Il Mondo E' Bello Perché E' Rosa di crikke90 (/viewuser.php?uid=455)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Che La Sfiga Sia Con Te! ***
Capitolo 2: *** L'amore non è affatto importante per essere felici ***
Capitolo 3: *** Perché L’Importante E’ Essere Convinti ***
Capitolo 4: *** L’“astuto” modo trovato dall’autrice per salvare la situazione ***
Capitolo 5: *** Tutto si risolverà, forse. ***
Capitolo 6: *** Il Grande Piano ***
Capitolo 7: *** Con amici del genere, chi ha bisogno di nemici? ***
Capitolo 8: *** Vestirsi da ragazza non è divertente ***
Capitolo 9: *** Cosa Siamo ***
Capitolo 10: *** Chi è l’uomo e chi e chi la donna? ***
Capitolo 11: *** Anniversario ***
Capitolo 1 *** Che La Sfiga Sia Con Te! ***
Il Mondo E’ Bello Perché E’ Rosa
Capitolo 01: Che La Sfiga Sia Con Te!
Non era affatto normale…
Ash guardò spaventato e disgustato la visione di Vera che,
uscita dal camerino di prova, indossava un vestito da Goldeen, tutto solo perché
era carnevale.
-E’ inverno, stupida!- fu pronto a dire Drew arrossendo
come un pomodoro maturo. Il fatto che il ragazzo si fosse auto-invitato non
importava a nessuno lì dentro perché c’era da convincere la ragazza che non
poteva uscire fuori mezza nuda e con il fondoschiena al vento, soprattutto in
una città piena di maniaci come quella.
Brock era rimasto scandalizzato credendo che forse, da
grande, Vera avrebbe potuto avere un futuro come attrice dello spettacolo.
Cresciuta il suo corpo si sarebbe modellato bene…
Max aveva chiuso gli occhi arrossito come un pomodoro —era
stagione forse?— e si era tolto gli occhiali per non dover vedere assolutamente
la sorella in quello stato.
Per tornare al primo nome citato nella storia, Ash stava
attraversando un tunnel lungo, molto lungo, dove ricordava nella stessa stagione
tra l’altro, un’altra sua amica vestita con quel costume… e non avrebbe saputo
dire se allora quella fosse stata una cosa spiacevole o meno; sapeva solo che
all’interno del tunnel vedere Vera con la faccia coperta da quella di Misty non
era sano, non era naturale, non era affatto normale.
-Sorellina…- il fratello si era auto imposto di non
guardare. -Cambiati d’abito o sarò costretto a svelare al mondo quello che
facevi a 5 anni…-
La ragazza sobbalzò, chiedendosi cosa diavolo facesse a 5
anni —poiché il suo cervello aveva rimosso tali ricordi— ma spaventata da questo
tornò di corsa nel camerino ancheggiando vistosamente —anche se senza volerlo
poiché con quel costume e quei tacchi alti era impossibile camminare— cercando
un altro costume da provarsi.
-…che cosa faceva a 5 anni Vera?- chiese Brock, in un
sussurro, troppo curioso per restare lì fermo in attesa.
-Giocava con le bambole, mi sembra.- rispose il ragazzino.
-Ma è una cosa normale! No?- fu la reazione di Ash, tornato
apparentemente normale dopo che il tunnel nero dei ricordi sgradevoli e
gradevoli allo stesso tempo lo aveva attraversato all’altezza del fegato.
-Sì, ma qualcosa dovevo inventarmi, non trovate?- i tre
uomini annuirono solenni. Drew sospirò come se un grosso peso gli fosse stato
levato dallo stomaco.
-Almeno si spera che adesso scelga un costume più consono…-
sbuffò. -Ma si rende conto che uscendo in quel modo si sarebbe presa una
broncopolmonite?-
-No, lei non si rende conto di nulla.- Brock incrociò le
braccia al petto. -E’ fondamentalmente stupida, come Ash.- l’interpellato lo
fulminò con gli occhi.
-Grazie amico mio.- fece con fare sarcastico.
-Prego.-
-Questo va bene?- Vera uscì sorridendo a trecentosessanta
gradi con costume rosso da cinesina con uno spacco laterale che le faceva vedere
le mutandine bianche. Aveva anche dei graziosissimi orecchini nascosti però dai
capelli. Ash si mise le mani nei capelli facendo cadere il cappello.
-Basta! Mi vado a ricoverare!- urlò voltandosi indietro
preoccupato per la sua salute mentale —il tunnel stava facendo il suo
ritorno!!—.
-Sei una pazza.- la fulminò Drew.
-No… in fondo può andare…- Max le girò attorno poi notò lo
spacco. Sbatté le palpebre sistemandosi gli occhiali sul naso, dunque guardò in
faccia la sorella e con espressione solenne annunciò: -Ti si vedono le mutande
con gli orsetti.-
Passarono un paio di secondi in totale silenzio seguiti
dalle risatine soffocate dei presenti —anche dal tunnel— e la ragazza arrossì
fino all’inverosimile rinchiudendosi nel camerino. Ad averla traumatizzata più
di tutti era stata la faccia di Drew che aveva assunto un’espressione innaturale
che non gli aveva mai visto… faceva quasi paura —balle! Si vergognava come una
ladra—
-E allora…- si fermò un paio di secondi a prendere fiato
poiché aveva inconsapevolmente urlato da dietro la tenda. -…trovatemelo voi un
costume!-
…una parola…
Immaginate di sguinzagliare quattro uomini per un negozio
alla ricerca di un costume per una ragazza. Bene, fate conto ad un maniaco, un
bambino innocente, un famoso coordinatore e un allenatore con la testa da
un’altra parte. Quante possibilità avete di ritrovare il negozio in uno stato
quasi completamente sano?
-Ash!- urlò il bambino dopo aver notato il compagno di
viaggio che, per trovare la taglia dell’amica, aveva fatto cadere a terra un
minimo di venti vestiti. Rimasto con solo la gruccia in mano guardò spaesato il
bambino.
-Ops…- mugolò. Il suo interlocutore sospirò spazientito e
si avviò verso di lui ma inciampò inavvertitamente nella gamba di un tavolino
—come lo sa solo lui— facendolo cadere a terra… e rotolando per terra lui stesso
ritrovandosi sulla testa un reggiseno imbottito color Magenta.
Benissimo!
-Che cos’è tutto questo casino?- urlò Drew arrivando da un
altro reparto.
Vista la situazione decisamente drammatica sobbalzò facendo
un passo indietro di troppo sbattendo contro uno scaffale, vedendo infrangersi a
terra un grazioso copricapo di vetro… no, non era un copricapo, era un
ornamento, cavolo!
Brock assunse un’espressione alla “Io non li conosco” ma lo
tradì il fatto di avere in mano un reggiseno imbottito viola con dei disegni
rosa e un compagno di viaggio troppo sincero e spontaneo.
-Brock! Che diavolo hai in mano?- chiese Ash.
-Uno, due, tre e quattro…- una commessa li aveva indicati
uno per uno con fare sospetto. Cavolo. Cavolino. Cavoletto! -Cosa state
combinando? Ripagherete voi tutti i danni!- intanto da dietro Vera —stanca di
aspettare— si nascondeva il volto con le mani dall’imbarazzo.
I quattro moschettieri lo notarono solo dopo, ma lei aveva
già comprato un costume da Skitty dotato di una minigonna e una scollatura non
indifferente.
Ovviamente non aveva avuto idea delle condizioni
climatiche…
-…perché non parlate?- l’allegro gruppetto era in giro per
la città da una ventina di minuti circa e nessuno, oltre Vera, aveva spiccicato
parola. Ovviamente Vera era in costume… e nonostante il cielo fosse coperto di
nuvole, essendo loro in mezzo a tanta gente cominciavano a sentir caldo.
Caldo a Febbraio. Non c’era più religione…
Nessuno dei presenti avrebbe mai rivolto parola alla
ragazza… almeno fino a quando lei non si sarebbe tolta quel costume invocando al
freddo… o quando sarebbe morta di polmonite atipica, ormai non faceva
differenza. L’unico problema stava nel fatto che, in quel preciso momento,
loro avevano caldo!
-Sia maledetto il buco dell’ozono…- sussurrò Drew.
-Concordo.- annuì Max convenendo per la prima volta che
quel tizio non era così antipatico come aveva sempre sostenuto.
-Ho cal-- stava per decretare Ash, stanco della vita che
stava conducendo —o meglio, di ciò che stava indossando— ma Brock fu pronto a
tappargli la bocca in modo tempestivo avviando nel suo cervello la procedura di
“cancellazione tracce” —esisteva?—
-Anche io ho voglia di calamari…- calamari? Tra tutte le
parole esistenti doveva andare a pescare i calamari?
-Ma io…- il moro stava per svelare a tutta la città la sua
temperatura corporea ma, a costo di ucciderlo, gli altri tre non glielo
avrebbero permesso!
-Lo so, sei un pozzo senza fondo!- Max si mise a ridere
nervosamente: non era bravo a dire le bugie… l’allenatore non riusciva a
comprendere quello che stava sopravvenendo ma non poté dire nulla poiché i suoi
occhi riuscirono a incrociare qualcuno che gli fece cancellare dalla mente tutto
quello che gli era accaduto da lì alla nascita.
Cavolo! GARY!
Non era sano! No, in realtà non sarebbe rimasto
sano!
Ricordò a malincuore che, l’ultima volta che lo aveva
visto, gli aveva urlato cose poco carine del tipo “Sei uno stronzo e nessuna
donna si metterà con te” ribattendo tra l’altro cose del tipo “io, invece, sarò
sicuramente fidanzato la prossima volta che ci vedremo!”
Ovviamente le sue ingiurie erano andate a buon fine visto
che stava andando a passeggio con una ragazza, lui, il bastardo. Se qualcuno non
lo avesse capito, il contenuto della frase è ironico.
Altrettanto ovviamente lui la ragazza non se l’era trovata.
Quello diventava un grosso problema…
Ma perché doveva trovarsi a litigare con quel tizio ogni
volta che lo vedeva? E perché doveva trovarsi a fare delle sfide assurde a cui
lui non avrebbe mai vinto? E perché dopo aver perso il suo amabile amico glielo
faceva pesare attaccando manifesti per un’intera regione?
Doveva smetterla di litigare con lui non sarebbe rimasto
sano sul serio…
Pregò in turco —pur non conoscendo il turco— che il suo
caro amico d’infanzia non l’avesse visto in mezzo a tutta quella gente mentre
stava ribollendo dal caldo…
-Ashy!- appunto! La prossima volta avrebbe pregato in
latino, magari sarebbe stato ascoltato! -Cosa ci fai qui? Non ti fa caldo?- alzò
gli occhi notandolo in costume da bagno con uno stuolo di ragazze voltate verso
di lui ad ammirargli il fondoschiena.
Cavolo!
-No!- Drew si fece avanti con forza difendendo quel
briciolo di orgoglio maschile che gli era rimasto per portare in giro una Vera
molto “al naturale”. -Anzi! Fa quasi freddo oggi…-
-Già!- si fece avanti Max. Poi ai due venne un dubbio che
esplicarono all’unisono.
-E tu chi saresti?-
-Gary Oak!- enfatizzò il suo nome come se fosse un principe
o roba simile, al che Vera, la quale aveva acquistato —probabilmente su eBay—
dei grandi e intensi lucciconi agl’occhi gli si rivolse con il dovuto rispetto.
-E cosa ci fa qui, Gary-sama?- Drew fece un sobbalzo
all’indietro dalla sorpresa e dalla gelosia. Avrebbe imprecato se fosse stato
sicuro che nessuno avrebbe potuto sentirlo.
-Sfilo in tutta la mia bellezza!- rise.
Ash per un attimo si chiese cosa non lo aveva ancora
portato a sfotterlo per la grande stupidaggine che gli aveva detto quell’ultima
volta non sapendo che, quando si chiama un cane, il cane risponde. In quel caso
il cane era la metafora adatta per indicare la domanda o la beffa tanto temuta
in quell’ultimo quarto di secondo.
-E la tua ragazza, Ashy?-
Appunto.
Cominciò faticosamente a pensare cercando disperatamente di
non andare nel pallone e di risultare convinto, anche in minima parte andava
benone, di quello che avrebbe detto incurante di tutte le regole di etica e
morale che sua madre aveva tentato di piantargli nel cervello insieme ai
pomodori.
Quale nome avrebbe dovuto fare per sopravvivere all’ira del
suo migliore amico —constatato il fatto che con un migliore amico del genere non
aveva bisogno di nemici…— e rimanere vivo?
Non cominciò nemmeno a fare l’analisi mentale di chi
avrebbe potuto sacrificare per una buona causa, poiché aveva esitato veramente
troppo, e cominciò a far vibrare le corde vocali per prendere tempo.
-E’ rimasta a casa… era stanca…- ridacchiò mettendosi una
mano dietro la testa. Fottuti principi morali!! Vide Gary strabuzzare gli occhi
sorpreso.
-Allora ti sei seriamente trovato la ragazza!- No,
pensò interiormente, non potendo dirlo visto che, per tale errore, sarebbe
risultato morto all’anagrafe da lì all’eternità. -E chi è?-
Già, chi?
-N-Non credo tu la conosca…- balbettò ancor meno convinto.
-Non sarà Pel di carota!- non fu capace di spiegare perché
ma arrossì di botto non potendo in alcun modo replicare quello che quel tizio di
fronte a lui stava insinuando e, per qualche strano motivo, questi lo prese per
un sì. Gary cominciò a ridere come un forsennato al che l’imbarazzo di Ash
scomparve e con lui tutto il gruppetto lo guardò interrogativamente. -Allora la
tua ragazza, Ashy, ti sta facendo le corna!-
Misty non era mai stata, nel suo cervello almeno, una
ragazza talmente attraente da avere uno stuolo di ragazzi ai suoi piedi. C’era
stato Rudy, per quel che sapesse, e poi il nulla più tota- no, forse il più
totale no…
Per quanto il suo cervello poté ricordare una volta Tracy
gli aveva fatto una domanda molto strana, qualcosa che implicava Misty, in
qualche modo, “Sei innamorato di lei?” o simili. All’epoca probabilmente aveva
fatto un salto all’indietro cadendo sul fondoschiena e iniziando ad urlare a
voce alta che lui, con una racchia come lei, non ci sarebbe voluto mai stare.
Non lo aveva mai pensato, a dire il vero, ma gli veniva
spontaneo dirlo… certo se avesse saputo che l’aveva spacciata per la sua ragazza
sarebbe stata lei a inveirgli contro…
In fondo non aveva negato perché non era presente e non
avrebbe potuto replicare. Più che altro erano i suoi amici che avevano avuto uno
strano comportamento standosene beatamente in silenzio mentre lui aveva iniziato
a mentire spudoratamente sulla sua vita sentimentale.
Li avrebbe sempre amati! Sì, erano i migliori!
Mentre Gary li guidava per il paese in festa cominciò a
grattarsi nervosamente il dorso della mano destra scoprendo di essere stato
punto da una zanzara.
Zanzare a febbraio? Non c’era più religione sul serio!!
-Sei sicuro di aver visto Misty?- chiese improvvisamente
Brock. -Proprio Misty?-
-Ha quel codino assurdo…- fece Gary. -…è altamente
riconoscibile!-
-E’ un bel codino.- si sbrigò a dire Max, in completa
difesa dell’amica. -Vero, sorellina?- si voltò in direzione della consanguinea
ma questa stava fissando il loro nuovo “amico” con fare decisamente trasognato.
-Sì…- mormorò, probabilmente senza aver compreso una parola
di quello che le era stato chiesto. Drew sbuffò cominciando a grattarsi il
dorso della mano sinistra, scoprendo di avere, pure lui, un pizzico di zanzara.
Restò un paio di secondi a fissarlo chiedendosi quante
possibilità ci fossero che fosse stata veramente una zanzara. Poche, senza
dubbio. Decise in ogni caso di assecondare il suo prurito e usare quel piccolo
bozzolo come antistress, stessa cosa che, in quel momento, stava facendo anche
Ash.
-Un pizzico di zanzara…- Misty si osservò il dorso della
mano destra con fare poco convinto.
-Siamo a Febbraio!- rise Tracy. -Probabilmente è
qualcos’altro! Forse sei allergica a qualcosa!- la rossa, incurante delle parole
che il ragazzo le aveva rivolto, cominciò a grattarsi la mano.
-Prude.- sentenziò. Lui sospirò.
-Così diventerà gigantesco lo sai?-
-Non m’importa!- sbuffò, ma la sua attività venne
interrotta dal ragazzo che la prese per i polsi, fermandosi di fronte a lei.
Misty cominciò a guardarlo negl’occhi con un’espressione smarrita. Cominciò a
chiedersi se quello si potesse chiamare amore. In fondo per lei era sempre
esistito Ash e…
Si voltò da un’altra parte, decisamente imbarazzata dalle
intenzioni di Tracy, ma le sue iridi verdi videro qualcuno che le fece crollare
la terra sotto ai suoi piedi.
Fine Capitolo 1
Commenti da un'autrice che
amate tanto a prescindere che io scelga una MistyxTracy o una
MistyxAsh: C'è un AMV su YouTube (c) che
s'intitola I'm So In Love With You ed è dedicato alla coppia-- no, triangolo
AshxMistyxTracy. Questo mi ha dato un sacco d'ispirazione per una fic assai
complicata... Notority è già complicata di suo, perchè prima di arrivare a dove
penso io mi ci vorranno capitoli interi... questa è stata iniziata come "fic
senza senso e senza pretese" dove, alla fine, ho infilato il triangolo e... ah,
no, questo appartiene al capitolo prossimo, non posso dirlo... ma Kogarashi/Ery-chan
mi ha dato l'ispirazione, diciamo! Cominciare una fic con la battuta "Non è
affatto normale" non è normale, vero? XDD
Ebbene gente, questa era PinkWorld. no, non era, è tutt'ora! Ho appena finito il
capitolo 2 perciò mi butto sulla pubblicazione... sto cercando di continuare
anche Notority! Ce la posso fare... (no, non posso)
^*^ bye gente!! Vi lovvo tutti so much =*
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** L'amore non è affatto importante per essere felici ***
Salve a tutti, io sono Crikke! Spero che qualcuno si ricordi di me. Ho ripreso a scrivere questa fic dopo 3 anni. 3. L'ultima cosa decente che ho scritto è stata This Ain't a Love Song... Ecco... come dire... mi dispiace essere stata assente, PERDONO!!! Si ringrazia di cuore TUTTE le persone che hanno commentato il primo cap e che di sicuro non sono adesso qui per leggerlo e vogliono la mia morte XD. GRAZIE a Fedina, Yachan, Kate R (per me rimarrai sempre divina), Crazy Dark Quenn, Bulma93, Kogarashi, Love92, ValHerm, Ashley Ketchum, ila e Kowalski! ...adesso vi auguro buona lettura...
Capitolo 02: L’Amore Non E’ Affatto Importante Per Essere Felici
-Eccola.- annunciò Gary fermandosi di botto. Ash, con le sue unghie, riuscì a ferirsi la mano tanto da farsi uscire un po’ di sangue —dato che si stava ancora grattando la puntura di zanzara—
I suoi occhi riuscirono ad incrociare un codino rosso decisamente conosciuto che per sua sfortuna apparteneva proprio a quella persona.
Si bloccò osservando quei due divertirsi beati come se fossero stati solo loro due al mondo.
Misty e Tracy.
Il disegnatore, in quel momento si era messo di fronte alla ragazza pronto per baciarla amorevolmente… ma lo sguardo della capopalestra ricadde stranamente su Ash, seppur fosse non poco lontano da lei.
Si agitò qualcosa nel suo animo che non voleva veder compiuta quell’azione. Non voleva vedere quei due baciarsi per nulla al mondo, ma non riuscì ad inviare ai suoi occhi l’ordine di chiusura.
In compenso gli occhi cominciarono a pizzicare per mancanza di ossigeno.
No, quella era una bugia, non era perché stava mancando quel maledetto ossigeno agl’occhi, al massimo mancava ai polmoni, ma perché stava per piangere disperatamente.
Rimase così immobile che per un momento credette di aver perso il controllo del suo stesso corpo, probabilmente il cuore aveva smesso di battere, il naso aveva smesso di raccogliere aria e il cervello di funzionare in modo corretto. Si sentì un enorme involucro vuoto in mezzo alla gente, completamente solo.
Lì per lì non afferrò bene la sensazione: era solo o voleva rimanere solo? La differenza era abissale ma la sensazione si confondeva inevitabilmente.
Per un secondo si ritrovò a sospirare, poi vide la ragazza strabuzzare gli occhi fino all’inverosimile, respingere Tracy e correre via. Ash cadde a terra sulle ginocchia senza avere il tempo di capire quell’azione. Il suo respiro si faceva sempre più affannato, forse perché qualcosa lo opprimeva terribilmente all’altezza dei polmoni, delle costole o del cuore —comunque da quelle parti— e non riuscì a chiudere gli occhi, ancora increduli, che pizzicavano ancora di più. Provò una strana sensazione, come se stesse per piangere e abbassò la testa per non farsi vedere lasciando che le sue sopracciglia definissero la sua espressione in modo triste.
Data tale reazione Gary non poté comprendere che in realtà Misty non era affatto la ragazza del suo amico d’infanzia e, pentito per aver riso troppo qualche minuto prima, gli mise una mano sulla spalla.
-E’ una sciocca.- affermò. -Tu sei decisamente migliore di lui…- stava per pentirsi di ciò che avrebbe detto però non poteva resistere! -Certo, se le piacciono i ragazzi più alti di lei non puoi biasimarla!-
Ash si voltò di scatto verso il suo rivale e lo guardò come volerlo incenerire. Cavolo, si era ripreso!
-Come, scusa?- fece, cupo.
-Sei troppo basso per lei!- il castano scosse le spalle. -Tutta questione di fisico… tu non c’entri nulla!-
-Io non sono basso!- urlò, alzandosi in piedi e guardandolo… oh cavolo! Dal basso in alto!
-Lo sei!- lo ammonì Gary.
Smettiamola per un secondo di concentrarci su quello sfigato di Ash. Ci sono un po’ di cose che non tornano nemmeno all’autrice. La prima di tutte è “Che diavolo ci faceva lì Misty?”.
Bhe, ve lo devo dire con estrema sincerità, non ne ho la più pallida idea!
-Misty!- gridò Tracy afferrandole il polso e bloccandola in mezzo alla gente. Lei cercò disperatamente di divincolarsi ma evidentemente il ragazzo era più forte di lei.
Un’altra cosa che all’autrice non torna è “Perché diavolo Misty è con Tracy?!?”
-Lasciami!- gridò con le lacrime agl’occhi. -Sapevo che poteva essere qui! Non voglio farmi vedere da lui!-
Decisamente la vostra autrice ne ha ancora meno idea! Chissà, magari lo scopriremo insieme una volta che Bryan Adams mi avrà ispirata in modo decente…
-Sei ingiusta, Misty…- il disegnatore la lasciò andare, guardandola malinconico. -Avevi detto che…-
-Ho detto- lo interruppe prima che potesse dire qualsiasi cosa. -che avrei provato a dimenticarlo.-
-Non ti stai impegnando molto!- la prese per le spalle voltandola verso di lui. -Adesso ci sono io con te! Non riesci proprio a…- Misty abbassò il capo evitando i suoi occhi.
Avrebbe voluto dire qualcosa come “Scusami” ma poi non avrebbe più potuto guardarlo in faccia ridendo e scherzando. In fondo quel ragazzo le era diventato così caro da confonderla profondamente nei suoi sentimenti per Ash.
Ash, il ragazzo amato praticamente da una vita, per il quale aveva mandato all’aria il suo destino, per il quale provava un affetto smisurato dal primo momento che lo aveva conosciuto.
Ash, l’idiota totale della situazione.
Una delle cavolate più grosse che aveva sparato era stata “Si può vivere anche senza l’amore” e lei gli avrebbe voluto sputare in faccia perché erano anni che lei non riusciva a vivere senza quello stramaledettissimo amore!
Al contrario la persona che l’aveva più compresa era stata Tracy… nonostante nella sua comprensione ci fosse un minimo secondo fine. Un minimo piuttosto grande in realtà. Però aveva passato così tanto tempo con lei per farle tornare il sorriso che un minimo di riconoscenza avrebbe dovuto mostrargliela. Forse era per questo che al primo bacio che lui le aveva dato lei non si era minimamente scansata.
-Non ci riesco.- lei gli aveva fatto una promessa:
Gli aveva promesso che avrebbe cercato di dimenticare Ash e che non avrebbe più pensato a lui ogni momento, ma per lei era proprio impossibile.
-…- Tracy si rattristò guardandola. Le prese il volto con le mani, socchiudendo gli occhi, avvicinandosi pericolosamente a lei. Questa si perse negl’occhi scuri di lui.
Erano dei belli quegl’occhi… le piacevano scuri, di un marrone che quasi si confondeva col nero, forse perché lei aveva gli occhi chiari.
O forse perché quel colore apparteneva ad Ash.
Ash… l’idiota totale della situazione. Come poteva non pensare più a lui?
Chiuse gli occhi, lasciandosi baciare da quell’uomo che le prometteva non solo amore sincero, ma anche tanta felicità. Per lei, che aveva vissuto nell’amarezza di un amore non corrisposto, era il massimo a cui potesse aspirare.
-…- Ash osservò attentamente la sua figura riflessa nello specchio. -Io non sono basso…- continuò a bofonchiare nonostante il suo migliore amico glielo stesse ripetendo non tanto per demoralizzarlo quanto per fargli accettare la realtà.
-Non arrivi al metro e sessanta!- sbottò Gary. -Smettila di fare il bambino e guarda in faccia la realtà!-
-…- non era così semplice come il suo amico gli consigliava perché… bhe, aveva sempre notato di non essere esattamente un gigante, ma lui sarebbe diventato un grande in un altro senso! Che gli importava se misurava 158 centimetri spaccati? Non aveva molta importanza…
Non aveva importanza…
Non aveva importanza…
Non aveva-- cavolo! Stava diventando ripetitivo.
Continuò ad osservarsi con espressione corrucciata.
-Non è colpa dell’altezza se sei stato lasciato.- Gary annuì solenne.
-Solo del tuo mancato sex-appeal.- Brock entrò nella stanza d’albergo dove stava alloggiando il neo-prof. Brock?
-E tu che ci fai qui?- Ash si voltò di scatto, sconvolto.
-Sono un tuo compagno di viaggio.- il più grande lo guardò come se gli avesse fatto la domanda più stupida del mondo e, probabilmente, dal suo punto di vista lo era. -Non ti ricordi?-
-Sì, che ricordo! Ma perché tu sei qui, di fronte a me, ADESSO?- domanda difficile.
L’allevatore rimase un paio di secondi a pensare.
-Max e Vera sono andati a spiare Misty.- si ricordò. -Volevo avvertirti nel caso si facessero scoprire.- No, la verità era che lo voleva veder soffrire nell’autocommiserazione… scene del genere erano veramente troppo divertenti! Quello era rimasto l’unico motivo del suo continuo viaggiare.
-Perché stanno facendo una cosa simile?- il moro, sconvolto, strabuzzò gli occhi.
Okey, ciò aveva del paranormale. Lui non era sano e non lo erano i suo amici. Anzi, i suoi amici erano dei sadici impiccioni che si divertivano a farlo soffrire, precisamente!
-Perché è la tua ragazza!- rise il più grande.
-Non è la mia-- si bloccò, realizzando.
Cavolo! Gary era lì a due passi, lo avrebbe ucciso! Lo aveva rigirato come più gli piaceva, in fondo, lo aveva fatto preoccupare per la sua delusione amorosa spingendolo ad aiutarlo… non poteva fargli questo, non a lui che odiava aiutare gli altri e sentirsi ingannato di conseguenza. L’ultima volta che cosa aveva fatto per vendetta? Gli aveva calato i pantaloni davanti a sua sorella? No, quello la penultima volta…
-…non più, almeno.- si era salvato? Sul serio? Guardare i film d’amore costretto dalla madre era stato così utile, a suo tempo? Incredibile!
Decise che avrebbe adottato un figlio in modo da renderla una nonna felice.
-Complimenti Ash…- il suo amico lo guardò molto sorpreso. -Sei molto forte… io sarei uscito distrutto da un tradimento… non pensavo tu potessi reagire così bene…-
No, si era sbagliato, quel ragazzo era molto più sveglio di quanto non ricordasse, perlomeno era più sveglio di lui —non che ci volesse molto—
-Penso che ancora non abbia… metabolizzato.- intervenne Brock. Sì, quell’uomo era un angelo! -In fondo Misty era con uno nei nostri migliori amici, non è vero, Ash?-
-Uh.- probabilmente era un segno d’assenso, ma non era poi molto chiaro. Si era distratto grazie al piccolo problema dell’altezza, ma ora ricordava distintamente uno dei suoi migliori amici che…
…okey, stava per scoppiare di rabbia senza motivo. Tracy sarebbe morto a prescindere dalla pena che la polizia gli avrebbe inflitto.
-Cavolo…- il neo-prof era sconvolto. -Cornuto e mazziato!- sul volto del giovane Ketchum si dipinse un’espressione stupida. Qualcosa non gli era per nulla chiaro.
-Cornuto e che?-
-Poverino…- Max sospirò guardando la scena che si stava svolgendo davanti a lui.
-Intendi Ash?- fece Vera, arrossendo fino alle orecchie, imbarazzata.
Misty e Tracy, evidentemente, si trovavano troppo bene insieme e stavano continuando a… oddio, per favore, non fatemelo scrivere…!!!
-Sì che intendo Ash!- il ragazzino cercò di contenere la propria voce. -Era distrutto!-
-La trovo una cosa normale.- la ragazza abbassò il capo. -In fondo è stato tradito e…-
-Non è vero!- il fratellino la osservò con sguardo saccente. -Tecnicamente Misty non è la sua ragazza. Lei aveva tutto il diritto di…-
-Come? Misty non è la sua ragazza?- lui la guardò veramente sconvolto. Evidentemente, pensò il ragazzino, Gary non era stato il solo ad essere ingannato dalla magia recitativa di Ash.
-Non ti sei accorta che Ash ha detto una bugia a Gary?-
-Riconosco che dicendolo lui aveva qualcosa di strano…- Vera si voltò, guardando da un’altra parte. -…ma allora… no, qualcosa non mi torna…- Max sospirò, stanco.
-Cosa? Guarda che ormai tutti noi sappiamo che Ash è cotto di Misty, non è una cosa nuova e…-
-A parte questo.- lei si ritrovò a guardare il cielo, pensierosa. -Se lei non è la sua ragazza… perché prima di andarsene lei l’ha baciato?-
Il ragazzino strabuzzò gli occhi non poco sorpreso, rischiando il soffocamento o qualcosa si simile. Gli ci vollero svariati secondi per afferrare qualsiasi cosa si svolgesse nel raggio di cento metri ma finalmente poté riconnettersi e capire.
-E questo quando sarebbe successo?-
Drew passò lentamente a rassegna tutte le coppiette che giravano allegre per la festa.
-Non la vedo.- affermò sicuro. -Puoi metterti qui davanti a crepare di caldo.- Ash fece capolino da dietro la sua schiena.
-Nh.- non era molto d’accordo.
-Non avevate detto che stavate benissimo?- Gary guardò confuso il ragazzo dai capelli verdi.
-Orgoglio.-
-Non sono sicuro tu te la ricordi.- il moro continuò a scrutare la massa informe di gente che gli copriva la visuale.
-Ti posso confermare che non c’è!- fece Brock, spazientito. -Di me ti fidi?-
-Tu guardi le donne, quindi non guardi Misty.- non l’avesse mai detto, per quanto fosse protetto dalle spalle di Drew, riuscì ad inciampare sul cammino e cadere per terra, ferendosi inevitabilmente il naso. Imprecò in tutte le lingue che conosceva ma riuscì solo ad ottenere più dolore, essendosi morso la lingua.
-Sei un caso disperato, Ashy.- Gary sospirò.
-Perché lo chiami Ashy?- Drew strabuzzò gli occhi, confuso.
-Gli da profondo fastidio!- il castano rise, orgoglioso di se.
-Umpf!- Ash evitò di ringhiare.
-Appunto.-
-Non potresti avere un po’ più di compassione?- Brock alzò le spalle. -In fondo è stato appena tradito da uno dei suoi migliori amici.-
-Non sembra, ma cerco di distrarlo.-
-Ragazzi!- Max e Vera accorsero dal gruppetto di soli uomini.
-Misty se n’è appena andata con quel tipo!- Vera si mise immediatamente davanti a Gary.
-Dovresti dirlo a lui, non a me.- il neo-prof indicò l’amico d’infanzia che aveva assunto una strana espressione, ancora seduto per terra a tastarsi naso e lingua doloranti. Il ragazzo dai capelli verdi ricordò immediatamente che fine aveva fatto quel tipo nella sua mente… come mai lo aveva dimenticato? Ah, giusto, il gossip lo aveva distratto. Stressato, tornò a grattarsi la puntura di zanzara.
Ash, d’altro canto, cominciò a perdersi nei suoi pensieri.
Per un secondo —no, più di uno senza dubbio— aveva considerato Misty come la sua effettiva ragazza.
Forse era stato trascinato da tutta quell’agitazione… ma come diavolo gli era venuto in mente di mentire a Gary? Se non lo avesse fatto non l’avrebbe mai vista con Tracy, e non avrebbe considerato la possibilità di andare in galera per una buona causa.
No, non era questo il modo di agire. Avrebbe dovuto telefonarle e farle gli auguri… sì, avrebbe dovuto…
-L’amore fa soffrire, vero?- Vera lo osservava triste e rammaricata.
Siccome era ancora convinto di non essere innamorato non capì assolutamente il significato di quelle parole.
-L’amore non è affatto importante…- non si accorse che stava cercando di auto-convincersi. -…per essere felici…- Non si alzò da terra finché Brock non lo tirò su di peso.
Stava bene lì dove stava, rispecchiava il suo pessimo umore.
Scosse il capo cercando di svegliarsi e cercando di convincersi che avrebbe dovuto essere felice per Misty.
Aveva vissuto una vita intera senza pensare all’amore e, senza dubbio, non ci avrebbe pensato in quel momento.
Povero illuso…
Fine Capitolo 2
Questo l'ho scritto 3 anni
fa. Il prossimo capitolo, invece, sarà recente e sarà un bordello. Non posso
dire altro!
Spero commentiate in tanti! <3
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Perché L’Importante E’ Essere Convinti ***
Il Mondo E' Bello Perché è Rosa
E' penoso. No lo è sul serio! E' un
capitolo P E N O S O ! Vorrei rispecchiasse l'assurda comicità
del primo capitolo ma...
Sì, sono un'autrice fallita e, devo dirvelo
ASSOLUTAMENTE, ho la febbre.
Cosa c'entra con la fic? beh, spero siate più clementi ù_ù ecco, sì,
è così uhm...
Ho ripreso il possesso di Front page dopo aver avuto SERI problemi con
DreamWaver (sò proprio SDATTA!, come si dice dalle mie parti) quindi posso
contare un HTML decente (mi scuso per la figura di cacca fatta nel cap
precedente ohi ohi ;_;)
Bene gente, ecco... ehm... sì ok, questo è il
terzo capitolo e succederanno molte cose, tante cose, troppe cose... buona
lettura!
Capitolo 03: Perché L’Importante E’ Essere Convinti
La vita
non è mai facile come sembra, scordatevi di pensarlo!
-Non è
un po’ presto per tornare a casa?- Tracy sospirò guardando la schiena di
Misty che si ostinava a camminare davanti a lui.
-No, è
un orario più che giusto.- si voltò freneticamente a destra e a sinistra.
-Domani ho un incontro, ricordi?-
-Appunto per questo siamo venuti qui a divertirci…- il ragazzo la guardò
imbronciato. -Perché oggi non hai incontri!-
-E non
usciamo mai insieme, lo so…- no, lei sembrava non saperlo affatto o sembrava
non importarle, perlomeno non in quel momento. Si sentiva stranamente
agitata e pervasa dai sensi di colpa.
Che
diavolo stava facendo? Non era da lei… ma se Ash era lì allora non era sano
rimanere perché aveva troppa paura di incontrarlo e spiegargli come stavano
certe cose e… no, non ne avrebbe avuto né la forza né il coraggio, un’azione
simile non era contemplata.
Cosa
stava succedendo? In fondo lei teneva a Tracy, no? Certo che ci teneva! Lui
era stato così dolce e comprensivo con lei che aveva stentato a crederci. E
poi baciava veramente bene…
…non
era il momento di fare considerazioni del genere, forse.
Girando
il capo riconobbe la schiena di Vera. Istantaneamente comprese che il resto
della ciurma era lì e… Gary? La rossa rifletté due attimi e capì che non
c’era via di fuga. Loro si stavano dirigendo dove voleva andare
lei. Come mai tutta questa fortuna? Decise che non era il caso di
scoprirlo.
La
ragazza si fermò, fissò la gente che aveva intorno e cominciò a riflettere
su cosa doveva fare.
-Ehm…
Misty…- Tracy la guardò spaventato. -Intralciamo la folla.-
-Pazienza.-
Gary
guardò l’orologio impaziente.
Tutta
quella faccenda lo stava distraendo. Lui era arrivato lì con la precisa
intenzione di far sentire Ashy un fallito, non aveva pensato che le cose
potevano svolgersi a quel modo. La ragazza con cui Ash lo aveva visto
l’aveva rimorchiata solo poche ore prima e l’aveva salutata dicendo
“sei uno splendido fiore, mia cara, ma ora devo proprio andare a salutare
questo mio amico.” Lei non era stata molto contenta ma aveva risposto
qualcosa come “Puoi chiamarmi quando vuoi, ma non offenderti se non ti
risponderò”.
Decisamente carina, sì.
Comunque, il fatto principale era che era fin troppo tardi. Doveva tornare a
Pallet o suo nonno l’avrebbe scuoiato vivo, Ashy o non Ashy. Guardò in
direzione del suo amico di infanzia e lo vide con un’espressione cupa, nera.
Pensò che probabilmente non era a conoscenza nemmeno della ragione che lo
portava a stare in quel modo. Poverino!
-Senti
Ash…- l’amico d’infanzia lo guardò sorpreso.
-Non mi
chiami Ashy?-
-Pensavo non ti piacesse!- Gary fu decisamente sorpreso. -Dicevo, senti Ashy…-
il moro maledisse la sua boccaccia. -Guarda che il mondo è pieno di ragazze
molto carine più basse di te. Non devi abbatterti!-
-Non
sono basso.- puntualizzò l’allenatore, ormai più per convincere se stesso
che gli altri. -E non mi serve una ragazza! Figuriamoci! Sono solo fonte di
continue spese e cos’altro?-
-Ehy!-
Vera si sentì offesa nell’orgoglio. -Sarai te una continua spesa. Spendiamo
più per sfamare te che per sfamare tutta Hoenn!-
-Quello
che volevo dire…- continuò il moro facendo finta di niente -è che io sto
benissimo da sol-- inciampò sui suoi stessi piedi, finendo con la faccia a
terra per la centesima volta consecutiva quel giorno. Oramai non faceva
neanche più ridere.
-E’
perché dici un sacco di cavolate che finisci sempre a terra.- esordì Max.
-Forse
non sono affari miei…- cominciò Drew. -ma credo che sia il caso di fare una
chiacchierata con Misty.- tutti guardarono il giovane coordinatore senza
capire. -Voglio dire… ci siamo fatti sgamare a guardarla senza neanche
salutare! Come minimo penserà che siamo un branco di contadini scortesi! E
io ci tengo all’etichetta!- Così, mentre Ash si trovava ancora a terra
chiedendosi cosa volesse intendere Drew con il termine “etichetta”
tutti gli altri cominciarono ad annuire.
-Tu hai
delle buone idee!- Gary diede una pacca sulla spalla al ragazzo. -Mi piaci!
Sei in gamba!- Il moro se ne restava ancora a terra pieno di polvere e
voleva restarci.
Andare
da lei?
Mai!
Nel
frattempo Tracy aveva compreso che qualcosa non andava. Misty era troppo
agitata e, diciamocelo, poco attenta. Dopo aver sbraitato come una pazza
perché voleva andare via si era fermata di botto e aveva detto che –NO!– non
voleva andare via. Ovviamente molte cose non tornavano, e si erano fermati
in un bar a bere qualcosa. La capo palestra avrebbe voluto ordinare del
Gin Lemon ma il suo nuovo ragazzo le aveva proibito alcolici, così lei
si era messa a fare il broncio.
Avere
la ragazza era più impegnativo di quanto non avesse mai pensato!
Misty,
dal canto suo, cercava in ogni modo di non incontrare Ash. Lui era
lì, era lì e l’aveva vista con Tracy, e aveva capito, oh se aveva capito!
Accidenti! Doveva spiegargli. Ma poi, spiegargli cosa? Che era adulta e che
faceva quello che le pareva? Bell’argomento, bell’argomento davvero.
Le
erano bastati 5 secondi. Dopo averlo visto per 5 soli secondi non solo aveva
ricordato quanto lo amava, ma aveva anche visto la sua espressione
vacillare, toccare il fondo, non riemergere, sprofondare nell’universo nero
della disperazione e del tradimento. Dopo solo 5 secondi non riusciva più a
baciare Tracy guardandolo negl’occhi e, se li chiudeva, vedeva Ash.
Solo 5
fottuti secondi!
La
capopalestra cominciò a mangiarsi forsennatamente le unghie. Doveva evitare
di incontrarlo. Doveva tornare a casa. Doveva dimenticarlo.
Tutto
bellissimo in teoria, ma quando avrebbe applicato la pratica?
Se i
miei due amati (amatissimi) volessero svegliarsi, capirebbero che l’autrice
non sta complottando un assurdo piano contro di loro. No. L’autrice
gli vuole bene. Ok, l’autrice vuole bene a Misty, in verità, e un pochino a
Gary, per Ash prova uno strano sentimento, che non è l’odio, forse il
sadismo. Ma per quanto all’autrice piaccia rendere Ashy uno stupido non lo
può vedere così e, se non altro, si rende conto di una cosa:
A
Kanto, in Febbraio, ci sono un sacco di zanzare!
Dopo
l’intermezzo stupido di un’autrice ormai vecchia e dimenticata che
ricomincia a scrivere dopo 3 lunghi anni di assenza (che brava che sono)
dobbiamo ricollegarci con il mondo vero.
-Dobbiamo chiarire.- disse Tracy in modo autoritario.
-Avrai
te qualcosa da chiarire!- disse stizzita Misty, irritata dalla sua presenza.
Non poteva mentire: amava un altro, ma questo non gli impediva di baciare
lui perciò perché quel ragazzo se la prendeva tanto?
-Ti
vedo turbata- sembrava preoccupato. -devi parlare con lui. Se non altro per
dirgli che stai con me!- fu molto felice di dirlo e si crogiolò nell’eco
delle sue stesse parole.
-L’ha
intuito anche da se. In caso glielo spiegherebbe Brock.- ripose acida. Tracy
si alzò dal tavolino –sono ancora nel bar, loro– e la abbracciò da dietro.
Lei, incredibilmente, cominciò a sentirsi meglio.
-Capisco che stai male e non voglio vederti così…- la fece alzare in piedi e
la guardò negl’occhi. -Non posso dirti che ti amo, perché è troppo presto
ma ti voglio bene, da morire. Devi risolvere questa situazione con lui, devi
essere onesta e starai sicuramente meglio!- sorrise. La rossa si immerse nei
suoi occhi d’ambra e sospirò.
-Va
bene, forse hai ragione…- fece una pausa e raccolse alcuni tra i suoi dubbi
e i suoi pensieri. -Andiamo.-
Drew
cominciò a guardarsi la mano sinistra, ormai ridotta ad essere più simile ad
un campo di pomodori che ad una mano e cominciò a fissare Vera. La ragazza
si era distratta dall’attrazione per il professorino, e vagava con il
naso per aria alla ricerca di chissà cosa.
Dovette
ammettere per un attimo che con il costume da Skitty le stava bene. Molto
bene. Troppo bene. Capì che, in Agosto, sarebbero dovuti andare al mare
insieme, sì, era decisamente una buona idea.
Ritornò
con i piedi per terra giusto in tempo per vedere una grossa radice di un
albero spuntare fuori dal terreno. Aprì bocca per avvertire gli altri di
stare attenti ma diede per scontato che, grossa com’era, l’avrebbero vista
da soli.
Ovviamente non tenne conto di chi erano i suoi compagni di viaggio.
Innanzitutto Vera e il suo costumino scivolarono elegantemente e la
coordinatrice finì in ginocchio sul marciapiede. Uno stranamente assonnato
Max le andò addosso dandole una forte botta sulla schiena. La ragazza,
dunque, cacciò un urlo decisamente poco fine, facendo girare tutta la città
dallo stupore e mentre Ash non aveva notato nulla, poiché occupato a morire
di caldo grattandosi il pizzico di zanzara del capitolo primo, gli altri si
bloccarono tutti. L’allenatore, si è detto, non aveva fatto caso a nulla,
soprattutto ad una certa rossa che era rimasta pietrificata sul marciapiede,
a pochi passi da lì. Lui inciampò sulla stessa radice ma questa volta fu
bravo a non cadere: alzò le braccia per cercare equilibrio e mise avanti il
piede più libero ricercando la stabilità perduta. Siccome l’autrice premia i
buoni, riuscì a non andare addosso alla sua vecchia amica e, siccome
l’autrice è sadica, appena il moro alzò gli occhi si ritrovò l’amica
davanti. Paurosamente davanti.
Il
pubblico era tornato alla vita di sempre, Drew aveva aiutato Vera ad alzarsi
in religioso silenzio e sei anime perdute rimanevano immobili e attenti a
guardare la coppia del momento.
In
particolare, Brock e Gary si guardavano preoccupati: Brock perché aveva
paura che il neo-prof scoprisse la bugia, Gary perché aveva paura che il suo
amico d’infanzia morisse.
-Ciao-
masticò Ash, ancora intontito.
-Ciao-
bisbigliò Misty, con lo stomaco in subbuglio.
-Congratulazioni- disse il ragazzo, tutto d’un fiato, ricordando un discorso
mentale fatto qualche ora prima.
-Grazie- rispose automaticamente lei.
-Non è
sano- bisbigliò Max a Vera, la quale scosse il capo. Tracy, dal canto suo,
ruppe il ghiaccio dando una pacca ad Ash.
-Ma
quanto tempo! Tutto bene?-
Il
primo pensiero di Gary fu “Che faccia tosta!” ma non poté esprimerlo a
nessuno per la sua poca confidenza con il gruppo. In realtà era tutto più
complicato. Ash si sentì completamente perso per un attimo o due. Fece un
passo indietro per non commettere troppi errori e si ritrovò Gary che,
poggiatagli una mano sulla spalla, lo guardava in modo comprensivo.
Improvvisamente i problemi di Ash su Misty non erano più così
importanti; ricordò la bugia, ricordò quanto il ragazzo ci avesse creduto,
quanto lo avesse sostenuto e aiutato, e ricordò le varie volte che aveva
subito delle vendette da parte sua. Capì che cos’era importante: continuare
la facciata di fronte a Gary! In fondo nemmeno lui sapeva con certezza
cos’era quel sentimento che lo aveva tanto sconvolto, anzi! Si sentiva male
guardandola insieme a Tracy, si sentiva come tradito ma non gli era
interessato capire perché. Lui voleva stare meglio. Ora, stare
meglio, in quel preciso istante, era non farsi sgamare. Tutto qui.
-Mi hai
deluso.- disse Ash, abbassando lo sguardo. Misty si rattristò e prese fiato
per dire qualcosa. -Tu… ecco… io credevo che tu mi amassi.-
Se Ash
avesse detto una qualsiasi altra vaccata lei non ci sarebbe rimasta male.
No, assolutamente, avrebbe potuto dire una qualsiasi bugia e lei sarebbe
rimasta impassibile, stupita, ma impassibile. Questa era la verità, la
sacrosanta verità e lei era stata colpita al cuore con un bazooka, in
modo che il colpo arrivasse bello centrato, perché con una pistola si
sarebbe potuto sbagliare bersaglio.
-Ma tu…
tu come diavolo…- non riusciva a mettere insieme abbastanza parole per
imprecare.
-Stavamo così bene insieme…- Ash, sempre senza guardare la ragazza, sperò
che comprendesse e le tenesse il gioco. No, lei non lo avrebbe fatto non
solo perché non lo aveva capito affatto, ma anche perché quelle parole le
avevano fatto del male fisico. No, in realtà le ultime quattro l’avevano
solo irrimediabilmente confusa.
-Come,
scusa?-
A Gary,
il pensiero Ash dicesse una manica di balle, era passato in testa diverse
volte, soprattutto all’inizio. Era per questo che rideva, era per questo che
lo sfotteva ma poi, guardandolo, si era convinto che la sua non era
nient’altro che la verità. No, non lo era. Questo pensiero si insinuava
nuovamente nella sua mente. Il ragazzo cominciò a dire a se stesso che si
sbagliava. Dai! Ma com’era possibile! No, non poteva mentire, Ashy non era
MAI stato un bravo attore e, decisamente non poteva aver…
Guardò
attentamente Misty facendo un passo indietro. Qualcosa iniziava a non
tornare.
Tracy.
Tutte le mie lettrici lo odiano di sicuro. Anche io. No, ecco, in verità
volevo dirvi un’altra cosa. Tracy era più confuso di Misty sotto diversi
aspetti. Il primo era senza dubbio il fatto che… beh… Ash non poteva sapere
che Misty lo amava/aveva amato. Poi… Gary che ci faceva lì? Gran bravo
ragazzo ma… no, era di tropo, quasi quanto Drew.
Vide
Misty scurirsi in volto, si stava arrabbiando.
Sarebbe
stato meglio per lui rimanere a disegnare pokémon nelle Isole Orange!
-Come,
scusa?- Misty ripeté e Ash, per la prima volta, la guardò negl’occhi. Doveva
inventarsi una balla gigantesca per sfuggire alla vendetta, o alla morte, o
alla tortura.
-Non
pensavo che tu potessi tradirmi così!- dalle la colpa, pensava. Incolpala!
Se non altro lo faceva stare meglio. -Io di te mi fidavo! Sul serio!-
-Ma di
che diavolo stai parlando? Tu… tu vaneggi! Io non ti ho affatto tradito!-
stava iniziando ad alterarsi perché non comprendeva la situazione che aveva
intorno. -Mica stiamo insieme!-
I dubbi
di Gary svanirono e si sentì irrimediabilmente preso per i fondelli su scala
mondiale.
-Cosa?-
gridò.
-Tu che
c’entri eh?- gridò a sua volta la rossa.
-C’entro
eccome! Questo bamboccio- indicò un Ash abbastanza disperato -mi ha
fatto preoccupare! Sul serio! Ho passato il pomeriggio ad occuparmi del suo
cuore infranto perché la sua ragazza gli aveva fatto le corna e ora scopro
che non sei la sua ragazza?-
A Tracy
fu tutto chiaro in un secondo, anche e soprattutto quello che Ash, invece,
non aveva capito.
-Tu
stavi con lui?- improvvisamente inveì contro Misty, la quale cominciò a
guardarlo spaesata.
Erano
tutti pazzi per caso?
-No!
Tracy ma come puoi pensare…- Gary guardò interrogativamente il ragazzo
mentre Misty oramai gli aveva dato le spalle per guardare il suo ragazzo,
quello vero e attuale, intendo.
-Non
capisco… no, ecco…- il castano guardò Ash con un’espressione confusa. -No,
credo di essermi perso qualcosa, sul serio… io… no…- si mise una mano sulla
fronte cercando chiarimenti.
Tracy,
non visto, fece l’occhiolino a Misty, la quale capì sempre meno.
-Mi
avevi detto che tra voi era finita perché non ti amava più!- in realtà un
po’ si sentiva che era un pessimo attore, non sapeva dire le battute, ma,
nella seconda parte del suo discorso, si fece improvvisamente più serio,
sorridendo tristemente. -Mi pare di vedere, invece- la sua voce ormai roca e
seria, quasi non si sentiva. Questa era una perla di saggezza e anche Ash,
oltre a Misty, ne fu turbato. -che ti ama ancora molto…-
Fine
Capitolo 3
La faccenda si fa PREOCCUPANTE!
Come diavolo risolvo??? ;_; Sono una SDATTA lo ribadisco!
E adesso passiamo all'angolo dei commentiii!!!!
Bree_
ù_ù onorata che ti interessi e che tu sia contenta (XD non lo sei
più vero? Vero che non lo sei? oddio che asiolesionista...) Ah, sto leggendo la
tua Twilight saga e non ho ancora recensito perché sono ferma molto indietro. Mi
piace molto, sappilo ma... no ti farò una recensione decente poi xD ahahah!!!
spero di non averti deluso.
MaryVera96
Come vedi ci sono riuscita ù_ù sono una vecchia sdatta ci posso fare BEN poco,
chiedo perdono ;O; Sono contenta che la storia ti piaccia XD
E ora vi lascio, sto sudando perché mi sta
scendendo la febbre e sono vicina al delirio. Non dovrei mettermi a scrivere in
queste condizioni vero? ...vero?
Alla prossima 8quando finirò... |
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** L’“astuto” modo trovato dall’autrice per salvare la situazione ***
Il Mondo E' bello Perché è Rosa
Lo ammetto. Ho aggiornato perché il
contatore dell'EFP non andava oltre le 36 visite all'ultimo capitolo ahahaha
(che tristezza... soprattutto a contare le 400 del primo... eh, erano altri
tempi)
Una cosa che non c'entra niente! Ho visto che la mia This Ain't A Love Song
è la 3° nella classifica elle più popolari!! Che sorpresa!! E che felicità!!
<3<3<3 Lo dico perché non è una cosa da tutti i giorni e, sì, mi riempie
d'orgoglio!
Ditelo, ammettetelo, VOI nel capitolo precedente non avete avuto la minima
IDEA di come io me la sarei potuta sbrigare!
Nemmeno io.
beh, l'importante è che ci sia riuscita: Buona lettura!
Capitolo 04: L’“astuto” modo trovato dall’autrice per salvare la
situazione.
-Mi pare di vedere, invece, che ti ama ancora
molto…-
Diciamo la verità, la situazione è sfuggita
di mano alla vecchia autrice. Parecchio.
-Che confusione…- sospirò Max. -Voi avete
bisogno di uno psichiatra. Sul serio! Siete tutti matti!!-
Misty guardò Ash spaesata, comprendendo solo
che Tracey aveva intuito qualcosa. Ash ricambiò lo sguardo ormai totalmente
confuso e con una faccia assurda. No, la situazione gli era sfuggita di mano
e non ci aveva capito nulla, e se ne stava lì a fissare la ragazza con una
faccia assurda. Veramente assurda.
Gary aveva un gran mal di testa e non sapeva
più cosa pensare.
Drew, Vera e Brock tenevano ancora per poco
il filo dei pensieri sani e quando Max disse -Sarà meglio che ci andiamo a
prendere un caffè!- furono i primi ad approvare.
Drew decise che la faccenda era veramente
troppo intrigata per lui e, siccome pensava anche che ci volesse un po’ di
privacy per i tre che si erano attaccati pochi istanti prima, prese per il
colletto dei vestiti Vera e Max. Vera per ragioni ben ovvie –e perché,
essendo l’unica vestita da Skitty era piuttosto ridicola!– e Max per evitare
che la coordinatrice pensasse male di lui.
Il gruppo proseguì lentamente senza
accorgersi di nulla mentre i tre rimasero completamente isolati tra la
folla. Vera guardò il ragazzo interrogativamente.
-Siamo un po’ di troppo.- spiegò -Creeremo
solo confusione!-
-Hai ragione,- disse Max aggiustandosi gli
occhiali sul naso con una mossa decisamente teatrale. Fece passare un
secondo prima di rivolgersi in maniera “arrabbiata” all’amico dicendo -ma io
mi volevo impicciare!- Drew lo guardò scocciato e cominciò a grattarsi una
mano.
-Ma che hai?- fece Vera bloccandogli il
polso. Rimase due secondi in silenzio. -Un pizzico di zanzara?- era
decisamente shockata. -Ma siamo a Febbraio!!-
-…- il ragazzo pensò che fosse meglio non
commentare –nemmeno lui era tanto sicuro– e sospirò. -Sentite, dovremmo
trovare qualcosa da fare aspettando che si chiariscano.-
-Spiarli!- fece Max con l’espressione che
sembrava dire “è la cosa più ovvia del mondo!”
-Io avrei paura…- fece Vera. -Sempai Misty sa
essere spaventosa quando si arrabbia!- i tre rimasero in religioso silenzio
per qualche istante, poi la ragazza cominciò ad urlare. Il ragazzo dagli
occhi verdi l’afferrò per le braccia e la guardò spaventato.
-Che è successo?- chiese
-Qualcuno mi ha toccato il sedere!- si sentì
rispondere.
-Come sta il Professor Oak?-
-Oh, molto bene!-
-Mi fa piacere!-
Tracey e Gary discorrevano per i fatti loro
mentre Ash, Misty e Brock erano rimasti indietro. Per un secondo Ash aveva
distintamente sentito quella situazione che aveva provato per tanti anni
viaggiando insieme a loro. Sentì Misty alla sua destra e la immaginò con la
sua maglietta gialla e le bretelle, con Togepi ancora tra le braccia. Sentì
Brock alla sua sinistra decisamente ringiovanito e con quel sorriso che lo
accompagnava sempre durante il viaggio. Sentì nella sua bocca il sapore del
suo stufato, nelle orecchie le grida della rossa, gli squittii di Togepi e
Pikachu che giocavano insieme. Sentì tutto questo che lo attraversava come
un fiume in piena e davanti a lui non vide più nessuno, c’era solo una
strada sterrata che conduceva chissà dove.
Non ci aveva mai pensato abbastanza ma
evidentemente lei gli mancava e tanto. Gli mancava la sua pessima abilità
nel cucinare, la sua testa calda, il suo amo da pesca, la sua… risata.
L’aveva sempre pensato questo, e mai ammesso,
ma lei aveva una bella risata.
-Qui sembra tranquillo- commentò Gary.
Ash tornò a vedere i colori in modo distinto
e la strada sterrata che percorreva fin da bambino lascò spazio ad un enorme
giardino con al centro una fontana.
Che figo!
Nessuno osò fare un passo in avanti perché
avrebbe iniziato cominciare a discutere e la cosa non era bella. No, era
complicata per tutti perché tutti, chi più chi meno, avevano mentito,
avevano nascosto qualcosa, avevano sbagliato a prendere una determinata
decisione. Bravi! Veramente bravi!
L’unico innocente, Gary, si era già piazzato
su di una panchina e, guardando gli altri in modo totalmente ingenuo aveva
esclamato -Allora?- Tracey sospirò e si avviò dov’era il castano.
-Comincio io, voglio dire una cosa.- prese
fiato, evidentemente provato, imbarazzato, impaurito. Si morse le labbra
pentendosi della sua dose di coraggio iniziale. -Ash- guardò il moro
negl’occhi. -Quando sei andato via e hai lasciato Misty da sola io ho fatto
di tutto perché diventasse la mia ragazza. Sia perché… beh…- arrossì
lievemente. -la amo…- lo disse in modo strano, non capì perché. -sia
perché tu…- Ash ebbe un colpo -perché tu stessi male.- Avevano iniziato a
insultarsi, era il colmo!
L’allenatore di Pallet guardò l’amico e le
parole gli uscirono fuori senza poterle controllare.
-Ci sei riuscito.-
-Sorellina, devo chiedertelo…- Max indicò con
la paletta del gelato la sorella. -Cosa intendevi prima quando hai detto
“perché prima di andarsene lei l’ha baciato?”- inforcò un po’ della delizia
che aveva sotto il naso e la ingurgitò. -Alla fine non me lo hai detto.-
Il trio dei simpatici buffoni stava prendendo
un gelato lontano dagli altri.
-“Lei” chi?- chiede Drew.
-Misty.- disse il bambino. -Ad Ash.- il
ragazzo dagli occhi verdi guardò Vera sconvolto.
-Cosa?-
-Ah, beh sì…- Vera finì di mangiare la panna
che era sul suo gelato. -Quella volta… tempo fa… quando andammo a
trovarla… e siamo rimasti lì per la notte…- era successo due mesi prima. Si
trovavano da quelle parti e non avevano saputo resistere alla tentazione di
andarla a trovare. Ash, soprattutto, era talmente emozionato che la sera
prima non era riuscito a dormire. -Io mi sono alzata per andare a bere e… la
porta della camera di Ash e Brock era aperta, e Misty era china su Ash.- i
due ragazzi rimasero in silenzio. Vera li osservò un po’ impaurita -Sembrate
più pettegoli di una ragazza!-
Drew sorseggiò elegantemente la sua Coca
Cola
® e guardò i suoi amici. -Non sono sorpreso- commentò. -Lei beh, si vede che
lei è innamorata!-
-Sì, ma non si spiega Tracey!- Max sembrava
piuttosto arrabbiato.
-Sì che si spiega!- tutti guardarono il
coordinatore con una faccia stupita. -Se io… beh…- arrossì -Se io mi
sentissi continuamente rifiutato da una ragazza che non comprende nemmeno i
miei sentimenti- diede una rapida occhiata a Vera -Anche io cercherei
qualcun’altra. A volte è inutile amare qualcuno se l’altro non ricambia.- la
ragazza lo guardò profondamente colpita e sì, lei aveva
capito.
-Ma Ash ricambia!- incalzò Max.
-Ma lei non è a conoscenza.- disse seria
Vera. -Se io… beh- sorrise arrossendo. -Se io non sapessi né che l’altra
persona mi ama- pece una breve pausa. -né che io stessa amo quella persona…
non sarebbe giusto, ecco… che l’altro decidesse di dimenticarsi di me usando
un’altra!-
-Sì!- esclamò Max, poi divenne serio. -No,
aspettate un secondo…- i due lo guardarono. -Di chi state parlando adesso?-
-Io ho mentito.- Ash chiuse gli occhi
prendendo fiato. -Ho detto a Gary che Misty era la mia ragazza solo perché
non fossi preso in giro…- Gary lo fulminò con lo sguardo.
-Lo avevo capito… all’inizio…- sospirò. -Ma
ci sei rimasto troppo male quando hai visto pel di carota con il tuo
amico.-
-Non mi chiamare “Pel di carota”- sentenziò
Misty, molto arrabbiata.
-Pel di carota!- Gary sorrise angelico e
questo scatenò la furia della ragazza. Ash scosse il capo.
-Non dirgli mai di non fare una cosa,- era
serio. -perché la farà!- la ragazza non lo degnò di uno sguardo.
Per la verità, quando Ash aveva detto quello
che aveva detto (è 4 o 5 righe più su, non potete esservelo dimenticato),
lei si era sentita in parte contenta. Sentì una voce da ochetta che
somigliava paurosamente a quella di sua sorella Lily nel suo cervello dire
“tra tante ha scelto me! ♥” sì, con tanto di cuoricino.
Era rimasta sconvolta da se stessa, le sue
tre sorelle l’avevano influenzata fin troppo. Poi aveva collegato dei
pezzi. Lui aveva mentito, l’aveva presa e aveva giocato con lei per salvarsi
da Gary –cioè, ma quanti anni aveva?–
Era stata usata.
Questo pensiero la fece infuriare. Quindi
anche il “credevo che tu mi amassi” era una balla. Una grandissima
balla! L’aveva inventata per tenergli il gioco, per farla passare da cattiva
e rimanere incolume, ancora una volta. No, non sarebbe rimasto
incolume, lo avrebbe picchiato finché sarebbe stato lui, implorante,
sanguinante e dolorante, a chiedere di essere ucciso in modo veloce.
Tutto questo le piaceva da matti.
-Gary…- Brock venne avanti. -Mi dispiace
averti mentito. La verità è che mi piace vedere Ash in difficoltà.- Gary
strabuzzò gli occhi.
-Non pensavo tu fossi un collega!- si alzò
dalla panchina per stringergli la mano. -Ti facevo meno simpatico.-
-Collega?- si interrogò il moretto.
Tracey ridacchiò.
-Io invece la ragazza non me la sono
trovata.- il neo-professore ridacchiò. -Non seriamente! Quella con cui mi
hai visto era una delle tante con cui… beh…- non trovava il termine adatto.
-…esco.-
Fondamentalmente era scoppiato un casino
quando, invece, potevano rimanere tutti amici, carini e coccolosi.
-Credo tocchi a me.- esordì Misty,
sospirando. Beh, lei di cose ne aveva da confessarne, soprattutto ad Ash. La
prima era sicuramente la gigantesca cotta che aveva per lui da quando lo
aveva incontrato o giù di lì. La seconda, riguardava quell’argomento di cui
Vera è stata, in qualche modo, partecipe. No, non avrebbe confessato queste
cose, di sicuro. -Brock,- fissò l’amico. -Non vi ho detto che adesso sto con
Tracey perché, grazie a lui, sto cercando di dimenticare un’altra persona.-
Brock, Gary e Tracey sapevano, chi per intuito chi per confessione, di chi
stava parlando lei. L’interessato, invece, non solo si stava interrogando,
ma era stato colpito da una sana dose di gelosia. Stavano scorrendo svariate
domande nella sua testolina.
-…e chi?-
-Che vuoi dire?- il volto di Vera acquisì
tutte le sfumature di rosso attualmente scoperte, dalla più chiara alla più
scura e, con un movimento del braccio non capito nemmeno da se stessa,
riuscì a far cadere a terra il suo gelato. I tre rimasero immobili.
-Sai solo fare danni?- chiese Max.
-Oddio no… tutto ma il gelato no…- la ragazza
si mise seduta per terra con le lacrime agli occhi, guardando il pasticcio
da lei combinato. -Ti prego gelato, non morire…-
-Dillo che stai cercando di sviare il
discorso!-
-Vera…- il ragazzo dagli occhi verdi porse
una rosa rossa alla coordinatrice. -Se vuoi ti offro un altro gelato…-
-No… lui era unico…- si alzò -Grazie.-
arrossì prendendo ciò che le era stato offerto. Ormai si guardavano con una
luce diversa, ma se Vera aveva capito che l’interesse di Drew era reale,
Drew aveva capito che Vera, prima di tutto non sapeva di questo sentimento
prima di quel discorso e poi non si sentiva pronta lei.
Non c’era altro da dire, tra loro, non
ancora.
Ah, già, qualcosa da dire c’era.
-Drew… resti a dormire insieme a noi al
Centro Pokémon?- lui sorrise.
-Sì, penso di sì.- Max li osservò per un po’.
Avrebbe voluto lasciarli soli ma non riusciva a trovare una scusa decente
per allontanarsi senza che loro lo seguissero. In più aveva l’impressione
che se la sarebbero dovuta cavare da soli, non come un’altra coppia di
nostra conoscenza.
-e chi?-
Ovviamente Ash non venne ascoltato.
-Perché non ne parli con quella persona?-
Gary la guardò con aria maliziosa. -Chissà, rimarrai sorpresa dalla sua
rispos- si interruppe a metà. -No, scusa, non avevo collegato.- in realtà
avrebbe voluto consigliarle qualcosa ma non sapeva bene come spiegarglielo.
No, era troppo difficile. Ricordò che lui voleva solo il male per il
suo Ashy e decise di non pensarci troppo.
Tracey, invece, tentava di portare acqua al
suo mulino e i discorsi di quel ragazzino viziato non lo aiutavano.
Ora che tutti avevano, più o meno, espresso
le loro colpe, fu il turno di chiarimenti.
-Tracey, senti… mi
dispiace se non sono stato un buon amico per te- Ash chinò il capo. -ma non
capisco perché ce l’hai così tanto con me.- il disegnatore diede un’occhiata
alla sua ragazza, continuando a crogiolarsi al pensiero che fosse la sua
ragazza, e sorrise al giovane allenatore. -Sei sempre stato un buon amico,
ma a volte la tua insensibilità… beh…- fece una pausa -…ferisce.- Non capì a
cosa si riferisse ma non poteva chiedere di più. Diede un’occhiata a Brock
che lo guardava con rimprovero.
-Bene.- Gary si alzò dalla panchina. -Devo
andare…- guardò Misty -Preferisci torturarlo tu o lo torturo io?- lo sguardo
di lei non lasciava trapelare dubbi. -Perfetto, la mia vendetta è nelle tue
mani.- passando diede una botta sulla schiena al suo amico d’infanzia e lo
fece cadere per terra. -Ciao ciao Ashy!- l’interpellato si alzò subito da
terra e cominciò a crollarsi i vestiti.
E così com’era arrivata, la causa di tutto
quel bordello se ne era andata.
-Andiamo anche noi.- Misty sorrise e prese
Tracey per mano. -Brock, è stato un piacere rivederti. Salutami Vera e Max.-
-Senz’altro.- rispose l’allevatore. Ash
guardò l’amica aspettando qualcosa, un saluto, un sorriso, uno sguardo. Non
ebbe niente di tutto ciò, lei si voltò e si allontanò senza aggiungere
altro, con una mano rossa penzolante che sembrava veramente fredda.
Si guardò la sua di mano e notò che forse, quel rossore sulla mano
dell’amica era un pizzico di zanzara identico al suo.
Sciocchezze, non ci sono zanzare a Febbraio.
Tolse il freno a mano e ingranò la prima.
Sentì il motore andare su di giri e la macchina fuggire ad una velocità
discreta. Gary aprì il tetto della cabrio e lasciò che il vento gli
scompigliasse i capelli. Il sole strava ormai tramontando e vide il
paesaggio attorno a lui, la campagna così pura, tingersi di rosso.
L’auto era la cosa più bella che gli fosse
capitata, dopo aver scoperto quant’era bello torturare Ash, ovviamente.
Neanche correre sulla schiena di un Pokémon valeva come sentire il canto del
motore, il brivido di una curva presa a velocità troppo elevata, una bella
sgommata. Ovviamente una donna certe cose di lui non le aveva mai capite,
forse era per quello che le sue storie finivano così in fretta.
Pensò che tanto era occupato a tirare avanti
il laboratorio di suo nonno quindi perché preoccuparsi di avere una donna?
Ah, già, ipotetici eredi che lo avrebbero tratto in salvo in vecchiaia.
Bello.
No, doveva trovare una donna temeraria,
amante dei motori e della velocità, solo in quel momento avrebbe potuto
presentarla ad Ash con espressione trionfante mentre lui sarebbe stato
ancora single perché troppo stupido per capire.
Il cellulare squillò. Il ragazzo imprecò
mentalmente, decelerò, e guardò l’aggeggio elettronico.
Suo nonno. Ecco, probabilmente era
arrabbiato. Rise, cambiò la marcia e accelerò. Avrebbero cercato di punirlo
per il suo ritardo, e allora? Aveva sempre fatto le cose a modo suo,
divertendosi un mondo nel far arrabbiare qualcuno. Gary Oak non era
cresciuto, esattamente come Ash Ketchum.
Fine Capitolo 4
Faccio dei capitoli troppo lunghi XD (Allora accorciali N.D. Ash) (ù_ù no, non
andrebbe in linea con il resto della fic! N.d. Crikke) (Ma così non te la legge
nessuno! N.D. Ash) (;___; NON E' VERO! N.D. Crikke)
Gary mi
mancherà, mi mancherà veramente un sacco, come scrissi nella fic 3° in
classifica per popolarità (XD ora smetto di vantarmi, sorry) è a metà tra l'amante
e il rivale di Ash!
Sì, Gary non
solo mi contribuisce alla comicità, ma mi aiuta a creare casini! (Che poi non
sai come sbrogliare N.D. Ash) (°_° hai rotto, ti faccio rompere un braccio se
non ti zitti! N.D. Crikke) Senza di lui non ci sarebbe stata la fic. Ah, e
ovviamente tornerà presente... credo... ho già problemi a finire il prossimo
capitolo vattelappesca per la fine!! XD
Avevo in mente un'idea STRATOSFERICA per risolvere l'immenso putiferio... ma
l'ho scordata XD
E adesso, l'angolo dei commenti!
> MaryVera96_
XD anche io ti ho vista lì, ma non sono una che posta tanto sui forum (no, non
lo sono...) Eccotelo lo spazietto ritagliato apposta per la tua coppia
preferita, tranquilla, piano piano prenderanno sempre più parte nella fic. Anche
se non ho in mente un progetto ben preciso... (Non avevamo dubbi n.d. Vera &
Drew) (._. n.d. Crikke). Tracey si è comportato bene, è il mio modo per farmelo
amare (;_; che autrice sadica n.d. Tracey) (°_° e non rompere n.d. Crikke).
Gary... Gary poteva prenderla peggio, ormai aveva metabolizzato XDDD il mio
piccolo Gary (ù_ù è sempre un onore servirla e riverirla n.d. Gary) (*-* oh My
Love n.d. Crikke) lui in realtà è
buono.
All'incirca.
>
Frentebatalla_
°°' mi piaceva di più Bree XD No dai mi devo solo abituare... mi dispiace che
anche tu abbia la febbre! A me sta passando, gradualmente. Gary, semplicemente,
ha avuto un'illuminazione su quanto Drew sia simpatico, dovrei sfruttare sta
cosa... Tracey, beh, l'ho reso furbo per riparare al fatto che sta con Misty (perchè
incorre nel mio odio automaticamente, non c'è verso). Ah, sì, Ash è un tappo XD
ormai lo vedo scritto talmente tante volte che... beh ti ci metti a ridere su!
tra un po' lo supera Max (ahaha)
contenta che il chap ti sia piaciuto ù_ù per me era solo una grossa fonte di
guai... (°° perché la parola Guai mi fa pensare al TR?) (;_; perché non ci usi
MAI nelle tue fic N.D. Jessie & James) (ù//ù' colpevole N.D. Crikke)
Bene, è il momento dei saluti. mi raccomando alla prossima!! E questa volta
voglio vedere più di 36 visite su XD almeno 37! ahaha un bacio grandissimo a
tutti!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Tutto si risolverà, forse. ***
Il Mondo E' bello Perché è Rosa
Questo capitolo l'ho iniziato e finito in un
battito di ciglia. Ah, fossero tutti così (ma non lo sono)
Vi auguro una buona lettura.
P.S. c'è una frase di Alex Britti perché è venuto in concerto ieri sera e...
ahaha mi ci sono fissata per sapere le canzoni a memoria. la canzone citata
è "Festa".
Un'altra canzone citata: Let There Be Love degli Oasis.
Capitolo 05: Tutto si risolverà, forse.
C’era
rimasto male. No c’era rimasto male sul serio.
Lei non
lo aveva salutato, calcolato, guardato. Che aveva fatto di male?
Ash
s’incupì mentre guardava il soffitto del Centro Pokémon, dal suo bel letto a
castello. Non riusciva a prendere sonno. Aveva parlato con Brock ed era
andata via e questo gli dava un profondo fastidio. Mi sa che si era offesa.
Aveva così paura di Gary da essersi dimenticato di lei, ma come aveva
potuto?
Eppure…
eppure sì, lei era sempre stata quella accanto a lui, quella con cui aveva
litigato, aveva fatto pare, aveva passato le più belle giornate della sua
vita. Piano piano il suo eterno viaggiare era diventato una fonte di
esperienza in più, ma la parte veramente fondamentale era stata all’inizio,
quando si era fatto pescare da una strana ragazza dai capelli rossi che
aveva fatto preoccupare dal primo istante. Lei si era sempre preoccupata per
lui, gli era sempre stata accanto e lui? Lui non l’aveva salutata, non si
era scusato, non aveva fatto niente di quello che avrebbe dovuto fare.
Bene,
gli fu subito chiaro: il grandissimo idiota era lui. Fu consolante, ma non
doveva essere una scoperta, lei quante volte glielo aveva ripetuto?
Che
strano, si ritrovò a pensare a lei. Rivide la sua immagine davanti agli
occhi, la vide sorridente con il suo codino assurdo. Vederla con
Tracey l’aveva sconvolto, e non aveva neanche la più pallida idea del
perché lo avesse fatto crollare a terra. Una parte della risposta
l’aveva trovata: lui a lei ci teneva. Ci aveva sempre tenuto, lei era la
persona che lo faceva rimanere con i piedi per terra. Le voleva bene, e
tante volte, all’insaputa degli altri l’aveva chiamata perché gli erano
venuti dei dubbi. Lei aveva sempre sorriso dicendo che doveva avere fiducia
in se stesso. Ma i dubbi di lei, a lui non li aveva raccontati.
Prima
di mentire, prima di tutto la colpa era anche di lei. Ad ogni modo, si
sarebbe scusato, perché non poteva permettersi di passare altre notti in
bianco. No, non poteva…
Qualcun
altro rimaneva a guardare il soffitto della propria stanza quella notte.
Misty.
Tornando a casa aveva chiarito le cose con Tracey, qualcosa come “guarda, mi
dispiace, ma non posso stare con te”. Lui non c’era rimasto male come
credeva, forse l’aveva sopravvalutato.
Ora lei
era impegnata in altre cose. La palestra, tipo.
Balle,
stava male. Il ragazzo che amava l’aveva ferita nell’orgoglio. Beh, avrebbe
dovuto prendere un bel respiro e andare avanti. Avrebbe dovuto. Poi Gary
aveva lasciato nelle sue mani la sua vendetta. Era stato gentile, ma
quello che avrebbe fatto, forse, non era così tragico…
Si
rigirò nel letto un paio di volte poi decise di alzarsi e andare a farsi una
nuotata. Quello era l’unico modo per calmarsi, lo era sempre stato. La sua
pelle, a contatto con l’acqua, si distendeva e cominciava a crescere, dentro
di lei, una grande tranquillità. Era nel suo elemento.
Sì,
sarebbe andata a farsi una bella nuotata.
Il paese è in festa due sospiri più in là ©.
Carnevale era finito ma Vera era decisamente più allegra del solito, più o
meno in proporzione a quanto Ash fosse meno allegro del solito.
Max
capiva che la sorella, oramai, stava per abbandonare il suo essere pura,
casta e innocente, e Drew gliel’avrebbe tolta definitivamente
dai maroni. Il ragazzino poteva finalmente sperare di attuare il suo più
grande desiderio:
Tentare di conquistare il Mondo!
©.
Brock,
invece, riguardava la collezione di foto che aveva fatto alle varie ragazze
che giravano mezze nude per la città giusto il giorno prima, sospirando
ammaliato. Se qualcuno provava ad avvicinarsi a lui, riceveva un’occhiata
ben poco rassicurante e sentiva provenire dall’allevatore un ringhio.
Sì, un
ringhio, proprio un ringhio!
Drew
stava preparando un po’ di rose rosse da offrire alla ragazza che gli aveva
fatto capire di amarlo, o di andarci vicino, insomma. Tutti si chiedevano
dove le nascondesse, e come potesse tirarle fuori nel modo più normale del
mondo, come se gli comparissero in mano. Sì, in mano. Il ragazzo dagl’occhi
verdi aveva partecipato alla colazione quella mattina, occupandosi non solo
di occupare una tavolata bella grande, ma anche di far trovare al posto
della persona che stava corteggiando un mazzo di rose legato da un nastro
rosa.
Era
bello temporeggiare!
Quando
la ragazza arrivò al tavolo rischiò di avere una sincope. Iniziò a fare dei
gridolini eccitati e portò le sue rose in camera. Gli altri si sedettero e,
chi più chi meno, cominciarono a mangiare.
-Dove
hai comprato quelle rose, Drew?- chiese Brock.
-Segreto professionale.- rise lui. -Non potrei dirvelo…-
-Regali
delle rose a mia sorella.- disse Max. -Devo sapere da dove provengono, se
sono sane e, soprattutto, se si possono mangiare!- tutti guardarono il
bambino con aria sconvolta. -Vorrei puntualizzare che stiamo parlando di
Vera.- annuirono tutti.
-Parlavate male di me?- chiese la ragazza, rientrando. I suoi amici
simularono un “no” soffocato accompagnato da dei colpetti di tosse. Lei
decise di farci poco caso –perché quella manica di sfaticati era talmente
fuori di testa da sembrare normale– e prese a mangiare con espressione
trasognata.
Ash
approfittò della situazione solluccherosa per tirare un braccio a Brock e
chiedere, a bassa voce:
-Secondo te dovrei chiamare Misty?-
L’ex
capopalestra rimase un po’ interdetto e stupito dalla capacità mentale del
suo amico ma, evidentemente, si era fatto molto più furbo. No, ci ripensò,
quello era Ash!
-Credo
di sì. Non mi è sembrata molto entusiasta…-
-L’avevo
notato- si depresse l’allenatore. -Non mi ha neanche salutato!-
-Il
problema è Tracey.- gli fece notare l’amico. -Ti devo ricordare quello che
ha detto?- no, non doveva. -E’ stato piuttosto spietato.- Ash lo guardò con
rimprovero.
-La
pensavi come lui.-
-Sì, ma
non ho mai fatto niente per farti del male intenzionalmente.-
Aveva
ragione.
-Comunque…- sospirò il moretto -…credo che la chiamerò… adesso intendo.-
-Ma non
hai toccato cibo.- gli fece notare l’amico. Lui annuì.
-Non ho
fame.- i presenti lo guardarono allontanarsi sconvolti.
-Ma che
avete tutti?- chiese Max.
-Vorrei
parlare con Misty.- Daisy guardò Ash con un’espressione molto dispiaciuta.
-No,
non puoi.-
-Perché?- incalzò il moro, determinato.
-Perché
non vuole parlare con te.- puntualizzò la bionda. -E’ molto arrabbiata.- il
ragazzo perse molto del suo coraggio e si sentì sconfortato.
-Ma io
voglio scusarmi con lei!-
-Senti…- lei lo guardò in un modo strano, come se le facesse pietà.
-…non vuole vederti e non vuole sentirti. Dalle tempo, siete amici da tanto,
cambierà idea!- sorrise per un attimo ma si rabbuiò immediatamente e gaurdò
il suo interlocutore, incerta. -…forse-
-…-
l’interlocutore era tutto tranne che consolato. -…forse.- ripetè. Il forse
non era abbastanza per farlo stare meglio. Si salutarono educatamente e
riagganciò.
Favoloso, aveva fatto un grande buco nell’acqua!
Stette
un attimo a pensare. Ah, sì, aveva capito, la colpa era di Tracey.
Sicuramente lui aveva rincarato la dose.
“Il
problema è Tracey. Ti devo ricordare quello che ha detto?”
No.
Compose
il numero senza pensarci e si trovò faccia a faccia con il disegnatore senza
neanche sapere cosa dire. Maledisse il suo impulso, si morse le labbra e
attaccò a parlare.
-Mi
devi spiegare un paio di cose.- l’interlocutore lo guardò preoccupato.
-Buongiorno anche a te, Ash.-
…let there be love…
Drew
camminava mano nella mano con Vera quando dal bar vicino sentirono una
splendida canzone. Era un po’ data e ricordarono di averla ascoltata tante
volte qualche anno prima. Non avevano parlato ancora dei loro sentimenti, si
erano lasciati andare ad una lunga passeggiata da soli, immersi in una
piccola città piena di posti carini. Il Bar aveva dei graziosi tavolini
all’aperto, sotto un gazebo su cui si era intrecciata un’edera. L’aspetto
era dannatamente bello, soprattutto se illuminato dal sole.
I due
si sedettero e la cameriera fu veloce a portar loro i menù.
-Sai…-
fece la coordinatrice al suo interlocutore. -Non sapevo che si potesse stare
così bene con una persona solo camminando al suo fianco.- sorrise.
-Hai
ragione.- lui ricambiò il sorriso.
…just remember I'll be by your
side…
-Non so
come spiegare quello che provo.- fece lei. -Sei un tipo galante, un tipo che
piace alle ragazze- fece una smorfia –si stava arrabbiando– -a tutte le
ragazze.- Drew rise. -Piaci anche a me, per il tuo aspetto, per i tuoi modi
raffinati…- si imbarazzò molto, distolse lo sguardo da lui, si mangiò e
labbra e arrossì, tutto in pochi attimi. -Ma tu mi piaci anche e soprattutto
perché sei tu…- lui arrossì lusingato ma la sua espressione faceva trapelare
il fatto che non comprendeva appieno. Lei se ne accorse. -Nel senso che… un
altro ragazzo, ugualmente carino, ugualmente dolce, galante e simpatico non
mi piacerebbe nello stesso modo in cui mi piaci tu.-
…let there be love…
-Capisco.- il volto si Drew si colorò un poco di rosso. -Ci hai pensato
tanto, vero?- lei ridacchiò.
-Già! E
ancora non sono sicura di averti fatto comprendere bene.-
-Mi hai
fatto comprendere benissimo.- il suo sorriso la sciolse e tutto il coraggio
che le ci era voluto per comporre e fare quel discorso scomparse. -E tu sei
stata così onesta che ora mi sento in difetto.-
-Perché?-
-Perché
io non so spiegare come hai fatto tu perché mi sento così bene quando sto
con te.-
Erano
belli da vedere. Un gruppo di ragazze si fermarono e li guardarono, un po’
gelose, ma commentando tutte cose positive come “Certo che sono proprio
carini quei due insieme!”. Il mondo per loro era momentaneamente scomparso e
anche la cameriera, che pur voleva prendere le ordinazioni, indugiava
all’entrata del bar a contemplarli con dolcezza.
I due
si immergevano completamente negl’occhi dell’altro, sempre molto timidi e
innocenti, sempre con la paura che una qualsiasi mossa, una qualsiasi
parola, potesse spezzare quel dolce incantesimo che li legava.
-Perché
non ce lo siamo detti prima?- chiese Vera.
-Perché
io ti ho mandato dei messaggi subliminari, ma tu non li hai mai colti,-
rispose Drew. -quindi ero convinto di non interessarti a quel modo.-
-Ha un
senso.- fece lei.
-E
poi,- lui le prese le mani. -a quanto pare entrambi abbiamo maturato il
nostro sentimento, rendendoci sempre più sicuri di noi stessi.-
-Già.-
lei sorrise. -Altrimenti sarei potuta uscire con un ragazzo altrettanto
carino, altrettanto dolce, galante e simpatico.- risero insieme.
Let
there be love.
Fai
che ci sia amore.
Il
tempo aveva fatto crescere entrambi.
La
cameriera sorrise e si avvicinò al tavolo per prendere le ordinazioni.
Il
tempo aveva fatto crescere e cambiare tanti sentimenti. Misty nutriva sempre
più affetto nei confronti di Ash, e tutto ciò la faceva stare sempre peggio.
Era inutile negare che le possibilità che lui sbattesse la testa e si
accorgesse di amarla erano ben poche. Inoltre, anche se si fosse realizzato
tutto ciò, non sarebbero potuti stare insieme.
Anche
Ash, con il tempo, aveva maturato qualcosa nei confronti di Misty. Il suo
affetto per lei era cresciuto e lei era rimasta sempre una delle persone più
importanti della sua vita. Quando pensava a lei c’era sempre della profonda
nostalgia, ma mai le aveva detto “mi manchi”, non avrebbe potuto per quel
patto che c’era segretamente tra loro, cioè quella bambinata per cui loro,
in realtà, si odiavano.
Lui
glielo aveva anche chiesto, “torna a viaggiare con noi!” usando il noi di
proposito ma lei aveva sorriso tristemente e aveva cambiato argomento.
Misty
non era una brutta ragazza, anzi, era molto carina e sapeva essere veramente
femminile quando voleva. Ma il suo animo era quello di un maschiaccio e, in
fondo, lui le voleva bene soprattutto perché lei era così. Non voleva una
Misty più femminile, più pacata, voleva la sua amica manesca,
intraprendente, indipendente, forte, single.
Sì, la
voleva single, perché una Misty fidanzata non era più una Misty libera, e
una Misty libera poteva svegliarsi un giorno, fare dei progetti impossibili
e realizzarli tutti.
La
voleva single perché non poteva sopportare che un altro uomo l’avesse
incatenata.
Ash lo
pensò per la prima volta e la cosa lo spaventò molto. Ce l’aveva con Tracey
perché si era impossessato di una Misty che non conosceva, e che avrebbe
voluto conoscere prima di chiunque altro. Gli passò per la mente durante la
notte, ma decise di spazzare via questo pensiero perché era troppo
pericoloso.
-Perché
Misty ce l’ha con me? Perché non mi vuole parlare?- ci eravamo interrotti a
quando Ash aveva telefonato, senza pensare, a Tracey.
-Questo
è ovvio e lo sai.- rispose lui. C’era anche un’altra parte ma era prematuro
rivelargliela. -Perché sei arrabbiato con me?- il moro rimase allibito.
-Sei tu
quello che ce l’ha con me!-
-Rispondi alla mia domanda.- l’allenatore ci pensò.
-Perché
hai istigato Misty contro di me!-
-Questo, primo, non è vero.- il disegnatore lo guardò storto. -E, secondo,
non è la vera ragione.- il più giovane dei due stette a pensare ad una
plausibile replica.
-Perché
hai voluto ferirmi.- rispose, serio.
-E ti
ho ferito?- Tracey lo chiese ma la risposta a questa domanda l’aveva già
avuta.
-Sì.-
-Cosa
ti ha ferito?- Ash rimase di stucco.
-Che
domanda è questa?-
-Rispondi.- il disegnatore era intransigente. Regnò il silenzio tra i due
per un minuto buono.
-Mi ha
ferito vederti con Misty.- era strano ammetterlo.
-Perché?-
-Ma sei
ripetitivo!- commentò l’allenatore, che fu velocemente incenerito. -Perché
non me lo avevate detto!-
-No Ash,
non è questa la verità.- colpito in pieno. Ci furono altri secondi di
silenzio in cui fu ancora più difficile ammettere a se stesso prima di
ammettere a lui quello che stava per dire.
-Perché
la amo.-
Fine
Capitolo 5
Commento da un'autrice fissata: L'ha capito! Grande
Tracey, un applauso. Questa volta lui è quello che ha la funzione
rivelatrice, l' epiphany
di Joyce ahahah! Va beh, smetto di dire cavolate (o Joyce mi scaglia Ulisse
contro, e chi lo regge! ahaha)
Le cose si fanno interessanti.
La fic scorre, <3
In realtà oramai sono fissata con il fatto che Ash sia cresciuto e che sia
più facile fargli capire le cose. Non sono sicura di aver ragione...
Angolo dei Commenti:
camilla_rain_
mi piace molto di più XD. Sì, il gruppo di pettegole.
Torneranno. In parte. Sì, Drew è qui sono per Vera, spero di usralo da
qualche parte... uhm...
Tracey è antipatico, ma alla fine si è rivelato fondamentale, grazie a Dio
ù_ù... meglio? XD
e... il mitico gruppetto... sì, mi manca tanto e immagino manchi anche a
lui. Era il suo inizio.
MaryVera96_
la vendetta di Misty è ciò che pensi. Beh, ora sono ancora più pucciosi quei
due vero? XD ma che carini che sono in questo chap! E... a quei due
dedicherò ancora molto tempo...
Sappiate che il prossima
capitolo FARA' IL DELIRIO. ahahah mi rotolo dalle risate. C'è un modo per
far tornare Ash da Misty, ideato da Brock, e non poteva essere più spassoso!
XD ma se ci provate potreste
indovinarlo =P
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** Il Grande Piano ***
Il Mondo E' bello Perché è Rosa
C'è ancora un po' di influenza di Alex Britti
(ahaha quando mi fisso mi fisso! E non ho avuto neanche l'autografo... sig!)
Comunque, dovete capire che ho recentemente riletto una fic moooooolto molto
vecchia che implicava, più o meno, ciò che Brock fa fare ad Ash.
Quella Fic mi ha portato a scrivere sul genere comico-romantico.
Capitolo 06: Il Grande Piano.
Ash
chinò il capo sconvolto, impaurito e imbarazzato. Lo aveva detto, in modo
quasi forzato, e suonava anche piuttosto male.
La
amo.
Non era
sicuro del fatto che fosse effettivamente vero. Cioè, era vero ma… era
strano, strano ammetterlo, strano dirlo, strano pensarlo. Quella ragazza che
a lui piaceva tanto come amica, in realtà non gli piaceva come amica.
No, non era esattamente così, era un po’ diverso… era la sua migliore amica
–provò una fitta all’altezza del cuore, ma era talmente lieve che non ci
diede peso– ma gli piaceva anche come ragazza. O forse no? Cioè, il
suo stomaco gli indicava che c’era qualcosa che non andava perché pensarla
insieme a Tracey era doloroso. Sentiva uno strano dolore sotto le costole,
faceva fatica a respirare, come se nell’aria ci fosse del piombo.
Fisicamente non stava bene, e mentalmente nemmeno.
-Bene.-
la voce di Tracey risvegliò la conversazione. -Allora ora hai il diritto di
essere arrabbiato.- e in effetti Ash lo fulminò con lo sguardo.
-Che
vorresti dire?-
-Che se
vuoi assalirmi ora puoi farlo con un motivo.- lo vide sorridere. -Perché era
ora che te ne rendessi conto!- l’allenatore arrossì a dismisura.
-Spero
che non vorrai dirlo a nessuno.-
-Vorrei, in effetti.- sul volto del disegnatore apparve un sorrisino sadico.
-Ma sarebbe controproducente per me.- Ash non capì immediatamente. No, non
capì affatto.
-Voglio
parlare con Misty!- l’altro strabuzzò gli occhi.
-Vuoi
dirglielo di persona?- il moro arrossì ancora di più e cominciò ad agitarsi.
-Assolutamente no!- tornò di un colore normale. -Voglio fare pace con lei…-
Per
tutti gli anni che pensavo a te…
Bene,
la radio era contro di lei, pensò Misty mentre stava per battere un suo
sfidante. A parte che Alex Britti proprio non le piaceva –era l’autrice
quella fissata– ma poi… beh.. era piuttosto ovvio a chi poteva pensare lei.
No, non andava bene, per niente!
Per
l’amore che viene e che va,
Per
il frutto che un giorno darà…
-Bella
lotta- sorrise al giovane che aveva davanti. -Se vuoi lottare ancora mi farà
piacere.-
-Grazie.- rispose questo, ritirando il suo Pokémon, esausto. Fece un inchino
e se ne andò. Non appena chiuse la porta lei sospirò.
-Daisy!
Togli questa cosa!-
-Dai,
tanto è quasi finita!- squittì la bionda. -Ah, ha chiamato Ash.- la rossa
smise di respirare, temendo di avere un collasso. -Gli ho detto che non vuoi
vederlo.-
-Grazie.- fece lei. Ok, era più tranquilla.
-Comunque era piuttosto sconvolto.-
-E con
questo?- Daisy fissò la sorella, preoccupata.
-No,
niente.- sentirono il telefono suonare e, poco dopo, comparve Violet.
-Misty!
Una ragazza, al telefono, vuole parlare con te…-
-Chi
è?- chiese l’interpellata.
-Si
chiama Vera… è tutta agitata, mi ha supplicata, ha detto di avere un
problema amoroso.- Violet aveva un debole per cose del genere e la giovane
coordinatrice lo aveva sicuramente sfruttato. Misty sospirò.
-Arrivo.-
Vera si
era precipitata al telefono appena tornata dall’uscita con Drew.
Oggettivamente non sapeva con chi parlare. Brock? Ash? Max? No, uno peggio
dell’altro, sicuramente. La ragazza tamburellava le dita sul tavolo mente
aspettava di vedere la sua amica, respirando pesantemente e non sbattendo
mai le pelpebre.
-Fa
paura.- Commentò Brock.
-A 6
anni faceva molta più paura.- replicò Max.
-Che
faceva a 6 anni?- chiese Ash.
-Decapitava bambole.-
-Ah.-
-Misty!
Misty! Ti prego! Aiutami!- la voce della ragazza era arrivata ad un moro di
nostra conoscenza, al quale cominciò a battere istintivamente il cuore.
Misty
era dall’altra parte del telefono, Vera era riuscita a contattarla.
Si
mosse in avanti ma fu bloccato da Brock.
-No.-
era intransigente. L’allenatore abbassò il capo e andò a sedersi un poco più
distante, per non dover sentire quello di cui le due ragazze parlavano.
-Sono
uscita con Drew!- squittì la ragazza.
-Ma è
fantastico!- replicò Misty, entusiasta. -E com’è andata?-
-Benissimo! Ma il problema è un altro…- la più piccola s’incupì. -E’ normale
che non mi abbia ancora baciata?- le due rimasero in silenzio per qualche
secondo –Misty non poteva credere che le stesse chiedendo una cosa simile!–
-Beh, è
la prima volta che uscite, è normale.- sorrise. -Stai tranquilla. Il bacio
deve essere qualcosa di spontaneo, sennò perde la sua magia!-
-Ma io
non sono mai stata baciata.- arrossì a dismisura. -E lui, invece, magari,
chissà quante…- era la prima volta che pensava una cosa simile e si
preoccupò. La rossa rise.
-Stai
tranquilla! Se vuole stare con te c’è un motivo, e che abbia baciato dieci o
cento ragazze non è importante se adesso vuole baciare te!- queste parole
rincuorarono la coordinatrice.
-Grazie…- il suo volto si distese, ma qualcosa continuava a preoccuparla.
-Ma ho paura, se dice che bacio male?-
-Non
c’è un manuale d’istruzioni.- rispose Misty -Al contrario di quanto non ti
potrà dire Brock.- le due risero. -Devi essere naturale! Se lui ha
effettivamente baciato altre persone ti guiderà lui. Sennò andrete alla
cieca e sarà molto bello comunque. Quando in un bacio c’è sentimento è
sempre bello.- Vera la guardò seria, si voltò indietro per evitare che ci
fossero altri in ascolto.
-E con
Tracey com’era?- Misty strabuzzò gli occhi, sorpresa e indecisa se
rispondere o meno.
-…-
diventò molto seria. -Bello,- stabilì di essere sincera. -ma ho avuto baci
più belli.-
Non
baci, ma un bacio, entrambe sapevano quale.
-Ho
capito.- Vera sorrise. -Beh, grazie mille per tutti i consigli, ora sono più
tranquilla.- si mise un mano sul cuore. Si sentiva veramente più leggera.
-Mi fa
piacere!- Misty sorrise. -Ora devo andare. Ciao…-
-Ciao…-
si chiuse la conversazione. La ragazza rimase per un po’ davanti al
telefono.
Baciare
Tracey, per lei, non era come baciare Ash, anche se di nascosto e a sua
insaputa.
Baciare
Drew sarebbe stato come per Misty baciare Ash?
Gli
interrogativi erano ancora tanti, ma era già più tranquilla.
-Perché
lei ci ha parlato?- Ash s’indispettì guardando l’amica che, con espressione
trasognata, usciva a fare una passeggiata.
-Perché
lei è una ragazza.- fu la risposta immediata di Brock.
-Se tu
fossi una ragazza potrebbe parlare con te.- sospirò Max. -Ma sei un maschio
e quindi…- si accorse in ritardo dello sguardo sadico dell’allevatore. I
due, che ancora non avevano capito, lo guardarono interrogativamente.
-Perché Ash è un maschio, no?-
-Perché
ti vengono questi dubbi?- l’allenatore si stava spazientendo.
-Sì è
un maschio.- il sorriso del più grande dei tre non era ancora scomparso,
anzi, si stava allargando. -Per ora.- Max ebbe un’illuminazione cadde per
terra rotolandosi dalle risate.
-No.-
fu il commento dell’interpellato. -Non farò quello che vuoi io faccia.-
ormai Ash era decisamente abituato, lo volevano vestire da femmina,
ancora!
-Chiamo
Gary.- Brock si diresse al telefono.
-Per
l’amor di Dio, non lo fare!- urlò le ultime tre parole e saltò
addosso all’amico come per bloccarlo. L’amico lo scansò con una spallata.
-Ti prego! Rovinerai la mia esistenza!-
-Ci
tieni a parlare con Misty?- non poté rispondere
-Ci
deve essere un altro modo!-
-Pronto
Gary?-
-La mia
vita è finita!- Ash cadde sulle ginocchia sprofondando in un tunnel dei
brutti incubi. Già vedeva i manifesti attaccati per tutta Pallet. Sua madre?
Cosa avrebbe detto sua madre? Si sarebbe vantata, sì lo avrebbe fatto! Non
c’era più nessuno dalla sua parte!
-Senti,
dovresti tornare qui, e dovresti portare alcuni degli abiti di tua sorella.-
prese fiato per non ridergli in faccia. -Hai mica un bel vestito
arancione e una parrucca bionda?-
Vera
era uscita a prendere una boccata d’aria. Era arrivata ad un piccolo parco
di nostra conoscenza, dove c’era una fontana enorme. I lettori più attenti
ricorderanno che, in quel posto, un gruppo di persone dall’aria incupita, si
confessava. La ragazza si sedette su di una panchina e trovò, accanto
a lei, una splendida rosa rossa. Arrossì a dismisura.
-E’
bello rivederti.- Drew le sorrise entusiasta mentre si avvicinava.
-Ma…
come hai fatto?- lei era sorpresa, e lui indicò Roselia dietro la panchina.
Il giovane ritirò il Pokémon nella PokéBall. -Grazie…- mormorò imbarazzata.
-Che ci
fai qui?- lui le sedette accanto.
-Gli
altri erano così agitati… non ne ho capito il motivo.- No, lei non aveva
sentito nulla del tragico e sadico piano del malvagio Brock. Per sua
fortuna.
-Sono
divertenti.- sorrise Drew. -E… credo che quel Gary non sia poi tanto male…-
-Non lo
so.- fece lei. -E’ affascinante ma a volte credo sia…- non trovava le
parole. -cattivo.- lui strabuzzò gli occhi.
-Credo
che tu stia esagerando.- lo odiava a morte perché era attraente ma
non si poteva dire che fosse cattivo. Forse.
-Tu
perché sei qui?- chiese lei.
-Dovevo
pesare.-
-Pensare a cosa?- lui la guardò con un’espressione eloquente ma lei non
comprese. Era a lei che pensava, costantemente, senza riuscire a
staccarsi, come se lei fosse l’unica parte bella di quell’universo, come se
tutto ciò che lo circondava lo riconducesse inevitabilmente a lei. E
quando l’aveva vista pensava sul serio di essere impazzito, di vederla dove
non c’era (per fortuna che Roselia gli aveva dato la conferma o sarebbe
andato a ricoverarsi in manicomio).
Il
silenzio li aveva avvolti, appesantendoli con l’ansia. Lei iniziava a
pensare che, se non avevano niente da dirsi, non sarebbero andati tanto
lontano. Forse Ash non aveva tutti i torti a non accorgersi di ciò che
provava per Misty, se poi loro non fossero fatti per stare insieme… beh,
sarebbe stato tutto inutile e fin troppo doloroso. Lui le mise una mano
sulla guancia e sorrise, facendola arrossire a dismisura, poi le si avvicinò
finché le loro fronti non si toccarono, affettuosamente.
Vera
sentiva il cuore batterle all’impazzata. Pensava che –sì–, che stesse
per accadere. Restarono così per un po’ e lei non aveva il coraggio di
avvicinarsi, né di chiudere gli occhi o gesti simili. Lei era come
paralizzata.
-Mi
piace stare con te.- finalmente Drew parlò. -E non vorrei stare con
nessun’altra al mondo.- com’era dolce! Era possibile che fosse così dolce?
Le
prese il volto con le mani e chiuse la distanza che era rimasta tra loro con
un bacio.
Misty
era stata presente alla prima apparizione di Ashley, e dal primo momento
aveva pensato che somigliasse a qualcuno. Perché questa volta doveva essere
diverso?
-Tu
vuoi veder Misty.- continuava a dire Brock. -Ma lei è protetta dalle sue
sorelle. Loro le puoi ingannare!-
-Non
funzionerà.- biascicò Ash. -Una volta superate le sorelle sarà lei a farmi
fuori!- Questo era vero, ma il gioco valeva la candela! E poi Brock si stava
divertendo un mondo.
-Ashy…-
Gary lo guardò con espressione seria. Lui pensò veramente che stesse per
dirgli qualcosa di importante e ricambiò lo sguardo. -Stai meglio da donna.-
fu smontato in un secondo.
-No, ha
ragione!- Max era stupefatto. -Sarà perché sei basso e magrolino…-
-Ma la
finite di offendere?- ringhiò l’allenatrice… no, scusate, l’allenatore.
-Devi
curare la voce.- esordì il più grande del gruppo. -E imparare a piangere.-
-A
piangere?- il travestito fece una smorfia. -Ma neanche per…-
-Ci
vuoi parlare con Misty oppure no?- incalzò Brock. Maledizione. Non c’era
modo per uscirne fuori o per… guardò Gary con espressione malinconica.
-No,
devi fare cheese.- rispose questo. Ash strabuzzò gli occhi e il suo
amico d’infanzia gli fece una foto. Ma la macchina fotografica da dove era
saltata fuori? Il ragazzo/a si buttò istintivamente sul castano, tentando
insieme di strozzarlo e togliergli la macchina fotografica. Lui, per tutta
risposta, essendo più che mai abituato, nascose la macchina dietro la
schiena e, con l’altra mano, lo scansò dandogli un colpo sul petto,
facendolo rimbalzare indietro e facendolo cadere a terra. Gary s’incupì.
-C’è
qualcosa che non va?- chiese Max.
-Non ha
le tette.- esordì il neo-professore. Il moro si alzò.
-Sarebbe strano il contrario.- sbuffò.
-Le
tette sono fondamentali!- disse Brock.
-NO,
non lo sono!- Ash aveva un’espressione alquanto omicida.
-Credo
che non ci potremo fare niente…- Gary sospirò. -Vedi di non rovinare il
vestito di mia sorella, ok?-
Il
grande piano stava per essere attuato. Bastava prendere un treno per
arrivare a Cerulean, ma, prima di farlo, dovevano capire se Ash sembrasse
veramente una ragazza.
Per
l’appunto Drew e Vera erano appena tornati dall’ultima passeggiata romantica
–lei era rossa come un peperone e completamente immersa negl’occhi di lui,
ma questo non importava ai tre sadici aguzzini– così Brock spinse Ash da
loro due per fare le presentazioni.
-Ciao,
vi voglio presentare…- fece una pausa per inventarsi un nome decente. Ashley
era troppo sgamabile, avrebbero capito in un secondo la sua vera
identità. -Mary.- non che quello fosse un nome geniale.
-Ciao…-
fece l’allenatore, rendendo il più acuta possibile la sua voce. Drew fu
fortemente impressionato, e anche Vera.
-Ciao!!- trillò. -Come sei carina!! Da dove vieni?-
Ok,
piano riuscito.
-Da
Pallet.- questa volta Ash non cercò di mutare la sua voce e le facce dei due
suoi amici diventarono di pietra.
-Sei
stato troppo rude.- disse Max.
-Beh…-
Vera era ancora frastornata. -comunque, stai meglio da ragazza.- Ash la
guardò disperato.
-Ma ce
l’avete tutti con me!!-
Fine
Capitolo 6
Non ho altro da aggiungere.
Immagino che forse qualcuno aveva indovinato il piano malefico... ahahah.
Passiamo all'angolo dei commenti!!!
camilla_rain_
ù_ù' non volevo farti odiare Tracey (XD forse) Comunque anche io stavo male
scrivendo il pezzo "io la amo" ;O;.... ù_ù sveglio il pupo, ma si doveva
svegliare prima, sì. Tranquilla, ho fatto accenni (solo accenni? XD) alla
TracyXMisty ma la AshxBrock MAI! Piuttosto la morte! (Ma amo la AshxGary,
quindi puoi cominciare ad avere paura XD)
MaryVera96_sì
molto dolci! (me ne prendo il merito) in questo capitolo ancora ancora di
più eh? No, mi odierai ma in realtà non volevo farli baciare ù_ù... solo che
non sapevo come concludere e ho concluso così. Avrò altre parti per loro (in
realtà mi sento obbligata ad usarli ma non so ancora come XD)
yachan_
°_°''''' non te lo avevo detto? oh che sbadata... ahahahha ahahhaha ahahha
*risata isterica* No, ecco, dai almeno pensa che... siamo quasi alla fine XD
Conto 2 3 capitoli al massimo... si... *scappa per non essere uccisa*. P.s.
non mi sono travestita da Tracey °-°' al massimo mi travestirei da Gary
*fugge*
Spero siate in tanti come questa volta a
leggere la mia fic XD magari anche commentarla. Bacio
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** Con amici del genere, chi ha bisogno di nemici? ***
Il Mondo E' bello Perché è Rosa
Capitolo 07: Con amici del genere, chi ha bisogno di nemici?
Le disgrazie non vengono mai sole.
Ash non poteva che pensare una cosa simile,
mentre, in auto vicino a Gary, era costretto a vedersi riflesso nel vetro.
Perché con Gary? Perché lui era insospettabile.
«Perché aiutarti…» aveva detto «se posso
alimentare la tua tortura?» ma che carino. L’allenatore non capiva
perché l’autrice avesse una vera e piena adorazione per lui. «Comunque,
visto che ti sei accorto di amarla, potrei darti una mano.» aveva sorriso in
modo sadico. «Io sono dalla parte dell’Amore!»
No, lui era dalla parte della tortura! Della
sua tortura!
-Almeno fa finta di adorarmi!- esclamò il
neo-professore.
-Vai troppo veloce perché io possa
adorarti!- il castano strabuzzò gli occhi.
-Sei fifone come una ragazza.-
-Non sono fifone!-
-Oh sì…- il moro sbuffò. -Ricordati, io sono
tuo cugino e ti accompagno della tua avventura per battere le varie palestre
di Kanto.- Quello era il piano A, nel caso le sorelle tenessero d’occhio
l’entrata della palestra.
Avevano pensato di elaborare un piano B nel
caso ad aprire fosse stata Misty, ma non ne avevano trovato uno, quindi
esisteva solo il piano A. Ah, beh, in effetti c’era anche il piano C,
elaborato segretamente da Ashley: la fuga.
-Non mi farei accompagnare da te neanche se
fossimo gemelli siamesi.- Gary non fu contento di quel commento, accelerò
notevolmente e girò una curva completamente contromano. La macchina, girando
a sinistra, si piegò interamente dalla parte di Ash, il quale ebbe paura di
cappottarsi, una discreta paura di cappottarsi.
-Ma sei un matto?- gridò, impaurito.
-Vedi di non trattarmi male,- rispose
l’altro -e chiedimi subito scusa!-
-Sì, sì, scusami, scusami!- il castano, con
un ghigno, decelerò immediatamente.
-Bravo.- sorrise. -Così si fa!- il moro
ringhiò tra se e se.
-Secondo me si uccideranno prima di
arrivare.- rifletté Max. I nostri eroi pettegoli avevano preso il treno per
Cerulean perché curiosi di sapere come sarebbe andata a finire.
Sostanzialmente, andavano a farsi scoprire, perché sennò sarebbe stato
troppo semplice per Ash fare pace con Misty.
E, conoscendo Misty, lui l’avrebbe convinta
con un semplice “mi sono accorto di amarti”. Per tutta risposta Vera aveva
commentato “anche io cederei con una frase simile” ma questo aveva solo
rafforzato la voglia di rendere le cose più difficili ad Ash. Erano sadici,
erano cattivi ed erano maligni; niente di ciò che gli avrebbe potuto dire la
coppia del secolo avrebbe potuto renderli più amichevoli.
Drew era venuto dietro di loro solo perché
Vera aveva cominciato a guardarlo con occhi compassionevoli. In pubblico i
due erano molto timidi e si tenevano teneramente per mano, ma la cosa dava
ugualmente la nausea a Max e Brock.
-Non si sono uccisi da bambini, ormai non si
uccideranno più.- fu il commento di Brock su Ash e Gary. Il ragazzo fu
subito distratto dall’arrivo del controllore all’altro capo del vagone.
Fattore A: il controllore era una bellissima
donna tra i 20 e i 25 anni.
Fattore B: i nostri amici, ovviamente, non
avevano comprato il biglietto perché tanto chi vuoi che ci sia tra una
fermata e l’altra del treno?
Epic Fail.
-Abbiamo due modi per scamparla.- disse
sottovoce Drew al gruppetto. -Uno: ci denunciamo subito.-
-Pessima idea.- commento il bambino. -Vai
con l’altra.-
-Brock la seduce.- i quattro rimasero in
religioso silenzio.
-Voto per denunciarci.- disse Vera, vedendo
che il fratello annuiva solenne.
-Invece credo di potercela fare…-
l’allevatore sorrise maliziosamente.
-Tu credi sempre di potercela fare.- ribattè
il bambino. -E Misty mi ha messo in guardia più di una volta. Mi ha sempre
detto di stare attento che tu non combinassi guai.- Brock si andò a
rifugiare in un angolino dello scompartimento a fare i cerchietti, avvolto
da uno strano alone blu di depressione.
-Siete cattivi…- intanto il controllore si
stava pericolosamente avvicinando.
-Non abbiamo tempo.- commentò Drew. Poi il
suo sguardo si posò sul paesaggio: a breve sarebbero arrivati a
destinazione; era tutta una questione di secondi. -Ragazzi, noi ci
nascondiamo dietro la porta dello scompartimento, Brock, muoviti a
distrarla!- prese per un braccio la sua ragazza, la quale divenne
istantaneamente rossa, e Max li seguì a ruota. Il più grande dei quattro si
alzo e, con la sua migliore espressione da seduttore, nascose la fuga dei
suoi amici e sorrise alla signorina controllore.
-Lo sa che i suoi occhi riflettono il colore
del cielo?- questa lo guardò per un secondo.
-Lei non ha il biglietto, vero?-
-Io ce l’ho l biglietto.- sembrava davvero
convincente. Le prese le mani e gliele strinse al suo petto. -Ma mi serve il
biglietto per arrivare al suo cuore.-
-Dicono tutti così.- commentò questa
estraendo il libretto per fare le multe. -Nome?-
Brock ci pensò il tempo necessario per non
destare sospetto.
-Solo se lei mi dice il suo.-
-Nome, prego…- lei iniziava a irritarsi e il
treno stava lentamente arrivando in stazione. Ce l’avevano quasi
fatta.
-La prego, così mi ferisce, io voglio
passare la mia intera vita con lei!-
-E’ bravo.- sussurrò Max alla sorella.
-No.- disse questa. -E’ pessimo.-
-Mi dia un documento.- la signorina
controllore stava seriamente per picchiarlo, o arrestarlo o chissà
cos’altro.
-Non ne ho… lei mi ha rubato l’anima…- Brock
le prese nuovamente le mani. Lei si divincolò violentemente.
-Senta, sto perdendo la pazienza!- l’ex
capopalestra pensò che, a breve, Ash gli avrebbe dovuto un favore.
Un grosso favore.
-Mi chiamo Tracey.- da dietro i suoi tre
amici tentarono di soffocare le risate. In quell’istante il treno si era
fermato. -Attualmente risiedo qui a Cerulean, ma io sono delle Isole
Orange.-
-Non si direbbe.- biascicò lei. -Scriva qui
i suoi dati, le invieremo la multa a casa.-
Le porte del treno si aprirono, Brock
compilò in fretta una serie di dati assolutamente falsi –tanto più che non
aveva idea di dove abitasse realmente Tracey– salutò la sua aguzzina con un
sonoro bacio mandatole da lontano e, sempre nascondendo con la sua enorme
massa i suoi tre amici, scese dal treno.
Ash gli doveva un grossissimo favore.
Ash era quasi morto. Scese dalla macchina
con le gambe tremolanti e si chinò a baciare la terra che aveva sotto ai
piedi.
-Sporchi il vestito di mia sorella- fu
l’acido commento di Gary. L’altro si alzò, si scrollò e guardò il rivale.
-Cosi va meglio?-
-Com’è che devi parlare?- il neo-professore
si stava arrabbiando.
-Così va meglio?- squittì allora il moro,
con la voce più acuta del dovuto. L’altro lo guardò e sospirò.
-Se saremo vivi domani mattina, sarà solo
per miracolo!-
Arrivare erano arrivati.
-Dove siamo?- fu il commento di Vera,
preoccupata perché stavano camminando da molto, da troppo, e le case,
piano piano, si facevano sempre più rare.
-A Ceruelan City!- fu la risposta di Max,
che sottintese un fiducioso “è ovvio”.
In realtà Brock e Max si erano persi ma era
bastata una sola occhiata perché i due diventassero complici: piuttosto che
ammetterlo si sarebbero fatti crocifiggere!
Era più o meno questo l’orgoglio che li
aveva già fregati già nel capitolo 1, ma il bello di questa fanfiction è che
i personaggi non imparano dai loro errori. Tutto ciò rende la storia
molto più divertente, non trovate?
-Fino a qui c’ero arrivata.- sbuffò la
ragazza –non sapendo che non era più tanto ovvio il fatto di essere a
Cerulean– -Io volevo sapere dove esattamente. Quanto manca alla palestra?-
-Ma noi non stiamo andando alla palestra!-
Brock era decisamente un attore nato. Drew si fermò di colpo e Vera gli andò
a sbattere contro. Max si girò allibito, poi comprese e si calmò. -Noi
stiamo facendo un giro turistico!- il ragazzo tirò fuori una macchina
fotografica usa e getta e fece una foto alle facce sconvolte della
coppietta.
-Giro turistico?- ripetè Drew. Stava per
avere un attacco nervoso –quel gruppo era troppo per lui–
-Ma io voglio spiare Ash!- squittì Vera a
tutto volume.
-Spiare Ash? Ash è qui?- i quattro si
gelarono all’istante. Riconobbero quella voce. Significava guai! No, non era
il Team Rocket… era qualcosa di peggio, in quel momento!
I quattro si voltarono ed ebbero la conferma
che il piano per cui Ash stava rischiando seriamente la reputazione, stava
decisamente andando in fumo!
-Questa è mia cugina Mary.- Gary sorrise
indicando un Ash dallo sguardo etereo. In realtà lui era in coma per la
grandissima bella figura che stava facendo. -Ha cominciato da poco il
suo viaggio e la sto aiutando. Vorrebbe sfidare la capopalestra…- Lily
osservò la ragazza davanti a lei. Aveva qualcosa di familiare.
-Ora la capopalestra è fuori.- rispose
Violet scrutando il bel castano. Un po’ piccolo per lei, questo era un
peccato, ma era veramente carino! -Sei un suo amico?- se sua sorella
conosceva un tipo del genere come diavolo poteva andare dietro a uno come
Ash Ketchum? Come?
Gary si prese due secondi per pensare ad una
risposta coerente che Misty potesse poi confermare.
-Sì.- non era una risposta coerente e Misty
non l’avrebbe confermata. Pazienza. -Mi sapete dire dove potremmo trovarla?-
-Quella è tua?- Daisy spuntò fuori indicando
la macchina del neo-professore. Questo sorrise orgoglioso.
-Sì…- rispose, da finto modesto. Ash lo
guardò male ma, siccome avevano convenuto che parlare era troppo
compromettente, rimase in silenzio. La bionda lo osservò senza sbattere le
palpebre poi riunì le sue sorelle in un angolo.
-Possiamo dirglielo.-
-Tu vuoi solo la sua macchina!- Lily era
irritata.
-Non è vero…- la bionda fece una faccia
angelica.
-Potremmo anche dirglielo…- fece Violet
maliziosa.
-Pedofila-
-Lily sei petulante!-
-Mettiamola ai voti.- Daisy guardò le altre
due. -Io propongo di sì.-
-Anche io!- sorrise Violet.
-Avete vinto, maledette…- sbuffò l’ultima.
Le tre si ripresentarono davanti Ash e Gary.
-E’ al promontorio.- alle parole di Daisy i
due la guardarono interrogativamente.
-E’ su a nord.- Violet gli indicò la strada.
-Dopo il ponte girate a destra, ad un certo punto vi troverete sul
promontorio. Lei va sempre lì perché si vede il mare.- ad Ash si
illuminarono gli occhi e fece segno a Gary di aver capito. Lily osservò
quell’azione e rimase sospettosa.
Chi le ricordava quella ragazza?
-Grazie mille…- Gary fece un sorriso tale da
farle quasi svenire. -Andiamo A- si bloccò e tossì per non far notare la sua
incertezza. -al promontorio!- Ash annuì. E entrambi salirono in macchina
salutando con la mano le tre sorelle. Dopo un po’ la ragazza dai capelli
rosa spezzò il silenzio.
-Non avete notato che quella Mary somigliava
molto ad Ash.- le altre due la guardarono.
-Sì.- rispose Violet. -Ho creduto fosse una
coincidenza.-
-Ma no, vi sbagliate!- Daisy rise, ingenua.
-E’ una ragazza così carina!-
-Stavi per farmi scoprire!- urlò il moro
quando furono abbastanza lontani.
-Lo so…- Gary storse il naso. -Ma se Brock
non avesse inventato quello stupido nome non sarebbe parso starno che io ti
chiamassi Ashy!-
-Balle!- ringhiò questo. -Godi a farmi del
male!-
-Solo un pochino…- ridacchiò il castano.
Arrivarono al ponte e notarono che con la macchina non si poteva passare.
Cavolo! -Senti…- il ragazzo si fece improvvisamente serio.
-Dimmi- Ash sembrava preoccupato e lo guardò
negl’occhi.
-Io, la mia bambina, qui da sola non la
lascio!- Gary mantenne l’espressione seria mentre il suo amico d’infanzia si
batteva una mano sulla fronte dalla disperazione capendo che la bambina
era l’auto. -Perciò ora ti incammini!- no, stava scherzando? -Da solo,
ovviamente.- non stava scherzando.
-Godi a farmi male!- ripeté il moro
sbattendo la portiera abbastanza forte da far venire i brividi al rivale.
-Potrei metterti sotto ma non voglio che la
mia bambina si sporchi di sangue!- detto questo fece un’inversione ad U
sgommando e riempì di polvere il povero Ash. Al diavolo il vestito della
sorella! Lo avrebbe lavato!
Si allontanò così velocemente che il moro
ebbe giusto il tempo di pensare che era nei guai.
Sapeva dove poteva trovare Misty e cominciò
a camminare.
-Misty, cosa ci fai qui?- squittì Vera.
-Ash è qui?- ripeté la rossa.
-Una rosa?- Drew si precipitò a tentare
di salvare la situazione, invano. Lei la scansò da davanti agli occhi e
fissò Brock. Questo cominciò a tremare.
-Hai sentito male.- deglutì rumorosamente.
-Dovresti farti controllare l’udito!- lei stava perdendo la pazienza e non
era una bella cosa.
-Ash è veramente qui?- i suoi occhi
ardevano fuoco. Tutti rimasero immobili per qualche secondo.
-Forse…- mugolò Max. Tutti lo guardarono. -…sai,
è venuto qui con Gary…- ridacchiò. -…chi può dire che sia ancora vivo?-
-Non siete venuti con lui?- Misty osservò
Vera. Lei avrebbe parlato!
-No, appena abbiamo saputo quello che voleva
fare siamo venuti qui per fermarlo…- quello era il piano che, segretamente,
voleva attuare lei. La capopalestra parve rilassarsi un attimo.
-Ho capito.- sospirò. -Allora andate alla
palestra e avvertite le mie sorelle.-
-Sì!- Brock annuì e si incamminò.
-Brock…- la rossa stava per mettersi a
ridere. -…la palestra è di là!-
-Naturalmente!- fece lui sorridendo. -Forza
ragazzi! Non battiamo la fiacca!- Max fulminò l’amico mentre Drew e Vera si
guardavano interrogativamente. Brock sapeva che con Misty non si scherzava,
soprattutto quando era arrabbiata, e doveva essere veramente furiosa perché
aveva mantenuto una calma surreale. Tutti sperarono che fosse troppo tardi,
che Ash si stesse già dirigendo lì insieme a Gary, o che qualche altro
miracolo divino accadesse in fretta.
Misty li guardò allontanarsi piano, poi si
diresse nel suo posto preferito.
Con tutta probabilità lui era venuto lì per
chiederle personalmente scusa. Sorrise tra se e se, gloriandosi del fatto
che lei era importante per lui. Ma ancora non sapeva che lui aveva
realizzato quanto importante fosse.
Fine Capitolo 7
Questa volta ho pubblicato il capitolo appena finito.
le altre volte qualcosa avevo scritto di quello dopo ma questa volta NIENTE!
Sono contenta perché finalmente sto sbrogliando la matassa. Con calma
ovviamente ma ci sto riuscendo il che già non è male! ahahah! Co,'era il
titolo di uno dei capitoli? Tutto si risolverà, forse...
._. mi manca MaryVera... ;_;... Aspettavo il suo commento ma non l'ho viste
e mi sono depressa... ._.'' Certo sarei contentissima avessi più commenti,
ma sono abbastanza contenta anche vedere le visite che, piano piano piano
salgono <3. Che bravi siete! (o qualcuno fa ripetutamente F5 o siete proprio
bravi XD)
Sono comunque contentissima che le altre mie due tate abbiano commentato.
ù_ù <3 onorata che mi seguiate assiduamente! XD che carine sieteeeeeee!!!
Ok, passiamo all'angolo dei commenti su, su!
yachan_
;_; io faccio del mio meglio *sig* ma ho il test di ammissione a farmacia,
devo studiare ;O;.... (°_° balle è un test autovalutazione, non crederle!
N.D. Ash) (°_° bastardo! N.D. Crikke) (;_; tu sei sempre cattiva con me *sniff*
N.D. Ash) Inizialmente le zanzare a febbraio c'erano per aumentare la
comicità. Nient'altro. Solo questo. In realtà credo darò loro una funzione
XD piccole e brave zanzare! (quest'anno mi hanno punto di meno, sono
commossa ahah).
Tu dovresti conoscerla la fanfic che mi ha ispirato "Una tranquilla
festicciola", ora però non ricordo l'autrice. E' quella dove Ash si traveste
perché Brock si era innamorato di una. questa una aveva dato un pigiama
Party a cui aveva invitato anche Misty... e lui fa casino in bagno
origliando. (XD quella scena mi fa morire!). Parte da qui il mio amore per
Ashley e per le fic comiche insieme. Ovviamente la mia fic non ha niente a
che vedere con quella.
Tracey fa pena anche a me. Ma lui sta benissimo, voleva far star meglio
Misty, e ha pensato di farlo così. XD alla fine è il perno su cui gira la
fic. Poveraccio...
Ah, comunque parecchie persone decapitano le proprie bambole XD. Non ero tra
queste ma un sacco di mie amiche lo hanno fatto, quindi non sentirti sola..
ahaha!
;_; e toglimi da quella lista nera suuuuuuu ;O;
camilla_rain_Sì,
anche io l'ho amata ù_ù. <3 Ashley è troppo carina!!! Brock è un sadico
genio e io lo amo, non c'è verso, in questa fic lo amo! XD devo dargli una
ricompensa -ma quale? mmmh...- Misty... beh, devi aspettare ancora un po' XD
(a forza di scrivere ho finito il capitolo prima di arrivare a lei... ._.
devo imparare ad andare subito al sodo ma mi piace creare situazioni comiche
o imbarazzanti.) lei reagirà bene (cioè, è tutto molto relativo,
ovviamente)...
Pensa positivo. Se non ci fosse stato Tracey, col suo essere cinico e
cattivo COME avrebbe fatto Ash? XD Rendere OOC uno per far svegliare l'altro
è da panico! muahahah, come evitare di rendere Ash OOC e scamparla. basta,
devo smetterla di architettare piani malefici ù_ù (;_; già! *sig* N.D. Ash)
(°_° ha ragione Gary, sei peggio di una donna! N.D. Crikke) (._. ma io non
ho fatto niente... tu sei sempre cattiva, perché mi odi? N.D. Ash)
Vera e Drew per me sono troppo solluccherosi XD ma gli voglio bene. beh,
Misty era l'ultima scelta di Vera se voleva un consiglio serio... anche se
non era uno dei migliori momenti (secondo me aveva anche le sue cose...).
Ah, no, per quanto ti voglio bene, non voglio sapere della storia del tuo
amico, no, grazie, ho abbastanza fantasia di mio in quel senso ù////ù...
(menomale che il maniaco sono io >.> N.D. Brock)
Grazie per aver letto, grazie per aver commentato.
Grazie a Marco, che usa ancora Noi 2 per parlare con Giulia anche se lei
l'ha lasciato. Ah, no ho sbagliato.
beh, grazie a chi si è impegnato a leggere ma non ce la fa perché scrivo
troppo, e sono noiosa e ripetiva. Molto ripetitiva.
Grazie a tutti quelli che hanno sempre creduto in me...
...ù_ù sono fatta della pubblicità della Wind, lo
ammetto. XD chiedo perdono!!
Spero di veder salire le visite anche questa volta fino a record mai visti
XD... (yuhuuuuuuuuuuu)
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** Vestirsi da ragazza non è divertente ***
Il Mondo E' Bello Perché è Rosa
Voglio ringraziare delle persone.
Sì, a fine a capitolo ringrazierò personalmente chi mi ha commentato eccetera
eccetera ma ho paura che queste persone non leggeranno quello che ho da dire.
Ho scoperto una funzione di EFP
che permette di vedere chi segue le tue storie. Sì, sono un genio ad averla
scoperta ora non voglio dire questo.
Si sono iscritte e "stanno seguendo" la mia fanfic persone che non hanno mai
commentato ma che, non per questo, non meritano di essere ringraziate!
Ringrazio moltissimo
ChibiRoby,
vale_misty e
vampix... ah, e anche
Nightblumonkey
che ha messo la mia storia tra le sue preferite!
(ù_ù anche la mia adoratissima
Camy l'ha fatto, ma lei la
ringrazio personalmente dopo quindi spero non si offenda! XD Le altre persone
che l'hanno inserita tra i preferite o le ho già ringraziate adesso, o le
ringrazio dopo con i commenti, o non sono più su EFP, quindi ringraziarle è... "inutile"
e mi dispiace.)
Ok l'ho fatta troppo lunga,
ma dovevo farlo, mi fa piacere vedere che ciò che scrivo piace! Grazie alle
57 persone che hanno letto il capitolo! (o alle 6 che hanno fatto 50 volte
F5 XD)
Buona lettura
Capitolo 08: Vestirsi
da ragazza non è divertente
Le cose, se possono
andare male, solitamente vanno anche peggio.
Ash arrivò sul
promontorio e si sdraiò alla destra della sua vecchia amica. Entrambi
sentivano il fruscio dell’erba fargli il solletico e le grandi nuvole che,
spinte dal vento, correvano cambiando forma.
-Tu sei la
capopalestra di qui?- cercò di parlare con la voce più femminile che aveva.
-Ho sempre pensato tu
avessi certe tendenze, Ash.- commentò la rossa.
-Non ridere di me.-
grugnì lui.
-Sapevi che ti avrei
riconosciuto?-
-Oh, ne ero certo!-
sospirò. -Credo di essermi messo questa roba solo per accontentare la mente
sadica di Brock e Gary.- fece una pausa, in cui notò che qualcosa non
tornava -Perché mi parli?- Lei parve pensarci un poco e si morse le labbra.
-Credo perché da donna
stai meglio che da uomo…- Ash la guardò e stava seriamente per mettersi a
piangere.
-Perché me lo dite
tutti?- fece finta di tirare su con il naso. -Godete tutti nel farmi
soffrire?-
-Un po’- rispose
innocentemente Misty, che venne immediatamente fulminata. -Ma il fatto che
tu stia meglio da ragazza non mi rende mica felice!- sbuffò. Fece una pausa,
non sapendo se confessare o meno -Sai, credo di avere qualcosa da dirti…- si
voltò per non guardarlo. Lui, invece strabuzzò gli occhi con interesse.
-Dai Mi…-
squittì come una ragazza. -Racconta il tuo segreto alla tua amica Ashley!-
ora fu lei a fulminarlo.
-Smettila, fai
impressione!-
-Quello era Ash?-
chiese Vera. Era la decima volta che lo chiedeva ma nessuno la ascoltava
minimamente. Questo perché anche gli altri avevano visto perfettamente
che quello era Ash, ma, prima di tutto, si divertivano troppo a vederlo
vestito da donna, poi… beh, se lui li avesse riconosciuti, loro sarebbero
morti. No, morti no… ma si sarebbe certamente arrabbiato molto.
-Misty, quando lo
vedrà, lo riempirà di botte.- rise Max. -Anche se non le abbiamo detto come
era vestito, lei lo riconoscerà subito!-
-Questo lo sospettava
pure Ash.- sorrise Brock. -Anzi, credo ci sperasse! Forse sperava di farle
pena.-
-Era piuttosto
arrabbiata, ci riuscirà secondo voi?- Drew era meno ottimista.
-Lei ha avuto due
minuti per metabolizzare. Sono più che sufficienti per calmarla.- il più
grande dei quattro sembrava convinto. Max, invece, lo guardò sorpreso.
-Come puoi esserne
sicuro?- vide che l’amico sorrideva, era un sorriso lontano, nostalgico, che
pensava a quando quei tre erano ancora insieme.
-Con Ash lei è sempre
stata troppo buona…- sembrava quasi triste. -Però lo farà stare male almeno
un po’.- cambiò completamente tono, tornando il sadico che era.
Vera si chiese se
quello fosse il tono di un innamorato. Brock aveva una grande considerazione
per Misty, poteva anche essere che…
Ci pensò su un po’
meglio. No, non era sicuramente innamorato, forse quella era sono una
profonda stima unita ad un profondo affetto. Sì, sera senz’altro più
plausibile.
-E così mi ha
lasciato…- Tracey tirò su con il naso in modo decisamente teatrale e fu
abbracciato da una Violet e una Lily molto impietosite. Il ragazzo si era
rifugiato alla palestra con l’intento di essere consolato da delle belle
ragazze. Non c’era molto da consolare, ma questo non era un fatto
importante, per lui.
-Povero piccolo…-
commentò la prima. -E’ stata veramente così crudele?- vide il ragazzo
annuire mentre si portava via una finta lacrima. -Che sorella cattiva!-
-Dai ora ti coccoliamo
un po’!- squittì l’altra, abbracciandolo più forte. -Non ti sei ancora
ripreso eh?-
-Forse…- cominciò lui,
con voce incrinata. -…forse lei era l’amore della mia vita…-
-Ma noooo!- dissero in
coro le due sorelle.
-Tracey! Che ci fai
qui?- ad un tratto spuntò anche Daisy.
-Sorellona! Tracey sta
tanto male da quando Misty l’ha lasciato. Guardalo…- alle parole di Violet
lui assunse un’espressione tenera e disperata. La bionda però, sapeva un
paio di cose che le sue sorelle non sapevano.
-Povero piccolo…- gli
si avvicinò scarmgliandogli i capelli. -Ci sarai rimasto male…- Tracey le
lanciò un’occhiata complice. In realtà le voleva dire qualcosa come “lascia
in pace i miei capelli!”. Le altre due li scrutarono senza capire. -Potete
lasciarci soli?- le sorelle si guardarono e dileguarono in fretta. Daisy
aspettò un minuto prima di parlare. -Non ci sei rimasto male.-
-E’ vero.- lui si
aggiustò i capelli. -Ma non ho saputo resistere, sono sempre così gentili
con me!- la guardò dritto negl’occhi, perché lei sapeva che mentre quelle
due erano gentili, lei non lo era affatto… o lo era molto meno. Lei arrossì.
-Senti… siamo tutte
brave attrici qui.- il suo sguardo divenne freddo. -e poi, dopo quello che
mi hai detto…-
-Ho sbagliato a
dirtelo.- la interruppe lui. -ma sai anche tu che ho fatto bene a stare con
Misty. Lei ne aveva bisogno…-
-Sì…- la bionda
sospirò. -Sei un bravo attore anche tu.-
-Grazie, merito di una
buona maestra.- Daisy decise di cambiare discorso.
-Ma perché ti ha
lasciato?-
-Ama lui.- Lui era
Ash. -E non voleva prendermi in giro. Di fondo, non è riuscita a fare quello
che io avevo fatto a lei.- ridacchiò. -Come attrice, deve migliorare.-
-Lei è stata onesta
perché credeva che tu la amassi.- lo guardò con rimprovero.
-Ma io, a mio modo, la
amo!- lui la guardò dritto negl’occhi. -Non è il modo in cui vorrebbe essere
amata lei e…- non riuscì più a sostenere lo sguardo e guardò a terra. -non è
l’amore che provo per qualcun altro…- tornò a scrutare la ragazza, fece una
breve pausa e continuò. -Comunque la amo. E ho fatto tutto quello che potevo
per farla stare bene.-
Daisy lo sapeva di
essere amata da Tracey, da molto anche. Era al rifiuto di lei che lui aveva
cambiato preda. All’inizio si era decisamente offesa, poi lui le
aveva spiegato qual’era il suo piano. Voleva dimenticare lei, far star
meglio Misty e far star male Ash in modo che si rendesse conto dei suoi
sentimenti. Si era accorto di dover far la parte del cattivo e si era
chiesto se ne valesse la pena.
La bionda, all’epoca,
lo aveva guardato e aveva detto che sì, ne valeva la pena. C’era una
bella intesa tra loro, ma nulla di più.
«Se riuscirò nel mio
intento sarai fiera di me?» lui aveva sorriso speranzoso e lei aveva
arrossito.
«Abbi cura di mia
sorella, e si vedrà.»
-Ora dovresti andare a
casa.- la bionda sorrise. -Domani devi svegliarti presto per pulire la
palestra!- Tracey la guardò contrariato.
-Ma non è neanche
l’ora di cena!-
Il sole stava
tramontando. Le onde si infrangevano sugli scogli e una lieve brezza marina
spirava sul promontorio.
-C’è una cosa che non
ti ho detto.- disse Misty, mettendosi seduta. -Ho lasciato Tracey.- ad Ash
si illuminarono gli occhi.
-Ma è fantast-- si
interruppe. -Volevo dire, mi dispiace…-
-Non sei credibile.-
lo fulminò lei.
-Lo immaginavo.-
commentò lui. -E’ che non piaceva che tu stessi con Tracey.- cominciò ad
arrossire a dismisura e fu talmente tanto imbarazzato da quello che aveva
detto che deglutì rumorosamente e cercò di cambiare argomento. -No, voglio
dire…-
Gary gli aveva detto
qualcosa sul dichiararsi, tra una curva pericolosa e l’altra.
«Mi raccomando, almeno
guardala negl’0cchi. So che non ci riuscirai e sarai ridicolo vestito a quel
modo ma, se vuoi ottenere dei risultati, devi guardarla negl’occhi!» lo
aveva mandato al diavolo, ma aveva anche pensato che potesse essere una cosa
semplice, aveva vissuto con lei per anni, quante volte l’aveva guardata
negl’occhi?
Mai da quando si era
reso conto di essere innamorato. Il problema era che già nello starle
accanto gli batteva discretamente il cuore. Maledizione, non riusciva
a fare quasi niente.
Il fatto più
inquietante è che dava retta ai consigli di Gary.
-Sì lo so…- sospirò
lei. Lui ebbe un tuffo al cuore e la guardò sconvolto.
-Come… sai che…-
-Sì- sbuffò lei. -“L’amore
non è affatto importante per essere felici”! Dici sempre così, spero
cambierai presto idea.-
Aveva detto quella
gigantesca balla? No, ma ci aveva pure creduto?
-Beh…- tentò di
correggersi. -Si sta un po’ meglio quando non si è innamorati.- Lei
strabuzzò gli occhi e lo prese per il colletto.
-Ripeti.- lui la vide
così vicino che fu capace solo di arrossire ancora e di mugolare qualcosa di
insensato. Misty iniziò ad avere dei sospetti, ma credette di sbagliarsi,
pensando che fossero solo paranoie -Hai cambiato idea! Chi è?-
-Chi è chi?- fece lui,
sudando freddo.
-Lei! Devi avere una
lei se dici di queste cose!-
-Non ho una lei.-
sussurrò lui scostando lo sguardo.
-Non fare l’idiota!-
-Non sono idiota!-
senza volerlo, Ash si avvicinò un po’ troppo e si perse negl’occhi
acquamarina di lei. Qualcuno gli aveva detto qualcosa a
proposito del guardare una persona negl’occhi ma non ricordava più
nulla. Che begl’occhi. Che belle labbra. Ah, già, erano proprio delle belle
labbra. Un pensiero s’insinuò nella sua mente: Tracey aveva baciato quelle
labbra.
S’incupì.
Lei lo lasciò,
preoccupata.
-Che c’è?- chiese.
-Tracey ti ha
baciata.- lei non riuscì a capire.
-Era il mio ragazzo,
sarebbe stato strano il contrario.- lui sì rabbuiò ancora di più e lei
finalmente poté essere sicura che tutto questo, a lui, dava fastidio. Ciò
era consolante, molto. Forse le sue non erano tutte fantasie.
-Non mi piace il fatto
che ti abbia baciata.- grugnì, sempre senza guardarla.
Non era Ash che stava
parlando, era una parte remota del suo cervello che non era ancora andata in
tilt. Uno dei due doveva darsi una mossa e dichiararsi all’altro. Se
l’avesse fatto uno, lo avrebbe fatto l’altro.
-Volevi baciarmi tu?-
chiese spavalda Misty. Aveva acquistato fiducia, forse era cambiato, forse
era cresciuto, forse averla vista con Tracey gli aveva aperto gli occhi. Ma
non poteva dirlo con certezza.
Lui ammutolì
completamente per qualche secondo.
«Non fare il coniglio
e diglielo!» lo aveva minacciato Gary. «Ho una foto compromettente e non ho
paura di usarla!»
Non era neanche lui
che gli faceva paura. Non era l’uscirne da coniglio che lo spaventava, era
il fatto che era sempre stato onesto con lei e avrebbe voluto esserlo
sempre.
Misty era la persona
più importante per lui. L’aveva incontrata quando era un novellino, un
bambino, ed era cresciuto solo ed unicamente grazie a lei. Lei non sapeva
quanto fosse importante.
-Sì…- sussurrò
talmente piano che Misty non aveva ben capito.
-Potresti ripetere?-
Lui alzò lo sguardo, la guardò dritto negl’occhi, determinato perché era la
sua ultima speranza.
-Sì! Avrei voluto
baciarti io! Io e nessun’altro!- lei lo guardò sorridendo.
-Lo hai fatto.-
Drew e Vera avevano
finalmente trovato un angolino dove poter stare da soli. Erano al centro di
Cerulean City, abbracciati a guardare il tramonto. Erano rimasti in silenzio
per un po’.
-Sai, spero che Ash ce
la faccia.- fece lui. -Se lo merita… dopo tutto quello che gli è capitato.-
-Hai ragione.- risero
insieme. Si coccolarono per un po’, sotto lo sguardo vigile di due pettegoli
nascosti.
Ash e Misty si
guardarono intensamente. A parte il fatto che lui era vestito da donna, era
tutto normale. La scena era decisamente comica, forse era per questo
che la rossa si sentiva più a suo agio, insomma, non c’era niente di serio
lì intorno!
-Eh?- fece lui.
-Cioè, in realtà io ti
ho baciato.- lei guardò da un’altra parte, arrossendo.
-E quando sarebbe
successo?- ci pensò su.
-Due mesi fa…-
rispose. -Ma tu dormivi, è ovvio che tu non lo sappia.-
-E perché lo avresti
fatto?-
-Fai troppe domande.-
Misty parve arrossire ancora di più. -Diciamo che… mi andava!- Ash era
sconvolto.
-Avrei preferito
essere cosciente.- lei si voltò le lo guardò, scettica. -Ok forse no…-
rimase un attimo in silenzio. -Perché me lo hai detto ora?-
-Sembravi
interessato.- non poteva controbattere. -Mi sono messa con Tracey per
dimenticare qualcuno,- continuò, seria. -questo lo sai. E dovresti aver
capito che era per dimenticare te.-
-Mi è piaciuto
sentirmelo dire.- disse lui. -In realtà non lo avevo capito…- lei strabuzzò
gli occhi.
-Non meriti di portare
quei vestiti da ragazza! Sei troppo stupido! Togliteli!-
-Ma che ti prende?-
lui si spaventò.
-Se non sei venuto fin
qui perché sapevi, perché lo hai fatto?-
Non voleva dirglielo.
-Volevo fare pace con
te.- mugolò, imbarazzato.
-Avrei ceduto dopo due
giorni e lo sai.- no, non sapeva affatto. Lei cedeva sempre ma
per lui era troppo doloroso perché si accorgesse che, effettivamente,
bastavano due giorni a farla placare. Non glielo disse.
-Avevo fatto una cosa
veramente stupida!-
-Fai sempre cose
stupide.- lui avrebbe potuto offendersi, ma aveva altri problemi.
-Credo di aver capito
una cosa.- ammise. Eppure non doveva essere così difficile. Lei lo aveva
preso in giro fino alla morte, ma lo aveva detto che era lui la
persona a cui pensava. Beh, in effetti non gli aveva detto che ci pensava
ancora, quindi lei avrebbe anche potuto rispondere “te ne sei accorto
troppo tardi!”
No, non era da Misty.
Forse.
-Avanti, sono
curiosa!- lei gli sorrise per farlo sentire a suo agio, ma lui si sentì
anche peggio.
Quant’era difficile!
Troppo. Decise che glielo avrebbe detto un’altra volta.
-Ho capito che
vestirsi da ragazza non è divertente.- lei scoppiò a ridere e lui la seguì a
ruota. Ad un certo punto si fermarono e Misty gli prese la mano destra,
incuriosita.
-Ehi, ma è una puntura
di zanzara?-
-Ah, sì…- rispose.
-cioè, almeno credo… non è andato via da ieri… certo, me lo sono grattato…
ma zanzare a Febbraio sono…- lei lo interruppe esponendo la sua mano destra
ugualmente marchiata.
-Non so, secondo te è
meno probabile che sia una zanzara…- lo guardò divertita al solo pensiero.
-O una freccia di cupido?- risero sonoramente insieme.
L’idea era veramente
ridicola in sé, ma Ash non poté fare a meno di pensare una cosa:
Non ci sono zanzare a
Febbraio.
Fine Capitolo 8
Commento di un'autrice che ha scritto
questo capitolo in 3 ore e mezzo senza staccare mai. Okey, un
po' ha staccato, poco però: Anche questa volta ho scritto, riletto e
pubblicato. °° non mi piace fare così ;O;... Ah e avrei voluto farli
dichiarare, gli idioti, o l'idiota, visto che lei la sua parte l'ha fatta.
Ho paura verrà la bellezza di 11 capitoli, speravo ne venisse massimo 10... uffaaaaaa!!!
Dopo questa voglio riprendere l'altra fanfic che ho lasciato in sospeso e,
lo giuro, farò capitoli più brevi... (non brevi come vorreste, perché la mia
coscienza si rifiuta di fare capitoli lunghi una sola pagina di word XD E
sono molto/troppo schematica perché... io finisco il capitolo quando finisco
la pagina, sì, questa è pazzia!!!!)
E... l'ho scritto troppo in fretta, non mi piace, da una parte ho fatto
andare gli avvenimenti troppo veloci... e da una parte sono stata troppo
lenta. Volevo farli dichiarare ma ho capito solo alla fine che... beh, Era
ASH che si doveva dichiarare, mica Pinko Panko.
ù_ù' Misty... beh, lei si è solo adeguata all'Ash che vedeva, e al fatto che
una parte di lei voleva torturarlo.
Ah, spero di aver reso Tracey un po' più simpatico al pubblico. Mi
dispiacerebbe ecco... ù_ù se voi lo odiaste per sempre.
@_@ mi gira la testaaaaa 3 ore e mezza a scrivere... che genio che sono XD
(no, sono MALATA)
Ma passiamo all'angolo dei commenti:
MaryVera96 _
ù_ù l'importante è che tu sia tornata! (sono egoista). Dai non importa,
comunque non aggiorno in fretta, CREDIMI XD una volta ero più svelta (una
volta non scrivevo un capitolo di tre pagine. Scema io) No, comunque ho idea
che la multa a Tracey arriverà comunque... XD e povero Brock, non è
imbranato ahaha paraccio, gli voglio beneeee (non gliene ho MAI voluto, MAI,
ora sì. mah) E... beh, non è andata come pensavi però... però Misty ha fatto
sobbalzare un po' di volte Ash, è stato
strapazzato
in altri versi. XD
Contentissima che il capitolo ti sia piaciuto, spero ti sia piaciuto anche
questo.
camilla_rain _ù_ù
ancora Gary non è stato beccato, li ha tutti e 20! Ho preso libera
ispirazione dal mio ragazzo, che in realtà non corre troppo, ma a me fa
comunque paura XD. Ah e poi di recente sono stata a vedere una corsa di
Rally (sempre colpa sua...) e uno che è arrivato primo ha fatto quella
sgommata, così ho pensato di farla fare a Gary. Comunque non corre tanto...
ma tutti hanno paura di lui ahaha. Sì è normale amare Brock (non molto ma
abbastanza, io lo amo qui XD) Per i sogni... °° tu cerca di non darci peso e
passeranno XD (bel consiglio N.D. Ash) (°_° fila via N.D. Crikke). le
sorelle di Misty sono molto simpatiche ma io non le amo troppo XD lo
ammetto.
Ah, il tuo amico... °_° fallo curare XD no, veramente cioè... è
scandalizzante!!!
yachan_Innanzitutti
Drew è lì perchè non ha saputo dire di no a Vera XD, Gary io l'ho AMATO
dalla prima puntata (XD vado matta per il bello e bastardo, non ci
posso fare niente) e infine NON UCCI)DERMIIII ;O;....
No comunque è andata anche peggio di quello che credevi... o anche meglio,
dipende da quello che intendi XD Ash non è morto perché sono troppo sadica,
lui va umiliato e fatto soffrire (;___; chiamo il telefono azzurro N.D. Ash)
(°° và, sei maggiorenne e vaccinato N.D. Crikke)
Sì, quella fic era in lingua straniera XD ma all'epoca (non so se c'è
ancora) c'era un sito che le traduceva... e io l'avevo trovata tradotta <3
Quindi me la sono goduta in italiano ahahha (è da lì ho presi Pokémon
Master, all'epoca) ù_ù spero mi amerai, un giorno ;O;
pink87_Grazie
mille per aver commentato la mia fic sono contenta ti sia piaciuta XD Questa
capitolo è molto meno comico, ma spero ti sia piaciuto ugualmente e... puoi
chiamarlo Ashy XD è abituato (=_= non è vero N.D. Ash) Spero di vedere
un'altra tua recensione al più presto!!! <3<3<3
A presto (mi auguro), un bacio
<3
|
Ritorna all'indice
Capitolo 9 *** Cosa Siamo ***
Il Mondo E' Bello Perché è Rosa
Vi dirò, questo capitolo mi è
piaciuto abbastanza, non fosse per il fatto che mi è finito in fretta, anche
questa volta, senza concludere niente. Qualcuno vorrà la mia testa (Yachan).
Beh, iniziò dicendo che la mia storia è stata aggiunta alle storie seguite
anche da lally88
e pink87,
che ringrazio tanto <3.
Tra l'altro è tra le storie da ricordare di
kamura86
e yachan.
Grazie mille! sono onorata. ^////^
Ah, sì, questa volta voglio ringraziare TUTTI quelli che invece hanno deciso
di inserirla nei preferiti!! XD Questo perché, in effetti, forse è ingiusto
non farlo. GRAZIE MILLE A
Bulma93,
camilla_rain,
fedina,
kogarashi,
Nightblumonkey
e vale_misty!!!
GRAZIE ANCHE A TUTTI
QUELLI CHE LEGGONO! E a chi facendo F5 mi ha fatto andare a 72 visite... XD
VI AMOOOOOOO!!!!!!!!
Mando a tutti un
bacio gigantesco e,
a chi ha commentato, mando una scatola di cioccolatini (XD no, scherzo) e
dedico uno spazio speciale a fine capitolo <3 come al solito.
Spero che il capitolo vi piaccia, buona lettura.
Capitolo 09: Cosa siamo
-Davvero è successo questo?-
-Già.-
-E…? Quindi ora che farai?-
-Questo è un problema.-
Silenzio.
-Secondo te questo smalto s’intona ai miei
capelli?- la domanda frivola di Lily rovinò l’atmosfera tra lei e la
sorella. Misty si sbatté una mano sulla fronte dalla disperazione.
La nostra eroina aveva scrutato per tutto il
tempo della cena le sue sorelle e aveva decretato che gliene serviva solo
una, quindi aveva preso quella più incline ai complimenti e l’aveva portata
nella sala della piscina. Solo che Lily era troppo incline ai
complimenti.
-Sì, ti sta bene.- non era convinta. -Ora,
la domanda è… cosa devo fare?- l’altra la guardò come se fosse pazza.
-Ma è ovvio!- oddio quant’era
frivola… -Devi aspettare che venga da te!- la rossa rimase un secondo a
pensare.
-Perché dovrebbe venire?-
-Perché ti vuole!-
-Ma non mi vuole.-
-Sì che ti vuole!- per la nostra
capopalestra era tutto molto confuso. Molto. Troppo. Immensamente.
-Ma lui è Ash.- sottolineò l’ultima
parola con un velo di disprezzo. -Non uno normale…-
-Non credo sia vero.- sorrise Lily. -E’ già
venuto a Cerulean, e si è vestito da ragazza per farlo.- Misty dovette darle
atto che aveva ragione. -Quindi, tornerà qui unicamente per te.- ridacchiò
contenta. -Devi solo aspettarlo.- In realtà lei non era molto convinta.
Anzi, non lo era per niente. Però il discorso della sorella filava alla
perfezione. Ora il problema era trovare la pazienza per aspettare.
-Secondo me è tutto troppo bello per essere
vero…- sospirò la rossa. -Tra poco mi telefonerà dicendo che era tutta una
farsa e che non mi bacerebbe per nessuna ragione al mondo.-
-Devo telefonarle e dirle che non la bacerei
per nessuna ragione al mondo!- un Ash completamente fuori di testa veniva
trattenuto dai suoi amici. Aveva detto una miriade di cavolate e solo quando
le aveva ripetute tutte a Brock e Max, durante la cena, aveva capito quanto
esattamente fossero idiote.
Gli altri cercavano di fargli capire che,
per quanto la loro scena potesse essere stata ridicola, strana, brutta,
stupida ecc. ecc., ormai era fatta. Anzi, era a tre quarti del lavoro!
-Senti, stai calmo…- mormorò Brock. -Basterà
che tu le dica…-
-Non voglio dirle niente che non assomigli
ad un, “guarda mi dispiace ma non ero in me e quello che ti ho detto era una
grossa idiozia”!- sentiva che non poteva muoversi, non perché il suo vecchio
amico lo tenesse per le spalle, ma perché la vergogna gli stava facendo
tremare le braccia, le gambe e soprattutto lo stomaco. Sentiva come se
qualcosa volesse attraversare la sua pancia, mangiarsi la pelle o scoppiare,
e provava un’immensa ansia.
Si erano detti “ciao” sorridendo e
separandosi per vie diverse. Dopo pochi passi si era voltato e l’aveva vista
guardare nella sua direzione. C’era una serie di parole non dette, tra loro,
che gli impediva di essere tranquillo. Non aveva mai amato nessuno, ma
l’amore non poteva essere così!
Provava ansia, dolore, paura, gioia, tutto
insieme come un grande fritto misto, come se le sensazioni si fossero
mescolate senza una logica. Era normale?
Era normale voler stare insieme a lei,
prenderle la mano, accarezzarle i capelli, sentirle il battito del cuore a
contrasto con il suo?
Era normale sentire le gambe che tremavano e
la voce che faceva fatica uscire? Gli sembrava che le sue idee si
intrecciassero senza alcun senso, lasciandolo solo confuso perché non
riusciva a capire cosa stesse pensando.
Si erano detti tutto, e non si erano detti
niente.
-Sei riuscito a fare finta che fosse la tua
ragazza.- disse Max. -Perché non puoi fare in modo che lo sia davvero?- Ash
ci pensò su.
-Perché non ne sono capace.- ammise. -Non ho
mai avuto una ragazza… sarebbe stato impossibile per via dei miei viaggi,
no?-
-Ma anche ora stai viaggiando.- gli fece
notare Vera. Lui e gli altri ci pensarono per un attimo.
Ah, già. Lui era di passaggio. Non lo
ricordava già più.
Brock e Max si misero più in disparte.
Neanche loro avevano riflettuto su quel punto perché troppo impegnati con
una pseudo dichiarazione di Ash.
-Che c’entra?- si aggiunse Drew. -Lei
potrebbe tornare a viaggiare con te, no?- il moro lo guardò tristemente, con
un sorriso ironico sul volto.
-Non lo farà mai.-
Voglio tornare un attimo indietro, a due
mesi prima, ad un avvenimento di cui furono partecipi tre persone, anzi,
quattro, se contiamo Ash.
L’allegro gruppetto era ospiti alla palestra
di Cerulean City. Avevano deciso di passare la notte insieme perché
lasciarsi era doloroso, per quanto Ash, Misty e Brock non volessero
ammetterlo. Misty avrebbe dormito con Vera e Max, gli altri due sarebbero
stati in un’altra stanza.
Una rossa che ormai conosciamo bene non
riusciva proprio a dormire. Sospirò alzandosi dal letto e lanciando
un’occhiata ai suoi coinquilini che parevano dormire silenziosamente. Si
strofinò l’occhio con la mano e si diresse verso il bagno. Ad un certo punto
si fermò, esattamente sulla soglia della camera dei suoi due amici, che
dormivano con la porta aperta.
Misty fu invasa dai ricordi e rise tra se.
«Misty?» sussurrò Brock.
«Sei sveglio?» Ah, che domande!
«Già.» lei lo vide annuire nell’oscurità,
mentre, alzatosi dal letto, si dirigeva verso di lei. «Pensavo che mi
piacerebbe viaggiare ancora con te.» ammise.
«Anche a me con voi.» sorrise, malinconica.
«Ma…»
«Lo so.» lui la interruppe. «Vuoi dirgli
qualcosa mentre dorme?» si riferiva ad Ash. Lei arrossì di botto e Brock,
nonostante l’oscurità lo notò. Si corresse in fretta. «Come il fatto che ti
manca averlo tra i piedi e litigare sempre con lui.»
«Simpatico.» commentò ironica lei. «Ma penso
che potresti aver avuto una buona idea.» sorrise e si diresse verso il letto
di Ash. Brock si grattò la testa pensando che, forse, era meglio se rimaneva
in silenzio, quindi si diresse in camera di Daisy, Violet e Lily.
Intanto, sappiamo da tempi non sospetti,
un’altra persona si stava svegliando desiderosa di andare prendersi un
bicchier d’acqua, desiderio irrefrenabile alle tre di notte.
Misty si inginocchiò davanti al letto di Ash
e appoggiò i gomiti sul materasso. Stette a guardarlo un paio di minuti e
cominciò a parlare.
«Mi manchi.» sorrise malinconica. «E non te
lo dirò mai, perché tu cominceresti a guardarmi con quello occhi tristissimi
e a dire “Misty…”, per poi nasconderti il viso con al visiera del cappello
per il troppo orgoglio… magari riusciresti a continuare una frase e a dire
“Ci rivedremo un giorno!”. Ma vai al diavolo!» si bloccò pensando di aver
alzato troppo il volume della voce. No, lui era rimasto immobile. «Vai al
diavolo!» ripeté, con tono più leggero, perché distensivo per i suoi nervi.
«Io, brutto stupido, ti amo!» si mangiò le labbra sperando che non si fosse
svegliato. No, aveva un sonno incredibilmente pesante. Meglio. Il volto di
Misty si rilassò, i suoi occhi cominciarono ad inumidirsi. Li chiuse, non
voleva fare la figura della debole.
Brock stava tornando, non doveva perdere
altro tempo.
«Mi manchi.» si avvicinò al volto di lui.
Lei non aveva mai baciato nessuno, e non sarebbe stato così in eterno, ma
voleva che almeno il primo bacio fosse con lui. Se lo sarebbe
ricordato lei per entrambi, avrebbe conservato il sapore delle sue labbra in
una parte speciale del suo cuore, dove aveva messo tutte le cose che la
facevano stare bene, e dove c’erano i più bei ricordi che lui le aveva
regalato.
Vera, fuori dalla porta, alla ricerca della
cucina, rimase sorpresa. Brock le arrivò dietro e le mise dolcemente una
mano sulla spalla. Lei si voltò, spaventata ma, al sorriso incoraggiante di
lui, si tranquillizzò.
Misty, ad ogni frazione di secondo che
passava si diceva che doveva distaccarsi, o si sarebbe svegliato sul serio!
Controvoglia si allontanò e rimase a guardarlo ancora. Aveva paura di non
poterlo avere più così vicino a lei.
La mattina seguente Ash si svegliò
tranquillo. Si inumidì le labbra e, per un piccolo istante, pensò che
avessero uno strano, dolce sapore. Non ci fece caso, forse era la fame!
Bene, era davanti alla porta della palestra
di Cerulean. Fantastico.
Tra l’altro, era vestito da uomo, il che era
anche meglio, no? No, non era questo il punto.
«Devi dirle esattamente ciò che provi!»
aveva detto Brock.
«Non ha senso farlo perché lo sa già!» aveva
sbuffato lui.
«Non è la stessa cosa!» Ash sospirò e bussò,
pregando che gli aprisse lei.
-Dimmi.- comparve Violet. Ecco, le cose si
complicarono.
-Ehm…- iniziò a balbettare. -C’è Misty?-
-Siete sicuri che volete spiarlo?- Drew, da
dietro i cespugli insieme a quella pazza compagnia, guardò male le due menti
maligne dell’operazione guardiamo-Ash-fare-una-figura-di.
-Certo che sì!- commento Max, con tanto di
binocolo.
-Credo dovremmo andare via…- Vera prese il
ragazzo per un braccio.
-Sì Vera, lascia fare il lavoro a noi e
vattene con il tuo ragazzo.- ridacchiò Brock.
-Non è il mio…- la ragazza si bloccò,
cominciando a pensare. Già, loro cosa diavolo erano?
-E’ entrato.- commentò il più piccolo.
-Presto, dobbiamo andare, se voi non volete assistere, andatevene!- la
povera coppia, trattata male com’era stata, rimase dietro ai cespugli
pietrificata, mentre i due compari maligni fuggivano a vedere cosa succedeva
dentro la palestra.
Drew sospirò, prese la mano di Vera e
cominciò ad avviarsi da un’altra parte ma notò presto che la ragazza non lo
seguiva. Lei era rimasta immobile, accucciata dietro i cespugli con
un’espressione stranita sul volto.
-Che hai?- le chiese.
-Pensavo.- rispose. Fece passare un’altra
manciata di secondi poi si voltò. -Noi cosa siamo?-
-Coordinatori di Pokémon.- fu svelto a
rispondere. -Che amano darsi qualche bacio, ogni tanto.- aggiunse.
-Quindi noi ancora non abbiamo un rapporto
ben definito.- sembrava preoccupata. Lui le si accucciò accanto e le cinse
le spalle con un braccio.
-Possiamo definirlo adesso. Senti il bisogno
di stare con altre persone?-
-No.- fu svelta a rispondere, certamente non
doveva pensare ad una cosa del genere. -Tu?-
-No.- le sorrise. -E d’ora in poi viaggeremo
insieme o separati? Riusciremo ad essere rivali e…- sembrò rattristarsi
mentre lo diceva. -…amanti?- Lei lo guardò nel’occhi stupita.
-Non ci avevo pensato.- storse il naso.
-Beh… voglio viaggiare con te, questo è certo. Ma essere rivali…- rimase in
silenzio, inquieta. -Io credo di potercela fare!- gli sorrise, radiosa. Lui
si incantò un attimo a guardarla.
-E ti rivedrò vestita da Skitty?- Vera
arrossì di botto senza poter rispondere.
-Ciao Ash, dimmi.- Misty uscì dalla piscina
con i capelli che le ricadevano sulle spalle e gli occhi ridenti. Era
veramente splendida e le facoltà vitali del giovane stavano per arrestarsi
completamente. Okey, era troppo, sarebbe tornato a casa.
-No, niente, mi devo essere sbagliato.- si
voltò verso la porta ma gli arrivò, misteriosamente, una botta in testa.
Brock e Max gli avevano lanciato una pallina di carta. La prossima botta
sarebbe venuta un sasso. Si voltò di nuovo, arrossendo a dismisura. -Cioè
ecco…- lei fece finta di guardarlo stupita, per poi crogiolarsi dentro di
se. Era troppo carino, in più vederlo imbarazzato rendeva tutto molto più
divertente!
-Vuoi una tazza di tea?- lo interruppe.
-No.- disse bruscamente. -No, cioè, sì… ehm…
mi farebbe piacere.- che imbarazzo… I due si spostarono e Brock imprecò.
-E ora? Non ci sono finestre raggiungibili
in cucina…-
-…- Max ci pensò. -Ci hanno fregato.-
-Ecco.- Misty, in piedi, versò con eleganza
il tea nella tazza di Ash che, seduto, osservava attentamente il liquido
caldo che gli scorreva davanti agli occhi.
-Lo hai fatto tu?- chiese.
-Sì.-
-…- il ragazzo sembrò titubante. -Non credo
lo berrò.-
-Non fare l’idiota.- sospirò la rossa,
sedendosi di fronte al suo ospite. Lui sorrise e assaggiò la bevanda.
-Ok, lo ammetto, sei brava.- la vide
gonfiarsi d’orgoglio. Ah, giusto, i complimenti. I complimenti lo avrebbero
portato lontano! Lo diceva sempre Brock… -Veramente, sei migliorata
tantissimo! Una volta non sapevi preparare neanche…-
-Taglia corto.- lo fulminò. Lui dubitò di
aver mancato qualcosa. No, forse aveva sbagliato a seguire i consigli di
Brock! Era veramente disperato…
-Senti… Riguardo a quello che è successo
ieri…- perfetto, non riusciva a guardarla negl’occhi. Non stava andando
bene, se lo sentiva. -Io non ti ho detto che…-
-Io ti amo.- Ash strabuzzò gli occhi, sentì
il fiato strozzarsi in gola e il cuore cominciare a martellare come se
volesse scoppiare. Lentamente cominciò a guardare nella sua direzione e alzò
adagio lo sguardo verso i suoi occhi. Ora era lei che si era voltata
altrove, abbassando il capo. Non credeva fosse possibile ma il suo cuore
batté ancora più velocemente, fino quasi a sentire dolore. Cominciò a
respirare affannosamente e si alzò di scatto in piedi, facendo cadere la
sedia.
-Ripetilo.- disse, come sotto l’effetto di
una droga. Lei lo osservò sconvolta, arrossendo a dismisura.
-No!- esclamò. -E’ stato abbastanza
imbarazzante dirlo una volta!-
-Ripetilo, ti prego!- le prese le mani in un
gesto impulsivo. -Perché anche io… sì ecco…- il suo entusiasmo sparì e
guardò nuovamente per terra. -…ti amo.- mormorò.
-Sei un idiota.- disse piattamente lei.
-Ma perché?-
-Perché sei un idiota!- “elementare
Watson” ci sarebbe stato divinamente, ma si trattenne. -Di che diavolo
sei sorpreso?- Ash si rattristò tantissimo.
-Ma io ero contento…- lei ridacchiò. -Non
ridere di me!-
-Non rido di te- sorrise radiosa, cosa che
gli fece sciogliere il cuore. -Sei carino in difficoltà.- lui storse il
naso.
-Non mi piace essere “carino”-
-Credevo che il problema fosse essere “in
difficoltà”.- Si sorrisero a vicenda, come se il mondo fosse bellissimo
visto così, come se indossassero un paio di grandi occhiali rosa con i
cuoricini.
-Quindi?- Misty interruppe il silenzio.
-Quindi cosa?-
-Quindi cosa vogliamo essere, adesso, noi?-
Fine Capitolo 9
Angolino dell'autrice che amate tanto <3:
Ecco, anche questa volta scritto e incollato qui XD... il pezzo finale è...
ganzo. no, veramente mi piace! Sono SECOLI che scrivo fanfiction su Ash e
Misty, no veramente sono piena zeppa. Ahahahah!!! Questa è una di quelle
fanfiction diverse, in più punti e per questo sicuramente. Una dichiarazione
spumeggiante!! XD No, sto delirando...
Domani ho il test per entrare a Farmacia!!! In realtà
se non lo supero ci entro lo stesso ma se non lo supero ho una specie di "corsi
di recupero" e mi romperebbe discretamente le balls non prendere la
sufficienza... Comunque, dicevo. domani ho il test, e dopodomani vado al
mare con il mio ragazzoooooooooooooooo <3.
potrebbe sembrare ma non mi sto vantando, è che è un miracolo, è
tutta l'estate che lo prego in ginocchio e ce l'ho fatta, si è piegato al
mio volete AHAHAHAH (poveraccio ù_ù N.D. Ash) (°_° se non ti zitti ti faccio
vestire da donna DI NUOVO N.D. Crikke). Quindi questa volta non aggiornerò
in fretta come ho fatto... XD no quest'ultima volta sono stata
particolarmente lenta perché sono stata tutti i giorni a studiare come una
malata... Per niente perché tanto la biologia non mi entrerà mai in testa.
MAI D:
Cercherò di fare la brava e scrivere il più in fretta
possibile appena torno.
Ok, passo all'angolo dei commenti, non so più cosa
dire XD
camilla_rain_ ù_ù ehi, in
scozia gli uomini se la mettono la gonna XD. Scusa eh... Comunque davvero ti
pesa battere sui tasti? ;o;... per me è il movimento e il rumore più
naturale e rilassante che ci sia XD (sono vecchia, ribadisco). No Ashley mi
piace tantissimo, amo giocare con lei (;_; non lo avevo notato ._. N.D. Ash)
e quindi a volte dice anche cose intelligenti XD.
Io brava con i colpi di scena? tu esageri bambina... <3 (°_° bambina? Ora
esageri con questa cosa dell'età N.D. Ash) (._. ma quanto sei cattivo :_:
N.D. Crikke) Comunque devi sapere che sono fan TraceyxDaisy da tempi non
sospetti, anche se fanno la rima XD (KenjixSakura suona meglio vero? ahaha).
Non lo so, li trovo carini insieme... poi vabbè, ho romanzato troppo gli
HoSo... ù_ù'...
Comunque suuu! Drew e Vera qui erano un po' meno zuccherosi XD ma di poco
eeeh ahaha
P.S. si è quella, "Vivere nella notorietà con sentimento" Credo sia il
titolo più ganzo che abbia mai inventato XD ho sempre una pessima fantasia.
P.P.S. ;_; mamma mia, quel bimbo rinchiudile PER FAVOREEE ;O;....
vampix_ Io sono sempre
contenta di vedere i NOMI di quelli che leggono la mia fic. Mi ha fatto un
piacere immenso che tu commentassi ma potevi stare tranquilla XD non vorrei
costringere qualcuno, ecco. (se vedo chi la legge non penso che ci sia un
pazzo che mi aumenta le visite prendendomi in giro facendo F5 ._. ... sono
paranoica °ç°'' pardon). Grazie grazie ancora!!! <3... Mi fa piacere che tu
la consideri vera, sto cercando di rimanere sul reale il più
possibile, anche se a volte è proprio difficile XD. Spero commenterai
ancora!!!
yachan_
Brock alla Lady Oscar? XD Oddio questa da dove sbuca? Sono curiosa... non
darmi incubi ;O; (no in realtà mi fa morir dal ridere XDDD).
<<"Credo
di essermi messo questa roba solo per accontentare la mente sadica di Brock
e Gary" avrei aggiunto, "...e di Crikke e Ya-chan" *ç*>>
ù_ù ma chi? iooo??? *sguardo da finta innocente* XD ahahah sì, lo ammetto,
forse avrei anche dovuto scrivercelo ahaha.. Sono sempre contenta di vedere
che ti piacciono i miei capitoli ^-^ quindi immagino non ti dispiacerà se,
forse continuerò per altri 2 o 3? *runs*
Ah, e... beh, le pagine di word sono 3... XD una volta
erano immense da finire, ora come ora mi finiscono anche troppo in fretta
ahaha... ._. ... *piange*
Veramente tenterò di finire in fretta per poi scrivere l'altra e farti
felice ^____^... perché in realtà io ti amo ù_ù *_* <3 (XDD)
MaryVera96_
XD sì, ho capito che sotto sotto sei un'inguaribile romantica, appena fuori
l'aria di beautiful che c'è in te. (XD) E sai che non avevo notato che
quella di Ash fosse una dichiarazione finché non mi ci hai fatto pensare?
°_° devo rileggermi la mia fic perché ho paura di aver dimenticato tutto XD...
._.''
Non è che non sei una brava veggente, è che io seguo le onde che mi
trasmettono le canzoni, quindi sono imprevedibile ù___ù''' non è colpa tua
tesoro ;_;.
L'ho già scritto a qualcuno, ma sono fan TraceyxDaisy da tempi non sospetti,
anche se fanno al rima XD (meglio KenjixSakura, ribadisco)... E poi dai, in
fondo è stato... la chiave! Perché o lui o nada, no??? XD Mi piace il fatto
che tu sia per l'Happy Ending, anche io lo sono, anche perché sono cresciuta
a pane e cartoni della Disney, i quali sono riusciti anche a non far morire
la sirenetta, quindi... ho detto tutto XD.
Grazie a tutti ancora... per leggere, per commentare,
per sperare che io finisca questa cosa che non è neanche più degna di essere
chiamata Fic! ahah. GRAZIE
A relativamente presto, kiss XD
P.S. ;_; non uccidetemiiiii
|
Ritorna all'indice
Capitolo 10 *** Chi è l’uomo e chi e chi la donna? ***
Il Mondo E' Bello Perché è Rosa
Salve a tutti! Sono tornata
^o^!!! Il mare era freddo e quella fava del mio ragazzo mi ha messa a dieta
ç_ç. Cattivoooo. Non ho potuto usare il pc per scrivere ma, come avete
visto, ho continuato a recensire XD (negli intervalli di tempo in cui lui
studiava e io mi nascondevo per non dover correre o chissà cos'altro!). Per
fargli ripicca (no, in realtà è capitato e basta) sono ingrassata di 2 kg.
Ahahaha!!! (siiiiig ç____ç)
Il test l'ho passato. iea. sono dentro. (XD e visto l'orario tra un po' sarò
fuori a piangere)
Ok ora basta, veniamo al sodo. _LoveStory_ ha inserito la mia storia
tra le seguite, grazie <3. XD ringrazierò lei e tutti gli altri che hanno
commentato più tardi, alla fine, come sempre.
Per la gioia di molti (yachan) il prossimo sarà l'ULTIMO capitolo. Non lo
avrei MAI MAI MAI MAI detto XD ce l'ho fatta.
Questo capitolo è penoso ma spero che Gary abbia risolto le cose abbastanza
bene da farvelo amare la metà di quanto lo amo io. <3
Buona lettura ù_ù
Capitolo 10: Chi è l’uomo e chi
la donna?
Drew guardò Vera e non poté fare a meno di
sorridere. Erano andati a godersi la vista sul promontorio, quello dove Ash
aveva osato parlare con Misty vestito da donna.
Posto veramente incantevole.
-Dici che… resisteremo?- chiese lei,
dubbiosa, rannicchiandosi al suo petto come un gattino spaventato.
-A cosa?-
-Al tempo, alle gare…- lei storse il naso.
-Sono preoccupata.-
-Non è da te esserlo.- fece lui. -Oggi
stiamo bene. E domani sarà lo stesso.- le mise la fronte a contatto con la
sua, guardandola dolcemente negl’occhi. A lei si illuminò il volto e arrossì
un poco, felice di tutto quello che stava accadendo.
-Sì!- annuì con forza per dimostrare ciò che
provava. Rimasero abbracciati a guardare il mare per un po’, godendo solo
della presenza dell’altro.
-Salve piccioncini.- più o meno fu questo il
momento d’interruzione. I due si voltarono per capire chi poteva
averli disturbati.
Ash guardò Misty allibito e fu la cosa più
naturale del mondo dire:
-Voglio che restiamo amici!-
Lei strabuzzò gli occhi stupita. No. Stava
scherzando. No.
-Ah- si lasciò sfuggire.
-“Ah” cosa?- fece lui.
-Ah.- ribadì lei. -Semplicemente “ah”.- Lui
non capiva e lei non gli voleva spiegare niente. Non sarebbero andati
lontano.
-Tu cosa vorresti essere, scusa?- chiese,
offeso.
-Qualcosina di più.- rispose. -Sai, abbiamo
scatenato un putiferio, ora tu mi dici che mi ami, io ti dico che ti amo e
poi te ne vieni fuori dicendo che vorresti rimanermi amico.- lo
guardò con rimprovero, con rabbia. Lui la guardò spaesato.
-Ma io devo partire.- lei afferrò
immediatamente il concetto.
-Questo cambia le cose.-
Brock si era già consolato dal non aver
potuto spiare i suoi amici e faceva vedere a Max le foto delle sorelle di
Misty che dormivano, scattate… due mesi prima, già. Il più piccolo non era
molto interessato ma non c’era nient’altro da fare nel frattempo quindi…
-Senti, secondo te si metteranno insieme?-
chiese.
-Non lo so.- rispose l’altro. -Certo è che
si piacciono da tanto… ma per Ash certi sentimenti non sono mai esistiti.
Lui ha altre priorità.-
-Immagino- Max sospirò. -Ma come ha fatto?
Cioè, una ragazza come Misty non si incontra facilmente! Se l’è fatta
scappare!- si sentiva arrabbiato.
-E’ più normale di quanto non possa
sembrare. Ciò che la rende particolare è il suo essere maschiaccio,
che, di fronte ad Ash, tende ad essere quasi esagerato.- ridacchiò. -E’ lei
l’uomo.- Max cominciò a ridere a crepapelle.
-Beh, Ash è una donna, quindi va bene, no?-
-Ti volevo confessare ciò che provavo perché
ne sentivo il bisogno.- Ash guardò Misty dritto negl’occhi, deciso a
spiegarsi e, per una volta tanto, a sembrare adulto. -E perché non voglio
nasconderti niente.- si rattristò. -Cosa che, invece, tu hai fatto.-
-Non sono mai stata coraggiosa in quel
senso.- ribatté lei, seria. -Non era facile amarti e non potertelo dire
perché, diciamocelo, come avresti reagito?- lui ci pensò un istante,
sorpreso. Capì e abbassò lo sguardo.
-Male.-
-Appunto.-
-Ma perché ora me lo hai detto tu?- lei lo
guardò triste.
-Non avevo niente da perdere.- sospirò. -Non
potevi dirmi di no, immaginavo già cosa provavi per me.-
-Sono così prevedibile?- arrossì
notevolmente. Lei lo guardò divertita.
-Ti sei vestito da donna invocando il mio
perdono e dicendo che avresti voluto baciarmi.- ridacchiò mentre lui
gradualmente incrementava la sfumatura di rosso che aveva in faccia. -E’
stato facile.-
-Vorrei dimenticare quella scena per
sempre.- Ash iniziò a guardare il pavimento. Misty spostò la sedia e gli si
avvicinò, guardandolo negl’occhi, rossa in viso, particolarmente da
vicino. Lui perse completamente il filo dei suoi pensieri e dei suoi ricordi
immergendosi negl’occhi acquamarina di lei.
Era bella.
Non glielo aveva mai detto perché loro
erano due bambini che si divertivano a litigare e a farsi i dispetti.
Nemmeno in quel momento avrebbe dovuto dirglielo e dimostrarsi tanto debole.
Lui era l’uomo, lui era quello che doveva comandare la situazione, lui
portava i pantaloni.
Ah, già, ma poi che voleva dire esattamente
portare i pantaloni? Anche lei li metteva.
Le prese il volto con le mani e la sentì
distintamente sussultare. Fu divertente, e desiderò rifarlo, solo per il
gusto di sentire lei che tremava ad ogni minimo gesto di lui. Sembrava di
tornare ai vecchi tempi, ma con una variante: per far sussultare Misty,
adesso, doveva fare cose molto più divertenti.
Lei si sentì intrappolata, come se lui
dominasse i suoi sentimenti e, stranamente, ne godesse o ne fosse deliziato.
Era una sensazione sgradevole per lei che era tanto abituata a comandare.
Come poteva reagire, in modo da farlo cadere ai suoi piedi, da riprendersi
il potere?
Si sporse in avanti ancora di più, sfuggendo
alle mani di lui e baciandolo di scatto. Prima di chiudere gli occhi
godendosi gli effetti di ciò che aveva prodotto, vide che lui aveva
strabuzzato gli occhi, sorpreso. Dentro di lei, Misty sorrise beffarda.
-Scusate immensamente ma ho bisogno di
sapere dov’è Ash.- Gary sorrise maligno facendo roteare le chiavi della
macchina di fronte agli impalliditi Drew e Vera. Tutto ciò non prometteva
niente di buono.
-Perché vuoi saperlo?- azzardò lei.
-Perché mi hanno chiamato e mi hanno detto
che tutto il mio lavoro è andato in fumo.- si fece serio. Troppo serio. -E
che ha fatto al figura del coniglio.-
-Sta rimediando.- rispose Drew. -Credo che
adesso sia alla palestra a parlare con Misty.-
-Anche meglio.- il neo-professore ghignò.
-Continui a starmi molto simpatico. Potrei donarti uno starter, un giorno.-
stava per andarsene quando Vera chiese:
-Ma che ci fai tu qui?- il ragazzo si fermò,
girato di spalle.
-Sono il paladino della giustizia.- li
guardò in faccia cominciando a fare pose strane. -Sono un combattente che si
veste come un professore.- l’adorabile coppietta assunse un’espressione
troppo comica per essere descritta, a metà tra lo stupito e lo schifato. -Mi
ha chiamato Brock.- poi, sicuro di non essere più interrotto dopo una simile
battuta, si allontanò divertito dalle loro facce. Solo dopo qualche minuto
Drew riacquistò una normale funzione celebrale.
-Io avrei paura, fossi in Ash.-
-Sì.- Vera fu subito d’accordo. -Molta
paura.-
-Perché l’hai fatto?- Ash si allontanò di
scatto dalla ragazza, dopo averla baciata per due minuti buoni, tenendosi il
cuore, come per paura che gli scoppiasse all’improvviso.
-Perché volevi precedermi.- rispose Misty,
con semplicità. -E io non voglio essere preceduta.- Lui calmò il battito del
suo cuore per un attimo.
-Sei un maschiaccio.-
-Non è una novità.- gli sorrise e lui pensò
che fosse il più bel sorriso che avesse illuminato il suo viso. Pensò che
era stato bello baciarla, e che avrebbe voluto baciarla ancora. Si chiese se
fosse capace di tanto e se il suo cuore non sarebbe scoppiato da lì a poco
per la troppa dose di emozioni che stava provando.
C’era un limite all’amore?
Pensò che baciarla era bellissimo e che
qualunque altra ragazza non gli avrebbe dato quelle sensazioni, quel
mormorio nello stomaco, quel battito accelerato, quella sensazione che
provava nella testa. I suoi pensieri si riempivano di lei ed era bellissimo.
Ash seguì l’impulso che sentiva e questa
volta la precedette, un po’ per la voglia di aveva di sentire ancora le sue
labbra sulle sue, un po’ per farle dispetto, perché sarebbe stato bellissimo
coglierla impreparata. Misty si fece trasportare facilmente e questo diede
da pensare a lui che, forse, anche questa volta lei era pronta, se lo
aspettava, ed aveva vinto. Continuarono a baciarsi per un po’, finché lui,
colto da un pensiero piuttosto triste, decise di allontanarla.
No, a questo non era preparata.
-Rifammi la domanda di prima.- la rossa lo
guardò stranita; lui la osservava serio, preoccupato, il che non voleva dire
niente di buono.
-Cosa vogliamo essere?-
-Io voglio essere il tuo ragazzo.- non
era preparata. Lei sobbalzò lasciando che l’insicurezza, l’ansia, la
felicità trasparissero dai suoi occhi chiari. Per un attimo aveva assunto
l’espressione più femminile che Ash avesse mai visto e questo gli rese
difficile proseguire. -Ma devo andare.- negl’occhi acquamarina di Misty si
fecero largo l’insicurezza, la tristezza e la delusione. -Penserò a te ogni
giorno, ogni ora del mio cammino e…- si morse le labbra e fu preso
dall’ansia. -E ti scriverò! Chiamerò! Sempre! Ma ti prego…- le prese le
mani, stringendogliele forte. -Aspettami!- lei sembrava indecisa.
-Non lo so…-
-Ti prometto che tornerò.- era sincero e lei
lo sapeva.
Lo guardò negl’occhi vivendo le sue paure e
le sue ansie. Erano riusciti finalmente a incontrarsi, a rubarsi a vicenda
il cuore e poi tutto si era nuovamente trasformato in niente.
Ma Misty lo sapeva fin dall’inizio che Ash
avrebbe seguito il suo sogno fino alla fine.
-Mi fido.- sorrise, serena.
-Grazie.- si baciarono ancora, come per
sigillare un patto. Poi qualcuno suonò il campanello.
Gary non era mai stato una testa calda. In
realtà non lo era nemmeno diventato, ma il messaggio di Brock, per un
momento, lo aveva fatto vacillare.
“Ha buttato i vestiti di tua sorella per
terra farfugliando cose senza senso. Ha fatto la figura del coniglio. Puoi
intervenire.” Era anche vero che al laboratorio, in quel periodo, suo
nonno aveva trovato cento e più scuse per caricarlo di lavoro –o per
rimproverarlo, e lui odiava essere rimproverato– solo perché gli era
capitato di superare di poco il limite di velocità. Grazie al cielo, il suo
cognome era ancora popolare a Kanto, e colui che lo aveva fermato aveva
decretato che, cose del genere, “possono capitare”.
No.
Non può capitare di raddoppiare il limite massimo di velocità, ma quella era
un’altra storia. Aveva quindi deciso che maltrattare Ash sarebbe stata la
cosa più divertente che avrebbe potuto fare per tirarsi su di morale. Quando
Lily gli aprì era nuovamente sereno.
-Ciao, sto cercando Ash.- la ragazza dai
capelli rosa lo guardò frastornata.
-Credo sia in cucina con Misty.- si spostò
per farlo passare.
-Grazie mille.- e le sorrise nel modo più
attraente che potesse riprodurre. Non ebbe l’effetto sperato –lei non era
caduta ai suoi piedi– ma pazienza. La missione era un’altra.
Curiosi di sapere chi potesse aver suonato,
Ash e Misty si erano alzati dalle loro posizioni e si dirigevano curiosi
verso la porta d’ingresso. Quando si trovarono Gary davanti, sobbalzarono.
In particolare, Ash indietreggiò spaventato.
-Ashy, che bello vederti!-
-Non ti credo.- rispose il conigl- ehm, il
ragazzo.
-Ho sentito dire che hai buttato per terra
con ben poca grazia i vestiti di mia sorella.- si rivolse poi alla rossa,
guardandola con rimprovero. -E tu non ti sei vendicata.-
-Non è esattamente vero.- si discolpò la
capopalestra.
-Comunque, ora verrete a fare un bel giretto
con me.- il castano ghignò prendendo per il polso il suo amico d’infanzia.
Lo sentì sussultare, cosa che lo divertì molto.
-Gary, tu sei pazzo.- sospirò Misty,
seguendo pacificamente i due.
-Gary, tu sei pazzo!- urlò Ash attaccato al
sedile della macchina dell’amico. Cercò un qualsiasi appiglio ma non lo
trovò, quindi si accontentò di tenersi al seggiolino per sentirsi più
sicuro. Non si sentiva sicuro per niente soprattutto dopo aver visto la
strada scorrergli davanti tanto velocemente da non poterne vedere più i
contorni.
-Sei una femminuccia.- sentenziò Gary
girando una curva in modo tanto veloce da far slittare le ruote posteriori.
-Urli come una femmina. “Rallenta, rallenta ho paura!”- squittì imitando la
voce dell’ultima ragazza che aveva portato in macchina con lui: Ash.
-Ha ragione lui, Ash.- si sorprese Misty,
seduta dietro il passeggero fifone. -Uno come te, che solitamente non ha
paura di niente e di nessuno che si fa intimorire per un paio di sgommate?-
-Io volevo vivere abbastanza a lungo da
diventare l’allenatore più forte del mondo!- sentenziò il moro.
I tre stavano facendo un’allegra passeggiata
per la campagna tra Cerulean e Viridian, senza alcuna destinazione precisa.
Avevano preso una fresca strada di montagna, piena di pini e Pokémon
selvatici. La vendetta di Gary, come si sarà certo intuito, era di far
perdere dieci anni di vita ad Ash. Ad ogni gridolino il neo-professore si
sentiva invadere da una sensazione bellissima, fatta di pace, soddisfazione
e divertimento. Misty assisteva al viaggio tranquilla, sogghignando ogni
volta che il suo ragazzo si mostrava ridicolo –quindi non faceva altro che
ridere–. Il guidatore si mise ad osservarla per un momento.
-Tu non hai paura, pel di carota?-
-No.- rispose lei. -E non mi chiamare pel di
carota!- Gary, per tutta risposta, inchiodò, alzando un discreto polverone.
Ash fu strozzato dalla cintura di sicurezza mentre Misty, che non l’aveva
indossata, finì addosso al seggiolino davanti a lei. -Ahi.- commentò. Appena
si fu ripresa, prima di riuscire a formulare un rimprovero abbastanza forte
per il guidatore, si sentì afferrare le mani proprio da lui.
-Sposami.- era serio. Ash riprese fiato e lo
fulminò. -Cerco da tempo una ragazza capace di apprezzare il mio stile di
guida e credo che non ne troverò un’altra come te.-
-Frena! Sei arrivato tardi! E’ la mia
ragazza! Giù le zampe!- ringhiò l’allenatore. Misty guardò il suo
interlocutore, spaventata.
-Credo di essere già impegnata.- rispose.
-Credi?- ringhiò il moro guardando in
cagnesco la ragazza.
-Peccato.- sospirò il castano facendo gli
occhi dolci alla rossa. -Se cambi idea, io ci sono.- si voltò tornando alla
guida e Misty cominciò a ridere –in realtà l’espressione di Ash
arrabbiato/geloso era troppo ridicola–
-Ehi! Gary, ti sfido! Non ti permetto di
portarmi via Misty!-
-Non accetto una sfida da uno che ha paura
persino della sua ombra.- Gary premette l’acceleratore e bastò il rumore del
motore unito alla fumata nera proveniente dallo scarico a far rabbrividire
il moro. -Fifone.-
-Ti odio!- fu la sua risposta mentre la
rossa, dietro, continuava a ridere a crepapelle.
Fine Capitolo 10
Commento di un'autrice che è arrivata VERAMENTE
alla frutta: me la sono sognata la scena di Gary che si volta e dice a
Misty "Sposami". Avrei voluto allungarla ma ho deciso che andava bene così
(mi è finito lo spazio). Non è un finale con suspance perché questo è il
penultimo capitolo e l'ultimo avrà una funzione di prologo, ecco. Se avete
dei dubbi come ne ho io, nel prossimo capitolo si risolveranno. Forse. Mi
auguro. Chissà!
Non so cosa dire. Mi dispiace di aver maltrattato
tanto Ash e di aver fatto fare quella scenetta pietosa a Gary, a mo' di
Sailor Moon. ._. mi dispiace (=_= muori N.D. Gary) (;O; NOOOOO N.D. Crikke)
(è_é ben ti sta N.D. Ash). Comunque è vero. Misty è quella che porta i
pantaloni ahahah!!! Ok la finisco, andiamo all'angolo dei commenti!!! <3
camilla_rain_
Non so se Lily è la più maschiaccio O.o no ma in effetti mi pare di
ricordare una cosa del genere sì. Infatti è quella con i capelli più corti,
no? XD. Ah, comuqnue sì, noi adoriamo tantissimo Ash. °° ma io in
particolare adoro farlo sembrare uno stupido, semplicemente perché E'
stupido, e senza Brock sarebbe andato da poche parti (XD alla fine è lui che
lo ha portato avanti). Senza Brock Misty non lo avrebbe neanche mai
baciato... ah sì, quel bacio avrei voluto descriverlo PARECCHIO tempo fa,
Tipo al 3° capitolo. Sì, come vedi so tenere i miei buoni propositi. Sono
contenta che il chap 9 ti sia piaciuto, spero anche questo obbrobbrio.
Comunque ancora non credo che tu abbia solo 12 anni XD no... cioè... potrei
essere tua madre ;_; (potrei essere la madre di molti qui) Sono contenta
che, comunque, continuiamo a sentirci. ^^
MaryVera96_ ;_; avevo
intuito tu avessi 14 anni e questo mi deprime perché potrei essere tua madre
(XD sto iniziando a degenerare, scusa). Ah, non c'è un cartone dove la
sirenetta muore, credo, io sono andata a leggermi la favola originale di
Hans Christian Andersen XD... Contenta che ti sia piaciuto il mio chappi,
si era dolcino. Anche questo è dolcino. Per fortuna è subentrato Gary,
troppo sollucchero mi stucca XDDD. muahahah. Ho parlato poco di Drew e Vera,
anche se so che ti piacciono, ma dovevo sbrigliare una determinata faccenda
°_° (Ash e Misty) sono impegnativi quei due! (il commento stupido di Drew
del capitolo precedente era dovuto al fatto che troppa seriosità mi stanca
ù_ù ahahah XDDDDD)
yachan_
Carissima. Vuoi una tazza di tea? ^-^ Grazie per avermi fatto vedere tanti
bei vid ieri e scusa se non ho aggiornato ieri sera come promesso. Vuoi
anche dei biscottini? *paura* ^-^''''.... A Misty, in quel momento, non
gliene poteva importare una mazza fritta di dove sarebbe andato Brock XD che
poi le ha solo fotografate, niente di che. ù_ù (ahaha XDD). Come ho detto
prima la mia vacanza al mare non è stata questo spettacolo °_° ;_; anzi...
stavate meglio voi a casa XD.
pink87_
XD finalmente eccoti! =*... dawson's creek? XD ma sai che non l'ho mai
visto? No cioè, l'ho visto ma tipo 10 puntate della prima serie, quando ero
ancora in fasce, non sai quanto poco io mi ricordi. Mi fa piacere che tu
recensisca e, te lo giuro, prima o poi leggerò anche la tua "La Prescelta"
ù_ù solo che sono tanti capitoli e mi prende lo sconforto (sono pigra =P ma
prima o poi la leggo, promesso). grazie mille per aver recensito *inchin*
sono contenta ti sia piaciuto il chap XD Sì, prego anche io che facciano
vedere certe scene nell'anime ma sono sicura che non lo faranno mai *sigh*
_LoveStory_
_^///^ oh ma tu mi lusinghi! <3 mi fa piacere che ti sia piaciuta questa
cosa e sì, condivido con te che Ash e Misty dovrebbero stare insieme ù_ù
sìsìsìsì.... =* grazie mille
Alla prossima, con l'ultimo capitolo *smile*. Non so
voi ma sono contenta di aver finito. La prossima sarà peggio. ohi ohi ohi (ahah)
Un bacio grandissimo A TUTTI VOI che leggete, mettete
tra i preferiti, recensite... anche a quelli che rimangono nell'obra e non
si sbilanciano a commentare. Vi lovvo <3<3<3 XD
|
Ritorna all'indice
Capitolo 11 *** Anniversario ***
Il Mondo E' Bello Perché è Rosa
Domani comincerà la mia
nuova avventura universitarie e mi sembra coerente finire oggi questa fic.
Grazie a tutti, siete stati
speciali per me! <3
Continuerò a tormentarvi.
AH, ringrazio
mistyemily
che ha messo la mia storia tra le seguite =* Thank u!
Capitolo 11: Anniversario
Quando Ash si svegliò era ormai giorno. Il
sole filtrava dalla finestra e illuminava tutta la stanza, riscaldando
quella tiepida mattina di Febbraio. Si stiracchiò con forza e prese il
telefono per controllare nuovi messaggi.
Ce n’era uno. “Buon anniversario” diceva.
Ash sorrise, era Vera.
Le rispose velocemente un “Buon anniversario
anche a te!” e si alzò in fretta. Doveva andare a trovarla.
Drew, seduto al tavolo del ristorante, sentì
un cellulare squillare. Era arrivato un messaggio. Lo prese in mano, anche
se l’oggetto non era di sua proprietà.
“Buon anniversario anche a te!”
-E’ Ash?- chiese Vera, tornata dal bagno.
-Già.- chiuse di scatto il cellulare e
guardò malissimo la sua ragazza.
-Che c’è?- lei non capiva il perché di
quello sguardo.
-Niente.- si voltò da un’altra parte.
-Sembri più fidanzata con lui che con me.- la coordinatrice ridacchiò.
-Ma come siamo gelosi…- gli si avvicinò,
schioccandogli un sonoro bacio sulla guancia. -Sei carino quando sei
geloso.-
-Non voglio essere carino.- biascicò lui.
Vera stette un attimo a pensare. Dove aveva già sentito una frase simile?
Chi era stato a raccontarle un avvenimento analogo?
-Credevo che il problema fosse essere
geloso!-
In verità, Ash era sempre stato una frana
con le date. Non si ricordava mai che giorno era e, ovviamente, questo
faceva infuriare Misty. Menomale che c’era Vera che gli ricordava gli
avvenimenti importanti, soprattutto quell’avvenimento.
Era capitato per caso, ma il suo
anniversario coincideva perfettamente con quello di Drew e Vera. Questo
faceva impazzire di gioia la coordinatrice, che non faceva che parlare di
destino ad una Misty piuttosto inquieta. Se non ci fosse stata lei,
sicuramente Ash si sarebbe presentato a mani vuote dalla sua ragazza. Ancora
una volta.
Doveva imparare un’altra cosa, si appuntò
mentalmente il ragazzo, doveva comprare il regalo per la sua bella un po’
prima dell’ultimo minuto, o sarebbe sempre e comunque arrivato in ritardo –a
quello, però, Misty era abituata–
Il primo anniversario, il primo anno passato
insieme come una coppia, superando avversità e litigando a dismisura, ma
sempre amandosi. Erano decisamente una coppia strana.
Ash aveva già passato in rassegna metà dei
negozi di Pallet quando ebbe la brillante idea di coinvolgere qualcuno:
Brock.
-Sa, signora Ketchum, credo che suo figlio
Ash sia un caso irrecuperabile…- Max sorseggiò elegantemente il suo tea nel
salotto di Delia. La cara madre aveva riunito gli amici di suo figlio con
una sola scusa: spettegolare!
-Già.- annuì Gary. -Non le ha ancora fatto
il regalo! Cioè, è un po’ tardi per pensarci.- prese un biscotto e lo
mangiò. -Buonissimo…- commentò, deliziato.
-Grazie.- Delia sorrise radiosa. -Comunque
non sapevo fosse oggi il loro anniversario! Ash non mi ha detto niente.-
-Credo glielo abbia ricordato Vera.- Brock
sbucò dalla camera accanto, finita la telefonata. -Da solo non arriverebbe
mai a tanto.- si accomodò sul divano, insieme a tutti gli altri.
-Chi era al telefono?- chiese la donna.
-Ash.-
-Come? E che ti ha detto?- chiese Max.
-Consigli su cosa regalarle.- l’ex
capopalestra sfoggiò un grande sorriso, atteggiandosi a esperto
conoscitore delle donne. Gary lo guardò storto.
-Mi chiedo come possa chiedere consigli a
te!- il povero ragazzo si rattristò molto. -Fin’ora non sei stato un
elemento fondamentale, direi.-
-Non è vero!- rispose, piccato. -Se non
fosse stato per me, lui non sarebbe mai andato da lei a dichiararsi!-
-Ma dopo tutto questo tempo…- Delia sembrava
pensosa. -Come ha fatto a capire che l’amava? Io credevo che non ci fossero
più speranze, ormai.-
-Merito di Tracey.- rispose Max -Gli ha dato
una piccola spinta, ecco.-
-Tornando al discorso di prima…- il neo
professore guardò Brock. -Cosa gli hai consigliato di regalarle?-
-Un bel mazzo di rose rosse!-
-Abbiamo finito le rose rosse, mi dispiace.-
Ash rimase impietrito a guardare il fioraio.
-Come?- sussurrò, non riuscendo a crederci.
-Se vuoi ne ho di gialle… arancioni…-
-Arancioni.- ripeté meccanicamente pensando
al colore dei capelli della sua ragazza. Gli venne spontaneo e naturale. Il
fioraio annuì felice e preparò un bel mazzo.
Finalmente ad Ash venne un dubbio. Aveva
fatto bene a dare retta a Brock?
…no, probabilmente no.
-Ma figurati se Ash mi farebbe mai un mazzo
di rose, Daisy!- Misty guardò di traverso la sorella.
-Non si sa mai, gli uomini hanno così poca
fantasia!- la bionda scrollò le spalle. Le due si trovavano in cucina a
chiacchierare allegramente. Questa volta Misty aveva scelto Daisy perché
sperava di farsi dire qualcosa.
-Secondo me non mi ha regalato niente.-
sentenziò la rossa. -Così apparirò ridicola perché io gli ho regalto…- si
bloccò e guardò la sorella. -Cosa gli ho regalato?-
-Un ciondolo a forma di PokéBall.- le
ricordò la bionda.
-Ah già…- sospirò. -Il portachiavi…-
-Non è un portachiavi! E’ un ciondolo!-
-Cambiando discorso…- Misty si fece
preoccupata. -Tracey?- Daisy scosse il capo.
-Questa volta è finita sul serio. Quando è
iniziato tutto era così dolce con me… faceva di tutto per attirare la mia
attenzione e ci era riuscito! Ma dopo sei mesi ho capito che proprio non ce
la faccio. E’ così cambiato, non mi regala più niente ed è sempre a
disegnare…- non trovava la parola. -…qualcosa!-
-Mi dispiace.- la rossa le mise una mano
sulla spalla. -Anche perché lui è un bravo ragazzo…- pensò di ritirare
immediatamente quello che aveva detto. -…in fondo…-
-Sì, e poi bacia così bene!!!- squittì la
bionda. L’altra arrossì.
-Non posso darti torto.-
Ecco. Era davanti alla palestra. Deglutì.
Su, ora che aveva? Paura che il suo regalo
non fosse apprezzato? Era una donna, era romantica, tradizionalista. Come
potevano non piacerle i fiori?
Passare un anno con lei era stato difficile,
soprattutto quando le aveva accennato qualcosa come “andare ad Isshu”.
«Dov’è?» aveva risposto acida.
«Un po’ lontano da qui.»
«Vai. Vai pure. Divertiti.»
«Ti prego Misty, non prenderla così…»
«Tu non vuoi rimanere qui, quindi puoi
andare!»
Era riuscita a convincerlo a rimanere solo
tenendogli il muso. Quella ragazza aveva un forte ascendente su di lui, fin
troppo grande.
Suonò il campanello.
Per un attimo la sua mente tornò indietro.
«Mi piace stare con te.» aveva farfugliato
Ash, in imbarazzo. Era il giorno in cui si erano messi insieme, il giorno in
cui Gary lo aveva terrorizzato con il giro in macchina. Avevano pranzato
fuori, un po’ timidi, in silenzio, e si erano diretti al promontorio perché
era il posto preferito di Misty. Si erano seduti sul prato ad ascoltare le
onde infrangersi sugli scogli.
«Non abbiamo molto da dirci, sembra.» lei
sorrise, nonostante quello che aveva appena detto.
«Si può stare anche in silenzio.» lui la
abbracciò da dietro e sentì tutto il suo calore, tutto il suo amore. Si
sentì sciogliere e arrossì notevolmente. Era bello stare lì, cullati dalla
brezza marina, con la ragazza che amava stretta tra le sue braccia. Era
bello stare lì in silenzio.
Misty si lasciò andare e si appoggiò
completamente ad Ash, in modo che sorreggesse interamente il suo peso.
«Quando tornerai?» chiese, dopo un po’.
«Presto. Il mio viaggio qui è quasi finito.»
lui sorrise.
«Poi? Troverai un’altra meta, come fai
sempre?» questa era una frecciatina e la sua risata ironica lasciava
trasparire un’immensa tristezza.
«Sto bene qui.» Era vero solo in parte. Lui
non si era ancora realizzato, non poteva realizzarsi, doveva andare avanti…
ma quello non era il momento giusto per dirglielo.
«Posso provare a crederti.»
-Salve signora Ketchum.- Tracey salutò
cordialmente Delia e, da lei scortato, andò in salotto dai suoi amici.
-Ehi!- Brock gli corse incontro e gli diede
una sonora pacca sulla spalla. -Allora? Come va il lavoro?-
-Bene.- sorrise. -Il professor Oak vuole
mandarmi a Isshu. Sono qui per chiedere ad Ash se vuole accompagnarmi.-
-Sei sicuro di volerlo fare?- Gary lo guardò
storto.
-Sì!- esclamò contentissimo. Poi il suo
sguardo cadde su Delia, molto rattristata. -Oh… ecco…-
-Io ci sono abituata!- la donna sorrise. -E’
qualcun altro che, sicuramente, non sarà d’accordo!-
-Chi?- non fece in tempo a chiederselo che
trovò da solo la risposta. -Ah.-
-Potrebbe ucciderti.- disse Max. -Potrebbe
veramente.-
-Ma no…- Tracey non era convinto di quello
che stava dicendo. -Vorrà dire che andrò da solo. Meglio, ho bisogno di
tranquillità… di un po’ di solitudine… per pensare- si sedette sul divano.
-Daisy mi ha lasciato. Devo superare la cosa.-
Ci fu un “ooh” generale. In realtà nessuno
era sorpreso.
-Sai niente di Lily?- chiese Gary. Tutti lo
guardarono stranito. -Che volete da me? E’ carina e sembra interessante.-
-E’ più grande di te!- lo sgridò Max.
-Anche Misty di Ash.- ribattè il castano.
-Comunque stai attento.- Brock lo guardò
serioso. -Può sembrare molto carina, femminile e aggraziata… ma è molto più
simile a Misty di quanto non pensi.-
-Lo so.- sospirò. -Nonostante tutto il mio
charme non è ancora caduta ai miei piedi. Questo me la fa desiderare
ancora di più!- i tre ragazzi lo guardarono allibito.
-Magari fa solo la preziosa.- disse Delia.
-Sai, non tutte le donne cadono subito ai piedi di un uomo. Prima amano
farsi corteggiare.- Gary la guardò sorpreso.
-Forse ha ragione!- si alzò di scatto.
-Signora, come fa ad avere un figlio come Ash? Lei è così intelligente…- la
donna arrossì. -Bene ragazzi, vado a corteggiare una signora.- fece un falso
inchino e sparì dalla vista altrui.
-Quel ragazzo andrà lontano.- disse Max con
aria solenne. Gli altri annuirono.
-Ciao… sono qui per… ehm…- Ash arrossì a
dismisura non riuscendo neanche più a parlare quando vide Lily aprirgli. Ora
che stavano insieme, i familiari di lei erano entrati in quella sfera
celebrale che indica simpatia e rispetto. Cioè, non doveva fare cose stupide
davanti a loro. Peccato che lui fosse Ash.
-Sì ho capito… ma prima…- la ragazza sorrise
maligna e lui pensò di doversi preoccupare. -Gary… esce con qualcuna?- a
dire la verità lui non ne sapeva assolutamente niente. Con Gary, di solito,
parlava di cose tipo “non portarmi mai più in macchina”.
-Penso di no.- rispose.
-“Pensi”? Che vuol dire “pensi”?- sembrava
arrabbiata, questo contribuì a far spaventare il povero ragazzo.
-Lily lascialo in pace…- era la voce di
Misty che, lentamente, si avvicinava. Appena vide Ash con l’immenso mazzo di
rose che il fioraio gli aveva fatto impallidì. -Oh.-
-Non ti piacciono? E’ che ho pensato a te
e…- si ritrasse, timido.
-Non è quello.- rispose lei. -Ho perso una
scommessa.- lui non capì e lei sospirò. Gli prese le rose e sorrise.
Quant’era bella quando sorrideva! -Grazie…- le annusò con grazia. -Ora le
porto dentro, aspettami…- rimase nuovamente solo con Lily.
-Senti.- sembrava molto seria. -Non devi
dire a Gary che ti ho chiesto qualcosa.- parve minacciosa. -Chiaro?-
-S-Sì- rispose, intimorito. Poi gli venne in
mente una cosa. -Ti piace l’alta velocità?- lei non capì.
-Eh?-
-In macchina, intendo.- fece lui. Lei
rifletté muovendo i suoi ondulati capelli rosa –per far scena–
-Sì, abbastanza.-
-Allora sarete una coppia perfetta!- lui
sorrise e Lily continuò a non capire bene. Sicuramente stava iniziando a
preoccuparsi.
-Eccomi.- fece Misty, sbucando fuori quasi
dal nulla, un po’ affannata. Porse ad Ash un pacchetto. -Questo è per te.-
sorrise radiosa, crogiolandosi nella parole che stava per dire. -Buon
anniversario.-
-Grazie…- arrossì lui. Scartò il regalo.
-Wow! Che bello questo portachiavi!- Misty rise tra se.
Drew e Vera stavano camminando verso la
città più vicina. Ormai era sera inoltrata. Erano a Johto, a disputare delle
gare in doppio. Ridevano e scherzavano quando suonò un cellulare.
-E’ il mio.- rispose il ragazzo. Lei lo
guardò storta e gli si avvicinò per vedere meglio. Il mittente era Misty e
il messaggio diceva “Grazie, spero che anche tu abbia passato uno splendido
anniversario”. La ragazza venne pervasa da un impeto di gelosia.
-Che significa?- lui ridacchiò.
-Che sono stato io a ricordare a Misty che
giorno era oggi.- lei strabuzzò gli occhi.
-Veramente?-
-Già!- Vera cominciò a ridere a crepapelle.
-Che hai adesso?-
-Io l’ho ricordato ad Ash, tu a Misty… credo
che quei due siano proprio fatti per stare insieme!- Dre ci pensò su.
-Da una parte hai ragione.- sembrava
preoccupato. -Ma non avranno sempre noi a fargli da badanti.-
-Certo che sì!- lo strinse forte, felice.
-Perché noi ce lo ricorderemo perché ci amiamo tanto. E ricordandocelo per
noi faremo il piccolo sforzo di informare anche loro!-
-Hai ragione.- sorrise lui. Così, felici, ai
avviarono verso il tramonto. Il mondo sembrava veramente bello… forse perché
era tutto rosa!
Fine
Ecco.
Finita. Contenti? XD Io sì! Questa fic in realtà contiene due fanfic. I
primi due capitoli e gli ultimi 9! ahah!! Sono cose COMPLETAMENTE diverse.
Colpa mia, non avrei MAI dovuto terminarle, 3 anni fa.
Comunque,
passo ai commenti. Velocemente perché domani sveglia alle 5 ;_;
>yachan_
XD tempo record dici? Ah mi fa piacere (sì dopo 3 anni è il minimo! XD) Sì,
immagino che Gary, forse, avrebbe evitato ad Ash un paio di inconvenienti,
ma a noi diverte più così (cioè, a me a Gary ahah XD) Grazie carissima per
essermi stata accanto =* fammi vedere altri viiiid!!! Sei unica, cara!!!
<3<3<3 (sì scriverò anche l'altra giuro XD)
> MaryVera96_
XDDD vedi che hanno avuto una parte relativamente importante anche loro? Ho
cercato di far apparire tutti! grazie, figlia =* grazie mille per tutte le
tue recensioni. Ti voglio bene ;_;
> pink87_
mi è piaciuto troppo Gary-Sailor ù_ù (o Sailor Gary). °_°'' ok devo
sbrigarmi... XD ci riuscirò (forse)... grazie per avermi letta seguita e
commentata =** Grazie mille!!!
> _LoveStory__
=* mi fa piacere! Mi raccomando voglio leggere presto il prossimo capitolo.
> camilla_rain_
amore, mi dispiace, ti capisco, ricordo anche io il tempo dei compiti. e
sarà sempre peggio ;_;... grazie per aver sempre recensito e commentato!!
Grazie mille TiViBi =***
> vampix _
mi fa piacere ti sia piaciuta la mia storia. per me è ancora lontano
dall'essere vera ma io sono fatta così, non mi accontento mai XDD grazie
mille.
Non
finirò MAI di RINGRAZIARVI TUTTI e di scusarmi per i micro-commenti
ma veramente sta sera non ho tempo. per me pubblicare oggi è un simbolo. ù_ù
credo nei simboli, lo so, sono una persona stupida.
Grazie
ancora, spero continuerete a seguirmi, siete tutti importanti per me <3
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=152057
|