Across the Universe di Rota
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La collina ***
Capitolo 2: *** *Un giudice* ***
Capitolo 3: *** *Un matto* ***
Capitolo 4: *** *Un malato di cuore* ***
Capitolo 1
*** La collina ***
across the universe
La raccolta vuole essere una serie di “momenti” atti a
descrivere l’evolversi del rapporto tra Viral e Simon.
Indi, è come una storia raccontata in una raccolta di Drabble.
La ff è AU, indi anche Viral è uomo. Altra storia
“davanti alla tomba”, i vari titoli sono la ripresa delle
sound track di “Non al denaro, non all’amore né al
cielo” di Fabrizio De André.
Per il resto...
Doveva partecipare ad un Contest, ma mi sono accorta che i termini di
consegna non erano rispettati. Per questo la pubblico lo stesso,
perché come fan fiction non è male. Spero possa piacervi
ugualmente (L) Sarà composta da nove capitoletti, non di
più. E' già tutto scritto (L)
Across the Universe
- Di morti e di vecchi rimpianti -
*La collina*
Giunse a poggiarsi sull’acciottolato bianco
l’ultimo passo lento. A quel punto, si fermò tutto –
il respiro, lo sguardo, il cuore – mentre nel vento ballavano le
foglie secche di Novembre.(1)
Una lapide chiara, di marmo lustrato, si alzava dal terreno, così muta e fredda, così liscia e piatta.
Viral digrignò i denti, stringendo tra le dita il bouquet di fiori freschi.
-Stupida scimmia, anche quest’anno sono qui…-
Simon sorrideva nella piccola foto, guardando l’uomo.
I ricordi – la storia fervida – di quel piccolo uomo
illustre ora scorrevano l’uno dopo l’altro, tra i mille
racconti e le mille vite racchiuse nelle tombe della collina di Kamina
City.(2)
Note finali
(1)Novembre è il mese dei morti, ciò rientra nella simbologia delle drabble.
(2)Kamina City è la città immaginaria, nella mia AU, dove
la storia è ambientata. Immaginate di trovarvi, eretto appunto
sopra una collina, questo cimitero di eroi e di uomini, tra cui vi sta
anche la lapide di Simon.
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Capitolo 2
*** *Un giudice* ***
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*un giudice*
Across the Universe
- Di morti e di vecchi rimpianti -
*Un giudice*
-Scimmia, se vuoi sopravvivere devi starmi lontano!-
Acre, aveva risposto sgarbato alla mano tesa del nuovo collega che il
direttore Rossiu gli aveva appena presentato. Un novellino, un
fotografo. Un ragazzino dall’aria decisamente troppo ingenua per
l’ambiente dell’editoria.(3)
Simon aveva sorriso, accettando quella assurda e insensata sfida con un cenno del capo.
-Saprò regolarmi…-
Con l’occhio di un giudice di parte – pessimo, riprovevole
uomo di malaffare – Viral l’aveva guardato la prima volta,
voltando lo sguardo sdegnato come se nulla fosse, reputandolo non altro
che carne fresca da macello.
Non avvertendo neanche quel filo rosso che li avrebbe legati, di lì in avanti.
Note finali
(3)Esattamente, immaginate Viral e Simon giornalisti, Rossiu il
Direttore del Giornale a cui lavorano. Abbiate pietà, ho cercato
di essere originale ç.ç
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Capitolo 3
*** *Un matto* ***
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*un matto*
Across the Universe
- Di morti e di vecchi rimpianti -
*Un matto*
Si dice che non bisogna svegliare il can che dorme.
Simon, senza limitarsi gli era piombato addosso, facendo un gran baccano.
Si limitava a sorridere ogni volta che Viral si lamentava, assiduamente
e con parole davvero poco gratificanti, di un suo servizio o di un suo
lavoro. Senza aggiungere altro. Niente tono rassegnato, niente scuse
dimesse. Sorrideva, rivoluzionando così ogni preconcetto
sull’ira di quell’uomo rabbioso.
-Signor Viral, la posso disturbare?-
Viral ci cascava – ogni volta – ad infuriarsi per quel maledetto piccolo sfrontato, per ogni sua parola fuori posto.
Era una gara a chi sarebbe uscito fuori matto per primo, da quella faccenda. Come due bambini cocciuti.
Volevo ringraziare sushi e skadi per le recensioni lasciate allo scorso capitolo <3
Sperando sempre che la mia ff non vi deluda e che ne possiate goderne fino alla fine, ci si vede al prossimo capitolo <3
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Capitolo 4
*** *Un malato di cuore* ***
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*un malato di cuore*
Across the Universe
- Di morti e di vecchi rimpianti -
*Un malato di cuore*
Le foto si susseguivano, gli eventi diventavano sempre di più.
Viral non trovava più nulla che potesse essere gridato a Simon,
così che una certa ammirazione potesse subentrare al posto
dell’irritazione, così che una certa collaborazione si
instaurasse fra i due.
L’errore fu di lasciarsi andare troppo presto e troppo a fondo,
non accorgendosi di piccoli gesti che portavano le mani a sfiorarsi
sempre più spesso, gli occhi a incrociarsi.
Pazzo e malato, il cuore aveva preso a battere forte, rendendo instabile le membra – rendendo instabile il controllo.
Senza rendere il conto a nessuno.
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