di me con aria cauta.


«Hermione, non voglio spaventarti, ma devi ascoltarmi… la scorsa notte ho sentito Weasley che parlava nel sonno, rispondeva a ordini e diceva molto spesso “Sì, mio Signore”, non vorrei che… »

«Lo so»

Si gira verso di me di scatto. So che non se l’aspettava, ma anche io ho i miei dubbi su questa storia.

«Che cosa intendi?»

«So che stai pensando che Ron non sia stato colpito dall’Imperius, che stia lavorando per conto di Voldemort e che vuole ucciderti, però non capisco come siano entrati in contatto. Comunque credo che Ronald non si aspettasse che ti baciassi in Sala Comune, perché credeva che provassi ancora qualcosa per lui… e Voldemort se n’è approfittato. Gli ha detto di sicuro che uccidendoti lo avrebbe aiutato a riconquistarmi… la prova è nel suo braccio sinistro, ma non ho ancora avuto il coraggio di alzargli la manica per controllare. Draco, non so se ne ho la forza… se fossi sicura che Ron è diventato un seguace di Voldemort lo vedrei come un nemico, non voglio fargli del male»

«Tranquilla Hermione, il dubbio mi è venuto l’altra notte e ho controllato… non ha nessun marchio»

Draco mi tiene la mano per rassicurarmi e guarda la barella davanti a noi con volto inespressivo.

Ronald sta ancora dormendo.

«Grazie Draco, so che hai controllato e mi vuoi rassicurare, ma non c’è bisogno di mentirmi»

«Non ti sto mentendo Hermione, stai tranquilla»

«Allora dimmelo mentre mi guardi negli occhi»

Ha abbassato lo sguardo da quando il discorso è iniziato. Ora mi guarda di sfuggita per pochi secondi, poi distoglie di nuovo lo sguardo e chiude gli occhi; una rabbia cieca gli indurisce il volto.
Mi alzo e vado verso Ron; è sempre più pallido e ha il viso sciupato.

«Hermione, per favore...»

Ignoro Draco, penso solo a Ronald; gli stringo la mano, ma so che non può sentirla: hanno dovuto somministrargli dei sedativi perché, appena sveglio, aveva incominciato a dimenarsi come un posseduto e voleva scappare.

Gli accarezzo il palmo e salgo sul polso, dove c’è il polsino della camicia.


«Per favore, non farlo»


Continuo a salire sollevando la manica sempre più su, fino alla fine dell’avambraccio.

Sulla pelle cinerea spicca l’inchiostro del disegno scuro; probabilmente è stato fatto il giorno della festa: la pelle attorno al Marchio Nero è ancora arrossata.


«Avviserò Silente oggi stesso»


«Lo manderanno nel riformatorio del Ministero fino a quando non sarà maggiorenne e poi lo rinchiuderanno ad Azkaban per il resto dei suoi giorni, lo sai questo?»


«Sì»


«È il tuo migliore amico»

«È un Mangiamorte»

Esco della stanza diretta verso l’ufficio di Silente, ma mi fermo in un angolo e mi appoggio al muro; inspiro profondamente e quando rilascio l’aria mi scappa un singhiozzo, poi un altro, poi un altro ancora.

Mi rendo finalmente conto di come stanno le cose: Ron ha capito i miei sentimenti per Draco e, cieco di rabbia, si è unito a Voldemort. Ha tentato di uccidere Draco, ma non ci è riuscito perché Harry l’ha fermato. Ora il mio ragazzo e il mio migliore amico sono su una barella, uno si sta riprendendo, l’altro ha assunto sedativi pesanti perché stava impazzendo. Io ci tengo a Ron, ma non voglio che faccia del male a Draco. E se ricevesse anche l’ordine di uccidere Harry?Non posso permettere che accada.

«Signorina Granger, cosa le è accaduto?»

La McGranitt è davanti a me e mi guarda con preoccupazione; non resisto e l’abbraccio, mentre lei, sorpresa, ascolta il mio pianto disperato.

«Professoressa… mi… mi deve aiutare, non so… cosa… fare!»

«Tranquilla, mi dica cos’è successo»

«Ron ha il Marchio Nero»

La professoressa rimane scioccata, ma riesce comunque ad avere un contegno, al contrario di me che non riesco a smettere di piangere.

«Meglio andare nell’ufficio del Professor Silente, il corridoio non è un luogo adatto per parlare di queste cose»

Così percorriamo il corridoio fino a che non troviamo l’ufficio di Silente; lui è già dentro che dà da mangiare alla sua fenice, ma non sembra sorpreso di vederci.

«Signorina Granger, Minerva, prego sedetevi»

«Albus, credo sia opportuno fare parlare la signorina Granger»

«Professore, ho visto il Marchio Nero sul braccio di Ronald»

«Quindi non è stato colpito dall’Imperius… Però, pensandoci, il Marchio potrebbe essergli stato fatto contro la sua volontà proprio per fare ricadere le colpe su di lui. In ogni caso Voldemort è tornato»

«Crede che Ron possa essere innocente?»

«Non ne sono del tutto certo, ma ci sono delle possibilità che lo sia; per sicurezza però è meglio far sorvegliare continuamente l’infermeria, avvertirò il professor Piton»

«Grazie Professore»

«Di niente, grazie a lei per avermi avvertito, non voglio trattenervi oltre, sarà meglio che andiate ora»

«Certo, arrivederci Professore… grazie per prima Professoressa… e scusi lo sfogo»

«Ci mancherebbe altro»

Esco dall’ufficio di Silente e mi dirigo verso l’infermeria: vorrei avvisare Draco che ho detto tutto. Svolto l’angolo e apro la porta bianca e mi rendo subito conto che c’è qualcosa che non va.
Lenzuola sfatte, finestra spalancata… Draco a terra!

«Draco!Stai bene?Cos’è successo!?!»


«Hermione, non ho potuto fermarlo, mi ha sbattuto al muro con un incantesimo non verbale…scusa»


Non può essere…

Ron è scappato.



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Capitolo 14
*** Capitolo XIV ***


Capitolo 14

Hanno cercato nei pressi della scuola e oltre la Foresta Proibita, ma di Ron nessuna traccia.
Ginny è sconvolta, così come Fred, George e i loro genitori che sono stati avvisati da Silente in persona. Harry si sente in colpa perché non si è reso conto di niente, non riesco a fargli capire che non è colpa sua.

Draco non mi lascia un attimo da quando è uscito dall’infermeria e sono felice che mi stia accanto, però non riesco a capacitarmi di quello che è accaduto, voglio dire, Ron è sempre stato buono ed è una frana soprattutto in Difesa Contro Le Arti Oscure e Pozioni, come può avere steso Draco così?
Credo che qualcuno gli abbia fatto il lavaggio del cervello e che gli abbiamo inculcato degli incantesimi di Magia Oscura… ma non è cattivo, non Ron.
Quel Marchio non significa niente.

«Ciao Hermione»

Draco si siede accanto a me nella panchina del giardino.
Il sole sta per tramontare e tra poco rientreranno gli Auror per riferire le novità sulla ricerca ai professori.
Sempre che ce ne siano.

«Ciao»

«Che stai facendo?»


«Penso…»


«Pensi a Weasley, vero?»


«Sì, non posso farne a meno»


«Tesoro, vedrai che lo ritroveranno»


«Non è vero»


«Abbi fede negli Auror, è il loro lavoro no?»

«Si aspettano di trovarlo svenuto tra gli arbusti della Foresta Proibita, miracolosamente sopravvissuto? Ci sono due possibilità: o si è unito veramente a Voldemort oppure è morto»

Draco sa che ho ragione, per questo mi abbraccia: vuole farmi sentire che è vicino.

«Non puoi continuare così Hermione, pensi sempre negativo…»

«Ok, pensiamo positivo… almeno non si è visto invecchiare…»

«Hermione…»

«No, sul serio, c’è gente che si uccide perché non vuole invecchiare e se a soldi ricorre alla chirurgia plastica, invece lui ha la fortuna di non avere visto spuntare rughe sul suo viso»

«Hermione… Weasley non è morto»

«Ho interrotto qualcosa?»

Harry viene verso di noi con le mani nelle tasche dei jeans.

«Guarda guarda, ciao Potter, stavo solo ascoltando i vaneggi di Hermione»

«Non sto vaneggiando, Ron è morto»

«Hermione…»

«Ah, non ti ci mettere anche tu!Lo sai come la penso: preferisco che sia morto con l’animo buono, piuttosto che vedermelo davanti un giorno con il mantello e il cappuccio nero, che invoca il suo Signore e uccide persone»

«Potrebbe sempre essere ancora lui, magari è riuscito a scappare da Voldemort»

«Non illuderti Harry»

«Potrebbe avere ragione, non sempre il mondo è solo bianco o nero»

«Da quando in qua dai ragione a Harry?»

«Infatti, da quando in qua mi dai ragione?»

«Da quando credo che dica cose sensate»

«Lo prendo come un complimento»

«Sì, ma non abituartici»

«Oh questo è il Draco che conosco!»

«Che ne dite ragazzi, andiamo nella Foresta Proibita a fare una passeggiata?Mancano ancora alcune ore prima di cena»

«Perché no?»

«Dai andiamo»

Percorriamo il giardino, superiamo la casa di Agrid e ci inoltriamo nella Foresta Proibita.
Di sera il paesaggio è più suggestivo, soprattutto quando cala il buio.
Di solito ci sono degli animaletti in giro, o quanto meno un po’ di vita… ora che me ne rendo conto però, la foresta sembra morta...è inquietante.

«Ragazzi, forse è meglio tornare indietro»

«Ma che dici Herm… Guardate!»

Più avanti si vede una piccola statua in pietra che non avevo mai visto prima… è ricoperta di foglie, ma si distingue chiaramente una donna che punta il suo arco verso il cielo, pronta a scoccare la freccia.

«L’ultimo che la tocca è una zucca vuota, pronti… via!»


Nonostante sia restia, inizio a correre come mi ha detto Harry e dopo un po’ tutti e tre tocchiamo l’arciera contemporaneamente.

Subito dopo la statua si stacca dal terreno e noi iniziamo a vorticare.


«Che sta succedendo!?!»


«Non ne ho la più pallida idea!Ma non è niente di rassicurante!»


«Ragazzi, è una Passaporta!Non mollate la presa per nessun motivo!»


Dopo qualche secondo ci ritroviamo sbattuti per terra in modo talmente forte che rotoliamo due o tre volte, poi mi rendo conto che la statua è sospesa sopra Draco e un attimo dopo inizia a cadere, ma lui rotola di nuovo e la evita, mentre quella sbatte contro il terreno e si sgretola.


«Oddio!Draco!»


«Tranquilla, sto bene… e tu?»


«Anche io, ma credo che dovremmo ritornare indietro… dove siamo?»


Solo adesso metto a fuoco quello che c’è intorno a me: la terra è scura, con macchie di erba giallognola e fango; grosse statue scure e vecchie ci circondano, oltre a vasi con fiori morti e… lapidi.


«Siamo in un Cimitero…»


«Credo di sì…ma preferirei sbagliarmi»


Solo adesso mi sono resa conto che Harry non ha ancora parlato; mi giro per vedere come sta e mi blocco: è a terra e si sta contorcendo dal dolore; gli occhiali, rotti a causa della caduta, sono nel fango.

Mi alzo e corro subito verso di lui, cercando di scuoterlo, ma quando vedo la sua faccia mi allontano.

Il suo viso sta cambiando lentamente forma e appaiono delle lentiggini, mentre la cicatrice che ha in fronte sparisce, la corporatura muta leggermente e i capelli assumono un color carota acceso.

Dolore che costringe a contorcerti… mutamenti… Questi sono gli effetti della Pozione Polisucco, che fa assumere a chi la beve l’aspetto di altre persone…


«Tu non sei Harry…»


«No Mione, non sono Harry»


Ronald Weasley è davanti ai miei occhi con un sorriso sinistro sulle labbra. La maglietta nera a maniche corte lascia scoperto il Marchio Nero; ora la pelle attorno al tatuaggio è priva di arrossamenti, pallida. Come il resto di lui.


«Ron… non può essere… »


«Che c’è Mione?Sembra che abbia visto un fantasma»


La risata che riempie il silenzio del Cimitero mi fa venire i brividi.


«Hermione allontanati da lui!»


«Malfoy, Malfoy… ma non imparerai mai?»


Ron muove la mano e Draco viene sbattuto contro una lapide, perdendo così i sensi.


«Ronald!Non fargli del male!Altrimenti…»


«Altrimenti cosa?Mi togli dei punti perché non ho rispettato il regolamento scolastico?Piantala di fare la coraggiosa, qua non ti potrà aiutare nessuno… tu e Malfoy siete da soli... e io lo ucciderò»


«Sei pazzo…»


«E tu sei una puttana!Come hai potuto metterti assieme a Malfoy, dopo tutto quello che ha detto e che ha fatto!?!»


«La gente cresce Ronald, e poi ha fatto solo qualche scherzo, non ha mai cercato di ucciderti!»


«Quindi vuoi dirmi che provi sul serio qualcosa per il verme svenuto appoggiato a quella lapide?»


«Sei tu il verme Ronald!Sei passato dalla parte di Voldemort!Come hai potuto!?!»


«Il Signore Oscuro mi ha mostrato una vita piena di potere e gloria!All’inizio mi ha obbligato ad ascoltarlo, questo è vero, ma poi mi sono reso conto di che razza di codardo fossi!Mi ha fatto crescere e mi ha mostrato tanti incantesimi per avere il mondo ai miei piedi. Hermione, potresti avere tutto quello che vuoi stando con me!Soldi, fama, potere, potresti avere tutto stando con me!»


«Non venderò mai la mia anima a Voldemort!Sei pazzo!Non mi servono soldi e potere per essere felice!»


«Parli così perché non vedi come stanno realmente le cose Hermione!La tua razionalità è offuscata da quello che provi per Malfoy, ma adesso ci penso io…Sectumsempra!»


Ron lancia un incantesimo in direzione di Draco, ma io mi piazzo davanti a lui per difenderlo, lanciando un incantesimo di difesa per annullare l’effetto dell’attacco.


«Protego!Non ti lascerò uccidere Draco, ti fermerò Ronald!»


«Sei solo una ragazzina che studia come far crescere le piante più in fretta e come distinguere una pozione da un’altra, che cosa ne sai tu della vera Magia? Niente!Tu non conosci tutti gli incantesimi Oscuri che il mio Signore mi ha insegnato!»


«Credi che sia stupida?Anche io conosco molti incantesimi oscuri, non sono rimasta di certo con le mani in mano, ho promesso che avrei protetto le persone a me care e così farò»


«Allora non mi lasci altra scelta Hermione… Incarceramus!»


Dalla sua bacchetta escono delle corde che formano una gabbia pronta per catturarmi, ma so come bloccare anche questa fattura.


«Riducto!
»


La gabbia che stava per incombere su di me si rimpicciolisce fino a raggiungere le dimensioni di una biglia, poi con un incantesimo non verbale la polverizzo prima che possa toccare terra. Ron inizia ad applaudire lentamente, in modo calcolato, come se volesse darmi il contentino; ha sempre quella smorfia malvagia che gli deforma il volto.

«Complimenti signorina Granger, è molto più brava di quel che credevo, ma ora non mi sto più divertendo , quindi vediamo di fare sul serio, Obscurio Incanto!»


«Stupeficium!»


I fasci di luce che escono dalle nostre bacchette si scontrano e danno il via a una lotta. Purtroppo per me è troppo forte; il suo incantesimo annulla il mio e mi catapulta a qualche metro di distanza, facendomi sbattere contro il terreno duro.

«E ora vediamo di concludere la tua vita, verme inetto»

Ron si avvicina a Draco, che nel frattempo ha ripreso leggermente i sensi, e gli solleva la testa tirandogli i capelli.

«La vedi là?Vedi com’è ridotta?È per colpa tua. Non la meriti, non l’hai mai meritata!È per questo che dovevo eliminarti alla festa!È per questo che ho preso le sembianze di Harry!Devo eliminarti, per tutto quello che le hai causato, ma lo faro molto lentamente…Crucio!»

L’incantesimo colpisce Draco e Ron si allontana giusto il tanto che basta per tenere sotto controllo la situazione con la sua bacchetta.
Questa volta non c’è Harry a bloccarlo, quindi lo ucciderà se non farò qualcosa io.
Cerco di alzarmi, anche se le ginocchia sono talmente indolenzite che mi riesce quasi impossibile, ma riesco comunque a stare in piedi, appoggiata a una lapide, poi mollo l’appoggio e mi avvicino a Ron, che ora ha interrotto il Cruciatus e si sta preparando a sferrare l’ultimo incantesimo. Non arriverò mai in tempo per bloccarlo, cosa posso fare?
Pensa Hermione!Pensa!

«Ora Draco Malfoy, io ti ucciderò. Resterò a guardarti mentre la luce abbandonerà i tuoi occhi e mi divertirò a fare a pezzi il tuo cadavere!Hermione è mia


Draco sta cercando di alzarsi tremante e pieno di ferite; sa che lo sto guardando, perciò vuole morire a testa alta e un sorriso triste si dipinge sulle sue labbra.

Draco...

«Hermione, ti amo»

Ron gli punta la bacchetta contro, pronto a sferrare il colpo di grazia…


«Avada Kedavra!»


Un lampo verde esce dalla bacchetta e lo colpisce, facendolo capitolare per terra.

Gli occhi gli si rovesciano.

Il suo viso perde vita.

Il corpo resta immobile.

Cado in ginocchio e la bacchetta mi segue scivolandomi dalla mano e cadendo a terra con due rimbalzi sordi.

Le lacrime escono copiosamente mentre guardo davanti a me.

Guardo il suo corpo morto.
I ricordi mi passano davanti agli occhi, quando ridevamo assieme e quando ero arrabbiata, quando scherzavamo, quando facevamo semplicemente silenzio.

Credevo di poterlo salvare, ma mi sbagliavo.

Ho ucciso il mio migliore amico.

«Her… mione»


Draco ha gli occhi spalancati e viene lentamente verso di me; mi si inginocchia davanti e mi abbraccia.


«Hermione… stai bene?»


«Ho ucciso Ron… l’ho ucciso…»


«Non potevi fare altro Hermione… Credevo fosse finita»


«Non pensarlo neanche… Non mi puoi lasciare, io ti amo»


«Anche io tesoro, vedrai, si sistemerà tutto adesso»


«Come farò a dirlo a Ginny?Ho ucciso suo fratello…»


«Siamo in due, non ti lascerò affrontare tutto questo da sola»


Draco si alza e mi porge la mano, la prendo e mi alzo a mia volta.

Farò incubi su questa notte per molto tempo.






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Capitolo 15
*** Epilogo ***


Epilogo



È una giornata triste alla “Scuola di Magia & Stregoneria di Hogwarts”: il cielo è plumbeo, non si sente un’anima, i quadri appesi ai muri dei corridoi preferiscono non parlare, le rive del Lago Nero sono deserte e fredde, i fantasmi hanno interrotto i loro dispetti di routine.
Siamo tutti riuniti in silenzio in Sala Grande per assistere al rito funebre di Ronald Bilius Weasley.
Alunno capace.
Figlio perfetto.
Amico leale.
Sognatore ed eroe...caduto in battaglia.
Si è sacrificato perché ha voluto salvare me e Draco, finiti in una trappola di alcuni seguaci di Voldemort nella Foresta Proibita; questo è ciò che ha detto Silente ai familiari e al resto della scuola, per evitare inconvenienti con il Ministero e con la reputazione di un alunno veramente capace, un figlio veramente perfetto e un amico veramente leale.
Almeno fino a quando non è diventato un Mangiamorte.
Nonostante tutto terrò sempre il ricordo migliore che ho di lui nel mio cuore: un ragazzo impacciato e sorridente con le lentiggini e i capelli scarmigliati color carota, che si diverte come un matto assieme ai suoi due migliori amici.
La Sala Grande è stata adornata con arazzi neri, eco dell’umore di tutti i presenti nella Sala.
Alla mia sinistra c’è Ginevra Weasley protetta dall'abbraccio dei suoi due fratelli maggiori: tengono gli occhi bassi e piangono in silenzio; accanto a loro c’è un padre disperato che stringe a sé una madre distrutta.
Draco è alla mia destra e mi stringe la mano; mi è rimasto sempre vicino, anche quando Silente mi ha detto che sarebbe stato meglio tenere nascosto ciò che è realmente successo nella Foresta Nera, anche quando ci ha detto chiaro e tondo che Voldemort potrebbe tornare da un momento all’altro, non mi ha lasciata neanche quando ho dovuto svegliare Ginny per portarla dalla McGranitt affinché apprendesse la notizia della morte del fratello, né quando, ancora in camicia da notte e scalza, mi ha lasciato la mano ed è scappata, fermandosi davanti al portone principale piangendo e si è inginocchiata nell’erba del giardino, mentre pioveva, solo per urlare e battere i pugni a terra, avventandosi contro tutti, o forse nessuno di reale; anche quando ho dovuto tapparmi le orecchie con le mani pur di non sentire la mia migliore amica che chiedeva a vuoto: “Perché?Perché l'hai ucciso?Perché hai dovuto portarmi via mio fratello?”, non sapendo che in realtà la colpa era mia. Draco mi ha cullato e ha sopportato le mie lacrime per giorni, anche quando sono rimasta tutta la notte in Biblioteca nella Sezione Proibita per cercare una formula che riportasse Ron in vita.

Draco è sempre stato con me, grazie a lui non sono sola, anche se ora sento una voragine che mi logora giorno dopo giorno e so che non scomparirà mai, il tutto aggravato dalla mia testardaggine nel volerlo dire a Harry che, sapendo di non poter dire niente a Ginny, non ha più il coraggio di guardarmi, né di parlarmi, perché non riesce ancora ad accettare la morte del suo migliore amico per mano mia.

Ora ho capito che la Magia non può fare tutto, tanto meno contro la Morte, ma rimane sempre la speranza di avere qualcuno accanto a te che asciughi le tue lacrime e ti consoli, qualcuno che ti possa amare, nonostante il tuo orribile passato.
Io ho Draco Lucius Malfoy: Prefetto della casata Serpeverde, figlio del Mangiamorte Lucius Abraxas Malfoy, braccio destro del Male assoluto.
Nessuno è perfetto, nemmeno la sottoscritta:Hermione Jane Granger, studentessa impeccabile, il Prefetto più giovane, maga promettente, modello dell'intera Hogwarts, macchiata di un crimine che non potrò mai – mai! - cancellare dal mio cuore.

Fine









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Capitolo 16
*** Ringraziamenti e Intervista ai Personaggi ***


Ringraziamenti:

Un grazie speciale a J. K. Rowling per aver creato dei personaggi così reali e per aver fatto in modo che io potessi scrivere qualcosa su di loro. So che mi denuncerà per averle stravolto la storia, ma si rallegri guardando online il sito “EFP Fanfiction” nella sezione “Harry Potter”: vedrà che non sono l’unica ad averlo fatto.
Grazie ai personaggi che, pur essendo irreali hanno fatto passare alla sottoscritta un' avventura emozionante, in particolare grazie al Professor Piton, per essere stato veramente profondo ed espressivo, un grazie al gufo dagli occhi color onice che si è dimostrato molto più civile di altre persone, senza fare nomi (Fred e George con le loro ciambelle incantate) e grazie  al signor Lunastorta per aver recitato in modo impeccabile la sua parte.
Infine ringrazio chiunque abbia letto questo mio sclero perché, sul serio, ci vuole coraggio.


Ora i commenti molto profondi tratti da un'intervista fatta ai personaggi:


 "Purtroppo la storia è finita, ma conserverò il suo ricordo per sempre!Come ha detto? Se c'è realmente del tenero tra me e Malfoy? Sta scherzando spero!"
Hermione Granger

"Miseriaccia, è stato emozionante!No, le ciambelle non erano realmente incantate, altrimenti non avrei potuto fare l'apparizione alla festa, ha idea della potenza degli incantesimi di Fred e George!?"
Ronald Weasley

"Oh porca Zucca!Mi si è rotta un'unghia!Il libro? Come, non era una pubblicità televisiva?!Mi sta dicendo che sono stata cinque ore dall'estetista per niente?!"
                                                        Pansy Parkinson

"Avrei voluto mangiare anche io una ciambella...sembravano così deliziose che... cosa?Commento sulla storia? Ehm...sì, credo che il quattordicesimo capitolo sia stato il più emozionante!Come?
Sì sì, anche se non c'ero...E perchè mai dovrei pormi delle domande?Mi sta insultando per caso!?!"
                                                                                                                            Harry Potter

"Per Salazar, ho dovuto baciare la Mezzozangue!Puah!Mio padre lo verrà a sapere!"
                                                                          Draco Malfoy

Prima che lo pensiate, sì, questi sono i commenti migliori e, no gli altri non li metto perchè altrimenti saremmo scesi di livello, non trovate?
Baci,
Bonnie Green



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