Amore Combinato

di _Aya_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: La Vita Di Una Principessa ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Gita scolastica² ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Un Bacio Al Sapore Di Fragola ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: Appuntamento A Quattro ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: Ryan's Feelings ***
Capitolo 6: *** Ehm.. ^-^'' ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: La Vita Di Una Principessa ***


Capitolo 1: La Vita Di Una Principessa

Capitolo 1: La Vita Di Una Principessa

 

Credete che sia bella la vita di una principessa?

Sicuramente tutti diranno “Sì, certo” senza neanche pensarci due volte. Ma io vi assicuro che non è così… per mia esperienza personale.

Sì, io mi chiamo Strawberry Momomiya, ho 18 anni, e sono la figlia maggiore del re del piccolo stato di Tokyo.

Certo, essere principessa ha i suoi vantaggi; un sacco di persone ai tuoi ordini, notorietà, soldi… però ha molti, molti difetti… hai un’etichetta da rispettare, quindi ti devi comportare in questo e quell’altro modo senza neanche pensare lontanamente di disobbedire… cioè non puoi vestirti in modo succinto, non puoi dire parolacce, non puoi andare a feste notturne… insomma, non puoi fare quello che la maggior parte delle ragazze della mia età fanno oggi, nel 2005… naturalmente non puoi frequentare gente “normale”, perché “questo nuocerebbe alla reputazione della famiglia reale!” e bla bla bla… e dei miei sentimenti chi se ne frega… inoltre, sono destinata a sposare un uomo appioppatomi dalla mia famiglia… senza avere la facoltà di scegliere la persona giusta per me…

-Sua altezza, sono venuta qui a prepararla per l’incontro con il suo promesso sposo…- mi disse una delle donne al mio servizio.

-Ah, era oggi? Me ne ero pure scordato… che allegria, eh? Oggi conoscerò l’uomo che sarò obbligata a sposare… lo dovrò sposare senza discutere, capisci?-

-Chissà, magari sarà la persona giusta per lei… ^^-

-Sì, sì, parli bene tu, che puoi fare quello che vuoi, andare dove vuoi e sposarti con chi vuoi…- le dissi, mentre mi spazzolava i capelli.

-Ma come, lei è fortunatissima… è ricca sfondata, è la figlia del re di questo paese, lo capisce? È logico che ci sia qualche difettuccio nella sua vita…-

-Sì, ma ultimamente i svantaggi stanno superando di gran lunga i lati buoni!- dissi furente, scaraventando per terra un vasetto che si trovava sulla mia scrivania.

Quei discorsi mi facevano innervosire tremendamente… che cosa ne potevano sapere loro della mia vita? Sì, sicuramente loro non avevano tutti i miei miliardi, ma io ci avrei rinunciato volentieri pur di condurre una vita normale…

Alla fine, la mia servitrice finì di prepararmi. Avevo un vestito nero, semplice e liscio… naturalmente i jeans a vita bassa, i top e le minigonne erano tabù (Beh, anche a casa mia ndAya)… beh, è naturale, che figura ci avrebbero fatto i miei genitori con una figlia vestita in modo così “sconveniente”…

Andai nel salone, dove mi aspettava mia madre.

Appena mi videro, una donna della servitù aprì la porta, e fece cenno a qualcuno di entrare.

-Strawberry, ti presento il tuo promesso sposo, si chiama Ryan Shirogane, ha 20 anni ed è l’erede del duca di Yokohama-

Il ragazzo entrò dalla porta. Caspita, com’era bello… (Concordo ndAya) aveva dei capelli biondissimi, degli splendidi occhi azzurri ed era molto alto… prima di incontrarlo lo immaginavo basso, grasso e miope, come di solito sono tutti i reali…

-Piacere di conoscerla, signorina Momomiya…- mi disse baciandomi la mano.

Il mio volto si colorò tenuemente di rosso.

-P…piacere m…mio…-

-Strawberry, questa donna invece è sua altezza la duchessa di Yokohama, nonché la madre di Ryan Shirogane…-

-Piacere…-

-Strawberry, mostra al tuo promesso sposo la nostra residenza…-

-Sì, subito madre…-

Immediatamente mi diressi, seguita da quel ragazzo, verso l’enorme giardino posteriore presente nella nostra lussuosa abitazione.

C’era uno spazio apposito per fare equitazione, un enorme piscina e dei campi da gioco.

-Ti va di andare a cavallo?-

-Ok…-

Io e il biondo montammo a cavallo.

-Ehi, tu che ne pensi di questa faccenda?- gli chiesi

-Che cosa ne dovrei pensare? Una gran rottura di scatole e basta… perché dovrebbero scegliere i miei la persona con cui condividerò parte della mia vita?-

-Già, hai pienamente ragione… senti, visto che ormai, volenti o nolenti, dobbiamo stare insieme, che ne dici di conoscerci meglio?-

-Che cosa? Tu sei matta… che cosa me ne potrebbe mai fregare di te, ragazzina?-

-Ehi, come ti permetti?! Inoltre, guarda che ho solo due anni meno di te, quindi non sfottermi più di tanto!-

-Sarà, ma hai la mente e soprattutto il corpo da bambina, quindi ti chiamerò così…!-

-Cretino! Guarda che i ragazzi mi dicono continuamente che sono molto carina!-

-Sì, sì, come no, quelli che vogliono approfittarsi della tua fama e della tua ricchezza… comunque, anche se fosse vero, a me non piaci per niente. I tuoi capelli, soprattutto, sono orribili. Io odio le rosse.-

-Maleducato! Scemo e antipatico!-

E io che l’avevo considerato bello…

Per vendicarmi presi una fionda che tenevo sempre in una tasca presente sulla sella, e tirai un sasso contro il suo cavallo. Questo si imbizzarrì, corse molto velocemente e saltò la bassa staccionata che divideva la parte del prato adibita all’equitazione dalla piscina. Fece un bel salto e finì direttamente dentro l’acqua.

Scoppiai a ridere.

-Maledetta… sei stata tu, vero?-

-Io? Nooo… sai, forse il cavallo si è arrabbiato perché mi hai detto tutte quelle cose cattive…

-Ah sì? Vediamo ora se si arrabbia…-

Il ragazzo dagli occhi azzurri uscì rapidamente dalla piscina, mi venne incontro, mi prese tra le sue braccia e mi buttò in acqua insieme a lui

-Ahhh!! Il vestito… i capelli!-

-Come immaginavo sei come tutte le altre principesse e similari… “Ah, le scarpe! Ah, il trucco! Ah, i capelli! Ah, il vestito!” eccetera eccetera…-

-Non è vero! Ed ora lo vedrai!-

Cominciai a spruzzarlo, ma lui rispose schizzandomi molto più forte.

-Ok, ok, mi arrendo!-

Indietreggiai un poco, poi nuotai velocemente verso di lui, e gli misi la testa sott’acqua.

-Ahahah! Ci sei cascato!-

-…-

Eravamo uno di fronte all’altro, io avevo delle ciocche tra le labbra, lui me le tolse.

I nostri sguardi si incrociavano…

Ci stavamo avvicinando a vicenda…

Solo allora ci accorgemmo di quello che stavamo per fare…

Ma che cavolo, mi ero rimbambita?

Pensare a queste cose con quell’antipatico di un promesso sposo che mi hanno appioppato…

Lui arrossì leggermente e girò la testa…

-Beh, ragazzina, che ne dici di uscire da qui?-

-Non chiamarmi ragazzina, biondino!-

-E tu non mi chiamare in quel modo! È davvero odioso!

-Beh, allora io non ti chiamo ragazzina e tu non mi chiami biondino, ok?-

-Ok… Momomiya…-

Mi dava un gran fastidio essere chiamata per cognome… però se gli avessi detto di chiamarmi semplicemente Strawberry magari avrebbe frainteso il motivo per cui glielo avevo chiesto…

-Beh, Shirogane, ci vediamo…-

-E purtroppo per me credo anche molto presto…-

-Antipatico!-

-Smettila di rivolgerti a me in questo modo, stupida ragazzina!-

-E tu smettila di prendermi in giro!-

-Aah… la finisco giusto per non mettermi al livello di una bambina, va…-

Gli feci la linguaccia.

Shirogane se ne andò.

Io salii in camera mia… certo che tutti i ragazzi che esistono, proprio con quel biondo antipatico mi dovevano organizzare il matrimonio?! Maledetti genitori… grr…

Bussarono alla porta.

-Mi scusi se l’ho disturbata, signorina, volevo solo informarla del fatto che sua altezza la regina la aspetta giù per la cena…- L’ennesima servitrice…

-Sì, dille che arrivo subito…-

-Va bene, signorina…-

Dopo un po’ scesi. Mia madre e la mia sorellina minore mi aspettavano sedute all’enorme tavolo dove consumavamo abitualmente i pasti.

-Ciao sorellina!- mi disse mia sorella Satsuki.

-Ciao…- le risposi io.

Iniziammo a mangiare. Tra una portata e l’altra, mia madre mi chiedeva che cosa ne pensassi di Shirogane…

-È proprio un bel ragazzo, vero? Inoltre mi sembra molto gentile…-

Sì, sì, come no…

-Non so che dirvi, madre, ancora non lo conosco bene…-

Satsuki improvvisamente pose questa domanda:

-Scusatemi madre, ma se Strawberry non vuole che voi decidiate con chi si debba sposare, perché è obbligata a sottostare alle sue decisioni?-

Grande Satsuki!

Io e la mia sorellina eravamo molto complici, lei capiva subito quando qualcosa non mi andava bene e viceversa, inoltre se io avessi detto quelle cose mi avrebbero già linciato, mentre da lei lo accettavano già più di buon grado, dato che non era l’erede del regno e che era una ragazzina, infatti aveva 13 anni (La mia età! NdAya Ma che ce ne frega…? NdTutti)…

-Satsuki, tua sorella sa già che ha bisogno di una persona importante da sposare, perché la aiuti a prendere le decisioni migliori per il regno quando non saremo più io e tuo padre a governare…-

-Ma lei non lo ama!-

-L’amore non rientra nei suoi diritti. Ora chiudiamo il discorso.-

Che parole orribili aveva pronunciato…

“L’amore non rientra nei suoi diritti”… che schifo di genitori. Idioti, approfittatori e nient’altro. Secondo me, hanno fatto dei figli giusto per la discendenza… per quello e nient’altro. Sono come delle macchine, fredde, senza sentimenti, senza amore persino con le loro figlie…

Satsuki fece una faccia triste. Per una ragazzina è dura vivere quella vita, e lo so bene…

Appena finimmo la cena, io e mia sorella andammo nelle nostre rispettive camere.

 

L’indomani mi svegliai per andare a scuola.

Ero stata fortunata di non avere un insegnante privato, almeno potevo avere un po’ di vita sociale all’infuori dei banchetti reali…

Il mio autista privato mi portò proprio fuori la scuola.

Appena arrivai, vidi la mia amica Yui.

-Ciao!- mi disse

-Ciao…-

-Che ti è successo?-

-Lascia stare… senti, a proposito, ti va di diventare principessa al posto mio?- dissi ironicamente

-Certo! Non me lo faccio chiedere due volte!-

-Io te lo sconsiglio… anzi, non lo augurerei neanche al mio peggior nemico…-

-Accidenti, ti dev’essere successa proprio una cosa grave… ti hanno proibito di vestirti come volevi? Non ti hanno fatto uscire la sera?-

-Magari fosse solo questo, magari…-

In quel momento suonò la campanella.

-Dobbiamo andare in classe…-

-Già!-

le lezioni passarono abbastanza velocemente.

Forse perché non avevo ascoltato una parola, ripensando a quel cretino di fidanzato che mi avevano affibbiato…

-Senti Strawberry, ti va di andare a bere qualcosa con degli amici? Così ti presento qualcuno…-

-Mi piacerebbe molto, ma l’auto del mio autista arriverà fra due minuti esatti…-

-Non ti puoi trovare una scusa?-

-No, no… anzi, ora che ci penso… un modo c’è… eh eh…-

Mi spostai un po’, presi il mio cellulare e chiamai a casa…

-Pronto? Ah, è lei, signor maggiordomo… ho chiamato per dire al mio autista di non venirmi a prendere, dato che verrà Shirogane… ah, e dica anche a mia madre che è probabile che ci fermeremo a prendere qualcosa, quindi ritarderò un po’… grazie… arrivederci-

Evviva, allora quel biondino mi serve a qualcosa…

-Bene, posso venire!-

-Ma come hai fatto a convincerli…?-

-Segreto!-

Io e Yui mettemmo tutta la nostra roba negli zaini, uscimmo dall’aula e indossammo le giacche.

-Guarda, ieri ho conosciuto dei ragazzi della scuola maschile qui accanto, sapessi quanto sono carini… sarebbe bello se tu ne conoscessi qualcuno…-

Ero così contenta… finalmente, dopo tanto tempo, potevo avere un’uscita normale, di quelle che i ragazzi della mia età avevano quasi tutti i giorni…

Stavamo camminando quando un’auto si fermò proprio davanti a noi. Aveva i vetri oscurati, quindi non si capiva chi fosse, ma quando tirò giù il finestrino vidi che era…

-Shirogane?!?! Che ci fai qui?!?-

-Se qui c’è una persona che si deve arrabbiare, quello sono io, ragazzina…-

-Brutto scemo di un biondino, che diavolo ci fai qui?-

-Un minuto fa mi ha chiamato tua madre, chiedendomi se ti ero già venuta a prendere e a che ora saremmo tornati… quindi sono stato praticamente obbligato a venirti a prendere, ho dovuto pure guidare io per “essere galante” come mi hanno suggerito i miei, e ti ho pure creato l’alibi, quindi mi devi un favore!-

-Ehi, Strawberry, chi è questo ragazzo?-

-Solo un gran cretino…-

-Ehi ragazzina, modera i termini! Ricordati che sei in debito con me!-

-Scusala, ma è una gran cretina, ha un ragazzo così carino intorno e lo tratta anche male!-

-Ecco, era per questo qua che volevo farti prendere il mio posto come principessa!-

-Che cosa significherebbe quello che hai appena detto? Che state insieme?-

-Purtroppo sì…- le rispose Shirogane precedendomi

-Cioè vuol dire che…-

Annuimmo con la testa.

-Ahahahahahah!! Scusate… scusate se rido, ma è troppo forte! Esistono… ahahahah!! Esistono ancora le nozze combinate? Ahahah!! E io che pensavo che si fossero estinte un secolo fa…-

-Purtroppo ti sbagliavi… comunque, Shirogane, non è che magari toglieresti il disturbo? Mi aspetta un appuntamento con degli amici…-

-Fosse per me lo avrei già fatto… ma purtroppo sono obbligato dai tuoi e dai miei genitori…-

-Scusa, Strawberry, però lui è il tuo fidanzato, quindi non pensi sia meglio provare a conoscerlo meglio?- disse Yui

-È quello che gli ho chiesto ieri, ma lui non…-

-Bene, oggi ho cambiato idea! Vengo con voi!-

Brutto antipatico! Crede che non abbia capito che lo fa apposta per farmi arrabbiare?!

-Beh, ragazzi, ci sono degli amici che ci aspettano all’istituto maschile, andiamo?-

-…ok…-

Maledetto Shirogane! Era riuscito a rovinarmi una giornata perfetta…

Ma sì, meglio non pensarci…

 

-Allora, loro sono Akira Abe, Satoshi Nomura e Mark Aoyama, lei è Strawberry e lui si chiama…-

-…Ryan, piacere di conoscervi-

-Piacere nostro!- risposero i tre ragazzi all’unisono.

Erano davvero molto carini, certo, mai come quell’antipatico di Shirogane, però…

Quello che si chiamava Satoshi era castano e aveva gli occhi verdi. Akira invece aveva i capelli biondi ramati e gli occhi castani.

Quello che mi aveva colpito di più però era Mark Aoyama; aveva la carnagione piuttosto scura, era moro, i suoi ochi erano castani, e soprattutto aveva un sorriso dolcissimo…

-Ma com’è che mi sembra di avervi già visto da qualche parte?- ci chiese Satoshi

-Ce lo dicono spesso… almeno, a me sì, a lui non so…-

-E qual è il motivo?- ribatté Akira

-Segreto! Non voglio che lo sappiate…-

-Ok, va bene, non importa ^^- mi disse Mark, rassicurandomi un po’

-G…grazie…- gli dissi, arrossendo leggermente.

 

Andammo ad un bar, dove prendemmo da bere.

Parlavamo del più e del meno; io discutevo soprattutto con il ragazzo moro, gli altri parlavano fra di loro, eccetto Shirogane, che taceva da quando eravamo arrivati… ci guardava. Osservava attentamente me e Mark.

Mentre io e quest’ultimo parlavamo, io appoggiai le mani sul tavolino e il ragazzo moro mise le sue sopra le mie. A quel contatto diventai rossa, ma ne ero contenta…

Improvvisamente, però, Shirogane ruppe questa “atmosfera”.

-Ehi tu, non ti prendere troppa confidenza con la mia donna!- urlò il biondo al moro.

-Ma che diavolo dici, Shirogane?!- dissi io

-Ah, voi due state insieme? Scusa, non…-

-No, non devi ascoltarlo, Mark! Lui è solo un cretino e basta!-

-Però noi stiamo insieme, o sbaglio?-

-Sì, ma… no, cioè, no!

-Strawberry…-

-No, Mark, non devi ascoltarlo! Io lo odio! Odio quest’individuo! Non lo sopporto!-

-Ma tu stai con me, cara mia… inoltre, ieri mi stavi per baciare…-

-Non è vero! Non è assolutamente vero! ///////-

-Invece è vero, anzi, verissimo!-

-Guarda che quello eri tu! tu mi volevi baciare!-

-Mi sa che ti sbagli, cara…-

-Invece no! eri tu, tu mi hai tolto i capelli bagnati dalle labbra!-

-U-uh!- gridarono Satoshi, Yui e Akira in segno di interessamento alla “storia”.

Solo allora capii.

Solo allora mi resi conto delle stupidate che avevo detto e del fatto che Shirogane mi aveva provocato apposta per farmi fare brutta figura davanti a Mark… brutto antipatico! Gli feci un’occhiata storta, lui rideva sotto i baffi compiaciuto…

-Mark, ti prego, non credere a ‘sto cretino!-

-Sì, ma tu stessa hai ammesso che siete fidanzati…-

-Sì, ma… senti, è una cosa difficile da spiegare, ma ti prego, fidati… fidati di me…-

-…va bene… continuiamo a frequentarci… ti perdono-

-Oh, grazie, grazie mille Mark!-

Questa volta fui io a fare un sorrisetto di superiorità al biondo.

L’avevo spuntata, avevo vinto io…!

 

-Ragazzi, ora devo proprio andare… ci vediamo!-

Quando mi stavo per alzare, però, Mark mi diede un bigliettino con il suo numero di cellulare. Gli sorrisi.

Io e Shirogane ci allontanammo dal gruppetto.

-Shirogane, perché mi stai seguendo?-

-Mi sembra logico, ti devo accompagnare, no?-

-E perché dovrei venire con te? Ci sono tante alternative; l’autobus, il taxi, il mio autista…-

-Per quanto me ne frega potresti pure fare l’autostop, ma purtroppo i miei e i tuoi mi obbligano…-

-Uffa, come sei ligio ad ogni ordine! Prova a disobbedire ogni tanto, proverai nuove emozioni…-

-Senti, ragazzina, sali in macchina senza fiatare!-

-Ti ho detto di non chiamarmi in quel modo!-

-Tu sei in debito con me, quindi ti chiamo come voglio!-

-Ah, credevo, che dopo la figura che mi hai fatto fare fossimo pari…-

-Ti sbagliavi!-

Ah, a proposito di questo, ti ringrazio infinitamente per avermi fatto fare quella pessima figura prima! Credevo che Mark non mi avesse più cercata dopo quello che hai detto!-

-Ma è vero che mi stavi per baciare, però…-

-////////// Non è vero! Come ho già detto, quello eri tu!-

-Sì, sì, come no… ora sali in auto, va…-

Mio malgrado salii. In fondo aveva ragione, chissà che casino avrebbero fatto se non fossi tornata a casa con lui…

Dopo un po’ arrivammo a casa.

Mia madre ci stava aspettando sul portone.

-Oh, ciao Ryan! Ho saputo che sei uscito con Strawberry, ne sono contenta!-

-Grazie, sua altezza… ora però devo…-

-No, Ryan, aspetta, resta un po’ a casa nostra!-

Ah, quanto mi sarebbe piaciuto imprecare contro quella cretina di mia madre! Ora che finalmente me l’ero tolto di torno, doveva proprio dirgli di restare?!

-Strawberry, cara, mostra al tuo fidanzato le stanze al piano superiore…-

-Sì, madre…-

Ma che rottura! Inoltre quel “tuo fidanzato” mi aveva proprio fatto innervosire…

Salimmo le scale.

-Allora dove andiamo?-

-Ti mostro la mia stanza… oh, ciao Satsuki!-

-Chi è questa ragazza?-

-Vi presento… Satsu-chan, lui è Ryan Shirogane, Shirogane, lei è mia sorella Satsuki…-

-Lui è…- disse mia sorella in tono interrogativo

-Purtroppo sì…-

-Beh, non mi sembra una tragedia, è un ragazzo così carino…-

-Ma come mi sei simpatica, Satsuki! Quanti anni hai?-

-Tredici!-

-Sembri molto più grande, sai? Che ne dici di fare scambio con tua sorella e di sposarti con me-

-Molto volentieri…!-

Mia sorella e Shirogane risero.

Non avevo mai visto quel ragazzo ridere, aveva una risata cristallina, spontanea e travolgente… com’era carino…

-Strawberry, perché sei diventata tutta rossa?-

-Chi, io? Beh, sai, fa caldo… ///////////-

-Secondo me si è arrabbiata perché ha paura che la tradisca con te… anche se lei mi ha già messo le corna…-

-Ma come, Strawberry…?-

-Umpf! Tanto a lui non gliene frega niente di me, e tantomeno a me importa di lui. La nostra unione è stata decisa di nostri genitori, quindi perché farsi tutti ‘sti problemi? Io frequento chi voglio e tu vai con chi vuoi, no?-

rimanemmo tutti e tre in silenzio per un po’.

Vidi che Shirogane fece un’espressione un po’ triste, ma forse era solo la mia impressione…

-Beh, ragazzina, non dovevi farmi  vedere la tua camera…?-

-…ah, sì, andiamo… Satsu-chan, ci vediamo dopo…-

Io e Shirogane entrammo nella mia stanza. Era davvero enorme, ed era quasi una piccola casa a sé… c’era di tutto; divani, tavoli, letti…

-…bella camera…-

-…grazie…-

Ci sedemmo su un letto. Eravamo a venti, trenta centimetri di distanza…

Piano piano lui si avvicinò a me. mi avvicinò ancora di più a lui mettendomi un braccio sulle spalle.

Ma cosa stava facendo quel ragazzo…? Mi metteva tremendamente in imbarazzo, il cuore mi batteva forte…

Appoggiò la sua testa sulla mia.

Poi mi diede un bacio sui capelli.

-…tu… tu mi avevi detto… che i miei capelli non ti piacevano… ///////-

Che cretina che sono stata! Avevo detto una cosa stupidissima e fuori luogo, sicuramente ora mi avrebbe preso in giro… e invece…

-Credo… credo di aver cambiato idea…-

gli misi il mio braccio sulla sua schiena… ero tesa e imbarazzatissima…

rimanemmo così per alcuni minuti. Dopo Shirogane si spostò leggermente, probabilmente per farmi capire di staccarmi, infatti io mi scostai.

-Io… devo andare… ciao…-

-…ciao…-

 

Ma che diavolo era successo? Quell’antipatico mi aveva trattata così dolcemente…

Sentivo ancora il suo tocco sulla pelle…

-Allora, com’è andata?-

La mia sorellina era entrata improvvisamente in camera mia.

-Satsu-chan! Te l’ha mai detto nessuno di bussare prima di entrare nelle stanze altrui? Comunque a cosa ti riferisci?-

-Lo sai benissimo… cosa hai fatto con Ryan?-

-CHE COSA?! Niente, è logico che non abbiamo fatto niente!-

-Sì, sì… ah, chissà cosa avete combinato su quel letto matrimoniale…-

-Ma che diavolo ti viene in mente, Satsuki?! //////////-

-Dai, confessa!-

-L’unica cosa è stato un bacio…-

-Uao! Con la lingua?-

-Fammi finire! Un bacio sui capelli, e basta…-

-Secondo me, è cotto!-

-Ma va, mi prende sempre in giro… forse sarà stata l’ “atmosfera romantica” ad averglielo fatto fare…-

-Mah… poi non dirmi che non ti avevo avvertita…-

-Sì, sì, tanto non succederà più nulla del genere… senti, Satsu-chan, io sono stanchissima, quindi vado a dormire… ciao…-

-Ciao sorellina, e ricorda che Ryan è innamorato di te…! ^.-  -

Sì, sì, come no…

Satsuki se ne andò.

Io mi buttai su un letto e mi addormentai.

 

To Be Continued…

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Gita scolastica² ***


Amore Combinato

Capitolo 2: Gita Scolastica²

 

Quella mattina mi alzai piuttosto presto. Pensavo e ripensavo a quello che era successo ieri (Mazza, per un innocente bacio sui capelli… e se la facevo baciare sulle labbra che succedeva? =___= ndAya) … noi due ci odiamo, ma… ma ci siamo comportati… proprio come due innamorati…

-Signorina, si svegli, è ora di andare a… ah, ma si è già alzata! Buongiorno!-

-Buongiorno…-

Feci colazione, mi preparai ed andai a scuola.

-Ciao!- disse Yui salutandomi

-Ciao Strawberry! Come va?-

-Insomma… c’è una cosa che mi tormenta…-

-Dimmi…-

-No, preferisco di no… scusami…-

-E di che? Comunque carino il tuo fidanzato!-

-Mah, sarà carino però…- in quel momento mi venne in mente ciò che era successo il giorno prima -Però… /////////-

-Però cosa?-

DRIIIN!

-Ah, è suonata la campanella, dobbiamo andare in classe!-

-…-

 

Alla fine delle lezioni, uscimmo dall’edificio.

-Strawberry, ti va di uscire di nuovo con Satoshi, Akira e Mark?-

-Sì, va bene…-

Stavamo camminando quando passò un’automobile che ci bagnò tutte, dato che aveva appena piovuto e le strade erano bagnate.

-Ehi, la prossima volta fai più…-

Rimasi sbalordita quando vidi che il conducente del veicolo era Shirogane.

-C…ciao… che ci fai qui…?-

-Tua madre… mi ha chiesto, cioè praticamente obbligato, a venirti a prendere ogni giorno-

-Ah…-

Ero ancora piuttosto imbarazzata e confusa. Pensai che forse… forse lui provava qualcosa per me…

E io?

Ma no, che diavolo mi viene in mente, io non provo niente per lui…

-Senti Yui, ho cambiato idea, non vengo… sono piuttosto stanca…-

Era meglio evitare di incontrare Mark.

-Va bene… ci vediamo domani!-

-Ciao-

Salii in macchina.

Dopo poco tempo, in cui rimanemmo in silenzio, arrivammo a casa mia.

-Ti va di venire..?-

-Ok…-

Silenziosamente salimmo le scale.

Stavamo attraversando il corridoio, quando vedemmo mia sorella.

-Ciao Strawberry… ah, ci sei anche tu, Ryan! Ciao!-

-Ciao Satsuki!-le rispose Shirogane.

-Ciao Satsu-chan… a dopo…-

-Sì, a dopo!- mi disse facendomi l’occhiolino. Chissà a che diavolo aveva pensato quella scema di mia sorella…

Arrivammo in camera e ci sedemmo su un divano.

-Vuoi qualcosa da bere, Shirogane…?-

-Sì, un tè andrà bene-

-Te lo prendo subito…-

Mi diressi verso il minibar che avevo in camera e presi una lattina.

-Grazie…-

Bevve velocemente, poi appoggiò la lattina vuota su un tavolino.

Rimanemmo in silenzio.

Non sapevo che fare, non sapevo quali fossero i miei e i suoi sentimenti…

Improvvisamente, quasi inconsciamente, appoggiai una mano sulla sua e lui disse una frase che mi spiazzò…

-Allora le mie ipotesi erano fondate…-

L’aveva detto in un tono… saputo, quasi a prendermi in giro… anzi, proprio per quello…

-Che cosa?-

-Ah, non l’avevi capito?- dopo aver detto questo, scoppiò a ridermi in faccia –Mi sono comportato in quel modo solo per verificare le mie ipotesi, cioè per vedere se sei innamorata di me, e il mio esperimento è andato a buon fine…-

Mi misi a piangere. Come ho potuto, come ho fatto a fidarmi di quel bastardo?

Mi afferrò il polso e mi tirò, mettendomi in piedi, poi mi spinse contro il muro.

-Ma se ti va, potremmo anche stare insieme sul serio… tanto non ho niente da fare, e potrò fare un po’ d’allenamento…-

Ero terribilmente arrabbiata con quel ragazzo, mi stava usando…

Lo spinsi via, facendolo cadere per terra.

-Però, sei forte per essere una ragazzina del genere…-

-E io che avevo pensato che in fondo fossi un bravo ragazzo… invece sei solo uno stronzo! Solo un grande stronzo!-

-E allora perché stai piangendo per me?-

-Io… io non sto certo piangendo per te! Piango perché mi rendo conto che sono stata una gran cretina a fidarmi di uno come te!-

-Beh, se sono così bello e attraente che ci posso fare..?-

- VA’ VIA! VATTENE IMMEDIATAMENTE DA CASA MIA! TI ODIO!-

Il ragazzo se ne andò tranquillo, con le mani in tasca.

Maledetto…! Lo maledico, lo maledirò fino alla morte! E maledico me stessa per essermi fidata di lui!

-Allora, Strawberry, com’è andata?- mi chiese mia sorella in tono malizioso, entrando in camera.

- COM’è andata? Com’è andata con quello stronzo? Non è andata in nessun modo, e mai ci andrà!-

-Che ti è successo, Strawberry…?-

-Quello lì mi stava solo prendendo in giro! Lui non prova niente per me, e neanch’io per lui, sia chiaro!-

-Ne sei sicura?-

-Sì, io lo odio, lo odio tremendamente, e glielo ho detto a chiare lettere!-

-Se lo dici tu… comunque, mi dispiace…-

-…Figurati, è tutta colpa mia che ho abbassato troppo la guardia…-

In quel momento il mio cellulare suonò: mi era arrivato un SMS.

-Aspetta un attimo, Satsuki…-

Presi il telefono.

 

“Ciao Strawberry, sono Mark, va tutto bene? Sai, ieri, quando ci siamo conosciuti mi sei sembrata subito simpatica e dolce, mi piacerebbe tanto se mi concedessi un appuntamento… naturalmente per noi due soli. Rispondi presto. Un bacio by Mark”

 

Che carino… lui sì che era un bravo ragazzo, mica come Shirogane…

Gli risposi con un altro SMS.

“Certo che te lo concedo, per me va bene anche adesso…”

La sua risposta fu:

“Ok, ci vediamo tra una decina di minuti di fronte alla tua scuola. Non vedo l’ora di rivederti…”

 

Mi pettinai, mi truccai e scesi.

-Strawberry, dove vai?- mi chiese mia madre

-Faccio un giro…-

-Ma esci con…-

Prima che mia madre finisse la frase, ero già uscita di casa.

Chi se ne importa se mi avesse scoperto, quello era l’ultimo dei miei pensieri…

Ero piuttosto contenta, perché avrei rivisto Mark… era un ragazzo così dolce e carino… (BLEARGH! NdTutti)

-Ciao Strawberry!-

-Ah, ciao Mark! Tutto bene?-

-Sì, certo! A te?-

-…-

Male, mi andava tutto male! Ma ora ero in sua compagnia e ne dovevo essere felice…-Bene, bene! Dove andiamo?-

-Mmh… ci facciamo un giro al centro commerciale?-

No, certo che no! In un posto così affollato sicuramente qualcuno mi avrebbe riconosciuto e mi sarei rovinata l’appuntamento…

-Perché invece non andiamo in un posto meno frequentato? Ad esempio al parco…-

-Come desideri!-

Ci sedemmo su una panchina e parlammo dei nostri interessi. Scoprii che era un ragazzo molto sensibile e attento ai problemi ambientali (Un pattumologo ndAya), inoltre era bravissimo nello studio e negli sport, soprattutto nel kendo. Il ragazzo perfetto insomma. (…=_____=’’’’ ndTutti)

-E tu invece? Quali sono i tuoi interessi, Strawberry?-

-Mi vergogno un po’ a dirlo, ma non ne ho di particolari… sicuramente mi consideri una persona poco interessante…-

-E perché? Se tu non hai degli interessi specifici, significa che non hai ancora trovato la tua strada, ma presto la troverai…- mi disse sorridendo. (Come al solito. NdAya)

Lo presi a braccetto un po’ imbarazzata.

Lui (Indovinate? NdAya) mi sorrise di nuovo.

-Andiamo a cenare ad un ristorante?- mi chiese

-Ristorante? Ok, va bene, ma scelgo io il posto…-

Lo portai in un fast-food. Era da un sacco d’anni che non ci andavo, probabilmente dai tempi delle elementari…

-Vado io ad ordinare! Che cosa vuoi?-

Meno male che me lo aveva proposto… se no, sai che casino… “oh, ma tu sei la figlia del re Momomiya! Mi fai un autografo?” ecc ecc…

-Ok, prendimi un cheeseburger…-

Dopo un po’ di tempo, Mark tornò con un panino per me e un’insalata per lui.

-Insalata?-

-Sì… sono vegetariano (Contento te… ndAya) …-

-Oh, scusami, ti ho trascinato qui senza neanche chiederti se ti andasse bene…-

-Non fa niente Strawberry, non importa… per me l’importante è che tu sia felice ^^-

-…grazie… ///////-

Dopo aver mangiato, tornammo al parco, sulla stessa panchina di prima.

Continuammo a parlare a lungo, era davvero bellissimo parlare con lui…

Credo… credo proprio di essermene innamorata…

-Mark, si è fatto buio, devo andare a casa, i miei mi staranno aspettando…-

Mi alzai in piedi per andarmene, ma…

-No… aspetta…-

Il ragazzo mi cinse la vita e avvicinò il suo viso al mio.

Ero tesissima, non riuscivo neanche a chiudere gli occhi… non avevo mai baciato nessuno prima di allora…

Mi stava per baciare quando vidi una persona…

Capelli biondi, occhi azzurri, mani in tasca, aria menefreghista…

Appena lo vidi, mi staccai da Mark.

-Ah, ma guarda un po’ chi si… ehi, ragazzina, dove vai?-

Corsi via.

Perché l’avevo fatto? Perché mi ero separata da lui? Non era certo per paura che lui lo dicesse ai miei… no, ormai non me ne importava più niente… ma allora… perché?

 

—Flashback—

Il ragazzo dagli occhi azzurri uscì rapidamente dalla piscina, mi venne incontro, mi prese tra le sue braccia e mi buttò in acqua insieme a lui

-Ahhh!! Il vestito… i capelli!-

-Come immaginavo sei come tutte le altre principesse e similari… “Ah, le scarpe! Ah, il trucco! Ah, i capelli! Ah, il vestito!” eccetera eccetera…-

-Non è vero! Ed ora lo vedrai!-

Cominciai a spruzzarlo, ma lui rispose schizzandomi molto più forte.

-Ok, ok, mi arrendo!-

Indietreggiai un poco, poi nuotai velocemente verso di lui, e gli misi la testa sott’acqua.

-Ahahah! Ci sei cascato!-

-…-

Eravamo uno di fronte all’altro, io avevo delle ciocche tra le labbra, lui me le tolse.

I nostri sguardi s’incrociavano…

Ci stavamo avvicinando a vicenda…

—Fine Flashback—

 

Perché? Perché ora mi è venuto in mente il quasi-bacio che ci fu tra me e Shirogane…? Però… però mi venne in mente una cosa… in quel momento… in quel momento non ero per niente tesa… il mio cuore lo voleva… voleva quel bacio… ma la mia mente mi bloccò…

No, no, mi stavo sbagliando, non era possibile, io lo odiavo, lui mi aveva solo preso in giro! Ma… è proprio così? Dovevo chiarire questo caos tra i miei sentimenti e tra me e Mark, quindi tornai indietro. Vidi che Shirogane e Mark erano uno di fronte all’altro, e mi nascosi per vedere cosa facevano… il moro guardava il biondo con uno sguardo arrabbiato…

-Mmh? Perché mi guardi in quel modo, Aoyama?-

-Ma che diavolo vuoi? Che cosa vuoi da me e da Strawberry?-

-Nulla, assolutamente nulla, io passavo di qua per caso…-

-Dimmi la verità, cosa c’è tra te e lei?-

-Lei non vuole ammetterlo, ma si vede lontano un miglio che si è invaghita di me… se no, perché sarebbe scappata non appena mi ha visto?-

-Non è vero, prima che tu arrivassi c’era un’atmosfera perfetta tra noi…-

-Mah, sia come sia non me ne importa per niente, quindi…- disse andandosene

Dopo qualche secondo uscì allo scoperto e andai da Mark fingendo di essere appena arrivata.

-…Mark…-

-Strawberry, io… io non capisco…-

-Hai ragione, è ora che smetta di nasconderti la verità… ormai so che di te mi posso fidare e visto che mi hai apprezzata per quello che sono, ora ti rivelerò tutto… vedi, io sono Strawberry Momomiya e sono la figlia del re di questo regno…-

-…dici sul serio…?-

-Sì, sono io… comunque, Shirogane… Ryan Shirogane… lui è il figlio del duca di Yokohama ed è il mio promesso sposo… quindi siamo obbligati a stare insieme… ma io non provo niente per lui, anzi lo odio… e non so se lui ti abbia detto qualcosa, ma non c’è niente fra di noi… a me… a me piaci solo tu…- dissi arrossendo.

-La cosa è reciproca…-mi disse abbracciandomi.

Dopo un po’ sciolse l’abbraccio.

-Ti accompagno a casa?-

-No, meglio di no… se mia madre mi vedesse con un altro ragazzo darebbe in escandescenza… ciao-

-Buonanotte Strawberry… ti voglio bene-

- Anch’io…-

M’incamminai verso casa. Ormai ero sicura che mia madre stesse dormendo, e mio padre era in viaggio d’affari come al solito…

Però era molto tardi, ed era buio… ero impaurita, erano anni che non uscivo da sola, di solito sono scortata dalle mie guardie del corpo…

Camminai più veloce, ma mentre andavo dei ragazzi in motocicletta si avvicinarono a me.

-Ehi bella, ti va di venire con noi?-

-…n…no…i miei genitori mi aspettano a casa…-

-Dai, su, sali!-

Io continuai a camminare senza dare più retta a quegli individui, ma loro mi afferrarono le braccia bloccandomi.

-No, basta, lasciatemi stare!-

-Dai bella, smettila di dimenarti, tanto ora ci divertiremo…-

-No, basta, lasciatemiiiiii!!!- urlai

Quei ragazzi stavano per “caricarmi” su una delle loro moto, quando un ragazzo si avvicinò e cominciò a picchiarli di santa ragione… poi mi prese in braccio e mi mise nella sua macchina… mi sembrava di conoscerlo… quelle braccia… quelle mani… quel profumo… al buio non riuscivo a vederlo, ma quando salii in macchina capii che era proprio la persona che pensavo…

-Stupida ragazzina… vai sempre a cacciarti nei guai…-

-…grazie… di avermi salvato da quei tipi…-

-Non fraintendermi, io l’ho fatto solo perché altrimenti i tuoi e i miei genitori se la sarebbero presa con me… solo per questo… ///-

Questa volta… non mi aveva offesa, perché dal suo tono di voce si capiva che non pensava quello che aveva detto… gli sorrisi.

Mi diede un bacio sulla guancia.

-Questa volta… questa volta non l’ho fatto per…-

Lo abbracciai.

-Se vuoi… puoi venire a dormire da me…- mi disse.

Io arrossii.

-…ok… ///////-

Andammo a casa di Shirogane. Anche quella era molto grande…

Ci dirigemmo verso la sua camera, ero piuttosto imbarazzata…

Il ragazzo, senza neanche mettersi il pigiama, si mise in un letto singolo

-Mettiti pure dove vuoi…-

Io mi misi nel letto affianco al suo.

Dopo un po’ ci addormentammo.

 

La mattina dopo, mi svegliai piuttosto presto. Shirogane dormiva ancora.

Ad un tratto cominciò a parlare nel sonno

-…mmh… ragazzina…-

Anche nei sogni mi chiamava così…

-…ti prego… perdonami…-

Ho sentito bene? Ha detto “perdonami”? Non ci credo… beh, in fondo è solo un sogno…

Il biondo si svegliò.

-Buongiorno Shirogane…-

-…buongiorno…- disse stiracchiandosi -ma tu… tu che ci fai qui?-

-Come, non ti ricordi? Mi hai invitato tu ieri!-

-Ah, già, quando ti ho salvato da quei brutti ceffi… ora mi devi due favori!-

-Senti… che cosa stavi sognando prima d’alzarti?-

-Prima… d’alzarmi… ///////// non sono fatti tuoi!-

-Comunque… scuse accettate! ^^-

-Acci, allora aveva ragione mia madre quando diceva che parlavo nel sonno… beh… /////// grazie…-

-Prego ^^-

-Senti, se tu ami Aoyama…frequentalo pure… io non dirò niente, anzi, t’aiuterò… e quelle cose che gli ho detto ieri sera nel parco non le pensavo sul serio…-

-Quali cose?-

-Guarda che ho visto che eri nascosta ad origliare…-

-Ah… oops… ^//////^ comunque ti ringrazio…-

-Di niente, sono sicura che anche tu l’avresti fatto per me…-

Dopo che ebbe pronunciato quelle parole, io arrossii tantissimo…

-…beh…io devo…andare a scuola…-

-Ti accompagno…-

-Ah, grazie…-

-Senti, Momomiya…- mi disse, e poi porgendomi il mignolo – amici?

-Amici ^^- risposi stringendogli il dito con il mio.

-Ora andiamo…-

Salimmo in macchina. Quella mattina, al contrario delle altre volte, ci accompagnò l’autista di Shirogane.

-Ciao… e grazie-

-Ciao ragazzina- disse facendomi l’occhiolino.

-Ciao biondino!- gli risposi ridendo

Se ne andò.

-Ciao Strawberry!- urlò Yui.

-Ciao! ^^-

-Ora ti accompagna anche, eh?-

-Ma no, solo perché ieri sera sono andata a dormire da lui…-

-Evviva! Era ora! Tanti auguri Strawberry, finalmente hai perso…-

Le tappai la bocca prima che finisse la frase.

-Non è successo niente del genere! Siamo diventati amici, ma tra noi due non c’è nient’altro! Invece le cose mi vanno benissimo con Mark!-

-Mark? Mark Aoyama? Mmh… è troppo perfettino… inoltre, si comporta come un bambino, ancora a pensare all’ecologia e all’ambiente (Parole sante…ndTutti) … non fa per te… secondo me, Ryan ti si addice molto di più…-

-Ahahah… starai scherzando… Io e Shirogane siamo proprio agli antipodi! È già tanto che siamo diventati amici…-

-Gli opposti si attraggono, cara mia…-

DRIIIN!

-Uffa, cominciano già le lezioni?! Beh, siamo obbligate, quindi andiamo…-

Dopo qualche secondo che entrai in aula, entrò la professoressa.

-Allora ragazzi, volevo ricordarvi che domani ci sarà la gita scolastica, e raccomandarvi di comportarvi bene, e…-

Ah, è vero! La gita! Me ne ero completamente dimenticata, con tutto quello che era successo.

Dato che la mia era una scuola molto prrstigiosa, andavamo un paio di giorni al mare e altri due in montagna … e senza l’ombra di spiegazioni, temi o ricerche! Che meraviglia…

Le lezioni trascorsero velocemente, perché passai tutto il tempo a pensare a come mi sarei divertita in quei giorni.

Le lezioni terminarono e Shirogane mi venne a prendere.

Andai a casa.

-Ciao Strawberry!-

-Ciao Satsu-chan, tutto bene?-

-Sì, certo! Senti, Strawberry…-

-Dimmi-

-Com’è andare a scuola?- mia sorella, infatti, aveva un insegnante privato

-Bello, si conosce nuova gente e si fanno tante amicizie… però bisogna stare in un aula per sei ore continuate… =___= quella è l’unica pecca…-

-Beh, a me piacerebbe tanto andarci…-

-Sai, domani andiamo in gita scolastica! Quattro giorni di totale relax! Peccato che la mia è una scuola femminile…-

-Beh, sorellina, ma tu hai già Ryan, no?-

-Ma va! Lui è solo un mezzo amico, il ragazzo che mi piace si chiama Mark-

-Ah… qualche volta me lo presenti?-

-Se riusciamo a convincere la mamma a farti uscire con me e i miei amici sì ^^-

-Ok…-

-Io ora devo andare a fare i compiti, ciao Satsuki!-

-Ciao sorellina…-

 

Salii in camera a fare gli esercizi assegnatomi.

Dopo qualche minuto, però, squillò il cellulare.

Sul display apparve il nome “Mark”.

Che bello!! Subito risposi.

-Ciao Mark!-

-Ciao Strawberry… tutto bene? Hanno detto qualcosa i tuoi genitori ieri sera?-

Mi venne in mente quello che era successo…

-…no…no, niente… comunque, va tutto benissimo! Sono così contenta di risentirti…!-

-Senti, domani non ci possiamo vedere…-

-Già, neanch’io posso… vado in gita-

-Ma dai? Anch’io! Okinawa…-

-…E Fujiyama, dai che ci incontriamo!-

-Evviva, come sono contenta… potrò passare quattro giorni con te indisturbata…-

-Indisturbata? Dai tuoi o da Shirogane?-

-Shirogane? Ma no, dai ormai abbiamo chiarito, siamo amici…-

-Sarà, ma a me quel ragazzo non mi convince per niente…-

-Ah, ho capito… sei geloso, vero?-

-M…ma n…no, c…certo che no…-

-Se fossi lì con te ti darei un bel bacio sulla guancia…-

-Sì, anch’io! Ti saluto, ciao!-

-Allora, a domani! Almeno spero!-

-Ciao bella…-

-Ciao-

Mark aveva attaccato la cornetta.

Ah, quasi sicuramente ci saremmo incontrati… e senza nessuno fra i piedi! Evviva!

Finii i compiti e scesi a mangiare.

-Strawberry…- mi disse mia mamma

-Ditemi, madre…-

-Domani andrai in gita scolastica, vero? Mi raccomando non ti comportare in modo…-

…sconveniente…

-…sconveniente…-

Ecco, appunto…

-Certo, madre, mi comporterò come si deve alla figlia del re Momomiya…-

La solita frase fatta…

Satsuki mi fece l’occhiolino.

Io le sorrisi.

 

-Bene madre, ora che ho finito di consumare il pasto vi saluto…-

-Anch’io, madre-

Io e mia sorella andammo in camera mia.

-Sono sicura che ti comporterai come si deve, vero?- mi disse Satsuki in tono malizioso.

-Ma ceeeerto… solo qualche paia di minigonne al giorno e spassarsela in discoteca fino alla mattina… nient’altro!-

-Come mi piacerebbe venire anche a me…-

-Anche a me piacerebbe portarti, ma purtroppo…-

-Beh sorellina, io vado in camera mia, devo studiare…-

-Ciao-

Passai il resto della serata a fantasticare su quello che sarebbe successo i quattro giorni successivi, e a fissare una foto che avevo fatto a Mark con il cellulare… mentre la guardavo, scrutando ogni piccola parte del suo viso, la faccia di un'altra persona si sovrappose alla sua…

Shirogane…

Ma perché mi era venuto in mente proprio lui in quel momento?!

 

—Flashback—

Il ragazzo dagli occhi azzurri uscì rapidamente dalla piscina, mi venne incontro, mi prese tra le sue braccia e mi buttò in acqua insieme a lui

-Ahhh!! Il vestito… i capelli!-

-Come immaginavo sei come tutte le altre principesse e similari… “Ah, le scarpe! Ah, il trucco! Ah, i capelli! Ah, il vestito!” eccetera eccetera…-

-Non è vero! Ed ora lo vedrai!-

Cominciai a spruzzarlo, ma lui rispose schizzandomi molto più forte.

-Ok, ok, mi arrendo!-

Indietreggiai un poco, poi nuotai velocemente verso di lui, e gli misi la testa sott’acqua.

-Ahahah! Ci sei cascato!-

-…-

Eravamo uno di fronte all’altro, io avevo delle ciocche tra le labbra, lui me le tolse.

I nostri sguardi si incrociavano…

Ci stavamo avvicinando a vicenda…

—Fine Flashback—

 

Perché? Perché mi è venuto ancora in mente quella stramaledetta cosa?! A me piaceva Mark, Mark e basta! Sì, dopo un po’ mi auto-convinsi del fatto che di quel biondino non mi importava minimamente… almeno come fidanzato…

Quando ebbi la mente più sgombra, andai a dormire.

 

L’indomani mi alzai presto, dato che il ritrovo era alle 5:00.

Il mio autista mi portò a scuola, da dove, con degli autobus, ci dirigemmo all’aeroporto.

Facemmo il check-in e ci imbarcammo.

Destinazione: isola di Okinawa.

Che bello, non ci credevo quasi, quattro giorni lontana dalla mia famiglia…

E forse persino con Mark…

Dopo qualche oretta arrivammo.

Quel posto era una meraviglia: faceva molto caldo, ma era un bel caldo secco, e c’era tantissima vegetazione e natura, cosa praticamente assente a Tokyo…

Una navetta ci portò all’albergo. Era piuttosto carino, beh, non era certo come gli hotel che io e la mia famiglia eravamo soliti frequentare, però…

La professoressa presente parlava con un amplificatore.

-Ora vi dirò le coppie di ragazze che staranno insieme e il numero della camera… allora, Strawberry Momomiya e Yui Saotome nella stanza 303,…-

-Evviva, Yui, staremo nella stessa stanza! Andiamo alla reception a prendere le chiavi?-

-Senti… io do un’occhiata in giro, tu comincia pure ad andare…-

-Ok, ci vediamo dopo-

Presi l’ascensore. La camera era al terzo piano.

Misi la chiave ed aprì la porta… e cosa mi ritrovai davanti? Un ragazzo completamente nudo…

Rimasi ferma per un po’, sbalordita. Quella era la camera 303, no? Ed avrebbe dovuto essere libera…

Solo allora il ragazzo urlò.

-AHH!!!!! TU?!?! COSA CI FAI QUI?!-

Ma… non l’avevo ancora guardato in faccia…

Feci un urlo che probabilmente risuonò per tutto l’edificio.

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!-

Mio Dio… quel ragazzo… quel ragazzo era Shirogane!!

-T…T…TU CHE CI F…FAI QUI?!?!?!?!?!? /////////////////////////////////////- ero diventata completamente rossa… e chi non lo avrebbe fatto? Ritrovarsi un ragazzo nudo… e per di più Shirogane! Fosse stato Mark, sarebbe stata un’altra cosa… (Oddio… non oso pensarci… ndAya) ma perché mi è capitato proprio il biondino?

-Beh, io sono in gita qui con i miei amici del corso di tennis, sarei io che ti dovrei chiedere perché sei entrata di soppiatto nella mia camera!-

-Avrei preferito mille volte evitarlo… /////////-

-Il mio corpo è così brutto?-

-…beh, no… cioè, sì… ///////////////////////////////////////////-

-Guarda che sei vuoi sono ancora disponibile, eh?- disse mettendosi una vestaglia (Non so se è il termine esatto, comunque intendo quella specie di accappatoio che si mette quando sei in pigiama o sei nudo e devi uscire dalla camera… ndAya)

-N…no, molto meglio Mark…-

-Sicura?-

-…-

-Perché sei titubante?-

-Chi, io? //////// No, non è così… sono solo imbarazzata… /////-

-Beh, allora dimmi: “Shirogane, tu sei brutto, antipatico e non mi interessi neanche un po’, e non ti bacerei neanche se fossi l’ultimo ragazzo su questa terra!”

-…-

-Su, dillo!-

Arrossì dalla testa ai piedi.

-…S…Shirogane… tu… io non… tu… ////////////////////-

Lui si avvicinò a me e mettendomi una mano nei capelli come si fa con i bambini, mi disse:

-Ma lo sai che sei proprio una ragazzina carina?- quasi con aria di superiorità.

In quel momento il mio sguardo cadde sui fianchi del ragazzo, quando notai che la vestaglia si stava per aprire…

-…e anche piuttosto sporcacciona, eh?-

Era più forte di me, non riuscivo a distogliere lo sguardo (E ce credo! *ç* ndAya)

-I…Io? N…no…-

-Beh, comunque, è chiaro che ci sia stato un disguido, quindi esci un attimo che mi vesto, poi scendiamo e facciamo cambiare stanza a uno dei due, ok?-

-A-ha…-

-Se vuoi restare mentre mi cambio, fai pure…-

-N…no! NO!-

-Come desideri...-

Uscii dalla camera. Ma quel ragazzo ci godeva, a prendermi in giro? E soprattutto, perché non gli ho detto con voce sicura quella frase? (Se non lo sai tu… =___=’’’ ndAya)

Dopo un po’, Shirogane aprì la porta.

-Andiamo?-

L’ascensore era occupato, quindi scendemmo per le scale.

Mentre camminavamo, lui mi prese per mano.

-…Shirogane…-

Il biondo non fece in tempo a rispondere che ci ritrovammo davanti una persona che conoscevamo…

-Mark!-

-Strawberry… tu… perché sei… con lui?-

-No, non è così! Stavo andando nella mia camera, quando ci ho trovato lui, e…-

-E cosa? Avete…-

-NO! era lì perché c’è stato un errore e ci hanno assegnato la stessa camera! Niente di più!-

-Sì, Aoyama, è così…- disse, e poi con un tono distaccato, e forse anche un po’ triste - Tra noi due non c’è niente- e mi lasciò la mano.

-Beh, allora…- disse Mark mettendomi un braccio sulle spalle

-Aspetta Mark, io e lui dobbiamo andare a farci cambiare le camere…-

-Beh, posso benissimo venire anch’io, no?-

-…naturalmente…- gli risposi. Ma perché mi stavo comportando così?

 

-Senta signore, mi è stata assegnata per errore la stessa camera di questo ragazzo, quindi dovrei cambiarla…-

-Ok, allora le assegno la 304, cioè la camera accanto…-

-Va bene…-

 

-Ehi Strawberry!!-mi urlò Yui vedendomi.

-Ciao! Tutto bene?-

-Sì, ma… ma che ci fanno qui Shirogane e Mark?!-

-Lui è in gita con la sua scuola e lui con il suo corso di tennis…-

-Ma che bello, ci siamo ritrovati tutti qui! Che ne dite di andare a metterci il costume e andare in spiaggia?-

-Ottima idea!- disse Shirogane

-Ok, vengo anch’io…- risposi io

-Dove c’è Strawberry ci sono anch’io, quindi…-

-Bene, allora ci troviamo qui tra un quarto d’ora, ok?-

-Bene!-

 

Io e Yui andammo in camera.

La mia amica mise un bel bikini rosa molto ridotto e sgambato.

Io purtroppo, in valigia avevo solo due costumi interi da vecchietta…

-Senza offesa Strawberry, quei costumi sono proprio orripilanti!-

-Non dirlo a me… mia madre mi ha permesso di mettere solo questi…-

-Beh, allora vuol dire che te ne presterò io uno…-

Yui, infatti, aveva un sacco di costumi in valigia, almeno una decina.

-Ah, grazie, grazie Yui!-

-Figurati… per la mia migliore amica questo e altro…-

Alla fine misi un costume a due pezzi bianco con il reggiseno a fascia e decorato a fragoline.

-Uao, quel costume ti si addice molto, sai…-

-Grazie ^^-

Mettemmo entrambe un prendisole e scendemmo.

I ragazzi erano completamente vestiti, probabilmente avevano messo il costume sotto…

-Andiamo?- disse Mark mettendomi un braccio sulle spalle.

-Certo! ^^-

Andammo in spiaggia. Mettemmo sulla sabbia gli asciugamani che avevamo portato e ci sdraiammo sopra.

Dopo un po’ Mark si alzò e, togliendosi i vestiti, disse:

-Io vado a fare un bagno…-

-Vengo anch’io!- gli risposi

-Magari dopo…- disse Yui

-Idem-

-Bene! Allora noi due andiamo!-

Evviva, finalmente io e Mark avremmo passato un po’ di tempo da soli…

Il moro aveva un costume piuttosto sobrio; un boxer lungo fino al ginocchio di colore nero.

-Strawberry, sei davvero carinissima in costume!- mi disse

-Grazie…- gli risposi, arrossendo un po’.

Mano nella mano andammo un po’ a largo.

-Com’è bella l’acqua marina, eh?- gli dissi

-Sì, poi ad Okinawa è molto limpida… qui la gente non è incivile come da noi, non inquina…- aveva uno sguardo così serio quando parlava della natura… era proprio carino… mi piaceva un sacco…-Ora però non parliamo dell’ecologia, torniamo a noi…-

-…Mark…-

Gli misi le braccia intorno al collo.

Ci stavamo avvicinando sempre di più quando…

-Ehi, ragazzi! Come vi va?-

Shirogane aveva interrotto quel momento (Meno male! Grazie Ryan! NdTutti)

Io immediatamente mi staccai dal moretto.

Quest’ultimo lanciò un’occhiata storta al biondino…!

Shirogane gli disse, con un tono piuttosto equivoco: -Oh, vi ho interrotto? Scusatemi, non era mia intenzione….-

-Non importa- gli rispose Mark in tono glaciale

-Dai ragazzi, divertiamoci tutto insieme!- urlò Shirogane. Dopodiché mi prese in braccio e mi buttò in acqua.

-Ehi!- gli dissi schizzandogli dell’acqua.

Mark lo guardava contrariato.

-Beh, io me ne vado…- caspita, Mark si era proprio arrabbiato.

-No, Mark, asp…- non avevo fatto in tempo a finire la frase che Shirogane mi aveva messo la testa sott’acqua -Ehi, Shirogane!-

Cominciò a schizzarmi e a farmi il solletico.

-No… ahahah…! Ti prego, il solletico, no… ahahahahahahahah!!! Ti prego… ahahah! Tregua!-

-Va bene…-

Indietreggiai un po’, poi gli misi la testa sott’acqua.

-AHAHAHAH!! Te l’ho fatta!-

-Povero me… dove sto andando a finire, cadere nello stesso scherzetto per due volte consecutive…-

Il ragazzo si avvicinò pericolosamente (? NdAya) a me. Avvicinava il suo viso al mio… sovrapponeva le sue labbra alle mie… prima che lo facesse, io piegavo la schiena indietro per evitarlo, ma lui continuava, continuava ad avvicinarsi… alla fine, arrivai al massimo, la mia schiena era praticamente parallela al livello dell’acqua, lui mise le braccia intorno al mio corpo appoggiando le mani sul fondale marino e unì le sue labbra alle mie… i nostri volti finirono sott’acqua… che strano… anche se quel ragazzo mi aveva rubato il mio primo bacio, ne ero quasi contenta… era una sensazione così bella. Le nostre labbra e le nostre lingue rimasero unite per un bel po’… alla fine, io mi staccai, e misi la testa fuori dall’acqua.

-Shirogane, che cavolo hai fatto…?- cercai di dirlo con un tono arrabbiato, ma non ci riuscii particolarmente bene… in fondo mi era piaciuto… però… com’era possibile? Io amavo Mark… inoltre, perché lui l’aveva fatto?

-…Scusami…- mi disse piuttosto imbarazzato

Non riuscivo a capire… perché, perché l’aveva fatto? Forse… forse mi stava ancora prendendo in giro…

-Scusa, tu stai con Aoyama ma io ti ho…-

-Tu… tu mi stai ancora prendendo in giro, vero? Sì, tu ti stai prendendo gioco di me…- dissi correndo via.

Yui, vedendomi tornare lì, mi disse: - E brava Strawberry! Altro che Mark, vi ho… ehi, ma che succede?-

Ero scoppiata a piangere.

-Io… io non capisco… non ci capisco più niente…-

-Strawberry…- mi disse, cercando di consolarmi

-…io… io amo Mark, ma… ma allora perché… perché quel bacio mi è piaciuto così tanto…?-

-Strawberry… ne sei sicura…?-

-Sicura… di che?-

-Del fatto che Mark ti piaccia veramente…-

-Ma sì, sì, certo che sì…!-

-Allora… forse ti è piaciuto solo perché era la prima volta che baciavi e quindi per te era una cosa nuova… facciamo una cosa… Mark non c’era, non ha visto niente, quindi facciamo come se non fosse mai successo, ok?-

-…ok…-

-Perché tu lo vuoi, vero? Tu vorresti non essere mai stata baciata da Ryan, vero? È così?-

-…-

-Strawberry…-

-…sì… sì… è così…-

Infatti era proprio così… almeno credo…

-Ora però non puoi stare tutto il giorno qui a piangerti addosso! Dobbiamo divertirci, siamo in vacanza!-

-Sì, hai ragione!-

-Ve la fate una partitina a beach-volley?- disse Mark arrivando

-Ok…- risposi io

-Va bene anche per me…- rispose Yui, e poi, a gran voce, disse: -SHIROGANE! EHI, SHIROGANE!-

Il ragazzo tornò sulla spiaggia.

-Sì, che c’è, Yui?-

-Giochi a beach-volley?-

-Certo che sì!-

Andammo in un campo da beach-volley portando un pallone adatto.

-Allora, facciamo io e Ryan e Strawberry con Mark, ok?-

-Sì, va benissimo!- risposi io. In squadra con Mark avrei avuto meno grattacapi…

Cominciammo a giocare. Yui e Mark erano molto scarsi, la vera partita era tra me e Shirogane…

Vinsi io il primo set, ma solo per la differenza di due punti.

Al quarto set eravamo pari: due set a due.

Continuammo la partita. Un set era di 25 punti, però noi l’avevamo superato già da un bel pezzo, ma la partita non terminava perché nessuno riusciva a distaccarsi di due punti dall’avversario.

-Ragazzi, che ne dite di chiudere la partita in parità? Ormai siamo arrivati a 50 a 51...- disse Yui ansimando.

-Infatti…- disse Mark.

-No, no, io voglio continuare! Ormai non mi posso tirare indietro!- rispose Shirogane

-Idem per me!- dissi io

-Sentite, allora facciamo una cosa: io e Mark torniamo all’ombrellone, e voi due finite la partita, ok?-

-Bene!- risposi io.

La partita riprese.

Dovevo stare molto attenta, se Shirogane avesse fatto punto avrebbe vinto la partita…

Dopo qualche ricezione, lui mi disse:

-Momomiya, perché ti sei comportata in quel modo prima…?-

Ah, già, è vero! Il bacio, me ne stavo quasi dimenticando, concentrata com’ero…

Mi distrassi e feci cadere la palla.

Aveva vinto, Shirogane aveva vinto la partita, ma ormai non me ne fregava più niente…

-…io…? Casomai tu… tu… che diavolo hai fatto…? Tu… lo sai che io amo Mark… eppure…-

-Però tu… tu hai ricambiato…-

È vero, io avevo ricambiato il suo bacio…

-…No… non è così… non è vero, io non ho… beh, sì, forse avrò anche ricambiato, però tu… tu non mi piaci… quello… era il mio primo bacio… io… non sapevo che fare… per questo mi sono comportata in quel modo…-

-…hai ragione… scusami… io… non ne avevo il diritto…-

-Ma perché? Perché l’hai fatto?-

Ah, finalmente ero riuscita a chiederglielo..!

-Ecco…-

-EHI, RAGAZZI! FINITA LA PARTITA? CHI HA VINTO?-

Yui era arrivata correndo.

 

-…-

-Ho vinto io!-

-Evviva! Bravo Ryan!-

-Modestamente…

Io andai a sdraiarmi sui teli che avevamo posto sulla sabbia.

-Ciao Mark…-

-Ciao! Com’è finita la partita?-

-Ha vinto Shirogane.-

-Ah…-

Improvvisamente gli dissi a bassa voce: -Baciami-

Lui mi rispose: -Cosa?- probabilmente non aveva sentito…

-Baciami-

-Qui? Ora?-

-Sì, baciami…-

-Ne sei sicura?-

-Al 100%…-

Mark prese il mio volto tra le mani e mi baciò… ma non provai niente. Niente di niente. Con Shirogane invece era stato completamente diverso… un turbine di emozioni ci aveva avvolto… mah, forse perché era il mio primo bacio, pensai.

Mi staccai quasi subito.

-Ti amo…- gli dissi, senza convinzione. Cioè, io lo amavo, ma dopo quel bacio non mi sorgeva così spontaneo dirglielo…

-Anch’io…-

Non sapevo che fare, ero tesa, non mi veniva niente di spontaneo da dirgli o da fare…

-Che ne dici se cerchiamo gli altri?- mi chiese

-Va bene…- forse aveva capito che ero a disagio…

Andammo dove avevamo lasciato gli altri, sul campo da beach-volley, e vedemmo una scena che non avrei nemmeno pensato fosse possibile… Shirogane e Yui si stavano baciando…!

Non appena arrivammo, Shirogane la spinse via.

-Scusateci, togliamo subito il disturbo…- disse Mark.

Io avevo quasi le lacrime agli occhi, anche se non capivo il perché… (…=____=’’’’ ndTutti)

-No…non…- disse Shirogane

Noi comunque ce ne andammo.

-MOMOMIYA!- Il biondo mi aveva chiamato.

Io mi girai.

Lui aprì la bocca per dire qualcosa, ma poi la rinchiuse e disse solo: -…niente…-

Dopo poco tempo tornammo in albergo e cenammo.

Ormai si era fatta sera.

-Andiamo in discoteca?- ci chiese Yui.

-Per me va bene, non ci sono mai stato…- disse il biondo

-Idem per me- dissi io

-Davvero non siete mai stati in discoteca?-

-Tu non mi credi quando ti dico che la vita regale è una rottura…-

-Beh, questa è la sera giusta per rifarvi!- esclamò Mark

-Allora andiamo a cambiarci e fra un po’ ci troviamo nell’atrio dell’hotel, ok?-

-Sì!-

Salimmo le scale.

-Suppongo che ti debba prestare qualcosa anche stasera, eh?-

-Se non ti scoccia…-

-È logico che non mi scoccia, sei la mia migliore amica…-

Mentre lei rovistava tra i suoi vestiti per trovare qualcosa adatto a me, io ripensai al quello che era successo quel pomeriggio… Yui e Shirogane… insieme! Beh, in fondo, perché mi preoccupavo tanto? Lui aveva fatto la stessa cosa che avevo fatto io, andare con un altro… beh, noi eravamo obbligati ad essere fidanzati, tra noi due non c’era nulla…

-Ecco qua!-

Yui mi aveva preso una minigonna bianca a pieghe e una maglietta fucsia che lasciava le spalle nude.

-Ti stanno benissimo!- mi disse, dopo che li ebbi provati.

-Davvero me li posso mettere?-

-Ma certo! Ora andiamo!-

Quando andammo giù, i due ragazzi erano già lì. Mark era vestito in modo sobrio, come al solito… aveva una maglia lunga nera e dei jeans scuri. Invece Ryan… beh, dire che era carino era un’offesa… aveva dei jeans larghi a vita bassa, che facevano vedere il bordo delle mutande con la griffe “Calvin Klein” in bellavista… la maglia era bianca ed aderente… sarà stato anche antipatico e approfittatore, ma era proprio figo (Concordo *çççççç* ndAya) …

Mi ero bloccata davanti a lui a fissarlo.

Mark mi prese a braccetto e mi trascinò.

-Bene, ora andiamo…!- disse. Evidentemente se ne era accorto (Beh, sarà anche cretino, ma mai ottuso come te… ndAya Ehi! NdStrawberry)…

-Già, andiamo!- disse Yui tentando di prendere Shirogane per mano, anche se non ci riusciva, dato che lui la ritraeva…

Camminammo per un po’, e poi raggiungemmo al discoteca principale di quella città.
-Uao, che bello! Non avevo mai visto dal vivo una discoteca…- dissi

-Entriamo?-

 

Entrammo nell’edificio. Era strapieno di gente e la musica era così forte che non riuscivamo quasi a parlarci…

-Dai, buttiamoci nella mischia!- urlò Yui.

-Ok!- rispondemmo all’unisono.

Scendemmo in pista a ballare. Com’era bello, quanto mi sarebbe piaciuto essere una persona “normale” e poterlo fare ogni sera…

-Io vado a prendere qualcosa da bere…- dissi

Mi avviai verso il bar. Inizialmente volevo prendere un analcolico, però poi pensai che quella forse sarebbe stata l’unica occasione in cui avrei potuto bere qualcosa di molto alcolico…

-Mi dia una vodka, per favore (Non so se è particolarmente alcolica… credo di sì… beh, anche se non lo è, voi fate finta che lo sia… ndAya)-

-Sei sicura di poterla reggere? Mi sembri piuttosto gracilina…-

-Sì, non si preoccupi…-

Il barista mi versò a bevanda in un bicchiere.

-Però, mi raccomando, bevila lent…-

Non fece in tempo a finire la frase che me l’ero già scolato tutto… ed era un bel bicchierone…

Mi girò un po’ la testa

-Me ne dia un altro!-

-Ma ne sei proprio certa…?-

-Sì, sì, sicurissima, quando sono a casa i miei non mi permettono manco di bere un Bacardi, quindi finché sono qua, me la voglio spassare…-

-Beh, se lo dici tu…-

Anche quel bicchiere me lo scolai in un batter d’occhio

-Un altro!-

Il barista mi diede un altro bicchiere…

Mi girava la testa, e barcollavo un po’ mentre camminavo…

-Ehi, ragazza, sei sicura di star bene?-

Vedevo tutto sdoppiato…

-s…s…s…sì…-

Non riuscivo neanche a parlare bene…

Camminavo barcollando verso il posto dove prima sedevano i miei amici…

Tutto ciò che c’era intorno a me girava vorticosamente…

-Ehi bella, ti va di venire con me?-

Me lo aveva chiesto un ragazzo… non riuscivo neanche a vederlo bene…

-Io…-

-Dai, dai, vieni!-

-Ehi tu, lasciala stare!-

-Ah, scusami non sapevo che fosse fidanzata… scusa ancora…-

Ma chi era che l’aveva detto? Mark? No, non era lui… quel profumo… lo conoscevo… era Shirogane…

-Beh, ora… Strawberry? Strawberry?- la sua voce mi sembrava sempre più lontana…-…Strawberry… Strawberry…-

Ormai tutto mi girava intorno… non capivo più niente… caddi a terra e svenni.

 

-…Strawberry…-

Mi ero appena svegliata. Aprii gli occhi. Ero in una stanza bianca, completamente spoglia, c’era solo un comodino e due letti, ed io ero sdraiata su uno di essi.

Girai la testa. Di fianco a me c’era Shirogane, seduto su una sedia con un’espressione decisamente preoccupata…

-Ah, Strawberry! Finalmente ti sei svegliata!- disse abbracciandomi -Sei un’incosciente! Ubriacarti a quel modo…-

-…Dove… dove siamo..?-

-In una stanza della discoteca adibita ad infermeria…-

-Ah, è vero, ieri io…-

-Stupida, mi hai fatto preoccupare…-

-…grazie…-

-Figurati…-

-Senti, ma dove sono…-

Non feci in tempo a finire la frase che la porta si spalancò: erano Mark e Yui. Il moretto si avvicinò e disse:

-Strawberry! Ah, sapessi…-

Non riuscì a finire di parlare che Shirogane gli diede un sonoro ceffone in faccia.

Rimasi sbalordita.

-coglione! Ti sembra questo il modo di comportarti con la persona che ami? Se non ci fossi stato io, a quest’ora chissà in quale love-hotel si troverebbe, mentre qualche ragazzo abusa di lei! Vergognati!-

-…niente da dire… hai ragione…- disse, e se ne andò dicendo: -Spero che tu stia bene, Strawberry… ci vediamo…-

Anche Yui uscì dalla stanza insieme a lui.

-…Ehi… Shirogane…-

-Perché non mi chiami per nome?-

-Ok… Ryan… beh… non so che dire…-

-Secondo me, devi lasciarlo stare. Lascia stare Aoyama-

-Beh, vedi… io… non lo so… in fondo lui che ne poteva sapere… non voglio lasciarlo per così poco…-

-Così poco? Così poco? Ma ti rendi conto di quello che ha fatto?! Ora spiegamelo, spiegami che diavolo ha di così interessante quel cretino di Aoyama!-

Perché? Perché mi stava dicendo quelle cose? (Non ci è ancora arrivata..? =___= ndTutti)

-…dimmelo…-

Mi abbracciò di nuovo e mi diede un bacio a fior di labbra.

Rimanemmo uno sopra l’altro per un po’ (Io ero ancora sdraiata), poi lui si alzò.

-Senti, Ryan, ma che ore sono?-

-Le sette di mattina…-

-Quindi tu… tu sei rimasto tutta la notte qui…?-

Mi sorrise.

-Sai com’è, se lo avessero saputo i miei se la sarebbero presa…-

Gli dissi -Grazie…- mettendo una delle sue grandi mani tra le mie.

Lui diventò un po’ rosso.

-Sai… sono contenta di essere tua amica…-

-Già… amica…-

Il biondo fece una faccia un po’ triste, anche se non capii il perché…(=__________= ndTutti)

-Ora possiamo tornare in albergo però, ormai sto bene…-

Mi alzai dal letto ma mi girava ancora la testa. Per fortuna Ryan mi riuscì ad afferrare prima che cadessi a terra.

-Stupida, non ti devi alzare così di colpo…-

-Ma ora sto davvero bene, voglio tornare in hotel!-

-Secondo me è meglio che tu resta qui a riposarti…-

-Ma io me ne voglio andare!-

-Beh, allora…- disse, e mi prese in braccio.

-Waahhh!! Che diavolo fai, mi vergogno!-

-O andiamo così, o rimani qui! Scegli!-

-Ok, ok… va bene… ho capito, andiamo…-

Camminavamo per strada in quel modo, io mi vergognavo da matti…

Sentii due vecchiette commentare:

-Guarda come sono carini quei due ragazzi…-

-Già, si vorranno molto bene…-

-EHI, GUARDATE CHE LUI NON È IL MIO RAG…-

Ryan non mi fece finire la frase che mi diede un bacio.

I due vecchietti sorrisero.

-Scemo!- gli dissi, tirandogli piccoli pugni sulla testa.

-Tanti auguri, ragazzi! ^^-

-No, lui non mi piace proprio, sono solo obbligata a stare con lui dai miei genitori, ma non…-

-Beh, auguri lo stesso!-

-Grazie ^^- rispose Ryan

-EHI!-

-Ah, beata gioventù…!-

 

Arrivammo all’hotel, Ryan mi portò nella mia stanza e mi mise sul letto.

-Io vado nella mia camera… ciao…-

-Ciao… ti voglio bene…-

-Io invece… io… io… ti voglio bene anch’io… Strawberry… ah, posso chiamarti per nome, vero?-

-Certo!-

-Ciao…-

-Ciao! A più tardi!-

Il ragazzo se ne andò.

Dopo qualche minuto, arrivò Yui.

-Strawberry! Sei qui! Come stai? Va tutto bene?-

-Ma sì… sì, certo!-

-Senti… prima Ryan se l’è presa con Mark ma anch’io mi sono comportata malissimo…-

-Ma no, tu non potevi sapere…-

-…senti Strawberry… ieri… mi hai visto baciarmi con Ryan…-

-…Sì… allora…?-

-Beh, sono… sono stata io a baciarlo… lui non c’entra niente…-

-Beh, ma perché me lo dici? Io e lui non…-

-Lui… Ryan vuole te…-

-Ahahah! Ryan e io? No, no…-

-… è così invece…-

-Ma va! Sta sempre a prendermi in giro e a provocarmi… è impossibile…- mi venne in mente il mio primo bacio, quel bacio con lui…- sì… proprio impossibile…-

-Se non mi credi, Strawberry, non so cosa dirti…-

Improvvisamente Mark entrò nella stanza.

-Mark!-

-Strawberry… non sai quanto mi sono preoccupato quando ho saputo che eri stata male… però Shirogane ha ragione, mi sono comportato…-

-No, Mark, non ti crucciare per questo… in fondo tu che ne potevi sapere…?- gli dissi, anche se ne ero poco convinta… lui è la persona che amavo, è lui che avrebbe dovuto soccorrermi… Ryan era stato così gentile, aveva vegliato su di me per tutta la notte… nella stessa notte in cui Mark era in giro a spassarsela… ma nonostante tutto quel ragazzo era ancora importante per me, quindi avrei provato a perdonarlo… -Sì, davvero, è tutto a posto…-

-Bene, ne sono contento… ^^ Ora andiamo al mare?-

-Se tu le fossi stato accanto, sapresti che non si è ancora ripresa del tutto…-

Ryan era appena entrato nella camera.

I due ragazzi si guardarono in cagnesco.

-Ryan ha ragione, mi gira ancora la testa, ma se voi volete andare fate pure, non c’è bisogno di restare qui per me…-

-Smettila,scema! Non possiamo mica lasciarti qui da sola! Vero ragazzi?-

-Già!-

-Naturalmente!-

Restammo tutta la giornata lì a chiacchierare e a scherzare insieme, e io e Mark ci riappacificammo del tutto. (NOOOOOOOOOO!!! TOT ndTutti).

-Io e Strawberry dobbiamo scendere a prendere l’aereo per andare sul Fujiyama…-

-Anch’io! Molto probabilmente ci incontreremo di nuovo… ah, a proposito, la prossima volta bussa prima di entrare in camera, mi raccomando!-

Io arrossì molto violentemente.

-A cosa ti riferisci? E perché sei diventata tutta rossa, Strawberry?-

-Ecco… beh… in realtà… //////////////////////////////-

Ryan intanto rideva sotto i baffi.

-Stupido biondino!! Smettila!-

-Ehi ragazzina, calmati, sei stata tu a…-

-Sì, beh, lasciamo stare, scaldarsi non serve a niente con te… comunque, anche tu parti oggi, Mark?-

-Sì, esatto ^^-

-Beh, io e Yui ora dobbiamo andare, spero che ci incroceremo! Ciao!-

-Ciao Yui… ciao Strawberry…-

-Strawberry, sei sicura di esserti ripresa del tutto?- mi chiese Ryan.

-Sì, sì, ormai sto bene, in fondo è passato già un giorno… beh, noi andiamo!-

Prendemmo l’ascensore e andammo al piano terra. Le valigie erano già lì.

Andammo in aeroporto e, dopo qualche ora di volo, arrivammo alla nostra meta: il monte Fuji.

Era davvero bellissimo vedere quel monte dalla forma conica così perfetta ricoperta di neve…

Andammo nell’albergo. Non era lussuoso come il precedente, ma era molto caldo e accogliente; era fatto tutto in legno, come i tanti chalet presenti in quel luogo montano.

-Strawberry, ti va di andare a visitare qualche tempio?-

-Ok…-

Uscimmo dalla pensione. Il clima era piuttosto freddo.

Dopo qualche centinaia di metri, incontrammo Ryan e Mark.

-Certo che è piccolo il mondo, eh?-

-Ryan! Mark! Ciao!-

-Ciao ragazze, è andato bene il viaggio?-

-Sì, sì, benissimo! Sentite, noi due stavamo andando un po’ a visitare il posto, vi va di unirvi a noi?-

-Molto volentieri!-

Camminammo ancora per qualche minuto, e vedemmo un tempio.

-Guardate ragazzi, il tempio dell’amore! C’è scritto che chiunque esprima un desiderio amoroso lo vedrà realizzato!-

-E dai, Strawberry, non dirmi che credi a ‘ste scemenze…- mi disse Yui

-Ma si, in fondo siamo qui per visitare, no? E poi magari si avvereranno sul serio…-

-Strawberry ha ragione, andiamo!-

-Grazie Mark!-

Entrammo nel edificio sacro.

Di fronte a noi c’erano delle tavolette di legno su cui scrivere i desideri, e un contenitore per collocarle.

Ne presi una, scrissi il mio desiderio, cioè di vivere una bella storia d’amore con Mark, e la buttai nel cesto che le conteneva.

Quando cadde, però, si ruppe.

 

Ci rimasi malissimo, la mia tavoletta… il mio desiderio era andato in mille pezzi…

-Dai Strawberry, non te la prendere… si vede che il legno era marcio… sì, è sicuramente così…-

-Sì, però… però…-

Un monaco si avvicinò a noi.

-Evidentemente quello non sarà il tuo destino.-

-Come?-

-Il destino riservatoti non è quello che tu hai scritto su quella tavoletta.-

-Strawberry, andiamo…-

Yui mi trascinò fuori dal tempio.

-Dai, Strawberry, non badare a quello che ha detto quel monaco! La tavoletta era marcia, e basta!

-E allora… perché, con tutti i visitatori che passano di qua, proprio io dovevo prendere quella tavoletta? Si vede che non è proprio destino…-

-Dai, Strawberry, ora non ti buttare giù così… sicuramente, se ci credi sul serio, i tuoi sogni si avvereranno… ^^- mi disse Mark.

Vedendo il suo dolce sorriso (Che sbocco raga… ndAya), tutte le preoccupazioni presenti nella mia testa se ne andarono come per magia…

-Grazie Mark…-

-E di che? ^^-

-Sentite ragazzi, perché ora non andiamo un po’ a sciare? (Non so se sul monte Fuji ci si vada a sciare cmq… ndAya)-

-Va bene, Yui! Allora io vado in hotel a prepararmi e poi ci incontriamo sulla pista 1, ok?-

-Va bene Ryan! Tu vieni, Mark?-

-Sì…-

-Allora ci incontriamo qui! A dopo!-

Io e Yui andammo in albergo a mettere gli sci, poi ritornammo di fronte alla pista prefissata.

-Ciao ragazzi! Andiamo?-

Io e Ryan sfrecciavamo sulle piste come professionisti. Quando sei una persona di “sangue blu” volente o nolente, devi saper fare un po’ di tutto, e farlo alla perfezione…

Yui e Mark, invece, erano piuttosto impediti e rimanevano sempre indietro…

-Senti Strawberry, che ne dici di fare una pista un po’ più impegnativa?-

-Ma, scusa, non possiamo mica lasciare Yui e Mark qui senza dire loro niente, no?-

-Dai, qui mi annoio…-

Beh, anch’io mi stavo annoiando a morte… era proprio una pista da bambini… però se avessimo lasciato lì i nostri amici loro magari ci avrebbero giudicato male…

-…ma…-

-Ho capito, restiamo qui… domani però andiamo insieme a farci una bella pista nera, ok?-

-Ok!-

 

-EHI, VOI DUE, MUOVETEVI!- urlò Ryan

-Ma… anf anf… voi due siete troppo veloci…-

-Dai, Yui, guarda, quel bambino è più veloce di te e Aoyama messi insieme!-

-Ehi Shirogane, parla per te!

-Che… ahahah!! Che cosa dice l’imbranato Aoyama… ahahah!! A me, sciatore esperto?… ahahah!! Parla per te..? Ahahah!! Che ridere, mi fai morire Aoyama!-

-Dai Ryan, non trattarlo così male…-

-Sì, Strawberry, ma lui se le cerca proprio…-

-Sì, vabbè, chiudete il discorso, va…-

-…ok… Shirogane, scampi una rissa solo grazie a Strawberry, ringraziala…-

-Come se io avessi paura di un ragazzino come te, Aoyama…-

-Ah sì? Ora vediamo!-

-Basta! Vi ho detto di smetterla, ragazzi!-

-…va bene… hai ragione…- disse Ryan.

-Beh, io e Yui andiamo in albergo, ormai si è fatto tardi… ci vediamo domani, ok?-

-Va bene, allora veniamo domattina al vostro albergo alle 9... Ciao!-

-Ciao ragazzi! A domani!-

Io e Yui tornammo al nostro albergo. Quella sera eravamo troppo stanche per uscire, quindi rimanemmo lì a spettegolare con le nostre compagne di scuola.

 

L’indomani faceva molto freddo. Ryan e Mark arrivarono in perfetto orario alla nostra pensione.

-Accidenti, oggi fa un freddo cane…- disse Mark

-Già… che ne dite di rimanere qui in albergo?- chiese Yui

-Per me va bene… effettivamente oggi ci si congela…-

-Anche per me-

Rimanemmo lì fino al pomeriggio. Bevemmo cioccolata calda, giocammo a biliardo e ai videogames e parlammo di noi, delle nostre vite, delle nostre situazioni così diverse tra loro…

Poi pranzammo.

 

Dopo un paio d’ore, però, avevo voglia di uscire e di fare qualche pista difficile… inoltre, era spuntato un tiepido sole…

-Ragazzi, io vado un po’ a sciare, vi va di venire?-

-No grazie, con tutta la fatica che ho fatto ieri ho ancora i muscoli indolenziti…- disse Yui

-Passo anch’io…- rispose Mark.

-Ryan?-

-Io vengo!-

Io e il ragazzo biondo uscimmo dall’edificio e mettemmo gli sci.

-In che pista andiamo?- gli chiesi

-Facciamo la 17, ho sentito che è piuttosto difficile…-

-Ma… perché proprio la 17? Non potremmo fare, che so, la 18...-

-Dai Strawberry, non dirmi che sei superstiziosa…!-

-Ma cavolo, ci sono almeno una quarantina di piste e noi dobbiamo andare proprio sulla 17! È un’ingiustizia!-

-Però mi hanno detto che la 17 è la più difficile… dai, andiamo!-

Ryan mi afferrò il polso e mi trascinò verso la pista.

-Uao, però è davvero bella!-

-Già, è difficile, una pista da professionisti! Beh, ora andiamo!-

-Ok… però perché la pista più difficile doveva essere proprio la 17?-

-Secondo me perché, dato che è una pista per sciatori abili, se ci sarebbe voluta andare una cretina come te che crede a ‘ste cose avrebbe evitato di entrare…-

-EHI! Sempre il solito maleducato! Allora facciamo una sfida, così vedremo chi è il più bravo!-

-Qual è la posta in gioco?-

-Se vinco io mi chiedi scusa per tutto quello che mi hai detto finora e non mi prendi più in giro e se vinci tu…-

-Un bacio mi andrà più che bene…-

-CHE COSA?!?!-

-Sì, sì, se vinco tu mi darai un bel bacio e proprio di fronte ad Aoyama!-

Sempre il solito… doveva farmi irritare più che poteva…

-Allora mi tiro indietro!-

-Non sarà che hai paura, eh? “Oh, questa è la pista 17, sicuramente moriremo!” e bla bla bla…-

-No, ma…-

-Sì, tu hai paura di perdere e hai anche paura di gareggiare sulla famigerata pista 17!-

-Smettila! Accetto!-

-Bene! Allora facciamo da qui a quel ramo spezzato laggiù?-

-Ok! Pronti, partenza…-

-…via!-

Io e Ryan partimmo. La situazione era piuttosto neutrale, qualche volta andavo più avanti io, qualche volta lui… ma sempre di poco, anche meno di un metro.

Mancava poco all’arrivo, io ero leggermente in vantaggio… Però Ryan, per fare uno scatto inciampò nelle sue stesse gambe, mi cadde addosso e entrambi rotolammo come due sacchi di patate fino all’arrivo…

-Stupido biondino! È sleale così, io stavo per vincere e tu mi sei venuto addosso apposta per evitarlo!-

-Ma smettila! Secondo te, io non sarei riuscito a batterti? Tsk! Sono solo inciampato…-

-Ecco, questo dimostra che tu sei uno sciatore di serie B!-

-…-

Strano che Ryan non mi aveva risposto a tono… rimanemmo zitti per qualche secondo e lo vidi arrossire un po’.

Poi capii perché non mi aveva detto niente…

Cadendo, Ryan era finito sopra di me e la sua mano era finita “accidentalmente”, almeno spero, sul mio seno.

Io cercai di togliergliela afferrandogli il polso e spostandogliela.

-…Oh… s… scusami…-

Io non riuscivo a dirgli niente, ero imbarazzatissima, eravamo in una posizione molto, troppo equivoca… ma non capivo perché non si spostasse…

-…Senti Strawberry… in fondo… sono arrivato per primo io… quindi… quindi mi spetta il premio…-

Il ragazzo biondo mi cinse il collo e appoggiò le sue labbra alle mie.

Quel bacio era dapprima dolce, ma poi diventò appassionato e sensuale… sia da parte sua che da parte mia. Ma che cavolo, perché io stavo baciando lui, Ryan Shirogane, e non Mark?

Il mio cervello mi diceva di fermarmi, ma il corpo non rispondeva ai comandi… (Sì, sì, dicono tutte così… ndAya)

Ryan mi slacciò i bottoni della giacca a vento che portavo per proteggermi dal freddo e cominciò a baciarmi il collo… Dio, era bellissimo, quel ragazzo mi eccitava un sacco… però…però io amavo Mark…

-N...no… basta… Ryan… sm…smettila…-

E poi ancora non lo capivo… perché diavolo lo faceva?!

Il biondo si alzò.

-Scusami… io…-

Improvvisamente arrivò un vento gelido. Riallacciai la giacca.

-Uffa, e dire che era uscito un po’ di sole…-

Cominciò anche a nevicare.

-Accidenti, mi sa che il tempo volge al peggio, sarà meglio tornare a…-

Ryan non fece in tempo a finire la frase che il vento diventò ancora più freddo e forte, fortissimo… i fiocchi di neve diventavano sempre più grossi e ne cadevano sempre di più… ormai non si riusciva a distinguere più niente…

-…Ryan…-

-È una tormenta… siamo nel bel mezzo di una tormenta di neve… senti, Strawberry, togliamo gli sci e cerchiamo di tornare indietro…-

Sì, una parola… ormai non si vedeva più niente, e il fatto che fossi stata sdraiata fino ad allora non aiutava certo il mio senso dell’orientamento…

Comunque cominciammo a camminare… avanzavamo alla cieca, non sapevamo dove andare…

Ryan ogni tanto diceva “Non ti preoccupare, questa è la strada giusta, ora torniamo in albergo”… ma lo sapevo benissimo che lo faceva solo per tirarmi un po’ su…

-…Ryan… e se noi… morissimo qui?-

-E smettila, dai! Sono sicuro che troveremo presto la strada di casa…- disse con falsa convinzione.

-Ryan… ti prego… tienimi per mano…-

Cercò il mio braccio con la sua mano, e dopo un po’ lo trovò. Me la strinse così forte che sembrava me la stesse stritolando…

-Grazie…-

-Figurati, se mi devi ringraziare per questo…-

-Comunque io…- dissi avvicinandomi un po’ a lui -io avevo detto che non dovevamo venire in questa pista…-

-Dai, smettila con queste stupide superstizioni, se ci troviamo in una bufera di neve non è certo colpa del diciasset…-

Il biondo non fece in tempo a finire di pronunciare la parola che entrambi cademmo in una fossa.

Avremmo fatto un volo di almeno 10 metri.

Mi ero fatta un po’ male, ma per fortuna non avevo niente di rotto.

-Ryan…-

-Ma… che diavolo è successo…? Dove…-

Dato che era profondo, si riusciva a vedere un po’ quel che c’era dentro lì.

Sembrava il pozzo di una vecchia miniera…

Scoppiai a piangere.

-Come… sniff… come faremo ad uscire da qui?… sob… noi… moriremo…-

-Basta, smettila di dire così! Ci troviamo in una situazione spiacevole, lo so, ma dire così non ci aiuterà a risolvere il problema!-

-E allora… allora cosa potremmo fare…?-

-Per ora… possiamo solo aspettare che si accorgano di noi e che mandino i soccorsi…-

-Ryan… ho paura…- dissi avvicinandomi a lui -inoltre… fa così freddo…-

Il ragazzo si tolse la giacca e me la mise sulle spalle

-Ma sei matto? Rimetti subito la giacca, non puoi startene solo con quella felpa!-

-…beh… ma tu sei la mia ragazzina preferita… farei di tutto, per te…-

-…/////////////…No… rimetti la giacca, ti prego!-

-No, non la metto, tienila tu!-

-…va bene… però…-

Dissi, e lo abbracciai.

-…ti ringrazio…-

-Lo sai… che farei di tutto per il mio biondino preferito…-

Mi sorrise.

-Che ne dici… di chiacchierare?-

-In un momento simile?! Beh, in fondo hai ragione, almeno ammazziamo un po’ di tempo…-

Parlammo allegramente, naturalmente nei limiti di quella situazione, per un bel po’.

-Oh, guarda Ryan, la tempesta è finita!- e cominciai ad urlare: -AIUTO! AIUTO! SIAMO QUIII!!!-

-Temo che nessuno venga in questa pista così tardi e dopo una bufera…-

-Sì, ma aiutami lo stesso anche tu!-

-… aiutateci …-

Ryan aveva spalancato la bocca, ma non riusciva ad urlare…

-Ryan, stai bene?- gli chiesi preoccupata

-…sì…sì…va tutto bene… credimi…-

Il ragazzo stava tremando tantissimo, faceva paura da quanto tremava… solo allora la preoccupazione e la tristezza per essere caduti lì ritornarono nel mio cuore… Ryan non stava più bene, ed erano passate solo poche ore… se non ci avessero trovato al più presto probabilmente anch’io avrei fatto la stessa fine, e magari le nostre mani e i nostri piedi si sarebbero assiderati…-

-Ryan…- gli dissi con le lacrime agli occhi -riprenditi la giacca… ti prego…-

-Strawberry… grazie, ma non mi… coff coff (sarebbero colpi di tosse ndAya)…-

-…Ryan…-

-Strawberry, non piangere… non piangere per me… io… sto bene…-

-Ma tu…-

-…tieni…tieni la giacca…-

-… ma… tu…-

-Insisto…-

-… beh… comunque… si è fatto tardi… ormai è buio…-

Sentii il ragazzo sbadigliare.

-Se hai sonno… dormi pure…- gli dissi io.

-Ma guarda te a che livelli sono arrivato… una ragazzina che mi dice queste cose…-

-Ehi biondino, smettila di prendermi in giro!-

-…sai… in fondo…finché siamo quaggiù sarebbe controproducente sfotterci l’un l’altro…-

-…infatti… comunque se vuoi, dormi pure…-

-…No.-

-Uff… beh… se proprio non vuoi…-

Rimanemmo zitti per un po’, poi Ryan si addormentò. Io invece restai sveglia tutta la notte, non ci riuscivo, non riuscivo proprio a dormire tranquillamente sapendo che eravamo in fondo a quel pozzo… e anche che Ryan non stava bene…

 

-Ah, finalmente ti sei svegliato!-

-Io… io mi sono addormentato?-

-Mi sa di sì… ^^-

-Ah… oddio… mi sono comportato… come una femminuccia…-

-Ecco, allora non chiamarmi più così ^^-

-Vuoi dire che sei rimasta sveglia tutta la notte?-

-…Sì… in fondo anche tu a Okinawa eri restato tutta la notte di fianco a me, no?-

-Sì, ma… coff coff… COFF COFF COFF…-

Il ragazzo aveva iniziato a tossire violentemente.

-…Ryan… come stai…? (Secondo te? NdTutti)-

-Non ti preoccupare… io sto bene… benissimo…-

Per dimostrarmelo fece per alzarsi, ma non si reggeva in piedi…

-…Ryan, non ti devi sforzare… se stai male, non coprirti sempre con il tuo orgoglio… qui… ci siamo solo io e te…-

Ryan avvicinò un po’ il suo volto al mio e mi diede un bacio a stampo

-Ryan… le tue labbra… sono piuttosto fredde…-

-No… non è vero…-

Io mi misi a piangere e dissi, singhiozzando: -Ma perché…? Perché siamo finiti quaggiù? Non è giusto… la nostra vita è uno schifo… tutta la stupida gente che ci invidia non sa niente di noi… e ora anche questo…-

-Non… non ti preoccupare… vedrai che ci troveranno presto…-

In quel momento cominciò un’altra bufera di neve, ancora peggiore di quella del giorno precedente… per fortuna, dato che il vento era molto forte, dentro lì non arrivava praticamente neve… però faceva un freddo cane…

Solo allora pensai al mio egoismo… io avevo freddo con due giubbotti uno più imbottito dell’altro, e Ryan aveva su solo una felpa…

Senza dirgli niente me ne tolsi uno e glielo misi.

Lui reagì appena, si vede che aveva talmente tanto freddo da non riuscire a muoversi…

-… t… t… ti… ho…o…-

Non riusciva neanche a parlare…

Le lacrime che già mi scendevano sulle guance divennero ancora più intense.

Mi dispiaceva, non volevo vederlo soffrire senza poter far niente…

-…Straw… berry…-

-No… non parlare… non sforzarti…-

-Io… io… non… non sento… quasi più… le dita dei piedi… e sento… poco… anche… quelle delle mani…-

-Mio Dio…-

-Sai… quando… quando si è in queste situazioni… per prima cosa… si congelano le estremità… poi… si perde sensibilità… e ci si congela… piano piano del tutto… finché… finché il congelamento… non arriva… agli organi vitali… e… e…

-Basta… smettila… ti prego… Ryan…-

-Che voce dolce… che hai…-

-Basta… Ryan… non parlare…-

-Ti prego Strawberry… permettimi di mettermi tra le tue braccia…-

-S…sì…- gli risposi tra i singhiozzi.

Si appollaiò faticosamente sulle mie ginocchia e mise la testa nell’incavo tra la mia spalla e il mio collo.

Anche se era quasi impercettibile, si sentiva ancora il profumo che soleva usare…

Perché, perché gli era stato serbato quel destino…? Anche se sembrava un ragazzo egocentrico e antipatico, in fondo era davvero una brava persona… lui… lui mi aveva aiutato così tante volte…

Ormai stavo singhiozzando come una bambina… e se lui… se lui fosse morto lì?

Ryan si addormentò. Si risvegliò dopo poche ore.

Il tempo era leggermente migliorato.

-Ryan! Ryan, come stai? Va tutto bene?-

-Sì… sì… tut…tutto… b..bene…-

Notai che il ragazzo non tremava più…

-Gu… guarda… n…non sento… neanche… p…più fred… do…-

Scoppiai di nuovo a piangere. Le mie lacrime cadevano sul suo volto e sui suoi capelli biondi…

-No… non piangere… per me… d…dopo tut…tutto qu…quello che… ti ho fatto… passare… n…non lo merito…-

-Smettila! Ora smettila! Non parlare, basta, smettila, vedrai che presto ci troveranno…-

-Strawberry… per…perdonami p…per quello che… ti ho fat…fatto… se puoi perdonami… io… io non… volevo… sul serio… sappi… che ti… ho v…voluto… un sacco di b…bene…-

-Perché, perché mi stai dicendo queste cose ora? Smettila! L’hai detto anche tu, no? Presto ci troveranno e ci porteranno in salvo…-

-Ti prego… per quello… che ho fatto… n…non od…odiarmi…-

-…Ryan…-

-Io… ti ho amato…- disse prima di chiudere gli occhi. Ormai le lacrime mi scendevano senza sosta… Ryan… Ryan era… l’avevo perso per sempre… se l’avessi saputo prima, non gli avrei ami risposto a tono… l’avrei lasciato chiamarmi “ragazzina” tutte le volte che avrebbe voluto… solo ora, solo allora capivo quanto mi aveva voluto bene.

Avrei voluto sentire ancora una volta le sue labbra sulle mie…

Mi asciugai gli occhi e le guance e gli diedi un bacio.

Un profondo bacio d’addio…

Visto da qualcuno forse sarebbe stato scambiato per un bacio appassionato… ma in realtà raccoglieva solo la profonda tristezza che provavo…

Mentre le sue labbra erano sovrapposte alle mie, sentii una voce chiamarmi da sopra il burrone…

-Strawberry…?!-

 

To Be Continued…

____________________________________________

 

Ciaooooo!!! Spero che il nuovo capitolo vi piaccia! Chissà chi sarà la persona che ha visto Strawberry baciare Ryan… sì, dai, lo so che lo avete capito tutti…

A proposito, voi fan di Ryan non mi ammazzate… ormai lo sapete che io non lo farei mai morire in quel modo… ma qualche cosa gli doveva pur succedere, no? Mica può essere sempre Strawberry ad essere obbligata a stare con un ragazzo che non le piace (per ora… eh eh…), essere quasi violentata, sbronzarsi da mandare in tilt il cervello, eccetera eccetera… in fondo lei è la mia Mew Mew preferita… comunque, non preoccupatevi troppo per le sorti di Ryan…

Comunque, come qualcuno avrà notato, per l’ultima parte, cioè da quando Ryan e Strawberry cadono nel pozzo, ho preso un po’ spunto dalla soap-opera Beautiful…

Beh, scusate se le scene di affetto tra Strawberry e Mark vi hanno fatto vomitare… anche a me fanno lo stesso effetto (Intelligente, allora non scriverle… =______= ndTutti)… ma vi prometto che tra qualche capitolo mi riscatto…

Comunque, ora vi saluto (Alleluia! NdTutti)! Alla prossima!

Bye ByAya

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: Un Bacio Al Sapore Di Fragola ***


Amore Combinato

Ed eccomi con un nuovo capitolo! Come vi avevo già detto, Ryan non muore… beh, il resto scopritelo da voi! Leggete e commentate!

Buona lettura by Aya

 

Capitolo 3: Un Bacio Al Sapore Di Fragola

 

Mentre le sue labbra erano sovrapposte alle mie, sentii una voce chiamarmi da sopra il burrone…

-Strawberry…?!-

-M…Mark…?-

-PRESTO, CORRETE! LI HO TROVATI!-

Degli uomini della squadra di soccorso ci tirarono fuori, ma io piangevo ancora.

-Ryan… lui… lui…-

Quelle persone lo misero su una specie di barella.

-Signorina, vada sulla…-

-No, voglio stare con lui…- dissi prendendo la mano del ragazzo biondo –Lui… lui è…-

-Non si preoccupi, nonostante stia molto male è ancora vivo…-

Tirai un sospiro di sollievo

-Ora si faccia portare anche lei in ospedale, per favore…-

Ci caricarono su un veicolo dell’ambulanza e ci portarono all’ospedale.

Dormii per qualche ora, poi, dato che stavo bene, mi alzai e andai verso la camera di Ryan.

Spalancai la porta in lacrime. Il ragazzo era sveglio.

-RYAN!-

-Strawberry…-

Lo abbracciai.

-Come stai? Come ti senti?-

-Piuttosto bene… tu?-

-Non importa come sto io… mio Dio, in quel pozzo mi hai tolto 10 anni di vita…-

-Allora io sono una persona importante per te…-

-Ma certo! Certo che sì! Tu in quel pozzo ti sei sacrificato per me… mi hai dato il tuo giubbotto… e il tuo affetto… sei proprio un amico su cui si può contare! ^^-

-Sì… come sempre… un amico… un caro amico… e basta…-

-Certo!-

Ryan fece una faccia strana… indecifrabile per me (appunto, solo per te… ndAya)… sembrava… arrabbiata e nel contempo triste…

Si aprì la porta.

Sentii una voce familiare dire: -Ehi! Ryan, Strawberry, come state?-

-Yui! Ciao! Ormai stiamo piuttosto bene, il peggio è passato…-

Un’altra persona entrò nella stanza

-Ciao… Strawberry, puoi venire un attimo con me?-

-Che cos…-

Non feci in tempo a finire di parlare che Mark mi aveva trascinato fuori dalla camera.

 

-Ehi! Calma! Guarda che sono ancora in convalescenza!- dissi scherzosamente.

Lui però mi guardava con uno sguardo piuttosto arrabbiato…

-Strawberry, tu lo sai che ti amo…-

-Ma sì, certo, anch’io ti amo!-

-E allora perché… perché mentre eravate in quella miniera abbandonata l’hai baciato? Perché?-

Già… me ne ero completamente dimenticata… Mark era arrivato proprio mentre io baciavo Ryan… ma io non gli avevo dato quel bacio in quel senso… volevo solo dirgli addio…

-Mark, hai frainteso…-

-NO, IO NON HO FRAINTESO UN BEL NIENTE! Ti ho visto con i miei occhi!-

-Basta, smettila! Che cosa ne vuoi sapere tu di quello che ho provato? In fondo a quel pozzo ho visto la morte in faccia! Quel ragazzo stava morendo davanti ai miei occhi! E io non potevo fare niente per impedirlo! tu non puoi sapere come ci si sente! Quel bacio… quel bacio era solo un semplice addio… solo questo…-

-Non ti credo, ORMAI NON TI CREDO PIù! Ora vado da quello lì a dirgliene quattro…-

-Lascialo stare! Lascialo fuori da questa faccenda!-

-NO!-

Mark rientrò nella stanza, seguito da me.

-Shirogane, ti devo dire due parole…-

-TI HO DETTO DI LASCIARLO STARE!-

-Strawberry, tu ti sei innamorata di lui?!-

-Basta!- gli dissi, mollandogli un ceffone. Aveva proprio raggiunto il limite.

-Scusate, mi spiegate cosa sta succedendo? E poi abbassate la voce, che non è che stia perfettamente bene…-

-Vi ho visto baciarvi in fondo a quel pozzo! Ecco cos’è successo!-

-Baciarci… lì dentro? Ma sei scemo, Aoyama? Io stavo morendo assiderato…-

-Cretino, lui era svenuto! E io credevo che fosse morto, per questo gli ho dato quel bacio!-

-Bacio?- disse Ryan sorpreso

-Sì, è vero, io ti ho dato un bacio, ma era un puro e semplice bacio d’addio! Nient’altro!-

-…ah…- disse Ryan con un tono quasi deluso, anche se non capivo il perché (…=____= ndTutti)…

-Strawberry, io… io non so se voglio stare ancora con te… per questo mi prendo una pausa di riflessione…-

-Una pausa… cioè… è un modo gentile per dirmi che mi lasci…?-

-No… è solo una cosa temporanea… ci devo pensare su…- disse andandosene.

-Strawberry… fregatene di quel coglione…- mi disse Ryan.

Io mi sedetti di fianco al suo letto. Lui mi accarezzò la testa.

-Lascialo stare… hai visto come si è comportato, no? Tu ti sei trovata in quella situazione e lui, appena ti ha visto, invece di chiederti come stavi ti ha incolpato di averlo tradito…-

-Sì… hai ragione… però… nonostante tutto… lui è ancora una persona importante per me…-

Ryan mi diede un bacio molto, molto passionale…

-Ma che diavolo fai, Ryan…?-

-MALEDIZIONE, STRAWBERRY! VUOI…-

Ryan fu interrotto da due voci femminili.

-Strawberry! Ryan! Ci avete fatto preoccupare tantissimo…-

-Madre! Signora Shirogane!-

-Appena abbiamo saputo quello che vi è successo ci siamo precipitate qui…-

-Beh, ormai stiamo abbastanza bene…-

-Beh, ne sono contenta! Ci hanno detto che eravate in condizioni pessime… soprattutto Ryan…-

-S…sì…- dissi io, un po’ imbarazzata ripensando agli avvenimenti del giorno precedente…

-Va tutto bene fra voi due? ^____-  - disse mia madre

-Fra… noi due…? /////////- dissi arrossendo

-Sì, tutto benissimo…- disse Ryan

-Ah, bene, sono contenta per voi!-

Razza di madre ipocrita! Se ci tenevi tanto a me non mi avresti mai obbligato a sposarlo!

-Ora noi due andiamo… buona guarigione, ragazzi!-

-Salve, madre…-

Le nostre madri se ne andarono. Io e Ryan rimanemmo in ospedale fino al giorno successivo, poi tornammo nei nostri regni natali.

Ritornai a scuola subito, in fondo io non avevo quasi subito danni, quello che aveva sofferto di più era stato Ryan… e Mark era riuscito anche a prendersela con lui… ah, Mark… lo avevo amato, io avevo amato quel ragazzo, e nonostante tutto, nonostante avesse trattato male me e Ryan… sarò un’egoista, ma io… io gli volevo ancora bene… e già mi mancava tantissimo…

-Strawberry, perché piangi?- mi chiese dolcemente Yui

-C…chi… io…? N…no… mi dev’essere… andato qualcosa in un occhio…-

-Dai, Strawberry, lo sai che con me puoi confidarti…-

-…Yui… non…-

DRIIIN!

Era suonata la campanella di inizio lezioni.

-…Andiamo in classe…-

Alla fine delle lezioni uscimmo. Io ero ancora triste, mi sentivo in colpa per aver fatto arrabbiare Mark, e volevo che tornasse da me…

I miei pensieri furono interrotti dalla frenata di una limousine arrestatasi vicino a me.

Uno dei finestrini posteriori si alzò.

Dalla fessura uscì la testa bionda di Ryan.

-Ciao Strawberry!-

-Ryan… ciao… come stai…?-

-Piuttosto bene… comunque, che ne dici di salire?-

Aprì la portiera e entrai in auto.

-Ciao Yui… a domani…-

-Ciao ciao^^-

 

-Scusa se non ti sono venuta a prendere con la mia auto, ma non sto ancora del tutto bene…-

-Ma va… figurati…-

-Strawberry, che hai? Ti vedo giù di morale…-

-No, non è niente…-

Intanto eravamo arrivati a casa mia.

Scendemmo dalla limousine.

-Ciao Strawberry! Salve Ryan! Tutto bene?- disse mia madre venendoci incontro.

-Buongiorno sua altezza… io e sua figlia possiamo andare a farci un giro insieme?-

-Che?- dissi io sorpresa

-Ma certo, è un’ottima idea! Che ne dite di andare al Tokyo Golf Club?-

Il Tokyo Golf Club era un club frequentato da tutti i ricconi del regno… il classico luogo perfetto per “quella” gente… di cui io non mi sentivo minimamente di far parte…

-D’accordo, signora… la porterò…-

-Aspettate, madre, dobbiamo proprio andare lì?-

-Ma sì, è da un sacco che non ci facciamo vedere… su, ragazzi, andate…-

Uffa, ero già giù, poi andare al Club… no, non ne avevo proprio voglia.

Per farle cambiare idea, le dissi una frase che non mi sarei mai immaginata di dire, né che tantomeno rispecchiava i miei sentimenti.

-Madre, io…- dissi attaccandomi al braccio di Ryan -…a me va di restare sola con lui…-

Il biondo, stranamente (almeno secondo te… ndTutti), non ribatté niente.

Io arrossì un poco.

-Ah…! Ho capito! Volete rimanere un po’ da soli, eh? Allora facciamo così: rimanete per un’oretta al Club e poi andate dove volete, anche in un hotel, ok?-

-In…un…hotel…?- dissi diventando completamente rossa.

-Bene, sua altezza, io e Strawberry andiamo, salve…-

 

Io e Ryan ci incamminammo. Avevamo deciso di andare a piedi, giusto per fare due passi…

-Tu mi devi spiegare molte cose, ragazzina…-

-Non… non fraintendere! L’ho detto solo perché odio quel Club… non credere che…-

-Guarda che io sono sempre disponibile, tanto ho bisogno di allenamento, te l’avevo già detto, no?-

-…MA CHI DIAVOLO…- cominciai ad urlare, ma…

-Dai, lo sai che scherzo…- mi disse schioccandomi un bacio sulla fronte.

-A…ah…- dissi arrossendo appena appena –comunque… invece tu… tu perché… mi hai… diciamo invitata ad uscire?-

-È che… hai un visino così triste… volevo far tornare… il tuo magnifico sorriso…-

Non sapevo che cosa rispondergli. Gli sorrisi leggermente.

 

Eravamo arrivati al Tokyo Golf Club; quasi tutta la gente che c’era si inchinò appena ci vide e si mise a fissarci, e soprattutto a guardare il ragazzo che mi affiancava…

-Strawberry… buongiorno…-

Una ragazza dai lunghi capelli corvini si era avvicinata a me.

L’avevo già vista da qualche parte, sarà stata una delle tante cugine che avevo…

-Salve…!-

-Allora, com’è la vita dell’erede al trono?-

-Una meraviglia…-

Una voce chiamò la giovane donna.

-Ehi, Aiko, che stai…-

Era un ragazzo. Avrà avuto due o tre anni in più della ragazza mora, era bassino e grassottello…

Ah, sì! Ora ricordavo!

Quella ragazza era una mia cugina di secondo grado… ed era stata decisamente più sfortunata di me… le avevano appioppato un fidanzato quando aveva solo undici anni… e per di più era un imbambolato e anche bruttino…

-E lasciami in pace, Shotaro! Sto parlando con… ehi, Strawberry, ma lui chi è?-

Evidentemente si era accorta solo allora di Ryan…

-Ecco, lui è…-

Dopo l’imbarazzo iniziale, pensai che in fondo qualche lato positivo di avere il biondo come fidanzato c’era…

-Lui è il mio ragazzo! Carino, vero?- dissi prendendolo a braccetto.

La mora fece una faccia un po’ imbronciata.

Non sapevo bene perché lo facevo… forse perché mi piace vantarmi e anche per vedere come Ryan potesse “tornarmi utile”…

-Io sono Aiko Nomura, piacere…-

-Ryan Shirogane, piacere mio!-

-Allora anche voi due siete stati obbligati a stare insieme dalle vostre famiglie…-

-Sì…- confermò Ryan…

Accidenti, pensai, ora sicuramente non mi avrebbe retto il gioco… e invece…

-…però noi ci amiamo sul serio… vero, Strawberry?-

Lo guardai sbalordita.

Mi aveva completamente spiazzato…

-S…sì… già… proprio così!-

-…ah…-

-Sentite ragazze, vi va di fare una partita a golf?-

-Per me va bene!- risposi io –Aiko?-

-Ok… aspettate che chiamo Shotaro…-

La ragazza si mise ad urlare quel nome e dopo poco arrivò il ragazzo di prima…

-Lui è mio marito…- disse scocciata

-Mi chiamo Shotaro, piacere!- disse il ragazzo sorridendo

-Te la fai una partita a golf?-

-Certo, Aiko! Tutto ciò che vuoi!-

Povera Aiko… di certo quel mollaccione non si poteva definire un uomo… (Sì, povera, povera, intanto ti vanti… che antipatica… ndAya EHI! è____é ndStrawberry)

-Su, su, giochiamo!-

Cominciammo a giocare sugli immensi campi da golf del club…

Alla fine io vinsi, e Aiko e Ryan arrivarono secondi a pari merito.

-Evviva! Ho vinto!-

-Grande Strawberry!- mi disse Ryan abbracciandomi

-Graz…-

Non feci in tempo a finire di pronunciare quella parola, che Ryan mi diede un bacio molto sensuale…

Io arrossì completamente.

Avvicinai le labbra al suo orecchio e gli sussurrai:

-Ma… ma che diavolo fai…?-

-Ti reggo il gioco, no…?- mi rispose con un tono altrettanto basso.

-A…ah… sì… sì, sì…- gli dissi io

-Comunque, Strawberry, è passata più di un’ora… quindi possiamo anche andarcene…-

-Ah, sì, già, hai ragione! Allora andiamo?-

 

Ci incamminammo verso il centro di Tokyo.

Io e Ryan eravamo uno di fianco all’altra.

Notai che il ragazzo camminava lentamente ed era piuttosto pallido…

-Ryan, stai bene?- dissi dolcemente

-Sì, sì, tutto a posto… piuttosto, prima non ti stavi vantando per me, vero?-

-Noooo… ma va!-

-Guarda che ti era cresciuto il naso*…- disse con un’espressione come a dire “non cambierà mai”…

-Ok, forse solo un pochino… sì, d’accordo, d’accordo! Uffa, Aiko mi è antipatica da quando avevo 5 anni… le volevo dare una lezione, ecco tutto!-

-Non fa niente piccola… lo sai che sono sempre a tua disposizione…- disse afferrandomi il polso e girandomi verso di lui…

Come mi aveva appena chiamata?

Piccola…?

-Ahia! Mi hai fatto…-

Non riuscì a continuare vedendo i suoi occhi azzurri così vicini al mio volto e le sue labbra avvicinarsi sempre di più alle mie…

Piano piano il suo viso si avvicinava sempre di più al mio…

Ormai le nostre labbra si stavano per sfiorare, quando… lui si spostò e mi colpì il naso con l’indice, ridendo.

-Ahahah! Strawberry… sei troppo forte… ahahah!!-

-Stupido! Smettila di prendermi in giro! Ti odio!-

-Dai piccola… non fare così ora… non sopporterei… di essere odiato da te…-

Io arrossì…

-Accidenti, devo essere proprio affascinante se ogni volta che ti prendo in giro tu ci caschi come una pera cotta…-

-N…non è vero! Mica ci ero cascata!-

-Eh no… comunque, che si fa?- disse mentre continuava a camminare per le vie di Tokyo.

-Non ne ho la più pallida idea… tu che proponi?-

-Non… oh!-

Eravamo appena passati davanti ad una sala da ballo…

-Strawberry, tu sai ballare?-

-Sì… ma… non dirmi che vuoi andare lì?- dissi indicando l’edificio

-Sì, allora?-

-Ma n…no… no! io… mi vergogno… e poi tu non ti sei ancora rimesso del tutto…-

-Ma smettila! Ormai sto benissimo, non vedi?-

-…beh… se lo dici tu…-

Entrammo entrambi in quel luogo adibito a sala da ballo.

-Ryan, ma perché dovevamo venire proprio qua…? Uffa, mi vergogno da matti…-

-Io però… scommetto che sei bravissima a ballare-

Dicendo questo, mi prese la mano e mi trascinò in pista.

-N…non è vero… io…-

Partì una bachata.

Io e Ryan cominciammo a ballare. Modestia a parte, eravamo entrambi bravissimi…

La gente ci guardava ammirata, qualcuno commentava, dicevano che ci avevano già visti da qualche parte…

Io intanto ballavo aggraziatamente, non so perché, ma tra le sue braccia non mi vergognavo, e… riuscivo ad essere me stessa…

-Visto che… avevo ragione io?-

-No, non avevi ragione… io…-

Alzai la testa andandolo a guardare in volto.

-Io invece ti dico che sei stata bravissima…-

-Ryan, stai bene…?-

Gli dissi così perché mi ero accorta che il ragazzo era piuttosto pallido e le sue labbra erano violacee…

-Io? Sto bene, perché me lo chiedi?-

-Ne sei sicuro? Hai una faccia…-

-Ti dico che sto bene…!-

-No, non ti credo! Andiamocene!-

Così dicendo, lo trascinai fuori.

-Uffa… mi stavo divertendo…-

-Smettila, sei pallido…-

-Smettila tu! Sono capace di badare a me stesso, cosa credi?-

Quelle parole mi ferirono…

-…ah sì…? Io ti voglio aiutare e tu mi tratti così…? Grazie mille, eh! Io me ne torno a casa…-

-N…no… Straw…berry…asp…etta…-

Vidi che il ragazzo barcollava ed era terribilmente impallidito.

-Ryan, che cosa… Ryan!-

Il ragazzo stava cadendo, riuscì a prenderlo prima che arrivasse a terra, ma persi l’equilibro. Per fortuna dietro di noi c’era una panchina, che non ci fece cadere.

-E meno male che stavi bene, Ryan…-

Lo misi seduto di fianco a me, e gli sistemai la testa sulle mie ginocchia.

Pensai che, a vederlo così, sembrava proprio un angelo…

Gli accarezzai i capelli.

 

Le labbra del ragazzo si schiusero ed emisero un debole suono.

Le sue palpebre si stavano aprendo.

-Ryan! Finalmente ti svegli… come stai?-

-Mmh… sto… sto bene…-

Quando era riuscito ad aprire completamente gli occhi, si guardò intorno e probabilmente notò la posizione in cui l’avevo messo, dato che si alzò…

-Stupido! Non devi alzarti così di…-

Non feci in tempo a finire la frase che il ragazzo stava di nuovo per cadere.

Lo presi al volo, ma questa volta non caddi, però…

Eravamo abbracciati, i nostri corpi aderivano perfettamente…

Ero diventata completamente rossa.

-Stupido… non dovevi alzarti di colpo…-

-Grazie… ti ringrazio… e… scusami per prima… io…-

Ryan girò piano la testa, facendo scontrare dolcemente il mio naso con il suo… stava per avvicinare le sue labbra alle mie, quando girai velocemente la testa.

-Che cosa… che cosa volevi fare? Perché tenti sempre di baciarmi? Io non ti capisco!-

Finalmente gliel’avevo detto… non lo capivo, non riuscivo a comprendere il significato di quello che faceva!

-Scusa… noi… noi ormai… siamo… ottimi amici… no…? e… tra amici… non… non si danno i baci a stampo…?-

 

Dopo che il biondo disse ciò… io… io non so… non capivo che cosa provavo… forse… forse ero arrabbiata perché mi aveva preso in giro… sì, doveva essere proprio così…

Ma… per un secondo la mai mente fu attraversata da un pensiero…

 

Forse tu… speravi che lui si fosse innamorato di te…?

 

Un pensiero che prontamente scacciai via…

Che cosa me ne poteva importare di lui? Io…

Io ero ancora legata a Mark…

Già, Mark… con quell’appuntamento, Ryan era riuscito quasi a farmelo dimenticare… però… però ora il suo ricordo era ritornato prepotentemente a farsi sentire…

Ryan si staccò da me. Ormai stava bene, il suo colorito era tornato come al solito…

Silenziosamente ci mettemmo a camminare uno di fianco all’altro, senza una meta precisa…

Ero triste per il fatto che non avevo Mark vicino a me, ed ero anche piuttosto imbarazzata…

Forse sarebbe stato meglio dire qualcosa per rompere quel silenzio…

-Ryan… ti va un gelato…?-

-Sì, però offro io…-

-…va bene…-

Entrammo in un piccolo locale.

-Ci faccia due coni medi, uno al caffè e uno…-

-…Alla fragola…-

Dopo che il gelataio ci porse i nostri coni, andammo fuori dalla stanza e ci sedemmo su una panchina.

Cominciai a mangiare il mio gelato, ma notando che ero molto vicina a Ryan mi spostai un po’.

-Ehi, Strawberry, che ti succede…? Ti sei forse arrabbiata con me…?-

-No…no…-

-Dai, non fare così ragazzina!-disse sorridendo.

-Ricominci a chiamarmi così ora? Smettila, biondino!-

-Bene, ora sì che ti riconosco. Sei davvero carina quando ti comporti così…-

Io diventai completamente rossa sentendo quelle parole…

-Ah…beh…io…non…-

Ryan rimase per un po’ in silenzio fissandomi mentre gustavo quel gelato alla fragola. Dopo un po’ mi disse:

-Senti Strawberry… mi faresti assaggiare un po’ del tuo gelato?-

Senza aspettare la mia risposta, il ragazzo appoggiò le labbra sul gelato e io, che lo stavo ancora mangiando, sentii distintamente la sua lingua sfiorare la mia…

Dopo poco tempo, il ragazzo si tolse.

-Uhm… è davvero buono…-

Io lo stavo ancora fissando incredula, quando il ragazzo riappoggiò le labbra sul mio gelato.

Questa volta, però, cominciò ad avanzare con le labbra, fino a quando riuscì a toccare le mie.

Le nostre lingue si toccavano appena, quando lui cominciò ad approfondire il bacio…

Era così dannatamente bello…

 

Ormai il gelato si stava sciogliendo tutto…

Le goccioline mi passavano per il collo, entrandomi nel vestito, la mano che reggeva il gelato, unita a quella di Ryan che l’aveva appoggiata sopra alla mia, era tutta appiccicosa… i nostri volti erano completamente impiastricciati… La gente ci guardava commentando la volgarità dei ragazzi di oggi…

 

Ma io non capivo più niente…

Non riuscivo a pensare a niente in quei momenti, neanche a Mark…

Capivo solo che quel bacio al sapore di fragola era infinitamente dolce…

 

Ad un certo punto, non sentivo più il contatto con le sue labbra.

Dischiusi appena gli occhi, e mi accorsi che il ragazzo si era staccato, togliendo anche la mano dalla mia.

Eravamo uno di fronte all’altro.

Il biondo mi fissava diritto negli occhi, con quel suo sguardo profondo, come se volesse scrutarmi, guardarmi nell’anima…

-Che cosa… che cosa…-

-Strawberry… io…-

Il mio cuore cominciò a battere all’impazzata…

-…io…-

Il ragazzo abbassò lo sguardo, ma riuscì a vedere che era arrossito…

-…Io…tu…-

Rialzò lo sguardo, andandomi a guardare con un’espressione che esprimeva sicurezza.

 

-Strawberry!-

Sentii una voce chiamarmi da dietro.

-Anf anf… Strawberry, sei tu…?-

Mi girai di scatto.

Davanti a me, vidi il ragazzo che amavo… colui che desideravo avere tutto per me…

Mark… (NOOOOOO! NON VOGLIO MORIRE COSì GIOVANEEEE!!! TOT NdAya)

Come avevo fatto, come avevo potuto emozionarmi tanto per Ryan? Ne ero sicura, ero sicura di amare il moro… eppure…

-Strawberry… ascoltami… ti prego… io… lo so, so di essermi comportato malissimo… so che non ti merito neanche un po’… però… io… io ti amo, Strawberry, ora lo capisco appieno, ora che sono stato lontano da te capisco cosa significa perderti! Per questo io… io sono venuto… a chiederti… se riuscirai mai a perdonarmi… e, se non lo farai, ti capisco benissimo… non sono assolutamente degno di te dopo quello che ti ho fatto… però, io…-

Mark… era tornato da me chiedendomi di perdonarlo quasi in lacrime… e io… lo amavo ancora…

-Sì… ma certo… certo che ti perdono… io… io ti amo…!-

-Oh, Strawberry…-

Il ragazzo mi baciò…

Non so perché, ma subito mi venne da paragonare questo contatto a quello precedente con le labbra di Ryan…

Questo non aveva niente, niente a che vedere con i dolci baci che sapeva darmi Ryan…

Con Mark non riuscivo neanche a chiudere gli occhi, non mi veniva spontaneo…

Mah, pensai, evidentemente Ryan aveva avuto più ragazze ed era più bravo a baciare…

Ryan.

Ryan.

Ryan.

O mio Dio, Ryan... Mi stavo scordando di lui...

Lo vidi passarmi davanti. Aveva un’espressione dannatamente triste…

Non capii perché, ma mi si strinse il cuore a vederlo così…

Mi staccai da Mark, intanto il biondino se ne era già andato.

 

To Be Continued…

 

°Note°

*In Giappone, al contrario dell’Italia, si dice che ad una persona cresce il naso quando si vanta. Da qui la battutina di Ryan…

 

 

Ed ora…

Le anticipazioni del prossimo capitolo!

Narratrice: Strawberry Momomiya

 

Strawberry: - Evviva, evviva! Mi hanno affidato le anticipazioni! Come sono contenta, da oggi io posso…

Aya: - Senti Strawberry, una cosa breve e concisa, ok?

Strawberry: - Ma sì Aya, certo, non deluderò le tue aspettative! Allora, nel prossimo capitolo succede che…

Ryan: - Ehi, ragazzina! Ciao! Che ci fai qua?

Strawberry: - Sto facendo le anticipazioni del prossimo capitolo e poi devi smetterla di chiamarmi in quel modo, capito?!?!?

Ryan: - Sì, sì, va bene ragazzina…

Strawberry: - Ti ho detto di smetterlaaaaaaa!!!!!

Mark: - Infatti, Shirogane, smettila di prendere in giro Strawberry!

Ryan: - O mio Dio, guarda un po’ chi è arrivato… Salve…

Mark: - Ciao amore! Ciao… ehm… Shirogane…

Strawberry: - Ciao tesoro!

Mark: - Scusa, ma te che ci fai qui?

Strawberry: - Dovrei fare le anticipazioni…

Satsuki: - Le anticipazioni? Belloooooooo!!! Le voglio fare ioooooooo!!!

Aya: - SMETTETELA ORA! STRAWBERRY, FAI ‘STE BENEDETTE ANTICIPAZIONI!

Strawberry: - Sì, sì, ok, ma non ti scaldare… allora, nel prossimo capitolo io organizzerò un appuntamento a quattro… ma chissà cos’accadrà! Leggete e lo scoprirete!

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: Appuntamento A Quattro ***


Rieccomi con un nuovo cap di “Amore Combinato”

Rieccomi con un nuovo cap di “Amore Combinato”!

Spero che sia di vostro gradimento! Per tutte le critiche o i complimenti, lasciatemi un commento^^

Ci risentiamo alla fine del cap!^^

 

Capitolo 4: Appuntamento a quattro

 

Entrai nella mia camera, e chiusi la porta dietro di me.

Non riuscivo a togliermelo di mente, l’immagine di Ryan così triste non se ne andava dalla mia testa…

Mi ero chiarita con Mark, eravamo tornati “insieme”, era tutto perfetto…

E allora perché mi preoccupavo così tanto di quel ragazzo?

Perché la sua tristezza aveva intristito anche me?

E soprattutto, a che cosa era dovuta(Basta, noi la ammazziamo, Aya non ce la facciamo più… ndLettori Dai, vi prego, solo fino alla fine della ff, ancora qualche capitolo… ndAya)?

-Signorina, venga a… ma che cosa le succede, perché piange…?-

Senza neanche che me ne fossi accorta, calde lacrime mi solcarono le guance, come notò la mia servitrice…

-Io… io non sto piangendo!-

-Che cosa le è…-

-Mi lasci stare, per favore!-

Dopo aver detto quelle parole, la signorina corse via, mormorando scuse varie…

Io mi misi a letto e mi addormentai subito, relegando, almeno per quelle poche ore, quei pensieri in un piccola parte della mia mente…

 

^^^^^^^^^

 

-Ciao Strawberry!-

-Buongiorno Yui…-

-Tutto bene?-mi chiese guardandomi attentamente il volto

-Sì, sì…! Ora entriamo però…-

Entrammo in aula, e ci sedemmo ai nostri banchi, che erano uno affianco all’altro.

-Senti, Strawberry…-mi disse sussurrando

-Sì, che c’è?-

-Ecco, io…- la ragazza stava arrossendo vistosamente –Io volevo chiederti se… ecco…-

-Chiedermi cosa?- dissi con il tono scocciato di una che vuole tagliar corto.

-Ecco sai… io… però… forse non…forse non è il caso…-

-Non è il caso per cosa? Su, parla chiaro!-

-Ecco… non è che…- la ragazza fece un respiro profondo e poi riprese – MI COMBINERESTI UN APPUNTAMENTO CON RYAN?-

-Eeh? Un appuntamento con Ryan? E poi abbassa la voce!-

-Sì… sai… lui… è così carino… e dolce…-

-Dolce? Quello lì? Quel… quel…-

In quel momento mi ritornò in mente quella sua espressione del giorno prima…

Accidenti! Ma perché me la stavo prendendo tanto a cuore?

-Ma sì, quando vuole è così romantico e dolce… peccato che lo sia solo con…-

-Solo con chi?- chiesi curiosa

-…no… niente… lascia stare…-

-Beh, io provo a chiederglielo ma con il caratteraccio che si ritrova non so se accetterà…-

-Ma smettila!-

-Sì, sì, va bene… oh, ora è suonata la campana, iniziano le lezioni, casomai ne riparliamo dopo…-

 

Alla fine delle lezioni uscimmo dall’istituto insieme come sempre, quando arrivò una macchina sportiva che ben conoscevo…

-Buongiorno Strawberry…- disse in tono piuttosto freddo –e ciao Yui… ehi, ma dove corri?-

La ragazza, infatti, aveva iniziato a correre come una forsennata…

-S-sono di fretta! Ciao!-

-…-

-Allora?- disse scocciato –ti decidi a salire?-

Abbassai lo sguardo ed aprii la portiera per sedermi sul sedile alla destra di quello del biondo.

Fece partire la macchina. L’atmosfera era tesa, terribilmente tesa…

Cercai di rompere il ghiaccio, ma…

-C-che hai fatto di bello oggi, Ryan…?-

-Non credo siano cose che ti riguardino.-

Lo guardai sbalordita. Era la prima volta che mi trattava con quella freddezza…

-Ma… che…-

-Noi non abbiamo alcun legame, no? L’hai detto tu tante di quelle volte…-

È vero, aveva ragione… quella frase gliel’avevo ripetuta così spesso… però prima di allora non avevo mai provato quello che si sente quando qualcuno te lo dice… è così… non so, non riuscirei a descriverlo, è devastante… è come se io per lui non significassi niente… anche se, prima di quella volta, non avevo mai fatto caso a questo…

Però…

Agii egoisticamente, ora me ne rendo conto, ma ero accecata da quel forte sentimento…

-MA CHE DIAVOLO DICI?! COSA SEI, LUNATICO? A PARTE CHE IO NON HO MAI DETTO QUELLA COSA, E POI DEVI SMETTERLA DI TRATTARMI IN QUESTO MODO, COME SE FOSSI UNA STUPIDA! ORMAI QUESTO ATTEGGIAMENTO NON ATTACCA PIù CON ME! FORSE SARò IO QUELLA CHE NON CAPISCE, PERò PROPRIO NON MI RIESCO A SPIEGARE perché PRIMA MI TRATTI BENE, E POI TI VENGONO ‘STE LUNE E MI TRATTI COME UN’ESTRANEA!-

il ragazzo mi lanciò uno sguardo terribile carico di rabbia…

Improvvisamente andò con l’auto a destra della carreggiata, e accostò frenando bruscamente.

-TU… TU MI CHIEDI perché MI STO COMPORTANDO COSì?!-

Ryan si alzò in piedi, si girò verso di me e mi afferrò il polso, obbligandomi a voltarmi verso di lui.

-tu… tu mi stai chiedendo perché ti ho trattato in quel modo? TU ME LO STAI CHIEDENDO?! MA HAI IDEA, HAI IDEA DEL MOTIVO PER CUI MI SENTO COSTRAMALEDETTAMENTE MALE?!-

Non so perché, ma il cuore cominciò a battermi forte… non riuscivo a guardarlo negli occhi, non ce la facevo a sostenere quel suo sguardo…

Abbassai la testa.

-Guardami!-

Il mio cuore batteva sempre più forte… quel ragazzo riusciva sempre ad emozionarmi così tanto…

-TI HO DETTO DI GUARDARMI!-

Alzai di nuovo la testa, guardando quegli splendidi occhi color del mare, mentre il mio volto diventava completamente rosso…

Lui continuava a guardarmi, sembrava che mi scrutasse nel profondo, era come se stesse cercando una risposta…

-Senti Ryan… io… mi dispiace per prima… tu… è vero… cioè, io non… beh, io… però… mi dispiace ma… non riesco proprio a capirti… non ti capisco… scusami… sono più che sicura che tu sia arrabbiato per una giusta causa, ma… comunque, se io ti posso aiutare…- dissi, abbassando lo sguardo subito dopo.

Quel ragazzo mi guardò con occhi supplichevoli…

Non riuscivo a percepire i suoi sentimenti… ah, Ryan per me era incomprensibile (Ehm… scusate lettori, per chi sarebbe quel rogo? ^^’’ ndAya Dobbiamo ancora decidere tra Strawberry e te… ndLettori NOOOOOO TOT nn voglio morire così giovaneeeee! TOT ndStrawberry&Aya Vi salviamo solo perché vogliamo leggere il continuo di questa ff così bella e appassionante (seeeee)… ndLettori)

Dopodiché, si comportò in un modo… non strano, ma…

Strinse i pugni, li stringeva talmente forti che le nocche stavano diventando completamente bianche…

Poi cominciò a stringere i denti e le palpebre…

Si stava comportando… come quando non vuoi reagire ad una qualche provocazione, o se devi scaricare la tensione…

Rimase così per qualche secondo, poi silenziosamente riprese la guida del veicolo fino a casa mia.

 

^^^^^^^

-Senti, Ryan, ecco… Yui mi ha detto di riferirti che le piacerebbe molto uscire con te…-

-Yui?-

-Sì…-

-Beh, con Yui…- disse pensieroso –va bene, dai, accetto…- disse quasi con tono da rassegnato, ma che fu presto sostituito da uno piuttosto malizioso…-Però accetto solo se vieni anche tu con Mark…!-

-Io e Mark? Cioè, ti piacerebbe fare un appuntamento a quattro? Ma sì, per me va bene, poi chiedo a Mark…-

-Perfetto! Allora a domani!-

-A domani, Ryan…-

Il ragazzo corse via sfrecciando con la sua automobile sportiva per le strade di Tokyo…

-Certo che si riprende in fretta…-

 

^^^^^^^

-E dai, rispondi Mark…-

«Pronto?»

-Ciao Mark! Sono io, Strawberry!-

«Ah, ciao tesoro! Come va?»

-Tutto bene, tutto bene… comunque ti ho chiamato per chiederti se ti andava di uscire con me uno di questi giorni…-

«Ma sì, certo che sì! Dove si va di bello?»

-Non so, credo che deciderà Ryan…-

«Ryan?! Che c’entra quello lì?»

-Beh… in realtà sarebbe un appuntamento a quattro con Ryan e Yui… ma ti prego, accetta lo stesso…-

«Va bene…»

-Bene, allora a domani al parco…-

«Ciao…»

 

-Ora chiamo…-

Digitai i tasti occorrenti ad effettuare la chiamata…

«Strawberry?»

-Ciao Yui!-

«Allora? Glielo hai chiesto? Che cosa ti ha detto?»

-Beh ha accettato…-

«Grazie, ti sono infinitamente grata!»

-Ma…-

«Ma…?»

-Ma… ecco, Ryan ha detto che accetta solo a patto di fare un doppio appuntamento con me e Mark…-

«Con te…?»

-Sì, scusami…-

«Aaah… quanto sono stupida… ma cosa mi illudo a fare…?»

-Di che parli?- le chiesi stupita

«Niente… lascia stare… beh, va bene, allora ci vediamo domani… ciao» disse mettendo giù bruscamente il telefono senza neanche darmi il tempo di salutarla.

-Mah… eppure sembrava così contenta stamattina…-

Passai tutta la giornata come al solito…

Ripensavo a quell’appuntamento che ci sarebbe stato l’indomani. Anche se non avevo quella gran voglia di intromettermi tra Ryan e Yui, pensai che ci saremmo divertiti… inoltre, di sicuro ogni coppia sarebbe andata per la sua strada… anch’io volevo stare sola con Mark, e non ambivo a sorbirmi Ryan tutto il pomeriggio… (contenta te… se io fossi lì che cosa non gli farei a quello gnocco… *ç* ndAya)

Andai a dormire.

 

-Signorina? Signorina?-

Avevo appena aperto gli occhi e mi ritrovai di fronte una delle servitrici.

-Che cosa vuole, già appena sveglia?- dissi acida

-Mi scusi… però c’è il signorino Shirogane indignato che la aspetta da… un’ora e quattro minuti circa…-

-Oddio!! È vero! L’appuntamento!-

Me ne stavo dimenticando, davvero era passata più di un’ora dalla data prefissata, che stupida che sono!

Mi vestii correndo come una matta, e scesi le scale di corsa.

 

-Alla buon’ora…- disse il ragazzo squadrandomi da capo a piedi con aria annoiata e arrabbiata.

-Scusami, scusami tanto!-

-Beh, non è me che ti dovresti scusare, ma la tua amica e quello lì… beh, ora non perdiamoci in chiacchiere e andiamo…-

-Va bene… ci stanno aspettando al parco…-

 

-Alla buon’ora, eh?-

-Yui, è quello che le ho detto anch’io…-

-Dai, su, non arrabbiatevi! In fondo non è successo niente!-

-Mark, tu sei troppo buono con Strawberry…-

-Già, concordo…-

-Ehi voi! Vi state coalizzando contro di me?- dissi ridendo, con una risata che contagiò tutti.

 

Camminai verso Mark, prendendogli la mano. Vidi che Ryan ci stava guardando, ma Yui non gli diede il tempo di osservarci bene che gli si parò davanti e gli prese le mani.

-Beh, dobbiamo stare tutta la giornata a fissarci?- disse il biondo -…potremmo fare qualcosa di meglio, no?-

-Sì…!-risposi io –Allora, dove si va?-

-Vi va di andare al luna park?- disse Yui tutta sorridente

-Certo! Perfetto!- disse entusiasta Ryan –Allora andiamo!-

 

Dopo qualche minuto di auto, arrivammo a destinazione.

-Ryan, però, se ci dovessero riconoscere…-

-Ma sì, freghiamocene! Per oggi voglio solo divertirmi!-

Entrammo nel luna park. Era piuttosto grande… beh, non era di certo come gli enormi parchi di divertimento europei che solevo frequentare, però ci avrei rinunciato volentieri pur di vivere una vita normale…

-Uaaaah! Andiamo lì?- disse Yui, che intanto si era avvinghiata a Ryan

-Per me va bene…- disse Ryan

-Sì, anch’io sono d’accordo…- confermò Mark

-Ma… ma proprio lì dobbiamo andare? Dai, la casa dei fantasmi è una cosa da bambini… perché non andiamo in qualcosa tipo la ruota panoramica…?-

-Non è che invece hai paura, eh?- disse Ryan

-Sì, è così!- disse Yui ridendo

-Non è vero…!- dissi arrossendo

-Dai, Strawberry, andiamo… non ti preoccupare, ci sono io…- disse Mark con il suo dolce e rassicurante sorriso.

-V-va bene…-

Ci mettemmo in fila.

L’attrazione consisteva in un corso d’acqua artificiale dove passavamo con delle canoe, intorno al quale c’erano fantasmi e mostri vari…

L’attrazione era sotterranea, per questo non vedevo bene, era tutto buio…

Il prossimo sarebbe stato il nostro turno.

-Ragazzi, dove siete…?-

-Sono qui, Strawberry!- rispose Yui –Dai, sali!-

-Dove, su quale canoa devo salire?-

Non ricevetti risposta, però vidi Yui salire sull’imbarcazione proprio di fronte a noi, quindi andai in quella successiva.

 

Cominciammo ad attraversare piano piano quel tunnel. L’atmosfera era davvero spettrale, mi metteva i brividi…

Il ragazzo affianco a me se ne accorse, infatti appoggiò dolcemente la sua mano sulla mia…

Pensai a quant’ero fortunata ad essere amata da un ragazzo sensibile come Mark…

Mi guardavo intorno, felice di quel contatto con il moro.

Improvvisamente, una cosa ci spuntò davanti… un orribile fantasma che mi spaventò come se fossi stata una piccola ragazzina indifesa…

Mi buttai tra le braccia del ragazzo…

Lui senza pensarci un attimo mi cinse forte come se per lui fossi un oggetto prezioso da conservare con cura…

Com’era bello, quale sensazione di dolcezza mi provocava solo il fatto di stare così vicina a lui…

Mi avvicinai al suo orecchio e gli sussurrai –Ti amo, Mark…-

Sentendo queste parole, mi strinse ancora più forte a sé spostando le braccia all’altezza della vita, e cominciò a baciarmi appassionatamente… io non potei fare altro che ricambiare naturalmente…

Però…

Però… avevo una strana sensazione… era come se…

Ci fosse qualcosa che non quadrasse…

Mi concentrai su quel bacio, sentivo chiaramente la sua lingua che si incontrava con la mia… era una sensazione bellissima, indescrivibile… però… per quanto io volessi bene a Mark, lui… i suoi baci erano sempre freddini… mentre… mentre conoscevo qualcun altro che mi emozionava a quel modo…

Mi staccai e andai a mettere il mio viso nel suo petto… il ragazzo aveva un profumo così buono… però… davvero… davvero era Ryan?

-Mark…?!- dissi con voce sommessa, quasi come se avessi paura di sbagliare

Non ottenni risposta.

-…Ryan…- dissi, quasi delusa.

Lui, in un sussurro nell’orecchio che mi fece rabbrividire, mi disse:

-Certo che ce ne hai messo di tempo per capirlo, eh…?-

-…-

-Beh, però si sa che i miei baci sono inconfondibili e ineguagliabili…-

-Ryan!? Che ci fai qua? Al tuo posto ci dovrebbe essere…-

-Guarda che sei tu quella che ha sbagliato posto…-

-Sì, va bene, avrò sbagliato io, non ho certo voglia di discuterne con te ora! E lasciami!- gli dissi, dato che mi stava ancora abbracciando.

-No- mi rispose secco –No, non ti voglio lasciare… ora che sei tra le mie braccia… non ti lascio andare…-

Che cosa diceva? Che diavolo stava succedendo? Non lo capivo…

Però…

Sentivo che il suo abbraccio si faceva sempre più dolce…

-Ryan…-

-Io…-

Il biondo mi lasciò bruscamente. Non capii il motivo, allora aprii gli occhi, che avevo chiuso poco prima.

Avevamo appena finito il giro.

 

-Scusatemi, ragazzi!- disse Yui chinando lievemente il capo

-Non ti preoccupare, Yui…- le risposi io

-Già, non importa…!- confermò Ryan

-Infatti… di cosa mi preoccupo, di certo a voi non è dispiaciuto…-

-C-cosa?!-

-Smettila Strawberry!- disse guardandomi con uno sguardo carico di odio, che non avevo mai visto sul suo viso

-Di cosa stai parlando, Yui?!- disse Mark, andandosi a mettere davanti a me, come per proteggermi.

Vidi Yui mordicchiarsi le labbra, come per serrare le parole che tentavano a tutti i costi di uscire, e evitare il discorso con un:

–Io vado a prendere qualcosa da bere-.

-Anch’io vado via un attimo. Scusate- aggiunse Mark

 

-…-

-Pare che siamo rimasti solo noi due, eh?-

-Sì, Ryan…-

Per un istante fece una faccia triste, poi la sua espressione impertinente gli tornò in volto.

-Ehi, Strawberry, poco fa hai detto che mi ami, te ne sei accorta?-

-T-ti ho detto che ti amo?!- dissi sorpresa -ah, sì, nel tunnel… ma ti avevo scambiato per Mark, sai…-

-Eh già, ora ogni scusa è buona, eh ragazzina?-disse provocatorio

-Tu, smettila di chiamarmi così!-

-Beh, ma è solo la verità… se sei una ragazzina come ti dovrei chiamare?-

Per rispondergli a tono, gli dissi: -Ha parlato lui, il saggio biondino, eh?-

-Beh, di certo sono più maturo di te!-

-Sì, sì… piuttosto, com’è che sei così biondo, eh? Non è che tua madre ha fatto le corna a tuo padre?- buttai lì, ridendo, non aspettandomi certo quella che sarebbe stata la sua reazione…

Lo vidi, di fronte a me, alzare il braccio con un gesto fluido e repentino, e darmi uno schiaffo in pieno volto.

Dopo avermi colpito, rimase impassibile, con il braccio alzato, a fissarmi adirato.

Io lo guardavo, sul punto di piangere, non pensavo di averlo ferito fino a questo punto, era la prima volta che mi trattava così…

Perché me la stavo prendendo tanto a cuore? Perché mi sentivo così male?

Senza volerlo, calde lacrime solcarono le mie guance.

-Scusami! Io… non volevo… non pensavo che te la saresti presa… a questo modo…- dissi tra i singhiozzi –stavo… solo scherzando…!!-

Lui mi guardava stupito, e anche mortificato, evidentemente si stava dispiacendo… io non… non sapevo perché stavo facendo così… non era un comportamento da me, ma le lacrime non riuscivano a fermarsi…

-Oddio, scusami… non… volevo… ferirti… però mi da fastidio… ecco, se qualcuno parla della mia famiglia…- mi riguardò in volto e vide che piangevo peggio di prima…

-No! No, scusami! Ehm… non avrei dovuto dirtelo… e non avrei dovuto tirarti quello schiaffo… è tutta colpa mia, perdonami… non fare così…- disse, e asciugandomi le lacrime aggiunse: -Sei più bella quando sorridi…-

Certo, la solita frase fatta, però tutto quello che mi diceva, tutto ciò che usciva dalle labbra di quel ragazzo mi colpiva così tanto…

-…grazie… e… scusami tu… non avrei dovuto dirlo…-

-No, sono stato io ad avere una reazione esagerata… ehm… sai che non ti farei mai niente…-

-Eh?-

-Beh… io…-

 

-Scusate se ci ho messo tanto!- esordì Yui –Strawberry, perdonami per prima… e, Ryan, ti dovrei parlare in privato…-

-Certo, vengo…-

I due si allontanarono un po’, e io decisi di seguirli senza farmi vedere… ero curiosa di sapere di cosa avrebbero parlato!

Mi nascosi dietro ad un cespuglio…

Ora che ci pensavo, Mark era totalmente sparito… ma non era il momento migliore per pensarci, dovevo riuscire a sentire quello che dicevo, il che era piuttosto difficoltoso dato che i due erano lontani…

Accidenti, non sentivo, non riuscivo proprio a capire!

Li vedevo solo uno di fronte all’altra… non riuscivo neanche a vedere le loro espressioni…

Forse… forse era successo qualcosa tra loro due… sì, in fondo Yui mi aveva confidato che le piaceva Ryan… magari lui aveva accettato di mettersi con lei! Sì, ne sarei stata contenta… però se… se invece Yui proprio oggi avesse scoperto di essere una reale e gli avesse proposto di sposarla? E se Ryan fosse stato con lei per un breve periodo di tempo nel quale l’avrebbe messa incinta e ora lei glielo starebbe dicendo? E se avesse saputo che oltre ad essere incinta di lui, fossero fratelli?

Oddio… no, no Strawberry, stai delirando… come sarebbero possibili queste cose? Su, smettila di farti questi pensieri e cerca di capire i loro discorsi…

Mentre pensavo questo, ricollocai la mia visione verso i due, e vidi…

Vidi che i due si stavano baciando…

 

 

Quei due si stavano baciando? Eppure Ryan non aveva mai mostrato di nutrire un gran interesse nei confronti della ragazza…

Li guardai meglio, era un breve bacio a stampo, dopo il quale Ryan si staccò, piuttosto indifferente, e Yui rimase lì, ferma, con la testa bassa…

 

Io…

Nonostante tutto…

Mi sentivo sollevata…

 

Sollevata? Come facevo a sentirmi così? Dopo che la mia migliore amica era stata “scaricata”?

 

No, non è per questo…

Io…

Mi sento così…

Perché…

 

Perché? Perché mai ti senti così, Strawberry?

 

Per…

Per lui…

 

No, no, è impossibile, a me non interessa nulla di lui, Ryan è solo un mio caro amico, niente di più…

Evidentemente… ero gelosa di Yui, mi scocciava che non stesse solo con me ma avesse un fidanzato…

Sì, doveva essere proprio così…

 

To Be Continued…

 

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

Ma amorucciiiiiiiiiii!!! Mi siete mancati tanto-tanto-tanto! Scusate l’imperdonabile ritardo… cercherò di fare più in fretta per il prossimo capitolo (Nooooooo!! NdTutti)…

Ringrazio tutti i commentatori e coloro che leggono senza commentare! Spero continuerete a seguirmi!

ByeByAya

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Capitolo 5
*** Capitolo 5: Ryan's Feelings ***


Amore Combinato

Amore Combinato

 

Buondì! Allora…

Lo so che è una cosa poco elegante, però ho fatto questo capitolo PoV Ryan… naturalmente i prossimi torneranno con la narrazione di Strawberry…

Ora vi lascio alla ff! Chu!

 

Capitolo 5: Ryan’s Feelings

 

-Mi dispiace…-

Ero lì, in piedi. Di fronte a lei. Di fronte a quella ragazza.

Quella ragazza innamorata di me…

-…Mi dispiace, ma non provo niente per te. Io…-

-Sì… lo so… tu… tu provi questi sentimenti solo per…-

Mi dispiaceva per lei, per quello che le avevo fatto, però…

Però non mi dispiaceva davvero, dal profondo, non era quel sentimento che ti strugge e ti fa pensare che riusciresti a sacrificare qualunque cosa per far felice una persona, non era ciò che provavo per…

-…Strawberry…-

Vidi delle ciocche di capelli rossi uscire da un cespuglio poco più avanti, precedendo la testa.

-Strawberry?!-

-Ma che ci fai qui? Ci stavi origliando?-

-Chi, io? Ma no, mi era solo… ehm… caduto un orecchino nel cespuglio…-

-Ma se tu non hai neanche i buchi alle orecchie…- constatò Yui

-Ma…-

-Smettila di giustificarti… allora, da che punto a che punto hai sentito?- dissi fissandola, quasi a rimproverarla

-Niente! Davvero, non ho sentito niente, ero lontana…-

-Va beh… ci crederò…-

Non credevo avesse sentito. In fondo, stavamo parlando di lei! non penso che sia ottusa fino a questo punto, se ci avesse sentiti l’avrebbe capita…

Forse…

…Forse sarebbe stato meglio…

…Forse se lei ci avesse sentito, mi sarei tolto di mezzo il mio problema principale…

 

…quello di dirglielo…

 

Perché sono così codardo? Perché?

Perché non riesco a dirglielo?

Perché quel “ti amo” così sincero non riesce a solcare le mie labbra?

Non ce la faccio più, non riesco a vivere così, all’ombra di Aoyama! Non ci riesco!

Ma sono così maledettamente orgoglioso che piuttosto di dirle quanto mi piace, devo aspettare…

Ma aspettare cosa?

Chi?

 

-Ehm… Ryan…-

Mi distolse dai miei pensieri proprio la fonte di questi ultimi.

-Io vado a casa con Mark… tu resta pure solo con lei…- il tono di queste parole era diverso, quasi se fossero dettate da gelosia… –A presto… ciao-

Non le risposi, solo la seguii con lo sguardo.

 

-Ryan…-

-Yui… non è colpa tua…-

-…-

-Dai, ti accompagno a casa-

-Va bene…-

 

La ragazza venne in auto con me. Nessuno disse una parola per tutto il tragitto.

Perché non mi ero innamorata di lei?

Perché Dio mi ha dovuto proprio far impazzire per Strawberry?

Perché non mi ha dato la facoltà di scegliere di chi innamorarmi?

-…Al cuor non si comanda… purtroppo…-

-Mmh? Ryan, hai detto qualcosa?-

-No, niente… piuttosto, dove si trova casa tua?-

-È nei paraggi… eccola! Grazie mille del passaggio, e scusami…-

-Niente, anzi, scusami tu… ciao-

 

Andai di fretta verso casa, sempre immerso nei miei pensieri, finché non entrai in camera…

Mi lasciai cadere sul letto, con le braccia aperte…

Perché mi dovevo sentire sempre così?

Di sicuro, chi avesse visto la scena dall’esterno avrebbe pensato che è fortunato, uno come me, che si può sposare con la donna di cui è innamorato…

 

-Ma quale fortuna! Non ti sopporto più! Ti odio, Strawberry!- dicevo prendendo a pugni il muro di fianco a me…

 

-Ti odio, ti odio così tanto perché non riesco ad odiarti… perché sono destinato a tenere così tanto a te? Maledizione…-

 

I miei pensieri furono interrotti dal bussare alla porta.

-Signorino, c’è la signorina Momomiya, la faccio entrare?-

-Sì, fai pure…-

 

-Ehi, ciao…- disse timidamente entrando

-Strawberry… ciao…- dissi andando verso di lei

-Cosa stavi facendo?-

-Io? Io…stavo pensando a te…-

-Cos…- la rossa non fece in tempo a rispondere che si ritrovò tra le mie braccia.

-Strawberry…- ormai c’ero, ero a un passo dal dirglielo, ce l’avevo fatta, finalmente mi ero tolto questo peso…

-Io… Strawberry, io ti amo…-

-Cosa?!-

-Hai capito bene… ti amo…- le dissi baciandola…

-Anch’io… Ryan, anch’io ti…-

Non fece in tempo a finire di dirlo che le nostre labbra si erano unite in un altro sensuale bacio…

La ragazza, scivolando, andò a cadere seduta su una poltrona, io mi misi sopra di lei continuando a baciarla…

Tutto questo era così irreale, sembrava un sogno…

-Strawberry…-

-Ryan, Ryan, Ryan…

…Ryan…

 

-RYAN!!-

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

 

-Ehi, Ryan, sei vivo? …Ryan… stai bene?-

Solo allora mi risvegliai dai miei pensieri. Da quel bel sogno ad occhi aperti…

 

-Sì, sì, ero solo immerso nei miei pensieri… scusami…-

-Sicuro che vada tutto bene? Hai una faccia…- disse avvicinandosi…

Guardandomi dritto negli occhi, mi accarezzò una guancia.

Arrossii un po’, sentendo il contatto con la sua morbida pelle… chiusi gli occhi per pochi istanti, poi appoggiai la mia mano sulla sua.

-No, non ti preoccupare, tanto… tanto tu non potresti fare proprio niente…-

-Eh?- disse spontanea, guardandomi con aria interrogativa –In cosa io non posso…-

-No, niente, lascia stare, dimentica quello che ho detto, per favore-

-…ah… va bene… però… io mi apro con te… mi piacerebbe che anche tu ti aprissi di più… che mi dicessi cosa provi…-

Che cosa stava dicendo quella ragazzina? Io, IO avrei dovuto sfogarmi con lei? ma se è lei, lei e solo lei la fonte di tutti i miei problemi…

-COME FACCIO? COME POSSO FARE AD APRIRMI CON TE?!-

-Perché, io ho mai tradito la tua fiducia?- diceva, sempre con quello sguardo a cui era avvezza, quello sguardo da bambina che non sa niente del mondo…

-No, NO!! Ma tu… tu sei…-

-Sì? Sono?-

Smettila, smettila con quello sguardo, non farlo ancora, non essere così nei miei confronti, basta, basta…

-BASTA! NON TI DEVI IMPICCIARE!! SMETTILA! LASCIAMI STARE!-

 

La ragazza mi guardò con uno sguardo triste, così come li sapeva fare solo lei, guardarmi dolcemente con i suoi grandi occhi che diventavano sempre più lucidi…

Mi veniva un groppo in gola a vederla così, tutto per colpa mia e della mia impulsività…

-S-Strawberry… scusami… io sono… uno stupido… non piangere… per favore…-

-No, è colpa mia, hai ragione, non dovrei impicciarmi degli affari tuoi…-

Ma perché? Perché sei così?!

PERCHé?

Chiunque altro, al tuo posto, avrebbe inveito contro di me!

 

Perché NON LO FAI ANCHE TU? Perché NON MI TRATTI MALE? Perché NON MI FAI SOFFRIRE? Perché NON MI DAI MODO DI ODIARTI?! Sì, IO VOGLIO ODIARTI, ODIARTI, ODIARTI! NON CE LA FACCIO Più AD ANDARE AVANTI COSì! TU NON MI CONSIDERI NEANCHE…

…e io muoio a seguirti, seguirti in questo percorso senza meta…

 

Il mio cuore sembra urlare in momenti come questi, sembra emettere un urlo di quelli forti, talmente forti che ti lasciano senza neanche il fiato per dire “Perdonami…”

Però tu, tu Strawberry, questo urlo non lo puoi sentire…

Quanto vorrei che tu potessi farlo…

 

 

Era da un po’ che eravamo silenziosi.

La guardai.

Era lì, ferma, fissando un punto a terra, molto probabilmente inesistente… Chissà a cosa stava pensando…

Indossava un vestito giallo, com’era carina, aveva un’aria ancora più dolce del solito, quel colore così solare faceva risaltare i colore dei suoi capelli…

La chioma era legata in due code, con dei nastri gialli.

 

Com’erano cresciuti i suoi capelli da quanto ci eravamo conosciuti…

Era passato del tempo ormai…

…Ma ricordo il nostro primo incontro come fosse ieri…

Vedendola così, a primo impatto, pensai che fosse la solita ragazza ricca con al puzza sotto il naso…

Non sapevo quanto mi fossi sbagliato…

 

-…-

Aprii bocca dopo una lunga pausa.

-Sai bene con i capelli legati, Strawberry…-

-…ah… grazie…-

-Però…- dissi afferrando un lembo dei due nastri - stai meglio con i capelli sciolti, al naturale…- le sciolsi i capelli, i quali ricaddero dolcemente sulle spalle.

La ragazza mi sorrise.

 

-Comunque…-

-Sì…?-

-Perché sei venuta?- dissi in un soffio

-Ecco…- disse cercando di distogliere lo sguardo -sono venuta… per parlarti di noi due…-

-Cosa?!-

Di che diavolo stava parlando?! Quella ragazza era sempre capace di stupirmi…

-No, no, che hai capito! Intendevo… intendevo… il nostro…- sembrava titubante nel pronunciare quella parola…

 

-Il nostro fidanzamento…-

 

Già, pochi giorni più tardi ci saremmo fidanzati ufficialmente…

Fidanzamento…

Di sicuro, a nessuno questa parola avrebbe richiamato la nostra situazione…

Anche io stesso, a sentire il suono di quella parola, penso a due giovani che vivono una vita normale…

Un ragazzo che spende tutta la sua paga per portare la sua amata, almeno per una sera, al ristorante più lussuoso della città…

Una ragazza che compra un vestito da sera in qualche boutique del centro, e che probabilmente terrà attaccato il cartellino per poterlo restituire una volta finita la serata…

Una cenetta a lume di candela, due ragazzi che si guardano negli occhi con affetto…

Delle parole, un anello, un bacio…

Due ragazzi che si amano che si appartengono l’un l’altro, che non possono essere divisi…

 

Perché per me non può essere la stessa cosa?

 

-Sì… sai che… si terrà fra qualche giorno qui, non è vero, Ryan?-

-Già.-

Però… ora che ci pensavo, perché me ne stava parlando proprio allora? Magari… voleva parlare dei suoi sentimenti per me…

Eddai, Ryan, non sognare…

-Ecco… volevo dirti che…-

Però…perché sento che lei… si stia dichiarando?

-Insomma…-

-Allora, che cosa mi vuoi dire?-

-Volevo dirti… che io non ho intenzione di prendere questo fidanzamento come un impegno…-

 

Qualcosa che si spezza. Qualcosa che si rompe.

Era questo che sentivo in quel momento…

 

-Ah, finalmente l’ho detto! Chissà perché ero così titubante, poi!-

 

Si è rotto. Si sta distruggendo.

 

-Già, ti dovevo dire proprio questo, io voglio continuare la mia relazione con Mark…-

 

Va via in mille pezzi, in pezzi così piccoli che si perdono, si disperdono in giro, che non si ritroveranno mai più, mai più…-

 

-In fondo noi due siamo solo buoni amici, no?-

 

È finita. Il mio fragile cuore si è rotto del tutto…

L’unica cosa che riuscii a fare fu…

…fu piangere…

 

-Ryan? Che ti succede? Perché piangi?-

-Io…? No, ti sbagli… non sto piangendo, avrò qualcosa nell’occhio…-

-Dai… non mentire con me.-

Mi prese dolcemente la testa tra le braccia,e la portò verso di sé… ormai era chiaro, qualunque cosa lei facesse, io non potevo odiarla…

 

…Lei era l’unica in grado di ricomporre il mio cuore distrutto…

 

-Credo…- disse improvvisamente -di aver capito perché ti senti triste…-

 

-Tu ami qualcuna, non è vero?-

 

Certo che amo qualcuna! Io amo TE! Apri gli occhi! Accetta la realtà! Ti prego…!

 

-…è così…-

-Ah sì? Wow, non pensavo che uno come te potesse innamorarsi di qualcuno!-

 

Perché non riuscivo a dirglielo? Perché?

 

-Dai… parlami di lei!-

-Beh… è una bella ragazza… è solare, sempre allegra e ti fa sempre venir voglia di stare solo al suo fianco, fregandosene del resto, ma…-

-Ma…?-

-Lei non lo sa… io cerco di farglielo capire in tutti i modi, ma lei… evidentemente non lo vuole proprio accettare!-

-Su, non ti arrendere! Persevera e continua sulla tua strada… tu sei davvero un bravo ragazzo, ne sono certa, di sicuro questa ragazza si accorgerà di te e finalmente potrete stare insieme…-

 

le mie labbra volevano schiudersi, volevano così tanto aprirsi e dirglielo, e dirle che quella ragazza è lei, che è lei la persona che amo, il mio cuore lo voleva, ma…

Perché tentavo in tutti i modi di fermarlo?

 

-Capito? Dai, tirati su…-

Dopo che disse queste parole, avvicinò il suo volto al mio…

Sembrava così impossibile, ma…

Mi stava baciando…

Lei mi stava baciando…

 

Però…

Mi diede solo un lieve bacio a stampo…

…già… ero stato io a dirle che… era una mia cara amica…

Quello e basta…

 

-Ryan, io… ti voglio davvero bene…non so come farei senza un amico come te-

 

To Be Continued…

______________________

 

Salve! Grazie a tutti i lettori e commentatori! Scusate se non vi ringrazio uno a uno, ma vado davvero di frettissima… ci sentiamo presto! Chu!

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Capitolo 6
*** Ehm.. ^-^'' ***


Salve a tutti ^-^'' Scrivo questa pagina per informarvi del fatto che ricomincierò questa fanfic da capo.
Spero che nessuno si scandalizzerà xD sono consapevole del fatto che pubblico moooolto lentamente... Però, rileggendola, salta perfettamente all'occhio lo stile orrendo. E non credo avrebbe senso continuarla metà in un modo e metà in un altro... Il mio stile è cambiato molto, e non solo per quanto riguarda sintassi, vocaboli, etc etc. Il mio nuovo stile è più introspezione, frasi brevi e spezzettate. Già nell'ultimo capitolo che ho scritto (quello PoV Ryo) questa cosa si "intravede", e già c'è un abisso fra quello e i capitoli precedenti, immaginate se ne scrivessi di nuovi xD
Un'altra motivazione che mi ha portato a questa decisione è che è passato davvero troppo tempo, sia da quando cominciai la fanfic che dagli ultimi capitoli. Ormai ricordo a malapena la trama xD
Ultimo motivo per il rifacimento è che ci sono un bel po' di cose che non quadrano, rileggendo a mente fresca. Per questo, nella nuova versione manterrò la vecchia trama, ma il tutto sarà scritto molto meglio e modificherò le cavolate che mi sono scappate ogni tanto xD

Bye! A prestissimo con il primo capitolo!

Aya

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