Your Love Changes Me

di _Aya_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Introduzione – L’arrivo al Seirin ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Sono ai suoi ordini! – Una Nuova Amica ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Un nuovo amico – Litigi e chiarimenti ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: Il Confine Tra Amore e Amicizia – Il Ballo di Primavera ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: - Dubbi e Preoccupazioni – Il Primo Appuntamento ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6: Legame di Sangue - Addio ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7: Appuntamento di Gruppo – Relazione Clandestina ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8: Gita Scolastica - Rivelazioni ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Introduzione – L’arrivo al Seirin ***


Ciao a tutti

Ciao a tutti! Prima di iniziare, vi faccio una premessa: la ff è AU, cioè si svolge in un tempo e un luogo diversi dall’originale.

 

Nei dialoghi uso le sigle:

Strawberry: S

Ryan: R

Gli altri ve li dirò in seguito.

 

“Parole tra virgolette”= Pensieri

_Parole tra trattini bassi_= Sussurri

 

L’età dei personaggi è:

Strawberry: 15

Ryan: 17

 

Detto questo… si comincia!

P.S. Mi raccomando commentate!

________________________________________________________

 

Capitolo 1: Introduzione – L’arrivo al Seirin

 

“Perché? Perché vivo da 15 anni in questo orfanotrofio? Perché non ho un parente che mi cerchi? PERCHÉ NESSUNO MI AMA?” – Pensava Strawberry, una giovane ragazza abbandonata alla nascita in un triste istituto…

Un orfanotrofio…

Una specie di carcere brulicante di bambini lasciati soli… privo del calore di una famiglia… gestito da scorbutiche donne e finanziato da qualche riccone giusto per rendere più prestigioso il suo nome…

Ogni tanto, qualche coppia che non poteva avere figli entrava in quel piccolo mondo e sceglieva uno o due bambini che poi sarebbero entrati a far parte della loro famiglia… e in base a che cosa? Al sesso? Al fatto di essere carini e gentili? E questi sarebbero motivi giustificabili?

S: - “E allora perché non mi hanno mai scelto? In fondo sono molto educata e di bell’aspetto…”

La ragazza scosse la testa.

S: - “Mi sto comportando come una cretina…”

In fondo non era certo colpa sua se nessuno riusciva ad apprezzarla… se era sola al mondo…

S: - “Ma cosa ho fatto di male? Perché capitano tutte a me? Almeno prima avevo un’amica… Iku… lei era l’unica in grado di capirmi… ma un giorno… vennero due adulti e la portarono con sé… lei non voleva… continuava a urlarlo… ‘Se non viene anche Strawberry io non mi muovo da qui’… ma subito la responsabile dell’orfanotrofio la fece tacere… ‘Comportati bene con queste persone che hanno avuto la gentilezza di adottarti!’ diceva… altroché… era solo contenta che ci fosse una marmocchia in meno da accudire e da sfamare… comunque, dopo di lei, nessuno riuscì a diventare mio amico… in questo posto sono tutti così ipocriti… ragazzini immaturi che cercano di apparire quello che non sono per essere adottati… o di entrare nelle grazie della vicepreside, la signorina Miyazaki, per vivere qui dentro in condizioni migliori…

L’unica mia consolazione è che quando compirò 17 anni me ne potrò andare… ancora due anni ed è fatta… devo resistere solo fino ad allora…”

Signora: - Ragazzi, è pronto da mangiare!

I giovani si diressero verso la mensa dove si dovevano servire da sé. Quel giorno c’era della pasta scondita e del formaggio andato a male e di pessima qualità… la solita robaccia… la ragazza rossa pensava a come doveva essere la vita dei ricchi… ma anche solo della gente comune… che magari vivevano di stenti come lei, mangiavano le stesse cose che mangiava lei… ma erano felici, perché avevano una famiglia… dei genitori, dei nonni, degli zii… magari anche dei fratelli… un marito… dei figli… insomma, qualcuno da amare…

I suoi pensieri furono interrotti bruscamente da un urlo.

Signora: - Momomiya! Ti vogliono in Presidenza!

La ragazza si diresse verso l’ufficio della Preside cercando di capire il motivo della chiamata.

S: - “Che cosa potrei aver fatto? Non mi sembra di avere infranto nessuna regola negli ultimi giorni… inoltre, la Preside non se la prende per le piccolezze…”

Quella donna era una delle poche, anzi l’unica, che le andava a genio in quel posto… era la sola persona che la capiva, che la consolava…

Fece un bel respiro e aprì la porta.

Preside: - Buongiorno, signorina Momomiya! - disse con tono gioviale

S: - Buongiorno… - disse, facendo un piccolo inchino – qual è il motivo della mia chiamata?

Pr: - Ecco… è arrivata una lettera destinata a te…

S: - Chi è il mittente?

Pr: - Non c’è scritto… naturalmente non mi sono permessa di aprirla… comunque tieni…

La donna le porse una busta bianca.

La ragazza strappò un lembo della busta per aprirla.

Dentro c’era un foglio scritto, stampato al computer.

La ragazza la lesse mentalmente:

‘Cara Strawberry,

da quando sei nata credi di essere sola al mondo ma in realtà hai un parente.

Si trova alla scuola superiore Seirin (Sparato a caso ndAya) di Tokyo.

Con affetto’

S: - Oddio… signorina… legga…

La preside la lesse.

Pr: - Che… che cosa? Com’è possibile?

S: - “E ora che farò? Avrò il permesso per andare a studiare lì?”

La donna, quasi leggendole nel pensiero, disse:

Pr: - Senti Strawberry, a me piacerebbe che restassi qui, dato che ormai sei grande e puoi aiutarci con i bambini più piccoli… ma comprendo benissimo che tu voglia andare a cercare il tuo parente… anch’io farei la stessa cosa…

S: - Ma…

Pr: - Se è della retta che ti preoccupi, non è un problema, posso pagartela io!

S: - No, non si deve disturbare fino a questo punto, signorina…

Pr: - Niente disturbo! Tu sei la mia bambina preferita, e lo sai, quindi per me non sarà un problema. Inoltre, quello che ti darò non verrà speso qui per il cibo e il vestiario, quindi…

S: - Sì, ma il Seirin è uno dei più prestigiosi licei di Tokyo e la spesa sarà molto alta…

Pr: - Ora basta, ho deciso che andrai al Seirin e così sarà! Inoltre, hai davvero una bella testa ed è un peccato che venga sprecata nella scuola di un orfanotrofio!

S: - Bè, se proprio me lo impone…

Pr: - Bene, allora vai a preparare tutte le tue cose, dato che domani partirai alla volta di Tokyo!

S: - Va bene…

La ragazza stava per uscire dalla stanza quando si girò e sussurrò:

S: - Grazie…

Per tutta risposta, la donna le fece un sorriso.

Strawberry si diresse verso la sua camera.

S: - “Evviva! Allora… allora c’è qualcuno al mondo che pensa a me! Allora… non sono così sola come pensavo!”

La ragazza preparò le valigie, e l’indomani prese il treno diretto a Tokyo e arrivò a destinazione dopo poche ore.

Giunta alla stazione, prese un taxi che la portò alla scuola superiore ‘Seirin’, una delle più rinomate dell’intera nazione.

Strawberry si diresse verso la segreteria.

S: - Buongiorno, io sono Strawberry Momomiya e domani dovrei cominciare a studiare in quest’istituto…

Segretaria: - Sì, la signorina Momomiya, ben arrivata in questa scuola! Spero che ti troverai bene! Dato che hai una media molto alta non credo avrai problemi di studio! Se devi comprare l’uniforme, va’ da quella parte…

S: - “Che bello! L’uniforme! Ah, ho sempre sognato di poterla portare… anche se credevo che quel sogno non si sarebbe mai avverato… e invece…” Grazie mille, signora!

Segretaria: - Di niente! ^^

La ragazza si diresse in quel luogo, diede le sue misure e si fece confezionare un uniforme.

Era composta da una camicia bianca, una gonnellina a pieghe beige con delle righe rosse e una cravatta con la stessa texture (Ho fatto una doll di Strawberry con l’uniforme, se vi interessa lasciatemi un commento con il vostro indirizzo e-mail e ve la mando ndAya) .

S: - Uao! Mi sta davvero benissimo!

La ragazza, ancora con indosso la divisa, si diresse verso la sua camera (Alla scuola è annesso un dormitorio).

In essa c’erano due letti; uno era occupato da una ragazza bionda intenta a leggere un libro.

S: - Ehm… buongiorno…

La bionda la guardò con la coda dell’occhio.

??: - Ciao… - disse, e riprese a leggere

S: - AHM AHM (Si sta schiarendo la voce per attirare l’attenzione ndAya)… io sono Strawberry Momomiya, la tua nuova compagna di stanza, piacere!

Al che, l’altra ragazza mise un segnalibro nel volume che stava leggendo e si alzò.

Disse, porgendole la mano:

??: - Io sono Yui Nomura, piacere mio!

Strawberry le strinse la mano e le chiese:

S: - Che anno frequenti?

Yui [Y]: - Il terzo…

S: - Ah… io il primo, ma mi sono appena trasferita e comincio domani. Sai qualcosa sui prof?

Y: - Dipende dalla classe…

S: - Vuoi dire che ci sono dei professori diversi in ogni classe?

Y: - Direi, con tutte le sezioni che ci sono…

S: - Quante sono?

Y: - Mmh… le prime sono… nove!

S: - CHE COSA?

Strawberry rimase meravigliata dal numero elevato di classi, dato che nella scuola annessa all’orfanotrofio c’erano due, massimo tre classi per anno, e che lei non era mai uscita da quell’istituto, e non sapeva niente del mondo esterno…

Y: - Sì, nove, ormai tutte le scuole più o meno ne hanno così! Tu in che scuola andavi prima?

S: - In una scuola… dell’orfanotrofio dove vivevo…

Y: - Ah, scusa, mi dispiace di averti fatto ricordare…

S: - No, non importa… comunque sono nella sezione F!

Y: - Nella F? Oddio…

S: - Perché? Ci sono dei prof severi?

Y: - Peggio, molto peggio… nella tua classe c’è Shirogane e i suoi amici…

S: - Chi sono?

Y: - È il gruppetto che domina la scuola… disturbano tutte le lezioni e non esitano a picchiare anche le ragazze, se solo si fa loro anche una minima cosa, magari involontariamente… neanche i professori riescono a dominarli… sono già stati bocciati due volte… un anno erano in classe con me…

S: - Oh mamma…

Y: - Senti, ti do un consiglio: se vedi cinque ragazzi senza uniforme, sono loro! Quindi non toccarli, non provocarli e allontanati da loro il prima possibile! Soprattutto da Ryan Shirogane, pare che sia il capo della banda…

S: - Ah… grazie…

Y: - Comunque io, tra qualche settimana, me ne vado… mi devo trasferire…

S: - Ah, mi dispiace che non sarai più la mia compagna di stanza…

Y: - Anche a me… ora devo uscire… ciao, ci vediamo!

S: - Ciao!

Strawberry si sdraiò sul suo letto… certo che era proprio duro e confortevole…

S: - “Quello dell’orfanotrofio era vecchio e sfondato… sono così contenta di essermene andata da lì! AH! ME NE STAVO QUASI DIMENTICANDO! Sono venuta qui per cercare il mio parente, non per svago! Solo che… come farò a trovarlo?”

La ragazza si addormentò.

 

L’indomani, la ragazza rossa si svegliò presto. Aveva dormito poco e male, del resto come poteva non essere così, con tutti i pensieri che aveva… le nuove persone che avrebbe conosciuto, la ricerca del suo parente, i suoi compagni ‘problematici’…

Velocemente si lavò, si mise l’uniforme e andò al bar della scuola, che si trovava al piano terra.

Dietro al bancone, lavorava un ragazzo sulla ventina, con occhi e capelli castani.

Barista: - Che cosa desidera, signorina?

S: - Un bicchiere di latte e una brioche alla marmellata di fragole

Barista: - Eccoti la brioche, il latte lo preparo subito!

Dopo qualche secondo, il castano le porse la bevanda.

Barista: - Sei nuova? Non ti ho mai visto…

S: - Sì, oggi è il mio primo giorno qui! Mi chiamo Strawberry Momomiya, piacere!

Barista: - Io sono Junpei Kawahita, il piacere è tutto mio! Da dove vieni, Strawberry?

S: - Da Osaka… comunque, quanto ti devo?

Junpei [J]: - Niente, offro io!

S: - Ma… vabbè, grazie… senti, sai dove si trova la I F?

J: - F? Sei nella F? Vuol dire che sei in classe con…

S: - Sì, ne sono già stata messa al corrente…

J: - Comunque è su al primo piano

S: - Ah bene! Ora vado!

J: - Senti, l’ultima cosa… tu sei una che di solito segue le lezioni?

S: - Sì, sono molto studiosa, perché?

J: - “È capitata proprio nella classe giusta…” no, niente… ciao!

S: - Ciao, e grazie ancora!

Strawberry salì le scale e attraversò il corridoio in cerca della sua aula…

S: - I D… I E… Ecco la prima F!

La ragazza aprì la porta ed entrò, lasciandola aperta.

Dentro l’aula c’erano gruppetti di ragazze e ragazzi che spettegolavano e discutevano.

Quando sentirono i passi della rossa, tutti si girarono, qualcuna le accennò un sorriso e poi si rivoltarono, facendo qualche commento sulla nuova venuta.

Strawberry diede un’occhiata in giro: i banchi erano sistemati a due a due ma qualcuno era singolo, alle pareti c’erano cartelloni e cartine geografiche e alla cattedra già sedeva la professoressa: una donna abbastanza giovane, dai capelli rossi e gli occhi azzurri.

Lo sguardo di Strawberry si incontrò con il suo, e si sorrisero.

Dopo, la ragazza si voltò e guardò il corridoio. Vedeva ragazze e ragazzi in uniforme che passavano; la divisa maschile era semplice, dei pantaloni e una giacca blu.

Tutta quella omogeneità venne però interrotta da un ragazzo biondo seguito da quattro amici.

Infatti non era in ‘tenuta’: era vestito con una canottiera da giocatore di basket (spero abbiate capito il genere ndAya) e dei jeans a vita bassa con il cavallo che arrivava quasi alle ginocchia. I quattro che lo seguivano indossavano jeans strappati e felpe di marca.

S: - “Ah, questi devono essere i famosi cinque ragazzi che dominano… certo che però sono davvero belli, soprattutto il primo…”

Il ragazzo, infatti, era alto, biondo e dagli occhi azzurri.

I cinque entrarono in aula.

Lo sguardo del biondo si incrociò per un secondo con quello della rossa, che però si girò.

 

DRIIIN!

Le lezioni erano iniziate.

La professoressa le fece segno con la mano di venire alla cattedra, e la ragazza si incamminò verso di lei.

Prof: - Da oggi avete una nuova compagna, si chiama Strawberry Momomiya e viene da Osaka.

S: - Piacere di conoscervi, spero di fare amicizia con voi! – disse, facendo un piccolo inchino in segno di saluto - Vi dovrei dire una cosa… io sono venuta in questa scuola per cercare un parente, quindi se qualcuno di voi sa qualcosa, non esiti a dirmelo… grazie.

Prof: - Signorina Momomiya, io mi chiamo Sakura Abe e insegno scienze matematiche. Ho saputo dai tuoi vecchi professori che sei molto brava, ma se c’è qualcosa che non capisci chiedi pure! Detto ciò, vai a sederti nel banco in fondo, quello singolo – disse indicandolo.

S: - Va bene, professoressa Abe…

Prof [Abe]: - Bene, oggi parliamo di…

Stranamente, Strawberry non riusciva a seguire la lezione. Pensava e ripensava…

Come avrebbe fatto a trovare il suo parente? Anche se aveva informato i suoi compagni di classe della sua ricerca, non credeva avrebbe servito a molto… sapeva già che in tutto il Giappone non esisteva nessun Momomiya, uno era morto dieci anni prima, molto probabilmente era suo padre, ma sapeva che sicuramente in quella scuola c’era qualcun altro, anche se non sapeva chi fosse il mittente della lettera se ne fidava ciecamente… il suo istinto le diceva così, le diceva di seguire l’unica pista che aveva… anche se solitamente era riflessiva e razionale, quella volta aveva deciso di rischiare, di provarci…

E, d’altronde, aveva anche l’occasione di andarsene dall’orfanotrofio…

S: - “Mmh… non vedo più il biondo e i suoi amici…”

Strawberry si guardò un po’ in giro

S: - “Ah, eccoli!”

Anche loro erano sull’ultima fila di banchi, ma dall’altra parte dell’aula. Ryan Shirogane girava una matita fra le dita, apparentemente seguiva la lezione, ma Strawberry non poteva sapere che stava pensando a come ‘divertirsi’ in quella lezione così noiosa…

Il ragazzo fece cadere la matita sul banco.

Si avvicinò con la sedia ad uno dei suoi amici e cominciò a dialogare ad alta voce.

Abe: - Shirogane, Aoi, smettetela!

I due non la considerarono minimamente e, dopo un po’, anche altri alunni seguirono il loro esempio, alzandosi e chiacchierando con i loro amici.

Abe: - Adesso basta, tornate ai vostri posti…

Le voci si facevano sempre di più, ormai gli unici seduti ordinatamente al proprio posto erano Strawberry e altri quattro ragazzi.

La professoressa, trattenendo a stento le lacrime, disse:

Abe: - Ora basta, ragazzi…

Intanto gli alunni se la spassavano: qualcuno aveva portato una radio e ora i ragazzi ballavano al ritmo di musica commerciale e hardcore.

Un alunno dall’aspetto ordinario, con degli occhiali spessi, il classico secchione insomma, si era alzato dal banco dove sedeva e aveva urlato:

?: - Ora basta! Io voglio seguire la lezione, smettetela di fare confusione e tornate ai vostri posti!

Uno degli amici di Ryan Shirogane, un ragazzo castano dagli occhi verdi, si avvicinò a lui e gli disse:

?: - Che cazzo vuoi, secchione?

Dopodiché lo spinse e gli diede un calcio, al che il ragazzo cadde a terra sofferente.

La rossa si alzò per soccorrerlo e disse al castano:

S: - Perché lo hai picchiato? Che cosa ti ha fatto questo ragazzo? Lui voleva solo tornare a seguire la lezione, inoltre la violenza non va mai usata!

?: - Ehi rossa, le vuoi prendere anche tu?

Prima che il ragazzo le potesse fare qualcosa, però, intervenne Ryan Shirogane, che mise una mano sul petto dell’amico e lo ‘sorpassò’ (Spero che abbiate capito il significato del gesto ndAya).

R: - Aspetta Kyo, in fondo questa ragazzina è arrivata oggi…

Poi, rivolgendosi alla ragazza, disse:

R: - Per te, invece, devi sapere che in questa scuola c’è una legge e la legge sono io, io e i miei quattro amici. Per oggi l’hai passata liscia, ma non devi riprovare a mancarci di rispetto, altrimenti…

Concluse la frase facendo il gesto di ‘tagliare la testa’.

Strawberry lo guardò impaurita.

DRIIIIN!

Era suonata la campanella che segnava la fine dell’ora.

La professoressa Abe se ne andò dall’aula, dicendo le pagine da rileggere solo ai quei quattro alunni che non si erano fatti trascinare.

Dopo entrò un ometto basso e abbastanza anziano quasi calvo, che disse:

?: - Vi informo che oggi c’è sciopero dei professori, quindi, dato che i vostri aderiscono tutti, potete andare.

Gli alunni misero i libri nelle cartelle e uscirono dall’aula.

Strawberry scese le scale e andò al bar.

S: - Junpei, fammi un caffè, va…

J: - Come mai già qui? Hai bigiato?

S: - No, c’è sciopero… comunque, ora ho capito perché mi avevi chiesto se sono studiosa…

J: - Da queste parole presumo che la tua prima lezione non sia andata molto bene…

S: - Infatti… sembrava cominciasse bene, ma poi Ryan Shirogane si è avvicinato con la sedia ad uno dei suoi amici per parlare e… bè, comunque, dopo un po’, non sembrava neanche più una classe… radio a tutto volume, gente che ballava… dopo un po’, un ragazzo si è alzato per protestare, e l’hanno picchiato… stavano per picchiare anche me…

J: - Vuol dire che ti sei messa in mezzo? Non farlo mai più se non vuoi rimetterci la pelle!

S: - Bè, ma quel ragazzo… poveretto, l’avevano picchiato senza motivo… inoltre, io sono contro la violenza…

J: - Bè, alla fine come l’hai scampata?

S: - È arrivato il biondo… e mi ha fatto capire di non immischiarmi di nuovo…

J: - Tsk… quel cretino… si crede di essere chissà chi, ma è solo un ragazzino viziato

S: - Secondo te, perché lo fa? Voglio dire, se fa quelle cose un motivo ci sarà…

J: - Mah, per me lo fa solo per divertirsi… quale sia il suo concetto di divertimento non l’ho capito, comunque… ma parliamo d’altro…

I due chiacchieravano allegramente quando un bel ragazzo si avvicinò al bancone.

R: - Dammi una piña-colada, Kawahita.

J: - Mi dispiace, ma sei minorenne e non ti posso dare bibite alcoliche…

R: - Ne sei sicuro?

J: - Credi di spaventarmi, Shirogane?

R: - Ah, ma guarda un po’, c’è anche la rossa di stamani! È una tua amica?

J: - Lasciala stare, Shirogane!

R: - E da quando in qua qualcuno si permette di darmi ordini?

J: - Ora ti aggiusto un po’ io il carattere…

Junpei scavalcò il bancone e diede a Ryan un cazzotto in pieno volto.

Il biondo rispose con un calcio.

S: - Basta, smettetela, per favore…

J: - Lasciami fare Strawberry, a questo moccioso viziato serve una bella lezione…

S: - No, finiscila Junpei! È sbagliato rispondere alla violenza con altra violenza, così nessuno concluderà mai niente! Bisogna dialogare per risolvere i problemi! E…

In quel momento arrivò un professore che separò i due.

Prof: - CHE DIAVOLO STATE FACENDO? Kawahita, sei sospeso dal tuo lavoro per una settimana, che è il tempo per decidere se licenziarti o meno! E tu, Shirogane, dato che pare che non abbia iniziato tu, hai solo una nota sul registro! Ma non pensare di cavartela con così poco, la prossima volta!

Ryan non veniva mai punito pesantemente; infatti, suo padre era uno che contava nella società, inoltre, delle volte finanziava alcuni progetti scolastici…

Il biondo fece un sorrisetto al castano.

J: - _Schifoso raccomandato… ma se pensi di passarla liscia anche la prossima volta, ti sbagli di grosso, caro il mio Shirogane…_

Junpei stava per andarsene, quando Strawberry lo fermò

S: - Mi dispiace, è stata tutta colpa mia…

J: - Ma va, figurati, l’ho picchiato solo perché non mi va a genio, e non per causa tua…

S: - Comunque non farlo mai più! Non bisogna mai usare la violenza verso gli altri!

J: - “Che ragazzina innocente… però… è interessante… spero di non essere licenziato, così…” Bè, io ora devo andare, ci vediamo, o almeno lo spero…

S: - Ciao Junpei…

La ragazza torno in camera sua, e accese il computer allo scopo di stampare dei volantini riguardo la ricerca del suo parente.

Voleva andarsene, rispetto a questa scuola preferiva mille volte stare in orfanotrofio, e se il mondo esterno era dappertutto così… bè, forse era meglio non conoscerlo affatto…

S: - Ecco fatto, così dovrebbe andare bene… ‘Cerco un parente, chiedo informazioni. Se sapete qualcosa, contattatemi. Strawberry Momomiya classe I F’

La ragazza andò ad attaccare i fogli nei vari piani. Poi scese al piano terra e si diresse nell’ala posteriore, dove c’erano i vari campi da gioco.

S: - “Mi piacerebbe iscrivermi a qualche club…”

Vide un foglio attaccato al muro e lesse:

S: - ‘I club sportivi di questa scuola sono:

club di calcio, club di nuoto, club di kung-fu, club di ginnastica ritmica, club di tiro con l’arco, club di pattinaggio, club di pallavolo, club di pallamano…’ uhm… credo che andrò a iscrivermi a quello di ginnastica ritmica…

Strawberry andò in segreteria per iscriversi e incontrò…

R: - Guarda un po’ chi si rivede! La rossina amica del barista!

La ragazza non gli disse niente

R: - Ehi, parlo con te, eh? Guarda che quasi tutte le nostre compagne di classe farebbero la fila solo per rivolgermi la parola, sai…

S: - Hai detto bene, quasi tutte, tra quelle non sono inclusa, sai…

R: - Comunque alla fine mi hai rivolto la parola, eh?

S: - Senti, Ryan,…

R: - Tu… tu, ragazzina… come hai osato chiamarmi per nome? Chi te l’ha mai permesso?

Strawberry, quando viveva all’orfanotrofio, era abituata a chiamare i ragazzi più o meno della sua età per nome, e non poteva certo sapere che in tutto il resto del Giappone le usanze erano differenti!

S: - Perché?

R: - Mi stai prendendo in giro, ragazzina? Prendi in giro me, Ryan Shirogane, il dominatore incontrastato del Seirin? Ti rendi conto di quale pazzia tu stia facendo? E per di più, dopo aver ricevuto un avvertimento!

S: - Ma che cosa ho fatto?

R: - Allora le vuoi prendere…

Improvvisamente arrivò una segretaria.

?: - Che cosa volete, ragazzi?

S: - Volevo iscrivermi… al club di ginnastica ritmica…

?: - Ah, bene, aspetta che vado a prendere il foglio con le iscrizioni…

La donna andò a cercare il documento; intanto Ryan avvicinò le sue labbra all’orecchio di Strawberry e sussurrò:

R: - _Non è finita qui…_

La ragazza sussultò.

?: - Eccomi qua! Tu sei…

S: - Momomiya Strawberry…

?: - Dov’è finito Ryan Shirogane?

S: - Non so… era qui fino ad un momento fa…

?: - Vabbè… tornando a noi, gli allenamenti sono il mercoledì, quindi domani, e il venerdì, dalle 16 alle 18.

S: - Va bene… grazie e arrivederci…

La ragazza salì in camera e dopo qualche minuto, entrò anche la sua compagna di stanza Yui.

S: - Ah Yui, giusto te cercavo!

Y: - Com’è andato il primo giorno?

S: - Non molto bene, direi… comunque, mi devi aiutare.

Y: - Che ti è successo?

S: - Ecco, stavo parlando con Ryan Shirogane e improvvisamente lui si è arrabbiato… e non capisco il perché…

Y: - Uhm… che cosa gli hai detto precisamente?

S: - Mah… gli ho detto qualcosa tipo: ‘ascolta, Ryan…’

Y: - Ryan? Gli hai detto Ryan?

S: - Sì, che cosa c’è di male?

Y: - Che lo hai chiamato per nome, ecco cosa!

S: - E allora?

Y: - Come ‘e allora’?

S: - Perché, non ci si chiama per nome tra ragazzi?

Y: - Ma su che pianeta sei vissuta finora? Forse dove vivevi non era così, ma normalmente qui si chiamano per nome solo i parenti e gli amici intimi, come nel resto del Giappone!

S: - Davvero? Io… io ho sempre chiamato per cognome solo gli adulti…

Y: - Scusa se mi sono rivolta male… comunque, ti conviene andarti a scusare, domani…

S: - Ma scusa, io che ne potevo sapere? Non è mica colpa mia!

Y: - Ma tu non li puoi affrontare da sola!

S: - Bè, non mi sembra che debba affrontare un dio, in fondo sono solo dei ragazzi…

Y: - Lo sono, ma… comunque, fai come meglio credi…

Strawberry andò a sdraiarsi sul suo letto per riflettere.

S: - Anche se non è giusto… in fondo Yui ha ragione… mi basterà scusarmi… non ho niente da perdere… sì, penso proprio che farò così…

La ragazza si addormentò.

 

L’indomani si svegliò tardi, giusto in tempo per prepararsi velocemente e andare in classe.

Quel giorno Ryan e i suoi amici erano assenti, quindi le lezioni passarono tranquillamente.

Al termine delle lezioni Strawberry andò a sedersi ad uno dei tavolini del bar.

S: - “Oggi dovevo chiedere scusa a Ryan Shirogane ma non c’è… bè, andrò in camera a studiare…”

La ragazza si stava per alzare quando lo vide: era vestito con una maglietta nera aderente e dei pantaloni larghi bianchi.

S: - “Ah! Eccolo lì! Certo che è figo però… *//////* ma no, che sto dicendo? Lui… bè, meglio raggiungerlo subito!”

Strawberry corse verso di lui, che stava per andare al bancone del bar

S: - RY…SHIROGANE! TI DEVO PARLARE!

R: - Ah, la rossa… cosa vuoi?

S: - Ecco, io… ti volevo chiedere scusa per ieri… non so cosa mi sia preso…

R: - Ti perdono…

S: - Graz…

R: - …ma ad una condizione…

S: - Quale?

R: - Devi diventare la mia schiava!

 

To be continued…

 

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°**°*

Salve a tutti, ed eccomi con una nuova ff! beh, cioè, in realtà nuova non è, l’avevo postata in un altro sito qualche mese fa… in tutto è formata da otto capitoli, che vi posterò un po’  alla volta per farvi sopportare l’attesa dei nuovi capitoli di Il Cast di Tokyo Mew Mew in “Beautiful” e Amore Combinato (come se ce ne fregasse qualcosa UU ndTutti)…

Spero che vi piaccia! Mi raccomando, recensite!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Sono ai suoi ordini! – Una Nuova Amica ***


Ehilà, cari lettori miei

Ehilà, cari lettori miei! La vostra Aya vi saluta! In questo capitolo la ff sarà un po’ più PG13… eh eh! Ora vi lascio alla lettura, ci sentiamo alla fine del chappy! ^^

 

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°

 

Il capitolo precedente termina così:

S: - Ecco, io… ti volevo chiedere scusa per ieri… non so cosa mi sia preso…

R: - Ti perdono…

S: - Graz…

R: - …ma ad una condizione…

S: - Quale?

R: - Devi diventare la mia schiava!

 

Capitolo 2: Sono ai suoi ordini! – Una nuova amica

 

S: - CHE COSA?!?

R: - Sì, hai capito benissimo, tu sarai al mio servizio e farai tutto ciò che ti chiederò! Prendere o lasciare…

S: - N-non mi farai fare niente di sconcio, v-vero?

R: - Mmh… fammici pensare… eddai, scherzo! Certo che no, con il corpo da bambina che ti ritrovi…

S: - EHI!

R: - Allora, accetti?

S: - S-senti, tu aspettami qui, io vado un attimo in camera, poi torno con la risposta…

La ragazza fece le scale di corsa e irruppe nella stanza

S: - YUI!

Y: - Che cosa c’è?

S: - Senti, ti devo chiedere un consiglio… sono andata da Shirogane a chiedergli scusa, ma lui mi ha detto che mi perdonerà solo se diventerò sua schiava!

Y: - COME?

S: - Sì, proprio così… io non gli ho ancora detto di accettare o rifiutare, però…

Y: - Io ti consiglio di accettare.

S: - Eeh?!

Y: - Guarda che quei ragazzi sono capaci di metterti tutta la scuola contro e rendere la tua permanenza qui un inferno. Io l’ho provato sulla mia pelle, e…

S: - Davvero? Come mai?

Y: - Un suo amico ci provava con me, io gli ho risposto picche; loro mi hanno picchiata e mi hanno messo tutti gli alunni contro, persino le mie amiche! Quindi ti suggerisco di accettare…

S: - “Oddio… forse ha ragione lei…”…accetterò…

La ragazza scese le scale.

S: - EHI, SHIROGANE!

R: - Allora, hai deciso?

S: - Accetto.

R: - Ah, bene! Sapevo che la rossa avrebbe accettato! Allora, come primo incarico portami la borsa!

S: - … come vuoi… caspita, come pesa! Che cosa ci metti dentro, le pietre?

R: - Sapessi, rossina…

S: - Comunque ho un nome, sai!

R: - Ok, Momo… Momoni

S: - Momomiya! Strawberry Momomiya!

R: - Va bene, Momomiya… scusa, ma se tu sei la mia serva, perché dovrei chiamarti come vuoi tu? decido io, no?

S: - …grr…

Il ragazzo mise il suo braccio sulla spalla di lei e la avvicinò ancora di più di quanto non lo fosse già.

S: - Ma… che diavolo fai, Shirogane?

R: - Senti, tu sei la mia schiava e quindi devi fare quello che ti dico; inoltre, ci sono un sacco di ragazze in questa scuola che pagherebbero oro per essere in questa posizione…

S: - Ecco, e allora perché non ti sei trovato una di quelle bionde platinate al posto mio?

Il ragazzo avvicinò le sue labbra all’orecchio di lei e sussurrò in tono sensuale:

R: - _Bè, perché io preferisco le rosse…_

Strawberry arrossì visibilmente.

R: - Ah, giusto voi cercavo!

Ryan, infatti, aveva incontrato i suoi quattro amici.

Amico1: - Ma questa non è la ragazzina di ieri? L’hai portata qui per dargliele?

R: - No, perché questa ragazza, adesso, è la mia schiava!

Amico2: - Schiava… in che senso?

S: - Non quello che credi tu!

R: - Ne sei sicura?

S: - Eeh?

R: - Scherzavo, scherzavo! Comunque ti volevo presentare i miei amici…

Il ragazzo che il giorno prima aveva intenzione di picchiarla, disse:

Amico1: - Io sono Kyo Aoi…

Un altro amico, dai capelli neri e gli occhi azzurri, disse:

Amico2: - Io mi chiamo Akira Aino, piacere!

Un altro ragazzo, dai capelli rossi e gli occhi neri, aggiunse:

Amico3: - Il mio nome è Ginta Watase, piacere di conoscerti ^^

L’ultimo, un ragazzo di colore, disse:

Amico4: - Io sono Hiroshi Hiroshima.

S: - Bè, io mi chiamo Strawberry Momomiya, anche se credo che lo sappiate già…

Akira [A]: - Certo, i nomi delle belle ragazze non si dimenticano!

S: - C-come? O///////o

R: - Ehi rossa, non ti montare la testa! Akira fa così con tutte…

A: - Non dire cose sbagliate sul mio conto! Lo dico solo alle belle ragazze, mica alle racchie!

R: - Bè, allora è inappropriato.

S: - EHI!

R: - Che c’è, schiava?

S: - Niente… UU

R: - Bene, ora porta anche le loro borse, rossa!

Ginta [G]: - Dove si va, Ryan?

R: - Andiamo a prendere un drink! Offre la mia schiava, naturalmente!

I ragazzi andarono al solito bar dove presero cocktail e gelati.

A: - Tu non prendi niente, Strawberry?

S: - No, ho già speso troppi soldi per voi…

A: - Te lo offro io, dai!

R: - Non ti disturbare, Akira, lei è la mia schiava… quindi anche vostra!

S: - Non mi sembra che lo abbia chiesto a te!

R: - Ti sembra questo il modo di rivolgerti al tuo padrone, eh? Porta un po’ di rispetto!

S: - “Perché ho accettato di essere al suo servizio? Però, pensandoci, forse è meglio di essere picchiata e presa in giro…”

I cinque amici si misero a parlare ma Strawberry non ascoltava i loro discorsi, perché stava riflettendo su quella situazione.

R: - Rossa! Rossa? CI SEI?!?

S [cadendo dalle nuvole]: - Ah, sì, stavo pensando…

R: - È da un’ora che ti chiamo, schiava!

S: - Bè, che c’è?

R: - Vieni in camera mia.

S: - Eeh? (//////////////////////////////////) “Vuole… che vado in camera sua? Non vorrà…”

R: - Sì, vieni, muoviti!

S: - V-va b-bene… ciao ragazzi…

A: - Ciao bella!

G, H, K: - Ciao…

I due salirono le scale fino al quarto piano, dove c’era la stanza di Ryan. Era decisamente più grande delle altre, aveva un letto matrimoniale e soprattutto non era divisa con nessuno.

S: - Come… com’è grande…

R: - Sì… mio padre… bè, non importa.

S: - Però… è piuttosto disordinata…

Infatti c’erano molti vestiti per terra e rifiuti vari sparsi in giro.

R: - E qui entri in gioco tu!

S: - In che senso?

R: - Mi sembra più che chiaro! Mi devi riordinare tutto!

S: - E perché io…

R: - Perché sei la mia schiava, no? Su, sbrigati!

La ragazza, anche se a malincuore, cominciò a sistemare la sua roba.

In mezzo a tutte le cianfrusaglie, trovò una fotografia: ritraeva una donna, un bambino biondo sui 3 anni, e un uomo con un neonato in braccio, di cui non si capiva il sesso.

S: - “Dev’essere la sua famiglia… però… quella donna ha un espressione tutt’altro che allegra e felice…”

R: - Ehi, cosa fai, dormi? Continua a sistemare, schiava! – disse il ragazzo, che non si era accorto che la ragazza stava guardando quella foto.

S: - S-sì, subito!

Dopo un’oretta Strawberry finì di mettere a posto e si sedette sul letto di Ryan.

S: - Uff… che faticaccia… ma finalmente ho…

Il ragazzo si sedette di fianco a lei. i due erano vicini, molto vicini.

La ragazza era spaventata e a disagio.

S: - Che c’è, non mi vorrai chiedere di fare qualcos’altro, sono così stanca…

R: - Invece sì, ma non credo sarà stancante… o almeno, sarà divertente…

Il ragazzo spinse Strawberry con la schiena sul letto e stava per baciarla, ma lei prontamente si coprì le labbra con la mano e si spostò.

S: - Che… che cosa volevi farmi?

R: - Mi sembra più che chiaro, no?

La ragazza guardava la porta d’ingresso, pensava che avrebbe potuto fuggire da lì…

R: - Secondo te, farei un errore così banale come lasciare la porta aperta? – disse; poi tirò fuori dalla tasca una chiave e la buttò fuori dalla finestra.

La ragazza lo guardò, terrorizzata.

S: - Ma tu avevi detto che non mi avresti fatto niente…

R: - Ritiro tutto quello che ho detto! Dovevo fare la parte del bravo ragazzo perché tu ti fidassi di me, no?

S: - “E io… io che pensavo che forse in fondo in fondo fosse una brava persona… invece lui… lui voleva che fossi la sua schiava solo per questo! Come ho fatto a fidarmi di lui, come?”

R: - Ora, da brava, lasciati andare, tanto, volente o nolente, tu verrai a letto con me, cara rossina!

La ragazza, indietreggiando lentamente, disse:

S: - Io… io non ho mai baciato nessuno, quindi figuriamoci il resto…

R: - E allora? Penso di avere un certo fascino, no?

S: - Ma io… io penso che…

La ragazza era arrivata al muro.

Ryan, immediatamente, la bloccò appoggiando le mani al muro e stringendola con le braccia.

R: - Sei in trappola, cara!

Il biondo si abbassò leggermente e la baciò.

Poi la prese e la buttò sul letto, dove si tolse la maglietta e cominciò a strappare la camicetta di lei.

Strawberry, intanto si dimenava, ma era inutile, lui era troppo forte per una ragazza.

Allora Strawberry cominciò ad urlare, a gridare a squarciagola, magari qualcuno la avrebbe sentita…

Sì, come no, avrebbe aiutato lei, una matricola, ad essere lasciata stare da Ryan Shirogane, il dominatore della scuola…

Inoltre, come avrebbe fatto ad entrare?

 

Intanto, nel corridoio del quarto piano dell’istituto, camminava la signorina Abe, la professoressa di matematica di Strawberry e Ryan, mentre raggiungeva una stanza dove avrebbe tenuto delle lezioni private.

Improvvisamente, però, sentì un urlo; era un grido agghiacciante, una disperata richiesta d’aiuto… camera 307, la stanza di Shirogane, pensò. Tutti i professori, tutti, erano stati messi al corrente del fatto che lì c’era lui, e che se avessero sentito qualunque rumore strano proveniente da quella camera avrebbero dovuto lasciar correre, perché suo padre era ‘uno che conta’ e perché ‘se avesse tagliato i finanziamenti, la scuola sarebbe bella che finita’… ma quelle urla, quella voce le diceva che doveva fare qualcosa, che non poteva andarsene, o l’avrebbe avuto sulla coscienza tutta la vita…

La donna provò ad aprire la porta, ma come immaginava era chiusa a chiave.

Fortuna che aveva il passe-partour per tutte le stanze…

Frugò nella borsa, e lo trovò.

Velocemente aprì la porta e vide una scena straziante: un ragazzo sopra una ragazzina indifesa, mentre le strappava gli abiti…

Strawberry e Ryan sentirono il rumore della porta: la rossa tirò un sospiro di sollievo e il biondo si staccò subito da lei.

Abe: - Che diavolo avevi intenzione di farle, Shirogane?

R: - Lo sa benissimo cosa avevo intenzione di fare…

Abe: - Ah, hai persino la faccia tosta di rispondere male alla tua insegnante dopo che ti ha visto mentre tentavi di violentare una ragazza? Lo sai che per questo episodio puoi essere espulso, vero?

R: - Secondo me, prof, quella che verrà espulsa sarà lei, quando mio padre saprà che è venuta in camera mia con la porta chiusa e senza permesso…

Abe: - Io non conosco tuo padre di persona, ma credo che nessun genitore approvi che suo figlio violenti una ragazzina indifesa…

Il ragazzo fu costretto a stare zitto, constatando che la donna aveva ragione.

Abe: - Momomiya, vieni con me.

La ragazza si alzò e si diresse verso la porta.

La professoressa le mise una mano sulla spalla.

Abe: - Shirogane, ricordati che non finisce qui!

Le due donne andarono nel bagno femminile.

Abe: - Come stai, Momomiya? Va tutto bene?

S: - S-sì professoressa… credo di sì…

Abe: - Ne sei sicura?

S: - Sì, sì…

Abe: - Ora vieni con me in presidenza, e…

La ragazza fece segno di no con la testa e si ritrasse tutta.

Infatti aveva tutta la camicia strappata e la gonna un po’ sfilata, e si vergognava di andare in giro così, chissà cosa avrebbero pensato i suoi compagni…

Abe: - Ah, ho capito. Se vuoi vado io a comprarti una nuova uniforme…

S: - No, non ho soldi per pagarla…

Abe: - Non importa, te la pago io.

S: - No, signorina, non posso proprio accettare, la divisa è molto cara…

Abe: - Non fa niente! ^^

S: - Ma…

Abe: - Che taglia porti?

S: - La 42 (Chissà se in Giappone utilizzano le stesse unità di misura che usiamo noi… ndAya)

Abe: - Ok!

Dopo un po’ la professoressa tornò e Strawberry si cambiò.

Abe: - Ora vieni con me in presidenza a denunciare la tentata violenza… (Scusate le due orrende rime ndAya)

S: - No, non voglio…

R: - Se hai paura che Shirogane, ti facci qualcosa, non devi…

S: - No, io… non voglio… non è per quello, io ho visto… ho visto che nel suo cuore c’è qualcosa di buono… e mi voglio fidare di lui… tutti commettono degli sbagli…

Abe: - Ma…

S: - Niente ‘ma’, non voglio denunciare il fatto, e non voglio che lo sappia nessuno, eccetto noi.

Abe: - “Questa ragazza… riesce a fidarsi così tanto delle persone?” – pensò.

Certo, anche lei prima era così… credeva nel buon cuore delle persone… sì, era come lei… prima di quel giorno…

Abe: - Va bene, rispetterò la tua scelta, ma se ti dovesse solo dire qualcosa di minaccioso, vieni subito a riferirmelo.

S: - Ok…

La professoressa Abe se ne andò.

Strawberry guardò l’orologio, e notò che fra qualche minuto sarebbe iniziata la sua prima lezione di ginnastica artistica (Nel capitolo 1 avevo scritto “ginnastica ritmica” erroneamente ndAya) , quindi andò a mettersi in tenuta sportiva.

Arrivò in palestra giusto alle 16:00.

C’erano una decina di ragazze, e una professoressa molto magra ma quasi priva di forme (la classica ginnasta).

Prof: - Tu devi essere la nuova alunna…

S: - Sì, sono Strawberry Momomiya.

Prof: - Io mi chiamo Natsumi Saotome. Fammi vedere un po’ quello che sai fare…

S: - Posso fare quello che voglio?

Prof [Sao]: - Sì…

La ragazza fece un po’ di corsa sul posto per scaldarsi, poi fece degli esercizi alla trave; in seguito andò sulle parallele asimmetriche, dove eseguì molte figure, dopo fece un volteggio al cavallo. Infine ne fece una altro, ma questa volta il cavallo era molto alto, sarà stato alto minimo 2 m, mentre il precedente era alto quanto lei, cioè 1,50 m.

Prese una bella rincorsa, lo saltò, poi, con una piroetta, cadde perfettamente perpendicolare al suolo (Ehm… forse è un po’ esagerato 2 m, che dite? Vabbè, dai, concedetemelo… ndAya).

Le ragazze e la signora Saotome applaudirono energicamente.

Sao: - Uao! Sei brava, davvero brava, neanche io sono mai riuscita a saltare quel cavallo! Hai frequentato dei corsi, prima d’ora?

S: - No… cioè, facevo ginnastica alla scuola in cui studiavo prima…

Sao: - Non hai mai giocato a livello agonistico?

S: - No…

Sao: - Penso che il tuo talento sia proprio sprecato se non gareggi…

S: - Sì, me l’hanno già detto i miei ex professori, ma non voglio trascurare lo studio… ho una media piuttosto alta, e non vorrei che si abbassasse…

Sao: - Ah, capisco… bè, continuiamo la lezione! Oggi vi insegno…

Strawberry eseguiva gli esercizi, ma pensava a quello che le era successo prima.

In quei momenti… era davvero terrorizzata… e in fondo, chi non lo sarebbe stato? Lei era una ragazza innocente e indifesa, che non si era mai innamorata, che non aveva neanche dato il suo primo bacio e che sapeva a malapena come fosse la vita fuori da un orfanotrofio… e quel ragazzo, una delle poche persone che conosceva, anche se aveva picchiato un suo amico, anche se disturbava le lezioni, anche se l’aveva praticamente schiavizzata… piano piano lei si stava fidando di lui… ma quel ragazzo, Ryan Shirogane, aveva tentato di violentarla… Strawberry lo odiava per quello che aveva fatto, ma la ragazza aveva anche un gran cuore… era anche disposta a perdonarlo, pensava che ognuno facesse i suoi sbagli, e pensava che in fondo, se aveva fatto quel gesto, qualche motivo c’era stato…

Sao: - Bene, la lezione è finita, ci vediamo venerdì!

Strawberry andò in camera, piuttosto triste e cupa.

Y: - Che c’è? Non ti senti bene?

S: - No, va tutto benissimo, credimi…

Y: - Non ti credo… ma se non ti va di parlarne, non importa…

Strawberry le sorrise.

S: - Senti, tu sei brava in giapponese?

Y: - Sì, è la mia materia preferita! Perché me lo chiedi?

S: - No, sai, io vado bene in tutto, eccetto che in giapponese, quindi mi chiedevo se tu fossi disposta a darmi una mano…

Y: - Con molto piacere! Ormai noi due siamo amiche, no?  -.^

S: - Davvero… davvero tu mi consideri un’amica?

Y: - Certo!

S: - Grazie, grazie mille! Comunque anch’io… ti considero un’amica!

Y: - Ora cominciamo le ripetizioni?

S: - Certo!

Le due cominciarono a studiare e Strawberry dimenticò tutti i suoi problemi.

Inoltre era così contenta…! Quella ragazza la considerava sua amica, le aveva detto che loro due erano amiche… era la prima persona in quell’istituto che le voleva bene!

Dopo aver studiato, le due andarono in mensa a cenare e poi andarono a dormire.

 

L’indomani, Strawberry si alzò in orario, né troppo presto né troppo tardi, sì vestì, si preparò e scese.

Non le andava proprio di andare a lezione, non voleva rivederlo, non era ancora pronta psicologicamente… e poi quando l’avrebbe visto, che cosa sarebbe successo? Sicuramente lei lo avrebbe ignorato, ma Ryan cosa avrebbe fatto? L’avrebbe trattata ancora da schiava? L’avrebbe picchiata? Le avrebbe chiesto scusa?

Camminando camminando, Strawberry arrivò nell’aula della I F.

Entrata, la ragazza si ritrovò Ryan davanti, ma girato.

S: - “Ti prego, fa’ che non si giri…”

Le preghiere della ragazza, però, non furono ascoltate e il biondo si girò verso di lei.

Si guardarono dritto negli occhi, Strawberry arrossì leggermente (Dopo che l’ha quasi violentata arrossisce? Bè, un po’ ha ragione, quel ragazzo è così figo… ndAya), poi Ryan abbassò lo sguardo, e con totale indifferenza se ne andò al suo banco.

S: - Non… non mi ha detto niente?

 

Il ragazzo si stava per sedere, quando la professoressa Abe, che avrebbe fatto la prima ora, gli fece segno di andare alla cattedra.

R: - Allora, quando sarò sospeso? Oppure avete già deciso il giorno della mia espulsione?

Abe: - Non so se stai facendo il sarcastico, Shirogane, comunque nessuno verrà a sapere dell’accaduto.

R: - CHE COSA?

Abe: - Sì, proprio così, e per questo devi solo ringraziare lei.

R: - Lei chi?

Abe: - Mi pare chiaro, Strawberry Momomiya. Non so per quale motivo, comunque lei…

Il ragazzo ci rimase di stucco. Era quasi certo che il preside fosse venuto a saperlo, ed era già pronto ad essere espulso, tanto che cosa gliene sarebbe fregato, suo padre aveva abbastanza influenza per farlo accettare in qualunque scuola; poi nell’istituto che avrebbe frequentato avrebbe fatto un nuovo gruppetto di amici e sarebbe tornato a fare il teppistello…

Ma...

Perché quella ragazza non lo aveva denunciato?

Non gli aveva detto niente?

Aveva impedito di farlo sapere in giro?

Era la prima volta… la prima volta che qualcuno facesse una cosa del genere per lui!

Anzi, era anche la prima volta che qualcuno facesse qualcosa per lui… tutte le persone che lo circondavano, tutte, erano solo degli ipocriti, delle persone false… le uniche persone che chiamava ‘amici’, erano solo dei ragazzini assetati di notorietà che avevano deciso di fare la sua stessa vita per avere qualche ragazza che si buttasse ai loro piedi… per non parlare dei suoi genitori… dopo quello che avevano fatto non aveva mai potuto perdonarli… per quello si comportava così… aveva cominciato a partecipare a delle piccole risse in segno di protesta nei confronti suo padre e soprattutto di sua madre, che volevano tanto che lui fosse sempre un ragazzino bravo, bello e simpatico… come si addice all’erede di un noto imprenditore… poi, però, quella piccola protesta era diventata una cosa più grande di lui… ormai ci era dentro fino al collo e non ne sarebbe più potuto uscire…

Ma se invece…

… fosse stato lui a non volerlo fare?

Abe: - Bè, Shirogane, io ti dico solo una cosa: non provare più a fare una cosa del genere a quella ragazza, non le parlare, non ti avvicinare, non la toccare! Anche se lei si è dimostrata una ragazza forte, tu hai pur sempre tentato di stuprarla! E, se capiterà un’altra volta, sappi che non esiterò a prendere provvedimenti… anche se Dio in persona venisse a chiedermi di non farlo!

R: - Ho capito. Ora posso tornarmene al mio posto?

Abe: - Sì… ah, dimenticavo, cerca di non disturbare troppo la lezione!

Il ragazzo tornò al suo posto.

Abe: - Bene ragazzi, oggi parliamo di…

Strawberry voleva seguire la lezione, ma non ci riusciva, continuava a pensare a quello che era successo il giorno prima e quella stessa mattina… non aveva fatto una piega quando l’aveva vista…

Ma lei…

Cosa si aspettava che facesse?

 

Anche Ryan era pensieroso, non perché la professoressa gli avesse detto di non disturbare, era DAVVERO pensieroso…

Improvvisamente gli venne in mente il viso impaurito di Strawberry il giorno prima… e poi… il contatto con le sue labbra…

R: - “Ma che diavolo mi metto a pensare… //////////”

I suoi pensieri furono interrotti da una gomma arrivatagli addosso, tirata dal suo amico Kyo per attirare la sua attenzione

K: - _Ehi, facciamo un po’ di casino?_

R: - _Senti, Kyo, non mi va… e ora lasciami in pace…_

K: - _Dai, Ryan! La lezione è così pallosa…_

R: - _Allora pensa ad altro, fa’ quel che ti pare, ma non mi rompere!_

K: - _Ma noi…_

R: - TI HO DETTO CHE NON MI DEVI ROMPERE!

L’aveva urlato così forte che l’aveva sentito tutta la classe, e, molto probabilmente, anche nelle aule circostanti.

Abe: - Che cosa mi hai detto, Shirogane?

R: - No, non mi riferivo a lei, signorina, parlavo con Kyo Aoi…

Abe: - Aoi, confermi?

Ryan gli fece il gesto di ‘dargliele’ con la mano.

K: - …sì…

Abe: - Bene, allora andate entrambi fuori!

R: - Come desidera.

I due andarono fuori dall’aula e richiusero la porta dietro di loro.

K: - Grazie mille! Mi mancava solo un’altra nota… quasi sicuramente sarò costretto a ripetere ancora l’anno! E poi…

R: - Senti, Kyo, se tu faresti una cosa molto cattiva ad una persona, e quella sarebbe quasi disposta a perdonarti senza che le avessi chiesto scusa, tu che faresti?

K: - Ma scusa, ne hai fatte così tante di cose cattive…

R: - Sì, ma mai nessuno mi ha dato fiducia…

K: - Bè, penso che innanzitutto le chiederei scusa… a proposito, ‘gli’ o ‘le’?

R: - Bè, ‘persona’ è un nome femminile, quindi ‘le’! ^/////////^

K: - Lo so che hai capito… ‘gli’ o ‘le’?

R: - //////////////////////////////////

K: - ‘Le’, neh?

R: - A-ha…

K: - Ah, il duro dominatore del Seirin sì è innamorato, eh?

R: - Non… non è cosi! //////

K: - Ah, sì?

Improvvisamente la porta si aprì

Abe: - Ragazzi, potete entrare…

I due rientrarono, e dopo qualche minuto suonò la campanella.

La professoressa Abe chiamò Strawberry alla cattedra.

Abe: - Va tutto bene?

S: - Sì, non si preoccupi, non ci penso neanche più a quello che è successo!

Abe: - Ah sì? Allora perché non hai seguito una parola di quello che ho spiegato oggi?

S: - Ah, se n’è accorta? Mi dispiace tanto…

Abe: - Non importa, penso che anch’io sarei rimasta scossa dall’accaduto… se vuoi, dopo le lezioni ti rispiego la lezione di oggi, ok?

S: - Sì, ne sarei contenta…

Al termine delle lezioni, Strawberry andò nell’aula professori, dove la aspettava la professoressa di matematica per ripeterle la lezione del giorno.

Abe: - Ben arrivata, Momomiya! Allora, ora ti spiego…

Alla fine della lezione…

Abe: - Sai, Momomiya, sei davvero molto brava!

S: - Grazie professoressa! Infatti la matematica è la mia materia preferita, anche se vado bene in tutto eccetto in giapponese…

Abe: - Sì, anch’io da ragazza, e tutt’ora, faccio pena in giapponese…

S: - Ah sì? Che coincidenza! Come mai?

Abe: - Perché non è giusto che ci siano lingue come l’inglese che hanno solo un alfabeto con 26 lettere mentre in giapponese c’è l’hiragana e il katakana… inoltre, la cosa che odio di più sono i kanji!

S: - La stessa cosa per me… invece, che cosa le piace della matematica?

Abe: - L’algebra!

S: - Oh, abbiamo molto in comune! Anche a me!

Abe: - Senti, Momomiya, Shirogane oggi sembrava dispiaciuto… anche se non l’ha dato molto a vedere l’ho capito…

S: - Ah… bene… bene! Io ora devo andare, grazie della sua gentilezza!

Abe: - Di niente! ^^

 

Strawberry salì in camera.

Y: - Ciao Strawberry! Senti, ti va di venire a fare shopping?

S: - Perché?

Y: - Come, non lo sai? Fra qualche giorno c’è il ballo di primavera e devo comprare un bel vestito!

S: - Ah, davvero? Va bene, vengo, così compro qualcosa anch’io!

Strawberry prese la carta di credito che le aveva fatto la preside della sua vecchia scuola.

Le due ragazze presero l’autobus diretto al centro della città.

Scese…

S: - Uao, quanti negozi che ci sono qui!

Y: - Sì, ma ce ne sono molti pochi accessibili a noi poveri mortali… ad esempio… in quello ci sono prezzi né troppo alti né troppo bassi. Andiamo?

S: - Sì! ^^

Strawberry e Yui entrarono. Subito la bionda cominciò a provare molti abiti, magliette, camicie, gonne, ecc.

Y: - Come mi sta questa? Questa? E questa?

S: - Bene, bene… ti sta tutto bene…

Delle volte, la rossa mentiva. Infatti Yui, dato che era molto magra, non aveva praticamente curve e alcuni abiti le stavano indosso come se fossero stati su un manichino.

Intanto Strawberry si guardava in giro per vedere qualcosa che le piacesse.

Yui aveva ragione, i pressi erano accessibili, ma comunque lei voleva spendere molto poco, perché i soldi erano della sua ex preside e un vestito elegante non era un bene di prima necessità.

Improvvisamente un abito attirò la sua attenzione.

Era completamente trasparente dietro, invece davanti aveva delle strisce dorate opache che coprivano alcune parti.

Appena la ragazza lo vide, se ne innamorò.

Subito lo prese senza neanche guardare il prezzo e lo provò.

Le scendeva dritto, aveva solo un piccolo sbalzo in fondo.

Le stava davvero bene.

S: - Ehi, Yui! Come mi sta questo vestito?

Y: - Uao, Strawberry! Sembri un’altra con indosso quel vestito! Compralo assolutamente!

La rossa si ricordò solo allora di guardare il cartellino, dove era scritto il prezzo: 8750 yen (se i miei calcoli sono esatti, dovrebbero essere circa 70 €, ma sto scrivendo la ff alla una di notte, quindi non vi prometto niente… ndAya). Decisamente troppo per lei.

A malincuore si cambiò e uscì dal camerino.

S: - Non credo… non credo che lo prenderò.

Y: - Perché? Ti sta così bene…

S: - Sai… la carta di credito è della mia ex preside e non vorrei farle spendere troppo…

Y: - Ah, capisco… peccato però…

 

Yui trovò un abitino azzurro stretto con le spalline fini e lungo fino a metà coscia.

Strawberry, dopo aver guardato bene in giro, trovò una maglietta con nastrini qua e là e dei pantaloni con sopra una minigonna abbinati e li comprò. Erano molto carini, ma il vestito era tutta un’altra cosa… molto più bello ed elegante…

Cassiera: - Sono 2500 yen (Circa 20 € usando i calcoli della cifra precedente ndAya)

S: - Eccoli…

C: - Grazie e arrivederci!

Le due ragazze si stavano dirigendo alla fermata dell’autobus, quando Yui disse:

Y: - Oddio, mi ero completamente scordata che dovevo comprare una cintura! Senti Strawberry, tu aspettami qua, io vado e torno!

S: - Ok…

La bionda, in realtà, andò a comprare l’abitino che tanto piaceva alla sua amica.

S: - Sbrigati, Yui! L’autobus sta per arrivare!

Y: - Anf… anf… eccomi!

Le due presero il pullman e tornarono al Seirin.

 

Il giorno dopo, Strawberry andò in classe.

Ryan non c’era.

Quindi la professoressa di matematica (Ma alla prima ora c’è sempre lei? ndLettori Ma sì, per fare meno personaggi! Comunque nella mia classe c’è davvero sempre matematica alle prime ore… ndAya) chiese agli amici del biondo:

Abe: - Voi ne sapete qualcosa?

G: - No, assolutamente niente!

Abe: - Beh, ora cominciamo la lezione!

Strawberry, intanto, si chiedeva come mai Ryan non fosse venuto in classe.

Certo, poteva essere malato, ma… non le sembrava proprio una persona cagionevole…

 

Le lezioni continuarono normalmente, a parte qualche chiacchiera di Ginta, Kyo, Hiroshi e Akira, che comunque senza Ryan non facevano molto casino (I loro genitori non erano influenti come il padre del biondo).

Al termine della mattinata, la rossa salì le scale. Era arrivata al suo piano, ma quasi inconsciamente salì fino al quarto. Attraversò il corridoio e si fermò di fronte ad una porta… che aveva su una targa indicante il nome ‘Shirogane’.

S: - Shirogane? Ma… che ci faccio qui?

La ragazza, infatti, non si era neanche accorta di essere arrivata fin lì, dato che era pensierosa.

Rimanendo davanti alla porta, urlò:

S: - CHE CRETINA CHE SONO! ORA PERò MI CONVIENE TORNARE IN CAMERA PERCHé DEVO ANDARE AL CLUB DI GINNASTICA ARTISTICA!

La ragazza corse verso le scale.

Mentre si trovava ancora su quel piano, il ragazzo biondo, disturbato da delle urla, aprì la porta.

Si guardò intorno, e dopo vide una ragazza con due buffi codini correre.

R: - Era lei… chissà che ci faceva qui… forse… forse cercava me… ma, va, che cavolo ti metti a pensare, Ryan? Dopo che l’hai quasi violentata? E poi, che te ne frega?

Strawberry intanto si era cambiata e si stava dirigendo verso la palestra.

R: - Ha detto… club di ginnastica artistica…

 

S: - Scusate il leggero ritardo!

Sao: - Figurati, tanto non avevamo ancora cominciato…

Le ragazze iniziarono a fare esercizi di riscaldamento, poi andarono alla trave, dove facevano rovesciate, piroette, ecc…

Intanto un ragazzo biondo camminava silenziosamente vicino a quella palestra.

R: - “Bene, la porta è aperta… posso guardarla da qui…”

Il ragazzo si nascose dietro al muro mettendo solo parte della testa nella porta per guardare.

Strawberry stava facendo degli esercizi alla trave.

Com’era brava… era così aggraziata… così dolce…

Per uno secondo un pensiero sfiorò la mente di Ryan…

 

Come hai potuto farle del male?

Come hai potuto fare del male a quella ragazzina indifesa?

A quella creatura così bella e fragile?

 

Un pensiero che subito scacciò…

R: - “Ma come sto diventando? Uno che ha pietà delle persone? Poi, in confronto, quello che fecero i miei genitori era ben peggiore di quello che faccio io…”

I suoi pensieri furono interrotti da degli applausi.

Sao: - Sei brava come sempre, Momomiya! Ora passiamo a…

La rossa si allontanò un attimo dalle altre per prendere la sua bottiglietta d’acqua e lo vide.

I loro sguardi si incrociarono, i loro cuori cominciarono a battere all’impazzata e… e Ryan corse via.

S: - Ehi! Aspetta!

R: - “Ma che diavolo mi sta succedendo?” //////////////////////////////

Sao: - La lezione è finita! A mercoledì!

S: - Arrivederci…

La ragazza tornò in camera.

S: - Shirogane… Shirogane era lì a spiarmi… /////// sì, come no, mi sa che volo troppo con la fantasia… ci sono altre 10 ragazze lì, perché avrebbe dovuto guardare proprio me? ma… ma allora perché il mio cuore è cominciato a battere a mille?

 

To Be Continued…

 

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°

Ehilà, raga! Avete letto il nuovo cap? Spero vi piaccia… l’ho interrotto un po’ male… inoltre, il titolo del capitolo è orribile come sempre…

 

Beh, che altro dirvi… se vi chiedo ancora di commentare, magari lo fate…

Beh, COMMENTATEEEEE!!!!!!!!!!!!!

Alla prossima!

ByAya

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: Un nuovo amico – Litigi e chiarimenti ***


Ciao a tutti, volevo solo chiedere a Pfepfy di scusarmi per aver copiato uno dei suoi titoli di capitolo… spero mi perdonerai…

Ciao a tutti, volevo solo chiedere a Pfepfy di scusarmi per aver copiato uno dei suoi titoli di capitolo… spero mi perdonerai…

Ora vi saluto e buona lettura!

 

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

Il capitolo precedente termina così:

La ragazza tornò in camera.

S: - Shirogane… Shirogane era lì a spiarmi… /////// sì, come no, mi sa che volo troppo con la fantasia… ci sono altre 10 ragazze lì, perché avrebbe dovuto guardare proprio me? ma… ma allora perché il mio cuore è cominciato a battere a mille?

 

Capitolo 3: Un nuovo amico – Litigi e chiarimenti

 

Un ragazzo biondo correva su per le scale; quando arrivò alla sua camera aprì la porta, la richiuse e appoggiò la schiena su di essa, con il viso ancora rosso.

R: - “Ma che mi sta succedendo? Non riesco a capire… prima vado a spiare quella ragazza, poi scappo via tutto rosso…”

Una cosa l’aveva capita, però: Strawberry non si meritava tutto questo, quindi, anche se era tremendamente orgoglioso, le avrebbe chiesto scusa…

Prima o poi…

 

Dopo un’oretta, Strawberry scese a mangiare.

La mensa era a self-service; dopo aver preso il cibo si sedette ad un tavolino da sola dato che Yui era uscita.

Appena cominciò a mangiare Ryan entrò nella grande stanza e, dopo aver preso da mangiare, si sedette di fronte a lei.

S: - “Perché Shirogane si è seduto qui? Che cos’ho fatto ora?”

I due rimasero in silenzio per un bel po’, fin quando Ryan le disse:

R: - …sai…

La ragazza trasalì, dato che erano stati zitti per molto tempo,e si era quasi ‘spaventata’.

R: - …sei brava in ginnastica…

S: - Grazie… - gli rispose senza guardarlo.

R: - …senti…

La ragazza alzò lo sguardo e lo fissò dritto negli occhi.

R: - Io… io devo chiederti scusa… per quello che ho fatto… molto probabilmente… anzi, sicuramente tu non mi perdonerai… neanch’io lo farei… però… io non…

S: - “Shirogane… lui mi sta chiedendo di perdonarlo… ne ha fatte tante… però… ha messo da parte l’orgoglio ed è venuto a scusarsi… tutti hanno bisogno di una seconda chance… quindi…” Io… ti ho già perdonato…

Dopo aver detto questo, gli fece un sorriso.

R: - Davvero? Ne sono contento!

Ryan appoggiò le sue mani su una di lei, che era appoggiata sul tavolo.

Con quel contatto, nella mente della ragazza si risvegliarono sensazioni dimenticate.

Il terrore.

La paura.

Sì, lei aveva paura di lui… anche se se ne era accorta solo allora…

Tolse la mano, si alzò e corse via.

Il biondo, appoggiando la testa tra le mani, disse:

R: - Ma dove ho sbagliato…?

La ragazza andò nei bagni delle ragazze (Beh, direi ndTutti) e si chiuse in uno di essi.

S: - “Io pensavo di averlo perdonato ma… ma mi sbagliavo! Io vorrei farlo ma… lui… mi fa paura… ho una gran paura di quel ragazzo… che ci posso fare…”

I suoi pensieri furono interrotti da una voce familiare.

R: - Rossa? Ehi, rossa? Sei qui?

S: - “Oddio, è lui!” ma che fai, vieni nel bagno delle ragazze?

R: - Ah, finalmente ti ho trovata! Senti, perché prima sei scappata via in quel modo?

S: - Behio

R: - Non mi risulta molto congeniale parlare dietro ad una porta, per di più nei bagni femminili, sai… che ne dici di uscire?

La ragazza esitò un po’, ma poi aprì la porta leggermente rossa in viso.

I due andarono in corridoio.

R: - Senti rossa, capisco benissimo che tu non mi voglia perdonare, però prima sei scappata via in quel modo… vorrei solo capire il perché…

S: - No, io ti voglio dare una seconda occasione, ma…

R: - Non ti fidi pienamente di me, giusto?

La ragazza abbassò lo sguardo arrossendo.

R: - …come immaginavo… tu… hai paura di me…

Strawberry pensò che quel ragazzo appariva davvero dispiaciuto, e che quindi avrebbe provato a conoscerlo meglio…

Anche se la sua mano tremava, afferrò il polso di Ryan e gli disse:

S: - Senti, se per te va bene… noi… possiamo provare ad essere amici… /////

R: - Sì… ok… proviamo ad essere amici…

Il cuore del ragazzo cominciò a battere all’impazzata.

R: - “Perché? Perché il mio cuore batte in questo modo? Io… non capisco…”

S: - Io ora devo andare… ciao… a domani…

R: - Ciao… Strawberry… Oops, volevo dire Momomiya… O//////////////o

La ragazza, che stava già andando via, si rigirò e sorridendo disse:

S: - Non importa, puoi chiamarmi anche per nome ^^

Il biondo diventò ancora più rosso di quel che era… dalla testa ai piedi…

R [parlando tra sé e sé]: - Certo che oggi fa un caldo…

 

La rossa arrivò in camera e si sedette alla scrivania a fare i compiti.

Dopo qualche minuto Yui entrò nella stanza.

S: - Ciao Yui! Ti sei divertita stasera? ^^

Y: - …sì…

S: - C’è qualcosa che ti preoccupa?

Y: - Ho… due notizie da darti… una buona e una cattiva. Quale vuoi sapere per prima?

S: - …la buona…

Y: - Allora, la buona è che non mi trasferirò!

S: - Ah, sono cont…

Y: - La cattiva… è che dovrò cambiare stanza… perché ho deciso di restare all’ultimo minuto e c’è qualcun altro che deve venire qui…

S: - …mi dispiace tanto…

Y: - Ascolta, ti va di fare due chiacchiere ora che poi devo sloggiare?

S: - In che camera vai?

Y: - 351… al quinto piano…

S: - Ok, chiacchieriamo! I compiti possono anche aspettare!

Le due ragazze cominciarono a parlare allegramente.

Ad un certo punto…

S: - Sai, ti avevo detto che Shirogane mi aveva fatto qualcosa, no…

Y: - Sì, perché? Non dirmi che l’ha rifatto…?

S: - No, no. Sai, prima, a mensa, si è seduto al mio tavolo per chiedermi scusa…

Y: - Lui… Ryan Shirogane… ha chiesto scusa? Non ci posso credere… e tu… tu cosa hai fatto? Hai accettato?

S: - Sì… più o meno…

Y: - Cioè?

S: - Ora… stiamo provando ad essere amici.

Y: - Però! Una matricola che entra nelle grazie di Shirogane! Niente male!

S: - Ma io non voglio essere…

Y: - Sì, lo so, lo so. Ormai ti conosco (Dopo neanche una settimana? NdLettori Come siete pignoli… ndAya)… ^^ senti, ora però devo andare, tra poco arriverà la tua nuova compagna di stanza…

S: - Va bene… però continueremo a mangiare insieme a mensa, vero?

Y: - Certo! Ciao!

S: - Ciao…

Yui prese le sue cose e se ne andò, Strawberry si mise sul suo letto a immaginare la nuova ragazza…

S: - “Speriamo che sia simpatica…”

TOC TOC

S: - Avanti…

Dalla porta entrò una ragazza carica di valigie e borse: era abbastanza alta, aveva i capelli castani raccolti in due codine e gli occhi dorati.

?: - Permesso… ciao, io sono…

La ragazza si interruppe quando vide Strawberry.

S: - Ma tu… tu sei… tu sei…

?: - STRAWBERRY!

S: - IKU!

Sì, quella ragazza era Iku, la sua amica dell’orfanotrofio dalla quale era stata costretta a separarsi perché era stata adottata.

Le due ragazze si abbracciarono.

S: - Oh, Iku, quanto mi sei mancata!

Iku [I]: - Ma che ci fai qui, Strawberry?

S: - È una lunga storia… sai, sono così contenta di averti rivista… ormai non ci speravo più…

I: - Neanch’io… allora, mi vuoi dire perché sei qua?

S: - Beh, se lo vuoi sapere…

La ragazza le raccontò la storia del parente.

I: - Capisco… hai una minima idea di come trovarlo?

S: - No… tu?

I: - Meno di te... senti, io sono molto stanca, vado a dormire…

S: - Ok, io devo finire dei compiti… ‘notte.

I: - A domani…

 

Il giorno dopo era sabato, quindi non c’era scuola (Beati loro… io invece vado al sabato… ndAya Sfigata ndStrawberryIkuRyanYuiJunpei Miei cari personaggi, siete tutti contro di me? ç_ç ndAya Esatto ndStrawberryIkuRyanYuiJunpei). La ragazza rossa scese a fare colazione.

Prese un caffè e si sedette ad un tavolino.

Dopo poco che cominciò a sorseggiare la bevanda, arrivò il suo ‘nuovo amico’ Ryan, che si sedette al tavolo con lei.

R: - Ciao.

S: - C-ciao…! Come ti va?

R: - Bene, a te?

S: - Bene…

Strawberry era imbarazzata. Perché non riusciva a sostenere un discorso decente? In fondo si dovevano conoscere, e gli avrebbe dovuto chiedere un sacco di cose…

Improvvisamente Junpei, il barista, uscì dal bancone e si avvicinò al loro tavolo.

J: - Ehi biondino, non è che la stai importunando?

S: - Non ti preoccupare Junpei, ormai lui è un amico…!

J: - Ah, davvero?

R: - Sì – gli disse, facendogli un sorrisetto di superiorità.

J: - Ah, beh, allora torno a lavorare – disse, in tono seccato.

S: - Aspetta, Junpei… grazie comunque!

J: - Figurati, per te questo e altro – disse, rivolgendo uno sguardo di sfida al biondo.

Solo allora ‘tornò a galla’ la parte razionale di Ryan, che lo indusse a pensare:

R: - “Perché mi sto comportando così? Sembra quasi che io…” //////

S: - Perché arrossisci?

R: - Io? No, non sto arrossendo! È solo che ho molto caldo…

La ragazza, ingenuamente, gli disse:

S: - Ah, sì? Pensa un po’ che io invece mi sto congelando… stamattina sembrava facesse caldo e mi sono vestita leggera, ma ora sto morendo assiderata…!

R: - Beh, si vede che io non sono freddoloso… senti, ti va di fare una passeggiata?

S: - Una passeggiata?

R: - Sì, una passeggiata, non ti ho mica chiesto di venire in camera mia, sai!

La ragazza si ritrasse tutta e fece un passo indietro.

R: - Mi dispiace, ho fatto una battuta cretina e assolutamente fuori luogo… “Sei un idiota, Ryan! Solo un grande idiota!” – Pensava, mentre si tirava pugni sulla testa (Molto intelligente… ndAya).

Strawberry lo vide e la fece quasi ridere vedere quel ragazzo così ‘importante’ in quella scuola e così pieno di sé schiaffeggiarsi da solo; quindi afferrò la manica della sua giacca, dato che si imbarazzava troppo a dargli la mano, e gli disse:

S: - Non fa niente! ^^ comunque vengo a fare la passeggiata!

R: - Bene! – le rispose, tirando un po’ il braccio per farle capire di mollargli la manica, dato che si sentiva un po’ idiota in quella posizione…

 

I due ragazzi uscirono dall’istituto, e iniziarono a camminare uno affianco all’altro.

La scuola si trovava in periferia, in un punto piuttosto isolato, quindi le stradine erano desolate; Strawberry era un po’ in soggezione…

R: - Che ne dici di dire qualche parola, giusto per fare qualcosa?

S: - Non so che dirti… fammi qualche domanda…

R: - Non so… hai fratelli o sorelle?

S: - Che io sappia, no…

R: - In che senso?

S: - Ho vissuto in un orfanotrofio finora…

R: - Ah, scusami per…

S: - Niente, tu non potevi saperlo… tu, invece?

La faccia del ragazzo si incupì, e dopo un po’ disse, in tono distaccato:

R: - …no…

S: - Mmh… quali sono i tuoi interessi, a parte picchiare la gente?

R: - Molto spiritosa… mah, non ho interessi in particolare… beh, però mi piace studiare. Dico sul serio. Mi piace conoscere cose nuove e apprendo in fretta.

S: - …ppppppfffff… AHAHAHAHAHAH!!

R: - Che cos’hai tanto da ridere, ora?

S: - No, è che… AHAHAHAH!! Uno che disturba continuamente le lezioni non dà l’impressione del secchione…

R: - Invece è così!

S: - Dai… non farmi ridere!!! AHAHAHAHAH!!!

R: - SMETTILA ORA! COSA NE VUOI SAPERE TU, EH? COSA? ORA LASCIAMI STARE!

Dopo queste parole, ci fu un interminabile silenzio.

Erano state tanto offensive le parole di Strawberry? Le sembrava di essere entrati un po’ in confidenza ormai…

Camminando camminando, i sue ragazzi arrivarono a scuola.

S: - Senti… anche se non capisco perché ti sia arrabbiato… scusami…

R: - Lascia stare, sono io quello che si deve scusare, è logico che tu non lo sappia…

Ma che cos’era questa cosa che non sapeva? Cos’era ‘sta benedetta cosa che aveva prodotto quel casino?

S: - Beh, io vado…

R: - No, aspetta! Torniamo al bar, ti offro qualcosa!

 

I due si sedettero ancora a quel tavolino, aspettando che il barista portasse il menù.

S: - Io resto volentieri qui, però non c’è bisogno che tu mi offra niente…

R: - Ehi, non posso far mica pagare ad una signora… - disse in tono sensuale.

S: - A-ah… *////////////////*

R: - Allora cosa prendi?

S: - Ma tu…

R: - Niente ‘ma’! Pago io!

S: - Ho capito, ho capito… allora, prendo una cola…

R: - DUE COLA, PER FAVORE!

J: - …subito…

Junpei portò loro le bibite (Potevano essere in lattina… così agitavo un po’ quella del biondino… eh eh… ndJunpei).

S: - Grazie…

R, J: - Prego!

R: - Ehi, dicevi a me…

J: - … o a lui?

S: - A-ehm… naturalmente… a tutti e due!

R, J: - Ah…

J: - Ciao Strawberry!

S: - Ciao!

Mentre i due sorseggiavano le loro bibite e parlavano, un ragazzo dietro a Ryan si giro si scatto verso di lui e gli fece cadere addosso tutta la cioccolata calda che stava bevendo.

R: - Il mio jeans di Armani… la mia giacca di Versace… la mia maglietta di Cavalli… Tu! come hai osato versare la tua cioccolata su di me, il dominatore incontrastato del Seirin?

?: - Ma io non…

R: - Non mi servono le tue stupide scuse!

Il ragazzo biondo alzò l’altro tirandolo per il colletto, poi gli diede un cazzotto in pieno volto, che lo fece cadere a terra.

Dopo qualche secondo si rialzò, ma Ryan gli tirò un calcio che lo fece ricadere; poi mentre era a terra lo prese a calci e pugni.

S: - ADESSO BASTA! SMETTILA, SHIROGANE!

Era Strawberry… Strawberry gli stava dicendo di fermarsi…

Un sacco di ragazze che aveva frequentato gli avevano detto di smetterla con quella vita… ma lui non aveva dato peso a nessuna… ma allora, perché ora sentiva la necessità di ascoltarla? E non stavano neanche insieme (Per ora… poi chissà cosa accadrà… lo scopriremo solo vivendo ndAya)!

Però… lui DOVEVA fermarsi… anzi, erano le sue mani che si stavano fermando da sole…

Ryan fissò negli occhi la sua ‘vittima’, ma subito dopo distolse lo sguardo…

A: - Ehi Ryan, che ti prende? Perché non lo finisci? – disse Akira, che passava di là per caso.

R: - LASCIAMI IN PACE; AKIRA! E [indicò Strawberry] ANCHE TU! LASCIATEMI IN PACE!

Detto questo, se ne andò.

A: - Ma che gli è preso…? Tu ne sai qualcosa?

S: - No… prima si comportava normalmente… e ora…

A: - Però è strano… cioè, non è che sia un male, però… da quando lo conosco, non si è mai tirato indietro… ha sempre picchiato chiunque anche per motivi futili… e poi mi risulta che ti abbia chiesto scusa… non l’aveva mai fatto, neanche con noi…

S: - E tu hai idea del perché sia cambiato?

Il ragazzo la squadrò da capo e piedi e aprì bocca per dire qual era secondo lui il motivo (Credo lo abbiate capito ndAya), ma poi abbassò lo sguardo e disse solo:

A: - No… non ne ho idea… senti, io devo andare… ciao…

S: - Ciao…

Strawberry tornò in camera.

S: - Iku, devo parlarti!

I: - Dimmi cara! ^^

S: - C’è un ragazzo che è diventato da poco mio amico, ma da un po’ si comporta in modo strano, e lo fa soprattutto quando sta con me…

I: - A-ha! Strawberry ha uno spasimante! Uao!

S: - Ma va’, che dici? Come fa quello lì ad essersi invaghito di me?

I: - Com’è?

S: - Beh, è figo…

I: - Ah, allora i suoi sentimenti sono corrisposti! Che aspettate a mettervi insieme?

S: - E smettila! – le disse, tirandole addosso un cuscino.

I: - STRAWBERRY È innamorata! Strawberry è innamorata!

S: - Non è vero!

I: - Sì, sì, Strawberry è…

Il viso di Strawberry si incupì.

S: - Senti Iku, io ti devo rivelare una cosa…

La ragazza le svelò quello che le aveva fatto Ryan.

I: - CHE COSA?!?!? E tu non l’hai detto a nessuno?

S: - …no…

I: - Cretina! Devi dirlo a qualcuno, quel ragazzo deve avere quello che si merita!

S: - No, non voglio che lui passi dei guai per un errore, inoltre mi ha già chiesto scusa, e penso che bisogna concedere una seconda chance a tutti…

I: - Sei sempre la solita… meno male che non sei cambiata. ^^ 

S: - _grazie…_ ^^

I: - Poi, se il ragazzo in questione è così carino… me lo presenti? Tanto tu hai detto di non essere interessata…

S: - Certo! Oggi però non è un giorno adatto, stamattina si è comportato in modo strano…

I: - Ok, lunedì allora?

S: - Va bene… senti, c’è una cosa che non ti ho ancora chiesto… come mai ti sei trasferita in questa scuola?

I: - No, non mi sono trasferita, ero già qui dall’inizio dell’anno! Ho solo cambiato stanza…

S: - Ah, capisco… “Quindi sicuramente lo conoscerà già…”

 

La giornata continuò normalmente.

 

L’indomani, Strawberry e Iku uscirono tutto il giorno con Yui e le sue amiche.

 

Il lunedì si riprendeva la scuola…

Strawberry si svegliò molto presto e, come tutte le mattine, andò a fare colazione.

Dato che mancava più di un’ora all’inizio delle lezioni, al bar non c’era praticamente nessuno. Si sedette al suo solito tavolo dove, dopo mezz’ora, si mise anche Ryan.

R: - Ciao…

S: - Ciao!

R: - Senti, io… io ti devo chiedere scusa per quello che è successo due giorni fa… anche se sicuramente ne avrai abbastanza delle mie scuse…

S: - Scuse accettate! ^^

R: - Ma come diavolo fai a perdonarmi ogni volta…?

S: - Finché tu mi chiederai di perdonarti, io ti perdonerò! ^^ Perché non dovrei?

R: - Sai… hai davvero un cuore grande… ehm… Momomiya…

S: - Senti, se preferisci chiamarmi per nome fai pure, anzi, lo preferisco! Ormai siamo amici, no?

R: - …sì… sì, certo! Sai, non immagini quanto io sia contento che tu abbia deciso di perdonarmi… e non mi riferisco all’altro ieri…

È vero… Strawberry l’aveva perdonato… e ormai non aveva più paura di lui, perché aveva capito che un qualche motivo lo aveva per fare quello che faceva…

I suoi pensieri furono interrotti dalla voce di una ragazza.

I: - STRAWBERRYYYY!!! CIAO!!!!

S: - Ah, ciao Iku! Shirogane, ti presento la mia amica Iku Kadena… Iku, Lui è Ryan Shirogane…

I: - Sarebbe questo qui il tuo nuovo amico?

S: - Già… “Come immaginavo sa chi è…”

R: - Beh, piacere Kadena…

S: - …piacere… senti, ti rubo Strawberry un attimo, aspettala che torna subito, eh?

Iku trascinò l’amica in un angolo del locale e le disse:

I: - Cosa aspettavi a dirmi che il tuo amico è Shirogane? Ti rendi conto che sei diventata amica di un violento e figlio di papà?

S: - E tu allora? Pensavo che fossi rimasta la stessa ragazza che conoscevo cinque anni fa! Invece oggi scopro che sei diventata come tutti gli altri, una che si fa guidare da stupidi pregiudizi! Su chi può contare quel ragazzo se nessuno si fida di lui solo in base a questo motivo stupido, su chi?

Quella frase l’aveva urlata così forte che anche Ryan l’aveva sentita.

E ne era lusingato… nessuno lo aveva mai difeso a quel modo.

I: - Ma Strawberry… sì, hai ragione. Scusami. E chiedi scusa anche a lui da parte mia.

S: - …va bene… non fa niente, Iku…

I: - Beh, io vado, ci vediamo dopo le lezioni…

Strawberry tornò dal biondo.

R: - Senti rossa, ti va di fare una passeggiata?

S: - Ok, però chiamami per nome.

R: - Va bene… Strawberry… ///////// Anche tu… anche tu mi puoi chiamare Ryan…

S: - Non so… sono un po’ restia a farlo… l’ultima volta che l’ho fatto mi hai costretto a diventare tua schiava…

R: - Sì, ma ora è diverso. Chiamami per nome.

S: - Ok… Ryan…

I due si incamminarono silenziosamente e dopo poco tempo, Ryan la prese per mano.

S: - Senti… Ryan… potresti… ehm, lasciarmi la mano?

R: - Perché, ti do forse fastidio?

S: - No, è che… “Così sembriamo…” //////

R: - Pensavi che la gente potrebbe fraintendere, vero?

S: - Ehm… beh… ad essere sinceri… sì! O//////o

R: - Ah, bene… allora… te la lascio…

S: - No, non ti arrabbiare! Ti prego…

R: - Beh, allora… - disse, e le riprese la mano.

S: - A-ehm…

I due chiacchierarono allegramente, fin quando arrivarono vicino alla scuola e videro un gattino: gli mancava una zampina, era tutto sporco e sembrava avesse fame.

S: - Oddio… poverino… - disse, prendendolo in braccio.

R: - E dai, non toccare quel coso! È tutto sporco, e poi sarà pieno di pulci!

S: - Ma povero, ha bisogno di cure… è così messo male… e solo…

R: - “Solo…”

S: - Ora, gattino, andiamo dal lattaio a prenderti da mangiare!

La vista della ragazza, però, cadde sull’orologio.

S: - Oddio, è tardissimo! Devo subito tornare in classe, fra due minuti inizia la riunione dei rappresentanti di classe… e non posso mancare… - Strawberry rimise il gattino dov’era – Non puoi accudirlo tu, Ryan?

R: - Certo che no! negli ultimi tempi ho già fatto abbastanza carità, ma sono pur sempre…

S: - …carità… ti riferivi forse a me, eh?

R: - No, io non…

S: - Tu… tu dopo che io ti ho perdonato l’avermi quasi stuprata, dici che hai fatto ‘abbastanza carità’? SEI UNO STRONZO! NON TI VERGOGNI? D’accordo, io perdono sempre tutti, ma anche la mia pazienza ha un limite! E l’ha raggiunto proprio ora!

La ragazza corse via.

R: - “Accidenti… proprio ora che stavamo diventando amici sul serio, ho rovinato tutto… io… veramente non mi riferivo a lei… ma… ha ragione. Mi ha perdonato già troppe volte. Però… non voglio perderla…”

Guardò in basso.

Il gattino lo guardava con occhi ‘supplichevoli’…

 

Ore 1:30. Le lezioni erano appena finite.

S: - “Quel cretino non si è fatto vedere in classe… ma sì, meglio così… ora però c’è quel gattino che mi aspetta..! Poveretto, l’ho lasciato lì per tutto questo tempo…”

Arrivata nel luogo dove l’aveva lasciato, Strawberry rimase quasi sbalordita: davanti a lei c’era Ryan che teneva in braccio il micetto e, con le mani tutte graffiate, gli dava del latte con un biberon piccolo.

S: - Ma… ma tu…

R: - Rimangio tutto ciò che ho detto. Comunque non mi riferivo a te con quel…

S: - Sì, sì…

R: - E poi… questo gatto mi ricorda tanto te… e ho pensato… che mi piacerebbe prendermi cura di te nello stesso modo in cui ho accudito lui…

Una guancia di Strawberry fu solcata da una lacrima solitaria.

R: - Vieni qui…

I due si abbracciarono… e si strinsero forte… in fondo entrambi erano soli… e avevano bisogno l’uno dell’altro…

Strawberry chiuse gli occhi: si aspettava che lui la baciasse; dal canto suo il ragazzo voleva farlo, però aveva paura che la ragazza si sarebbe allontanata nuovamente da lui, e questo non poteva sopportarlo.

Dopo qualche secondo il biondo sciolse l’abbraccio.

S: - “Perché non mi ha baciata? Ma che cavolo pensi, Strawberry? Perché ti avrebbe dovuto baciare? Non state mica insieme! E poi mica lo ami, dico bene? Ehm… è vero che non lo ami, no? O mio Dio… ma sì, è impossibile che io mi sia innamorata proprio di lui… almeno credo”

Ryan, porgendole il mignolo, disse:

R: - Amici come prima?

S: - Sì… amici… - disse stringendogli il mignolo con il suo.

I due tornarono dentro fianco a fianco e con il braccio di uno sulla spalla dell’altro.

La distanza fra di loro si era accorciata molto.

Forse anche più del previsto…

 

To Be Continued…

 

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

Per il tizio che si firma tuo_fan_sfegatato… io non mi offendo certo per quello che dici, ma credo che sia tu ad avere un comportamento sbagliato nei miei confronti… prima mi scrivi tutte quelle cose e poi non ti firmi? Mi piacerebbe se mi dicessi il tuo nome. Grazie

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: Il Confine Tra Amore e Amicizia – Il Ballo di Primavera ***


Capitolo 4: Il Confine Tra Amore e Amicizia – Il Ballo di Primavera

Capitolo 4: Il Confine Tra Amore e Amicizia – Il Ballo di Primavera

 

Era una mattina come tutte le altre.

Cominciava un giorno nuovo per tutti e quindi anche per Strawberry.

DRIIIIN! DRIIIIN!

S: - Uhm… è già mattina…?

I: - Strawberry, è tardissimo! – le disse Iku, la quale si era già preparata e stava per uscire. – Alzati!

S: - Non voglio… in fondo, che succede se bigio un giorno…

I: - Dai, questo atteggiamento non è da te! Comunque vedi che succede ad andare a dormire tardi?

S: - E smettila di fare la mammina… che ci posso fare se non riuscivo a dormire ieri…

I: -Sì, scommetto che stavi pensando a Shirogane e a come ti piacerebbe se ti violentasse di nuovo…

S: - …Smettila, scema… mmh… e ora lasciami dormire…

I: - Comunque, a parte gli scherzi, tu vai davvero dietro a quello, no?

S: - …no… ti ho già detto che siamo solo amici…

I: - Ah, sì? Allora perché stanotte nel sonno urlavi: ‘Perché non mi hai baciata, Ryan…’

La ragazza si alzò immediatamente dal letto.

S: -CHE COOOOOOSAAAAA?!?!?!

I: - Ah, finalmente ho trovato il modo per farti alzare! ^^

S: - Quindi stavi mentendo, vero?

I: - No no, nient’affatto! Davvero stanotte dicevi: “Ryan, perché ieri non mi hai baciata? Io mi aspettavo che lo facessi”…

S: - Ma sì, era solo uno stupido sogno, no? //////////////

I: - Allora perché sei arrossita? Comunque i sogni sono la materializzazione dei desideri inconsci…

S: - Dai, smettila di sparare cazzate!

I: - Ma se ieri lo hai difeso a quel modo… a proposito, hai capito che stavo scherzando, vero?

S: - Stavi scherzando?

I: - Sì, era un modo per mettere alla prova i tuoi sentimenti! E, come vedo, ha funzionato!

S: - [in tono scherzoso] Mi viene una gran voglia di pestarti… solo che dobbiamo andare a lezione ed è già tardi, quindi rimandiamo a dopo!

I: - Io vado, Strawberry! Ciao!

S: - Ciao!

 

Dopo un po’, anche la rossa andò a lezione.

Abe: - Come mai questo ritardo, Momomiya?

S: - Ehmbeh“Non mi volevo svegliare perché stanotte ho dormito poco perché pensavo a Ryan… non credo vada bene come risposta…”

Abe: - Se non hai una motivazione valida, resti qui un’ora in più dopo le lezioni!

S: - “Uffa… ho fatto solo 15 minuti di ritardo… non è giusto!”

Abe: - Bene, ora vi restituisco le verifiche di venerdì. Le migliori sono state… quella di Shirogane e quella di Momomiya.

La professoressa distribuì le verifiche. Quella di Ryan segnava un bel 100/100, quella di Strawberry 88/100.

Abe: - Momomiya, non è male come voto, però… da te mi aspettavo di più…

Effettivamente la rossa in quella settimana aveva studiato molto poco. Beh, e con tutto quello che le era successo, chi ci sarebbe riuscito?

S: - …sì… ha ragione, professoressa…

 

All’ultima ora ci fu inglese.

Quando finì, la professoressa Abe tornò in classe per fare un’ora di lezione con Strawberry.

Tutti gli alunni si alzarono, tranne la ragazza rossa e… Ryan.

R: - Prof, posso restare anch’io?

Abe: - Non mi era mai stata fatta una richiesta del genere… da Shirogane poi… beh, se lo vuoi, certo che puoi restare!

Strawberry si sedette nel banco più vicino alla cattedra, e fu seguita subito dal ragazzo, che si sedette affianco a lei.

I due erano molto vicini, l’uno a contatto con l’altro.

Ryan aveva messo un braccio sulle sue spalle.

Abe: - Ma voi due… non state insieme, vero?

S: - ^^ No, siamo…

R: - …amici ^^

Abe: - Ma quello che è successo settimana scorsa…

S: - Dimenticato ^^

Sì, Strawberry l’aveva perdonato completamente… aveva capito che era un bravo ragazzo, anche se cercava di nasconderlo dietro a quell’atteggiamento… e poi, il giorno prima era stato così dolce… e lei adorava le persone dolci…!

Abe: - Ma come…

R: - Strawberry ha proprio un gran cuore… io adoro il suo carattere… ^^

Abe: - “Mah, saranno solo amici… ma a me sembrano molto di più una coppia…”

 

I tre passarono tutto il tempo a parlare di quello che succedeva tra Ryan e Strawberry che alla fine non fecero neanche la lezione di recupero.

Abe: - L’ora è passata! Potete andare!

S, R: - Arrivederci!

I due andarono a mensa a mangiare.

S: - Uffa, sono già le 14:30… ho una fame… che cavolo mi ha tenuta a fare un’ora in più quella lì? Ah, a proposito, grazie di essere rimasto anche tu…

R: - Figurati, con tutto quello che tu fai per me, mi devo sdebitare in qualche modo, no?

La ragazza gli sorrise.

 

Il giorno dopo ci sarebbe stato il ‘fatidico’ ballo di primavera.

Già al mattino la scuola era piena di striscioni e cartelloni vari.

L’attenzione di Strawberry si soffermò su una scatola con un foro per ‘imbucare’ fogli. Un pagina attaccata ad essa diceva:

S: - ‘Vorresti essere la prossima reginetta del Seirin..? Allora imbuca un foglio con su scritto il tuo nome, cognome e classe, e parteciperai al concorso per diventarlo!’ Uhm… potrei partecipare… giusto per divertimento… tanto, con tutte le ragazze che ci sono, non mi considereranno nemmeno…

La ragazza strappò un foglio da un quaderno, scrisse i suoi dati, e lo imbucò nella scatola.

R: - Non pensavo che una come te partecipasse a queste cose… - disse Ryan, che era appena arrivato.

S: - Ah, ciao Ryan! Comunque, perché non dovrei partecipare? Mi trovi brutta?

R: - No, no, nient’affatto! Solo che non pensavo… vabbè, tanto anch’io ho già dato la mia adesione…

S: - Per diventare reginetta? O__o

R: - Ma va’, scema! Per il re!

S: - Ah, non sapevo che ci fosse lo stesso concorso anche al maschile… beh, buona fortuna!

R: - Buona fortuna anche a te! – poi, sussurrando nell’orecchio, le disse: - _anche se non ne hai bisogno…_

S: - Eeh? ////////////////////////////////////////////

R: - Scherzavo, scherzavo! Ora che ne dici di andare a lezione?

Le lezioni ormai erano tranquille, Ryan non faceva più confusione…

Quella ragazza lo aveva cambiato.

Lo aveva cambiato profondamente.

Non sapeva esattamente perché; sapeva solo che non voleva tenere un comportamento che potesse ferirla…

Le voleva bene.

Gli sembrava che da lei ricevesse tutto l’affetto che i suoi genitori gli avevano negato.

E la cosa era reciproca.

 

Al pomeriggio, Strawberry si diresse verso la palestra per il club di ginnastica, ma scoprì che, dato che la festa si sarebbe tenuta in palestra, quel giorno non ci sarebbe stata la lezione.

Rimase per un po’ lì a guardare i professori e gli alunni che mettevano fiori, striscioni, luci…

Dopo qualche minuto arrivò Ryan.

R: - Oggi non c’era il club?

S: - Sì, ma stanno già mettendo a posto per stasera…

R: - Che peccato, mi sarebbe piaciuto guardarti volteggiare sulla sbarra come l’altra volta…

S: - O///////////////////////////////////o

R: - Ma tu arrossisci per ogni minima cosa?

S: - Chi, io? ^//////^

R: - Esatto…

S: - Beh, anche tu non scherzi…

R: - Io? Tsk! Secondo te io, Ryan Shirogane, il dominatore incontrastato del Seirin, riesco ad arrossire? Figurati!

S: - Sì, sì, io avrei voluto far vedere a tutti come ti sei comportato ieri con il gattino… e con me…

R: - ///////////////////////////////////////////////

S: - Ecco… come immaginavo…

R: - Beh, ma se tu dici così vuol dire che mi preferisci da cattivo ragazzo, no?

S: - No, no… _Sei molto meglio così…_

R: - O////////////////////////////////////////////////////////////////////o

S: - E meno male che non arrossivi… beh, io devo andare a studiare… ultimamente sono rimasta un po’ indietro…

R: - A causa mia?

S: - Beh, no, non è che… ////////////////// cioè, io…

R: - Scommetto che nel dizionario ‘Da Lingua di Strawberry a Giapponese’ quello che hai appena detto suona come un bel ‘sì’…

S: - Effettivamente è così, ma non ti arrabbiare!

R: - E come potrei? Ho una spasimante che mi ama così tanto che perde anche la concentrazione per lo studio, la sua attività preferita…

S: - E smettila! Al massimo è il contrario… guarda che sei stato tu a dirmi…

R: - Sì, sì, ok, ora chiudi la bocca però! Senti, visto che è stata colpa mia, se vuoi ti do una mano…

S: - Beh, accetto volentieri! In fondo tu hai preso 100/100, no?

R: - Già… andiamo in camera mia o nella tua?

S: - Mah… per me è uguale…

R: - Forse è meglio da me… c’è il letto matrimoniale, no?

S: - Cretino! Guarda che io non ho dimenticato nulla, eh? Quella storia potrebbe venire fuori da un momento all’altro…

R: - Cosa?

S: - Scherzavo, scherzavo!

R: - Forse sarebbe meglio andare da te…

S: - Ok… andiamo

I due si diressero verso la stanza della ragazza e cominciarono a studiare insieme.

R: - Bene, penso proprio che tu abbia capito! La lezione è ufficialmente finita!

S: - Finalmente… non ne potevo più…

I due erano seduti uno di fronte all’altro.

R: - Ora… possiamo occuparci di altro… che ne pensi…?

Ryan spinse la schiena in avanti e avvicinò la ragazza a lui, cingendole la vita.

Strawberry mise le braccia dietro al collo di lui.

I loro volti si avvicinavano sempre di più…

I due ragazzi inclinarono la testa e chiusero gli occhi.

Ormai le loro labbra quasi si sfioravano, quando…

I: - CIAO STRAWBERRY, COME…? Ah, scusatemi… ora tolgo il disturbo… (Brutta £%$&*°§#@€&*°§°§#@€#£%$&*°!!! NdTutti [anche Aya] Ma scusa, prima scrivi ‘ste cose e poi la insulti? Mmh… forse dobbiamo prendercela con Aya…ndLettori Scusate, che cosa significano quei mitragliatori? ^__^’’’ndAya Indovina un po’! ndLettori Vi prego, almeno fatemi finire la ff… ndAya Ok… ndLettori)

Iku aveva appena aperto la porta d’ingresso.

I due ragazzi, appena avevano sentito la sua voce, si erano staccati.

S: - No no, resta pure, tanto lui se ne stava andando… giusto?

R: - Giusto… ciao Strawberry… ciao Kadena…

I: - Ciao! Ah, a proposito, scusami per come mi sono comportata ieri…

R: - Figurati! Ciao!

S: - Ciao…

Il ragazzo se ne andò e chiuse la porta dietro di sé.

I: - Non provare a dirmi che non è come sembra, Strawberry…

S: - Il problema è che è proprio così! Lui non mi piace!

I: - Sì, sì… dai, ammettilo che sei cotta di lui!

S: - No, non è così, mi sono solo lasciata trasportare dall’atmosfera che c’era…

I: - Sì, che bell’atmosfera i compiti di matematica… dai, non sono tua madre, non mi devi nascondere nulla!

S: - No, io non ti nascondo proprio niente… io… non sono sicura di sapere quello che provo… io gli voglio bene… io e lui ci capiamo l’un l’altro… però… non lo so, proprio non lo so…

I: - Ecco, ora va meglio! Ora finalmente ti capisco! Dai Strawberry, vedrai che prima o poi farai chiarezza sui tuoi sentimenti… cambiando argomento, hai visto che stasera c’è il ballo?

S: - Certo, come avrei potuto non saperlo, la scuola è tappezzata di cartelloni e striscioni… tu hai comprato un bel vestito per l’occasione?

I: - Certo! Tu?

S: - …sì…più o meno…

Strawberry ripensò al vestito che aveva visto in quel negozio… com’era bello… purtroppo non aveva potuto comprarlo… ma sì, pazienza. Se qualcuno la avrebbe apprezzata non era certo per il vestito… però le scendeva così bene…

I: - In che senso?

S: - Che non è elegantissimo, però è carino…

I: - Ho capito. Scendiamo giù a mangiare? Almeno dopo abbiamo tutto il tempo per prepararci…

S: - Va bene…

Dopo mangiato, le ragazze tornarono in camera.

Iku si mise subito il suo vestito: aveva un corpetto bianco con una gonna molto vaporosa e degli stivali che arrivavano al ginocchio.

S: - Uao, Iku! Stai benissimo!

I: - Grazie! Tu non ti vesti?

S: - …sì…

La ragazza aprì l’armadio e prese il completo che aveva comprato.

Dopo averlo messo…

I: - Mmh… non è esattamente elegante, però… ti sta bene…

S: - …grazie…

I: - Non ti piace?

S: - No, è che…

TOC TOC

S: - Chi è?

Y: - Sono io, Yui!

S: - Entra!

Y: - Permesso… oh, che bel vestito che hai, Kadena! Senti, ti posso rubare Strawberry un attimo?

I: -Certo!

Strawberry e Yui andarono nella camera di quest’ultima.

Y: - Sai Strawberry, quel vestito ti sta bene… ma credo che questo ti piaccia di più… - disse, prendendo l’abito che tanto piaceva a Strawberry

S: - COSA? Ma questo… questo è il vestito che avevo provato a quel negozio… perché me l’hai comprato? Non dovevi! E poi non ho abbastanza soldi per pagarlo!

Y: - È un regalo da parte mia, accettalo! ^^

S: - Ma no… non dovevi…

Y: - E dai, smettila di comportarti così! Dì quello che pensi veramente! Se sei contenta, dillo a chiare lettere!

S: - Ok… grazie, mi hai reso felice! ^^

Y: - Bene, ora togli quel completo e metti questo!

La ragazza rossa fece come le aveva detto…

Y: - Bene, ora metti queste! – disse, porgendole un paio di calze autoreggenti nere con la giarrettiera.

S: - Che cosa? Io dovrei mettere quella roba…?

Y: - Esattamente!

Dopo averle messe…

S: - Io non uscirò da questa stanza finché non tolgo queste cose!

Y: - Dai, segui i miei consigli! Stai benissimo! Ora ti sciolgo i codini e ti trucco…

Dopo aver completato l’opera, la ragazza era splendida: aveva i capelli sciolti e ondulati e un filo di trucco che le valorizzava i già bellissimi grandi occhi.

Y: - Uhm… - disse Yui squadrandola da capo a piedi – mi sembra che manchi qualcosa… Ah! Le scarpe!

Infatti Strawberry portava un paio di scarpe ‘a ballerina’, che quindi non avevano tacco, e per di più non erano abbinate al vestito.

Y: - È molto meglio se metti queste… - le disse, porgendole un paio di scarpe a punta con i tacchi a spillo.

La rossa le mise.

S: - Ma come diavolo si fa a camminare su ‘sti trampoli, me lo spieghi?

Y: - Per belle apparire bisogna soffrire e sopportare in silenzio, e la stessa cosa vale per conquistare Ryan Shirogane…

S: - Che cooosaaaa?!?! Mica io lo voglio… ////////////////////////////////

Y: - Scherzavo! ^^ almeno credo…

S: - Infatti è così! È proprio così!

Y: - Sì, vabbè… andiamo?

Le due andarono prima nella camera di Iku, poi tutte insieme andarono in palestra, dove si sarebbe tenuto il ballo.

Quando arrivarono, Strawberry notò che molti sguardi erano su di lei, e soprattutto sul suo sedere…

Il problema era che erano sguardi di ragazzi che sicuramente stavano pensando a qualcosa di indecente…

S: - Senti Yui, questo vestito mi sta male dietro?

Yui si fermò un attimo per controllarle il vestito e solo allora si accorse che…

Y: - Ehm, Strawberry, ti eri mai accorta che il vestito dietro è completamente trasparente…?

S: - CHE COOOOOOOOOOOSAAAAAAAAAAAAAAA!??!?!?

L’aveva urlato così forte che tutti si erano girati a guardarla.

S: - No, io torno su a togliermelo!

Y: - Dai, non ti fai neanche vedere da Shirogane?

S: - E basta con ‘sta storia di Ryan!

I: - Ah, anche tu pensi che lei sia innamorata di Shirogane, eh? Pensa che ieri si stavano per…

S: - Ho detto bastaaaaaaa!!!

Y: - Continua, continua Kadena…

I: - Stavano per baciarsi… se non fossi arrivata io chissà fino a che punto sarebbero arrivati…

S: - Te lo dico io, a nessuno! Ti ho già detto e ripetuto che mi sono solo lasciata un po’ trasportare…

I: - Sì, sì… secondo te, Nomura, si crea un’atmosfera da bacio durante delle ripetizioni di matematica?

Y: - Certo che no! Come si fa?

I: - Ecco, vedi? Anche Nomura la pensa come me!

S: - Sì, d’accordo, forse avete ragione voi, ma comunque io lo avrei fermato!

I: - Ah, sì? Allora perché gli cingevi il collo? Dai, ammettilo che ti piace!

S: - Iku, ti ho già spiegato la situazione, quindi non rompere più!

I: - Vabbè…

R: - Uao Strawberry, sei uno splendore! – disse Ryan appena arrivò.

S: - G-grazie… ^///////^

R: - Anche voi due non scherzate, però! Ah, ma tu sei… ehm… Nomura, giusto? Eri in classe con me due anni fa, vero?

Y: - Già, sono quella che vi divertivate a tormentare…

R: - Ma noi lo facevamo per Hiroshi! Da quando gli hai dato quel clamoroso due di picche è cambiato! Non si è più comportato male, non ha più fatto casino in classe…

Y: - Beh, non mi sembra una cosa tanto negativa… comunque è successa la stessa cosa anche a te, sai? L’unica differenza è che a te è accaduto per il motivo contrario…

R: - ///////////////////////////////////////////////////////////

Y: - Ma guarda… tra te e Strawberry fate a gara a chi arrossisce di più, eh? Eppure due anni fa eri così insensibile…

R: - Che cosa ne vuoi sapere, tu? Guarda che, anche se non ci crederai, avevo un buon motivo per fare quello che facevo…

Strawberry, intanto stava parlando con Iku, e non aveva sentito una parola di quello che avevano detto Yui e Ryan.

I quattro ragazzi chiacchieravano allegramente, quando un altro bel ragazzo si avvicinò a loro.

S: - Ciao Junpei!

J: - Ciao Strawberry… ma come sei carina stasera…

S: - Grazie…

R: - Ciao Kawahita!

J: - Ah, ci sei anche tu…

R: - Ma come, io ti saluto cordialmente e tu mi rispondi così? Sei cattivo, mi spezzi il cuore…

I: - [sussurrando a Yui]: - Sembra che stiano combattendo entrambi per il cuore di Strawberry.

Y: - [sussurrando a Iku]: - Già già.

S: - Ehm, sentite ragazzi, che ne dite di finirla qui e di cercare di essere amici almeno per stasera?

J: - Certo! “come no…”

R: - Ci proverò… “sarà mooooolto difficile, però…”

J: - A proposito, chi sono queste due belle ragazze?

S: - Lei è Iku Kadena e lei è Yui Nomura

J: - Io sono Junpei Kawahita, piacere!

I, Y: - Piacere nostro!

Intanto un ragazzo si era avvicinato a Strawberry.

?: - Ehi bella, sei libera?

J, R: - NO!!

?: - Ehi, calmatevi! Comunque non l’ho chiesto a voi!

J: - Sì, ma ora smamma, oppure…

R [scrocchiandosi le dita] : - …te la dovrai vedere con noi!

?: - Ok, ho capito il messaggio…

Il tipo se ne andò.

S: - …grazie…

R, J: - Di niente!

I: [sussurrando a Yui] - _Per te chi vincerà questa lotta all’ultimo sangue? Io scommetto su Shirogane…_

Y: [sussurrando a Iku] - _Per me invece la spunterà il nuovo venuto…_

 

I cinque ragazzi si sedettero.

Partì la musica: subito Junpei ne approfittò, battendo il rivale sul tempo.

J: - Ti va di ballare, Strawberry?

S: - No, non sono capace…

J: - Dai, non fa niente!

S: - Il problema è che io non ho mai ballato…

J: - Beh, allora questo è il momento giusto per imparare!

S: - Ok…

I due scesero in pista: era una canzone tipica da discoteca.

J: - Sai, non sei male per essere una che non ha mai ballato…

S: - …grazie… ti ringrazio di essere sempre così gentile con me…

J: - La cosa mi viene spontanea… ^^

S: - Ah, la canzone è finita, io mi vado a sedere…

J: - Grazie per il ballo!

S: - Grazie a te!

La canzone successiva partì dopo qualche secondo: era un lento. Questa volta fu Ryan ad avere la meglio.

Si inginocchiò e le disse:

R: - Posso avere l’onore di questo ballo?

S: - Ma io… ///////////////////// non ne sono capace…

R: - Non fa niente, lasciati guidare da me…

I due andarono sulla pista.

R: - Allora, tu mi devi mettere le mani dietro al collo e io sui tuoi fianchi… ecco, così!

A Strawberry venne in mente quello che era successo poche ore prima… erano nella stessa posizione… le mani di lei sul suo collo e le braccia di lui sulla vita… e poi… ah, se non fosse entrata Iku…

S: - “Guastafeste…”

R: - Ma lo sai che sei bravissima?

La frase pronunciata dal biondo la fece ritornare sul nostro pianeta.

S: - A me non sembra… ma se lo dici tu…

R: - Strawberry?

S: - Sì?

R: - _Perché non riprendiamo da dove avevamo interrotto questo pomeriggio…?_

S: - _Molto volentieri…_

Di nuovo i loro volti si sfiorarono, entrambi inclinarono la testa, ma al momento cruciale…

A: - Ehi! Ciao Ryan! Ah, ma stavi ballando con Strawberry, eh? Altro che amici… (NOOO!!! NON MI DECAPITATE, CARI LETTORUCCI MIEI!! TOT ndAya)

Iku e Yui osservavano la scena.

I: - Ho vinto la scommessa! Shirogane e Strawberry si sono baciati! Quindi mi devi 1000 yen(Circa 8 € ndAya)!

Y: - No, guarda che non si sono baciati! Stavano per farlo, ma è arrivato un morettino che li ha interrotti sul più bello… quindi non ti devo niente! Ahahah!

I: - …uffa…

 

Tornando dalla pseudo-coppietta più sfortunata che ci possa essere…

R: - Senti, perché non ti trovi una ragazza e non vieni più a rompere le scatole a me?

S: - //////////////////////////////////////////

A: - Se riesci a trovarmela tu…

S: - Guarda, vedi quelle due ragazze laggiù, una bionda e l’altra castana? Ecco, loro forse saranno interessate a te!

 

I: - Perché ora ci sta indicando? Non è che si è accorta che la stiamo ‘spiando’?

Y: - E perché quel morettino viene verso di noi?

A: - Ehi ragazze, come vi butta? Io sono Akira Aino, piacere… ah, ma tu sei… Nomura, giusto? Quella che ha spezzato il cuore…

Y: - …A Hiroshima, sì, sono proprio io…

I: - Io sono Iku Kadena, piacere! Senti, penso che tu conosca Strawberry, no?

A: - Sì, allora?

I: - Ecco, io e Nomura abbiamo aperto una scommessa… cioè, secondo te Strawberry bacia prima Shirogane o Kawahita?

A: - Kawahita… è il barista, giusto? No, non me lo vedo proprio… io scommetto su Ryan! Quant’è la posta in gioco?

I: - 1000 yen!

A: - Bene! Voi su che scommettete?

Y: - Io su Kawahita e lei su Shirogane.

I: - Stavo per vincere quando sei arrivato tu a interromperli…

A: - Perché, si stavano baciando? Non me ne ero neanche accorto…

Y: - Immagino, avrai avuto l’orgoglio talmente ferito per non aver rimorchiato nessuna ragazza…!

Ormai il lento era finito.

S: - Guarda! Di là stanno allestendo un karaoke! Andiamo?

R: - Certo! – Le rispose, prendendola a braccetto.

R: - Io vado a cantare qualcosa! Tu ammira la mia performance canora!

?: - Bene, ora Ryan Shirogane ci canterà ‘Vento d’estate’ di Niccolò Fabi (Mi sa che non la conosce nessuno… ndAya)

R: - Dedico questa canzone ad una ragazza speciale…

 

Ho lasciato scappar via l'amore
l'ho incontrato dopo poche ore
è tornato senza mai un lamento
è cambiato come cambia il vento

vento d'estate
io vado al mare voi che fate
non m'aspettate
forse mi perdo

ho pensato al suono del suo nome
a come cambia in base alle persone
ho pensato a tutto in un momento
ho capito come cambia il vento

vento d'estate
io vado al mare voi che fate
non m'aspettate
forse mi perdo

 

Ho lasciato scappar via l'amore
l'ho incontrato dopo poche ore
è tornato senza mai un lamento
è cambiato come cambia il vento


vento d'estate
io vado al mare vado al mare
non mi aspettare
mi sono perso

 

Ryan aveva davvero una bella voce, ed aveva cantato benissimo…

S: - “Una ragazza speciale… forse si riferiva a me… e poi… quelle parole… ho lasciato scappar via l’amore… è tornato senza mai un lamento… però… ha detto l’amore… /////////////////////////”

R: - Allora, come sono andato?

S: - Bene… canti benissimo… sai…

R: - Oh, grazie… finché ci sarà una ragazza così speciale ad ispirarmi…

 

Intintole due impiccione chiacchieravano con Akira e Junpei, si trovavano molto in sintonia, soprattutto Junpei con Yui e Iku con Akira.

Y: - Ehi Aino, alla fine hai rimorchiato, eh?

A: - Sì, ma ho notato che tu invece ti sei fatta rimorchiare dal barista… scusa, mica avevi scommesso su di lui..?

J: - Scommesso?

Y: - No, niente… non ti conviene ascoltare quel cretino, sai?

A: - Scusa, tu non ci provavi con Momomiya, Kawahita?

J: - Sì, ma purtroppo lei ha occhi solo per Shirogane… ;__;

A: - Beh, ma noto che ti stai rifacendo con Nomura…

J: - Beh, in mancanza d’altro…

Y: - EHI!

J: - Dai, lo sai che scherzavo, no? – disse, baciandola.

A, I: - SGANCIA GLI YEN!

 

Tornando da Strawberry e Ryan…

R: - Balliamo?

S: - Molto volentieri…

R [sussurrando nell’orecchio]: - _Lo sai… ho pensato al suono del tuo nome… a come cambia in base alle persone…_

Strawberry sussultò.

Aveva sentito bene, aveva detto ‘del tuo nome’… ‘del tuo’…

R: - Meno male che… sei tornata senza mai un lamento…

Le loro labbra si avvicinarono di nuovo, ma arrivò uno studente che li prese per i polsi e li trascinò sul palco, dove poco dopo avrebbero premiato il re e la reginetta di quell’anno scolastico.

R: - “Ma che cazzo, sempre sul più bello arrivano ‘sti scassaballe…”

Presentatore: - Bene, ora premieremo il ragazzo e la ragazza che hanno ottenuto più voti! Allora, proclamiamo prima il re! al decimo posto c’è… al nono… al ottavo… ecc ecc… il vincitore, nonché re del Seirin dell’anno scolastico 2005/2006 è… Ryan Shirogane!

Pubblico: - Uuuuuuuuuuuuaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhh!!

A Ryan fu messa una corona e una fascia.

Presentatore: - Invece la reginetta di quest’anno è… Strawberry Momomiya!

Pubblico: - Uuuuuuuuuuuuuuuuuuaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhh!!

S: - “O mio Dio… ha detto proprio il mio nome… vuol dire che… sono la più votata? Oh mamma… che imbarazzo…” ///////////////////////////

Strawberry si mise di fianco a Ryan e anche a lei venne posta una coroncina sul capo e una fascia che la indicava come Nuova Reginetta del Seirin.

R: - _Uao Strawberry… pare che abbiamo vinto entrambi…_

S: - _Già… ma io sono tremendamente in imbarazzo!_

R: - _Ma ti imbarazzi per tutto, tu?_

Pubblico: - Discorso! Discorso!

Presentatore: - Beh, i ragazzi aspettano il vostro discorso! – Disse, passando il microfono a Strawberry.

S: - Ehm… ////////////////////////// Ringrazio tutti coloro mi hanno votato… anche se non credo di meritarmelo… /////////////////////////// beh, dato che sto morendo dalla vergogna non credo di avere nient’altro da dire…
Pubblico: - Uuuuuuuuuaaaaaaaaaaaaahhhhhhhh!! Gran bel discorso!!!!!!!!!!!!!

Ryan rubò il microfono di mano a Strawberry e disse:

R: - Innanzitutto ringrazio tutte coloro mi hanno votato! Grazie e continuate così! ^.-  Ora invece voglio comunicare a voi e al mondo intero che io sono pazzamente, follemente, smisuratamente innamorato della ragazza che ora sta alla mia sinistra! Ti amo, Strawberry!

S: - Che cooooosaaaaa?!?!?! ///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

R: - Che cosa mi rispondi, Strawberry?

S: - Anch’io… ANCH’IO TI AMO, RYAN!

Pubblico: - BACIO! BACIO! BACIO! BACIO! BACIO! BACIO! BACIO! BACIO!!!

I due ragazzi si misero uno di fronte all’altro, si avvicinavano l’un l’altro… i loro corpi… i loro volti… i loro cuori…

Le loro labbra si toccarono, finalmente si baciarono… Strawberry lo abbracciava, lui giocava con la lingua di lei, un turbinio di emozioni li avvolgeva… se l’altra volta che lui l’aveva baciata nessuno aveva sentito niente, adesso era ben diverso… perché… i due erano ben consapevoli di amarsi l’un l’altro.

 

A, I: - Nomura, ci devi ancora pagare, sai?

 

Dopo un po’, i due scesero dal palco.

Y: - E bravi i nostri piccioncini! Visto che avevo ragione io, Strawberry?

S: - Ok, te lo concedo…

R: - Ehi Kawahita, come ti va la vita? “muahahahahahahah!! (Risatina sadica)”

J: - Benissimo, figurati che stasera mi sono messo con Nomura… vero, cara?

Y: - Già! ^^

R: - “ ‘azz… il mio piano di vendetta e umiliazione è fallito… ma sì, chi se ne frega, ormai io sto con Strawberry e niente e nessuno riuscirà a dividerci!”

J: - Figurati che anche il tuo amico è riuscito a rimorchiare…

R: - Ah, sì? E chi è la sfortunata?

I: - HICH! Sarei io… HICH! (È ubriaca ndAya)

R: - Oops, pardon…

S: - Ryan?

R: - Sììì?

S: - Ti ho mai detto che ti amo?

R: - Sì, giusto 10 minuti fa…

S: - Beh, io te lo dico di nuovo, ti amo, ti amo, ti amo! Come mi piace il suono di queste due parole…

R: - Sai, io… tante volte, e a tante ragazze diverse ho detto ‘ti amo’… ma nessuna, nessuna al mondo ho mai amato come amo te… tu sei l’unica che mi abbia mai capito… e perdonato… così tante volte… e poi… il tuo amore mi cambia… grazie. Io… ti ringrazio immensamente per avermi amato nonostante tutto quello che ti ho fatto…

J: - Perché, cosa le hai fatto, Shirogane?

I: - HICH! Lui… HICH! L’ha… HICH! Quasi violentata! HICH!

A, J, Y: - Che coooooooosaaaaa?!?!?

I: - HICH! Proprio così! HICH!

S: - Ma tanto ormai l’ho dimenticato! ^^ e poi ieri lui mi ha detto che si prenderà cura di me… ^///^

R: - //////////////////////////////////////////////////////////////// Chi ti ha dato il permesso di dirlo?

La ragazza gli diede un bacio a stampo.

S: - Come sei carino quando diventi tutto rosso… mi piaci ancora di più…^^

A: - Ryan, come sei diventato dolce e carino! Avrei voluto sentirlo mentre lo diceva…

S: - E non è tutto qui! Oltre ad aver detto quelle cose…

Il ragazzo le chiuse la bocca con la mano.

R: - Ora bastaaaaa!!!!!

S: - nnnffnghh!! (Non riesce a parlare per via della mano ndAya)

La ragazza gli prese il mento e lo avvicinò alle sue labbra, quindi Ryan tolse la mano e…

S: - Dicevo, abbiamo trovato un gatto e…

R: - Sei sleale! Non vale, così!

S: - In guerra e in amore tutto è lecito, caro il mio Ryan!

R: - Se ti prendo…

 

I ragazzi continuarono a ridere e a scherzare fino a notte fonda.

Strawberry era così felice, però… improvvisamente pensò al suo parente misterioso.

Chissà chi era…?

E soprattutto…

…come avrebbe fatto a trovarlo?

 

To Be Continued…

 

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°

Solito finale schifoso… UU  Beh, ormai non c’è neanche più bisogno di dirlo… UU  Siete contenti che i nostri due protagonisti si siano messi insieme? Spero di sì… (Non penso che nessuno di voi abbia scommesso sul barista… XD ndAya)

 

Per tutte le buone anime che sprecano tempo a darmi buoni consigli: dato che ho già terminato questa ff non ho modo di mettere in pratica i vostri suggerimenti qua… ma ne terrò conto x le altre che sto scrivendo naturalmente! Poi magari, quando avrò più tempo, sistemerò questa…

 

Now vi saluto!

Bye ByAya

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Capitolo 5
*** Capitolo 5: - Dubbi e Preoccupazioni – Il Primo Appuntamento ***


Ciao raga

Ciao raga! Eccomi con un nuovo capitolo della mia magnifica (?) fanfic! Ci risentiamo a fine capitolo! Buona lettura!

 

Capitolo 5: - Dubbi e Preoccupazioni – Il Primo Appuntamento

 

Il sole sorse in una tiepida mattina di maggio.

Una ragazza rossa si svegliò.

Era al settimo cielo, ancora si chiedeva se fosse stato tutto un sogno…

Il giorno prima Ryan si era dichiarato a lei… davanti a tutta la scuola! E lei naturalmente aveva accettato… come fare altrimenti?

Era molto presto, ma lei non riusciva più a starsene a dormire… voleva rivederlo…

Si preparò e salì fino al quarto piano. La camera di Ryan… aveva raggiunto la sua meta.

TOC TOC

Silenzio…

S: - Non risponde…

TOC TOC TOC TOC TOC

R: - Mmh… chi diavolo è, a quest’ora…?

S: - Sono io! Apri!

Dopo un po’ Ryan aprì la porta.

Aveva addosso solo i boxer ed era ancora mezzo addormentato.

R: - Perché sei venuta? È prestissimo…

S: - Ma… vèstiti! */////////////////////////////////////*

R: - …mmh… non mi rompere… tanto ormai stiamo insieme, no? …comunque, perché sei venuta qui?

S: - No, volevo solo sentirtelo dire.

R: - Volevi che io ti chiedessi perché sei qui?  ?__?

S: - No… volevo che dicessi che stiamo insieme… avevo paura che fosse stato tutto un sogno…

R: - Ecco, ora hai scoperto che è tutto reale. Ora mi fai tornare a dormire?

S: - Non mi dai neanche un bacetto?  é.è

Ryan si avvicinò a lei e le diede un piccolo bacio.

R: - Bene, ora torno a dormire…

S: - Però… ormai ti sei alzato… perché non cominciamo ad andare giù?

R: - Uff… e va bene… tanto, una volta che mi sveglio, non riesco più a riprendere sonno…

Strawberry chiuse la porta e si mise ad aspettarlo fuori.

Dopo qualche minuto, il ragazzo uscì dalla stanza.

S: - Ma… hai messo l’uniforme?  O.O

R: - Beh, che c’è di strano?

S: - Dai, non fare il finto tonto che non ti si addice!

R: - Ormai non sono più quel genere di persona… grazie a te. – disse, e le diede un bacio sulla fronte.

S: - Comunque stai bene!

R: - Io sto bene con tutto, non lo sapevi?

S: - Molto modesto…

R: - Andiamo?

S: - Sì! ^^

La ragazza lo prese a braccetto.

Mentre camminavano, vari ragazzi diedero loro delle pacche sulla spalla dicendo ‘Tanti auguri, eh?’

S: - Ma come ti è venuto in mente di dirlo davanti a tutti ieri? ////////////////

R: - Perché, ti dà fastidio? Ormai sono un uomo nuovo e voglio farlo sapere a tutto il mondo!

S: - Ti amo…

R: - Ti amo anch’io… più di quanto tu possa immaginare…

Intanto, la coppia era arrivata al bar.

S: - Ciao Junpei!

J: - Ciao ragazzi! Allora, come va l’idillio?

R: - Magnificamente! – disse, abbracciando la rossa da dietro.

S: - Yui non è ancora arrivata?

Y: - EHI RAGAZZI! PARLAVATE DI ME?

J: - Ah, ciao Yui! Ben arrivata!

SMACK! (Bacio tra Yui e Junpei)

Y: - Ciao Junpei! Buongiorno, ragazzi!

S: - Ciao! Senti, fammi un caffè…

R: - Due caffè!

J: - Ok…

I due si sedettero ad un tavolino.

Bevvero i loro caffè, poi Strawberry appoggiò una mano sul tavolo, e alla sua si sovrappose quella del ragazzo.

Allora i due si guardarono negli occhi, si avvicinarono, le loro labbra si stavano per toccare quando…

A: - EHIIIII!!! CIAO RAGAZZIIIII!!!!

R: - Ma c’è una cospirazione contro di noi…?

I: - Può darsi! Ciao!

S: - Ciao Iku… ciao Aino… tutto bene?

I: - Sì… a parte che non ricordo niente di quello che è successo ieri…

S: - Eri così ubriaca che hai persino detto… ehm… quel che mi aveva fatto Ryan…

I: - Oddio! Dici sul serio? Scusatemi!

R: - Non fa niente… ormai sono cambiato… giusto?

S: - Giusto! ^^

Dopo un po’, suonò la campana e i ragazzi andarono nelle rispettive classi.

Al termine delle lezioni, andarono a mangiare tutti insieme (a parte Junpei).

Dopo mangiato…

R: - Ehi Strawberry ti va di venire in camera mia…

S: - In camera tua? Beh, ecco… ////////////////////////////////

R: - …a fare i compiti?

S: - Ah… Sì, va bene…

I due salirono mano nella mano fino alla stanza del biondo.

Cominciarono subito a fare i tanti compiti assegnati loro… i pensieri di Strawberry erano da tutt’altra parte però… pensava al ragazzo che sedeva affianco a lei… com’era bello… dolce… ed era tutto per lei, era tutto suo!

Le aveva detto un sacco di volte che era cambiato grazie a lei… la ragazza ne era così felice…

Però, per un attimo un pensiero le sfiorò la mente. Ryan aveva detto di essere cambiato, però…

Se fosse solo un ipocrita?

Se stesse solo recitando la parte del bravo ragazzo per ‘accalappiarla’ e usarla per scopi poco puliti?

In fondo ci aveva già tentato…

E poi come aveva fatto a cambiare in così poco tempo, con tutto quello che aveva combinato?

La ragazza cercava di scacciare questi pensieri, ma tornavano indietro come boomerang…

R: - Strawberry, va tutto bene?

S: - Sì, sì… senti, io ho finito… vado… ci vediamo…

R: - Ma come, se ti mancano ancora sei esercizi?

S: - Ah, hai ragione, non me ne ero accorta… beh, io ora ho da fare, quindi devo andare… ciao…

R: - Un bacio non me lo dai?

Strawberry avvicinò velocemente le sue labbra a quelle del ragazzo e lo baciò, ma era un bacio ‘freddo’, senza sentimenti; poi si staccò subito.

R: - Strawberry, ma che ti succede…?

S: - Niente, niente! Ciao!

La ragazza corse via.

R: - Che cosa ho sbagliato ora? Fino a poco fa andava tutto benissimo… sigh… le donne non le capirò mai…

La rossa andò in camera, dove si sdraiò sul suo letto.

S: - Non so cosa pensare… non riesco a capire se è sincero o no… non so cosa fare…

TOC TOC

R: - Strawberry, sono io, apri!

S: - …

R: - Lo so che sei lì!

S: - Lasciami da sola a riflettere, per favore…

R: - Strawberry, apri subito o ti giuro che butto giù ‘sta porta!

S: - Ma cosa vuoi…?

R: - Voglio sapere perché mi hai trattato in quel modo prima, mi sembra ovvio! Apri!

S: - No!

R: - Ti ho detto di aprire!

S: - Va bene, va bene…

 

R: - Finalmente…

S: - Allora, cosa vuoi?

R: - Semplicemente sapere che cosa ti ho fatto!

S: - Se non lo sai tu…

R: - Smettila, Strawberry! Non so… ho fatto qualcosa di sbagliato? Spiegami…

S: - …

R: - Eppure ora sono diverso…

S: - Ecco, è questo il punto!

R: - In che senso?

S: - No, cioè, veramente intendevo…

R: - Non fare così! Dimmi tutto quello che pensi! Non mi arrabbierò, qualunque cosa tu dica…

S: - Davvero?

R: - Certo! Io ti amo… e poi tu mi hai perdonato così tante volte…

S: - Ecco, io… tu… non è facile da dire a parole… è che… non capisco se veramente tu sei cambiato o stai recitando una parte…

R: - MA CHE DIAVOLO TI SALTA IN MENTE, STRAWBERRY?!?

S: - …avevi detto che non ti saresti arrabbiato…

R: - Hai ragione… scusami… ho perso il controllo… io ti amo, ti amo sul serio Strawberry, sei l’unica ragione della mia vita… dimmi come posso dimostrartelo, e io lo farò…

S: - “Che cosa devo fare? Credergli? Oppure no? però… mi sembra così sincero…”

R: - Allora… ti dirò una cosa che non ho mai rivelato a nessuno… sai, se io mi comportavo… beh, nel modo in cui mi comportavo, c’era un motivo… quand’ero piccolo, avrò avuto due, tre anni… la mia era una famiglia felice fino a quel giorno… mio padre tradì mia madre con una donna molto giovane… aveva la tua età, forse anche meno… ed ebbero una figlia… questa bambina venne a vivere con noi… mia madre perdonò mio padre, ma quando vedeva quella neonata… la sua rabbia, la sua disperazione per essere stata tradita… questi sentimenti… la portarono ad abbandonarla… inizialmente mio padre si arrabbiò molto, ma poi per non perderla, la perdonò e nessuno si curò più di rintracciarla, di niente… Ma io ancora mi chiedo: che diavolo c’entrava quella povera bambina? Era una sua colpa essere nata in quella situazione? Lei… era la mia cara sorellina… adesso… avrebbe più o meno la tua età, Strawberry…

Una lacrima rigò la guancia del ragazzo.

R: - Beh, è per questo che io… sono diventato così… era… un segno di protesta verso i miei genitori… all’inizio… partecipavo solo a qualche piccola rissa… poi però… la cosa è diventata più grande di me e… non riuscivo più a fermarmi… forse, però… lo facevo soprattutto perché ero solo… ma da quando ho conosciuto te ho capito che non lo sono… perché ci sei tu qui per me…

La ragazza lo abbracciò.

S: - Riuscirai… riuscirai mai a perdonarmi per aver dubitato di te?

R: - Scherzi? Già fatto! Anch’io avrei dubitato…

S: - E io che le prime volte che ti vidi pensai che eri solo un bamboccio viziato…

R: - COME? Ma lo sai che per quello che hai detto potrei anche lasciarti?

S: - Guarda che quello che fino a tre minuti fa si disperava eri tu, caro!

R: - Io… ho bisogno di te…

S: - E io ho bisogno di te…

I due si baciarono.

R: - Senti, perché non mi parli un po’ del tuo passato, Strawberry?

S: - Beh, io… sono vissuta in un orfanotrofio… odiavo tutte le persone che c’erano lì… a parte Iku…

R: - Ah, anche lei stava lì?

S: - Sì, però quando avevo 10 anni la adottarono… e io rimasi sola… anche perché non avevo un parente… nessuno… neanche alla lontana… ero sola al mondo… poi ricevetti una lettera che diceva che qui al Seirin avrei trovato un parente… e il resto è storia…

R: - Certo che anche tu… sei stata tutt’altro che fortunata…

S: - No, non è così. Io mi ritengo fortunata… perché ho conosciuto te.

R: - Senti, e se ti dessi una mano a trovare il tuo parente?

S: - Per me va benissimo… andrebbe ancora meglio se tu avessi una mezza idea su come agire…

R: - Ehm… manco un quarto…

S: - Non fa niente, ti amo lo stesso ^^ e magari sarà il mio parente a venire da me, no?

R: - Ehm… non saprei…

S: - Magari sei tu il mio parente, no?

R: - Ahahahahahahahahahahah!! Ma dai!!

S: - E che ne sai? Magari ci esce fuori una cosa tipo ‘Beautiful’, dove tu sei il figlio della cugina della madre della cognata della suocera del fratello!!

R: - O magari io sono tuo padre!

S: - Beh, ma in quel caso ci dovremmo lasciare, no?

R: - Ahahahahahahahahah!! O magari sono tuo fratello!

S: - Già… ahahahahah!! Sto schiattando dal ridere!!

R: - Beh, alla fine ci è tornato il buonumore, no?

S: - Hai ragione… andiamo a mangiare?

R: - In mensa? Che noia… perché non andiamo a cenare fuori?

S: - Sarebbe un appuntamento? ////////////////////////////////

R: - Sì.

S: - “Il mio primo… appuntamento…” ///////////////// Ok… senti, esci un attimo che mi cambio?

R: - Ah, e io che te l’avevo chiesto apposta per vederti seminuda…

S: - Cretino! Spero proprio che tu sia mio padre!

R: - pppppfffff… ahahahah!! Ok, ho capito, vado!

La ragazza mise il completino che aveva comprato per il ballo.

R: - Uao! Stai benissimo!

S: - Grazie! Dove andiamo?

R: - Per prima cosa andiamo a prendere una moto!

S: - Ehm… perché hai detto ‘una moto’ invece di dire ‘la moto’ o ‘la mia moto’?

R: - Ah Strawberry… La vedi questa? – disse tirando fuori una graffetta dalla sua tasca – con questa faremo funzionare la moto!

S: - Cosa? No no… non farò mai una cosa del genere!

R: - Dai… stai sempre a fare la perbenista tu, eh? Se non facessimo così saremmo costretti ad andare a casa mia a prendere la mia moto… e quindi a vedere i miei… e quando ti vedrebbero, comincerebbero a farci il terzo grado, quando sapranno che stiamo insieme farebbero di tutto per dividerci e…

S: - Ok, ok, ho capito il messaggio… accetto… però se succede qualcosa non è colpa mia, eh?

R: - Sì, tanto non succederà niente…

I due andarono fuori dalla scuola, presero un motorino che trovarono per strada e con la graffetta riuscirono a farlo partire (Ragazzi, queste cose non si fanno, mi raccomando! NdAya).

Andarono a mangiare in un ristorante italiano.

Quando finirono…

S: - Ora che facciamo, torniamo già a scuola?

R: - Perché invece non andiamo in un love hotel?

S: - O///////////////////////////o

R: - Non fare quella faccia, scherzavo!

S: - Sei sempre il solito scemo!

R: - E tu la solita credulona…

S: - Smettila! Comunque, mentre venivamo ho visto un cartellone pubblicitario di un luna-park… perché non ci andiamo?

R: - Ma dai, al luna-park? È una cosa da ragazzini… -_-;;;

S: - Tipregotipregotipregotiprego… é.è

R: - Come faccio a resistere se mi fai quegli occhi dolci? Andiamo, va, prima che cambi idea…

S: - Grazie!

La coppietta salì sul motorino e si avviò verso il luna-park che avevano allestito in piazza.

R: - In che attrazione vuoi andare per prima?

S: - Uhm… non so… scegli tu…

R: - Andiamo nella casa degli spettri?

S: - A-ehm…

R: - Non dirmi che hai paura…

S: - Allora aspetta che trovo un sinonimo…

R: - Dai Strawberry, andiamo!

S: - Va bene… ma non mi prendere in giro poi, però!

R: - Ok…

I due andarono nell’attrazione: Strawberry se la stava facendo sotto dalla paura, e per questo stava avvinghiata a Ryan.

R: - Se ti attacchi così a me ho una gran voglia di rifarla…

S: - Non ci pensare neanche! Mi ha fatto una paura…

R: - E dai Strawberry, è tutta finzione!

S: - Sì, ma sembra così… così reale…

R: - Ma che razza di fidanzata mi sono scelto…?

S: - Sei cattivo… comunque ora andiamo nel tunnel dell’amore?

R: - A-ha! Vuoi metterti a fare cose sconce su quella barchetta, eh?

S: - Ma sei scemo? Quella al massimo è la tua aspirazione, mica la mia! Allora, si va o no?

R: - Ogni tuo desiderio è un ordine, fragolina mia!

S: - ‘Fragolina mia’?

R: - Sì, il tuo nome vuol dire ‘fragola’, no?

S: - Vabbè… andiamo!

I due salirono sulla barchetta che li portava per il tunnel dell’amore.

S: - Oh Ryan, com’è romantico!

R: - Tu dici? A me non sembra proprio…

Strawberry si sdraiò sopra a Ryan (NON pensate a quelle cose! NdAya) e cominciò a baciarlo.

S: - E ora?

R: - Molto meglio…

Dopo un po’…

S: - Mi sa che è finito il giro… sarà meglio scendere…

R: - Ok. La prossima volta andiamo al cinema. È più comodo H___H

S: - Cretino!

R: - Sì, sì, intanto l’idea di baciarsi è stata tua, no?

S: - Sì, ma io non pensavo a quelle cose… adesso andiamo sulla ruota panoramica?

R: - La ruota panoramica? Ehm… non so… è già tardi… poi non ne ho tanta voglia…

S: - Perché non ci vuoi andare?

R: - Ehm… no, io non è che non ci voglia andare… cioè, veramente… /////

S: - Ah, ho capito! Hai paura, vero? Soffri di vertigini?

R: - /////////////////////////////////////////////////////

S: - A-ha! Ho colto nel segno, eh? Ma guarda un po’ ‘il dominatore incontrastato del Seirin’… scusa, come facevi a far sottostare delle persone ai tuoi ordini se arrossisci per ogni minima cosa e per di più soffri di vertigini?

R: - Non… non è vero! /////////////////////////////

S: - Dai, andiamo, se hai paura ti attacchi a me!

R: - Ma pensa un po’ te… una ragazza che dice ‘ste cose al fidanzato…

S: - Se tu hai paura, caro, non è certo colpa mia!

R: - Ok… ‘mo andiamo, però!

I due salirono.

R: - Se vomito non ti lamentare, eh?

S: - Che schifo…! Comunque non ti preoccupare, dai! Se fai così è peggio…

R: - Ora fai la parte della mammina premurosa?

S: - Sì, infatti ^^ Mi sa che sarò io a prendermi cura di te, altro che il contrario… ah, guarda, siamo arrivati nel punto più alto! Guarda com’è bella Tokyo tutta illuminata!

R: - Non ci penso proprio…

S: - Daidaidaidaidaidaidaidaidaidaidai!! Guarda, Ryan! È bellissimo!

R: - Va bene, guardo, ma solo per un momento…

Il ragazzo guardò fuori dal ‘finestrino’ inghiottendo un po’ di saliva.

R: - Uao! È fantastico!

S: - Che ti dicevo, eh? ^^ hai ancora paura?

R: - No, ora non più… perché ho un bel panorama da guardare… e soprattutto perché lo posso condividere con te.

S: - Forse è un po’ scontata come frase… però volevo dirti… ti amo.

R: - È l’unica cosa che volevo sentirmi dire da te in questo momento…

Le loro labbra si unirono in un dolce bacio.

S: - Ah, Ryan, la cabina si sta movendo… fra poco arriveremo a terra e poi scenderemo… uffa…

R: - Magari facciamo un altro giro, no? ^^

S: - Molto volentieri!

I due arrivarono quasi a metà dell’altezza della ruota panoramica, quando improvvisamente si spensero le luci e si fermò.

Megafono: - Avvisiamo i gentili ospiti che c’è stato un corto circuito. Provvederemo a far ripartire l’attrazione nel minor tempo possibile.

S: - O mio Dio! Ora per quanto tempo dovremmo rimanere qui? Inoltre non si vede niente…

Strawberry tastava l’area intorno a lei per trovare il fidanzato, ma appoggiò una mano giusto… ehm… su una cosetta che si trova tra le gambe di Ryan…

R: - Poi sono io che fa le cose sconce, eh?

S: - Non mi dire che la cosa che ho appena toccato era… ehm… ////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

R: - Anche se non ti vedo, scommetto che sei diventata tutta rossa.

S: - Infatti…

R: - Comunque se vuoi puoi toccare ancora, eh? Magari la prossima volta avverti prima, che mi preparo come si deve…

S: - E smettila! Stavo solo tastando il posto a sedere per trovarti! Questo e nient’altro!

R: - Sì, sì, tu stai sempre a trovarti scuse, eh?

S: - Senti, finiamola qui, va!

La ragazza si allontanò da lui

R: - No dai… torna qui…

Il ragazzo si spostò lateralmente cercando Strawberry.

Quando i loro corpi si toccarono, Ryan alzò un po’ il braccio cercando la testa di lei con la mano.

R: - Ah, finalmente ti ho trovato… ecco la tua testa… i tuoi capelli… - poi, portando la mano sul volto spostandola verso il basso – i tuoi occhi… il tuo naso e…

S: - …le tue labbra

I due si baciarono.

S: - Senti, perché mentre siamo bloccati qua non parliamo un po’?

R: - Ok… chiedimi quello che vuoi. ^^

S: - Uhm… quante ragazze hai avuto?

R: - Ho perso il conto da un bel pezzo… sicuramente le conti sulle dita di più di due mani… ma nessuna fu come te…

S: - Scommetto che questo lo hai detto a tutte…

R: - No, non è così. Sul serio. Tutte le ragazze che ho avuto mi servivano solo per divertirmi… per far arrabbiare i miei… e basta. Tu invece vali molto di più, e lo sai… tu quante volte sei stata fidanzata?

S: - Solo con te. ^^

R: - Davvero...? quindi io... sarei il tuo primo ragazzo…

S: - Già, e spero l’ultimo ^^

R: - L’esperienza che stai passando con me è così demoralizzante?

S: - Era un modo per dirti che voglio passare il resto della mia vita con te, scemo!

R: - ^^

S: - Sai…

R: - Ah, è tornata la luce! E sta ripartendo!

S: - Un po’ mi dispiace… ;_;

R: - Anche a me… però si sarà fatto tardi, meglio tornare subito a scuola…

I due salirono sulla moto che avevano… ehm… ‘preso in prestito’, arrivarono a destinazione, la lasciarono dove l’avevano trovata e salirono in camera.

R: - Buonanotte, fragolina…

S: - Senti, pensavo… se ora torno in camera sveglierò sicuramente Iku, e sono le due e mezza di notte…

R: - Quindi è un implicito auto-invito in camera mia?

S: - Esatto… spero che non ti dispiaccia…

R: - Certo che no! Forza, vieni!

I due entrarono nella camera di Ryan.

Il biondo si spogliò rimanendo in mutande.

S: - Non dirmi che devi dormire così! /////////////////////////////////////////

R: - Se vuoi vado anche a meno…

S: - No! ///////////////////////////////

R: - La solita credulona…

S: - Ma io cosa mi metto?

R: - Ti do una mia camicia…

La camicia di Ryan le andava quasi come un vestito, solo che era molto corto sotto, e la ragazza cercava di tirarselo giù.

R: - Ehi, guarda che se la tiri tutta giù, si vede qualcosa sopra…

S: - /////////////////////////////////

R: - Sì, ma non tirarmela per tutti e due i versi, che si rompe!

S: - Senti, andiamo a letto prima che cambi idea…

R: - A letto in che senso? H___H

S: - Non quello che pensi tu! A dormire, intendevo a dormire…!

R: - Va bene…

 

R: - Strawberry…

S: - Sììì?

R: - Perché ti allontani così da me?

S: - Chi, io?

R: - Sì, parlavo proprio con te!

S: - Mica mi sono allontanata!

R: - Nooo, ti manca solo un millimetro per cadere dal letto…

S: - …

R: - Guarda che se ti devo saltare addosso, lo faccio anche da quella distanza, quindi…

S: - …ho capito il messaggio… vengo…

R: - E il bacio della buonanotte non me lo dai?

SMACK!

 

L’indomani…

S: - …mmh… è già mattina…? Ryan, dobbiamo andare in classe, sveglia…

Il ragazzo stava dormendo profondamente…

S: - …Ryan…

R: - …mmh… [parla nel sonno]… Finalmente… ti rivedo…

S: - “Chissà di chi parla… magari di una sua ex…” RYAN!!!! SVEGLIAAAAA!!!

R: - Mmh... era tutto un sogno… ma… Strawberry? Che ci fai qui?

S: - Come, non ti ricordi? Ieri sera siamo tornati tardi e io sono venuta a dormire qui…

R: - Ah, già…

S: - A proposito, cosa stavi sognando fino a poco fa?

R: - Che ritrovavo la mia sorellina…

S: - …ah… senti, io vado in camera mia a mettere l’uniforme… ci vediamo giù, ok?

R: - Ok!

 

Al bar…

R: - Ciao a tutti…

I: - Ciao! Tu hai visto per caso…

S: - Ciao ragazzi!

I: - MA DOVE SEI STATA STANOTTE?

S: - In camera sua…

I: - Ah, auguri! Finalmente hai…

S: - NON è COME PENSI TU! è che ieri siamo usciti e siamo tornati tardi, quindi avevo paura di svegliarti…

I: - Uao, Strawberry, te la sei studiata stanotte la scusa?

R: - No, è vero, è proprio così!

Y: - Ora ti ci metti anche tu, Shirogane…?

DRIIIN!!

R: - È suonata la campanella… dobbiamo andare… ciao…

I, Y: - Ciao!

 

In classe...

Abe: - Allora ragazzi, vi volevo informare che domani ci saranno i colloqui con i vostri genitori, abbiamo già mandato la comunicazione a casa, e quindi verranno qui a verificare la buona funzionalità dei servizi scolastici, ecc ecc…

 

Al termine delle lezioni…

S: - Ryan, i tuoi genitori verranno?

R: - Solitamente mio padre non viene… ma mia madre sì…

S: - Pensi che mi debba presentare?

R: - Forse… è meglio presentarti prima come amica… poi, quando ti conoscerà meglio, magari le diremo la verità…

S: - Però… tu vieni da una famiglia ricca, no? Non è che magari non andrò loro a genio perché sono troppo povera, senza genitori, troppo brutta, ecc ecc…?

R: - Hai ragione, può darsi che facciano così… meglio dire loro solo che sei un’amica.

S: - …ok… mi dispiace un po’ però…

R: - L’importante è l’amore che proviamo l’uno per l’altro, no?

S: - Sì, hai ragione ^^

 

I ragazzi trascorsero quella giornata spensieratamente.

Di certo non potevano immaginare quello che sarebbe successo l’indomani…

 

To Be Continued…

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Capitolo 6
*** Capitolo 6: Legame di Sangue - Addio ***


Ciao a tutti

Ciao a tutti! Questo capitolo sarà molto triste… ç__ç come sono cattivaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!! ‘Mo me la prendo con me stessa… UU  ‘sta ff mi ha distrutto un po’ di neuroni, eh? Comunque commentate (non tiratemi uova marce però, eh? Mi raccomando…).

Ora vi lascio alla lettura del capitolo più triste della storia delle ff (Forse ho un po’ esagerato, eh?)… buona lettura!

 

Capitolo 6: Legame di Sangue - Addio

 

Quella mattina, Strawberry si svegliò presto: era un po’ preoccupata.

Quel giorno avrebbe conosciuto i genitori di Ryan, lui e lei avevano deciso di comune accordo di non dire loro che stavano insieme, ma…

Se l’avessero capito comunque?

O magari l’avrebbero talmente disprezzata che non l’avrebbero accettata neanche come semplice amica?

I suoi pensieri furono interrotti da un rumore.

TOC TOC

S: - Chi è?

R: - Sono io, Ryan! Sei pronta?

S: - Sì, ora arrivo…

Quando aprì la porta…

S: - Com’è che oggi ti sei svegliato così presto?

R: - Era la mia vendetta per avermi svegliato così presto l’altro giorno… ma è fallita, uffa…

S: - Eh eh…

R: - Perché eri già sveglia?

S: - …beh, ecco… pensavo che oggi… verranno i tuoi… e ho paura che non mi accettino…

R: - Non ti preoccupare, visto che sei una brava persona ti accetteranno, comunque per prima cosa diciamo loro che…

S: - Sì, lo so, ma se non mi accettassero neanche come tua amica?

R: - Dai, Strawberry, sii positiva! Tanto a me non me ne frega minimamente di quello che pensano loro…

S: - Grazie… ora andiamo?

 

Al bar…

R: - I vostri genitori verranno?

I: - Sì, verranno i miei genitori adottivi…

Y: - Mio padre… i tuoi, Shirogane?

R: - Mia madre di sicuro… se non ha impegni di lavoro, anche mio padre…

Y: - Glielo direte?

S: - Che cosa?

Y: - Indovina…

R: - No, abbiamo deciso che la presenterò solo come amica.

I: - Ah…

DRIIIN!!

S: - Ciao Iku, ciao Yui…

I, Y: - A dopo!

 

Dopo le lezioni…

R: - Andiamo all’ingresso, dovrebbero essere lì…

L’atrio era talmente pieno di gente che dopo un po’ Strawberry rimase indietro e non trovava più il biondo.

 

Dopo un po’, Ryan trovò sua madre

R: - Mamma… ciao…

Madre di Ryan [M.R]: - Ciao Ryan… ti sei comportato bene…?

La donna si stava avvicinando a lui, ma il biondo fece un passo indietro.

R: - …sì… tuo marito non c’è…?

Padre di Ryan [P.R]: - Eccomi! Ciao Ryan! Tutto bene?

R: - “Prima che voi foste qua sì…” …sì…

I genitori di Ryan erano molto tesi, il figlio era freddo e distaccato…

Era sempre così da quando avevano abbandonato quella bambina…

R: - …voi come state…?

P.R: - Bene, vero cara?

M.R: - …sì…

R: - …

P.R: - Beh Ryan, raccontaci qualcosa, no?

R: - …ah, dimenticavo… vi volevo presentare…

Il ragazzo si voltò ma non la vide.

R: - Aspettate un attimo che la recupero…

R: - Strawberry! Dove sei?

S: - Ryan! Scusa, ma ti avevo perso di vista…

R: - Niente, ora andiamo dai miei…

Dopo aver camminato un po’ tra la folla, i due raggiunsero i genitori del ragazzo.

R: - Mamma… papà… volevo presentarvi una mia amica…

Strawberry vide i volti delle due persone.

La sua mente fu attraversata da dei flash.

Delle immagini incerte… un padre… una madre… un bambino…

Una famiglia…

M.R: - Ma tu… tu… non ci posso credere…

P.R: - O mio Dio…

R, S: - ?__?

M.R: - Ichigo… (NON è un errore, poi capirete perché l’ha chiamata così. NdAya)

R: - Ichigo? Ma che diavolo dici, mamma? Lei non è…

P.R: - Ichigo… se puoi, perdonaci…

S: - Scusi, credo che abbiate sbagliato persona… io non mi chiamo in quel modo…

P.R: - Ichigo…

Ancora dei flash… delle voci… che chiamano qualcuno… continuavano a ripetere un nome…

Ichigo…

Ora le sentiva più distintamente… una calda voce maschile… una flebile voce femminile… e la voce di un bambino…

R: - Basta, smettetela di chiamarla così, lei non è Ichigo!

M.R: - Ichigo… - la donna era in lacrime

P.R: - Pensavo… che non ti avremmo più rivista…

R: - Basta, ora lasciatela stare, lei non è…

P.R: - Sono… così contento…

L’uomo si avvicinò e abbracciò la ragazza.

Nella sua mente tornarono quelle immagini… ora però erano più nitide… una donna, un uomo, un bambino… le persone di quella foto… la gente che aveva davanti… la famiglia di Ryan… la sua famiglia…

S: - …papà…

Ryan rimase scioccato; si appoggiò ad un pilastro, altrimenti sarebbe sicuramente caduto a terra.

I suoi genitori, invece, erano contenti...

La ragazza si accorse di aver parlato solo dopo qualche secondo.

S: - Oddio, mi scusi, non so cosa mi sia preso…

P.R: - Ah, finalmente mi riconosci, Ichigo…

R: - adesso basta! Smettetela! Lei non si chiama ichigo! e non è la persona che credete voi! non è lei, non è lei, non è lei!! – diceva, mentre tirava calci al muro.

M.R: - Tu… sei nata il 15 marzo, vero?

S: - S-sì…

M.R: - E vivi all’orfanotrofio che si trova al centro di Osaka…

S: - Sì, ma lei come…

R: - Perché, perché, perché? Perché, dio, perché? – diceva mentre tirava pugni e testate contro il muro – Perché… - aggiunse, scoppiando a piangere.

S: - Ryan… - disse la ragazza, che ancora non capiva quello che stava succedendo – che ti succede…?

P.R: - Ma come Ryan, non sei contento di…

R: - No, no, certo che no! ma se ci penso… voi due che ve ne siete altamente fregati e io invece che la cercavo da quando avevo due anni… e in questi quindici anni, nell’unico giorno, nell’unica ora, nell’unico minuto, nell’unico secondo in cui non volevo vedere chi fosse l’ho trovata… perché, perché con i sei miliardi di popolazione che ci sono sulla terra, proprio tu, strawberry… proprio tu dovevi essere mia sorella…

Finalmente la ragazza capì.

Calde lacrime scesero sulle sue guance… perché, perché il suo parente doveva essere proprio lui?

La prima persona che avesse mai amato…

E sicuramente anche l’ultima…

I due ragazzi si misero uno di fronte all’altro.

Si fissavano negli occhi, ormai pieni di lacrime per entrambi…

R: - …no… Strawberry… non piangere… - disse, asciugandole gli occhi con la mano.

S: - … neanche tu… non… devi piangere per me…

R: - … beh… alla fine… le nostre previsioni… erano esatte… davvero… io sono tuo… tuo fratello… sembra davvero una soap-opera… eh…eh…

S: - …Ryan… - disse, passandogli un dito sulle labbra…

Chiuse gli occhi. Cercò di ricordarsi come fosse baciarlo visto che… sicuramente non lo avrebbero fatto mai più…

Strawberry corse via piangendo a dirotto.

R: - Perché, perché dovevate venire in questo maledetto giorno a rompermi le uova nel paniere? Vi odio, vi odio, vi detesto! – diceva, sempre tirando calci e pugni a quel muro.

M.R: - Ryan, ora basta, stai sanguinando…

R: - Non è niente, questo non è niente rispetto a quanto sono distrutto dentro!

M.R: - Ryan, tesoro, non riesco a capirti…

R: - Sai che ti dico, eh? Fottiti, mamma! E anche tu, papà! Vi odio! odio il fatto di essere nato in questa fottuta famiglia! odio il fatto che abbiate abbandonato una bambina e non abbiate fatto niente per ritrovarla! vi odio perché avete rovinato l’unico momento felice della mia vita!

Il ragazzo corse fuori dalla scuola.

P.R: - Ryan, ma dove…

M.R: - Ma che diavolo sta succedendo a nostro figlio..?

 

Intanto la ragazza rossa era sdraiata sul suo letto. Piangeva, piangeva, quasi le lacrime non riuscivano più a scendere da quanto aveva pianto…

Completamente sotto le coperte, anche con la testa, versava lacrime a dirotto… anche quand’era all’orfanotrofio faceva così… si metteva in questa posizione per piangere… chiedendosi che cosa avesse fatto di male per meritare un destino così crudele…

 

Ryan intanto andava in giro per la città, ‘sfogandosi’ rompendo vetri, manifesti, auto…

Mentre camminava vide una coppia: i due ragazzi erano sorridenti, e la ragazza teneva il fidanzato a braccetto…

Prese il polso della donna, e la scaraventò via.

Poi cominciò a picchiare il malcapitato, riempiendolo di pugni e calci… gli ruppe gli occhiali, poi lo spinse a terra continuando a dargliele di santa ragione.

Ragazza: - Basta, smettila! Perché lo stai picchiando, che cosa ti ha fatto?

Gli venne in mente Strawberry… anche lei gli diceva sempre che la violenza era sbagliata… e lui, appena sentiva quella voce così dolce, si fermava…

R: - Ma… che cavolo sto facendo…?

Il ragazzo si fermò, si inginocchiò per terra e con la testa fra le mani ripeteva ‘perché’ all’infinito…

Ragazza: - Dai Satoshi, andiamo…

Ragazzo: - Aspetta un attimo, Natsumi… ehi ragazzo, che ti succede?

Quel ragazzo… assomigliava alla sua fragolina… anche se la stava per violentare, lei lo aveva perdonato… così, senza neanche pensarci due volte…

R: - Ho scoperto… che la ragazza che amo più della mia stessa vita… è mia sorella…

Ragazza: - E dai Satoshi, non vedi che è un drogato? Andiamo…

Il ragazzo fu trascinato via dalla fidanzata, mentre riguardava Ryan provando pietà per lui…

 

Intanto, nella camera di Strawberry era entrata Iku

I: - Ehi, ciao Strawberry! hai visto che casino c’era giù? E…

Solo allora si accorse che l’amica era in lacrime.

I: - Oddio Strawberry, che ti è…

S: - Ti prego, lasciami in pace…

I: - Dai, dimmi cosa ti è successo…

S: - LASCIAMI STARE! VATTENE!

La ragazza uscì dalla camera, andando da Yui.

I: - Nomura, sai se è successo qualcosa a Strawberry?

Y: - Perché?

I: - Era in camera che piangeva a dirotto…

Y: - Beh, non so se è per questo, però… hai visto il casino che c’era giù? Credo che fosse stato causato da Shirogane. Non so esattamente cosa sia successo, però l’ho visto mentre tirava pugni alla parete con le mani sanguinanti…

I: - Oh mio Dio, che cosa sarà successo?

Y: - Comunque, credo sia meglio lasciarla stare per adesso… poi magari quando sarà in uno stato migliore glielo chiederemo…

I: - Sì… hai ragione…

 

Ryan era tornato a scuola.

Salì le scale e andò in camera sua, si sdraiò sul letto e dopo un po’ si addormentò (Ma come si fa a dormire in un momento simile? NdAya Guarda che la storia la scrivi tu, cara ndRyan).

 

Ormai era ora di cena.

Iku chiese alla sua amica se avesse voglia di andare con lei, e dopo aver ricevuto una risposta negativa si avviò da sola.

Ryan andò anche lui da solo, silenziosamente. Avrebbe preferito non andare, ma quando era triste sentiva un gran bisogno di affogarsi nel cibo per dimenticare i suoi dispiaceri…

 

A fine cena, Iku risalì in camera portando qualcosa per Strawberry…

I: - Strawberry, ti ho portato qualcosa da mangiare…

S: - … grazie, ma non ho fame…

I: - …

 

L’indomani, in classe, la professoressa stava facendo l’appello.

Abe: - …Momomiya… Strawberry Momomiya… non c’è… mi sembra strano che Momomiya faccia un’assenza ingiustificata… qualcuno di voi ne sa qualcosa?

R: - …Sì… ha detto… ha detto che stava poco bene…

Abe: - Ok, grazie Shirogane. Ora cominciamo la lezione…

 

Intanto la ragazza era in camera. Accese la radio.

Radio: - …e ora ascoltiamo ‘Everybody Hurts’ dei R.E.M. …

 

When the day is long

(Quando il giorno è lungo)
And the night

(E la notte)
The night is yours alone

(La notte è solo tua)
When you’re sure you’ve had enough

(Quando sei sicuro di averne avuto abbastanza)
Of this life

(Di questa vita)
Well hang on

(Beh, aspetta un attimo)

Don’t let yourself go

(Non lasciarti andare)
Everybody cries

(Tutti piangono)
And everybody hurts

(E tutti soffrono)
Sometimes

(A volte)
Sometimes everything is wrong

(Qualche volta tutto è sbagliato)
And it’s time to sing along

(Ed è tempo di cantare insieme)

 

When your day is night alone [hold on, hold on]

(Quando il tuo giorno è una notte solitaria [tieni duro, tieni duro])
if you feel like letting go [hold on]

(Se senti di non farcela più [tieni duro])
when you think you’ve had too much

(Quando pensi di averne avuto abbastanza)
of this life

(Di questa vita)
well hang on

(Beh, aspetta un attimo)

 

Everybody hurts

(Tutti soffrono)
Take comfort in your friends

(Cerca conforto nei tuoi amici)
Everybody hurts

(Tutti soffrono)
Don’t throw your hand

(Non arrenderti)
Oh no

(Oh no)
Don’t throw your hand

(Non arrenderti)
If you feel like you’re alone

(Se hai la sensazione di essere solo)
No, no, no,

(No, no, no,)
you’re not alone

(Non sei solo)

 

if you’re on your own

(Se stai sulle tue)
in this life

(In questa vita)
the days and nights are long

(I giorni e le notti sono lunghe)
when you think you’ve had too much

(Quando pensi di averne avuto abbastanza)
of this life

(Di questa vita)
to hang on

(Per aspettare)

 

Well everybody hurts sometimes

(Beh, tutti soffrono a volte)
Everybody cries

(Tutti piangono)
And everybody hurts sometimes

(E tutti soffrono a volte)
And everybody hurts sometimes

(E tutti soffrono a volte)
Hold on

(Tieni duro)
Hold on

(Tieni duro)

 

 

S: - Sì, devo farmi forza, devo tenere duro… però… non ce la faccio…

Per almeno la ventesima volta in quella mattinata il suo cuscino si riempì di lacrime.

 

Per i due giorni successivi Strawberry rimase in quella camera: non uscì, non andò a lezione, non mangiò, non parlò con le sue amiche… non fece niente di niente… se ne stette in quella stanza piangendo…

I: - Strawberry, ormai è da due giorni che non ti muovi da quella camera… dai, fatti forza e vieni almeno a mangiare…

S: - Va bene… verrò… “Non posso stare tutta la vita in questa stanza… solo per quello che è successo. Devo affrontare la realtà…”

La ragazza scese con l’amica a cenare… nell’atrio lo vide. Rivide lui, Ryan Shirogane… ma non era solo. Con lui c’era una ragazza. E molto bella per giunta. Prima sembrava stessero solo parlando, ma dopo un po’… si baciarono. Sì, Ryan la baciò, con lo stesso sguardo, con le stesse labbra con cui aveva baciato lei…

S: - “E io… io che ho disperato per paura di perderlo… e ora bacia un’altra ragazza… che cretina che sono… mi sono fatta abbindolare dalle sue parole… ‘Sei l’unica per me’… infatti ho visto… lui… si è già dimenticato di me…”

I: - Ma Strawberry, che…

Anche Iku vedette la scena

I: - O mio Dio… vabbè, dai Strawberry, non te la prendere, è solo un gran stronzo…

S: - …sì, hai ragione…

 

Intanto…

R: - Ti ringrazio infinitamente di avermi fatto questo piacere…

Ragazza: - Figurati, il piacere è tutto mio! Comunque, hai detto che volevi farti vedere, mentre mi baciavi, da quella ragazza… come mai?

R: - Lascia stare, è una storia lunga… diciamo che voglio farla soffrire meno di quanto stia soffrendo ora…

 

I: - Dai Strawberry, tirati su, quel cretino non ti merita! Tu sei stata così gentile e disponibile e lui ti ha ripagato così! Dimenticalo!

Y: - Sì, dai, Kadena ha ragione. Fregatene di quello lì.

Yui e Iku si alzarono insieme usando come scusa che dovevano andare a prendere il cibo, ma in realtà parlarono di quello che era successo.

I: - Che gran stronzo quel Shirogane… povera Strawberry…

Y: - Senti Kadena, se ti devo dire la mia, questa faccenda non mi quadra… secondo me, lui la amava veramente… dai, se no perché si sarebbe dichiarato davanti a tutta la scuola?

I: - Beh, magari per accrescere la sua popolarità…

Y: - No, questo lo escudo, Strawberry è una matricola, e poi diventare reginetta fa accrescere la tua fama al massimo per una settimana, ma non ti fa entrare a vita nel gruppo dei ‘giusti’… e poi quando sono venuti i suoi genitori, Shirogane era letteralmente disperato… e non credo che questo si dimentichi in due giorni… insomma, io penso che dev’esserci qualcosa sotto. Non sei riuscita a farti dire niente da Strawberry?

I: - …niente di niente…

 

Intanto Strawberry si era alzata, dirigendosi verso Ryan.

S: - Ehi…ciao…

R: - …ciao…

S: - Beh, allora, come ti va…?

R: - …

Ryan non riusciva più a spiccicare parola. Ah, quanto avrebbe voluto abbracciarla, baciarla… ma ormai non poteva. Quei due ragazzi, che tanto si amavano, ormai non potevano più stare insieme… perché Dio aveva riservato loro un destino così crudele? Loro… ne avevano passate tante, ma alla fine avevano trovato il modo di essere felici… stando insieme… ma ormai non avevano più neanche quello…

R: - …io…

Quanto, quanto avrebbe voluto dirle ‘ti amo’… quanto avrebbe voluto pronunciare quelle due semplici paroline… tanto semplici ma così cariche di sentimenti… ma non poteva, non potevano, non era concesso loro di amarsi…!

R: - …ti voglio bene…

S: - Certo… anch’io… noi siamo fratello e sorella… no?

La ragazza fece un sorriso, ma si vedeva lontano un miglio che era un sorriso forzato.

R: - “Prima o poi… riuscirò a dimenticarla…”

 

I: - Oh, guarda Nomura, si stanno parlando!

Y: - Sì, hai ragione… oh, ma sono già tornati ai propri tavoli… non credo sia successo niente…

I: - Ma… guarda… Shirogane… piange…

Infatti il biondo stava piangendo e anche se cercava di non farsi notare, ormai se ne erano accorti tutti, eccetto Strawberry, troppo chiusa nel suo dolore.

Yui andò velocemente dal ragazzo.

Y: - Shirogane?

R: - …Cosa vuoi…?

Y: - Posso sapere che diavolo è successo tra te e Strawberry?

R: - Non sono affari tuoi.

Y: - Ti prego, Strawberry sta malissimo, non è uscita dalla sua camera per tre giorni, non ha mangiato, non ha bevuto, piangeva e piangeva tutto il giorno… e non riusciamo a capire perché…

R: - O mio Dio… davvero lei…

Yui annuì con la testa.

R: - È una storia troppo lunga e difficile da raccontare… sappi solo che non è né colpa sua né mia…

Y: - Allora… forse i tuoi genitori non vi permettono di stare insieme?

R: - Magari… magari fosse così… almeno potremmo lottare contro qualcuno… mentre nella situazione in cui siamo adesso… potremmo solo ammazzarci a vicenda…

Y: - ?__?

R: - Ti ho detto fin troppo. Ora lasciami solo, per favore.

Yui tornò da Iku.

Y: - Ora ci capisco meno di prima…

 

S: - “Ormai… tra noi due non c’è più niente… lui sta con un’altra… non riusciamo neanche più a parlarci… è finita, è tutto finito…”

 

Il giorno dopo, Strawberry tornò a lezione.

Abe: - Bentornata, Momomiya!

S: - Sì… scusi se non ho avvertito, ma…

Abe: - Sì, sì, Shirogane ha provveduto a dirmi che stavi male…

S: - …ah…

Abe: - Ora ricomincia la lezione! Oggi ripasseremo gli argomenti della verifica…

Strawberry ricordò… quella verifica… era quella che aveva fatto male… e che poi aveva recuperato grazie a Ryan… quando… si stavano per baciare, e poi era arrivata Iku… quando non stavano ancora insieme… in fondo era un bel ricordo, e almeno le belle cose di quella storia le voleva salvare…

Abe: - Momomiya, hai capito quello che ho detto?

S: - Sì…

Abe: - Ripeti…

S: - Allora, x è uguale a 5 e y è uguale a 0…

Abe: - Bene, Momomiya! – disse segnando un giudizio positivo sul registro.

Strawberry non aveva seguito niente della lezione… si era semplicemente ricordata ciò che le aveva detto il biondo quel pomeriggio…

 

Alla fine delle lezioni…

Abe: - Momomiya, vieni un attimo…

S: - Subito, professoressa…

Arrivata alla cattedra…

S: - Che cosa c’è, professoressa?

Abe: - No, volevo solo chiederti se ti fosse successo qualcosa… di solito sei così attenta… invece oggi eri assente… inoltre… beh, scusa se mi permetto, ma… hai lo sguardo spento… di solito sei così… non so come dire…

S: - Sì, ho capito. Sì, mi è successa una cosa…

Abe: - Io sono una tua insegnante, quindi se ti vuoi confidare con me…

S: - È difficile per me dirlo… non l’ho ancora confidato a nessuno…

Abe: - Se non vuoi parlarne, non importa…

S: - No. Glielo dirò. Non riesco più a tenermi tutto dentro. Beh, io… mi ero fidanzata con Ryan Shirogane da qualche giorno… però… non si metta a ridere, perché è vero… tre giorni fa… ho scoperto che lui… lui e io… siamo fratelli.

Abe: - Scherzi?

S: - Ecco, lo sapevo che non mi avrebbe creduto…

Abe: - No, no, ti credo… oh mio Dio, che situazione spiacevole…

S: - Lui… è l’unica persona che io abbia mai amato… - poi aggiunse, iniziando a piangere – in tutta la mia vita… nessuno mi ha mai voluto bene… lui invece… anche se mi voleva fare del male, anche se mi aveva trattato in quel modo… lui mi ha amato…

Abe: - Dai, non fare così… non piangere… sii forte… non sei contenta… di aver ritrovato la tua famiglia?

S: - Sì, bella famiglia di merda… che mi abbandona in mezzo ad una strada…

Abe: - Come?

S: - Sì… i suoi genitori mi hanno abbandonato…

La professoressa rimase sbigottita.

S: - Che succede, professoressa?

Abe: - No… niente… dev’essere una coincidenza… sì, è per forza così…

S: - ?__? Beh, professoressa, io la saluto… grazie…

Abe: - Niente, è un piacere aiutare i miei studenti anche al di fuori delle scienze matematiche! ^.-

S: - Grazie ancora…

 

La ragazza andò in camera.

Pensò che forse aveva ragione la prof… in fondo, l’amore può svanire, ma un legame di sangue dura per tutta la vita, anche se non si vuole…

Però a Strawberry questo non bastava.

 

La rossa andò fino alla stanza di Ryan; la porta era aperta ed entrò.

R: - Ah… ciao… te l’ha mai detto nessuno che…

La ragazza lo zittì con un bacio.

S: - Ryan, io ti amo e non ce la faccio più a reprimere i miei sentimenti…

Strawberry lo buttò sul letto continuando a baciarlo.

R: - No, Strawberry, non possiamo farlo…

S: - Dai, lo so che mi vuoi…

Effettivamente, Ryan aveva tutta la voglia di questo mondo di farlo…

Però, quella ragazza era sua sorella… sì, lui la amava, ma prima o poi l’avrebbe dimenticata… però se avessero superato quel limite sarebbe stato tutto ancora più difficile di quanto non lo era in quel momento…

Alla fine, però, i sentimenti che provava prevalsero su quel ragionamento razionale e i due si unirono.

 

La mattina seguente, i due si svegliarono insieme.

R: - Strawberry, non avremmo dovuto farlo, è stato un gravissimo errore…

S: - Perché, è stato bello, no?

R: - Ti prego, non mi rendere le cose più difficili di quanto già siano…

S: - Ma…

R: - basta! Ora taci! Anch’io ti amo, ti amo più di quanto tu possa immaginare, ma purtroppo non potremmo mai stare insieme! Quindi… io voglio interrompere qui il nostro rapporto… non voglio soffrire più di quanto stia soffrendo ora… e non voglio che soffra neanche tu…

S: - …sì… hai ragione… almeno… però… concedimi un bacio… d’addio…

Il volto del ragazzo sì avvicinò a quello di lei e le loro labbra si unirono in un bacio tanto dolce quanto amaro…

Dopo che si staccarono, la ragazza tornò nella sua camera piangendo…

 

Anche il biondo versava lacrime a dirotto… ormai… l’aveva persa per sempre…

Accese la radio.

 

Ripenserai agli angeli

Al caffè caldo svegliandoti

Mentre passa distratta la notizia di noi due

Dicono che mi servirà

Se non uccide fortifica

Mentre passa distratta la tua voce alla tv

Tra la radio e il telefono risuonerà il tuo addio

 

Di sere nere

Che non c'è tempo

Non c'è spazio

E mai nessuno capirà

Puoi rimanere

Perché fa male, male

Male da morire

Senza te

Senza te

Senza te

 

Ripenserei che non sei qua

Ma mi distrae la pubblicità

Tra gli orari ed il traffico lavoro e tu ci sei

Tra il balcone e il citofono ti dedico i miei guai

 

Di sere nere

Che non c'è tempo

Non c'è spazio

E mai nessuno capirà

Puoi rimanere

Perché fa male, male

Male da morire

Senza te

 

Ho combattuto il silenzio parlandogli addosso

E levigato la tua assenza solo con le mie braccia

E più mi vorrai e meno mi vedrai

E meno mi vorrai e più sarò con te

E più mi vorrai e meno mi vedrai

E meno mi vorrai e più sarò con te

E più sarò con te, con te, con te

Lo giuro

 

Di sere nere

Che non c'è tempo

Non c'è spazio

E mai nessuno capirà

Puoi rimanere

Perché fa male, male

Male da morire

Senza te

Senza te

Senza te

[Tiziano Ferro – Sere Nere]

R: - Questa canzone… esprime proprio come mi sento ora…

 

Intanto la ragazza era entrata in camera in lacrime.

I: - Strawberry, che ti è successo?

S: - Lui… mi ama… io lo amo… però… ci siamo detti addio…

Iku abbracciò la ragazza rossa per consolarla.

 

Il giorno dopo, durante le lezioni di matematica (Che fantasia… ndTutti), un uomo irruppe nella stanza. Era Soichiro Shirogane, il padre di Ryan, e quindi anche di Strawberry.

P.R [forse sarebbe il caso di scrivere P.R&S  XD ndAya]: - Mi scusi se sono entrato in questo modo, ma devo…

Abe: - Soichiro?

P.R: - Ma tu… tu sei Sakura?

 

To Be Continued…

 

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

Ehilà, ragazzi! Come va la vita? Triste ‘sto capitolo, eh? Figuratevi che quando l’ho riletto mi sono messa a piangere… non scherzo! Che pazza che sono…

Allora, vi devo spiegare perché i genitori di Ryan hanno chiamato Strawberry “Ichigo”. Ebbene, questo è il nome con il quale loro, di comune accordo con la madre naturale, avevano scelto di chiamare Strawberry. All’orfanotrofio, però, le cambiarono nome e cognome per far sì che i suoi cattivi genitori non la potessero rintracciare.

 

Beh, non ho più niente da dirvi, ciao e alla prossima!

Bye ByAya

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Capitolo 7
*** Capitolo 7: Appuntamento di Gruppo – Relazione Clandestina ***


Ciao ciao raga

Ciao ciao raga!! Eccomi con un nuovo capitolo della mia _non metto nessun aggettivo_ ff! Il capitolo scorso era triste… ç__ç  questo sarà un po’ meglio (Speriem… ndLettori)! Bene, ora vi lascio alla lettura della my fanfic! Buon divertimento!

 

Facciamo un veloce riassuntino di quello che è successo finora? (NOO! NdTutti Tanto decido io! Ahahahah!! NdAya) Allora, Strawberry è una quindicenne orfana che va in una scuola privata per trovare un parente. Lì conosce Ryan Shirogane, un diciassettenne problematico, e capo del gruppetto dominatore della scuola, che inizialmente la tratta molto, molto male ma che poi finisce per innamorarsi della sua innocenza e dolcezza… quindi i due si mettono insieme. Nel capitolo scorso, però, i ragazzi scoprono di essere fratelli e quindi sono obbligati a dirsi addio. Inoltre, lo stesso capitolo finisce con il padre dei ragazzi e la professoressa che si chiamano per nome… cosa succederà? Leggete e lo scoprirete!

 

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°

Il capitolo precedente termina così:

 

Il giorno dopo, durante le lezioni di matematica (Che fantasia… ndTutti), un uomo irruppe nella stanza. Era Soichiro Shirogane, il padre di Ryan, e quindi anche di Strawberry.

P.R: - Mi scusi se sono entrato in questo modo, ma devo…

Abe: - Soichiro?

P.R: - Ma tu… tu sei Sakura?

 

Capitolo 7: Appuntamento di Gruppo – Relazione Clandestina

 

P.R: - Ah… eh… io…

Abe: - Beh, è da tanto che non ci vediamo, eh? Comunque, perché sei venuto?

P.R: - Io… ho bisogno di Shirogane e Momomiya…

Abe: - Sì, andate pure ragazzi, e ricordatevi di ripassare…

S: - “Perché i genitori di Ryan mi hanno chiamato?”

 

La famiglia andò in un bar fuori dalla scuola a discutere della situazione.

P.R: - Beh Ichigo, ecco… spero che tu ti trova bene in questa famiglia…

S: - Scusi, il mio nome ora è Strawberry, quindi mi chiami così.

P.R: - D’accordo, però non mi dare del lei (Chissà se esiste in Giappone… ndAya) … in fondo io sono… tuo padre…

Strawberry era molto triste. Pensava ancora a Ryan, certo, come avrebbe fatto a dimenticarlo? Ad ogni singola parola che quell’uomo che aveva rotto il loro idillio pronunciava, le veniva da piangere…

S: - Mi dispiace, ma non ci riesco. Io e lei non siamo in confidenza.

R: - “Grande Strawberry!”

La rossa, infatti, in qualche parola aveva detto quello che il biondo avrebbe voluto dire da 15 anni…

P.R: - …beh, ci rifaremo… comunque, una volta finiti gli studi, verrai a vivere con noi?

S: - “Cioè vedrò ogni giorno la persona che amo senza poter far niente e questa gente che dovrebbero essere i miei genitori? Manco per sogno!” No. Voglio andare a vivere da sola.

M.R: - Ma… ne sei sicura?

S: - Al 100%.

P.R: - Ma… perché?

S: - Con tutto il rispetto, ma voi siete entrati solo ora nella mia vita e anche per caso, e vi aspettate che io vi ami come genitori dopo che mi avete abbandonato? Inoltre, io non vi conosco, non so niente di voi, non so neanche come vi chiamate, o quanti anni avete! L’unica persona che conosco… è lui…

P.R: - …sì, hai ragione… tu hai tutti i motivi di questo mondo… per non perdonarci…

S: - No, io vi voglio perdonare, ma questo ha i suoi tempi! Non possiamo avere una convivenza forzata! Penso che sia meglio conoscerci un po’ alla volta, e poi magari potrei venire a stare con voi…

P.R: - Sì, va bene, hai pienamente ragione… tu, Ryan, hai qualcosa da dirle?

Alla ragazza, a sentire quel nome, scese una lacrima. Ryan la vide.

R: - …no…

I ragazzi tornarono in classe, dove si stava tenendo l’intervallo.

R: - Ti prego Strawberry… non piangere… non devi piangere…

S: - Io… non ho pianto…

R: - Ti ho visto prima… ti prego, non lo fare… se no non potrò mai dimenticarti… inoltre, mi sentirò per sempre in colpa…

S: - No. qui la colpa non è di nessuno. Non è né mia, né tua, né dei tuoi… dei nostri genitori. Si vede… si vede che non siamo destinati a stare insieme…

R: - “Ma allora perché la amo così tanto?”

S: - “Ma allora perché lo amo così tanto?”

I volti dei due si avvicinarono, si stavano per baciare quando Ryan si interruppe.

R: - No, Strawberry… ora basta fare così. Noi due siamo fratelli. Non possiamo.

S: - Ma noi ci amiamo a vicenda, ed io non riuscirò mai a dimenticarti…

R: - Neanch’io, Strawberry, ma per quanto possiamo lottare, noi non possiamo smettere di essere fratelli! È ora… è ora di smetterla di lasciarci trascinare dalla passione e serbare i sentimenti che proviamo nei nostri cuori… una volta per tutte… solo così potremmo riuscire a sopravvivere ancora in questo tremendo e insopportabile destino che ci è stato riservato…

S: - Sì, hai ragione. Non mi devo più comportare così…

Il ragazzo la abbracciò.

R: - _Credo che questo ci sia ancora concesso…_

S: - Sì… celerò tutto quello che provo per te nel mio cuore. Però… ti amerò per sempre.

R: - Anch’io, fragolina…

DRIIIN!

S: – Ricominciano le lezioni… sarà meglio andare a sedersi…

 

Dopo le lezioni…

Y: - Ehi! Ciao Strawberry!

S: - Ciao…

Y: - Usciamo insieme? (Sembra un po’ ambigua come domanda… ndLettori Non è nel senso che credete voi! NdAya)

S: - …ok…

Le due ragazze andarono in una gelateria.

Y: - Allora… come ti va?

S: - …

Y: - È successo qualcosa con…

S: - Sì…

Y: - Sarebbe la ragazza che stava baciando?

S: - No, molto, molto peggio…

Y: - Cioè, li hai trovati a…

S: - NO! È una cosa che riguarda solo me e lui…

Y: - Ah, è vero, glielo avevo chiesto e mi aveva risposto una cosa del genere…

S: - Lo vuoi sapere…?

Y: - Se tu vuoi, sì…

La ragazza le raccontò la vicenda

Y: - EEH!?!?!?!? Sei sua sorella?!?!?!?!

S: - Abbassa la voce! Sì, è così… per questo ci siamo dovuti separare…

Y: - Oh mio Dio… che cosa terribile… ma ne siete sicuri?

S: - Sì… i suoi genitori mi hanno riconosciuto appena mi hanno visto… inoltre sapevano la mia data di nascita e il luogo dove stavo… e poi avevo come dei flash di quando vivevamo insieme… e la sensazione di conoscerli…

Y: - …capisco… era per questo motivo che Shirogane aveva fatto tutto quel casino quando erano venuti i suoi genitori…

S: - Sì…

Y: - E cosa è successo tra voi due…?

S: - Beh… inizialmente avevamo deciso di lasciarci… però ci amavamo ancora… e abbiamo fatto l’amore… poi ci siamo detti addio… stamattina, però, stavamo per baciarci… ma abbiamo deciso definitivamente di lasciarci… Senti, Yui, ti prego, non raccontare a nessuno questa vicenda…

Y: - Sì, va bene, ma tu… tu lo hai dimenticato?

S: - No, e non lo dimenticherò mai. Io lo amerò per sempre, anche se…

Y: - Sì, ho capito… andiamo?

S: - Va bene… Yui, grazie di avermi ascoltata…

Y: - Figurati! Sei mia amica, no?

S: - ^^

Y: - Senti Strawberry, so che ti piace ancora, però… che ne dici se ti presento qualche mio amico? ^^

S: - Senti Yui, non…

Y: - Dai, giusto per divertirsi!

S: - …va bene…

Y: - Domani dopo mangiato, ok?

S: - Ok! Torniamo a scuola, va…

Y: - Sì ^^

 

Il giorno dopo Strawberry e Yui uscirono con degli amici di quest’ultima: una ragazza e due ragazzi.

Strawberry si trovò in sintonia soprattutto con uno di loro: si chiamava Tasuki, aveva 16 anni, i capelli lunghi e biondi e gli occhi castani. Era un ragazzo molto simpatico e solare.

I cinque ragazzi camminavano per le strade di Tokyo.

Tasuki [T]: - … ah, Strawberry, e ti ho raccontato di quella volta in cui…

Strawberry e Yui si fermarono.

Infatti videro Ryan, che come loro, si stava facendo un giro in centro.

S: - C-ciao…

R: - Ciao Nomura… ciao Strawberry…

T: - Chi è questo tipo, Strawberry?

S: - Lui… lui è un mio parente.

Ryan stava guardando attentamente sua sorella e il ragazzo di fianco a lei.

Strawberry si accorse solo allora che lo stava tenendo a braccetto, e cercando di non farsi notare lo lasciò.

Ma Ryan se ne accorse fin troppo bene…

R: - Guarda che non mi devi dimostrare niente, eh?

S: - A che cosa ti riferisci…?

R: - Lo sai benissimo.

In realtà a Strawberry non interessava nulla di Tasuki, le stava solo molto simpatico.

La rossa fece uno sguardo a Ryan come per dirgli ‘Lo sai che ti amo ancora’…

Il ragazzo capì, le accarezzò i capelli e se ne andò.

R: - Ci si vede, eh?

T: - Ehi ragazzo, perché invece non ti unisci a noi?

Y: - “E io che l’ho fatta uscire con i miei amici apposta per non farle pensare a Shirogane… -__-”

R: - Va bene…

Ryan rimase un po’ in disparte per non rovinare il pomeriggio alla sua cara fragolina, era da tanto che non la vedeva sorridere…

Il gruppetto di amici andò in un bar.

Si sedettero ad un tavolino e ordinarono dei gelati.

S: - Mmh, che buono questo gelato…

Tasuki, che era seduto di fianco a lei, guardandola con dolcezza, le disse:

T: - Hai il viso tutto sporco di panna…

Dopo aver detto ciò, le passò un dito intorno alle labbra e si avvicinò per baciarla, ma lei lo interruppe.

S: - No, mi dispiace, ma io non… io non… - dopo aver detto questo, iniziò a piangere.

T: - Oddio, è colpa mia se stai piangendo… Scusami…

S: - No, non è colpa tua… credimi…

Y: - Scusatemi un attimo, torno subito…

La ragazza si alzò e fece segno a Ryan di seguirla.

Y: - Scemo, cretino, deficiente! Te ne dovevi andare! Più fai così e più lei ne soffrirà…

R: - Lo so, ma è stato quel bellimbusto ad invitarmi a venire con voi…

Y: - Sai, lei mi ha raccontato quello che vi è successo! È terribile, ma ora la devi lasciar stare!

R: - Lo so meglio di te, Nomura! Infatti sono io che le dico sempre che è meglio lasciarci!

Y: - Forse oggi poteva finire, se non fossi venuto!

R: - sì, lo so, ma ormai il danno è fatto, che ci posso fare?

Y: - Ok, ho capito… ora torniamo di là, va…

Tornati al loro tavolo…

T: - Ehm, ragazzi, Strawberry se n’è andata…

Y: - Dove?

T: - Ha detto che tornava a scuola…

R: - Quella cretina…

Y: - Perché?

R: - Non sa la strada! Vado a cercarla…

Il ragazzo corse via.

Y: - Shirogane, mi raccomando

R: - Sì, sì…

T: - ‘Mi raccomando’ cosa?

Y: - Lascia stare, va…

 

Il ragazzo correva per tutte le piccole vie del centro alla ricerca di Strawberry.

Come aveva previsto, infatti, la rossa si era persa, e ora stava vagando senza meta.

S: - “Potrei entrare in questo caffè per chiedere come raggiungere il Seirin…”

La ragazza guardò attraverso al grande vetrata e vide il signor Shirogane in compagnia di una donna rossa.

S: - “Ma quella non è la prof di matematica?”

Strawberry si nascose mettendo fuori solo gli occhi per guardare che cosa combinavano quei due.

S: - “Ridono insieme… oh, lui ha messo le mani su quelle di lei… forse c’è un amore clandestino tra loro…”

R: - STRAWBERRY! FINALMENTE TI HO…

Strawberry appena lo vide gli tappò la bocca e lo trascinò nel cespuglio (Immancabile in ogni manga quando c’è qualcuno da spiare ndAya) dove si era nascosta.

R: - _Ma che diavolo fai?_

S: - _Guarda nella vetrata! Quello è tuo padre, no? E quella lì con lui non è la prof Abe?_

R: - _Oh mio Dio… Strawberry, hai ragione! E si tengono pure le mani!_

S: - _Non è che sta tradendo tua madre con la prof?_

R: - _Umpf! Tanto piacere! Per quel che me ne frega… E poi guarda che sono anche genitori tuoi, quindi non c’è bisogno che tu dica ‘tuo padre’…_

S: - _Chissà da quanto si frequentano…_

R: - _Scusa, e se fossero lì solo per parlare di come andiamo a scuola?_

S: - _Sì, sì, ma ammettilo che un po’ ti interessa saperlo con certezza… è così bello ficcanasare…_

R: - _Hai ragione… entriamo senza farci notare?_

S: - _Sììì!_

I due entrarono e si sedettero ad un tavolino né troppo vicino né troppo lontano dall’oggetto della loro attenzione.

R: - _Notato qualcosa di equivoco?_

S: - _No… ah, le sta baciando una mano!_

R: - _Guardano da questa parte!_

I due ragazzi coprirono i loro volti con i menù.

Cameriere: - Cosa ordinate?

S: - _Non abbiamo ancora deciso, torni fra un po’…_

Cameriere: - Scusi, posso sapere perché parla a bassa voce?

S: - _Ho mal di gola… arrivederci!_

Il cameriere se ne andò.

R: - _Ahi ahi… forse ci hanno visto… guardano continuamente di qua…_

S: - _Che facciamo?_

R: - _Baciamoci!_

S: - _Eeh?_

R: - _Sì, loro non sanno che stavamo insieme, quindi se ci vedono baciarci penseranno che non siamo noi!_

I due si baciarono.

Ryan aveva pensato bene; infatti il padre dei due e la prof distolsero l’attenzione da loro.

S: - _Mmh, perché non lo facciamo un’altra volta…?_

R: - _Strawberry…!_

S: - _Sì, sì, scherzavo!_

R: - “Sembra di buon umore…”

S: - _Su, non perdiamoci in chiacchiere! Dobbiamo scoprire che cosa ci fa il ricco imprenditore Soichiro Shirogane con una semplice insegnante di matematica che ha almeno 15 anni meno di lui…_

R: - _Già già… oh mio Dio Strawberry! Guarda!_

Infatti il signor Shirogane e la signorina Abe si stavano baciando.

S: - _Oh mio Dio, che cosa disgustosa! Comunque è un bello scoop!_

R: - _Già, uno scoop da immortalare…_ - disse prendendo il suo cellulare con fotocamera.

S: - _Uao, grande Ryan!_

Cameriere: - Allora, avete deciso?

R, S: - _NO!_

Cam: - Ho capito che state spiando qualcuno, dai…

S: - _Vuoi sapere la storia?_

Cam: - Sì!

S: - _Lo vedi quel tavolo quasi al centro del locale? Ecco, quello seduto lì è nostro padre! E quella con cui si sta baciando è nostra prof di matematica!_

Cam: - Uao, che storia! Scusa, voi siete fratelli, no? Però vi siete baciati prima…

R: - _Lascia stare, è una lunga storia…_

S: - _Ora va’ via, se no ci scoprono!_

Cam: - Ok! Comunque vedo che ti sei ripreso, biondo…

Ryan lo guardò meglio… gli sembrava di averlo visto da qualche parte… Ah, certo! Era il povero malcapitato che aveva pestato quel giorno…

R: - Ma tu sei…

Cam: - ^^

S: - ?__?

R: - _Lascia stare, Strawberry…_

S: - _Oh mio Dio, stanno venendo da questa parte…_

R: - _Strawberry, sciogli i codini!_

S: - _Perché?_

R: - _Dobbiamo scappare, e con i tuoi codini ci scoprirebbero subito…_

La ragazza tolse velocemente gli elastici e i due andarono via senza farsi notare.

Si nascosero dietro ad un pilastro, vicino al quale, dopo un po’, passarono anche i due ‘indiziati’.

P.R: - Ciao Sakura… spero di rivederti presto…

Abe: - Contaci!

I due presunti ‘amanti segreti’ se ne andarono.

S: - Ryan, ma siamo sicuri di vivere nella vita reale anziché in una soap-opera? (o in una ff di Aya? NdStrawberry) cioè, prima ci fidanziamo e scopriamo di essere fratelli, e poi vediamo nostro padre che bacia la nostra prof di matematica…

R: - Che schifo di vita…

S: - Però questa situazione potrebbe giovarci…

R: - ?__?

S: - Cioè, potremmo andare da tuo… nostro padre, e mostrargli la foto; poi gli diciamo che la rendiamo pubblica, e che se vuole evitarlo deve smentire pubblicamente il fatto che siamo fratelli!

R: - Ahahahah… bello, mi piace ‘sto piano! Ahahahah!! Comunque vedo che ti sei ripresa…

S: - Sì, anche tu ^^

R: - Ne sono contento… intendo del fatto che tu stia meglio…

S: - Sì, grazie. In fondo è normale, come faccio a non essere contenta di avere un fratellino così carino? ^^

R: - E io come faccio a non essere felice di avere una sorellina così dolce? ^^

S: - Certo, io preferirei amarti da fidanzato… ma se non si può, posso anche amarti come fratello ^^

R: - Idem. Tornando al discorso precedente, che cosa ne facciamo delle informazioni che abbiamo?

S: - RI–CAT–TO! RI–CAT–TO!

R: - Seriamente… -__-’’

S: - Boh… per ora non facciamo niente… aspettiamo di vedere come si sviluppa la cosa…

R: - Ok! Ora torniamo a scuola?

S: - Sì! ^^

 

I due si presero per mano e si incamminarono verso il Seirin.

Erano entrambi contenti, ormai avevano trovato il modo di convivere serenamente senza dover scoppiare in lacrime ogni volta che si vedevano…

Strawberry sentì una bambina che diceva ad una sua amichetta:

Bimba: - Guarda quei due ragazzi… devono essere fidanzati. Come sono carini ^^

Quando sentì quelle parole, la rossa si rattristò un poco, ripensando a tutti i momenti passati insieme… quando avevano trovato quel gattino… quando si stavano per baciare ma erano stati interrotti da Iku… al ballo, quando si era dichiarato davanti a tutta la scuola… al luna-park, sulla ruota panoramica (Eh, Strawberry Strawberry… guarda a cosa vai subito a pensare… ndAya)… quando avevano fatto l’amore… (Appunto. NdAya) poi però pensò che sarebbe stata fortunata ad avere un fratello come lui… certo, non era la sua massima aspirazione essere sorella dell’unica persona che avesse mai amato… però… beh, si accontentava…

R: - Siamo arrivati…

 

L’indomani, alla prima ora c’era (Indovinate? NdAya) matematica (Bravi, bravi… ndAya).

Abe: - Allora ragazzi, prima di iniziare la lezione vi volevo informare che domani faremo una gita…

QuasiTuttiGliAlunni: - Evviv…

Abe: - Ehi ehi, aspettate, non ho ancora finito, a questa gita parteciperanno i due alunni che vanno meglio in storia della prima, della seconda e della terza. I due primini migliori sono in questa classe e sono… Shirogane e Momomiya!

Alunni [eccetto S e R]: - Schifosi secchioni…

Abe: - Giusto per burocrazia, vi informo che i due di seconda sono Pinco Pallino (Scusate, ma avevo finito i nomi jappo… ndAya) e Iku Kadena e quelli di terza Tizio Caio e Yui Nomura (E figuriamoci… ndLettori). Ora cominciamo la lezione di geometria…

 

Strawberry e Ryan erano piuttosto contenti; avrebbero passato una bella giornata in compagnia delle loro amiche…

E poi…

Chissà cosa sarebbe successo…

 

To Be Continued…

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Capitolo 8
*** Capitolo 8: Gita Scolastica - Rivelazioni ***


Ragazzi… come sono tristeeeeeeeeeeeeeeeee… siamo già arrivati all’ultimo capitolo… ;_; ehi, ma… cosa sono quegli striscioni

Ragazzi… come sono tristeeeeeeeeeeeeeeeee… siamo già arrivati all’ultimo capitolo… ;_; ehi, ma… cosa sono quegli striscioni? Perché state facendo una festa? è.é   mmh… se fate così… mi viene una gran voglia di far finire male questa ff… ah, ecco, vedo che state sgomberando… bravi, bravi… ^^ comunque sono tristeeeeeeeeeeeeeee!! Ç__ç beh, avanziamo le lacrime per la fine del capitolo, ok? Buona lettura!

 

Capitolo 8: Gita Scolastica - Rivelazioni

 

I: - STRAWBERRY, ALZATIIII!!!

S: - Mmh… ancora cinque minuti…

I: - Strawberry, sono già le sei!

S: - …appunto, le lezioni iniziano alle otto…

Quella mattina le due ragazze, insieme a Yui e Ryan, sarebbero andate in gita scolastica. Però la nostra rossa non si voleva proprio muovere dal letto…

I: - STRAWBERRYYYYYYYYYYYY!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Te lo sei dimenticato? Oggi dobbiamo andare in gita! E guai a te se io dovessi fare una figura del cavolo per colpa tua che non ti volevi alzare!!!!

S: - Oddio, è vero! Me ne ero completamente scordata!

La ragazza si preparò molto velocemente.

Infatti, dato che quasi sempre faceva tardi, ormai era abituata a doversi vestire in fretta e furia.

Già, non era una persona che si poteva definire ‘puntuale’, però… nel breve periodo nel quale era stata con Ryan, invece, si alzava sempre in anticipo… ogni mattina sentiva il bisogno di vederlo al più presto, per stare con lui e verificare che non fosse stato tutto un sogno… poi, però, aveva scoperto di essere sua sorella… inizialmente era distrutta dentro, ma adesso si era ripresa…

 

S: - Ho finito!

I: - Fiuuuu (Dovrebbe essere un sospiro di sollievo ndAya) … appena in tempo…

S: - Sì, corriamo giù!

 

Y: - Buongiorno!

S: - Ciao!

R: - Uff, vabbè che il ritrovo era alle 06:05, però potevate pure venire un po’ prima…

I: - È tutta colpa di Strawberry! Stamani non voleva alzarsi, si era completamente dimenticata della gita… =___=

S: - Scusate…

Y: - Su, su, in fondo alla fine avete fatto in tempo, no? Quindi non fa niente! ^^

S: - Meno male che ci sei tu, Yui…

Y: - Grazie ^^ Senta, professoressa, quando partiamo?

Abe: - Aspettiamo ancora un po’, manca una persona…

Y: - Scusi, non dovremmo esserci solo noi sei alunni e lei?

Abe: - No, in realtà…

Un uomo, entrando in quel momento dalla porta, disse:

P.R: - Buongiorno! Scusate il rit…

S, R: - CHE CI FAI QUI?!?!?!?!?!?!?!?

Abe: - Ehm, dato che lui ha finanziato questa gita scolastica, pensavo fosse una buona idea invitarlo a venire con noi…

I: - Scusate, voi conoscete quest’uomo?

S, R: - Sì, CERTO! È MIO PADRE!

I: - Eeh?

S, R: - NO, VOLEVO DIRE SUO PADRE!

I: - COOOSAAA?

S, R: - NO, CIOè, LUI

S: - È il padre di Ryan!

R: - Già, è mio padre!

Soichiro Shirogane non aveva sentito la ‘conversazione’, perché era impegnato a parlare con la professoressa di matematica.

Ricordandosi di ciò che avevano visto il giorno prima, Strawberry e Ryan andarono in un angolino dell’ingresso per parlare.

S: - _Su, in fondo un lato positivo della presenza di tuo padre c’è! Potremmo vedere quello che combinano lui e la prof…_

R: - _E accusarli pubblicamente! Sì, sì! Hai ragione!_ - le disse dandole un bacio sulla guancia

S: - Torniamo dagli altri ora… //////

 

Abe: - Bene, ci siamo tutti! Possiamo partire!

Il gruppetto si diresse verso la stazione e prese il treno diretto a Nara.

Ryan, Strawberry, Iku e Yui si sedettero vicini. Gli altri due alunni furono costretti ad andare con la signorina Abe e il signor Shirogane. (Scusate se interrompo la ff, ma volevo dire a baddya69 che tanto nn userò più quei nomi, li avevo messi giusto per non lasciare incomplete le parole della prof. NdAya)

Y: -Allora, fra voi due va tutto bene?

S: - Sì, ora… ora…

R: - …Siamo amici.

Strawberry e Ryan non volevano che la loro parentela e quello che era successo fra loro si sapesse troppo in giro, quindi avevano deciso di non parlarne più a nessun altro.

I: - Bene. Però Shirogane, guarda che se me la ritrovo nello stato in cui era l’altra volta ti fucilo personalmente! Ok?

R: - Ok!

I ragazzi risero un po’.

Passarono il resto del viaggio a parlare e a giocare a carte.

S: - Ah, finalmente siamo arrivati!

Il gruppetto scese dal treno.

S: - _Guarda, Ryan, nostro padre ha messo un braccio sulle spalle della prof!_

R: - _Sì, hai ragione… oggi pediniamoli per bene, così ne potremmo sapere di più…_

S: - _Scusa, ma tu avevi detto che non te ne fregava niente…_

R: - _Ho cambiato idea, mi piace troppo ficcanasare!_

S: - _Sì, hai ragione, è bellissimo!_

Abe: - Ehi, voi due, invece di chiacchierare, guardatevi intorno! Ci troviamo in una città bellissima, guardate tutti i templi, i monasteri, i musei…

S: - …le coppie clandestine…

P.R, Abe, I, Y: - Cosa?!

S, R: - Niente, niente ^^

Il gruppetto gitante andò in giro per la città guidato dalla professoressa.

Abe: - Allora, questa città fu fondata nel 710 dall’imperatrice in carica, che ne voleva fare la capitale permanente del paese, interrompendo la tradizione dei trasferimenti della corte con i passaggi di dinastia. In realtà Nara fu capitale del Giappone solo fino al 784; tuttavia…

Tutti i ragazzi ascoltavano attentamente la spiegazione, tutti tranne Iku, che si stava rompendo a morte.

I: - _Strawberry, chiacchieriamo?_

S: - _Iku, sto seguendo la spiegazione, e dovresti farlo anche tu, quindi non distrarmi e non distrarti!_

I: - _Nomura, parli un po’ con me?_

Y: - _Kadena, sto ascoltando la prof…_

I: - “L’ultimo che mi rimane…”_Shirogane! Facciamo due chiacchiere?_

R: - _Segui la lezione, piuttosto!_

I: - “Perché sono capitata in mezzo a ‘sti secchioni…” =___=

Abe: - Ora, ragazzi, facciamo una piccola pausa, dato che è ora di colazione!

I ragazzi, la prof e il padre di Strawberry e Ryan andarono ad un bar; i quattro amici si sedettero allo stesso tavolino, gli altri due ragazzi in un altro e la signorina Abe e il signor Shirogane in un altro ancora.

S: - Ehi ragazzi, è proprio bella questa città, vero?

Y: - Già, poi la spiegazione è stata davvero interessante; ad esempio non sapevo che nel tempio che abbiamo visitato ci fosse la salma del primo imperatore di questo paese…

S: - Già, e poi…

I: - Scusate ragazzi, ma come avete fatto a seguire tutta la lezione senza addormentarvi?

R: - Scusa, se ti scoccia così tanto seguire, come fai ad essere la più brava alunna di storia delle seconde?

I: - Beh, perché apprendo in fretta, leggo una volta e imparo, ma stare attenta alle lezioni non mi è proprio congeniale…

Strawberry tirò un calcio a Ryan.

R: - AHIA!

Il ragazzo la guardò, e lei con la testa indicò il tavolo dove loro padre e la prof stavano consumando la colazione.

L’uomo, infatti, le stava accarezzando i capelli.

I: - Mmh? Che hai, Shirogane?

R: - Niente, niente…

S: - Ah, ragazze, mi è venuta in mente una cosa… come vi va con Junpei e Aino?

Y: - Bene…

I: - Aino? E chi è?

S, R, Y: - COME CHI È?

I: - Sì, non l’ho mai sentito nominare…

R: - Il mio amico cretino che ti ha rimorchiato al ballo di primavera, no?

I: - … non mi ricordo di nessun Aino…

S: - Forse perché quella sera era completamente andata… vabbè, lasciamo stare…

Abe: - Forza ragazzi! Ora ripartiamo!

I: - _Di già? Uffa, che palle…_

Abe: - Kadena, ti ho sentito…

I: - Oddio, mi scusi professoressa! Mi dispiace, non volevo… sul serio…

Abe: - Vabbè, non importa… piuttosto, ricominciamo il giro turistico e alla fine mangiamo il pranzo al sacco e poi siete liberi di fare quello che volete ^^

I: - Fino a stasera? *__*

Abe: - Fino a stasera ^^

I: - Uaoooooooooooo *__*

Il gruppetto si rimise ‘in moto’, la professoressa spiegava ma Strawberry e Ryan parlavano con loro padre, cercando di sapere il più possibile sulla loro presunta relazione…

S: - La professoressa Abe è proprio una brava persona, eh? ^^

P.R: - Sì…

R: - È simpatica…

P.R: - Sì, hai proprio ragione…

S: - Poi è comprensiva…

P.R: - Già…

S: - Ma voi vi conoscete bene?

P.R: - Abbastanza…

R: - E avete già fatto… mmmmfgffhhghf!!

Strawberry gli aveva tappato la bocca con la mano.

P.R: - Mmh? Cosa dicevi, Ryan?

R: - Mmmfghfg…

S: - Niente, era una cosa poco importante… vero, Ryan?

R: - Mmfhgfhf!

S: - Sì, ha detto di sì ^^ ora torniamo a seguire la lezione! A dopo!

I ragazzi corsero un po’ per recuperare il gruppetto…

S: - _ryan, ti sei rincretinito? Come ti viene in mente di chiedere certe cose? Meno male che tuo padre non ha capito…_

R: - _Nostro padre… comunque che ci posso fare, mi è venuta spontanea…_

S: - _Oh mio Dio…_  =___=  _Forse sarà meglio seguire la lezione…_

Dopo aver visto l’ennesimo museo e monumento…

Abe: - Ecco ragazzi, siamo arrivati al famoso ‘Tempio dell’Amore’ (Inventato da me… però magari esiste davvero… ndAya)! Ad esso è legato una leggenda che parla di …bla bla bla… e quindi si dice che se si esprime un desiderio legato all’amore, esso si avvererà!

I: - Sembra interessante… entriamo?

Abe: - Certo!

I ragazzi entrarono nel tempio silenziosamente.

Abe: - Bene ragazzi, ora se volete esprimere un desiderio, prendete una tavoletta di legno e scrivetelo…

Y: - “Fa’ che possa stare per sempre con Junpei…”

I: - “Fa’ che trovi un fidanzato carino… o che resti il più possibile con questo Aino se è carino…”

(Gli altri non ve li dico! Ahahahah!! NdAya)

I gitanti uscirono dal luogo sacro e si incamminarono verso la prossima meta.

Strawberry e Ryan si tenevano per mano.

R: - Tu che desiderio hai espresso, Strawberry?

S: - Se te lo dico non si avvera, quindi…

R: - E dai, Strawberry, non lo sai che quei sogni non si avvereranno mai…

Il volto di Strawberry si incupì un po’.

S: - …già… non si avvereranno…

R: - E dai, non fare così! Secondo me abbiamo desiderato la stessa cosa…

S, R: - TROVARE UN PARTNER CARINO E ALLA NOSTRA ALTEZZA!

R: - …ahahahahah!!! Era proprio la stessa cosa, eh?

S: - …sì…

R: - …già…

Non era così… i due avevano desiderato la stessa cosa, ma il desiderio era ben diverso…

“Non essere più fratelli”…

I: - Professoressa, secondo lei funziona?

Abe: - Mah, io sono piuttosto scettica, però… alcune mie amiche sono venute, ed il loro desiderio si è realizzato…

S: - “Mi piacerebbe che si avverasse… ma tanto ormai mi sono rassegnata…”

Abe: - Bene, ragazzi, la lezione è finita!

I: - evvivaaaaaa!!

Y: - Sì, effettivamente anch’io mi stavo un po’ stufando…

I: - Sì, ma ora potremmo fare tutto quello che vogliamo fino a stasera! Evviva, sono così contenta di essere brava in storia…

Y: - Sìì! E finalmente si mangia!

Abe: - Forza, andiamo!

Il gruppetto si diresse verso un ampio prato, con il terreno in pendenza in alcune parti, ed era attraversato da un fiume.

S: - Uao, che posto carino ^^ Mangiamo qui?

Abe: - Sì!

I ragazzi misero delle coperte a terra e ci appoggiarono sopra i loro cestini per il pranzo e tutte le altre pietanze che avevano preparato.

I: - Mmh, che buoni che sono i tuoi onigiri (Sarebbero le tradizionali polpette di riso jappo ndAya), Yui!

Y: - Anche la tua torta è buonissima! Ma tu non mangi, Strawberry?

S: - …no… non ho fame…

R: - Ne sei sicura, Strawberry?

S: - Sì, sì… non vi preoccupate…

In realtà la ragazza rossa non si sentiva per niente bene, e quindi non aveva appetito.

I: - Beh, se lo dici tu… chi vuole giocare a pallavolo?

Y: - Io, io!

R: - Io passo…

S: - Io…

Ryan indicò con la testa loro padre e la professoressa

S: - Passo anch’io…!

I: - Ok! A dopo!

 

R: - Bene! Ora che loro sono andate via potremo spiarli per bene!

S: - Già… ma se scoprissimo che stanno insieme, cosa faremmo?

R: - Boooh… a questo ci devo ancora pensare…

S: - Sì, ma… non fanno più nulla… parlano solamente…

R: - Forse hanno capito che li spiamo…

S: - Non penso, ce lo avrebbero detto, no?

R: - Chissà… chissà come fanno a conoscersi…

S: - Già… quando tuo padre era venuto a prenderci in classe, l’ha chiamata ‘Sakura’…

R: - Inoltre era molto sorpreso di vederla…

S: - Si conosceranno da tanto tempo…

R: - …

S: - Boh…

R: - Ma sì, ora non fasciamoci troppo la testa con preoccupazioni inutili! Siamo in gita! Pensiamo a divertirci!

S: - Già ^^ Raggiungiamo gli altri?

R: - Ok!

S: - Ragazzi, possiamo giocare anche noi?

I: - Certo!

R: - Però chiediamo anche agli altri due ragazzi se vogliono partecipare…

Y: - Ok ^^

 

R: - Allora, facciamo io, Strawberry e Iku contro voi tre! Va bene?

Y: - Sì! Vi stracceremo!

R: - Aspetta e vedrai!

Yui fece il servizio. La palla andò vicino a Strawberry, lei la stava per prendere ma improvvisamente impallidì e abbassò la testa, mettendola tra le mani.

Y: - Pun… Strawberry, che ti succede?

R: - Strawberry, stai bene? Che hai?

S: - …no… non è niente… ho solo avuto… un giramento di testa… scusate…

I: - Scusate di che?

S: - …vi ha fatto punto…

R: - Cretina! Secondo te, ci stai più a cuore tu o la partita?

S: - …^^

R: - Ora però non giocare più, o finirai per sentirti male sul serio…

S: - Ma no, ora sto bene ^^

I: - Ne sei sicura?

S: - Sì, sì ^^

R: - …vabbè… se ne sei sicura…

I ragazzi, comunque, evitarono di farle ricevere la palla.

I: - Evviva! Abbiamo vinto!

S: - Già! ^^ ora giochiamo a nascondino?

R: - Nascondino? L’ultima volta che ho giocato ero alto 1 metro e trenta… =____=’’’

S: - Dai… per favore… é.è

R: - Vabbè… d’accordo, io gioco…

I: - Certo che sì! Nascondino è il mio gioco preferito ^_____^

Y: - =_______= Beh, allora gioco anch’io…

 

I ragazzi si divertirono insieme divertendosi con questo ed altri giochi.

Mentre il gruppetto di amici giocava a mahjong, la professoressa Abe e il signor Shirogane si avvicinarono a loro.

Abe: - Scusate se vi interrompo, ma avremmo un attimo bisogno di Momomiya… e di Shirogane.

S: - Eccomi…

Mentre camminavano per allontanarsi un po’ da lì, Strawberry disse sottovoce a Ryan:

S: - _Forse ci hanno chiamati per dirci della loro storia…_

R: - _Ora vedremo…_

 

P.R: - Strawberry…

S: - Mi dica…

P.R: - Credo che tu sappia… che la madre di Ryan non è la tua vera madre…

S: - Sì… Ryan me l’ha detto…

P.R: - Ecco… è un po’ difficile da dire così su due piedi… Strawberry, la tua vera madre… la tua vera madre è lei, Sakura Abe.

 

Strawberry non sapeva cosa dire, cosa fare… era rimasta così sorpresa…

Quando aveva incontrato suo padre, non gliene era fregato più di tanto, tralasciando la scoperta di essere sorella di Ryan…

Però quella donna… la sua professoressa… l’aveva capita, aiutata, amata…

Entrambe le donne se ne stettero zitte per un po’, poi si abbracciarono.

S: - …ne sono contenta… molto… ^____^

Abe: - Anch’io sono felice di aver ritrovato mia figlia…

La professoressa sciolse l’abbraccio, Ryan prese per mano Strawberry e i due se ne andarono.

R: - Allora?

S: - Allora cosa?

R: - Secondo te?

S: - Beh, sono contenta che lei sia mia madre. È proprio una brava persona. ^^

R: - Beh, se tu ne sei contenta, io sono contento per te…

S: - Grazie ^^ senti, ora mi lasceresti un po’ da sola? Devo riflettere…

In quel momento Strawberry impallidì nuovamente.

R: - Strawberry, sei bianca come un cencio…

S: - Non ti preoccupare… sto bene…

R: - Ne sei sicura?

S: - …sì, sì…

R: - Al 100%?

S: - Al 110… ora lasciami sola, per favore…

R: - Vabbè… allora torno dagli altri… a dopo…

S: - Ciao…

Strawberry cominciò a camminare. Era molto vicina al fiume che passava di là.

Pensava e ripensava a quello che aveva appena scoperto… la professoressa Abe era sua madre…

Improvvisamente si sentì molto male, tutto intorno a lei cominciò a vorticare velocemente…

La ragazza cercò di tornare indietro dagli altri, ma aveva perso l’orientamento… davanti a lei c’era un sasso, inciampò su di esso e cadde nel fiume, che cominciò a trascinarla lontano.

 

Ryan stava parlando con le sue amiche.

I: - …ah, e vi ricordate quella volta in cui…

Il biondo ebbe un sussulto, e un a sensazione sgradevole, orribile… (‘azz, c’hanno pure i poteri paranormali ‘sti qua? NdLettori Nessuno mi capisce… sono un genio incompreso ç__ç ndAya)

R: - “Strawberry!”

Il ragazzo si alzò di scatto.

Y: - Che succede, Shirogane?

Senza neanche risponderle, Ryan corse a cercarla.

Y: - Boooh…

 

R: - STRAWBERRY!! STRAWBERRY, DOVE SEI?

Il ragazzo la cercò da tutte le parti, ma di lei non c’era traccia…

Il suo sguardo cadde sul letto del fiume; in lontananza la vide, trascinata dalla tenace forza dell’acqua.

R: - oh mio dio! Strawberry!

Ryan corse più veloce che poteva e, quando la distanza tra lui e il corpo esanime della ragazza era di pochi metri, si tuffò in acqua.

R: - …aspettami Strawberry, ti sto raggiungendo…

Nuotando molto velocemente riuscì a recuperarla… ora c’era solo un piccolo problema…

R: - “Come faccio a fermarmi?”

Dopo qualche secondo vide un ramo; con un po’ di fatica riuscì ad attaccarsi ad esso e ad uscire dall’acqua…

R: - … Strawberry…

Il ragazzo cominciò a farle la respirazione artificiale.

R. - …Strawberry… ti prego… svegliati… io non ce la farei mai senza di te…

Dopo una decina di minuti, la ragazza rinvenne.

R: - …oh mio Dio… meno male…

Il ragazzo pianse.

S: - …Ryan…

R: - Incosciente… mi hai fatto preoccupare… anzi, mi hai fatto morire di paura… stupida…

S: - …grazie…

R: - Non c’è bisogno… che tu mi ringrazi… in fondo, io ti a… cioè, tu sei mia sorella…

Anche la rossa cominciò a piangere.

I due, che erano sdraiati per terra uno sopra l’altro, si abbracciarono.

 

Dopo qualche minuto arrivarono le ragazze e i genitori di Strawberry.

I: - Finalmente, non vi trovavamo più…

Y: - Oddio, che è successo?

S: - …niente…

R: - Strawberry è svenuta ed è caduta nel fiume…

P.R: - Oh mio Dio… ora stai bene?

S: - Sì… meno male che Ryan mi è venuto a salvare… se no, chissà che fine avrei fatto ora…

 

Abe: - “I loro sguardi… i loro corpi… quei due ragazzi si amano ancora… e non smetteranno mai di farlo…

Sono stata solo una cretina, una deficiente, una stupida egoista! Sì, una stupidissima egoista, ho pensato solo a me stessa, ho fatto soffrire immensamente questi ragazzi e ho quasi finito per rovinare il loro splendido rapporto…”

 

S: - Grazie Ryan… grazie di avermi salvato…

R: - È logico che io ti salvi, sei mia sorella…

Abe: - no! ora basta! Vi ho mentito già per troppo tempo, è ora che sappiate tutta la verità!

P.R: - Che cosa vai blaterando, Sakura…?

Abe: - Strawberry, tu non sei sua sorella, non siete fratelli, e Soichiro non è tuo padre!

P.R: - Come? Che diavolo dici, lei è nata dal nostro rapporto clandestino…

Abe: - …no…

Strawberry e Ryan erano a dir poco stupefatti…

Abe: - …io… poco prima di stare con te… ebbi rapporti con un uomo… Shotaro… io mi fidavo di lui… anche se era parecchio più grande di me… però alla fine scoprii che io ero solo un ‘divertimento’, dato che ero giovanissima, bella e non ero mai stata usata… comunque, io rimasi incinta di Shotaro, ma lui se ne andò… mia madre si rifiutava categoricamente di tenere il bambino… poi conobbi te, Soichiro, e pensai che se ti avessi fatto credere che ero incinta di te sarebbe stato tutto più semplice… non mi fraintendere, io ti amavo… non ti stavo usando… volevo solo che mia figlia vivesse una vita felice…

P.R: - Quindi voi…

La ragazza guardava allibita la gente attorno a lei: Ryan, sua madre, suo padre… no, quell’uomo non era suo padre, lei e il ragazzo che amava non erano fratelli!

Abe: - Sì, loro due non hanno nessun legame di sangue…

R: - Ora che si è chiarita tutta la vicenda, mi spiegate una cosa voi due?

Abe, P.R: - Certo!

S, R: - Voi due state insieme?

Abe, P.R: - No, no, certo che no!

S, R: - Allora perché vi siete baciati?

Abe: - Baciati? Ma quando… ah, ci avete visti nel bar al centro… ma va, quello era un semplice bacio d’addio ^^

S: - Ah…

I: - Caspita Strawberry, però ce ne hai messo di tempo per trovare il parente, eh?

S: - IKU!

I: - Sììììì? ^^

S: - Non dirmi che sei stata tu a mandarmi quella lettera…

I: - Perché, ti dispiace di aver trovato tua madre?

S: - È logico che ne sono contenta! Ma dirmi ‘Sakura Abe è tua madre’ non era più veloce e indolore?

I: - Beh, ma io non sapevo che tu credessi che Shirogane fosse tuo fratello. L’hai detto a tutti tranne che a me, se me l’avessi detto avremmo fatto prima! ^^

S: - …=_____=’’

R: - Ehi, ehi, fragolina, dopo che scopriamo di non essere fratelli non mi dici niente?

S: - Tanto, d’ora in poi, avremmo tutto il tempo di questo mondo per stare insieme, giusto? ^^

R: - Sì… sai, Strawberry, sono contento che finalmente posso dirtelo di nuovo…

S: - Dirmi cosa?

R: - …ti amo…

Le loro labbra si unirono in un dolcissimo bacio…

Ormai i due ragazzi erano tornati insieme e niente e nessuno li avrebbe mai più separati.

 

*°FINE°*

 

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

Ehi ragazzi! La mia ff è finita… (Finalmente! NdTutti ç__ç ndAya) sono triste ma allo stesso tempo felice… anche perché è la prima volta che riesco a concludere una fanfic a capitoli…

Ringrazio tantissimo:

  • Tutti coloro mi hanno commentata, cioè baby dark, chidori_chan, darkangelodette92, mewby, Ryashiro, Debi-chan90, tuo_fan_sfegatato (ke alla fine non mi ha detto il suo nome..), Ryan Shirogane, Manu-chan, Marina12, kagome0090, MewEle, Hermy6
  • Tutti coloro mi hanno sostenuta
  • Tutti coloro hanno letto la ff anche senza commentarla (ma siete ancora in tempo, se vi va… ^^)

Grazie, grazie di cuore! Vi adoro tutti!

Beh, ragazzi, ciao e alla prossima!

Bye ByAya

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