Bastardo in trappola

di vampirettafolle
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 Edward ti presento Bella ***
Capitolo 2: *** 2 La verità è che non gli piaci abbastanza ***
Capitolo 3: *** 3 Bastardo senza gloria ***
Capitolo 4: *** 4 Ragione esentimento ***
Capitolo 5: *** 5 Come d'incanto ***
Capitolo 6: *** 6 Quel mostro di ex Prima parte ***
Capitolo 7: *** 6. Orgoglio e Pregiudizio ***
Capitolo 8: *** 7. La mia stronza ex-ragazza ***
Capitolo 9: *** 8. L'amore non va in vacanza ***
Capitolo 10: *** 9 Tutti pazzi per Bella ***
Capitolo 11: *** 10. 10 cose che odio/amo di te ***
Capitolo 12: *** 11. Baciami ancora ***
Capitolo 13: *** 12. Un giorno perfetto ***
Capitolo 14: *** 13. L'ultimo bacio ***
Capitolo 15: *** 14 A single man ***
Capitolo 16: *** 15 Appuntamento con l'amore ***
Capitolo 17: *** Extra 1 ***
Capitolo 18: *** Extra 2 ***



Capitolo 1
*** 1 Edward ti presento Bella ***


bastardo in trappola

Salve a tutti come promesso sono tornata con questa nuovissima storia. Spero che tutti coloro che mi hanno seguito in "the heart asks the pleasure first" (titolo complesso quanto la storia stessa a mio parere) mi seguiranno anche qui e spero anche che si aggiungano nuovi lettori. La storia come avete già potuto appurare dall'introduzione è una commedia romantica che ci riserverà molte sorprese.
Essa è una collaborazione tra me e una mia carissima amica che chiameremo LadyC, la quale è stata la fan nuomero 1 della mia precedente storia non che critica personale in quanto ha avuto l'onore di leggere tutti i capitoli in anteprima. Anche in questo caso ci divertiremo con i titoli i quali richiameranno famose commedie e non come in questo caso Harry ti presento Sally.

Buona lettura e soprattutto commentate....

BASTARDO IN TRAPPOLA

 


Capitolo 1      Edward ti presento Bella

Ore 6.30. Vengo svegliata improvvisamente da una canzone che mi bombarda le orecchie; con il cuore in gola per lo spavento, mi accorgo che si tratta del mio cellulare, che suona ad alto volume qualcosa di Bob Sinclar, una di quelle canzoni da festa o discoteca che di certo io non avrei mai impostato come sveglia…
Dopo aver indossato la mia vestaglia, mi dirigo in cucina, ancora assonnata.
“Alice, non azzardarti mai più a cambiare le impostazioni del mio cellulare!”
“Però, siamo loquaci stamattina!”. Alice mi sorride mostrandomi i suoi denti così maledettamente bianchi senza smettere i suoi quotidiani esercizi di stretching: dice che l’aiutano ad affrontare meglio la giornata e, soprattutto, suo padre.
Io non rispondo nulla, in effetti solitamente al mattino non parlo mai. Vado verso il frigo e comincio a preparare qualcosa per colazione, mentre Alice va a farsi una doccia.
“Sai Bella” mi urla dal bagno, “dovresti abituarti a svegliarti con canzoni ritmate, ti danno la carica giusta per far fronte ai problemi di tutti i giorni!”
Sarà, penso tra me e me ancora senza parlare. Alice è fatta così, ha bisogno di espedienti per andare avanti e riuscire a districarsi fra i vari impegni di una vita che non la soddisfa pienamente. Eppure è sempre così esuberante, sorridente e così sicura che un giorno riuscirà a realizzare i suoi sogni; dice che per lei arriverà una “grande svolta”. Anch’io sogno una svolta, ma forse è ancora presto per me: sono appena laureata e ancora inesperta, difatti oggi devo limitarmi ad accompagnare il signor Hartley in un hotel perché LUI deve intervistare un attore televisivo.
“Alice vuoi muoverti, ho bisogno del bagno o farò tardi!”. Sbuffo. Tutte le mattine la stessa storia…

Io e Alice ci salutiamo davanti al portone e saliamo nelle nostre rispettive macchine: lei si dirige verso lo studio legale del padre, presso cui lavora come avvocato, mentre io vado verso la redazione dell’Us Weekly, un settimanale di gossip che da qualche mese mi permette di pagare l’affitto.
Arrivata in redazione, mi dirigo verso la scrivania, così nell’attesa di accompagnare il mio capo posso completare alcuni articoletti da pubblicare nel prossimo numero. Mentre cammino verso la mia sedia, dietro di me sento un fischio di apprezzamento: mi giro e vedo Mike, un mio collega.
“Accidenti, sei bellissima stamattina!”. Gli sorrido.
“Tra un’ora devo accompagnare il signor Hartley in un albergo di lusso, ho pensato che fosse necessario un certo abbigliamento!”.  Per l’occasione, ho scelto un pantalone attillato beige, una maglia dolcevita a giro ma scollata sulla schiena, con una fantasia sul celeste, e delle scarpe tacco 12 che, so già, mi uccideranno entro poche ore. Ho anche legato i miei lunghi capelli castani in una coda alta e ho messo un po’ di trucco in più del solito.
“Chi deve intervistare oggi il nostro signor Hartley?”
“Oh, un attore televisivo, Chad Michael e qualcosa…”
“Murray”. Mike completa la mia frase.
“Lo conosci?!”. Io non mi intendo molto di tv, sto imparando poco a poco grazie a questo lavoro.
“Mia sorella ne va pazza, anzi, già che ci sei, cerca di strappargli un autografo per lei…”.
“Vedrò cosa posso fare!”.
Mike fa per andarsene, poi sembra ripensarci e si volta nuovamente verso di me.
“Sai, dovresti vestire sempre così…” Mi strizza l’occhio e si allontana.
Dopo un’ora di lavoro più o meno intenso, vengo invitata dalla segretaria del signor Hartley ad aspettare fuori l’arrivo di un taxi che ci accompagni all’hotel dove si dovrà svolgere l’intervista. Kite Hartley  mi raggiunge frettolosamente dopo 5 minuti, lamentando il fatto che “siamo” già in ritardo; evito di fargli notare che io sono stata lì ad aspettarlo e salgo nell’autovettura gialla. L’intenso traffico ci impedisce di arrivare subito a destinazione e dà anche modo al signor Hartley di lamentarsi a lungo con l’autista, come se fosse colpa sua. Lo guardo e penso che non ha senso essere così nervosi per una semplice intervista ad un attore; per me questi sono sempre stati futili argomenti di cui mai avrei voluto scrivere, ma purtroppo all’inizio non sono riuscita a trovare di meglio. Si sa, è necessario fare prima della gavetta per poter arrivare più in alto, un domani.
L’arrivo all’hotel interrompe il flusso dei miei pensieri. Scendo dal taxi e osservo l’entrata dell’edificio, cercando già di sbirciare la lussuosa hall in cui sto per mettere piede.
“Wow! Signorina, oggi è favolosa!”. Il signor Hartley si è finalmente accorto del mio abbigliamento.
“La ringrazio, signore!”
“Ha un’aria molto… professionale”. Per un attimo assume un’espressione gentile, ma la serenità sparisce dal suo volto nel momento in cui anche lui guarda l’edificio.
“Sbrighiamoci, siamo in ritardo!”. Alzo gli occhi al cielo e lo seguo nell’hotel.
La hall dell’albergo mi lascia a bocca aperta. Al centro della sala un enorme acquario con pesci coloratissimi cattura subito la mia attenzione; sulla sinistra, accanto alla reception, si trova un meraviglioso pianoforte; a destra ci sono alcune poltrone e divanetti intorno a dei tavolini; il pavimento è coperto da un tappeto rosso decorato, mentre sui muri sono appesi alcuni quadri grandissimi dai colori caldi. In fondo, una maestosa scalinata porta ai piani superiori.
Ci accomodiamo su uno dei divanetti sulla destra, in attesa che arrivi questo famoso attore a concedere la sua intervista. Mentre aspettiamo, il signor Hartley riceve una chiamata sul suo cellulare. La telefonata è breve; Hartley ascolta il suo interlocutore annuendo con espressione leggermente scettica e infine chiude in modo secco la chiamata. Non sopporta di essere interrotto durante il suo lavoro, anche se in questo momento non è che stia facendo gran che: la nostra star si fa attendere.
“Signorina Swan” mi dice quasi sussurrando, “ho appena ricevuto una, diciamo, soffiata. Mi dicono che Jacob Black alloggia in questo hotel proprio mentre noi siamo qui.” Non sembra molto convinto delle sue stesse parole. A quanto pare non crede che una tale fortuna possa capitare proprio a noi: Jacob Black è uno degli attori-promessa del cinema moderno, un divo in ascesa, già famosissimo. Perfino io lo conosco.
Il signor Hartley riprende.
“Che ne dice di andare a “controllare”? Magari riesce ad avere uno scoop per il prossimo numero…”. Lo guardo. Dalla sua espressione deduco che vuole semplicemente sbarazzarsi di me e che non presta molta fede a questa notizia. Pur essendo certa a mia volta che sarà una perdita di tempo, accetto: è pur sempre un mio superiore, devo obbedire.
Mi alzo dal divano e mi allontano di alcuni passi, pensando a come scoprire se la soffiata abbia o meno fondamento. Mi avvicino alla hall. Dietro il bancone c’è un ragazzo dall’aspetto pulito al quale decido di chiedere se per caso il famoso attore Jacob Black alloggi davvero nell’albergo. Il ragazzo viene messo un po’ a disagio dalla mia domanda e capisco che la notizia non è poi del tutto infondata… Ripensando ai complimenti di Mike di quella mattina, decido di sfoggiare un po’ di charme per convincere il ragazzo a darmi qualche informazione in più.
“Mi scusi, non mi sono presentata! Sono Isabella Swan, lavoro per la rivista Us Weekly.” Sorrido ampiamente.
“Ehm… per la verità… il signor Black non gradisce paparazzi in ques…”.
“Oh, ma non si preoccupi, sarò molto… come dire… discreta!”.
Il ragazzo mi guarda incerto. Forse si sta interrogando su quanto i paparazzi possano essere discreti.
“Senta… ehm…” guardo il cartellino appeso alla sua giacca, “Josh… se lei mi aiuta magari in questi giorni potremmo incontrarci per un caffè, non so…”. Gli lancio uno sguardo eloquente, sperando che l’imbarazzo per un comportamento per me nuovo non mi tradisca.
Lui ride e io mi sento un po’ sollevata.
“Che ne dice, allora?”. Incalzo.
“Mi segua, l’accompagno.” Gli sorrido.
Entriamo in uno degli ascensori dell’edificio, diretti all’ultimo piano. Mentre saliamo Josh fa alcune domande su di me, sul mio lavoro, sui miei studi appena conclusi. Infine, l’ascensore si apre. Lui mi indica il fondo del corridoio.
“Di là troverà la suite. Mi raccomando, non dica a nessuno che l’ho portata io dal signor Black, ne va del mio lavoro…”
“Non si preoccupi. Grazie mille per l’aiuto!”
Sorride.
“Di niente. Comunque… non credo di poter accettare il suo invito per un caffè… Sono fidanzato, alla mia ragazza non piacerebbe.”
Rido e penso che mi sia andata bene, in fondo non ho corrotto nessuno per ottenere questo scoop.
Dopo che le porte dell’ascensore si sono richiuse, mi avvio lentamente lungo il corridoio. Non so bene cosa fare, non credo servirebbe a qualcosa bussare alla porta della suite… Penso alla digitale che porto sempre con me in borsa: forse dovrei tirarla fuori. Mentre la cerco sento un rumore di porte che si aprono e si richiudono. E’ lui! Jacob Black è appena uscito dalla sua camera e si dirige verso l’ascensore. Dal vivo è molto più affascinante: più alto di me di tutta la testa, fisico modellato al punto giusto (non troppo magro né eccessivamente muscoloso), sorriso da pubblicità di un dentifricio, e poi, la camicia bianca che indossa… Istintivamente cambio idea e lascio perdere la ricerca della macchina fotografica. Se si accorge che voglio solo uno scoop chiama la sicurezza e mi fa allontanare…
In mancanza di altre idee e piuttosto imbarazzata, gli rivolgo la parola pur non sapendo ancora dove andare a parare.
“Buongiorno! Sei Jacob Black vero?”.
“Ehm… si. Tu chi sei?”
La mia capacità di parlare sembra svanire improvvisamente. Lo guardo e penso di avere davanti un gran bel ragazzo, oltre che un attore famosissimo. Di colpo mi riprendo.
“Ehm… io… i-io sono Isabella Swan.”
“Bene, Isabella Swan, io stavo giusto andando giù al bar a prendere qualcosa. Vieni con me?”.
Wow, io pensavo che avrei avuto a che fare con un divo arrogante e capriccioso e invece lui invita me, comune mortale, al bar con lui. Mi sa che Mike aveva ragione, devo vestirmi così più spesso… Incredula, accetto la proposta e per un po’ dimentico il motivo per il quale sono lì, almeno fin quando, scesi nella hall, vedo il signor Hartley finalmente alle prese con la sua intervista. Ma lui, di spalle, non mi nota mentre mi dirigo al bar dell’albergo con Jacob Black…
Seduti al bancone, lui ordina qualcosa per entrambi. Fa un po’ Lost in Translation, penso, anche se lì il protagonista era un attore ormai quasi alla fine della sua carriera. Io qui ho di fronte una giovanissima star…
“Allora, Isabella, anche tu alloggi in questo hotel?”.
“Io… ecco… per la verità… no…”.
Lui ride.
“Lo sospettavo!”.
“Ah, però, come hai fatto?”. Chiedo sarcastica, ridendo a mia volta.
La conversazione prosegue con questo tono leggero per un po’. Jacob sembra una persona davvero piacevole e simpatica e dà l’impressione di avere i piedi per terra.
Dopo un po’, mi chiede del mio lavoro.
“Cos’è che fai di preciso nella vita?”.
“Oh, io lavoro per la rivista Us Weekly. Anzi, se devo essere sincera, ero venuta da te per strapparti un’intervista…”.
“Ma perché non l’hai detto subito!” esclama, “Ah Bella, Bella, nel tuo lavoro bisogna essere più spregiudicate!”
Già, penso, a disagio.
“Vieni con me, cerchiamo una sala per questa intervista.”. Oggi dev’essere il mio giorno fortunato!
Dopo aver parlato con il personale dell’hotel, riusciamo ad avere una  magnifica saletta tutta per noi e così cominciamo l’intervista.
Jacob mi concede altre due ore del suo tempo, rispondendo in maniera all’apparenza spontanea e, spesso, divertita alle mie domande. Sembra più che altro una conversazione tra due persone comuni e il tempo passa in maniera molto piacevole. Alla fine, lui si congeda.
“Adesso devo proprio andare, Bella.”.
“Si certo, anzi, grazie mille, davvero!”
“Che ne dici di rivederci in questi giorni, quando sono meno impegnato? Niente interviste. Come due amici!”.
Lo guardo stupita.
“Oh… ehm… d’accordo, mi farebbe molto piacere!”. Mi chiede il numero, dopo di che usciamo dalla sala.
Il signor Hartley mi aspetta impaziente nella hall, palesemente incapace di stare seduto e fermo. Quando vede me e Jacob salutarci con un sorriso, si immobilizza, incredulo.
“Ma… ma… allora era vero?”. Boccheggia quando mi avvicino.
“Verissimo, altro che!”. Io sono raggiante, sebbene una parte di me sia ancora incredula per la magnifica mattinata appena trascorsa.

Mi trovo sotto l’ombrello davanti ad una pizzeria. Piove a dirotto da due ore, ma mi consolo pensando che tra qualche settimana arriverà l’aria primaverile. Guardo impazientemente l’orologio. Sono le 21.25. Alice avrebbe dovuto essere qui già 10 minuti fa. Non vedo l’ora di raccontarle quello che mi è successo oggi! Dopo qualche altro minuto, eccola che arriva nella sua macchina.
“Scusami tanto, mio padre oggi… vabbè lasciamo perdere! Piuttosto, entriamo, così mi racconti, al telefono sembravi così allegra!”.
Davanti a due belle pizze calde con mozzarella filante, le racconto per filo e per segno la mia giornata. Alice rimane a bocca aperta per tutto il tempo, alla fine esclama: “Non posso crederci! Jacob Black?! O mio Dio, Bella… wow!”.
“Già!” dico pensierosa, “Spero che questa intervista mi frutti anche una promozione… Fin ora non mi sono mai occupata di cose così “rilevanti”… Sarebbe magnifico poter passare in una sezione più importante della rivista…”. Assumo un’espressione sognante, forse un po’ ebete.
“Vedrai, sicuramente terranno conto di questo scoop!”. Alice mi rincuora, sorridente. “Mal che vada… Ti farai consolare da Jacob!”.
“Mmm… non sarebbe una cattiva idea!”. Rispondo e scoppiamo entrambe a ridere.

Come promesso, Jacob mi ha contattata dopo un paio di giorni per incontrarci di nuovo. Ormai siamo entrati in confidenza come due buoni amici. Ci incontriamo appena lui ha un momento libero (cosa che in realtà ultimamente non capita molto spesso) e passiamo insieme delle ore piacevolissime. Lui è una persona meravigliosa, abbastanza semplice per essere così giovane e famoso. Conoscendolo meglio è proprio un ragazzino, non uno di quelli sciocchi che combinano un sacco di guai,ma uno di quelli che ti tiene sempre allegra e che è pronto a farti sorridere. Grazie a lui, come Alice ha previsto con il suo incrollabile ottimismo, ho ottenuto una promozione e adesso intervisto periodicamente personaggi famosi del cinema e non solo. Jacob spesso mi “aiuta” ,sotto mia costrizione e bronci a regola d’arte,presentandomi alcuni suoi colleghi (attori e registi per lo più) che puntualmente qualche settimana dopo finiscono sulla mia rivista.
Un bel pomeriggio di fine giugno io e Jacob siamo seduti al tavolino di un bar molto chic a sorseggiare un caffè, mentre lui mi parla del suo nuovo progetto di lavoro.
“Sai, è un film molto importante per me” mi dice, “finalmente un ruolo più impegnato. Mi servirà per scrollarmi di dosso l’immagine di attore-da-commedie-per-ragazzine.”
“Capisco.” Dico. E’ vero, anche a me servirebbe un passo del genere. Certamente la promozione è stata molto importante, ma io vorrei “scrollarmi di dosso l’immagine di giornalista-di-riviste-di-gossip” e scrivere di economia, attualità, fatti importanti.
“Hai qualche bella donna come partner stavolta?”
“No, donna no. Ma in compenso, lavoro con Edward Cullen. In effetti è lui il vero protagonista.”
“Edward Cullen…? Ma io lo a-d-o-r-o!!! E’ fantastico, Jake!”
Edward Cullen è uno degli attori più famosi e talentuosi dell’Hollywood di oggi, senza contare che è bellissimo. Ma che dico, è in testa alla classifica dell’uomo più sexy del mondo da qualche anno ormai! Io stravedo per lui!
“Jake…” lo guardo con un misto di malizia e supplica, “non è che, ecco… potresti farmelo incontrare? Voglio dire, dopo che iniziate a lavorare insieme, prendete un po’ di confidenza magari…”
“Bella, ma hai capito di chi stiamo parlando? Lui ormai è una star affermata e ricercatissima, come pensi di ottenere così facilmente un’intervista da lui?!”
“Ma io non ti parlo da giornalista! Ti parlo da fan! Io stravedo per lui, è uno dei miei attori preferiti! Ti prego, lo so che sono già in debito con te, però…”. Gli faccio gli occhi dolci.
Lui fa un sospiro. “Vedrò. Ma non ti prometto niente.” Trattengo a stento la voglia di urlare e saltello sulla sedia come una bambina. Il cameriere del bar mi guarda come se fossi una disturbata così decido di smettere.
“Jake sei un tesoro!”.

Dopo circa un mesetto, Jacob decide finalmente di portarmi con lui sul set. E’ una bella mattinata soleggiata e io sono di ottimo umore.
Arrivati negli studi cinematografici, Jake mi conduce da lui, Edward Cullen, intento a ripassare qualche battuta delle scene da girare quel giorno. Quando ci vede, interrompe la sua occupazione e ci sorride. Ancora non ci credo: l’uomo più sexy del mondo è qui, davanti a me, che mi tende la mano cordialmente, con quel suo fantastico sorriso che per poco non mi fa svenire, quegli occhi verde smeraldo dallo sguardo profondo, i capelli un po’ spettinati. E’ perfino più alto di Jacob e un po’ più magro. E’ meraviglioso. Forse troppo, perché al momento mi sento un po’ stordita.
“Tu sei Bella, vero? Jacob ha detto che volevi incontrarmi ma, non mi ha detto che eri così carina!”.
Vorrei tanto rispondere qualcosa, qualsiasi cosa, ma ho la bocca asciutta e il cervello momentaneamente in stand by. Jake corre in mio aiuto.
“Sì è proprio lei. E’ una tua ammiratrice. Oggi rimarrà qui ad osservare il nostro lavoro, così potrà scrivere anche un articolo per il suo giornale su come procede la lavorazione del film. Ma niente interviste oggi, questo lo sa bene.”. Edward ride, divertito da quel patto. O forse, divertito da me che ancora non sono capace di proferire una parola.
“Bella, mi piacerebbe davvero ehm, come dire… continuare questa conversazione…”. E’ pure spiritoso… “Adesso però il lavoro ci aspetta. Magari ci ribecchiamo più tardi.” Mi fa l’occhiolino.
“Si, certo. A dopo allora.”. Finalmente mi sono decisa a parlare!
Anche Jake mi saluta. “A dopo, Bells.”.
Mentre la lavorazione del film procede, io sono seduta dietro le cineprese e ogni tanto prendo qualche appunto per l’articolo che scriverò. Per la verità, vengo spesso distratta dalla bellezza di Edward (Cullen) e mi fermo più volte ad osservarlo come sotto l’effetto di qualche sostanza stupefacente. E’ davvero favoloso!
Durante la pausa pranzo scambiamo qualche parola e io finalmente mi sciolgo un po’, così che alla fine della giornata sono ritornata più o meno me stessa e accetto ben volentieri l’invito di Edward e Jake di andare insieme a mangiare qualcosa fuori.
Arrivati in un locale molto carino nel pieno centro della città, prendiamo posto intorno ad un tavolo per quattro.
“Ci raggiungerà un mio amico tra un po’” mi spiega Edward.
E difatti, dopo qualche minuto ecco che arriva un bel ragazzo alto, muscoloso, molto carino. Mi sento abbastanza fortunata questa sera…!
“Ciao Ed, Jake… Non mi presentate la vostra amica?” dice, spostando lo sguardo su di me. “Va bè, faccio da solo! Piacere, io sono Emmett!”
“Piacere, Bella!”.
Durante la serata, ho modo di conoscere un po’ meglio i ragazzi appena conosciuti. Emmett è il migliore amico di Edward e suona come chitarrista in una band, per altro non molto famosa, ma nonostante ciò dice di essere abbastanza soddisfatto perché quando suona si sente se stesso e gli sembra di non aver bisogno di altro. Edward, un po’ come Jacob, sembra davvero un tipo a posto, senza troppi capricci, non un “montato” di quelli a cui la fama ha dato alla testa. Mi chiede di me, di quello che faccio, di come vivo. Io spiego del mio lavoro non esattamente gratificante, racconto che vivo con Alice e che lei mi è stata presentata da Jasper, il suo ragazzo nonché mio compagno al college; parlo un po’ della mia famiglia, che ho lasciato a Forks, dove sono nata, per trasferirmi dalla parte opposta degli Stati Uniti già dai tempi dell’università e inseguire le mie ambizioni. Edward mi ascolta interessato e sembra non sopportare gran che Emmett, che ogni tanto ci interrompe con qualche battuta delle sue, così che la serata passa tra una risata e l’altra. A me sembra di essere tra persone che conosco da una vita.
“Ho un’idea.” Esclamo a fine serata. “Jake, che ne dici se si uniscono anche loro alla cena di domani sera?”
“Perché no?”. Risponde Jacob.
Mi rivolgo agli altri due ragazzi. “Ho invitato Jake a casa mia per domani sera. Perché non venite anche voi? Vi presento Alice. Sa cucinare ottimi dolci!”.
“Bè, se ci sono i dolci, io ci sto allora!” risponde subito Emmett.
Edward ride e accetta anche lui l’invito. “Mi farebbe davvero piacere, Bella!” Mi guarda con quei suoi occhi profondi che sembrano volermi dire tante cose... Ma sono solo mie fantasie, come al solito.
“Perfetto, Alice sarà contenta!” Contentissima direi. Tre fighi pazzeschi in un colpo solo, di cui due famosissimi…






Note:
Harry ti presento Sally diretto da Rob Reiner.













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Capitolo 2
*** 2 La verità è che non gli piaci abbastanza ***


Bastardo 2 Siamo tornate vampirettafolle e LadyC!
Cercheremo di postare una volta a settimana per farvi contente perciò oggi siamo in perfetto orario ...anzi abbiamo postato con un giorno di anticipo. Ringraziamo tutti coloro che hanno commentato e vorrei precisare una cosa : la storia è un Edward/Bella quindi non vi preoccupate....XD
Questa volta abbiamo avuto ben 8 commenti e speriamo proprio che aumenteranno sempre più perchè questa è una storia piena di sorprese!!! Buona lettura a tutte e soprattutto commentate!!!

Bastardo in trappola




Capitolo 2  La verità è che non gli piaci abbastanza

La mia famosa carne al cartoccio è quasi pronta.
Gli stuzzichini sono già sul tavolino del soggiorno.
La cucina è uno splendore, come il resto della casa. È tutto il pomeriggio che spolvero e rassetto casa, facendo sparire tutti gli indumenti che Alice sparge per l’appartamento. Ha una stanza tutta per sé adibita ad armadio, ma i suoi vestiti continuano a dimorare dappertutto.
Ma oggi finalmente riuscirò ad ottenere l’attenzione di Alice. L’ho minacciata per il disordine, costringendola a riporre gli abiti nel suo armadio a patto che stasera fossi riuscita a sorprenderla. Pensa di avere la vittoria in pugno ,ma ancora non sa che l’ospite speciale non è Jacob.
Sarà una serata perfetta a partire dal mio fantastico vestito nero stile mogliettina americana con una fantastica e vaporosa gonna. I complimenti che Mike mi rivolge ogni giorno a lavoro mi hanno fatto rivalutare il mio corpo.
Alle otto in punto suonano al campanello. Tolgo il grembiule, spengo il forno e corro per quanto i miei unici tacchi dodici me lo permettono  ad aprire prima di Alice.
“Salve ragazzi…è stato facile trovare l’appartamento?”domando educatamente.
“Ehi piccola donna”mi saluta a gran voce Emmett.
“Non è stato difficile abbiamo semplicemente seguito Jake”risponde cordialmente Edward alla mia ovvia domanda.
“Ehm ragazzi, vi avevo detto che abito con una ragazza giusto? Be lei non sa che siete voi gli ospiti perciò se sviene o urla-cosa più probabile- non vi spaventate” è il discorso più lungo che io abbia mai fatto.”Alice?”
“Eccomi…perché non mi hai detto prima che erano già saliti e…”
“Oh mio Dio, oh mio Dio Edward Cullen !!”inizia a trillare e saltellare raggiungendolo e slogandogli un polso.
“E tu invece chi sei?”chiede sempre tutta euforica ad Emmet che scoppia in una grassa risata.

“Questa volta hai superato te stessa Bella”mi fa i complimenti Jake.
“Complimenti, è la prima volta che mangio un piatto simile”si aggiunge ora anche Edward.
“Ci credo …non fai un pasto decente da quando te ne sei andato di casa”e Emmett scoppia nell’ennesima risata.
È una serata grandiosa. Alice è al settimo cielo e sicuramente domani mattina appena si sveglierà chiamerà Jasper e gli farà un resoconto dettagliato della serata.
E poi Edward è cosi dolce. È proprio un ragazzo serio. Non si è montato la testa. Mi ha detto che ha accettato di girare questo thriller al fianco di Jake per lasciarsi alle spalle la parte del classico bello e dannato nella quale era rimasto intrappolato a causa di film precedenti. Ho scoperto anche che abbiamo gli stessi gusti letterari e musicali, anche se abbiamo idee divergenti sui film. Siamo entrambi propensi per film impegnativi, ma quando si tratta di vedere qualcosa di leggero lui si butta su una bella commedia demenziale o un film dell’orrore io scelgo una commedia romantica o un bel musical.

“Ehi Bella, Jake mi ha detto che una sua intervista ti ha portato ad un aumento di stipendio”mi interrompe Emmett dalla mia lista dei pro e contro su Edward e per adesso la colonna dei contro è immacolata.
“Beh sì, ora sono responsabile di un settore tutto mio al giornale. E state attenti ogni parola che stasera direte potrà essere usata contro di voi sulla rivista”
“E dai Bella, avevi detto che quello che ci saremmo detti stasera sarebbe rimasto tra noi” piagnucola agitato Jake che ha appena confessato di aver mangiato a pranzo un hamburger e che il suo personal trainer non lo doveva venire a sapere.
“Eheheh allora non ti dirò che Edward ha la patente di don Giovanni” confessa Emmett tra le risa e sorseggiando il sorbetto al limone.
“Emmett”lo ammonisce Edward.
Mmm strano. A dire il vero da quando lavoro per quella rivista se ne sentono di tutti i colori per ogni tipo di celebrità ,ma sulla vita intima di Edward Cullen  niente…
Avrà esagerato Emmett, i giornali di gossip non mentono mai o per lo meno camuffano un po’ la verità.
“Vado a prendere qualcosa da bere” dico, dirigendomi in cucina per riprendere fiato.
Mi piace troppo ,mi piace troppo.
Calmati Bella, non crearti false speranze
Tornata in salotto e vedendo Emmett e Jake intenti a chiacchierare animatamente con Alice, mi accorgo che Edward non c’è più.
“Se ti stai chiedendo dov’è Edward è fuori al balcone a fumare”credo che Emmett legga nella mente.
“Alice l’ha sbattuto fuori perché non vuole che i suoi vestiti si impregnino di fumo”
Mi dirigo con due bicchieri di prosecco sul balcone.
“Ehi”mi faccio notare.
“Ehi”risponde . Mi ha notato.
“Pausa sigaretta?”
“Beh il brutto vizio di fumare non riesco ancora a togliermelo…anzi stasera ho resistito. Di solito tra un boccone e l’altro mi fumo una sigaretta”
“Strano…sulle riviste di gossip ti dipingono come il ventottenne…”
“Ancora ventisette grazie” mi corregge prontamente lui.
“Credevo che solo le donne ci tenessero all’età”lo schernisco.
“Comunque il punto è che ti hanno sempre dipinto come il ragazzo perfetto, che non fuma,non si droga,non beve…”
“Le riviste raccontano quello che i nostri manager vogliono. Lì sopra non ci troverai mai il vero Edward”
“Beh, potresti raccontarmelo tu chi è veramente Edward Cullen” lo incito ad aprirsi,ma il suo sopracciglio alzato mi suggerisce che non si è convinto.
“Chi mi dice che domani mattina non troverò un bell’articolo su di me?”
Eravamo affacciati al balcone,appoggiati alla ringhiera e Edward mi si era avvicinato pericolosamente per guardarmi dritto negli occhi. Abbasso lo sguardo imbarazzata e decido di farlo aprire un po’.
“Va bene, tu fammi un paio di domande sul mio passato, sulla mia vita e dopo che io ti avrò mostrato uno squarcio della mia vita toccherà a te” annuisce e subito si cimenta nelle domande.
“Quanti anni hai?”
“Ma non si può chiedere l’età ad una do…”
”Come faccio ad aprirmi se non vuoi dirmi la verità” risponde strafottente. Vuole incastrarmi.
“Ventiquattro compiuti a settembre”
“Perché ti sei allontanata così tanto da Forks?”
“È un piccolo paesino che non offre nessuna occasione sia lavorativa che affettiva”sospiro al ricordo.
“Ora sono curioso…che intendi con l’ultima frase?”
“Ecco, ho avuto un solo ragazzo a Forks, ci siamo incontrati al liceo e siamo rimasti insieme per tutti e cinque gli anni. Nella mia città o ti trovi un ragazzo con cui passare il resto della tua vita oppure sei una sgualdrina o una zitella. Beh, dopo il liceo volevo lasciarlo per andare al college e inseguire i miei sogni,ma Tayler- questo è il suo nome- non era per niente attento ai miei sogni, così diffuse la notizia che sarei andata a lavorare con lui nell’impresa della sua famiglia e che naturalmente ci saremmo sposati. È cosi ottuso che ha capito che lo volevo lasciare solo quando sono salita sull’aereo per Boston”
”Sei andata cosi lontano per lui”
“Oddio no, l’ho fatto per me e per mio padre, lui vuole grandi cose per me”
“Va bene ultima domanda…quindi è stato questo Tayler l’ultimo che hai baciato?”
“NO” urlo ridendo al solo pensiero che secondo lui non dovrei baciare da circa 5 anni. Forse sarebbe stato meglio che se fossi rimasta in silenzio. Ora mi sta guardando con uno sguardo malizioso.
“O-ora tocca a me”faccio un respiro profondo e comincio con le domande.
“Dimmi, tu come sei finito a New York?”
“In realtà ci sono nato e mi sono allontanato a causa del lavoro” ancora non riesce a sciogliersi un po’. È perso nei suoi ricordi fissando il vuoto di fronte a sé.
“Sono il più piccolo della mia famiglia. Ognuno dei membri è un’artista e invece io a 18 volevo ancora divertirmi ed è stato cosi che ho scoperto la passione per la recitazione”
“Posso farti una domanda forse un po’ indiscreta?”chiedo titubante.
“Spara”
“Ma ti piace seriamente essere un attore?”
“Sinceramente?” mi guarda dritto negli occhi.
“Non proprio…è come dire…pesante. Non posso portare una camicia fuori posto che subito vengo sbattuto in prima pagina, senza parlare dei trucchi del mestiere che sono costretto ad imparare come creare un look di capelli spettinato che in realtà è ordinato”
“Già trovo difficile  partecipare a tutti quegli eventi, avere qualcuno che ogni mattina magari ti pettina e ti porta la colazione” sdrammatizzo io.
“Vedendola da questo punto di vista la mia vita è un vero sballo” afferma serio per poi scoppiare insieme a me in una fragorosa risata.
Ci siamo dimenticati degli altri in salotto. ci siamo dimenticati persino del freddo che infuria sul balcone.
“Bella, devo dirti la verità non sei come tutte le ragazze che incontro”
“Modelle ,attrici, soubrette?”
“No ,vera,hai avuto problemi reali e sani. Sei semplice, ma allo stesso tempo misteriosa. Hai un ottimo senso dell’umorismo e saresti capace, se te lo chiedessi, di intraprendere un discorso sulla mancanza di risorse rinnovabili sul pianeta”
“Mi stai dicendo che sono una ragazza intelligente?”
“Ti sto dicendo che sei una ragazza affascinante”
Siamo tornati a guardarci negli occhi. I nostri corpi erano vicini già prima. Le braccia incrociate sulla ringhiera,i gomiti che si sfiorano e ora le nostre labbra che si avvicinano. Quelle labbra piccole ,ma carnose vogliono baciare me.
O meglio volevano.
“Ma che cazzo…”  imprechiamo all’unisono, dopo che la mia adorata vicina del piano di sopra ci ha buttato una secchiata di acqua fredda addosso.
“Non si fuma signorino” lo ammonisce la dolce quanto stronza e distruggi sogni vecchietta del piano superiore.
Io ed Edward ci guardiamo e scoppiamo a ridere, ci ha beccati in pieno e ora ci conviene proprio entrare se non vogliamo beccarci pure un malanno. Forse anche la vecchia è una fan di Edward Cullen e voleva solo infrangere i miei sogni per averlo tutto per sé.

“Ragazzi abbiamo deciso di fare un giro per qualche pub dato che è ancora presto. Ma che diavolo vi è successo?”ci avvisa Jake prima di  guardarci con un sopracciglio alzato.
“La vicina” rispondo con una scrollata di spalle.”Ah già quella simpatica vecchietta “ride Jake al ricordo del suo primo incontro con la signora Rottemaier. No, non è uno scherzo si chiama veramente così e come se non bastasse è stata una tata. Ha un’ aspetto austero come il suo carattere. Non riesce proprio a sopportare me ed Alice. Dice che è indecente per due ragazze vivere insieme e far entrare in  casa tutti gli uomini che vogliamo. Il realtà tutti gli uomini si riducono a Jasper,il fidanzato di Alice. E allora la cara vecchietta ci fa tanti begli scherzi come ritirare la posta al posto nostro per poi lamentarsi con noi che paghiamo le bollette in ritardo; oppure chiederci qualche strano ingrediente indispensabile per le sue ricette e lamentarsi che non siamo delle brave donne di casa. Il primo incontro tra Jake e la signora Rottemaier è stato comico. Probabilmente lo aveva visto arrivare dalla finestra , prima che bussasse alla mia porta lo raggiunse e gli fece un lungo discorso sulla promiscuità della mia casa, ma dato che Jake era intenzionato ad entrare gli diede dei preservativi perché non si sa mai quale malattie io ed Alice possiamo trasmettergli, dato che siamo delle ragazze promiscue. Certo è una vicina ficcanaso, ma riserva lo stesso trattamento a coloro che sono al di sotto dei 35 anni nell’edificio perciò ci ridiamo semplicemente su.
“Volete perciò bere qualcosa da qualche parte” Edward interrompe il flusso dei miei pensieri.
“Sì, la notte è ancora giovane divertiamoci” risponde Emmett.
“Se non vi dispiace, potete già avviarvi? Dateci il tempo di asciugarci e vi raggiungiamo” non potevamo certo uscire tutti bagnati.
“Ok, fate presto. Noi prendiamo la macchina di Jake” mi fa l’occhiolino Alice prima di chiudersi la porta alle spalle.
“Vieni in bagno con me, ti do degli asciugamani” gli mostro la strada per il bagno e prendo degli asciugamani puliti per asciugarsi i capelli, ma la sua maglia è completamente zuppa.
“Edward, se non ti dispiace potresti darmi la tua maglia almeno tento di asciugarla un po’ con il phon” solo il pensiero di lui a petto nudo mi fa diventare color rosso cardinale.
“Meno male che me lo hai chiesto me la volevo proprio togliere la t-shirt è fradicia e fredda”
“Già la simpaticona ci ha tirato una secchiata di acqua gelida”e mentre si toglie la maglia io mi riscaldo mettendo le mani sotto l’acqua bollente.
“Non vi deve proprio sopportare la vecchietta cos’è fate un sacco di festini? Sesso, droga e rock’n roll?” mi stava prendendo in giro alla grande. Se la stava ridendo di gusto, aveva capito benissimo che non ero una persona da festini.
“La prossima volta se vuoi quando folleggio ti invito” e lo schizzo con l’acqua che ancora scorre dal rubinetto.
“Non ci riprovare” ma un altro schizzo lo prende in pieno in volto.
“Sei proprio una ragazzaccia, ma io sono molto peggio di te” non faccio in tempo a voltarmi che ha preso in mano la doccia e mi sta completamente inzuppando.
“E-edwa…no…s-smettilaaa” cerco di afferrare il doccino, ma furbamente tende il braccio verso l’alto. Sa che il mio metro e sessantadue non può raggiungere il suo metro e ottantasette. allora prendo la prima cosa che trovo a portata di mano e gliela lancio contro.
“NO” urla afferrandomi per il vestito e finendo tutti e due a terra.
Petto contro petto.
Fronte contro fronte.
Naso contro naso.
Io sopra di lui a cavalcioni.
le sue mani sulla mia vita.
E finalmente la sua bocca sulla mia.
Non è un bacio gentile, ma aggressivo. Volevamo baciarci già prima e la secchiata  ha aumentato la nostra voglia. C’era già prima eccitazione nell’aria e ora noi non abbiamo intenzione di negarla.
Con un braccio mi reggo, mentre l’altro è arpionato ai suoi capelli fradici. Un suo braccio, invece, mi circonda la vita e l’altro sprona la mia nuca ad avvicinarsi sempre più a lui e ad approfondire il bacio.
“Dio …è da quando sono entrato in questa casa che volevo baciarti” ansima sul mio collo mentre lo bacia.”Non c’è problema possiamo rimediare ora” ehi, ma di chi è quella voce che ha parlato…la mia?
Non sono mai stata cosi sfacciata in vita mia, neppure sul lavoro, per questo all’inizio ero l’ultima ruota del carro. Ma la mia sfacciataggine di prima non è nulla in confronto a quello che sto facendo ora. Edward cercava di alzarmi la gonna, ma dato che i tulle si sono appiccicati alle gambe come una seconda pelle, mi sono scostata da lui per abbassare la zip del vestito.
“Ferma…quello voglio farlo io” mi sussurra con voce roca all’orecchio. Mi abbassa la zip completamente, ma non mi toglie il vestito anzi bacia tutta la colonna vertebrale in tutta la sua lunghezza.

“A-andiamo in c-camera da lettooo” ansimo quando mordicchia la base del collo.
Come un automa mi alzo e lo prendo per mano guidandolo verso la mia stanza.
Non sono una ragazza che va a letto con il primo che incontra per strada. Ma ho avuto le mie esperienze. Beh a dire il vero non molte, due. La mia prima volta è stata con Tayler ed è stata talmente traumatica che poco dopo sono partita per Boston. No, non è stato violento è che…non è stato niente. Non mi sono accorta né quando è iniziato né quando è finito l’atto. La seconda volta è stato con il porta lettere della rivista per cui lavoro. Un bel ragazzo, forse anche troppo. Tutta quella bellezza stanca. Ci siamo visti un paio di volte, lo abbiamo fatto un paio di volte, lui è stato trasferito e io non l’ho più cercato. Almeno mi ha lasciato un bel ricordo del sesso.
Però con Edward è diverso, mi piace troppo, il che lo trovo un po’ un problema. Ma anche se sarà solo una notte e via lo voglio fare, ma credo che forse ci vedremo qualche altra volta. Lui è cosi dolce.
Non mi abbandonerebbe mai il giorno dopo senza neppure salutare.

Entrati nella mia stanza mi afferra per la vita e ritorna a baciarmi con passione.
Sono completamente impazzita. Non riesco più a controllare il mio corpo. Lancio le scarpe da qualche parte nella stanza. Salgo in piedi sul letto e mi sfilo, con un po’ di fatica il vestito. Resta a guardarmi come paralizzato. Ero così euforica nel pomeriggio che ho voluto indossare un completino intimo di pizzo nero, balconcino e brasiliana. Da paralisi per lui. Da prurito per me.
Mi afferra per i glutei e mi riavvicina di nuovo alle sue labbra. Allaccio le mia gambe al suo bacino e con un colpo di reni lo istigo a buttarsi sul letto con me sotto e lui sopra.
C’è vera e proprio frenesia. Slaccia il mio reggiseno e comincia a baciarmi il seno e a morderlo scherzosamente.
Sbottono i suoi pantaloni e con le gambe cerco di farglieli scivolare via. Torna sul mio collo e io strizzo una sua natica. Mmm soda. Sembriamo due assetati di fronte ad un’oasi nel deserto. È come se non facessimo sesso da anni. Per me è vero, per lui non credo proprio. Ma questa sua frenesia nei miei confronti mi piace. Come mi piace il modo in cui mi tocca, mi accarezza, mi bacia, mi guarda.
È proprio una serata fantastica.

Il risveglio dopo una notte di sesso selvaggio o dopo una sbornia è indifferente. Ossa a pezzi e mal di testa. Però nel caso del sesso il ricordo della notte prima allevia qualsiasi male. Il vomito della sbornia no.
È stata una nottata di puro fuoco. Non c’è parte del mio corpo che non ha toccato e parte del suo corpo che io non ho sbirciato. Allungo un braccio alla mia destra per augurargli un buongiorno e vederlo andare via dispiaciuta quando mi accorgo del vuoto al mio fianco. Mi alzo di scatto, ricordandomi di essere nuda e perciò coprendomi subito.
Il mio letto è vuoto.
Ispeziono la stanza.
I suoi vestiti non ci sono.
Corro alla finestra e apro le tende.
Niente. nessun messaggio, nessun biglietto.
Mi risiedo sul letto incavolata e delusa. Va bene, per lui sono una delle tante,ma almeno farsi vedere al risveglio?!
Improvvisamente mi ricordo che Jake mi ha dato il  numero di cellulare di Edward. Scatto alla borsa e afferro il cellulare. Non so precisamente cosa mi voglia sentir dire, probabilmente che non sono una stupida ragazzina ingenua.
Trovo il numero e lo chiamo.
“Pronto?”
“Edward?”chiedo titubante.
“No, sono il suo manager. Con chi parlo?”
“Ehm ieri mi sono vista con Edward e lo cercavo. Sono Bella”
“Ah”risponde soltanto il mio interlocutore.
“Senta signorina, l’avverto fin da subito che se vuole parlare con Edward deve farlo tramite me e se lo vuole rivedere per altri motivi le garantisco che Edward…non replica mai con la stessa partner”
Gli chiudo il telefono in faccia indignata per avermi trattato da sgualdrina.
Immaginavo che Edward fosse andato a letto con parecchie donne. Sapevo che non avrebbe mai intrapreso una relazione con un’anonima ragazza come me, ma che fosse un puttaniere stronzo che non ha neppure le palle di dirti al risveglio ‘è stato bello , ma addio’ proprio no.
Gliela avrei fatta pagare non solo a nome mio, ma anche di tutte quelle che sono state fregate come me.






Note:
La verità è che non gli piaci abbastanza diretto da Ken Kwapis.












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Capitolo 3
*** 3 Bastardo senza gloria ***


3 bastardo
Siamo tornate...vampirettafolle e LadyC !!
Ringraziamo di cuore tutte voi che avete recensito grazie, grazie e speriamo che lascerete sempre un vostro parere, ma non dimentichiamo mai i lettori silenziosi, che ci hanno aggiunto tra i seguiti, preferiti, ricordati. Da questo capitolo capirete la piega che la storia prenderà...e sarà una piega divertente. Volevamo avvertirvi che cercheremo di pubblicare una volta a settimana, quindi di regola il mercoledì dovrebbe essere la nostra giornata salvo incidenti mortali delle scrittrici, la loro morte improvvisa dopo aver visto un film dell'orrore, o ancora, più probabilmente, il fidanzamento di vampiretta con Robert Pattinson e quello di LadyC con Jhonny Depp. XDXD
Bando alle ciance e leggete!!! Anche questa volta naturalmente il titolo si rifà ad un noto film....




BASTARDO IN TRAPPOLA






Capitolo 3   Bastardo senza gloria

Questa mattina arrivo in redazione più grintosa che mai, con un sorriso stampato in faccia e il passo deciso. Mike, vedendomi arrivare, fa capolino dalla sua scrivania.
“Sei allegra stamattina?”. Sorride.
“NO! PER NIENTE!”. Sbotto isterica. Mike non sorride più.
“Ma sembri così al…”
“ESATTO! SEMBRO! S-E-M-B-R-O! MA NON LO SONO!”. Mike mi guarda allibito, decide che forse è meglio star zitto per un po’ e riprende il suo lavoro.
“Tira una brutta aria?”. La mia assistente mi raggiunge, un po’ intimidita, e mi porge alcuni fogli.
“Si…”. Respiro più lentamente per calmarmi e guardo le carte che mi ha appena dato. Riguardano l’articolo che avevo iniziato a scrivere per il prossimo numero su James McAvoy. Jacob me lo ha presentato ad una premiere.
“Tanya scusami, ma devi procurarmi altri documenti… Non preoccuparti, questi li tengo per il prossimo articolo, ma per questa settimana ho deciso di cambiare. Allora vediamo… Mi servirebbero immagini di…uomini. Si. Uomini con una tipica faccia da verme bastardo schifoso.” Socchiudo gli occhi in uno sguardo assassino. “Non credo sarà difficile, ce ne sono così tanti in giro.” Risatina isterica.
“Bella…sei…sei sicura di stare bene?” Tanya mi guarda con apprensione.
“Si! Certo! Benissimo! Ma starò meglio dopo che uscirà questo numero del giornale! A proposito, devi anche trovarmi…” Continuo a darle istruzioni sull’aspetto grafico dell’articolo con tono fermo e deciso. Alla fine, la congedo con un sorriso e lei si allontana preoccupata, forse, per la mia salute mentale. Dopo di che mi metto al lavoro al computer e inizio a scrivere dal nulla un nuovo pezzo per il prossimo numero. Ho meno di ventiquattro ore prima della consegna dell’articolo. Basteranno. Ho già tutto in testa…

All’ora della pausa pranzo stacco finalmente mani e occhi dal pc. Intravedo Mike che si avvicina con cautela.
“Oh andiamo, non ti mangio mica!” gli dico.
“No?!” Mi guarda incerto.
“Certo che no, non fare lo stupido!” Gli regalo il primo sorriso sincero della giornata e lui, più rilassato, mi raggiunge.
“Andiamo a mangiare qualcosa insieme?” propongo.
“Si volentieri. Quindi hai finito di scrivere l’articolo su McAvoy?”
“No.” Rispondo con fare pratico, mentre ci avviamo verso un fast food nelle vicinanze. “Ne ho iniziato uno nuovo stamattina.” Mike apre e chiude gli occhi, incredulo. Sembra un lampione con due lampadine quasi fulminate. Così ha l’aria stupida, per la verità, e a me scappa una risata.
“Che c’è?”
“Sei pazza?!?! Non riuscirai a finirlo in tempo!”
“L’ho già finito, invece!” Ecco che Mike riparte con il lampeggiamento degli occhi. Mi fingo indignata per la sua reazione. “Per chi mi hai preso? Ho una laurea in lettere, io!” Ridiamo insieme e ci sediamo ad un tavolo del fast food.
“Su cosa lo hai scritto?” mi domanda incuriosito.
“Aspetta e vedrai!”. Sorrido maliziosa e mi viene un’idea. “Mike, tu ti sei mai comportato male con una donna? Da vero bastardo?”
“Bè…” si sposta sulla punta della sedia, poi si riappoggia alla spalliera ma dopo ritorna in avanti. È in evidente stato di disagio. Ho colpito nel segno! Gli uomini sono tutti uguali. Cerco di non assumere un’aria accusatoria.
“Su, dai, la nostra amicizia certo non si sciuperà per questo! A me puoi dirlo! Non ti giudico!”
“Come mai ci tieni così tanto a saperlo?”. Mike indaga.
“Ehm… così… io… voglio solo sapere quello che passa nella testa a voi uomini.. per eventuali future esperienze…” Forse non ci crede, ma non lo dà a vedere. Fa un sospiro di rassegnazione.
“Va bene… però… non raccontarlo in giro… Io… una volta ho tradito la mia ragazza con la sua peggior nemica…” Un classico alla rovescia. Mike nota la mia espressione indignata e cerca subito di scusarsi: “No no ma guarda… noi avevamo litigato… e poi è successo solo una volta… Ma scusa, non avevi detto che non mi avresti giudicato?”
“Sì Mike, ma tradire una donna con la sua peggior nemica… e poi un tradimento è sempre un tradimento, con chicchessia!” Ecco qua. Gli uomini. Vabbè, se non altro questa confessione fornirà materiale succulento anche per il prossimo numero del giornale…Raccoglierò più testimonianze possibili, ovviamente mantenendo poi nell’anonimato le ragazze dirette interessate. Chiederei a Mike il numero di questa povera ragazza tradita per avere la sua versione dei fatti… ma non mi sembra il caso.
“Bella ma che ti succede? Oggi sei strana… Sei venuta in ufficio con un sorriso enorme ma in realtà eri isterica, hai scritto su quel computer come una forsennata per 4 ore di fila, e adesso hai… quella faccia… non lo so, diabolica, ma in certi momenti ti perdi nei tuoi pensieri e allora assumi un’aria triste.” Lo guardo, meravigliata. Non capisco come sia riuscito a fare un’analisi dettagliata di me in poco tempo. Voglio dire, per 4 ore siamo stati ognuno occupato con il suo lavoro, certo Mike non mi ha fissata ed analizzata per tutta la mattina. Forse gli uomini non sono poi tutti così uguali.
“Mike sei davvero un caro ragazzo… Ma non devi preoccuparti per me. Sto bene.” Mi scruta attentamente.
“Come vuoi. Ma se hai bisogno di parlare…”
“Ok grazie. Lo apprezzo.” Sì, ho bisogno di parlare, ha ragione. Devo sfogarmi con qualcuno. Non che Mike non sia un buon amico, ma in questo momento sento il bisogno di Alice o Jake. Tutta la tristezza, che durante la mattinata ho cercato di scacciare via, adesso sembra minacciare di piombarmi addosso, accompagnata dall’umiliazione per essere stata trattata come una sgualdrina.
“Mike scusami, prima di tornare al lavoro devo fare una telefonata. Ci rivediamo più tardi in redazione.”
“Ok, non preoccuparti.” Mi guarda, ancora un po’ preoccupato, mentre mi allontano di qualche metro.
Prendo il cellulare e chiamo Alice, sperando che sia ancora in pausa pranzo anche lei. Da quando hanno lasciato me e Edward da soli a casa, non ho più visto o sentito né lei né Jake. Probabilmente hanno intuito qualcosa e non hanno voluto disturbarci, tant’è che non hanno nemmeno provato a telefonare. Alice deve aver passato la notte da Jasper.
“Bella? Sei tu?” Alice risponde alla chiamata raggiante. “Mio Dio, Bella, devi raccontarmi tutto! Non ho voluto chiamare per non disturbarti, però voglio sapere ogni minimo particolare, cioè forse non proprio ogni minimo particolare, però qualche dettaglio…” Alice parla come un bolide sparato a velocità supersonica, senza riprendere fiato. Devo fermare il suo entusiasmo.
“Alice…ALICE! Taci per favore! Ascolta… io…” Non so da dove cominciare. Le lacrime mi escono improvvisamente e io non riesco a trattenerle, mi bagnano le guance e qualcuna cade sulla sciarpetta Burberry che Alice mi ha regalato lo scorso Natale. Vedi un po’ se per un bastardo devo rovinare pure una sciarpa firmata…
“Tesoro che succede? Va tutto bene?” La voce all’altro capo del telefono lascia trasparire preoccupazione.
“No Alice, veramente no…” riesco a dire tra i singhiozzi. “Lui… Edward… stamattina mi sono svegliata e… non l’ho più trovato… Se n’è andato, capisci? Senza un biglietto o altro! Ho provato a chiamarlo ma il suo agente non me l’ha passato, ed è stato abbastanza chiaro sulle sue abitudini con le donne! È UNO STRONZO!” Singhiozzo più forte, qualche passante si gira a guardarmi, ma non m’importa.
“Oh… Bella… tesoro… non piangere… Magari lui se n’è andato così perché non voleva rogne con i paparazzi, si farà risentire…”
“No Alice, davvero, non è così. Ti ho detto quello che mi ha riferito il suo agente…”
“Oh Bella…” Sento una voce urlare dal telefono, distante da Alice. “Cazzo. ARRIVO PAPÀ! Bella, tesoro, ora devo lasciarti, però ne riparliamo stasera a casa, davanti ad una bella tazza di cioccolata calda fumante, ok? Non abbatterti, non vale la pena piangere per lui, d’accordo? Fatti forza e se hai bisogno chiamami, per qualunque cosa.”
“Si… grazie Alice. A stasera.”
Dopo aver chiuso la telefonata, mi prende l’impulso di chiamare Jake. Magari ha parlato con Edward. Anzi, forse no. Se l’avesse saputo, prima lo avrebbe sbranato, poi sarebbe corso da me o mi avrebbe almeno chiamata. Probabilmente anche lui, come Alice, vive nell’illusione che io abbia passato una fantastica nottata con Edward (il che è vero, in effetti) e che adesso stia gongolando nel ripensarci, con due cuoricini al posto degli occhi. La rabbia mi rimonta dentro.

Dopo il lavoro io e Alice passiamo la serata insieme a casa, come promesso. Lei ha rinunciato ad uscire con Jasper per rimanere con me; è proprio una cara amica. Siamo sedute sul tappeto del salottino davanti ad una bella tazza stracolma della cioccolata calda che Alice ha appena preparato; la tv, tenuta a basso volume, trasmette un film in bianco e nero che noi in realtà non stiamo guardando. Ho raccontato per filo e per segno ad Alice la mia serata con Edward, le ho detto di come, al mattino, io non l’abbia più trovato e della telefonata con il suo agente. Alice sembra essere rimasta senza parole; nemmeno lei riesce più a trovare scuse per il comportamento di Edward.
“Che verme bastardo schifoso!” esclama dopo un po’.
“Già, l’ho detto anch’io.” Fisso la tv con sguardo vacuo. “Comunque… ho già preparato la mia vendetta. Sai, la rabbia che ho dentro mi dà anche la grinta per vendicarmi e reagire…!” In effetti è tutto il giorno che sono un po’ lunatica: passo dalla rabbia alla tristezza e poi di nuovo alla rabbia, con intermezzi di scatti isterici. Non credo di aver mai provato tanti sentimenti insieme in tutta la mia vita.
“Bene! Che trattamento gli hai riservato?”
Passo ad Alice l’articolo che ho scritto stamattina e che ho stampato apposta per farlo vedere a lei.
“Tieni, leggi qua. Sei l’unica persona a cui lo dico in anteprima! Neanche Jake lo sa…” Alla fine ho deciso di non chiamarlo più. Nemmeno lui si è fatto sentire. In questi giorni è super-impegnato. E comunque lo verrà a sapere presto. Legge i miei articoli tutte le settimane.
Alice legge il titolo ad alta voce: “Un vero bastardo: ecco il vero volto di Edward Cullen.” Mi guarda con un’espressione indecifrabile. “Gli rovini la reputazione?”
“Si esatto! È l’unica arma che ho e intendo usarla al meglio. Il giornale esce tra due giorni. Tu che ne dici?”
“Ti appoggio pienamente, è ovvio!” Mi sorride.
“Perfetto, sapevo di poter contare su di te! Avanti, leggi!”
Alice riprende a leggere ad alta voce il mio articolo:

Voi, donne e ragazzine, che avete sempre pensato che Edward Cullen fosse l’uomo dei vostri sogni, il tanto agognato uomo perfetto, dovrete ricredervi. L’ormai famoso attore hollywoodiano, infatti, non è altro che uno dei tanti uomini infami, traditori ed egoisti che popolano il nostro mondo. Sappiamo da fonti attendibilissime che Edward Cullen è solito illudere qualsiasi ragazza gli capiti a tiro, farle credere di essere interessato a lei, solo ed esclusivamente per portarsela a letto, per poi abbandonarla alla prima occasione. E per “prima occasione” intendo “il mattino dopo”. Senza un biglietto o una qualche minima spiegazione del suo comportamento da vero bastardo. E non cercate di contattarlo dopo la prima notte perché non vi sentirete certo meglio: il suo agente sarà pronto a sottolinearvi quali sono le abitudini del sopraccitato uomo (se così può essere definito), vi dirà come lui non passi mai più di una notte con la stessa donna e come quindi sia inutile cercarlo. Edward Cullen è infatti talmente bastardo da non avere nemmeno il coraggio di affrontare di persona le sue “vittime” ma lascia questo compito al suo agente, come se questi  non avesse di meglio da fare. Un “uomo” senza palle, dunque, di quelli ai quali augureresti i peggiori mali del mondo per quello che ti hanno fatto, di quelli che meriterebbero di restare impotenti a vita. Uno che dovrebbe subire le dieci piaghe d’Egitto una per una, e magari un’eventuale undicesima inventata appositamente per lui. Uno così dovrebbe essere sottoposto a tutte le pene dell’Inferno dantesco, girone per girone, per tutta l’eternità; oppure essere legato ad una roccia, in un luogo sperduto, con un corvo che gli mangia continuamente il fegato.

Alice alza gli occhi dal foglio e mi guarda con espressione divertita. L’articolo continua con questo tono (e qualche parolaccia sparsa qua e là) per un bel po’. In certi punti ho esagerato un tantino, ingigantendo alcuni particolari, ma non m’importa: tutto è necessario per rovinare la reputazione di quel verme. Alice è arrivata alla fine del pezzo:

Sicuramente molte di voi avranno incontrato “uomini” come lui, che vi hanno illuse, sfruttate e poi abbandonate senza troppi complimenti. Saremmo liete di raccogliere le vostre testimonianze ed eventualmente pubblicarle nei prossimi numeri, perché no, facendo anche nome e cognome del bastardo di turno, infangando in questo modo la sua reputazione, così che le donne stiano ben attente a girare al largo. Perché, alla fine, si è solo un… bastardo senza gloria!

“Vedo che non hai intenzione di finirla qui!”
“No, assolutamente!” rispondo, “sto già raccogliendo testimonianze per il prossimo numero, anche dalla voce diretta degli uomini che si sono macchiati di questo orrendo crimine…!” Scoppiamo a ridere.
Alice si alza dal tappeto con le due tazze in mano.
“Vado a preparare un'altra dose abbondante di cioccolata. È il miglior rimedio contro i mali d’amore!”
“Ma qui la malata d’amore sono io! Tu non dovresti mangiare tutta questa cioccolata! Tra te e Jasper va a meraviglia.”
Alice fa un gesto evasivo. “Che c’entra… che c’entra… La cioccolata è pur sempre…cioccolata, no?” Ridiamo. Alice è proprio adorabile.

Un suono assordante mi sveglia con un soprassalto. Ci metto un po’ a capire che qualcuno mi sta chiamando al cellulare. Guardo il display. È Jake.
“Pronto?” dico con voce gracchiante.
“Bella? Stavi dormendo? Sono le 9.00! Non dovresti essere al lavoro?”
“Oggi ho la mattinata libera… Cosa c’è?”
“Bella, ho comprato il tuo giornale stamattina... Ma cosa diavolo è successo con Edward? Qui hai scritto delle cose… strane… Credevo che aveste passato una bella serata…”
“Jake, la serata sarà stata pure bella sul momento, ma il risveglio no. Lui non ti ha detto niente? Nemmeno una parola?”
“Bella, noi non parliamo delle nostre uscite con le donne…”
“No e immagino che lui non ti abbia detto niente anche perché è un vigliacco. Lo uccideresti se sapessi cosa è successo.”
“Ma COSA  è successo? Non so se ho capito bene, ma… da quello che hai scritto qui… deduco che si sia comportato piuttosto male…”
“Si esatto. Prendi quello che ho scritto e applicalo parola per parola a me. Ecco cosa è successo. Mi ha usata e se ne è andato, senza lasciare traccia.” Un attimo di silenzio, poi esplode.
“Porca puttana! Che stronzo! Ma che razza di uomo è? Non doveva farti una cosa del genere! Approfittare del tuo interesse! Di te! Quando lo vedo io…”
“NO!” Stringo il telefono nella mano, un po’ spaventata da quello che potrebbe succedere se lui si immischiasse. Rischierebbe di rovinare anche la propria reputazione. “Jake non fare niente di stupido, ti prego! Lascia stare!”
“Ma…”
“No, Jake. Niente “ma”. Gliela farò pagare, ma a modo mio.” Jacob rimane in silenzio per un po’.
“Bella, ma tu stai… stai bene?” dice alla fine. Io sospiro.
“No… no, per niente. Ma passerà. Non è proprio l’uomo per me. A quanto pare non lo è per nessuna. Non vale la pena correre dietro ad uno così.”
“Già… scusami, era una domanda stupida. Davvero, Bella, non lo credevo un tipo del genere. Non avrei mai pensato che si potesse comportare così. Con te, poi! Sa bene quanto io tenga a te! È come se avesse fatto anche a me un torto!”
Sono un po’ commossa da queste parole; in un momento così ho bisogno di sentirmi dire certe cose. Mi scappa un sorriso.
“Jake, io… ti voglio bene, lo sai, ma tu stanne fuori, d’accordo? Continua a non parlarne, con Edward, comportati come se niente sia successo. Concentrati sulla tua carriera.” Jacob non risponde nulla. Dopo un po’ mi saluta e chiudiamo la chiamata. Spero davvero che non si immischi.
Visto che la chiamata di Jacob mi ha ormai svegliata, mi alzo dal letto e vado in cucina per fare colazione. Sul forno trovo un biglietto. È di Alice.

Nel forno ci sono due cornetti: uno al cioccolato e uno alla crema. Non sapevo quale avresti preferito stamattina! Se vuoi il mio consiglio, mangiali entrambi! Un bacione.
Alice

Alice crede fermamente che grassi e calorie guariscano le “ferite del cuore” e aumentino la serotonina. Da parte mia, penso che la settimana prossima sarò già diventata una balena e la mia serotonina scenderà non appena mi guarderò allo specchio… Ma sì, che mi importa! Seguirò il consiglio di Alice: mangerò entrambi i cornetti! A cominciare da quello al cioccolato!
Mentre sono a metà del secondo cornetto, ricevo un’altra chiamata sul cellulare. È un numero che non conosco. Rispondo lo stesso, magari è qualcuno dalla redazione.
“Pronto?”
“Bella, sei tu vero?” Oh mio Dio, non ci credo. Che bel coraggio, non ha nemmeno chiamato dal suo numero.
“Bella ci sei? Sono Edward.” Si, l’avevo capito…
“Si, ci sono.” Rispondo con tono secco. “Cosa diavolo vuoi?”
“Ehi, non rivolgerti a me con quel tono!”
“Cosa?! È il colmo, quest…” Mi interrompe.
“Comunque il problema è un altro, al momento. Ho scoperto quello che hai scritto su di me su quel tuo fottutissimo giornale! Come ti è venuto in mente, hai scritto una marea di cazzate! Potrei anche denunciarti!”
Nonostante tutto, mi viene da ridere. “Denunciarmi?! Ti ricordi che vivo con Alice, vero? E che suo padre è uno dei migliori legali esistenti sulla faccia della terra? Piuttosto, fai una chiacchierata con il tuo agente, che è stato così gentile da informarmi sulle tue abitudini sessuali! Sei solo un vigliacco! Sfrutti le persone per tuo interesse personale, non ti curi dei loro sentimenti, hai anche la faccia tosta di chiamarmi e minacciarmi! Però, complimenti!” Sono furiosa. Ma come si permette?!
“Sei un egoista!” Continuo. “Un infame! Un bastardo!” Gli sto urlando contro tutta la mia rabbia. Ad un certo punto mi accorgo che sono scattata in piedi e che ho il respiro affannoso. Edward ha ascoltato in silenzio i miei insulti ma non credo che l’abbiano scalfito in qualche modo. Infatti, quando riprende a parlare, lo fa con il tono sfacciato di sempre, e la cosa mi innervosisce ancora di più.
“Tu pensi di sapere tutto di me, di conoscermi? Beh, ti dimostrerò che sbagli.”
“Ah si? E come? Facendo opere di bene?”
Ride. Quel bastardo! Ride! Cosa mi tocca sopportare!
“Più o meno. Facciamo una scommessa.”
“No, senti, non ho tempo da perdere con te!”
“No no, concedimi questa possibilità.” E’ divertito. “Dammi un mese. Noi ci frequentiamo in questo periodo di tempo, come due persone normali. Se alla fine la tua opinione su di me rimane la stessa, ti tieni il tuo articolo e potrai scrivere quello che vorrai sul mio conto. Io non mi opporrò. Ma” fa una pausa “se io riuscirò a dimostrarti che sono l’esatto contrario di quello che ora pensi, cosa che certamente accadrà, dovrai rimangiarti tutto pubblicamente.”
È una sfida. Bene. Come vuole, accetto.
“Perfetto. Ci sto. Sono proprio curiosa di vedere cosa farai per farmi cambiare idea. Ti avverto, sarà difficile.”
Ride di nuovo di gusto. “Bella, io avverto te: stai attenta, perché potresti finire con l’innamorarti di me…”
Questa volta sono io a ridere. “Cosa?! Mio Dio, Edward, vedi che ho ragione? Sei solo un povero egoista!”
“Attenta Bella, non si gioca con il fuoco...!”
Basta. Non lo sopporto più. Gli chiudo il telefono in faccia. Che sfacciataggine. Io, innamorarmi di lui?! Dopo quello che mi ha fatto?! È assurdo!






Note:
Bastardi senza gloria diretto da Quentin Tarantino.

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Capitolo 4
*** 4 Ragione esentimento ***


bastardo 4 risposte recensioni:
IsaMarie: ciao carissima,siamo contente di averti sorpresa era proprio il nostro scopo.sai questa storia ce l'avevo in cantiere ( io vampiretta) da un po' di tempo e dato che l'altro miao racconto era agli sgoccioli  ho coninvolto la mia migliore amica (ladyC) in questo progetto.abbiamo deciso di alternarci nello scrivere.questo capitolo è mio, il prossimo sarà suo.in linee generali decidiamo che scrivere e poi partiamo in quarta,ma i luoghi,le idee,i dialoghi sono interamente farina di chi scrive ognuna di noi ogni settimana ha la sorpresa di scoprire come sarà il prossimo capitolo.XD
ci dispiace che sei rimasta male che non postiamo più di una volta a  settimana,ma come avrai ben notato i capitoli sono lunghi (ben 6 pagine di world O.O) e poi l'università ci risucchia.pensa che io e LadyC non riusciamo più a vederci dal vivo... e abbianmo appena iniziato! alla prossima e grazie ancora per la pubblicità!!!
cicci89: ciao noe siamo contente che lo storia te gusta!!questo racconto sarà ricco di sorprese e spero che non te ne perderai una!!!

RenEsmee_Carlie_Cullen: ciao carissima e lo so innamorarsi ma quando mai...sarà una cosa impossibile giusto?! XD tu che dici?! o forse sei invidiosa di bella perchè vorresti essere al suo posto...guarda che c'è la fila per accopparla! XD
 aLbICoCCaCiDa: ma come si fa a resistere al broncio di edward?!  e va bene bella avrà delle soddisfazioni capitolo per capitolo,ma dimmi tu come si può resistere ad uno come lui...XDXD certo è un vero sbruffone bastardo,ma nessun cattivo è tale solo per divertimento...XD ho una domanda per te...ma perchè albicocca acida???non dormo la notte ;D
sister82: grazie per i complimenti ti ringraziamo ed ecco qua il capitolo dicci cosa ne pensi...
sara-cullen: tesoro tu ci fai felici dicendoci che i titoli ispirati ai film ti piacciono.ci fai felici di più cosi che dicendoci che la nostra storia ti piace, ma tu non smettere mai di dirlo XDXD e sono contenta che la pubblicità si isamarie sia servita...

siamo tornate... morte dopo nemmeno 2 giorni all'università...
siamo contente che la nostra storia vi piaccia perciò non smettete mai di commentare!!! a questo proposito vogliamo ringraziare che ci segue,che ci ha inserito tra i preferiti o ricordati,chi commenta o i lettori silenziosi che ci piacerebbe ascoltare.volrvsmo ribadirvi che ci potrebbero essere ritardi perchè io vampirettafolle e LadyC non riusciamo più bene a conciliarci data l'università...perciò pazientate anche perchè le sorprese saranno tante.anche questo titolo è tratto da un film ( che a sua volta è tratto da un bellissimo romanzo)...buona lettura e recensite!!!





BASTARDO IN TRAPPOLA






Capitolo 4  Ragione e Sentimento

È a dir poco assurdo.che sbruffone.crede veramente che alla fine cadrò tra le sue braccia?!
È convinto che con la sua bella faccia,quello sguardo magnetico e quella parlantina impeccabile possa avere ogni donna ai suoi piedi.
Devo immediatamente chiamare alice per raccontarle l’assurdità e consigliarmi il miglior modo per proseguire la mia vendetta.
all'improvviso bussano insistentemente alla mia porta,mi avvolgo alla meglio nella mia vestaglia blu notte stile gheinsha e corro ad aprire.
“jake?!”entra immediatamente senza che lo inviti.fa sempre cosi quando mi viene a trovare.non vuole che qualche paparazzo ci trovi insieme non sarebbe salutare per la mia carriera e vita privata dice.
“senti ho bisogno di parlarti.non faccio altro che leggere e rileggere l’articolo e mi sento sempre più incazzato…”
“jake per piacere non ti immischiare”
“tesoro non posso tu sei importante per me e poi…”oh oh sento odore di sensi di colpa!
“ te l’ho presentato io”sputa tutto di un fiato come se fosse veleno.
“jacob non la devi minimamente pensare una cosa simile…sono stata solo una stupida fan che si è lasciata travolgere dall’evento”afferro le sue grandi e calde mani nelle mie piccole e come sempre fredde.mi rivolgo a lui con un tono dolcissimo quasi come una mamma al suo bambino piccolo.
Jacob riveste un ruolo importante nella mia vita.è il primo amico maschio che io abbia veramente mai avuto.a forks era disdicevole un’amicizia tra due persone di sesso opposto oltre che impossibile data la scarsa scelta di ragazzi intelligenti.io e jacob abbiamo subito legato.lui con me può comportarsi da ragazzino di 22 anni senza sembrare sempre un attore strafigo pronto a firmare autografi e io posso vivere quelle esperienze che da figlia unica ,che sono,non ho mai provato.mi protegge,mi coccola,mi sgrida,litighiamo,lo rimprovero e ci abbracciamo ,come ora…
“jake jake jake”sospiro.
”sono una donna adulta me la so cavare non ti preoccupare e soprattutto non prenderti colpe che non hai.il mio orgoglio è stato ferito e ora voglio solo ricambiargli il favore,ma non ti preoccupare non ne uscirò colpita”
“scusa se te lo dico ma sei tanto bella quanto ingenua.ora è il tuo orgoglio ad essere ferito,ma se dopo fosse il tuo cuore?”non mi scosto dal suo forte abbraccio anzi lo intensifico.rifugio il mio naso freddo tra il suo braccio e il suo petto muscoloso fasciato da una polo nera.
Sento il suo battitto dovuto alla corsa precedente per sfuggire a  sguardi indiscreti e percepisco anche il suo sopiro di rassegnazione dovuto alla mia non risposta.non voglio pensare alle conseguenze.non ora almeno…
“promettimi almeno che starai attenta”
“si lo prometto”
”ma dimmi un po’”mi interrompo per allontanarmi dal suo petto accogliente”tu sei venuto fin qua solo per questo?”
“certamente”riponde indignato  perché non dovevo dubitare del suo buon cuore.
“anche se sarei venuto più volentieri per avvertirti che gli ho spaccato la faccia”sorride sognando ad occhi aperti mentre sono io ora a lanciargli un sguardo esasperato.
“va bene lasciamo stare da parte tu sai chi e dimmi che cos’hai per colazione ho una fame” e cosi trascinandomi per mano ci dirigiamo in cucina.

Quando alice è tornata per l’ora di pranzo le ho raccontato tutto e subito si è proposta come mia consulente per la vendetta che ha ribattezzato : Bastardo in trappola.
addirittura voleva rinunciare al suo appuntamento con jasper , ma alla fine siamo arrivate ad un accordo: jasper passerà del tempo con me ed alice. poverino!!
“allora bella hai già in mente qualcosa per l’appuntamento?”
“a dire il vero no.gli ho solo mandato un sms che lo volevo vedere stasera”
“STASERA?? Ma dico sei I-M-P-A-Z-Z-I-T-A?? è troppo presto abbiamo bisogno di tanto tempo per prepararci”urla alice camminando avanti e indietro per il salotto scavalcando ogni volta le gambe di jasper seduto sul divano.
“prima di tutto MI devo preparare solo IO,secondo prima ci incontriamo e meglio è…non voglio dargli il tempo di escogitare un qualche subdolo piano per farmi cascare ai suoi piedi”rispondo mentre offro a jasper dei biscotti al cioccolato.
“ok stiamo calmi”fa un respiro profondo e si siede al fianco di jasper.
“il piano è questo lo devi mettere in imbarazzo e per farlo lo devi portare in un luogo che magari frequenta sempre” esordisce eccitata alice.
“e io come faccio a sapere che posti frequenta?”il  suo sorriso vittorioso scompare dalla sua faccia.
“bè…basta che lo porti  in un ristorante frequentato da celebrità. Lì sarà costretto a portare la sua solita maschera di attore bello e tenebroso” ci consiglia jasper con noncuranza.
Quel ragazzo è un genio.se non lo avesse appena fatto alice lo avrei ricoperto io di baci.be magari solo un abbraccio.
“perfetto”alice salta giù dal divano”ora passiamo all’aspetto.primo ceretta,secondo bagno rilassante,terzo acconciatura e make-up,quarto abito e quinto e più importante ti addestrerò ad essere una fammen fatal… e lui cascherà o si se cascherà nella trappola ahahahahaha” alice scoppia in una risata sadica alla crudelia de mon facendo strabuzzare gli occhi sia a me che a jasper.
Mentre mi trascina in camera da letto per modellarmi come creta si rivolge al poveretto sul divano”ah tesoro tu invece ti occuperai di trovare il ristorante e prenotare per due”jasper sospira e ritorna a mangiucchiare il suo biscotto.

Nonostante fossi andata dall’estetista una settimana fa alice ha insistito a togliermi i peli sulle gambe che solo pensavano di uscire per il prossimo anno.cerco di farle capire che è inutile che mi speli totalmente dato che non ho assolutamente intenzione di concludere qualcosa stasera, ma lei mi ha guardato con gli occhi fuori dalle orbite.perciò ora sono stesa a pancia in giù mentre alice mi strappa la pelle del sedere.
fintantoché ,finalmente, mi godo un bagno rilssante per riprendermi da quella torturatrice della mia conquilina,quest’ultima sta scegliendo attentamente il mio abbigliamento: un tubino nero allacciato dietro al collo che mette in risalto non solo il mio sedere ma anche il mio decoltè con un gioco di intrecci.naturalmente abbinato con un paio di  decoltè nere con tacco dorato che richiama la clutches  a cofanetto.mi ha addirittura scelto una biancheria sexy.dice che noi donne dobbiamo essere sempre perfette.metti il caso che mi rompo una gamba e  vado all’ospedale almeno avrò la ceretta fatta e un paio di slip da far prendere un infarto al dottore.

“bene bel pesco lesso ora è il momento del meke-up”batte alice le mani felice.
“niente acconciature complicate.voglio i capelli sciolti e un trucco semplicemente luminoso”
Dopo un ora di phone e fondotinta jasper bussa educatamente alla mia porta.mi sono dimenticata che fosse ancora in casa.chissà cosa ha fatto in tutto questo tempo in salotto da solo.
“ragazze posso?”
“certo tesoro stai attento a non inciampare tra gli abiti sparsi sul pavimento”lo avverte alice intenta ad arrotolare una mia ciocca che proprio non vuole stare apposto.
“sono riuscito a prenotare all’Alto”io ed alice ci blocchiamo improvvisamente e lo guardiamo allibite.ha prenotate in uno dei migliori ristoranti newyorkesi eletti dal forbes.è il ristorante frequentato assiuamente da brad pitt e angelina jolie.
“che c’è? Anche io ho delle conoscenze importanti”ribatte offeso.
“oh amore”alice gli si butta al collo baciandolo con foga”appena bella se ne va ci divertiamo”sorridono complici.
“appunto appena bella S-E-N-E-V-A io invece sono ancora Q-U-A”ribatto contrariata di fronte alla loro smielata scenetta.

Sono prontissima.ho detto a edward che ci saremmo visti direttamente al ristorante,ma naturalmente lui non sa quale sia infatti ho contattato un taxi che lo prenderà e lo porterà direttamente al nostro luogo di incontro.voglio fargli venire un colpo.sono sicura che non mi riconoscerà, sono bellissima.

Il mio taxi mi ha portato con un po’ di anticipo come avevo previsto.il tavolo è al centro della sala.perfetto.il cameriere mi fa accomodare sulla poltrona in velluto rosso e ordino già qualcosa da bere che verrà servito naturalmente una volta arrivato il mio accompagnatore.

Eccolo è arrivato e naturalmente non mi ha riconosciuta in quanto do le spalle all’entrata.ma io riesco perfettamente a vederlo dalle vetrate blu notte  a me difronte nonostante la luce soffusa.
mi volto leggermente e i nostri sguardi si incrociano. gli faccio un sorriso di incoraggiamento e viene finalmente guidato dal cameriere al tavolo.è bellissimo come al solito.è impeccabile nonostante indossi un look un po’ troppo casual per il posto.
Ma ciò che mi colpisce di più è il suo attegiamento di disagio per la sorpresa che gli ho fatto.
“buonasera”mi fa un perfetto baciamano da far voltare un paio di signore qualche tavolo più in là.
“buonasera a te”rispondo sorridendogli per lo sguardo di apprezzamento nei confronti del mio abbigliamento.
“sai non ti avevo riconosciuta.anzi appena ti ho vista ho pensato subito di farce un pensierino a quella brunetta al centro della sala”
“ehi non è educato.anche se tecnicamente la persona su cui hai fatto il pensierino sono io, tu non ne eri a conoscenza perciò è come se avessi apprezzato un'altra donna in mia presenza”prendo fiato e parlo più lentamente”non dovevi farmi ricredere sul tuo conto?”batto le ciglia e uso un tono seducente.
“giusto e voglio rendere la scommessa più interessante”gli faccio un cenno con la testa affinchè prosegua”se a fine appuntamento ti avrò impressionato tu mi dovrai dare un bacio”pensa di fregarmi,ma non ci riuscirà”certo”rispondo entusiasta.
“si parla di un bacio vero, a labbra schiuse e con la lingua,non sulla guancia o la fronte”
“ma…”cerco di ribattere perché mi ha incastrata”niente ma ormai hai accettato “speriamo bene,anche se non credo proprio che possa impressionarmi positivamente almeno.
   “scusate siete pronti per ordinare?”ci interrompe un cameriere molto carino.
“certo.allora io prendo il polpo alla piastra con piselli e per il signore…nodini di vitello con cipolline e pancetta e poi passiamo direttamente al dolce.tortino al cioccolato per me e per lui panna cotta al cocco. per il vino porti qualcosa che ben si accompagni sia con il pesce e con la carne”chiudo velocemente il menù prima che edward possa ribattere e lo porgo al cameriere.
“mi consenta di dirle che ha fatto uno ottima scelta di piatti”e con un piccolo inchino e un gran sorriso rivolto a me si congeda.
“devo proprio dire che il cameriere ha ragione “esordisce edward con un sorriso malizioso su quella faccia da schiaffi.mi sembra di essermi persa qualcosa.
“come scusa?”
“il cameriere sta spargendo la voce che al tavolo 9 c’è una bellissima signorina in nero”lo guardo a bocca aperta.mi ero accorta dello sguardo del cameriere, ma non pensavo che mi sarei dovuta preoccupare di rifiutare un suo probabile invito a fine serata.
“comunque”continua edward arrivando al nocciolo della questione”lo sai che hai ordinato tutti cibi che io odio?”
“certo.ne sono perfettamente consapevole”rispondo mentre apoggio il tovagliolo sulle mie gambe.
“e come fai a sapere questi piccoli particolari della mia vita?”
“perché IO quando converso con una persona l’ascolto senza secondi fini”lancio la prima freccitina.
Improvvisamente scoppia a ridere,ma si ricompone subito all’arrivo del cameriere.
“potevi almeno dirmi che avevi prenotato in un posto del genere.credo che il mio abbigliamento non sia adatto”si guarda i jeans blu scuro abbinato con una giacca di velluto nera che abbraccia le sue spalle coperte da una splendida camicia blu notte.
“non potevo mica perdermi le occhiate indignate delle signore qui presenti per il tuo abbigliamento innapropriato”ribatto sorridente invitandolo a brindare”bon apeti”
La serata procede proprio bene. Edward ha lasciato i suoi piatti quasi intatti scusandosi con lo chef per il suo comportamento maleducato.come se non bastasse a metà serata il nostro cameriere di fiducia ha avuto il coraggio di dire a edward di trovare una cravatta da indossare in quanto questo ristorante richiede un look elegante.e io prontamente ho estratto una bellissima cravatta gialla a pois verdi dalla poschette.
“stai scherzando vero?!”mi  guarda contrariato.
“signore la prego la indossi”lo supplica il cameriere.prende con uno scatto di stizza la cravatta  e va alla toilette degli uomini a sistemarsi.
La seconda parte della cena è molto silenziosa.edward sta letteralmente morendo di fame e il mio enorme budino al cioccolato non aiuta.mi sento un po’ in colpa.io speravo che questi innocenti scherzi ci avrebbero portato ad una lunga sequenza di battute e punzecchiamenti, invece da parte sua ho una faccia a dir poco incazzata e credo anche uno stomaco che brontola.
Prendo la sua forchetta da dolce e l’affondo nel mio budino e l’allungo alla sua bocca.
“fai ahhhhh”
“mi prendi in giro?”risponde con un tono piuttosto duro. E va bene me lo merito
“è buono non lo vuoi assaggiare?”insisto io innocentemente.
Alla fine cede.la fame è troppa. E afferra il boccone che gli porgo.
“ottimo.lo potevi prendere anche per me”risponede con un bel broncio da bambino.gli offro tutto il mio dolce.non mi va di vincere cosi.dov’è il divertimento.gli sguardi di sfida, le battute.
“grazie”risponde sincero sorridendomi.oddio. ho sentito come un tuffo al cuore.
forse mi è andato qualcosa di traverso.
“sai perché odio il cocco?è una storia divertente.avevo 16 anni ero in vacanza ai tropici con i miei genitori, avevo incontrato una fantastica bagnina sulla spiaggia e dopo nemmeno un’ora che ci eravamo visti lo stavamo facendo sotto una palma,ma improvvisamente mi è caduta in testa una noce di cocco.grazie al cielo non mi sono fatto niente a parte un bernoccolo.tutto è partito da quella volta”
“se vuoi con il budino do l’ultimo tocco alla tua camicia gia deturpata da quell’orribile cravatta”rispondo acida.non solo il danno ,ma anche la beffa.prima mi umilia con la sua fuga e poi mette il dito nella piaga raccontandomi le sue scappatelle.
“dai non fare quella faccia scherzavo,in realtà avevo tre anni durante quella vacanza e una mattina avevo letteralmente scocciato i miei genitori perché volevo un cocco vero.appena me lo hanno comprato me lo sono dato contro la testa.avevo visto il film di tarzan e mi ero convinto che potessi anch’io aprire cosi un cocco”ci guardiamo seri per un momento e poi scoppiamo a ridere.
“come pensavi di proseguire la serata?”
“veramente dopo averti umiliato a morte al ristorante pensavo di abbandonarti in mezzo la strada e prendere l’ultimo taxi rimasto per fuggire lontano da te”
“e se lo prendessimo insieme questo taxi per fuggire insieme?”ha lo sguardo un po’ allarmato.
“edward io e te stasera non finiremo a letto”ribatto puntandogli un dito contro.ma lui non mi ascolta si sfila la cravatta lasciandola sul tavolo insieme al conto  e mi prende per mano.
“scusi avete un’uscita secondaria?”chiede preoccupato edward al cameriere.non capisco come mai abbia tutta questa fretta finchè non vedo due persone sospette.sembrano avere delle macchine fotografiche.potrebbero essere dei paparazzi.
Edward mi tiene ancora per mano mentre imbocchiamo un’altra uscita per poi essere finalmente fuori dal locale.ma fuori si sono appostati un paio di fotografi.maledizione lo hanno rintracciato.
“ok utilizziamo un vecchio trucco”finalmente mi rivolge la parola.
“edward lascia stare torniamo a casa ognuno per proprio conto”
“non se ne parla, ti ho promesso che avremmo avuto un apputamento e lo avremo”afferma deciso.
Fermiamo un taxi proprio sotto il naso dei paparazzi.il clamore che si crea lo avevo visto solo nei telegiornali o nei film.apriamo lo sportello.entriamo. usciamo dall’altro sportello e ci infiliamo nel locale di fronte.però semplice,ma geniale.
Il locale-rifugio  è un pub.ma non un pub normale dove la gente si fa un bicchierino con gli amici,ma un pub-karaoke.mi ridesta dai miei pensieri la mano di edward che mi guida ad uno dei tavolini sotto il piccolo palco.
“restiamo per un po’ qua.finchè non si sono calmate le acque”
“lo fai spesso?”
“scappare dai paparazzi?continuamente”risponde triste.
”no intendevo escogitare questi piccoli trucchi”
“quello di stasera è il mio preferito.fa uscire di testa i paparazzi”ride divertito.
“mi sa che questa serata non è proprio andata come speravo”si guarda intorno come alla ricerca di un’idea.
“per me si”
”l’ho notato, solo che ci tenevo veramente a mostrarti un po’ di me”
”e io ci devo credere?”lo guardo con un sopracciglio alzato.mi guarda anche lui con un sorriso che non riesco veramente a decifrare.
“mi è venuta un’idea e alla fine resterai cosi di stucco e mi darai quel bacio”
“sogna cullen”si alza dal tavolino e si dirige verso il palco dove inizia a parlottare con il pianista-dj.oddio.io odio cantare.sicuramente vuole farmela pagare per la cena.scatto dalla sedia e non mi curo degli sguardi affamati degli uomini e invidiosi delle donne.di certo il mio abbigliamento non è proprio adatto per il luogo.
Afferro edward per il gomito e lo porto e voltarsi verso di me.
“io non canto sia chiaro”lo minaccio.
Ma come se non avessi aperto bocca sale sul palco e annuccia un fantastico duetto tra me e lui.il poco pubblico presente appaude entusiasta dato che finalmente ha riconosciuto edward.salgo riluttante sul palco mimandogli tutte le parolacce presenti nel mio vocabolario.certo lui crede di stupirmi facendomi fare la cosa che più odio al mondo?cantare di fronte ad un pubblico?
magari sarò buona e invece di un pugno sui denti lo mordo.
“signori mi raccomando che questo piccolo spettacolo resti tra noi”e fa l’occhilino ad un gruppo di ragazzine in prima fila mandandole furori di testa.
Appena la musica parte comprendo subito quale sia la canzone: total eclipse of the heart.
no no no.io la adoro,ma è una canzone talmente triste che ogni volta che la sento scoppio a piangere.ma finita la canzone io glielo faccio ingoiare il microfono.

Ed: Turn around

Bella:every now and then I get a little bit lonely and you're never coming around

Ok bella stai calma sei partita bene.non farti distrarre da edward.dal modo in cui canta,suona,si lascia trasportare dalle note.

 Turnaround

Every now and then I get a little bit tired of listening to the sound of my tears
 Turnaround

 Every now and then I get a little bit nervous that the best of all the years have gone by.
Every now and then I get a
little bit terrified and then I see the look in your eyes

Ed: Turnaround bright eyes

Oddio mi guarda dritta negli occhi.forza bella fai uscire quella voce.

Bella: Every now and
then I fall apart

And I need you now tonight
And I need you more than ever
And if you'll only hold me tight
We'll be holding on forever
And we'll only be making it right
Cause we'll never be wrong together
We can take it to the end of the line

Un momento.ma questa canzone ha un doppio senso. lo sta facendo apposta .questa canzone dice che io ho bisogno di lui.che nel mio cuore c’è un’eclissi che non mi consente di vedere.mi sta fecendo cantare una canzone d’amore per farmi dire queste parole che MAI potrei dirgli.
che bastardo!!

Your love is like a shadow on me all of the time
I don't know what to do and I'm always in the dark
We're living in a powder keg and giving off sparks
I really need you tonight
Forever's gonna start tonight

Once upon a time I was falling in love
But now I'm only falling apart
There's nothing I can do
A total eclipse of the heart

Once upon a time there was light in my life
Now there's only love in the dark
Nothing I can say
Total eclipse of the heart

Ed: Turnaround bright eyes

Bella: Every now and then I fall apart

Turnaround bright eyes

 Every now and then I fall apart

And I need you now tonight
And I need you more than ever
And if you'll only hold me tight
We'll be holding on forever
And we'll only be making it right
Cause we'll never be wrong together
We can take it to the end of the line
Your love is like a shadow on me all of the time
I don't know what to do, I'm always in the dark
We're living in a powder keg and giving off sparks..
I really need you tonight
Forever's gonna start tonight

Once upon a time I was falling in love
Now I'm only falling apart
There's nothing I can do
Total eclipse of the heart ..
Total eclipse of the heart..
A Total eclipse of the heart ..

Però credo che sia proprio facile innamorarsi di edward e…no no no.bella non lasciarti trasporatre dalla canzone.

Ed: Turn around bright eyes

Con un sorriso che illumina la sala viene verso di me e mi prende la mano per la seconda volta.alza le nostri mani intrecciate in segno di vittoria e facciamo un inchino.
be lo devo ammettere mi sono divertita,ma di fronte a lui non lo ammetterò mai.
“sei bravissima non capisco perché tu odi cantare in pubblico”
”allora lo sapevi?”
“certo me lo hai raccontato alla cena” uh allora mi ascoltava per devvero non stava solo puntando le tette.
”e allora perché hai insistito tanto stasera?”
”avevi bisogno di superare questa tua assurda paura”risponde come se fosse la cosa più ovvia del mondo.mi sento un po’ in imbarazzo in fin dei conti mi ha veramente stupita.
“f-forse è meglio che vada”mi accarezza dolcemente la guancia e sorride.
”ti accompagno al taxi”.ma appena usciamo dal locale ci investe una vera e proprio tempesta di pioggia.le strade sono un lago.il traffico è inimmaginabile.c’è gente che corre ovunque ai ripari.
”maledizione non abbiamo nemmeno un ombrello”impreca edward estraendo dalla tasca del jeans un cellulare e chiamando un taxi.siamo rimasti mano nella mano uno accanto all’altra sotto la tettoia del locale.nonostante ciò io mi sto  letteralmente inzuppando.all’improvviso sento un tessuto caldo accarezzarmi la nuca. È la giacca di edward.si è levato la giacca per coprirmi.
si appoggia con la schiena al muro ormai bagnato e mi posiziona davanti a se tra le sue gambe con la giacca in testa.
“spero che tu non prenda freddo.dovevi portarti almeno una giacca anche se devo amettere che preferisco le tue spalle nude”non  riesco a controbattere.è stato troppo dolce nei miei confronti come adesso che con la sua mano ha fatto poggiare la mia testa sul suo petto per ripararmi ancora di più dalla pioggia che cade fitta sulla tettoia poco stabile.
“mi aspettavo qualche risposta pungente o per lo meno uno sguardo contrariato e invece ottengo che ti stringi di più a me”alzo lo sguardo per incontrare i suoi fantastici occhi verdi che hanno fatto sognare migliaia di telespettatori e che ora guardano solo me con tanta serenità.
“sei adorabile quando arrossisci cosi.sembri proprio una bambina”

Il tempo si è fermato.la sua mano sinistra intensifica la sua presa sul mio fianco,mentre la destra ritorna sulla mia guancia avvicinado il mio viso sempre di più al suo.e ci baciamo.le nostre labbra si incontrano,si schiudono,si assaggiano.questa volta non c’è foga come la scorsa volta.è dolce,ma sensuale allo stesso tempo.mi aggrappo alla sua camicia e vado in punta di piedi per approfondire il bacio.da parte sua sento il braccio sinistro che ora avvolge completamente la mia vita.dopo un tempo infinito ci stacchiamo ansanti .non ho la forza di guadarlo negli occhi.da un lato mi sento felice per averlo baciato,ma dall’altro sento di non aver fatto la cosa giusta.mi sono di nuovo lasciata andare.si prenderà di nuovo gioco di me.
“bella è arrrivato il tuo taxi”finalmente ho il coraggio di guardarlo in faccia.ha le guance rosse,penso per il freddo, e un sorriso adorabile che lo fa sembrare un angelo.
“torna a casa e fai un bagno caldo sei fredda”sfiora il mio naso con il suo.
“ci sentiamo”mi rassicura”e il prossimo appuntamento sarà organizzato interamente da me”ecco di nuovo lo sguardo malizioso.non riesco ad emmettere neppure mezzo suono.lo saluto semplicemente con un gesto della mano e salgo sul taxi senza voltarmi.ho ancora indosso la sua giacca che profuma di lui…profuma di…di bastardo.non mi devo lascir abbindolare da un paio di sguardi.è stato bravo stasera ma lo sarà altrettanto la prossima? un bip mi ridesta dai miei piani di battaglia.
è un messaggio di edward:

Girati, occhi lucenti
(Turn around bright eyes)

Mi volto e vedo che è sotto la pioggia e mi saluta sbracciandosi.

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Capitolo 5
*** 5 Come d'incanto ***


PervyForRobsten: Siamo contentissime che ami questa storia! Se il quarto capitolo ti è piaciuto così tanto, questo di sicuro ti piacerà di più! Probabilmente proverai anche un po' di invidia per Bella...! XD Dicci un po' se non vorresti essere al suo posto (e chi non vorrebbe?)... XD

sara_cullen: E' vero, Bella all'inizio era decisissima e ferma nelle sue intenzioni però si sa come siamo noi donne...! Anche tu ammetti di esserti sciolta e non escludiamo la possibilità che tu impazzisca completamente con il seguito della storia (in senso buono, s'intende)!!! Edward sa essere così irresistibile quando vuole (e anche quando non vuole), nonostante il suo comportamento siamo tutte innamorate di lui (masochismo puro!) XD Apprezziamo moltissimo il tuo consiglio per il titolo del capitolo: anche noi adoriamo Orgoglio e Pregiudizio (sia il libro della Austen che il film con Keira Knightley, ma soprattutto siamo pazze della versione con Colin Firth). Terremo conto della tua proposta! Però per questo capitolo il titolo più adatto era un altro, come tu potrai notare quasi da subito durante la lettura. Certamente ti piacerà! Facci sapere cosa ne pensi!

cicci89: Hai ragione, Alice è una vera forza, tutte vorremmo avere accanto una persona affidabile ed energica come lei! Per quanto riguarda Bella, la sua "cattiveria" sicuramente non è paragonabile a quella di Edward, che l'ha "sedotta ed abbandonata" senza troppi complimenti; anzi, forse è il minimo che Bella potesse fare, non credi anche tu? XD Ti domandi chi vincerà dei due: bè, dopo questi sviluppi...chissà...secondo te chi vincerà? XD

 RenEsmee_Carlie_Cullen: Ci dispiace ma non diamo anticipazioni! XD Non possiamo dirti se la storia è a lieto fine, ma lo scoprirai ben presto! Edward adesso farà sfoggio di tutte le sue armi migliori per far ricredere Bella. Chissà se ci riuscirà... nel frattempo, contiamo di far crescere ancora di più la tua (e la nostra) invidia, o no?

IsaMarie: Se sei impazzita per la fine del precedente capitolo, facci sapere come saranno le tue condizioni fisiche dopo quest'altro! XD Non vorremmo essere responsabili di attacchi di cuore delle lettrici! XD Sappiamo che il comportamento di Edward, però, oltre ad affascinare, lascia anche un po' perplessi: sembra che nasconda in sè più di una personalità... Noi non ti roviniamo la sorpresa, ma dopo aver letto il seguito della storia, secondo te qual è il vero Edward?

aLbICoCCaCiDa: Si ora dormiremo più tranquillamente! XD Per quanto riguarda la storia, tu hai perfettamente ragione, Edward si è comportato malissimo, Bella forse ha ceduto un po' troppo presto però lei continua ad essere combattuta tra "ragione e sentimento", forse non sa bene quello che prova o comunque non vuole ammetterlo a se stessa. Non potrebbe farlo, significherebbe solo farsi del male, ma al tempo stesso non riesce a resistere... Insomma, vive un dramma provato dai personaggi che più ci hanno affascinate nella letteratura e non solo, un tempo così come oggi: sono i drammi che ci fanno sognare ma che forse non vorremmo sperimentare su di noi. Oppure si... D'altronde, se Bella avesse resistito al primo appuntamento, al secondo...chissà... Tu che avresti fatto al suo posto?

Austen95: Siamo felicissime che la storia ti piaccia! Continua a seguirci e facci sapere cosa pensi del seguito! Bacioni!

Malia85: Sisi hai capito bene, scrivo questa storia con una mia amica (LadyC). Di solito ci alterniamo nella stesura dei capitoli, ma per questa volta ho scritto due capitoli di seguito perchè lei è stata alle prese con la sua (disorganizzata) università! XD Per quanto riguarda la tua recensione, ci scusiamo per qualsiasi errore e anzi siamo contente che qualcuno ce li faccia notare: le critiche negative sono ben accette quanto quelle positive, nella speranza che possano aiutarci a migliorare per i prossimi capitoli e per le prossime storie! Quindi continua a recensire con la stessa schiettezza, non preoccuparti! :-) Ci dispiace però per la figura che ti abbiamo fatto fare! Ma siamo contente che pur di leggere il capitolo, tu abbia provato di tutto! XD I tuoi complimenti ci hanno lusingate moltissimo e siamo contente che la storia sia così coinvolgente per te. Edward si è comportanto sì da bastardo, ma come ogni bastardo che si rispetti, lui esercita un certo fascino su tutte noi, figuriamoci su una sognatrice come Bella! Lui conosce i suoi punti deboli ed è su quelli che punterà... Chissà però se in Bella la ragione non avrà la meglio, questa volta... Credi che i suoi "trucchetti" su di te non avrebbero nessun fascino?

Salve a tutti! Come promesso, siamo tornate con un nuovo capitolo di questa fanfiction che sembra piacervi tanto! Siamo molto contente di essere seguite e recensite da voi, perciò continuate a farlo! Il seguente capitolo è stato scritto, come il precedente, da Vampiretta, dal momento che LadyC ha avuto un bel po' da fare con l'università in questi giorni (ahimè, ci tocca, si diventa grandi! XD). Il titolo è quello di un carinissimo film della Disney che consigliamo a tutti di vedere: il capitolo è in realtà mooolto Disneyano e siamo sicure che per questo vi piacerà (il bambino o la bambina che è in voi si risveglierà inevitabilmente)! Gli sviluppi della storia si fanno sempre più intriganti e coinvolgenti. Siamo vicini ad una svolta. O forse no...

BASTARDO IN TRAPPOLA



5 COME DI' NCANTO

Lo devo ammettere è stato un appuntamento perfetto. Be non è che io sappia veramente come dovrebbe essere un appuntamento ‘perfetto’. Non ho molti termini di paragone se non quelli accumulati dai film,libri o mie personali fantasie. Ma non devo lasciarmi andare. E' stato dolcissimo  è vero,ma la scommessa è ancora aperta. E lui è un ottimo attore,potrebbe aver recitato ieri sera.non devo dare niente per scontato.
Questa sera è il suo turno. Sono proprio curiosa di sapere come mi sorprenderà.E anche un po’ impaziente di passare un’altra serata divertente in sua compagnia. In fin dei conti credo di essere la prima donna che esce dalla camera da letto con edward cullen.
D’altronde non c’è niente di male se approfitto della sua amicizia per divertirmi come non mai, no?! La vibrazione di un cellulare al mio fianco mi fa scattare dal divano sul quale sono sdraiata mentre mi faccio del male vedendo il film ‘I love shopping’.
“Ehi jake,che mi dici di bello?”rispondo allegra.
“Veramente sono io che dovrei farti questa domanda”risponde in modo serio.
“Oh jake ancora? Sono stata prudente,ho passato una piacevole serata torturandolo un po’ ”rispondo un po’ seccata per la sua insistenza.capisco che tenga a me. Che come un fratello maggiore,anche se io sono più grande di lui alla anagrafe, voglia proteggermi.ma ora è davvero paranoico. Se non sapessi che ha cura di me come un’amica penserei che sia geloso.
“Quindi avete trascorso la serata facendo una piacevole cena a lume di candela,vi siete tenuti la mano,scambiati parole dolci e dati il bacio della buona notte?”
Mi alzo dal divano e mi avvio al frigo per prendere il succo alla pera  che adoro tanto. Quando mi irrito mi viene una gran sete. Ed ora sono proprio irritata dalla poca stima che jacob sta dimostrando nei miei confronti.
“Senti jake io non ho voglia di litigare con te. Il motivo di queste uscite te l’ho spiegato. E poi non hai alcuna ragione di essere cosi ossessivo.non sono tua”
“Bene”risponde secco.dall’altro capo del telefono si sente un gran frastuono,probabilmente è sul set.
Sospiro rassegnata.meglio che mi scusi subito con lui. E' capace di tenere il muso più di una donna.
“Jake senti…”
“Ehi bellissima!!!”una voce più sqillante di quella del mio amico mi chiama.
“Edward?!”Perché risponde dal cellulare di jacob?
“Si si…gioacchino sta buono sto parlando con una bellissima ragazza dal tuo telefono…”mi viene da ridere. Solo il pensiero della faccia di jake…
“Occhi lucenti ti devo fare una proposta indecente”che sbruffone.non mi stancherò mai di ripeterlo.
“Non farò sesso con te in cambio di soldi”ribatto decisa cercando di non ridere.
“ E va bene demi more…ma la mia proposta non riguarda il sesso”sento le bestemmie di jacob dall’altro capo del telefono”alle 4 fatti trovare pronta. Indossa abiti comodi”
“Frena frena robert redford dove andiamo,e perché vieni da me,lo sai che non  devi più mettere piede in questa casa!”
”Tesoro non…ehi”sento dei rumori nella cornetta.
“Utilizza il tuo cellulare”jacob è ritornato.questa è la prima volta che lo sento gridare. E' sempre stata una persona molto calma e affabile. Però la storia di edward e me lo ha trasformato in un ragazzo diffidente e angoscioso. Mi sento un po’ in colpa. Non avrei dovuto coinvolgerlo.
“Jake?”domando timorosa e con una voce dolce come il miele”scusami per essere stata scontrosa prima,tu… lo sai che ti voglio bene perciò non litighiamo”sento un sospiro dall’altro lato.
“Scusami tu tesoro ora per farmi perdonare sai che faccio? Ti ripasso il bastardo impossibile che vuole finire di parlare con te”dal suo tono capisco che lo fa solo per me. Non di certo per edward. Ha perso completamente fiducia in lui come persona nonostante lo apprezzi molto come artista.
“Allora ritornando a noi”mi richiama  edward con voce argentina”tu fatti trovare pronta per quell’ora al resto penso io”
“Guarda che se mi fai un brutto scherzo sappi che non dedicherò un solo articolo alla tua brutta faccia,ma un numero intero della rivista”lo minaccio con decisione anche se il suo buon umore ha contagiato anche me. Ma è meglio che faccia capire chi ha il coltello dalla parte del manico.
“Oggi realizzerò il tuo sogno di bambina”e con questa criptica frase chiude la chiamata.
Ma che avrà voluto dire?

Alle 4 in punto si presenta alla mia finestra. Si. Alla finestra. Si è precipitato al mio appartamento con un elicottero privato richiamando alle persiane tutti i vicini curiosi e non.
Salgo di corsa le scale che mi portano al terrazzo del condominio  impaziente sul da farsi. Spero solo che edward non mi abbia sorpresa con l’elicottero solo per mostrare la sua sfacciata richezza. Ma quanto caspità guadagnerà?
“My lady è pronta per ritornare bambina?”
“Che scherzo è questo?” appena ho aperto la porta del terrazzo mi sono ricomposta e mi sono avviata verso di lui come se non mi tangesse un elicottero privato su un palazzo pubblico.
“Ti porterò in un posto dove l’età che hai non ha più conto”con un balzo sale sull’elicottero che continua a far ruotare le sue eliche tenendosi pronto alla partenza. Edward mi tende la mano sinistra mentre con  l’altra si sostiene in equilibrio sull’elicottero. La sua camicia celeste mezza aperta sul petto svolazza allegra sul suo torace scolpito. Mi sta letteralmente abbaccicando con la sua postura perfetta,il sorriso smagliante e i capelli al vento.
“Ti fidi di me?”mi domanda sporgendosi ancora di più verso di me. Mi sento tanto la principessa jasmine in  aladin. Forse l’elicottero è il nostro tappeto volante. E poi voleremo sul mondo intonando dolci note d’amore. Stop. La mia fantasia è partita per la tangente. Concentriamoci sul fatto che non ho la più pallida idea di dove mi stia portando. Potrebbe essere uno scherzo di cattivo gusto.

“Accetto solo se mi dici dove mi porti”
“Nel suo castello principesa”afferra la mia mano e mi trascina all’interno. Appena chiude lo sportello l’elicottero decolla allontanandosi sempre più dal mio condominio e dagli sguardi curiosi dei vicini.

 

È un pazzo. Il suo elicottero che scopro gli è stato prestato da jhon travolta, ci porta all’aeroporto di new york per un volo diretto  a PARIGI. Dopo meno di due ore di viaggio ci aspetta fuori dall’aereoporto un taxi che ci porta niente di meno che a …DISNEYLAND PARIS. Oh mio Dio. E' da quando avevo 5 anni che scocciavo mia madre affinchè mi portasse. Naturalmente la risposta era ‘ vediamo l’anno prossimo’. Ma era un anno che non arrivava mai.
“E' da quando avevo 5 anni che mettevo in croce  i miei per portarmici”esordisce edward all’improvviso interrompendo  il mio flusso di pensieri che mi ha portato a spiaccicare la faccia al finestrino del taxi.
“Anche io “rispondo senza aggiungere nient’altro. Non so che dire sono proprio colpita.
“E' la mia prima volta e spero che sia anche la tua”pronuncia questa frase con un sorriso talmente dolce che sento i denti del giudizio voler uscire fuori per ammirare questa bellezza ultraterrena che è edward. Mi tende la mano per uscire dal taxi.
“Ci divertiremo tutta la notte e domani cenerentola tornerai a casa prima di perdere la scarpetta”
Ci dirigiamo mano nella mano verso la reception dell’hotel. Oggi sfrutterò a dovere la scommessa per godermi a pieno i privilegi di frequentare edward cullen. D’altronde è solo un gioco no?

 

Il primo luogo che frequentiamo è  le Passage Enchanté d'Aladdin. Visitiamo la città incantata di Agrabah ed ammiriamo le scene in miniatura che illustrano l'emozionante storia di Aladino e del suo amico genio. Sembra di esere nel bel mezzo del mercato di agrabah. Ho comprato un divertente turbante blu per jacob; sarà perfetto come mio personale alladin. Subito dopo edward decide di visitare adventurland. Saliamo sul veliero di the pirates of carrabien. Il pirata che è in lui si mostra subito. Corre subito a poppa e chiede a dei turisti di farci una foto. Io naturalmente non voglio salire, ho paura di cadere in acqua. Ma lui mi afferra come un sacco di patate e mi posiziona davanti a lui riproducendo la scena di titanic che ha poco a che fare con i pirati. Non resitiamo e decidiamo di affrontare the tample of the peril di indiana jones. Non ho fatto altro che gridare per tutta la corsa. Le motagne russe non sono il mio forte. Invece edward si sta divertendo come un bambino in un…parco divertimento.                
"Ti prego edward andiamo a fantasyland”lo prego con le mani giunte e il broncio. Ormai la scommessa è passata in secondo piano. Ci comportiamo oggi come due veri amici.
“Facciamo un giro sul mad hatter’s tea cups”mentre ci avviamo ammiro le famiglie che tutte insieme si divertono felici.
“Edward grazie. Credo che sia la giornata più bella della mia vita”
”Anche la mia. Sai la mia famiglia non mi ci ha mai portato perché è sempre stata occupata dai vari hobby o meglio talenti dei miei fratelli. E una volta diventato grande pensavo che ci potessi andare da solo,con qualche amico,ma a quel punto ero io quello impegnato. Ma ti devo ringraziare anche io. Grazie a te ho coronato il mio sogno di bambino”mi fermo un attimo a riflettere.
“Edward ma perché ti confidi con me? Io sono il tuo peggior nemico”non capisco il suo attegiamento. Mi confonde. Non riesco a credere che l’edward che mi ha lasciata da sola quella mattina sia lo stesso di ieri sera sotto la pioggia e di adesso nel parco. Saliamo su una tazzina rosa e edward inizia a girare per prendere velocità.
“Credo perché sei l’unica che conosce le due faccie di edward cullen”mentre mi risponde fa la linguaccia ad un bambino nella tazzina azzurra accanto. "Tu sei l’unica che ha voluto conoscere l’altro edward. Tutti gli altri a priori non hanno voluto oppure hanno fatto finta di niente” "E perché mai?”chiedo ormai curiosa per la piega che il discorso ha preso.
“Non credo che sia più conveniente un attore bastardo e donnaiolo che uno dolce e buono?” ”allora lo stupido sei tu non gli altri. Devi imporre il tuo vero te stesso. Anche se io non sono cosi sicura che sia questo ancora”mi guarda con la fronte corrucciata e poi scoppia in una fragorosa risata.”Oh bella non viviamo tutti nel paese delle meraviglie”e continua a ridere nonostante abbia messo il broncio perché ride della mia ingenuità.


Siamo tornati in hotel. Edward ha detto che ha preparato una fantastica sorpresa per la mia prima e ultima notte a disneyland. Arrivata in camera trovo un enorme scatolone bianco sul letto accompagnato da un biglietto e una rosa rossa. Apro il biglietto trepidante:

Questa rosa incantata ti indicherà dove trovarmi. Edward

Non ho la più pallida idea di che significhi questo messaggio che passa subito in secondo piano quando noto il contenuto del pacco. E' un vestito da sera. Dorato. Stretto stile sirena e con morbide manichine che avvolgono le mie spalle. Ci sono anche un paio di sandali impreziositi da brillanti e uno splendido collier di diamanti. Oh mio Dio edward mi voleva morta. Nessuno ha mai fatto cosi tanto per me. Neppure nelle mie fantasie.
Sistemo tutto sul letto riflettendo sulla rosa ‘incantata’ che accompagna il messaggio. Ma il panorama che si vede dal balcone della mia suite mi distoglie totalmente dall’enigma. Si vede il castello della bella e la bestia…castello? Bestia? Rosa incantata? Ora conosco la meta della mia serata.
Una carrozza mi aspetta furoi l’hotel e mi conduce al mio castello. Era una vita che sognavo di dirlo. Arrivata a destinazione due maggiordomi mi conducono da un’entrata secondaria ad una bellissima stanza al primo piano. Finalmente dopo un quarto d’ora mi consentono di uscire e li il mio cuore si ferma. Edward vestito di tutto punto in una giacca di velluto blu è uscito esattamente dalla stanza opposta alla mia. Con un gesto della mano mi invita a intraprendere insieme la scalinata che ci porterà nella scintillante sala da ballo gremita di spettatori. Siamo noi l’attrazione? Scendiamo mano nella mano, sorridenti la splendendente scalinata.siamo in una bolla.dove io sono belle e lui la bestia. Vuole che faccia uscire il principe che è in lui?!
Mi invita a ballare e titubante per l’emozione accetto. E' bellissimo. Tutti intorno a noi applaudono. Ci sono tutti gaston,lumiere,anche chicco!! E' la mia favola preferita questa.

“Come fai a sapere che adoro questa favola?”chiedo emozionata.
“Perché è anche la mia.Viene prima della carica dei 101 e gli aristogatti”sorride raggiante ondeggiando perfettamente.Dopo aver volteggianto per un tempo interminabile e aver goduto della compagnia di altri ballerini edward mi riporta al primo piano dove c’è una saletta tutta per noi con la nostra cena.
“Oh edward non avrei mai pensato che potessi organizzare una cosa simile”
“Devo dire la verità sei tu che mi ispiri e poi è divertente e piacevole passare del tempo con te”uh una dichiarazione in piena regola. Faccio finta di non capire. Non voglio rovinarmi  e rovinargli la serata. Certo sono attratta da lui,ma sono ancora troppo ferita.
“Sai che questo non bastera per farti perdonare” ”infatti stasera non cerco il tuo perdono,ma cerco di farti felice”e va bene questa gliela devo.come sa usare lui le parole non le sa usare nessuno.”Perciò mia bella divertiamoci. La notte è nostra e le stelle sono tue”. Terminata questa frase il cielo si costella di fantastici giochi di luci colorate. Miriadi di fuochi d’artificio riempiono il manto scuro della notte:
Quando sembra che non succeda più ti riporta via, come la marea, la felicità
Questa frase appare nel cielo e mi colpisce dritto nel cuore.
“Edward è bellissimo grazie”lo abbraccio di slancio.in questo momento non mi interessa di niente. Le bugie,l’umiliazione,la scommessa.Dimentico tutto questa sera. Quello che sta succedendo ora è la realtà non una farsa. Sono felice e purtroppo grazie a lui.
Ricambia l’abbraccio cullendomi in una lenta danza dettata dal suono dei fuochi d’artificio e dalle urla di gioia dei turisti.” C'è una bestia che si addormenterà ogni volta che, bella come sei, le sorriderai”canticchia al mio orecchio. Mi discosto appena per guardarlo in volto.”Oggi sei stato perfetto” ”Quindi se ti chiedo di darmi il bacetto che mi aspetta ogni qual volta ti sorprendo perdo punti?”sorride beffardo. Ma ho capito che lo ha detto per sdramattizzare.
Mi metto in punta di piedi e poggio delicatamente le mie labbra sulle sue. Non ricambia subito stupito dal mio gesto,ma poi si riprende e non si lascia scappare l’occasione. Mi avvolge con le sue braccia  e le sue labbra. Ci assaporiamo lentamente e dolcemente. Credo che entrambi vorremmo che questo momento non smettesse mai.

Sono io la prima a staccarsi ”Devo andare domani mattina si torna alla realtà presto”mi guardà non deluso ,ma triste ”Vai”. Sciolgo le nostre mani che combattono per restare ancora un attimo unite e gli volto le spalle. Poco prima di chiudere la porta sento lo squillo di un cellulare. Quello di edward.
“Pronto?”risponde con una voce lontana.”capisco” una pausa e un sospiro ”no emmet l’ho lasciata andare” ancora una snervante pausa ”l'ho lasciata andare perché l’amo”.
Il mio cuore perde un battito e questa volte ne conosco il motivo.
E' ancora troppo presto per porre fine alla scommessa e frequentarsi come due normali amici?

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Capitolo 6
*** 6 Quel mostro di ex Prima parte ***


5 bastardo Risposte recensioni:

Hope_:ciao sei una voce nuova!!siamo contente di accoglierti!!ci fa piacere che ti piaccia il capitolo e si lo sappiamo può sembrare un po’ surreale,ma è proprio questa la magia della parola.per quanto riguarda il volo a dire il vero ci siamo informate e siamo proprio andate alla ricerca del volo più breve che ci potesse essere.non sappiamo bene con che compagnia,ma sappiamo che è possibile.comunque ci ha fatto piacere sentirti e spero che ti rifarai viva anche perché la storia prenderà una piega totalmente opposta a quello che abbiamo letto fino ad ora!!baci

Austen95: tesoro ci fa sempre un grande piacere sentirti…ci riempi il cuore di gioia(dopo questo capitolo zuccheroso il diabete è salito alle stelle)!! XD ma stai attenta caraamica ora esulti e poi….alla prossima recensione!!!!

Sara_cullen: anche vampirettafolle ha il cofanetto della BBC,poi il dvd del film con keira e naturalmente il romanzo non in una delle recenti versioni rimpicciolite ,ma un vero e proprio mattone d’epoca!!!! Tornando al capitolo ora vi addolciamo la pillola affinche dopo scenda giù più rapidamente e con questa criptica frase chiudiamo il sipario.XD

aLbICoCCaCiDa:e lo so tesoro tu non sei l’unica ad evere dei dubbi ce li abbiamo anche noi figurati!!la fine è stata una sorpresa anche per noi,a dire il vero è venuta spontanea,naturale probabilmente per com’erano andati questi due capitoli.ma come abbiamo ben visto edward è cotto,mentre bella è dubbiosa…proseguire indifferente la vendetta o sfruttarla per vedere se può nascere qualcosa di vero?

 PervyForRobsten:cara pervy e su jacob sarai accontentata…hihihihi sei l’unica credo che lo pensi tutti gli altri sono convinti che sia un personaggio marginale…ma per questo dovrai aspettare ancora un po’…XD

IsaMarie: oh ci sei andata con tuo marito?!ma allora è un tesoro XD (siamo invidiose)forse non sarà un capitolo molto preciso riguardo le attrazioni…insomma noi non ci siamo mai state e abbiamo scritto tutto basandoci sulle informazioni su internet e per poco non stavamo per prenotare!! XDXD per quanto riguarda le tue paure verranno placate o forse no nel prossimo capitolo dove scopriremo un  sacco di cose…alla prossima ragazze!!!

Yara89: quanti complimenti grazie ci hai reso veramente  felici!! Anche tu hai tanti dubbi eh?!questo capitolo ti farà capire molte cose…e non ti dico i prossimi capitoli…muahahahahahah comunque i consigli sono ben accetti,già qualcun altro ci ha fatto notare il problema delle maiuscole e siamo subito accorse…grazie e alla prossima XD


entriamo di nascosto con passamontagna sulla testa e postiamo stando attente a non fare rumore.oggi è un giorno speciale perchè è il nostro NON COMPLEANNO!!!perciò... uuuuuuuuuun buon non compleanno a me a te a me a te...un buon non compleanno a me a te a me  a te...
questa è una piccola anticipazione del piatto forte del mercoledi.mi raccomando preparatevi perchè farete indigestione.buona lettura da vampirettafolle e LadyC!! il titolo naturalmente si rifà al film quel mostro di suocera...

BASTARDO IN TRAPPOLA



Capitolo 6   Quel mostro di ex    Prima parte
 
“Fammi capire… lui… ti ha portata a DISNEYLAND?!” Alice marca l’ultima parola con tutta l’incredulità di cui è capace. Io non rispondo, ma sorridendo mi butto all’indietro sul letto. Stamattina mi ha svegliata prestissimo per ascoltare tutti i particolari della mia seconda uscita post-scommessa con Edward. Non che io abbia dormito molto… Non ho fatto altro che ripensare a quello che è successo ieri e ancora mi chiedo se sia accaduto davvero. E poi, quella telefonata con Emmett… Ancora non so se raccontare ad Alice quello che ho sentito uscire dalla bocca di Edward. Lei sicuramente mi chiederebbe che effetto hanno fatto su di me quelle parole. È una domanda a cui non so rispondere. O forse non voglio. Non lo so! Mi sento così frastornata, come dopo una sbronza!

“Ecco il lato positivo di uscire con un uomo ricco!” esclama Alice, pensierosa.

Rido. “Ma va’, ti lamenti sempre! Povero Jasper, lui sì che è un ragazzo d’oro!”

Anche Alice ride. “Si si lo so perfettamente! Era solo per scherzare! Bè, comunque fai in modo di suggerirgli che per il mio compleanno anche io voglio andare a Disneyland…”

Le lancio un cuscino e iniziamo una lotta in pieno stile pigiama party. Quando finalmente ci stanchiamo di combattere e ci buttiamo sfinite sul letto, Alice riprende l’argomento.

“Comunque… non fargli capire quanto ti sia piaciuta veramente la giornata di ieri. La scommessa è ancora aperta.”

“Credo lo sappia già…”

Alice sospira. “Come sospettavo. In effetti te lo si legge in faccia!”

“Non si può mica rimanere indifferenti di fronte ad un appuntamento del genere, no?”

“No, hai ragione. Ma, Bella… ricordati il motivo per cui stai uscendo con lui. Non mi va di vederti soffrire di nuovo.” Mi scruta con sguardo indagatore. Ho quasi l’impressione che legga i miei pensieri. Forse ci riesce davvero. Nel dubbio, distolgo i miei occhi da lei e prendo a fissare un punto qualunque del soffitto.

“Mi sembra quasi di sentire Jacob, da come parli.”

“Entrambi teniamo a te, lo sai. Anzi, dovresti chiamarlo. Ieri ti cercava ma a quanto pare eri troppo occupata per sentire il cellulare… così ha telefonato qui a casa.” Già, infatti avevo trovato 8 chiamate senza risposta e 5 messaggi non letti quando sono tornata a casa…

“Ok, lo chiamerò.”

“Fallo ora. Io vado a preparare la colazione.”

Quando Alice esce dalla camera, prendo il cellulare, ma non per chiamare Jake. Istintivamente, cerco nella rubrica il numero di Edward e premo la cornetta verde. All’improvviso mi rendo conto che sto facendo la cosa sbagliata. Non devo cercarlo. Non così presto dopo l’appuntamento. Chiudo la chiamata immediatamente dopo averla aperta. Aspetterò che mi cerchi lui.

 

Edward si fa vivo nel pomeriggio, quando sono appena tornata a casa dopo il lavoro. Il mio cuore sobbalza alla vista del nome che lampeggia sul display, ma non rispondo subito. Aspetto per qualche secondo, poi apro la chiamata.

“Pronto?”

 “Salve, principessa! Come sta oggi?”

“Starei meglio se non mi facessero male i piedi. Credo che tu mi abbia fatto recapitare per sbaglio le scarpette di cristallo di un’altra principessa…”

Ride. “Sono mortificato. Non capiterà più.” dice con tono pomposo. “Per farmi perdonare questa svista, ti preparerò un’altra bella sorpresa per stasera. Passo a prenderti alle 8 e mezza. In macchina, stavolta. Si torna alla realtà!”

“Mmm come vuoi, cercherò di abituarmici di nuovo…”

“Bene! A stasera allora.”

Chiudo la chiamata. Chissà che avrà preparato stavolta. Sicuramente qualcosa di più “comune” di un’improvvisa scampagnata dall’altra parte dell’Oceano. Mentre sono immersa nei miei pensieri, Alice irrompe nel salotto e mi fa sobbalzare dalla paura. Non mi ero accorta che fosse rientrata.

“Sei già tornata dalla redazione?”

“Si, ho finito prima.”

“Stavi parlando con Jake?”

“No. Con Edward.” Alice apre bocca per ribattere ma prima che possa dire qualunque cosa aggiungo: “Con Jake ho parlato stamattina.” Infatti l’ho chiamato mentre ero in pausa pranzo. Non è stata una chiacchierata molto lunga, a quanto pare lui aveva da fare sul set. Ma quei pochi minuti mi sono bastati per capire quanto fosse poco felice del mio appuntamento di ieri: il suo tono è diventato freddo non appena ho pronunciato la parola “Disneyland”.

“Vado a prepararmi per stasera.” Non ho nemmeno finito di pronunciare la frase che già Alice si è fiondata in camera mia. La rincorro e la trovo con la testa nel mio armadio, mentre tira fuori un paio di jeans attillatissimi che nemmeno ricordavo di avere. Nell’attesa che tiri fuori la maglia giusta da abbinare, vado a farmi una doccia.

Alice mi aiuta come sempre in tutti preparativi per la serata: glielo lascio fare, si diverte troppo. Finalmente, quando si è asciugata anche la seconda passata del suo smalto Chanel color rosa pastello, posso considerarmi pronta.

Alice esce di casa, Jasper l’aspetta fuori. Io vado a sedermi sul divano del salotto per aspettare Edward. L’attesa è piuttosto logorante: sono un po’ nervosa. Accendo la tv e dopo un po’ di zapping mi fermo su un canale dove danno per la decima volta “Il diario di Bridget Jones”. Adoro questo film, ma non riesco a non guardare continuamente l’orologio, piuttosto che la tv. Edward avrebbe dovuto essere qui già 15 minuti fa. Poteva almeno avvisarmi che avrebbe fatto ritardo. Dopo altri 15 minuti provo a chiamarlo. Niente. Staccato. Cerco di non pensare male di Edward. Magari ha avuto un imprevisto e non ha potuto avvertirmi subito. Ma quando vedo in tv Colin Firth e Hugh Grant che se le suonano di santa ragione fuori da un ristorante, mi accorgo che il film è quasi finito e lui ancora non si è fatto vivo. Provo a richiamare ma risulta ancora irraggiungibile. Ma che fine ha fatto, maledizione?! Pensa di riuscire a farmi cambiare idea comportandosi in questo modo?! Poi all’improvviso mi assale la paura che possa essere successo qualcosa: mi passano per la mente immagini terrificanti di un incidente d’auto. Maledizione, non so che fare…

 

“Bella? Bella, svegliati.”

Apro gli occhi e vengo inondata dalla luce del sole. Alice è inginocchiata accanto a me. Dopo un po’ realizzo di essere ancora nel salotto, stesa sul divano.

“Perché hai dormito qui?” La domanda di Alice mi risveglia qualcosa nella mente.

“Io… stavo aspettando Edward ma… lui non è arrivato…” Le spiego sommariamente di ieri sera. “Alice, non so cosa pensare. E se fosse successo qualcosa?”

Lei si morde un labbro, pensierosa.

“Non lo so… L’avremmo saputo dalla tv, no?”

“Forse…”

Edward non si fa vivo nemmeno durante la mattinata e risulta ancora irreperibile. Chiamo Jake per chiedere se ha avuto sue notizie, ma mi dice che per oggi non è impegnato sul set e non ha né visto né sentito Edward; cerca di rassicurarmi, secondo lui non è successo niente di grave, o si sarebbe saputo.

La situazione rimane tale e quale anche per tutto il giorno successivo e fino alla mattinata dopo. Almeno fin quando non ricevo una chiamata di Jake: mi dice, un po’ titubante, che il motivo per cui Edward non si è fatto più vivo è scritto proprio sul mio giornale. Lui… No, non ci posso credere.


Sono corsa nella prima edicola che ho trovato e ho comprato il giornale per il quale lavoro. Non mi ci è voluto molto per trovare l’articolo di cui parlava Jake: le coordinate erano già sulla prima pagina, che evidentemente è stata cambiata quasi all’ultimo momento per dare aggiornamenti sugli ultimi gossip:

 

RITORNO DI FIAMMA PER EDWARD CULLEN: SORPRESO A CENA CON LA SUA EX!

 

Il titolo dell’articolo riprende la copertina. Guardo incredula le foto che occupano ben quattro pagine del settimanale. Edward è stato immortalato con una ragazza bionda mentre andava in giro per la città, nelle stesse ore e probabilmente negli stessi luoghi in cui avrebbe dovuto essere con me... Scorro velocemente le righe dell’articolo, quasi incapace di apprendere realmente il significato di quello che leggo.

 

Il primo amore non si scorda mai: dopo averla mollata sette anni fa, il famosissimo Edward Cullen non ha saputo resistere ancora una volta al fascino della modella Rosalie Hale. Il giovane attore è stato sorpreso l’altra sera durante una cenetta romantica con la sua bellissima ex, che, come tutti sanno…

 

Di seguito sono elencati svariati nomi di uomini più o meno famosi con cui questa Rosalie ha avuto delle relazioni. Una mangia-uomini praticamente. La guardo nelle foto e, nonostante la rabbia che provo in questo momento, non posso fare a meno di notare che in effetti è bellissima…

Brutto stronzo vigliacco! Altro che incidente d’auto…




aspettiamo i vostri pareri!!!purtroppo non ci sono le immagino perchè abbiamo problemi con nvu,ma risolveremo.

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Capitolo 7
*** 6. Orgoglio e Pregiudizio ***


Capitolo 6    Orgoglio e Pregiudizio   Seconda parte

Salve a tutti! Siamo tornate con la seconda parte del sesto capitolo, di cui vi abbiamo dato un piccolo assaggio l’altro giorno e che ha lasciato tutti allibiti... Ma di seguito, troverete le risposte che cercate! Il titolo (che ci è stato consigliato da una delle nostre lettrici) si rifà al romanzo più famoso della scrittrice inglese Jane Austen, di cui si sono avute varie versioni cinematografiche (consigliamo quella della BBC con Colin Firth e last but not least quella con Keira Knightley, che ha guadagnato un Oscar proprio interpretando Elizabeth Bennet).

P.S.= pubblicheremo le risposte alle vostre recensioni con il prossimo capitolo. Continuate a farci sapere le vostre opinioni!

Buona lettura!

 

 

Sono chiusa in camera mia esattamente da 3 ore e 20 minuti. Alice è tornata e mi ha trovata in cucina, in lacrime. Guardando il giornale ancora aperto sul tavolo ha capito cosa è successo. Ha tentato di consolarmi, ma io non ho la forza di parlare né di vedere nessuno. Dopo il quarto messaggio di Jake ho spento anche il cellulare.

Per tutta la giornata non ho fatto altro che pensare e pensare, ma non sono giunta a nessuna conclusione. Non riesco a capire che cosa diavolo passi per la testa a quella sottospecie di essere di sesso maschile che è quel bastardo. Appuntamento da favola, dice ad Emmett che mi ama, e poi?! Paparazzato con la sua ex mentre avrebbe dovuto essere con me. È soltanto un lurido verme schifoso in cerca di fama. Forse ha capito che è meglio per la sua carriera farsi beccare con una modella bionda e altissima piuttosto che frequentare una povera comune mortale come me.

La scommessa è finita. Sono solo un’illusa.

Eppure… le parole di Edward dette al telefono ad Emmett non fanno che tornarmi in mente. Sembrava così sincero… E poi, perché avrebbe dovuto dire una cosa simile se non fosse stata vera? Perché? Non ci sto capendo più niente. Basta. Devo parlargli e capire cosa sta succedendo. Devo sapere cosa prova veramente. Non accetterò scuse stupide e banali. Voglio la verità.

Prendo il cellulare e chiamo il suo numero. Dopo pochi secondi mi risponde una voce registrata. Non è raggiungibile.

 

Sono passati due giorni ed Edward non si è fatto vivo per niente. Ho provato a richiamarlo decine di volte ma quando non era irraggiungibile, comunque non rispondeva. Dopo qualche squillo la chiamata si chiudeva. O forse la chiudeva lui. Ma io sono determinata ad avere quella che probabilmente sarà la mia ultima “chiacchierata” con lui. Devo sapere. Dopo il millesimo tentativo, si degna di rispondere.

“EDWARD!” lo aggredisco. “MA CHE CAZZO SUCCEDE???”

“Bella, per piacere…”

“ADESSO MI DEVI DELLE SPIEGAZIONI! DOBBIAMO PARLARE. SUBITO!”

“No, Bella scusami. Ma sei capitata nel momento sbagliato.”

“MA CHE CA…” ma ha già chiuso la chiamata. Mi ha chiuso il telefono in faccia!!!  Sono così incazzata che rischio di stritolare il cellulare tra le mani. Non è cambiato affatto.

A quanto pare non vuole più avere niente a che fare con me. Si è divertito fin quando ha potuto. Ma appena è tornata la sua ex si è dimenticato totalmente di me. È un vigliacco schifoso. Altro che Disneyland, il vero Edward è quello che mi ha lasciata senza spiegazione dopo una notte di sesso. Non c’è nessun lato nascosto da scoprire. Non so se arrabbiarmi di più con lui che mi ha trattata così, o con me stessa, per esserci cascata non una, ma ben due volte.

 

“Basta deprimersi, Bella. Oggi tu esci da questa casa e vieni con me, Jasper e Jake a mangiare una bella pizza gigante supercondita.” Alice comincia a tirarmi per il braccio e alla fine sono costretta ad alzarmi dal divano, dove ho passato i tre quarti del mio tempo in questi ultimi giorni. Mi spinge in bagno.

“Doccia.” mi ordina. “Nel frattempo vado a selezionare il nostro abbigliamento per stasera.” Ed esce chiudendo la porta. La mia doccia dura ben mezz’ora. Non riesco a fare le cose velocemente in questo periodo. Mi sento svuotata. Faccio tutto come un automa, ma a rallentatore. Quando

Alice viene a bussare alla porta, finalmente esco dal bagno in accappatoio e vengo portata in camera dalla mia coinquilina. Sul mio letto è steso un vestitino che non ho mai visto: ha una fantasia sul blu, è stretto sui fianchi e si intreccia intorno al collo, lasciando le spalle scoperte.

“Un piccolo regalo da parte mia!” esclama Alice prima che io possa aprire bocca. “Devi rinnovare il tuo guardaroba. In questi giorni usciamo a fare shopping!”

“Grazie Alice! È bellissimo.”

Ci prepariamo entrambe e alle 9 in punto Jasper, che è passato prima a prendere Jacob, arriva da noi con la sua macchina e tutti e quattro ci avviamo verso il centro.

La serata trascorre molto piacevolmente: non puoi annoiarti con Alice e Jake. Per un po’ riesco a dimenticare i miei problemi. Soprattutto quando Jasper e Jake cominciano a gareggiare a chi racconta le barzellette più divertenti. Credo abbiamo bevuto un bicchiere di troppo…! Li vedo un po’ brilli.

“Ordinerei dell’acqua!” esclama Alice, guardando divertita i due che adesso stanno giocando a braccio di ferro. Dopo enormi sforzi da parte di entrambi, Jacob vince, ma schiaccia la mano di Jasper sul tavolo con così tanta forza, che fa saltare la birra dal suo bicchiere e si macchia la camicia. Scoppiamo a ridere, mentre tutti intorno ci guardano dagli altri tavoli. Improvvisamente mi squilla il cellulare. Lo tiro fuori dalla borsa. Ci metto un po’ a capire che è Edward a chiamarmi… Ma prima che possa fare qualunque cosa, Jacob, seduto accanto a me, mi strappa il telefono dalle mani.

“Da’ qua.” E chiude la chiamata. Lo fisso come imbambolata e mi rendo conto che al nostro tavolo è calato il silenzio.

“Ehm… andiamo a pagare il conto.” esclama infine Jasper. Ci alziamo e, dopo aver pagato, usciamo dalla pizzeria e andiamo a farci un giro per le vie del centro. Fino a quando torniamo a casa, Edward riprova a chiamarmi non so quante altre volte. Alla fine spengo il cellulare. Non ci voglio parlare. Non mi va di ascoltare altre cazzate.

 

A quanto pare Edward vuole a tutti i costi parlare con me. Non fa che telefonarmi. Ma io non ho alcuna intenzione di rispondere. Sono stata costretta a togliere la suoneria perché continua a chiamarmi anche mentre sono al lavoro.

Stasera sono tornata a casa esausta. Oggi ho lavorato tantissimo. Almeno quando ero concentrata, tra una chiamata e l’altra di Edward…

Alice non è ancora rientrata. Mentre tiro fuori dal frigo un succo di frutta, suona il campanello. Lascio la bottiglia sul tavolo, vado verso la porta e guardo dallo spioncino. O mio Dio. Mi perseguita! Ma che avrà di così importante da dirmi? Avrebbe potuto parlare con me quando l’ho cercato io. Invece mi ha chiuso il telefono in faccia. Ora che vuole?!

“So che ci sei!”

“Vattene!”

“No, Bella, devo parlarti. E tu mi devi ascoltare. È importante!”

“Non mi interessa! Hai avuto tante occasioni per dimostrarmi chi sei. Bè, ci sei riuscito. Ho capito chi sei e che non voglio più avere niente a che fare con te!”

“No, tu non hai capito un bel niente!” e si attacca al campanello. Mi sta facendo venire mal di testa. Apro la porta con un gesto violento.

“Smettila! Che diavolo vuoi?”

“Fammi entrare, ti prego.” Ha il fiatone. Sembra che sia venuto fin qui a piedi. Sbuffando, lo lascio passare.

“Ti concedo dieci minuti, poi te ne devi andare.”

Ci sediamo in cucina e mi verso un bicchiere di succo, ma a lui non offro niente.

“Bella, innanzitutto vorrei dirti che quello che hai letto sul giornale non è affatto vero.”

“Vorresti dire che non sei andato a cena con la tua ex la sera in cui avresti dovuto uscire con me?” rispondo sarcastica.

“Sono uscito con lei quella sera ma tanto per cominciare non era una cena romantica come probabilmente hai letto da qualche parte.”

“E cosa mi dici delle dolci effusioni che vi siete scambiati? Eh?”

“Bella, non tutto quello che è scritto sui giornali è vero!” Si scalda. “I paparazzi inventano. E adesso lasciami parlare. Non mi interrompere. Mi dispiace da morire di averti dato buca senza avvisarti. Ma Rosalie è piombata a casa mia, così, senza preavviso. Non mi ha dato il tempo di spiegarle niente e mi ha trascinato in giro per la città. Sono sicuro al 99% che è stata lei stessa a chiamare i paparazzi. Ad ogni modo, mi ha anche preso il cellulare, l’ha spento e se l’è messo in borsa. Quindi per l’ennesima volta ti chiedo scusa.” Fa una pausa. Io non replico, ho la sensazione che il suo discorso non sia finito qui. Infatti dopo un po’ riprende.

“Devi capire che tipo è Rosalie. E capirai così anche perché mi sono tenuto a distanza da te in questi giorni.

Io e Rosalie siamo stati insieme per molto tempo, al liceo. Stavamo bene. Ci amavamo. Insieme, trascorrevamo dei momenti bellissimi.  Non era facile per me ritagliare del tempo per stare con lei, ma ci riuscivo, in qualche modo. All’epoca studiavo recitazione. La mia è una famiglia di artisti” pronuncia la parola quasi con disprezzo “ci si aspettava che anche io entrassi in quel campo. Rosalie sognava di diventare una modella, ma in realtà sembrava non prendere mai davvero sul serio il suo futuro. Saltava i provini. Si comportava come se la carriera fosse una cosa ancora lontana. Non ci dava ancora peso. Era un po’ superficiale. Di questo me ne sono sempre reso conto. Ma spesso, ero portato ad ignorare i suoi piccoli difetti. Ero davvero innamorato di lei. E lei di me.

Alla fine, dopo mille provini e un duro lavoro, io riuscii ad ottenere una piccola parte in una famosa sit-com. Le mie conoscenze erano ancora poche, tuttavia feci in modo di aiutare Rosalie a realizzare il suo sogno. Ad entrare nel mondo della moda. Non avevo dubbi che avrebbe subito sfondato. E infatti fu così. Ebbe subito un gran successo. Sfilate, servizi fotografici per importanti riviste: tutto ciò che aveva sempre sognato, l’aveva ottenuto. La fama le fece presto dimenticare che ero stato io a darle la spinta che da sola non aveva mai avuto il coraggio di darsi. D’altra parte, mentre lei, già famosa, girava per il mondo e guadagnava milioni, io recitavo ancora piccole parti, se e quando riuscivo ad ottenerle. Evidentemente, per una star del suo calibro stare con un attore da quattro soldi non giovava. Ma non poteva lasciarmi. No. Tutti l’avrebbero etichettata come una persona superficiale, avida di fama e denaro, che stava solo con persone ricche e piene di conoscenze utili. Allora decise di rilasciare un’intervista, in cui raccontò della nostra relazione. O meglio, di quella che spacciò per la nostra relazione. Non parlò certo dei bellissimi momenti che avevamo passato, di come eravamo praticamente cresciuti insieme, men che meno di come l’avevo aiutata nella sua carriera.

Disse che lei conosceva il “vero me”, che io non ero affatto il ragazzo di una volta, dolce  e romantico. Anzi, ammise che io ero un vero stronzo, un approfittatore, che cercavo di sfruttare il successo della mia ragazza per sfondare come attore, che litigavo sempre con lei perché non riusciva ad aiutarmi. Insomma, passò per la vittima della situazione. Puoi immaginare come crebbe la sua notorietà dopo questa intervista. Tutti parlavano di lei come di una che si era fatta le ossa da sola e che era stata maltrattata da un fidanzato bastardo. Non avrei mai pensato che Rosalie potesse arrivare a tanto. Mai. La conoscevo da una vita, sapevo che certe volte era un po’ frivola. Ma che diamine, diceva di amarmi e io avevo sempre fatto tanto per lei.

Ovviamente la lasciai. Avrei potuto usare la sua stessa arma per vendicarmi. Magari avrei anche ottenuto più visibilità. Ma un comportamento del genere non rientrava nel mio codice morale. Così la lasciai per l’appunto. E questo non fece che accrescere la mia fama di “bastardo”. Come se non bastasse, la mia carriera andava sempre peggio.

Alla fine, dopo non so quanti altri provini, ottenni una parte importante. Indovina un po’? Interpretavo proprio un giovane stronzo, il personaggio di cui portavo l’etichetta. Fu quasi inevitabile per me cominciare ad identificarmi in quella parte, altrimenti non sarei riuscito ad ottenere nessun contratto. Dovevo stare al gioco, recitare anche nella vita reale. Alla fine dimenticai il normale e semplice ragazzo che ero stato e finalmente riuscii ad avere successo anche io.”

Finalmente Edward si ferma. Ha raccontato questa storia tutta d’un fiato. Io ho ascoltato, rapita ed incredula, trattenendo il respiro. Non so che dire. Mi sento un po’ Lizzy Bennet, che all’inizio non sopporta Mr Darcy, che tutti descrivono come una persona arrogante e presuntuosa, poi cambia totalmente idea su di lui e finisce con l’innamorarsene. Io ho cambiato idea su Edward così tante volte che ho perso il conto…

Adesso sono senza parole. Dopo un po’ d’esitazione, faccio per alzarmi, tanto per fare qualcosa.

“Vado a prenderti un bicchie…”

“No, Bella, aspetta. Siediti.” Mi fissa con i suoi occhi penetranti e io ricado sulla sedia. Lui riprende a parlare.

“Ci tenevo davvero a raccontarti tutto questo, Bella.” Fa una pausa. Guardandolo meglio, mi accorgo che ha l’aria stanca, ma scorgo una certa determinazione nel suo sguardo. “Volevo che tu capissi. Volevo che sapessi che io sono diverso da quello che tutti credono.” Si passa una mano tra i capelli come se gli dessero fastidio e fa un lungo respiro. “Ormai non mi importa più di quello che pensano gli altri, di quello che scrivono i giornali. Ma tu… tu non devi avere una cattiva opinione di me. Devi sapere chi sono.”

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Capitolo 8
*** 7. La mia stronza ex-ragazza ***


Risposte recensioni:
lampra: eccoti accontentata ragazza!speriamo che ti piaccia questo capitolo anche se il prossimo sarà molto più interessante…hihihi

aLbICoCCaCiDa:ecco risolti i tuoi dubbi o forse solo una parte hihi.allora anche a te sta antipatico jacob…meno male per noi è lo stesso!!XD e non ti diciamo come ci darà fastidio nei prossimi capitolo…

yara89:carissima nel prossimo capitolo e soprattutto in quello ancora dopo ne vedremo delle belle. comunque hai centrato il punto:hanno messo in gioco i loro sentimenti ora vediamo chi la spunta!!tu che dici?

Aylas:sai ci hai fatto molte domande …punto primo no rosalie ed Emmett non si mettono insieme perché sono dei personaggi marginali.punto secondo l’idea è venuta a vampiretta folle che la notte non fa sogni normali ma romanzi a puntate e così ha deciso di coinvolgere una sua carissima amica in questa avventura LadyC.però c’è un’altra domanda alla quale non possiamo proprio risponderti,ma pare che tu abbia centrato il punto…prova ad indovinare quale…kiss

RenEsmee_Carlie_Cullen: giusto quello che dici,però ci dispiace di una cosa…mi sa che in questo capitolo odierai rosalie…sorry…

IsaMarie: credo che sia chiaro da questo capitolo perché si è tenuto cosi lontano da bella.e anche se lui ha detto che cerca solo di tenere a bada rosalie ci ha provato veramente ad allontanarla dicendole di rifarsi una vita,quindi non è quel bastardo che lascia credere che di essere.ragazze abbiamo avverato il vostro desiderio e postiamo un giorno prima…olè!!

PervyForRobsten: il tema centrale della storia è l’apparenza inganna e i pregiudizi fanno male…hihihicredo che sia chiaro a tutte ora perché Edward si comporta in tale maniera…alla prossima!!!
 
 
 
Rieccoci qua con un nuovo capitolo della nostra storia, questa volta postato con un giorno di anticipo (per la vostra gioia, almeno speriamo)! Dopo le dichiarazioni di Edward del capitolo precedente, vi aspettano nuovi colpi di scena... Eheh, chissà cosa succederà?! Fin dove si spingerà Rosalie per riuscire nei suoi intenti?! Lo scopriremo solo leggendo!
Ci auguriamo che la storia si faccia per voi sempre più intrigante! Attendiamo ovviamente i vostri numerosi pareri!
Per il titolo, questa volta abbiamo preso spunto da una commedia americana, La mia Super Ex-Ragazza, che vede protagonista Uma Thurman.
Vi auguriamo buona lettura!
BASTARDO IN TRAPPOLA
 
 
 
Capitolo 7  La mia stronza ex-ragazza

Edward è ancora seduto sul divano e mi guarda fisso negli occhi con sguardo incerto sul da farsi. Anche io sono parecchio confusa. Credo alle sue parole. Non ci sarebbe motivo di raccontare una fandonia di tale portata per screditare una persona che non conosco e non conoscerò mai,ma non comprendo perché si faccia manipolare cosi dalla sua ex.
“edward grazie di esserti aperto con me come se fossimo amici di vecchia data e perciò in nome della nostra ‘vecchia-nuova amicizia’vorrei sapere perché ti lasci mettere  i piedi in testa dalla tua ex?” mi sporgo dalla sedia per ascoltare meglio. Lui nel frattempo chiude gli occhi e si massaggia con l’indice e il pollice la base del naso. Sta rassettando le idee.
“io l’amavo veramente, è stata la prima e lei mi ricambiava ne sono sicuro”fa un sospiro”quando mi ha lasciato in pasto agli squali sono rimasto troppo scioccato. Anche se il suo amore per me si era esaurito ci doveva pur essere un brandello del suo cuore che diceva almeno di volermi bene. Si è trasformata. E’ diventata una donna avida di potere,pericolosa. Se ha fatto questo a me figuriamoci alle persone a cui voglio veramente bene.”
“perciò io…rientrerei in questo gruppo…”suggerisco incerta.


“bella ho voluto tenere lontana da te rosalie. Se venisse a sapere di te si sentirebbe minacciata. Mi considera una sua proprietà. Io non  faccio niente per tenerla lontana perché non solo è stata capace di rovinare la mia vita lavorativa ,ma anche quella affettiva”lo guardo con un grande punto interrogativo sulla fronte e rimpicciolendo gli occhi.
“credo che dai miei discorsi si noti una certa amarezza nei confronti dei miei familiari. Il nostro rapporto si è definitivamente sgretolato quando ho lasciato rosalie”scuote la testa e sorride amaramente”probabilmente nemmeno i miei genitori conoscevano il vero edward e si sono lasciati abbindolare dalle doti recitative della mia presunta ragazza.”ora si è piegato anche lui leggermente in avanti e afferra le mie mani.
“preferisco tenerla a bada che vederla distruggere le persone a me care”dichiara deciso con una luce nuova negli occhi. Io ho ancora le labbra serrate e la mente vuota.
“io ti a…voglio bene bella. Si. Ci tengo a te”si riprende subito mentre parla,sperando che io non abbia colto la vera frase che avrebbe voluto pronunciare.
“eccome se lo so”sussurro a me stessa.
”come?”mi chiede edward che per fortuna non mi ha ascoltato troppo attento a riflettere sulla sua quasi confessione. Improvvisamente mi alzo e mi dirigo al telefono ordinando una pizza gigante e due birre.
”stasera resti qua e mangiamo una stupenda pizza comprata”spezzo finalmente l’imbarazzo che si è creato tra noi. edward si alza anche lui dal divano e si dirige verso il bancone della cucina, proprio di fronte a me.
“quindi mi credi?”chiede titubante ma con un tono di voce solido.
”certo e soprattutto grazie di essere tornato e di avermi spiegato ogni cosa. Lo apprezzo molto…anche il fatto di far parte delle persone a te care”le ultime parole sono state pronunciate con un tono  di voce decisamente più basso.
”credo che debba avvertire il mio agente che stasera non sarò a cena da lui”e mentre edward ritorna in salotto per chiamare il suo manager io mi dirigo al mio cellulare in camera da letto. Mando un sms ad alice dicendole di non preoccuparsi per me perché ho risolto. Mentre lo scrivo mi arriva un sms di jack:
tesoro stasera non ho lavoro vuoi che passi da te?
Se gli dicessi che ho risolto con edward si precipiterebbe qua e mi farebbe una scenata. E se gli dicessi che voglio stare da sola si presenterebbe qua a farmi una scenata. Perché in entrambi i casi c’entra edward. Perciò gli mando una piccola bugia:
non ti preoccupare per me. Stasera serata ragazze con alice. kiss
“bella hanno citofonato. Non vorrei rispondere ancora la nostra cenetta intima diventasse un mega party del vicinato con attrazione : me”l’entrata di edward mi ha fatto letteralmente saltare. Quando vedo che si sta guardando in torno con l’aria di chi ci è già stato mi riprendo. Mando l’sms. Spengo il cellulare e lo spingo dal petto ad indietreggiare.
”edward lo sai che la mia stanza per te è off  limits”.
Siamo seduti ai piedi del divano sul tappeto mentre mangiamo la pizza. Ho messo un dvd:il ritratto di dorian grey. Edward dopo che ha scovato la mia collezione segreta dei suoi film ha insistito tantissimo nel vederne uno. Ma solo il pensiero di vedere con LUI un film in cui LUI è il protagonista mi mette in agitazione lo stomaco. Cosi edward ha proposto di vedere un film con un altro attore che ha me piace molto. E  ho preso il dvd del il ritratto di dorian grey. Adoro ben barnes.


“oddio ma come ti può piacere uno sbarbato come quello”
”quello che non ha ben lo compensa colin”edward mi guarda sospettoso.
”non sapevo che ti piacessero i giochetti a tre”lo guardo a bocca aperta e gli tiro un pizzicotto.
”tutta invidia la tua,vorresti essere uno dei due eh?!”lo stuzzico io.
”naturalmente no la mia donna non si divide con nessuno”MIA?in un certo senso sono lusingata. Accortosi della gaffe riporta lo sguardo al film e mettendosi una mano nei capelli cerca di nascondere il rossore sulle sue guance. Inizio a pensare che quella notte di passione sia servita a qualcosa. E non sono più sicura che valga la pena continuare la scommessa.
 
Nonostante sia rimasta alzata fino a tardi per Edward,questa mattina alle 6 ero già in piedi. Mi sono alzata più serena. E’ bello chiarirsi con una persona a cui ci tieni davvero. Già…io so perfettamente cosa prova lui e  me lo ha dimostrato anche ieri a parole. Ma io?forse ho bisogno di maggiori sicurezze. Non riesco a lanciarmi senza paracadute. L’ho fatto una volta e non sono caduta tra le braccia di edward, Ma direttamente sul pavimento freddo e duro. Aspetterò. Aspetterò un segnale. Che grande cavolate che noi donne ci raccontiamo.
Finisco di asciugarmi i capelli. Non mi preoccupo del rumore tanto alice è già sveglia. Infilo un vestito di jersey blu scuro e anche purtroppo un paio di stivali col tacco. Afferro il cellulare dal groviglio di lenzuola e lo accendo. Un messaggio da jake:
divertitevi ragazze e mi raccomando bella ,edward non è l’unico uomo sulla terra. Un bacio.
Sbuffo un po’ all’sms di jacob. Quando capirà che non sono la sua bambina da proteggere. La luce lampeggiante del cellulare mi avverte della presenza di un secondo sms. edward:
serata fantastica. Dobbiamo assolutamente mangiare un’altra pizza insieme e vedere un film. kisskiss
che carino. Più tardi lo chiamo cosi ci mettiamo d’accordo. Spero di non sembrare appiccicosa. Ma no che non lo sono!!
Più tardi in ufficio mi occupo di dare una bella pulitina al  mio computer. Metto da parte le notizie che possono essermi in futuro utili ed elimino le grosse bufale che i giornalisti come me alle volte  raccontano. Tra le mie e-mail ne noto un paio,le ultime arrivate,che sono state mandate da un indirizzo che non conosco. Il contenuto è piuttosto criptico:
attenta a te / lascialo
dovrei stare attenta a cosa?e chi dovrei lasciare?non mi pare ultimamente di aver scritto un articolo compromettente su qualcuno. Be a parte edward. Cerco di risalire al proprietario dell’e-mail,ma l’indirizzo è protetto. Nonostante la confusione iniziale nella mia testa vortica un’idea più chiara delle altre: e-mail intimidatoria. Ma io non ho nemici. Non sono poi un pezzo tanto importante del giornale. Ho un settore mio,ma l’ultima parola spetta sempre al grande capo. E non mi pare neppure di aver fatto un torto a qualcuno ultimamente.
Per adesso lascio stare. Non c’è niente di cui preoccuparsi veramente.
È passata una settimana da quelle ignote e-mails e non è ho ricevute più nessuna. L’ho detto ad alice e naturalmente ha preso la cosa troppo seriamente. Sono riuscita a calmarla e ad aspettare prima di agire. Anche se ha accettato alice è attenta come una sentinella. Ogni volta che mi arriva un e-mail a casa controlla,quando mi arriva un sms lo legge per prima. E lancia strani sorrisini quando è arrivato un sms di edward. Ultimamente ci siamo sentiti e visti spesso.Cci confidiamo di più. E’ proprio piacevole passare del tempo con lui e anche se non lo abbiamo detto  a parole credo che abbiamo messo fine alla scommessa. Ora ci frequentiamo come…amici?!
È lunedì mattina e alice ha deciso di darmi un passaggio alla redazione con la sua auto. Una volta salita in ufficio e aver salutato mike, accendo il mio pc. Nel frattempo che si avvia controllo i miei messaggi sul telefonino. Ne trovo uno molto mal scritto da mio padre. E’ un miracolo che sia riuscito a capire dove trovare la casella dei messaggi. Ma è un po’ strano che non mi abbia chiamato direttamente come fa ogni giorno.
Indouina chi è venutm a tpovarci?
Non capisco il suo messaggio. Chi mai a forks potrebbe andare a trovare charlie? billy? no si vedono abitualmente. Le figlie di billy che sono andate a vivere in Europa?questo è il massimo della conoscenza di papà. Mentre tento di capire chi sia il misterioso invitato di charlie il pc si è completamente avviato.
Lo spavento mi porta a scattare sulla sedia con le rotelle e lanciare un urlo. La schermata normale del desktop si è improvvisamente bloccata ed il mouse ha preso vita propria. Clicca  su un nuovo documento di world e il computer posseduto scrive:
ATTENTA_ATTENTA_ATTENTA_ATTENTA_ATTENTA_
Riempie almeno metà pagina la scritta. E’ una minaccia. Alice aveva ragione. I miei colleghi si avvicinano alla mia scrivania cercando di capire come mai la calma e ben educata isabella swan sia saltata dalla sedia lanciandola addosso al fattorino che consegna la posta. Lo stupore lo leggo anche nelle loro facce. Il computer è ancora controllato da qualcun altro.
“chi è lo stupido che sta facendo questo scherzo a bella?”grida mike facendo distogliere lo sguardo dei colleghi dallo schermo a lui. Meno male che la cavalleria non è morta. Mike in fin dei conti è un bravo ragazzo e sta cercando di aiutarmi. Nessuno però del reparto risponde e dalle loro facce capisco che anche loro trovano lo scherzo di cattivo gusto. Non riesco a capire perché devo stare attenta. A che cosa poi. Afferro la borsa e il soprabito e mi avvio verso l’uscita riferendo a gran voce a mike che sarei tornata più tardi e che ora dovevo risolvere il mistero del computer posseduto.
“vado a cercare un esorcista”ho gridato a tutti allegramente come se tutto ciò non ma avesse toccato più di tanto. Ho solo cercato di distogliere l’attenzione da me. Devo trovare alice.


Ho parlato con alice,ha detto che avrebbe mandato un suo amico specializzato in informatica all’ufficio. Si è spaventata anche lei. Ha capito benissimo che si tratta di stalking. Il problema è che non capiamo chi sia. Fra poco mi raggiungerà a casa non vuole lasciarmi troppo tempo da sola. Nel frattempo mi blinderò dentro casa e magari chiamerò jacob o edward. Forse meglio di no. Non potevo avere amici non famosi?
Arrivata al pianerottolo noto che la porta di casa è socchiusa. Io ed alice stamattina siamo uscite insieme e io sono la prima a tornare. La cosa giusta da fare sarebbe scappare e chiamare la polizia. Il ladro o il molestatore o quel che sia potrebbe essere ancora dentro. ma non riesco a schiodarmi dal pianerottolo. Apro la porta cautamente ed entro. Ispeziono lentamente la stanza fino a quando il mio sguardo si posa sulla mia sinistra. Seduta sul divano bianco di casa mia c’è una modella: rosalie hale. Sembra quasi un fotomontaggio. Sembra che sia stata aggiunta in un secondo momento. Lei bellissima con quei lunghi capelli biondi sempre con la piega pronta come se avesse un parrucchiere tascabile. Lei con un vestito rosso fuoco da premier. Lei con due occhi color ghiaccio incorniciati da un perfetto eleyner.l Li irreale nel mio salotto reale.
“buonasera isabella”accavalla le gambe e appoggia la testa al suo braccio destro posto a sua volta sullo schienale del divano. Mi riprendo dallo schok  di avere una modella in casa e mi concentro sul fatto che è un’intrusa.
”come sei entrata in casa mia”incrocio le braccia sotto al petto e la guardo dura. E’ lei che mi ha mandato le e-mail. E’ lei che voleva e vuole spaventarmi.
“precisiamo che questa non è casa tua ma della dottoressa alice brandon”
”vedo che ti sei informata sul mio conto e potrei sapere perché?”si alza con un movimento fluido si sistema i capelli nello specchio vicino al divano e poi torna finalmente a guardarmi.
“volevo conoscere la nuova puttanella di edward. Ti ho avvertita cara,ma tu non mi hai dato retta ed hai continuato a vederlo”
”non credo che siano affari tuoi d’altronde non state più insieme”ribatto sfacciata e noto un lieve increspamento nelle sue labbra scarlatte. Non è abituata ad essere interrotta.
“lui resterà per sempre mio. Può divertirsi con chi vuole,ma poi torna sempre da me”
”vuoi dire che sei tu che torni sempre da lui”un leggero aggrottamento della sua fronte. La sto facendo innervosire.
“senti un po’ ragazzina edward mi ha detto di scomparire come il suo solito,ma ha aggiunto che era il momento che ci rifacessimo una vita. Questo mi ha fatto capire che aveva conosciuto qualcuna. So quello che vuoi ma non lo avrai”
”mi dispiace ma quello che hai avuto tu l’ho avuto anch’io e anche di più,ma io non me ne faccio niente di una notte di sesso e di un bacio ogni tanto o dei suoi soldi io voglio lui tutti giorni cosi com’è non come lo vogliono le telecamere o tu”vedo i suoi occhi sgranare ha capito che edward mi ha raccontato tutto. Sta per ribattere quando dalla porta di ingresso irrompe alice con il fiato corto.
“se non vuoi fare la fine di naomi cambell di dedicare tutti i tuoi pomeriggi al servizio sociale ti pregherei di andartene. Ti stai facendo carico di numerosi reati il più grave è l’irruzione in una proprietà privata. Ma se vuoi posso continuare di certo lo scherzetto del computer non è legale e abbiamo rintracciato anche il tecnico che hai ingaggiato a nero”rosalie guarda con una faccia nera alice. Prende la sua poschette leopardata all’ultima moda e si dirige alla porta scontrandosi di proposito con alice .Prima di andarsene definitivamente cerca di concludere in bellezza,ma riesco ad anticiparla.
”ah rosalie?”si volta completamente verso di me con aria di superiorità”non racconterò niente ad edward perché non voglio inquinare l’immagine che deriva dai suoi ricordi di te,ma sappi che hai perso perché ora l’unica cosa che edward vuole da TE è che tu stia lontana da ME”sgrana gli occhi come se la verità fosse stata una torta in faccia. Vorrebbe ribattere,ma non sa cosa dire. Poi alice si avvicina alla porta,la spalanca, e la invita ad uscire con un gesto teatrale del braccio. La porta si richiude e mi sento sollevata. So che non tornerà. Noi donne non amiamo essere umiliate due volte. Però adesso sono più preoccupata per le parole che io ho detto. Voglio veramente edward tutti giorni?penso proprio di si.
”tesoro?”si avvicina lentamente alice e mi abbraccia. Ci siamo prese uno bello spavento. Credo che sia l’incubo di ogni donna trovarsi in casa la ex super top model del tuo pseudo amico.
“primo cambiamo serratura vorrei evitare ospiti indesiderati”borbotta alice sulla mia spalla” e due chiama jacob”la afferro per le spalle per guardarla dritto negli occhi. Ho un brutto presentimento.
“ero agitata bella. Ho chiesto a jacob  se sospettasse di qualcuno o avesse visto negli ultimi tempi strani movimenti e naturalmente si è arrabbiato con te perché non gli hai detto niente”ora ho una nuova gatta da pelare.
 
Ho invitato a pranzo jake per raccontargli ogni cosa e l’ho pregato non solo di non farne parola con edward ,ma anche di non farmi la predica.
“non capisco perché non hai chiesto la mia protezione”ribatte come se non avessi mai aperto bocca.
“non mi pare che la tua professione sia quella del bodygard”osservo le mie fettuccine annoiata. Jacob sbuffa e sono convinta che mi terrà il broncio  a tempo indeterminato. Ma invece mi stupisce ,afferra la mia mano libera e mi sorride affettuosamente.
”scusami  è che volevo farti capire che puoi contare sempre su di me. Non dimenticarlo”
”lo so”ribatto anch’io con tono solenne e con animo più rilassato. Improvvisamente sento vibrare il mio cellulare. E’ un numero che non conosco. Faccio cenno a jake che devo rispondere.
“pronto?”
“isabella?!” mamma?!
“mamma?!ma da che numero mi chiami?”non la sento da mesi,ma è normale fra noi.
“oh Isa corri subito a forks ,charlie sta male”
”male?ma l’ho sentito l’altro ieri per telefono e stava benissimo anche se mi sembrava un po’ nervoso”rifletto ancora mi sia persa qualche particolare dalle sue parole.
“ha avuto un malore stamattina e lo abbiamo ricoverato d’urgenza all’ospedale. Oh Isa sai che non sono brava con queste cose vieni tu”non solo il suo comportamento infantile mi irrita,ma mi spaventa anche.”stai calma è grave? E poi tu che ci fai a forks?”sento un attimo di silenzio dall’altra parte della cornetta e poi un singhiozzo.
”parto subito”rispondo e chiudo senza aspettare alcuna risposta.
Papà da quel che ricordo non è mai stato male e ora sono veramente preoccupata soprattutto perché renee è li. Jacob mi guarda perplesso. non mi sono accorta che ho gli occhi lucidi.
”jake accompagnami a forks. papà sta male”non dico nient’altro, chiede il conto e mi porta a casa a fare i bagagli.

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Capitolo 9
*** 8. L'amore non va in vacanza ***


aLbICoCCaCiDa: Hai perfettamente ragione su Edward e su Rosalie... Condividiamo il tuo pensiero! Però qualcosa ci dice che Jacob proprio non ti va giù...! Da una parte comprendiamo il motivo per il quale tu non lo sopporti, ma al tempo stesso speriamo che tu riesca a rivalutarlo almeno un po', in fondo è un ottimo amico per Bella (non escludiamo però che dopo questo capitolo il tuo odio aumenterà...).
P.S.: anche Jasper è un giornalista, scrive per il New York Times, ci scusiamo per l'omissione!

lampra: Cara lampra, le donne ambiziose come Rosalie sono sempre pericolose! XD Ma fortunatamente Edward è un ragazzo, potremmo dire, serio, per cui sa come comportarsi... Per sapere cosa è successo a Charlie, ti invitiamo a leggere il capitolo. Speriamo di non averti fatto preoccupare troppo!

IsaMarie: Ci fa piacere sapere che questa fan fiction ti piaccia tanto! E' vero, Bella ormai è la nostra eroina (tutte vorremmo umiliare così le ex dei nostri ragazzi)! XD Ma adesso Bella avrà da pensare a problemi ben più gravi... Siamo convinte che la tua curiosità sarà ancora più stuzzicata con questo capitolo, che è ancora più ricco e succoso del precedente... La stessa Renee riserva delle sorprese, e non siamo sicure che siano belle sorprese... Ma ci sarà anche altro (la verve creativa della nostra Vampiretta era alle stelle ultimamente) XD Speriamo di soddisfarti ancora di più questa volta!

Austen95: Rosalie ha fatto arrabbiare proprio tutte! XD Ma Bella è fortunata ad aver conosciuto uno come Edward, che non si fa mettere i piedi in testa da una così... A trovarlo, un ragazzo così dolce e premuroso! XD

Aylas: Sei perdonata, meglio tardi che mai! :-) Leggendo questo capitolo, troverai risposta alle tue domande sul perchè Bella abbia scelto Jacob... e troverai anche molto altro...! Comunque ti consigliamo (come già abbiamo fatto per aLbICoCCaCiDa) di rivalutare Jacob almeno in quanto amico di Bella, di lui ci si può davvero fidare (certo, tutte probabilmente preferiremmo Edward XD). Ah, non preoccuparti affatto per le domande, anzi ci fa piacere sapere le tue curiosità e speriamo di riuscire a soddisfarle pienamente! Per quanto riguarda il pov.Edward, ancora non sappiamo, non sarebbe una cattiva idea... Ci penseremo su!

yara89: Ti ringraziamo di cuore per i complimenti! Chissà se Rosalie starà definitivamente lontana da Bella... donne così sono terrificanti! Ambiziose e disposte a tutto per ottenere quello che vogliono... Per quanto riguarda Edward. la sua gelosia ci sta tutta, chissà però se riuscirà a, come dire, non esagerare... In fondo i suoi sentimenti sono autentici, lo ha dimostrato. Chi al suo posto non sarebbe geloso di una situazione del genere (anche se ovviamente Bella non fa niente in mala fede)?

sara_cullen: Rosalie sta dando da pensare a tutti, fa veramente paura, condividiamo! XD Non vorremmo mai trovarci di fronte una ex come lei...! Oppure si, ma solo per toglierci lo sfizio che si è tolta Bella e umiliarla per bene! Ci piace la tua definizione di Edward, è davvero puccioso, come dici tu! Un amore! Vedrai che adesso capirai percè Bella si sia fatta accompagnare a Forks da Jake, speriamo che tu non sia ancora arrabbiata per questo dopo la lettura!

Non preoccupatevi, come vedete non siamo scomparse! Ci scusiamo se questa volta vi abbiamo fatto attendere un po' di più, ma credeteci, ne è valsa davvero la pena. Questo capitolo è ricchissimo di colpi di scena che senz'altro apprezzerete! Troverete finalmente risposta alle vostre domande su Charlie, Renee e Jacob, ma anche moooolto altro!
Il titolo del capitolo è quello di una divertente commedia romantica a sfondo natalizio (L'amore non va in vacanza), con protagonisti quattro bravissimi attori del calibro di Jude Law, Jack Black, Cameron Diaz e la meravigliosa Kate Winslet. Vi consigliamo la visione di questo godibilissimo film, ma prima vi invitiamo ovviamente a leggere il capitolo!

BASTARDO IN TRAPPOLA




Capitolo 8   L'amore non va in vacanza


Quando ho chiamato alice si è veramente arrabbiata. Voleva che chiedessi a lei di accompagnarmi a casa, a forks. Non l’ho voluta. Non me la sono sentita di partire con lei. La mia non è stata una decisione presa su due piedi quella di chiedere a jacob di accompagnarmi. La conosco ormai da anni alice e siamo andate subito d’accordo; per me lei è come una sorella. Ma alle volte prende troppo seriamente questo ruolo e io finisco per fare la parte della bambina stupida e indifesa. Spesso ha voluto immischiarsi nei fatti della mia famiglia,ma subito l’ho bloccata. Ho lasciato per troppi anni una questione irrisolta ed ora la devo risolvere da sola,senza qualcuno che mi difenda,mi corregga o mi sgridi se non faccio la cosa giusta. Jacob al contrario di alice mi fa sentire sempre a mio agio,adatta. Voglio un bene dell’anima ad alice,ma ora non ho bisogno di un giudice,ma di una spalla forte sulla quale consolarmi o appoggiarmi in caso di aiuto.
E in questo caso ne avrò bisogno. Sono mesi che non sento reneè alias mia madre. Sono anni che non la chiamo più cosi. Non se lo merita e poi so che non le dispiace. Come non le è dispiaciuto abbandonare una quattordicenne nelle mani di un padre che non aveva mai conosciuto.
I ricordi scorrono nella mia mente molto lentamente mentre guardo dal finestrino dell’aereo. Non ho conversato molto con jacob. A grandi linee conosce la mia situazione: adoro mio padre,non considero mia madre.
Non ero ancora nata quando mia madre mollò cosi su due piedi charlie. Lei voleva passare una notte divertente,lui cercava l’amore. Quando reneè scopri di essere incinta non ne volle assolutamente sapere di metter su famiglia con charlie. Lo lasciò e tornò dai suoi genitori. Non ha mai voluto l’aiuto di charlie tranne che quello economico. Poi dopo un po’ di anni conobbe phil un bravo uomo,con un lavoro molto ben retribuito. Si è comportato da vero padre con me quando reneè non lo trascinava in qualche sua stravagante avventura costosa. E cosi phil ha iniziato ad avere debiti e noi o almeno io e phil siamo stati costretti a ridurre le nostre spese. E poi è arrivato nate il mio fratellastro. La copia sputata di phil per fortuna. E da li sono iniziati i guai. Reneè è entrata in crisi,ha dovuto ricominciare a fare la mamma e risparmiare,risparmiare,risparmiare. Fu in quel momento che prese una decisione che io nonostante avessi quattordici anni capii perfettamente. Mi mandò ad abitare a forks dal mio padre biologico che non avevo mai conosciuto. Charlie non obiettò ,aveva compreso perfettamente che reneè era una persona inaffidabile. E’ stato duro per me. Tutte le mie prime esperienze di giovane adolescente e donna le ho dovute vivere con un padre che non avevo neppure mai visto in fotografia. Ma papà si è comportato in maniera eccellente nonostante la sua timidezza e goffaggine. Reneè però mi chiamava spesso,veniva addirittura a trovarmi. Ma con il passare del tempo le telefonate da parte sua diminuirono per non parlare dalle visite. Non mi sconvolse più di tanto io avevo charlie che mi bastava.


La voce del comandante dell’aereo ci avverte che stiamo per atterrare. Finalmente mi risveglio da questi penosi ricordi e guardo jake che mi sorride di incoraggiamento.
“andiamo direttamente all’ospedale?”mi chiede cortesemente intrecciando la sua mano con la mia.
”si voglio vedere solo mio padre ora”
”ho avvertito il mio manager che starò per un po’ lontano da new york”
”non ci sono grossi problemi con il film ?”
”no no stanno cambiando il set perciò fra un paio di settimane riprendiamo”cerca di non darmi preoccupazioni. E’ questa la persona di cui ho bisogno ora anche se…vorrei anche un'altra persona con me. Gli ho mandato un messaggio,sono troppo vigliacca per parlargli a voce. Gli ho detto che mio padre non stava bene e sono dovuta correre a casa a forks. Ho tralasciato il fatto che il mio accompagnatore sia jacob. Ha detto che mi avrebbe chiamata. Voglio sentirlo,ma allo stesso tempo no.
Arrivata alla stazione alcuni colleghi di papà ci sono venuti a prendere con la volante della polizia. Piuttosto comico essere trasportati come dei delinquenti. Arrivata all’ospedale come mi aspettavo reneè non c’è. Tipico suo. Chiedo a jake di aspettare all’ingresso con le valigie,voglio parlare con i dottori prima di incontrare papà.
“lei è una parente dello sceriffo swan?”
”la figlia”rispondo impaziente.
“oh tu saresti isabella giusto?in paese charlie parla sempre di te,sei il suo orgoglio”
”dottore mi scusi se le sembro maleducata,ma papà che ha avuto, ho parlato con mia madre che è qui a forks e mi sembrava allarmata”
“non si preoccupi per entrambi i casi”fa un sospiro e mi sorride tranquillo”abbiamo dovuto fare una bella lavanda gastrica a suo padre,avvelenamento da cibo,avrà mangiato qualcosa di avariato”
”ora avrà una bella dieta sana dal nostro nutrizionista che dovrà seguire per i primi mesi rigorosamente”
”non si preoccupi signorina swan,magari i sintomi avranno spaventato sua madre,si tratta pur sempre di intossicazione alimentare quindi può ben immaginare il modo in cui si manifesta”il dottore che ho incontrato fuori dalla stanza di mio padre mi da una pacca di incoraggiamento e mi incita ad entrare.
“bells!!!”risponde per un momento gioioso mio padre per poi ritornare triste di fronte ad un’insapore minestrina.
”papà mi hai fatto spaventare”corro ad abbracciarlo goffamente.”esagerata ho solo mangiato un po’ di maionese andata a male”
”papa?!”
”dentro un humburger con una carne abbastanza cruda…e piccante…mi pare di aver mangiato quel giorno anche dei gamberetti sugelati, credo…e poi”
”basta basta basta troppe porcheria hai mangiato da ora in poi dieta”papà sbuffa sonoramente continuando a girare il cucchiaio nella minestra. Ora che sono più tranquilla sulla sua salute, è un altro il dubbio che mi attanaglia.
”papà perché la mamma è tornata”si mette in bocca un po’ di minestra e chiude gli occhi come per riflettere.”non te lo devo dire io ma lei”poggia comodamente la schiena sui cuscini e prende la mia mano che gli aggiustava il bavaglio.
“ha detto che non se ne andrà finché non le darò quello che vuole ,ma so benissimo che lo puoi fare anche tu. Anzi il compito spetta proprio a te”mi sorride furbo.
Decido di tornare subito a casa. Siamo stanchi io e jacob e vogliamo riposarci. O almeno lo spero per lui. Forse lui riuscirà a riprendersi dalla frenesia del suo lavoro. Io non so…
“isa isa”solo lei mi chiama cosi. O almeno lo faceva.
”ciao reneè come stai?bene? Meno male andiamo a lasciare le valigie”devio il suo bacio di benvenuto per dirigermi verso le scale. Profumo di casa.
“oh mio dio ma è jacob black, Isa non sapevo che il tuo compagno fosse un attore del suo calibro”
”infatti non lo è, hai occupato la mia stanza?”grido dalla cima delle scale esterrefatta. Charlie ha addirittura una stanza degli ospiti che spetta appunto agli ospiti come lei.
”be isa era la stanza più grande perciò…”parla come se fosse di casa.”perciò stai zitta”la ammutolisco e incito jake a sfuggire dalle grinfie di quella falsa madre. Sistemo le valigie nella stanza degli ospiti. Io e jake dormiremo per questa notte insieme. Ma domani che torna mio padre si trasferirà sul divano. Non è il caso di farlo passare dall’intossicazione all’infarto.
Dopo una bella doccia scendo a preparare la cena e trovo ai fornelli reneè che sta combinando disastri.
”lascia stare tu non sai cucinare”prendo la spugna e inizio a sgrassare la pentola che ha bruciato. Dato che il silenzio si è fatto pesante e sicuramente reneè si starà  mangiando le unghie come una tredicenne attacco bottone io.
”come stanno phil e nate”
”oh phil viene costantemente trasferito…nonostante ciò la situazione e la stessa. E nate è proprio un bambino caruccio”
”grazie di questo dettagliato resoconto degli ultimi 5 anni”rispondo priva di emozioni.”chiama jake la cena è pronta”.
Ho salvato il salvabile e meno male che bastava per una cena decente.
“come vi siete conosciuti?”interviene reneè per impicciarsi solo per educazione dei fatti miei.
”per lavoro”rispondo secca.”e non c’è niente di più di un amicizia tra di voi?”risponde con un bel sorriso  come se io adesso le raccontassi veramente la mia vita.
”non sono affari tuoi”con la coda dell’occhio vedo jake in imbarazzo. Non voglio che si trovi in mezzo.
“be ma sono tua madre i tuoi fatti sono i miei”risponde con tono deciso.”jake non ho ancora contattato alice le puoi dire che siamo arrivati? ah puoi portare su il piatto”gli faccio l’occhiolino. So che ha una fame da lupi.
E ora siamo finalmente sole.
“non ti ho posto prima questa domanda perché eravamo in compagnia,ma te la pongo adesso.”riprendo fiato”che cosa vuoi da noi?”io sono molto calma,mentre parlo continuo a mangiare. Per poco non le viene una paralisi. Vedendola come al solito in difficoltà la aiuto. E’ da quando sono nata che io aiuto lei. Ero una bambina perfetta,non mi svegliavo la notte per la poppata,ho accettato subito le pappine,ho camminato subito da sola per afferrare il mio biberon,ero sempre la prima della classe,non ho pianto quando mi ha detto a quattordici anni- isa tesoro andrai dal papà a vivere. Non riusciamo a mantenerti. Ma non preoccuparti per noi- e di me…nessuno si è mai preoccupato? reneè troppo bambina per essere donna e phil troppo tonto per non farsi metterei piedi in testa da lei.
”saltiamo direttamente alla seconda domanda,perché vuoi dei soldi da noi?”ho centrato il bersaglio. Sono i soldi. Non avrei mai immaginato che fosse il motivo reale. Ma purtroppo era il più plausibile.
”n-non riusciamo a mantenere nate”deve sempre trovare il capro espiatorio.
“nate è troppo piccolo per avere pretese cosi costose come le tue”
”credi che non abbia visto le tue valigie luis voitton?il tuo maglione di vero chasmire?che ti sei fatta togliere le rughe?”stizzita si alza dalla sedie e cammina avanti e dietro per la piccola cucina in stile rustico di charlie.
”perché non dovrei vivere da signora”è arrivato. E’ il mio momento. E’ il momento di darle quello che vuole.
“per te essere una signora significa spendere i soldi del marito e circondarsi di cose luccicose? essere una signora significa prendersi le sue responsabilità. Aiutare la propria famiglia. E anche se si sono fatti errori in passato,non bisogna disfarsene,ma risolverli”faccio un respiro profondo. Arriva la bomba.
”ti sei disfatta di me. Tu non mi volevi. Non hai mai provato ad amarmi. Ma la cosa che più mi ha fatto male è che nel momento in cui hai avuto un altro figlio hai provato a fare la madre. Lo hai amato,sempre a modo tuo. Ti sei creata una nuova famiglia lasciando alle spalle quella vecchia. Mi hai abbandonato alla prima occasione nel momento in cui avevo bisogno di una mamma. Ma per fortuna ho trovato charlie che anche se non mi conosceva mi ha amata fin dal momento in cui gli hai detto che eri incinta”mi viene da piangere,ma resisto.”non avrai i soldi per una famiglia di cui non vuoi che io e papà facciamo parte. Mi dispiace solo per phil e nate che sono troppo stupidi per capire che donna egoista e frivola sei”cerca di controbattere ma battendo il pugno sul tavolo la blocco spaventandola.
“non avrai parola in questo capitolo della mia vita. Io non ti odio. Non provo niente per te se non fastidio per il tuo infantile comportamento quando mi stai nelle vicinanze. Lascia questa città stasera. E smettila di far del male alle persone che ti vogliono bene”in lacrime reneè corre al piano di sopra. Lentamente sparecchio mentre sento i tacchi e i singhiozzi di reneè che si muove veloce per le stanze. So che non piange per quello che le ho detto o almeno non ancora. Forse più in la capirà. Però ora piange solo perché crede che la sua vita sia uno schifo. Anche io piango. Mi sono liberata di quello che pensavo da quando avevo quattordici anni e un’adolescente non dovrebbe lontanamente pensare di essere indesiderata dai genitori.
Capisco che reneè se n’è andata non dallo sbattere dalle porta ma da una mano grande e calda che si appoggia delicatamente sulla mia spalla. Mi volto spaventata e vedo jacob con un volto rilassato. Senza che me lo faccia ripetere due volte mi butto tra le sue braccia. E’ arrivato il momento di far uscire tutte le lacrime che ho trattenuto in questi anni. Ho le mani ancora bagnate e insaponate,ma non mi importa. Non mi interessa nemmeno che l’acqua dal lavandino continua a scorrere. Ora sono libera. Mi avvolge tra le sue forti braccia fino a quando stanca le mie gambe iniziano a cedere. Come una bambina piccola mi prende tra le braccia e mi fa stendere sul divano. E crollo in un sonno senza sogni,ma sereno.
Il giorno dopo io e jacob abbiamo preso la macchina di charlie per riportarlo a casa dall’ospedale e occuparci della sua convalescenza.
Stamattina mi sono  risvegliata sul divano del salotto. In un primo momento non ho capito che ci facessi là,ma il forte mal di testa mi ha fatto tornare alla mente la serata precedente. Mi sento meglio,più leggera. Finalmente non c’è niente di in sospeso nella mia vita. Jacob non mi ha chiesto niente,neppure stamattina quando si è presentato a me con un sorriso accecante e una tazza di cioccolata calda fumante. Non ho resistito e di slancio,nonostante il groviglio di coperte,gli ho buttato le braccia al collo. E’ stato la mia roccia.
“è questo chi è?”ci domanda uno zoppicante charlie quando io e jacob entriamo nella sua stanza d’ospedale.
“ehm”papà ha sempre guardato male qualsiasi essere di sesso maschile che mi fosse vicino nel raggio di mezzo metro.”è un mio caro amico newyorkese”charlie guarda con gli occhi iniettati di sangue jacob. Naturalmente papà ha capito che per una situazione delicata come quella che ho affrontato appena ieri ci dovrebbe essere al mio fianco una persona molto importante per me. E difatti jacob lo è per me,ma non nel senso che sta pensando charlie.
Jacob gli tende la mano,ma charlie sbuffa e viene  subito tra le mie braccia. che gelosone.
”si si piacere. Puoi prendere il mio borsone”dice dando le spalle a jacob che se la ride sotto i baffi.
“naturalmente lui dorme sul divano”mi sussurra charlie all’orecchio guardando con la coda dell’occhio il mio caro amico.”non ti preoccupare” lo tranquillizzo sorreggendolo per un braccio.
“e non gli diamo coperte. E teniamo tutte le finestre aperte in salotto. E gli nascondo una sveglia sotto il cuscino”
”papà non lo uccidere per favore”dico troppo ad alta voce allarmando jacob che ora non ride più.
Finalmente passo una cena in famiglia e la presenza di jacob ha rallegrato l’ambiente. Papà si è rassegnato alla sua presenza. Gli ha fatto un terzo grado e non è rimasto assolutamente scalfito quando ha saputo che era un noto attore; anzi ha affermato”non ti ho mai sentito nominare”.ora sono più serena per quanto riguarda papà,ma devo risolvere altre questioni non del mio passato ma del mio presente lasciate in sospeso. Dopo che ho lavato i piatti e ho lasciato charlie a vedere la partita con jacob,salgo nella mia camera ancora un po’ stravolta dal tornado reneè. La stanza è sempre la stessa molto…rosa. Purtroppo quando arrivai a forks papà non avendo mai avuto a che fare con i bambini aveva pensato che una bella stanza rosa potesse piacere ad una quasi adolescente. Il letto è sempre al centro della stanza  e sempre pieno di cuscini di tutti i tipi di colori. La scrivania  di fronte alla finestra è stracolma di foto,di me e papà,con alcuni amici come billy,con alice,jasper,di laurea. Ci sono persino tutti i miei post-it. Mi dirigo verso l’armadio e noto che all’interno ci sono ancora dei poster di cantanti attaccati e c’è anche un poster di…oddio  avevo completamente dimenticato di averlo. C’è edward dentro il mio armadio. E’ una foto piuttosto sexy,lui sdraiato a terra con una semplice canotta bianca e una sigaretta tra le labbra. Meno male che questa foto non l’avevo attaccata alle ante ma sul fondo dell’armadio,nascosta dai vestiti. In quella foto era agli inizi della sua carriera,credo quando ha recitato la sua prima vera parte di bastardo.


Sento dentro di me di volerlo sentire.
Mi butto sul letto che scricchiola un po’ e prendo il cellulare. Non ho risposto a molte sue chiamate. Prendo l’iniziativa e compongo il suo numero. Al secondo squillo subito risponde.
“bella finalmente. Va tutto bene?come sta tuo padre?”chiede allarmato.
Sentire la sua voce mi rende felice. Maledetto il giorno in cui mi sono innamorata di lui. Non riesco a rispondergli se non con un altro pianto liberatorio. Le lacrime sembrano non finirmi mai. Tra un singhiozzo e l’altro gli racconto la mia storia,il mio passato,la sfuriata verso una madre indegna,il mio sollievo,la mia serenità anche se le lacrime possono ingannare.
“voglio stare al tuo fianco”sussurra dolcemente e all’improvviso.”grazie ma…fra un paio di giorni torno ci rivedremo presto”mi asciugo il naso colante.
“quindi vuoi rivedermi?”mi domanda furbo. Sospiro. Non so cosa rispondere di certo non un si. Non gliela do vinta subito.
”perché io voglio rivederti al più presto. Abbiamo lasciato molte cose in sospeso”fa scoccare la lingua.
”uff ma sempre a quello pensi”ribatto contrariata dal tono malizioso con cui  ha detto il tutto.
”ahaahahahahahahah”che bello sentirlo ridere. E’ piacevole. La sua risata è contagiosa.
”sono contento che sia riuscito a farti ridere. Adoro il suono della tua voce,della tua risata,ma non i tuoi singhiozzi sono come lame che mi trafiggono il petto”be è un po’ troppo sdolcinato,però ogni tanto ci vuole un ragazzo che ti dedichi romanticherie di questo genere.
“a presto piccola”e così la sua voce accompagna un’altra notte serena e non priva di sogni.
Dindondindondindon
Il suono insistente del campanello mi sveglia di soprassalto. Per poco non inciampo dalle scale per raggiungere il più presto possibile lo scocciatore insistente del campanello.
”ma possibile che mi devo precipitare io alla porta”urlo a jocob che finalmente alza la testa dal suo divano- letto. Il suo sguardo da stordito mi fa capire che sta ancora dormendo nonostante abbia un occhio aperto. Mi annodo meglio la vestaglia e apro la porta con le più cattive intenzioni di questo mondo. Non si rompono le scatole alle 8 del mattino. Ma quando apro la porta tutto quello che ho pensato svanisce. E’ edward.
”sorpresa”sussurra con uno stupendo e radioso sorriso. Non faccio in tempo a ricambiare il suo delizioso e dolce benvenuto che edward guarda scuro in volto alle mie spalle. Ops sta guardando jacob.
”e tu che ci fai qui?”sbiascica jacob facendo sbucare solo la testa dal divano.
”e quest’altro chi è?”mi domanda anche mio padre scendendo assonnato le scale. Questo è un bel guaio. Una casa tre uomini di cui uno è tuo padre e una ragazza che sarei io. Lentamente mi volto di nuovo verso edward. Non rispondo ancora a mio padre e neppure guardo jacob che sicuramente ora sarà sveglissimo e per giunta irritato.
”benvenuto” gli dico imbarazzata con un’alzata di spalle e un sorriso di incoraggiamento per lui,ma soprattutto per me.

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Capitolo 10
*** 9 Tutti pazzi per Bella ***


stor

Risposte recensioni:

 RenEsmee_Carlie_Cullen:benvenuta nel club ‘noi odiamo rose’!!XD se ti sei scompisciata dalle risate per cosi poco è meglio che ti tieni ben salda per questo capitolo…non vorremmo averti sulla coscienza!XD

Yara89: tu sei una delle poche che ha capito il motivo per cui bella non ha scelto alice come sua accompagnatrice.come tu hai ben inteso non la riteneva adeguata alla situazione.anche alice è sempre stata molto protettiva nei confronti di bella e alle volte la proteggeva quasi come una figlia,combattendo magari le sue battaglie.bella non l’ha voluta di certo escludere dalla sua vita,ma ora aveva bisogno solo di un’amico che le offrisse la sua spalla.per quanto riguarda la sorpresa di edward…eheheh ne vedremo delle belle anche in questo capitolo!!

Sara_cullen: e già carissima edward è davvero puccioso ci tiene proprio a bella e in questo capitolo lo dimostrerà…ma è meglio  che non ti sveliamo nient’altro…le tue previsioni sono giuste,ma c’è qualcosa che tu non ti aspetteresti mai di leggere!!noi sadiche muahahahahahaha

Pal:tesoro benvenuta!!siamo contente che ti ha appasionato la nostra storia(siamo in due a scriverla vampirettafolle e LadyC) e speriamo che le novità che stiamo riservando a voi lettori vi facciano impazzire!!!alla prossima cara.

Aylas:non sei l’unica a non poter vedere jacob…e poi il tuo sesto senso ci ha visto giusto!!per quanto riguarda le tue domande…ebbene si bella già conosceva edward in versione attore,fin da ragazzina era una sua fan sfegatata.per il discorso a reneè, bella era da tempo che doveva fare una bella chiacchierata con la madre; doveva essere lei personalmente a dirle di andarsene dalla sua vita.perciò in fin dei conti sapeva benissimo cosa dirle apettava il momento giusto.per l’altra domanda invece ti riferivi sempre al discorso o al capitolo?ci hai chiesto come avessimo fatto a scriverlo cosi bene…in realtà vampirettafolle ha un vena tragica(lo si nota in tutte le sue storie XD) perciò si immedesima nel personaggio e parla e si muove come lui…subisce una catarsi…XD

Comunque siamo contentissime che ti piaccia sempre più la storia!!

IsaMarie:ciao tesoro( forse ti sembreremo due pazze,ma non sappiamo mai se parlare al plurale o al singolare)!questo capitolo era dedicato interamente al passato di bella,un passato triste,ma lei è cresciuta lo stesso forte grazie ad un padre che non si è fatto scrupoli ad accogliere una figlia nata da una notte di passione.anche nel precedente capitolo jacob ed edward sono stati dolcissimi e in questo???

Austen95: non ti preoccupare edward non ti deluderà in questo capitolo…ma forse qualcun altro…hihihi non ti anticipiamo niente ,ma ti invitiamo subito a leggere!!!

aLbICoCCaCiDa: oddio se già odi così tanto jacob che ne penserai di lui in questo capitolo?ci dispiace però che non ti sia piaciuto il discorso su alice.bella non l’ha scelta non perché temeva un giudizio negativo da parte di alice,ma perché spesso la sua migliore amica ha combattuto le sue battaglie.alice è molto protettiva nei confronti di bella,bella questa volta voleva farcela da sola e quindi ha preferito jacob,che non solo non si sarebbe impicciato molto nelle sue vicende ,ma le avrebbe offerto senza domande o spiegazioni la sua spalla.il momento di parlare con alice arriverà non ti preoccupare.e non ti allarmare nemmeno per edward…XD

 PervyForRobsten:già ci tiene proprio a lei e glielo dmostrerà meglio in questo nuovissimo capitolo!!anche noi vorremmo essere nei panni di bella…uff!!

 

Salve a tutti!!!siamo tornate più in forma che mai (vampirettafolle:passami i fazzoletti. Mi gocciola il naso LadyC:servono a me. Sono i quella super raffreddata ora).XD

Prima di tutto vi vogliamo ringraziare per i bellissimi commenti,ma in modo particolare per commentare sempre…grazie di cuore!!Per quanto riguarda il capitolo…noi pensiamo che qualcuno ne resterà stupita altre invece diranno a se stesse “lo sapevo”.Però vorremmo farvi una precisione: Bella non è affatto confusa; sa qual che vuole. E ora con questa rivelazione criptica vi lasciamo al capitolo che ha un titolo che è tutto un programma!!!

 

BASTARDO IN TRAPPOLA


Capitolo 9  Tutti Pazzi per Bella

 

La mia casa è diventata una pentola piena d’acqua sul fuoco. Se la lascio bollire troppo tempo il coperchio scoppia. E’ una situazione nuova per mio padre avere tutti questi uomini in casa per me. Credo che sia il suo peggiore incubo e che anche quando ero un’adolescente cercava di evitare l’arrivo proprio di questo giorno. Ora siamo in cucina; seduti tutti e quattro al tavolo da pranzo. Io e charlie a capo tavola i miei due ‘amici’ ai lati. Papà è davvero spazientito oltre che geloso e invece edward e jacob sembrano provare gli stessi sentimenti:delusione e irritazione. Credo che gli sguardi in cagnesco che si lanciano da una parte all’altra del tavolo siano una dimostrazione più che eloquente.

“Ebbene?!”mi invita papà a parlare con le braccia incrociate sul petto. Faccio un respiro profondo e cerco di trovare una scusa plausibile per la presenza contemporanea di due ragazzi sotto il mio stesso tetto. Anche perché soprattutto la presenza di edward con la verità non la saprei chiarire. Troppo complicato spiegare a mio padre in che rapporti siamo anche perché non lo so neppure io.

“Papà è semplice. A jacob ho chiesto io di farmi compagnia durante il viaggio perché ero troppo preoccupata per TE”sto cercando di rigirare la frittata,spero non se ne accorga.

”Il mio caro amico edward invece, dato che sono letteralmente scappata da new york per TE ,è corso qua a vedere come stessimo”.

“Insomma erano tutti preoccupati”papà ha abboccato in pieno ed ora ha una faccia un po’ sconsolata,si sente in colpa. Mi dispiace davvero,ma mica potevo dirgli che ho chiesto a jacob di accompagnarmi qui perché gli voglio un bene dell’anima ed edward è venuto invece di sua spontanea volontà perché gli sto a cuore in quanto credo che sia innamorato di me, ma non ne sono sicura perché non me lo ha ancora confessato di persona??

“Va bene ho capito. Ma mettiamo le cose in chiaro dato che staremo tutti insieme in questa casa per tre giorni”punta il dito verso jacob e edward.

“Niente bussatine notturne alla camera della mia bambina”

”Papà”lo ammonisco indignata.

“Anche il frigo è off limits per voi”

”Papà”

”Darete una mano a mia figlia per tutti i lavori pesanti che lei non può fare”

”Papà”

”Non potete restare da soli a casa con bells quando sono ai controlli all’ospedale”

”Papà”

”Ah , dimenticavo, abbassate sempre la tavoletta del water in bagno”

”Questo vale anche per te papà”charlie mi guarda rosso in viso per la vergogna e edward e jacob scoppiano in un risolino sommesso. Tuttavia charlie si riprende subito e prima di sfuggire alle mie grinfie di infermiera da un ultimo comandamento agli ospiti:

“Ah signor cullen dato che si è liberata la camera degli ospiti può dormire là in questi giorni,ma se preferisce alloggiare al comodissimo bed&brekfast di forks io non..”

”E invece io si papà”lo rimprovero di nuovo. Stava tentando di liberarsi almeno di uno di loro.

 

Ora siamo tutti e tre soli in cucina. Jacob sta per parlare quando charlie lo chiama dal piano di sopra. Ora siamo io ed edward. Sembra offeso. E’ rimasto seduto al suo posto con le braccia incrociate sul tavolo e un bel broncetto.

”So che ci sei rimasto male di aver scoperto che sono venuta fin qua con jacob”

“Ci mancherebbe”

”Ma io volevo un amico al mio fianco”

”Anche alice è una tua amica”

”Avevo bisogno di una spalla forte su cui piangere”

”E la mia non sarebbe stata all’altezza?”finalmente mi guarda negli occhi e nei suoi posso leggervi… gelosia?!

“Non credo che sarebbe stato opportuno venire con te”non so cosa dire, o meglio non so come dirlo.

“Giusto noi non siamo amici. Siamo due sconosciuti che hanno fatto sesso una notte,si sono scambiati giusto qualche confidenza e qualche bacio”corro verso di lui per tappargli la bocca. Sta letteralmente facendo una scenata di gelosia in piena regola. Con un tono di voce più alto di qualche ottava e con gesti degni di un attore  di una tragedia greca.

“Perché devo capire che cosa siamo. A volte sembriamo essere più che amici e io n-non so cosa pensare i-io…”prima di togliere le mie mani dalla sua bocca le bacia e poi le prende tra le sue.

“Scusa il mio comportamento da egoista”si sta avvicinando piano piano al mio viso,alle mie labbra quando lo scricchiolio assordante della scale ci avvisa che sta scendendo qualcuno.

“Ehi edward potresti gentilmente togliere le tue valigie dall’ingresso e portarle nella tua stanza?”ci interrompe jacob. E vorrei veramente strozzarlo. Il momento era perfetto.

”ah edward la tua stanza è accanto a quella di bella. Ti tengo d’occhio”

”Cucciolotto stai calmo credi veramente che sarò io a sgattaiolare nella stanza della piccola?”mi fa l’occhiolino e lancia al tempo stesso uno sguardo di sfida a jacob.

”Edward”lo rimproveriamo io e jacob. Io tra le risate, jacob con una forchetta in mano. Forchetta?!

 

La mattinata è passata tranquilla. I ragazzi hanno aiutato charlie,mentre io mi sono occupata del pranzo: cannelloni al forno con besciamella e per secondo arrosto di maiale con patate al forno.f Finalmente mi posso sbizzarrire in cucina.

”A tavola”richiamo la ciurma.

Charlie si siede come sempre a capotavola, jacob alla sua destra  ed edward ed io alla sua sinistra. Ho lasciato un lato del tavolo libero per potermi muovere meglio nella nostra piccola cucina.

“Pancia mia fatti capanna”papà prende il tovagliolo e se lo mette tipo bavaglio.

“mi dispiace ma per te minestrina, e un assaggino di tutto questo ben di Dio che ho preparato per noi”i due ragazzi ridono senza freni e papà da ad entrambi un calcio sotto il tavolo.

”Ora avete capito perché vi ho messo ai miei lati”sghignazza charlie soddisfatto.

 

Il pranzo scorre sereno fino a quando edward non decide di farmi andare fuori di testa. Mentre mangiamo il secondo sento la sua mano sinistra posarsi sulla mia coscia. Come se fosse la cosa più normale del mondo. Gli do una leggera gomitata per avvertirlo che sta giocando con il fuoco. Cioè non con me ,ma con mio padre perché se lo becca,anche per la fame che ha,gli mangia il braccio. Ma edward fa finta di niente anzi a gran voce mi fa i complimenti per l’ottimo pranzo. Mi sono quasi rassegnata della presenza della sua mano ferma sulla mia gamba che devo subito ripensarci. Iinizia piano piano a muoverla avvicinandosi sempre più all’inguine e tirando ogni tanto qualche pizzico all’interno coscia. Per il solletico che mi sta creando inavvertitamente chiudo di scatto le gambe intrappolando e soprattutto schiacciando la sua mano.  Allora Edward per il dolore si soffoca con una patata.

”Tutto bene ragazzo?”domanda papà richiamato dai suoi soffocamenti.

”S-si…ho fatto un boccone troppo grosso”. Cerca di giustificarsi. Non mi sono mai divertita tanto ad un pranzo,ma a quanto pare jake non credoe alla scusa,infatti vedo che accidentalmente fa cadere una posata.

”Questi ragazzi non stanno mai fermi”borbotta papà esasperato dalle stranezze dei nostri due ospiti e anche dal troppo rumore. Siamo stati sempre e soli noi due in casa. Quindi vigeva un rigoroso silenzio.

Quando comprendo le intenzioni del mio amico,libero la mano di edward dalla morsa delle mie gambe,ma edward non afferra subito il motivo della sua liberazione e viene accidentalmente colpito da una forchetta che spunta da sotto al tavolo.

”Ahia”sussurra tra i denti. E con un calcio ricaccia via jake.

”Ahia”mugola una voce da sotto il tavolo.

”Insomma quando finite di mangiare voi due?”esplode mio padre furibondo e a questo punto scoppio a ridere e sei occhi mi guardano come se fossi improvvisamente impazzita. Prevedo molti guai. E meno male che sono solo tre giorni.

 

Mentre finisco di lavare i piatti gli uomini di casa guardano una partita in salotto.

“Lascia almeno che li asciughi io”sento una voce calda alle mie spalle. E’jake.

“Bella so che posso essere noioso e ripetitivo ,ma stai attenta a lui”

“Jake…”

”So che è bello e divertente,ma non voglio che i suoi ‘giochetti’ ti illudano. Io ti voglio molto bene”oh jake jake se non fossi stata un’ottima spalla per la questione di mia madre a quest’ora ti metterei una pentola sulla testa e con il mestolo la farei suonare come una campana. Gli sorrido teneramente e lui come era previsto,convinto che questa volta il suo messaggio sia stato perfettamente percepito,mi bacia sulla fronte.

“Ehi moretto che ti ho detto poco fa,di tenerti alla distanza di mezzo metro da mia figlia”irrompe il generale swan.

 

Finalmente è sera e dopo una giornata di pulizie e scherzetti vari da parte di edward posso andare a dormire. All’improvviso sulla scala mi sento pizzicare il sedere e non c’è bisogno neppure che mi giri per sapere chi sia il molestatore.

”Edward smettila non è divertente. Oggi sei stato fortunato,ma se mio padre ti becca sei morto”

”Invece è divertente. Tu ti diverti e questo è l’importante”mi volto a guardarlo ai piedi della scala. So che quello che ha detto proviene dal cuore. Ormai riconosco quando mente e quando dice la verità e anche quando si aspetta una risposta.

”No non ti invito nella mia stanza”e riprendo a salire.

”Ma come hai fatto a…”

”Vai a letto cullen se no domani mattina ti devi fare più punture di botulino del solito”sbotta jacob dal divano. Avrà sentito tutta la nostra conversazione.

 

Mi sfila frettolosamente la camicia da notte dove sul petto c’è la stampa di un bel bambino che sorride. Scosta la coperta e il lenzuolo per meglio intrufolarsi nel mio lettino singolo. Bacia e succhia ripetutamente il mio collo. Domani ci saranno molti segni,ma non mi importa di quello che diranno gli altri. Lo voglio. E lo voglio adesso. Finalmente quando anche lui è a petto nudo,mi abbraccia stretta accarezzandomi i fianchi. Poi il suo sguardo ritorna nuovamente nel mio e quando finalmente mi sta per baciare sulle labbra,una risatina che proviene dalla mia sinistra mi ridesta dal sogno. Oh cavolo stavo sognando di fare l’amore con edward.

Uscita finalmente da questo dormiveglia dove mi maledico per aver sognato sotto lo stesso tetto di mio padre di fare l’amore con il mio vicino di stanza,noto che non tutto è stato un sogno.

Seduto a terra con un album di mie vecchie foto c’è edward che con una torcia in mano sghignazza di tanto in tanto di fronte probabilmente a qualche mia  foto compromettente.

“Finalmente ti sei svegliata”mi sorride per un istante per poi tornare ad impicciarsi dei fatti miei. Anche se sono scioccata dalla sua presenza,non ho la forza fisica di cacciarlo a pedate perciò mettendomi un braccio sugli occhi per coprirmi dalla luce della torcia,cerco di cacciarlo a parole.

“Ma come diamine hai fatto ad entrare?!”

“Dalla finestra”scanso il braccio per guardarlo con un sopracciglio alzato.

“E va bene ho semplicemente forzato la serratura”

“E perché mai?”

“Sono venuto fin qua per te e voglio conoscere perciò di più su di te”ecco che mi abbaglia anche nella penombra con il suo dolcissimo sorriso,reso più accattivante da un paio di smeraldi al posto degli occhi e …basta bella. Dormi.

Mi giro dall’altra parte dandogli le spalle.

“Quando hai finito di spiarmi non mi svegliare”finalmente sento il silenzio e noto anche che la fioca luce della torcia è sparita. Probabilmente si sta avviando alla porta. Ma mi sbagliavo. Sento alle mie spalle le coperte sollevarsi e un corpo estraneo infilarsi nel letto.

”Che combini”cerco di voltarmi,ma il letto è troppo piccolo e non riesco a muovermi.

”Mi hai gentilmente intimato di andare a dormire ed eccomi qua”

“Nel tuo letto edward. Nel tuo letto”

“Bella  tesoro hai bisogno di essere consolata”

”Mi hanno già consolata abbastanza che…”ma non riesco a finire la frase che sento dei passi avvicinarsi alla mia stanza.

“Bella ho sentito delle voci sei sveglia?”è jake. Che seccatura è onnipresente. Ormai ha sentito delle voci quindi non vale la pena mentirgli.

“Ehm si sono sveglia un attimo che ti apro”scaravento giù dal letto edward,stando attenta a non fare rumore.

“Dove mi nascondo”sussurra agitato.

”Ora hai paura eh?”

”Se si sveglia tuo padre sono guai”lo spingo dentro l’armadio ignorando le sue proteste e poi mi precipito alla porta.

“Ehi sei tutta trafelata”mi osserva attentamente il mio amico-investigatore.

”Sono caduta dal letto”prima che mi chieda perché stessi parlando da sola in camera mia in piena notte,lo anticipo io.

“Ma che ci fai qua”

”Andavo in bagno ed ho sentito…”

”Il bagno c’è anche al piano di sotto”constato io.

”Oh…a già…”nonostante l’oscurità lo vedo diventare rosso. Sarà pure pesante alle volte perché si preoccupa troppo per me,ma vederlo cosi impacciato mi fa tenerezza.

“Vai a dormire ora e non ti preoccupare per nessuno. Notte jake”gli do un bacio sulla guancia e un buffetto sulla spalla per invitarlo ad andare. Nonostante mi guardi confuso si decide ad allontanarsi.

Una volta chiusa la porta della mia  camera mi precipito all’armadio.

“E cosi tieni nascosto un mio poster qua dentro eh?”esclama Edward.

“Non sentirti troppo importante”

”Be per essere stato messo sul fondo dell’armadio nascosto da tutto e tutti credo che io lo sia per te”divento tutta rossa di fronte a questa sua giusta osservazione.

“Via via via”lo spingo dalle spalle.

“ E a me il bacio della buona notte?”si gira di scatto trovandomelo ad un centimetro dalle mie labbra. Decido di accontentarlo. Per poter finalmente andare a letto. Mi metto in punta di piedi per dare anche a lui un bacio sulla guancia quando volta improvvisamente il viso e mi ritrovo labbra contro labbra. Le sue braccia mi stringono subito la vita sollevandomi leggermente da terra. Le mie braccia senza seguire i segnali del cervello gli avvolgono le spalle. Schiudiamo le labbra quasi subito. Abbiamo bisogno di sentirci. Introduce la sua lingua nella mia bocca e il bacio da casto e puro che doveva essere si è trasformato in un turbinio di passioni troppo forti da contenere. Mentre con le sue morbidissime labbra divora e succhia le mie mi afferra da sotto i glutei per portarmi alla sua altezza e proseguire senza problemi il bacio. Nel farlo però la mia camicia da notte si è sollevata. E ora una sua mano è sul mio sedere o meglio sui miei banalissimi slip celesti che sono ora in bella vista. E il suo braccio sinistro mi circonda la schiena per schiacciarmi completamente al suo petto e avere un contatto più intimo.

“E-ed dob-biamo fermarciii” disegna con la sua lingua il contorno delle mie labbra rosse e gonfie.

“Hai ragione”riprende fiato posando la fronte sulla mia”C’è tua padre in fondo al corridoio”

“E jake al piano di sotto”preciso scendendo da lui,ma restandogli appiccicata come una cozza allo scoglio.

”Ah si c’è anche il gelosone”

Improvvisamente cala il silenzio. E’ un momento imbarazzante. Ci siamo lasciati travolgere dalla passione e quindi è chiaro quello  che proviamo l’uno per l’altra ,ma proprio non riusciamo ad esprimerci a parole.

“Vado nella mia stanza ora…è meglio”accarezza ancora le mia mani intrecciate alle sue.

“Notte”sussurro ancora un po’ accaldata. Prima di sparire dietro la porta e lasciare definitivamente le mie mani mi stampa un bacio lampo e scompare come se non fosse mai esistito.

 

La mattina dopo a casa c’è una certa tensione. Lancio di sottecchi degli sguardi a edward e sorrisini complici. Papà ci guarda confusi e jacob sospettoso. C’è troppa eccitazione.

 

Per scaricare l’elettricità che si è creata in casa sono uscita in giardino a raccogliere le foglie secche.

“Vuoi una mano?”vedo edward a rallentatore, un bellissimo ragazzo in jeans neri e camicia celeste che  si avvicina. Scuoto la testa per togliermi  i cuoricini e i fiorellini che si sono creati intorno alla figura di Edward. Quando mi è vicino ci sorridiamo timidamente e gli porgo il rastrello.

“Bella io vorrei parlarti”annuisco come un automa.

“Abbiamo iniziato a frequentarci solo per una scommessa e alla fine abbiamo anche imparato a conoscerci tramite questo gioco. Per me però non lo è più da tempo.E’ vero sono un donnaiolo. O meglio lo sono stato. E ogni volta cha andavo a letto con una donna non la rivedevo più, anche loro però non mi cercavano. Invece tu sei tornata. E non sei tornata per me ,ma per te stessa. Tu non sei come le altre .Mi hai voluto tener testa rimanendo te stessa. Non hai mai finto con me perché credo non ne sentissi il bisogno”posando le mani sulle mie spalle mi avvicina a sé.

“Mi sono quasi subito innamorato di te. Credo nel momento in cui dopo aver letto l’articolo ti ho chiamata. Mi hai colpito sia in positivo che in negativo. Nonostante ti avessi fatto del male,non mi hai lasciato perdere come hanno fatto tutti gli altri,ma hai voluto impartirmi una lezione. Bella ti amo”sorrido come un ebete ad occhi chiusi per assaporare meglio il momento. Non mi sono sbagliata. Avevo capito bene allora. Ma nel momento in cui sono pronta a rispondergli ho una sorpresa sconcertante.

“Bella”sento jake gridare dalla porta di casa. Corre verso di noi e mi strappa dalle braccia di edward afferrandomi anche lui per le spalle.

“Spero che non sia troppo tardi”riprende fiato e guarda prima lui e poi me.

“Bella io ti amo. Era da tempo che volevo dirtelo. E’ da tempo che provo più di una semplice amicizia per te. E’ per questo che ti mettevo sempre in guardia nei confronti di edward. So che tutto questo ti può sconvolgere. So che tutto questo è improvviso,ma…scegli me bella. Scegli me e non lui”

 

Io che credevo che ogni tassello della mia vita fosse al suo posto. Io che credevo che finalmente avendo sentito la dichiarazione di edward non avrei avuto più dubbi…mi ritovo di nuovo in un mare di guai.

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Capitolo 11
*** 10. 10 cose che odio/amo di te ***


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sara_cullen: Consideriamo quel “sadiche” come un complimento! XD Comunque vedrai che i dubbi di Bella non riguardano tanto la sua scelta, quanto piuttosto la situazione difficile in cui si trova: è comprensibile ce non sappia come comportarsi visto che Jake è comunque suo amico e quindi ci tiene a lui. Siamo sicure che rimarrai soddisfatta del prossimo capitolo e che al massimo vorrai rinchiudere Bella in una clinica solo per poter prendere il suo posto!

IsaMarie: Per par condicio tira il collo ad entrambe! XD Concordiamo: Charlie è fantastico, Edward ancora di più e Jacob è un guastafeste però vedrai che Bella è una ragazza con le idee molto chiare. La sua difficoltà nasce semplicemente dal fatto che non vuole perdere un amico ma nemmeno un potenziale meraviglioso fidanzato… Ma vedrai che sarai soddisfatta con il prossimo capitolo…!

PervyForRobsten: Grazie mille per i complimenti! E già, la situazione si complica alquanto, ma in fondo così  risulta più affascinante e il (sudato) lieto fine è ancora più apprezzabile..! XD

Moni68: Cara Moni, sei una delle pochissimissime nostre lettrici che non odia Jake profondamente! E anche una che ha compreso la situazione di Bella: è vero, lei sa chi scegliere in fondo ( non così in fondo in realtà)! Il bastardo ha affascinato tutte (si sa che il bad boy attrae sempre!) però comprendi bene come Edward abbia dovuto mettere da parte questo suo comportamento per far colpo su Bella. In fondo, anche questo lato dolce gli dona, vero? XD

RenEsmee­_Carlie_Cullen: Siamo tutte team-Charlie! XD Facci sapere se dopo questo capitolo avrai dato fuoco a Bella…

lampra: Chissà se la tua idea si rivelerà giusta… In ogni caso, siamo contente che il capitolo ti sia piaciuto e speriamo che questo ti poaccia ancora di più!

site: Ti ringraziamo di cuore per i tuoi complimenti (siamo in due)! Ci farebbe piacere se continuassi a seguirci, a meno che tu non sia arrabbiata con noi per la dichiarazione di Jake! XD

Austen95: “impiccare il pulcioso” uahuahuaha!!! Povero Jake! (però riconosciamo che è snervante!) Su dai, consolati con il prossimo capitolo!

Aylas: Sei proprio su di giri per la dichiarazione!!!  È vero, Jake riesce a rovinare sempre tutto, anche i momenti più perfetti come la freschissima dichiarazione di Edward! Però in fondo per Bella è una persona importante (come amico, ovviamente) quindi non ci sentiamo nella posizione di odiarlo al 100% (facciamo… un 45%?) XD

yara89: La tua recensione è stata impeccabile! Hai colto nel segno e sei stata molto acuta! Il che ci fa davvero piacere! Credici, il colpo di scena finale sarà pienamente compensato in questo capitolo successivo. Speriamo che tu sia soddisfatta!

aLbICoCCaCiDa: Comprendiamo la tua rabbia, Jake è un guastafeste, però non preoccuparti, Bella non ha dubbi sulla sua scelta, come sarà evidente in quest’altro capitolo! Vedrai che per un po’ riuscirai a dimenticare la rabbia che provi verso Jacob e vorrai solo concentrarti su quel figo di Edward!

Noemina90: Carissima, siamo felici che tu ti sia appassionata così tanto e in qualche modo legata alla nostra storia! Speriamo che anche questo capitolo sia di tuo gradimento! Jacob, sì, è proprio come il prezzemolo, ma in fondo è Bella a dover scegliere e noi siamo sicure che tu sappia già chi preferisce...

Noe89: Non preoccuparti se non sei riuscita a recensire prima! Meglio tardi che mai! Anzi, ci fa davvero piacere che tu apprezzi la nostra storia e ti ringraziamo per i complimenti! Jacob ha fatto innervosire davvero tutte! Però non dovrai avere timore, Bella si rifarà dei momenti rovinati da Jake! Charlie è fantastico, concordiamo! La sua super-protettività nei confronti di sua figlia alla fine risulta divertente (per Bella forse un po’ meno!). Speriamo che tu riesca a leggere il prossimo capitolo perché sicuramente ti piacerà…

Buonaseeeeeeeeeeeeeeera!!Allora vi abbiamo viste o meglio ascoltate molto arrabbiate nelle puntate precedenti…che donne di poca fede!!XD

Il capitolo è molto dolce e contiene anche una scena hot che secondo noi è più soft (scusate il gioco di parole !!).Con questo capitolo siamo arrivate ad un punto decisivo della nostra storia ,ma non definitivo.Vi vogliamo dare un avvertimento per non far calare il vostro interesse…non sempre se son rose fioriranno…O.o…ma la storia è a lieto fine, perciò non strappatevi i capelli vogliamo solo essere sadiche con voi!!XD

Per quanto riguarda il titolo è tratto da una deliziosa commedia americana con un giovanissimo heath leadger “10 cose che odio di te”, che noi vi consigliamo di vedere.Per concludere vogliamo ringraziarvi delle recensioni ben 13 WOW!!!!Grazie mille…vi adoriamo!!! Ed ora buona lettura…

BASTARDO IN TRAPPOLA

 

Capitolo 10   10 COSE CHE ODIO/AMO DI TE

 

Non sono riuscita ad affrontare la situazione. Mi sono lasciata sopraffare dalla paura. Non mi aspettavo la dichiarazione di jacob. Io non l’ho mai visto che come un amico e non gli ho mai dato false speranze o speranze in generale. Non l’ho mai illuso perché sa perfettemante quello che provo per lui. E sa anche che non andrà mai oltre un amicizia.A che pro tentare?

Sapevo perfettamente cosa fare prima,fuori in giardino con edward.Sapevo cosa rispondergli. Finalmente non c’erano né dubbi,né impedimenti. Ed ora ce n’è uno peraltro bello grosso.

Come dire a jacob che non lo amo e che ho scelto edward?

Prima sono scappata. Ho guardato prima edward e poi jacob. Non ho saputo cosa dire; il colpo è stato troppo forte e mi ha preso alla sprovvista.

Ora che sono nella mia stanza credo di aver fatto bene. Non sarebbe stato giusto  dare un dispiacere cosi grande a jacob di fronte al suo rivale ovvero edward. In questi ultimi tempi ho tanto criticato il comportamento appiccicoso di jake che ora preferirei mille volte la situazione precedente che questa. Prima ero convinta che ascoltando finalmente la dichiarazione di edward ogni tassello della mia vita sarebbe stato al suo posto. E invece jacob ha deciso di non attenersi ai piani ed ora accettare edward significherebbe perdere l’amicizia di jacob.E lui è importante per me.Importante però come un fratello.

 

Oggi non ho preparato il pranzo, ho detto a papà che dovevo sbrigare del lavoro urgente al computer per la mia redazione. In realtà non ho fatto altro che evitare i DUE. Jacob per la situazione difficile in cui mi ha messo,con lui sono arrabbiata e delusa,ma anche mortificata ; con edward perché mi vergogno troppo per la mia non risposta alla sua dichiarazione. Sicuramente l’avrà interpretata come una risposta negativa.

 

“Bells sai dove sono le chiavi della macchina della polizia?”chiede mio padre dallo sgabuzzino.

“A che ti servono, lo sai che non voglio che guidi”mi riprendo dallo stato comotoso nel quale sono caduta.

“Devo solo fare un salto in centrale,si prospetta una piccola tempesta a forks e vorrei prendere del materiale in più per proteggere la casa”già la tempesta.

Questo significa che resteremo per ore e ore tutti e quattro insieme non solo sotto lo stesso tetto,ma anche nella stessa stanza. Nonostante la mia ritrosia,prendo le chiavi della macchina dalla tasca interna del giubotto di papà. Non conosce proprio le sue cose. Non immagino neppure quante cose dopo la mia partenza si sia perso.

“lo accompagno io se vuoi”jacob spunta dalla cucina con il suo giubotto nero di pelle già infilato.

Annuisco solamente. Jacob ha ben capito che restare tutti insieme in casa non mi farà bene. Charlie accetta l’aiuto del mio ‘migliore amico’,ma prima di chiudersi la porta alle spalle mi mima con le labbra-che succede?-.

Già. Che succede. Non lo so neppure io. In realtà so cosa vorrei che succedesse,ma sono solo un po’ confusa sul da farsi.

Mi riprendo da questo stato di trans dall’entrata in scena di edward che scende le scale. Ci guardiamo un attimo prima stupiti e poi imbarazzati.

“v-vado a fare la spesa.Ci sarà la tempesta è meglio che faccia rifornimenti”cerco di trovare una scusa per non restare un minuto di più insieme. Ho paura. Ho una dannata paura delle conseguenze.Lo voglio e lui mi vuole,ma perderò il mio migliore amico così. Mi ha confortata nei momenti in cui avevo maggior bisogno. E ora tutto questo sarebbe finito solo per mia volontà?

“No bella ci vado io, tu sbarra tutte le finestre”non mi lascia il tempo di obiettare che sento la porta sbattere. Naturalmente è arrabbiato. Ed è tutta colpa mia.

 

Chiudo tutte le finestre sigillandole dall’esterno con delle fasce in legno come mi ha insegnato charlie. Ha già iniziato a piovere da un po’ e ora si è creata anche una leggera nebbiolina. Non è tornato ancora nessuno e sono preoccupata.

Driiiiiiiiiiiiindriiiiiiiiiiiiin

“Pronto?”al secondo squillo rispondo al telefono. Non ho ancora staccato la corrente proprio perché aspettavo la chiamata di qualcuno.

“Bella le strade sono allagate e non vogliamo incorrere in qualche guaio con la macchina perciò restiamo qui. Te la senti di restare da sola con edward?”il suo nome è stato pronunciato con un sospiro. Naturalmente jacob non vuole lasciarmi da sola con lui.

“si non ti preoccupare sono abituata al mal tempo di forks. Tu prenditi cura di charlie ,odia i temporali”sorrido presa dai ricordi.

“Jake…ti voglio bene”sussurro con le lacrime agli occhi.L’ho detto. Certo sono un po’ vigliacca per dirglielo per telefono,ma è il momento giusto.

“Lo so. Io ti amo”è sereno quando lo dice. Non è tormentato. E’ questa la conseguenza tanto temuta. Lui mi avrebbe voluta sempre bene a modo suo,ma sicuramente non sarebbe stato più il mio confidente,non mi sarebbe stato più tanto vicino.

Non faccio in tempo ad aggiungere altro che la corrente se ne va via.Mi premuro di staccare la spina a tutti gli elettrodomestici e accendo un paio di candele in salotto dove passerò la notte. E’ la stanza più sicura e protetta della casa.

Improvvisamente sento battere forte alla porta.Spero che sia edward, sono veramente impensierita. Apro la porta e un ragazzo incappucciato carico di buste irrompe nella stanza.

“Avevo perso la strada di casa con questa nebbia”risponde seccato per essere bagnato come un pulcino.

”Non ti preoccupare, io ora metto a posto la spesa, tu cambiati e torna subito giù,il piano superiore non è molto sicuro”lo avverto prima di dirigermi con le buste in cucina.

 

“Gli altri non ci sono?”chiede edward preoccupato scendendo le scale dopo un quarto d’ora abbondante

.Sono seduta a terra.Il divano mi protegge dalle finestre che ho alle spalle e mi sono avvolta in un paio di calde coperte.Prima di ripondere lo invito a sedersi al mio fianco.

“Sono bloccati in centrale, siamo solo io e te stasera”la mia osservazione forse è suonata come una minaccia alle sue orecchie perché ha deglutito rumorosamente.

“Edward credo che dovremmo parlare”taglio il silenzio con un argomente davvero bollente. Sono ancora un po’ sconvolta da quello che ho appena fatto con jacob,ma ora devo andare fino in fondo con edward. D’altronde ho sempre saputo  quello che voglio.

“Bella non c’è bisogno che me lo dici,so perfettamente che hai scelto lui.Il tuo silenzio ha parlato”risponde serio senza mai guardarmi.Mi sto innervosendo. Io ho appena perso il mio migliore amico e lui capisce fischi per fiaschi?

Arrabbiata come non mai perché edward non vuole capire e non mi vuole far spiegare lo afferro per la canotta e lo butto a terra posizionandomi a cavalcioni sul suo busto.

“Brutto idiota perché non vuoi vedere? Perché non vuoi capire?”le lacrime iniziano a sgorgare ininterrotte cadendo sulla sua canotta e imbrattandola del mio mascara colato.

“Cos’è pensavi che avrei scelto il primo che passava?ma cosa ti passa nella testa? Sei innamorato di me no? Abbi fiducia in questo sentimento. Credi nell’amore che provi per me. Credi in me. Perché,maledizione edward, io a poco a poco mi sono perdutamente innamorata di te. E non tollero questo abbattimento da parte tua.Combatti per i tuoi sentimenti. Combatti per il nostro amore. Perché io ti amo edward”mi copro con entrambe le mani gli occhi che ormai sono appannati per le troppe lacrime.Mi sento uno schifo.Perchè deve rinunciare subito a me, forse non ci tiene abbastanza.

Ma mentre la mia mente è già arrivata alle conclusioni più brutte, edward si solleva con il busto,mantenendomi sempre a cavalcioni su di lui.Scosta le mie mani dal volto e mi bacia.Un semplice sfiorarsi di labbra.Due, tre volte.Con le sue mani cerca di cancellare le lacrime che continuano a scendere; sembro un rubinetto che perde.E alla fine si sporca le mani del mio mascara.

“Quando si è dichiarato jacob ho avuto paura. So di non essere perfetto.So di non essere giusto per te.Ho un sacco di difetti eppure tu ci hai visto del buono anche lì.Sei incredibile”

“Avevo dato per scontato che scegliessi lui.Perchè mi sento inadeguato per te.Ma nonostante tutto ti amo.E ora sentire dalle tue dolci labbra che anche tu mi ami mi carica di una nuova forza e perdonami di averti fatto piangere.Ti amo”riprende a baciarmi e questa volta non è un semplice sfiorarsi.Schiudiamo le labbra e congiungiamo le nostre lingue che iniziano a rincorrersi.Le mie braccia dal suo petto ora sono intorno al suo collo.Le sue massaggiano i miei fianchi fino a quando una sua mano si intrufola sotto la maglietta e mi accarezza dall’alto verso il basso la colonna vertebrale provocandomi brividi di piacere.Intensifica i baci prendendo a succhiarmi la lingua e lanciandomi dei chiari segnali di dove vuole arrivare.Stacco la mia bocca dalla sua per riprendere fiato e sussurrargli che lo amo infinite volte.Prende a baciarmi il collo e a tirare un po’ la manica sinistra della mia t-shirt per mordichiarmi la spalla.Sento crescere la sua eccitazione sotto di me e lo provoco muovendomi un poco in senso circolare.

“E sta ferma che se no i giochi finiscono subito”mi sussurra sulla spalla sorridendomi e tenendomi ferma per i fianchi.Ci guardiamo per un mometo negli occhi e sorridiamo come due cretini felici.Dopo avermi dato un bacio a stampo mi sfila la maglia e io faccio lo stesso con la sua,ma non riesco  a stare un attimo ferma e gli stuzzico i capezzoli con le mani mentre gli bacio il pomo d’adamo che fa su e giù per la gola.Mi alzo all’improvviso per sfilarmi i jeans e edward osservandomi comprende che anche lui deve fare lo stesso.Purtroppo però presa dalla foga non riesco a stare in equilibrio e precipito su edward a causa dei miei jeans troppo stretti che non si vogliono sfilare.Edward allora ribalta la posizione e mi sfila lui i jeans.Il freddo si fa sentire e accortosi dei miei brividi,non solo di piacere,ci avvolge nel plaid,posandolo sopra le nostre testa a mo' di tenda.Oltre i brividi di freddo e di piacere ci sono anche quelli dell’agitazione.Mi sento scoppiare di felicità che sono agitata come se fosse la prima volta.

Edward si accorge del mio imbarazzo,non si perde la minima smorfia del mio volto.E cosi appoggia il suo corpo tiepido sul mio,in modo che l’imbarazzo di vederci poi nudi diminuisca.Prende nuovamente a baciarmi il collo mentre con una mano sfiora i miei slip introducendovi dentro la mano che subito afferra una mia natica.Presa dalla frenesia afferro con entrambe le mani il suo volto e lo riporto alla mia bocca.Edward si da subito da fare e mi sfila completamente gli slip stuzzicandomi interiormente.Da quella sera non ho mai dimenticato le sue mani.Le sue carezze si fanno troppo profonde e veloci che sono costretta a bloccarlo perché non voglio avere un orgasmo da sola,ma con lui.Capite le mie intenzioni si affretta a slacciarmi il reggiseno con non poche difficoltà.

“Ma come diavolo…”

“E’ sul davanti l’apertura”sussurro con una voce roca che non ho mai sentito.

Apre il regiseno a balconcino e poi si diverte a richiuderlo e riaprirlo un paio di volte prima che gli tiri un pizzicotto sui testicoli.

“Ahi i gioielli”non è il momento di giocare.Con tutte le donne che ha avuto non ha mai visto un reggiseno con l’apertura d’avanti? Prima che termini di formulare questo pensiero le sue labbra si sono posate su un mio seno,baciandolo e mordicchiandolo,mentre all’altro gli sono riservate le cure della sua mano.

“A-ah”mi sfugge quando prende a succhiuare il capezzolo.Dal continuo sfregare delle mie gambe capisce che sono pronta.Apre bruscamente le mie gambe e avvicinandosi a me sussurra:

“ora sei mia”e ci uniamo.

“Ah”più che un gemito è un piccolo urletto di dolore che mi esce.

“Ti ho fatto male?!”domanda tra il premuroso e lo stupito.

“Un po’.Sai com’è. E’ da un po’ che non mi tengo in allenamento”e con un leggero movimento dei miei fianchi gli faccio capire che mi sono abituata alla sua presenza.Posando la sua mano destra sulla schiena ci posizioniamo di lato e con l’altra mano porta la mia gamba all’altezza del suo fianco e comincia finalmente a muoversi.

Il primo orgasmo arriva quasi subito per entrambi.Non siamo riusciti a trattenerci.Ma la seconda volta decidiamo di prolungare un po’ più il piacere per assaporare con calma i momenti in cui siamo uniti.

“Quattro”spezza edward il silenzio di una serena alba.Siamo andati avanti per tutta la notte e ora siamo qui sempre sul tappeto avvolti come due involtini nei plaid.Non so se ho la forza fisica di ricompormi.

“4 cosa?”

“Ti ho fatto provare 4 orgasmi”

“Ebbene dobbiamo mettere i manifesti”gli tiro una ciocca di capelli.Sono seduta tra le sue gambe e ora indosso la sua t-shirt che mi funge da camicia da notte per quanto è larga e lunga per me.

“No io ci scriverei un articolo sopra.Non è la tua specialità questa?”

“Ahahahah non parlo di cose già risapute sul giornale come il tuo mega orgoglio maschile”

“Touchè”mi bacia i capelli.

“E’ meglio che ci rivestiamo ha smesso di piovere da un po’ e potrebbero ritornare gli altri da un momento all’altro”

“Ti sei accorto persino che ha smesso di piovere?”

“Tesoro io so fare molte cose contemporaneamente”si vanta il bastardo.

“Ah davvero?!”e mi giro completamente con il busto per poterlo baciare meglio.Se non fosse per il fatto che mi trovo a casa di mio padre e che edward si è alzato tutto nudo per rivestirsi sarei già al numero 5…Mentre cerca di trovare in quel macello del salotto i suoi boxer non resisto e mi sporgo per baciargli il sedere.

“Ehi giù le mani o in questo caso la bocca.Sono assicurato”sbuffo per il fatto che si sia allontanato per rivestirsi.Forse teme una mia ulteriore aggressione,ma poi con almeno indosso i jeans si riavvicina e mi bacia la fronte.

“Ora che abbiamo abbattutto tutte le nostre barriere  dobbiamo recuperare il tempo perso”dato che sono ottusa non capisco subito quello che voglia dire e lo guardo confusa.

“Amore ci dobbiamo dare da fare con l’attività fisica e c’è un posto in particolare dove vorrei farlo…”

“La camera di charlie?”

“Oddio no la tua .A new york.Perchè se ancora tu non l’hai capito questa storia continuerà anche là”arrosisco non solo per la mia stupidità,ma anche per la gioia di poterci amare liberamente,senza ostacoli,o pregiudizi.

“Adoro quando arrossici”arrotola ad un dito una mia ciocca di capelli.

“Dimmi 10 cose che ami di me e io ti dirò 10 cose che odio di te”lo incito a questo stupido gioco.Ma lui accetta di buon grado, sedendosi di fronte a me e scaldando le mie mani nelle sue.

“Amo i tuoi grandi occhioni castani e le mille espressioni che fanno”

“Amo il modo in cui mi baci come se fossi un bambino da coccolare”

“Amo le tue gambe morbide al punto giusto”

“Amo il tuo volerti mostrare forte,ma non eccessivamente”

“Amo il modo in cui vuoi bene ai tuoi amici”

“Amo il modo in cui ti prendi cura di tuo padre”

“Amo la tua mente realista”

“Amo il modo in cui dormi come se ci fossi solo tu nel letto”

“Amo il fatto di amarti”

Prendo fiato.

“Odio come mi guardi come se fossi una tua proprietà”

“Odio la tua prepotenza nel cercarmi”

“Odio i tuoi giochetti e le tue frecciatine”

“Odio il fatto che tua sia un attore famoso”

“Odio i tuoi modi di sorprendermi”

“Odio i tuoi occhi verdi che mi penetrano l’anima”

“Odio il tuo corpo fantastico che richiama un sacco di ragazzine appiccicose”

“Odio il modo in cui mi hai fato soffrire”

“Odio il modo in cui mi sono innamorata di te”

“Odio il modo in cui ti amo”

Appena sussurro le ultime parole mi abbraccia di slancio e cadiamo entrambi all’indietro.Prende a baciarmi tutta la faccia e io scoppio in una ridarella senza fine.

“Mi sbaglio o tutte le cose che odi di me sono quelle che ami?”

Ci baciamo senza sosta senza riprendere fiato.Riprendiamo a fare l’amore come conigli.In questo momento non ci interessa di niente e nessuno.Vogliamo solo soddisfare la nostra libido,vogliamo solo amarci.E il bello è che niente avrà fine…finchè non rientrerà papà.

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Capitolo 12
*** 11. Baciami ancora ***


Ecco a voi l'undicesimo capitolo!!! Siamo quasi agli sgoccioli, ormai... Questa volta potete rilassarvi, vi anticipiamo che non ci sarà nessun guastafeste ad interrompere...ehm... il divertimento dei nostri due piccioncini! Vi assicuriamo al tempo stesso che anche questo capitolo è molto dolce e divertente. Come potete vedere, il titolo si rifà al recente seguito del fortunato "L'Ultimo Bacio", mentre per la "location" principale questa volta ci siamo rifatte ai nostri sogni di bambine (quasi ventenni...!) che magari condividete anche voi! Vi esortiamo a prestare particolare attenzione ad alcune parole... e come sempre vi auguriamo buona lettura!


BASTARDO IN TRAPPOLA

Capitolo 11  BACIAMI ANCORA

 

Meno male che papà e jake sono tornati verso l’ora di pranzo cosi abbiamo avuto modo di goderci la nostra intimità resa molto più eccitante dal pensiero che potessero rientrare da un momento all’altro.Quando sono rincasati papà ha lasciato soli in salotto edward e jacob.Prima edward mi ha accennato che voleva essere chiaro con jacob.Io ho spiegato i miei sentimenti con lui e anche edward vuole farlo.Nel frattempo preparo il pranzo.

“Bells, ho visto che le tue valigie sono pronte in camera tua.Quando hai deciso di tornare a new york?”chiede mio padre sedendosi comodamente al suo posto a tavola mangiucchiando un po’ di pane.

“Ah giusto domani mattina prendo il primo aereo.E’ una settimana che sono lontana dal lavoro.Ho dovuto prendere delle ferie non pagate perciò ora che sono sicura che tu stai meglio posso andarmene”allontano il tagliere con il pane da mio padre prima che lo divori tutto e al suo sbuffo contrariato gli do un bacio sulla fronte.Quando mi allontano mi guarda stranito.

“Bells come mai cosi felice? Hai picchiato il rosso stanotte?”sghignazza sotto i suo baffi neri.Non sa quanto è vicino alla realtà.Bè più che picchiato l’ho un po’ graffiato in un momento di impeto selvaggio.Arrossisco al ricordo di poche ore prima e gli do uno scappellotto sulla nuca dirigendomi in salotto per prendere il servizio buono di  piatti.Mi sono dimenticata  che i miei due ragazzi stanno ‘chiarendo’ in salotto,così mi accosto subito allo stipite della porta per non farmi subito notare e involontariamente-volontariamente ascolto le loro ultime parole.

“Io l’amo”decisa e felice risponde la voce di edward.

“Anche io l’amo”aggiunge calmo jacob “e ha scelto te, vorrei dirti che mi sta bene,ma no.Sei volubile e nonostante l’età sei molto più giovane di me.Ma accetto la sua scelta.E spero che tu possa renderla felice”

“Lo farò”

Vedo che si stringono le mani come se avessero appena portato a termine un contratto: me.Ma mi sono sporta troppo ed entrambi si voltano verso di me.Esco dal mio nascondiglio e con un sorriso ebete stampato in faccia e con un cenno della mano dico:”Ciao”

Jacob ricambia con un cenno del capo e poi sale le scale,ma dopo il terzo gradino si ferma e senza mai voltarsi mi dà il suo annuncio.

“Stasera ho un aereo per new york.Torno prima di voi è meglio…cosi.”

E’ tutto molto triste.Siamo stati molto amici io e jacob.Per me smetteva anche di essere un attore famoso.

Sento una mano calda avvolgermi il fianco e il suo mento appoggiarsi alla mia spalla.

“Non è un addio.ma solo un arrivederci”

“Dagli tempo”

Strofino la mia guancia sul suo naso per rilassarmi e rassicurarmi. Ho lui al mio fianco ora.

 

Appena tornata a casa non ho trovato alice,ma solo un suo bigliettino lasciato apposta per me:

 

Nonostante sia passata una settimana sono ancora arrabbiata e delusa da te.

Questa settimana starò da jasper ha la febbre e ha bisogno di cure…le mie cure ;-D

Ma sono ancora arrabbiata con te.preparati il discorso perché contro un avvocato come me te ne servirà uno veramenete buono.

Alice

 

Prima o poi dovrò fare un bel discorso con alice.Spiegarle che cosa mi è passato per  la testa.E che non ce l’ho di certo con lei.

 

Sono passati un paio di giorni dal nostro ritorno e ci siamo continuamente visti e sentiti io ed edward.Siamo molto presi come un bambino con il suo giocattolo nuovo…che paragone infelice!però il senso o meglio la felicità provata è la stessa.

“Ehi amore”rispondo al primo squillo al telefono.

“Ciao piccola che fai?io ho appena parlato con il mio manager da domani riprendo a lavorare.Per un paio di giorni non ci vedremo devo girare alcune scene d’interni in un hotel”

“Quindi la pacchia è finita eh?e allora oggi che facciamo?”

“A dire il vero oggi sarei impegnato…dovrei trovare dei mobili per il mio nuovo appartamento”

“Hai un appartamento?pensavo che vivessi di albergo in albergo”

“E’ una storia lunga dopo te la racconto se vuoi accompagnarmi in questo giro pazzo di spese…”

“Se si tratta di fare spese io ci sono”

“Ma per farmi compagnia no eh?”scherziamo sempre cosi tra noi.E mi piace.Mi piace molto.

 

“Allora raccontami la storia di questo fantomatico appartamento”lo invito a farmi conoscere ancora un po’ il suo passato.Nel frattempo camminiamo mano nella mano lontani dalla città.Siamo poco fuori new york in aperta campagna.Qui si ergono una serie di villette che di piccolo hanno solo il nomignolo.E’ un vero e proprio complesso di regge, ognuna fornita dei propri comfort.Camminiamo lungo il viale sul quale si affacciano ed edward mi indica una bellissima villa ultramoderna alla fine della via.E’ stupenda.La facciata principale è ricca di grandissime vetrate a specchio incorniciate dall’intonaco bianco e da un delizioso tetto spiovente in legno arricchito dalla cappa di un camino.Una fantastica baita in aperta campagna, modernissima.

“Entriamo?”mi invita edward. Io entro però e non esco più.

Gli spazi interni sono luminossissimi anche grazie agli ampi soffitti e alle pareti bianche che fanno espandere la luce che penetra dalle vetrate; facendo anche risaltare il parquet scuro presente in tutta la casa.

“In realtà la casa è mia da 3 anni,ma non ho mai trovato il tempo necessario per arredarla e viverla.Ho continuato a vivere come un vagabondo passando da un hotel all’altro.Però ora mi dispiace veramente tanto per questo splendido appartamento e vorrei arredarlo cosi mi verrà voglia di visitarlo ogni tanto”

“Certo è un castello.Ce ne vorranno di mobili per arredarla”spero che la mia voce sia arrivata ad edward perché appena ho messo piede in questo loft sono schizzata come un proiettile da una stanza all’altra.Dopo essermela rigirata bene bene e aver immaginato come arredarla torno al piano di sotto da edward che imperterrito mi cerca in tutte le stanze.

“Se vuoi ho un’amica che ha un mobilificio e possiamo visitarlo quando vogliamo”al suono della mia voce esce di corsa dal salone e poco prima che scenda gli ultimi 2 gradini mi afferra dalla vita facendomi volteggiare un paio di volte e baciandomi appassionatamente, mordicchiandomi più volte il labbro inferiore, quello più gonfio e sporgente.Gli accarezzo dolcemente la nuca beandomi delle sue coccole e nel frattempo continua ad ondeggiare dolcemente ,come se stessimo danzando.Però con me in braccio.

“Allora la chiamo?”

“Certo non voglio mica toglierti il divertimento”e il suo fantastico sorriso mi illumina al pari delle luce che proviene dalla vetrata.E’ una casa adatta a lui. Bella,quasi irreale.

 

Ho chiamato la mia amica angela, una mia conoscenza newyorkese fatta appena giunta nella grande mela.E’ una ragazza davvero affidabile che non si è fatta travolgere dalle mode di questa città.Le ho chiesto se avremmo potuto fare un giro da soli al suo mobilificio,non voglio che i clienti assalgano edward per chiedergli un autografo.

“E cosi gireremo soli soletti nel mobilificio di questa angela.Lo fai spesso?”

“Cosa?”chiedo sorpresa perché sono sovrapensiero.Ricordavo la prima volta che ho conosciuto angela.Sembrava e sembra tutt’ora una ragazzetta di paese con le trecce.Nonostante il suo aspetto è una ragazza dura.Più volte alice e anche io abbiamo cercato di invogliarla a vestirsi in maniera più adulta.Il suo lavoro la porta a stare a stretto contatto con il pubblico e dato che l’apparenza inganna, quando vedono arrivare una giovane donna con la gonna a fiorellini e il maglione della nonna non penserebbero mai che sia una personal designer.

“Chiedere questi favori alla tua amica”

“Oh siamo gelosi.Be sappi che ho chiesto un favore simile solo una volta per alice.Mi ero dimenticata un suo anniversario con jasper.Alice festeggia tutti i tipi di festività; anche la prima ceretta.E io mi ero dimenticata di farle un regalino.Cosi le regalai una visitina al mobilificio di angela.Be il resto lo puoi immaginare”

“Però swan non immaginavo che facessi di questi regali”

“Be il desiderio nascosto di ogni donna è farlo in un luogo pubblico”bisbiglio al suo orecchio per non farmi sentire dal tassista.

 

Arrivati a destinazione saluto calorosamente angela che come mi aspettavo non conosceva edward e il poverino viene ferito nel suo orgoglio di star internazionale.Il mobilificio è di proprietà della famiglia di angela.Ha organizzato un grandissimo magazzino nel centro di new york,allestendo i possibili interni per ogni stile di casa.

“Bene  fra un paio d’ore chiudo.Mi raccomando bella sai la prassi.Alle dieci spegni la luce cosi il custode pensa che non ci sia nessuno e se ne va,ma poi correte via se no vi chiudo dentro”entrambi la ringraziamo e partiamo con il giro dei mobili.

“Allora da cosa iniziamo?”mi chiede edward.

“Mi lasci carta bianca?”gli rispondo incredula.

“Certo pur di passare più tempo con te.Le donne quando devono fare spese passerebbero le ore a girare,no?”gli stampo un bacio sulla guancia lasciandogli l’impronta del lucidalabbra e lo strattono per i vari salottini arredati.

Parto dalle cucine.Passiamo per una cucina stile country con addirittura stampati sugli sportelli della credenza due mucche.Sulla faccia di edward appare una smorfia di dissenso e sulla mia un sorriso.

La seconda cucina invece è arredata con mobili degli anni 80 tutti laccati bianchi e neri.Questa volta sono io a essere contriariata.Con l’archittettura della casa di edward stonerebbe.

“Guarda bella!”mi richiama edward dai miei pensieri e lo vedo trafficare con gli interruttori della luce della stanza e scegliere la modalità ‘discoteca’. I fari illuminano ad intermmittenza la stanza e edward si mette in mostra con un ballo improvvisato dalla febbre del sabato sera.Oscilla il bacino a destra e a sinistra ruotando le mani sul petto a ritmo.E mentre canticchia la melodia a colpi di bacino in avanti avanza verso di me ancora appoggiata all’isola della cucina.Mi tira a se e mi intrappola tra le sue braccia iniziando cosi ad oscillare insieme al ritmo di una melodia più lenta che suona solo nella nostra testa.

“Aspetta”edward estrai dai suoi jeans un cellulare ultramoderno che con non poca fatica riesce a far funzionare.Cerca nella rubrica multimediale e sceglie una vera melodia su cui ballare:

Electrical storm-U2

 

The sea it swells like a sore head

And the night, it is aching

Two lovers lie with no sheets on their bed

And the day it is breaking

On rainy days we'd go swimming out

On rainy days, swimming in the sound

On rainy days we'd go swimming out

You're in my mind

All of the time

I know that's not enough

If the sky can crack

There must be some way back

 

Prende la mia piccola mano nella sua,l’altra è ancorata al mio fianco.Ci muoviamo appena,l’importante é sentire il fiato dell’altro vicino.Adoro questa canzone.Il modo in cui Bono pronuncia ogni singola parola.Il video estremamente romantico e struggente che ha accompagnato questa melodia.


For love and only love

Electrical storm

Electrical storm

Baby don't cry

Car alarm

Won't let you back to sleep

You're kept awake

Dreaming someone else's dream

Coffee is cold

But it'll get you through

Compromise

That's nothing new to you

Let's see colors that have never been seen

Let's go to places no one else has been

In my mind

All of the time

I know that's not enough

Well if the sky can crack

There must be some way back

To love and only love

Electrical storm

Electrical storm

Electrical storm

Baby don't cry

It's hot as hell

Honey, in this room

Sure hope the weather will break soon

The air is heavy, heavy as a truck

Need the rain will wash away our bad luck

Well if the sky can crack

There must be some way back

To love and only love

Electrical storm

Electrical storm

Electrical storm

Baby don't cry

Baby don't cry

Oh baby don't cry

Oh baby don't cry

 

Nonostante tutto io piango.Mi stupisce sempre.Continuamente.Ma a me basterebbe che continuasse solo ad amarmi, il resto non conta.Si accorge delle mie lacrime e inizia a baciarmi il viso là dove sono scese portando entrambe le sue mani sulla mia schiena per stringermi a lui sempre più.Improvvisamente inizia a lasciare tanti piccoli baci sul collo,ma la sua barba un po’ incolta sortisce l’effetto contrario,invece di eccitarmi mi provoca il solletico.

“Edward le lacrime non hanno percorso un tragitto cosi lungo”gli tiro leggermente i capelli per fargli alzare la testa dal mio petto.Mi sorride malizioso e mi bacia il naso prima di riprendermi per mano e proseguire il nostro tour.

Di colpo sento uno strano rumore provenire dal magazzino accanto.Spaventata guardo subito l’orario e noto che sono le 10 passate.Sicuramente è il custode.Edward dalla mia faccia preoccupata corre subito al primo interruttore e spegne tutto,ma la porta principale si apre lo stesso.Allora edward afferra la mia mano nel buio più totale e mi trascina lontano,credo verso le stanze da letto.E ci rinchiudiamo in un armadio con le porte scorrevoli.

“C’è nessuno?”urla la voce del controllore.Crede veramente che se ci fosse un ladro gli risponderebbe? passano i minuti e sentiamo dei passi aggirarsi nel mobilificio.

“Insistente il signore”bisbiglia edward alle mie spalle.Mi tiene stretta a sè e il tuo torace è completamente appoggiato al mio.Mamma mia com’è eccitante la situazione.No bella ritorna in te.Non farai sesso con edward in un armadio con uno sconosciuto dietro quest’anta.

“Tesoro ti sento accaldata che pensieri impuri stai facendo?”sento il fiato caldo di edward vicino al collo dove,dopo aver spostato i capelli vi deposita un sensuale bacio.Le sue mani delle mie spalle scendono lentamente sul mio ventre creando brividi insopportabili.In preda alla confusione,decido di appoggiare la mia testa sulla sua spalla,ma edward interpreta male il mio segnale e le sue mani scendono pericolosamente verso le cosce.

“Edward”sussurro contrariata…forse.

“Hai le autoreggenti!?”subito si affanna a tirare su la gonna del vestito per constatare il vero e appena tocca quella parte di ganmba scoperta dalla calza lancia un gemito troppo forte.

Ma subito mi rimetto apposto ed esco di colpo dall’armadio ormai diventato troppo caldo.

“Se n’è andato”rispondo trafelata per le troppe emozioni provate.Probabilmente sarò pure bordeaux..Edward mi guarda con un sorrissino malizioso stampato in faccia e non mi lascia nemmeno il tempo di pensare che mi trascina sul primo letto vicino  e mi bacia.

C’è fretta nei nostri movimenti.Un impellente bisogno di essere soddisfatti e di soddisfare il proprio partner.E’ inequivocabile l’attrazione fisica che c’è tra di noi.C’è sempre stata e sempre ci sarà.

Mi abbassa le spalline del vestito poco sotto il seno e mi alza la gonna giusto per togliere gli slip.Non mi vuole spogliare del tutto e la cosa è eccitante.Da parte mia io gli sbottono la camicia senza fargliela togliere e subito cerco di slacciargli la cintura.Riuscita nell’intento cerco di togliermi le calze.

“No lasciale e anche i tacchi, sei una visione eccitante cosi”afferma con l’affanno.

“Che fantasie perverse”

“Io? E tu allora? Non sei eccitata a farlo in un luogo pubblico?”mi stuzzica non solo con le parole ,ma anche con le mani in posti scoperti.

Non ringrazierò mai Angela per il favore e Alice per l’idea.

E’ stata una notte focosa.Dove abbiamo dato libero sfogo alla nostra fantasia e dove ho scopreto che ‘toro seduto’ non è solo il nome di un capo indiano…ma anche una posizione.

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Capitolo 13
*** 12. Un giorno perfetto ***


Eccoci qua siamo tornate dopo la pausa per la festa dell’Immacolata!! Abbiamo notato un drastico calo di recensioni, speriamo proprio che il capitolo lo abbiate letto lo stesso e non che vi stiate annoiando a leggere la nostra storiellina-ina-ina.Ragazze siamo alle battute finali, non abbandonateci abbiamo bisogno del vostro sostegno!!Ma noi non vogliamo costringere nessuno perciò speriamo solo che anche se siete diventate più silenziose ci seguiate ugualmente…

Passiamo al capitolo: credo che vi verrà un colpo nel leggerlo e anche mille dubbi.Vi prego non arrivate a conclusioni affrettate.Per il titolo ci siamo rifatte ad un dramma con uno straordinario Mastandrea e una disperatissima Isabella Ferrari.E’ un film che tocca l’anima e …ti fa piangere come una fontana.

Ragazze siamo agli sgoccioli!!!!!!!!Buona lettura…

BASTARDO IN TRAPPOLA

 

Capitolo 12  UN GIORNO PERFETTO

 

Sono due giorni che non ci vediamo,ma ci sentiamo appena uno di noi ha un momento libero. Sono stata cosi presa da edward che ho messo da parte il mio lavoro. Ho parecchio arretrato da svolgere e devo persino scrivere  l’articolo portante della rivista di questo mese. Non ho la più pallida idea di cosa scrivere. Avevo pensato qualcosa sull’amore, d’altronde è l’unica cosa a cui pensi ora. Ma il capo mi ha guardato storto e perciò devo scrivere un articolo brillante anche perché a fine mese ci sarà una valutazione di tutti i dipendenti in redazione.

Stasera io ed edward finalmente ci incontriamo. Mi ha invitata a cenare nell’hotel in cui sta alloggiando per le riprese del film. Alice torna proprio stasera a casa,ma la rivedrò solo domani mattina e finalmente potremmo parlare a quattrocchi e chiarirci. Perciò questa volta sono costretta a scegliere l’abbigliamento adatto da sola. Alloggia al Plaza allora mi devo mettere un abito da coktail o meglio proprio da sera, lungo. Opto per un lungo abito nero liscio stile peplo con una sola spallina impreziosita da una spilla naturalmente di finti diamanti. Chi se li può permettere quelli veri!! Abbino il tutto con un paio di sandali argentati e la poschette, però mi serve un stola per poter uscire di casa perciò mi addentro nella stanza di alice. Ho paura a metter mano nel suo armadio se non è presente,potrebbe aver fatto installare un anti-furto o qualcosa di simile. Mi avvicino cautamente e in punta di piedi. Ho lasciato la stanza al buio meglio toccare lo stretto indispensabile. Apro l’armadio e tutto sembra tranquillo.Trovo un bolerino blu incantevole e lo prendo subito. Richiudo accuratamente l’armadio e mi avvio più sollevata all’uscita finchè non sento un corpo anomalo sotto la ciabatta.Mi piego e vedo che si è attacccato della scock. A quel punto mi si accende una lampadina.Ritorno difronte al grande armadio in legno bianco e lo esamino attentamente.In cima c’è un pezzo di schotk ancora attaccato e quello sotto la scarpa doveva averlo messo ai piedi del mobile. Se lo scocthk non fosse rimasto attaccato avrebbe capito se qualcuno ha messo le mani nel suo prezioso tesoro. Ingegnosa,ma questo trucco gliel’ho insegnato io. Prendo del nuovo nastro bioadesivo e lo rimetto al suo posto come aveva pianificato alice. Ora è il momento di prendersi cura del proprio corpo.

 

Ora sono in taxi e mi dirigo in hotel. Mi ha chiamato un’ora fa per dirmi che ceneremo in camera sua. Che imbarazzo al solo pensiero. Ho proprio preso una grossa cotta. Mi sono innnamorata al tal punto che non avrei mai la forza fisica e mentale di staccarmi da lui. Ne resterei troppo scossa e ferita. Io voglio che vada avanti e noto anche in lui le stesse intenzioni,ma alle volte mi sento inadatta. Mi ha presentata già ad un paio di amici del mondo dello spettacolo e mi sono sentita giudicata. Mi hanno vista come una ragazzetta qualunque, con nessuna qualità in particolare. Ed effettivamente è cosi che mi sento con lui in determinate situazioni; quando sono in posti troppo lussuosi, con i suoi amici, sul suo posto di lavoro. Credo che lui non si sia accorto di questo mio piccolo disagio. A volte mi sembra un po’ troppo preso dalla sua vita. Di cui io forse ne dovrei fare parte.

“Siamo arrivati”mi avvisa il tassista della fine della corsa.Lo pago ed esco in gran fretta cacciando qualsiasi pensiero negativo e ricordandomi tutte le volte che edward è stato dolce e premuroso con me…cioè sempre. Mi avvicino alla reception e do le indicazioni che edward mi ha riferito.

“Salve sono qui come ospite di anthony masen”il receptionista mi guarda dubbioso e controlla alcune carte di fronte a lui finchè non mi chiede un documento. Sono allibita. Va bene la sicurezza,ma questo è umiliante.Afferro con due mani la poschette per trovare il portafoglio,ma il giovane uomo dietro al bancone notando il mio gesto stizzito si scusa.

“Mi scusi signorina swan,giusto? È che ho da circa mezz’ora dato il cambio al mio collega e credevo di aver percepito sbagliate indicazioni.Me ne ammarico.Ultimo piano stanza 1086.Buona serata”mi guiarda con sguardo rammaricato e mi invita verso l’ascensore.Attendo con ansia di arrivare e nel frattempo faccio uno squillo ad edward per fargli capire che sono arrivata,ma lui stranamente non risponde.Arrivata al piano,l’attico,cerco la sua stanza.1082,1083,1084,1085 e 1086 trovata! Busso un paio di volte,ma non sento rumori provenire dall’interno cosi provo a spingere la porta e subito si apre.Forse avendo visto il mio squillo ha lasciato la porta aperta.

Entro tranquillamente come se fossi a casa mia anche se credo che questa “stanza” sia più grande di tutto il mio appartamento.Improvvisamente sento dei lievi rumori,non riesco a capire cosa sono,cosi mi dirigo nella camera attigua,quella da letto e il mio cuore fa un rumore assordante.

Edward.Una donna dai capelli rossi.Vestiti per terra.Letto mezzo disfatto.

Le informazioni mi arrivano frammentate.Non riesco a collegrale tra loro,ma per capire il significato non ce n’è bisogno.Sono cornuta.

“Edward”sussurro flebile.Non sono davvero sicura di averlo detto.E’ confuso.Doloroso.

E’ a letto con un'altra donna ,la sera in cui doveva incontrare me.Si volta leggermente e anche lui sussurra il mio nome.La donna sotto di lui si nasconde sul suo petto mormorando degli sconnessi “oddio”.Sdradico i tacchi del parke e corro via.Cerco la prima via d’uscita,le scale.Non voglio entrare in asecnsore.Nessuno mi deve vedere.Io non esisto.Io non esisto per lui.Io vorrei scomparire.Mi è sembrata una scena a rallentatore.Invece sono rimasta una manciata d secondi giusto per sentire il crak nel petto.Giusto per autoferirmi.Per aver creduto in sentimenti sbagliati.Per aver vissuto l’attimo e aver peggiorato l’eternità.Fa male.Dio se fa male.E’ soffocante.Mi viene da vomitare.Vorrei dimenarmi,urlare.Ma non so come si fa.Non so più niente.Voglio tornare a casa,ma non voglio restar da sola.La testa mi scoppia,le lacrime sono troppe.Il naso mi cola e il vestito è troppo lungo potrei cadere dalle scale.Forse se cadessi si accorgerebbe di me.Mi verrebbe a cercare per il gran frastuono creatosi.Lui non mi insegue e questa è una seconda pugnalata.Lui non si è scomposto e questo è uno schiaffo in pieno volto.Lui si è preso gioco di me e questo è un pugno nello stomaco.Lui non mi ama e questo è il vuoto.Scendo con foga le scale.Sono all’ultimo piano ci metterò una giornata a scendere,ma va bene cosi ho bisogno di non restare ferma.Ho paura a rimettere con calma i tasselli al loro posto potrei scoprire cose che mi sono lasciata sfuggire fino ad oggi e potrei ricevere altri schiaffi e pugni.

Non so a che piano sono,ma riprendo fiato.Mi accascio alla ringhiera sedendomi sull’ultimo gradino.Devo solo riprendere fiato,non pensare.

Davanti a me si apre una porta.Mi copro con le mani.Io non esisto.Io non ci sono.

“Bella?”la conosco questa voce.Ti prego aiutami vorrei dirgli.Ma non lo faccio non voglio parlare,voglio urlare. Mi sento scrollare dalle spalle e mi ritraggo inorridita.E lo vedo.E’ jake.Naturalmente anche lui alloggia qui per il film.

Mi guarda scioccato.Non so cosa mi legga in faccia.Penserà che sia stata percossa da qualcuno.Mi prende per mano e mi porta in camera sua.Ha posato entrambe la mani sulle mie spalle per direzionarmi verso una sedia sulla quale mi accascio come se mi stessi sciogliendo.Chiudo gli occhi per un momento e sento un vuoto.Niente più batte.

Silenzio.

Silenzio.

Silenzio.

 Riapro piano le palpebre.Non mi sono addormentata anche se lo vorrei sono troppo scomoda.Mi alzo malamente e mi butto a pancia in giù sul letto matrimoniale.Strofino la mia faccia sporca sul copriletto bianco.Fanculo.Tanto non lo pulisco io.Sento delle mani che armeggiano con i miei piedi.Ah Jacob.Mi toglie le scarpe e il bolerino,poi armeggia con il vestito.Lo lascio fare.Non me ne frega un cacchio di me.Sono nuda come un verme su questo letto e sento freddo.Dall’interno del mio corpo.

“Bella.Ho paura per te.Che ti ha fatto?”la sua voce è calda e calma.Volto un po’ di più la testa per guardarlo in faccia e parlo.Sputo il veleno che ho dentro.Ora prevale la rabbia.Domani sicuramente la disperazione.

“Mi ha tradita.

Non sono abbastanza.

M-mi fa m-male-e…la t-testa,la-a na-ausea…

cretina…

stronzo…

non mi ama”mi sono uscite tante parole sconnesse.Piango.Piango.Piango.Soffoco.Jacob se ne accorge e mi mette supina.Credo di aver lanciato anche un urlo straziato.E’ confuso.Lo sento accanto a me serio e rigido.

Io amo edward ,lo amo.Perchè, perché.Io non capisco.Mi ricambiava…mi ricambiava…

 

La mattina dopo…

 

Non dovevo.Non dovevo farlo.Non dovevo dargli false illusioni.Non sarei dovuta entrare.Non avrei dovuto farlo.Non avrei dovuto baciarlo, e poi quello che ho fatto dopo…Lo avrò ferito,ma credo che lo ferirà di più la mia fuga.Mi rivesto velocemente,senza passare dal bagno ed esco.Non saluto jacob.Quello a cui ha dovuto assistere ieri sera è stato già abbastanza per lui.L’ho ferito una seconda volta.Stupida.Per aver di nuovo sfruttato jacob.Stupida.Per amare edward.

Stamattina sono più lucida.Solo questo e niente più.Scendo di corsa prendendo questa volta l’ascensore e sento gli occhi di tutti puntati sulla povera disgraziata in abito da sera di prima mattina.Pensano sicuramente che ho passato la notte con qualcuno e purtroppo sono vicini alla realtà.Ho il viso appiccicoso e i capelli arruffati.Sono uno schifo perché mi sento uno schifo.

 

Arrivo finalmente al mio appartamento e lo trovo aperto.Alice è tornata.Entro e butto a terra le scarpe che mi ero già tolta in taxi e la borsa.Sento che si avvicina.

“Oh notte folle.Guarda come ti ha ridotta”non sono in vena di parlare o meglio di discutere perciò la ignoro.

“Ora non mi vuoi più rivolgere la parola? Ti bastano solo le nuove amicizie dimenticandoti delle vecchie?”sta utilizzando il classico tono da avvocato. Imperioso,solido,da oratore, pronto a convincere la giuria della mia colpevolezza.

“Alice non ora è stata una serata orribile”rispondo con un filo di voce perché svuotata di emozioni.

“No signorina ora tu mi ascolti bene. Ho dovuto sapere di tuo padre dalla tua segretaria Tanya e sempre da lei che eri partita con un ‘caro’ amico.E io chi sono?! Quella che ti ha permesso di pagare un misero affitto in nome dell’amicizia che le lega?? Sono delusa da te.Sicuramente se fossi venuta io con te,non avresti avuto problemi”

“Infatti non ne ho avuti nonostante io avessi rifiutato la tua indispensabile compagnia”ora sono arrabbiata,ma  non solo per alice,ma per tutto ciò che è successo.Dal vuoto di prima ora provo troppe emozioni tutte insieme e purtroppo mi sto sfogando su alice.

Alice mi guarda scioccata non le ho mai risposto cosi o in generale a tono.

“Ma ti senti quando parli? Sei sempre tu al centro dell’argomento.’ Se ci fossi stata io, se mi avessi detto’.Alice quella è la mia famiglia.Io dovevo risolvere questo problema e non tu.Ti sei sempre intromessa nella mia vita fino ad adesso perché io te l’ho lasciato fare.Non sono mai stata una persone molto coraggiosa e la tua forte presenza compensava quello che mi mancava.Mi hai fatto da madre e sorella.Grazie alice.Ma stacchiamo questo cordone ombellicale.

Ho scelto jacob perché volevo una spalla su cui piangere e non dover dare spiegazioni di alcun genere.Dimmi la verità se fossi venuta con me cosa avresti detto a mia madre?”

Alice mi guarda titubante prima di parlare.Non l’ho mai vista vacillare.Mai.

“Che è stata una madre degenere.Che sua figlia non si meritava…”

“Non credi che la figlia abbia la bocca per parlare da sola? Alice io non ti rimprovero niente,ma voglio solo dirti che ti ho messa da parte perché questo era il mio momento.E non riesco nemmeno a capire come tu possa pensare che io ti abbia messo da parte.Nessun uomo ci dividerà”ho parlato con una voce flebile come se fossi appena uscita da un coma.Non la sento neppure mia.

Alice mi guarda sconsolata.Ha capito.E ne sono felice ora posso pure riposarmi.Mi accascio a terra ormai priva di forze.Il vestito si incastra sotto le ginocchia e mi stringe al collo cosi stacco la spilla che tiene su la spallina e lascio che il vestito scivoli sotto al seno insieme alle braccia mogie.Mi sento come se stessi appassendo precocemente.Nulla ha più senso nemmeno i sentimenti che provo.io lo amo e lui forse no.Ha recitato forse bene la sua parte.Ho vissuto in questi ultimi mesi unicamente per lui.Lui ha vissuto per sè.Ha semplicemente arricchito la sua vita con le nostre uscite.

Pensare male ora è l’unica cosa che riesco a fare.

Alice si avvicina a me spaventata.La vedo sfocata.Si muove freneticamente.Mi parla.Io non la sento.

Voglio essere amata solo da lui.Perchè è lui l’uomo che amo.Ma se amarlo comporta sacrificare la mia felicità non ha senso.L’amore non deve essere tossico,ma sereno.Non bisogna essere straordinariamentre felici,ma semplicemente felici per poter apprezzare ogni cosa al meglio.  

 

        Più dolce sarebbe la morte se il mio ultimo sguardo avesse come orizzonte il tuo volto. E se così fosse, mille volte vorrei nascere per mille volte ancor morire...

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Capitolo 14
*** 13. L'ultimo bacio ***


Salve a tutti! Come vedete, siamo ritornate! Meglio tardi che mai, no?! In ogni caso, ci scusiamo con i nostri lettori per aver fatto passare tutto questo tempo... Siamo state alle prese con i primi esami universitari, ma adesso promettiamo di soddisfare la vostra curiosità e di dedicarci interamente a voi...! Ormai la nostra storia volge al termine.... L'ultima volta vi abbiamo lasciati in una situazione poco felice. Come si evolveranno le cose? Lo scopriremo solo leggendo! Il titolo di questo capitolo è tratto da un film di Gabriele Muccino, molto noto, che senz'altro conoscete.

Non ci resta che augurarvi buona lettura!

BASTARDO IN TRAPPOLA



Capitolo 13  L’ULTIMO BACIO
 
Pov edward
Ho fatto un’emerita cazzata ieri sera e me ne pento.Bella non lo deve sapere.
Dio sono andato a letto con un'altra donna solo per salvare la mia maledetta faccia.Non avrei mai potuto immaginare che Rosalie la prima donna che io abbia veramente amato me l’avrebbe fatta pagare cara di provare nuovamente un minimo di felicità.

La sera precedente…
 
Fra circa un’ora Bella arriverà.Non vedo l’ora.Ho fatto apparecchiare un piccolo tavolino sulla terrazza del mio attico dove alloggio per le ultime scene del mio ultimo film.Adoro impressionare Bella.Queste sono le cose che preferisco dell’essere famoso.Posso sembrare stupido e infantile,ma alle volte credo che i soldi mi abbiano dato la felicità.Mi hanno fatto incontrare Bella.
Bussano alla porta.L’unica persona potrebbe essere Bella,ma mi ha appena chiamato da casa sua e a meno che non abbia preso un elicottero…
Non conosco la persona davanti alla mia porta.E’ una donna giovane,dai capelli rossi mossi stile anni ’50. Indossa un taier porpora che stride con il rosso acceso dei suoi capelli ed ha un’ aria compiaciuta nel vedermi sorpreso e soprattutto scettico.
“Salve Edward.So che non mi conosce ,ma io e lei dobbiamo parlare”ma mi vuole vendere qualcosa?Non mi pare che negli hotel più rinomati facciano entrare i venditori ambulanti.
Senza aspettare una mia risposte mi sorpassa ed entra.Confuso la invito nuovamente ad uscire; non ho tempo per giocare.
“Sarò diretta.Mi ha mandato da lei Rosalie Hale”al suono di quel nome sbianco”non aprezza la sua scelta in gusti di ragazze.Ha trovato Isabella una ragazza facilmente irritabile e naturalmente  non alla sua altezza.La signorina Hale le chiede ‘gentilmente’di troncare con lei e le sarà data una possibilità con la sua ex”
Non so se riderle in faccia o preoccuparmi seriamente.C’era un che di autoritario nel tono con cui ha pronunciato quelle parole così…gentili.
“Prima di tutto gradirei che lei si presentasse.Secondo non credo che la signorina Hale abbia dei diritti su di me.Se non sbaglio non è ne mia moglie e neppure mia madre”mi fermo e attendo la risposta delle misteriosa donna di fronte a me.
“Il mio nome è Tanya e non credo che lei dovrebbe sapere in che rapporti sono con la signorina Hale,sappia solo che non sono un avvocato,ma sono lo stesso qui per raggiungere un accordo”si guarda introno come alla ricerca di qualcosa in particolare e si dirige alla terrazza.Si siede sulla comoda poltrona bianca dove mi ero immaginato per tutto il pomeriggio Bella e si versa da bere.
“E’ meglio riscaldare la serata perché quello che le sto per dire non le piacerà”ho abbandonato subito l’idea di uno scherzo.Ora temo che mi dirà qualcosa che non posso affrontare.D’altronde è Rosalie che manovra tutto.
“La signorina rosalie vuole che lasci isabella.Non vuole un no e neppure un più tardi se cosi non fosse…”la interrompo bruscamente.Non mi devo mostrare debole e succube del fantasma della mia malata ex.
“Non si desse troppa pena ne lei ne rosalie io non lascio bella.Non ne vedo il motivo”sorride sadica la donna di fronte a me.Apre la borsa che ha con se.Ora l’ho appena notata la sua presenza.Estrae fuori un pacchetto pesante e me lo porge.Ci sono 2 DVD con su scritto semplicemente 1 e 2.Non capisco.Ma lei continua a guardarmi calma e con un sorriso di vittoria stampato in faccia.
“Le voglio riportare alla mente edward che poco dopo le dichiarazioni della signorina Hale nei suoi confronti,lei non riuscì più all’epoca a trovare lavoro e così dovette ripiegare su parti di serie B…che quando è ritornato alla ribalta ha fatto naturalmente sparire…apparire bastardo si,ma promiscuo e volgare no giusto?”.
Non è possibile.Rosalie sapeva che avevo dovuto fare l’attore porno per un periodo.Per colpa sua avevo perso il lavoro e nessuno mi voleva,ma dovevo pagarmi gli studi di recitazione e non potevo chiedere niente ai miei.Ho fatto qualcosa di cui m pento enormemente.Ho girato scene con uomini e donne vergognandomi di essermi ridotto in questo stato pietoso.Ogni sera ripetevo a me stesso che il giorno dopo avrei smesso,ma non avevo i soldi per niente.Nè per mangiare,né per gli studi,né per prendere un taxi e fare un provino per una sit-com di quarta categoria,ma che almeno mi avrebbe fatto uscire da quel mondo di perversione che non mi apparteneva.Tornato alla ribalta ho comprato i diritti per i filmetti girati.Nessuno doveva sapere.Dovevo difendere la mia immagine a tutti i costi perché a quel tempo avevo solo quella.
“Non sa cosa dire.Magari un bicchiere di champagne le schiarirà le idee”la donna in rosso di fronte a me mi offre un bicchiere e io lo bevo lentamente sperando che lei sparisca.
 
Ora…
 
Mi ha drogato.Ero strafatto.Non lo ero così dai tempi del porno.All’epoca anche se avevo 20 anni mi sentivo ancora un ragazzino dentro e quel mondo mi faceva letteralmente schifo e male.Troppo in  fretta ho dovuto conoscere il male e soprattutto il dolore di essere tradito da chi mi fidavo.Non ricordo molto se non che ho fatto sesso con quella Tanya.Mi sento male,ma non solo fisicamente.Ho tradito bella.Non so con che coraggio mi presenterò a lei.Ieri non è più venuta.Almeno credo.Nella confusione totale tra i fumi della droga bella mi è apparsa come una visione.Forse era il mio senso di colpa che cercava di farmi riprendere.Sono nei casini.Non ho saputo affrontare la situazione,ferendo nuovamente le persone a me care.La mia vita pubblica mi crea dei problemi con quella privata.Devo trovare un equilibrio prima che tutto degeneri.
 
Mi dirigo sul set dove ci sono già tutti.Scherzano e ridono tra di loro.Il centro dell’attenzione è Jacob.
“Ehi edward il piccolo Black si è divertito stanotte”mi grida una comparsa mentre mi avvicino ai caffè caldi per la trup.
”Smettila”lo ammonisce jacob lanciandomi uno sguardo furente di sfuggita.
“Guarda che quella brunetta che ho visto scappare stamattina era veramente uno schianto…era stravolta però eh? I capelli arruffati e quel vestito nero da dea che cercava di aggiustarsi alla meglio…che nottata”Tutti ridono tranne me.
Una dea.La mene mi scoppia.Un pensiero cerca di farsi strada,ma non ci riesce.Il regista arriva e ci richiama al lavoro e dopo averci dato le solite direttiva parte il ciak.Non sono in forma e il regista mi ha rimproverato.Ci ha dato una pausa più lunga cosi che io possa farmi un sonnellino.Ho fatto saltare i nervi a tutti con il mio comportamento sconsiderato.Non mi è mai capitato prima; sono sempre stato impeccabile e ora invece perdo colpi.Mentre mi avvio all’uscita sento ancora gli altri colleghi ridere e scherzare con black.
“E dai dicci qualcosina su ieri sera.Era proprio bella la ragazza, la tua dea”.
Dea.Dea.Dea.Bella mi è apparsa come una dea tra i fumi dell’alcol e della droga.E se fosse vero.E se lei fosse veramente venuta e mi avesse trovato in flagrante?D’altronde avevamo un appuntamento.Oddio.Ma…che c’entra Black.
“Che cazzo hai fatto ieri con bella”come una furia mi scaravento contro di lui spintonandolo dal petto.Ora tutto mi è chiaro.Io che mi ubriaco.Tanya che mi trascina a letto e Bella che pronuncia  il mio nome.Lei è venuta e io l’ho ferita.Ma ora sono ossessionato da Jake: cosa c’entra lui in questa storia?Ora il fatto che io ho tradito e ferito bella lo metto in secondo piano,nonostante sia la colpa più grave.Non lo faccio solo perché voglio capire la situazione che si è creata per Black e di conseguenza per bella.Lo faccio soprattutto per me.Io sono la causa,io la colpa.
“Ieri sera non mi sembravi interessato a lei perciò ne ho approfittato io.Spero che non ti dispiaccia”risponde sfrontatamente scansando il mio braccio dal suo fottuto viso.
“Che cacchio fai Black?ci provi ancora con la mia ragazza?”sono confuso ma incavolato nero.Perchè?perchè?non mi interessa di dare spettacolo e di far conoscere il vero me agli altri facendo cadere la maschera del bell’attore-stronzo-strafottente-privo di sentimenti.
“Ieri sera la tua ragazza è venuta in lacrime da me.Fatti un esame di coscienza prima di dire che è la tua ragazza.Perchè ieri non la consideravi tale…”mi spintona per ricambiare il favore.
“Ho avuto dei problemi ieri e risolverò questa questione con bella,ma ora TU dimmi perché diavolo dici che te la sei portata a letto”
“Io non ho detto niente sei tu che sei saltato a queste conclusioni”
“Sbagliate?”
“Perché dovrei mentirti”non ci vedo più dalla rabbia ,mi scaglio contro di lui.Lo tengo fermo con una mano e con l’altra gli sferro un pugno sul naso.Ricambia dandomi una ginocchiata allo stomaco.Cadiamo a terra mentre ci azzuffiamo per una donna,che io ho ferito,ma non lo voglio ammettere.Non voglio ammettere che sono io la causa dei problemi.Nessuno ci soccorre o interviene veramente.Sento di sottofondo delle voci che ci incitano a smettere o chiamano soccorso.Ma in realtà la gente è cosi ficcanaso che vuole sapere come finirà.
“Stronzo…aveva tutto il diritto di venire da me ieri bella.L’hai trattata di merda.Stava male.Te l’avevo detto di non farla soffrire.Mi sono messo da parte perché lei ti ama…ma tu?”mi urla black mentre gli do un cazzotto al fianco per togliergli il fiato.
“Io la amo stronzo …è stato un incidente”mi lamento io.Cerco qualsiasi scusa per uscirne fuori.Da quando sono diventato cosi.
Finalmente ci dividono forse perché abbiamo i visi tumefatti e noi siamo i protagonisti del film da girare.
“Allora se la ami…vallo a dire a lei e spiegale anche dell’incidente come cazzo lo chiami tu.Sappi però che è solo colpa tua se è successo quello che è successo.Prenditi le tue responsabilità per una volta e non solo i piaceri della vita”.
Non ho mai ricevuto la predica da un ragazzino.
Mentre lo portano via e il regista ci sgrida si volta di nuovo e sputando un po’ di sangue conclude:”Non ho fatto niente ieri…era disperata.L’ho solo baciata per farla reagire e naturalmente lei mi ha rifiutato.Ti ama ed è per questo che sta male.Hai combinato un casino cullen vedi di risolverlo”.
Non sono riuscito a ribattere perché ha ragione.Mi sono innamorato di una persona che non ho rispettato abbastanza..Devo andare da lei.

 
Pov bella
Alice mi ha detto che edward ha finalmente chiamato e sta arrivando  qua a casa mia.E’ arrivato il momento di chiarire.Mi devo togliere questo peso prima che ne resti schiacciata.
 
Vado ad aprire la porta e con un cenno della testa lo invito ad entrare.Ha l’affanno.E’ ferito ,vorrei chiedergli che è successo,ma allontano il pensiero.Mi fa male pensare a lui.
Sono in condizioni pietose.Ho i capelli sporchi ancora di lacca e legati con un ferma coda alla meglio.Indosso una vestaglia di lana blu e dei calzettoni.L’unico calore che adesso voglio sentie è quello artificiale.
“Bella ti devo raccontare come stanno i fatti…rosalie mi ha minacciato…io ho ceduto.Lo so cosa pensi che sono un debole è vero,ma ora l’ho capito…scusa,io…”arranca nel parlare.Noto la sua difficoltà.
“Basta”finalmente lo guardo negli occhi.Dio solo sa quanto lo amo e mi costa dire… addio.
“Fammi parlare e non fermarmi.Sono stata informata del tuo tradimento da Tanya stessa…la mia segretaria per giunta,nonché scagnozzo della tua ex.
 
Edward…io ti amo,ma…non voglio stare con te”si alza dal tavolo su cui si era appoggiato e cerca di avvicinarsi a me,a io arretro di due passi.
“Tu forse non te ne sei accorto o forse recentemente si,ma…non sei pronto per amarmi o amare qualcuno in generale.Sei troppo preso dalla tua vita per desiderarmi appieno.Non te ne faccio una colpa voglio solo lasciarti libero”gli prendo le mani nelle mie”sei all’apice della tua carriera e devi godertela del tutto.Sei molto concentrato sul tuo lavoro sul creare te stesso e conoscerlo che…non potresti occuparti come vorresti di un amore.Devi maturare.Non sei ancora pronto per questo.”avvicino le nostre mani intrecciate al mio cuore e trattengo le lacrime e il groppo in gola.Devo apparire tranquilla per lui.
“Non ho mai creduto nel detto se ami una persona lasciala libera,ma con te lo devo fare anche se non lo voglio.Ti amo e voglio il tuo bene ma anche il mio.Io non posso continuare cosi”mi afferra per le spalle e fa in modo che ci guardiamo fissi negli occhi. E’ terrorizzato.Mi dispiace.
“Bella bella frenati.Io ti amo risolveremo insieme i problemi.Perdonami per essere stato egoista.Ma io non voglio lasciarti.Tu…non mi stai dando possibilità,non credi in me e questo posso accetarlo,ma non credi nemmeno in noi.”
“Io ti intralcerei solamente.Abbiamo priorità diverse adesso edward.io ho raggiunto una certa stabilità lavorativa e fra un paio d’anni vorrei crearmi una mia famiglia.Tu riesci a vederci così lontano come faccio io?sai quello che vuoi da me?” è titubante, inizia a capire.
“Io non voglio più un amore travolgente.Io non voglio essere straordinariamente felice perché tu mi porti a parigi,alla notte degli oscar e in locali costosi.Io voglio essere semplicemente felice e tu non sei pronto a questo”metto un po’ di distanza tra noi.Le parole diventano pesanti come il mio cuore  e il mio respiro.
“Non mi dai possibilità bella”mi risponde calmo.
”Io non voglio lasciarti.Almeno aspettami”
“Per quanto?edward questo amore per entrambi è tossico,ci fa male”mi accarezza dolcemente i capelli.
”Io invece ti aspetterò.Risolverò i miei problemi e tornerò a prenderti”
“Potresti non trovarmi”
“Io verrò lo stesso, io continuerò ad amarti”
“E-edward”non reggerò a lungo e lui lo capisce.Con gli occhi lucidi per le lacrime posa le sue labbra sulle mie.L’ultimo bacio.E’ solo uno sfiorarsi,ma lo ricorderò per sempre.Lui tornerà?non voglio vivere solo per questa speranza.Vivrò serena dopo questo addio all’uomo più importante della mia vita che avrà un posto speciale nel mio cuore,ma che per adesso è l’uomo che mi ha distrutto il cuore.

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Capitolo 15
*** 14 A single man ***


E anche questa settimana siamo qui per voi.Questo è il penultimo capitolo, che poi non è un vero è proprio capitolo; si tratta dell'articolo che bella doveva scrivere per la rivista per cui lavora ,ma che aveva trascurato perchè troppo presa da edward.Il prossimo sarà l'ultimo e forse ci saranno degli extra che non sappiamo quando posteremo, perciò lasceremo la storia aperta.

Dopo le ultime recensioni vorremmo fare delle precisazioni sulla storia e i personaggi:

Bella non è una donna così forte di come vuole apparire all'esterno.E' una ragazza debole che non riesce ad affrontare più  situazioni difficili alla volta.Ha cacciato definitivamente la madre dalla sua vita e per lei è troppo affrontare anche edward.Non è detto che tutte davanti ad un tradimento reagiamo alla stessa maniera; c'è chi lancia i piatti,chi piange ininterrottamente e chi resta sotto shock non muovendo un muscolo.Bella non ha veramente perdonato edward,attenzione, è scappata dalla situazione,è stata codarda.Si è innamorata di un eterno bambinone che finalmente e oserei dire troppo tardi, ha capito che doveva mettere ordine nella sua vecchia vita,che influenza quella presente,per crearsene una nuova futura.Bella sa che la decisione presa non è propriamente quella più giusta doveva affrontarlo e non allontanarlo,ma era consapevole che non ce l'avrebbe fatta.Ha voluto allontanarlo per pensare e magari più in là riprendere in mano le redini della sua vita.

Abbiamo voluto chiarire perchè vi abbiamo viste confuse niente di più.XD

Bene buona lettura...

ah prima di lasciarvi  vorremmo dirvi che alcuni concetti ci sono stati ispirati da Benigni!!

 

 

Capitolo 14   A SINGLE MAN




 

A SINGLE MAN

Quando l’amore brucia l’anima


 

Ogni qual volta che vediamo un film lì per lì non ci chiediamo come proseguiranno la loro vita i protagonisti,ma poi il dubbio si insinua in noi e lasciamo correre la fantasia a briglie sciolte.

Nonostante i film vogliono rispecchiare la realtà se si riflette attentamente sono sempre troppo esagerati. Le persone non sono mai così coraggiose,così innamorate,così disperate. E non perché siamo diventati una massa di mutanti senza sentimenti,ma perché in fondo tutti sono molto timidi e riservati e se si soffre per la morte di un caro non scriveremo mai la nostra storia come Ewan Mc Gregor in Mulin Rouge magari cantandola e ballandola al ritmo di Madonna ed Elthon Jhon.

 

Da quando uscì Titanic mi chiedo continuamente come Rose sia riuscita a ricominciare dopo la morte di Jack.In questo caso l’amore non è finito perché uno dei due abbandona l’altro,ma perché Jack ha voluto fare l’eroe diventando il ghiacciolino più carino del pacifico. Quante bestemmie nel momento in cui ha voluto salvare solo Rose. Ma tutti noi ci continuiamo a dire:”Ma se rose si faceva un po’ più in là su quella zattera improvvisata non ci stava pure jack?!”. Dettagli o meglio strategie cinematografiche. Più il finale è strappalacrime,più favori dalla critica ha e poi frutta un bel po’ di soldi anche alle imprese dei fazzoletti di carta. Ma non siamo qui a parlare di James Cameron che si è dato agli avatar. Voglio parlare di quando termina un amore.



Può un amore realmente finire?
No. O si ama o non si ama. E se le persone si lasciano è perché hanno scambiato la passione,l’attrazione o anche delle profonde amicizie in amore. O si ama o non si ama.

E se si ama troppo?

Sono situazioni rare, ma accadono e portano all’intossicazione. Noi donne ci riduciamo tutte come Briget Jones con un barattolo di gelato al cioccolato in mano e altri 5 pronti nel frigo e con un bel libbrone con su scritto “Le donne vengono da venere e gli uomini da marte”.Come questi libri appaiano magicamente sugli scaffali di ogni donna che ritorna single è un mistero.

E queste donne riescono a ricominciare?
Certo. C’è chi ci mette di più e chi di meno dipende da quanto ci si era auto convinti di amare o da quanto si era coinvolti. Ma si supera. Un esempio brillante di ciò di cui vi parlo è rappresentato dal film An education. Carey Mulligan si era innamorata di un uomo molto più grande di lei,ha scoperto che era sposato che la prendeva in giro e quindi che non la amava veramente e di conseguenza anche lei. Aveva scambiato la libertà che lui le offriva per amore. Ma ha capito,ha sgridato i suoi genitori che sono stati molto più adolescenti di lei e si è data da fare,ha ricominciato gli studi ed è entrata a Oxford senza scorciatoie.

Questo non era amore. Era un illusione. E’ triste pensare che noi ci illudiamo così facilmente oggigiorno. Che non riusciamo a distinguere l’amore vero. Forse questo accade perché poche volte nella vita ci si innamora. Ogni volta che nella vita facciamo qualcosa ci basiamo sulle esperienze passate,ma per l’amore questo non vale. Ogni volta agiamo e reagiamo in maniera diversa. Solo quando tutto è finito possiamo apportare dei confronti e comprendere dove finisce l’illusione e comincia la realtà. Nonostante prima vi ho detto che un amore non può finire,vi ho mentito. Alle volte se si ama veramente possiamo mettere noi la parola fine.

Vi starete chiedendo chi è la pazza che butta all’aria anni di caccia all’amore?perché è di caccia alla volpe-uomo che si tratta. Ce ne sono tante di pazze e sono quelle che hanno capito che cosa vuol dire veramente soffrire per amore. Non parlo di tradimenti,non parlo di litigi. Parlo di felicità. Amore non è sempre sinonimo di felicità. Questo ce lo dobbiamo mettere in testa. Le cose però possono coincidere se lavoriamo sodo. E se scopriamo che il nostro amore non può portare alla felicità?e lì che un amore finisce. Bisogna fare delle scelte. O vivere in eterno come dei drogati o morire da uomini felici.



Single men…è questo quello che siamo. Siamo uomini soli. Se decidiamo di mettere la parola fine siamo morti dentro e il proprio compagno lo piangiamo come se non ci fosse veramente più. Ma si può uscire da questa disperazione?non lo so,io ci sono ancora dentro. Ma Colin Firth con il suo a single man mi ha insegnato che per tutto c’è un motivo. Che ogni dolore  ha il proprio perché. E che ogni inizio si ricongiungerà alla fine.

Non scrivo per deprimervi,ma per farvi esaminare il vostro cuore. Lasciate questo stupido articolo e guardate il vostro compagno e domandatevi che diamine stiamo facendo,dove stiamo andando? Se sapete la risposta lanciate per aria la rivista e trascinatelo  in camera da letto. Se invece  la vostra mente è in black out passate a lui la rivista e voi uscite con le amiche. E se ancora non avete nessuno al vostro fianco bè vestitevi e chiamate quel ragazzo che vi piace tanto  e dopo  una figuraccia o meno spettegolate con le amiche di fronte ad un cosmopolitan.
Sex and the city docet.




 

(written by: Isabella Swan)

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Capitolo 16
*** 15 Appuntamento con l'amore ***


BENVENUTI ALLA FINALE!!
questo è l'ultimo capitolo,come vi avevamo accennato nel capitolo precedente ci saranno degli extra,ma non sappiamo ne quanti e ne quando li posteremo.Non sono fondamentali per la storia saranno più che altro dei momenti non raccontati.Scusate se ci sono degli orrori grammaticali o altre oscenità.Siamo contente di essere arrivate fin qui,noi (vampirettafolle e LadyC) ci siamo divertite e speriamo di essere riuscite a trasmettervi qualcosa.Vi ringraziamo commosse per averci seguite in silenzio o mostrando la vostra voce attraverso le recensioni ( a proposito di queste vi vorremmo dire che abbiamo appena scoperto che se si scrivano recensioni con meno di 10 parole queste appaiono come messaggio personale dell'autore e non nella sezione recensioni O.O- quindi  scusateci se ci siamo dimenticate di rispondervi,ma non stiamo capendo più niente).Speriamo che vi piaccia noi il finale lo abbiamo immaginato così.in conclusione vi vogliamo avvertire di alcune note a fine capitolo.
Buona lettura!!




BASTARDO IN TRAPPOLA




Capitolo 15 APPUNTAMENTO CON L’AMORE

3 anni dopo…

Un anno fa sono passata a Vanity fair. Dopo una serie di capitoli accattivanti il mio superiore mi ha concesso la raccomandazione per questa rivista.Ora non mi occupo più solo di personaggi dello spettacolo e tutto ciò che concerne il loro mondo.Sono più serena ora.Dopo la disperazione ho provato rabbia,poi delusione ed infine rassegnazione accompagnata da un pizzico di sensi di colpa.Potevo fare quello,potevo fare quell altro.Fatto sta che si è in due in una relazione.Io non ho fatto la mia parte,ma lui ha fatto anche fin troppo.

Basta rabbia.

Dopo quel giorno di tre anni fa non l’ho più incontrato se non per puro caso facendo zapping in televisione.So per certo che se lui non se ne fosse andato subito,se avesse insistito di più,gli avrei chiesto di restare e come una stupida lo avrei perdonato.Troppo debole all’epoca e anche troppo ingenua.Nonostante il mio taglio netto ogni dicembre mi invia una lunga e-mail dove mi fa un resoconto di ciò che ha combinato durante l’anno.La prima volta che trovai una sua lettera pensai che avesse sbagliato indirizzo.Poi mi resi conto che era riferita a me.Mai un accenno alla nostra relazione,mai alle sue o mie colpe.L’ ho apprezzato sinceramente, era come farsi una lettura divertente e piacevole.


Mi ha scritto che ha cercato  di riallacciare i rapporti con i suoi genitori,ma tutto è finito con una mega litigata con il padre,il quale dopo aver scoperto la vera natura della sua tanto amata ex fidanzata si è scusato,ma Edward non ne ha voluto sapere.Non ho ben capito come la super top model Rosalie Hale sia scesa dal suo trono,ma credo che il suo avvocato si sia fatto sfuggire alcune indiscrezioni come che era stata citata in giudizio per stalking.Mi pare di aver letto in qualche giornale scandalistico,forse proprio in quello per cui lavoravo, che lo stress l’ha fatta ingrassare tanto da perdere numerosi ingaggi e passare allo status di modella over-size.Queste sono le soddisfazioni della vita.

Edward mi ha raccontato che è molto impegnato nel lavoro.Sta cercando di raggiungere i risultati tanto agognati e quest anno dopo aver vinto il golden globe come miglior attore in una parte drammatica ha ricevuto la nomination anche agli oscar anche se non parlo quasi mai di lui,faccio il suo tifo.Ha sempre avuto un sogno,ma solo io l’ho sempre appoggiato.

Quando l’ho mandato via pensavo di non farcela a superare tutto.Piangevo troppo,mi disperavo troppo.Pian piano mi sono ripresa e come tutte mi sono buttata a capofitto sul gelato,film strappalacrime e lavoro.Anche io ho raggiunto i risultati sempre desiderati.In questi anni non ho più avuto una relazione seria.Sono uscita un paio di volte con due uomini diversi, al secondo appuntamento ero introvabile.Per il primo sfortunato alice aveva trovato la scusa che mi ero rotta una gamba indossando tacchi troppo alti e che ora ero troppo occupata a fare casa alla jimmy chou.Al secondo invece aveva detto che avevo quattro bambini e in più una compagna di letto occasionale cioè lei.Per entrambi il verdetto è stato: pazza.

Purtroppo sono ancora innamorata di lui.Ma non lo aspetto, più che altro attendo quell’occasione che  faccia rinascere la  mia scintilla che ormai si è affievolita se non del tutto spenta. Non sono più la stessa persona di 3 anni fa.Sono più calma,rilassata,soddisfatta della proprio vita lavorativa e in cerca di una più allettante amorosa.

Sono qui aspetto l’occasione. Buttati che è morbido.

“Possibile che quando sei di cattivo umore ti fai la maratona di film d’amore?”mi domanda alice indaffarata ad uscire con jasper.Alice mi è rimasta accanto,ma l’ho spaventata, è stata un tantino eccessiva la mia reazione.Ma la ringrazio comunque,non mi ha fatto le solite prediche,ha semplicemente cercato di risvegliarmi.Mi ha comparto un cane per tenermi la mente occupata, è un dolcissimo coker nero come la pece; l’ho chiamato jake.

Non siamo più amici come una volta con il jake in carne e ossa.Ogni tanto ci vediamo per un caffe,ma niente di più ,è imbarazzante per tutti.Per me perché lui mi aveva avvisato,per lui invece perché vede la donna che ha amato soffrire.

“Uffa alice non è giornata,oggi l’ennesima collega ha esibito il suo nuovo fidanzatino modello come un trofeo.Credo che inizino a pensare che sia lesbica”

“Tesoro ma lo sei se no io che ci sto a fare?”si avvicina alice dandomi un tenero bacio sui miei capelli arruffati.

“Quando darai la brutta notizia a jasper”

“Non voglio avere persone sulla coscienza”mi lancia l’ennesimo bacio volante e chiude la porta alle sue spalle.

Mi avvicino al lettore dvd per inserire un nuovo film :tristano e isotta.Ma si  siamo un po’ masochisti!!

Ma un programma in tv attira la mia attenzione.Sono le conferenze stampa pre-oscar e stanno intervistando Edward.In tv lo seguo sempre.

“Signor cullen come si è preparato a questo ruolo?”

“Nonostante l’aspetto inglese come ben sapete non lo sono ed ho deciso di seguire un vero e proprio corso per diventare un vero british gentleman,accento,postura,mentalità…dovevo capire affondo il mio personaggio”.

 

“Signor cullen qual è stata la scena più difficile da interpretare?”

“Credo quella in cui dovevo salire a cavallo con la mia co-ptotagonista sulle spalle…non riuscivo a prendere lo slancio per salire”

Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah

 

“Signor cullen in questi anni non è stato mai visto accompagnato da una donna,per il lavoro ha sacrificato la sua vita privata?”

Silenzio.Guarda prima le sue mani e poi dritto nell’obiettivo,non verso il giornalista.

“Purtroppo si.Come uno stupido non riuscivo a conciliare queste due parti della mia vita e ho preso una decisione prima di fare danni irreparabili.Ho cercato una certa stabilità nel lavoro perché alla donna che amo voglio offrire sicurezze e non parlo di denaro.Davanti a se deve avere una persona serena che sa quello che vuole.Ho fatto degli sbagli ma…sono maturato però questo spetta a lei deciderlo”

 

“Perciò c’è o non c’è una lei?”

“Entrambe le cose eheh.La penso sempre e ogni giorno spero che sia felice,anche se mi fa male pensarla felice e serena senza di me.Spero che mi perdoni non come il ragazzo ingenuo e pieno di sé,ma come l’uomo che l’ama.Fin da subito aveva ben capito il tipo: un bastardo da domare.E be ci è riuscita.

 

Sappi che tutto quello che ho fatto è stato solo e unicamente per te”continua a fissare la telecamera.C’è tanta tensione.Io ho spezzato il dvd che avevo tra le mani.Ad una giornalista seduta in prima fila è caduta la cartellina di documenti che aveva tra le gambe.Il regista guarda Edward con un sopracciglio alzato e un suo collega attore lo guarda con aria divertita.E’ una dichiarazione?Io…non l’ho aspettato in questi tre anni,io aspetto solo l’occasione che mi faccia ritornare completamente viva.

Che sia questa?

 

“Allora signor cullen ci dica quale sarà la sua prossima mossa?”
“Ma”disse ridendo”Forse busserò alla sua porta”

 

TocToc.

Bussano alla porta.Sento una leggera ansia così leggera che ho spezzato in quattro parti il cd tra le mani.

Mi alzo lentamente stendendo meglio l’orribile vestaglia rosa in pail.Non guardo dallo spioncino non ce la faccio e apro la porta direttamente.


 

“Ho aspettato tanto tempo questo momento. Sono tornato e questa volta non me ne andrò più”

Lo stupore dei miei occhi si trasforma in dolcezza e la mia bocca spalancata per la sorpresa desiderata in un sorriso traboccante di felicità. Credo di avere una paralisi facciale perché non riesco ad emettere nessun altro suono che non…

 

“Bentornato”gli risposi con le lacrime agli occhi pieni di una completa e sospirata felicità.











note:
-con modella over-size nel campo della moda non si intende per forza una modella dalla 42 in poi,ma anche ragazze dalle forme ben pronunciate,ma sempre magre.Però per una modella è sempre un problema essere catalagata così.Si perdono le possibilità di rappresentare numerosi stilisti per gli standard rigidi che ci sono nel mondo della moda.
-vorremmo precisare che il comportamento di edward non è egoistico.Lui ha accettato di separarsi da bella perchè sapeva che la sua vicinanza le avrebbe fatto male e quindi ha cercato di diventare una persona migliore sia per lei che per se stesso.
-naturalmente la frase di edward detta in tv e la sua comparsa a casa di bella sono casuali.naturalmente l'intervista non era indiretta,ma pre-registrata.
-le lettere di edward servivano a mantenere il suo ricordo vivo in bella.Bella non gli ha mai risposto per paura di cedere dato che ha continuato ad amarlo in questi anni.


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Capitolo 17
*** Extra 1 ***


extra 1 In realtà non avevo nessuna intenzione di scrivere adesso questo extra,ma dopo che un'altra di voi mi ha chiesto mie notizie ho pensato:"Oh mio Dio,ma allora questa sroria è piaciuta veramente tanto!!!so scrivere!!". Be sono soddisfazioni perciò grazie,grazie a tutte voi,ai vostri commenti e anche ai vostri silenzi. Grazie di avermi seguita.
Saranno due gli extra,scritti senza pretese solo per il gusto di rincontrare di nuovo Edward e Bella.
Buona lettura!!


Extra 1

“Oh avanti sono mesi che aspetto di vedere il filmino del tuo matrimonio questo è il momento adatto”mi supplica Alice stravaccandosi sul mio divano.
Tornata dalla sua luna di miele con Jasper non faceva altro che pensare ai matrimoni. Incontra dei conoscenti per strada e gli consiglia di sposarsi entro giugno se no dopo fa troppo caldo. Ai suoi genitori ha proposto di rinnovare le promesse di matrimonio e inoltre vuole far accoppiare anche il mio Jake,il cucciolo di coker che mi ha regalato un paio di anni fa.
“E va bene,ma solo perché gli uomini sono impegnati a capire come montare la nuova libreria e ci metteranno un po’”.
Prendo il dvd e lo inserisco nel lettore.
Il film parte.

Ci siamo sposati al mare in California. Edward stava girando un film da quelle parti e io gli avevo proposto di prendere due piccioni con una fava. All’inizio non voleva,avrebbe voluto accontentarmi in tutto e per tutto. Voleva darmi il matrimonio che avevo sempre sognato,ma gli dissi chiaramente che questo era quello che volevo.


Il filmino parte con la nostra partecipazione che viene aperta da una mano invisibile e un primo piano delle parole al suo interno. Intanto una musica fin troppo festosa fa da sottofondo a questa e alla scena successiva.
Il filmino è stato girata da un nostro amico;abbiamo organizzato tutto in meno di quattro mesi,abbastanza per lo sposo,troppo pochi per la sposa.
“Non ci posso credere e voi avete avuto il coraggio di dargli quelle foto”esclama Alice richiamando la mia attenzione di nuovo verso lo schermo.
Una carrellata di mie foto e di Edward da neonati ad oggi scorrono imperterrite. Mi sembrava un’idea divertente all’inizio,ma ora che le osservo meglio non mi alletta più.
La prima immagine è quella mia con il sederino all’aria sul fasciatoio e poi quella di Edward che viene portato a spasso come un cane.
Poi passiamo all’adolescenza,almeno lì ho fatto una buona scelta. Le foto messe a confronto sono una mia in costume che gioco sulla spiaggia a racchettoni e Edward in tuta a scuola dopo qualche allenamento. E poi scorrono tante foto di me e lui di qualche anno fa, di adesso,da soli e insieme.

Finalmente inizia il matrimonio,direttamente dal mio ingresso in scena sulla spiaggia. Portavo un vestito molto semplice. Più corto davanti e più lungo dietro. Di lino bianco. Spalle scoperte,lieve arricciatura sul seno e posata sui fianchi una cintura a treccia impreziosita da swaroski. Capelli sciolti al vento tenuti fermi da una piccola treccia. Semplice, morbida,perfetta.
Lo sposo rispecchiava me. Pantalone in lino blu e camicia bianca. Capelli spettinati e un sorriso da favola.

Percorsi con il sorriso sulle labbra la navata con mio padre che mi tratteneva dal braccio per farmi rallentare. Probabilmente data l’instabilità della sabbia. Il pastore ci aspettava sotto una telo bianco dal quale scendevano fiori e conchiglie che svolazzavano al vento leggero.

Forse è grazie al filmino che ricordo tutto perché se fosse per me non ricorderei altro che il sorriso di Edward e le sue fresche mani che tenevano le mie.
I suoi occhi verdi che guardavano fisso i miei sbattendo il meno possibile le ciglia per non perdersi ogni mio più piccolo avvenimento. Le sue labbra che mi sorridevano sempre; mostrando a volte il suo sorriso sghembo a volte i suoi bianchissimi denti. Il suo pollice che accarezzava il dorso della mia mano destra.
Solo questo ricordo.

“Ehi ti ricordi quella maleducatissima collega di Edward che portava un vestito anche lei bianco?”veramente no ,avrei voluto dire ad Alice.
“Già che zoccola,oh guarda eccola”oddio portava veramente un vestito bianco e ora ricordo che Alice si era talmente arrabbiata che le aveva messo sulle spalle un pareo colorato dopo che inavvertitamente le aveva sporcato con l’acqua marina il vestito di seta.
Già è a questo che servono i filmini del matrimonio: a ricordarti che non c’era solo tuo marito in quell’occasione. Il tuo bellissimo marito del il quale sei follemente innamorata.

“Ehi ci siamo sposati”irrompe mio marito nella stanza.
“Ma dai non me n’ero accorta”risposi a tono guardando che effettivamente ci eravamo appena sposati sulla pellicola.
“Come non ti sei accorta di avere uno strafigo pazzesco, che per la cronaca ha vinto un golden globe,nel tuo letto?”
“Il golden globe o tu nel letto?”lo prendo in giro sporgendomi all’indietro per accogliere il suo bacio.
“Come va la libreria?”chiedo sempre io perché Alice è troppo impegnata a rimirarsi nel filmino.
“Mi servirà almeno per un altro giorno Jasper”risponde sconsolato mio marito. Non mi stancherò mai di ripeterlo. Avevo raggiunto il massimo grado di felicità o per lo meno lo avrei raggiunto dopo il primo bambino. Vivevamo serenamente. Gli ultimi due anni erano stati un idillio. Non ho mai dimenticato il passato,ma si l’ho perdonato. Ho capitolo le sue motivazioni e anche se non le accetto le capisco. Io lo amo e voglio stare con lui e niente e nessuno me lo potranno impedire.
Edward è sempre lo stesso ragazzo premuroso e un po’ bastardo che ho conosciuto 6 anni prima,solo ora meno ragazzo e più uomo. E io sono più sicura so quello che voglio e sono pronta a picchiarlo pur di farglielo capire. Niente più scommesse solo sane mazzate. Che naturalmente si trasformano sempre in altro grazie a mio marito. Come corrompe lui non corrompe nessuno.

“Non ci sono problemi tienitelo quanto ti pare io ora devo studiare attentamente il  vostro filmino”risponde Alice.
“Ma tesoro la nostra luna di miele è finita due giorni fa e già mi tratti male”
“Ero così dal primo giorno che mi hai conosciuta perciò saresti dovuto scappare prima ora è troppo tardi”guardiamo la piccoletta con occhi terrorizzati,ma poi scoppiamo a ridere. Neanche il matrimonio l’ha cambiata è sempre la stessa rompiballe di anni fa.
Mentre penso ciò il filmino è arrivato quasi verso la fine.


Io ed Edward che ballando sotto il gazebo sempre sulla spiaggia ci allontaniamo verso la riva.
Ridiamo per qualcosa che ricordo bene. Mi aveva chiesto di fare un mega gavettone a mio padre per fargli cambiare l’umore da nero,per la figlia che lo lascia, a nerissimo,per il genero cretino.
Mi prende per mano per correre più lontano dal cameraman,ma si accorge che è impossibile così mi fa fare un caschè e mi bacia facendo scoppiare gli applausi.

Mi alzo dal divano su questa scena e abbraccio mio marito. Edward avvolge il suo braccio intorno alla mia vita e mi sussurra dolcemente:
“The end”





Come avete potuto notare non ho spiegato tutto nei minimi dettagli,come si sono riappacificati,cosa si sono detti e come sono arrivati fin qui. Tutto questo è affidato alla vostra immaginazione io mi sono solo occupata di scrivere questo breve momento di tenerezza. Semplice e genuino come sarà il prossimo. Vi indicherò solo la strada che stanno prendendo i miei personaggi e poi li affido alla vostra fantasia.
Grazie a tutte!!
Ragazze vorrei ricordarvi che sto scrivendo una nuova storia nelle originali: Storia quasi vera di una ventenne qualunque.
Passateci mi fareste davvero contenta!!



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Capitolo 18
*** Extra 2 ***


extra2 Siamo alla fine,questo è un addio.
Con questo extra chiudo ufficialmente Bastardo in trappola. Come avevo già detto in passato per me era finita questa storia già da tempo,perciò non mi sento tanto male come due capitoli fa; ma penso che per voi sarà diverso.
Come il capitolo precedente questo è un'altro squarcio della quotidianità di Edward e Bella, non ci sono legami, non ci sono defizizioni temporali queste spetta a voi deciderle. Come ho ripetuto già non credo che sia il caso di insistere ancora, ma solo di godersi il momento e di lasciare spazio alla vostra fantasia. Stabilite voi i dettagli se volete, ma soprattutto buona lettura!!


Extra 2


“Sempre con il sedere sul divano, ma perché non prendi un bel libro e leggi” sento mio marito inveire contro nostra figlia per l’ennesima volta. Lily ha solo quattordici anni, ma è la classica adolescente tutta smartphone, computer e converse. Edward si arrabbia spesso con lei. Sembra che non ne voglia sapere di studiare in questo momento e questa secondo me è colpa sua. Con suo fratello maggiore ha mostrato che con lo sport si può puntare a una buona carriera. E ora Lily sta pensando di iniziare una carriera da giocatrice di pallavolo. L’idea non ci sembra sbagliata, ma quella di abbandonare completamente la scuola sì.



“Dopo dopo”ecco le parole preferite da mia figlia.
“Ma la senti che dice tua figlia? E tu che fai ridi…”risponde esasperato Edward entrando in cucina dove io preparo la cena.
“Guarda caro che la colpa è tua, sei tu che hai incoraggiato Luke a proseguire gli allenamenti di football a discapito dello studio e ora TUA figlia si sta solo vendicando di te”
“Vendicando?”
“Certo quando lei è venuta da te a dirti che voleva fare lo stesso con la pallavolo tu glielo hai negato”.
“Ma lei sa come studiare,può avere tutte e due se lo vuole. Luke invece è uno scansafatiche…parole sue eh”alza le mani come a giustificarsi.
E’ vero, Luke già dai quattordici anni aveva dichiarato di non voler studiare e giustamente vedendo la sua infelicità, lo avevamo spinto a finire almeno il liceo e a ottenere una borsa di studio sportiva. Lily invece adora studiare, lo fa con passione, ma si è intestardita con la pallavolo dopo che il professore di motoria le aveva detto che aveva una certa predisposizione.
“Che devo fare”sbuffa sconsolato mio marito mentre mi circonda da dietro con le sue braccia la vita.
“E’ un capriccio adolescenziale, aspetta e vedrai che fra un mese vorrà diventare una modella o altro”gli faccio assaggiare il mio sugo per far direzionare i suoi pensieri altrove.
“Certo che se dici che si sta vendicando mi ricorda una persona di mia conoscenza…”ammicca leccandosi il cucchiaio di legno.
“Noi donne Cullen ne avevamo e abbiamo tutti i motivi”mi bacia teneramente la guancia fino a quando non irrompe con un tono di disgusto il “diavolo”in persona.
“Ma che schifo, non potreste sbaciucchiarvi quando non sono in casa?!”.
“Chi si sbaciucchia”ecco che arriva il grande. A sedici anni è già alto come Edward, ma assomiglia tutto alla mamma.
“Vieni qua”e gli stampo un bel bacione sulla guancia già da uomo con una leggera barba castano chiaro.
“Anch’io, anch’io”prorompe il piccolo di casa di soli sette anni.
Lory era stato un miracolo. Mi sarebbe piaciuto tanto avere un altro figlio dopo Lily, ma quella era stata una gravidanza davvero difficile: nausee, giramenti di testa, perdite di sangue. Ne sono uscita stremata. Ma poi è arrivato questo adorabile miracolo dai capelli ricci e gli occhi birichini.
“Ma si tutti a baciare la mamma”prendo in braccio Lory e lo sbaciucchio bene bene. Anche se è bello cresciutello, me lo coccolo come più mi pare e piace.
Sia Luke che mio marito si avvicinano per quest’abbraccio di gruppo improvvisato, tranne Lily.
“Che schifo”afferma incrociando le braccia al petto. Alle volte mi fa impressione quella ragazza è la copia sputata di Edward anche con il suo carattere un po’ arrogante e da saccente.
“E dai vieni anche tu”mio marito allunga una mano per pizzicarle una guancia e dopo essersi fatta un po’ spupazzare dal papà lo scansa disturbata. Tanto a me non l’avrebbe data a bere, adora il suo papà che la porta ai Golden globe e alle prime dei film tutta elegante da potersi vantare con le amiche. E ama anche la sua mamma che ogni tanto la porta nella sua redazione a sbirciare i futuri servizi fotografici.

Ritorno a mescolare il sugo quando tutti spariscono dalla cucina.
“Stasera escono tutti”mi accorgo che mio marito è ancora alle mie spalle.
“Lory non può uscire ha sette anni”è il mio bambino, ma non lo dico ad alta voce.
“Jasper lo porta insieme a Pitt a vedere un cartoon al cinema”.
“Edward che cosa hai in mente?”per colpa di tutti quegli abbracci mi si sta attaccando il sugo.
“Pensavo pop-corn, due bicchieri di vino, un film romantico…”.
“Sì e magari con te protagonista”
“Giusto, non ammiri abbastanza tuo marito”mi tira un pizzicotto sul sedere.
“E tu invece…non mi pare di essere venerata a dovere”struscio il sedere su di lui per provocarlo un po’.
“Come? e ieri pomeriggio?”
“Ti riferisci alla sveltina?Ed non ho più l’età e la passione adatta per fare quelle cose da adolescenti arrapati”
“Bene stasera allora faremo tutto con calma come i vecchi quarantenni, e passa, che siamo”.
“Perfetto amore”inclino la testa all’indietro per farmi posare un tenero bacio sulle labbra.
“E che cavolo, ma non posso proprio entrare in cucina”.
“Senti bella non ti scandalizzare tanto, queste cose alla fine le farai anche tu”la rimprovero scherzosamente. Siamo così attenti a non farci beccare io e mio marito che alle volte dubito che combiniamo qualcosa.
“Se vabbè”risponde il padre.
“Concordo con papà”interviene il fratello più grande.
“Ma bravi i miei ragazzi ora si coalizzano contro la mamma”li sgrido scherzosamente.
“No no” e Luke corre a darmi un altro bacio sulla guancia. Come sono mammoni i maschio. Provare per credere.

“Forza a tavola”incito tutti a sedersi.
“Ah mamma volevo dirti che stavo pensando di accettare quella proposta del nostro parrucchiere”inizia prima di mangiare Lily.
“Che proposta?”rispondono all’unisono Edward e Luke. Mamma mia questi maschi, trattano la mia Lily come se non dovesse avere una vita sociale. Per loro dovrebbe stare in una palla di vetro e fare tutto ciò che loro vogliono.
“Mauro le ha chiesto di partecipare ad una piccola sfilata dove degli stilisti emergenti mostreranno le loro creazioni. Su Lory mangia gli spinaci”ma il mio bambino si rifiuta di aprire bocca.
“Comunque va bene, mi fido di Mauro e so che è una cosa seria”.
“No no io voglio sapere tutto, Luke informati”
“Certo papà, ma che sono queste cose hai solo quattordici anni”ecco che arrivava il suo secondo papà.
“Guardate che non deve sfilare nuda, se sfila per il nostro parrucchiere dovrà indossare gli abiti che vuole perché lei dovrà portare in passerella la sua acconciatura”.
Ed ecco qua la mia famigliola felice, del tutto identica a quella della Mulino bianco.
Mi sento appagata certo, è sempre tutto dannatamente difficile. Non mi piace quando mia figlia fa l’adolescente difficile come adesso, mi dispiace per Luke che non vuole proseguire gli studi, so che se continuo a viziare troppo Lory avrà dei seri problemi da grande, e soffro di solitudine quando Edward parte per sei mesi per girare un nuovo film o progetto.
Abbiamo trovato un punto d’incontro perché è questo che fanno le famiglie. Le nostre carriere sono proseguite tranquille soprattutto negli anni in cui abbiamo concepito; ne è valsa la pena aspettare tutti quegli anni per sposarsi così abbiamo avuto tempo di capire noi stessi e che cosa volessimo dall’altro.
Ora cerchiamo di essere dei buoni genitori, anche se noi in primis abbiamo avuto delle adolescenze disastrose. E da adulti non eravamo di certo meglio, basti pensare a come ci siamo incontrati Edward ed io. Ma gli anni del fidanzamento e del matrimonio hanno reso il nostro passato più leggero. E ancora oggi se ci chiedono se vogliamo tornare giovani rispondiamo di no.
E’ questo che vogliamo, il nostro presente.







Un ultimo saluto. Grazie  a tutti voi che mi avete seguito e recensito,grazie a chi ha insistito chiedendomi notizie di che fine avessi fatto e grazie a chi ha semplicemente taciuto. Nonostante le critiche a me questa storia è piaciuta, mi sono divertita a scriverla insieme alla mia amica LadyC ( che poi per mancanza di tempo a lasciato tutto a me). E' una storia semplice e senza pretese così deve essere letta, un passatempo gioioso.
Ma se non volete lasciarmi io sto continuando ascrivere. Ho pubblicato una storia originale: "Storia quasi vera di una ventenne qualunque", se ci fate un salto mi fareste davvero felice; sarei contenta di incontrarvi anche là.
Bene amiche allora arrivederci!!!

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