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Sono le 06:32 del mattino quando apro gli occhi e cerco con aria
assonnata il telefono sul comodino. La luce della sveglia elettronica
illumina tutta la stanza buia, la odio. Odio qualsiasi tipo di luce che
filtra durante la notte nella mia stanza. Ma oramai, è
questione
di abitudine.
Sono sul set di "Eclipse" - prossimo film della saga - a Vancouver. E'
estate, ovviamente.. Ma qui fa abbastanza freddo. Non è una
novità, giriamo sempre al freddo. Ma proprio non sono
abituata,
ed ovviamente, ho mal di gola.
Sento già di essere nervosa, ho freddo e non ho alcuna
intenzione di alzarmi per andare a girare, oggi. Non dopo la litiigata
di ieri sera con Nikki, sul set. Ormai non ci rivolgiamo più
la
parola, e se lo facciamo è per insultarci a vicenda. Non mi
piacciono queste cose, non mi piace litigare con le persone, non mi
piace farlo; soprattutto davanti a tutti. Ma lei mi provoca, di
continuo.
Smetto di pensarci e mi giro nel letto, mi copro.. ed
eccotì. La
cosa più bella che la scelta di girare questa Saga mi abbia
dato, Robert.
Dormi, nella tua solita posizione. Pancia in su, una mano lungo i
fianchi e l'altra che mi cerca nel letto, riesci a sfiorarmi. Una volta
mi hai detto che quando non dormiamo assieme mi cerchi la notte, e da
quel giorno ho notato che la tua mano sinistra pende sempre verso la
mia parte del letto, e, molto spesso, ci diamo la mano durante la
notte. Il tuo sonno pesante è quasi da invidia, se non ti
amassi
tanto, quasi ti ucciderei per dormire così bene.
Continuo a guardarti mentre dormi, sei così bello. Credo di
non
meritare un uomo così bello, dolce e premuroso al mio
fianco,
come sempre i miei "pensieri oscuri" - come li chiami tu - si fanno
sentire.
La tua sveglia interrompe i miei pensieri, la senti subito e ti giri
per spegnerla.
Ti giri di lato, non ti accorgi che sono sveglia, e poi, come ogni
mattina, ti giri verso di me e controlli se dormo. Mi guardi negli
occhi, mi sorridi, i miei pensieri da oscuri diventano improvvisamente
impuri, beh, con un sorriso del genere.
La tua voce è roca, abbiamo urlato ieri notte quando siamo
tornati in Albergo, per via di Nikki e dei miei soliti ripensamenti
riguardo la nostra storia.
Dopo che ti sei addormentato ho passato più di un'ora a
piangere, credo che tu mi abbia sentito, ma stavi troppo male per
potermi dire qualcosa che mi avrebbe consolata, e mi hai lasciato
sfogare.
Torno a te, guardo il tuo sorriso e ricambio. Dalle tue labbra esce un
semplice "Buongiorno Amore." tii sto per rispondere, ma il magone alla
gola si fa sentire, sono ancora di malumore e tu lo sai. Lo sei anche
tu, ma fai finta di niente. Odiamo litigare, ci distrugge dentro, e non
sappiamo mai come rimediare, la cosa migliore è fare finta
di
niente. "Buongiorno" sussurro.
"Sei sveglia da molto?" chiedi.
"No, da qualche minuto, non preoccuparti". Non sai che mi sono
addormentata a malapena mezzora fà.
"Hai l'aria stanca, stai meglio?" sei preoccupato, come sempre.
"No, sto bene amore, davvero." mento. Se non fossi un'attrice mi
avresti già beccata.
"Mh.. Vuoi fare colazione in camera oggi?" non sembri convinto della
mia balla colossale, cambi argomento.
"Come vuoi. A te va di farla in camera dolcezza?" ti avvicini a me,
poggi la fronte sulla mia e mi dai un bacio. Piano, veloce, dolce.
Un'abitudine.
"Sì, mi và. Allora ordino qualcosa" ti
sorrido e ti
passo la mano tra i capelli, sai già cosa prendo per
colazione.
"Hai ancora mal di gola scheggia?" sempre più apprensivo,
peggio di mia madre.
"Sì amore, un pochino. Ma mi passerà." Mi guardi,
severo. Sì, sei peggio di mia madre -.-
"Dopo aver fatto colazione prendi una medicina, piccola" mi perdo nei
pensieri. Dio, quanto amo quando mi chiami in quel modo.
La prima volta che mi hai chiamato in quel modo eravamo sul set di
Twilight, non eravamo fidanzati, ma era come se lo fossimo.
Avevo appena litigato con Michael al telefono, tu hai sentito le urla
provenire dalla mia Rulotte, sei entrato e mi hai abbracciato, da
dietro.
Mi hai dato un bacio sulla guancia e mi hai detto "Quello non si merita
le tue lacrime piccola" - il mio cuore ha cominciato a battere
all'impazzata, tanto che lo potevi sentire mentre stavo poggiata sul
tuo petto.
"Kris? Amore?" - La tua voce mi riporta alla realtà. Ti
guardo.
"Amore, stai bene? Sei strana oggi, che c'è? Senti se
è
per la litigata di ieri se vuoi ne parliamo."
La litigata, scemo. Ma chi ci pensava!
"Robert non pensavo alla litigata, ricordavo una cosa". mi guardi con
aria strana - "Che ricordavi?" -"Nulla amore, ricordavo quanto eri
dolce." Ti abbraccio forte, profumi di cocco, hai fatto la doccia prima
di andare a dormire.
Mi stringi sui fianchi e mi porti sopra di te, ti guardo negli occhi e
ti do un bacio sul mento.
"Sei sicura di stare bene?..." la tua voce è triste, lo
sento.
"Amore mio, sto bene." poggio la testa al tuo petto, mi accarezzi la
schiena con la mano destra e il braccio con la sinistra.
"Ok, ma se c'è qualcosa che non và.." - "Robert
non
c'è niente che non và, abbiamo discusso, tutto
qui. Ora
è tutto ok."
La tua mano si ferma, mi stringi, fa un respiro profondo... Stai per
dire qualcosa.
"I ripensamenti di ieri erano solo dovuti alla litigata amore, vero?
Cioè.. Tu non mi vuoi lasciare, vero Kristen?" - la tua voce
trema, sento il cuore che ti batte a mille. Dio quanto sono stronza, ti
faccio male. Il mio amore, no. Non ti voglio lasciare idiota, stai
semplicemente con una cretina paranoica.
Mi alzo, mi siedo nel letto con le gambe incrociate e ti guardo
"Robert.." dico. Ecco di nuovo il magone, non faccio nemmeno in tempo a
respirare che i miei occhi sono già pieni di lacrime. Ti
alzi
anche tu e ti metti seduto, stai per accarezzarmi il viso ma io ti
prendo la mano e la stringo, incrocio le mie dita con le tue e ti
guardo, ecco quelle stupide lacrime che mi rigano il viso. "Kris.. che"
ti blocco. "No amore, no.. Non ho intenzione di lasciarti, non ho
nessun ripensamento. Non voglio stare senza di te, io non riuscirei a
stare senza di te. La mia vita sarebbe vuota senza di te, non voglio
lasciarti credimi. E mi dispiace averlo detto stanotte! Ero arrabbiata
e triste per colpa di Nikki, mi dispiace che lei non riesca a capire
quanto ti amo e quanto io voglia solo te" ormai sono scoppiata a
piangere, le mie lacrime non riescono più a trattenersi. Mi
accarezzi il visto, cerchi di bloccare qualche lacrima, poi mi tiri
verso di te e mi abbracci mentre il tuo petto viene innondato dalle mie
stupide lacrime. "Anche io ti amo amore. E' tutto ok, non piangere.
Cosa ti fa stare male?" adoro quanto fai così, quando mi
riempi
di domande e mi ascolti. Dio..
"Nikki, quella puttana di Nikki mi fa stare male Rob." - "Ma che
succede? Ti sei messa in testa di non raccontarmi nulla amore mio..
Vorrei sapere."
- "Lei ha sempre avuto una cotta per te, Robert. Non parlava altro che
di te, sapeva che tu eri attratto da me, non dava importanza alla cosa.
Mi ha sempre chiesto se io fossi interessata a te ma le dicevo di no. E
ora me ne esco con -Ehy Nik! Sono ufficialmente fidanzata con Robert.-
Mi odia." "COSA?" - " Dai Rob non dirmi che non te n'eri mai
accorto, ti prego." - "NO! OVVIO CHE NO, IO VEDEVO SOLO TE." - quanto
sei bello. "Sì amore.. eheh. Ma lei ti fissava, non so.
Insomma,
aveva, HA una cotta per te. E io ero la sua migliore amica, e non solo
ora mi odia per questo, ma io odio lei a causa dei suoi doppi giochetti
di merda. Insomma, ci odiamo.." - "Sì, lo avevo notato.." -
"So
che tu ce l'hai con lei per il fatto dei paparazzi, ma tu cerca di non
farle notare nulla, ok? Non voglio che tutti sappiano delle nostre
litigate. Tanto meno Dave, mi caccia fuori a calci". - "Amore, non
preoccuparti.. Si risolverà tutto, vedrai. Magari non sarete
amiche come prima ma andrà tutto bene, ci sono io con te"
- mi abbracci, piango ancora, ma mi sento vuota, libera. Come
se
mi avessero tolto un peso dal cuore. Finalmente..
Mi dai un bacio sulla fronte, non facciamo più in tempo a
fare
colazione in camera. Tu hai il giorno libero, ma io no. Mi alzo dal
letto vado verso il bagno e mi lavo il viso con l'acqua fresca, mi
spoglio, entro dentro la doccia e penso alla giornata che mi
aspetterà sul set, senza di te.
Devo baciare Taylor oggi, tu non lo sai. Non riesco a dirtelo, mi
guarderesti con quell'aria da cane bastonato, sguardo triste e
rassegnato.
E' lavoro, solo lavoro ti direi. Ma non capiresti, sei troppo geloso di
Taylor, nonostante non abbia occhi che per te.
L'acqua bollente mi bagna il corpo, non vedo l'ora che sia stanotte,
tra le tue braccia, nel nostro letto.
Eccoci *.* So
che il primo
capitolo è stato pubblicato soltanto ieri, ma durante la
notte,
nonostante mi tocchi svegliarmi presto per la scuola -.- Mi viene
l'ispirazione e la passo a scrivere. Quindi ecco il secondo capitolo
della nostra storia Robsteeeen. Come vi ho
già scritto
nella mia presentazione i fatti non sono reali, ma solo fatti che
secondo me, sono accaduti nella loro vita. Prendendo ovviamente spunto
da qualche dichiarazione di Kristen e Robert ;D Ps( Le cose
scritte in corsivo sono i pensieri malati di Kristen :'D) Spero vi
piaccia *.*
Scusate la scrittura è un pò piccola poichè il capitolo è lunghetto, PERDONO T.T Pov Kristen
Sono a
malapena le 7:45 quando arrivo sul set con l'auto nera prenotata per
noi attori. Questa
mattina, arrivo sola.
Per tutto il tragitto non ho fatto altro che pensare a Robert e a come
questa sera gli avrei dovuto dire del mio "Bacio" cinematografico con
Taylor. Merda,
ma dico Bella doveva proprio mettersi a baciare il
suo migliore amico? Certo, ovvio. Complichiamo la vita a Kristen! Come
che in questo periodo non sia già abbastanza complicato
tutto. Sarah, la
truccatrice/parrucchiera del cast mi viene incontro. "Kristen
muoviamoci dobbiamo truccarti e metterti la parrucca! Tay è
già qui da mezzora." Tay, ovvio
che è li da mezzora. Si starà abbuffando di
polpette dalle 6! "Arrivo". Scendo dalla
macchina, Ipod nelle orecchie, non ho intenzione di toglierlo. La canzone
"Friday I'm InLove" dei Cure mi terrà compagnia, e magari mi
mette anche di buon umore. Arrivata,
qualcuno mi passa un
caffè bollente, mi fanno sedere ed iniziano ad armeggiare
con i
miei capelli, li tirano, li legano e mi mettono quella massa di capelli
finti in testa. Sarah, come sempre, dice la sua. "Se non avessi
tagliato i capelli ci limiteremmo a farti dei meravigliosi boccoli come
gli anni scorsi". Sì,
peccato che li abbia tagliati ormai e le loro osservazioni non mi
servano a molto. Mi limito a
sorridere. "Non sei di molte parole oggi, eh?" Taylor compare da dietro
uno specchio. "Ciao Tay"
gli sorrido. "Beh,
ho saputo che oggi Robert non sarà sul set, direi che
è
molto meglio per me. Mi sentirei parecchio a disagio con i suoi occhi
addosso tutto il tempo." - Rido. "Non credo si limiterebbe a guardare!"
Sarah scoppia a ridere ed ecco che arriva David. "Buongiorno
miei cari ragazzi,
siamo pronti? Sarah tra 15 minuti voglio Kristen pronta sul set,
dobbiamo salire in montagna. Datevi questo benedetto bacio e
finiamola." Sorrido, di nuovo. Ma
è un finto sorriso e Tay se n'è accorto, mi
conosce veramente bene. "Stew, tutto
ok?" - "Sì, sta tranquillo." rispondo. Finiscono di
truccarmi, esco e mi ritrovo dopo un attimo completamente vestita da
Bella. Camicia a
quadri azzurra, jeans e tennis. Per girare il
bacio dobbiamo salire su una "montagna", è li che Bella e
Jake si danno il loro primo vero bacio. Tutta la
troup è
già pronta. Non è che dobbiamo poi salire
così in
alto per darci questo benedetto bacio, in 5 minuti ci si arriva. Così
mi ha detto Ash
ieri, ma non mi fido molto visto che il suo passatempo è
farmi
scherzi stupidi. Tra lei, Peter e Kellan devo sempre stare all'erta. Durante il
tragitto io e Tay
ripassiamo le battute, ma mi stupisco quando la macchina si ferma dopo
a malapena 5 minuti, Ashley aveva ragione. Scendo e il
paesaggio non
è affatto come me lo aspettavo, faccio una faccia quasi
schifata, Melorry, l'assistente di Dave se ne accorge e mi dice "Non
preoccuparti Stew, con il pc verrà una meraviglia il
pesaggio,
ma questa è la località migliore che abbiamo
trovato, ci
serve più che altro per l'altezza." Annuisco, ci
prepariamo ed
eccoci a recitare dopo pochi minuti. Dobbiamo muoverci prima che la
luce giusta vada via, quindi ci dobbiamo impegnare. Mi sento
stupida ad urlare a
Taylor quel "Baciami". E' come che tutti mi osservino in modo strano,
è come che stia tradendo Robert e tutto il mondo lo sappia,
anche se è lavoro. Sarà che sono su un set di un
film
dove sono abituata a baciare lui e soltanto lui, e nel momento in cui
le labbra di Tay hanno sfiorato le mie mi sono sentita una perfetta
idiota. Ricambio il bacio come da copione. -Però, non se la cava
male come baciatore, non l'avrei mai detto.- Finalmente
David urla "Stop". Siamo andati alla grande, ci fa ripetere due o tre
battute un paio di volte, ma sembra soddifatto. Abbiamo
finito e torniamo
negli studi, dove ci aspetta qualche altra scena da girare, sono
così stanca che non ricordo nemmeno quale sia... Prendo il
cellulare dalla borsa, un messaggio. Robert. "Amore vi
vengo a trovare sul set, mi annoio." Merda. Quando arrivo
sei già sul set. Ti vedo dalla
macchina, ho il cuore a tremila!
-Cosa gli dico? Come glielo dico? Mi chiederà
perchè non gliel'ho detto stamattina! Oddio, il magone.
Smettila Kristen, sei una bella idiota. Non
fai
altro che piangere da ieri, non l'hai mica tradito, forza. Alza il culo
dal sedile e comportati come se non fosse successo niente. DATO CHE NON
E' SUCCESSO NIENTE! OK, CE LA FACCIO.- Faccio
un bel respiro e smetto di autoconvincermi, forse è il caso. Scendo dalla
macchina, ti sorrido... Ma non mi guardi negli occhi nemmeno
per un secondo. Stanno per
arrivare altre 1000
domande e i miei stupidi pensieri stanno per possedere quel minimo di
lucidità che mi è rimasta. "Ciao Rob" ti
dico. "Ehy." "Robert
stai.. stai bene?" - "Sì, sto benissimo." - "Robert.." - "Dove avete
girato?" mi chiedi. "Ehm.. In una
quasi montagna, ecco non so bene come desciverla.." "Capisco."
Quanto sei freddo, non riesco nemmeno a guardarti negli occhi. "Ok allora,
ci vediamo appena ho finito.. Mi aspetti?" "No, vado in
albergo. Ho sonno, a stasera Kristen." KRISTEN?
A STASERA? ECCO IL MAGONE CHE RITORNA, DIO. PERCHE' FA COSI', E' SOLO
UN BACIO FINTO! "Robert!"
vengo verso di te, che ormai a passo svelto hai raggiunto la macchina. "Che ti
prende? Pensavo avessimo fatto pace.." "Cosa mi
prende Kristen?!? E mi chiedi anche che cosa mi prende?" il tuo tono di
voce è troppo forte. "Perchè
urli?" il
magone - occhi lucidi. Sono proprio di pessimo umore, questa scenata
patetica non l'avrei fatta se fosse successo due giorni fa, ti avrei
semplicemente mandato a quel paese, altro che lacrime. "PERCHE'
URLO?!? AVETE
ASPETTATO IL MIO GIORNO LIBERO PER GIRARE LA SCENA DI QUELLO STUPIDO
BACIO COME SE AVESTE QUALCOSA DA NASCONDERE! MA DICO, VI CREDERE
DAVVERO COSI' FURBI? CREDEVATE CHE NON L'AVREI MAI SAPUTO?" Ecco che le
lacrime cominciano a rigarmi il viso. "Scusami.." ecco l'unica cosa che
riesco a dire. "Scusarti? Mi
sento tradito, mi sento VERAMENTE tradito Kristen." "Ma tradito
perchè? Non l'ho baciato, non ci sono andata a letto." "AAH, NON MI
INTERESSA! MI
SENTO TRADITO, AVETE FATTO TUTTO A MIA INSAPUTA QUANDO TUTTI SAPEVATE
BENE CHE AVREI VOLUTO VEDERE IL BACIO!" "Dave ha
pensato che Taylor si
sarebbe sentito a disagio Rob quindi non ti ha detto niente! Non fare
così, è solo uno stupido bacio sul set. Non puoi
fare
così tutte le volte che bacio qualcuno che non sei tu su un
set,
ok? E' il nostro lavoro, non posso baciare sempre e solo te!" "Certo. Ci
vediamo in albergo Kristen." "Robert." -
"Che c'è?"
- "Credi che io non sia gelosa del fatto che tu baci un'altra sul set
di un altro film? Lo credi davvero?" "Non ho detto
questo Kristen." "CERTO, E
SECONDO TE TUTTE LE
VOLTE CHE TU O IO GIREREMO UN FILM CHE NON SIA LA SAGA IN CUI BACERMO
ALTRE PERSONE DOBBIAMO LITIGARE?" ora sono io che urlo, e non mi sono
accorta che un bel pò di persone ci guardano. "No... Non
dobbiamo litigare! Dico solo che mi da fastidio che tu non me l'abbia
detto. E poi.." "Poi COSA
Rob?" "Poi.. POI
SOLO IO AVEVO AVUTO
L'ONORE DI BACIARTI QUI IN MEZZO, E ORA L'HA FATTO ANCHE TAYLOR E TUTTI
GLI CHIEDERANNO COM'E' BACIARE KRISTEN STEWART E LA COSA MI DA SUI
NERVI! CRISTO!" Dio, sei
sempre il solito
gelosone, non cambierai mai, e so perfettamente che questa scenata ci
sarà TUTTE le volte che girerò un film in cui il
protagonita NON sei tu. Ti sorrido,
so che sei in imbarazzo e mi sono accorta che un bel pò di
persone ci guardano. Ti prendo la
mano e ci allontaniamo un pò, abbasso il tono della voce in
modo che solo tu mi possa sentire. "A parte il
fatto che solo tu
qui in mezzo hai avuto l'onore di baciarmi, visto che i baci sul set
non contano e fanno parecchio schifo. In ogni caso possono chiedere a
Taylor ciò che vogliono durante le interviste, io sono solo
tua,
e tu lo sai razza di cretino." Ti do un colpo sullo stomaco, dolce. Mi sorridi.
Le tue braccia mi
avvolgono i fianchi e mi tiri verso di te, come sempre per riuscire a
darti un bacio mi devo arrampicare, sei troppo alto. Mi tiri su
con pochissima
forza fino a che le mie labbra non incontrano le tue, la mie mani
finiscono immediatamente tra i tuoi capelli morbidi. Le tue labbra
sanno di
caffè; si dischiudono leggermente e sento la tua lingua
cercare
con forza la mia. Il repiro diventa affannoso e il bacio più
forte, ti salterei addosso, dimenticandomi completamente che siamo in
mezzo ad un parcheggio, oltretutto all'aperto, con persone che
continuano sicuramente a fissarci. Con un solo
braccio mi avvolgi
completamente e mi tiri con un più forza verso di te, ormai
mi
hai praticamente preso in braccio. Beh, tanto
vale non pesarti
più di tanto! Senza nemmeno rendermene conto le mie gambre
cingono i tuoi fianchi , direi che stiamo esagerando. Interrompo il
bacio, anche se contro voglia. Ti guardo
negli occhi e ti do un bacino sul naso, "Ti amo, idiota!" "Ti amo anche
io traditrice." Ti sorrido e ti abbraccio forte, veramente forte. La folla
intorno a noi sembra aver deciso di darci un pò di privacy,
strano ma vero. "Possiamo
continuare da dove avevamo lasciato Stew?" "No, razza di
cretino! Fammi scendere ora, devo lavorare io." "Potresti
pure scappare in
macchina con me per circa mezzora, sai?" Eccolo lì, con
quello
sguardo sexy, giuro che ti uccido. "Smettila di
guardarmi così, o finirà che faremo sesso in un
parcheggio pubblico, su una macchina oltretutto!" "Mh.." -
"Robert Pattinson, fammi scendere! Dovrei dirle a tua madre certe cose,
almeno smetteresti di pensarci, scemo." "Ahah, certo
certo, vorrei
proprio vedere la tua faccia mentre dici certe cose a mia madre!" mi
fai scendere ma non sciogli l'abbraccio. "Sì
Sì, prima o poi glielo dirò." mi tiri verso di te
e mi dai un bacio, veloce. "Ehy
piccioncini, qui si lavoraaaaa! Staccatevi e tu muoviti che aspettiamo
solo te, prendetevi una stanza eh." Ashely, la
solita idiota.
"Quella non è la mia camicia?" -.- "Sì
Kris,
è proprio la tua! Brava. Ora staccati da questo qui e vai a
lavorare, vi concedo un ultimo bacio!" "Grazie
Greene, come sei gentile" - "Prego Pattinson, dovere!" Ashley si
gira di spalle e inizia a contare, 10-9-8-7.. Mi dai un
bacio, veloce, ma fai in tempo a leccarmi con la lingua il labbro
inferiore prima che Ash arrivi a 1. "3, 2, 1!
Tempo scaduto! Volatilizzati Robert!" Scoppio a
ridere, ti abbraccio "Aspettami in albergo, prometto che rimprendiamo
da dove abbiamo interrotto prima amore." "Non vedo
l'ora!". Non faccio nemmeno in tempo a sorriderti che Ashley mi ha
già trascinato via.
Ciaaaooo
ragazze mie :D
Allora prima di tutto volevo ringraziare sguradoalcielo e iced_swan per
le recensioni scritte nel secondo capitolo.
E ringraziare la Carli che posta i capitoli nella pagina :)
Oggi siamo alla fine delle riprese di "Eclipse" in attesa del tour
promozionale di "New Moon".
Vediamo cosa succederà :D
Pov Robert
Siamo alla fine delle riprese di questo benedettissimo film, io e
Kristen dobbiamo girare la scena dell'anello e della proposta di
matrimonio, sono abbastanza nervoso ed imbarazzato, anche
perchè sia Dave che il resto della Troup ormai sa di noi,
avrò fumato tre sigarette di fila e Kristen altretettanto.
Non so cosa mi prende, non mai stato così in ansia per una
scena.
"Ehy Rob.." David.
"Ehy Dave, come và?"
"Ma sì, tutto apposto. Siamo pronti? Finiscila con quelle
sigarette, non stare qui a stressarti, la farete in un attimo."
"Mh.. C'è molta gente sul set?"
"No, siamo davvero pochi. Tranquillo."
Mi da una pacca sulla spalla ed ecco che arrivi Amore Mio, vestita e
truccata da Isabella.
Sei agitata, parecchio. Giocherelli con la camicia a quadri che ti
hanno messo addosso e ti mordi le pellicine intorno alle unghie
alternando questi con morsi al tuo labbro inferiore, che ormai
è quasi ridotto a brandelli. Mi avvicino a te mentre mi dai
le spalle e ti metto una mano sul fianco destro,
sobbalzi, spaventata.
"Devi smetterla di fare così quando sono agitata Robert, mi
spavento!" Quanto sei buffa. Ti sorrido e poggio una guancia sulla tua
testa.
"Stai tranquilla amore, non dobbiamo fare niente di nuovo, di solito ce
la caviamo bene in camera da soli"
Il tuo gomito preme contro il mio stomaco. "Smettila Robert, non mi
aiuti così!" Rido.
"Ti diverti tanto a prendermi per il culo Robert? Non è
affatto divertente sai. Sbaglierò la scena così
tante volte da far perdere la pazienza a Dave, mi butterà
fuori, oddio sì che lo farà."
"Amore, calmati." te lo sussurro all'orecchio talmente vicino che posso
sentire la tua pelle d'oca lungo tutto il corpo.
"Andiamo a fumare una sigaretta, vieni." ti prendo per mano e ti porto
in un balcone della casa dei Cullen, un pò di silenzio.
Sta per arrivare la sera, quindi ci dobbiamo muovere.
"Vuoi ripassare le battute?" chiedo.
"No no, le so a memoria perfettamente, devo solo dire sì e
convincerti a fare sesso con me."
"Beh, per te non sarà difficile allora visto che cerchi
sempre di farmi fare sesso contro voglia!" ti ho fatta
calmare un pò. Almeno ci sono riuscito con te visto che io
quasi non riesco a respirare dall'ansia. Dave ci chiama dentro,
è il momento.
Siamo pronti iniziamo a girare, Bella e Edward devono prima trovarsi
alla porta e salire le scale assieme, ma quella la gireremo dopo.
Parte il ciak, sono Edward adesso.
"Mi sembra giusto che in qualche modo venga rappresentato anche io" ti
metto al polso un bracciale con un cuore di cristallo, credo.
"E' veramente bello" dici, imbarazzata "Grazie."
Dave urla stop, è andata bene. Seconda scena, ci dirigiamo
verso la camera da letto, panico.
"Eclipse - Scena 37- ciak!"
Camminiamo, fino ad arrivare in camera. La prima battuta è
la tua "C'è un letto!"
"Pensavo che ti servisse per dormire!" In realtà ti butterei
nel letto e ti farei di tutto, ma meglio che tenga i miei pensieri per
me e continui a fare il casto Edward.
"Andava bene un materassino da campeggio." - "Questo è
troppo?" - "No.." sussurri "No, è perfetto."
"Ti devo chiedere una cosa" -
"Quello che vuoi."
"Allora, il matrimonio è la condizione per cui.. sei
disposto a trasformarmi" -
"Esatto..." ti dico, quasi mi scappa da ridere guardando la tua faccia,
ma Dave non mi ferma, va bene così. Mi siedo nel
letto, vicino a te, il tuo profumo mi fa impazzire. Conitnui.
"Ok, voglio contrattare la mia di condizione."
"Chiedi quello che vuoi e l'avrai."
"Me lo prometti?" - "Sì." - "Bene..." fai un respiro
profondo e inizi ad avvicinarti a me, ci siamo. Il cuore inizia a
battermi a mille. Non è il primo bacio che ti do sul set, ma
è come che fosse una cosa nuova per noi. Ne abbiamo parlato
e sappiamo ciò che succederà durante le
interviste, so cosa diranno i nostri fans. Alcuni di loro guarderanno
il film solo per vedere questa scena. Il cuore mi sta per schizzare
fuori dal petto. Sembro un adolescente al primo appuntamente, che
cretino.
La tua mano destra è sulla mia spalla, si sposta ancora un
pò dietro la nuca ed iniziamo a baciarci.
Se fossimo da soli non mi limiterei a baciarti così, ovvio.
Ma non stiamo girando scene Hard, è un film d'amore, ci
dobbiamo contenere per quanto mi sia possibile farlo.
"Hey..." sussurro. Continuo a baciarti e sposto il tuo braccio, la tua
mano mi accarezza il petto.
"Bella.. No." - "Ma volevi che io provassi tutte le
esperienze umane"
"Non quelle che rischierebbero di ucciderti" - "Tu non mi ucciderai. E
una volta trasformata sembra che il mio unico desiderio sarà
il massacro."
"E' una fase che non dura per sempre" continuo. Dave non ci blocca e mi
chiedo perchè, forse andiamo bene così e ci
lascia fare.
"Io ti voglio. Mentre sono ancora me stessa. Ti voglio mentre ancora ti
voglio in questo modo. " Amo questa frase, la amo. E amo che sia tu a
dirla.
"E' troppo pericoloso...."
"Provaci..." ti scappa quasi da ridere. Una risata imabarazzata, da
Kristen, non da Bella. Ma nemmeno ora Dave ci blocca. "Tu provaci..."
continui "Andrò in un college costosissimo e potrai
comprarmi una macchina, ti sposerò, ma provaci."
E' il momento di lasciarmi andare, era ora. Accarezzo il tuo visto con
la mano sinistra e iniziamo a baciarci, il bacio diventa un
pò più intenso, dimenticandomi totalmente che
dobbiamo categoricamente evitare la lingua la lascio entrare nella tua
bocca, scoppi a ridere e mi allontani. Dave urla "STOP!" ti guardo e
scoppio a ridere mentre ormai le tue risate sono partite, ti rotoli nel
letto e la troup ci guarda mentre ad uno ad uno cominicano a ridere
anche loro. Dave si avvicina "Avete resistito anche troppo, bravi!
Facciamo una pausa poi riprendiamo, ma voglio la stessa concentrazioen
di prima, ok? Rilassatevi." Continuando a ridere ti faccio alzare dal
letto ti prendo per mano e andiamo verso il balcone con le sigarette in
mano, non diciamo una parola, continuiamo solo a ridere. Le risate sono
assolutamente isteriche, siamo troppo nervosi, si vede. Dave ci avvisa
che dobbiamo rientrare a metà sigaretta, merda. Torniamo
dentro riprendendo da dove avevamo lasciato.
Mi guardi "La lingua tienila in bocca Flippy"
Ecco che scoppio a ridere di nuovo "Sei tu che mi provochi Stew"
"Certo, ti provoco, che mai avrò fatto per provocarti in
questo momento poi me lo dirai in privato."
"In privato non parlerò molto scheggia, qui mi sto
trattendendo fin troppo dal saltarti addosso."
"RAGAZZI SIAMO PRONTI?" Dave che urla, merda.
"Prontissimi!" gli dici. Che bugiarda, ma quale pronta, scapperesti
urlando come una pazza se solo potessi.
Riprendiamo a baciarci, evitando la lingua, anche se è
difficile.
Ci spostiamo al centro del letto la tua gamba destra finisce sulla mia,
comincio a toccarti e ti tiro verso di me, se fossimo soli i tuoi
vestiti sarebbero già per terra.
Con la mano destra inizi a sbottonarmi la camicia e spogliarmi,
delicata, come sempre.
Continuo a baciarti e passi alla tua camicia, ma lì,
purtroppo per me ti devo fermare.
Dico le ultime battute assieme a te prima di passare alla cosa
più importante, la proposta. Le battute sul bere il
thè in veranda mi imbarazzano parecchio, non so ancora come
dirle, le ho provate tante volte ma senza pensarci le dico come
vengono.
Mi alzo in piedi "E forse ti avrei rubato un bacio o due.. Poi, solo
dopo aver ottutenuto da tuo padre il permesso, inginocchiandomi davanti
a te, ti avrei fatto dono di un anello." sono inginocchiato davanti a
te, come un cretino, mi sento proprio un cretino, perchè la
verità è che se potessi farlo non direi Isabella
Swan, ma direi Kristen Stewart. Direi il tuo nome, ti chiederei di
sposarmi, cazzo.
Smetto con i pensieri, sono Edward, devo finirla.
Ti prendo la mano e ti metto un anello sul palmo.
"Era di mia madre" dico.
E guardandoti negli occhi "Isabella Swan, io prometto di amarti ogni
istante della mia vita, per sempre. Mi concederesti lo straordinario
onore di diventare mia moglie?" non so nemmeno io come
diavolo ho fatto a dirlo tutto senza prendere un attimo una boccata
d'ossigeno e senza rischiare di ridere in faccia a tutti i presenti, te
compresa.
Sei imbrarazzata, si vede. Fai un sospiro dolcissimo "Sì..."
Sussurri.
Ho un espressione soddisfatta, come che tu abbia detto si a me e non a
Edward.
Ti sorrido mi avvicino a te e ti prendo in braccio, ti abbraccio, la
tua mano finisce tra i miei capelli e ci baciamo. Dave non dice stop e
ci fa continuare.
Mi lascio andare, non resisto più. La mia lingua entra
prepotente nella tua bocca, gioca assieme alla tua, ti stacchi
leggermente e mi mordi il labbro superiore. "Non ce l'avrei fatta
ancora per molto, eri così tenero." Scoppio a ridere mentre
Dave dice la sua solita battuta "Fate con comodo, non stiamo mica
girando un film."
E con questa abbiamo finito, non vedo l'ora di portarti in camera,
finalmente.
Ed
eccomi qui di nuovo a scrivere il 4 capitolo.
Volevo ringraziare di nuovo sguardoalcielo e tutti voi che leggete la
ff, abbiamo superato le 400 visite e vi ringrazio di cuore *.*
Insomma, le riprese sono finite, i nostri Robsten sono tornati a Los
Angeles, ma succederà qualcosa :D
Buona lettura!
Pov Kristen
Ormai è pomeriggio inoltrato, quasi le 6. Siamo in albergo
io e
te, finalmente da soli. Le riprese sono finite e la prossima settimana
inizierà il Tour di New Moon. Interviste - video -
apparizioni
in tv. Io tu e Taylor gireremo il mondo, sarà una bella
esperienza anche se molto stancante, già mi vedo. Occhiaie e
le
caviglie totalmente rovinate dai tacchi, perfetto.
Ho già scelto quasi tutti gli abiti per il tour oggi, Ruth
li ha
portati nell'hotel, visto che non ho alcuna voglia di uscire.
Ovviamente ti sono piaciuti tutti, ma hai protestato per la "lunghezza".
"Ma dai! Ti coprono a malapena il culo, si posso allungare gentilmente?
Non credo che Gucci ti dirà no, andiamo!"
"Robert mi piacciono corti, ok? Non posso mettere abiti da 70 enne, per
favore!"
Hai sbuffato e ti sei limitato a guardare senza dire una parola tutto
il tempo, con il broncio, mentre Ruth ti prendeva in giro.
Poi sei andato via offeso, sei sceso a prendere una birra nell bar
dell'hotel, certo. Peggio di un bambino di 5 anni.
"Kristen?" mi chiami dal bagno, bloccando i miei pensieri.
"Sì amore, che c'è?"
"A che ora abbiamo la cena con i tuoi oggi?"
"Alle 21:30 dobbiamo essere a casa."
"Ok, allora la doccia la faccio adesso così poi mi devo solo
vestire. Mi sistemi i capelli?"
"Sì, tranquillo faccio io poi"
"Amore?"
"Dimmi Rob" urlo, dopo essere tornata comoda nel letto.
Non rispondi, sei già dentro la doccia. E va bene, lo fai
apposta per farmi venire a controllare che combini li solo soletto.
Entro nel bagno, la luce è debole, il vetro della doccia
è leggermente appannato a causa del vapore ma riesco ad
intravedere il tuo petto e l'acqua bollente che ti scivola delicata
addosso. Hai il capo chinato all'indietro e l'acqua calda ti arriva
dritta sul viso. Hai gli occhi chiusi, e molto probabilmente non mi hai
sentita arrivare visto il getto d'acqua parecchio forte. Non riesco a
resistere, è più forte di me.
Tolgo la felpa, la canottiera che ho addosso e gli slip.
Apro piano il vetro della doccia ma non riesco a fare più
piano di così, senti che sto entrando e apri gli occhi.
"Ah beh, ce ne hai messo di tempo ad arrivare, volevi farmi fare la
doccia da solo?"
"Idiota." arrossisco, è più forte di me.
Con le mani ti cingo i fianchi fino ad arrivare ad un abbraccio, ho la
testa poggiata al tuo petto e ora l'acqua calda scivola anche sul mio
corpo. Ricambi l'abbraccio mi scosti un pò e mi dai un bacio
sulla fronte.
Ti chini leggermente verso di me fino ad arrivare alle mie labbra, le
poggi sulle mie, poi le dischiudiamo entrambi nello stesso momento e le
nostre lingue si toccano, si rincorrono spingono e giocano, mi tiri
verso di te e le tue labbra dalle mie si spostano al collo e poi sul
mio seno, i tuoi baci non sono dolci come al solito ma mi piace,
parecchio.
Torni sulle mie labbra e continuiamo a baciarci, sempre più
forte, mi manca quasi l'aria. Solo tu riesci a farmi questo effetto e
sto letteralmente per impazzire.
Con le braccia avvolgo il tuo collo e ti accarezzo i capelli, come
sempre.
Ti do quasi il via libera per prendermi in braccio, afferri le mie
cosce e mi tiri verso di te, con le gambe ti cingo totalmente i fianchi
e incorcio le gambe nella parte inferiore della tua schiena.
Sono un peso piuma, lo dici sempre. Non fai il minimo sforzo quando si
tratta di prendermi in braccio.
Poggi la mia schiena alla parete fredda della doccia mentre l'acqua
bollente ci avvolge completamente, mi guardi negli occhi per un secondo
che sembra infinito e poi torni sulle mie labbra, più vorace
e
impetuoso di prima. Mi mordi il collo e la spalla, mi riempi di baci.
Ma come sempre, totalmente imbambolata sotto l'effetto dei tuoi baci,
mi fai morire all'improvviso. In un attimo sei già dentro di
me,
prendendomi alla sprovvista.
Non riesco a dire nulla, vorrei urlare, ma dalla mia bocca non esce
nulla.
L'unica cosa che riesco a dire è un"Robert..." sussurrato al
tuo orecchio.
Il ritmo è lento, dolce, ma deciso. Le mie mani sono tra i
tuoi
capelli e la mia lingua nella tua bocca, ti tiro ancora di
più
verso di me e il ritmo aumenta, fino a diventare sempre più
forte ed impetuoso.
Le uniche cose che riusciamo a dire sono i nostri nomi sussurrati che a
malapena si sentono a causa del rumore dell'acqua che ci avvolge.
Il ritmo aumenta ancora di più e il tuo respiro
diventa
ancora più forte, lo sento.
Sento che stai per arrivare, ma io non sono ancora pronta, dio, vorrei
passare un eternità così; credo che potrei morire
felice
in questo momento, con questa sensazione che mi avvolge, con te dentro
di me, con i tuoi baci.
"Am..o.. Amore a..s..asp..aspetta"
ecco l'unica cosa che riesco a dire in quel momento, mi hai sentito, mi
mordi il collo e lo succhi, rallenti un pò il ritmo e le
spinte
sono meno forti ma continui ugualmente, mi serve un altro pò
di
tempo, scusa amore mio.
Ti prendo il viso tra le mani e lo poggio sul mio seno, con la mano
sinistra ti accarezzo i capelli e con la destra accarezzo le tue
braccia che reggono il mio peso, almeno riprendi un pò di
fiato,
ma quanto pare non hai alcuna voglia di riposarti visto che torni ad
avventarti sulle mie labbra. Mi mordi il labbro superiore, lo lecchi, e
sento che sto per arrivare, finalmente ti raggiungo amore, era
ora.
Ora sono io che mi avvento sulle tue labbra morbide, ti mordo il labbro
inferiore e lo tiro, poi torno sulla tua bocca la mia lingua freme, ha
bisogno della tua.
Hai capito, perfettamente. Il ritmo delle tue spinte diventa
più
forte, poggi la fronte sul mio seno, posso sentire il tuo respiro,
è spezzato, non riesci più trattenerti. Stiamo
per
arrivare, assieme, quanto lo amo quando succede.
Le ultime due spinte sono fortissime, ed eccolo. "Sono in paradiso"
penso.
Arrivi caldo, dentro di me.
"Rob.....e..r..t" sussurro al tuo orecchio destro mentre le mie unghie
sprofondano nella tua pelle.
Rimaniamo fermi nella stessa posizione, ansimanti ed esausti, ma felici.
Ti stringo forte sul mio petto, e le tue braccia si spostano dalla mie
cosce alla mia schiena, ricambi l'abbraccio mentre sei ancora dentro di
me.
Mi dai un bacio dolcissimo sulla spalla mentre sciolgo la presa e mi
fai scendere.
L'acqua calda scende ancora dolce sui nostri corpi.
Con un braccio solo mi avvolgi il collo e mi tiri verso il tuo petto,
finisco proprio sotto il getto d'acqua, ho ancora il fiatone.
Mi guardi negli occhi."Tu, mi fai impazzire." mi stampi un bacio
bellissimo sulle labbra.
"Tu fai impazzire me, idiota!".
Esci dalla doccia e mi avvolgi in un asciugamani gigantesco "Non
prendere freddo o ti verrà mal di gola"
"Sì amore, è impossibile che io prenda freddo qui
dentro con questo coso addosso."
Mi sorridi e vai alla ricerca di un asciugamano per te, ti guardo
mentre sei di spalle. Dio, il tuo corpo è perfetto.
Ho già di nuovo voglia di saltarti addosso e riempirti di
morsi.
Peccato che tu abbia trovato l'asciugamano e ti sia coperto.
Mi becchi in pieno mentre ti fisso, molto probabile che avessi anche
bava alla bocca.
"Che guardi sporcacciona?" ridi.
"Niente, non di certo te, scemo!" sono rossa, come sempre.
"Seh Seh, come no."
Ti avvicini a me e prendi il viso tra le mani "Ti amo" sussurri sotto
voce.
"Ti amo anche io amore" mi dai un bacio dolce, sulle labbra. "Vai a vestirti
dobbiamo andare a cena dei miei, scemo"
"Lo racconto a tuo padre ciò che abbiamo fatto Stew"
"Certo, se vuoi fartelo tagliare di netto da lui e Cameron, fai pure."
scoppi a ridere, come sei bello.
"Corro a vestirmi amore, che mi metto?"
Non sento che dici, con il phone mi sto già asciugando i
capelli.
Torni in bagno con i mano un paio di pantaloni neri e un paio grigi
nell'altra.
"Scegli tu!"
"Quelli neri amore"
"Sicura?" - "Sì, ti stanno meglio" annuisci, poggi i
pantaloni grigi sul lavandino e ti infili quelli neri.
Sei dimagrito un pò, e quindi ti scendono lasciando
intravedere i boxer che ti ho regalato qualche mese fa.
"Beh, fanno anche vedere i boxer amore, guarda qui che sexy!"
inizi a dimenarti come un cretino cercando di fare qualche passo che
somigli alla danza, ma sei proprio negato.
Scoppio a ridere "MA CHE FAI BALLERINO?"
"Sono meglio di te come ballerino, sai!"
"Certo Certo amore."
Torno in camera, prendo slip e reggiseno puliti dal reparto biancheria
della mia valigia, slip nero reggiseno idem, sto andando a casa
mia mica devo fare uno spogliarello a Robert dopo cena, spero. Prendo un paio di
Jeans, i miei amati J Brand - questi sono nuovi hanno ancora
l'etichetta, perfetti.
Ci abino una delle mie solit magliette a V, bianca, abbastanza lunga e
Keds nere ai piedi, sono pronta.
Mia madre odia che io abbia i capelli in disordine, così li
lego
cercando di rendere il ciuffo corto che mi rimane davanti, un minimo
presentabile.
Niente fondo tinta, non mi và, solo un pò matita
nera negli occhi e sono pronta.
"Amore andiamo?"
"Sì io sono pronto" urli.
Esco dal bagno e ti vedo : pantaloni neri, maglia grigia e la camicia a
quadri grigia e nera, che ormai è praticamente mia.
"Quella è la mia camiciaaa!"
"Cosaaaaaaaaaa? Questa è mia, sei tu che rubi le cose, ladra"
scoppiamo a ridere, prendiamo i telefoni, sigarette e chiavi e
scendiamo nella hall, ci aspettta una macchina.
Come
andrà la cena dei nostri amati Robsten? :D
Bene, aspetterete il prossimo capitolo per saperlo.
Baci e spero vi piaccia! :D
Ed eccoci qui, la seconda
parte della cena.
Spero vi piaccia.
Un pò di spuspance non fa mai male, no? ;)
Buona lettura!
Pov Kristen
Siamo nella Hall dell'albergo, davanti alla porta. Controlli che non ci
siano paparazzi, poi mi porgi la mano, incroci le tue dita con le mie.
Fai passare prima me, come sempre.
"Questi Jeans ti fanno un bel culo amore, complimenti"
"Solo questi?" dico con la faccia offesa.
"Naaah, tu hai sempre un bel culo scema"
"Ah beh, ci mancherebbe giovanotto."
Il tragitto in macchina non è così lungo, ho la
testa poggiata alla tua spalla, sono stanca.
L'autista ci avvisa che siamo arrivati a casa, ci apre la portiera.
Scendi prima tu, mi dai la mano e ci avviamo verso la porta di casa.
Suono. Sento il cane che abbaia forte, mio padre non l'ha legato.
"C'è bisogno che un lupo mi giri vicino? Non ci vado molto
d'accordo, sai com'è."
"Ma smettila idiota" rido, e ti faccio una carezza.
"Non mi provocare Stew"
"Ahah, ma sei cretino? Non ti posso nemmeno accarezzare ora, amore?"
"Mhh.. "
Vorrei chiederti il significato di quel "Mhh" malizioso, ma mio padre
apre la porta.
"Kris! Ciao Tesoro Mio!" Mi abbraccia, quanto mi sei mancato
papà.
"Ciao pà, come stai?" ricambio l'abbraccio e lo stringo
forte forte.
"La mia bambina, sto bene, tu? Sembri stanca, e dimagrita, stai
mangiando?"
"Oddio papà, sto bene, davvero" il suo sguardo si sposta su
Robert.
"Eh tu, inglese, la stai facendo mangiare mia figlia o no?" sei in
imbarazzo e parecchio rosso in viso.
"Ehm..Sì Mr.Stewart, sta mangiando." come sei carino. Non
stiamo
assieme da così tanto tempo, ma i miei genitori ti hanno
sempre
adorato. E papà, anche se fa il burbero, ti vuole un gran
bene.
Ti sorride e ti da la mano, il suo tono diventa amichevole "Come
và Robert?"
la tua espressione è più rilassata ora "tutto
bene John, grazie".
"Allora forza tutti dentro!"
Casa mia è sempre uguale, mia madre non ha molto tempo per
spostare mobili o cose del genere, siamo molto abitudinari, diciamo
così.
"Ciao Kriiis" mio fratello, Taylor. Mi saluta dal divano senza nemmeno
alzarsi, come che per lui non sia molto importante il piccolo dettaglio
che non ci vediamo da 3 mesi. Ma gioca alla Play, non si
alzerà
mai.
"Ciao Tay" rispondo.
"Ehy Piccoletta!" mio fratello Cameron, mi abbraccia così
forte che quasi mi stritola e mi solleva di 10 cm da terra.
"Ciao Cam, come stai?" - "Ma sì bene" mi mette
giù, "Hai l'aria stanca, tutto ok?"
"Anche tu? --.--, sto bene scemo." mi fa l'occhiolino e poi si sposta
su Robert che parla con Tay di videogiochi, perfetto.
Si salutano, vanno molto d'accordo e a me fa più che piacere.
Mia madre esce dalla cucina, mi saluta, mi abbraccia, stessa domanda.
"Stai bene? Stai mangiando?" bla bla bla, che noiosi.
Abbraccia Robert, il suo abbraccio è più dolce,
da mamma.
"Come stai Jules?" le chiedi "Sto bene tesoro, e voi? Che mi
raccontate?"
"Mamma ci sentiamo al telefono tutti i giorni non è che sia
cambiato molto da ieri ad oggi" rido, e tu assieme a me.
"Mamma salgo in camera a prendere un paio di Jeans che ho lasciato qui,
torno subito"
"Ok ma fai veloce, è quasi pronto"
Salgo le scale, ho proprio voglia di vedere camera mia, tu sei dietro
di me amore, come non potresti del resto?
Dove vai tu vado io, è sempre stato così.
Entro in camera mia, è sempre uguale. Pareti viola, soffitto
bianco, il letto è al centro, è grande; una
piazza e
mezzo, la spalliera poggia al muro. A destra una libreria, grande
quanto tutta la parete, i primi due ripiani sono pieni di libri, il
terzo, quello più alto, pieno di vinili e cd. La mia cambina
armadio non la visito da un pò, credo sia vuota. I poster
alle
pareti mi fanno sempre ricordare qualcosa, ci sono tutti i film che ho
fatto, mia madre ha insistito per appenderli. Manca ancora la locandina
di New Moon, chissà come mai non ha provveduto ad
appenderla.
Il poster dei Pink Floyd mi piace particolarmente, passavo le ore a
guardarlo.
Il pc è ancora sulla scrivania, mai usato, la tv
è sempre nello stesso posto, nel lato del letto.
Mi butto a peso morto sul letto, tu ti siedi vicino a me. La
parete sopra la scrivania è piena di foto, vecchie e nuove.
Osservi e guardi in silenzio, ormai non torno mai qui, non dormo nel
mio letto da mesi.
Ci sono ancora le foto con Michael alle pareti, le guardi.
Chissà che pensi.. Te lo chiedo.
"Amore.. che pensi?"
"Niente.." ti stendi vicino a me, siamo così vicini che i
nostri nasi si sfiorano.
"Dai.. a che pensi?"
"Nulla amore, davvero. Sono solo stanco..."
"E' per le foto? Mi ero dimenticata che stavano ancora qui.."
"Ma no.." il tuo sguardo è triste.
"Amore strappiamole, dai vieni" ti prendo la mano e mi alzo dal letto,
ti tiro con forza e ti alzi con me.
Non guardo nemmeno che foto sono, le prendo le stacco ad una ad una,
fino all'ultima.
L'ultima no, non la tolgo. Ci sei tu.
"Lo vedi? C'era già la nostra foto in camera mia"
Eravamo sul set di Twilight, siamo sorridenti. Tu sei seduto ed io in
braccio a te.
"Com'eri carina guarda!" ti guardo, tu sì che sei sempre
più bello.
"Eri davvero bella due anni fa, ora sei bellissima, direi che non
poteva andare meglio di così."
Bella sì, come no. Avevo dei capelli orrendi e almeno 10 kg
in più.
"Ma cosa dici amore!"
"Dico la verità, razza di scema, guardati.. Sei sempre stata
bellissima per me, lo sai.." ma lo noto, pensi ad altro, non sei con
me, sei pensieroso.
"Robert,che hai? Sei strano.."
"Nulla amore, mi da sui nervi vedere questo merdoso che ti tocca, tutto
qui! Scendo giù a dare una mano a tua madre, fai presto" -
non
mi dai nemmeno il tempo di rispondere che già sei uscito
dalla
mia camera.
Lo so, ti fa male vedermi con lui, so quanto hai sofferto e so di
averti fatto male non scegliendo subito te, so quante sbronze hai preso
pensando a me, quante ragazze sono passate nel tuo letto, quante
lacrime hai versato. Non hai idea di quanto io mi faccia schifo per
questo.
"Kristen tesoro scendi"
Mia madre che urla dalle scale mi avvisa che la cena è
pronta.
Faccio le scale, il mio posto è tra papà,
capotavola, e Robert affianco a me.
Ti guardo, hai gli occhi fissi sul piatto, non so a cosa pensi, ma
inizi a preoccuparmi.
Mangiamo il primo, lasagne, le divoro. Avevo fame e poi adoro la cucina
di mia madre, mi manca troppo.
Mio padre parla di cose che succedono a lavoro, Cameron parla del suo
lavoro, Taylor dice qualcosa sull'università ma è
preso
dal suo nuovo iphone sotto il tavolo, è parecchio strano e
nervoso strasera. Mia madre mi chiede ogni tre minuti qualcosa di
diverso, tu sei in silenzio amore, tutto il tempo. Ma che ti prende..
Mia madre va in cucina e prende la seconda portata.
"Chi mi accompagna a fumare una sigaretta?" dico.
"Vengo io con te amore." rispondi; meno male.
"Fate presto, tua madre vuole farti assaggiare il suo arrosto,
è tutta la sera che ne parla".
Sorrido a mio padre, ti prendo per mano e andiamo sul retro, sotto la
veranda.
Fa fresco stasera e mi dai la tua / mia camicia, la metti sulle mie
spalle e mi accendi la sigaretta.
"Amore stai bene? Cioè.. sembri, triste."
"Sto bene, davvero Kris."
"Ma sei sicuro? Sei silenzioso da quando hai visto le foto, che
c'è?"
"No nulla, è che.." - DLIND DLOND.
Il campanello, ma chi diavolo è? Il suono del campanello ti
interrompe, vedo Tay che si alza veloce dal tavolo e va verso la porta,
apre il portone, no.
Non ci credo, ma che ci fa qui? Cosa vuole? Dio.
Ed eccoci alla fine del capitolo, chi sarà alla porta? ;)
A domani <3
Salve
Bellezzeee :D
Allora prima di tutto vorrie ringraziare tutte le persone per le
recensioni quindi : sguardoalcielo,
Tokietta_Cullen96, londonkr e
shesthesun.
Grazie Davvero, siete fantastiche *.* Dov'eravamo rimasti con
la nostra storia Robsten? Kristen e Robert fumavano una sigaretta in
veranda quando qualcuno suona alla porta.
Pov Kristen
Non ci credo, ma che
ci fa qui? Cosa vuole? Dio.
Tu non riesci a vedere che succede dentro casa, dai le spalle alla
vetrata, ma io sì.
Noti il mio sguardo, i miei occhi quasi schizzano fuori dalle orbite
mentre penso al modo più cattivo per poter uccidere quello
stronzo di mio fratello.
Ti giri di scatto e lo vedi.
Michael.
Ha i capelli incasinati e una bottiglia avvolta nella carta in mano,
è ubriaco, sicuramente. Taylor cerca di spingerlo fuori
dalla porta, vedo Cameron che si alza di scatto e va verso la porta,
urla qualcosa ma non riesco a sentire, spinge via Taylor e prende
Michael per il colletto della camicia, gli urla in faccia. Tu guardi la
scena immobile e non sai assolutamente che fare.
Anche mio padre si alza, cerca di calmare Cameron, anche se
è parecchio difficile.
Ti giri verso di me "Che ci fa LUI qui?" il tuo tono è
freddo, fa quasi paura.
"Io.. io non lo so Rob, non lo so!"
"NON LO SAI?" urli.
"NO, NON LO SO! NON LO SENTO DA MESI!"
Apri la porta con forza e vai verso di lui, papà cerca di
tirarti il polso ma sembra che nemmeno te ne accorgi.
Sei tutto rosso in viso e hai lo sguardo freddo e cattivo, non credo di
averti mai visto così.
"COSA CI FAI QUI? CHE VUOI DA KRISTEN?"
"Ehyy inglese sta calmo, calmo, voglio solo parlare con Kristen e poi
sono stato invitato caro bello"
"DA CHI SEI STATO INVITATO DA CHI??"
"TAYLOR E' MIO AMICO CARO IO IN QUESTA CASA CI VENGO QUANDO MI PARE"
"TU NON ENTRI IN QUESTA CASA QUANDO LA MIA RAGAZZA E' DENTRO, HAI
CAPITO RAZZA DI COGLIONE?"
"ahah, la tua ragazza.. LA MIA EX RAGAZZA? Kristen? Ehy Kris? Dai vieni
qui a salutarmi"
Michael cerca di avvicinarsi a me ma la tua mano è piantata
sul suo petto e non lo fai muovere di un centimentro.
"SE TI AVVICINI A LEI TI GIURO CHE VADO IN GALERA CON IL SORRISO SULLE
LABBRA CARO MIKE."
"Ho capito chi si muove. Ehy Kris, KRISTEN GUARDAMI! TI RICORDI QUANDO
SIAMO ANDATI AL LUNA PARK??"
Mi avvicino a Michael, lo guardo in faccia.
Come ho fatto a stare con uno del genere per così tanto
tempo? Come? Dio.
"Sì, mi ricordo. Che vuoi Mike?"
"Volevo salutarti! Hai cambiato numero di telefono, cioè Tay
mi ha invitato ed io ne ho approfittato, non sapevo ci fosse anche
Robert Pattinson che mi ha fottuto la ragazza che dovevo sposare".
"Mike! Vattene via!"
"No Kristen, non me ne vado via, sono stato invitato"
Cameron sta perdendo la pazienza e guarda Taylor in cagnesco, lo vuole
ammazzare me lo sento. Prendo Taylor per il braccio e lo tiro
così forte che dalla bocca di Tay esce un "Ahi".
"MANDA VIA QUESTO STRONZO DA CASA MIA TAYLOR, HAI CAPITO? O GLI SPACCO
LA FACCIA."
"Ok Kris! Sta calma."
Nel frattempo anche mia madre è uscita dalla cucina, ha la
testa bassa e non dice una parola.
Voleva bene a Mike, lo so. E gliene vuole ancora, ma la decisione
è sempre stata la mia, e ha accettato che stessi con Robert,
come ogni madre dovrebbe fare.
Taylor si avvicina a Mike, con un braccio gli avvolge il collo e gli
dice qualcosa all'orecchio.
"Voglio stare qui, mi manca Kristen, e tu! TU INGLESE DI MERDA, TI SEI
SCOPATO LA MIA RAGAZZA MENTRE ANCORA CI STAVO ASSIEME! LA COLPA E' SOLO
TUA, FAI SCHIFO! TORNATENE NELLA TUA CITTA' DI MERDA, SFIGATO!".
"Sai, mi sarebbe piaciuto scoparla mentre stava con te, c'avrei davvero
goduto razza di cesso, ma lei non ha mai voluto per rispetto al suo -
fidanzato -. Però sì, mi sarebbe piaciuto e
c'avrei davvero goduto a vedere la tua faccia! Coglione! Tranquillo
però, la sera stessa che ti ha lasciato stava già
nel mio letto! Esattamente come ogni sera. Contento?"
"IO TI AMMAZZO" cerca di spingerti ma è troppo ubriaco per
riuscire a fare qualcosa e tu sei troppo alto per lui.
"Cosa vuoi fare? Ma guardati, sei alto 1. 40. Razza di scemo." Lo
spingi.
"Andiamo Mike, ormai Kristen ti ha lasciato, sta CON ME! Fattene una
ragione."
"Sì ma prima di stare nel tuo letto è stata nel
mio, lo sai questo vero inglese? E sai anche che il periodo di Twilight
nonostante amasse già te veniva a letto ancora CON ME?" I
tuoi occhi azzurri sembrano pieni di sangue, stai per esplodere, oddio.
"MICHAEL SMETTILA!" Urlo, e la mia mano finisce dritta sulla sua
faccia, lasciandogli un segno parecchio evidente, e rosso.
"Io ti ammazzo.." sussurri guardandolo negli occhi, "IO TI AMMAZZO"
"vieni qui, stronzo! ORA L'INGLESE TI AMMAZZA, HAI CAPITO?" vai verso
Michael mentre mio padre cerca di tirarti, sono immobile e non so cosa
fare, ma quando mi sto per muovere è già troppo
tardi. Gli hai già piazzato un pugno in piena faccia,
così forte da farlo cadere per terra, e non solo. Sei
già addosso a lui che lo riempi di pugni in faccia, perfetto.
"ROBERT!" cerco di tirarti da dietro ma non ci riesco, anche
papà e Taylor ci provano.
"Cam cazzo, aiutali idiota" mio fratello Cameron non muove un dito.
Mike non gli è mai andato a genio e non vedeva l'ora che
Robert lo prendesse a cazzotti come si deve.
"CAMERON TOGLITI QUEL SORRISO DALLA FACCIA E AIUTACI" papà
urla, ma Cameron è poggiato al muro con aria
totalmente indifferente. Anche mamma prova a fermarti ma non
smetti di prenderlo a pugni in faccia. E' tutto pieno di sangue.
Cam si decide a muoversi, va verso Rob con le braccia gli cinge in
fianchi e incrocia le mani sul suo petto, di colpo lo tira su, tutto di
peso.
"Ehy Rob Rob Rob, calmo amico. Gliene hai date abbastanza per stasera."
Il tuo respiro è spezzato e stai per avere una crisi d'asma,
ti manca l'aria. Ti liberi dalla presa di Cameron e mi guardi negli
occhi, sei dispiaciuto. Prendi il telefono, stai chiamando l'autista
"Dean.. Vieni a prendermi."
Guardi mia madre ti avvicini "Scusami Jules, scusami, davvero.. Mando
qualcuno a pulire questo disastro."
"Robert, non importa, perchè vai via? Rimani qui." nel
mentre Taylor ha fatto alzare Mike e con papà l'hanno
portato in cucina per pulirgli la faccia. Le tue mani sono tutte
sporche di sangue e sicuramente ti fanno male, non sei il tipo che
picchia, non credo che tu l'abbia mai fatto. E ora? Ora ti sentirai in
colpa per mesi e come minimo farai anche le tue scuse a Michael.
Ti volti verso di me, mi guardi di nuovo per qualche secondo che sembra
interminabile.
La macchina è arrivata, è nel vialetto.
Stai per dire qualcosa ma dalla tua bocca non esce nulla o
semplicemente non riesci a parlare.
Metti il telefono in tasca e vai via, esci dalla porta in silenzio
senza dire una parola, senza chiedermi se voglio o no venire con te.
Dove vai Amore?
Vorrei raggiungerti ma le mie gambe non si muovono.
Sento la macchina che riparte; quasi non riesco a sentire le gambe,
sono deboli. Mi lascio cadere a terra e mi lascio travolgere da un
pianto isterico che durerà ancora per molto.
Salve gente!!! *-*
Allora prima di tutto volevamo ringraziarvi, soprattutto quelli che ci
chiedono sempre di postare di continuo (cioè chiedono a
Carli
nella sua pagina), vuol dire che vi sta piacendo veramente la storia e
io e Carli non potremo esserne più felici di così
*-*
Ringraziamo come sempre le persone che hanno scritto le recensioni : sguardoalcielo,
bbird, Stellina96, londonkr, Tokietta_Cullen96, e
cimellita. Davvero grazie *-*
Volevamo dirvi inoltre che, non so se avete notato ma
scriviamo
veramente poco da parte di Robert, forse perchè essendo
molto
più fans di Kristen la conosciamo meglio in un certo senso,
perciò è più facile per noi
impersonarci in lei.
Quindi scusateci se siamo in continuo "Pov Kristen" e se anche in
futuro sarà così spesso.
Buona Lettura, Carli e Sara <3
Ps ( SCUSATECI E' PARECCHIO LUNGO, PERDONO T.T SPERO NON VI ANNOIIIII
T__________T)
Pov Kristen
Non so perchè le mie gambe non si siano mosse di un
centimetro,
so solo che sarei voluta morire. L'unica cosa che sono riuscita a fare
è stato aggrapparmi al collo di Cameron che mi ha portato
fino
al letto in camera mia e li sono rimasta, immobile, per un'ora intera.
Mamma è stata con me, tutto il tempo, mi ha abbracciato e
sono
rimasta tra le sue braccia come quando ti fai male da piccola, o ti
spezzano il cuore a 14 anni. E' stata li in silenzio, senza dire una
parola, mi ha lasciato sfogare ed appena ha visto che mi sono calmata
un pò mi ha passato il cellulare.
"Chiama Robert, forza" E' uscita dalla mia stanza per lasciarmi un
pò di privacy e poter parlare con te.
Ho preso il telefono ed ho selezionato il tasto # 1 ; sul display del
mio Black Berry è comparso "Flippy - Calling" e una tua
foto,
mentre fai l'idiota. Mi viene da sorridere mentre la guardo, poi mi
ricordo che il telefono squilla e l'appoggio all'orecchio destro.
"tuu - tuu - tuu - tuu" Non rispondi, perchè non rispondi
amore?
Ce l'hai con me perchè non sono venuta con te? Forse ti sei
addormentato. Mi alzo dal letto di scatto, infilo le scarpe e scendo di
corsa giù.
Mamma e papà sono seduti nel divano e parlano sotto voce.
"Kristen dove vai?"
"Prendo la mia macchina ok? Vado in albergo!"
Non sento nemmeno se rispondono o no perchè sono
già
fuori di casa, apro la macchina e mi siedo al posto di guida,
finalmente prendo una macchina che non sia un Pick-Up, la mia adorata
Mini.
L'accendo e la radio si accende assieme al motore, suonano le note
della canzone diMads Langeril
titolo è"You're
Not Alone" "Two
minds that once were close. Now so many miles apart. (Due menti che, un
tempo sono sono state vicine, ora sono tante miglia lontane) I
will not falter though, I´ll hold on till you´re
home. (Io non
esiterò , Ti proteggerò finche sarai a casa.) Safely
back where you belong And see how our love has grown (Quando tornerai
vedremo come il nostro amore sarà cresciuto)" Ecco
perfetto, ho pure beccato la cazone perfetta, che fortuna Kristen.
Esco dal garage e dal cortile di casa mia, l'hotel non è
lontano, spero di non trovare traffico.
Controllo ogni due minuti il telefono ma niente, non richiami e tanto
meno ci sono messaggi. Ancora due a destra e mi troverò
l'hotel
davanti, finalmente.
Semaforo, ovviamente rosso, uno dei più lenti a Los Angeles
ovviamente lo becco io. "DAI FORZA" urlo contro quel dannato aggeggio.
Finalmente verde, perchè quello davanti non si muove? Ok,
ecco ci siamo.
Nemmeno spengo il motore lascio le chiavi ad uno dei parcheggiatori che
mi saluta "Buonasera Signorina Stewart".
Nemmeno gli rispondo gli lascio le chiavi e scappo su, arrivo alla hall.
"Richard il signor Pattinson è in stanza?? Ehm, Richard
è
in stanza??" Non m'interessa se parla con qualcun altro, "RICHARD!"
"Sì?" - come sì? COSA SI'??? DIO! Ma
con chi parlavo, con il muro??
" ROBERT E' IN CAMERA SI O NO?"
"Ah sì signorina Stewart è in camera!"
Non gli dico nemmeno grazie, farei le scale a piedi se solo non
avessimo la stanza 548 al 12 esimo piano.
L'ascensore arriva, entro dentro e premo il 12 almeno 6 volte di fila.
1 -2 - 3- 4...
Andiamo muoviti dannazione.
7- 8 - 9 ..
Sì, facevo prima a farlo a piedi.
10 - 11 - 12.
Le porte si aprono e corro fino alla nostra stanza, ho il cuore a 1000
e non so nemmeno il perchè.
Busso forte, una volta, due volte, tre volte..
Tiro un calcio alla porta.
"ROBERT!! APRI!"
Non si muove niente.
Sbatto le mani contro la porta"ROBERT, PER FAVORE APRI, E' TUTTO OK!"
Sento qualcosa che si muve dentro la stanza, hai sbattuto a qualcosa
forse. Apri la porta, hai una birra in mano e la sigaretta in bocca,
hai i capelli bagnati e un asciugamano addosso. Hai bevuto. Certo, non
è una novità, ma riconosco quando esageri un
pò
con le birre, hai gli occhi blu non azzurri, e sono rossi, molto rossi.
"Kris! Volevi buttare giù la porta?"
"Perchè non mi hai risposto al telefono? Ero preoccupata
Robert!"
Entro in camera, Tom è sul letto, ubriaco fradicio, non
riesce
nemmeno a sollevare la testa per vedere chi è che parla,
guarda
la tv senza muove il corpo di un millimetro. E' pieno di fumo, il
pavimento è coperto di bottiglie di birra e champagne
assieme a
due cartoni della pizza i cui pezzi sono finiti sul pavimento e sul..
letto. Non credo dormirò in quelle lenzuola, anche
perchè
sono pienamente convinta che uno dei due ci abbia vomitato dentro visto
la puzza all'interno della stanza.
"Ehm sì scusami amore, non trovo il telefono."
"Non trovi il telefono Rob? Io mi chiedo come tu faccia a trovare Tom
in mezzo a questo schifo quindi è più che ovvio
che non
trovi il telefono!"
"Sì ok abbiamo esagerato scusa, non urlare però
eh"
"Ma chi sta urlando Robert? Chi? Non di certo io. Fai pulire questo
schifo di stanza, e spero che nessuno dei due abbia toccato i miei
abiti per le premiere di New Moon perchè questa volta dormi
per
strada, cazzo!"
"Nessuno ha toccato la tua roba, tranquilla."
Mentre parli il tuo accento inglese è ancora più
accentuato del solito, l'influenza di Tom lo fa uscire di
più.
Oltreutto ti mangi le parole visto la sbronza colossale che hai, quindi
non capisco bene che dici.
"Non capisco che dici, parla bene.."
"Cosa?"
"ROBERT, ERO SPAVENTATA DIO! TE NE SEI ANDATO LASCIANDOMI SOLA COME UNA
COGLIONA IN CASA MIA, PER FARE COSA? UBRIACARTI CON TOM NEL MIO LETTO?
COSA DIAVOLO TI DICE IL CERVELLO SI PUO' SAPERE?"
"E' il nostro letto Kristen, il nostro letto."
"E' IL MIO LETTO VISTO CHE LA STANZA E' MIA, NON TUA!"
"Ok, allora me ne vado nella mia stanza, contenta?"
"Fai come diavolo ti pare, non mi riguarda. Fai pulire questo schifo"
Tiri un colpo a Tom che ormai dorme profondamente nel letto, si sveglia
all'improvviso, spaventato.
"Che c'è Bobby? Lasciamo dormire daii."
"E' camera di Kris questa, alza il culo, vattene in camera mia." Si
è già addormentato, non capisce più un
cazzo. Gli
dai un altro colpo.
"THOMAS?" mi guardi "E' partito, va tu in camera mia, dormo io qua
stanotte le chiavi sono li, buonanotte" ti butti sul letto, non mi
guardi nemmeno in faccia.
"Robert sei impazzito per caso? Mi hai lasciato sola in casa mia a
piangere, hai spacco la faccia a.." non mi fai finire nemmeno la frase.
"A CHI HO SPACCATO LA FACCIA? EH KRISTEN? A QUELLO CHE TI SEI SCOPATA
MENTRE DICEVI DI AMARE M E? QUANTO FAI SCHIFO, E TI HO PURE CREDUTO
QUANDO MI HAI DETTO CHE NON L'AVEVI PIU' NEMMENO BACIATO DA QUANDO CI
ERAVAMO DETTI QUEL DANNATO -TI AMO- MI HAI DETTO CHE NON L'AVRESTI PIU
TOCCATO, CHE NON CI AVRESTI NEMMENO DORMITO NELLO STESSO LETTO, ERANO
TUTTE PUTTANATE! BUGIARDA DEL CAZZO, ESCI! ESCI!"
Ho una fitta al cuore, gli occhi mi si riempiono di lacrime tutto di
colpo, un nodo in gola non mi permette nemmeno di respirare.
Non riesco a dire una parola, ti guardo mentre il tuo sguardo si sposta
da Tom alla tv in modo nervoso.
Hai gli occhi lucidi, non dalla birra.
"Rob...Robe..Robert.." le mie parole sono strozzate dal pianto.
"LUI DICE CHE TI HA SCOPATO MENTRE DICEVI DI AMARE ME, O SBAGLIO
KRISTEN? NON ME LO SONO SOGNATO KRIS, C'ERA TUTTA LA TUA FAMIGLIA
DAVANTI, DIO. QUANDO ERAVAMO A ROMA, QUANDO ERAVAMO A ROMA ASSIEME TU
C'HAI SCOPATO? I GIORNI PRIMA, CI SEI STATA? RISPONDIMI, CRISTO,
RISPONDI!" ti sei alzato in piedi e mi guardi dritto negli occhi, il
tuo viso è rigato dalla lacrime, anche i tuoi occhi sono
scoppiati, non riuscivano a trattenere più le lacrime.
Abbasso la testa, non riesco a trattenermi, i singhiozzi sono
così forti da non riuscire nemmeno a dire una sillaba.
"KRISTEN, RISPONDI E GUARDAMI NEGLI OCCHI."
Non riesco a guardarti negli occhi e a mentirti, ti dico la
verità? So già che mi lascerai, non riesco a
mentirti.
"S..sì."
"Cosa sì, Kris? Cosa?"
Ti avvicini a me e prendi il mio viso tra le mani, "Cosa Kris?"
"Sì... sono stata con Mike dopo che ci siamo..siam..siamo
dett...detti ti..ti..ti am..ti amo"
Il tuoi occhi si riempiono di lacrime, ma questa volta stanno
lì, non ti rigano il viso.
"Co..cosa Kris? E' uno scherzo? Scherzi vero amore stai scherzando vero
dimmi che stai scherzando"
Continui a ripeterlo "dimmi che stai scherzando è uno
scherzo
vero mi avevi detto che non c'avresi più fatto nulla che ero
io
il tuo fidanzato non lui dimmi che scherzi dimmelo"
"Rob.."
"NO KRISTEN NO, NIENTE ROB DIMMI CHE SCHERZI"
"ROBERT, LASCIAMI SPIEGARE! "
"COSA DEVI SPIEGARE? COSA? COSAAA?"
"ROBERT, PER FAVORE!! DIO, TI PREGO. IO STAVO ANCORA CON LUI, OK? STAVO
CON LUI! ERA CON LUI CHE DOVEVO ANDARE A LETTO, NON CON TE ROBERT, ERI
TU IL MIO AMANTE NON ERA LUI, LO CAPISCI? ERA IL MIO RAGAZZO! VOLEVA
FARE SESSO CON ME QUANDO ANCORA NON SOSPETTAVA NULLA, COSA GLI AVREI
DOVUTO DIRE ROBERT? COSA? - EHY MIKE HO PROMESSO A ROB CHE NON AVREI
FATTO SESSO CON TE?- ANDIAMO ROB TI PREGO! HO SCELTO TE, STO CON TE,
SMETTILA, PER FAVORE AMORE, TI PREGO!"
"Oddio.." sussurri, ti siedi nel letto e ti stringi la testa tra le
mani.
"Robert, ti prego.. Amavo te, amo te. Io amo te, lo capisci? E mentre
stavo con lui ho pensato a te, tutto il tempo. Volevo te, non
desideravo altro che te, sono rimasta immobile quella sera, ed
è
da li che Mike si è accorto che non lo volevo
più. Dicevo
il tuo nome nel sonno, non sai quante volte me lo ha rinfacciato! Sto
con te amore, voglio te, amo te. E non capisco perchè tu
debba
attaccarmi su questa cosa.. Sì, ok, non te l'ho detto. Ma
l'ho
fatto per non ferirti, sapevo che ci saresti stato male e che.."
"E che cosa Kristen? Cosa? Lasciami in pace, va via."
"No, non vado via Robert... Lui era il mio fidanzato."
"Fanculo Kristen, va via"
"NO ROBERT, NON VADO VIA! QUANDO ABBIAMO FINITO LE RIPRESE PRIMA DEL
TOUR PROMOZIONALE QUANTE INGLESI TI SEI SCOPATO, EH? QUANTE ROB?
QUANTE, DIO QUANTE? CREDI CHE IO NON LO SAPPIA? CREDI CHE TUA SORELLA
NON ME LO ABBIA DETTO, ROBERT? TU DICI A ME, MA LA DIFFERENZA E' CHE IO
ERO FIDANZATA TU TI SEI SCOPATO TUTTO IL MONDO, NIKKI COMPRESA! EPPURE
AMAVI ME! SBAGLIO?"
"E' diverso.. Io non"
"NO, TU NON NULLA! NULLA! SIAMO PARI. CON LA DIFFERENZA CHE TU SCOPAVI
CON UNA DIVERSA OGNI SERA, IO HO FATTO SESSO UNA VOLTA, CON MICHAEL."
"Da quanto lo sai?"
"Cosa?"
"Che sono stato con Nikki e con le altre.."
"Da sempre.. Robert.. Da sempre.." la mia voce si spezza di nuovo tra
le lacrime"Tu..tu hai la minima idea di quanto io abbia.. abbia
pian..pianto perchè sapevo..sapevo che dicevi di amare ME e
te
ne andavi con qualunque ragazzina ti capitasse a tiro? Ma.. ma sapevo
che lo facevi per..per..per dimenticarmi..e..e..e non ti ho..mm..mai
detto NNU..NULLA ROB, MAI" non riesco più a dire una parola,
stiamo in silenzio.
Le uniche cose che si sentono sono i nostri singhiozzi e, come sempre,
il mio pianto isterico che non mi da nemmeno modo di respirare. Mi
lascio scivolare per terra e porto le ginocchia al petto, poggio la
testa sulle ginocchia e rimango li, come se fossi racchiusa in una
bolla. Sento che ti alzi, sei vicino a me, ti siedi accanto a me e non
dici una parola, non cerchi di sollevare il mio viso, mi lasci
piangere, mi prendi la mano e incroci le tue dita con le mie, mi baci
la mano e poggi la testa alla mia spalla. Non riesco a vedere il tuo
viso, ma so che piangi assieme a me. Una delle notti più
brutte
della mia vita l'ho passata assieme a te, non l'avrei mai detto.
La mattina dopo la luce del giorno mi sveglia, apro gli occhi, mi
bruciano tantissimo che quasi non riesco ad aprirli.
Sono in un letto, al caldo, mi giro e cerco il telefono ma non
è
sul comodino come sempre, quindi guardo quell'odiosa sveglia
con
i numeri rossi che tanto mi da fastidio durante la
notte, 9:35. Mi
giro dall'altra parte e tu sei già sveglio, guardi il
soffitto.
Hai il viso vermante pallido, più del solito.
Mi guardi negli occhi e mi sorridi..
"Buongiorno.."
Hai la voce roca e triste.
"Buongiorno..." sussurro.
Non so come ci dobbiamo comportare esattamente, l'unica cosa che mi
ricordo di stanotte è che ci siamo urlati contro,
nuovamente, e
non so come andrà ora che abbiamo confessato, o meglio, io
ho
confessato tutto, anche ciò che sapevo su di te.
Non ricordo come sono finita nel letto, ne tanto meno chi mi abbia
portato in un'altra stanza, ero esausta e non ce l'avrei mai fatta ad
arrivarci da sola, quindi credo che tu mi abbia preso in braccio e
messo a letto. In un letto pulito.
E Tom? Forse è nell'altra stanza ancora nel suo coma
pronfondo dovuto all'alcol che vi siete scolati.
"Come stai? Stanotte ti lamentavi del mal di testa, va meglio?" chiedi.
"Ahm.. sì, ma mi bruciano gli occhi.."
Ti volti verso di me e mi dai un piccolo bacio sull'occhio destro.
"Ora passa..." profumi di menta e di cocco, devi esserti appena fatto
la doccia e lavato i denti, ed io non mi sono accorta di nulla? Ero in
un coma pronfondo, quasi peggio di Tom.
Mi dai un altro bacio sulla guancia e un altro sulla spalla.
Mi baci, questo vuol dire che non mi hai scaricato, oddio.
Gli occhi mi diventano lucidi e si riempiono di lacrime,
così tante che iniziano subito a rigarmi il viso.
"Kris, che hai?"
"Nul..nulla Rob"
"No ehy, che hai amore?"
"Pensavo che..che ci fossimo lasciati..io non lo so.. pensavo che mi
volessi lasciare" scoppio a piangere, nuovamente.
Mi tiri su e mi abbracci, ho la testa sul tuo petto e piango come una
disperata.
"Amore ehii.. non piangere, amore calmati. Senti ho esagerato ieri
sera, del resto pure io ho fatto ciò che ho fatto,
nonostante
amassi te..
Stanotte c'ho pensato e beh.. anche se odio dirlo.. uff.. tu avevi
tutto il diritto di stare con Mike.. e che io.. tu sei sempre stata
mia."
Alzo il viso e ti guardo.. Quanto ti posso amare, razza di idiota?
"Ti amo Robert, dal primo momento che ti ho visto il mio cuore batteva
solo mentre tu eri affianco a me. Solo quando mi sfioravi stavo bene,
quando eri vicino a me respiravo. Tu mi hai salvato, stavo sprofondando
a soli 17 anni in una storia che nemmeno volevo, convinta che quello
fosse vero amore. Beh, Robert Thomas Pattinson, guardami bene
perchè non te lo ripeterò di nuovo" prendo il tuo
viso
tra le mani, i tuoi occhi fissi sui miei - "Io ho amato te e soltanto
te per ora, e credo che amerò te ancora per parecchio tempo.
Quello con Mike non era amore, non era questo. Era affetto, certo, ma
non amore. Avevo 13 anni, non poteva esserlo. Dal primo momento che ti
ho visto io non ho desiderato altro che te. Mi hai fatto capire che
l'amore non è sesso, che non è passare le ore a
baciarsi,
non è fare le cene o andare in vacanza assieme. Amore
è
vivere, è giocare, scherzare, parlare.. Con te posso
parlare,
sempre. Di qualsiasi cosa.. L'amore con te è una carezza, un
abbraccio, uno sguardo. Quando ti guardo negli occhi io so cosa pensi,
perchè è ciò che penso io nello stesso
istante.
Quando sono nel panico, quando mi manca l'aria, quando non riesco a
parlare, io guardo te.. E nel momento in cui io mi giro a guardarti tu
ti volti per guardare me. Questo è amore Robert. Tu sei il
mio
amore, razza di scemo. E' sempre stato così per noi due.
Sono
stata chiara Sir Pattinson?"
Non riesci a parlare, anche perchè è raro che io
parli
così tanto, soprattutto se si tratta di sentimenti, e tu lo
sai..
"Chiarissimo Signorina Stewart.. Anzi.. Chiarissimo Amore della mia
vita." sorridi.
Mi abbracci forte, così forte che quasi mi stritoli, ma non
importa, ricambio l'abbraccio, mi scosti e mi guardi negli occhi per
qualche secondo.
"Ti amo scheggia"
"Anche io ti amo Flippy" mi sorridi ancora e mi dai uno dei baci
più dolci e pieni d'amore che una donna possa ricevere
dall'uomo
che ama. Beh, ma non tutte sono fidanzate con Robert Pattinson, no? So
di essere la donna più fortunata della terra, e questo bacio
lo
dimostra.
Ricambio il bacio e tra carezze e coccole ci addormentiamo, in pace, e
più innamorati di prima.
SCUSATE, SAPPIAMO CHE E' LUNGO T.T
PERDONATECIIIII >< SPERIAMO VI PIACCIA, UN BACIO *.*
A DOMANI!
Ciao
a tutti ragazzi ;) So che ieri non abbiamo postato il capitolo, ma per
me (Sara) è iniziata la scuola veramente e tra versioni di
Greco e Filosofia sto uscendo di testa >-< E Carli non ha
avuto tempo in questi giorni. Perciò ECCOCI QUI, con un
giorno di ritardo ma scusateci T_T
Allora : siamo veramente contente che il capitolo precendente vi sia
piaciuto e tra i vari complimenti che ci sono stati nella pagina di
Carli volevamo come sempre ringraziare le persone che hanno scritto le
recensioni. cimellita,
sguardoalcielo, Tokietta_Cullen96 e londonkr. londonkr ci ha
chiesto se la tristezza di Robert era dovuta alle foto di Mike in
camera di Kristen. Sì, era dovuta a quello ma più
avanti nei capitoli capirete meglio ;)
Eccoci qui, iniziamo!
Buona Lettura.
Carli&Sara <3
POV KRISTEN.
29 Dicembre 2009.
Ancora non so come tu abbia fatto a convincermi
IL CAPODANNO A LONDRA CON LA TUA FAMIGLIA E I TUOI AMICI? Oh mio Dio.
Ancora non riesco a crederci.
Sono su un aereo diretto a Londra, vicino al finestrino. E' piena notte
ma non ho sonno, per via del fuso.
Non arriverò all'aeroporto di Gatwick, dove molto
probabilmente i paparazzi sono all'erta, ma a quello di Stansted, molto
più piccolo e meno trafficato. Mi hai prenotato tu il volo,
ho solo seguito le tue indicazioni. Ho un signore anziano alla mia
sinistra, che, per fortuna, non sa chi io sia. Qualche ragazza
sull'aereo si è accorta della mia presenza "Kristen Stewart
sull'aereo mamma!" hanno detto due sorelle.
Ma tu mi hai sempre detto che gli inglesi sono ben educati ed in questi
casi non ti danno nessun fastidio, infatti mi hanno lasciato tranquilla
per tutto il viaggio e si sono addomentate entrambe.
Ho tenuto le cuffie per tutto il viaggio, ed adesso, tra le note di
Yellow dei Coldplay, mi rendo conto che stiamo atterrando. Finalmente
ti vedo.
L'atterraggio è lento e tranquillo. L'aereo si ferma e tutti
i passeggeri prendono le valige del loro bagaglio a mano, un'assistente
bionda e parecchio alta mi si avvicina e mi chiede "Lei è la
Signorina Stewart?" mi tolgo le cuffie, la guardo "Ehmm..Sì,
sono io."
"D'accordo, allora segua il mio collega Steven che
l'accompagnerà a prendere le valige fino all'uscita 4
dell'aeroporto per ragioni di sicurezza."
"Sicurezza? Non credo che nessuno mi voglia rapire.."
"Il Signor Pattinson ha dato degli ordini precisi, ci ha chiesto questo
favore e noi cerchiamo sempre di accontentare i nostri clienti.
Soprattutto lui." dice con un sorrisino idiota. Questa è
innamorata pazza di te, ora le spacco la faccia.
Ok no, non posso spaccarle la faccia, non è carino.
Ma la odio, beh sì, ho decisio che la odierò.
Mi si presenta davanti un ragazzo giovane ed alto, ha degli occhi
veramente belli.
Mi prende lo zaino e mi dice di seguirlo, lo faccio.
La mia valigia è già stata presa e John la tiene
in mano.
"Ehy Jò" Gli dico. Lui mi sorride.
"Seguitemi" dice Steven.
Ci porta fino ad un'uscita secondaria, apre la porta e spinge la
maniglia anti-panico.
Ed eccoti lì, poggiato alla macchina con una sigaretta in
bocca, hai una cuffietta nera, un giubbino blu aperto che lascia
intravedere una felpa grigia, una sciarpa a scacchi, è mia.
Dei jeans blu scoloriti e delle adidas nere ai piedi.
Mi vedi e mi sorridi, mi vieni in contro e mi abbracci forte, mi
sollevi di "qualche" centimetro da terra e mi sussurri all'orecchio
"Ehy Stew, mi sei mancata." ricambio l'abbraccio, sono così
in alto che le mie gambe penzolano e i miei piedi non toccano
più per terra. "Anche tu mi sei mancato Pattz" ti do un
bacio su collo, profumi dolci.
Mi metti giù e ringrazi Steven.
"Grazie Steve, sei un amico" gli dai la mano e vi abbracciate.
"Ma figurati Rob, è il minimo! Buon Natale anche se in
ritardo e felice anno nuovo!"
"Anche a te, salutami tua madre mi raccomando!"
Gli fai l'occhiolino e torni a me, mi guardi
"Stai congelando, eh?"
"Beh sai, succede quando vieni praticamente catapultata in mezzo al
gelo e alla neve, a Los Angeles c'erano 27 gradi, Rob" dico con il viso
triste.
"Lo so, ma non hai mai visto Londra, quindi ti tocca, non scocciare su!"
Mi prendi la mano e mi trascini in macchina, c'è caldo.
"Dove andiamo?"
"A casa mia, dove vuoi andare?"
" A CASA TUA? CIOE, FAMMI CAPIRE, STIAMO A CASA TUA E NON IN ALBERGO?"
"Amore calmati! Mia madre ha insistito, dai è Natale,
cioè insomma.. Siamo in periodo di Natale, non posso dirle
no"
"Ok ok ok ok, fammi respirare allora."
Scoppi a ridere e mi tiri verso di te, mi abbracci e mi da un bacio.
"Sai di dolci, che ti sei mangiato?"
Mi sorridi.
"Quando arriveremo a casa lo vedrai."
Il tragitto è parecchio lungo, da quell'aeroporto a Londra
sono quasi 3 ore di macchina. Parliamo un pò, mi chiedi che
regali ho ricevuto per natale dai miei e dagli altri amici, io lo
chiedo a te. Mi dici che Peter ti ha mandato un pacco gigantesto da
parte sua, di sua moglie e delle bambine e c'è qualcosa
anche per me. Ti dico che Ashley mi ha chiamato per Natale, ed anche
Kellan. Ti offendi quando ti dico che ho chiamato Jackson, tu dici di
averlo chiamato, ma non hai ricevuto nessuna risposta.
Mi dici anche che Nikki ti ha mandato un email con gli auguri, io non
l'ho ricevuta, ma francamente non mi interessa.
Elisabeth ha fatto una conversazione a tre con noi al telefono quasi da
collasso.
Ed Anna ci ha videochiamato su Skype, assieme esordendo con "Buon
Natale Cugini!".
Mi racconti della telefonata con Taylor, ti ha chiamato durante la
vigilia per darti gli auguri, all'ora esatta del fusorario di Londra.
Mi racconti della vostra telefonata, in poche parole, non avete fatto
altro che prendervi per il culo tutto il tempo.
Siete amici, lo siete davvero, e questo mi fa piacere.
Tua madre ha parlato con la madre di Taylor al telefono e non riesco a
smettere di ridere per questo se penso che anche mia madre ha chiamato
la tua per Natale, e che mio padre ha parlato con il tuo. I miei occhi
non reggono più e mi addormento tra le tue braccia come un
idiota.
"Kristen?" mi sussurri all'orecchio.
"Amore siamo arrivati, su andiamo così ti metto a letto."
Apro gli occhi, guardo fuori dal finestrino, fa un freddo assurdo ed
appena metto piede fuori dalla macchina inizio a tremare.
Il tuo braccio mi avvolge totalmente le spalle e mi stringi forte.
"Allora, questa è casa mia!"
L'avevo già vista in foto, ma dal vivo è molto
carina. Una di quelle tipiche case che si vedono nei film Inglesi, di
quelle a schiera con i mattoncini in vista. Prima di raggiungere la
porta ci sono 7 gradini esatti, e le luci del piano di sotto sono tutte
accese.
"Forza andiamo"
Prendi la mia valigia, abbiamo lasciato John in Albergo.
Tiri fuori la chiave dalla tasca, la metti nella toppa e giri, con uno
scatto al porta si apre.
Fai entrare prima me poi entri tu e ti volti di spalle, chiudi al porta
a chiave con due mandate e metti la catena.
"Mammaaa?"
"Sì Robert sono in cucina arrivo subito!" tua madre,
è una delle donne più dolci che io conosca.
Dentro casa tua fa caldo, veramente caldo.
"Amore dammi la giacca, qui si sta meglio" Mi tolgo io giubbotto e te
lo do, sparisci sotto il sotto-scala e torni senza i nostri giubbotti
in mano.
Ti togli la cuffietta e la poggi sul tavolino a destra.
Casa tua ha le pareti color crema, nell'atrio ci sono le scale
ricoperte dalla moquette per salire di sopra a sinistra, una parete
divide il soggiorno che si trova a destra, è luminoso. Le
pareti sono un pò più scure qui, è
illuminato da due lampade e dalla luce del camino, il fuoco
è acceso e la fiamma è alta.
Ci sono due poltrone ed un divano, color castagna, sono belle e
sembrano davvero comode.
Un tavolino divide il divano dal camino. Affianco al camino, a desta,
una mensola con un televisore veramente grande, al plasma. Gliel'hai
regalato tu per Natale, me lo avevi già detto.
Alle spalle dei divani c'è un tavolo da pranzo, grande. Con
sei sedie attorno, ed affianco alla finestra un albero di Natale
gigantesco, tutto illuminato, è bellissimo. Ci sono
ghirlande e addobbi di Natale ovunque, comprese le scale.
Superato il tavalo c'è una porta scorrevole che divide la
sala da pranzo con la cucina, dal quale esce un meraviglioso profumo di
dolci.
"Kristen!" tua madre mi viene incontro con le braccia aperte e io le
sorrido.
"Come stai?" mi abbraccia, ricambio l'abbraccio.
"Sto bene Clare, grazie. Tu come stai?"
"Ma sì tutto apposto a parte Robert che mi fa disperare" ti
guarda, e tu scoppi a ridere.
"Sì, lo immagino" rido assieme a te.
Mi prende sotto braccio e mi porta fino alla poltrona, quella
più vicino al camino.
"Siediti qui, ora vi porto una cioccolata calda, devi avere veramente
freddo."
Sparisce dietro le porte della cucina e tu ti siedi sul bracciolo della
poltrona vicino a me. Prendi il telecomando ed accendi la tv.
Mi metti un braccio attorno alle spalle e mi dai un bacio tra i capelli.
"Tutto ok?"
"Sì amore, tutto okkkk, tranquillo"
"Hai fame? Vuoi qualcosa per cena prima della cioccolata?"
"No, ho mangiato sull'aereo, sono apposto"
"D'accordo, perfetto allora."
"Dov'è tuo padre? Liz?"
"Liz è uscita, aveva una serata, mio padre era fuori Londra
oggi, per lavoro, credo tornerà tra poco, non so"
Tua madre torna con due tazze altissime, piene di cioccolata calda con
aggiunta di panna e marshmellow.
Ovviamente, due splendidi Muffin al cioccolato ancora fumanti
accompagnano la cioccolata. Ecco il sapore di dolci che avevi sulle
labbra.
"Adesso mangiate e riscaldatevi io vado su a mettere le lenzuola pulite
visto che il signorino non le ha cambiate"
"Mamma è Kristen, non la regina, ti prego! Ci ho dormito
solo una notte!"
"Non mi interessa Robert Thomas, avresti dovuto cambiarle, chiuso il
discorso, scendo tra poco!"
"Non mi chiamare Thomas!"
"Il nome te l'ho dato io e ti chiamo Thomas eccome, non protestare e
sii gentile"
"Lo sono sempre mamma"
"Sì Sì" borbotta qualcosa salendo la scale ma non
riesco a capire che dice e scoppio a ridere.
"Thomas, eh? Ti dovrei chiamare così più spesso
amore."
"Non ci provare Kristen!" Mi passi la cioccolata assieme al Muffin.
Tu gliene hai già dato un morso e sei tutto pieno di
cioccolato ai lati della bocca, sei peggio di un bambino.
Prendo il tavagliolo e ti pulisco la bocca, piano e delicatamente.
"Grazie!" mi da un bacino sulla guancia.
"Prego"
Tua madre scende dopo quasi 20 minuti.
"Ho aggiunto una coperta, Kristen non è abituata al freddo,
ma ve ne ho lasciato altre due fuori nel caso aveste freddo questa
notte"
"Grazie mamma" - "Oh grazie" dico "ma non c'era bisogno, davvero"
"Oh sì invece, c'era bisogno cara" mi accarezza la spalla.
E' veramente la donna più dolce che io conosca. Senza
contare il piccolo particolare che ti ha sempre detto di "fidanzarti"
con me, dal primo momento che mi ha vista.
"Vuoi andare a dormire amore?" mi chiedi.
"Sì, sono stanca"
"Ok allora andiamo" - "Mamma andiamo a dormire, Kristen non si regge in
piedi"
"Certo Certo, a domattina, buonanotte" mi da un bacino sulla guancia,
oddio. Lo da anche a te.
"Buonanotte" dico mentre mi bacia, "Buonanotte anche a te cara"
Prendi la mia valigia e accendi la luce delle scale.
Le pareti sono piene di tue foto da piccolo assieme a Liz e Victoria.
Ci sono parecchie foto anche con Tom, mi hai sempre detto che per tua
madre e tuo padre è praticamente un figlio.
Il secondo piano, mi fermo.
"No amore, ancora scale, camera mia è al terzo, mi
hanno rinchiuso su in soffitta" ridi. "Domani ti faccio vedere la casa
per bene."
Salgo ancora le scale, e man mano che metto i piedi nei gradini ci sono
foto tue da "adulto" assieme alle tue sorelle.
Il pianerottolo del terzo piano è più piccolo di
quello del secondo, ci sono una stanza a destra ed una a sinistra.
"Quello a destra è il bagno, papà ha sempre detto
che essendo maschio non avrei dovuto condividere il bagno con le mie
sorelle, per esigenze ehm - personali - le chiamava" scoppio a ridere
"che ridi? Scema! Comunque lo useremo solo noi due tranquilla - a
sinistra prego, c'è camera mia."
Passi prima tu e accendi la luce. Essendo al terzo piano, quindi una
mansarda, ha il tetto spiovente. La finestra è bassa davanti
a me, nella parete davanti alla porta.
Le pareti sono verdi il soffitto è bianco, e hai qualche
poster di gruppi Inglesi attaccati alle pareti.
Il letto ad una piazza e mezzo è a sinistra, su comodiono
c'è un libro, una lampada e il tuo ipod.
Ci sono molte mensole con sopra i libri ed i vinili.
Le tue chitarre sono a sinistra, poggiate sui piedistalli. Affianco
alla finestra una scrivania con la tua valigia poggiata sopra, sulla
sedia t-shirt e pantaloni, chissà da quanto tempo, sei un
disordinato cronico.
Il letto è fatto perfettamente e le lenzuola profumano di
fiori.
Poggi al mia valigia vicino alla scrivania, mi fai sedere sul letto e
ti siedi vicino a me.
"Natale è passato, ci scambiamo i regali adesso o domani?"
"Direi adesso."
"Ok, aspettami qui."
Esci e ti sento fare le scale di corsa, ho il cuore che batte veramente
forte. Chissà se il mio regalo ti piacerà, lo
spero, davvero.
Chissà che si saranno regalati i nostri piccini *-* Speriamo
vi piaccia, a domani ragazzee.
Capitolo 9 *** Capodanno a Londra II - Regali di Natale - ***
Ciaaao
a
tutti :)
Eccoci di ritorno con il nostro capitoletto.
Insomma, come sempre ringraziamo tutti per le recensioni e tutti quelli
che leggono la nostra ff *.*
Ps ( ascoltate la canzone mentre leggete *-*)
Pov Kristen
Esci e ti
sento fare
le scale di corsa, ho il cuore che batte veramente forte.
Chissà se il mio regalo ti piacerà, lo spero,
davvero.
Mi alzo e apro la mia valigia, i vestiti sono tutti in disordine. Non
ho avuto molto tempo per metterli apposto e piegarli, non sono brava in
queste cose. Cerco il tuo regalo tra i miei vestiti e poi eccolo
lì. Un pacchetto avvolto da una carta rossa e un nastro
dorato.
Ti sento risalire le scale con il fiatone. Entri e mi guardi. Hai un
pacchetto in mano anche tu, anzi, sono due.
Il primo è blu un pò più grande, fine.
Il secondo è avvolto da una carta color crema e il fiocco
è rosso.
Vai verso il pc e lo apri, la pagina di iTunes è
già aperta e partono le note di Shattered degli Trading
Yesterday. Quanto posso amare questa canzone, mi fa piangere come una
disperata e tu lo sai benissimo.
Mi prendi la mano e mi fai sedere nel letto.
"Ok, chi comincia?"
"E' uguale, forza vado prima io, ok?"
"Ok amore"
"Ok allora, questo è il biglietto e questo, beh,
è il regalo."
Mi guardi negli occhi e mi sorridi.
Prendi il biglietto lo apri e lo leggi. Buon Natale Amore Mio.
Non è il primo che passiamo assieme, ma è il
primo che passiamo da fidanzati,
quello precendente non è valido.
Ti amo, Kristen. Mi guardi, il tuo sguardo è pieno d'amore.
Prendi il pacchetto delicatamente e strappi, piano, in modo dolce.
Appena leggi la scritta sorridi, anche se non mi guardi. iPhone 4g. So che non ami particolarmente la tecnologia, ma proprio
il tuo vecchio telefono và buttato via. Ogni volta che ti
chiamo devo mettermi ad urlare per farmi sentire e poi tu sei
così pigro che non faresti mai tre passi per comprarti un
telefono.
"Ahaha, mi hai comprato il telefono per chiamarmi 4 volte al minuto
amore?" scoppi a ridere.
"Gnè Gnè, idiota!" divento tutta rossa. So di
essere insistente, ma mi manchi, non posso farci nulla.
"Mi piace, davvero. Ora sembrerò davvero un attore di
Hollywood! E poi mi serviva per sentire la tua voce, grazie amore."
Mi abbracci e mi da un bacio sul collo "Ora tocca a te!" dici,
euforico.
Mi passi il biglietto ed il primo pacco, quello più grande.
"Ok, prima il biglietto poi questo ed infine quello più
piccolo"
"Ok amore, ai tuoi ordini."
Apro il biglietto, caspita, ti ci sei impegnato a scrivere ordinato
questa volta. Buon Natale, anche se in
ritardo di qualche giorno, amore. Spero che ti piacciano, sai quanto io
sia imbranato con i regali, ma ho cercato qualcosa di originale. Ti amo
Stew. xoxo Robert. Non alzo lo sguardo, ma so che i tuoi occhi fissano con
attenzione, non vedi l'ora di vedere la mia espressione mentre apro il
mio regalo.
Il pacco è veramente pesante, lo poggio sulle gambe ed
inizio a scartarlo.
Sembra un libro, ha la copertina di pelle blu, ami quel colore.
Continuo a scartarlo, non è un libro, è un album.
Un album di foto, credo.
Sono incerta e mi blocco; ti guardo.
"Amore su, scarta!"
"Ok Ok, un attimo scemo!"
Finalmente ho tolto la carta "Aprilo.." sussurri, sotto voce.
Lo apro. Le pagine sono color crema, ingiallite, sembrano antiche, ma
profumano di nuovo.
Un dedica con una penna nera, è la tua scrittura. E' lunga,
ma la leggo tutta d'un fiato e miei occhi si riempiono di lacrime
già dalle prime righe. "Volevo essere originale
e così eccolo qui, un album con le nostre foto.
Dal primo momento che ho guardato dentro quegli occhi verdi grandi come
la luna ho capito che dovevi essere mia e solo mia.
Dal primo momento che le mie labbra hanno toccato le tue ho sentito che
sarebbero dovute essere mie, per sempre.
Ti ho sempre sentito mia. Anche quando mi guardavi da amico, anche
quando mi chiedevi se potevi passare la notte con me perchè
ti sentivi sola in camera tua. Ti ho osservato dormire, ho ascoltato il
tuo respiro, ho sentito il profumo della tua pelle senza mai sfiorarti.
Ti ho asciugato le lacrime quando piangevi per un altro, ti ho
abbracciato quando pensavi di non farcela. Ho sopportato la tua
assenza, ho sopportato i tuoi no ed ho aspettato. Ho aspettato che tu
finalmente mi dicessi quel "Sì." Quel "Sì" tanto
atteso e voluto. Quel "Sì" che mi ha tenuto sveglio per
notti intere. Quello che mi ha fatto impazzire e quasi morire d'ansia.
E quando quel "Sì." è arrivato il mio cuore non
ha potuto fare altro che battere così forte da farmi quasi
venire un infarto.
E' valsa la pena aspettare così tanto, perchè
ora, quando guardo così profondamente nei tuoi occhi
verdi provo le stesse cose che ho provato la prima volta che
li ho guardati. Sei sempre stata mia Kristen.
Dicono che l'amore a prima vista sia una cazzata, per me è
stato così. E se mi dovessero chiedere con chi voglio
passare il resto della mia vita io so che il tuo nome è
quello giusto.
Ti Amo Amore Mio.
Flippy" Quando smetto di leggere ho il viso completamente inondato
di lacrime, alzo il viso e ti guardo. Mi sorridi e mi fai una carezza,
la tua mano si sposta sulla mia spalla e poi sulla mia schiena, mi
avvolgi e mi tiri verso di te, poggio la testa alla tua spalla mentre
le lacrime continuano a rigarmi il viso.
Prendi l'album e lo appoggi sulle tue gambe, lo apri.
La prima foto. Avevamo appena iniziato le riprese di Twilight e tu sei
arrivato sul set con una fotocamera. Credo che sia uno dei nostri
servizi fotografici più orrendi che esistano, siamo nelle
tua roulotte, nel divano, tu sei totalmente coricato sopra di me e
facciamo la linguaccia, due cretini. Le foto che seguono sono molto
belle, tutte fatte in quel periodo, poi ci sono quelle del periodo di
New Moon, quando stavamo iniziando a frequentarci, eri così
buffo e sempre imbarazzato, anche nelle foto.
E poi c'è quella della nostra prima vera notte assieme da
fidanzati, al ritorno dall'Italia. Quella è la foto
più bella che ci siamo mai fatti.
Siamo coricati nel letto, le lenzuola mi coprono a malapena il seno, il
tuo petto invece è scoperto. Siamo di profilo e ci stiamo
guardando negli occhi, i nostri nasi si stanno sfiorando, le fronti si
toccano, i tuoi occhi azzurri dentro i miei e il sorriso appena
accennato. Quella è stata la notte più bella
della mia vita e questa foto lo dimostra.
Ecco che la mia vista si appanna e le lacrime mi rigano il viso; alzo
la testa dalla tua spalla e ti guardo, ti avvolgo il collo con entrambe
le braccia e ti stringo forte.
"Questo è il regalo più bello che io abbia mai
ricevuto, grazie." dico singhiozzando come una povera imbecille.
La tua mano mi accarezza i capelli, poi la schiena.
"Amore non piangere, o finirà che
inizierò anche io e ci ritroveremo allagati" sorrido.
"Ti amo Robert, ti amo davvero tanto."
"Anche io ti amo amore, anche io.." sussurri e mi stringi forte.
"Aspetta, c'è l'altro regalino." Sciogli la presa e mi passi
il pacco. "Ecco qui!"
Lo scarto, è piccolo e fine.
"E' un diario, cioè, un quaderno. Così quando
saremo lontani scriveremo ciò che ci passa per la testa ed i
nostri pensieri qui, quando ci rivediamo ce lo scambiamo. Ci stai?"
"Sì, ma solo ad una condizione"
"Tutto quello che vuoi" dici, sorridendo.
"Qui componi anche un pò di musica e scrivi qualche testo,
ok? Non lo fai da tanto."
"D'accordo. Ma solo se tu scrivi qualche poesia Signorina."
"Mmmmmh.. Uffa! Ok, affare fatto." scoppi a ridere.
Mi tiri verso di te e mi fai sedere sulle tue gambe, ci
guardiamo negli occhi, i tuoi azzurri si mischiano ai miei verdi.
Hai ragione, dalla prima volta che i nostri sguardi si sono incontrati
non è cambiato assolutamente niente amore mio.
Capitolo 10 *** Capodanno a Londra III - Amore - ***
Ciao a tutti :)
Eccoci qui di ritorno con il capitolo numero 10 *-* Ci scusiamo per il
ritardo ma Carli non era molto per la quale in questi giorni xD Ed io
ero sommersa da compiti -.- Quindi perdonateli davvero per il ritardo.
Allora come sempre ringraziamo chi scrive le recensioni: Tokietta_Cullen96,
sguardoalcielo, twilighter97 londonkr e RobstenLove grazie
davvero e ci fa davvero piacere ciò che scrivete e
soprattutto ci fa piacere che siamo riuscite ad emozionarvi <3
Cominciamo? VIAAAAAAAAAA :D
Pov Kristen
Sono le 06:12 del mattino quando cerco di prendere il mio cellulare dal
comodino, riesco a malapena ad aprire gli occhi dal sonno, mi bruciano,
sono veramente stanca. Ho il naso ed il viso totalmente congelato ma
all'interno del letto fa davvero caldo, anche perchè durante
la notte ti ho fatto aggiungere ben 3 coperte, non sono abituata al
freddo gelido inglese. Le mie spalle sono totalmente poggiate alle tue
ed il caldo del tuo corpo mi fa stare meglio.
Mi giro verso di te e guardo le tue spalle, hai tolto la maglietta
durante la notte perchè sentivi caldo, per te non
c'è cosi tanto freddo, lo capisco.
Mi avvicino e poggio dolcemente la fronte alla tua schiena, il mio
naso, ancora congelato, ti provoca i brividi.
"mmh...Stewart sei un ghiacciolo"
"Lo so." La mia mano sinistra è sul tuo fianco, lo accarezzo
delicatamente. Mi prendi la mano e mi tiri, in modo che i nostri corpi
siano totalmente appiccicati.
Ti bacio le spalle, hai un buon profumo, lo adoro.. Mi piace
respirarti, soprattutto mentre dormi...
Ti giri verso di me e mi guardi negli occhi.
"Buongiorno" sussurri..
"Buongiorno amore" ti bacio sul mento.
Il tuo braccio destro mi avvolge i fianchi facendo aderire i nostri
corpi perfettamente, il mio viso poggia sul tuo petto e mentre mi
riempi i capelli di baci sento il tuo respiro caldo, i nostri bacini
sono l'uno contro l'altro e le nostre gambe si intrecciano. E' un gesto
automatico, lo facciamo quasi sempre. Le mie mani accarezzano il tuo
pancino che brontola per la fame.
"Hai dormito bene?" chiedi.
"Sì, a parte il freddo"
"Sì ci credo, sei congelata Stew, accidenti quanto soffri
il freddo. Direi di abolire le vancanze invernali in Inghilterra."
"Perchè, in Inghilterra fa mai caldo?" rido.
"Beh, un mese all'anno. Di solito Luglio fa bel tempo sì."
ridi assieme a me.
"Ehy Pattz, non dirmi che hai fameeeeee!"
"Ehm..."
"Robert sei incredibile, davvero"
"Ehy ma che diavolo vuoi scheggia? Parli tu, mangi il triplo di me,
vieni quii!"
"No no no no!!"
Mi cingi il fianco destro con il braccio e mi tiri totalmente sopra di
te e come sempre, inizi a farmi il solletico.
"No no no Robert, okokok scusaaaaaa finiscilaaaaa"
"E allora vedi di non prendermi in giro nana!"
"Okokokok ahahah scusamii"
"Bene!" ti fermi, sono sopra di te mi tiri un pò
più su ed eccoli la, quanto amo i tuoi occhi azzurri amore
mio.
Ti accarezzo il viso ed i capelli con entrambe le mani e ti do un
piccolo bacio sulle labbra, faccio per spostarmi ma mi freghi. Con una
mano mi accarezzi il viso e mi tiri verso di te, le tue labbra si
dischiudono leggermente al contatto con le mie e la tua lingua mi
traccia delicatamente il contorno del labbro inferiore prima di andare
a cercare con forza e prepotenza la mia.
Fregata Kristen, ti ha fregata come sempre.
Incredibile che non riesca ad avere un minimo di autocontrollo mentre
mi sfiori o mi baci, sono assurda, una totale imbecille, ecco.
Cerco di dimenarmi ma le tue mani sono ben incrociate sul mio
fondoschiena e non credo si sposteranno da li ancora per un
pò, ci rinuncio, mi lascio andare. Le mie mani sono
già tra i tuoi capelli, come sempre, ricambio il bacio, le
nostre lingue si muovono assieme, l'una nella bocca dell'altro, in modo
delicato e dolce, nessuna forza e soprattutto nessuna fretta. E' ancora
presto e tutti dormono, abbiamo almeno un paio d'ore per noi due, direi.
Ok, tanto vale darsi una mossa Kristen, forza. Assaporo delicatamente i
tuoi baci e mi stacco, fai un espressione sorpresa, di solito non
è da me bloccare un tuo bacio. Ti bacio le labbra, poi il
mento e scendo verso il collo, piano, i baci sono dolci ed innocenti,
sulla clavicola e sul petto le tue mani calde mi accarezzano la
schiena, la mia felpa è totalmente sollevata ormai.
Mi metto a cavalcioni su di te e tolgo la felpa, ho solo la canottiera
e gli slip addosso, sto congelando. Le tue mani si spostano sulle mie
gambe, le accarezzi dolcemente mentre torno sulle tue labbra. Le bacio
e le mordo, le assoporo. Di solito non abbiamo molto tempo per questi
piccoli particolari, siamo sempre di fretta.
In un nano secondo mi ritrovo totalmente sotto di te la mia canottiera
è sparita e gli slip presto faranno la stessa fine assieme
ai tuoi boxer che al momento sono veramente attillati.
Sorrido al pensiero di farti questo effetto. Sembro davvero Bella Swan
ogni tanto, mi chiedo praticamente ogni giorno che ci faccia un ragazzo
speciale come te con una come me.
"Perchè sorridi amore?" sussurri mentre mi baci il collo, mi
hai vista.
"Nulla amore, nulla" dico con il fiato strozzato mentre ti accarezzo i
capelli.
"Sarà ora di togliere gli ultimi indumenti, che dici?" mi
guardi negli occhi e mi sorridi.
"Direi di si." mi baci il seno ed un secondo dopo gli slip sono
spariti. Ho i brividi, non so se sia per il freddo o se sia il tuo
corpo nudo a farmi questo effetto, credo sia la seconda, assolutamente.
Tu lo noti e tiri le coperte, continui a baciarmi delicatamente lungo
tutto il collo e mi accarezzi dolcemente il seno, poi la pancia poi il
fianco e le gambe. Tiri la mia gamba destra la apri leggermente ed
entri dentro di me. Non sono sconvolta come le altre volte,
sarà che siamo delicati e mi ricorda tanto le prime volte
che abbiamo fatto l'amore.
Le tue spinte non sono forti, ma delicate e dolci, siamo totalmente
sincronizzati, ci muoviamo assieme e ci baciamo continuamente.
Sussurriamo i nostri nomi ogni tanto, ma le nostre bocche sono troppo
impegnate al momento per riuscire a dire qualcosa di sensato. Mi baci
il collo, lo mordi, mordi le spalle. So che vorresti da morire farmi un
succhiotto, anzi più di uno, ma sai che non posso avere
segni sul collo, se qualcuno li notasse finirei in prima pagina e mi
darebbero della puttana, come minimo.
Le tue spinte aumento un pò, ecco il mio Robert; si fanno
più impetuose, significa che hai quasi finito e stai per
arrivare, ed io con te.
Poggi la fronte alla mia spalla e con la mano sinistra ti tengo la nuca
e l'accarezzo, la mia mano destra è sulle tue spalle, stai
aspettando il mio segnale, che arriva quando i miei gemiti si fanno
più forti e le mie unghie, anche se corte, penetrano nella
tua pelle.
Ultime due spinte più forti ed impetuose che mai, ed eccoci.
I nostri gemiti si fanno più forti di prima il respiro
è spezzato. Arrivi, caldo dentro di me, ed io con te.
"Kristen.." sussurri. Rimani sopra di me ed ancora dentro di me,
l'unico suono è provocato dai nostri repsiri ancora forti e
spezzati. Mentre cerco di riprendere fiato ti abbraccio forte, mi baci
il seno e ti sposti. "Ah!" esci da dentro di me e mi esce una sorta di
urlo da cretina. Scoppi a ridere di gusto e ti stendi vicino a me,
metti il braccio sotto la mia testa e mi tiri verso di te, mi poggio
alla tua spalla mentre di accarezzo il petto.
"Grazie amore, è stato bellissimo" sussurri.
"Grazie a te" dico mentre ti bacio la guancia.
Il tuo stomaco brontola, hai una fame assurda.
"Andiamo a mangiare?"
"Mh, si andiamo dai piccina"
Ti alzi dal letto e cerchi un paio di boxer puliti nella valigia - "Ti
prendo qualcosa dalla valigia amore?", sono totalmente imbambolata a
guardare anzi, a sbavare sul tuo fondoschiena e non riesco nemmeno a
sentire che dici. "Ehm, AMORE?"
"Sì Robert dimmi!" dico tornando nel mondo dei vivi.
"Ti prendo qualcosa dalla valigia?"
"No ma se tornassi nel letto con me mi faresti un gran favore"
"Non dirmelo due volte Stew"
"Ok, ok. Kristen torna sulla terra" mi dico a voce alta. Scoppi a
ridere mentre mi passi gli slip e la felpa.
"Scendo nella tua cucina in slip Robert?"
"Mh, buona idea. Così se lo facciamo in cucina avrai meno
indumenti da togliere sai."
"Idiota, dammi i tuoi pantaloni"
"No!"
"Daiiii amore" ti faccio il labbrino.
"mmmh... Ok, tieni" mi passi i tuoi pantaloni grigi della tuta, me li
metto velocemente per evitare di morire di freddo, lego i capelli,
nonostante siano ancora corti e indosso i calzini.
Tu indossi una vecchia TShirt blu con lo stemma del tuo liceo, ti avvii
verso la cabina armadio e tiri fuori un paio di vecchi pantaloni Adidas
grigi anche quelli, più scuri di quelli che ho
addosso.
"Possiamo andare a fare un giro oggi se vuoi, visto che non hai mai
visto Londra" dici.
"Ok amore, ci sto. Sembra che nessuno ci rompa le palle"
"Tranquilla, conosco questa città come le mie tasche tesoro,
ci penso io"
Mi prendi per mano e mi trascini giù per le scale, arriviamo
in cucina, c'è profumo di frittelle.
Il camino è acceso, anzi, non credo si sia spento da ieri
sera.
La fiamma è alta.
"Buongiorno mamma" dici, vai verso la cugina e dai un bacio a tua madre.
"Buongiorno tesoro" si gira e mi vede "Buongiorno Kristen" mi dice
sorridente.
"Buongiorno" rispondo, un pò in imbarazzo.
"Sedetevi!! Forza, la colazione è quasi pronta"
Il tavolo del soggiorno è pieno di cose buone: dolci,
frittelle e pancake.
"Kristen tesoro, sui pancake preferisci il miele, la nutella o qualcosa
in particolare?"
"Mamma li mangia come ci sono tranquilla." rispondi tu per me.
"Non chiedevo a te!!" risponde stizzita. Rido "Vanno bene
così, davvero"
"Allora sedetevi. Robert vuoi la colazione Inglese?"
"No no mamma, grazie, va bene così."
Sparisce in cucina, mi versi un pò di latte caldo in una
tazza "Cosa vuoi da mangiare amore? Muffin? Ciambelle? Pancake? Siamo
più attrezzati di Starbucks, vedi?" mi sorridi mentre io
rido. Hai ragione, è meglio di un bar!
"Pancake, grazie, la cioccolata fusa sopra cameriere"
"Ok, ai suoi ordini signorina." ti sorrido, finisci di riempirmi il
piatto e poi ti servi tu.
Mangiamo veramente tanto, facciamo schifo. Tua madre non si muove dalla
cucina, è tutta intenta a cucinare.
"Allora, facciamo una doccia e usciamo amore?"
"Sì, ci sto."
Saliamo facendo una gara su per le scale, ovviamente sono
più veloce io di te, non avevo dubbi.
"Fai prima tu amore?"
"Sì, faccio io per prima se non ti dispiace"
"No vai, allora io scendo nell'altro bagno così non mi devi
aspettare"
Sparisci giù per le scale.
Entro nel bagno, è davvero caldo, faccio scorrere l'acqua
della doccia, mi spoglio, entro dentro.
L'acqua calda mi accarezza il corpo, il vapore appanna il vetro.
Con il dito ci scrivo sopra, "Love u <3" Sembro una
ragazzina di 13 anni innamorata, ma è così che mi
sento, almeno quando farai la doccia ti ricorderai di me. Sorrido e
penso alla giornata che ci aspetta. Tra un giorno esatto
sarà il 2010, sarà un nuovo anno, un nuovo anno
per me, Kristen. Per noi. Sperando che sia meglio di quello appena
passato. Ma con te lo sarà sicuramente amore mio.
Capitolo 11 *** Capodanno a Londra IV - Shopping - ***
Ciao
a tutti, eccoci qui con il nuovo capitolooooo :D
Volevamo ringraziare davvero le persone che come sempre scrivono le
recensioni *-* Effy
Stewart, londonkr,
twilighter97,
Tokietta_Cullen96
e sydney90 G R A Z I E
<3
Cominciamo ;)
Pov
Kristen
Siamo stati tutto il giorno in giro per Londra, mi hai fatto vedere le
meraviglie della tua città, praticamente tutte.
Ora capisco perchè la ami in questo modo.
Nessuno ci ha dato fastidio, solo una bimba bionda ci ha riconosciuto e
ci ha chiesto una foto, non l'abbiamo fatta assieme o c'è il
rischio che faccia il giro del mondo non in ore, ma in pochissimi
minuti.
Abbiamo fatto spese, non è da noi, ma oggi abbiamo buttato
un
pò dei soldi che abbiamo guadagnato in questi ultimi due
anni.
"Ne abbiamo così tanti da buttare, compriamo qualcosa" hai
detto.
E così ci siamo dati allo Shopping tra jeans, scarpe,
ovviamente
da ginnastica per entrambi, e regali di Natale inutili a chi ancora non
li abbiamo fatti.
Tornando a casa in Taxi ci siamo totalmente dimenticati di non avere
NULLA di elegante per il pranzo di domani. Ci sarà tutta la
tua
famiglia e francamente scendere i t-shirt e jeans sarebbe veramente
allettante, ma non è il caso.
Così ci siamo fatti portare in un negozio di lusso ed
abbiamo
comprato degli abiti decenti per domani, ci siamo fermati a prendere
una pizza e l'abbiamo mangiata davanti al Big Ben seduti sul muraglione
in pietra del ponte in cuo sotto scorre il tuo amato Tamigi.
E' stato romantico, e non hai fatto altro che spiegarmi
particolarità sul parlamento Inglese e sul grande orologio,
evidenziando molto spesso le differenze tra Stati Uniti e
Regno
Unito.
Ti ho guardato sorridente tutto il tempo mentre affascinato guardavi
l'orologio illuminato. Abbiamo finito la pizza ed hai insistito per
farmi mangiare assolutamente una ciambella calda da un chioschetto che
si trova proprio davanti.
E' di una signora anziana che ti chiama per nome "Robert! E' da tanto
che non ti vedo, fatti abbracciare"
"Salve Signora Smith, come sta?" dici abbracciandola.
"Beh, si lavora, e tu come stai figliolo?"
"Sto bene, sono in vacanza, finalmente a casa" sorridi e ti giri a
guardare il grande orologio alle tue spalle.
"L'aria di Londra fa sempre bene, eh? Chi è questa
bella ragazza qui con te?"
"La mia fidanzata Signora Smith, Kristen."
"Ah sììì, ma la vedo sempre nei
giornali assieme a te, tanto piacere cara" mi dice facendomi una
carezza.
"Piacere mio" rispondo sorridente.
"E' davvero bella sai, complimenti"
"Eh sì lo so, altrimenti non l'avrei scelta"
"C'avrei giurato Bobby" ti dice dandoti una pacca sulla spalla "Allora,
ti do il solito per due sta volta?"
"Assolutamente sì Signora Smith" prende due ciambelle calde
ricoperte di caramello, credo, e le mette in un sacchetto di carta
bianco con dentro dei tovaglioli.
"Tieni Robert, offre la casa"
"Ma non ci penso neanche, forza è il solito per due. Ecco
qui"
ti vedo mentre apri il portafogli e prendi 50 Sterline, gliele metti
nella mano e la stringi forte, la tiri verso di te in un mezzo
abbraccio "Mi saluti Paul, è da tanto che non lo vedo" le
sorridi e lei ti guarda come se avesse appena ricevuto un milione di
dollari in gettoni d'oro.
"Lo farò Robert, grazie caro sei un angelo, torna
più spesso a casa" le sorridiamo ed andiamo via.
"Chi è quella signora Robert?" ti chiedo mentre andiamo a
prendere un taxi.
"Suo nipote veniva a scuola con me, ma lui non ha avuto la stessa
fortuna mia o di Lee, si è un pò perso ed ora non
stanno
bene. Tom non mi ha dato certo delle buone notizie su di lui, quindi
quando posso passo a salutarla, stavo spesso a cena a casa loro e
quando marinavamo la scuola ci regalava sempre le cimbelle calde per
colazione." delle ragazze ti fissano, te ne accorgi e mi prendi per
mano, accelleri il passo e passiamo in alcuni vicoli in cui sicuramente
non mi faresti mai passare da sola.
Mi tiri verso di te e mi metti il braccio attorno alla schiena "Cammina
in fretta e attenta al cellulare"
annuisco e faccio ciò che mi dici. Ci ritroviamo sotto un
ponte dove scorrono decine di auto veloci.
Prendi il cellulare "Ehy Tom, dove sei?" sento la voce di Tom
dall'altra parte del telefono ma non capisco che dice.
"Ok, sono con Kristen arriviamo" mi guardi divertito.
"Lo vuoi vedere il mio vecchio appartamento di cui pago ancora
l'affitto?"
"Quello schifo dove vivevi? Ehm.. Se ci trovo un topo o uno scarafaggio
ti prendo a calci eh" ridi divertito.
"Allora mi prenderai a calci mi sa"
"ODDIO ROBERT, CHE SCHIFO" continui a ridere. Come se ci fosse qualcosa
di davvero divertente, certo.
Un taxi si ferma davanti a noi, gli dici la via, lui annuisce e per
tutto il tragitto ti fa domande, ti ha riconosciuto.
Arrivati paghi la corsa, come sempre dai di più di quel che
dovresti e non vuoi assolutamente il resto, l'uomo ti ringrazia una
decina di volte e ci scarica davanti ad un palazzo, di non so, 4 piani
al massimo.
Non è vecchio, ma nemmeno di recente costruzione,
è tutto fatto a mattoncini, come ogni cosa qui.
Ci avviciniamo al portoncino, sei così pieno di buste che
nemmeno riesci ad entrare e ti ostini a volerle prendere tutte tu.
"Non c'è l'ascensore amore, siamo a secondo piano tanto" mi
fai passare per prima.
Le pareti sono chiare, le scale strette e la ringhiera è
rossa,
ovviamente la moquette per terra non è delle migliori,
totalmente consumata.
Arrivi davanti ad una porta bianca, bussi.
"Tom idiota apri"
Tom arriva ed apre la porta, sembra avere qualcosa da fare
perchè non sta sulla porta ad aspettare che entriamo, va via
di
corsa.
"TOM? MA SEI CRETINO? Mah.. Vieni amore entra, scusa il disordine eh"
Lo spazio è stretto. So che mi devo togliere le scarpe prima
di
entrare, me le tolgo e le lascio all'ingresso e tu fai lo stesso,
Poggi le buste nel corridoio.
Davanti alla porta d'ingresso c'è un'altra porta, poi il
corridoio. Un'altra porta a metà corridoio a sinistra, ed
un'altra alla fine di fronte a me. Di fianco a quest ultima
c'è
una porta a vetri spalancata che da su un piccolo soggiorno, una tv,
due divani un piccolo tavolo ovale, Play Station e Wii sono per terra,
il tavolino davanti ai divani è pieno di patatine ed oggetti
vari, sigarette gomme da masticare, cartoni di pizza. Alcuni vestiti
sono sui divani. "Tom certo che potevi togliere i tuoi vestiti dal MIO
divano"
Tom ti risponde dalla cucina che da sul soggiorno, è
piccola, non ha porte che la separano del resto della casa.
"CERTO, IL TUO DIVANO CHE NON VEDI DA 8 MESI, OVVIO!"
"Pago l'affitto sai? Quindi è anche mio"
"Senti bello" dice Tom uscendo dalla cucina "NON HO FATTO IN TEMPO A
METTERE APPOSTO! SE TU MI AVESSI DETTO CHE VENIVI CON KRISTEN - ciao
Kristen - AVREI MESSO IN ORDINE EH!"
"Ed io non pensavo che questa casa fosse ancora nelle condizioni in cui
l'ho lasciata Tom, sai che c'è Kristen, che faccio la lascio
a
casa con mia madre?"
"Beh? Mica la mangia!"
"Ah beh grazie Tom" dico indispettita.
"Non ti offende Stew, ma almeno ci saremo bevuti un paio di birre e
fatta una partita alla Play"
"Ma quanto sei stronzo Tom Sturridge?" ribatto.
"E tu quanto sei figa Kristen Stewart?" scoppio a ridere.
"Oh, vacci piano stronzo" gli dici con un tono acido mettendomi il
braccio attorno alla vita.
"Mica te la mangio, la conosco da prima di te." non lo fai nemmeno
finire di parlare "EH BEH? CI PENSAVI PRIMA, COGLIONE!"
scoppia a ridere, anzi, ride così tanto da piegarsi
totalmente in due dalle risate.
"Cazzo ridi, stronzo" dici offeso.
ti sorrido mentre ti accarezzo la schiena "Finiscila gelosone, non lo
vedi che te lo fa per farti arrabbiare? Lascialo perdere"
"Seh seh, t'ammazzo prima o poi" gli urli, facendo finta di tirargli un
colpo.
"Quanto sei coglione madonna Pattz, sei assurdo! A parte che sono
fidanzato e poi ti pare? Ma
vààààà"
dice continuando a ridere.
"EEH? SEI FIDANZATO?"
"Sì, lo è! Hanno un rapporto un pò
strano, non si
vedono spesso, senza contare che lei è una gran..."
"EH BEH! STAI UN PO' ZITTO LA' STRONZO. Se non fossi amico di Kristen
l'avrei già offesa come tu fai con la mia ragazza."
"Kristen non è una pu..." ti tiro una gomitata
sulle costole.
"OH, ZITTO HO DETTO, CAZZO!"
"Amore finiscila.."
"Ma che c'è? Dico la verità, lo sa anche lui
andiamo." ti
allontani da me e ti butti sul divano, mi fai cenno di sedermi vicino a
te, lo faccio.
"Stai zitto Robert, è una brava ragazza"
"SI SI, UNA BRAVISSIMA RAGAZZA" dici ridendo.
"Vaffanculo! Piuttosto che vuoi da bere?"
"Quello che c'è."
"Ok, una birra, per Kristen una coca cola, ha 14 anni" ridi assieme a
Tom e ti guardo storto.
"AH AH, come sei simpatico Tom e tu cosa ridi?" ti dico dandoti
un'altra gomitata.
"Ahiii, dai scherza."
Tom arriva con una birra ed una COCA COLA per me.
"Cioè le hai davvero portato una coca?"
"Sì, ovvio!"
"Grazie gentile" scoppiate a ridere.
"Ah beh uomo vissuto, mi sa che qualcuno non farà sesso con
la
14 enne per un pò di tempo, vediamo se la smetti di
prendermi
per il culo assieme al tuo BFF qui."
"AHAHAHAHAHAH! PATTZ SEI NELLA MERDAAAAAA!"
"Oh sì, lo è hai detto bene" rispondo a Tom con
un sorrisino acido ed una faccia da schiaffi.
Mi guardi sorpreso.
"Scherzavo amore..." mi dici con un tono serio mentre Tom continua a
rotolarsi dalla risate.
"Dai amoreee..." mi giro di spalle e apro la mia coca ignorandoti
totalmente.
Poggi il mento sulla mia spalla e mi cingi entrambi i fianchi con le
braccia intrecciandole sul mio stomaco, mi tiri verso di te e mi da un
bacio appena sotto il lobo dell'orecchio sinistro.
"AHAHAHAHAHA, VOGLIO REGISTRARLO QUESO PEZZO!! ME LO RIFAI STEW?
AUAAHAHHA" quello continua a ridere ma io ormai nemmeno lo sento
più. Ogni volta che mi tocchi i miei neuroni partono
totalmente,
non ho più controllo su di me, potrei fare qualsiasi cosa e
dire
ogni tipo di stronzata senza rendermene conto, mi fai impazzire.
Un altro bacio, ancora uno, ed un altro. Mi sposti la felpa e mi dai un
bacio sulla spalla, la sposti un pò di più e
continui.
Sono andata totalmente, non ragiono più, la mano sinistra ti
accarezza i capelli e il collo, sto chiudendo gli occhi, e se li chiudo
è la fine perchè finiremo a fare sesso sul tuo
lurido
divano tra meno di 30 secondi oltretutto con Tom davanti. Mi giro a
cercare il tuo viso e mi lascio andare totalmente sopra di te, la mia
schiena è poggiata al tuo petto e nonostante abbia una felpa
addosso so che le tue mani cercano il mio seno, se non ci fosse Tom
Sturridge qui con noi, oddio.
"RAGAZZI LA CAMERA DA LETTO E' DA QUELLA PARTE!!" Ma meno male che Tom
c'è, mi fa tornare sulla terra.
Mi stacco velocemente dal tuo petto e tolgo le tue mani da sopra la mia
felpa, che vergogna.
"Non mi toccare!" dico mettendomi braccia conserte. Sento che il mio
viso è incandescente, devo essere non rossa, addirittura
fucsia.
Tom se la ride sotto i baffi e sembra che anche tu sia tornato sulla
terra.
"Tom ma cazzo, perchè non te ne sei andato
anzichè interromperci?"
"Ah beh, scusa se questa è casa mia, la tua stanza
è da
quella parte eh, andate pure" dice ridendo come un cretino.
Ho lo sguardo basso ed il viso paonazzo, sono più che nella
merda, che vergogna. Sono già totalmente andata,
è
incredibile.
Non so che gesto tu faccia a Tom ma lui ancora ridendo si alza e
sparisce in corridoio.
Mi tiri il braccio e mi fai voltare.
"Amore, stai bene?"
"Ehm sì sì" rispondo, senza guardarti negli occhi.
"Amore? Guardami, che c'è?"
"Nulla Rob.." ti dico con un filo di voce.
"Amore?" prendi il mio viso tra le mani e mi guardi negli occhi.
"Cosa?"
"Che c'è? Guarda che sul fatto dell'età
scherzavamo!"
"No no, lo so! Non è per quello."
"Eh ALLORA?"
"No nulla, davvero."
"Amore, ehy, che c'è?" poggi la tua fronte sulla mia "Dimmi
che
hai.." sussurri dolcemente, sfregando il tuo naso contro il mio.
Sorrido, "No nulla, sono in imbarazzo perchè
cioè, sai
che effetto mi fai ed ero già totalmente andata, ancora 30
secondi e ti avrei tolto i vestiti idiota, evita di baciarmi in quel
modo quando c'è qualcuno con noi.." mi sorridi e mi dai un
bacio
sulle labbra.
"Ok, eviterò. Anche se mi piacerebbe che mi togliessi i
vestiti
al momento" scoppio a ridere e mi lancio tra le tue braccia.
"OK TOM, PUOI TORNARE!" urli.
Tom torna con in mano l'elenco telefonico.
"Avete fame?"
"No Tom abbiamo già mangiato, ora andiamo, siamo tutto il
giorno
in giro e domani dobbiamo svegliarci presto, pranzo di famiglia"
"Ok, allora chiamo Elly. Domani che facciamo? E' 31 cazzo,
sbronziamoci!"
"Ancora con questa sbronza Tom?" gli dico.
"Sì! Ah ma già, tu non puoi bere, va beh, per te
Coca Cola"
"Mmh, giuro che te le suono oggi" scoppi a ridere assieme a lui mentre
mi guardi divertito.
"Non lo so, ti chiamo domani e ci mettiamo d'accordo. Domani se usciamo
porta anche Elly, così conosce Kristen."
"D'accordo ora la chiamo. Ahn.. domani quindi non pranziamo assieme?"
"Ok Tom, vieni a pranzo con noi a casa, lo dico a mamma non scocciare,
non ti lascio solo a Capodanno."
"EVVAAAAAAAI!UN PRANZO DECENTE FINALMENTE!" corre verso di te e ti
abbraccia.
"Sì sì ok, TOGLITI DAI" lo spingi via.
"Per le 12 a casa, ok Stu?"
"Ok Pattz, a domani."
"Prendo la tua macchina per andare a casa eh, dammi le chiavi."
"E io come vengo domani?"
"CHIAMA UN TAXI"
"Ceeerto, come no!"
"Dai Tom, lo paga Kristen tranquillo."
"Ovvio, lo pago io!" rispondo ridendo.
"Mi sento un poveraccio vicino a voi due" esclama facendo segno di
disapprovazione con la testa.
"Ma vaffanculo" gli urliamo assieme e scoppiamo a ridere.
"Seh, a domani notte ragazzi"
Usciamo di casa, fuori ha iniziato a piovere, mi fai mettere il
cappuccio della felpa e mi tiri, apri la portiera di un auto nera
classica, è un Bmw, sportivo, ma allo stesso tempo elegante.
Gliel'hai regalato tu per il suo compleanno, Tom si è messo
anche a piangere dicendo che nessuno gli aveva mai fatto un regalo
simile e non ne avrebbe mai ricevuto di migliori nella sua vita.
Mi fai accomodare dentro "Metti la cintura"
"Sì Edward Cullen, tranquillo" dico ridendo.
"Sì fai la spiritosa, brava"
Apri il cofano e lo riempi delle nostre buste.
Torni e ti siedi al posto di guida.
"Vediamo se mi ricordo come si guida in Inghilterra." dici
allacciandoti la cintura, metti in moto ed andiamo verso casa
sotto la fredda pioggia di Londra.
Ommioddio. ._. Ciaaao a
tutti! Sì,
sappiamo di essere parecchio in ritardo ed anche di essere MOOOLTO
COLPEVOLI PER AVERVI LASCIATO COSI' T.T Ma! Sara
purtroppo non ha adsl ed è sommersa di compiti ed io (Carli)
beh io non me la sentivo di postare senza di lei. Però
visto che ci siamo sbambiate un paio d'idee per sms ed ho il suo
permesso xD scrivo qualcosa... Volevo
ringraziare tutte
quelle che hanno recensito ed anche le ragazze della mia fan page
(Kristen Stewart Fans) che seguono la FF con tanto amore *.* Buona
lettura! :D
Pov Kristen « Ok, eccoci qui.
E' passato un mese dal nostro capodanno d'amore a Londra... E' stato il
capodanno più bello dei miei 19 anni di vita, anche
più
bello di quello passato a disneyland con Papà quando avevo 8
anni.
Non so esattamente perchè mi sia piaciuto così
tanto;
alla fine, se ci penso bene, non abbiamo fatto granchè di
entusiasmante, siamo solo stati in un Pub con i tuoi amici a bere birra
e cantare canzoni di gruppi inglesi tutta la sera. A mezzanotte ho
ricevuto un bel bacio, siamo andati a casa ed abbiamo fatto l'amore
tutta la notte.
Ma c'eri tu con me.
Il che è molto più speciale di passare la serata
intera
abbracciata ad un pupazzo gigante di Topolino che cerca di ballare in
maniera goffa per far sorridere i bambini.
Io ho il mio "Topolino Inglese" personale, Robert Pattinson.
Che altro potrei desiderare dalla vita?
Non mi fai mai mancare nulla, che sia un bacio, un sorriso o un
abbraccio.
Mi fai sfogare se ho bisogno di farlo e ti preoccupi sempre per me,
esattamente come io di te.
Non siamo una di quelle coppie che passano il tempo a stringersi la
mano e dirsi "Io ti amo" - "No io ti amo di più" no.
Parliamo, parliamo davvero tanto... Di cose che nessuno capirebbe mai.
Eppure noi ci capiamo, l'abbiamo sempre fatto e sento che
sarà
così per molto tempo. »
Ti sento mugugnare nel sonno,
chiudo il diario che mi hai regalato per Natale e ti guardo...
Hai un espressione buffa nel letto mentre cerchi di aprire gli occhi
lentamente e cerchi di capire dove ti trovi, hai i capelli arruffati e
l'aria stanca, i tuoi occhi sono di un blu intenso oggi ed ogni volta
che li guardo ne rimango colpita, non per il loro colore, ma per
ciò che trasmettono.
"Ma quanto ho dormito?" dici sbadigliando.
"Ahah, amore non così tanto come pensi, solo 4 ore.."
"Oddio, non tanto, eh? 4 ore di coma profondo anzichè
passarle a
fare sesso con te? Che idiota!" dici, facendo un sorriso malizioso che
mi fa balenare in mente l'idea di saltarti addosso. Ma dopo la sbronza
di ieri sera non credo riuscirò ad alzarmi ancora per un po'.
"Idiota!" ti tiro un cuscino, che nemmeno ti sfiora, anzi finisce
direttamente per terra.
"Che bella mira amore, complimenti! Il Jack Daniels di ieri sera
è ancora dentro di te"
"No caro, il Jack Daniels di ieri sera l'ho cacciato mentre tu stanotte
ridevi tenendomi i capelli dentro la tazza del cesso!" ho l'espressione
offesa, te ne accorgi subito.
Ti alzi barcollando e ti siedi vicino a me poggi la guancia sulla mia
spalla e mi da un bacio sotto l'orecchio.
"Scusa amore.. ma eri buffa mentre ridevi e vomitavi, sai?"
"Sì? Ero buffa, eh? La prossima volta che mi fai ubriacare
saranno guai, vado con il primo che capita così impari!"
"Bla bla bla bla... Zitta o la lingua te la taglio Stew" un altro bacio.
"Stai fermo, non ci provare nemmeno, togli le tue labbra dal mio collo
Pattinson" mi alzo dal letto di scatto e questo mi provoca un forte,
anzi, FORTISSIMO senso di nausea.
L'alcol ingerito la notte prima è ancora dentro di me, hai
ragione.
"STO PER VOMITAREEEEEEEEEE!" corro in bagno mentre ti sento ridere come
un cretino nella mia camera da letto.
Mi raggiungi in bagno mentre mi lavo il viso con l'acqua fresca e i
denti subito dopo.
"Ho fatto già tre volte la doccia! Puzzo ancora di vomito,
che schifo." mi guardi storto.
"Il profumo di vaniglia che hai addosso si sente da tre metri, non dire
stupidaggini, ti sei fissata."
"ME LO SENTOOOO ADDOSSO ROB!"
"Io sento che sei uscita di testa amore..." mi lasci in bagno mentre
apro l'acqua calda per farmi la quarta doccia della giornata.
Esco con addosso solo l'accappatoio, in camera non ci sei, scendo le
scale, non ti trovo nemmeno in soggiorno ma sento rumori che provengono
dalla cucina e un profumo di... torta.
"Mamma è in casa, oddio!" urlo.
La casa è un vero disastro dopo la festa che abbiamo
organizzato.
Entro in cucina di corsa ed un profumo di torta al cioccolato mi invade
le narici.
"Buongiorno!" uno scricciolo dagli occhi più azzurri ed i
capelli più biondi che abbia mai visto mi saluta sorridente.
"Buongiorno Ota" rispondo.
"Hai dormito?" mi chiedi preoccupata.
"Sì, più o meno..."
"PIU CHE ALTRO HA VOMITATO, NON DORMITO!" esclama Tom seduto al tavolo
assieme a Robert mentre mangia dolcetti al cioccolato e latte caldo.
"Ahah, che spiritoso, coglione!"
"Nervosa stamattina, dolcezza?" mio fratello Tay spunta da dietro di
me, puzza d'alcol.
Scout è assieme a lui, anzi, sotto il suo braccio che la
tiene stretta.
"BUONGIORNO STEWYYYYYY!" urla saltandomi addosso, è ancora
ubriaca.
"Scout ma sei ancora ubriaca?"
"Noooooooooooooo" mio fratello scoppia a ridere.
"Io e te facciamo i conti dopo, razza di cretino." gli sussurro
all'orecchio mentre accompagno Scout al tavolo e la faccio sedere
affianco a Tom. La lascio lì e corro da Dakota. Non posso
credere di averla fatta ubriacare, potrebbero arrestarci tutti quanti e
i suoi genitori non la lascerebbero più venire qui. Senza
contare che era la sua prima vera sbronza e l'ho lasciata nelle mani di
Tom per farla vomitare mentre io me la spassavo con Sir Pattinson
dentro il cesso.
"Ehy piccina, come stai? Tutto apposto? Hai mal di testa? Nausea?? Tom
si è comportato bene??"
"Ehy Kristen, datti una calmata" dici scoppiando a ridere. "Tom si
è comportato da cavaliere, sai? Mi ha persino rimboccato le
coperte ed ha aspettato che mi addormentassi.. Sto bene e non ho la
nausea! Avevo bisogno di una doccia e di cibo, ho rimediato ad entrambi
ed eccomi qui!"
"Sei sic.."
"SIII, KRISTEN! Sono sicura! E mi sono divertita da matti" mi dai un
bacio sulla guancia.
"Ora siediti anche tu e mangia questi dolcetti appena fatti, mi
annoiavo e allora!"
Mi tiri il braccio mi trascini fino al tavolo, Robert mi fa cenno di
sedermi in braccio a lui. Lo faccio.
Facciamo colazione tutti assieme sparando una marea di cazzate e
prendendo in giro Tom che vuole a tutti i costi ascoltare il tg.
"KRISTEN??" la voce di papà arriva dal soggiorno PIENO DI
VOMITO, BOTTIGLIE VUOTE E PIZZA.
Tay sgrana gli occhi e mi guarda.
"KRISTEN?? TAYLOR???" siamo tutti in silenzio ed immobili.
La mano di Robert mi accarezza la schiena.
"Ci parlo io amore, togliti" sussurri al mio orecchio.
"No!"
"KRISTEN? TAYLOR CHE CAZZO E' SUCCESSO IN QUESTA CASA?"
Mi alzo di scatto e porto via Taylor con me usciamo dalla cucina e ci
ritroviamo davanti a Papà e i Nonni.
"Ciao papà" dico sotto voce.
"CIAO KRISTEN, MI VUOI SPIEGARE PERCHE LA CASA E' COSI FIGLIA MIA?"
"Scusa papà, abbiamo fatto una festa...E nulla. Ora mettiamo
apposto! Ciao nonna, nonno ehi!" mi guardano storto.
"Che festa Kristen? Cosa dovevi festeggiare tesoro esattamente? Sai che
se né tua madre né io siamo in città
vogliamo
feste!"
"Sì papà è colpa mia scusa.."
"TAYLOR TACI EH. L'avete fatta in due questa festa Kristen?"
"No papà ci sono Rob.. Tom... Dakota... e Scout."
"DAKOTA?"
"Sì papà ma sta bene!"
"Ha 15 anni Kristen!"
"Lo so, ma sta bene.. Fidati!"
Mio nonno borbotta qualcosa ma non riesco a capire cosa dica...
Robert compare affianco a me.
"Buongiorno John. Buongiorno signori Stewart" dici voltandoti verso i
miei nonni.
"ROBERT MI MERAVIGLIO DI TE, CHE SUCCEDE QUI? AVETE FATTO BERE ANCHE
DAKOTA?"
"No John, Dakota ha bevuto poco, davvero."
"Pff.. tutta colpa sua." sento mio nonno che borbotta ancora.
"Nonno cos'hai da borbottare??" chiedo scocciata.
"Nulla..Nulla."
"DIMMELO!"
"Dicevo che è tutta colpa sua! Da quanto stai con lui sei
allo
sbando! Feste qui e lì, alcol ci manca anche la droga ora."
"Papà fatti gli affari tuoi, è mia figlia non
tua." sto
per impazzire e il poco alcol che è rimasto dentro di me
inizia
a salire fino al cervello.
"SI SI E' TUA FIGLIA MA NON TE LI SAI GESTIRE I TUOI FIGLI, SE STESSE
ANCORA CON MICHEAL NON SAREBBE DI CERTO COSI'"
"OH ALLORA ADESSO BASTA!" inizio a sbraitare ed urlo talmente tanto che
Cameron compare qualche secondo dopo preoccupato ed ancora piano di
vomito.
"NON NE POSSO PIU' CAZZO! LA VOLETE FINIRE DI FARVI GLI AFFARI MIEI? IO
STO CON CHI MI PARE, QUANDO MI PARE E DOVE MI PARE! LA MIA VITA PRIVATA
NON E' AFFAR VOSTRO, HO 19 ANNI NON 12 OK?
E SE PROPRIO LO VUOI SAPERE IL TUO CARO MICHEAL SI FA 2 SPINELLI
ALL'ORA, CAZZO! ED E' PER LUI CHE HO INIZIATO A FUMARE, CONTENTO? ORA
VOGLIAMO STARE QUI A SPARLARE DEL MIO NUOVO FIDANZATO O LA FINIAMO DI
ROMPERE I COGLIONI? NON NE POSSO DAVVERO PIU DI VOI DUE! QUALASIASI
COSA FACCIA NON VI VA MAI BENE. LA MIA E' LA MIA! SE VOLETE ME VOLETE
ANCHE LUI ALTRIMENTI ANDATE A FARVI FOTTERE!"
"Kristen amore calmati.."
"NO ROB, NON MI CALMO! MI SONO ROTTA DI ESSERE GIUDICATA E SOPRATTUTTO
MI SONO ROTTA CHE GIUDICHINO TE!"
"Amore stai gridando, calmati..." mi prendi il visto tra le mani e
comincio a ragionare di nuovo.
"Andiamocene.."
"D'accordo, come vuoi tu..." sparisci e ti vedo tornare dopo qualche
secondo con le mie cose in mano, telefono iPod e diario. Ah, e vestiti.
"Sei ancora in accappatoio amore.."
"Sì mi vesto in macchina andiamo. Dakota ti chiamo, stai
attenta
a Scout" non sento nemmeno che mi vuole dire apro la porta e esco fuori
sbattendola alle mie spalle
Salgo in macchina, tu assieme a me.
"Vestiti dai.."
"Lo sto facendo!"
"Sì ok, non prendertela con me.." faccio un respiro profondo
e
scoppio a piangere, mi abbracci subito senza dire una parola, sai che
non parlarei adesso.
Mi dai un bacio tra i capelli e mi accarezzi la schienza.
Ma come solito questo non cambia il mio pianto isterico che
sarà solo il primo di un'interminabile PESSIMA giornata.
PER ORA CI FERMIAMO QUIIIIIIIIIIIIIII :D SPERO VI PIACCIA ^^
Cosa accadrà ai nostri Robsten? ;) Alla prossima, baciii
<3
Ed
eccoci qui, in questi giorni sembra che ci sia tornata l'ispirazione
quindi bisogna approfittarne prima che vada via di nuovo D: Allora
prima di tutto volevo ringraziarvi davvero di cuore per i commenti
nella pagina (Kristen Stewart Fans) e poi per le recensioni, che anche
se non sono tante, ci sono sempre <3 Quindi
GRAZIE a tutte.
Riprendiamo da dove avevamo lasciato. ;)
Pov Kristen
Non so esattamente che ora sia quando sgrano gli occhi all'improvviso
dopo aver fatto uno degli incubi peggiori degli ultimi tre anni.
Li apro velocemente e la luce che filtra dalla finestra inizia a farmi
lacrimare quasi subito, senza neanche darmi il tempo di realizzare dove
sono. Ma so, con certezza, che tu sei con me all'interno della stanza,
stai accordando la chitarra, lo fai con tranquillità
perchè sai benissimo che quando dormo non mi svegliano
nemmeno le bombe, potresti anche metterti a ballare sul letto, io non
me ne renderei conto, affatto.
Tiro un po' su la testa per guardarti meglio, sei seduto sul bordo del
letto, senza maglietta, la tua pelle è di un colore talmente
chiaro che sembra quella di un bambino, i capelli sono umidi ed attorno
alla vita hai un asciugamano bianco. Mi metto seduta nel letto e sposto
lo sguardo dalle tue spalle solo per allungare un braccio e guardare
che ore sono. 14:34. Ho dormito quasi tre ore dopo il mio pianto
isterico, ti sei messo vicino a me, hai canticchiato un po'
finchè i miei occhi non hanno ceduto.
Mi senti mentre cerco di mettermi una felpa, ti giri e mi guardi.
"Ciao amore" dici sorridendo. Dio... quel sorriso. La seconda cosa che
ho notato di te quando ci siamo conosciuti, la prima, beh la prima sono
stati i tuoi occhi fissi sui miei.
"Ehy.." rispondo, con un filo di voce.
"Stai bene amore?"
"Sì, tutto ok, ho solo un gran mal di testa..."
"Per questo esistono i fidanzati!"
"Eh?"
"Ti ho ordinato il pranzo, è lì ed è
ancora caldo, mangia, poi prendi un aspirina" ti alzi e prendi il
vassoio, lo poggi sulle mie gambe e mi guardi.
"Su mangia Stew, forza..." togli il coperchio al vassoio il
quale contiene una bistecca ancora rovente, con un contorno di
purè di patate.
"Mmmh, buono!" esclamo; e senza pensarci due volte inizio a mangiare
mentre tu stai li a guardarmi.
"Ehy Edward Cullen! Trovati qualcosa da fare anzichè
fissarmi mentre mangio!" il mio viso è bollente, sono
arrossita.
"Ehy Bella Swan, non scocciare, faccio quello che voglio"
"Non puoi sapere perchè ti ho chiamato Edward visto che non
hai ancora letto Breaking Dawn, i fans si vergognerebbero al tuo posto"
non riesco nemmeno a parlare, ho la bocca totalmente piena e scoppi a
ridere.
"Mangia piano, o finisce che ti va tutto di traverso moglie"
"Ssssh, e trovati qualcosa da fare sciò"
"E comunque non ho ancora letto Breaking Dawn perchè non
voglio sapere come va a finire!" ora ti sei pure offeso, mi sa che ti
salto addosso appena ho finito di mangiare.
"Ahah, certo certo, sai già come va a finire, io e te ci
sposiamo e abbiamo una figlia"
"Io e te ci sposiamo? Davvero? Potevi dirmelo, almeno avrei detto a mia
madre che sono Fidanzato Ufficialmente." ecco che il mio viso diventa
di nuovo rosso.
"Finiscila scemo..." dico sotto voce mentre bevo dell'acqua.
"Perchè? Che ho detto? Non siamo fidanzati, noi due?" ora il
mio viso è diventato fucsia, non rosso.
"Beh.. ehm.. cioè.. sì, siamo fidanzati. Non
ufficialmente, ma ci frequentiamo... CHE INTENDI PER FIDANZATI TU?"
chissà quale espressione buffa mi viene fuori mentre ti
faccio la domanda, visto che la tua espressione è
assolutamente divertita, lo fai apposta a mettermi in imbarazzo,
cretino.
"Mh..." sospiri e ti siedi di nuovo vicino a me sul letto mentre togli
il vassoio dalle mie gambe, ormai vuoto, e me ne passi un altro con
all'interno un budino al cioccolato.
"Mangia anche questo amore" dici prima di rispondere alla mia domanda
"allora, beh... per fidanzati io intendo. Ecco, quando due persone si
frequentano per un certo periodo di tempo secondo me lo sono, non
escono assieme, non si frequentano, hanno una relazione, quindi sono
fidanzati." sto per rispondere poi ci penso un po' su e formulo meglio
la frase, perchè se parlassi adesso inizierei a
blaterare.
"Ok... Però due persone si fidanzano quando c'è
un anello, per lo meno negli Stati Uniti è così."
"Vuoi un anello?" a primo impatto direi che scherzi, ma guardando la
tua espressione abbastanza seria direi che non scherzi affatto.
"No!" rispondo di fretta senza pensare.
"No? D'accordo, no. Allora siamo fidanzati senza anello?"
"No cioè non no, cioè è NO,
non lo voglio però se tu mi volessi regalare un anello
è solo per... per... sì insomma, per poi
sposarci."
"Mi vuoi sposare?"
"Robert, finiscila con queste domande e cerca di capire ciò
che dico, idiota." scoppi a ridere, parecchio divertito.
"Ok amore, ho capito ciò che dici... Ma non per forza ti
devo regalare un diamante da 30 mila dollari, quello sì che
sarebbe un anello di fidanzamento."
"E allora possiamo essere - fidanzati - senza anello, no?"
"D'accordo... Però un anello te lo voglio regalare comunque"
"Che??"
"Un anello te lo voglio regalare comunque" la tua voce è
calma e rilassata, "anzi, una fedina, non sarebbe male come idea,
quando meno te lo aspetti arriverà" continui mettendomi la
tua mano destra sulla guancia e passando il pollice ai lati delle mie
labbra, sicuramente sporche di cioccolato.
"Va....va bene.." rispondo imbarazzata.
"Non ti chiedo di sposarmi, so che non sei ancora pronta Stew. Anche se
personalmente ti avrei sposato da almeno 2 anni" scoppi a ridere e ti
alzi dal letto buttandoti sulla valigia in cerca di pantaloni.
"eheh, certo come no..." mi alzo dal letto e vengo vicino a te "cosa ti
serve?"
"i pantaloni della tuta, quelli grigi che uso per dormire di solito"
"ah, li ho mandati in lavanderia amore, ma hanno portato quelli blu ed
anche quelli neri se li vuoi sono lì sul divanetto"
"Uh, grazie" mi baci la fronte.
"Prego?" scoppio a ridere.
"Che cosa ridi tu? Eh?"
"Nulla nulla..."
"Che boxer vuoi?"
"Quelli... gialliiii!" urli dal bagno.
"Hai dei boxer GIALLI?"
"Appunto, li voglio, li comprerò"
"Certo, così poi sembri un pulcino... ovvio."
borbotto mentre corro in bagno "tieni Rob!"
"Grazie amore!" mi sorridi... aww, quel sorriso. Oggi mi fa proprio uno
strano effetto.
ricambio il sorriso e torno sul letto, accendo la tv, magari danno
qualcosa di decente.
Il tuo cellulare inizia a squillare, certo che sentirmi mentre canto
è davvero fastidioso, senza contare che mi ci devo abituare
visto che l'hai messa come suoneria e non hai intenzione di toglierla.
"Amore il telefono squilla" allungo una mano è lo prendo
"è Stephanie!"
"Amore rispondi ora arrivo!"
Come si risponde? Bel problema! Io e la tecnologia siamo nemiche, da
sempre.
Ce la faccio.
"Pronto?"
"Kris? Kristen sei tu??" e chi vuoi che sia? Ovvio che sono io.
"Certo Steph, Robert si sta vestendo ora te lo passo, eccolo."
"Ehy Steph, dimmi!" sento la sua voce stridula che risponde dall'altra
altra parte.
"Il 19 Marzo? Oh, ok. Dove?"
"In Europa? Wow!" continui "Ah sì sì, d'accordo!
No beh i BAFTA sono a Febbraio, sì lo sapevi.. No ma sta
tranquilla. Sì sì. No Kristen è
candidata e io NON andrò" scandisci bene quel "non" mentre
mi guardi.
"SOGNATELO ROBERT CHE MI LASCI LI DA SOLA" urlo.
Trattieni la risata mentre mi guardi.
"D'accordo allora a Budapest fino al 10 Aprile, d'accordo... Va bene
Steph, grazie, ci vediamo domani, sì tranquilla ciao."
10 Aprile? 10 Aprile?
Non sarai con me per il mio compleanno.
Chiudi la telefonata e poggi il tuo iPhone sul comodino.
"Amore Bel Ami si gira in quei giorni a Budapest"
"Oh.. Ok Robert. Sai che sono contenta che ti abbiano preso per quel
ruolo, va bene, cioè.. E' ok." dico cercando di sorridere
più che posso.
"Non sarò qui per il tuo compleanno, lo so, ma staremo
assieme appena torno."
"Oh no Rob, tranquillo... davvero..."
"Amore non essere triste, staremo assieme qualche giorno dopo"
"Sì sì lo so" ti sorrido.
"Ehy, che c'è?"
"Nulla Robert..."
"Amore... Che c'è?"
"Nulla.. E' che .. Pensavo che passassimo il mio compleanno assieme
Rob. Più che altro perchè non siamo sul set a
girare Twilight o cose simili, ed insomma... Avrei passato un
compleanno normale, visto che quello dell'anno scorso l'abbiamo passato
a litigare per via della rottura con Mike ed i miei ripensamenti... Non
importa, il lavoro è più importante"
"Amore..."
"No Rob, il lavoro è più importante. Lo sapevamo
entrambi che sarebbe successo, no? Separarci per i film.. E' normale,
tranquillo."
"Sì lo so..."
"Allora? Dai amore, non fa niente..." abbasso la testa mentre
giocherello con le tue dita.
"Kristen... Ehm.. In Bel Ami... Devo girare parcchie scene di sesso.
Davvero... TANTE." alzo la testa e ti guardo negli occhi.
"Esattamente quante?"
"Beh.. Ti ho dettoche il protagonista, cioè la storia la
conosci amore. Sai che succede e sai che ne dovrò girare
parecchie."
"Parecchie QUANTE ROBERT??"
"Tante! Domani mi danno il copione. Lo leggiamo assieme..."
"Non ci tengo a leggere le scene in cui due stronze ti devono scopare,
grazie."
"GUARDA CHE NON CI FACCIO SESSO DAVVERO, MA CAZZO TI DICE IL CERVELLO?"
"Fanculo Robert!"
"Ma che ho fatto scusa per essere mandato a fanculo??"
"Sei un coglione" non so esattamente cosa mi stia prendendo, ma sono
talmente arrabbiata che ti prenderei a schiaffi.
"SONO UN COGLIONE? PERCHE'? MI MANDI A FARE IN CULO? PERCHE' KRISTEN,
PERCHE'?? E' LAVORO!"
"LAVORO UN CAZZO! FANCULO HO DETTO! POTEVI EVITARE DI RICORDARMELO ORA,
ERO GIA' TRISTE DI MIO."
"Scusami! Non volevo farti arrabbiare, ne farti diventare
più triste amore! Scusa!"
"Lasciami in pace..."
"Kristen..."
"LASCIAMI IN PACE ROBERT, NON BASTA LA NOTTATA PASSATA A VOMITARE, LA
LITIGATA CON MIO PADRE E QUELLO STRONZO DI MIO NONNO, NON PASSO ASSIEME
A TE IL MIO COMPLEANNO E OLTRETUTTO MI EVIDENZI ANCHE IL PICCOLO
DETTAGLIO CHE NON DEVI FARE ALTRO PER TUTTO IL FILM CHE SCOPARE CON
ATTRICI CHE SONO 100 VOLTE MEGLIO DI ME, NON SOLO COME ATTRICI MA ANCHE
A LETTO SICURAMENTE SONO MEGLIO E PERFINO PER FINTA SARANNO MEGLIO DI
ME" ecco il solito pianto isterico.
"Ma che diavolo dici Kristen? Cosa cazzo stai dicendo???"
"La verità Rob.."
"No la verità è che tu sei scema! E devi
smetterla di dire cazzate, Kristen FINISCILA!"
"Ma.."
"MA NIENTE KRISTEN, NIENTE! IO TI AMO, VOGLIO TE, SEMPRE E SOLO TE. HO
SEMPRE VOLUTO SOLO TE, COSA DEVO FARE PER FARELO CAPIRE? COSA?" stai
urlando veramente tanto, non è da te urlare mentre io piango.
"Rob.."
"NIENTE ROB! KRISTEN NON VOGLIO PIU' SENTIRE NULLA! OK? NON VOGLIO PIU'
SENTIRE QUESTE COSE DALLA TUA BOCCA! TU SEI FANTASTICA, SE MI SONO
INNAMORATO PAZZAMENTE DI TE DAL PRIMO MOMENTO CHE TI HO VISTA CI SARA'
UN MOTIVO NON CREDI? O PENSI CHE L'ABBIA FATTO SOLO PER HOBBIE? SEI
STUPENDA, COME PERSONA PRIMA DI TUTTO, COME FIDANZATA DOPO E COME
ATTRICE NON SARO' DI CERTO IO A GIUDICARTI, SAI GIA' COME LA PENSO,
FINISCILA. SEI SEMPRE STATA SICURA DI TE, NON CAPISCO PERCHE' DA QUANDO
STIAMO ASSIEME TE NE ESCI CON CERTE MERDATE! SONO IO CHE TI RENDO
INSICURA?"
"Io.. sono sicura di me... e di noi. E' che certe volte... non lo so."
"Non lo sai?? Bene quando lo saprai fammelo sapere!" ti alzi di scatto
dal letto, prendi la felpa e esci dalla nostra stanza sbattendo la
porta.
"ROBERT??" ti seguo e apro la porta di corsa mentre ti vedo che ti
allontani lungo il corridoio.
"Rob??ROB??" non ti giri a guardarmi, vai via... Entri in ascensore
dandomi le spalle, non ti giri nemmeno mentre le porte si chiudono.
Ooook, eccoci qui dopo
qualche giorno di attesa :) MA! Come ben sapete io (Carli) sono stata
via per 5 giorni e non ho avuto tempo e Saretta non se la sentiva di
scrivere senza di me. Idiota :) Comunque ecco qui finalmente con il
nostro nuovo capitolo.
Grazie a tutte le ragazze che hanno recensito ed anche alle ragazze
della mia paginaaaa (Kristen Stewart Fans) vi amiamo, ossì.
Beh, insomma..
Buona lettura.
Ahn, dimenticavo.
Mentre leggete il capitolo ascoltate questa:
Pov Kristen
Te ne sei andato.
Così...
Via.
Senza guardarmi.
Mi hai dato le spalle e sei scappato via da me, senza spiegazioni,
arrabbiato... Forse dispiaciuto.
Non so esattamente cosa ti sia preso, ma so per certo che non sia stata
la mia frase a farti dare di matto, o forse sì.
Non lo so. Anzi, non lo posso sapere visto che sei scappato via, hai
lasciato il tuo telefono in camera, sul comodino, lo faccio squillare a
vuoto sapendo benissimo che è lì che vibra.
Eppure io ci provo lo stesso a farlo squillare, magari rispondi. Entri
in camera e rispondi, senza che io me ne accorga. Ma è
impossibile, guardo la porta da 2 ore e 47 minuti esatti, sono seduta
nel letto con le lacrime agli occhi pensando che ogni passo nel
corridoio possa essere tuo ed invece non lo è, mai. Sono
preoccupata. Dove puoi essere andato a Los Angeles da solo? Questa
città non ti piace, non ti sai muovere qui, non è
la tua Londra ed io non saprei dove andare a cercarti alle 3 del
mattino. Ho chiamato Tom, con la speranza che sapesse dov'eri, ma lui
è a Londra, non può saperlo. Peter, Jackson... le
uniche persone di cui ti fidi oltre i tuoi amici d'infanzia non sanno
dove tu sia.
Sarai in qualche bar, a bere. Con quale puttana che ti riconosce e
prova a portarti a letto, questo è certo.
"Mio Dio..." dico a voce altra.
"Porca puttana, dove sei Robert? DOVE CAZZO SEI?" mi ritrovo
inginocchiata per terra come una disperata. Ma che dico? Io sono
disperata al momento.
Forse dovrei smettere di essere così apprensiva, ma ho mille
pensieri in testa, non so cosa fare, cosa dire, come comportarmi quando
tornerai, se tornerai, non so che ti prende, non so nulla.
Mi alzo e prendo l'iPod, l'unica cosa che può darmi un
minimo di conforto adesso è la musica, non so come farei
senza.
Scorro l'elenco della Playlist rinominata da te "Ascolta queste quando
non ci sarò.".
Un giorno mi hai rubato l'iPod dal camerino, mentre giravamo New Moon,
non sapevo dove fosse, ero disperata. Ed ecco che due giorni dopo
arrivi tu con il mio iPod tra le mani, con un sorriso che ti illumina
il viso e te ne esci con un semplice "scusa se l'ho preso senza
permesso, ho caricato delle canzoni all'interno, non mi uccidere".
Come avrei potuto ucciderti? Con quel sorriso che spiazzerebbe chiunque.
Te l'ho preso dalle mani facendo la finta socciata e sono corsa in
camerino ad ascoltarle. TUTTE.
E dopo non meno di 20 minuti mi hai mandato un messaggio.
"Ascolta la 19, è la mia preferita... E poi, mi fa pensare a
te."
Credo che la mia faccia sia diventata di 1000 colori in quel momento,
meno male che non c'era nessuno con me.
Numero 19, The Notwist
- Consequence.
Sentite le prime note, i primi 30 secondi, il mio viso si è
riempito di lacrime.
Amavo quella canzone, l'avevo sempre amata. Ed anche tu.
Era un'altra cosa che avevamo in comune io e te, un'altra da aggiungere
alla lista.
"E' bellissima." ti ho risposto.
"Lo so, appunto per questo mi fa pensare a te, ci vediamo dopo in
albergo."
Al ricordo di quella canzone la cerco, ed eccola lì.
Bella come ricordavo. Bella, come il tuo sorriso quella mattina, come
la tua espressione mentre leggevi i miei messaggi ed io potevo vederti
da lontano. Bella perchè eri stato tu a dedicarmela.
L'intro dei primi 40 secondi mi fa scoppiare a piangere, non un pianto
isterico, un pianto silenzioso. Con le lacrime che mi rigano il viso,
le note mi fanno vagare con i ricordi, quanti ne avrei da dire se solo
potessi.
Forse ci sono cose di cui non ti sei mai nemmeno accorto, ma io
sì. "You're
the colour, you're the movement and the spin." (Tu sei il colore. Tu sei il movimento e
la rotazione.)
Sì, tu sei il mio colore Robert. La mia vita non aveva
colori, era tutto o bianco o nero.
Una vita con pochi movimenti, poca luce, poche sensazioni vere, poche
emozioni.
Era una vita... monotona. Il mio lavoro faceva entrare quel po' di luce
di cui avevo bisogno ed ogni tanto faceva sì che io li
vedessi quei colori, ma tutto il resto? Tutto il resto per la maggior
parte del tempo era nero.
E poi sei arrivato tu quella mattina, ed ogni fottuto giorno, la
scatola in cui ero chiusa si è aperta, poco alla volta
è entrata la luce ed ha fatto vedere tutti i colori che la
mia vita poteva offrirmi, tutto ciò che poteva farmi vedere.
Sei riuscito a farmi vedere tutto ciò che di bello c'era
nell'amore. Non solo rispetto ed ammirazione.
Amore con te non è solo nero, non è passare una
serata a fumare e ridere per cose senza senso.
E' guardarsi negli occhi, è capirsi con una semplice
espressione, è andare avanti anche quando non va, alzarsi
dal letto anche quando vorresti restarci giornate intere al buio,
è lottare per ciò che si vuole, sempre. E'
sorridere, scherzare, parlare. Passare la notte a parlare di cose
stupide ed inutili che solo noi possiamo capire. Darti corda quando fai
lo scemo e lasciarti perdere quando vuoi avere ragione, dartela anche
quando non ce l'hai per farti felice, lasciarti metà torta
la mattina, prepararti il caffè, far entrare tutte le tue
magliette del liceo in una sola valigia, rimproverarti
perchè prendi la chitarra anche per andare al bagno,
lamentarmi quando cammini troppo veloce e quando cammini troppo piano.
Dirti che odio i tuoi capelli lunghi e poi quando li tagli
rimproverarti perchè li hai tagliati, rubarti le magliette
dall'armadio perchè quando non ci sei sembra di essere tra
le tue braccia, chiamarti alle 4 del mattino quando siamo in due parti
del mondo diverse per farti cantare al telefono, sentire la tua voce
mentre piangi perchè ti manco, fare l'amore notti intere
quando non ci vediamo per mesi, sentirmi protetta quando sei vicino a
me, voler sentire il tuo contatto anche quando non posso farlo e me ne
esco con una "pacca sulla spalla" che in realtà vorrebbe
essere un bacio, dirti che ti amo anche mentre ti dico che sei una
grandissima testa di cazzo, quando mi aggiusti i capelli anche mentre
giriamo un film, prenderti in giro mentre cerchi di ricordare le
battute, guardarti mentre dormi, quando mi prendi in giro davanti a
tutti o mi spiazzi con battute sull'essere "una coppia" mentre io cerco
a tutti i costi di tenerlo per noi, aspettare il tuo messaggio della
buonanotte quando sei a casa ed esci con i tuoi amici, fare pace dopo
una litigata, prenderti per mano, volerti sempre, costantemente, con
me...
Mentre penso a tutto questo la canzone suona ancora, non ho smesso un
attimo di ascoltarla, il volume delle cuffie è veramente
alto mentre continuo a piangere e canto sotto voce.
Poi eccolo, il tuo profumo... Ma non credo che sia tu, forse
è solo all'interno della stanza.
Ed invece sento il tuo peso poggiarsi sul letto, mentre ti do le spalle
sento che ti siedi vicino a me e ti stendi, ti metti di lato e mi metti
il braccio destro attorno alla vita, mi avvolgi e stringi forte, mi
baci la spalla.
Tiri il filo ed una cuffia cade. "Leave me paralyzed, love..." mi sussurri
all'orecchio.
Mi giro verso di te e ti guardo, la canzone suona ancora e si sente
distintamente dalle cuffie che ormai sono sul cuscino. "Leave me
hypnotized, love.." continui.
Avvicini il tuo viso al mio, i nostri nasi si sfiorano... "You're the colour, you're the
movement and the spin. Could it stay with me the whole day long?"
continui a cantare.
Mi dai un bacio sulle labbra, sono morbide e calde, salate. Per via
delle lacrime che rigano anche il tuo viso.
"Fail with
consequence, lose with eloquence and smile. You're not in
this movie." altro bacio.
"You're not in this
song. Never." un altro bacio, più lungo.
"Leave me paralyzed, love." un
altro ancora, avvicini il mio corpo al tuo.
"Leave me
hypnotized, love."
Mi sorridi, poggi la fronte contro la mia, "leave me paralyzed, love."
Mi dai un altro bacio, dolce, lento, delicato, come che avessi paura di
farmi male. Tracci i bordi del mio labbro inferiore con la lingua. Mi
accarezzi la gamba e la porti sopra la tua.
"Scusami..." altro bacio.
"Scusa amore.." ancora un bacio.
La tua mano destra mi accarezza il collo adesso, mentre le mie, tanto
per cambiare sono già tra i tuoi capelli.
"Scusa." bacio.
"Rob no..." altro bacio.
La tua mano passa dal mio collo, alla mia spalla e scende delicata fino
al mio fianco sinistro. Mi stringi ancora più forte e mi
avvicini ancora di piu a te, per quanto sia possibile, visto che siamo
praticamente attaccati.
"Mi dispiace... Non voglio che parli così di te. Non avrei
dovuto reagire in questo modo, lo so. Ma non mi va più di
sentirti parlare in questo modo perchè tu per me sei
perfetta, ai miei occhi Kristen Stewart tu lo sei. Lo sei sempre stata.
Sei unica, in tutto ciò che mi dici, in tutto ciò
che fai, ogni tuo gesto è oro per me, anche il
più banale."
Ecco che altre lacrime mi rigano il viso.
"Rob.."
"No. Non voglio più che parli così Kristen, mai
più. Perchè qualsiasi cosa io possa dire o possa
fare, qualsiasi film possa girare, qualsiasi attrice possa baciare, non
sarà mai come baciare te. Mai. E poi non è da te
essere così insicura, sei sempre stata sicura di te, della
tua vita, delle tue scelte. E lo sei sempre stata anche su di noi da
quando abbiamo iniziato a stare assieme, non capisco questi dubbi
adesso."
"E' il primo film che giri da quando stiamo ufficialmente assieme...
Sì, c'è stato Remember me, ma non stavamo
assieme, ci frequentavamo e basta. Ed io ho paura che qualcuna ti possa
portare via da me. Dopo tutto ciò che ti ho fatto passare me
lo meriterei ed..."
"Stai zitta." mi baci, ancora. E' più forte degli altri,
è prepotente.
E lo interrompi quando ci sto proprio prendendo gusto e la mia lingua
è già dentro la tua bocca.
"Zitta. Ok? Non mi hai fatto passare proprio un bel nulla tu! Devi
smetterla di sentirti in colpa Kristen, basta. E' passato... Non ci
appartiene più. Pensiamo a ora, a noi due, Robert e Kristen,
basta. Non c'entra Micheal, non c'entra il male che ci siamo fatti, con
chi siamo usciti, quanto ci abbiamo messo per capire di amarci. Ora
siamo qui, ci amiamo e io ti voglio. Ti ho sempre voluto idiota, ho
fatto i provini per te. Per guardare i tuoi meravigliosi occhi da
vicino. Quindi basta Kristen, perchè per quanto mi riguarda
nessuna prenderà il tuo posto. Sono stato chiaro?" un
sorriso spontaneo avvolge il mio viso.
"Chiarissimo." dico sorridente.
"Bene, ora vieni qui.." mi abbracci, forte. Poggio la testa sul tuo
petto e lo bacio. "Leave me paralyzed, love." sussurri...
Mi allontani e mi guardi.
"Non ti ho mai detto perchè ti ho dedicato questa canzone?
Perchè l'ho messa nella list?"
"No.. Perchè?"
"Leave me paralyzed, love. Leave me hypnotized, love." continui a cantare.
Prendi un bel respiro e dici"perchè mi hai paralizzato ed
ipnotizzato dal primo momento che i miei occhi hanno incrociato i tuoi
dolcezza. E quando mi hai lasciato al parcheggio dopo il provino ho
pensato esattamente queste parole. Così appena ho sentito
questo pezzo mi sono risentito allo stesso modo, e mi risento
così ogni volta che mi guardi."
Avvicino il tuo viso al mio. "Ti amo Robert."
"Anche io ti amo Kris."
Uuuh, ciao a tutte ragazze
mie belle ^^ Eccoci come sempre con il nostro capitolo sui Robsten. La
vena creativa è tornata ad entrambe e così ora
che Sara respira con le interrogazioni scriveremo un po' di
più.
Volevamo ringraziare di cuore tutti quelli che hanno scritto le
recensioni al 14 esimo capitolo, siamo contente che vi sia piaciuto ed
anche quelli, che nella pagina, aspettano e commentano i capitoli con
tanta ansia.
Insomma eccolo, speriamo vi piaccia. Baci, Carli&Sà.
<3
Pov Robert
La nostra relazione va a gonfie vele, non potrei essere più
felice di così. Sapevo dal primo momento che ti ho vista che
prima o poi saresti stata mia, ne ero certo.
Avevo un po' perso le speranze dopo la nostra discussione per via di
Nikki, quando lei venne da te a dirti "Sono stata a letto con Robert
mentre tu lasciavi Mike per lui." il nostro rapporto si è
incasinato. Quanto abbiamo litigato? Quanto abbiamo discusso durante le
riprese di New Moon? Eppure eccoci qui, ancora assieme.
Forse non ti ho mai ringraziato per avermi creduto, per aver lasciato
lei ed aver scelto me, so quanto tu ci sia stata male e quanto, delle
volte, ti faccia ancora davvero male. Hai perso la tua migliore amica,
una delle poche di cui davvero ti fidavi, per me. Ma direi che non
avresti potuto fare altrimenti visto il suo comportamento durante il
nostro periodo di "decisione".
Ed ora? Eccola qui, si ripresenta. Ti scrive un messaggio e tu non me
lo dici. Perchè non me lo dici? L'ho letto sul tuo telefono
mentre mandavo un email a mia madre, avendo per l'ennesima volta perso
il mio iPhone in mezzo al disordine della nostra stanza.
"Ehy Stew, come stai? Io sono a LA questo Week End, che dici, ci
vediamo? Parliamo un po'. Mi manchi, Reed."
Perfetto. Mi manchi? Brutta bugiarda ingrata, ti prenderei a calci se
solo non fossi una donna.
Il mio cuore ha iniziato a battere stranamente TROPPO veloce dopo quel
messaggio.
E se tu scegliessi di nuovo Nikki piuttosto che me? Se lei ti dicesse
qualcosa e tu credessi a lei? Non so come reagirei, non so come farei.
"Ehi amore.. Ma Ash? L'hai sentita ultimamente? Nikki? Dakota?" ti ho
chiesto.
"Ash l'ho sentita, mi ha chiesto se per caso avevo una sua maglietta
che le ho rubato dalla valigia, Dakota la sento ogni giorno lo sai..
Nikki.. Perchè dovrei sentirla?" hai risposto, con un tono
di voce poco convinto.
"Che so, magari ti manca."
"Non mi manca Rob, non dire scemenze."
"E' stata la tua migliore amica per parecchio tempo."
"Ho avuto tante migliori amiche che sono andate a farsi fottere, lei
è solo una che si è aggiunta alla lista. Tutto
qui."
"Mh..."
"Che c'è Rob?"
"Se ti riferisci a Brit, beh, direi che se l'è cercata la
lista delle persone da odiare."
"Beh sì, forse... Ma anche Nikki se l'è cercata,
non credi?"
"Sì, lo credo. Ma alla fine, se ci pensi dico, Nikki ha
detto una bugia per il tuo bene, anche se... "
"Anche se ti voleva far sembrare uno stronzo che ha finto per un anno e
mezzo con me?"
"Ok, non era per il tuo bene."
"Bravo, vado in doccia"
"D'accordo..."
Bene, allora, io l'argomento l'ho preso, ma tu non mi hai detto
assolutamente nulla anche se non capisco il motivo non credo che ti
dirò nulla. Forse... O forse sì?
Entro dentro il bagno, sei nella doccia che canti qualcosa, non capisco
cosa.
"Ehi amore, allora che fai per il Week End?" non vedo bene dal vetro
appannato, ma compare la tua mano che toglie il vapore dal vetro ed i
tuoi occhi verdi compaiono, sembrano felici.
"Non lo so, che dovrei fare? Siamo assieme, quindi stiamo assieme prima
che inizi Bel Ami, no?"
"Ah beh, sì.. Ma che ne so, pensavo che magari saresti
voluta uscire con le amiche, è da un po' che non le vedi..."
"Le vedrò anche troppo dopo che tu parti" rispondi ridendo.
"Ahn.."
"Rob che c'è? Perchè tutte queste domande?" sto
zitto, mi sta venendo il panico e ringrazio tutti i Santi del paradiso
che tu sia in doccia, perchè sono CERTAMENTE sicuro che se
vedessi i miei occhi in questo momento capiresti che sto mentendo
spudoratamente e mi faresti mille domande per sapere che nascondo.
"No nulla Kris, te l'ho detto che.. cioè, magari volevi
passare un po' di tempo con Emily o Clair, e Scout. Insomma.. O con
Nikki." dico molto, MOLTISSIMO sotto voce.
"Che hai detto?" urli da dietro la doccia mentre l'acqua calda che
scende bagna il vetro e fa sparire il vapore che ricompare dopo qualche
secondo.
"No nulla amore, vado a giocare alla Play"
"Ma non avevi finito il gioco?"
"Sì, ma lo ricomincio, mi annoio."
Esco dal bagno sbattendo la porta, nemmeno mi accorgo che lo faccio, ho
mille pensieri in testa, forse dovrei smetterla.
Sono paranoico, sì.
Dai Robert sei paranoico! Forse non te lo dice perchè
sì, insomma perchè non gliene frega nulla e non
la vedrà. Forse come ha visto il nome Nikki sullo schermo
del telefono nemmeno l'ha letto, l'ha aperto ed è rimasto
lì senza essere letto o forse ci andrài e non mi
dirà nulla per non farmi male. Ma perchè dovrebbe
farmi male? Oh andiamo.
Sì forse l'accompagnerei anche io, o al massimo quando torna
vorrò sapere che le ha detto, che ha fatto, che ti ha detto,
se ti ha fatto qualcosa, se mi ha nominato assieme ad una serie di
interminabili domande che so che farò per certo, ma ora non
mi vengono in mente.
Esci dalla doccia interrompendo i miei pensieri contorti, nemmeno mi
giro a guardarti, cosa che di solito faccio mentre ti vesti, piu che
altro per provare spudoratamente a non farti indossare i vestiti, ma
questa volta no, non lo faccio.
"Amore?" merda, te ne sei accorta.
"Sì?" ti chiedo girandomi di scatto.
"Niente cose da maniaco pervertito ninfomane oggi?" mi chiedi ridendo.
"Eheh, no oggi ti lascio in pace..." dico con un tono di voce strano,
non lo riconosco nemmeno io. Non è triste, non è
arrabbiato, non è deluso. E'... impaurito, credo.
"Rob che hai?" sali sul letto e ti siedi vicino a me. I capelli corti
stanno crescendo piano piano, sono bagnati e ti cadono sulle spalle
mentre gocciolano ancora un po'. Come sempre ti sei dimenticata di
togliere la matita prima di entrare in doccia ed i tuoi occhi sono
leggermente contornati dal nero della matita che ormai è
tutto sbavato. La tua pelle chiara, anche troppo, profuma di vaniglia e
l'asciugamano che ti avvolge è troppo corto, le tue gambe
sono tutte nude, ancora calde dall'acqua bollente della doccia.
Credo di essermi soffermato troppo a fissarti e mi chiami di nuovo.
"Rob? Oh no, cominci a fare il maniaco ora?" ti sorrido.
"Questo asciugamano è quasi più lungo degli abiti
che indossi di solito, lo sai?" scoppi a ridere.
"Ce l'hai ancora con i miei abiti? Non erano così corti
quelli della promozione dai! E quello della premiere era lunghissimo,
fino a terra, ricordi?"
"Sì, lo ricordo, sembravi una principessa." mi guradi e mi
sorridi, il tuo sguardo si sposta da me alle tue gambe, sei in
imbarazzo, che strano.
"Anzi no, mi correggo, non lo sembravi... Lo sei." ti do un bacio sulla
guancia mentre la tua mano sinistra mi accarezza subito il collo e
finisce sui capelli. Ti giri a guardarmi e mi sorridi, avvicini il tuo
viso al mio e mi dai un bacio sulle labbra, un altro, ed un altro
ancora.
Ti prendo per i fianchi e di peso ti metto sopra di me, le tue mani
sono sulle mie spalle, e si spostano lente dai capelli al collo, fino
ai lobi delle orecchie. I tuoi gesti li conosco a memoria ormai,
esattamente come tu conosci i miei.
Le mie mani partono da sole, come hanno sempre fatto quando tu cara
Kristen Stewart, sei nei paraggi. Ti accarezzo le gambe che ormai
avvolgono la mia vita, mentre ti bacio dimentico assolutamente che hai
solo uno stupido asciugamano addosso e che basterebbe tirarlo un po'
per farlo cadere, ma sta volta le mie mani stanno buone, mi limito ad
accarezzarti le gambe, i fianchi e la schiena, fino alle spalle ed i
capelli.
Mentre le nostre labbra sono totalmente attaccate l'una all'altra e le
nostre lingue sono già andate blocchi il bacio, e con il
respiro già affannato mi chiedi "Ma... dov'è il
mio ragazzo? Chi sei tu?" scoppio a ridere.
"Perchè?"
"No dico, sono 5 minuti che stiamo qui a slinguazzare ed io sono ancora
vestita!" ti fermi e poi riprendi "cioè, vestita,
sì insomma, con questa cosa addosso, e tu hai ancora i
pantaloni, CHE?" chiedi divertita.
Scoppio a ridere ancora una volta, mi dimentico per un secondo della
cosa che mi preoccupa e ti rispondo.
"Ma che ne so, sarà che oggi voglio fare il gentiluomo"
"No, preferisco il Robert maniaco, grazie" dici ridendo.
"Beh, ma oh, bastava dirlo subito sai?" ti tiro l'asciugamano che cade
per terra, mi tolgo la felpa e slaccio i pantaloni.
"Così va meglio?" dico sorridente.
"Oh sì, molto meglio" torni sulle mie labbra e con la lingua
tracci i bordi del mio labbro superiore fino a finire su quello
inferiore che mordi piano e delicatamente con i denti. Le mie mani non
sono poi così ferme come prima e direi che dal tuo respiro
il triplo più affannato si capisce più che bene.
Mi fermo, le mie mani ora ti avvolgono i fianchi, ti prendo in braccio
e ti sposto sul letto, dopo un secondo sono sopra di te, ma appena
sento il tuo telefono che squilla ecco che tutti i pensieri tornano,
incredibile che uno stupido messaggio di Nikki Reed mi impedisca di
fare sesso con TE, ma che diavolo mi prende? Sono impazzito?
"Kris il telefono.." blocco il bacio e tu mi guardi con aria sbalordita
ed incredula.
"Ehm.. Sì, e quindi? Lascialo squillare!" rispondi affannata
e con un filo di voce.
"Ok.." torno a baciarti ma quel coso continua a squillare, non ce la
faccio proprio. Non che non abbia voglia di te, per carità,
quella non mi manca mai, ma sto pensando ad altro e non è
carino per quanto mi riguarda fare l'amore con te mentre penso a quanto
può essere stronza quella là.
"Ok basta, rispondi." mi allungo verso il comodino e ti prendo il
telefono, senza leggere chi è, forse per paura di sapere che
sia lei.
"Rob, non voglio rispondere, ma dico.. cioè!" con la mani
indichi la nostra posizione e continui con un "Sei impazzito?"
"Rispondi Kris.." mi sposto da sopra il tuo corpo nudo e perfetto, mi
stendo sul letto e guardo il soffitto.
"No, non rispondo, non mi interessa rispondere al telefono, avrei
voglia di fare altro al momento, ma siccome ho ragazzo idiota" ti alzi
dal letto e prendi l'asciugamano, te lo avvolgi addosso e ti butti
sulla valigia in cerca di biancheria pulita.
"Non devi dirmi nulla, Kris?" ti giri, con lo sguardo allarmato.
"No, dovrei?"
"Beh.."
"In realtà sembra che sia tu che voglia dire qualcosa a me
visto che nemmeno mi tocchi oggi"
"Io non devo dirti nulla, sei tu che nascondi qualcosa,
chissà per quale motivo poi..."
"NO, io non nascondo nulla Robert! Ma che ti prende? Perchè
fai così? Che è successo? E poi perchè
non mi tocchi? Mica ho una malattia contagiosa, sai?"
"Ma che dici Kristen? Che dici?" mi alzo dal letto e vengo vicino a te,
ti avvolgo la vita con la braccia, le tue mani sono sulle mie spalle.
"Non è vero che non ti tocco, non è vero che non
ti ho toccato, e se pensi già che non ti voglio o che non ho
voglia di te ti sbagli."
"E allora? Stai male? Che c'è?" chiedi preoccupata.
"Perchè non mi hai detto che.. Nikki ti ha mandato un
messaggio in cui ti chiede di vederti?" sgrani gli occhi, pessimo anzi
no, ORRIBILE presagio. Ti stai arrabbiando.
"Hai letto i miei messaggi, scusa?"
"No! Ieri ti ho detto che avrei mandato un email a mia madre dal tuo
telefono e li ho letti per sbaglio, non li ho letti cioè ho
letto solo quello, ho letto Nikki Reed mi sono incuriosito e l'ho
letto. Anche tu l'avresi letto." togli le mie braccia dalla tua vita e
mi allontani.
"Hai letto i MIEI messaggi. Ma di un po', IO I TUOI LI LEGGO QUANDO
MANDO EMAIL DAL TUO TELEFONO O CHIAMO QUALCUNO DAL TUO TELEFONO?"
"Dio Kris, non è questo il punto."
"No è anche questo il punto! Se non ti ho detto del
messaggio forse è perchè non era importante, non
credi? Chissene frega se mi vuole vedere? Le ho risposto? NO IDIOTA,
NON L'HO FATTO. L'ho ignorata e così avrei fatto!"
"Ma avresti dovuto dirmelo"
"Sì ma cosa sarebbe cambiato? Non era importante, ti dico
tutto, tutto ciò che faccio, ma questo NON ERA IMPORTANTE!"
"Per me lo era! Se lei avesse mandato un messaggio a me io te lo avrei
detto!"
"Sarebbe stato diverso!"
"E perchè?"
"Tu sei un uomo, lei una donna, se ti vuole incontrare non è
di certo per parlare visto che ti sbava addosso da anni!"
"Ma che dici? Svii l'argomento, ANCORA?"
"Oh, va al diavolo Rob! Sei paranoico."
"Va al diavolo tu Kristen, mi hai detto una balla."
"Una balla è se io ti dico CHE NON L'HO SENTITA E POI INVECE
LA SENTO E LA VEDO, CI ESCO E CI PARLO. Ma in questo caso no, non l'ho
fatto e tu non avevi nessun diritto di leggere i miei messaggi, ok?"
"Sì ok, vuoi avere ragione? Prenditela pure. Fanculo!"
"Fanculo tu!"
"Sì d'accordo fanculo io, vattene da Nikki visto che ci sei."
"Oh sei continui così ci vado eccome."
"Eh sì, vuoi la scusa tanto..."
"Certo. Voglio la scusa, infatti ora io sono fidanzata con Nikki Reed,
eh Rob?"
"Non c'entra"
"C'entra invece, sei un coglione. Ti meriteresti un cazzotto bello
secco in faccia!"
"Eh tiramelo il cazzotto allora, tranquilla che sono sicuro che baciare
lei ti piaceva mille volte di più che baciare me, che
schifo" ok, forse questo non l'avrei dovuto dire e quando sto per
chiederti scusa ecco che arriva.
SBAM.
La tua mano mi colpisce esattamente in piena faccia. Abbasso la testa e
poggio la mia mano dove mi hai appena colpito.
"Ma sei impazzita?" i tuoi occhi sono pieni di lacrime, non per la
tristezza, ma per la rabbia.
"Sei un coglione!" urli.
Ti chini verso la valigia, prendi i primi vestiti che trovi e corri in
bagno, cerco di seguirti ma mi sbatti la porta in faccia, sento la
chiave che gira.
"Kristen? Scusa, ti prego apri"
"Vaffanculo Robert". Ti sento piangere ma non vuoi aprire la porta.
Dio, ma che ho combinato? Di nuovo.
Fine.
Piaciuto? LOOOL, come finirà? ^^ Kristen andrà da
Nikki o farà pace con Rob?
Alla prossimaaaaaaaaaaa :*
Okkk,
eccoci qui. Sì, aggiorniamo anche oggi incredibile xD loool!
Dov'eravamo rimasti? Kristen chiusa in bagno e Robert fuori a
disperarsi, cosa accadrà? Beh, buona lettura! E come sempre
GRAZIE A TUTTI PER LE RECENSIONI *.* Vi adoriamo. Sara&Carli.
Pov Kristen "Kristen? Scusa, ti
prego apri" dici da dietro la porta. "Vaffanculo Robert"
rispondo con un tono secco e dispiaciuto allo stesso tempo.
Non ci credo che tu mi possa aver detto una frase del genere! Ma come
ti viene in mente che io abbia preferito baciare lei al tuo posto?
QUANDO MAI? Dio.. Ero solo una stupida ragazzina un anno e mezzo fa,
non capivo nulla! Ed oltretutto avevo un fidanzato che capiva ancora
MENO!
"Kristen? Apri, dai amore.. Scusami, non lo penso davvero, lo sai"
"Lasciami stare!"
"Kristen apri, mi preoccupo! Gira almeno la chiave ok? Giuro, non
entro, ma lascia la porta aperta."
Ok, apriamo questa benedetta porta.
"D'accordo ma se entri giuro che ti prendo a sberle e che quella di
prima sarà stata una carezza a confronto!"
"Giuro.."
Allungo la mano e giro la chiave in attesa che la porta si apra, ma sei
uno di parola e non la apri.
"Grazie.. Ora vado a sedermi ed aspetto che ti calmi ed esci da
lì, quando te la senti."
Argh! Sei un imbecille... Eppure sei l'imbecille paranoico
più
carino che conosca. Apro la porta, non resisto, e ti trovo davanti a me.
"Scusa..." sussurri guardandomi negli occhi. Hai un'espressione
dispiaciuta e davvero, davvero dolce. Il tuo labbro inferiore
è
leggermente all'infuori rispetto a quello superiore, sei adorabile.
"Mh..." rispondo mentre cerco di non sorridere come una perfetta idiota
alla tua espressione da bambino indifeso.
"Non lo pensavo davvero" abbassi il capo e inizi a giocherellare con le
dita.
"E' che sono sempre stato geloso anche di Nikki e poi andiamo!" alzi il
capo e gesticoli con le braccia tutto incasinato, ti tocchi i capelli e
fai due passi indietro.
"Andiamo cosa?" ti chiedo con tono offeso.
"Andiamo non lo so, non mi sono mai fidato, ti guardava in modo...
strano." alzo gli occhi al cielo e faccio un sospiro.
"Tu.. SEI UN IDIOTA!"
"Lo so..."
Mi asciugo le lacrime che ancora bagnano un po' il mio viso e ti lancio
la felpa addosso con tutta la forza che ho.
"Ahi!"
"Ahi? Ringrazia che non ho un'accetta Pattinson!"
"Ho già ringraziato un miliardo di volte in
realtà"
"Meglio per te sai!"
"Scusa." ti avvicini a me ma ti sposto.
Ti avvicini ancora, mi prendi il viso tra le mani.
"Togliti" dico con un tono di voce più che offeso.
"Vieni qui scema!"
"Noooooooooo! Lasciami" mi sposto e corro sul letto, prendo un cuscino
e ti minaccio dicendo "Giuro che se ti avvicini ti riempio di botte
Robert, non mi toccareeeeeeeee!" troppo tardi, ti sei già
buttato addosso a me e mentre cerco in tutti i modi di togliermi dalla
tua presa le tue mani sono gia intrecciate alle mie ben salde e ferme
sul letto.
"Non è valido!" cerco di dimenarmi ma il tuo peso mi
schiaccia.
"E' validissimo invece Stew"
"VATTENEEEEEEE O TI PRENDO A CALCI NELLE PALLE GIURO!"
"E come fai? Hai le gambe bloccate dal mio peso!" dici riedendo.
"ROBERTTTT MI SCHIACCI!"
"Non è un problema mio piccoletta" mi dai un bacio ma ti
mordo le labbra.
"Ahia!"
"Provaci di nuovo!" ti avvicini di nuovo e cerchi di darmi un altro
bacio ma ti sposti prima che mi i miei denti mordano nuovamente le tue
labbra.
"Kristeen, dai!" ci provi ancora, ancora e ancora una volta.
"Prima o poi ce la farò a baciarti eh!"
"Ah sì? E chi te l..." fregata. Ti sei avventato sulle mie
labbra prima che potessi finire la frase, non hai giocato con le mie e
non hai aspettato come sempre che la mia bocca fosse leggermente aperta
per far sì che le nostre lingue s'incontrassero, hai
poggiato le
tue labbra sulle mie ed hai fatto entrare la tua lingua prepotentemente
nella mia bocca, che io voglia o meno te ne freghi
assolutamente
e non mi dai modo di spostarti, perciò cedo e ricambio il
bacio
rassegnata.
I miei muscoli si rilassano e te ne accorgi, molli leggermente la presa
delle mie mani e dosi il tuo peso su di me per darmi modo di respirare,
quel poco che posso, visto l'effetto dei tuoi baci. Smetti di baciarmi
solo quando ti rendi conto che mi sia realmente calmata.
Mi guardi negli occhi per 10 interminabili secondi e poi mi sorridi.
"Mi dispiace di aver letto il messaggio, non l'ho fatto con cattiveria."
Ricambio il sorriso, "lo so Rob.. Non ho mai pensato che l'avessi fatto
con cattiveria infatti. Ma è come che tu non ti fidi di me
se
fai queste cose ed io non voglio. Non ti ho detto del messaggio
perchè so quanto male ti ha fatto Nikki con quella bugia e
quindi ho evitato l'argomento, non l'avrei vista, non l'avrei sentita.
La prossima volta che io la vedrò, anche contro voglia,
sarà alla Premiere di Eclipse. Cioè tra parecchi
mesi.
Spero!"
"D'accordo, lo spero anche io. Meno la vedi meglio è. Rischi
di diventare pazza con lei nei paraggi!"
"Ahhhn, ancora?"
"Ma è vero!" dici ridendo.
"Sembravi pazza all'ultimo Comic Con, andiamo. Ti avrei preso a
calci..."
"Non mi pare che dentro la Limousine tu mi abbia preso a
calci........." dico con una voce maliziosa.
"Erano due mesi che non ti vedevo, vedi tu!"
"Eh beh certo, scopiamoci Kristen visto che siamo in astinenza da due
mesi perchè la De Ravin non me l'ha data! Olè!"
Scoppi a ridere e mentre stai ridendo dici "no in realtà
è così che andrebbe detta -scopiamoci Kristen
visto che
per due mesi non ho fatto altro che masturbarmi pensando a lei, adesso
che finalmente la ridevo ti pare che non me la faccio??-"
scoppio
a ridere e ti tiro un colpo sulla spalla che al tocco della tua pelle
diventa una carezza.
"Ma quanto sei cretino?!?!"
"Non dirlo a nessuno però.. E quindi ecco, non potevo
aspettare di arrivare in Hotel, meglio la Limousine, no?"
"Eccerto, con un centianaio di paparazzi fuori, ovvio"
"Tanto i vetri sono oscurati!"
"Fosse per te lo faresti in mezzo alla strada fregandotene di tutto il
resto, quando sei arrapato non capisci nulla!"
"No è diverso, sei tu che non mi fai capire nulla amore" mi
da un bacio sul collo.
"Ahnnn.. Certo certo. Guarda che solo perchè mi lascio
baciare
non vuol dire che io sia calma e tranquilla, la pagherai Pattinson" ti
schiaccio il naso con l'indice "vedrai come la pagherai"
"Sì, ora togliti l'asciugamano da dosso e fammela pagare in
un altro modo però"
"E se me ne andassi ora? E ti lasciassi in queste condizioni?" dico
ridendo indicando con lo sgurdo i tuoi boxer che tirano eccessivamente.
"Dove credi di andare scusa?" mi schiacci di nuovo e intrecciando le
tue mani con le mie butti tutto il tuo peso su di me.
"NO OK, SCHERZAVO RIMANGO QUI FAMMI RESPIRARE PERO!"
"Ahah, sembra che peso un quintale!"
"Tu pesi un quintale ciccione!"
"Eh beh? Tu sei una cicciona, guardati hai messo su 4 Kg almeno, senti
che morbida!"
"EHIIIIII! NON E' VERO!"
"Seh seh, non è vero! Mangia un altro Hot Dog quando hai un
po' di tempo"
"Senti chi parla, mangi pure quello che lascio io, sei un cagnetto
mangia tutto, sai?"
"Ma che vuoi? Eh? Io potrei mangiarmi anche te ORA!"
"Non ho dubbi su questo!"
"Appunto... Vieni qui" mi dai un bacio sul collo, che si sta per
trasformare in qualcos'altro visti i tuoi denti che mordono leggeri
sotto il lobo del mio orecchio sinistro.
"Rob...... Robeeee..."
"Zitta.." sussurri staccando i tuoi denti e la tua lingua dal mio collo
per una frazione di secondo.
"Rob...no...niente...segni....sul.....collooo...l...lo....sss...sai.."
Niente da fare, non ti fermi, Ruth mi ucciderà, ne sono
certa!
Cerco di tornare in me, ma le tue mani sul mio corpo non sono d'aiuto.
"Amore...ti prego...Ruth...Ruth mi ammazzerà..."
"Mh mh.." riesci solo a dire prima di avventarti nuovamente sulle mia
labbra e massacrarle tra morsi e baci.
Mi sveglio qualche ora dopo, sono scomoda e non sono in una posizione
che mi piace, sono a pancia in su, con il tuo viso poggiato sul mio
seno ed il braccio destro steso lungo di me fino a toccare con la mano
la mia coscia sinistra.
Tu sì che devi essere comodo, ma io, beh non direi. Sono
anche
senza cuscino, chissà dove li abbiamo buttati sta volta. Il
lenzuolo completamente umido mi avvolge solo una gamba, il resto
è addosso a te, stavi sicuramente morendo di freddo. Con il
braccio destro che fino ad un secondo prima era poggiato sulla tua
spalla ti accarezzo i capelli, sono umidi, hai ancora la schiena
sudata, non devo avere dormito molto, a malapena mezzora, è
sembrata un'eternità. Beh per forza, ogni volta che facciamo
sesso in quel modo crollo un secondo dopo, sono esausta. Cerco di
allungarmi per prendere il telefono, senza svegliarti, ci riesco e
guardo l'ora, è mezzanotte passata ed il mio stomaco
brontola.
Ho fame e mi hai distrutto, perfetto, domani ho anche la prova abiti
per i BAFTA, non riuscirò nemmeno a camminare.
"Hai fame eh?" dici ancora con gli occhi chiusi e la bocca impastata,
non si capisce nulla.
"Senti, già hai un accento pessimo, se in più
parli e
sbavi addosso a me contemporaneamente non si capisce un
granchè"
dico ridendo.
"Bla bla bla" mi dai un bacio sul seno e ti sposti, ti metti vicino
vicino a me, di lato.
"Buongiorno"
"Ma quale buongiorno, è mezzanotte!"
"Che??" dici sgranando gli occhi.
"E' mezzanotte, guarda!" prendi il mio telefono e guardi l'ora.
"Oddio, abbiamo dormito.. 40 minuti massimo.."
"Esatto amore" ti rispondo girandomi verso la tua parte.
"Mi dai un po' di lenzuolo tu? Ho freddo"
"Sì, scusami." tiri il lenzuolo e me lo metti fino alla
spalla "ecco qui, va meglio?"
ti sorrido "sì, va meglio amore"
"Cioè se è mezzanotte e 20 e ci siamo
addormentati massimo 40 minuti fa... Abbiamo fatto sesso peeer... 3
ORE????"
"mh mh" annuisco, con una faccia soddistatta mi guardi e dici "Bravo
Robert, sono fiero di te"
scoppio a ridere "ma smettila scemo! Vantati poco sai? Conosco chi sa
fare di meglio!" scoppi a ridere in una risata fragorosa "TIPO?
PUAHAHAH! L'ITALIANO?!?" ti stai letteralmente rotolando
dalle
risate nel letto, come sei buffo.
"Beh? Che ne sai scusa, mica ci sei stato a letto tu!"
"EH GRAZIE A DIO NON HO AVUTO L'ONORE! AHAHAHAHAH!" oddio, ora che sei
partito chi ti ferma, il tuo gioco preferito è "PRENDIAMO
PER IL
CULO MIKE."
"Smettilaaaa!" ti tiro un paio di colpi mentre rido assieme a te.
"Eh beh amore, ma pure tu me le servi su un piatto ogni tanto sai??
ahahaah!"
"Non lo puoi sapere comunque!"
"Io so solo che dopo 4 anni di relazione con lui quando siamo stati a
letto assieme quasi ti veniva un infarto!"
"Eeeeh, come sei modesto!"
"Ma no! Non per ciò che facevo io, ma per ciò che
facevi TU!"
"Cioè??"
"Cioè era come se volessi fare sesso come si deve da una
vita ma
non potevi farlo perchè ti bloccava chissà che. E
poi
finalmente ti sei lasciata andare dopo anni di... restitrizioni?
Sì è la parola adatta."
"Beh, in un certo senso sì. Ma non avevo capito l'avessi
notato.."
"Sì l'avevo notato eccome. E beh direi di sì,
come si poteva non notarlo?" scoppi a ridere di nuovo.
"La vuoi smettere?????" dico imbarazzata.
"Eddai Stew, è bello ricordare le tue pazzie da ubriaca ogni
tanto!" continui a ridere.
"Ooh, e basta uffa!"
"Ahahah, comunque sia, eri davvero bella" mi metti la mano destra sul
fianco e mi tiri verso di te.
"Ah sì?"
"Ossì, diavolo se lo eri... Appena ho aperto la porta e ti
ho
vista davanti a me mezza nuda e sbronza la prima cosa che ho pensato
è stata a come potevo fare per farti addormentare, invece mi
sei
saltata addosso! Dovresti farlo più spesso!"
ormai sei partito con le risate, chi ti ferma più?
"Sì ok, ma evita di ricordarmelo però,
è imbarazzante!"
"Ahaha, non è imbarazzante PER ME, è bello da
ricordare
visto la nottata e l'aver fatto sesso con la donna che desideravo da
mesi e mesi per ben TREEEEEEEEEEEEE VOLTEEEEE!"
"Ssssh, non urlare!" Ti metto una mano sulle labbra e mi dai un bacio
sul palmo della mano.
"E poi... eri sexy con quella biancheria intima, ma non dire che te
l'ho detto." scoppio a ridere.
"Ok, non lo dirò a nessuno" rispondo sotto voce.
"Poi.. Forse non te l'ho mai detto..." continuo "ma in
realtà non doveva proprio andare così."
"E come doveva andare?" chiedi incuriosito.
"Sai bene che io la sensualità siamo due cose differenti,
no?"
"Non è affatto vero, ma continua.."
"Mh.. Vabbè. La sera degli Mtv Movie Awards dopo il nostro
semi
bacio ti ho sentito dire a Kellan quanto fosse sexy Megan Fox con la
biancheria intima... sì insomma, di un certo tipo addosso.
Beh,
non stavamo assieme quindi non avevo nessun diritto di dirti -Ehy
bello, vedi di smetterla!- Sì, ti sentivo mio, ma non lo eri
effettivamente." dico imbarazzata.
" E questo che c'entra amore?"
"C'entra. Perchè poi quando siamo tornati in Hotel tu non
sei
venuto in camera mia a parlare, o a baciarci come due adolescenti come
facevamo di solito ed io sono entrata in paranoia sul fatto che...
potessi essere con Megan Fox, NON RIDERE!!" troppo tardi, stai
già ridendo.
"Dai Robert! Uff, non ti dico più nulla!"
"No no, scusa amore, scu..ahahah!! Scusaaami! Continua, sono serio.."
"Uffa... E niente così... Nulla. Sono corsa da Ash
chiedendole
se avesse per caso biancheria sexy, di quella VERAMENTE sexy. E lei mi
ha detto di no, però mi ha detto che Anna avrebbe dovuto far
colpo su nonsochi perciò avrei potuto chiedere a lei.
Ovviamente
il reggiseno di Anna mi stava 23 volte, per cui ho usato solo gli slip
ed ho messo la tua camicia addosso. Ma quando sono passata davanti alla
tua stanza ti ho sentito parlare, poi ho capito che eri al telefono,
così sono corsa in camera a deprimermi e piangere. Ahn..
E a
sbronzarmi.
E da sbronza ho avuto il coraggio di saltarti addosso FINALMENTE!" rido.
"FINALMENTEEEEEEEEEEEEEEEEEE! Hai detto bene amore! Ahah! Comunque
questa cosa non la sapevo e non l'avrei mai nemmeno immaginata!"
"Era troppo imbarazzante da dire, e poi beh, il mese successivo siamo
stati a discutere, litigare e fare sesso continuamente fino alle
riprese dei film quindi, diciamo che non abbiamo parlato molto."
"Beh.. In effetti. Allora RINGRAZIAMO MEGAN FOX CHE TI HA FATTO
SVEGLIARE E SBRONZARE QUELLA SERA!"
dici ridendo.
"Ahaha, ossì, RINGRAZIAMOLA o avremo continuano con i baci
stile
Dawson's Creek per una vita, vista mia perenne indecisione."
"Allora GRAZIE MEGAN! Glielo dovrò dire mi sa."
"EHI EHI BELLO, TU NON DICI PROPRIO NULLA, ORA TE LO POSSO DIRE, SEI
UFFICIALMENTE MIO!" mi abbracci mentre sorridi soddisfatto per via
della mia
frase e sussurri dolcemente "Io sono sempre stato tuo Kristen."
Capitolo 17 *** There Is A Light That Never Goes Out. ***
Uuh,
come stiamo aggiornando spesso. Lo so, scusate LOL, ma l'ispirazione
è tornata e mentre facevo la doccia una splendida canzone
degli Smiths mi ha fatto venire tante idee per i nostri ROBSTEN *.*
Ok, questo capitolo sarà un pochino diverso
perchè abbiamo deciso, di comune accordo con Saretta, di
scrivere alcuni ricordi successi tra Rob e Kristen il periodo di
Twilight e qualcosa che li ha fatti unire piano piano. Insomma un tuffo
nel passato ci sta sempre bene, no? ;) Ringraziamo sydney90,
Tokietta_Cullen96, twilighter97, 4Robsten,
pallina90 per le
recensioni, grazie davvero per tutti i complimenti che ci fate :D Beh,
detto questo BUONA LETTURA!
Pov Kristen
"Che dici se metto un po' di Smiths adesso amore? Molliamo Morrison per
un po', va bene quando ci sbronziamo poi mi entra troppo nel cervello!"
mi chiedi tutto divertito.
"Ossì, ci sto! Mettili.."
"Ok allora attacco il tuo iPod che le hai quasi tutte salvate."
"Mh mh" annuisco sorridente mentre ti vedo armeggiare con il pc e
scorrere una lista di canzoni infinite che tu stesso hai messo
all'interno del mio iPod qualche mese fa.
"Allora partiamo con Meat Is Murder, ci stai?" mi chiedi.
"Perfetta! Almeno ci rilassa, vieni qui." molli il pc e ti stendi nel
letto vicino a me. Mi prendi tra le braccia mentre poggio la testa sul
tuo petto, sento il cuore battere lentamente, accompagnato dalle note
di Meat Is Murder è la melodia perfetta.
Ti sento sbadigliare e rido.
"Hai sonno, eh?"
"Ma nooo.. che dici?" rispondi ridendo.
"Avanti dormi scemino, altrimenti domattina non ti sveglieranno nemmeno
le bombe sai" ti dico mentre alzo la testa dal tuo petto e ti guardo.
"Non ti offendi mica se dormo?" rido.
"Ma sei impazzito? Per chi mi hai preso? Dormi muoviti!" ti riprovero.
"D'accordo, ma prima dammi un bacino" ti sorrido e mi avvicino a te
dandoti un bacio sulle labbra che sanno di birra e tabacco.
"Buonanotte amore"
"Notte" rispondi dolcemente. Torno sul tuo petto ad ascoltare i battiti
del tuo cuore e dal tuo respiro capisco subito quando ti sei
addormentato, non ci metti molto in realtà, qualche minuto e
crolli subito.
Mi è venuta voglia di una sigaretta, così mi alzo
e vado verso il tavolino della nostra camera d'albergo pieno di
bottiglie di birra, coca cola, tabacco e pacchetti di sigarette vuoti.
Cerco le mie ma non le trovo così apro un pacchetto nuovo
delle tue Camel ed esco in balcone con l'accendino in mano.
Mi siedo per terra, accendo la sigaretta, e mentre la musica degli Smiths
continua a suonare inizio a canticchiare e vagare tra i ricordi. Poi eccola là "Barbarism Begins At Home" quella canzone..
Quanti ricordi mi fa venire in mente una scena fantastica, la prima
sera che siamo stati in una stanza d'albergo da soli. Erano le 22:36 quando Micheal
entrò nella mia camera d'albergo urlando come un pazzo e
facendomi mille domande sul perchè io l'avessi ignorato
tutto il giorno.
"Mike! Stammi bene a sentire, io qui ci sto per lavorare, e
sappi fin da adesso che Twilight non è come tutti gli altri
film che ho fatto, ci sto mettendo l'anima in questo personaggio e
questo tuo comportamento possessivo all'eccesso mi da sui nervi! Ok?
Quindi se sei qui per rovinarmi il lavoro, litigare e farmi piangere
puoi anche tornare da dove sei venuto, non m'interessa che tu stia qui
per darmi sui nervi!"
"Mi prendi per il culo Kristen? Non mi vuoi tra i piedi
perchè tu e quel Pattinson avete troppo da fare!"
"Oddio Mike, sei paranoico! Tra a me e Robert non c'è nulla,
siamo solo buoni amici e sappi che se il film andrà bene
PASSEREMO MOLTI ANNI NELLO STESSO SET CHE A TE PIACCIA O MENO!"
"Ma hai visto come ti fissa? Come ti guarda? Anche quando siete lontani
lui ti guarda continuamente!"
"Oh santo cierlo Mike, è il suo modo di fare, fissa tutti.
Studia i comportamenti delle persone! Fissa anche te, ma non per questo
vuol dire che ti voglia portare a letto eh!"
"No, mi fissa in modo diverso! Ti fissa sempre e si lecca continuamente
le labbra, quello ti vuole portare a letto altro che amici!!"
"Oddio, non ti sopporto più, scendo giù a farmi
un giro e vedi di non seguirmi perchè ti prendo a calci,
chiamo Dean e ti caccio!"
Presi la prima felpa che mi trovai tra le mani, le sigarette ed il
telefono ed uscii sbattendo la porta fregandomene di quello che diceva
quel cretino.
Ma come poteva venirgli in mente una cosa del genere? Io e
Robert? Ma dai! E' così bello che può avere tutte
le ragazze che vuole, che gliene fregherà nulla di una come
me. Sono goffa, imbranata e poi non sono affatto il massimo della
bellezza, può avere di meglio.
Non feci il corridoio di fretta, sapevo che Mike non mi avrebbe seguito
anche perchè l'avrei davvero preso a calci in quel momento e
lui lo sapeva benissimo.
Non mi accorsi nemmeno mentre passai davanti alla tua stanza che quella
era la TUA stanza.
Mi fermò la musica che proveniva da dietro la porta, un po'
troppo alta per essere in un Hotel, alla gente poteva dare fastidio. Ma
figuriamoci se ad uno come te poteva minimamente interessare del
volume. Non ci pensai due volte prima di bussare. Lo feci.
Passò qualche secondo prima che tu aprissi quella porta.
Trovandoti davanti a me il cuore iniziò a battere in maniera
troppo veloce, eri così bello. Avevi una sigaretta in bocca,
la barba non fatta ed i capelli spettinati. Quelli erano i tuoi giorni
liberi. Nella mano destra tenevi la bottiglia di birra mezza vuota, una
maglietta stropicciata e scolorita ti cadeva addosso in maniera
perfetta, un paio di Levis blu di qualche anno fa facevano
sì che del tuo meraviglioso fisico si vedesse quel poco
perchè la mia mente vagasse da sola.
"Ciao!" mi dicesti sorridente e con gli occhi socchiusi per via del
fumo della sigaretta.
"Ciao..." ti risposi titubante.
"Vuoi entrare? Vieni!"
"Oh, certo..." fancedomi segno di entrare e di accomodarmi
dove volevo poggiasti la bottiglia di birra sul tuo comodino pieno di
tabacco e cartine.
"Scusa il disordine Kris, non aspettavo ospiti"
"Non preoccuparti"
"Che fai qui? Non c'è Mike in questi giorni?"
"Sì, in realtà sì ma... abbiamo
litigato e non sapevo dove andare." ma che divolo dico? Sapevo
benissimo dove andare, da lui.
"Litigato? Non ti vede da un mese e si mette a litigare? Ragazzo poco
furbo." avevi ragione.
"Già..."
"Scusa, non volevo offenderlo. Ma se io non ti vedessi da un mese la
prima cosa che farei non sarebbe di certo ligiare.. eheh." risi al
suono delle tue parole.
"Immagino..."
"Ma dimmi, come mai avete litigato?" mi chiesi con aria curiosa mentre
abbassavi la musica per sentire meglio la mia voce.
"No ma nulla, una stupidaggine."
"Ma sì, dimmi dai.. Sono una tomba, non lo dico a nessuno."
"Lo so cretino" risposi sorridente.
"Allora dimmi Stew, avanti!"
"Ok... Ehm... Mike... è come dire? Ecco, geloso di te." la
tua risata coprii anche il suono della musica.
"Di me? Ahah, ma scherzi?"
"No affatto." risposi un po' imbarazzata.
"E perchè mai quell'imbecille del tuo ragazzo sarebbe geloso
di me?"
"Beh, credo sia geloso del modo in cui ci..guardiamo."
"Mh.. E in che modo ci guardiamo?"
"Non ne ho idea, dovresti chiedere a lui."
"Oh, non ci tengo grazie."
"Non ti sta molto simpatico, eh?"
"No, affatto. Anzi, lo prenderei a testate... E poi dovrei essere io ad
essere geloso di lui, non viceversa."
"Eh?" il mio cuore iniziò a battere all'impazzata. Aveva
appena detto quello che io avevo sento o la mia immaginazione vagava
troppo?
"Sì, dovrei essere io geloso di lui. Ha te."
"Ma che dici, Rob?"
"La verità. Lui ha te, io no. Dovrei essere io a morire di
gelosia, lui può stare tranquillo, tu lo ami e si vede. Per
quanto io ti possa osservare o guardare si vede che lo ami. Quindi.. No
problem, no? Non mi sembri una di quelle ragazze che tradisce il
fidanzato storico con uno che passa. Lui lo sa, tu lo sai e beh, io lo
so. Non dovrebbe mettersi problemi."
"Beh.. No. Infatti non lo tradirei..."
"Diglielo."
"Glielo dirò..." risposi titubante.
"Ma... perchè tu dovresti essere geloso, scusa?" ti chiesi
un secondo dopo.
"L'hanno notato tutti tranne te mi sa."
"Cosa?" il suo sorriso era strano, non quello del solito
Robert. Aveva lo sguardo triste adesso.
"Che ho una cotta per te se ne sono resi conto tutti, tranne te."
Non sapevo che fare o che dire in quel momento avrei voluto
abbracciarlo ma non lo feci. Il suo sguardo si spostò dai
miei occhi alla finestra, guardava fuori e non diceva una parola.
"Rob.."
"No no, tranquilla. Mi passerà. Finirà che
diventeremo migliori amici come nei film." ti sorrisi.
"Vuoi una birra? Ah no, sei minorenne. Niente birra per te piccola."
"Ehi ehi, non sono in un luogo pubblico, dammi una birra avanti!"
mi alzai dal letto per venire verso di te e prendere la
bottiglia dalla tua mano, feci un sorso, poi due, poi tre.
"Buona, era da un po' che non bevevo"
"Complimenti, a 17 anni già in preda a crisi da alcolizzata?"
"Finiscila scemo! Piuttosto, che asolti?"
"Gli Smiths, non mi aspetto che tu sappia che siano."
"Li conosco, volevo sapere il titolo di questa canzone, non so tutti i
pezzi a memoria sai?"
"Li CONOSCI? Davvero?"
"Sì, mica ascolto Hilary Duff io. Solo perchè ho
17 anni non vuol dire che sia una rincoglionita in ambito musicale,
caro il mio Inglese!"
"Wow... Sei la prima ragazza americana con cui parlo che li conosce."
"Fortunatamente le californiane non sono tutte uguali."
"Fortunatamente... Tu non sei uguale alle altre vorrai dire."
sorrisi imbarazzata e sviando l'argomento ed anche il tuo
sguardo chiesi "Allora, mi dici che pezzo è?"
"Ahn, sì. La canzone appena finita era Well I
Wonder. Quella che inizia ora è Barbarism Begins At Home."
"Mi piace!"
"Una delle mie preferite di questi signori qui, giusto per fartelo
sapere."
"E' veramente bella, e poi ti fa venir voglia di ballare ubriaco!"
"Ahah, quello che facevo poco fa, solo che la sbronza sta sparendo!"
"Beh? Recuperiamo" ti risposi felice bevendo tutto d'un sorso quel poco
di birra rimasto nella tua bottiglia ed avvicinandomi per prenderne
un'altra ti presi la mano e ti tirai verso di me. I nostri corpi
combaciarono perfettamente e provai una sensazione strana, mai provata
al contatto con Mike, mai avuta prima. Iniziammo a ballare, come due
perfetti idioti tra birra e risate sotto le note di quella canzone e la
tua voce che cantava nel mio orecchio. "Unruly
boys who will not grow up must be taken in hand." (Ragazzi
indisciplinati che non vogliono diventare adulti devono essere messi in
riga) "Unruly
girls who will not settle down they must be taken in hand." (Ragazze
indisciplinate che non vogliono sistemarsi devono essere messe in riga)
Il tuo braccio mi avvolgeva la vita e mi sollevò per far si
che i nostri corpi fossero una cosa sola. Tra birra, risate e quella
canzone che suonava, quei 6 minuti sembravano interminabili ma
magnifici e la tua voce era come una droga.
Quando la canzone suonò le sue ultime note eravamo
così vicini che i nostri nasi potevano sfiorarsi, sentivo il
tuo profumo addosso a me, le tue mani sui miei fianchi e il mio cuore
battere contro il tuo petto, così come faceva il tuo sul mio.
Eravamo imbarazzati ma felici, lo potevo vedere nei tuoi occhi, non
erano più tristi e non avevi lo sguardo pieno di agonia come
se ti stessi trattenendo dal dirmi qualcosa ogni volta che ci
incontravamo sul set, eri tranquillo. Eri Robert, come non lo avevo mai
visto e mi piaceva, molto.
Quando le note di "There Is a Light That Never Goes Out" inziarono a
suonare fu come un sollievo per te, perchè mi misi
giù e le tue braccia mi abbracciarano completamente, le mie
salirono sul tuo collo e guardandomi negli occhi era come se mi stessi
dedicando ogni singola parola di quella canzone. Take
me out tonight where there's music and there's people and they're young
and alive.
Driving in your car. I never, never want to go home because I haven't
got one, anymore.
Take me out tonight
because I want to see people and I want to see life.
Driving in your car.
Oh, please don't drop me home because it's not my home, it's their home
and I'm welcome no more.
And if a
double-decker bus crashes into us to die by your side is such a
heavenly way to die.
And if a ten-ton
truck kills the both of us to die by your side well, the pleasure, the
privilege is mine.
(Portami fuori stasera dove
c'è musica e c'è gente che è giovane e
viva.
Guidando nella tua macchina.
Non voglio mai più tornare a casa perchè non ne
ho una, non più.
Portami fuori stasera perchè voglio vedere gente e voglio
vedere la vita.
Guidando nella tua macchina.
Oh per favore non darmi un passaggio per casa perchè non
è la mia casa, è la loro e non sono
più benvenuto.
E se un un bus a due piani si schiantasse contro di noi morire al tuo
fianco sarebbe un modo divino di morire.
E se un camion da dieci tonnellate ci uccidesse entrambi
morire al tuo fianco... bene, il piacere, il privilegio è
tutto mio.)
Durante quelle note,
durante quelle parole i miei occhi non si staccarono dai tuoi nemmeno
per un attimo. Non volevo nemmeno battere le palpebre perchè
per quella frazione di secondo avrei perso il tuo sguardo,
così i miei occhi iniziarono a lacrimare, ma non me ne
importava affatto. Ero tra le tue braccia e il resto non contava.
Capii, finalmente, che il nostro essere semplici amici di amici non
aveva proprio nulla, quella sera fu la prima sera in cui capii per
certo che tra me e Robert non ci sarebbe mai stata amicizia, mai.
Eravamo destinati a stare assieme, e non era la mia mente che me lo
diceva, era il mio cuore che palava e batteva impazientemente ad ogni
suo tocco, ad ogni suo sguardo. I miei pensieri si bloccano al suono della tua voce.
Cath aveva sempre avuto ragione su noi due, siamo sempre stati fatti
per stare assieme, dal primo momento in cui i miei occhi hanno
incrociato i tuoi.
Eccociiii eccociiii! Oggi
abbiamo voluto raccontare la nostra versione del compleanno di Kristen,
di quest anno, passato a Budapest assieme a Robert. Speriamo vi piaccia
:)
Come sempre ringraziamo tutte le ragazze che ci seguono e che
commentano la FF.
Un bacio e buona lettura!
Los Angeles, 7 Aprile 2010.
Pov Kristen
"tutu-tutu-tutu"
"Ehi amore, ciao!"
"Ehi Rob, che combini?"
"Ma nulla, sono appena arrivato sul set amore, sono ben le 5 del
mattino, tu che fai?"
"Nulla.. Stavo andando a dormire. Allora quando finisci le riprese?"
"Credo l'11 amore.."
"D'accordo. Allora beh, ci vediamo tra qualche giorno."
"Sì Kristen, ci vediamo tra qualche giorno tranquilla!"
"Ok.."
"Amore, stai bene?"
"Sì, sto bene. Allora vado a dormire sono stanca anche se
sono a malpena le 8, ci sentiamo su Skype appena stacchi dal set,
d'accordo?"
"Certo piccola, ricordati che esco con gli altri del cast a cena fuori,
a dopo, notte!" chiudo il telefono, ancora incredula che tu non abbia
toccato l'argomento sul fatto che passerò il compleanno da
sola, non so se prenderti a testate o scoppiare a piangere come
un'idiota. Per carità, sono contenta che tu stia girando un
film, con attrici importanti, ma Dio. E' il primo compleanno che
passiamo da fidanzati e tu sarai dall'altra parte del mondo, perfetto.
Poggio il telefono sul comodino, tiro la coperta e cerco di trovare una
posizione comoda, che arriva subito. Meno male, avrò meno
pensieri a cui dedicare la nottata se mi addormento subito.
E poi esci con quelli del cast? CON QUELLI? Con quellE del cast!
Evviva, alla grande. Massì, mi fido di te, non è
questo che mi preoccupa, ma sono tutte le attricette che ti
devi portare a letto in questo film che mi danno sui nervi, avrai
girato una 30ina di scene di sesso fin'ora, che fortuna.
E quando toccherà a me girare scene di sesso con qualcuno
che farai? Già ti vedo delirare e andare avanti e indietro
con una birra in mano, questo pensiero mi fa sorridere come un idiota
mentre fisso il buio della stanza che viene illuminato dalla luce del
mio telefono.
"Un nuovo messaggio: Flippy."
Prendo il telefono tra le mani incuriosita, apro il messaggio.
"Credi che ti faccia stare a Los Angeles per il tuo compleanno, Stew?
Ah, che fidanzato pessimo sarei? lol. Vai da Ruth, adesso. Corri."
Spalanco gli occhi e cerco di ricordarmi dove sia la luce nella mia
stanza d'albergo per evitare di cadere, metto una felpa addosso, esco
dalla stanza e corro a bussare nella stanza affianco, della mia agente.
"Ruth, apri! Sono Kristen!"
"Ruth? Apri!"
Ruth si presenta davanti a me con una vestaglia da camera blu scuro, i
capelli biondi raccolti e un sorriso meraviglioso sulle labbra. Ha un
biglietto aereo in mano.
"Pensavo te lo dicesse prima, mi stavo preoccupando. Hai una volo per
Budapest stanotte alle 10 di notte. Corri a fare la valigia, la
macchina è già giù che ti aspetta."
mi da il biglietto aereo tra le mani e mi sorride "Forza vai
e buon compleanno, anche se in anticipo" non so cosa dire, non riesco
nemmeno a muovermi dall'ansia. Ma poi mi butto tra le sue braccia
sorridente e sussurro "grazie." lei ricambia l'abbraccio e poi dice,
come se fosse una mamma "su vai, o farai tardi!"
Corro nella mia camera d'albergo a prendere le prime cose che trovo,
tre paia di jeans, qualche maglia, due felpe e la biancheria pulita,
butto tutto dentro, mi tolgo i tuoi pantaloni della tuta e infilo un
paio di jeans e le vans, il tuo giubbotto blu mi sta almeno 3 volte
più grande, ma te l'ho rubato principalmente
perchè è davvero caldo, prendo il cellulare,
l'iPod ed il biglietto, chiudo la porta alle mie spalle e trovo John
fuori con il suo biglietto.
"Allora? Andiamo?"
"No scusa, lo sapevi pure tu?!"
"Lo sapevamo tutti Kristen, solo tu sei rimasta convinta che il tuo
ragazzo volesse lasciarti qui, mi sa" mi avvolge con il braccio le
spalle "Ne eri davvero convinta?" chiede curioso.
"Beh.. Mi sembrava strano. Però... Oh! Ok! Ero convinta mi
volesse lasciare qui" dico con un'espressione triste.
"Ho sempre saputo che fossi scema, ora ne ho l'assoluta conferma!" dice
ridendo.
"Ahah, che simpatico"
La macchina nera ci aspetta all'entrata dell'albergo, saliamo, metto le
cuffie dell'iPod al loro posto e i "The Script" iniziano a suonare, "The Man Who Can't Be Moved" prendo il cellulare
dalla tasca del giubbotto e ti mando un messaggio, almeno per farti
sapere che la tua sorpresa non mi ha uccisa.
"Ok, sono viva, ancora incredula, euforica, allibita e sto per
scoppiare in lacrime, ma giuro che sono viva. Ti amo"
So che non mi puoi rispondere se stai lavorando, perciò
poggio il telefono sul sedile e mentre guardo le milioni di macchine
che passano vicine non riesco a credere che tra solo 10 ore
sarò tra le tue, braccia. Non ci credo.
Mi sto per addormentare con la testa poggiata al braccio di John quando
lo sento muoversi.
"Kris, dormi in aereo su, dobbiamo andare prima che qualcuno si accorga
che sei qui, sai che casino se scoprono che la Stewart festeggia il suo
compleanno con Pattinson?"
"Dici? Beh, posso sempre dire che siamo amici."
"Certo, anche io andrei dall'altra parte del mondo per festeggiare il
mio compleanno con un AMICO" risponde ridendo.
"Non regge, eh?"
"No affatto, non regge più da un pezzo Kristen!"
"La userò lo stesso come scusa" ti rispondo saltellando.
"Attenta a non cadere come sempre"
"Massììì, sta tranquillo, dai muoviti
scansa fatiche!"
Passiamo i controlli con tranquillità, ormai è
una routine per me, non mi crea più nessun problema, mi
è indifferente.
Saliamo sull'aereo, prendiamo posto, fa caldo, è
confortevole. Il volo non è pieno, meno male! Meno gente
incontro meglio sarà per noi.
L'hostess spiega le procedure in caso di incendio, o in caso
d'incidente più grave, dice di allacciare le cinture ed ecco
che si parte. Siamo a - 9 ore.
Decidiamo di mangiare qualcosa sul volo, ci portano la cena e mentre
parliamo i miei sbadigli inziando ad essere piuttosto evidenti
così John, da buon amico e guardia del corpo, mi offre la
sua spalla per dormire.
"Ti sveglio appena arriviamo, promesso." passo tutto il viaggio in coma
profondo obbligando John a non alzarsi nemmeno per andare al bagno,
visto che la mia testa è sulla sua spalla.
"Kristen? Su dai, sveglia, siamo arrivati!"
"Ok! Ok, sono sveglissima giuro!"
"Sì, sveglissima, hai anche sbavato sulla mia felpa!"
"MA NON E' VERO CRETINO!" ti rispondo imbarazzata.
"Dai muoversi, o la macchina che c'ha mandato il tuo amore se ne va."
"Oddio muovitiiii e dimmi che ora è, dai!"
"Sono le 2 del pomeriggio qui in europa, forza dai"
Corriamo a prendere le valige ed appena usciamo dagli arrivi
dell'aeroporto un uomo ben vestito ci viene incontro.
"La signorina Stewart immagino." ha un'accento strano, ma parla la mia
lingua alla perfezione.
"Sì salve, sono io."
"E lui deve essere John."
"Sì, è lui"
"D'accordo, allora andiamo, la città è vicina, a
malapena 20 minuti, ed il set ancora più vicino, quindi in
15 minuti saremo lì"
Saliamo in macchina, mi piace Budapest, non sembra incasinata, ma tutte
le città europee mi sono sempre sembrate piuttosto
tranquille rispetto a quelle americane. John chiama sua madre, come
sempre, io accendo il cellulare e mi arrivano 10 messaggi tutti
assieme, tutti tuoi.
"-9 ore."
"-8ore."
"-7ore."
"-6ore."
"-5ore."
"-4ore."
"-3ore."
"-2ore."
"-1ora"
"Ok, l'aereo è arrivato. Mezzora e sei tra le mie braccia
Stew, ci vediamo tra poco, ti amo... tanto."
Sorrido come una cretina mentre guardo il telefono e rileggo
i messaggi tutti in fila.
John mi guarda e scoppia a ridere, come se ci fosse qualcosa di
divertente.
"Che cos'hai da ridere?"
"Nulla, sei imbambolata con quel telefono da 5 minuti, lo giuro, 5
esatti, sono tanti eh!"
"Fatti gli affari tuoi" rispondo facendo una smorfia.
Sento la macchina rallentare e dal finestrino vedo che entra in un
cancello enorme, circondato da palazzi antichi e sicuramente
di un'altra epoca.
"Siamo arrivati signorina Stewart" mi dice il signore.
"D'accor...d'accordo.. grazie." rispondo, cercando di respirare.
Parcheggia la macchina e mi fa scendere aprendo lo sportello. Davanti a
me una ragazza con aria simpatica mi chiede"Sei Kristen?" rispondo
timidamente, mi cononoscono tutti qui? "Sì sono io" mi
sorride "oh! Che bello, allora seguimi che ti accompagno alla Roulotte
di Rob, lui tra poco va a pranzo, dice che lo devi aspettare
lì!"
"Va bene..." saluto John con la mano e lui risponde con un occhiolino.
Camminiamo un po' prima di arrivare alla tua roulotte, la ragazza non
fa domande, meno male non è invadente come tutti quelli che
di solito mandi a prendermi.
"Scusa se ci mettiamo tanto, ma ho visto i paparazzi e ti sto facendo
fare un'altra strada!"
"Oh.. Grazie mille, mi salvi la vita!"
"Ma figurati, ok ecco ci siamo! E' questa qui.. Entra pure, lui
arriverà tra poco. Il pranzo è già
lì, è per due persone. Anche se... Non credo
mangerà oggi." sorrido timidamente e rispondo "Credo gli
farò mangiare ugualmente qualcosa.. eheh.." mi sorride e mi
lascia sulla porta.
Entro dentro, la roulotte è la solita, le abbiamo anche
sugli altri set, ma come sempre la tua è un casino. Vestiti
del set per terra, piena di lattine e patatine lasciate a
metà, il letto è un casino.
Mi tolgo il giubbotto e mi siedo sul divanetto mangiando le patatine
lasciate aperte da te.
Sono stanca, anzi, non mi reggo in piedi, ma per te tutto questo lo
farei altre trenta volte.
Mentre mi guardo intorno sento delle voci che arrivano da fuori.
"Ci vediamo tra un'oretta Rob, buon pranzo" dice una voce femminile.
Femminile. Sarà una delle attrici che lavorano con te sul
set.
"Ok a dopo!" rispondi, hai un tono di voce veramente allegro. Ti sento
salire gli scalini della roulotte e il cuore inizia a battermi a tre
mila, apri la porta. Hai gli abiti del set addosso, sei vestito da uomo
dell'800, o qualcosa di simile , un abito elegante, nero con una camicia bianca.
Hai i capelli tirati indietro e la barba fatta perfettamente, sei
bellissimo, come sempre. La porta si chiude alle tue spalle e mi guardi
seduta nel divano.
"Beh? Non mi saluti perchè sono vestito come un cretino?"
scoppio a ridere.
"No, in realtà aspetto che tu venga VELOCEMENTE sul divano
con me, anzi dovrei offendermi visto che non sei ancora seduto affianco
a me." cammini lentamente fino al divano, ti metti davanti a me.
"Muoviti, vieni qui" mi porgi le mani, metto le mie sulle tue e mi tiri
su. Mi abbracci, forte. Mi sollevi di qualche cenitmetro da terra senza
alcuna fatica. Respirare il tuo profumo è così
bello, dopo due mesi.
"Mi sei mancato" ti dico
"Anche tu mi sei mancata, scema." mi dai un bacio sul collo e poi mi
metti giù, mi tiri la felpa e mi porti verso di te e mi da
un bacio, sulle labbra, poi un altro. Sposti le mani dalle mie spalle
fino alla mia schiena, mi avvicini ancora di più a te con la
mano destra ti accarezzo la nuca e la sinistra accarezza il tuo petto.
In realtà non so cosa mi stia frenando dallo strapparti la
camicia da dosso, ma mi ricordo che non posso strappare gli abiti di
scena quindi inizio a sbottonarla piano e delicatamente mentre continuo
a baciarti, abbassi la zip della mia felpa, mi togli la maglietta e
sbottoni e jeans, piano, senza fretta, anche se sai benissimo che di
tempo non ne abbiamo molto. A malapena 40 minuti, direi che non bastano
dopo due mesi senza di te.
"Ti togli questa cosa da dosso o finisce che la rompiamo e diranno a
tutti che non sai nemmeno stare attento agli abiti di scena?" scoppi a
ridere e ti togli i pantaloni, non sarei mai riuscita a sbottonarli da
sola, troppo complicato. Senza contare il panciotto che è
una cosa a dir poco oscena, per fortuna lo togli tu e lo poggi con
attenzione dove non si possa rovinare. Mi tiri verso di te e ti siedi
sul letto, mi accarezzi le cosce mentre mi siedo sopra di te ed anche
gli ultimi indumenti spariscono dopo un paio di secondi.
Di solito non parliamo molto mentre facciamo l'amore, non ci diciamo
frasi intere, anche perchè nessuno dei due riesce a
completarle. Ma queste volta ha qualcosa di diverso, mi dici che ti
sono mancata almeno 10 volte e ho perso il conto di quante volte ci
siamo detti "ti amo" in quei 40 minuti. Che poi sono diventati 30,
visto che ti saresti dovuto rivestire e indossare nuovamente quegli
abiti osceni.
Mi dai un bacio dolce e dici"non bastano 30 minuti, dormi questo
pomeriggio perchè fidati, stanotte non lo farai" ti sorrido
"d'accordo, non mi oppongo mica signor Pattinson"
"Meglio per te, non hai molta scelta stanotte. E poi domani fai 20
anni, almeno iniziamo a festeggiare il compleanno come si deve, no?"
scoppio a ridere mentre ti guardo rivestirti ed indossare la camicia
bianca.
"Vero, almeno li festeggio a letto con te. Cento volte meglio della
cosa che aveva intenzione di organizzare Emilie. Mi hai salvato,
grazie!"
Finisci di rivestirti e ti siedi sul letto, ti chini verso di me e mi
dai un bacio, forte e deciso. So che non vorresti uscire dal letto, ma
ti tocca farlo, il lavoro chiama.
Ricambio il bacio e ti dico"Grazie del ragalo".
"Non è di certo questo il mio regalo Stew, o meglio, questa
è solo la prima parte, domani sera vedrai."
"Che??" chiedo curiosa.
"Non scocciare" mi dai un altro bacio "ci vediamo dopo, dormi o fatti
un giro sul set, vieni a vedermi poi!" esci dalla roulotte e vai via.
La prima parte del regalo è più che perfetta, non
c'è bisogno d'altro. E' tutto ciò che volevo
passare il mio compleanno con te, chissà che diavolo hai
combinato sta volta.
Ok, vi avevamo
lasciato con Robert che scappava a lavoro sul set di Bel Ami e Kristen
sola soletta nel letto il giorno prima del suo compleanno. (Piccolo
riassunto per chi l'avesse dimenticato). So che non aggiorniamo da
tanto e mi dispiace moltissimo, ma cercheremo di recuperare e di
riprendere da dove avevamo lasciato. Non uccideteci D:
Si riparte :)
Pov Kristen
Ovviamente il tuo invito di "fare un giro sul set" è stato
gentilmente declinato dalla tua Manager, Steph. Che appena mi ha visto
mi è saltata al collo felice e contenta e mi ha trascinato
nella mia camera d'albergo a Budapest, in un Hotel antico e lussuoso.
"La 33 è la stanza di Robert, la tua ovviamente è
la 34, sono comunicanti. Dovrebbe tornare per le 19:00 di questa sera,
intanto rilassati fai una doccia! Mettiti qualcosa di carino."
Sono solo le 17:45, che dovrei fare in questo arco di tempo? E poi che
mi dovrei mettere di carino? Perchè?
Poggio il giubbino nero sul letto a baldacchino, apro la valigia e
cerco qualcosa di decente. Solo felpe e Jeans scoloriti. Nessun paio di
scarpe di Louboutin in vista, perfetto. Prendo il cellulare e digito il
numero di Stephanie.
"Kristen dimmi tesoro." - tesoro? Fino a sei mesi fa mi malediceva in
tutte le lingue del mondo.
"Ehi, Steph... Che intendi per qualcosa di carino?"
"Non so, un abito e dei tacchi Kristen."
"Ecco, non credo di averne a disposizione...E..."
"Non preoccuparti! Arrivo io tra 10 minuti!"
"Steph ma.."
"Tranquilla!"
Senza nemmeno pensarci mi dirigo verso il bagno, la vasca idromassaggio
è già piena di acqua calda con all'interno dei
petali di Rosa rossi che galleggiano, candele accese ed un buonissimo
profumo di vaniglia. Sul bordo di marmo bianco della vasca una
bottiglia di Champagne e un biglietto. Sorrido mentre lo apro
lentamente.
"Rilassati, ma questa l'apriamo assieme, non scolarla da sola :P. xoxo
Rob."
Poggio il bigliettino profumato sul bordo della vasca, mi spoglio e mi
ci immergo dentro. L'acqua è calda e rilassante, il vapore
mi appanna un po' la vista e mentre cerco di rilassarmi il
più possibile ecco la voce di Steph che squilla nella mia
stanza, merda.
"Sono qui Stephanie!" - "Che palle" dico sotto voce.
"Oh sei qui, hai seguito il consiglio di Robert!" mi dice sorridente e
felice. "Ti ho portato un vestitino veramente carino e delle scarpe,
ora ti faccio vedere!" Corre dentro la mia camera da letto e torna con
in mano un abito nero, stretto sul busto e leggermente più
largo sui fianchi. Sembra uno degli abiti che ho scelto per la
promozione di Eclipse.
E' veramente corto, arriva a malapena a coprire un quarto della mia
coscia. "E' carino mi piace! Ma non è un po' corto?"
"Oh andiamo, sei con Robert, ti vuoi vestire da suora?" mi risponde
ridendo.
"Ehm, preferirei una felpa... Ma. mi accontento."
"Oh, su! Non lagnare. E preparati che starà arrivando! E'
uscito prima dal set, ti porto la biancheria."
"Mi hai portato anche la biancheria?"
"Certo!" urla da dentro la stanza.
Prendo lo shampo alla fragola e mi massaggio i capelli mentre sento in
lontananza la voce di Stephanie che parla di qualcosa, non so
esattamente di cosa - l'acqua calda che scorre sulla mia testa e sul
mio viso copre il suono della sua voce, meno male.
Torna da me con accappatoio bianco candido.
"Su forza esci o farai tardi, sta salendo le scale, il tempo di farsi
la doccia ed anche lui sarà pronto!"
"Ma dove dobbiamo andare?!?" chiedo incuriosita.
"Non scocciare." risponde con aria divertita.
Mi infilo l'accappatoio caldo e tiro su il cappuccio cercando di
asciugare i capelli il più velocemente possibile.
"Oh no, oggi userai il Phone cara!"
"Ma che senso ha? Sono ancora corti!"
"Qui fa freddo, ti vuoi ammalare?"
Non le rispondo, li asciugherò.
Mi porge un paio di Slip neri, sembrano delle Culotte. Sembrano,
appunto. Sono di pizzo trasparente, una cosa che non metterei mai.
"Devo proprio?"
"Con quell'abito che vuoi mettere? Gli slip di mia nonna?"
"Mh..." le infilo senza fare storie, e subito dopo indosso l'abito. Lo
tiro su fino al seno e mi guardo allo specchio.
"Oh andiamo, sembro una prostitua d'alto borgo! E' cortissimo Steph!"
"Ti informo che la maggior parte dei tuoi abiti non sono molto
più lunghi di questo!"
"Esagerata!" - mi guarda quasi offesa. "Ok, è carino... E'
solo un po' corto."
Mi chiude la cerniera sulla schiena, è davvero carino.
"Ecco le scarpe." le guardo...
"Ehi ehi ehi! E le mie Louboutin
nere qui come ci sono finite?" mi guarda sempre con quell'aria
divertita.
"Ruth!"
"Eccerto! Ovvio... Chi poteva essere se non Ruth? Traditrice." Indosso
le scarpe, già mi fanno male i piedi, aiuto.
Cerco un Phone per asciugare un po' i capelli, anche se ormai sono
già praticamente asciutti.
Cerco di aggiustarli come posso, ma a questa lunghezza è
praticamente impossibile farli risultare carini, a meno che non sia il
parrucchiere a farli. Li lascio cadere sulle spalle disperata, non sono
così male leggermente ondulati.
"Truccati un po, su! E passa la piastra!"
"Ma mi piacciono così, dai."
"Ahhh, se piacciono a te....."
"Truccarmi? Anche?"
"KRISTEN!"
"Ok ok!" - prendo un po' di copri occhiaie, non ho il viso
più riposato del pianeta, questo è certo. Lo
spalmo sotto gli occhi, metto un po' di phard e un po' di ombretto nero
sulle palpebre.
Mi giro verso Steph - la guardo e mi sorride.
"Così sei perfetta, vado a sistemare Robert adesso."
Scappa verso la stanza di Robert e sento la sua risata, deve averlo
sgridato per qualcosa.
La voce di Robert mi chiama dalla sua stanza.
"Kristen?" - sento i passi sul pavimento che si avvicinano verso il
bagno.
"Kris? Amore?" apri la porta del bagno e poi eccoti, davanti a me.
Niente abiti di un'altra epoca sta volta, solo un abito nero e una
camicia bianchissima che esalta il suo sorriso.
"Eccomi..." dico imbarazzata - Dio, questo vestito è davvero
corto.
"Ciao" mi dici sorridendomi.
La giacca gli sta perfettamente, segna bene le sue spalle ed i suoi
fianchi; i pantaloni sono leggermente stretti sui polpacci, lo fanno
sembrare più magro di quanto già non sia.
"Ciao" rispondo con voce tremante.
"Tutto ok? Steph ti ha sistemato alla grande direi!" mi dici
prendendomi in giro.
"Come sei simpatico, Rob." ti rispondo guardandomi le gambe quasi
completamente nude.
"Ottima scelta il vestito, sei una bomba!"
"Non è che io abbia avuto molte possibilità di
scegliere in realtà, sai?"
"Lo so, l'ho scelto io." mi rispondi facendo l'occhiolino.
Ti avvicini verso di me e mi stringi i fianchi con le mani, mi guardi
negli occhi e poi mi dai un bacio sulla fronte. Ti abbraccio dolcemente
appoggiando la testa sul tuo petto e rimaniamo così per
qualche secondo; Stephanie ci interrompe.
"Andiamo innamorati, forza!"
Mi sposti lentamente e con delicatezza, mi sorridi. "Andiamo?" -
"Sapessi dove mi porti ti direi anche sì, ma ora ti dico no
e non mi sposto finchè non me lo dici." ridi divertito -
"Andiamo a mangiare qualcosa, e poi festeggiamo i tuoi 20 anni amore."
"Mh... Dobbiamo proprio andarci a cena fuori?" ridi di nuovo - "E chi
ti dice che siamo a cena fuori infatti? Seguimi dai."
Ti avviii e ti seguo, come la tua ombra. E' difficile tenere il tuo
passo con i tacchi.
"Mi serve il cappotto?"
"No, tranquilla. Vieni." poggi il tuo braccio sulla mie spalle e mi
accompagni fino alla porta.
La apri e fai uscire prima me, esco in corridoio.
"Se non dobbiamo uscire perchè ci siamo agghindati
così bene?"
"Sssh, basta con le domande adesso." Mi dai un bacio mentre percorriamo
il corridoio - sono sempre due, tre passi dietro di te. Ti raggiungo e
guardo la tua mano che oscilla vicino alla tua gamba, l'afferro e
incroci le tue dita con le mie.
Entriamo dentro l'ascensore, premi il pulsante su cui c'è
scritto il numero 19. Siamo al 19esimo piano?
Ti chiedo com'è andata sul set e rispondi che ti sei
divertito e che tutti ti hanno chiesto di me, compreso il regista che
vuole parlarmi.
"Ovunque vado chiedono prima di te che di me, e tutti ti vogliono
offrire un lavoro signorina Bafta, sei incredibile." divento rossa e tu
te ne accorgi subito.
"Sei brava amore." mi sussurri all'orecchio - "Molto più
brava di me." ti guardo con la coda dell'occhio mentre mi dai un bacio
sulla guancia.
"Idiota." dico sotto voce mentre ti sento sorridere.
Arriviamo al 19 esimo piano, le porte dell'ascensore si aprono e
rimango a bocca aperta, sembra di essere in paradiso.
Le volte sono ricoperte da teli bianchissimi, è piano di
candele bianche e la stanza è circoandata da vetrate enormi
che fanno vedere Budapest illuminata. Un tavolo vicino alla vetrata con
la vista più bella - due posti, uno davanti all'altro.
Mi afferri la vita e mi spingi verso il tavolo.
Tre camerieri sono alla destra del tavolo e ci salutano gentilmente.
Uno ti chiede che tipo di vino vogliamo bere e tu rispondi con tono
gentile mentre mi accompagni al mio posto.
Sposti la sedia per farmi sedere, ti accerti che sia comoda e poi ti
siedi davanti a me.
Chiedi al cameriere se può accendere lo stereo con le
musiche che gli avevi chiesto, lui ovviamente lo fa. Nemmeno 15 secondi
dopo Look After You dei The Fray comincia a suonare. Il volume
è basso, è rilassante, possiamo parlare con
tranquillità.
Mi chiedi se sono a mio agio un paio di volte e se sto bene, se sono
tranquilla e se ho fame.
"Amore sto bene" - rispondo.
"Sei sicura? Sembri agitata."
"Sono un po' imbarazzata, credo... Ma sto bene tesoro." ti sorrido
stringendo la tua mano sul tavolo.
Inizia ad arrivare la cena.
Antipasti, primo, secondo e dolce.
Siamo alla terza bottiglia di vino e tu sei un po' andato,
anche perchè l'hai bevuto praticamente quasi tutto tu, come
sempre.
Mi racconti delle cose che ti sono successe sul set in questi ultimi
giorni, sei divertito e stai sparando una cazzata dietro l'altra.
Rido alle tue battute, non posso non farlo. Sono così
stupide che non si può non ridere.
Chiedi al cameriere la bottiglia di Champagne.
"E' quasi mezzanotte amore mio! Negli stati uniti hai già 20
anni, ma siccome siamo qui facciamo le cose per bene!"
Ti rivolgi ai camerieri e gli chiedi se gentilmente possono lasciare la
sala, gli dai la mancia e loro lo fanno.
"Allora, vuoi dire qualcosa di speciale ora che passi dai 19 ai 20?" mi
chiedi ridendo.
"In realtà no amore, vorrei bere lo Champagne ed andare in
camera il prima possibile!" ti dico con un tono che fa intendere di
tutto.
Fai un sorriso malizioso, ti alzi e ti metti vicino a me, quasi
inginocchiato.
Mi giro verso di te mentre mi accarezzi una coscia con la mano, l'altra
sul mio fianco, avvicino il mio viso al tuo e le nostre fronti si
toccano, la tua mano percorre letamente la mia gamba fino ad arrivare
al bordo dell'abito, non ti interessa poi molto e lo ignori, arrivi
fino al bordo della Culotte e l'accarezzi con le dita mentre la tua
lingua è ormai entrata prepotentemente nella mia bocca, e la
mia ha fatto lo stesso nella tua. Ti tiro lentamente verso di me mentre
ti accarezzo i capelli, con entrambe le mani afferri le mie cosce e mi
tiri verso di te, ormai il mio abito è inesistente, visto
che mi hai scoperto del tutto.
Le mie Culotte avrebbero fatto una bruttissima fine se il tuo cellulare
non avesse cominciato a vibrare, mezzanotte.
Interrompiamo ciò che stavamo facendo, purtroppo, sono
stranita ed ho il respiro affannato. Anche tu.
"Mh mh, ok. Continuiamo dopo."
Ti metti in ginocchio e mi guardi mentre cerchi una cosa nella tasca
dei pantaloni.
Il mio cuore inizia a battere fortissimo, quasi esplode.
Tiri fuori una scatoletta di velluto blu.
La apri.
"Giuro che non è un anello di fidanzamento, è
solo per... E' una cosa un po' da egoisti ed egocentrici in effetti. Ma
è per far capire a tutti che sei mia e che nessuno ti si
deve avvicinare. E' una semplice fedina, ciò non implica un
matrimonio o cose simili. C'è solo il mio nome inciso
all'esterno ed un semplice - Ti Amo - all'interno. Così
quando saremo lontani sarò sempre un pochino più
vicino a te." cerchi di spiegarmi il tutto un po' emozionato e con gli
occhi lucidi.
"Ehh.. Niente. Ecco tutto. C'è anche un'altra cosa, ma
è giù in camera, poi ti darò anche
que...." non ti faccio nemmeno finire di parlare che sono
già aggrappata al tuo collo in lacrime.
Ricambi l'abbraccio e mi stringi forte mi dici di non piangere con la
voce tremante, ma poi ci rinunci e dopo qualche secondo ti sento
spostare la presa con un braccio verso il tuo viso per asciugarti le
lacrime.
"Buon Compleanno amore mio..." mi sussurri emozionato all'orecchio.
"Gr... grazie...." ti rispondo, cercando di contenermi un po'. "Ti
amo..." riesco a dire.
"Ti amo anche io" - rispondi stringendo la presa.
PER ORA CI FERMIAMO QUI :D Continueremo con questo capitolo,
c'è un'altra sorpresaaaaaaaaaaaaaaaa!
Spero vi sia piaciuto :)
Ciao a
tutti :D Come vedete pubblico in fretta! ;) Riprendiamo da dove avevamo
lasciato, giusto?
Volevo ringraziare tutte le persone che sia nella pagina, sia qui,
hanno scritto delle meravigliose recensioni.
Sono contenta che la storia vi piaccia *-*
Ok, insomma... BUONA LETTURA!
Ps : Le canzoni da ascolare durante il capitolo sono prima questa-L'Apres Midi-
- E poi questa - The Promise di
Michael Nyman - vi consiglio di ascolarle perchè io l'ho
fatto mentre scrivevo e secondo me ci stanno benissimo.
Pov Kristen (riprendendo da dove avevamo lasciato.)
"Ti amo anche io" - rispondi stringendo la presa. "Ma la sorpresa non
è finita, dunque non continuare a farmi piangere se no per
la sorpresa successiva non avrò più lacrime,
vieni piccola.." mi prendi per mano mentre mi fai alzare dal pavimento
di marmo freddo. "Andiamo in camera adesso, così potrai
toglierti i tacchi".
"Sì in effetti sarebbe ora, i miei piedi iniziano a chiedere
pietà poverini." prendi l'anello da dentro la scatoletta di
velluto blu, lo tieni tra le mani e lo guardi, sei emozionato si vede
dal tuo quasi sorriso.
"Allora, a quale dito lo vuoi mettere?"
"Mh... Vediamo a quale sta meglio." lo afferro e lo guardo bene... Il
"Ti amo" all'interno e il tuo nome inciso all'esterno sono stati incisi
con la tua scrittura, me ne accorgo solo ora e sorrido all'idea.
"Proviamo nell'anulare?" mi chiedi -"E' lì che stanno gli
anelli, di solito..."
"E' lì che sta la fede di matrimonio, di solito." ti
correggo prendendoti un po' in giro - "Appunto, dato che tra qualche
anno l'avrai ti conviene abituarti, Stew" divento tutta rossa solo
all'idea, e ti guardo. Hai un'espressione divertita e buffa, ti piace
prendermi in giro perchè sai benissimo che tutte le volte
che ci provi io ci casco come una cretina, quindi questo succede almeno
15 volte al giorno.
"Deciderò io quando avere una fede al dito, mi dispiace
Robert."
"Seh seh, vedremo... Forza muoviti, mettilo al medio visto che quel
dito ti piace tanto!"
"Ah - ah. Non sarai troppo simpatico stasera?"
"Oh lo so, ora che hai 20 anni posso andare avanti con le battute da
bar?"
"No! Non sono un tuo amico, è inutile che ci provi...
Comunque al medio sta perfetto."
"Bene! Ho azzeccato la misura, ciò mi rende felice! Andiamo?"
"Andiamo!" afferro il tuo braccio mentre cerco di trascinarmi fino
all'ascensore con quei tacchi insopportabili.
"Oh andiamo, sembri una vecchia Kristen, vieni!" metti il braccio
destro attorno alla mia vita, e con il sinistro mi sollevi le gambe -
"Sei dimagrita?" chiedi mentre aspettiamo l'arrivo dell'ascensore.
"Boh non so, può darsi, non mi peso spesso lo sai.."
"Dovresti farlo più spesso, comunque sì sei
dimagrita, sei più leggera del solito. Stai mangiando?"
"Sì Robert, sto mangiando... Non ti ci mettere anche tu,
già bastano Ruth, mia madre e le mie amiche. Ti prego!"
"Hanno ragione, sei un osso che cammina... Metti su qualche Kg, stai
meglio."
"Sto meglio? Certo! E tutti mi prenderanno per il culo come ai BAFTA,
ma ti prego.."
"Che ti frega di ciò che dicono gli altri? A me piaceresti
anche con 50 Kg addosso!" sorridi e mi dai un bacio sulla guancia
mentre entriamo in ascensore.
"Certo certo, se pesassi 100 Kg mi rideresti in faccia, è
inutile che dici bugie, ti conosco." scoppi a ridere e mi guardi "Non
è vero, ti amerei comunque... Ma ti metterei a dieta,
forse.."
"Ecco appunto!" ti tiro leggermente i capelli e inizi a lamentarti come
sempre dicendo che ti faccio sempre male, quando non è vero,
idiota.
"Inizi a pesare, è meglio che si muova questo affare, sono
stanco e mi fanno male le braccia."
"Allora perchè mi hai preso in braccio?"
"Così si alza il vestito e vedo meglio tutto, no?" - che
aria da sbruffone, dovrei prenderti a schiaffi. Ti do un pizziccotto
nella guancia mentre ridi e mi porti fino alla tua stanza, mi metti
giù ed estrai la chiave magnetica dalla tasca dei pantaloni
- "Beh allora ciao, buonanotte" - "Ma la smetti di fare il cretino?" ti
chiedo mentre rido - "Ti immagini se facessi una cosa del genere? Ahah,
che cafone!"
"Sì, saresti proprio maleducato in effetti simpaticone" -
"Lo facevo fino a tre anni fa!"
"Meno male che non ti conoscevo tre anni fa, altrimenti ti avrei preso
a schiaffi di continuo!"
"Certo, tu passi sempre alle mani!" ci risiamo con la storia che ti
faccio male, ancora.
"Oh Rob, non cominciare ed apri questa benedetta porta, su!"
"Aspetta aspetta..." ti metti dietro di me e posi una delle tue mani
sui miei occhi, mentre con l'altra mi tieni la mano.
"Vedi qualcosa? Di la verità!" - "Non vedo nulla, giuro" -
"Ok, quanti sono questi?"
"Rob! Ti ho detto che non vedo?"
"Ma la porta è chiusa o aperta?"
"ROBERT! Piantala di fare il cretino, non vedo nulla! Le tue mani sono
così grandi che potresti coprirmi metà del viso,
oltre che gli occhi! Dai!"
"D'accordo ti credo... Fai un passo avanti, ti tengo io..." mi sussurri
all'orecchio.
Faccio un passo avanti ed entro nella stanza calda, ti sento mentre
chiudi la porta con l'altra mano alle nostre spalle che torna subito
sul mio fianco sinistro.
"Ancora un passo..." - "Ok, ora giura che tieni gli occhi
chiusi..." mi dici sottovoce all'orecchio, il tuo respiro sul mio collo
mi fa venire i brividi su tutta la schiena.
"Giu...giuro.."
"Ok, mi fido..." togli la mano destra dal mio viso e la sinistra dal
mio fianco, lasciandola scivolare quasi come fosse una carezza.
Sento i tuoi passi all'interno della stanza e poi una musica inizia a
suonare "L'Apres Midi " , quante volte me l'hai suonata al pianoforte
mentre giravamo Twilight? E quante altre volte l'hai suonata mentre
eravamo soli in casa? Sai che effetto faccia questo pezzo su di me,
è per questo che l'hai messa. Sono tentata di aprire gli
occhi, ma non lo faccio perchè ti sento venire verso di me e
prendermi le mani.
"Ok, vieni..." sussurri dolcemente. All'interno della stanza
c'è un buon profumo, mi sembra un profumo di fiori freschi
mischiato con della vaniglia... Mi tiri verso di te sempre tenendomi
per mano, poi ti fermi e mi fai girare, ti sento poggiare il tuo petto
sulle mie spalle e stringermi i fianchi dolcemente...
"Apri gli occhi..."
Ho quasi paura di aprirli, ma poi lo faccio...
La stanza è buia, ma piena di candele profumate accese, che
rendono l'atmosfera davvero calda, e rose rosse. Il pavimento
è ricoperto da petali di rose bianche ed al centro della
stanza c'è un tavolo su cui spicca una torta tutta bianca
con il bordo fatto da fragole, le più rosse che io abbia mai
visto. Il letto a baldacchino ha delle lelzuola bianche di seta, ed i
bordi e le cuciture sono rosse, anche il letto è pieno di
petali di rossi e bianchi.
Mi giro verso di te mentre poggio le mani sulle tue spalle larghe.
"Credo che sia assolutamente il compleanno più bello dei
miei 20 anni di vita, Rob." fai per rispondere ma le mie labbra sono
più veloci di te e ti do un bacio mentre le note di "The Promise" cominciano a suonare all'interno della stanza.
Ti siedi sul letto e mi tiri verso di te.
Con le mani ti accarezzo i capelli, dolcemente, ti sfilo la giacca e
apro i bottoni della camicia ad uno ad uno fino all'ultimo... Lasci
scivolare la camicia sul letto e mi avvicini verso di te, le tue mani
mi accarezzano i fianchi e scendono fino alle cosce, è
incredibile che ogni volta che la mia pelle sia a contatto con la tua
mi vengano i brividi in maniera così evidente, ti sento
sorridere mentre mi baci - mi prendi in giro pure adesso, la pagherai
dopo - le tue mani finiscono sotto il mio vestito, hai fatto prima del
solito sta volta. Mi accarezzi l'interno coscia e sali sul ventre. Ma
il vestito inizia a darti sui nervi, per cui ti alzi dal letto
interrompendo il bacio, ti avvicini a me e mentre mi tieni stretta per
un fianco abbassi la cerneria del vestito che scivola per
terra, mi dai una mano mentre tolgo i tacchi, sai che sono un'impedita
e cadrei rovinando l'atmosfera. Mi stringi con entrambe le mani sui
fianchi e mi prendi in braccio, avvolgo la tua vita con le gambe mentre
continuiamo a baciarci e ti siedi sul letto... mi fai cadere sui
cuscini morbidi e profumati. Ti poggi delicatamente sopra di me mentre
le nostre mani si incrociano e i baci si fanno più forti. Mi
riempi di baci nel collo e mi mordi dolcemente "So che non posso, ma
quando tornerai a casa saranno andati via i segni, giuro" riesco solo a
dire uno stupidissimo "Ok" sotto voce mentre ti avventi sul mio collo
per poi staccarti qualche secondo dopo soddisfatto del lavoro appena
fatto - avrò sicuramente il collo viola domattina, per la
felicità di Ruth, soprattutto -
"Piantala di guardare il succhiotto che mi hai appena fatto e torna
qui, imbecille!"
"Beh non ne facevo da parecchio in effetti, non ricordavo di saperli
fare così bene" dici ridendo.
"Aaaah, cretino! Torna qui e togliti i pantaloni, iniziano a darmi sui
nervi!" ti tiro di nuovo verso di me e continuiamo a baciarci mentre ti
sbottono i pantaloni lasciandoti in boxer. Credo che il tuo momento
romanticismo stia per finire - scendi con le mani verso le mie culotte
e le sfili dolcemente, guardi il mio corpo per un paio di secondi...
odio quando lo fai, mi metti in imbarazzo terribilmente, penso sempre
che ci sia qualcosa che non ti piaccia di me anche se dici sempre il
contrario.
"Rob, finiscila..." ti dico tirando il lenzuolo e coprendomi fino alla
testa.
"Smettila amoreee!"
"Nooooooo! Lasciami qui sotto per un minuto ora!" ti dico sorridendoti.
"Non farmi venire sotto il lenzuolo a prenderti o sono guai!"
"Ok, puoi venire a prendermi se vuoi!" detto fatto, come si dice.
Nemmeno 1 secondo dopo aver finito la frase ti infili sotto il lenzuolo
bianco e inizi a baciarmi il ventre, lo stomaco, il seno fino a finire
sulle mie labbra. "Ora sono affari tuoi Stew.." mi sussurri
all'orecchio. La tua lingua entra prepotentemente nella mia bocca e la
mia nella tua. Ti accarezzo le spalle e la schiena con la mano destra
mentre con la sinistra ti sfilo i boxer, mi allontano per un secondo
dal bacio "Iniziavano a dar fastidio." - "Direi di sì!"
rispondi sorridendo. Entri dentro di me e mi manca quasi il respiro, te
ne accorgi e mi baci dolcemente. Incrocio la gambe dietro la tua
schiena e le tue spinte si fanno più forti, lo sapevo che la
dolcezza sarebbe finita molto presto.
Ci addormentiamo sfiniti qualche ora dopo, dormire tra le tue
braccia... non lo facevo da troppo tempo.
Apro gli occhi verso le 7 di mattina, cercando acqua sul comodino, ma
non c'è visto che non sono a casa nostra, mi alzo dal letto
e infilo la tua camicia mentre apro il minibar della tua stanza e
prendo una bottiglietta d'acqua ancora sigillata.
Mi giro verso di te, convinta che tu stia dormendo ed invece no... sei
sveglio e mi guardi, i tuoi capelli sono incasinati ed il tuo petto
è illuminato da un raggio di sole che entra attraverso la
tenda bianca.
"Vieni a darmi un bacio?" mi chiedi mentre mi guardi dritto negli
occhi. Ti sorrido e mentre prendo la rincorsa ti salto addosso.
"Aii! Mica sono un materasso!"
"Oh beh, stanotte non ti lamentavi mica quando stavo sopra!"
"Non mi lamento nemmeno ora.." ti metti seduto nel letto ed io mi siedo
sopra le tue gambe.
"Me la apri?" ti porgo la bottiglietta d'acqua ancora sigillata.
"Sì.." non fai il minimo sforzo e la apri come se niente
fosse - "Wow! Stiamo diventando muscolosi Sir Pattinson!"
"Ovvio, sarà tutto l'allenamento che mi costringi a fare
durante la notte!" scoppio a ridere mentre bevo e bagno la camicia che
rimanendo aperta sul seno fa sì che mi riempa d'acqua anche
lì.
Mi dai un bacio sul seno per asciugare la goccia d'acqua.
Ti accarezzo e capelli e ti guardo negli occhi mentre sussurro un
"Grazie, Rob.." in maniera goffa e imbarazzata.
Mi abbracci forte e io ricambio l'abbraccio, lo sciogli qualche secondo
dopo e mi guardi negli occhi per quasi 30 interminabili secondi, poggi
la fronte contro la mia e sfreghi il tuo naso con il mio sorridendomi.
"Ti amo.."
"Ti amo anche io, Robert..." ci baciamo di nuovo, e
riprendiamo esattamente da dove avevamo lasciato qualche ora prima.
Salve a tutte :D eccomi qui con
un nuovo capitolo. Questa volta un pochino diverso, l'altra sera
immaginavo quanto può essere stato doloroso per Kristen e
Robert "lasciarsi" dopo le riprese di Twilight, così ci ho
fanstasticato un pochino su e questo è ciò che
è uscito fuori.
Spero vi piaccia :)
Ovviamente ringrazio tutti quelli che hanno recensito e che hanno dato
uno sguardo ai capitoli precedenti.
Grazie alle ragazze che stanno in pagina ed a Fabi, che mi ha dato lo
spunto giusto per scrivere stasera :)
Buona Lettura! Carli.
Ps(Come sempre c'è una canzone nel testo, e questa volta
è lei che vi terrà compagnia)
Pov Kristen
Eccoci qui, l'ultimo giorno di riprese dopo tre lunghi mesi sul set di
Twilight... Sembra ieri quando Cath è venuta da me a
chiedermi se volessi la parte, a chiedermi se volessi provare a fare
questo film, ed io ho accettato. Sebbene sapessi che fosse diverso da
tutti i film che ho fatto, sebbene sapessi perfettamente che con poche
probabilità saremmo arrivati alla fine delle riprese e
sebbene sapessi che la mia storia d'amore dopo il provino con Robert
era a rischio. Non so nemmeno io perchè, ma sapevo che
qualcosa sarebbe cambiato in me, in noi... Nel rapporto con Mike. Dopo
l'incontro con Robert al provino non avevo fatto altro che cercare
informazioni su di lui, su Google. Ed avevo scoperto che era amico di
Tom Sturridge, com'è piccolo il mondo? Conoscevo Tom e
questa cosa a Robert faceva un enorme ed immenso piacere, anche se non
riuscivo bene a capire perchè. Il primo giorno sul Set lui
è rimasto distante da me e così è
stato per le settimane seguenti, faceva discorsi strani e stupidi
finchè l'ho preso da parte e gli ho detto semplicemente "Sii
te stesso, sei molto meglio di uno che fa finta di essere impostato e
qualcuno che sei. Non ti mangio mica, sai?" .
Dal giorno le cose tra noi sono cambiate, abbiamo passato tanto tempo
assieme fuori e dentro il set. Abbiamo passato notti intere a parlare e
a chiederci come sarebbe stata la nostra vita dopo questo film, se
avrebbe fatto successo o meno e se il nostro rapporto sarebbe cambiato,
se fossimo rimasti amici o se fosse nata una storia d'amore tra noi.
Abbiamo scherzato tante volte riguardo al nostro essere"fidanzati" e
lui diceva sempre "Vedrai che un giorno mi sveglierò con te
accanto, ogni mattina per il resto dei miei giorni." non sapevo mai
cosa rispondere quando diceva queste frasi, non sapevo cosa dire - se
ridere, piangere, imbarazzarmi o rispondere semplicemente con un "lo
spero anche io." - Ha passato tanti notti a consolarmi per le litigate
con Mike, dicendo che non mi meritava e che avrei fatto meglio a
lasciarlo, mi ha confessato il suo amore e mi ha detto che mi avrebbe
aspettato con piacere, che ci sarebbe stato per me in ogni caso,
qualsiasi decisione decidessi di prendere. Ci siamo chiesti se ci
saremmo mai rivisti dopo questa esperienza ed abbiamo sperato assieme -
molto spesso tra le lacrime - che l'ultimo giorno delle riprese non
arrivasse mai. Ed invece è arrivato...
Questa mattina mi sono svegliata con un grandissimo mal di testa, con
l'ansia di rivedere Mike che ha tanto insistito per venirmi a prendere
l'ultimo giorno di riprese, mentre io avrei voluto passarlo con te. Tu
lo sai, te l'ho detto che sarebbe venuto lui ed hai reagito come se non
t'importasse un granchè, hai semplicemente detto "E' il tuo
ragazzo e non ti vede da due mesi, anche io verrei a prenderti." mi hai
liquidato così, guardandomi negli occhi e con
aria disinvolta sei
andato a fumare una sigaretta. Non ti ho più rivolto la
parola se non per girare le scene che mancavano alla fine del film, e
tu non hai di certo provato a parlarmi o a chiedermi perchè.
Questa cosa mi fa incazzare e disperare allo stesso tempo, io dipendo
da te più di quanto tu creda ormai e il separarmi da te mi
fa un male atroce, ma la cosa peggiore è che sto cercando di
ignorarti... ma a te, a quanto pare, non importa. Mi sono alzata dal
letto, ho fatto una doccia veloce ed ho asciugato i capelli come meglio
potevo, ho cercato di stare attenta a non fare troppo rumore con la
speranza vana che venissi a bussare alla mia porta con la tua solita
Margherita in mano e il tuo sorriso favoloso per darmi il buongiorno,
ma questo non è successo. Sono uscita dalla stanza d'albergo
e la macchina mi aspettava per portarmi sul Set, dove oggi avrei dovuto
salutare tutti, anche te...
La macchina di Ashley seguiva la mia, e quella di Jackson ci precedeva
entrambe.
Arrivati sul Set siamo scesi dalla macchina e Ashley è corsa
ad abbracciarmi con le lacrime agli occhi dicendo "E' stato un piacere
lavorare con te, Kristen! Spero che capiti di nuovo, tutto questo
è straodinario!" ho ricambiato il suo abbraccio e le ho
sorriso facendole i complimenti, nel modo più gentile che
potevo, evitando di fare le mie solite pessime figure da fredda 18enne
imbranata. Lei mi capisce, non mi ha mai giudicato in maniera sbagliata
ed è stata una delle poche a farlo sul set assieme a te e
Nikki. Un giorno l'ho sentita litigare con Kellan in camera, diceva che
avevo solo 17 anni e la vita troppo incasinata per perdere tempo a
partecipare alle loro feste, che mi avrebbe dovuto lasciare in pace e
smetterla di parlare di me, gli diceva che avrebbe cambiato idea quando
sarei cresciuta e che si sarebbe ricreduto sul mio carattere e sul mio
talento "E' migliore di tutti noi messi assieme, e tu lo sai. Lasciala
stare, tutti abbiamo avuto 17 anni Kel!" sorrisi all'idea, mi piaceva
Ashley... Era una brava ragazza. Vagando con i ricordi ho deciso di
seguire Ash e Jack ed entrare dentro, dove una musica dolce e delicata
accompagnava la sala e tutti si servivano, avendo davanti a
loro un tavolo pieno di bevande e dolci per la colazione.
"Ecco Nikki, tanto per cambiare sta a presso a te, che cosa strana,
già..." penso, cercando di evitare il tuo sguardo che invece
è addosso a me, in maniera pungente. Prendo una ciambella
ricoperta di cioccolato e la mordo, è buona ma la ciambella
non fa andare via i miei pensieri, sento ancora il tuo sguardo addosso
a me anche se ti do le spalle.
La sala inizia a svuotarsi piano piano mentre parlo con Anna e Ash di
quanto sia stato bello lavorare con loro, dico cose carine e sto sempre
attenta a ciò che dici, come ti muovi o cosa fai con Nikki.
Le voglio bene, ma volte la prenderei a testate.
Ash ed Anna mi salutano in lacrime, ed anche loro vanno via
accompagnate da ripsettivi autisti e fidanzati.
Mike non è ancora arrivato, il volo farà tardi
per via del brutto tempo, questo è un miracolo, Dio cerca di
dirmi qualcosa... Certo Kristen, certo.
Anche tu andrai via tardi, il tuo volo per Londra è questa
sera, quindi questa è una coincidenza allarmante? Non credo.
Sento le braccia di Cath che mi avvolgo da dietro e mi sussurra
all'orecchio"Non sarà il caso di andare a salutarlo
anzichè fissarlo come una povera scema qui? Io porto via
Nikki.", sorrido. Cath ha sempre saputo che tra me e Robert sarebbe
nato qualcosa, anzi... Lo hanno sempre saputo tutti a quanto pare.
"Nikki? Hai intenzione di salutarmi prima o poi o te ne vai anche sta
volta senza il mio abbraccio?"
"Oddio Cath, assolutamente no! Arrivo." Nikki mi passa davanti
sorridendomi, abbraccia Cath che la trascina fuori a "prendere un po'
d'aria". Siamo solo io e te all'interno della stanza adesso, solo noi
due.
Mi guardi dall'altra parte della stanza con aria triste, i tuoi occhi
sono pieni di tristezza e gonfi. Le occhiaie sono evidenti e l'aria da
depresso questa mattina ce l'hai più del solito.
"Vieni a fare una passeggiata con me?" mi chiedi.
Il mio cuore inizia a battere a mille, il respiro mi si blocca e mentre
stringo i denti e cerco di non sentirmi male sussurro "O...Ok.."
Cammino verso di te cercando di non cadere, inciampare o fare figure da
idiota o cretina innamorata. Sono incazzata con te e la cosa non
cambierà, devo urlarti addosso un bel po' di cose e quella
faccina non mi farà cambiare idea. Fuori c'è il
sole, ma la temperatura è bassa e un brivido mi attraversa
la schiena appena metto piede fuori dalla stanza calda.
"Vuoi una sigaretta?" mi chiedi.
"No, grazie." rispondo con un tono acido.
"Sei arrabbiata?"
"No."
Accellero il passo mentre sento i tuoi passi veloci dietro di me, non
riesci a starmi dietro anche se hai le gambe lunghe 8 metri e mezzo.
"Kristen? Rallenta un po' dai! Non sono un tipo che ama correre!"
"Problemi tuoi, Rob."
"Kristen! Ti ho chiesto di fare una passeggiata, non una corsetta
all'aria aperta! Fermati!" riesci ad afferarmi il braccio sinistro e mi
tiri facendomi girare.
"Ferma!" mi fermo e ti guardo negli occhi, il mio sguardo
dev'essere pieno di rabbia al momento visto che fai una faccia sorpresa.
"Ma... Che hai?" non ce la faccio più, sto per urlare con
tutta la forza che ho.
"Che ho Robert? CHE HO? E ME LO CHIEDI ANCHE?"
"Kris, non urlare..."
"IO URLO QUANTO DIAVOLO MI PARE ROBERT, MI SONO ROTTA LE PALLE DEL TUO
ATTEGGIAMENTO DI MERDA! MI HAI FATTO LA CORTE PER 3 MESI, MI TRATTI
COME SE FOSSI L'UNICA DONNA IN TUTTA LA FACCIA DELLA TERRA, MI PORTI
FIORI E COLAZIONI A LETTO, MI CHIEDI SE HO MANGIATO E TI PREOCCUPI PER
ME E POI ARRIVANO GLI ULTIMI TRE GIORNI DI RIPRESE E DIVENTI UNO
STRONZO, STRAFOTTENTE, CAZZONE E PSICOPATICO CHE NON FA ALTRO CHE
FUMARE SIGARETTE E FARE IL BELLOCCIO CON TUTTE LE RAGAZZE CHE GIRANO
SUL SET! SEI UN GRAN COGLIONE ROBERT PATTINSON E PUOI PURE ANDARE A
FARTI FOTTERE! BEL MODO DI SALUTARMI, DAVVERO!" mi sento decisamente
meglio, ora. Ma tu, beh... tu no. La tua espressione sorpresa
è assolutamente cambiati, mi guardi con gli occhi pieni di
lacrime e deglutisci nervosamente, senza dire una parola.
"E di qualcosa, qualsiasi fottuta cosa Robert!" - le lacrime iniziano a
rigarti il viso mentre il tuo sguardo si sposta nervosamente da me al
cielo, cercando di non far scendere le lacrime.
"Robert? Che... che c'è?"
"Nulla Kristen." mi rispondi con tono deciso, mentre mi dai le spalle
per andare via. Faccio in tempo a tirarti la camicia prima che tu
riesca a scappare via da me, ancora.
"Robert..."
"Tu... proprio non riesci a capire, eh?"
"Cosa devo capire Robert? Cosa?!? Aiutami a capire!"
"TUTTI SE NE SONO ACCORTI, TRANNE TE KRISTEN! E LA COSA PIU' SPIACEVOLE
E CHE TE L'HO ANCHE DETTO UN MESE FA."
"Rob, ma di che parli?" ti chiedo quasi in lacrime.
"Io ti amo Kristen, cazzo. Sono qui per te, ho fatto il provino per te,
voglio te. Sto sempre assieme a te, e se la notte non sei assieme a me
ti sogno. Voglio stare con te Kristen, sempre... Ho sempre bisogno di
te, sempre...." interrompi ciò che stai dicendo
perchè mi senti singhiozzare come una bambina di 4 anni, ti
volti e mi abbracci. Mi baci i capelli mentre le tue lacrime cadono
sulla mia testa.
"E se non avessimo successo? E se questa dovesse essere l'ultima volta?"
"Non lo sarà Rob, non sarà l'ultima volta che ci
vediamo... Te lo prometto."
"Come fai a saperlo? Come?"
"Lo so, andrà bene vedrai e ci rivedremo..." mi allontani
dolcemente mentre mi prendi il viso tra le mani.
"Io ti amo Kristen, come faccio senza di te?"
Le lacrime continuano a rigarmi il viso, non so cosa rispondere, non so
cosa dire... ancora una volta non apro bocca, io se ti amo non lo so,
Robert. So che mi si spezza il cuore a lasciarti così, so
che mi mancherai ma non so se ti amo, non ne ho la certezza; ed anche
se io ti amassi non potrei lasciare Mike. Se le cose tra noi non
dovessero andare bene? Se fosse solo attrazione e non amore? Se fosse
una storiella di due mesi? Con faccia tornerei da Michael poi? Se lo
lascio per te devo essere sicura di ciò che faccio, sono
passati due mesi e non sono sufficenti per capire se sono pronta.
Mi guardi negli occhi per 30 interminabili secondi e poi mi sorridi.
"So cosa ti passa in testa ora..."
"Cosa?" ti chiedo sorpresa.
"So che non sono il massimo Kristen, so che non sei pronta... So che
hai la tua vita lontana da me, i tuoi amici, il tuo fidanzato. Questa
è stata una piccola parentesi che si è chiusa,
anzi si sta chiudendo. Ma se tu vuoi... Io non la chiudo. Noi non la
chiuderemo Kristen. Non sapevo cosa fosse l'amore, ero convinto che
quello per Nina lo fosse, ma non lo è. L'amore
è... è svegliarmi ogni mattina e sorridere al
pensiero di passare una giornata con te, è essere felice se
tu lo sei, è vederti sorridere, è guardarti negli
occhi, è sapere cosa stai pensando in un determinato
momento. L'amore è... Quando tu ti volti e mi guardi io lo
so, Kristen. E so che anche tu ti accorgi quando lo faccio io. Io
voglio stare con te, ti amo in una maniera indescrivibile e quando tu
sarai pronta per dirmi che hai scelto me e non lui, io sarò
qui ad aspettarti. Il mio cuore è nelle tue mani. Ed
aldilà di tutte le ragazze che avrò, con cui
uscirò, che bacerò o con cui farò
sesso nei mesi seguenti il mio cuore sarà sempre e comunque
tuo."
Non riesco a parlare, le uniche cose che escono dalla mia bocca sono
singhiozzi strozzati, ma vorrei urlare come una pazza in questo momento.
Allunghi una mano per asciugarmi il viso dalle lacrime, e con una
carezza ne togli via una mentre mi sorridi.
Sento la voce di Cath in lontananza che mi chiama. "Kristen? E'
arrivato Mike!!" - come senti la frase chiudi gli occhi e fai un
respiro profondo e cerchi di sorridermi in maniera dolce, ma proprio
non ci riesci. Poggio entrambi le mani sulle tue spalle e mi aggrappo a
te mentre mi alzo sulle punte dei piedi.
"Voglio provare a fare una cosa, però tu sta fermo" -
sussurro dolcemente tra i singhiozzi vicino al tuo orecchio sinistro e
ti sento sorridere.
Avvicino il mio viso al tuo, sfiorando il tuo naso con il mio, stringo
la mano destra sulla tua spalla e sento le tue mani poggiarsi su
entrambi i miei fianchi mentre mi tiri un po' di più verso
di te, poggio le mie labbra bagnate dalle lacrime sulle tue labbra
calde e morbide, ti bacio. Dischiudo leggermente le labbra mentre
permetto alla tua lingua di entrare piano nella mia bocca, ed io faccio
lo stesso nella tua mentre ti avvolgo il collo con le braccia e mi
sollevi di 10 centimetri da terra. A me non sembrano 10 centimentri,
visto che in realtà in questo momento mi sento in paradiso.
Il bacio diventa più forte mentre mi spingi verso lo
sportello di una delle tante Roulotte parcheggiate fuori dal set.
Avvolgo la tua vita con le gambe e ti passo le mani tra i capelli,
Dio... Potrei baciarti per delle ore senza mai fermarmi,
perchè diavolo non l'ho fatto prima? Aspetto sempre
all'ultimo.
Sento le tue mani che si muovo dentro la mia maglietta, corrono veloci
sulla mia schiena ma la voce di Cath ci interrompe. Per fortuna, o
sfortuna... Dipende dai punti di vista. Compare affianco a noi con un
"Ehm ehm."
Mi fai scendere velocemente mentre mi sistemo la maglietta e tu
riallacci i pantaloni che avrebbero fatto presto una brutta fine
altrimenti.
Lei mi guarda con aria felice ma allo stesso tempo con quella di una
mamma che ti guarda quando fai una cosa sbagliata.
"C'è Mike di là. Fortuna vuole che non sia venuto
lui a controllare qui... Vi do 3 minuti, poi ti trascino via a calci. E
tu - " continua rivolgendosi a te - "finalmente ce l'hai fatta, era
ora." ridendo scompare dietro la roulotte ed ural"AVETE TRE MINUTI A
PARTIRE DA ORA!" ti guardo imbarazzata.
"Scu...Scusa... eheh.." poggi una mano sul mio fianco sinistro e mi dai
un bacio sulle labbra che ricambio, e lecchi il labbro inferiore.
"Mi mancherai, Stew..." dici con voce triste.
"Anche tu, Pattz..." ti rispondo spettinandoti i capelli.
Ti avvicini verso di me e mi sussurri all'orecchio cantando
"There’s just one thing that I need to say before I close my
eyes and walk away. There’s just one thing that I need to
feel before I walk away against my will. There’s
just one thing that I need to hear before I walk away for the last
time. There’s
just one thing that I need to see before I take this chance
and set us free. Don’t
forget me. Don’t regret me. Don’t suspect me.
Don’t neglect me." (C'è
solo una cosa che ho bisogno di dire prima di chiudere gli occhi e
andar via.
C'è solo una cosa che ho bisogno di provare prima di andar
via contro la mia volontà.
C'è solo una cosa che ho bisogno di sentire prima di andar
via per l'ultima volta.
C'è solo una cosa che ho bisogno di vedere prima di cogliere
quest'opportunità e renderci liberi.
Non dimenticarmi. Non rimpiangermi. Non sospettarmi. Non rinnegarmi.) Un
brivido mi percorre tutto il corpo, ma questa volta non è il
fraddo.
"No...Non lo farò." ti sussurro mentre con le labbra ti
sfioro il lobo dell'orecchio.
"Meglio così." mi dai un altro bacio. "E pensaci..." ti
allontani da me "Meglio che io passi dall'altra parte prima che mi veda
Mike. Ci...ci vediamo."
"Rob?"
"Sì Kristen?"
"Mi piace la tua camicia."
"Ah sì?"
"Sì...Ti sta bene." dico con aria maliziosa da finta,
fintissima innocente.
Mi sorridi mentre ti togli la camicia.
"Starà meglio addosso a te." poggi la camicia sulle mie
spalle e mi aiuti ad infilare le braccia.
"Infatti, sta meglio addosso a te" mi rispondi facendo l'occhiolino.
Ti abbraccio poggiando la testa sul tuo petto, ricambi l'abbraccio e
sento la voce di Mike che mi chiama.
"Mi mancherai, Rob." ti dico in lacrime.
"Anche tu Kristen, anche tu. Chiamami appena puoi..." mi dai un bacio
sulla fronte e scappi via prima che Mike arrivi alle mie spalle
abbracciandomi.
Mi volto e ricambio l'abbraccio, ma non sei tu... Scoppio a piangere e
mento dicendo che mi mancava, faccio schifo lo so, ma la tua camicia ha
addosso il tuo profumo ed è tra le tue braccia che vorrei
essere, non le sue.
So
che sono un po' frettolosa questa settimana maa... Questi ultimi giorni
di Gennaio sono un pochino incasinati e i primi di Febbraio non
né parliamo. Partirò per trasferirmi fuori
dall'Italia e non so quando e se riuscirò a postare
spessissimo. Dunque! Ho deciso di accontentarvi e di postare spesso
questi ultimi giorni prima della partenza :)
Grazie a tutti quelli che hanno recensito il capitolo precedente a
questo - sono contenta che vi sia piaciuto nonostante fosse diverso
dagli altri.
E grazie come sempre a tutti quelli della pagina che seguono questa FF
sui nostri amati Robsten.
Ps (Un ringraziamento speciale va a Sle <3 AbuDabi, e
GiloCapaSuprema per le idee originali che mi hanno dato per questo
capitolo, compresa la parte finale. Spero di aver soddisfatto ogni
vostro desiderio, pervertite dimmmmerda. :* )
Pov
Kristen
New York, 28 Giugno 2010 h: 06:34 am.
"Sì Robert amore, tranquillo ti dico! Smettila di lagnare,
non farò i capelli di un colore molto diverso... Lo giuro.
No-no, non li taglio di nuovo, sì non preoccuparti. Sono
arrivata su, ci sentiamo quando ho finito, smetti di lamentarti Rob, lo
faccio per lavoro! Ok-o..ok! Sì, fa il bravo. A dopo!"
Ruth mi guarda in una maniera strana mentre infilo il Black Berry nuovo
nella tasca della felpa.
"Che c'è?" chiedo.
"Nulla... Robert sta diventando paranoico per quanto riguarda i tuoi
capelli, secondo me." scoppio a ridere mentre Dean mi apre lo sportello
della Limousine nera che dopo aver fatto un giro per New York mi ha
accompagnato dal parrucchiere che mi tingerà i capelli di un
colore veramente strano per il nuovo film che girerò in
estate.
"Forse hai ragione, è paranoico! Ma non vuole che li tagli
di nuovo, potrebbe tagliarmi direttamente la testa il pazzo! E non che
abbia tutti i torti..."
Ruth mi fa strada all'interno di una sorta di magazzino abbandonato,
che all'interno sa di tutto fuorchè di magazzino. Uno dei
parrucchieri più famosi di New York mi tingerà i
capelli - come che non potessi farmeli da sola in casa - e Ruth dice
che questo è un vero onore e che a lui piacciono in
particolar modo i miei capelli.
"Secondo quello che mi combina lo picchio, sei avvisata." sussurro
all'orecchio di Ruth prima che un tipo strano mi accolga a braccia
aperte per poi farmi strada attraverso l'interno del "magazzino" e
farmi sedere in una poltrona davanti ad uno specchio alto due volte me
e tutto illuminato.
Una ragazza inizia ad armeggiare con i miei capelli e parla con il tipo
strano in francese, di cose che non capirei nemmeno se prestassi la
massima attenzione.
Prendo il cellulare per mandarti un messaggio.
"Stanno iniziando a torturarmi, non preoccuparti, non farò
nessun danno. - Kris"
Il cellulare vibra due minuti dopo, sei tu, lo so. Non leggo nemmeno il
nome sul display. "Spero che tu torni esattamente come prima,
perchè potrei ucciderti :-P - Rob" sorrido alla faccia che
farai domani sera quando tornerò a Los Angeles, ma prima di
allora mi vedrai in tv nei programmi in cui mi hanno ospitato quindi
credo che non ci saranno problemi.
Mentre la tinta fa ciò che deve fare parlo con Ruth e
ripasso i programmi della giornata, chiamo Dakota al telefono per
sentire come sta, e rispondo ad un messaggio di mia madre. E mentre
decido di chiamarti, di nuovo, il tipo strano dice che è il
momento di vedere che risultato c'è sotto la tinta.
Mi portano a lavarmi i capelli e ci vado senza fare storie.
"CHE DIAVOLO DI COLORE E'?" Ruth mi guarda con un sorriso ebete sul
viso mentre continuo a gurdarmi i capelli in macchina.
"SMETTI DI RIDERE! ANDIAMO! SEMBRO... ODDIO! SEMBRO! UNA FRAGOLA! PUZZO
ANCHE DI FRAGOLA!"
"Si chiama biondo-fragola. Per forza!" mi risponde sempre
più felice.
"Robert mi ammazzerà!"
"Oh andiamo Kris! Ti stanno benissimo, ti risaltano gli occhi, vedrai
che gli piaceranno!"
"Non potevo aprire bocca davanti al francese, ma ora lo dico: FACCIO
SCHIFO!"
"Oddio come sei paranoica! Robert ti sta contagiando, ecco. L'ho detto!
Sei diventata peggio di lui."
"SMETTILA, MI AMMAZZERA'!"
"Non ti ammazzerà, piaceranno a tutti, a Robert ed ai
fans... Non preoccuparti, stai bene."
Sbuffo continuando a guardarmi allo specchio mentre la macchina mi
porta agli studi del David Letterman.
"Sarà una giornataccia, me lo sento..." dico mettendo il
broncio e fissando il paesaggio fantastico di New York.
"Non sarà così male..." mi risponde Ruth
facendomi una carezza sulla gamba.
"Seh Seh..." sussurro sotto voce, più per me che per lei.
Vorrei essere a casa mia, non di certo qui. Non mi sono mai piaciuti i
Talk Show, non so mai cosa dire, come muovermi o come comportarmi... Mi
imbarazzano e mi fanno domande idiote alle quali cerco di non
rispondere di solito ma lì non posso evitarlo, quindi lo
faccio anche se mi sento in imbarazzo e spaesata.
H: 09:45
"Perfetto, anche il David Letterman è andato, ed ho fatto la
figura della perfetta idiota! Ti rendi conto vero?"
"Stai tranquilla, domani sarai a casa Kristen, cerca di respirare..."
"Non sono brava a fare queste cose, non lo sono affatto Ruth! E me le
fanno fare sempre lontana da Rob, e mi sento ancora più
cretina."
"Smettila di lamentarti, in questi giorni non ti sopporto proprio
più. La prossima volta portiamo Robert, così
almeno ti sopporta lui."
"Uff!"
"Ora vai a cambiarti e poi andiamo allo screening, niente brutte figure
eh."
"Ok ok!"
Pranziamo in albergo e sento che Taylor è arrivato per la
serata di oggi.
Mi portano in una stanza d'albergo illuminata e carina, al suo interno
Robin - il mio truccatore - mi abbraccia e fa una faccia quasi schifata
alla vista del trucco che ha osato fare qualche altro sconosciuto su di
me.
"Vediamo di fare qualcosina per questo viso cadaverico."
"Mi affido alle tue mani!" dico sorridendo mentre la sua assitente mi
passa del cotone con lo struccante sul viso, in maniera molto delicata.
Il trucco alla fine non è così male, è
delicato e sta bene con l'abito nero che ho scelto.
Il parrucchiere di turno mi lega i capelli in una treccia e poi li
raccoglie, ci ha messo quasi mezzora a fare tutto questo... Ma il
risultato mi piace, pensavo molto peggio.
Ruth mi avvisa che è tardi e che mi sarei dovuta cambiare in
limousine come altre volte è capitato, corriamo nel
corridoio e filo dritta in macchina dove Dean sedendosi di lato
all'autista gli ordina di sollevare il finestrino che divide la parte
del guidatore dalla parte dei sedili. Ruth mi passa l'abito nero mentre
cerco di sfilarmi i jeans e sbottono la camicia a quadri di Robert.
"Infilalo su, arriviamo tra 10 minuti."
"Ho gli slip bianchi! E se si vedono??"
"Non si vedranno, dai Kristen veloceeeeee!"
"Mi sto cagando sotto! Non nel vero senso della parola, nel senso che
ho paura!" Ruth scoppia a ridere divertita mentre mi passa le
scarpe nere lucide.
"Andrà tutto bene, sarai perfetta."
La macchina si ferma e Dean apre la portiera facendomi un sorriso
compiaciuto quando nota l'abito nero che ho addosso. Ruth scende dopo
di me e come inizio a camminare sul marciapiedi un vecchietto si
avvicina e mi chiede come sto facendomi il baciamano, Dean si avvicina
per mandarlo via ma lo guardo in modo storto e capisce che lo deve
lasciar stare.
"Lei è una bellissima e brava ragazza" mi dice il signorotto
mentre continua a tenere la mia mano tra le sue.
"Grazie" rispondo sorridendo. Mi bacia la mano di nuovo e va via.
"Tutti pazzi i Newyorkesi?" chiedo a Ruth - "Così pare,
Kristen." saluto i fans e firmo qualche autografo prima di entrare
all'interno del cinema dove paparazzi e giornalisti mi faranno milioni
di domande e foto.
Ecco che il cuore inizia a battermi a mille mentre Dean mi avvolge la
schiena con il braccio per farmi spazio tra le numerose persone che ci
sono all'interno della stanza.
Non è molto illuminata, lo sfondo è nero con la
scritta "Eclipse" in bianco e il resto degli sponsor.
Ruth mi tira verso il tappeto rosso ed io lo percorro, i fotografi
urlano il mio nome e qualcuno urla il nome di Robert.
Non so dove mettere le mani e tanto meno dove guardare, ma sto
lì imbabolata cercando di fare un sorriso decende e non
sembrare una povera scema. Arriva anche Taylor, ha un abito grigio
elegante con una camicia nera, sta bene ed è perfetto, come
sempre del resto. Non sbaglia mai un colpo. Si avvicina, mi sorride e
mi stringe la vita con il braccio sinistro.
"Come stai?" mi sussurra mentre facciamo le foto.
"Bene Tay, un po' agitata."
"Dai, sei stupenda stasera, andrai alla grande - ci sono io che ti
tengo stretta."
E' sempre stato carino con me ed è strano che riesca a
tranquillizzarmi quando sono con lui, è un buon amico per
me, ma non è come avere Robert qui. Abbasso lo sguardo
sorridendo e la sua mano mi stringe il fianco sinistro.
Lascio a lui le foto e corro a rispondere alle domande dei giornalisti,
me ne fanno un centinaio.
Come sono andate le riprese, come mai ho cambiato colore di capelli,
perchè Rob non c'è, qual'è la mia
scena preferita di Eclipse - qualcuno fa domande su matrimoni vari ma
lo ignoro spudoratamente e cambio argomento. Mi lamento tutta la sera
con Ruth che le scarpe sono troppo alte e non riesco a camminare e,
mentre le telecamere mi riprendono esordisco con un "non me ne frega un
cazzo" e le tolgo, ennesima pessima figura; Robert mi
prenderà per il culo anche per questo, fantastico.
La giornata è andata, ok. Mi manca solo domattina da fare e
poi sarò libera e felice, e, cosa più importante
me ne tornerò felicemente a casa mia, nostra.
Mi addormento appena arrivo in albergo, senza nemmeno spogliarmi o
struccarmi. Sono stanca morta ed anche mezza rincoglionita.
Ruth mi sveglia la mattina dopo alle 5 urlandomi che è tardi
mentre cerco di fare una doccia - la più veloce della mia
vita - per poi presentarmi da Regis&Kelly senza avere una
faccia da povera ritardata, ma credo che non ce la farò.
Da loro andrà meglio, ne sono sicura, sono più
simpatici di David Letterman e almeno non mi fanno domande strane.
L'intervista va bene e riesco a scappare via in tempo per prendere il
primo aereo disponibile per LA.
Corro al mio posto in aereo e dico almeno 3 volte di seguito "Ci vuole
molto per decollare???" - Ruth e Dean mi ignorano mentre
parlano tra di loro, così decido di infilarmi le cuffie
dell'iPod e di dormire un po', almeno il tempo passerà
più in fretta. Prima che l'aereo parta ti mando un
messaggio, anche se tu sicuramente stai ancora dormendo.
"Sto per tornare a casa, non ho fatto altro che lamentarmi per due
giorni e Ruth mi odia :( Mi manchi Pattinson."
Spengo il cellulare e lo infilo dentro la borsa e mentre mi lascio
cullare dalle note di "The City Lights", prendo sonno subito.
Ruth mi sveglia 5 ore dopo, mentre l'aereo sta atterrando, mi sveglio
con l'aria ed anche l'espressione felice.
"Sembri una bambina a cui hanno appena dato le caramelle" mi dice con
una faccia arrabbiata.
"So che mi hai odiato in questi due giorni, ma cerca di capire non fare
l'incazzata adesso su!"
"Quando sei lontana da Robert sei insopportabile, Kristen."
"Lo so" dico con tono felice dandole un bacio sulla guancia.
Lei mi sorride mentre mi fa passare per prima per percorrere l'aereo
mentre gli altri passeggeri scendono uno per uno.
Mi infilo il cappuccio e gli occhiali, prendo lo zaino e scappo dentro
l'aeroporto seguita da Dean e John che prendono la mia valigia e
chiamano la macchina che mi aspetta fuori.
"Ti accompagnamo a casa tua, Kristen?"
"No, a casa mia e di Robert, Dean."
"D'accordo, lo dico all'autista allora..." mi risponde facendo un
occhiolino.
Salgo in macchina e non vedo l'ora di vederti, non riesco a stare
ferma. Sembra che io non ti veda da secoli, ed invece non sono nemmeno
48 ore.
Dopo mezzora la macchina si ferma nel vialetto di casa nostra e Dean
scende a prendere la valigia e ad aprire il cancello, abbraccio Ruth e
saluto John mentre saltello fino alla porta di casa accompagnata da
Dean. Cerco le chiavi nella borsa e le tiro fuori, infilo la chiave
nella serratura di casa e ringrazio Dean per avermi accompagnato prima
che mi saluti e vada via. Apro la porta e inserisco il codice
dell'allarme, con un calcio spingo la valigia fino dentro casa e butto
lo zaino per terra. C'è silenzio e la tv non è
accesa, ma sento un profumo di thè che proviene dalla
cucina. Chiudo la porta alle mie spalle con la speranza di vederti
comparire dalla porta della cucina ma non ci sei.
"Rob?" urlo.
"Robert? Sono a casa!" e poi eccoti lì, compari sulla porta
con un paio di pantaloni neri e una maglietta scucita e piena di buchi
che avrà almeno 10 anni. Mi sorridi mentre ti asciughi le
mani sulla maglietta.
"Ciao ragazza dai capelli rossi." mi dici mentre ti avvicini verso di
me.
"Che facevi?" dico con l'aria offesa.
"Una cosa..." rispondi mentre ti avvicini al mio viso.
"Cosa?"
"Una cosa....." sussurri vicino alle mie labbra.
"Posso sapere che..." le tue labbra spingono sulle mie mentre con la
lingua mi lecchi il labbro inferiore e cerchi di farla entrare nella
mia bocca, ma la tengo sigillata e mi rifiuto di ricambiare il bacio
finchè non mi dici che diavolo combinavi di così
importante.
Poggi la mano sul mio fianco sinistro mentre con le dita cerchi di
spostare la maglietta, sento le tue dita calde sul mio fianco che mi
accarezzano dolcemente mentre poggi il tuo pollice sul mio mento e tiri
il mio viso verso il tuo facendo combaciare le nostre labbra alla
perfezione.
Ma direi che la mia voglia di fare l'offesa con te è troppo
poca paragonata alla voglia che ho di baciarti per cui mi lascio andare
e permetto alla tua lingua di entrare nella mia bocca, dischiudo le
labbra e sento la tua lingua cercare la mia, giocano un po' assieme
mentre infilo le mani sotto la tua maglietta e ti accarezzo il ventre
caldo e solido. Mi allontano da te e ti guardo.
"Abbiamo fatto palestra in questi giorni Pattinson?"
"Ehi -nonmenefregauncazzo- stai zitta e fatti baciare un altro po'!"
"Ehi ehi, non cominciare" ti dico tirandoti un colpo sul braccio.
"Muahahah, ma come parli? Non sai nemmeno dire WOLF, Kristen!
Hahahhaha" ti allontani ridendo coprendoti prima che un altro colpo ti
arrivi dritto in faccia.
"Oh la vuoi finire? Ero agitata! E so come si dice WOLF!"
"Muahahhahahahahahahhaha! Wof! Sembri un cagnetto che abbaia!"
"AAAAH, vieni qui! Muoviti cretino!" scappi e ti nascondi dietro il
tavolo della cucina mentre continui a ripetere "wolf" e ridere.
"Non sai parlareeeeeee! E poi hai il coraggio di dire a me? Ma ti sei
sentita Stewart? Buahaha!"
"TI ODIO! VIENI QUI BRUTTO STRONZO, MUOVITI!"
"Buahahahahah!" esci dalla cucina arrivi in salotto e ti butti sul puff
bianco dove sai benissimo che ti verrò a prendere.
"Vieni qui!" mi butto su di te a peso morto.
"Ahiaaa Kristen, ahaha, cicciona togliti!"
"Cicciona a chi? Testone vieni qui! Ho aspettato due giorni per
verderti e non ti trovo nemmeno davanti alla porta ed ora mi prendi
anche per il culo!" urlo da sopra di te facendoti il solletico
dappertutto, ti alzo la maglia e ti riempio di pizzicotti il ventre
mentre cerchi di ribellarti per finta.
"No no no, il solletico no! Ok ok ok scusami amooooreeee no no no!"
"Chiedi scusa meglio, non ho sentito!"
"Ok ok, SCUSAAAAAAAA!"
"Mh... Così va meglio." ti guardo mentre sto seduta sopra di
te con la gambe aperte.
"Sei messa così perchè vuoi chiedermi di fare
sesso, oppure... vuoi giocare a cavallino e principessa?"
"Cavallino e principessa!" dico con l'aria divertita di una bambina di
5 anni.
"Ennò, preferivo la prima!" mi rispondi con un'espressione
dispiaciuta.
"Ok, allora a cavallino e principessa ci giochiamo dopo..." mi chino
verso di te e ti bacio, ti lecco le labbra mentre infilo le mani sotto
la maglia e la tiro su, ti bacio il ventre e salgo sul petto, ti sfilo
la maglietta, intreccio le mani con le tue e continuo a baciarti,
scendo sul collo e lo mordo delicatamente mentre ti sento respirare un
po' più forte.
"Ci vai forte oggi Stew..." sussurri.
"Forse, Pattinson." rispondo con tono deciso mentre continuo a bacirari
e leccarti il collo, ti accarezzo il petto, il ventre e scendo sui tuoi
pantaloni. Sei già eccitato per i morsi sul collo, e questa
cosa mi fa sorridere.
"Perchè ridi?"
"Ti mancavo, eh?" ti chiedo con un espressione soddisfatta.
"Mmh... Un po'." - mi afferri per i fianchi e mi butti sul divano, ti
avventi su di me e mi spogli. Prima la camicia, poi la canottiera - fai
un espressione buffa quando noti che indosso il reggiseno.
"Cheee?!? Da quando?"
"E non rompere scemo, slaccialo che perdi solo tempo!" mi slacci il
reggiseno e mi sbottoni i pantaloni, li tiri giù facendo il
prepotente e tiri giù anche gli slip.
"Non va bene che hai ancora i pantaloni addosso, i tuoi boxer chiedono
pietà tra poco" dico ridendo.
"Dici? Togliamoli allora." ti abbasso i pantoloni ed i boxer e ti butti
su di me, sento la tua erezione sulla mia coscia, e mentre mi baci il
collo e scendi sul seno sfiori la mia eccitazione con le dita - sto per
impazzire, addio.
"Rob..."
"Mh?" riesci a dire mentre mi baci il collo e lo mordi delicatamente in
modo da non lasciare segni.
"Non credo resisterò ancora per molto, Ro..b.."
"Amore...hai...poca resistenza..." mi dici ridendo.
"Parli tu!" ti dico mentre ti passo le mani sulle spalle. "Vieni qui,
muoviti..." ti tiro verso il mio corpo, mentre entri dentro di me e
afferri la mia gamba tirandola su verso la tua spalla.
"Oddi...o...Rob.." riesco solo a sussurrarti nell'orecchio sinistro
mentre ti muovi dentro di me e le spinte si fanno sempre più
forti. Sento il tuo respiro sul mio collo, e la tua lingua sulla mia
spalla, mi dai qualche bacio sotto il lobo ogni tanto, cerchi di dire
qualcosa ma non riesco a capire nulla al momento.
Mi afferri il fianco destro con la mano e mi tiri verso di te, con la
mano accarezzi tutto il fianco, sali sul seno e poi sul viso, mi guardi
dritto negli occhi e con il poco di voce e fiato che ti rimane sussurri
"Ti amo...", è la prima volta che lo fai. Di solito non lo
dici mai quando facciamo l'amore, mi prendi alla sprovvista e sorrido
mentre ti avvolgo il collo con le braccia e cerco di risponderti con
uno stupido e banale "Anche io..." sussurratto all'orecchio.
Le spinte si fanno più forti e decise, il respiro
più affannato - stringo le braccia più forte
intorno al tuo collo mentre con le unghie ti graffio la spalla destra,
vengo sussurrando il tuo nome, cercando di non dare spettaccolo con i
vicini, anche se è impossibile almeno da parte mia, ma mi
baci e infili la lingua nella mia bocca in modo da bloccare tutto
ciò che potrebbe uscire in quel momento. Qualche secondo
dopo mi raggiungi e vieni dentro di me, afferri la mia mano e la
stringi forte mentre mi baci - questa volta per evitare che sia tu a
dare spiacevoli spettacoli. Poggi il viso sul mio seno cercando di
riprendere fiato e lo baci delicatamente. Mi guardi per 10
interminabili sencodi.
"Beh sì, direi che mi sei mancata."
"Anche tu signorino" ti rispondo accarezzandoti il naso.
"E dovrò anche pulire il divano, visto che allaghi tutto
ciò in cui ci poggiamo per fare sesso, guarda qua!"
"Ma... non è colpa mia!"
"E no, è colpa mia vero?"
"Sì, sei tu che mi fai questo effetto" mi rispondi fancedomi
l'occhiolino.
Ti metti seduto sul divano mentre mi accarezzi il basso ventre e mi
guardi "vieni?", non me lo faccio ripetere due volte e mi siedo a gambe
aperte su di te, mi abbracci e sento il tuo cuore che pulsa sul mio
seno.
"Sei agitato?" ti chiedo preoccupata
"No, felice... E ho appena scopato, scusa se ho il cuore a mille!"
"Cretino!" ti tiro un colpo sul petto mentre mentre mi avvolgi con le
tue braccia e poggio la testa sulla tua spalla.
"E comunque... Ora dico una cosa veramente seria Pattinson."
"Dimmi amore..." mi dici con tono preoccupato.
"Prima o poi mi aprirai decisamente in due, con quell'affare che hai in
mezzo alle gambe. Non scherzo!"
Scoppi a ridere divertito.
"E' un complimento??"
"Assolutamente sì" ti rispondo baciandoti.
"Beh... Grazie allora!"
"Prego?" mi accarezzi la schiena e mi dai un bacio sulla spalle.
"Sei stupenda..."
"Anche tu."
Ok, so che
è un po' forte e soprattutto un po' lungo. Chiedo scusa :)
Spero che vi sia piaciuto comunque, alla prossima.
Carli :)
Ok,
avrete capito che
ogni tanto mi piace variare con i capitoli. So che stavo scrivendo dei
Robsten in vacanza ed ho anche già scritto il nuovo capitolo
sabato notte (che in realtà non mi piace moltissimo, quindi
forse abbandono l'idea della vacanza anche se ho un miliore d'idee ma
non so come metterle assieme ._.), ma sta volta scrivo di Robert e
Kristen sul set di New Moon. Non so quanti di voi li seguano da anni
come me però secondo i nostri piani, dopo lunghe ore di
indagini
qui e lì, siamo arrivate a capire che la storia tra Robert e
Kristen sia iniziata proprio durante le riprese di New Moon, verso i
primi giorni d'Aprile. Non credo fosse una storia d'amore proprio come
lo è ora, erano appena agli inizi ma sono sicurissima al 98%
che
dopo aver rotto con Mike, Kristen si sia catapultata tra le braccia di
Robert. xD E come darle torto del resto, no?
Ovviamente ringrazio tutti quelli che hanno letto i capitoli precedenti
e quelli che hanno scritto nuove recensioni. Detto ciò vi
auguro
buona lettura.
Dedico questo capitolo a Sle in particolare che mi aveva chiesto una
scena PRECISA ed in questo capitolo l'avrà xD
Ciao Filo, ciao amò. <3
Un bacio a tutti, Carli - in diretta dall'Africa. :D
New Moon set, 07 Aprile 2009.
Pov Kristen.
La voce di Chris che dice di aver finito per oggi eccheggia su tutto il
set, odio quando parla su quello stupido microfono, mi assorda e lo sa
bene, ma lo fa sempre e comunque.
"Chris potresi EVITARE?" mi sorride, mi fa l'occhiolino e si avvicina
con aria soddisfatta.
"Oggi hai fatto un grandissimo lavoro Kristen, davvero! Complimenti,
ogni giorno che passa migliori sempre di più."
"Oh sì... Insomma, faccio del mio meglio."
"Allora continua a fare del tuo meglio, perchè vai alla
grande."
"Grazie Chris, davvero..." mi accarezza una guancia e sposta lo sguardo
alle mie spalle.
"Ehi tu Inglese, porta questa dolce dolzella a dormire, non farla
vagare sola per Forks eh!" scoppia a ridere mentre mi poggia una mano
sulla spalla ed io mi giro a guardarti.
Ti hanno struccato, e sicuramente hanno sfregato via per toglierti il
trucco perchè sei tutto rosso sul viso, hai i capelli ancora
come quelli di Edward ed una camicia a quadri blu e neri presa
chissà da dove, una t-shirt nera sotto ed un paio di Jeans
scoloriti e strappati.
"Oh ci puoi giurare" - rispondi - "Ora la porto a dormire e
finchè non si addormenta non vado via, fa tanto Edward
Cullen!"
tu e Chris scoppiate a ridere mentre io ti sorrido. Chris ci saluta e
va via assieme agli altri.
"Andiamo in albergo?" mi chiedi - "Devo ancora struccarmi e cambiarmi
io, tu vai se vuoi - ci vediamo lì per cena."
"Ma no, ti aspetto Kris, tranquilla..." ti sorrido.
"Ok, come vuoi..." mi poggi una mano sulla spalla e mi spingi verso la
poltrona per farmi struccare, mi siedo e Roxenne arriva con del cotone,
me lo passa sul viso delicatamente, toglie via tutto il trucco e poi
passa una salvietta e della crema.
"Se avessi la pelle come la tua, aaah! Dovresi fare le
pubblicità nei giornali, sai?"
"Sì Roxy, me lo dici sempre la so a memoria questa frase!"
"Beh è vero, no Robert?" si gira verso di te - sei poggiato
al muro che mi guardi.
"Ossì, è vero... Ha ragione. Io alla tua
età ero
pieno di brufoli ovunque!" scoppio a ridere assieme a Roxy che finisce
il lavoro e va via salutandoci.
"Vado a cambiarmi... Rob." ti guardo imbarazzata e scappo via a
cambiarmi, ti sento ridere alle mie spalle - che stronzo. Tolgo i
vestiti di Bella e mi cambio velocemente, prendo una camicia a quadri
rossi e neri ed un paio di jeans, un paio di Keds nere dal
guardaroba del set e corro da te.
"Ok ci siamo, eccomi qui."
"Quella camicia non è di Ashley?" chiedi sorridente.
"Ossì, forse lo è - gliela ridò
domani, andiamo?" ti sorrido.
"Ok, non la riavrà mai più quella camicia lo sai
benissimo."
"Forse..." - ti guardo mentre cominci a ridere.
Usciamo dal set e salutiamo tutti mentre saliamo su una macchina che ci
aspetta fuori, che ci porterà in Hotel - saliamo assieme
sulla
macchina e Kellan sale con noi, che palle.
"Ehi ragazzi, posso venire con voi?"
"Sì Kel, sali certo, andiamo dalla stessa parte tanto!" lui
ti
sorride e sale in macchina dicendo un "Grazie", afferra il telefono e
si mette ad armeggiare commentando tutto ciò che fa. La
strada
per l'Hotel è un po' lunga, così prendo l'iPod
dalla
borsa e infilo le cuffie nelle orecchie, sento il tuo sguardo addosso
ma non mi giro a guardarti perchè so che mi salirebbe una
terribile voglia di baciarti e non posso visto che c'è
Kellan in
macchina con noi, purtroppo.
Sento le vostre voci in sottofondo anche se ho la musica nelle orecchie
- Kellan chiede qualcosa su di me e premo "stop" - lo sento parlare.
"Sempre di molte parole Kristen, eh?" dice ridendo - cazzo ridi? Quanto
ci godrei se qualcuno ti spaccasse la faccia un giorno di questi, ma
davvero - almeno avresti qualche pubblicità in meno da fare.
"Lasciala stare, è stanca..." rispondi.
"Lo so che è stanca, ma non parla mai molto con nessuno da
quando siamo arrivati, che ha?"
"Con me parla." rispondi soddifatto, sorrido mentre poggi una mano
sulla mia gamba e facendo finta di non sentire mi giro a guardarti e ti
sorrido, ancora.
"Infatti - continua Kellan - lei parla solo con te, e con Ashley ogni
tanto."
"Ma che te ne importa? Lasciala in pace, quando lavora è
concentrata, non perde tempo con nessuno, lo sai che quando
è
fuori dal set è diversa e scherza sempre, ma qui si tratta
di
lavoro Kel, questo film si concentra quasi tutto su di lei, ha paura e
cerca di fare il meglio che può."
"Sì Robert, tanto la difendi sempre e comunque,
c'è
poco da fare." - ma che cazzo vuole questo australopiteco, qui? Non
resisto ed intervengo.
"Qualche problema con me, Kellan?" - chiedo sorridente.
"Nessun problema Kris, dicevo solo a Robert che non parli molto in
questi giorni - sì insomma, siamo preoccupati."
"Chi sarebbe preoccupato esattamente?"
"Nikki, Taylor, insomma... un po' tutti. Parli poco con tutti,
più del solito."
"Ah già già, Nikki... Taylor... Se vogliono
sapere che cazzo ho che vengano a chiedermelo, non li mangio mica."
"Io te lo sto chiedendo adesso, Kristen."
"No tu blateravi con Rob e l'hai accusato di difendermi sempre, questo
non è chiedere che ho, è impicciarsi degli affari
miei."
"Kristen ma che cazz..." - non lo faccio finire questo stronzo, o no.
"Comunque se lo vuoi proprio sapere ho rotto con Michael due settimane
fa, contento? Ti sei impicciato abbastanza, adesso? Manda un sms a
Jackson e diglielo, su corri."
"Oh... Mi dispiace Kristen. Davvero scusa, non ne avevo idea pensavo
che le cose sui giornali, sì insomma... non fosse vero."
"Lo è." rispondo con tono secco e deciso.
"Ah... Mi spiace, davvero."
"Sì, capita..." mi giro di nuovo a guardare fuori dal
finestrino
mentre nella macchina è sceso il più totale
silenzio
quando Kellan....
"E... Come mai è finita? Stavate assieme da così
tanto tempo..."
"Non lo amo più, tutto qui."
"Ami qualcun altro?" che faccia tosta questo qui, ma chi lo conosce.
"Non ti riguarda Kellan, lasciala in pace" intervieni infastidito.
"Oh andiamo Rob, sono solo curioso." si giustifica lo scimmione.
"Sì Kellan, amo qualcun altro, ora sei contento? Puoi dire
tutto a tutti."
"Eddai Kristen! Non dirò un bel nulla, mi conosci."
"Appunto, TI CONOSCO."
"Che vorresti dire?!"
"Un bel nulla." - la macchina si ferma, siamo arrivati - apro la
portiera e scappo via di corsa, non mi va di salutare i fans oggi, non
sono in vena - faccio solo ciao con la mano e sorrido correndo
all'ascensore. Tu e Kellan vi siete fermati a salutare, lo capisco
dalle urla. Ti fermi sempre a salutare i fans, perchè non
avresti dovuto farlo oggi? Ovvio.
Aspettando l'ascensore prendo il cellulare e lo accendo, tre sms, tutti
di Mike.
Primo sms:"Kristen accendi il cellulare ti devo parlare, voglio
spiegazioni."
Secondo sms:"Kristen cazzo, è tutto il giorno che provo a
chiamarti! Ti prego ho bisogno di te!"
Terzo sms:"Appena accendi il cellulare, ti prego... Chiamami."
Appena finito di leggere il terzo sms mi arriva una chiamata: Mike.
Ancora? Ma quante volte glielo devo dire che non lo voglio
più?
Cristo.
"Sì Mike, che c'è?"
"KRISTEN! E' tutto il giorno che provo a chiamarti!"
"Ero a lavoro, cosa c'è?"
"Ti prego Kristen, ti prego torniamo assieme ho bisogno di te, andiamo
dopo così tanto tempo Kris!"
"Mike, lasciami stare e fattene una ragione, ti rendi patetico facendo
così. Non ti amo più, amo Robert e lo sai senza
che io te
lo dica mille volte, come potresti stare con una che non ti ama ma ama
un altro? Andiamo, non essere ridicolo. Ci sentiamo Mike, ciao." - sei
arrivato e sento la tua presenza dietro di me, hai sicuramente
ascoltato la telefonata.
Salgo sull'ascensore e tu mi segui mentre premo il bottone del 12esimo
piano.
"Ancora quel coglione?" chiedi infastidito.
"Mh mh..." rispondo.
"FInisce che gli spacco la faccia, vedrai."
"Smettila Rob, sta solo male... E' normale."
"Certo...." tiri un calcio alla parete dell'ascensore.
"Robert!"
"Cosa?"
"Finiscila... L'ho lasciato, devo anche cambiare numero
perchè tu te ne stia calmo e tranquillo?"
"No." rispondi seccato e incazzato, lo sento dal tuo tono di voce.
"Rob, per favore..." l'ascensore è arrivato al 12esimo piano
- mi passi affianco e percorri il corridoio velocemente.
"Rob? Dove vai?"
"A farmi la doccia, ci vediamo dopo." - sparisci dentro la tua stanza
senza darmi spiegazioni, sei geloso di lui ed io lo so, ma non posso
farci nulla - ho già fatto tutto ciò che potevo,
l'ho
lasciato per te - per noi. Mi serve solo un po' di tempo.
Entro dentro la mia stanza, è piena di fiori: Mike, ancora.
Una
lettera sopra il comodino del letto, non la apro nemmeno e la butto nel
cestino fregandomene di ciò che c'è scritto sopra
o
all'interno, non m'interessa.
Prendo il telefono e chiamo la hall.
"Salve senta sono la signorina Stewart, non è che potrebbe
mandare qualcuno qui a portar via tutti questi fiori che ci sono nella
mia stanza? E se ne arrivano altri, buttateli pure."
"D'accordo signorina Stewart, mando subito qualcuno."
Mi butto sul letto ed accendo la tv con la speranza che ci sia qualcosa
di decente, me ne dubito. Sono stanca, ho sonno ed ho veramente tanta
fame - spero vivamente che tu bussi alla mia porta tra poco,
perchè potrei impazzire altrimenti.
Sto per addormentarmi quando sento qualcuno che armeggia con la porta,
sarà quello che porta via i fiori e nemmeno apro gli occhi.
Sento qualcuno sedersi sul letto e apro gli occhi di scatto: Ashely.
"Ehi, hai sonno?" no, secondo te? Ho gli occhi chiusi per passatempo.
"Come hai fatto ad entrare?"
"Abbiamo le stanze comunicanti, ricordi?"
"Ah già... Mica entri anche in quella dei ragazzi in questo
modo?"
"Forse..." scoppio a ridere immaginando la scena.
"Andiamo a cena, che dici? Chissà che ci hanno
preparato oggi."
"D'accordo Ash, andiamo..."
"Ehi Stew, tutto ok, sì?"
"Sì, tutto ok Ash, tranquilla." le sorrido dolcemente, mi
piace
Ashley, davvero tanto, è una ok e non si impiccia degli
affari
miei - almeno non lei, è Kellan il pettegolo di turno nel
gruppo. Mi prende per mano e mi trascina fino a fuori.
"Carina la camicia Kristen!"
"Oh grazie, mi hanno detto che è tua!"
"Appunto!" scoppia a ridere fermandosi davanti alla tua porta, la apre
con tranquillità ed entra.
"Ash, mi ha detto che doveva farsi la doccia! Non entrare!" mi guarda
con uno sguardo eloquente ed entra comunque, perfetto, se sei tutto
nudo e lei ti vede saprò con chi prendermela stasera.
"Ash.... Io aspetto qui eh." Ormai è dentro la tua stanza.
"Rob? Ci sei? Kristen vieni dentro, non è mica nudo,
purtroppo!"
Ommioddio ora la potrei veramente ammazzare, se avessi una mazza da
baseball gliela sbatterei in testa una 20ina di volte.
Massì entro, almeno mi accerto che tu non sia davvero nudo -
apro la porta ed entro dentro la tua stanza, stranamente è
in
ordine. La musica è accesa, il pc la spara a tutto volume.
C'è una birra fresca sul tavolino e una pizza lasciata a
metà, hai già cenato? Esci dal bagno solo con
l'asciugamani avvolto in vita, i capelli ti cadono sulla fronte e
gocciolano, hai il petto tutto bagnato ed il viso pieno di schiuma da
barba.
"Ash potresti farti gli affari tuoi e non toccare il mio telefono?"
"Volevo farti solo una foto, tranquillo!"
"Allora vieni a cena con noi?"
"Sì arrivo appena finisco di farmi la barba." rispondi - non
mi hai ancora guardato, sei incazzato nero.
"Ok, allora io e Kristen iniziamo a scendere giù, ci vediamo
tra poco Pattz." lo faccio? Ok, io lo faccio dai.
"Io... Faccio compagnia a Robert, tu chiama Nikki ci vediamo
giù
per cena." Ash mi guarda con un'espressione compiaciuta sul viso e mi
sorride.
"Rimani qui, quindi?" chiede.
"Sì, se non ti dispiace... Se no scendo con te. Devo dire
una cosa a Robert..."
"Ahn... Questa cosa gliela dici entro 3 minuti o ti ci vorrà
un'oretta buona?" scoppia a ridere divertita e scappa verso la porta,
prima che io le lanci qualcosa.
"Ok ok, me ne vado. Non metteteci troppo a dirvi questa COSA."
"ASHLEY!" prendo il telecomando della tv e glielo tiro addosso.
"Ah, mancata Stewart. Ritenta la prossima volta, ci vediamo
giù."
Scappa via in corridoio ridendo come una pazza senza chiudere la porta,
la sento bussare alla porta di Nikki e parlare con qualcuno mentre mi
avvio a chiudere la porta.
"Sei rimasta a dirmi che cosa?" sei uscito di nuovo dal bagno, non hai
più la schiuma da barba sul viso adesso, ha il viso
liscissimo
come quello di un bambino, e sei tremendamente bello con solo
quell'asciugamani addosso.
"Nulla. In realtà... Volevo solo stare con te, un po'."
"Ah ok... D'accordo." Ti volti verso l'armadio e prendi una maglietta
con un paio di boxer puliti, li indossi da sotto l'asciugamani poi te
lo fai scivolare addosso e cadere per terra - credo che dovrei guardare
da un'altra parte al momento perchè sto inziando a deglutire
troppo spesso anche se non ho più saliva dentro la bocca.
Infili
la maglietta e ti giri verso di me e mi sorridi, è un
sorriso
forzato ma apprezzo il gesto.
"Mi passi i Jeans?" - continuo a fissarti imbambolata.
"Kristen? Oh?"
"Eh? Ah sì, i Jeans, certo te li passo..." mi volto e prendo
i
Jeans dal letto mi avvicino e te li passo, la tua mano sfiora la mia e
ci guardiamo negli occhi per qualche secondo.
"Mi dispiace..." riesco solo a dire.
"Per?" mi chiedi come se non t'importasse infilandoti i Jeans strappati.
"Per prima, per Mike... Mi ha fatto riempire la stanza di fiori e
bigliettini."
"Banale, ma è stato carino."
"Rob, per favore! Smetti di tenermi il muso!"
"E' l'unica cosa che mi riesce bene con te ultimamente, Kristen."
"Robert, ti prego! Devo fare la depressa sul set tutto il tempo
perchè TU non ci sei più, e dovrei farlo anche
fuori
adesso? E' già un periodo difficile, sento la pressione del
film
addosso, sto seriamente entrando in depressione tipo Bella, ho bisogno
di una pausa o entrerò fin troppo bene nel ruolo. Ti
dispiace
evitare di farmi impazzire anche fuori dal set?"
"Tu sei messa molto peggio di Bella al momento, mi sa."
"Appunto, potresti evitare?"
"Potrei, se volessi... Ma non voglio, quindi non lo faccio. Andiamo a
cena adesso, o morirai di fame."
"Non m'interessa mangiare."
"Sei dimagrita, ti ho preso in braccio oggi, me ne sono accorto."
"Pazienza..." mi prendi la mano e mi tiri per il braccio. "Andiamo a
cena, dopo parliamo, promesso." mi accarezzi il viso e non ho altra
scelta se non quella di seguirti fino al ristorante dell'albergo.
Arriviamo al ristorante, sono tutti seduti allo stesso tavolo che
mangiano tranquillamente, manca solo Jackson, arriva sempre tardi.
Prendi due vassoi e mi fai cenno di andare a sedermi con gli altri "ti
prendo io da mangiare" mi sussurri all'orecchio. Mi siedo affianco a
Nikki che mi sorride e mi da un bacio sulla guancia, ho Tay davanti a
me che mi sorride e continua a parlare con Kellan di palestra. Nikki
parla con Ashley ed Anna, che oggi è rimasta con noi a cena.
Ti
avvicini con il mio piatto, è piedo di roba da mangiare.
"Quanta roba mi hai preso?"
"Abbastanza perchè tu ti regga in piedi domani." torni a
prendere da mangiare per te e ti siedi affianco a me.
"Mangia, che aspetti?"
"Non..."
"Non ci provare nemmeno, mangia ho detto, finchè non finisci
tutto non ci muoviamo di qui."
"Ha ragione Robert, non mangi molto ultimamente."
"Nikki non ti ci mettere, dai." mi guarda con uno dei sguardi
compassionevoli e poi guarda Rob come se stesse cercando compagnia e
provando ad analizzarmi.
"Oh, la smetti? Non sono depressa e non sto morendo. Mangio solo un po'
meno."
"MANGIA!" mi urli all'orecchio. Tutti si girano a guardarci in
silenzio, sono terribilmente in imbarazzo e non so cosa dire.
"Per favore, mangia, non farmi preoccupare." infili una mano sotto il
tavolo e mi accarezzi la coscia dolcemente.
"D'accordo, mangio..." afferro la forchetta e comincio a mangiare la
pasta che mi hai messo nel piatto, è una tonnellata di cibo,
ma
credo che lo sarò costretta a mangiarlo tutto. Gli altri
hanno
già finito ed io ancora no, si sono alzati - alcuni a fumare
altri sono seduti in terrazzo a bere un caffè, tra poco
andranno
a letto.
"Ehi Stew, sei peggio di mia nipote quanto ti ci vuole a mangiare un
piatto di pasta ed una bistecca?" mi prende per il culo Ashley, tanto
per cambiare.
"Fatti i cazzi tuoi Ash, basta ora!" rispondi seccato, Peter ti stringe
una spalla e ti dice sotto voce qualcosa che non capisco, tu fai un bel
respiro e continui a fissarmi.
"Su dai, hai quasi fatto."
"Sono davvero piena Rob, dai! E non ho 5 anni, lasciami andare a fumare
adesso, non fare il padre, hai solo 4 anni in più di me del
resto." - mi sorridi e fai ok con la testa, mi passi una sigaretta e
corro a fumare assieme a Nikki. Sento il tuo sguardo addosso anche se
siamo lontani, continui a fissarmi per tutto il resto della serata,
sono andati quasi tutti a letto tranne Kellan, Peter e Taylor che
giocano a carte. Tu sei steso sul divano nella sala dell'Hotel che ci
hanno dato per distrarci un po' quando non giriamo, hai una birra in
mano e fumi una sigaretta.
"Io vado a letto - dico - ci vediamo domani, notte a tutti." ti giri di
scatto e mi guardi.
"Ehi, vuoi che ti accompagni a dormire?"
"Sì..." ti rispondo sotto voce.
"D'accordo allora, andiamo a dormire." - ti giri verso gli altri e li
saluti, ci danno la buonanotte fra battutine varie che cerco d'ignorare
volutamente, mentre Peter cerca di far smettere Kellan e Tay di ridere
sgridandoli ci avviamo verso l'ascensore.
Accendi una sigaretta in corridoio fregandotene del fatto che non si
possa fumare e rischiando di far scattare l'allarme:"Ne vuoi una?" -
"Non puoi fumare qui, Rob, spegnila" ti dico ridendo.
"Ma che mi frega!"
"Finirà che ti cacciano via, vedrai!"
"Possibile!" - entriamo in ascensore e premi il bottone del 12esimo
piano, poggi le spalle alla parete dell'ascensore continuando a fumare
la sigaretta, mi poggio anche io vicino a te, le nostre braccia si
sfiorano.
"Dopodomani è il tuo compleanno, hai quasi 19 anni."
"Già, figo! Non mi sento più la bambina del set."
"Oh no, ora c'è Taylor che ha preso il tuo posto!"
"Finiscila, non prenderlo in giro, lascialo stare."
"Cos'è? Ti piace Taylor adesso?"
"Cosa? Oddio no! Smettila cretino, no no."
"Ma vaaaa? Sei arrosita, ti piace Taylor!"
"NON SONO ARROSITA! E' come che sia mio fratello, smettila!" ti tiro un
colpo sullo stomaco e mi afferri la mano. Mi tiri verso di te, il tuo
naso e le tue labbra mi sfiorano la fronte, con la mano mi aggrappo
alla tua maglietta e mi dai un bacio sulla fronte, ti sposti un secondo
dopo mentre le porte dell'ascensore si aprono.
"Arrivati." sussurri, quasi dispiaciuto.
"Già..." rispondo con un filo di voce - lascio la tua
maglietta
ed esco dall'ascensore, la tua stanza è due stanze prima
della
mia, ma continui a camminare e mi accompagni fino alla porta.
"Ok, allora buonanotte. Ci vediamo domani, d'accordo?"
"Non dovevamo parlare, noi due?" ti chiedo.
"No... non mi va di litigare, abbiamo appena fatto pace."
"Non litigheremo..."
"Kristen, tutte le volte che noi due siamo soli in una stanza
ultimamente ci prendiamo a urla, è automatico. Preferisco
andare
a letto e dormire, almeno stanotte."
"Dormi con me?" mi pento un secondo dopo avertelo chiesto, ma ormai
è andata.
"Vuoi che dorma con te?" il mio viso diventa tutto rosso ed
incandescente.
"Mh... Se ti và. Lo facevamo sempre prima, sì
insomma... Prima di Tokyo." mi sorridi e mi guardi.
"Prima di Tokyo, hai detto bene."
"Se non ti va basta dirlo..."
"Mi va..."
"Ok allora..." mi giro e apro la porta dell'albergo, i fiori sono
spariti ma è rimasto il profumo.
Accendo la luce mentre mi tolgo le scarpe e slaccio i Jeans, tu fai lo
stesso. Ti togli i Jeans e li poggi sul divano della mia stanza, ti
butti sul letto ed accendi la tv.
"Vado a fare la doccia, ci metto poco..." mi sorridi e annuisci, sei
contento ti si legge in faccia.
Mi spoglio del tutto ed entro dentro la doccia, ci sto pochissimo,
anche perchè non vedo l'ora di stare tra le tue braccia a
letto,
esco subito, prendo l'asiugamani e mi ci avvolgo.
Esco dal bagno tutta bagnata e tu mi guardi.
"Sei uscita dal bagno così per provocarmi o che cosa?"
scoppio a
ridere divertita "no, in realtà no... Ma se pensi che sia
così possiamo far finta che lo sia."
"Ok, facciamo finta allora..."
Mi avvicino all'armadio, prendo qualcosa da vesitire e torno in bagno.
Mi tolgo l'asciugamani da dosso e mi infilo gli slip e una maglietta e
mi guardo allo specchio, sei dietro di me.
"Ah! Da quanto sei lì?" ti chiedo imbarazzata.
"Quanto basta per farmi impazzire..."
"Robert..." ti avvicini a me e poggi il tuo petto alle mie spalle, mi
avvolgi la vita con le braccia e mi dai un bacio sulla spalla.
"Mi manchi..."
"Rob..." fai scendere le mani sui vianchi e mi sollevi un po' la
maglietta.
"Seriamente Kris, mi manchi."
"Robert, smettila, per favore..."
"Tu mi dici di smetterla? Mi hai baciato con la lingua oggi sul set..."
continui a baciarmi le spalle ed il collo.
"Sì, ho sbagliato... Rob, finiscila..." fai salire le mani
sul mio seno e lo accarezzi, mi mordi il collo e lo lecchi.
"Robert!" mi sposto velocemente e ti spingo un po', mi sorridi e ti
avvicini di nuovo.
"Kristen, Kristen... Prima mi salti addosso e poi scappi via, poi molli
il tuo ragazzo per me e ora che possiamo stare assieme non mi vuoi
più? Cosa devo fare si può sapere?"
"Non ho detto che non ti voglio più." rispondo seccata.
"Mi hai spinto via adesso."
"Ma non vuol dire che non ti voglio, anche adesso..." ti avvicini
ancora e mi tiri verso di te, afferri i miei fianchi infilando le mani
sotto la maglietta.
"Ah, quindi mi vuoi adesso?" mi sollevi un po' e porti il mio viso alla
stessa altezza del tuo.
"Sì...", sento il profumo del tuo alito sul mio viso, sa di
sigaretta - come sempre, ed è veramente buono.
"Bene allora..." poggi le labbra sulle mie, e cerchi di far entrare la
tua lingua nella mia bocca, ma le mie labbra sono serrate. Mi fai
sedere sul lavandino del bagno, mi fai aprire le gambe e mentre con la
mano destra mi accarezzi la coscia con la sinistra mi afferri il viso e
continui a baciarmi, mi accarezzi il collo e poggi la mano sotto il
lobo dell'orecchio, dischiudo un po' la labbra e permetto alla tua
lingua di entrare nella mia bocca.
"Ah ah.. Robert." ti spingo via.
"Dimmi..." ti avvicini di nuovo.
"Ti devo dire una cosa." ti sposti tu sta volta e mi guardi.
"Se sei incinta il bambino non è il mio, questo è
certo." ti sorrido mentre faccio no con la testa.
"Non sono incinta ed in ogni caso sì, sarebbe tuo. Detto
ciò... Evitiamo di ripetere le scene di Tokyo e fa
sì che
io possa camminare sta volta, ok?"
"Sarò delicato - mi baci il collo delicatamente - promesso."
"Mi fido..." ti tiro verso di me, ti bacio e mentre le nostre
lingue s'incontrano, ti avvolgo il collo con le braccia e infilo la
mano destra tra i tuoi capelli morbidi, li tiro un po' e ci gioco. Mi
mordi il labbro inferiore e scendi sul collo, sai che non devi
lasciarmi segni dove si possano vedere quindi ti limiti a baciarmi e a
leccarmi un po'. Infilo le mani sotto la tua maglietta e ti accarezzo
il petto, ti tolgo la maglietta e tu fai lo stesso con me, sento la tua
erezione premere sulla mia eccitazione e la cosa mi fa totalmente
andare di matto, ti afferro il viso tra le mani e lo tiro
su, infilo tutta la lingua nella tua bocca mentre con le mani
ti
abbasso i boxer e ti avvolgo i fianchi con la gambe incrociandole sulla
tua schiena, mi prendi per i fianchi e sempre baciandomi cerchi di
portarmi fino al letto, ma non ce la faremo nemmeno sta volta mi sa.
"Rob... Rob niente letto, è tro-ppo lo..n..tano" non mi
togli
nemmeno gli slip, li sposti con la mano, mi accarezzi un po' e poi
entri dentro di me, ti avvolgo il collo con entrambe le
braccia e
stringo forte mentre spingi dentro di me, mi fai poggiare la schiena al
muro della mia camera da letto, con le mani mi stringi forte i fianchi
e mi baci il seno, le spinte sono forti e decise ed il nostro respiro
è sempre più affannato, anzi, il respiro mi manca
proprio
del tutto sto per impazzire.
"Rob..b..ert..." ti sussurro all'orecchio - le spinte aumentano
d'intensità e sono sempre più forti, non riesco a
respirare.
"Rob...Sto per metter...mi ad..url..urlare - non...non scherzo..."
"ssh..." mi sussurri all'orecchio mentre mi lecchi - sento il tuo
respiro sopra di me, mi mordi il petto e mi baci le spalle mentre le
spinte aumentano ancora e ancora. Ti avvicini a me mentre i nostri
corpi combaciano alla perfezione, e mi fai poggiare completamente al
muro, le spinte diminuiscono e poi aumentano a momenti, e tu o cristo
santo, tu vuoi farmi proprio urlare, razza di stronzo.
"ROB...ddio!" mi infili la lingua in bocca per evitare che i nostri
vicini di stanza, Ashley ed Elisabeth, sentano le mie urla disumane,
non è proprio il caso - ma ti manca l'aria e smetti di
baciarmi
un secondo dopo e te ne freghi delle mie urla unendoti a me.
Le tue spinte diventano decise, una dopo l'altra, io sto per venire e
ti stringo forte la spalla con la mano, infilando le unghie nella tua
pelle e mordendomi il labbro per evitare di urlare eccessivamente, tu
mi segui subito e qualche secondo prima fai per uscire ma ti fermo.
"Non ci provare, non ti spostare da lì..." ti sussurro
all'orecchio. Mi baci il collo ed poco dopo le spinte diminuiscono
sempre di più, vieni dentro di me e sento il tuo respiro sul
mio
collo che cerca di tornare regolare piano piano.
"Aaaaah!" più che un urlo di piacere sembri urlare "oh cazzo
era
ora!", mi viene da ridere mentre tu poggi la tua testa sul mio seno
cercando di riprendere le forze, ti abbraccio forte e tu ricambi
l'abbraccio, ti sposti leggermente ed esci da dentro di me, fai piano e
sei delicato. Mi manca il respiro in quell'attimo e tu mi dai un bacio
sulle labbra, mi fai scendere e ti assicuri che la mia schiena non sia
graffiata, mi passi una mano sulle spalle e mi accarezzi la schiena,
poi mi tiri verso di te e mi abbracci di nuovo. Io ricambio l'abbraccio
mentre poggio la testa sul tuo petto sento il tuo cuore battere a mille.
"E' bello sentire il tuo cuore che batte..." ti dico sotto voce.
"No, è bello sentire il mio cuore che batte forte
contro il tuo."
"Vero..."
"Andiamo a letto vieni." mi sollevi le gambe e mi porti in braccio fino
al letto, mi fai mettere sotto le coperte e mi copri.
"Non ci siamo arrivati nemmeno sta volta." ti dico ridendo.
"Oh no, non ci arriveremo mai al letto..."
"No Rob, davvero. Da quando abbiamo fatto sesso la prima volta
l'abbiamo fatto ovunque fuorchè in un letto." entri dentro
il
letto assieme a me e ti infili sotto le coperte.
"Togliti gli slip e lo facciamo dentro il letto!" mi rispondi divertito.
"Mh mh, va bene. Però tra poco, fammi riprendere adesso!"
scoppi
a ridere ed io con te, mi tiri verso di te e mi fai poggiare la testa
al tuo petto mentre con la mano mi accarezzi le spalle e la schiena. Mi
baci i capelli un sacco di volte, fino a farmi addormentare.
Sono le 6 e mezza di mattina quando il mio telefono comincia a
squillare, la sveglia rompe i coglioni. Tiro un braccio fuori dalle
coperte per cercare il telefono sul comodino, ma fa troppo freddo per
continuare a cercarlo e decido di farlo smettere da solo. Sono ancora
tra le tue braccia, sento che mi stringi per non farmi scappare via, ho
la spalle poggiate sul tuo petto e il tuo braccio destro mi cinge
completamente la vita.
"Buongiorno" mi sussurri, sento il tuo respiro caldo tra i capelli.
Stringo la tua mano e ti rispondo con un filo di voce, non ho ancora
aperto gli occhi, sono stanca, ho troppo sonno e non voglio alzarmi dal
letto oggi, voglio stare così tutto il giorno.
"Dormito bene?" mi chiedi.
"Sì... e tu?"
"Benissimo." mi dai un bacio tra i capelli e piano piano mi giro verso
di te - apro gli occhi, cazzo quanto sei bello stamattina,
più
del solito.
Hai gli occhi azzurri che illuminerebbero una strada buia, i capelli
spettinati e un po' di barba che viene fuori, ti sorrido e tu ricambi
il sorriso mentre mi accarezzi una guancia e sposti delicatamente il
capelli.
"Sei libero oggi, vero?" ti chiedo con un velo di tristezza.
"Sì, sono libero... Come la maggior parte del tempo in
questi tre mesi del resto." mi rispondi ridendo.
"Uffa, non è giusto. Non fai un cazzo tutto il tempo, devo
fare
tutto io. Mi molli te ne vai, poi ritorni come se niente fosse. Hai in
tutto 23 scene, io 178. Come la mettiamo?"
"La mettiamo che se tu fossi stata Edward avresti avuto 23 scene e
taaanto tempo libero." mi dai un bacio sulle labbra, ma non ricambio
perchè ho il broncio.
"Dammi un bacio dai quasi 19enne."
"Pff..." mi avvicino e ti bacio le labbra. "Vieni lo stesso sul set?"
ti chiedo speranzosa.
"Non lo so..." mi rispondi serio - "vediamo..."
"Come non lo sai? Eddai vieni lo stesso!" scoppi a ridere in una risata
fragorosa.
"Certo che vengo sul set, che vuoi che faccia qui da solo?"
"Aspettare me, ad esempio."
"Ti aspetto sul set, no?"
"Ok, va bene." ti do un bacio mentre mi alzo dal letto con la coperta
avvolta addosso.
"Ehi, ho freddo!" mi rispondi.
"C'è il lenzuolo! Ti rispondo sorridente.
"Ma fa freddo comunque, e poi chi ti ha detto che puoi uscire dal
letto?"
"Me l'ha detto il mio datore di lavoro, la Summit, hai presente,
sì? Che se scopre che stiamo assieme ci caccia via a pedate.
Vorrei almeno evitare di arrivare tardi sul set e dare nell'occhio!"
"Momento momento... che hai detto?"
"Cosa?"
"Che hai detto?"
"Che la Summit ci caccia via!"
"Perchè?"
"Perchè stiamo assieme e non voglio fare tardi!"
"Stiamo assieme?" hai il sorriso stampato in faccia, il più
bello che io abbia mai visto.
"Massì, stiamo assieme Robert."
"Sei sicura? NON E' CHE CAMBI IDEA VERO?"
"Sì sono sicura scemo! Sono sicura!"
"AAAAAAAAAAH" ti alzi dal letto di scatto mi prendi in braccio, mi
butti sul letto e ti metti sopra di me, mi riempi di baci sul viso, sul
collo, sulle spalle, sulla pancia e sul seno.
"Finiscila Rob, faccio tardiiii!" cerco di liberarmi dalla tua presa
ridendo, poi ti fermi e mi guardi.
"Stiamo davvero assieme? Cioè siamo una coppia? Di quelle
che vanno al cinema assieme e si prendono per mano?"
"Beh credo che per noi due sarà impossibile andare al
cinema, ma
sì siamo di quelle coppie." ti dico mentre continuo a ridere.
"WOOOOO!" mi dai un bacio sulle labbra, e poi un altro ed un altro
ancora.
"Ma non possiamo dirlo a nessuno, giusto?" mi chiedi.
"Mh no, per ora no lo sai..."
"Ok ok, chissenefrega, basta che lo sappiamo io e te." mi dai un altro
bacio sulle labbra ed io ricambio dolcemente, ti accarezzo il viso e ti
guardo per un po', ti do un altro bacio.
"So che non vedi l'ora di dirlo a Tom, quindi diglielo, muoviti!"
scoppi a ridere di nuovo, "Ok solo a Tom..."
"E a tua madre, e alle tue sorelle e a Marcus, Bobby e compagnia."
continui a ridere di gusto "Sanno tenere un segreto!"
"Lo so, lo so... Diglielo su forza."
"E tu non lo dici a nessuno?"
"Lo dico a mia madre più tardi e a Samantah, Kelly, Britni
ecc
ecc glielo dico quando le vedo, sai come la pensano loro..."
"Non potrebbero semplicemente essere felici per te se tu lo sei?"
"Non volevano che lasciassi Mike, lo sai Robert.."
"E Nikki?"
"Nikki... A Nikki glielo dico, forse..."
"Non ti fidi?"
"Non moltissimo no... Ma forse lo dico a Taylor."
"Dillo a chi vuoi, basta che ti fidi tu, ecco..."
"Kristen??" Ashley bussa alla porta - "Kris datti una mossa siamo in
ritardo!"
"Arrivo!" infilo i Jeans della sera prima e corro in bagno a lavare i
denti e tu mi segui.
"Corri corri, o farai tardi!"
"E' colpa tua!" ti rispondo con lo spazzolino in bocca mentre tu ridi
tutto divertito.
"E non ridere!!" poggio lo spazzolino e prendo la tua maglietta, la
infilo, ti do un bacio veloce ma mi afferri i fianchi e mi tiri verso
di te, fai entrare a tua lingua nella mia bocca ed io ricambio.
"KRISTEN!" la voce di Nikki che urla, non è un buon segno.
"Mhmmmh Rob! Lasciami andare, torna a dormire, ci vediamo dopo!"
mi sorridi e dici "ok", semplicemente.
Apro la porta e trovo Nikki davanti a me, prima guarda Robert mezzo
nudo solo con i boxer addosso e poi guarda me.
"Che cazzo ci fa lui in camera tua mezzo nudo?" è furiosa.
"Sì te lo spiego dopo andiamo?"
"NO NO! Che cazzo ci fa?"
"NIKKI, ANDIAMO TE LO SPIEGO DOPO!"
"E' per questo che hai lasciato Mike?"
"Fatti i cazzi tuoi, Nikki." rispondi tu con tono sarcastico e allegro.
"SONO CAZZI MIEI!"
"Mh no! DIREI CHE NON LO SONO NIKKI!" il tuo tono è
cambiato,
adesso sei incazzato e ti avvicini verso la porta, ti metto una mano
sul petto e mi avvicino a te mentre tu guardi ancora lei con uno
sguardo furioso.
"Rob... Rob? Robert? ROBERT!" sposti lo sguardo verso di me.
"Cosa?"
"Cosa? E' una bella giornata, vogliamo rovinarla?"
"E' lei che rompe il cazzo!"
"Non hai risposto Rob..."
"No, non voglio rovinarla."
"Perfetto... Allora calmati e non arrabbiarti per nulla, ora ci parlo
io, ok?"
"Ok... Ma non deve rompermi i coglioni."
"Non lo farà, è solo arrabbiata con me
perchè non gliel'ho detto."
"Sì, d'accordo..."
"D'accordo allora, torna a dormire hai l'aria stanca, ci
vediamo dopo?"
"Sì, ci vediamo dopo Kristen..."
"Ok... - fai per allontanarti ma ti prendo la mano - ehi, tu... vieni
qui." ti tiro verso di me, mi alzo sulle punte dei piedi e ti do un
bacio sulle labbra che concludo leccandoti il labbro inferiore.
"Fai il bravo mentre non ci sono."
"Ok..." mi dai un altro bacio.
"Ok allora, a dopo..." un altro bacio.
"SI VABBE', VI MUOVETE?" Peter alle mie spalle sulla porta.
"Ehm sì, arrivo..." ho il viso viola, mi giro per farti ciao
con la mano e tu mi fai l'occhiolino.
"Ehi Pet!"
"Dimmi Robert!"
"Non dirlo a nessuno, ok?"
"Pff, lo sapevo già che sarebbe successo uno di questi
giorni,
anzi pensavo che fosse già successo. Non dirò una
parola
a nessuno e lo sai amico, vai a riposarti, ci vediamo dopo."
"Grazie, a dopo." chiudi la porta mentre mi avvio con Peter
all'ascensore.
"Oh cazzo! Il telefono in camera!"
"Kristen farai tardi, molto tardi se torni lì dentro."
"Lo so ma mi serve, se chiama Mike risponderà Robert e
saranno cazzi serissimi sta volta!"
"D'accordo vai, che dico a Chris?"
"Che ho la febbre ed arrivo appena ho preso le medicine!"
"Ok, muoviti, anzi MUOVETEVI!"
Corro per tutto il corridoio ed entro in camera di corsa, sei a letto
che cerchi di dormire ma come senti la porta apri gli occhi di scatto.
"Uuuh, pensavo fosse Nikki venuta ad uccidermi."
"No scemo, sono solo io, tranquillo."
"Hai visto il mio telefono?"
"Sì, è lì sul tavolino, lo vedi?"
"Oh sì, ok! Scappo, ci vediamo dopo."
"Bacio?"
"No, niente bacio Robert o finisco dentro il letto." scoppi a ridere -
"Hai ragione, meglio se vai."
"Ok, tu dormi ci vediamo dopo." apro la porta e quando sto per uscire
mi chiami.
"Kristen?"
"Sì?"
"Ti amo." awwww, come non posso darti un bacio ora? corro sul letto e
mi ci butto di peso, finisco tra le tue braccia e ti bacio. "Ti amo
anche io Rob, da morire." ti do un altro bacio, e un altro, e un altro
ancora mentre mi slacci i Jeans per poi farmi finire dentro il letto
assieme a te.
Ok salve a tutti! Eccomi qui
con un nuovo capitolo. Ho totalmente abbandonato l'idea della vancanza,
non mi piaceva per nulla quindi continuo con i momenti sul set di New
Moon, vi avviso già da ora che questo sarà
parecchio triste, ma spero che vi piaccia ugualmente. Ho già
in mente il prossimo *-* Awww! Insomma, grazie a tutti quelli che hanno
recensito e come sempre grazie a Gilo, Sle e Dabi. Quanto mi potete
mancare secondo voi? ç_ç
Buona lettura a tutti e grazie mille, davvero. Un bacio, Carli.
Ps(Mentre leggete il capitlo ascoltate questa)
Pov Kristen
Siamo sul set di New Moon e le cose non procedono come dovrebbero,
abbiamo girato la scena in cui Edward va via e sono scoppiata in un
pianto straziante pochi minuti prima di girare la scena, sono scappata
in macchina e mi sono chiusa dentro a chiave. Qualcuno ha provato a
seguirmi ma non sono uscita finchè non mi sono calmata,
questo film mi mette eccessiva pressione addosso e le cose tra noi non
vanno per niente bene, la nostra storia è appena iniziata e
già va tutto a puttane. Litigo ogni giorno sia con te che
con Nikki, e le mie insicurezze si fanno sentire più del
solito in questi giorni, non dormiamo nemmeno più assieme,
Nikki è sempre con me e non mi lascia spazio per sedermi
vicino a te nemmeno a pranzo. Non so cosa le prenda e non voglio
saperlo, ho altro a cui pensare.
"Kristen? Kristen ci sei, stai bene?" la voce di Chris mi chiama dal
set e si avvicina alla poltrona dove sono seduta per farmi truccare.
"Tutto ok Chris, ci sono, arrivo tra due minuti."
Oggi girerò le scene della depressione di Bella, non credo
ci vorrà molto visto che lo sono di mio. Mi alzo dalla
poltrona e ti cerco con lo sguardo, ma so che non ci sei - non sei
venuto sul set oggi, nemmeno oggi.
Sento la mano di qualcuno che mi tocca la spalla, ho un brivido lungo
la schiena pensando che sia tu, ma quando mi volto è solo
Taylor che mi sorride.
"Ehi, tutto ok?"
"Ehi Tay, buongiorno." gli do un bacio sulla guancia e gli sorrido,
ricambia il sorriso e mi passa un caffè caldo.
"Grazie!" gli rispondo, mi stringe il fianco e si siede sulla poltrona
in cui prima ero seduta io. Parla con la truccatrice di qualcosa ma non
so di cose, non mi va di ascoltare, lo sento ridere mentre il mio
cervello si concentra di nuovo tra pensieri vari.
Sento qualcuno che ti chiama in lontananza chiedendo dove sei, mi giro
e rispondo "Robert è in albergo oggi."
"Ok grazie Kristen!", arriva Nikki e mi guarda con la sua solita aria
da amica comprensiva di turno.
"Come stai oggi?"
"Sto bene, sto bene tranquilla."
"Robert?"
"E' in albergo."
"Oh lo so che è in abergo, mi devi dire come va con lui, non
dov'è."
"Va un merda Nik, lo sai benissimo è inutile che chiedi."
"Lo sai che io lo faccio per te, questa storia non andrà
bene Kristen, vi ossessioneranno e non riuscirete a gestirlo. Hai
bisogno di tempo per stare da sola dopo Mike, perchè ti
butti in un'altra storia nemmeno un mese dopo?"
"Ho bisogno di Robert, non di stare da sola cazzo."
"No, hai bisogno di qualcuno che ti stia vicino non di Robert, hai
bisogno d'affetto. Lo prendi solo in giro adesso!"
"Oh andiamo, che ne vuoi sapere tu? Sei dentro il mio cervello per
caso?"
"No, ma conosco il tuo CUORE, oltre che il tuo cervello."
"Non conosci né l'uno né l'altro a
quanto pare."
"Non ti incazzare, non c'è bisogno Kristen."
"Mi incazzo quanto voglio, la vita è la mia! Vuoi smetterla
di gestirla tu? Non potresti semplicemente essere felice se io lo sono
cazzo?"
"LO SONO SE TU LO SEI KRISTEN! Ma non così, non in questo
modo!"
"FREGATENE DEL MODO NIK, LA VITA E' MIA!"
"Stai sbagliando! Io sono qui per dirtelo Kristen!"
"Se sto sbagliando lo capirò sola e ci sbatterò
il muso!"
"Voglio evitarti di stare male!"
"Non ho bisogno di te, lo vuoi capire? Siamo amiche, limitati ad essere
la mia amica allora, non una che mi vuole gestire la vita. Voglio
provare, se andrà male almeno c'avrò provato!"
"E' questo che non riesci a capire Kris, voglio evitare che tu ti
faccia male, che sbagli e che ci sbatta il muso. Robert non
è un tipo affidabile con le donne..."
"Lascialo in pace, non nominarlo e fatti gli affari tuoi."
"Questi sono affari miei Kristen!"
"NO! NON LO SONO, NON TI HO CHIESTO DI METTERTI IN MEZZO, QUINDI NON
FARLO!" la mia voce eccheggia per tutto il set mentre Taylor si gira a
guardarmi con aria preoccupata. Mi guardo intorno e continuo abbassando
la voce.
"Per favore Nik, lasciami in pace."
"Robert va con tutte Kris, ti farà male e lo sai..."
"Lui non va con tutte."
"Ah certo, dice di amarti da un anno e mezzo però
è andato a letto con mezza Inghilterra."
"Se non stiamo assieme può fare ciò che vuole,
anche io amo lui e stavo con Mike, che c'entra? Smettila, Robert mi ama
lo so, finiscila."
"Ne riparleremo quando avrai il cuore a pezzi per colpa sua Kristen..."
"Ossì, ne riparleremo vedrai... E ti sbatterò in
faccia che avevo ragione io."
"Fa come ti pare." mi risponde seccata.
"Lo farò." rispondo a tono. Le volto le spalle e vado via di
corsa a vestirmi.
La giornata sul set è andata bene, non mi sno sforzata tanto
per entrare nella parte da "depressa", ho pianto ed urlato svariate
volte, non è stato un problema e le scene sono venute bene.
Saluto tutti prima di andare via per tornare in Albergo, tra qualche
giorno partiremo per l'Italia e ci sarà il tuo compleanno,
non so cosa regalarti in realtà.
Salgo in macchina pensando ai possibili regali e quando sta per partire
Nikki apre la porta e ci si siede dentro.
"Chi ti ha invitato Nik?" le chiedo con aria scocciata.
"Nessuno, voglio venire con te, non posso?"
"Come ti pare..."
"Suona Jackson domani sera, ci andiamo?"
"Dove?"
"In un locale di Vancouver, viene anche Taylor."
"D'accordo... Se sono in vena vengo anche io, mi fa piacere sentirlo
suonare."
"Perfetto allora!" mi sorride e mi prende la mano, la stringe e la
tiene così per tutto il tragitto. Non dico una parola mentre
lei continua a parlare finchè la macchina non si ferma.
"Ci vediamo domani Nik, notte."
"No aspetta, vengo con te!"
"Nikki! Voglio stare con Robert, ci vediamo domani." entro
nell'ascensore di destra mentre lei è ancora alla Hall che
ritira la chiave della sua stanza e mi fa cenno di aspettare, ma chiudo
le porte dell'ascensore e premo il bottone per arrivare alla tua stanza.
Le porte dell'ascensore si aprono ed il cuore inizia a batteri a mille,
il respiro va a tratti e inizia a girarmi la testa. Mi tengo alla
parete dell'ascensore mentre guardo il corridoio, credo di essere
veramente troppo stanca oggi. Spero di non litigare, di nuovo.
Cammino piano e lentamente fino alla porta della tua stanza prima di
bussare.
"Avanti." sento dire da dietro la porta ma non apro.
"Avanti!" dici di nuovo - sento i tuoi passi avvicinarsi sempre di
più, la maniglia si abbassa ed apri la porta.
Ti guardo negli occhi e tu fai lo stesso con me, non mi sorridi. Ti
sposti e mi fai cenno di entrare dentro, lo faccio e mi siedo sul letto.
"Com'è andata a lavoro?" chiedi mentre ti siedi di nuovo
davanti alla tv e prendi il telecomando in mano.
"Abbastanza bene..."
"Che scene hai fatto oggi?" - non mi guardi, continui a guardare la tv.
"Depressione..."
"Ah wow, ti sono venute bene?" ti giri a guardarmi.
"Sì, credo di sì... Le ho fatte solo due volte."
"Brava." mi sorridi leggermente e torni a guardare la tv, in
realtà non credo che tu la stia guardando, eviti
semplicemente di guardare me
negli occhi.
"Tu... Tu che hai fatto oggi?" ti chiedo per cercare di parlare un po'.
"Nulla, ho dormito, mangiato, sentito mia madre e guardato la tv."
"Potevi venire sul set..."
"Non mi andava." rispondi con un tono secco e deciso.
"Ah... Ok." abbasso lo sguardo, ho già il magone
in gola, questa situazione mi mette sotto pressione - non mi piace.
Continui a darmi le spalle e guardare la tv, totalmente disinteressato
dopo la litigata di ieri.
Qualcuno bussa alla porta, giusto in tempo prima che i miei occhi si
riempissero di lacrime.
Ti alzi di scatto e vai ad aprire.
"Kristen è qui?" la voce di Nikki.
"No." rispondi con un tono secco.
"E allora dove diavolo è?"
"E io che ne so? Cercala da qualche altra parte."
"Oh andiamo Robert, spostati la vedo dallo specchio!"
"E' una tua impressione, fidati. Qui non c'è ed in camera
mia non entri." il tuo tono si fa leggermente sarcastico.
"KRISTEN? Esci da qui!"
"Oh Nik, che diavolo vuoi ora?" mi avvicino alla porta passando sotto
il tuo braccio poggiato al muro.
"Vieni con me, andiamo a fare un giro!"
"Non mi va sono stanca, ci vediamo domani."
"Dai!" mi afferra il braccio mi tira un po' per cercare di convincermi.
"Non vuole venire, la lasci?" - ti guardo in viso, hai i muscoli del
viso tirati e ti stai arrabbiando seriamente, gli occhi sono sgranati.
"Rob, calmo..." ti metto una mano sullo stomaco e ti accarezzo un po',
è il primo contatto che abbiamo dopo quasi 4 giorni.
Come senti la mia mano ti giri a guardarmi "Vabbè vattene
con lei se vuoi." mi volti le spalle e torni a guardare la tv.
"Non voglio andare con lei, Rob!"
"Massì, tanto la tua preferita rimane lei, fai un po' come
ti pare Kristen..."
"Ma quale preferita? Ma che dici?"
"Robert chiuditi la bocca!" interviene Nikki con aria convinta e
sfacciata.
"Nik sta zitta e vattene via da qui!"
"No!"
"VATTENE NIKKI!" le urlo addosso. Mi avvicino verso la porta e cerco di
chiuderla ma lei è più forte di me e la tiene
aperta.
"Kristen finiscila!"
"DIO NIKKI VATTENE VIA!" scoppio a piangere, non un pianto normale, ma
uno di quelli disperati e isterici.
"Kristen calma..." mi guarda con aria afflitta e cerca di venirmi
incontro ma la spingo via.
"VATTENE CAZZO! VATTENE VIA, VOGLIO STARE CON ROBERT, VATTENE!"
"Kristen..."
"VATTENE!" tiro un calcio alla porta, e un altro ancora.
"KRIS CALMA!" cerca di tenermi i polsi ma la spingo ancora "VATTENE
NIKKI!"
Sento le tue braccia che mi avvolgono i fianchi da dietro, mi stringi
forte e porti il tuo viso affianco al mio.
"Ehi... Calmati." mi sussurri all'orecchio, mi dai un bacio sulla
guancia mentre mi fai voltare lentamente.
"Non la voglio vedere cazzo Robert" dico singhiozzando.
"L'ho capito, ora la mando via io, stai calma però..." mi
guardi negli occhi e con una mano mi asciughi le lacrime.
Mi afferri il mento e mi tiri verso di te, mi dai un bacio sulle
labbra, ti stacchi quasi subito e mi sorridi. Cambi espressione quando
alle mie spalle vedi Nikki che sicuramente ci sta fissando.
"Vattene via da qui Nik, adesso."
"Mi devi portare via di peso se vuoi, altrimenti non me ne vado
finchè lei non viene con me!"
"MA QUALE CAZZO E' IL TUO FOTTUTO PROBLEMA EH, NIKKI? QUAL'E'?" ti
sposti al mio fianco e mi prendi la mano mentre inizi ad urlare contro
di lei.
"Rob non urlare!"
"URLO QUANTO MI PARE, MI STAI ROMPENDO I COGLIONI NIKKI, SERIAMENTE! LA
VITA E' LA SUA, NON SEI SUA MADRE PORCA PUTTANA NON LO SEI!" hai
lasciato la mia mano ed inizi a gesticolare contro di lei.
"Dille la verità Robert, digliela andiamo!"
"MA QUALE VERITA'? MA CHE VUOI DA ME?"
"Che verità Rob?" ti chiedo mentre ti tiro un braccio.
"Ecco appunto, diglielo!"
"MA COSA NIKKI? - ti volti verso di me e mi guardi - io non devo dirti
niente Kristen."
"Ah no? Non devi dirle nulla su casa tua?"
"Casa tua Rob? Cosa?"
"CASA MIA? MA CHE CAZZO TI DICE IL CERVELLO A TE? COSA DOVREI DIRLE SU
CASA MIA?"
"Dopo il trasloco Robert!"
"AH SI, DOPO IL TRASLOCO, IL MOMENTO IN CUI TU, BELL'AMICA DI MERDA,
HAI PROVATO A PORTARMI A LETTO, GIUSTO."
"Co...cosa?"
"Ah già, le dovevo proprio dire questo fottuto particolare
Nik."
"Io ci ho provato con te? Ma che faccia tosta."
"Di meno stronzate Nikki, ho i video delle telecamere di sorveglianza
ancora a casa."
"Non sto capendo un cazzo! CHE COS'E' SUCCESSO TRA VOI DUE?" chiedo con
un tono di voce disperato e vagamente incazzato.
"Un bel nulla, la tua amica qui mi è saltata addosso."
"Bugiardo del cazzo."
"Bugiardo? Oh ok, chiamo subito Stephanie e le chiedo di portarmi i
video della terrazza."
"FINITELA! ROBERT, SPIEGAMI CHE CAZZO E' SUCCESSO!"
"Ha provato a baciarmi dopo che abbiamo fatto il trasloco, ed io l'ho
spinta via e le ho detto di no perchè volevo te, e non
avrei toccato nessun'altra se non te nei mesi successivi."
"Bugiardo... Dio. Sei tu che mi sei saltato addosso, stronzo!" tiri un
calcio al letto che risuona per tutta la stanza e ti metti a cercare
come un disperato il telefono, lo trovi e chiami Stephanie.
"STEPH, PORTAMI I VIDEO DELLA TERRAZZA ADESSO! FAMMELI AVERE ENTRO
STASERA, NON M'INTERESSA COME, LI VOGLIO TUTTI QUANTI!"
"HO DETTO CHE NON M'INTERESSA, FAMMELI AVERE ENTRO STASERA CAZZO!"
chiudi la telefonata e lanci il telefono sul letto.
"Ora vediamo chi di noi due è nella merda cara Nikki."
"Hai provato a baciralo Nik? Dimmi la verità."
"Appunto, di la verità." aggiungi dietro di me.
"Perchè credi a lui Kristen? Si può sapere
perchè?"
"Perchè lui mi sta portando dei video, che io non
vedrò se tu mi giuri che stai dicendo la
verità..."
"Lo giuro Kristen, sto dicendo la verità."
"Quindi? Siete stai a letto assieme?"
"No... Ci siamo solo bacia..."
"BUGIARDA DEL CAZZO! AVRO' QUEI VIDEO E TI SPUTTANERO' ALLA GRANDE,
VEDRAI!"
"Rob..."
"Kristen non l'ho baciata."
"Se lo hai fatto non importa."
"NON L'HO FATTO."
"Davvero Rob, se lo hai fatto è ok... Non stavi con me."
"Kris!"
"Rob?"
"Non l'ho fatto." abbasso lo sguardo.
"Kris, guarda me... Guardami." mi prendi il viso tra le mani.
"Kristen... Guardami." ti guardo negli occhi, sono lucidi e pieni di
lacrime.
"Io ti amo, ho aspettato per averti, che cazzo... Cosa devo fare per
farti che capire che voglio solo te?"
"Rob..."
"No Kristen no, sono stato con tante ragazze e non te l'ho mai
nascosto, lei sarebbe una delle tante. Non avrei problemi a dirtelo,
credimi... Sai che non so mentire quando si tratta di noi."
La parola noi mi fa rabbrividire, mi piace quando la dici... E' dolce.
"D'accordo Rob, ti credo..." fai un respiro di sollievo e ti giri verso
Nikki, la guardi in modo schifato e poi torni verso di me.
"Quando hai finito di parlare con lei t'aspetto qui..." Mi dai un bacio
sulla fronte e vai fuori in terrazza, ti vedo mentre accendi una
sigaretta e sorrido. Mi volto e guardo Nikki.
"Nikki, che cazzo ti dice il cervello?"
"E' l'unica cosa che mi è venuta in mente per farti
allontanare da lui..."
"Io voglio lui."
"No Kristen no, devi scegliere... O stai con lui, ti ci fidanzi e ci
stai assieme come una coppia normale, o decidi di stare con me. Ma
ricordatelo Kristen, gli amici restano, i ragazzi vanno via spesso..."
"Perchè non posso avere sia che lui? Qual'è il
tuo problema?"
"Lui ti cambierà Kristen, lo so. Non sarai più
tu..."
"Forse sarà in meglio, non credi?"
"E se dovesse essere in peggio?" chiede.
"Non lo sarà, Robert mi farà bene Nik. Non
chiedermi di scegliere... Non è un film questo, non si
prendono decisioni così."
"Appunto, è la vita. Scegli Kristen... E scegli adesso."
"Non lo farò Nik, mi dispiace. Io ti sarò amica,
sempre. E starò con Robert, che ti piaccia o meno."
"Ma io non sarò amica tua Kristen."
"Come ti pare..."
"Come mi pare?"
"Esatto Nik, come ti pare... Io non scelgo nessuno dei due. Amo lui e
amo te, non allo stesso modo, ma ho bisogno di entrambi."
"Non sarà più lo stesso."
"Amo Robert, Nikki."
"Lo so..."
"E allora cerca di capirmi."
"Non ci riesco, mi dispiace... Quando sarai di nuovo tu io ti
aspetterò a braccia aperte, ma prima di allora non tornare
Kristen. Io rivoglio la Kristen che si sbronza assieme a me e se ne
fotte, non questa."
"A me quella Kristen forse non piace più, ho 19 anni Nikki,
non più 17... Sto crescendo, sto cambiando. Ed ho bisogno di
Robert per farlo Nikki... E mi dispiace che la mia migliore amica non
mi possa capire."
"Non è che non posso, proprio non riesco."
"Prova!"
"Ci ho già provato, non va... Insomma, decidi tu cosa fare,
la vita è la tua." apre la porta e va via, la
chiude lentamente alle sue spalle e sento i passi percorrere il
corridoio verso la sua stanza.
"Kristen..." sento la tua voce dietro di me.
"Dimmi Robert..." non mi giro a guardarti, continuo a darti le spalle.
"Se vuoi andare con Nikki ora, vai pure..."
Ho mille idee che mi frullano per la testa adesso, non so cosa fare,
non so cosa dire. Se vado da Nikki perdo Robert, se rimango con Robert
perdo la mia migliore amica.
Non so cosa fare, ho bisogno di tempo e di spazio, solo per me. Alla
fine Nikki aveva ragione, devo stare sola. Senza nessuno, né
lui né lei. Ma il bisogno di te è veramente
troppo, non riesco a staccarmi. Anche solo sapere che sei nella stessa
stanza con me mi fa sentire meglio, ma lei c'è sempre stata
quando avevo bisogno. E' strana, ma è una buona amica.
"Non so cosa fare Rob..."
"Fa ciò che ti senti di fare, è la cosa migliore
a questo punto..."
"Forse dovrei stare un po' da sola..."
"Fa come ti senti, Kris..." la tua voce non è tremante,
è sicura, hai un tono fermo - non mi farai vedere che stai
male, lo so.
Mi volto a guardarti, il tuo tono di voce è sicuro, ma i
tuoi occhi stanno per esplodere.
"Mi dispiace Rob..." ti dico in lacrime.
"Non importa, va bene..."
"Robert..."
"Kristen, va bene... Vuoi stare sola? Stai sola. Se pensi che sia
giusto per te va bene, non pretendo che tu stia per forza con me se
stai così male. Voglio farti stare bene, non male."
"Grazie Rob..."
"Dovere..." ti volti ed esci di nuovo in terrazzo, accendi una
sigaretta e ti poggi al balcone. Non so se tu stia piangendo o meno in
questo momento, vorrei abbracciarti e baciarti, vorrei fare l'amore con
te per ore intere, ma non posso farlo. Devo pensare a me adesso.
"Ciao Robert..." sussurro senza che tu mi possa sentire, apro la porta
ed esco in corridoio - lo percorro piano, in lacrime, entro
dentro la mia stanza - è piena di margherite, so che non
è Mike sta volta, i tuoi fiori preferiti sono le margherite.
Afferro il biglietto sul letto e lo apro: la tua scrittura.
"So che i fiori sono banali, ma è il gesto che ci ha unito
più di tutti. Ricordi? Ogni giorno una margherita fino alla
fine delle riprese di Twilight. Avevo promesso... Scusa per ieri, ho
esagerato. Sai che ti amo, Rob." scoppio a piangere in un
pianto disperato mentre mi stendo sul letto ed abbraccio il
cuscino.
Questa scena l'ho già fatta oggi, ma non è un
film sta volta...
E' il momento di alzarsi, di decidere, di far andare avanti la mia
vita...
Io lo so, ti amo.
Capitolo 25 *** It's good to see you back home. ***
Ehiàààààààààààààààà!
Eccomi qui con un nuovo capitolo, sta volta un pochino diverso. Siamo
sempre nello stesso periodo, Kristen e Robert sul set di New Moon MA
questa volta il cervellino di Kristen vagherà tra i ricordi.
Ringrazio come
sempre tutti quelli che hanno letto il capitolo precedente e tutti
quelli che hanno recensito, siete adorabili. Un saluto speciale alle
solite rompi balle ed a tutte le fans della pagina che seguono la FF e
recensiscono sotto il link :P Un bacio, Carli.
Anche qui c'è una canzone, ma vi dirò io quando
è il momento di ascoltarla mentre leggete il capitolo *-*
Questa volta è questo pezzo meraviglioso qui:
Pov Kristen
Maggio 2009.
Siamo ancora sul set di New Moon, siamo in Italia adesso... Ma ancora
per poco, ormai sono sull'aereo, le riprese stanno finendo, e tu... Beh
tu non mi rivolgi la parola ormai, sei stato chiaro la sera del tuo
compleanno e mi hai detto che ho due mesi di tempo esatti per decidere
cosa voglio fare, per decidere se voglio cambiare il nostro rapporto e
fare qualcosa davvero, finiti quei due mesi non spenderai
più il tuo tempo per starmi appresso, hai la tua vita da
vivere e sei stanco. Hai ragione, certo. In questi ultimi mesi ti ho
promesso che sarei cambiata e che avrei fatto qualcosa di concreto, ma
così non è stato e quindi mi hai dato ancora del
tempo; ci siamo promessi di non andare a letto rispettivamente con
nessuno e che se quando ci rivedremo scatterà qualcosa, quel
qualcosa che ci ha unito come la prima volta sarà fatta.
Spero con tutto il cuore che vada così, anche
perchè in questi giorni non ho pensato ad altro ed adesso
che sto per tornare a casa riaffiorano pensieri e ricordi su noi due,
soprattutto quando sono sola. L'aereo sta partendo, ho Ashley seduta
vicino a me, tu sei nell'altro sedile, vicino a lei affianco al
finestrino. Le ho chiesto io di sedersi in mezzo, 18 ore di volo sono
fin troppe e finiremo per litigare se ci sedessimo vicini.
Prendo il telefono e controllo l'ora prima di spegnerlo, ma non so
perchè vado nelle foto. Le sfoglio, ho cancellato tutte
quelle con Mike di recente, ci sono solo foto del gatto e qualcuna con
gli amici... E poi c'è quell'album che non guardo dal 28
Febbraio, non riesco mai a guardarlo di solito, sono mesi che lo evito
ma oggi voglio proprio farmi male e lo apro.
"When the whites of your eyes come through, you will see something
new." l'abbiamo chiamato così quando abbiamo scattato le
foto a Tokyo, è venuta a te l'idea.
Apro ed aspetto che le foto carichino, una dopo l'altra...
Il magone in gola inizia a farsi sentire, ed i brividi mi attraversano
tutto il corpo, lentamente.
Nella prima foto ci sei tu, sei steso sul mio letto e sorridi
all'obbiettivo, i tuoi occhi son di un blu intenso, hai i capelli
disordinati e la barba lunga.
Nella seconda siamo assieme, abbiamo i visi vicini, hai fatto tu la
foto "Ho il braccio più lungo del tuo viene meglio se la
faccio io" mi hai detto, hai preso il telefono ed hai scattato la foto.
Nella terza... Nella terza ci stiamo dando un bacio, anzi no. Io ti sto
dando un bacio prepotentemente.
Non ce la faccio, premo il tasto rosso del telefono e lo spengo senza
pensarci due volte, afferro l'iPod e infilo le cuffie nelle orecchie,
lo accendo e scorro la playlisti, ma ormai i ricordi sono partiti...
Giappone - 27 Febbraio
2009.
Sono appena arrivata nella mia stanza in Giappone, è davvero
stupenda. Apro le tende bianche e guardo fuori, il panorama in
sé fa veramente schifo ma l'albergo è
spettaccolare. Abbiamo la premiere di Twilight qui, dobbiamo
promuoverlo e siamo assieme anche sta volta, con l'aggiunta del piccolo
Taylor che ci fa compagnia. Mike non è venuto con me sta
volta, doveva lavorare, mi dispiace un po' ma sono certa che a te
farà immensamente piacere, anzi... Sarà
sicuramente così.
Mi siedo nel letto guardandomi intorno, chissà se sei
già arrivato anche tu, la tua stanza è vicino
alla mia.
Passano tre secondi e sento qualcuno che bussa alla porta.
"Arrivo!" urlo, correndo ad aprire.
Apro la porta di corsa e sei davanti a me, che mi sorridi.
"Ehilà Stewart!" non ci vediamo da un po', ma ci siamo
sentiti quasi tutti i giorni e visti spesso su Skype, quindi la
mancanza l'abbiamo fatta passare, quel poco che si poteva.
"Ehilà Pattinson!" ti rispondo sorridente.
"Posso?"
"Certo!" mi sposto e ti faccio entrare, hai due birre in mano e una
pizza.
"Uh, mi hai portato la cena, che gentile!"
Poggi la pizza e le birre sul tavolino e ti avvicini a me, mi accarezzi
una guancia e mi sorridi di nuovo.
"Come stai?" chiedi. Afferro la tua mano e la stringo forte - "Bene, e
tu?"
Sorridi e abbassi lo sguardo.
"Mi sei mancata, ma sto bene. Sto meglio adesso in realtà."
"Anche io." ti rispondo sincera, mi sollevo sulle punte dei piedi e ti
getto le braccia attorno al collo, ti abbraccio e tu ricambi
l'abbraccio e mi dai un bacio sul collo sollevandomi di qualche
centimetro.
Mi metti giù e ti guardi intorno.
"Oh ma dov'è coso?"
"Robert!" ti tiro un colpo sulla pancia e scoppi a ridere.
"No davvero, sono preoccupato! Non è venuto con te sta
volta? Inizia a fidarsi di me? WO!"
"No, di te non si fiderà mai Rob, tranquillo."
"Nemmeno di te..." mi sussurri all'orecchio. Mi allontano imbarazzata e
apro il cartone della pizza mentre mi siedo sul divano della mia camera
d'albergo.
"Prendi il telecomando!" ti dico.
"Oh certo, guardiamo la tv ora?"
"Dai!"
Afferri il telecomando ed accendi la tv, cerchi un canale di musica non
giapponese un minimo comprensibile e lasci quello.
Ti siedi vicino a me nel divano, ho la gambe incrociate e poggi una
mano sul mio ginocchio, con l'altra afferri una fetta di pizza e la
mordi.
"Hai fame, eh?"
"Ho sempre fame." mi rispondi facendomi l'occhiolino.
"Che simpatico." ti tiro un altro colpo sull'addome.
"Mi stai toccando troppo Stewart, mantieni una certa distanza, ti
prego."
"Ah sì? E perchè dovrei?"
"Perchè devi farlo, fidati." mi guardi con la coda
dell'occhio accennando un sorriso.
"Mmmh..."
"Cosa mmmh? E non dire mmmh! E non con quel tono!"
"Posso respirare?"
"Se lo fai piano, sì."
"Ok, grazie." ti rispondo ridendo. Afferro un pezzo di pizza ed inizio
a mangiare anche io.
"Allora che hai fatto in questi giorni senza di me?" chiedi.
"Mh, nulla... Sono stata a casa ed un po' in giro, mi sono rilassata. E
tu inglese che va in giro per i pub?"
"Ahah, ho bevuto e sono andato in giro per i pub, appunto."
"UUh, a quante ragazze hai rubato il cuore?"
"A nessuna in realtà."
"Non hai rubato nemmeno qualcos altro?" scoppi a ridere mentre mi
guardi in faccia.
"Che c'è?!?" ti chiedo indispettita.
"Nulla, la tua espressione, ahahahahah!"
"COSA?"
"Fa ridere, parecchio! Ahahahahahahaha!"
"Oh andiamo rispondi alla domanda!"
"Non ho rubato niente e non ho fatto sesso, peccato."
"Mh..."
"Cosa? Ancora con Mh? Mi provochi?"
"Forse..." ti rispondo afferrando un altro pezzo di pizza.
"Ti rende felice che io non abbia fatto sesso con nessuna?"
"Forse..."
"Forse è già qualcosa Stewart, bel passo avanti!"
"Grazie!" ti rispondo allegra.
"Sei allegra oggi, eh?"
"Mh mh, lo sono." ti do un bacio sulla guancia e mi alzo andando verso
il bagno.
"Pure un bacio ho beccato oggi? Wow!"
Scoppio a ridere dal bagno mentre ti sento blaterare qualcosa.
"Che stai dicendo Rob?"
"Nulla nulla. Che fai in bagno?" sento i tuoi passi avvicinarsi e la
porta aprirsi leggermente.
"Pipì?" scoppi a ridere mentre mi guardi.
"Te ne vai oh?"
"Ahah, posso farti una foto? Sai quanti soldi ci faccio con questa?"
"No Rob! Vattene cretino!" socchiudi leggermente la porta e smetti di
fissarmi finchè non senti scendere l'acqua.
La riapri ed entri dentro, mi guardi mentre lavo le mani e le asciugo.
"Che c'è?" ti chiedo.
"Ah niente niente. Mettili più streggi i Jeans la prossima
volta, ok?"
"Smettila di fissarmi il culo, togliti questo vizio, lo fai anche
quando non siamo soli."
"Mi piace, perchè non posso guardarlo?"
"Perchè... no."
"Ah non hai una risposta, quindi lo guarderò ancora."
"Robert eddai!" un altro colpo sull'addome.
"Ancora? MI PROVOCHI KRISTEN!"
"SCUSA!" scoppio a ridere divertita e torno sul divano, afferro la
birra e la bevo, tu fai lo stesso. Le finiamo in fretta mentre
continuiamo a parlare e scherzare e ne ordiniamo un'altra decina per
tutta la sera.
"Comunque la birra giapponese fa schifo!"
"Hai ragione, fa veramente schifo" ti rispondo mezza sbronza.
Siamo seduti sul letto, ed ho le testa poggiata sulle tue gambe mentre
tu mi accarezzi i capelli.
"Abbiamo finito gli argomenti e parliamo di birra ora?" cominci a
ridere.
"Io una mezza idea su cosa fare ce l'ho, poi non so tu..."
"Rob son sbronza ma non te la do, è inutile che ci provi."
ti tocco il naso con l'indice della mano destra e tu l'afferri.
"Kristen, Kristen... Smetti di toccarmi?"
"Ok, ok... Mi scusi." sollevo la testa dalle
tue gambe e mi siedo vicino a te braccia conserte.
"Ti sei offesa adesso?"
"No."
"Ossì invece, ti sei offesa..." ti avvicini al mio orecchio
fino a sfiorarlo con le labbra - "Ti sei offesa perchè non
voglio che mi tocchi."
"Mh... Allontanati." Mi sfiori il braccio con la mano e sali fino alla
spalla e poi al collo, lo accarezzi e poggi le tue labbra appena sotto
il lobo del mio orecchio.
"Rob...." cerco di spostarti via ma non ci riesco.
"Robert, dai..." scoppio a ridere mentre le tue labbra sono ferme e ben
salde sul mio collo.
"Robert!" cerco di spostarmi ma mi avvolgi la vita con il braccio.
Fai salire la mano sulla pancia, sul seno e poi infine sul viso, lo
afferri delicatamente e mi fai voltare verso di te.
"Allora Stewart? Me lo dai un bacio come si deve o no?" ti guardo
dritto negli occhi mentre mi sorridi.
Sono leggermente andata per via delle birre, ma non sono ridotta
così male da non capire un cazzo, meno male direi.
"Rob... Non se sto ancora con Mike."
"Da quant'è che non fate sesso tu e quello la?"
"Non sono affar..."
"Sono affari miei. Dimmelo..."
"Mh, da un po'..."
"Quanto Kristen?"
"Due mesi, credo..."
"Perchè?"
"Perchè non mi va."
"E perchè non ti va?" le tue labbra sfiorano le mie, ancora
poco e te le divoro, Cristo.
"Non...lo..." mi lecchi il labbro inferiore con la lingua senza farmi
finire la frase. Mi allontano un po', non so nemmeno io
perchè.
"Sta tranquilla, sono io..." mi afferri il viso tra le mani e poggi le
tue labbra sulle mie, le dischiudi leggermente ed aspetti che
io faccia lo stesso per permettere alla tua lingua di entrare nella mia
bocca, le tue mani scendono sul collo ed ancora fino all'inizio della
mia maglietta, infili un dito sotto la maglietta e mi accarezzi la
pelle. Le tue mani sono fresche e ruvide sulla mia pelle liscia.
Dischiudo anche io le labbra, e ti permetto di entrare, le nostre
lingue s'incontrano, il bacio è dolce all'inzio, senti che
non riesco a lasciarmi andare del tutto e mi fai stendere sul letto, ti
sposti e poggi il tuo petto sulla mia spalla, continuiamo a baciarci
per un po' mentre la tua mano mi accarezza il ventre. Il mio respiro
è eccessivamente affannato e tu te ne accorgi, ti sposti e
fermi il bacio, mi guardi per un po'...
"Ti vuoi calmare Kris?" mi chiedi con aria un po' preoccupata.
"Ah ma sono calma..."
"Ti scoppia il cuore tra poco, non sei calma..."
"Lo sono Rob, davvero lo sono." ti sorrido e tu ricambi il sorriso.
"Aspettiamo un po', ok?"
"Perchè??" - perchè diavolo ho chiesto
il perchè? Mi sorridi e mi guardi di nuovo.
"Perchè sei troppo agitata, e se lo sei troppo non
sarà poi così bello per te. Aspettiamo un po'..."
"D'accordo, come vuoi..." ricambio il sorriso, ma sono dispaciuta. Un
po'... No ok non un po', parecchio. Però va bene...
Ti stendi vicino a me nel letto e mi afferri la mano intrecciando le
tue dita con le mie, la stringi forte. Rimaniamo così per un
po' finchè non ci addormentiamo tutti e due.
Sento il telefono che vibra sul letto, cerco di accendere la luce
mentre libero - purtroppo - la presa della tua mano dalla mia.
Ti sento muoverti nel letto, accendo la luce e afferro il telefono:
Mike.
"Pronto?" dico con un filo di voce, oltretutto mezza sbronza ed
assonnata.
"Ehi amore! Dormivi?"
"Sì Mike, che c'è?"
"Nulla volevo sentirti un pochino, non posso chiamarti?"
"Mike in Giappone sono le 2:30 del mattino, mi devo alzare tra 3 ore e
mezza, puoi chiamarmi domani?"
"D'accordo, scusami. Allora buonanotte, ti amo."
"Buonanotte anche a te." chiudo il telefono, e non gli dico che lo amo,
so già che ci rimarrà male ma se ne
farà una ragione. Poggio il telefono sul comodino e mi butto
di nuovo sul letto spegnendo la luce. (E' il momento di ascoltare
la canzone. <3) "Che rompi balle il tuo
ragazzo." dici sotto voce.
"Mh, così pare... Vado togliermi in Jeans, non riesco a
muovermi." ti dico.
"Ok..." rispondi sempre sotto voce. Mi alzo dal letto e mi tengo al
comodino, ho un bel mal di testa, complimenti Kristen ottima idea bere
così tante birre giapponesi.
Sfilo i Jeans e li lascio cadere per terra, tolgo anche la maglietta e
cerco qualcosa di più comodo nella valigia, siamo al buio ma
sono certa che tu mi stia guardando, quel poco che riesci a vedere del
mio corpo, almeno. Sono china sulla valigia e sento la tua presenza
vicino a me, mi poggi una mano sulla spalla e mi giro a guardarti, sei
senza maglietta, hai solo i Jeans addosso.
"Che c'è?" ti chiedo un po' imbarazzata, sono praticamente
senza niente addosso.
"Tirati su..." mi porgi una mano e mi fai alzare, poggi una mano sul
mio fianco e mi tiri verso di te, il mio petto preme contro il tuo.
Abbassi leggermente il capo e mi baci, non aspetti che dischiuda le
labbra sta volta, la tua lingua entra nelle mia bocca prepotentemente,
il bacio non è dolce, per niente. E' forte e mi lascio
andare completamente sta volta, afferro i tuoi capelli con le mani e li
tiro un po', mi sollevi leggermente per permettermi di baciarti meglio.
Tolgo una mano dai tuoi capelli e ti slaccio i jeans che scivolano
sulle tue gambe fino a cadere sul pavimento, mi slacci il reggiseno e
me lo fai togliere tornando sulle mia labbra, mi baci poi scendi sul
seno e sulla pancia, ti inginocchi davanti a me mentre mi fai un
succhiotto appena appena sotto il seno. Ti allontano un po', ti afferro
i capelli, scendo verso di te e ti bacio mentre mi sfili gli slip che
cadono sul pavimento e raggiungono i tuoi jeans, mi accarezzi le cosce
e le gambe e baci ogni centimetro del mio ventre.
Ti afferro il viso tra le mani mi guardi per qualche secondo
che sembra interminabile.
"Torna qui." non te lo fai ripetere due volte, ti alzi e torni sulle
mie labbra, continuiamo a baciarci, i baci sono forti e famelici, non
vedevamo l'ore di farlo e si vede. Ti accarezzo il petto e scendo sui
tuoi boxer, te li faccio scivolare addosso mentre mi sollevi e ti cingo
i fianchi con le gambe. Mi fai sedere su una delle tante cassettiere
della stanza, la tua erezione preme sulla mia eccitazione ma sembra che
tu voglia il via da me per cominciare, non so se dirtelo o fartelo
capire, rovinare tutto con delle parole al momento sarebbe stupido,
quindi tiro ancora di più verso di me, incrocio le mie gambe
sulla tua schiena e afferro le tue spalle con entrambe le mani, hai
capito, era ora. Stavo per impazzire. Ti avvicini ancora di
più verso di me, ti avvolgo il collo con le braccia mentre
entri dentro di me. Mi manca l'aria ed il respiro si fa lento ed
affannato, a momenti spezzato.
Mi allontano un po' da te e poggio la schiena al muro, fai scivolare il
resto del mio corpo verso di te e stringo forte le gambe attorno alla
tua vita. Ti avvicini ancora verso di me, le spinte sono veloci ma
forti, mi baci prepotentemente e mi prendi entrambe le mani,
incroci le dita e le poggi sul muro con forza, le spinte aumentano
d'intensità ed anche di velocità, lasci le mie
mani e mi tiri ancora una volta verso di te, mi stringi i fianchi
mentre le spinte aumentano ancora e ancora, ti stringo la spalla ed
incurvo leggermente la schiena mentre mi baci il seno. Sto per venire,
ma non so se per te è lo stesso.
"Rob..."
"Mh" riesci solo a dire mentre mi baci il collo.
"Ro...Rob...Fermo fermo fermo!"
"Cosa fermo?" mi chiedi alzando la testa dal mio collo.
"Ah...aah... Fermo ti dico! Fermo." le spinte diminuiscono, la
velocità rallenta,
"Ma sei impazzita?"
"No fermo ti dico fidati..."
"Kristen sto per morire,quale fermo!"
"Conti...nua mma..a vai più-più piano..."
ti dico con il respiro spazzato.
"Ok ok..." rispondi con un filo di voce.
Le spinte aumentano leggermente, ma molto meno di prima, sono forti e
decise adesso, ma più lente.
"Ok, direi che puoi andare decisamente più veloce ora." ti
sussurro all'orecchio.
Non mi fai nemmeno finire la frase che aumentano di nuovo, sono veloci,
molto più delle precedenti, il tuo respiro si fa
più forte assieme al mio, riesco a sentire solo il tuo
respiro e non sento più il mio. Ti abbraccio forte e premo
con le unghie sulla tua pelle mentre vengo e tu assieme a me.
Mi infili la lingua tutta dentro la bocca per evitare di urlare, il
respiro è ancora più forte e sempre
più spezzato, da parte di entrambi. Ti stacchi e cerchi di
riprendere fiato lentamente mentre sussurri il mio nome una 10ina di
volte di fila. Poggio la testa alla tua spalla e faccio scivolare le
gambe lungo i tuoi fianchi, ti sposti ed esci da dentro di me, il
respiro mi si spezza di nuovo, torni vicino a me e mi abbracci forte,
io ricambio l'abbraccio mentre cerchiamo di riprendere
regolarità nel respiro. Lo facciamo e mi dai una mano a
scendere da quell'affare dove mi hai poggiato. Non dici una parola, mi
prendi per mano e mi porti a letto, ricominciando esattamente da dove
avevamo lasciato qualche minuto dopo.
Quando la sveglia suona alle 6 tu non ci sei, sei tornato nella tua
stanza e mi hai salutato con un bacio dicendo semplicemente "ci vediamo
dopo." mi alzo dal letto e vado verso il bagno, mi guardo
allo specchio, sono piena di lividi sui fianchi e sulla pancia, lo
sapevo. Entro in doccia ed inizio a prepararmi, ci aspettano per le
8:30 giu nella Hall dell'albergo.
Mi preparo in fretta, indosso un vestito bianco che odio, e non poco e
scendo giù. Tu sei già lì, hai un
abito nero elegante ed i capelli ordinati, hai fatto la barba, ma hai
l'aria stanca, chissà perchè. Mi vedi arrivare
assieme a Ruth e mi sorridi da lontano e mi fai l'occhiolino.
Ruth mi porta al tavolo per fare colazione e tu ti unisci a noi assieme
alla tua manager, Stephanie.
"Come hai dormito?" mi chiede Ruth.
"Ah bene." rispondo mentre evito il tuo sguardo.
"Hai l'aria stanca Kristen."
"Sarà il fusorario..." aggiungi tu sorseggiando un po' di
caffè.
"Già..." rispondo io evitando di guardarti, ancora.
"Che avete voi due stamattina?"
"Nulla, perchè?" chiedo con ansia.
"Avete bevuto? Ve lo leggo in faccia!" dice Stephanie.
Tu scoppi a ridere e mi guardi.
"Kristen mi ha fatto ubriacare ieri sera, è vero!"
"No, Robert ha fatto ubriacare me!"
"Ecco lo sapevo, sembrate due barboni che non dormono da giorni,
complimenti!" scoppi a ridere mentre io mi limito a sorridere, si
alzano e vanno via ad aspettare la macchina lasciandoci da soli.
Mi guardi mentre continui a bere il caffè e mi sorridi.
"Come stai oggi?"
"Mi hai visto due ore fa, scemo."
"Ma io voglio sapere come stai ora."
"Sto bene, sto bene." ti rispondo mentre sorrido. "Ho delle
difficoltà a camminare, puoi essere più delicato
la prossima volta?" ti chiedo sottovoce.
Scoppi a ridere di gusto e poi mi guardi.
"Mi prendi in giro?"
"No!"
"Ma smettila, mi prendi in giro lo so..."
"Rob! Sono seria!"
"Oddio, scusa!" hai l'aria colpevole adesso.
"Non scusarti" ti dico sorridente.
"Beh massì, scusa... Ti ho fatto male!" Mi avvicino al tuo
viso controllando con la coda degli occhi che nessuno ci stia
guardando, sfiro le tue labbra con il naso.
"Mi hai fatto male nel migliore dei modi che conosco." ti
faccio l'occhiolino mentre sorridi, mi allontano giusto in tempo per
l'arrivo delle nostre agenti che ci trascinano in due macchine
separate. Arriviamo sul tappeto rosso, piove mi fai spazio
sotto l'ombrello saluto Tay e dopo le foto scappo a cambiarmi, indosso
un abito nero di pelle, non troppo corto e corriamo dietro le quinte
per fare la conferenza stampa. Arrivi anche tu dopo un po', ti vedo
parlare con una ragazza giapponese, chi cazzo è? Noti che ti
sto guardando e ti avvicini da me.
"Cambio d'abito?"
"Mh mh..." ti rispondo.
"Mi piace questo, girati un po'."
"No. Parli con le gapponesi adesso?"
"E tu sei gelosa adesso?" mi chiedi incuriosito.
"LO SONO SEMPRE STATA." ti rispondo con un tono secco.
Avvicini le tue labbra al mio orecchio e sussurri "Veramente mentre
parlavo con lei cercavo di capire il modo più semplice per
toglierti questo affare da dosso appena arriviamo in albergo."
"Rob..." la tua mano mi accarezza la schiena e scende sul fondo schiena.
"O anche adesso, se vuoi..."
"Che?"
"Adesso, mancano 20 minuti prima che inizi la conferenza, Tay ci fa da
palo."
"Rob, no... Dai, finiscila di provocarmi."
"Tay? Amico? Vieni un attimo!"
"Robert!"
"Senti io Kristen ci allontaniamo un attimo, ci copri?"
"Dove andate?" chiede incuriosito.
"Dobbiamo parlare un secondo, 10 minuti e siamo qui se ci cercano di
che siamo andati a prendere un caffè, ok?" gli fai
l'occhiolino e lui ovviamente non capisce ma annuisce ugualmente.
Mi prendi per mano e mi porti in un corridoio pieno di stanze, ne apri
due o tre e chiedi scusa perchè c'è qualcuno
all'interno. Apri l'ultima della fila ed è tutto buio,
accendi la luce, è un ufficio non molto grande.
Chiudi la porta alle nostre spalle e ti volti verso di me.
"Allora abbiamo 10 minuti, ci muoviamo?" ti chiedo.
Scoppi a ridere e ti avventi sulle mie labbra, mi sollevi il vestito
mentre io ti slaccio i pantaloni che scivolano fino a toccare
il pavimento, anche i boxer fanno la stessa fine, ti siedi sulla
poltrona dell'ufficio e mi tiri verso di te, mi fai sedere sopra mentre
con la mano mi sposti gli slip da sotto il vestito che ormai
è totalmente alzato. Ti faccio entrare dentro di me e muovo
il mio corpo letamente mentre ti bacio, mi accarezzi la coscia sinistra
con la mano e con l'altra poggiata sul fianco segui i movimenti del mio
corpo mentre mi stringi. Mi muovo sempre più velocemente e
veniamo quasi subito entrambi, tu un po' prima di me. Stavi morendo di
nuovo, stanotte non ti è bastato, eh? Mi alzo dalle tue
gambe mentre ancora ansimo, mi aggiusto il vestito e gli slip mentre tu
tiri su i pantaloni e li allacci. Mi prendi per mano e
corriamo fino al dietro le quinte della conferenza.
"Ma dov'eravate???" chiede Tay preoccupato. - "Mancano tre minuti!"
"Siamo qui adesso, rilassati." ci fanno salire sul palco,
sale prima Taylor, poi io e poi tu dietro di me. Ti vedo dagli schermi
all'interno della stanza mentre mi fissi il culo e ti lecchi le labbra,
Dio Robert. Dopo ti ucciderò per questo!!
Sento l'Hostess che mi chiama interrompendo i miei ricordi
all'improvviso, mi porge un vassoio con del cibo. Tolgo le cuffie
dell'iPod e mi volto verso te e Ashley, lei guarda un film e tu guardi
fuori dal finestrino.
"Ash, fammi sedere vicino a Robert per favore..." lei mi guarda e fa
sì con la testa mentre si toglie le cuffie, afferro il
vassoio e lo poggio sul tavolino dell'aereo davanti a me.
"Sai che mi sono ricordata?" ti chiedo.
"Cosa?"
"Del giappone, ogni particolare." ti dico sottovoce.
"Ah sì?" mi guardi accennando un sorriso.
"Anche io pensavo alla stessa cosa - continui - tu a che hai pensato di
preciso?"
"Beh un po' a tutto quello che è successo. E non ti ho mai
picchiato abbastanza per esserti leccato il labbro salendo sul palco!"
ti tiro un colpo al braccio, che al contatto con la tua pelle diventa
una carezza.
Ti volti a guardarmi per un po' negli occhi.
"Non mi toccare, ricordatelo... Il bagno dell'aereo non è
molto grande!" scoppio a ridere tirandoti un altro colpo.
"Ci vediamo tra due mesi Pattinson."
"Lo spero Stewart." mi sorridi e mi fai l'occhiolino, mi alzo e torno
al mio posto sperando che tutto vada come deve andare.
Ok, riprendiamo da dove avevamo
lasciato i nostri amati Robsten :D Ringrazio come sempre chi ha
recensito e tutti quelli che hanno letto il capitolo precedente, grazie
davvero a tutti! *-*
Non dico nulla sta volta, spero solo vi piaccia ;)
Un bacio a tutti - Carli.
Ps. Come sempre c'è una canzone, sta volta una delle mie
preferite in assoulto. Il momento che viene cantato, poi leggerete,
parte dal minuto 3:55.
BUONA LETTURA.
""Voglio
stare con te Rob, sono ubriaca e non mi reggo in piedi ma l'unica cosa
che so con certezza è che voglio te e che
ti amo e che ti amerò per parecchio tempo ancora quindi
smetti
di fare il cazzone con le altre, cazzo. Ho deciso, ti amo,
hai capito o no? Ti amo Robert cazzo!" le lacrime mi rigano
il
viso mentre tu sei davanti a me nella tua porta d'albergo, gli Mtv
Movie Awards sono finiti qualche ora fa, ci siamo parlati ed abbiamo
scherzato sul palco, ma non ho resistito quando tu, Kellan e Peter
avete iniziato a scherzare su quante ragazze "fighe" ci fossero alla
serata. Mi sono ubriacata a dovere, ho chiesto ad Anna della biancheria
che non avrei mai messo da sobria e mi sono presentata alla tua porta,
con una bottiglia di vino in mano e solo la tua felpa addosso.
Hai sgranato gli occhi e mi hai semplicemente detto "Ci hai messo meno
tempo del previsto siamo tornati dall'Italia solo qualche settimana fa
e sei già alla mia porta?"
"Smettila Robert! Vuoi che ci fidanziamo? Ok va bene, faremo le cose
come si deve ma smettila di fare il coglione!"
"E tu smettila di piangere..." mi hai afferrato il braccio e mi hai
fatto entrare dentro la tua stanza d'albergo. Abbiamo fatto l'amore
tutta la notte e ci siamo salutati la mattina dopo quando mia madre
è venuta a prendermi.
"Ci vediamo a fine Luglio" hai detto, con un finto sorriso sul viso per
cercare di tranquillizzarmi - tu girerai il tuo film ed io il mio, ci
rivedremo tra due mesi e non ho la minima idea di come farò.
Ti ho abbracciato forte e ho respirato il tuo profumo per qualche
minuto prima di uscire dal retro dell'albergo, sei rimasto un po' con
me e mia madre e poi sei corso a prendere l'aereo facendo un semplice
ciao con la mano. Sono salita in macchina con le lacrime agli occhi, ma
non hai resistito e ti sei avvicinato a darmi un bacio, veloce, come
una cosa comune - da tutti i giorni.
"Ci vediamo presto... Fidanzata." mi hai fatto l'occhiolino e sei
andato via.
Comic Con 2009,
Luglio.
Pov Kristen
La macchina che si ferma interrompe i miei ricordi, siamo arrivati al
CC, oggi presentermo New Moon e finalmente ti rivedrò. Forse
ci
saremo dovuti vedere prima, anche perchè non so quanto
resisterò dal non saltarti addosso innumerevoli volte oggi.
Scendo dalla macchina ed i paparazzi iniziano a scattarmi foto stupide,
a chiedermi come sto e perchè ho tagliato i capelli.
Rispondo con un semplice "Lavoro." e scappo via.
Taylor è già arrivato, mi abbraccia forte e mi
solleva
qualche centimetro da terra, gli chiedo come sta e se è
stato
bene quest'estate, dice di sì mentre mi scompiglia i capelli
corti dicendo "Sono quasi corti quanto i miei, ma mi piacciono!"
- almeno a lui.
Arrivano gli altri, Nikki, Ashley e Peter. Mi abbracciano e mi salutano
tutti quanti, Peter dice che ora sono ufficialmente un maschiaccio con
i capelli così, lo ero anche prima.
Dove diavolo sei? Se hai perso l'aereo giuro che ti strozzo.
Afferro il telefono e trovo un msg: "Rob."
"Arrivo, giuro che non faccio tardi!"
Spero vivamente per te, perchè almeno un bacio prima di
salire sul palco te lo voglio dare, cazzo.
Parlo un po' con Nikki che finalmente si è calmata e
rilassata,
ha accettato il fatto che io voglia stare con te e non si lamenta, le
sta bene così.
Sento le urla dei fans da fuori, sei arrivato.
Tutte urlano il tuo nome e ti vedo da dietro il vetro mentre ti fermi a
salutare tutte le fans, fare foto e firmare autografi.
Hai i capelli "leggermente" incasinati ed un po' più corti,
una
camicia a quadri, un paio di jeans che fanno sì che le tue
gambe
lunghe si notino ancora di più ed un paio di anfibi neri, e
questi da dove escono fuori?
Entri dentro esordendo con "Ehilà cast!" scoppi a ridere ed
inizi a salutare tutti, Peter, Ashley, Taylor... Dai il cinque a Kellan
e sorridi a Nikki, un sorriso forzato, si vede. Sono seduta ad un
tavolino e non riesci a vedermi, ma continui a cercarmi mentre saluti
gli altri.
"Kristen?" chiedi a Tay mentre ci parli.
"Oh era qui... - si gira a cercarmi e mi vede - ah eccola! E' seduta la
infondo!"
"Arrivo!" gli dai di nuovo il cinque e ti avvicini verso di me.
Non hai niente da dire sui miei capelli, non ti piacciono per niente,
ma ormai mi hai visto quasi tutti i giorni su Skype quindi ti sei
abituato a vedermi così.
"Ehilà Runaway." mi fai l'occhiolino e ti siedi al tavolo
con me.
"Ciao!" ti dico sorridente e non so, credo parecchio imbarazzata.
"Come stai?" chiedi sorridente.
"Bene, ora bene."
"Vieni con me?"
"Dove vuoi andare?"
"Tu vieni."
Mi prendi la mano ma la lasci quasi subito, incroci lo sguardo di Peter
gli fai l'occhiolino e lui sorride annuendo e facendo "ok" con la mano.
"Dove stiamo andando? Un altro corridoio pieno di stanze, Rob?" scopi a
ridere e mi guardi, poi ridi di nuovo e mi fai uscire dall'entrata sul
retro, una limousine nera è parcheggiata fuori.
"Ah! Oggi usiamo la macchina, beh gran bel passo avanti!" ti tiro un
colpo sull'addome che non ti arriva perchè afferri la mano
prima
che possa toccare il tuo corpo.
"Mh..." dici sotto voce - "Jeans sbagliati anche oggi Stewart."
Mi tiri verso di te, poggi una mano sul mio fianco e ti abbassi
leggermente per baciarmi.
I nostri nasi si sfiorano e le nostre fronti si toccano, poggio le
labbra sulle tue ed inclino leggermente il capo - sento la tue mani
stringere entrambi i miei fianchi adesso, il mio corpo preme contro il
tuo, faccio salire le mani tra i tuoi capelli e ci gioco un po', sento
la tua lingua sfiorare le mie labbra e le dischiudo leggermente
facendola entrare nella mia bocca. Sai di sigaretta e birra, come
sempre, quanto mi è mancato il tuo sapore in questi due mesi?
Mi alzo sulle punte dei piedi per arrivare meglio alle tue labbra e mi
sollevi di qualche centimetro, le nostre lingue giocano un po' e ci
stacchiamo qualche secondo solo per prendere fiato. Mi sollevi
leggermente la maglietta per toccare la mia pelle, l'accarezzi. I baci
sono talmente forti che la mia schiena è totalmente poggiata
alla macchina, le tue mani ormai sono dentro la mia maglia, le mie
gambe ti avvolgono i fianchi e le incrocio dietro la tua schiena ma
Dean esce fuori dalla macchina con un "Ehm Ehm...."
Ti stacchi da me e lo guardi.
"Che c'è?" chiedi infastidito, ci ha interrotto.
"Arriva qualcuno, entrate in macchina se dovete continuare la scenetta
se no tornate dentro." ha un'espressione severa, ovvio. Lo paghiamo per
proteggerci e allontanare i paparazzi e poi ci mettiamo a fare scenette
mezzo porno in mezzo alla strada?
Lo guardo e gli faccio l'occhiolino mentre mi fai scendere e apri lo
sportello della macchina per farmi entrare, meno male che la limousine
è grande, se no non ci saresti stato dentro.
"Avete 10 minuti esatti ragazzi, muoversi."
Entri dentro la macchina e ti siedi nel sedile davanti a me, mi guardi
e porgi la mano, l'afferro e mi tiri verso di te, mi fai sedere sopra
di te e torni sulle mie labbra, mi togli la maglietta e mi slacci i
jeans mentre io faccio lo stesso con i tuoi. Mi accarezzi i fianchi e
la schiena, scendi sul mio fondo schiena e mi infili le mani dentro i
pantaloni, ti tolgo la camicia e la maglietta e continuo a
baciarti prepotentemente.
Dean comincia a bussare sul finestrino ma nessuno dei due lo guarda,
continuiamo a fare ciò che facciamo e sono più
che sicura
che finchè non finiamo non ci muviamo di lì.
Mi fai alzare e fai scivolare i jeans sulle mie gambe assieme agli slip
ti abbassi leggermente i jeans ed i boxer e mi fai sedere di nuovo
sopra di te entri dentro di me, sono ridotta così male che
potrei mettermi ad urlare per tutta la strada, davvero.
"Ahi..." sussurro al tuo orecchio, non per il dolore, questo
è
logico, solo per il piacere e tu l'hai capito perfettamente. Afferri i
miei fianchi e segui i miei movimenti dolci, non mi fai andare
più veloce, mi accompagni e basta.
Mi baci il collo ed il seno ed ogni tanto torni sulle mie labbra.
Dean è ancora fuori che bussa e che parla dicendo qualcosa
sull'ora.
"DEAN NESSUNO DEI DUE TI ASCOLTA, SMETTI DI PARLARE, CI ROVINI IL
MOMENTO!" gli urli da dentro la macchina ridendo e con il respiro
spezzato. Scoppio a ridere e ti avvolgo il collo con le braccia, ti
stringo forte e mi rendo conto che siamo tremendamente in ritardo.
"Credo sia il momento di muoverci..." ti sussurro all'orecchio con un
filo di voce.
"Sei tu che comandi, fai tu Stewart..."
"Ah giusto giusto..." ti sento ridere.
Il movimento aumenta un po', vado un pochino più veloce e
sento
le tue mani stringermi esageratamente forte i fianchi, mi allontani un
po' da te e chini il capo indietro mentre vieni ansimando e cercando di
trattenerti abbastanza, ma c'è ben poco da fare.
Dean sente le nostre urla da fuori e lo sentiamo mentre inizia a
tossire, sale in macchina e accende la musica a tutto volume.
Avrei riso se avessi le forze per farlo, ma al momento sono all'apice
del mio piacere quindi non ho le forze nemmeno per fare quello.
Vengo qualche minuto dopo di te ti mordo la spalla.
"Non staccarmi la spalla Stew però..." dici con il poco
respiro che ti è rimasto.
Alzo il viso e ti guardo per qualche secondo, ti sorrido e tu ricambi
il sorriso felice.
"Mi sei mancata, lo avevi notato?"
"Direi di sì, in effetti sì..."
"L'altra dose te la do in albergo." mi dici facendo l'occhiolino prima
che io provi ad alzarmi dalle tue gambe.
"Immagino Pattinson!" ti dico ridendo.
"Sai due mesi in astinenza..."
"Vale anche per me, sai?"
"Spero." dici serio.
"Speri bene! Aiutami ad alzarmi ho le gambe atrofizzate Rob!" scoppi a
ridere mentre mi dai una mano ad alzarmi, tiro su i jeans e rimetto la
maglietta, tu fai lo stesso.
Usciamo dalla macchina e ci stiracchiamo, nello stesso momento. Dean ci
guarda arrabbiato e torna in macchina per abbassare il volume mentre mi
fai cenno di passare per prima sulla porta.
"Complimenti per i jeans."
"Sì me l'hai già detto, lo so che mi fai passare
prima
per guardarmi il culo." ti sento ridere alle mie spalle e mentre
arriviamo dov'erano tutti ci rendiamo conto che siamo 20 minuti in
ritardo.
Peter si avvicina a noi e ci guarda con aria entusiasta.
"Vi siete raccontati un paio di cose, eh?"
"Così pare..." gli rispondo, leggermente infastidita.
Ci chiamano sul palco, siamo io tu e Taylor. Io per prima, Tay per
secondo, tu per terzo. Come sempre Tay sta in mezzo a noi e ci divide,
al momento non ho la testa per pensare a New Moon e sono talmente
estasiata ed eccitata che me ne fotte gran poco delle loro domande,
continuo a fissarti e tu fai lo stesso con me.
Mentre rispondo ad una delle tante domande, dopo averla fatta ripetere
alla giornalista essendo troppo distratta da te per ascoltare, scrivo
un bigliettino sotto il tavolo e lo passo a Tay.
Lui te lo passa senza chiedere niente, e nel momento in cui lo stai
leggendo qualcuno ti fa una domanda, tu t'interrompi e rispondi
educatamente cercando di sembrare il più attento possibile.
Torni sul bigliettino, lo leggi:"Quand'è
che andiamo in albergo Pattinson?" - Mi guardi, mi sorridi
e ti lecchi il labbro inferiore.
Le domande per ora sono finite, dobbiamo fare le foto ci alziamo in
piedi ed andiamo verso i paparazzi, ti metti vicino a me e mi avvolgi
con il braccio destro la vita, mi tocchi la pelle e l'accarezzi.
"Sono troppo arrapato per stare qui, quando ce ne andiamo?" mi dici con
il labbiale stretto in modo che nessuno si possa accorgere di
ciò che dici.
Mi limito a guardarti ed a farti lo sguardo più compiaciuto
che riesca a fare al momento e torno sui fotografi.
Continuiamo con le foto, sento la tua mano muoversi sulla mia schiena.
"Comunque sia, il tuo fondoschiena è veramente bello." dici
sotto voce. Lo pizzichi e mi sposto un po' avanti, ti guardo di nuovo
facendoti un mezzo sorriso ma fai finta di guardare i fotografi per far
sì che non si accorgano di nulla.
Finiamo le foto e scendiamo dal palco salutando tutti, si sono accorti
che siamo strani e Nikki mi chiede che mi prende; rispondo
semplicemente con un "Ho voglia di fare sesso Nikki,
perchè?" e
lei rimane quasi allibita, come che non abbia mai sentito queste parole.
"Che c'è, Nik?" le chiedo divertita.
"Tu stai uscendo fuori di testa! Potevi scopartelo sul palco visto che
c'eri!"
"Oh, in effetti c'ero quasi...."
"Pure io." intervieni tu poggiando il tuo petto sulle mie spalle, ed
anche qualcos altro.
"Siete fuori di testa secondo me, si notava troppo! Ed il biglietto?
Oddio siete fuori di testa."
"No, non siamo fuori di testa, siamo arrapati Nikki." mi avvolgi i
fianchi con le braccia e poggi il mento sulla mia spalla.
"Oh no Stewart?"
"Sì leggermente Pattz, leggermente." mi giro a guardarti il
mio
naso sfiora la tua guancia, tu ti giri e mi dai un bacio sulle labbra.
"Eccerto, anche le affusioni in pubblico ora?"
"Nikki non c'è nessuno, siamo solo noi ed i manager, lo
sanno tutti che vanno a letto assieme." interviene Jackson.
"Non andiamo a letto assieme." dici scocciato, hai ancora il mento
poggiato sulla mia spalla.
"Ah no?" chiede Stephanie, la tua manager.
"No, non andiamo a letto assieme, e comunque sia sono fatti nostri."
Lasci la mia vita e ti sposti, hai l'aria infastidita, forse troppo...
"Lasciali perdere..." ti dico mentre ti guardo.
"Che palle - incroci le braccia al petto - quando staremo da soli? Mi
sono rotto il cazzo di stare qui."
"Lo so, tra poco andiamo via..." ti sorrido e tu ricambi.
"Kristen? Devi andare a fare l'intervista con Tay qui fuori, muoviti
su!" Ruth mi tira per un braccio e mi allontana un po' da te.
"Ed io? Dove mi lasciano?" chiedi un po' infastidito.
"Sono sola con Tay?"
"No Rob, solo Kristen e Tay." dice lei mente continua a tirarmi.
"Oh perfetto, questo film comincia a darmi sui nervi." mi giro a
guardarti mentre lei mi tira via, mi guardi con l'aria sconsolata e ti
metti seduto su una sedia ad aspettare.
L'intervista con Tay dura pochi minuti, giusto in tempo per tornare da
te.
Saliamo con tutto il cast sul palco ed io mi metto affianco a Nikki, tu
sei vicino a Kellan. Nikki ci ha consigliato di stare lontani per un
po'. Ognuno di noi dice qualcosa al microfono prima di andare via, poi
mi chiamano al microfono e dico la prima stronzata che mi viene in
mente, ma che mi frega? Non sono in vena oggi.
Mi metto vicino a te, poggiandomi alla spalla di Taylor, prendiamo un
po' in giro Ashley ed è pianemente convinta che sia stato tu
a
toccarle il culo, ma non è così in
realtà sono
stata io, si gira verso di me come per dire "Di al tuo ragazzo di
tenere le mani a posto!" in realtà se fossi stato tu ti
avrei
preso a calci nel culo, altro che.
Scendiamo giù e facciamo qualche foto, ci mettiamo a
scherzare e cominci a prendermi per il culo.
"Smettila di stare braccia conserte Kristen! Stai sempre
così!" mi imiti ed io ti tiro un colpo.
La giornata prosegue con interviste varie in cui non faccio altro che
darti fastidio - non ti faccio finire le frasi, lo odi
perchè
sei un tipo che mentre parla pensa molto e ci metti un po' per far
venire bene le frasi facendole coincidere con i tuoi
pensieri,
quindi perdi il filo del discorso due o tre volte e poi ci rinunci
definitivamente mentre io scoppio a ridere.
"Oh state zitte!" riesci solo a dire prima di chiudere l'intervista, io
e Ashley ridiamo ancora mentre salutiamo la giornalista che ci
abbandona. Ci accompagnano fino alle macchine, firmiamo un paio di
autografi ed andiamo via, snobbi la tua macchina ed entri nella mia
fregandotene della tua agente che ti chiama.
"Ciao!" mi dici sorridente.
"Ciao!" ti faccio l'occhiolino.
"Se lo fai di nuovo in un'intervista m'incazzo!" mi dici sempre
sorridente.
"Lo faccio per provocarti, razza di idiota!" mi alzo e mi siedo vicino
a te, poggio la mia testa sulla tua spalla e ti afferro la mano,
intreccio le mie dita con le tue e le stringiamo forte entrambi. Mi dai
un bacio tra i capelli e poi posi la tua guancia sulla mia testa.
Rimaniamo così per un po', in silenzio.
"Che pensi?" ti chiedo sotto voce.
"Nulla nulla..."
"Dai dimmelo..."
"Mi mancavi, ma non credevo che rivederti mi facesse questo effetto,
è tutto il giorno che mi trattengo. Anzi no, che i miei
pantaloni chiedono pietà!" scoppio a ridere e guardo i
pantaloni.
"Oh, poverini..."
"Non fare quell'espressione! Oddio non farla Kristen o finisce male per
te oggi!"
"Quale espressione? Questa?" la rifaccio.
"Smettila Kris! Dico davvero, non riuscirò ad arrivare in
albergo!"
"Esagerato!" la faccio di nuovo.
"Dio, Kristen!" mi prendi il viso tra le mani e mi baci
prepotentemente. Infili la lingua nella mia bocca e ti butti su di me
con tutto il tuo peso che mi fa stendere sul sedile.
"ROB! Soffoco!" non riesco a parlare, cretino.
Continui a baciarmi finchè non mi lascio andare e ricambio
il bacio toccandoti i capelli.
Ti stacchi interrompendo il bacio.
"Mi fa impazzire quando mi accarezzi i capelli, te l'ho mai detto?"
"No, ma ora che lo so lo farò più spesso di
prima." ti dico sorridente.
La macchina si ferma e ti alzi da sopra di me, mi tiro su dal sedile e
corriamo dentro l'albergo, chiedi le chiavi della tua stanza ed io
quelle della mia.
"Dovrei offendermi." dici sotto voce mentre ci allontaniamo dalla hall.
"Perchè?" ti chiedo incusiosita.
"Hai chiesto anche le chiavi della tua stanza."
"Ho per caso detto che dormo con te, scusa?" ho l'espressione
serissima, ci rimani male, si nota e sto per scoppiare a ridere ma mi
trattengo.
"Non dormi con me?"
"No! Facciamo poi torno in stanza, ovvio..."
"Perchè?" sei davvero convinto che sti dicendo sul serio,
quanto sei cretino?
"Perchè dormire assieme è da... non so.
Fidanzati? E noi
non lo siamo, quindi facciamo sesso e poi torno in camera, o tu torni
in camera tua insomma, come ti pare." entro nell'ascensore dandoti le
spalle, sto per scoppiare a ridere, la tua espressione meriterebbe un
oscar, davvero.
"Che?" chiedi fermando con il piede le porte dell'ascensore che si
chiudono.
"Entra dentro dai!" lo fai e premi il bottone numero 11.
"Io sto al 12." premi anche il 12 che diventa rosso. Sei incazzato, lo
sei seriamente, sei proprio un bell'idiota.
"Allora com'è andato il viaggio in aereo?"
"Bene." rispondi con un tono secco.
"Oh cos'hai ora?" faccio finta di niente.
"Un bel nulla, sono stanco." aw! Ti salterei addosso ancora di
più quando hai il broncio.
"Allora ci vediamo domani se sei stanco?" ti chiedo con tono fintamente
preoccupato.
"Sì, ci vediamo domani." le porte dell'ascensore si aprono
ed esci arrabbiato.
"Ehi Pattinson, un bacio?" ti volti, mi guardi incredulo e poi dici "Il
bacio è da findanzati.",
scandisci bene la parola fidanzati ti volti di spalle e continui a
camminare verso la tua stanza.
Non ce la faccio più, scoppio a ridere di gusto e tu ti
fermi e mi guardi di nuovo.
"Che cazzo c'è da ridere?" continuo a ridere, la tua
espressione fa davvero rotolare!
"Oh? Che ti ridi?" chiedi offesissimo.
"Allora vieni a darmene uno
fidanzato, muoviti."
"AHAHAHA, non è divertente! Per niente! Ci sono rimasto
male,
non è carino!" metti il broncio ancora più di
prima e ti
volti per continuare a camminare, corro verso di te e ti tiro la
camicia.
"Robert..."
"Cosa?"
"Stavo scherzando..." mi tiro su con le punte dei piedi e ti avvolgo il
collo con le braccia.
"Mh... Non è carino come scherzo, ti stavo per mandare
affanculo, c'è mancato poco."
"L'ho notato..." ti dico ridendo.
"Non ridere, ti ci stavo per mandare davvero ero già pronto
alla
sfuriata tipo MI HAI ROTTO I COGLIONI KRISTEN! Ma mi sono trattenuto un
po'."
"Ti ho rotto i coglioni, Rob?" ti chiedo sfregando il mio naso sul tuo.
"Mh..." mi dai un bacio sulle labbra - "No, per niente..." un altro
bacio.
"Scusa..." ti dico dandoti un altro bacio.
"Dovrai farti perdonare per questo..."
"So come fare..." ti dico leccandoti il labbro inferiore.
"Non ho ancora finito con te Stew, vieni qui." mi sollevi del tutto e
mi trascini fino alla tua stanza, mi tieni con un braccio e con l'altro
apri la porta della camera.
Mi metti giù ed accendi la luce, la mia valigia è
affianco alla tua.
La guardi, poi guardi me e mi sorridi.
"Dove volevi che andassi a dormire, eh? Razza di cretino."
"Abbiamo la camera assieme?"
"Beh in teoria è a nome tuo, in pratica è di
entrambi."
"Dividiamo una stanza? E se la convivenza non va bene?"
"Torno in camera mia e riproviamo tra un mese!" dico tranquilla
togliendo la felpa e buttandomi sul letto.
"Wow... Dov'è Kristen di due mesi fa? L'hai vista? La sto
cercando."
"Ah l'ho mandata a fanculo da un po', tu no?"
"Devo farlo?"
"Dovresti sì."
"Ok, l'ho appena fatto mentalmente e do il benvenuto alla nuova!"
"Grazie!" ti dico mentre ti sorrido.
"Ma mi piacevano i capelli della vecchia, posso riaverli?" scoppio a
ridere.
"Li riavrai tra qualche mesetto, tranquillo!"
"Lo spero..." ti siedi nel letto - "Mi piacevano davvero i tuoi
capelli, è una delle parti di te che preferisco, spero
ricrescano in fretta..." dici con un tono triste.
"Oh ricresceranno, tranquillo!" ti poggio una mano sulla coscia e
l'accarezzo.
"Lunghi come prima però eh!"
"Va bene, lunghi come prima, promesso."
Mi guardi e mi sorridi.
"Ah aspetta... Dov'eravamo in macchina?" ti avventi di nuovo sulle mie
labbra e mi baci, ti accarezzo la guancia ed il collo, scendo sulla
spalla e sul petto, arrivo ai tuoi jeans e li slaccio, piano, infilo la
mano dentro e mentre ti accarezzo il tuo respiro inzia ad aumentare e
ad essere meno regolare.
Mi baci un po' più forte di prima ed infili la mano dentro
la
mia maglietta mentre mi spingi sul letto, mi stendo e tu sei quasi
tutto sopra di me. Mi slacci i jeans e li tiri giu con forza, mi
accarezzi l'interno coscia, sali più su e tiri
giù anche
gli slip mentre io faccio sparire la tua maglietta e la tua camicia sul
pavimento, ti accarezzo le spalle, la schiena, scendo sul fondo schiena
e ti accarezzo piano e faccio in modo che anche i tuoi jeans spariscano
assieme ai tuoi boxer.
Ti sposti totalmente e ti metti su di me, stando attendo a non pesarmi
troppo, mi accarezzi le gambe e ne tiri su una ma le piego entrambe e
ti stringo i fianchi. Sento la tua erezione premere ma stiamo a
guardarci per un po' senza dire una parola, il nostro respiro
è
leggermente irregolare nonostante ancora non abbiamo fatto praticamente
nulla.
"Possiamo stare così per un po'?" ti chiedo.
"Certo am..." ti fermi per un secondo e io ti sorrido.
"Dicevi?" ti chiedo sempre sorridente.
"Nulla nulla..." dici un po' in imbarazzo...
"Robert?"
"Kristen?"
"Dillo..."
"Cosa?"
"Dillo, Rob..."
"Cosa?"
"Robert non te la do se non lo dici!"
"Ahah, non è valido! E poi ormai ci sono, non puoi scappare!"
"Ok non te la do per altri due mesi, sai che sofferenza?"
"Oddio no!"
"DILLO PATTINSON."
"Ok AMORE, lo dico. Contenta ora?" aw, l'hai detto. Ho un sorriso
enorme sul viso, mi tiro un po' su e ti avvolgo il collo con le braccia
tirandoti verso di me per abbracciarti.
"Sì, ora credo di essere la donna più felice e
fortunata
del pianeta!" poggi la testa sulla mia spalla e ricambi l'abbraccio.
"Ora possiamo? No perchè ci rimango secco, mi si stacca tra
poco!" scoppio a ridere mentre ti guardo, ti accarezzo i capelli e ti
spettino un po'.
"Sì, possiamo possiamo..."
"Era ora! I romanticismi e più tardi!" ti avventi sulle mie
labbra e ci giochi un po', mi afferri una mano e la poggi sul letto
intrecciando le mie dita con le tue e con l'altra mi accarezzi la
coscia lentamente, fai sfregare il mio corpo con il tuo ed entri dentro
di me, ti abbraccio con il braccio che mi hai lasciato libero e ti
accarezzo la schiena mentre le spinte aumentano sempre di
più,
cerco di liberare l'altra mano ma la stringi più forte e non
la
lasci allontanare dalla tua, le spinte aumentano ancora e sento la tua
mano stringermi esageratamente la coscia, la tua lingua è
dentro
la mia bocca e non riusciamo a respirare bene ma nonostante questo non
ti stacchi, credo che mi stia per venire un infarto.
Premo con le unghie sulla tua spalla con tutta la forza che ho ma
sembra che tu non te ne accorga.
"Mh! Rob!" cerco di parlare ma non ci riesco mentre mi baci.
"Ro-Rob-ROBERT!" ti stacchi per riprendere fiato e riesco a chiamarti,
ma non rispondi e non ti fermi, scendi sul mio collo e lo mordi.
"Rob!" ancora nulla.
"ROBERT CAZZO!" ti stacchi dal mio collo e mi chiedi "Che?" con il poco
di fiato che ti rimane.
"Piano Robert, piano..." ti dico accarezzandoti i capelli - "Va piano,
sarò qui anche domani mattina quando ti svegli..." ti dico
mentre mi guardi negli occhi, hai un espressione un po' impaurita,
spaesata.
"Robert?" ti fermi e continui a guardami.
"Rob? Oh? Ti senti bene?"
"Sì... Sì Kris, mi sento bene..."
"Ti vuoi calmare? Hai intenzione di non farmi camminare per le prossime
settimane?" ti dico ridendo.
"No, no scusami..." i tuoi occhi sono lucidi.
"Rob..." ti accarezzo il viso - "Robert che c'è?"
"Oi? Parla, che c'è?"
"Credo che mi sentirò male se non continuiamo, te lo dico
dopo..."
"No Rob, non continuiamo, spostati e dimmi che hai!"
"No Kristen, mi vuoi far morire?"
"Robert stai piangendo cazzo! Chissene frega del sesso, dimmi che hai!
Cristo..." dico con tono quasi disperato.
"Non sto piangendo Kristen, sono solo... Felice, credo di sentirmi
felice al momento. Non riesco bene a capirlo, sai quando funziona lui
il cervello non funziona molto bene... eheh."
"No, credo che tu sia emozionato... Come lo sono io. Ma non
c'è
bisogno di sfogarsi ora dopo mesi d'ansia, goditi il momento e non
andare di fretta, ok? Sarò qui anche domani mattina, te l'ho
detto."
"Sei sicura?"
"Sono sicura Robert. Sarò affianco a te domani, ed ancora
per un bel po'."
"Non mi sembra vero, sono due anni che aspetto questo cazzo di
momento..."
"Godiamocelo allora, tontino." ti accarezzo di nuovo i capelli e ti
avvicini per baciarmi tornando a ciò che facevamo prima, nel
modo più dolce che esista al mondo.
Quando mi sveglio la mattina dopo sento il peso del tuo corpo sul mio,
sono scomoda ma va bene, visto che ci sei tu sopra di me... Apro gli
occhi e la luce del giorno inizia a farli lacrimare un po', cerco di
afferrare il telefono ma è un movimento inutile visto che
non è al suo posto; tiro su la testa a mi guardo intorno,
poi guardo te. Hai il viso poggiato sul mio ventre e le braccia
totalmente aperte, dormi profondamente ed ho paura si svegliarti quindi
evito di muovermi troppo.
Il telefono della stanza comincia a squillare all'improvviso e ti
sveglia, ti muovi un po' e poi alzi la testa spaesato. Hai i capelli
incasinatissimi e la barba lunga, gli occhi semichiusi mentre ti guardi
intorno cercando da dove provenga il rumore.
Scoppio a ridere e ti giri a guardarmi.
"Che hai da ridere?" chiedi con un mezzo sorriso sul viso.
"Oh nulla, sei abbastanza inguardabile la mattina!"
"Ah parla lei... Ma ti sei vista allo specchio?"
"No, c'eri tu addosso a me... Sono comoda come cuscino, eh?"
"Ossì, parecchio! Infatti mi sa che ti userò solo
come cuscino d'ora in poi."
"Gentile!" tiro il lenzuolo e lo porto fino al mio mento, tu ti butti
sul letto affianco a me, tiri il lenzuolo e guardi il soffitto per un
po', poi ti metti di lato e mi guardi.
"Buongiorno amore!" dici sorridente.
"Buongiorno!" ti rispondo mettendomi di lato per guardarti meglio.
"Hai dormito bene?" mi chiedi.
"Benissimo e profondamente, tu?"
"Anche io, sì... Ho dormito bene." tiri fuori una mano da
sotto il lenzuolo e mi accarezzi una guancia dolcemente.
Ti sorrido ancora e afferro la mano per baciarla.
"Allora che vuoi fare oggi? Stiamo soli?"
"Sì stiamo soli, direi!"
"Perfetto allora, che vogliamo fare?"
"Devo tornare a casa a prendere delle cose, e poi non so... Mia madre
mi vorrà a pranzo ma credo che le darò volentieri
buca."
"Perchè? Vai a pranzo, poi ti passo a prendere.
Cioè non io... Qualcuno per me!" dici ridendo.
"No! Voglio stare con te. Vieni con me?"
"A pranzo a casa tua?"
"Sì!"
"Ma sei impazzita?"
"Perchè? Li conosci, che problema c'è?"
"Sì ok, ma... ma no! Non è, no mi viene l'ansia
Kristen!"
"Smettila cretino, vieni con me e basta!"
"Come mi devo vestire?"
"Mettiti ciò che ti pare Robert! Te la ricordi la mia
famiglia, vero?"
"Sì... Chiaramente Kristen!" continui a ridere.
"Ecco appunto, pure se ci vieni in pigiama mia madre
esulterà! Pranziamo ed andiamo via, dai!"
"D'accordo ok, me la devo fare la doccia?"
"No vai in giro così!"
"Ok!"
"Alza il culo e vatti a fare la doccia, e la barba! Mi pungi!"
"No la barba no!"
"FALLA!"
"Eddaaai!" ti spingo fuori dal letto con tutta la forza che ho
finchè non ti alzi in piedi e vai verso il bagno.
Mi avvolgo nel lenzuolo e ti seguo.
"La barba Robert, prima della doccia."
"Oddio solo per oggi fammela tenere lunga, dai!"
"La barba, Rob. Non lo ripeto di nuovo davvero, mi graffia!"
"Ma è morbida, senti!" avvicini il viso al mio e lo sfreghi.
"AI! Non è morbida spostati! Tu fai la barba ed io la
doccia, facciamo così." sfilo il lenzuolo e lo lascio cadere
per terra, apro la porta della doccia ed inizio a far scendere l'acqua
calda mentre da dietro il vetro appannato ti vedo armeggiare con il
rasoio elettrico e ti sento cantare qualcosa, non capisco cosa.
Esco dalla doccia e guardo il tuo viso mentre ancora passi il rasoio.
Lo accarezzo e controllo che non punga più.
"Oh ecco, ora che è più corta va molto meglio."
ti dico sorridente.
"Solo per te, nessuna donna è mai riuscita a farmela
tagliare."
"C'è sempre una prima volta, Robert!"
"Seh seh..." scoppio a ridere ed apro la valigia, prendo un paio di
jeans ed una maglietta nera assieme alla biancheria mentre ti sento
aprire la porta della doccia e l'acqua inizia a scendere.
Li indosso e cerco di aggiustare un minimo i capelli, prendo un
elastico e faccio la codina più piccola che io abbia mai
visto.
"Come fai a legarli? Sono cortissimi!" mi chiedi tutto divertito.
"Oh ci riesco, lasciali stare così che vanno bene!"
"Oh guarda fai così ora, ti avvicini tutto bagnato verso di
me ed inizi a giocare con i miei capelli.
"Rob che diavolo fai?"
"Aspetta!" - "Ecco guarda ora, sono fighi così." mi guardo
allo specchio faccio un espressione quasi schifata e ti guardo.
"No aspetta... Dovrei uscire così?" indico i miei capelli
con la mano mentre mi guardo ancora allo specchio.
"Sì, stai bene!"
"Ho una cresta Rob!" ti dico ridendo.
"Appunto!" mi dici ridendo assieme a me.
"Oh d'accordo, se piacciono a te..." smetto di guardarmi allo specchio
e ti guardo per un po'.
"Mi dai un bacio?"
"Anche due!" lasci ciò che stai facendo e vieni verso di me,
mi dai un bacio, poi un altro ed un altro ancora, mi afferri i fianchi
e me ne dai un altro.
"Vanno bene?"
"Sì per ora sì..." ti faccio l'occhiolino e torni
a vestirti.
"Hai la maglietta nera, vero?"
"Sì Rob, è nera."
"Se usciamo vestiti uguali sembriamo pazzi?"
"Lo sembriamo comunque amore." ti rispondo.
Scoppi a ridere e ti infili una maglietta nera con un paio di jeans.
"Beh abbiamo le scarpe diverse però!"
"Giusto!"
"Ok siamo pronti? Andiamo dai." Prendo le sigarette ed il telefono
assieme alle chiavi della macchina e torno da te, apri la porta e mi
fai passare per prima, controlli di aver preso tutto e la chiudi alle
nostre spalle.
"Rob... Il telefono dov'è?"
"Non lo so."
"Ecco appunto, esci senza?"
"Se mi serve qualcosa uso il tuo, non voglio che mi rompano i coglioni
oggi."
"D'accordo allora possiamo andare!" camminamo lungo il corridoio e mi
prendi la mano, intrecci le tue dita con le mie. Guardo le nostre mani
intrecciate e sorrido continuando a camminare.
Scendiamo giù alla Hall e chiedo dove sia la mia macchina,
mi dicono che è stata parcheggiata fuori e che dobbiamo
passare dal retro, un cameriere ci indica la strada e ci porta fino
alla mia mini.
"Guido io!"
"Cosa? No no, la mia macchina non la guidi, te lo scordi!"
"Eddai, mi sento una femminuccia!"
"Tu non sai guidare, Rob. Finchè non impari non guidi, non
rompere!"
Salgo in macchina e tu mi segui, accendo il motore e parte una canzone
dei Clash "Police On My Back".
"Iniziamo bene la giornata con questa canzone eh!" dici ridendo.
"Oh, problemi con la mia musica?"
"No no, andiamo pure!" uscendo dal parcheggio prendiamo l'uscita
secondaria e freghiamo i paparazzi che erano appostati nell'altra.
Non è molto lontano da casa mia ma ci mettiamo un po' per
via dei semafori vari che ci sono in giro per LA.
"Guidi di merda Kristen!"
"Oh ma parli tu che non sai nemmeno dov'è la frizione?"
"Lo so invece......."
"Ah certo certo." entriamo nel mio quartiere e il mio vicino di casa mi
fa "ciao" con la mano, è Johnatan. Andavamo a scuola
assieme, circa un millennio fa.
"Chi cazzo è quello che ti saluta?"
"Uno con cui andavo a scuola anni fa, lo odiavo in realtà.
Ma da un paio di mesi ha riconsiderato l'idea di salutarmi, non so
perchè."
"Chissà perchè..." dici con un tono di voce che
fa sembra la cosa più che ovvia.
"E perchè?"
"Hai scaricato Mike, semplice."
"Ah ma certo! E' così ovvio Rob!"
"Lo è!"
"Sì sì certo amore, certo..." arriviamo daventi
casa mia, parcheggio la macchina e tu scendi per primo e ti stiracchi.
"Me la ricordavo più piccola casa tua..."
"Io non me la ricordavo proprio invece!" ti dico ridendo, mi sorridi
mentre ti guardi intorno.
La muscia hip hop di Dana arriva dal garage e rumori strani provengono
sempre da lì, passo dritta senza entrare, tanto non mi
sentirebbe.
Mi segui fino al portone, prendo le chiavi ed entro dentro,
c'è profumo di fiori.
"MAMMA?" urlo mentre ti faccio entrare dentro e chiudo la porta alle
tue spalle.
Lei compare dalla cucina e mi sorride.
"Ciao tesoro!" si avvicina e mi abbraccia forte, ricambio l'abbraccio
per un po' e poi si stacca e si avventa su di te, che novità.
"Ciao Robert!" ti dice sorridente e abbracciandoti, anche tu ricambi
l'abbraccio e sorridi a me mentre guardo la scena.
"Ciao Jules" rispondi, non sei imbarazzato per niente. Cosa che sarei
io assolutamente se la situazione fosse inversa.
"Come stai?" ti chiede aggiustandoti la maglia, vizio pessimo che le
farò togliere.
"Bene, tutto bene, tu come stai?"
"Bene, sì sto bene, sono in ferie! Sto benissimo!" ti dice
ridendo, tu ridi assieme a lei e poi si volta verso di me.
"State a pranzo?"
"No, se posso evitarlo lo salto volentieri se ci sono anche le
fidanzate dei tre geni, grazie mamma!"
"Ci sono anche loro, ma non c'è tuo padre oggi, pranza a
lavoro. Non puoi lasciarmi sola con Sarah, Amanda e Eva, ti prego non
farlo!" scoppi a ridere.
"E queste chi sono?"
"Le ragazza ragazza di Cameron è Amanda, quella di Tay
è Eva e quella di Dana è Sarah."
"Wo. Ma Amanda l'ho già conosciuta, giusto?"
"Sì, ma lei è ok - interrompe mia madre - sono le
altre due il problema. Basta adolescenti per casa."
Scoppi a ridere di nuovo divertito e mi guardi.
"Mi hai trascinato qui assieme alle fidanzate dei tuoi fratelli di
proposito?"
"O no, ovvio che no. Noi non rimaniamo qui, logico. Salgo su prendo le
magliette e ce ne andiamo!"
"Ti odio!"
"Lo so mamma, anche io." le sorrido e corro su a prendere le cose che
mi servono, ti sento parlare con mia madre al piano di sotto mentre
sento la macchina di Cam sul vialetto.
Scendo giù e me lo trovo davanti.
"Ehi sorellina!"
"Ehilà" mi abbraccia e mi solleva di qualche centimetro,
ricambio l'abbraccio e gli sorrido.
"Sì Cam sto bene, tutto ok, non me lo chiedere ti prego ti
chiamo domani, ciao!"
"Ok, sei di fretta. Ciao! - si ferma e poi continua - no aspetta,
perchè Rob è di la? State assieme o no? Che cazzo
mi dici qualcosa?"
"Sì stiamo assieme, te lo dico sempre nella telefonata di
domani!"
"Ah ecco ecco, ok, a domani allora."
Torno in salotto e ti trovo a parlare con Amanda, lo sapevo che ti
incastrava.
"Ehi Amanda, come va?" le chiedo, come che m'interessi vagamente, certo.
"Ehi Stew!" mi abbraccia e mi sorride.
"Parlavo con Robert qui, nulla parlavamo di te."
"Ah sì? E che dicevate?"
"Nulla amore, nulla." scandisci bene la parola a m o r e davanti a lei
che mi guarda ed alza le sopracciglia.
"Che?" le chiedo.
"Ci conosciamo da 4 anni e nessuno mi dice nulla? Da quando stai con
lui?"
"Oh da ieri." dici tu ridendo.
"Non è... Da Aprile, ma... nulla, non ci siamo visti, quindi
sì... Da ieri."
"WOW! Sono felice per te! Davvero!" un altro abbraccio, ti guardo e
scoppio a ridere dicendo un "grazie".
"Ehm sì, noi andiamo adesso... Buon pranzo. CIAO MAMMA!"
urlo dal soggiorno. Lei corre verso di me, mi abbraccia e poi abbraccia
te, ci saluta e ci dice un "state attenti eh, mi raccomando."
"Mamma ti prego... Non ho 15 anni."
"No infatti, ne hai 7." interviene Cameron mentre mi guarda poggiato
sulla porta.
"12 in più, Cam."
"Per me sono sempre 7." ti fa l'occhiolino e tu scoppi a ridere.
"Che rompi coglioni che sei, te l'ho mai detto?"
"E io te l'ho mai detto che per me avrai sempre 7 anni e io ti
accompagno ancora a scuola?"
"Sì, me lo hai detto ora basta però."
"Sì vattene, scappa via che se no i paparazzi me li porti a
casa! Sciò!"
"Vaffanculo Cameron!" gli dico con il sorriso.
"Ricambio." - mi fa l'occhiolino prima che chiuda la porta e ti
trascini via.
"La tua famiglia è... strana." dici ridendo.
"Messa a confronto con la tua, sì, lo è
parecchio Rob!" ti dico ridendo assieme a te.
Vai verso la macchina ma ti fermo.
"Qui è come per te a Londra, conosco ogni vicolo e strada,
possiamo stare nella valle con tranquillità, non
preoccuparti." ti afferro la mano ed intreccio le mie dita con le tue.
"Wow, stiamo camminando in una strada presi per mano, renditene conto."
"Lo sto facendo!" ti dico ridendo.
Camminiamo per un po' e parliamo di un sacco di cose, per lo
più stupide, poi mi fermi davanti ad un parco tutto verde.
"Possiamo sederci sotto l'albero che c'è lì
infondo?"
"Sì certo!" camminiamo sul prato per un po' e ti fermi sotto
l'albero, ti siedi e poggi la schiena sul tronco, ti metti gli occhiali
da sole e mi tiri verso di te, mi siedo vicino a te e poggio la testa
sulla tua spalla.
"Le nostre giornate dovrebbero essere sempre così, mi
piacerebbe davvero."
"Le avremo... Quando avremo meno impegni, credo..." ti dico con il tono
di voce un po' triste.
"Lo pensi davvero?"
"Cosa, Rob?"
"Che la nostra vita sarà normale, quando finirà
tutto quel casino."
"Lo spero... Lo spero davvero. E sì, lo penso.
Finirà, vedrai." ti dico accarezzandoti la gamba.
"Ok scegli una data!" mi dici mentre ti volti a guardarmi.
"Una data?" ti chiedo.
"Una data sì, come anniversario!"
"Non abbiamo quella di giugno?"
"No, è iniziato molto prima amore, scegli una data
d'Aprile..."
"Mh... Non lo so, sceglila tu, a me va bene."
"No dai, dimmi un numero che ti piace."
"A me piace il... 14."
"A me il 21, dici tu."
"Ecco, ti pareva, non potevamo essere d'accordo nemmeno sulla data." ti
dico ridendo.
"Facciamo... Il 7?"
"Il 7?"
"Sono multipli di 7, facciamo il 7 Aprile."
"D'accordo, vada per il 7 Aprile."
Mi prendi il viso tra le mani e mi da un bacio, dolce, caldo...
"7 Aprile 2009. Lo farò scrivere da qualche parte prima o
poi."
"Non c'è bisogno, basta che la ricordi tu." ti dico
sorridente.
"La ricorderò, ci puoi giurare."
Mi dai un altro bacio mentre ti stendi sul prato e poggi la testa sulle
mie gambe, ti accarezzo i capelli e ti guardo per un po'. Vorrei
davvero che la mia vita fosse un po' più calma solo per
poter stare con te quando e come voglio, come in questo momento.
Pagherei per poterlo fare...
"Rob..."
"Dimmi amore." mi dici mentre alzi lo sguardo per guardarmi meglio.
"Vivremo la nostra storia nel migliore dei modi, senza complicazioni,
ok? Niente casini."
"Niente casini amore..." mi dici sorridente.
"D'accordo allora." mi chino su di te e ti do un bacio sulla fronte
mentre inizi a cantare una canzone che non canteresti mai di solito, ma
ora lo fai, per me.
"You are all I want -
Tu
sei tutto ciò che voglio
You are all I need -
Tu sei tutto ciò di cui ho bisogno
You are everything
- Tu
sei tutto
Everything
- Tutto
You are all I
want
- Tu
sei tutto ciò che voglio
You are all I
need
-
Tu sei tutto ciò di cui ho bisogno You are
everything
- Tu
sei tutto Everything
- Tutto
And how can I
- e
come posso
Stand here
with you
-
stare qui con te
And not be
moved by you
- e
non essere allontanato da te
Would you
tell me
- vuoi
dirmelo?
How could it
be
- come
potrebbe essere
Any better
than this
- meglio
di cosi?
"
"Rob..." ti
dico sotto voce.
Tu mi guardi e mi sorridi mentre continui a cantare per un
po'.
"Robert..."
Smetti di cantare e mi guardi.
"Ti amo." dico sincera.
"Ti amo anche io. Da un bel po'..." "Anche
io, da un bel po'."
"Lo sapevo..."
Ok
ok, eccomiii qui :D Nuovo capitolo. Robsten in brasile come avrete
capito dal titolo. Spero vi piaccia...
Grazie a tutti quelli che hanno letto i capitoli precedenti ed a tutti
quelli che hanno recensito, sia qui che in pagina.
Un bacio, Carli.
"biip biip biip"
"Rob...Robert...Robert... Spegni quella dannata sveglia..." ti dico con
la voce assonnata e totalmente distrutta, ti sento muoverti nel letto e
cercare di afferrare il telefono, ma hai troppo sonno e lasci perdere
nemmeno 20 secondi dopo mentre la sveglia continua a suonare sul
comodino.
"ROBERT!"
"mhh..." mi rispondi.
Ok ho capito, non hai intenzione di muoverti per cui dovrò
farlo io. Mi giro verso di te sei a pancia in giù nel letto
ed il volto girato verso il comodino, ti metto una mano sulla schiena,
ti salgo sopra ed afferro la sveglia.
"Mi schiacci Kris..."
"Almeno io mi alzo per spegnere questa merda!"
"Scusa sono stanco..." dici con un filo di voce, torno al mio posto e
mi copro con il lenzuolo dandoti le spalle.
"Che ora è?" chiedi mentre chiudo gli occhi per cercare di
riaddormentarmi facendo finta che non sia ora di alzarci.
"Le 4 di mattina..."
"A che ora è l'aereo?"
"Alle 5 e 20..."
"Forse dovremmo..."
"Forse..."
Mi scopro e cerco di alzarmi e mettermi seduta nel letto, mi guardo
intorno, la nostra camera è un vero casino, ci sono abiti
dappertutto e sia la mia che la tua valigia completamente aperte sul
pavimento piene di abiti.
Le riprese dell'ultimo film della Saga stanno cominciando, e si vede.
"Rob hai messo tutto il valigia?" ti chiedo mentre la fisso,
è un vero casino.
"Mi pare di sì..." mi dici mentre ti giri nel letto e cerchi
di alzarti.
"Vado a far la doccia, tu intanto chiudile, ok?"
"Sì sì, ok..." mi alzo dal letto cercando di non
cadere per il troppo sonno, mi tengo al comodino e filo dritta in
bagno, apro l'acqua che mi scivola addosso e mi sveglia un po',
è calda e rilassante potrei starci ore ed ore, ma purtroppo
abbiamo poco tempo. Ti sento entrare in bagno e ti vedo da dietro il
vetro appannato mentre ti spogli ed entri in doccia.
"Ciao." mi dici sorridente.
"Ciao!" ti rispondo - "Non abbiamo tempo, quindi arrangiati riguardo il
tuo aver voglia di fare sesso la mattina."
"Lo immaginavo." mi rispondi sempre sorridente. L'acqua calda comincia
a scivolarti addosso e ti bagna il petto ed i fianchi, e piano piano i
capelli ramati. Ti guardo per un po' mentre l'acqua continua a bagnarmi
il viso, mi avvicino e ti abbraccio forte, ti avvolgo i fianchi con
entrambe le braccia e poggio il viso sul tuo petto.
Ricambi l'abbraccio e mi baci i capelli accarezzandomi la schiena.
"Buongiorno." sussurri piano.
"Anche a te..." ti rispondo baciandoti il petto.
Mi allontano da te ed apro la porta della doccia, cerco l'asciugamani e
mi ci avvolgo chiudendola alle mie spalle.
Mi asciugo e dopo qualche minuto mi raggiungi.
"L'asciugamani serve anche a me, ti muovi?"
"Ma prendine un altro Robert!"
"Li ho rubati, li ho messi in valigia!" dici ridendo.
"Oddio, pure questi?"
"Essì, sono belli!"
"Ah, certo..." mi tolgo l'asciugamani e lo passo a te, te lo avvolgi in
vita mentre io m'infilo gli slip e subito dopo la tua maglietta nera.
Prendo il phone dell'albergo ed asciugo un po' i capelli, ma siamo in
ritardo e sotto sono ancora tutti bagnati, si asciugheranno.
Infilo la tua felpa blu con il cappuccio e chiudo la zip, jeans e
scarpe e sono a posto.
Tu sei ancora in alto mare, come sempre.
"Rob ce la fai?"
"Sì ho un problema con la zip dei pantaloni."
"Che c'è?" torno in bagno e ti guardo, combatti con la zip
dei pantaloni e non riesci a tirarla, su. Scoppio a ridere mentre ti
guardo incasinato e semi disperato.
"Robert togli quelle mani, non riesci nemmeno a vestirti da solo!"
gioco un po' la zip e la tiro su in un colpo solo.
"Tutta una scusa per farti toccare, vero?" ti chiedo ridendo.
"Sì esatto!" mi fai l'occhiolino e poi guardi i pantaloni
"No sul serio, come hai fatto?"
"Io mi so vestire, di conseguenza so vestire anche te!" ti rispondo
divertita.
"Pff... Passo sempre per il bimbo di 8 anni."
"Passi? O lo sei?"
"Divertente Kristen, divertente!" torno dentro la nostra camera
ridendo, chiudo lo zaino e lo metto sulle spalle.
"Il passaporto dove l'ho messo?" mi chiedi.
"Lì sopra, guarda è vicino al mio..."
"D'accordo allora." prendi la tua valigia e te la carichi sulle spalle,
poi prendi il manico della mia e la trascini fuori dalla stanza, prendo
passaporti ed i telefoni e ti seguo fuori.
"Abbiamo preso tutto da casa ieri?"
"Sì, tutto..."
"Non è che dobbiamo tornare lì, Rob?"
"No, ho preso tutto!"
"La chitarra dov'è?"
"CAZZO!" apri la porta della camera d'albergo e afferri la chitarra.
"La stavo lasciando qui!"
"Esatto." ti dico alzando gli occhi al cielo.
"Ok ora ho preso tutto."
"Sicuro?"
"Sicurissimo."
Chiudo la porta della camera d'albergo, afferro la mia valigia per il
manico e la trascino lungo il corridoio, tu hai la chitarra e non puoi
prendere tutto.
Saliamo sull'ascensore ed arriviamo alla hall, un cameriere si presenta
davanti a noi e mette i nostri bagagli su un carrello, lo trasporta
fuori e ci dice di seguirlo.
Lo facciamo e ci ritroviamo sul retro assieme a Dean e John che
c'aspettano sorridenti in macchina.
"Buongiorno!" ci dicono, prima l'uno e poi l'altro.
"Buongiorno Jò, buongiorno Dean." gli dico io con voce
ancora assonnata.
"Buongiorno." rispondi tu sorridendogli.
"Siete pronti?"
"Per nulla..." rispondi assonnato.
"Su andiamo, vi far bene alzarvi presto!" Dean ti da una pacca sulla
spalla mentre mi fa l'occhiolino.
"Ma... Voi dormite ogni tanto?" gli chiedi serio.
"Ogni tanto sì." ti risponde ridendo.
Scoppio a ridere entrando in macchina e tu mi segui, poggi la testa
sulla mia spalla e t'addormenti in un minuto.
Arriviamo in aeroporto, non è nemmeno l'alba a Los Angeles.
"Rob? Rob andiamo... Siamo arrivati."
Apri gli occhi contro voglia ed un po' stordito, esci dalla macchina e
prendi la chitarra mentre i bagagli li prendono Dean e John che sono
dietro di noi. Ti guardi intorno e mi prendi per mano, intrecci le mie
dita con le tue e cammini svelto.
Arriviamo al Chek-In ed imbarchiamo i bagagli, passiamo i controlli per
ultimi e saliamo sull'aereo.
Classe economica, ultimo posto infondo alla fila per non dare
nell'occhio.
"Dove vuoi stare?" mi chiedi.
"Stai tu vicino al finestrino."
"D'accordo..." ti siedi e ti allacci la cintura, mentre cerco di
infilare lo zaino nello spazio apposito per i bagagli si ferma
un'Hostess a darmi una mano.
"Se aspetto che si alzi lui..." dico ridendo.
"Sembra stanco, e l'aiuto io signorina non si preoccupi."
"Grazie." lascio lo zaino a lei che lo mette a posto, poi ci sorride e
si avvicina.
"Dovete uscire per ultimi dall'aereo dopo, mi avvicino io a chiamarvi,
d'accordo?"
"Oh d'accordo, grazie." le dico sorridente.
"Volete la colazione?"
"Sì per me sì, grazie..." rispondi.
"Anche per me."
"Allora ne porto due appena partiamo, va bene. Buon viaggio!" ci dice
lei.
"Ah però... Carina l'Hostess." dici mentre continui a
fissarla.
"Robert ti arriva un cazzotto, sei avvisato."
Scoppi a ridere e mi accarezzi la mano divertito.
"Sto scherzando." mi dai un bacio sulla guancia e poi ti
volti a guardare fuori dal finestrino.
L'aereo parte, ci portano la colazione, mangiamo e ci addormentiamo 20
minuti dopo, tutti e due.
Mi sveglio cinque ore dopo e siamo quasi arrivati in Brasile, tu stai
ancora dormendo e non hai intenzione di svegliarti per nulla al mondo a
quanto pare così afferro l'iPod e scorro la Playlist, parte
"Burning" dei The Whitest Boy Alive, almeno ha un ritmo allegro. Mi
alzo in piedi ed afferro lo zaino, cerco la copia del copione di
Breaking Dawn e la lancio sul sedile, poi mi siedo e comincio a leggere
alcune parti sottolineate, con affianco degli appunti scritti da te,
scrittura illeggibile quindi li evito e vado avanti.
Un'ora dopo la voce del capitano dell'aereo ci informa che siamo
arrivati e mentre l'aereo atterra mi giro a guardarti, dormi ancora
profondamente.
"Rob?" ti accarezzo il braccio e ti muovo un po'.
"Robert?"
Apri gli occhi e ti guardi intorno un po' spaesato, li sfreghi con le
dita e poi mi guardi.
"Siamo arrivati?" chiedi.
"Quasi, tra 10 minuti scendiamo..."
L'aereo si ferma, le persone iniziano a scendere piano piano e quando
tutti i passeggeri sono a terra l'Hostess si avvicina e ci fa uscire,
percorre il corridoio assieme a noi e ci lascia assieme John e Dean che
hanno già i nostri bagagli in mano e sono pronti per andare
in macchina.
Ti do la felpa blu e la indossi, io tiro fuori la camicia dallo zaino
assieme ad una maglietta bianca.
"Devo andare in bagno..." ti dico sotto voce.
"Ok, t'accompagno..." prima di uscire dall'uscita dei voli
internazionali svoltiamo a destra e mi indichi il bagno delle ragazze.
"Ti aspetto qui..." mi dici sorridente.
Entro dentro e mi cambio la maglietta, infilo la tua dentro lo zaino e
indosso la mia assieme alla camicia a quadri grigi e neri.
Mi aggiusto un po' i capelli ed esco.
Bevi una coca cola adesso.
"Da dove arriva quella?"
"Dalle macchinette." mi dici divertito.
"E le monetine del brasile da dove arrivano?"
"Da Dean!" rispondi ridendo.
"Wow! Complimenti, lo paghi una miseria e gli rubi pure le monetine?"
"Lo pago una miseria?? 3000 dollari al mese sarebbero una miseria?"
"Lo sono, Robert."
"E' il commercialista che decide..."
"I soldi sono tuoi..." ti dico mentre mi allontano e vado verso
l'uscita.
"Lo so che sono miei, ma non li gestisco io, e nemmeno tu gestisci i
tuoi."
"Ma sono miei, io a John ne do di più."
"Davvero?"
"Sì."
"Quanto?"
"Di più Robert."
"DIMMI QUANTO!"
"Sono fatti miei!"
"Ah già è vero, tu sei più ricca di
me." mi dici facendo un sorrisino da cretino.
"Risparmiatelo." ti dico scocciata.
"E allora dimmi quanto."
"Ma che te ne importa?"
"Sei tu che hai tirato fuori il discorso, dimmelo sono io! So ogni
centesimo che hai in banca, perchè non posso sapere questo?"
"Oddio Robert, come sei palloso!"
"Lo so..."
"Meno male che lo sai! Comunque 5000, ora contento?"
"QUANTO? Gli devo aumentare lo stipendio cazzo, metti che hanno parlato
di questa cosa, che figura!"
Scoppio a ridere e ti guardo mentre aspettiamo di passare altri
controlli.
"E comunque, il più ricco sei tu."
"Oh no, non credo, sei tu prima di me nella lista."
"Ah, per quanto riguarda i film, ma per quanto riguarda il nostro conto
in banca a livello familiare......"
"Non contano, non sono miei!"
"Sono anche tuoi." ti dico ridendo.
"Sono dei miei genitori ed io non li ho mai voluti."
"Sono anche tuoi, smettila Robert..." continuo ridendo.
"Vorrei ricordarti che siamo ricchi e viaggiamo in classe economica..."
"I soldi non fanno la felicità, Rob. Potrei anche avere 20
dollari in banca se facessi ciò che mi rende felice, me ne
fregherei."
"Lo so amore..." mi dici all'orecchio. Mi giro a guardarti e sfrego il
naso sulle tue labbra.
"E' anche per questo che ci siamo trovati noi due." continui.
"Oh direi di sì..." ti do un bacio sulle labbra veloce
mentre Dean si mette davanti a noi per coprirci.
Ti allontani e mi sorridi.
Passiamo i controlli e ci sono una 10 ina di fan che ci aspettano, non
urlano sono tranquille e rilassate, ci salutano e parlano un po' con
noi mentre gli facciamo gli autografi e le abbracciamo una per una,
facciamo qualche foto e saliamo in macchina.
Arriviamo in albergo e ci danno le nostre stanza, sono separate.
"Perchè abbiamo le stanze separate?" chiedi infastidito.
"Rob, non ne ho idea..."
"Se sono singole m'incazzo." dici salendo sull'ascensore.
"Se sono singole ce le facciamo cambiare, tranquillo su..." ti dico
accarezzandoti il braccio. Arriviamo in stanza, tu apri la tua, io apro
la mia - sono una davanti all'altra.
"E' SINGOLA!"
"Robert..."
"E' SINGOLA, MA TI PARE?"
"Rob, non fare casini non è un problema, dormiamo separati
per qualche giorno!"
"NO!"
Sbatti la porta alle tue spalle e torni verso l'ascensore.
"Robert? Rob! Sta fermo!"
"NO TI DICO!"
Ti seguo sull'ascensore mentre cerco di calmarti prima di arrivare al
primo piano dell'Hotel.
Corri dritto verso la Hall e guardi il portiere.
"Ci avete dato due stanze singole, siamo in gita scolastica?"
"Sir Pattinson sono state prenotate così." ti risponde lui
cordiale.
"NON MI INTERESSA, voglio una stanza doppia e la voglio ora. Lo avevamo
detto!"
"Signor Pattinson non abbiamo stanze doppie al momento."
"La voglio, ora. O trasportate un letto da una stanza all'altra."
"Signor Pattinson cerchi di capire..."
"Non cerco di capire nulla, mi dia la mia stanza. Lo avevamo detto
chiaramente alla produzione! STANZA DOPPIA! L'errore è
vostro!"
"Sì lo capisco, ma al momento non abbiamo stanze..." non lo
lasci nemmeno finire e batti il pugno sul tavolo, lui s'interrompe e ti
guarda spaventato.
"Non voglio essere scortese e non lo sarò, ma cerchi di
capire per un minuto - dici con i denti stretti mentre ti trattieni il
più possibile - io ho chiesto una cosa, e voi me ne date
un'altra. Se lei mi dice di fare una cosa e poi io ne faccio un'altra,
le piace? Non credo. Questo non è il mio lavoro e non mi
compete, ma compete lei. QUINDI MI DIA LA MIA STANZA!"
Ti guarda per qualche secondo, poi afferra il telefono e chiama
qualcuno facendoti segno di aspettare con la mano.
Ti volti verso di me e mi guardi sospirando.
"Non c'era bisogno, Robert..." ti dico sotto voce.
Mi accarezzi la guancia destra con la mano.
"Voglio stare con te il più possibile, è l'ultimo
film che giriamo assieme."
"Lo so..."
"E allora? Voglio dormire con te, non m'interessa se me la devono
costruire una stanza, ok?"
"Ok..." ti dico mentre mi sorrido e ti afferro la mano.
"Signor Pattinson, mi scusi..."
"Mi dica." ti volti a guardarlo.
"La sua stanza, anzi, la vostra, è la numero 123. E' una
suite, l'unica che siamo riusciti a trovare per ora."
"Se devo pagare qualcosa in più pagherò io di
tasca mia, non lo dica alla produzione."
"Va bene."
"Grazie."
"Scusateci per l'errore, e buona permanenza."
"Sì, sì... Grazie."
Mi afferri la mano e prendi le chiavi della nostra nuova stanza, un
cameriere ci segue fino alla suite ed apre la porta facendoci strada.
"Ecco la vostra signori, scusate per l'incidente di prima, non
capiterà di nuovo."
"Non si preoccupi." gli dico io mentre gli do la mancia, ma mi fermi,
stringi il mio braccio e allunghi il tuo.
"Tenga, buona serata." gli dici - lui ringrazia, chiude la porta e se
ne va.
"Gliela stavo dando io!"
"Ti ho fatto prima!" mi dici dandomi un bacio sulle labbra.
"Uffa."
"Eddai, non scocciare e goditi la stanza." mi afferri la vita con le
mani e mi fai voltare.
"Guarda..." mi volto a guardarla, c'è un salotto enorme con
delle vetrate grandissime, i divani sono bianchissimi, i cuscini pure.
Un mobile mogano lucido pieno di Dvd e libri, un mini frigo e una tv al
plasma attaccata al muro.
"Wow... Credo sia una delle stanze più belle in cui siamo
stati."
"Assolutamente." mi prendi la mano e mi tiri verso la camera da letto,
dietro una porta dello stesso colore del mobile.
Apri tutte e due le ante assieme e ci guardi dentro.
"WOW! Possiamo stare qui in vacanza?"
"Fammi vedere." mi fai passare ed entrare dentro.
Il letto a baldacchino è color oro e bianco, le tende sono
semi trasparenti. Due comodini ai lati, con una lampada ciascuno degli
stessi colori del letto. Televisore al plasma e dvd anche qui.
"Kristen, c'è l'idromassaggio in bagno!" vengo verso di te
ed entro in bagno.
Una vasca enorme con dentro la sauna e la doccia più grande
che io abbia mai visto.
"Robert questa stanza è troppo grande per noi due!" ti dico.
"Lo so, la usiamo solo per stanotte, poi vediamo se ne libera una,
ok?"
"Ok..."
Squilla il mio telefono ed anche il tuo 3 minuti dopo.
Io rispondo e tu lo stesso, mi allontano mentre tu rimani in camera da
letto, torno qualche minuto dopo...
"Alle 7?"
"Sì alle 7." rispondi - "Devo fare le prove con le
controfigure."
"Mi devono mettere le extension, ti pare?"
"Sì, direi. Non sono abbastanza lunghi ancora amore. Pensa
positivo, almeno non hai la parrucca." mi dici mentre li accarezzi.
"Beh, almeno quello è vero..." ti rispondo sorridente.
"Con la battute ci siamo?" mi chiedi.
"Non lo so, vuoi provare?"
"Se ti va, sì. Non sono sicuro, mi sto cagando sotto in
realtà..." scoppio a ridere e ti guardo.
"Andrai alla grande!"
"No tu, tu... andrai alla grande."
"ANCHE TU, Robert."
"Non ne sono certo."
"Dici sempre così, e poi vai meglio di me. Vieni dai." tiro
fuori i copioni dallo zaino e mi siedo sul letto.
Ti passo il tuo mentre ti siedi anche tu e mi guardi.
"Pagina?"
"23, siamo in Brasile tontino, ricordi?"
"Sì, ok... Ci sono."
"Bene! Inizia a leggere."
Ripassiamo le battute per un'oretta, cercando di memoriazzarle il
più possibile, sei insicuro e si nota da come le ripeti, ma
sono sicura che andrai benissimo.
"Vedi? Tu le sai alla perfezione, io no."
"Quello dipende dalla concentrazione amore, non dal fatto di essere
attori bravi o meno. Sei stanco, è normale... Le ripassiamo
anche mentre ci truccano, ok?"
"Uff, va bene."
"Rob..." mi siedo sulle tua gambe.
"Cosa?" chiedi sconsolato.
"Andrai bene, davvero. Lo sai anche tu che andrai bene, conosci il
personaggio ormai, andremo bene amore..."
"Sono in ansia comunque. Troppo..."
"Lo so, anche io. Ma davvero sarà tutto come sempre! Non
è cambiato nulla, siamo sempre Robert e Kristen che fanno
Edward e Bella, che novità è?" ti dico ridendo.
Mi sorridi e mi accarezzi il viso, mi porti i capelli dietro l'orecchio
e mi guardi per un po'.
"Andremo bene, sì."
"Sì, andremo alla grande." ti dico sorridente. "Non pensarci
e sii te stesso, come sempre."
"Non ricordo più come si fa, davvero, sarà
difficile entrarci totalmente."
"Vedrai che in due ore ti ricorderai tutto, non hai perso nulla di
Edward, lo sai. E' tutto dentro la tua testa, basta ricordarlo." ti
accarezzo i capelli e mi sorridi.
"Ok... Quindi in questo film fanno sesso."
"Esatto." scoppio a ridere.
"ERA ORA!" ridi anche tu.
"Beh sì, in effetti era ora..." ti rispondo.
"Quindi faremo sesso davanti alla gente..."
"Beh non proprio sesso, faremo finta."
"Possiamo farlo davvero?"
"No, Rob." ti dico ridendo - "Ovvio che no!"
"Perchè no? Sai come ci viene bene?"
"Robert!" - rido ancora - "Ho detto no!"
"Ok, io ci ho provato. Sarà l'unica volta in cui faremo
sesso in questi giorni, poi sarai troppo stanca per assecondarmi..."
"Non lo sarò." ti faccio l'occhiolino e ti do un bacio sulle
labbra.
"Possiamo farlo adesso?"
"E' tardi, non possiamo farlo adesso. Arriviamo tardi il primo giorno?"
"Mh... D'accordo."
"Recuperiamo poi, promesso." ti do un altro bacio e scendo dalle tue
gambe.
Arriviamo sul set alle 19:10, tutti ci salutano e ci abbracciano, la
troup si è spostata in Brasile, non ci sono tutti ma gran
parte sì.
Ci dividono, tu vai a truccarti da una parte ed io dall'altra, devi
provare le scene della barca. Tu che guidi una barca? Moriremo affogati
stanotte.
"Ciao Kristen!" la truccatrice mi abbraccia ed io ricambio, arriva
anche la parrucchiera che mi saluta ed inizia ad armeggiare con i miei
capelli, mette le extension e va via.
"Wow, ho i capelli davvero lunghi." dico ridendo.
"Era ora." commenti tu mentre mi guardi allo specchio. Sei
già truccato da Edward, hai una camicia a quadri bianchi e
blu ed un paio di jeans. Mi giro e ti guardo.
"Mi mancava vederti truccato così un po'." ti dico
sorridente.
"Sfotti poco, tra qualche giorno toccherà anche a te."
"Per ora solo a te." ti dico. Ti avvicini alla sedia e mi dai un bacio
tra i capelli.
"Vado a fare le prove, ci vediamo dopo amore..."
"Ok, va bene."
"Sono quello che sembra un cadavere."
"Ti troverò, stanne certo!" ti dico ridendo mentre ti
allontani ed iniziano a truccare pure me.
Ci rivediamo sul set un'ora dopo. Hai una camicia azzurra e dei
pantaloni blu con delle scarpe eleganti, ti vengo incontro e ti sorrido.
"Ciao."
"Ciao... Oddio odio il fatto che ti mettano le lenti, non riesco a
guardarti, sono troppo scuri!"
"Robert, iniziamo con le paranoie?"
"No, ok no. Però... Comunque il vestito ti sta davvero
bene." mi dici avvolgendomi il fianco con il braccio.
"Grazie." ti dico sorridente.
"Giri con la keds, eh?"
"No, devo mettere i tacchi, ora me li portano simpaticone!" ti tiro un
pugno sul petto e tu scoppi a ridere.
Siamo agitati...E si vede.
Mi portano le scarpe e le indosso, tu mi dai una mano a stare in piedi
e poi ci accompagnano sul ponte dove incontriamo le nostre
controfigure, conosco entrambi, stringo la mano e vado verso Bill che
mi abbraccia forte.
"Finalmente ti vedo in Brasile, era ora. Mi hai lasciato con lui da
solo per due ore!" dice ridendo.
"Ha combinato guai?" chiedo ridendo anche io.
"No, meno male!"
"Ehi ehi, voi due. Non ho sbattuto la barca da nessuna parte."
"Bravo amore!" ti dico con un'espressione incredula.
"Grazie." rispondi con aria soddisfatta.
"Voi due... Mi farete morire in questi mesi, ne sono certo." dice Bill
ridendo.
"Aspetta di vedere quando discutiamo sul set allora..." gli rispondo.
"Sì, con lei che vuole avere ragione a tutti i costi."
aggiungi tu.
"Oh non è vero! Se ho la ragione però me la
prendo Robert!"
"Ecco appunto amore..." mi dici sorridente mentre Bill continua a
ridere.
"Non iniziare a farla arrabbiare da adesso, aspetta almeno il secondo
giorno." ti dice Bill, sempre ridendo.
"Ok ci proverò." mi fai l'occhiolino e sentiamo i cameramen
dire che è tutto pronto.
Mi dai la mano e ci avviciniamo alla barca, inziamo a girare.
Salgo io per prima, poi tu con i bagagli in mano, non abbiamo problemi
con questa e finiamo subito.
Ci fanno stare sulla barca per un po' poi tu ti giri e mi guardi.
"Si comincia Stewart! - mi sorridi - dammi il 5!"
"In bocca al lupo amore!" ti dico dandoti il 5, afferri la mia mano e
la stringi.
"Anche a te!" mi rispondi facendo l'occhiolino.
Tieni la mia mano per un po' e ci giochi, ti siedi nel sedile della
barca e poi ti rialzi.
"Rob ma stai fermo un po'!" ti dico - "Finisce che cadi in acqua!"
Ti abbassi ed avvicini il mio viso al mio, mi dai un bacio sulla
guancia, poi mi giro e me ne dai uno sulle labbra.
"Ci sono i paparazzi ovunque, sei impazzito?" ti chiedo con gli occhi
sgranati.
"Chissene frega! Pensano che stiamo girando tanto." un altro bacio.
"Sìsìsì, ok. Basta ora
però..."
"Ok ok, come vuoi." dici sorridendo e con l'aria soddisfatta.
Siamo pronti a girare, devi mettere in moto la barca e farla andare
tutta indietro, poi tornare sul pontile.
"Dai Rob, accellera un po' come sei lento!" ti prendo in giro, tu ridi
e mi guardi.
"Vuoi guirdarla tu?"
"Oh lo so fare, sai?"
"Allora accomodati!"
"No no fai pure, Edward non lo fa fare a Bella."
"Perchè lui sa fare tutto, lei è una schiappa!"
"E nella realtà per noi due non è proprio
così......."
"Ah-ah, che simpatica."
Torni sul pontile e ci fanno scendere dicendo che andava bene, ci
portano alle macchine.
Saliamo tutti e due nella stessa ma poi Dean mi tira fuori e mi dice di
salire in quella dietro, prendo Jella in braccio e con il broncio e
senza discutere salgo in macchina.
Arriviamo mezzora dopo in una strada affollata, piena di comparse,
tu sei già arrivato e sei fermo in mezzo alla strada a
parlare con Bill, io ti raggiungo mentre Bill mi ri-saluta e ci spiega
che cosa dobbiamo fare esattamente.
"Devi farla uscire dal taxi e portarla in mezzo alla gente, le battute
le sapete, non dovete dirle in momenti precisi, ditele quando vi va
meglio. Siate naturali e più innamorati possibile, non credo
che per voi sia difficile - dice ridendo - siate voi stessi ed
andrà bene."
"Ok d'accordo." dici un po' agitato toccandoti i capelli.
La truccatrice si avvicina e mi aggiusta il trucco mentre noi parliamo
per un po' poggiati al taxi.
"Mi fanno male i piedi, davvero. Credo mi stiano odiando."
Guardi le scarpe e poi guardi me.
"Non sono tanto alte, le indossi più alte di solito."
"Sì ma non per così tanto tempo, mi fanno
malissimo, quando camminiamo reggimi perchè se no cado per
terra."
"Ahah, sì come sempre, tranquilla."
"OK RAGAZZI CI SIAMO, SIAMO PRONTI. LE COMPARSE INIZIANO A BALLARE.
ROBERT E KRISTEN SALITE IN MACCHINA!" la voce di Bill si sente per
tutto il set.
"Ci siamo - ti dico salendo in macchina - sono in ansia."
"Andrà bene." mi stringi la mano e ti siedi vicino a me.
Si sente la voce di Bill che urla, si gira.
Esci dalla macchina ed apri il mio sportello, mi dai la mano e mi aiuti
a scendere mentre cerco di non inciampare, mi guardi per qualche
secondo poi mi avvolgi la vita con il braccio ed iniziamo a camminare
tra la folla di gente che balla, canta e ride intorno a noi.
Siamo disinvolti, diciamo le battute quando ce la sentiamo, e Bill non
ci interrompe.
Poi ti fermi in mezzo alla gente mi guardi e mi baci, non è
uno dei nostri soliti baci, è uno da Edward. E per quanto so
che ti piacerebbe baciarmi come si deve, ti trattieni.
Afferri il mio viso tra le mani, poi le fai scendere sulle spalle e ti
fermi, sorridi e mi abbracci continuando a camminare.
"CUT!" urla Bill, fermiamo e guardiamo indietro.
"Mi sa che la rifacciamo - ti dico - non mi è piaciuta."
"Vediamo che dice prima." mi prendi la mano e mi trascini fino a Bill
che dice "Andava bene, ma ne facciamo un bel po' così poi le
mescolo e ci penso io. Un po' più dolci sta volta ragazzi,
siete in luna di miele!"
Ok, ricevuto il messaggio. La rifacciamo, camminiamo in mezzo alla
folla e ad un certo punto mi poggi un braccio sulle spalle, io ti
prendo la mano e mentre sorrido mi baci i capelli.
A metà strada ci fermiamo di nuovo, mi baci ancora, mi
afferri i fianchi e le tue mani scendono sul mio fondoschiena, ma ti
rendi conto quasi subito che Edward non lo farebbe mai, quindi le tiri
su e continui a baciarmi per un po', mi sorridi, è un
sorriso da Robert quello, non da Edward - io ricambio, riprendendo a
camminare.
"Andava bene, questa mi è piaciuta" ti dico.
"Scusa, mi sono dimenticato che stiamo girando."
"Sei scusato." ti dico sorridente.
Ci avviciniamo a Bill, ti lascio la mano ma la riprendi dopo un
secondo, e la stringi mentre ci giochi.
"Abbiamo quasi finito, ora camminate fino a li che giriamo le scene
finali e poi ci spostiamo."
Annuiamo tutti e due e camminiamo per un altro po', le nostre mani sono
sempre intrecciate ma ad un certo punto camminando la lasci
all'improvviso, non mi rendo bene conto di cosa succeda, vedo solo una
ragazza completamente avvinghiata a te che ti abbraccia. Arrivano due
guardie del corpo che la staccano da te, e tu riprendi la mia mano
facendomi passare avanti.
"Ma che cazzo è? Un minimo di contegno ci sono io davanti!"
Scoppi a ridere e mi avvolgi la vita.
"Amore tranquilla..." mi sussurri all'orecchio.
"No davvero, l'avrei presa a pugni quella stronza!" tiro due pugni al
vento mentre tu continui a ridere.
"Ti vorrei proprio vedere fare a botte per me, davvero eh."
"Oh, capiterà prima o poi..." arriviamo da Bill e lui ride
divertito.
"Le tue fans non si fermano nemmeno davanti a Kristen?"
"Essì, la prossima volta glielo faccio vedere io a quella."
"Ahah, sì hai visto? Sono coraggiose."
"Coraggiose solo perchè sono troppo bassa per fare a botte
con loro, e pure tu che ti fai abbracciare, la prossima volta
t'ammazzo!"
Bill scoppia a ridere mentre si gode la scena.
"Amore ma che ho fatto?"
"Devi avere riflessi Robert, RIFLESSI. Se ti baciava stavi
lì come uno scemo a baciarla?"
"Ovvio che no! Era solo un abbraccio."
"La prossima volta t'ammazzo Pattinson, attento a te." ti pesto il
piede.
"Ai! Ok, starò attento la prossima volta, non mi faccio
abbracciare, scusa!" dici ridendo.
"Mh mh... - mi volto verso Bill - a parte questa parentesi idiota, come
andavano le scene?"
"Sono andate bene Kristen, state andando benissimo. Ne giriamo altre
due ed andiamo a casa, sono le 5 del mattino quasi."
"Ok, va bene" dico seria mentre sento il tuo sguardo addosso.
Avvicini una mano al mio viso e mi accarezzi per togliere qualcosa
mentre parlo con Bill.
Giriamo le ultime due scene, altri due baci, questa volta la lingua la
sento però, e possiamo tornare in albergo.
Andiamo via mano nella mano, se ci hanno fatto foto non ci interessa,
ormai dopo stasera siamo andati.
Saliamo in macchina ed appoggio la testa sulla tua spalla, mezza
addormentata.
Arriviamo in albergo, saliamo in camera, ti siedi nella sedia e ti
aiuto a struccarti.
"Mi mancava girare film con te..." mi dici tenendomi per i fianchi.
"Mancava anche a me - ti dico mentre continuo a struccarti il viso -
davvero mi mancava, Rob."
"Arriveremo ad Aprile ancora felicemente fidanzati o non mi sopporterai
più prima?" chiedi mentre mi guardi.
"Ti sopporterò, sì, sta tranquillo."
"Comunque, mi piace che tu sia gelosa."
"Ah sì?" ti chiedo guardandoti dall'alto.
"Sì." mi dici.
"Mh..." ti do un bacio sulle labbra e ti lecco il labbro inferiore.
"E a me piace che ti dimentichi che stiamo girando e mi tocchi troppo,
Edward non lo farebbe mai."
"Infatti tu non stai con Edward."
"Ti lascerei perchè non vuoi fare sesso."
"Ahah, in realtà non è il mio caso, io ne voglio
fare anche troppo... Ad esempio...." fai scendere la mani sulle tasche
dei miei pantaloncini ed infili la mano dentro.
"Ad esempio faresti sesso con me, mentre dormo."
Mi tiri verso di te e mi dai un bacio sullo stomaco.
"Mi addormenterei anche io ora, quindi andiamocene a letto amore."
"Direi di sì.."
"Però domani mattina non te la scampi!" mi dici mentre ti
alzi e ti spogli.
Io faccio lo stesso e mi infilo dentro il letto.
"Domani mattina vedremo, è un altro giorno."
"Oh no no cara, non te la scampi."
Mi tiri verso di te, poggio la testa sul tuo petto e ti sento respirare
profondamente.
"Buonanotte, Rob..." ti dico sottovoce mentre qualche raggio di sole
entra nella nostra stanza.
"Buonanotte anche a te, amore..." mi dici mentre mi accarezzi il
braccio.
Domani gireremo la nostra prima scena d'amore vera, sul set. Sono in
ansia ed agitata, ma sono con te e so che andrà bene.
Ossalve
gente! E lo so lo so, aggiorno in fretta. Ma come si dice, in questi
giorni la mia ispirazione non si ferma! xD Vi sto rompendo l'anima ma
per principio dovevo finire il capitolo sul Brasile. :D
Insomma... Grazie come sempre a tutti quelli che leggono e che mi danno
idee varie, tra cui Gilo. Che qua è stata una delle aiutanti
principali, e Dabi che ha partecipato nel suo piccolo. Nonostante sia
il suo Idiot Day! xD
Buona lettura e godetevi la canzone, ovviamente.
Vi consiglio di ascoltarla nel pezzo io qui l'ho nominata, ma se volete
ascoltarla prima, insomma... fatelo.
Baci.
Riprese
Breaking Dawn: Isola.
Stephanie Meyer ci saluta con la mano mentre ci vede atterrare
sull'isola, scendere dall'elicottero e andare verso di lei.
"Ciao ragazzi miei!" ci dice sorridente, abbraccia prima te e poi me.
"Siete sempre più belli, ogni volta che vi vedo." balle, non
dormiamo da due notti e quel poco che dormiamo in albergo non ci basta,
abbiamo l'aria distrutta, totalmente.
"Grazie - le rispondo cordiale - come stai Steph?"
"Bene Kristen, e voi come state?" ci chiede mentre ci guarda.
"Bene - rispondi tu assonnato ma sorridente mentre ti accendi una
sigaretta - tutto bene."
"Ancora questo vizio di fumare Robert?" ti chiede lei.
"Sempre Steph, sempre!" dici ridendo.
"Almeno tu hai smesso?" mi chiede.
"Ehm... In realtà no, però fumo meno di lui."
"Bugiarda." mi dici mentre mi guardi.
"E' la verità!"
"Non lo è, bugiarda." mi continui a dire.
"Ah, come ti pare. Sono bugiarda, ok Robert."
"E' arrabbiata stamattina?" ti chiede lei mentre mi guarda ridendo.
"Sì, lo è. Non lo noti anche tu? Basta guardarle
gli
occhi, e capisci che non è giornata e devi starle lontano o
ti
ucciderà."
"Ahah, non la conosco bene come te Robert, ma direi che non ci vuole
molto a capirlo."
"Come sei simpatico stamattina, caspita Rob."
"Lo so, lo so."
"Sparisci va."
"Lo faccio all'istante." ti allontani offeso continuando a fumare la
sigaretta mentre Steph mi fissa sorridente.
"Qualche problema con Robert?"
"Nessun problema, mi ha fatto arrabbiare in albergo, tutto qui."
"Calmati, dovete essere rilassati il più possibile oggi."
"Lo so, appunto per questo lo prenderei a calci."
Ti guardo da lontano mentre ti siedi sulla tua sedia, affianco alla
mia, continuando a fumare nervoso. Ti sfreghi gli occhi e mi guardi da
lontano, io continuo a parlare con Steph ma sento il tuo sguardo
addosso, evito di guardarti perchè ti prenderei davvero a
calci
in questo momento.
"Ehi Kristen!" mi saluta Bill contento, mi abbraccia e mi sorride.
"Ciao Bill, buongiorno."
"Allora siamo pronti per il grande giorno?"
"In realtà me la sto facendo sotto, ma va bene lo stesso."
"Andrà tutto bene, dov'è Robert?"
"Lì." dico indicando la tua sedia.
"Come mai è lì da solo?"
"Abbiamo litigato in albergo e non ci parliamo."
"Proprio oggi dovevate litigare, Kristen?"
"Lo so, mi ha fatto arrabbiare con una scenata di gelosia stupida ed
indecente, meglio che io non te la racconti o lo prenderai in giro
tutto il tempo."
"Allora raccontamela!" mi dice lui ridendo.
"Si è arrabbiato con me per delle fans che c'erano sotto
l'albergo, con cartelloni vari per me, è assurdo quando fa
così."
"Ah ho sentito che un paio diventerebbero lesbiche per te." mi dice
sempre ridendo.
"Ah sì, quello è il minimo. I cartelloni dicevano
cose
sul fatto che stasera girerò senza niente addosso, e lui se
l'è presa fin troppo direi."
"E' geloso, sei sua, è normale. Per un uomo sarebbe peggio
il tradimento con una donna che con un altro uomo, lo sapevi?"
"E' stupido, ed io non lo tradisco proprio con nessuno."
"Ma pensala come lui per un attimo."
"Oh andiamo Bill! Lui ha tutte le 15enni del mondo dietro ed io non
dico mai un cazzo!"
"Lo so, ma lui non è te. Ha un carattere diverso, fate pace.
Gentilmente."
"Uff, d'accordo ora vado."
"Brava, e poi andate a prepararvi, SCATTARE!"
"Vado vado, ok."
Mi avvicino alla tua sedia mentre tu ti guardi intorno e osservi
l'oceano che circonda l'isola.
"Allora, la smetti di fare il geloso per cose stupide?"
"Mi fa incazzare."
"E te la prendi con me, perchè?"
"Non lo so."
"Oh, carino."
"Non mi va di parlare." ti alzi dalla sedia e fai per andartene, ma ti
afferro il braccio e ti fermo.
"La vuoi smettere di fare così? No ma cristo Robert! Io
faccio
così quando ti fanno fare gli autografi in parti del corpo
che
non oso nemmeno ricordare, o ti chiedono di venire a letto con te? Non
dico mai niente!"
"Perchè sei più forte di me, non è una
novità questa."
"Smettila Rob, SMETTILA di fare così. Non oggi, per favore."
"E' un giorno come gli altri, se lo facessi domani sarebbe uguale."
"Non per me, e nemmeno per te. Dobbiamo farla bene questa cosa, ho
già abbastanza pressione addosso, non ti ci mettere anche
tu!"
"Sono sempre io che ti faccio arrabbiare o perdere la pazienza, o
agitare o piangere. Mollami allora, semplice."
"Dio Robert, la vuoi finire cazzo?" ti tiro di nuovo il braccio e
stringo la presa.
"No, Kristen."
"Che cazzo ti prende oggi? Sei strano forte, mi farai disperare.
Aggiungilo alla lista."
"Ah lascia perdere." molli la mia presa e ti allontani, senza
rivolgermi la parola.
"Rob?" ti chiamo ma continui a camminare su una stradina di terra.
Ti seguo e ti vengo dietro, ti raggiungo e mi metto affianco a te
mentre cammini svelto.
"Ti vuoi calmare?" ti chiedo.
"No." dici serio continuando a camminare.
"E poi dove stai andando?"
"Lissù, ci cambiamo lì." indichi una casa un po'
sopra la collina.
"Ah... Ok."
"Bene, allora vado a cambiarmi."
"Vengo con te."
"Come ti pare..."
Ti afferro la mano piano, convinta che la lascerai un secondo dopo,
invece la stringi e mi tiri su per la piccola collina fino ad arrivare
alla casa che vedremo spesso in questi giorni.
Tiri fuori le chiavi dalla tasca e mi fai entrare. E' una casa in
realtà, ma è piena di abiti per il set avvolti da
celofan
trasparente.
Chiudi la porta alle tue spalle e mi afferri i fianchi, mi giri e mi
dai un bacio, mi sollevi di qualche centimetro e camminiamo per un po'
fino a farmi toccare il muro con le spalle, mi poggi al muro e mi
prendi il viso tra le mani mentre continui a baciarmi prepotentemente,
la tua lingua entra nella mia bocca, ricambio il bacio anche se non
capisco bene che cazzo ti prende, è comunque piacevole. Le
tue
mani scendono sulle mie spalle, lungo le braccia, sul fondo schiena, mi
afferri entrambe le cosce e porti le mie gambe intorno alla tua vita,
ti avvolgo i fianchi e li stringo forte con le gambe.
Scendi sul collo e inizi a baciarmi anche lì.
"Rob... Robert. Che cazzo..."
"Ssh..." mi dici piano.
Mi togli la maglietta e apri i pantaloncini, mi afferri forte per i
fianchi e mi porti fino al primo divano che trovi.
"C'era bisogno di fare tutto quel casino per fare sesso?" ti dico
mentre mi fai stendere sul letto e ti metti sopra di me.
"Forse..." mi dici sorridendo.
Continui a baciarmi per un po' e fai scivolare giu i pantaloncini.
"Non credo resisterò oggi mentre gireremo la scena, quindi
meglio se mi do una calmata prima."
"Sì ma... ma...non..non
capisco...perchè...perchè..." cerco di parlare
mentre
continui a baciarmi, ma è praticamente impossibile.
"Te lo spiego dopo." mi dici staccandoti per un secondo e tornando
sulle mie labbra quasi subito senza darmi nemmeno il tempo di respirare.
Ti abbassi i pantaloncini da solo mentre ti tolgo la maglietta, non ho
nemmeno finito di togliertela ed entri dentro di me.
"ROBERT!" riesco solo a dire prima che inizi a muoverti lentamente.
Qualcuno bussa alla porta, fortunatamente l'hai chiusa a chiave, e ci
chiama dicendo qualcosa che non riesco a capire. Mi baci per non far
sentire troppe "urla", anche se sono parecchio sotto voce, per ora.
Le spinte iniziano ad aumentare, sempre più veloci e decise,
veniamo quasi assieme, tu un po' prima di me. Mi mordi il collo non
troppo forte per non lasciare segni ed io premo con le unghie sulla tua
pelle.
Ti fermi mentre cerchiamo di riprendere fiato.
Mi baci il collo dove mi hai appena morso, e poi mi baci le labbra.
"Scusa." un altro bacio.
"Sei...scusato..." dico con il fiatone mentre scoppi a ridere.
Ti sposti per cercare di farmi respirare meglio e ti siedi nel divano
alzandoti i pantaloncini.
"Cera bisogno di arrabbiarsi per farmi fare sesso?" ti chiedo ancora
stesa nel divano.
"Forse sì."
"Sei un imbecille!"
"Lo so." mi dici mentre ti avvicini e mi baci un ginocchio sollevandomi
i pantaloncini lungo le gambe per farmi rivestire.
"Se sei sotto pressione lavori meglio di solito, e se litighiamo e poi
facciamo pace la chimica funziona meglio. Quindi direi che andremo alla
grande, visto che abbiamo appena fatto pace, e che pace." dici ridendo.
"Sei scemo? Lo sei!" Mi alzo dal divano e mi metto in ginocchio davanti
a te, afferro un cuscino e te lo do sul petto, poi uno sulla testa e
sulla schiena.
"No no ok, niente cuscinate scusa!"
"Sei un cretino Robert!!" continuo a prenderti a cuscinate ma mi
afferri per i fianchi e mi spingi sul divano mettendoti su di me, di
nuovo. Mi blocci la mano e mi dai un bacio sulle labbra.
"Allora Bella, andiamo a perdere questa fottuta verginità?"
"Andiamo, sarebbe pure ora."
Scoppi a ridere e mi dai un altro bacio sulle labbra, ti alzi dal
divano e mi dai una mano per farmi alzare.
Ti chini verso la mia vita e chiudi i pantaloncini al posto mio, poi
accarezzi il ventre e mi passi la maglietta.
"Come sei gentile."
"Eh lo so, sono già entrato nella parte."
"Si nota!" ti dico ridendo.
Mi prendi per mano e tornando sul set, andiamo verso le truccatrici che
ci portano uno da una parte uno dall'altra. Solito lavoro per entrambi,
ci rimettiamo i vestiti eleganti di Edward e Bella ed entriamo dentro
la casa dove trascorreremo la luna di miele in questi giorni.
"Wow..." esclamo entrando dentro la casa.
"E' spaventosamente bella."
"E uguale al libro." aggiungi tu guardandoti intorno.
"Vero..." dico sorridente.
"La volete vedere la stanza bianca?" ci chiede Bill.
Ecco l'ansia, il cuore inizia a battermi all'impazzata, le gambe
iniziano a tremare e il respiro affannato.
"Ok...ok." dico sotto voce - mi afferri la mano, ti sei accorto che sto
per andare di matto, la stringi e seguiamo Bill fino alla stanza
dove... Beh, insomma.
"Eccola qui." dice lui soddisfatto.
"E' davvero bella - dici tu guardandoti intorno - la devo distruggere?"
aggiungi ridendo.
"Beh più o meno, sì." dice lui ridendo assieme a
te, poi si volta e mi guarda. - "Kristen? Ti piace?"
"E'... wow. E' davvero bella, sì."
"Il letto sembra comodo." commenti tu ridendo mentre mi trascini fino
al grande letto pieno di cuscini bianchi.
"Lo sarà sicuramente." ti dico sorridendoti mentre ti siedi
per provarlo.
"Siediti." mi siedo vicino a te e ci guardiamo per un po' negli occhi,
poi tu sorridi ed io ricambio.
"Se vi guardate così anche mentre giriamo..." commenta una
voce conosciuta, Stephanie, che ci viene incontro.
"Lo faranno - risponde Bill mentre ci guarda - lo faranno, anche meglio
di così."
Abbasso lo sguardo imbarazzata mentre il tuo braccio mi avvolge il
fianco e stringi forte per farmi calmare. Ricambio l'abbraccio e
stringo forte la tua camicia.
Ti giri a guardarmi e dici sotto voce, avvicinando il tuo viso al mio -
"andrà tutto bene, sarai perfetta." mi dai un bacio sulla
guancia e ti tiri su dal letto.
"Cominciamo?" chiedi tranquillo.
"Quando volete ragazzi. Noi siamo pronti ed il cielo è scuro
ormai."
"Ok. Kristen?" mi chiami e poi mi guardi.
"Ci sono, sono pronta."
"Ok perfetto. Che scena giriamo per prima?"
"Ok dunque, entrate in casa e tu la prendi in braccio con i babagli in
mano."
"Dobbiamo fare le prove, mi sa. Non credo che reggerò
bagagli pieni e Kristen assieme." dici ridendo.
"Proviamo?" ti chiedo mentre mi avvicino.
"Salta su."
Mi avvolgi le gambe con un braccio e mi sollevi, sono seduta sul tuo
braccio e mi tengo alla tua spalla, non hai fatto il minimo sforzo, ma
hai i muscoli stanchi e non riesci a reggermi per troppo tempo.
"Quanto riesci a stare con Kristen in braccio, Rob?" ti chiede Bill.
Tu mi guardi e scoppi a ridere.
"Di solito ci riesco per un paio d'ore."
"Robert!" ti tiro un colpo sulla spalla e tu continui a ridere assieme
a Bill.
"Bene - continua lui - ne basteranno molte meno adesso!"
Giriamo la scena, sono troppo agitata e te la faccio ripetere 5 volte,
sei stanchissimo e non riesci più a reggermi sul braccio
destro, quindi cambi braccio ma l'inquadratura non va bene, mi metti
giù e chiedi se ti puoi riposare un attimo.
"Scusa..." ti sussurro all'orecchio.
"Non importa, la facciamo finchè non viene bene, cerca di
stare calma amore..." mi rispondi tu.
"Ok, ci provo... ti rispondo." mi prendi di nuovo in braccio, prendi i
bagagli e la facciamo un'ultima volta, viene perfetta e Bill dice che
va bene così e di andare a cambiarci, o meglio... a
spogliarci.
Mi saluti con la mano mentre entro dentro il bagno e mi spoglio, tolgo
il vestito, la biancheria e poi le scarpe, mi infilo dentro
l'accappatoio caldo bianco ed esco dal bagno, una truccatrice si
avvicina e mi aggiusta il trucco un altro po'.
Tu hai fatto prima e se già con l'asciugamani addosso, ce
l'hai avvolto in vita e parli con Bill.
Mi avvicino a voi, sono veramente in ansia e totalmente imbarazzata.
"Ok ragazzi, tutti fuori. Rimangono dentro Mark, Stefan e Jules. Assime
a me e Steph, tutti gli altri escano fuori e vadano a farsi un giro."
Faccio un respiro profondo e tu mi fai l'occhiolino, sembri tranquillo.
Bill si gira a guardarci e poi ci sorride.
"Siamo pronti?"
"Sì..." dico io con un filo di voce.
"Ci siamo dai."
"Ok, via gli asciugamani allora."
Ti guardo imbarazzata, faccio scivolare l'accappatoio e lo passo a
Jules che mi sorride, entro dentro il grande letto bianco e tu mi
segui, ti metti vicino a me mi copri - sai che sto morendo
dall'imbarazzo.
"Ok ragazzi, ora... Edward sta sopra Bella, ricordati che mentre vi
muovete devi stringerle davvero forte i fianchi e le gambe, devi
lasciarle lividi Rob."
"Ma devo stringerla davvero?"
"Sì, davvero."
"Ma le faccio male!" dici tu scocciato.
"Non mi fai male, stai tranquillo, stringi più che puoi i
lividi usciranno senza bisogno di trucco secondo me." ti dico ridendo.
"Appunto!"
"Robert, stringi più che puoi. Andrà bene."
Stephanie si avvicina e ci guarda.
"Robert, pensa come se fossi Edward, l'unico modo che ha per non
morderla oltre i cuscini è stringerla più che
può, così la forza si concentra da un'altra parte
e non sul suo collo."
"Le faccio male, non voglio farle male."
"Non mi devi staccare una gamba, tranquillo, sopporterò." ti
dico sorridendo.
"D'accordo, va bene... va bene."
Mi stendo sul letto e tu fai lo stesso.
"Rob, mettiti sopra Kristen." dice Stephanie dietro la macchina da
presa.
"Che novità!" dici tu ridendo.
"Oh la smetti?" ti rispondo ridendo assieme a te "Muoviti dai!"
Sento il tuo peso sul mio corpo, poggi i gomiti sul letto per non
pesarmi troppo e mi guardi negli occhi.
"Pronta?"
"Pronta." ti rispondo sorridente.
"Ok ragazzi, ci siamo... Fatemi un cenno quando ci siete."
"Ci siamo!" urlo io sotto di te.
La ragazza rimasta dentro con noi si avvicina ed aggiusta il lenzuolo,
scopre le mie gambe e la tua vita abbassa il lenzuolo e ti lascia la
schiena totalmente scoperta. Afferra il tuo braccio e lo sposta un po',
fa salire la mano vicino al mio viso.
"Così Robert, ci sei?"
"Ok, ci sono..." dici tu.
"Con l'altra mano accarezza la sua coscia, ma lasciacela intera per
carità." ti dice ridendo.
"Ok, ci provo." rispondi tu, un po' imbarazzato.
"Pronti ragazzi?" urla Bill.
"Via!" dici tu sorridente.
Avvicini le mie labbra alle tue, le sfiori, sono calde e morbide.
"Robert ricordati, niente lingua." ti urla Bill ridendo.
Allontani le labbra dalle mie e ti giri a guardarlo, gli fai
l'occhiolino e torni su di me.
Poggi le labbra sulle mie, cominciamo a baciarci, i baci sono dolci e
morbidi - stanno iniziando a girare - continuiamo a baciarci, sento il
tuo corpo muoversi sul mio, la tua mano scivola sulla mia gamba,
l'accarezzi e la stringi un po', ma hai paura di farmi male e ti
blocchi. Bill non ci ferma, possiamo continuare.
C'è un silenzio imbarazzante dentro la stanza rotto solo dal
tuo respiro, non so se stai fingendo, ma se lo stai facendo lo fai
davvero bene.
Sollevi leggermente la mia gamba e la stringi forte, i baci diventano
più forti, mi baci il collo e ti muovi sopra di me in modo
sempre più forte.
"Cut!" urla Bill che ci interrompe per un attimo. Ci fermiamo e lo
guardiamo, tutte le persone dentro la stanza ci osservano, Stephanie
sorride. Sembra soddisfatta.
"Come andava?" chiedo io.
"ALLA GRANDE! - dice lui - continuate così, Kristen puoi
iniziare a partecipare adesso direi, ed inizia ad ansimare un po' anche
tu, ci siamo." dice lui.
"Ok, inizia ad ansimare, non urlare." dici tu ridendo."
"Ti prendo a calci dopo, lo giuro!" ti dico tirandoti un colpo.
Torni sulle mie labba e mi dai un bacio.
"Avete già cominciato?" chiede lui.
"Oh no, questo era fuori programma scusa." dici tu ridendo.
"Sì, in privato continuate dopo dai!" dice lui ridendo
assieme a te.
"Ci siamo comunque, pronti."
Continuiamo a baciarci per un po', poi inizi ad ansimare più
del solito ed è il via anche per me, comincio anche io, e
mentre tu mi stringi forte il fianco e mi tiri leggermente su ti
avvolgo il collo con le braccia, poggi la testa tra il mio collo e la
mia spalla e continui a muoverti veloce.
"Rob i cuscini, vai con i cuscini!" ti urla Bill.
Afferri un cuscino con i denti, non vedo la scena ma sento che lo fai,
io tengo gli occhi chiusi totalmente in estasi. Ti abbraccio e faccio
salire la mano sulla tua spalla, l'afferro e la stringo forte. I
cuscini si rompono uno per uno e ci ritroviamo pieni di piume, iniziano
a volare intorno alla stanza, non so come tu abbia fatto a farla
così bene ma è davvero perfetta e non credo la
dovremo riprovare.
Sento le piume che cadono sul mio corpo mentre hai entrambe le mani
sulle mie gambe e stringi più forte che puoi, ci lasciano
continuare senza fermarci quindi ti afferro il viso tra le mani e ti
tiro verso di me, ti bacio, e poi poggi la testa sulla mia spalla. Bill
urla "CUT RAGAZZI, CUT!"
"Ho la bocca piena di piume cazzo!" mi dici alzandoti dal mio corpo -
scoppio a ridere.
"Anche io, grazie a te!"
Cominci a sputare in giro, ma non hai assolutamente nulla in bocca,
è solo una sensazione.
"Come andava?" chiedi tu.
"ALLA GRANDE! Era perfetta ragazzi, davvero! Ed il bacio finale
Kristen, ci stava davvero bene. Bravi davvero, complimenti!"
La ragazza ci porta l'asciugamano e ci avvolgiamo entrambi mentre mi
aiuti ad alzarmi dal letto.
"Ti ho fatto male?" mi chiedi un po' dispiaciuto.
"No, non è niente, nemmeno si vedranno i segni." ti dico.
Arriva la truccatrice assieme alla sarta e mi passano un completino
intimo nero di pizzo.
"Devo mettere questo?" chiedo sgranando gli occhi.
"Sì." risponde lei sorridente mentre mi sposta l'asciugamano
e inizia a disegnare lividi finti sul mio corpo.
"SCHERZIAMO? Mandiamo a puttanate il lavoro di 4 anni! C'ho messo
così tanto per farla sembrare una brava ragazza e ora si
veste in questo modo?"
"Dopo che ha provato il sesso si è trasformata!" commenti tu
ridendo e prendendomi la biancheria dalle mani.
"Fiuuuu! - fischi guardandomi - ah pperò.
Provatelo dai, te lo voglio proprio vedere addosso." commenti.
Mi giro e ti guardo con uno sguardo severo.
"Dai!" dici tu ridendo mentre la truccatrice continua a deturparmi.
Un'altra si avvicina verso di te e ti fa sedere sulla sedia per
truccarti il viso ed il corpo.
20 minuti dopo hanno finito, si sono tutti spostati nell'altra stanza e
ci aspettano, indosso la biancheria sexy e mi guardo allo specchio
commentando assieme alla truccatrice che è rimasta con me
per finire il lavoro.
"Oh andiamo, si vede tutto. Se si presentava nuda non era meglio?"
commento io mentre lei ride.
"Secondo me ti sta davvero bene." mi risponde.
"Sì, ma è... oh andiamo guarda!" dico indicando
le culotte trasparenti di pizzo nero e la giarrettiera.
"Deve fare colpo sul marito, tu non lo faresti?" mi chiede lei.
"Beh... Non con questa cosa addosso."
"Io credo di sì - mi da girare e ritocca un paio di lividi
giallastri sul mio corpo - ok, ho finito." mi dice.
"Wow, sembrano veri" commento guardandomi ancora allo specchio.
"Grazie! Ma questi sono fatti per sembrare che stiano sparendo, quelli
veri e propri li avrai domani." dice lei sorridente, mi passa
l'accappatoio. Mi ci avvolgo dentro ed esco sul set.
Tu sei già sul letto, hai un giornale in mano ed i pantaloni
del pigiama senza maglietta.
"Ci sei Kristen?" mi chiede Bill.
"Ci sono, ci sono... Ma questo completino fa schifo."
"TOGLITI L'ACCAPPATOIO E LASCIA DECIDERE A ME!" urli tu dal letto
mentre mi sorridi.
Apro la cinta e lo tolgo, passandolo all'assistente di Bill. Nessuno
commenta, perchè io mi commento da sola.
"Sembro una prostituta, nel vero senso della parola."
Tu hai la testa poggiata alla spalliera del letto e mi guardi, ti mordi
il labbro inferiore e mi fai l'occhiolino.
"Complimenti." dici come mi avvicino al letto.
"Ma per cosa? Sto buttando al vento tutto il lavoro che ho fatto con
lei, in questo preciso momento."
"Smettila, non è vero. E' solo una ragazza innamorata che ha
voglia di fare sesso, come me. Solo che io non mi metto quelle cose
addosso e nemmeno tu di solito, ma è un vero peccato."
commenti ridendo.
"Smettila cretino!"
"No sul serio, RUBALO e lo usiamo dopo! - mi guardi e ridi e poi
aggiungi - non hai mai fatto niente di così carino per me,
brava fidanzata eh."
"Smettila Rob!" Ti tiro un colpo e mi allontano da te mentre continui a
ridere e sicuramente mi guardi il culo.
"Questa scena non verrà bene." commento io.
Entro dentro il bagno della stanza da letto finchè non sento
la voce di Bill che mi dice che siamo pronti.
La sento, esco da bagno con aria impacciata ma cercando di sembrare
più disinvolta possibile, ti guardo e guardo la tua
espressione.
Sgrani gli occhi come se mi vedessi davvero per la prima volta.
"Che ne pensi?" ti chiedo da parte di Bella con finta aria innoncente
mentre faccio una giravolta su me stessa.
Mi guardi per qualche secondo e poi ti schiarisci la voce dicendo un
semplice "Sei bellissima, come sempre."
"Mh, grazie." ti rispondo con un tono acido.
"CUT!" Bill ulra e ci guarda ridendo - "andava bene ragazzi, ma Kristen
sii un minimo più disivolta. Agitati un po' di
più, stai tentando di sedurre tuo marito."
"Oddio ti prego non farmela rifare, odio questa parte!"
"Dai Kristen, rifai la giravolta." dici tu con sguardo malizioso.
"Vi odio." rispondo seccata rientrando in bagno.
Rifacciamo la scena per un paio di volte e poi Bill ci manda a dormire,
finalmente.
"Domani giriamo il resto delle scene, e anche la parte in acqua."
Gli sorridiamo ed andiamo a letto ringraziandolo - uno della troup ci
scorta fino alla nostra casetta sull'Isola.
Lo ringraziamo e gli diamo la buonanotte, anche se ormai è
quasi l'alba.
Mi butto sul letto sbadigliando esausta, e tu ti butti vicino a me.
"Sono troppo stanco per finire di struccarmi il viso." mi dici sotto
voce.
"Ti fa male, te lo tolgo io..." mi alzo dal letto e vado verso il
bagno, torno con un pezzo di cotone e dello struccante preso dal set.
Mi corico sul letto vicino a te e te lo passo sul viso mentre hai gli
occhi chiusi e sei praticamente addormentato.
"Robert..."
"Sì..." mi chiedi sempre con gli occhi chiusi.
"Stai così, ti devo far vedere una cosa..."
"Cosa?" apri gli occhi e mi guardi.
"Ho detto tieni gli occhi chiusi."
"Ok..." mi dici tu buttano di nuovo la testa sul letto.
Entro in bagno e ricompaio qualche secondo dopo, spero vivamente che tu
non stia dormendo.
"Ehm ehm..." dico schiarendomi la voce - "Robert?"
"Sì sono sveglio.." rispondi tenendo sempre gli occhi chiusi.
"Mi vuoi guardare o hai troppo sonno per farlo? Perchè se
è così mi butto direttamente sul pavimento e
dormo."
Alzi la testa lentamente dal cuscino ancora con gli occhi chiusi, poi
li apri e mi guardi.
Sgrani gli occhi, e apri leggermente la bocca. Poggi i gomiti
al letto e ti metti seduto lentamente senza dire una parola, mentre
continui a guardarmi. Indosso un baby doll trasparente nero con i bordi
rossi, legato con un nastro rosso sul seno, lascia nuda la pancia. Ed
un paio di culotte nere, anche quelle con i bordi rossi, trasparenti.
"Quindi... Non ho mai fatto niente di così carino per te,
bisognava recuperare." ti dico imbarazzata al massimo ma cercando
comunque di sembrare sicura di me.
"Quello... quello da dove esce fuori?" mi chiedi continuando a fissarmi
a bocca aperta.
"E' mio." ti rispondo.
"E perchè non l'ho mai visto?" chiedi.
"Perchè... non l'ho mai usato. Ma l'intenzione c'era, ogni
tanto."
"E' nero e rosso... E'..."
"Cosa?"
Ti alzi dal letto e mi vieni incontro - "Mi è passato
improvvisamente il sonno." mi dici mentre abbassi il capo e mi baci
piano le labbra.
"Mh... - ti rispondo - credo che dovresti partire dal togliermi questo
affare che è veramente imbarazzante."
"Lo tolgo tra poco, non capiterà mai più di
vederti così, se permetti me lo godo." dici ridendo mentre
mi guardi.
Mi prendi le mani e mi tiri verso di te mentre tu ti siedi sul letto e
continui a guardarmi.
Slacci il nastro rosso sul seno, il baby doll si apre lentamente, apri
le gambe e mi tiri di più verso di te.
"Quindi ti è passato il sonno?" commento mentre le tue mani
mi afferrano i fianchi.
"Assolutamente sì."
"Tra qualche ora non ti reggerai in piedi."
"Arriveremo un po' tardi..." commenti baciandomi il ventre, salendo
sullo stomaco e sul seno.
"Non m'importa, non facciamo sesso da una vita."
"Lo abbiamo fatto stamattina Rob..." ti dico mentre il respiro inizia a
darmi qualche problema.
"Abbiamo fatto troppo infretta, non l'ho sentito nemmeno."
"Mh mh..." ti rispondo con un filo di voce mentre continui a baciarmi. Fai salire la
mani sulle spalle e mi sfili il baby doll che cade per terra, in
lontananza i ragazzi della troup hanno messo una canzone, la sento
chiaramente e ci fa da sottofondo è An
Olive Grove Facing The Sea degli Snow Patrol, adoro quel
pezzo.
Mi chino su di te e ti bacio le labbra, sono calde e morbile, mi lecchi
subito il labbro inferiore con la lingua e poi lo mordi, mi afferri
forte i fianchi e mi tiri verso di te. Mi siedo sulle tue gambe, le tue
mani mi accarezzano la schiena delicate, finiscono fino sulle culotte e
mi accarezzi piano mentre continuiamo a baciarci, poggio le gambe sul
letto e le incrocio dietro la tua schiena, tu mi accarezzi la coscia
destra, sali sull'interno coscia e mi sfiori, un brivido mi attraversa
la schiena, lento. Ti spingo sul letto e cadi con la schiena, poggi la
testa sul materasso e mi guardi mordendoti il labbro inferiore. Oddio,
quanto mi fa impazzire quando lo fai? Quanto?
Mi siedo sul tuo petto e mi chino a baciarti, ti mordo le labbra e ci
gioco un po'. Ti tolgo la maglietta e la lancio sul pavimento, ti
slaccio i jeans, bottone per bottone e tu li tiri giù con
velocità, spariscono anche i tuoi boxer qualche secondo
dopo, ti metti seduto nel letto e mi tiri verso di te di nuovo, mi fai
sollevare piano e poi entri dentro di me.
Niente urla sta volta, niente spaventi come di solito, faccio solo un
respiro profondo, quasi di sollievo.
Ti metto le braccia al collo e ci guardiamo per un po' negli occhi, poi
fai scendere la mani sui miei fianchi e accompagni il mio momevimento,
lentamente e senza forza, non stringi sta volta, mi accarezzi
dolcemente. Gioco con i tuoi capelli mentre mi muovo lenta su di te e
ti sento ansimare, piano. Ti abbraccio forte, sento il tuo petto
premere contro il mio, il tuo stomaco che si muove veloce per via del
respiro sbatte contro il mio, poggio la testa sulla tua spalla e ti
bacio il collo, mi accarezzi la schiena e mi abbracci, mi stringi
mentre continuo a muovermi piano, poi mi afferri il viso tra le mani,
mi guardi per qualche secondo e mi baci. Sei tu che spingi me contro il
letto, mi butti sul materasso e ti metti sopra di me sorridendomi,
è un sorriso dolce. Non lo facevi da un po'... Ricambio ed
entri di nuovo dentro di me continuando ciò che avevamo
appena interrotto, le spinte aumentano un po', vanno più
veloci ed il tuo respiro è sempre più forte, mi
accarezzi la coscia e sollevi la mia gamba, le spinte aumentano ancora.
Ti afferro i capelli e li tiro un po', ti sto avvisando, io sono andata
ormai.
Aumenti ancora la velocità delle spinte e vieni
completamente esausto dentro di me sussurrando il mio nome, ti
raggiungo qualche secondo dopo ansimando lentamente e dicendo il tuo
nome piano e lentamente.
"Oddio..." dici con il respiro affannato ancora sopra di me.
"co...cosa?" ti chiedo lentamente.
"Nulla..." mi rispondi mentre cerchi di riprendere fiato.
Mi dai un bacio sulla spalla e ti alzi stendendoti affianco a me.
Abbiamo ancora entrambi il respiro affannato e non diciamo una parola,
guardiamo il soffitto della stanza.
Poi mi giro a guardarti, tu sei concentrato a guardare il soffitto in
realtà chissà a che pensi.
"Rob?" ti chiamo.
"Sì?" mi rispondi, ti giri a guardarmi e mi sorridi.
"Quanto facevo schifo con quell'affare addosso da uno a 10?"
"Meno di zero, eri bellissima. Lo sei ora... Lo sei sempre." avvicini
il tuo viso al mio, i nostri nasi si sfiorano, mi sorridi mentre mi
guardi negli occhi.
"Se piaccio a te..." dico imbarazza.
"Piaci a me, infatti." mi accarezzi un fianco con la mano.
"Ok." ti dico sorridente. Mi stringi il fianco e avvicini i nostri
corpi, mi dai un bacio sulle labbra e mi guardi per qualche secondo.
"Ti amo." mi dici piano.
"Ti amo anche io, anche se sei un bell'idiota che mi fa dannare gran
parte del tempo."
"Mi ami anche se ti faccio dannare quindi? Sicura?"
"Sicura... Sicurissima." ti accarezzo il viso con la mano e ti do un
bacio dolce.
"Sono un bambino."
"Lo sei a volte, ma senza non ci fossi stato tu gran parte delle volte
avrei rischiato l'infarto."
"Dici?"
"Dico, mi salvi dal panico tutte le volte e lo sai."
"Chissà perchè..."
"Perchè sei tu, semplice." ti do un altro bacio sulle labbra
e ti guardo per un po'. Hai gli occhi rossi e stanchi e sbadigli.
Rido mentre sbadigli, sei parecchio buffo.
"Sarà il caso che tu ti metta a dormire, amore." ti dico.
"Buona idea..." avvicini il tuo viso alla mia spalla e ti poggi sopra
mettendoti di lato.
"Buonanotte..." ti dico sotto voce.
"Anche a te amore..." rispondi dandomi un semplice bacio sotto il mento.
Ciao giovani! Eccomi
qui con un nuovo capitolo, è un po' corto lo so. Ma non
avevo molte idee per questo, mi ha ispirtato una nuova canzone di Avril
in realtà, il testo è quello che trovate qui
sotto e poi vi posto anche il pezzo.
Insomma, ringrazio come sempre tutti quelli che hanno recensito-letto i
capitoli precedenti.
Cercherò di aggiornare prima, sperando che mi arrivino idee
migliori D:
Un bacio a tutti, Carli
Non posso controllarmi. È così che mi sento
quando mi guardi negli occhi come hai fatto ieri notte.
Non
posso sopportare di sentirti dire addio. Ma sembra così
giusto, perché sembra così giusto solo averti in
piedi al mio fianco,
quindi non lasciarmi andare. Perché
hai la mia anima
ed io volevo solo che tu lo sapessi
che non voglio guardare indietro.
Perché
so che noi abbiamo
qualcosa che il passato non potrebbe mai cambiare.
E
sono bloccata in questo momento, ed il mio cuore è aperto
Dimmi che senti lo stesso,
perché io faccio sul serio.
Pov Kristen
E' passato un mese da quando ci siamo salutati ed io sono partita per
fare la promozione di Eclipse assieme a Taylor, mi sei mancato, e non
poco.
Ed ora che ti rivedo chissà come reagirò,
chissà come reagirai. Quando siamo lontani ho sempre paura
che qualcosa sia cambiato, che tu ti sia stancato e che non
sarà mai come prima, e se davvero fosse così?
Se ti fossi davvero stancato di me? Ok ok, sono paranoica, mi ami.
Ma la distanza non porta mai a niente di buono e noi due, beh, per
quanto siamo una cosa sola da sempre siamo esseri umani. E le mie
paranoie ci portano a litigare più spesso di recente, mi hai
detto "questa lontananza ci farà solo meglio, quando ci
rivedremo saremo più innamorati di prima, vedrai."
Il mese è passato, la lontananza mi ha fatto delirare fino
ad avere la febbre ed a blaterare nelle interviste, è
così che mi sento quando tu non ci sei, una goccia d'acqua
in mezzo ad un oceano, non mi sento protetta, mi sento sola e non posso
parlare con nessuno. Sono stanca, stanca fisicamente e mentalmente, le
domande su noi due mi fanno sentir male, balbetto e mi sento una scema
con Taylor vicino a me che sghignazza.
Eppure basta un niente per farmi passare tutto, mi basti tu, di solito.
Non sono certa che questo sia positivo, sono arrivata ad essere
dipendente da te e livelli allucinanti e stupidi delle volte. Se non ti
sento entro in paranoia, se non so dove sei mi faccio film mentali, se
non mi mandi messaggi penso che tu sia troppo impegnato per scrivere
alla ragazza che ami. Mia madre dice che sono semplicemente innamorata;
quindi è normale che il cuore mi stia per scoppiare all'idea
di vederti dopo un mese? Sono a casa mia, buttata sul letto ad
ascoltare musica, non lo facevo da troppo tempo.
Troppo svogliata anche per dormire, troppo stanca per uscire a fare un
giro con i miei amici che mi pregano di farlo da due ore, troppo in
ansia per guardare dalla finestra e vederti arrivare, troppo scocciata
per parlare con mia madre o i miei fratelli al piano di sotto. Ti sto
solo aspettando, e l'unica che sembra averlo capito è mia
madre, visto che tutti gli altri - amiche comprese nel pacchetto - mi
vengono addosso con frasi stupide e fuoriluogo. Sbatterei a loro
volentieri la testa al muro una 15ina di volte. Ma poi ci ripenso,
forse non si sono mai sentite come mi sento io quando sono con te. E
forse, dico forse, non hanno capito che preferisco vedere te e stare
ore a parlare piuttosto che uscire con loro a prendermi una sbronza,
per lo meno oggi.
Sono le 19:45, dovevi arrivare un quarto d'ora fa, ma lo capisco...
stai lavorando e so che sui set gli orari non vengono rispettati la
maggior parte delle volte, ma almeno un messaggio?
Ecco che ricominciano le paranoie stupide ed inutili, credo che prima o
poi ti stancherai di rassicurarmi.
"Kristen?" mia madre bussa alla porta.
"Dimmi mamma." mi metto seduta sul letto mentre la porta si apre piano.
"Vuoi cenare o aspetti Robert e prendete la pizza?"
"Aspetto Robert, se non arriva troppo tardi." le rispondo con un
sorriso, parecchio forzato.
"Stai bene?" chiede lei, è mia madre, mi conosce - per
quanto mi veda molto poco.
"Sto bene, mamma."
"Sembri preoccupata... Tutto bene con Rob, sì?"
sì, sono solo paranoica e mentalmente deviata, ma per il
resto va alla grande.
"Tutto ok, tranquilla!" rispondo più convincente possibile.
"Sei un'attrice, ma non con me." risponde lei seria.
"Mamma sto bene, con Robert va bene, sono solo... paranoica."
Mi sorride chiudendo la porta e venendomi incontro, si siede sul letto
vicino a me e mi guarda per un po'.
"Dovresti smetterla di essere così assurdamente preoccupata
tutto il tempo, non ti fa bene. Avrai un crollo mentale prima o poi, te
lo dico io."
Le sorrido mentre mi poggia una mano sulla gamba e mi accarezza.
"Sei a casa adesso, rilassati un po', tra qualche minuto arriva e
parlerete. E' stato solo un mese, cosa vuoi che sia cambiato in un
mese? Lui ti ama, tu lo ami. Questo conta, non essere fissata."
"Sì lo so..."
"Con Mike non eri così, anzi..."
"Con Mike non era così mamma, non dipendevo da lui in questo
modo. Anzi sì, ma non allo stesso modo. Era diverso, non
avevo questo eccessivo bisogno di lui 22h su 24 al giorno e non
parlavamo così tanto, insomma... Non abbiamo mai parlato
tanto io e lui."
"Lo so, e questo non ti dice nulla?"
"Cioè?"
"Cioè, se hai così tanto bisogno di lui
è perchè lui ne ha di te, allo stesso modo.
Semplicemente, si nota molto meno."
"Non credo, no..."
"Io lo credo invece, perchè quando litigate mi chiama e mi
chiede se ti ho sentito e come stai? Quando sei lontana chiama me? In
un mese mi ha chiamato 30 mila volte, chiedendo se davvero stavi bene o
mi avevi detto qualcosa che a lui non avevi detto."
"Cosa?"
"Dico davvero, quel ragazzo ti ama. Basta paranoie, stai tranquilla..."
"No, mi sono persa un passaggio, ti ha chiamato?"
"Mi chiama spesso in realtà."
"E PERCHE' IO NON LO SAPEVO?"
"Non era importante che tu lo sapessi bambina, ora stai calma." mi da
un bacio sulla fronte e mi accarezza i capelli e prima che io possa
dire qualcosa continua -"sono quasi certa di aver sentito una macchina
nel vialetto."
mi alzo di scatto dal letto e corro alla finestra mentre ti vedo
scendere dalla macchina e chiudere lo sportello, hai un berretto blu e
una camicia bianca a maniche corte aperta, sotto una t-shirt ed un paio
di jeans.
Ti stiracchi e sbadigli, poi vai verso la porta e suoni il campanello.
Mio padre ti apre la porta - gli stringi la mano sorridente ed entri
dentro.
Credo che il cuore mi scoppierà al momento, non riesco a
respirare.
"Kristen? E' arrivato Pattinson, scendi!" mi giro e guardo mia madre
che mi sorride e si alza dal letto.
"Su vai muoviti, porto via io tuo padre o romperà l'anima
come sempre." dice ridendo.
Infilo la tua felpa blu e metto il cappuccio in testa, scendo piano le
scale e ti sento ridere con mio fratello.
Mia madre arriva prima di me, ti abbraccia e ti chiede come stai, tu
ricambi e le fai la stessa domanda prima di vedere me alle sue spalle.
Lei si sposta e fa segno a Taylor di andare in cucina, seguendolo.
Rimaniamo soli ed il silenzio in realtà è un po'
imbarazzante, ma viene rotto dalla tua voce.
"Ciao!" mi dici sorridente - "perchè diavolo hai il
cappuccio in testa anche dentro casa?" aggiungi mentre cominci a ridere.
"Ehm... avevo freddo."
"Bugiarda." continui ridendo.
"Oh piantala!" ti tiro un colpo sull'addome, ma mi afferri il braccio e
mi tiri verso di te, mi abbracci forte, ricambio l'abbraccio poggiando
la testa sul tuo petto, mi baci i capelli e ti sento mentre respiri il
mio profumo.
"Mi sei mancata." mi dici sotto voce.
"Anche tu, davvero tanto." stringo più forte l'abbraccio.
"Kristen mamma chiede se cenate con noi! Ops... scusate." mi sposto un
po' e guardo Taylor in un modo così incazzato che devo
averlo spaventato.
"Eh, ok. Non cenate con noi, scusa." dice sotto voce.
Scoppi a ridere divertito.
"L'hai fulminato!" continui a ridere.
"HA ROVINATO IL MOMENTO IL CRETINO!"
"Ahahahaha, no non l'ha rovinato poverino. Lascialo in pace..." mi
poggi la mano sulla spalla mentre ti faccio strada, anche se ormai la
conosci a memoria, verso camera mia.
Commenti ogni foto che vedi, tutte le volte che entri in casa mia.
"Questa foto posso prendermela? Guarda quanto sei carina!" dici ridendo.
"Oh ma la smetti? No, non puoi prenderla. Sono cicciona, guarda quanta
ciccia sulle gambe!" ti rispondo ridendo assieme a te.
"Ma smettila! Guarda che carina - togli la foto dal muro - me la
prendo, ho deciso."
"Assieme al porta foto?"
"Sì, non ho un porta foto quindi prendo anche questo."
Scoppio a ridere mentre ti guardo e cerchi di infilarlo nelle tasca dei
jeans.
"Amore, non ci sta!"
"Ci sta, tranquilla!"
"Ora rompi i jeans. Te lo dico, li rompi..."
"Me li aggiusti tu nel caso, no problem!"
"Ah beh, certo! - ti prendo la foto dalle mani - dammi qui, poggiala in
camera mia, prima di andare via la prendi."
"La dimentico!"
"Te lo ricordo io, tranquillo." ti prendo per mano e ti tiro verso
camera mia.
Apro la porta e ti faccio entrare dentro. In realtà
è un vero casino, la valigia più grande
è totalmente aperta e gli abiti sono tutti incasinati, la
metà di abiti sono sul bordo e toccano il pavimento.
Tutti gli abiti usati per le premiere sono stati incelofanati e
poggiati sul letto da Ruth, sono uno sopra l'altro. Ne terrò
solo uno o due, credo.
"Guarda quanta roba ti sei portata!" commenti.
"Lo so, ero via un mese, mica 2 giorni, sai?"
"Mi piacciono gli abiti di quest anno - prendi un abito in mano e lo
guardi, è quello che indossavo a Berlino, nero e blu - un
po' troppo corti, ma mi piacciono." dici sorridendomi.
"Non sono troppo corti."
"Ah, ricominciamo? Guarda se adassi in giro in boxer a te andrebbe
bene?"
"NO!" dico con un tono secco mentre mi siedo sul letto ed incrocio le
gambe.
"E allora?"
"E allora io metto gli abiti corti perchè lunghi sono
orrendi su di me, sono bassa."
"Sei fissata, altro che." ti siedi vicino a me e afferri la nostra foto
sul comodino. E' del periodo di Twilight, siamo vicini e la tua fronte
è poggiata sulla mia, tu fai la linguaccia ed io sorrido.
"Non ce l'ho questa, rubo pure questa."
"No, quella non la tocchi. Ce l'ho nel pc, poi te la metto sul
telefono, lasciala lì."
"Che piccoli, guarda che faccia ho."
"E' vecchia..." commento guardando la foto.
"Cambiala."
"Mi piace quella, anche se siamo brutti e piccoli."
"Perchè ti piace?" chiedi serio.
"Non eravamo ancora così incasinati come adesso, e non so...
abbiamo qualcosa..."
"Qualcosa?"
"Non so, qualcosa... non so spiegarlo. Comunque sia, è
carina, sul serio."
"Sì, lo è. Tralasciando la linguaccia, e la mia
faccia... ah, e i miei capelli" dici ridendo "Tu sei bella, sorridi..."
"Uh, bellissima. Con queli capelli da Bella poi..." dico ridendo.
"Però, ero così vicino, potevo baciarti visto che
c'ero."
"Eri troppo ritardato per farlo." ti rispondo ridendo.
"Ehi ehi ehi! - ti giri a guardami - che vorresti dire?"
"Ah no, nulla." ti rispondo divertita.
"No parla!"
"Hai avuto tante di quelle occasioni per baciarmi, ed alla fine sono io
che ho baciato te."
"Avevi un ragazzo."
"Come che mi sia mai realmente importato, abbiamo passato milioni di
notti assieme e non lo hai mai fatto."
"Ripeto: avevi un ragazzo. Non potevo farlo, magari mi tiravi un
cazzoto in piena faccia."
"Robert, andiamo." dico sospirando.
"Cosa?"
"Sei scemo!"
"Che? No!"
"Sì!"
"Non lo sono."
"Sì, lo sei..."
"No.
"Sì."
"No."
"Sì."
"No..." avvicini il tuo viso al mio, i nostri nasi si sfiorano e le
nostre fronti si toccano, sento il tuo respiro sulle mie labbra.
"Sì...." sussurro piano prima che le nostre labbra si
tocchino, le tue labbra calde si posano sulle mie, premi forte prima di
far entrare la tua lingua nella mia bocca. La muovi piano ed in modo
dolce, prendi il mio viso tra le mani e mi tiri verso di te. Mi siedo
su di te con le gambe aperte che ti stringono le anche, le tue mani mi
accarezzano le cosce, e salgono piano fino al mio
fondoschiena, poi sulla schiena e sulle spalle. Mi fai scivolare la
felpa da dosso, mi accarezzi le braccia e mi prendi le mani,
intrecci le dita delle tue mani con le mie mani mentre continuiamo a
baciarci in modo davvero, davvero dolce. E' quasi inaspettata come
cosa, pensavo che ti saresti avventato su di me, invece non lo hai
fatto.
Quando penso di sapere cosa farai, fai sempre una cosa diversa e mi
spiazzi, letteralmente.
Poggi la schiena alla spalliera del mio letto, lasci le mie mani e ti
stacchi per un po', mi guardi negli occhi.
"Vieni qui..." dici sotto voce, mi prendi i fianchi e mi tiri verso di
te.
Ti avvolgo il collo con le braccia e stringo forte, poggi la testa sul
mio seno e ricambi l'abbraccio.
"Mi sei mancata, stavo impazzendo senza di te. E' stata dura questo
mese..." commenti, sotto voce.
"Sul serio?" ti chiedo mollando la presa e guardandoti negli occhi.
"Certo, avevi qualche dubbio?" beccata Kristen, beccata.
"No, cioè... no, sì. Sai come sono fatta, le
paranoie volano."
"Anche le mie." rispondi sicuro.
"Che vorresti dire, Rob?" ci sono rimasta male, pensavo cominciassi a
rassicurarmi ora.
"Voglio dire che anche le mie paranoie non sono da meno delle tue,
Kristen."
"Sì, ma... riguardo cosa?"
"Riguardo tutto, eri sola un mese con Taylor, il mio cervello ha vagato
parecchio."
"Taylor? ROB!"
"Sì, non c'è bisogno di alzare la voce..."
"TAYLOR?"
"Sì, T a y l o r. Sono geloso di lui, non
è una novità."
"Oh ma smettila, chi se lo fila."
"E io perchè mi dovrei filare qualcun'altra che non sei tu?"
"Non lo so..."
"Appunto... zit.."
"Te lo mollo?!" alzo il braccio per tirarti uno schiaffo.
"No, non l'ho detto per intero di star zita, mi sono fermato prima.
Niente schiaffo." dici con una sorta di espressione d'angelo in viso.
"Ti risparmio per questa volta, se lo risento ti arriva."
"Ok ok, non lo dirò più - mi sorridi e mi
accarezzi la mano - comunque, sei esagerata..."
"Forse lo sono..."
"Lo sei."
"Forse, te l'ho detto... Ho i miei motivi per esserlo."
"Pure io ho i miei per esserlo."
"Sarebbero? Io non ho una banda di ragazzini urlanti che mi chiedono di
fare sesso, e no, non lavoro con dei fighi."
"Infatti, lavori e lavorerai con tipi di ragazzi che piacciono a te. E
sono già in ansia, solo all'idea che inizierai a girare On
the Road tra poco, e devi fare un'orgia con degli sconosciuti."
Ti guardo e poi ti sorrido accarezzandoti i capelli.
"E' solo lavoro."
"Anche il mio..." rispondi guardandomi negli occhi.
"E' la lontananza che mi frega, non dubito di te Robert."
"Sembra di sì a volte."
"Non è così, Rob."
"Dovrei dubitare anche io allora?"
"Ti ho detto che non dubito! E tu perchè dovresti?? Ti
chiamo 20 volte al giorno quando non ci vediamo, e ti mando un
messaggio tutte le volte che vado al cesso, buongiorno e buonanotte,
che motivo hai?"
"Niente..."
"Robert!"
"Niente Kristen, non dubito di te infatti - ti tocchi i capelli nervoso
e sposti lo sguardo - solo che avrei più motivi di te per
farlo."
"Cosa? E perchè?" mi sto incazzando.
Non rispondi, guardi con uno sguardo fisso la finestra.
"ROBERT?" ti afferro il mento con una mano e ti faccio girare contro
voglia a guardarmi.
"Sei stata con me quando stavi con Mike, chi dice che non
succederà e che non ti innamorerai di qualcun altro?"
SBAM! La mia mano ti arriva dritta in faccia con una forza assurda.
"Tu, sei un vero coglione." mi alzo da sopra le tue gambe e apro la
porta di camera mia.
"Vai fuori."
"No ok, mi hai appena tirato un cazzotto in piena faccia..."
"E lo faccio di nuovo, vattene Robert, razza di stronzo."
"Sei impazzita Kristen? TU PUOI DUBITARE DI ME QUANDO TI PARE ED IO NON
DI TE?"
"Vattene fuori, non ti voglio più vedere, vai fuori cazzo e
non cominciare a farmi urlare razza di coglione che non sei altro."
"Ma che ho detto che non va? Ho detto solo che potrebbe ricapitare!
Kristen cazzo."
"Vattene."
"No, non me ne vado da qui finchè non ti dai una calmata..."
ti tocchi la guancia, lo schiaffo ti è arrivato proprio
forte, non volevo farti male in realtà...
"Non voglio parlare con te, mi hai appena dato della puttana, coglione."
"NO! NON HO DETTO QUELLO, HO SOLO DETTO CHE POTREBBE RICAPITARE CON
QUALCUN ALTRO!"
"E non hai capito un gran cazzo allora. Vattene, sei un coglione, va
fuori da qui."
"Kristen, smettila cazzo."
"Con chi potrebbe capitare, eh? CON CHI? Con Taylor? Ahah, sei un
coglione Robert."
"Non l'ho mai detto io e smettila di offendermi, non è
carino."
"Stai zitto, cazzo. Vattene fuori da camera mia."
"No, non me ne vado finchè non ti calmi e parliamo come si
deve." ti alzi e ti avvicini a me, afferri la maniglia della porta e la
chiudi a chiave, togli la chiave dalla toppa e te la infili in tasca.
"Non ti muovi tu e non mi muovo io. Non intendevo dire quello... Ma
pensaci, è così che ci siamo innamorati noi, chi
dice che non capiterà di nuovo?"
"Allora vale lo stesso per te."
"No, non vale per me. Perchè io mi sono innamorato di te
vedendoti in un fottuto film Kristen, e cazzo... Ti ho aspettato per
due anni. Ora che sei mia... ora che sei mia sarei un gran coglione a
mandare tutto a puttane."
"E cosa ti fa pensare che sarò io a mandare tutto a puttane?"
"NESSUNO! Stavo solo dando voce alle mie paranoie, come te! E non mi
aspettavo un cazzotto in faccia."
"Amo te in modo diverso da come amavo lui, e se tu pensi che mi possa
innamorare di qualcun altro ora come ora non hai capito un cazzo."
"Posso avere paura? O puoi averla solo tu, Kristen?"
"Non ho detto questo."
"Lo hai detto, tu dai voce alle tue paranoie e io sono sempre
lì a farti stare tranquilla, se invece sono paranoico io ti
do della puttana, ma sei impazzita?"
"La frase non era carina."
"Mi hai dato uno schiaffo."
"Scusa..."
"Dobbiamo litigare dopo un mese che non ci vediamo? La distanza ci
porta a questo adesso?"
"Non lo so... - le lacrime cominciano a rigarmi il viso a litri - sono
stanca Robert, davvero stanca."
"Lo so che sei stanca e stressata e che non stai bene e che la
lontananza la reggi molto meno di me, ma non c'è bisogno di
fare tutti questi casini, tutte le sante volte."
"Mi dispiace..." sussurro singhiozzando.
"Spero che ti sia almeno sfogata, se quello fosse stato un pugno mi
avresti steso."
"Scusa, davvero."
"Non importa..." rispondi sotto voce, sedendoti nel letto.
"Ti ho fatto male?"
"Un po'..."
Mi avvicino verso di te e mi siedo affianco a te nel letto, hai la
testa bassa, ti afferro il viso e guardo la tua guancia.
E' veramente tanto rossa ed hai il segno dell'anello, cazzo.
"Scusami..." ti dico ancora in lacrime.
"Dio, non mi piace litigare con te, non mi piace. Divento un isterico
del cazzo!" ti alzi dal letto di scatto e tiri un calcio alla sedia che
cade per terra.
"Ah, cristo!"
"Rob, calmati..."
"Mi sei mancata cazzo! Te lo vuoi ficcare in testa? Amo te, voglio te!
Ho bisogno di te, ho bisogno di te! Sei la mia migliore amica, la mia
ragazza fissa per gli amici e la mia fidanzata per mia madre, sei la
mia amante, sei quella con cui faccio l'amore tutte le notti quando
siamo assieme e non mi stancherò mai di farlo, sei quella
che mi fa dire fare l'amore anzichè scopare ed ogni volta
è bello come la prima volta, non è cambiato
nulla. Sei quella che mi capisce guardandomi negli occhi, sei tu che
capisci se ho qualcosa! Sei tu che arrivi a capire che ho prima ancora
che lo capisca io! Sei tu che mi conosci meglio di quanto io conosca
me, sei tutto per me, come te lo devo dire Kristen? Come? No dimmelo!
Non riesco proprio a fartelo capire, sono così merdoso come
ragazzo? Non riesci a capire quanto ho bisogno di te? Mentale e fisico,
non lo capisci?"
Le lacrime continuano a rigarmi il viso, sono una sorta di fontana
aperta che non smetterà per parecchie ore ormai.
"E non piangere, non voglio che piangi." ti avvicini a me, ti
inginocchi e cerci di asciugarmi le lacrime.
"Lo capisco, lo capisco... Capisco tutto, e sei un bravo fidanzato.
Sono io che ho paura che ti portino via da me, non sei tu che sbagli,
Rob..." ti rispondo in lacrime.
"Ma chi vuoi che mi porti via? Se parlo con una ragazza parlo di te
amore." hai gli occhi lucidi, stai male, ti si legge in faccia.
"Mi dispiace farti stare male."
"Non sto male..."
"Sì, invece stai male..."
"No, sto bene se stai bene tu."
Ti accarezzo il viso con la mano e ti tiro verso di me, poggio le mie
labbra tutte bagnate dalle lacrime sulle tue, mi spingi sul letto e ti
stendi sopra di me, piano - continuando a baciarmi.
Sto ancora piangendo e non riesco a smettere, i miei occhi son due
rubinetti aperti.
So che vorresti fermarti ma non te lo lascio fare, non voglio che lo
fai - sto male, e l'unico modo che ho per stare meglio sei tu al
momento.
"Kristen...Kris..." ti stacchi dalle mie labbra - "smetti di piangere."
"Rob, ho bisogno fisico di te al momento, non osare fermarti
perchè io piango, starò meglio dopo..."
"Lo so, ma sai che non mi piace..."
"Robert..."
Torni sulle mie labbra, la tua lingua entra nella mia bocca piano ed in
modo dolce, come prima. Ti sfilo la maglietta e ti slaccio i jeans,
mentre tu fai lo stesso con me, mi sbottoni uno per uno i bottoni della
camicia, piano. Me la togli e mi accarezzi le spalle e le braccia, mi
sbottoni i jeans e mi sfili piano, continuiamo a baciarci. Sento le tue
mani sul mio corpo, scorrono piano e delicate, non hai fretta - vuoi
solo farmi star bene e lo fai alla perfezione.
Sento il tuo corpo nudo che preme contro il mio, mi sfili l'ultimo
indumento che è rimasto ed entri dentro di me, niente forza,
niente spinte esagerate. Movimenti dolci e lenti, delicati - mentre mi
baci il collo ed il seno, e torni sulle mia labbra. Poi mi guardi negli
occhi per un po', ed asciughi una lacrima il dito.
"Ti amo, davvero tanto..."
Due lacrime mi rigano il viso, di nuovo. Ma ti sorrido e ti rispondo
sotto voce "ti amo anche io, davvero tanto..."
Mi dai un bacio dolce sulle labbra prima di tornare a ciò
che avevamo interrotto per qualche secondo.
Capitolo 30 *** Always know that I love you so... ***
Ok,
oggi il mio cervello non ha fatto nessun tipo di viaggio e non ho
preparato nulla. Ma ho voglia di scrivere, scrivo ciò che
viene fuori senza pensarci troppo. Spero che qualunque cosa sia vi
piaccia, come sempre :) Grazie a tutti quelli che hanno recensito e a
tutti quelli che hanno letto, siete una mareeeeeeeeeeeeeeea! *-* Quanto
vi posso amare? Ah vabbè! Taglio corto. :D
Saluto speciale alle lettrici accanite; tra le quali spiccano: Paola,
Giovanna Giulia e Marilù (che finirà nella mia
lista nera, presto.) xD
Ecccomunque, il capitolo è dedicato a quelle tre ragazzotte
lì che mi riempiono le giornata, senza fare troppi nomi -
loro sanno.
Buona lettura!
Ps(La canzone, AH... questa canzone. Amo il nuovo cd di Avril, nel caso
non l'aveste capito. Se non vi piace ok, ma leggete il testo e la
traduzione ;) Baci. )
Febbraio 2011
Pov Kristen
"Queste lenti a contatto, giuro che mi uccideranno prima o poi, guarda!
Ho gli occhi tutti rossi e lacrimosi!" ti sento urlare mentre apri la
porta del mio camerino sul set. Ti guardo.
"Smetti di lamentarti per una buona volta?"
"Non mi lamento! Dico solo la verità, guardami gli occhi."
dici - gesticolando come un matto indicando gli occhi.
Mi avvicino e ti poso una mano sulla guancia avvicinandomi per
guardarti meglio.
"Li sto guardando Robert, non hai nulla santo cielo!"
"E questo lo dici tu, ovvio. Lo dico io perchè è
così, guarda!"
"STO GUARDANDO!"
"Eh ma secondo me non ci vedi bene, fidati."
"Questo è risaputo, ma nei tuoi occhi vedo tutto normale,
ora te ne torni a struccarti e mi lasci spogliare in pace?"
"Uff, non vedi nulla?"
"Nulla, niente. Sono come sempre."
"Va bene, me ne vado."
"Sei venuto qui solo perchè io ti dicessi che hai gli occhi
rossi, ma non te lo dirò."
"Sono rossi ti dico!"
"Mh-mh!"
"Anche i tuoi sono rossi!"
"I miei stanno benissimo, non dire scemenze. Non ti dirò che
stai male e che essere vampiro è stancante solo per un'ora
di trucco, fila."
"Che palle." dici sconsolato e con aria abbattuta, solo
perchè non ti ho dato ragione.
Ti siedi nel divanetto della mia stanza e ti porti le mani sulle tempie
fissando il nulla, annoiato.
"Cosa c'è ora?"
"Nulla." dici con aria sempre più annoiata.
"Oh andiamo, cosa c'è?"
"Mi annoio, cosa facciamo stasera?"
"Mangiamo e dormiamo."
"Di nuovo? Ebbasta, mi annoio!"
"Giochiamo a playstation se vuoi."
"No, voglio uscire. Andiamo a cena."
"Dove?"
"Non so, andiamo a cena dai. Non è San Valentino oggi?"
"A quanto pare lo è." ti dico ridendo.
"Non ci siamo fatti gli auguri, me ne sono dimenticato."
"Oh, non è molto importante in realtà, non
preoccuparti." ti dico togliendomi la maglietta ed infilando la tua
felpa.
Mi siedo affianco a te nel divanetto e mi lego le scarpe.
"Io ho fatto, ce ne andiamo da questo posto? Lo sto odiando."
"Sì, andiamocene và."
Mi afferri la mano ed intrecci le mie dita con le tue, la stringi forte
e mi tiri fuori verso la porta.
"Allora andiamo a cena?" mi chiedi contento.
Non ho voglia di uscire, non ho voglia di fare niente e sono stanca
morta, non dormo e il lavoro mi uccide. Non capisco da dove ti esca
tutta questa voglia di uscire, ma se ti dicessi di no mi terresti il
muso per ore ed ore dicendo di non avere niente, quindi...
"Va bene, andiamo a cena." ti dico sorridente.
"Wo! Evvai! Pensavo mi dicessi di no."
"C'ero quasi..."
"So che sei stanca, torniamo presto, mangiamo ed andiamo in albergo."
Annuisco e ti sorrido mentre attraversiamo tutto il set per uscire
dall'uscita sul retro.
"Ehi innamorati, che fate oggi?" la voce di Ashley rompe le nostre
risate.
"Ah un bel nulla, Robert si è appena ricordato che oggi
è San Valentino in realtà." dico ridendo.
"Complimenti Robert, davvero bravo." commenta lei con aria semi offesa.
"Oh e beh? Scusate tanto se mi sono dimenticato di questa mega
festona!" dici tu indispettito.
"Scherzo dolcezza, sai che non me ne frega niente." ti dico sorridente.
"Come non te ne frega niente?" commenta Ash. Ma che le dice
il cervello? E' solo una stupida festa.
"No, non m'interessa molto in realtà." dico ridendo ancora.
"Perchè? Joe s'è ricordato?" chiedi tu.
"Certo! Mi ha mandato le rose rosse ed è venuto a prendermi,
è fuori."
"Awwwwwwwwwwww - che carino!" dici ridendo per sfotterla, e non poco -
io scoppio a ridere e la risata di Jackson si unisce alla nostra.
"Maccheccarino che è, ti è venuto a prendere!"
commenta Jack con il tuo stesso tono di voce.
"Vero? Non è stupendo?" continui tu.
"Ossì, com'è carino e tenero." continua lui
serio, facendo un cuore con le mani.
"Oh andate a fare in culo? Che dite?" dice lei indispettita.
"Ahahahah, massì è così carino."
continua Jackson sempre con il cuore.
"Essì, il fidanzato perfetto!"
Scoppio a ridere fragorosamente mentre il viso di Ashley è
serio e vi guarda come se l'aveste terribilmente offesa.
"Come siete simpatici voi due, davvero." continua.
"Lo sappiamo." commenta Jackson dandoti il 5.
"Beh, intanto io porto Kristen a cena, e poi facciamo sesso. Non va
bene? Vuoi anche le rose?" mi chiedi ridendo.
"Ossì, tantissime rose, una stanza piena!" ti dico
divertita.
"Ecco, andremo a comprarle."
"Sì ma ormai è tardi dovevi pensarci prima" dice
Ashley ridendo.
"Oh, le mancano le rose ma almeno facciamo sesso dopo, il tuo ragazzo
non è vergine? Lo farete dopo il matrimonio, no? Allora tu
tieniti le rose, noi abbiamo di meglio!" scoppio a ridere in
maniera sonora e Jackson mi segue piegandosi in due e mettendosi in
ginocchio sul pavimento, ridendo come un matto.
"Oddio Pattz, oddio non ce la faccio - aiuto la pancia! Non respiro!"
riesce solo a dire.
"Ah-ah, come sei simpatico Robert!" ti risponde Ashley un po' scocciata.
"Eh lo so!" dici ridendo "Guarda rido da solo delle mie battute!"
"Amore - ti dico continuando a ridere come una pazza - ok, ahahahaha,
ok. E' il caso di smetterla, ognuno fa ciò che vuole."
"E tu smettila di ridere!" dice Ashley tirando un colpo a Jackson
"Almeno io ho un ragazzo, tu invece come stai messo?"
"Lui va con chi capita! Si arrangia!" commenti tu ridendo.
Jackson ricominca a ridere di gusto, aveva appena smesso.
"Credo che le verrà una crisi respiratoria se non la smetti
di dire scemenze!"
"Massì lasciamolo qui a ridere da solo, andiamocene."
commenti tu prendendomi di nuovo per mano continuando a ridere assieme
a Jackson che si alza e ci segue, facendo partire una risata ogni
tanto, senza che Ashley se ne accorga.
Usciamo fuori ed ecco Joe davanti a noi con un altro mazzo di rose
rosse gigantesco.
"Ommioddio, quello lì non ce la può fare. E' un
adolescente alle prime armi!" commenti tu, ed ecco la risata di Jackson
che riparte a tutto andare, seguito da me, ovviamente.
"Ma come fa a stare con quello lì? - continui - lui ha 13
anni, lei 22."
"Anche tu hai 13 anni ed io 22" - ti rispondo ridendo.
"Ennò, io ne ho 17 e tu 22."
"Ah ecco - mi alzo sulle punte per darti un bacio sulla guancia -
così va meglio."
"Un altro bacio." mi dici sorridente.
Mi tiro di nuovo su con le punte dei piedi e ti avvolgo le braccia al
collo, dandoti un bacio sulle labbra, tu premi forte e ricambi.
"Ce ne andiamo?" mi dici guardandomi negli occhi sollevandomi di
qualche centimetro.
"Direi di...sì." ti do un altro bacio sulle labbra e mi
metti giù prendendomi per mano.
Jackson ha continuato a ridere tutto il tempo guardando la scena di
Ashley e Joe che si sbaciucchiano e lei - patetica - si è
messa a piangere.
"Ma come fa? - commento io - andiamo si sono visti tre giorni fa. Se
non si vedessero per un mese morirebbe di crepacuore."
"Assolutemente sì." commenti tu divertito.
"Io opto per mandare lei da sola a fare la promozione del film, senza
Joe però. Un mese da sola, come me!"
"Sì così si taglia le vene!" - dice Jackson
ridendo di nuovo.
Ci raggiungono anche gli altri, che escono uno per uno dal set. Taylor,
Nikki e Kellan assieme a Peter ed Elisabeth.
"Che fate stasera?" chiede Peter avvicinandosi a noi due.
"Andiamo a cena adesso - rispondi tu - poi in albergo, fine della
serata."
"Tua moglie è qui?" gli chiedo.
"Sì, mi aspetta in albergo. Niente bambini questa volta."
"Woooow! Si tr..." - ti tiro un colpo sull'addome prima che finisca la
frase.
"Robert! Evita di urlare, gentilmente."
"Ok, scusa. Insomma, mi hai capito Pet." gli dici ridendo, e lui,
ridendo assieme a te, ti fa l'occhiolino. Poi mi abbraccia e ci augura
buona serata andando via su una macchina nera appena arrivata.
"Io me ne vado - la voce di Nikki fredda ma squillante eccheggia in
mezzo alle voci degli altri - buonanotte a tutti." - continua,
dando un bacio a Taylor, Kellan ed abbracciando Elisabeth.
"Buonanotte Nikki!" gli rispondi tu allegro, lei si gira e ti fulmina
con lo sguardo, ma fa uscire dalle sua labbra una sorta di falso
sorriso indecente, che non si può proprio guardare.
"Buonanotte, Robert." ti risponde.
"Buonanotte, dormi bene!" continui tu allegro.
"Grazie." ti risponde lei fredda, prima di darti le spalle per salire
in macchina.
La risata di Jackson ricomincia a farsi sentire.
"La provochi di proposito o che cosa?" chiede lui.
"La provoco di proposito, cosa siamo due larve che non ci saluta
nemmeno? Meglio farle notare che è una maleducata
finchè si è in tempo, sai com'è." dici
tu serio.
"Ah, non prendertela. Fregatene..." ti dico io accarezzandoti il
braccio.
"Massì, vada a farsi fottere. Andiamocene a cena la macchina
è arrivata. BUONANOTTE A TUTTI!" urli facendo ciao con la
mano.
"Notte!" dico io seguendoti e tirandoti il giacchetto di pelle che hai
addosso.
Ti volti e mi avvolgi il collo con il braccio destro sul tragitto per
arrivare alla macchina.
Mi fai salire per prima poi mi segui chiudendo lo sportello.
"Dove andiamo a cena?" ti chiedo.
"Vuoi passare a cambiarti o cose del genere?" mi chiedi.
"No, cioè insomma, dipende. Dove andiamo?"
"Rstorante italiano."
"Oh wow! Siamo clienti fissi ormai!" ti sorrido e poggio la testa sulla
tua spalla e tu, a tua volta, posi la tua guancia sinistra sulla mia
testa.
La macchina percorre un'altra strada, non la solita dell'albergo, e si
ferma dopo poco davanti ad un ristorante.
Apri la portiera e mi dai la mano per scendere guardandoti attorno, sai
che non ci sono paparazzi a Vancouver, ma ti accerti sempre - credo sia
più che altro un abitudine ormai.
"Non c'è nessuno Rob, tranquillo." ti dice John arrivando
alle tue spalle.
"Oh! - esclamo io - e tu che ci fai qui?" gli chiedo.
"Oh! Faccio il mio lavoro ragazza!" risponde lui sarcastico.
"Ssssimpaticissimo, sempre di più!"
"Lo ssssssssso, grazie. Ora fila dentro o ti prendo in braccio e ti ci
trascino di peso."
"Ehi! Fanculo!"
"Oh, mi vuoi rubare la ragazza?" commenti tu con aria di sfida
guardandolo negli occhi.
"Ehi no Rob, tranquillo." lui abbassa la testa e comincia a guardare il
marmo del marciapiedi facendomi scoppiare a ridere.
"Ah beh, pensavo." commenti tu serissimo.
"Finiscila, scemo!" ti tiro un colpo sul braccio mentre cominci a
ridere divertito.
"Ci vediamo dopo John - gli dico scompigliandogli i capelli - non fare
strage di donne qui fuori!"
"Ci provo, ci provo!" commenta lui ridendo.
Mi prendi per mano ed entriamo dentro il ristorante, non è
di lusso, è una trattoria normale e tranquilla, credo sia a
gestione familiare - insomma, un posto più che tranquillo
per noi due.
Un camiere si avvicina e ci chiede i nomi, ma il padrone del ristorante
lo ferma e si avvicina salutandoci. Lo conosciamo e lui conosce noi,
veniamo spesso qui e ci porta nella saletta laterale dove di solito ci
fa sedere per non essere disturbati da nessuno.
"State qui o preferite stare da quelle parti?" chiede lui indicando la
sala centrale, con un accento misto ad americano e italiano,
presubibilmente del sud.
"No va bene qui Mario, grazie mille." gli rispondi tu cortese.
"Il solito Robbè?" ti chiede lui.
"Il solito?" mi chiedi.
"Sì, il solito va benissimo."
"Ok, vada per il solito Mario, grazie!"
"Arriva!" scompare dietro la porta della saletta, che stasera ha un
aspetto un po' diverso. Le luci sono più calde, profuma di
fiori e c'è una candela assieme ad una rosa rossa sul nostro
tavolo.
"Siamo romantici stasera?" ti chiedo.
"Mh, a quanto pare..." rispondi tu sorridendomi e afferrando la mia
mano posata sul tavolo, la stringi ed io ricambio.
"Lo sapevo che non ti eri dimenticato in realtà, non te le
dimentichi queste cose di solito."
Abbassi il capo sorridendo, quasi imbarazzato.
"Mi conosci ormai, non ci vuole più molto."
"Vero - ti rispondo accarezzandoti la mano - mi aspettavo qualcosa del
genere tutto il giorno."
"Sono così prevedibile ormai?"
"Ahah, no. Non lo sei... perchè non mi aspettavo di certo la
cena, ma qualche mazzo di fiori in camera e basta."
"Troppo classico signorina."
"Vero." ti rispondo sorridente.
Ti alzi dalla sedia e ti porgi verso di me per darmi un bacio,
raggiungi le mie labbra e prima di baciarle le lecchi.
"Robert!" ti sposto ridendo.
"Che?" chiedi facendo l'indifferente.
"Non fare il porco, non qui per lo meno." ti dico facendoti un sorriso
malizioso.
"Ah! Me lo terrò per il dopo cena."
"Braaavo!" ti dico io ridendo.
Un cameriere arriva con i nostri piatti ed una bottiglia di vino rosso,
la apre davanti a noi, lo versa nei bicchieri e va via lasciandoci soli.
Parliamo e faccio i cretini durante tutta la cena, e mangi
metà della roba nel mio piatto - lasciando la tua e
lasciandomi senza cena, come sempre.
"Robert ho fame, hai mangiato la mia cena!" commento guardando il mio
piatto.
"Mangia il mio, tieni!"
"Perchè la prossima volta non prendi direttamente il piatto
che prendo io se quello non ti piace?"
"E' meglio mangiarlo dal tuo, mi piace di più rubarlo!"
"Ah, certo!"
Mi passi il tuo piatto e lo poggi davanti a me, dandomi la tua
forchetta per non mischiare i sapori.
"Grazie!"
"Prego!" dici ridendo, sposti i bicchieri e ti metti a fissarmi mentre
mangio.
"Oh smettila di farlo, lo sai che lo odio."
"Non so che fare, sai com'è.."
"Potresti sederti qui affianco a me nel divanetto e darmi un bacio,
anche se so di carbonara."
"Mh, buona." ti alzi dalla sedia e ti siedi vicino a me, poggiando il
tuo braccio sulla spalliera del divanetto in pelle bordoux.
Aspetti che il boccone che ho in bocca vada giù e tre
secondi dopo mi ritrovo con le tue labbra incollate sulle mie.
Mi accarezzi il viso con la mano sinistra, e sento la tua lingua
entrare nella mi bocca con prepotenza; fregandotene dei miei polmoni
che faticano a fare il loro lavoro al momento.
Ricambio il bacio e ti avvolgo il collo con le braccia, accarezzandoti
i capelli con la mani e tirandoli un po'. Ci stacchiamo solo per
prendere fiato ogni tanto, ma continuiamo a baciarci per 5 minuti buoni
che volano via. Le tue mani sono già sui miei fianchi e mi
stringono forte, mi tiri verso di te e mi fai sedere sopra le tue gambe
interrompendo il bacio.
"Mh! Perchè ti blocchi ora?" chiedo quasi offesa.
Ti metti a ridere piano, è una risata dolce e carina.
"Aspetta, devo darti una cosa prima che iniziamo a fare sesso dentro il
ristorante."
"Cosa molto probabile al momento..." ti dico sotto voce avvicinando le
mie labbra al tuo collo e respirando piano.
"Mh..." ti sento dire piano - ti bacio il collo piano un paio di volte,
e poi lo mordo delicatamente.
"Ok! - mi allontani piano e mi afferri i polsi con le mani - ferma qui!
- continui serio - o avrò un crollo e non
riuscirò più a fare nulla."
"Dubito che tu non riesca a fare quello che voglio fare." ti dico
ridendo.
"Beh quello sì, beh. Uffa! Fammi alzare, aspetta."
Mi alzo dalle tue gambe ridendo e ti vedo mentre infili una mano nella
tasca di dietro dei pantaloni, poi ti alzi e prendi una cosa dalla
tasca del giubbino. Non riesco a vedere cosa sia in realtà.
Le tue mani grandi coprono entrambe le cose che hai appena preso.
"E lo so, lo so. Hai un fidanzato con poca, pochissima fantasia, chiedo
scusa già da ora, ma sai...non potevo non prenderli. Sapevo
che ti sarebbero piaciuti troppo, anche se somigliano a quelli
dell'ultima volta."
"Robert, ancora regali? Basta ho detto, anche l'ultima volta."
"No ok, questi sono gli ultimi te lo giuro. E poi per San Valentino
dovevo prenderti qualcosa, isomma. Sono INGLESE - scandisci bene la
parola inglese quando la pronunci e continui - sono un gentiluomo per
eccellenza, no?" mi dici facendo l'occhiolino.
Scoppio a ridere e ti guardo - "Ah va bene va bene, vediamoli..." ti
rispondo curiosa.
Ti siedi di nuovo nel divanetto e mi fai cenno di sedermi di nuovo
sopra di te.
"Ok, il primo è questo." mi passi un pacchetto blu, non
molto grande, è di plastica dura. Un po' rovinata - ma
è avvolto da un nastrino rosso tanto carino.
"Ok io vado eh, apro."
"Apri."
Sciolgo il fiocchetto rosso e te lo passo, premo su un lato della
scatoletta che fa un leggero "click" e si apre da sola di scatto.
L'interno è di stoffa bianca, un po' ingiallita dal tempo.
Al suo interno c'è un ciondolo d'oro, un piccolissimo
ciondolo d'oro a forma di coccinella, i puntini sono forgiati
all'interno, la testa è davvero piccola. Non è
rossa e nera, ma proprio tutta d'oro.
"Oddio! Oddio! E' quella che abbiamo visto assieme nel negozio
d'antiquariato che vendeva oggetti antichi! Oddio! Mi ero dimenticata
che volevo passare a prenderla!"
Scoppi a ridere divertito e soddisfatto, vista la mia reazione, mi
è piaciuta e non poco.
"Grazie! - continuo allegra - grazie amore!" ti abbraccio forte e ti do
un bacio sulla guancia.
"Aww, è bellissima! Guarda che carina è!" te
l'avvicino al viso per fartela vedere meglio.
"Oh l'ho vista, è davvero carina sì." mi rispondi
ridendo.
"Dalle un bacio, avanti."
"Oh no, questa storia del baciare oggetti e pupazzi diventa snervante
Kristen!" rispondi ridendo.
"DAGLIELOOO!"
"Ok! Ok!" ti avvicini e dai un bacio all'oggettino.
"Bravo, le devo trovare un bel nome!"
"Certo, fattela migliore amica avanti. Anzi ignora me e parla con lei
se proprio vuoi..." dici tu divertito.
"Uff, non rompere." afferro la catenina e la metto subito al collo,
sembro una bambina a cui hanno appena regalato un pacco di caramelle
alla fragola.
Ti abbraccio di nuovo forte e ti ringrazio di nuovo, ti do un bacio
sulle labbra, poi un altro ed un altro ancora.
"Ti è piaciuto, eh?"
"Molto!" ti dico contenta.
"Oook, poi qui c'è un'altra cosa."
"Cosa?" ti chiedo guardando un altro pacchetto, molto più
piccolo e di velluto rosso, avvolto da un nastrino bianco sta volta.
"Rob..." ti dico seria.
"Aprilo, avanti.."
"No Robert, quella è la scatoletta di un anello ed io non lo
apro."
"Fallo, per favore."
"No."
"Kristen."
"Robert?"
"Fallo."
"Un altro anello?"
"Aprilo, per favore."
Sospiro un po' indecisa, ma il tuo sguardo è diventato
triste perchè mi rifiuto di aprirlo - quindi lo afferro e
sciolgo il fiocco, piano.
Lo tengo in mano mentre apro la scatoletta.
All'interno c'è un anello, un solitario. Ma non è
un solitario normale, di quelli che lucciccano troppo e hanno 30mica
carati, è un solitario antico. L'oro è scuro,
opaco e non lucido come dovrebbe essere un anello appena comprato. La
pietra al centro, però, brilla parecchio.
"Rob..."
"Prendilo in mano e leggi dentro."
"Che ci hai fatto scrivere sta volta?"
"Io niente, tu leggi."
Afferro l'anello e guardo la scritta all'interno, è un po'
rovinata dal tempo ma riesco a capire che c'è scritto. "L’essere te, semplicemente te."
La fisso per un po', poi ti guardo negli occhi che mi si sono riempiti
di lacrime e ti sorrido.
"L'ho visto nello stesso negozio. Quello che me l'ha venduto dice che
sarà su per giù degli anni trenta, la scritta
è stata incisa a mano. E a quanto pare, era qualcuno davvero
innamorato. Esattamente come lo sono io..."
Sposto lo sguardo di nuovo verso l'anello e continuo a fissarlo.
"Insomma, ti piace?"
"E lo chiedi pure?" ti guardo negli occhi per un po', le
lacrime cominciano a rigarmi il viso.
"No! No no, niente lacrime. Ti è piaciuto, ok. L'ho capito!
Non piangere però..." mi abbracci e ricambio l'abbraccio
poggiando le testa sulla tua spalla.
"Devi sempre fare così? Mai un regalo senza farmi piangere,
bravo."
"Scusa..." dici mortificato.
"Mi aiuti a metterlo?" ti chiedo lasciando la presa del tuo abbraccio e
tirandomi su.
"Ehm...s..sì. Va bene. - continui - in che dito lo metti
questo?"
"Lo metto all'anulare per stasera, domani tolgo l'altro e lo metto al
medio."
"Va bene..."
Ti porgo la mano ed infili l'anello nell'anulare, piano -
così piano che tu abbia paura di rompermi.
"Come va?"
"Bene, è un po' largo ma starà fermo
dov'è fino a domani." ti rispondo sorridente.
"Oh, bene. Sono contento!"
"Grazie..." ti rispondo sincera.
Mi sorridi, è un sorriso meraviglioso e sincero, quanto il
mio grazie.
"Possiamo andare adesso?" ti chiedo.
"Impaziente, eh?"
"Mh..."
Scoppi a ridere divertito e mi afferri la mano, mi fai indossare il
giaccone e mi prendi di nuovo per mano.
Usciamo dalla stanza e ti avvicini a chiedere il conto, paghi in
contanti e dai al cameriere quasi 200 dollari di mancia. E lui quasi ci
resta secco e ti bacia la mano, esagerato.
Saliamo sulla macchina che ci accompagna fino all'albergo.
Entriamo dentro ed il portiere ci saluta dandoci le chiavi della nostra
stanza, lo chiamerei più appartamento in realtà.
Quando arriviamo in camera la prima cosa che fai è buttarti
sul letto, non accendi nemmeno le luci.
Sei stanco morto, ed io pure.
Mi avvicino ad accendere la luce ma mi fermi.
"Non accenderla, lasciala così... vieni qui."
"Devo accenderla, devo prendere una cosa."
"La prendi dopo, vieni qui dai..."
Mi avvicino al letto, riesco solo a vedere la tua sagoma che si muove
al buio, è un buio pesto.
Sento le tue mani che mi cingono i fianchi e scendono sulle anche, il
tuo respiro sul mio collo, posi le tue labbra sopra dolcemente, ti
sento premere e poi dischiuderle leggermente per far sì che
la tua lingua possa sfiorare la mia pelle. Le tue mani si muovono
lente, sbottoni la mia giacca - bottone per bottone, non hai fretta. Me
la sfili di dosso e scivola per terra, le tue labbra raggiungono le
mie, sento il tuo respiro entrare nella mia bocca, mi sfili la felpa
assieme alla maglietta, mi baci l'addome e scendi fino al ventre
sbottonando i jeans piano, li fai scivolare per terra assieme alla
giacca e torni sulle mie labbra.
Ti sposto per un secondo e ti sussurro solo "tirati su..." ti afferro
le mani e ti faccio alzare in piedi come me, ti tolgo la felpa e
sbottono i bottoni della camicia un po' più infretta di
quanto hai fatto tu con me - uno per uno, finchè non sento
la tua pelle calda a contatto con la mia.
Ti slaccio i jeans che scivolano sul pavimento raggiungendo i miei, mi
stringi i fianchi con le mani e mi tiri su di qualche
centimetro per far sì che la mia bocca e la tua s'incontrino
meglio; la tua lingua gioca con la mia, ti avvicini al letto e mi fai
stendere, posandoti sopra di me attento a non schiacciarmi troppo con
il peso del tuo corpo.
Intrecci delle tue mani con le mie e stringi forte, fin troppo forte.
Poi ne lasci una e mi accarezzi la coscia destra poco prima di entrare
dentro di me, piano.
Ti abbraccio con la mano che mi è rimasta libera e premo con
le unghie sulla tua carne; le spinte sono dolci ma decise, non vai
troppo veloce, stai cercando di essere dolce, più dolce del
solito.
"Ti amo..." ti sussurro dolcemente e con il poco filo di voce che ho.
Stringi la mia mano più forte e alzi il capo dal mio collo,
mi guardi per qualche secondo negli occhi - li vedo brillare anche al
buio.
"Ti amo anche io..." rispondi sotto voce dandomi un bacio sulle labbra,
davvero, davvero dolce.
Sono le tre del mattino quando ci stiamo per addormentare abbracciati
sotto le nostre coperte al caldo quando mi alzo di scatto e ti guardo
per un po'.
"Che c'è?" chiedi.
"Il mio regalo!"
"Cosa?"
Mi alzo dal letto e corro verso la cucina, apro un cassetto e corro di
nuovo dentro il letto sotto le coperte totalmente congelata.
"Ok, potevo morire di freddo durante il tragitto. A parte questo, non
è più San Valentino... ma."
Ti porgo il pacchetto blu e tu lo guardi incuriosito.
"Aprilo!"
"Ok, ora lo apro..."
Apri il pacchetto, la tua espressione è un misto tra
sorpresa, emozionata e felice.
"Oddio..."
All'interno c'è un semplice braccialetto d'argento con una
targhetta con sopra scritto
"sappi sempre... Che ti amo tanto." e
dall'altro lato della targhetta il mio nome inciso.
"Non so se lo metterai o insomma, non ami particolarmente avere i polsi
occupati di solito. Però..."
"Però è bellissimo amore." dici emozionato.
"Ti..." non mi fai finire la domanda, poggi la tua fronte sulla mia e
mi guardi negli occhi sussurrando dolcemente
"Always know, always know, always
know that I love you so..."
Ah
niente, sono malata ed ho di nuovo la febbre. E quindi siccome non
posso andare a lavoro o rischio di contagiare l'intero universo
starnutendo qui e lì sono rimasta a casa e mi sono messa a
scrivere il nuovo capitolo :) Essì, ho cambiato scrittura.
M'ispirava questa oggi, oh ma sto dicendo cazzate, come sempre '-'
Taglio corto e ringrazio come sempre tutti quelli che hanno letto i
capitoli precedenti, siete taaaanti ** E! Tutti quelli che hanno
recensito, come sempre. Siete adorabili. Concludo
dicendo che questo capitolo è basato su voci che giravano su
Twitter il periodo dei Eclipse, non so quanto possa essere vero, ma
insomma... Viva la fantasia xD Buona
Lettura, un bacio a tutti -
Carli. Ps(Capitolo
INTERAMENTE dedicato a Gilo. :* ) Ps2(BUON
COMPLEANNO TUSAICHI! :*)
Pov Kristen:
Set di Eclipse, ore 2:39 am
"Ok allora, quindi... Quale ruolo aveva la donna inglese? Quali sono le
differenze tra la donna inglese e quella francese e ficcaci in mezzo
pure Virginia."
"Ma Virgina chi, Rob? E' tua amica?"
"Massì, insomma. Mi hai capito."
"Ma sei scemo? No, mi stai interrogando ed io ho il mio esame di
diploma domattina."
"Kristen, su avanti parla!"
"No, mi prendi per il culo, davvero."
"Ah, come sei attacca brighe!" - mi sfiori la guancia con l'indice e mi
sorridi.
"Blablabla..."
"Allora? Sto aspettando Stewart."
"Sì ok, ci sono."
"Ci sei da un quarto d'ora, eh."
"Mi metti ansia!"
"Ansia?"
"Sì, smettila di fissarmi dai..."
"Ma chi ti fissa? Questa è pazzia, il primo sintomo della
pazzia è vedere cose che non ci sono."
"Che detto da te, insomma..."
"Ah-Ah!" fai una smorfia mentre ti guardo ridendo.
"Hai anche l'aspetto da pazza." dici ridendo.
"Che ho che non va?"
"Ah niente, guardati allo specchio per un paio di secondi."
"Non lo farò, o si romperà." ti rispondo ridendo.
"Baggianate!"
"Parli anche come uno dell'epoca ora?"
"Incredibile, STO STUDIANDO LETTERATURA INGLESE! Non l'ho fatto nemmeno
quando toccava a me farlo, e lo faccio con te. Ora gioco a Play Station
e t'arrangi."
"Lo fai con me perchè mi ami, semplice." mi siedo sulle tue
gambe facendomi spazio tra le centinaia di fotocopie e fogli sparsi sul
nostro letto, e ti avvolgo il collo con il braccio destro mentre guardo
il tuo viso cambiare espressione.
"La scusa dell'amarti dopo un po' non reggerà
più, lo
sai?" mi dici - cercando di essere il più serio possibile.
"Mh... non ne sarei così sicura." ti rispondo, avvicinando
le mie labbra al tuo viso.
"Eh no no no! Allontanati, allora. Prenditi sto cazzo di diploma,
così la finisci di essere la bambina del gruppo e quando mi
chiederanno se almeno hai il diploma potrò dire di
sì ai
miei parenti, che pensano che sia un pedofilo."
"Che poi, pensandoci, lo sei..."
"Che stronza!"
"Beh?" ti afferro il viso con una mano e stringo forte.
"No, scherzavo!"
"Cosa?!" stringo più forte.
"Aiiii! Eddai, scusa mi è uscito!"
"Dillo di nuovo e ti stacco la testa a schiaffi."
"Studiare le donne inglesi ti sta facendo diventare manesca!"
"Erano tutte pazze, ci credo."
"Oh insomma, Stewart! Serietà, ripetimi il capitolo e
facciamo la finita."
Faccio un respiro profondo e la tua espressione diventa seria leggendo
la fotocopia mentre io ripeto tutto per filo e per segno, lo so a
memoria ormai, ma mi sono fissata che deve andare davvero bene, anche
perchè - sono un anno in ritardo, dettagli.
"Mh mh..." commenti mentre ripeto.
"Sembri un professore."
"E questo c'entra con Virginia Woolf?"
"No, scusa, continuo."
"Brava." rispondi serissimo.
"Ahaha, è impossibile ripetere se fai quella faccia amore!
Sul serio, smettila di fare il serio!"
"Alloooora! Quante volte ne abbiamo parlato? Stai studiando, non
cazzeggiando. Oddio, sono più in ansia di te, tutto
ciò
mi mette ansia Kristen!"
"Sei troppo in ansia infatti, guarda me, sono tranquilla."
"Lo sarai molto meno domattina, molto meno."
"Ho il mio antistress a portata di mano."
"Il tuo antistress?"
"Sì."
"E cosa sarebbe?"
"Tuuu!" ti saltello sulle gambe.
"AHIA! Ti ricordo che ho qualcosa lì in mezzo."
"Che serve principalmente solo a me. Quindi se lo rovino ci perdo solo
io, hai ragione."
"Molto bene amore, molto bene."
"Mi sono stufata di studiare."
"Io no, RIPETI!"
"Ennnon urlare."
"E tu ripeti, non abbiamo finito."
"Sono le tre del mattino, non hai sonno?"
"Sì, ma tu devi studiare."
"E ho fame."
"Kristen!"
"La prendi davvero troppo seriamente, secondo me."
"Sei tu che non la prendi seriamente!"
"L'ho presa seriamente per un mese, so tutto a memoria."
"Ok, cambiamo materia, facciamo storia?"
"Ecco, storia la so di meno.............."
"ECCO, facciamo storia allora."
"Sì papà, facciamo storia."
"Smamma, nana." mi spingi per le spalle e mi fai cadere sul letto
cercando il libro di storia in mezzo ai fogli.
Mi corico nel letto a pangia in giù, con entrambe le braccia
sotto il cuscino e ti guardo mentre indaffarato cerchi il libro.
"L'hai trovato?" ti chiedo sbadigliando.
"No, è tutto un casino qui, domani li bruciamo!"
"Concordo - sbadiglio di nuovo - ho veramente sonno, Rob."
"Stai sveglia, devi fare storia."
"Abbiamo lavorato dalle 5 sul set, sono STAAAAAAAAANCAAAAAAAAAAAAA!"
"E c'è bisogno di urlare?" mi chiedi ridendo.
"Sì, per far capire il concetto." ti rispondo ridendo
assieme a te.
"Positivo, domani abbiamo il giorno libero perchè ti
diplomi."
"Non capisco perchè anche tu abbia il giorno libero,
comunque."
"Perchè sono il tuo fidanzato, ti do sostegno morale stando
a letto."
"OH NO! - mi alzo e mi metto seduta - TU DOMANI MATTINA TI ALZI E STAI
CON ME, FINO A CHE IO NON ENTRO DENTRO LA STANZA DELLE TORTURE, E MI
VIENI PURE A RIPRENDERE."
"Sa tanto di film adolescenziale."
"Me ne sbatto."
"Eh come sei cattiva, ok. Ti vengo a prendere principessa. - stai in
silenzio per 10 secondi poi scoppi a ridere - quanto fa schifo
chiamarti così?"
"Troppo, ti stavo per tirare un calcio!" ti dico ridendo.
"Sì però vuoi che faccia il bravo fidanzato da
liceo, quindi ti chiamo così tutto il giorno domani."
"NON CI PROVARE, se ti sente qualcuno è la fine."
"Ormai ho deciso!"
"SMETTILA ROBERT! E' orribile, sul serio!"
"Ma lo so, però potrei urlarlo per tutto il set quando ti
cerco."
"Ah, carino, davvero carino."
"Lo so!"
"Dai moglie datti una mossa adesso, dimmi del 20ennio fascista e
andiamo a dormire."
"No lo odio, chiedimi della storia americana non di quella europea."
"E io che ne so della storia americana?"
"Oh Rob, quanto sei cretino."
"Scherzo. Parliamo degli indiani d'america..."
"Robert."
"Eddai! E' l'unica cosa che so!"
"Robert, mi dici di prenderla sul serio e poi non sai nemmeno di che
parliamo?" ti chiedo ridendo.
"Ma lo so di che parliamo!"
"Ah sì?"
"Sì."
"Ci credo poco."
"Credici, Kristen." rispondi serio.
"Come sei serio."
"Ci stiamo prendendo per il culo a vicenda da ore, te ne sei accorta?"
"Ovvio."
"Bene, l'importante è rendersene conto amore."
"Beh, certo."
Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo e cominciamo a ridere
senza nessun motivo, ridi talmente tanto da accasciarti nel letto e
iniziare a tenerti lo stomaco.
Io mi butto su di te respirando a fatica.
"Non riesco a respirare!"
"NO CE LA FACCIO!"
Ti metti seduto nel letto cercando di respirare piano per cercare di
riprendere fiato.
"Perchè stiamo ridendo?" mi chiedi respirando a fatica.
"Boh!" ti rispondo ridendo più di te.
Ci calmiamo dopo qualche secondo ma abbiamo ancora entrambi il sorriso
stampato in faccia come due cretini.
"Quindi - ti schiarisci la voce cercando di essere serio - gli indiani
d'America?"
"AHAHAHAHAHAAHAHAHAHA!" scoppio di nuovo a ridere come una cretina,
tanto da non riuscire di nuovo a respirare e tu mi segui a ruota.
"Basta Kristen, non ce la faccio, smetti di ridere o non la smetto
nemmeno io!"
"Ok, ok... sono seria - faccio un bel respiro profondo e mi siedo
vicino a te - sono seria."
"Ok, ripeti sta merda!"
"Va bene, ahaha, ok.. Sono seria! Non mi guardare in quel modo."
"Non sei seria." cominci a ridere di nuovo.
"Nemmeno tu!" ti tiro un colpo sulla spalla.
"Ma perchè cazzo stiamo ridendo?"
"Ah ma che ne so, il sonno."
"IL SONNO?" ridi ancora.
"SMETTILA ROB!" ti tiro un altro colpo.
"OH, CHE MI PICCHI A FARE ADESSO?"
"NON TI AZZARDARE A TOCCARMI!" mi afferri per i fianchi e mi butti sul
letto, prendi il primo cuscino che trovi sul letto e me lo lanci sulla
pancia il cuscino con tutta la forza che hai ma lo fermo prima che
tocchi la mia pelle.
"Sbam, fregato."
"Eccheccazzo!" cerchi di tirarlo ma ormai l'ho afferrato e semi
abbracciato e non ci riesci a tirarlo su di nuovo.
"Kristen, hai tre secondi per lasciare quel cuscino, dopo di che verrai
buttata dentro la vasca da bagno."
"Non oseresti mai."
"Forse no, forse sì..." mi fai l'occhiolino avvicinando il
tuo
viso al mio - sento il tuo respiro sulle mie labbra e m'incanto a
fissarti mollando la presa del cuscino. Lo tiri via e me la lanci sul
viso, sta volta con meno forza.
"CHE STRONZO!"
"Ah! Ti sta bene, come ti faccio incantare io, eh?"
"Coglione!" mi alzo in piedi sul letto e ti tiro un cancio sul petto,
mi afferri la gamba e mi fai cadere sul letto di nuovo.
"Ahi!" poggi il tuo corpo sul mio e mi stringi entrambi i polsi con le
mani.
"Allora, dove credi di andare adesso?"
"Non è valido, sei troppo forte per me, devo partire con un
po' di vantaggio."
"Ah certo, così poi vinci tu per forza."
"Sì, esatto." ti rispondo convinta. Ti avvicini a baciarmi
le
labbra, ma faccio per morderti e ti prendo il labbro inferiore con i
denti.
"Ahi."
"Punto per me."
"Non credo..." ti avvicini di nuovo a baciarmi ma sta volta schivi il
morso, di nuovo - lo schivi ancora.
"Non ce la farai, Pattin..." non mi fai nemmeno finire la frase, ed
ecco che ti avventi sulle mia labbra, vinci tu, che novità.
Infili la lingua dentro la mia bocca, con prepotenza, ma te la mordo e
ti tiri indietro.
"Allora?" chiedi indispettito.
"Allora che?"
"Hai rotto."
"Tu, hai rotto."
"No tu."
"No tu, e togliti che pesi un quintale, sei un ciccione."
"Io ciccione? Ma ti sei vista? Non ti entrano i jeans!"
"Ehi!" tiro su un ginocchio, con la speranza di beccarti in un punto
doloroso, ma non ti becco.
"Mancato, ritenta. Sei una cicciona, guarda qui." molli il mio polso
destro e mi pizzichi un fianco.
"Non è vero!" ti rispondo ridendo.
"Lo è. Sei morbida." continui a pizziccarmi.
"Ahiaaaaa, Rob! Non è vero, oh forse sì, un po'."
"Un po'?"
"Fanculo!"
"Fanculo tu, cicciona!"
"COSA?"inizio a dimenarmi da sotto di te finchè non vinco io
e molli la presa spostandoti e coricandoti sul letto.
Inizio a prenderti a colpi, ti riempio dappertutto, sul peggo, sui
fianchi e sulle gambe - cerchi invano di fermarmi ma non ci riesci.
Afferro il cuscino e te lo sbatto in faccia un paio di volte.
"Mandami di nuovo affanculo!" mi siedo sopra di te e continui a
prenderti a cuscinate.
"No OK, OK OK OK OK! BASTA! SCUSA!"
"Cosa?"
"Scusa! Non lo faccio più!"
"L'ho già sentita, troppo tardi!"
"No no no no scusa!"
"Mh..." mi fermo e ti guardo.
"Cosa mh? Sono salvo?"
"Forse..."
"Dai poggia quel cuscino amore, da brava..."
"Mh..."
"Questi mh, fanno paura." poso il cuscino sul letto e ti guardo per un
po'.
"Che ora si è fatta?"
"Tardi, e tu non hai studiato."
"Non è importante. Ora dormiamo, sei stanco morto, hai gli
occhi rossi."
"Non sono stanco, davvero." mi accarezzi la coscia sinistra nuda con la
mano e mi sorridi.
"Sei stanco, tu vai a dormire, io ripasso e poi dormo pure io." faccio
per scendere dal tuo corpo ma mi fermi.
"Ho detto di no, stai qui. Non ho sonno."
"Ma sono cicciona, ti schiaccio." ti dico ridendo.
"Ah, smettila. Pesi 20 kg, stai qui..." dici sorridendo.
"Ok va bene, allora posso anche saltallare sulla tua pancia? E'
morbida."
"Eh, con il rischio che mi metta a vomitare la tua torta, e sarebbe un
peccato."
"Oh, infatti."
"Aw, quell'espressione!"
"Cosa?"
"Rifalla."
"Non so di che parli!"
Ti metti seduto e scivolo sulle tue gambe, mi poggi le mani sui fianchi
e mi stringi.
"Rifalla."
"Ma non so che espressione ho fatto..."
"Era bella..." dici sotto voce.
"Doppio senso?"
"Ahah, non sta volta." avvicini il tuo viso al mio e mi dai un bacio
sulle labbra.
"Mh, bacio dolce Pattinson, sei in vena..."
"Io sono sempre in vena." mi dici sorridendo.
Porto le mie mani fino ai tuoi capelli, e li accarezzo piano.
"No, così mi fai addormentare."
"E' ciò che voglio, visto che sei stanco."
"Non sono stanco, smettila Stewart."
"Smettila tu!"
"Smettila tu!" mi dai un bacio sulle labbra, e ti allontani.
"Ehi!" un altro, un altro, un altro ancora.
Un altro, ma questa volta ti tiro verso di me e lo faccio continuare,
faccio entrare la mia lingua nella tua bocca piano piano, gioco un po'
con la tua, ti tiro i capelli - le tue mani mi stringono i fianchi e
salgono leggermente più su fino al seno.
Poi ti sposti e mi guardi divertito.
"Cosa c'è?"
"Ho un'idea fantastica!"
"Riguardo? Ho paura delle tue idee fantastiche, Robert."
"Facciamo un bimbo! Ora!"
"E' un altro modo per chiedermi di fare sesso?" ti chiedo seria.
"Beh sì, però suona più dolce, non
credi?" scoppio a ridere e ti guardo.
"Tu sei totalmente pazzo, Rob."
"Beh sì, è colpa tua."
"Certo... Bella scusa." ti dico, ridendo ancora.
"Allora? Lo facciamo?"
"Ah sì, ci puoi provare quanto vuoi, tanto io prendo la
pillola, fai pure."
"Edddddai, come mi smonti."
"Sei scemo, sul serio. Mi sto preoccupando."
"Ok, facciamo sesso Kristen."
"Così va meglio, bravo." ti sorrido e torno sulle tue labbra.
Ricambi il bacio mentre mi togli la tua felpa e la canottiera un
secondo dopo, io faccio lo stesso con te, ti sbottono i bottoni della
maglia ad uno ad uno, e te la sfilo piano. Mi accarezzi le gambe, sali
sui fianchi, sulle spalle, e sul viso. Afferri il viso tra le mani e mi
baci piano, ed in modo dolce, lentamente - come se avessi paura di
farmi male. Ti avvolgo i fianchi con le gambe e le intreccio dietro la
tua schiena, continuiamo a baciarci per un po' finchè non ti
stanchi e mi butti letteralmente sul letto mettendoti sopra di me.
"Wow." commento ridendo mentre sento il tuo peso sopra il mio corpo.
"Ah, questo è niente."
"Immagino." torni sulle mie labbra e mi sfili gli slip che scivolano
sulle mia gambe, sento la tua erezione premere tra le mie cosce.
"Di già Pattinson?"
"Eh, vederti sente niente addosso mi fa uno strano effetto."
"Ah beh, a me è passata... Mi sta salendo l'ansia per
domani."
"Che?!?" mi chiedi incredulo.
"No sul serio." ti rispondo seria.
"Passami il libro di storia."
"KRISTEN SEI USCITA DI TESTA?"
"No Rob, no..." ti rispondo seria.
Mi alzo da sotto di te e cerco il libro di storia in mezzo al letto, lo
trovo e lo apro in una pagina a caso e coprendomi con il lenzuolo
faccio finta di leggere.
"Eh ma proprio adesso, non potevi dirmelo 5 minuti fa?" chiedi,
discpiaciuto. Ah, ci sei rimasto malissimo, ma non scoppierò
a
ridere, oh andiamo Kristen sei un'attrice, RECITA.
"Scusa! Prima non avevo l'ansia." ti dico senza guardarti continuando a
leggere.
"Eddai Kris, poi studiamo, ti aiuto io come ieri sera, però
sul serio!"
"Robert ci mettiamo troppo!"
"Non ci metti... Ah ok, come vuoi. Vado al cesso."
Hai un'espressione veramente dispiaciuta al momento, e so che non
avresti il coraggio di insisitere con me. Se dico no di solito
è
sempre no e tu non ribatti, eccetto alcune volte.
"Ma dove vai cretino?"
"In bagno..."
"Ma in bagno che! Vieni qui!"
"Cosa?" ti avvolgo il collo con le braccia e ti tiro verso di me.
"Dove vuoi andare? Secondo te preferisco studiare a te?"
"Eh..."
"Ma quale eh! Vieni qui, sei un un idiota." ti bacio, sei offeso e non
ricambi, ma ti bacio ancora finchè il broncio non va via
perchè sei troppo occupato con le mie labbra.
"Allora dov'eravamo rimasti?" ti sussurro all'orecchio. Mi baci il
collo, piano e poi lo mordi un secondo prima di entrare dentro di me,
piano ed in modo dolce, senza prepotenza.
"Sei più bravo a fare questo che il professore,
comunque..."ti sussurro piano all'orecchio.
Ti sento sorridere mentre poggi le labbra sulla mia spalla destra e le
spinte aumentano d'intensità, e di conseguenza
anche il nostro respiro.
07:20 am
La sveglia comincia a suonare all'improvviso e mi fa sussultare, cerco
di afferrarla ma sono intrappolata tra le tue braccia e non riesco a
muovermi fino ad arrivare al comodino. Cerco di liberare la presa, ma
senza successo.
"Rob? Puoi lasciarmi andare un attimo? Devo spegnere..." merda, ho i
test stamattina e sono già le 7:20, arriverò in
ritardo, perfetto!
"ROBERT, TOGLITI!" ti spingo via dal mio corpo con tutte la forza che
ho e ti svegli, apri gli occhi infastidito e mi guardi.
"Che hai tanto da urlare? Saranno le 4!"
"SONO LE 7 ROB! ED IO NON SO NULLA DI STORIA!"
"Ma stai calma... Oh merda, hai l'esame stamattina!" ti alzi in fretta
dal letto ed infili i primi boxer che trovi nella valigia, ti metti i
jeans e una maglietta.
"Ma dove te ne vai ora?" ti chiedo con un tono di voce leggermente
disperato.
"A PRENDERTI LA COLAZIONE, TU RIPASSA!"
"Non riuscirò a mangiare un cazzo!"
"ZITTA!" chiudi la porta alle tue spalle e sento i tuoi passi
allontanarsi dalla nostra stanza.
C'è troppo silenzio e mi sta venendo l'ansia, mi sta venendo
l'ansia e non ho studiato. Fanculo, fanculo, fanculo Kristen! Dovevi
studiare invece di metterti a scopare come una pazza tutta la notte,
cretina. Sì ma è colpa sua, logico. E' lui che mi
provoca.
Cerco il libro di storia in mezzo alla stanza con la speranza di
trovarlo il prima possibile, e lo trovo, sotto la tua maglietta si nota
la copertina verde.
Afferro la tua maglietta e prendo il libro con l'altra mano, ha un
irresistibile profumo che mi fa pensare a tutto tranne che alla storia
americana.
La porto vicino al mio viso e respiro il tuo profumo per un paio di
secondi, poi la apro e la poso sul letto aperta, prima di scappare a
fare la doccia più veloce della mia vita.
Quando esco dal bagno la colazione è sul tavolino, le
lenzuola del letto sono state tirate ed i nostri vestiti sono tutti sul
letto mentre i libri sono stati accatastati in un angolo.
"Wow, ho un ragazzo supereroe sul serio, come sei veloce!"
"Hai ripassato?"
"Robert, mi fai venire l'ansia!"
"IO HO ANSIA PER TE, E TU TE NE VAI IN DOCCIA CON TRANQUILLITA'!"
"Esco senza lavarmi?"
"Uff, hai ripassato o no?"
"No, ora mentre mi vesto ripeto tutto."
"Va bene... Va bene." dici toccandoti i capelli nervoso.
Afferro la tua maglietta, quella che avevo posato sul letto qualche
minuto prima, la indosso ancora con la pelle tutta bagnata e i capelli
che gocciolano ed inizio a ripetere sedendomi sul letto con le gambe
incrociate davanti a te che mi ascolti serio, anche se in
realtà stai morendo di sonno.
Entri in doccia ed io ti seguo nel bagno e continuo a ripetere, e tu mi
correggi se faccio qualche errore riguardo letteratura inglese,
è vero che l'hai imparata meglio di me, complimenti.
Le 8 e mezza arrivano come se fossero passati solo pochi secondi e i
professori sicuramente sono già sul set che interrogano
Taylor, lui deve passare il suo semestre per passare al penultimo anno
di liceo, poi toccherà a me.
Quando saliamo in macchina il cuore inizia a battermi in modo veramente
veloce e troppo forte per essere paragonato ad un battito "normale".
"Rob... Credo che mi verrà un infarto." ti volti e mi
guardi, mi afferri la mano e la stringi forte.
"Andrai bene, hai studiato, chi lo sa meglio di me? Non aver paura,
sarai ok."
"D'accordo, va bene, ok. Ma l'ansia ce l'ho lo stesso."
"Lo so, ma andrà bene, io ti aspetto fuori."
"Sì, sì... ok."
Arriviamo sul set alle 8:45, giusti con un quarto d'ora d'anticipo.
Sono dentro lo studio, e dentro una stanza con dei vetri. Vediamo
Taylor seduto dietro un tavolo, ha le mani poggiate sul piano del
tavolo e parla con aria tranquilla, il suo foglio è davanti
a lui, starà rispondendo alle ultime domande.
Sarà andato alla grande, non sbaglia mai niente quel ragazzo.
"Prenderà tutte A, è ovvio."
"Oh andiamo, è Taylor. Ovvio che prenderà tutte A
- continui cominciando a ridere - con il suo sorriso abbaglia tutti,
guarda le professoresse lì, hanno la bava che spunta dalla
bocca." scoppio a ridere assieme a te che continui a prenderlo in giro.
"Strano che si sia presentato vestito però."
"Robert!" ti tiro un colpo ridendo e sentiamo la porta che si apre,
Taylor compare con un sorriso sulle labbra, strano.
"Com'è andata?" gli chiedo avvicinandomi a lui.
"Oh tutto bene, mi hanno dato una A+ in matematica, ci credi?" Lo
guardo con un'espressione quasi schifata.
"Hai preso A+ IN MATEMATICA?"
"Sì!"
"Sei pazzo." commenti tu sotto voce. Lui ti guarda e scoppia a ridere,
è parecchio soddisfatto del suo esame, è andato
bene.
"Beh, aspettano te Kris, in bocca al lupo!" mi dice lui abbracciandomi,
ed io ricambio con un "Grazie..." sussurrato.
Poi mi giro e ti guardo per qualche secondo, mi fai l'occhiolino e mi
sorridi e dici sotto voce, come che solo io possa sentirti "Sarai
grande." ti sorrido prima di voltarmi ed entrare dentro la stanza.
11:00 am
Pov Robert
Ma quando diavolo la fanno uscire? Sto impazzendo qui fuori, e non fa
altro che toccarsi i capelli e muovere la gamba, starà
impazzendo. Sono due ore che la tengono lì dentro sotto
tortura, e fatele due domande e fatela uscire, no? Invece no,
lasciamola lì dentro a crepare per bene, se le viene un
infarto chissene frega! Giusto mi pare ovvio, coglioni! COGLIONI! Ho
sempre odiato i professori, mi stanno sul cazzo, persone inutili.
Credono di essere dei so tutto io, invece non sanno un cazzo, hanno
solo un titolo in più di noi, capirai. Leccaculo, ma
guardali. Taylor l'hanno tenuto mezzora e lei due ore, certo. Se si
fosse presentata Ashley di sicuro sarebbe uscita un secondo dopo,
chissà perchè.
"Ehi Rob, sembri nerovoso." la voce di Dakota.
"Ehi, ehm, no. Sono preoccupato per Kristen, è lì
dentro da due ore. Insomma, è un po' troppo..."
"E' un esame di diploma Pattz, è normale. Durano tanto, non
preoccuparti, se la caverà bene."
"Lo so, lo so. E' troppo tempo però, guardo il pavimento da
ore."
"Beviti un caffè e rilassati, andrà bene." mi
risponde lei con un sorriso. Dakota... Ha il dono di tranquillizzare il
mondo intero con un semplice sorriso, lo hanno in pochi, o in
realtà solo lei e Kristen. Ma il suo funziona solo con me,
quello di Dakota con tutti.
"D'accordo Dakota, grazie."
"Oh figurati!" risponde lei allegra, tirando fuori dalla sua borsa dei
fogli stropicciati.
"Tocca a te dopo Kristen?"
"Mh mh! Sarà una passeggiata, le mie amiche mi hanno passato
i test che abbiamo fatto a scuola, sono su per giù tutti
uguali quindi me la caverò alla grande, almeno credo. Visto
che ho solo studiato le risposte per quelli, e non per tutto l'altro."
dice ridendo.
"Sfodera il tuo sorriso, insomma, un po' come Taylor. E'
così che si è preso l'A in matematica."
"Ha preso A in matematica?" mi chiede incredula.
"Sì, ha preso A in matematica, secondo me si è
tolto la maglietta per qualche secondo e niente, ecco come ha fatto."
Lei ride divertita mentre mi passa il caffè caldo che aveva
preso per me e Kristen, è sempre così gentile.
"Tieni - dice - caffè e latte con la crema sopra, Kristen
dice che lo prendi così di solito."
"Oh, grazie Dakota. Quante cose sai di me?"
"Ah un po', ho lavorato con Kristen per qualche mesetto da sola, sai...
Non ha proprio una gran parlatina sui fatti suoi, ma se qualcuno chiede
qualcosa su di te, beh, è la fine." le sorrido, eppure non
t'immagino parlare di me come le solite ragazzine innamorate, ma sono
contento che tu lo faccia. Oh no, è proprio una
soddisfazione in realtà.
Sto per dire qualcosa su di te quando il rumore della porta che si apre
mi ferma, mi giro a guardarti e mi sorridi.
Mi alzo di fretta dalla sedia e ti vengo incontro.
"Com'è andata?"
"Ah... Bene, ho quasi tutte A, e la mia solita B in storia e
matematica." mi dici ridendo, hai un'espressione tranquilla e serena
adesso.
"Hai preso A in letteratura inglese?"
"Ah mi pare ovvio, ho studiato con te!"
"Evvai!" alzo la mano per darti il cinque e tu fai lo stesso, le nostre
mani si toccano ed appena lo fanno ti tiro verso di me e ti abbraccio
forte sollevandoti di qualche centimetro dal suolo.
"Auguri amore!"
"Grazie!" mi rispondi felice ricambiando l'abbraccio.
Dakota si avvicina e ti abbraccia e ti fa le congratulazioni, tu
ricambi e le fai un in bocca al lupo per il suo esame.
Ti prendo per mano e ti passo il tuo caffè, ti chiedo che ti
hanno chiesto e mi dici per filo e per segno che ti hanno detto e che
ti hanno chiesto.
"Ad un certo punto quello di letteratura mi ha chiesto chi fosse quello
seduto fuori ad aspettarmi, ed io ho risposto -Robert Pattinson- e lui
mi chiede -E come mai è lì? Sembra più
nervoso di lei signorina Stewart- ed io ero tipo -Oh niente sa,
è il mio fidanzato e mi contagia l'ansia attraverso un
vetro!- e lui continua dicendo -E' da un po' che l'osservo, fate le
stesse mosse, siete nervosi allo stesso modo. State da molto assieme?-"
"Ma che gliene frega a questo? Doveva interrogarti, mica farsi i fatti
nostri." dico infastidito.
"Aspetta senti qui... Ed io gli rispondo -Stiamo assieme da un po'- e
lui -In mesi e/o giorni?- ed io -Da mesi, pochi mesi comunque-
e lui - Sembra da tanto tempo- ed io -Cosa glielo fa
pensare?- e lui mi dice -Il fatto che se guardo lui è come
che io stia guardando lei e viceversa, avete le stesse emozioni e le
trasmettete allo stesso modo- ed io mi sono girata a guardati, ed in
quel momento stavi per avere una crisi isterica, ti toccavi i capelli
nervoso e fissavi il pavimento - mi dici ridendo mentre io ti sorrido,
poi continui - allora mi sono girata di nuovo verso il professore e gli
ho detto -Beh, in realtà stiamo assieme dalla prima volta
che ci siamo guardati
negli occhi, ma questo lo sanno in pochi, forse nemmeno
lui.- "
Capitolo 32 *** Been up all night staring at you wondering what's on your mind. ***
Si
torna alla cara vecchia scrittura Arial Unicode xD Saaaalve a tutti
gente, e lo so, ho aggiornato da poco, ma il mio cervello ha vagato in
questi due giorni, e NON POCO! Quindi eccomi qui con un nuovo capitolo.
Vi avviso di due cose: 1) è straziante, un pochino eh, se
siete sensibili non lo leggete xD 2) è un po' strano
rispetto agli altri, solo perchè non è ambientato
ai giorni nostri.
Detto ciò, ringrazio come sempre tutti quelli che hanno
recensito e che hanno letto ** Un bacio ed un abbraccio a tutti, ma
proprio TUTTI quelli che leggono (siete più di 100 al giorno
*-*) detto ciò, vi amo.
Canzone d'ascoltare :)
Pov Kristen (come sempre, scusate, non so scrivere in Pov Rob D: )
Febbraio 2013
"E' incredibile che io ti debba fare da mamma Robert, hai quasi 27
anni, quando te la dai una svegliata?" ti poggio la tazza con la
medicina calda sul tavolino davanti al divano, mentre aspetto che tu
l'afferri e la beva - speranza a dir poco vana.
"Non la voglio prendere quella fottuta medicina, ok? Mi fa schifo
cazzo!"
"Hai 5 anni? Se stai male te la prendi. Dio, non ti sopporto
più sei peggio di un bambino te lo giuro, arrangiati allora.
E vaffanculo!"
"Ma vaffanculo tu."
"E' solo una medicina!"
"Non la voglio, mi fa schifo Cristo!"
"Sei un bambino, sei un bambino di 5 anni, nemmeno di 6 che va a
scuola, DI 5!"
"Sì, stai con un bambino di 5 anni allora!"
"Esatto! Sono anni che sto con un bambino di 5 anni cazzo!"
"Allora trovatene un altro, fammi sto favore."
"Lo farò prima o poi, stanne certo."
"INIZIA DA ADESSO, VAI! MAGARI LO TROVI!"
"Datti una calmata!"
"NO, MI SONO ROTTO DELLE TUE OFFESE, SE NON TI VADO BENE LA PORTA SAI
DOV'E'! TI DEVO FARE UN DISEGNO O CHE COSA?"
"Dio, sei assurdo Robert, SEI ASSURDO! Non facciamo altro che discutere
per i tuoi capricci del cazzo, quando ti svegli?"
"MAI!"
"Tu sei da ricovero, lo penso sul serio." mi siedo sulla poltrona ed
afferro il telecomando cambiando canale ogni mezzo secondo.
"La smetti di cambiare? Lo stavo guardando il film."
"Vattene in camera, abbiamo 3 televisori in questa casa, vai." ti dico
senza nemmeno girare lo sguardo verso di te.
"Io voglio stare qui, c'ero prima io di te." mi dici con aria offesa.
"MA QUANDO LA SMETTI?"
"MAI, MI FAI INCAZZARE."
"DIO, ROBERT! IO NON TI SOPPORTO PIU."
"Vattene al diavolo allora se non mi sopporti più."
"NO QUESTA E' CASA MIA, VATTENE AL DIAVOLO TU."
"Ah certo, lo farò domattina, non preoccuparti."
"Ecco, mi fai un gran favore se ne torni a casa tua."
"Che?"
"Hai sentito."
"Ma sarei io quello uscito di testa qui dentro? Noi ci sposiamo a
Dicembre e tu non mi sopporti più? Di un po',
com'è che farai quando saremo sposati?"
"Bella domanda, BELLA DOMANDA!"
"Cos'è? Hai cambiato idea per caso?" mi chiedi, con un tono
di voce diverso, più calmo... e forse, dico forse,
leggermente preoccupato.
"Non ho cambiato idea razza di coglione. Mi fai solo incazzare per
niente."
"Ma ti senti? Mi offendi ogni 3 minuti ultimamente, quand'è
che ti riprendi?"
"Quando tu la smetterai di fare il bambino, forse la
smetterò di offenderti." ti rispondo seccata.
"Mah..."
"Mah che?"
"Niente mah, se non mi sopporti che ci stai a fare con me? No, per
curiosità."
"Smettila."
"No! CHE CI STAI A FARE CON ME?"
"ROBERT, BASTA HO DETTO!" mi alzo dal divano sbattendo il telecomando
per terra con tutta la forza che ho.
"NO, BASTA UN CAZZO! MI SONO ROTTO ADESSO, TU E LE TUE OFFESE. SAI CHE
C'E'? SONO IO CHE HO CAMBIATO IDEA, VAI AL DIAVOLO TU, CASA TUA E
SOPRATTUTTO LE TUE OFFESE DEL CAZZO! NON CI SOPPORTIAMO PIU', COME
PRETENDI DI SPOSARMI? COME?"
"Rob datti una calmata..."
"COSA? NO, NON MI DO NESSUNA CALMATA! MI HAI FATTO INCAZZARE ADESSO!"
afferri il telefono e chiami qualcuno, non so chi.
"Rob chi chiami adesso? - silenzio - Robert?"
"Dean, senti prenotami un aereo per Londra, ora, adesso. Me ne fotto!
LO VOGLIO ORA!" urli con Dean al telefono.
"Rob cazzo fai? Dai finiscila, scusa, mi dispiace di averti offeso."
"Dean trovamelo, non m'interessa, richiamami appena l'hai trovato."
chiudi il telefono e lo posi delicatamente sul tavolo del soggiorno,
fai un respiro profondo e mi guardi - hai gli occhi rossi e lucidi per
via dell'influenza, ma il tuo sguardo è arrabbiato.
"Smettila..." ti dico con un filo di voce.
"Forse è davvero il caso che noi due ce ne stiamo separati
per un po'." dici serio, non stai mentendo, me ne accorgerei se lo
stessi facendo, hai lo sguardo duro ed i denti serrati - le tue
mascelle sono sporgenti ed il tuo viso tirato.
"Rob... andiamo..."
"No, tu non mi sopporti più ed io non sopporto te, quindi
l'unica cosa è questa..."
"Non è vero che non ti sopporto - il cuore inizia a battermi
forte ed il respiro si fa irregolare - no, non è vero! Sono
solo nervosa, mi dispiace. Scusa!"
"Kristen, basta."
"Rob finiscila, per favore." il tuo telefono inizia a vibrare, Dean ti
sta richiamando, ha sicuramente trovato un volo per te - ed anche
troppo velocemente.
"Non rispondere, per favore." ti dico con un tono di voce ed il respiro
spezzato. Tu mi guardi, poi guardi il telefono che vibra sul tavolo.
"Robert, non rispondere, non tornare a Londra. Ho bisogno di te."
dischiudi leggermente le labbra, stai per dire qualcosa - poi alzi il
braccio sinistro ed afferri il telefono - rispondi.
"Dean? - sento la voce di Dean dall'altra parte del telefono che ti
dice qualcosa, non capisco bene cosa, ma tu annuisci e chiudi la
conversazione - parto tra due ore per Londra, sempre che t'interessi."
posi di nuovo il telefono sul tavolo, mi passi affianco senza sfiorarmi
e senza dire una parola, ti sento salire le scale, accendere la luce
della nostra stanza - sento l'anta dell'armadio che scorre lenta e
qualche rumore. Sono immobile, nella stessa posizione, da almeno 7
minuti, no no... forse sono di più.
Non so cosa sia che mi da la forza di girarmi e camminare, ma lo faccio.
Faccio qualche passo, e salgo le scale. Un gradino alla volta, piano,
senza fretta. Arrivo fino alla nostra stanza, apro la porta socchiusa -
la tua valigia è sul letto, hai buttato gli abiti a
casaccio, sono arrotolati - spuntano un paio di magliette e una felpa.
Tu ti stai vestendo, stai chiudendo la felpa.
"Quando durerà questa cosa?" ti chiedo, seria.
"Non lo so..." rispondi con un filo di voce.
"Che vuol dire che non lo sai, Rob?"
"Vuol dire che non lo so, Kristen."
"Bene..."
Ti volti, mi guardi per qualche secondo e poi ti avvicini a chiudere la
valigia, lo fai - in modo lento, ma deciso. Mi avvicino a te, sei
leggermente piegato sulla valigia, ti tiro la felpa con la mano destra
- tu smetti di fare ciò che stai facendo, ma non mi guardi,
rimani nella stessa posizione.
"Rob... Per favore."
"Ci farà bene, vedrai..." mi rispondi con un filo di voce
mentre riprendi a chiudere la valigia spostando tutti i vestiti che
impedisono a cerniera di scorrere come dovrebbe.
"Non ci farà bene Robert. Stare qui e parlare, questo ci
farebbe bene, non scappare."
"Non ho più un cazzo da dire." afferri il manico della
valigia e la posi sul pavimento della nostra stanza.
"Non è vero che non hai un cazzo da dire, dimmi
ciò che pensi, risolviamo tutto, ma non fare
così."
"Quante volte abbiamo parlato negli ultimi due mesi?" ti volti a
guardarmi negli occhi, il tuo sguardo non è cambiato,
è sempre arrabbiato e forse ferito.
"Beh non abbastanza forse..."
"Ti ho chiesto di sposarmi nel momento sbagliato, Kris." dici tu
abbassando lo sguardo.
"Perchè dici così adesso?" ti chiedo con il
respiro di nuovo spezzato.
"Perchè è così, avrei dovuto farlo
quando eravamo felici davvero, forse questo casino nemmeno sarebbe mai
successo."
"Robert, smettila! Per favore!"
"Kristen - afferri il mio viso tra le mani e mi guardi negli occhi -
guardaci cazzo. Abbiamo mandato tutto a puttane."
"Non è così! Ci amiamo ancora, è
normale passare periodi di merda, ma non vuol dire che sia finita.
Robert, per favore..." mi accarezzi il viso con il pollice destro e
sorridi leggermente abbassando di nuovo lo sguardo.
"Ti ho amato davvero tanto, non sapevo di essere capace di amare in
questo modo quando mi sono messo con te. Ma guardaci adesso, non
facciamo altro che insultarci e mandarci affanculo per qualsiasi cosa."
"Ma..."
"Ma niente Kristen, è la realtà, lo sai anche
tu..." lasci il mio viso e ti chini per prendere la valigia, l'afferri
con una mano e con l'altra prendi un'altra felpa.
Esci dalla stanza e fai le scale, la macchina è
giù che ti aspetta - sento il motore ancora freddo dalla
finestra aperta della nostra stanza - la porta si apre e poi si
richiude, senza ripensamenti.
Mi avvicino alla finestra e ti guardo salire in macchina, mentre Dean
prende la tua valigia e la carica sul cofano, ti siedi nel sedile
davanti - hai il telfono in mano mentre richiudi lo sportello ed
allacci la cintura. Posi il telefono sulla tua gamba e ti infili un
cappellino in testa, hai lo sguardo basso - sai che ti sto guardando ma
tu non mi guardi, perchè cazzo non lo fai?
Dean si avvicina al tuo sportello e ti chiede qualcosa, ti vedo mentre
fai "no" con la testa, poi si volta e guarda la finestra illuminata a
cui sono affaciata, mi fa "ciao" con la mano - io gli sorrido
leggermente - e poi sale in macchina.
Questa è stata l'ultima volta che ti ho visto in due mesi e
12 giorni. Esattamente 12 giorni e 8 ore. Ti ho chiamato, ti ho
lasciato messaggi in segreteria, ti ho implorato, ho urlato, ho pianto,
ho chiamato Tom, tua sorella e perfino tuo padre. Ma tu, tu... non mi
hai mai risposto, e non mi hai mai richiamato e se chiamavo in casa e
tu rispondevi, riattaccavi. Sei totalmente sparito dalla mia vita, in
silenzio e senza lasciare alcuna traccia - o per lo meno tu sei
convinto di questo da ciò che dici al tuo amico - ma la
traccia l'hai lasciata eccome. Mi hai spezzato il cuore, è
come che tu me l'abbia preso e strappato letteralmente e poi l'abbia
scaraventato per terra fregandotene di ciò che sono, di
ciò che penso, di ciò che provo.
Il mio primo mese senza di te è stato a dir poco straziante,
ma ho tenuto la mente occupata con il lavoro durante la giornata - ho
girato un nuovo film. Ma poi tornavo in albergo la sera, e tutto
ciò che pensavo era "Devo raccontarlo a Robert." ma un
momento dopo realizzavo che non avevo più nessun Robert a
cui raccontarlo, non c'era più nessun migliore amico -
fidanzato a cui dire un cazzo della mia vita. Ero sola, totalmente
sola, senza nessuno che mi capisse in un secondo come facevi tu, e
nessuno che sapesse rassicurarmi come sapevi fare tu.
La cosa più straziante sai qual'è stata? Dover
dire a tutti, ma proprio tutti i miei parenti ed amici che avevamo
rotto. E quando loro chiedevano "Come mai?" io non sapevo mai che dire,
semplicemente li declinavo con un "Non andavamo più
d'accordo, ma è ok, sto bene." Mia madre mi ha chiesto ogni
giorno come stavo, mi ha chiamato tutti i giorni, mattina e sera. Mio
fratello è venuto con me sul set per farmi compagnia, Scout
è venuta a passare il week-end con me. Non ho mai versato
una lacrima in presenza di qualcuno, ho schivato ogni domanda che mi
veniva fatta su di te durante un'intervista dicendo solo "Rob sta
bene." - almeno credo che tu stia bene. Ho passato giorni e giorni a
fare passeggiate nella valle, convincendomi che saresti tornato da me e
che quando sarei tornata a casa avrei trovato una tua chiamata, o solo
un tuo messaggio.
Ho visto Dakota, le ho raccontato tutto, ed ora ti odia. Non ha detto
una parola, ma sono certa del fatto che ora lei ti odi, si nota da come
dice il tuo nome, ha quasi un'espressione schifata quando ti nomina,
anche se lo fa raramente... Ma è stata una delle poche che
ha ascoltato in silenzio, senza commentare, ha semplicemente detto
"Tutti soffrono qualche volta, è ok stare male." - questa
frase me la sono ripetuta ogni giorno, fino ad oggi. Ma è
ok, ho ripreso ad uscire, a vedere gli amici, sorrido ogni tanto quando
Mel fa qualche battuta cretina - mi trascinano alle feste e mi guardano
come se avessi una malattia mortale che mi potrebbe portare via a
momenti, ma lo sopporto. Passerà anche questo... Il mio
cuore sta meglio, o per lo meno, stava meglio finchè non ho
ricevuto la chiamata di Ruth.
Gli Mtv Movie Awards sono in arrivo, e noi, beh... tanto per cambiare
direi, siamo candidati come miglior bacio per la seconda parte di
Breaking Dawn.
Tu ci sarai.
"Ci sarà anche Rob, Kristen..." ha detto lei, quasi con un
tono spaventato. Ed io, come sempre, ho fatto finta che non
m'importasse e l'ho declinata con un semplice "Ah, va bene." ho acceso
una sigaretta ed ho guardato fuori dal finestrino della macchina che
percorreva le strade assolate di Los Angeles.
Ma eccoci qui, ho sperato con tutto il cuore che questo giorno non
arrivasse mai, ma proprio mai. Ed invece, eccomi qui - seduta in una
macchina nera e lucida, che profuma di vaniglia. Con un vestito nero
splendido, ma che fa notare quanto io sia dimagrita in questi mesi. Il
mio seno è semi scomparso, ed il fatto che sia stretto
proprio in quel punto non va bene. Mi avvolge i fianchi e si allarga
leggermente a partire dalle anche, mi arriva a malapena a
metà coscia, e ho su delle scarpe che non sopporto - ma che
in fin dei conti mi piacciono, non le avrei scelte se no. Sono
semplicemente troppo alte, e se decidessi di scappare non andrebbero
molto bene. Ruth ha insistito che lasciassi i capelli sciolti, sulle
spalle. Sono davvero lunghi, non ho voglia nemmeno di tagliarli, o
andiamo, non ho proprio voglia di fare niente, nemmeno di stare qui
adesso.
La macchina si ferma, sento le urla della gente fuori, un ragazzo
vestito bene e molto bello mi apre lo sportello e mi da la mano
aiutandomi a scendere. Arrivo sul tappeto rosso e tutti quanti iniziano
a farmi foto, e a fare domande stupide che non capisco. Cerco di
sorridere il più possibile, facendo finta di essere davvero
felice di partecipare, in realtà voglio che sia solo la fine
ed andare a letto.
Le urla del pubblico fuori si fanno più forti, deve essere
arrivato qualcuno di più interessante, ovvio. Tutti lo sono
più di me, soprattutto in quest ultimo periodo.
Ruth si avvicina a me e sussurra solo "Robert..." sotto voce. Mi giro
di scatto e ti vedo salire lo scalino per arrivare al tappeto rosso
davanti ai fotografi. Sei bello come il sole, i tuoi capelli sono
più biondi di quanto mi ricordassi - hai una giacca nera e
una camicia bianchissima sotto che risalta il tuo sorriso, dei jeans
blu scuri e delle scarpe nere, eleganti. I capelli sono cresciuti e
sono arruffati, come sempre, li hai aggiustati un po' a cazzo - tipico.
La barba spunta leggermente, ma non è lunga né
disordinata. Arrivi sul tappeto rosso e ti aggiusti la giacca, chiudi
il primo bottone e sorridi ai fotografi, non ti sei accorto che ci sono
anche io - quasi sicuramente.
Faccio per scappare ma qualcuno urla "Kristen! Kristen! Fai una foto
con Robert è da tanto che non arrivate assieme!" - questo
finisce nella lista delle persone da uccidere, mi ricorderò
la sua faccia, razza di coglione stronzo bastardo che non è
altro. Mi giro a guardarti, e ti trovo più vicino, che mi
fissi.
Ruth si avvicina e mi dice "Fa una foto con lui, non gli dar modo di
parlare ancora di più." annuisco e mi avvicino sorridente,
ma guardando il pavimento per evitare il tuo sguardo. Il tuo braccio
sinistro mi avvolge la vita e la tua mano mi stringe il fianco, io
faccio lo stesso con te.
"Come stai?" mi chiedi sotto voce, in modo che nessuno se ne accorga.
"Bene." ti rispondo secca e decisa, sorrido un altro po', poi mi stacco
da te e vado via, lasciandoti solo.
Salto la parte delle interviste, la lascio volentieri a te,
sarò molto felice di vederti nella merda con le mille
domande che ti faranno su noi due, ci godrò proprio tanto.
Le scarico da You Tube poi, questo è certo.
Entro dentro il teatro, qualcuno ci fa vedere dove siamo seduti.
Taylor, Dakota, io, Ashley e tu. Almeno c'è Ash che ci
divide.
Saluto Taylor, non lo vedevo da un po', mi abbraccia e mi chiede come
sto - anche lui sa di noi due, l'ha sicuramente letto da qualche parte.
Saluto Dakota ed Ashley e mi siedo, sperando che tutto questo finisca
presto. Arrivi anche tu, sei seduto tra Ruth e Ashley - non dici una
parola e non mi guardi, ma ti siedi aprendo il bottone della giacca per
far sì che non si strappi.
Lo show inizia, parole già sentite e risentite a memoria
ogni anno, questo show mi ha preso a culo, lo odio. Spero che l'anno
prossimo non mi candidino perchè non verrò,
assolutamente no.
Uno degli sceneggiatori si avvicina e ci dice che tu hai vinto il
premio come miglior attore e ti fa sedere da un altra parte. Quando
dicono il tuo nome la folla impazzisce, tu sali sul palco e ritiri il
premio, sei felice - si nota.
"Beh grazie, grazie a tutti, ancora uno! Ho la fila di premi in casa,
davvero... Come sempre grazie ai fans di Twilight, senza di voi non
sarei qui. E beh, grazie a mia madre, mio padre e a tutti i miei amici
e... insomma, grazie." dici sorridente.
Dakota commenta "coglione." prima che tu sparisca dietro le quinte ed
io rido, lei mi posa una mano sul ginocchio e lo stringe, mi giro a
guardarla e mi sorride facendomi l'occhiolino. C'è la
pubblicità, mi tiro su per sgranchirmi le gambe e poi mi
risiedo mentre parlo con Dakota e Taylor. Sento il tuo sguardo addosso
a me, e Tay dice che mi stai fissando.
"Me n'ero già accorta Tay, tranquillo." gli rispondo
sorridente. Ti sento mentre parli con Ashley e ridi, non so di cosa.
Siamo di nuovo in onda e qualcuno si avvicina a te, di nuovo. Oddio no,
ti prego no, il BEST KISS CON LUI NO, non anche questa volta.
"Robert, tu e Kristen vi dovreste spostare, avete vinto voi." ti volti
a guardarmi e poi ti alzi in piedi - mi volto a guardare Dakota facendo
un bel respiro profondo e poi mi alzo, e ti seguo.
Ci sediamo vicini, senza dire una parola finchè non dicono i
nostri nomi. Ti alzi e mi fai passare mettendomi una mano sulla schiena
e mi segui. Non so cosa dire e non ho intenzione di ritirare il premio,
faccio fare tutto a te, hai capito benissimo ed infatti lo fai.
"Wow, un'altra volta su questo palco. Per il quarto anno di fila! Beh,
grazie, davvero grazie a tutti! Ora dovremmo fare qualcosa di simile a
quel bacio con la lingua, giusto?" la folla inizia ad urlare
più del solito - ma non era per loro, era una chiara domanda
rivolta a me. E mi toccherà baciarti, visto che il
giocchetto di scappare via l'ho già usato e risulterei
abbastanza stupida e banale ri-facendolo.
Posi il premio sul pavimento e ti volti a guardarmi aspettando un cenno
da parte mia, sicuro.
Mi avvicino verso di te e ti do l'ok sollevando leggermente il viso -
ti avvicini a me, sento le tue mani posarsi sui miei fianchi, i nostri
corpi si toccano, il tuo respiro è sul mio viso, inclini
leggermente la testa - il mio naso sfiora il tuo, posi le tue labbra
sulle mie, piano ed in modo delicato, ti soffermi per un po' - non
sento nessuno urlare, è come che siamo solo io e te, dentro
una stanza, da soli. Faccio salire le mie mani sul tuo addome, e mi
aggrappo alla tua camicia. Sento la tua lingua leccare il mio labbro
inferiore, ti permetto di entrare dentro la mia bocca - le nostre
lingue s'incontrano e giocano assieme per un po', poi mi rendo conto di
dove diavolo sono e ti spingo via sorridendo. La folla continua ad
urlare, la gente sta totalmente impazzendo. Tu li guardi e disinvolto
ti metti a ridere, raccogli il premio dal pavimento e ringrazi di nuovo
avvicinandoti al microfono. Io sorrido imbarazzata e tiro solo su i
pollici, la musica parte e scappiamo dietro le quinte.
Qualcuno commenta "Bacio perfetto ragazzi complimenti!" io sorrido e
cerco di scappare il più velocemente possibile, ma mi tiri
per il braccio.
"Kristen?"
"Che c'è?!" ti chiedo scocciata.
"Calmati..."
"Che diavolo-vuoi?" ti chiedo a dentri stretti, Dio quanto ti sto
odiando in questo istante, ti tirerei il premio in testa.
"Parlare con te."
"Non ho un cazzo da dirti, Robert." esco da dietro le quinte e percorro
un corridoio in cui non passa nessuno, sento i tuoi passi dietro di me,
stai camminando veloce - mi superi e ti metti davanti a me.
"Cosa vuoi Rob? CHE VUOI?"
"Volevo solo dirti che sei bellissima...stasera..." ma che cazzo dici?
Ma sei impazzito? Tutto qui? Pensavo volessi metterti in ginocchio e
chiedermi scusa cento volte, cogliona Kristen, sei una povera cogliona.
"Gr...grazie..." ti rispondo, un po' in imbarazzo - ma sempre con lo
sguardo da dura, che tra poco crollerà se continui a
guardarmi così.
"Prego..." rispondi, con un semi sorriso.
"Anche tu, comunque..." ti rispondo io.
"Ah beh, insomma... Ma comunque grazie."
"Già... Prego." la rabbia si sta affievolendo, e non va
bene, devo rimanere incazzata, smettila idiota.
Riprendo a camminare, un po' più piano sta volta, con te al
mio fianco. Siamo in silenzio e non diciamo una parola, hai lo sguardo
fisso davanti a te - le urla delle persone in studio si fanno
più vicine e mi fai passare per prima, torniamo al nostro
posto. Dakota mi guarda arrabbiata.
"Cosa c'è?" le chiedo.
"L'hai baciato." dice sotto voce.
"Dakota, era solo un bacio..."
"E che bacio!" commenta Taylor sorridendo.
"Sta zitto tu!" le dice lei continuando a guardarmi con lo sguardo
arrabbiato.
"Dakota dai, era solo un bacio."
"Ne parliamo dopo." commenta lei sempre più furibonda - mi
fa paura questa ragazzina, non scherzo.
Lo show continua, ma manca veramente poco alla fine, e danno la
pubblicità. Mi giro a guardarti, hai la testa china con le
braccia poggiate sulle tue ginocchia, e la testa tra le mani. Forse ti
senti male, non lo so... Chiedo ad Ashley ma lei risponde solo "E'
così da un po'.." sotto voce.
"Fammi sedere qui, Ash..." lei mi sorride contenta, anche troppo, e si
alza per farmi passare.
Ti poso una mano sulla schiena e ti giri a guardare, pensando che sia
Ashley quella che ti ha accarezzato, quasi sicuramente.
"Tutto ok?" ti chiedo sotto voce. Fai sì con la testa e
torni nella stessa posizione di prima.
"Rob.." mi avvicino al tuo viso sempre con la mano sulla tua schiena e
ti guardo.
"Kristen lascia stare..."
"No Rob, non lascio stare. Ti odio al momento, ma se stai male dimmelo,
ti accompagno fuori."
"Mi odi al momento?" sposti un braccio e mi guardi con la coda
dell'occhio.
"Beh, non puoi pretendere di starmi simpatico."
"Già..." ti alzi e chiedi a Ruth di farti passare, percorri
il corridoio veloce e esci fuori dal teatro. Ti guardo mentre ti
allontani, poi mi alzo e ti seguo - nonostante lo sguardo di Dakota e
Ruth non sia dei migliori.
Ti trovo seduto per terra, con la schiena poggiata al muro e la mano
rossa e sanguinante.
"Che hai fatto alla mano?" mi metto in ginocchio affianco te e prendo
la tua mano tra le mie.
"Non è niente, non potevo urlare ed il muro mi è
sembrata un ottima valvola di sfogo, ecco."
"Rob."
"Hai da fare dopo?" mi chiedi. Oddio, ho da fare dopo? No, non ho da
fare dopo. Sono libera, e sì, voglio stare con te. Ma no,
cazzo dico? Essì, sono nella merda adesso.
"Sì..." ti dico, poco convinta.
"Ah... Che devi fare?" mi chiedi sorpreso.
"Vado... ad una sorta di festa..." balla, enorme gigantesca balla.
"Che festa?"
"Non lo so, mi hanno invitato..."
"Ah... Vai alle feste di Hollywood ora?"
"Non è di Hollywood."
"Ah, è nella Valle?"
"Sì..." cazzo dico? Non c'è nessuna festa nella
Valle, non oggi almeno.
"D'accordo..."
"Perchè?" ti chiedo, quasi con un filo di speranza. Dai
insisti Pattinson, cazzo.
"No così, ti volevo chiedere se venivi con me in albergo
dopo, ma se hai da fare."
"A fare che?"
"Nulla..."
"M'inviti in albergo ora?" ti chiedo ridendo.
"Oh sembra un pessimo invito." rispondi imbarazzato.
"Lo è." continuo ridendo.
"Scusa..."
"Tranquillo."
"Quanto è corto il tuo vestito Stewart." rispondi guardando
le mie cosce nude.
"Già, è un po' corto in effetti." ti tiri su e mi
dai la mano aiutandomi ad alzarmi.
"Ho un debole per le tue gambe, lo hai fatto a posta."
"Ahah, non sapevo ci fossi anche tu." mento.
"Non hai chiesto a Ruth?"
"No..." che bugiarda.
"Wow..." ci sei rimasto male.
"Certo che sapevo che ci saresti stato, e no, non ho chiesto di
proposito ma Ruth me lo ha detto comunque."
"Grande! Mi piace quella donna."
"Solo perchè sta dalla tua parte."
"Forse." rispondi tu ridendo.
"Già..." ti sorrido e poi respiro profondamente. Lo show
è finito, e la gente inizia ad uscire.
"Beh allora... ci vediamo." ti dico, con un filo di voce.
"Non vieni con me? Sali sulla mia macchina, non andare alla festa."
"Ho già detto sì a chi mi ha invitato." rispondo
seria.
"Kristen..." mi afferri il braccio e mi tiri verso di te.
"Rob, non verrò con te. Anche non avendo niente da fare
tornerei a casa mia."
"Kristen, voglio solo parlare."
"Quando io volevo parlare con te, tu te ne sei andato."
"Kristen."
"Hai la minima idea di ciò che ho passato in due mesi? DUE
FOTTUTI MESI, ROBERT."
"Non qui, non urlare. C'è gente."
"Non me ne frega un cazzo! Tutti sanno i cazzi nostri qui dentro!"
"Ti prego." mi tiri per il braccio e mi porti fuori.
"Lasciami stare cazzo!"
"Sali in macchina, parliamo in macchina!"
"No!"
La macchina si ferma davanti a te e mi fai salire contro voglia.
L'autista parte subito.
"Kristen."
"No, KRISTEN UN GRAN CAZZO ROBERT! SEI SPARITO, TE NE SEI ANDATO, MI
HAI LASCIATO COME UNA POVERA COGLIONA SENZA MOTIVO! TU SEI PAZZO! E POI
TORNI QUI COME SE NIENTE FOSSE MI CHIEDI DI VENIRE IN ALBERGO CON TE?
MA SEI FUORI DI TESTA? HO PASSATO L'INFERNO ROBERT, L'INFERNO! NON
SAPEVO DOV'ERI E COSA FACEVI, CON CHI ERI, SE STAVI BENE! HO CHIAMATO
TUO PADRE ROB, TI RENDI CONTO? LUI SI E' MESSO A PIANGERE AL TELEFONO E
MI HA DETTO CHE NON MI AVREBBE MENTITO DICENDO CHE NON ERI IN CASA, MA
CHE STAVI BENE, BEVEVI SOLO UN PO' TROPPO! HAI IDEA DI COME MI SONO
SENTITA RAZZA DI STRONZO? MI FAI SCHIFO! E TI ODIO! TI ODIO CAZZO, TI
ODIO LURIDO STRONZO SCHIFOSO. SEI LA PERSONA PIU STRONZA DEL PIANETA
TERRA, QUESTO E' SICURO."
"Smettila di urlare, non sono sordo."
"URLO QUANTO MI PARE, MI FAI SCHIFO! TI ODIO! E LA TUA FACCIA DA
ARROGANTE, ODDIO! TI PRENDEREI A CALCI SUI DENTI!"
"Kristen..."
"No! Stai zitto, m'irrita il suo della tua voce. Coglione... Coglione."
"Ok, starò zitto."
"E fai bene, anche perchè non hai un cazzo da dire ora, sei
un coglione! Come hai potuto sentire la mia voce che ti implorava di
chiamarmi e non farlo? Come hai fatto, Rob? Come? Dimmelo... Come hai
fatto.. Ed a me basta guardarti negli occhi per sapere che hai bisogno
di un abbraccio, o di un bacio, o in questo caso di un calcio nei
coglioni. In pieno proprio."
"Non ho ascoltato i tuoi messaggi, Tom li ha ascoltati per me."
"Quell'altro stronzo che mi evita poi, bell'amico di merda."
"Gliel'ho chiesto io."
"Sai quante volte ho pensato di prendere un aereo e venire a vedere che
cazzo stavi combinando? Ma non l'ho fatto, perchè non
toccava a me farlo. Sono venuta a Londra e me ne sono tornata a casa."
"Sei venuta a Londra?"
"Sì."
"Quando?"
"T'interessa? No. Fatti i cazzi tuoi."
"Ok..."
"Sei tu che mi hai fatto innamorare di te, SEI TU CHE MI HAI FATTO
INNAMORARE. IO NON VOLEVO INNAMORARMI DI TE, CAZZO! NON VOLEVO FARLO,
AVEVO LA MIA VITA SCHIFOSA DEL CAZZO PRIMA CHE ARRIVASSI TU, MI HAI
ROVINATO L'ESISTENZA ROBERT! ME L'HAI ROVINATA! MI HAI FATTO INNAMORARE
COME UNA GRAN COGLIONA E POI MI MOLLI PRIMA DI SPOSARCI, COGLIONE!" la
rabbia sta arrivando a livelli allucinanti, inizio a tirarti colpi e
pugni sull'addome e sullo stomaco, sulla spalla e tu... tu mi lasci
fare.
Non dici una parola, scoppio a piangere e continuo a urlarti di tutto e
picchiarti, ma non dici una parola.
Mi fermo, ho il fiatone, non riesco a dire una parola riesco solo a
piangere come una disperata e respirare a fatica. Non ho
più forze per continuare a picchiarti, mi giro verso di te e
noto che hai labbro che sanguina, ti ho colpito un paio di volte sul
viso, e ti ho beccato con l'anello.
"Scu..scusa..."
"E' ok..." dici tu, leccandoti il sangue con la lingua.
Ti afferro il viso tra le mani e ti guardo il labbro, lo accarezzo con
il pollice che mi si riempie di sangue, mi baci il dito, piano...
"Hai ancora l'anello al dito, però..."
"Non riesco a toglierlo, non posso toglierlo, vorrebbe dire che sei
andato via sul serio se lo togliessi."
"Mi manchi Kristen, mi manchi."
"Perchè non sei tornato prima?"
"Perchè non sapevo come fare per farmi perdonare, mi
dispiace. Mi manchi amore, mi manchi davvero, ogni giorno senza di te
è stato un trauma. Mi manca svegliarmi con te al mattino, mi
mancano i tuoi baci, mi manca il tuo corpo, mi manca svegliarmi durante
la notte e sentire il tuo respiro vicino al mio, mi manca tutto di te,
mi manca sentire il tuo profumo sulle mie magliette. Perdonami, scusa,
mi dispiace. So che sono uno stronzo, so che sei stata male. So cos'hai
passato."
"No, non lo sai invece, Rob."
"Sì, lo so. Ho chiamato tua madre tutti i giorni, le
chiedevo dov'eri, come stavi, perfino a che ora ti fossi svegliata."
"Cosa?"
"Sì, e lei mi raccontava tutto, le tue giornate, se avevi
dormito bene o male, se fossi uscita, e come ti era andata la giornata
sul set. Tutto..."
"Perchè NON HAI CHIAMATO SEMPLICEMENTE ME?"
"Te l'ho detto."
"No Rob, no. Vaffanculo!"
"Kristen.."
"Ferma la macchina."
"Kristen - mi afferri il braccio e mi tiri verso di te, i nostri visi
sono vicini - Kristen, amore, ti prego."
"No..."
"Ti prego."
"Robert, no. Io ti odio."
"Non è vero..."
"Sì, invece. Lo vuoi sapere più di me?"
"No, ma so che non è vero."
"Robert non ce la faccio, davvero. Non ho forze per ricominciare."
"Non dobbiamo ricominciare, dobbiamo solo continuare."
"No."
"Perdonami, ti prego."
"No."
"Kristen..." hai gli occhi rossi e lucidi, sono pieni di lacrime.
"Robert, no."
"Kris..."
"Smettila..."
"Ti prego cazzo, ti prego."
"No."
"KRISTEN TI STO PREGANDO, PER FAVORE."
"No, hai rimandato tutto ad oggi, potevi chiamarmi Robert e non l'hai
fatto."
"Mi dispiace, credimi, ti amo e lo sai."
"No, non lo so più..."
"Lo sai."
"Rob..."
"Kristen, sono qui e ti sto chiedendo scusa."
"Lo so..."
"Perdonami allora."
"Mi sei mancato, non puoi immaginare quanto."
"Posso immaginare, credimi..."
"Se lo fai di nuovo, Dio, se lo fai di nuovo ti vengo ad ammazzare con
le mie mani."
Non mi fai nemmeno finire la frase, mi prendi per i fianchi e mi fai
sedere sulle tue gambe, mi accarezzi il viso ed i capelli guardandomi
negli occhi per un po' e poi mi baci sulle labbra, piano. Un bacio
dolce dietro l'altro.
Le lacrime mi rigano il viso ed arrivano alle nostre labbra, sento il
sapore salmastro delle mie lacrime mischiate alle tue, hai il viso
tutto completamente rigato di lacrime.
"Non piangere, Rob..."
"Non lo farò se non lo fai nemmeno tu."
"Dammi un attimo."
Mi stringi forte e mi abbracci respirando il mio profumo, mi accarezzi
i capelli e mi baci il collo, piano.
Dici all'autista di tornare in albergo e lui lo fa, siamo vicini, ci
stavamo girando attorno da minuti ormai. Mi ero anche dimenticata che
lui fosse lì, ha assistito alla scena, carino.
Entriamo in albergo, non lasci la mia mano nemmeno quando chiedi le
chiavi della tua stanza, entriamo dentro l'ascensore. Mi guardo allo
specchio, ho il viso devastato - gli occhi sono tutti neri per via del
trucco ed è tutto sbavato per via delle lacrime. E beh, la
tua faccia è orribile - hai il labbro gonfio e gli occhi
rossi che quasi escono fuori dalle orbite da quanto sono gonfi. Ci
stiamo entrambi guardando nello specchio dell'ascensore con aria
schifata, e io scoppio a ridere.
"Che faccia hai."
"Parli tu, ti sei vista?"
"Ehi ehi, che vuoi?"
"Ah, sei figa anche così." dici ridendo.
"Mh mh..." ti tiro una gomitata sul fianco e ti metti a
ridere poggiando il braccio sulla mia spalla.
L'ascensore arriva al piano della tua stanza, mi prendi di nuovo per
mano e arriviamo fino alla porta - entriamo dentro, accendi la luce.
Chiudi la porta alle tue spalle. Ti avvicini a me, mi prendi per i fianchi e mi baci,
piano. La tua lingua entra nella mia bocca tre secondi dopo aver
toccato le mie labbra, le mie mani salgono fino ai tuoi capelli, ti
accarezzo le spalle e ti sfilo la giacca e piano apro i bottoni della
camicia uno per uno, ti slaccio i jeans così da poter
sbottonare fino all'ultimo bottone la camicia.
Te la tolgo ed anche quella scivola sul pavimento, ti accarezzo il
petto e l'addome, quanto mi sei mancato?
Smetti di baciarmi mi prendi per mano mentre mi aiuti a scendere dalle
scarpe, fin troppo alte - ora sono di nuovo una nana in confronto e mi
sorridi come le tolgo - ti sposti alle mie spalle, apri il
vestito, fai scendere la cerniera piano, senza intoppi. Il vestito
scivola per terra. Mi avvolgi i fianchi con le braccia, mi baci una
spalla per poi salire fino al collo. Mi volto verso di te e ti bacio sulle
labbra. Ti prendo per mano e ti tiro fino al letto con forza.
"Muoviti Pattinson." mi sorridi, mi siedo sul letto e mi stendo piano,
tu ti stendi sopra di me piano mentre continuiamo a baciarci con
dolcezza.
Faccio scivolare i tuoi jeans, che piano piano raggiungono le tue
caviglie. Intrecci le tue mani con le mie ed entri piano dentro di me.
Mi manca il respiro ed il cuore comincia a battere forte, tu lo senti e
mi sorridi.
"Ti amo." ti sorriso dolcemente e ti avvolgo il collo con le braccia.
"Lo so... - ti rispondo piano - anche io ti amo."
Il suono della tua chitarra mi sveglia qualche ora dopo, sei seduto sul
letto a petto nudo, hai su solo dei vecchi pantaloncini e canti sotto
voce. Senti che mi muovo nel letto e cominci a cantare un po'
più forte. "Stare
alzato tutta la notte fissandoti, chiedendosi cosa tu stia pensando. Sono stato
così con molte altre prima, ma mi sento come se fosse la
prima volta. Tu vuoi che
venga l' alba per tornare a letto. Io voglio
farti ridere; metti in disordine il mio letto con me, calcia le
coperte, sto aspettando. Tutte le
parole che dici, penso che dovrei scriverle. Non voglio dimenticare di
venire alla luce del giorno Felice di
stare sdraiato qui, solo felice di essere qui, felice di
conoscerti. Suonami una
canzone, la tua più nuova. Per favore lasciami il tuo sapore
sulla mia lingua, fermacarte sulla mia schiena, coprimi come una
coperta, disordina il mio letto con me." Mi alzo dal
letto e ti abbraccio poggiandomi sulle tue spalle e baciandoti la
guancia. "Tutto
ciò, avremo tutta la vita per farlo assieme, sempre che tu
non te ne vada di nuovo." "Non lo
farò." "Perfetto
allora." Posi la tua
fronte sulla mie labbra lasciandoti dare un bacio. "Se la mia
vita non dipendesse da te, non sarei qui adesso." mi dici
abbracciandomi.
Ah
ciao a tutti
geeeente! Eccomi qui, anche se un po' in ritardo, con un nuovo capitolo
tutto per voi :D Che dire? Volevo ringraziarvi di CUORE per tutte le 14
recensioni che avete scritto nell'ultimo capitolo, siete stupendi e
sono contenta che vi sia piaciuto così tanto, non me
l'aspettavo
- per niente.
Ah ma la smetto :D Saluto Gilo, Sle e Dabi - sempre nel mio dolce cuore.
EEEEE GIOVANNA, che mi ha aiutato con le idee per questo capitolo a cui
lo dedico :)
Bene! La canzone di questo capitolo è una stupenda canzone
dei
KoL che quasi tutti conoscerete (SPERO.) ed
èèèè... SEX ON FIRE.
La smetto, buona lettura a tutti :D
Maggio 2011 - Los Angeles
POV ROBERT
"Sali in macchina!" mi dici saltellando mentre mi tiri per la mano con
entrambe le braccia.
"Perchè dovrei spostarmi da qui?" ti domando con aria
divertita
- "Sto così bene sotto il tuo portico, c'è fresco
e tra
poco andremo a dormire - ti guardo e ti faccio l'occhiolino poi
continuo - a dormire."
"Hai 57 anni tu, non 24 te lo dico io. Alza il culo ed entra in
macchina ti ho detto! Andiamo da Cam."
"Andiamo da Cam se guido io." ti dico sorridendoti.
"Non voglio morire, TI MUOVI ROBERT?"
"Va beeeene, d'accordo."
Mi alzo dalla sedia e finisco la birra fresca bevendola tutta d'un
sorso, poi ti afferro la mano e mi faccio trascinare fino alla macchina
- ti apro lo sportello dalla parte del guidatore e mi sorridi
accendendo il motore, corro a sedermi dall'altra prima che la tua mini
parta in retromarcia per uscire dal tuo vialetto.
"Allora, che andiamo a fare?" ti chiedo.
"Nulla, non rompere." sei concentrata a guardare la strada e non mi
caghi nemmeno di striscio - ti poso una mano sulla coscia destra e ti
accarezzo, arrivo all'interno coscia e stringo - non troppo forte,
giusto il tanto che la tua attenzione torni su di me e lasci perdere la
strada.
"Robert, smettila." continui a guardare la strada, oh che palle.
Stringo più forte e salgo un po' più su con la
mano ti giri a guardarmi per qualche secondo rallentando.
"Allora?"
"Cosa?" chiedo con aria ingenua.
"La smetti?"
"Dovrei?" faccio salire la mano più mentre guardo il tuo
viso
cambiare espressione, fai rallentare leggermente la macchina e ti fermi
al semaforo rosso.
Afferri la mia mano e la sposti vicino al ginocchio, poi ti volti di
nuovo e mi guardi.
"Stai cercando di provocarmi un po' troppo, non credi?"
"Forse..." ti rispondo io sorridendo e chiudendo leggermente gli occhi
per via degli ultimi raggi del sole che tra poco andrà via
lasciando spazio al buio totale.
"Robert - mi sorridi, stai per scoppiare a ridere mentre la mia mano
torna su esattamente nello stesso punto in cui stava prima - la vuoi
smettere?" chiedi.
"Mh, guarda che è scattato il verde." ti rispondo salendo
sulla
tua vita e aprendo il primo bottone dei jeans, fai partire di nuovo la
macchina un po' più piano di prima, apro anche il secondo
bottone e apro la zip senza impedimenti - ti sento trattenere il
respiro, il respiro è strozzato.
"Rob..."
"Mh?" ti rispondo guardando dritto davanti a me.
"Robert!" afferri la mia mano e la sposti con tutta la forza che hai
sulla mia gamba.
"Ora sei tu che provochi me?" ti chiedo ridendo.
"Oh la devi smettere cazzo, sto guidando."
"Eddai! Non sto facendo niente di che amore, rilassati... Tu guida."
"No Rob." mi tiri un colpo alla mano mentre la poso di nuovo sulla tua
coscia.
"Ahi!"
"Così la smetti."
"Oh che palle."
"Zitto!" dici seria.
"Rilassati un po', sei troppo agitata in questi giorni." ti rispondo
ridendo.
"Lasciami!" infilo la mano dentro i tuoi slip mentre inizi ad agitarti.
"ROBERT!" cominci a ridere mentre con una mano cerchi di liberare la
presa.
"OH ROB, SMETTILA!" metti la freccia ed accosti la macchina sul ciglio
della strada.
"Rob, finisce che mi fai male se continui così, la smetti o
che cosa?"
"Non ti farò male, se smetti di agitarti!" ti rispondo
ridendo.
"Cosa - occristo! Togli la mano!" cerchi di afferrarmi il polso con
entrambe le mani e fare più forza che puoi ma tutto
ciò
è invano perchè non mi sposto di un millimetro.
Fai un respiro pronfondo rassegnata.
"Ok Rob, che vuoi?"
"Giocare a calcio, ti va? No ma secondo te?"
"Sì ma siamo in macchina."
"Torniamo a casa." dico ridendo.
"No! Andiamo da Cam adesso, dai trattieniti un po' E SMETTILA TOGLI LA
MANO!"
"Posso avere almeno un bacio?" ti guardo mentre sbuffi ed
alzi
gli occhi al cielo arrabbiandoti per finta, poi ti sorrido e fai una
smorfia dolcissima, afferri il mio viso tra le mani e mi dai un bacio
sulle labbra - sposto la mano la poso sul tuo stomaco accarezzandolo
piano.
Ti allonani dalle mie labbra e mi guardi.
"Sei contento adesso?"
"Ah, ora sì!" ti rispondo felice.
"Possiamo andare?"
"Massì, andiamo dai. Però stanotte quella mano
torna lì, non voglio scuse."
Ti sento ridere piano mentre alzo il volume dello stereo.
"Ok, ora puoi scendere dalla macchina!" mi urli da dentro casa di tuo
fratello - questo posto è una vera merda.
"Posso adesso?" mi hai lasciato ad aspettare in macchina come un
coglione per quasi 20 minuti.
"Sì vieni!" ti sento urlare. Le finestre della "casa" di tuo
fratello sono tutte aperte e la musica dei Kings Of Leon è a
tutto volume. Esco dalla macchina e mi guardo un attimo intorno, passo
il portico e poi entro dentro.
"Sei sicura di non aver girato Welcome to the Rileys in questa casa? Ci
somiglia!"
"Come sei simpatico!" la voce di Tom alle mie spalle.
"WO! Che cazzo ci fai qui?" mi giro e lo abbraccio, sono mesi che non
ci vediamo - lui occupato con il suo film ed io con i miei.
"Mi ha trascinato Kristen!" mi risponde lui abbracciandomi forte. Netti
è alle sue spalle.
"Woooooo doppia sopresa!"
"Ehi Rob!" mi dice lei felice, si alza sulle punte e mi abbraccia.
"Sopresa di compleanno?"
"Un po' in anticipo." commenti tu ridendo. Mollo la presa di Nettie e
ti sorrido.
"Ah beh, almeno lo festeggiamo in anticipo - ma tutti assieme, no?" mi
chiedi.
"Vero..." mi avvicino e ti stringo i fianchi dandoti un bacio sulle
labbra.
"Grazie." sussurro piano, sfiorando il mio naso con il tuo.
"Prego?" mi rispondi sorridendo.
"EHILAAAA GENTE!" la voce di tuo fratello Taylor rimboba in tutta la
casa, praticamente vuota se non per due divani e la cucina con un
tavolo e lo stereo, quello non manca.
"Allora, gli alcolici sono nella mia macchina Kristen e Nettie vadano a
scaricarli, grazie!" continua ad urlare Tay.
"Che cazzo dici? Scaricateli, io mica bevo." rispondi tu seria.
"Cosa?" mi avvicino poso il mento sulla tua spalla.
"Dunque tu non bevi?" ti sussurro piano in modo che solo tu possa
sentire.
"No..." mi rispondi sotto voce.
"No?"
"No."
"Mh..." ti pizzico il fondoschiena con la mano destra e fai un passo in
avanti.
"Robert."
"E' il mio compleanno, in anticipo, devi bere."
"Forse..." ti butti sul divano affianco a Nettie mentre noi scarichiamo
i litri di birra e super alcolici comprati sicuramente da te, visto che
tuo fratello non sborserebbe un soldo per pagare da bere.
La serata prosegue bene, noi ragazzi abbiamo iniziato a giocare a carte
e tu e Nettie fate il tifo per me e Tom che siamo in squadra assieme,
la birra scorre a fiumi ma sono ancora abbastanza lucido, tu sei alla
10ima birra stai inziando a partire seriamente, non capisco un cazzo
quando parli e ti mangi tutte le parole.
"Ehi belli, super alcolici in arrivo!" Taylor si butta sul divano con
due bottiglie di Vodka liscia ancora chiusa, e ghiacciata. Ne apre una
per voi due e una per noi quattro, Nettie ormai è andata e
mezza
addormentata nel divano, quindi tu te le scoli praticamente da sola.
"Kristen stai bevendo troppo!" ti dice tuo fratello con una canna in
bocca e una birra in una mano guardandoti serio.
"Ma ti sei visto?" gli rispondi tu ridendo.
"Io posso, sono un uomo!"
"No, tu sei un coglione!"
"Anche!" ti risponde Cameron scoppiando a ridere assieme a te e
buttandosi sul divano.
"Beh, scusate..." Tom si alza barcollando e si butta sopra Nettie che
è praticamente in coma.
"Nettie, sveglia!" gli urla lui nell'orecchio.
"Lasciala stare!" gli dico serio.
"Oh ma che vuoi?" mi chiede quasi incazzato. La sveglia e la fa sedere
su di lui mentre cominciano a baciarsi, io guardo la scena divertito,
Tom gli infila le mani dentro i pantaloni e lei lo lascia fare. Quando
domani se lo ricorderà saranno cazzi, ma cazzi seri per lui.
Io Cam e Tay continuiamo a giocare a carte e bere da far schifo, tu
guardi la partita ed ogni tanto ridi da sola senza motivo seduta nel
divano vicino a me.
"Ehi tu!" mi lanci un tappo di bottiglia sulla testa.
"Che c'è?" ti chiedo.
"Hai intenzione di cagarmi stasera o vuoi continuare a giocare a
carte?" hai l'aria offesa. Mi giro verso i tuoi fratelli che guardano
la scena divertiti.
"Scusate ragazzi, niente di personale." loro soppiano a ridere facendo
battute pessime - butto le carte sul tavolo e mi avvicino a te, ti
afferro i fianchi e ti faccio sedere su di me, mi baci un secondo dopo
facendo entrare la tua lingua nella mia bocca prepotentemente. Quando
sei sbronza diventi quasi quasi peggio di me, quasi.
Ti tolgo la felpa ed infilo le mani sotto la tua maglietta, le tue mani
giocano con i miei capelli. Mi mordi il labbro talmente forte da farlo
sanguinare, ma non me ne importa al momento.
Ti sbottono di nuovo i jeans, e apro la zip - infilo la mano
dentro gli slip e ti tocco piano e delicato, infilo le dita ad una ad
una e sento il tuo piacere crescere, il tuo respiro si strozza e i tuoi
baci sono più forti di prima, ti manca talmente tanto il
fiato
che cominci ad ansimare, piano, in modo che lo possa sentire solo io.
Qualcosa ti interrompe, stacchi le tue labbra dalle mie - le prime note
di Sex on Fire cominciano, le prime battute, tu cominci a cantare a
squarcia gola
Lay
where you’re laying
Don’t make a sound I know
they’re watching
They’re watching
Ti alzi dalle
mia gambe e cominci a saltare e ballare davanti a me.
All the commotion?
Has people talking
Talking
Ti avvicini e mi guardi negli occhi prima di
iniziare a cantare parte del ritornello.
Youuuuuuuuuuuuuuuuuu!
Your sex is on fireeee!
Ti allontani di nuovo mentre continui a cantare come una pazza, muovi
la testa ed i capelli vanno avanti e indietro. Dio cosa ti farei, sei
spettaccolare. Mi porgi la mano e mi tiri verso di te, mi alzo dal
diavano e ti vengo incontro, mi avvolgi il collo con le braccia e
cominci a ballare appiccicata a me, continuando a cantare.
Dark of the alley
The breaking of day
Head while I’m driving
I’m driving
Mi tocchi le labbra con le dita e le indichi cantando la
seconda parte, ti sorrido e ti lecco il dito piano.
Soft lips are open
Them nuckles is pale
Feels like you’re dying
Your dying
Alzi la voce di nuovo, e canti il ritornello a voce
altissima,
come per farmi capire che questo pezzo è tutto per me. Mi
butti
sul divano e ti siedi di nuovo sopra di me e continui a ballare, senti
la mia eccitazione sotto di te. Avvicini le tue labbra alla mia bocca e
sussurri "Your sex is on fire..." faccio per
leccarti le
labbra ma ti allontani di nuovo continuando a ballare e cantare sopra
di me.
You
Your sex is on fire
And so
Were the words to transpire
Mi avvolgi il collo con le braccia e avvicini il
mio viso al tuo sussurrando le parole piano, al mio orecchio.
Hot as a fever
Rattling bones
I could just taste it
Taste it
But it’s not forever
But it’s just tonight
Oh we’re still the greatest
The greatest
The greatest
E poi esplodi di nuovo quand'è il turno
del ritornello.
You
Your sex is on fire
You
Your sex is on fire
And so
Were the words to transpire
Alzi le braccia al cielo e muovi la testa a destra
e a sinistra finchè non finisce tutta la canzone,
And you
Your sex is on fire
And so
Were the words to transpire
Ti accasci sopra la mia spalla cercando di
riprendere fiato e
respirare piano, faccio per prenderti il viso tra le mani ma mi lecchi
il labbro inferiore prima che io possa farlo, ti alzi in piedi e
cominci ballare di nuovo sulle note di "Ayo technology" -
Nettie
si alza da sopra le gambe di Tom e ti segue, Tom si unisce a voi e si
mette in mezzo. Ti da le spalle, ovviamente, non oserebbe mai
strusciarsi addosso a te, soprattutto in mia presenza. Ma lo fa su
Nettie, eccome se lo fa.
Continui a ballare, ti muovi lenta, afferri la
birra e ne bevi
un sorso, ne esce troppa dalla bottiglia e ti cola sul mento e sul
collo fino a finire dentro la maglia - i miei boxer stanno per
scoppiare, questo è troppo. Mi alzo e vengo verso di te,
cerco
di avvicinarti ma mi spingi di nuovo sul divano, ti lascio fare e mi
butto a peso morto continuando a guardarti, accendi una sigaretta e
continui a ballare piano e lenta poggiando la tua schiena su quella di
Tom. Sputi fuori il fumo lentamente, e bevi un sorso di birra ogni
tanto. Ad ogni sorso che fai qualche goccia di birra in più
fuoriesce dalla bottiglia e ti cola sul collo, non resisto
più.
Ti volti a guardarmi e mi fai l'occhiolino leccandoti le labbra. Questo
è il via, bevi un altro sorso di birra di proposito prima
che mi
avventi sul tuo corpo, una goccia ti cola sul collo e la lecco con la
lingua, salgo fino al mento e raggiungo le tue labbra. Ti lecco il
labbro
inferiore piano, poi salgo su quello superiore. Intrecciamo le gambe,
ti stringo forte i fianchi. Tu continui a muoverti e a ballare piano,
sai che io sono un impedito e che non muverò un muscolo e lo
fai
tu per me. La canzone cambia, tuo fratello ha messo su "Sexy Back"
giusto in tempo - bastardo.
Mi dai le spalle e ti strusci su di me, poi mi afferri una mano e
intrecci le tue dita con le mie stringendo forte, ti avvicini a me - i
nostri corpi sono appicciccati da far paura, mi apri il bottone dei
jeans ed infili la mano dentro, mi accarezzi piano e cominci a
baciarmi, la tua lingua si muove velocemente nella mia bocca, i baci
sono prepotenti e forti. Non resisto più credo che
morirò, adesso. Inizio ad ansimare mentre ti bacio, ti sento
sorridere, muovi la mano più velocemente ed il mio respiro
aumenta, sono praticamente senza fiato. Mi sono rotto il cazzo, ti
afferro forte per i fianchi e ti prendo in braccio, le tue gambe mi
avvolgono i fianchi le incroci dietro la mia schiena, poso la
tua schiena sul muro, sento le tue mani salire sul mio collo. Infilo le
mie mani all'interno della tua maglietta mentre la musica di Timberlake
continua a
suonare a palla, tuo fratello ha spento le luci. Riesco a sentire le
urla di Nettie nell'altra stanza, ma le sento a malapena, sono troppo
concentrato a sentire il tuo respiro che aumenta.
"Rob..." mi dici con un filo di voce.
"Mh...." ti rispondo leccandoti il collo.
"Andiamo di la, sto per morire..." mi dici all'orecchio.
Non me lo faccio ripetere due volte, apro la porta affianco a noi con
un calcio ed entriamo in una stanza dove c'è un solo
materasso
per terra, pure singolo.
Chiudo la porta alle nostre spalle, non faccio nemmeno in tempo a
chiuderla che scendi dalla mia presa che mi togli la maglietta e la
lanci
per terra, mi tiri verso di te e sbottoni jeans che scivolano per
terra; mi butti sul materasso e ti siedi sopra di me. Ti avvicini e mi
guardi, mi accarezzi le labbra con le dita poi mi mordi il labbro di
nuovo e lo tiri.
Ti togli la maglietta lentamente, la lanci sul pavimento senza pensarci
due volte; ti accarezzo il ventre con le mani, salgo sulla tua schiena
e l'accarezzo piano. E' morbida e liscia, sei calda e le mia mani sono
fredde in confronto alla temperatura della tua pelle.
"Perchè hai le mani fredde?" mi chiedi tra un bacio e
l'altro - mangiandoti totalmente le parole.
"Non lo so..." ti rispondo con un filo di voce ed il respiro strozzato.
Mi tiri entrambe le braccia e mi afferri le mani incrociando le mie
dita con le tue, sono molto più calde delle mie.
"Va meglio?" chiedi sotto voce.
Ti sorrido e ti guardo negli occhi - "andrebbe meglio così."
mollo la tua presa e ti afferro per i fianchi, ti sollevo e ti poso sul
letto affianco a me.
"Stavo bene sopra di te." mi dici con il broncio.
"Starò meglio io sopra di te." ti slaccio i jeans e ti li
tiro dalle caviglie con prepotenza, poi mi stendo sopra di te piano,
senza pesarti troppo. Le tue gambe mi stringono i fianchi, ti bacio il
collo, ed il seno tornando di tanto in tanto sulle tue labbra.
"Rob..." mi sussurri all'orecchio.
"Mh?"
"Non so quanto resisterò ancora." sento le tue unghie
premere sulla mia carne tutte le volte che il mio corpo si muove sopra
di te.
Ti sorrido - arrivo con la mano fino alla tua gamba destra e la sollevo
leggermente prima di entrare dentro di te - il tuo respiro si spezza
improvvisamente ti sento deglutire con forza, poso la testa sulla tua
spalla ed afferro le tue mani muovendomi lentamente. Sento il tuo
respiro sulla mia spalla, le tue mani stringono le mie talmente forte
che sono tutte rosse adesso. Comincio a muovermi sempre più
veloce ed anche il tuo respiro aumenta, ti sento pronunciare il mio
nome un paio di volte ma non ho abbastanza forza al momento per fare lo
stesso, mi manca il respiro - incroci le tue gambe sulla mia schiena e
stringi forte, pronunci il mio nome più forte - alzo la
testa dalla tua spalla, lascio le tue mani e le poso sulla tua testa
accarezzandoti i capelli tutti umidi ormai, ci guardiamo negli occhi
tutto il tempo, le tue mani corrono sulla mia schiena poi ti fermi e
stringi forte con le unghie - vieni qualche secondo prima di me,
gemendo e dicendo il mio nome - il che mi rende particolarmente felice.
Porti tutta la testa indietro ed io poso la testa sul tuo petto, piano.
Siamo esausti e riusciamo a malapena a respirare e ci addormentiamo
qualche minuto dopo, immobili, senza dire una parola, tutti sudati - ma
soprattutto, abbracciati.
Il suono del tuo cuore che batte mi tiene compagnia
mentre sono dormiveglia, quando bevo troppo non riesco mai a dormire
profondamente - ti sento muoverti sotto di me, forse il mio peso ti sta
dando fastidio e non riesci a dormire.
"Rob..." ti sento dire sotto voce, il tuo tono di voce è
pulito adesso, la sbronza è passata.
Alzo la testa dal tuo corpo un po' stordito, la poca luce del lampione
che entra dalla finestra della stanza ti illumina il viso.
"Dimmi..." ti rispondo. Ho la voce rauca e non capisco un gran cazzo al
momento.
"Spostati, e fallo in fretta."
"Che?"
"Sposati!" mi sposti con tutta la forza che hai e ti alzi dal
materasso, corri ad afferrare la mia maglietta ed esci dalla stanza.
Mi alzo anche io ed infilo i boxer di fretta seguendoti.
"Che cazzo hai?" ti chiedo da fuori la porta del bagno. Busso ma non
rispondi.
"KRISTEN!" tiro un pugno alla porta con tutta la forza che ho ma non
rispondi di nuovo.
"OH MA ALLORA? APRI CAZZO!" tiro un altro pugno e finalmente sento la
chiave che gira nella toppa, apro la porta di scatto e ti trovo
inginocchiata per terra con la testa dentro il cesso che vomiti da far
schifo.
Scoppio a ridere guardando la scena.
"Non è divertente." mi dici seria mentre alzi la testa e
posi le spalle al muro tirandoti i capelli indietro.
"Invece lo è." ti rispondo ridendo ancora.
"Invece no, te l'avevo detto che non volevo bere." mi dici seria, hai
gli occhi chiusi e le spalle e la testa totalmente poggiate al muro. Mi
siedo vicino a te e ti prendo la mano.
"In realtà.. dovresti bere più spesso."
"Scordatelo, non toccherò mai più..." non finisci
nemmeno la frase e torni con la testa dentro il cesso a vomitare.
Mi avvicino a te e ti tiro i capelli indietro con una mano e con
l'altra ti accarezzo la schiena.
"Dai caccia via, poi ti senti meglio amore..." ti dico serio.
"Mai più, oddio lo odio..." di nuovo dentro il cesso.
"Credo che staremo qui dentro per parecchio" dico sotto voce, ma mi
senti.
"Vai a dormire tu, non preoccuparti..." mi dici con un filo di voce
tirandoti su piano.
"No che non ci vado." ti tolgo i capelli dal viso e te li sposto dietro
l'orecchio, mi sorridi e ti siedi di nuovo sul pavimento.
"Vuoi che ti porti a letto? Prendiamo un secchio o un qualcosa per
vomitare e stai lì." ti accarezzo il viso.
"Non ce la faccio ad arrivare al letto" - rispondi toccandoti lo
stomaco pronta a vomitare da un momento all'altro.
"E io sono qui per questo!"
"No, ti vomito addosso!"
"Pazienza!" ti afferro la vita e le gambe e ti tiro su senza il minimo
sforzo.
Posi la testa alla mia spalla e chiudi gli occhi fino a che non
arriviamo al vecchio materasso nella stanza di prima. Ti poso piano e
sparisco cercando qualcosa per coprirti, trovo delle lenzuola pulite
dentro una cesta e ne prendo due.
"Così non senti freddo." ti dico entrando dentro la stanza.
Ti poso il lenzuolo sopra cercando di coprirti bene e poi mi
siedo vicino a te posando una mano sul tuo stomaco, accarezzandolo.
Non mi guardi però, hai lo sguardo da un'altra parte.
"Kristen?" non rispondi.
"Kristen, ehi?"
....
"Ti devo dire una cosa, Rob." dici seria.
Quanto mi avete odiato per la
fine del capitolo precedente? Scuuusate. Comunque tolgo ogni dubbio
dicendo da subito che Kristen non è incinta e che nella mia
FF non lo sarà mai u.u Detto ciò, grazie a tutti
quelli che hanno letto e recensito e grazie in particolare a tutte
quelle in pagina per avermi sostenuto in questi giorni. In particolare
le simpaticone dell'ave Maria: Marilù, Jennifer, Marika,
Alessia ed Elisabetta. E come sempre, Giovanna! :*
Ps(E' un po' corto, ma non avevo molte idee sta volta, spero mi
possiate perdonare D: )
Sle, Gilo e Dabi vi amo. Ciao. :D
Buona lettura gente!
Pov Kristen
"Ti devo dire una cosa, Rob." ti dico seria, il tuo viso è
preoccupato - hai i muscoli del viso leggermente tirati e mi guardi
fisso negli occhi.
"Cosa c'è, Kristen? Dimmi." chiedi ansioso.
"Non è niente di che, davvero."
"Beh allora dimmelo! Che aspetti?" mi prendi le mani e mi tiri su per
farmi mettere seduta sul letto, lo faccio.
"Allora?" chiedi ancora.
"D'accordo, ok. Ieri sono andata a pranzo con mia madre..."
"Sì questo lo so Kristen, e quindi?"
"Robert mi fai parlare? Altrimenti non la finiamo più qui."
"Sì, scusami." mi stringi le mani più forte e mi
guardi ancora più intensamente, stai aspettando. Beh, in
realtà non è davvero niente di che.
"Ok, allora... Abbiamo parlato davvero tanto, un po' di tutto. Mi ha
chiesto come fossero andate le riprese di Breaking Dawn e ne abbiamo
parlato, le ho descritto un paio di scene e le sono piaciute
particolarmente."
"E...?"
"Rob!"
"E ma tu non parli!" rispondi toccandoti i capelli nervosamente.
"E ma fammici arrivare amore!"
"Ok, ok..." mi prendi di nuovo le mani e le stringi forte.
"Niente, mi ha chiesto come fossero andate le scene del matrimonio e se
avessimo fatto foto con gli abiti da sposi addosso. Le ho detto
sì, e lei ha insisto per vederle finchè non ho
ceduto, le ha viste e quasi si metteva a piangere. E poi mi ha chiesto
come mi fossi sentita con un abito da sposa addosso, e te... dall'altra
parte dell'altare ad aspettarmi." stringi le mie mani
più forte e mi sorridi leggermente.
"E tu che le hai detto?"
"Beh... Niente di che in realtà, solo che mi sono emozionata
e che mi ha fatto un effetto un po' strano vederti dall'altra parte ad
aspettarmi, avevi gli occhi lucidi. E niente... tutto qui." sorridi di
nuovo.
"Era questo ciò che dovevi dire?" chiedi sempre sorridente.
"No, non del tutto. Mia madre mi ha praticamente chiesto se ti voglio
sposare. Non questo tono, in realtà ha detto - Tu e Robert avete intenzione
di fare le cose sul serio?- " imito il suo tono di voce e
tu scoppi a ridere divertito, poi torni serio e mi guardi senza dire
una parola.
"Che pensi?" ti chiedo, un po' preoccupata.
"Mh... Ti vuoi sposare ora?" chiedi.
"No! Cioè... No! Non ora, non... Nel senso. Sarebbe come se
ti avessi detto tipo 'Ehi Rob, mi madre mi ha chiesto se ci vogliamo
sposare quindi ora ti tocca chiedermelo', ed io non voglio - sarebbe
come se ti obbligassi. No ma comunque no, Rob! Non te l'ho detto per
questo!" ti metti a ridere di nuovo e posi la mano sul mio ginocchio,
lo accarezzi.
"Rilassati, non ti ho chiesto di sposarmi. Ho chiesto se tu vorresti
farlo ora, ma non l'ho chiesto. Prendi fiato e comincia a respirare di
nuovo." continui a ridere e ti tiro un colpo sulla spalla.
"Non è divertente, mi fa stare in ansia questo argomento."
"Perchè? Beh, è una bella cosa."
"Sì, lo è..." ti dico seria e sincera, senza
guardarti.
"Allora? Che hai detto a tua madre riguardo il fare le cose sul serio?"
"Ah niente, le ho detto che facciamo le cose sul serio e non so."
"Parla, andiamo." mi stringi il ginocchio.
"Le ho detto che facciamo le cose sul serio e che siamo felici. E che
stiamo assieme e che non lo so come andranno le cose, e che mi
mancherai in questi giorni. E che stare 9 mesi tutti i giorni assieme a
te è stato bello... e... oh insomma, cose così."
"E...? Continua, su..."
"E... niente, lo sai."
"No, non lo so... Puoi dirmelo?" mi accarezzi il viso con la
mano.
"Non sono brava in queste cose, Rob."
"Lo sei, ci metti un po', ma lo sei davvero... Quindi, vuoi dirmi che
vi siete dette?"
"Uff! Ok... Lei mi ha detto che sei un ragazzo d'oro che non dovrei
farti scappare, perchè ce ne sono davvero pochi come te, e
che si vede che ci tieni a me, mi ami, mi rispetti e bla bla bla. Ed io
le ho detto che ha ragione e che faremo le cose sul serio, sempre che
non succeda qualcosa in questi mesi, visto che siamo lontani, tu
ricominci i tuoi film ed io i miei. E sarà tipo come per il
periodo di The Runaways e Remember Me, non ci vedremo mai. Ci vedremo
due mesi dopo, ci sentiremo solo al telefono. Io avrò le
paranoie e tu avrai le tue, litigheremo su Skype mandandoci a fare in
culo ogni tre minuti e piangerò fino ad allagare il cuscino.
E poi ti stancherai e mi ignorerai fino a mollarmi come una scema."
"Hai mai pensato di fare la sceneggiatrice, tu?" mi chiedi serio.
"Smettila Rob, sono seria."
"No, non sei seria, sei paranoica."
"Lo so."
"Un punto per te che lo sai allora."
"Sono seria, davvero."
"Lo sono anche io Kristen."
"Lo so che lo sei, Rob."
"Ok, allora?"
"Cosa allora?" ti chiedo un po' spazientita.
"Smettila di fare così."
"Così come?"
"Così... Non essere paranoica. Ti ho sempre detto che se mai
dovesse finire non sarà di certo perchè ti lascio
io Kristen."
"Certo..."
"Kristen, oh! La vuoi smettere?"
"No, non ce la faccio! Abbiamo passato nove mesi tutti i giorni
assieme, non ce la posso fare di nuovo. Io vado in Europa a girare
Biancaneve Robert, IN EUROPA!"
"Ed io prenderò un aereo per venire in Europa appena
potrò e staremo assieme!"
"Robert, giri i film e prendi gli aerei... Da quando ti puoi sdoppiare?"
Sbuffi, ti stai innervosendo - il dopo sbornia ti riduce
così molto spesso, forse non era il momento adatto per
parlartene, ma era anche l'unico disponibile.
"Non sbuffare in quel modo." ti dico con un tono di voce un po'
dispiaciuto.
"Lo so che sono paranoica - continuo - mi dispiace. Dico sempre le
stesse cose, scusa. Chiudiamo l'argomento." ti accarezzo il braccio e
ti sorrido leggermente.
"Non devi chiedermi scusa - dici serio, alzi il capo e mi guardi negli
occhi - mi vuoi sposare sul serio? Non ora dico, un giorno. Quando
sarai pronta e cose così. Quando sarai un po' più
grande e consapevole del fatto che io sono qui e non andrò
da nessuna parte, nemmeno nei due mesi in cui non ci vedremo. Giuro che
non m'inginocchierò mai e non ti comprerò nessun
anello di diamanti, e non ti darò quello di mia madre. E ci
sposeremo da soli. E non inviteremo nessuno. Solo Tom, che
sarà pure sbronzo." dici ridendo.
"E non voglio proposte." ti dico ridendo assieme a te.
"Niente proposte. Solo un 'Ehi buongiorno, ci sposiamo? Scegli la
data.' sarà veloce ed indolore."
"Ok, così andrà bene."
"Anche perchè sono incapace ad inginocchiarmi, ricordati
com'è andata per Eclipse. Non è stato un bel
vedere, ho le gambe troppo lunghe."
"Robert." alzo gli occhi al cielo e sospiro.
"Che?"
"Smettila di dire cretinate su quanto sei alto, hai rotto! Mi piace che
tu sia così alto." ti dico sorridente.
"Dammi la tua altezza, io ti do la mia." mi dici serio.
"No, a me va bene la tua. Mi piacciono i ragazzi alti."
"Ma se sei stata con un tappo per una vita!" scoppi a ridere. Rido
assieme a te, in effetti Mike non era poi così tanto alto.
"Beh? - ti dico ridendo - ho recuperato bene, tu sei alto. Mi piaci
alto, rimani così ed evita di tagliarti le gambe."
"Ci proverò." mi dici sconsolato - ti sorrido e ti accarezzo
i capelli.
"Stanno crescendo, eh?" commento mentre li tirò un po'.
"Mh mh, li dovrei tagliare di nuovo per fare Cosmopolis, non lo so."
"A me piacciono così, non li tagliare. E fa che tornino
biondi velocemente."
"I nostri figli escono per forza biondi, c'hai mai pensato?"
"Non per forza."
"Sì, per forza. Io sono biondo, tu pure, se escono scuri e
con gli occhi scuri sono figli di Taylor, non miei." dici ridendo.
"Mavvà cretino!" ti tiro un colpo sul petto ma afferri la
mia mano prima che possa toccarti e mi tiri verso di te, mi dai un
bacio sulle labbra e poi ti allontani.
"Io sarò qui, davvero. Beh non ti dirò che
sarò qui per sempre, anche se lo spero. Sai bene come la
penso su queste cose... Però sarò qui
finchè tu mi vorrai qui, non ho intenzione di lasciarti
andare. E questi due mesi senza di te saranno un trauma, un vero
trauma. Svegliarmi da solo in un letto singolo ogni mattina
sarà una tragedia, senza sentire il tuo corpo sopra il mio,
o il tuo respiro durante la notte. Potrei morire al solo pensiero, ma
non mi faccio buttare giù per questo. Io sarò qui
finchè tu me lo permetterai, ci vedremo - troveremo il modo
amore, ci sentiremo ogni giorno e ti riempirò di messaggi,
ti racconterò le mie giornate sul set in modo che tu possa
sentirti vicino a me e non perderai nulla, e poi avremo un'estate
intera da passare assieme, andremo a Londra, e ci sarà il
tour di BD quindi staremo sempre assieme. E non voglio che tu sia
paranoica per questo, te l'ho detto così tante volte ormai.
Io voglio solo te, e vedo solo te. Ormai tutto il mondo se
n'è accorto, come fai ad avere ancora dubbi tu?"
"Non ho dubbi..." dico seria.
"Ogni tanto li hai sì, però è normale
quando si è innamorati. Perciò è ok,
sono qui anche per questo, anche per rassicurarti quando ne hai
bisogno. Non lo faccio al meglio, ma ci provo sperando di farti sentire
bene."
Ti sorrido e ti bacio di nuovo, piano - poi mi allontano di qualche
centimetro e ti sorrido - "Mi fai sentire bene." dico sotto voce.
Ricambi il sorriso e mi abbracci forte, baciandomi la spalla. Io
ricambio e ti accarezzo la schiena.
"Bene, vuoi dirmi altro?" chiedi, mentre siamo ancora abbracciati.
"Ma perchè sei così cretino che devi rovinare il
momento?" ti chiedo sciogliendo l'abbraccio.
"Ops! Scusa!" dici ridendo.
"Sei un cretino, io sto con un cretino." to do un pugno sul petto.
"Ehi!"
"Ehi un corno!" ti tiro un altro pugno.
"Perchè mi picchi ora?"
"Perchè rovini i momenti!"
"Non li rovinoooo! Ho solo chiesto se avevi altro da confessare."
"Sì..."
"Cosa??"
"Che sei un cretino!"
"E smettila!" ti accasci sul materasso e ti accucci sotto il lenzuolo
coprendoti tutto.
"Lo vedi? Sei un cretino." ti dico ridendo. Alzo il lenzuolo e mi
stendo vicino a te, mi copro tutta pure io e ci guardiamo negli occhi
per qualche secondo.
"Rovina anche questo momento." ti dico seria.
"No, l'hai rovinato tu adesso! Ah-ah!" ti prendo il viso tra le mani e
ti bacio prima che tu possa dire altro, posi una mano sul mio fianco e
l'accarezzi piano.
Sento il tuo stomaco brontolare, vorrei ignorarlo ma è
praticamente impossibile, mi allontano.
"Cos'è? Hai fame?"
"Un po'..." dici ridendo.
"Mh..."
"Che?"
"Andiamo a fare colazione."
"Forse dovremo prima farci qualcosa tipo una doccia."
"Ah dopo, la facciamo a casa."
"In quale casa?" chiedi ridendo.
"Mia, tua, nostra. In quella che ti pare." ti rispondo alzandomi dal
materasso.
Afferro i jeans e li infilo lasciando la tua maglietta addosso.
"Mi ridai la maglietta?"
"No!"
"Cosa mi metto io? La tua?"
"Ah boh, non è un problema mio." ti dico sorridendo.
Ti infili i jeans e le scarpe ed esci senza maglietta in cortile come
se niente fosse.
"Robert? Oh! Ma che diavolo fai? Vieni qui!"
"Beh? Hai detto che non era un problema tuo!"
"Oh ma vieni qui! Ti ridò la maglietta ma vieni qui!
Muoviti!" esco fuori e ti tiro per il braccio mentre tu te la ridi
divertito. Ti tiro fino alla stanza di prima e mi sfilo la tua
maglietta per ridartela.
"We we we! Potevi avvisare che ti spogliavi davanti a me. Questo causa
degli effetti indesiderati."
"Che ti terrai."
"E ma come sei cattiva!"
Afferro la mia maglietta e la indosso prima che tu possa raggiungermi
per provare a toccarmi.
"Ah, grazie." dici un po' dispiaciuto.
"Prego." ti sorrido.
"Che palle."
"Abbiamo fatto così tanto sesso da far schifo, non sei
stanco?"
"Mai!"
"E certo, se Kristen è ridotta uno schifo chi se ne frega."
"Mannò amore, mai." mi avvolgi il collo con il braccio e mi
baci i capelli, ti accarezzo lo stomaco e poi ti abbraccio forte, tu
ricambi.
"Ok, possiamo andare." ti dico sempre abbracciata a te.
"Andiamo allora!" non sposti il braccio dal mio collo, lo tieni posato
sulle mie spalle e usciamo così, siamo tranquilli qui, non
ci vedrà nessuno.
"Dove andiamo a fare colazione?" chiedi mettendoti i tuoi rayban neri,
ti seguo a ruota infilando i miei. Sembriamo due alcolisti che non
tornano a casa da giorni.
"Mh, non lo so... Da questa parte." ti afferro la mano ed intreccio le
tue dita con le mie, le stringo forte e iniziamo a camminare fino ad
arrivare ad un piccolo chioschetto sulla strada, si sente il profumo di
paste fresce da lontano, nessuno le ha ancora comprate, è un
po' troppo presto in questo quartiere.
Attraversiamo la strada fino ad arrivare al chiosco.
"Buongiorno!" dici tu allegro, il signore ti risponde ed aspetta che
decidiamo cosa prendere.
"Cosa vuoi?" mi chiedi voltandoti verso di me.
"Quella con il cioccolato." dico fissando la pasta ancora calda.
"Ok, mi da quattro di quelle?" chiedi tu, il signore annuisce e le
mette dentro un sacchetto di carta.
"Fate attenzione, sono piuttosto calde." dice lui.
"Ah grazie" dici tu sorridente.
"Da bere?" mi chiedi.
"Caffè."
"Ok un caffè e un caffèlatte per me." dici sempre
sorridente. Il signore comincia a prepararli e tu ti metti dietro di me
e mi stringi i fianchi poggiando il mento sulla mia spalla, ti poso una
mano sul viso mentre ti sento stringere forte.
"Dove andiamo a mangiare?" mi chiedi all'orecchio.
"Mh, non lo so..." mi giro e ti do un bacio sulle labbra.
"Ah, portrei prima mangiare te però." rispondi felice
dandomi un bacio sulla guancia.
"Beh forse." ti rispondo io accarezzandoti ancora il viso, mi dai un
altro bacio sulla guancia prima di girarti verso il signore che porge i
nostri bicchieri di carta. Mi passi la busta con le paste e mi chiedi
"Puoi tenere queste? I bicchieri sono troppo caldi amore."
"Sì." ti dico sorridente afferrano la busta di carta, dai 50
dollari il vecchio e gli dici di tenersi il resto. Questo tutto
perchè non hai voglia di mettere le monetine dentro al
portafoglio. Lui ti ringrazia ed andiamo via, ci sediamo in una
panchina a a mangiare.
"Sembriamo tanto due persone normali adesso." dici mordendo la tua
pasta e riempendoti di ciccolato le labbra.
"Lo siamo, sai?"
"Ah sì, lo siamo. Ma ora più del solito."
"Vero..." ti accarezzo le labbra con il dito e ti tolgo il
cioccolato dai lati.
"Ah comunque sono io a doverti dire una cosa adesso."
"Cosa?" ora me lo fai di proposito e mi fai allarmare per niente, che
stronzo.
"Ah non è niente di che." dici ridendo.
"Smettila Robert!"
"Ok ok, te la dico."
"E muoviti dai!" ti tiro un colpo sul braccio e scoppi a ridere.
"Ti volevo solo dire che... Se mai stessi in una stanza affollata,
vedrei solo te."
La mia mano è stretta e ben inchiodata alla tua da tutta la
sera, ed anche quando entriamo all'after per il tuo film la cosa non
cambia, mi tiri il braccio cercando di passare senza farti notare
troppo dalla gente all'interno della sala e facendoti spazio tra la
folla saluti un paio di persone, sorridi a Reese e fai cenno di
avvicinarsi al tuo tavolo prima di andare via, lei alza il pollice
sorridente come per darti l'ok. Tu e lei siete diventati un sacco amici
nel periodo in cui avete girato il film, e ne sono davvero felice al
contrario di ciò che pensa la gente, riguardo il fatto che
io
sia gelosa ecc ecc. Che baggianate, è il nostro lavoro. Sono
fiera di te, anche se ancora non te l'ho detto e non ho aperto bocca
riguardo il film che abbiamo appena visto. Sai bene anche tu che lo
commenterò quando sarem soli ed in santa pace in camera
nostra.
"Robert! Finalmente siete arrivati!" la voce di mio padre, la
riconoscerei tra mille. E' seduto nel divanetto affianco a tuo padre,
chissà di che parlavano. Si alza e ti viene incontro, ti
abbraccia.
"Ciao John." rispondi imbarazzato ricambiando l'abbraccio.
"Complimenti davvero, hai fatto una parte eccezionale, io e Jules siamo
davvero fieri di te, diventerai un grande attore."
Ora ti viene un infarto, sei paonazzo.
"Grazie. Grazie davvero John, sono davvero contento che vi sia
piaciuto. E grazie davvero per aver accettato l'invito ed essere
venuti." stringi forte la mia mano, tanto da farmi male.
"Ahi..." ti dico sotto voce, vicina al tuo braccio.
Arriva anche mia madre con un drink in mano, sicuramente di una potenza
alcolica spaventosa - come sempre, assieme alla tua.
Ti abbraccia anche lei, sei costretto a lasciare la mia mano per
riuscire ad abbracciare sia madre che la tua assieme. Tua madre quasi
piange, la mia no, grazie al cielo.
"Robert! Sei stato davvero bravo, sul serio! Non pensavo avessi
migliorato così tanto, un film spettaccolare." sorrido e la
guardo, mia madre ha ragione.
Turno di tua madre, tuo padre e le tue sorelle. Tutte ti fanno i
complimenti, sono davvero emozionati e contenti per te.
"Ti è piaciuto?" mi chiede mia madre avvicinandosi a me e
accarezzandomi un fianco.
"Molto." dico sorridente.
"Gli hai già detto qualcosa?"
"Non ancora, glielo dirò dopo."
"Voto da 1 a 10?" chiede mio padre avvicinandosi a noi.
"9." dico seria, credo che sia un bel 9, molto vicino al 10.
"Wow, e lui lo sa?" chiede mio padre ridendo.
"Beh no, non ancora. Glielo dirò, stasera." rispondo
imbarazzata.
Hanno finito con i complimenti, l'ultimo è stato Tom. Si
è avvicinato con una bottiglia di Champagne urlando "HO
L'AMICO
ATTORE PIU' BRAVO AL MONDO, DOPO KRISTEN." ti sei messo a
ridere
e mi hai guardato per 30 secondi buoni, per poi farmi l'occhiolino.
"Beh non ho ragione?" chiede Tom mettendomi un braccio attorno al collo.
"No, non stiamo parlando di me oggi." dico ridendo.
"Eccheppalle sei con questa storia?" chiede lui.
"Basta Tom, parla di Robert oggi. Non nominare me."
"Va bene, come desideri. Ma sei comunque più brava di lui."
dice ridendo.
"Sì, togli il braccio dal collo della mia ragazza e levati
di
torno." commenti venendo verso di me con un bicchiere di vino bianco in
mano e una birra nell'altra.
"Tu l'hai avuta per 9 mesi di seguito, è il mio turno." dice
lui stringendomi di più.
"No, non è il tuo turno di un bel niente, togliti. Ti do 3
secondi, poi ti tiro un pugno."
"Vediamo se hai il coraggio." ti sfida lui, è già
andato per via delle bottiglie di Champagne.
"3... Posi la bottiglia e il bicchiere sul tavolino... 2... Tom non si
muove di un centimetro. 1!" ti avvicini e gli tiri un pugno sulla
spalla con tutta la forza che hai.
"AHIA CAZZO! SEI SCEMO?" scoppi a ridere.
"Allora? Ti togli?"
"Bastardo oh!" dice lui togliendo il braccio dal mio collo per
massaggiarsi la spalla.
"Ti aveva avvisato!" dico io ridendo.
"Stai diventando manesco quando c'è lei nei paraggi!"
commenta lui con il muso.
"Chiediti perchè." mi guardi e mi sorridi venendomi
incontro. Mi passi il bicchiere di vino e mi sorridi di nuovo.
"E sì, me lo sto chiedendo il perchè." dice lui.
"Tom, vattene." dico continuando a guardare te negli occhi sorridente.
Sparisce andando a sedersi con le tue sorelle senza dire una parola, ti
avvicini a me e posi la tua fronte sulla mia, i nostri nasi si
sfiorano, sento la tua mano stringermi il fianco - mi tiri verso di te,
i nostri corpi si toccano, sento il tuo cuore battere. Mi baci piano,
posando le tue labbra sulle mie, sanno di birra. Porto la mia mano fino
ai tuoi capelli e li accarezzo, dischiudo leggermente le labbra per
permettere alla tua lingua di entrare nella mia bocca, lo fai subito
senza pensarci due volte - le nostre lingue giocano per un po', senza
dare troppo nell'occhio. Sentiamo qualcuno che ride e ci stacchiamo
nello stesso momento, ci voltiamo verso tua sorella Lizzy che ci guarda
assieme a Tom che ride.
"TROVATEVI UNA STANZA!" commenta lui divertito.
"Almeno io ho qualcuno con cui condividerla, una stanza." dici tu
stringendomi di più e avvicinandoti la birra alle labbra per
berne un sorso.
Ti tiro un colpo sul petto e mi stringi ancora di più.
"Sì Robert però, il vestito mi serve per coprire
quello
che c'è sotto, se eviti di sollevarlo mi fai un favore."
"Ops, scusa. Lo solleviamo dopo." mi dici all'orecchio ridendo.
"Rob!" ti tiro un altro colpo sul petto, ma abbassi il viso e mi baci
sulle labbra stringendomi sempre di più il fianco.
Ti sposto.
"E' pieno di gente." ti dico imbarazzata.
"Siamo usciti presi per mano e ci siamo baciati con la lingua poco fa,
credi che a qualcuno importi più se ci baciamo ancora in
pubblico?"
"Importa a me..."
"Arrenditi allora." ti avvicini di nuovo e mi dai un altro bacio sulle
labbra. Mi sposto velocemente, ma la tua presa non mi da modo di
muovermi.
"Amore... - ti dico sotto voce e in totale imbarazzo - per favore."
abbasso il capo e poso la fronte al tuo petto, ti sento ridere mentre
mi baci i capelli. Molli la presa, ma mi afferri di nuovo la mano.
"Ti vuoi sedere di la?" mi chiedi.
"Dove?"
"Con Lizzy e Victoria, se non vuoi venire con me a fare i saluti in
giro puoi stare con loro. Torno tra 10 minuti." mi dici guardandomi
negli occhi.
"Non voglio che vai a fare nessun tipo di saluto, puoi stare con me?"
"Ottima risposta." dici sorridente stringendo di più la mia
mano
e trascinandomi sul divanetto affianco alle tue sorelle che parlano con
Tom di qualcosa. Non c'è molto spazio nel divano, ed
è
troppo buio per cercare di avvicinarne un altro.
"Siediti tu, io sto in piedi." mi dici facendomi passare.
"No, posso stare in piedi io, siediti tu."
"No, siediti Kristen, non voglio che stai in piedi. C'è
troppa
gente e ti vengono addosso tutti." dici spostando un tipo che ti
è appena venuto addosso senza accorgersi che eri tu.
"Vengono addosso anche a te." dico io guardando la scena.
"Perchè non ti siedi e la prendi in braccio e la finite?"
urla tua sorella seduta sul divano.
"Sei un genio Liz, non sembri nemmeno sua sorella." commenta Tom
guardandoci.
"Ah-ah, come sei divertente oggi." dici tu guardandolo con un ghigno
sul viso. Ti siedi nel divanetto blu e mi tiri per i fianchi facendomi
sedere sulle tue gambe.
"Ma così ti do le spalle! Fammi girare." mi giro verso tua
sorella e ti poso un braccio sulle spalle avvolgendoti il collo, mi
baci sulla guancia posando una mano sulla mia gamba.
L'after prosegue con la musica a mille, in pochi ci disturbano e solo
quando ti alzi per prendere l'ennesima birra qualcuno ti chiede delle
foto. Sono tre ragazze, tanto per cambiare - che ti guardano come se
fossi Dio sceso in terra e fanno una marea di foto con
te; fanno a turno per farsi la foto e siccome sono uscite
male, la vogliono ancora. La bionda ti sta troppo appiccicata, e mentre
ti abbraccia per fare l'ennesima foto posa la sua mano troppo vicina al
tuo fondoschiena, la cosa mi urta - e non poco. Guardo tutta la scena
seduta sul divano e la mia gamba inizia a muoversi nervosamente, forse
dovrei alzarmi e venirti incontro, ma sarebbe troppo plateale. Meglio
stare qui buona e calma, no anzi, mi avvicino. Mi alzo e mi avvicino a
te, ti tiro il braccio e ti volti a guardarmi - mi sorridi.
"Porti una birra anche a me?" chiedo un po' fredda, davanti a quelle
tre oche che mi fissano.
"Certo amore." dici tu sorridente posando la tua mano sul mio fianco.
Un sorriso forzato è l'unica cosa che riesco a fare al
momento "Grazie." ti dico a denti stretti mentre le tre continuano a
guardare la scena come se niente fosse.
"Prego." mi fai l'occhiolino e ti volti verso di loro.
"Abbiamo finito con le foto, donne?" chiedi ridendo.
La bionda si avvicina di nuovo a te e ti lascia un foglio in mano -
questa è scema, mi provoca e finirà che le spacco
la faccia, le ficco il tacco delle mie scarpe dritto in fronte. Mi
mordo il labbro inferiore e la fisso, lei incrocia il mio sguardo e mi
sorride come se niente fosse. E' PAZZA? La devo ammazzare, razza di
troia!
Mi avvicino a te e ti prendo il bigliettino dalla mano, lo leggo -
c'è il suo numero sopra.
Alzo lo sguardo e la fisso per qualche secondo prima di buttarlo per
terra e passarci sopra trascinandoti assieme a me verso il bar.
Scoppi a ridere divertito e mi abbracci da dietro mentre mi poggio al
bancone del bar con l'aria indignata.
"Non sto ridendo, Robert."
"AHAHAHA, è stata divertente come scena. L'hai vista la sua
faccia? Oddio, posso morire? Ahahaha, non respiro." ti pieghi in due
dalle risate e ti stringi lo stomaco.
"Robert finiscila." ti dico guardandoti - il barista mi chiede cosa
voglio e glielo dico, lui mi passa due birre e mi sorride.
"Grazie." rispondo acida mentre torno a sedermi nel divanetto.
"Dai smettila di tenere il muso amore, è stato divertente."
"Dovevi sbatterglielo in faccia quel foglietto, perchè l'hai
preso?"
"Perchè dovevi buttarlo per terra tu, non io." dici
continuando a ridere afferrando la birra.
"Certo, certo." mi siedo sul divano affianco a tua sorella.
"Tutto ok?" mi chiede Liz voltandosi verso di me.
"Mh mh..." rispondo io poco convinta.
"Sei arrabbiata con Rob?"
"No, sono arrabbiata con le sue fans rincoglionite che ci provano
davanti a me come se niente fosse."
"Ho visto la scena, non ci pensare." mi dice lei posando la testa sulla
mia spalla.
Accenno un sorriso e continuo a bere la birra, che finisce in pochi
minuti.
"Bevi piano!" mi dici tu inginocchiandoti davanti a me.
"Non inginocchiarti qui, è sporco."
"Chissene frega. Bevi piano, o ti ubriachi all'istante."
"Tu sei ubriaco da ore." ti dico indicando la tua 10ima birra.
"Sì, ma non importa." mi sorridi e mi accarezzi la coscia.
"Smettila di tenermi il muso scema, chi le calcola quelle
lì."
"Mh mh..." rispondo seccata spostando lo sguardo verso la marea di
gente dentro l'after.
"Ehi?" posi la mano destra sul mio viso costringendomi a guardare verso
di te, lo faccio senza resistere.
"Cosa?" chiedo scocciata.
"Kristen dai, smettila."
"Ok..."
"Sul serio, smettila."
"Ho detto ok, Rob."
"Ed io ho detto smettila, Kristen."
"Ed io ho detto OK."
"Vogliamo litigare?" chiedi con il tono di voce triste.
"No..." ti rispondo abbassando lo sguardo.
"Allora basta, sei bella quando sei gelosa, ma non quando poi diventi
triste."
"Scusa, ok, la pianto." ti dico alzando lo sguardo per guardarti il
viso.
"Bene, era ora." hai posato la birra sul tavolino e ne approfitti per
toccarmi le gambe con entrambe le mani.
"Rob quelle mani te le taglio!"
"Non sto facendo niente!" commenti facendole salire entrambe fino al
bordo del mio vestito.
"Ah no?" ti chiedo ridendo.
"No, affatto." mi rispondi facendo l'occhiolino.
Avvicini il mio viso al tuo guardandomi nel occhi.
"Che vuoi?" ti chiedo ridendo guardandoti.
"Beh vorrei parecchie cose al momento, ma ora mi accontento di un
bacio."
"No." ti dico secca.
"Eddai, solo uno. Veloce."
"No."
"Dai..." ti avvicini di più, e fai entrare le dita sotto il
mio vestito.
"Robert..."
"Kristen."
"Smettila."
"Bacio, o continuo a farle salire."
"I ricatti poi, hai 2 anni?"
"Voglio il bacio."
Sbuffo alzando gli occhi al cielo, tu sorridi - avvicino il viso al tuo
e ti bacio velocemente.
"Già finito?"
"Sì, accontentati. E togli quelle mani!" ti dico sbuffando
ancora.
"Ok ok." sposti le mani che tornano sulle mie ginocchia e mi guardi
sorridente.
"Ma che hai tanto da sorridere si può sapere?" ti chiedo
ridendo guardando la tua espressione felice.
"Sono felice, si nota?"
"Non l'avrei mai dettto! Cos'è che ti rende così
felice?" ti chiedo posando la mano sulla tua per accarezzarla.
"Che tutte le persone che amo sono qui." ecco lo sapevo che mi avresti
spiazzato con una frase del genere, tipico. E io che chiedo ancora.
Ti sorrido e poso la testa sulla tua spalla, ti sento ridere e ti do un
bacio sul collo.
"Ehi Robert!" un tipo interrompe la scena, lo conosco di
vista ma non ricordo il nome. Ti alzi da terra e gli vai incontro
stringendogli la mano.
Non so di che parlate, la musica è troppo alta e non riesco
a sentire ma all'improvviso ti volti verso di me e mi porgi la mano,
l'afferro e mi alzo dal divano.
"Ah niente, ti ricordi di Kristen?" lui fa cenno di si e mi porge la
mano, poi la bacia. "Come non potrei ricordarmi?" dice lui ridendo.
Io gli sorrido, avvicini le labbra al mio orecchio e mi dici il suo
nome.
"E' Steve, ha lavorato con me sul set di Remember Me e Bel Ami."
ecco dove lo avevo già visto, a Budapest l'anno
scorso.
Parlate un po' del film e lui ti fa un sacco di complimenti - e ti fa
anche un sacco di complimenti per me. Che coglione, è un
ritardato questo.
"Bella scelta in fatto di donne, non sbagli un colpo." ti dice dandoti
il cinque guardandomi le gambe.
"Grazie." dici tu ridendo.
"Prima Emily, poi Reese, in Bel Ami non ne parliamo. Tutte tu queste
fortune, eh?"
Essì, potresti pure evitare con me davanti, razza di
coglione.
"Sì, capirai. E' solo lavoro. Ho lei sul serio." dici
ridendo stringendomi il fianco.
"Beh mica male." mi fa l'occhiolino sorridendo. Vuole calci nel culo,
tutti si sono messi d'accordo per rovinarmi la serata.
"Allora chi è stata meglio Emily o Reese?" chiede lui
sorridendoti con aria da viscido.
"Ah Steve, tu sei andato. L'alcool ti da decisamente alla testa." gli
dici ridendo.
"Io la vorrei sapere la risposta." ti dico sotto voce.
"Che hai detto?" ti giri a guardami.
"Niente, niente. Manda via questo coglione." ti dico sorridendoti in
modo che lui non possa sentire.
"Subito." mi dici all'orecchio.
"Beh ciao Steve, io vado in albergo. Direi che mi sta passando la
voglia di stare qui e sono stanco, ci si vede eh!"
"BUONA NOTTE!" ti dice lui guardandomi.
"Grazie." gli dici ridendo stringendogli la mano per poi mollarlo e
trascinarmi via con aria scocciata.
"Quello è uno scemo!"
"Non l'avevo notato!" ti dico scocciata quanto te.
"Si ma lo è davvero cazzo."
Ci sediamo sul divano assieme a Tom che parla con una ragazza appena
conosciuta. Tu lo guardi con aria divertita e ti siedi affianco a lui
per sentire la conversazione, i tuoi sono andati via da un pezzo, ed
anche i miei genitori. Domani abbiamo un bellissimo pranzo con loro, ci
sarà da divertirsi di brutto.
Le tue sorelle si avvicinano e ci salutano, vanno in albergo anche loro.
"Vuoi andare anche tu? Sei stanca?" mi chiedi.
"Un po', ma se vuoi rimaniamo ancora." ti dico sorridendoti.
"No, anidamo in albergo anche perchè la sbronza inizia a
farsi sentire pesantemente." dici ridendo.
Mi afferri la mano e lasci Tom da solo sul divano con la tipa.
"Rob chiama John, andiamo con due macchine." ti dico uscendo dall'after.
"Lo chiamo, ma andiamo con una sola macchina." infili la mano nella
tasca interna della giacca e lo chiami, risponde al primo squillo e lo
troviamo al primo piano davanti alla porta.
Ci apre la porta e ci fa uscire, i fotografi ed i fans iniziano ad
impazzire, mi stringi forte la mano e camminiamo infretta dritti verso
la macchina, entri per primo, io per seconda e mi siedo quasi sopra di
te senza farci caso, non vedo un cazzo per colpa dei flash. Cerco di
coprirmi il viso con la mano.
"Smettila di nasconderti." dici ridendo.
"Cosa ridi?" ti chiedo girandomi verso di te - continui a sorridere. I
nostri visi sono troppo vicini, ti avvicini e mi dai un bacio sulle
labbra. Mi sposto in fretta e sento i flash scattare a raffica
più del solito, mi giro dall'altra parte imbarazzata poco
prima che macchina parta.
"MA SEI SCEMO ROBERT?"
"Perchè?" dici ridendo ancora.
"No secondo me sei uscito di testa!" ti tiro un colpo sul petto e poi
uno sulla nuca.
"Ahi ahi! E rilassati amore!" continui a ridere.
"NON STO RIDENDO! SEI UN CRETINO!"
"Ahahaahahahah, ormai lo sa il mondo che stiamo assieme, basta con
quest'ansia."
"Sei un cretino! Non ti rivolgerò mai più la
parola in vita mia!" mi metto braccia conserte guardando fuori dal
finestrino le luci di New York mentre tu continui a ridere come un
pazzo.
"La smetti di tenermi il muso?" ti avvicini e posi il mento sulla mia
spalla.
"Non ci parlo con te."
"Mh mh... La smetti di tenermi il muso, Stewart?"
Non ti rispondo, continuo a guardare fuori. Ma come ti è
venuto in mente? Due anni buttati nel cesso.
"Allora?" continui a chiedere.
"Non ci parlo con te!"
"Eddai..." dici avvicinando le tue labbra al mio collo.
"No."
"Dai..." le avvicini di più.
"Lasciami." cerco di allontanarmi ma mi afferri con il braccio e non
riesco a spostarmi.
"ROBERT!"
"KRISTEN. Stai ferma..."
"Uff! Mi lasci?" cerco di liberarmi dalla presa, senza alcun risultato.
"No?" posi le labbra sul mio collo, sento la tua lingua sfiorare la mia
pelle.
"Se mi lasci solo un segno sei morto Pattinson."
"Mh mh..." dici continuando a leccarmi il collo piano, sento i tuoi
denti premere sulla mia pelle, non troppo forte, il tanto per attirare
la mia attenzione.
"Robert..." dico sotto voce.
Posi una mano sulla mia gamba e la fai salire fino all'orlo del
vestito, lo sposti e sali sempre più su. Stringi la mia
coscia sinistra, le tue dita sono nel mio interno coscia e scendono
piano piano sempre più giù.
"Robert... "
"Mh?"
"Sono ancora arrabbiata con te."
"Litighiamo domani mattina." dici, staccando per un secondo le labbra
dal mio collo.
L'autista, che si è accorto della scena, tira su il
finestrino scuro all'interno della macchina.
"A domani mattina allora." ti dico girandomi verso di te e baciandoti
le labbra.
Mi afferri i fianchi e mi fai sedere sopra le tue gambe, il vestito si
alza quasi del tutto. Le tue mani sono sulla mia schiena e scendono
piano fino al mio fondoschiena, mi stringi forte e mi avvicini a te
ancora di più.
Sento la tua erezione dai pantaloni dell'abito premere sui miei slip -
ci baciamo con prepotenza, sono talmente in estasi che non mi accorgo
nemmeno quando la macchina si ferma davanti al nostro hotel. L'autista
ci avvisa abbassando il finestrino che siamo arrivati, scendo
velocemente dalle tue gambe, apro lo sportello, mi prendi per mano e mi
tiri dentro l'albergo senza dire una parola.
"Pattinson." dici di fretta al portiere.
Ti da la chiave della nostra stanza e prima che possa dire qualcos
altro mi trascini fino dentro l'ascensore.
Si aprono le porte, mi tiri dentro, afferri il mio viso tra le mani e
mi baci con forza. Sento il vetro freddo dell'ascensore sulla mia
schiena ed il tuo corpo sul mio. Sposti una mano dal mio viso per
premere il numero "39", abbiamo tanto tempo prima che arrivi a quel
piano.
Mi aggrappo alle tue spalle con entrambe le mani, afferri le mie cosce
e mi tiri su, incrocio le gambe sulla tua schiena, mi mordi il collo
con forza, al momento non me ne frega un cazzo dei segni, me ne puoi
lasciare quanti ne vuoi.
Mi sposti gli slip con la mano ed infini due dita piano dentro di me -
ti sento accennare un sorriso quando ti accorgi che sono in condizioni
pessime, quasi quanto te. Le muovi piano e con delicatezza, inizio ad
ansimare, mi manca il respiro, mi stacco dalle tue labbra per
riprendere fiato, mi lecchi il collo - posi la fronte sulla mia spalla,
ho le labbra vicino al tuo collo - lo mordo piano prima di inziare ad
ansimare più forte, ti mordo sempre più forte.
"Ti conviene baciarmi prima che inizi ad urlare." ti dico con un filo
di voce all'orecchio.
Alzi la testa dalla mia spalla e posi la tua fronte sulla mia, ci
guardiamo negli occhi per 30 secondi buoni prima che tu, razza di
stronzo, cominci a muovere le dita più veloce.
"Robert!" cerco di urlare con il poco fiato che mi rimane.
Ti metti a ridere prima che la tua lingua finisca nella mia bocca per
evitare di farmi svegliare tutto l'hotel.
Le porte dell'ascensore si aprono, ma sei più veloce e premi
il bottone per farle richiudere, lo blocchi.
"Non ho intenzione di scopare qui, Rob." ti dico con un filo di voce
all'orecchio.
"Chissene frega." mi dici baciandomi appena sotto il lobo dell'orecchio.
"No, portami in camera o ti ammazzo." ti dico ansimando.
"Non riesco proprio a camminare dritto adesso" dici ridendo.
"Nemmeno io." rispondo ridendo assieme a te. "Ma pretendo un letto."
"Non ci arriviamo al letto." mi rispondi succhiandomi il collo.
"Mh...forse. Ma abbiamo una stanza e non un ascensore....ROB!" le tue
dita sono di nuovo dentro di me.
"Che?" dici ridendo.
"Smettila, voglio...a..."
"Cosa?" mi chiedi continuando a baciarmi.
"Andare..."
"Continua..."
"in...smettila!" tiro un colpo sulla spalla.
Scoppi a ridere di nuovo, togli le dita - piano, e mi fai scendere.
Apri le porte dell'ascensore, il corridoio è illuminato e
silenzioso.
"Potremo farlo qui - dici ridendo - le tue urla sveglierebbero tutti."
"Smettila o non te la do e rimani così." indico i tuoi
pantaloni ridendo.
"Come sei simpatica!" ti avvicini e mi lecchi la guancia.
"Robert ma vattene!" mi prendi in braccio e mi spavento come una
cretina.
"Ah!"
"Ah che? Sono io, rilassati. Tu sei bassa, hai le gambe corte e ci
metti poco a camminare." dici ridendo.
"Ah, grazie! Come sei gentile."
"Prego." mi dai un bacio sulla guancia, arriviamo la porta.
"Aprila, ho le mani occupate, ho una nana in braccio." dici ridendo.
"Oh ma la smetti? Mi stai provocando oggi, finisce che vai in bagno da
solo e ti arrangi Pattinson!"
"Mh mh... Come poco fa che non mi parlavi."
Apro la porta e poi ti avvolgo il collo con il braccio sinistro.
"Non riesco a tenerti il muso per troppo tempo se fai così."
ti lecco le labbra, mi sorridi e mi butti sul letto. Ti togli la giacca
e la butti per terra. Mi metto in ginocchio sul letto.
"Allora? Quanto devo aspettare?" ti chiedo.
Ti avvicini al letto, mi avvicino a te - ti tiro per la cravatta e ti
bacio, sciolgo il nodo piano e mentre le nostre lingue giocano la
lancio sul pavimento. Apro i bottoni della camicia ad un ad uno, fino
ad arrivare a quello dei pantaloni - lo apro e tiro giu la cerniera.
Scivolano sulle tue gambe, ti stacchi da me e ti togli le scarpe -
cerchi la cerniera dell'abito con la mano destra, lo apri piano e mi
aiuti a togliere le spalline.
Mi scivola addosso, mi spingi sul letto e ti metti sopra di me, attento
a non pesarmi troppo, mi togli gli slip ed io faccio lo stesso con i
tuoi boxer - mi afferri una coscia e sollevi la mia gamba con
prepotenza, entri dentro di me. Mi manca il respiro. Comincio ad
ansimare di nuovo, stanotte mi farai perdere i sensi, te lo dico io.
Le spinte aumentano di velocità quasi subito, vai sempre
più veloce - ti accarezzo la schiena, sei già
tutto sudato.
Ti mordo il labbro inferiore, posi il mento sulla mia spalla, mi
afferri le mani e le intrecci con le mie e le stringi forte.
Vieni dentro di me, sussurri il mio nome un sacco di volte prima di
diminuire la forza delle spinte.
"Non ci provare, o ti ammazzo. Io non ho ancora finito." ti dico
ansimando.
Ti sento sorridere, aumenti di nuovo, vai molto più veloce
di prima.
Vengo qualche minuto dopo di te, non riesco nemmeno ad ansimare da
quanto mi manca l'aria, non riesco nemmeno a dire il tuo nome.
Ti fermi, e mentre cerchi di riprendere fiato esci delicatamente e
molto piano da dentro di me, senza farmi prendere colpi assurdi e senza
farmi venire infarti, almeno sta volta.
Ti stendi sul letto affianco a me, hai il fiatone - ma mai quanto me.
Stiamo in silenzio per un paio di minuti, poi allunghi il braccio e mi
tiri verso di te.
"Ah beh, pensavo mi volessi ignorare.." ti dico ancora con il fiatone.
"Mai." mi dici baciandomi la fronte.
Poso la testa sul tuo petto e sento la tua mano accarezzare la mia
schiena.
Gioco con l'indice seguendo i tratti del tuo petto.
"Dovresti smetterla di andare in palestra adesso." dico ridendo.
"Perchè?"
"Diventi come Kellan se continui così, che schifo."
"Oddio, no!"
"Mi piaceva la tua pancetta da alcolizzato, poi. Posso riaverla?" alzo
la testa dal tuo petto e ti guardo.
Sorridi e mi guardi per un po'.
"Sei una delle poche donne al mondo a cui non piaccono i ragazzi
palestrati."
"Infatti fanno schifo." dico ridendo.
"Va bene, niente più palestra."
"Bravo!" alzo la mano per darti il cinque e ricambi.
Mi tiri verso di te e mi baci le labbra.
"Comunque non te l'ho detto, ma eri bellissima stasera." mi dici
guardandomi negli occhi.
"Lo eri anche tu." ti dico sorridente. Ti accarezzo i capelli e ti
guardo.
"Sto aspettando la recensione."
"Lo sapevo." ti dico ridendo posando la fronte sul tuo petto
imbarazzata.
"Dai, quanto faceva schifo da 1 a 10?"
Alzo la testa dal tuo petto e ti guardo seria.
"Ok... Il film era bellissimo, e tu... Sei migliorato davvero un sacco.
E ti meriti un 9. Ed il tuo accento americano sta diventando
comprensibile, quindi tocchi il 10 per questo."
"WO! Addirittura?" mi chiedi ridendo, mettendoti seduto sul letto.
"Sì, addirittura. Sei stato davvero bravo, e sono... davvero
orgogliosa di te. Nel caso non l'avessi notato tutta la sera."
"Grazie per aver deciso di venire lo stesso a New York con me. Me la
sarei fatta sotto se non ci fossi stata tu."
"Ce l'avresti fatta lo stesso, anche senza di me. Sai già
che non volevo venire, la serata era tua, non nostra."
"Com'è che si dice? Ciò che tuo è mio,
ciò che è mio è tuo... Qualcosa del
genere." mi dici sorridente alzandoti dal letto per farmi infilare
sotto le coperte.
"Mettiamola così romanticone." ti dico ridendo.
Mi infilo sotto le lenzuola al caldo e tu fai lo stesso. Mi tiri verso
di te e mi abbracci.
"Però ho una domanda da fare." ti dico seria.
"Falla."
"Alla fine chi bacia meglio tra Emily e Reese?" ti chiedo girandomi a
guardarti. Fai per pensarci un po', poi ti volti e mi guardi negli
occhi.
"Tu."
Salve gente, allora come
state? :D So che è da molto tempo che non aggiorno ma il mio
cervellino non mi dava una mano a tirare su proprio un bel niente che
somigliasse a qualcosa di v a g a m e n t e sensato -.- Quiiiindi non
vi lamentate se anche questo non è dei migliori, ho solo
messo un po' di idee che avevo per altri capitoli tutte assieme ed
è uscito questo.
Chiedo scusa se ci sono errori di battitura ma come ben sapete odio
rileggere ciò che butto giù, di solito lo fa Fabi
per me xD Ah niente, grazie anche a lei che mi da sempre un mano quando
scrivo e mi da delle idee brillanti al contrario di Filoreta -_-"
La smetto, vi saluto e spero che vi piaccia.
Ps. Grazie come sempre a chi legge e recensisce, sia qui che in pagina
- siete davveeeeeero davvero grandi.
Ps2. Come sapete c'è sempre una canzone da qualche parte, ed
oggi quella che mi ha aiutato a scrivere è stata questa:
Pov Kristen
Toronto, 13 Maggio 2011 - 00:01.
Poso il telefono sul comodino e mi giro nel letto a guardarti - l'unica
cosa che vedo è la tua schiena, sei crollato subito dopo
aver
fatto la doccia... Ah, pazienza, gli auguri te li farò
domattina
svegliandoti con la colazione, o forse ti sveglierai prima di me visto
che il mio sonno si è volatilizzato. Mi alzo dal letto
cercando
di fare piano, richiudo il letto con le coperte per non farti prendere
freddo, ti copro bene e mi assicuro che tu abbia posato la testa per
bene sul cuscino o domani ti lamenterai del tuo collo e lagnerai in
giro per la stanza come se ti avessero torturato. Tipico...
Mi allontano dal letto ed esco dalla camera da letto entrando nel
piccolo soggiorno della nostra stanza d'albergo; attacco l'iPod al pc e
cliccando su "riproduzione casuale" la musica parte in automatico:
Karma Police - Radiohead; comincio a canticchiare cercando
le sigarette nella tasca del tuo giubbino nero di pelle, apro il
pacchetto nuovo e ne tiro fuori una. Afferro l'accendino e l'accendo,
aspiro piano... Sento la nicotina dentro di me, un brivido mi percorre
la schiena e sposiro per farlo passare.
Infilo il tuo giubbino ed apro la finestra, esco sul balcone - fa un
fottuto freddo assurdo in questo posto, proprio qui dovevano farlo
questo film? Un posto caldo per una volta, no? Comincio a tremare per
via del freddo, ma rimango fuori ugualmente - la sigaretta ti da una
certa forza contro il freddo.
Infilo una mano in tasca cercando un po' di caldo, il tuo telefono
è lì - strano.
Lo afferro, lo sblocco - hai due chiamate: tua madre ti ha chiamato per
farti gli auguri due minuti dopo la mezzanotte, strano che non abbia
chiamato me pensando fossi morto in macchina, di nuovo.
Sorrido guardando il tuo sfondo.
"Meglio che mi riabitui alla tua assenza, ti metto come sfondo
così riprendo le vecchie abitudini e ti guardo
lì." hai
detto ieri quando ti ho avvisato che sarei partita per Londra il 24,
lasciandoti solo a Toronto per girare il tuo nuovo film.
"Sarà solo per qualche giorno, poi verrò di nuovo
qui,
Rob." ti ho rassicurato. Ma ormai eri già entrato nel tuo
momento "sono depresso" e non mi hai ascoltato.
Il tuo telefono vibra nelle mie mani, è un email di Tom.
La apro.
"Forse stai dormendo, forse stai scopando, forse... sei sbronzo, o
dormi? Non lo so. Fatto sta che non ti posso chiamare ora,
perchè il mio telefono sta andando a puttane, quindi ti
mando un
email dal pc di Sam, che è qui con me.(Spero di non aver
fatto i
conti male con i fuso!) AUGURI AMICO! E' il quarto compleanno che
passiamo lontani, quando hai intenzione di prenderti una sbronza con
noi? Ah, sono 25 ormai. Stiamo invecchiando, bisogna muoversi.
Buonanotte, saluta Kristen."
Scoppio a ridere, è proprio un messaggio di auguri da
cazzone - esattamente come lui.
Ma è vero, sono quattro anni che passi il compleanno lontano
da
casa - o per meglio dire, lo passi con me. E sono sempre stata la prima
a darti gli auguri, tutte le volte. Che soddisfazione!
Sembra ieri che sono andata con Nikki ad ordinare la torta per i tuoi
22 anni, sul set di Twilight - sorrido mentre i ricordi riaffiorano
lentamente.
Twilight Set.
"Buon compleanno Rob!" - ti dico saltandoti in braccio svegliandoti.
Hai dormito con me stanotte, abbiamo parlato fino alle 23:37 - quella
è stata l'ultima volta che ho guardato l'orologio prima di
crollare in un sonno profondo tra le tue braccia, tanto per cambiare.
"Mh..." ti sento mugugnare.
"Dai!" ti squoto cercando di svegliarti - niente.
Mi siedo sulla tua pancia iniziando a saltellare. Apri gli occhi e mi
guardi.
"Mi vuoi far vomitare Stewart?"
"Se non ti svegli!"
"Togliti dai, finta magra." mi dici ridendo.
"Ehi, mi stai dando della cicciona?" ti tiro un colpo sul petto.
"Più o meno." mi sorridi e cerchi di tirarti su, mi fai
scivolare fino alle tue gambe e ti siedi sul letto. Ti sorrido -
ricambi il sorriso.
"Buon compleanno!" ti abbraccio stringendo le braccia attorno al tuo
collo.
Ricambi l'abbraccio, ti sento respirare il mio profumo - sussurri un
"grazie" al mio orecchio destro.
Sciolgo l'abbraccio e mi allontano, visibilmente imbarazzata.
"Mh, ok... Ti ho comprato una cosa. In realtà non ho molti
soldi
qui con me, per cui non posso fare grandi spese, però.." mi
alzo
dalle tue gambe e saltello fino all'armadio, lo apro e tiro fuori una
busta da regalo bianca con un fiocco enorme rosso ed un biglietto
infilato di mezzo.
"Ok, questo è per te." ti dico sorridendo, cercando di non
diventare di un colore che somigli vagamente al color ciclamino.
"Non dovevi comprarmi un regalo." dici guardandomi.
"Tu l'hai comprato a me. E poi sono sicura che ti piaccia, me lo avevi
detto."
"Davvero?" chiedi sorpreso.
"Sì." dico soddisfatta.
"Ah beh, allora..."
"Dai Rob, prendilo e aprilo - non è niente di costoso o
imbarazzante, lo giuro." dico ridendo.
"Mh, va bene..." afferri la busta, e togli il bigliettino da dietro il
fiocco.
"No! Quello lo leggi quando io non ci sono, ok?"
Mi guardi divertito e annuisci posando il biglietto sul letto.
Apri la busta e abbassi lo sguardo per controllare all'interno.
Infili una mano dentro la busta e mi guardi tirando fuori il regalo,
sei sorridente - ti è piaciuto, sono salva.
"Coma facevi a saperlo? Io l'ho detto a Nikki, non a te."
"Appunto!" ti dico ridendo.
Lo tiri fuori dalla busta, è una felpa blu, con un cappuccio
- nessuna scritta, nessuna zip. Una normalissima felpa blu.
"Costava cento dollari! Meno male che hai speso poco!"
"Ehi signorino che regala chitarre nonostante abbia il conto in banca
asciutto, hai davvero qualcosa da dire?"
"L'ho pagata la tua chitarra!"
"A me hanno detto di no......"
"Chiunque l'abbia detto è un impostore." dici con un tono di
voce offeso.
"Mh mh... Io sono sempre più convinta che tu l'abbia
rubata." ti dico ridendo, mi siedo nel letto vicino a te.
"L'avrei comunque rubata per una giusta causa." dici serio.
"Non direi, no." ti dico ridendo, anche se un po' imbarazzata.
Silenzio imbarazzante.
Posi una mano sul mio ginocchio e lo stringi forte, alzo lo sguardo - i
tuoi occhi incrociano i miei.
"Mi piace davvero, grazie."
"Sono... contenta. Che ti piaccia sì, insomma. Sono
contenta."
Stacchi l'etichetta dalla felpa e la indossi.
"Ti sta bene.." dico guardandoti.
"Grazie..." posi la mano sul letto, vicino alla mia. Il mio mignolo
sfiora il tuo, mi afferri la mano e la stringi forte.
"Kristen..."
"Sì?..."
"E' che..."
"Che?" mi guardi serio, stai per dire qualcosa di serio, aiuto.
"E' che, davvero non me l'aspettavo. Grazie." porti la mia mano vicino
alle tue labbra e la baci, mi sorridi.
"Oh... Ma non è niente Rob, siamo amici no? Gli amici si
fanno i regali a vicenda!"
Mi sorridi, è un sorriso forzato - me ne accorgo ma faccio
finta di niente.
"Amici, sì...Hai ragione."
Mi alzo dal letto e corro verso il mini frigo della mia stanza.
"Dove scappi ora?" chiedi.
"Ti ho comprato la torta! Cioè, una mini torta..." la tiro
fuori
dal frigo, è davvero piccola. E' piena di panna, ci sono
tante
fragole sopra ed un "22" in rosso fatto con il liquore.
Ti alzi e vieni verso di me, poso la torta sul tavolo e ti guardo.
"Nemmeno la mia ragazza fa queste cose per me." dici ridendo.
Ti guardo e ti sorrido, di nuovo.
"Infatti io sono tua moglie, o te ne sei dimenticato?"
"Ah, giusto. Quindi quando il nostro matrimonio sarà
ufficializzato ogni anno per il mio compleanno farai questo per me?"
"Forse..." afferro l'accendino, accendo l'unica candelina sulla torta.
"Pronto?" ti chiedo euforica.
"Prontissimo." rispondi.
"3...2...1..." soffi forte e spegni la candelina.
"Ora la voglio assaggiare però." mi dici alzandoti e
venendomi
incontro, afferri la torta e la posi sul tavolo, mi afferri i fianchi
con le mani, posi la fronte sulla mia - il cuore inizia a battere fin
troppo veloce, mi allontano e sorrido.
"Lo farai, dopo le riprese."
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Sorrido al ricordo che lentamente abbandona la mia mente, quanto sono
stata stupida con te - ti ho fatto un male atroce. "Amici"? Ma chi
volevo prendere in giro, non ci ho mai creduto nemmeno un po' alla
storia dell'amicizia, due persone che si amano non saranno mai amiche -
e noi sì che ci siamo amati dalla prima volta che i nostri
sguardi si sono incrociati.
Torno dentro chiudendo la finestra alle mie spalle, poso il tuo
giubbino sul diavano e cerco un'altra canzone su iTunes.
Non ti sento arrivare e non sento i tuoi passi dietro di me, sono
troppo concentrata a leggere la lista delle canzoni nel nostro pc. Posi
la mano sulla mia schiena e mi accarezzi, mi giro di scatto e ti guardo.
"Che fai ancora sveglia?" chiedi assonnato - mi volto verso di te e ti
guardo.
"Non ho molto sonno, non per ora almeno."
"Potevi svegliarmi, ti avrei fatto compagnia." ti strofini gli occhi e
sbadigli - "Mh, hai un po' troppo sonno per i miei gusti." ti sorrido.
"Mi è passato."
"Bugiardo."
"Un po'..." - mi sorridi e mi accarezzi una guancia, ti afferro la mano
e ti do un bacio sul palmo.
"Buon compleanno 25enne."
"E' già passata mezzanotte?" chiedi.
"Da un po'."
"Oddio, sono vecchio." nascondi il viso tra le mani facendo finta di
disperarti.
"Ma la finisci?" ti dico ridendo spostando una delle tue mani, continui
a nasondere gli occhi con l'altra mano e poi ne fai uscire fuori uno.
"Mi vuoi anche se sono vecchio?"
"No."
"Ah!" nascondi di nuovo entrambi gli occhi.
"La pianti?" ti sposto l'altra mano e mi aggrappo al tuo collo con
entrambe le braccia.
"Ti voglio anche se sei vecchio, molto più vecchio di me."
"Gne gne gne, balle."
"Questo lo dici tu." strofino il mio naso con il tuo e ti bacio sulle
labbra, ricambi il bacio sollevandomi di qualche centimetro dal
pavimento, mi allontano e ti guardo per qualche secondo prima di dirti
che..."tua madre ti ha chiamato già due volte, ed hai
l'email
intasata."
"E tu perchè ti metti a curiosare nel mio telefono?"
"Perchè era nella tasca del tuo giubbino di pelle."
"E...?"
"E l'ho indossato per uscire fuori a fumare, e ha vibrato...e ho letto
l'email di Tom. Giuro, solo quella."
"Mh..."
"Sul serio!"
"Mh, devo crederci sul serio?"
"Sto dicendo la verità!"
"Sei una brava attrice, comunque."
"Non con te, comunque."
Mi dai un altro bacio sulle labbra prima di lasciarmi andare, sciogli
l'abbraccio e prendi il tuo telefono dalla tasca, guardi tutte le email
ma non le apri a meno che non ci sia qualcuna di veramente interessante.
"Com'è che non hai visto quelle delle miriadi di ragazze che
mi hanno scritto?" mi chiedi.
"Non sono gelosa se le tue amiche ti fanno gli auguri Pattinson."
"Ah... Ma hai letto questa? E' una t u a amica, mica mia."
"Chi?" mi avvicino a guardo nello schermo del tuo telefono. Nikki. Ma che diavolo...
"Ma che vuole?" ti chiedo ridendo.
Apri l'email per farmela leggere.
"Buon 25esimo compleanno Robert."
Scoppio a ridere e tu fai lo stesso.
La cancelli senza rispondere e mi guardi:"non sei gelosa nemmeno
più di lei?"
"Na..." ti dico sendendomi al pc.
"Ma non sei gelosa più di nessuna? Che noia."
"Sto con l'uomo più sexy del mondo, se dovessi essere gelosa
di ogni ragazza che ti segue impazzirei, non credi?"
"Io sono geloso di ogni ragazza e/o ragazzo che ti segue."
"Ecco perchè ti dico che Edward è più
maturo di te."
"Edward è uno scemo!"
"Forse..."
Posi la mano sulla mia spalla e la stringi.
"Che facevi qui da sola?"
"Pensavo." ti dico chiudendo il pc e girandomi a guardarti.
"A cosa?"
"A niente in particolare."
"Dai, dimmi a cosa." continui. Ti chini su di me e ti metti in
ginocchio per guardarmi meglio.
"Mi sono solo resa conto che hai passato gli ultimi 4 anni sempre con
me, il giorno del tuo compleanno intendo..."
"Lo so!" dici sorridente.
"E non ti sarebbe piaciuto passarlo a casa tua per una volta?"
"Mh... Beh casa è casa, mi manca lo sai... Ma alla fine, no."
"Nemmeno il primo?"
"Che intendi per primo?"
"Quando eravamo sul set di Twilight."
"No, nemmeno quello. E' stato bello passarlo con te. Mi è
piaciuto..."
"Ed il secondo?"
"Kristen - afferri le mie mani e mi guardi - mi piace passare
il mio compleanno assieme a te."
"D'accordo, ho capito." ti dico sorridendo.
"Non sei gelosa, ma in quanto a paranoie mi sa che ti sto contagiando."
dici ridendo.
"Bla bla bla..." alzo gli occhi al cielo e ti sorrido posando una mano
sul tuo collo.
"Forse un po' gelosa lo sono." ti dico sotto voce.
"Non l'avrei mai detto." dici ridendo.
"Simpatico."
"Lo so."
"Vieni qui..." ti tiro verso di me e ti do un bacio sulle labbra, mi
sfiori l'interno coscia con la mano destra ma... qualcuno bussa alla
porta talmente forte da sfondarla.
Interrompi il bacio e mi guardi con aria sorpresa.
"Chi cazzo è?" chiedi un po' abbattuto.
"Non lo so, vai ad aprire..." ti dico accarezzandoti il viso.
"Ok..." ti alzi e vai verso la porta, la apri e due scemi ti saltano
addosso: Tom e Sam.
Li abbracci mentre cominciano a cantare "tanti auguri a te".
Scoppio a ridere guardando la scena, sono felice per te e si vede che
anche tu lo sei nonostante ciò che mi hai detto prima.
Hanno in mano una bottiglia di Champagne ed un pacco con la carta da
regalo blu.
"Che cazzo ci fate qui?" chiedi sorpreso mentre Tom ti abbraccia di
nuovo.
"Nulla, siamo passati per un saluto. Londra del resto è a
due passi, sai." dice Sam ridendo.
"Giusto giusto!"
"Kristen lo sapeva."
Ti volti a guardarmi, sono ancora seduta nella sedia, ti sorrido mentre
mi guardi negli occhi.
"Oh no vi prego, non cominciate con gli sguardi che capite solo voi o
me ne vado!" urla Tom poggiando la bottiglia sul tavolo.
"Ciao piccola!" mi dice venendo verso di me.
Mi alzo e gli vado incontro.
"Ciao fidanzano di Sienna Miller." dico ridendo.
"Ancora?" mi abbraccia forte e mi da un bacio sulla guancia, lo stesso
fa Sam.
"Sì vabbè, tenete le mani in tasca tutti e due da
bravi."
dici avvicinandoti a me e avvolgendomi il collo con il braccio - mi dai
un bacio sulla guancia e sussurri "grazie".
Ti sorrido senza guardarti, ma capisci senza che io dica niente.
"Allora? Togliti sta cosa tipo pigiama che hai addosso che si esce!"
"Io veramente...."
"Non m'interessa amico, muovi il culo."
"Ok." dici ridendo.
"Kristen viene con noi ovviamente, no?"
"Non credo ragazzi, starò a casa. Uscite voi." dico
sorridendo a Tom.
"Ho detto: KRISTEN VIENE CON NOI, NO ROB?" alzo gli occhi al cielo e
scoppio a ridere.
"OVVIO!" rispondi tu dall'altra stanza.
"Quindi?" mi guarda ed indica i miei pantaloncini.
"Quindi andrò a cambiarmi."
"Bravissima, sei troppo sveglia donna."
Entro dentro la nostra camera da letto, tolgo i pantaloncini ed infilo
i primi jeans che trovo, una maglia bianca ed una felpa grigia.
"Rob? Devo lavare i denti, mi fai entrare in bagno?"
La chiave gira nella toppa, hai lo spazzolino in bocca e solo i boxer
indosso.
"Eh però, così mi provochi." ti dico seria -
scoppi a
ridere e sputi tutto il dentifricio dentro il lavandino - "ok, ora un
po' meno." ti dico ridendo.
Afferro lo spazzolino con il dentifricio, tu esci dal bagno e torni
dentro con un paio di jeans addosso e una maglia grigia.
Hai la felpa blu in mano.
La indossi e mi guardi.
"Bella felpa!" ti dico ridendo.
"Grazie, me l'hanno regalata!" mi dai un bacio sulla guancia ed esci
raggiungendo gli altri due.
Ti raggiungo qualche minuto dopo.
"Vuoi che prenda un'altra felpa? Così se hai freddo metti
quella, ci saranno 2 gradi fuori stanotte." mi chiedi prendendomi per
mano mentre percorriamo il corridoio assieme ai due esaltati.
"No, sto bene." ti dico sorridendoti.
"Allora dove andiamo?" chiede Tom.
"C'è un pub qui sotto - dico io - possiamo andare
lì."
"Perfetto!"
Il pub è ancora aperto - c'è davvero un ambiente
confortevole all'interno, fa caldo e ci sono un sacco di persone carine.
"Ehi Stewart, ma è un pub di Irlandesi?" chiede Sam
sconvolto.
Lo guardo e sorrido. "Ecco, mi ero dimenticata di dirvelo."
Tom guarda prima te poi Sam - "Vi ricordate come si scimmiotta
l'accento irlandese?"
"Forse." dice Sam.
"Io faccio quello americano." dici tu ridendo.
"Non hai l'aria da americano amico, mi dispiace."
Scoppiamo tutti a ridere mentre la cameriera ci viene incontro.
"Ciao ragazzi, che vi porto?"
"Tre birre, e per Stew, che vuoi?" chiede Sam.
"Una coca va bene, credo che oggi non ci andrò pesante."
"Una coca?" mi chiedi sotto voce.
"Mh..."
"Una coca, con qualcosa di alcolico. Mettici rum." dice Tom alla
cameriera ridendo.
"No, va bene solo la coca." le dico sorridente.
"Mica sei incinta?" mi chiede Tom con un'espressione serissima.
"Oddio, no!" dico ridendo.
"No?" continua lui.
"NO TOM!"
"Lasciala stare." ti metti in mezzo tu.
"Ehi ehi, siete troppo seri! Che cazzo ci state nascondendo?"
"Nulla, Tom. - gli rispondi - non è incinta, non che io
sappia." continui a ridere.
"Ah, non lo sono! Basta!"
"Non si sa mai..." continua Sam.
3:30 am
Hai la testa totalmente posata sulla mia spalla, tieni in mano una
birra e fai discorsi di cui non capisco il senso, parli un po' con me e
con Tom. Sam si è addormentato sul tavolo, avete decisamente
esagerato e credo che andrò a dormire, visto che i miei
occhi
iniziano a chiudersi lentamente e continuo a sbadigliare.
"Rob..." ti dico sotto voce.
"Robert?" - continui a parlare con Tom su quanto faccia schifo il cibo
in Canada.
"Rob?" alzi la testa e mi guardi sorridente.
"Dimmi amore!" mi dici avvolgendomi le spalle con il braccio.
"Io vado a dormire, non mi sento molto bene e... sono stanca."
"Non ti senti bene?" chiedi serio - insomma, non proprio serio. Il poco
che riesci ad esserlo con tutto quell'alcol in corpo.
"Oh maddai! E' ancora presto Stew!" dice Tom.
"Lascia stare cazzo!" gli dici tu cambiando letteralmente tono di voce,
ti volti di nuovo verso di me e mi guardi "Allora? Vuoi che ti
accompagni?"
"Mh, no... Devo solo attraversare la strada e camminare un po' a piedi,
posso andare da sola."
"Chiamo John, non è un problema."
"No Rob, davvero." ti sorrido e ti do un bacio sulla guancia - cerco di
alzarmi dalla sedia ma non mi fai muovere.
"Rob..."
"Non voglio che vai via..." mi dici sotto voce "Sul serio, voglio che
stai qui oppure torno in albergo anche io."
"NO! Stai qui, io vado a dormire, davvero."
"Kristen..."
"E' il tuo compleanno, ci sono i tuoi amici... stai con loro, no?"
"Sì ma..."
"Niente ma... ci vediamo dopo amore." ti bacio di nuovo, sulle labbra
sta volta, mi alzo e metto la giacca.
"L'accompagno alla porta..." dici a Tom.
"Basta che torni." risponde lui buttandosi sopra il tavolo.
"Notte Tom, salutami Sam."
"Notte Stew, dormi beneeeeeeeee!" urla lui.
Mi afferri la mano e mi accompagni fino alla porta del pub, barcolli un
po', ma ce la fai.
"Ci vediamo dopo?"
"Sicura che non vuoi che ti accompagni?" farfugli, sei un po' sconnesso
- scoppio a ridere.
"Direi che non è il caso."
"Chiamami appena arrivi in albergo."
"E mi rispondi sul serio se lo faccio?"
"Sì, tengo il telefono sul tavolo."
"Dio... Il tuo accento inglese da sbronzo diventa incomprensibile per
me."
"Scusa..." dici ridendo - avvicini le tue labbra alle mie e mi baci.
5:45 am
"Cazzo fai piano,
minchia. Svegliamo Kristen, stai fermo Tom, ce la faccio da solo!"
"Non ti reggi in piedi, coglione!"
"Ma pensa un po' per te!"
Mi giro nel letto cercando di accendere la luce, quando qualcuno sbatte
alla porta facendo un casino assurdo.
"Rob?" urlo ancora totalmente al buio.
"L'hai svegliata Tom, sei un coglione!"
"Tu hai sbattutto non io!" sento la voce di Tom.
Mi alzo dal letto di fretta, accendo la luce ed apro la porta.
Sei davanti a me, con Tom che ti regge per un braccio, ridete da soli
chissà per quale motivo assurdo e come apro la porta mi
fissi.
"Ti ho svegliato?" chiedi ridendo.
"No, facevo una partita a carte da sola. Secondo te?"
Mi sorridi, sposti Tom con il braccio e ti butti addosso a me.
"Rob pesi un quintale." mi abbracci forte e respiri il mio profumo.
"E puzzi di birra misto a vomito, positivo."
"Sono un po' sbronzo." commenti sottovoce mangiandoti le parole.
"Non me n'ero accorta." ti rispondo ridendo guardando Tom che si tiene
alla porta cercando di non cadere.
"Mi sei mancata tantissimissimo." dici urlando.
"Sì non c'è bisogno di urlare, ora ti sposti per
favore? Puzzi parecchio."
"Sì, ok scusa." sciogli l'abbraccio e ti lanci sul letto a
peso morto.
"Quanto avete bevuto?" chiedo a Tom che sembra messo meglio di te.
"Lui parecchio, regge il triplo di me, lo sai." mi dice ridendo.
"Sì, ma quanto?"
"Un po', non troppo. Ma ha vomitato l'anima nel cesso, te lo
raccomando." continua a ridere.
"Bene, vomiterà nel letto. Che bello!"
"Ah arrangiati, io ho già dato. Me ne vado a letto, ci
vediamo domani."
"Ciao Tom, notte." chiudo la porta alle mie spalle e ti guardo, sei a
pancia in giù ed hai la testa totalmente affondata nel
cuscino,
la faccia è nascosta e non ti si vede.
"Rob? Sei ancora sveglio?"
Alzi la testa di scatto e ti giri a guardarmi.
"Sì!" dici tutto preso.
"Oook, andiamo a fare la doccia? Sarebbe il caso prima di andare a
letto." mi avvicino a te e ti tiro per il braccio.
"Mmmmh, non ho voglia ora."
"Ed io sì, non dormo con te in queste condizioni. Starai
meglio dopo, tirati su."
"No, vieni qui con me nel letto!" mi tiri il braccio con forza e mi fai
cadere sopra di te.
"Che vuoi?" ti chiedo avvicinando il viso al tuo.
"Te."
"Come sei romantico."
"Lo so." mi dici avvicinando il tuo viso al mio.
"Che vuoi allora?" ti chiedo sfiorandoti le labbra con il naso.
"L'ho già detto, devo ripeterlo?" chiedi sotto voce.
"No, però prima ti lavi e poi ti bacio, sai di birra."
"Quindi ho un buon sapore, no?" mi sorridi e avvicini le tue labbra
alle mie, sono calde, anche troppo. Sento la tua lingua sfiorare il mio
labbro inferiore; dischiudo leggermente le labbra, la tua lingua preme
troppo e ti permetto di entrare, giochiamo per un po'. Poi ti sposti e
mi guardi.
"Perchè sei andata via così presto stasera?" "Non mi andava di
bere molto, non oggi."
"Perchè?" chiedi quasi sorpreso.
"Ah non lo so amore, e poi c'è Tom e Sam, anche se non molto
partecipe, ti volevo lasciare solo con loro."
"Mh..."
"Mh che scemo?" ti accarezzo i capelli.
"Non lo so, c'è qualcosa che mi stai nascondendo?"
"Tipo??" ti chiedo, ho già l'ansia.
Scoppi a ridere e mi guardi, mi accarezzi il viso.
"Non lo so, tipo... Che il ciclo non ti è ancora arrivato e
siamo a metà Maggio."
"Ahn..." abbasso lo sguardo ed inizio a giocherellare con il
cappuccio della tua felpa.
"Cosa ahn?" mi chiedi ridendo.
"Rob, non ridere! E poi è tutto sotto controllo, ho fatto i
conti."
"Ah, quindi hai già controllato." continui a ridere.
"La vuoi finire?"
"Amore rilassati, dai. Non so nemmeno quello che dico, vieni qui." mi
tiri di nuovo verso di te e mi baci sulle labbra.
"No aspetta, te n'eri accorto?"
"Sì, ovvio." rispondi ridendo.
"Oh... wow, beccata." scoppio a ridere assieme a te.
"Non c'è problema, l'importante è che non ti
preoccupi."
"Non lo sono."
"Sicura?"
"Sì."
"E perchè non vuoi bere?"
"Robert, non sono incinta e non ho intenzione di fare figli."
"Peccato, io c'ho provato." dici ridendo.
"Tu ci provi troppo spesso."
"Mh, forse..." sussurri avvicinandoti di nuovo vicino alle mie labbra.
Poso la fronte sulla tua e ti guardo.
"Avremo dei figli, solo, non ora."
"Lo so... Ma io li voglio ora." mi dici ridendo.
"Io no." ti rispondo sorridendoti.
"Io sì."
"Io no."
"Ma io sì."
"Ma io no."
"Uff." dici sospirando.
"Possiamo almeno far finta di provarci?"
"No!" ti rispondo ridendo.
"Nemmeno per finta quindi?" mi chiedi serio.
"NO!"
"Vabbeneeeeeeeee, ok. Chiaro il concetto la smetto di romperti i
coglioni e mi addormento."
"Non voglio che ti addormenti e non mi rompi i coglioni." ti rispondo
sorridente.
"Ok! Allora possiamo parlare un po'?"
"Se ti va, io sono qui."
"Ok, quanto mi ami da 1 a 10?"
"Robert, quanto sei cretino da 1 a 10?"
"Ok, la smetto."
"Bravo, andiamo a far la doccia?"
"Ok, ti seguo."
Mi alzo dalle tue gambe e mi giro per tirarti su dal letto.
"Tieniti a me se non riesci a reggerti."
Mi avvolgi le spalle con il braccio e sento il tuo peso sul mio corpo.
"Sì ma non troppo, o ti schiaccio visto il tuo fisico." dici
ridendo.
"Simpatico." ti faccio la linguaccia e tu sorridi.
Ti trascino fino al bagno e ti aiuto a spogliarti.
"Nemmeno mia madre mi spoglia più da anni."
"E meglio per lei, sai che fatica. Siediti qui e stai fermo."
"Ma..."
"Stai zitto e tira su le braccia." lo fai, ti sfilo prima la camicia e
poi la maglietta - ti accarezzo la spalla e salgo fino al collo.
"Preferisci che ti spogli tua madre?"
"In realtà... no." mi stringi per i fianchi e mi tiri verso
di
te, ti accarezzo il collo con entrambe le mani e salgo sui capelli
prima di posare le mie labbra sulle tue.
Mi ritrovo 5 minuti dopo con i capelli totalmente bagnati e con l'acqua
bollente che mi scivola sul corpo.
"Ti devo pure lavare ora?" ti chiedo ridendo.
"In realtà io avevo un altra idea." mi dici all'orecchio.
"Beh, io no. Prima è meglio che ti dia una lavata e ti
faccia passare la sbronza."
"Mi sto lavando, vedi?" dici mangiandoti tutte le parole.
"Non mi pare, sai?" ti dico ridendo - mi accarezzi i capelli e mi
guardi per un po', fai un respiro profondo e posi la tua fronte sulla
mia.
"Rob, che c'è?"
"Non mi sento molto bene, sto per vomitare."
"Non addosso a me, fammi uscire prima amore."
"No, non mi sento per niente bene Kristen..."
"Wo! Ehi?" ti afferro il viso tra le mani e ti guardo, sei davvero
pallido nonostante l'acqua bollente.
Chiudo l'acqua alle mie spalle ed apro la porta della doccia, esco per
prima e mi avvolgo in un asciugamani.
Ne afferro un altro e ti aiuto ad uscire, avvolgi l'asciugamani
nella vita e ti siedi.
"Ho una nausea pazzesca."
"Devi smetterla! Non ti fa bene bere così tanto cazzo! Non
sei
più abituato come prima, ora bevi molto meno Rob,
è
inutile che esageri se poi stai così!"
"Lo so." dici sotto voce.
"E allora smettila se lo sai cazzo, sei assurdo!" esco dal bagno
sbattendo la porta, mi infilo la prima maglietta che trovo ed un paio
di slip per poi tornare dentro.
Ti trovo chino sul cesso che vomiti - perfetto.
Mi avvicino e ti aiuto ad alzarti.
"Non sembrava stessi male prima."
"Mi è venuto adesso infatti, sarà stata
l'acqua..."
"Andiamo a dormire, vieni..." ti afferro la vita e ti spingo fino al
letto, ti fermi davanti al lavandino e lavi i denti, poi ti riaggrappi
a me.
Ti butti sul letto e chiudi gli occhi, li riapri dopo qualche minuto -
sono ancora seduta vicino a te che ti guardo.
"Non sto morendo - dici - ho solo esagerato."
"L'ultima volta che ti ho visto conciato così eri
disperato." dico con un filo di voce.
"Oggi no... Ed ora mi sento meglio." ti metti seduto nel letto e mi
guardi.
Ti accarezzo i capelli umidi.
"E' il caso che ti metta a dormire ora."
"Non ho sonno..."
"Mettiti giu e dormi, Rob."
"Non ho sonno, davvero."
"Robert."
"Kristen."
"ROBERT!"
"Kristen?"
"Ho detto dormi."
"Ed io ho detto che non ho sonno."
"Uff, come ti pare."
Sorridi e mi accarezzi una guancia.
"I tuoi capelli sono davvero davvero lunghi ora."
"Che?"
"Sul serio."
"Non sai di cosa parli, dormi."
"So di cosa sto parlando, parlo dei tuoi capelli. Sono belli, mi
piacciono.."
"Lo so."
"Cosa sai?"
"Che ti piacciono i miei capelli."
"Perchè sei così acida ora?"
"Non sono acida, sarebbe solo meglio per te e la tua sbronza che tu
dormissi."
"Non mi va, non ho 5 anni."
"Lo so."
"E allora smettila di mandarmi a dormire." parli peggio di prima.
"Parla un po' più piano; ed in ogni caso... ti mando a
dormire
perchè sono le sette di mattina, sei sbronzo, oggi
pomeriggio
lavori ed hai bisogno di riposare."
"Parlo un po' più piano, ok." dici con un aria abbattuta.
"Grazie."
"Prego."
Faccio un respiro profondo e mi alzo.
"Dove vai?"
"Mi stendo dall'altra parte del letto."
Mi siedo alla tua destra ed accendo la tv, tolgo l'audio e ti guardo di
nuovo.
"Ancora non dormi?"
"Naaaa!" dici tu accarezzandomi la spalla.
"Rob!"
"Kris!"
"La vuoi finire?"
"No!" dici ridendo - "E' divertente!"
"Cosa? Farmi arrabbiare?"
"No è che sei davvero bella, e non voglio dormire." un
sorriso
spontaneo spunta sulle mie labbra, sposto lo sguardo imbarazzata e mi
tocco i capelli.
Ti sento ridere, simpatico.
Mi accarezzi i capelli costringendomi a guardarti di nuovo.
"WO!"
"Cosa?" ti chiedo.
"Hai gli occhi davvero... verdi."
"Sono verdi."
"Sì, lo so - ma sono più accesi del normale."
"Non so perchè."
"Sei davvero bella."
"Rob, tu sei davvero sbronzo."
"Non ti dico mai che sei bella, posso dirlo ora?"
"Sì, ma..."
"Ma sei davvero bella, non scherzo."
"Ok, grazie." dico imbarazzata, poso una mano sul tuo stomaco e ti
accarezzo.
"Dico davvero." - scoppio a ridere.
"Ok, ho capito." continuo a ridere, tu mi sorridi - hai l'aria sonvolta
e veramente stanca, hai gli occhi semichiusi ma continui a parlare.
"E ti amo veramente tanto ma...Penso che tu non mi ami tanto quanto me
delle volte, perchè sono letteralmente insopportabile ed
infantile, ma non so di cosa sto parlando, sono stanco."
"Ecco infatti, non sai di cosa stai parlando, cretino."
Poso la testa sulla tua spalla e ti accarezzo il petto, con la speranza
che tu riesca ad addormentarti ma continui a dire cose insensate tutto
il tempo.
"Rob?"
"Eh?"
"Ti devo ficcare la lingua in bocca per farti stare zitto?" - ti sento
ridere.
"Magari...." sussurri al mio orecchio.
"L'hai detto, Pattinson." mi metto a cavalcioni sopra di te e ti guardo.
"Senti un po', se mi vomiti addosso sei morto." ti dico seria - mi
accarezzi le gambe e mi sorridi.
"Non lo farò." mi chino verso di te e ti bacio,
poso le
labbra sulle tue - le dischiudo leggermente, non devo lottare molto con
le tue come di solito fai tu con me, sei semplicemente già
pronto - sorrido.
Ricambi il bacio, sento le tue mani correre veloci sulla mia schiena,
mi tiri su la maglietta e mi accarezzi i fianchi, scendi sul
fondoschiena spostando il mio corpo di qualche centimetro.
"Ehi - mi allontano dalle tue labbra - che combini?"
"Ti avvicinavo a me."
"Non sono abbastanza vicina?"
"Più vicina." mi baci ancora.
"Mh... - mi spingi sul letto e ti metti sopra di me - così
si ragiona."
"C'ero io sopra." ti dico con aria offesa.
"Ora ci sono io."
"Farai cilecca, sei ubriaco." hai un'espressione sorpresa sul vivo,
scoppio a ridere.
"Non credo proprio signorina." mi baci ancora, ti mordo il labbro
inferiore - con una mano mi accarezzi la fronte, e con l'altra il
fianco sinistro, sono carezze dolci, sei delicato.
Mi sollevi la maglietta e me la togli, lentamente - ci guardiamo per
qualche secondo senza dire una parola, sei davvero bello, davvero
davvero bello.
Ti abbraccio accarezzandoti la schiena, le spalle - scendo
fino
all'asciugamani che avevi stretto in vita e lo tiro un po' per farlo
spostare.
Mi baci il collo e le spalle, sento le tue dita sfiorare la mia
eccitazione con la mano ma non sposti gli slip come fai di solito,
continui a baciarmi in modo dolce senza far caso, stranamente, al fatto
che sia mezza nuda sotto di te. Gli effetti dell'alcol ti rendono
più dolce? Sorrido mentre mi baci e ti fermi.
"Perchè ridi?"
"Non rido, sorrido." ti dico accarezzandoti i capelli.
"Perchè?"
"Sorrido e basta!" ti bacio di nuovo, ricambi - in modo davvero forte,
non dolce come prima.
Mi afferri un fianco e mi sposti più su nel letto, ti posi
sopra di me cercando di non schiacciarmi, intrecci le tue dita con le
mie, stringi forte le mie mani ed entri dentro di me in modo quasi
prepotente.
"Ehi!" ti sussurro all'orecchio - posi le labbra sulla mia spalla
destra e ti sento sorridere o forse addirittura ridere - l'hai sempre
fatto di proposito, cretino.
Ti muovi piano dentro di me sussurrando il mio nome, mi baci il collo e
mi accarezzi i capelli. Sento il tuo respiso sul mio viso, mi baci le
labbra in modo così dolce, tanto da farmi venire i brividi
lungo la schina - te ne accorgi e mi accarezzi il braccio - posi la
fronte sulla mia facendo aumentare le spinte, intrecci le tue mani con
le mie le stringi forte - sento il tuo piacere aumentare, il tuo
respiro si fa più irregolare ed intenso e lo stesso il mio.
Stringo forte le tue mani tanto da non sentirle più, ma al
momento non m'interessa molto.
Ti sento ansimare e trattenerti per non urlare allo stesso tempo e
questa cosa mi fa letteralmente perdere la testa - alzo il capo e ti
mordo il collo, lo lecco piano, ansimi più forte e vieni
qualche secondo dopo, io ti seguo a ruota. Continuiamo ad ansimare per
qualche secondo senza dire una parola, le spinte diminuiscono piano
piano, ti fermi e posi la testa sulla mia spalla cercando di riprendere
fiato e forze, lasci andare le mie mani, ti abbraccio forte e ti do un
bacio sulla guancia ricambi dandomene uno sulla spalla - ti sposti
piano e ti stendi nel letto affianco a me.
Un raggio di sole ti illumina il viso, socchiudi gli occhi cercando di
guardarmi meglio.
"Ciao." mi dici sorridendo.
"Ciao alcolizzato." ti rispondo.
"Ehi!" ti sposti mettendoti di fianco, mi avvolgi il corpo con un
braccio e mi fai girare verso di te - tiri il lenzuolo e ci copri fino
alla testa.
"Ciao." continui sfiorando il mio naso con il tuo.
"Ciao." ti rispondo sorridendoti.
"Piacere Robert."
"Piacere mio." ti dico ridendo.
"Questa scena mi ricorda una cosa."
"Cosa?"
"Ti ho appena conosciuto
e siamo già a letto assieme." mi
rispondi con un tono buffo, scimmiottando la tua voce di qualche anno
fa.
Scoppio a ridere.
"Perchè ti ha fatto schifo?" chiedo.
"In realtà io ti avrei tolto i vestiti già in
quell'occasione, ma c'era troppa gente intorno per provarci e tu mi
avresti tirato un cazzotto."
"Forse..." ti dico sfiorandoti le labbra.
"Forse?" chiedi sorpreso.
"Mh..." ti lecco il labbro superiore con la lingua.
"Mh, Stewart." mi stringi più forte il fianco e mi tiri
verso di te, mi baci sulle labbra - mi allontano e ti guardo.
"Dico semplicemente che se fossi stata un po' più furba
avrei fatto durare quel bacio molte ore in più." ti dico
ridendo.
"Peccato che non fossi furba, ma una povera 17enne innamorata di un...
di uno." dici ridendo.
"Fai silenzio Pattinson!" ti tiro un colpo sulla spalla.
"Le cose cambiano." dici con un tono soddisfatto.
"Infatti, ora amo te - ti sorrido e ti guardo - Buon compleanno, amore."