Bottoni

di sted
(/viewuser.php?uid=93919)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il ritorno ***
Capitolo 2: *** La madre ***
Capitolo 3: *** Bottone, bottone... ***
Capitolo 4: *** Miss Spink e Miss Forcible ***
Capitolo 5: *** Altruismo ***
Capitolo 6: *** Bobinski ***
Capitolo 7: *** Per sempre ***



Capitolo 1
*** Il ritorno ***


Erano passati due anni dall’avventura di Coraline. Ormai l’aveva superata, era tranquilla e felice, eppure non poteva fare a meno di pensare spesso alla chiave nera nel pozzo e alla mano dell’altra mano, e di chiedersi, come quando l’aveva vista precipitare, se poteva vedere le stelle. Si chiedeva cosa facesse l’altra madre, dall’altra parte della porta, cercava un modo di attraversarla senza la chiave? Al ricordo si spaventava ancora un po’, ma sapeva che era al sicuro. Eppure… non riusciva a togliersi quel senso d’ansia, di inquietudine. Il gatto le faceva visita molto spesso, le saltava felice in braccio e faceva le fusa, rassicurandola. Quella notte si addormentò tranquillamente ma, non molto lontano da lei, in fondo al pozzo, qualcosa si stava muovendo… Dopo alcuni colpi soffocati le assi di legno si bucarono e, a fatica, una mano, pallida con unghie rosse molto lunghe, seppur rovinate, uscì, portando con se una chiave nera. Coraline sentendo un rumore come di passi affrettati, troppo leggeri per essere umani, saltò dal letto e spalancò la porta ma non vide nulla, si sforzò di credere di averlo immaginato e tornò a letto. In quel momento, la mano inserì la chiave nella toppa della piccola porta e girò. La porta si spalancò rivelando un corridoio lungo e buio. La mano vi entrò e chiuse la porta dietro di se. – Cara - disse una voce dolce, mentre la mano saltava fuori dall’altra porta - sei tornata da me, finalmente ... -

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** La madre ***


La mattina dopo Coraline, dopo aver controllato la porta, uscì di casa e corse al vecchio pozzo e vide con orrore il buco nelle assi. Non riusciva a crederci, allora i passi... non erano passi, si rese conto di ciò che era accaduto, sapeva che, se non l’aveva già fatto, la mano avrebbe riaperto la porta. Cosa doveva fare attraversare il corridoio? No, l’altra madre l’avrebbe tenuta lì per sempre, lasciar perdere la faccenda? - Se non aprirò la porta - si disse - mi lascerà in pace - ma, in cuor suo, sapeva che non era così. Rientrò preoccupata - Ehi, fra poco si pranza - Coraline alzò gli occhi su sua madre, quasi aspettandosi di incontrare due bottoni neri, lucidi, ma non era così, dopo il sollievo si rese conto di essere stata fuori parecchio, così andò verso il bagno ma, passando accanto alla porta, quella si spalancò. Coraline, sorpresa, vi guardò dentro, poi, con una forte folata di vento, venne portata dentro dal vento, mentre la porta si chiudeva dietro di lei. Cercava di ritrarsi a quella forza ma non ne era capace, era troppo forte, attraversò l’altra porta e, alzata la testa, vide due bottoni neri che la fissavano e un sorriso avido stampato sul volto dell’altra madre…

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Bottone, bottone... ***


- Coraline, perché sei scappata da me? - aveva già sentito queste parole, e gli avevano fatto un simile effetto di terrore. Coraline si voltò e provò ad aprire la porta ma non ci riuscì, si girò di nuovo e vide l’altra madre ingoiare la chiave nera. - Dammi la chiave, fammi uscire di qui!! - L’altra madre le rivolse un sorriso maligno - Cara… vieni con me… - La condusse in cucina e la fece sedere, poi le porse una scatoletta con due bottoni neri - Rimarrai qui… per sempre… con me… - Coraline guardò con orrore i due bottoni - Avanti, avrai tutto ciò che desideri, io so capirti, so comprenderti, realizzerò tutti i tuoi desideri, resta con me, Coraline - Coraline alzò gli occhi verso l’altra madre, che la guardava sorridendo - E se io non volessi? Se io volessi tornare a casa? - - Cara, questa è la tua casa - - No, questa è solo una copia, per attirarmi, per distruggermi, ma io non ci cadrò! - Si alzò di scatto ma sentì la mano dell’altra madre che l’afferrava, tentò di divincolarsi ma era troppo forte - Lasciami andare! - La rimise sulla sedia, spingendo verso di lei i bottoni - Il nero è tradizionale… - .

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Miss Spink e Miss Forcible ***


Coraline tremava, cercava una maniera per liberarsi ma non ne trovò alcuna, guardò con orrore i bottoni quando un’ombra nera sfondò la finestra piombando addosso all’altra madre, ferendole il viso come l’ultima volta. Coraline balzò in piedi e fuggì verso la porta, l’altra madre prese il gatto e lo scaraventò contro di lei. Coraline aprì la porta e si precipitò verso il teatro di Miss Spink e Miss Forcible, seguita dal gatto nero. Spalancò la porta e corse fra i cani per nascondersi, mentre le vecchie attrici portavano avanti il loro spettacolo. Entrò l’altra madre che li cercò con gli occhi, poi individuò Coraline e mosse una mano. Gli occhi dei cani divennero rossi e gli spuntarono ali da pipistrello, volarono, in uno stormo, spingendo Coraline e il gatto verso l’altra madre. Coraline raccolse la torcia lasciata dal cane che faceva da maschera e la lanciò contro l’altra madre, colpendola, così tentò di fuggire fuori dal teatro ma inciampò in una poltroncina. - Con grazia corre e fugge - - Ma anche l’altra la prenderà – i commenti di Miss Spink e Miss Forcible innervosirono Coraline e anche l’altra madre, che si girò infuriata e mosse la mano verso di loro. D’improvviso i gusci vecchi delle vecchie attrici caddero rivelando le altre Miss Spink e Miss Forcible, magre, belle, con due bottoni neri al post degli occhi, che si girarono verso Coraline e le sorrisero, avidamente.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Altruismo ***


Miss Forcible, con una acrobazia da maestro, lanciò Miss Spink verso Coraline, che la schivò, l’attrice allora la prese ,mentre i cani le volavano attorno, ma Coraline le morse la mano, costringendola a lasciare la presa, poi la caricò e la gettò a gambe all’aria. Corse verso la porta ma le si parò contro l’altra madre che la prese e la riportò indietro. La gettò, quasi con noncuranza, conto le poltrone e prese Miss Spink, sollevandola da terra – Idiota!!! Stava per scappare! – infuriata, alzò l’altra mano la squarciò come se fosse una bambola. Non uscì sangue, solo gommapiuma, o almeno qualcosa di simile. La gettò a terra, sotto gli occhi scioccati di Miss Forcible, poi prese Coraline - E ora rimarrai qui, per sempre… - un lampo rosso e Coraline cadde a terra. Miss Forcible aveva inferto una ferita sul volto dell’altra madre, salvando la ragazza. La guardò e disse, piano – Và Coraline, salvati, mi dispiace… - poi fuggì. Coraline approfittò e, preso il gatto in braccio, fuggì, mentre i cani pipistrello le volavano attorno e, fuggendo, vide Miss Forcible che scappava. Coraline, piano, sussurrò - Grazie… -

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Bobinski ***


Coraline si voltò, ma l’altra madre era ancora nel teatro, così cercò di rientrare in casa ma vide che la porta era chiusa a chiave. Poi vide un topo schizzare a tutta velocità verso l’appartamento superiore, teneva fra le zampette anteriori una chiave, quella di casa. Coraline lo inseguì ma esitò di fronte alla porta di Mr. Bobinski. Ricordava la paura che aveva avuto. Poi si fece coraggio ed entrò. Vide il circo, grande e una figura con un grosso cappello e un cappotto che lo copriva da capo a piedi, al centro dell’arena. Coraline si avvicinò alla figura, piano, ancora sulle gradinate, quando questa si voltò – Coraline… - la voce quasi un sussurro. “Devo essere forte” pensò Coraline, spaventata. Si avvicinò ancora, fino a sporgersi dalle gradinate. – Vieni Coraline… - Scese le scalette e si ritrovò di fronte all’enorme figura. Allungò una mano ma la figura balzò agilissima sulle gratinate. – Mr Bobinski, aspetti!! – Gridò Coraline. La figura si fermò, girando la testa verso di lei. - Coraline… -

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Per sempre ***


Coraline si avvicinò fin quasi a toccarlo e allora il cappotto volò. Come l’ultima volta una miriade di topi corse verso la porta e ancora lei doveva inseguirne uno. Si mise a correre e, una volta fuori dall’appartamento, vide la seconda madre che sorrideva, maligna. Il gatto nero spuntò dal nulla, facendo volare il topo con la chiave verso Coraline, che la prese al volo. Coraline scese di corsa le scale mentre l’altra madre tendeva le mani verso di lei. Non avrebbe fatto in tempo a fermarsi ma una figura saltò addosso all’altra madre. Mentre correva verso la porta con il gatto alle calcagna vide Miss Forcible lottare con l’altra madre. Mentre apriva la porta sentì l’urlo dell’attrice. L’altra madre le aveva inferto un profondo graffio sul viso. Non poteva lasciarla morire, l’aveva salvata due volte, era ora di ricambiare il favore. Così diede la chiave al gatto che, tenendola fra i denti, la seguì di corsa verso le due. Coraline si gettò addosso all’altra madre che, con forza, la respinse verso la porta. Miss Forcible la prese e la portò in casa, prendendo al volo la chiave dal gatto già dentro e chiuse la porta, bloccando dall’altra parte l’altra madre. – Dobbiamo andarcene da qui! – Coraline tremava ancora di paura – Non possiamo – la voce di Miss Forcible era tremante – l’unica chiave ce l’ha lei… - Coraline ricucì la ferita di Miss Forcible. –Grazie…- La voce dell’attrice era tremante, bassa, aveva paura, probabilmente si chiedeva se aveva fatto la cosa giusta. Coraline si alzò e si diresse verso la piccola porta. “Credi che sia così facile?- la voce del gatto era spaventata. Coraline tirò per aprire la porta ma era chiusa a chiave. Poi andò alla porta di casa. – Cosa devo fare… - non vedeva vie d’uscita, non avrebbe potuto fermare l’altra madre, doveva recuperare la chiave ma come?  Se avesse aperto la porta l’altra madre l’avrebbe presa e non avrebbe avuto scampo, se non l’avesse aperta l’altra madre avrebbe trovato un modo di entrare  ancora non avrebbe avuto scampo. - La aprirai? – guardò negli occhi-bottone di Miss Forcible –No…- Un colpo alla porta, un’ altro, un altro ancora –Scappa! – Miss Forcible la prese per la mano e corse in salotto, si voltò e la porta si aprì di scatto. L’altra madre, con la mano tesa, puntò gli occhi verso Coraline – Per sempre… -

Risposta alle recensioni:

 Cherolain: Ciao. Prima di tutto grazie della tua recensione. Ho cercato di allungare un pò il capitolo, che è circa il doppio degli altri, non è comunque molto lungo lo so. Grazie ancora per il tuo parere, lo aprezzo davvero molto.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=572408