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di fransin040113
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 capitolo ***
Capitolo 2: *** capitolo due ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** 1 capitolo ***


 CAPITOLO 1


   -Renesmee sveglia!! Farai tardi !
Ecco la mia sveglia mattutina, la voce di mia madre che urla dal basso per farmi alzare. Tutte la mattine la stessa storia …
<< Arrivo mamma!>> Le urlo di rimando mentre mi catapulto dal letto.
Una doccia veloce e sarò di nuovo presentabile.
Stanotte ho avuto di nuovo lo stesso incubo : correvo a perdifiato nel bosco scappando da chissà cosa, fino a quando non mi  sono trovata ai confini della spiaggia di La Push e un grosso lupo rossiccio mi ringhiava contro. Cosa vorrà dire?
In compenso mi ritrovo con due occhi gonfi e delle belle occhiaie che donano al mio viso pallido un bell’aspetto sinistro.
Mi preparo in fretta persa nei mie pensieri, so già che di sotto c’è Nahuel che mi aspetta per andare a scuola.
Finalmente sono riuscita a convincere i miei genitori a mandarmi a scuola, ormai so controllare i miei istinti e poi , come ho già detto, c’è Nahuel con me…
 Nahuel, l’unico che conosca della mia “razza”. Si perché io sono una mezzosangue come lui,metà umana ,metà vampira.
Scendo in fretta la scale e mi ritrovo subito due paia di occhi puntati addosso.
-Buongiorno!!
Buongiorno mi risponde Nahuel guardandomi incuriosito.
 Purtroppo conosco il motivo del suo sguardo, nonostante abbia cercato di coprirle con del fondotinta, le mie occhiaie sono ancora visibili,sembro un vampiro a tutti gli effetti.
<< Buongiorno principessa>>!...Edward, il mio papà, mi adora,speriamo solo non dica niente,mia madre è di spalle.
<< -Piccola cos’hai? Hai sete? >>
Ecco lo sapevo,quand’è che gli sfugge qualcosa?!
Non termina nemmeno di pronunciare queste parole,che già mi sento in colpa. Ultimamente gli sto nascondendo,con l’ausilio di mia madre, i miei pensieri e i miei stati d’animo e so quanto sia frustrante per lui. Lo faccio solo per non farlo preoccupare,sia chiaro.
Bella si volta di scatto e mi scruta con i suoi occhi indagatori da super mamma!! È così buffa,è la vampira più apprensiva che conosca,riesce anche a battere Esme,la mia adorata nonna,su questo. Ormai la mia crescita è completata e più che madre e figlia sembriamo due sorelle.
Sono l’unica ragazze diciassettenne,che in realtà ha 22 anni,con una bellissima mamma diciottenne e un padre diciassettenne da togliere il fiato. Forte vero?!
Sono passati  ormai quasi 20 anni dalla lotta contro i Volturi e non so nemmeno io più da quanti anni è che mi manca qualcosa. Non riesco a capire cosa . Purtroppo di umano ho anche la memoria ed è come se essa stessa mi stesse nascondendo qualcosa … Assurdo!
<< -Mamma non guardarmi così,sto bene, sono solo un po’ stanca,stanotte non ho dormito molto … >>“per non dire affatto”.
In un attimo sento le sue braccia stringermi in un caloroso abbraccio e un sorriso spunta spontaneo sul mio viso. Mio padre ci guarda come se fossimo una delle meraviglie del mondo, mentre lei mi sussurra all’orecchio: Sei hai qualche problema parlane con noi,mostraci cosa ti turba o NON ESITERò A SPOSTARE IL MIO SCUDO PER FARTI LEGGERE DA TUO PADRE,e così dicendo sciolse l’abbraccio. Ecco ciò che temevo. La super mamma preoccupata,si è impossessata di lei. Non preoccuparti le dico e le scocco un sonoro bacio sulla guancia.
<< -Ora vado altrimenti arriveremo tardi>> ,esclamo afferrando la borsa coi libri.
Mio padre mi aspetta sull’uscio della porta porgendomi il mio finto bicchiere di caffè , in realtà contiene sangue.
Saluto anche lui e corro a sedermi in macchina seguita a ruota da Nahuel.
Nahuel,il mio miglior amico. Mi ha aiutato molto in questi anni, mi è stato vicino dopo il mio incidente e mi ha aiutato ad andare avanti. Purtroppo non riesco a ricordare tutti i particolari,  ero piccola,so solo che ….    ” ero a caccia, stavamo facendo una gara a chi uccideva il cervo più grosso … Stavamo … con chi … non ricordo,e ad un tratto mi ritrovai a terra, una mano dura come la roccia mi schiacciava al suolo, i suoi occhi erano neri come la pece,era assetato, un vampiro!  Dato che la mia forza  non era pari alla sua, e la caccia lo  aveva reso ancora più terribile, il panico fece capolino e il mio cuore cominciò a battere all’impazzata,lo vidi sorridere e in un battito di ciglia i suoi denti erano sul mio collo … L’ultima cosa che sentii fu il ringhio cupo di mio padre e un forte rumore metallico, poi il buio.
 Rimasi incosciente per alcuni giorni,almeno credo perche a volte avevo l’impressione di sentire la mia famiglia confabulare ,mia madre mi accarezzava o forse erano le bende che mi mise Carlisle ad essere fredde … non lo so, so solo che ritornai in me quando sentii un ululato di dolore squarciare il cielo,mi sentii mancare l’aria,qualcosa in me si era spezzato .In seguito solo mia zia Alice mi disse che una sola lacrima solitaria aveva solcato il mio viso in quel momento,probabilmente perché sentivo di aver perso qualcuno, mio padre, la fulminò con lo sguardo. Da quel momento nessuno parlò più di quel giorno e l’argomento è diventato un vero e proprio tabù!
Un anno dopo quel giorno, Nahuel si trasferì nei pressi di casa  nostra,insieme a sua zia per starmi accanto, dicevano che ero diventata uno zombie,io non ricordo e lo trovo quasi divertente, un semi vampiro che diventa uno zombie?! Che assurdità! Fatto sta che da allora io ricominciai pian piano a vivere,giorno dopo giorno, dimenticando quel che mi era successo: secondo Carlisle la mia mente si difendeva dal dolore rimuovendo i ricordi che mi facevano star male.
Nahuel salì in macchina e mise in moto.
-<< Sai che a me puoi dire tutto … >> ruppe il silenzio.
-<< Ora non voglio parlarne …>> risposi un po’ acida.
Sapevo di ferirlo parlandogli così , ma avevo veramente bisogno di riflettere da sola. Dovevo cercare di capire cosa mi stava succedendo. Gli ero grata x tutto quello che aveva fatto e continuava a fare per me , ma sentivo che qualcosa stava cambiando. Dovevo capire cosa, perche mi svegliavo nel cuore della notte ansimando, da chi scappavo in quel sogno, perche l’immagine di quel lupo mi ossessionava, ero stata aggredita da lui in quell’incidente?, no era un vampiro questo lo ricordo ! Perché mi sta succedendo questo? Perché ora?
La macchina si fermò di colpo.
<< -Siamo arrivati.>>
Ecco la sua voce era un sussurro,l’avevo ferito. Ero consapevole che lui provasse qualcosa per me … ma io non ero pronta …  
Non risposi.
Il tragitto era durato fin troppo poco e l’ennesima giornata di pioggia qui a Forks non migliorava il quadro dei miei pensieri. Avrei voluto mettermi ad urlare.
Nahuel improvvisamente mi abbracciò e devo ammetterlo quel contatto riuscì a donarmi un po’ di calma interiore. Gli sorrisi e ci incamminammo lentamente verso l’entrata ,in due sotto lo stesso ombrello. Oggi non avevo interrogazioni , avrei dato libero sfogo ai miei pensieri e quindi al mio mal di testa …

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Capitolo 2
*** capitolo due ***


                                                    
Salutai Nahuel sulla porta della mia classe,con un lieve bacio sulla guancia. Chi ci vedeva insieme spesso ci scambiava per una coppia. Sorrisi del mio pensiero e mi voltai per entrare.
Il caos mi travolse : i miei compagni erano tutti in piedi a ridere e scherzare,alcuni giocavano con i  cellulari ,in pochi erano seduti nei loro banchi per cercare di ripetere qualcosa per le ore successive. Altro che aula di letteratura.
Alzai lo sguardo in cerca della mia migliore amica,nonché compagna di banco, Dafne. La vidi subito ,era in piedi vicino al nostro banco che mi aspettava,stamattina aveva raccolto i lunghi riccioli neri in una coda alta,”altrimenti mi si gonfiano”, mi diceva sempre quando pioveva.
Eravamo così diverse,lei aveva la carnagione olivastra i capelli neri e gli occhi chiari,occhi di un azzurro spettacolare,ricordavano il cielo d’estate. Sulla sua pelle scura poi risaltavano ancora di più. Sua madre era originaria di La Push,mentre suo padre era un piccolo imprenditore di Port Angeles,trasferitosi a Forks.
Io invece ero pallida da far invidia ad una bambola di porcellana, come d’altronde sembrava la mia pelle, ed è per questo che ne ero orgogliosa .I miei occhi avevano il colore del cioccolato al latte  in contrasto con il bronzo dei miei capelli.
 Non appena mi vide mi saltò letteralmente in braccio, meno male  che avevo una forza  al di sopra della norma…
<< Ciao Renesmee!! Hai visto stamattina il prof non c’è ,ci siamo scansate due ore di noia>> mi disse con entusiasmo
<< ho proprio voglia di fare due chiacchiere con te>>continuò.
 io in realtà avrei voluto starmene in pace per i fatti miei, ma non potevo mica dirle una cosa del genere, ci sarebbe rimasta malissimo.
Da quando c’eravamo conosciute avevamo sempre condiviso tutto, ci dicevamo ogni cosa ,o meglio lei mi raccontava tutto ,io, purtroppo ,avevo un segreto da mantenere, e a volte mi sentivo in colpa verso di lei,mi sembrava di tradire la sua fiducia.
Ricordo ancora la prima volta che venne a casa mia,rimase letteralmente a bocca aperta. Che ridere, mia madre poi, ebbe la stessa reazione nei confronti della mia migliore amica. Quando le chiesi il motivo mi disse che Dafne era una ragazza  bellissima e che le ricordava molto una sua vecchia amica che non vedeva da anni.
Che dolce la mia mamma. Da allora non ci siamo più lasciate.
<< Wow che entusiasmo Dafne!Sei raggiante stamattina .Cos’è successo, dì la verità hai conosciuto qualcuno … eh?>>
<< Si si, mi piacerebbe … lo sai che ho una cotta per il “tuo” Nahuel,peccato che lui non mi guardi nemmeno …>> e mise il broncio. Non potei fare a meno di sorridere,era cosi carina,sembrava una bambina.
<< Prima di tutto lui non è il mio Nahuel e poi tu hai tanti ragazzi che ti girano intorno,cercando di corteggiarti ,e sei tu che non li degni di uno sguardo …>>
<< Oddio sembrerò una snob allora!!>>  Scoppiammo a ridere insieme per questa sua rivelazione. Era difficile toglierle il sorriso quando era di buonumore.
<< Allora dimmi, cosa ti è successo ? >>
<< A me niente ,in realtà é di te che volevo parlare. Sei così strana in questi giorni, mi sto preoccupando ecco. Sai che con me puoi parlare… >>
Ma si erano messi tutti d’accordo stamattina…
Rimasi pensierosa e non risposi. In realtà ero molto tentata ,volevo parlare … alla fine decisi
<< Sono alcune notti che non riesco a dormire,perché faccio dei sogni strani>>
Ecco l’avevo detto…
<< Che sogni? Se posso sapere… Devono turbarti non poco se sei così sconvolta>>
Le raccontai il mio sogno ,della paura che provavo e mi concessi anche di raccontarle della triste sensazione di perdita che mi accompagnava ormai da tanto ,troppo,tempo.
La vidi dispiaciuta, sorpresa ,stupita e per un attimo ebbi l’impressione che fosse impallidita. Di una cosa ero  certa il suo cuore aveva sussultato … perche?
Di certo non potevo chiederle il motivo … dopo avrei dovuto spiegarle come me ne fossi accorta …
Non appena terminai il mio racconto mi abbracciò forte, era un abbraccio strano mi sorrideva e mi stringeva forte, era un abbraccio rassicurante, amorevole e io ne avevo bisogno.
Fui felice di averle raccontato tutto, o almeno tutto quello che potevo raccontare …
<< oh Renesmee , non preoccuparti vedrai che andrà tutto bene. Sono contenta che tu ne abbia parlato con me, ma vedrai il tuo sarà solo un po’ di stress. Tra poco ci saranno gli esami e stiamo studiando molto. Forse hai visto qualche documentario sui lupi che ti ha impressionato e la tua mente ha rimescolato il tutto. Non preoccuparti io sarò sempre al tuo fianco qualsiasi cosa succeda,è una promessa. Ti voglio bene>>
Dopo il mio sfogo chiacchierammo del più e del meno,poi Dafne decise che era meglio mettersi a ripete per l’ora successiva;aveva un’interrogazione di storia da affrontare!
Così mi lasciò sola con i miei pensieri …
La giornata passò lentamente , decisi anche di non andare in mensa, così da lasciare a Dafne l’opportunità di stare un po’  sola con Nahuel, naturalmente dovetti chiedere a lui di non seguirmi.
Me ne andai in giardino , mi sedetti all’ombra del mio albero preferito e mi misi a leggere un libro  “Romeo e Giulietta”.
Dopo altre due ore la giornata scolastica terminò.
Nel momento in cui suonò la campanella mi stampai un bel sorriso sulla faccia, salutai Dafne e corsi incontro a Nahuel, per oggi l’avevo fatto preoccupare abbastanza.
Lui fu piacevolmente colpito di vedermi allegra, e io fui soddisfatta di me stessa, l’avevo convinto …
In macchina chiacchierammo del più e del meno e presto arrivammo a casa.
I miei non c’erano,erano a caccia, “CENIAMO FUORI” mi avevano scritto…  
Non potei non sorridere ,che carini che erano…
Bevvi anche io qualcosa,ero troppo stanca per andare a caccia,preferii un “ piatto pronto” …  dopodiché salii in camera e dopo una doccia veloce mi misi a letto.
Più tardi sentii mia madre togliermi dalle mani il libro con cui mi ero addormentata e sussurrarmi  : “Buonanotte angelo mio…”


<< Bella, ti ho detto io che il libro che le hai regalato era noioso … >>
<< Si Ed.  perché “Romeo e Giulietta” è divertente…   

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


Innanzi tutto ringrazio tutti coloro che leggono la mia storia e soprattutto chi ha recensito.
mi dispiace che i primi due capitoli non siano chiari ma non so ancora bene come usare il nuovo programma , sono un po' negata in queste cose quindi chiedo umilmente scusa, provvederò il prima possibile ad aggiustarli. Ancora un grazie infinito e scusatemi se non vi ringrazio adeguatamente una per una voi che avete recensito. Nel prossimo capitolo sarà Dafne a parlare. Cercherò di postare il prima possibile... Grazie mille e buona lettura!

 

DAFNE

Finalmente potevo tornare a casa, volevo poter riflettere tranquillamente e la scuola non era proprio il posto adatto, per non dire che a volta mi annoiava in una maniera spaventosa. Sembra strano ma a volte è stancante stare senza far niente.

 Oddio questa mattina non è stata proprio noiosa … Non ho fatto altro che pensare alle parole della mia migliore amica; mi ha davvero sorpresa.

 Quando Renesmee mi ha raccontato quelle cose ,non riuscivo a credere alle mie orecchie, per un attimo ho avuto anche paura;spero solo non se ne sia accorta.

Finalmente era riuscita a fidarsi e a confidarmi ciò che da giorni non le dava pace.

Mi sono sentita davvero fiera di lei, credo che oggi ci sia stato un passo avanti nel nostro rapporto. Non mi aspettavo si aprisse a tal punto, nonostante la nostra sia una amicizia importante ,è sempre stata abbastanza riservata sulle sue cose più intime. Forte di natura, ma fragile nell’anima … D’altronde posso capirla. Quando si ha un segreto così forte da custodire non è facile apparire felici e spensierate. Essere una persona “diversa”, speciale, e dover sembrare a tutti i costi “normale” non è poi così semplice.

Per me è diverso, per ora sono ancora a tutti gli effetti un essere umano e non è detto che ciò cambi. Mi ritrovo custode di un segreto, di una storia e di una leggenda di cui ancora non faccio realmente parte. Per ora sono ancora la figlia umana di una mutaforma. La mia mamma licantropo.

Sono la figlia della prima donna licantropo della tribù, Leah.

Un tempo mia madre non era molto socievole, non aveva ancora accettato la sua natura e essere l’unica donna non era d’aiuto, poi col tempo le cose sono cambiate ; il suo ruolo è cambiato ; la vita di tutti è cambiata…

Ora siamo tutti legati alla famiglia di Renesmee ma soprattutto a lei, la mia migliore amica e vegliamo silenziosi e discreti sulla sua incolumità.

È un compito che è stato assegnato alla mia famiglia parecchi anni fa.

La nascita di Renesmee causò non poco scompiglio, mia madre non tollerava la sua esistenza ne tantomeno preferiva sua madre, Bella Swan. Mio zio Seth invece aveva legato particolarmente con il padre di Renesmee e  inoltre a lui piaceva la famiglia Cullen; poi c’era Jacob Black , innamorato perso di Bella.

Aveva fatto di tutto per lei, aveva combattuto e rischiato la vita per difenderla, la amava ma lei non poteva ricambiarlo, aveva Edward nel suo cuore, era arrivato quasi ad odiarla per le sue scelte, ma aveva sempre lottato per lei, fino al punto di mettersi contro il suo stesso branco per difenderla, per difendere la sua creatura,Renesmee.

 Quel giorno aveva accettato il suo ruolo di alfa e aveva deciso di lasciare il suo branco. Mio zio Seth non lo aveva lasciato solo e aveva deciso di unirsi a lui , seguito ,in seguito, da mia madre.

Con la nascita di Renesmee , Jacob aveva trovato il suo vero scopo, la figlia della donna che aveva amato era il suo imprinting, la sua nuova ragione di vita, ciò che lo teneva legato alla terra.

 Apparteneva a lei e così sarebbe stato per sempre.

Dopo la lotta contro i Volturi , finalmente ci fu un po’ di pace per tutti e la vita cominciò a scorrere tranquilla.

Si era creata una nuova grande famiglia , nei limiti del possibile naturalmente, e vi era una convivenza pacifica tra lupi e vampiri.

Jacob era ormai parte della vita di Renesmee.

Purtroppo però le cose belle non durano mai abbastanza…

Oggi ci ritroviamo di nuovo a mantenere determinate distanze con i Cullen , solo io ho la possibilità di gironzolare tra un territorio e l’altro senza impedimenti di alcun genere.

La famiglia di Renesmee mi ha accettato tranquillamente e i suoi genitori, nonostante all’inizio fossero preoccupati , mi trattano come una seconda figlia , consapevoli del rapporto che c’è tra noi e del fatto che io non abbia raccontato niente a Renesmee. Sanno che le voglio davvero bene e che non potrei mai mettere a repentaglio la nostra amicizia.

Mia madre invece, anche se può sembrare strano , non ha mai tentato di ostacolare in nessun modo la nostra amicizia, anzi  mi ha sempre incoraggiato a frequentarla.

La prima volta che l’ho portata a casa ci è mancato poco che facesse i salti di gioia.

Ricordo che rimasi stupefatta. Non avevo mai visto mia madre essere così espansiva.

Mi insospettii subito…

Fu così che dopo due ore di preghiere la convinsi a raccontarmi il motivo del suo entusiasmo e che venni a conoscenza del perché Jacob, il nostro alfa, aveva ceduto il suo ruolo e aveva lasciato la riserva.

Tempo addietro, in un giorno come tanti, lui e la piccola Renesmee erano andati a caccia ,all’epoca lei era ancora una bambina e amava sfidare Jacob nella corsa per la caccia all’animale più grosso, trasformando il momento del pasto in un vero e proprio gioco. Quel giorno però la sorte non fu dalla loro parte e si avvicinarono all’irreparabile …

Durante la corsa Jacob perse per una frazione di secondi la bambina dalla propria vista , successe tutto in pochi istanti, piccoli momenti che hanno condizionato più di un’ esistenza…

La piccola si ritrovò schiacciata al suolo, occhi affamati a fissarla, un vampiro pronto a farne il suo pasto, Jacob era lontano non sarebbe arrivato in tempo…  ma suo padre si, fu Edward a salvarla.

E fu lo stesso Edward ad imporre a Jacob di sparire dalla vita di sua figlia.

Edward era rimasto sconvolto dall’accaduto, la sua bambina aveva rischiato seriamente di morire e al sol pensarci lui rischiava di impazzire, non riusciva a pensare a cosa sarebbe successo se fosse arrivato un solo secondo piu tardi ,un unico pensiero lo assillava: poteva morire, Jacob non c’era!

Fu quasi naturale e spontaneo che lui sfogasse il suo rancore e la sua rabbia su Jacob.Non tollerava nemmeno la sua vista, non voleva che si avvicinasse alla sua piccola, specialmente ora che, a causa sua, si trovava nel delirio della febbre e loro non sapevano cosa fare…

Bella ormai non si staccava un attimo da lei, aveva cercato di far ragionare suo marito riguardo l’allontanamento di Jacob, ma non c’era stato verso di fargli cambiare idea, nonostante il lupo fosse il suo migliore amico e le fosse stato accanto sempre , nonostante lei capisse benissimo come doveva sentirsi e sapesse che ne avrebbe sofferto per l’eternità , dopo aver spiegato  le sue ragioni a Jacob , decise di dedicarsi solo alla sua piccola , non voleva dover scegliere ancora una volta con chi schierarsi .

Jacob dal canto suo, non poteva certo sottostare così al volere altrui. Non poteva abbandonare la piccola Renesmee , fece di tutto per convincere Edward a cambiare idea , non si sarebbe mai arreso;  ma i suoi sensi di colpa erano tanti e non gli permettevano di discolparsi davanti alle sue accuse.

Durante l’ennesima lite tra i due le cose precipitarono, si fronteggiarono, il patto stava per rompersi ,un vampiro stava per attaccare un licantropo,un licantropo che aveva invaso il suo territorio. Due  predatori a confronto,

 stavano per attaccarsi quando la flebile voce di Renesmee li bloccò.

La piccola nel delirio cominciò a implorare suo padre, continuava a ripetere “No, papà,no”.

 Nella stanza calò il silenzio, nessuno aveva il coraggio di muoversi, Edward rimase impietrito dinanzi a quella supplica …  Dopo alcuni minuti di silenzio Jakob , sconvolto e sofferente parlò:”Vado via… “; detto ciò, si lanciò fuori da casa Cullen  e con un ultimo ululato di dolore disse addio a quel posto e corse da mia madre . Lei naturalmente sapeva già tutto,lo aveva visto trasformandosi. Fu allora che Jacob le chiese, di vegliare sulla piccola . Mia madre naturalmente cercò di dissuaderlo ,non voleva che andasse via , ma lui, usando il doppio timbro dell’alfa le disse : “ Un antico proverbio indiano dice “Lungo il cammino della vostra vita fate in modo di non privare gli altri della felicità,evitate di dare dispiaceri ai vostri simili, ma al contrario , vedete di procurare gioia ogni volta che potete.” Io ho fallito Leah, Edward ha ragione , poteva morire,ho portato sofferenza alla mia famiglia e alla sua, è giusto che vada, non so quando tornerò. Seth prenderà il mio posto come alfa e tu lo aiuterai. Ma cosa più importante , veglia su di lei…”

Ecco perche mia madre era così felice, grazie alla nostra amicizia sarebbe stato più facile starle vicino, io potevo varcare ogni confine e con  me Renesmee…

 

“mamma sono a casa”

“siamo in cucina Dafne vieni”

Corsi in cucina ,curiosa di vedere chi era venuto a trovarci, e li vi trovai il mio zio preferito a ingozzarsi con un’enorme fetta di torta al cioccolato.

“sei sicuro di essere un licantropo? Sembri più un altro animale…” lo prendeva in giro mia madre.

“Zio Seth!!” gli saltai letteralmente in braccio e lui cominciò a farmi il solletico… lo adoravo.

“ Ciao piccola allora tutto bene, com’è andata a scuola?”

“Bene zio grazie, però ho qualcosa da dirvi..”

“Non preoccuparti se è per qualche brutto voto non fa niente può capitare..”

“Seth! parla per te!!” lo rimproverò mia madre.

“No,nessun brutto voto, in realtà si tratta di Renesmee. Oggi si è confidata con me e c’è  qualcosa che la turba..”

Raccontai loro tutto ciò di cui ero venuta a conoscenza e attesi un loro parere.

Mia madre fu la prima a parlare.

“beh , sta cominciando a ricordare, dovevamo aspettarci che succedesse, per noi non è un problema, credo che il problema sarà più dei Cullen, noi continueremo a starle vicino come abbiamo fatto fin’ora”

“ho un’idea!” proruppe mio zio

“perche non la invitiamo alla “Danza del cerchio” di sabato sera?”

“si , perché no, sarà la prima volta anche di Dafne. Si divertiranno…” rispose mia madre.

“Allora la inviterò domani stesso” intervenni io.

“perché non andate insieme a comprare degli scialli nuovi , cosi se volete potrete partecipare alle danze…”

“Che bella idea mamma! Mi ci voleva proprio un pomeriggio di shopping sfrenato. Zio ti va di accompagnarci?”

“COSA?? Ehm … no grazie i miei impegni me lo impediscono… andate con Alice , la zia di Renesmee, lei sicuramente sarà felice di accompagnarvi…”

“ beh zio era ovvio che lo avremmo detto anche a lei, comunque se non puoi venire..”

“Fifone!” lo provocò mia madre. “ Uccide vampiri, è il nuovo alfa, vanta la sua velocità nella corsa e poi se la fa sotto davanti un pomeriggio di shopping… fifone!”

“ti sfido! A chi arriva prima alla spiaggia!”

Scoppiai a ridere, a volte sembravano due bambini…

“mamma che c’è per ce..”

In un attimo furono  fuori di casa, trasformati,pronti per la corsa. Quando faceva così mi dava sui nervi, un attimo prima era accanto a me, e un secondo dopo avevo un lupo in giardino,e io mi ritrovavo a parlare da sola … un giorno mi prenderanno per una pazza!

Dopo circa venti minuti rientrò.

“ho vinto!! Stasera lo zio Seth ci porta tutti a cena fuori, chiama tuo padre” .

Così dicendo scoppiò in una risata cristallina .

Sapevo di aver fatto bene a parlare con mia madre, nonostante non amasse particolarmente i Cullen ,aveva accettato la mia amicizia con loro e aveva sempre cercato di non crearmi pregiudizi. Sembrava che lei e Bella seguissero un tacito accordo  e nessuna delle due intralciasse l’altra.

Meglio così!

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