Hermione Granger e la Maledizione dell'Amore di Piuma e Pergamena (/viewuser.php?uid=63105)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 corretto ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 corretto ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ricorretto ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ricorretto ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ricorretto ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 accorpato ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 (e 6) ricorretto ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ricorretto ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ricorretto ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 corretto ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 corretto ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 corretto ***
Capitolo 13: *** Rispettabile Confusione ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ( momentaneo) ***
Capitolo 15: *** Sicuri di stare bene ***
Capitolo 16: *** Paura ***
Capitolo 17: *** Problemi di (Com)Portamento ***
Capitolo 18: *** Lacrime di passato... al sugo! ma che titolo del cavolo è?! ***
Capitolo 19: *** Amore, Amiciazia e Futuro ***
Capitolo 20: *** Never tought we'd have a Last Kiss ***
Capitolo 21: *** Casa, ovunque ci siano Amici ***
Capitolo 22: *** Look Back in Anger ***
Capitolo 23: *** Yorgut e Bacio ***
Capitolo 24: *** SCUSATE ***
Capitolo 25: *** Sibilii ***
Capitolo 26: *** What else? ***
Capitolo 27: *** Chiudere gli occhi ***
Capitolo 28: *** Scuse e riassunto delle puntate precedenti ***
Capitolo 29: *** Something strong, Something wrong ***
Capitolo 30: *** 28 Maledizione! ***
Capitolo 31: *** I Close my Eyes ***
Capitolo 32: *** AVVISO ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 corretto ***
Capitolo 1 corretto
AVVISO 2016: questo capitolo è stato rivisto e corretto, note a fine capitolo
IMPORTANTISSIMO ! la storia si colloca alla fine del sesto libro!Harry
non è tornato dall'ufficio di Silente dopo la sua uccisione
quindi nessuno sa che non è stato Draco a uccidere il Preside.
immaginate una battaglia più grande di quella descritta da
Joanne, alla fine del principe Mezzosangue dove...bè...leggere
per scoprire!!!
Urla.
Quelle urla.
Le urla delle persone a cui più avevo voluto bene, delle persone che erano cresciute insieme a me.
Vi prego, vi prego basta...
scivolai giù da quella piccola branda che mi faceva da
letto e solo così quella tortura finì, riconobbi la voce
di Ginny, l'ultimo urlo di atroce dolore prima di scattare in piedi,
ero stata più lenta del solito quella mattina, di solito non
arrivavo a sentire la mia migliore amica.
nonostante tutti i miei tentativi,non ero mai riuscita a cancellare
quell incanto orrendo, anche perchè senza una bacchetta mi veniva
molto difficile: quella sveglia era la prima tortura che dovevo
sopportare ogni giorno,messa lì per ricordarmi, fin dal primo
momento della giornata che avevamo perso.
Avevo perso.
Tutto.
Mi lasciai cadere seduta sulla branda, appoggiando i gomiti sulle
ginocchia e con le mani mi coprii il viso: quel giorno sarebbe stato il
peggiore di tutti ,quel giorno Lui mi avrebbe massacrata, fisicamente
ma sopratutto psicologicamente.
Quel giorno era l'anniversario in cui la comunità magica si era
ritrovata soggiogata da un tiranno e dai suoi fedelissimi; un anno
prima la resistenza era crollata;e per me e tanti altri era tutto
finito.
L'amarezza e il dolore mi fecero venire il magone e di lì a poco
i singhiozzi che avevo orgogliosamente trattenuto per così tanti
mesi si liberarono dal mio petto
Mi mancavano i miei amici, avrei solo voluto Harry e Ron accanto a me,
avrei voluto solo i loro modi impacciatissimi di tirarmi su di morale,
avrei solo voluto il loro modo di risolvere sempre tutto.
Avrei voluto Ginny a tendermi una mano, Luna e Neville..
Senza di loro il mio brillante cervello sembrava non funzionare.
Mi tornarono alla mente i loro visi, ma presto tutti i momenti migliori furono cancellati dall' ultima volta che li avevo visti
Sapevo che quel giorno i ricordi mi avrebbero torturata, più di quanto non avrebbe fatto Lui
Puzza...
un orrenda Puzza di bruciato, di carne
bruciata, mi invadeva le narici, la bocca non si apriva alla ricerca
d'aria, era troppo impastata di terra e sangue, mi veniva da rimettere;
il sangue rappreso sulle mie palpebre mi lasciava aprire gli occhi a
malapena ,ma capii che ero a terra, sul prato davanti al castello che ,
con mio profondo orrore , era avvolto dalle fiamme e su di esso
aleggiava il Marchio Nero.
Sentivo urla e pianti di
disperazione, riuscii a rotolare su un fianco solo quando sentii le
grida terribili della mia migliore amica, qualcuno la stava torturando,
dovevo fare qualcosa, dovevo..
Uno stivale mi si posò sulla guancia ,risate sadiche di scherno,
non riuscii a capire chi mi era sopra e lo seppi: ero morta e non sarebbe stata una cosa veloce, io ero Hermione Granger, non una qualunque.
Sarebbe stata una cosa lunga e dolorosa
Poi una voce familiare, Lucius
Malfoy, Lucius Malfoy mi avrebbe uccisa, la morte non mi faceva paura,
ma morire sotto al suo stivale no, provai a muovermi, ma un'altra voce,
quella di Draco, fece togliere lo stivale dal mio viso , parlò
ma io non capii, troppi schiantesimi e Maledizioni Cruciatus si
erano abbattute su di me,il mio cervello era annebbiato.
Pensai fosse finita così, quando tutto diventò nero e io mi sentii sollevare leggera verso il cielo
Solo il mattino dopo capii tutto.
Ero sua schiava...lui , quel buono a
nulla figlio di papà, capace solo di sputare su tutto ciò
che non era suo, non era mai stato capace di nulla nella sua vita, solo
di lamentarsi per non essere il favorito dei professori, solo di
ottenere le cose pagando, solo di fare del male.
Neanche di combattere coraggiosamente per lo schifo in cui credeva, lo
avevo visto, ore prima, terrorizzato da ciò che lo circondava.
Un ignobile pezzo di vetro, vuoto, debole,privo di valore e capace solo di tagliare
Scossi la testa e mi asciugai le lacrime rialzandomi, instabile
sulle gambe e con un cerchio alla testa tremendo, infilai la
divisa, un abito da cameriera semplice, sformato, a maniche corte
e leggermente avvitato, mi ricordava quello che immaginavo da bambina
quando leggevo la tristezza delle orfanelle in Jane Eyre.
Mi legai i capelli e uscii dalla mia piccola tana, nonostante tutto,
anche quel giorno non avrei dato alcuna soddisfazione al quell'involucro
vuoto che era il mio padrone.
Quando raggiunsi le cucine trovai gli elfi domestici tutti molto
affaccendati, Metchy ,il capo di quelle creature , mi raggiunse
sorridendomi dolcemente e porgendomi qualche biscotto, almeno Lui non
mi faceva morire di fame...magra consolazione
-Cara...dopo aver lavato le vetrate dell'ingresso dovete
assolutamente svegliare il signorino Malfoy, suo padre vi ha
invitati a pranzo ...per festeggiare...- disse titubante guardandomi
come se stessi per prendermela con lei per il fatto che si sarebbe
festeggiata la vittoria di Voldemort
-chi scusa, non credo di...chi ha invitato?- il mio cuore mi era salito in gola e lì si era fermato, lei mi guardò con i suoi grandissimi occhi a palla
-Signorina Granger...ha invitato anche voi....-mi disse
guardandomi triste, seppur fossi umana conosceva bene qual era il mio
ruolo in quella casa e temeva per me, sentii i
biscotti che avevo spiluccato si fecero sentire sul mio stomaco come se
ne avessi mangiati pacchi interi, annuii senza sentire il rumore
attorno a me e le parole dell'elfa, in un anno quella era la prima
volta che venivo fatta uscire dalla villa in cui ero
prigioniera, mi avviai come un automa verso la camera di
Draco Malfoy, forse quel giorno sarebbero finite le mie sofferenze.
Bussai all'altissimo portone in legno, ma non ottenni risposta
,così entrai nella grande camera: La stanza era quadrata , di
fronte alla porta, in un angolo vi era un letto a baldacchino,
come quelli che avevamo ad Hogwarts, solo più grande e dai
tendaggi verdi, la parete di destra era interamente fatta da vetri ,
una grande finestra che si affacciava sull'enorme terreno che
circondava la Villa in cui viveva l'erede Malfoy ,sotto quelle
altissime vetrata stava una scrivania e,accanto alla porta un grosso
armadio, ricolmo di completi di alta sartoria e dai colori lugubri
Mi avvicinai ai pesanti tendaggi verdi ed argentati e con un leggero
sforzo li spostai, lasciando che il sole entrasse ad illuminare la
stanza; mi voltai verso il grosso letto a baldacchino dove un fagotto
di lenzuola e coperte mugolò facendo spuntare una testa bionda
-'cciderò tra 'troci sofferenze...-disse una voce bassa e
impastata dal sonno, alzai gli occhi al cielo, magari lo avesse
già fatto
-Malfoy...alzati...tuo padre ci ha invitati a pranzo ..-dissi,
rendendomi conto di essere curiosa della sua reazione, se c'era una
cosa che avevo capito in quell'anno, era che spesso Lucius faceva
prgrammi senza interpellare il figlio, e spesso quello finiva per
prendersela con me, per poi sparire ore nel suo studio o a volare con
la sua scopa sopra alla Villa.
Malfoy si tirò su circondando con le braccia le ginocchia divaricate, ancora un po' addormentato
- a che ora dobbiamo essere là? - chiese svogliato scompigliandosi i capelli chiarissimi
-12.30 , tra un' ora dobbiamo essere a Villa Malfoy..- Lui mi
guardò dritta negli occhi, e in quel momento mi resi conto che
in un anno non era mai successo
-che vuol
dire...ci ha invitati? tu che c'entri?-chiese nervoso, io scossi la
testa nascondendo la paura cercandola di stringere fra le mani
-non ne ho idea...-dissi , lo vidi guardarsi attorno, come se si sentisse a disagio
-Mezzosangue...non credo che ti debba ricordare oggi che giorno
è...-disse alzandosi e dandomi la schiena, portava solo dei
pantaloni di seta nera, sapevo che mal sopportava le camice
perchè spesso le trovavo al mattino strappate ai piedi del letto
-io...lo so..- dissi cercando di non abbassare la testa, non per lui,
non mi vedeva, ma sapevo che se avessi cominciato a dare segni di
cedimento non sarei più riuscita nascondere la verità, ce
l'avevano fatta, io ero annientata dentro
-non è una festa per te...non dovresti venire...-disse piano guardando fuori
-io..posso non ...venire?-chiesi stupida
-non me ne faccio niente di te la...ma mio padre non lo
permetterebbe...-disse continuando a guardare fuori dalla finestra, il
suo profilo veniva illuminato dai raggi del sole e il suo profilo
marcato e il naso dritto gli davano quell'aria nobile che sempre avevo
odiato, sempre così composto ed altero, era così
difficile capire cosa stesse pensando, ma in quel momento ,assorto nei
suoi pensieri,era diverso da come lo avevo sempre visto.
Per la prima volta vidi in lui qualcosa, emozioni, non sembrava un pezzo di vetro
-che stavi facendo?-chiese sparendo nel suo magno personale-
-stavo per lavare le vetrate dell'ingresso ...-
-Stavo lavando i vetri dell'ingresso, signore, è
così che devi parlarmi...sopratutto in presenza di mio padre..-
rispose, il tono meno secco del solito, quasi esasperato più che realmente arrabbiato.
A parte i primi giorni di angherie, e quando mi usava come sfogo nei
momenti di tensione, non si era mai rivolto particolarmente a me con particolare attenzione e tanto meno aveva preteso da me attenzioni come ridicoli titoli e reverenze, solo che facessi il mio lavoro senza infastidirlo.
-certo... signore- dissi, mentre in me nascevano pensieri che mai avevo fatto.
Malfoy ,per la prima volta, mi sembrava un pezzo di vetro non per la
sua freddezza e durezza, ma per una fragilità che sembrava voler
nascondere a tutti i costi, non abbassando mai le spalle e non lasciando
mai che la sua voce cambiasse di tono.
- lascia perdere, sparisci in camera tua, preparati....ti farò portare un vestito adatto...-
-Malfoy credi che glie ne freghi qualcosa a qualcuno che io sia carina?
nel migliore dei casi mi uccideranno- chiesi, il terrore mi stava
annebbiando il cervello, facendomi parlare a sproposito
-Stai zitta mezzosangue e ubbidisci, sparisci e fammi pensare... -disse
voltandosi di scatto, guardandomi di nuovo, severo, negli occhi
-certo- non vedevo l'ora di uscire dalla camera, sapevo che quel giorno
sarebbe stato difficile, non mi aspettavo certo di essere invitata a
Villa Malfoy, quartier generale di Voldemort
-certo Signore ! -ripetè alzando la voce, lo guardai per un
attimo, ancora sosteneva il mio sguardo, e per la prima volta mi
sembrò di non essere l'unica in gabbia.
Allora. dopo ... 3 anni ? rispunto con questa storia.
Il fatto è che volevo continuarla, ma mi sono resa conto che
questi primi capitoli non mi piacevano più, probabilmente
perchè in questi anni il mio stile di scrittura è un po'
maturato, o così mi piace pensare, quindi....
Ecco qui, il primo capitolo rivisto e corretto!
Che dire, benvenuti ai nuovi lettori, benritrovati ai vecchi (soprattutti quelli che non hanno intenzione di uccidermi)
Spero che la fase di correzione duri poco così da poter
ricominciare presto con i nuovi capitoli di Draco Malfoy e l' erede
della Mangiamorte !
Se qualcuno c'è, batta un colpo!
Piuma e Pergamena
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 corretto ***
Capitolo 2 corretto
Solo quel giorno mi resi conto della sicurezza che mi aveva dato essere relegata in casa di Malfoy.
Lo avevo odiato ogni giorno di quell'anno, e per mesi avevo cercato un
modo per fuggire, ma la mia magia involontaria non era abbastanza
potente.
Ogni giorno lo avevo maledetto per avermi fatta prigioniera di quella
gabbia dorata; ora invece, davanti a Malfoy Manor, mi resi conto che in
quella casa non ero mai stata a contatto con qualche Mangiamorte,
eccetto per le rare visite di Lucius.
Quel giorno per la prima volta sarei stata in mezzo a loro e a pochi
passi dalla porta di quel castello in cui, molto probabilmente, sarei
morta tra atroci sofferenze, mi resi conto che l'incantesimo che mi
relegava a Villa Astoria mi aveva protetta da situazioni come queste.
Per quel giorno però l'incantesimo era stato modificato, ed io
non potevo allontanarmi da Malfoy se non volevo che una Cruciatus si
abbattesse su di me automaticamente, quindi se avevo sperato in una
possibilità di fuga, potevo lasciar perdere.
Malfoy Manor era opprimente già dall'ingresso, un viale stretto
da due altissime siepi laterali e , al fondo di esso, si stagliava
un'imponente e maniero; mi sarebbe sembrata una meravigliosa villa
abbandonata se solo non fossi stata terrorizzata da Chi viveva
lì dentro.
Mi bloccai per un istante, le gambe che si rifiutavano di andare verso
morte certa, abbassai gli occhi per un attimo ma quando li risollevai
notai che Draco aveva proseguito, ma i era fermato ad una distanza tale
da non causare la Cruciatus.
Mi dava la schiena, ma mi stava aspettando, il volto basso e le mani in tasca.
Lo raggiunsi con passi incerti, non avevo mai sentito le ginocchia
così deboli, neanche in battaglia dove almeno avevo la mia
bacchetta; quel giorno la mia intelligenza non sarebbe servita a nulla,
con lo squadrone dei Mangiamorte al gran completo e Voldemort stesso a
capotavola.
Quando Malfoy bussò lo sentii afferrarmi per il braccio e solo
dopo mi resi conto che non mi stava costringendo ad entrare, quando non
riuscii a fare il primo passo guardai intontita in basso, le mie gambe
nude e calzate in semplici ballerine erano piegate sotto il mio peso e
qualcos'altro mi reggeva in piedi.
Mi arrivò uno schiaffo che mi annebbiò definitivamente la
vista, per poi rendermela finalmente lucida, da lontano un mezzosangue
servo dei coniugi Malfoy mi guardava ad occhi sgranati, in un misto di
pena e disperazione
-Maledizione Granger, fa quel che ti dico,non ti allontanare da me e
sopratutto non ti azzardare a fare cavolate da Griffondoro- sbattei un
paio di volte gli occhi,poi mi riscossi, non mi sarei fatta trascinare
al patibolo.
Malfoy era già avanzato in quel lugubre corridoio di pietra
nera, che studiavo in ogni minimo particolare nella speranza di
incamerare informazioni per tentare un'ultima, disperata fuga, Draco
d'altro canto sembrava molto teso, per quanto le emozioni non si
vedevano spesso sul suo viso, le labbra erano strette in una linea
ancora più sottile.
Un altro mezzosangue si avvicinò ad occhi bassi, notai che gli mancava un dito
-mio signore, vi attendono nella Sala da Ballo- Malfoy annuì
-grazie..- il mezzosangue alzò stupito il viso, mostrando uno sguardo sorpreso circondato da un occhio nero
-sparisci prima che ti faccia anche l'altro occhio- gli sibilò
contro Draco, sembrava un pezzo di ghiaccio, ma era evidentemente teso
come una corda di violino, e spesso quando a casa era così se la
prendeva con me, non mi stupii quindi quando lo sentii afferrarmi per
un braccio, ma la morsa ferrea presto si sciolse in una presa decisa,
camminammo molto ma non disse più nulla, e io mi guardavo
attorno, cercando di memorizzare quel labirinto di corridoi tutti
uguali e di relegare la paura in un angolo della mia mente
-Draco...!-quando raggiungemmo un'altissima porta a due battenti
qualcuno lo chiamò, riconobbi il tono di una madre senza
vederlo, era freddo, calcolato, ma l'affetto e la preoccupazione che ne
trasudava era evidente, quasi sorrisi, di cosa aveva paura, che avrei
ucciso suo figlio? senza magia e nel tempo di una smaterializzazione?
Narcissa si avvicinò lentamente , le braccia leggermente
divaricate e composte, era indubbiamente una donna bellissima
-madre-disse lui serio prendendole le mani e baciandole lievemente,non
vedevo il viso di Malfoy, ma le sue spalle sembrarono rilassarsi un
minimo.
-Padre- disse Draco con un rispettoso cenno della testa ,il beneficio della presenza della madre era sparito
-Draco!sai che non voglio che bussi alla porta !questa è e
rimarrà sempre casa tua!-rispose serio quello avvicinandosi con
un impercettibile e forzato sorriso, solo io e l'altra donna
vicina a noi probabilmente sapevamo quanto i rapporti tra i due Malfoy
fossero in realtà lontani dall'immagine di famiglia Perfetta
purosangue che volevano mostrare alla società.
-certo padre- rispose il ragazzo con altrettanta piattezza nel tono
-Dracucciooooooo!!!-una voce stridula crepò quella situazione ghiacciata facendomi salire un brivido lungo la schiena
-Dray! Campione della zia!non ascoltare questo vecchio burbero! ne
parlavamo proprio prima! tuo padre non è ancora convinto del tuo
trasferimento a Villa Astoria, ma credo che non abbia ancora
accettato il fatto che tu stia crescendo, forse ha paura che tu prenda
il suo posto a questa tavola?-chiese la pazza zia di Draco al cognato
sorridendo, accennando all'enorme tavola che attraversava tutto
l'enorme salone di fronte a noi.
-Cara Bellatrix....se mio figlio prendesse il mio posto a questa tavola
non potrei esserne più fiero!-rispose quello sorridendo alla
donna, Io d'altra parte non riuscivo a guardarli, quei due mi facevano
venire nausea
-e in fondo se lo meriterebbe no??non pensate che se lo meriti ?-chiese
rivolgendosi ai commensali presenti,da questi si levarono grida di
giubilo,solo un uomo si limitò ad un piccolo gesto di
assenso,appena lo riconobbi il terrore che già mi opprimeva mi
gelò totalmente il sangue nelle vene, di nuovo mi senti in
trappola, senza la possibilità di difendermi.
Sperai che, nella celebrazione dell'assasino di Silente, si fossero
dimenticati di me ma Bellatrix poco dopo si voltò a guardarmi
negli occhi
-Signori, soltanto io sento questo tanfo allucinante?-altre urla di
assenso si alzarono dalla tavolata e l'attenzione fu completamente
spostata su di me, mi sentii l'agnello sacrificale della celebrazione,
il tacchino del ringraziamento.
l'intrattenimento della festa.
Sostenni il suo sguardo folle cercando di nascondere il terrore che a
malapena mi faceva respirare, se solo avessi avuto la mia bacchetta, se
solo mi avessero dato la possibilità di uno scontro ad armi
pari... lei continuò a fissarmi poi, con la sua vocina da bimba
e reclinando leggermente la testa disse
-Crucio!-
Non avevo neanche sentito finire la frase che non vidi più
nulla, neanche mi accorsi di essermi accasciata per terra: gli occhi mi
bruciavano come se me li stessero cavando, le risate lontane dei
presenti erano ovattate dal fischiare continuo delle mie orecchie che
mi dolevano più di quando,da piccola,avevo fatto gli orecchioni;
i denti erano martoriati dalle più profonde carie ,non riuscivo
a respirare e sembrava di avere 2 persone sedute sullo sterno, la
gabbia toracica non riusciva ad allargarsi per fare spazio ai
polmoni;ogni muscolo del mio corpo era strappato fibra per fibra ,la
mia pelle era massacrata da profondi tagli ; ogni osso mi veniva
spezzato in più punti; unghie ,capelli e ciglia mi venivano
strappate da agenti invisibili ; lo stomaco,tutti gli organi interni
bruciavano come se avessi ingerito enormi dosi di acido; pure la bocca,
tormentata dalle peggiori scottature, non trovava sollievo dai grandi respiri che cercavo di fare, contorcendomi sul pavimento.
poi tutto finì.
-lo so zia! ma non me la distruggere...non sei mica l'unica che si
vuole divertire! dovresti sentire gli urli che fa quando è
costretta nel mio letto...per la pudica, frigida so-tutto-io,
innamorata fedelmente del suo Weasley dover soddisfare le mie
voglie...deve essere peggio di una Cruciatus!-disse ,per un attimo
pensai di esser ancora stordita dalla maledizione: mai mi aveva
costretta nel suo letto,mai lo aveva minimamente proposto, rimasi
sdraiata per terra intontita e confusa, poi quando mi ripresi un minimo
mi raggomitolai contro il muro, si erano già distratti da me.
Arrivò il cibo , servito da una dozzina di mezzosangue al
servizio dei coniugi Malfoy: la maggior parte di loro mi lanciarono
sguardi comprensivi e compassionevoli: io ero Hermione Jane Granger!
L'amica e compagna di avventure Di Harry Potter ! Una delle streghe
più attive nella lotta contro Voldemort, sin da quando avevo 11
anni; ero la strega più brillante che Hogwarts avesse mai avuto
ma, sopratutto, una delle più grandi speranze di salvezza per il
mondo magico.
E in quel momento la loro più grande salvezza era per terra, in
ripresa da una maledizione Cruciatus e da quello che avevano sentito
frequentemente violentata dal suo carceriere.
Ai loro sguardi cercai di darmi un contegno ,e cercai di rialzarmi
-hey hey a cuccia tu! pensi forse di sederti fra noi ?- mi chiese un
Mangiamorte scagliandomi una fattura dolorosissima alle gambe che mi
fece cadere di nuovo; fissai con astio Fenrir Grayback, il lupo mannaro
al servizio di Voldemort
-insomma Fenrir! sempre il solito animale!-lo riprese ironico Dolohov
dall'altra parte del tavolo -non puoi trattare in questo modo un ospite
del calibro della Grenger! la regina dei Grifoni ,la giovane eroina del
mondo magico! come avrebbe potuto San Potter fare tutte quelle cose
meravigliose che ha fatto senza l'aiuto dell'intelligenza di questa
ragazza??-continuò schernendomi; fece comparire dal nulla un
enorme trono Rosso e Oro come i colori della mia casa, il semplice
abito nero che Malfoy mi aveva mandato quella mattina venne
trasfigurato in una malconcia versione della divisa Griffondoro ma,
nello stemma che avevo sul petto ,non c'era un fiero grifone ma un
insulso pollo arrosto, molto maturo, grazie tante;le ordinate onde dei
miei capelli tornarono un ammasso di fili crespi e disordinati come
erano al mio primo anno e i miei denti ricrebbero come allora,sulla mia
testa una squallida corona di latta
-eccola!rendiamo onore alla regina dei polli!- continuò Rabastan
Lestrange , tutti ridevano, mi lanciavano pezzettini di cibo , persino
Voldemort rideva, mai lo avevo visto farlo,e a vedere le espressioni
degli altri neanche loro erano abituati a tale ilarità, poi si
bloccò di colpo fissandomi meglio occhi ,alzò la
bacchetta puntandola verso di me
" ti prego uccidimi " pensai
-oh no, Hermione Granger, cara, non lo vuoi davvero ! dove è
finito tutto il coraggio della nobile casata Griffondoro?- mi chiese
esageratamente cordiale da far venire i brividi, ero stata stupida
a credere di poter usare l'occlumanzia con lui, sapevo quanto fosse
potente quella sua capacità, ma non immaginavo quanto, seppur
fosse un anno che io usavo l'occlumazia quotidianamente, con Voldemort
la mia fortezza era crollata immediatamente; si voltò verso
Malfoy
-Draco, se preferisce morire vuol dire che stai facendo un ottimo
lavoro con la tua ospite, continui a non deludermi- disse calmo, il
biondo rimase rigido sulla sedia, ma notai che neanche il resto della
famiglia scodinzolava per aver compiaciuto quel mostro
-grazie mio Signore, credo di fare solo quello che certe persone
si meritano -disse abbassando leggermente il capo,Voldemort
annuì soddisfatto, poi tornò a rivolgersi a me
-sono desolato signorina Granger, ma la morte è una via di fuga
troppo facile per chi si è opposto al mio potere in quel
modo, Crucio- Disse sibilando quelle parole cordiali in maniera
inquietante; e di nuovo quell'insieme di sensazioni terribili che non
saprei spiegare altrimenti di come ho già fatto, si dice che la
Cruciatus sia indescrivibile ed effettivamente è così:
mettete insieme tutti mi dolori più forti che avete mai provato
e pensate che sono solo un leggero fastidio in confronto al dolore
provocato dalla maledizione.
Di nuovo non so quanto durò la tortura ,ma Voldemort si
distrasse all'arrivo del dolce, lasciandomi agonizzante sul pavimento
-Signore, credo che impossessarsi di Mielandia sia stata un ottima cosa
- disse Macnair mangiando elegantemente un altro pezzo di quell'enorme
torta a forma di marchio nero
-Quello traditore del proprio sangue ha un certo talento - rispose quell essere spregevole come se nulla fosse
Quell' espressione
Traditore del proprio sangue
Loro
La mia famiglia magica adottiva
Chiamati così perchè,pur essendo purosangue da moltissime generazioni, si erano opposti a Voldemort
Chissà se erano ancora vivi
-oh! la Mezzosangue vuole sapere che fine hanno fatto i suoi amici, vi
prego, qualcuno le racconti cos'è successo a tutti loro,
non vorrei avere sulla coscienza la sua preoccupazione-esclamò
Voldemort ridendo, tutti lo imitarono
-Sono...... tutti...... MORTI! - trillò allegra Bellatrix saltando in piedi
-Harry Potter è stato sconfitto dal Signore Oscuro-
miagolò guardando con ammirazione l'essere accanto a lei, quello
la ringraziò con un cenno del capo mentre tutti lo acclamarono
con gioia,
-La Weasley... quell'insulsa balena ...l'ho uccisa io! donnaccia
...traditrice del suo sangue..."non toccare mia figlia!" mi ha urlato
mentre lottavo con la Piccola Weasley....bè...non sono riuscita
a uccidere quella stupida ragazzina...ma sua madre si!- altre urla di
giubilo si alzarono dalla tavolata,Bellatrix accennava movimenti di
inchini rivolti alla tavolata acclamante
-Remus Lupin è morto, mi ha attaccato quell idiota, voleva
vendicarsi! diceva che gli avevo rovinato la vita! e io glie l'ho
strappata quella vita!! a morsi!!!- urlò Grayback ridendo e
ululando come un forsennato, imitato da tutti gli altri; una smorfia
comparve nel volto del mio ex professore di pozioni,sarà stato
contento!lui lo odiava!
-la stramba...la giovane Lovegood è ad Azkaban insieme al suo
amichetto..Paciock...chissà magari i dissennatori lo porteranno
allo stato dei sui-disse Barty Crouch Jr, uno dei Mangiamorte che aveva
torturato,fino alla pazzia, i genitori del mio amico Neville.
Il mio cuore era in mille minuscoli pezzi,le lacrime avevano cominciato a scendere dai miei occhi ma loro non mi davano tregua
-I giovani Weasley...tutti scappati...traditori del proprio sangue e
pure codardi, ma stai tranquilla cara, appena li troveremo faranno la
fine dei loro genitori -continuò un altro Mangiamorte che
però non conoscevo
-Arthur Weasley...mentecatto...l'ho ucciso...cercava di difendere il
ministero...penoso...- disse lento e sprezzante Lucius Malfoy
l'unica speranza che avevo era che i giovani Weasley erano vivi,certo in pericolo, ma comunque vivi.
Da una mossa della bacchetta di Voldemort comparvero altri troni
su cui vi erano degli ologrammi delle persone a me più care:
Alla mia destra Harry con una grossa aureola,una targhetta sopra al
trono con scritto "Harry Potter salvatore del mondo magico" , ma lui
era morto, accasciato su quel trono dorato senza vita, mi ricordava
tanto le immagini che vedevo nelle chiese babbane; Alla destra di Harry
c'era Ron con due grosse orecchie da coniglio e una morbida coda
dietro,vestito di stracci, come sua sorella che era alla mia sinistra,
come avevo fatto a vedere le code se erano seduti?semplice: cercavano
di scappare, di allontanarsi da quei troni maledetti.
Accanto a Ron e a Ginny rispettivamente Neville e Luna,in preda al bacio del Dissennatore .
Ad un cenno di Voldemort tutti i servitori dei Mangiamorte presenti ,tutti mezzosangue, vennero fatti entrare in sala.
-Voi...creature insignificanti, guardate su chi avete riposto le vostre
speranze! guardateli! Due dissennati, due straccioni e pure codardi,
una serva ed un morto!-
Io cercavo di sparire nel trono, speravo mi inghiottisse e che tutto finisse.
Una cinquantina di persone stavano guardando le impersonificazione
della loro libertà sconfitte e ridicolizzate; ma poi mi resi
conto che vedermi così umiliata e senza speranza non li avrebbe
certo aiutati, alzai così lo sguardo, fiera.
Gli sguardi che vidi mi rincuorarono,pochi si erano veramente arresi
,molti erano arrabbiati ,stanchi di tutte le torture fisiche e
psicologiche che ricevevano ogni giorno; un flusso di magia ci
,la fierezza riesplose in noi sotto forma di magia; la mia corona
di latta diventò d'oro, come quella che comparve sulla testa di
Ron, Ginny, Luna e Neville; I vestiti che ci coprivano diventarono
bellissimi e noi sui troni d'oro brillante e rosso acceso eravamo nella
nostra forma migliore sani,risoluti e vivi; ma sopratutto pronti
a dare battaglia.
Se le rabbia dei soprusi che subivamo ogni giorno sortiva quell'effetto,forse non tutto era ancora perduto
-Crucio!- urlò Voldemort: la stanza venne riempita dalle urla di
50 persone in preda al peggior dolore possibile; poi tutti gli altri
sparirono, probabilmente mandati a casa dai vari padroni, io fui
l'unica che fu lasciata a subire l'ira di Voldemort
-non provare mai più a fare una cosa del genere, puttana! o
giuro che ti uccido a forza di Cruciatus!!-urlò arrabbiatissimo
Lucius Malfoy raggiungendomi e tenendomi per i capelli
-su su Lucius - lo acquietò invece Voldemort - misera magia da
bambini, magia guidata dai sentimenti! totalmente fallace, non è
il caso di perdere il controllo così, alla fine non puoi
stuzzicare un cucciolo senza aspettarti che ti morda! ma per quanto
impegno possa metterci rimangono sempre piccoli mordicchi di cucciolo
infastidito, non danneggiano, basta solo fargli capire chi è il
padrone ...ora, come avevo precedentemente detto, devo proprio andare,
un buon sovrano non ha molto tempo, neanche per festeggiare giorni come
questo- disse alzandosi imitato da tutti
-Narcissa, Lucius...come al solito casa vostra è sempre luogo di
gioia ,buon cibo e buona compagnia,vi ringrazio per
l'ospitalità-disse prendendo le mani di Narcissa e baciandole
come aveva fatto prima Draco
-è sempre un piacere ed un onore averla in casa nostra Signore!-dissero i coniugi inclinando leggermente la testa
-Draco,caro ragazzo,nutro grandi speranze per te !goditi la tua nuova
casa ..anche se...le tue compagnie chiamiamole...certo non sono fatti
miei ma...spero che tu utilizzi ogni dovuta precauzione!- ci misi
qualche secondo a capire che Voldemort si stesse riferendo ai presunti
amplessi a cui ero costretta
Ok, le maledizioni avevano sortito il loro effetto e ora ero fuori di
senno, perchè sentivo Voldemort parlare di contraccezione con
Draco.
-signore non si preoccupi nessuno ha mai usato tanto detergente anti
Babbano/mezzosangue quanto me...il mio sangue è puro come
sempre!- disse serio e convinto
Io non sapevo di cosa stesse parlando, anche perchè ero io a
preparargli il bagno e a mettere i saponi che arrivavano da Diagon
Alley nei tubi della vasca da bagno.
Dopo essersi complimentato con quell'untuoso di Piton riguardo a questa
pozione; Voldemort si congedò e dopo vari saluti, l'enorme
salone si svuotò.
-Draco..- disse Lucius Malfoy a mo' di saluto guardando il figlio quasi schifato,lui restò impassibile
-Oh figlio mio!- Narcissa Malfoy approfittando dell assenza del marito
corse fra le braccia del figlio ,ormai più alto di lei,che la
strinse vigorosamente a se, era la prima volta che lo vedevo
abbracciare qualcuno, abbassai gli occhi, cercando di estraniarmi e
ringraziando di essere ancora viva
-sei stato fantastico, hai fatto benissimo non farti venire strani
pensieri! Non considerare tuo padre! Sono orgogliosa di te!- Per quanto
trovassi depravati gli insegnamenti che quella donna stava dando al
figlio, vedere quell'abbraccio così sincero fu l'ennesima
tortura di quel giorno: volevo i miei genitori, e al tempo stesso
speravo con tutta me stessa che fossero ancora vivi, chissà se
la guerra era arrivata fino all'Australia, chissà se li avevano
trovati, d'altra parte se lo avessero fatto a quel pranzo me
l'avrebbero fatto sapere...
Venni riscossa dai miei pensieri dal tono di voce di Draco che si era
alzato leggermente ma abbastanza da rimbombare ora nel salone
-madre,come potete dire una cosa del genere! Io vi ho messi terribilmente in pericolo!-
-sono tua madre Draco! Darò la vita volentieri per te! E non
guardarmi così lo so lo so " non sono quello sfigato di
Potter, IO!" -disse imitando la voce strascicata del figlio, quello
sorrise alla vista della madre, e anche io avrei sorriso, se solo
avessi ricordato come si faceva
-Narcissa !!-un urlo di Lucius congelò quel momento
-devo andare...ti supplico...resta come sei- e detto questo e dato un veloce bacio al figlio corse via
-Granger...con tutto quello che hai passato nelle ultime ore un
oblivion avrebbe ripercussioni serie sulla tua psiche, non costringermi
a farlo - e detto questo, senza guardarmi, mi prese per un braccio e ci
materializzammo a casa.
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 ricorretto ***
DRam
-Puoi andare- mi disse Draco uscendo e appellando
la sua
scopa dal capannone accanto alla villa, ancora intontita e sconvolta lo
guardai attraverso le grandi vetrate della sala; mi ricordò
tanto Harry in quel momento,anche il mio amico quando era triste
,nervoso o stanco dell enorme peso che gravava sulle sue spalle
prendeva la sua Firebolt e per un quarto d'ora spariva.
Il suo ricordo si tirò dietro quello di tutte le altre
fantastiche persone che il mondo magico mi aveva fatto conoscere e che
dopo quel pomeriggio mi mancavano da spezzare il fiato; corsi in camera
e mi raggomitolai sul letto, permettendomi finalmente di scoppiare a
piangere, le mani che stringevano forte fra i capelli; cmi morsi le
labbra per non lasciare andare iil pianto che era salito al pensiero di
tutte quelle persone che non avrei rivisto mai più, Harry
per
primo, quel dolcissimo, innocente ma coraggiosissimo ragazzo che nella
sua brevissima vita ne aveva davvero passate di tutti e colori ed aveva
vissuto più momementi tristi che felici, eppure non aveva
mai
perso la sua bontà, come molte altre volte in quell'anno
cercai
conforto nel fatto che i momenti di felicità che ci erano
stati
concessi li avevamo passati praticamente tutti assieme.
Il mio pensiero corse poi a Molly , alla mia mamma addottiva nel mondo
magico ,ai sui abbracci stritolanti quando tornavamo dalle pericolose
missioni con Harry, e a quell'imbarazzantissimo discorso che mi aveva
fatto quando Viktor mi aveva invitata al Ballo del Ceppo e lei ,non
conoscendo i metodi anticoncezionali babbani mi aveva insegnato alcuni
incantesimi; ricordai tutte le settimane estive trascorse alla Tana e
alla sua infinita gentilezza; ricordai Arthur, quel simpatico e
bizzarro ometto che quando mi vedeva non perdeva l'ocasione di farmi un
infinità di domande sul mondo babbano, l'immagine di lui
alle
prese con una paperella di gomma da bagno mi strappo una piccola risata
,che però liberò le lacrime e i singhiozzi.
Mi lasciai andare al ricordo della prima volta che incontrai Ron,il
primo nostro litigio e poi tutti gli altri,ricordai quanto mi batteva
il cuore ogni volta che lo vedevo dal quarto anno ,tutto quello che
avevamo passato insieme e tutto quello che avevo sognato di passare con
lui;lasciai che mi mancasse il fiato per quell'amore che ci avevano
strappato prima ancora che potesse cominciare davvero.
Ricordai la prima volta che ero entrata alla Tana, dove vidi una
squadra di bambini e ragazzi dai capelli rossi che si inseguivano
urlando e ridendo con i genitori che li guardavano ridendo, fra loro
c'era anche Ginevra, la sorellina minore di Ron e mia migliore
amica,sempre allegra e positiva; ricordai intere nottate a parlare dei
ragazzi con cui eravamo state e che ci piacevano, finendo sempre a
parlre di Ron ,che piaceva a me, e di Harry ,di cui era sempre stata
innamorata, chiesi al cielo la sua forza, l'incredibile forza con cui
era riuscita a superare la possessione di Voldemort ed era cresciuta
bella e potente, un fiore resistente ma reciso troppo presto da forze
troppo grandi.
Ricordai Neville,l'impacciatissimo bambino conosciuto ad Hagwarts e che
si era poi trasformato in un coraggioso ragazzo, il quale partecipava
attivamente alla lotta contro Voldemort con me ,Ron ,Harry e Ginny,
nella speranza di rendere fieri di lui i suoi genitori che,
tristemente, non lo avrebbero neanche più riconosciuto; ora
si
trovava ad Azkaban; per fortuna con lui c'era Luna e mi augurai che
quella folle, adorabile ragazzina mantenesse il suo ottimismo, se
fossero riusciti a rimanere insieme, forse li avrebbe salvati entrambi,
eppure non ci credevo, in quel momento non c'era barlume di speranza
per me, mentre il respiro si spezzava e il mio corpo pulsava.
Le immagini di quel pomeriggio si affollarono nella mia mente, i troni,
gli sguardi di tutti quei Sanguesporco che mi guardavano,il dolore
delle Cruciatus ,tutto veniva mescolato nella mia mente con i visi dei
miei amici e i momenti passati con loro.
Tremavo ormai incontrollata e la vista mi si annebbiò, mi
spaventai pensando che mi stessi per sentire male invece, dopo un
secondo in cui vidi tutto nero, la camera si trasformò:
diventò enorme , e io guardavo tutto dal basso.
Mi guardai spaventata intorno sbattendo le palpebre, la vista non era
più appannata dalle lacrime ma era diversa, che era
successo?
cercai di alzarmi ma mi accorsi che non potevo,mi guardai e mi accorsi
che..non ero più io, un pelo rossiccio mi ricopriva,ero
costretta a rimanere a quattro zampe ...ero un animale,e la foltissima
coda che mi impacciava nei movimenti mi lasciava immaginare quale
animale fossi; cercai di saltare sull'unica sedia che c'era in camera
mia e da quella sulla cassettiera, dove avevo un piccolo specchio, dopo
qualche tentativo ci riuscii.
Fu una sensazione stranissima, una forte emozione che mise a dura prova
il mio cuore, già così martoriato quel giorno ,mi
riconobbi nella volpe nello specchio, era come se fossi nata una
volpe,non una volpe a caso, proprio quella volpe, riconoscevo il mio
muso esattamente come ogni mattina riconosco il mio viso, quella
situazione mi ricordò molto un altra vittima di quella
guerra e
di quando gli avevo chiesto allo sfinimento com era essere un animagus
e di come lo era diventato, Sirius, così diverso da me
eppure mi
aveva insegnato così tanto.
Ma non riuscii a pensare a lui, ero un animagus, accidenti, tutte le
emozioni di quel giorno ,di quei mesi erano sfociate in magia
involontaria, Silente ce l'aveva sempre detto che nei maghi e nelle
streghe le troppe emozioni represse portavano a magia, e un esempio era
stato la piccola rivoluzione a Malfoy Manor di quel pomeriggio.
La prima cosa che mi venne in mente fu la fuga, l'aspetto di volpe mi
proteggeva dal fatto che sarei diventata una ricercata, e forse la
barriera che mi teneva seggregata in quei possedimenti avrebbe lasciato
passare una volpe; ne dubitavo ma un barlume di speranza si accese nel
mio petto dopo un anno di buio totale.
Mi guardai ancora un attimo contrariata allo specchio: ero piccola, si
vedeva che non ero una volpe adulta, ma non era il momento di
recriminare.
Saltai giù dalla cassettiera e,con non pochi problemi,
riuscii
ad aprire la porta della mia camera ;sbucai con il muso dalla porta per
assicurarmi che nessuno, sopratutto Malfoy,non mi vedesse e di
soppiatto mi avvicinai al grande portone principale; camminai veloce
anche se intralciata dalle zampette morbide che scivolavano sul
pavimento che avevo cosparso di cera giusto qualche giorno prima e
sgattaiolai fuori più veloce possibile; cominciai a correre
verso la fine dei possedimenti Malfoy, che mai mi erano sembrati
così grandi,poi finalmente cominciai a vedere in lontananza
la
siepe che delimitava la mia libertà; mi veniva da piangere,
ma
il fiato mi serviva, quindi cercai di concentrarmi, dopo un anno di
prigionia finalmente correvo libera.
C'ero quasi, e speravo con tutto il cuore che la barriera riconoscesse
solo la mia forma umana ma quando ormai mancavano pochi metri ,sentii
qualcosa che non mi piacque per nulla
-accio Volpe!-prima ancora di rendermene conto stavo correndo nel
nulla, verso una persona che mi guardava, seduta tranquillamente sulla
sua scopa : per un attimo la paura che Malfoy mi avesse scoperta mi
fece dimenticare l'enorme fifa del volare che avevo, facendomi
restringere la vista e valutare le possibilità di fuga che
avevo.
Forse mi avrebbe solo lasciata cadere, e magari mi sarei ricongiunta a
tutti i miei amici.
La morte non mi faceva paura.
Mi sentii invece afferrare delicatamente sotto la pancia ,e per
sfuggire dalla presa del ragazzo per poco non mi buttai da sola da
più di 30 metri d'altezza ,fortunatamente la sua presa salda
evitò che diventassi una frittata di pelo
-stupida bestiaccia!ti fai male così!-mi sgridò
Malfoy,
ma nonostante le parole poco gentili una nota dolce gli graffiava la
voce bassa, lo guardai fissarmi,come se si aspettasse qualcosa, come se
non fosse stato lui a prendermi, poi mi concesse di passare due dita
sotto al muso, qualcosa che forse doveva sembrare una coccola,ma non la
trovai piacevole per nulla, le dita erano rigide,meccaniche; cercai di
allontanarmi da lui
-fifa volpe?- mi chiese soghignando ma scendendo di quota con la scopa,
ora eravamo a circa cinque metri da terra, ma per me era ancora troppo,
la cosa però che più mi premeva in quel momento
era che
non capisse che c'era qualcosa che non andava e che, soprattutto, la
mia magia involontaria non decidesse di dare forfait proprio in quel
momento.
Senza dire una parola mi rigirò fra le sue mani e mi
infilò dentro al suo maglione, partendo lentamente e
rimanendo a
bassa quota;d'impeto nascosi il muso nel suo petto, io odio volare ,
dio quanto lo odio.
Cercai di inspirare profondamente e di isolare la para, non potevo
farmi prendere dal panico in quel momento, se la mia magia avesse
deciso di difendermi ritrasformandomi in ragazza, sarei stata morta nel
giro di pochi minuti, nel migliore dei casi.
Respirai lentamente,il maglione di Malfoy era caldo e confortevole, e
questo mi aiutò, solo dopo mi resi conto che era il suo
profumo
a modificare così armoniosamente l'odore più
neutro del
sapone che usavo ogni giorno per lavare i suoi abiti.
-ti ho terrorizzato...- Malfoy mi sentì tremare contro il
suo
petto e cominciò calare ulteriormente di quota scendendo poi
dalla sua scopa, mi teneva un braccio sotto al corpo per
evitre
che scivolassi fuori dal maglione e , così infagottata, non
ebbi
modo di scappare
-stupido, inetto e imbecille, neanche prendermi cura di un animale...
figurarsi della mia famiglia..- borbottò parlando a
sè
stesso, sentivo la sua voce vibrare nel suo petto tanto quanto un
deciso sdegno.
Con un piccolo movimento di bacchetta rispedì la scopa nel
capannone mentre ,con l' altro braccio mi soreggeva -certo che tieni
caldo, sei stata fortunata, se ti avesse trovata mia zia saresti
già diventata una sciarpa- disse lugubre,
facendomi i
grattini fra le orecchie
d'istinto cercai di allontanarmi da lui,ma la posizione infagottataa
non lo permetteva, mi concessi per n momento di pensare a
Grattastinchi, se era quello che si provava quando un umano ti fa le
coccole, si spiegava ora il suo atteggiamento scorbutico
-stupida volpe! non ti faccio niente! non ho mai fatto del male a una
mosca!- esclamò teso, quasi stesse parlando più a
se
stesso che a me, io cercai di morderlo ma davanti a me avevo solo il
suo petto dritto e il pettorale era troppo poco sporgente per essere
raggiunto dalla mia piccola mandibola, avrei potuto puntare al collo,
ma mi imbarazzai per quel pensiero così animale.
Mi allungai e ripiegai sul lobo dell'orecchio, con scarsi risultati,
ero ancora troppo piccola e ci arrivavo appena
-hey !- mi sgridoò, poi alzò gli occhi al cielo
stiracchiando quello che poteva quasi definirsi un sorriso
accondiscendente - ok ok, non sono mai stato una santo..ma non ho mai
voluto fatto del male - poi abbassò sguardo e voce,
continuando
a sfregare le dita sulla testa, assorto
- e per questo la mia famiglia è in pericolo..-
buttò
fuori dopo qualche secondo di silenzio,ignaro del movimento fastidioso
che continuava a praticarmi sul pelo.
Le sue parole mi incuriosirono, insieme all'atteggiamento di Narcissa
di quel giorno, e mi chiesi se alle mie orecchie di serva non si fosse
persa una parte della storia.
Fortunatamente Draco Malfoy era, tra varie cose, molto solo, e una
volpe paziente sembrava essere esattamente quello di cui aveva bisogno
-di solito...- continuò soppesando le parole, la bocca
asciutto
- quando uccidi qualcuno devi pagare...e invece... io e la mia famiglia
stiamo pagando perchè non ho ucciso nessuno...... ma d'altra
parte sono un debole, checchè ne dica mia madre, mio padre
ha
ragione- continuò sedendosi su una panchina di pietra di
fronte
a casa;
sarebbe stato il momento giusto per scappare, il suo braccio non mi
sorreggeva più e se avessi voluto sarei potuta scappare da
sotto
il maglione, ma dovevo sapere di più, dovevo sapere se
davvero
c'erano delle crepe nei ranghi del dittatore, che invece sembravano
così compatti.
Feci un breve ragionamento e mi chiarii la situazione: Draco non aveva
ucciso Silente, e probabilmente lo aveva fatto suo padre, ecco spiegato
il pericolo che li sovrastava e l'atteggiamento dei due.
Con un moto di sollievo, o non so bene cosa, mi strusciai contro Draco,
maledicendomi subito dopo: nelle volte in cui gli avevo chiesto di
spiegarmi come funzionava l'essere animagus Sirius mi aveva parlato
degli istinti animaleschi che prendono il sopravvento, ma non
immaginavo fossero così incoerenti, ma d'altra parte lui
aveva
azzannato Ron per prendere Minus.
- oh - si lasciò scappare con un sorriso, forse il
primo
vero sorriso innocente che gli vedevo fare da quando lo conoscevo
- ti va di sentirmi lamentare a quanto pare, mi fa comodo
sai?
mio padre ha fatto piazza pulita attorno a me, a quanto pare con i miei
amici usiamo troppo le nostre teste...ma io non me lo posso permettere,
loro sono più liberi, i loro genitori non sono
mangiamorte...o
almeno non lo erano erano...non so quanta scelta abbiano adesso ...non
so nulla, non li ho mai più visti ed è mglio
così
per loro....so che i loro genitori non volevano che mi contattassero
perchè volevano tenerli lontani dal Signore Oscuro il
più
possibile...-parlava piano, facendo molte pause, il dolore in quelle
frasi era lampante, rovi spinosi che stringevano forte su quelle
parole, seppur il suo viso rimaneva impassibile
-certo c'è lei...- disse piano continuando a darmi colpetti
sulla testa, era insopportabile, ma dovevo sapere, dovevo conoscere
tutto il possibile, aveva una fidanzata? C'era qualcosa che sarebbe
stato utile? avevo imparato di più ascoltandolo qualche
minuto
che vivendoci insieme un anno
-ma dubito che voglia davvero parlare con me...mi odia, lo ha sempre
fatto... Salazar dicevano che sia intelligente, ma non vede che la sto
proteggendo? non capisce quell'ingrata che se l'avesse trovata qualcun
altro quella notte l'avrebbe portata subito a Voldemort, che l'avrebbe
uccisa fra atroci sofferenze? qui è serva,certo, ma credo
che
non le sia andata tanto male...certo l'ho sempre trattata malissimo a
scuola, ma credevo in quello che mi hanno insegnato, ci credevo
davvero....- io ero ferma immobile, congelata.
Parlava di me.
Lo guardai mentre il suo sguardo si perdeva all'orizzonte, aspettando
di più.
Io dovevo sapere di più.
Infatti non mi deluse, il bisogno di quel ragazzo solo mi avrebbe fatto
scoprire tutto ciò che in un anno non avevo mai visto
- ora lei è il mio riscatto, l'ho salvata
perchè
dovevo fare qualcosa di buono per una volta...per mia scelta- si
animò un poco nelle ultime perole, ne andava fiero.
Io ero senza parole, e non perchè se avessi aperto bocca
sarebbero usciti solo versi canini, ma perchè, convinta nel
mio
rancore e nel mio odio, non mi ero mai chiesta cosa ci facessi in
quella casa.
Avevo odiato quel ragazzo, sempre; dalla prima volta che lo avevo
visto, ma qundo mi ero ritrovata schiava in casa sua lo avevo detestato
in ogni modo; il fatto che mi avesse tolto la libertà lo
vedevo
come un castigo non come una protezione e forte di questo non mi ero
mai fatta domande.
Odiare è sempre più facile che capire gli altri.
-oggi...vederla così, preda di un esercito di pazzi armati
di
bacchette ...ho davvero desiderato che tirasse fuori la bacchetta e si
difendesse da tutti, come l'ho vista fare troppe volte, senza arretrare
mai, ho sperato, ho sperato con tutto me stesso che l'avesse
trovata..-continuava aparlare senza guardarmi,il cielo
azzurro e
i prati verdi,sconfinati prati verdi, mi voltai di nuovo a guardare
Draco,e lui si voltò verso di me;il sole gli illuminava gli
occhi,ma che altro? solo il sole,non c'era altra luce in quelle fredde
iridi di ghiaccio, era così che immaginavo l'antartide.
-ma sai perchè non le ridò la bacchetta?
perchè so
che si caccerebbe in uno dei suoi soliti guai da Griffondoro!
Chissà magari l'ha anche trovata,glie l'ho messa
praticamente in
mano, o forse si è resa conto che correrebbe in contro alla
morte se uscisse di qui, forse si è arresa...-
schiacciò
con gli stivali la ghiaia per terra,guardandola senza vederla davvero
-Salazar spero di no, se l'ha fatto lei, per me non c'è
speranza..- uscii dal suo maglione e scesi dalle sue gambe, era troppo,
quell' intera giornata era stata troppo.
Draco mi guardava gironzolare nei pressi delle sue gambe e capii da
come mi seguiva con lo sguardo che non se ne sarebbe andato per primo.
Era troppo solo per negarsi la compagnia di qualsiasi cosa, anche di
una volpe.
Fu difficile pensarlo, ma decisi che gli dovevo qualcosa.
Andai ad appoggiare le zampe anteriori sulle sue ginocchia e mi spinsi
all indietro, cadendo sul prato e rotolandomici sopra, lo vidi
sorridere e corsi un po' via, la sua risata era scarica, come se fosse
stata abbandonata troppo tempo e avesse bisogno di riscaldarsi per
funzionare a dovere; dovetti farlo un paio di volte prima che lui si
alzasse
-non vorrai mica che ti corra dietro...- sbuffò,io ripetei
il
movimento e lui si mosse, entamente, con fatica, come un vecchio che
fatica a lanciarsi in avanti, ma poi con due grandi falcate mi si
avvicinò.
Correre a quattro zampe era stranissimo ma mi venne molto naturale, e
dopo qualche secondolo staccai di un bel po'.
Corsi e dopo poco lo vidi fermarsi
- non andare- disse, per me non era chiaro.
Come non mi è chiaro quello che feci.
Corsi, corsi veloce senza guardarmi indietro.
E al posto di oltrepassare la siepe corsi sul retro della villa,
entrando dalla porta di servizio.
Corsi in camera mia e cercai di non urlare, salii sul letto e cercai di
rilassarmi, dopo non so quanto tempo ero di nuovo me stessa; ma tutto
il resto era cambiato.
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 ricorretto ***
Capitolo 4 corretto
Seppur
la mia prima trasformazione in volpe avesse cambiato tutto, incuranti
dell emozione e dell'agitazione che non mi avevano lasciata dormire
quella notte, i giorni erano passati tutti uguali, rammaricandomi
di non poter far nulla per la resistenza che continuava a combattere al
di fuori di quella casa ;eppure tutto mi sembrava diverso, la
casa sembrava risplendere di luce nuova ma, soprattutto, ciò che
più non comprendevo era il mio posto all'interno di essa.
In quell anno, finiti i miei lavori che, col senno di poi, mi resi
conto che non avevano orari assurdi, mi ero sempre rintanata in camera mia, per
nascondermi al mio padrone quanto per sfuggire alle occasionali visite
di Lucius.
Quel pomeriggio invece mi resi conto di quanto l'idea orribile che mi
ero fatta della mia condizione avesse cancellato ogni ottimismo dalla
mia vita, togliendomi l'opportunità di vedere le cose
oggettivamente.
E' vero, avevo lavori da fare, è vero non potevo utilizzare la
magia , è vero erano lavori forzati e sminuenti per il mio
cervello.
Ma non erano massacranti.
Mi davano del tempo libero che io, sconfitta, avevo usato per nascondermi e leccarmi le ferite nella mia tana.
Ma non sarebbe più successo, no.
Perchè tra tutte le vittorie che avevano avuto i miei nemici,
quella di togliermi la voglia di combattere era stata la peggiore che
gli avevo permesso.
Ma le cose sarebbbero cambiate.
Quel pomeriggio, dopo aver passato tutto il giorno precedente e la
mattina a rimuginare su quello che avevo visto e sentito, ricominciai a
cercare la mia bacchetta.
Dopo un anno, rovistai in ogni cassetto, scaffale,in ogni sgabuzzino in cui mi aveva portata il mio lavoro, ma nulla.
Di nuovo la frustrazione mi bloccò il respirò generando
un ringhio strozzato dal mio petto ma questa volta non mi arresi, no lo
avrei fatto di nuovo.
Ora sapevo che da qualche parte alcuni dei miei amici erano vivi, ora
sapevo che c'era una speranza, ora sapevo che non ero più solo
una serva in attesa di una sentenza di morte.
Da
quando avevo assistito a
quella scena fra Narcissa e Draco,quest'ultimo aveva cominciato ad
evitarmi, trattandomi, se possibile, ancora pi gelidamente o
addirittura ignorandomi come se non esistessi, decisi allora di volgere
la cosa a mio favore mostrandomi
in atteggiamento
investigativo ( credibile: come poteva pensare che dopo aver visto
una scena come quella fra
Narcissa e Draco non avrei cercato di capire di più?), pochi
secondi dopo e Malfoy sparì nel cielo in sella alla sua scopa.
La volta precedente la trasformazione in animagus non era stata una
magia volontaria quindi non sapevo neanche da dove cominciare, entrai
per la prima volta nella biblioteca della villa per qualcosa che non
fosse spolverare e lavare le grandi vetrate; molte altre volte mi
ero concessa una sbirciata ai , qualche volta avevo anche osato
prenderne qualcuno ma una volta Lucius mi aveva vista e
ne erano seguite brutte scene, da allora avevo smesso.
Giunsi velocemente alla sezione che mi serviva e mi sedetti per terra,
in una posizione in cui, se Malfoy fosse volato davanti alla finestra,
non mi avrebbe vista e cominciai a sfogliare un libro di cui Sirius mi
aveva parlato una vita prima.
Pochi minuti ed ero nuovamente nella mia forma animale; fu una
sensazione stranissima riuscirci così velocemente, soprattutto
senza bacchetta, fu come alzare un braccio,un braccio che avevo appena
scoperto di avere;una volta nella mia piccola forma pelosa zampettai
versi l'esterno della casa.
Guardai verso l'alto cercando Draco ma non vidi nulla,passeggia per
quei prati enormi che circondavano la Villa sperando che mi vedesse
lui,costantemente tentata di lasciar perdere quella stupida idea e
corere verso le siepi, ma poco dopo ritrovai la particolare sensazione
di non sentira le terra sotto le zampe; appena Malfoy mi prese tra le
braccia cercai di infilarmi nel suo maglione
-hey allora sei di nuovo tu! un altro giro??-chiese ripartendo ,questa
volta non ebbi bisogno di nascondere il muso nel suo maglione e rimasi
subito voltata verso il nulla davanti a me ,beandomi del vento sul
muso, andava piano fortunatamente e non ebbi troppa paura
-allora cucciolo...o cucciola...ma cosa sei? dopo controllo...ammettilo
che ora ti piace volare!-mi disse mentre sorvolavamo la grande villa,
mi accigliai per un secondo : controllare?perchè gli venivano
certe idee?pensai sentendomi il sangue salirmi alle guance, mi
ripromisi di scappare appena seremmo giunti a terra,preferivo rimanere
senza bacchetta ancora qualche giorno che venir studiata da Malfoy!
Appena toccammo terra quindi cercai di divincolarmi dalla sua presa e
scappare ma dopo pochi passi mi bloccai con il cuore minuscolo: il mio
nuovo udito canino mi aveva permesso di sentire una frase appena
sussurrata
-non andare via... ti prego- mi voltai e, qualcosa, nei suoi
occhi mi convinse a rimanere; spinta da un non so che,forse
quell'istinto animale di cui Sirius mi aveva taciuto,cominciai a
rotolarmi per terra facendo ridere il ragazzo in piedi accanto a me;
solo dopo mi accorsi che il motivo per cui avevo cominciato a fare la
volpe idiota era la ricerca di quella risata bassa e roca ,mi tirai su
di scatto e mi sedetti accanto a Draco,che si era seduto sull'erba.
Ci guardammo negli occhi per quasi un minuto,mi veniva da ridere
perchè aveva un'espressione veramente buffa e i suoi occhi
facevano percorsi strani su di me, come a studiare i miei
comportamenti, cercai di comportarmi da animale e non sapendo che fare
mi leccai una zampa, sentendomi piuttosto idiota
-Se per un qualche motivo hai intenzione di ascoltarmi ...ti
spiegherò, ti racconterò quello che qualcuno deve
sapere...la mia vita fà schifo e già te l'ho detto,il mio
passato più o meno te l'ho già raccontato la volta scorsa
:ero uno stupido ragazzo che credeva cecamente a quello che gli diceva
il padre,che giudicava tutto e tutti e si sentiva superiore...ero
una vera merda...- ammise sorridendo amaramente
-poi però ho cominciato ad usare la testa...grazie a mia madre,a
Severus che è il mio padrino, la mia vita vera, MIA, è
cominciata quella sera,quando ho abbassato la bacchetta...Silente non
meritava di morire...era un grand'uomo,l'ha fatto Severus al posto
mio...fortuna che in cima alla torre c'eravamo solo io, Severus e
quell'idiota di Wester che poi è morto durante la battaglia..ero
terrorizzato quella sera, avevo paura che il mio padrino mi denunciasse
a Voldemort...sai tra mangiamorte non si fa caso ai legami
affettivi,invece mi disse che si era messo d'accordo con Silente,che
era una spia e che era dalla parte dei buoni...disse esattamente quella
parola...buoni...fu come ricevere uno schiaffo.
Tenemmo segreto quello che era successo su quella torre,ma mia madre
,che avevo sempre saputo amasse mio padre ma che non condivideva le sue
idee, cominciò a cadere sempre di più in depressione per
l mia innocenza rubata, cominciò ad essere spaventata... per
me...e...di me...è stato orrendo...così le raccontai
tutto....lei era felice e molto sollevata e giurò di proteggermi
sempre da quel momento in po, ma una notte parlò nel
sonno,mio padre la sentì e sospettò qualcosa,
entrò nella sua mente,scavando senza ritegno, trovando quei
ricordi che mia madre addormentata non poteva difendere.
Mio padre era furioso,pensai davvero che potesse arrivare ad uccidermi,
non fu la prima volta che provai sulla mia pelle la maledizione
Cruciatus,ma sicuramente la peggiore, le altre volte lo aveva fatto per
"insegnarmi" qualcosa, questa volta perchè mi disprezzava.
Fu orrendo, ma non so come Severus e mia madre lo convinsero a coprirmi,e ora sono tutti in pericolo per colpa mia.
Ora non conosco il mio futuro, ma so che non voglio rimanere sottomesso
al volere di mio padre e di quel vecchio pazzo per sempre, eppure non
voglio morire, puoi considerarmi un codardo, se vuoi paragonarmi a San
potter o , chessò, alla Granger, ma ho solo 17 anni e ho tutto
il diritto di vivere la mia vita.
Ma mio padre mi ha già rovinato l'infanzia e l'addolescenza e
non gli permetterò di rovinarmi anche il resto della mia
vita....eppure non so come fare, perdonami non so se sono
abbastanza forteanche se so che il momento di agire è
questo- si bloccò e guardò l'orizzonte, come se stesse
prendendo una grande decisione e le parole gli si fossero bloccate in
gola , dopo diversi minuti continuò
-mi hanno dato un nuovo incarico:domani sera dovrò andare in un
bosco a spegnere uno dei tanti fuocherelli di ribellione...ma sta volta
sarà ancora più difficile...non sono riuscito ad uccidere
un vecchio di centinaia d'anni ora mi piomba tra capo e collo
l'incarico di uccidere dei miei coetanei...dei miei compagni di
scuola...quello che è rimasto dei Weasley...o quanto li ho
sempre odiati...anzi invidiati!non hanno mai avuto niente,vivevano in
una catapecchia eppure erano sempre così uniti e felici...forse
questo mi aiutera in quel momento...avrò 30 Mangiamorte al mio
comando...- a quelle parole mi si rizzo il pelo sulla schiena;il mio
pensiero corse subito a Ginny e Ron, a Fred e George e Percy,Bill e
Charly: i miei amici stavano per essere uccisi da un orda di
Mangiamorte e io non potevo fare nulla!
-ecco, il mio futuro è questo- continuò Draco
-programmato da mio padre,consigliato a sua volta da un gruppo di pazzi
esaltati!...mi ha anche combinato un matrimonio capisci?per
carità mi è andata bene! lei sarebbe Astoria
Greengrass,la sorella di quella che ad Hagwarts era la mia migliore
amica,è intelligente e bellissima,ma io non voglio un matrimonio
combinato...ho avuto una bella storia ...ma poi è
finita...non so neanche perchè...credo che lei pur essendo
figlia di mangiamorte non fosse in sintonia con le idee dei nostri
già a quei tempi e così ci siamo
allontanati...lasciandoci poi definitivamente poco prima della
battaglia...eppure ero felice quando stavo con lei...ridevamo e
giocavamo,cercavo sempre di farla stare bene come lei faceva stare
me...e tutte le volte che la vedevo sentivo una strana sensazione allo
stomaco...io non voglio un matrimonio combinato,non voglio sposare una
persona che non amo- stava parlando della sua storia con Pansy
Parkinson come se fosse la cosa più bella che gli fosse
successa,e stava descrivendo le sensazioni che provavo quando vedevo
Ron, e proprio per quelle sensazioni dovevo farmi furba, cercare di
farlo parlare ancora e scoprire di più sulla sua missione, per
poi trovare un modo di fermarli
-mi alzai e mi stiracchiai come se nulla fosse, poi mi allontanai
lentamente, come se le mie azioni non fossero guidate da raziocinio
umano
-devi andare piccola? Non mi dici neanche buona fortuna ? Per questa
notte? Nel... nel bosco di Richmond..- disse infine, stringendo fra i
denti quell'ultima parola, come se gli fosse costato semplicementea
pronunciarla.
Ma non mi curai del suo senso di colpa, di null'altro corsi lontano e
poi dietro la casa, infilandomi subito in biblioteca e passando
lì ogni minuto di quel pomeriggio, fortunatamente Malfoy sempre
per evitarmi chiese a Matchy di preparargli il bagno quindi dedicai
ogni momento ed ogni energia nel tentativo di salvare i miei amici, con
una nuova carica, cervello in funzione e sotto mano.
Non mi importava di non avere la bacchetta, avrei provato qualsiasi
cosa per riuscirci, mi sarei anche infilata nel laboratorio di pozioni
di Draco pur di salvare i miei amici.
Non ci ero mai stata, non avevo neanche il permesso di andarci a pulire
in quella specie di sotterraneo quindi non sapevo che aspettarmi oltre
quel portone, rimasi piacevolmente stupita dalla luce e dall'aria
fresca che filtrava da un' alta cupola vetrata che emergeva poi in
giardino.
Se avessi avuto la bacchetta avrei lanciato un incantesimo per
disattivare eventuali spioscopi e incantesimi anti intrusione ma non
potendolo fare corsi nella stanzetta e cercai di completare la pozione
senza l'uso della bacchetta.
Ci passai quello che restava del mio pomeriggio, poche ore, con la
consapevolezza di aver esagerato e che, se Malfoy mi avesse beccata,
non ci sarebbe stato senso di colpa che avrebbe tenuto, e mi avrebbe
uccisa.
Persi del tutto le speranze quando, tra la velocità, la
frustrazione e il nervosismo, una boccetta di ingrediente mi si
rovesciò completamente nel calderone, una dose maggiore,
probabilemnte avrei fatto un casino ma ormai era tardi.
Non avevo più tempo.
Chiusi tutto e cercai di rimettere tutto come avevo trovato, avrei reso
conto delle mie azioni quando sarebbe stato il tempo, ma ora dovevo
correre in camera mia, per farlo tuttavia dovevo passare tra lo studio
di Malfoy e Camera sua , feci quel tratto di corridoio guardando per
terra e bloccandomi pochi istanti prima di investire un paio di lucide
scarpe nere
- Sanguesporco, fammi preparare la cena velocemente, tra mezz'ora devo uscire.
Tu vai immediatamente a dormire, arriverò questa tarda notte e
vorrò sicuramente un bagno. Sparisci.- Alzai lo sgardo ma non
gli prestai molta attenzione, cercai di camminare come se nulla fosse
fino alle cucine poi, avvertita Matchy, mi dileguai in camera mia,
ingerii la pozione pregando che quella dose in più di rabarbaro
non mi uccidesse o chissà cos'altro e mi sdraiai,
addormentandomi immediatamente
Tutto ad un tratto presi conoscenza, più o meno stavo sognando;
Ce l'avevo fatta! Nonostante la mancanza di bacchetta a potenziare
l'incantesimo e la dose eccessiva di rabarbaro ce l'avevo fatta! Mi
trovavo nel nulla, in un assettico spazio bianco ,ma in lontanaza
una figura si avvicinava correndo
-Ron!- gridai felice, riconoscendo l'immagine di un ragazzo, ma presto notai che, la figura mascherata, aveva i capelli scuri
-no...- sussurrai, fermando la mia onirica corsa verso quella figura,
non ce l'avevo fatta, e ora non sapevo chi mi si presentasse di fronte.
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 ricorretto ***
dram 3
Nonostante io mi fossi bloccata la figura
procedeva a grandi
passi verso di me, velocemente cercai di registrare più
informazioni che potevo: uomo, bianco, mago, presumibilmente della mia
età
Nella mia testa si formò una domanda "come stai messa ad
occlumanzia?"ma nessuna voce l'aveva pronunciata,sapeva soltanto che
doveva rispondere, la figura ormai era davamti a me ma il volto era
coperto da una maschera
-piuttosto bene...- dissi speranzosa, se qualcuno doveva nascondere gli
stessi miei pensieri, allora non poteva che essere un'amico
-Ah, non avevo dubbi !- la maschera svanì davanti ai miei
occhi e mi ritrovai a fissare il volto di...
-Neville???- esclamai incredula, era cambiatissimo, non avrei mai
potuto riconoscerlo, si slanciò su di me e mi strinse
fortissimol
-Hermione sei viva, Godric, sei viva!!lo dicevo io, che era impossibile
che quelli ti avessero fatta fuori!lo sapevo!-disse illuminandosi di un
enorme sorrisone.
Io ero totalmente bloccata, come se il mio cuore si rifiutasse di
credrci, per paura di soffrire nuovamente
-come hai fatto???non sei ad Azkaban??-dissi allontanandomi leggermente
da lui e rendendomi conto che, dopo un anno, stavo sorridendo, un
sorriso vero, senza l'amarezza a dargli una piega obliqua
-sono evaso..- disse semplicemente con un' alzata di spalle come se
fosse la cosa più naturale del mondo,ma tenendo il viso
abbassato per nascondere l'imbarazzo
-wow...Neville.....sei ...come hai fatto?-chiesi ammirata ,lui
rialzò lo sguardo, ma avrei quasi preferito che non lo
facesse,
i suoi occhi trasudavano dolore
-hai presente barty Crouch Jr ,che era evaso mettendo sua madre
moribonda al suo posto? bè...io...-si rabbuiò-
...nonna
Augusta...era molto vecchia....si è voluta sostituire a
me..-
raccontò, abbassando la testa notai che stringeva i pugni
-oddio Neville ...mi dispiace tanto- dissi posandogli una mano sul
braccio, pensando al coraggio della donna che aveva cresciuto il
ragazzo davanti a me; quest'ultimo si riscosse dopo poco
-anche a me...ma diceva che sono io quello giovane...che tocca a me ad
aggiustare questa situazione di merda...anche
perchè...ricordi
la profezia? diceva che il Prescelto era nato a fine Luglio e che i
suoi genitori avevano sfidato tre volte Voldemort...bè Piton
quando sentì la profezia pensò per primi ai
Potter...non
so perchè...e riferì il loro nome a Voldemort,
ma
anche io ho quelle caratteristiche e ora che ...Harry ...non so se....
lo sai ma...-disse addolorato,io annuii -bè...mia nonna era
convinta che io potessi fare qualcosa...ma, come abbiamo imparato al
ministero due anni fa, sappiamo che nell'istante in cui Voldemort ha
sentito il nome Potter ha designato Harry come suo rivale...io posso
fare ben poco- disse sconsolato,poi come se si fosse risvegliato si
tirò su...non mi ero accorta di quanto si fosse
raggomitolato su
se stesso mentre mi parlava di quei tristi avvenimenti ma ora,con nuova
forza si rimise dritto e mi sembrò più alto di
almeno
dieci centimetri
-ma io non permetterò che il sacrificio di mia nonna si
riveli
inutile!non permetterò che i sacrifici di Harry e
di tutti
coloro che fanno una vita impossibile per questa guerra vadano
sprecati! io non smetterò di combattere finche
sarò
vivo!!- abbassai la testae mi sentii così piena di vergogna.
Io
mi ero arres, avevo lasciato che ogni speranza mi fosse portata via, ma
adesso non più,adesso avrei ricominciato a combattere
-Neville, forse ho sbagliato qualcosa con una pozione ma io cercavo di
contattare i Weasley -
-sono con loro- mi interruppe subito - ho risposto io
perchè...bè, sono un po difficile d riconoscre
ultimamente- sorrise imbarazzato, sorrisi anche io, poteva ben dirlo,
se qualcuno avesse cercato nella sua figura Neville Paciock non
l'avrebbe mai riconosciuto, così alto, soprattutto pensando
che
aveva passto l'ultimo anno ad Azkaban
-ottimo, allora dovete sapere che vi hanno trovati e che sta notte una
trentina di Mangiamorte vi verranno a prendere, siete a Richmond,no?
dovete scappare- dissi risoluta, l'adrinalina che di nuovo, dopo un
anno, tornava a domare il panico, lui imprecò alzando gli
occhi
al cielo
-Grazie Hermione, ci hai salvato la vita, ci hai salvati tutti, ma come
fai a saperlo? dove ti trovi?Come possiamo venire a prenderti?-
-io sono...serva in casa di Draco Malfoy- non sapevo che altro
aggiungere, non sapevo neanche cosa pensare della mia posizione, alla
luce delle nuove scoperte
-quel maledetto bastardo! ti ha fatto del male ? ti ha..-non
proseguì oltre, chissà quali cose orribili aveva
vissuto
e visto Azkaban e che immaginavarivolte a me
-no Nev.. io..sto..incomprensibilmente bene,sono relativamente al
sicuro...adesso pensate a voi, niente smaterializzazione ragazzi,vi
tengono d'occhio- lo abbraccia steretto
-abbracciali tutti da parte mia, digli che li amo e che vi penso
costantemente-il magone mi impedì di dire altro
-hai modo di rifare la pozione?- scossi la testa, giò con il
rabarbaro rovesciato ero in grossi guai, non sarei più
riuscita
ad avvicinarmi a quella stanza, e chissà cos'altro avevo
causato
-ci penso io....tornerò, e ti terrò
aggiornata,vado...mi
raccomando chiudi la mente...sei una strega molto potente...puoi
contrastare molti...-la scena cominciò quindi a sbiadire e
subito dopo mi svegliai,senza nessuna voglia nè energia per
muovermi.
Forse ce l'avevo fatta, forse ero riuscita di nuovo ad essere utile, di
sicuro la vera Hermione era tornata.
Il mattino seguente uscii dalla mia stanzina con un piglio tutto nuovo,
pronta ad affrontare le conseguenze dell'essermi introdotta nella
stanza delle pozioni di Draco, ma se pensavo di sfoggiare il mio
ritrovato orgoglio Grifondoro con Malfoy, bè, potevo anche
lasciar perdere: non lo vidi per tutta la mattinata, e di certo lui non
mi cercò per punirmi.
Non seppii cosa pensare ma al pomeriggio fui distratta da ben altro:
Lucius Malfoy si presentò alla villa e i momenti come quello
erano decisamente più simili a quello che Neville si
aspettava
dalla mia prigionia: mi afferrò immediatamente per i capelli
e
quasi mi sollevò da terra
-Dov'è mio figlio- gli occhi mi si riempirono di lacrime per
il dolore, ma non gli diedi la soddisfazione lamentarmene
-nel suo studio- mi aspettai che come al solito non si fermasse a
quello, ma evidentemente aveva fretta di discutere con il figlio
perchè mi lasciò cadere immediatamente
-portaci del tè- disse senza guardarmi neanche
Mi alzai aggiustandomi i vestiti e andai in cucina, dove Matchy fece
bollire l'acqua con uno schiocco di dita, nel frattempo gli infusori
con le foglie di te e in quel momento desiderai di avere
qualcosa
da aggiungere, qualcosa che lo avrebbe fatto soffrire molto,ma quel te
forse lavrebbe bevuto anche Draco e se non avevo avuto la forza di
ucciderlo in quell'anno, non ce l'avevo di certo adesso, alla luce dei
nuovi fatti.
Sospirando mi avviai verso lo studio del ragazzo, passai per
la
biblioteca,luminosa e silenziosa, ironico che quell'angolo di paradiso
mi avrebbe aperto le porte dell'inferno; avrei voluto fermarmi, godermi
io quel tè e prendere quella "storia di Hogwarts" che mi
chiamava.
Ma non potevo, tirai dritta e raggiunsi lo studio ,in cui solitamente
non avevo il permesso di entrare nanche per pulire,venendo subito
ragiunta dallo sguardo sprezzante di Malfoy padre e quello gelido del
figlio, posai il vassoio sulla scrivania, sperando almeno di
riuscire a sbirciare qualcosa delle loro carte, ma subito Draco mi fece
cenno di andarmene con le dita, stavo per ubbidire quando Lucius mi
ordinò di fermarmi immediatamente, mi voltai, impassibile,
se
pensava che avrebbe scorto paura nei miei occhi si sbagliava di grosso.
Sdoppò una tazza di quelle che avevo portato e ci
versò un pochino di tè
-bevi- mi ordinò, in quel momento ringraziai di non aver
avvelenato le foglie e presi un sorso,sentendo la gola bruciarmi al
passaggio del liquido.
Aspettammo qualche secondo, che sembrò eterno, e non
abbassai
mai lo sguardo dal suo; dopo un po' sembrò soddisfatto
-molto bene sanguesporco...non hai cercato di avvelenarmi..ma sei
decisamente insolente- cercai di non distogliere lo sguardo pronta alla
nuova scarica di dolore che mi avrebbe presto colpita,ma questo non
avvenne; l'uomo si voltò verso il figlio ed io feci lo
stesso,
in quel momento mi resi conto che il nostro sguardo era identico.
Impassibile. Aspettavamo solo che il tutto finisse senza mostrare segni
di cedimento
-Non puoi permettere che io venga trattato in questo modo in casa
tua...ma so che sei un codardo....per cui devo essere io ad ordinarti
di cruciarla!- Lo sguardo di Draco si incatenò al
mio,l'unico
momento di cedimento chè trovai fu un momento in cui chiuse
gli
occhi, ma appena li riapì erano gonfi di rabbia occhi
tremando
-crucio!-urlò,ma non successe nulla,se non un piccolo verso
di frustrazione di Lucius
-Salazar Draco! sembra che non ti abbia mai insegnato nulla!mettici
tutto l'odio che ti ispira! forza!cerca di convincermi che non sie un
debole, prova a fingere almeno, maledetto!- prima che me ne accorgessi
la bacchetta dalla testa di serpente era scivolata fuori dal bastone,
ed io urlavo, urlavo e non potevo fare altro che urlare.
Poi d'un tratto altre urla facevano eco alle mie, Draco era steso a
terra, accanto a me, e sembrava così bianco in tutto quel
dolore, quelle mani bianche si contorcevano a cercare un appiglio su
pavimento, incontrò la mia e la strinse forte ma un calcio
gli
fece mollare la presa, seppur in tutto quel dolore di certo nessuno dei
due sentì il colpo
-non vado oltre, solo per quel desiderio di morte che questa feccia ha
espresso al pranzo l'altro giorno, mi ha fatto sperare che tu ce la
possa fare figlio mio, puoi ancora diventare un'uomo- guardai sconvolta
Draco tirarsi in piedi con un minimo sforzo, come se ci fosse fin
troppo abituato
-ma questa notte... questa notte è la tua ultima
possibilità...se fallirai... ti ucciderò io
stesso, e se
proverà a fermarmi, ucciderò anche tua madre-
detto
questo se ne andò.
Ragazzeeeee
scusatemi scuatemi sacusatemi ci ho messo un sacco per copiare questo
capitolo!!ma sapete...siamo entrati nel periodo peggiore a scuola e
solo ora comincio ad avere un pochino di tempo per me!
spero che questo capitolo Vi sia piaciuto
un mare di baci
Marta
P.S
sono lieta di annunciarvi che questa storia ha festeggiato le
100
pagine!! (in realtà ora siamo a 127 ma sono dettagli)
a presto
|
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Capitolo 6 *** capitolo 6 accorpato ***
capitolo 6
Questo capitolo è stato accorpato al capitolo successivo <3
|
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Capitolo 7 *** Capitolo 7 (e 6) ricorretto ***
drama 6 e 7
Quando l'uomo uscì dalla stanza la
scena rimase
congelata, dopo non so quanto tempo Draco si alzò di scatto,
mi
prese per le braccia e mi aiutò delicatamente ad alzarmi,
per
poi però spingermi verso la porta
-fuori.-
Me ne andai senza fiatare, avevo visto Malfoy maltrattare verbalmente
Draco in più occasioni, ma non aveva mai perso
così il
controllo.
almeno, non l'aveva perso davanti a me, Draco non sembrava
molto
sconvolto dal fatto che il padre, il suo stesso padre, gli avesse
imposto la Maledizione Cruciatus.
Però la minaccia finale, quella doveva esere qualcosa di
nuovo, e di certo lo era quella alla madre.
Non sapevo cosa fare, grazie al mio intervento quella notte Draco
sarebbe rimasto a mani vuote.
Forse lo avevo condannato a morte? Lui che, a modo suo, in quell'anno
mi aveva sempre protetta?
Avrei dovuto dirglielo?
Avrei dovuto rischiare la mia vita per la grande speranza dell'altra
fazione? La fazione che avrebbe ucciso me e tutti i miei amici senza
remore?
Che torturava ed uccideva per degli ideal così marci da far
venire il voltastomaco al solo pensiero?
Ma come potevo, in cuor mio, mandare Draco Malfoy contro morte certa? e
sua madre, quella donna dai mille segreti e dalla buona coscienza da
nascondere pena la vita?
Se solo Malfoy mi parlasse, mi parlasse davvero !Se solo si fidasse
abbastanza da ascoltarmi, invece lui si facenva andare bene una volpe
piuttosto, ma una volpe non può parlare.
Forse.. forse l'unico modo, era metterlo di fronte al fatto compiuto,
forse se la volpe davanti a lui si fosse ritrasformata in Hermione, mi
avrebbe dato la possibilità di ragionare insieme.
Aprii il portone della villa e guardai in alto, nella speranza di
vederlo volare, forse....
Ma tutti le mie ipotesi si frantumarono al primo, inquietante boato
Il lampadario di cristallo italiano vibrò, per poi spezzarsi
al
secondo, la terra tremava e un'onda di energia sotto sforzo si
inclinò sulla mia testa: la villa era sotto attacco
-Mezzosangue!- prima che me ne rendessi conto Malfoy mi aveva afferrata
per un braccio
-invicto!- urlò puntandomi la bacchetta contro, poi si
smaterializzò
Ma era troppo tardi, Bellatrix Lestrange gli stava puntando la
bacchetta contro e bloccò la smaterializzazione, facendolo
Spaccare, il suo braccio diversi metri più in là.
L'ultima cosa che sentii fu la mia voce che, autonoma, urlò
il
suo nome, poi un lampo rosso mi centrò in piena fronte.
Quando mi ripresi mi trovavo in una cella, una tipica cella di quelle
che si vedono nei film babbani,di quelle fatte di pura pietra e muffa e
,sopratutto, molto buia; mi alzai e con pochi passi coprii tutta l'area
della stanzetta.
Mi accorsi subito di Draco che era abbandonato contro il muro, privo di
sensi: l'unica macchia di sengue sulla camicia circondava la spalla
dove il braccio si era Spaccato nella materializzazione, ma era stato
messo a posto subito dopo, considerai con occhio critico.
Tutto il resto era in perfetto ordine, ma questo non voleva dire nulla.
la maledizione cruciatus non colpiva davvero il corpo, ma la mente.
E non sapevo cosa avrei trovato una volta che quegli occhi si sarebbero
riaperti.
Mi inginocchiai di fronte al mio compagno di cella trattenendo
leggermente il respiro,gli accarezzai leggermente il viso e sentii il
mio cuore stringersi dolorosamente , lo conosceva da una vita eppure, a
qanto pareva, non sapevo nulla di lui, mi sentii qasi in colpa
-Draco...Draco mi senti?-lo chiamai piano, ma lui rimase
immobile,appoggiato al muro con la schiena,le gambe malmesse e
scomposte, mi spostai e le stesi più comodamente poi,
riprovai a
farlo rinsavire.
Provai con la magia involontaria, con gli incantesimi senza bacchetta,
provai con un massaggio che avevo letto da qualche parte anni prima, ma
a nulla sembrò servire.
Quando,dopo un lungo tempo ricco di angoscia, Draco riaprì
gli occhi e li fissò su di me
-sei legata a me- non sapevo se era una domanda o meno, ddato che era
stato lui a fare l'incantesimo prima che ci prendessero, e non era un
'incantesimo facilmente spezzabile
-penso di si..-
-Salazar, che mossa stupida....pensavo sarebbe stato utile...-
-ci hanno incarcerati insieme-
-ah, che cosa romantica..- sputò ironico, insieme ad un
gemito di dolore, mentre ccercava di mettersi seduto meglio
-dove siamo?-
-Villa Lestrange ...siamo a casa di mia zia Bellatrix- annuii
ragionando il più velocemente possibile
-dobbiamo andarcene - mormorai a voce alta, con un evidente sforzo
Draco ghignò -se questo è il famoso acume della
Granger
sono spacciato- disse strascicando le parole più del suo
solito
, lo guardai indignata ma dentro di me mi sentii sollevata:se aveva
ancora la forza per prendermi in giro non era messo così male
-Granger...piuttosto...-si leccò le labbra asciutte, dal
supono
della sua bocca e della sua voce graffiata doveva aver urlato molto
-dimmi che hai ancora la tua bacchetta!-lo guardai senza sapere cosa
dire
-se non ricordo male io non la possiedo da un anno perchè
qualcuno me l'ho presa!- urlai sottovoce, fingendo di non ever sentito
la conversazione che il ragazzo aveva avuto con la volpe
-oh Salazar, avanti!- si infervorò, ma una fitta di dolore
lo
fece interrompere mi avvicinai ma poco dopo riprese a respirare -ti
hanno fatto del male?- chiese alzando lo sguardo su di me; avevo molti
lividi e tagli che non avevo idea di come me li fossi procurati ma,se
non altro,non ricordavo il dolore e, sopratutto, non ero stata
cruciata; alle mie parole lui annuì senza guardarmi
-fammi capire cosa sta succedendo Malfoy...quanto tepo abbiamo?- lui mi
guardò per un attimo, come se stesse valuatndo varie
opzioni,
poi sospirò
-hanno scoperto un po' di cose sul mio conto che non sono
piaciute...stanno aspettando che il Signore Oscuro torni per
giudicarmi...arriverà domani mattina... dovrebbe essere
sera...abbiamo una notte di tempo per...Hermione cosa hai in mente?-lo
guardai stupita perchè mi aveva chiamato per nome ma
sopratutto
perchè dava per scontato che io avessi un piano, rimasi un
momento in silenzio
-dobbiamo dormire..-
l'occhiataccia che mi tirò si distinse anche nel buio di
quella
cella -ti hanno cruciata fino alla pazzia, ottimo- scossi la testa
convinta e sollevata che non fosse stato veramente
così,
mentre guardavo con attenzione il cancello di quella minuscola
stanzetta e la distanza fra le sbarre
-E' quello che pensavo anche io ma una persona ,per quanto magra, non
ci passerà mai..-
-no- lo interruppi subito
-è essenziale dormire adesso, fidati, ti
sveglierò io
appena ho novità- dissi sdraiandomi per terra dopo aver
accertato ciò che mi serviva
-Mezzosangue come fai a dirmi di dormire! dobbiamo cercare un modo di
scappare! io ce la faccio sto bene!!-disse cercandoi di alzarsi, ma
un calo di energia o una fitta di dolore lo costrinse di
nuovo
contro il muro
-merlino sembri Harry!-esclamai incredula e nervosa -sempre a fare
l'eroe! e invece ...guarda...a che è servito!- quasi gli
urlai
rabbuiandomi; il silenzio creato da quella frase era rotto solo dalle
goccioline d'acqua che cadevano ritmicamente dal soffitto umido
-non...non paragonarmi a Potter...-mi disse dopo un po' infastidito ma
leggermente incerto,mi scappò una piccoloa risata
-siete più simili di quanto tu pensi in certi aspetti...solo
che
lui non ha mai avuto una famiglia come la tua, nel bene e nel male-
-ti ricordo che mia zia mi ha incarcerato e ha appena passato la
giornata a torturarmi, per non parlare che poco prima mio padre aveva
appena minacciato di uccidere me e mia madre...e sono solo le ultime 24
ore, fatico a vedere il bene al momento- rispose ironico ma cono un
filo di voce, non mi diede il tempo di replicare però
- allora buona notte mezzosangue...-sussurrò mettendo fine
alla
discussione chiamandomi con quello che ormai sembrava solo un nomignolo
-buona notte -risposi coricandomi sul pavimento freddo e cercando di
addormentarmi, ma il luogo di certo non aiutava
-vieni qui, se è così essenziale che ti
addormenti, devi
essere vagamente comoda- la luce ormai non filtrava più
dall'unica finestrella in alto e lo sentii avvicinarsi ormai nel buio
totale; si appoggiò al muro accanto a me e mi fece posare la
testa sul suo petto
-ti schiaccerò, hai ancora difficoltà a respirare-
-stai zitta e dormi- rimanemmo un pochino in silenzio, le sue braccia
che mi tenevano dritta, eppure l'adrenalina ancora non era calata e mi
teneva sveglia, d'altra parte non era tardissimo ed ero rimasta priva
di coscienza per quasi tutto il pomeriggio
-io devo essere pazzo...- susurrò piano- Granger mi sto
fidando
di te...in una situazione del genere...seppur tutto quello che stai
facendo è cercare di dormire...- sorrisi perchè
avevo
capito che stava mascherando la paura con la sua solita presunzione
-so cosa faccio...e sono abbastanza abituata a tirarmi fuori dai guai e
tirarene fuori anche gli altri...anche se a volte non basta..- di nuovo
pensai ad Harry, forse per l'avventura che stavo vivendo e che per la
prima volta non era con lui
-senti Granger...non dovrei dirtelo e...probabilmente ti
illuderò soltanto...ma è giusto che ....che tu
sappia...una cosa..- mi incuriosii ,mi avrebbe forse detto
ciò
che aveva confidato alla volpe?
-vedi....quella notte..la notte della battaglia...il corpo..il corpo di
Potter non l'abbiamo trovato-feci per alzarmi di botto e urlare
qualcosa tipo "cosa?" ma lui mi precedete, serrò le braccia
sul
mio petto e mi immobilizzò, tappandomi la bocca
-ma sei stupida? voi che tornino?- io scossi la testa ancora con la sua
mano su di me e con gli occhi spalancati per lo stupore
-Granger...Mezzosangue...non..non siamo sicuri,insomma...l'ho visto con
i miei occhi cadere sotto la maledizione ma ,subito dopo Il signore
Oscuro si è diretto verso il castello lasciandolo con due
mangiamorte che, dopo la battaglia,trovammo schiantati e con
la
memoria modificata: di Potter neanche l'ombra...per questo Lui
è
sempre così occupato...ci sono ancora fuochi di
ribellione
ma sopratutto non si darà pace finchè non
avrà
davanti il corpo morto di Potter...per questo non è qui a
torturarmi...-mi spiegò serio
-io...non ho parole...-disi con le lacrime agli occhi il cuore gonfio
nel petto
-no Granger, per Merlino! non ti illudere! potrebbero averlo portato
via per una degna sepoltura qualcuno dei tuoi...volevo solo dirti che
magari, magari sta riposando in pace, o è in un posto
migliore
o...cose così -
-è finalmente tranquillo...- annuii piano, con gli occhi
colmi
di lacrime; in quell'anno avevo sempre vistto l'orrore di
quell'omicidio e avevo provato solo odio e diperazione al riguardo, ma
forse adesso Harry era con i suoi genitori, finalmente lontano da tutto
quello schifo, d'altra parte avev fatto abbastanza per tutti nei, in
quella breve vita.
Eppure.
Eppure c'era qualcosa di caldo in fondo al mio petto, che mi fece
addormentare con il sorriso.
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Capitolo 8 *** Capitolo 8 ricorretto ***
dram 8
Di nuovo mi trovai in quello sconfinato spazio
bianco ,mi guardai intorno con ansia non vedendo nessun ragazzo
mascherato e temendo la distruzione del mio piano, eppure se ero
lì voleva dire che qualcosa doveva aver fatto,
perchè io di pozione non ne avevo presa
-forza Neville... so che è presto ...dai dai dai -dissi
sgomenta tra me e me
- Hermione..?- la riconobbi subito, quella non er la voce di Neville;
apparve dietro di me , dal nulla, e io mi sentii le gambe cedere
-Ron?- chiesi speranzosa, girandomi di scatto, e lui era lì,
alto, magrissimo, ma vivo e sorridente
-sei viva-
-sei vivo- parlammo assieme, poi si avvicinò lentamente e mi
strinse tra le braccia, dapprima delicatamente, poi con una presa salda
e sicura
-Godric grazie grazie grazie...-mormorò fra i miei capelli
-non ci posso credere grazie grazie graazie....- continuò
per un po'stringendomi senza mollarmi un secondo, io piangevo senza
riuscire a dire una parola, disseppellii il viso dal suo petto ed alzai
lo sguardo verso di lui
-Ron..- non dissi altro, probabilmente fece tutto il mio sguardo e il
tempo che avevamo passato separati, temendo di esserci persi per sempre.
Ci baciammo, come avremmo dovuto fare molto tempo prima.
Posò la sua fronte contro la mia, era così alto,
è sempre stato così alto? sarei voluta rimanere
lì per sempre, ma , come disse un vecchio saggio, non serve
a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere, così
arretrai di un passo, senza mai lasciare le sue mani.
Non era imbarazzante, non era strano e non era diverso.
Era come doveva essere tanto tempo prima
-Devi dire agli altri che le cose sono cambiate, io e Malfoy siamo
prigionieri dei Lestrange -
-Bellatrix? Miseriaccia! e Malfoy? che c'entra lui? oh ma
chissenefrega! veniamo a prenderti! dimmi dove sei?-
-siamo a palazzo Lestrange, quello fuori Diagon Alley, hai presente,
sapreste trovarlo? Ma penso di avere un modo per uscire, voi non vi
dovete avvicinare assolutament-
-hermione non dire cavolate, è ovvio che veniamo-
-no..no le cose qui sono complicate, non so che reazioni potrebbero
esserci, non è così semplice, non è
con me che ce l hanno questa volta....-
-Malfoy?Che ha fatto?- non sapevo come spiegarlo
-non è quello che pensavamo che fosse..e...è
sbagliato! Godric è tutto così sbagliato!- al
pensiero del ragazzo mi venne di nuovo da piangere e...e avevo paura;
ero già stata in pericolo di vita nelle mie avventure con
Harry e Ron ma mai mi ero sentita così in pericolo, con i
miei due amici lontani e nel pieno covo dei mangiamorte senza la mia
bacchetta, perchè ora sentivo di avere la
responsabilità di Malfoy che mi aveva silenziosamente
protetta per un anno e ora dovevo ricambiare
-Ron... se entro domani sera non dovessi arrivare- lui fece per
zittirmi ma lo fermai
-no, Ron davvero... questa volta non ce l'hanno con me per il mio
sangue, non ce l hanno con me per essere Hermione Granger, questa volta
il problema è stato fra loro, e io ci sono in mezzo, questa
volta, se dove...- deglutii a fatica
-se dovesse andare male non finirà con la prigionia e tanto
meno con la tortura- era incredibile come fossi terrorizzata e al tempo
stesso lucida e consapevole, era la peggiore delle paure,
perchè er del tutto razionale e giustificata
-Herm che stai dicendo?cosa..? stai zitta! smettila!!- cercò
di zittirmi con un altro abbraccio ma lo allontanai malamente
- no Ron ascoltami, voglio che tu mi faccia due favori! me li farai?-
continuai piangendo, lui scosse la testa con il magone, gli presi il
volto delicatamente
-guardami...mi fai questi favori?- lui annì - bene...
allora...se non mi vedi arrivare entro domani ricordati, ricordati che
ti sempre amato, come ho amato tuttui gli altri, glie lo faarai sapere
ok?-lui scosse la testa mordendosi le labbra
-no, no Hermione smettila- ma non lo feci, era importante
- e se mai questa guerra finirà nel modo giusto, anullate
l'incantesimo che ho fatto ai miei, è un semplice oblivion,
fategli ricordare la mia esistenza e spiegategli cosa è
successo ok?Digli che gli sono tanto tanto grata e che li amo,ok-
chiesi al mio amico che non mi guardava - devi farlo Ron, Prometti-
chiesi seria e risoluta , non piangevo neanche più
-no, no Herm, dimmi dove possiamo venire a prenderti, dimmelo e tra
pochi giorni ti riabbraccerò e non ti lascerò
più andare ok?- mi baciò di nuovo, il mio viso
tra le sue mani grandi -e non ti lascerò mai più-
gli sorrisi ed annuii
-Dove vi trovate?-
-nella foresta di Badfield -
-lasciate qalcuno lì, noi ci vediamo all'incrocio tra
Hogsmeade e i Boschi Scricciolanti, hai presente?Ron, potrei essere
inseguita,lo sai vero?- lui annuì
-aspetteremo te, e saremo pronti per loro...- annuii sollevata, con
loro, i miei amici e la mia famiglia ad aspettarmi, tutto sembrava
più semplice
-augurami buona fortuna Ron- lui mi baciò nuovamente e mio
mi strinsi nel suo abbraccio
-ovviamente, ma so che basterà la tua intelligenza. Saremo
pronti per te - annuii, poi tutto l'ambiente tremò e una
voce ci fece separare
-Mezzosangue, svegliati !- mi alzai tutta dolorante e mi voltai verso
Draco che mi chiamava
-come stai?- mi guardò sorpreso, evidentemente non era
abituato al fatto che qualcuno potesse interessarsi sulla sua salute
-non sono più un Malfoy, il nome non mi salverà
più ... forse è per questo che ora sento
paura...i Malfoy non hanno mai paura!- disse confusissimo, mi fece
addirittura tenerezza
-Malfoy, si ancora ti chiamerò così, onestamente
ora non abbiamo tempo per farti la psicoanalisi, anche se prima o poi
questa faccenda di nomi, cognomi e sangue dobbiamo risolverla una volta
per tutto ma - dissi alzandomi- al momento la cosa che mi interessa
è la tua salute fisica-
-si si sto bene- disse alzandosi e dandomi la schiena facendo qualche
movimento per dimostrare quello che mi aveva appena detto, si
voltò, di nuovo impassibile
-bene...adesso..-mi guardò seriamente e si zittì
per un attimo, poi annuì, come se si dovesse convincere di
qualcosa
-giù la maschera Mezzosangue: trasformati, sappiamo entrambi
che è l'unico modo- tutto si bloccò attorno a me
e, nella maniera più stupida, arrossii furiosamente
-co...come?- Lui alzò gli occhi al cielo
-pensi davvero che sia così stupido?- disse in maniera quasi
rabbiosa, abbassai lo sguardo
-non pensare di avermi rubato chissà quale e quanti segreti,
ti ho riconosciuta dopo poco...è stata una mia scelta...- mi
scostai i capelli a disagio
-Senti Malfoy- lui scosse la testa e si avvicinò ,
prendendomi telicatamente per le braccia
-Sai cosa devi fare, senza bacchette siamo inermi...- annuii
-idee su dove...- lui scosse la testa, frustrato
-ci ho pensto.. ma no, la teoria è lo studio di mio zio, due
piani più sopra, la parola d'ordine è Zaffiro, a
meno che non l'abbiano cambiata, e non lo escludo...ma non è
detto, possono essere dovunque...- borbottò scompigliandosi
i capelli con una furia tale che quando si toccò la fronte
ci lasciò un segno rosso, gli fermai le mani
-calmati, devo concentrarmi- lui annuì, non l'avevo mai
visto così fuori controllo
-mi dispiace... mi dispiace che debba andare tu, sono io l'uomo, sono
io
la causa di tutto questo ..- scossi la testa
-non dire idiozie, sono una donna e ti ho sempre fato il culo a
strisce- lui sgranò gli occhi, poi fce qualcosa di
totalmente inaspettato.
E mi baciò.
E cosa ancora più totalmente inaspettata la cosa non mi fece
ribrezzo, non mi fece infuriare, ma mi sollevò, mi fece
sentire leggera, mi fece sentire forte.
Come se nessuno potesse fermarmi
-Oh Godric- mormorai, rendendomi conto di aver passato la mano fra i
suoi capelli
-perdonami sono stato..- scossi la testa
-ora abbiamo altro a cui pensare..- lui annuì e io chiusi
gli occhi e mi accucciai.
Ero terribilmente frastornata da tutte quelle emozioni degli ultimi
minuti, ma la sete di vita fu più forte, e dopo pochi minuti
correvo via dalla cella, da lontano le mie orecchie
supersensibili colsero un sospiro fievole
- ti prego torna a prendermi, ti prego-
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Capitolo 9 *** Capitolo 9 ricorretto ***
Dram 9
Quelle parole mi fecero provare la sensazione del
pelo ritto sulla schiena.
Se avessi voluto, sarei salita, avrei preso la mia bacchetta, e sarei
scappata.
Senza troppo clamore, bastava volerlo.
E io non volevo, accidenti a me.
Non l'avrei fatto probbailmente per il vecchio Draco, figuriamoci per
quello nuovo.
No.
Avrei lottato con le unghie e con i denti per tirarlo fuori da
là.
Cercai di isolare la mente e concentrarmi su sul persorso.
Quei coridoi erano incredibilmente moderni per il mondo magico, ma
d'altra parte avevo capito che le epoche si mescolavano molto in quel
mondo che mi aveva adottata e adesso cercava di respingermi con quelle
terribili leggi razziali.
Percorsi così pavimenti di marmo talemente lucido da
brillare nelle poche luci della notte, accanto e sopra di me
mobili contemporanei e pesanti tendaggi neri e antichi, sulle pareti
maghi di ogni epoca dormivano nelle loro cornici argentate.
Sembrava che tutti stessero dormendo, ma ovviamente non poteva essere
così.
Incontrai fortunatamente solo un paio di gruppetti di Mangiamorte,
troppo indaffarati e presi dalla loro conversazione per prestare
attenzione al fondo delle tende, da dove una piccola volpe ascoltava e
vedeva tutto
-quel traditore del suo sangue e quella cagna...-
-mica tanto del suo sangue, sapevamo tutti cos'era davvero...-
-hai ragione, hai ragione, dovevamo aspettarcelo...-
Agrottai il muso confusa, cosa era Draco? Ma non avevo tempo di vedere
come, in ogni fazione politica, una persona che solo poche ore prima
era stata osannata, era già diventata un fastidio di cui
disfarsi.
Prosegii, le due rampe di scale furono la parte più
difficile, non era propriamente semplice farle con due gambe di troppo,
ma fortunatamente non incontrai nessuno, tra quelle ringhiere di rovi
di ferro battuto non avrei avuto dove nascondermi.
Il secondo piano fortunatamente era deserto, dovevano essere le stanze
private dei Lestrange e le uniche persone sveglie sembravano essere
troppo prese dal fermento ai piani di sotto , così riuscii
ad osservare le porte, nessuna mi colpiva particolarmente, ma da
qualche parte, dentro di me, cominciavo a sentire che lei era vicina,
come dal primo momento in cui da Olivander l'avevo vista e avevo
saputo che era mia.
Io, piccola Babbana catapultata in un mondo che allora credevo
fantastico, avevo capito che avrei potuto affrontare tutto, con quella
cosina tra le mani.
E ora la sentivo, da qulche parte, lungo questo corridoio.
Mi distrassi però, davanti ad un portone totalmente
bruciato, era ampio e forse una volta doveva essere stato istoriato, mi
avvicinai per vedere meglio e tutto quello che scorsi fu un unicorno
volare dentro la gigantesca macchia di carbone che era diventato
l'intero pannello.
Unicorni e Zaffiri? se non avessi saputo chi era la Signora, i
Lestrange mi sarebbero piaciuti di più dei Malfoy, tutti
teschi e serpenti.
Sarei rimasta ancora a guardare quell'amaliante unicorno comparire e
scoparire dalla bruciatura ma lei mi chiamava, era vicina, cosa diavolo
c'era in quella stanza da avermi distratta così tanto dalla
mia missione? Mi ripromisi di chiederlo a Draco mentre troterellavo
veloce oltre quella porta, alla fine del corridoio, mi bloccai, lei era
lì, la sentivo.
Zaffiro.
Non successe nulla, cercai di non farmi prendere dallo sconforto e
tornai umana, girai la maniglia e la stanza si aprì.
Lei era lì, davnti e me, posata sul tavolo
-anima- susurrai, a mano aperta.
Funzionò, il frutto dei miei ultimi studi ad Hogwarts
portò la bacchetta alla mia mano.
Avevo cominciato a studiare per praticare gli incantesimi senza
bacchetta e avevo reputato che fosse cosa intelligente iniziare con
quello che sosteneva che "l'anima tende sempre a rinunirsi, per cui con
questo incantesimo si intende azionare quella parte della magia
inconscia che tende a riunirsi con l'anima che ci ha scelti al momento
dell'"acquisto" della nostra stecca".
Quell'incantesimo riuniva una bacchetta al suo legittimo proprietario
spezzando ogni incantesimo di protezione che vi era apposto; era
tremendamente difficile e richiedeva una quantità di forza e
determinazione che in un anno non ero mai riuscita ad accumulare.
Ora ero di nuovo me stessa, ora ero di nuovo completa.
Ora ero pronta a dare battaglia.
-Prendetela!viva o morta ma prendetela!!- venni riscossa dai
miei ragionamenti da quella voce, incredibilmente sorrisi.
"Che vangano a prendermi" pensai spavalda
Velocemente cercai di capire cosa mi era più vantaggioso, se
correre a 4 zampe ma con una pessima presa sulla bacchetta o cercare di
sgattaiolare via sulle mie gambe,pronta a dare battaglia ma correndo
certamente più lenta e in modo ben più visibile;
scelsi la seconda, scelsi un potere che conoscevo rispetto a quello
appena scoperto; dopo soli pochi passi nei corridoi mi trova davanti
Lucius Malfoy in persona , neanche il tempo di imprecare e
già uno schiantesimo si abattè sul mio sortilegio
scudo
-expelliarmus! - urlai, ma l'uomo si difese facilmente
ridendo
- stupida Sanguesporco! ti ostini ad usare ancora questo incantesimo!
Come Potter! ma hai visto che fine ha fatto no? ucciso e il suo corpo
dilaniato dal Signore Oscuro!Il suo sangue bevuto ancora caldo
dall'Altissimo per aumentare a dismisura il suo ptere, dovevi vederlo
colare giù per quel collo spettrale- cotinuò
inframezzando ogni frase con un attacco che respinsi senza troppa
fatica.
Quelle bugie mi diedero la determinazione di produrre gli schiantesimi
più potenti che io avessi mai fatto, se non nella battaglia
ad Hogwarts; uno di questi abbattè il suo scudo, facendogli
perdere i sensi e volare contro il muro, sospirai un attimo ma da
dietro mi sfiorò una maledizione Cruciatus lasciandomi una
sensazione di scottatura mentre un altro incantesimo si
abbattè sulla statua accanto a me distruggendola, mi voltai
e al fondo del corridoio davanti a me c'erano Rodolphus e Bellatrix che
correvano per raggiungermi scagliando incantesimi senza un ordine
preciso, tentai di schiantarli utilizzando con le due mani entrambe le
bacchette ma mentre la mia funzionò alla perfezione mandando
l'uomo ko contro un mobile, quella di Draco non mi riconobbe come
padrona e non funzionò a dovere , Bellatrix parò
l'attacco con un semplice sventolio di bacchetta e senza accorgermene
mi trovai agonizzante fra le più atroci sofferenze,con la
pelle tagliata, i capelli strappati, tutte le ossa rotte e le
articolazioni slogate, quando, dopo non so quanto, mi resi conto che
era tutto finito seduta su di me c'era Bellatrix che rideva
sguaiatamente, il mio corpo totalmente incapace di reagire.
Tirò fuori dallo stivaletto un pugnale e con quello, dopo
averlo incantato in un qualche orribile modo, cominciò ad
incidermi il braccio: io non volevo urlare nè piangere ma
non riuscivo a non farlo e lei era ancora più contenta,
ululava e rideva sguaiatamente.
Tutto quello che c'era per me erano i suoi insulti, il dolore tremendo,
e la lama rossa che brillava nel buio e nel mio braccio.
Quando ormai mi sembrava di non avere più il mio arto, mi
tornò la piena sensibilità all'altra mano e
cercai un briciolo di forza in me per raggiungere la bacchetta di
Draco,caduta accanto a me.
Cercai di isolare la mente, di non sentire la donna che mi incideva il
braccio e che rideva per le mie lacrime; con la forza della
disperazione riuscii a mormorare quell' incantesimo che non avevo mai
fatto: pochi secondi dopo Bellatrix mi fece alzare tenendomi per i
capelli e mi riportò verso la cella
Prima che arrivassero i rinforzi apellai la mia bacchetta con quella di
Draco, ancora nascosta nella mia manica, poi portai le mani alla mia
cute dolorante mente lei mi trascinava verso le celle; quando passammo
davanti ad altri mangiamorte tutti mi spintonarono,schiaffeggiarono e
uno,addirittura, mi pizzicò fra le gambe ma, per mia
fortuna, troppo presi dal deridermi, non si accorsero dello strano
comportamento della donna che camminava tenendomi forte ma leggermente
assorta.
Raggiungemmo le segrete e la cella, vidi il biancore del ragazzo
rinchiuso muoversi e avvicinarsi alle sbarre, lo kisi a fuoco con
difficoltà e lo vidi guardare con orrore il sangue
che impregnava la maggior parte del mio vestito, con odio,
alzò lo sguardo sulla zia
-Lurida Cagna! Cosa... -le urlò indignato ma io con un
sorriso ordinai a Bellatrix di lasciarmi e lei obbedì come
un agnellino, in quel momento ringraziai Barty Crouch Jr che, qualche
anno prima,sotto forma del professor Moody, aveva efettuato una
maledizione imperio davanti alla classe,ed io, ovviamente,avevo appreso.
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Capitolo 10 *** Capitolo 10 corretto ***
capitolo 10 corretto
-Apri
la cella..- le ordinai sotto gli occhi sgranati di Draco,la donna
cominciò a mormorare formule a me sconosciute,
finché la
cella non si aprì cigolando
-niente
male Granger-commentò brevemente lui, ma lo interruppi con
un'occhiata
- non dirlo...non mi piace- tagliai corto brevemente, mentre facevo
scivolare fuori dalla manica la sua bacchetta e glie la porgevo.
La prese tra le mani e per un secondo sospirò socchiudendo
gli occhi.
Mezzosangue, Sanguesporco o Purosangue non importava, la sensazione di
sentire quel bastoncino catalizzare la magia che ci scorreva nelle vene
era qualcosa di incredibile.
-avevi
ragione, erano nello studio di tuo zio e la parola d'ordine era
Zaffiro....ma...quello è...- mormorai, notando Peter Menus
morto
a terra con la mano d'argento stretta attorno al collo, Draco sorrise
ironico
-l'ho
convinto a non uccidermi e la sua stessa mano gli si è
ribellata
contro... Voldemort lo conosceva .... è il genere di
giochetti
che piace a lui... ora smettila di guardarlo e andiamo- distolsi lo
sguardo da quel viscido omuncolo con gli occhi spalancati soltanto
quando sentii Bellatrix dietro di me cominciare a ribellarsi
all'incantesimo
-faccio
io- mormorò bruscamente Draco, poi si voltò a
guardarmi
-so che è follia e se vuoi adartene lo capisco, ma io devo
rimanere ancora. Hanno mia madre e Severus- il mio cuore si
fermò
Se fossi stata qualcun altro avrei salutato e grazie tante.
Ma in quelle settimane avevo capito quanto Narcissa e Severus fossero
una luce in mezzo a tutto quello schifo e che erano loro l'unico motivo per cui il ragazzo davanti a me si era rivelato diverso da ciò che sapevo.
E che lo volessi o no, gli dovevo qualcosa.
-Andiamo- risposi seccamente, lui non disse nulla ma mi
guardò intensamente
ancora per un attimo, per un momento sembrò che stesse per dire qualcosa, ma poi mi diede la schiena e si rivolse alla zia
- portaci da mia madre come se fossimo tuoi prigionieri- e
così
camminammo davanti a lei,con la testa bassa e sotto tiro della sua
bacchetta.
Notai in quei minuti interminabili quanto Draco riuscisse a camminare
lentamente, nonostante il corpo fosse tutto proiettato in avanti, come
se volesse iniziare a correre verso la sua famiglia.
Come se volesse scappare dalla mira della zia; se le fosse tornato un
barlume di volontà saremmo morti tra atroci sofferenze.
Se c'era una cosa che sapeva fare, quella era controllarsi.
Ma ormai avevo capito in che modo gli era stato insegnato
l'autocontrollo, e preferii sapere che, se ci fosse stata mia madre in
quella situazione, avrei corso per quei corridoi urlando schiantesimi.
Il mio cuore accellerò quando incontrammo dei mangiamorte,
ma
nessuno osò dire nulla a Bellatrix, anzi, tutti abbassarono
il
capo al suo passaggio.
Questo fu essenziale perchè non devevo fingere troppo di
reggermi a malapena in piedi, la battaglia di poco prima mi aveva
spossata terribilmente e l'unico pensiero che mi teneva cosciente era
il fatto che a momenti avrebbero scoperto i corpi schiantati di sopra e
si sarebbe dato l'allarme.
-Lasciateci...- Ordinò Bellatrix ridendo ai due mangiamorte
a
guardia di una porta e per un momento rabbrividii: i due non sembrarono
molto convinti di lasciarla sola con 4 prigionieri.
Barcollai e Draco mi diede una spallata per sostenermi.
Questo sembrò convincere le due guardie della mia
inutilità e obbedirono a Bellatrix chinando il capo
-c'è Minus nella segreta.
Buttatelo nel fossato....- ordinò loro, quelli cambiarono la
direzione che stavano prendendo e si diressero verso il corridoio da
cui arrivavamo
- per recupaerare un po' di tempo...- mormorò Draco una
volta soli
-Forza Granger, non crollare adesso....- annuii sgranando gli occhi e
muovendo il viso, non lo sentivo più
-non so quanto resisterò ancora ....- Bellatrix ci spinse
dentro
la stanza e subito ci raggiunse una voce ferma ma straziante
-Bella,
ti prego, sono tua sorella! E' tuo nipote! - le uscì una risata amara -certo che sappiamo tutti che per te non vale nulla....- Draco spinse di lato la zia mentre quella
chiudeva
docilmente la porta
-Draco!
ma che cosa?- ci mise il tempo di uno sguardo a capire
- scappa! lei ti ucciderà! Non le importa neanche del suo sangue!- ma suo figlio non la ascoltava, liberandola
dall'incantesimo che la teneva legata ad una sedia; poco distante Piton
era accasciato su un altra sedia privo di sensi
-andiamo- tagliò corto lui
-vattene, non perdere tempo...- lo sgridò lei, irata, ma gli
occhi erano colmi di amore.
Rividi mia madre che si stagliava nella nebbia che avvolgeva il mio
sguardo.
Stavo perdendo conoscenza? Deliravo?
Chissà se erano vivi, chissà se...
Sentii un braccio avvolgermi la vita, la mamma mi abbracciava?
-Granger resisti! Adesso usciamo!- Narcissa era accanto a me e mi
teneva in piedi per la vita, accanto a lei Draco teneva sulle spalle il
corpo inerme di Piton.
Sospirai e scossi la testa, non potevo permettermi di svenire adesso
-sto bene, ce la faccio....- dissi riuscendo a rimettermi in piedi da
sola
-ce la faccio...- Narcissa annuì, ma continuà a sostenermi
-solo una cosa- prese dalle mani della sorella la bacchetta e la
puntò verso di me, la mano di riflesso corse alla mia,
nascosta
ancora nella manica, ma ero mezza svenuta e fui lenta.
Ero morta, non sarei riuscita a risponder in tempo.
Draco sembrò pensare lo stesso perchè nonostante
fosse
appesantito dal corpo del professore scivolò davanti a me
-Madre cosa fate?- Lei rimase per un'attimo in silenzio, sottolineando
con lo sguardo il movimento che il figlio aveva appena fatto per porsi
davanti alla sua bacchetta, ma non disse nulla al riguardo
-avete addosso la traccia...ve la devo togliere...Draco...non ho intenzione di
farle del male... te lo giuro- Draco barcollò un secondo, incerto della
direzione da prendere e appesantito da Piton
-cosa state dicendo? non abbiamo più 17 anni....- lei scosse
il capo direzionando meglio la bacchetta sul figlio
-un nuovo tipo di traccia, è così che scoprono i
ribelli...- una luce calda investì Draco e io feci per
lanciarmi
contro la Donna, ma nulla accadde
-Draco non ho alcuna intenzione di fare del male nè a te
nè a lei, ma dobbiamo sbrigarci... è
letteralmente
questione di momenti....-Lui annuì e lei gli
passò oltre,
tornando a puntare la bacchetta su di me.
Non ero tranquilla per nulla ma se non altro questo mi diede una botta
di adrenalina che mi risvegliò, annuii
Fu una sensazione piacevole quella dell'incanto, come se mi venisse
tolto un peso dal mio povero corpo martoriato e riuscii a raddrizzare le
spalle
-molto bene... se arriviamo all'ingresso siamo salvi... da
lì possiamo smaterializzarci...- annuii più lucida
-so io dove andare... cerchiamo di uscire di qui- mi stropicciai gli
occhi e mi voltai per cercare Draco, lo trovai con lo sguardo su di me,
annuii e lui fece lo stesso, poi si rivolse alla zia
-portaci all'ingresso come se fossimo tuoi prigionieri....- quella
annuì e uscimmo dalla stanza.
Io e Narcissa zoppicavamo, tenendoci una all'altra, la mia bacchetta
ben stretta tra di noi, vicino a me Draco arrancava sotto al peso di
Piton.
Rividi quelle immagini di quando da piccola andavo in chiesa con la
mamma, e Cristo portava la sua croce.
Stropiciai gli occhi, non potevo delirare di nuovo.
Questa volta fu più difficile passare inosservati:
nonostante
fossimo tenuti sotto tiro da una Bellatrix canterina, gli altri
mangiamorte che incontravamo ci guardavano per qualche momento in
più, alcuni addirittura osarono chiedere alla Mangiamorte se
andasse tutto bene.
Si capiva che erano spaventati da lei, perchè si
creò un
campanello di dubbiosi Mangiamorte dietro di noi,un po distanziati,
come se non volessero mostrare al braccio destro di Voldemort di non
fidarsi di lei.
La strada era infinita e i mangiamorte ai lati dei corridoi mormoravano
sempre di più, finchè non fu chiaro che, per
portarci dove
voleva, Bellatrix sarebbe dovuta passare per l'ingresso.
Lanciai un'occhiata di traverso a Draco e lui a me, guardò
in
avanti e vidi l'ingresso del maniero, al centro il pavimento era
intarsiato con un simbolo di benvenuto, tipico delle case dei maghi, su
cui era permesso materializzarsi
-Correte- disse calmissimo, mentre intorno a noi scoppiava il
caos
Narcissa gli corse accanto e lo aiutò a tirare Piton fino al
simbolo intarsiato, dietro di loro io cercavo di produrre
un'incantesimo Scudo abbastanza potente da darci il tempo di arrivare
al punto giusto.
Draco urlava incantesimi che non avevo mai sentito e, prima che potessi
rendermene conto, ero stata presa da una morsa ferrea al braccio,
proprio dove la ferita di Bellatrix ancora sanguinava.
Vidi tutto nero dal dolore, ma crollai su un letto d'erba.
Appena riebbi la mia vista mi guardai attorno incredula, mentre
inconsciamente mi stringevo il braccio ferito al corpo.
Eravamo su una collina aperta, Hogwarts era stagliata in
lontananza
-oh Salazar...- mormorò senza fiato Draco, guardando il
castello
-casa- dissi io, ma lo disse anche Narcissa, ci guardammo, poi tornammo
a guardare il castello.
Sembrava che non fosse cambiato nulla
-E' il primo posto che mi è venuto in mente...ci venivo
sempre... non importa... Granger tu hai detto che sai dove andare
vero?- Mi chiese Narcissa tagliando corto, stringendosi nelle spalle,
l'estate era alle porte ma l'aria era ancora fredda, e lei aveva un
abito leggerissimo.
Era elegantissima.
Saltai in piedi dandomi della scema per quei pensieri inutili
-si... si andiamo ai Boschi Scricciolanti... un attimo...- cercai
disperatamente un pensiero positivo e Ron che mi stringeva e mi baciava
poche ore prima sembrava un'ottima scelta, cercai di avocare un
patronus ma mentre lo facevo l'immagine nella mia testa
cambiò,
e mi tornò alla mente un bacio più reale,
più
fisico e più disperato
-ma che cavolo?- mormorai guardando l'animaletto argentato che spuntava
dalla mia bacchetta prendere forma.
Piccolo e allungato volò velocemente via, sotto il mio
sguardo shockato
-è una lontra...- dissi come se dovessi delle spiegazioni a
qualcuno.
Ma non era vero.
Ci unimmo tutti unendo le mani, ma io tenevo lo sguardo puntato per
terra, sperando che i movimenti veloci e guizzanti del mio patronus non
avessero permesso ai due Malfoy di distinguere una lontra da un furetto.
-andiamo-
Ce l'hai fatta! Hermione!! ce l'hai....ce l hai...- prima che potesse
riprendersi dallo stordimento di una materializzazione in pessime
condizioni fisiche mi ritrovai stretta in un abbraccio quasi soffocante
che mi bloccò la vista, poi però l'entusiasmo
nell'aria
si congelò e, tempo di voltarmi nell abbraccio di Ron, vidi
Draco e Narcissa con una mezza dozzina di bacchette puntate contro
-cosa vuol dire... quando ci hai mandato il patronus per dire che
arrivavate in quattro... non ci aspettavamon certo questo...- Neville
era furente, come non lo avevo mai visto.
Mi allontanai velocemente da Ron ed entrai nel cerchio sotto tiro di
bacchette, alzando le mani
-è tutto ok ragazzi... sono con me...- Neville si
avvicinò, la bacchetta alla mia gola
-prima il patronus...diverso... ora questo...come faccio a
capire che sei tu?-
-sono io... ci siamo visti in sogno Neville...te l ho detto...- mi
voltai verso Ron - te l ho detto l'altra notte che ero con
loro.... Draco mi ha salvata...- Qualcuno borbottò
uno
schifato "Draco???", poi calò il silenzio, tutti si
guardavano,
io guardavo alternativamente Ron e Neville, ma tutti sembravano
aspettare il verdetto di quest'ultimo
-ragazzi..- Neville sospirò
- se ti va di sottoporti ad una prova di verità, ci fideremo
del
tuo giudizio...- annui sollevata mentre le lacrime mi riempivano gli
occhi, ma nessuno dei presenti abbassò la bacchette, notai
in
quel momento con la coda dell'occhio i Gemelli Weasley e una ragazza
magrissima dai capelli grigio topo
-Paciock- prese la parola Narcissa - mentre decidete... quest'uomo ha bisogno di cure urgenti...
non passerà la notte altrimenti...- Neville annuì
ma la
sua risposta fu sopraffatta da quella della ragazza dai capelli grigi
-per me può anche crepare qui... potete farlo tutti e tre-
disse voltandosi e sparendo tra gli alberi.
Era la voce di Ginny
|
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Capitolo 11 *** Capitolo 11 corretto ***
Capitolo 11 corretto
TW:
citazione di violenza sessuale
-amicis revelio!- la voce di Neville si levò chiara e forte
e le
mietre muschiose davantia cui ci eravamo fermati si
incavarono in
loro stesse, rivelando l'ingresso di grotte rese accoglienti
da voluminosi tendaggi morbidi e caldi colori della nostra
Casa
Eravamo tutti fermi davanti a queil'entrata, Noi fuggitivi non osavamo
entrare senza il permesso dei Grifi, i grifi troppo titubanti
nell'invitarci.
Il momento di stallo fu spezzato da Ginny che ci superò e
scoparve nella grotta, dandomi una spallata scortese nel superarmi.
-Ciao Granger-
-è bello sapere che sei viva-
Fui affiancata dai gemelli Weasley che mi risollevarono con un sorrisino
-anche se in pessima forma oserei dire...- commentò Fred
-diciamo che sei proprio brutta...- completò George
-credo che sia l'effetto di un'anno al resort Malfoy?- aggiunse Ironico
uno dei due
-non cominciate ragazzi... ne abbiamo parlato....- li tacitò
subito Neville
-Vieni Hermione... accomodati... hai bisogno di riposare...-
finalmente, quello che sembrava ormai diventato il capo del gruppo, ci
fece il gesto di entrare e lo statico, malconcio e male assortito
gruppettò avanzò oltre i massi umidi.
L'effetto di meraviglia fu come quello di quando entrai nella tenda del
torneo tre maghi.
Davanti a me si apriva una grotta ampia, ma confortevolmente arredata
da tendaggi, tantissimi tappeti, divani e cuscini.
Al fondo stava un tavolo rotondo con cinque sedie e una cucina formata
da tanti pezzi diversi, che riportò immediatamente il mio
cuore
alla Tana.
Desiderai ardentemente che Molly spuntasse da un momento all'altro, ma
sapevo che non era possibile, e la sua assenza mi confermò
che
non c'era speranza per tutti.
-Benvenuti a casa...o quello che possiamo offrire...-
-casa nostra...- preciso poco dopo Ginny dall'angolo di un divano,
gaurdando tutti in cagnesco
-non farci caso...è diventata acida come la zia Muriel...-
le
sussurrò all'orecchio una voce che conosceva come se stessa,
non
era una presa in giro, anzi la voce tradiva rimpianto e preoccupazione
Accanto a me stava Ron, spalla contro spalla, vicino quasi a sfiorarmi
-non...non sei poi così male... cioè... non sei
come
prima ma....- mi voltai a guardarlo e quasi mi venne da ridere: quello
era il suo modo di farmi i complimenti.
Prima che potessi davvero pensare mi fiondai tra le sue braccia, che mi
accolsero prontamente.
Lo sentii posare ripetutamente le labbra sul mio capo in piccoli
delicati baci
-grazie Godric, grazie grazie...- mormorava tra sè, lo
spazio intorno a noi si svuotò, letterlamente.
La prima a fuggire fu Ginny, e fui certa di aver sentito un singhiozzo
mentre ci superava, poi fu seguita da tutti gli altri
- mi dispiace non aver fatto nulla, mi dispiace così
tanto....
ma Gin...mi dispiace....- ripetè più volte
tenendomi
sempre stretta, alzai il viso su di lui
-che le è successo?- lui mi asciugò il viso e
solo in quel momento mi accorsi che avevo pianto
-di tutto... di tutto Hermione... l'hanno presa... e... le è
andata diversamente da te....appena ti hanno presa ero pronto al
peggio.... dopo la battaglia ci siamo riuniti, io Fred e George, e
abbiamo cominciato a cercare la nostra famiglia.
Su mamma e papà non avevamo speranza, ma sapevo che te e Gin
eravate vive... vi abbiamo spiate... mi dispiace...ma Ginevra stava
peggio, stava molto peggio e ...e tirarla fuori da là....-
-chi l'ha presa? Perchè non l'ho mai saputo?- i suoi occhi
si rempirono di lacrime dal dolore
-tutti l'hanno presa Hermione... la fidanzata di Potter, puoi ben
immaginare cosa le sia successo....se la sono- strinse i denti e quasi
li sentii scricchiolare -se la sono passata come un giocattolo....non
la tenevano nello stesso posto per più di tre o quattro
giorni... tirarla fuori di là...ci abbiamo messo quasi tutto
l'anno....- posai la fronte sul suo petto, mi sentivo coì
stupida ad aver anche solo pensato che la mia vita in quell'anno
potesse essere stata misera
-ma non pensiamoci ora... siamo di nuovo insieme, e anche a lei
farà bene avere un'amica accanto, una ragazza che possa
capire
quello che le è successo...-
-no Ron... no.... io sono stata una sguattera, si, sono stata cruciata
un paio di volte, sì....-
-ti ha cruciata? quel maledetto furetto ti ha...- mi
allontanò
da lui e fece per andare verso l'uscita ma lo afferrai per un braccio
-no! no mai lui... lui mai....lui mi ha protetta...sempre....a modo
suo...-
- a modo suo?-
- come ha potuto...-
mi guardò intensamente negli occhi e quasi mi venne da
piangere da quanto mi sentii a casa
-non ci posso credere che tu sia qui...è un sogno- e senza
che potessi realmente rendermene conto mi stava baciando.
E io stavo baciando lui.
Come avremmo dovuto fare molto prima.
Lo strinsi forte a me felice di essere con i miei
amici, felice
di essere viva.
Entrare nella stanza di Ginny fu l'opposto di quello che mi aspettavo.
La sua camera alla tana era soleggiata e in caldi colori naturali,
piena di piantine rampicanti e oggetti sportivi.
Aveva spostato il suo letto sotto la finestra, per guardare sempre quel
cielo in cui tanto amava volare.
La sua grotta invece era buia, e non perche fosse una grotta, quella
dove eravamo entrati precedentemente era incantata per essere
illuminata a giorno, ma la sua era, volontariamente, buia, tanto che
dovetti fermarmi qualche istante all'ingresso per far abituare gli occhi
-Ginevra.- nessuna risposta
-Ginny...- non feci in tempo a finire la parola che venni investita da
un ondata di rabbia proveniente dal fondo della grotta
-Non chiamarmi così! Chiamami Ginevra, Gin, Muriel se
vuoi.... ma non... così....-
-ok ok...- dissi subito
-posso...parlarti?- chiesi titubante facendo qualche passo avanti
-Immagino che dirti che non ne ho voglia non ti dostoglierà
particolarmente dalla tua missione... chi ti ha mandato? Il tuo
fidanzato?- ogni parola trasudava veleno
-Voglio solo... ci è successo così tanto....-
-no... no... tu non hai idea di quello che è successo.. e mi
piace questa cosa, fidati, mi piace davvero... solo. Non
voglio.Parlarne- raggiunsi il fondo della grotta e a tentoni trovai un
giaciglio di coperte arrotolate per terra
-ok... ok va bene ...non mi devi dire nulla... voglio solo... vofglio
solo stare con te...non ci vediamo da così tanto...- le
sfuggì una risata amara
-si... deve essere stato un'anno difficile per te, rinchiusa nel
castello con...oh...oh...- rise piano, poi scoppiò a ridere
-è lui ora il tuo fidanzato.. è lui, non mio
fratello vero?-
- non dire assurdità...-la ripresi, dimenticando per un
secondo
che era con un animale ferito che stavo parlando , e che dovevo cercare
di essere calma e accomodante
-come hai fatto? Sei sempre stata assolutamente brillante... hai
sicuramente trovato un modo per girartelo intorno al dito... ti direi
aprendo le gambe se non fosse che so per certo che non funziona...-
prima che potessi rendermene conto le tirai uno schiaffo; in quel buio
non so cosa presi, ma qualcosa del suo viso lo presi.
Rise
-sono immune ormai, non immagini neanche quanti ne ho presi...- mi
venne da piangere, per il senso di colpa
-Ginevra... mi dispiace... mi dispiace infinitamente...non so come
fare....voglio aiutarti ...a tornare quella di prima-
-non posso tornare quella di prima Hermione! Mi hanno fatta a pezzi,
anche letteralemnte, non hai idea deigli incantesimi che hanno! Non hai
idea di quello... non posso tornare quella di prima e non intendo
farlo....e non intendo accettare che tu mi abbia portato quelle persone
qui... loro sapevano tutto, sai?
Piton almeno sapeva tutto, quello schifoso verme ignobile, mi ha curata
un paio di volte, ma non ha mai mosso un singolo dito per aiutarmi.
Mi curava e se ne andava.
E tutto ricominciava da capo- ormai piangevo continuamente, senza
ritegno
-mi dispiace !-
-lo so...lo so Hermione che spiace a te, spiace ai mei fratelli...ma
non ci posso fare nulla. Le cose stanno così. E se non vi va
bene come sono, allora salutiamoci e ognuno vada per la sua strada-
disse risoluta, cercando di chiudere il discorso
- non dire assurdità, certo che ci vai bene così
come
sei....vorremmo solo... aiutarti..tirarti fuori da là... non
solo con il corpo... anche con la mente- lei rise
-non è possibile, non sarà mai possibile...-
sospirai
-allora ti aiuteremo ad andare avanti e a prendere forza da quello che
ti è successo- lei rise ancora
-non ho più forza da prendere da nessuna parte. Sono stata
posseduta da voldemort da bambina, ho combattuto in una guerra a sedici
anni, dove ho perso i miei genitori e l'amore della mia vita, sono
stata imprigionata, torturata, violentata. Non c'è forza da
trarre da tutto questo. Vorrei solo non sentire più
nulla...-
allungai una mano verso di lei ma mi allontanò con una manata
-non voglio la tua pietà, Hermione....farò quello
che
devo fare, ammazzarò tutti i mangiamorte che
potrò e poi
morirò male in un qualche modo, sperando che facciano
più
in fretta possibile....- la guardai stringersi nel proprio corpo, quasi
ad abbracciarsi , feci per dirle ciò che avevo scoperto di
Harry, ma riconobbi che se le voci fossero riultate false ne sarebbe
morta.
Decisi di parlarne con Ron e mi alzai per avviarmi all'uscita, feci per
darle un bacio sulla tempia quando le passai accanto ma lei si ritrasse
terrorizzata.
Mi diedi dell'Idiota come mai non avevao fatto in vita mia.
Schiaffi tutti quelli che vuoi, ma anche solo un bacio sembrava
riportarla nel suo inferno personale
-scusami....migliorerò...-le dissi con il cuore in gola
--no... ti prego... vi prego... ignoratemi.... non sopporto
l'attenzione della gente....anche solo di essere guardata...- scappai
dalla tenda e inconsapevolmente il mio pensiero corse a Malfoy, e
un'ondata di gratitudine invase il mio cuore.
Quello sarebbe stato il mio destino se lui non mi avesse chiesta in
premio.
Forse
questa è una delle poche cose che ho davvero cambiato in
queste
correzioni. Ho cominciato a scrivere questa storia più di 10
anni fa.
Sono cresciuta, ho un'idea più chiara di cià che
succede in guerra.
Credo
che sia molto più utile ai fini della storia e ,
ahimè, più realistico
che Ginny (mi perdoni, piccina) abbia passato questo genere di cose
piuttosto che si sia chiusa in sè stessa al punto tale da
attivare un
disturbo alimentare, il quale, ai fini della storia, non aveva senso.
Ginny
era la fidanzata di Potter, ma era Hermione che aveva combattuto sempre
al suo fianco, e credo che tutto questo sia più
utile a far capire ad
Hermione da cosa l'ha protetta Draco
|
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Capitolo 12 *** Capitolo 12 corretto ***
capitolo 12 corretto
Appena
uscii dalla grotta di ginny mi resi conto che doveva essrer
insonorizzata, perchè da quella centrale si alzavano urla
non di poco conto.
Corsi dentro e riconobbi subito una situazione tesa quasi
all'irreparabile
-Mezzosangue, per favore fa...- ma non seppi mai cosa mi stesse
chiedendo per favore Draco perchè un pugno alla babbana lo
colse in pieno volto, dritto sulla bocca
- e NON.OSARE.CHIAMARLA.COSi'!- corsi a mettermi fra i due e colsi
velocemente che Draco era quello messo peggio: aveva diversi tagli sul
corpo e una pozza di lumache fin troppo riconoscibili da un lato dei
piedi.
a terra però c'era anche Piton privo di coscienza e Narcissa
che cercava di recuperare la sua bacchetta da sotto il divano
-che diavolo sta succedendo?- i due ragazzi cominciarono a parlarsi
addosso inframmezzando un inulto tra una aprola e l'altra.
Io ero stanca, stressata e molto provata dall'incontro con Ginny,
così mi misi ad urlare
-STATE ZITTI IMMEDIATAMENTE- entrambi si tacitarono
-Granger...- fu Narcissa, con classe e calma, a prendere la parola
-Ti prego di far capire ai tuoi amici che Piton ha urgenti bisogno di
cure, poi ce ne andremo e non ci vedrete mai più per il
resto della vostra vita...-
-certo facile così... scappate e lasciate il mondo magico in
mer...-
-Ron! per favore!- lo tacitai - dov'è Neville ?- chiesi,
avendo ormai capito che era lui il comandante della nave
-a fare le grotte per sti tre...- borbottò nervoso il mio...
Ron
-Non c'è davvero bisogno, non rimarremo per molto... ma
c'è urgenza di curare ...-
-colui che ha abbandonato mia sorella alla tortura e alla violenza,
certo , aspetta che gli cedo il mio letto e tutte le mie razioni di
cibo....- sospirai
-Ron... non ci sta attaccando... non siamo noi a dover decidere chi
vive e chi muore... non fuori da un campo di battaglia...e loro mi
hanno aiutata... i malfoy mi hanno aiutata... e io lo farò
per loro...poi, se lo desidereranno, se ne andranno...- Ron scosse la
testa, ma lasciò che Narcissa facesse levitare Piton verso
il tavolo della cucina e che uno dei Gemelli le mostrasse dove tenevano
le pozioni curative.
Presi da parte Ron
-non puoi saltargli addosso così Ron... lo so che
è difficile...-
-Hermione mi chiedi, su due piedi , di mettermi in casa il nemico e di
aiutarlo!- sospirai, era vero. per me era passato un anno, settimane,
mesi da quando avevo capito di essere bene o male al sicuro in casa
Malfoy.
Per loro era questione di ore.
presi una bacinella e guidai la mano di Ron, che ancora stringeva
violentemente la bacchetta, alla mia tempia.
Mormorai parole antiche un un filo argenteo si prolungò dal
mio profilo
-Ti prego di guardate tutto- mi voltai verso i gemelli e Neville, che
ci aveva raggiunto - guardate tutti-
Mentre i tre si chinavano sul bacile mi sentii sporca, per il ricordo
di quel bacio nella cella che ancora custodivo gelosamente solo nella
mia mente.
Quando i miei amici riemerselo dalla coppa si guardarono per un
secondo, poi Neville si avvicinò al tavolo della cuscina,
mise una mano sulla spalla di Naarcissa e sospirò
-potete rimanere, per il tempo che vi serve...- Lei annuì
senza dire nulla ma gli occhi le si riempirono di lacrime
-Grazie Paciock....- disse semplicemente Draco - ma ce ne andremo il
prima possibile- quello annuì e si voltò,
tornò da noi e mise una mano sulla spalla di Ron
-andiamo a prendere un po' d'aria, ok?- i due si alzarono e oresto i
gemelli li seguirono.
Rimasi nella tenda con le Serpi
-Non dovete andare se volete..- lo dissi prima di rendermi conto che
non volevo che se ne andassero, o meglio.
Piton si... voelvo che Ginny non dovesse più vederlo in
faccia.
Seppur non le avesse mai fatto del male, seppur, a modo suo, avesse
cercato di farla stare meglio, non si era mai opposto, non l'aveva mai
aiutata a scappare.
Aveva fatto qualcosa, è vero.
Ma non abbastanza.
Non abbastanza per Ginny.
Anche di Narcissa non mi importava, volevo che fosse al sicuro,
davvero, ma non mi importava se se ne fosse andata ma Draco...
Il mio sguardo si posò sul suo, freddo, forse ironico, un
angolo delle labbra si alzò leggermente e soffiò
dal naso una piccola risata
-dobbiamo andarcene...-
-ma no cosa dici...- mi uscì automatico , lui scosse la
testa
-sai che è così...adesso non mi dirai che ti sei
affezionata...- scossi la testa
-è gratitudine...-
-ah..- disse semplicemente annuendo, come se questo spiegasse molte cose
- ti mostrerò perchè non possiamo rimanere- prima
che potessi camìpire cosa stava per fare lui uscì
dalla grotta e semplicemente raggiunse Ron a grandi passi, dicendo
qualcosa tipo
-Sai Weasel, pensavo, riguardo a tua sorella...- e prima che potesse
finire la frase Ron gli aveva già puntato la bacchetta
addosso e aveva urlato un sectumsempra, ma questa volta Malfoy non si
limitò a proteggersi, come probabilmente aveva fatto nello
scontro precedente, ma contrattaccò schiantando Ron
più volte.
Anche il grifondoro però nell'ultimo anno aveva dovuto
combattere molto e le sue doti di combattente erano, per sopravvivenza,
molto migliorate, compresi gli attacchi offensivi.
La camicia bianca di Draco, distrutta dalle ultime ore di avventure,
era ora copiosamente insanguinata mentre, a fatica, schiantava Ronald
-Batsa! smettetela immediatamente!- urlai mettendomi nuovamente fra i
due
-ma noi stavamo scommettendo!- si intromisero i gemelli, reinnervando
il fratello e mettendolo in piedi, ridevano, ma erano accorsi anche
loro a vedre cosa stesse succedendo
mi voltai verso il biondo
-cosa diavolo ti è saltato in testa!- lui si strinse nelle
spalle e guardò Ronald oltre le mie, lo presi
così per un braccio e lo trascinai nel bosco che circondava
lo spiazzo fuori dalle grotte.
Lo sedetti su un tronco muschioso, gli fregai la bacchetta che ancora
stringeva in pugno e gli sparai un delicato lumos nella pupilla, per
vedere se avesse preso una botta in testa troppo forte in quelle ultime
ore, chiaramente era impazzito.
-Granger...-
- Stai zitto....-
-Lo vedi perchè devo andarmene?...-
-Imparerete a non saltarvi addosso... anche tu che tiri fuori il
discorso di Ginny....- lui scosse la testa
-non è per quello....saprei tenere a bada quella donnola
senza alcun problema....il problema non è che mi ha
colpito...il problema è che siamo entrambi colpiti...- ma tu
sei con me... era così che un grifondoro avrebbe terminato
la frase, parlando del problema a voce alta.
Ma lui era una serpe, e me lo fece intendere passandomi un braccio
dietro la schiena e avvicinandomi a lui.
Le mie gambe ora stavano tra le sue , il suo viso, allaltezza
del mio ventre, guardava verso l'alto e un piccolo, triste sorriso gli
allungava le labbra sottili
-non darti troppa importamza.... lui ha i suoi fratelli ad aiutarlo...-
senza rispondere si alzò, le nosre gambe, che prima si
sfioravano solo, ora si toccavano e i nostri corpi erano praticamente
attaccati
-ho fatto quello che dovevo Mezzosangue, ho fatto quello che ho
potuto... appena possibile sparirò dalla tua vita, te lo
prometto...- si chinò su di me lentamente, dandomi tutto il
tempo del mondo di allontanarlo o di schiffeggiarlo, ma non lo feci.
Io, infida traditrice come non ero mai stata, chiusi il mondo fuori da
quel bosco, lasciai che tutto sparisse e mi appigliai a lui baciandolo
come forse non avevo mai fatto con nessuno, con disperazione, con
ardore, con tutta me stessa, sperando che quel bacio rimanesse con me
per il resto della mia vita.
Provavo schifosamente qualcosa per quel ragazzo che avevo a malapena
cominciato a conoscere davvero, ma dovevo lasciarlo andare.
Per tutti, era meglio che sparisse per sempre, l'unica speranza che ci
rimaneva era che , se un giorno ci fossimo trovati su un campo di
battaglia, saremmo stati dalla stessa parte.
Fuggii da lui e, per una carezza divina che non meritavo, fui bloccata
da Neville
-Hermione, basta preoccuparti degli altri. Sei arrivata ormai da ore e
non ti sei ancora fermata un'attimo... i gemelli ti hanno allestito una
grotta, dormi...magari...hem... fatti una doccia...- risi
-lo so lo so me l'avete detto...sono orrenda....- lui sorrise
-sei viva e sei splendida come sempre...solo... si... puzzi un po'-
crollai e risi, risi fino alle lacrime, mentre Neville mi prendeva per
mano e mi accompagnava verso quello che prima era un altro, semplice
masso muschiato accanto all'ingresso della grotta principale, e ora
aveva un'apertura celata da un pesante tendone di velluto rosa antico.
-sono bellissime Neville.. come le fate?- lui sorrise fiero
-sono i gemelli... hanno tradotto la loro passione per le invenzioni di
meccanismi e scherzi in invenzioni molto utili... queste stanze, ogni
volta che ci spostiamo, vengono ripiegate e portate via... tutto quello
che dobbiamo fare di volta in volta è trovare una pietra,
farci un buchino, infilarci queste biglie e attivarle...sono
geniali...- sorrisi ma il mio sorriso si spense subito
-oh no! dobbiamo andare immediatamente da Narcissa Malfoy! dobbaimo
parlare della traccia ! praticamente... - ero già verso
l'uscita che lui mi prese per un braccio
-a a signorina... non ti preoccupare... fatti una doccia e dormi... io
parlo con le serpi... tanto avevo altro da chiedergli....- avrei tanto
voluto che l'adrenalina, l'agitazione e ancora più la
confusione e il senso di colpa mi tenessero sveglia.
Invece crollai sotto il peso di tutta la situazione, e dormii
profondamente.
Mi svegliai parecchie ore dopo perche il mio stomaco brontolava
Erano diverse ore che non mangiavo e con un grugnito mi sollevai le
coperte sul viso.
In un anno a quella parte, mai mi era mancato il cibo.
Era un bene che Draco se ne andasse.
La mia gratitudine nei suoi confronti non poteva essere primo pensiero
che mi coglieva al mattino.
Mi guardai il braccio dove la ferita dell'incisione di Bellatrix aveva
davvero un pessimo aspetto, era meglio farmi una doccia e pulirla.
Guardai con ammirazione l'insieme di ingranaggi, cisterne, pulegge e
tubi che si infilavano nella roccia e formavano la mia doccia, i
gemelli erano davvero geniali, più di me sicuro
Lasciai che l'acqua calda mi scorresse sulla pelle e mi rilassasse i
muscoli, mi guardai il braccio dove ora la ferita si notava meglio: la
scritta "Sanguesporco" era scura sulla mia pelle... era una ferita
profonda, si sarebbe letto bene per un bel po'.
Sanguesporco, Mezzosangue... cosa voleva dire quella parola?
Quanta cattiveria, quanti pregiudizi c'erano?
Quanto era forte, quella semplice parola, per far scoppiare una guerra
così grande? Scossi la testa.
A volte, in quell anno, avevo desiderato non aver mai scoperto di
essere una strega.
Avrei vissuto con i mieii, oh, i miei genitori... avremmo avuto una
vita normale...saremo andati a sciare ...
E invece a 19 anni mi ritrovavo una veterana di guerra, costantemente
in pericolo di vita, mentre i miei vivevano una vita fittizia
dall'altra parte del mondo, senza neanche ricordarsi di avere una
figlia.
Mi strinsi nelle braccia, lasciando che l'acqua mi gocciolasse sul viso
per un po', poi con un sospirò uscii, mi asciugai e indossai
dei vestiti che erano stati lasciati sul letto per me.
Non era cambiato nulla: ero ferita, confusa, veterana di guerra a 19
anni eccetera eccetera... ma che miracolo poteva fare una bella dormita
e una doccia!
Fu quindi con un sorriso che mi avviai verso l'uscita della mia grotta.
La prima cosa che vidi, stagliata sotto al sole, fu la lunga figura di
Malfoy avviarsi lugubre verso una grotta che prima del mio sonnellino
non c'era.
Perchè una grotta? Non dovevano andarsene?Forse Piton non si
stava riprendendo?
Il mio campo Visivo fu invaso da Neville
-Ah! Fantastico! sei sveglia! allora possiamo cominciare la riunione!-
mi prese per un braccio e mi trascinò verso la tenda centrale
- dobbiamo chiarire un po' di punti ! è bene sederci tutti
attorno ad un tavolo-
Seguii docile le indicazioni del mio amico e aspettai seduta al tavolo
della tenda principale che, con mio orrore, non solo non ospitava
più Piton, ma si era ingrandito e ora ospitava sette sedie
Io, Ron, i gemelly, Ginny, Neville....contai veloce a mente....Draco e
Narcissa
Vabbè dai...era un buon segno... voleva semplicemente dire
che si reputavano in grado di organizzare la partenza delle serpi... e
discutere dello stato di fatto, tutti seduti allo stesso tavolo .. non
voleva dire altro...
-I Malfoy rimangono!- fu la prima cosa che annunciò Neville
pochi istanti dopo quando tutte le sedie erano piene
-mi sembra una pessima idea, ma a quanto pare sono l'unica-
commentò acida Ginny
-sai che sono d'accordo con te... ma quello che dice Neville
è vero...- sbattei un paio di volte le palpebre prima di
prendre la parola
-scusate? cosìè cambiato mentre dormivo?- Neville
mi sorrise accomoddante
-Scusa Hermione, ti ragguaglio velocmente: Abbiamo, da diverse
settimane, il programma di infiltrarci ad Azkaban e liberare tutti gli
amici che possiamo- rimasi un attimo senza fiato
-wow...che programma-
-che vuoi fareci, ora che è fuggito una volta ci ha preso
gusto- commentò subito Fred
-chi c'è ?-chiesi speranzosa
-non abbiamo molte informazioni...con certezza dovremmo trovarci Lupin,
forse Tonks e la McGranitt. Crediamo Luna ma le informazioni su di lei
sono scarsissime. Non sappiamo chi ma crediamo che diversi piani siano
pieni di dissidenti ....chiunque siano, non possiamo lasciarli
lì... non possiamo proprio...- lo sguardo di Neville divenne
cupo e profondo, quello che deve aver vissuto li non doveva essere
stato certo piacevole.
-ok...e questo.. come si collega a ...- lanciai un'occhiata di sbieco a
Draco, ma lui guardava fisso il centro del tavolo
-Il fatto è che siamo pochi Hermione. Ci abbiamo messo
un'eternità a recuperare Ginevra e ci abbiamo quasi rimesso
Fred! Se tu non ti fossi aiutata da sola non so quanto ci avremmo messo
a recuperare te....siamo pochi, dobbiamo ingrossare le fila.
Mentre Dormivi ho chiesto a Malfoy...a Draco, cosa intendesse fare, mi
ha detto che intendeva recuperare degli amici-
-fantastico, altri mangiamorte nel nostro campo, cosa potrebbe mai
andare storto'- commentò caustica Ginny, ma gli sguardi
erano su Draco
-Ci sono persone che pagheranno velocemente quello che ho fatto,
è così che funziona con il Signore Oscuro... io
sgarro, i miei amici muoiono-
- ma non ha senso... i tuoi amici sono...con ..loro?- comment incerto
George
-si e no... siamo una generazione non troppo malleabile a quanto pare,
o forse abbiamo visto troppo sui nostri genitori che non siamo
così affezionati al Signore oOscuro come vorrebbero i nostri
parenti... poi ovviamente dipende da chi... Zabini è il
primo che deve essere recuperato, sua madre non è mai stata
una Mangiamorte, è solo una che riesce a strisciare e a
voltarsi le situazioni a favore, specialmente con gli uomini... e
Blaise è troppo ribelle per fare qualcosa che non vada verso
il suo benessere... ed essere figli di mangiamorte, di certo, non da
benessere.
Pansy Parkinson è assolutamente da recuperare-
-spero tu stia scherzando! ditemi che sta scherzano...-commentava
intanto Ginny
-Sanno quanto tengo a lei, ha le ore contate....lei non ne
può più della situazione, di tutti
sarà la più semplice da convincere... Astoria e
Daphne Greengrass ... Astoria è troppo intelligente per
seguire i genitori... e sarà lei a convincere la sorella...
Theodore Nott... non saprei... su Tiger e Goyle non ho speranza.. loro
sono i figli perfetti che ogni mangiamorte possa desiderare...anzi,
loro avranno sicuro già preso il marchio... e non credo
abbiano dovuto essere convinti più di tanto....- guardai
basita Neville
-Lo so Hermione... ma se davvero la pensano vagamente come noi, o
possono passare nelle nostre fila... ne abbiamo bisogno... ne abbiamo
davvero bisogno...inoltre, le nostre scorte di cibo non dureranno in
eterno, e ognuna di quelle famiglie ha intere dispense piene...-
annuii, quello che diceva Neville era vero.
Continuarono poi a parlare della salute di Piton , ma a quel punto
Ginevra se ne andò e la riusnione diventò
più una discussione generale.
Quando tutti ci zittimmo, Neville fece un muffliato alla porta e tutti
ci guardammo.
I ragazzi avevano visto nei miei ricordi l'ammissione che Draco aveva
fatto riguardo ad Harry, ed era giunto il momento di affrontare il
discorso.
- per cortesia Malfoy, spiegati meglio...- lo invitò Neville
-Ciò
che dice il governo non è vero...il Ministero, ovviamente,
è solo una marionetta del Signore Oscuro e dice
ciò che lui vuole far sapere. Iil corpo di Potter, dopo la
battaglia, non è stato trovato, l'ho visto io stesso cadere
sotto la maledizione del Signore Oscuro, non credete, ma
appena è caduto a terra ....- si interruppe e si rivolse
alla madre
-Hai tolto la traccia a tutti?- lei annuì e lo fecero anche
gli altri, Draco si rivolse a me
-Per trovare i ribelli hanno usato lo stesso incantesimo che si usa per
mettere la traccia ai minorenni...solo che scatta appena qualcuno
dice... dice.. Voldemort..- vidi la paura nei suoi occhi quando disse
quella parola, quando cambiò il modo di nominarlo davanti a
noi.
Era cresciuto con il Signore Oscuro, ora combatteva Voldemort.
Si schiarì la gola - scusate, dicevo....appena Potter
è caduto a terra Vol Voldemort è corso verso la
scuola e lo ha lasciato lì, con due mangiamorte... forse non
sapeva cosa farne... o forse aveva dei programmi... non lo so...sta di
fatto, e vi riporto delle voci, che quando gli altri sono tornati nella
radura, hanno trovato i due mangiamorte schiantati e il corpo di Potter
non c'era.... - i grifi si agitarono sulle sedie mormorando parole e
preghiere
-non vi posso giurare nulla di quello che vi dico, io in quel momento
non c'ero..- gli sfuggì un'occhiata in tralice verso di me ,
e io la colsi perchè per un momento la mia attenzione fu
calamitata verso di lui.
Lo guardai con riconoscenza: lui non c'era perchè aveva
reclamato me, e mi stava portando a casa sua. Mi stava salvando.
Il suo sguardo però sfuggì al mio dopo
così poco che quasi pensai di averlo immaginato.
-Ciò che si dice, ma è anche ciò che
il comportamento del Signore Oscuro conferma , è che Potter
è sparito nel nulla; Sono stati fatti incantesimi e sembra
che nessuna traccia magica sia entrata o uscita da quella radura, ma la
cosa non ha senso.
Se qualcuno dei vostri fosse venuto a prenderlo per dargli degna
sepoltura e toglierlo dalle grinfie di .. di Voldemort... avrebbe
dovuto lasciare un'impronta magica... ma così non
è... quindi o l'ha fatto un babbano completamente senza
magia... o non lo sappiamo.
Se Potter fosse sopravvissuto di nuovo, non so in che modo, e fosse
andato via sulle sue gambe, avrebbe dovuto lasciare un'impronta.
Non sappiamo darci una spiegazione...e Voldemort sta impazzendo al
riguardo...è sempre in giro per il mondo alla ricerca di
qualcosa... per questo non c'era sta notte quando siamo fuggiti... per
questo ci hanno rinchiusi prima di ucciderci subito...lui lo sta
cercando... lo sta ancora cercando-
Il silenzio calò sulla tavola rotonda
-Ginevra non deve saperlo- dissero all'unisono i gemelli, e tutti
annuimmo
- non voglio darvi speranze, l'ho visto cadere, era proprio morto...-
-
E' sopravvissuto già una volta,chi ce lo dice che non
può averlo rifatto? non possiamo essere sicuri di nulla, la
sua è un'esperienza unica, non abbiamo altri esempi su cui
basare le nostre teorie..forse solo Silente ci aveva capito
qualcosa...-Disse Neville ma fu interrotto da Ron che emise una risata
ironica
-Già...se fosse vivo...peccato che qualcuno, in questa
stanza o nell'altra, come volete, lo ha ucciso...- Draco si
irrigidì, ma ignorò la frecciata su quella storia
che io, e forse solo Narcissa, sapeva che lo faceva stare male.
Rispose invece a Neville, continuando il suo ragionamento - la
prima volta si è salvato grazie al sacrificio di sua madre
no? questa volta era solo...- Ron esplose di nuovo
-se
speri che sia morto dillo apertamente ! schifoso Mangiamorte!- gli
urlò tenendo i pugni chiusi lungo i fianchi , tutti facemmo
uno scatto in avanti, Draco gli tirò un occhiataccia
glaciale e di nuovo ignorò il tono d'accusa del
rosso - quello che intendevo dire, prima che la Donnola mi
interrompesse, è che non bisogna gioire prima del tempo, le
probabilità sono molto poche..e in teoria anche le
possibilità...- annuii mentre i gemelli calmavano
Ron e lo facevano tornare seduto.
-
Dobbiamo fare un programma per i tuoi amici- tagliò corto
pratico Neville, ignorando Ron che sbuffava come un toro, Draco fece
altrettanto
-Blaise e Pansy sono i primi da andare a prendere... Pansy.. Pensy
è da recuperare subito....V Voldemort sarà
tornato ormai... starà scalgiando la sua ira contro tutti
contro... tirò un'occhiata a sua madre e fece per cambiare
discorso ma lei sorrise tristemente
-se la starà prendendo con Lucius, dillo... lo so... abbiamo
scelto le nostre strade Draco...-lui annuì e vidi che le
metteva una mano sulla spalla, fu un movimento impercettibile, ma lei
si accostò a quel contatto e volse il viso verso quella mano.
-la sua furia durerà probabilmente tutta la giornata, se la
prenderà con mia zia, lo zio e tutti gli altri.
Domani massimo cominceranno le ripercussioni.
Dobbiamo prendere Pansy oggi. Ora- disse risoluto e con un velo di
preoccupazione e incupirgli lo sguardo
-vacci piano ... non siamo pronti, non abbiamo un piano... faremo il
possbile ma non possiamo lanciarci in una missione suicida...abbiamo un
modo sicuro di contattare la ragazza?- chiese pratico Neville
-no.. non da parte mia almeno... ci sono state tagliate le
comunicazioni da settimane... a quanto pare avevamo influenze sbagliate
l'uno sull altro...-Neville annuì
-se aspettassimo la notte e la contattassimo in sogno?- DRaco scosse la
testa
-con gli altri forse, ma non lei... non lei Paciock...non
arriverà a domani...- ad occhio esterno sembrava calmo, ma
al mio, e a quello di sua madre che allungò una mano per
posargliela sul ginocchio, era evidente che fosse molto preoccupato
-molto bene... non possiamo obbligare nessuno ad aiutarla, lo capisci
questo Malfoy... chi dei presenti si unirà alla spedizione,
lo farà per libero arbitrio... chiaro questo?- Draco
annuì
-Credi che tra un' ora sia ragionevole?- il biondo annuì
-Grazie... Pansy è un'aootima maga... sarà
preziosa- Neville annuì
-bene..cerchiamo di creare un piano che comprenda svaligiarle la
dispensa, qui cominceremo a starci stretti-
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Capitolo 13 *** Rispettabile Confusione ***
Capitolo 13
-Draco!Draco fermati immediatamente!- lui fermò la sua
marcia voltandosi di scatto verso di me, facendomi finire contro di lui,
mi allontanai velocemente - Cosa ti è saltato in mente! che
diamine..- lui alzò di scatto una mano per bloccarmi
-Weasel mi ha fatto notare che avrei dovuto ringraziarti ed
effettivamente era vero, non lo avevo ancora fatto, ti
chiedo scusa per la mia maleducazione e spero di non averti
offesa,e per rimanere in tema ti chiedo perdono se ti ho ingiuriata
esprimendo il mio parere sul tuo amico- con un elegantissimo inchino
del capo si voltò e riprese la sua marcia, lo guardai sbigottita
dal suo comportamento e per un attimo mi bloccai incerta sul da farsi,
poi riprendendo la carica gli marciai dietro
-Malfoy non pensare di confondermi con i tuoi modi da principino
chiaro? voglio parlare con te! ascoltami!- mi guardai intorno
chiedendomi per quale motivo si stesse addentrando nel bosco poi quando
raggiunse un fiumiciattolo trasfigurò una pietra in un telo e ci
si sedette elegantemente sopra: il sole cominciava a tramontare e il
vento a farsi sentire
-hai frainteso i miei intenti Hermione, non era mia intenzione
confonderti, mi sto solo comportando come si confà con una
persona che si rispetta..- io spalancai gli occhi
-tu mi rispetti??Draco!tralasciando il passato...io...mi sono
comportata malissimo con te! nella cella... io... e poi con Ron...- lui
si voltò serafico
-Granger, onestamente, quella era paura di morire, l'adrenalina correva
nel nostro corpo e noi ci siamo lasciati trasportare dalle emozioni
nonostante sia risaputo che ciò porti solo complicazioni...stai
tranquilla fra noi non è successo assolutamente nulla...tra
l'altro è meglio che ora tu vada da Weasley,temo che lui abbia
qualche problema più di me a trattenere le proprie emozioni...-
lasciai le braccia cadere sui miei fianchi, non potevo fare più
nulla, Malfoy era stato chiaro, annuii senza la capacità di dire
altro e mi allontanai quasi con il magone, mi diedi della stupida
perchè tecnicamente era giusto così, ero stata io la
prima a voltargli le spalle ed ora non potevo certo lamentarmi.
Entrai nella tenda principale che ormai era diventata solo dei gemelli
e di Neville chiedendo di Ron, Fred con un sorriso mi indicò, con
un cenno della testa, l'altra tenda che avrei dovuto dividere con lui e
con Ginny, sorrisi al rosso ed uscii: Ron era quello giusto per me,
quello che avevo sempre desiderato, l'amico con cui avevo sempre
vissuto mille esperienze e con cui mi sentivo tranquilla e al sicuro,
sorrisi ed entrai in camera sua, lo trovai con le braccia dietro la
testa e le gambe tese ed incrociate, aveva gli occhi chiusi e, grazie
alla stoffa che ricopriva tutto il pavimento come una moquette, non mi
sentì arrivare; rimasi un attimo dall'entrata e lo osservai: la
complicata posizione delle braccia sottolineava il rigonfiamento di
quelle, la larghezza delle spalle e la tonicità del torace, i
capelli rossi e leggermente lunghi gli carezzavano il volto mentre la
luce dell'ingresso si rifletteva leggermente sulla cortissima barba dai
riflessi ramati. Sorrisi ricordando la prima volta che lo avevo
visto,quando cercava di far colorare, con un incantesimo inesistente
riferitogli dai gemelli, il suo topo; al pensiero dell'animagus mi
salì un moto di rabbia che però fu annullato dalla pace
della vista del mio amico e ragazzo.
Mi avvicinai e mi sdraiai accanto a lui sul letto, lo vidi aprire un
occhio blu e richiuderlo subito dopo "ok si è offeso" pensai; appoggiai la
schiena al suo fianco e mi incastrai nel suo corpo, lo sentii
sciogliersi e poco dopo si girò, circondandomi la vita con un
braccio, facendo aderire il suo petto alla mia schiena e nascondendo il viso fra i miei capelli ; mi voltai
sorridendo finendo stretta fra le sue braccia e gli diedi un dolcissimo
bacio sulle labbra,rimanemmo qualche minuto così finché non
decisi di rompere quel rilassato silenzio,avevo bisogno di
parlare con lui
-come siete sopravvissuti?- dissi mentre con un dito percorrevo i
lineamenti del suo volto trovandoli morbidi e poco spigolosi ,
inorridii a quel sottinteso paragone e mi concentrai sulle parole di Ron,lui
sospirò
-vedi...dopo la battaglia, quando abbiamo capito che era tutto perduto
,siamo scappati,ti giuro ho provato a correre da te, ma Charly mi ha
praticamente placcato,davvero sembravi morta e...e davvero non ce l'ho
fatta...poi quando abbiamo visto i Malfoy su di te...io...ti ho dato
per spacciata... credevo che, se non eri morta allora, lo saresti stata
molto presto, non sai quanto io sia stato male..- gli sorrisi -
hey...Ron...va tutto bene...hai fatto benissimo, mi è andata
bene e i sarei sentita tremendamente male se tu ti fossi fatto
imprigionare o peggio, ammazzare per me- lui, a quelle parole,
scoppiò a ridere, lo guardai accigliata
- no, scusami piccola... scusami è che mi è venuta in
mente una cosa, mi sono ricordato...ahaha ...di una sera al primo
anno, eravamo appena tornati ai dormitori dopo quella scorribanda
notturna in cui
avevamo scoperto l'esistenza di Fuffi... e al posto di darci la buona
notte avevi detto una cosa del
tipo " potevamo essere uccisi o peggio, espulsi!" con la tua aria da
saputellina...no hai idea di quanto avevamo riso io ed...Harry...- al
pensiero dell'amico il suo sorriso sparì - dovevi proprio
rivedere le tue priorità...-io ridacchiai ma un pensiero era
fisso nella mia mente
-Ron...- pigolai quasi spaventata - tu credi....credi che sia vivo?-
lui mi strinse più stretta - non lo so Herm...non lo so, lo
spero infinitamente, ma, anche se se l'è sempre cavata in
un modo o nell'altro...io....non so...non voglio illudermi- io
annuii e nascosi il viso nel suo petto.
Rimanemmo così ancora mezz'oretta poi George ci venne a
chiamare per mangiare, fu una cena molto semplice e senza pretese
ma mi sembrò la più buona e bella che avessi mai fatto: i
gemelli ci facevano ridere come avevano sempre fatto, prendendo in giro
Neville, Ron chiunque capitasse loro a tiro di battuta; l'aria era
così leggera e sollevata che soltanto alla fine del secondo mi
resi conto che Draco e Narcissa non si erano uniti a noi, a quel
pensiero mi alzai scusandomi e raggiunsi la grotta delle serpi,vi
sbirciai dentro: era esattamente identica alle altre due ma i colori
rosso oro e arancio che caratterizzavano le altre due erano spariti per
lasciare spazio a varie tonalità di verde, di argento e bianco
-hai bisogno di qualcosa?- venni distratta dalle mie osservazioni dalla
voce calma e delicata di Narcissa, non l'avevo notata perchè era
raggomitolata sul divano ma appena mi voltai dalla sua parte
scattò in piedi passandosi una mano sotto gli occhi,mi sorrise
cortese subito, forse per il troppo imbarazzo, non notai le lacrime che
lottavano per uscire dai suoi occhi azzurri
-io...volevo..- che volevo fare? invitarli da noi senza il permesso degli altri? mi sentivo profondamente stupida
-io volevo sapere come state..- dissi sostenendo lo sguardo umido ma
non per questo meno dignitoso della donna davanti a me, lei mi sorrise
cordialmente
-Grazie cara, bè noi stiamo bene, Severus si sta riprendendo ma
credo che tu voglia sapere di Draco..- senza accorgermene la interruppi
negando con forse un po' troppo ardore,lei mi sorrise - no,
scusami non volevo parlare di cose che certamente non posso
sapere...forse voglio solo tranquillizzarmi dicendo più a me
stessa che a te che mio figlio sta bene- persi un battito -
perchè dovrebbe autoconvincersene ? Dr...Malfoy non sta bene?-
lei sorrise come se la sapesse lunga - Draco ha sopportato un gran
numero di maledizioni Cruciatus e nonostante in questa giornata non
l'abbia mostrato, il suo corpo aveva bisogno di cure e riposo, io ho
fatto quello che ho potuto, il tempo farà il resto...quello che
mi preoccupa è che non si vuole allontanare da Severus...
dovrebbe stare sdraiato almeno un po' ma non ne vuole sentire...-mi
fece cenno di seguirla e scostò una tenda mostrandomi una stanza
piuttosto buia: in un giaciglio stava il mio professore di
pozioni,privo di sensi ma visibilmente migliorato dalla nostra fuga
mentre seduto per terra e con il viso sul giaciglio di Piton
stava Draco: si era addormentato ma la sua espressione era tesa e
corrucciata, mi avvicinai un poco stando attenta a non far rumore
,tirai fuori dalla tasca dei Jeans di Ginny la bacchetta e glie la
puntai contro, tempo di un incantesimo non verbale e la sua espressione
si distese, quella piccola magia mi riportò il viso di quel
ragazzo a cui avevo fatto compagnia sotto forma di volpe e a cui avevo
fatto una torta al cioccolato solo qualche giorno prima, sorrisi e gli
carezzai i sottilissimi capelli poi, con un semplice incantesimo
di levitazione lo posizionai su un'altro giaciglio presente, solo in
quel momento mi ricordai di Narcissa, mi voltai di scatto verso la
tenda ma di lei non c'era traccia,lanciai ancora un'ultimo sguardo al
biondo poi usciidalla camera.
Trovai la donna in cucina che beveva in modo molto composto da una
tazza - gradisci un infuso cara? certamente queste cose in u bosco non
mancano- declinai l'offerta e lei mi osservò curiosa ed incerta
- scusami...prima...ti ho visto...non avrei voluto ovviamente, mi sono
accorta subito che avevi bisogni di privacy ma... ti ho visto fare un
incantesimo a Draco...non è che me lo insegneresti? non lo
conosco e ..bè... sono mesi che non dormo tranquilla- io acettai
ricordando come Lucius aveva scoperto del "tradimento" del figlio sulla
torre di astronomia e così passai qualche minuto a spiagare alla
donna quel complicato incantesimo che avevo imparato per aiutare Harry
poi, auguratale la buona notte, lasciai la tenda.
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Capitolo 14 *** Capitolo 14 ( momentaneo) ***
Capitolo 14
Avviso:
dato che il raiting di questa storia non è rosso (è verde
credo..forse...boh!) sono stata molto attenta a non scendere nei
particolari, spero di non scandalizzare nessuno! ma non dico nulla di
particolare...
Quando tornai dai miei amici si stava organizzando una grande battaglia
-Fratello degenere! la sua preferita è la pesca! non
l'anguria!!-George era appena saltato addosso a Ron cercando, con
scarsi risultati di buttarlo a terra
-George, fratello, gemello caro, carne della mia carne e altra
metà della mia merendina marinara.....la sua preferita è
la fragola...!-mormorò Fred facendo bloccare la lotta fra i due
fratelli
-ah...già..bè anche lui ha sbagliato- si
giustificò l'altro fra le risate mie e di Neville scendendo dalle spalle del fratello minore : i Weasley
cercavano di ricordarsi quale fosse la frutta preferita della loro
sorellina
-vedi Herm...vogliamo ritentare con il cibo...pensavamo a della
frutta... insomma...qualcosa di leggero per non dare troppo scompenso
al suo stomaco..- io annuii -bene...- con un piccolo svolazzamento di
bacchetta dei gemelli le fragole furono lavate, tagliate e messe in una
coppetta la quale volò dritta verso le mie mani
-vedi...pensavamo che magari tu riuscivi a convincerla...insomma...il
tuo arrivo oggi credo che le abbia dato un po' uno scossone- mi
spiegò Fred con un sorrisone, io scoppiai a ridere -
ammetteteloche avete una paura folle delle sue fatture orcovolanti-
dissi facendo ridere tutti ed uscendo dalla tenda.
Quando giunsi nella camera della mia amica la trovai a guardare le
stelle, aveva sempre adorato farlo, stesa nei campi attorno alla tana,
la maggior parte delle volte pensando ad Harry e, molto probabilmente
anche in qel momento la sua mente era rivolta al ragazzo
-hey...se ti va domani possiamo cominciare le nostre lezioni..-dissi appoggiando la coppetta di fragole sul letto
-lezioni?- chiese tornando nel nostro mondo, mi tramutai in volpe e le
saltai in braccio leccandole la faccia, lei rise - ok ok, ho capito
stai buona!- mi disse allontanandomi, io però non scesi dalle
sue gambe e continuai a prendermi le carezze dalla mia amica
-l'animale in cui ti trasformi però non è lo stesso del
patronus, non capisco...il tuo è una lontra perchè
non...- la rossa si interruppe quando mi vide scrollare il muso - cosa
no...il tuo patronus non è una lontra?- io continuai a squotere
il musetto baffuto - il tuo patronus è cambiato? è che
cosa è diventato?- io nascosi il muso sotto alle zampe facendola
ridere di tenerezza poi la sua risata cambiò - no... dimmi che
non è così...dimmi che non è un furetto!!- io
annuii senza togliermi le zampe di dosso facendo ridere la mia amica
ancora di più - ecco!prima che tu arrivassi avevo sentito mio
fratello in agitazione, parlava di un furetto ma io pensavo che ce
l'avesse con Malfoy, pensavo che i Mangiamorte ci stessero per scoprire
onestamente...- poi abbassò lo sguardo - e il grave....è
che non ho avuto paura di morire....non mi interessava..- questa volta
fu lei a nascondere il viso nelle mani - Godric che vergogna! che
stupida! - a quelle parole , mi strusciai su di lei per farmi
considerare , le passai il musetto sulla guancia e lei mi sorrise - non
penserò mai più una cosa del genre, come ho potuto farlo!
i miei fratelli! e cosa direbbero i nostri genitori? - pensai che
sarebbe scoppiata a piangere ma lei alzò orgogliosamente la
testa - Herm... è meglio che ora io mi metta a dormire...mi
serviranno energie per domani no?- tornai umana e le schioccai un
grosso bacio sulla guancia -esatto! - dissi allontanandomi vero
l'uscita della tenda - e... per la cronaca, quelle fragole sono davvero
qualcosa di magico!- e detto questo uscii dalla tenda.
Quella notte tornai, prima di andare a dormire, a controllare, la
coppetta era vuota; non era molto, ma con piccoli passi si possono
avere grandi risultati.
Dopo aver portato la frutta alla mia amica tornai alla tenda principale
ma , appena entrai Ron uscì, guardai gli altri miei amici
che con lo sguardo mi fecero capire che tutti i torti non i aveva
-Herm...noi pensavamo di fati dormire con Ron ma...- cominciò George
-crediamo che ci sia in corso qualche problemino coniugale..- concluse Fred
-di conseguenza ci possiamo organizzare diversamente- io sospirai squotendo la testa
- no ragazzi, sistemerò tutto, era ovvio da un lato, non posso
tornare dopo un anno in amicizia con Malfoy e fingere che tutto sia
uguale, buona notte ragazzi- uscii dalla tenda senza avere la minima
idea di quanto quelle parole fossero vere
Mentre la tenda dietro di me si chiudeva mi giuse la voce allegra di
Neville - Scommettiamo!- sorrisi, erano cambiate davvero molte cose.
Dovevo assolutamente chiarire con Ron così, dopo un salto nella
camera della mia amica addormentata, raggiunsi quella che avrei dovuto
dividere con il mio ragazzo, lo trovai già a letto che fingeva
di dormire,in quel momento mi chiesi davvero perchè il cappello
lo avesse smistato a Griffondoro quando, appena poteva, scappava dai
problemi esattamente come Draco, al pensiero fastidioso del biondo
presi coraggio
-hey...-nessuna risposta
-hey...lo so che non stai dormendo..vabbè...io parlo, se ti va
ascoltami...- continuai sentendomi effettivamente molto stupida
-Ron...credo che tu sia confuso..-essendomi sdraiata accanto a lui lo
sentii irrigidirsi, ma ancora non rispose - sì, lo sei, sono
piombata qui dopo un anno in cui mi hai creduta morta, e per di
più sono arrivata accompagnata da un ragazzo che odiavamo e che
è indubbiamente affascinante e al quale tengo, inutile
nasconderlo..- gli posai una mano su un fianco ma ancora mi dava la
schiena, ancora non si era voltato
-ma tu sei Ron, tu sei il ragazzo con cui sono cresciuta, il ragazzo a
cui ho sempre cercato di piacere, dapprima per essere tua amica, poi
per non essere solo l'amica secchiona ed infine perchè mi ero
innamorata di te....comunque, non stiamo a fare lunghi discorsi, ho
passato anni a guardarti e a sognare che fra noi potesse nascere
qualcosa, poi è arrivata questa guerra che ci ha separati, tutto
questo schifo... ma ora siamo qui Ron, ora siamo assieme...pensaci
Ron...- il mio discorso non aveva funzionato e, delusa e sull'orlo
delle lacrim,e mi alzai seduta per poi lasciare quel letto e la stanza
ma, finalmente, il Rosso diede segni di vita e mi fermò,
prendendomi una mano
-no, Hermione, aspetta... scusami è che io....è
che...cavolo!come fai sempre a sapere tutto!sono così confuso!
vederti così,dopo averti creduta morta, e vederti arrivare con
Malfoy come amico e ...pfff... salvatore- disse scattico - mi ha
letteralmente spiazzato... e prima, quando hai portato fuori prima lui,
per calmarlo quel...quel furetto rimbalzante! e insomma , dopo un anno
vedervi così in confidenza...insomma è innegabile che sia
un ...furetto affascinante...- scoppiai a ridere e fui certa che, se
non fossimo stati al buio, avrei visto il sangue affluire alle guance
e, sopratutto, in zona orecchie
-Ron...è di Malfoy che stiamo parlando, avrà anche i
capelli biondi- "e morbidi e setosi" - gli occhi di ghiaccio-
"così amalianti ed espressivi" - e sarà anche
affascinante- " con quel fisico efebico ed il portamento così
elegante" -ma tu sei il MIO Ron- dissi sorridendo sulle sue labbra e
sottolineando quel mio, forse anche solo per cancellare quei pensieri
che non riuscivo ad evitare mentre parlavo, mi avvicinai ancora di
più facendo aderire il mio corpo al suo e sentendo una forte
agitazione nel basso ventre mentre nella mia testa mi balenava un'idea
che non mi sembrava altro che giustissima; avvicinai le mie labbra alle
sue e lo coinvolsi in un bacio mozzafiato, lo feci sdraiare sulla
schiena senza smettere di baciarlo e gli salii a cavalcioni
-He..Herm..che?...- non gli diedi tempo di parlare coinvolgendolo in un
bacio pieno di passione mentre il mio cuore galoppava velocissimo e il
mio stomaco si contraeva per l'ansia
-Muffliato..-mormorai insonorizzando la camera e rendendo le mie
intenzioni ulteriormente più chiare al ragazzo sotto di me.
Non so con che coraggio lo tirai seduto facendo aderire il suo petto al
mio e, passandogli le mani sulla schiena muscolosa, gli levai la
maglietta, ma lui parve apprezzare e, continuando a baciarci con foga, ci
trovammo presto senza vestiti, mi sentii un poco imbarazzo nuda davanti a lui, ma
bastò un suo sorriso rassicurante per calmarmi; sentii presto la
mano del mio ragazzo fra le gambe e poi due dita scivolare in me,
gemetti rilassata; non era la prima volta che mi trovavo in una
situazione del genere, al quarto anno con Viktor eravamo arrivati dopo
qualche mese a questi stadi ma questa volta ero decisa ad avere di
più, con Ron, che da sempre avevo amato.
All'inizio la mia mente vorticava velocissima pensando ogni generedi
cosa, cosa avrebbe pensato di me, se mi stavo muovendo bene o se
sembravo una stupida ed imbranata, cosa avrebbe detto Draco, se forse
era troppo presto dopo appena un giorno che ci eravamo ritrovati, se
avrebbe fatto male e se... l'ultimo pensiero coerente fu ricordarmi di
mormorare un incantesimo anticoncezionale poi, appena sentii Ron
spingersi in me, non ci fu spazio che per il piacere, per i gemiti ed
ansiti.
Fu bellissimo e Ron fu molto attento e premuroso chiedendomi di quel
dolore che avrei dovuto provare ma che, per fortuna, non sentii, lo
tenni stretto fra le mie braccia finchè non venni, seguita da
lui poco dopo; rimase sdraiato su di me mentre usciva e mi
riempì il viso di baci mentre io, ridendo, non potei che mettere
in quella stretta tutto l'affetto e l'amore che provavo per lui.
Mi addormentai poco dopo mentre ancora l'emozione per la mia prima volta mi faceva sentire felice ed appagata.
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Capitolo 15 *** Sicuri di stare bene ***
Capitolo 15
-Hey, cucciola svegliati!-strizzai gli occhi,la voce di Ron mi
svegliava ma allora perché non urlava di dolore? perché
era calma,pacata e dolce? spalancai gli occhi di scatto: ero
fuggita,ero salva, ora era con la mia famiglia acquisita,il cuore mi
battè fortissimo dalla gioia ricordandomi che quella sensazione
l'avevo sentita recentemente, il ricordo della sera prima mi
investì come un onda, mi voltai velocemente verso il mio ragazzo
e gli buttai le braccia al collo stampandogli un grosso bacione sulle
labbra
-hey...buongiorno...- mormorò arrossendo visibilmente seguito subito dopo da me
-sono di buon umore sta mattina...- sussurrai stiracchiandomi e
rendendomi conto di essere ancora completamente nuda, mi ributtai
sdraiata senza riuscire a togliere un sorriso idiota dalle labbra "sono
viva, sono libera ed ho fatto sesso per la prima volta con il mio
compagno di vita.." pensai emozionata, nulla poteva andare storto, mi
accoccolai ancora più al letto godendo di un ozio che non mi era
mai interessato ma che in un anno di "prigionia" mi era mancato.
-forza piccola...fra poco abbiamo la riunione..- io annuii e lo guardai
uscire dalla tenda, sbuffai rilassata e mi alzai, appena spostai le
coperte mi accorsi subito di un enorme macchia di sangue sul
letto,ciò che rimaneva della mia verginità, arrossii
nonostante fossi sola ed, imbarazzata, sventolai la bacchetta pulendo
le lenzuola.
Mi sentii più tranquilla e mi diressi in bagno per lavarmi, non
riuscii a resistere alla curiosità e, mi osservai nuda allo
specchio per cercare i segni di quel cambiamento che sentivo forte in me
ma, a parte qualche segno rosso sui fianchi, non trovai nulla; eppure
mi sentivo così bene, così bella e piena di energia; mi
tornò alla mente l'enorme macchia sulle lenzuola ed un po' mi
preoccupai: sapevo che avere perdite era normale ma quello non era un
po' troppo? poi però mi rilassai sentendo il mio corpo in uno
stato di benessere che mi mancava da un anno,o forse anche di
più.
Sempre sorridendo, dopo essermi lavata, scelsi qualcosa fra i vestiti
che mi aveva imprestato Ginny la sera prima e, dopo averli adattati
alle mie forme ed infilati, uscii dalla tenda raggiungendo il resto
della compagnia.
Quando entrai nella tenda principale mi sentii addosso gli sguardi di
tutti, guardai Ginny che mi fece un occhiolino mentre Fred si schiariva
la voce
-hem...ok...ora che la signorina ha recuperato le ore di sonno perdute...-
-possiamo cominciare- continuò George completando la frase del
fratello, li fulminai con lo sguardo ma non potei ribattere
perché Neville ci bloccò con un occhiataccia
-molto bene...come avevamo accordato ieri sera- cominciò
guardando serio Ron - questa notte ho tentato di mettermi in contatto
con alcuni amici di Draco ed effettivamente alcuni si sono dimostrati
particolarmente dalla nostra parte...sto parlando, per prima, di Pansy
Parckinson...- tutti storcemmo, chi più e chi meno, il naso,
ricordandoci della nostra compagna di scuola
-il secondo-continuò velocemente Nev per non darci il tempo di
commentare - il secondo è Blaise Zabini, che si è subito
dimostrato molto disponibile - nessuno ebbe nulla da ridire al riguardo:
Blaise era una bella persona e, a ben pensarci, lo era davvero in tutti
i sensi; era un serpeverde ma non era mai entrato veramente nella
cricca di Draco, Pansy, Tiger e Goyle: immaginai
allora che le altre serpi che avremmo dovuto ospitare sarebbero stati
appunto questi ultimi , non senza qualche dubbio riguardo alle loro
intenzioni ma Neville, o meglio Draco, mi stupì - Con gli ultimi
amici di MalfoDraco invece abbiamo avuto qualche problema...le sorelle
Greengrass e Theodore Nott son molto sulla difensiva...-
- sorelle?- chiese curioso Fred: ovviamente tutti avevamo presente
Daphne Greengrass, una Serpverde del nostro anno bellissima, alta,
bionda, con occhi verde smeraldo ed un portamento, ed in realtà
anche una spocchia, da principessa.
-sì...le sorelle sono due, Daphne ed Astoria, lei ha due anni
meno di Draco,è una ragazza veramente brillante ed
intelligente... è lei che ha portato la sorella sulla buona
strada diciamo...i Greengrass non sono Mangiamorte ma in questo periodo
, se sei una famiglia potente e nobile non hai molta
scelta...-parlò ancora ma io mi ero fermata al nome Astoria,
Astoria Greengrass, dove l'avevo già sentita? appena vidi il
volto glaciale di Draco mi ricordai di quando, sotto forma di volpe, mi
aveva raccontato del suo matrimonio combinato e causa mia: il padre gli
aveva programmato la vita perchè, pur di difendermi da una
cruciatus di sua zia , aveva mentito riguardo ad una nostra presunta
relazione carnale forzata.
-esatto- continuò Neville- Astoria è molto intelligente e
sta difendendo i suoi sogni e quelli della sorella...è molto
diffidente e non si sbottona...-
-bè...mandiamoci Ron, a quanto pare è diventato un
maestro dello sbottonare...- commentò allusivo Fred ricevendo
occhiatacce da me e dal mio ragazzo
-sta zitto idiota!Nev continua..- Sbottai imbarazzatissima lanciando
un' occhiata a Draco di nascosto, non so perchè lo feci, ma vidi
la mascella del ragazzo molto tesa
-bè...abbiamo chiesto loro di portare vestiti e cibo, ormai
siamo in tanti e stiamo diventando sempre di più- disse senza
riuscire a nascondere un moto d'orgoglio - avremo bisogno di più
generi di prima necessità- tutti annuimmo
-Scusami ragazzo, io non credo che sia una buona idea..- si intromise
Narcissa - Quei ragazzi, come vai, hanno una specie di traccia, appena
si smaterializzeranno verranno localizzati, porterebbero qui l'intero
corpo di guardia del Signore Oscuro, temo che non sia una buona
idea...- nella tenda crebbe una gran confusione che venne tacitata
dalla donna stessa che continuò - tuttavia, credo che io possa
esservi utile, toglierò la traccia a voi e poi andremo a
prendere i ragazzi,toglierò loro la traccia e verremo qui...-
-sarebbe perfetto!- esclamò Neville - dobbiamo metterci in
contatto con loro però...o dobbiamo precederli... Zabini ci
avrebbe raggiunti per le 12 mentre la Parckinson mi aveva detto per le
5, in questo modo entrambi avrebbero avuto la possibilità di
svaligiare casa...., dobbiamo essere da loro prima per evitare che si
smaterializzino!- tutti annuimmo
-molto bene...prepariamoci!
Mentre Narcissa disincantava i vari Weasley e Neville, Draco, stupendo
tutti, offrì a Ginevra di togliergli la traccia che ogni mago ha
al di sotto dei 17 anni in modo tale da permetterle di fare magie,
infatti erano gli ultimi giorni di Giugno e Gin avrebbe compiuto 17
anni solo a Settembre.
- forza! Sbrigatevi!-disse imperioso il biondo appena ebbe finito,
appena notai il tono chiusi gli occhi - no ti prego...- sussurrai, ma
Godric o chiunque dei fondatori non mi ascoltò e Ron
saltò su come un grillo - tu! Principino che fai ti metti a dare
ordini? non ci provare! qui ci si rispetta, si convive e ci si
fà il culo per gli altri, so che questo ti spaventa
perchè se un infido egoista ma qui funziona così, se non
ti và bene sei liberissimo di andartene!- guardai disarmata il
mio amico sperando che almeno il biondo non rispondesse ed invece,
senza alzare la voce e senza agitare il corpo si voltò
lentamente verso il rosso
-Weasel taci, tu non mi conosci e non sai nulla di me, ho detto così',
forse sbagliando il tono, per esortarvi! non per comandarvi, per quello
c'è Paciock! parlo così per il semplice fatto che ho
fretta di rivedere i miei amici e perchè IO appena ne ho avuto
l'occasione, mi sono impegnato a rincontrarli e a salvarli! IO, anche
se sono mesi che non li vedo e non so nulla di loro!- " Oh no!" pensai
allarmata intervenendo e sperano, in sincerità, che Ron
non avesse colto l'allusione, invece arrossì ancora di più
e si sporse ulteriormente verso il viso del biondo: era decisamente il
caso di intervenire, di nuovo
-Ragazzi! basta! non abbiamo tempo da perdere! Draco, riguardo a questo
argomento ci siamo chiariti fra noi e Ron! accidenti non è il
caso di prendertela per ogni minima cosa che fà o dice! Basta!-
ordinai mettendomi fra i due
-contenta te..- mormorò Draco poi, dopo un ultima occhiataccia al Rosso, si allontanò
-sei sempre a difenderlo!- sbottò Ron
-e tu sei sempre nel torto! ti ho fatto vedere i miei ricordi e ti ho
spiegato tutto ieri sera!non ricominciare - un gemello ci raggiunse
-Forse fa così perchè vuole che...come dire...glie lo
rispieghi...come ieri sera...comprendi?- scoppiammo a ridere imbarazzati
-scusa Herm... hai ragione..- gli scoccai un veloce bacio sulle
labbra proprio mentre Fred ci ricordava che avevamo una missione
serpentesca da compiere.
Ci materializzammo in un grande capannone pieno di oggetti
vecchi,assordi o rotti ma forse era proprio questo a dare al posto un
aria simpatica
-hem...furetto..dove siamo?- chiese diffidente Ron
-nel capanno di Zabini...dove facevamo esperimenti da piccoli- rispose
guardandosi intorno con un piccolo sorriso che nascose subito - vedi
Weasel, non potevamo certo materializzarci davanti alla porta e
bussare così ! immagina che bella scena " Salve signora Zabini!
sono io Draco!oggi è davvero incantevole! Blaise è in
casa?le dispiace se me lo porto via e lo faccio diventare un traditore
del suo sangue?" Weasley ci ritroveremmo nel giro di pochi secondi con
un AvadaKedavra ben piazzato in fronte e non so te, ma io non sono
Potter e penso che morirei! e sai, a differenza tua io sono troppo
bello, elegante ed intelligente per morire così giovane!-
rispose senza dare troppa importanza al rosso e continuando a guardarsi
attorno, lo guardai stupita, non per ciò che aveva detto ma per
il modo, non erano belle parole ma le aveva dette con aria ironica e
leggera, Ron non rispose e ci fu addirittura qualche sorriso
-molto bene...come è qua fuori?che ci dobbiamo aspettare?- chiese Neville sbrigativo
-bè..c'è un giardino da favola...non molto grande, e
poi la villa...nulla di troppo complicato...- Neville annuì
-potremmo mandare semplicemente un Patronus...gli avevo insegnato a
parlare al mio...- mormorai incerta, ne sarei stata ancora capace?
- si potrebbe fare...ma non siamo certi che Blaise sia solo ...insomma
avevate detto alle 12 no? ora saranno le dieci se và bene!-
mormorò incerto Fred, Neville assente - bè...allora non
c'è altro modo...dobbiamo avvicinarci! un piccolo incantesimo di
disillusione non basterà però, vero?- chiese Ginny
incerta, Draco scosse la testa, no...gli incantesimi di protezione lo
annullerebbe subito...- mi si illuminò la lampadina nella mente
- vado io!- dissi tranquilla trasformandomi in volpe ed avviandomi
verso la porta di assi di legno del capanno - NO!- urlarono in
contemporanea Draco e Ron, ma ciò che mi congelò sul
posto fu sentire una presa decisa sulla mia coda,mi voltai e trovai
Draco che guardava la sua mano come se si fosse mossa da sola, fissai i
suoi occhi di ghiaccio e fui certa che la mente di entrambi era corsa
alla volta precedente che lui mi aveva afferrato per la coda,deglutii
con fatica cercando di resistere a quello sguardo accusatore ma questa
volta non potevo avvicinarmi e baciarlo per confortarlo, sebbene,
e con mio grande disappunto, mi resi conto di quanto avrei voluto
farlo;
tornai ragazza e, indossata una maschera di insofferenza, li guardai
accigliata
-tu non vai da sola!- esclamò Ron risoluto
-sono d'accordo!- continuò Draco, i due ragazzi si guardarono un
attimo incerti ma evidentemente decisero di non commentare
-molto bene...forza...trasformatevi e accompagnatemi...- risposi
semplicemente incrociando le braccia, Draco si guardò intorno
spaesato mentre Ron cominciò a concentrarsi diventando tutto
rosso, più che una magia sembrava che stesse per fare altro
-su ragazzi...non è il momento...devo solo andare a chiamare
Zabini, state tranquilli starò attenta..- e detto questo, dopo
essermi messa la bacchetta in bocca, mi trasformai,uscendo dal
capannone ma, intimamente, scappando dalla scena appena rivissuta con
Draco.
La prima cosa che mi colpì quando uscii fu la luce, la seconda
fu il profumo: nel giardino c'erano splendide statue in marmo bianco
circondate da fiori di mille tipi e generi diversi, il profumo era
inebriante e tutto intorno era un tripudio di eleganza e colori "wow"
pensai estasiata mentre attraversavo quei giardini da sogno, camminai
per diversi minuti maledicendo Malfoy che aveva definito quel giardino
"non molto grande" , evidentemente quello di Malfoy Manor era
più esteso, a quel pensiero mi diedi della stupida : bastava pensare gli
infiniti spazi che circondavano Villa Slytherinn, la "piccola
casetta da scapolo d'oro" di Draco.
Quando giunsi davanti alla casa di nuovo rimasi senza parole: un'
iscrizione denominava "Palazzo Zabini" la meraviglia davanti a me:
era davvero grande e l'influenza dell'architettura italiana era
evidente, la facciata era molto decorata ma infinitamente elegante e
sontuosa, di un confortante color crema e con ampissime finestre.
Mi avvicinai studiando l'edificio e con mio enorme piacere scoprii che,
in una porta secondaria, c'era un piccolo sportello per il gatto,decisi
di entrare di lì mentre nella mia mente si formava nitida l'immagine
del mio micione rosso che avevo comprato all'inizio del terzo" se solo
se lo fosse mangiato veramente il Minus -topo..." pensai stupendomi di
quanto Grattastinchi aveva avuto la possibilità di cambiare le
cose.
Mi nascosi dietro a delle piante più alte e tornai umana, mormorai un
incantesimo di rivelazione scoprendo che, nella casa, c'erano tre persone,
2 assieme e una sola dall'altra parte del palazzo,per un attimo pensai
di tornare a chiamare rinforzi ma infondo c'erano molte
probabilità che il mago solo fosse Zabini, "e poi sono o non
sono la strega più brillante della mia età?"
Di nuovo sotto forma di volpe entrai dalla gattaiola trovandomi in un
ampio corridoio molto illuminato,cercai di non farmi distrarre dagli
arredi di quel palazzo mentre salivo un ampissima scalinata verso il
mago che si trovava da solo; mentre mi avvicinavo sentivo la musica
classica sempre più vicina finchè non riuscii a
riconoscerla: era il terzo movimento della nona sinfonia di Beethoven, uno dei
miei pezzi preferiti: quella musica mi ricordò il mio stupore
quando, qualche settimana prima di cominciare il primo anno, avevo
scoperto che il compositore era un mago; avevo sempre pensato che la
sua musica fosse magica sin quando la ascoltavo da piccola con mio padre, ma ricordo che comunque la scoperta mi stupì.
Mi riscossi dai pensieri cercando di non cadere nel ricordo dell'uomo
che mi aveva cresciuta bensì di concentrarmi, tornai umana e
aprii
silenziosamente la porta mentre la musica ad alto volume copriva il suo
cigolio, seduta accanto ad una scrivania e che dava le spalle ai
battenti era seduta una donna, con un piccolo incantesimo non verbale
la
donna cadde addormentata e, dopo averla fatta levitare sul letto
lì vicino, uscii silenziosamente e tornai al piano inferiore.
Di nuovo sotto forma di volpe attraversai eleganti saloni e corridoi
finché non sentii due voci provenire dalla stanza accanto al
salotto in cui ero, mi nascosi dietro a delle pesanti e pregiatissime
tende e scivolai fino alla larghissima entrata della stanza, appena i
miei occhi si abituarono alla differenza di luce mi accorsi che quella
stanza più buia era una biblioteca, il cuore mi balzò nel
petto mentre venivo investita dall'odore di pelle,pergamena ed
inchiostro.
Entrai e subito mi raggiunsero due voci di cui una certamente era di un
ragazzo,alzai gli occhi al cielo maledicendo Zabini che era in
compagnia e scivolando fra gli scaffali, mi guardavo intorno cercando
di dare un segno al ragazzo senza che l'altro se ne accorgesse, o
almeno di mettere fuori combattimento l'uomo che intralciava la fuga
del ragazzo.
Dopo qualche minuto in cui il mio cervello lavorava a ritmi serrati la
soluzione me la diede proprio il padre di Zabini che mi passò
accanto uscendo dalla biblioteca senza neanche accorgersi della mia
presenza, lo seguii fino nel salotto adiacente alla biblioteca dove
,dopo essermi trasformata, lo schiantai; felice della semplice riuscita
del mio piano non diedi troppa importanza alla traiettoria di caduta
dell'uomo che scontrò una colonnina, quella oscillò per
poi cadere e mandare in pezzi il prezioso vaso che c'era sopra,sentii
dei passi accorrere
-ops... scusa Zabini - dissi mentre mi voltavo- spero che non te la
pren... - mi bloccai ed il mio cuore mancò un battito: il
ragazzo che sorrideva dietro di me aveva la pelle chiara, capelli
marroni e profondi occhi cobalto: no, quello decisamente non era Blaise
Zabini
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Capitolo 16 *** Paura ***
Capitolo 16
Ci fu qualche secondo di
silenzio, lo guardavo terrorizzata maledicendomi per non aver accettato
l'aiuto di Draco e Ron, mentre lui mi guardava con un sorrisino
sadico, con un piccolo sventolio di macchetta da parte sua ed io ero
bella che immobilizzata
-ma guarda guarda chi abbiamo qui....- mormorò Theodore Nott
girandomi attorno lentamente - ciao Sanguesporco... Draco è qui
con te? girano delle voci sai? che sia scappato...con te... quel
traditore del suo sangue... ma Draco, lui fa parte del mio mondo, lui
non è così stupido da mettersi contro suo padre...contro
il nostro Signore.... - si fermò davanti a me a pochi centimetri
dal mio viso, se non fossi stata immoilizzata certamente avrei tremato
come una foglia
-sai cosa ti dico Granger... io penso che TU gli abbia fatto
qualcosa...- mormorò puntandomi l'indice sul petto per poi farlo
scendere sempre di più, accarezzandomi il seno e poi la pancia
-come hai fatto a far impazzire Draco? oh..ma sai...ora non importa
più...non importa ... ora io ti torturerò,te la
farò pagare per aver rovinato la vita del mio amico e poi ti
porterò a Lui, forse, se Draco si presenterà di sua
spontanea volontà e ti ucciderà, si salverà la
vita,forse potrà anora essere utile al nostro signore...- disse
abbassando sempre di più la voce ed avvicinandosi a me -
crucio..- mi susurrò all'orecchio, il suo fiato sul collo
semrò diventare fuoco puro mentre la maledizione mi tormentava
con i dolori più insopportabili, cercai di urlare e di
difendermi
ma ero bloccata "Godric...ti prego aiutami..." pensai nei momenti in
cui il mio cervello rimaneva lucido; poco dopo però la
maledizione terminò e di nuovo la voce del ragazzo mi raggiunse,
sebbene questa volta stesse urlando, ciò che mi stupì
è che erano urla di rabbia, di frustrazione, mi accusava di aver
amaliato Draco, di averlo condannato a morte e, in quanto mezzosangue,
ad aver portato alla salita al potere di Voldemort e quindi di averlo
reso schiavo di un marchio.
Mi spinse a terra ed io caddi rigida sul pavimento facendomi male alla
schiena ma ciò che più mi preoccupò fu che si
gettò su di me infilando le mani sotto la mia maglia -E' colpa
tua! è tutta olpa tua lurida puttana! ora lo troveranno e lo
uccideranno! ma io non lo permetterò! ti torturerò,
farò del tuo corpo il mio giocattolo e lo libererò dal
tuo incanto, qualsiasi esso sia!- continuava ad urlare mentre ormai ero
praticamente nuda, i miei vestiti fatti evanescere con un minimo gesto
della bacchetta; non riuscivo a muovermi ma sentivo le lacrime scendere
dalle guance, non sentivo neanche più le grida di rabbia del
ragazzo che alternava a morsi sul mio seno; stavo cercando con tutta la
mia forza di volontà di liberarmi dall'incantesimo di
immobilizzazione, che certamente non era un Pietrificus perchè
lo avrei spezzato senza troppa fatica, quando il ragazzo fù
investito da una freccia bianca, dapprima pensai fosse un incantesimo
ma appena misi a fuoco mi accorsi che il ragazzo stava cercando di
staccare dal proprio naso i denti di un candido furetto.
Dopo qualche secondo in cui Nott si ritrovò spiazzato Draco
tornò umano e schiantò l'amico - Theo...che hai fatto!-
mormorò mentre scioglieva l'incantesimo che mi teneva ancorata a
terra, appena fui libera mi misi seduta e mi abbraccia cercando di
coprirmi e di nascondere le lacrime che non riuscivo proprio a fermare;
Draco si acucciò accanto a me e mi strinse fortissimo, dapprima
quel contatto mi infastidì ma non ebbi in tempo di collegarlo a
ciò che mi era appena successo che il biondo mi strinse con
maggiore energia e calore sgridandomi susurrandomi sui capelli - pazza,
pazza griffondoro! te e il tuo stupido orgoglio! il tuo stupido
coraggio! poteva finire veramente male!- circondai la sua vita con le
braccia non dando importanza al fatto che avessi addosso soltanto i
pantaloncini; si allontanò un poco e mi carezzò il viso
posando la sua fronte sulla mia, mi persi nei suoi occhi e per un
attimo pensai ce ci stavamo avvicinando ancora quando accanto a noi si
schiarì una voce
-hem hem... potrei chiedere perchè state copulando nell'ingersso
di casa mia dopo avermi distrutto un vaso che costa più di voi messi assieme e
dopo aver schiantato tutta la mia guardia?- io e Draco ci
allontanammo velocemente ed io ringrazia mentalmente Zabini per aver
evitato che facessi una cvolata, perchè era esattamente
ciò che stavo per fare
-Zabini, copulare! per favore! la stavo solo rassicurando..
è...Theo che...- cominciò il bionda alzandosi e
sbottonandosi la camicia a quadri di Ron, per poi passarmela - ha
tentato di vio..- il moro lo bloccò con un' occhiataccia
vedendomi abassare lo sguardo - buongiorno delicatezza! comunque
scusatemi per la battuta infelice, io non potevo sapere...ma che ci
fate qui voi?- chiese raddrizzando la colonnina che avevo rovesciato
quelle che mi sembravano ore prima
- che c'è non sei contento di vedermi ?- chiese il biondo aprendosi in un grande sorriso ed aprendo le braccia
-non vorrai mica che ti abbracci così mezzo nudo! non ho nulla
contro di voi ma a me piacciono le ragazze!- disse fingendosi
schifato,vidi Draco ridere come lo avevo visto fare pochissime volte e
si lanciò sull'amico con un piccolo salto stringendo forte
l'amico
-hey...come mai non hai paura di comprometterti Malfoy?abbiamo
pubblico- chiese Blaise stringendo l'amico e facendomi
l'occhiolino
-fottiti italiano! con lei mi sono sputtanato all'infinità! non
è certo un'abbraccio al mio migliore amico che peggiora le
cose..- i due risero dandosi affettuose pacche sulle spalle ( che a me e
a qualsiasi altra ragazza avrebbero incrinato almeno due costole), li
guardai allontanarsi ma stringersi forte gli avambracci e guardandosi
con affetto, mi sentii per un attimo di troppo ed abassai lo sguardo
aprofittandone per abbottonarmi la camicia che il biondo mi aveva
cavallerescamente imprestato; li guardai ancora un attimo prima di
avvertirli che sarei andata a chiamare gli altri: erano davvero
particolari, uno bianchissimo, biondo con capelli liscissimi e
con occhi di ghiccio, sia per espressione che per colore, l'altro con
la pelle e gli occhi color cioccolato e corti capelli ricci e scuri,
erano davvero un' accoppiata assurda, ma a guardarli, non si poteva pensare altro che fossero perfetti.
Appena raggiunsi il resto della combriccola trovai Ron a terra
schiantato - scusami cara... ma voleva venire da voi senza sapersi
trasformare...non volevo che si cacciasse nei guai portandosi dietro
tutti noi...- mormorò bonaria Narcissa notando il mio sguardo
sul rosso; annuii dandomi della codarda, avevo preferito vederlo
così che apprensivo ed indagatore riguardo alla camicia che
indossavo, a quello che era sucesso prima che Draco mi raggiungesse ma
sopratutto riguardo a ciò che era successo dopo l'arrivo del
serpeverde.
Raggiungemmo tutti assieme il palazzo e ci dividemmo alla ricerca di
ciò che ci serviva; io stavo analizzando diversi tomi della
biblioteca sotto lo sguardo attento di Ginevra
-Herm... sei tremenda senza offesa...non raccontarmi balle, stai bene? che
ti hanno fatto?- scossi la testa rendendomi conto di star leggendo
più volte la stessa riga - nulla Ginny, nulla di
irrimediabile...mi sono solo spaventata un po'...- lei non disse nulla
aspettando che continuassi, lessi ancora qualche riga decidendo di
portare con noi " 100 Pozioni per la difesa della mente " , poi
sospirai - Theodore Nott, quel ragazzo che stanno Innervando di
là... mi ha quasi...violentata..- la mia amica si mise una mano
sulla bocca ma io glie la tolsi
- non è niente Gin, è arrivato Draco e non è
successo nulla! sono stata una stupida lo so, ma mi è andata
bene...non parliamono più Gin...- ma lei aveva sfoderato la
bacchetta e si stava dirigendo a passo di marcia verso il salotto
accanto alla biblioteca dove si trovavano Blaise,Draco e Nott, le urla
della mia amica erano coperte da quelle del Mangiamorte
-no! non vi permetterà di fare questo! ragazzi davvero siete
impazziti! vi ucciderà! non voglio tradirvi! uccidetemi!
uccidetemi piùttosto! scaverà nella mia mente vi
troverà! e mi ucciderà tra atroci soferenze per avervi
lasciati scappare...ragazzi non fatemi questo! vi prego! non FATEVI
questo!- i due amici cercavano di calmarlo e la scena era davvero
toccante: Nott era a dir poco terrorizzato e faceva così
tenerezza che Ginny arrestò la sua ira ,io provai soltanto tanta
pena rovando impossibile che quel ragazzo pieno d'ira che stava per
violentarmi era lo stesso distrutto e terrorizzato sul divano
-Silencio! scusami Theo...ma ora devi ascoltarci... questa vita non ha
più senso così, non vogliamo rimanere schiavi di un pazzo
solo perchè i nostri genitori hanno detto di farlo...noi non ci
stiamo più...ora tu hai due possibilità... potremmo
cancellarti la memoria e forse se tenessimo in due la bacchetta
potremmo produrre un oblivion abbastanza potente da resistere anche al
Signore Oscuro.... l'alternativa, quella che noi ti proponiamo e che
vorremmo che tu accettassi, sebbene sia molto pericolosa...è
quella che tu venga con noi...- il ragazzo dagli occhi blu li guardava
con le lacrime agli occhi spalancati; presi per mano Ginny e cercai di
allontanarla da quella scena ma muovendomi attirai su di mè
l'attenzione di Nott - Granger ... io... sono un mostro, e so di non
meritarmelo ma non posso fare altro di chiederti il tuo perdono...-
mormorò abbassando il viso rosso di vergogna, non ebbi la forza
di rispondere e semplicemente annuii con un mugolio per poi scappare
nella protezzione dei libri e della mia amica.
Rimanemmo nella villa ancora un poco, prendemmo cibo, oggetti di prima
necessità, ingredienti per pozioni, libri e vestiario poi ce ne
andammo, dopo aver detto a Theodore che lo avremmo raggiunto nel primo
pomeriggio.
A quel punto ci dividemmo, faticai per convincere Draco e Ron che non
avevo bisogno di andarmi a riposare ma con la scusa che tenendo la
mente occupata non arei pensato a ciò che mi era appena successo
ebbi il permesso di andare con loro mentre Ginny, che era ancora
debole fu portata via con l'inganno dai gemelli che portavano tutte le
cose che Blaise ci aveva dato al campo.
Ci prendemmo tutti per mano e ci smaterializzammo, l'ultima cosa che
sentii fu Ron lamentarsi con Draco per il troppo interesse per il mio
stato di salute, alzai lo sguardo al cielo prima di sentire il solito
CRAC.
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Capitolo 17 *** Problemi di (Com)Portamento ***
Capitolo 17
-wow...- appena arrivammo mi scappò un esclamazione di
meraviglia: ci trovavamo in una radura splendida con un bel laghetto al
entro ed una piccola cascata, il sole filtrava tranquillamente fra le
fronde degli alberi dando una sensazione di pace e tranquillità:
sembrava una radura da favole, di quelle con le fate, e, a ben pensarci,
non era da escludere che ce ne fossero.
dopo qualche minuto in cui tutti ci godemmo quello splendore Neville si
schiarì la voce - ragazzi dovremmo entrare...potremmo fare come
prima...bè..magari questa volta và Draco...-
mormorò preoccupato il mio amico
-non credo sia una buona idea mandare qualcuno da solo...abbiamo
rischiato abbastanza..- intervenne Blaise scettico, senza sapere come e
perchè nella mia mente venne un immagine che mi fece scoppiare a
ridere, tutti mi guardarono curiosi - mi è venuta in mente un
idea pazzesca...Draco...trasformati un attimo..- lui mi guardò
scettico ma poco dopo, mi chinai a raccogliere un morbido furetto , lo
coccolai un poco, forse con più dolcezza di quanta ne avrei
messa per carezzare un furetto qualunque,sotto lo sguardo infastidito
di Ron, Draco se ne accorse e posò il musetto sul mio seno, da
vicino notai il ghigno tipico del ragazzo illuminare il muso del
roditore; questa volta fui io a ghignare "ridi ridi..vedi come ti
concio!" e, mentre l'animaletto era distratto dalle mie carezze sotto al
muso, raccolsi un filo d'erba e lo tramutai in un grosso nastro verdone
poi, con uno scatto da infida serpe, glie lo legai al collo facendo un
bel fioccone - ecco Blaise, porta il tuo regalo alla tua amica..-Draco
subito si dimenò e non riuscii a passarlo al moro, si
trasformò e si strappò dal collo il fiocco - tu sei
scema! non se ne parla neanche ! primo! io non vengo regalato, secondo!
io non mi metto un fiocco intorno al collo!!- sbraitò offeso
brandendo come un'arma il nastro che oscillava da una parte all'altra-
tutti ricominciarono a ridere - hey! io sono serio!- io lo guardai
cercando di tornar seria - no è che...
ahah..insomma...era...un'idea un po' diversa..- i miei amici
concordarono con me
- effettivamente era una buona idea...- il biondo
si voltò di scatto verso Narcissa che aveva parlato - madre!!-
disse indignato, lei alzò elegantemente le spalle - bè..
è un idea fantasiosa ed improbabile... esattamente quello che ci
vuole...- lui rimase senza parole guardandosi intorno, tutti, compreso
il suo amico Bleise, annuivamo convinti - accidenti Drake... avrai
altre occasioni per dimostrare che sei un vero uomo! ora detti una
mossa! sto morendo di fame!- il biondo si guardò intorno perso,
tutti ce l'avevano con lui
-ok ok...va bene...facciamo veloce e portiamo via Pans di
lì...ma niente fiocchetto!- e detto questo si trasformò: appena tornò furetto lo presi in braccio e di nuovo tentai di
mettergli il fioccone ma questa volta era vigile ed attento e
cominciò a divincolarsi per po correre lontano da me - Accio
furetto!- lui provò a correre via ed ancora muoveva
freneticamente le zampine quando si sollevò da terra ed
avanzò verso di me - ora capisci come ci si sente vero?- chiesi
prendendolo in giro e tornando mentalmente ai voli sulla scopa che
avevamo fatto quando ancora eravamo a Villa Slytherinn; lo presi fra le
braccia e cercai di mettergli il fiocco mentre lui cercava di scappare
mordicchiandomi e cercando di sgusciare via, io mi divertivo e ridevo
un sacco, questo si volse a mio favore quando il furetto si
fermò ad osservarmi incantato, approfittandone per nascondere
l'imbarazzo mi tuffai su di lui e gli legai il fiocco, avevo vinto
quella piccola sfida non dichiarata: poco dopo Blaise Zabini si
allontanò alla volta del Manor dei Parkinson con in braccio
un'offeso furetto infiochettato.
Mi voltai verso i miei amici che mi guardavano con tanto d'occhi,
possibile che non capissero ciò che mi legava a quel
ragazzo?dopo tutto quello che avevamo passato, dopo il discorso che
Draco aveva fatto alla volpe e che io avevo mostrato loro? era davvero possibile che ancora non capissero? guardai Ron che sebrava decisamente furente ma lui si
voltò, sospirai
-andiamo...non vorrei che ci fossero mangiamorte in casa Parkinson -
disse Narcissa avanzando elegantemente verso di me, a testa alta come
se non stesse camminando nel bosco con i tacchi, seppur bassi.
Mi si avvicinò e mi porse un braccio continuando a guardare
dritta , capii allora che lo avrei dovuto intrecciare con il mio,
avanzammo per qualche passo in quel modo finchè lei, gentile ma
decisa, mi disse di stare dritta, solo in quel momento mi accorsi di
star camminando ingobbita e scoordinata
-sai cara, ho conosciuto molte ragazze più o meno carine nella
mia vita, prima quando ero giovane io ed ora le amiche di Draco e le
figlie dei nostri amici...bè... il portamento per una ragazza
è veramente molto importante..- mi voltai velocemente verso di
lei accigliata - no no! non fraintendere cara, non sto certamente
dicendo che tu non sia carina, sei molto bella ma... bè... hai
veramente mai considerato la tua femminilità?- io rimasi senza
parole guardando confusa la donna ma quella continuò
- Hermione, non volevo certo offenderti con le mie parole,
semplicemente
ho notato che non hai un portamento molto...femminile, non sto dicendo
che cammini da uomo ma sembri così...neutra...io mi chiedevo,
hai mai fatto un poco la civettuola?- io arrossii violentemente per
l'imbarazzo e per l'indignazione - non ho mai ammirato le ragazze che
civettano...sono una ragazza seria io e poi... bè... non ci ho
mai fatto attenzione - risposi infastidita - si vede- rispose
semplicemente, senza giudicare- la guardai sconsolata, ma lei
continuò - ho notato che ti muovi sempre di fretta, sempre senza
controllare il movimento ma solo per necessità- cercai di non
dar troppa importanza a quelle parole, in fondo che senso avevano in
pieno periodo di guerra e resistenza? eppure mi tornarono alla mente i
tempi di Hogwarts, quando camminavo affianco a Ginny o alle mie
compagne di classe, ricordai il loro portamento dritto ed elegante a
cui ai tempi non avevo mai dato importanza ma che in quel momento
comparai alla mia camminata, sempre piegata sotto il peso di libri o
frettolosa per salvare la pelle ad Harry e a Ron - io... non ho mai
avuto tempo...- dissi anche se le mie parole sembravano di più
una scusa, lei infatti mi guardò severe - non c'è bisogno
di tempo! tu cammin e ti muovi tutto il giorno e neanche ti
accorgi di farlo!- io annuii non sapendo veramente che dire, tutto
ciò che mi diceva Narcissa mi diceva era vero - ma non capisco
perchè lei mi dica questo ...siamo in guerra adesso !- la donna
scosse la testa mentre ci avvicinavamo alla fine di quell'incantevole
bosco - questo non vuol dire! tu rimani una ragazza anche durante la
guerra! io mi chiedo come fai a stare bene con te stessa! sei sempre in
Jeans e scarpe da ginnastica, anche quando eri a casa di Draco...
indossavi una gonna e un maglioncino che non avrebbero infastidito
molte ragazze... tu sembravi sempre sotto tortura... erano solo vestiti
Hermione, certo non molto ...hem... eleganti ma non era nulla di grave!
ti si leggeva in faccia che volevi Jeans e felpa!- io ero allibita da
quel discorso, Narcissa camminava a testa alta nel mezzo di un bosco,
facendomi discorsi di estetica senza minimamente guardarmi in faccia -
io...bè...non ci avevo mai pensato ..-lei mi sorrise dolcemente
voltandosi per la prima volta verso di me - sei una ragazza strana
Hermione Granger..non lasciare che questa guerra ti porti via
tutto...sembri un soldato veterano!- io scoppiai a ridere - in u certo
senso è vero, sono arrivata in questo mondo ad 11 anni e pochi
mesi dopo ero la migliore amica di...di Harry Potter, magicamente
parlando sono nata con questa guerra- lei sorrise con amarezza - cara,
io sono cresciuta nella prima guerra e ora vivo la seconda, , non sono
mai stata in prima linea con te, ma allora non avrei mai potuto vivere
la mia vita di donna- io annuii non sapendo che altro rispondere, ma mi
allontanai confusa ed indignata: come si permetteva a dirmi che non ero
feminile?" io lo sono" pensai " è solo che non faccio l'oca
sciocca!"ma la mia mente tornò alla mia migliore amica,lei
è una persona fantastica eppure ricordo quando alla tana la
trovavo a spazzolarsi alla finestra osservando o pensando ad Harry,
oppure quando si vestiva con il vestitino e le scarpe con il tacco e si
truccava per andare a quele feste clandestine che tanto avevo
giudicato,scossi la testa arrabbiata e mi allontanai ancora di
più a passo di marcia " e chissenefrega se sembro un soldato "
pensai , ma fortunatamente a distrarmi ci pensò un rumore
di materializzazione ; ci voltammo tutti tesi ma subito
dopo riconoscemmo le figure di Draaco e Blaise che si avvicinavano
ridendo tenendo a braccetto in mezzo a loro una ragazza.
Senza che me ne accorgessi il mio sguardo si posò su di lei, sul
suo portamento e sulla sua camminata, senza che me ne accorgessi la mia
mente attenta registrò i movimenti della ragazza che si
avvicinava sorridendo ma sopratutto a quella ragazza, che camminando
accanto a Draco, non sfiguarva come avrei fatto io.
- Pansy cara! è un piacere rivederti !- Narcissa fece pochi
passi raggiungendo il terzetto che ormai era vicino e le
schioccò due baci vicino alle guancie - signora Nrcissa!
è così bello rivederla!- la salutò cordiale la
ragazza dal viso leggermente schiacciato, la osservai ancora e mi
accorsi di quanto fossimo stati esagerati a chiamarla carlino,
certamente il suo viso era particolare, eppure, a ben osservarla da
vicino e sopratutto sorridente e senza il ghigno di serpeverde era
impossibile non notare che era carina, mi riscossi dai miei
pensieri quando la vidi voltata verso di me - ciao... io
sono Pansy Amaranth Parkinson... è un piacere conoscerti!-
io la guardai per un attimo stupita, era fiera e sicura di sè ,
accettai la mano che mi porgeva sorridendo - ciao, sono Hermione Jean
Granger...piacere mio- sotto lo sguardo gongolante di Blaise la scena
si ripetè con tutti noi grifoni anche se Ron fu più
restio
-allora...è andato tutto bene?- chiese Neville dopo la
presentazione e lo "stracciamento" - draco annuì poi
guardò in tralice l'amico moro accanto a lui - anche
perchè LEI era in casa... a differenza di altri!- il moro al
posto di difendersi ghignò - certo... ma sono certo che avresti
preferito che io arrivassi più tardi!- tra lo sconcerto
generale, tranne mio, che ero nel più totale imbarazzo, Draco
scoppiò a ridere poi, sorridendo all'amico si avvicinò a
me circondandomi le spalle con un braccio : il mio cuore partì a
mille e divenni tutta rossa " ma che sta facendo?io sto con Ron!"
pensai allarmata, eppure non riuscivo ad allontanarmi, neanche quando
dal mio ragazzo si levò un ringhio che avrebbe fatto rabbrividire il
leone della mia Casa
-e dai lenticchia! non ti scaldare! qui siamo tutti amici... e sono
certo che se Herm non mi volesse mi avrebbe già allontanato no?
se non l'ha fatto vuol dire che non c'è nulla di cui
preoccuparsi, non la sto infastiendo!- continuò il ragazzo
inspiegabilmente allegro e sorridente guardandomi e facendomi
l'occhiolino - tu non hai il diritto di considerarla amica! e ti ho
già detto che non puoi chiamarla Herm!- Ron afferrò il
biondo per l'altro braccio e lo strattonò, lo splendido sorriso
di Draco si trasformò velocemente in una smorfia di rabbia, si
allontanò da me ma strattonò il braccio afferrato dal
rosso guardandolo con astio - Weasley non ti immischiare ! tu non
c'eri! non ci sei stato per un anno! non puoi neanche immaginare come
sia cambiato il nostro rapporto, cosa è lei per me e cosa sono
io! quindi non ti immischiare!- a sentir quelle parole non fu difficile
immaginare cosa avrebbe fatto Ron, esattamente ome temevo il mio
ragazzo tirò un pugno in faccia all'altro poi, dopo avermi
guardata con astio , si smaterializzò.
Guardai ansiosa sia il biondo che si teneva il viso da cui uscivano
sangue ed imprecazioni, di nuovo in questa situazione, ma non era
certamente colpa mia se Ron passava sempre al torto con le sue azioni
mi avvicinai a Draco che era già circondato dalla madre e dai
due amici ed era già stato curato dalla madre,lo vidi imprecare
contro ron poi, appena mi notò accanto a lui, mi sorrise
facendomi un'altro occhiolino, a quella vista non seppi se sorridere o
se imitare Ron, tirandogli un altro pugno, decisi quindi di essermi
accertata abbastanza della salute del biondo, e per non mostrare la mia
insicurezza mi smaterializzai per andare da Ron, mentre il solito Crac
invadeva l'aria che avrei dovuto occupare mi resi conto di starmi
trasformando sempre di più in una serpe, scossi la testa per
scacciare quel pensiero fastidioso e per riscattarmi andai a passo di
marcia verso la mia tenda per affrontare da brava griffona il mio amico.
-Herm! perchè ci siete solo voi! che è successo!- Ginny mi corse incontro agitata
-stiamo tutti bene.. è solo... io e Ron bbiamo litigato di
nuovo!- esclamai esasperata, lei alzò gli occhi al cielo
indicandomi la parte del bosco che scendeva verso il fiume, la
ringraziai con lo sguardo e corsi dal mio ragazzo che trovai seduto
sulla riva a lanciare pietre in acqua
- Hey...- mormorai sedendomi accanto a lui.
Finse di non vedermi, ma lanciò con più violenza la
pietra che aveva fra le mani facendola volare dall'altra parte del
fiumiciattolo.
- ci sei andata a letto...- subito mi sembrò un sussurro sconneso,
un ringhio dettato dalla rabbia ma poco dopo lo ripetè, arrivando quasi
ad urlare - Ci sei andata a letto vero? Godric che scemo! ecco, si
spiega tutto, anche la sua presenza qui... il tuo amore per lui!- io lo
guardai scandalizzata - Ron ma che...andarci a letto? il mio AMORE??-
lui mi guardò ancora arrabbiato - a no? e allora che è successo? che
cazzo è succeso?? te lo dico io! mentre io mi struggevo per la tua
morte, per quella di Harry ,dei miei genitori e di mille altre persone
tu te la facevi con il Mangiamorte! ecco...si spiegano un sacco di
cose...- poi smise di urlare e mi guardò rattristato - ecco perchè ieri
notte eri così... intraprendente...chissà quanta pratica hai fatto con
il furetto...- a quelle grida, a quelle parole, a quegli sguardi
furiosi e delusi cambiai idea, ero venuta per calmarlo, per dirgli che
era stato solo un abbraccio fra amici, tra l'altro fatto proprio per
infastidirlo, rassicurarlo sul mio amore, sul fatto che lui era era
colui che avevo sempre amato, colui che mi aveva fatto andare avanti in
quell'anno di prigionia prima di scoprire tutta la verità su Draco e
prima della fuga.
Ma quelle parole..
mi allontanai da lui
orripilata, sono certa che quel rumore che sentivo non erano le foglie
e i rametti sbriciolarsi sotto le mie scarpe, era il mio cuore - Ron...
non sai quello che dici...- lui mi guardò ironico - sarà... sarà
Herm...ma non ti lascerò a quell'assassino... davvero non ricordi tutto
quello che ti ha fatto... davvero? - io scossi la testa - Ron...sei
impazzito! non sono andata a letto con Draco..- non mi lasciò finire la
frase he di nuovo ruggì, per il dolore e per la rabbia - Draco, Draco,
Draco! Merlino Hermione! da quando non è il Mangiamorte, il furetto o
la Viscida Serpe?- io scossi la testa e mi allontanai amareggiata, le
sue parole che ancore mi rimbombavano nella mente, mi avoltai per
andarmene, non volevo vederlo, lo sentii mormorare qualcosa e mi
voltai, non feci in tempo ad accorgermi che aveva la bacchetta puntata
contro di me che tutto divenne nero.
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Capitolo 18 *** Lacrime di passato... al sugo! ma che titolo del cavolo è?! ***
Capitolo 18
Mi spaventai, ma proprio per quello mi accorsi di essere cosciente,
subito dopo infatti il nero che mi aveva avvolta si diradò mostrandomi i
corridoi di Hogwarts, davanti a me una bambina si guardava intorno
confusa, appena la riconobbi rimasi inorridita: la bambina ero io, e
quell'incantesimo di cui ero vittima era tipico dei Mangiamorte, sapevo che stava facendo
Ron e sapevo che sarebbe successo alla bambina davanti a me entro pochi
secondi, la vidi infatti rilassarsi e guardare dritta verso di me,
proprio in quel momento venni trapassata da un bambino biondo e
spavaldo, seguito subito dopo da due bambini più grossi Tyger e
Goyle, socchiusi gli occhi cercando di non guardare la scena davanti a
me, la prima di molte cattiverie, forse quella che aveva fatto
più male
-hey..ciao...scusami...è il primo giorno che sono qui e non
so...- cominciò gentile la bimba avvicinandosi ai tre compagni
di scuola ma il biondo si allontanò di scatto come se avesse
ribrezzo della piccola Griffondoro
-tu! brutta babbana ladra, come ti permetti anche solo di parlarmi!-
davanti a me la ragazzina rimase interdetta da quelle parola ma non
ebbe tempo di chiedere spiegazioni che fu spinta per terra e le fu
rubata la bacchetta dai due grossi bambini che spalleggiavano il biondo
- e questa a chi l'hai rubata?- continuò infatti lui, la
bambina, che poi ero io, lo guardò incuriosita - hey...deve
esserci un malinteso! io non ho rubato niente a nessuno, io quella l'ho
comprata a Diagon Alley! - lui scoppiò a ridere seguita subito
dopo dagli amici - non dire bugie! tu non sei una strega! questo non
è il tuo posto!- guardai la me stessa piccola rialzarsi ed
affrontare il bambino biondo - io sono una strega, io ho ricevuta la
lettera da Silente e questo è il mio posto! ridatemi la
bacchetta!- disse furiosa e saltando per prenderla a quei bambini
così grossi che la tenevano sollevata, di nuovo il biondo la
spinse ma sta volta lei non cadde - tu non sei una strega,
smettila di insultare chi lo è veramente, non so come e a chi tu
abbia rubato la magia ma questo non è il tuo posto, tu sei un
obbrobrio, il simbolo della contaminazione dei babbani nel nostro
mondo!- il bambino biondo urlò poi, sentendo dei passi che si
avvicinavano si voltò, Tyger mi lanciò lontano la
bacchetta ed insieme se ne andarono, lasciandomi sola ed umiliata.
Quella sera mi promisi che sarei stata la migliore strega che quella
scuola aveva mai visto, e mentre la me piccola si asciugava di nascosto
una lacrima la me diciassettenne scosse la testa, Ron mi stava facendo
rivivere tutti i momenti peggiori che Draco mi aveva fatto passare.
La scena si spostò parecchie volte ma più andavo avanti e
meno faceva male, rividi la prima volta che mi aveva chiamata
Sanguesporco, rividi la morte di Fierobecco e rivissi il momento in cui
i miei denti si allungarono come zanne sotto l'incantesimo del biondo,
fra le risate dei suoi compari , rivissi la squadra d'inquisizione che
scopriva l'ES e rividi i sospetti di tutti su Draco mentre
guardavamo il corpo scomposto di Silente, ai piedi della torre: a quel
ricordo, al pensiero di tutto ciò che avevo scoperto sotto forma
di volpe, a tutto quello che quindi Draco aveva fatto per me allontanai
le immagini dettatemi dall'incantesimo e di nuovo mi trovai , sola ,
nel bosco.
Mi accorsi di essere in ginocchio e fra le mani stringevo foglie e rami
con molta forza, per quanto io avessi perdonato il biondo vedersi
sbattere in faccia quei ricordi faceva male, ma nulla mi aveva ferita
come le parole di Ron "mentre io piangevo la tua morte, quella di Harry e di mille altre persone tu te la facevi con il Mangiamorte" e ancora " ecco perchè ieri notte eri così intraprendente.."rabbrividii
e cercai di analizzare la questione oggettivamente : Ron
era geloso marcio di Draco, geloso a tal punti di utilizzare su di me
l'incantesimo che i Mangiamorte avevano creato prendendo spunto dai
dissennatori; a Draco piaceva un sacco far arrabbiare Ron e farmi
litigare con lui, gli piaceva vedermi stare male, stava cancellando
ciò che era successo nella cella e forse... il solo pensiero mi
terrorizzò ma forse, forse per lui era solo adrenalina, solo
paura di morire, a quel pensiero un'ondata d'orgoglio tutto Griffondoro
mi invase facendomi marciare verso lo spiazzo davanti alle tende dove
lo trovai a chiacchierare con gli amici mentre la Parkinson gli
controllava il naso con amorevole attenzione, non fu difficile
arrabbiarmi e
puntargli la bacchetta alla gola dopo aver rivissuto tutti quei momenti
e dopo aver notato lo sguardo della ragazza
- tu! brutto furetto pulcioso! come ti sei permesso!! sai benissimo
quanto gli dà fastidio!- lui mi guardò tranquillo alzando
le mani in segno di resa pacifica - hey Granger..non è colpa mia
se non sa vivere fra la gente,non ho fatto nulla di male! sono
certo che se lo avesse fatto Pot..Paciock tutto questo non sarebbe
successo- lo guardai esasperata, mi aveva appena fatta litigare con Ron
e si premurava di non nominare Harry per non farmi soffrire?cercai di
non distrarmi - non importa! non importa ok? tu non sei loro! l' hai
fatto apposta! perchè lui ti vedesse!non farlo...non farlo
più!- lui annuì -ok... ma.. Hermione... non è
colpa mia se la vostra storia è così....isterica..- lo
guardai oltraggiata e me ne andai.
Rientrai nella tenda visibilmente incazzata nera, appena Ginny mi
guardò si portò le mani sui fianchi ricordandomi in
maniera dolorosa la Signora Weasley - che ti ha fatto quell'idiota!?-
io sbuffai passandomi le mani fra i capelli e innervosendomi ancora di
più quando non riuscii più a farle scivolare a causa dei
nodi - quale dei due intendi?- lei sorrise - io intendevo mio
fratello...ti và di raccontarmi mentre facciamo pranzo?- io
annuii mentre mi lavavo le mani - ho litigato con tuo fratello
perchè quell'idiota di Malfoy mi ha abbracciata davanti a lui,
sai come è tuo fratello, gli ha urlato addosso le solite cose,
che non può dire di essere mio amico
eccetera...bè...Draco gli ha detto una frase veramente da infida
serpe, gli ha detto "non sai cosa è lei per me, e cosa sono io"
- la mia amica mi tirò un' occhiata mentre affettava i pomodori
presi da Pansy - no Ginny....semplicemente, quando mi ha parlato ed io
ero sotto forma di volpe mi aveva detto che per lui ero il suo
riscatto, il simbolo di ciò per cui si doveva impegnare...ma
ovviamente Ron ha pensato chissà cosa e gli ha tirato un pugno
in faccia,poi si è smaterializzato qui, l'ho seguito, mi hai
vista, e ho provato a parlargli ma sai lui cosa mi ha...cosa mi ha
urlato contro?- mentre mi saliva il magone le ripetei le urla del
fratello, impresse a fuoco nella mia mente - e.. e come se non bastasse
sono andata a parlare a Draco e lui..bè mi ha umiliata davanti
alle serpi... e ... quell'oca della Prkinson come lo guardava
con...amore e ..e...- dallo sguardo preoccupato della mia amica mi
accorsi che forse stavo un pochino esagerando, ma ero così
agitata! respirai profondamente - è tutta colpa di Malfoy...-
mugugnai, la mia amica sorrise ma nei suoi occhi notai un'ombra
preoccupante - oh...io non credo invece...scusami Herm, potresti
seguire tu la cena? devo scambiare due parole con mio
fratello!- e dopo aver agguantato la bacchetta uscì, aspettai un
attimo, indecisa se seguirla e difendere Ron da una violenta fattura
orcovolante poi mi diedi della stupida: davvero volevo difenderlo?
dopo quello che mi aveva detto e fatto? scossi la testa amareggiata e
cominciai a girare il sugo, sorrisi perchè le dosi delle nostre
cene aumentavano sempre di più, senza considerare la
quantità di cibo che ingerivano i ragazzi: erano dei pozzi senza
fondo!rimasi pensierosa ad osservare le spirali che disegnavo con il
mestolo in quella sostanza profumosa rossa, cercando di scavarmi dentro
e di capire di cosa avevo bisogno, di cosa provavo veramente, un altro
giro al sugo e davanti a me si presentava l'immagine del primo incontro
con Ron, un altro giro e pensai a tutte le avventure passate assieme
Giro
la prima volta che capii di provare qualcosa per lui
Giro
e la paura di perderlo in ogni casino che vivevamo
Giro
e la gelosia al ballo del ceppo
Giro
La gelosia per Lavanda e quel giorno in infermeria dove aveva sussurrato il mio nome
Giro
la pura di averlo perso per sempre dopo la Battaglia
Giro
l'odio per Draco
Giro
I pomeriggi sotto forma di volpe ad ascoltare Malfoy
Giro
il bacio nella cella
Giro
Il primo bacio con Ron dopo tutti questi anni, la nostra notte assieme
Giro
Draco
Giro
Ron,lo amavo davvero?
Giro
-hey Granger...non fingerò di essere esperta in faccende
domestiche, non so proprio da dove si comincia, ma voglio dare una
mano, ho capito come funziona qui...- il mio sguardo si
disincantò dalla pentola quando sentii la Parkinson dietro di me
- Oh..si ...certo..hem...puoi mettere tavola...apri il cassetto del
tavolo, trovi la tovaglia...e i piatti in quell armadio lì...-
la ragazza annuì e cominciò a lavorare, mi voltai
dedicando attenzione al resto del pranzo che avevo trascurato mentre mi
perdevo nei meandri del sugo - senti Granger...- la sentii far cadere
un bicchiere che però rotolò sul morbido pavimento di
stoffa senza rompersi, se non la conoscessi avrei giurato di sentirla
tirare un sospiro di sollievo, sorrisi - Dimmi Pansy...- risposi
lanciandole un occhiata curiosa mentre fingevo di essere completamente
interessata ai fornelli - Hermione....sai che differenza c'è tra
noi Serpi e voi Grifi?- io alzai gli occhi al cielo - Senti Parkinson,
ormai non importa più! siamo qui, assieme, combattiamo per la
stessa cosa, non ha più importanza- lei rise - hey calma...non
sto dicendo nulla di ciò che pensi...rispondimi per favore...-
mi voltai e la vidi sorridermi sinceramente, calma ed educata -
io...bè...- mi infiammai pensando a tutti gli anni ad Hogwarts -
per Noi Griffondoro il sangue non ha importanza, ci battiamo per la
verità e non andiamo in giro a far cattiverie...- arrossii
cercando di scacciare dalla mente i racconti di Harry sugli anni a
scuola del padre - voi Serpi invece vi divertite a ferire gli altri,
date importanza al sangue e bè siete...- decisi di non inferire
oltre, forse ero già stata un po' troppo...sincera, mi voltai
verso la ragazza alla quale era infatti sparito il sorriso gentile, ma
non sembrava arrabbiata
- oh...bè...accidenti...quanto rancore! ma purtroppo, e lo sai
anche tu, quello che hai detto non è del tutto vero...ora
ascoltami...ti dirò quello che penso .... poi fai come vuoi...
per me voi Griffondoro usate ogni mezzo, legale e non, giusto e non,
per ottenere il bene,il giusto; noi serpi invece utilizziamo ogni mezzo
legale e non, giusto e non per ottenere ciò che vogliamo...-
detto questo si fermò, guardò soddisfatta la tavola
elegantemente apparecchiata poi, con un sorriso, si avviò verso
l'uscita della tenda - ah! Granger...un' ultima cosa... Il modo in cui
guardo Draco... bè ... possiamo dire che è il modo in cui
guardavi Potter... non credo che ci siano oche di cui ti possa
preoccupare...- e detto questo uscì dalla tenda, lasciandomi
pensierosa ed infinitamente imbarazzata.
Il pranzo passò con aria molto rilassata, guardai dispiaciuta
Pansy per le parole che aveva sentito e lei mi sorrise facendomi
l'occhiolino; Blaise si rivelò un ragazzo infinitamente
simpatico e fu presto accolto dai gemelli: quei tre assieme ci facevano
venire mal di pancia dal ridere, eppure, in quell'aria così
sollevata, le parole della mora seduta davanti a me mi rimbalzavano
nella mente "noi serpi usiamo ogni mezzo... per ottenere ciò che vogliamo"
arrossii al solo pensiero, ero io o aveva insinuato che Draco mi
volesse davvero? ero io o aveva cercato di giustificare gli atti
dell'amico?
Arrivò presto il momento di partire per Nott Hause e ancora
ridevamo per una battuta del nostro nuovo gruppo di comici che ci
trovammo in un'enorme cabina armadi - ah! scommetto che la
materializzazione l'ha guidata Blaise!- commentò allegra
Narcissa guardandosi intorno - Blaise sei il solito idiota fissato! non
perdiamo tempo !- lo sgridò l'amica dirigendosi verso la porta
della cabina armadi e spalancandola - sei sempre così delicata Cara-
esclamò ironico l'amico chiamandola in italiano, sua lingua
madre e lingua della patria della moda, la ragazza uscì con
piccoli passi di danza, si voltò e fece un inchino all amico -
Lo so, Caro-
Blaise la seguì sorridendo e passando la porta dei
camerini come se stesse entrando in un set fotografico, uscì
quindi Draco che si voltò per porgere un braccio alla madre
anche se, di fatto, Narcissa doveva soltanto superare un'asticella di
legno che faceva da base alla porta, assolutamente superabile senza
bisogno d'aiuto; Neville però non fu della stessa idea, infatti
non avendo visto la piccola listarella di legno ci si inciampò,
facendo cadere qualche indumento dei più vicini alla porta ma
fortunatamente senza cadere, risi afferrando le camicie e rimettendole
nelle grucce - però...camicie di seta, vi trattate bene voi
purosangue...- Blaise rise - e no! Hermione cara, tu ancora
confondi i purosangue con i Nobili, guarda che differenza!- disse
gonfiando il petto ed indicando lui e Nev con un gran sorriso, pensai
che potesse essere quasi offensivo ciò che aveva detto ma con il
suo sorriso ed il suo portamento aveva evidentemente fatto una battuta,
anche Neville sembrò capirlo e ridacchiando tirò quello
che doveva essere un pugno leggero fra amici sulle spalle del moro,
l'effetto non fu però quello sperato e Blaise rimase per un
attimo piegato e con gli occhi chiusi dal dolore - Accidenti Blaise!
scusami! non pensavo di...insomma...non volevo..so che scherzavi
è solo che non ci sono ancora abituato a tutta..questa..forza-
Blaise si tirò su dolorante - Accidenti a te Paciock!bisogna
stare attenti con te ormai! ma da dove ti sono saltati fuori certi
muscoli? haia che male!- tutti ridemmo mentre scendendo le scale verso
il pian terreno Blaise finse di essere in punto di morte - Piantala
Zabini! datti un contegno!- lo sgridò Pansy per poi continuare
con un incantesimo - homenium revelio- tutti aspettammo con ansia il
suo verdetto, forse ci eravamo rilassati troppo, forse Theodore non era
solo in casa, ma dalla faccia confusa di Pansy capimmo che qualcosa non
quadrava - non...non c'è nessuno...- esclamò lei
appena i suoi occhi tornarono concentrati sullo spazio davanti a noi,
rimanemmo tutti incuriositi
-bè...aspettiamolo in camera sua...se non altro sarà
certamente il primo che ci entrerà..- mormorò Narcissa,
tutti annuimmo eppure qualcosa non ci convinceva, e Draco
confermò i miei pensieri tirando fuori la bacchetta, tutti lo
imitammo, salimmo su per altre scale guidati da Pansy ma la scena
che ci trovammo davanti non fu nulla di ciò che mi aspettavo: la
camera era vuota e perfettamente ordinata, entrammo respirando l'aria
pulita che entrava dalle finestre aperte, girammo per la stanza ma fumo
subito distratti dall'urlo di dolore della mora serpeverde che si era
affacciata alla finestra, puntammo tutti le bacchette verso di lei o
meglio, verso chi o cosa pensavamo le avesse fatto del male ma , a
parte la ragazza inginocchiata ed in lacrime, non vedemmo nulla - Pans
che..?- ma lei non sembrò sentire la voce degli amici, continuava
invece ed urlare disperata e a piangere, ci guardammo confusi e
cercammo di avvicinarci lentamente finchè non la vedemmo alzarsi
e correre fuori dalla stanza, io, Draco e Blaise la seguimmo fino al
parco, fino al giardino sottostante le finestre di quella camera, fino
al corpo senza vita d innaturalmente scomposto di Theodore Nott.
-T...Theo... che diavolo hai fatto?- pigolò la ragazza
avvicinandosi a passo malfermo, per poi crollare sul petto dell'amico
fra urla e sussurri
- no...no...NO!- Blaise accorse accanto all'amico scuotendolo -
Theo...avanti Nott! non è divertente! svegliati ..svegliati!!-
mi voltai e vidi Draco più pallido del solito e con gli occhi
colmi di lacrime, lo vidi voltare il viso e reprimere dei singhiozzi;
in quel momento ci raggiunsero anche Neville e Narcissa che avevano
visto la scena dalla finestra,la donna corse dal figlio e fregandosene
dell'immobilità di quello lo strinse forte mentre le lacrime le
scorrevano silenziose sul viso, io e Neville, unici Griffoni in quel
gruppo ci guardammo inorriditi, la mia mano a coprire la bocca , quelle
del mio amico a stringersi i capelli corti.
La situazione rimase immobile per qualche minuto, il silenzio rotto
soltanto dai singhiozzi e dai sussurri di Pansy che carezzava il volto
dell'amico e gli parlava, la scena cambiò quando Blaise si
alzò per avvicinarsi a Draco mostrando una lettera nella tasca
di Theodore, Pansy inspirò violentemente e, con mano tremante la
prese : era intestata " A chi mi troverà.."
-che...che devo fare?- la ragazza guardò con i grandi occhi
verdi pieni di lacrime i due amici completamente persa, Blaise e Draco
le si avvicinarono posandole le mani sulle spalle - leggi...- disse
piano Draco, lei sospirando annuì e con mani tremanti
strappò la busta, poi con voce tremante, cominciò a
leggere - A... A Te che mi hai trovato, che ti starai chiedendo il
motivo di questo, bè ti rispondo che il problema sta nella mia
diversità: sono diverso dai miei e dalle loro folli idee,....-
Pansy fu scossa da un singhiozzo, ma poco dopo continuò a
leggere, più tranquilla e senza interruzioni - sono diverso da
tutti coloro che sono convinti che sia giusto seguire il Signore
Oscuro, io non lo credo, l'ho fatto, per mesi, ma solo per paura, io
non sono così, io non volevo far male e tutta quella gente e non
volevo uccidere tutti quelli che ho dovuto ammazzare; il mio problema
è che sono diverso anche dai miei amici e da tutti quei
coraggiosi che dicono NO! io non sono forte come loro,ci ho pensato, io
ci ho provato, lo giuro , ma so che non ne sono in grado, che metterei
solo in pericolo gli altri e che soccomberei al primo richiamo del
Signore Oscuro.. ora, se tu che leggi questa lettera sei mia madre o
mio padre, voglio chiedervi scusa, per la vista atroce del corpo di un
figlio morto, ma io non intendo più fare quello che volete,
quello che mi avete costretto a fare.
Se tu che leggi sei Draco, Blaise o Daphne..ed è probabile dato
che dovevate venirmi a prendere, spero che non ce l'abbiate con me,
scusatemi, sono un codardo, ma sappiate che siete stati i migliori
amici e compagni che potevo desiderare, se da morto mi sarà
possibile, vi sarò accanto e sarete sempre nei miei pensieri,
ricordatevi di me, e di quanto sia giusta la vostra scelta , so che
sembro ipocrita a dirlo, ma sapete che sono un debole, io non ce la
faccio, non voglio vedere altre morti per colpa mia, non voglio vedere
voi cadere per la mia debolezza.
Ora... se sei tu, che leggi con la tua bellissima voce questa lettera-
a queste parole Pansy scoppiò di nuovo in singhiozzi e
passò la lettera a Blaise lanciandosi sul petto del ragazzo a
terra e stringendolo forte, Blaise sospirò e continuò a
leggere - Pansy, sappi che non avrei mai voluto riempire i tuoi
occhi di lacrime... - Blaise guardò preoccupato l'amica - Pans
sei sicura di volere che vada avanti?- lei annuì sulla camicia
ormai bagnata di Theodore e il moro sospirò - Pansy, mia
migliore amica e mia promessa... sai...quando mi hanno detto che eri
destinata a me il mio futuro è stato illuminato dalla tua
luce,sei la stella più brillante e la gemma più preziosa,
ma in me c'è troppo buio, troppo squallore, sono un caso perso.
Spero che tu ti possa innamorare davvero come io lo sono stato di te, e
si, ora te lo posso dire, al diavolo tutte quelle storie, sull'amore
che non esiste, l'amore esiste, cercalo sempre, non arrenderti mai.
So che mi vuoi bene e mi è sempre bastato, ma non voglio
metterti in pericolo come non voglio mettere in pericolo gli altri,
Pansy, piccola mia...tu meriti...molto di più di...un assassino-
anche Blaise nelle ultime parole non riuscì più a
reprimere i singhiozzi e lasciò cadere la lettera.
La era tremenda, un'altra morte, un altro amico da piangere; Pansy
adesso era immobile sul corpo dell'amico, sembrava morta anche lei,
Blaise era inginocchiato e nascondeva il viso nelle mani mentre Draco
era immobile, un'espressione di profona amarezza e dolore gli
modificava i bellissimi tratti ma fummo tutti distratti da due sonori
Crack
-chi è là!- ci guardammo spaventati mentre i ragazzi si alzavano
-Pansy! andiamo! dobbiamo andare!- ma la ragazza non si mosse.
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Capitolo 19 *** Amore, Amiciazia e Futuro ***
Capitolo 19
Guardai allarmata Pansy che si era a malapena allontanata di
qualche centimetro dal petto dell'amico: qualcuno si era materializzato
in casa e sapeva che c'eravamo, dovevamo andarcene, mi avvicinai
lentamente a lei ma la ragazza quasi non se ne accorse, la scossi
delicatamente - Pansy...non possiamo più fare nulla per lui...
sta arrivando qualcuno ... dobbiamo andare- lei mi guardò con
odio - io non lo lascio qiu! non posso lasciarlo qui!- mi
urlò isterica, attirando così l'attenzione dei due
mangiamorte che, infatti, poco dopo spuntarono dall'angolo - Voi! cosa
diavolo... Theodoree!!- il primo uomo non ci vide neanche più e
corse accanto a quello che doveva essere il figlio - Voi! voi lo
avete ammazzato! mio figlio! e tu! Pansy! è tutta colpa tua! Tu!
la sua promessa! sporca babbana Crucio!- Pansy, ancora in ginocchio
accanto a Theodore cominciò ad urlare a a contorcersi ma Nott
era troppo distratto dal corpo del figlio e dopo poco la lasciò
agonizzante per terra, l'altro Mangiamorte invece non era così
distratto e cominciò una lotta contro di noi, ma era solo,
quindi di fatto difendeva solo sè stesso e Nott padre , quello
presto
però tramutò il dolore in rabbia e di nuovo cercò
di colpire Pansy ma con un anatema, Blaise per fortuna intervenne
tirandosela addosso mentre io e Draco lottavamo contro il magiamorte e
Neville e Narcissa contro l'altro; appena il moro prese in braccio
Pansy ci raggiunse e ci smeterializzammo fra le accuse gridate dal
padre del
ragazzo.
Da quel giorno il campo fu avvolto dal silenzio e dal cordoglio, le
serpi rimasero silenziose per circa tre giorni, fu veramente strano per
noi griffoni, ci eravamo abituati ormai alla simpatia di Blaise, alla
velenosa spocchia di Draco e all'allegria di Pansy, fu impossibile in
quei tre giorni, in cui Pansy rimase chiusa nella sua tenda e Draco e
Blaise sembravano dei fantasmi , non pensare ai nostri morti, ad Harry;
fu come un ritorno ai primi giorni subito dopo la battaglia, quando si
faceva la conta dei morti e degli scomparsi , quando ancora bisognava
abituarsi a quei vuoti che non si sarebbero riempiti mai più.
Passò un altro paio di giorni e fortunatamente Blaise e Draco
tornarono alla normalità, nascondevano la loror tristezza dietro
alle battute e dietro all'alterigia, lasciando che l' aria si
alleggerisse un poco, quei pochi giorni però non avevano fatto bene neanche
a Ginny, avevo notato infatti che aveva saltato qualche pasto.
Pansy invece fece una veloce comparsa a pranzo del terzo giorno:
spuntò dalle tende e ci guardò, infinitamente triste -
ragazzi...io...volevo chiedervi scusa, ho perso il controllo delle
emozioni e vi ho messo tutti in pericolo, vi prometto che non
succederà mai più.... scusatemi...- e detto questo
scappò via.
La vita al campo proseguì lenta, studiavo i libri presi a casa
di Pansy e di Blaise al mattinomentree al pomeiggio insegnavo gli
incantesimi utili al resto del gruppo che in mattinata aveva lavorato
per aggevolare la vita al campo.
Quel pomeriggio stavamo duellando, come al solito; in quel momento
Ginny e Ron si fronteggiavano al centro della spiazzola fra le tende:
Ginny sembrava danzare, saltellava da una parte all'altra con
leggerezza
muovendosi agilmente, la guardai orgogliosa notando che la mia amica
aveva un aria molto più sana, colpiva la lucentezza dei suoi
capelli, non più quell'arancione sbiadito, ma sopratutto era
evidente la luce nei suoi occhi, nonostante avesse saltato qualche
pranzo la malattia sembrava sempre meno evidente ; dall'altra parte Ron
lottava come un
leone, forte e rabbioso, i muscoli gonfi e i movimenti energici e
pesanti ; arricciai il naso contrariata notando che il mio modo di
lottare era più simile a quello di Ron che a quello di Ginny, mi
accorsi in quel momento che era da pranzo che non vedevo Draco e mi
guardai attorno per cercarlo: il mio sguardo fu attirato su di un
batuffolo bianco che mi guardava da incima un albero, appena si accorse
che lo avevo visto si voltò ed io risi, mi avvicinai all'albero
e
con un piccolo Wingardium Leviòsa mi ritrovai sull'albero seduta
accanto a Draco
-l'idea che io volessi starmene un po' da solo non ti piaceva vero?- mi
chiese fingendosi acido, lo guardai sorridendo e scossi la testa, lui
sorrise e poggiò la testa al tronco che aveva dietro , era
pensieroso e preoccupato, sorrisi fra me e me tramutandomi in volpe
e accucciandomi sulle sue gambe , era un chiaro invito a
confidarsi, a parlare come aveva fatto due volte a Villa Slaytherinn,
lui capì e rise cominciandomi ad accarezzarmi il pelo, rimanemmo
un'attimo in silenzio ascoltando Ginny gioire della sua vittoria e
sgridare il fratello per essersi fatto distrare, da cosa? bè, da
me, ovviamente: mi aveva visto raggiungere il piccolo furetto "bene"
pensai " non si deve distrarre per nessun motivo..." immaginai che mi
stesse cercando fra le fronde dell'albero senza risultati dato che Draco aveva cercato di nascondersi per bene senza considerare
però che il suo pelo bianco era decisamente vistoso, sventolai
la mia folta coda facendo in modo che Ron notasse la mia
trasformazione, non poteva essere geloso di Draco se mi aveva accanto
sotto forma di volpe no? Draco rise accorgendosi di ciò che
facevo - lo manderai alla pazzia quel ragazzo sai? perchè non
gli dici che non sei innamorata di lui e basta?- io lo guardai
malissimo e gli morsi la mano
- accidenti Granger!ok ok...se fingiamo
che tu sia veramente innamorata di Lenticchia non mi mordi più
vero?- uggiolai dolorante, non era vero e non volevo sentirmelo dire,
sopratutto non da lui, mi trasformai rimanendo di fronte a Draco,
esattamente a cavalcioni sullo stesso ramo su cui era appoggiato lui
-
chiariamo... ti và di parlare con me senza toccare l'argomento
Ron e la mia vita sentimentale?- chiesi nervosa, lui parve studiarmi ed
era così vicino che speravo non riuscisse a leggermi negli occhi
quella verità che non volevo accettare
- ok....torna qui...-
tornai volpe a mi riaccoccolai sulle sue gambe, ricominciò a
farmi le cocole dietro le orecchie
- hum... vediamo...è inutile
dirti che uno dei miei pensieri fissi sia Theo...io...sono rimasto
basito, non capisco perchè sia dovuto diventare
mangiamorte...insomma...il mio caso vabbè...Voldemort era così
arrabbiato con mio padre che mandarmi in una missione suicida gli
sembrava la punizione più giusta...a parte che mio padre la
considerava un onore...povero sciocco...poi mia madre l'aveva fatto
ragionare dopo che quella notte lui aveva scoperto della
messinscena..te l'avevo detto no? bè...mia madre mi ha detto che
la notte che sono andati a prenderli , con la forza della
disperazione, gli ha modificato la memoria in modo abbastanza afficace
che neanche Voldemort potrebbe leggergli la verità nella mente... ora lui non
sà più nulla sull'imbroglio della torre di astronomia
...- nella mia mente mi tornò l'immagine di Lucius che a Malfoy
Manor lottava contro di me e al fianco di Bellatrix
- comunque sia... il gesto di Theo mi ha...svasato completamente!- rise
amaramente - infondo, tutte le mie sicurezze sono andate nelle mutande
di Godric nell'esatto momento in cui mi hanno scoperto... o addirittura
dal momento in cui non ho ucciso Silente... la mia vita non
è in balia del vento.. e non ci sono abituato! Per Salazar! la
famiglia, gli amici, la scuola... quella era la mia vita! anche il
futuro era sicuro! avrei ereditato i possedimenti dei Malfoy, avrei
sposato Astoria...insomma, tutto era così comodamente
programmato! invece ora è... tutto da costruire...sempre che io
ce l'abbia un futuro...potrei morire domani... e lo so che stai
pensando! che sono un borioso figlio di papà, un raccomandato
eccetera eccetera, lo so... sono 7 anni che me lo ripeti... ho capito
... ormai...- terminò il suo discorso con una nota di tristezza
nella voce, mi trasformai velocemente e mi piazzai davnti a lui, con le
mani sui fianchi
- no, furetto, chiariamo una questione, io non penso questo di te, non
lo penso più...- lo vidi cercare di nascondere un sorriso
- non intendevo dirti nulla di ciò che pensavi, sei molto
diverso ormai Draco, e davvero, vorrei dirti che andrà tutto
bene è che si sitemerà tutto, ma io non posso saperlo...
posso solo sperarlo... possiamo
sperarlo! quindi ora tu accetti ciò che ci sta succedendo, alzi
le tue chiappe aristocratiche e ti fai forza!- lui mi guardò
sbigottito, si, evidentemente si aspettava che gli dicessi che andava
tutto bene.
Lo vidi inspirare profondamente e poi buttare fuori tutto - hai
ragione, hai ragione Hermione... e sai... c'era un'altra cosa a cui
pensavo prima che tu decidessi di distruggere la mia privacy- gli
sorrisi perchè sapevo che, se davvero gli avessi dato fastidio,
me lo avrebbe fatto capire, inaspettatamente anche lui mi sorrise, un
sorriso bellissimo e sincero
- a...a che pensavi?- chiesi distogliendo lo sguardo facendo finta che il mio stomaco non si stesse contorcendo, lui rise
- a questo..- disse semplicemente, lo guardai curiosa
- che intendi?- chiesi sapendo perfettamente che si era accorto di ciò che stava succedendo in me
-anche tu devi accettare ciò che ci sta succedendo..- dato che
aveva ripetuto le mie stesse parole pensai che si riferisse a
ciò che gli dicevo io poco prima ma fu come se mi stessi
mentendo, sapevo benissimo a he si riferiva - Draco ..io...- non finii
di parlare che lui mi prese per la vita e mi avvicinò
velocemente a se unendo le nostre labbra in un bacio decisamente
disperato, in quel momento il pensiero della guerra e di Ron, che se
avesse guardato bene fra gli alberi ci avrebbe visti, non mi
sfiorò neanche, annaspai fra le sue labbra incerta se lasciarmi
affogare ma compresi che, per una volta, non stava al mio cervello
scegliere.
Mi buttai a capofitto in quel bacio avvicinandomi ulteriormente a lui
che ormai era intrappolato fra il mio corpo e un ramo dell'albero, i
nostri bacini, a cavalcioni dello stesso tronco si scontravano dandomi
dei brividi che potevano competere perfettamente con quelli che avevo
provato quelle due notti con Ron, lo strinsi forte a me
mordicchiandogli il labbro inferiore per poi ributtarmi nel bacio come
quando ci si immerge in mare in un giorno d'estate rovente, lo sentivo
abbracciarmi e stringermi come se fossi la sua ancora di salvezza e io
ben lo accolsi passandogli le dita fra i capelli e nascondendo il viso
nell incavo fra la sua spalla ed il collo - accettalo, ti prego
Hermione, non buttare via tutto per una cosa che neanche tu vuoi...-
sentendo quelle arole, susurrate con voce roca mi allontanai da quella
spalla profumata mentre gli occhi mi si riempivano di lacrime " che
diavolo avevo fatto?" - io...no Draco...Godric...Draco Perdonami...- mi
allontanai e con un piccolo incantesimo ero a terra che correvo verso
la mia tenda, senza proccuparmi di essere vista da qualcuno,
semplicemente volevo scappare dalla mia colpa, perchè non solo
non mi ero allontanata subito da quel bacio, ma lo avevo condotto
per chissà quanti minuti.
Appena arrivai nella tenda mi lanciai sul letto che condividevo con il
mio ragazzo e apellai un pesante librone preso da Zabini e cominciai a
leggere un'interessante capitolo sugli Animaghi, con mio enorme
sollievo mi immersi nella lettura e, come al solito, cancellai il mondo
esterno dal mio cervello per chissà quanto tempo
-hey cucciola...iil lupo perde il pelo ma non il vizio vero? o
meglio...la volpe!- Ron arrivò allegro e si lanciò sul
letto facendomi rimbalzare via il librone, si lanciò su di me
placcandomi e facendoci rotolare sul letto - nhh hummpf!!Rohh oh
ehshirooooooooo- lui ridendo mi strinse forte facendomi adagiare sul
suo petto - Ron...so che tu non capisci ma io...stavo leggendo!- lui mi
sorrise dandomi un bacio sul naso - lo so, e non mi interessa dato che
ho voglia di spupazzarmi di coccole la mia migliore amica...-a quelle
parole quasi trattenni il respiro, ma forse mi aveva chiamata
così perchè sapeva che ci avrei tenuto a mantenere la
nostra amicizia nel caso ci fossimo messi assieme...l'anno prima, lo
guardai negli occhi richiamando a me tutto il coraggio griffondoro che
possedevo, lui mi sorrise ma sembrava un sorriso triste, dispiaciuto,
entrambi avevamo capito quale era il problema; posai la testa sul suo
petto sconsolata, perchè diamine non potevo essere innamorata di
Ron? lo ero sempre stata perchè non potevo esserlo anche ora?
purtroppo la risposta è che i sentimenti vanno e vengono quando
vogliono, lo strinsi forte a me, era incredibile quanto fosse diventato
grosso, mi sentivo così piccola e protetta fra le sue braccia,
come potevo non amarlo? anzi, neanche... io lo amavo, ma non ero
innamorata di lui, e la differenza è sostanziale.
- Piccola Herm...dobbiamo andare,le Greengrass hanno accettato di
unirsi a noi, dobbiamo andarle a prendere- io annuii nascondendo il
viso sul suo petto - ahn ahn..- lui rise e si alzò facendomi
crollare di lato - sei sempre il solito delicato Ronald..- lui rise e
mi porse una mano la afferrai sorridendo, grande e calda, guardai le
nostre mani, la mia piccola e poco curata sembrava sparire nella sua -
andiamo!- sospirai alzandomi e seguendolo fuori dalla tenda
-Guido io! so esattamente dove portarvi!- Pansy era comodamente seduta
sulla roccia fra la mia tenda e quella principale, aveva una leggera
gonna corta verde bottiglia ed una canottierina bianca con sopra un
cardigan bianchissimo, sedeva composta con le gambe accavallate e
facendo compiere un impercettibile movimento rotatorio al piede che
calzava candide ballerine, mi chiesi come faceva a vivere in un bosco e
riuscire a mantenere gli abiti bianchi puliti, mi guardai accigliata :
felpa piuttosto sformata, vecchi Jeans e scarpe da ginnastica, nulla di
tremendo ma, bè, nulla di elegante come Pansy "un attimo..."
pensai accigliata mentre la ragazza ci prendeva per mano e guidava la
smaterializzazione " ha addosso una gonnellina semplicissima e una
canottierina...nulla di particolarmente elegante!" il mio sbuffo si
perse nella smaterializzazione
-una...sala da danza ?- iesi guardandomi attorno confusa, specchi, un
pianoforte e delle sbarre - ma la danza classica è...- Pansy
annuì alle mie parole - una cosa da babbani, seppur Daphy ed
Astoria ci abbiano assicurato che sono sole in casa meglio non
rischiare...la Danza classica è una delle fissazioni di Astoria,
i genitori ovviamente non la sopportano ma l'hanno accettata solo
perchè fa bene al portamento ...ma stanno ben attenti a non
entrare mai qui...ora non dovrebbe essercene bisogn ma... non si sa
mai..- tutti annuimmo
-io dico he potremmo uscire io e la Granger , nella solita
maniera..obiezioni?molto bene, andiamo ..- propose Draco senza
aspettare la risposta degli altri, nessuno però obiettò e
così ci trasformammo ed uscimmo nell'ennesimo villone padronale,
camminammo pochissimo perchè poco dopo la figura eterea di
Daphne Greengrass si fermò davanti a noi, era fasciata in un
lungo abito da strega verdone che, ovviamente, le stava d'incanto,
sembrava una principessa , Draco le saltò
in braccio - ma che diavolo..? Brutto coso pul...cio...so....? Draco?-
il furetto annuì e la ragazza scoppiò a ridere - come sei
bello! e tu devi essere .. Pa..aan?- mormorò incerta
guardandomi io scossi la testa , la bionda accigliata guardò
Draco che tirò fuori i dentoni davanti ma , essendo un roditore,
non aiutò molto la ragazza bionda, il furetto allora
sgusciò via dalle sue braccia e sparì in una saletta poco
distante tornando poco dopo trascinante un librone, con quelche
difficoltà lo aprì e ci si buttò a capofitto
spettinandosi con le zampette anteriori il pelo sulla testa - la
Granger!- esclamò divertita la Greengrass mentre Draco si
piegava in due dal ridere, e vedere un furetto spanciarsi dalle risate
fu qualcosa di veramente comico, mi avvicinai di soppiatto e lo
afferrai per la coda con
i denti rimanendo in equilibrio sulle zampe posteriori e lo lasciai penzolante a testa in giù, non è una cosa molto furba fare i gradassi con i più grandi no?
-hey hey ragazzi basta!ok che i miei non ci sono ma non abbiamo tutto
il tempo del mondo... andiamo a chiamare mia sorella... disse ridendo,
velocemente ci trasformammo - Daphne! è bello rivederti... scusa
un attimo- appena ebbe finito di salutare la bionda draco si
voltò irato verso di me - Mezzosangue tu mi hai appena morso la
coda! mi hai appeso a testa in giù!- io risi - e tu mi stavi
prendendo in giro- lui ghignò - ti stavo solo descrivendo , ed
in maniera piuttosto simile alla realtà dato che Daphne ha
capito subito di chi parlavo no?- io sbuffai e feci per ribattere
quando una splendida melodia si diffuse nell'aria -Salazar! guarda te
se si deve mettere a fare la sentimentale ora!- disse velocizzando il
passo per poi giungere in una sala molto luminosa nella quale spiccava
un pianoforte a coda bianco - Astoria! accidenti ma ti sembra il
momento?- la ragazza saltò in piedi - mi rilassa..- si
giustificò con un alzata di spalle poi parve accorgersi di me -
Hermione! è un piacere conoscerti!-la guardai sconsolata,
piccola, aggraziata con grandi ochi verdi e setosi capelli biondi, mi
ricordò la fata di un libro della mia infanzia, ricordo che
quando ero piccola e riconosceo in me le doti magiche desideravo di
essere come lei, cercai di nascondere i miei pensieri dietro un sorriso
cordiale poi lei si voltò verso Malfoy e i suoi grandi
occhi verdi si spalancarono per poi sparire in un inchino - Draco,
è un piacere rivederti- lui rimase per un attimo
spiazzato poi, come un vero principe delle favole si chinò
e depositò un bacio sul dorso della piccola mano bianca della
ragazzina -Astoria, sei incantevole come sempre...- lei arrossì
e ringraziò con un'altro piccolo inchino del capo - molto
bene...- commentò soddisfatta Daphne - direi che possiamo
andare...- propose la maggiore delle sorelle guardando la piccola che
invece la ricambiò con uno sguardo confuso - non desideri forse
cambiarti d'abito?- notai in quel momento che la giovane Greengrass
portava pratici shorts rossi , e scarpe e una canottierina bianca - Io
sono una strega e rimango vestita da strega, chiaro? andiamo!- e , dopo
aver appellato due piccole borse e dopo averle affidate a Draco si
avviò verso la sala da danza.
Fu impossibile non notare come Astoria si guardò intorno
leggermente malinconica per poi accarezzare con infinita delicatezza il
legno bianco del pianoforte - andiamo...- la sentii mormorare
più a se stessa che a noi per poi seguire la sorella maggiore
fuori da quella sala bellissima
-Carissima Pansy, è un piacere rivederti...ti vedo molto bene..-
stupendo tutti noi griffoni Daphne salutò Pansy molto
formalmente e lo stesso fece la mora ma tutto fu spiegato da un
borbottio di Narcissa ,- io non vedo e non sento nulla- disse alzando
gli occhi al cielo , le due amiche cacciarono due urletti e si
abbracciarono strette -Pansy, sei viva! mamma mia che ansia che mi
è rimasta per tutto il tempo! e ho saputo di Theo...- l'aria si
congelò,come se un dissennatore fosse appena entrato in quella
tranquilla classe di danza ma la bionda non se ne accorse -mi dispiace
così tanto, anche se è strano, il vaiolo di Drago alla
sua età...- ecco spiegato il suo poco tatto; Pansy si
allontanò delicatamente dall'amica che la guardò confusa
- io te l'avevo detto che non poteva essere stato Vaiolo...-
mormorò triste Astoria, Pansy sospirò sotto gli sguardi
preoccupati di tutti noi - Theo si è suicidato Daph..- a quelle
parole le due sorelle trattennero il respiro, Astoria si portò
le mani sulla bocca e fu subito affiancata da un attento Draco, Daphne
abbracciò forte l'amica che mormorò -
perchè...perchè gli abbiamo proposto di unirsi a noi...e
lui...- Daphne si allontanò velocemente dall'amica lasciandole
però le mani sulle spalle - no...no no no! Parkinson non ci
provare neanche! non è colpa tua chiaro?- l'amica la guardo
persa e sconsolata - oh accidenti, avremo un sacco di tempo per
parlare... ora andiamo prima che arrivino i nostri ..- l'ultima cosa
che vidi riflessa nello specchio della sala fu Draco porgere il braccio
ad Astoria, troppo piccola per smaterializzarsi da sola,troppo
perfetta per non sembrare sbagliata la sua mano sul braccio di quel
principe azzurro appena uscito dalle favole.
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Capitolo 20 *** Never tought we'd have a Last Kiss ***
capitolo 20 ?
Quando giungemmo al campo ci trovammo subito ad
affrontare problemi di logistica
-ragazzi siamo troppi, non ci stiamo più, dobbiamo
trasferirci…- Neville prese in mano la situazione come ormai era consuetudine
guardandosi attorno , nessuno fu però d'aiuto - qualcuno conosce un posto con
delle grotte o cose simili?-
-no ma... bè... io da piccolo adoravo starmene in una
casetta sull'albero..- buttò lì Draco , Ron scosse la testa
-Furetto, non mi sembra il momento di...-ma fu subito
interrotto da tutti noi
-giusto! costruiremo una casa sull'albero così non
dovremo spostare tutto! - decretò allegro Neville cominciando a dividere
compiti - allora ragazzi, avremo bisogno di legna ovviamente! Herm, ragazze...
cercate qualche incantesimo per rendere la casetta qualcosa di minimamente
decente! appena lo trovate mandatecelo con un Patronus! dobbiamo cominciare
subito! forza! entro sta sera ce ne serve una perfetta!- e detto questo ci
separammo , il pomeriggio passò così, fra incantesimi per tagliare, lisciare,
sdoppiare e inchiodare, fra chiacchere sussurrate fra le ragazze Serpeverdi e
sguardi imbarazzati fra me e Ginny che non volevamo ascoltare i loro discorsi
ma, essendo tutti allo stesso tavolo, era un po' difficile; Pansy si mostrò,
ancora più chiaramente, come una ragazza sensibile ma allo stesso tempo dotata
di un' ironia pungente, Daphne non sapevo ancora definirla, se ne stava molto
sulle sue e l'abito da strega che si ostinava a portare era un segno evidente
delle distanze che voleva tenere fra i suoi amici nobili e noi; totalmente
diversa invece era Astoria, fu gentile e disponibile tutto il tempo, ci parlò
con cordialità e senza alcun pregiudizio, come se ci conoscesse da sempre ma
allo stesso tempo con discrezione, la osservai per molto tempo, era bellissima
e delicata, con grandi occhi verdi e lunghi capelli biondi, ma , soprattutto,
aveva un portamento molto elegante.
Fu allora che capii davvero i discorsi di Narcissa,
quella ragazza sembrava un angelo e non solo per la bellezza ma anche per quel
modo di muoversi, di voltare le pagine e di sistemarsi i capelli dietro le
spalle, insomma, non mi sarei stupita se fossero nati fiori dove lei toccava e
camminava.
Presto comunque trovammo tutti gli incantesimi utili e
decidemmo di raggiungere i ragazzi che si procuravano la legna poco lontano dal
campo
-hai capito Weasley! e brava Granger...- mi accorsi di
essere arrivata dai nostri compagni non per le loro urla o per il rumore del
legno ma per il commento di Pansy , alzai infatti gli occhi dal terreno , che
solo in quel momento mi accorsi di aver fissato per tutto il tragitto , e li
posai sul gruppetto davanti a noi: il sole che cominciava a tramontare illuminava
di sbieco i torsi nudi dei ragazzi che tenevano e spostavano grandi tronchi o
tavole di legna, Fra tutti spiccava certamente Ron , le grandi spalle e le
braccia muscolose tese mentre reggeva una tavola che Neville stava lisciando,
arrossii a quella frase, effettivamente il corpo del mio ragazzo era perfetto,
ma non potei fare a meno di cercare un altra schiena, altre braccia, un altro
petto, più bianco e decisamente mano muscoloso, anche se tonico e slanciato.
Draco fu il primo ad accorgersi di noi - hey! sono
arrivate le ragazze!- disse mentre tutti si aprivano in grandi sorrisi e ci
raggiungevano, il mio cuore si strinse quando mi accorsi che l'espressione
fiera e sorridente del serpeverde non era rivolta verso di me ma verso la
piccola Astoria, piegò leggermente il capo per salutarla e lei si guardò
attorno imbarazzata ma continuò con il copione scritto per lei dai genitori
mesi prima -Draco! stai faticando molto?- lui si strinse nelle spalle mentre
quel movimento guidava il mio sguardo nascosto sul suo corpo – un po’, il
lavoro manuale non è mai stato il mio compito, ma farò del mio meglio per
costruirti una dimora dignitosa..- mi voltai ferita mentre Ron mi carezzava
dolcemente il braccio, guardai i suoi profondi occhi blu e capii che lui si era
accorto di tutto, anche che stavo soffrendo e invece di mandarmi a quel paese
mi rimaneva accanto, lo strinsi forte a me mentre accanto a noi i convenevoli
proseguivano ,mi aggrappai alle grandi spalle di Ron come se fossero la mia
ancora di salvezza condividendo con lui tutto il mio dolore, in un slancio di
egoismo di cui mi pentii subito dopo baciai il ragazzo che mi abbracciava e se
già lui aveva qualche dubbio su ciò che mi stava succedendo quel bacio fu una
conferma che qualcosa stava ambiando: lo baciai con infinito trasporto ed
urgenza, mi strinse ancora più forte perché eravamo entrambi consapevoli che
quello era l’ultimo bacio, le parole non servivano, o meglio, sarebbero
arrivate dopo, ma al momento c’era spazio solo per le sue labbra morbide sulle mie
e sull’enorme senso di colpa che mi inondava il petto.
-Hem hem…- boffonchiò Fred – avete tutta la notte per
questo fuoco…- continuò George, ci allontanammo imbarazzanti ma ci tenemmo
stretti le mani
-a che punto siete?-chiese Daphne spostando l’attenzione
da noi
-abbiamo quasi finito principessa! Mezz’oretta e la
sua reggia sarà pronta!- rispose Fred improvvisando un inchino e modi
principeschi, la ragazza provò a ribattere fiera ma davanti agli occhi
divertiti ed accusatori del ragazzo non potè non arrossire
-hey! Io…io non.. intendevo quello! Io…io…- boccheggiò
in difficoltà, poi, rendendosi conto della situazione inadatta ad una giovane
nobile Purosangue tirò fuori la sua espressione più gelida –Hai detto bene
Weasley, una principessa in confronto a te..- Fred stava per ribattere con un
sorriso ma Neville tagliò corto informando l’intero gruppo che le tavole e
tutto il necessario era pronto, che quindi loro si sarebbero avvicinati al
campo per montare la casetta – Ragazze, i serbatoi dei bagni sono quasi
vuoti… puzziamo come puzzalinfa e farci
una doccia non ci farebbe tanto schifo… vi andrebbe di andare a prenderci
l’acqua?- chiese intanto Fred annusandosi e annusando il gemello facendo una
smorfia schifata per conferma
-certamente!-
esclamò Daphne partendo a passo
di marcia verso il fiume per dimostrare di non essere una principessa viziata
Fred rise poi urlò – sei una mogliettina perfetta!!- a quelle parole la bionda
alzò un dito, facendo un gesto decisamente poco da principessa e facendo
scoppiare tutti a ridere.
-Weasley… non ci posso credere! Hai appena sfidato mia sorella!- Fred alzò le
spalle – io non ho sfidato proprio nessuno! È lei che ora vuole dimostrare di
non essere quello che è… - Astoria
sorrise
-bè, sappi che per lei era una sfida, e ciò che più la
innervosisce è che hai inferito sul nostro cambiamento di stile di vita…
insomma… oggettivamente noi eravamo principesse viziate! Daph non ha ancora accettato
del tutto di aver perso i suoi privilegi..- spiegò tranquillamente
-siete molto diverse…- commentò Neville studiando la
ragazzina bionda davanti a lui, lei rise – finalmente me lo sento dire! Nell’
alta società dobbiamo sempre comportarci in un certo modo e siamo sempre tutte
uguali, e certamente la somiglianza fisica con mia sorella non aiuta!- rispose
gentilmente ridacchiando, tutti annuimmo convinti: le due sorelle potevano
benissimo essere la stessa persona vista in età diverse da quanto si
somigliavano – comunque sì, caratterialmente ed idealmente siamo abbastanza
diverse, insomma, io non credo nella superiorità del sang…- la ragazzina si
voltò allarmata verso Draco temendo di aver detto parole che il principe delle
serpi avrebbe potuto non gradire ma lui non sembrava aver dato troppa
importanza alle parole della futura sposa – bè …è meglio che io vada a dare una
mano a mia sorella… voi venite?- ci chiese cordiale; noi ragazze quindi
lasciammo i ragazzi alla costruzione della casetta avviandoci verso il fiume.
Quando arrivammo trovammo la bionda a bagno – Daph!-
esclamò ridendo Pansy, l’amica fece un piccolo sorriso imbarazzato – sono
inciampata…- si giustificò mentre la mora la guardava con le mani sui fianchi –
nel vestito immagino…- continuò Pansy sforzandosi di non ridere, io, presa da
un raptus di follia presi la rincorsa e mi lanciai nel fiume schizzando acqua
da tutte le parti e bagnando definitivamente Daphne che cadendo non si era
bagnata i capelli – Granger??!! Che stai facendo?- mi chiese indignatissima
guardando scandalizzate i suoi capelli praticamente fradici e me, scoppiai
inspiegabilmente a ridere – mi diverto.. chi ci raggiunge?- chiesi rivolgendomi
a tutte e altre sulla riva, spinsi la testa all’indietro bagnando i capelli ,
il sole stava tramontando e il cielo e l’acqua erano tinti di un magico rosa,
poco dopo Ginevra e poi Pansy si tolsero le scarpe e si tuffarono in acqua
godendosi una delle ultime calde serate d’estate , Astoria guardava prima noi
che ridevamo e urlavamo e poi la sorella che la ammoniva con lo sguardo severo
– No Tory! Non ci pensare neanche!- ma la sorellina aveva già alzato gli occhi
al cielo e, toltasi le scarpe, si buttò nel fiume.
-oddio… voi siete pazze…- disse ridendo mentre
riemergeva ,Pansy annuì ridendo per poi scoppiare a sghignazzare quando notò
l’espressione scandalizzata di Daphne – io.. noi.. ragazze! L’educazione… un
minimo di decoro insomma!- boffonchiava imbarazzata – Astoria! Se ci vedessero
i nostri genitori! – la piccola sorrise – ci ucciderebbero…ma certamente non
perché siamo nel fiume sorellona cara…- rispose seria per poi schizzarle un
pochino – e dai Daph! Divertiti! È da quando avevamo 10 anni che non facciamo
qualcosa di pazzo fuori da scuola!- la esortò seria Astoria , l’altra l guardò
scettica finchè la piccola non tirò fuori l’ arma infallibile dei fratelli
minori – NO! Tory.. no ! non mi guardare così!- tutte scoppiammo a ridere
mentre la piccola Greengrass guardava la sorella con gli occhioni da cucciolo
abbandonato – Ahah! Ecco la gelida Serpe che capitola di fronte alla
sorellina!- la sfottè Ginny, maestra nell’arte degli occhi dolci ai fratelli
maggiori, con l’aiuto della rossa che aveva distratto la
sorella, Astoria affogò l'altra bionda suscitando un ulteriore scoppio di ilarità
Mi
guardai attorno contenta mentre Daphne minacciava la
sorellina cercando di rincorrerla impacciata dalla stoffa
pregiata del vestito appesantita dall'acqua
-ma...
ragazze!- ci voltammo tutte verso la riva dove i ragazzi ci guardavano
stupiti e divertiti, io, Ginny e Pansy, che già ridevamo,
sghignazzammo ancora di più senza riuscire a fermarci , solo
dopo infatti, mi voltai, curiosa di capire perchè fra le nostre
risate allegre non c'era anche quella di Astoria; la trovai a capo
chino sotto lo sguardo imbarazzato di Draco e quello furente della
sorella
-Vabbè...credo
che non abbiate incantato l'acqua per la doccia vera? vabbè...
ormai che siamo qui...- Blaise alzò la bacchetta ed un filo
d'acqua si sollevò congiungendo il fiume al nostro campo.
Io Ginny e Pansy ci guardammo sorridendo e seguimmo le sorelle Greengrass che meste uscivano dall'acqua, in parte mi
sentii in colpa perchè ero stata io a cominciare quel gioco ma
poi mi dieidi della stupida, quelle due si facevano troppi problemi!
gurdai Pansy rincorrere Blaise per cercare di abbracciarlo e di
bagnarlo , sorrisi prendendo la rincorsa e saltando sulle spalle a Ron
che barcollò prendendomi per le gambe e tra grida e risate
tornammo al campo.
è
così che volevo essere, ridere e scherzare con il mio ragazzo, e
non dover sentirmi in colpa per essermi fatta trovare a giocare in
acqua da un ragazzo con cui mi dovevo comportare come nell'800; la vita
nobiliare proprio non faceva per me.
Ragazze!
scusate il ritardo ma non h avuto il mio computer per un po'
perchè era ad aggiustare ( me l'anno restituito completamente
vuoto... AAAARGHHH!) ma a parte questo, spero che non vi siate
dimenticate di me!
che
dire! Hermione e Ron hanno capito che le cose fra loro stanno
cambiando, ma la nostra cara Mezzosangue si sente anche stretta nei
modi di fare di Draco....
Vedremo come andrà avanti!
o meglio... Vedrete!
Grazie mille a tutti quelli che leggono e ancora più grazie a chi recensisce!
Piuma e Pergamena!
problemi con l'impaginazione ! spero possiate perdonarmi!
OK ragazze ho
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Capitolo 21 *** Casa, ovunque ci siano Amici ***
Capitolo 21
Quella sera a tavola Neville rimase taciturno e silenzioso per
molto tempo, rise appena alle battute dei gemelli e di Blaise e quasi
non stacco gli occhi dal piatto in cui spostava il mangiare che
avanzava; tutti lo guardavamo curiosi ma appena finimmo di cenare il
mistero fu risolto: alzò gli occhi dal tavolo e ci guardò
tutti
- ragazzi...stavo pensando una cosa...io... vorrei andare ad
Azkaban...e far evadere alcuni prigionieri- Fred ghignò -
bè... ci hai proprio preso gusto !- tutti ridacchiammo anche se
dentro di noi eravamo molto preoccupati - insomma... ci sono
persone che hanno sempre combattuto per noi e ragazzi, quel posto
è veramente un incubo, il peggiore che potreste
fare
e... bè.. non ci si può svegliare....si rivivono tutti i
momenti peggiori e tutte le paure paure più grandi mai
provate... so che è pericolosissimo e so che entrare
sarà dura ed uscirne sarà ancora più dura ma
là dentro ci sono persone che conosciamo... a cui abiamo voluto
bene... amici... io non voglio lasciarceli più...ormai siamo in
tanti e possiamo farcela...dobbiamo farcela...- tutti tacemmo stupiti
dalla richiesta del ragazzo: pensare di entrare nella prigione dei
maghi era un progetto da folli... pensare di uscirne era un suicidio,
tuttavia fummo tutti riscossi dai nostri pensieri dai gemelli che, dopo
essersi scambiati un veloce sguardo, risposero per primi all'appello
del nostro amico - Noi ci stiamo- risposero semplicemente, poi George
sorrise - era un po' che volevamo sgranchirci le bacchette...- Neville
li guardò serio ed annuì, poteva sembrare che non
avessero pensato abbastanza, che non avessero ragionato e che avessero
preso la proposta con leggerezza ma in realtà a loro bastava
guardarsi: avevano due cervelli che lavoravano di pari passo e con un
solo sguardo si fondevano, erano ragazzi molto svegli.
-Io anche ci sto... questo comincia a sembrare troppo un campeggio ...
e poi ci hanno già portato via troppo... è ora di provare
a riprenderci qualcosa...- assentì Ginny seria, io ponderai bene
la scelta, era un progetto suicida ma non era assolutamente giusto
lasciare tutte quelle persone in quell'incubo - Io ci sto... è
giusto così...- Accanto a me Draco sgranò gli occhi -
giusto così? Hermione... ci sono ottime possibilità di
entrare e di rimanere a marcire in una cella...- Ron lo incenerì
con le sguardo e forse fu proprio per opporsi al biondo che
assentì alla missione, poi aggiunse - Malfoy... so che a te
viene bene ma non siamo qui solo per proteggerci...non ha senso vivere
scappando, dobbiamo provare a cobattere, a liberarci... non siamo qui
in vacanza..- più andava avanti e più era rabbioso, lo
blocai prendendogli una mano e tirandogli un ochiataccia , Dracò
alzò gli occhi al cielo - Lenticchia, non ricominciare sei
irrimediabilmente noioso... sto solo dicendo che è pericoloso e
che potremmo trovare altiri
modi per aiutare la gente...-
Neville sospirò - si.. ma siamo ancora troppo pochi... e ad
Azkaban ci sono amici, perenti e professori ... abbiamo bisogno di
loro... e molto più loro hanno bisogno di noi...- il bindo
annuì e parve pensarci ancora ma a fine serata accordammo tutti
di partecipare al piano - tuttavia- cominciò Draco- non tutti
hanno avuto Potter come insegnante... noi avremo bisogno di qualche
lezione... e magari noi potremmo...informarvi di qualche ...
incantesimo poco sportivo dei Mangiamorte...- Ron subito scattò
in piedi - e certo che non avete avuto Harry! anzi ! avete sempre fatto
di tutto per ostacolarlo- accanto a lui Pansy lo guardò seria ma
con dolcezza - Basta Ron! accidenti datti una calmata! ne abbiamo
già parlato al riguardo...e per di più credo che fra le
parole di Draco ci sia stato anche un velato complimento...- Ron la
guardò, calmandosi all'istante, lo guardai stupita, solo la voce
della ragazza lo aveva fatto calmare; non avevo mai considerato davvero
il rapporto che c'era fra i due,ma ora che avevo sentito con le mie
stesse orecchie affermare dalla giovane Serpeverde che aveva passato
dal tempo con il mio ragazzo, che avevano parlato, mi riportò
alla mente molti momenti in cui li avevo visti accanto a chiaccherare -
hai ragione Pan..- di nuovo si sedette crollando sulla sedia -
scusate... ma quando... - alzò di nuovo lo sguardo su di me e
poi sulla sorella, che stava dritta e cercava di rimanere impassibile
ma i suoi occhi erano spalancati,due grandi pozze di dolore: mi si
strinse il cuore a quella vista, avrei dovuto dirle la verità,
che c'era una minuscola possibilità che Harry fosse vivo,
nascosto e solo da qualche parte, ma se non fosse stato vero, se il suo
corpo fosse stato portato via d qualcuno che non voleva che fose
divorato e dilaniato da Nagini e gli aveva dato degna sepoltura... le
avremmo spezzato ulteriormente il cuore... mi incassai nelle spalle,
quei pensieri facevano male anche a me.
la riunione finì quando decidemmo che l'indomani mattina sarebbe cominciato lo scambio di conoscenze.
Non so che mi prese, non so perchè lo feci ma appena la seduta
si sciolse schizzai fuori dalla tenda, mi sorpresi subito di me stessa,
avevo passato un anno a pensare che il mio migliore amico ed unica
speranza per terminare questa guerra fosse morto, ma era già un
mesetto che sapevo di questa possibilità, e allora perhè
quella sera quei pensieri mi avevano scossa in quel modo ? forse
perchè il progetto di infiltrarci ad Azkaban mi spaventava
più di quanto immaginassi, fatto sta che camminai, camminai
molto, risalii sopra il campo, caminai per interi minuti in salita
troppo assorta per temere il buio e per sentire la fatica, mi fermai
quando ormai ero arrivata in cima alla collina sul quale fianco si
nascondevano le nostre grotte.
Mi sedetti per terra e guardai la luna piena: quella sera era davvero bellissima; mi sdariai con la schiena sull'erba umida e pensai
ai miei genitori che avevo obliviato, a tutte le persone che non vedevo
da anni, ma sopratutto pensai ad Harry, non avevo mai avuto veramente
tempo di pensare alle varie possibilità: da quando Draco mi
aveva detto della possibilità io avevo considerato solo quella
anche se ovviamente non mi ero fatta prendere dalla speranza, non ci
credevo davvero che fosse vivo, ma in realtà non riuscivo a
credere neanche che fosse morto, sebbene le probabilità dal
secondo caso fossero notevolmente maggiori di quellle del primo; pensai
a tutto quello che avevamo passato assieme, pensai a tutte le volte he
lo avevo sgridato, aiutato e capito, ma pensai anche a tutte quelle
cose che non gli avevo mai detto.
Mi voltai di scatto sentendo un rumore, ormai la vita da fuggitiva mi
aveva forgiata ed anche se assorta sentivo i rumori attorno a me - hey
Herm... io...scusami...- gurdai il mio ragazzo curiosa, che diamine
stava dicendo - dovevo parlartene prima ma...
bè anche tu non l'hai fatto quindi...- disse giustificandosi un
poco risentito - Ron... per prima cosa avvicinati... mi metti ansia
così lontano...siediti qui- dissi vedendolo ancora accanto agli
ultimi alberi che arrivavano in cima alla collina - secondo...-
ricominciai quando sorridendo mestamente lui mi accontento- mi
èpotresti spiegare che stai diendo?- chiesi anche se dentro di
me cominciavo a capire, lui mi guardò, bastò davvero uno
sguardo e capii tutto, sorrisi amara - certo che noi una cosa semplice
no vero?- lui ridacchiò - certo che no! però...- disse
tornando serio ed un poco triste - voglio che sappia una cosa, tu sei
un amica fantastica, una ragazza fantastica! e non mi hai mai fatto
mancare nulla... voglio solo che tu sappia che.. bè... se ho
cercato il conforto di Pansy, se ho parlato con lei e non con te...
è solo perchè ... bè...avevo bisogno di sfogarmi
con qualcuno riguardo... lui...e parlandone con te temevo... di farti
stare male come... sto io...- lo guardai con infinito amore e tenerezza
e lo strinsi forte al petto, dai suoi splendide occhi azzurri scendevano lacrime sebbene cercasse di trattenerle.
Lo strinsi forte - Ron, quando ti ho visto, un mese fa, vivo!, sono
stata davvero felice, come non lo ero da anni... ma, Ron , mi
diaspiace, temo di aver scambiato quella felicitò per amore...
no ! neanche! Ron io ti amo! davvero! ma non sono innamorata di te...e
solo adesso ho capto quanto è sostanziale la differenza- lui si
allontanò un poco da me - anche io l'ho capito... ma promettimi
una cosa...- lo guardai curiosa, lui sorrise - promettimi che sarai
sempre la mia migliore amica, che sarai la mia cura al veleno di serpe
come io sarò la tua, se mai ce ne sarà bisogno..- lo
guardai, in quegli ochi blu che mi avevano sempre accompagnata da
quando ero entrata nel mondo Magico, sorrisi - Sarò la cura ad
ogni veleno di serpe , sarò il tuo appoggio come lo sono sempre
stata, e come tu lo sei sempre stato per me, sarai sempre il fratello
che non ho mai avuto, ed il migliore amico.
Ma non è giusto rimanere legati al passato in questo modo,
credevo davvero di essere innamorata di te Ron, e davvero vorrei
esserlo perchè sei così...te! ma ... non lo sono... come
tu non lo sei di me...- lo vidi abbassare il viso - e và
benissimo così Ron!, davvero! - lui sorrise mesto alzando lo
suardo - sai, nche io quando ti ho vista...ero felice, davvero felice,
ho pensato che almeno un tassello doveva andare esattamente dove volevo
che andasse prima della guerra... ho dato per scontato che quello che
volevo nel passato fosse ciò che volevo quel giorno... che avrei
voluto ora...ma poi ho capito che c'era qualcosa che non andava e poi
quando... bè... quando è arrivata lei... e so che per te
è lo stesso per... Miseriaccia Herm! Furetto!- disse quasi
indignato ma sorridendo ,ricambiai - Godric Ronald! il Carlino!-
ridemmo fino a guardarci sorridendo
Sarai sempre la mia secchioncella preferita!- disse scompigliandomi i
capelli più di quanto fossero già incasinati, lo guardai
accigliata ma lui si alzò e mi porse una mano - forza...- lo
afferrai e mi alzai, scendemmo fino al campo con il suo praccio attorno
alle mie spalle ed il mio attorno alla sua vita - senti Herm... magari
preferisci dormire con mia sorella?- mi chiese gentile, io arrossii fino
alla punta dei capelli - io bè.. hem.. ecco- lui scoppiò
a ridere - Herm! ma cosa ti imbarazzi! c'ero anche io sotto quelle
coperte ok? non ti devi imbarazzare con me, abbiamo condiviso anche
questo ed è stato bello ok?- mi chiese carezzandomi una guancia
, io scoppiai a ridere - ok...vado a cercare tua sorella...- lui
annuì - non ce n'è bisogno... c'è la luna piena
...- io risi ed annuii.
Ginevra Weasley più luna piena voleva dire solo una cosa: scesi
fino al fiume dove latrovai con le mani nell'acqua, la luce ci si
rifletteva sopra creando una striscia argentata, quella striscia aveva
sempre affascinato la mia amica, la incantava totalmente, si accorse di
me, infatti, solo quando mi sedetti accanto a lei
-Hey...hai litigato con mio fratello?- io scossi la testa sospirando -
no... ci siamo chiariti... ma ci siamo lasciati...- lei sgranò
gli occhi - tranquilla... và tutto benissimo.... abbiamo solo
capito che siamo amici, migliori amici... ci siamo messi assieme
perchè lo volevamo l'anno scorso...ma... era l'anno scorso...
non vogliamo più le stesse cose... e poi... sarai cognata di una
serpe!- esclamai con un sorriso sincero , lei alzò gli occhi al
cielo - fammi indovinare, la Parkinson?- io annuii ridendo e lei scosse
la testa , sospirai - sai... bisogna andare avanti...- il suo sorriso
sparì e lei sospirò - lo so...ma... non ci riesco... non
ancora...lui era... io l'ho amato dal primo giorno in cui l'ho visto!,
solo qualche minuto alla stazione e non ho capito più niente...
ci ho provato a dimenticarlo... davvero...quando non mi considerava...
non ci sono mai riuscita... e ora che so che mi amava, che me l'ha
detto, che finalmente stavamo assieme.... me l'hanno portato via... no
Herm... so che devo andare avanti, ma per me non è ancora il
momento...-disse cercando le mie braccia, la strinsi forte sorridendo,
quella sera i Weasley erano tutti miei! - so che ce la farò
Herm...ce la sto già facendo da un lato... non si vede? - mi
chiese imbarazzata ed un poco delusa guardando il suo corpo, sorrisi -
si Ginny...si vede, tranquilla..- lei annuì e si alzò -
forza Herm... torniamo a casa...- io la presi per mano.
Casa.
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Capitolo 22 *** Look Back in Anger ***
Capitolo 22
Il mattino dopo ricevemmo una bellissima notizia: appena fummo
tutti seduti a colazione Narcissa richiamò un'attimo
l'attenzione: tutti ci fermammo, se qualcuno aesse scattato una
fotografia in quel momento sarebbe stata veramente comica: Ron era
totalmente avvitato su se stesso mentre cercava di tenere lontano da
Draco un pacco di biscotti del tipo che , haimè, avevamo
scoperto piacere da matti ad entrambi; Daphne era a bocca aperta ed
occhi strizzati poichè Fred aveva avuto la brillante idea di
piegare la buccia dell'arancia di fronte ai suoi occhi facendole andare
del liquido fastidioso negli occhi; Astoria, colpita da un gesto
involontario della sorella aveva fatto cadera il latte caldo sui
pantaloni di Neville che era saltato in piedi colpendo Blaise che fece
scivolare il sacchetto dei cereali,facendoli finire da tutte le parti;
dopo che fra lamentele ed insulti fu ristabilito l'ordine la signora
Malfoy ci informò radiosa che il professor Piton aveva ripreso
conoscenza: I Biscotti persero totalmente di importanza agli occhi
dell'agguerrito Draco che saltò via dalla sedia e sparì in un attimo,
manco si fosse smaterializzato, seguito, una decina di minuti dopo,
dagli altri Serpeverde che volevano lasciare il ragazzo con l'uomo che considerava quasi come un padre.
Dopo aver parlato con il professore tutti tornarono più convinti
ad entrare ad Azkaban così, quella mattina, cominciammo gli
allenamenti.
Fu subito molto chiaro che i Serpeverde erano
piuttosto indietro confronto a noi, tutti membri dell'Esercito di
Silente , ovviamente questo era vero finchè Blaise e Draco non
cominciarono , fra di loro, ad usare incantesimi di Magia Oscura;
decidemmo quindi di scambiarci le coppie, mi guardai attorno vedendo un imbarazzatissimo Ron che guardava Pansy senza
però avere il coraggio di raggiungerla, mi avvicinai a lui e gli
sorrisi - forza Griffondoro!- mi guardò confusò
finchè, pochi secondi dopo, con un colpo di fianchi, lo spinsi
di lato a pochi passi dalla mora, gli sorrisi alzando i pollici e lui
si avviò verso di lei scompigliandosi i capelli imbarazzato
-Io mi prendo la Principessa!- urlò Fred tutto baldanzoso tirando per un braccio una scioccata Daphne
mentre il fratello, ridendo, si avvicinava a Blaise, sospirai ma mi voltai di scatto come scottata appena sentii qualcuno sfiorarmi un fianco
-posso sfidarti Mezzosangue?- Draco era davanti a me, il viso illuminato da una grande sorriso e da un' aria divertita
- certo... risposi, ma non andare a piangere quando ti batterò-
risposi con un altro sorriso posizionandomi di fronte a lui
- io direi piuttosto il contrario, non vorrei che il tuo Weasleiuccio
se la prenda quando finirai con il sedere a terra..- così senza un
motivo, il cuore mi battè più velocemente - non è
più il MIO Weasleiuccio..- buttai lì, seguendo la frase
con uno schiantesimo
- Protego! Ah no? Rictusempra-
- Protego! tarantallegra! no ci siamo accorti di essere solo amici!-
-Protego ! bè non sembri molto triste ! serpensortia! Weasley
non ci sapeva proprio fare a letto?- gli tirai un occhiataccia mentre
mi allontanavo dal serpente che mi strisciava contro - Vipera Evanesco!
Ron è perfetto! ma in una relazione ci vuole anche
altro...Aguamenti!- lui rise proteggendosi dal getto d'acqua - Ah si? e
cos'altro ci vorrebbe in una relazione?Levicorpus!-
-Protego! Bè ci vuole fiducia , rispetto ed un sacco di cose...
e poi quella cosa in più, quella scintilla... l'amore!- dissi
accompagnando le mie parole con una fattura gambemolli, lui, distratto
dalla mia isposta si ritrovò per terra; in quel momento
sbagliai, non so che mi prese ma , serissima gli dissi una frase che,
col senno di poi, non avrei dovuto dire -ed ora guardati, e ricordati
la tua posizione !- lui dapprima rimas sbigottito poi, abassò lo
sguardo alzandosi -Hey Dra... scherzavo!- lui mi fece un piccolo e
sforzato sorriso - scusami Hermione... io... quell'anno.. sono
stato una vera merda... e per quanto cercassi di ricordarmi il
significato che potevi avere per me perdevo il controllo, ero nervoso e
spaventato...e me la prendevo con te... ti chiedo pedono Hermione...
sono stato davvero orrendo... - poi si allontanò un poco - non
so davvero come tu possa avermi perdonato..- e dopo aver mormorato appena le ultime parole si voltò, sparendo nel bosco.
Lo guardai camminare velocemente fra gli alberi, abbandonando le braccia
sui fianchi, possibile che non ne facessi una giusta con lui? spaesata
e dispiaciuta mi voltai verso i miei amici
-hey... ma che gli hai detto?-mi chiese Fred porgendo una mano a Daphne
che era finita er terra, quella ovviamenta lo ignorò alzandosi
da sola
- sono stata un'idiota... non so che mi è preso... gli... gli ho
ripetuto una frase poco carina che mi aveva detto mesi fa...sono stata
un'idiota... ma io... scherzavo... cioè...non volevo...- a noi si
avvicinarono anche altri
- mezzosangue non ti preocupare...- intervenne Pansy - Draco fa solo
fatica a convivere con i fantasmi della sua vita precedente... e poi
diciamocelo, ha oggettivamente un carattere del cavolo, quindi la sua
reazione è questa, ma tu non farti troppi problemi, vai da
lui...- mi tranquilizzò mentre gli altri ci lasciavano da sole e
ricominciavano a combattere, guardai gli alberi dietro cui era sparito
il ragazzo sospirando - Vai da lui... mi ripetè dolcemente...
credo che abbia veramente bisogno di te... e te di lui...- io la
guardai scettica - Hey serpe non dire cavolate- lei alzò gli
occhi al cielo - non dirne tu! hermione, non per farti crollare il
mondo addosso ma a te pice Draco... e per quanto tu non lo voglia
accettare è la realtà... quindi ora vai da lui...- io
scossi la testa - non posso...- risposi semplicemente con una gran
tristezza dentro, io non volevo accettare che mi piacesse Draco per un
motivo ben preciso, non volevo soffrire ancora, e una storia con lui
era veramente impossibile, mi voltai a guardare astoria, stava
parlando con Neville ma, seppur pendesse dalle labbra del ragazzo, non
poteva fare a meno di tirare delle occhiate dalla parte in cui era sparito il suo fidanzato
- non puoi... mezzosangue ma che stai dicendo? sei scema?- io la
guardai male
- No Parkinson ! non sono scema! ci sono un sacco di buoni
motivi per cui dobbiamo stare lontani!- in quel momento astoria
sospirando si addentrò nel bosco passandoci accanto, mi sentii
veramente pesante - lei, per esempio, è uno dei motivi,
probabilmente il principale...- la vidi sbattersi una mano sulla fronte
- Oh no! Granger non mi diarai che dai davvero importanza alla storia
del matrimonio combinato!- io la guardai, disarmata
-Granger! fammi
fare l'allenamento che ne ho bisogno! ma sappi che molto presto io e te
dovremo farci una bella chiaccherata sulle regole dell'educazione
nobiliare...- poi si allontanò squotendo la testa; innervosita e
con le idee meno chiare di prima mi riavvicinai a Ginny e a
George che stavano combattendo poco più in là
-che hai detto al furetto per farlo scappare a zampe levate?- mi chiese
la mia amica proteggendosi dall'incantesimo del fratello e
controbattendo con una fattura Orcovolante che il fratello non
riuscì a parare finendo per terra schiacciato da un peso
invisibile, io mugugnai un appena comprensibile "niente" e mi sedetti a
gambe incrociate per terra, visibilmente depressa, Ginny mi
guardò severa mentre il fratello gemeva a terra dolorante - io
non ti capisco Herm... non puoi essere così depressa per aver
minimamente ferito Malfoy! non dopo....bè... Tutto! dopo tutti
questi anni, dopo tutti questi mesi a casa sua Herm! me l'hai
raccontato tu! ti ha praticamente torturata! eppure non solo l'hai
perdonato... ma gli sei affezionata! ti sta a cuore e non vuoi
offenderlo!io non ce la farei mai! cioè.. io non ce la faccio...
lo sai, li sopporto qui perchè hanno scelto da che parte stare e
perchè alla fine non danno fastidio ma... loro sono quelli che
mi hanno portato via i miei genitori!- gli occhi le divennero lucidi
mentre stringeva convulsamente la bacchetta -il padre di Draco ha
ucciso mio padre e sua zia ha ucciso mia madre! per non parlare del
pazzo che hanno servito! mi ha portato via Harry ma non solo a me! era
tuo fratello!- più andava avanti e più alzava la voce, arrabbiata;
George ebbe la buona misura di pronunciare un muffliato attorno a noi,
la guardai addolarata ed indispettita
-Non c'è giorno che non pensi a lui Ginny, ma questo non c'entra
con Draco! ti chiedo solo di fidarti...- lei rise ironica - di
fidarmi dell'assassino dei miei...- scossi la testa addolorata
- no Ginny, fidati di me...- lei mi sorrise, come se tutto il dolore
della perdita di Harry si fosse affievolito solo guardandomi - è
quello che sto facendo da quando siete arrivati...annuii più
rilassata ma comunque contrariata, lei se ne accorse e abbassò
la testa - Herm... io... scusami per aver insinuato che tu lo abbia
dimenticato...o tradito... non so che mi sia passato per la testa ...
forse a te manca più che a me, infondo voi siete stati
così tanto tempo assieme...-mormorò con il magone
rialzando poi la testa, le sorrisi e mi avvicinai - questo può
essere vero, ma, come hai detto tu, era mio fratello...voi invece vi
amavate... ciò che provava per te non era minimamente
paragonabile a ciò che provava per me... e con questo non voglio
dire che uno sia più forte dell'altro... semplicemente erano due
cose diverse...- disse allacciando le mani dietro alla sua schiena - e
... mi dispiace che tu abbia avuto meno tempo di me ...- lei sorrise
amara - il tempo che ha voluto lui...-la guardai severa - già,
ma sai quanto ha rimpianto di essersene accorto troppo tardi...-
lei sorrise - hai ragione Herm... grazie...- la strinsi forte a
me e lei ricambiò - sei la migliore migliore amica che potessi
deiderare..- io risi - anche tu..- la guardai sorridere, finalmente; la
nostra amicizia era nata durante le estati che passavo alla tana,
ancora stretta nel suo abbraccio mi tornò alla mente la prima
volta che davvero la conobbi, la prima estate alla tana: la signora
Weasley si era presentata con un caloroso abbraccio e mi
aveva detto, un poco imbarazzata, che avrei dovuto dovuto dividere la
camera con la sua unica figlia femmina, ricordo perfettamente quando ci
eravamo trovate, una di fronte all'altra in camera sua, lei seduta sul
suo letto ed io sulla brandina su cui avevo appena posato una valigia,a
guardarci imbarazzate,ma rimanendo decine di giorni in una casa di solo
maschi non dovette passare molto tempo che cercai la compagnia di
quella ragazzina più piccola di me, e lei fece altrettanto, incredula di avere, per la prima volta, la compagnia di un'altra donna all'infuori di sua madre.
Poi eravamo cresciute, lei quell'anno ad Hagworts ebbe la tremenda
esperienza con Tom Riddle e l'estate dopo era terrorizzata di tornare a
scuola, anzi, era terorizzata in generale: quando tornai alla tana
l'estate seguente mi sfuggiva , la madre mi spiegò che si
sentiva in colpa per aver aperto la camera dei segreti e quindi per il
fatto che io rimasi pietrificata, forse fu in quell'occasione, quando
la cercai e le parlai per tranquilizzarla, che diventammo davvero
amiche, da allora ogni estate la passavamo assieme e anche a scuola
spesso ci prendevamo dei momenti per noi, quando non ero occupata a
studiare o a salvare la pelle di suo fratello e del ragazzo di cui era
innamorata.
eravamo resciute assieme ed ora eravamo due donne che lottavamo
per sopravvivere, ma sempre assieme, il cuore mi si strinse quando mi
ricordai che in quel momento le stavo mentendo, davvero era una buona
idea nasconderle la verità su Harry?
Mi allontanai da lei e rientrammo nella tenda , l'allenamento ormai era finito.
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Capitolo 23 *** Yorgut e Bacio ***
Capitolo 23
Altri due Giorni erano passati, tra risa e scherzi,
allenamenti ed incantesimi; quella mattina l'aria era fredda anche se
era pieno Luglio, inoltre quel giorno noi dell'Es avremmo dovuto
insegnare alle serpi a praticare l'Incanto Patronus per cui sapevamo
che l'incursione ad Azkaban si avvicinava sempre di più; forse
fu proprio quel pensiero che spinse Draco ad avvicinarsi a me
-non ho frequentato il settimo anno...non so da dove si cominci...
credo di aver bisogno della miglior insegnante- disse semplicemente
come se in quei due giorni non mi avesse completamente ignorata se non
per il minimo indispensabile
-Forza Draco! al lavoro- risposi sorridendogli e mettendomi accanto a
lui - il Patronus non è difficilissimo tecnicamente, il
movimento è il più istintivo che ti viene e le parole
sono Expecto Patronum, il problema è che ci vuole molta,
moltissima forza mentale- lui annuì concentrato - molto
bene...ora chiudi gli occhi e riporta alla mente il ricordo più
felice che hai, lascia che ti avvolga... torna a quel momento...- lui
annuì, con gli occhi chiusi ed un piccolo sorriso sulle labbra
-molto bene...prova- lui parve per un attimo perso poi alzò il
braccio e ,deciso, pronunciò l'incanto...- un piccolo sbuffo di
fumo scaturì dalla sua bacchetta, mi aprii in un grande sorriso
- Grande!- lui guardò accigliato davanti a se, non c'era più nulla
- Granger mi stai prendendo in giro?- io negai velocemente, non volevo certo che scappasse di nuovo
- No! Draco è splendido! ci vogliono giorni per imparare! veramente!- lui sorrise
- tu quanto ci hai messo?- arrossii
- che c'entro io ora...- lui alzò le spalle
- voglio essere sicuro che la mia insegnante sia all'altezza del suo allievo - lo guardai punta nell'orgoglio
- mi è venuto alla prima e alla seconda era già corporeo- lui scoppiò a ridere
- ok ok... me la sono decisamente cercata... - io sorrisi segretamente compiaciuta
- senti... posso... chiederti che ... pensiero hai...- lui per un attimo parve studiarmi poi alzò le spalle
- la prima volta su una scopa...una scopa vera...- alzai gli occhi al cielo
-non è forte abbastanza, non lo è lontanamente...lui
alzò gli occhi al cielo prima di richiuderli e di riprovarci,
questa volta il raggio argentato fu più intenso ma ancora non
andava
- riprova, riprova ancora...-lui sbuffò e riprovò, ma di
nuovo il raggio illuminò il prato davanti a noi per molto poco -
Salazar che nervi!- accanto a noi si levò una voce
-ma taci brutto secchione!almeno tu ci riesci! a me non viene!- ci
voltammo guardando un depressissimo Zabini che sbatacchiava i
qua e di là la propria bacchetta ed una disarmata
Ginevra, sul volto di Draco si aprì un grandissimo sorriso,
forse il più bello ed il più sentito che gli avevo mai
visto
-Hey uomo nero! la bacchetta non è una mannaia! così mi cavi un occhio!- anche al moro si illuminarono gli occhi
-Hey uomo bianco! al posto di criticare leggi le istruzioni !
c'è un motivo se mi sto comportando da idiota!- i due sorrisero
ancora poi si concentrarono e poco dopo due potentissimi raggi argentarono
tutta l'aria intorno a noi, investendo anche me e Ginny, fu un
esperienza fantastica, non ero mai rimasta in un incanto patrnus, era
l'esatto opposto di essere davanti ad un dissennatore, quasi mi venne
da piangere dalla gioia e chiusi gli occhi, allora davvero avvenne
qualcosa di dolcissimo: ero ad Hogwarts, davanti a me un piccolo Malfoy
ed un piccolo Zabini ripetevano le frasi che avevo appena sentito dagli
stessi più cresciuti, quello doveva essere il primo giorno di
scuola ed evidentemente il momento in cui si conobbero, per quanto la
scena fosse fantastica mi sentii decisamente di troppo ed aprii gli
occhi, anche Ginny aveva visto tutto e guardava per terra imbarazzata,
le due serpi sembravano non essersi accorti di quella piccola invasione
di privacy e si dettero un amichevole paca sulle spalle
-però a voi viene corporeo.. - si lamentò il biondo, sta
volta fui io ad alzare gli occhi al cielo - eccolo il principino! tutto
e subito! - ci vuole tempo! datti tempo Draco! ci vuole pratica!- lui
annuì e tornò a concentrarsi cercando nella sua mente
altri ricordi ed altre persone che gli dessero un ricordo potente come
Blaise - Quando avrete imparato bene vi verrà corporeo...
poi vi servirà un altro ricordo felice ed un altro incantesimo
ed allora potrete usarlo come messaggero..- spiegava intanto
pazientemente la mia amica rossa accanto
a noi, i due amici si guardarono curiosi - scusa?- chiese Zabini
guardando la mia amica lei sorrise e pronunciò l'incanto, poco
dopo un bellissimo cervo scaturì dalla sua bacchetta, la vidi
arrossire di imbarazzo e sorridere dolcemente alla forma incorporea,
anche io non potei fare a meno di sorridere - vedete? ecco è...
hem, ancora attaccato alla mi bacchetta- infatti un filo di fumo
argentato collegava il bastoncino all'animale, vidi la mia amica
concentrarsi e quello si allontanò da lei e dalla bacchetta,
passeggiò fra di noi sotto lo sguardo ammirato di tutti -
Patronus nuntii- pronunciò sicura, poi disse il nome d suo
fratello - Hey Ron ! imparerai mai a fare un corporeo? povera
Parkinson! che insegnante scabercio!- disse sorridendo per poi fare un
cenno con la testa al cervo che corse verso il rosso
- che figata! - esclamò estasiato il moro - perchè a noi
questi incantesimi fighi non li hanno mai insegnati?- Draco sorrise
ironico - Zabini! ancora ti fai domando sull'insegnamento dei nostri
genitori?- scoppiammo a ridere ma presto le nostre risate si
bloccarono: davanti a noi avanzavano fieri un leone ed una leonessa ,
il primo a parlare fu il maschio - Gin, Taci...- disse parlando con la
voce di Ron che ci guardava soddisfatto dall'altra parte del campo, poi
la leonessa di Pansy chiese agli amici a che punto erano, quelli, tutti
seri, si voltarono verso di noi - continuiamo!- io e Ginny, punte nel
nostro orgoglio di Griffondoro ci dedicammo subito ai nostri allievi
-Forza! Riprova!-! dissi decisa, ma Draco
si guardò attorno preoccupato, mi avvicinai curiosa - tutto
bene?- lui scosse la testa - L'incanto patronus non è certamente
il mio incantesimo... ho finito i ricordi felici...li ho finiti capisci
Granger?- io alzai gli occhi al cielo - non può essere...
concentrati!- lui parve infastidito dalla mia contraddizione - se sei
veramente la volpe della mia fuga e dei miei pomeriggi dovresti sapere
che la mia vita non è stata la favola che si pensava ..- io lo
guardai seria - si, ma mi avevi raccontato che avevi avuto una bella
infanzia!- lui parve a disagio - sì ma... ero uno stupido
bimbetto viziato io... non l'ho mai apprezzata veramente, volevo sempre
di più, non c'era molto che mi colpisse davvero! - io mi guardai
attorno per cercare un'idea ed , in quel momento una piccola scimmietta
mi circondò le spalle con un bracciò e incrociò le
zampe poggiandosi sul nulla -ciao bambola!- disse semi seria con la
voce di uno dei gemelli poi semplicemente si dissolse, scoppiai a
ridere vedendo George che mi faceva ciao con la mano, mi voltai ancora
sorridendo verso Draco e ... bè, gli sorrisi, un sorriso vero,
lui ricambiò e guardò la sua bacchetta - tentar non
nuoce...-lo sentii mormorare e dopo poco una piccola volpe correva
felice fra le nostre gambe e sulle nostre teste, già separata
dalla bacchetta bianca del ragazzo
- una... volpe?- chiese più a se stesso con una voce
quasi stridula, io arrossii e cercai di non scoppiare a ridere
ricordando quanto mi ero sentita in imbarazzo quando avevo scoperto del
cambiamento del mio Patronus davanti a lui
- io bè... grazie!- e detto questo scappò nel
bosco... di nuovo! lasciai che le braccia mi cadessero sui fianchi e mi
voltai disarmata, Ginny mi guardava confusa, lasciai che lo sguardo
andasse ancora più indietro e vidi Pansy che, con fare
imperioso, mi indicava la via per il bosco, sorrisi e mi trasformai
cominciando a correre e fiutare "maledetto furetto!"
Lo trovai poco dopo, in una parte del bosco a me
sconosciuta, se ne stava raggomitolato sotto forma animale sotto il
sole, con aria totalmente rilassata a io sapevo che, dentro quella
testolina pelosa, il suo cervello stava lavorando a pieno ritmo per
accettare questa nuova situazione che ancora non aveva compreso, mi
avvicinai di soppiatto e , abbastanza vicina , gli morsi la coda; lo
visi fare un salto come se avesse preso una scossa e scoppiai a ridere,
pochi secondi dopo mi trovai una furia di pelliccia bianca che mi
graffiava e mi mordeva, cominciammo così una lotta-gioco senza
esclusione di colpi, decisi allora di barare e di tornare umana per
acciuffarlo ma, evidentemente, anche lui ebbe la stessa idea , ci
guardammo in cagnesco per un attimo poi ricominciammo la lotta - Hey
Griffondoro!stavi barando!- mi disse mentre mi faceva il solletico
con il fiatone, io cercai di prendere fiato fra le risate - Ma che
dici!mi stavo difendendo! mi sono accorta che lo stavi facendo tu!-
sostenni ma non ero abituata a mentire... diciamo che mancavo
decisamente di pratica e lui se ne - si fermò ridendo della mia
espressione-
stai mentendo!-io risi - ho vissuto un anno con te e
per un mese con altre 4 serpi... credo che mi stiate infettando!-
esclamai cercando di sembrare preoccupata ma non riuscendo a mascherare
un grande sorriso, lui rise ed io approfittai di quel momento per
capovolgere la situazione con una mossa decisamente poco sportiva ma
efficace, mi ritrovai poco dopo seduta e cavalcioni su di lui che si
puntellava sui gomiti - si, ti stiamo decisamente infettando..-
commentò ironico mentre io abbassavo lo sguardo da suo viso al
suo
petto, avvicinai lentamente una mano alla sua camicia azzurra e la
accarezzai, disegnai arabeschi invisibili mentre, nella pece più
totale, mi chiedevo come diavolo faceva a stare in un bosco con una
camicia
azzurra ed averla sempre costantemente liscia e perfetta? mi guardai la
maglia, piena di rametti e macchie di terra, sorrisi, la risposta era
semplice , magia! alzai lo sguardo su di lui e gli sorrisi, lo vidi
allungare una mano verso il mio viso e sentii in me il cuore che, da
qualche secondo, batteva all'impazzata; quando mi tolse dai capelli due
foglie dovetti mettere su un broncio davvero evidente perché
scoppiò a
ridere, mi afferrò deciso ma delicato dietro alla nuca e spinse
il mio
viso contro il suo, non potevo chiedere nulla di meglio, le sue labbra
di velluto sulle mie, la sua lingua che carezzava la mia, un bacio
lento e sinuoso, bellissimo.
Non so dopo quanto mi allontanai, lo guardai sorridendo, con le braccia
ancora allacciate dietro al suo collo e le sue dietro la mia schiena,
pensavo che nulla potesse turbare la tranquillità ed il
benessere che provavo in quel momento ma, come mi capitava spesso
quando si parlava di Lui, mi sbagliavo - uffa...-
mi sussurrò sulle labbra quella piccola meraviglia che avevo fra
le braccia mettendo su un broncio decisamente poco adorabile, lo
guardai sorpresa - che diavolo c'è Malfoy...- mormorai risentita
più per la distruzione di quel momento pacifico che per la sua
lamentela, mi guardò serio - sono abituato ad avere sempre tutto
ciò che voglio...- mormorò infastidito, alzai gli occhi
al cielo, come accidenti faceva a parlare quando, in realtà,
dentro di me c'era una voce che mi urlava di smetterla di fare la pura
e di strappargli i vestiti, mi avventai sulle sue labbra senza dargli
tempo di parlare ancora - dopo..- mugolai sperando che mi
accontentasse, che approfittasse di quel bisogno di lui che avevo in
quel momento ma non fu così, mi allontanò con decisione -
no Granger... accidenti ma hai preso dell' amortentia?- mi chiese
rispondendo alla mia occhiataccia - no idiota... va bene...parliamo!
dimmi...- lui sospirò - sono sempre stato abituato ad avere
tutto... ed ora mi dà fastidio, perchè non ho te... ed io
ti voglio Hermione- io alzai gli occhi al cielo - stupido furetto!
potevi approfittare di questo momento in cui sono totalmente impazzita e
tutto ciò che vorrei fare è , nella più totale
irrazionalità, strapparti i vestiti! credi che anche io non ti
voglia?- lui mi guardò stupito e divertito - scusami Granger...
ripeti un po'? che vorresti fare?- io arrossii violentemente,
perhè, perchè non sto mai zitta? a togliermi dai pasticci
però fu proprio Draco - senti, mi va bene e.. ecco, diciamo che
sono lusingato dalle tue attenzioni, ma Hermione, so di averti in
questo senso, anche se non ti ho ancora avuta nel vero senso della
parola, ho capito che non puoi resistermi ma..io non ti voglio
così... cioè, non solo così!- lo guardai
esasperata - Draco... non cominciare...- risposi immediatamente
più fredda , tutto attorno a me sembrava più freddo, la
luce che ci circondava, se prima sembrava dorata ora era una nube di
brina, s prima il suo calore mi scaldava ora lo sentivo tremendamente
lontano - No! visto? Diamine Granger! ora non c'è
neanche più Weasel fra le palle! non che me ne importasse anche
prima, è chiaro, per favore, non averti mi.. dà troppo
fastidio!- alzai gli occhi al cielo - Draco! accidenti, maledizione a
Salazar! non hai me ma hai Astoria! - esclamai alzandomi da lui ma mi
trovai il braccio trattenuto dalla sua mano - no! non ci provare!ci
provare neanche a paragonare ciò che hai tu con ciò che
ha Astoria! è completamente diverso! - alzai gli occhi al cielo -
esatto! io non ho nulla! Astoria ha un contratto matrimoniale! scusami,
ma non riesco ad avere una storia sapendo che ha una data di scadenza
come lo Yogurt!- risposi dando enfasi al verbo avere, quel diavolo di
verbo che ripeteva all'infinito, me ne andai arrabbiata, perchè
doveva sempre rovinare tutto?
-da lontano mi giunse la sua voce
- e poi che Salazar è lo Yorgut???- con un verso di rabbia velocizzai il mio passo.
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Capitolo 24 *** SCUSATE ***
RAGAZZE!!, MI DISPIACE TANTISSIMA DI ESSERE STATA COSTRETTA AD ABBANDONARE QUESTO PROFILO CAUSA (SUDATISSIMA) MATURITà. SPERO MI POSSIATE PERDONARE, MOLTO PRESTO RICOMINCERò A RACCONTARVI LA STORIA DEI NOSTRI FUGGITIVI E SPERO CHE CI SIA ANCORA QUALCUNO CHE SIA INTERESSATO A LEGGERLA!
CON UN'INFINITà DI SCUSE, A PRESTO! BACI ! pIUMA |
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Capitolo 25 *** Sibilii ***
Cap 24
Quando tornai al campo fui accolta da un cavallo argentato
che correva felice, dapprima pensai fosse il Patronus di Ginny ma poi
ricordai che il suo ormai era un cervo
- di chi è?- chiesi curiosa, Blaise mi sorrise
-mio! figo no?- annuii osservando il resto della spiazzola: il leone e
la leonessa di Ron e Pansy passeggiavano sotto lo sguardo attento dei
due creatori, che ogni tanto si sorridevano imbarazzati, da un'altro
lato un maestoso cigno si dissolse davanti ai miei occhi perchè
la creatrice, Daphne, fu distratta dalla scimmietta di Fred
che le tirava i capelli; sussultai quando, fra le mie cavigie si
strusciò un piccolo micetto argentato dandomi la sensazione di
aver messo i piedi in un ruscello di montagna
-Hey Herm! Hai visto ceh carino il patronus di Astoria?- chiese Neville
guardando orgogliosola sua alunna, annuii mentre la ragazza ci
raggiungeva
- Scusami.. ma... Draco?- un enorme peso mi piombò sullo stomaco
-io... non lo so... scusami Astoria...- dissi andandomene cercandi di sfuggire al suo sguardo
-Ragazzi! Serpi... ascoltatemi un attimo!- gridai per attirare
l'attenzione di tutti - qualcuno di voi è perticolarmente
portato per la trasfigurazione?- chiesi ricordando qualche lezione
della McGranitt, come immaginavo infatti Daphne si fece avanti, le feci
segno di seguirmi e ci avventurammo nel bosco
-hai deciso di uccidermi e di occultare il cadavere?- commentò dopo qualche minuto di cammino, sorrisi
-no, tranquilla... sto solo cercando... questo...- mentre parlavo ragiungemmo un'altra radura più piccola
-questo?- mi chiese scettica, annuii
-un posto dove allenarci...sai... un po' di tempo fa per...
distrarmi... ho trasfigurato delle graffette in canarini, poi
però, mi sono trovata davanti chi mi aveva fatta arrabbiare..-
- fammi indovinare, Fred?- io scoppiai a ridere
-quasi Greengrass.... Ron... sai... Fred tormenta solo chi gli
interessa- commentai sorridendo mentre lei arrossiva violentemente
alzando la fronte e stringendo le labbra
-allora? vai avanti...- sorrisi
- senza sapere in realtà che facevo ho puntato la bacchetta
contro Ron ed ho detto Oppugno.... i canarini lo hanno
attaccato...quindi... pensavo... se noi riuscissimo ... a fare degli
animali più.. grandi... pericolosi...-
-Granger... tu hai fatto un incantesimo ch non conoscevi... così! per istinto?- mi interruppe stupita
-bè... sì...ma immagino di averlo letto da qualche parte
e non me lo ricordavo ... mi è capitato un sacco di volte in una
qualche missione di dover fare un'incantesimo che avevo magari solo
letto una volta...- lei annui, poco convinta e molto stupita, dentro di
me il mio orgoglio ruggiva, sapevo che non era una cosa comune a molti
-allora... quindi tu intendi trasfigurare... qualcosa... in animali...
che attaccheranno i Mangiamorte al posto nostro?- scossi la testa
- non al posto nostro... come... diversivo...- la vidi annuire
-proviamo... ma... l'anno scorso, il massimo he ero riuscita a trasfigurare era un gatto.. io non so se...- alzai le spalle
- l'ultima lezione di trasfigurazione che ho potuto frequentare era
ancora sui corvi...- dissi mesta senza riuscire a nascondere un grande
dispiacere, la vidi raccogliere un sassolino e concentrarsi, molto
presto un perfetto gattone grigio si faceva coccolare fra le sue
braccia, per poco non rimasi a bocca aperta, era davvero brava
-Granger... posso chiederti una cosa?- annuii
-perchè sei sempre stata così... legata allo studio, alla
scuola?- scoppiai a ridere, Daphne non era scema, non lo era per
niente, e già molte persone davvero intelligenti mi avevano
posto quella domanda così... stupida!
-che c'è da ridere...?- mi chiese infastidita, io mi calmai
-scusami è che ... me lo chiedono sempre tutti ed
è una cosa così... ovvia.... Daphne... immagina di
trovarti in un mondo che pensavi esistesse solo nelle favole, per di
più in guerra e dove rischi la vita un giorno sì e l
altro pure, immagina però di avere una scuola che ti insegna a
sopravvivere in quel mondo... tu che faresti?- lei rise, abbassando la
testa creando una grande cascata di capelli biondi che le coprirono il
viso
-ok, ok domanda davvero ... stupida.. solo che, non ci avevo mai pensato...- alzai le splle
-non ci pensa mai nessuno! anche se poi, vabbè, amo moltissimo
ane leggere... ma vabbè dai... forza... concentriamoci!- molto
presto i miei mastini lottavano cntro le sue tigri bianche
-accidenti Greengrass sei molto più brava di me.... - lei scosse la testa
-ho frequentato un anno più di te... e poi questo è
l'unico dono naturale che ho...- la guardai stupita per la
sincerità, mi guardò e ghignò
-però si, sono più brava di te!- scoppiai a ridere e
scossi la testa notando che, in realtà, anche lei stava
sorridendo
-torniamo al campo và...- annuii
-ok... però raccontami dell'ultimo anno ad Hogwarts!- lei sorrise, guardando lontano
-la cerimonia del diploma... è stata davvero emozionante... ti
dico solo una cosa: ho pianto come una bambina!- mi bloccai
-ma va! non ci credo...- lei annuì come se la sapesse lunga
-e sono convinta che, se ci fosse stato , anche Draco si sarebbe commosso - a quelle parole scoppiai a ridere fragorosamente
-hey, guarda che un cuore ce l'ha anche lui... lo sai ormai no?- mi disse voltandosi e guardandomi negli occhi, mi congelai
-non so di che parli Grengrass... andiamo, sarà pronto il
pranzo...- dissi ricominciando a camminare e sorpassandola, la sentii
subito dopo recuperarmi
-Granger non mentirmi, odio chi mente...- io andai avanti a passo
dimarcia, lei faticava a starmi dietro, mi rimaneva accanto solo
perchè aveva le gambe nettamente più lunghe delle mie
-Granger accidenti ammetti che ti piace Draco! mettetevi assieme e tani saluti!- sorrisi ironica
-sono una Sanguesporco- ancora camminavo, sempre più veloce, Daphne ormai aveva il fiatone
-sai benissimo che non pensiamo più queste cose...smettila di
nasconderti dietro una maschera! è che non hai il fegato per
sobbarcarti Draco ed il suo carattere di merda...- la guardai
oltraggiata
-Daphne nonsoquantidiavolodinomihai Greengrass, non è questione
di coraggio, è questione di contratti matrimoniali! e al momento
quello ce l'ha tua sorella!- la vidi bloccarsi pensierosa ed io, con
poche altre falcate raggiunsi la nostra radura e mi infilai nella mia
tenda, quel pomeriggio saltai il pranzo, con la semplice scusa della
stanchezza rimasi in camera mia delle ore, a dormicchiare e a leggere,
e tutto sarebbe stato perfetto se un'altra serpe non fosse strisciata
nella mia camera
-Ganger... so che sei sveglia... noi due dovevamo fare un discorsetto!- infilai la testa sotto al cuscino
-l'ho già fatto con Daphne ...- mugugnai ma Pansy si sedette sul
mio letto incrociando elegantemente le gambe fasciate da semplici
pantaloni neri; osservai la mia tuta e la sua camicetta verde
-Daphne non conta...predica bene ma razzola male... - disse squotendo
la testa, cercai di salvarmi con una mossa molto serpeverdesca
-e tu? come razzoli?- ma io non sono una serpe, e si vide benissimo
-Granger non siamo qui per parare della mia situazione sentimentale che, tra l altro,
mi è ben chiara, ma della tua, che semba una lezione della
Cooman!allora... tu ti stai nascondendo dietro alla storia del
matrimono combinato!- io mi tirai su seduta
-non è vero!- lei finse di non avermi senito e proseguì
-matrimonio che, tra l'altro, non sappiamo se sia ancora valido,
considerando la situazione dei due promessi...devi sapere che ad ogni
ragazzo nobile viene scelta una dama al compimento del suo
diciasettesimo compleanno, quindi la ragazza viene scelta dai suoceri
che si accordano con i genitori, non ha assolutamente voce in capitolo
a meno che non riesca a mettersi d'accordo con i genitori... come
è stato per Daphne quando ha conosciuto il suo aspirante
promesso e si sono odiai dal primo momento o a me che... ma sto
divagando...il fatto è, punto primo, che tra Draco ed Astoria
non c'è assolutamente nulla-
-lui è così... cavalleresco con lei... - dissi sconsolata, ormai che eravamo nell'argomento, parliamone!
-quelli sono i doveri di un promesso Granger! è ovvio! e poi
sono certa che l'ha fatto anche perchè tu stavi con Ron! se
quando siamo andati a prenderle lui non l'avesse salutata in quella
maniera ci sarebbe stato un tacito annullamento dell'accordo, ma
probabilmente per infastidirti lui l'ha accolta in quel modo e lei
è stata alla situazione, probabilmente pensando che lui la
reclamava come sposa ... come da contratto... - alzai un sopracciglio e
aprii la bocca per parlare ma lei di nuovo mi zittì con un gesto
-Granger non puoi biasimarli, Draco perchè, appena siete
arrivati, è stato messo in un angolo e rimpiazzato con Ron, ed
Astoria perchè si è trovata davanti Draco in versione
fidanzato e da brava fidanzata Nobile non ha fatto domande, come si
confà ad una Signora rispettabile...-
-signora? avanti ha sedici anni!- Pansy sospirò
-accidenti ma sei davvero Hermione Granger la Cervellona? Draco l'ha
salutata nel modo ufficiale! in quel momento era come se si trovasse
davanti a suo marito! anzi...no... tu hai un'idea strana di marito...
diciamo... al suo signore!- sbarrai gli occhi
-e poi sono io quella con l'idea strana di marito!- esclamai indignata - voi vivete nel medioevo !- Pansy sorrise mesta
-non è poi così male... ci siamo abituati...- sorrisi
- ma ora... tipo con Ron... non è più bello?- la vidi sorridere
-sì... no! Salazar Grenger! aspetta! un contratto matrimoniale
non è solo questo ok? nelle occasioni ufficiali sì,
c'è un' ulteriore etichetta da rispettare, ma fra noi non
è così... fra me e Theo... eravamo migliori amici! e poi
tipo ad Hogwarts c'è un tacito accordo, non ci sono contratti...
non valgono... ma già, per esempio, nelle feste nei vari
castelli nelle vacanze di Natale o Pasqua sì... per cui magari a
scuola stai con un ragazzo che nelle vacanze pasquali devi fingere di
conoscere appena perchè lui deve passeggiare con la promessa
sposa...- storsi il naso
-è orribile!- lei alzò le spalle - per noi è normale...- rimasi in silenzio, a pensare
-quindi tra Draco ed Astoria...- lei sorrise - non c'è nulla...
e sono certa che nessuno dei due vuole rispettare il contratto... solo
che credo che non ne abbiano ancora parlato... sai ... nella coppia non
se ne parla mai... tranne ...bè...-la vidi arossire e
intristirsi, le presi una mano e lei mi guardò con occhi
spalancati
-oddio, dovrò lavarla con il sapone anti-sanguesporco dopo...- scoppiai a ridere
-mi spieghi cosa è sto coso? l'ho sentito nominare una volta da Voldemort!- lei ridacchiò
-è una pozione che di fatto è camomilla che si è
inventato Piton per volere del Signore Oscuro... sai... un sacco di
Mangiamorte hanno per amanti qualcuna delle loro prigioniere
Mezzosangue e sono fissati con questa cosa del pulire... sai,sempre per la serie predica bene e razzola male!- guardai le
nostre mani ancora intrecciate
-tu come stai?- lei mi guardò curiosa, era una buona attrice
-bene perchè?- sospirai, io però odiavo quella loro cosa di nascondere continuamente i sentimenti
-non so... sei scappata di casa, ti sei alleata con il nemico... hai
perso... persone importanti e ne hai trovate... altre..- la vidi
stringere le labbra
-sto bene...- annuii, non volevo forzarla, le lasciai la mano, ma prima le sorrisi
-so che qui hai chi ti è più amica di me... ma a volte si
ha bisogno di parlare con qualcuno fuori dalla nostra realtà
più stretta... perciò... se hai bisogno...- la vidi
annuire e fare un piccolo sorriso, poi si alzò e si
avvicinò alla tenda che delimitava camera mia, ma si
bloccò, si voltò e mi guardò
-mi sembra di ... tradirlo...- ammise a testa bassa, mi morsi le labbra
pensando alla difficile situazione della ragazza, battei una mano sul
materasso e lei di nuovo si sedette elegantemente sul materasso
- ho letto quella lettera anche io Pansy....quel ragazzo ti voleva
davvero bene.... e sono certa che ora, se potesse parlare, direbbe che
vuole solo vederti felice... e se.. bè.. se è Ron ora, a
renderti felice, probabilmente lui non può chiedere di meglio da
verderti accanto....- lei sorrise mesta
-è quello che ho pensato ieri sera... quando siamo stati un po'
assieme... ma ... è passato così poco tempo...allo stesso
tempo so cosa... chi voglio... e mi sembra che di tempo, davanti, non
ce ne sia molto... per cui non voglio sprecarne... a differenza di
qualcuno!- le lanciai un occhiataccia per la frecciatina e sorrisi
-wow... allora hai davvero le idee chiare!- esclamai divertita dalla sua espressione orgogliosa
-Già...ora è meglio che vada! pensa a quello che ti ho
detto!- mi sorrise ancora e la vidi sparire oltre la tenda, sospirai
lasciandomi cadere a peso morto sul letto, poi agrottai le
sopracciglia: io odiavo impigrire a letto! saltai in piedi ed uscii
dalla tanda, il mio adorato cervellino stava decisamente cominciando a
dare i ciocchi!
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Capitolo 26 *** What else? ***
Capitolo 25
Quel pomeriggio ci allenammo duramente e nonostasse cercassi di
controllarmi non riuscevo a nascondere molto bene la mia soddisfazione
per ciò che le due serpi, specialmente Pansy, mi avevano detto,
per cui non potei che essere molto più affettuosa nei confronti
di Draco e molto più allegra per tutto il pomeriggio, ma
nonostante la mia allegria ingiustificata si sentisse nell'aria, una
certa tensione e consapevolezza era sentita da tutti, ed essa prese
forma quella sera in Neville.
Ci
eravamo organizzati per la cena, ma non c'era l'aria allegra che ormai caratterizzava i nostri
pasti da settimane, neanche i gemelli e Blaise parvero osarsi ad
esagerare con le loro battute, più volte i nostri sguardi si
posarono su Neville ed Astoria che erano rimasti silenziosi e
pensierosi fino al dolce scambiandosi ogni tanto delle occhiate
preoccupate; quando tutti finimmo la torta preparata da un'orgogliosa
Ginevra, che aveva scoperto commossa che i geni culinari di sua madre le
erano stati trasmessi, Neville si alzò prendendo la parola
-Ragazzi, signora... professore...sono giorni che ormai ci prepariamo,
siamo giovani certo, e probabilmente inesperti ma... io credo che siamo
pronti, pronti per tentare un' evasione di massa... so che quello che
vi ho chiesto, e che ora vi sto ripetendo è veramente molto,
è pericoloso e... è...da pazzi..- disse sorridendo
mestamente - ma voi la non ci siete mai stati..- riprese rabbrividendo
al ricordo - ... io sì... quel posto è il peggio che
potete immaginare, è peggiore della morte...e là dentro
ci sono persone che hanno sempre combattuto per il bene, per
noi ed il nostro futuro... là dentro c'è la McGranitt,
c'è Luna e molti altri... amici, che anno bisogno di noi...siamo
gli unici che possono portarli via dall'inferno...- tacque, il silenzio
pesò sulla tavola
-davvero pensi che siamo pronti?- chiese Draco pensieroso, il moro
annuì - siamo preparati e sopratutto motivati...abbiamo dalla
nostra l'effetto sorpresa... credo che possiamo
farcela..-incredibilmente il primo a prendere la parola dopo Neville fu
il professor Piton, che aveva vissuto quei giorni al campo per lo
più nel silenzio -Hai parlato bene Paciock...sai cosa penso al
riguardo... sarò con te...- dapprima tutti rimanemmo sbigottiti
poi Draco, poco lontano da me, imitando quella figura per lui paterna
accettò la spedizione
- non sia mai che due serpi precedano dei Griffondoro in una pazza
missione suicida! io e George ci siamo!- intervenne Fred guardando il
gemello che annuiva, ci fu quindi un consenso generale mentre una
scarica di adrenalina ci invadeva tutti ed il tono di voce si alzava;
Neville fu costretto ad gridare per far tacere Ron e Pansy che si
gridavano addosso
-ragazzi ma che cavolo vi prende?- chiese il moro sorridendo ai due che si guardavano in cagnesco
-io dicevo soltanto... che sarebbe meglio che le ragazze rimanessero al campo...-rispose Ron continuando a fissare Ron
-ed io dicevo soltanto che Weasley è un idiota!- disse Pansy
socchiudendo gli occhi e guardando male il mio migliore amico
-per una volta sono d'accordo con Weasel...- da dietro di me mi raggiunse una voce strascicata
-ma state scherzando vero?- esclamai imbestialita, che storia era quella?
-è per te piccola Herm...queste sono cose da baldi
giovanotti...- rispose George posandomi un braccio attorno alla spalla,
Fred fece lo stesso a Daphne e continuò - certo non da candide
Principesse...- in tutta risposta la bionda tirò fuori la
bacchetta e senza puntarla contro il rosso disse tranquilla -
stupeficium!- subito Fred si allontanò memore di uno smacco
ricevuto quel pomeriggio scatenando l'ilarità generale
-no ....scherzi a parte...non potete chiederci di rimanere qui... ci
siamo allenate duramente come voi ... - cominciò seria
Astoria
-è per il vostro bene... è per proteggervi Ast...- la
riprese Neville che venne però subito interrotto da Ginny che
gli sorrise ironica
- scusami tanto caro...- poi si rivolse anche ai fratelli e agli altri
presenti - sentite ragazzi... è molto carino che vogliate
proteggerci e tutto il resto... ma come ha detto Astoria anche noi ci
siamo impegnate e, diciamocela, volendo vi faremmo il sedere a fette!
non resistereste cinque secondi senza di noi...- sorrisi allo sguardo
minaccioso ed irrisorio della rossa e all'espressione sconcertata di
Draco, un coro di proteste ed affermazioni si levò dalle sue parti finchè decisi di prendere in mano la situazione
-ragazzi... RAGAZZI!- tutti si voltarono verso di me - insomma!
così non andiamo da nessuna parte, come ha detto Ginny è
carino che vogliate proteggerci ma non ci terrete fuori da questa
storia! e poi magari... anche noi vorremmo proteggere voi no?- ci fu un
mormorio sommesso interrotto da Neville
-molto bene, propongo delle estrazioni, totalmente casuali ed imparziali- intervenne autoritario il ragazzo
-i due estratti rimarranno qui, ci sarà da accogliere molte persone
ed è molto probabile che la maggior parte di queste saranno
ferite...- tutti borbottarono scontenti ma presto eravamo tutti seduti
a guardare Nev estrarre nomi da un sacchettino improvvisato
-Narcissa Malfoy...- la donna annuì elegantemente ma
guardò preoccupata il figlio che invece sorrise più
tranquillo, la voce di Neville mi distolse dai pensieri
-Pansy...- la ragazza incrociò offesa le braccia sotto lo sguardo soghignante di Ron e si alzò
-molto bene... ma prima farò un Horcrux a tutti voi, così
se vi fate ammazzare vi faccio tornare....- e poi vi uccido con le
mie mani!- e detto questo uscì borbottando dalla tenda
- Credo che con quella frase volesse dire: sarò tremendamente
preoccupata per voi...- disse sorridendo Daphne stringendo la mano
della sorella, ma alcuni
non avevano capito la battuta non conoscendo il significato della
parole Horcrux, per cui aprofittammo del momento per svelare
il segreto di Voldemort ai pochi che non lo sapevano; dopo diverse ma
poco prolifiche considerazioni al riguardo decidemmo di separarci
-ragazzi...
ora è meglio andare a dormire, domani sera entreremo ad Azkaban,
con l'aiuto del buio, per cui avremo tutto il giorno pr organizzare i
dettagli...- e detto questo la seduta fu tolta
-Ron... vai da Pansy..- consigliai al mio amico , lui mi guardò confuso
-perchè?- alzai gli occhi al cielo
-potrebbe avere bisogno di chiaccherare un po', non pensi?- lui mi guardò confuso
- e di cosa?- lo fulminai con lo sguardo
-Ronald Bilius Weasley, vai da Pansy o giuro che mi faccio un
coltellino con le tue ossa!- lo minacciai, lo vidi fare una smorfia
-come sei violenta...- mormorò uscendo, io ridacchiai, presto
tutti ci augurammo la buona notte e lasciammo Neville e i gemelli
nella loro tenda
Dopo che le sorelle Greengrass ci ebbero salutati e si furono ritirate
nella loro casetta sull'albero, seguite poi da Blaise, anche io decisi
di andare a dormire, considerando quanto sarebbe stata pesante la
giornata seguente; salutai quindi i gemelli e Neville che vivevano in
quella tenda ed uscii, sospirando nella frescura di quella sera, stavo
giusto raggiungendo la mia tenda quando mi sentii afferrare per un
polso e sentii il tipico strappo di una smaterializzazione congiunta, mi
spaventai, ma quando per il contraccolpo finii dritta contro un petto
che emanava un profumo a me conosciuto mi calmai, per un attimo tornai
la volpe che volava al sicuro in un maglione grigio e mi beai di quelle
braccia che mi stringevano forte, presto mi trovai in una radura un
poco lontana da dove quel pomeriggio mi ero allenata con Daphne; cercai
di nascondere un sorriso quando mi accorsi che Draco non sembrava
intenzionato a sciogliere quell'abbraccio, mi finsi quindi indignata
-l'idea di chiedermi di fare un passeggiata ti spaventava troppo? non potevi evitare di rapirmi ?-
- mi dispiace di averti spaventata...- rispose semplicemente susurrando al mio orecchio
- io... tu.. non mi hai spaventata!-lo sentii ridacchiare
-è da stupidi non avere paura... me l'hai detto tu... ricordi?-
mi allontanò un poco per guardarmi negli occhi, per farmi
perdere nel deserto ghicciato, tornai con la mente alla cella, dove gli
avevo detto quelle parole e lo baciai, esattamente come quella volta, di nuovo mi strinse forte poi mi allontanò un poco
-se... se domani sera...- lo zittii con un altro bacio, non volevo sentire quelle cose, ma lui parve nn essere d'accordo
-aspetta! Granger diamine aspetta! - mi fermai alzando gli occhi al
cielo ma arossendo dentro di me per l'effetto che quel ragazzo mi faceva
-che c'è...- chiesi fingendomi scazzata, lui mi sorrise e mi carezzò una guancia
-stai con me...-lo guardai nervosa
-ti sembravo intenzionata ad andare via?- lui rise e smise di accarezzarmi il viso
-non hai capito... stai con me... sii mia..la mia ragazza...- aprii la
bocca per interromperlo ma mi posò un dito sulle labbra
-taci ogni tanto Grifa, e lasciami parlare...- mi disse
sorridendo ma fingendosi arrabbiato - voglio che tu sia la mia ragazza,
voglio che, se domani qualcosa dovesse andare storto, possa dire alla
morte che Malfoy ha già conosciuto il paradiso senza bisogno di
lei, voglio poter dire agli angeli, se esistono, che Draco Malfoy non
ha bisogno di loro per poter vedere la bellezza più assoluta....
voglio poter dire all'eternità che a Draco Malfoy non interessa, se non
posso trascorrerla a bisticciare con te...- rimasi basita, per quelle
parole così poco da lui, mentre dentro di me il mio cuore si
scioglieva
-Malfoy sei... sei... -non sapevo che dire, nascoste sotto una spesso
strato di egocentrismo e pazzia c'erano le parole più belle che
avessi mai sentito
- dimmi solo...- susurrò avvicinandosi pericolosamente alle mie
labbra - che sarai mia, per queste poche ore di vita che potrebbero
rimanerci- lo guardai e di nuovo mi persi nei suoi occhi, lo presi per
la nuca e lo spinsi contro le mie labbra, lo baciai appassionatamente
-è un sì?- mi chiese sorridendo, annuii stringendolo a
me; pochi secondi dopo eravamo sdraiati per terra, lo sentivo pesare
fra le mie gambe ma non mi dispiaceva, sentivo la mia pelle tendersi
sotto al suo tocco leggero, sentivo il suo respiro accellerato sulle
mie labbra e capii che non potevo stare
meglio, che non sarei voluta essere con nessun altro; fu quindi nel
più totale benessere che lasciai che mi fosse sfilata la maglia
ed i pantaloncini, fu con il fuoco dentro che feci lo stesso con gli
indumenti di Draco, fu con tutto l amore che sentivo per lui, e che ora
esplodeva nella mia consapevolezza, che lo accolsi in me.
Non vedevo nient altro che lui, non sentivo nient altro che il piacere che le sue spinte mi procuravano, quel piacere che mi portava ad inarcarmi sotto di lui, a cercare i suoi occi velati dall eccitazione, a stringere forte le sue mani.
Non so dopo qunato tempo raggiunsi tremando l apice del piacere, mi
senti contrarre attorno a lui che presto mi seguii invocando con voce
roca il mio nome, rimase un poco su di me, senza muoversi , lo
abbracciai forte e arricciai il naso quando cominciò a riempirmi
il viso di baci, lo guardai, aveva un sorriso bellissimo, era felice,
era splendido; gli carezzai il viso e i capelli ancora un poco sudati,
sorrisi
- non sarò la tua fidanzata per queste poche ore...lo
sarò pr giorni e settimane e mesi...e finchè vorremo...
domani sera saremo di nuovo qui... staremo tutti bene Draco....- lo
vidi afferrarmi la mano che lo accarezzava, vidi sul suo viso
dipingersi il ghigno che avevo imparato ad amare e ad odiare
-lo so... non saranno certo due dissennatori e quattro mangiamorte a
liberarti di me...era solo un modo per convincerti ad essere mia... m
ormai l'hai detto! non mi scappi più!- feci un verso
frustrato ma scoppiai a ridere, che potevo aspettarmi da Draco Malfoy?
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Capitolo 27 *** Chiudere gli occhi ***
capitolo 26
Il giorno dopo la notizia del nostro fidanzamento era
l'argomento principale al campo, i Gemelli e Blaise diedero il meglio
di loro torturandoci con ogni genere di battuta ma se di solito mi
sarei infuriata e li avrei rincorsi per tutta la radura per appenderli
in aria per le caviglie, quel giorno li lasciai fare, c'era decisamente
bisogno di alleggerire l' atmosfera, la tensione per la missione di
quella sera si tagliava con un coltello e le lancette dell'orologio
sembravano correre troppo veloci, ognuno manifestava la tensione in
maniera differente, io non riuscivo a stare ferma e la cicatrice della
scritta lasciatami da Bellatrix mi prudeva in maniera imbarazzante.
Arrivarono troppo presto le sette e
dopo un veloce pasto a base di panini ci radunammo nella piazzola
davanti alle tende: quel pomeriggio avevamo ascoltato il piano che
Neville aveva preparato aggiungendo poche migliorie e allora eravamo
tutti lì, pronti per attuarlo
- allora... ripassiamo il piano..- disse Neville apprensivo
- hai ragione Neville, infondo l'abbiamo ripetuto solo ... quante volte Fred?-
-circa un centinaio George...- il nostro leader li guardò severamente
-ragazzi! di prudenza non è mai morto nessuno!- i due gemelli spalancarono gli occhi orripilati
-ma cosa dici Paciock! non l'hai sentita la storia di quella
strega di Bath che per paura di ferirsi durante un incantesimo aveva
smesso di fare magie ed è morta quando si è beccata un
albero in testa? se avesse ricordato qualche incantesimo, anche un
semplice Wingardium sarebbe viva!- argomentarono convinti i due
gemelli
-io non intendevo ... oh... lasciamo perdere... forza allora...?- io e
Draco ci guardammo sconsolati, davvero l'avevamo ripetuto circa un
centinaio di volte quel piano che , tra l'altro , a parole, era molto
semplice, sospirai e cominciai a parlare
-per prima cosa andremo io e Draco, ci materializzeremo al punto
ufficiale sotto forma di animaghi, in questo modo i dissennatori ci
metteranno più tempo a sentirci e noi avremo il tempo di evocare
i Patroni ed eventualmente di schiantare Mangiamorte se presenti , dopo
una decina di secondi apparirà un gruppo di voi...-
Neville riprese la parola soddisfatto
-esatto... saremo io e i Gemelli, una volta riuniti noi cinque ci
occuperemo dei piani settimo,sesto... al quinto...- Astoria prese la
parola
-al quinto ci rincontreremo... noi saremo entrati dalla scalinata
accessibile via mare, saremo corsi su per le scale e avremo liberato i
prigionieri dei piani terzo e quarto..- Neville annuì
soddisfatto
-ragazzi.. ricordate, inizialmente potrete tornare al campo ogni
quattro o cinque prigionieri liberati, ma.. quando arriveremo allo
scontro dovremo tornare al campo più frequentemente... molti di
loro saranno feriti e comunque senza bacchetta, non possiamo tenerli
lì in pericolo più del necessario e allo stesso tempo ci
sarebbero d'intralcio, inoltre ricordate di togliere la traccia a
tutti, è fondamentale, nel caso dimenticaste di farlo porteremmo
i Mangiamorte direttamente qui...- tutti annuimmo, parlò quindi
Narcissa
- noi qui al campo creeremo infermerie e dormitori, allargeremo la
parte abitabile sdoppiando le casette sugli alberi, e tenteremo di
recuperare le bacchette dei prigionieri...- tutti rimanemmo
basiti per la conclusione della frase lei spiegò nascondendo un
poco d'imbarazzo
-ecco.. mi sono ricordata solo adesso... di un incantesimo utilizzato
da mio padre anni fa... si basa sulla convinzione che nessuno
può togliere la bacchetta ad un purosangue... con un incantesimo
di magia nera e con un poco del sangue del proprietario della bacchetta
dovremmo riuscire a recuperarla... è una magia poco conosciuta
ed antica per cui non credo che sia stata messa una protezione a
questa... so che questo incantesimo funziona per i purosangue ma
ovviamente tenteremo anche con ... gli altri...sono certa che non ci
sarà differenza...- sorridemmo alle parole della donna, Neville
guardò il cielo, stava calando il buio
-Tocca a noi ragazzi... quelle persone sono finite là
dentro cercando di combattere per il nostro futuro... è ora di
ricambiare il favore...- tutti annuimmo
- Molto bene... Herm... Malfoy... siete pronti?- guardai tutti i miei
amici, lasciai per ultimo il ragazzo accanto a me, ma quando cercai i
suoi occhi vidi solo un candido furetto acquattato per terra , alzai
gli occhi al cielo e mi tramutai nella mia forma animale, morsi, forse
un po' più forte di come avrei fatto se lui mi avesse salutata
decentemente, la coda del furetto e con un sonoro Crac ci smaterializzammo.
La prima fu un'azione velocissima, come avevo previsto i Dissennatori
furono confusi dalla nostra forma animale e furono lenti a reagire alla
nostra trasformazione, quindi ai Patronus, mentre vedevo il mio furetto
scacciare il dissennatore mi appuntai di scoprire se i demoni venivano
dissolti o semplicemente allontanati
-Andiamo!- Neville e i Gemelli erano accanto a me, mi riscossi dai miei
pensieri e notai che mi stavo grattando il braccio, mi diedi della
stupida per essermi distratta e seguii i ragazzi nella galleria del
primo piano, non sentivo quasi nulla, solo il battito frenetico del mio
cuore e il rumore ovattato delle prime celle che saltavano in aria.
Il primo che riconobbi fu Remus,il volto più coperto di cicatrici del solito ma lo sguardo ancora lucido
-Ninfadora! Hermione trova Ninfadora... è incinta!- nonostante
la preoccupazione per la ragazza il mio Patronus brillava felice
allontanando i dissenatori aiutato dalla scimmietta di Fred; dalla
cella accanto alla mia mi raggiunsero delle voci
-hey amico, te le inventi proprio tutte eh per saltare la scuola...- mi
voltai, due raggianti Gemelli sorreggevano sulle spalle il loro
migliore amico Lee.
Non so quanto andammo avanti a tirare fuori volti amici, tutto mi
sembrava troppo facile, in pochi minuti eravamo arrivati già al
secondo piano e avevo già portato al campo più di una
ventina di persone, l'adrenalina scorreva a fiumi nelle mie vene e mi
sentivo quasi euforica, mi fermai quando , accanto a me, la scimmietta
di Fred esplose, ed esplose nella maniera più bella che potesse
fare, divenne più grande, più indipendente e splendente,
ci voltammo tutti: il ragazzo raggiante stava tirando fuori dalla cella
un volto conosciuto, famigliare
-papà!- la cerva di Ginny esplose con la sua voce, i patroni
della famiglia Weasley illuminarono ogni minimo anfratto della galleria
e i dissennatori fuggirono (o si dissolsero?) con lugubri lamenti, con
un urlo di gioia afferrai un gruppo di prigionieri, tolsi loro la
traccia come ci aveva insegnato Narcissa quel giorno, e mi
smaterializzai al campo, inizialmente pensai di aver sbagliato posto,
la piccola radura che ci aveva protetti in quei mesi ora sembrava un
porto industriale magico: brandine levitanti, secchi d'acqua e vassoi
di medicine fluttuanti occupavano l'aria e volti conosciuti o meno si
giravano indaffarati e laboriosi come formiche; bloccai Pansy che mi
salutò raggiante
- Pan... hai notizie degli altri?- la mora stava dirigendo un gruppo di brandine da una casetta all'altra
-tutto perfetto, l'altro gruppo è già al quinto piano...
stanno tutti bene! solo Ginevra è ferita ma è tornata da
combattere... credo stia bene...ma le cicatrici rimarranno una cosa di
famiglia...- annuii, Harry e Ginny...dovranno essere una famiglia, per
forza, nulla li allontanerà, neanche la morte
- presto Lupin vi raggiungerà... con lui l'incantesimo ha funzionato, ha la sua bacchetta... vuole cercare sua moglie...- annuii
-quando arriverà massima urgenza, è incinta- la vidi sgranare gli occhi ed annuire
-hai detto con lui ha funzionato... con gli altri.. no?- Pansy si mordicchiò il labbro
-no... solo con i purosangue..- annuii, allora davvero c'era qualcosa
di diverso, guardai il mio braccio, la scritta Mudblood era lucida ed
arrossata, mi ripromisi di farla curare alla fine della battaglia, feci
un cenno alla serpe e tornai alla fortezza.
Appena arrivai capii che le cose si erano messe peggio, orde di
mangiamorte accerchiavano i miei compagni che ora si organizzavano per
difendere coloro che avrebbero continuato a liberare le persone,
essendo sbucata dal nulla schiantai i due Mangiamorte che lottavano con
Astoria e che mi davano le spalle, la ragazzina chinò
elegantemente il capo per ringraziarmi, come se fossimo ad una festa e
le avessi appena versato da bere, guardai i due Mangiamorte per terra,
le maschere erano volate via, Astoria si stava allontanando verso
Neville, come se non avesse appena finito di combattere contro i suoi
genitori; rabbrividii e quel momento di debolezza mi costò una
tremenda cruciatus, affogavo nel dolore e sentivo le urla di Lucius
Malfoy raggiungermi ovattate
-tu! lurida cagna! mi hai portato via mio figlio! potevo educarlo!
potevo guarirlo! dove è???- era furioso e stava sfogando su di
me tutto il rancore per suo figlio, io volevo solo morire, solo morire
-sono qui Padre...- il dolore cessò, Lucius guardava la sua mano
disarmata stupendosi di essersi fatto distrarre in quel modo, fu
schiantato prima che potesse dire "ma", vidi Draco inginocchiarsi
accanto a me ma mi rotolai su un fianco allontanandomi
-non mi porterai al campo!- mi guardò furioso e per tutta
risposta schiantai il Mangiamorte dietro di lui -sto bene! non ti
distrarre accidenti!- imprecai, dopo un'ultima occhiata furiosa si
allontanò, sospirai, non riuscivo ad alzarmi
-Gran bel tatuaggio Granger... prude?- Bellatrix Lestrange era in piedi
davanti a me, pensai di essere morta, sapevo che avrebbe giocato un po'
con me e poi mi avrebbe uccisa, tra mille sofferenze, ma non fu
così, mi tirò un calciò nel fianco che mi fece
piegare ma se ne andò canticchiando verso Neville, che faceva
saltare in aria una cella, lo vidi cadere sotto le maledizioni della
donna ed urlare di dolore
- ti ridurrò come ho ridotto i tuoi genitori, vorrai morire e
non ti ucciderò... diventerai un mentecatto come loro!- Neville
si contorceva sul pavimento ed io non avevo neanche la forza per
alzarmi, cercai di muovere le braccia e mi accorsi che dei calcinacci
mi graffiavano la pelle, sospirai, dovevo riuscirci, Neville cercava di
trattenere le urla con grande disappunto della Lestrage che ormai
dedicava tutta la sua potenza solo a lui, come a risolvere un caso
personale, come per finire tutta la collezione dei Paciock
-Oppugno!- gridai quando seppi di avercela fatta, quando i detriti
delle celle esplose si tramutarono in quattro mastini, avrei voluto
qualcosa di meglio, qualcosa di più forte ma i cani bastarono a
far scappare la donna, mi rimisi in piedi e mi trascinai fino da
Neville, lo passai a George che stava partendo per il campo e mi
appoggiai nascosi dietro ad un angolo, odiavo doverlo fare, ma avevo
bisogno di respirare,avevo l'intestino ancora rivoltato dalla
Cruciatus; da lì nascosta riuscii a schiantare un buon numero di
incappucciati e a coprire le spalle di Blaise e Lupin che facevano
saltare in aria le celle, le ultime celle!
-forza ragazzi! ci siamo quasi! -urlai uscendo dal mio nascondiglio, al
mio grido sembrò che la lotta si facesse ancora più
serrata, i colpi erano velocissimi e io non capivo più niente,
poi eccolo, il fischio accordato, guardai con occhi spalancati Blaise
che ancora aveva due dita in bocca: tutte le celle degli "oppositori
politici" erano state liberate, ora bisognava solo portare a casa la
pelle, pelle, sentivo il fuoco sotto la mia, la cicatrice doveva
essersi infettata, la guardai velocemente: era nera, questo mi
distrasse e schivai per un pelo uno schiantesimo, dovevo
smaterializzarmi ma la testa girava terribilmente, gli occhi mi si
chiudevano, caddi a terra, sentii le grida di Daphne e la risata di
Bellatrix, poi le parole di Fred
- La Principessa no! troia!Avada Kedavra- sorrisi, la pazza risata di
Bellatrix si era bloccata di colpo ed i miei occhi si chiusero con i
suoi.
ebbene si, questo è l'ultimo capitolo ma ovviamente la storia
non finisce qui! prosegue con "Draco Malfoy e i diari della
Mangiamorte" nel quale... bè... ma lo scoprirete leggendo no?
grazie di tutto
Piuma e Pergamena
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Capitolo 28 *** Scuse e riassunto delle puntate precedenti ***
Scuse e Riassunto delle puntate precedenti
Allora.... non ci sono parole per descrivere che gigantesca
cacca io sia =) vi ho lasciate con la promessa di un sequel ...
bè ... non è ancora arrivato, ma a mia discolpa posso
raccontarvi cosa è successo: così presa dalla
novità del nuovo POV di Draco ho dimenticato dei capitoli, me ne
sono accorta e ho detto "che problema c'è, li modifico e li
metto raccontati da lui"... e invece no, ne ho fatto diverse versioni
ma nessuna di queste mi convinceva o era credibile... così
ammetto di essermi arrenata come una balena sulla spiaggia...
Ma tengo infinitamente a questa storia, davvero, quindi non mi arrendo
e riparto, so che avevo messo il "conclusa" a questa prima parte delle
avventure dei nostri eroi ma... bè, ora l'ho tolta, pronta a
postare questi ultimi capitoli del Pov di Hermione, per poi tornare,
come promesso, con Draco Malfoy e l'erede della Mangiamorte....
tra l'altro, capisco benissimo che abbiate perso il filo conduttore della storia per cui...tadaaaan!
un bellissimo riassunto delle puntate precedenti!
spero che mi possiate perdonare e che torniate a leggere la mia piccola ( coff coff...non tanto piccola) e innocente storia!
Piuma&Pergamena La storia
Riassunto delle puntate precedenti: (in verde, sono una Serpeverde, di certo non metto il rosso... ah! per chi ha Pottermore, ScarlattoGlow19880 al vostro servizio)
Il
racconto comincia la matina del primo anniversario della battaglia di
Hogwarts, (che è temporaneamente spostata alla fine del
sesto libro), dove però Harry non si è risvegliato
dopo lo scontro con Voldemort e i buoni hanno perso tutto.
La nostra protagonista è Hermione che, come ogni mattina da
ormai un anno, si sveglia in un piccolo sgabuzzino con le grida di
dolore dei suoi amici nelle orechie: comincia un nuovo giorno a Villa
Slytherinn, dove lavora come serva per il rampollo del nuovo regime,
Draco Malfoy.
Proprio quel giorno Hermione, riceve uno sgradito invito a pranzo da
Lord Voldemort in persona, che la schernisce e la tortura davanti a
tutti, a poco serve il tentativo di Draco di proteggerla.
Tornata a casa lascia che tutte le emozioni provate quel pomeriggio si
concentrassero in lei con un'ondata di magia involontaria che le mostra
la sua prima trasformazione in animagus, una piccola e scaltra volpe;
la ragazza è certa che quella nuova possibilità la possa
portare alla fuga.
Proprio in occasione di un primo tentativo di guadagnare la liberta,
Hermione scopre che il rgazzo per il quale lavora non è
assolutamente ciò che crede, scopre che Malfoy non ha ucciso
Silente, e scopre che non ha mai compiuto nulla di ciò che gli
veniva ordinato, coperto da Piton e da sua madre Narcissa.
La donna però parlando nel sonno si era fatta scoprire dal
marito, il quale aveva accettato di proteggere il figlio isolandolo dai
suoi amici di sempre e dalla vita sociale.
Trasformarsi e stare ad ascoltare quel ragazzo terribilmente solo per
Hermione era ormai fin troppo facile, se da una parte voleva scoprire a
tutti i costi dove fosse la sua bacchetta, dall'altra nascevano
in lei nuovi sentimenti per la serpe che si era rivelato in
realtà solo una vittima; i un'altra delle loro chiaccherate a
senso unico la ragazza scopre che Draco è stato incaricato di
sterminare ciò che rimane della familia Weasley, appena
localizzati dai Mangiamorte.
Una via di salvezza si presenta alla nostra grifona nella persona di
Neville, appena evaso da Azkaban, egli grazie alle sue amate piante
riesce ad entrare nei sogni dei suoi amici e a metterli in contatto,
promette di salvare la famiglia dei loro amici e di tornare poi a
prenderla.
Il giorno stesso del salvataggio però Draco viene scoperto dai
mangiamorte che piombano in casa e catturano entrambi i ragazzi
nll'attesa del ritorno di Voldemort da un misterioso viaggio.
Quando Hermione riprende conoscenza si trova in una buia ed umida
cella, resistente ad ogni genere di incantesimo, con lei c'è
Draco pesantemente Cruciato e in vena di confidenze: la ragazza scopre
così che, dopo la battaglia, il corpo di Harry Potter non era
mai stato trovato e che Voldemort era in giro per il mondo non
riuscendo a trovare pace finchè non avrebbe visto il suo
acerrimo nemico decomporsi sotto i suoi occhi.
Vinta da tutte le amozioni che la attenagliavano la grifona esterna con
un Bacio i nuovi sentimenti che prova per il ragazzo, questo gesto dona
ad entrambi una nuova speranza ed Hermione, grazie alla sua piccola
forma da volpe, riesce a sgattaiolare via dalla cella alla ricerca di
due bacchette che possano aiutarli nella fuga; nella ricerca
però, si scontra con vari Mangiamorte, tra cui Bellatrix che
riesce ad inciderle sul braccio un'offensiva scritta.
Grazie a diversi imperio i due ragazzi riescono a fuggire e a portare
con loro anche Narcissa e Piton, entrambi prigionieri nello stesso
castello.
L'insolita comitiva quindi, grazie a Neville che contina a presentarsi
nei sogni della ragazza, si riongiunge con il piccolo gruppetto di
resistenza che si nasconde nei boschi,Hermione può quindi
riabbracciare Neville, che l'ha guidata verso la libertà, i
gemelli Fred e George, la sua amica Ginny , la quale sta crollando
sotto il peso della perdita dei genitori, del fidanzato e sopratutto
della sua libertà; Hermione può sopratutto riabbracciare
Ron, l'amico di sempre e il ragazzo di cui era innamorata prima che le
loro vite cambiasero drasticamente, non parlano neanche perchè
entrambi sono convinti che non ci sia nulla di più giusto,
atteso e naturale di una loro relazione: la ragLa storiazza sembra dimenticare molto presto il bacio che aveva scambiato con Draco nella cella poche ore prima.
L'arrivo al campo delle serpi porta comunque un grande scompiglio e,
appena si raggiunge un certo equilibrio, Draco chiede di ammettere al
campo anche i suoi amici di sempre, certo del fatto che anche loro,
ormai, si siano resi conto dell'assurda situazione a cui erano
costretti, ecco allora che al campo arrivano Pansy Parkinson, Blaise
Zabini, Daphne Greengrass e la sorellina di qust'ultima Astoria,
promessa sposa di Draco e che, da subito, sembra ricevere un occhio di
riguardo dal ragazzo.
Inizialmente la convivenza è davvero dura, per i vecchi rancori
e per i diversi stili di vita, certamente il nuovo lutto degli amici
verde-argento non aiuta: troppo debole e spaventato per voltare
le spalle agli schemi impostigli dai genitori, Theodore Nott decide di
farla finita lasciando un grande vuoto nelle serpi, specialmente in
Pansy, sua migliore amica e promessa sposa: queste certamente non sono
le basi migliori per cominciae una buona convivenza e per cancellare i
pregiudizi passati.
La vita però continua e ci si abitua alle nuove facce anzi, ci
si affeziona: Fred rimane folgorato dalla bellissima ed algida Daphne
della quale i rifiuti sembrano sempre di più un gioco con il
rosso, Astoria si innamora del coraggio e della purezza di
Neville, ampiamente ricambiata, seppur rimane, fra di essi, quel
contratto matrimoniale che neanche ad Hermione va giu, ella infatti
riconosce sempre di più un errore nella sua relazione con Ron
per la quale prova solamente una grande amicizia e nulla di
lontanamente paragonabile ai brividi che le da Draco in quei piccoli
momenti che si ritagliano solo per loro, anche Ron comincia a farsi
delle domande sulla sua reazione: cosa miseriaccia sono quei sentimenti
per la Parkinson? sembra tutto veramente confuso ma ormai è
certo, tra Hermione e Ron è finita.
Tutte queste relazioni però rimangono molto in sospeso
perchè non c'è ancora tempo per l'amore, c'è molto
da fare per il mondo magico e il gruppetto sta organizzando un'evasione
di massa da Azkaban, guidata da Neville ormai leader indiscusso del
campo.
Le giornate quindi vanno avanti cercando di fare crescere relazioni,
amicizie ma sopratutto con lunghi e pesanti allenamenti: entrare ad
Azkaban sarà difficile, ed uscirne ancora di più; in
questi pomeriggi Daco dovrà affrontare più volte il suo
passato e solo grazie ad Hrmione riesce a farlo serenamente, la loro
relazione è ormai incredibile ma ufficiale, ma qualcosa trama
nell'ombra.
Intanto arriva il giorno dell'evasione e la pressione comincia a farsi
sentire, Draco ha bisogno di sentirsi dire che Hermione sarà
ufficialmente la sua ragazza, anche se nasconde quel bisogno con
battutine, Neville vuole ripetere e ripetere ancora il piano qualche
migliaio di volte ed Hermione da sfogo al suo nuovo vizietto: grattare
spasmodicamente l'offensiva scritta sul suo braccio come se potesse
portarla via , ma nulla porta via il loro dovere e molto presto si
trovano a scontrarsi con Dissennatori e Mangiamorte, tutto và
più o meno secondo i piai e dalle celle emergono molti volti
amici tra i quali la Professoressa McGranitt, Lee Jordan, Luna
Lovegood,Tonks, Lupin e sopratutto Arthur Weasley.
La battaglia è vinta, Fred uccide Bellatrix che aveva osato
puntare la bacchetta contro la sua "Principessa" Daphne e le sue parole
sono l'ultima cosa che sente Hermine prima di cadere e perdere i sensi.
ecco qui.... mamma mia che fatica !! però ve lo dovevo
assolutamente! spero che, grazie a questo riassunto possiate ricordarvi
quello che era successo!
Posterò al più presto i prossimi, ultimi capitoli di questa prima parte!
Ringrazio tutti quelli che avranno ancora voglia di seguire la mia
storia e spero che varrà la pena di questa lunga non-pausa =)
a presto quindi
Piuma e Pergamena
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Capitolo 29 *** Something strong, Something wrong ***
Capitolo 27
-Non ti azzardare a muoverti! non ti abbiamo ancora
visitata!- avevo appena aperto gli occhi e già Pansy mi gridava ordini,
sbuffai e mi voltai verso il letto accanto al mio: mi aprii in un
grande sorriso
-Luna!- la mia pazza compagna di scuola mi salutò con la mano, osservai ciò che stava facendo
-Blaise stai bene?- lui ghignò con gli occhi chiusi e il volto rivolto verso la bionda
-avessi ancora gli occhi ti avrei lanciato un'occhiataccia- mi rispose
voltandosi verso di me e mostrandomi una mascherina di unguento, la
stessa sostanza verdognola che impiastricciava le mani di Luna
-oh, Serpeverde, non far star male Hermione inutilmente, ha già
tanti nargilli per la testa di suo, non li vedi?- lo sgridò amorevolmente poi
si voltò verso di me - non ti preoccupare, ancora poche notti e
Strano Serpeverde riavrà i suoi occhi- non feci domande e
scoppiai a ridere seguita subito dopo da Blaise
-oddio ma dove eri nascosta tutto questo tempo?- chiese Blaise
tenendosi la pancia dal ridere, la ragazzina bionda lo guardò
stupita prendendo sula serio la sua domanda
-ad Azkaban no?- il moro per tutta risposta smise di ridere non vedendo
che sul volto di Luna non sembrava esserci nessun segno di turbamento,
lo vidi allungare una mano e sfiorarla, il nero della sua mano
contrastava terribilmente con il candore di Luna, lei sembrò
spaventarsi e si ritrasse
-scusami... non vedo la tua espressione e ...cioè... la mia era
una domanda retorica..- Luna lo guardò ancora, completamente
priva di turbamento
-Tranquillo Strano Serpeverde, io sto bene....- li guardai, erano
stranissimi, sorrisi, mi sembravano il simbolo di ciò che
stavamo facendo
-è andato tutto bene? nel senso... siamo tutti qui?- Blaise strinse le labbra
-Pansy mi ucciderà per avertelo detto...- Luna lo guardò malissimo ma lui, ovviamente non la vide
-Zabini! Hermione... prima pensa a te...- ma era troppo tardi, ero già saltata fuori dal letto
-chi...cosa è successo...- Il moro sospirò
-noi ragazzi stiamo tutti bene...è...Severus...- per un attimo mi rilassai poi spalancai gli occhi
-Draco!- corsi verso la porta e mi ritrovai a una decina di metri da terra, l'infermeria era sull'albero
-Zabini! gli l' hai detto! io ti uccido!! dobbiamo visitarla! non
è svenuta per niente!- non sentii gli altri insulti che Pansy
stava dedicando al suo amico d'infanzia perchè già stavo
levitando a terra, mi guardai attorno per un attimo spaesata, quello
non era più il campo in cui avevo vissuto quei mesi, c'era un
continuo viavai di persone, gente che mi salutava e un sacco di casette
sull'albero ma a me interessava, al momento, solo una persona, mi avviai
verso la sua tenda ma mi diedi della stupida, sarebbe davvero rimasto
in mezzo alla gente che gli diceva quanto gli dispiaceva? ancora mi
diedi della stupida, la maggior parte dei presenti al campo ora,
pensava che lui fosse l'assassino di Silente, alzai le spalle, poco
cambiava: sarebbe rimasto davanti a tutti quegli sguardi d'odio e
rancore in un momento come quello? mi inoltrai nel bosco e poco dopo lo
trovai, proprio dove, mi sembrava un vita prima, avevamo giocato a fare
la lotta.
Era su una roccia non troppo alta ma che si interrompeva a strapiombo,
quasi una piccola rupe, ai piedi di essa una scopa spezzata
-avevo bisogno di volare via un pochino....come facevo a casa... ho
provato a trasfigurare la mia felpa in una scopa, ma non vola...-
sorrisi
-è l'eccezione moderna alla legge di Gamp Draco....per questo le
scope costano così tanto...- lo vidi annuire e mi diedi della
stupida, perchè dovevo fare sempre la maestrina?
-posso stare qui?- lui annuì e mi accolse fra le sue braccia e le sue gambe
-è morto Severus...- annuii
-lo so.... mi dispiace un sacco... sopratutto perchè, a questo punto, non l'ho conosciuto per niente- lo vidi ghignare
-non voleva farsi conoscere...anche io, ora che mi è morto fra
le braccia...non so se posso dire di conoscerlo...sai... mi ha parlato
di una donna.... e io non ne sapevo assolutamente nulla...mi ha dato
anche dei suoi ricordi...indovina un po? da dare a Potter, quando
l'avremmo trovato...- lo guardai curiosa
-cosa ti ha detto... cioè... se vuoi dirmelo...- lo vidi fasi pensieroso e nascondere un sorriso
-nulla... mi ha solo detto di non essere riuscito a proteggere la sua
mezzosangue, anzi, di averla uccisa...- lo guardai stranita e lui si
strinse nelle spalle scuotendo la testa
-non lo so Granger... non lo so..- lo abbracciai
-ti amava come se fossi suo figlio- lo vidi ridacchiare
-lo so... se non fossi così terribilmente simile a mio padre lo
avrei creduto sul serio... e questo mi fa sentire strano... fiero
direi...e ti assicuro che non sono mai stato molto fiero nella mia
vita... da quando ho un cervello tutto mio, intendo...- sorrisi
-ora hai molto da assere fiero...davvero Draco...- non sentii la sua
risposta, per un attimo vidi tutto nero e sentii come un forte cerchio
alla testa, sospirai, ero solo stanca, aveva ragione Pansy, dovevo solo
riposare un po', pensai grattandomi il maglioncino sul braccio,
accidenti la lana mi dava fastidio alla cicatrice, tirai su la manica
per controllale ma subito la rimisi a posto controllando che Draco non
avesse visto, fortunatamente era troppo immerso nei suoi pensieri e nei
miei capelli per aver visto il nero sul mio braccio, mi preoccupai un
po' ma cercai di non darlo a vedere, probabilmente la ferita aveva
fatto infezione.
Ma stavo male, era inutile fingere... un senso di spossatezza mi
investiva sempre di più e le braccia di Draco che circondavano
la mia vita mi sembrava che mi stessero stritolando, mi alzai come per aggiustarmi i Jeans e mi chinai a dargli un bacio
-chi ci ama non ci lascia mai veramente Draco...- lo vidi sorridere
-e tu come fai a sapere le perle di saggezza dei Black?- lo guardai curiosa
-me lo dice sempre mia madre...- mi spiegò, sorrisi
-l'ha detto Sirius ad Harry la notte che lo abbiamo fatto fuggire...- lo vidi scuotere la testa
-e a te che ha detto?-sorrisi arrossendo
-che ero la strega più brillante della mia età...anche
questa è una tipica frase Black?- lo vidi scuotere la testa
sorridendo
-no...nella famiglia Black non ci sono streghe particolarmente brillanti...- lo guardai severo
- tua madre è una Black...-
-e io non sono mai stata una strega particolarmente brillante....mai
quanto te, almeno- mi voltai di scatto e vidi davanti a me Narcissa in
persona, sempre bellissima e curatissima, ma gli occhi tradivano un
profondo dolore
-ti... dispiacerebbe lasciarmi un attimo sola con mio figlio?- chiese
facendo apparire una coperta accanto al ragazzo e sedersi compostamente
su di essa, scossi la testa con un sorriso e tornai al campo
-Hermione!stai bene! - Ginny mi abbracciò forte seguita subito dopo da Ron che era con lei
-sisi ragazzi... ho solo bisogno di riposare... avete parlato con
Neville? cosa si fa ora? non possiamo stare tutti assieme! come faremo
a sfamarci tutti?- Ginny annuì
-ne abbiamo parlato poco fa...Neville è chiuso nella tenda con
Astoria... e bè... fino a poco fa ne stavano proprio
parlando...ma sinceramente ti sconsiglio di andare a chiedere... quei
due..- scoppiai a ridere, quei due sarebbero stati una coppia splendida,
se solo uno dei due avesse mandato a quel paese le tradizioni e
l'imbarazzo
-ok... che state facendo?- Ginny mi sventolò un foglio sotto al naso
-Censimento! ci dai una mano?- annuii e presi il foglio confusa, tutta
la spossatezza che avevo provato nei minuti precedenti era sparita.
Fu davvero emozionante, girare per le casette e rincontrare vecchi
amici e gente che affermava di averci sempre voluto conoscere, seppur
magari adulti o comunque molto più grandi di noi
- Voi non vi rendete conto di ciò che avete fatto ragazzi...
nessuno di noi si aspettava di uscire da là dentro...siete degli
eroi- Mi veniva da piangere, la McGranitt era davanti a noi e ci
guardava con profondo orgoglio
-un bambino ha chiesto ad Hermione di sposarlo...- commentò ridacchiando Ron, la McGranitt sorrise
-paura della concorrenza Weasley?- scoppiammo tutti a ridere e Ron arrossi violentemente
-Si è persa un po' di passaggi Professoressa... Hermione
è fidanzata con Malfoy...- la prof cercò di trattenere,
con successo, la sua sorpresa
-si, e lui con Pansy....Parkinson...- spiegai, lei scosse le mani come
se non volesse sentire quelle cose, come se non le importasse, ma si
vedeva nei suoi occhi che c'era qualcos'altro
-Non mi interessano i fatti vostri ragazzi, sono e rimango la vostra
Professoressa, non la vostra amica....- noi tre annuimmo sorridendo
-Prof noi continuiamo a fare il nostro giro ...- dissi sventolando la Pergamena che ormai era già piuttosto piena
-Quanti siamo?- contai brevemente
-siamo a quaranta per ora... e siamo a metà casette... manchiamo
noi del nucleo principale e l'infermeria...Neville ci ha mandato un
Patronus poco fa, faremo una riunione oggi pomeriggio alle quattro...
lo diremo a pranzo...e, per la cronaca, Daphne Greengrass si sta
occupando del padiglione per i pranzi e cene, è parecchio brava,
ma potrebbe avere bisogno di una mano- la prof scattò in piedi
-Certamente! Weasley! la tua fidanzata mi tiene segregata qui!manco
fossi una nonnetta di settant'anni! è peggio di Poppy!- e detto
questo, tenendosi il suo solito cappello da strega , levitò
giù dall'albero, noi tre i guardammo
-non è normale....- guardai malissimo il mio amico che aveva parlato
-bè... è vero...non è la solita- commentò Ginny osservando la donna in lontananza
-oh...insomma ragazzi... cosa c'è di normale qui?- tutti e tre scoppiammo a ridere.
-bene... ecco... mi sentite tutti?-Neville si agitò un pochino su un piccolo palchetto improvvisato
-molto bene... siamo tutti molto contenti di essere qui, ma è
inutile fingere che non ci siano problemi: ci siamo sistemati con le
casette sull'albero ma... bè, in tutta sincerità trovare
abbastanza cibo per il pranzo e la cena di oggi è stato davvero
un problema... tra l altro, Fred e George Weasley e Daphne Greengrass
se ne sono occupati, hanno rischiato la vita, ancora , per intrufolarsi
nelle case dei Purosangue e procurarci da mangiare...- si levò
un coro di ringraziamenti ma anche di domande
-okok... mi sono espresso male... Purosangue... che parola
assurda...molti di noi sono figli e nipoti di maghi e streghe, eppure
eravamo quasi tutto là dentro... diciamo... nelle case di coloro
che non sono malvisti dal nuovo regime....quindi- si stropicciò
gli occhi e si spettinò i capelli, voleva farsi vedere forte, ma
era distrutto
- Lo so che ora vorremmo rimanere tutti uniti, perchè l'unione
fa la forza...ma non possiamo farlo, è realmente un utopia ...-
si levò un coro di proteste
-calmi, calmi! so che io non sono nessuno per dirvi quello che dovete
fare... ma credo che dobbiamo dividerci in piccoli gruppi... chi
vorrà potrà continuare a nascondersi in questo bosco o in
un altro, chi invece vorrà combattere... bè, bisogna
organizzarsi... io qui, con i miei amici- disse indicando il nostro
gruppo poco lontano da lui sul palchetto - abbiamo fatto ciò che
dovevamo per voi...ma non possiamo rimanere qui a nasconderci, siamo in
tanti ora, certo, ma non bastiamo! dobbiamo essere di più, per
riprenderci le nostre case- guardò la folla
- la nostra scuola- guardò la McGranitt e Vitius
- i nostri negozi - guardò i Weasley e altri negozianti di Diagon Alley e di Hogsmead
- i nostri parenti e amici schiavi in quelle case e... la nostra vita!!!- tra i mormorii di accordo si levò una voce
- I nostri parenti ed amici sono schiavi nelle case di quelle persone
alle tue spalle! vogliamo sapere di più... cosa ci fanno qui?-
molti erano d'accordo, Neville ovviamente sorrise, se lo aspettava
- Abbiamo molte cose da raccontarvi... è giusto- si voltò verso di noi e diede una pacca sulla spalla a Draco
-stai per beccarti un po' di insulti amico - il ragazzo accanto a me
spalancò gli occhi a quell'appellativo ma alzò le spalle
ridacchiando
-vai...- rispose passando un braccio attorno alle mie spalle, arrossii, eravamo sotto lo sguardo di tutti
-allora.... quando sono evaso....- urla di approvazione
- okok... buoni... fatemi parlare... ricominciamo... ad Hogwarts
ero un vero disastro... la Prof McGranitt può confermare...- da
dietro di me si levò la voce di Ginny
-Eri un gran ballerino!!- tutti risero e lui arrossii
-si, Grazie Ginny... dicevo... ero un disastro in quasi tutte le
materie, tranne una... erbologia... bè, di quella materia
seguivo corsi molto più avanzati dei miei compagni e avevo molti
libri... conoscevo quindi una pianta molto utile, quando sono
evaso....l'oniria... è una simpatica piantina che ti permette di
entrare nei sogni di chi vuoi, se utilizzata correttamente...fu con
quella che, per prima, riuscii a contattare Hermione Granger - arrossii
furiosamente quando molta gente gridò e batté le mani al
mio nome - e lei era... bè, schiava in casa di Draco
Malfoy...- pensavo ci fossero urla di protesta e invece si sentivano i
grilli e il vento tra le foglie
-bè... ti andata bene Draco...- il ragazzo accanto a me ridacchiò
-ma voi lo vedete qui, non urlate d'odio... e so che lo provate, lo sa
anche lui ed è comprensibile...ma se c'è una cosa che ho
imparato in questi mesi convivendo con tutti questi Nobili Purosangue e
figli di Mangiamorte ... è che nulla è come sembra... le
loro storie, di Draco; Astoria e Daphne, di Blaise, Pansy e Narcissa...
sono molto diverse da ciò che mi aspettavo, i loro pensieri
diversi da quelli che credete tutti... certo fidarci è stata
dura...ma ne è valsa la pena... perchè se siate qui,
è anche grazie a loro... perchè io, Hermione e i Weasley
non saremmo mai riusciti a tirarvi fuori da quell'inferno senza di loro, e anche io non sarei qui,
perchè voi non ve ne siete certo accorti, ma fra quelle mura
Draco Malfoy mi ha salvato la vita... si, proprio quel ragazzino
borioso e prepotente che mi maltrattava a scuola, sta notte mi ha
salvato la vita- guardai il ragazzo accanto a me che mi ignorò
bellamente, anzi si mise le mani a coppa attorno alla bocca e
gridò
-falla finita Paciock!- Neville ancora rise, sta volta seguito da molti del pubblico
-non fateci caso... dimostra affetto solo alla Granger...- lanciai
un'occhiataccia al mio ex compagno di casa mentre il biondo accanto a
me mi stampava un bacio sulla tempia e tutti ridevano o mi guardavano a
bocca spalancata, mi nascosi nel petto di Draco mentre la testa mi
girava furiosamente, accidenti perchè non ero andata a dormire
quel pomeriggio?
-quello che intendo spiegarvi con questo è che, chi è
qui, è amico, e dobbiamo rimanere uniti per vincere altre
battaglie... e chissà magari una guerra... ora vi starete
dicendo "questo è pazzo, prima dice una cosa e poi il contrario"
bè, non bisogna vivere tutti nello stesso campo per essere
uniti, possiamo farcela gente, possiamo organizzarci, proteggere meglio
le nostre donne e i nostri bambini- Astoria gli lanciò
un'occhiataccia - se vogliono essere protette, certo...possiamo
chiedere aiuto in altri comunità magiche, ad altre creature.
Dobbiamo organizzare una resistenza e bè, la resistenza non
possiamo essere solo noi centonove ...ripeto... io non sono nessuno per
dirvi cosa fare....ma queste sono le mie proposte...ora... c'è
qualcuno che deve fare un grande annuncio! direttamente da Azkaban,
ecco a voi il Professor Remus Lupin! - Neville presentò il
nostro emaciato amico come se fosse in un programma tv ed io, seguita
da molti altri, scoppiammo a ridere per poi tacitarsi per ascoltare
l'uomo
-Salve... alcuni di voi mi conoscono come uno dei tanti ex professori
di Difesa di Hogwarts degli ultimi anni...quello che sono però,
che sono stato...ormai... è... bè, un amico... quando
giravo per Hogwarts come studente avevo tre amici inseparabili, erano
la mia vita...i Malandrini, ci chiamavamo...- alcune signore gridarono
un motivetto che non colsi ma evidentemente Lupin si, e scoppiò
a ridere - eco...esattamente noi... avevo tre grandi amici, Peter
Minus, Sirius Black e... James, James Potter.... voi avete scoperto
solo
un paio d'anni fa che chi vendette James e Lily Potter Voldemort non
fu in realtà Sirius, ma Peter...ma questa è un'altra
triste storia... la cosa importante però... fu che Harry Potter
scoprì in me e Sirius, sopratutto in Sirius, la figura
più vicina ad un padre che abbia mai potuto conoscere... quando
la notte della battaglia , da quella foresta, emerse solo Voldemort
trionfante mi sentii morire... fu come se avessi perso, oltre alla
speranza di salvezza, anche un figlio, e fu terribile.... ma so che fu
terribile per tutti, da quando Harry è arrivato nel mondo magico
tutti noi abbiamo cominciato a sperare in lui, pensavamo che fosse la
nostra
salvezza... la sua forza era un po' la nostra ... e Voldemort lo sa...
per questo non ci hanno mai fatto sapere una cosa ... una grande
cosa... Draco Malfoy... tu probabilmente puoi aiutarmi...- sentii
freddo quando le braccia di Draco mi lasciarono per raggiungere il
professore, ma fu una frescura piacevole
-si Prof... quella notte.. io ero...là...quando lo scontro tra
Potter e Voldemort finì... e Potter non si alzò,
Voldemort impazzì, ordinò ad uno dei... suoi di
controllarlo e ci portò tutti contro di voi... insomma...avete
visto... quando è finito tutto...io non c'ero- si voltò
verso di me , sorrisi, mi stava portando a casa sua, mi stava
proteggendo da suo padre e da tutti gli altri
-non c'ero ma se n'è parlato moltissimo, ancora se ne parla in
realtà... perchè Potter, in realtà era sparito...
hanno trovato
il Mangiamorte senza sensi e il corpo ...sparito, Voldemort era
furioso, con un veloce incantesimo ha controllato e ha scoperta una
cosa strabiliante: una persona viva si era avvicinata, e ne aveva
portata via... un'altra... viva...- scoppiò il casino più
totale... Ginny trattenne il respiro e mi guardò, capì
subito che lo sapevo e vidi la rabbia nei suoi occhi ma fu presto
distratta,come il resto del pubblico
-quando il signor Malfoy lo raccontò qui ai suoi nuovi amici fu
impossibile crederci...ma non avevano ancora parlato con me...io non
fui catturato durante la battaglia, passai tre mesi alla ricerca della
mia famiglia, allora mi catturarono... e quando lo fecero non ero solo,
ero con lui, Harry Potter...riuscii a farlo fuggire... e so che
è ancora libero e vivo, da qualche parte... signori non ci ha
abbandonati, ancora una volta sa quello che deve fare...- di nuovo
scoppiò il tumulto,
accanto a me Ginny scoppiò in lacrime e se ne andò.
La guardai sconsolata mente i gemelli e Ron la seguivano, mi voltai
persa verso Draco che mi raggiunse mentre Neville cercava di calmare la
gente, cercai di profondare nel suo petto, nelle sue labbra e nella sue
braccia, strizzavo gli occhi e vedevo solo nero, sentivo il cuore
battere forte e la testa girare terribilmente, ero felice, ma non
capivo che mi stesse succedendo; non feci a tempo ad aprire gli occhi
che , di nuovo, svenii.
Ok qualcuno sa cosa sta succedendo alla nostra cara Hermione? eeeh... io si =)
altra piccola cosa, che forse non ricordate: quando Draco ed Hrmione
erano arrivati al campo e avevano detto a tutti quello che era successo
nella foresta proibita, i fratelli Weasley avevano deciso di non dire
ancora nulla alla loro sorellina poichè poteva benissimo essere
che qualcuno avesse preso il corpo di Harry per dargli degna
sepoltura.... e lei era ancora in piena fase depressiva
Ora la ragazza ha scoperto la verità....e...
vabbè! ragazze qui tutto sta per cambiare! non si può
più stare fermi! bisogna agire! un bel po' di cose cambieranno
dai prossimi capitoli!
fatemi sapere che ne pensate!
Bacioni!
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Capitolo 30 *** 28 Maledizione! ***
Capitolo 28
La prima cosa che sentii, prima ancora di aprire gli occhi,
fu un fortissimo cerchio alla testa, mugolai infastidita sentendo la
mia mano destra bruciare, la mossi e, solo dopo, mi accorsi che era chiusa fra quelle di Draco
-sei sveglia...- mi innervosii
-sembrerebbe un problema- non disse nulla, sguardo glaciale
-vado a chiamarti Pansy, non provare a muoverti, è già
abbastanza arrabbiata- spalancai gli occhi ma non feci in tempo a
lamentarmi per il suo atteggiamento che già era sparito dalla
tenda, sentii il nervosismo salirmi alle stelle, ero così
arrabbiata per il suo comportamento che non sentivo neanche più
il cerchio alla testa nè quella spossatezza che mi aveva fata
crollare alla riunione
-sei sveglia....- sbuffai infastidita
-è così strano? non fate che ripeterlo...- lei mi lanciò un occhiataccia
-fatti vedere va.... - lasciai che mi puntasse la bacchetta al petto e poi alla testa
-non è niente... ero solo molto stanca ed emozionata per le
parole di Remus...- lei si mordicchiò le labbra e si
lasciò cadere sul letto davanti a me
- Granger... io non sono la persona più adatta a dirtelo... qui
ci sono molti tuoi amici molta gente che... bè, ti conosce
più di me...- sorrisi
-che mi conosce meglio....tu ormai sei mia amica...- la vidi abbassare la testa
-tirati su la manica sinistra...- feci come mi diceva senza troppa
fretta, infondo, sapevo benissimo cosa avrei visto: come sapevo ed
avevo voluto ignorare, la scritta Sanguesporco era ormai completamente
nera e circondata da un alone nero che, a ben osservare, si poteva
capire che era formata dalle mie vene e dai miei capillari
-oh...- Pansy mi guardò severa armeggiando con delle bottigliette
-già...oh! Granger cosa pensi che sia?- non risposi,
probabilmente per la prima volta nella mia vita, anche se, in
realtà, sapevo benissimo cosa fosse
-è stata Bellatrix...- mi lasciai cadere sui cuscini che la mora mi aveva appena sistemato
- lo so... me l'ha detto Draco, quando gli avevo chiesto che era successo nella vostra fuga...- sospirai
-non solo l'incisione... sappiamo entrambe che c'è qualcosa in
più... - non riuscivo a dirlo, davvero, sapevo cos'era
ma...
- quando eravamo ad Azkaban ... mi ha chiesto "prude"? e
bè... qualche giorno fa ha cominciato a prudermi... e poi la
scritta me l'ha fatta lei...- la ragazza davanti a me mi mise davanti
due boccette
-bene, ora, al posto di dire cose ovvie, bevi queste, dovrebbero
rallentare il corso della maledizione mentre cerchiamo di capire come
si sia attivata e come toglierla... se c'è un modo,
ovviamente..- rimasi senza fiato
- grazie per la delicatezza...- lei mi guardò seria
-scusa... è quasi una settimana che facciamo i turni giorno e
notte, leggiamo tutti i libri che abbiamo e...- si stropicciò
gli occhi, mi accorsi solo allora che non era perfetta come
sempre...era...stanchissima, e si vedeva; la interruppi
-cosa? quasi una settimana? è quasi una settimana che sono svenuta? - lei annuì
-merlino! e tutti gli altri? Harry? - lei sorrise e mi scompigliò i capelli
-sei rimasta indietro Granger... ora il centro sei tu... io devo andare
a curare gli ultimi feriti che sono rimasti al campo... ti mando subito
qualcuno... e non provare a muoverti perchè se no non
servirà nessuna contromaledizione ok? ti ammazzo io con la mia
bacchetta!- annuii, crollando nello stesso istante in cui lei
uscì dalla tenda: una maledizione, una maledizione di Bellatrix
Lestrange... certo, ecco perchè non mi aveva uccisa in
battaglia, avrebbe potuto farlo senza problemi alla prigione, ma no!
lei voleva che le cose andassero avanti lente, che morissi tra atroci
sofferenze... tipico di lei... sospirai con le lacrime agli occhi, per
fortuna avevo cancellato la memoria dei miei genitori, non avrebbero
sofferto ella mia morte... ma i miei amici? Draco? un forte cerchio
alla testa mi fece gemere, inspirai profondamente: agitarmi non mi
faceva bene
-hey... Hey Hermione..sei sveglia!- non riuscii neanche a rispondere che
si! ero sveglia! che sentii il profumo ed il corpo particolarmente
massiccio del mio migliore amico investirmi, mi carezzò il viso con la
sua mano grande e vidi i suoi occhi preoccupatissimi
-come stai?- sorrisi imbarazzata
-la cosa strana è che.. a parte alcuni momenti in cui sto
malissimo... sto da dio... ora per esempio... potrei spostare una
montagna...- lui rise
-come sempre quindi ...- risi
-ho paura Ron...- odiavo sentirmi debole e mostrarmi debole... ma lui
era il mio migliore amico, il mio compagno di avventure, non c'era
persona con cui potevo parlare meglio, lui arrossì impacciato e
di nuovo mi carezzò il viso massaggiandomi dietro il collo
-troveremo il modo .....troverò il modo Hermione.... fosse
l'ultima cosa che faccio... ora so che può tornare tutto
all'equilibrio perfetto, orma che possiamo tornare noi tre, come siamo
sempre stati... non ti lascerò andare... non ti lascerò
mai andare....- posai una mano sulla sua e chiusi gli occhi
-troveremo il modo.... e saremo di nuovo noi tre...hai ragione- gli sorrisi
-Pansy mi ha detto che .....- lo vidi agitarsi
-le avevo detto di no cavoli! non te la sei presa vero? insomma, io non
volevo nascondertelo ma si così debole e ... miseriaccia...- lo
guardai divertita
- stavo dicendo ... Pansy mi ha detto che sono stata svenuta una
settimana... dove sono già tutti? come ci si è
organizzati? ma... direi che mi devi dire qualcosa...- lui rise
grattandosi la nuca imbarazzato
- io? no assolutamente...- gli lanciai un' occhiataccia
-ok ok! io e Pansy stiamo assieme... non volevo che tu lo sapessi ora...- gli presi la mano
-Ron, non c'è nulla che mi possa far più contenta in un
momento come questo che saperti felice..- lui sospirò
- sono felice... mi rende felice.. mi strattona un po'
ma...bè... mi hai appena chiesto se sono felice? lo sono, con
tutta questa gente libera l'aria è più leggera,ma ci sono
un sacco di cose che ti sei persa! il campo ormai è praticamente
vuoto e la decisione è stata che noi rimaniamo il nucleo
originale, abbiamo solo perso Narcissa e incluso Luna... se l'avessimo
allontanata da Blaise probabilmente avrebbero tirato su un polverone e
..-
-Blaise e Luna?? stanno assieme?- Ron scosse la testa ridendo
-no... sono solo... boh... lui la tratta come una bambina e ride dal
mattino alla sera.... e lei... bè, è contenta... come
può essere contenta lei... sai, nel suo modo.... comunque sia...
abbiamo contattato Bill, che è in francia con Fleur, hanno una
piccola casetta sul mare, Villa Conchiglia, che è diventata il
rifugio di tutte le donne, i bambini, gli anziani, i maghinò e i
mariti o mogli babbani di streghe e maghi.... insomma, quello è
il campo più grande.... ma è protetto con l'incanto
fidelius e tutto il resto.... loro sono a posto; Lee, Dean, Seamus,
Lavanda e tutti gli altri ragazzi della nostra età hanno fatto
un nucleo parallelo al nostro, ora Neville e Astoria sono con loro ma
torneranno, gli stanno insegnando il nostro modo di vivere e gli stanno
dando una missione importante, andranno nelle case dei purosangue o
come diavolo vuoi definirli e cercheranno di liberare i mezzosangue
eccetera.... poi ci sono la McGranitt e Lupin.... loro... bè
sono dei grandi accidenti, nessuno ci ha pensato ma la prof è
sempre la prof! insomma, lo scorso settembre e anche quest'anno due
annate di primini nati babbani non hanno la minima idea di quello che
stia succedendo loro dato che fanno cose che credono strane ma non
arriva loro nessuna lettera di spiegazioni no? così li stanno
cercando, man mano che li trovano li portano nella vecchia casa della
Mc.... è assurdo pensare che abbia avuto una vita lontana da Hogwarts
no? comunque... poi ci sono papà e Kingsley che si sono messi in
contatto con Charlie in Romania, e stanno cercando alleati esteri....
e... direi basta...- Rimasi stordita dal velocissimo resoconto di Ron
ma sorrisi, tutto sembrava perfettamente organizzato
-ma Harry? chi cercherà Harry? è vivo accidenti,
sarà spaventatissimo senza di noi... avrà bisogno di
aiuto, di sostegno di...-Ron mi prese la mano e sorrise
-Diciamocelo, Harry ha dalla sua una grandissima dose di
fortuna...Hermione....andremo a cercarlo, il prima possibile....te lo
prometto, ma prima... prima ci sei tu...fammi parlare...dobbiamo prima
scoprire di cosa si tratta questa maledizione, di come bloccarla e
curarla.... quindi... quindi ci dedicheremo a lui, sai benissimo che
anche Harry vorrebbe così...e poi... ecco... in tutta
sinceritaaà.... miseriaccia perchè devo
essere io a dirtelo? ecco tu.... in questo momento... cioè...
non è che sei inutile ma.... non sei in grado di combattere...e
...saresti solo...- mi morsi le labbra cercando di non far scendere i
lucciconi che avevo negli occhi
-d'intralcio..... ho capito...- lui scosse la testa mesto ed intenerito
-no Hermione.... ma saresti solo in pericolo....- sospirai lasciandomi cadere sul cuscino
-sono inutile...quella...strega! mi ha reso inutile!oh! peccato che sia
morta! perchè davvero io le...le...!! argh!- non ci vedevo
più dalla rabbia
-hey! abbiamo sentito i tuoi toni soavi da fuori!- Fred, George e
Daphne entrarono nella tenda dando il via ad una lunga serie di
visite di compagnia che, onestamente, mi fecero davvero piacere,mi
sentivo benissimo e poco tempo dopo infatti, beccandomi ogni genere di
insulto ed improperio da Pansy, dissi addio al look da malata e al letto
per trasferirmi su una poltrona più consona; di Draco neanche
l'ombra e questo mi dava molto fastidio ma non volevo pensrci, anche
perchè ogni volta che mi veniva in mente mi saliva il nervoso e
la nausea e i cerchi alla testa tornavano a farmi visita.
Poco prima di cena Pansy, che aveva preso molto seriamente il compito
di crocerossina dopo l'incursione ad Azkaban e che, a sentire la Chips,
era anche molto portata, mandò via tutti i presenti per studiare
un po' il mio comportamento alla ricerca di qualche indizio sulla
maledizione
-allora signorina...all'inizio la cicatrice era solo una semplice cicatrice no?- annuii
-pochissimi e normalissimi arrossamenti, nessun dolore strano, nessun
segno strano... solo una semplice, offensiva scritta...- annotò
tutto su una pergamena
-le cose sono cominciate ad andare diversamente quando....?- mi concentrai
-bè, la notte di Azkaban mi prudeva, perchè Bellatrix me
lo aveva chiesto ma non ricordo con precisione... quella mattina di
certo mi prudeva ma pensavo fosse l'ansia della battaglia e...- mi
bloccai, non era dalla mattina della battaglia che mi prudeva la
cicatrice, ma dalla notte prima... dalla mia prima, splendida notte con
-Draco...- Pansy alzò un sopracciglio
-cosa?- io boccheggiai un' attimo
-oh no... no... tipico di lei! quella vecchia... brutta... stupida...-
mi alzai di scatto e corsi fuori dalla tenda, scalza, in pigiama e con
Pansy che mi correva dietro urlando che " Bellatrix sarebbe stata un
agnellino in confronto a lei se non fossi tornata nel mio fottutissimo
letto" , la signorina nobile!
Ma non mi interessava, perchè la lampadina si era finalmente
accesa nel mio cervello, sfoderai la bacchetta e la puntai contro
Malfoy appena me lo trovai davanti
-tu... lurido, schifoso, furetto volante!!- l'energia mi scorreva
dentro e quasi si canalizzava da sola nella mia bacchetta, bastava una
sola parola e il moccioso sarebbe stato a terra a contorcersi dal dolore
-Granger che Salazar...?- ero furente, ero furente, piena di energie e
sana, ma sopratutto consapevole; gli gettai le braccia al collo e lo
baciai con tutta la passione che provavo per lui sotto lo sguardo
costernato di Pansy: pochi secondi dopo ero corsa nel bosco, con lo
stomaco sottosopra e Draco che mi teneva i capelli
-Vai via... ti prego allontanati da me...chiama Pansy, Ron, Ginny,
chiunque.... ma vai via...- le mie parole vennero interrotte da un
altro conato di vomito e il ragazzo offeso e confuso si
allontanò correndo verso le tende.
Non ci potevo credere... ero allergica a Draco... quella brutta carogna
mi aveva resa... allergica a Draco! e non un'allergia qualunque,
no, mica mi mettevo a starnutire! quando gli stavo accanto il mio corpo
si indeboliva sempre di più, fino a farmi perdere i sensi,
quando gli pensavo.... quando mi rendevo conto di amarlo o meglio...
quando lo amavo e basta... cioè quasi sempre.
Quasi perchè l'alternativa al mio malessere era un irrefrenabile
desiderio di uccidere/fare del male al mio ragazzo... quelle cose dolci
proprio... insomma, la mia storia con lui stava diventando una tragedia
che probabilmente avrebbe portato entrambi alla morte
-Hermione... sai che c'è solo una soluzione, finché non
troviamo la cura, vero?- erano due giorni che avevo capito cosa diavolo
mi stesse succedendo e tutti continuavano a ripetermi che avrei dovuto
andarmene a Villa Conchiglia, anche Draco, il quale mi procurava molto
nervoso assassino e parecchi malori, dato che avevamo scoperto che
ormai soffrivo anche quando lui mi pensava e mi amava
-smettete di ripeterlo, troveremo assieme la cura, e starò con
Malfoy finché ci andrà ok?- Ginny mi guardava torva,
delle due avevo io la testa più dura! Fu in quel momento che
arrivò di corsa Blaise con il fiatone e una notizia che ci diede
la possibilità di vedere una luce in fondo al tunnel...molto in
fondo effettivamente
-Narcissa...Draco ha mandato un patronus a
Narcissa... forse sappiamo dove potrebbe esserci una soluzione...
dobbiamo entrare al Palazzo Lestrange.... Bellatrix teneva dei diari,
dobbiamo trovarli e, forse, troveremo anche la cura...-
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Capitolo 31 *** I Close my Eyes ***
Capitolo 29
L'aria era completamente diversa dai momenti prima
dell'incursione ad Azkaban, non so perchè, ma sembrava davvero
tutto diverso... infondo però per l'evasione avevamo passato
giorni ad allenarci e a pianificare il tutto al meglio ora invece,
sotto al mio sguardo preoccupato ma impotente, tutti i miei amici si
stavano preparando ad entrare in una trappola mortale che neanche Draco
conosceva
-ragazzi questo è tutto quello che so, accidenti! sono due piani
più i soterranei, mamma mi ha detto solo che la zona prediletta
da mia zia era l'ala est del secondo piano, ma Salazar! non sapeva
nient'altro!- Il mio ragazzo era , oggettivamente, fuori come un
poggiolo, ma nessuno sembrava farci caso, tutti a prepararsi
all'incursione
-Granger non viene...- il mal di testa accecante che mi tormentò
non fermò quell'irrazionale, ma neanche poi tanto, istinto
omicida che mi spingeva a lanciarmi su Malfoy
-che storia è questa, io sono la diretta interessata, io vengo!- lui mi guardò male
-No!- neanche me ne accorsi e già gli stavo puntando contro la bacchetta
-ok ok.... basta voi due ok?- Blaise si mise in mezzo facendomi
riaccendere il cervello, nascosi velocemente il bastoncino al mio fianco
- Draco... per favore non parliamone...- ad entrambi si strinse il
cuore, perchè quello era l'unico modo er farmi stare relativamente bene, non
parlarci, non guardarci... non amarci... ma era impossibile
-facciamo così, ho letto tutti i libri che abbiamo preso nelle
varie case e potrei sapere qualcosa che potrebbe esserci utile- tutti
sorridemmo, direi che era un eufemismo, ma non ero certo il tipo da
tirarmela
-vengo solo questa volta, solo questa... vi aiuto ad entrare... e a
cercare la mia cura... poi se..- deglutii- se non se non la troveremo -
vidi occhi spalancarsi e labbra stringersi
-se non funzionerà o se ci metterà del tempo... allora
prometto, che me ne starò buona buona, ovunque voi vogliate
mandarmi- odiavo ciò che stavo dicendo, ma non volevo mettere in
pericolo i miei amici, ero certa di sapermi controllare e di potercela
fare
-ok...- Ron annuì - ma hai promesso...- sorrisi
-non ce ne sarà bisogno... andrà tutto bene- sorrisi e
tutti allungammo le mani verso un unico centro, pochi secondi dopo
eravamo nel folto di un bosco
-La proprietà comincia da qui.. Blaise... a te l'onore...-
guardammo incuriosito il moro inginocchiarsi per terra e cominciare a
muovere la bacchetta con un occhio chiuso come se dovesse seguire una
linea con precisione millimetrica
-che fa?- chiese Ginny susurrando
- infrange gli incantesimi anti intrusione... Blaise è veramente
il migliore in questo...- tutti annuimmo e mentre il ragazzo lavorava
cominciammo tutti a disilluderci a vicenda, per poi prenderci tutti per
mano, fui ben attenta a rimanere fra Pansy e Ginny e a stare lontana da
Draco
-bene... muoviamoci...- disse quest'ultimo inoltrandosi nel bosco e trascinandoci dietro.
La casa davanti alla quale ci trovammo sarebbe stata perfetta per un
film Horror, bellissima, maestosa e sopratutto tetra, era evidente che
il giardino non veniva seguito da anni e molte rampicanti avevano
soffocato le finestre
- fermi immobili qui, mi trasformo e cerco una via d'accesso, Weasley,
tu hai un orologio se non mi sbaglio, se non arrivo entro un quarto
d'ora andate altri due....- prima che potessi protestare sentii uno
zampettio allontanarsi verso la grande casa
-fa venire i brividi...- mormorò Ginny togliendomi le parole di bocca
-accidenti... ci saranno ragni ovunque, me lo sento...- sorrisi
cercando di concentrarmi sul mio amico e sulla casa davanti a me ,
cercando di disegnarne una pianta, non potevo pensare a Draco, solo, in
quella pazza missione, non potevo distrarmi, non potevo sentirmi male
proprio ora; ma i minuti scorrevano troppo lenti ma le continua domande
a Ron sul movimento delle lancette mettevano il nervoso a tutti;
sobbalzammo quando, al settimo minuto la voce di Draco comparve dal
nulla
- qualcuno ci guarda dall'alto... mio zio non c'è e l'edera ha
rotto una delle finestre, con un vecchio incantesimo dei Malfoy ho
bloccato tutti i quadri, nessun avo vecchio stecchito vedrà
nulla... andate dalla porta di servizio, io mi arrampico e vi
apro da lì...- con pochi bisbigli d'accordo ci spostammo sul retro e
presto entrammo a Lestrange Heat; ci guardammo attorno rabbrividendo,
sembrava una casa infestata e il pavimento in legno antico
scricchiolava nel peggiore dei modi
-secondo piano, ala est...- ci ricordò il biondo avviandosi su per le scale con il Lumos che ci apriva la strada
-Dove si va di qui...- chiese Ron
-Weasel! te l'ho già detto, non ne ho idea!- immaginai Ron arrossire e infastidirsi
-è casa dei tuoi zii! non è normale!- continuò
bisbigliando, accanto a me sentii la voce paziente e incredibilmente
dolce di Pansy
-è diverso Ron, dai tuoi parenti...-
-per non parlare del fatto che, se anche avessimo avuto stretto
rapporto, non sarei mai venuto di mia spontanea volontà in
questa casa... tu no ?- chiese ironico illuminando apposta un Gargoyle
che sovrastava il corrimano della scala facendo sobbalzare tutti
-stupido furetto....-imprecò il rosso -allora che facciamo,
apriamo tutte le porte a caso finchè non troviamo la camera di
tua zia o... uno studio?- immaginai Draco stringersi nelle spalle
-più o meno...- tutti deglutimmo, qualcuno anche piuttosto
rumorosamente, che diavolo ci potevamo trovare in quelle stanze?
sospirai ed allungai la bacchetta verso la porta
-Specialis Revelio...- susurrai, non accadde nulla e lentamente mi
avvicinai al pomello mentre gli altri mi imitavano con le altre porte
-Bagno...- mormorai
-camera degli ospiti...-
-camera degli ospiti-
-idem-
-salotto... dite... naaa- sentii Daphne ragionare da sola,passare oltre per poi arrestarsi con un fievole
-Merlino...- rimanemmo tutti scioccati ed orripilati da ciò che
vedemmo: ci trovavamo davanti all'inconfondibile stanza di una bambina
piccola, ma tutto era distrutto ed annerito dalle fiamme, i libri di
favole appena riconoscibili e gli unicorni sulla carta da parati
muovevano appena le ali senza riuscire aprendere il volo
-Draco... Bellatrix ha avuto una... figlia?- chiese voltandosi verso
dove, probabilmente, c'era il suo amico, quello non rispose e il mio
cuore fece le triple capriole all'indietro imitato subito dopo dal mio
stomaco
-Draco?- Blaise lo chiamò agitato ma sentimmo la sua voce poco lontano
-scusate ragazzi, ho scosso la testa... no, o almeno... non che io
sappia...- entrammo nella stanzetta e capimmo subito, dalle orme che
lasciavamo sulla cenere, che da quando c'era stato l'incndio nessuno
era più entrato nella cameretta
-ragazzi usciamo... non ha senso stare qui...-disse Geoge, annuii anche se non vista
-hai ragione, che può centrari tutto questo con la mia ...
cura?Probabilmente è stato un incidente..- nessuno ci credeva,
ma presto ci accertammo di essere tutti fuori dalla camera, quindi la
sigillammo di nuovo e ci allontanammo
-ora... ora ci siamo, se c'è qualcosa, di certo è qui..-
Fred aveva ragione, ci ritrovammo in una saletta completamente diversa
dal resto del grande palazzo, mentre quasi tutto era buio ed
evidentemente non vissuto da anni, quella stanza poteva apparire quasi
accogliente, se non fosse stata per il grande ritratto appeso alla
parete: Bellatrix Black, in una bellezza florida e giovanile, sorrideva
adagiata sulla chez longue di velluto viola che avevamo poco lontano
-credo che mi faccia più paura così di come l'abbiamo
conosciuta noi...- mormorò sincera Ginny esprimendo
probabilmente i pensieri di tutti
ci guardammo attorno, premi di Hogwarts, doveva essere davvero brava a
scuola, quasi sorrisi, era davvero assurdo pensare che Bellatrix avesse
potuto avere una vita prima di diventare mangiamorte, sopratutto una
vita pseudo-normale
- certamente qui c'è nascosto qualcosa... questo posto intriso
di magia fino all'ultimo soprammobile...-mormorò Daphne -ma non
mi piace osì... ragazzi mi sento idiota a parlare da sola...
potremmo ... ecco... togliere la disillusione?- la accontentai subito
comprensiva, e troppo orgogliosa di dire che anche io avevo più
paura, vedendomi sola in quella casa da brividi
-molto meglio...- approvò Fred posando una mano sulla spalla della bionda
-forza non distraiamoci...Specialis Revelio... Obscuro Vedo.....-
più continuavo a mormorare incantesimi sempre più
difficili e sconosciuti, più la stanza, da grande e dispersiva,
diventava piena di piramidi di vetro, all'interno delle quali potevamo
vedere di tutto ma, la maggior parte di esse, racchiudevano una
quantità innumerevole di piccoli diari, tutti uguali e dalla
sottile copertina di pelle viola
-Miseriaccia... potrebbe essere dovunque... come diavolo faremo a trovarla...- ci guardammo
-raccogliamo tutto, veloci...-spalancammo le porticcine di quelle
piramidi e cominciammo a ridurre le dimensioni di tutto ciò a
cui riuscivamo ad arrivare, neanche un minuto dopo però troppi
Crac di materializzazione ci raggiunsero dal salotto e per un attimo ci
bloccammo tutti
-no! se c'è la cura è qui! non fermiamoci! prendete
prendete!- Draco aveva spalancato gli occhi e aveva puntato la
bacchetta all'ingresso, tutti i presenti ricominciarono ad avventarsi
sulle piramidi dando occhiate veloci alla porta: troppi passi e troppo
veloci si avvicinavano ed io... io non riuscivo manco più a
respirare! guardai allarmata Draco che fronteggiava l'ingresso come se
non gli importasse di rischiare la vita, puro di avere una speranza per
la mia
-Dr...- gli occhi mi bruciavano troppo, lo stomaco si rigirava
continuamente e presto mi trovai in ginocchio a rimettere l'anima
mentre i Mangiamorte entravano nella stanza
-andiamo via!- fu tutto ciò che riuscii a dire prima di cadere
semi incoscente a terra, credo che cominciò una battaglia, credo
che Draco accorse accanto a me, credo disse
-se dei due c'è qualcuno che merita di vivere, quella sei certo
tu, farò di tutto per avere questa cura perchè ti amo, e
voglio continuare a farlo, per il resto della mia vita-
credo, perchè poi chiusi gli occhi e per un bel po' fu così.
Bè, che dire, alla fine ce l'ho fatta! ma le avventure dei nostri eroi non sono ancora finite! anzi, sono proprio qui sotto!
Ecco il seguito! Draco malfoy e l'erede della Mangiamorte =) spero vi piaccia!
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1709706&i=1
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Capitolo 32 *** AVVISO ***
avviso
Avviso !!
questa serie è in fase di revisione e correzione!
Dopo anni, difficili da riassumere in poche righe, sono rientrata in
questo profilo ( per problemi tecnici ero dovuta passare su Redhaired)
e con gigantesco piacere ho trovato più di una persona che mi chiedeva informazioni su questa serie.
Così ho aspettato di finire gli esami dell uni ( yaaayyyy) per
ricominciarla, ma mi sono resa conto che i primi capitoli non mi
piacevano più perchè, credo, di essere migliorata in
questi anni.
O così mi piace credere =)
Quindi è cominciata la correzione di Hermione Granger e la
maledizione dell'amore, spero di fare veloce così da poter
tornare presto a Draco Malfoy e l'erede della Mangiamorte e postare i
nuovi capitoli!
Se qualcuno dei vecchi lettori fosse intenzionato a farmi sapere cosa
ne pensa mi farebbe molto piacere, e sarebbe anche molto bello
conoscere nuovi lettori!
A presto quindi
Piuma e pergamena
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