Una fidanzata per Piton

di AlbusSilenteXX
(/viewuser.php?uid=98221)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La scommessa ***
Capitolo 2: *** Cosa scopre il trio ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** Strani avvenimenti ***
Capitolo 5: *** Rospi e meche ***
Capitolo 6: *** L'occhio dell'ora ***



Capitolo 1
*** La scommessa ***


 

 

 

 

 

 

 

 

Era il primo di febbraio, e per Severus Piton fu un incubo. E presagiva che probabilmente era solo l’inizio dell’incubo.

Quell’anno, l’insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure era quel deficiente di Gilderoy Allock.

Quella sera del primo febbraio indossava il suo nuovo, sgargiante, vestito rosa shocking.

Si alzò in piedi un attimo prima che cominciasse la cena, e, accompagnato da uno dei suoi smaglianti sorrisi a trentadue denti annunciò:

‘’Ragazzi e ragazze, e professori e professoresse!’’

Ammiccò, scatenando un ‘oooh’ da parte di alcune stupide ragazze dei primi anni.

‘’Sono lieto di annunciare che quest’anno, in concordo con il Preside e tutti gli insegnanti, si terrà, esattamente tra due settimane, la Festa di San Valentino!’’

Tutti i professori si guardarono l’un l’altro disgustati. Nessuno ne era a conoscenza. La Cooman, che stava bevendo un sorso di succo di zucca, sputò tutto sulla casacca di Piton. Questo la fulminò con lo sguardo.

In Sala, alcuni studenti guardavano Gilderoy perplessi, alcuni disgustati, molte ragazzine del primo anno esultavano.

‘’Le danze di apriranno in questa Sala a partire dalle undici di venerdì sera…’’ continuò Gilderoy ‘’per qualsiasi informazione al riguardo, chiedete pure ai vostri Professori… sono sicuro che Severus Piton sarà lieto di insegnarvi qualche Pozione d’Amore, o la McGranitt a trasfigurare il vostro cappello in un putto, o la Cooman a predirvi il futuro in amore…’’

Piton e la McGranitt erano rossi di rabbia. Piton era pronto ad avvelenare chiunque gli avrebbe osato chiedere di preparargli una Pozione d’Amore.

Rancoroso, nei giorni seguenti Piton sfogò la sua rabbia e nervosismo sugli studenti. Potter fu messo in punizione tre volte in sette giorni, i compiti aumentarono, come la difficoltà delle Pozioni, e Grifondoro perse un mucchio di punti!

‘’Non se ne può più!’’ disse Harry rabbioso, mentre tornava dall’ultima punizione di Piton. Aveva dovuto ripulire l’ingresso dal vomito delle manticore che per sbaglio erano sfuggite ad Hagrid.

‘’Non lo sopporto! Se solo potessi fargliela pagare!’’ si gettò sbuffando su una poltrona, di fronte a Ron ed Hermione, che stavano finendo i compiti (di Pozioni ovviamente).

‘’Non puoi fargliela pagare!’’ disse Hermione alzando lo sguardo dalla sua lunga pergamena. ‘’E’ un professore, qualunque cosa gli farai, verrai messo di nuovo in punizione!’’

‘’Non è un professore qualsiasi!’’ esclamò Ron ‘’E’… Mr. Perfidia in persona!’’

‘’Non esageriamo!’’ disse Hermione con aria di superiorità ‘’lo è solo ultimamente, è nervoso perché tra poco si terrà la festa di San Valentino!’’

‘’Hermione ha ragione!’’ disse Seamus che aveva ascoltato la conversazione ‘’ E ho anche sentito dire che Allock ha chiesto, o meglio, obbligato tutti i Professori ad aprire le danze!’’

Tutti scoppiarono a ridere.

‘’Ma ce lo vedete, Piton a ballare?’’ disse Ron ridendo.

‘’Certo!’’ disse Fred, unendosi anche lui alla conversazione ‘’Lui e Gazza farebbero una bella coppia!’’

Tutti continuarono a ridere, immaginando chi avrebbe ballato con chi, e come avrebbero ballato.

Ma ad un certo punto a Harry tornò l’angoscia.

‘’Manca una settimana al ballo, e ciò significa un’altra decina di punizioni ancora!’’

‘’Su amico… sono sicuro che Piton si scoccerà di punirti in continuazione e passerà ad altri!’’ disse Ron battendogli una mano sulla spalla.

Harry rise amaramente ‘’Piton scocciarsi? Ma figurati, cosa potrebbe far cambiare la sua perfidia, il suo odio nei miei confronti?’’

Fred e George si guardarono e poi esclamarono contemporaneamente ‘’L’Amore?’’

Tutti risero.

‘’Non c’è niente da ridere!’’ disse Hermione ‘’Piton è adulto, che ne sappiamo che non ha già una moglie?’’

Questo provocò ancora più risate. I gemelli avevano le lacrime agli occhi.

‘’E chi se lo prende a uno come Piton?’’ rideva Ron.

‘’Beh non puoi saperlo!’’ esclamò Hermione ‘’In fondo… è affascinante, è oscuro… è… è…’’ ma non le venne altro in mente.

‘’Hermione, non è che hai una cotta per lui?’’ esclamò George.

‘’Che antipatici!’’ ribattè Hermione ‘’per me è fidanzato o sposato!’’

‘’Beh allora facciamo una cosa!’’ propose George ‘’Io punto 50 galeoni che Piton non ha mai avuto una donna!’’

‘’Io ne punto 20 che Piton si è fatto quella racchia della McGranitt!’’

Disse George tirando fuori delle monete.

‘’Io sto con Fred’’ disse subito Ron ‘’Anche tu Harry?’’

Harry non sapeva cosa ribattere. Fred parlò prima di lui.

‘’E nel caso io vinca la scommessa, ne scommetto altri 50 che gli trovo la tipa!’’

‘’Matto!’’

‘’Completamente folle!’’

‘’Beh, intanto, se riesco a farlo innamorare entro la prossima settimana, penserà alla strega del suo cuore e lascerà in pace Harry!’’

‘’Ahahah ci sto!’’ esclamò Harry, anche se la cosa gli sembrava molto improbabile. Piton innamorarsi? Era più facile che Silente ballasse nudo il samba sul tavolo della Sala Grande.

‘’Ma ragazzi, state dicendo un mucchio di stupidaggini!’’ esclamò Hermione

‘’Come credete di riuscire a capire se Piton è mai stato con qualcuna, se è innamorato, sposato…?’’

‘’Mmm… scoprendolo?’’ esclamarono i gemelli all’unisono.

Cacciarono una pergamena e iniziarono a scrivere tutte le scommesse.

‘’Neville, tu quanto punti?’’ gli chiesero i gemelli.

Neville li guardava sconvolti.

‘’M-ma… io…’’

‘’Va bene, allora tu stai con Hermione, che scommette che Piton è sposato!’’ e i gemelli presero appunti.

‘’Un momento!’’ protestò Hermione. Ma era troppo tardi per fermare Fred e George. In definitiva, questo fu scritto sulla pergamena delle scommesse:

 

 

Piton è sposato ………………………………….Hermione e Neville puntano 30 galeoni

Piton non ha mai avuto una donna ……………………Harry, Fred e Ron 50 galeoni

Piton è stato con la McGranitt……………………………….…George punta 20 galeoni

Piton è pedofilo, importuna le ragazzine………….. Seamus e Dean 100 galeoni

 

‘’Beeenissimo!’’ disse Fred e attaccò la pergamena sulla bacheca Grifondoro, invitando anche tutti gli altri Grifondoro a partecipare alle scommesse. Nella seguente settimana, tutti si misero all’opera per cercare di saperne di più sulla vita sentimentale di Piton.

‘’Ehi Harry!’’ lo salutarono la mattina dopo i gemelli ‘’non è che ci presteresti il tuo mantello dell’invisibilità?’’

‘’Cosa?!’’

‘’Solo una volta!’’

‘’Ci serve per intrufolarci nella camera da letto di Piton!’’

‘’Ehm… ma veramente…’’

‘’Avrà sicuramente un diario segreto dove racconta la sua atroce astinenza…’’ disse Fred.

‘’o un reggiseno della McGranitt abbandonato da qualche parte sotto il letto…’’ disse George.

‘’Oh e va bene!’’ disse Harry sconvolto. ‘’E’ nel mio baule in camera… ma ve lo presto solo una volta!’’ urlò dietro ai gemelli che già correvano nel dormitorio.

Poi prese la cartella e si preparò ad un’altra durissima lezione di Pozioni. Quella storia era ridicola. Come avrebbe fatto a capire se Piton in vita sua aveva mai avuto una donna? Come se la domanda avesse bisogno di risposte, ovvio che non ne aveva avuto mai una! E chi se lo sarebbe preso?

Immaginò Piton innamorato di una strega, ma questo pensiero lo scacciò subito. Scoppiò a ridere. Figuriamoci, Piton e le donne erano come Ron e i ragni! Quella era roba da Gilderoy, non da Piton.

Ma quel giorno, fu proprio Gilderoy a dare una mano al trio nella loro assurda ricerca…

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Cosa scopre il trio ***


E comicia l’avventura! In questo capitolo vediamo cosa combina il trio…

Grazie a tutti per le recensioni !! ^^ Sono contenta che vi sia piaciuto il 1° capitolo! ;*

 

 

 

‘’Ok non guardarlo ora… ok forse ora si…’’

Per la prima volta in due anni, Hermione non riusciva a concentrarsi a lezione. La storia della scommessa l’aveva messa terribilmente in crisi, e si sentiva anche molto stupida. Un mare di pensieri vorticava nella sua mente…

‘’Questa faccenda ci porterà nei guai… in questo preciso istante, mentre Piton fa lezione, Fred e George sono nella sua camera da letto! Se li trova li espellerà! Ed è ovvio che Harry e Ron vorranno fare lo stesso, e si metteranno nei guai… l’unica soluzione a tutto ciò… è scoprire immediatamente qualcosa, così la finiranno con questa storia… ok ora lo guardo e vedo che espressione ha… se è innamorato me ne accorgerei… sono una strega intelligente……’’

‘’Signorina Granger!’’ disse Piton improvvisamente.

Hermione saltò sulla sedia.

‘’Non potrebbe evitare di continuare a contorcersi le mani ogni cinque secondi e proseguire la sua pozione? Mi sta facendo venire un emicrania!’’ e le tolse cinque punti. Hermione divenne completamente rossa. Harry e Ron la guardarono sconvolti.

‘’Cosa c’è Granger?’’ le chiese Malfoy, voltandosi, con un ghigno ‘’Preoccupata che nessuno t’inviterà al Ballo?’’ Tiger e Goyle risero.

‘’Non temere! Sono sicuro che il tuo adorato guardiacaccia avrà qualche castoro mannaro che perderà la testa per te… in fondo, con la dentatura che ti trovi, non si accorgeranno mai che sei una strega mezz…’’

Ma non riuscì a finire la frase. Ron perse la pazienza, e, rosso in viso, si gettò su Malfoy.

‘’Ron non farlo!’’ urlò Harry e si gettò nella mischia.

‘’Ahahah’’ ridacchiava Malfoy, che era riuscito a schivare un fendente ‘’Dimenticavo che hai anche un altro pretendente… io al posto tuo, sceglierei il castoro, puzza di meno…’’

‘’Adesso basta!’’ ululò Piton che era comparso all’improvviso sulla scena, un enorme pipistrello che troneggiava sui bambini del secondo anno.

‘’Potter e Weasley, in punizione, oggi alle tre nel mio ufficio!’’ disse, guardandoli malissimo dall’alto del suo naso adunco.

‘’E tu Malfoy, credo ti convenga lasciare in pace la Granger, o i due passeranno la loro esistenza in punizione! Ora continuate tutti a lavorare, e se qualcun altro disturba la lezione, lo faccio espellere direttamente!’’

La voce di Piton era colma d’ira. Tutti tornarono alle loro pozioni velocemente, cercando di concentrarsi al massimo. Ma una di loro non ci riusciva comunque.

‘’Ha… ha detto… lascia in pace la signorina Granger!’’ pensò Hermione arrossendo. ‘’Non ha mai detto una cosa del genere in due anni… e se…’’

Hermione lo guardò e le sembrò che il professore avesse ricambiato il suo sguardo per un momento. Si sentì salire la febbre… ma era ovvio! Lei era la più brava del suo anno… le sue capacità magiche erano superiori anche a quelli del terzo e del quarto anno… era ovvio che Piton avesse un debole per lei… e in quei giorni, era nervoso perché temeva che qualcuno l’avrebbe invitata al ballo…

Piton dall’altro lato, la guardò malissimo. Ma che aveva quella ragazzina? Era da mezz’ora che lo guardava, si contorceva le mani e lo riguardava. Lo metteva in imbarazzo e per un attimo si sentì molto stupido. Forse aveva i capelli fuori posto, una caccola che gli scendeva dal naso, la camicia sbottonata… Nonostante l’avesse rimproverata, continuava a guardarlo. Prese un libro e fece finta di leggere, così non doveva guardarla…

 

‘’Fa finta di leggere un libro!’’ notò subito Hermione ‘’Lui sa che io amo i libri! E se fosse una tecnica per fare colpo? Accidenti… devo fargli cambiare idea…’’ continuava a pensare. ‘’Sono troppo giovane per lui…’’

Malfoy, intanto, spiava la ragazza. Poi diede una gomitata a Tiger e Goyle.

‘’Hey ragazzi, guardate la mezzosangue come continua a guardare il professore!’’ Tiger e Goyle ridacchiarono. ‘’Per me ha un debole per lui… vediamo se non mi sbaglio… Hey Granger, non è che hai un debole per Piton vero?’’ disse più forte per farsi sentire. Alcuni Serpeverde risero.

‘’Ma cosa dici Malfoy!’’ le disse subito lei. Poi ebbe un’idea.

‘’Malfoy, so che tuo padre è molto amico di Piton. Devo assolutamente sapere una cosa… è sposato?!’’ disse piano per farsi sentire solo da lui.

Malfoy fece uno sforzo per non ridere. Allora la Granger era davvero cotta per lui! Ed ebbe un’idea.

‘’perché Granger, ancora non l’hai capito?!’’ disse suadente.

‘’Capito cosa?!’’

‘’Certo che Piton non è sposato Granger… e la vuoi sapere una cosa?!’’

‘’Dimmela!’’

‘’L’altro giorno, alla riunione nella Sala Comune dei Serpeverde… si è lasciato sfuggire che ha un debole per una ragazzina del secondo anno molto intelligente!’’

Hermione trattenne il fiato rumorosamente. Oh no, era come credeva!

Malfoy intanto stava per morire di dolore, nello sforzo di non ridere… non poteva credere che fosse tanto stupida… da pensare…

 

Piton notò movimenti strani. Riemerse dal libro.

‘’Granger, posso capire che sia molto emozionata per il Ballo…’’ disse, sottolineando con aria di disgusto l’ultima parola ‘’ma la vuole smettere di distrarre gli altri alunni? Li può benissimo invitare al ballo, ma la prego di fare certe sciocchezze fuori dalla mia aula! In punizione giovedì prossimo!’’

‘’Oh no!’’ gemette Hermione ‘’Io e lui soli nel suo ufficio giovedì prossimo! Sicuramente ha in mente di rivelarmi i suoi sentimenti… no cosa dico mi violenterà! Aiuto! Ma non posso dire a nessuno cosa ho scoperto… me la dovrò cavare da sola… c’è tempo fino a giovedì… serve un piano…’’

A Piton girava la testa.

‘’Quella ragazza deve essere uscita di testa… parla anche da sola!’’

Il suo naso e tutto il suo viso sprofondarono nel libro.

 

‘’Ma Hermione non ti sembrava strana, oggi a tavola?’’ chiese Ron a Harry, mentre percorrevano insieme i sotterranei, diretti all’ufficio di Piton per scontare la punizione.

‘’Solo a tavola?? Oggi in classe non faceva altro che distrarsi! Credo che scoprire qualcosa su Piton la metta in agitazione… di sicuro ha paura che lo scopre e ci espelle tutti quanti…’’

‘’Questo è poso ma sicuro!’’ ribattè Ron ‘’Se solo immaginasse cosa c’è appesa nella bacheca Grifondoro…’’ e ridacchiò.

‘’Sssh! Senti!’’ disse Harry ‘’sta arrivando qualcuno… nascondiamoci dietro l’armatura!’’

E così fecero.

‘’Trallelero trallallà, San Valentino sta per arrivar, e l’Amor trioneferààà, trallelero trallallà!’’

Un Gilderoy Allock canterino (abbastanza stonato) e saltellante superò l’armatura, arrivando davanti la porta dell’ufficio di Piton.

Bussò allegramente.

‘’Avanti’’ disse una voce lenta e tetra.

Gilderoy aprì e urlò ‘’Severus!’’

Harry e Ron, in silenzio, uscirono dal nascondiglio e si appiattirono lungo il muro, proprio accanto alla porta appena richiusa..

Gilderoy era appena entrato nell’ufficio. Harry e Ron accostarono l’orecchio alla porta.

‘’Severus, sono appena arrivati i vestiti per il Ballo!’’ disse la voce allegra di Gilderoy. ‘’Gli altri insegnanti li sono già andati a scegliere. Temo che per te ne siano rimasti solo due… questo… e questo qui! Cosa ne pensi? L’altro è per me, quindi ti lascio scegliere!’’

Harry e Ron fecero a botte per vedere dal buco della serratura.

Piton era dietro la scrivania, la testa appoggiata su una mano, il volto disgustato che osservava un vestito con le nuvolette azzurre e l’altro tutto rosa, con cuori rossi e angioletti svolazzanti, che si muovevano per davvero sul tessuto, gettati da Allock sulla sua scrivania.

‘’Allock, te l’ho già detto… io non partecipo al Ballo!’’

‘’Ma Severus, è la Festa dell’Amore! A tutti piace l’Amore, non puoi non festeggiarlo!’’

‘’Allock, ti ricordo che è da anni che prediligo il posto di insegnante di difesa contro le arti oscure. Ma se continui a provocarmi, giuro che le Arti Oscure le applico su di te!’’

Gilderoy saltellò sul posto, a disagio.

‘’E-ehm… come vuoi Severus! Allora facciamo che non indossi il vestito! Ma devi dare l’esempio alla scuola intera! Aprirai le danze con Minerva sabato!’’

L’espressione di Piton fece rabbrividire Harry e Ron da dietro la porta.

‘’Allock, ti ho già detto che non…’’

‘’E invece si Piton!’’ disse Allock, e sembrava furioso anche lui. ‘’ O vuoi che vada a dire in giro qualche tuo segretuccio? Eh? ‘’

‘’Quale segretuccio, Allock?’’

Allock rise.

‘’La gente parla, Severus!’’

Piton rimase in silenzio, lo sguardo impassibile.

‘’E se non vuole parlare… basta usare qualche trucchetto… tanto poi, basta far dimenticare che ha parlato…’’

‘’Allock, sei un impostore!’’ disse Piton su tutte le furie.

‘’Bene, e allora se non vuoi far sapere nulla a nessuno, parteciperai ai balli sabato sera! E la tua vita sentimentale rimarrà all’oscuro…’’

‘’Allock’’ disse Piton irato ‘’Cosa sai di lei?’’

‘’Che ne soffri ancora molto… ma l’Amore fa sempre soffrire, quindi non preoccuparti è normale… ti lascio il vestito azzurro, nel caso cambiassi idea!’’

Gilderoy se ne andò all’improvviso.

Harry e Ron non fecero in tempo a nascondersi.

Gilderoy li salutò allegramente e se ne andò.

‘’DENTRO!’’ abbaiò Piton. I due entrarono velocemente e questo sbatté la porta. Sul tavolo c’erano i resti del vestito bruciato.

 

 

 

Oddio non so perché ma ho dipinto un Hermione molto stupida eheheheheheh xD spero vi sia piaciuto! Al prox capitolo!!! ;***

  

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 3 ***


CIao a tuttiiii!!! Scusate se aggiorno così tardi ma ho avuto un pò di problemi con la connessione -.-'
Grazie a tutti per le belle recensioni a prestissimo!!! ;****


‘’Ma… cosa è successo alle vostre facce?!’’ esclamò quella sera Hermione, quando vide Harry e Ron, contentissimi ma dal volto ustionato, entrare in Sala Comune.
Ron strappò il foglio delle scommesse dalla bacheca e lo poggiò sul tavolo.
‘’Dammi una piuma, Hermione… io e Harry cambiamo la scommessa!!!’’
‘’Coosa?!’’
‘’Abbiamo fatto una scoperta, oggi! E tutto grazie a Gilderoy!’’
Ron prese una piuma e modificò così i dati della scommessa:
 
 
Piton è sposato ………………………………….Hermione e Neville puntano 30 galeoni
Piton non ha mai avuto una donna ……………………Harry, Fred e Ron 50 galeoni
Piton è stato con la McGranitt……………………………….…George punta 20 galeoni
Piton è pedofilo, importuna le ragazzine………….. Seamus e Dean 100 galeoni
Piton è vedovo ……………………………………………………………. Harry e Ron 200 galeoni
 
‘’E’ vedovo?!’’ esclamò Hermione stupefatta.
Harry e Ron le raccontarono l’accaduto. Hermione non poteva crederci.
‘’Ma… d’accordo… e… e le vostre facce carbonizzate?!’’
‘’Oh, Piton era adirato perché abbiamo ascoltato la loro conversazione’’ rise Harry ‘’ci ha intimato di chiudere la bocca e non parlare con nessuno di ciò che abbiamo sentito… altrimenti ci carbonizzava come il vestito!’’
‘’E a quanto pare l’ha fatto!’’ esclamò Hermione.
‘’Si ma non lui!’’ disse Ron ‘’Poi ci ha spediti nella foresta dove Hagrid ha un recinto di animali che si chiamano… qualcosa come Spanzacoda…’’
‘’O spara corda…’’ suggerì Harry.
‘’Volete dire… gli Schiopodi Sparacoda!’’
‘’Si esatto, quelli. Hagrid è partito e non poteva badare a essi… così per punizione è toccato a noi…‘’
‘’Ma sono bestie che emanano scintille!’’ esclamò Hermione.
‘’ Non ce ne eravamo accorti!’’ disse Ron sarcastico, alzando il sopracciglio bruciacchiato.
‘’Ma tranquilla, l’importante è che abbiamo modificato la scommessa! Vinceremo 200 galeoni! Dove sono Fred e George?!’’
I due si voltarono intorno, ma non li videro.
‘’Ehm, veramente non si vedono da stamattina’’ disse Hermione. ‘’Ho chiesto anche in giro e temo…’’ si morse il labbro inferiore ‘’… che siano rimasti rinchiusi nelle stanze di Piton!’’
‘’Che cosa?!’’ esclamarono Harry e Ron all’unisono.
‘’Altrimenti, che fine avrebbero potuto fare?!’’
‘’Ma allora Piton li avrà uccisi! O li terrà in ostaggio!’’ disse Ron sbiancando. ‘’Ehi amici, credo che dobbiamo andare a salvarli… sono i miei fratelli!’’
‘’Ma come facciamo?!’’ esclamò Hermione ‘’Non abbiamo il mantello dell’invisibilità… Piton ci troverà in cinque minuti e ci espellerà tutti! A.. a meno che…’’
Hermione arrossì.
‘’A meno che cosa?!’’ chiese Harry.
‘’Ehm… ho un’idea… forse posso distrarre Piton, ma non so per quanto ed è molto rischioso… dirigiamoci verso i sotterranei e aspettiamolo che esce. Si dirigerà a cena. Io lo distrarrò e mentre lui mi da retta, voi entrate nelle sue stanze.’’
‘’Idea geniale, Hermione!’’ esclamò Ron. Poi guardò l’orologio.
‘’Ehi sono quasi le sette! Venite, sbrighiamoci!’’
 
SBARABANG!
L’armatura che si trovava nei sotterranei atterrò rumorosamente accanto alla porta delle stanze di Piton.
‘’Fai piano Hermione!’’ esclamò Ron.
‘’Scusa, ma sono agitata… devo aver esagerato con l’incantesimo di lievitazione… presto, nascondetevi!’’
Harry e Ron corsero a nascondersi dietro l’armatura, e proprio mente scomparivano, si apriva la porta dell’ufficio di Piton.
‘’Signorina Granger, cosa sono questi rumori?!’’ esclamò il professore sulla soglia della porta. ‘’E soprattutto, cosa ci fa in giro per i sotterranei, a quest’ora?! Non dovrebbe essere a cena?!’’
‘’Ehm, si professore…’’ Hermione saltellò imbarazzata sul posto. ‘’Ma la professoressa McGranitt mi ha mandata a chiamarla… ehm, vede quelle luci, li all’ingresso?’’
Hermione indicò qualcosa oltre il sotterraneo. Harry e Ron scivolarono nel suo studio velocemente mentre Piton faceva un passo avanti e si voltava nella direzione indicata.
‘’Signorina Granger, non vedo nulla. Mi sta forse prendendo in giro?’’
‘’No accidenti! Gli Schiopodi sono entrati al castello, l’aula di Trasfigurazione è in fiamme!’’
‘’Ma… deve essere tutta colpa di quei due deficienti di Potter e Weasley!’’
Sfilò la bacchetta e corse su per i sotterranei, il mantello svolazzante.
‘’Brava Hermione!’’ disse Ron da dentro l’ufficio, alzando il pollice.
‘’Shhh! Svelti, liberate Fred e George!’’
Hermione chiuse la porta e corse dietro l’insegnate. Doveva agire subito…
 
‘’Perfetto!’’ disse Ron. I due si guardarono intorno; si trovavano nel cupo ufficio di Piton, dove la sua collezione di animali morti, chiusi in barattoli, li guardava minacciosamente. Sembravano tanti piccoli Piton, pronti a soffiare al vero Piton il loro intrufolamento. Harry distolse lo sguardo e disse: ‘’Per di la!’’ I due si diressero verso una porta sulla sinistra, dietro la scrivania. L’aprirono e spiarono dentro. Era una camera da letto! Al centro vi era un letto a baldacchino, dalle lenzuola scura. Ai lati, librerie stracolme di libri, e accanto a letto un armadio nero.
‘’Freeed! Georgeee?! Siete quiii?’’ chiamò Ron. Ma la camera rimase in silenzio.
‘’Questo posto è inquietante!’’ disse Harry ‘’Sembra la camera di un morto, con quelle candele accese!’’
‘’Cosa si fa?’’
‘’Mmm… diamo un’occhiata all’armadio!’’
Vi si avvicinarono.
‘’E’ chiuso a chiave!’’
‘’Ma la chiave?’’
‘’Vediamo nei cassetti del comodino!’’
I due ragazzi si diressero verso il comodino che fiancheggiava il letto.
Aveva tre cassetti.
‘’Magari troviamo anche qualche indizio per la scommessa!’’ esclamò Ron e iniziò a rovistare nel primo.
‘’Pergamene, piume… un pacco di supposte… qui niente.’’ Disse Ron deluso.
‘’Vediamo il secondo!’’
‘’Cuffietta da notte… fazzoletti sporchi… bleaaah! Un… ehi che schifo!’’
Ron aveva appena cacciato un paio di calzini grigi puzzolenti. Harry si tappò il naso.
Ron annusò meglio. ‘’Blèè, sanno di gorgonzola ammuffito, Piton non ha proprio il senso della pulizia! Ehi!’’
Qualcosa cadde dai calzini e rotolò sotto il letto.
‘’Hai visto Harry? C’era qualcosa dentro!’’ esclamò Ron.
‘’Si… magari un topo morto!’’
Ron si calò e spiò sotto il letto.
‘’Quanta muffa… vediamo… eccolo!’’
Estrasse da sotto il letto un piccolo tubetto di plastica. Harry lo guardò meglio e si accorse… che era un rossetto!
‘’Evvai!’’ esclamarono insieme Harry e Ron e si diedero il cinque.
‘’Vediamo gli altri cassetti, magari c’è altro…’’
Ma ad un certo punto sentirono un baccano e saltarono spaventati, convinti che fosse tornato Piton. Invece, era l’armadio nero che aveva iniziato ad agitarsi e tremare.
Harry e Ron indietreggiarono spaventati.
‘’E’ una maledizione…’’ balbettò Ron.
Forse era proprio così. Perché l’armadio iniziò a parlare, con una voce spaventosa.
 
Piton spalancò la porta e si gettò nell’aula, tappandosi il naso, certo di trovare fumo e fiamme al suo interno. Invece niente. Ci rimase di sasso.
Quella stupida ragazzina lo aveva preso in giro.
‘’E-ehm, professore?’’ disse una voce innocente alle sue spalle. Piton si voltò e la vide, la pazzoide, che era appena entrata nell’aula anche lei. E aveva chiuso la porta.
‘’Granger! Cosa diavolo sta facendo?’’
‘’Mi dispiace Professore, ma temo di doverle confessare una cosa…’’
‘’Come, scusi?!’’
La ragazzina fece dei passi in avanti. Aveva un espressione bizzarra.
‘’Ecco io… io ho saputo tutto…’’
Piton rimase per un attimo a fissarla. Cercò di sopprimere le decine di maledizioni che gli venivano in mente in quel momento.
‘’Saputo cosa, Granger?’’
‘’Del suo segreto. Mi dispiace. Ma sono intelligente e l’ho capito. E Ron e Harry mi hanno detto della conversazione con Gilderoy.’’
Piton sbiancò. Li avrebbe ammazzati a quei due. Le ustioni provocate dagli Schiopodi non erano state abbastanza minacciose, evidentemente.
Ma come aveva davvero potuto comprendere……..?
‘’Ebbene signorina Granger? E con ciò? Ora cosa crede di fare?’’
‘’Questo!’’
E la ragazzina fece una cosa inaspettata.
Gli si avvicinò senza preavviso, lo prese per mano e lo strattonò in modo da farlo abbassare. E gli diede un bacio sulla guancia.
A quel punto successero un po’ di cose contemporaneamente.
Piton saltò come se lo avesse scosso una scarica elettrica. Hermione, avvicinandosi, aveva calpestato il suo mantello, cosicché Piton nel salto se la tirò addosso e i due caddero a terra lunghi distesi. Nel frattempo la McGranitt entrò nell’aula per prendere i compiti di trasfigurazione, perché pensava di correggerli dopo cena.
Quando entrò, trovò due intrusi nella sua aula; il professore di Pozioni, a terra, e la Granger distesa su di lui. Urlò. E urlò. Poi le prese un infarto e  cadde a terra, sbattendo la testa.
 
 
 
 
  

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Strani avvenimenti ***


 Ciaoooo!!! Mi fa molto piacere che vi ha fatto tanto ridere la ff!!!
Ecco l'altro capitolo! A presto bacionI!!! xD


 
 
‘’Potter…  Weasley… come avete osato entrare nel mio ufficio!’’ disse la voce tetra e di Severus Piton, proveniente dall’armadio scuro. Harry e Ron erano schiacciati contro la parete opposta, atterriti.
‘’In punizione eterna!’’ ululò la voce tetra.
‘’Sarete costretti a lavarmi i capelli per il resto dei vostri giorni… a insaponarmi mentre faccio il bagno, e aggiustarmi i bigodini la sera… e scaccolarmi quando ve lo dirò io!’’
Harry e Ron si guardarono a vicenda sconvolti.
‘’George, che schifo!’’ disse improvvisamente la voce di Fred dall’armadio.
Harry e Ron scoppiarono a ridere.
‘’Che ci fate voi due li dentro??’’ esclamò Ron. ‘’Per un attimo ho creduto davvero che fosse la voce di Piton… dovevate vedere la faccia di Harry!’’
‘’Ehi! Ma se eri diventato viola, tu!’’ protestò Harry.
‘’Si, va bene amici, ve la siete fatti sotto, ma ora potreste liberarci da qui?’’ disse George.
‘’E come si fa?’’ chiese Ron.
‘’***’’ o almeno è quello che ha detto Piton per chiuderlo. Dovrebbe funzionare anche per aprirlo…’’
Ron alzò la sua bacchetta spezzata e aggiustata col Magiscoch, ma Harry lo fermò.
‘’Fermo Ron, prima che farai andare l’armadio a fuoco!’’ disse velocemente e ripeté la formula magica.
Fred e George si catapultarono fuori dall’armadio.
‘’Grazie! Non si respirava! Mamma mia! Eravamo così stretti da non riuscire neanche ad afferrare le bacchette!’’ balbettò Fred, prendendo aria a pieni polmoni.
‘’Già, è stato tremendo! Siamo rimasti rinchiusi per ore, tanto che ci siamo addormentati, fino a quando non abbiamo sentito le vostre voci…’’ continuò George.
‘’Ci spiegate cosa ci facevate li?’’ insistette Ron.
‘’Oh, ma è ovvio fratello. Stavamo frugando qui intorno. Il mantello l’avevamo lasciato all’ingresso, tanto Piton aveva lezione, non credevamo che sarebbe tornato in camera. E invece l’ha fatto. E io e Fred ci siamo nascosti subito nell’armadio per non farci scoprire. Abbiamo sentito che ha aperto un cassetto del comodino e l’ha richiuso. Poi per sbaglio ho dato un calcio all’anta e questa si è aperta. Piton, credendo ce si fosse aperta da sola, l’ha richiusa con la magia e se ne è andato fischiettando…’’
‘’Fischiettando?!’’ esclamò Harry, che non poteva crederci.
‘’Hai sentito bene, sembrava proprio di ottimo umore… e… ta-dah! Ecco perché!’’
Fred tirò dalla tasca uno slip rosa.
Harry e Ron rimasero a bocca aperta.
‘’Trovato lì dentro!’’ disse Fred orgoglioso.
‘’Ma… dubito che appartenga alla McGranitt, caro fratello! Minimo quella porta un paio di boxer scozzesi…’’ disse contento Fred a George. ‘’Mi sa che hai perso!’’ poi gli cadde il sorriso ‘’Beh… in effetti anche noi tre… ciò dimostra che Piton ha avuto almeno una donna!’’
‘’Già infatti, guarda cosa abbiamo trovato io ed Harry!’’ disse Ron e mostrò il rossetto, e raccontò come lo avevano trovato.
Fred e George erano sconvolti.
‘’E per la cronaca… ehm, io e Harry abbiamo cambiato scommessa! Credevamo Piton fosse vedevo poiché…’’
‘’Bando alle chiacchiere Ronald!’’ disse Fred all’improvviso ‘’meglio fare tutte queste discussioni in Sala Comune… non voglio passare davvero tutta la vita a scaccolare il naso di Piton…’’
 
 
 
‘’Granger, considerati morta!’’ abbaiò Piton, furente. ‘’ E togliti immediatamente di dosso!’’
Hermione balzò su. Si sentiva così piccola rispetto a quell’enorme pipistrellone che si era appena alzato in piedi e la scrutava dall’alto del suo naso adunco, il volto deformato dalla rabbia, la vena sulla tempia che pulsava più che mai.
‘’Non so cosa ti sia venuto in mente, ragazzina, forse Gilderoy e la sua Storia di San Valentino ti hanno dato alla testa!’’
‘’N-no… Professore!’’
‘’Esigo una chiara spiegazione per ciò che hai fatto questa sera. Prima della tua condanna a morte. E niente bugie, Granger. So leggere nella mente.’’
Pochi sapevano di quell’informazione. Ma Piton era troppo furente.
Hermione allora capì che non aveva scelta. E gli raccontò di come aveva creduto che lui fosse innamorato di lei, e avesse cercato di dimenticarla, e come ne soffrisse ancora per questo, stando a quanto avevano udito Harry e Ron dalla conversazione tra lui e Gilderoy; e continuò così per un bel po’, finchè Piton decise di interrompere il monologo.
‘’Mai e poi mai avrei immaginato di incontrare una ragazzina tanto sciocca e idiota!’’ ululò Piton. Poi puntò la bacchetta verso la Professoressa svenuta a terra e le cancellò la memoria.
 
 
 
 
Ci fu un attimo di silenzio. Poi tutti al castello sentirono le urla adirate di Piton.
 
 
Ma torniamo un attimo indietro.
Quel pomeriggio, oltre che Fred e George, furono dati per dispersi anche Seamus e Dean.
‘’Grazie Hermione!’’ disse Seamus. Lui, Hermione e Dean si trovavano in uno sgabuzzino vuoto delle scope. Se qualcuno avesse spiato all’interno, avrebbe visto Hermione parlare con un paio di ragazze Serpeverde. Dean e Seamus avevano rubato un paio di divise Serpeverde dalla lavanderia, e si erano fatti crescere i capelli finti da Hermione.
‘’Sembrano proprio quelli di Mary Tempbell!’’ continuò Seamus, accarezzandosi la lunga chioma corvina e sistemandosi il cerchietto.
‘’Per me sei troppo alto per sembrare una undicenne!’’ commentò Dean. ‘’Io vado bene, e poi mi sono anche depilato le gambe!’’ e mostrò le liscissime gambe. ‘’Queste minigonne comunque sono molto comode! Beate voi ragazze!’’
‘’Dean! Non vorrai mica diventare un travestito!’’ esclamò Seamus.
‘’Shhh, zitti! Sta passando Piton!’’ disse Hermione spiando dallo sgabuzzino. E saltò fuori. ‘’Smettila di tirarmi i capelli, Tempbell!’’ urlò.
Anche gli altri due, o meglio le altre due, uscirono fuori.
‘’E tu smettila di fare la sapientona, Granger!’’ gridò la bionda Dean. ‘’Oh Professor Piton!’’ esclamò con voce da gattina, facendo finta di vedere il professore all’improvviso. ‘’Volevamo chiederle alcune cose riguardo il prossimo compito di Pozioni…’’
Piton guardò il trio sconvolto.
‘’Il Professore non ve ne darà mai!’’ esclamò Hermione ‘’Lui non fa favoritismi! L’altra volta si è rifiutato di darli a Neville!’’
‘’Signorina Granger, le posso chiederle gentilmente di chiudere il becco?’’ disse Piton con voce soave alzando un sopracciglio.
‘’Qui le cose le decido io, se non le dispiace. Tempbell, Dempsey, in ufficio. Granger, 10 punti in meno a Grifondoro per l’arroganza. E tornatene in Sala Comune, se non vuoi altre punizioni!’’
Hermione, con la faccia offesa, saltellò via. Seamus e Dean si guardarono sorridendo.
Piton le scortò al suo ufficio, e una volta dentro chiuse la porta.
‘’Bene, cos’è che non avete capito?’’ chiese, seduto dietro alla scrivania.
‘’Ehm…’’ Seamus cacciò il suo vecchio libro del primo anno.
‘’La pozione della Pace… qui non specifica quanti grammi di essenza di Belladonna vanno versati…’’
Dean cacciò una fialetta di pozione dalla tasca.
‘’Avevamo preparato questa, non so se va bene… ooops!’’
La fece maldestramente cadere sulla mano dell’amica, che urlò esageratamente di dolore. ‘’Bruciaaaaa!’’
‘’Fa vedere, Tempbell, e tu Dempsey, cerca di stare più attenta…’’
Piton prese la mano di Seamus. Seamus sentì il suo tocco delicato.
‘’Mmm… non vedo nulla di particolarmente strano…’’
‘’Professore controlli meglio!’’ esclamò Dean.
‘’Che dolore! Mi sento svenire!’’ esclamò Seamus e si accasciò con la testa sul tavolo.
Dean scoppiò in un finto pianto. ‘’Devo dirlo alla sua migliore amica, forse Mary sta morendo!’’ e corse via.
Piton era sempre più sconvolto.
‘’Signorina Tempbell… ehm, si sente bene?’’ disse, scuotendo la ragazza, ma questa nulla. Erano un guaio quelle ragazzine.
La prese in braccio (sembrava molto pesante per avere undici anni) e stava per scortarla verso l’Infermeria, quando questa si destò all’improvviso.
‘’Oooh Professore, cosa è successo?’’ chiese Seamus sbattendo le lunghe ciglia. Aveva abbondato parecchio col mascara.
‘’Lei è… svenuta…’’
‘’Oh, davvero? Che bello, comunque essere tra le sue braccia… ne deve essere valsa la pena allora!’’
E Seamus scoccò un bacio sulla guancia di Piton. Questo fu colto alla sprovvista e lo lasciò cadere a terra.
‘’Signorina, cosa le è preso?!’’ esclamò, rosso in viso.
‘’Oh Professore, mi scusi’’ disse Seamus da terra. ‘’E’ che… sa, era da un po’ che fantasticavo su certe cose… e non credevo che sarebbe successo per davvero… essere preso, ehm volevo dire, presa tra le sue braccia!’’
Piton guardava la ragazza in terra disgustato.
‘’Signorina, non mi costringa a togliere punti anche alla sua casa. Si rialzi e se ne vada per piacere, e si tolga dalla mente certe fisse adolescenziali.’’
‘’Ma… io credevo… che a lei, insomma… piacessi!’’
La faccia di Piton si deformò dalla rabbia.
‘’Piacermi? Una ragazzina di undici anni come lei? Ma per chi mi ha preso… non si faccia vedere mai più!’’ sputacchiò.
Seamus era terrificato.
‘’Mi scusi mi scusi!’’ balbettò rialzandosi. Poi fece un ultimo sforzo di coraggio.
‘’Ma la prego, se davvero non mi ama… mi dica quale donna ha conquistato il suo cuore… così metterò in pace il mio…’’
Piton era diventato paonazzo.
‘’Tempbell la mia vita sentimentale non la riguarda! Non si azzardi mai più a pormi una domanda del genere o la farò rinchiudere nelle segrete dei sotterranei! Così davvero il suo cuore sarà in pace… dopo che avrà smesso di battere!’’
Piton sembrava emanare un’aura rovente per tutta la stanza.
Seamus fuggì via spaventato.
 
 
 
Molte ore dopo, Piton se ne tornava in camera, più sconvolto che mai. Non aveva più fame. Quella Festa di San Valentino doveva aver dato in testa a molte persone. La mezzosangue che gli era saltata a dosso, l’undicenne Serpeverde che gli aveva scoccato un bacio sulla guancia… ma cosa avevano tutte quante?!
Che Gilderoy per scherzo avesse dato alle ragazzine dei primi anni una pozione d’Amore?!
Di certo quelle pesti non potevano essersi innamorate davvero. Lui era brutto, arcigno, inquietante, non era mai piaciuto a nessuno… ricordava ancora la sua prima Festa di San Valentino.
Era al suo quinto anno. Ci aveva messo tanto tempo per prendere coraggio e andare a chiedere alla persona che tanto gli piaceva di ballare insieme… E ovviamente questa aveva riso. Lo aveva rifiutato e per di più lo aveva saputo tutta la scuola, e tutta la scuola lo aveva deriso. Era stata la cosa più umiliante della sua vita. E così, non aveva partecipato al Ballo di San Valentino, ma era stato in un angolo buio della Sala d’Ingresso, buio abbastanza per nascondersi, vicino abbastanza alla Sala Grande per poter vedere quella persona ballare con un'altra…
 
Quant’era stato sciocco, a credere che avrebbe accettato di ballare con lui. Chi, chi avrebbe mai accettato un ballo con Severus Piton, il ragazzino magro e scheletrico, dai capelli unti, sempre seduto in un angolo a studiare, sempre nascosto nell’oscurità? Da quel giorno, aveva giurato di non partecipare mai più a una Festa di San Valentino.  

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Rospi e meche ***


 
Ciao a tutti!!! Ecco il seguito!! ;PPP  
                           
Alla fine, tutti si ritrovarono nella Sala Grande, ognuno pronto a raccontare la sua storia.
‘’Abbiamo perso la scommessa!’’ spiegarono Dean e Seamus ‘’Piton non importuna le undicenni!’’
‘’E io e Harry anche!’’ esclamò Ron ‘’Non è vedovo… si vede con un’altra… che usa rossetti!’’ e mostrò l’oggetto ritrovato nel cassetto.
‘’…e slip rosa, quindi ho perso anche io: sicuramente non è quella zitella della McGranitt!” esclamò George deluso.
‘’Comunque sia, una donna ce l’ha! Perso anche io!’’ sbottò Fred.
Poi tutti guardarono Hermione.
‘’E tu Hermione? Hai scoperto se è sposato?’’
La ragazza divenne dello stesso colore della sua sciarpa.
‘’Oh… ehm… s-si, ho vinto la scommessa! E’ sposato!’’
Tutti trattennero il respiro.
‘’Davvero?!’’ esclamò George incredulo ‘’Brava Hermione… e come hai fatto a scoprirlo?!’’
‘’Eh,ecco… gliel’ho chiesto… gli ho detto che era per una ricerca sulle famiglie purosangue…’’
Tutti erano increduli.
‘’Hermione, dai, puoi dirlo che hai perso!’’ sbottò Ron sedendosi comodamente su una poltrona. ‘’Non puoi avere sempre ragione su tutto…’’
‘’Oh e d’accordo. Non… non so proprio nulla sul conto di Piton!” disse Hermione cercando di essere convincente.
Si sentiva lo sguardo di tutti a dosso.
‘’Va bene dannazione!’’ tagliò infine Fred. ‘’Dobbiamo ripartire da zero!’’ Prese il foglio delle scommesse dalla bacheca e cancellò tutte le scommesse.
 
Piton è sposato ………………………………….Hermione e Neville puntano 30 galeoni
Piton non ha mai avuto una donna ……………………Harry, Fred e Ron 50 galeoni
Piton è stato con la McGranitt……………………………….…George punta 20 galeoni
Piton è pedofilo, importuna le ragazzine………….. Seamus e Dean 100 galeoni
Piton è vedovo ……………………………………………………………. Harry e Ron 200 galeoni
 
‘’Sappiamo che ha una donna, non è la McGranitt, non è una minorenne! Non ha la fede, dunque non è sposato. Quindi ha un’amante’’ ragionò Fred, grattandosi il mento con la punta della piuma.
‘’Ehi, potremmo chiedere a Gilderoy!’’ esclamò Ron contento. E raccontò della conversazione udita di nascosto da lui e Harry. Harry ebbe un’idea.
‘’Hermione, hai ancora qualche goccia di Pozione Polisucco? Potremmo camuffarci da qualche insegnante e chiedere a Gilderoy stesso!’’
‘’Hmm… a dire il vero si. Ma se ci scoprissero…’’
‘’Dai Hermione, chiudi il becco, è un’ottima idea!’’ esclamò Ron contento.
‘’Potreste trasformarvi in Piton stesso!’’ esclamò Seamus ‘’E chiedere ad Allock cosa sa su di lui…’’
‘’Se me lo dici, Gildy, ti prometto che ti concedo un ballo!’’ tuonò Fred con una voce profonda e agghiacciante come quella di Piton. Tutti scoppiarono a ridere.
‘’Bene bene bene, l’idea piace!’’ disse Fred. ‘’Chi si trasformerà in Piton?’’ Tutti si guardarono negli occhi. Un alone di paura e disagio calò nella Sala Comune.
‘’Facciamolo fare a Neville! Lui partecipava alla scommessa ma ancora non si è impegnato per scoprire nulla!’’ esclamò Dean. ‘’A proposito, ma dov’è?!’’
Tutti si guardarono intorno. Ma di Neville non c’era traccia.
 
La settimana continuò tranquilla, tutti andavano a lezione tranquillamente, tutti tranne Neville, ma nessuno sembrava badarci più di tanto. Hermione, dopo quello che era successo, non osava guardare più in faccia il Professor Piton. E poi aveva paura. Giovedì si avvicinava. L’ora della sua punizione era vicina, e sapeva che Piton gliel’avrebbe fatta pagare cara.
Quando venne quel giorno, si presentò in anticipo e questo irritò ancora di più il Professore, che l’andò ad aprire molti minuti dopo che aveva bussato; aveva i capelli sconvolti e fuori posto.
‘’Granger, proprio non imparerai mai l’educazione! Ti avevo dato un orario e sei arrivata dieci minuti prima! 20 punti in meno a Grifondoro!’’
Hermione abbassò gli occhi.
‘’Molto bene, seguimi!’’
Il Professore la portò al quinto piano. Poi fece una cosa strana. Camminò avanti e indietro tre volte ad occhi chiusi per il corridoio. Hermione stava per domandarsi se non fosse in una qualche specie di trance, ma improvvisamente apparve una porta dal nulla.
‘’Dentro!’’ disse Piton.
Lei entrò. Si ritrovò in una stanza enorme, grande quanto una cattedrale. Sarebbe stata anche carina, se non per il fatto che era occupata da milioni e milioni di… rospi!
Al centro c’era un laghetto dove molti di essi nuotavano sereni. La ragazzina guardava gli anfibi saltellanti disgustata.
‘’Visto che è una ragazza molto acuta, avrà notato la scomparsa del suo caro amichetto Paciock, vero Granger?’’ disse Piton sfoggiando un sorriso maligno.
‘’Ebbene, sapendo che il suo amichetto ha un simpatico rospo per compagnia, mi son detto: se gli piacciono tanto i rospi… perché non accontentarlo?’’ e cacciò una risata raccapricciante.
‘’Buon divertimento Granger. L’unico modo per uscire da questa stanza è trovare il rospo giusto e ritrasformarlo in Paciock… e se ti chiedi come, è semplice… baciandolo…’’
La risata di Piton era folle. Si voltò per andarsene.
‘’Vediamo se la prossima volta avrai il coraggio di baciare un Professore… ma non credo, prima che riesca a trovare Paciock ne avrai già abbastanza… non sei contenta Granger? Sfoga pure le tue perversioni adolescenziali, ora che puoi!’’
‘’NO!’’ urlò Hermione più forte che mai, le lacrime che gli rigavano il viso.
‘’La prego, professore, noooo!’’
Ma Piton sbatté rumorosamente la porta, mentre la sua risata malvagia rimbombava ancora nell’enorme stanza.
‘’CRA! CRA!’’ un rospo saltò in testa alla ragazza. Questa lo lanciò via disgustata.
‘’Aiuto!’’ urlò ‘’Vi prego! Qualcuno mi aiuti!’’
Ma i milioni di rospi sembravano non sentire. Uscivano ed entravano nel laghetto, nuotavano, gracidavano allegri, insensibili all’angoscia della ragazza.
 
Era sera tardi e Hermione ancora non si era vista.
‘’Piton gli avrà fatto qualcosa di male!’’ esclamò Ron ‘’Ne sono certo… l’hai visto oggi a cena? Sembrava di buon umore!’’
Lui e Harry erano in Sala Comune, seduti sulla loro poltrona preferita. La stanza era quasi deserta, gli ultimi studenti stavano andando a dormire e i resti del fuoco crepitavano allegri nel camino.
‘’Forse perché era Hermione la sua cena!’’ disse una voce alle spalle di Ron, che sobbalzò.
‘’Fred! George! Smettetela! Da dove sbucate fuori?’’
‘’Scorta di burro birre e cioccolatini!’’ disse George allegro gettando un sacco sul tavolo.
‘’E dove li avete presi?’’
‘’Dalle cucine, caro fratello!’’ disse Fred posando a sua volta il suo sacco, aprendolo e iniziando a gustare i cioccolatini.
‘’Fred, che fai! Tutto questo è per la festa di vittoria della prossima partita a Quidditch!’’ esclamò George.
‘’Ops… scusa George…’’ disse Fred a bocca piena e richiuse il sacco. ‘’Comunque carissimi, Allock stasera è di guardia al secondo piano, potreste approfittarne per trasformarvi in Piton e farci una chiacchierata!’’
Ron sbiancò.
‘’Cosa?!’’
‘’L’abbiamo beccato prima al ritorno…’’
‘’Ma… non possiamo…’’
‘’perché no, Ron? Fifa?!’’
Ron non sembrava per nulla contento.
‘’Oh e va bene. Ma la pozione la prenderà Harry!’’
‘’Non ci pensare nemmeno!’’ disse questo ‘’Io mi nascondo sotto il mantello e vengo con te!’’
‘’Ooh, miseriaccia!’’
 
Dieci minuti dopo, dopo aver versato un pelo di naso di Piton ritrovato sul mantello dell’invisibilità e bevuto la Pozione Polisucco, Ron e il suo amico Harry attraversavano i corridoi del secondo piano.
‘’Non camminare gobbo, Ron!’’ gli consigliava Harry.
‘’E poi Piton non ha quell’aria così preoccupata… fai svolazzare di più il mantello…’’
‘’Taci Harry! Non sai cosa significa avere tutto quest’unto in testa e il naso che ti occupa mezza visuale! Miseriaccia!’’
Individuarono subito il Professore.
‘’Severus!’’ disse questo allegro quando lo vide.
‘’Come mai da queste parti, a quest’ora?’’
‘’Oh, ehm… avevo anche io il turno di guardia a quest’ora, Allock’’ disse Ron incerto. Harry gli diede una gomitata.
‘’Ma è magnifico!’’ Allock lo abbracciò.
‘’Beh ma pare che non ci sia nulla di interessante da fare a quest’ora… gli studenti dormono felicemente… che ne dici, di fare quattro passi?’’
‘’O-ok…’’
I due si incamminarono per il corridoio.
‘’Era da giorni che tentavi di sfuggirmi, Severus, chi l’avrebbe mai detto che avresti accettato di fare quattro passi…’’ disse Allock scrutandolo.
‘’Eh si, ehm… oggi sono di buon umore!’’ disse Ron.
‘’Meraviglioso, davvero meraviglioso Severus!’’ disse allegro Allock allargando le braccia.
‘’Sarà sicuramente la festa di San Valentino che si avvicina a metterti di buon umore… sebbene l’ultima non è stata delle migliori…’’
Ron e Harry (da sotto il mantello) lo guardarono sbalorditi.
‘’C-cioè?!’’ chiese Ron.
‘’Beh… lo sappiamo tutti che sei stato due ore a piangere nel bagno dei ragazzi, alla festa di San Valentino del nostro quinto anno…’’ disse Allock. E poi fece uno dei suoi sorrisi a trentadue denti.
‘’Ma tranquillo, Severus, è normale… d’altronde, non tutti, come eh ehm me, riescono a fare tante conquiste… quella sera, avevo invitato al ballo quindici ragazze, e me ne sono trovate trenta che si litigavano davanti la porta della mia camera…’’
Ron era sconcertato.
‘’Ehm… Gilderoy, potresti ricordarmi cosa successe? Non ricordo… sai l’età…’’
‘’Oh, non dire sciocchezze, Severus… tutti se lo ricordano… lo sapeva tutta la scuola… hai pianto tutta la notte perché lei si era rifiutata di ballare con te e aveva accettato l’invito di un altro… però ti capisco… era molto bella…’’ Gilderoy guardò Severus divertito, poi all’improvviso gli calò la mascella.
‘’Severus! Non sapevo che ti intendessi di tagli e moda per capelli… hai una meche rossa favolosa!’’
Harry guardò Ron. In effetti una ciocca aveva preso il colore del fuoco. Il naso di Piton era leggermente più piccolo e si iniziavano a intravedere delle lentiggini.
‘’Eh, ah si, è per fare più colpo sulle ragazze proprio come te!’’ esclamò Ron nei panni di Piton. ‘’Però ora devo andare… diarrea!’’
E Piton scappò via.
Gilderoy rimase  da solo nel corridoio, la bocca ancora spalancata.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** L'occhio dell'ora ***


Scusate x il ritardoooooooooooooooo ma ho avuto molto da fare!
X fortuna ora iniziano le vacanze di Natale XDXDXD
 
 
 
 
Harry e Ron corsero per due piani prima di fermarsi… Ron aveva il fiatone, ma almeno era tornato come prima.
‘’Beh, che dire Harry… io lo sapevo che era inutile! Piton tanti anni fa è stato rifiutato da una ragazza (probabilmente la prima di una lunga serie…) …ma non sappiamo nulla di nuovo rispetto a prima!’’
Il ragazzo si appoggiò alla statua di una vecchia orba per riprendere fiato.
‘’Già, sto iniziando a pensare che dovremmo lasciar stare tutti quanti la scommessa… ‘’ Harry si bloccò perché sentì qualcuno arrivare lungo il corridoio. I due ragazzi si nascosero dietro la statua.
Immediatamente comparve Allock, un po’ stravolto.
‘’Acciderbolina!’’ disse nell’oscurità ‘’Come ha fatto a sparire in così poco tempo?’’ si grattò la chioma dorata.
‘’Gilderoy, cercavi qualcuno?’’ disse una voce lenta e soave. Harry e Ron sobbalzarono. Piton, il vero Piton in carne e ossa, era comparso all’improvviso da un angolo indefinito del corridoio.
‘’E’ un fantasma!’’ disse Ron con una smorfia di orrore. Harry gli tappò la bocca.
‘’Severus!’’ disse contento Gilderoy quando lo ebbe visualizzato. ‘’Se compari così all’improvviso dall’oscurità mi farai prendere un colpo… come va con la diarrea?’’
La faccia di Piton si contorse. Apparvero contemporaneamente sul suo viso disgusto, sorpresa, orrore.
‘’Come hai detto, Allock?’’
‘’Come va con la diarrea… cinque minuti fa sei scappato via, hai detto che ti scappava…’’
Piton lo fulminò con lo sguardo.
‘’Allock, cinque minuti fa ero nel mio ufficio… devi aver sognato… oppure c’è qualcuno si diverte a prendere le mie sembianze?’’
Harry e Ron iniziarono a tremare.
‘’Dev’essere sicuramente Potter!’’
‘’Ma cosa dici Severus…’’
Piton si guardò intorno e iniziò a camminare scrutando l’oscurità. Harry e Ron non fecero neanche in tempo a prendere il mantello che Harry aveva gettato più in la. Fecero il giro della statua per non essere visti.
‘’Severus, calmati, ce l’hai troppo col ragazzo… probabilmente sei sonnambulo a quest’ora di notte… non ti ricordi più…’’
‘’No Allock! Stanno succedendo cose troppo strane ultimamente… ragazzine che cercano di baciarmi…’’
Gilderoy scoppiò a ridere.
‘’Baciare?! Te?!’’ e rise ancora più forte.
Piton sembrava infuriato.
‘’Beh, non è uno scherzo…’’
‘’Suvvia Severus, come potrebbe una ragazzina voler baciare… insomma… guardati! Sei tale e quale a quand’eri giovane, viscido, magro, pallido… forse non ti sei ancora ripreso da quando Lily Evans ti ha rifiutato al Ballo, e hai le visioni…’’
A Harry saltò il cuore in gola. Lily Evans?
Si sporse un poco per guardare la scena. Dalle finestre entrava un pallido filo di luce lunare, che accarezzava il volto del Professore di Pozioni. Sembrava molto vecchio e anche molto sofferente. Anche se la luce era poca, era chiaro che l’uomo era arrossito violentemente.
‘’Come osi, Allock?!’’ disse questo. ‘’Come osi parlare di certe cose, cosa ne puoi sapere? Hai semplicemente creduto a quello che hanno creduto tutti…’’
Allock scoppiò a ridere.
‘’Ahahah, e qual è la verità, sentiamo Severus. Lily Evans non ti ha rifiutato? Ti ha baciato anche lei, come quelle ragazzine del primo anno?!’’
Ma Piton era distratto. Si era voltato a guardare nel punto esatto dove un attimo prima c’era la testa di Harry Potter.
‘’Mi sembra… di aver visto qualcosa!’’
E si avviò verso quel punto. Fece il giro della statua della vecchia orba ma non vide nessuno.
‘’Allock, il nostro discorso è chiuso.’’ Disse Piton furente. ‘’E certe cose non ti riguardano. Torna pure al tuo turno di guardia.’’ E se ne andò, il mantello svolazzante, scomparendo nell’oscurità.
Allock rimase impassibile per qualche secondo, scrutando il vuoto. Poi se ne andò anche lui, inquieto. Aveva avuto come l’impressione, per un attimo, che la statua fosse viva, e lo stesse osservando.
‘’Bah, forse è tutto un sogno!’’ si disse. E andò dritto a dormire.
 
 
 
 
 
‘’E quella, Harry?’’ chiese Fred il giorno dopo osservando una sottana rosa shocking nelle mani di Harry.
‘’Beh, mentre i due parlavano di mia madre, Piton si è voltato verso noi due, che eravamo nascosti dietro la statua della vecchia orba… ci siamo appiattiti contro di essa per non essere visti e … all’improvviso siamo caduti all’indietro!’’
‘’Già!’’ confermò Ron ‘’la schiena della statua si apre, siamo finiti all’interno... Subito abbiamo richiuso la porticina… però Piton se ne è andato e Gilderoy anche, abbiamo spiato tutto attraverso l’occhio della vecchia…’’
‘’… poi siamo usciti fuori e… al piede di Ron si era impigliata questa!’’ e sventolò la sottana.
Fred e George erano sconvolti.
‘’Accidenti! Allora ecco perché Piton è comparso all’improvviso… era appena uscito dalla statua!’’ esclamò George.
Harry e Ron si guardarono.
‘’Non ci avevamo pensato…’’
‘’e doveva appena essersi visto con l’amante… che ha dimenticato quella!’’ Fred indicò la sottana in mano di Harry.
‘’Geniale!’’ esultò Ron ‘’Ma perché i due si danno appuntamento nella statua? Non sarà troppo stretto li per…?’’
‘’Ron, stupido fratello!’’ disse Fred ‘’Non si vede nella statua con lei… va nella statua per andarla a trovare… quello è un passaggio segreto… che porta…’’
‘’Dritto a Hogsmade!’’ concluse George.
Harry e Ron rimasero a bocca aperta.
‘’E come fate a saperlo?’’
‘’Beh amico, noi mica passiamo le ore a poltrire su una sedia come te!’’
Ron li guardò male.
‘’Conosciamo un sacco di passaggi segreti che portano a Hogsmade, e la statua è uno di essi…’’
‘’Oh capperi, allora tutto si complica!’’ si lamentò Ron ‘’dobbiamo andare a cercare pure ad Hogsmade, non finiremo mai!’’
‘’Beh amico, mi sa che è troppo tardi!’’ disse George ‘’ Tra tre giorni è San Valentino, dobbiamo ancora ordinare dei vestiti per il ballo e invitare le donzelle! Mi sa che le scommesse sono chiuse, Piton l’ha fatta a tutti!’’ E si avviò verso la bacheca per togliere il foglio.
‘’Fermo, George!’’ disse Fred ‘’Vuoi osare togliere un tale capolavoro dalla bacheca?! E’ un’opera d’arte, rimarrà li per secoli!’’
Harry gettò un’occhiata alla bacheca e notò che altri studenti avevano aggiunto nuove scommesse.  Per qualche strano motivo, la coppia Piton – Gazza era la più gettonata.
‘’E poi non si sa mai che Piton non si presenti al Ballo, mano nella mano, con Mastro Gazza in tailleur!’’
Tutti risero e non vi pensarono più.
 
 
Le preoccupazioni massime, in quei giorni, per Harry, Ron e tutta la scuola, furono trovare degli abiti decenti e delle donzelle da portare al Ballo. La McGranitt disse che era obbligatorio.
‘’Miseriaccia, Harry, mia mamma deve aver rubato il cappotto di talpa di Hagrid e averci fatto un vestito!’’ disse la sera del Ballo Ron, che aveva aperto il pacco mandato dalla mamma. La signora Weasley aveva spedito un gufo anche a Harry, contenente un vestito nero molto elegante.
‘’Chissà Hermione come se la cava e se ha invitato qualcuno… è da giorni che non si vede. Ho saputo che anche Ginny è da tre giorni chiusa in bagno, a tentare di farsi diventare i capelli neri e gli occhi a mandorla… a proposito Harry, tu chi hai invitato?’’
Harry non rispose.
‘’A dire il vero nessuna!’’ disse alla fine.
‘’Anche io!’’ disse Ron. ‘’O meglio, forse una cinquantina, ma hanno tutte girato la faccia. Tranne Mary del quinto anno, che ha detto che puzzo…’’
Un’ora dopo, i due ragazzi scesero nella Sala d’Ingresso, dove la maggior parte delle coppie si incontravano.
Harry e Ron erano gli unici a non avere delle ragazze. Perfino Tiger e Goyle erano riusciti a invitare delle ragazze. Una era Millicent Bullstrode, l’altra… Harry non era proprio sicuro fosse una ragazza. Sembrava più un cinghiale che camminava su due zampe, ma questa è un’altra storia.
Le porte della Sala Grande furono aperte e Harry e Ron videro l’intera Sala trasformata. Il tavolo dei professori era sparito, e al suo posto vi era una band.
Le pareti erano tutte rosa, il centro della Sala era una pista da ballo a scacchi rosa e bianchi, con un grande cuore al centro, sul quale era stampato nientemeno che la faccia di Gilderoy Allock, che lanciava occhiolini e sorrisi al soffitto, e ai centinaia di putti che volavano per la Sala.
La pista era circondata da tanti tavolinetti a forma di cuore.
‘’Bleah, che schifo!’’ commentò Ron. ‘’Ma hai visto quei disgustosi…’’ Ma fu interrotto dalla potente voce di Allock.
Harry si accorse che era sul palco, vestito di rosa, e anche i suoi capelli, per l’occasione, erano diventati rosa.
‘’Signori e signori, benvenuti alla festa dell’Amore!’’ disse sbagliante. ‘’Che le danze abbiano inizio! Go!’’
Gli strumenti magici della band cominciarono a suonare. Gilderoy iniziò a cantare una canzone d’amore; sulla batteria vi era scritto il nome della band. Allock Band. Harry distolse lo sguardo disgustato, mentre sotto il palco si accalcavano già numerose fan di Allock.
‘’Ti prego andiamo via!’’ gemette Ron.
Alcuni professori ballavano in pista insieme agli studenti. Una Professoressa dagli occhiali a fondo di bottiglia e il vestito pieno di perline e collane con amuleti, che Harry non aveva mai visto, ballava da sola, girando sul posto e molto lentamente, nonostante il ritmo scatenato della musica, agitava le mani e guardava il soffitto con aria tetra.
Harry e Ron uscirono fuori e si ritrovarono davanti un labirinto di siepi. Maledissero Allock con tutto il cuore.
Iniziarono a percorrerlo, trovando coppiette qui e li intente a baciarsi. Dopo un po’ trovarono una panchina di fronte a una fontana rappresentante una grassa fata e si sedettero.
‘’Che sfigati che siamo Harry’’ disse Ron.
‘’Eh già Ron’’ disse Harry. Sembravano due vecchietti in pensione.
 
 
‘’Maledizione!’’ urlò Piton.
Si era svegliato di sera tardi, cosa mai accaduta prima, con addosso un vestito rosa a cuoricini, qualche meche fucsia sui capelli e le labbra tinte di rosso. Sul comodino un biglietto ‘’Ti ho addormentato e vestito come si deve Severus. Ci vediamo alla festa. Buon San Valentino. Gilderoy Allock.”
Ancora non riusciva a crederci! Il suo viso, i suoi capelli! Provò a lavarseli tre volte, con il risultato che i suoi capelli si gonfiarono a dismisura, -come accadeva ogni volta che provava a lavarli, a capodanno (in modo che nessuno studente lo potesse vedere e deriderlo)- ma le meche non sparirono.
Provò a strapparsi il vestito ma non andava via. Quale incantesimo del diavolo aveva usato quell’impostore? Sperava non uno di adesione permanente… altrimenti l’avrebbe ucciso!
Comunque, doveva trovare una soluzione.
Doveva trovare Allock. Uscì dai sotterranei così conciato e si diresse verso la Sala d’Ingresso. Una musica scatenata fuoriusciva dalla Sala Grande. Spiò dentro e vide una scena orripilante. Gilderoy Allock che cantava su un palco, e fan che urlavano ‘’nudo, nudo!’’
Poi si accorse che quel gay di Silente stava per uscire dalla Sala mano nella mano con Vitious.
‘’Ohcazzo!’’
Scappò fuori dal castello e vide contento un enorme labirinto di siepi. Si sarebbe nascosto li, dove nessuno l’avrebbe mai visto.
Dopo un po’ notò una fontana dalla forma di una grassa fata.
Nascondiglio perfetto. Si accovacciò li dietro, ma dopo un po’ gemette. Alle sue orecchie giungevano voci molto familiari.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=576907