Bastardo in trappola di vampirettafolle (/viewuser.php?uid=68245)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 Edward ti presento Bella ***
Capitolo 2: *** 2 La verità è che non gli piaci abbastanza ***
Capitolo 3: *** 3 Bastardo senza gloria ***
Capitolo 4: *** 4 Ragione esentimento ***
Capitolo 5: *** 5 Come d'incanto ***
Capitolo 6: *** 6 Quel mostro di ex Prima parte ***
Capitolo 7: *** 6. Orgoglio e Pregiudizio ***
Capitolo 8: *** 7. La mia stronza ex-ragazza ***
Capitolo 9: *** 8. L'amore non va in vacanza ***
Capitolo 10: *** 9 Tutti pazzi per Bella ***
Capitolo 11: *** 10. 10 cose che odio/amo di te ***
Capitolo 12: *** 11. Baciami ancora ***
Capitolo 13: *** 12. Un giorno perfetto ***
Capitolo 14: *** 13. L'ultimo bacio ***
Capitolo 15: *** 14 A single man ***
Capitolo 16: *** 15 Appuntamento con l'amore ***
Capitolo 17: *** Extra 1 ***
Capitolo 18: *** Extra 2 ***
Capitolo 1 *** 1 Edward ti presento Bella ***
bastardo in trappola
Salve
a tutti come promesso sono tornata con questa nuovissima storia. Spero
che tutti coloro che mi hanno seguito in "the heart asks the pleasure
first" (titolo complesso quanto la storia stessa a mio parere) mi
seguiranno anche qui e spero anche che si aggiungano nuovi lettori. La
storia come avete già potuto appurare dall'introduzione è
una commedia romantica che ci riserverà molte sorprese.
Essa è una collaborazione tra me e una mia carissima amica che
chiameremo LadyC, la quale è stata la fan nuomero 1 della mia
precedente storia
non che critica personale in quanto ha avuto l'onore di leggere tutti i
capitoli in anteprima. Anche in questo caso ci divertiremo con i titoli
i quali richiameranno famose commedie e non come in questo caso Harry
ti
presento Sally.
Buona lettura e soprattutto commentate....
BASTARDO IN TRAPPOLA
Capitolo 1 Edward ti presento Bella
Ore 6.30. Vengo svegliata improvvisamente da una canzone che mi
bombarda le orecchie; con il cuore in gola per lo spavento, mi accorgo
che si tratta del mio cellulare, che suona ad alto volume qualcosa di
Bob Sinclar, una di quelle canzoni da festa o discoteca che di certo io
non avrei mai impostato come sveglia…
Dopo aver indossato la mia vestaglia, mi dirigo in cucina, ancora assonnata.
“Alice, non azzardarti mai più a cambiare le impostazioni del mio cellulare!”
“Però, siamo loquaci stamattina!”. Alice mi
sorride mostrandomi i suoi denti così maledettamente bianchi
senza smettere i suoi quotidiani esercizi di stretching: dice che
l’aiutano ad affrontare meglio la giornata e, soprattutto, suo
padre.
Io non rispondo nulla, in effetti solitamente al mattino non parlo
mai. Vado verso il frigo e comincio a preparare qualcosa per colazione,
mentre Alice va a farsi una doccia.
“Sai Bella” mi urla dal bagno, “dovresti
abituarti a svegliarti con canzoni ritmate, ti danno la carica giusta
per far fronte ai problemi di tutti i giorni!”
Sarà, penso tra me e me ancora senza parlare. Alice
è fatta così, ha bisogno di espedienti per andare avanti
e riuscire a districarsi fra i vari impegni di una vita che non la
soddisfa pienamente. Eppure è sempre così esuberante,
sorridente e così sicura che un giorno riuscirà a
realizzare i suoi sogni; dice che per lei arriverà una
“grande svolta”. Anch’io sogno una svolta, ma forse
è ancora presto per me: sono appena laureata e ancora inesperta,
difatti oggi devo limitarmi ad accompagnare il signor Hartley in un
hotel perché LUI deve intervistare un attore televisivo.
“Alice vuoi muoverti, ho bisogno del bagno o farò tardi!”. Sbuffo. Tutte le mattine la stessa storia…
Io e Alice ci salutiamo davanti al portone e saliamo nelle nostre
rispettive macchine: lei si dirige verso lo studio legale del padre,
presso cui lavora come avvocato, mentre io vado verso la redazione
dell’Us Weekly, un settimanale di gossip che da qualche mese mi
permette di pagare l’affitto.
Arrivata in redazione, mi dirigo verso la scrivania, così
nell’attesa di accompagnare il mio capo posso completare alcuni
articoletti da pubblicare nel prossimo numero. Mentre cammino verso la
mia sedia, dietro di me sento un fischio di apprezzamento: mi giro e
vedo Mike, un mio collega.
“Accidenti, sei bellissima stamattina!”. Gli sorrido.
“Tra un’ora devo accompagnare il signor Hartley in un
albergo di lusso, ho pensato che fosse necessario un certo
abbigliamento!”. Per l’occasione, ho scelto un
pantalone attillato beige, una maglia dolcevita a giro ma scollata
sulla schiena, con una fantasia sul celeste, e delle scarpe tacco 12
che, so già, mi uccideranno entro poche ore. Ho anche legato i
miei lunghi capelli castani in una coda alta e ho messo un po’ di
trucco in più del solito.
“Chi deve intervistare oggi il nostro signor Hartley?”
“Oh, un attore televisivo, Chad Michael e qualcosa…”
“Murray”. Mike completa la mia frase.
“Lo conosci?!”. Io non mi intendo molto di tv, sto imparando poco a poco grazie a questo lavoro.
“Mia sorella ne va pazza, anzi, già che ci sei, cerca di strappargli un autografo per lei…”.
“Vedrò cosa posso fare!”.
Mike fa per andarsene, poi sembra ripensarci e si volta nuovamente verso di me.
“Sai, dovresti vestire sempre così…” Mi strizza l’occhio e si allontana.
Dopo un’ora di lavoro più o meno intenso, vengo
invitata dalla segretaria del signor Hartley ad aspettare fuori
l’arrivo di un taxi che ci accompagni all’hotel dove si
dovrà svolgere l’intervista. Kite Hartley mi
raggiunge frettolosamente dopo 5 minuti, lamentando il fatto che
“siamo” già in ritardo; evito di fargli notare che
io sono stata lì ad aspettarlo e salgo nell’autovettura
gialla. L’intenso traffico ci impedisce di arrivare subito a
destinazione e dà anche modo al signor Hartley di lamentarsi a
lungo con l’autista, come se fosse colpa sua. Lo guardo e penso
che non ha senso essere così nervosi per una semplice intervista
ad un attore; per me questi sono sempre stati futili argomenti di cui
mai avrei voluto scrivere, ma purtroppo all’inizio non sono
riuscita a trovare di meglio. Si sa, è necessario fare prima
della gavetta per poter arrivare più in alto, un domani.
L’arrivo all’hotel interrompe il flusso dei miei
pensieri. Scendo dal taxi e osservo l’entrata
dell’edificio, cercando già di sbirciare la lussuosa hall
in cui sto per mettere piede.
“Wow! Signorina, oggi è favolosa!”. Il signor Hartley si è finalmente accorto del mio abbigliamento.
“La ringrazio, signore!”
“Ha un’aria molto… professionale”. Per un
attimo assume un’espressione gentile, ma la serenità
sparisce dal suo volto nel momento in cui anche lui guarda
l’edificio.
“Sbrighiamoci, siamo in ritardo!”. Alzo gli occhi al cielo e lo seguo nell’hotel.
La hall dell’albergo mi lascia a bocca aperta. Al centro
della sala un enorme acquario con pesci coloratissimi cattura subito la
mia attenzione; sulla sinistra, accanto alla reception, si trova un
meraviglioso pianoforte; a destra ci sono alcune poltrone e divanetti
intorno a dei tavolini; il pavimento è coperto da un tappeto
rosso decorato, mentre sui muri sono appesi alcuni quadri grandissimi
dai colori caldi. In fondo, una maestosa scalinata porta ai piani
superiori.
Ci accomodiamo su uno dei divanetti sulla destra, in attesa che
arrivi questo famoso attore a concedere la sua intervista. Mentre
aspettiamo, il signor Hartley riceve una chiamata sul suo cellulare. La
telefonata è breve; Hartley ascolta il suo interlocutore
annuendo con espressione leggermente scettica e infine chiude in modo
secco la chiamata. Non sopporta di essere interrotto durante il suo
lavoro, anche se in questo momento non è che stia facendo gran
che: la nostra star si fa attendere.
“Signorina Swan” mi dice quasi sussurrando, “ho
appena ricevuto una, diciamo, soffiata. Mi dicono che Jacob Black
alloggia in questo hotel proprio mentre noi siamo qui.” Non
sembra molto convinto delle sue stesse parole. A quanto pare non crede
che una tale fortuna possa capitare proprio a noi: Jacob Black è
uno degli attori-promessa del cinema moderno, un divo in ascesa,
già famosissimo. Perfino io lo conosco.
Il signor Hartley riprende.
“Che ne dice di andare a “controllare”? Magari
riesce ad avere uno scoop per il prossimo numero…”. Lo
guardo. Dalla sua espressione deduco che vuole semplicemente
sbarazzarsi di me e che non presta molta fede a questa notizia. Pur
essendo certa a mia volta che sarà una perdita di tempo,
accetto: è pur sempre un mio superiore, devo obbedire.
Mi alzo dal divano e mi allontano di alcuni passi, pensando a come
scoprire se la soffiata abbia o meno fondamento. Mi avvicino alla hall.
Dietro il bancone c’è un ragazzo dall’aspetto pulito
al quale decido di chiedere se per caso il famoso attore Jacob Black
alloggi davvero nell’albergo. Il ragazzo viene messo un po’
a disagio dalla mia domanda e capisco che la notizia non è poi
del tutto infondata… Ripensando ai complimenti di Mike di quella
mattina, decido di sfoggiare un po’ di charme per convincere il
ragazzo a darmi qualche informazione in più.
“Mi scusi, non mi sono presentata! Sono Isabella Swan, lavoro per la rivista Us Weekly.” Sorrido ampiamente.
“Ehm… per la verità… il signor Black non gradisce paparazzi in ques…”.
“Oh, ma non si preoccupi, sarò molto… come dire… discreta!”.
Il ragazzo mi guarda incerto. Forse si sta interrogando su quanto i paparazzi possano essere discreti.
“Senta… ehm…” guardo il cartellino
appeso alla sua giacca, “Josh… se lei mi aiuta magari in
questi giorni potremmo incontrarci per un caffè, non
so…”. Gli lancio uno sguardo eloquente, sperando che
l’imbarazzo per un comportamento per me nuovo non mi tradisca.
Lui ride e io mi sento un po’ sollevata.
“Che ne dice, allora?”. Incalzo.
“Mi segua, l’accompagno.” Gli sorrido.
Entriamo in uno degli ascensori dell’edificio, diretti
all’ultimo piano. Mentre saliamo Josh fa alcune domande su di me,
sul mio lavoro, sui miei studi appena conclusi. Infine,
l’ascensore si apre. Lui mi indica il fondo del corridoio.
“Di là troverà la suite. Mi raccomando, non
dica a nessuno che l’ho portata io dal signor Black, ne va del
mio lavoro…”
“Non si preoccupi. Grazie mille per l’aiuto!”
Sorride.
“Di niente. Comunque… non credo di poter accettare il
suo invito per un caffè… Sono fidanzato, alla mia ragazza
non piacerebbe.”
Rido e penso che mi sia andata bene, in fondo non ho corrotto nessuno per ottenere questo scoop.
Dopo che le porte dell’ascensore si sono richiuse, mi avvio
lentamente lungo il corridoio. Non so bene cosa fare, non credo
servirebbe a qualcosa bussare alla porta della suite… Penso alla
digitale che porto sempre con me in borsa: forse dovrei tirarla fuori.
Mentre la cerco sento un rumore di porte che si aprono e si richiudono.
E’ lui! Jacob Black è appena uscito dalla sua camera e si
dirige verso l’ascensore. Dal vivo è molto più
affascinante: più alto di me di tutta la testa, fisico modellato
al punto giusto (non troppo magro né eccessivamente muscoloso),
sorriso da pubblicità di un dentifricio, e poi, la camicia
bianca che indossa… Istintivamente cambio idea e lascio perdere
la ricerca della macchina fotografica. Se si accorge che voglio solo
uno scoop chiama la sicurezza e mi fa allontanare…
In mancanza di altre idee e piuttosto imbarazzata, gli rivolgo la parola pur non sapendo ancora dove andare a parare.
“Buongiorno! Sei Jacob Black vero?”.
“Ehm… si. Tu chi sei?”
La mia capacità di parlare sembra svanire improvvisamente.
Lo guardo e penso di avere davanti un gran bel ragazzo, oltre che un
attore famosissimo. Di colpo mi riprendo.
“Ehm… io… i-io sono Isabella Swan.”
“Bene, Isabella Swan, io stavo giusto andando giù al bar a prendere qualcosa. Vieni con me?”.
Wow, io pensavo che avrei avuto a che fare con un divo arrogante e
capriccioso e invece lui invita me, comune mortale, al bar con lui. Mi
sa che Mike aveva ragione, devo vestirmi così più
spesso… Incredula, accetto la proposta e per un po’
dimentico il motivo per il quale sono lì, almeno fin quando,
scesi nella hall, vedo il signor Hartley finalmente alle prese con la
sua intervista. Ma lui, di spalle, non mi nota mentre mi dirigo al bar
dell’albergo con Jacob Black…
Seduti al bancone, lui ordina qualcosa per entrambi. Fa un
po’ Lost in Translation, penso, anche se lì il
protagonista era un attore ormai quasi alla fine della sua carriera. Io
qui ho di fronte una giovanissima star…
“Allora, Isabella, anche tu alloggi in questo hotel?”.
“Io… ecco… per la verità… no…”.
Lui ride.
“Lo sospettavo!”.
“Ah, però, come hai fatto?”. Chiedo sarcastica, ridendo a mia volta.
La conversazione prosegue con questo tono leggero per un
po’. Jacob sembra una persona davvero piacevole e simpatica e
dà l’impressione di avere i piedi per terra.
Dopo un po’, mi chiede del mio lavoro.
“Cos’è che fai di preciso nella vita?”.
“Oh, io lavoro per la rivista Us Weekly. Anzi, se devo
essere sincera, ero venuta da te per strapparti
un’intervista…”.
“Ma perché non l’hai detto subito!”
esclama, “Ah Bella, Bella, nel tuo lavoro bisogna essere
più spregiudicate!”
Già, penso, a disagio.
“Vieni con me, cerchiamo una sala per questa intervista.”. Oggi dev’essere il mio giorno fortunato!
Dopo aver parlato con il personale dell’hotel, riusciamo ad
avere una magnifica saletta tutta per noi e così
cominciamo l’intervista.
Jacob mi concede altre due ore del suo tempo, rispondendo in
maniera all’apparenza spontanea e, spesso, divertita alle mie
domande. Sembra più che altro una conversazione tra due persone
comuni e il tempo passa in maniera molto piacevole. Alla fine, lui si
congeda.
“Adesso devo proprio andare, Bella.”.
“Si certo, anzi, grazie mille, davvero!”
“Che ne dici di rivederci in questi giorni, quando sono meno impegnato? Niente interviste. Come due amici!”.
Lo guardo stupita.
“Oh… ehm… d’accordo, mi farebbe molto
piacere!”. Mi chiede il numero, dopo di che usciamo dalla sala.
Il signor Hartley mi aspetta impaziente nella hall, palesemente
incapace di stare seduto e fermo. Quando vede me e Jacob salutarci con
un sorriso, si immobilizza, incredulo.
“Ma… ma… allora era vero?”. Boccheggia quando mi avvicino.
“Verissimo, altro che!”. Io sono raggiante, sebbene
una parte di me sia ancora incredula per la magnifica mattinata appena
trascorsa.
Mi trovo sotto l’ombrello davanti ad una pizzeria. Piove a
dirotto da due ore, ma mi consolo pensando che tra qualche settimana
arriverà l’aria primaverile. Guardo impazientemente
l’orologio. Sono le 21.25. Alice avrebbe dovuto essere qui
già 10 minuti fa. Non vedo l’ora di raccontarle quello che
mi è successo oggi! Dopo qualche altro minuto, eccola che arriva
nella sua macchina.
“Scusami tanto, mio padre oggi… vabbè lasciamo
perdere! Piuttosto, entriamo, così mi racconti, al telefono
sembravi così allegra!”.
Davanti a due belle pizze calde con mozzarella filante, le
racconto per filo e per segno la mia giornata. Alice rimane a bocca
aperta per tutto il tempo, alla fine esclama: “Non posso
crederci! Jacob Black?! O mio Dio, Bella… wow!”.
“Già!” dico pensierosa, “Spero che questa
intervista mi frutti anche una promozione… Fin ora non mi sono
mai occupata di cose così “rilevanti”…
Sarebbe magnifico poter passare in una sezione più importante
della rivista…”. Assumo un’espressione sognante,
forse un po’ ebete.
“Vedrai, sicuramente terranno conto di questo scoop!”.
Alice mi rincuora, sorridente. “Mal che vada… Ti farai
consolare da Jacob!”.
“Mmm… non sarebbe una cattiva idea!”. Rispondo e scoppiamo entrambe a ridere.
Come promesso, Jacob mi ha contattata dopo un paio di giorni per
incontrarci di nuovo. Ormai siamo entrati in confidenza come due buoni
amici. Ci incontriamo appena lui ha un momento libero (cosa che in
realtà ultimamente non capita molto spesso) e passiamo insieme
delle ore piacevolissime. Lui è una persona meravigliosa,
abbastanza semplice per essere così giovane e famoso.
Conoscendolo meglio è proprio un ragazzino, non uno di quelli
sciocchi che combinano un sacco di guai,ma uno di quelli che ti tiene
sempre allegra e che è pronto a farti sorridere. Grazie a lui,
come Alice ha previsto con il suo incrollabile ottimismo, ho ottenuto
una promozione e adesso intervisto periodicamente personaggi famosi del
cinema e non solo. Jacob spesso mi “aiuta” ,sotto mia
costrizione e bronci a regola d’arte,presentandomi alcuni suoi
colleghi (attori e registi per lo più) che puntualmente qualche
settimana dopo finiscono sulla mia rivista.
Un bel pomeriggio di fine giugno io e Jacob siamo seduti al
tavolino di un bar molto chic a sorseggiare un caffè, mentre lui
mi parla del suo nuovo progetto di lavoro.
“Sai, è un film molto importante per me” mi
dice, “finalmente un ruolo più impegnato. Mi
servirà per scrollarmi di dosso l’immagine di
attore-da-commedie-per-ragazzine.”
“Capisco.” Dico. E’ vero, anche a me servirebbe
un passo del genere. Certamente la promozione è stata molto
importante, ma io vorrei “scrollarmi di dosso l’immagine di
giornalista-di-riviste-di-gossip” e scrivere di economia,
attualità, fatti importanti.
“Hai qualche bella donna come partner stavolta?”
“No, donna no. Ma in compenso, lavoro con Edward Cullen. In effetti è lui il vero protagonista.”
“Edward Cullen…? Ma io lo a-d-o-r-o!!! E’ fantastico, Jake!”
Edward Cullen è uno degli attori più famosi e
talentuosi dell’Hollywood di oggi, senza contare che è
bellissimo. Ma che dico, è in testa alla classifica
dell’uomo più sexy del mondo da qualche anno ormai! Io
stravedo per lui!
“Jake…” lo guardo con un misto di malizia e
supplica, “non è che, ecco… potresti farmelo
incontrare? Voglio dire, dopo che iniziate a lavorare insieme, prendete
un po’ di confidenza magari…”
“Bella, ma hai capito di chi stiamo parlando? Lui ormai
è una star affermata e ricercatissima, come pensi di ottenere
così facilmente un’intervista da lui?!”
“Ma io non ti parlo da giornalista! Ti parlo da fan! Io
stravedo per lui, è uno dei miei attori preferiti! Ti prego, lo
so che sono già in debito con te, però…”.
Gli faccio gli occhi dolci.
Lui fa un sospiro. “Vedrò. Ma non ti prometto
niente.” Trattengo a stento la voglia di urlare e saltello sulla
sedia come una bambina. Il cameriere del bar mi guarda come se fossi
una disturbata così decido di smettere.
“Jake sei un tesoro!”.
Dopo circa un mesetto, Jacob decide finalmente di portarmi con lui
sul set. E’ una bella mattinata soleggiata e io sono di ottimo
umore.
Arrivati negli studi cinematografici, Jake mi conduce da lui,
Edward Cullen, intento a ripassare qualche battuta delle scene da
girare quel giorno. Quando ci vede, interrompe la sua occupazione e ci
sorride. Ancora non ci credo: l’uomo più sexy del mondo
è qui, davanti a me, che mi tende la mano cordialmente, con quel
suo fantastico sorriso che per poco non mi fa svenire, quegli occhi
verde smeraldo dallo sguardo profondo, i capelli un po’
spettinati. E’ perfino più alto di Jacob e un po’
più magro. E’ meraviglioso. Forse troppo, perché al
momento mi sento un po’ stordita.
“Tu sei Bella, vero? Jacob ha detto che volevi incontrarmi ma, non mi ha detto che eri così carina!”.
Vorrei tanto rispondere qualcosa, qualsiasi cosa, ma ho la bocca
asciutta e il cervello momentaneamente in stand by. Jake corre in mio
aiuto.
“Sì è proprio lei. E’ una tua
ammiratrice. Oggi rimarrà qui ad osservare il nostro lavoro,
così potrà scrivere anche un articolo per il suo giornale
su come procede la lavorazione del film. Ma niente interviste oggi,
questo lo sa bene.”. Edward ride, divertito da quel patto. O
forse, divertito da me che ancora non sono capace di proferire una
parola.
“Bella, mi piacerebbe davvero ehm, come dire…
continuare questa conversazione…”. E’ pure
spiritoso… “Adesso però il lavoro ci aspetta.
Magari ci ribecchiamo più tardi.” Mi fa l’occhiolino.
“Si, certo. A dopo allora.”. Finalmente mi sono decisa a parlare!
Anche Jake mi saluta. “A dopo, Bells.”.
Mentre la lavorazione del film procede, io sono seduta dietro le
cineprese e ogni tanto prendo qualche appunto per l’articolo che
scriverò. Per la verità, vengo spesso distratta dalla
bellezza di Edward (Cullen) e mi fermo più volte ad osservarlo
come sotto l’effetto di qualche sostanza stupefacente. E’
davvero favoloso!
Durante la pausa pranzo scambiamo qualche parola e io finalmente
mi sciolgo un po’, così che alla fine della giornata sono
ritornata più o meno me stessa e accetto ben volentieri
l’invito di Edward e Jake di andare insieme a mangiare qualcosa
fuori.
Arrivati in un locale molto carino nel pieno centro della città, prendiamo posto intorno ad un tavolo per quattro.
“Ci raggiungerà un mio amico tra un po’” mi spiega Edward.
E difatti, dopo qualche minuto ecco che arriva un bel ragazzo
alto, muscoloso, molto carino. Mi sento abbastanza fortunata questa
sera…!
“Ciao Ed, Jake… Non mi presentate la vostra
amica?” dice, spostando lo sguardo su di me. “Va bè,
faccio da solo! Piacere, io sono Emmett!”
“Piacere, Bella!”.
Durante la serata, ho modo di conoscere un po’ meglio i
ragazzi appena conosciuti. Emmett è il migliore amico di Edward
e suona come chitarrista in una band, per altro non molto famosa, ma
nonostante ciò dice di essere abbastanza soddisfatto
perché quando suona si sente se stesso e gli sembra di non aver
bisogno di altro. Edward, un po’ come Jacob, sembra davvero un
tipo a posto, senza troppi capricci, non un “montato” di
quelli a cui la fama ha dato alla testa. Mi chiede di me, di quello che
faccio, di come vivo. Io spiego del mio lavoro non esattamente
gratificante, racconto che vivo con Alice e che lei mi è stata
presentata da Jasper, il suo ragazzo nonché mio compagno al
college; parlo un po’ della mia famiglia, che ho lasciato a
Forks, dove sono nata, per trasferirmi dalla parte opposta degli Stati
Uniti già dai tempi dell’università e inseguire le
mie ambizioni. Edward mi ascolta interessato e sembra non sopportare
gran che Emmett, che ogni tanto ci interrompe con qualche battuta delle
sue, così che la serata passa tra una risata e l’altra. A
me sembra di essere tra persone che conosco da una vita.
“Ho un’idea.” Esclamo a fine serata.
“Jake, che ne dici se si uniscono anche loro alla cena di domani
sera?”
“Perché no?”. Risponde Jacob.
Mi rivolgo agli altri due ragazzi. “Ho invitato Jake a casa
mia per domani sera. Perché non venite anche voi? Vi presento
Alice. Sa cucinare ottimi dolci!”.
“Bè, se ci sono i dolci, io ci sto allora!” risponde subito Emmett.
Edward ride e accetta anche lui l’invito. “Mi farebbe
davvero piacere, Bella!” Mi guarda con quei suoi occhi profondi
che sembrano volermi dire tante cose... Ma sono solo mie fantasie, come
al solito.
“Perfetto, Alice sarà contenta!” Contentissima
direi. Tre fighi pazzeschi in un colpo solo, di cui due
famosissimi…
Note:
Harry ti presento Sally diretto da Rob Reiner.
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Capitolo 2 *** 2 La verità è che non gli piaci abbastanza ***
Bastardo 2
Siamo tornate vampirettafolle e LadyC!
Cercheremo di postare una volta a settimana per farvi contente
perciò oggi siamo in perfetto orario ...anzi abbiamo postato con
un giorno di anticipo. Ringraziamo tutti coloro che hanno commentato e
vorrei precisare una cosa : la storia è un Edward/Bella quindi
non vi preoccupate....XD
Questa volta abbiamo avuto ben 8 commenti e speriamo proprio che
aumenteranno sempre più perchè questa è una storia
piena di sorprese!!! Buona lettura a tutte e soprattutto commentate!!!
Bastardo in trappola
Capitolo 2 La verità è che non gli piaci abbastanza
La mia famosa carne al cartoccio è quasi pronta.
Gli stuzzichini sono già sul tavolino del soggiorno.
La cucina è uno splendore, come il resto della
casa. È tutto il pomeriggio che spolvero e rassetto casa,
facendo sparire tutti gli indumenti che Alice sparge per
l’appartamento. Ha una stanza tutta per sé adibita ad
armadio, ma i suoi vestiti continuano a dimorare dappertutto.
Ma oggi finalmente riuscirò ad ottenere
l’attenzione di Alice. L’ho minacciata per il disordine,
costringendola a riporre gli abiti nel suo armadio a patto che stasera
fossi riuscita a sorprenderla. Pensa di avere la vittoria in pugno ,ma
ancora non sa che l’ospite speciale non è Jacob.
Sarà una serata perfetta a partire dal mio
fantastico vestito nero stile mogliettina americana con una fantastica
e vaporosa gonna. I complimenti che Mike mi rivolge ogni giorno a
lavoro mi hanno fatto rivalutare il mio corpo.
Alle otto in punto suonano al campanello. Tolgo il
grembiule, spengo il forno e corro per quanto i miei unici tacchi
dodici me lo permettono ad aprire prima di Alice.
“Salve ragazzi…è stato facile trovare l’appartamento?”domando educatamente.
“Ehi piccola donna”mi saluta a gran voce Emmett.
“Non è stato difficile abbiamo semplicemente
seguito Jake”risponde cordialmente Edward alla mia ovvia domanda.
“Ehm ragazzi, vi avevo detto che abito con una
ragazza giusto? Be lei non sa che siete voi gli ospiti perciò se
sviene o urla-cosa più probabile- non vi spaventate”
è il discorso più lungo che io abbia mai
fatto.”Alice?”
“Eccomi…perché non mi hai detto prima che erano già saliti e…”
“Oh mio Dio, oh mio Dio Edward Cullen !!”inizia a trillare e saltellare raggiungendolo e slogandogli un polso.
“E tu invece chi sei?”chiede sempre tutta euforica ad Emmet che scoppia in una grassa risata.
“Questa volta hai superato te stessa Bella”mi fa i complimenti Jake.
“Complimenti, è la prima volta che mangio un piatto simile”si aggiunge ora anche Edward.
“Ci credo …non fai un pasto decente da quando
te ne sei andato di casa”e Emmett scoppia nell’ennesima
risata.
È una serata grandiosa. Alice è al settimo
cielo e sicuramente domani mattina appena si sveglierà
chiamerà Jasper e gli farà un resoconto dettagliato della
serata.
E poi Edward è cosi dolce. È proprio un
ragazzo serio. Non si è montato la testa. Mi ha detto che ha
accettato di girare questo thriller al fianco di Jake per lasciarsi
alle spalle la parte del classico bello e dannato nella quale era
rimasto intrappolato a causa di film precedenti. Ho scoperto anche che
abbiamo gli stessi gusti letterari e musicali, anche se abbiamo idee
divergenti sui film. Siamo entrambi propensi per film impegnativi, ma
quando si tratta di vedere qualcosa di leggero lui si butta su una
bella commedia demenziale o un film dell’orrore io scelgo una
commedia romantica o un bel musical.
“Ehi Bella, Jake mi ha detto che una sua intervista
ti ha portato ad un aumento di stipendio”mi interrompe Emmett
dalla mia lista dei pro e contro su Edward e per adesso la colonna dei
contro è immacolata.
“Beh sì, ora sono responsabile di un settore
tutto mio al giornale. E state attenti ogni parola che stasera direte
potrà essere usata contro di voi sulla rivista”
“E dai Bella, avevi detto che quello che ci saremmo
detti stasera sarebbe rimasto tra noi” piagnucola agitato Jake
che ha appena confessato di aver mangiato a pranzo un hamburger e che
il suo personal trainer non lo doveva venire a sapere.
“Eheheh allora non ti dirò che Edward ha la
patente di don Giovanni” confessa Emmett tra le risa e
sorseggiando il sorbetto al limone.
“Emmett”lo ammonisce Edward.
Mmm strano. A dire il vero da quando lavoro per quella
rivista se ne sentono di tutti i colori per ogni tipo di
celebrità ,ma sulla vita intima di Edward Cullen
niente…
Avrà esagerato Emmett, i giornali di gossip non mentono mai o per lo meno camuffano un po’ la verità.
“Vado a prendere qualcosa da bere” dico, dirigendomi in cucina per riprendere fiato.
Mi piace troppo ,mi piace troppo.
Calmati Bella, non crearti false speranze
Tornata in salotto e vedendo Emmett e Jake intenti a
chiacchierare animatamente con Alice, mi accorgo che Edward non
c’è più.
“Se ti stai chiedendo dov’è Edward
è fuori al balcone a fumare”credo che Emmett legga nella
mente.
“Alice l’ha sbattuto fuori perché non vuole che i suoi vestiti si impregnino di fumo”
Mi dirigo con due bicchieri di prosecco sul balcone.
“Ehi”mi faccio notare.
“Ehi”risponde . Mi ha notato.
“Pausa sigaretta?”
“Beh il brutto vizio di fumare non riesco ancora a
togliermelo…anzi stasera ho resistito. Di solito tra un boccone
e l’altro mi fumo una sigaretta”
“Strano…sulle riviste di gossip ti dipingono come il ventottenne…”
“Ancora ventisette grazie” mi corregge prontamente lui.
“Credevo che solo le donne ci tenessero all’età”lo schernisco.
“Comunque il punto è che ti hanno sempre
dipinto come il ragazzo perfetto, che non fuma,non si droga,non
beve…”
“Le riviste raccontano quello che i nostri manager vogliono. Lì sopra non ci troverai mai il vero Edward”
“Beh, potresti raccontarmelo tu chi è
veramente Edward Cullen” lo incito ad aprirsi,ma il suo
sopracciglio alzato mi suggerisce che non si è convinto.
“Chi mi dice che domani mattina non troverò un bell’articolo su di me?”
Eravamo affacciati al balcone,appoggiati alla ringhiera e
Edward mi si era avvicinato pericolosamente per guardarmi dritto negli
occhi. Abbasso lo sguardo imbarazzata e decido di farlo aprire un
po’.
“Va bene, tu fammi un paio di domande sul mio
passato, sulla mia vita e dopo che io ti avrò mostrato uno
squarcio della mia vita toccherà a te” annuisce e subito
si cimenta nelle domande.
“Quanti anni hai?”
“Ma non si può chiedere l’età ad una do…”
”Come faccio ad aprirmi se non vuoi dirmi la verità” risponde strafottente. Vuole incastrarmi.
“Ventiquattro compiuti a settembre”
“Perché ti sei allontanata così tanto da Forks?”
“È un piccolo paesino che non offre nessuna occasione sia lavorativa che affettiva”sospiro al ricordo.
“Ora sono curioso…che intendi con l’ultima frase?”
“Ecco, ho avuto un solo ragazzo a Forks, ci siamo
incontrati al liceo e siamo rimasti insieme per tutti e cinque gli
anni. Nella mia città o ti trovi un ragazzo con cui passare il
resto della tua vita oppure sei una sgualdrina o una zitella. Beh, dopo
il liceo volevo lasciarlo per andare al college e inseguire i miei
sogni,ma Tayler- questo è il suo nome- non era per niente
attento ai miei sogni, così diffuse la notizia che sarei andata
a lavorare con lui nell’impresa della sua famiglia e che
naturalmente ci saremmo sposati. È cosi ottuso che ha capito che
lo volevo lasciare solo quando sono salita sull’aereo per
Boston”
”Sei andata cosi lontano per lui”
“Oddio no, l’ho fatto per me e per mio padre, lui vuole grandi cose per me”
“Va bene ultima domanda…quindi è stato questo Tayler l’ultimo che hai baciato?”
“NO” urlo ridendo al solo pensiero che secondo
lui non dovrei baciare da circa 5 anni. Forse sarebbe stato meglio che
se fossi rimasta in silenzio. Ora mi sta guardando con uno sguardo
malizioso.
“O-ora tocca a me”faccio un respiro profondo e comincio con le domande.
“Dimmi, tu come sei finito a New York?”
“In realtà ci sono nato e mi sono allontanato
a causa del lavoro” ancora non riesce a sciogliersi un po’.
È perso nei suoi ricordi fissando il vuoto di fronte a sé.
“Sono il più piccolo della mia famiglia.
Ognuno dei membri è un’artista e invece io a 18 volevo
ancora divertirmi ed è stato cosi che ho scoperto la passione
per la recitazione”
“Posso farti una domanda forse un po’ indiscreta?”chiedo titubante.
“Spara”
“Ma ti piace seriamente essere un attore?”
“Sinceramente?” mi guarda dritto negli occhi.
“Non proprio…è come
dire…pesante. Non posso portare una camicia fuori posto che
subito vengo sbattuto in prima pagina, senza parlare dei trucchi del
mestiere che sono costretto ad imparare come creare un look di capelli
spettinato che in realtà è ordinato”
“Già trovo difficile partecipare a
tutti quegli eventi, avere qualcuno che ogni mattina magari ti pettina
e ti porta la colazione” sdrammatizzo io.
“Vedendola da questo punto di vista la mia vita
è un vero sballo” afferma serio per poi scoppiare insieme
a me in una fragorosa risata.
Ci siamo dimenticati degli altri in salotto. ci siamo dimenticati persino del freddo che infuria sul balcone.
“Bella, devo dirti la verità non sei come tutte le ragazze che incontro”
“Modelle ,attrici, soubrette?”
“No ,vera,hai avuto problemi reali e sani. Sei
semplice, ma allo stesso tempo misteriosa. Hai un ottimo senso
dell’umorismo e saresti capace, se te lo chiedessi, di
intraprendere un discorso sulla mancanza di risorse rinnovabili sul
pianeta”
“Mi stai dicendo che sono una ragazza intelligente?”
“Ti sto dicendo che sei una ragazza affascinante”
Siamo tornati a guardarci negli occhi. I nostri corpi
erano vicini già prima. Le braccia incrociate sulla ringhiera,i
gomiti che si sfiorano e ora le nostre labbra che si avvicinano. Quelle
labbra piccole ,ma carnose vogliono baciare me.
O meglio volevano.
“Ma che cazzo…” imprechiamo
all’unisono, dopo che la mia adorata vicina del piano di sopra ci
ha buttato una secchiata di acqua fredda addosso.
“Non si fuma signorino” lo ammonisce la dolce quanto stronza e distruggi sogni vecchietta del piano superiore.
Io ed Edward ci guardiamo e scoppiamo a ridere, ci ha
beccati in pieno e ora ci conviene proprio entrare se non vogliamo
beccarci pure un malanno. Forse anche la vecchia è una fan di
Edward Cullen e voleva solo infrangere i miei sogni per averlo tutto
per sé.
“Ragazzi abbiamo deciso di fare un giro per qualche
pub dato che è ancora presto. Ma che diavolo vi è
successo?”ci avvisa Jake prima di guardarci con un
sopracciglio alzato.
“La vicina” rispondo con una scrollata di
spalle.”Ah già quella simpatica vecchietta “ride
Jake al ricordo del suo primo incontro con la signora Rottemaier. No,
non è uno scherzo si chiama veramente così e come se non
bastasse è stata una tata. Ha un’ aspetto austero come il
suo carattere. Non riesce proprio a sopportare me ed Alice. Dice che
è indecente per due ragazze vivere insieme e far entrare
in casa tutti gli uomini che vogliamo. Il realtà tutti gli
uomini si riducono a Jasper,il fidanzato di Alice. E allora la cara
vecchietta ci fa tanti begli scherzi come ritirare la posta al posto
nostro per poi lamentarsi con noi che paghiamo le bollette in ritardo;
oppure chiederci qualche strano ingrediente indispensabile per le sue
ricette e lamentarsi che non siamo delle brave donne di casa. Il primo
incontro tra Jake e la signora Rottemaier è stato comico.
Probabilmente lo aveva visto arrivare dalla finestra , prima che
bussasse alla mia porta lo raggiunse e gli fece un lungo discorso sulla
promiscuità della mia casa, ma dato che Jake era intenzionato ad
entrare gli diede dei preservativi perché non si sa mai quale
malattie io ed Alice possiamo trasmettergli, dato che siamo delle
ragazze promiscue. Certo è una vicina ficcanaso, ma riserva lo
stesso trattamento a coloro che sono al di sotto dei 35 anni
nell’edificio perciò ci ridiamo semplicemente su.
“Volete perciò bere qualcosa da qualche parte” Edward interrompe il flusso dei miei pensieri.
“Sì, la notte è ancora giovane divertiamoci” risponde Emmett.
“Se non vi dispiace, potete già avviarvi?
Dateci il tempo di asciugarci e vi raggiungiamo” non potevamo
certo uscire tutti bagnati.
“Ok, fate presto. Noi prendiamo la macchina di
Jake” mi fa l’occhiolino Alice prima di chiudersi la porta
alle spalle.
“Vieni in bagno con me, ti do degli
asciugamani” gli mostro la strada per il bagno e prendo degli
asciugamani puliti per asciugarsi i capelli, ma la sua maglia è
completamente zuppa.
“Edward, se non ti dispiace potresti darmi la tua
maglia almeno tento di asciugarla un po’ con il phon” solo
il pensiero di lui a petto nudo mi fa diventare color rosso cardinale.
“Meno male che me lo hai chiesto me la volevo proprio togliere la t-shirt è fradicia e fredda”
“Già la simpaticona ci ha tirato una
secchiata di acqua gelida”e mentre si toglie la maglia io mi
riscaldo mettendo le mani sotto l’acqua bollente.
“Non vi deve proprio sopportare la vecchietta
cos’è fate un sacco di festini? Sesso, droga e
rock’n roll?” mi stava prendendo in giro alla grande. Se la
stava ridendo di gusto, aveva capito benissimo che non ero una persona
da festini.
“La prossima volta se vuoi quando folleggio ti
invito” e lo schizzo con l’acqua che ancora scorre dal
rubinetto.
“Non ci riprovare” ma un altro schizzo lo prende in pieno in volto.
“Sei proprio una ragazzaccia, ma io sono molto
peggio di te” non faccio in tempo a voltarmi che ha preso in mano
la doccia e mi sta completamente inzuppando.
“E-edwa…no…s-smettilaaa” cerco
di afferrare il doccino, ma furbamente tende il braccio verso
l’alto. Sa che il mio metro e sessantadue non può
raggiungere il suo metro e ottantasette. allora prendo la prima cosa
che trovo a portata di mano e gliela lancio contro.
“NO” urla afferrandomi per il vestito e finendo tutti e due a terra.
Petto contro petto.
Fronte contro fronte.
Naso contro naso.
Io sopra di lui a cavalcioni.
le sue mani sulla mia vita.
E finalmente la sua bocca sulla mia.
Non è un bacio gentile, ma aggressivo. Volevamo
baciarci già prima e la secchiata ha aumentato la nostra
voglia. C’era già prima eccitazione nell’aria e ora
noi non abbiamo intenzione di negarla.
Con un braccio mi reggo, mentre l’altro è
arpionato ai suoi capelli fradici. Un suo braccio, invece, mi circonda
la vita e l’altro sprona la mia nuca ad avvicinarsi sempre
più a lui e ad approfondire il bacio.
“Dio …è da quando sono entrato in
questa casa che volevo baciarti” ansima sul mio collo mentre lo
bacia.”Non c’è problema possiamo rimediare
ora” ehi, ma di chi è quella voce che ha parlato…la
mia?
Non sono mai stata cosi sfacciata in vita mia, neppure sul
lavoro, per questo all’inizio ero l’ultima ruota del carro.
Ma la mia sfacciataggine di prima non è nulla in confronto a
quello che sto facendo ora. Edward cercava di alzarmi la gonna, ma dato
che i tulle si sono appiccicati alle gambe come una seconda pelle, mi
sono scostata da lui per abbassare la zip del vestito.
“Ferma…quello voglio farlo io” mi
sussurra con voce roca all’orecchio. Mi abbassa la zip
completamente, ma non mi toglie il vestito anzi bacia tutta la colonna
vertebrale in tutta la sua lunghezza.
“A-andiamo in c-camera da lettooo” ansimo quando mordicchia la base del collo.
Come un automa mi alzo e lo prendo per mano guidandolo verso la mia stanza.
Non sono una ragazza che va a letto con il primo che
incontra per strada. Ma ho avuto le mie esperienze. Beh a dire il vero
non molte, due. La mia prima volta è stata con Tayler ed
è stata talmente traumatica che poco dopo sono partita per
Boston. No, non è stato violento è che…non
è stato niente. Non mi sono accorta né quando è
iniziato né quando è finito l’atto. La seconda
volta è stato con il porta lettere della rivista per cui lavoro.
Un bel ragazzo, forse anche troppo. Tutta quella bellezza stanca. Ci
siamo visti un paio di volte, lo abbiamo fatto un paio di volte, lui
è stato trasferito e io non l’ho più cercato.
Almeno mi ha lasciato un bel ricordo del sesso.
Però con Edward è diverso, mi piace troppo,
il che lo trovo un po’ un problema. Ma anche se sarà solo
una notte e via lo voglio fare, ma credo che forse ci vedremo qualche
altra volta. Lui è cosi dolce.
Non mi abbandonerebbe mai il giorno dopo senza neppure salutare.
Entrati nella mia stanza mi afferra per la vita e ritorna a baciarmi con passione.
Sono completamente impazzita. Non riesco più a
controllare il mio corpo. Lancio le scarpe da qualche parte nella
stanza. Salgo in piedi sul letto e mi sfilo, con un po’ di fatica
il vestito. Resta a guardarmi come paralizzato. Ero così
euforica nel pomeriggio che ho voluto indossare un completino intimo di
pizzo nero, balconcino e brasiliana. Da paralisi per lui. Da prurito
per me.
Mi afferra per i glutei e mi riavvicina di nuovo alle sue
labbra. Allaccio le mia gambe al suo bacino e con un colpo di reni lo
istigo a buttarsi sul letto con me sotto e lui sopra.
C’è vera e proprio frenesia. Slaccia il mio reggiseno e comincia a baciarmi il seno e a morderlo scherzosamente.
Sbottono i suoi pantaloni e con le gambe cerco di
farglieli scivolare via. Torna sul mio collo e io strizzo una sua
natica. Mmm soda. Sembriamo due assetati di fronte ad un’oasi nel
deserto. È come se non facessimo sesso da anni. Per me è
vero, per lui non credo proprio. Ma questa sua frenesia nei miei
confronti mi piace. Come mi piace il modo in cui mi tocca, mi
accarezza, mi bacia, mi guarda.
È proprio una serata fantastica.
Il risveglio dopo una notte di sesso selvaggio o dopo una
sbornia è indifferente. Ossa a pezzi e mal di testa. Però
nel caso del sesso il ricordo della notte prima allevia qualsiasi male.
Il vomito della sbornia no.
È stata una nottata di puro fuoco. Non
c’è parte del mio corpo che non ha toccato e parte del suo
corpo che io non ho sbirciato. Allungo un braccio alla mia destra per
augurargli un buongiorno e vederlo andare via dispiaciuta quando mi
accorgo del vuoto al mio fianco. Mi alzo di scatto, ricordandomi di
essere nuda e perciò coprendomi subito.
Il mio letto è vuoto.
Ispeziono la stanza.
I suoi vestiti non ci sono.
Corro alla finestra e apro le tende.
Niente. nessun messaggio, nessun biglietto.
Mi risiedo sul letto incavolata e delusa. Va bene, per lui sono una delle tante,ma almeno farsi vedere al risveglio?!
Improvvisamente mi ricordo che Jake mi ha dato il
numero di cellulare di Edward. Scatto alla borsa e afferro il
cellulare. Non so precisamente cosa mi voglia sentir dire,
probabilmente che non sono una stupida ragazzina ingenua.
Trovo il numero e lo chiamo.
“Pronto?”
“Edward?”chiedo titubante.
“No, sono il suo manager. Con chi parlo?”
“Ehm ieri mi sono vista con Edward e lo cercavo. Sono Bella”
“Ah”risponde soltanto il mio interlocutore.
“Senta signorina, l’avverto fin da subito che
se vuole parlare con Edward deve farlo tramite me e se lo vuole
rivedere per altri motivi le garantisco che Edward…non replica
mai con la stessa partner”
Gli chiudo il telefono in faccia indignata per avermi trattato da sgualdrina.
Immaginavo che Edward fosse andato a letto con parecchie
donne. Sapevo che non avrebbe mai intrapreso una relazione con
un’anonima ragazza come me, ma che fosse un puttaniere stronzo
che non ha neppure le palle di dirti al risveglio ‘è stato
bello , ma addio’ proprio no.
Gliela avrei fatta pagare non solo a nome mio, ma anche di tutte quelle che sono state fregate come me.
Note:
La verità è che non gli piaci abbastanza diretto da Ken Kwapis.
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Capitolo 3 *** 3 Bastardo senza gloria ***
3 bastardo
Siamo
tornate...vampirettafolle e LadyC !!
Ringraziamo
di cuore tutte voi che avete recensito grazie, grazie e speriamo che
lascerete sempre un vostro parere, ma non dimentichiamo mai i lettori
silenziosi, che ci hanno aggiunto tra i seguiti, preferiti, ricordati.
Da
questo capitolo capirete la piega che la storia prenderà...e
sarà una piega divertente. Volevamo avvertirvi che
cercheremo di
pubblicare una volta a settimana, quindi di regola il
mercoledì
dovrebbe essere la nostra giornata salvo incidenti mortali delle
scrittrici, la loro morte improvvisa dopo aver visto un film
dell'orrore, o ancora, più probabilmente, il fidanzamento di
vampiretta con Robert Pattinson e quello di LadyC con Jhonny Depp. XDXD
Bando
alle ciance e leggete!!! Anche questa volta naturalmente il titolo si
rifà ad un noto film....
BASTARDO IN TRAPPOLA
Capitolo
3 Bastardo
senza gloria
Questa mattina
arrivo in redazione più grintosa che mai, con un sorriso
stampato in faccia e il passo deciso. Mike, vedendomi arrivare, fa
capolino dalla sua scrivania.
“Sei
allegra stamattina?”. Sorride.
“NO!
PER NIENTE!”. Sbotto isterica. Mike non sorride
più.
“Ma
sembri così al…”
“ESATTO!
SEMBRO! S-E-M-B-R-O! MA NON LO SONO!”. Mike mi guarda
allibito, decide che forse è meglio star zitto per un
po’ e riprende il suo lavoro.
“Tira
una brutta aria?”. La mia assistente mi raggiunge, un
po’ intimidita, e mi porge alcuni fogli.
“Si…”.
Respiro più lentamente per calmarmi e guardo le carte che mi
ha appena dato. Riguardano l’articolo che avevo iniziato a
scrivere per il prossimo numero su James McAvoy. Jacob me lo ha
presentato ad una premiere.
“Tanya
scusami, ma devi procurarmi altri documenti… Non
preoccuparti, questi li tengo per il prossimo articolo, ma per questa
settimana ho deciso di cambiare. Allora vediamo… Mi
servirebbero immagini di…uomini. Si. Uomini con una tipica
faccia da verme bastardo schifoso.” Socchiudo gli occhi in
uno sguardo assassino. “Non credo sarà difficile,
ce ne sono così tanti in giro.” Risatina isterica.
“Bella…sei…sei
sicura di stare bene?” Tanya mi guarda con apprensione.
“Si!
Certo! Benissimo! Ma starò meglio dopo che uscirà
questo numero del giornale! A proposito, devi anche
trovarmi…” Continuo a darle istruzioni
sull’aspetto grafico dell’articolo con tono fermo e
deciso. Alla fine, la congedo con un sorriso e lei si allontana
preoccupata, forse, per la mia salute mentale. Dopo di che mi metto al
lavoro al computer e inizio a scrivere dal nulla un nuovo pezzo per il
prossimo numero. Ho meno di ventiquattro ore prima della consegna
dell’articolo. Basteranno. Ho già tutto in
testa…
All’ora
della pausa pranzo stacco finalmente mani e occhi dal pc. Intravedo
Mike che si avvicina con cautela.
“Oh
andiamo, non ti mangio mica!” gli dico.
“No?!”
Mi guarda incerto.
“Certo
che no, non fare lo stupido!” Gli regalo il primo sorriso
sincero della giornata e lui, più rilassato, mi raggiunge.
“Andiamo
a mangiare qualcosa insieme?” propongo.
“Si
volentieri. Quindi hai finito di scrivere l’articolo su
McAvoy?”
“No.”
Rispondo con fare pratico, mentre ci avviamo verso un fast food nelle
vicinanze. “Ne ho iniziato uno nuovo stamattina.”
Mike apre e chiude gli occhi, incredulo. Sembra un lampione con due
lampadine quasi fulminate. Così ha l’aria stupida,
per la verità, e a me scappa una risata.
“Che
c’è?”
“Sei
pazza?!?! Non riuscirai a finirlo in tempo!”
“L’ho
già finito, invece!” Ecco che Mike riparte con il
lampeggiamento degli occhi. Mi fingo indignata per la sua reazione.
“Per chi mi hai preso? Ho una laurea in lettere,
io!” Ridiamo insieme e ci sediamo ad un tavolo del fast food.
“Su
cosa lo hai scritto?” mi domanda incuriosito.
“Aspetta
e vedrai!”. Sorrido maliziosa e mi viene un’idea.
“Mike, tu ti sei mai comportato male con una donna? Da vero
bastardo?”
“Bè…”
si sposta sulla punta della sedia, poi si riappoggia alla spalliera ma
dopo ritorna in avanti. È in evidente stato di disagio. Ho
colpito nel segno! Gli uomini sono tutti uguali. Cerco di non assumere
un’aria accusatoria.
“Su,
dai, la nostra amicizia certo non si sciuperà per questo! A
me puoi dirlo! Non ti giudico!”
“Come
mai ci tieni così tanto a saperlo?”. Mike indaga.
“Ehm…
così… io… voglio solo sapere quello
che passa nella testa a voi uomini.. per eventuali future
esperienze…” Forse non ci crede, ma non lo
dà a vedere. Fa un sospiro di rassegnazione.
“Va
bene… però… non raccontarlo in
giro… Io… una volta ho tradito la mia ragazza con
la sua peggior nemica…” Un classico alla rovescia.
Mike nota la mia espressione indignata e cerca subito di scusarsi:
“No no ma guarda… noi avevamo litigato…
e poi è successo solo una volta… Ma scusa, non
avevi detto che non mi avresti giudicato?”
“Sì
Mike, ma tradire una donna con la sua peggior nemica… e poi
un tradimento è sempre un tradimento, con
chicchessia!” Ecco qua. Gli uomini. Vabbè, se non
altro questa confessione fornirà materiale succulento anche
per il prossimo numero del giornale…Raccoglierò
più testimonianze possibili, ovviamente mantenendo poi
nell’anonimato le ragazze dirette interessate. Chiederei a
Mike il numero di questa povera ragazza tradita per avere la sua
versione dei fatti… ma non mi sembra il caso.
“Bella
ma che ti succede? Oggi sei strana… Sei venuta in ufficio
con un sorriso enorme ma in realtà eri isterica, hai scritto
su quel computer come una forsennata per 4 ore di fila, e adesso
hai… quella faccia… non lo so, diabolica, ma in
certi momenti ti perdi nei tuoi pensieri e allora assumi
un’aria triste.” Lo guardo, meravigliata. Non
capisco come sia riuscito a fare un’analisi dettagliata di me
in poco tempo. Voglio dire, per 4 ore siamo stati ognuno occupato con
il suo lavoro, certo Mike non mi ha fissata ed analizzata per tutta la
mattina. Forse gli uomini non sono poi tutti così uguali.
“Mike
sei davvero un caro ragazzo… Ma non devi preoccuparti per
me. Sto bene.” Mi scruta attentamente.
“Come
vuoi. Ma se hai bisogno di parlare…”
“Ok
grazie. Lo apprezzo.” Sì, ho bisogno di parlare,
ha ragione. Devo sfogarmi con qualcuno. Non che Mike non sia un buon
amico, ma in questo momento sento il bisogno di Alice o Jake. Tutta la
tristezza, che durante la mattinata ho cercato di scacciare via, adesso
sembra minacciare di piombarmi addosso, accompagnata
dall’umiliazione per essere stata trattata come una
sgualdrina.
“Mike
scusami, prima di tornare al lavoro devo fare una telefonata. Ci
rivediamo più tardi in redazione.”
“Ok,
non preoccuparti.” Mi guarda, ancora un po’
preoccupato, mentre mi allontano di qualche metro.
Prendo il
cellulare e chiamo Alice, sperando che sia ancora in pausa pranzo anche
lei. Da quando hanno lasciato me e Edward da soli a casa, non ho
più visto o sentito né lei né Jake.
Probabilmente hanno intuito qualcosa e non hanno voluto disturbarci,
tant’è che non hanno nemmeno provato a telefonare.
Alice deve aver passato la notte da Jasper.
“Bella?
Sei tu?” Alice risponde alla chiamata raggiante.
“Mio Dio, Bella, devi raccontarmi tutto! Non ho voluto
chiamare per non disturbarti, però voglio sapere ogni minimo
particolare, cioè forse non proprio ogni minimo particolare,
però qualche dettaglio…” Alice parla
come un bolide sparato a velocità supersonica, senza
riprendere fiato. Devo fermare il suo entusiasmo.
“Alice…ALICE!
Taci per favore! Ascolta… io…” Non so
da dove cominciare. Le lacrime mi escono improvvisamente e io non
riesco a trattenerle, mi bagnano le guance e qualcuna cade sulla
sciarpetta Burberry che Alice mi ha regalato lo scorso Natale. Vedi un
po’ se per un bastardo devo rovinare pure una sciarpa
firmata…
“Tesoro
che succede? Va tutto bene?” La voce all’altro capo
del telefono lascia trasparire preoccupazione.
“No
Alice, veramente no…” riesco a dire tra i
singhiozzi. “Lui… Edward… stamattina mi
sono svegliata e… non l’ho più
trovato… Se n’è andato, capisci? Senza
un biglietto o altro! Ho provato a chiamarlo ma il suo agente non me
l’ha passato, ed è stato abbastanza chiaro sulle
sue abitudini con le donne! È UNO STRONZO!”
Singhiozzo più forte, qualche passante si gira a guardarmi,
ma non m’importa.
“Oh…
Bella… tesoro… non piangere… Magari
lui se n’è andato così
perché non voleva rogne con i paparazzi, si farà
risentire…”
“No
Alice, davvero, non è così. Ti ho detto quello
che mi ha riferito il suo agente…”
“Oh
Bella…” Sento una voce urlare dal telefono,
distante da Alice. “Cazzo. ARRIVO PAPÀ! Bella,
tesoro, ora devo lasciarti, però ne riparliamo stasera a
casa, davanti ad una bella tazza di cioccolata calda fumante, ok? Non
abbatterti, non vale la pena piangere per lui, d’accordo?
Fatti forza e se hai bisogno chiamami, per qualunque cosa.”
“Si…
grazie Alice. A stasera.”
Dopo aver
chiuso la telefonata, mi prende l’impulso di chiamare Jake.
Magari ha parlato con Edward. Anzi, forse no. Se l’avesse
saputo, prima lo avrebbe sbranato, poi sarebbe corso da me o mi avrebbe
almeno chiamata. Probabilmente anche lui, come Alice, vive
nell’illusione che io abbia passato una fantastica nottata
con Edward (il che è vero, in effetti) e che adesso stia
gongolando nel ripensarci, con due cuoricini al posto degli occhi. La
rabbia mi rimonta dentro.
Dopo il lavoro
io e Alice passiamo la serata insieme a casa, come promesso. Lei ha
rinunciato ad uscire con Jasper per rimanere con me; è
proprio una cara amica. Siamo sedute sul tappeto del salottino davanti
ad una bella tazza stracolma della cioccolata calda che Alice ha appena
preparato; la tv, tenuta a basso volume, trasmette un film in bianco e
nero che noi in realtà non stiamo guardando. Ho raccontato
per filo e per segno ad Alice la mia serata con Edward, le ho detto di
come, al mattino, io non l’abbia più trovato e
della telefonata con il suo agente. Alice sembra essere rimasta senza
parole; nemmeno lei riesce più a trovare scuse per il
comportamento di Edward.
“Che
verme bastardo schifoso!” esclama dopo un po’.
“Già,
l’ho detto anch’io.” Fisso la tv con
sguardo vacuo. “Comunque… ho già
preparato la mia vendetta. Sai, la rabbia che ho dentro mi
dà anche la grinta per vendicarmi e
reagire…!” In effetti è tutto il giorno
che sono un po’ lunatica: passo dalla rabbia alla tristezza e
poi di nuovo alla rabbia, con intermezzi di scatti isterici. Non credo
di aver mai provato tanti sentimenti insieme in tutta la mia vita.
“Bene!
Che trattamento gli hai riservato?”
Passo ad Alice
l’articolo che ho scritto stamattina e che ho stampato
apposta per farlo vedere a lei.
“Tieni,
leggi qua. Sei l’unica persona a cui lo dico in anteprima!
Neanche Jake lo sa…” Alla fine ho deciso di non
chiamarlo più. Nemmeno lui si è fatto sentire. In
questi giorni è super-impegnato. E comunque lo
verrà a sapere presto. Legge i miei articoli tutte le
settimane.
Alice legge il
titolo ad alta voce: “Un vero bastardo: ecco il vero volto di
Edward Cullen.” Mi guarda con un’espressione
indecifrabile. “Gli rovini la reputazione?”
“Si
esatto! È l’unica arma che ho e intendo usarla al
meglio. Il giornale esce tra due giorni. Tu che ne dici?”
“Ti
appoggio pienamente, è ovvio!” Mi sorride.
“Perfetto,
sapevo di poter contare su di te! Avanti, leggi!”
Alice riprende
a leggere ad alta voce il mio articolo:
Voi, donne e
ragazzine, che avete sempre pensato che Edward Cullen fosse
l’uomo dei vostri sogni, il tanto agognato uomo perfetto,
dovrete ricredervi. L’ormai famoso attore hollywoodiano,
infatti, non è altro che uno dei tanti uomini infami,
traditori ed egoisti che popolano il nostro mondo. Sappiamo da fonti
attendibilissime che Edward Cullen è solito illudere
qualsiasi ragazza gli capiti a tiro, farle credere di essere
interessato a lei, solo ed esclusivamente per portarsela a letto, per
poi abbandonarla alla prima occasione. E per “prima
occasione” intendo “il mattino dopo”.
Senza un biglietto o una qualche minima spiegazione del suo
comportamento da vero bastardo. E non cercate di contattarlo dopo la
prima notte perché non vi sentirete certo meglio: il suo
agente sarà pronto a sottolinearvi quali sono le abitudini
del sopraccitato uomo (se così può essere
definito), vi dirà come lui non passi mai più di
una notte con la stessa donna e come quindi sia inutile cercarlo.
Edward Cullen è infatti talmente bastardo da non avere
nemmeno il coraggio di affrontare di persona le sue
“vittime” ma lascia questo compito al suo agente,
come se questi non avesse di meglio da fare. Un
“uomo” senza palle, dunque, di quelli ai quali
augureresti i peggiori mali del mondo per quello che ti hanno fatto, di
quelli che meriterebbero di restare impotenti a vita. Uno che dovrebbe
subire le dieci piaghe d’Egitto una per una, e magari
un’eventuale undicesima inventata appositamente per lui. Uno
così dovrebbe essere sottoposto a tutte le pene
dell’Inferno dantesco, girone per girone, per tutta
l’eternità; oppure essere legato ad una roccia, in
un luogo sperduto, con un corvo che gli mangia continuamente il fegato.
Alice alza gli
occhi dal foglio e mi guarda con espressione divertita.
L’articolo continua con questo tono (e qualche parolaccia
sparsa qua e là) per un bel po’. In certi punti ho
esagerato un tantino, ingigantendo alcuni particolari, ma non
m’importa: tutto è necessario per rovinare la
reputazione di quel verme. Alice è arrivata alla fine del
pezzo:
Sicuramente
molte di voi avranno incontrato “uomini” come lui,
che vi hanno illuse, sfruttate e poi abbandonate senza troppi
complimenti. Saremmo liete di raccogliere le vostre testimonianze ed
eventualmente pubblicarle nei prossimi numeri, perché no,
facendo anche nome e cognome del bastardo di turno, infangando in
questo modo la sua reputazione, così che le donne stiano ben
attente a girare al largo. Perché, alla fine, si
è solo un… bastardo senza gloria!
“Vedo
che non hai intenzione di finirla qui!”
“No,
assolutamente!” rispondo, “sto già
raccogliendo testimonianze per il prossimo numero, anche dalla voce
diretta degli uomini che si sono macchiati di questo orrendo
crimine…!” Scoppiamo a ridere.
Alice si alza
dal tappeto con le due tazze in mano.
“Vado
a preparare un'altra dose abbondante di cioccolata. È il
miglior rimedio contro i mali d’amore!”
“Ma
qui la malata d’amore sono io! Tu non dovresti mangiare tutta
questa cioccolata! Tra te e Jasper va a meraviglia.”
Alice fa un
gesto evasivo. “Che c’entra… che
c’entra… La cioccolata è pur
sempre…cioccolata, no?” Ridiamo. Alice
è proprio adorabile.
Un suono
assordante mi sveglia con un soprassalto. Ci metto un po’ a
capire che qualcuno mi sta chiamando al cellulare. Guardo il display.
È Jake.
“Pronto?”
dico con voce gracchiante.
“Bella?
Stavi dormendo? Sono le 9.00! Non dovresti essere al lavoro?”
“Oggi
ho la mattinata libera… Cosa
c’è?”
“Bella,
ho comprato il tuo giornale stamattina... Ma cosa diavolo è
successo con Edward? Qui hai scritto delle cose…
strane… Credevo che aveste passato una bella
serata…”
“Jake,
la serata sarà stata pure bella sul momento, ma il risveglio
no. Lui non ti ha detto niente? Nemmeno una parola?”
“Bella,
noi non parliamo delle nostre uscite con le donne…”
“No
e immagino che lui non ti abbia detto niente anche perché
è un vigliacco. Lo uccideresti se sapessi cosa è
successo.”
“Ma
COSA è successo? Non so se ho capito bene,
ma… da quello che hai scritto qui… deduco che si
sia comportato piuttosto male…”
“Si
esatto. Prendi quello che ho scritto e applicalo parola per parola a
me. Ecco cosa è successo. Mi ha usata e se ne è
andato, senza lasciare traccia.” Un attimo di silenzio, poi
esplode.
“Porca
puttana! Che stronzo! Ma che razza di uomo è? Non doveva
farti una cosa del genere! Approfittare del tuo interesse! Di te!
Quando lo vedo io…”
“NO!”
Stringo il telefono nella mano, un po’ spaventata da quello
che potrebbe succedere se lui si immischiasse. Rischierebbe di rovinare
anche la propria reputazione. “Jake non fare niente di
stupido, ti prego! Lascia stare!”
“Ma…”
“No,
Jake. Niente “ma”. Gliela farò pagare,
ma a modo mio.” Jacob rimane in silenzio per un po’.
“Bella,
ma tu stai… stai bene?” dice alla fine. Io sospiro.
“No…
no, per niente. Ma passerà. Non è proprio
l’uomo per me. A quanto pare non lo è per nessuna.
Non vale la pena correre dietro ad uno così.”
“Già…
scusami, era una domanda stupida. Davvero, Bella, non lo credevo un
tipo del genere. Non avrei mai pensato che si potesse comportare
così. Con te, poi! Sa bene quanto io tenga a te!
È come se avesse fatto anche a me un torto!”
Sono un
po’ commossa da queste parole; in un momento così
ho bisogno di sentirmi dire certe cose. Mi scappa un sorriso.
“Jake,
io… ti voglio bene, lo sai, ma tu stanne fuori,
d’accordo? Continua a non parlarne, con Edward, comportati
come se niente sia successo. Concentrati sulla tua carriera.”
Jacob non risponde nulla. Dopo un po’ mi saluta e chiudiamo
la chiamata. Spero davvero che non si immischi.
Visto che la
chiamata di Jacob mi ha ormai svegliata, mi alzo dal letto e vado in
cucina per fare colazione. Sul forno trovo un biglietto. È
di Alice.
Nel forno ci
sono due cornetti: uno al cioccolato e uno alla crema. Non sapevo quale
avresti preferito stamattina! Se vuoi il mio consiglio, mangiali
entrambi! Un bacione.
Alice
Alice crede
fermamente che grassi e calorie guariscano le “ferite del
cuore” e aumentino la serotonina. Da parte mia, penso che la
settimana prossima sarò già diventata una balena
e la mia serotonina scenderà non appena mi
guarderò allo specchio… Ma sì, che mi
importa! Seguirò il consiglio di Alice: mangerò
entrambi i cornetti! A cominciare da quello al cioccolato!
Mentre sono a
metà del secondo cornetto, ricevo un’altra
chiamata sul cellulare. È un numero che non conosco.
Rispondo lo stesso, magari è qualcuno dalla redazione.
“Pronto?”
“Bella,
sei tu vero?” Oh mio Dio, non ci credo. Che bel coraggio, non
ha nemmeno chiamato dal suo numero.
“Bella
ci sei? Sono Edward.” Si, l’avevo capito…
“Si,
ci sono.” Rispondo con tono secco. “Cosa diavolo
vuoi?”
“Ehi,
non rivolgerti a me con quel tono!”
“Cosa?!
È il colmo, quest…” Mi interrompe.
“Comunque
il problema è un altro, al momento. Ho scoperto quello che
hai scritto su di me su quel tuo fottutissimo giornale! Come ti
è venuto in mente, hai scritto una marea di cazzate! Potrei
anche denunciarti!”
Nonostante
tutto, mi viene da ridere. “Denunciarmi?! Ti ricordi che vivo
con Alice, vero? E che suo padre è uno dei migliori legali
esistenti sulla faccia della terra? Piuttosto, fai una chiacchierata
con il tuo agente, che è stato così gentile da
informarmi sulle tue abitudini sessuali! Sei solo un vigliacco! Sfrutti
le persone per tuo interesse personale, non ti curi dei loro
sentimenti, hai anche la faccia tosta di chiamarmi e minacciarmi!
Però, complimenti!” Sono furiosa. Ma come si
permette?!
“Sei
un egoista!” Continuo. “Un infame! Un
bastardo!” Gli sto urlando contro tutta la mia rabbia. Ad un
certo punto mi accorgo che sono scattata in piedi e che ho il respiro
affannoso. Edward ha ascoltato in silenzio i miei insulti ma non credo
che l’abbiano scalfito in qualche modo. Infatti, quando
riprende a parlare, lo fa con il tono sfacciato di sempre, e la cosa mi
innervosisce ancora di più.
“Tu
pensi di sapere tutto di me, di conoscermi? Beh, ti
dimostrerò che sbagli.”
“Ah
si? E come? Facendo opere di bene?”
Ride. Quel
bastardo! Ride! Cosa mi tocca sopportare!
“Più
o meno. Facciamo una scommessa.”
“No,
senti, non ho tempo da perdere con te!”
“No
no, concedimi questa possibilità.” E’
divertito. “Dammi un mese. Noi ci frequentiamo in questo
periodo di tempo, come due persone normali. Se alla fine la tua
opinione su di me rimane la stessa, ti tieni il tuo articolo e potrai
scrivere quello che vorrai sul mio conto. Io non mi opporrò.
Ma” fa una pausa “se io riuscirò a
dimostrarti che sono l’esatto contrario di quello che ora
pensi, cosa che certamente accadrà, dovrai rimangiarti tutto
pubblicamente.”
È
una sfida. Bene. Come vuole, accetto.
“Perfetto.
Ci sto. Sono proprio curiosa di vedere cosa farai per farmi cambiare
idea. Ti avverto, sarà difficile.”
Ride di nuovo
di gusto. “Bella, io avverto te: stai attenta,
perché potresti finire con l’innamorarti di
me…”
Questa volta
sono io a ridere. “Cosa?! Mio Dio, Edward, vedi che ho
ragione? Sei solo un povero egoista!”
“Attenta
Bella, non si gioca con il fuoco...!”
Basta. Non lo
sopporto più. Gli chiudo il telefono in faccia. Che
sfacciataggine. Io, innamorarmi di lui?! Dopo quello che mi ha fatto?!
È assurdo!
Note:
Bastardi senza gloria
diretto da Quentin Tarantino.
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Capitolo 4 *** 4 Ragione esentimento ***
bastardo 4
risposte
recensioni:
IsaMarie:
ciao carissima,siamo contente di averti sorpresa era proprio il nostro
scopo.sai questa storia ce l'avevo in cantiere ( io vampiretta) da un
po' di tempo e dato che l'altro miao racconto era agli sgoccioli
ho coninvolto la mia migliore amica (ladyC) in questo
progetto.abbiamo deciso di alternarci nello scrivere.questo capitolo
è mio, il prossimo sarà suo.in linee generali
decidiamo
che scrivere e poi partiamo in quarta,ma i luoghi,le idee,i dialoghi
sono interamente farina di chi scrive ognuna di noi ogni settimana ha
la sorpresa di scoprire come sarà il prossimo capitolo.XD
ci dispiace
che sei rimasta
male che non postiamo più di una volta a
settimana,ma come
avrai ben notato i capitoli sono lunghi (ben 6 pagine di world O.O) e
poi l'università ci risucchia.pensa che io e LadyC non
riusciamo
più a vederci dal vivo... e abbianmo appena iniziato! alla
prossima e grazie ancora per la pubblicità!!!
cicci89:
ciao noe siamo contente che lo storia te gusta!!questo racconto
sarà ricco di sorprese e spero che non te ne perderai una!!!
RenEsmee_Carlie_Cullen:
ciao carissima e lo so innamorarsi ma quando mai...sarà una
cosa
impossibile giusto?! XD tu che dici?! o forse sei invidiosa di bella
perchè vorresti essere al suo posto...guarda che
c'è la
fila per accopparla! XD
aLbICoCCaCiDa:
ma come si fa a resistere al broncio di edward?! e va bene
bella
avrà delle soddisfazioni capitolo per capitolo,ma dimmi tu
come
si può resistere ad uno come lui...XDXD certo è
un vero
sbruffone bastardo,ma nessun cattivo è tale solo per
divertimento...XD ho una domanda per te...ma perchè
albicocca
acida???non dormo la notte ;D
sister82:
grazie per i complimenti ti ringraziamo ed ecco qua il capitolo dicci
cosa ne pensi...
sara-cullen:
tesoro tu ci fai
felici dicendoci che i titoli ispirati ai film ti piacciono.ci fai
felici di più cosi che dicendoci che la nostra storia ti
piace,
ma tu non smettere mai di dirlo XDXD e sono contenta che la
pubblicità si isamarie sia servita...
siamo
tornate... morte dopo nemmeno 2 giorni all'università...
siamo contente che la nostra storia vi piaccia perciò non
smettete mai di commentare!!! a questo proposito vogliamo ringraziare
che ci segue,che ci ha inserito tra i preferiti o ricordati,chi
commenta o i lettori silenziosi che ci piacerebbe ascoltare.volrvsmo
ribadirvi che ci potrebbero essere ritardi perchè io
vampirettafolle e LadyC non riusciamo più bene a conciliarci
data l'università...perciò pazientate anche
perchè
le sorprese saranno tante.anche questo titolo è tratto da un
film ( che a sua volta è tratto da un bellissimo
romanzo)...buona lettura e recensite!!!
BASTARDO IN TRAPPOLA
Capitolo
4
Ragione e Sentimento
È
a dir poco assurdo.che sbruffone.crede veramente che alla fine
cadrò tra le sue braccia?!
È
convinto che con la sua bella faccia,quello sguardo magnetico e quella
parlantina impeccabile possa avere ogni donna ai suoi piedi.
Devo
immediatamente chiamare alice per raccontarle
l’assurdità
e consigliarmi il miglior modo per proseguire la mia vendetta.
all'improvviso
bussano insistentemente alla mia porta,mi avvolgo alla meglio nella mia
vestaglia blu notte stile gheinsha e corro ad aprire.
“jake?!”entra
immediatamente senza che lo inviti.fa sempre cosi quando mi viene a
trovare.non vuole che qualche paparazzo ci trovi insieme non sarebbe
salutare per la mia carriera e vita privata dice.
“senti
ho
bisogno di parlarti.non faccio altro che leggere e rileggere
l’articolo e mi sento sempre più
incazzato…”
“jake
per piacere non ti immischiare”
“tesoro
non posso tu sei importante per me e poi…”oh oh
sento odore di sensi di colpa!
“
te l’ho presentato io”sputa tutto di un fiato come
se fosse veleno.
“jacob
non
la devi minimamente pensare una cosa simile…sono stata solo
una
stupida fan che si è lasciata travolgere
dall’evento”afferro le sue grandi e calde mani
nelle mie
piccole e come sempre fredde.mi rivolgo a lui con un tono dolcissimo
quasi come una mamma al suo bambino piccolo.
Jacob
riveste un
ruolo importante nella mia vita.è il primo amico maschio che
io
abbia veramente mai avuto.a forks era disdicevole un’amicizia
tra
due persone di sesso opposto oltre che impossibile data la scarsa
scelta di ragazzi intelligenti.io e jacob abbiamo subito legato.lui con
me può comportarsi da ragazzino di 22 anni senza sembrare
sempre
un attore strafigo pronto a firmare autografi e io posso vivere quelle
esperienze che da figlia unica ,che sono,non ho mai provato.mi
protegge,mi coccola,mi sgrida,litighiamo,lo rimprovero e ci abbracciamo
,come ora…
“jake
jake jake”sospiro.
”sono
una
donna adulta me la so cavare non ti preoccupare e soprattutto non
prenderti colpe che non hai.il mio orgoglio è stato ferito e
ora
voglio solo ricambiargli il favore,ma non ti preoccupare non ne
uscirò colpita”
“scusa
se
te lo dico ma sei tanto bella quanto ingenua.ora è il tuo
orgoglio ad essere ferito,ma se dopo fosse il tuo cuore?”non
mi
scosto dal suo forte abbraccio anzi lo intensifico.rifugio il mio naso
freddo tra il suo braccio e il suo petto muscoloso fasciato da una polo
nera.
Sento
il suo
battitto dovuto alla corsa precedente per sfuggire a sguardi
indiscreti e percepisco anche il suo sopiro di rassegnazione dovuto
alla mia non risposta.non voglio pensare alle conseguenze.non ora
almeno…
“promettimi
almeno che starai attenta”
“si
lo prometto”
”ma
dimmi
un po’”mi interrompo per allontanarmi dal suo petto
accogliente”tu sei venuto fin qua solo per questo?”
“certamente”riponde
indignato perché non dovevo dubitare del suo buon
cuore.
“anche
se
sarei venuto più volentieri per avvertirti che gli ho
spaccato
la faccia”sorride sognando ad occhi aperti mentre sono io ora
a
lanciargli un sguardo esasperato.
“va
bene
lasciamo stare da parte tu sai chi e dimmi che cos’hai per
colazione ho una fame” e cosi trascinandomi per mano ci
dirigiamo
in cucina.
Quando
alice
è tornata per l’ora di pranzo le ho raccontato
tutto e
subito si è proposta come mia consulente per la vendetta che
ha
ribattezzato : Bastardo in trappola.
addirittura
voleva rinunciare al suo appuntamento con jasper , ma alla fine siamo
arrivate ad un accordo: jasper passerà del tempo con me ed
alice. poverino!!
“allora
bella hai già in mente qualcosa per
l’appuntamento?”
“a
dire il vero no.gli ho solo mandato un sms che lo volevo vedere
stasera”
“STASERA??
Ma dico sei I-M-P-A-Z-Z-I-T-A?? è troppo presto abbiamo
bisogno
di tanto tempo per prepararci”urla alice camminando avanti e
indietro per il salotto scavalcando ogni volta le gambe di jasper
seduto sul divano.
“prima
di
tutto MI devo preparare solo IO,secondo prima ci incontriamo e meglio
è…non voglio dargli il tempo di escogitare un
qualche
subdolo piano per farmi cascare ai suoi piedi”rispondo mentre
offro a jasper dei biscotti al cioccolato.
“ok
stiamo calmi”fa un respiro profondo e si siede al fianco di
jasper.
“il
piano
è questo lo devi mettere in imbarazzo e per farlo lo devi
portare in un luogo che magari frequenta sempre” esordisce
eccitata alice.
“e
io come faccio a sapere che posti frequenta?”il suo
sorriso vittorioso scompare dalla sua faccia.
“bè…basta
che lo porti in un ristorante frequentato da
celebrità.
Lì sarà costretto a portare la sua solita
maschera di
attore bello e tenebroso” ci consiglia jasper con noncuranza.
Quel
ragazzo è un genio.se non lo avesse appena fatto alice lo
avrei ricoperto io di baci.be magari solo un abbraccio.
“perfetto”alice
salta giù dal divano”ora passiamo
all’aspetto.primo
ceretta,secondo bagno rilassante,terzo acconciatura e make-up,quarto
abito e quinto e più importante ti addestrerò ad
essere
una fammen fatal… e lui cascherà o si se
cascherà
nella trappola ahahahahaha” alice scoppia in una risata
sadica
alla crudelia de mon facendo strabuzzare gli occhi sia a me che a
jasper.
Mentre
mi
trascina in camera da letto per modellarmi come creta si rivolge al
poveretto sul divano”ah tesoro tu invece ti occuperai di
trovare
il ristorante e prenotare per due”jasper sospira e ritorna a
mangiucchiare il suo biscotto.
Nonostante
fossi
andata dall’estetista una settimana fa alice ha insistito a
togliermi i peli sulle gambe che solo pensavano di uscire per il
prossimo anno.cerco di farle capire che è inutile che mi
speli
totalmente dato che non ho assolutamente intenzione di concludere
qualcosa stasera, ma lei mi ha guardato con gli occhi fuori dalle
orbite.perciò ora sono stesa a pancia in giù
mentre alice
mi strappa la pelle del sedere.
fintantoché
,finalmente, mi godo un bagno rilssante per riprendermi da quella
torturatrice della mia conquilina,quest’ultima sta scegliendo
attentamente il mio abbigliamento: un tubino nero allacciato dietro al
collo che mette in risalto non solo il mio sedere ma anche il mio
decoltè con un gioco di intrecci.naturalmente abbinato con
un
paio di decoltè nere con tacco dorato che richiama
la
clutches a cofanetto.mi ha addirittura scelto una biancheria
sexy.dice che noi donne dobbiamo essere sempre perfette.metti il caso
che mi rompo una gamba e vado all’ospedale almeno
avrò la ceretta fatta e un paio di slip da far prendere un
infarto al dottore.
“bene
bel pesco lesso ora è il momento del meke-up”batte
alice le mani felice.
“niente
acconciature complicate.voglio i capelli sciolti e un trucco
semplicemente luminoso”
Dopo
un ora di
phone e fondotinta jasper bussa educatamente alla mia porta.mi sono
dimenticata che fosse ancora in casa.chissà cosa ha fatto in
tutto questo tempo in salotto da solo.
“ragazze
posso?”
“certo
tesoro stai attento a non inciampare tra gli abiti sparsi sul
pavimento”lo avverte alice intenta ad arrotolare una mia
ciocca
che proprio non vuole stare apposto.
“sono
riuscito a prenotare all’Alto”io ed alice ci
blocchiamo
improvvisamente e lo guardiamo allibite.ha prenotate in uno dei
migliori ristoranti newyorkesi eletti dal forbes.è il
ristorante
frequentato assiuamente da brad pitt e angelina jolie.
“che
c’è? Anche io ho delle conoscenze
importanti”ribatte offeso.
“oh
amore”alice gli si butta al collo baciandolo con
foga”appena bella se ne va ci divertiamo”sorridono
complici.
“appunto
appena bella S-E-N-E-V-A io invece sono ancora Q-U-A”ribatto
contrariata di fronte alla loro smielata scenetta.
Sono
prontissima.ho detto a edward che ci saremmo visti direttamente al
ristorante,ma naturalmente lui non sa quale sia infatti ho contattato
un taxi che lo prenderà e lo porterà direttamente
al
nostro luogo di incontro.voglio fargli venire un colpo.sono sicura che
non mi riconoscerà, sono bellissima.
Il
mio taxi mi
ha portato con un po’ di anticipo come avevo previsto.il
tavolo
è al centro della sala.perfetto.il cameriere mi fa
accomodare
sulla poltrona in velluto rosso e ordino già qualcosa da
bere
che verrà servito naturalmente una volta arrivato il mio
accompagnatore.
Eccolo
è
arrivato e naturalmente non mi ha riconosciuta in quanto do le spalle
all’entrata.ma io riesco perfettamente a vederlo dalle
vetrate
blu notte a me difronte nonostante la luce soffusa.
mi
volto
leggermente e i nostri sguardi si incrociano. gli faccio un sorriso di
incoraggiamento e viene finalmente guidato dal cameriere al
tavolo.è bellissimo come al solito.è impeccabile
nonostante indossi un look un po’ troppo casual per il posto.
Ma
ciò che mi colpisce di più è il suo
attegiamento di disagio per la sorpresa che gli ho fatto.
“buonasera”mi
fa un perfetto baciamano da far voltare un paio di signore qualche
tavolo più in là.
“buonasera
a te”rispondo sorridendogli per lo sguardo di apprezzamento
nei confronti del mio abbigliamento.
“sai
non
ti avevo riconosciuta.anzi appena ti ho vista ho pensato subito di
farce un pensierino a quella brunetta al centro della sala”
“ehi
non
è educato.anche se tecnicamente la persona su cui hai fatto
il
pensierino sono io, tu non ne eri a conoscenza perciò
è
come se avessi apprezzato un'altra donna in mia
presenza”prendo
fiato e parlo più lentamente”non dovevi farmi
ricredere
sul tuo conto?”batto le ciglia e uso un tono seducente.
“giusto
e
voglio rendere la scommessa più interessante”gli
faccio un
cenno con la testa affinchè prosegua”se a fine
appuntamento ti avrò impressionato tu mi dovrai dare un
bacio”pensa di fregarmi,ma non ci
riuscirà”certo”rispondo entusiasta.
“si
parla di un bacio vero, a labbra schiuse e con la lingua,non sulla
guancia o la fronte”
“ma…”cerco
di ribattere perché mi ha incastrata”niente ma
ormai hai
accettato “speriamo bene,anche se non credo proprio che possa
impressionarmi positivamente almeno.
“scusate siete pronti per ordinare?”ci interrompe
un cameriere molto carino.
“certo.allora
io prendo il polpo alla piastra con piselli e per il
signore…nodini di vitello con cipolline e pancetta e poi
passiamo direttamente al dolce.tortino al cioccolato per me e per lui
panna cotta al cocco. per il vino porti qualcosa che ben si accompagni
sia con il pesce e con la carne”chiudo velocemente il
menù
prima che edward possa ribattere e lo porgo al cameriere.
“mi
consenta di dirle che ha fatto uno ottima scelta di piatti”e
con
un piccolo inchino e un gran sorriso rivolto a me si congeda.
“devo
proprio dire che il cameriere ha ragione “esordisce edward
con un
sorriso malizioso su quella faccia da schiaffi.mi sembra di essermi
persa qualcosa.
“come
scusa?”
“il
cameriere sta spargendo la voce che al tavolo 9
c’è una
bellissima signorina in nero”lo guardo a bocca aperta.mi ero
accorta dello sguardo del cameriere, ma non pensavo che mi sarei dovuta
preoccupare di rifiutare un suo probabile invito a fine serata.
“comunque”continua
edward arrivando al nocciolo della questione”lo sai che hai
ordinato tutti cibi che io odio?”
“certo.ne
sono perfettamente consapevole”rispondo mentre apoggio il
tovagliolo sulle mie gambe.
“e
come fai a sapere questi piccoli particolari della mia vita?”
“perché
IO quando converso con una persona l’ascolto senza secondi
fini”lancio la prima freccitina.
Improvvisamente
scoppia a ridere,ma si ricompone subito all’arrivo del
cameriere.
“potevi
almeno dirmi che avevi prenotato in un posto del genere.credo che il
mio abbigliamento non sia adatto”si guarda i jeans blu scuro
abbinato con una giacca di velluto nera che abbraccia le sue spalle
coperte da una splendida camicia blu notte.
“non
potevo mica perdermi le occhiate indignate delle signore qui presenti
per il tuo abbigliamento innapropriato”ribatto sorridente
invitandolo a brindare”bon apeti”
La
serata
procede proprio bene. Edward ha lasciato i suoi piatti quasi intatti
scusandosi con lo chef per il suo comportamento maleducato.come se non
bastasse a metà serata il nostro cameriere di fiducia ha
avuto
il coraggio di dire a edward di trovare una cravatta da indossare in
quanto questo ristorante richiede un look elegante.e io prontamente ho
estratto una bellissima cravatta gialla a pois verdi dalla poschette.
“stai
scherzando vero?!”mi guarda contrariato.
“signore
la prego la indossi”lo supplica il cameriere.prende con uno
scatto di stizza la cravatta e va alla toilette degli uomini
a
sistemarsi.
La
seconda parte
della cena è molto silenziosa.edward sta letteralmente
morendo
di fame e il mio enorme budino al cioccolato non aiuta.mi sento un
po’ in colpa.io speravo che questi innocenti scherzi ci
avrebbero
portato ad una lunga sequenza di battute e punzecchiamenti, invece da
parte sua ho una faccia a dir poco incazzata e credo anche uno stomaco
che brontola.
Prendo
la sua forchetta da dolce e l’affondo nel mio budino e
l’allungo alla sua bocca.
“fai
ahhhhh”
“mi
prendi in giro?”risponde con un tono piuttosto duro. E va
bene me lo merito
“è
buono non lo vuoi assaggiare?”insisto io innocentemente.
Alla
fine cede.la fame è troppa. E afferra il boccone che gli
porgo.
“ottimo.lo
potevi prendere anche per me”risponede con un bel broncio da
bambino.gli offro tutto il mio dolce.non mi va di vincere
cosi.dov’è il divertimento.gli sguardi di sfida,
le
battute.
“grazie”risponde
sincero sorridendomi.oddio. ho sentito come un tuffo al cuore.
forse
mi è andato qualcosa di traverso.
“sai
perché odio il cocco?è una storia
divertente.avevo 16
anni ero in vacanza ai tropici con i miei genitori, avevo incontrato
una fantastica bagnina sulla spiaggia e dopo nemmeno un’ora
che
ci eravamo visti lo stavamo facendo sotto una palma,ma improvvisamente
mi è caduta in testa una noce di cocco.grazie al cielo non
mi
sono fatto niente a parte un bernoccolo.tutto è partito da
quella volta”
“se
vuoi
con il budino do l’ultimo tocco alla tua camicia gia
deturpata da
quell’orribile cravatta”rispondo acida.non solo il
danno
,ma anche la beffa.prima mi umilia con la sua fuga e poi mette il dito
nella piaga raccontandomi le sue scappatelle.
“dai
non
fare quella faccia scherzavo,in realtà avevo tre anni
durante
quella vacanza e una mattina avevo letteralmente scocciato i miei
genitori perché volevo un cocco vero.appena me lo hanno
comprato
me lo sono dato contro la testa.avevo visto il film di tarzan e mi ero
convinto che potessi anch’io aprire cosi un
cocco”ci
guardiamo seri per un momento e poi scoppiamo a ridere.
“come
pensavi di proseguire la serata?”
“veramente
dopo averti umiliato a morte al ristorante pensavo di abbandonarti in
mezzo la strada e prendere l’ultimo taxi rimasto per fuggire
lontano da te”
“e
se lo prendessimo insieme questo taxi per fuggire insieme?”ha
lo sguardo un po’ allarmato.
“edward
io
e te stasera non finiremo a letto”ribatto puntandogli un dito
contro.ma lui non mi ascolta si sfila la cravatta lasciandola sul
tavolo insieme al conto e mi prende per mano.
“scusi
avete un’uscita secondaria?”chiede preoccupato
edward al
cameriere.non capisco come mai abbia tutta questa fretta
finchè
non vedo due persone sospette.sembrano avere delle macchine
fotografiche.potrebbero essere dei paparazzi.
Edward
mi tiene
ancora per mano mentre imbocchiamo un’altra uscita per poi
essere
finalmente fuori dal locale.ma fuori si sono appostati un paio di
fotografi.maledizione lo hanno rintracciato.
“ok
utilizziamo un vecchio trucco”finalmente mi rivolge la parola.
“edward
lascia stare torniamo a casa ognuno per proprio conto”
“non
se ne parla, ti ho promesso che avremmo avuto un apputamento e lo
avremo”afferma deciso.
Fermiamo
un taxi
proprio sotto il naso dei paparazzi.il clamore che si crea lo avevo
visto solo nei telegiornali o nei film.apriamo lo sportello.entriamo.
usciamo dall’altro sportello e ci infiliamo nel locale di
fronte.però semplice,ma geniale.
Il
locale-rifugio è un pub.ma non un pub normale dove
la
gente si fa un bicchierino con gli amici,ma un pub-karaoke.mi ridesta
dai miei pensieri la mano di edward che mi guida ad uno dei tavolini
sotto il piccolo palco.
“restiamo
per un po’ qua.finchè non si sono calmate le
acque”
“lo
fai spesso?”
“scappare
dai paparazzi?continuamente”risponde triste.
”no
intendevo escogitare questi piccoli trucchi”
“quello
di stasera è il mio preferito.fa uscire di testa i
paparazzi”ride divertito.
“mi
sa che
questa serata non è proprio andata come speravo”si
guarda
intorno come alla ricerca di un’idea.
“per
me si”
”l’ho
notato, solo che ci tenevo veramente a mostrarti un po’ di
me”
”e
io ci
devo credere?”lo guardo con un sopracciglio alzato.mi guarda
anche lui con un sorriso che non riesco veramente a decifrare.
“mi
è venuta un’idea e alla fine resterai cosi di
stucco e mi darai quel bacio”
“sogna
cullen”si alza dal tavolino e si dirige verso il palco dove
inizia a parlottare con il pianista-dj.oddio.io odio
cantare.sicuramente vuole farmela pagare per la cena.scatto dalla sedia
e non mi curo degli sguardi affamati degli uomini e invidiosi delle
donne.di certo il mio abbigliamento non è proprio adatto per
il
luogo.
Afferro
edward per il gomito e lo porto e voltarsi verso di me.
“io
non canto sia chiaro”lo minaccio.
Ma
come se non
avessi aperto bocca sale sul palco e annuccia un fantastico duetto tra
me e lui.il poco pubblico presente appaude entusiasta dato che
finalmente ha riconosciuto edward.salgo riluttante sul palco mimandogli
tutte le parolacce presenti nel mio vocabolario.certo lui crede di
stupirmi facendomi fare la cosa che più odio al
mondo?cantare di
fronte ad un pubblico?
magari
sarò buona e invece di un pugno sui denti lo mordo.
“signori
mi raccomando che questo piccolo spettacolo resti tra noi”e
fa
l’occhilino ad un gruppo di ragazzine in prima fila
mandandole
furori di testa.
Appena
la musica parte comprendo subito quale sia la canzone: total eclipse of
the heart.
no
no no.io la
adoro,ma è una canzone talmente triste che ogni volta che la
sento scoppio a piangere.ma finita la canzone io glielo faccio ingoiare
il microfono.
Ed:
Turn around
Bella:every
now and then I get a little bit lonely and you're never coming around
Ok
bella stai calma sei partita bene.non farti distrarre da edward.dal
modo in cui canta,suona,si lascia trasportare dalle note.
Turnaround
Every
now and then I get a little bit tired of listening to the sound of my
tears
Turnaround
Every
now and then I get a little bit nervous that the best of all the years
have gone by.
Every
now and then I get a
little
bit terrified and then I see the look in your eyes
Ed:
Turnaround bright eyes
Oddio
mi guarda dritta negli occhi.forza bella fai uscire quella voce.
Bella:
Every now and
then
I fall apart
And
I need you now tonight
And
I need you more than ever
And
if you'll only hold me tight
We'll
be holding on forever
And
we'll only be making it right
Cause
we'll never be wrong together
We
can take it to the end of the line
Un
momento.ma
questa canzone ha un doppio senso. lo sta facendo apposta .questa
canzone dice che io ho bisogno di lui.che nel mio cuore
c’è un’eclissi che non mi consente di
vedere.mi sta
fecendo cantare una canzone d’amore per farmi dire queste
parole
che MAI potrei dirgli.
che
bastardo!!
Your
love is like a shadow on me all of the time
I
don't know what to do and I'm always in the dark
We're
living in a powder keg and giving off sparks
I
really need you tonight
Forever's
gonna start tonight
Once
upon a time I was falling in love
But
now I'm only falling apart
There's
nothing I can do
A
total eclipse of the heart
Once
upon a time there was light in my life
Now
there's only love in the dark
Nothing
I can say
Total
eclipse of the heart
Ed:
Turnaround bright eyes
Bella:
Every now and then I fall apart
Turnaround
bright eyes
Every
now and then I fall apart
And
I need you now tonight
And
I need you more than ever
And
if you'll only hold me tight
We'll
be holding on forever
And
we'll only be making it right
Cause
we'll never be wrong together
We
can take it to the end of the line
Your
love is like a shadow on me all of the time
I
don't know what to do, I'm always in the dark
We're
living in a powder keg and giving off sparks..
I
really need you tonight
Forever's
gonna start tonight
Once
upon a time I was falling in love
Now
I'm only falling apart
There's
nothing I can do
Total
eclipse of the heart ..
Total
eclipse of the heart..
A
Total eclipse of the heart ..
Però
credo che sia proprio facile innamorarsi di edward e…no no
no.bella non lasciarti trasporatre dalla canzone.
Ed:
Turn around bright eyes
Con
un sorriso
che illumina la sala viene verso di me e mi prende la mano per la
seconda volta.alza le nostri mani intrecciate in segno di vittoria e
facciamo un inchino.
be
lo devo ammettere mi sono divertita,ma di fronte a lui non lo
ammetterò mai.
“sei
bravissima non capisco perché tu odi cantare in
pubblico”
”allora
lo sapevi?”
“certo
me lo hai raccontato alla cena” uh allora mi ascoltava per
devvero non stava solo puntando le tette.
”e
allora perché hai insistito tanto stasera?”
”avevi
bisogno di superare questa tua assurda paura”risponde come se
fosse la cosa più ovvia del mondo.mi sento un po’
in
imbarazzo in fin dei conti mi ha veramente stupita.
“f-forse
è meglio che vada”mi accarezza dolcemente la
guancia e sorride.
”ti
accompagno al taxi”.ma appena usciamo dal locale ci investe
una
vera e proprio tempesta di pioggia.le strade sono un lago.il traffico
è inimmaginabile.c’è gente che corre
ovunque ai
ripari.
”maledizione
non abbiamo nemmeno un ombrello”impreca edward estraendo
dalla
tasca del jeans un cellulare e chiamando un taxi.siamo rimasti mano
nella mano uno accanto all’altra sotto la tettoia del
locale.nonostante ciò io mi sto letteralmente
inzuppando.all’improvviso sento un tessuto caldo accarezzarmi
la
nuca. È la giacca di edward.si è levato la giacca
per
coprirmi.
si
appoggia con la schiena al muro ormai bagnato e mi posiziona davanti a
se tra le sue gambe con la giacca in testa.
“spero
che
tu non prenda freddo.dovevi portarti almeno una giacca anche se devo
amettere che preferisco le tue spalle nude”non
riesco a
controbattere.è stato troppo dolce nei miei confronti come
adesso che con la sua mano ha fatto poggiare la mia testa sul suo petto
per ripararmi ancora di più dalla pioggia che cade fitta
sulla
tettoia poco stabile.
“mi
aspettavo qualche risposta pungente o per lo meno uno sguardo
contrariato e invece ottengo che ti stringi di più a
me”alzo lo sguardo per incontrare i suoi fantastici occhi
verdi
che hanno fatto sognare migliaia di telespettatori e che ora guardano
solo me con tanta serenità.
“sei
adorabile quando arrossisci cosi.sembri proprio una bambina”
Il tempo si
è fermato.la sua mano sinistra intensifica la sua presa sul
mio
fianco,mentre la destra ritorna sulla mia guancia avvicinado il mio
viso sempre di più al suo.e ci baciamo.le nostre labbra si
incontrano,si schiudono,si assaggiano.questa volta non
c’è
foga come la scorsa volta.è dolce,ma sensuale allo stesso
tempo.mi aggrappo alla sua camicia e vado in punta di piedi per
approfondire il bacio.da parte sua sento il braccio sinistro che ora
avvolge completamente la mia vita.dopo un tempo infinito ci stacchiamo
ansanti .non ho la forza di guadarlo negli occhi.da un lato mi sento
felice per averlo baciato,ma dall’altro sento di non aver
fatto
la cosa giusta.mi sono di nuovo lasciata andare.si prenderà
di
nuovo gioco di me.
“bella
è arrrivato il tuo taxi”finalmente ho il coraggio
di
guardarlo in faccia.ha le guance rosse,penso per il freddo, e un
sorriso adorabile che lo fa sembrare un angelo.
“torna
a casa e fai un bagno caldo sei fredda”sfiora il mio naso con
il suo.
“ci
sentiamo”mi rassicura”e il prossimo appuntamento
sarà organizzato interamente da me”ecco di nuovo
lo
sguardo malizioso.non riesco ad emmettere neppure mezzo suono.lo saluto
semplicemente con un gesto della mano e salgo sul taxi senza
voltarmi.ho ancora indosso la sua giacca che profuma di
lui…profuma di…di bastardo.non mi devo lascir
abbindolare
da un paio di sguardi.è stato bravo stasera ma lo
sarà
altrettanto la prossima? un bip mi ridesta dai miei piani di battaglia.
è
un messaggio di edward:
Girati,
occhi lucenti
(Turn
around bright eyes)
Mi
volto e vedo che è sotto la pioggia e mi saluta
sbracciandosi.
|
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Capitolo 5 *** 5 Come d'incanto ***
PervyForRobsten: Siamo contentissime che ami questa storia! Se il
quarto capitolo ti è piaciuto così tanto, questo
di sicuro ti piacerà di più! Probabilmente
proverai anche un po' di invidia per Bella...! XD Dicci un po' se non
vorresti essere al suo posto (e chi non vorrebbe?)... XD
sara_cullen: E' vero, Bella all'inizio era decisissima e ferma nelle
sue intenzioni però si sa come siamo noi donne...! Anche tu
ammetti di esserti sciolta e non escludiamo la possibilità
che tu impazzisca completamente con il seguito della storia (in senso
buono, s'intende)!!! Edward sa essere così irresistibile
quando vuole (e anche quando non vuole), nonostante il suo
comportamento siamo tutte innamorate di lui (masochismo puro!) XD
Apprezziamo moltissimo il tuo consiglio per il titolo del capitolo:
anche noi adoriamo Orgoglio e Pregiudizio (sia il libro della Austen
che il film con Keira Knightley, ma soprattutto siamo pazze della
versione con Colin Firth). Terremo conto della tua proposta!
Però per questo capitolo il titolo più adatto era
un altro, come tu potrai notare quasi da subito durante la lettura.
Certamente ti piacerà! Facci sapere cosa ne pensi!
cicci89: Hai ragione, Alice è una vera forza, tutte vorremmo
avere accanto una persona affidabile ed energica come lei! Per quanto
riguarda Bella, la sua "cattiveria" sicuramente non è
paragonabile a quella di Edward, che l'ha "sedotta ed abbandonata"
senza troppi complimenti; anzi, forse è il minimo che Bella
potesse fare, non credi anche tu? XD Ti domandi chi vincerà
dei due: bè, dopo questi
sviluppi...chissà...secondo te chi vincerà? XD
RenEsmee_Carlie_Cullen: Ci dispiace ma non diamo
anticipazioni! XD Non possiamo dirti se la storia è a lieto
fine, ma lo scoprirai ben presto! Edward adesso farà sfoggio
di tutte le sue armi migliori per far ricredere Bella.
Chissà se ci riuscirà... nel frattempo, contiamo
di far crescere ancora di più la tua (e la nostra) invidia,
o no?
IsaMarie: Se sei impazzita per la fine del precedente capitolo, facci
sapere come saranno le tue condizioni fisiche dopo quest'altro! XD Non
vorremmo essere responsabili di attacchi di cuore delle lettrici! XD
Sappiamo che il comportamento di Edward, però, oltre ad
affascinare, lascia anche un po' perplessi: sembra che nasconda in
sè più di una personalità... Noi non
ti roviniamo la sorpresa, ma dopo aver letto il seguito della storia,
secondo te qual è il vero Edward?
aLbICoCCaCiDa: Si ora dormiremo più tranquillamente! XD Per
quanto riguarda la storia, tu hai perfettamente ragione, Edward si
è comportato malissimo, Bella forse ha ceduto un po' troppo
presto però lei continua ad essere combattuta tra "ragione e
sentimento", forse non sa bene quello che prova o comunque non vuole
ammetterlo a se stessa. Non potrebbe farlo, significherebbe solo farsi
del male, ma al tempo stesso non riesce a resistere... Insomma, vive un
dramma provato dai personaggi che più ci hanno affascinate
nella letteratura e non solo, un tempo così come oggi: sono
i drammi che ci fanno sognare ma che forse non vorremmo sperimentare su
di noi. Oppure si... D'altronde, se Bella avesse resistito al primo
appuntamento, al secondo...chissà... Tu che avresti fatto al
suo posto?
Austen95: Siamo felicissime che la storia ti piaccia! Continua a
seguirci e facci sapere cosa pensi del seguito! Bacioni!
Malia85: Sisi hai capito bene, scrivo questa storia con una mia amica
(LadyC). Di solito ci alterniamo nella stesura dei capitoli, ma per
questa volta ho scritto due capitoli di seguito perchè lei
è stata alle prese con la sua (disorganizzata)
università! XD Per quanto riguarda la tua recensione, ci
scusiamo per qualsiasi errore e anzi siamo contente che qualcuno ce li
faccia notare: le critiche negative sono ben accette quanto quelle
positive, nella speranza che possano aiutarci a migliorare per i
prossimi capitoli e per le prossime storie! Quindi continua a recensire
con la stessa schiettezza, non preoccuparti! :-) Ci dispiace
però per la figura che ti abbiamo fatto fare! Ma siamo
contente che pur di leggere il capitolo, tu abbia provato di tutto! XD
I tuoi complimenti ci hanno lusingate moltissimo e siamo contente che
la storia sia così coinvolgente per te. Edward si
è comportanto sì da bastardo, ma come ogni
bastardo che si rispetti, lui esercita un certo fascino su tutte noi,
figuriamoci su una sognatrice come Bella! Lui conosce i suoi punti
deboli ed è su quelli che punterà...
Chissà però se in Bella la ragione non
avrà la meglio, questa volta... Credi che i suoi
"trucchetti" su di te non avrebbero nessun fascino?
Salve
a tutti! Come promesso, siamo tornate con un nuovo capitolo di questa
fanfiction che sembra piacervi tanto! Siamo molto contente di essere
seguite e recensite da voi, perciò continuate a farlo! Il
seguente capitolo è stato scritto, come il precedente, da
Vampiretta, dal momento che LadyC ha avuto un bel po' da fare con
l'università in questi giorni (ahimè, ci tocca,
si diventa grandi! XD). Il titolo è quello di un carinissimo
film della Disney che consigliamo a tutti di vedere: il capitolo
è in realtà mooolto Disneyano e siamo sicure che
per questo vi piacerà (il bambino o la bambina che
è in voi si risveglierà inevitabilmente)! Gli
sviluppi della storia si fanno sempre più intriganti e
coinvolgenti. Siamo vicini ad una svolta. O forse no...
BASTARDO IN TRAPPOLA
5
COME DI' NCANTO
Lo devo ammettere
è stato un appuntamento perfetto. Be non è che io
sappia veramente come dovrebbe essere un appuntamento
‘perfetto’. Non ho molti termini di paragone se non
quelli accumulati dai film,libri o mie personali fantasie. Ma non devo
lasciarmi andare. E' stato dolcissimo è vero,ma la
scommessa è ancora aperta. E lui è un ottimo
attore,potrebbe aver recitato ieri sera.non devo dare niente per
scontato.
Questa sera è
il suo turno. Sono proprio curiosa di sapere come mi
sorprenderà.E anche un po’ impaziente di passare
un’altra serata divertente in sua compagnia. In fin dei conti
credo di essere la prima donna che esce dalla camera da letto con
edward cullen.
D’altronde non
c’è niente di male se approfitto della sua
amicizia per divertirmi come non mai, no?! La vibrazione di un
cellulare al mio fianco mi fa scattare dal divano sul quale sono
sdraiata mentre mi faccio del male vedendo il film ‘I love
shopping’.
“Ehi jake,che
mi dici di bello?”rispondo allegra.
“Veramente
sono io che dovrei farti questa domanda”risponde in modo
serio.
“Oh jake
ancora? Sono stata prudente,ho passato una piacevole serata
torturandolo un po’ ”rispondo un po’
seccata per la sua insistenza.capisco che tenga a me. Che come un
fratello maggiore,anche se io sono più grande di lui alla
anagrafe, voglia proteggermi.ma ora è davvero paranoico. Se
non sapessi che ha cura di me come un’amica penserei che sia
geloso.
“Quindi avete
trascorso la serata facendo una piacevole cena a lume di candela,vi
siete tenuti la mano,scambiati parole dolci e dati il bacio della buona
notte?”
Mi alzo dal divano e mi
avvio al frigo per prendere il succo alla pera che adoro
tanto. Quando mi irrito mi viene una gran sete. Ed ora sono proprio
irritata dalla poca stima che jacob sta dimostrando nei miei confronti.
“Senti jake io
non ho voglia di litigare con te. Il motivo di queste uscite te
l’ho spiegato. E poi non hai alcuna ragione di essere cosi
ossessivo.non sono tua”
“Bene”risponde
secco.dall’altro capo del telefono si sente un gran
frastuono,probabilmente è sul set.
Sospiro
rassegnata.meglio che mi scusi subito con lui. E' capace di tenere il
muso più di una donna.
“Jake
senti…”
“Ehi
bellissima!!!”una voce più sqillante di quella del
mio amico mi chiama.
“Edward?!”Perché
risponde dal cellulare di jacob?
“Si
si…gioacchino sta buono sto parlando con una bellissima
ragazza dal tuo telefono…”mi viene da ridere. Solo
il pensiero della faccia di jake…
“Occhi lucenti
ti devo fare una proposta indecente”che sbruffone.non mi
stancherò mai di ripeterlo.
“Non
farò sesso con te in cambio di soldi”ribatto
decisa cercando di non ridere.
“ E va bene
demi more…ma la mia proposta non riguarda il
sesso”sento le bestemmie di jacob dall’altro capo
del telefono”alle 4 fatti trovare pronta. Indossa abiti
comodi”
“Frena frena
robert redford dove andiamo,e perché vieni da me,lo sai che
non devi più mettere piede in questa
casa!”
”Tesoro
non…ehi”sento dei rumori nella cornetta.
“Utilizza il
tuo cellulare”jacob è ritornato.questa
è la prima volta che lo sento gridare. E' sempre stata una
persona molto calma e affabile. Però la storia di edward e
me lo ha trasformato in un ragazzo diffidente e angoscioso. Mi sento un
po’ in colpa. Non avrei dovuto coinvolgerlo.
“Jake?”domando
timorosa e con una voce dolce come il miele”scusami per
essere stata scontrosa prima,tu… lo sai che ti voglio bene
perciò non litighiamo”sento un sospiro
dall’altro lato.
“Scusami tu
tesoro ora per farmi perdonare sai che faccio? Ti ripasso il bastardo
impossibile che vuole finire di parlare con te”dal suo tono
capisco che lo fa solo per me. Non di certo per edward. Ha perso
completamente fiducia in lui come persona nonostante lo apprezzi molto
come artista.
“Allora
ritornando a noi”mi richiama edward con voce
argentina”tu fatti trovare pronta per quell’ora al
resto penso io”
“Guarda che se
mi fai un brutto scherzo sappi che non dedicherò un solo
articolo alla tua brutta faccia,ma un numero intero della
rivista”lo minaccio con decisione anche se il suo buon umore
ha contagiato anche me. Ma è meglio che faccia capire chi ha
il coltello dalla parte del manico.
“Oggi
realizzerò il tuo sogno di bambina”e con questa
criptica frase chiude la chiamata.
Ma che avrà
voluto dire?
Alle 4 in punto si
presenta alla mia finestra. Si. Alla finestra. Si è
precipitato al mio appartamento con un elicottero privato richiamando
alle persiane tutti i vicini curiosi e non.
Salgo di corsa le scale
che mi portano al terrazzo del condominio impaziente sul da
farsi. Spero solo che edward non mi abbia sorpresa con
l’elicottero solo per mostrare la sua sfacciata richezza. Ma
quanto caspità guadagnerà?
“My lady
è pronta per ritornare bambina?”
“Che scherzo
è questo?” appena ho aperto la porta del terrazzo
mi sono ricomposta e mi sono avviata verso di lui come se non mi
tangesse un elicottero privato su un palazzo pubblico.
“Ti
porterò in un posto dove l’età che hai
non ha più conto”con un balzo sale
sull’elicottero che continua a far ruotare le sue eliche
tenendosi pronto alla partenza. Edward mi tende la mano sinistra mentre
con l’altra si sostiene in equilibrio
sull’elicottero. La sua camicia celeste mezza aperta sul
petto svolazza allegra sul suo torace scolpito. Mi sta letteralmente
abbaccicando con la sua postura perfetta,il sorriso smagliante e i
capelli al vento.
“Ti fidi di
me?”mi domanda sporgendosi ancora di più verso di
me. Mi sento tanto la principessa jasmine in aladin. Forse
l’elicottero è il nostro tappeto volante. E poi
voleremo sul mondo intonando dolci note d’amore. Stop. La mia
fantasia è partita per la tangente. Concentriamoci sul fatto
che non ho la più pallida idea di dove mi stia portando.
Potrebbe essere uno scherzo di cattivo gusto.
“Accetto
solo se mi dici dove mi porti”
“Nel suo
castello principesa”afferra la mia mano e mi trascina
all’interno. Appena chiude lo sportello
l’elicottero decolla allontanandosi sempre più dal
mio condominio e dagli sguardi curiosi dei vicini.
È un pazzo.
Il suo elicottero che scopro gli è stato prestato da jhon
travolta, ci porta all’aeroporto di new york per un volo
diretto a PARIGI. Dopo meno di due ore di viaggio ci aspetta
fuori dall’aereoporto un taxi che ci porta niente di meno che
a …DISNEYLAND PARIS. Oh mio Dio. E' da quando avevo 5 anni
che scocciavo mia madre affinchè mi portasse. Naturalmente
la risposta era ‘ vediamo l’anno
prossimo’. Ma era un anno che non arrivava mai.
“E' da quando
avevo 5 anni che mettevo in croce i miei per
portarmici”esordisce edward all’improvviso
interrompendo il mio flusso di pensieri che mi ha portato a
spiaccicare la faccia al finestrino del taxi.
“Anche io
“rispondo senza aggiungere nient’altro. Non so che
dire sono proprio colpita.
“E' la mia
prima volta e spero che sia anche la tua”pronuncia questa
frase con un sorriso talmente dolce che sento i denti del giudizio
voler uscire fuori per ammirare questa bellezza ultraterrena che
è edward. Mi tende la mano per uscire dal taxi.
“Ci
divertiremo tutta la notte e domani cenerentola tornerai a casa prima
di perdere la scarpetta”
Ci dirigiamo mano nella
mano verso la reception dell’hotel. Oggi sfrutterò
a dovere la scommessa per godermi a pieno i privilegi di frequentare
edward cullen. D’altronde è solo un gioco no?
Il primo luogo che
frequentiamo è le Passage Enchanté
d'Aladdin. Visitiamo la città incantata di Agrabah ed
ammiriamo le scene in miniatura che illustrano l'emozionante storia di
Aladino e del suo amico genio. Sembra di esere nel bel mezzo del
mercato di agrabah. Ho comprato un divertente turbante blu per jacob;
sarà perfetto come mio personale alladin. Subito dopo edward
decide di visitare adventurland. Saliamo sul veliero di the pirates of
carrabien. Il pirata che è in lui si mostra subito. Corre
subito a poppa e chiede a dei turisti di farci una foto. Io
naturalmente non voglio salire, ho paura di cadere in acqua. Ma lui mi
afferra come un sacco di patate e mi posiziona davanti a lui
riproducendo la scena di titanic che ha poco a che fare con i pirati.
Non resitiamo e decidiamo di affrontare the tample of the peril di
indiana jones. Non ho fatto altro che gridare per tutta la corsa. Le
motagne russe non sono il mio forte. Invece edward si sta divertendo
come un bambino in un…parco
divertimento.
"Ti prego edward andiamo
a fantasyland”lo prego con le mani giunte e il broncio. Ormai
la scommessa è passata in secondo piano. Ci comportiamo oggi
come due veri amici.
“Facciamo un
giro sul mad hatter’s tea cups”mentre ci avviamo
ammiro le famiglie che tutte insieme si divertono felici.
“Edward
grazie. Credo che sia la giornata più bella della mia
vita”
”Anche la mia.
Sai la mia famiglia non mi ci ha mai portato perché
è sempre stata occupata dai vari hobby o meglio talenti dei
miei fratelli. E una volta diventato grande pensavo che ci potessi
andare da solo,con qualche amico,ma a quel punto ero io quello
impegnato. Ma ti devo ringraziare anche io. Grazie a te ho coronato il
mio sogno di bambino”mi fermo un attimo a riflettere.
“Edward ma
perché ti confidi con me? Io sono il tuo peggior
nemico”non capisco il suo attegiamento. Mi confonde. Non
riesco a credere che l’edward che mi ha lasciata da sola
quella mattina sia lo stesso di ieri sera sotto la pioggia e di adesso
nel parco. Saliamo su una tazzina rosa e edward inizia a girare per
prendere velocità.
“Credo
perché sei l’unica che conosce le due faccie di
edward cullen”mentre mi risponde fa la linguaccia ad un
bambino nella tazzina azzurra accanto. "Tu sei l’unica che ha
voluto conoscere l’altro edward. Tutti gli altri a priori non
hanno voluto oppure hanno fatto finta di niente” "E
perché mai?”chiedo ormai curiosa per la piega che
il discorso ha preso.
“Non credo che
sia più conveniente un attore bastardo e donnaiolo che uno
dolce e buono?” ”allora lo stupido sei tu non gli
altri. Devi imporre il tuo vero te stesso. Anche se io non sono cosi
sicura che sia questo ancora”mi guarda con la fronte
corrucciata e poi scoppia in una fragorosa risata.”Oh bella
non viviamo tutti nel paese delle meraviglie”e continua a
ridere nonostante abbia messo il broncio perché ride della
mia ingenuità.
Siamo
tornati in hotel. Edward ha detto che ha preparato una fantastica
sorpresa per la mia prima e ultima notte a disneyland. Arrivata in
camera trovo un enorme scatolone bianco sul letto accompagnato da un
biglietto e una rosa rossa. Apro il biglietto trepidante:
Questa rosa
incantata ti indicherà dove trovarmi. Edward
Non ho la
più pallida idea di che significhi questo messaggio che
passa subito in secondo piano quando noto il contenuto del pacco. E' un
vestito da sera. Dorato. Stretto stile sirena e con morbide manichine
che avvolgono le mie spalle. Ci sono anche un paio di sandali
impreziositi da brillanti e uno splendido collier di diamanti. Oh mio
Dio edward mi voleva morta. Nessuno ha mai fatto cosi tanto per me.
Neppure nelle mie fantasie.
Sistemo tutto sul letto
riflettendo sulla rosa ‘incantata’ che accompagna
il messaggio. Ma il panorama che si vede dal balcone della mia suite mi
distoglie totalmente dall’enigma. Si vede il castello della
bella e la bestia…castello? Bestia? Rosa incantata? Ora
conosco la meta della mia serata.
Una carrozza mi aspetta
furoi l’hotel e mi conduce al mio castello. Era una vita che
sognavo di dirlo. Arrivata a destinazione due maggiordomi mi conducono
da un’entrata secondaria ad una bellissima stanza al primo
piano. Finalmente dopo un quarto d’ora mi consentono di
uscire e li il mio cuore si ferma. Edward vestito di tutto punto in una
giacca di velluto blu è uscito esattamente dalla stanza
opposta alla mia. Con un gesto della mano mi invita a intraprendere
insieme la scalinata che ci porterà nella scintillante sala
da ballo gremita di spettatori. Siamo noi l’attrazione?
Scendiamo mano nella mano, sorridenti la splendendente scalinata.siamo
in una bolla.dove io sono belle e lui la bestia. Vuole che faccia
uscire il principe che è in lui?!
Mi invita a ballare e
titubante per l’emozione accetto. E' bellissimo. Tutti
intorno a noi applaudono. Ci sono tutti gaston,lumiere,anche chicco!!
E' la mia favola preferita questa.
“Come fai a
sapere che adoro questa favola?”chiedo emozionata.
“Perché
è anche la mia.Viene prima della carica dei 101 e gli
aristogatti”sorride raggiante ondeggiando perfettamente.Dopo
aver volteggianto per un tempo interminabile e aver goduto della
compagnia di altri ballerini edward mi riporta al primo piano dove
c’è una saletta tutta per noi con la nostra cena.
“Oh edward non
avrei mai pensato che potessi organizzare una cosa simile”
“Devo dire la
verità sei tu che mi ispiri e poi è divertente e
piacevole passare del tempo con te”uh una dichiarazione in
piena regola. Faccio finta di non capire. Non voglio
rovinarmi e rovinargli la serata. Certo sono attratta da
lui,ma sono ancora troppo ferita.
“Sai che
questo non bastera per farti perdonare” ”infatti
stasera non cerco il tuo perdono,ma cerco di farti felice”e
va bene questa gliela devo.come sa usare lui le parole non le sa usare
nessuno.”Perciò mia bella divertiamoci. La notte
è nostra e le stelle sono tue”. Terminata questa
frase il cielo si costella di fantastici giochi di luci colorate.
Miriadi di fuochi d’artificio riempiono il manto scuro della
notte:
Quando sembra che non
succeda più ti riporta via, come la marea, la
felicità
Questa frase appare nel
cielo e mi colpisce dritto nel cuore.
“Edward
è bellissimo grazie”lo abbraccio di slancio.in
questo momento non mi interessa di niente. Le
bugie,l’umiliazione,la scommessa.Dimentico tutto questa sera.
Quello che sta succedendo ora è la realtà non una
farsa. Sono felice e purtroppo grazie a lui.
Ricambia
l’abbraccio cullendomi in una lenta danza dettata dal suono
dei fuochi d’artificio e dalle urla di gioia dei
turisti.” C'è una bestia che si
addormenterà ogni volta che, bella come sei, le
sorriderai”canticchia al mio orecchio. Mi discosto appena per
guardarlo in volto.”Oggi sei stato perfetto”
”Quindi se ti chiedo di darmi il bacetto che mi aspetta ogni
qual volta ti sorprendo perdo punti?”sorride beffardo. Ma ho
capito che lo ha detto per sdramattizzare.
Mi metto in punta di
piedi e poggio delicatamente le mie labbra sulle sue. Non ricambia
subito stupito dal mio gesto,ma poi si riprende e non si lascia
scappare l’occasione. Mi avvolge con le sue braccia
e le sue labbra. Ci assaporiamo lentamente e dolcemente. Credo che
entrambi vorremmo che questo momento non smettesse mai.
Sono io la
prima a staccarsi ”Devo andare domani mattina si torna alla
realtà presto”mi guardà non deluso ,ma
triste ”Vai”. Sciolgo le nostre mani che combattono
per restare ancora un attimo unite e gli volto le spalle. Poco prima di
chiudere la porta sento lo squillo di un cellulare. Quello di edward.
“Pronto?”risponde
con una voce lontana.”capisco” una pausa e un
sospiro ”no emmet l’ho lasciata andare”
ancora una snervante pausa ”l'ho lasciata andare
perché l’amo”.
Il mio cuore perde un
battito e questa volte ne conosco il motivo.
E' ancora troppo presto
per porre fine alla scommessa e frequentarsi come due normali amici?
|
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Capitolo 6 *** 6 Quel mostro di ex Prima parte ***
5 bastardo
Risposte recensioni:
Hope_:ciao sei una voce nuova!!siamo contente di accoglierti!!ci fa
piacere che ti piaccia il capitolo e si lo sappiamo può
sembrare
un po’ surreale,ma è proprio questa la magia della
parola.per quanto riguarda il volo a dire il vero ci siamo informate e
siamo proprio andate alla ricerca del volo più breve che ci
potesse essere.non sappiamo bene con che compagnia,ma sappiamo che
è possibile.comunque ci ha fatto piacere sentirti e spero
che ti
rifarai viva anche perché la storia prenderà una
piega
totalmente opposta a quello che abbiamo letto fino ad ora!!baci
Austen95: tesoro ci fa sempre un grande piacere sentirti…ci
riempi il cuore di gioia(dopo questo capitolo zuccheroso il diabete
è salito alle stelle)!! XD ma stai attenta caraamica ora
esulti
e poi….alla prossima recensione!!!!
Sara_cullen: anche vampirettafolle ha il cofanetto della BBC,poi il dvd
del film con keira e naturalmente il romanzo non in una delle recenti
versioni rimpicciolite ,ma un vero e proprio mattone
d’epoca!!!!
Tornando al capitolo ora vi addolciamo la pillola affinche dopo scenda
giù più rapidamente e con questa criptica frase
chiudiamo
il sipario.XD
aLbICoCCaCiDa:e lo so tesoro tu non sei l’unica ad evere dei
dubbi ce li abbiamo anche noi figurati!!la fine è stata una
sorpresa anche per noi,a dire il vero è venuta
spontanea,naturale probabilmente per com’erano andati questi
due
capitoli.ma come abbiamo ben visto edward è cotto,mentre
bella
è dubbiosa…proseguire indifferente la vendetta o
sfruttarla per vedere se può nascere qualcosa di vero?
PervyForRobsten:cara pervy e su jacob sarai
accontentata…hihihihi sei l’unica credo che lo
pensi tutti
gli altri sono convinti che sia un personaggio marginale…ma
per
questo dovrai aspettare ancora un po’…XD
IsaMarie: oh ci sei andata con tuo marito?!ma allora è un
tesoro
XD (siamo invidiose)forse non sarà un capitolo molto preciso
riguardo le attrazioni…insomma noi non ci siamo mai state e
abbiamo scritto tutto basandoci sulle informazioni su internet e per
poco non stavamo per prenotare!! XDXD per quanto riguarda le tue paure
verranno placate o forse no nel prossimo capitolo dove scopriremo
un sacco di cose…alla prossima ragazze!!!
Yara89: quanti complimenti grazie ci hai reso veramente
felici!!
Anche tu hai tanti dubbi eh?!questo capitolo ti farà capire
molte cose…e non ti dico i prossimi
capitoli…muahahahahahah comunque i consigli sono ben
accetti,già qualcun altro ci ha fatto notare il problema
delle
maiuscole e siamo subito accorse…grazie e alla prossima XD
entriamo
di nascosto con passamontagna sulla testa e postiamo stando attente a
non fare rumore.oggi è un giorno speciale perchè
è
il nostro NON COMPLEANNO!!!perciò... uuuuuuuuuun buon non
compleanno a me a te a me a te...un buon non compleanno a me a te a
me a te...
questa
è una piccola anticipazione del piatto forte del
mercoledi.mi
raccomando preparatevi perchè farete indigestione.buona
lettura
da vampirettafolle e LadyC!! il titolo naturalmente si rifà
al
film quel mostro di suocera...
BASTARDO IN TRAPPOLA
Capitolo
6 Quel
mostro di ex Prima parte
“Fammi
capire… lui… ti ha portata a
DISNEYLAND?!” Alice
marca l’ultima parola con tutta
l’incredulità di cui
è capace. Io non rispondo, ma sorridendo mi butto
all’indietro sul letto. Stamattina mi ha svegliata
prestissimo
per ascoltare tutti i particolari della mia seconda uscita
post-scommessa con Edward. Non che io abbia dormito molto…
Non
ho fatto altro che ripensare a quello che è successo ieri e
ancora mi chiedo se sia accaduto davvero. E poi, quella telefonata con
Emmett… Ancora non so se raccontare ad Alice quello che ho
sentito uscire dalla bocca di Edward. Lei sicuramente mi chiederebbe
che effetto hanno fatto su di me quelle parole. È una
domanda a
cui non so rispondere. O forse non voglio. Non lo so! Mi sento
così frastornata, come dopo una sbronza!
“Ecco
il lato positivo di uscire con un uomo ricco!” esclama Alice,
pensierosa.
Rido.
“Ma va’, ti lamenti sempre! Povero Jasper, lui
sì che è un ragazzo d’oro!”
Anche
Alice
ride. “Si si lo so perfettamente! Era solo per scherzare!
Bè, comunque fai in modo di suggerirgli che per il mio
compleanno anche io voglio andare a Disneyland…”
Le
lancio un
cuscino e iniziamo una lotta in pieno stile pigiama party. Quando
finalmente ci stanchiamo di combattere e ci buttiamo sfinite sul letto,
Alice riprende l’argomento.
“Comunque…
non fargli capire quanto ti sia piaciuta veramente la giornata di ieri.
La scommessa è ancora aperta.”
“Credo
lo sappia già…”
Alice
sospira. “Come sospettavo. In effetti te lo si legge in
faccia!”
“Non
si può mica rimanere indifferenti di fronte ad un
appuntamento del genere, no?”
“No,
hai
ragione. Ma, Bella… ricordati il motivo per cui stai uscendo
con
lui. Non mi va di vederti soffrire di nuovo.” Mi scruta con
sguardo indagatore. Ho quasi l’impressione che legga i miei
pensieri. Forse ci riesce davvero. Nel dubbio, distolgo i miei occhi da
lei e prendo a fissare un punto qualunque del soffitto.
“Mi
sembra quasi di sentire Jacob, da come parli.”
“Entrambi
teniamo a te, lo sai. Anzi, dovresti chiamarlo. Ieri ti cercava ma a
quanto pare eri troppo occupata per sentire il cellulare…
così ha telefonato qui a casa.” Già,
infatti avevo
trovato 8 chiamate senza risposta e 5 messaggi non letti quando sono
tornata a casa…
“Ok,
lo chiamerò.”
“Fallo
ora. Io vado a preparare la colazione.”
Quando
Alice
esce dalla camera, prendo il cellulare, ma non per chiamare Jake.
Istintivamente, cerco nella rubrica il numero di Edward e premo la
cornetta verde. All’improvviso mi rendo conto che sto facendo
la
cosa sbagliata. Non devo cercarlo. Non così presto dopo
l’appuntamento. Chiudo la chiamata immediatamente dopo averla
aperta. Aspetterò che mi cerchi lui.
Edward
si fa
vivo nel pomeriggio, quando sono appena tornata a casa dopo il lavoro.
Il mio cuore sobbalza alla vista del nome che lampeggia sul display, ma
non rispondo subito. Aspetto per qualche secondo, poi apro la chiamata.
“Pronto?”
“Salve,
principessa! Come sta oggi?”
“Starei
meglio se non mi facessero male i piedi. Credo che tu mi abbia fatto
recapitare per sbaglio le scarpette di cristallo di un’altra
principessa…”
Ride.
“Sono mortificato. Non capiterà
più.” dice
con tono pomposo. “Per farmi perdonare questa svista, ti
preparerò un’altra bella sorpresa per stasera.
Passo a
prenderti alle 8 e mezza. In macchina, stavolta. Si torna alla
realtà!”
“Mmm
come vuoi, cercherò di abituarmici di
nuovo…”
“Bene!
A stasera allora.”
Chiudo
la
chiamata. Chissà che avrà preparato stavolta.
Sicuramente
qualcosa di più “comune” di
un’improvvisa
scampagnata dall’altra parte dell’Oceano. Mentre
sono
immersa nei miei pensieri, Alice irrompe nel salotto e mi fa sobbalzare
dalla paura. Non mi ero accorta che fosse rientrata.
“Sei
già tornata dalla redazione?”
“Si,
ho finito prima.”
“Stavi
parlando con Jake?”
“No.
Con
Edward.” Alice apre bocca per ribattere ma prima che possa
dire
qualunque cosa aggiungo: “Con Jake ho parlato
stamattina.”
Infatti l’ho chiamato mentre ero in pausa pranzo. Non
è
stata una chiacchierata molto lunga, a quanto pare lui aveva da fare
sul set. Ma quei pochi minuti mi sono bastati per capire quanto fosse
poco felice del mio appuntamento di ieri: il suo tono è
diventato freddo non appena ho pronunciato la parola
“Disneyland”.
“Vado
a
prepararmi per stasera.” Non ho nemmeno finito di pronunciare
la
frase che già Alice si è fiondata in camera mia.
La
rincorro e la trovo con la testa nel mio armadio, mentre tira fuori un
paio di jeans attillatissimi che nemmeno ricordavo di avere.
Nell’attesa che tiri fuori la maglia giusta da abbinare, vado
a
farmi una doccia.
Alice
mi aiuta
come sempre in tutti preparativi per la serata: glielo lascio fare, si
diverte troppo. Finalmente, quando si è asciugata anche la
seconda passata del suo smalto Chanel color rosa pastello, posso
considerarmi pronta.
Alice
esce di
casa, Jasper l’aspetta fuori. Io vado a sedermi sul divano
del
salotto per aspettare Edward. L’attesa è piuttosto
logorante: sono un po’ nervosa. Accendo la tv e dopo un
po’
di zapping mi fermo su un canale dove danno per la decima volta
“Il diario di Bridget Jones”. Adoro questo film, ma
non
riesco a non guardare continuamente l’orologio, piuttosto che
la
tv. Edward avrebbe dovuto essere qui già 15 minuti fa.
Poteva
almeno avvisarmi che avrebbe fatto ritardo. Dopo altri 15 minuti provo
a chiamarlo. Niente. Staccato. Cerco di non pensare male di Edward.
Magari ha avuto un imprevisto e non ha potuto avvertirmi subito. Ma
quando vedo in tv Colin Firth e Hugh Grant che se le suonano di santa
ragione fuori da un ristorante, mi accorgo che il film è
quasi
finito e lui ancora non si è fatto vivo. Provo a richiamare
ma
risulta ancora irraggiungibile. Ma che fine ha fatto, maledizione?!
Pensa di riuscire a farmi cambiare idea comportandosi in questo modo?!
Poi all’improvviso mi assale la paura che possa essere
successo
qualcosa: mi passano per la mente immagini terrificanti di un incidente
d’auto. Maledizione, non so che fare…
“Bella?
Bella, svegliati.”
Apro
gli occhi e
vengo inondata dalla luce del sole. Alice è inginocchiata
accanto a me. Dopo un po’ realizzo di essere ancora nel
salotto,
stesa sul divano.
“Perché
hai dormito qui?” La domanda di Alice mi risveglia qualcosa
nella mente.
“Io…
stavo aspettando Edward ma… lui non è
arrivato…” Le spiego sommariamente di ieri sera.
“Alice, non so cosa pensare. E se fosse successo
qualcosa?”
Lei
si morde un labbro, pensierosa.
“Non
lo so… L’avremmo saputo dalla tv, no?”
“Forse…”
Edward
non si fa
vivo nemmeno durante la mattinata e risulta ancora irreperibile. Chiamo
Jake per chiedere se ha avuto sue notizie, ma mi dice che per oggi non
è impegnato sul set e non ha né visto
né sentito
Edward; cerca di rassicurarmi, secondo lui non è successo
niente
di grave, o si sarebbe saputo.
La
situazione
rimane tale e quale anche per tutto il giorno successivo e fino alla
mattinata dopo. Almeno fin quando non ricevo una chiamata di Jake: mi
dice, un po’ titubante, che il motivo per cui Edward non si
è fatto più vivo è scritto proprio sul
mio
giornale. Lui… No, non ci posso credere.
Sono
corsa nella
prima edicola che ho trovato e ho comprato il giornale per il quale
lavoro. Non mi ci è voluto molto per trovare
l’articolo di
cui parlava Jake: le coordinate erano già sulla prima
pagina,
che evidentemente è stata cambiata quasi
all’ultimo
momento per dare aggiornamenti sugli ultimi gossip:
RITORNO
DI FIAMMA PER EDWARD CULLEN: SORPRESO A CENA CON LA SUA EX!
Il
titolo
dell’articolo riprende la copertina. Guardo incredula le foto
che
occupano ben quattro pagine del settimanale. Edward è stato
immortalato con una ragazza bionda mentre andava in giro per la
città, nelle stesse ore e probabilmente negli stessi luoghi
in
cui avrebbe dovuto essere con me... Scorro velocemente le righe
dell’articolo, quasi incapace di apprendere realmente il
significato di quello che leggo.
Il
primo amore
non si scorda mai: dopo averla mollata sette anni fa, il famosissimo
Edward Cullen non ha saputo resistere ancora una volta al fascino della
modella Rosalie Hale. Il giovane attore è stato sorpreso
l’altra sera durante una cenetta romantica con la sua
bellissima
ex, che, come tutti sanno…
Di
seguito sono
elencati svariati nomi di uomini più o meno famosi con cui
questa Rosalie ha avuto delle relazioni. Una mangia-uomini
praticamente. La guardo nelle foto e, nonostante la rabbia che provo in
questo momento, non posso fare a meno di notare che in effetti
è
bellissima…
Brutto
stronzo vigliacco! Altro che incidente d’auto…
aspettiamo i
vostri pareri!!!purtroppo non ci sono le immagino
perchè abbiamo problemi con nvu,ma risolveremo.
|
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Capitolo 7 *** 6. Orgoglio e Pregiudizio ***
Capitolo
6 Orgoglio e Pregiudizio
Seconda parte
Salve
a tutti! Siamo tornate con la seconda parte del sesto capitolo, di
cui vi abbiamo dato un piccolo assaggio l’altro giorno e che
ha lasciato tutti
allibiti... Ma di seguito, troverete le risposte che cercate! Il titolo
(che ci
è stato consigliato da una delle nostre lettrici) si
rifà al romanzo più famoso
della scrittrice inglese Jane Austen, di cui si sono avute varie
versioni cinematografiche
(consigliamo quella della BBC con Colin Firth e last
but not least quella con Keira Knightley, che ha guadagnato
un
Oscar proprio interpretando Elizabeth Bennet).
P.S.=
pubblicheremo le risposte alle vostre recensioni con il prossimo
capitolo. Continuate a farci sapere le vostre opinioni!
Buona lettura!
Sono chiusa in
camera mia esattamente
da 3 ore e 20 minuti. Alice è tornata e mi ha trovata in
cucina, in lacrime.
Guardando il giornale ancora aperto sul tavolo ha capito cosa
è successo. Ha
tentato di consolarmi, ma io non ho la forza di parlare né
di vedere nessuno.
Dopo il quarto messaggio di Jake ho spento anche il cellulare.
Per tutta la
giornata non ho fatto
altro che pensare e pensare, ma non sono giunta a nessuna conclusione.
Non riesco
a capire che cosa diavolo passi per la testa a quella sottospecie di
essere di
sesso maschile che è quel bastardo. Appuntamento da favola,
dice ad Emmett che
mi ama, e poi?! Paparazzato con la sua ex mentre avrebbe dovuto essere
con me.
È soltanto un lurido verme schifoso in cerca di fama. Forse
ha capito che è
meglio per la sua carriera farsi beccare con una modella bionda e
altissima
piuttosto che frequentare una povera comune mortale come me.
La scommessa
è finita. Sono solo
un’illusa.
Eppure…
le parole di Edward dette al
telefono ad Emmett non fanno che tornarmi in mente. Sembrava
così sincero… E
poi, perché avrebbe dovuto dire una cosa simile se non fosse
stata vera?
Perché? Non ci sto capendo più niente. Basta.
Devo parlargli e capire cosa sta
succedendo. Devo sapere cosa prova veramente. Non accetterò
scuse stupide e
banali. Voglio la verità.
Prendo il
cellulare e chiamo il suo
numero. Dopo pochi secondi mi risponde una voce registrata. Non
è
raggiungibile.
Sono passati due
giorni ed Edward non
si è fatto vivo per niente. Ho provato a richiamarlo decine
di volte ma quando
non era irraggiungibile, comunque non rispondeva. Dopo qualche squillo
la
chiamata si chiudeva. O forse la chiudeva lui. Ma io sono determinata
ad avere
quella che probabilmente sarà la mia ultima
“chiacchierata” con lui. Devo
sapere. Dopo il millesimo tentativo, si degna di rispondere.
“EDWARD!”
lo aggredisco. “MA CHE
CAZZO SUCCEDE???”
“Bella,
per piacere…”
“ADESSO
MI DEVI DELLE SPIEGAZIONI!
DOBBIAMO PARLARE. SUBITO!”
“No,
Bella scusami. Ma sei capitata
nel momento sbagliato.”
“MA
CHE CA…” ma ha già chiuso la
chiamata. Mi ha chiuso il telefono in faccia!!!
Sono così incazzata che rischio di stritolare
il cellulare tra le mani. Non
è cambiato affatto.
A quanto pare
non vuole più avere
niente a che fare con me. Si è divertito fin quando ha
potuto. Ma appena è
tornata la sua ex si è dimenticato totalmente di me.
È un vigliacco schifoso.
Altro che Disneyland, il vero Edward è quello che mi ha
lasciata senza
spiegazione dopo una notte di sesso. Non c’è
nessun lato nascosto da scoprire. Non
so se arrabbiarmi di più con lui che mi ha trattata
così, o con me stessa, per
esserci cascata non una, ma ben due volte.
“Basta
deprimersi, Bella. Oggi tu
esci da questa casa e vieni con me, Jasper e Jake a mangiare una bella
pizza
gigante supercondita.” Alice comincia a tirarmi per il
braccio e alla fine sono
costretta ad alzarmi dal divano, dove ho passato i tre quarti del mio
tempo in
questi ultimi giorni. Mi spinge in bagno.
“Doccia.”
mi ordina. “Nel frattempo
vado a selezionare il nostro abbigliamento per stasera.” Ed
esce chiudendo la
porta. La mia doccia dura ben mezz’ora. Non riesco a fare le
cose velocemente
in questo periodo. Mi sento svuotata. Faccio tutto come un automa, ma a
rallentatore. Quando
Alice viene a
bussare alla porta,
finalmente esco dal bagno in accappatoio e vengo portata in camera
dalla mia
coinquilina. Sul mio letto è steso un vestitino che non ho
mai visto: ha una
fantasia sul blu, è stretto sui fianchi e si intreccia
intorno al collo,
lasciando le spalle scoperte.
“Un
piccolo regalo da parte mia!”
esclama Alice prima che io possa aprire bocca. “Devi
rinnovare il tuo
guardaroba. In questi giorni usciamo a fare shopping!”
“Grazie
Alice! È bellissimo.”
Ci prepariamo
entrambe e alle 9 in
punto Jasper, che è passato prima a prendere Jacob, arriva
da noi con la sua
macchina e tutti e quattro ci avviamo verso il centro.
La serata
trascorre molto
piacevolmente: non puoi annoiarti con Alice e Jake. Per un
po’ riesco a
dimenticare i miei problemi. Soprattutto quando Jasper e Jake
cominciano a
gareggiare a chi racconta le barzellette più divertenti.
Credo abbiamo bevuto
un bicchiere di troppo…! Li vedo un po’ brilli.
“Ordinerei
dell’acqua!” esclama
Alice, guardando divertita i due che adesso stanno giocando a braccio
di ferro.
Dopo enormi sforzi da parte di entrambi, Jacob vince, ma schiaccia la
mano di
Jasper sul tavolo con così tanta forza, che fa saltare la
birra dal suo
bicchiere e si macchia la camicia. Scoppiamo a ridere, mentre tutti
intorno ci
guardano dagli altri tavoli. Improvvisamente mi squilla il cellulare.
Lo tiro
fuori dalla borsa. Ci metto un po’ a capire che è
Edward a chiamarmi… Ma prima
che possa fare qualunque cosa, Jacob, seduto accanto a me, mi strappa
il telefono
dalle mani.
“Da’
qua.” E chiude la chiamata. Lo
fisso come imbambolata e mi rendo conto che al nostro tavolo
è calato il
silenzio.
“Ehm…
andiamo a pagare il conto.”
esclama infine Jasper. Ci alziamo e, dopo aver pagato, usciamo dalla
pizzeria e
andiamo a farci un giro per le vie del centro. Fino a quando torniamo a
casa,
Edward riprova a chiamarmi non so quante altre volte. Alla fine spengo
il
cellulare. Non ci voglio parlare. Non mi va di ascoltare altre cazzate.
A quanto pare
Edward vuole a tutti i
costi parlare con me. Non fa che telefonarmi. Ma io non ho alcuna
intenzione di
rispondere. Sono stata costretta a togliere la suoneria
perché continua a
chiamarmi anche mentre sono al lavoro.
Stasera sono
tornata a casa esausta.
Oggi ho lavorato tantissimo. Almeno quando ero concentrata, tra una
chiamata e
l’altra di Edward…
Alice non
è ancora rientrata. Mentre
tiro fuori dal frigo un succo di frutta, suona il campanello. Lascio la
bottiglia sul tavolo, vado verso la porta e guardo dallo spioncino. O
mio Dio.
Mi perseguita! Ma che avrà di così importante da
dirmi? Avrebbe potuto parlare
con me quando l’ho cercato io. Invece mi ha chiuso il
telefono in faccia. Ora
che vuole?!
“So
che ci sei!”
“Vattene!”
“No,
Bella, devo parlarti. E tu mi
devi ascoltare. È importante!”
“Non
mi interessa! Hai avuto tante
occasioni per dimostrarmi chi sei. Bè, ci sei riuscito. Ho
capito chi sei e che
non voglio più avere niente a che fare con te!”
“No,
tu non hai capito un bel
niente!” e si attacca al campanello. Mi sta facendo venire
mal di testa. Apro
la porta con un gesto violento.
“Smettila!
Che diavolo vuoi?”
“Fammi
entrare, ti prego.” Ha il
fiatone. Sembra che sia venuto fin qui a piedi. Sbuffando, lo lascio
passare.
“Ti
concedo dieci minuti, poi te ne
devi andare.”
Ci sediamo in
cucina e mi verso un
bicchiere di succo, ma a lui non offro niente.
“Bella,
innanzitutto vorrei dirti che
quello che hai letto sul giornale non è affatto
vero.”
“Vorresti
dire che non sei andato a
cena con la tua ex la sera in cui avresti dovuto uscire con
me?” rispondo
sarcastica.
“Sono
uscito con lei quella sera ma
tanto per cominciare non era una cena
romantica come probabilmente hai letto da qualche
parte.”
“E
cosa mi dici delle dolci effusioni
che vi siete scambiati?
Eh?”
“Bella,
non tutto quello che è
scritto sui giornali è vero!” Si scalda.
“I paparazzi inventano. E
adesso lasciami parlare. Non mi interrompere. Mi
dispiace da morire di averti dato buca senza avvisarti. Ma Rosalie
è piombata a
casa mia, così, senza preavviso. Non mi ha dato il tempo di
spiegarle niente e
mi ha trascinato in giro per la città. Sono sicuro al 99%
che è stata lei
stessa a chiamare i paparazzi. Ad ogni modo, mi ha anche preso il
cellulare,
l’ha spento e se l’è messo in borsa.
Quindi per l’ennesima volta ti chiedo scusa.”
Fa una pausa. Io non replico, ho la sensazione che il suo discorso non
sia
finito qui. Infatti dopo un po’ riprende.
“Devi
capire che tipo è Rosalie. E
capirai così anche perché mi sono tenuto a
distanza da te in questi giorni.
Io e Rosalie
siamo stati insieme per
molto tempo, al liceo. Stavamo bene. Ci amavamo. Insieme, trascorrevamo
dei
momenti bellissimi. Non
era facile per
me ritagliare del tempo per stare con lei, ma ci riuscivo, in qualche
modo.
All’epoca studiavo recitazione. La mia è una
famiglia di artisti”
pronuncia la parola quasi con disprezzo “ci si aspettava
che anche io entrassi in quel campo. Rosalie sognava di diventare una
modella,
ma in realtà sembrava non prendere mai davvero sul serio il
suo futuro. Saltava
i provini. Si comportava come se la carriera fosse una cosa ancora
lontana. Non
ci dava ancora peso. Era un po’ superficiale. Di questo me ne
sono sempre reso
conto. Ma spesso, ero portato ad ignorare i suoi piccoli difetti. Ero
davvero
innamorato di lei. E lei di me.
Alla fine, dopo
mille provini e un
duro lavoro, io riuscii ad ottenere una piccola parte in una famosa
sit-com. Le
mie conoscenze erano ancora poche, tuttavia feci in modo di aiutare
Rosalie a
realizzare il suo sogno. Ad entrare nel mondo della moda. Non avevo
dubbi che
avrebbe subito sfondato. E infatti fu così. Ebbe subito un
gran successo.
Sfilate, servizi fotografici per importanti riviste: tutto
ciò che aveva sempre
sognato, l’aveva ottenuto. La fama le fece presto dimenticare
che ero stato io
a darle la spinta che da sola non aveva mai avuto il coraggio di darsi.
D’altra
parte, mentre lei, già famosa, girava per il mondo e
guadagnava milioni, io
recitavo ancora piccole parti, se e quando riuscivo ad ottenerle.
Evidentemente, per una star del suo calibro stare con un attore da
quattro
soldi non giovava. Ma non poteva lasciarmi. No. Tutti
l’avrebbero etichettata
come una persona superficiale, avida di fama e denaro, che stava solo
con
persone ricche e piene di conoscenze utili. Allora decise di rilasciare
un’intervista,
in cui raccontò della nostra relazione. O meglio, di quella
che spacciò per la
nostra relazione. Non parlò certo dei bellissimi momenti che
avevamo passato,
di come eravamo praticamente cresciuti insieme, men che meno di come
l’avevo
aiutata nella sua carriera.
Disse che lei
conosceva il “vero me”,
che io non ero affatto il ragazzo di una volta, dolce
e romantico. Anzi, ammise che io ero un vero
stronzo, un approfittatore, che cercavo di sfruttare il successo della
mia ragazza
per sfondare come attore, che litigavo sempre con lei perché
non riusciva ad
aiutarmi. Insomma, passò per la vittima della situazione.
Puoi immaginare come
crebbe la sua notorietà dopo questa intervista. Tutti
parlavano di lei come di
una che si era fatta le ossa da sola e che era stata maltrattata da un
fidanzato bastardo. Non avrei mai pensato che Rosalie potesse arrivare
a tanto.
Mai. La conoscevo da una vita, sapevo che certe volte era un
po’ frivola. Ma che
diamine, diceva di amarmi e io avevo sempre fatto tanto per lei.
Ovviamente la
lasciai. Avrei potuto
usare la sua stessa arma per vendicarmi. Magari avrei anche ottenuto
più
visibilità. Ma un comportamento del genere non rientrava nel
mio codice morale.
Così la lasciai per l’appunto. E questo non fece
che accrescere la mia fama di
“bastardo”. Come se non bastasse, la mia carriera
andava sempre peggio.
Alla fine, dopo
non so quanti altri
provini, ottenni una parte importante. Indovina un po’?
Interpretavo proprio un
giovane stronzo, il personaggio di cui portavo l’etichetta.
Fu quasi
inevitabile per me cominciare ad identificarmi in quella parte,
altrimenti non
sarei riuscito ad ottenere nessun contratto. Dovevo stare al gioco,
recitare
anche nella vita reale. Alla fine dimenticai il normale e semplice
ragazzo che
ero stato e finalmente riuscii ad avere successo anche io.”
Finalmente
Edward si ferma. Ha
raccontato questa storia tutta d’un fiato. Io ho ascoltato,
rapita ed
incredula, trattenendo il respiro. Non so che dire. Mi sento un
po’ Lizzy
Bennet, che all’inizio non sopporta Mr Darcy, che tutti
descrivono come una
persona arrogante e presuntuosa, poi cambia totalmente idea su di lui e
finisce
con l’innamorarsene. Io ho cambiato idea su Edward
così tante volte che ho
perso il conto…
Adesso sono
senza parole. Dopo un po’
d’esitazione, faccio per alzarmi, tanto per fare qualcosa.
“Vado
a prenderti un bicchie…”
“No,
Bella, aspetta. Siediti.” Mi
fissa con i suoi occhi penetranti e io ricado sulla sedia. Lui riprende
a
parlare.
“Ci
tenevo davvero a raccontarti
tutto questo, Bella.” Fa una pausa. Guardandolo meglio, mi
accorgo che ha
l’aria stanca, ma scorgo una certa determinazione nel suo
sguardo. “Volevo che
tu capissi. Volevo che sapessi che io sono diverso da quello che tutti
credono.”
Si passa una mano tra i capelli come se gli dessero fastidio e fa un
lungo
respiro. “Ormai non mi importa più di quello che
pensano gli altri, di quello
che scrivono i giornali. Ma tu… tu non devi avere una
cattiva opinione di me.
Devi sapere chi sono.”
|
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Capitolo 8 *** 7. La mia stronza ex-ragazza ***
Risposte recensioni:
lampra:
eccoti accontentata ragazza!speriamo che ti piaccia questo capitolo
anche se il prossimo sarà molto più
interessante…hihihi
aLbICoCCaCiDa:ecco
risolti i tuoi dubbi o forse solo una parte hihi.allora anche a te sta
antipatico jacob…meno male per noi è lo
stesso!!XD e non ti diciamo come ci darà fastidio nei
prossimi capitolo…
yara89:carissima
nel prossimo capitolo e soprattutto in quello ancora dopo ne vedremo
delle belle. comunque hai centrato il punto:hanno messo in gioco i loro
sentimenti ora vediamo chi la spunta!!tu che dici?
Aylas:sai ci
hai fatto molte domande …punto primo no rosalie ed Emmett
non si mettono insieme perché sono dei personaggi
marginali.punto secondo l’idea è venuta a
vampiretta folle che la notte non fa sogni normali ma romanzi a puntate
e così ha deciso di coinvolgere una sua carissima amica in
questa avventura LadyC.però c’è
un’altra domanda alla quale non possiamo proprio
risponderti,ma pare che tu abbia centrato il punto…prova ad
indovinare quale…kiss
RenEsmee_Carlie_Cullen:
giusto quello che dici,però ci dispiace di una
cosa…mi sa che in questo capitolo odierai
rosalie…sorry…
IsaMarie:
credo che sia chiaro da questo capitolo perché si
è tenuto cosi lontano da bella.e anche se lui ha detto che
cerca solo di tenere a bada rosalie ci ha provato veramente ad
allontanarla dicendole di rifarsi una vita,quindi non è quel
bastardo che lascia credere che di essere.ragazze abbiamo avverato il
vostro desiderio e postiamo un giorno prima…olè!!
PervyForRobsten:
il tema centrale della storia è l’apparenza
inganna e i pregiudizi fanno male…hihihicredo che sia chiaro
a tutte ora perché Edward si comporta in tale
maniera…alla prossima!!!
Rieccoci
qua con un nuovo capitolo della nostra storia, questa volta postato con
un giorno di anticipo (per la vostra gioia, almeno speriamo)! Dopo le
dichiarazioni di Edward del capitolo precedente, vi aspettano nuovi
colpi di scena... Eheh, chissà cosa succederà?!
Fin dove si spingerà Rosalie per riuscire nei suoi intenti?!
Lo scopriremo solo leggendo!
Ci
auguriamo che la storia si faccia per voi sempre più
intrigante! Attendiamo ovviamente i vostri numerosi pareri!
Per
il titolo, questa volta abbiamo preso spunto da una commedia americana,
La mia Super Ex-Ragazza, che vede protagonista Uma Thurman.
Vi
auguriamo buona lettura!
BASTARDO IN TRAPPOLA
Capitolo
7 La mia stronza ex-ragazza
Edward
è ancora seduto sul divano e mi guarda fisso negli occhi con
sguardo incerto sul da farsi. Anche io sono parecchio confusa. Credo
alle sue parole. Non ci sarebbe motivo di raccontare una fandonia di
tale portata per screditare una persona che non conosco e non
conoscerò mai,ma non comprendo perché si faccia
manipolare cosi dalla sua ex.
“edward grazie di esserti aperto con me come se fossimo amici
di vecchia data e perciò in nome della nostra
‘vecchia-nuova amicizia’vorrei sapere
perché ti lasci mettere i piedi in testa dalla tua
ex?” mi sporgo dalla sedia per ascoltare meglio. Lui nel
frattempo chiude gli occhi e si massaggia con l’indice e il
pollice la base del naso. Sta rassettando le idee.
“io l’amavo veramente, è stata la prima
e lei mi ricambiava ne sono sicuro”fa un
sospiro”quando mi ha lasciato in pasto agli squali sono
rimasto troppo scioccato. Anche se il suo amore per me si era esaurito
ci doveva pur essere un brandello del suo cuore che diceva almeno di
volermi bene. Si è trasformata. E’ diventata una
donna avida di potere,pericolosa. Se ha fatto questo a me figuriamoci
alle persone a cui voglio veramente bene.”
“perciò io…rientrerei in questo
gruppo…”suggerisco incerta.
“bella ho voluto tenere lontana da te rosalie. Se venisse a
sapere di te si sentirebbe minacciata. Mi considera una sua
proprietà. Io non faccio niente per tenerla
lontana perché non solo è stata capace di
rovinare la mia vita lavorativa ,ma anche quella affettiva”lo
guardo con un grande punto interrogativo sulla fronte e rimpicciolendo
gli occhi.
“credo che dai miei discorsi si noti una certa amarezza nei
confronti dei miei familiari. Il nostro rapporto si è
definitivamente sgretolato quando ho lasciato rosalie”scuote
la testa e sorride amaramente”probabilmente nemmeno i miei
genitori conoscevano il vero edward e si sono lasciati abbindolare
dalle doti recitative della mia presunta ragazza.”ora si
è piegato anche lui leggermente in avanti e afferra le mie
mani.
“preferisco tenerla a bada che vederla distruggere le persone
a me care”dichiara deciso con una luce nuova negli occhi. Io
ho ancora le labbra serrate e la mente vuota.
“io ti a…voglio bene bella. Si. Ci tengo a
te”si riprende subito mentre parla,sperando che io non abbia
colto la vera frase che avrebbe voluto pronunciare.
“eccome se lo so”sussurro a me stessa.
”come?”mi chiede edward che per fortuna non mi ha
ascoltato troppo attento a riflettere sulla sua quasi confessione.
Improvvisamente mi alzo e mi dirigo al telefono ordinando una pizza
gigante e due birre.
”stasera resti qua e mangiamo una stupenda pizza
comprata”spezzo finalmente l’imbarazzo che si
è creato tra noi. edward si alza anche lui dal divano e si
dirige verso il bancone della cucina, proprio di fronte a me.
“quindi mi credi?”chiede titubante ma con un tono
di voce solido.
”certo e soprattutto grazie di essere tornato e di avermi
spiegato ogni cosa. Lo apprezzo molto…anche il fatto di far
parte delle persone a te care”le ultime parole sono state
pronunciate con un tono di voce decisamente più
basso.
”credo che debba avvertire il mio agente che stasera non
sarò a cena da lui”e mentre edward ritorna in
salotto per chiamare il suo manager io mi dirigo al mio cellulare in
camera da letto. Mando un sms ad alice dicendole di non preoccuparsi
per me perché ho risolto. Mentre lo scrivo mi arriva un sms
di jack:
tesoro stasera non ho lavoro vuoi che passi da te?
Se gli dicessi che ho risolto con edward si precipiterebbe qua e mi
farebbe una scenata. E se gli dicessi che voglio stare da sola si
presenterebbe qua a farmi una scenata. Perché in entrambi i
casi c’entra edward. Perciò gli mando una piccola
bugia:
non ti preoccupare per me. Stasera serata ragazze con alice. kiss
“bella hanno citofonato. Non vorrei rispondere ancora la
nostra cenetta intima diventasse un mega party del vicinato con
attrazione : me”l’entrata di edward mi ha fatto
letteralmente saltare. Quando vedo che si sta guardando in torno con
l’aria di chi ci è già stato mi
riprendo. Mando l’sms. Spengo il cellulare e lo spingo dal
petto ad indietreggiare.
”edward lo sai che la mia stanza per te è
off limits”.
Siamo seduti ai piedi del divano sul tappeto mentre mangiamo la pizza.
Ho messo un dvd:il ritratto di dorian grey. Edward dopo che ha scovato
la mia collezione segreta dei suoi film ha insistito tantissimo nel
vederne uno. Ma solo il pensiero di vedere con LUI un film in cui LUI
è il protagonista mi mette in agitazione lo stomaco. Cosi
edward ha proposto di vedere un film con un altro attore che ha me
piace molto. E ho preso il dvd del il ritratto di dorian
grey. Adoro ben barnes.
“oddio ma come ti può piacere uno sbarbato come
quello”
”quello che non ha ben lo compensa colin”edward mi
guarda sospettoso.
”non sapevo che ti piacessero i giochetti a tre”lo
guardo a bocca aperta e gli tiro un pizzicotto.
”tutta invidia la tua,vorresti essere uno dei due
eh?!”lo stuzzico io.
”naturalmente no la mia donna non si divide con
nessuno”MIA?in un certo senso sono lusingata. Accortosi della
gaffe riporta lo sguardo al film e mettendosi una mano nei capelli
cerca di nascondere il rossore sulle sue guance. Inizio a pensare che
quella notte di passione sia servita a qualcosa. E non sono
più sicura che valga la pena continuare la scommessa.
Nonostante sia rimasta alzata fino a tardi per Edward,questa mattina
alle 6 ero già in piedi. Mi sono alzata più
serena. E’ bello chiarirsi con una persona a cui ci tieni
davvero. Già…io so perfettamente cosa prova lui
e me lo ha dimostrato anche ieri a parole. Ma io?forse ho
bisogno di maggiori sicurezze. Non riesco a lanciarmi senza paracadute.
L’ho fatto una volta e non sono caduta tra le braccia di
edward, Ma direttamente sul pavimento freddo e duro.
Aspetterò. Aspetterò un segnale. Che grande
cavolate che noi donne ci raccontiamo.
Finisco di asciugarmi i capelli. Non mi preoccupo del rumore tanto
alice è già sveglia. Infilo un vestito di jersey
blu scuro e anche purtroppo un paio di stivali col tacco. Afferro il
cellulare dal groviglio di lenzuola e lo accendo. Un messaggio da jake:
divertitevi ragazze e mi raccomando bella ,edward non è
l’unico uomo sulla terra. Un bacio.
Sbuffo un po’ all’sms di jacob. Quando
capirà che non sono la sua bambina da proteggere. La luce
lampeggiante del cellulare mi avverte della presenza di un secondo sms.
edward:
serata fantastica. Dobbiamo assolutamente mangiare un’altra
pizza insieme e vedere un film. kisskiss
che carino. Più tardi lo chiamo cosi ci mettiamo
d’accordo. Spero di non sembrare appiccicosa. Ma no che non
lo sono!!
Più tardi in ufficio mi occupo di dare una bella pulitina
al mio computer. Metto da parte le notizie che possono
essermi in futuro utili ed elimino le grosse bufale che i giornalisti
come me alle volte raccontano. Tra le mie e-mail ne noto un
paio,le ultime arrivate,che sono state mandate da un indirizzo che non
conosco. Il contenuto è piuttosto criptico:
attenta a te / lascialo
dovrei stare attenta a cosa?e chi dovrei lasciare?non mi pare
ultimamente di aver scritto un articolo compromettente su qualcuno. Be
a parte edward. Cerco di risalire al proprietario
dell’e-mail,ma l’indirizzo è protetto.
Nonostante la confusione iniziale nella mia testa vortica
un’idea più chiara delle altre: e-mail
intimidatoria. Ma io non ho nemici. Non sono poi un pezzo tanto
importante del giornale. Ho un settore mio,ma l’ultima parola
spetta sempre al grande capo. E non mi pare neppure di aver fatto un
torto a qualcuno ultimamente.
Per adesso lascio stare. Non c’è niente di cui
preoccuparsi veramente.
È passata una settimana da quelle ignote e-mails e non
è ho ricevute più nessuna. L’ho detto
ad alice e naturalmente ha preso la cosa troppo seriamente. Sono
riuscita a calmarla e ad aspettare prima di agire. Anche se ha
accettato alice è attenta come una sentinella. Ogni volta
che mi arriva un e-mail a casa controlla,quando mi arriva un sms lo
legge per prima. E lancia strani sorrisini quando è arrivato
un sms di edward. Ultimamente ci siamo sentiti e visti spesso.Cci
confidiamo di più. E’ proprio piacevole passare
del tempo con lui e anche se non lo abbiamo detto a parole
credo che abbiamo messo fine alla scommessa. Ora ci frequentiamo
come…amici?!
È lunedì mattina e alice ha deciso di darmi un
passaggio alla redazione con la sua auto. Una volta salita in ufficio e
aver salutato mike, accendo il mio pc. Nel frattempo che si avvia
controllo i miei messaggi sul telefonino. Ne trovo uno molto mal
scritto da mio padre. E’ un miracolo che sia riuscito a
capire dove trovare la casella dei messaggi. Ma è un
po’ strano che non mi abbia chiamato direttamente come fa
ogni giorno.
Indouina chi è venutm a tpovarci?
Non capisco il suo messaggio. Chi mai a forks potrebbe andare a trovare
charlie? billy? no si vedono abitualmente. Le figlie di billy che sono
andate a vivere in Europa?questo è il massimo della
conoscenza di papà. Mentre tento di capire chi sia il
misterioso invitato di charlie il pc si è completamente
avviato.
Lo spavento mi porta a scattare sulla sedia con le rotelle e lanciare
un urlo. La schermata normale del desktop si è
improvvisamente bloccata ed il mouse ha preso vita propria.
Clicca su un nuovo documento di world e il computer posseduto
scrive:
ATTENTA_ATTENTA_ATTENTA_ATTENTA_ATTENTA_
Riempie almeno metà pagina la scritta. E’ una
minaccia. Alice aveva ragione. I miei colleghi si avvicinano alla mia
scrivania cercando di capire come mai la calma e ben educata isabella
swan sia saltata dalla sedia lanciandola addosso al fattorino che
consegna la posta. Lo stupore lo leggo anche nelle loro facce. Il
computer è ancora controllato da qualcun altro.
“chi è lo stupido che sta facendo questo scherzo a
bella?”grida mike facendo distogliere lo sguardo dei colleghi
dallo schermo a lui. Meno male che la cavalleria non è
morta. Mike in fin dei conti è un bravo ragazzo e sta
cercando di aiutarmi. Nessuno però del reparto risponde e
dalle loro facce capisco che anche loro trovano lo scherzo di cattivo
gusto. Non riesco a capire perché devo stare attenta. A che
cosa poi. Afferro la borsa e il soprabito e mi avvio verso
l’uscita riferendo a gran voce a mike che sarei tornata
più tardi e che ora dovevo risolvere il mistero del computer
posseduto.
“vado a cercare un esorcista”ho gridato a tutti
allegramente come se tutto ciò non ma avesse toccato
più di tanto. Ho solo cercato di distogliere
l’attenzione da me. Devo trovare alice.
Ho parlato con alice,ha detto che avrebbe mandato un suo amico
specializzato in informatica all’ufficio. Si è
spaventata anche lei. Ha capito benissimo che si tratta di stalking. Il
problema è che non capiamo chi sia. Fra poco mi
raggiungerà a casa non vuole lasciarmi troppo tempo da sola.
Nel frattempo mi blinderò dentro casa e magari
chiamerò jacob o edward. Forse meglio di no. Non potevo
avere amici non famosi?
Arrivata al pianerottolo noto che la porta di casa è
socchiusa. Io ed alice stamattina siamo uscite insieme e io sono la
prima a tornare. La cosa giusta da fare sarebbe scappare e chiamare la
polizia. Il ladro o il molestatore o quel che sia potrebbe essere
ancora dentro. ma non riesco a schiodarmi dal pianerottolo. Apro la
porta cautamente ed entro. Ispeziono lentamente la stanza fino a quando
il mio sguardo si posa sulla mia sinistra. Seduta sul divano bianco di
casa mia c’è una modella: rosalie hale. Sembra
quasi un fotomontaggio. Sembra che sia stata aggiunta in un secondo
momento. Lei bellissima con quei lunghi capelli biondi sempre con la
piega pronta come se avesse un parrucchiere tascabile. Lei con un
vestito rosso fuoco da premier. Lei con due occhi color ghiaccio
incorniciati da un perfetto eleyner.l Li irreale nel mio salotto reale.
“buonasera isabella”accavalla le gambe e appoggia
la testa al suo braccio destro posto a sua volta sullo schienale del
divano. Mi riprendo dallo schok di avere una modella in casa
e mi concentro sul fatto che è un’intrusa.
”come sei entrata in casa mia”incrocio le braccia
sotto al petto e la guardo dura. E’ lei che mi ha mandato le
e-mail. E’ lei che voleva e vuole spaventarmi.
“precisiamo che questa non è casa tua ma della
dottoressa alice brandon”
”vedo che ti sei informata sul mio conto e potrei sapere
perché?”si alza con un movimento fluido si sistema
i capelli nello specchio vicino al divano e poi torna finalmente a
guardarmi.
“volevo conoscere la nuova puttanella di edward. Ti ho
avvertita cara,ma tu non mi hai dato retta ed hai continuato a
vederlo”
”non credo che siano affari tuoi d’altronde non
state più insieme”ribatto sfacciata e noto un
lieve increspamento nelle sue labbra scarlatte. Non è
abituata ad essere interrotta.
“lui resterà per sempre mio. Può
divertirsi con chi vuole,ma poi torna sempre da me”
”vuoi dire che sei tu che torni sempre da lui”un
leggero aggrottamento della sua fronte. La sto facendo innervosire.
“senti un po’ ragazzina edward mi ha detto di
scomparire come il suo solito,ma ha aggiunto che era il momento che ci
rifacessimo una vita. Questo mi ha fatto capire che aveva conosciuto
qualcuna. So quello che vuoi ma non lo avrai”
”mi dispiace ma quello che hai avuto tu l’ho avuto
anch’io e anche di più,ma io non me ne faccio
niente di una notte di sesso e di un bacio ogni tanto o dei suoi soldi
io voglio lui tutti giorni cosi com’è non come lo
vogliono le telecamere o tu”vedo i suoi occhi sgranare ha
capito che edward mi ha raccontato tutto. Sta per ribattere quando
dalla porta di ingresso irrompe alice con il fiato corto.
“se non vuoi fare la fine di naomi cambell di dedicare tutti
i tuoi pomeriggi al servizio sociale ti pregherei di andartene. Ti stai
facendo carico di numerosi reati il più grave è
l’irruzione in una proprietà privata. Ma se vuoi
posso continuare di certo lo scherzetto del computer non è
legale e abbiamo rintracciato anche il tecnico che hai ingaggiato a
nero”rosalie guarda con una faccia nera alice. Prende la sua
poschette leopardata all’ultima moda e si dirige alla porta
scontrandosi di proposito con alice .Prima di andarsene definitivamente
cerca di concludere in bellezza,ma riesco ad anticiparla.
”ah rosalie?”si volta completamente verso di me con
aria di superiorità”non racconterò
niente ad edward perché non voglio inquinare
l’immagine che deriva dai suoi ricordi di te,ma sappi che hai
perso perché ora l’unica cosa che edward vuole da
TE è che tu stia lontana da ME”sgrana gli occhi
come se la verità fosse stata una torta in faccia. Vorrebbe
ribattere,ma non sa cosa dire. Poi alice si avvicina alla porta,la
spalanca, e la invita ad uscire con un gesto teatrale del braccio. La
porta si richiude e mi sento sollevata. So che non tornerà.
Noi donne non amiamo essere umiliate due volte. Però adesso
sono più preoccupata per le parole che io ho detto. Voglio
veramente edward tutti giorni?penso proprio di si.
”tesoro?”si avvicina lentamente alice e mi
abbraccia. Ci siamo prese uno bello spavento. Credo che sia
l’incubo di ogni donna trovarsi in casa la ex super top model
del tuo pseudo amico.
“primo cambiamo serratura vorrei evitare ospiti
indesiderati”borbotta alice sulla mia spalla” e due
chiama jacob”la afferro per le spalle per guardarla dritto
negli occhi. Ho un brutto presentimento.
“ero agitata bella. Ho chiesto a jacob se
sospettasse di qualcuno o avesse visto negli ultimi tempi strani
movimenti e naturalmente si è arrabbiato con te
perché non gli hai detto niente”ora ho una nuova
gatta da pelare.
Ho invitato a pranzo jake per raccontargli ogni cosa e l’ho
pregato non solo di non farne parola con edward ,ma anche di non farmi
la predica.
“non capisco perché non hai chiesto la mia
protezione”ribatte come se non avessi mai aperto bocca.
“non mi pare che la tua professione sia quella del
bodygard”osservo le mie fettuccine annoiata. Jacob sbuffa e
sono convinta che mi terrà il broncio a tempo
indeterminato. Ma invece mi stupisce ,afferra la mia mano libera e mi
sorride affettuosamente.
”scusami è che volevo farti capire che
puoi contare sempre su di me. Non dimenticarlo”
”lo so”ribatto anch’io con tono solenne e
con animo più rilassato. Improvvisamente sento vibrare il
mio cellulare. E’ un numero che non conosco. Faccio cenno a
jake che devo rispondere.
“pronto?”
“isabella?!” mamma?!
“mamma?!ma da che numero mi chiami?”non la sento da
mesi,ma è normale fra noi.
“oh Isa corri subito a forks ,charlie sta male”
”male?ma l’ho sentito l’altro ieri per
telefono e stava benissimo anche se mi sembrava un po’
nervoso”rifletto ancora mi sia persa qualche particolare
dalle sue parole.
“ha avuto un malore stamattina e lo abbiamo ricoverato
d’urgenza all’ospedale. Oh Isa sai che non sono
brava con queste cose vieni tu”non solo il suo comportamento
infantile mi irrita,ma mi spaventa anche.”stai calma
è grave? E poi tu che ci fai a forks?”sento un
attimo di silenzio dall’altra parte della cornetta e poi un
singhiozzo.
”parto subito”rispondo e chiudo senza aspettare
alcuna risposta.
Papà da quel che ricordo non è mai stato male e
ora sono veramente preoccupata soprattutto perché renee
è li. Jacob mi guarda perplesso. non mi sono accorta che ho
gli occhi lucidi.
”jake accompagnami a forks. papà sta
male”non dico nient’altro, chiede il conto e mi
porta a casa a fare i bagagli.
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Capitolo 9 *** 8. L'amore non va in vacanza ***
aLbICoCCaCiDa: Hai
perfettamente ragione su Edward e su Rosalie... Condividiamo il tuo
pensiero! Però qualcosa ci dice che Jacob proprio non ti va
giù...! Da una parte comprendiamo il motivo per il quale tu
non lo sopporti, ma al tempo stesso speriamo che tu riesca a
rivalutarlo almeno un po', in fondo è un ottimo amico per
Bella (non escludiamo però che dopo questo capitolo il tuo
odio aumenterà...).
P.S.: anche Jasper è un giornalista, scrive per il New York
Times, ci scusiamo per l'omissione!
lampra: Cara
lampra, le donne ambiziose come Rosalie sono sempre pericolose! XD Ma
fortunatamente Edward è un ragazzo, potremmo dire, serio,
per cui sa come comportarsi... Per sapere cosa è successo a
Charlie, ti invitiamo a leggere il capitolo. Speriamo di non averti
fatto preoccupare troppo!
IsaMarie: Ci
fa piacere sapere che questa fan fiction ti piaccia tanto! E' vero,
Bella ormai è la nostra eroina (tutte vorremmo umiliare
così le ex dei nostri ragazzi)! XD Ma adesso Bella
avrà da pensare a problemi ben più gravi... Siamo
convinte che la tua curiosità sarà ancora
più stuzzicata con questo capitolo, che è ancora
più ricco e succoso del precedente... La stessa Renee
riserva delle sorprese, e non siamo sicure che siano belle sorprese...
Ma ci sarà anche altro (la verve creativa della nostra
Vampiretta era alle stelle ultimamente) XD Speriamo di soddisfarti
ancora di più questa volta!
Austen95: Rosalie
ha fatto arrabbiare proprio tutte! XD Ma Bella è fortunata
ad aver conosciuto uno come Edward, che non si fa mettere i piedi in
testa da una così... A trovarlo, un ragazzo così
dolce e premuroso! XD
Aylas: Sei
perdonata, meglio tardi che mai! :-) Leggendo questo capitolo, troverai
risposta alle tue domande sul perchè Bella abbia scelto
Jacob... e troverai anche molto altro...! Comunque ti consigliamo (come
già abbiamo fatto per aLbICoCCaCiDa) di rivalutare Jacob
almeno in quanto amico di Bella, di lui ci si può davvero
fidare (certo, tutte probabilmente preferiremmo Edward XD). Ah, non
preoccuparti affatto per le domande, anzi ci fa piacere sapere le tue
curiosità e speriamo di riuscire a soddisfarle pienamente!
Per quanto riguarda il pov.Edward, ancora non sappiamo, non sarebbe una
cattiva idea... Ci penseremo su!
yara89: Ti
ringraziamo di cuore per i complimenti! Chissà se Rosalie
starà definitivamente lontana da Bella... donne
così sono terrificanti! Ambiziose e disposte a tutto per
ottenere quello che vogliono... Per quanto riguarda Edward. la sua
gelosia ci sta tutta, chissà però se
riuscirà a, come dire, non esagerare... In fondo i suoi
sentimenti sono autentici, lo ha dimostrato. Chi al suo posto non
sarebbe geloso di una situazione del genere (anche se ovviamente Bella
non fa niente in mala fede)?
sara_cullen: Rosalie
sta dando da pensare a tutti, fa veramente paura, condividiamo! XD Non
vorremmo mai trovarci di fronte una ex come lei...! Oppure si, ma solo
per toglierci lo sfizio che si è tolta Bella e umiliarla per
bene! Ci piace la tua definizione di Edward, è davvero
puccioso, come dici tu! Un amore! Vedrai che adesso capirai
percè Bella si sia fatta accompagnare a Forks da Jake,
speriamo che tu non sia ancora arrabbiata per questo dopo la lettura!
Non preoccupatevi, come vedete
non siamo scomparse! Ci scusiamo se questa volta vi abbiamo fatto
attendere un po' di più, ma credeteci, ne è valsa
davvero la pena. Questo capitolo è ricchissimo di colpi di
scena che senz'altro apprezzerete! Troverete finalmente risposta alle
vostre domande su Charlie, Renee e Jacob, ma anche moooolto altro!
Il titolo del capitolo è quello di una divertente commedia
romantica a sfondo natalizio (L'amore non va in vacanza), con
protagonisti quattro bravissimi attori del calibro di Jude Law, Jack
Black, Cameron Diaz e la meravigliosa Kate Winslet. Vi consigliamo la
visione di questo godibilissimo film, ma prima vi invitiamo ovviamente
a leggere il capitolo!
BASTARDO IN TRAPPOLA
Capitolo 8 L'amore
non va in vacanza
Quando ho chiamato alice si è veramente arrabbiata. Voleva
che chiedessi a lei di accompagnarmi a casa, a forks. Non
l’ho voluta. Non me la sono sentita di partire con lei. La
mia non è stata una decisione presa su due piedi quella di
chiedere a jacob di accompagnarmi. La conosco ormai da anni alice e
siamo andate subito d’accordo; per me lei è come
una sorella. Ma alle volte prende troppo seriamente questo ruolo e io
finisco per fare la parte della bambina stupida e indifesa. Spesso ha
voluto immischiarsi nei fatti della mia famiglia,ma subito
l’ho bloccata. Ho lasciato per troppi anni una questione
irrisolta ed ora la devo risolvere da sola,senza qualcuno che mi
difenda,mi corregga o mi sgridi se non faccio la cosa giusta. Jacob al
contrario di alice mi fa sentire sempre a mio agio,adatta. Voglio un
bene dell’anima ad alice,ma ora non ho bisogno di un
giudice,ma di una spalla forte sulla quale consolarmi o appoggiarmi in
caso di aiuto.
E in questo caso ne avrò bisogno. Sono mesi che non sento
reneè alias mia madre. Sono anni che non la chiamo
più cosi. Non se lo merita e poi so che non le dispiace.
Come non le è dispiaciuto abbandonare una quattordicenne
nelle mani di un padre che non aveva mai conosciuto.
I ricordi scorrono nella mia mente molto lentamente mentre guardo dal
finestrino dell’aereo. Non ho conversato molto con jacob. A
grandi linee conosce la mia situazione: adoro mio padre,non considero
mia madre.
Non ero ancora nata quando mia madre mollò cosi su due piedi
charlie. Lei voleva passare una notte divertente,lui cercava
l’amore. Quando reneè scopri di essere incinta non
ne volle assolutamente sapere di metter su famiglia con charlie. Lo
lasciò e tornò dai suoi genitori. Non ha mai
voluto l’aiuto di charlie tranne che quello economico. Poi
dopo un po’ di anni conobbe phil un bravo uomo,con un lavoro
molto ben retribuito. Si è comportato da vero padre con me
quando reneè non lo trascinava in qualche sua stravagante
avventura costosa. E cosi phil ha iniziato ad avere debiti e noi o
almeno io e phil siamo stati costretti a ridurre le nostre spese. E poi
è arrivato nate il mio fratellastro. La copia sputata di
phil per fortuna. E da li sono iniziati i guai. Reneè
è entrata in crisi,ha dovuto ricominciare a fare la mamma e
risparmiare,risparmiare,risparmiare. Fu in quel momento che prese una
decisione che io nonostante avessi quattordici anni capii
perfettamente. Mi mandò ad abitare a forks dal mio padre
biologico che non avevo mai conosciuto. Charlie non obiettò
,aveva compreso perfettamente che reneè era una persona
inaffidabile. E’ stato duro per me. Tutte le mie prime
esperienze di giovane adolescente e donna le ho dovute vivere con un
padre che non avevo neppure mai visto in fotografia. Ma papà
si è comportato in maniera eccellente nonostante la sua
timidezza e goffaggine. Reneè però mi chiamava
spesso,veniva addirittura a trovarmi. Ma con il passare del tempo le
telefonate da parte sua diminuirono per non parlare dalle visite. Non
mi sconvolse più di tanto io avevo charlie che mi bastava.
La voce del comandante dell’aereo ci avverte che stiamo per
atterrare. Finalmente mi risveglio da questi penosi ricordi e guardo
jake che mi sorride di incoraggiamento.
“andiamo direttamente all’ospedale?”mi
chiede cortesemente intrecciando la sua mano con la mia.
”si voglio vedere solo mio padre ora”
”ho avvertito il mio manager che starò per un
po’ lontano da new york”
”non ci sono grossi problemi con il film ?”
”no no stanno cambiando il set perciò fra un paio
di settimane riprendiamo”cerca di non darmi preoccupazioni.
E’ questa la persona di cui ho bisogno ora anche
se…vorrei anche un'altra persona con me. Gli ho mandato un
messaggio,sono troppo vigliacca per parlargli a voce. Gli ho detto che
mio padre non stava bene e sono dovuta correre a casa a forks. Ho
tralasciato il fatto che il mio accompagnatore sia jacob. Ha detto che
mi avrebbe chiamata. Voglio sentirlo,ma allo stesso tempo no.
Arrivata alla stazione alcuni colleghi di papà ci sono
venuti a prendere con la volante della polizia. Piuttosto comico essere
trasportati come dei delinquenti. Arrivata all’ospedale come
mi aspettavo reneè non c’è. Tipico suo.
Chiedo a jake di aspettare all’ingresso con le valigie,voglio
parlare con i dottori prima di incontrare papà.
“lei è una parente dello sceriffo swan?”
”la figlia”rispondo impaziente.
“oh tu saresti isabella giusto?in paese charlie parla sempre
di te,sei il suo orgoglio”
”dottore mi scusi se le sembro maleducata,ma papà
che ha avuto, ho parlato con mia madre che è qui a forks e
mi sembrava allarmata”
“non si preoccupi per entrambi i casi”fa un sospiro
e mi sorride tranquillo”abbiamo dovuto fare una bella lavanda
gastrica a suo padre,avvelenamento da cibo,avrà mangiato
qualcosa di avariato”
”ora avrà una bella dieta sana dal nostro
nutrizionista che dovrà seguire per i primi mesi
rigorosamente”
”non si preoccupi signorina swan,magari i sintomi avranno
spaventato sua madre,si tratta pur sempre di intossicazione alimentare
quindi può ben immaginare il modo in cui si
manifesta”il dottore che ho incontrato fuori dalla stanza di
mio padre mi da una pacca di incoraggiamento e mi incita ad entrare.
“bells!!!”risponde per un momento gioioso mio padre
per poi ritornare triste di fronte ad un’insapore minestrina.
”papà mi hai fatto spaventare”corro ad
abbracciarlo goffamente.”esagerata ho solo mangiato un
po’ di maionese andata a male”
”papa?!”
”dentro un humburger con una carne abbastanza
cruda…e piccante…mi pare di aver mangiato quel
giorno anche dei gamberetti sugelati, credo…e poi”
”basta basta basta troppe porcheria hai mangiato da ora in
poi dieta”papà sbuffa sonoramente continuando a
girare il cucchiaio nella minestra. Ora che sono più
tranquilla sulla sua salute, è un altro il dubbio che mi
attanaglia.
”papà perché la mamma è
tornata”si mette in bocca un po’ di minestra e
chiude gli occhi come per riflettere.”non te lo devo dire io
ma lei”poggia comodamente la schiena sui cuscini e prende la
mia mano che gli aggiustava il bavaglio.
“ha detto che non se ne andrà finché
non le darò quello che vuole ,ma so benissimo che lo puoi
fare anche tu. Anzi il compito spetta proprio a te”mi sorride
furbo.
Decido di tornare subito a casa. Siamo stanchi io e jacob e vogliamo
riposarci. O almeno lo spero per lui. Forse lui riuscirà a
riprendersi dalla frenesia del suo lavoro. Io non so…
“isa isa”solo lei mi chiama cosi. O almeno lo
faceva.
”ciao reneè come stai?bene? Meno male andiamo a
lasciare le valigie”devio il suo bacio di benvenuto per
dirigermi verso le scale. Profumo di casa.
“oh mio dio ma è jacob black, Isa non sapevo che
il tuo compagno fosse un attore del suo calibro”
”infatti non lo è, hai occupato la mia
stanza?”grido dalla cima delle scale esterrefatta. Charlie ha
addirittura una stanza degli ospiti che spetta appunto agli ospiti come
lei.
”be isa era la stanza più grande
perciò…”parla come se fosse di
casa.”perciò stai zitta”la ammutolisco e
incito jake a sfuggire dalle grinfie di quella falsa madre. Sistemo le
valigie nella stanza degli ospiti. Io e jake dormiremo per questa notte
insieme. Ma domani che torna mio padre si trasferirà sul
divano. Non è il caso di farlo passare
dall’intossicazione all’infarto.
Dopo una bella doccia scendo a preparare la cena e trovo ai fornelli
reneè che sta combinando disastri.
”lascia stare tu non sai cucinare”prendo la spugna
e inizio a sgrassare la pentola che ha bruciato. Dato che il silenzio
si è fatto pesante e sicuramente reneè si
starà mangiando le unghie come una tredicenne
attacco bottone io.
”come stanno phil e nate”
”oh phil viene costantemente trasferito…nonostante
ciò la situazione e la stessa. E nate è proprio
un bambino caruccio”
”grazie di questo dettagliato resoconto degli ultimi 5
anni”rispondo priva di emozioni.”chiama jake la
cena è pronta”.
Ho salvato il salvabile e meno male che bastava per una cena decente.
“come vi siete conosciuti?”interviene
reneè per impicciarsi solo per educazione dei fatti miei.
”per lavoro”rispondo secca.”e non
c’è niente di più di un amicizia tra di
voi?”risponde con un bel sorriso come se io adesso
le raccontassi veramente la mia vita.
”non sono affari tuoi”con la coda
dell’occhio vedo jake in imbarazzo. Non voglio che si trovi
in mezzo.
“be ma sono tua madre i tuoi fatti sono i
miei”risponde con tono deciso.”jake non ho ancora
contattato alice le puoi dire che siamo arrivati? ah puoi portare su il
piatto”gli faccio l’occhiolino. So che ha una fame
da lupi.
E ora siamo finalmente sole.
“non ti ho posto prima questa domanda perché
eravamo in compagnia,ma te la pongo adesso.”riprendo
fiato”che cosa vuoi da noi?”io sono molto
calma,mentre parlo continuo a mangiare. Per poco non le viene una
paralisi. Vedendola come al solito in difficoltà la aiuto.
E’ da quando sono nata che io aiuto lei. Ero una bambina
perfetta,non mi svegliavo la notte per la poppata,ho accettato subito
le pappine,ho camminato subito da sola per afferrare il mio biberon,ero
sempre la prima della classe,non ho pianto quando mi ha detto a
quattordici anni- isa tesoro andrai dal papà a vivere. Non
riusciamo a mantenerti. Ma non preoccuparti per noi- e di
me…nessuno si è mai preoccupato? reneè
troppo bambina per essere donna e phil troppo tonto per non farsi
metterei piedi in testa da lei.
”saltiamo direttamente alla seconda domanda,perché
vuoi dei soldi da noi?”ho centrato il bersaglio. Sono i
soldi. Non avrei mai immaginato che fosse il motivo reale. Ma purtroppo
era il più plausibile.
”n-non riusciamo a mantenere nate”deve sempre
trovare il capro espiatorio.
“nate è troppo piccolo per avere pretese cosi
costose come le tue”
”credi che non abbia visto le tue valigie luis voitton?il tuo
maglione di vero chasmire?che ti sei fatta togliere le
rughe?”stizzita si alza dalla sedie e cammina avanti e dietro
per la piccola cucina in stile rustico di charlie.
”perché non dovrei vivere da
signora”è arrivato. E’ il mio momento.
E’ il momento di darle quello che vuole.
“per te essere una signora significa spendere i soldi del
marito e circondarsi di cose luccicose? essere una signora significa
prendersi le sue responsabilità. Aiutare la propria
famiglia. E anche se si sono fatti errori in passato,non bisogna
disfarsene,ma risolverli”faccio un respiro profondo. Arriva
la bomba.
”ti sei disfatta di me. Tu non mi volevi. Non hai mai provato
ad amarmi. Ma la cosa che più mi ha fatto male è
che nel momento in cui hai avuto un altro figlio hai provato a fare la
madre. Lo hai amato,sempre a modo tuo. Ti sei creata una nuova famiglia
lasciando alle spalle quella vecchia. Mi hai abbandonato alla prima
occasione nel momento in cui avevo bisogno di una mamma. Ma per fortuna
ho trovato charlie che anche se non mi conosceva mi ha amata fin dal
momento in cui gli hai detto che eri incinta”mi viene da
piangere,ma resisto.”non avrai i soldi per una famiglia di
cui non vuoi che io e papà facciamo parte. Mi dispiace solo
per phil e nate che sono troppo stupidi per capire che donna egoista e
frivola sei”cerca di controbattere ma battendo il pugno sul
tavolo la blocco spaventandola.
“non avrai parola in questo capitolo della mia vita. Io non
ti odio. Non provo niente per te se non fastidio per il tuo infantile
comportamento quando mi stai nelle vicinanze. Lascia questa
città stasera. E smettila di far del male alle persone che
ti vogliono bene”in lacrime reneè corre al piano
di sopra. Lentamente sparecchio mentre sento i tacchi e i singhiozzi di
reneè che si muove veloce per le stanze. So che non piange
per quello che le ho detto o almeno non ancora. Forse più in
la capirà. Però ora piange solo perché
crede che la sua vita sia uno schifo. Anche io piango. Mi sono liberata
di quello che pensavo da quando avevo quattordici anni e
un’adolescente non dovrebbe lontanamente pensare di essere
indesiderata dai genitori.
Capisco che reneè se n’è andata non
dallo sbattere dalle porta ma da una mano grande e calda che si
appoggia delicatamente sulla mia spalla. Mi volto spaventata e vedo
jacob con un volto rilassato. Senza che me lo faccia ripetere due volte
mi butto tra le sue braccia. E’ arrivato il momento di far
uscire tutte le lacrime che ho trattenuto in questi anni. Ho le mani
ancora bagnate e insaponate,ma non mi importa. Non mi interessa nemmeno
che l’acqua dal lavandino continua a scorrere. Ora sono
libera. Mi avvolge tra le sue forti braccia fino a quando stanca le mie
gambe iniziano a cedere. Come una bambina piccola mi prende tra le
braccia e mi fa stendere sul divano. E crollo in un sonno senza
sogni,ma sereno.
Il giorno dopo io e jacob abbiamo preso la macchina di charlie per
riportarlo a casa dall’ospedale e occuparci della sua
convalescenza.
Stamattina mi sono risvegliata sul divano del salotto. In un
primo momento non ho capito che ci facessi là,ma il forte
mal di testa mi ha fatto tornare alla mente la serata precedente. Mi
sento meglio,più leggera. Finalmente non
c’è niente di in sospeso nella mia vita. Jacob non
mi ha chiesto niente,neppure stamattina quando si è
presentato a me con un sorriso accecante e una tazza di cioccolata
calda fumante. Non ho resistito e di slancio,nonostante il groviglio di
coperte,gli ho buttato le braccia al collo. E’ stato la mia
roccia.
“è questo chi è?”ci domanda
uno zoppicante charlie quando io e jacob entriamo nella sua stanza
d’ospedale.
“ehm”papà ha sempre guardato male
qualsiasi essere di sesso maschile che mi fosse vicino nel raggio di
mezzo metro.ӏ un mio caro amico
newyorkese”charlie guarda con gli occhi iniettati di sangue
jacob. Naturalmente papà ha capito che per una situazione
delicata come quella che ho affrontato appena ieri ci dovrebbe essere
al mio fianco una persona molto importante per me. E difatti jacob lo
è per me,ma non nel senso che sta pensando charlie.
Jacob gli tende la mano,ma charlie sbuffa e viene subito tra
le mie braccia. che gelosone.
”si si piacere. Puoi prendere il mio borsone”dice
dando le spalle a jacob che se la ride sotto i baffi.
“naturalmente lui dorme sul divano”mi sussurra
charlie all’orecchio guardando con la coda
dell’occhio il mio caro amico.”non ti
preoccupare” lo tranquillizzo sorreggendolo per un braccio.
“e non gli diamo coperte. E teniamo tutte le finestre aperte
in salotto. E gli nascondo una sveglia sotto il cuscino”
”papà non lo uccidere per favore”dico
troppo ad alta voce allarmando jacob che ora non ride più.
Finalmente passo una cena in famiglia e la presenza di jacob ha
rallegrato l’ambiente. Papà si è
rassegnato alla sua presenza. Gli ha fatto un terzo grado e non
è rimasto assolutamente scalfito quando ha saputo che era un
noto attore; anzi ha affermato”non ti ho mai sentito
nominare”.ora sono più serena per quanto riguarda
papà,ma devo risolvere altre questioni non del mio passato
ma del mio presente lasciate in sospeso. Dopo che ho lavato i piatti e
ho lasciato charlie a vedere la partita con jacob,salgo nella mia
camera ancora un po’ stravolta dal tornado reneè.
La stanza è sempre la stessa molto…rosa.
Purtroppo quando arrivai a forks papà non avendo mai avuto a
che fare con i bambini aveva pensato che una bella stanza rosa potesse
piacere ad una quasi adolescente. Il letto è sempre al
centro della stanza e sempre pieno di cuscini di tutti i tipi
di colori. La scrivania di fronte alla finestra è
stracolma di foto,di me e papà,con alcuni amici come
billy,con alice,jasper,di laurea. Ci sono persino tutti i miei post-it.
Mi dirigo verso l’armadio e noto che all’interno ci
sono ancora dei poster di cantanti attaccati e c’è
anche un poster di…oddio avevo completamente
dimenticato di averlo. C’è edward dentro il mio
armadio. E’ una foto piuttosto sexy,lui sdraiato a terra con
una semplice canotta bianca e una sigaretta tra le labbra. Meno male
che questa foto non l’avevo attaccata alle ante ma sul fondo
dell’armadio,nascosta dai vestiti. In quella foto era agli
inizi della sua carriera,credo quando ha recitato la sua prima vera
parte di bastardo.
Sento dentro di me di volerlo sentire.
Mi butto sul letto che scricchiola un po’ e prendo il
cellulare. Non ho risposto a molte sue chiamate. Prendo
l’iniziativa e compongo il suo numero. Al secondo squillo
subito risponde.
“bella finalmente. Va tutto bene?come sta tuo
padre?”chiede allarmato.
Sentire la sua voce mi rende felice. Maledetto il giorno in cui mi sono
innamorata di lui. Non riesco a rispondergli se non con un altro pianto
liberatorio. Le lacrime sembrano non finirmi mai. Tra un singhiozzo e
l’altro gli racconto la mia storia,il mio passato,la sfuriata
verso una madre indegna,il mio sollievo,la mia serenità
anche se le lacrime possono ingannare.
“voglio stare al tuo fianco”sussurra dolcemente e
all’improvviso.”grazie ma…fra un paio di
giorni torno ci rivedremo presto”mi asciugo il naso colante.
“quindi vuoi rivedermi?”mi domanda furbo. Sospiro.
Non so cosa rispondere di certo non un si. Non gliela do vinta subito.
”perché io voglio rivederti al più
presto. Abbiamo lasciato molte cose in sospeso”fa scoccare la
lingua.
”uff ma sempre a quello pensi”ribatto contrariata
dal tono malizioso con cui ha detto il tutto.
”ahaahahahahahahah”che bello sentirlo ridere.
E’ piacevole. La sua risata è contagiosa.
”sono contento che sia riuscito a farti ridere. Adoro il
suono della tua voce,della tua risata,ma non i tuoi singhiozzi sono
come lame che mi trafiggono il petto”be è un
po’ troppo sdolcinato,però ogni tanto ci vuole un
ragazzo che ti dedichi romanticherie di questo genere.
“a presto piccola”e così la sua voce
accompagna un’altra notte serena e non priva di sogni.
Dindondindondindon
Il suono insistente del campanello mi sveglia di soprassalto. Per poco
non inciampo dalle scale per raggiungere il più presto
possibile lo scocciatore insistente del campanello.
”ma possibile che mi devo precipitare io alla
porta”urlo a jocob che finalmente alza la testa dal suo
divano- letto. Il suo sguardo da stordito mi fa capire che sta ancora
dormendo nonostante abbia un occhio aperto. Mi annodo meglio la
vestaglia e apro la porta con le più cattive intenzioni di
questo mondo. Non si rompono le scatole alle 8 del mattino. Ma quando
apro la porta tutto quello che ho pensato svanisce. E’ edward.
”sorpresa”sussurra con uno stupendo e radioso
sorriso. Non faccio in tempo a ricambiare il suo delizioso e dolce
benvenuto che edward guarda scuro in volto alle mie spalle. Ops sta
guardando jacob.
”e tu che ci fai qui?”sbiascica jacob facendo
sbucare solo la testa dal divano.
”e quest’altro chi è?”mi
domanda anche mio padre scendendo assonnato le scale. Questo
è un bel guaio. Una casa tre uomini di cui uno è
tuo padre e una ragazza che sarei io. Lentamente mi volto di nuovo
verso edward. Non rispondo ancora a mio padre e neppure guardo jacob
che sicuramente ora sarà sveglissimo e per giunta irritato.
”benvenuto” gli dico imbarazzata con
un’alzata di spalle e un sorriso di incoraggiamento per
lui,ma soprattutto per me.
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Capitolo 10 *** 9 Tutti pazzi per Bella ***
stor
Risposte recensioni:
RenEsmee_Carlie_Cullen:benvenuta
nel club ‘noi odiamo
rose’!!XD se ti sei scompisciata dalle risate per cosi poco
è meglio che ti
tieni ben salda per questo capitolo…non vorremmo averti
sulla coscienza!XD
Yara89: tu sei una
delle poche che ha capito il motivo per cui
bella non ha scelto alice come sua accompagnatrice.come tu hai ben
inteso non
la riteneva adeguata alla situazione.anche alice è sempre
stata molto
protettiva nei confronti di bella e alle volte la proteggeva quasi come
una
figlia,combattendo magari le sue battaglie.bella non l’ha
voluta di certo
escludere dalla sua vita,ma ora aveva bisogno solo di
un’amico che le offrisse
la sua spalla.per quanto riguarda la sorpresa di
edward…eheheh ne vedremo delle
belle anche in questo capitolo!!
Sara_cullen: e
già carissima edward è davvero puccioso ci tiene
proprio a bella e in questo capitolo lo
dimostrerà…ma è meglio che
non ti
sveliamo nient’altro…le tue previsioni sono
giuste,ma c’è qualcosa che tu non
ti aspetteresti mai di leggere!!noi sadiche muahahahahahaha
Pal:tesoro
benvenuta!!siamo contente che ti ha appasionato la
nostra storia(siamo in due a scriverla vampirettafolle e LadyC) e
speriamo che
le novità che stiamo riservando a voi lettori vi facciano
impazzire!!!alla
prossima cara.
Aylas:non sei
l’unica a non poter vedere jacob…e poi il tuo
sesto senso ci ha visto giusto!!per quanto riguarda le tue
domande…ebbene si
bella già conosceva edward in versione attore,fin da
ragazzina era una sua fan
sfegatata.per il discorso a reneè, bella era da tempo che
doveva fare una bella
chiacchierata con la madre; doveva essere lei personalmente a dirle di
andarsene dalla sua vita.perciò in fin dei conti sapeva
benissimo cosa dirle
apettava il momento giusto.per l’altra domanda invece ti
riferivi sempre al
discorso o al capitolo?ci hai chiesto come avessimo fatto a scriverlo
cosi
bene…in realtà vampirettafolle ha un vena
tragica(lo si nota in tutte le sue
storie XD) perciò si immedesima nel personaggio e parla e si
muove come
lui…subisce una catarsi…XD
Comunque
siamo contentissime che ti piaccia sempre più la
storia!!
IsaMarie:ciao
tesoro( forse ti sembreremo due pazze,ma non
sappiamo mai se parlare al plurale o al singolare)!questo capitolo era
dedicato
interamente al passato di bella,un passato triste,ma lei è
cresciuta lo stesso
forte grazie ad un padre che non si è fatto scrupoli ad
accogliere una figlia
nata da una notte di passione.anche nel precedente capitolo jacob ed
edward
sono stati dolcissimi e in questo???
Austen95: non ti
preoccupare edward non ti deluderà in questo
capitolo…ma forse qualcun altro…hihihi non ti
anticipiamo niente ,ma ti
invitiamo subito a leggere!!!
aLbICoCCaCiDa: oddio
se già odi così tanto jacob che ne penserai
di lui in questo capitolo?ci dispiace però che non ti sia
piaciuto il discorso
su alice.bella non l’ha scelta non perché temeva
un giudizio negativo da parte
di alice,ma perché spesso la sua migliore amica ha
combattuto le sue
battaglie.alice è molto protettiva nei confronti di
bella,bella questa volta
voleva farcela da sola e quindi ha preferito jacob,che non solo non si
sarebbe
impicciato molto nelle sue vicende ,ma le avrebbe offerto senza domande
o spiegazioni
la sua spalla.il momento di parlare con alice arriverà non
ti preoccupare.e non
ti allarmare nemmeno per edward…XD
PervyForRobsten:già
ci
tiene proprio a lei e glielo dmostrerà meglio in questo
nuovissimo
capitolo!!anche noi vorremmo essere nei panni di bella…uff!!
Salve a tutti!!!siamo tornate
più in forma che mai
(vampirettafolle:passami i fazzoletti. Mi gocciola il naso
LadyC:servono a me.
Sono i quella super raffreddata ora).XD
Prima
di tutto vi vogliamo ringraziare per i bellissimi
commenti,ma in modo particolare per commentare sempre…grazie
di cuore!!Per
quanto riguarda il capitolo…noi pensiamo che qualcuno ne
resterà stupita altre
invece diranno a se stesse “lo
sapevo”.Però vorremmo farvi una precisione:
Bella non è affatto confusa; sa qual che vuole. E ora con
questa rivelazione
criptica vi lasciamo al capitolo che ha un titolo che è
tutto un programma!!!
BASTARDO IN TRAPPOLA
Capitolo
9 Tutti Pazzi per Bella
La mia casa
è diventata una pentola piena d’acqua sul fuoco.
Se la
lascio bollire troppo tempo il coperchio scoppia. E’ una
situazione nuova per
mio padre avere tutti questi uomini in casa per me. Credo che sia il
suo
peggiore incubo e che anche quando ero un’adolescente cercava
di evitare
l’arrivo proprio di questo giorno. Ora siamo in cucina;
seduti tutti e quattro
al tavolo da pranzo. Io e charlie a capo tavola i miei due
‘amici’ ai lati.
Papà è davvero spazientito oltre che geloso e
invece edward e jacob sembrano
provare gli stessi sentimenti:delusione e irritazione. Credo che gli
sguardi in
cagnesco che si lanciano da una parte all’altra del tavolo
siano una
dimostrazione più che eloquente.
“Ebbene?!”mi
invita papà a parlare con le braccia incrociate sul
petto. Faccio un respiro profondo e cerco di trovare una scusa
plausibile per
la presenza contemporanea di due ragazzi sotto il mio stesso tetto.
Anche
perché soprattutto la presenza di edward con la
verità non la saprei chiarire.
Troppo complicato spiegare a mio padre in che rapporti siamo anche
perché non
lo so neppure io.
“Papà
è semplice. A jacob ho chiesto io di farmi compagnia durante
il viaggio perché ero troppo preoccupata per
TE”sto cercando di rigirare la
frittata,spero non se ne accorga.
”Il mio
caro amico edward invece, dato che sono letteralmente
scappata da new york per TE ,è corso qua a vedere come
stessimo”.
“Insomma
erano tutti preoccupati”papà ha abboccato in pieno
ed ora
ha una faccia un po’ sconsolata,si sente in colpa. Mi
dispiace davvero,ma mica
potevo dirgli che ho chiesto a jacob di accompagnarmi qui
perché gli voglio un
bene dell’anima ed edward è venuto invece di sua
spontanea volontà perché gli
sto a cuore in quanto credo che sia innamorato di me, ma non ne sono
sicura perché
non me lo ha ancora confessato di persona??
“Va bene ho
capito. Ma mettiamo le cose in chiaro dato che staremo
tutti insieme in questa casa per tre giorni”punta il dito
verso jacob e edward.
“Niente
bussatine notturne alla camera della mia bambina”
”Papà”lo
ammonisco indignata.
“Anche il
frigo è off limits per voi”
”Papà”
”Darete una
mano a mia figlia per tutti i lavori pesanti che lei
non può fare”
”Papà”
”Non potete
restare da soli a casa con bells quando sono ai
controlli all’ospedale”
”Papà”
”Ah ,
dimenticavo, abbassate sempre la tavoletta del water in
bagno”
”Questo
vale anche per te papà”charlie mi guarda rosso in
viso per
la vergogna e edward e jacob scoppiano in un risolino sommesso.
Tuttavia
charlie si riprende subito e prima di sfuggire alle mie grinfie di
infermiera
da un ultimo comandamento agli ospiti:
“Ah signor
cullen dato che si è liberata la camera degli ospiti
può dormire là in questi giorni,ma se preferisce
alloggiare al comodissimo
bed&brekfast di forks io non..”
”E invece
io si papà”lo rimprovero di nuovo. Stava tentando
di
liberarsi almeno di uno di loro.
Ora siamo tutti e tre
soli in cucina. Jacob sta per parlare quando
charlie lo chiama dal piano di sopra. Ora siamo io ed edward. Sembra
offeso. E’
rimasto seduto al suo posto con le braccia incrociate sul tavolo e un
bel
broncetto.
”So che ci
sei rimasto male di aver scoperto che sono venuta fin
qua con jacob”
“Ci
mancherebbe”
”Ma io
volevo un amico al mio fianco”
”Anche
alice è una tua amica”
”Avevo
bisogno di una spalla forte su cui piangere”
”E la mia
non sarebbe stata all’altezza?”finalmente mi guarda
negli occhi e nei suoi posso leggervi… gelosia?!
“Non credo
che sarebbe stato opportuno venire con te”non so cosa
dire, o meglio non so come dirlo.
“Giusto noi
non siamo amici. Siamo due sconosciuti che hanno fatto
sesso una notte,si sono scambiati giusto qualche confidenza e qualche
bacio”corro verso di lui per tappargli la bocca. Sta
letteralmente facendo una
scenata di gelosia in piena regola. Con un tono di voce più
alto di qualche
ottava e con gesti degni di un attore di una tragedia greca.
“Perché
devo capire che cosa siamo. A volte sembriamo essere più
che amici e io n-non so cosa pensare i-io…”prima
di togliere le mie mani dalla
sua bocca le bacia e poi le prende tra le sue.
“Scusa il
mio comportamento da egoista”si sta avvicinando piano
piano al mio viso,alle mie labbra quando lo scricchiolio assordante
della scale
ci avvisa che sta scendendo qualcuno.
“Ehi edward
potresti gentilmente togliere le tue valigie dall’ingresso
e portarle nella tua stanza?”ci interrompe jacob. E vorrei
veramente
strozzarlo. Il momento era perfetto.
”ah edward
la tua stanza è accanto a quella di bella. Ti tengo
d’occhio”
”Cucciolotto
stai calmo credi veramente che sarò io a sgattaiolare
nella stanza della piccola?”mi fa l’occhiolino e
lancia al tempo stesso uno
sguardo di sfida a jacob.
”Edward”lo
rimproveriamo io e jacob. Io tra le risate, jacob con
una forchetta in mano. Forchetta?!
La mattinata
è passata tranquilla. I ragazzi hanno aiutato
charlie,mentre io mi sono occupata del pranzo: cannelloni al forno con
besciamella e per secondo arrosto di maiale con patate al forno.f
Finalmente mi
posso sbizzarrire in cucina.
”A
tavola”richiamo la ciurma.
Charlie si siede come
sempre a capotavola, jacob alla sua
destra ed edward ed io alla sua sinistra. Ho lasciato un lato
del tavolo
libero per potermi muovere meglio nella nostra piccola cucina.
“Pancia mia
fatti capanna”papà prende il tovagliolo e se lo
mette
tipo bavaglio.
“mi
dispiace ma per te minestrina, e un assaggino di tutto questo
ben di Dio che ho preparato per noi”i due ragazzi ridono
senza freni e papà da
ad entrambi un calcio sotto il tavolo.
”Ora avete
capito perché vi ho messo ai miei lati”sghignazza
charlie soddisfatto.
Il pranzo scorre
sereno fino a quando edward non decide di farmi
andare fuori di testa. Mentre mangiamo il secondo sento la sua mano
sinistra
posarsi sulla mia coscia. Come se fosse la cosa più normale
del mondo. Gli do
una leggera gomitata per avvertirlo che sta giocando con il fuoco.
Cioè non con
me ,ma con mio padre perché se lo becca,anche per la fame
che ha,gli mangia il
braccio. Ma edward fa finta di niente anzi a gran voce mi fa i
complimenti per
l’ottimo pranzo. Mi sono quasi rassegnata della presenza
della sua mano ferma
sulla mia gamba che devo subito ripensarci. Iinizia piano piano a
muoverla
avvicinandosi sempre più all’inguine e tirando
ogni tanto qualche pizzico
all’interno coscia. Per il solletico che mi sta creando
inavvertitamente chiudo
di scatto le gambe intrappolando e soprattutto schiacciando la sua
mano.
Allora Edward per il dolore si soffoca con una patata.
”Tutto bene
ragazzo?”domanda papà richiamato dai suoi
soffocamenti.
”S-si…ho
fatto un boccone troppo grosso”. Cerca di giustificarsi.
Non mi sono mai divertita tanto ad un pranzo,ma a quanto pare jake non
credoe
alla scusa,infatti vedo che accidentalmente fa cadere una posata.
”Questi
ragazzi non stanno mai fermi”borbotta papà
esasperato
dalle stranezze dei nostri due ospiti e anche dal troppo rumore. Siamo
stati
sempre e soli noi due in casa. Quindi vigeva un rigoroso silenzio.
Quando comprendo le
intenzioni del mio amico,libero la mano di
edward dalla morsa delle mie gambe,ma edward non afferra subito il
motivo della
sua liberazione e viene accidentalmente colpito da una forchetta che
spunta da
sotto al tavolo.
”Ahia”sussurra
tra i denti. E con un calcio ricaccia via jake.
”Ahia”mugola
una voce da sotto il tavolo.
”Insomma
quando finite di mangiare voi due?”esplode mio padre
furibondo
e a questo punto scoppio a ridere e sei occhi mi guardano come se fossi
improvvisamente impazzita. Prevedo molti guai. E meno male che sono
solo tre
giorni.
Mentre finisco di
lavare i piatti gli uomini di casa guardano una
partita in salotto.
“Lascia
almeno che li asciughi io”sento una voce calda alle mie
spalle. E’jake.
“Bella so
che posso essere noioso e ripetitivo ,ma stai attenta a
lui”
“Jake…”
”So che
è bello e divertente,ma non voglio che i suoi
‘giochetti’
ti illudano. Io ti voglio molto bene”oh jake jake se non
fossi stata un’ottima
spalla per la questione di mia madre a quest’ora ti metterei
una pentola sulla
testa e con il mestolo la farei suonare come una campana. Gli sorrido
teneramente e lui come era previsto,convinto che questa volta il suo
messaggio
sia stato perfettamente percepito,mi bacia sulla fronte.
“Ehi
moretto che ti ho detto poco fa,di tenerti alla distanza di
mezzo metro da mia figlia”irrompe il generale swan.
Finalmente
è sera e dopo una giornata di pulizie e scherzetti vari
da parte di edward posso andare a dormire. All’improvviso
sulla scala mi sento
pizzicare il sedere e non c’è bisogno neppure che
mi giri per sapere chi sia il
molestatore.
”Edward
smettila non è divertente. Oggi sei stato fortunato,ma se
mio padre ti becca sei morto”
”Invece
è divertente. Tu ti diverti e questo è
l’importante”mi
volto a guardarlo ai piedi della scala. So che quello che ha detto
proviene dal
cuore. Ormai riconosco quando mente e quando dice la verità
e anche quando si
aspetta una risposta.
”No non ti
invito nella mia stanza”e riprendo a salire.
”Ma come
hai fatto a…”
”Vai a
letto cullen se no domani mattina ti devi fare più punture
di botulino del solito”sbotta jacob dal divano.
Avrà sentito tutta la nostra
conversazione.
Mi sfila
frettolosamente la camicia da notte dove sul petto
c’è la
stampa di un bel bambino che sorride. Scosta la coperta e il lenzuolo
per
meglio intrufolarsi nel mio lettino singolo. Bacia e succhia
ripetutamente il
mio collo. Domani ci saranno molti segni,ma non mi importa di quello
che
diranno gli altri. Lo voglio. E lo voglio adesso. Finalmente quando
anche lui è
a petto nudo,mi abbraccia stretta accarezzandomi i fianchi. Poi il suo
sguardo
ritorna nuovamente nel mio e quando finalmente mi sta per baciare sulle
labbra,una risatina che proviene dalla mia sinistra mi ridesta dal
sogno. Oh
cavolo stavo sognando di fare l’amore con edward.
Uscita finalmente da
questo dormiveglia dove mi maledico per aver
sognato sotto lo stesso tetto di mio padre di fare l’amore
con il mio vicino di
stanza,noto che non tutto è stato un sogno.
Seduto a terra con un
album di mie vecchie foto c’è edward che con
una torcia in mano sghignazza di tanto in tanto di fronte probabilmente
a
qualche mia foto compromettente.
“Finalmente
ti sei svegliata”mi sorride per un istante per poi
tornare ad impicciarsi dei fatti miei. Anche se sono scioccata dalla
sua
presenza,non ho la forza fisica di cacciarlo a pedate perciò
mettendomi un
braccio sugli occhi per coprirmi dalla luce della torcia,cerco di
cacciarlo a
parole.
“Ma come
diamine hai fatto ad entrare?!”
“Dalla
finestra”scanso il braccio per guardarlo con un
sopracciglio alzato.
“E va bene
ho semplicemente forzato la serratura”
“E
perché mai?”
“Sono
venuto fin qua per te e voglio conoscere perciò di
più su di
te”ecco che mi abbaglia anche nella penombra con il suo
dolcissimo sorriso,reso
più accattivante da un paio di smeraldi al posto degli occhi
e …basta bella.
Dormi.
Mi giro
dall’altra parte dandogli le spalle.
“Quando hai
finito di spiarmi non mi svegliare”finalmente sento il
silenzio e noto anche che la fioca luce della torcia è
sparita. Probabilmente
si sta avviando alla porta. Ma mi sbagliavo. Sento alle mie spalle le
coperte
sollevarsi e un corpo estraneo infilarsi nel letto.
”Che
combini”cerco di voltarmi,ma il letto è troppo
piccolo e non
riesco a muovermi.
”Mi hai
gentilmente intimato di andare a dormire ed eccomi qua”
“Nel tuo
letto edward. Nel tuo letto”
“Bella
tesoro hai bisogno di essere consolata”
”Mi hanno
già consolata abbastanza che…”ma non
riesco a finire la
frase che sento dei passi avvicinarsi alla mia stanza.
“Bella ho
sentito delle voci sei sveglia?ӏ jake. Che
seccatura è
onnipresente. Ormai ha sentito delle voci quindi non vale la pena
mentirgli.
“Ehm si
sono sveglia un attimo che ti apro”scaravento giù
dal
letto edward,stando attenta a non fare rumore.
“Dove mi
nascondo”sussurra agitato.
”Ora hai
paura eh?”
”Se si
sveglia tuo padre sono guai”lo spingo dentro
l’armadio
ignorando le sue proteste e poi mi precipito alla porta.
“Ehi sei
tutta trafelata”mi osserva attentamente il mio
amico-investigatore.
”Sono
caduta dal letto”prima che mi chieda perché stessi
parlando
da sola in camera mia in piena notte,lo anticipo io.
“Ma che ci
fai qua”
”Andavo in
bagno ed ho sentito…”
”Il bagno
c’è anche al piano di sotto”constato io.
”Oh…a
già…”nonostante
l’oscurità lo vedo diventare rosso.
Sarà
pure pesante alle volte perché si preoccupa troppo per me,ma
vederlo cosi
impacciato mi fa tenerezza.
“Vai a
dormire ora e non ti preoccupare per nessuno. Notte
jake”gli do un bacio sulla guancia e un buffetto sulla spalla
per invitarlo ad
andare. Nonostante mi guardi confuso si decide ad allontanarsi.
Una volta chiusa la
porta della mia camera mi precipito all’armadio.
“E cosi
tieni nascosto un mio poster qua dentro eh?”esclama
Edward.
“Non
sentirti troppo importante”
”Be per
essere stato messo sul fondo dell’armadio nascosto da
tutto e tutti credo che io lo sia per te”divento tutta rossa
di fronte a questa
sua giusta osservazione.
“Via via
via”lo spingo dalle spalle.
“ E a me il
bacio della buona notte?”si gira di scatto
trovandomelo ad un centimetro dalle mie labbra. Decido di
accontentarlo. Per
poter finalmente andare a letto. Mi metto in punta di piedi per dare
anche a
lui un bacio sulla guancia quando volta improvvisamente il viso e mi
ritrovo
labbra contro labbra. Le sue braccia mi stringono subito la vita
sollevandomi
leggermente da terra. Le mie braccia senza seguire i segnali del
cervello gli
avvolgono le spalle. Schiudiamo le labbra quasi subito. Abbiamo bisogno
di
sentirci. Introduce la sua lingua nella mia bocca e il bacio da casto e
puro
che doveva essere si è trasformato in un turbinio di
passioni troppo forti da
contenere. Mentre con le sue morbidissime labbra divora e succhia le
mie mi
afferra da sotto i glutei per portarmi alla sua altezza e proseguire
senza
problemi il bacio. Nel farlo però la mia camicia da notte si
è sollevata. E ora
una sua mano è sul mio sedere o meglio sui miei banalissimi
slip celesti che
sono ora in bella vista. E il suo braccio sinistro mi circonda la
schiena per
schiacciarmi completamente al suo petto e avere un contatto
più intimo.
“E-ed
dob-biamo fermarciii” disegna con la sua lingua il contorno
delle mie labbra rosse e gonfie.
“Hai
ragione”riprende fiato posando la fronte sulla
mia”C’è tua
padre in fondo al corridoio”
“E jake al
piano di sotto”preciso scendendo da lui,ma restandogli
appiccicata come una cozza allo scoglio.
”Ah si
c’è anche il gelosone”
Improvvisamente cala
il silenzio. E’ un momento imbarazzante. Ci
siamo lasciati travolgere dalla passione e quindi è chiaro
quello che
proviamo l’uno per l’altra ,ma proprio non
riusciamo ad esprimerci a parole.
“Vado nella
mia stanza ora…è meglio”accarezza
ancora le mia mani
intrecciate alle sue.
“Notte”sussurro
ancora un po’ accaldata. Prima di sparire dietro
la porta e lasciare definitivamente le mie mani mi stampa un bacio
lampo e
scompare come se non fosse mai esistito.
La mattina dopo a
casa c’è una certa tensione. Lancio di sottecchi
degli sguardi a edward e sorrisini complici. Papà ci guarda
confusi e jacob
sospettoso. C’è troppa eccitazione.
Per scaricare
l’elettricità che si è creata in casa
sono uscita in
giardino a raccogliere le foglie secche.
“Vuoi una
mano?”vedo edward a rallentatore, un bellissimo ragazzo
in jeans neri e camicia celeste che si avvicina. Scuoto la
testa per
togliermi i cuoricini e i fiorellini che si sono creati
intorno alla
figura di Edward. Quando mi è vicino ci sorridiamo
timidamente e gli porgo il
rastrello.
“Bella io
vorrei parlarti”annuisco come un automa.
“Abbiamo
iniziato a frequentarci solo per una scommessa e alla
fine abbiamo anche imparato a conoscerci tramite questo gioco. Per me
però non
lo è più da tempo.E’ vero sono un
donnaiolo. O meglio lo sono stato. E ogni
volta cha andavo a letto con una donna non la rivedevo più,
anche loro però
non mi cercavano. Invece tu sei tornata. E non sei tornata per me ,ma
per te
stessa. Tu non sei come le altre .Mi hai voluto tener testa rimanendo
te
stessa. Non hai mai finto con me perché credo non ne
sentissi il
bisogno”posando le mani sulle mie spalle mi avvicina a
sé.
“Mi sono
quasi subito innamorato di te. Credo nel momento in cui
dopo aver letto l’articolo ti ho chiamata. Mi hai colpito sia
in positivo che
in negativo. Nonostante ti avessi fatto del male,non mi hai lasciato
perdere
come hanno fatto tutti gli altri,ma hai voluto impartirmi una lezione.
Bella ti
amo”sorrido come un ebete ad occhi chiusi per assaporare
meglio il momento. Non
mi sono sbagliata. Avevo capito bene allora. Ma nel momento in cui sono
pronta
a rispondergli ho una sorpresa sconcertante.
“Bella”sento
jake gridare dalla porta di casa. Corre verso di noi
e mi strappa dalle braccia di edward afferrandomi anche lui per le
spalle.
“Spero che
non sia troppo tardi”riprende fiato e guarda prima lui
e poi me.
“Bella io
ti amo. Era da tempo che volevo dirtelo. E’ da tempo che
provo più di una semplice amicizia per te. E’ per
questo che ti mettevo sempre
in guardia nei confronti di edward. So che tutto questo ti
può sconvolgere. So
che tutto questo è improvviso,ma…scegli me bella.
Scegli me e non lui”
Io che credevo che
ogni tassello della mia vita fosse al suo
posto. Io che credevo che finalmente avendo sentito la dichiarazione di
edward
non avrei avuto più dubbi…mi ritovo di nuovo in
un mare di guai.
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Capitolo 11 *** 10. 10 cose che odio/amo di te ***
aa
sara_cullen: Consideriamo
quel “sadiche” come un complimento! XD Comunque
vedrai che i dubbi di Bella non
riguardano tanto la sua scelta, quanto piuttosto la situazione
difficile in cui
si trova: è comprensibile ce non sappia come comportarsi
visto che Jake è
comunque suo amico e quindi ci tiene a lui. Siamo sicure che rimarrai
soddisfatta del prossimo capitolo e che al massimo vorrai rinchiudere
Bella in
una clinica solo per poter prendere il suo posto!
IsaMarie: Per
par condicio tira il collo ad entrambe! XD Concordiamo: Charlie
è fantastico,
Edward ancora di più e Jacob è un guastafeste
però vedrai che Bella è una
ragazza con le idee molto chiare. La sua difficoltà nasce
semplicemente dal
fatto che non vuole perdere un amico ma nemmeno un potenziale
meraviglioso
fidanzato… Ma vedrai che sarai soddisfatta con il prossimo
capitolo…!
PervyForRobsten: Grazie mille per i complimenti! E
già, la situazione si complica
alquanto, ma in fondo così
risulta più
affascinante e il (sudato) lieto fine è ancora
più apprezzabile..! XD
Moni68: Cara
Moni, sei una delle pochissimissime nostre lettrici che non odia Jake
profondamente! E anche una che ha compreso la situazione di Bella:
è vero, lei
sa chi scegliere in fondo ( non così in fondo in
realtà)! Il bastardo ha affascinato
tutte (si sa che il bad boy attrae sempre!) però comprendi
bene come Edward
abbia dovuto mettere da parte questo suo comportamento per far colpo su
Bella.
In fondo, anche questo lato dolce gli dona, vero? XD
RenEsmee_Carlie_Cullen: Siamo tutte team-Charlie! XD Facci
sapere se dopo
questo capitolo avrai dato fuoco a Bella…
lampra: Chissà
se la tua idea si rivelerà giusta… In ogni caso,
siamo contente che il capitolo
ti sia piaciuto e speriamo che questo ti poaccia ancora di
più!
site: Ti
ringraziamo di cuore per i tuoi complimenti (siamo in due)! Ci farebbe
piacere
se continuassi a seguirci, a meno che tu non sia arrabbiata con noi per
la
dichiarazione di Jake! XD
Austen95: “impiccare
il pulcioso” uahuahuaha!!! Povero Jake! (però
riconosciamo che è snervante!) Su
dai, consolati con il prossimo capitolo!
Aylas: Sei
proprio su di giri per la dichiarazione!!!
È
vero, Jake riesce a rovinare
sempre tutto, anche i momenti più perfetti come la
freschissima dichiarazione
di Edward! Però in fondo per Bella è una persona
importante (come amico,
ovviamente) quindi non ci sentiamo nella posizione di odiarlo al 100%
(facciamo… un 45%?) XD
yara89: La
tua recensione è stata impeccabile! Hai colto nel segno e
sei stata molto
acuta! Il che ci fa davvero piacere! Credici, il colpo di scena finale
sarà
pienamente compensato in questo capitolo successivo. Speriamo che tu
sia
soddisfatta!
aLbICoCCaCiDa: Comprendiamo
la tua rabbia, Jake è un guastafeste, però non
preoccuparti, Bella non ha dubbi
sulla sua scelta, come sarà evidente in
quest’altro capitolo! Vedrai che per un
po’ riuscirai a dimenticare la rabbia che provi verso Jacob e
vorrai solo
concentrarti su quel figo di Edward!
Noemina90: Carissima,
siamo felici che tu ti sia appassionata così tanto e in
qualche modo legata
alla nostra storia! Speriamo che anche questo capitolo sia di tuo
gradimento! Jacob,
sì, è proprio come il prezzemolo, ma in fondo
è Bella a dover scegliere e noi
siamo sicure che tu sappia già chi preferisce...
Noe89: Non
preoccuparti se non sei riuscita a recensire prima! Meglio tardi che
mai! Anzi,
ci fa davvero piacere che tu apprezzi la nostra storia e ti ringraziamo
per i
complimenti! Jacob ha fatto innervosire davvero tutte! Però
non dovrai avere
timore, Bella si rifarà dei momenti rovinati da Jake!
Charlie è fantastico,
concordiamo! La sua super-protettività nei confronti di sua
figlia alla fine
risulta divertente (per Bella forse un po’ meno!). Speriamo
che tu riesca a
leggere il prossimo capitolo perché sicuramente ti
piacerà…
Buonaseeeeeeeeeeeeeeera!!Allora vi
abbiamo viste o meglio
ascoltate molto arrabbiate nelle puntate precedenti…che
donne di poca fede!!XD
Il capitolo è molto
dolce e contiene anche una scena hot che
secondo noi è più soft (scusate il gioco di
parole !!).Con questo capitolo
siamo arrivate ad un punto decisivo della nostra storia ,ma non
definitivo.Vi
vogliamo dare un avvertimento per non far calare il vostro
interesse…non sempre
se son rose fioriranno…O.o…ma la storia
è a lieto fine, perciò non strappatevi
i capelli vogliamo solo essere sadiche con voi!!XD
Per quanto riguarda il titolo
è tratto da una deliziosa commedia
americana con un giovanissimo heath leadger “10 cose che odio
di te”, che noi
vi consigliamo di vedere.Per concludere vogliamo ringraziarvi delle
recensioni
ben 13 WOW!!!!Grazie mille…vi adoriamo!!! Ed ora buona
lettura…
BASTARDO IN TRAPPOLA
Capitolo
10 10 COSE CHE ODIO/AMO DI TE
Non sono riuscita ad
affrontare la situazione. Mi sono lasciata
sopraffare dalla paura. Non mi aspettavo la dichiarazione di jacob. Io
non
l’ho mai visto che come un amico e non gli ho mai dato false
speranze o
speranze in generale. Non l’ho mai illuso perché
sa perfettemante quello che
provo per lui. E sa anche che non andrà mai oltre un
amicizia.A che pro
tentare?
Sapevo perfettamente
cosa fare prima,fuori in giardino con
edward.Sapevo cosa rispondergli. Finalmente non c’erano
né dubbi,né
impedimenti. Ed ora ce n’è uno peraltro bello
grosso.
Come dire a jacob che
non lo amo e che ho scelto edward?
Prima sono scappata.
Ho guardato prima edward e poi jacob. Non ho
saputo cosa dire; il colpo è stato troppo forte e mi ha
preso alla sprovvista.
Ora che sono nella
mia stanza credo di aver fatto bene. Non
sarebbe stato giusto dare un dispiacere cosi grande a jacob
di fronte al
suo rivale ovvero edward. In questi ultimi tempi ho tanto criticato il
comportamento appiccicoso di jake che ora preferirei mille volte la
situazione
precedente che questa. Prima ero convinta che ascoltando finalmente la
dichiarazione di edward ogni tassello della mia vita sarebbe stato al
suo
posto. E invece jacob ha deciso di non attenersi ai piani ed ora
accettare
edward significherebbe perdere l’amicizia di jacob.E lui
è importante per
me.Importante però come un fratello.
Oggi non ho preparato
il pranzo, ho detto a papà che dovevo
sbrigare del lavoro urgente al computer per la mia redazione. In
realtà non ho
fatto altro che evitare i DUE. Jacob per la situazione difficile in cui
mi ha
messo,con lui sono arrabbiata e delusa,ma anche mortificata ; con
edward perché
mi vergogno troppo per la mia non risposta alla sua dichiarazione.
Sicuramente
l’avrà interpretata come una risposta negativa.
“Bells sai
dove sono le chiavi della macchina della polizia?”chiede
mio padre dallo sgabuzzino.
“A che ti
servono, lo sai che non voglio che guidi”mi riprendo
dallo stato comotoso nel quale sono caduta.
“Devo solo
fare un salto in centrale,si prospetta una piccola
tempesta a forks e vorrei prendere del materiale in più per
proteggere la
casa”già la tempesta.
Questo significa che
resteremo per ore e ore tutti e quattro
insieme non solo sotto lo stesso tetto,ma anche nella stessa stanza.
Nonostante
la mia ritrosia,prendo le chiavi della macchina dalla tasca interna del
giubotto di papà. Non conosce proprio le sue cose. Non
immagino neppure quante
cose dopo la mia partenza si sia perso.
“lo
accompagno io se vuoi”jacob spunta dalla cucina con il suo
giubotto nero di pelle già infilato.
Annuisco solamente.
Jacob ha ben capito che restare tutti insieme
in casa non mi farà bene. Charlie accetta l’aiuto
del mio ‘migliore amico’,ma
prima di chiudersi la porta alle spalle mi mima con le labbra-che
succede?-.
Già. Che
succede. Non lo so neppure io. In realtà so cosa vorrei
che succedesse,ma sono solo un po’ confusa sul da farsi.
Mi riprendo da questo
stato di trans dall’entrata in scena di
edward che scende le scale. Ci guardiamo un attimo prima stupiti e poi
imbarazzati.
“v-vado a
fare la spesa.Ci sarà la tempesta è meglio che
faccia
rifornimenti”cerco di trovare una scusa per non restare un
minuto di più
insieme. Ho paura. Ho una dannata paura delle conseguenze.Lo voglio e
lui mi
vuole,ma perderò il mio migliore amico così. Mi
ha confortata nei momenti in
cui avevo maggior bisogno. E ora tutto questo sarebbe finito solo per
mia
volontà?
“No bella
ci vado io, tu sbarra tutte le finestre”non mi lascia il
tempo di obiettare che sento la porta sbattere. Naturalmente
è arrabbiato. Ed è
tutta colpa mia.
Chiudo tutte le
finestre sigillandole dall’esterno con delle fasce
in legno come mi ha insegnato charlie. Ha già iniziato a
piovere da un po’ e
ora si è creata anche una leggera nebbiolina. Non
è tornato ancora nessuno e
sono preoccupata.
Driiiiiiiiiiiiindriiiiiiiiiiiiin
“Pronto?”al
secondo squillo rispondo al telefono. Non ho ancora
staccato la corrente proprio perché aspettavo la chiamata di
qualcuno.
“Bella le
strade sono allagate e non vogliamo incorrere in qualche
guaio con la macchina perciò restiamo qui. Te la senti di
restare da sola con
edward?”il suo nome è stato pronunciato con un
sospiro. Naturalmente jacob non
vuole lasciarmi da sola con lui.
“si non ti
preoccupare sono abituata al mal tempo di forks. Tu
prenditi cura di charlie ,odia i temporali”sorrido presa dai
ricordi.
“Jake…ti
voglio bene”sussurro con le lacrime agli occhi.L’ho
detto. Certo sono un po’ vigliacca per dirglielo per
telefono,ma è il momento
giusto.
“Lo so. Io
ti amo”è sereno quando lo dice. Non è
tormentato. E’
questa la conseguenza tanto temuta. Lui mi avrebbe voluta sempre bene a
modo
suo,ma sicuramente non sarebbe stato più il mio
confidente,non mi sarebbe stato
più tanto vicino.
Non faccio in tempo
ad aggiungere altro che la corrente se ne va
via.Mi premuro di staccare la spina a tutti gli elettrodomestici e
accendo un
paio di candele in salotto dove passerò la notte.
E’ la stanza più sicura e
protetta della casa.
Improvvisamente sento
battere forte alla porta.Spero che sia edward,
sono veramente impensierita. Apro la porta e un ragazzo incappucciato
carico di
buste irrompe nella stanza.
“Avevo
perso la strada di casa con questa nebbia”risponde seccato
per essere bagnato come un pulcino.
”Non ti
preoccupare, io ora metto a posto la spesa, tu cambiati e
torna subito giù,il piano superiore non è molto
sicuro”lo avverto prima di
dirigermi con le buste in cucina.
“Gli altri
non ci sono?”chiede edward preoccupato scendendo le
scale dopo un quarto d’ora abbondante
.Sono seduta a
terra.Il divano mi protegge dalle finestre che ho
alle spalle e mi sono avvolta in un paio di calde coperte.Prima di
ripondere lo
invito a sedersi al mio fianco.
“Sono
bloccati in centrale, siamo solo io e te stasera”la mia
osservazione forse è suonata come una minaccia alle sue
orecchie perché ha
deglutito rumorosamente.
“Edward
credo che dovremmo parlare”taglio il silenzio con un
argomente davvero bollente. Sono ancora un po’ sconvolta da
quello che ho
appena fatto con jacob,ma ora devo andare fino in fondo con edward.
D’altronde
ho sempre saputo quello che voglio.
“Bella non
c’è bisogno che me lo dici,so perfettamente che
hai
scelto lui.Il tuo silenzio ha parlato”risponde serio senza
mai guardarmi.Mi sto
innervosendo. Io ho appena perso il mio migliore amico e lui capisce
fischi per
fiaschi?
Arrabbiata come non
mai perché edward non vuole capire e non mi
vuole far spiegare lo afferro per la canotta e lo butto a terra
posizionandomi
a cavalcioni sul suo busto.
“Brutto
idiota perché non vuoi vedere? Perché non vuoi
capire?”le
lacrime iniziano a sgorgare ininterrotte cadendo sulla sua canotta e
imbrattandola del mio mascara colato.
“Cos’è
pensavi che avrei scelto il primo che passava?ma cosa ti
passa nella testa? Sei innamorato di me no? Abbi fiducia in questo
sentimento.
Credi nell’amore che provi per me. Credi in me.
Perché,maledizione edward, io a
poco a poco mi sono perdutamente innamorata di te. E non tollero questo
abbattimento da parte tua.Combatti per i tuoi sentimenti. Combatti per
il
nostro amore. Perché io ti amo edward”mi copro con
entrambe le mani gli occhi
che ormai sono appannati per le troppe lacrime.Mi sento uno
schifo.Perchè deve
rinunciare subito a me, forse non ci tiene abbastanza.
Ma mentre la mia
mente è già arrivata alle conclusioni
più brutte,
edward si solleva con il busto,mantenendomi sempre a cavalcioni su di
lui.Scosta le mie mani dal volto e mi bacia.Un semplice sfiorarsi di
labbra.Due, tre volte.Con le sue mani cerca di cancellare le lacrime
che
continuano a scendere; sembro un rubinetto che perde.E alla fine si
sporca le
mani del mio mascara.
“Quando si
è dichiarato jacob ho avuto paura. So di non essere
perfetto.So di non essere giusto per te.Ho un sacco di difetti eppure
tu ci hai
visto del buono anche lì.Sei incredibile”
“Avevo dato
per scontato che scegliessi lui.Perchè mi sento
inadeguato per te.Ma nonostante tutto ti amo.E ora sentire dalle tue
dolci
labbra che anche tu mi ami mi carica di una nuova forza e perdonami di
averti
fatto piangere.Ti amo”riprende a baciarmi e questa volta non
è un semplice
sfiorarsi.Schiudiamo le labbra e congiungiamo le nostre lingue che
iniziano a
rincorrersi.Le mie braccia dal suo petto ora sono intorno al suo
collo.Le sue
massaggiano i miei fianchi fino a quando una sua mano si intrufola
sotto la
maglietta e mi accarezza dall’alto verso il basso la colonna
vertebrale
provocandomi brividi di piacere.Intensifica i baci prendendo a
succhiarmi la
lingua e lanciandomi dei chiari segnali di dove vuole arrivare.Stacco
la mia
bocca dalla sua per riprendere fiato e sussurrargli che lo amo infinite
volte.Prende a baciarmi il collo e a tirare un po’ la manica
sinistra della mia
t-shirt per mordichiarmi la spalla.Sento crescere la sua eccitazione
sotto di
me e lo provoco muovendomi un poco in senso circolare.
“E sta
ferma che se no i giochi finiscono subito”mi sussurra sulla
spalla sorridendomi e tenendomi ferma per i fianchi.Ci guardiamo per un
mometo
negli occhi e sorridiamo come due cretini felici.Dopo avermi dato un
bacio a
stampo mi sfila la maglia e io faccio lo stesso con la sua,ma non
riesco
a stare un attimo ferma e gli stuzzico i capezzoli con le mani mentre
gli bacio
il pomo d’adamo che fa su e giù per la gola.Mi
alzo all’improvviso per sfilarmi
i jeans e edward osservandomi comprende che anche lui deve fare lo
stesso.Purtroppo però presa dalla foga non riesco a stare in
equilibrio e
precipito su edward a causa dei miei jeans troppo stretti che non si
vogliono
sfilare.Edward allora ribalta la posizione e mi sfila lui i jeans.Il
freddo si
fa sentire e accortosi dei miei brividi,non solo di piacere,ci avvolge
nel
plaid,posandolo sopra le nostre testa a mo' di tenda.Oltre i brividi di
freddo e
di piacere ci sono anche quelli dell’agitazione.Mi sento
scoppiare di felicità
che sono agitata come se fosse la prima volta.
Edward si accorge del
mio imbarazzo,non si perde la minima smorfia
del mio volto.E cosi appoggia il suo corpo tiepido sul mio,in modo che
l’imbarazzo di vederci poi nudi diminuisca.Prende nuovamente
a baciarmi il
collo mentre con una mano sfiora i miei slip introducendovi dentro la
mano che
subito afferra una mia natica.Presa dalla frenesia afferro con entrambe
le mani
il suo volto e lo riporto alla mia bocca.Edward si da subito da fare e
mi sfila
completamente gli slip stuzzicandomi interiormente.Da quella sera non
ho mai
dimenticato le sue mani.Le sue carezze si fanno troppo profonde e
veloci che
sono costretta a bloccarlo perché non voglio avere un
orgasmo da sola,ma con
lui.Capite le mie intenzioni si affretta a slacciarmi il reggiseno con
non
poche difficoltà.
“Ma come
diavolo…”
“E’
sul davanti l’apertura”sussurro con una voce roca
che non ho
mai sentito.
Apre il regiseno a
balconcino e poi si diverte a richiuderlo e
riaprirlo un paio di volte prima che gli tiri un pizzicotto sui
testicoli.
“Ahi i
gioielli”non è il momento di giocare.Con tutte le
donne che
ha avuto non ha mai visto un reggiseno con l’apertura
d’avanti? Prima che
termini di formulare questo pensiero le sue labbra si sono posate su un
mio
seno,baciandolo e mordicchiandolo,mentre all’altro gli sono
riservate le cure
della sua mano.
“A-ah”mi
sfugge quando prende a succhiuare il capezzolo.Dal
continuo sfregare delle mie gambe capisce che sono pronta.Apre
bruscamente le
mie gambe e avvicinandosi a me sussurra:
“ora sei
mia”e ci uniamo.
“Ah”più
che un gemito è un piccolo urletto di dolore che mi esce.
“Ti ho
fatto male?!”domanda tra il premuroso e lo stupito.
“Un
po’.Sai com’è. E’ da un
po’ che non mi tengo in allenamento”e
con un leggero movimento dei miei fianchi gli faccio capire che mi sono
abituata alla sua presenza.Posando la sua mano destra sulla schiena ci
posizioniamo di lato e con l’altra mano porta la mia gamba
all’altezza del suo
fianco e comincia finalmente a muoversi.
Il primo orgasmo
arriva quasi subito per entrambi.Non siamo
riusciti a trattenerci.Ma la seconda volta decidiamo di prolungare un
po’ più
il piacere per assaporare con calma i momenti in cui siamo uniti.
“Quattro”spezza
edward il silenzio di una serena alba.Siamo andati
avanti per tutta la notte e ora siamo qui sempre sul tappeto avvolti
come due
involtini nei plaid.Non so se ho la forza fisica di ricompormi.
“4
cosa?”
“Ti ho
fatto provare 4 orgasmi”
“Ebbene
dobbiamo mettere i manifesti”gli tiro una ciocca di
capelli.Sono seduta tra le sue gambe e ora indosso la sua t-shirt che
mi funge
da camicia da notte per quanto è larga e lunga per me.
“No io ci
scriverei un articolo sopra.Non è la tua
specialità
questa?”
“Ahahahah
non parlo di cose già risapute sul giornale come il tuo
mega orgoglio maschile”
“Touchè”mi
bacia i capelli.
“E’
meglio che ci rivestiamo ha smesso di piovere da un po’ e
potrebbero ritornare gli altri da un momento
all’altro”
“Ti sei
accorto persino che ha smesso di piovere?”
“Tesoro io
so fare molte cose contemporaneamente”si vanta il
bastardo.
“Ah
davvero?!”e mi giro completamente con il busto per poterlo
baciare meglio.Se non fosse per il fatto che mi trovo a casa di mio
padre e che
edward si è alzato tutto nudo per rivestirsi sarei
già al numero 5…Mentre cerca
di trovare in quel macello del salotto i suoi boxer non resisto e mi
sporgo per
baciargli il sedere.
“Ehi
giù le mani o in questo caso la bocca.Sono
assicurato”sbuffo
per il fatto che si sia allontanato per rivestirsi.Forse teme una mia
ulteriore
aggressione,ma poi con almeno indosso i jeans si riavvicina e mi bacia
la
fronte.
“Ora che
abbiamo abbattutto tutte le nostre barriere
dobbiamo recuperare il tempo perso”dato che sono ottusa non
capisco subito
quello che voglia dire e lo guardo confusa.
“Amore ci
dobbiamo dare da fare con l’attività fisica e
c’è un
posto in particolare dove vorrei farlo…”
“La camera
di charlie?”
“Oddio no
la tua .A new york.Perchè se ancora tu non l’hai
capito
questa storia continuerà anche
là”arrosisco non solo per la mia
stupidità,ma
anche per la gioia di poterci amare liberamente,senza ostacoli,o
pregiudizi.
“Adoro
quando arrossici”arrotola ad un dito una mia ciocca di
capelli.
“Dimmi 10
cose che ami di me e io ti dirò 10 cose che odio di
te”lo incito a questo stupido gioco.Ma lui accetta di buon
grado, sedendosi di
fronte a me e scaldando le mie mani nelle sue.
“Amo i tuoi
grandi occhioni castani e le mille espressioni che
fanno”
“Amo il
modo in cui mi baci come se fossi un bambino da coccolare”
“Amo le tue
gambe morbide al punto giusto”
“Amo il tuo
volerti mostrare forte,ma non eccessivamente”
“Amo il
modo in cui vuoi bene ai tuoi amici”
“Amo il
modo in cui ti prendi cura di tuo padre”
“Amo la tua
mente realista”
“Amo il
modo in cui dormi come se ci fossi solo tu nel letto”
“Amo il
fatto di amarti”
Prendo fiato.
“Odio come
mi guardi come se fossi una tua proprietà”
“Odio la
tua prepotenza nel cercarmi”
“Odio i
tuoi giochetti e le tue frecciatine”
“Odio il
fatto che tua sia un attore famoso”
“Odio i
tuoi modi di sorprendermi”
“Odio i
tuoi occhi verdi che mi penetrano l’anima”
“Odio il
tuo corpo fantastico che richiama un sacco di ragazzine
appiccicose”
“Odio il
modo in cui mi hai fato soffrire”
“Odio il
modo in cui mi sono innamorata di te”
“Odio il
modo in cui ti amo”
Appena sussurro le
ultime parole mi abbraccia di slancio e cadiamo
entrambi all’indietro.Prende a baciarmi tutta la faccia e io
scoppio in una
ridarella senza fine.
“Mi sbaglio
o tutte le cose che odi di me sono quelle che ami?”
Ci baciamo senza
sosta senza riprendere fiato.Riprendiamo a fare
l’amore come conigli.In questo momento non ci interessa di
niente e
nessuno.Vogliamo solo soddisfare la nostra libido,vogliamo solo
amarci.E il
bello è che niente avrà
fine…finchè non rientrerà
papà.
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Capitolo 12 *** 11. Baciami ancora ***
Ecco
a voi l'undicesimo capitolo!!! Siamo quasi agli sgoccioli, ormai...
Questa volta potete rilassarvi, vi anticipiamo che non ci
sarà nessun guastafeste ad interrompere...ehm... il
divertimento dei nostri due piccioncini! Vi assicuriamo al tempo stesso
che anche questo capitolo è molto dolce e divertente. Come
potete vedere, il titolo si rifà al recente seguito del
fortunato "L'Ultimo Bacio", mentre per la "location" principale questa
volta ci siamo rifatte ai nostri sogni di bambine (quasi ventenni...!)
che magari condividete anche voi! Vi esortiamo a prestare particolare
attenzione ad alcune parole... e come sempre vi auguriamo buona lettura!
BASTARDO
IN TRAPPOLA
Capitolo
11
BACIAMI ANCORA
Meno
male che papà e jake sono
tornati verso l’ora di pranzo cosi abbiamo avuto modo di
goderci la nostra
intimità resa molto più eccitante dal pensiero
che potessero rientrare da un
momento all’altro.Quando sono rincasati papà ha
lasciato soli in salotto edward
e jacob.Prima edward mi ha accennato che voleva essere chiaro con
jacob.Io ho
spiegato i miei sentimenti con lui e anche edward vuole farlo.Nel
frattempo
preparo il pranzo.
“Bells,
ho visto che le tue
valigie sono pronte in camera tua.Quando hai deciso di tornare a new
york?”chiede mio padre sedendosi comodamente al suo posto a
tavola
mangiucchiando un po’ di pane.
“Ah
giusto domani mattina prendo
il primo aereo.E’ una settimana che sono lontana dal
lavoro.Ho dovuto prendere
delle ferie non pagate perciò ora che sono sicura che tu
stai meglio posso
andarmene”allontano il tagliere con il pane da mio padre
prima che lo divori
tutto e al suo sbuffo contrariato gli do un bacio sulla fronte.Quando
mi allontano
mi guarda stranito.
“Bells
come mai cosi felice? Hai
picchiato il rosso stanotte?”sghignazza sotto i suo baffi
neri.Non sa quanto è
vicino alla realtà.Bè più che
picchiato l’ho un po’ graffiato in un momento di
impeto selvaggio.Arrossisco al ricordo di poche ore prima e gli do uno
scappellotto sulla nuca dirigendomi in salotto per prendere il servizio
buono
di piatti.Mi sono dimenticata che i miei due
ragazzi stanno
‘chiarendo’ in salotto,così mi accosto
subito allo stipite della porta per non
farmi subito notare e involontariamente-volontariamente ascolto le loro
ultime
parole.
“Io
l’amo”decisa e felice
risponde la voce di edward.
“Anche
io l’amo”aggiunge calmo
jacob “e ha scelto te, vorrei dirti che mi sta bene,ma no.Sei
volubile e
nonostante l’età sei molto più giovane
di me.Ma accetto la sua scelta.E spero
che tu possa renderla felice”
“Lo
farò”
Vedo
che si stringono le mani
come se avessero appena portato a termine un contratto: me.Ma mi sono
sporta
troppo ed entrambi si voltano verso di me.Esco dal mio nascondiglio e
con un
sorriso ebete stampato in faccia e con un cenno della mano
dico:”Ciao”
Jacob
ricambia con un cenno del
capo e poi sale le scale,ma dopo il terzo gradino si ferma e senza mai
voltarsi
mi dà il suo annuncio.
“Stasera
ho un aereo per new
york.Torno prima di voi è meglio…cosi.”
E’
tutto molto triste.Siamo stati
molto amici io e jacob.Per me smetteva anche di essere un attore famoso.
Sento
una mano calda avvolgermi
il fianco e il suo mento appoggiarsi alla mia spalla.
“Non
è un addio.ma solo un
arrivederci”
“Dagli
tempo”
Strofino
la mia guancia sul suo
naso per rilassarmi e rassicurarmi. Ho lui al mio fianco ora.
Appena
tornata a casa non ho
trovato alice,ma solo un suo bigliettino lasciato apposta per me:
Nonostante sia
passata una
settimana sono ancora arrabbiata e delusa da te.
Questa settimana
starò da jasper
ha la febbre e ha bisogno di cure…le mie cure ;-D
Ma sono ancora
arrabbiata con
te.preparati il discorso perché contro un avvocato come me
te ne servirà uno
veramenete buono.
Alice
Prima
o poi dovrò fare un bel
discorso con alice.Spiegarle che cosa mi è passato
per la testa.E che non
ce l’ho di certo con lei.
Sono
passati un paio di giorni
dal nostro ritorno e ci siamo continuamente visti e sentiti io ed
edward.Siamo
molto presi come un bambino con il suo giocattolo nuovo…che
paragone
infelice!però il senso o meglio la felicità
provata è la stessa.
“Ehi
amore”rispondo al primo
squillo al telefono.
“Ciao
piccola che fai?io ho
appena parlato con il mio manager da domani riprendo a lavorare.Per un
paio di
giorni non ci vedremo devo girare alcune scene d’interni in
un hotel”
“Quindi
la pacchia è finita eh?e
allora oggi che facciamo?”
“A
dire il vero oggi sarei
impegnato…dovrei trovare dei mobili per il mio nuovo
appartamento”
“Hai
un appartamento?pensavo che
vivessi di albergo in albergo”
“E’
una storia lunga dopo te la
racconto se vuoi accompagnarmi in questo giro pazzo di
spese…”
“Se
si tratta di fare spese io ci
sono”
“Ma
per farmi compagnia no
eh?”scherziamo sempre cosi tra noi.E mi piace.Mi piace molto.
“Allora
raccontami la storia di
questo fantomatico appartamento”lo invito a farmi conoscere
ancora un po’ il
suo passato.Nel frattempo camminiamo mano nella mano lontani dalla
città.Siamo
poco fuori new york in aperta campagna.Qui si ergono una serie di
villette che
di piccolo hanno solo il nomignolo.E’ un vero e proprio
complesso di regge,
ognuna fornita dei propri comfort.Camminiamo lungo il viale sul quale
si
affacciano ed edward mi indica una bellissima villa ultramoderna alla
fine
della via.E’ stupenda.La facciata principale è
ricca di grandissime vetrate a
specchio incorniciate dall’intonaco bianco e da un delizioso
tetto spiovente in
legno arricchito dalla cappa di un camino.Una fantastica baita in
aperta
campagna, modernissima.
“Entriamo?”mi
invita edward. Io
entro però e non esco più.
Gli
spazi interni sono
luminossissimi anche grazie agli ampi soffitti e alle pareti bianche
che fanno
espandere la luce che penetra dalle vetrate; facendo anche risaltare il
parquet
scuro presente in tutta la casa.
“In
realtà la casa è mia da 3
anni,ma non ho mai trovato il tempo necessario per arredarla e
viverla.Ho
continuato a vivere come un vagabondo passando da un hotel
all’altro.Però ora
mi dispiace veramente tanto per questo splendido appartamento e vorrei
arredarlo cosi mi verrà voglia di visitarlo ogni
tanto”
“Certo
è un castello.Ce ne
vorranno di mobili per arredarla”spero che la mia voce sia
arrivata ad edward
perché appena ho messo piede in questo loft sono schizzata
come un proiettile
da una stanza all’altra.Dopo essermela rigirata bene bene e
aver immaginato
come arredarla torno al piano di sotto da edward che imperterrito mi
cerca in
tutte le stanze.
“Se
vuoi ho un’amica che ha un
mobilificio e possiamo visitarlo quando vogliamo”al suono
della mia voce esce
di corsa dal salone e poco prima che scenda gli ultimi 2 gradini mi
afferra
dalla vita facendomi volteggiare un paio di volte e baciandomi
appassionatamente, mordicchiandomi più volte il labbro
inferiore, quello più
gonfio e sporgente.Gli accarezzo dolcemente la nuca beandomi delle sue
coccole
e nel frattempo continua ad ondeggiare dolcemente ,come se stessimo
danzando.Però con me in braccio.
“Allora
la chiamo?”
“Certo
non voglio mica toglierti
il divertimento”e il suo fantastico sorriso mi illumina al
pari delle luce che
proviene dalla vetrata.E’ una casa adatta a lui. Bella,quasi
irreale.
Ho
chiamato la mia amica angela,
una mia conoscenza newyorkese fatta appena giunta nella grande
mela.E’ una
ragazza davvero affidabile che non si è fatta travolgere
dalle mode di questa
città.Le ho chiesto se avremmo potuto fare un giro da soli
al suo
mobilificio,non voglio che i clienti assalgano edward per chiedergli un
autografo.
“E
cosi gireremo soli soletti nel
mobilificio di questa angela.Lo fai spesso?”
“Cosa?”chiedo
sorpresa perché
sono sovrapensiero.Ricordavo la prima volta che ho conosciuto
angela.Sembrava e
sembra tutt’ora una ragazzetta di paese con le
trecce.Nonostante il suo aspetto
è una ragazza dura.Più volte alice e anche io
abbiamo cercato di invogliarla a
vestirsi in maniera più adulta.Il suo lavoro la porta a
stare a stretto
contatto con il pubblico e dato che l’apparenza inganna,
quando vedono arrivare
una giovane donna con la gonna a fiorellini e il maglione della nonna
non
penserebbero mai che sia una personal designer.
“Chiedere
questi favori alla tua
amica”
“Oh
siamo gelosi.Be sappi che ho
chiesto un favore simile solo una volta per alice.Mi ero dimenticata un
suo
anniversario con jasper.Alice festeggia tutti i tipi di
festività; anche la
prima ceretta.E io mi ero dimenticata di farle un regalino.Cosi le
regalai una
visitina al mobilificio di angela.Be il resto lo puoi
immaginare”
“Però
swan non immaginavo che
facessi di questi regali”
“Be
il desiderio nascosto di ogni
donna è farlo in un luogo pubblico”bisbiglio al
suo orecchio per non farmi
sentire dal tassista.
Arrivati
a destinazione saluto
calorosamente angela che come mi aspettavo non conosceva edward e il
poverino
viene ferito nel suo orgoglio di star internazionale.Il mobilificio
è di
proprietà della famiglia di angela.Ha organizzato un
grandissimo magazzino nel
centro di new york,allestendo i possibili interni per ogni stile di
casa.
“Bene
fra un paio d’ore
chiudo.Mi raccomando bella sai la prassi.Alle dieci spegni la luce cosi
il
custode pensa che non ci sia nessuno e se ne va,ma poi correte via se
no vi
chiudo dentro”entrambi la ringraziamo e partiamo con il giro
dei mobili.
“Allora
da cosa iniziamo?”mi
chiede edward.
“Mi
lasci carta bianca?”gli
rispondo incredula.
“Certo
pur di passare più tempo
con te.Le donne quando devono fare spese passerebbero le ore a
girare,no?”gli
stampo un bacio sulla guancia lasciandogli l’impronta del
lucidalabbra e lo
strattono per i vari salottini arredati.
Parto
dalle cucine.Passiamo per
una cucina stile country con addirittura stampati sugli sportelli della
credenza due mucche.Sulla faccia di edward appare una smorfia di
dissenso e
sulla mia un sorriso.
La
seconda cucina invece è
arredata con mobili degli anni 80 tutti laccati bianchi e neri.Questa
volta
sono io a essere contriariata.Con l’archittettura della casa
di edward
stonerebbe.
“Guarda
bella!”mi richiama edward
dai miei pensieri e lo vedo trafficare con gli interruttori della luce
della
stanza e scegliere la modalità
‘discoteca’. I fari illuminano ad intermmittenza
la stanza e edward si mette in mostra con un ballo improvvisato dalla
febbre
del sabato sera.Oscilla il bacino a destra e a sinistra ruotando le
mani sul
petto a ritmo.E mentre canticchia la melodia a colpi di bacino in
avanti avanza
verso di me ancora appoggiata all’isola della cucina.Mi tira
a se e mi
intrappola tra le sue braccia iniziando cosi ad oscillare insieme al
ritmo di
una melodia più lenta che suona solo nella nostra testa.
“Aspetta”edward
estrai dai suoi
jeans un cellulare ultramoderno che con non poca fatica riesce a far
funzionare.Cerca nella rubrica multimediale e sceglie una vera melodia
su cui
ballare:
Electrical
storm-U2
The sea it
swells like a sore head
And the
night, it is aching
Two lovers
lie with no sheets on their bed
And the
day it is breaking
On rainy
days we'd go swimming out
On rainy
days, swimming in the sound
On rainy
days we'd go swimming out
You're in
my mind
All of the
time
I know
that's not enough
If the sky
can crack
There must
be some way back
Prende la mia
piccola mano nella sua,l’altra
è ancorata al mio fianco.Ci muoviamo
appena,l’importante é sentire il fiato
dell’altro vicino.Adoro questa canzone.Il modo in cui Bono
pronuncia ogni
singola parola.Il video estremamente romantico e struggente che ha
accompagnato
questa melodia.
For love and only love
Electrical
storm
Electrical
storm
Baby don't
cry
Car alarm
Won't let
you back to sleep
You're
kept awake
Dreaming
someone else's dream
Coffee is
cold
But it'll
get you through
Compromise
That's
nothing new to you
Let's see
colors that have never been seen
Let's go
to places no one else has been
In my mind
All of the
time
I know
that's not enough
Well if
the sky can crack
There must
be some way back
To love
and only love
Electrical
storm
Electrical
storm
Electrical
storm
Baby don't
cry
It's hot
as hell
Honey, in
this room
Sure hope
the weather will break soon
The air is
heavy, heavy as a truck
Need the
rain will wash away our bad luck
Well if
the sky can crack
There must
be some way back
To love
and only love
Electrical
storm
Electrical
storm
Electrical
storm
Baby don't
cry
Baby don't
cry
Oh baby
don't cry
Oh baby don't cry
Nonostante tutto
io piango.Mi stupisce
sempre.Continuamente.Ma a me basterebbe che continuasse solo ad amarmi,
il
resto non conta.Si accorge delle mie lacrime e inizia a baciarmi il
viso là
dove sono scese portando entrambe le sue mani sulla mia schiena per
stringermi
a lui sempre più.Improvvisamente inizia a lasciare tanti
piccoli baci sul
collo,ma la sua barba un po’ incolta sortisce
l’effetto contrario,invece di
eccitarmi mi provoca il solletico.
“Edward
le lacrime non hanno percorso un
tragitto cosi lungo”gli tiro leggermente i capelli per fargli
alzare la testa
dal mio petto.Mi sorride malizioso e mi bacia il naso prima di
riprendermi per
mano e proseguire il nostro tour.
Di colpo sento uno
strano rumore provenire
dal magazzino accanto.Spaventata guardo subito l’orario e
noto che sono le 10
passate.Sicuramente è il custode.Edward dalla mia faccia
preoccupata corre
subito al primo interruttore e spegne tutto,ma la porta principale si
apre lo
stesso.Allora edward afferra la mia mano nel buio più totale
e mi trascina
lontano,credo verso le stanze da letto.E ci rinchiudiamo in un armadio
con le
porte scorrevoli.
“C’è
nessuno?”urla la voce del
controllore.Crede veramente che se ci fosse un ladro gli risponderebbe?
passano
i minuti e sentiamo dei passi aggirarsi nel mobilificio.
“Insistente
il signore”bisbiglia edward alle
mie spalle.Mi tiene stretta a sè e il tuo torace
è completamente appoggiato al
mio.Mamma mia com’è eccitante la situazione.No
bella ritorna in te.Non farai
sesso con edward in un armadio con uno sconosciuto dietro
quest’anta.
“Tesoro
ti sento accaldata che pensieri
impuri stai facendo?”sento il fiato caldo di edward vicino al
collo dove,dopo
aver spostato i capelli vi deposita un sensuale bacio.Le sue mani delle
mie
spalle scendono lentamente sul mio ventre creando brividi
insopportabili.In
preda alla confusione,decido di appoggiare la mia testa sulla sua
spalla,ma
edward interpreta male il mio segnale e le sue mani scendono
pericolosamente
verso le cosce.
“Edward”sussurro
contrariata…forse.
“Hai le
autoreggenti!?”subito si affanna a
tirare su la gonna del vestito per constatare il vero e appena tocca
quella
parte di ganmba scoperta dalla calza lancia un gemito troppo forte.
Ma subito mi
rimetto apposto ed esco di colpo
dall’armadio ormai diventato troppo caldo.
“Se
n’è andato”rispondo trafelata per le
troppe emozioni provate.Probabilmente sarò pure
bordeaux..Edward mi guarda con
un sorrissino malizioso stampato in faccia e non mi lascia nemmeno il
tempo di
pensare che mi trascina sul primo letto vicino e mi bacia.
C’è
fretta nei nostri movimenti.Un impellente
bisogno di essere soddisfatti e di soddisfare il proprio
partner.E’
inequivocabile l’attrazione fisica che
c’è tra di noi.C’è sempre
stata e sempre
ci sarà.
Mi abbassa le
spalline del vestito poco sotto
il seno e mi alza la gonna giusto per togliere gli slip.Non mi vuole
spogliare
del tutto e la cosa è eccitante.Da parte mia io gli sbottono
la camicia senza fargliela
togliere e subito cerco di slacciargli la cintura.Riuscita
nell’intento cerco
di togliermi le calze.
“No
lasciale e anche i tacchi, sei una
visione eccitante cosi”afferma con l’affanno.
“Che
fantasie perverse”
“Io? E
tu allora? Non sei eccitata a farlo in
un luogo pubblico?”mi stuzzica non solo con le parole ,ma
anche con le mani in
posti scoperti.
Non
ringrazierò mai Angela per il favore e
Alice per l’idea.
E’
stata una notte focosa.Dove abbiamo dato libero sfogo alla nostra
fantasia e dove ho scopreto che ‘toro seduto’ non
è solo il nome di un capo
indiano…ma anche una posizione.
|
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Capitolo 13 *** 12. Un giorno perfetto ***
Eccoci
qua siamo tornate dopo la pausa per la festa
dell’Immacolata!! Abbiamo notato
un drastico calo di recensioni, speriamo proprio che il capitolo lo
abbiate
letto lo stesso e non che vi stiate annoiando a leggere la nostra
storiellina-ina-ina.Ragazze siamo alle battute finali, non
abbandonateci
abbiamo bisogno del vostro sostegno!!Ma noi non vogliamo costringere
nessuno
perciò speriamo solo che anche se siete diventate
più silenziose ci seguiate
ugualmente…
Passiamo
al capitolo: credo che vi verrà un colpo nel leggerlo e
anche mille dubbi.Vi
prego non arrivate a conclusioni affrettate.Per il titolo ci siamo
rifatte ad
un dramma con uno straordinario Mastandrea e una disperatissima
Isabella Ferrari.E’ un film che tocca l’anima e
…ti fa piangere come una fontana.
Ragazze
siamo agli sgoccioli!!!!!!!!Buona lettura…
BASTARDO IN TRAPPOLA
Capitolo 12
UN GIORNO PERFETTO
Sono
due giorni che non ci vediamo,ma ci sentiamo appena uno di noi ha un
momento
libero. Sono stata cosi presa da edward che ho messo da parte il mio
lavoro. Ho
parecchio arretrato da svolgere e devo persino scrivere
l’articolo
portante della rivista di questo mese. Non ho la più pallida
idea di cosa
scrivere. Avevo pensato qualcosa sull’amore,
d’altronde è l’unica cosa a cui
pensi ora. Ma il capo mi ha guardato storto e perciò devo
scrivere un articolo
brillante anche perché a fine mese ci sarà una
valutazione di tutti i
dipendenti in redazione.
Stasera
io ed edward finalmente ci incontriamo. Mi ha invitata a cenare
nell’hotel in
cui sta alloggiando per le riprese del film. Alice torna proprio
stasera a
casa,ma la rivedrò solo domani mattina e finalmente potremmo
parlare a
quattrocchi e chiarirci. Perciò questa volta sono costretta
a scegliere
l’abbigliamento adatto da sola. Alloggia al Plaza allora mi
devo mettere un
abito da coktail o meglio proprio da sera, lungo. Opto per un lungo
abito nero
liscio stile peplo con una sola spallina impreziosita da una spilla
naturalmente di finti diamanti. Chi se li può permettere
quelli veri!! Abbino
il tutto con un paio di sandali argentati e la poschette,
però mi serve un
stola per poter uscire di casa perciò mi addentro nella
stanza di alice. Ho
paura a metter mano nel suo armadio se non è
presente,potrebbe aver fatto
installare un anti-furto o qualcosa di simile. Mi avvicino cautamente e
in
punta di piedi. Ho lasciato la stanza al buio meglio toccare lo stretto
indispensabile. Apro l’armadio e tutto sembra
tranquillo.Trovo un bolerino blu
incantevole e lo prendo subito. Richiudo accuratamente
l’armadio e mi avvio più
sollevata all’uscita finchè non sento un corpo
anomalo sotto la ciabatta.Mi
piego e vedo che si è attacccato della scock. A quel punto
mi si accende una
lampadina.Ritorno difronte al grande armadio in legno bianco e lo
esamino
attentamente.In cima c’è un pezzo di schotk ancora
attaccato e quello sotto la
scarpa doveva averlo messo ai piedi del mobile. Se lo scocthk non fosse
rimasto
attaccato avrebbe capito se qualcuno ha messo le mani nel suo prezioso
tesoro.
Ingegnosa,ma questo trucco gliel’ho insegnato io. Prendo del
nuovo nastro
bioadesivo e lo rimetto al suo posto come aveva pianificato alice. Ora
è il
momento di prendersi cura del proprio corpo.
Ora
sono in taxi e mi dirigo in hotel. Mi ha chiamato un’ora fa
per dirmi che
ceneremo in camera sua. Che imbarazzo al solo pensiero. Ho proprio
preso una
grossa cotta. Mi sono innnamorata al tal punto che non avrei mai la
forza
fisica e mentale di staccarmi da lui. Ne resterei troppo scossa e
ferita. Io
voglio che vada avanti e noto anche in lui le stesse intenzioni,ma alle
volte
mi sento inadatta. Mi ha presentata già ad un paio di amici
del mondo dello
spettacolo e mi sono sentita giudicata. Mi hanno vista come una
ragazzetta
qualunque, con nessuna qualità in particolare. Ed
effettivamente è cosi che mi
sento con lui in determinate situazioni; quando sono in posti troppo
lussuosi,
con i suoi amici, sul suo posto di lavoro. Credo che lui non si sia
accorto di
questo mio piccolo disagio. A volte mi sembra un po’ troppo
preso dalla sua
vita. Di cui io forse ne dovrei fare parte.
“Siamo
arrivati”mi avvisa il tassista della fine della corsa.Lo pago
ed esco in gran
fretta cacciando qualsiasi pensiero negativo e ricordandomi tutte le
volte che
edward è stato dolce e premuroso con
me…cioè sempre. Mi avvicino alla reception
e do le indicazioni che edward mi ha riferito.
“Salve
sono qui come ospite di anthony masen”il receptionista mi
guarda dubbioso e
controlla alcune carte di fronte a lui finchè non mi chiede
un documento. Sono
allibita. Va bene la sicurezza,ma questo è umiliante.Afferro
con due mani la
poschette per trovare il portafoglio,ma il giovane uomo dietro al
bancone
notando il mio gesto stizzito si scusa.
“Mi
scusi signorina swan,giusto? È che ho da circa
mezz’ora dato il cambio al mio
collega e credevo di aver percepito sbagliate indicazioni.Me ne
ammarico.Ultimo
piano stanza 1086.Buona serata”mi guiarda con sguardo
rammaricato e mi invita
verso l’ascensore.Attendo con ansia di arrivare e nel
frattempo faccio uno
squillo ad edward per fargli capire che sono arrivata,ma lui
stranamente non
risponde.Arrivata al piano,l’attico,cerco la sua
stanza.1082,1083,1084,1085 e
1086 trovata! Busso un paio di volte,ma non sento rumori provenire
dall’interno
cosi provo a spingere la porta e subito si apre.Forse avendo visto il
mio
squillo ha lasciato la porta aperta.
Entro
tranquillamente come se fossi a casa mia anche se credo che questa
“stanza” sia
più grande di tutto il mio appartamento.Improvvisamente
sento dei lievi
rumori,non riesco a capire cosa sono,cosi mi dirigo nella camera
attigua,quella
da letto e il mio cuore fa un rumore assordante.
Edward.Una
donna dai capelli rossi.Vestiti per terra.Letto mezzo disfatto.
Le
informazioni mi arrivano frammentate.Non riesco a collegrale tra
loro,ma per
capire il significato non ce n’è bisogno.Sono
cornuta.
“Edward”sussurro
flebile.Non sono davvero sicura di averlo detto.E’
confuso.Doloroso.
E’
a letto con un'altra donna ,la sera in cui doveva incontrare me.Si
volta
leggermente e anche lui sussurra il mio nome.La donna sotto di lui si
nasconde
sul suo petto mormorando degli sconnessi
“oddio”.Sdradico i tacchi del parke e
corro via.Cerco la prima via d’uscita,le scale.Non voglio
entrare in
asecnsore.Nessuno mi deve vedere.Io non esisto.Io non esisto per lui.Io
vorrei
scomparire.Mi è sembrata una scena a rallentatore.Invece
sono rimasta una
manciata d secondi giusto per sentire il crak nel petto.Giusto per
autoferirmi.Per aver creduto in sentimenti sbagliati.Per aver vissuto
l’attimo
e aver peggiorato l’eternità.Fa male.Dio se fa
male.E’ soffocante.Mi viene da
vomitare.Vorrei dimenarmi,urlare.Ma non so come si fa.Non so
più niente.Voglio
tornare a casa,ma non voglio restar da sola.La testa mi scoppia,le
lacrime sono
troppe.Il naso mi cola e il vestito è troppo lungo potrei
cadere dalle
scale.Forse se cadessi si accorgerebbe di me.Mi verrebbe a cercare per
il gran
frastuono creatosi.Lui non mi insegue e questa è una seconda
pugnalata.Lui non
si è scomposto e questo è uno schiaffo in pieno
volto.Lui si è preso gioco di
me e questo è un pugno nello stomaco.Lui non mi ama e questo
è il vuoto.Scendo
con foga le scale.Sono all’ultimo piano ci metterò
una giornata a scendere,ma
va bene cosi ho bisogno di non restare ferma.Ho paura a rimettere con
calma i
tasselli al loro posto potrei scoprire cose che mi sono lasciata
sfuggire fino
ad oggi e potrei ricevere altri schiaffi e pugni.
Non
so a che piano sono,ma riprendo fiato.Mi accascio alla ringhiera
sedendomi
sull’ultimo gradino.Devo solo riprendere fiato,non pensare.
Davanti
a me si apre una porta.Mi copro con le mani.Io non esisto.Io non ci
sono.
“Bella?”la
conosco questa voce.Ti prego aiutami vorrei dirgli.Ma non lo faccio non
voglio
parlare,voglio urlare. Mi sento scrollare dalle spalle e mi ritraggo
inorridita.E lo vedo.E’ jake.Naturalmente anche lui alloggia
qui per il film.
Mi
guarda scioccato.Non so cosa mi legga in faccia.Penserà che
sia stata percossa
da qualcuno.Mi prende per mano e mi porta in camera sua.Ha posato
entrambe la
mani sulle mie spalle per direzionarmi
verso una sedia sulla quale mi accascio come se mi stessi
sciogliendo.Chiudo
gli occhi per un momento e sento un vuoto.Niente più batte.
Silenzio.
Silenzio.
Silenzio.
Riapro
piano le palpebre.Non mi sono addormentata anche se lo vorrei sono
troppo
scomoda.Mi alzo malamente e mi butto a pancia in giù sul
letto
matrimoniale.Strofino la mia faccia sporca sul copriletto
bianco.Fanculo.Tanto
non lo pulisco io.Sento delle mani che armeggiano con i miei piedi.Ah
Jacob.Mi
toglie le scarpe e il bolerino,poi armeggia con il vestito.Lo lascio
fare.Non
me ne frega un cacchio di me.Sono nuda come un verme su questo letto e
sento
freddo.Dall’interno del mio corpo.
“Bella.Ho
paura per te.Che ti ha fatto?”la sua voce è calda
e calma.Volto un po’ di più
la testa per guardarlo in faccia e parlo.Sputo il veleno che ho
dentro.Ora
prevale la rabbia.Domani sicuramente la disperazione.
“Mi
ha tradita.
Non
sono abbastanza.
M-mi
fa m-male-e…la t-testa,la-a na-ausea…
cretina…
stronzo…
non
mi ama”mi sono uscite tante parole
sconnesse.Piango.Piango.Piango.Soffoco.Jacob
se ne accorge e mi mette supina.Credo di aver lanciato anche un urlo
straziato.E’ confuso.Lo sento accanto a me serio e rigido.
Io
amo edward ,lo amo.Perchè, perché.Io non
capisco.Mi ricambiava…mi ricambiava…
La
mattina dopo…
Non
dovevo.Non dovevo farlo.Non dovevo dargli false illusioni.Non sarei
dovuta
entrare.Non avrei dovuto farlo.Non avrei dovuto baciarlo, e poi quello
che ho
fatto dopo…Lo avrò ferito,ma credo che lo
ferirà di più la mia fuga.Mi rivesto
velocemente,senza passare dal bagno ed esco.Non saluto jacob.Quello a
cui ha
dovuto assistere ieri sera è stato già abbastanza
per lui.L’ho ferito una
seconda volta.Stupida.Per aver di nuovo sfruttato jacob.Stupida.Per
amare
edward.
Stamattina
sono più lucida.Solo questo e niente più.Scendo
di corsa prendendo questa volta
l’ascensore e sento gli occhi di tutti puntati sulla povera
disgraziata in
abito da sera di prima mattina.Pensano sicuramente che ho passato la
notte con
qualcuno e purtroppo sono vicini alla realtà.Ho il viso
appiccicoso e i capelli
arruffati.Sono uno schifo perché mi sento uno schifo.
Arrivo
finalmente al mio appartamento e lo trovo aperto.Alice è
tornata.Entro e butto
a terra le scarpe che mi ero già tolta in taxi e la
borsa.Sento che si
avvicina.
“Oh
notte folle.Guarda come ti ha ridotta”non sono in vena di
parlare o meglio di
discutere perciò la ignoro.
“Ora
non mi vuoi più rivolgere la parola? Ti bastano solo le
nuove amicizie
dimenticandoti delle vecchie?”sta utilizzando il classico
tono da avvocato.
Imperioso,solido,da oratore, pronto a convincere la giuria della mia
colpevolezza.
“Alice
non ora è stata una serata orribile”rispondo con
un filo di voce perché
svuotata di emozioni.
“No
signorina ora tu mi ascolti bene. Ho dovuto sapere di tuo padre dalla
tua
segretaria Tanya e sempre da lei che eri partita con un
‘caro’ amico.E io chi
sono?! Quella che ti ha permesso di pagare un misero affitto in nome
dell’amicizia che le lega?? Sono delusa da te.Sicuramente se
fossi venuta io
con te,non avresti avuto problemi”
“Infatti
non ne ho avuti nonostante io avessi rifiutato la tua indispensabile
compagnia”ora sono arrabbiata,ma non solo per
alice,ma per tutto ciò che
è successo.Dal vuoto di prima ora provo troppe emozioni
tutte insieme e
purtroppo mi sto sfogando su alice.
Alice
mi guarda scioccata non le ho mai risposto cosi o in generale a tono.
“Ma
ti senti quando parli? Sei sempre tu al centro
dell’argomento.’ Se ci fossi
stata io, se
mi
avessi detto’.Alice quella è la mia famiglia.Io
dovevo risolvere questo
problema e non tu.Ti sei sempre intromessa nella mia vita fino ad
adesso perché
io te l’ho lasciato fare.Non sono mai stata una persone molto
coraggiosa e la
tua forte presenza compensava quello che mi mancava.Mi hai fatto da
madre e
sorella.Grazie alice.Ma stacchiamo questo cordone ombellicale.
Ho
scelto jacob perché volevo una spalla su cui piangere e non
dover dare
spiegazioni di alcun genere.Dimmi la verità se fossi venuta
con me cosa avresti
detto a mia madre?”
Alice
mi guarda titubante prima di parlare.Non l’ho mai vista
vacillare.Mai.
“Che
è stata una madre degenere.Che sua figlia non si
meritava…”
“Non
credi che la figlia abbia la bocca per parlare da
sola?
Alice io non ti rimprovero niente,ma voglio solo dirti che ti ho messa
da parte
perché questo era il mio momento.E non riesco nemmeno a
capire come tu possa
pensare che io ti abbia messo da parte.Nessun uomo ci
dividerà”ho parlato con
una voce flebile come se fossi appena uscita da un coma.Non la sento
neppure
mia.
Alice
mi guarda sconsolata.Ha capito.E ne sono felice ora posso pure
riposarmi.Mi
accascio a
terra
ormai priva di forze.Il vestito si incastra sotto le ginocchia e mi
stringe al
collo cosi stacco la spilla che tiene su la spallina e lascio che il
vestito
scivoli sotto al seno insieme alle braccia mogie.Mi sento come se
stessi
appassendo precocemente.Nulla ha più senso nemmeno i
sentimenti che provo.io lo
amo e lui forse no.Ha recitato forse bene la sua parte.Ho vissuto in
questi
ultimi mesi unicamente per lui.Lui ha vissuto per sè.Ha
semplicemente
arricchito la sua vita con le nostre uscite.
Pensare
male ora è l’unica cosa che riesco a fare.
Alice
si avvicina a me spaventata.La vedo sfocata.Si muove freneticamente.Mi
parla.Io
non la sento.
Voglio
essere amata solo da lui.Perchè è lui
l’uomo che amo.Ma se amarlo comporta
sacrificare la mia felicità non ha senso.L’amore
non deve essere tossico,ma
sereno.Non bisogna essere straordinariamentre felici,ma semplicemente
felici
per poter apprezzare ogni cosa al meglio.
Più dolce sarebbe la morte se il mio ultimo sguardo
avesse come orizzonte il
tuo volto. E se così fosse, mille volte vorrei nascere per
mille volte ancor
morire...
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Capitolo 14 *** 13. L'ultimo bacio ***
Salve
a tutti! Come vedete, siamo ritornate! Meglio tardi che mai, no?! In
ogni caso, ci scusiamo con i nostri lettori per aver fatto passare
tutto questo tempo... Siamo state alle prese con i primi esami
universitari, ma adesso promettiamo di soddisfare la vostra
curiosità e di dedicarci interamente a voi...! Ormai la
nostra storia volge al termine.... L'ultima volta vi abbiamo lasciati
in una situazione poco felice. Come si evolveranno le cose? Lo
scopriremo solo leggendo! Il titolo di questo
capitolo è tratto da un film di Gabriele Muccino, molto
noto, che senz'altro conoscete.
Non ci
resta che augurarvi buona lettura!
BASTARDO
IN TRAPPOLA
Capitolo
13 L’ULTIMO BACIO
Pov edward
Ho fatto un’emerita cazzata ieri sera e me ne pento.Bella non
lo deve sapere.
Dio sono andato a letto con un'altra donna solo per salvare la mia
maledetta
faccia.Non avrei mai potuto immaginare che Rosalie la prima donna che
io abbia
veramente amato me l’avrebbe fatta pagare cara di provare
nuovamente un minimo
di felicità.
La sera precedente…
Fra circa un’ora Bella arriverà.Non vedo
l’ora.Ho fatto apparecchiare un
piccolo tavolino sulla terrazza del mio attico dove alloggio per le
ultime
scene del mio ultimo film.Adoro impressionare Bella.Queste sono le cose
che
preferisco dell’essere famoso.Posso sembrare stupido e
infantile,ma alle volte
credo che i soldi mi abbiano dato la felicità.Mi hanno fatto
incontrare Bella.
Bussano alla porta.L’unica persona potrebbe essere Bella,ma
mi ha appena
chiamato da casa sua e a meno che non abbia preso un
elicottero…
Non conosco la persona davanti alla mia porta.E’ una donna
giovane,dai capelli
rossi mossi stile anni ’50. Indossa un taier porpora che
stride con il rosso
acceso dei suoi capelli ed ha un’ aria compiaciuta nel
vedermi sorpreso e
soprattutto scettico.
“Salve Edward.So che non mi conosce ,ma io e lei dobbiamo
parlare”ma mi vuole
vendere qualcosa?Non mi pare che negli hotel più rinomati
facciano entrare i
venditori ambulanti.
Senza aspettare una mia risposte mi sorpassa ed entra.Confuso la invito
nuovamente
ad uscire; non ho tempo per giocare.
“Sarò diretta.Mi ha mandato da lei Rosalie
Hale”al suono di quel nome
sbianco”non aprezza la sua scelta in gusti di ragazze.Ha
trovato Isabella una
ragazza facilmente irritabile e naturalmente non alla sua
altezza.La
signorina Hale le chiede ‘gentilmente’di troncare
con lei e le sarà data una
possibilità con la sua ex”
Non so se riderle in faccia o preoccuparmi seriamente.C’era
un che di
autoritario nel tono con cui ha pronunciato quelle parole
così…gentili.
“Prima di tutto gradirei che lei si presentasse.Secondo non
credo che la
signorina Hale abbia dei diritti su di me.Se non sbaglio non
è ne mia moglie e
neppure mia madre”mi fermo e attendo la risposta delle
misteriosa donna di
fronte a me.
“Il mio nome è Tanya e non credo che lei dovrebbe
sapere in che rapporti sono
con la signorina Hale,sappia solo che non sono un avvocato,ma sono lo
stesso
qui per raggiungere un accordo”si guarda introno come alla
ricerca di qualcosa
in particolare e si dirige alla terrazza.Si siede sulla comoda poltrona
bianca
dove mi ero immaginato per tutto il pomeriggio Bella e si versa da bere.
“E’ meglio riscaldare la serata perché
quello che le sto per dire non le
piacerà”ho abbandonato subito l’idea di
uno scherzo.Ora temo che mi dirà
qualcosa che non posso affrontare.D’altronde è
Rosalie che manovra tutto.
“La signorina rosalie vuole che lasci isabella.Non vuole un
no e neppure un più
tardi se cosi non fosse…”la interrompo
bruscamente.Non mi devo mostrare debole
e succube del fantasma della mia malata ex.
“Non si desse troppa pena ne lei ne rosalie io non lascio
bella.Non ne vedo il
motivo”sorride sadica la donna di fronte a me.Apre la borsa
che ha con se.Ora
l’ho appena notata la sua presenza.Estrae fuori un pacchetto
pesante e me lo
porge.Ci sono 2 DVD con su scritto semplicemente 1 e 2.Non capisco.Ma
lei
continua a guardarmi calma e con un sorriso di vittoria stampato in
faccia.
“Le voglio riportare alla mente edward che poco dopo le
dichiarazioni della
signorina Hale nei suoi confronti,lei non riuscì
più all’epoca a trovare lavoro
e così dovette ripiegare su parti di serie B…che
quando è ritornato alla
ribalta ha fatto naturalmente sparire…apparire bastardo
si,ma promiscuo e
volgare no giusto?”.
Non è possibile.Rosalie sapeva che avevo dovuto fare
l’attore porno per un
periodo.Per colpa sua avevo perso il lavoro e nessuno mi voleva,ma
dovevo
pagarmi gli studi di recitazione e non potevo chiedere niente ai
miei.Ho fatto
qualcosa di cui m pento enormemente.Ho girato scene con uomini e donne
vergognandomi di essermi ridotto in questo stato pietoso.Ogni sera
ripetevo a
me stesso che il giorno dopo avrei smesso,ma non avevo i soldi per
niente.Nè
per mangiare,né per gli studi,né per prendere un
taxi e fare un provino per una
sit-com di quarta categoria,ma che almeno mi avrebbe fatto uscire da
quel mondo
di perversione che non mi apparteneva.Tornato alla ribalta ho comprato
i
diritti per i filmetti girati.Nessuno doveva sapere.Dovevo difendere la
mia
immagine a tutti i costi perché a quel tempo avevo solo
quella.
“Non sa cosa dire.Magari un bicchiere di champagne le
schiarirà le idee”la
donna in rosso di fronte a me mi offre un bicchiere e io lo bevo
lentamente
sperando che lei sparisca.
Ora…
Mi ha drogato.Ero strafatto.Non lo ero così dai tempi del
porno.All’epoca anche
se avevo 20 anni mi sentivo ancora un ragazzino dentro e quel mondo mi
faceva
letteralmente schifo e male.Troppo in fretta ho dovuto
conoscere il male
e soprattutto il dolore di essere tradito da chi mi fidavo.Non ricordo
molto se
non che ho fatto sesso con quella Tanya.Mi sento male,ma non solo
fisicamente.Ho tradito bella.Non so con che coraggio mi
presenterò a lei.Ieri
non è più venuta.Almeno credo.Nella confusione
totale tra i fumi della droga
bella mi è apparsa come una visione.Forse era il mio senso
di colpa che cercava
di farmi riprendere.Sono nei casini.Non ho saputo affrontare la
situazione,ferendo nuovamente le persone a me care.La mia vita pubblica
mi crea
dei problemi con quella privata.Devo trovare un equilibrio prima che
tutto
degeneri.
Mi dirigo sul set dove ci sono già tutti.Scherzano e ridono
tra di loro.Il
centro dell’attenzione è Jacob.
“Ehi edward il piccolo Black si è divertito
stanotte”mi grida una comparsa
mentre mi avvicino ai caffè caldi per la trup.
”Smettila”lo ammonisce jacob lanciandomi uno
sguardo furente di sfuggita.
“Guarda che quella brunetta che ho visto scappare stamattina
era veramente uno
schianto…era stravolta però eh? I capelli
arruffati e quel vestito nero da dea
che cercava di aggiustarsi alla meglio…che
nottata”Tutti ridono tranne me.
Una dea.La mene mi scoppia.Un pensiero cerca di farsi strada,ma non ci
riesce.Il regista arriva e ci richiama al lavoro e dopo averci dato le
solite
direttiva parte il ciak.Non sono in forma e il regista mi ha
rimproverato.Ci ha
dato una pausa più lunga cosi che io possa farmi un
sonnellino.Ho fatto saltare
i nervi a tutti con il mio comportamento sconsiderato.Non mi
è mai capitato
prima; sono sempre stato impeccabile e ora invece perdo colpi.Mentre mi
avvio
all’uscita sento ancora gli altri colleghi ridere e scherzare
con black.
“E dai dicci qualcosina su ieri sera.Era proprio bella la
ragazza, la tua dea”.
Dea.Dea.Dea.Bella mi è apparsa come una dea tra i fumi
dell’alcol e della
droga.E se fosse vero.E se lei fosse veramente venuta e mi avesse
trovato in
flagrante?D’altronde avevamo un
appuntamento.Oddio.Ma…che c’entra Black.
“Che cazzo hai fatto ieri con bella”come una furia
mi scaravento contro di lui
spintonandolo dal petto.Ora tutto mi è chiaro.Io che mi
ubriaco.Tanya che mi
trascina a letto e Bella che pronuncia il mio nome.Lei
è venuta e io l’ho
ferita.Ma ora sono ossessionato da Jake: cosa c’entra lui in
questa storia?Ora
il fatto che io ho tradito e ferito bella lo metto in secondo
piano,nonostante
sia la colpa più grave.Non lo faccio solo perché
voglio capire la situazione
che si è creata per Black e di conseguenza per bella.Lo
faccio soprattutto per
me.Io sono la causa,io la colpa.
“Ieri sera non mi sembravi interessato a lei
perciò ne ho approfittato io.Spero
che non ti dispiaccia”risponde sfrontatamente scansando il
mio braccio dal suo
fottuto viso.
“Che cacchio fai Black?ci provi ancora con la mia
ragazza?”sono confuso ma
incavolato nero.Perchè?perchè?non mi interessa di
dare spettacolo e di far
conoscere il vero me agli altri facendo cadere la maschera del
bell’attore-stronzo-strafottente-privo di sentimenti.
“Ieri sera la tua ragazza è venuta in lacrime da
me.Fatti un esame di coscienza
prima di dire che è la tua ragazza.Perchè ieri
non la consideravi tale…”mi
spintona per ricambiare il favore.
“Ho avuto dei problemi ieri e risolverò questa
questione con bella,ma ora TU
dimmi perché diavolo dici che te la sei portata a
letto”
“Io non ho detto niente sei tu che sei saltato a queste
conclusioni”
“Sbagliate?”
“Perché dovrei mentirti”non ci vedo
più dalla rabbia ,mi scaglio contro di
lui.Lo tengo fermo con una mano e con l’altra gli sferro un
pugno sul
naso.Ricambia dandomi una ginocchiata allo stomaco.Cadiamo a terra
mentre ci
azzuffiamo per una donna,che io ho ferito,ma non lo voglio
ammettere.Non voglio
ammettere che sono io la causa dei problemi.Nessuno ci soccorre o
interviene
veramente.Sento di sottofondo delle voci che ci incitano a smettere o
chiamano
soccorso.Ma in realtà la gente è cosi ficcanaso
che vuole sapere come finirà.
“Stronzo…aveva tutto il diritto di venire da me
ieri bella.L’hai trattata di
merda.Stava male.Te l’avevo detto di non farla soffrire.Mi
sono messo da parte
perché lei ti ama…ma tu?”mi urla black
mentre gli do un cazzotto al fianco per
togliergli il fiato.
“Io la amo stronzo …è stato un
incidente”mi lamento io.Cerco qualsiasi scusa
per uscirne fuori.Da quando sono diventato cosi.
Finalmente ci dividono forse perché abbiamo i visi tumefatti
e noi siamo i
protagonisti del film da girare.
“Allora se la ami…vallo a dire a lei e spiegale
anche dell’incidente come cazzo
lo chiami tu.Sappi però che è solo colpa tua se
è successo quello che è
successo.Prenditi le tue responsabilità per una volta e non
solo i piaceri
della vita”.
Non ho mai ricevuto la predica da un ragazzino.
Mentre lo portano via e il regista ci sgrida si volta di nuovo e
sputando un
po’ di sangue conclude:”Non ho fatto niente
ieri…era disperata.L’ho solo
baciata per farla reagire e naturalmente lei mi ha rifiutato.Ti ama ed
è per
questo che sta male.Hai combinato un casino cullen vedi di
risolverlo”.
Non sono riuscito a ribattere perché ha ragione.Mi sono
innamorato di una
persona che non ho rispettato abbastanza..Devo andare da lei.
Pov bella
Alice mi ha detto che edward ha finalmente chiamato e sta
arrivando qua a
casa mia.E’ arrivato il momento di chiarire.Mi devo togliere
questo peso prima
che ne resti schiacciata.
Vado ad aprire la porta e con un cenno della testa lo invito ad
entrare.Ha
l’affanno.E’ ferito ,vorrei chiedergli che
è successo,ma allontano il
pensiero.Mi fa male pensare a lui.
Sono in condizioni pietose.Ho i capelli sporchi ancora di lacca e
legati con un
ferma coda alla meglio.Indosso una vestaglia di lana blu e dei
calzettoni.L’unico calore che adesso voglio sentie
è quello artificiale.
“Bella ti devo raccontare come stanno i
fatti…rosalie mi ha minacciato…io ho
ceduto.Lo so cosa pensi che sono un debole è vero,ma ora
l’ho
capito…scusa,io…”arranca nel
parlare.Noto la sua difficoltà.
“Basta”finalmente lo guardo negli occhi.Dio solo sa
quanto lo amo e mi costa
dire… addio.
“Fammi parlare e non fermarmi.Sono stata informata del tuo
tradimento da Tanya
stessa…la mia segretaria per giunta,nonché
scagnozzo della tua ex.
Edward…io ti amo,ma…non voglio stare con
te”si alza dal tavolo su cui si era
appoggiato e cerca di avvicinarsi a me,a io arretro di due passi.
“Tu forse non te ne sei accorto o forse recentemente
si,ma…non sei pronto per
amarmi o amare qualcuno in generale.Sei troppo preso dalla tua vita per
desiderarmi appieno.Non te ne faccio una colpa voglio solo lasciarti
libero”gli
prendo le mani nelle mie”sei all’apice della tua
carriera e devi godertela del
tutto.Sei molto concentrato sul tuo lavoro sul creare te stesso e
conoscerlo
che…non potresti occuparti come vorresti di un amore.Devi
maturare.Non sei
ancora pronto per questo.”avvicino le nostre mani intrecciate
al mio cuore e
trattengo le lacrime e il groppo in gola.Devo apparire tranquilla per
lui.
“Non ho mai creduto nel detto se ami una persona lasciala
libera,ma con te lo
devo fare anche se non lo voglio.Ti amo e voglio il tuo bene ma anche
il mio.Io
non posso continuare cosi”mi afferra per le spalle e fa in
modo che ci
guardiamo fissi negli occhi. E’ terrorizzato.Mi dispiace.
“Bella bella frenati.Io ti amo risolveremo insieme i
problemi.Perdonami per
essere stato egoista.Ma io non voglio lasciarti.Tu…non mi
stai dando
possibilità,non credi in me e questo posso accetarlo,ma non
credi nemmeno in
noi.”
“Io ti intralcerei solamente.Abbiamo priorità
diverse adesso edward.io ho
raggiunto una certa stabilità lavorativa e fra un paio
d’anni vorrei crearmi
una mia famiglia.Tu riesci a vederci così lontano come
faccio io?sai quello che
vuoi da me?” è titubante, inizia a capire.
“Io non voglio più un amore travolgente.Io non
voglio essere straordinariamente
felice perché tu mi porti a parigi,alla notte degli oscar e
in locali
costosi.Io voglio essere semplicemente felice e tu non sei pronto a
questo”metto un po’ di distanza tra noi.Le parole
diventano pesanti come il mio
cuore e il mio respiro.
“Non mi dai possibilità bella”mi
risponde calmo.
”Io non voglio lasciarti.Almeno aspettami”
“Per quanto?edward questo amore per entrambi è
tossico,ci fa male”mi accarezza
dolcemente i capelli.
”Io invece ti aspetterò.Risolverò i
miei problemi e tornerò a prenderti”
“Potresti non trovarmi”
“Io verrò lo stesso, io continuerò ad
amarti”
“E-edward”non reggerò a lungo e lui lo
capisce.Con gli occhi lucidi per le
lacrime posa le sue labbra sulle mie.L’ultimo
bacio.E’ solo uno sfiorarsi,ma lo
ricorderò per sempre.Lui tornerà?non voglio
vivere solo per questa
speranza.Vivrò serena dopo questo addio all’uomo
più importante della mia vita
che avrà un posto speciale nel mio cuore,ma che per adesso
è l’uomo che mi ha
distrutto il cuore.
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Capitolo 15 *** 14 A single man ***
E anche questa settimana siamo
qui per voi.Questo è il penultimo capitolo, che poi non
è un vero è proprio capitolo; si tratta
dell'articolo che bella doveva scrivere per la rivista per cui lavora
,ma che aveva trascurato perchè troppo presa da edward.Il
prossimo sarà l'ultimo e forse ci saranno degli extra che
non sappiamo quando posteremo, perciò lasceremo la storia
aperta.
Dopo le ultime recensioni
vorremmo fare delle precisazioni sulla storia e i personaggi:
Bella non è
una donna così forte di come vuole apparire all'esterno.E'
una ragazza debole che non riesce ad affrontare
più situazioni difficili alla volta.Ha cacciato
definitivamente la madre dalla sua vita e per lei è troppo
affrontare anche edward.Non è detto che tutte davanti ad un
tradimento reagiamo alla stessa maniera; c'è chi lancia i
piatti,chi piange ininterrottamente e chi resta sotto shock non
muovendo un muscolo.Bella non ha veramente perdonato edward,attenzione,
è scappata dalla situazione,è stata codarda.Si
è innamorata di un eterno bambinone che finalmente e oserei
dire troppo tardi, ha capito che doveva mettere ordine nella sua
vecchia vita,che influenza quella presente,per crearsene una nuova
futura.Bella sa che la decisione presa non è propriamente
quella più giusta doveva affrontarlo e non allontanarlo,ma
era consapevole che non ce l'avrebbe fatta.Ha voluto allontanarlo per
pensare e magari più in là riprendere in mano le
redini della sua vita.
Abbiamo voluto chiarire
perchè vi abbiamo viste confuse niente di più.XD
Bene buona
lettura...
ah prima di
lasciarvi vorremmo dirvi che alcuni concetti ci sono stati
ispirati da Benigni!!
Capitolo
14 A
SINGLE MAN
A
SINGLE MAN
Quando
l’amore brucia l’anima
Ogni qual volta che vediamo un film lì per
lì non ci chiediamo come proseguiranno la loro vita i
protagonisti,ma poi il dubbio si insinua in noi e lasciamo correre la
fantasia a briglie sciolte.
Nonostante i film vogliono rispecchiare la realtà se si
riflette attentamente sono sempre troppo esagerati. Le persone non sono
mai così coraggiose,così
innamorate,così disperate. E non perché siamo
diventati una massa di mutanti senza sentimenti,ma perché in
fondo tutti sono molto timidi e riservati e se si soffre per la morte
di un caro non scriveremo mai la nostra storia come Ewan Mc Gregor in
Mulin Rouge magari cantandola e ballandola al ritmo di Madonna ed
Elthon Jhon.
Da quando uscì Titanic mi chiedo continuamente come Rose sia
riuscita a ricominciare dopo la morte di Jack.In questo caso
l’amore non è finito perché uno dei due
abbandona l’altro,ma perché Jack ha voluto fare
l’eroe diventando il ghiacciolino più carino del
pacifico. Quante bestemmie nel momento in cui ha voluto salvare solo
Rose. Ma tutti noi ci continuiamo a dire:”Ma se rose si
faceva un po’ più in là su quella
zattera improvvisata non ci stava pure jack?!”. Dettagli o
meglio strategie cinematografiche. Più il finale
è strappalacrime,più favori dalla critica ha e
poi frutta un bel po’ di soldi anche alle imprese dei
fazzoletti di carta. Ma non siamo qui a parlare di James Cameron che si
è dato agli avatar. Voglio parlare di quando termina un
amore.
Può un amore realmente finire?
No. O si ama o non si ama. E se le persone si lasciano è
perché hanno scambiato la passione,l’attrazione o
anche delle profonde amicizie in amore. O si ama o non si ama.
E se si ama troppo?
Sono situazioni rare, ma accadono e portano
all’intossicazione. Noi donne ci riduciamo tutte come Briget
Jones con un barattolo di gelato al cioccolato in mano e altri 5 pronti
nel frigo e con un bel libbrone con su scritto “Le donne
vengono da venere e gli uomini da marte”.Come questi libri
appaiano magicamente sugli scaffali di ogni donna che ritorna single
è un mistero.
E queste donne riescono a ricominciare?
Certo. C’è chi ci mette di più e chi di
meno dipende da quanto ci si era auto convinti di amare o da quanto si
era coinvolti. Ma si supera. Un esempio brillante di ciò di
cui vi parlo è rappresentato dal film An education. Carey
Mulligan si era innamorata di un uomo molto più grande di
lei,ha scoperto che era sposato che la prendeva in giro e quindi che
non la amava veramente e di conseguenza anche lei. Aveva scambiato la
libertà che lui le offriva per amore. Ma ha capito,ha
sgridato i suoi genitori che sono stati molto più
adolescenti di lei e si è data da fare,ha ricominciato gli
studi ed è entrata a Oxford senza scorciatoie.
Questo non era amore. Era un illusione. E’ triste pensare che
noi ci illudiamo così facilmente oggigiorno. Che non
riusciamo a distinguere l’amore vero. Forse questo accade
perché poche volte nella vita ci si innamora. Ogni volta che
nella vita facciamo qualcosa ci basiamo sulle esperienze passate,ma per
l’amore questo non vale. Ogni volta agiamo e reagiamo in
maniera diversa. Solo quando tutto è finito possiamo
apportare dei confronti e comprendere dove finisce
l’illusione e comincia la realtà. Nonostante prima
vi ho detto che un amore non può finire,vi ho mentito. Alle
volte se si ama veramente possiamo mettere noi la parola fine.
Vi starete chiedendo chi è la pazza che butta
all’aria anni di caccia all’amore?perché
è di caccia alla volpe-uomo che si tratta. Ce ne sono tante
di pazze e sono quelle che hanno capito che cosa vuol dire veramente
soffrire per amore. Non parlo di tradimenti,non parlo di litigi. Parlo
di felicità. Amore non è sempre sinonimo di
felicità. Questo ce lo dobbiamo mettere in testa. Le cose
però possono coincidere se lavoriamo sodo. E se scopriamo
che il nostro amore non può portare alla
felicità?e lì che un amore finisce. Bisogna fare
delle scelte. O vivere in eterno come dei drogati o morire da uomini
felici.
Single men…è questo quello che siamo.
Siamo uomini soli. Se decidiamo di mettere la parola fine siamo morti
dentro e il proprio compagno lo piangiamo come se non ci fosse
veramente più. Ma si può uscire da questa
disperazione?non lo so,io ci sono ancora dentro. Ma Colin Firth con il
suo a single man mi ha insegnato che per tutto c’è
un motivo. Che ogni dolore ha il proprio perché. E
che ogni inizio si ricongiungerà alla fine.
Non scrivo per deprimervi,ma per farvi esaminare il vostro cuore.
Lasciate questo stupido articolo e guardate il vostro compagno e
domandatevi che diamine stiamo facendo,dove stiamo andando? Se sapete
la risposta lanciate per aria la rivista e trascinatelo in
camera da letto. Se invece la vostra mente è in
black out passate a lui la rivista e voi uscite con le amiche. E se
ancora non avete nessuno al vostro fianco bè vestitevi e
chiamate quel ragazzo che vi piace tanto e dopo una
figuraccia o meno spettegolate con le amiche di fronte ad un
cosmopolitan.
Sex and the city docet.
(written by: Isabella Swan)
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Capitolo 16 *** 15 Appuntamento con l'amore ***
BENVENUTI ALLA FINALE!!
questo è
l'ultimo capitolo,come vi avevamo accennato nel capitolo precedente ci
saranno degli extra,ma non sappiamo ne quanti e ne quando li
posteremo.Non sono fondamentali per la storia saranno più
che altro dei momenti non raccontati.Scusate se ci sono degli orrori
grammaticali o altre oscenità.Siamo contente di essere
arrivate fin qui,noi (vampirettafolle e LadyC) ci siamo divertite e
speriamo di essere riuscite a trasmettervi qualcosa.Vi ringraziamo
commosse per averci seguite in silenzio o mostrando la vostra voce
attraverso le recensioni ( a proposito di queste vi vorremmo dire che
abbiamo appena scoperto che se si scrivano recensioni con meno di 10
parole queste appaiono come messaggio personale dell'autore e non nella
sezione recensioni O.O- quindi scusateci se ci siamo
dimenticate di rispondervi,ma non stiamo capendo più
niente).Speriamo che vi piaccia noi il finale lo abbiamo immaginato
così.in conclusione vi vogliamo avvertire di alcune note a
fine capitolo.
Buona lettura!!
BASTARDO IN TRAPPOLA
Capitolo 15 APPUNTAMENTO CON
L’AMORE
3 anni
dopo…
Un anno fa
sono passata a Vanity fair. Dopo una serie di capitoli accattivanti il
mio superiore mi ha concesso la raccomandazione per questa rivista.Ora
non mi occupo più solo di personaggi dello spettacolo e
tutto ciò che concerne il loro mondo.Sono più
serena ora.Dopo la disperazione ho provato rabbia,poi delusione ed
infine rassegnazione accompagnata da un pizzico di sensi di
colpa.Potevo fare quello,potevo fare quell altro.Fatto sta che si
è in due in una relazione.Io non ho fatto la mia parte,ma
lui ha fatto anche fin troppo.
Basta
rabbia.
Dopo
quel giorno di tre anni fa non l’ho più incontrato
se non per puro caso facendo zapping in televisione.So per certo che se
lui non se ne fosse andato subito,se avesse insistito di
più,gli avrei chiesto di restare e come una stupida lo avrei
perdonato.Troppo debole all’epoca e anche troppo
ingenua.Nonostante il mio taglio netto ogni dicembre mi invia una lunga
e-mail dove mi fa un resoconto di ciò che ha combinato
durante l’anno.La prima volta che trovai una sua lettera
pensai che avesse sbagliato indirizzo.Poi mi resi conto che era
riferita a me.Mai un accenno alla nostra relazione,mai alle sue o mie
colpe.L’ ho apprezzato sinceramente, era come farsi una
lettura divertente e piacevole.
Mi
ha scritto che ha cercato di riallacciare i rapporti con i
suoi genitori,ma tutto è finito con una mega litigata con il
padre,il quale dopo aver scoperto la vera natura della sua tanto amata
ex fidanzata si è scusato,ma Edward non ne ha voluto
sapere.Non ho ben capito come la super top model Rosalie Hale sia scesa
dal suo trono,ma credo che il suo avvocato si sia fatto sfuggire alcune
indiscrezioni come che era stata citata in giudizio per stalking.Mi
pare di aver letto in qualche giornale scandalistico,forse proprio in
quello per cui lavoravo, che lo stress l’ha fatta ingrassare
tanto da perdere numerosi ingaggi e passare allo status di modella
over-size.Queste sono le soddisfazioni della vita.
Edward
mi ha raccontato che è molto impegnato nel lavoro.Sta
cercando di raggiungere i risultati tanto agognati e quest anno dopo
aver vinto il golden globe come miglior attore in una parte drammatica
ha ricevuto la nomination anche agli oscar anche se non parlo quasi mai
di lui,faccio il suo tifo.Ha sempre avuto un sogno,ma solo io
l’ho sempre appoggiato.
Quando
l’ho mandato via pensavo di non farcela a superare
tutto.Piangevo troppo,mi disperavo troppo.Pian piano mi sono ripresa e
come tutte mi sono buttata a capofitto sul gelato,film strappalacrime e
lavoro.Anche io ho raggiunto i risultati sempre desiderati.In questi
anni non ho più avuto una relazione seria.Sono uscita un
paio di volte con due uomini diversi, al secondo appuntamento ero
introvabile.Per il primo sfortunato alice aveva trovato la scusa che mi
ero rotta una gamba indossando tacchi troppo alti e che ora ero troppo
occupata a fare casa alla jimmy chou.Al secondo invece aveva detto che
avevo quattro bambini e in più una compagna di letto
occasionale cioè lei.Per entrambi il verdetto è
stato: pazza.
Purtroppo
sono ancora innamorata di lui.Ma non lo aspetto, più che
altro attendo quell’occasione che faccia rinascere
la mia scintilla che ormai si è affievolita se non
del tutto spenta. Non sono più la stessa persona di 3 anni
fa.Sono più calma,rilassata,soddisfatta della proprio vita
lavorativa e in cerca di una più allettante amorosa.
Sono
qui aspetto l’occasione. Buttati che è morbido.
“Possibile
che quando sei di cattivo umore ti fai la maratona di film
d’amore?”mi domanda alice indaffarata ad uscire con
jasper.Alice mi è rimasta accanto,ma l’ho
spaventata, è stata un tantino eccessiva la mia reazione.Ma
la ringrazio comunque,non mi ha fatto le solite prediche,ha
semplicemente cercato di risvegliarmi.Mi ha comparto un cane per
tenermi la mente occupata, è un dolcissimo coker nero come
la pece; l’ho chiamato jake.
Non
siamo più amici come una volta con il jake in carne e
ossa.Ogni tanto ci vediamo per un caffe,ma niente di più
,è imbarazzante per tutti.Per me perché lui mi
aveva avvisato,per lui invece perché vede la donna che ha
amato soffrire.
“Uffa
alice non è giornata,oggi l’ennesima collega ha
esibito il suo nuovo fidanzatino modello come un trofeo.Credo che
inizino a pensare che sia lesbica”
“Tesoro
ma lo sei se no io che ci sto a fare?”si avvicina alice
dandomi un tenero bacio sui miei capelli arruffati.
“Quando
darai la brutta notizia a jasper”
“Non
voglio avere persone sulla coscienza”mi lancia
l’ennesimo bacio volante e chiude la porta alle sue spalle.
Mi
avvicino al lettore dvd per inserire un nuovo film :tristano e
isotta.Ma si siamo un po’ masochisti!!
Ma
un programma in tv attira la mia attenzione.Sono le conferenze stampa
pre-oscar e stanno intervistando Edward.In tv lo seguo sempre.
“Signor
cullen come si è preparato a questo ruolo?”
“Nonostante
l’aspetto inglese come ben sapete non lo sono ed ho deciso di
seguire un vero e proprio corso per diventare un vero british
gentleman,accento,postura,mentalità…dovevo capire
affondo il mio personaggio”.
“Signor
cullen qual è stata la scena più difficile da
interpretare?”
“Credo
quella in cui dovevo salire a cavallo con la mia co-ptotagonista sulle
spalle…non riuscivo a prendere lo slancio per
salire”
Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah
“Signor
cullen in questi anni non è stato mai visto accompagnato da
una donna,per il lavoro ha sacrificato la sua vita privata?”
Silenzio.Guarda
prima le sue mani e poi dritto nell’obiettivo,non verso il
giornalista.
“Purtroppo
si.Come uno stupido non riuscivo a conciliare queste due parti della
mia vita e ho preso una decisione prima di fare danni irreparabili.Ho
cercato una certa stabilità nel lavoro perché
alla donna che amo voglio offrire sicurezze e non parlo di
denaro.Davanti a se deve avere una persona serena che sa quello che
vuole.Ho fatto degli sbagli ma…sono maturato però
questo spetta a lei deciderlo”
“Perciò
c’è o non c’è una
lei?”
“Entrambe
le cose eheh.La penso sempre e ogni giorno spero che sia felice,anche
se mi fa male pensarla felice e serena senza di me.Spero che mi perdoni
non come il ragazzo ingenuo e pieno di sé,ma come
l’uomo che l’ama.Fin da subito aveva ben capito il
tipo: un bastardo da domare.E be ci è riuscita.
Sappi
che tutto quello che ho fatto è stato solo e unicamente per
te”continua a fissare la telecamera.C’è
tanta tensione.Io ho spezzato il dvd che avevo tra le mani.Ad una
giornalista seduta in prima fila è caduta la cartellina di
documenti che aveva tra le gambe.Il regista guarda Edward con un
sopracciglio alzato e un suo collega attore lo guarda con aria
divertita.E’ una dichiarazione?Io…non
l’ho aspettato in questi tre anni,io aspetto solo
l’occasione che mi faccia ritornare completamente viva.
Che
sia questa?
“Allora
signor cullen ci dica quale sarà la sua prossima
mossa?”
“Ma”disse
ridendo”Forse busserò alla sua porta”
TocToc.
Bussano
alla porta.Sento una leggera ansia così leggera che ho
spezzato in quattro parti il cd tra le mani.
Mi
alzo lentamente stendendo meglio l’orribile vestaglia rosa in
pail.Non guardo dallo spioncino non ce la faccio e apro la porta
direttamente.
“Ho
aspettato tanto tempo questo momento. Sono tornato e questa volta non
me ne andrò più”
Lo
stupore dei miei occhi si trasforma in dolcezza e la mia bocca
spalancata per la sorpresa desiderata in un sorriso traboccante di
felicità. Credo di avere una paralisi facciale
perché non riesco ad emettere nessun altro suono che
non…
“Bentornato”gli
risposi con le lacrime agli occhi pieni di una completa e sospirata
felicità.
note:
-con modella over-size nel campo della moda non si intende per forza
una modella dalla 42 in poi,ma anche ragazze dalle forme ben
pronunciate,ma sempre magre.Però per una modella
è sempre un problema essere catalagata così.Si
perdono le possibilità di rappresentare numerosi stilisti
per gli standard rigidi che ci sono nel mondo della moda.
-vorremmo precisare che il comportamento di edward non è
egoistico.Lui ha accettato di separarsi da bella perchè
sapeva che la sua vicinanza le avrebbe fatto male e quindi ha cercato
di diventare una persona migliore sia per lei che per se stesso.
-naturalmente la frase di edward detta in tv e la sua comparsa a casa
di bella sono casuali.naturalmente l'intervista non era indiretta,ma
pre-registrata.
-le lettere di edward servivano a mantenere il suo ricordo vivo in
bella.Bella non gli ha mai risposto per paura di cedere dato che ha
continuato ad amarlo in questi anni.
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Capitolo 17 *** Extra 1 ***
extra 1
In realtà non avevo nessuna intenzione di scrivere adesso
questo extra,ma dopo che un'altra di voi mi ha chiesto mie notizie ho
pensato:"Oh mio Dio,ma allora questa sroria è piaciuta veramente
tanto!!!so scrivere!!". Be sono soddisfazioni perciò
grazie,grazie a tutte voi,ai vostri commenti e anche ai vostri silenzi.
Grazie di avermi seguita.
Saranno due gli extra,scritti senza pretese solo per il gusto di rincontrare di nuovo Edward e Bella.
Buona lettura!!
Extra 1
“Oh
avanti sono mesi che aspetto di vedere il filmino del tuo matrimonio
questo è il momento adatto”mi supplica Alice
stravaccandosi sul mio divano.
Tornata dalla sua
luna di miele con Jasper non faceva altro che pensare ai matrimoni.
Incontra dei conoscenti per strada e gli consiglia di sposarsi entro
giugno se no dopo fa troppo caldo. Ai suoi genitori ha proposto di
rinnovare le promesse di matrimonio e inoltre vuole far accoppiare
anche il mio Jake,il cucciolo di coker che mi ha regalato un paio di
anni fa.
“E va
bene,ma solo perché gli uomini sono impegnati a capire come
montare la nuova libreria e ci metteranno un po’”.
Prendo il dvd e lo inserisco nel lettore.
Il film parte.
Ci siamo sposati
al mare in California. Edward stava girando un film da quelle parti e
io gli avevo proposto di prendere due piccioni con una fava.
All’inizio non voleva,avrebbe voluto accontentarmi in tutto e per
tutto. Voleva darmi il matrimonio che avevo sempre sognato,ma gli dissi
chiaramente che questo era quello che volevo.
Il filmino parte
con la nostra partecipazione che viene aperta da una mano invisibile e
un primo piano delle parole al suo interno. Intanto una musica fin
troppo festosa fa da sottofondo a questa e alla scena successiva.
Il filmino
è stato girata da un nostro amico;abbiamo organizzato tutto in
meno di quattro mesi,abbastanza per lo sposo,troppo pochi per la sposa.
“Non ci
posso credere e voi avete avuto il coraggio di dargli quelle
foto”esclama Alice richiamando la mia attenzione di nuovo verso
lo schermo.
Una carrellata di
mie foto e di Edward da neonati ad oggi scorrono imperterrite. Mi
sembrava un’idea divertente all’inizio,ma ora che le
osservo meglio non mi alletta più.
La prima immagine
è quella mia con il sederino all’aria sul fasciatoio e poi
quella di Edward che viene portato a spasso come un cane.
Poi passiamo
all’adolescenza,almeno lì ho fatto una buona scelta. Le
foto messe a confronto sono una mia in costume che gioco sulla spiaggia
a racchettoni e Edward in tuta a scuola dopo qualche allenamento. E poi
scorrono tante foto di me e lui di qualche anno fa, di adesso,da soli e
insieme.
Finalmente inizia
il matrimonio,direttamente dal mio ingresso in scena sulla spiaggia.
Portavo un vestito molto semplice. Più corto davanti e
più lungo dietro. Di lino bianco. Spalle scoperte,lieve
arricciatura sul seno e posata sui fianchi una cintura a treccia
impreziosita da swaroski. Capelli sciolti al vento tenuti fermi da una
piccola treccia. Semplice, morbida,perfetta.
Lo sposo rispecchiava me. Pantalone in lino blu e camicia bianca. Capelli spettinati e un sorriso da favola.
Percorsi con il
sorriso sulle labbra la navata con mio padre che mi tratteneva dal
braccio per farmi rallentare. Probabilmente data
l’instabilità della sabbia. Il pastore ci aspettava sotto
una telo bianco dal quale scendevano fiori e conchiglie che
svolazzavano al vento leggero.
Forse è
grazie al filmino che ricordo tutto perché se fosse per me non
ricorderei altro che il sorriso di Edward e le sue fresche mani che
tenevano le mie.
I suoi occhi
verdi che guardavano fisso i miei sbattendo il meno possibile le ciglia
per non perdersi ogni mio più piccolo avvenimento. Le sue labbra
che mi sorridevano sempre; mostrando a volte il suo sorriso sghembo a
volte i suoi bianchissimi denti. Il suo pollice che accarezzava il
dorso della mia mano destra.
Solo questo ricordo.
“Ehi ti
ricordi quella maleducatissima collega di Edward che portava un vestito
anche lei bianco?”veramente no ,avrei voluto dire ad Alice.
“Già
che zoccola,oh guarda eccola”oddio portava veramente un vestito
bianco e ora ricordo che Alice si era talmente arrabbiata che le aveva
messo sulle spalle un pareo colorato dopo che inavvertitamente le aveva
sporcato con l’acqua marina il vestito di seta.
Già
è a questo che servono i filmini del matrimonio: a ricordarti
che non c’era solo tuo marito in quell’occasione. Il tuo
bellissimo marito del il quale sei follemente innamorata.
“Ehi ci siamo sposati”irrompe mio marito nella stanza.
“Ma dai non
me n’ero accorta”risposi a tono guardando che
effettivamente ci eravamo appena sposati sulla pellicola.
“Come non ti sei accorta di avere uno strafigo pazzesco, che per la cronaca ha vinto un golden globe,nel tuo letto?”
“Il golden globe o tu nel letto?”lo prendo in giro sporgendomi all’indietro per accogliere il suo bacio.
“Come va la libreria?”chiedo sempre io perché Alice è troppo impegnata a rimirarsi nel filmino.
“Mi
servirà almeno per un altro giorno Jasper”risponde
sconsolato mio marito. Non mi stancherò mai di ripeterlo. Avevo
raggiunto il massimo grado di felicità o per lo meno lo avrei
raggiunto dopo il primo bambino. Vivevamo serenamente. Gli ultimi due
anni erano stati un idillio. Non ho mai dimenticato il passato,ma si
l’ho perdonato. Ho capitolo le sue motivazioni e anche se non le
accetto le capisco. Io lo amo e voglio stare con lui e niente e nessuno
me lo potranno impedire.
Edward è
sempre lo stesso ragazzo premuroso e un po’ bastardo che ho
conosciuto 6 anni prima,solo ora meno ragazzo e più uomo. E io
sono più sicura so quello che voglio e sono pronta a picchiarlo
pur di farglielo capire. Niente più scommesse solo sane mazzate.
Che naturalmente si trasformano sempre in altro grazie a mio marito.
Come corrompe lui non corrompe nessuno.
“Non ci
sono problemi tienitelo quanto ti pare io ora devo studiare
attentamente il vostro filmino”risponde Alice.
“Ma tesoro la nostra luna di miele è finita due giorni fa e già mi tratti male”
“Ero
così dal primo giorno che mi hai conosciuta perciò
saresti dovuto scappare prima ora è troppo tardi”guardiamo
la piccoletta con occhi terrorizzati,ma poi scoppiamo a ridere. Neanche
il matrimonio l’ha cambiata è sempre la stessa rompiballe
di anni fa.
Mentre penso ciò il filmino è arrivato quasi verso la fine.
Io ed Edward che ballando sotto il gazebo sempre sulla spiaggia ci allontaniamo verso la riva.
Ridiamo per
qualcosa che ricordo bene. Mi aveva chiesto di fare un mega gavettone a
mio padre per fargli cambiare l’umore da nero,per la figlia che
lo lascia, a nerissimo,per il genero cretino.
Mi prende per
mano per correre più lontano dal cameraman,ma si accorge che
è impossibile così mi fa fare un caschè e mi bacia
facendo scoppiare gli applausi.
Mi alzo dal
divano su questa scena e abbraccio mio marito. Edward avvolge il suo
braccio intorno alla mia vita e mi sussurra dolcemente:
“The end”
Come avete
potuto notare non ho spiegato tutto nei minimi dettagli,come si sono
riappacificati,cosa si sono detti e come sono arrivati fin qui. Tutto
questo è affidato alla vostra immaginazione io mi sono solo
occupata di scrivere questo breve momento di tenerezza. Semplice e
genuino come sarà il prossimo. Vi indicherò solo la
strada che stanno prendendo i miei personaggi e poi li affido alla
vostra fantasia.
Grazie a tutte!!
Ragazze vorrei ricordarvi che sto scrivendo una nuova storia nelle originali: Storia quasi vera di una ventenne qualunque.
Passateci mi fareste davvero contenta!!
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Capitolo 18 *** Extra 2 ***
extra2
Siamo alla fine,questo è un addio.
Con questo extra chiudo ufficialmente Bastardo in trappola. Come avevo
già detto in passato per me era finita questa storia già
da tempo,perciò non mi sento tanto male come due capitoli fa; ma
penso che per voi sarà diverso.
Come il capitolo precedente questo è un'altro squarcio della
quotidianità di Edward e Bella, non ci sono legami, non ci sono
defizizioni temporali queste spetta a voi deciderle. Come ho ripetuto
già non credo che sia il caso di insistere ancora, ma solo di
godersi il momento e di lasciare spazio alla vostra fantasia. Stabilite
voi i dettagli se volete, ma soprattutto buona lettura!!
Extra 2
“Sempre
con il sedere sul divano, ma perché non prendi un bel libro e
leggi” sento mio marito inveire contro nostra figlia per
l’ennesima volta. Lily ha solo quattordici anni, ma è la
classica adolescente tutta smartphone, computer e converse. Edward si
arrabbia spesso con lei. Sembra che non ne voglia sapere di studiare in
questo momento e questa secondo me è colpa sua. Con suo fratello
maggiore ha mostrato che con lo sport si può puntare a una buona
carriera. E ora Lily sta pensando di iniziare una carriera da
giocatrice di pallavolo. L’idea non ci sembra sbagliata, ma
quella di abbandonare completamente la scuola sì.
“Dopo dopo”ecco le parole preferite da mia figlia.
“Ma la senti che dice tua figlia? E tu che fai
ridi…”risponde esasperato Edward entrando in cucina dove
io preparo la cena.
“Guarda caro che la colpa è tua, sei tu che hai
incoraggiato Luke a proseguire gli allenamenti di football a discapito
dello studio e ora TUA figlia si sta solo vendicando di te”
“Vendicando?”
“Certo quando lei è venuta da te a dirti che voleva fare lo stesso con la pallavolo tu glielo hai negato”.
“Ma lei sa come studiare,può avere tutte e due
se lo vuole. Luke invece è uno scansafatiche…parole sue
eh”alza le mani come a giustificarsi.
E’ vero, Luke già dai quattordici anni aveva
dichiarato di non voler studiare e giustamente vedendo la sua
infelicità, lo avevamo spinto a finire almeno il liceo e a
ottenere una borsa di studio sportiva. Lily invece adora studiare, lo
fa con passione, ma si è intestardita con la pallavolo dopo che
il professore di motoria le aveva detto che aveva una certa
predisposizione.
“Che devo fare”sbuffa sconsolato mio marito mentre mi circonda da dietro con le sue braccia la vita.
“E’ un capriccio adolescenziale, aspetta e vedrai
che fra un mese vorrà diventare una modella o altro”gli
faccio assaggiare il mio sugo per far direzionare i suoi pensieri
altrove.
“Certo che se dici che si sta vendicando mi ricorda una
persona di mia conoscenza…”ammicca leccandosi il cucchiaio
di legno.
“Noi donne Cullen ne avevamo e abbiamo tutti i
motivi”mi bacia teneramente la guancia fino a quando non irrompe
con un tono di disgusto il “diavolo”in persona.
“Ma che schifo, non potreste sbaciucchiarvi quando non sono in casa?!”.
“Chi si sbaciucchia”ecco che arriva il grande. A
sedici anni è già alto come Edward, ma assomiglia tutto
alla mamma.
“Vieni qua”e gli stampo un bel bacione sulla guancia già da uomo con una leggera barba castano chiaro.
“Anch’io, anch’io”prorompe il piccolo di casa di soli sette anni.
Lory era stato un miracolo. Mi sarebbe piaciuto tanto avere
un altro figlio dopo Lily, ma quella era stata una gravidanza davvero
difficile: nausee, giramenti di testa, perdite di sangue. Ne sono
uscita stremata. Ma poi è arrivato questo adorabile miracolo dai
capelli ricci e gli occhi birichini.
“Ma si tutti a baciare la mamma”prendo in braccio
Lory e lo sbaciucchio bene bene. Anche se è bello cresciutello,
me lo coccolo come più mi pare e piace.
Sia Luke che mio marito si avvicinano per quest’abbraccio di gruppo improvvisato, tranne Lily.
“Che schifo”afferma incrociando le braccia al
petto. Alle volte mi fa impressione quella ragazza è la copia
sputata di Edward anche con il suo carattere un po’ arrogante e
da saccente.
“E dai vieni anche tu”mio marito allunga una mano
per pizzicarle una guancia e dopo essersi fatta un po’ spupazzare
dal papà lo scansa disturbata. Tanto a me non l’avrebbe
data a bere, adora il suo papà che la porta ai Golden globe e
alle prime dei film tutta elegante da potersi vantare con le amiche. E
ama anche la sua mamma che ogni tanto la porta nella sua redazione a
sbirciare i futuri servizi fotografici.
Ritorno a mescolare il sugo quando tutti spariscono dalla cucina.
“Stasera escono tutti”mi accorgo che mio marito è ancora alle mie spalle.
“Lory non può uscire ha sette anni”è il mio bambino, ma non lo dico ad alta voce.
“Jasper lo porta insieme a Pitt a vedere un cartoon al cinema”.
“Edward che cosa hai in mente?”per colpa di tutti quegli abbracci mi si sta attaccando il sugo.
“Pensavo pop-corn, due bicchieri di vino, un film romantico…”.
“Sì e magari con te protagonista”
“Giusto, non ammiri abbastanza tuo marito”mi tira un pizzicotto sul sedere.
“E tu invece…non mi pare di essere venerata a
dovere”struscio il sedere su di lui per provocarlo un po’.
“Come? e ieri pomeriggio?”
“Ti riferisci alla sveltina?Ed non ho più
l’età e la passione adatta per fare quelle cose da
adolescenti arrapati”
“Bene stasera allora faremo tutto con calma come i vecchi quarantenni, e passa, che siamo”.
“Perfetto amore”inclino la testa all’indietro per farmi posare un tenero bacio sulle labbra.
“E che cavolo, ma non posso proprio entrare in cucina”.
“Senti bella non ti scandalizzare tanto, queste cose
alla fine le farai anche tu”la rimprovero scherzosamente. Siamo
così attenti a non farci beccare io e mio marito che alle volte
dubito che combiniamo qualcosa.
“Se vabbè”risponde il padre.
“Concordo con papà”interviene il fratello più grande.
“Ma bravi i miei ragazzi ora si coalizzano contro la mamma”li sgrido scherzosamente.
“No no” e Luke corre a darmi un altro bacio sulla guancia. Come sono mammoni i maschio. Provare per credere.
“Forza a tavola”incito tutti a sedersi.
“Ah mamma volevo dirti che stavo pensando di accettare
quella proposta del nostro parrucchiere”inizia prima di mangiare
Lily.
“Che proposta?”rispondono all’unisono
Edward e Luke. Mamma mia questi maschi, trattano la mia Lily come se
non dovesse avere una vita sociale. Per loro dovrebbe stare in una
palla di vetro e fare tutto ciò che loro vogliono.
“Mauro le ha chiesto di partecipare ad una piccola
sfilata dove degli stilisti emergenti mostreranno le loro creazioni. Su
Lory mangia gli spinaci”ma il mio bambino si rifiuta di aprire
bocca.
“Comunque va bene, mi fido di Mauro e so che è una cosa seria”.
“No no io voglio sapere tutto, Luke informati”
“Certo papà, ma che sono queste cose hai solo quattordici anni”ecco che arrivava il suo secondo papà.
“Guardate che non deve sfilare nuda, se sfila per il
nostro parrucchiere dovrà indossare gli abiti che vuole
perché lei dovrà portare in passerella la sua
acconciatura”.
Ed ecco qua la mia famigliola felice, del tutto identica a quella della Mulino bianco.
Mi sento appagata certo, è sempre tutto dannatamente
difficile. Non mi piace quando mia figlia fa l’adolescente
difficile come adesso, mi dispiace per Luke che non vuole proseguire
gli studi, so che se continuo a viziare troppo Lory avrà dei
seri problemi da grande, e soffro di solitudine quando Edward parte per
sei mesi per girare un nuovo film o progetto.
Abbiamo trovato un punto d’incontro
perché è questo che fanno le famiglie. Le nostre carriere
sono proseguite tranquille soprattutto negli anni in cui abbiamo
concepito; ne è valsa la pena aspettare tutti quegli anni per
sposarsi così abbiamo avuto tempo di capire noi stessi e che
cosa volessimo dall’altro.
Ora cerchiamo di essere dei buoni genitori, anche se noi in
primis abbiamo avuto delle adolescenze disastrose. E da adulti non
eravamo di certo meglio, basti pensare a come ci siamo incontrati
Edward ed io. Ma gli anni del fidanzamento e del matrimonio hanno reso
il nostro passato più leggero. E ancora oggi se ci chiedono se
vogliamo tornare giovani rispondiamo di no.
E’ questo che vogliamo, il nostro presente.
Un ultimo saluto. Grazie a tutti voi che mi avete seguito e
recensito,grazie a chi ha insistito chiedendomi notizie di che fine
avessi fatto e grazie a chi ha semplicemente taciuto. Nonostante le
critiche a me questa storia è piaciuta, mi sono divertita a
scriverla insieme alla mia amica LadyC ( che poi per mancanza di tempo
a lasciato tutto a me). E' una storia semplice e senza pretese
così deve essere letta, un passatempo gioioso.
Ma se non volete lasciarmi io sto continuando ascrivere. Ho pubblicato
una storia originale: "Storia quasi vera di una ventenne qualunque", se
ci fate un salto mi fareste davvero felice; sarei contenta di
incontrarvi anche là.
Bene amiche allora arrivederci!!!
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