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Lista capitoli: Capitolo 1: *** Capitolo 1: Introduzione – L’arrivo al Seirin *** Capitolo 2: *** Capitolo 2: Sono ai suoi ordini! – Una Nuova Amica *** Capitolo 3: *** Capitolo 3: Un nuovo amico – Litigi e chiarimenti *** Capitolo 4: *** Capitolo 4: Il Confine Tra Amore e Amicizia – Il Ballo di Primavera *** Capitolo 5: *** Capitolo 5: - Dubbi e Preoccupazioni – Il Primo Appuntamento *** Capitolo 6: *** Capitolo 6: Legame di Sangue - Addio *** Capitolo 7: *** Capitolo 7: Appuntamento di Gruppo – Relazione Clandestina *** Capitolo 8: *** Capitolo 8: Gita Scolastica - Rivelazioni ***
“Perché? Perché
vivo da 15 anni in questo orfanotrofio? Perché non ho un parente che mi cerchi?
PERCHÉ NESSUNO MI AMA?” – Pensava Strawberry, una giovane ragazza abbandonata
alla nascita in un triste istituto…
Un orfanotrofio…
Una specie di
carcere brulicante di bambini lasciati soli… privo del calore di una famiglia…
gestito da scorbutiche donne e finanziato da qualche riccone giusto per rendere
più prestigioso il suo nome…
Ogni tanto, qualche
coppia che non poteva avere figli entrava in quel piccolo mondo e sceglieva uno
o due bambini che poi sarebbero entrati a far parte della loro famiglia… e in
base a che cosa? Al sesso? Al fatto di essere carini e gentili? E questi
sarebbero motivi giustificabili?
S: - “E allora
perché non mi hanno mai scelto? In fondo sono molto educata e di bell’aspetto…”
La ragazza scosse
la testa.
S: - “Mi sto
comportando come una cretina…”
In fondo non era
certo colpa sua se nessuno riusciva ad apprezzarla… se era sola al mondo…
S: - “Ma cosa ho
fatto di male? Perché capitano tutte a me? Almeno prima avevo un’amica… Iku…
lei era l’unica in grado di capirmi… ma un giorno… vennero due adulti e la
portarono con sé… lei non voleva… continuava a urlarlo… ‘Se non viene anche
Strawberry io non mi muovo da qui’… ma subito la responsabile dell’orfanotrofio
la fece tacere… ‘Comportati bene con queste persone che hanno avuto la
gentilezza di adottarti!’ diceva… altroché… era solo contenta che ci fosse una
marmocchia in meno da accudire e da sfamare… comunque, dopo di lei, nessuno
riuscì a diventare mio amico… in questo posto sono tutti così ipocriti…
ragazzini immaturi che cercano di apparire quello che non sono per essere
adottati… o di entrare nelle grazie della vicepreside, la signorina Miyazaki,
per vivere qui dentro in condizioni migliori…
L’unica mia
consolazione è che quando compirò 17 anni me ne potrò andare… ancora due anni
ed è fatta… devo resistere solo fino ad allora…”
Signora: - Ragazzi,
è pronto da mangiare!
I giovani si
diressero verso la mensa dove si dovevano servire da sé. Quel giorno c’era
della pasta scondita e del formaggio andato a male e di pessima qualità… la
solita robaccia… la ragazza rossa pensava a come doveva essere la vita dei
ricchi… ma anche solo della gente comune… che magari vivevano di stenti come
lei, mangiavano le stesse cose che mangiava lei… ma erano felici, perché
avevano una famiglia… dei genitori, dei nonni, degli zii… magari anche dei
fratelli… un marito… dei figli… insomma, qualcuno da amare…
I suoi pensieri
furono interrotti bruscamente da un urlo.
Signora: -
Momomiya! Ti vogliono in Presidenza!
La ragazza si
diresse verso l’ufficio della Preside cercando di capire il motivo della
chiamata.
S: - “Che cosa
potrei aver fatto? Non mi sembra di avere infranto nessuna regola negli ultimi
giorni… inoltre, la Preside non se la prende per le piccolezze…”
Quella donna era
una delle poche, anzi l’unica, che le andava a genio in quel posto… era la sola
persona che la capiva, che la consolava…
Fece un bel respiro
e aprì la porta.
Preside: -
Buongiorno, signorina Momomiya! - disse con tono gioviale
S: - Buongiorno… -
disse, facendo un piccolo inchino – qual è il motivo della mia chiamata?
Pr: - Ecco… è
arrivata una lettera destinata a te…
S: - Chi è il
mittente?
Pr: - Non c’è
scritto… naturalmente non mi sono permessa di aprirla… comunque tieni…
La donna le porse
una busta bianca.
La ragazza strappò
un lembo della busta per aprirla.
Dentro c’era un
foglio scritto, stampato al computer.
La ragazza la lesse
mentalmente:
‘Cara Strawberry,
da quando sei nata
credi di essere sola al mondo ma in realtà hai un parente.
Si trova alla
scuola superiore Seirin (Sparato a caso ndAya) di Tokyo.
Con affetto’
S: - Oddio…
signorina… legga…
La preside la
lesse.
Pr: - Che… che
cosa? Com’è possibile?
S: - “E ora che
farò? Avrò il permesso per andare a studiare lì?”
La donna, quasi
leggendole nel pensiero, disse:
Pr: - Senti
Strawberry, a me piacerebbe che restassi qui, dato che ormai sei grande e puoi
aiutarci con i bambini più piccoli… ma comprendo benissimo che tu voglia andare
a cercare il tuo parente… anch’io farei la stessa cosa…
S: - Ma…
Pr: - Se è della
retta che ti preoccupi, non è un problema, posso pagartela io!
S: - No, non si
deve disturbare fino a questo punto, signorina…
Pr: - Niente
disturbo! Tu sei la mia bambina preferita, e lo sai, quindi per me non sarà un
problema. Inoltre, quello che ti darò non verrà speso qui per il cibo e il
vestiario, quindi…
S: - Sì, ma il
Seirin è uno dei più prestigiosi licei di Tokyo e la spesa sarà molto alta…
Pr: - Ora basta, ho
deciso che andrai al Seirin e così sarà! Inoltre, hai davvero una bella testa
ed è un peccato che venga sprecata nella scuola di un orfanotrofio!
S: - Bè, se proprio
me lo impone…
Pr: - Bene, allora
vai a preparare tutte le tue cose, dato che domani partirai alla volta di
Tokyo!
S: - Va bene…
La ragazza stava
per uscire dalla stanza quando si girò e sussurrò:
S: - Grazie…
Per tutta risposta,
la donna le fece un sorriso.
Strawberry si
diresse verso la sua camera.
S: - “Evviva!
Allora… allora c’è qualcuno al mondo che pensa a me! Allora… non sono così sola
come pensavo!”
La ragazza preparò
le valigie, e l’indomani prese il treno diretto a Tokyo e arrivò a destinazione
dopo poche ore.
Giunta alla
stazione, prese un taxi che la portò alla scuola superiore ‘Seirin’, una delle
più rinomate dell’intera nazione.
Strawberry si
diresse verso la segreteria.
S: - Buongiorno, io
sono Strawberry Momomiya e domani dovrei cominciare a studiare in
quest’istituto…
Segretaria: - Sì,
la signorina Momomiya, ben arrivata in questa scuola! Spero che ti troverai
bene! Dato che hai una media molto alta non credo avrai problemi di studio! Se
devi comprare l’uniforme, va’ da quella parte…
S: - “Che bello!
L’uniforme! Ah, ho sempre sognato di poterla portare… anche se credevo che quel
sogno non si sarebbe mai avverato… e invece…” Grazie mille, signora!
Segretaria: - Di
niente! ^^
La ragazza si
diresse in quel luogo, diede le sue misure e si fece confezionare un uniforme.
Era composta da una
camicia bianca, una gonnellina a pieghe beige con delle righe rosse e una
cravatta con la stessa texture (Ho fatto una doll di Strawberry con l’uniforme,
se vi interessa lasciatemi un commento con il vostro indirizzo e-mail e ve la
mando ndAya) .
S: - Uao! Mi sta
davvero benissimo!
La ragazza, ancora
con indosso la divisa, si diresse verso la sua camera (Alla scuola è annesso un
dormitorio).
In essa c’erano due
letti; uno era occupato da una ragazza bionda intenta a leggere un libro.
S: - Ehm… buongiorno…
La bionda la guardò
con la coda dell’occhio.
??: - Ciao… -
disse, e riprese a leggere
S: - AHM AHM (Si
sta schiarendo la voce per attirare l’attenzione ndAya)… io sono Strawberry
Momomiya, la tua nuova compagna di stanza, piacere!
Al che, l’altra ragazza
mise un segnalibro nel volume che stava leggendo e si alzò.
Disse, porgendole
la mano:
??: - Io sono Yui
Nomura, piacere mio!
Strawberry le
strinse la mano e le chiese:
S: - Che anno
frequenti?
Yui [Y]: - Il
terzo…
S: - Ah… io il
primo, ma mi sono appena trasferita e comincio domani. Sai qualcosa sui prof?
Y: - Dipende dalla
classe…
S: - Vuoi dire che
ci sono dei professori diversi in ogni classe?
Y: - Direi, con
tutte le sezioni che ci sono…
S: - Quante sono?
Y: - Mmh… le prime
sono… nove!
S: - CHE COSA?
Strawberry rimase
meravigliata dal numero elevato di classi, dato che nella scuola annessa
all’orfanotrofio c’erano due, massimo tre classi per anno, e che lei non era
mai uscita da quell’istituto, e non sapeva niente del mondo esterno…
Y: - Sì, nove, ormai
tutte le scuole più o meno ne hanno così! Tu in che scuola andavi prima?
S: - In una scuola…
dell’orfanotrofio dove vivevo…
Y: - Ah, scusa, mi
dispiace di averti fatto ricordare…
S: - No, non
importa… comunque sono nella sezione F!
Y: - Nella F? Oddio…
S: - Perché? Ci
sono dei prof severi?
Y: - Peggio, molto
peggio… nella tua classe c’è Shirogane e i suoi amici…
S: - Chi sono?
Y: - È il gruppetto
che domina la scuola… disturbano tutte le lezioni e non esitano a picchiare
anche le ragazze, se solo si fa loro anche una minima cosa, magari
involontariamente… neanche i professori riescono a dominarli… sono già stati
bocciati due volte… un anno erano in classe con me…
S: - Oh mamma…
Y: - Senti, ti do
un consiglio: se vedi cinque ragazzi senza uniforme, sono loro! Quindi non
toccarli, non provocarli e allontanati da loro il prima possibile! Soprattutto
da Ryan Shirogane, pare che sia il capo della banda…
S: - Ah… grazie…
Y: - Comunque io,
tra qualche settimana, me ne vado… mi devo trasferire…
S: - Ah, mi dispiace
che non sarai più la mia compagna di stanza…
Y: - Anche a me…
ora devo uscire… ciao, ci vediamo!
S: - Ciao!
Strawberry si
sdraiò sul suo letto… certo che era proprio duro e confortevole…
S: - “Quello
dell’orfanotrofio era vecchio e sfondato… sono così contenta di essermene
andata da lì! AH! ME NE STAVO QUASI DIMENTICANDO! Sono venuta qui per cercare
il mio parente, non per svago! Solo che… come farò a trovarlo?”
La ragazza si
addormentò.
L’indomani, la
ragazza rossa si svegliò presto. Aveva dormito poco e male, del resto come
poteva non essere così, con tutti i pensieri che aveva… le nuove persone che
avrebbe conosciuto, la ricerca del suo parente, i suoi compagni ‘problematici’…
Velocemente si
lavò, si mise l’uniforme e andò al bar della scuola, che si trovava al piano
terra.
Dietro al bancone,
lavorava un ragazzo sulla ventina, con occhi e capelli castani.
Barista: - Che cosa
desidera, signorina?
S: - Un bicchiere
di latte e una brioche alla marmellata di fragole
Barista: - Eccoti
la brioche, il latte lo preparo subito!
Dopo qualche
secondo, il castano le porse la bevanda.
Barista: - Sei
nuova? Non ti ho mai visto…
S: - Sì, oggi è il
mio primo giorno qui! Mi chiamo Strawberry Momomiya, piacere!
Barista: - Io sono
Junpei Kawahita, il piacere è tutto mio! Da dove vieni, Strawberry?
S: - Da Osaka…
comunque, quanto ti devo?
Junpei [J]: -
Niente, offro io!
S: - Ma… vabbè,
grazie… senti, sai dove si trova la I F?
J: - F? Sei nella
F? Vuol dire che sei in classe con…
S: - Sì, ne sono
già stata messa al corrente…
J: - Comunque è su
al primo piano
S: - Ah bene! Oravado!
J: - Senti,
l’ultima cosa… tu sei una che di solito segue le lezioni?
S: - Sì, sono molto
studiosa, perché?
J: - “È capitata
proprio nella classe giusta…” no, niente… ciao!
S: - Ciao, e grazie
ancora!
Strawberry salì le
scale e attraversò il corridoio in cerca della sua aula…
S: - I D… I
E… Ecco la prima F!
La ragazza aprì la
porta ed entrò, lasciandola aperta.
Dentro l’aula
c’erano gruppetti di ragazze e ragazzi che spettegolavano e discutevano.
Quando sentirono i
passi della rossa, tutti si girarono, qualcuna le accennò un sorriso e poi si
rivoltarono, facendo qualche commento sulla nuova venuta.
Strawberry diede
un’occhiata in giro: i banchi erano sistemati a due a due ma qualcuno era
singolo, alle pareti c’erano cartelloni e cartine geografiche e alla cattedra
già sedeva la professoressa: una donna abbastanza giovane, dai capelli rossi e
gli occhi azzurri.
Lo sguardo di
Strawberry si incontrò con il suo, e si sorrisero.
Dopo, la ragazza si
voltò e guardò il corridoio. Vedeva ragazze e ragazzi in uniforme che
passavano; la divisa maschile era semplice, dei pantaloni e una giacca blu.
Tutta quella
omogeneità venne però interrotta da un ragazzo biondo seguito da quattro amici.
Infatti non era in
‘tenuta’: era vestito con una canottiera da giocatore di basket (spero abbiate
capito il genere ndAya) e dei jeans a vita bassa con il cavallo che arrivava
quasi alle ginocchia. I quattro che lo seguivano indossavano jeans strappati e
felpe di marca.
S: - “Ah, questi
devono essere i famosi cinque ragazzi che dominano… certo che però sono davvero
belli, soprattutto il primo…”
Il ragazzo,
infatti, era alto, biondo e dagli occhi azzurri.
I cinque entrarono
in aula.
Lo sguardo del
biondo si incrociò per un secondo con quello della rossa, che però si girò.
DRIIIN!
Le lezioni erano
iniziate.
La professoressa le
fece segno con la mano di venire alla cattedra, e la ragazza si incamminò verso
di lei.
Prof: - Da oggi
avete una nuova compagna, si chiama Strawberry Momomiya e viene da Osaka.
S: - Piacere di
conoscervi, spero di fare amicizia con voi! – disse, facendo un piccolo inchino
in segno di saluto - Vi dovrei dire una cosa… io sono venuta in questa scuola
per cercare un parente, quindi se qualcuno di voi sa qualcosa, non esiti a
dirmelo… grazie.
Prof: - Signorina
Momomiya, io mi chiamo Sakura Abe e insegno scienze matematiche. Ho saputo dai
tuoi vecchi professori che sei molto brava, ma se c’è qualcosa che non capisci
chiedi pure! Detto ciò, vai a sederti nel banco in fondo, quello singolo –
disse indicandolo.
S: - Va bene,
professoressa Abe…
Prof [Abe]: - Bene,
oggi parliamo di…
Stranamente,
Strawberry non riusciva a seguire la lezione. Pensava e ripensava…
Come avrebbe fatto
a trovare il suo parente? Anche se aveva informato i suoi compagni di classe
della sua ricerca, non credeva avrebbe servito a molto… sapeva già che in tutto
il Giappone non esisteva nessun Momomiya, uno era morto dieci anni prima, molto
probabilmente era suo padre, ma sapeva che sicuramente in quella scuola c’era
qualcun altro, anche se non sapeva chi fosse il mittente della lettera se ne
fidava ciecamente… il suo istinto le diceva così, le diceva di seguire l’unica
pista che aveva… anche se solitamente era riflessiva e razionale, quella volta
aveva deciso di rischiare, di provarci…
E, d’altronde,
aveva anche l’occasione di andarsene dall’orfanotrofio…
S: - “Mmh… non vedo
più il biondo e i suoi amici…”
Strawberry si
guardò un po’ in giro
S: - “Ah, eccoli!”
Anche loro erano
sull’ultima fila di banchi, ma dall’altra parte dell’aula. Ryan Shirogane
girava una matita fra le dita, apparentemente seguiva la lezione, ma Strawberry
non poteva sapere che stava pensando a come ‘divertirsi’ in quella lezione così
noiosa…
Il ragazzo fece
cadere la matita sul banco.
Si avvicinò con la
sedia ad uno dei suoi amici e cominciò a dialogare ad alta voce.
Abe: - Shirogane,
Aoi, smettetela!
I due non la
considerarono minimamente e, dopo un po’, anche altri alunni seguirono il loro
esempio, alzandosi e chiacchierando con i loro amici.
Abe: - Adesso
basta, tornate ai vostri posti…
Le voci si facevano
sempre di più, ormai gli unici seduti ordinatamente al proprio posto erano
Strawberry e altri quattro ragazzi.
La professoressa,
trattenendo a stento le lacrime, disse:
Abe: - Ora basta,
ragazzi…
Intanto gli alunni
se la spassavano: qualcuno aveva portato una radio e ora i ragazzi ballavano al
ritmo di musica commerciale e hardcore.
Un alunno
dall’aspetto ordinario, con degli occhiali spessi, il classico secchione
insomma, si era alzato dal banco dove sedeva e aveva urlato:
?: - Ora basta! Io
voglio seguire la lezione, smettetela di fare confusione e tornate ai vostri
posti!
Uno degli amici di
Ryan Shirogane, un ragazzo castano dagli occhi verdi, si avvicinò a lui e gli
disse:
?: - Che cazzo
vuoi, secchione?
Dopodiché lo spinse
e gli diede un calcio, al che il ragazzo cadde a terra sofferente.
La rossa si alzò
per soccorrerlo e disse al castano:
S: - Perché lo hai
picchiato? Che cosa ti ha fatto questo ragazzo? Lui voleva solo tornare a
seguire la lezione, inoltre la violenza non va mai usata!
?: - Ehi rossa, le
vuoi prendere anche tu?
Prima che il
ragazzo le potesse fare qualcosa, però, intervenne Ryan Shirogane, che mise una
mano sul petto dell’amico e lo ‘sorpassò’ (Spero che abbiate capito il
significato del gesto ndAya).
R: - Aspetta Kyo,
in fondo questa ragazzina è arrivata oggi…
Poi, rivolgendosi
alla ragazza, disse:
R: - Per te,
invece, devi sapere che in questa scuola c’è una legge e la legge sono io, io e
i miei quattro amici. Per oggi l’hai passata liscia, ma non devi riprovare a
mancarci di rispetto, altrimenti…
Concluse la frase
facendo il gesto di ‘tagliare la testa’.
Strawberry lo
guardò impaurita.
DRIIIIN!
Era suonata la
campanella che segnava la fine dell’ora.
La professoressa
Abe se ne andò dall’aula, dicendo le pagine da rileggere solo ai quei quattro
alunni che non si erano fatti trascinare.
Dopo entrò un
ometto basso e abbastanza anziano quasi calvo, che disse:
?: - Vi informo che
oggi c’è sciopero dei professori, quindi, dato che i vostri aderiscono tutti,
potete andare.
Gli alunni misero i
libri nelle cartelle e uscirono dall’aula.
Strawberry scese le
scale e andò al bar.
S: - Junpei, fammi
un caffè, va…
J: - Come mai già
qui? Hai bigiato?
S: - No, c’è
sciopero… comunque, ora ho capito perché mi avevi chiesto se sono studiosa…
J: - Da queste
parole presumo che la tua prima lezione non sia andata molto bene…
S: - Infatti…
sembrava cominciasse bene, ma poi Ryan Shirogane si è avvicinato con la sedia
ad uno dei suoi amici per parlare e… bè, comunque, dopo un po’, non sembrava
neanche più una classe… radio a tutto volume, gente che ballava… dopo un po’,
un ragazzo si è alzato per protestare, e l’hanno picchiato… stavano per
picchiare anche me…
J: - Vuol dire che
ti sei messa in mezzo? Non farlo mai più se non vuoi rimetterci la pelle!
S: - Bè, ma quel
ragazzo… poveretto, l’avevano picchiato senza motivo… inoltre, io sono contro
la violenza…
J: - Bè, alla fine
come l’hai scampata?
S: - È arrivato il
biondo… e mi ha fatto capire di non immischiarmi di nuovo…
J: - Tsk… quel
cretino… si crede di essere chissà chi, ma è solo un ragazzino viziato
S: - Secondo te,
perché lo fa? Voglio dire, se fa quelle cose un motivo ci sarà…
J: - Mah, per me lo
fa solo per divertirsi… quale sia il suo concetto di divertimento non l’ho
capito, comunque… ma parliamo d’altro…
I due
chiacchieravano allegramente quando un bel ragazzo si avvicinò al bancone.
R: - Dammi una
piña-colada, Kawahita.
J: - Mi dispiace,
ma sei minorenne e non ti posso dare bibite alcoliche…
R: - Ne sei sicuro?
J: - Credi di
spaventarmi, Shirogane?
R: - Ah, ma guarda
un po’, c’è anche la rossa di stamani! È una tua amica?
J: - Lasciala
stare, Shirogane!
R: - E da quando in
qua qualcuno si permette di darmi ordini?
J: - Ora ti
aggiusto un po’ io il carattere…
Junpei scavalcò il
bancone e diede a Ryan un cazzotto in pieno volto.
Il biondo rispose
con un calcio.
S: - Basta,
smettetela, per favore…
J: - Lasciami fare
Strawberry, a questo moccioso viziato serve una bella lezione…
S: - No, finiscila
Junpei! È sbagliato rispondere alla violenza con altra violenza, così nessuno
concluderà mai niente! Bisogna dialogare per risolvere i problemi! E…
In quel momento
arrivò un professore che separò i due.
Prof: - CHE DIAVOLO
STATE FACENDO? Kawahita, sei sospeso dal tuo lavoro per una settimana, che è il
tempo per decidere se licenziarti o meno! E tu, Shirogane, dato che pare che
non abbia iniziato tu, hai solo una nota sul registro! Ma non pensare di
cavartela con così poco, la prossima volta!
Ryan non veniva mai
punito pesantemente; infatti, suo padre era uno che contava nella società,
inoltre, delle volte finanziava alcuni progetti scolastici…
Il biondo fece un
sorrisetto al castano.
J: - _Schifoso
raccomandato… ma se pensi di passarla liscia anche la prossima volta, ti sbagli
di grosso, caro il mio Shirogane…_
Junpei stava per
andarsene, quando Strawberry lo fermò
S: - Mi dispiace, è
stata tutta colpa mia…
J: - Ma va,
figurati, l’ho picchiato solo perché non mi va a genio, e non per causa tua…
S: - Comunque non
farlo mai più! Non bisogna mai usare la violenza verso gli altri!
J: - “Che ragazzina
innocente… però… è interessante… spero di non essere licenziato, così…” Bè, io
ora devo andare, ci vediamo, o almeno lo spero…
S: - Ciao Junpei…
La ragazza torno in
camera sua, e accese il computer allo scopo di stampare dei volantini riguardo
la ricerca del suo parente.
Voleva andarsene,
rispetto a questa scuola preferiva mille volte stare in orfanotrofio, e se il
mondo esterno era dappertutto così… bè, forse era meglio non conoscerlo
affatto…
S: - Ecco fatto,
così dovrebbe andare bene… ‘Cerco un parente, chiedo informazioni. Se sapete
qualcosa, contattatemi. Strawberry Momomiya classe I F’
La ragazza andò ad
attaccare i fogli nei vari piani. Poi scese al piano terra e si diresse
nell’ala posteriore, dove c’erano i vari campi da gioco.
S: - “Mi piacerebbe
iscrivermi a qualche club…”
Vide un foglio
attaccato al muro e lesse:
S: - ‘I club
sportivi di questa scuola sono:
club di calcio,
club di nuoto, club di kung-fu, club di ginnastica ritmica, club di tiro con
l’arco, club di pattinaggio, club di pallavolo, club di pallamano…’ uhm… credo
che andrò a iscrivermi a quello di ginnastica ritmica…
Strawberry andò in
segreteria per iscriversi e incontrò…
R: - Guarda un po’
chi si rivede! La rossina amica del barista!
La ragazza non gli
disse niente
R: - Ehi, parlo con
te, eh? Guarda che quasi tutte le nostre compagne di classe farebbero la fila
solo per rivolgermi la parola, sai…
S: - Hai detto
bene, quasi tutte, tra quelle non sono inclusa, sai…
R: - Comunque alla
fine mi hai rivolto la parola, eh?
S: - Senti, Ryan,…
R: - Tu… tu,
ragazzina… come hai osato chiamarmi per nome? Chi te l’ha mai permesso?
Strawberry, quando
viveva all’orfanotrofio, era abituata a chiamare i ragazzi più o meno della sua
età per nome, e non poteva certo sapere che in tutto il resto del Giappone le
usanze erano differenti!
S: - Perché?
R: - Mi stai
prendendo in giro, ragazzina? Prendi in giro me, Ryan Shirogane, il dominatore
incontrastato del Seirin? Ti rendi conto di quale pazzia tu stia facendo? E per
di più, dopo aver ricevuto un avvertimento!
S: - Ma che cosa ho
fatto?
R: - Allora le vuoi
prendere…
Improvvisamente
arrivò una segretaria.
?: - Che cosa
volete, ragazzi?
S: - Volevo iscrivermi…
al club di ginnastica ritmica…
?: - Ah, bene,
aspetta che vado a prendere il foglio con le iscrizioni…
La donna andò a
cercare il documento; intanto Ryan avvicinò le sue labbra all’orecchio di
Strawberry e sussurrò:
R: - _Non è finita
qui…_
La ragazza
sussultò.
?: - Eccomi qua! Tu
sei…
S: - Momomiya Strawberry…
?: - Dov’è finito
Ryan Shirogane?
S: - Non so… era
qui fino ad un momento fa…
?: - Vabbè…
tornando a noi, gli allenamenti sono il mercoledì, quindi domani, e il venerdì,
dalle 16 alle 18.
S: - Va bene…
grazie e arrivederci…
La ragazza salì in
camera e dopo qualche minuto, entrò anche la sua compagna di stanza Yui.
S: - Ah Yui, giusto
te cercavo!
Y: - Com’è andato
il primo giorno?
S: - Non molto
bene, direi… comunque, mi devi aiutare.
Y: - Che ti è
successo?
S: - Ecco, stavo
parlando con Ryan Shirogane e improvvisamente lui si è arrabbiato… e non
capisco il perché…
Y: - Uhm… che cosa
gli hai detto precisamente?
S: - Mah… gli ho
detto qualcosa tipo: ‘ascolta, Ryan…’
Y: - Ryan? Gli hai
detto Ryan?
S: - Sì, che cosa
c’è di male?
Y: - Che lo hai
chiamato per nome, ecco cosa!
S: - E allora?
Y: - Come ‘e
allora’?
S: - Perché, non ci
si chiama per nome tra ragazzi?
Y: - Ma su che
pianeta sei vissuta finora? Forse dove vivevi non era così, ma normalmente qui
si chiamano per nome solo i parenti e gli amici intimi, come nel resto del
Giappone!
S: - Davvero? Io…
io ho sempre chiamato per cognome solo gli adulti…
Y: - Scusa se mi
sono rivolta male… comunque, ti conviene andarti a scusare, domani…
S: - Ma scusa, io
che ne potevo sapere? Non è mica colpa mia!
Y: - Ma tu non li
puoi affrontare da sola!
S: - Bè, non mi
sembra che debba affrontare un dio, in fondo sono solo dei ragazzi…
Y: - Lo sono, ma…
comunque, fai come meglio credi…
Strawberry andò a
sdraiarsi sul suo letto per riflettere.
S: - Anche se non è
giusto… in fondo Yui ha ragione… mi basterà scusarmi… non ho niente da perdere…
sì, penso proprio che farò così…
La ragazza si
addormentò.
L’indomani si
svegliò tardi, giusto in tempo per prepararsi velocemente e andare in classe.
Quel giorno Ryan e
i suoi amici erano assenti, quindi le lezioni passarono tranquillamente.
Al termine delle
lezioni Strawberry andò a sedersi ad uno dei tavolini del bar.
S: - “Oggi dovevo
chiedere scusa a Ryan Shirogane ma non c’è… bè, andrò in camera a studiare…”
La ragazza si stava
per alzare quando lo vide: era vestito con una maglietta nera aderente e dei
pantaloni larghi bianchi.
S: - “Ah! Eccolo
lì! Certo che è figo però… *//////* ma no, che sto dicendo? Lui… bè, meglio raggiungerlo
subito!”
Strawberry corse
verso di lui, che stava per andare al bancone del bar
S: - RY…SHIROGANE! TI DEVO PARLARE!
R: - Ah, la rossa…
cosa vuoi?
S: - Ecco, io… ti
volevo chiedere scusa per ieri… non so cosa mi sia preso…
R: - Ti perdono…
S: - Graz…
R: - …ma ad una
condizione…
S: - Quale?
R: - Devi diventare
la mia schiava!
To be continued…
*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°**°*
Salve a tutti, ed
eccomi con una nuova ff! beh, cioè, in realtà nuova non è, l’avevo postata in
un altro sito qualche mese fa… in tutto è formata da otto capitoli, che vi
posterò un po’alla volta per farvi
sopportare l’attesa dei nuovi capitoli di Il Cast di Tokyo Mew Mew in “Beautiful”
e Amore Combinato (come se ce ne fregasse qualcosa UU ndTutti)…
Capitolo 2 *** Capitolo 2: Sono ai suoi ordini! – Una Nuova Amica ***
Ehilà, cari lettori miei
Ehilà, cari lettori
miei! La vostra Aya vi saluta! In questo capitolo la ff sarà un po’ più PG13…
eh eh! Ora vi lascio alla lettura, ci sentiamo alla fine del chappy! ^^
*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°
Il capitolo
precedente termina così:
S: - Ecco, io… ti
volevo chiedere scusa per ieri… non so cosa mi sia preso…
R: - Ti perdono…
S: - Graz…
R: - …ma ad una
condizione…
S: - Quale?
R: - Devi diventare
la mia schiava!
Capitolo 2: Sono ai suoi ordini! –
Una nuova amica
S: - CHE COSA?!?
R: - Sì, hai capito
benissimo, tu sarai al mio servizio e farai tutto ciò che ti chiederò! Prendere
o lasciare…
S: - N-non mi farai
fare niente di sconcio, v-vero?
R: - Mmh… fammici
pensare… eddai, scherzo! Certo che no, con il corpo da bambina che ti ritrovi…
S: - EHI!
R: - Allora,
accetti?
S: - S-senti, tu
aspettami qui, io vado un attimo in camera, poi torno con la risposta…
La ragazza fece le
scale di corsa e irruppe nella stanza
S: - YUI!
Y: - Che cosa c’è?
S: - Senti, ti devo
chiedere un consiglio… sono andata da Shirogane a chiedergli scusa, ma lui mi
ha detto che mi perdonerà solo se diventerò sua schiava!
Y: - COME?
S: - Sì, proprio
così… io non gli ho ancora detto di accettare o rifiutare, però…
Y: - Io ti
consiglio di accettare.
S: - Eeh?!
Y: - Guarda che
quei ragazzi sono capaci di metterti tutta la scuola contro e rendere la tua
permanenza qui un inferno. Io l’ho provato sulla mia pelle, e…
S: - Davvero? Come
mai?
Y: - Un suo amico
ci provava con me, io gli ho risposto picche; loro mi hanno picchiata e mi
hanno messo tutti gli alunni contro, persino le mie amiche! Quindi ti
suggerisco di accettare…
S: - “Oddio… forse
ha ragione lei…”…accetterò…
La ragazza scese le
scale.
S: - EHI, SHIROGANE!
R: - Allora, hai
deciso?
S: - Accetto.
R: - Ah, bene!
Sapevo che la rossa avrebbe accettato! Allora, come primo incarico portami la
borsa!
S: - … come vuoi…
caspita, come pesa! Che cosa ci metti dentro, le pietre?
R: - Sapessi,
rossina…
S: - Comunque ho un
nome, sai!
R: - Ok, Momo… Momoni…
S: - Momomiya! Strawberry Momomiya!
R: - Va bene,
Momomiya… scusa, ma se tu sei la mia serva, perché dovrei chiamarti come vuoi
tu? decido io, no?
S: - …grr…
Il ragazzo mise il
suo braccio sulla spalla di lei e la avvicinò ancora di più di quanto non lo
fosse già.
S: - Ma… che
diavolo fai, Shirogane?
R: - Senti, tu sei
la mia schiava e quindi devi fare quello che ti dico; inoltre, ci sono un sacco
di ragazze in questa scuola che pagherebbero oro per essere in questa
posizione…
S: - Ecco, e allora
perché non ti sei trovato una di quelle bionde platinate al posto mio?
Il ragazzo avvicinò
le sue labbra all’orecchio di lei e sussurrò in tono sensuale:
R: - _Bè, perché io
preferisco le rosse…_
Strawberry arrossì
visibilmente.
R: - Ah, giusto voi
cercavo!
Ryan, infatti,
aveva incontrato i suoi quattro amici.
Amico1: - Ma questa
non è la ragazzina di ieri? L’hai portata qui per dargliele?
R: - No, perché
questa ragazza, adesso, è la mia schiava!
Amico2: - Schiava…
in che senso?
S: - Non quello che
credi tu!
R: - Ne sei sicura?
S: - Eeh?
R: - Scherzavo,
scherzavo! Comunque ti volevo presentare i miei amici…
Il ragazzo che il
giorno prima aveva intenzione di picchiarla, disse:
Amico1: - Io sono
Kyo Aoi…
Un altro amico, dai
capelli neri e gli occhi azzurri, disse:
Amico2: - Io mi
chiamo Akira Aino, piacere!
Un altro ragazzo,
dai capelli rossi e gli occhi neri, aggiunse:
Amico3: - Il mio
nome è Ginta Watase, piacere di conoscerti ^^
L’ultimo, un
ragazzo di colore, disse:
Amico4: - Io sono
Hiroshi Hiroshima.
S: - Bè, io mi
chiamo Strawberry Momomiya, anche se credo che lo sappiate già…
Akira [A]: - Certo,
i nomi delle belle ragazze non si dimenticano!
S: - C-come? O///////o
R: - Ehi rossa, non
ti montare la testa! Akira fa così con tutte…
A: - Non dire cose
sbagliate sul mio conto! Lo dico solo alle belle ragazze, mica alle racchie!
R: - Bè, allora è
inappropriato.
S: - EHI!
R: - Che c’è,
schiava?
S: - Niente… UU
R: - Bene, ora
porta anche le loro borse, rossa!
Ginta [G]: - Dove
si va, Ryan?
R: - Andiamo a
prendere un drink! Offre la mia schiava, naturalmente!
I ragazzi andarono
al solito bar dove presero cocktail e gelati.
A: - Tu non prendi
niente, Strawberry?
S: - No, ho già
speso troppi soldi per voi…
A: - Te lo offro
io, dai!
R: - Non ti
disturbare, Akira, lei è la mia schiava… quindi anche vostra!
S: - Non mi sembra
che lo abbia chiesto a te!
R: - Ti sembra
questo il modo di rivolgerti al tuo padrone, eh? Porta un po’ di rispetto!
S: - “Perché ho
accettato di essere al suo servizio? Però, pensandoci, forse è meglio di essere
picchiata e presa in giro…”
I cinque amici si
misero a parlare ma Strawberry non ascoltava i loro discorsi, perché stava
riflettendo su quella situazione.
R: - Rossa! Rossa?
CI SEI?!?
S [cadendo dalle
nuvole]: - Ah, sì, stavo pensando…
R: - È da un’ora
che ti chiamo, schiava!
S: - Bè, che c’è?
R: - Vieni in
camera mia.
S: - Eeh?
(//////////////////////////////////) “Vuole… che vado in camera sua? Non
vorrà…”
R: - Sì, vieni,
muoviti!
S: - V-va b-bene…
ciao ragazzi…
A: - Ciao bella!
G, H, K: - Ciao…
I due salirono le
scale fino al quarto piano, dove c’era la stanza di Ryan. Era decisamente più
grande delle altre, aveva un letto matrimoniale e soprattutto non era divisa
con nessuno.
S: - Come… com’è
grande…
R: - Sì… mio padre…
bè, non importa.
S: - Però… è
piuttosto disordinata…
Infatti c’erano
molti vestiti per terra e rifiuti vari sparsi in giro.
R: - E qui entri in
gioco tu!
S: - In che senso?
R: - Mi sembra più
che chiaro! Mi devi riordinare tutto!
S: - E perché io…
R: - Perché sei la
mia schiava, no? Su, sbrigati!
La ragazza, anche
se a malincuore, cominciò a sistemare la sua roba.
In mezzo a tutte le
cianfrusaglie, trovò una fotografia: ritraeva una donna, un bambino biondo sui
3 anni, e un uomo con un neonato in braccio, di cui non si capiva il sesso.
S: - “Dev’essere la
sua famiglia… però… quella donna ha un espressione tutt’altro che allegra e
felice…”
R: - Ehi, cosa fai,
dormi? Continua a sistemare, schiava! – disse il ragazzo, che non si era
accorto che la ragazza stava guardando quella foto.
S: - S-sì, subito!
Dopo un’oretta
Strawberry finì di mettere a posto e si sedette sul letto di Ryan.
S: - Uff… che
faticaccia… ma finalmente ho…
Il ragazzo si
sedette di fianco a lei. i due erano vicini, molto vicini.
La ragazza era
spaventata e a disagio.
S: - Che c’è, non
mi vorrai chiedere di fare qualcos’altro, sono così stanca…
R: - Invece sì, ma
non credo sarà stancante… o almeno, sarà divertente…
Il ragazzo spinse
Strawberry con la schiena sul letto e stava per baciarla, ma lei prontamente si
coprì le labbra con la mano e si spostò.
S: - Che… che cosa
volevi farmi?
R: - Mi sembra più
che chiaro, no?
La ragazza guardava
la porta d’ingresso, pensava che avrebbe potuto fuggire da lì…
R: - Secondo te,
farei un errore così banale come lasciare la porta aperta? – disse; poi tirò
fuori dalla tasca una chiave e la buttò fuori dalla finestra.
La ragazza lo
guardò, terrorizzata.
S: - Ma tu avevi
detto che non mi avresti fatto niente…
R: - Ritiro tutto
quello che ho detto! Dovevo fare la parte del bravo ragazzo perché tu ti
fidassi di me, no?
S: - “E io… io che
pensavo che forse in fondo in fondo fosse una brava persona… invece lui… lui
voleva che fossi la sua schiava solo per questo! Come ho fatto a fidarmi di
lui, come?”
R: - Ora, da brava,
lasciati andare, tanto, volente o nolente, tu verrai a letto con me, cara
rossina!
La ragazza,
indietreggiando lentamente, disse:
S: - Io… io non ho
mai baciato nessuno, quindi figuriamoci il resto…
R: - E allora?
Penso di avere un certo fascino, no?
S: - Ma io… io
penso che…
La ragazza era
arrivata al muro.
Ryan, immediatamente,
la bloccò appoggiando le mani al muro e stringendola con le braccia.
R: - Sei in
trappola, cara!
Il biondo si
abbassò leggermente e la baciò.
Poi la prese e la
buttò sul letto, dove si tolse la maglietta e cominciò a strappare la camicetta
di lei.
Strawberry, intanto
si dimenava, ma era inutile, lui era troppo forte per una ragazza.
Allora Strawberry
cominciò ad urlare, a gridare a squarciagola, magari qualcuno la avrebbe
sentita…
Sì, come no,
avrebbe aiutato lei, una matricola, ad essere lasciata stare da Ryan Shirogane,
il dominatore della scuola…
Inoltre, come
avrebbe fatto ad entrare?
Intanto, nel
corridoio del quarto piano dell’istituto, camminava la signorina Abe, la
professoressa di matematica di Strawberry e Ryan, mentre raggiungeva una stanza
dove avrebbe tenuto delle lezioni private.
Improvvisamente,
però, sentì un urlo; era un grido agghiacciante, una disperata richiesta
d’aiuto… camera 307, la stanza di Shirogane, pensò. Tutti i professori, tutti,
erano stati messi al corrente del fatto che lì c’era lui, e che se avessero
sentito qualunque rumore strano proveniente da quella camera avrebbero dovuto
lasciar correre, perché suo padre era ‘uno che conta’ e perché ‘se avesse
tagliato i finanziamenti, la scuola sarebbe bella che finita’… ma quelle urla,
quella voce le diceva che doveva fare qualcosa, che non poteva andarsene, o
l’avrebbe avuto sulla coscienza tutta la vita…
La donna provò ad
aprire la porta, ma come immaginava era chiusa a chiave.
Fortuna che aveva
il passe-partour per tutte le stanze…
Frugò nella borsa,
e lo trovò.
Velocemente aprì la
porta e vide una scena straziante: un ragazzo sopra una ragazzina indifesa,
mentre le strappava gli abiti…
Strawberry e Ryan
sentirono il rumore della porta: la rossa tirò un sospiro di sollievo e il
biondo si staccò subito da lei.
Abe: - Che diavolo
avevi intenzione di farle, Shirogane?
R: - Lo sa
benissimo cosa avevo intenzione di fare…
Abe: - Ah, hai
persino la faccia tosta di rispondere male alla tua insegnante dopo che ti ha
visto mentre tentavi di violentare una ragazza? Lo sai che per questo episodio
puoi essere espulso, vero?
R: - Secondo me,
prof, quella che verrà espulsa sarà lei, quando mio padre saprà che è venuta in
camera mia con la porta chiusa e senza permesso…
Abe: - Io non conosco
tuo padre di persona, ma credo che nessun genitore approvi che suo figlio
violenti una ragazzina indifesa…
Il ragazzo fu
costretto a stare zitto, constatando che la donna aveva ragione.
Abe: - Momomiya,
vieni con me.
La ragazza si alzò
e si diresse verso la porta.
La professoressa le
mise una mano sulla spalla.
Abe: - Shirogane,
ricordati che non finisce qui!
Le due donne
andarono nel bagno femminile.
Abe: - Come stai,
Momomiya? Va tutto bene?
S: - S-sì
professoressa… credo di sì…
Abe: - Ne sei
sicura?
S: - Sì, sì…
Abe: - Ora vieni
con me in presidenza, e…
La ragazza fece
segno di no con la testa e si ritrasse tutta.
Infatti aveva tutta
la camicia strappata e la gonna un po’ sfilata, e si vergognava di andare in
giro così, chissà cosa avrebbero pensato i suoi compagni…
Abe: - Ah, ho
capito. Se vuoi vado io a comprarti una nuova uniforme…
S: - No, non ho
soldi per pagarla…
Abe: - Non importa,
te la pago io.
S: - No, signorina,
non posso proprio accettare, la divisa è molto cara…
Abe: - Non fa
niente! ^^
S: - Ma…
Abe: - Che taglia
porti?
S: - La 42 (Chissà
se in Giappone utilizzano le stesse unità di misura che usiamo noi… ndAya)
Abe: - Ok!
Dopo un po’ la
professoressa tornò e Strawberry si cambiò.
Abe: - Ora vieni
con me in presidenza a denunciare la tentata violenza… (Scusate le due orrende
rime ndAya)
S: - No, non
voglio…
R: - Se hai paura
che Shirogane, ti facci qualcosa, non devi…
S: - No, io… non
voglio… non è per quello, io ho visto… ho visto che nel suo cuore c’è qualcosa
di buono… e mi voglio fidare di lui… tutti commettono degli sbagli…
Abe: - Ma…
S: - Niente ‘ma’,
non voglio denunciare il fatto, e non voglio che lo sappia nessuno, eccetto
noi.
Abe: - “Questa
ragazza… riesce a fidarsi così tanto delle persone?” – pensò.
Certo, anche lei
prima era così… credeva nel buon cuore delle persone… sì, era come lei… prima
di quel giorno…
Abe: - Va bene,
rispetterò la tua scelta, ma se ti dovesse solo dire qualcosa di minaccioso,
vieni subito a riferirmelo.
S: - Ok…
La professoressa
Abe se ne andò.
Strawberry guardò
l’orologio, e notò che fra qualche minuto sarebbe iniziata la sua prima lezione
di ginnastica artistica (Nel capitolo 1 avevo scritto “ginnastica ritmica”
erroneamente ndAya) , quindi andò a mettersi in tenuta sportiva.
Arrivò in palestra
giusto alle 16:00.
C’erano una decina
di ragazze, e una professoressa molto magra ma quasi priva di forme (la
classica ginnasta).
Prof: - Tu devi
essere la nuova alunna…
S: - Sì, sono
Strawberry Momomiya.
Prof: - Io mi
chiamo Natsumi Saotome. Fammi vedere un po’ quello che sai fare…
S: - Posso fare
quello che voglio?
Prof [Sao]: - Sì…
La ragazza fece un
po’ di corsa sul posto per scaldarsi, poi fece degli esercizi alla trave; in
seguito andò sulle parallele asimmetriche, dove eseguì molte figure, dopo fece
un volteggio al cavallo. Infine ne fece una altro, ma questa volta il cavallo
era molto alto, sarà stato alto minimo 2 m, mentre il precedente era alto
quanto lei, cioè 1,50 m.
Prese una bella
rincorsa, lo saltò, poi, con una piroetta, cadde perfettamente perpendicolare
al suolo (Ehm… forse è un po’ esagerato 2 m, che dite? Vabbè, dai,
concedetemelo… ndAya).
Le ragazze e la
signora Saotome applaudirono energicamente.
Sao: - Uao! Sei
brava, davvero brava, neanche io sono mai riuscita a saltare quel cavallo! Hai
frequentato dei corsi, prima d’ora?
S: - No… cioè,
facevo ginnastica alla scuola in cui studiavo prima…
Sao: - Non hai mai
giocato a livello agonistico?
S: - No…
Sao: - Penso che il
tuo talento sia proprio sprecato se non gareggi…
S: - Sì, me l’hanno
già detto i miei ex professori, ma non voglio trascurare lo studio… ho una
media piuttosto alta, e non vorrei che si abbassasse…
Sao: - Ah, capisco…
bè, continuiamo la lezione! Oggi vi insegno…
Strawberry eseguiva
gli esercizi, ma pensava a quello che le era successo prima.
In quei momenti…
era davvero terrorizzata… e in fondo, chi non lo sarebbe stato? Lei era una
ragazza innocente e indifesa, che non si era mai innamorata, che non aveva
neanche dato il suo primo bacio e che sapeva a malapena come fosse la vita
fuori da un orfanotrofio… e quel ragazzo, una delle poche persone che
conosceva, anche se aveva picchiato un suo amico, anche se disturbava le
lezioni, anche se l’aveva praticamente schiavizzata… piano piano lei si stava
fidando di lui… ma quel ragazzo, Ryan Shirogane, aveva tentato di violentarla…
Strawberry lo odiava per quello che aveva fatto, ma la ragazza aveva anche un
gran cuore… era anche disposta a perdonarlo, pensava che ognuno facesse i suoi
sbagli, e pensava che in fondo, se aveva fatto quel gesto, qualche motivo c’era
stato…
Sao: - Bene, la
lezione è finita, ci vediamo venerdì!
Strawberry andò in
camera, piuttosto triste e cupa.
Y: - Che c’è? Non
ti senti bene?
S: - No, va tutto
benissimo, credimi…
Y: - Non ti credo…
ma se non ti va di parlarne, non importa…
Strawberry le
sorrise.
S: - Senti, tu sei
brava in giapponese?
Y: - Sì, è la mia
materia preferita! Perché me lo chiedi?
S: - No, sai, io
vado bene in tutto, eccetto che in giapponese, quindi mi chiedevo se tu fossi
disposta a darmi una mano…
Y: - Con molto
piacere! Ormai noi due siamo amiche, no?-.^
S: - Davvero…
davvero tu mi consideri un’amica?
Y: - Certo!
S: - Grazie, grazie
mille! Comunque anch’io… ti considero un’amica!
Y: - Ora cominciamo
le ripetizioni?
S: - Certo!
Le due cominciarono
a studiare e Strawberry dimenticò tutti i suoi problemi.
Inoltre era così
contenta…! Quella ragazza la considerava sua amica, le aveva detto che loro due
erano amiche… era la prima persona in quell’istituto che le voleva bene!
Dopo aver studiato,
le due andarono in mensa a cenare e poi andarono a dormire.
L’indomani,
Strawberry si alzò in orario, né troppo presto né troppo tardi, sì vestì, si
preparò e scese.
Non le andava
proprio di andare a lezione, non voleva rivederlo, non era ancora pronta
psicologicamente… e poi quando l’avrebbe visto, che cosa sarebbe successo?
Sicuramente lei lo avrebbe ignorato, ma Ryan cosa avrebbe fatto? L’avrebbe
trattata ancora da schiava? L’avrebbe picchiata? Le avrebbe chiesto scusa?
Camminando
camminando, Strawberry arrivò nell’aula della I F.
Entrata, la ragazza
si ritrovò Ryan davanti, ma girato.
S: - “Ti prego, fa’
che non si giri…”
Le preghiere della
ragazza, però, non furono ascoltate e il biondo si girò verso di lei.
Si guardarono
dritto negli occhi, Strawberry arrossì leggermente (Dopo che l’ha quasi
violentata arrossisce? Bè, un po’ ha ragione, quel ragazzo è così figo… ndAya),
poi Ryan abbassò lo sguardo, e con totale indifferenza se ne andò al suo banco.
S: - Non… non mi ha
detto niente?
Il ragazzo si stava
per sedere, quando la professoressa Abe, che avrebbe fatto la prima ora, gli
fece segno di andare alla cattedra.
R: - Allora, quando
sarò sospeso? Oppure avete già deciso il giorno della mia espulsione?
Abe: - Non so se
stai facendo il sarcastico, Shirogane, comunque nessuno verrà a sapere
dell’accaduto.
R: - CHE COSA?
Abe: - Sì, proprio
così, e per questo devi solo ringraziare lei.
R: - Lei chi?
Abe: - Mi pare
chiaro, Strawberry Momomiya. Non so per quale motivo, comunque lei…
Il ragazzo ci
rimase di stucco. Era quasi certo che il preside fosse venuto a saperlo, ed era
già pronto ad essere espulso, tanto che cosa gliene sarebbe fregato, suo padre
aveva abbastanza influenza per farlo accettare in qualunque scuola; poi
nell’istituto che avrebbe frequentato avrebbe fatto un nuovo gruppetto di amici
e sarebbe tornato a fare il teppistello…
Ma...
Perché quella
ragazza non lo aveva denunciato?
Non gli aveva detto
niente?
Aveva impedito di
farlo sapere in giro?
Era la prima volta…
la prima volta che qualcuno facesse una cosa del genere per lui!
Anzi, era anche la
prima volta che qualcuno facesse qualcosa per lui… tutte le persone che lo
circondavano, tutte, erano solo degli ipocriti, delle persone false… le uniche
persone che chiamava ‘amici’, erano solo dei ragazzini assetati di notorietà
che avevano deciso di fare la sua stessa vita per avere qualche ragazza che si
buttasse ai loro piedi… per non parlare dei suoi genitori… dopo quello che
avevano fatto non aveva mai potuto perdonarli… per quello si comportava così…
aveva cominciato a partecipare a delle piccole risse in segno di protesta nei
confronti suo padre e soprattutto di sua madre, che volevano tanto che lui
fosse sempre un ragazzino bravo, bello e simpatico… come si addice all’erede di
un noto imprenditore… poi, però, quella piccola protesta era diventata una cosa
più grande di lui… ormai ci era dentro fino al collo e non ne sarebbe più
potuto uscire…
Ma se invece…
… fosse stato lui a
non volerlo fare?
Abe: - Bè,
Shirogane, io ti dico solo una cosa: non provare più a fare una cosa del genere
a quella ragazza, non le parlare, non ti avvicinare, non la toccare! Anche se
lei si è dimostrata una ragazza forte, tu hai pur sempre tentato di stuprarla!
E, se capiterà un’altra volta, sappi che non esiterò a prendere provvedimenti…
anche se Dio in persona venisse a chiedermi di non farlo!
R: - Ho capito. Ora
posso tornarmene al mio posto?
Abe: - Sì… ah,
dimenticavo, cerca di non disturbare troppo la lezione!
Il ragazzo tornò al
suo posto.
Abe: - Bene
ragazzi, oggi parliamo di…
Strawberry voleva
seguire la lezione, ma non ci riusciva, continuava a pensare a quello che era
successo il giorno prima e quella stessa mattina… non aveva fatto una piega
quando l’aveva vista…
Ma lei…
Cosa si aspettava
che facesse?
Anche Ryan era
pensieroso, non perché la professoressa gli avesse detto di non disturbare, era
DAVVERO pensieroso…
Improvvisamente gli
venne in mente il viso impaurito di Strawberry il giorno prima… e poi… il
contatto con le sue labbra…
R: - “Ma che
diavolo mi metto a pensare… //////////”
I suoi pensieri
furono interrotti da una gomma arrivatagli addosso, tirata dal suo amico Kyo
per attirare la sua attenzione
K: - _Ehi, facciamo
un po’ di casino?_
R: - _Senti, Kyo,
non mi va… e ora lasciami in pace…_
K: - _Dai, Ryan! La
lezione è così pallosa…_
R: - _Allora pensa
ad altro, fa’ quel che ti pare, ma non mi rompere!_
K: - _Ma noi…_
R: - TI HO DETTO
CHE NON MI DEVI ROMPERE!
L’aveva urlato così
forte che l’aveva sentito tutta la classe, e, molto probabilmente, anche nelle
aule circostanti.
Abe: - Che cosa mi
hai detto, Shirogane?
R: - No, non mi
riferivo a lei, signorina, parlavo con Kyo Aoi…
Abe: - Aoi,
confermi?
Ryan gli fece il
gesto di ‘dargliele’ con la mano.
K: - …sì…
Abe: - Bene, allora
andate entrambi fuori!
R: - Come desidera.
I due andarono
fuori dall’aula e richiusero la porta dietro di loro.
K: - Grazie mille!
Mi mancava solo un’altra nota… quasi sicuramente sarò costretto a ripetere
ancora l’anno! E poi…
R: - Senti, Kyo, se
tu faresti una cosa molto cattiva ad una persona, e quella sarebbe quasi
disposta a perdonarti senza che le avessi chiesto scusa, tu che faresti?
K: - Ma scusa, ne
hai fatte così tante di cose cattive…
R: - Sì, ma mai
nessuno mi ha dato fiducia…
K: - Bè, penso che
innanzitutto le chiederei scusa… a proposito, ‘gli’ o ‘le’?
R: - Bè, ‘persona’
è un nome femminile, quindi ‘le’! ^/////////^
K: - Lo so che hai
capito… ‘gli’ o ‘le’?
R: -
//////////////////////////////////
K: - ‘Le’, neh?
R: - A-ha…
K: - Ah, il duro
dominatore del Seirin sì è innamorato, eh?
R: - Non… non è
cosi! //////
K: - Ah, sì?
Improvvisamente la
porta si aprì
Abe: - Ragazzi,
potete entrare…
I due rientrarono,
e dopo qualche minuto suonò la campanella.
La professoressa
Abe chiamò Strawberry alla cattedra.
Abe: - Va tutto
bene?
S: - Sì, non si preoccupi,
non ci penso neanche più a quello che è successo!
Abe: - Ah sì?
Allora perché non hai seguito una parola di quello che ho spiegato oggi?
S: - Ah, se n’è
accorta? Mi dispiace tanto…
Abe: - Non importa,
penso che anch’io sarei rimasta scossa dall’accaduto… se vuoi, dopo le lezioni
ti rispiego la lezione di oggi, ok?
S: - Sì, ne sarei
contenta…
Al termine delle
lezioni, Strawberry andò nell’aula professori, dove la aspettava la
professoressa di matematica per ripeterle la lezione del giorno.
Abe: - Ben
arrivata, Momomiya! Allora, ora ti spiego…
Alla fine della
lezione…
Abe: - Sai,
Momomiya, sei davvero molto brava!
S: - Grazie
professoressa! Infatti la matematica è la mia materia preferita, anche se vado
bene in tutto eccetto in giapponese…
Abe: - Sì, anch’io
da ragazza, e tutt’ora, faccio pena in giapponese…
S: - Ah sì? Che
coincidenza! Come mai?
Abe: - Perché non è
giusto che ci siano lingue come l’inglese che hanno solo un alfabeto con 26
lettere mentre in giapponese c’è l’hiragana e il katakana… inoltre, la cosa che
odio di più sono i kanji!
S: - La stessa cosa
per me… invece, che cosa le piace della matematica?
Abe: - L’algebra!
S: - Oh, abbiamo
molto in comune! Anche a me!
Abe: - Senti,
Momomiya, Shirogane oggi sembrava dispiaciuto… anche se non l’ha dato molto a
vedere l’ho capito…
S: - Ah… bene…
bene! Io ora devo andare, grazie della sua gentilezza!
Abe: - Di niente!
^^
Strawberry salì in
camera.
Y: - Ciao Strawberry! Senti, ti va di venire a fare shopping?
S: - Perché?
Y: - Come, non lo
sai? Fra qualche giorno c’è il ballo di primavera e devo comprare un bel
vestito!
S: - Ah, davvero?
Va bene, vengo, così compro qualcosa anch’io!
Strawberry prese la
carta di credito che le aveva fatto la preside della sua vecchia scuola.
Le due ragazze
presero l’autobus diretto al centro della città.
Scese…
S: - Uao, quanti
negozi che ci sono qui!
Y: - Sì, ma ce ne
sono molti pochi accessibili a noi poveri mortali… ad esempio… in quello ci
sono prezzi né troppo alti né troppo bassi. Andiamo?
S: - Sì! ^^
Strawberry e Yui
entrarono. Subito la bionda cominciò a provare molti abiti, magliette, camicie,
gonne, ecc.
Y: - Come mi sta
questa? Questa? E questa?
S: - Bene, bene… ti
sta tutto bene…
Delle volte, la
rossa mentiva. Infatti Yui, dato che era molto magra, non aveva praticamente
curve e alcuni abiti le stavano indosso come se fossero stati su un manichino.
Intanto Strawberry
si guardava in giro per vedere qualcosa che le piacesse.
Yui aveva ragione,
i pressi erano accessibili, ma comunque lei voleva spendere molto poco, perché
i soldi erano della sua ex preside e un vestito elegante non era un bene di
prima necessità.
Improvvisamente un
abito attirò la sua attenzione.
Era completamente
trasparente dietro, invece davanti aveva delle strisce dorate opache che
coprivano alcune parti.
Appena la ragazza
lo vide, se ne innamorò.
Subito lo prese
senza neanche guardare il prezzo e lo provò.
Le scendeva dritto,
aveva solo un piccolo sbalzo in fondo.
Le stava davvero
bene.
S: - Ehi, Yui! Come mi sta questo vestito?
Y: - Uao, Strawberry! Sembri un’altra con indosso quel vestito! Compralo
assolutamente!
La rossa si ricordò
solo allora di guardare il cartellino, dove era scritto il prezzo: 8750 yen (se
i miei calcoli sono esatti, dovrebbero essere circa 70 €, ma sto scrivendo la ff
alla una di notte, quindi non vi prometto niente… ndAya). Decisamente troppo
per lei.
A malincuore si
cambiò e uscì dal camerino.
S: - Non credo… non
credo che lo prenderò.
Y: - Perché? Ti sta
così bene…
S: - Sai… la carta
di credito è della mia ex preside e non vorrei farle spendere troppo…
Y: - Ah, capisco…
peccato però…
Yui trovò un
abitino azzurro stretto con le spalline fini e lungo fino a metà coscia.
Strawberry, dopo
aver guardato bene in giro, trovò una maglietta con nastrini qua e là e dei
pantaloni con sopra una minigonna abbinati e li comprò. Erano molto carini, ma
il vestito era tutta un’altra cosa… molto più bello ed elegante…
Cassiera: - Sono
2500 yen (Circa 20 € usando i calcoli della cifra precedente ndAya)
S: - Eccoli…
C: - Grazie e arrivederci!
Le due ragazze si
stavano dirigendo alla fermata dell’autobus, quando Yui disse:
Y: - Oddio, mi ero
completamente scordata che dovevo comprare una cintura! Senti Strawberry, tu
aspettami qua, io vado e torno!
S: - Ok…
La bionda, in
realtà, andò a comprare l’abitino che tanto piaceva alla sua amica.
S: - Sbrigati, Yui! L’autobus sta per arrivare!
Y: - Anf… anf…
eccomi!
Le due presero il
pullman e tornarono al Seirin.
Il giorno dopo,
Strawberry andò in classe.
Ryan non c’era.
Quindi la
professoressa di matematica (Ma alla prima ora c’è sempre lei? ndLettori Ma sì,
per fare meno personaggi! Comunque nella mia classe c’è davvero sempre
matematica alle prime ore… ndAya) chiese agli amici del biondo:
Abe: - Voi ne
sapete qualcosa?
G: - No,
assolutamente niente!
Abe: - Beh, ora
cominciamo la lezione!
Strawberry,
intanto, si chiedeva come mai Ryan non fosse venuto in classe.
Certo, poteva
essere malato, ma… non le sembrava proprio una persona cagionevole…
Le lezioni
continuarono normalmente, a parte qualche chiacchiera di Ginta, Kyo, Hiroshi e
Akira, che comunque senza Ryan non facevano molto casino (I loro genitori non
erano influenti come il padre del biondo).
Al termine della
mattinata, la rossa salì le scale. Era arrivata al suo piano, ma quasi
inconsciamente salì fino al quarto. Attraversò il corridoio e si fermò di
fronte ad una porta… che aveva su una targa indicante il nome ‘Shirogane’.
S: - Shirogane? Ma…
che ci faccio qui?
La ragazza,
infatti, non si era neanche accorta di essere arrivata fin lì, dato che era
pensierosa.
Rimanendo davanti
alla porta, urlò:
S: - CHE CRETINA
CHE SONO! ORA PERò MI CONVIENE TORNARE
IN CAMERA PERCHé DEVO ANDARE AL CLUB DI GINNASTICA ARTISTICA!
La ragazza corse
verso le scale.
Mentre si trovava
ancora su quel piano, il ragazzo biondo, disturbato da delle urla, aprì la
porta.
Si guardò intorno,
e dopo vide una ragazza con due buffi codini correre.
R: - Era lei…
chissà che ci faceva qui… forse… forse cercava me… ma, va, che cavolo ti metti
a pensare, Ryan? Dopo che l’hai quasi violentata? E poi, che te ne frega?
Strawberry intanto
si era cambiata e si stava dirigendo verso la palestra.
R: - Ha detto… club
di ginnastica artistica…
S: - Scusate il
leggero ritardo!
Sao: - Figurati,
tanto non avevamo ancora cominciato…
Le ragazze
iniziarono a fare esercizi di riscaldamento, poi andarono alla trave, dove
facevano rovesciate, piroette, ecc…
Intanto un ragazzo
biondo camminava silenziosamente vicino a quella palestra.
R: - “Bene, la
porta è aperta… posso guardarla da qui…”
Il ragazzo si
nascose dietro al muro mettendo solo parte della testa nella porta per
guardare.
Strawberry stava
facendo degli esercizi alla trave.
Com’era brava… era
così aggraziata… così dolce…
Per uno secondo un
pensiero sfiorò la mente di Ryan…
Come hai potuto farle
del male?
Come hai potuto
fare del male a quella ragazzina indifesa?
A quella creatura
così bella e fragile?
Un pensiero che
subito scacciò…
R: - “Ma come sto
diventando? Uno che ha pietà delle persone? Poi, in confronto, quello che
fecero i miei genitori era ben peggiore di quello che faccio io…”
I suoi pensieri
furono interrotti da degli applausi.
Sao: - Sei brava
come sempre, Momomiya! Ora passiamo a…
La rossa si
allontanò un attimo dalle altre per prendere la sua bottiglietta d’acqua e lo
vide.
I loro sguardi si
incrociarono, i loro cuori cominciarono a battere all’impazzata e… e Ryan corse
via.
S: - Ehi! Aspetta!
R: - “Ma che
diavolo mi sta succedendo?” //////////////////////////////
Sao: - La lezione è
finita! A mercoledì!
S: - Arrivederci…
La ragazza tornò in
camera.
S: - Shirogane…
Shirogane era lì a spiarmi… /////// sì, come no, mi sa che volo troppo con la
fantasia… ci sono altre 10 ragazze lì, perché avrebbe dovuto guardare proprio
me? ma… ma allora perché il mio cuore è cominciato a battere a mille?
To Be Continued…
*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°
Ehilà, raga! Avete
letto il nuovo cap? Spero vi piaccia… l’ho interrotto un po’ male… inoltre, il
titolo del capitolo è orribile come sempre…
Beh, che altro
dirvi… se vi chiedo ancora di commentare, magari lo fate…
Capitolo 3 *** Capitolo 3: Un nuovo amico – Litigi e chiarimenti ***
Ciao a tutti, volevo solo chiedere a Pfepfy di scusarmi per aver copiato
uno dei suoi titoli di capitolo… spero mi perdonerai…
Ciao a tutti,
volevo solo chiedere a Pfepfy di scusarmi per aver copiato uno dei suoi titoli
di capitolo… spero mi perdonerai…
Ora vi saluto e
buona lettura!
*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*
Il capitolo
precedente termina così:
La ragazza tornò in
camera.
S: - Shirogane…
Shirogane era lì a spiarmi… /////// sì, come no, mi sa che volo troppo con la
fantasia… ci sono altre 10 ragazze lì, perché avrebbe dovuto guardare proprio
me? ma… ma allora perché il mio cuore è cominciato a battere a mille?
Capitolo 3: Un
nuovo amico – Litigi e chiarimenti
Un ragazzo biondo
correva su per le scale; quando arrivò alla sua camera aprì la porta, la
richiuse e appoggiò la schiena su di essa, con il viso ancora rosso.
R: - “Ma che mi sta
succedendo? Non riesco a capire… prima vado a spiare quella ragazza, poi scappo
via tutto rosso…”
Una cosa l’aveva
capita, però: Strawberry non si meritava tutto questo, quindi, anche se era
tremendamente orgoglioso, le avrebbe chiesto scusa…
Prima o poi…
Dopo un’oretta,
Strawberry scese a mangiare.
La mensa era a
self-service; dopo aver preso il cibo si sedette ad un tavolino da sola dato
che Yui era uscita.
Appena cominciò a
mangiare Ryan entrò nella grande stanza e, dopo aver preso da mangiare, si
sedette di fronte a lei.
S: - “Perché
Shirogane si è seduto qui? Che cos’ho fatto ora?”
I due rimasero in
silenzio per un bel po’, fin quando Ryan le disse:
R: - …sai…
La ragazza trasalì,
dato che erano stati zitti per molto tempo,e si era quasi ‘spaventata’.
R: - …sei brava in
ginnastica…
S: - Grazie… - gli
rispose senza guardarlo.
R: - …senti…
La ragazza alzò lo
sguardo e lo fissò dritto negli occhi.
R: - Io… io devo
chiederti scusa… per quello che ho fatto… molto probabilmente… anzi,
sicuramente tu non mi perdonerai… neanch’io lo farei… però… io non…
S: - “Shirogane…
lui mi sta chiedendo di perdonarlo… ne ha fatte tante… però… ha messo da parte
l’orgoglio ed è venuto a scusarsi… tutti hanno bisogno di una seconda chance…
quindi…” Io… ti ho già perdonato…
Dopo aver detto questo,
gli fece un sorriso.
R: - Davvero? Ne
sono contento!
Ryan appoggiò le
sue mani su una di lei, che era appoggiata sul tavolo.
Con quel contatto,
nella mente della ragazza si risvegliarono sensazioni dimenticate.
Il terrore.
La paura.
Sì, lei aveva paura
di lui… anche se se ne era accorta solo allora…
Tolse la mano, si
alzò e corse via.
Il biondo,
appoggiando la testa tra le mani, disse:
R: - Ma dove ho
sbagliato…?
La ragazza andò nei
bagni delle ragazze (Beh, direi ndTutti) e si chiuse in uno di essi.
S: - “Io pensavo di
averlo perdonato ma… ma mi sbagliavo! Io vorrei farlo ma… lui… mi fa paura… ho
una gran paura di quel ragazzo… che ci posso fare…”
I suoi pensieri
furono interrotti da una voce familiare.
R: - Rossa? Ehi,
rossa? Sei qui?
S: - “Oddio, è
lui!” ma che fai, vieni nel bagno delle ragazze?
R: - Ah, finalmente
ti ho trovata! Senti, perché prima sei scappata via in quel modo?
S: - Beh… io…
R: - Non mi risulta
molto congeniale parlare dietro ad una porta, per di più nei bagni femminili,
sai… che ne dici di uscire?
La ragazza esitò un
po’, ma poi aprì la porta leggermente rossa in viso.
I due andarono in
corridoio.
R: - Senti rossa,
capisco benissimo che tu non mi voglia perdonare, però prima sei scappata via
in quel modo… vorrei solo capire il perché…
S: - No, io ti
voglio dare una seconda occasione, ma…
R: - Non ti fidi
pienamente di me, giusto?
La ragazza abbassò
lo sguardo arrossendo.
R: - …come
immaginavo… tu… hai paura di me…
Strawberry pensò
che quel ragazzo appariva davvero dispiaciuto, e che quindi avrebbe provato a
conoscerlo meglio…
Anche se la sua
mano tremava, afferrò il polso di Ryan e gli disse:
S: - Senti, se per
te va bene… noi… possiamo provare ad essere amici… /////
R: - Sì… ok…
proviamo ad essere amici…
Il cuore del
ragazzo cominciò a battere all’impazzata.
R: - “Perché?
Perché il mio cuore batte in questo modo? Io… non capisco…”
S: - Io ora devo
andare… ciao… a domani…
R: - Ciao… Strawberry… Oops, volevo dire Momomiya… O//////////////o
La ragazza, che
stava già andando via, si rigirò e sorridendo disse:
S: - Non importa,
puoi chiamarmi anche per nome ^^
Il biondo diventò
ancora più rosso di quel che era… dalla testa ai piedi…
R [parlando tra sé
e sé]: - Certo che oggi fa un caldo…
La rossa arrivò in
camera e si sedette alla scrivania a fare i compiti.
Dopo qualche minuto
Yui entrò nella stanza.
S: - Ciao Yui! Ti
sei divertita stasera? ^^
Y: - …sì…
S: - C’è qualcosa
che ti preoccupa?
Y: - Ho… due
notizie da darti… una buona e una cattiva. Quale vuoi sapere per prima?
S: - …la buona…
Y: - Allora, la
buona è che non mi trasferirò!
S: - Ah, sono cont…
Y: - La cattiva… è
che dovrò cambiare stanza… perché ho deciso di restare all’ultimo minuto e c’è
qualcun altro che deve venire qui…
S: - …mi dispiace
tanto…
Y: - Ascolta, ti va
di fare due chiacchiere ora che poi devo sloggiare?
S: - In che camera
vai?
Y: - 351… al quinto
piano…
S: - Ok,
chiacchieriamo! I compiti possono anche aspettare!
Le due ragazze
cominciarono a parlare allegramente.
Ad un certo punto…
S: - Sai, ti avevo
detto che Shirogane mi aveva fatto qualcosa, no…
Y: - Sì, perché?
Non dirmi che l’ha rifatto…?
S: - No, no. Sai,
prima, a mensa, si è seduto al mio tavolo per chiedermi scusa…
Y: - Lui… Ryan
Shirogane… ha chiesto scusa? Non ci posso credere… e tu… tu cosa hai fatto? Hai
accettato?
S: - Sì… più o
meno…
Y: - Cioè?
S: - Ora… stiamo
provando ad essere amici.
Y: - Però! Una
matricola che entra nelle grazie di Shirogane! Niente male!
S: - Ma io non
voglio essere…
Y: - Sì, lo so, lo
so. Ormai ti conosco (Dopo neanche una settimana? NdLettori Come siete pignoli…
ndAya)… ^^ senti, ora però devo andare, tra poco arriverà la tua nuova compagna
di stanza…
S: - Va bene… però
continueremo a mangiare insieme a mensa, vero?
Y: - Certo! Ciao!
S: - Ciao…
Yui prese le sue
cose e se ne andò, Strawberry si mise sul suo letto a immaginare la nuova
ragazza…
S: - “Speriamo che
sia simpatica…”
TOC TOC
S: - Avanti…
Dalla porta entrò
una ragazza carica di valigie e borse: era abbastanza alta, aveva i capelli
castani raccolti in due codine e gli occhi dorati.
?: - Permesso…
ciao, io sono…
La ragazza si
interruppe quando vide Strawberry.
S: - Ma tu… tu sei…
tu sei…
?: - STRAWBERRY!
S: - IKU!
Sì, quella ragazza
era Iku, la sua amica dell’orfanotrofio dalla quale era stata costretta a
separarsi perché era stata adottata.
Le due ragazze si
abbracciarono.
S: - Oh, Iku,
quanto mi sei mancata!
Iku [I]: - Ma che
ci fai qui, Strawberry?
S: - È una lunga
storia… sai, sono così contenta di averti rivista… ormai non ci speravo più…
I: - Neanch’io…
allora, mi vuoi dire perché sei qua?
S: - Beh, se lo
vuoi sapere…
La ragazza le
raccontò la storia del parente.
I: - Capisco… hai
una minima idea di come trovarlo?
S: - No… tu?
I: - Meno di te...
senti, io sono molto stanca, vado a dormire…
S: - Ok, io devo
finire dei compiti… ‘notte.
I: - A domani…
Il giorno dopo era
sabato, quindi non c’era scuola (Beati loro… io invece vado al sabato… ndAya
Sfigata ndStrawberryIkuRyanYuiJunpei Miei cari personaggi, siete tutti contro
di me? ç_ç ndAya Esatto ndStrawberryIkuRyanYuiJunpei). La ragazza rossa scese a
fare colazione.
Prese un caffè e si
sedette ad un tavolino.
Dopo poco che
cominciò a sorseggiare la bevanda, arrivò il suo ‘nuovo amico’ Ryan, che si
sedette al tavolo con lei.
R: - Ciao.
S: - C-ciao…! Come
ti va?
R: - Bene, a te?
S: - Bene…
Strawberry era
imbarazzata. Perché non riusciva a sostenere un discorso decente? In fondo si
dovevano conoscere, e gli avrebbe dovuto chiedere un sacco di cose…
Improvvisamente
Junpei, il barista, uscì dal bancone e si avvicinò al loro tavolo.
J: - Ehi biondino,
non è che la stai importunando?
S: - Non ti
preoccupare Junpei, ormai lui è un amico…!
J: - Ah, davvero?
R: - Sì – gli
disse, facendogli un sorrisetto di superiorità.
J: - Ah, beh,
allora torno a lavorare – disse, in tono seccato.
S: - Aspetta,
Junpei… grazie comunque!
J: - Figurati, per
te questo e altro – disse, rivolgendo uno sguardo di sfida al biondo.
Solo allora ‘tornò
a galla’ la parte razionale di Ryan, che lo indusse a pensare:
R: - “Perché mi sto
comportando così? Sembra quasi che io…” //////
S: - Perché
arrossisci?
R: - Io? No, non
sto arrossendo! È solo che ho molto caldo…
La ragazza,
ingenuamente, gli disse:
S: - Ah, sì? Pensa
un po’ che io invece mi sto congelando… stamattina sembrava facesse caldo e mi
sono vestita leggera, ma ora sto morendo assiderata…!
R: - Beh, si vede
che io non sono freddoloso… senti, ti va di fare una passeggiata?
S: - Una
passeggiata?
R: - Sì, una
passeggiata, non ti ho mica chiesto di venire in camera mia, sai!
La ragazza si
ritrasse tutta e fece un passo indietro.
R: - Mi dispiace,
ho fatto una battuta cretina e assolutamente fuori luogo… “Sei un idiota, Ryan!
Solo un grande idiota!” – Pensava, mentre si tirava pugni sulla testa (Molto
intelligente… ndAya).
Strawberry lo vide
e la fece quasi ridere vedere quel ragazzo così ‘importante’ in quella scuola e
così pieno di sé schiaffeggiarsi da solo; quindi afferrò la manica della sua
giacca, dato che si imbarazzava troppo a dargli la mano, e gli disse:
S: - Non fa niente!
^^ comunque vengo a fare la passeggiata!
R: - Bene! – le
rispose, tirando un po’ il braccio per farle capire di mollargli la manica,
dato che si sentiva un po’ idiota in quella posizione…
I due ragazzi
uscirono dall’istituto, e iniziarono a camminare uno affianco all’altro.
La scuola si
trovava in periferia, in un punto piuttosto isolato, quindi le stradine erano
desolate; Strawberry era un po’ in soggezione…
R: - Che ne dici di
dire qualche parola, giusto per fare qualcosa?
S: - Non so che
dirti… fammi qualche domanda…
R: - Non so… hai
fratelli o sorelle?
S: - Che io sappia,
no…
R: - In che senso?
S: - Ho vissuto in
un orfanotrofio finora…
R: - Ah, scusami
per…
S: - Niente, tu non
potevi saperlo… tu, invece?
La faccia del
ragazzo si incupì, e dopo un po’ disse, in tono distaccato:
R: - …no…
S: - Mmh… quali
sono i tuoi interessi, a parte picchiare la gente?
R: - Molto
spiritosa… mah, non ho interessi in particolare… beh, però mi piace studiare.
Dico sul serio. Mi piace conoscere cose nuove e apprendo in fretta.
S: - …ppppppfffff… AHAHAHAHAHAH!!
R: - Che cos’hai
tanto da ridere, ora?
S: - No, è che…
AHAHAHAH!! Uno che disturba continuamente le lezioni non dà l’impressione del
secchione…
R: - Invece è così!
S: - Dai… non farmi
ridere!!! AHAHAHAHAH!!!
R: - SMETTILA ORA!
COSA NE VUOI SAPERE TU, EH? COSA? ORA LASCIAMI STARE!
Dopo queste parole,
ci fu un interminabile silenzio.
Erano state tanto
offensive le parole di Strawberry? Le sembrava di essere entrati un po’ in
confidenza ormai…
Camminando
camminando, i sue ragazzi arrivarono a scuola.
S: - Senti… anche
se non capisco perché ti sia arrabbiato… scusami…
R: - Lascia stare,
sono io quello che si deve scusare, è logico che tu non lo sappia…
Ma che cos’era
questa cosa che non sapeva? Cos’era ‘sta benedetta cosa che aveva prodotto quel
casino?
S: - Beh, io vado…
R: - No, aspetta!
Torniamo al bar, ti offro qualcosa!
I due si sedettero
ancora a quel tavolino, aspettando che il barista portasse il menù.
S: - Io resto
volentieri qui, però non c’è bisogno che tu mi offra niente…
R: - Ehi, non posso
far mica pagare ad una signora… - disse in tono sensuale.
S: - A-ah… *////////////////*
R: - Allora cosa
prendi?
S: - Ma tu…
R: - Niente ‘ma’!
Pago io!
S: - Ho capito, ho
capito… allora, prendo una cola…
R: - DUE COLA, PER
FAVORE!
J: - …subito…
Junpei portò loro
le bibite (Potevano essere in lattina… così agitavo un po’ quella del biondino…
eh eh… ndJunpei).
S: - Grazie…
R, J: - Prego!
R: - Ehi, dicevi a
me…
J: - … o a lui?
S: - A-ehm…
naturalmente… a tutti e due!
R, J: - Ah…
J: - Ciao Strawberry!
S: - Ciao!
Mentre i due
sorseggiavano le loro bibite e parlavano, un ragazzo dietro a Ryan si giro si
scatto verso di lui e gli fece cadere addosso tutta la cioccolata calda che
stava bevendo.
R: - Il mio jeans
di Armani… la mia giacca di Versace… la mia maglietta di Cavalli… Tu! come hai
osato versare la tua cioccolata su di me, il dominatore incontrastato del
Seirin?
?: - Ma io non…
R: - Non mi servono
le tue stupide scuse!
Il ragazzo biondo
alzò l’altro tirandolo per il colletto, poi gli diede un cazzotto in pieno
volto, che lo fece cadere a terra.
Dopo qualche
secondo si rialzò, ma Ryan gli tirò un calcio che lo fece ricadere; poi mentre
era a terra lo prese a calci e pugni.
S: - ADESSO BASTA!
SMETTILA, SHIROGANE!
Era Strawberry…
Strawberry gli stava dicendo di fermarsi…
Un sacco di ragazze
che aveva frequentato gli avevano detto di smetterla con quella vita… ma lui
non aveva dato peso a nessuna… ma allora, perché ora sentiva la necessità di
ascoltarla? E non stavano neanche insieme (Per ora… poi chissà cosa accadrà… lo
scopriremo solo vivendo ndAya)!
Però… lui DOVEVA
fermarsi… anzi, erano le sue mani che si stavano fermando da sole…
Ryan fissò negli
occhi la sua ‘vittima’, ma subito dopo distolse lo sguardo…
A: - Ehi Ryan, che
ti prende? Perché non lo finisci? – disse Akira, che passava di là per caso.
R: - LASCIAMI IN
PACE; AKIRA! E [indicò Strawberry] ANCHE TU! LASCIATEMI IN PACE!
Detto questo, se ne
andò.
A: - Ma che gli è
preso…? Tu ne sai qualcosa?
S: - No… prima si
comportava normalmente… e ora…
A: - Però è strano…
cioè, non è che sia un male, però… da quando lo conosco, non si è mai tirato
indietro… ha sempre picchiato chiunque anche per motivi futili… e poi mi
risulta che ti abbia chiesto scusa… non l’aveva mai fatto, neanche con noi…
S: - E tu hai idea
del perché sia cambiato?
Il ragazzo la
squadrò da capo e piedi e aprì bocca per dire qual era secondo lui il motivo
(Credo lo abbiate capito ndAya), ma poi abbassò lo sguardo e disse solo:
A: - No… non ne ho
idea… senti, io devo andare… ciao…
S: - Ciao…
Strawberry tornò in
camera.
S: - Iku, devo
parlarti!
I: - Dimmi cara! ^^
S: - C’è un ragazzo
che è diventato da poco mio amico, ma da un po’ si comporta in modo strano, e
lo fa soprattutto quando sta con me…
I: - A-ha!
Strawberry ha uno spasimante! Uao!
S: - Ma va’, che
dici? Come fa quello lì ad essersi invaghito di me?
I: - Com’è?
S: - Beh, è figo…
I: - Ah, allora i
suoi sentimenti sono corrisposti! Che aspettate a mettervi insieme?
S: - E smettila! –
le disse, tirandole addosso un cuscino.
I: - STRAWBERRY È innamorata! Strawberry è
innamorata!
S:
- Non è vero!
I: - Sì, sì,
Strawberry è…
Il viso di
Strawberry si incupì.
S: - Senti Iku, io
ti devo rivelare una cosa…
La ragazza le svelò
quello che le aveva fatto Ryan.
I: - CHE COSA?!?!?
E tu non l’hai detto a nessuno?
S: - …no…
I: - Cretina! Devi
dirlo a qualcuno, quel ragazzo deve avere quello che si merita!
S: - No, non voglio
che lui passi dei guai per un errore, inoltre mi ha già chiesto scusa, e penso
che bisogna concedere una seconda chance a tutti…
I: - Sei sempre la
solita… meno male che non sei cambiata. ^^
S: - _grazie…_ ^^
I: - Poi, se il
ragazzo in questione è così carino… me lo presenti? Tanto tu hai detto di non
essere interessata…
S: - Certo! Oggi
però non è un giorno adatto, stamattina si è comportato in modo strano…
I: - Ok, lunedì
allora?
S: - Va bene…
senti, c’è una cosa che non ti ho ancora chiesto… come mai ti sei trasferita in
questa scuola?
I: - No, non mi
sono trasferita, ero già qui dall’inizio dell’anno! Ho solo cambiato stanza…
S: - Ah, capisco… “Quindi sicuramente lo conoscerà già…”
La giornata
continuò normalmente.
L’indomani,
Strawberry e Iku uscirono tutto il giorno con Yui e le sue amiche.
Il lunedì si
riprendeva la scuola…
Strawberry si
svegliò molto presto e, come tutte le mattine, andò a fare colazione.
Dato che mancava
più di un’ora all’inizio delle lezioni, al bar non c’era praticamente nessuno.
Si sedette al suo solito tavolo dove, dopo mezz’ora, si mise anche Ryan.
R: - Ciao…
S: - Ciao!
R: - Senti, io… io
ti devo chiedere scusa per quello che è successo due giorni fa… anche se
sicuramente ne avrai abbastanza delle mie scuse…
S: - Scuse
accettate! ^^
R: - Ma come
diavolo fai a perdonarmi ogni volta…?
S: - Finché tu mi
chiederai di perdonarti, io ti perdonerò! ^^ Perché non dovrei?
R: - Sai… hai
davvero un cuore grande… ehm… Momomiya…
S: - Senti, se
preferisci chiamarmi per nome fai pure, anzi, lo preferisco! Ormai siamo amici,
no?
R: - …sì… sì,
certo! Sai, non immagini quanto io sia contento che tu abbia deciso di
perdonarmi… e non mi riferisco all’altro ieri…
È vero… Strawberry
l’aveva perdonato… e ormai non aveva più paura di lui, perché aveva capito che
un qualche motivo lo aveva per fare quello che faceva…
I suoi pensieri
furono interrotti dalla voce di una ragazza.
I: - STRAWBERRYYYY!!! CIAO!!!!
S: - Ah, ciao Iku! Shirogane, ti presento la mia amica Iku Kadena… Iku, Lui è Ryan
Shirogane…
I: - Sarebbe questo
qui il tuo nuovo amico?
S: - Già… “Come
immaginavo sa chi è…”
R: - Beh, piacere
Kadena…
S: - …piacere…
senti, ti rubo Strawberry un attimo, aspettala che torna subito, eh?
Iku trascinò
l’amica in un angolo del locale e le disse:
I: - Cosa aspettavi
a dirmi che il tuo amico è Shirogane? Ti rendi conto che sei diventata amica di
un violento e figlio di papà?
S: - E tu allora?
Pensavo che fossi rimasta la stessa ragazza che conoscevo cinque anni fa!
Invece oggi scopro che sei diventata come tutti gli altri, una che si fa
guidare da stupidi pregiudizi! Su chi
può contare quel ragazzo se nessuno si fida di lui solo in base a questo motivo
stupido, su chi?
Quella frase
l’aveva urlata così forte che anche Ryan l’aveva sentita.
E ne era lusingato…
nessuno lo aveva mai difeso a quel modo.
I: - Ma Strawberry…
sì, hai ragione. Scusami. E chiedi scusa anche a lui da parte mia.
S: - …va bene… non
fa niente, Iku…
I: - Beh, io vado,
ci vediamo dopo le lezioni…
Strawberry tornò
dal biondo.
R: - Senti rossa,
ti va di fare una passeggiata?
S: - Ok, però
chiamami per nome.
R: - Va bene…
Strawberry… ///////// Anche tu… anche tu mi puoi chiamare Ryan…
S: - Non so… sono
un po’ restia a farlo… l’ultima volta che l’ho fatto mi hai costretto a
diventare tua schiava…
R: - Sì, ma ora è
diverso. Chiamami per nome.
S: - Ok… Ryan…
I due si
incamminarono silenziosamente e dopo poco tempo, Ryan la prese per mano.
S: - Senti… Ryan…
potresti… ehm, lasciarmi la mano?
R: - Perché, ti do
forse fastidio?
S: - No, è che…
“Così sembriamo…” //////
R: - Pensavi che la
gente potrebbe fraintendere, vero?
S: - Ehm… beh… ad
essere sinceri… sì! O//////o
R: - Ah, bene… allora…
te la lascio…
S: - No, non ti
arrabbiare! Ti prego…
R: - Beh, allora… -
disse, e le riprese la mano.
S: - A-ehm…
I due
chiacchierarono allegramente, fin quando arrivarono vicino alla scuola e videro
un gattino: gli mancava una zampina, era tutto sporco e sembrava avesse fame.
S: - Oddio…
poverino… - disse, prendendolo in braccio.
R: - E dai, non
toccare quel coso! È tutto sporco, e poi sarà pieno di pulci!
S: - Ma povero, ha
bisogno di cure… è così messo male… e solo…
R: - “Solo…”
S: - Ora, gattino,
andiamo dal lattaio a prenderti da mangiare!
La vista della
ragazza, però, cadde sull’orologio.
S: - Oddio, è
tardissimo! Devo subito tornare in classe, fra due minuti inizia la riunione
dei rappresentanti di classe… e non posso mancare… - Strawberry rimise il
gattino dov’era – Non puoi accudirlo tu, Ryan?
R: - Certo che no!
negli ultimi tempi ho già fatto abbastanza carità, ma sono pur sempre…
S: - …carità… ti
riferivi forse a me, eh?
R: - No, io non…
S: - Tu… tu dopo
che io ti ho perdonato l’avermi quasi stuprata, dici che hai fatto ‘abbastanza
carità’? SEI UNO STRONZO! NON TI VERGOGNI? D’accordo,
io perdono sempre tutti, ma anche la mia pazienza ha un limite! E l’ha
raggiunto proprio ora!
La ragazza corse
via.
R: - “Accidenti…
proprio ora che stavamo diventando amici sul serio, ho rovinato tutto… io…
veramente non mi riferivo a lei… ma… ha ragione. Mi ha perdonato già troppe
volte. Però… non voglio perderla…”
Guardò in basso.
Il gattino lo
guardava con occhi ‘supplichevoli’…
Ore 1:30. Le
lezioni erano appena finite.
S: - “Quel cretino
non si è fatto vedere in classe… ma sì, meglio così… ora però c’è quel gattino
che mi aspetta..! Poveretto, l’ho lasciato lì per tutto questo tempo…”
Arrivata nel luogo
dove l’aveva lasciato, Strawberry rimase quasi sbalordita: davanti a lei c’era
Ryan che teneva in braccio il micetto e, con le mani tutte graffiate, gli dava
del latte con un biberon piccolo.
S: - Ma… ma tu…
R: - Rimangio tutto
ciò che ho detto. Comunque non mi riferivo a te con quel…
S: - Sì, sì…
R: - E poi… questo
gatto mi ricorda tanto te… e ho pensato… che mi piacerebbe prendermi cura di te
nello stesso modo in cui ho accudito lui…
Una guancia di
Strawberry fu solcata da una lacrima solitaria.
R: - Vieni qui…
I due si
abbracciarono… e si strinsero forte… in fondo entrambi erano soli… e avevano
bisogno l’uno dell’altro…
Strawberry chiuse
gli occhi: si aspettava che lui la baciasse; dal canto suo il ragazzo voleva
farlo, però aveva paura che la ragazza si sarebbe allontanata nuovamente da
lui, e questo non poteva sopportarlo.
Dopo qualche
secondo il biondo sciolse l’abbraccio.
S: - “Perché non mi
ha baciata? Ma che cavolo pensi, Strawberry? Perché ti avrebbe dovuto baciare?
Non state mica insieme! E poi mica lo ami, dico bene? Ehm… è vero che non lo
ami, no? O mio Dio… ma sì, è impossibile che io mi sia innamorata proprio di
lui… almeno credo”
Ryan, porgendole il
mignolo, disse:
R: - Amici come
prima?
S: - Sì… amici… -
disse stringendogli il mignolo con il suo.
I due tornarono
dentro fianco a fianco e con il braccio di uno sulla spalla dell’altro.
La distanza fra di
loro si era accorciata molto.
Forse anche più del
previsto…
To Be Continued…
*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*
Per il tizio che si
firma tuo_fan_sfegatato… io non mi offendo certo per quello che dici, ma credo
che sia tu ad avere un comportamento sbagliato nei miei confronti… prima mi
scrivi tutte quelle cose e poi non ti firmi? Mi piacerebbe se mi dicessi il tuo
nome. Grazie
Capitolo 4 *** Capitolo 4: Il Confine Tra Amore e Amicizia – Il Ballo di Primavera ***
Capitolo 4: Il Confine Tra Amore e Amicizia – Il Ballo di Primavera
Capitolo 4: Il Confine Tra Amore e Amicizia – Il Ballo di Primavera
Era una mattina
come tutte le altre.
Cominciava un
giorno nuovo per tutti e quindi anche per Strawberry.
DRIIIIN! DRIIIIN!
S: - Uhm… è già
mattina…?
I: - Strawberry, è
tardissimo! – le disse Iku, la quale si era già preparata e stava per uscire. –
Alzati!
S: - Non voglio… in
fondo, che succede se bigio un giorno…
I: - Dai, questo
atteggiamento non è da te! Comunque vedi che succede ad andare a dormire tardi?
S: - E smettila di
fare la mammina… che ci posso fare se non riuscivo a dormire ieri…
I: -Sì, scommetto
che stavi pensando a Shirogane e a come ti piacerebbe se ti violentasse di
nuovo…
S: - …Smettila,
scema… mmh… e ora lasciami dormire…
I: - Comunque, a
parte gli scherzi, tu vai davvero dietro a quello, no?
S: - …no… ti ho già
detto che siamo solo amici…
I: - Ah, sì? Allora
perché stanotte nel sonno urlavi: ‘Perché non mi hai baciata, Ryan…’
La ragazza si alzò
immediatamente dal letto.
S: -CHE COOOOOOSAAAAA?!?!?!
I: - Ah, finalmente
ho trovato il modo per farti alzare! ^^
S: - Quindi stavi
mentendo, vero?
I: - No no,
nient’affatto! Davvero stanotte dicevi: “Ryan, perché ieri non mi hai baciata?
Io mi aspettavo che lo facessi”…
S: - Ma sì, era
solo uno stupido sogno, no? //////////////
I: - Allora perché
sei arrossita? Comunque i sogni sono la materializzazione dei desideri
inconsci…
S: - Dai, smettila
di sparare cazzate!
I: - Ma se ieri lo
hai difeso a quel modo… a proposito, hai capito che stavo scherzando, vero?
S: - Stavi
scherzando?
I: - Sì, era un
modo per mettere alla prova i tuoi sentimenti! E, come vedo, ha funzionato!
S: - [in tono
scherzoso] Mi viene una gran voglia di pestarti… solo che dobbiamo andare a
lezione ed è già tardi, quindi rimandiamo a dopo!
I: - Io vado,
Strawberry! Ciao!
S: - Ciao!
Dopo un po’, anche
la rossa andò a lezione.
Abe: - Come mai
questo ritardo, Momomiya?
S: - Ehm… beh… “Non
mi volevo svegliare perché stanotte ho dormito poco perché pensavo a Ryan… non
credo vada bene come risposta…”
Abe: - Se non hai
una motivazione valida, resti qui un’ora in più dopo le lezioni!
S: - “Uffa… ho
fatto solo 15 minuti di ritardo… non è giusto!”
Abe: - Bene, ora vi
restituisco le verifiche di venerdì. Le migliori sono state… quella di Shirogane
e quella di Momomiya.
La professoressa
distribuì le verifiche. Quella di Ryan segnava un bel 100/100, quella di
Strawberry 88/100.
Abe: - Momomiya,
non è male come voto, però… da te mi aspettavo di più…
Effettivamente la
rossa in quella settimana aveva studiato molto poco. Beh, e con tutto quello
che le era successo, chi ci sarebbe riuscito?
S: - …sì… ha
ragione, professoressa…
All’ultima ora ci
fu inglese.
Quando finì, la
professoressa Abe tornò in classe per fare un’ora di lezione con Strawberry.
Tutti gli alunni si
alzarono, tranne la ragazza rossa e… Ryan.
R: - Prof, posso
restare anch’io?
Abe: - Non mi era
mai stata fatta una richiesta del genere… da Shirogane poi… beh, se lo vuoi,
certo che puoi restare!
Strawberry si
sedette nel banco più vicino alla cattedra, e fu seguita subito dal ragazzo,
che si sedette affianco a lei.
I due erano molto
vicini, l’uno a contatto con l’altro.
Ryan aveva messo un
braccio sulle sue spalle.
Abe: - Ma voi due…
non state insieme, vero?
S: - ^^ No, siamo…
R: - …amici ^^
Abe: - Ma quello
che è successo settimana scorsa…
S: - Dimenticato ^^
Sì, Strawberry
l’aveva perdonato completamente… aveva capito che era un bravo ragazzo, anche
se cercava di nasconderlo dietro a quell’atteggiamento… e poi, il giorno prima
era stato così dolce… e lei adorava le persone dolci…!
Abe: - Ma come…
R: - Strawberry ha
proprio un gran cuore… io adoro il suo carattere… ^^
Abe: - “Mah,
saranno solo amici… ma a me sembrano molto di più una coppia…”
I tre passarono
tutto il tempo a parlare di quello che succedeva tra Ryan e Strawberry che alla
fine non fecero neanche la lezione di recupero.
Abe: - L’ora è
passata! Potete andare!
S, R: -
Arrivederci!
I due andarono a
mensa a mangiare.
S: - Uffa, sono già
le 14:30… ho una fame… che cavolo mi ha tenuta a fare un’ora in più quella lì?
Ah, a proposito, grazie di essere rimasto anche tu…
R: - Figurati, con
tutto quello che tu fai per me, mi devo sdebitare in qualche modo, no?
La ragazza gli
sorrise.
Il giorno dopo ci
sarebbe stato il ‘fatidico’ ballo di primavera.
Già al mattino la
scuola era piena di striscioni e cartelloni vari.
L’attenzione di
Strawberry si soffermò su una scatola con un foro per ‘imbucare’ fogli. Un
pagina attaccata ad essa diceva:
S: - ‘Vorresti
essere la prossima reginetta del Seirin..? Allora imbuca un foglio con su
scritto il tuo nome, cognome e classe, e parteciperai al concorso per
diventarlo!’ Uhm… potrei partecipare… giusto per divertimento… tanto, con tutte
le ragazze che ci sono, non mi considereranno nemmeno…
La ragazza strappò
un foglio da un quaderno, scrisse i suoi dati, e lo imbucò nella scatola.
R: - Non pensavo
che una come te partecipasse a queste cose… - disse Ryan, che era appena
arrivato.
S: - Ah, ciao Ryan! Comunque, perché non dovrei partecipare? Mi trovi brutta?
R: - No, no,
nient’affatto! Solo che non pensavo… vabbè, tanto anch’io ho già dato la mia
adesione…
S: - Per diventare
reginetta? O__o
R: - Ma va’, scema!
Per il re!
S: - Ah, non sapevo
che ci fosse lo stesso concorso anche al maschile… beh, buona fortuna!
R: - Buona fortuna
anche a te! – poi, sussurrando nell’orecchio, le disse: - _anche se non ne hai
bisogno…_
R: - Scherzavo,
scherzavo! Ora che ne dici di andare a lezione?
Le lezioni ormai
erano tranquille, Ryan non faceva più confusione…
Quella ragazza lo
aveva cambiato.
Lo aveva cambiato
profondamente.
Non sapeva
esattamente perché; sapeva solo che non voleva tenere un comportamento che
potesse ferirla…
Le voleva bene.
Gli sembrava che da
lei ricevesse tutto l’affetto che i suoi genitori gli avevano negato.
E la cosa era
reciproca.
Al pomeriggio,
Strawberry si diresse verso la palestra per il club di ginnastica, ma scoprì
che, dato che la festa si sarebbe tenuta in palestra, quel giorno non ci sarebbe
stata la lezione.
Rimase per un po’
lì a guardare i professori e gli alunni che mettevano fiori, striscioni, luci…
Dopo qualche minuto
arrivò Ryan.
R: - Oggi non c’era
il club?
S: - Sì, ma stanno
già mettendo a posto per stasera…
R: - Che peccato,
mi sarebbe piaciuto guardarti volteggiare sulla sbarra come l’altra volta…
S: -
O///////////////////////////////////o
R: - Ma tu
arrossisci per ogni minima cosa?
S: - Chi, io?
^//////^
R: - Esatto…
S: - Beh, anche tu
non scherzi…
R: - Io? Tsk!
Secondo te io, Ryan Shirogane, il dominatore incontrastato del Seirin, riesco
ad arrossire? Figurati!
S: - Sì, sì, io
avrei voluto far vedere a tutti come ti sei comportato ieri con il gattino… e
con me…
S: - E meno male
che non arrossivi… beh, io devo andare a studiare… ultimamente sono rimasta un
po’ indietro…
R: - A causa mia?
S: - Beh, no, non è
che… ////////////////// cioè, io…
R: - Scommetto che
nel dizionario ‘Da Lingua di Strawberry a Giapponese’ quello che hai appena
detto suona come un bel ‘sì’…
S: - Effettivamente
è così, ma non ti arrabbiare!
R: - E come potrei?
Ho una spasimante che mi ama così tanto che perde anche la concentrazione per
lo studio, la sua attività preferita…
S: - E smettila! Al
massimo è il contrario… guarda che sei stato tu a dirmi…
R: - Sì, sì, ok,
ora chiudi la bocca però! Senti, visto che è stata colpa mia, se vuoi ti do una
mano…
S: - Beh, accetto
volentieri! In fondo tu hai preso 100/100, no?
R: - Già… andiamo
in camera mia o nella tua?
S: - Mah… per me è
uguale…
R: - Forse è meglio
da me… c’è il letto matrimoniale, no?
S: - Cretino!
Guarda che io non ho dimenticato nulla, eh? Quella storia potrebbe venire fuori
da un momento all’altro…
R: - Cosa?
S: - Scherzavo,
scherzavo!
R: - Forse sarebbe
meglio andare da te…
S: - Ok… andiamo…
I due si diressero
verso la stanza della ragazza e cominciarono a studiare insieme.
R: - Bene, penso
proprio che tu abbia capito! La lezione è ufficialmente finita!
S: - Finalmente…
non ne potevo più…
I due erano seduti
uno di fronte all’altro.
R: - Ora… possiamo
occuparci di altro… che ne pensi…?
Ryan spinse la
schiena in avanti e avvicinò la ragazza a lui, cingendole la vita.
Strawberry mise le
braccia dietro al collo di lui.
I loro volti si
avvicinavano sempre di più…
I due ragazzi
inclinarono la testa e chiusero gli occhi.
Ormai le loro
labbra quasi si sfioravano, quando…
I: - CIAO
STRAWBERRY, COME…? Ah, scusatemi… ora tolgo il disturbo… (Brutta
£%$&*°§#@€&*°§°§#@€#£%$&*°!!! NdTutti [anche Aya] Ma scusa, prima
scrivi ‘ste cose e poi la insulti? Mmh… forse dobbiamo prendercela con
Aya…ndLettori Scusate, che cosa significano quei mitragliatori? ^__^’’’ndAya
Indovina un po’! ndLettori Vi prego, almeno fatemi finire la ff… ndAya Ok…
ndLettori)
Iku aveva appena
aperto la porta d’ingresso.
I due ragazzi,
appena avevano sentito la sua voce, si erano staccati.
S: - No no, resta
pure, tanto lui se ne stava andando… giusto?
R: - Giusto… ciao
Strawberry… ciao Kadena…
I: - Ciao! Ah, a
proposito, scusami per come mi sono comportata ieri…
R: - Figurati!
Ciao!
S: - Ciao…
Il ragazzo se ne
andò e chiuse la porta dietro di sé.
I: - Non provare a
dirmi che non è come sembra, Strawberry…
S: - Il problema è
che è proprio così! Lui non mi piace!
I: - Sì, sì… dai,
ammettilo che sei cotta di lui!
S: - No, non è
così, mi sono solo lasciata trasportare dall’atmosfera che c’era…
I: - Sì, che
bell’atmosfera i compiti di matematica… dai, non sono tua madre, non mi devi
nascondere nulla!
S: - No, io non ti
nascondo proprio niente… io… non sono sicura di sapere quello che provo… io gli
voglio bene… io e lui ci capiamo l’un l’altro… però… non lo so, proprio non lo
so…
I: - Ecco, ora va
meglio! Ora finalmente ti capisco! Dai Strawberry, vedrai che prima o poi farai
chiarezza sui tuoi sentimenti… cambiando argomento, hai visto che stasera c’è
il ballo?
S: - Certo, come
avrei potuto non saperlo, la scuola è tappezzata di cartelloni e striscioni… tu
hai comprato un bel vestito per l’occasione?
I: - Certo! Tu?
S: - …sì…più o
meno…
Strawberry ripensò
al vestito che aveva visto in quel negozio… com’era bello… purtroppo non aveva
potuto comprarlo… ma sì, pazienza. Se qualcuno la avrebbe apprezzata non era
certo per il vestito… però le scendeva così bene…
I: - In che senso?
S: - Che non è
elegantissimo, però è carino…
I: - Ho capito.
Scendiamo giù a mangiare? Almeno dopo abbiamo tutto il tempo per prepararci…
S: - Va bene…
Dopo mangiato, le
ragazze tornarono in camera.
Iku si mise subito
il suo vestito: aveva un corpetto bianco con una gonna molto vaporosa e degli
stivali che arrivavano al ginocchio.
S: - Uao, Iku! Staibenissimo!
I: - Grazie! Tu non
ti vesti?
S: - …sì…
La ragazza aprì
l’armadio e prese il completo che aveva comprato.
Dopo averlo messo…
I: - Mmh… non è
esattamente elegante, però… ti sta bene…
S: - …grazie…
I: - Non ti piace?
S: - No, è che…
TOC TOC
S: - Chi è?
Y: - Sono io, Yui!
S: - Entra!
Y: - Permesso… oh,
che bel vestito che hai, Kadena! Senti, ti posso rubare Strawberry un attimo?
I: -Certo!
Strawberry e Yui
andarono nella camera di quest’ultima.
Y: - Sai
Strawberry, quel vestito ti sta bene… ma credo che questo ti piaccia di più… -
disse, prendendo l’abito che tanto piaceva a Strawberry
S: - COSA? Ma
questo… questo è il vestito che avevo provato a quel negozio… perché me l’hai
comprato? Non dovevi! E poi non ho abbastanza soldi per pagarlo!
Y: - È un regalo da
parte mia, accettalo! ^^
S: - Ma no… non
dovevi…
Y: - E dai,
smettila di comportarti così! Dì quello che pensi veramente! Se sei contenta,
dillo a chiare lettere!
S: - Ok… grazie, mi
hai reso felice! ^^
Y: - Bene, ora
togli quel completo e metti questo!
La ragazza rossa
fece come le aveva detto…
Y: - Bene, ora
metti queste! – disse, porgendole un paio di calze autoreggenti nere con la
giarrettiera.
S: - Che cosa? Io
dovrei mettere quella roba…?
Y: - Esattamente!
Dopo averle messe…
S: - Io non uscirò
da questa stanza finché non tolgo queste cose!
Y: - Dai, segui i
miei consigli! Stai benissimo! Ora ti sciolgo i codini e ti trucco…
Dopo aver
completato l’opera, la ragazza era splendida: aveva i capelli sciolti e
ondulati e un filo di trucco che le valorizzava i già bellissimi grandi occhi.
Y: - Uhm… - disse
Yui squadrandola da capo a piedi – mi sembra che manchi qualcosa… Ah! Le
scarpe!
Infatti Strawberry
portava un paio di scarpe ‘a ballerina’, che quindi non avevano tacco, e per di
più non erano abbinate al vestito.
Y: - È molto meglio
se metti queste… - le disse, porgendole un paio di scarpe a punta con i tacchi
a spillo.
La rossa le mise.
S: - Ma come
diavolo si fa a camminare su ‘sti trampoli, me lo spieghi?
Y: - Per belle
apparire bisogna soffrire e sopportare in silenzio, e la stessa cosa vale per
conquistare Ryan Shirogane…
S: - Checooosaaaa?!?! Mica io lo voglio…
////////////////////////////////
Y: - Scherzavo! ^^
almeno credo…
S: - Infatti è
così! È proprio così!
Y: - Sì, vabbè…
andiamo?
Le due andarono
prima nella camera di Iku, poi tutte insieme andarono in palestra, dove si
sarebbe tenuto il ballo.
Quando arrivarono,
Strawberry notò che molti sguardi erano su di lei, e soprattutto sul suo
sedere…
Il problema era che
erano sguardi di ragazzi che sicuramente stavano pensando a qualcosa di
indecente…
S: - Senti Yui,
questo vestito mi sta male dietro?
Yui si fermò un
attimo per controllarle il vestito e solo allora si accorse che…
Y: - Ehm,
Strawberry, ti eri mai accorta che il vestito dietro è completamente
trasparente…?
S: - CHE
COOOOOOOOOOOSAAAAAAAAAAAAAAA!??!?!?
L’aveva urlato così
forte che tutti si erano girati a guardarla.
S: - No, io torno
su a togliermelo!
Y: - Dai, non ti
fai neanche vedere da Shirogane?
S: - E basta con
‘sta storia di Ryan!
I: - Ah, anche tu
pensi che lei sia innamorata di Shirogane, eh? Pensa che ieri si stavano per…
S: - Ho detto
bastaaaaaaa!!!
Y: - Continua,
continua Kadena…
I: - Stavano per
baciarsi… se non fossi arrivata io chissà fino a che punto sarebbero arrivati…
S: - Te lo dico io,
a nessuno! Ti ho già detto e ripetuto che mi sono solo lasciata un po’
trasportare…
I: - Sì, sì…
secondo te, Nomura, si crea un’atmosfera da bacio durante delle ripetizioni di
matematica?
Y: - Certo che no!
Come si fa?
I: - Ecco, vedi?
Anche Nomura la pensa come me!
S: - Sì, d’accordo,
forse avete ragione voi, ma comunque io lo avrei fermato!
I: - Ah, sì? Allora
perché gli cingevi il collo? Dai, ammettilo che ti piace!
S: - Iku, ti ho già
spiegato la situazione, quindi non rompere più!
I: - Vabbè…
R: - Uao
Strawberry, sei uno splendore! – disse Ryan appena arrivò.
S: - G-grazie…
^///////^
R: - Anche voi due
non scherzate, però! Ah, ma tu sei… ehm… Nomura, giusto? Eri in classe con me
due anni fa, vero?
Y: - Già, sono
quella che vi divertivate a tormentare…
R: - Ma noi lo
facevamo per Hiroshi! Da quando gli hai dato quel clamoroso due di picche è
cambiato! Non si è più comportato male, non ha più fatto casino in classe…
Y: - Beh, non mi
sembra una cosa tanto negativa… comunque è successa la stessa cosa anche a te,
sai? L’unica differenza è che a te è accaduto per il motivo contrario…
Y: - Ma guarda… tra
te e Strawberry fate a gara a chi arrossisce di più, eh? Eppure due anni fa eri
così insensibile…
R: - Che cosa ne
vuoi sapere, tu? Guarda che, anche se non ci crederai, avevo un buon motivo per
fare quello che facevo…
Strawberry, intanto
stava parlando con Iku, e non aveva sentito una parola di quello che avevano
detto Yui e Ryan.
I quattro ragazzi
chiacchieravano allegramente, quando un altro bel ragazzo si avvicinò a loro.
S: - Ciao Junpei!
J: - Ciao
Strawberry… ma come sei carina stasera…
S: - Grazie…
R: - Ciao Kawahita!
J: - Ah, ci sei
anche tu…
R: - Ma come, io ti
saluto cordialmente e tu mi rispondi così? Sei cattivo, mi spezzi il cuore…
I: - [sussurrando a
Yui]: - Sembra che stiano combattendo entrambi per il cuore di Strawberry.
Y: - [sussurrando a
Iku]: - Già già.
S: - Ehm, sentite
ragazzi, che ne dite di finirla qui e di cercare di essere amici almeno per
stasera?
J: - Certo! “come
no…”
R: - Ci proverò…
“sarà mooooolto difficile, però…”
J: - A proposito,
chi sono queste due belle ragazze?
S: - Lei è Iku
Kadena e lei è Yui Nomura
J: - Io sono Junpei
Kawahita, piacere!
I, Y: - Piacere
nostro!
Intanto un ragazzo
si era avvicinato a Strawberry.
?: - Ehi bella, sei
libera?
J, R: - NO!!
?: - Ehi,
calmatevi! Comunque non l’ho chiesto a voi!
J: - Sì, ma ora
smamma, oppure…
R [scrocchiandosi
le dita] : - …te la dovrai vedere con noi!
?: - Ok, ho capito
il messaggio…
Il tipo se ne andò.
S: - …grazie…
R, J: - Di niente!
I: [sussurrando a
Yui] - _Per te chi vincerà questa lotta all’ultimo sangue? Io scommetto su
Shirogane…_
Y: [sussurrando a
Iku] - _Per me invece la spunterà il nuovo venuto…_
I cinque ragazzi si
sedettero.
Partì la musica:
subito Junpei ne approfittò, battendo il rivale sul tempo.
J: - Ti va di
ballare, Strawberry?
S: - No, non sono
capace…
J: - Dai, non fa
niente!
S: - Il problema è
che io non ho mai ballato…
J: - Beh, allora
questo è il momento giusto per imparare!
S: - Ok…
I due scesero in
pista: era una canzone tipica da discoteca.
J: - Sai, non sei
male per essere una che non ha mai ballato…
S: - …grazie… ti
ringrazio di essere sempre così gentile con me…
J: - La cosa mi
viene spontanea… ^^
S: - Ah, la canzone
è finita, io mi vado a sedere…
J: - Grazie per il
ballo!
S: - Grazie a te!
La canzone
successiva partì dopo qualche secondo: era un lento. Questa volta fu Ryan ad
avere la meglio.
Si inginocchiò e le
disse:
R: - Posso avere
l’onore di questo ballo?
S: - Ma io…
///////////////////// non ne sono capace…
R: - Non fa niente,
lasciati guidare da me…
I due andarono
sulla pista.
R: - Allora, tu mi
devi mettere le mani dietro al collo e io sui tuoi fianchi… ecco, così!
A Strawberry venne
in mente quello che era successo poche ore prima… erano nella stessa posizione…
le mani di lei sul suo collo e le braccia di lui sulla vita… e poi… ah, se non
fosse entrata Iku…
S: - “Guastafeste…”
R: - Ma lo sai che
sei bravissima?
La frase
pronunciata dal biondo la fece ritornare sul nostro pianeta.
S: - A me non
sembra… ma se lo dici tu…
R: - Strawberry?
S: - Sì?
R: - _Perché non
riprendiamo da dove avevamo interrotto questo pomeriggio…?_
S: - _Molto volentieri…_
Di nuovo i loro
volti si sfiorarono, entrambi inclinarono la testa, ma al momento cruciale…
A: - Ehi! Ciao
Ryan! Ah, ma stavi ballando con Strawberry, eh? Altro che amici… (NOOO!!! NON
MI DECAPITATE, CARI LETTORUCCI MIEI!! TOT ndAya)
Iku e Yui osservavano
la scena.
I: - Ho vinto la
scommessa! Shirogane e Strawberry si sono baciati! Quindi mi devi 1000
yen(Circa 8 € ndAya)!
Y: - No, guarda che
non si sono baciati! Stavano per farlo, ma è arrivato un morettino che li ha
interrotti sul più bello… quindi non ti devo niente! Ahahah!
I: - …uffa…
Tornando dalla
pseudo-coppietta più sfortunata che ci possa essere…
R: - Senti, perché
non ti trovi una ragazza e non vieni più a rompere le scatole a me?
S: -
//////////////////////////////////////////
A: - Se riesci a
trovarmela tu…
S: - Guarda, vedi
quelle due ragazze laggiù, una bionda e l’altra castana? Ecco, loro forse
saranno interessate a te!
I: - Perché ora ci
sta indicando? Non è che si è accorta che la stiamo ‘spiando’?
Y: - E perché quel
morettino viene verso di noi?
A: - Ehi ragazze,
come vi butta? Io sono Akira Aino, piacere… ah, ma tu sei… Nomura, giusto?
Quella che ha spezzato il cuore…
Y: - …A Hiroshima,
sì, sono proprio io…
I: - Io sono Iku
Kadena, piacere! Senti, penso che tu conosca Strawberry, no?
A: - Sì, allora?
I: - Ecco, io e
Nomura abbiamo aperto una scommessa… cioè, secondo te Strawberry bacia prima
Shirogane o Kawahita?
A: - Kawahita… è il
barista, giusto? No, non me lo vedo proprio… io scommetto su Ryan! Quant’è la
posta in gioco?
I: - 1000 yen!
A: - Bene! Voi su
che scommettete?
Y: - Io su Kawahita
e lei su Shirogane.
I: - Stavo per
vincere quando sei arrivato tu a interromperli…
A: - Perché, si
stavano baciando? Non me ne ero neanche accorto…
Y: - Immagino,
avrai avuto l’orgoglio talmente ferito per non aver rimorchiato nessuna
ragazza…!
Ormai il lento era
finito.
S: - Guarda! Di là
stanno allestendo un karaoke! Andiamo?
R: - Certo! – Le
rispose, prendendola a braccetto.
R: - Io vado a
cantare qualcosa! Tu ammira la mia performance canora!
?: - Bene, ora Ryan
Shirogane ci canterà ‘Vento d’estate’ di Niccolò Fabi (Mi sa che non la conosce
nessuno… ndAya)
R: - Dedico questa
canzone ad una ragazza speciale…
Ho lasciato scappar
via l'amore
l'ho incontrato dopo poche ore
è tornato senza mai un lamento
è cambiato come cambia il vento
vento d'estate
io vado al mare voi che fate
non m'aspettate
forse mi perdo
ho pensato al suono del suo nome
a come cambia in base alle persone
ho pensato a tutto in un momento
ho capito come cambia il vento
vento d'estate
io vado al mare voi che fate
non m'aspettate
forse mi perdo
Ho lasciato scappar
via l'amore
l'ho incontrato dopo poche ore
è tornato senza mai un lamento
è cambiato come cambia il vento
vento d'estate
io vado al mare vado al mare
non mi aspettare
mi sono perso
Ryan aveva davvero
una bella voce, ed aveva cantato benissimo…
S: - “Una ragazza
speciale… forse si riferiva a me… e poi… quelle parole… ho lasciato scappar via
l’amore… è tornato senza mai un lamento… però… ha detto l’amore…
/////////////////////////”
R: - Allora, come
sono andato?
S: - Bene… canti
benissimo… sai…
R: - Oh, grazie…
finché ci sarà una ragazza così speciale ad ispirarmi…
Intintole due
impiccione chiacchieravano con Akira e Junpei, si trovavano molto in sintonia,
soprattutto Junpei con Yui e Iku con Akira.
Y: - Ehi Aino, alla
fine hai rimorchiato, eh?
A: - Sì, ma ho
notato che tu invece ti sei fatta rimorchiare dal barista… scusa, mica avevi
scommesso su di lui..?
J: - Scommesso?
Y: - No, niente… non
ti conviene ascoltare quel cretino, sai?
A: - Scusa, tu non
ci provavi con Momomiya, Kawahita?
J: - Sì, ma
purtroppo lei ha occhi solo per Shirogane… ;__;
A: - Beh, ma noto
che ti stai rifacendo con Nomura…
J: - Beh, in
mancanza d’altro…
Y: - EHI!
J: - Dai, lo sai
che scherzavo, no? – disse, baciandola.
A, I: - SGANCIA GLI
YEN!
Tornando da
Strawberry e Ryan…
R: - Balliamo?
S: - Molto
volentieri…
R [sussurrando
nell’orecchio]: - _Lo sai… ho pensato al suono del tuo nome… a come cambia in
base alle persone…_
Strawberry
sussultò.
Aveva sentito bene,
aveva detto ‘del tuo nome’… ‘del tuo’…
R: - Meno male che…
sei tornata senza mai un lamento…
Le loro labbra si
avvicinarono di nuovo, ma arrivò uno studente che li prese per i polsi e li
trascinò sul palco, dove poco dopo avrebbero premiato il re e la reginetta di
quell’anno scolastico.
R: - “Ma che cazzo,
sempre sul più bello arrivano ‘sti scassaballe…”
Presentatore: -
Bene, ora premieremo il ragazzo e la ragazza che hanno ottenuto più voti!
Allora, proclamiamo prima il re! al decimo posto c’è… al nono… al ottavo… ecc
ecc… il vincitore, nonché re del Seirin dell’anno scolastico 2005/2006 è… Ryan
Shirogane!
S: - “O mio Dio… ha
detto proprio il mio nome… vuol dire che… sono la più votata? Oh mamma… che
imbarazzo…” ///////////////////////////
Strawberry si mise
di fianco a Ryan e anche a lei venne posta una coroncina sul capo e una fascia
che la indicava come Nuova Reginetta del Seirin.
R: - _Uao
Strawberry… pare che abbiamo vinto entrambi…_
S: - _Già… ma io
sono tremendamente in imbarazzo!_
R: - _Ma ti
imbarazzi per tutto, tu?_
Pubblico: -
Discorso! Discorso!
Presentatore: -
Beh, i ragazzi aspettano il vostro discorso! – Disse, passando il microfono a
Strawberry.
S: - Ehm…
////////////////////////// Ringrazio tutti coloro mi hanno votato… anche se non
credo di meritarmelo… /////////////////////////// beh, dato che sto morendo
dalla vergogna non credo di avere nient’altro da dire…
Pubblico: - Uuuuuuuuuaaaaaaaaaaaaahhhhhhhh!! Gran bel discorso!!!!!!!!!!!!!
Ryan rubò il
microfono di mano a Strawberry e disse:
R: - Innanzitutto
ringrazio tutte coloro mi hanno votato! Grazie e continuate così! ^.-Ora invece voglio comunicare a voi e al
mondo intero che io sono pazzamente, follemente, smisuratamente innamorato
della ragazza che ora sta alla mia sinistra! Ti amo, Strawberry!
I due ragazzi si
misero uno di fronte all’altro, si avvicinavano l’un l’altro… i loro corpi… i
loro volti… i loro cuori…
Le loro labbra si
toccarono, finalmente si baciarono… Strawberry lo abbracciava, lui giocava con
la lingua di lei, un turbinio di emozioni li avvolgeva… se l’altra volta che
lui l’aveva baciata nessuno aveva sentito niente, adesso era ben diverso…
perché… i due erano ben consapevoli di amarsi l’un l’altro.
A, I: - Nomura, ci
devi ancora pagare, sai?
Dopo un po’, i due
scesero dal palco.
Y: - E bravi i
nostri piccioncini! Visto che avevo ragione io, Strawberry?
S: - Ok, te lo concedo…
R: - Ehi Kawahita,
come ti va la vita? “muahahahahahahah!! (Risatina sadica)”
J: - Benissimo,
figurati che stasera mi sono messo con Nomura… vero, cara?
Y: - Già! ^^
R: - “ ‘azz… il mio
piano di vendetta e umiliazione è fallito… ma sì, chi se ne frega, ormai io sto
con Strawberry e niente e nessuno riuscirà a dividerci!”
J: - Figurati che
anche il tuo amico è riuscito a rimorchiare…
R: - Ah, sì? E chi
è la sfortunata?
I: - HICH! Sarei
io… HICH! (È ubriaca ndAya)
R: - Oops, pardon…
S: - Ryan?
R: - Sììì?
S: - Ti ho mai
detto che ti amo?
R: - Sì, giusto 10
minuti fa…
S: - Beh, io te lo
dico di nuovo, ti amo, ti amo, ti amo! Come mi piace il suono di queste due
parole…
R: - Sai, io… tante
volte, e a tante ragazze diverse ho detto ‘ti amo’… ma nessuna, nessuna al
mondo ho mai amato come amo te… tu sei l’unica che mi abbia mai capito… e
perdonato… così tante volte… e poi… il tuo amore mi cambia… grazie. Io… ti
ringrazio immensamente per avermi amato nonostante tutto quello che ti ho
fatto…
J: - Perché, cosa
le hai fatto, Shirogane?
I: - HICH! Lui… HICH! L’ha… HICH! Quasi violentata! HICH!
A, J, Y: - Che coooooooosaaaaa?!?!?
I: - HICH! Proprio
così! HICH!
S: - Ma tanto ormai
l’ho dimenticato! ^^ e poi ieri lui mi ha detto che si prenderà cura di me…
^///^
R: -
//////////////////////////////////////////////////////////////// Chi ti ha dato
il permesso di dirlo?
La ragazza gli
diede un bacio a stampo.
S: - Come sei
carino quando diventi tutto rosso… mi piaci ancora di più…^^
A: - Ryan, come sei
diventato dolce e carino! Avrei voluto sentirlo mentre lo diceva…
S: - E non è tutto
qui! Oltre ad aver detto quelle cose…
Il ragazzo le
chiuse la bocca con la mano.
R: - Ora
bastaaaaa!!!!!
S: - nnnffnghh!!
(Non riesce a parlare per via della mano ndAya)
La ragazza gli
prese il mento e lo avvicinò alle sue labbra, quindi Ryan tolse la mano e…
S: - Dicevo,
abbiamo trovato un gatto e…
R: - Sei sleale!
Non vale, così!
S: - In guerra e in
amore tutto è lecito, caro il mio Ryan!
R: - Se ti prendo…
I ragazzi
continuarono a ridere e a scherzare fino a notte fonda.
Strawberry era così
felice, però… improvvisamente pensò al suo parente misterioso.
Chissà chi era…?
E soprattutto…
…come avrebbe fatto
a trovarlo?
To Be Continued…
*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°
Solito finale
schifoso… UUBeh, ormai non c’è neanche
più bisogno di dirlo… UUSiete contenti
che i nostri due protagonisti si siano messi insieme? Spero di sì… (Non penso
che nessuno di voi abbia scommesso sul barista… XD ndAya)
Per tutte le buone
anime che sprecano tempo a darmi buoni consigli: dato che ho già terminato
questa ff non ho modo di mettere in pratica i vostri suggerimenti qua… ma ne
terrò conto x le altre che sto scrivendo naturalmente! Poi magari, quando avrò
più tempo, sistemerò questa…
R: - …mmh… non mi
rompere… tanto ormai stiamo insieme, no? …comunque, perché sei venuta qui?
S: - No, volevo
solo sentirtelo dire.
R: - Volevi che io
ti chiedessi perché sei qui??__?
S: - No… volevo che
dicessi che stiamo insieme… avevo paura che fosse stato tutto un sogno…
R: - Ecco, ora hai
scoperto che è tutto reale. Ora mi fai tornare a dormire?
S: - Non mi dai
neanche un bacetto?é.è
Ryan si avvicinò a
lei e le diede un piccolo bacio.
R: - Bene, ora
torno a dormire…
S: - Però… ormai ti
sei alzato… perché non cominciamo ad andare giù?
R: - Uff… e va
bene… tanto, una volta che mi sveglio, non riesco più a riprendere sonno…
Strawberry chiuse
la porta e si mise ad aspettarlo fuori.
Dopo qualche
minuto, il ragazzo uscì dalla stanza.
S: - Ma… hai messo
l’uniforme?O.O
R: - Beh, che c’è
di strano?
S: - Dai, non fare
il finto tonto che non ti si addice!
R: - Ormai non sono
più quel genere di persona… grazie a te. – disse, e le diede un bacio sulla
fronte.
S: - Comunque stai
bene!
R: - Io sto bene
con tutto, non lo sapevi?
S: - Molto modesto…
R: - Andiamo?
S: - Sì! ^^
La ragazza lo prese
a braccetto.
Mentre camminavano,
vari ragazzi diedero loro delle pacche sulla spalla dicendo ‘Tanti auguri, eh?’
S: - Ma come ti è
venuto in mente di dirlo davanti a tutti ieri? ////////////////
R: - Perché, ti dà
fastidio? Ormai sono un uomo nuovo e voglio farlo sapere a tutto il mondo!
S: - Ti amo…
R: - Ti amo
anch’io… più di quanto tu possa immaginare…
Intanto, la coppia
era arrivata al bar.
S: - Ciao Junpei!
J: - Ciao ragazzi!
Allora, come va l’idillio?
R: -
Magnificamente! – disse, abbracciando la rossa da dietro.
S: - Yui non è
ancora arrivata?
Y: - EHI RAGAZZI!
PARLAVATE DI ME?
J: - Ah, ciao Yui!
Ben arrivata!
SMACK! (Bacio tra
Yui e Junpei)
Y: - Ciao Junpei! Buongiorno,
ragazzi!
S: - Ciao! Senti,
fammi un caffè…
R: - Due caffè!
J: - Ok…
I due si sedettero
ad un tavolino.
Bevvero i loro
caffè, poi Strawberry appoggiò una mano sul tavolo, e alla sua si sovrappose
quella del ragazzo.
Allora i due si
guardarono negli occhi, si avvicinarono, le loro labbra si stavano per toccare
quando…
A: - EHIIIII!!!
CIAO RAGAZZIIIII!!!!
R: - Ma c’è una
cospirazione contro di noi…?
I: - Può darsi!
Ciao!
S: - Ciao Iku… ciao
Aino… tutto bene?
I: - Sì… a parte
che non ricordo niente di quello che è successo ieri…
S: - Eri così
ubriaca che hai persino detto… ehm… quel che mi aveva fatto Ryan…
I: - Oddio! Dici
sul serio? Scusatemi!
R: - Non fa niente…
ormai sono cambiato… giusto?
S: - Giusto! ^^
Dopo un po’, suonò
la campana e i ragazzi andarono nelle rispettive classi.
Al termine delle
lezioni, andarono a mangiare tutti insieme (a parte Junpei).
Dopo mangiato…
R: - Ehi Strawberry
ti va di venire in camera mia…
S: - In camera tua?
Beh, ecco… ////////////////////////////////
R: - …a fare i
compiti?
S: - Ah… Sì, va
bene…
I due salirono mano
nella mano fino alla stanza del biondo.
Cominciarono subito
a fare i tanti compiti assegnati loro… i pensieri di Strawberry erano da
tutt’altra parte però… pensava al ragazzo che sedeva affianco a lei… com’era
bello… dolce… ed era tutto per lei, era tutto suo!
Le aveva detto un
sacco di volte che era cambiato grazie a lei… la ragazza ne era così felice…
Però, per un attimo
un pensiero le sfiorò la mente. Ryan aveva detto di essere cambiato, però…
Se fosse solo un
ipocrita?
Se stesse solo
recitando la parte del bravo ragazzo per ‘accalappiarla’ e usarla per scopi
poco puliti?
In fondo ci aveva
già tentato…
E poi come aveva
fatto a cambiare in così poco tempo, con tutto quello che aveva combinato?
La ragazza cercava
di scacciare questi pensieri, ma tornavano indietro come boomerang…
R: - Strawberry, va
tutto bene?
S: - Sì, sì… senti,
io ho finito… vado… ci vediamo…
R: - Ma come, se ti
mancano ancora sei esercizi?
S: - Ah, hai
ragione, non me ne ero accorta… beh, io ora ho da fare, quindi devo andare…
ciao…
R: - Un bacio non
me lo dai?
Strawberry avvicinò
velocemente le sue labbra a quelle del ragazzo e lo baciò, ma era un bacio
‘freddo’, senza sentimenti; poi si staccò subito.
R: - Strawberry, ma
che ti succede…?
S: - Niente,
niente! Ciao!
La ragazza corse
via.
R: - Che cosa ho
sbagliato ora? Fino a poco fa andava tutto benissimo… sigh… le donne non le
capirò mai…
La rossa andò in
camera, dove si sdraiò sul suo letto.
S: - Non so cosa
pensare… non riesco a capire se è sincero o no… non so cosa fare…
TOC TOC
R: - Strawberry,
sono io, apri!
S: - …
R: - Lo so che sei
lì!
S: - Lasciami da
sola a riflettere, per favore…
R: - Strawberry,
apri subito o ti giuro che butto giù ‘sta porta!
S: - Ma cosa vuoi…?
R: - Voglio sapere
perché mi hai trattato in quel modo prima, mi sembra ovvio! Apri!
S: - No!
R: - Ti ho detto di
aprire!
S: - Va bene, va
bene…
R: - Finalmente…
S: - Allora, cosa
vuoi?
R: - Semplicemente
sapere che cosa ti ho fatto!
S: - Se non lo sai
tu…
R: - Smettila,
Strawberry! Non so… ho fatto qualcosa di sbagliato? Spiegami…
S: - …
R: - Eppure ora
sono diverso…
S: - Ecco, è questo
il punto!
R: - In che senso?
S: - No, cioè,
veramente intendevo…
R: - Non fare così!
Dimmi tutto quello che pensi! Non mi arrabbierò, qualunque cosa tu dica…
S: - Davvero?
R: - Certo! Io ti
amo… e poi tu mi hai perdonato così tante volte…
S: - Ecco, io… tu…
non è facile da dire a parole… è che… non capisco se veramente tu sei cambiato
o stai recitando una parte…
R: - MA CHE DIAVOLO
TI SALTA IN MENTE, STRAWBERRY?!?
S: - …avevi detto
che non ti saresti arrabbiato…
R: - Hai ragione…
scusami… ho perso il controllo… io ti amo, ti amo sul serio Strawberry, sei
l’unica ragione della mia vita… dimmi come posso dimostrartelo, e io lo farò…
S: - “Che cosa devo
fare? Credergli? Oppure no? però… mi sembra così sincero…”
R: - Allora… ti
dirò una cosa che non ho mai rivelato a nessuno… sai, se io mi comportavo… beh,
nel modo in cui mi comportavo, c’era un motivo… quand’ero piccolo, avrò avuto
due, tre anni… la mia era una famiglia felice fino a quel giorno… mio padre
tradì mia madre con una donna molto giovane… aveva la tua età, forse anche
meno… ed ebbero una figlia… questa bambina venne a vivere con noi… mia madre
perdonò mio padre, ma quando vedeva quella neonata… la sua rabbia, la sua
disperazione per essere stata tradita… questi sentimenti… la portarono ad
abbandonarla… inizialmente mio padre si arrabbiò molto, ma poi per non
perderla, la perdonò e nessuno si curò più di rintracciarla, di niente… Ma io
ancora mi chiedo: che diavolo c’entrava quella povera bambina? Era una sua
colpa essere nata in quella situazione? Lei… era la mia cara sorellina… adesso…
avrebbe più o meno la tua età, Strawberry…
Una lacrima rigò la
guancia del ragazzo.
R: - Beh, è per
questo che io… sono diventato così… era… un segno di protesta verso i miei
genitori… all’inizio… partecipavo solo a qualche piccola rissa… poi però… la
cosa è diventata più grande di me e… non riuscivo più a fermarmi… forse, però…
lo facevo soprattutto perché ero solo… ma da quando ho conosciuto te ho capito
che non lo sono… perché ci sei tu qui per me…
La ragazza lo
abbracciò.
S: - Riuscirai…
riuscirai mai a perdonarmi per aver dubitato di te?
R: - Scherzi? Già
fatto! Anch’io avrei dubitato…
S: - E io che le
prime volte che ti vidi pensai che eri solo un bamboccio viziato…
R: - COME? Ma lo
sai che per quello che hai detto potrei anche lasciarti?
S: - Guarda che
quello che fino a tre minuti fa si disperava eri tu, caro!
R: - Io… ho bisogno
di te…
S: - E io ho
bisogno di te…
I due si baciarono.
R: - Senti, perché
non mi parli un po’ del tuo passato, Strawberry?
S: - Beh, io… sono
vissuta in un orfanotrofio… odiavo tutte le persone che c’erano lì… a parte
Iku…
R: - Ah, anche lei
stava lì?
S: - Sì, però
quando avevo 10 anni la adottarono… e io rimasi sola… anche perché non avevo un
parente… nessuno… neanche alla lontana… ero sola al mondo… poi ricevetti una
lettera che diceva che qui al Seirin avrei trovato un parente… e il resto è
storia…
R: - Certo che
anche tu… sei stata tutt’altro che fortunata…
S: - No, non è
così. Io mi ritengo fortunata… perché ho conosciuto te.
R: - Senti, e se ti
dessi una mano a trovare il tuo parente?
S: - Per me va
benissimo… andrebbe ancora meglio se tu avessi una mezza idea su come agire…
R: - Ehm… manco un
quarto…
S: - Non fa niente,
ti amo lo stesso ^^ e magari sarà il mio parente a venire da me, no?
R: - Ehm… non
saprei…
S: - Magari sei tu
il mio parente, no?
R: -
Ahahahahahahahahahahah!! Ma dai!!
S: - E che ne sai?
Magari ci esce fuori una cosa tipo ‘Beautiful’, dove tu sei il figlio della
cugina della madre della cognata della suocera del fratello!!
R: - O magari io
sono tuo padre!
S: - Beh, ma in
quel caso ci dovremmo lasciare, no?
R: -
Ahahahahahahahahah!! O magari sono tuo fratello!
S: - Già…
ahahahahah!! Sto schiattando
dal ridere!!
R: - Beh, alla fine
ci è tornato il buonumore, no?
S: - Hai ragione…
andiamo a mangiare?
R: - In mensa? Che
noia… perché non andiamo a cenare fuori?
S: - Sarebbe un
appuntamento? ////////////////////////////////
R: - Sì.
S: - “Il mio primo…
appuntamento…” ///////////////// Ok… senti, esci un attimo che mi cambio?
R: - Ah, e io che
te l’avevo chiesto apposta per vederti seminuda…
S: - Cretino! Spero
proprio che tu sia mio padre!
R: - pppppfffff…
ahahahah!! Ok, ho capito, vado!
La ragazza mise il
completino che aveva comprato per il ballo.
R: - Uao! Stai
benissimo!
S: - Grazie! Dove
andiamo?
R: - Per prima cosa
andiamo a prendere una moto!
S: - Ehm… perché
hai detto ‘una moto’ invece di dire ‘la moto’ o ‘la mia moto’?
R: - Ah Strawberry… La vedi questa? – disse tirando fuori una graffetta dalla sua
tasca – con questa faremo funzionare la moto!
S: - Cosa? No no…
non farò mai una cosa del genere!
R: - Dai… stai
sempre a fare la perbenista tu, eh? Se non facessimo così saremmo costretti ad
andare a casa mia a prendere la mia moto… e quindi a vedere i miei… e quando ti
vedrebbero, comincerebbero a farci il terzo grado, quando sapranno che stiamo
insieme farebbero di tutto per dividerci e…
S: - Ok, ok, ho
capito il messaggio… accetto… però se succede qualcosa non è colpa mia, eh?
R: - Sì, tanto non
succederà niente…
I due andarono
fuori dalla scuola, presero un motorino che trovarono per strada e con la
graffetta riuscirono a farlo partire (Ragazzi, queste cose non si fanno, mi
raccomando! NdAya).
Andarono a mangiare
in un ristorante italiano.
Quando finirono…
S: - Ora che
facciamo, torniamo già a scuola?
R: - Perché invece
non andiamo in un love hotel?
S: -
O///////////////////////////o
R: - Non fare
quella faccia, scherzavo!
S: - Sei sempre il
solito scemo!
R: - E tu la solita
credulona…
S: - Smettila!
Comunque, mentre venivamo ho visto un cartellone pubblicitario di un luna-park…
perché non ci andiamo?
R: - Ma dai, al
luna-park? È una cosa da ragazzini… -_-;;;
S: -
Tipregotipregotipregotiprego… é.è
R: - Come faccio a
resistere se mi fai quegli occhi dolci? Andiamo, va, prima che cambi idea…
S: - Grazie!
La coppietta salì
sul motorino e si avviò verso il luna-park che avevano allestito in piazza.
R: - In che
attrazione vuoi andare per prima?
S: - Uhm… non so…
scegli tu…
R: - Andiamo nella
casa degli spettri?
S: - A-ehm…
R: - Non dirmi che
hai paura…
S: - Allora aspetta
che trovo un sinonimo…
R: - Dai
Strawberry, andiamo!
S: - Va bene… ma
non mi prendere in giro poi, però!
R: - Ok…
I due andarono
nell’attrazione: Strawberry se la stava facendo sotto dalla paura, e per questo
stava avvinghiata a Ryan.
R: - Se ti attacchi
così a me ho una gran voglia di rifarla…
S: - Non ci pensare
neanche! Mi ha fatto una paura…
R: - E dai
Strawberry, è tutta finzione!
S: - Sì, ma sembra
così… così reale…
R: - Ma che razza
di fidanzata mi sono scelto…?
S: - Sei cattivo…
comunque ora andiamo nel tunnel dell’amore?
R: - A-ha! Vuoi
metterti a fare cose sconce su quella barchetta, eh?
S: - Ma sei scemo?
Quella al massimo è la tua aspirazione, mica la mia! Allora, si va o no?
R: - Ogni tuo
desiderio è un ordine, fragolina mia!
S: - ‘Fragolina
mia’?
R: - Sì, il tuo
nome vuol dire ‘fragola’, no?
S: - Vabbè…
andiamo!
I due salirono
sulla barchetta che li portava per il tunnel dell’amore.
S: - Oh Ryan, com’è
romantico!
R: - Tu dici? A me
non sembra proprio…
Strawberry si
sdraiò sopra a Ryan (NON pensate a quelle cose! NdAya) e cominciò a baciarlo.
S: - E ora?
R: - Molto meglio…
Dopo un po’…
S: - Mi sa che è
finito il giro… sarà meglio scendere…
R: - Ok. La prossima
volta andiamo al cinema. È più comodo H___H
S: - Cretino!
R: - Sì, sì,
intanto l’idea di baciarsi è stata tua, no?
S: - Sì, ma io non
pensavo a quelle cose… adesso andiamo sulla ruota panoramica?
R: - La ruota
panoramica? Ehm… non so… è già tardi… poi non ne ho tanta voglia…
S: - Perché non ci
vuoi andare?
R: - Ehm… no, io
non è che non ci voglia andare… cioè, veramente… /////
S: - Ah, ho capito!
Hai paura, vero? Soffri di vertigini?
S: - A-ha! Ho colto nel
segno, eh? Ma guarda un po’ ‘il dominatore incontrastato del Seirin’… scusa,
come facevi a far sottostare delle persone ai tuoi ordini se arrossisci per
ogni minima cosa e per di più soffri di vertigini?
R: - Non… non è
vero! /////////////////////////////
S: - Dai, andiamo,
se hai paura ti attacchi a me!
R: - Ma pensa un
po’ te… una ragazza che dice ‘ste cose al fidanzato…
S: - Se tu hai
paura, caro, non è certo colpa mia!
R: - Ok… ‘mo
andiamo, però!
I due salirono.
R: - Se vomito non
ti lamentare, eh?
S: - Che schifo…!
Comunque non ti preoccupare, dai! Se fai così è peggio…
R: - Ora fai la
parte della mammina premurosa?
S: - Sì, infatti ^^
Mi sa che sarò io a prendermi cura di te, altro che il contrario… ah, guarda,
siamo arrivati nel punto più alto! Guarda com’è bella Tokyo tutta illuminata!
R: - Non ci penso
proprio…
S: -
Daidaidaidaidaidaidaidaidaidaidai!! Guarda, Ryan! È bellissimo!
R: - Va bene,
guardo, ma solo per un momento…
Il ragazzo guardò
fuori dal ‘finestrino’ inghiottendo un po’ di saliva.
R: - Uao! È
fantastico!
S: - Che ti dicevo,
eh? ^^ hai ancora paura?
R: - No, ora non
più… perché ho un bel panorama da guardare… e soprattutto perché lo posso
condividere con te.
S: - Forse è un po’
scontata come frase… però volevo dirti… ti amo.
R: - È l’unica cosa
che volevo sentirmi dire da te in questo momento…
Le loro labbra si
unirono in un dolce bacio.
S: - Ah, Ryan, la
cabina si sta movendo… fra poco arriveremo a terra e poi scenderemo… uffa…
R: - Magari
facciamo un altro giro, no? ^^
S: - Molto
volentieri!
I due arrivarono
quasi a metà dell’altezza della ruota panoramica, quando improvvisamente si
spensero le luci e si fermò.
Megafono: -
Avvisiamo i gentili ospiti che c’è stato un corto circuito. Provvederemo a far
ripartire l’attrazione nel minor tempo possibile.
S: - O mio Dio! Ora
per quanto tempo dovremmo rimanere qui? Inoltre non si vede niente…
Strawberry tastava
l’area intorno a lei per trovare il fidanzato, ma appoggiò una mano giusto…
ehm… su una cosetta che si trova tra le gambe di Ryan…
R: - Poi sono io
che fa le cose sconce, eh?
S: - Non mi dire
che la cosa che ho appena toccato era… ehm…
////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
R: - Anche se non
ti vedo, scommetto che sei diventata tutta rossa.
S: - Infatti…
R: - Comunque se
vuoi puoi toccare ancora, eh? Magari la prossima volta avverti prima, che mi
preparo come si deve…
S: - E smettila!
Stavo solo tastando il posto a sedere per trovarti! Questo e nient’altro!
R: - Sì, sì, tu stai
sempre a trovarti scuse, eh?
S: - Senti,
finiamola qui, va!
La ragazza si
allontanò da lui
R: - No dai… torna
qui…
Il ragazzo si
spostò lateralmente cercando Strawberry.
Quando i loro corpi
si toccarono, Ryan alzò un po’ il braccio cercando la testa di lei con la mano.
R: - Ah, finalmente
ti ho trovato… ecco la tua testa… i tuoi capelli… - poi, portando la mano sul
volto spostandola verso il basso – i tuoi occhi… il tuo naso e…
S: - …le tue labbra…
I due si baciarono.
S: - Senti, perché
mentre siamo bloccati qua non parliamo un po’?
R: - Ok… chiedimi
quello che vuoi. ^^
S: - Uhm… quante
ragazze hai avuto?
R: - Ho perso il
conto da un bel pezzo… sicuramente le conti sulle dita di più di due mani… ma
nessuna fu come te…
S: - Scommetto che
questo lo hai detto a tutte…
R: - No, non è
così. Sul serio. Tutte le ragazze che ho avuto mi servivano solo per
divertirmi… per far arrabbiare i miei… e basta. Tu invece vali molto di più, e
lo sai… tu quante volte sei stata fidanzata?
S: - Solo con te. ^^
R: - Davvero...?
quindi io... sarei il tuo primo ragazzo…
S: - Già, e spero
l’ultimo ^^
R: - L’esperienza
che stai passando con me è così demoralizzante?
S: - Era un modo
per dirti che voglio passare il resto della mia vita con te, scemo!
R: - ^^
S: - Sai…
R: - Ah, è tornata
la luce! E sta ripartendo!
S: - Un po’ mi
dispiace… ;_;
R: - Anche a me…
però si sarà fatto tardi, meglio tornare subito a scuola…
I due salirono
sulla moto che avevano… ehm… ‘preso in prestito’, arrivarono a destinazione, la
lasciarono dove l’avevano trovata e salirono in camera.
R: - Buonanotte,
fragolina…
S: - Senti,
pensavo… se ora torno in camera sveglierò sicuramente Iku, e sono le due e
mezza di notte…
R: - Quindi è un
implicito auto-invito in camera mia?
S: - Esatto… spero
che non ti dispiaccia…
R: - Certo che no!
Forza, vieni!
I due entrarono
nella camera di Ryan.
Il biondo si
spogliò rimanendo in mutande.
S: - Non dirmi che
devi dormire così! /////////////////////////////////////////
R: - Se vuoi vado
anche a meno…
S: - No!
///////////////////////////////
R: - La solita
credulona…
S: - Ma io cosa mi
metto?
R: - Ti do una mia
camicia…
La camicia di Ryan
le andava quasi come un vestito, solo che era molto corto sotto, e la ragazza
cercava di tirarselo giù.
R:
- Ehi, guarda che se la tiri tutta giù, si vede qualcosa sopra…
S:
- /////////////////////////////////
R:
- Sì, ma non tirarmela per tutti e due i versi, che si rompe!
S:
- Senti, andiamo a letto prima che cambi idea…
R:
- A letto in che senso? H___H
S:
- Non quello che pensi tu! A dormire, intendevo a dormire…!
R:
- Va bene…
R: - Strawberry…
S:
- Sììì?
R:
- Perché ti allontani così da me?
S:
- Chi, io?
R:
- Sì, parlavo proprio con te!
S:
- Mica mi sono allontanata!
R:
- Nooo, ti manca solo un millimetro per cadere dal letto…
S:
- …
R:
- Guarda che se ti devo saltare addosso, lo faccio anche da quella distanza,
quindi…
S:
- …ho capito il messaggio… vengo…
R:
- E il bacio della buonanotte non me lo dai?
SMACK!
L’indomani…
S:
- …mmh… è già mattina…? Ryan, dobbiamo andare in classe, sveglia…
Il
ragazzo stava dormendo profondamente…
S: - …Ryan…
R:
- …mmh… [parla nel sonno]… Finalmente… ti rivedo…
S:
- “Chissà di chi parla… magari di una sua ex…” RYAN!!!! SVEGLIAAAAA!!!
R:
- Mmh... era tutto un sogno… ma… Strawberry? Che ci fai qui?
S:
- Come, non ti ricordi? Ieri sera siamo tornati tardi e io sono venuta a
dormire qui…
R:
- Ah, già…
S:
- A proposito, cosa stavi sognando fino a poco fa?
R:
- Che ritrovavo la mia sorellina…
S:
- …ah… senti, io vado in camera mia a mettere l’uniforme… ci vediamo giù, ok?
R:
- Ok!
Al
bar…
R:
- Ciao a tutti…
I:
- Ciao! Tu hai visto per caso…
S:
- Ciao ragazzi!
I:
- MA DOVE SEI STATA STANOTTE?
S:
- In camera sua…
I:
- Ah, auguri! Finalmente hai…
S:
- NON è COME PENSI TU! è che ieri siamo usciti e siamo tornati
tardi, quindi avevo paura di svegliarti…
I:
- Uao, Strawberry, te la sei studiata stanotte la scusa?
R:
- No, è vero, è proprio così!
Y:
- Ora ti ci metti anche tu, Shirogane…?
DRIIIN!!
R:
- È suonata la campanella… dobbiamo andare… ciao…
I, Y: - Ciao!
In
classe...
Abe:
- Allora ragazzi, vi volevo informare che domani ci saranno i colloqui con i
vostri genitori, abbiamo già mandato la comunicazione a casa, e quindi verranno
qui a verificare la buona funzionalità dei servizi scolastici, ecc ecc…
Al
termine delle lezioni…
S:
- Ryan, i tuoi genitori verranno?
R:
- Solitamente mio padre non viene… ma mia madre sì…
S:
- Pensi che mi debba presentare?
R:
- Forse… è meglio presentarti prima come amica… poi, quando ti conoscerà
meglio, magari le diremo la verità…
S:
- Però… tu vieni da una famiglia ricca, no? Non è che magari non andrò loro a
genio perché sono troppo povera, senza genitori, troppo brutta, ecc ecc…?
R:
- Hai ragione, può darsi che facciano così… meglio dire loro solo che sei
un’amica.
S:
- …ok… mi dispiace un po’ però…
R:
- L’importante è l’amore che proviamo l’uno per l’altro, no?
S:
- Sì, hai ragione ^^
I
ragazzi trascorsero quella giornata spensieratamente.
Di
certo non potevano immaginare quello che sarebbe successo l’indomani…
Ciao a tutti!
Questo capitolo sarà molto triste… ç__ç come sono
cattivaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!! ‘Mo me la prendo con me stessa… UU‘sta ff mi ha distrutto un po’ di neuroni,
eh? Comunque commentate (non tiratemi uova marce però, eh? Mi raccomando…).
Ora vi lascio alla
lettura del capitolo più triste della storia delle ff (Forse ho un po’
esagerato, eh?)… buona lettura!
Capitolo 6: Legame di Sangue -
Addio
Quella mattina,
Strawberry si svegliò presto: era un po’ preoccupata.
Quel giorno avrebbe
conosciuto i genitori di Ryan, lui e lei avevano deciso di comune accordo di
non dire loro che stavano insieme, ma…
Se l’avessero
capito comunque?
O magari
l’avrebbero talmente disprezzata che non l’avrebbero accettata neanche come
semplice amica?
I suoi pensieri
furono interrotti da un rumore.
TOC TOC
S: - Chi è?
R: - Sono io, Ryan!
Sei pronta?
S: - Sì, ora
arrivo…
Quando aprì la
porta…
S: - Com’è che oggi
ti sei svegliato così presto?
R: - Era la mia
vendetta per avermi svegliato così presto l’altro giorno… ma è fallita, uffa…
S: - Eh eh…
R: - Perché eri già
sveglia?
S: - …beh, ecco…
pensavo che oggi… verranno i tuoi… e ho paura che non mi accettino…
R: - Non ti
preoccupare, visto che sei una brava persona ti accetteranno, comunque per
prima cosa diciamo loro che…
S: - Sì, lo so, ma
se non mi accettassero neanche come tua amica?
R: - Dai,
Strawberry, sii positiva! Tanto a me non me ne frega minimamente di quello che
pensano loro…
S: - Grazie… ora
andiamo?
Al bar…
R: - I vostri
genitori verranno?
I: - Sì, verranno i
miei genitori adottivi…
Y: - Mio padre… i
tuoi, Shirogane?
R: - Mia madre di
sicuro… se non ha impegni di lavoro, anche mio padre…
Y: - Glielo direte?
S: - Che cosa?
Y: - Indovina…
R: - No, abbiamo
deciso che la presenterò solo come amica.
I: - Ah…
DRIIIN!!
S: - Ciao Iku, ciao Yui…
I, Y: - A dopo!
Dopo le lezioni…
R: - Andiamo
all’ingresso, dovrebbero essere lì…
L’atrio era
talmente pieno di gente che dopo un po’ Strawberry rimase indietro e non
trovava più il biondo.
Dopo un po’, Ryan
trovò sua madre
R: - Mamma… ciao…
Madre di Ryan
[M.R]: - Ciao Ryan… ti sei comportato bene…?
La donna si stava
avvicinando a lui, ma il biondo fece un passo indietro.
R: - …sì… tuo
marito non c’è…?
Padre di Ryan
[P.R]: - Eccomi! Ciao Ryan! Tutto bene?
R: - “Prima che voi
foste qua sì…” …sì…
I genitori di Ryan
erano molto tesi, il figlio era freddo e distaccato…
Era sempre così da
quando avevano abbandonato quella bambina…
R: - …voi come
state…?
P.R: - Bene, vero
cara?
M.R: - …sì…
R: - …
P.R: - Beh Ryan, raccontaci
qualcosa, no?
R: - …ah,
dimenticavo… vi volevo presentare…
Il ragazzo si voltò
ma non la vide.
R: - Aspettate un
attimo che la recupero…
R: - Strawberry!
Dove sei?
S: - Ryan! Scusa,
ma ti avevo perso di vista…
R: - Niente, ora
andiamo dai miei…
Dopo aver camminato
un po’ tra la folla, i due raggiunsero i genitori del ragazzo.
R: - Mamma… papà…
volevo presentarvi una mia amica…
Strawberry vide i
volti delle due persone.
La sua mente fu
attraversata da dei flash.
Delle
immagini incerte… un padre… una madre… un bambino…
Una
famiglia…
M.R: - Ma tu… tu…
non ci posso credere…
P.R: - O mio Dio…
R,
S: - ?__?
M.R:
- Ichigo… (NON è un errore, poi capirete perché l’ha chiamata così. NdAya)
R: - Ichigo? Ma che
diavolo dici, mamma? Lei non è…
P.R:
- Ichigo… se puoi, perdonaci…
S:
- Scusi, credo che abbiate sbagliato persona… io non mi chiamo in quel modo…
P.R:
- Ichigo…
Ancora dei flash…
delle voci… che chiamano qualcuno… continuavano a ripetere un nome…
Ichigo…
Ora
le sentiva più distintamente… una calda voce maschile… una flebile voce
femminile… e la voce di un bambino…
R:
- Basta, smettetela di chiamarla così, lei non è Ichigo!
M.R:
- Ichigo… - la donna era in lacrime
P.R:
- Pensavo… che non ti avremmo più rivista…
R:
- Basta, ora lasciatela stare, lei non è…
P.R:
- Sono… così contento…
L’uomo
si avvicinò e abbracciò la ragazza.
Nella
sua mente tornarono quelle immagini… ora però erano più nitide… una donna, un
uomo, un bambino… le persone di quella foto… la gente che aveva davanti… la
famiglia di Ryan… la sua famiglia…
S:
- …papà…
Ryan
rimase scioccato; si appoggiò ad un pilastro, altrimenti sarebbe sicuramente
caduto a terra.
I
suoi genitori, invece, erano contenti...
La
ragazza si accorse di aver parlato solo dopo qualche secondo.
S:
- Oddio, mi scusi, non so cosa mi sia preso…
P.R:
- Ah, finalmente mi riconosci, Ichigo…
R:
- adesso basta! Smettetela! Lei non si
chiama ichigo! e non è la persona che credete voi! non è lei, non è lei, non è
lei!! – diceva, mentre tirava calci al muro.
M.R:
- Tu… sei nata il 15 marzo, vero?
S: - S-sì…
M.R:
- E vivi all’orfanotrofio che si trova al centro di Osaka…
S:
- Sì, ma lei come…
R:
- Perché, perché, perché? Perché, dio,
perché? – diceva mentre tirava pugni e testate contro il muro – Perché…
- aggiunse, scoppiando a piangere.
S:
- Ryan… - disse la ragazza, che ancora non capiva quello che stava succedendo –
che ti succede…?
P.R:
- Ma come Ryan, non sei contento di…
R:
- No, no, certo che no! ma se ci penso…
voi due che ve ne siete altamente fregati e io invece che la cercavo da quando
avevo due anni… e in questi quindici anni, nell’unico giorno, nell’unica ora,
nell’unico minuto, nell’unico secondo in cui non volevo vedere chi fosse l’ho
trovata… perché, perché con i sei miliardi di popolazione che ci sono sulla
terra, proprio tu, strawberry… proprio tu dovevi essere mia sorella…
Finalmente
la ragazza capì.
Calde
lacrime scesero sulle sue guance… perché, perché il suo parente doveva essere
proprio lui?
La
prima persona che avesse mai amato…
E
sicuramente anche l’ultima…
I
due ragazzi si misero uno di fronte all’altro.
Si
fissavano negli occhi, ormai pieni di lacrime per entrambi…
R:
- …no… Strawberry… non piangere… - disse, asciugandole gli occhi con la mano.
S:
- … neanche tu… non… devi piangere per me…
R:
- … beh… alla fine… le nostre previsioni… erano esatte… davvero… io sono tuo…
tuo fratello… sembra davvero una soap-opera… eh…eh…
S:
- …Ryan… - disse, passandogli un dito sulle labbra…
Chiuse
gli occhi. Cercò di ricordarsi come fosse baciarlo visto che… sicuramente non
lo avrebbero fatto mai più…
Strawberry
corse via piangendo a dirotto.
R:
- Perché, perché dovevate venire in
questo maledetto giorno a rompermi le uova nel paniere? Vi odio, vi odio, vi
detesto! – diceva, sempre tirando calci e pugni a quel muro.
M.R:
- Ryan, ora basta, stai sanguinando…
R:
- Non è niente, questo non è niente
rispetto a quanto sono distrutto dentro!
M.R:
- Ryan, tesoro, non riesco a capirti…
R:
- Sai che ti dico, eh? Fottiti, mamma! E
anche tu, papà! Vi odio! odio il fatto di essere nato in questa fottuta
famiglia! odio il fatto che abbiate abbandonato una bambina e non abbiate fatto
niente per ritrovarla! vi odio perché avete rovinato l’unico momento felice
della mia vita!
Il
ragazzo corse fuori dalla scuola.
P.R:
- Ryan, ma dove…
M.R:
- Ma che diavolo sta succedendo a nostro figlio..?
Intanto
la ragazza rossa era sdraiata sul suo letto. Piangeva, piangeva, quasi le
lacrime non riuscivano più a scendere da quanto aveva pianto…
Completamente
sotto le coperte, anche con la testa, versava lacrime a dirotto… anche
quand’era all’orfanotrofio faceva così… si metteva in questa posizione per
piangere… chiedendosi che cosa avesse fatto di male per meritare un destino
così crudele…
Ryan
intanto andava in giro per la città, ‘sfogandosi’ rompendo vetri, manifesti,
auto…
Mentre
camminava vide una coppia: i due ragazzi erano sorridenti, e la ragazza teneva
il fidanzato a braccetto…
Prese
il polso della donna, e la scaraventò via.
Poi
cominciò a picchiare il malcapitato, riempiendolo di pugni e calci… gli ruppe
gli occhiali, poi lo spinse a terra continuando a dargliele di santa ragione.
Ragazza:
- Basta, smettila! Perché lo stai picchiando, che cosa ti ha fatto?
Gli
venne in mente Strawberry… anche lei gli diceva sempre che la violenza era
sbagliata… e lui, appena sentiva quella voce così dolce, si fermava…
R:
- Ma… che cavolo sto facendo…?
Il
ragazzo si fermò, si inginocchiò per terra e con la testa fra le mani ripeteva
‘perché’ all’infinito…
Ragazza:
- Dai Satoshi, andiamo…
Ragazzo:
- Aspetta un attimo, Natsumi… ehi ragazzo, che ti succede?
Quel
ragazzo… assomigliava alla sua fragolina… anche se la stava per violentare, lei
lo aveva perdonato… così, senza neanche pensarci due volte…
R:
- Ho scoperto… che la ragazza che amo più della mia stessa vita… è mia sorella…
Ragazza:
- E dai Satoshi, non vedi che è un drogato? Andiamo…
Il
ragazzo fu trascinato via dalla fidanzata, mentre riguardava Ryan provando
pietà per lui…
Intanto,
nella camera di Strawberry era entrata Iku
I:
- Ehi, ciao Strawberry! hai visto che casino c’era giù? E…
Solo
allora si accorse che l’amica era in lacrime.
I:
- Oddio Strawberry, che ti è…
S:
- Ti prego, lasciami in pace…
I:
- Dai, dimmi cosa ti è successo…
S:
- LASCIAMI STARE! VATTENE!
La
ragazza uscì dalla camera, andando da Yui.
I:
- Nomura, sai se è successo qualcosa a Strawberry?
Y:
- Perché?
I:
- Era in camera che piangeva a dirotto…
Y:
- Beh, non so se è per questo, però… hai visto il casino che c’era giù? Credo
che fosse stato causato da Shirogane. Non so esattamente cosa sia successo,
però l’ho visto mentre tirava pugni alla parete con le mani sanguinanti…
I:
- Oh mio Dio, che cosa sarà successo?
Y:
- Comunque, credo sia meglio lasciarla stare per adesso… poi magari quando sarà
in uno stato migliore glielo chiederemo…
I:
- Sì… hai ragione…
Ryan
era tornato a scuola.
Salì
le scale e andò in camera sua, si sdraiò sul letto e dopo un po’ si addormentò
(Ma come si fa a dormire in un momento simile? NdAya Guarda che la storia la
scrivi tu, cara ndRyan).
Ormai
era ora di cena.
Iku
chiese alla sua amica se avesse voglia di andare con lei, e dopo aver ricevuto
una risposta negativa si avviò da sola.
Ryan
andò anche lui da solo, silenziosamente. Avrebbe preferito non andare, ma
quando era triste sentiva un gran bisogno di affogarsi nel cibo per dimenticare
i suoi dispiaceri…
A
fine cena, Iku risalì in camera portando qualcosa per Strawberry…
I:
- Strawberry, ti ho portato qualcosa da mangiare…
S:
- … grazie, ma non ho fame…
I:
- …
L’indomani,
in classe, la professoressa stava facendo l’appello.
Abe:
- …Momomiya… Strawberry Momomiya… non c’è… mi sembra strano che Momomiya faccia
un’assenza ingiustificata… qualcuno di voi ne sa qualcosa?
R:
- …Sì… ha detto… ha detto che stava poco bene…
Abe:
- Ok, grazie Shirogane. Ora cominciamo la lezione…
Intanto
la ragazza era in camera. Accese la radio.
Radio:
- …e ora ascoltiamo ‘Everybody Hurts’ dei R.E.M. …
When
the day is long
(Quando
il giorno è lungo)
And the night
(E
la notte)
The night is yours alone
(La
notte è solo tua)
When you’re sure you’ve had enough
(Quando
sei sicuro di averne avuto abbastanza)
Of this life
(Di
questa vita)
Well hang on
(Beh,
aspetta un attimo)
Don’t
let yourself go
(Non
lasciarti andare)
Everybody cries
(Tutti
piangono)
And everybody hurts
(E
tutti soffrono)
Sometimes
(A
volte)
Sometimes everything is wrong
(Qualche
volta tutto è sbagliato)
And it’s time to sing along
(Ed
è tempo di cantare insieme)
When
your day is night alone [hold on, hold on]
(Quando
il tuo giorno è una notte solitaria [tieni duro, tieni duro])
if you feel like letting go [hold on]
(Se
senti di non farcela più [tieni duro])
when you think you’ve had too much
(Quando
pensi di averne avuto abbastanza)
of this life
(Di
questa vita)
well hang on
(Beh,
aspetta un attimo)
Everybody
hurts
(Tutti
soffrono)
Take comfort in your friends
(Cerca
conforto nei tuoi amici)
Everybody hurts
(Tutti
soffrono)
Don’t throw your hand
(Non
arrenderti)
Oh no
(Oh
no)
Don’t throw your hand
(Non
arrenderti)
If you feel like you’re alone
(Se
hai la sensazione di essere solo)
No, no, no,
(No,
no, no,)
you’re not alone
(Non
sei solo)
if
you’re on your own
(Se
stai sulle tue)
in this life
(In
questa vita)
the days and nights are long
(I
giorni e le notti sono lunghe)
when you think you’ve had too much
(Quando
pensi di averne avuto abbastanza)
of this life
(Di
questa vita)
to hang on
(Per
aspettare)
Well
everybody hurts sometimes
(Beh,
tutti soffrono a volte)
Everybody cries
(Tutti
piangono)
And everybody hurts sometimes
(E
tutti soffrono a volte)
And everybody hurts sometimes
(E
tutti soffrono a volte)
Hold on
(Tieni
duro)
Hold on
(Tieni
duro)
S:
- Sì, devo farmi forza, devo tenere duro… però… non ce la faccio…
Per
almeno la ventesima volta in quella mattinata il suo cuscino si riempì di
lacrime.
Per
i due giorni successivi Strawberry rimase in quella camera: non uscì, non andò
a lezione, non mangiò, non parlò con le sue amiche… non fece niente di niente…
se ne stette in quella stanza piangendo…
I:
- Strawberry, ormai è da due giorni che non ti muovi da quella camera… dai,
fatti forza e vieni almeno a mangiare…
S:
- Va bene… verrò… “Non posso stare tutta la vita in questa stanza… solo per
quello che è successo. Devo affrontare la realtà…”
La
ragazza scese con l’amica a cenare… nell’atrio lo vide. Rivide lui, Ryan
Shirogane… ma non era solo. Con lui c’era una ragazza. E molto bella per
giunta. Prima sembrava stessero solo parlando, ma dopo un po’… si baciarono.
Sì, Ryan la baciò, con lo stesso sguardo, con le stesse labbra con cui aveva
baciato lei…
S:
- “E io… io che ho disperato per paura di perderlo… e ora bacia un’altra
ragazza… che cretina che sono… mi sono fatta abbindolare dalle sue parole… ‘Sei
l’unica per me’… infatti ho visto… lui… si è già dimenticato di me…”
I:
- Ma Strawberry, che…
Anche
Iku vedette la scena
I:
- O mio Dio… vabbè, dai Strawberry, non te la prendere, è solo un gran stronzo…
S:
- …sì, hai ragione…
Intanto…
R:
- Ti ringrazio infinitamente di avermi fatto questo piacere…
Ragazza:
- Figurati, il piacere è tutto mio! Comunque, hai detto che volevi farti
vedere, mentre mi baciavi, da quella ragazza… come mai?
R:
- Lascia stare, è una storia lunga… diciamo che voglio farla soffrire meno di
quanto stia soffrendo ora…
I:
- Dai Strawberry, tirati su, quel cretino non ti merita! Tu sei stata così
gentile e disponibile e lui ti ha ripagato così! Dimenticalo!
Y:
- Sì, dai, Kadena ha ragione. Fregatene di quello lì.
Yui
e Iku si alzarono insieme usando come scusa che dovevano andare a prendere il
cibo, ma in realtà parlarono di quello che era successo.
I:
- Che gran stronzo quel Shirogane… povera Strawberry…
Y:
- Senti Kadena, se ti devo dire la mia, questa faccenda non mi quadra… secondo
me, lui la amava veramente… dai, se no perché si sarebbe dichiarato davanti a
tutta la scuola?
I:
- Beh, magari per accrescere la sua popolarità…
Y:
- No, questo lo escudo, Strawberry è una matricola, e poi diventare reginetta
fa accrescere la tua fama al massimo per una settimana, ma non ti fa entrare a
vita nel gruppo dei ‘giusti’… e poi quando sono venuti i suoi genitori,
Shirogane era letteralmente disperato… e non credo che questo si dimentichi in
due giorni… insomma, io penso che dev’esserci qualcosa sotto. Non sei riuscita
a farti dire niente da Strawberry?
I:
- …niente di niente…
Intanto
Strawberry si era alzata, dirigendosi verso Ryan.
S: - Ehi…ciao…
R:
- …ciao…
S:
- Beh, allora, come ti va…?
R:
- …
Ryan
non riusciva più a spiccicare parola. Ah, quanto avrebbe voluto abbracciarla,
baciarla… ma ormai non poteva. Quei due ragazzi, che tanto si amavano, ormai
non potevano più stare insieme… perché Dio aveva riservato loro un destino così
crudele? Loro… ne avevano passate tante, ma alla fine avevano trovato il modo
di essere felici… stando insieme… ma ormai non avevano più neanche quello…
R:
- …io…
Quanto,
quanto avrebbe voluto dirle ‘ti amo’… quanto avrebbe voluto pronunciare quelle
due semplici paroline… tanto semplici ma così cariche di sentimenti… ma non
poteva, non potevano, non era concesso loro di amarsi…!
R:
- …ti voglio bene…
S:
- Certo… anch’io… noi siamo fratello e sorella… no?
La
ragazza fece un sorriso, ma si vedeva lontano un miglio che era un sorriso
forzato.
R:
- “Prima o poi… riuscirò a dimenticarla…”
I:
- Oh, guarda Nomura, si stanno parlando!
Y:
- Sì, hai ragione… oh, ma sono già tornati ai propri tavoli… non credo sia
successo niente…
I:
- Ma… guarda… Shirogane… piange…
Infatti
il biondo stava piangendo e anche se cercava di non farsi notare, ormai se ne
erano accorti tutti, eccetto Strawberry, troppo chiusa nel suo dolore.
Yui
andò velocemente dal ragazzo.
Y:
- Shirogane?
R:
- …Cosa vuoi…?
Y:
- Posso sapere che diavolo è successo tra te e Strawberry?
R:
- Non sono affari tuoi.
Y:
- Ti prego, Strawberry sta malissimo, non è uscita dalla sua camera per tre
giorni, non ha mangiato, non ha bevuto, piangeva e piangeva tutto il giorno… e
non riusciamo a capire perché…
R:
- O mio Dio… davvero lei…
Yui
annuì con la testa.
R:
- È una storia troppo lunga e difficile da raccontare… sappi solo che non è né
colpa sua né mia…
Y:
- Allora… forse i tuoi genitori non vi permettono di stare insieme?
R:
- Magari… magari fosse così… almeno potremmo lottare contro qualcuno… mentre
nella situazione in cui siamo adesso… potremmo solo ammazzarci a vicenda…
Y:
- ?__?
R:
- Ti ho detto fin troppo. Ora lasciami solo, per favore.
Yui
tornò da Iku.
Y:
- Ora ci capisco meno di prima…
S:
- “Ormai… tra noi due non c’è più niente… lui sta con un’altra… non riusciamo
neanche più a parlarci… è finita, è tutto finito…”
Il
giorno dopo, Strawberry tornò a lezione.
Abe:
- Bentornata, Momomiya!
S:
- Sì… scusi se non ho avvertito, ma…
Abe:
- Sì, sì, Shirogane ha provveduto a dirmi che stavi male…
S:
- …ah…
Abe:
- Ora ricomincia la lezione! Oggi ripasseremo gli argomenti della verifica…
Strawberry
ricordò… quella verifica… era quella che aveva fatto male… e che poi aveva
recuperato grazie a Ryan… quando… si stavano per baciare, e poi era arrivata
Iku… quando non stavano ancora insieme… in fondo era un bel ricordo, e almeno
le belle cose di quella storia le voleva salvare…
Abe:
- Momomiya, hai capito quello che ho detto?
S:
- Sì…
Abe:
- Ripeti…
S:
- Allora, x è uguale a 5 e y è uguale a 0…
Abe:
- Bene, Momomiya! – disse segnando un giudizio positivo sul registro.
Strawberry
non aveva seguito niente della lezione… si era semplicemente ricordata ciò che
le aveva detto il biondo quel pomeriggio…
Alla
fine delle lezioni…
Abe:
- Momomiya, vieni un attimo…
S:
- Subito, professoressa…
Arrivata
alla cattedra…
S:
- Che cosa c’è, professoressa?
Abe:
- No, volevo solo chiederti se ti fosse successo qualcosa… di solito sei così
attenta… invece oggi eri assente… inoltre… beh, scusa se mi permetto, ma… hai
lo sguardo spento… di solito sei così… non so come dire…
S:
- Sì, ho capito. Sì, mi è successa una cosa…
Abe:
- Io sono una tua insegnante, quindi se ti vuoi confidare con me…
S:
- È difficile per me dirlo… non l’ho ancora confidato a nessuno…
Abe:
- Se non vuoi parlarne, non importa…
S:
- No. Glielo dirò. Non riesco più a tenermi tutto dentro. Beh, io… mi ero
fidanzata con Ryan Shirogane da qualche giorno… però… non si metta a ridere,
perché è vero… tre giorni fa… ho scoperto che lui… lui e io… siamo fratelli.
Abe:
- Scherzi?
S:
- Ecco, lo sapevo che non mi avrebbe creduto…
Abe:
- No, no, ti credo… oh mio Dio, che situazione spiacevole…
S:
- Lui… è l’unica persona che io abbia mai amato… - poi aggiunse, iniziando a
piangere – in tutta la mia vita… nessuno mi ha mai voluto bene… lui invece…
anche se mi voleva fare del male, anche se mi aveva trattato in quel modo… lui
mi ha amato…
Abe:
- Dai, non fare così… non piangere… sii forte… non sei contenta… di aver
ritrovato la tua famiglia?
S:
- Sì, bella famiglia di merda… che mi abbandona in mezzo ad una strada…
Abe:
- Come?
S:
- Sì… i suoi genitori mi hanno abbandonato…
La
professoressa rimase sbigottita.
S:
- Che succede, professoressa?
Abe:
- No… niente… dev’essere una coincidenza… sì, è per forza così…
S:
- ?__? Beh, professoressa, io la saluto… grazie…
Abe:
- Niente, è un piacere aiutare i miei studenti anche al di fuori delle scienze
matematiche! ^.-
S:
- Grazie ancora…
La
ragazza andò in camera.
Pensò
che forse aveva ragione la prof… in fondo, l’amore può svanire, ma un legame di
sangue dura per tutta la vita, anche se non si vuole…
Però
a Strawberry questo non bastava.
La
rossa andò fino alla stanza di Ryan; la porta era aperta ed entrò.
R:
- Ah… ciao… te l’ha mai detto nessuno che…
La
ragazza lo zittì con un bacio.
S:
- Ryan, io ti amo e non ce la faccio più a reprimere i miei sentimenti…
Strawberry
lo buttò sul letto continuando a baciarlo.
R:
- No, Strawberry, non possiamo farlo…
S:
- Dai, lo so che mi vuoi…
Effettivamente,
Ryan aveva tutta la voglia di questo mondo di farlo…
Però,
quella ragazza era sua sorella… sì, lui la amava, ma prima o poi l’avrebbe
dimenticata… però se avessero superato quel limite sarebbe stato tutto ancora
più difficile di quanto non lo era in quel momento…
Alla
fine, però, i sentimenti che provava prevalsero su quel ragionamento razionale
e i due si unirono.
La
mattina seguente, i due si svegliarono insieme.
R:
- Strawberry, non avremmo dovuto farlo, è stato un gravissimo errore…
S:
- Perché, è stato bello, no?
R:
- Ti prego, non mi rendere le cose più difficili di quanto già siano…
S:
- Ma…
R:
- basta! Ora taci! Anch’io ti amo, ti
amo più di quanto tu possa immaginare, ma purtroppo non potremmo mai stare
insieme! Quindi… io voglio interrompere qui il nostro rapporto… non
voglio soffrire più di quanto stia soffrendo ora… e non voglio che soffra
neanche tu…
S:
- …sì… hai ragione… almeno… però… concedimi un bacio… d’addio…
Il
volto del ragazzo sì avvicinò a quello di lei e le loro labbra si unirono in un
bacio tanto dolce quanto amaro…
Dopo
che si staccarono, la ragazza tornò nella sua camera piangendo…
Anche
il biondo versava lacrime a dirotto… ormai… l’aveva persa per sempre…
Accese
la radio.
Ripenserai
agli angeli
Al
caffè caldo svegliandoti
Mentre
passa distratta la notizia di noi due
Dicono
che mi servirà
Se
non uccide fortifica
Mentre
passa distratta la tua voce alla tv
Tra
la radio e il telefono risuonerà il tuo addio
Di
sere nere
Che
non c'è tempo
Non
c'è spazio
E
mai nessuno capirà
Puoi
rimanere
Perché
fa male, male
Male
da morire
Senza
te
Senza
te
Senza
te
Ripenserei
che non sei qua
Ma
mi distrae la pubblicità
Tra
gli orari ed il traffico lavoro e tu ci sei
Tra
il balcone e il citofono ti dedico i miei guai
Di
sere nere
Che
non c'è tempo
Non
c'è spazio
E
mai nessuno capirà
Puoi
rimanere
Perché
fa male, male
Male
da morire
Senza
te
Ho
combattuto il silenzio parlandogli addosso
E
levigato la tua assenza solo con le mie braccia
E
più mi vorrai e meno mi vedrai
E
meno mi vorrai e più sarò con te
E
più mi vorrai e meno mi vedrai
E
meno mi vorrai e più sarò con te
E
più sarò con te, con te, con te
Lo
giuro
Di
sere nere
Che
non c'è tempo
Non
c'è spazio
E
mai nessuno capirà
Puoi
rimanere
Perché
fa male, male
Male
da morire
Senza
te
Senza
te
Senza
te
[Tiziano
Ferro – Sere Nere]
R:
- Questa canzone… esprime proprio come mi sento ora…
Intanto
la ragazza era entrata in camera in lacrime.
I:
- Strawberry, che ti è successo?
S:
- Lui… mi ama… io lo amo… però… ci siamo detti addio…
Iku
abbracciò la ragazza rossa per consolarla.
Il
giorno dopo, durante le lezioni di matematica (Che fantasia… ndTutti), un uomo
irruppe nella stanza. Era Soichiro Shirogane, il padre di Ryan, e quindi anche
di Strawberry.
P.R
[forse sarebbe il caso di scrivere P.R&SXD ndAya]: - Mi scusi se sono entrato in questo modo, ma devo…
Abe:
- Soichiro?
P.R:
- Ma tu… tu sei Sakura?
To Be Continued…
*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*
Ehilà,
ragazzi! Come va la vita? Triste ‘sto capitolo, eh? Figuratevi che quando l’ho
riletto mi sono messa a piangere… non scherzo! Che pazza che sono…
Allora,
vi devo spiegare perché i genitori di Ryan hanno chiamato Strawberry “Ichigo”.
Ebbene, questo è il nome con il quale loro, di comune accordo con la madre
naturale, avevano scelto di chiamare Strawberry. All’orfanotrofio, però, le
cambiarono nome e cognome per far sì che i suoi cattivi genitori non la
potessero rintracciare.
Beh,
non ho più niente da dirvi, ciao e alla prossima!
Capitolo 7 *** Capitolo 7: Appuntamento di Gruppo – Relazione Clandestina ***
Ciao ciao raga
Ciao ciao raga!!
Eccomi con un nuovo capitolo della mia _non metto nessun aggettivo_ ff! Il
capitolo scorso era triste… ç__çquesto
sarà un po’ meglio (Speriem… ndLettori)! Bene, ora vi lascio alla lettura della
my fanfic! Buon divertimento!
Facciamo un veloce
riassuntino di quello che è successo finora? (NOO! NdTutti Tanto decido io!
Ahahahah!! NdAya) Allora, Strawberry è una quindicenne orfana che va in una
scuola privata per trovare un parente. Lì conosce Ryan Shirogane, un diciassettenne
problematico, e capo del gruppetto dominatore della scuola, che inizialmente la
tratta molto, molto male ma che poi finisce per innamorarsi della sua innocenza
e dolcezza… quindi i due si mettono insieme. Nel capitolo scorso, però, i
ragazzi scoprono di essere fratelli e quindi sono obbligati a dirsi addio.
Inoltre, lo stesso capitolo finisce con il padre dei ragazzi e la professoressa
che si chiamano per nome… cosa succederà? Leggete e lo scoprirete!
*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°
Il capitolo
precedente termina così:
Il
giorno dopo, durante le lezioni di matematica (Che fantasia… ndTutti), un uomo
irruppe nella stanza. Era Soichiro Shirogane, il padre di Ryan, e quindi anche
di Strawberry.
P.R:
- Mi scusi se sono entrato in questo modo, ma devo…
Abe:
- Soichiro?
P.R: - Ma tu… tu
sei Sakura?
Capitolo 7: Appuntamento di Gruppo
– Relazione Clandestina
P.R: - Ah… eh… io…
Abe: - Beh, è da
tanto che non ci vediamo, eh? Comunque, perché sei venuto?
P.R: - Io… ho
bisogno di Shirogane e Momomiya…
Abe: - Sì, andate
pure ragazzi, e ricordatevi di ripassare…
S: - “Perché i
genitori di Ryan mi hanno chiamato?”
La famiglia andò in
un bar fuori dalla scuola a discutere della situazione.
P.R: - Beh Ichigo,
ecco… spero che tu ti trova bene in questa famiglia…
S: - Scusi, il mio
nome ora è Strawberry, quindi mi chiami così.
P.R: - D’accordo,
però non mi dare del lei (Chissà se esiste in Giappone… ndAya) … in fondo io
sono… tuo padre…
Strawberry era
molto triste. Pensava ancora a Ryan, certo, come avrebbe fatto a dimenticarlo?
Ad ogni singola parola che quell’uomo che aveva rotto il loro idillio
pronunciava, le veniva da piangere…
S: - Mi dispiace,
ma non ci riesco. Io e lei non siamo in confidenza.
R: - “Grande
Strawberry!”
La rossa, infatti,
in qualche parola aveva detto quello che il biondo avrebbe voluto dire da 15
anni…
P.R: - …beh, ci
rifaremo… comunque, una volta finiti gli studi, verrai a vivere con noi?
S: - “Cioè vedrò
ogni giorno la persona che amo senza poter far niente e questa gente che
dovrebbero essere i miei genitori? Manco per sogno!” No. Voglio andare a vivere
da sola.
M.R: - Ma… ne sei
sicura?
S: - Al 100%.
P.R: - Ma… perché?
S: - Con tutto il
rispetto, ma voi siete entrati solo ora nella mia vita e anche per caso, e vi
aspettate che io vi ami come genitori dopo che mi avete abbandonato? Inoltre,
io non vi conosco, non so niente di voi, non so neanche come vi chiamate, o
quanti anni avete! L’unica persona che conosco… è lui…
P.R: - …sì, hai
ragione… tu hai tutti i motivi di questo mondo… per non perdonarci…
S: - No, io vi
voglio perdonare, ma questo ha i suoi tempi! Non possiamo avere una convivenza
forzata! Penso che sia meglio conoscerci un po’ alla volta, e poi magari potrei
venire a stare con voi…
P.R: - Sì, va bene,
hai pienamente ragione… tu, Ryan, hai qualcosa da dirle?
Alla ragazza, a
sentire quel nome, scese una lacrima. Ryan la vide.
R: - …no…
I ragazzi tornarono
in classe, dove si stava tenendo l’intervallo.
R: - Ti prego
Strawberry… non piangere… non devi piangere…
S: - Io… non ho pianto…
R: - Ti ho visto
prima… ti prego, non lo fare… se no non potrò mai dimenticarti… inoltre, mi
sentirò per sempre in colpa…
S: - No. qui la
colpa non è di nessuno. Non è né mia, né tua, né dei tuoi… dei nostri genitori.
Si vede… si vede che non siamo destinati a stare insieme…
R: - “Ma allora
perché la amo così tanto?”
S: - “Ma allora
perché lo amo così tanto?”
I volti dei due si
avvicinarono, si stavano per baciare quando Ryan si interruppe.
R: - No,
Strawberry… ora basta fare così. Noi due siamo fratelli. Non possiamo.
S: - Ma noi ci
amiamo a vicenda, ed io non riuscirò mai a dimenticarti…
R: - Neanch’io,
Strawberry, ma per quanto possiamo lottare, noi non possiamo smettere di essere
fratelli! È ora… è ora di smetterla di lasciarci trascinare dalla passione e
serbare i sentimenti che proviamo nei nostri cuori… una volta per tutte… solo
così potremmo riuscire a sopravvivere ancora in questo tremendo e
insopportabile destino che ci è stato riservato…
S: - Sì, hai
ragione. Non mi devo più comportare così…
Il ragazzo la
abbracciò.
R: - _Credo che
questo ci sia ancora concesso…_
S: - Sì… celerò
tutto quello che provo per te nel mio cuore. Però… ti amerò per sempre.
R: - Anch’io,
fragolina…
DRIIIN!
S: – Ricominciano
le lezioni… sarà meglio andare a sedersi…
Dopo le lezioni…
Y: - Ehi! Ciao Strawberry!
S: - Ciao…
Y: - Usciamo
insieme? (Sembra un po’ ambigua come domanda… ndLettori Non è nel senso che
credete voi! NdAya)
S: - …ok…
Le due ragazze
andarono in una gelateria.
Y: - Allora… come
ti va?
S: - …
Y: - È successo
qualcosa con…
S: - Sì…
Y: - Sarebbe la
ragazza che stava baciando?
S: - No, molto,
molto peggio…
Y: - Cioè, li hai
trovati a…
S: - NO! È una cosa
che riguarda solo me e lui…
Y: - Ah, è vero,
glielo avevo chiesto e mi aveva risposto una cosa del genere…
S: - Lo vuoi
sapere…?
Y: - Se tu vuoi,
sì…
La ragazza le
raccontò la vicenda
Y: - EEH!?!?!?!? Sei sua sorella?!?!?!?!
S: - Abbassa la
voce! Sì, è così… per questo ci siamo dovuti separare…
Y: - Oh mio Dio…
che cosa terribile… ma ne siete sicuri?
S: - Sì… i suoi
genitori mi hanno riconosciuto appena mi hanno visto… inoltre sapevano la mia
data di nascita e il luogo dove stavo… e poi avevo come dei flash di quando
vivevamo insieme… e la sensazione di conoscerli…
Y: - …capisco… era
per questo motivo che Shirogane aveva fatto tutto quel casino quando erano
venuti i suoi genitori…
S: - Sì…
Y: - E cosa è
successo tra voi due…?
S: - Beh…
inizialmente avevamo deciso di lasciarci… però ci amavamo ancora… e abbiamo
fatto l’amore… poi ci siamo detti addio… stamattina, però, stavamo per
baciarci… ma abbiamo deciso definitivamente di lasciarci… Senti, Yui, ti prego,
non raccontare a nessuno questa vicenda…
Y: - Sì, va bene,
ma tu… tu lo hai dimenticato?
S: - No, e non lo
dimenticherò mai. Io lo amerò per sempre, anche se…
Y: - Sì, ho capito…
andiamo?
S: - Va bene… Yui,
grazie di avermi ascoltata…
Y: - Figurati! Sei
mia amica, no?
S: - ^^
Y: - Senti
Strawberry, so che ti piace ancora, però… che ne dici se ti presento qualche
mio amico? ^^
S: - Senti Yui,
non…
Y: - Dai, giusto
per divertirsi!
S: - …va bene…
Y: - Domani dopo
mangiato, ok?
S: - Ok! Torniamo a
scuola, va…
Y: - Sì ^^
Il giorno dopo
Strawberry e Yui uscirono con degli amici di quest’ultima: una ragazza e due
ragazzi.
Strawberry si trovò
in sintonia soprattutto con uno di loro: si chiamava Tasuki, aveva 16 anni, i
capelli lunghi e biondi e gli occhi castani. Era un ragazzo molto simpatico e
solare.
I cinque ragazzi
camminavano per le strade di Tokyo.
Tasuki [T]: - … ah,
Strawberry, e ti ho raccontato di quella volta in cui…
Strawberry e Yui si
fermarono.
Infatti videro
Ryan, che come loro, si stava facendo un giro in centro.
S: - C-ciao…
R: - Ciao Nomura…
ciao Strawberry…
T: - Chi è questo
tipo, Strawberry?
S: - Lui… lui è un
mio parente.
Ryan stava
guardando attentamente sua sorella e il ragazzo di fianco a lei.
Strawberry si
accorse solo allora che lo stava tenendo a braccetto, e cercando di non farsi
notare lo lasciò.
Ma Ryan se ne
accorse fin troppo bene…
R: - Guarda che non
mi devi dimostrare niente, eh?
S: - A che cosa ti
riferisci…?
R: - Lo sai
benissimo.
In realtà a
Strawberry non interessava nulla di Tasuki, le stava solo molto simpatico.
La rossa fece uno
sguardo a Ryan come per dirgli ‘Lo sai che ti amo ancora’…
Il ragazzo capì, le
accarezzò i capelli e se ne andò.
R: - Ci si vede,
eh?
T: - Ehi ragazzo,
perché invece non ti unisci a noi?
Y: - “E io che l’ho
fatta uscire con i miei amici apposta per non farle pensare a Shirogane… -__-”
R: - Va bene…
Ryan rimase un po’
in disparte per non rovinare il pomeriggio alla sua cara fragolina, era da
tanto che non la vedeva sorridere…
Il gruppetto di
amici andò in un bar.
Si sedettero ad un
tavolino e ordinarono dei gelati.
S: - Mmh, che buono
questo gelato…
Tasuki, che era
seduto di fianco a lei, guardandola con dolcezza, le disse:
T: - Hai il viso
tutto sporco di panna…
Dopo aver detto
ciò, le passò un dito intorno alle labbra e si avvicinò per baciarla, ma lei lo
interruppe.
S: - No, mi
dispiace, ma io non… io non… - dopo aver detto questo, iniziò a piangere.
T: - Oddio, è colpa
mia se stai piangendo… Scusami…
S: - No, non è
colpa tua… credimi…
Y: - Scusatemi un
attimo, torno subito…
La ragazza si alzò
e fece segno a Ryan di seguirla.
Y: - Scemo,
cretino, deficiente! Te ne dovevi andare! Più fai così e più lei ne soffrirà…
R: - Lo so, ma è
stato quel bellimbusto ad invitarmi a venire con voi…
Y: - Sai, lei mi ha
raccontato quello che vi è successo! È terribile, ma ora la devi lasciar stare!
R: - Lo so meglio
di te, Nomura! Infatti sono io che le dico sempre che è meglio lasciarci!
Y: - Forse oggi
poteva finire, se non fossi venuto!
R: - sì, lo so, ma ormai il danno è fatto, che ci
posso fare?
Y: - Ok, ho capito…
ora torniamo di là, va…
Tornati al loro
tavolo…
T: - Ehm, ragazzi,
Strawberry se n’è andata…
Y: - Dove?
T: - Ha detto che
tornava a scuola…
R: - Quella
cretina…
Y: - Perché?
R: - Non sa la
strada! Vado a cercarla…
Il ragazzo corse
via.
Y: - Shirogane, mi raccomando…
R: - Sì, sì…
T: - ‘Mi
raccomando’ cosa?
Y: - Lascia stare,
va…
Il ragazzo correva
per tutte le piccole vie del centro alla ricerca di Strawberry.
Come aveva
previsto, infatti, la rossa si era persa, e ora stava vagando senza meta.
S: - “Potrei
entrare in questo caffè per chiedere come raggiungere il Seirin…”
La ragazza guardò
attraverso al grande vetrata e vide il signor Shirogane in compagnia di una
donna rossa.
S: - “Ma quella non
è la prof di matematica?”
Strawberry si
nascose mettendo fuori solo gli occhi per guardare che cosa combinavano quei
due.
S: - “Ridono
insieme… oh, lui ha messo le mani su quelle di lei… forse c’è un amore
clandestino tra loro…”
R: - STRAWBERRY!
FINALMENTE TI HO…
Strawberry appena
lo vide gli tappò la bocca e lo trascinò nel cespuglio (Immancabile in ogni
manga quando c’è qualcuno da spiare ndAya) dove si era nascosta.
R: - _Ma che
diavolo fai?_
S: - _Guarda nella
vetrata! Quello è tuo padre, no? E quella lì con lui non è la prof Abe?_
R: - _Oh mio Dio…
Strawberry, hai ragione! E si tengono pure le mani!_
S: - _Non è che sta
tradendo tua madre con la prof?_
R: - _Umpf! Tanto
piacere! Per quel che me ne frega… E poi guarda che sono anche genitori tuoi,
quindi non c’è bisogno che tu dica ‘tuo padre’…_
S: - _Chissà da
quanto si frequentano…_
R: - _Scusa, e se
fossero lì solo per parlare di come andiamo a scuola?_
S: - _Sì, sì, ma
ammettilo che un po’ ti interessa saperlo con certezza… è così bello
ficcanasare…_
R: - _Hai ragione…
entriamo senza farci notare?_
S: - _Sììì!_
I due entrarono e
si sedettero ad un tavolino né troppo vicino né troppo lontano dall’oggetto
della loro attenzione.
R: - _Notato
qualcosa di equivoco?_
S: - _No… ah, le
sta baciando una mano!_
R: - _Guardano da
questa parte!_
I due ragazzi
coprirono i loro volti con i menù.
Cameriere: - Cosa
ordinate?
S: - _Non abbiamo
ancora deciso, torni fra un po’…_
Cameriere: - Scusi,
posso sapere perché parla a bassa voce?
S: - _Ho mal di
gola… arrivederci!_
Il cameriere se ne
andò.
R: - _Ahi ahi…
forse ci hanno visto… guardano continuamente di qua…_
S: - _Che
facciamo?_
R: - _Baciamoci!_
S: - _Eeh?_
R: - _Sì, loro non
sanno che stavamo insieme, quindi se ci vedono baciarci penseranno che non
siamo noi!_
I due si baciarono.
Ryan aveva pensato
bene; infatti il padre dei due e la prof distolsero l’attenzione da loro.
S: - _Mmh, perché
non lo facciamo un’altra volta…?_
R: - _Strawberry…!_
S: - _Sì, sì,
scherzavo!_
R: - “Sembra di
buon umore…”
S: - _Su, non
perdiamoci in chiacchiere! Dobbiamo scoprire che cosa ci fa il ricco
imprenditore Soichiro Shirogane con una semplice insegnante di matematica che
ha almeno 15 anni meno di lui…_
R: - _Già già… oh
mio Dio Strawberry! Guarda!_
Infatti il signor
Shirogane e la signorina Abe si stavano baciando.
S: - _Oh mio Dio,
che cosa disgustosa! Comunque è un bello scoop!_
R: - _Già, uno
scoop da immortalare…_ - disse prendendo il suo cellulare con fotocamera.
S: - _Uao, grande
Ryan!_
Cameriere: -
Allora, avete deciso?
R, S: - _NO!_
Cam: - Ho capito
che state spiando qualcuno, dai…
S: - _Vuoi sapere
la storia?_
Cam: - Sì!
S: - _Lo vedi quel
tavolo quasi al centro del locale? Ecco, quello seduto lì è nostro padre! E
quella con cui si sta baciando è nostra prof di matematica!_
Cam: - Uao, che
storia! Scusa, voi siete fratelli, no? Però vi siete baciati prima…
R: - _Lascia stare,
è una lunga storia…_
S: - _Ora va’ via,
se no ci scoprono!_
Cam: - Ok! Comunque
vedo che ti sei ripreso, biondo…
Ryan lo guardò
meglio… gli sembrava di averlo visto da qualche parte… Ah, certo! Era il povero
malcapitato che aveva pestato quel giorno…
R: - Ma tu sei…
Cam: - ^^
S: - ?__?
R: - _Lascia stare,
Strawberry…_
S: - _Oh mio Dio,
stanno venendo da questa parte…_
R: - _Strawberry,
sciogli i codini!_
S: - _Perché?_
R: - _Dobbiamo
scappare, e con i tuoi codini ci scoprirebbero subito…_
La ragazza tolse
velocemente gli elastici e i due andarono via senza farsi notare.
Si nascosero dietro
ad un pilastro, vicino al quale, dopo un po’, passarono anche i due
‘indiziati’.
P.R: - Ciao Sakura…
spero di rivederti presto…
Abe: - Contaci!
I due presunti
‘amanti segreti’ se ne andarono.
S: - Ryan, ma siamo
sicuri di vivere nella vita reale anziché in una soap-opera? (o in una ff di
Aya? NdStrawberry) cioè, prima ci fidanziamo e scopriamo di essere fratelli, e
poi vediamo nostro padre che bacia la nostra prof di matematica…
R: - Che schifo di
vita…
S: - Però questa
situazione potrebbe giovarci…
R: - ?__?
S: - Cioè, potremmo
andare da tuo… nostro padre, e mostrargli la foto; poi gli diciamo che la
rendiamo pubblica, e che se vuole evitarlo deve smentire pubblicamente il fatto
che siamo fratelli!
R: - Ahahahah…
bello, mi piace ‘sto piano! Ahahahah!! Comunque vedo che ti sei ripresa…
S: - Sì, anche tu
^^
R: - Ne sono
contento… intendo del fatto che tu stia meglio…
S: - Sì, grazie. In
fondo è normale, come faccio a non essere contenta di avere un fratellino così
carino? ^^
R: - E io come faccio
a non essere felice di avere una sorellina così dolce? ^^
S: - Certo, io
preferirei amarti da fidanzato… ma se non si può, posso anche amarti come
fratello ^^
R: - Idem. Tornando
al discorso precedente, che cosa ne facciamo delle informazioni che abbiamo?
S: - RI–CAT–TO! RI–CAT–TO!
R: - Seriamente…
-__-’’
S: - Boh… per ora
non facciamo niente… aspettiamo di vedere come si sviluppa la cosa…
R: - Ok! Ora torniamo a scuola?
S: - Sì! ^^
I due si presero
per mano e si incamminarono verso il Seirin.
Erano entrambi
contenti, ormai avevano trovato il modo di convivere serenamente senza dover
scoppiare in lacrime ogni volta che si vedevano…
Strawberry sentì
una bambina che diceva ad una sua amichetta:
Bimba: - Guarda
quei due ragazzi… devono essere fidanzati. Come sono carini ^^
Quando sentì quelle
parole, la rossa si rattristò un poco, ripensando a tutti i momenti passati
insieme… quando avevano trovato quel gattino… quando si stavano per baciare ma
erano stati interrotti da Iku… al ballo, quando si era dichiarato davanti a
tutta la scuola… al luna-park, sulla ruota panoramica (Eh, Strawberry
Strawberry… guarda a cosa vai subito a pensare… ndAya)… quando avevano fatto
l’amore… (Appunto. NdAya) poi però pensò che sarebbe stata fortunata ad avere
un fratello come lui… certo, non era la sua massima aspirazione essere sorella
dell’unica persona che avesse mai amato… però… beh, si accontentava…
R: - Siamo
arrivati…
L’indomani, alla
prima ora c’era (Indovinate? NdAya) matematica (Bravi, bravi… ndAya).
Abe: - Allora ragazzi,
prima di iniziare la lezione vi volevo informare che domani faremo una gita…
QuasiTuttiGliAlunni:
- Evviv…
Abe: - Ehi ehi,
aspettate, non ho ancora finito, a questa gita parteciperanno i due alunni che
vanno meglio in storia della prima, della seconda e della terza. I due primini
migliori sono in questa classe e sono… Shirogane e Momomiya!
Alunni [eccetto S e
R]: - Schifosi secchioni…
Abe: - Giusto per
burocrazia, vi informo che i due di seconda sono Pinco Pallino (Scusate, ma
avevo finito i nomi jappo… ndAya) e Iku Kadena e quelli di terza Tizio Caio e
Yui Nomura (E figuriamoci… ndLettori). Ora cominciamo la lezione di geometria…
Strawberry e Ryan
erano piuttosto contenti; avrebbero passato una bella giornata in compagnia
delle loro amiche…
Ragazzi… come sono tristeeeeeeeeeeeeeeeee… siamo già arrivati all’ultimo
capitolo… ;_; ehi, ma… cosa sono quegli striscioni
Ragazzi… come sono
tristeeeeeeeeeeeeeeeee… siamo già arrivati all’ultimo capitolo… ;_; ehi, ma…
cosa sono quegli striscioni? Perché state facendo una festa? è.émmh… se fate così… mi viene una gran voglia
di far finire male questa ff… ah, ecco, vedo che state sgomberando… bravi,
bravi… ^^ comunque sono tristeeeeeeeeeeeeeee!! Ç__ç beh, avanziamo le lacrime
per la fine del capitolo, ok? Buona lettura!
Capitolo 8: Gita Scolastica - Rivelazioni
I: - STRAWBERRY,
ALZATIIII!!!
S: - Mmh… ancora
cinque minuti…
I: - Strawberry,
sono già le sei!
S: - …appunto, le
lezioni iniziano alle otto…
Quella mattina le
due ragazze, insieme a Yui e Ryan, sarebbero andate in gita scolastica. Però la
nostra rossa non si voleva proprio muovere dal letto…
I: -
STRAWBERRYYYYYYYYYYYY!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Te
lo sei dimenticato? Oggi dobbiamo andare in gita! E guai a te se io dovessi
fare una figura del cavolo per colpa tua che non ti volevi alzare!!!!
S: - Oddio, è vero!
Me ne ero completamente scordata!
La ragazza si
preparò molto velocemente.
Infatti, dato che
quasi sempre faceva tardi, ormai era abituata a doversi vestire in fretta e
furia.
Già, non era una
persona che si poteva definire ‘puntuale’, però… nel breve periodo nel quale
era stata con Ryan, invece, si alzava sempre in anticipo… ogni mattina sentiva
il bisogno di vederlo al più presto, per stare con lui e verificare che non
fosse stato tutto un sogno… poi, però, aveva scoperto di essere sua sorella…
inizialmente era distrutta dentro, ma adesso si era ripresa…
S: - Ho finito!
I: - Fiuuuu
(Dovrebbe essere un sospiro di sollievo ndAya) … appena in tempo…
S: - Sì, corriamo
giù!
Y: - Buongiorno!
S: - Ciao!
R: - Uff, vabbè che
il ritrovo era alle 06:05, però potevate pure venire un po’ prima…
I: - È tutta colpa
di Strawberry! Stamani non voleva alzarsi, si era completamente dimenticata
della gita… =___=
S: - Scusate…
Y: - Su, su, in
fondo alla fine avete fatto in tempo, no? Quindi non fa niente! ^^
S: - Meno male che
ci sei tu, Yui…
Y: - Grazie ^^
Senta, professoressa, quando partiamo?
Abe: - Aspettiamo
ancora un po’, manca una persona…
Y: - Scusi, non
dovremmo esserci solo noi sei alunni e lei?
Abe: - No, in
realtà…
Un uomo, entrando
in quel momento dalla porta, disse:
P.R: - Buongiorno!
Scusate il rit…
S, R: - CHE CI FAI
QUI?!?!?!?!?!?!?!?
Abe: - Ehm, dato
che lui ha finanziato questa gita scolastica, pensavo fosse una buona idea
invitarlo a venire con noi…
I: - Scusate, voi
conoscete quest’uomo?
S, R: - Sì, CERTO! È MIO PADRE!
I: - Eeh?
S, R: - NO, VOLEVO
DIRE SUO PADRE!
I: - COOOSAAA?
S, R: - NO, CIOè, LUI…
S: - È il padre di
Ryan!
R: - Già, è mio
padre!
Soichiro Shirogane
non aveva sentito la ‘conversazione’, perché era impegnato a parlare con la
professoressa di matematica.
Ricordandosi di ciò
che avevano visto il giorno prima, Strawberry e Ryan andarono in un angolino
dell’ingresso per parlare.
S: - _Su, in fondo
un lato positivo della presenza di tuo padre c’è! Potremmo vedere quello che
combinano lui e la prof…_
R: - _E accusarli
pubblicamente! Sì, sì! Hai ragione!_ - le disse dandole un bacio sulla guancia
S: - Torniamo dagli
altri ora… //////
Abe: - Bene, ci
siamo tutti! Possiamo partire!
Il gruppetto si
diresse verso la stazione e prese il treno diretto a Nara.
Ryan, Strawberry,
Iku e Yui si sedettero vicini. Gli altri due alunni furono costretti ad andare
con la signorina Abe e il signor Shirogane. (Scusate se interrompo la ff, ma
volevo dire a baddya69 che tanto nn userò più quei nomi, li avevo messi giusto
per non lasciare incomplete le parole della prof. NdAya)
Y: -Allora, fra voi
due va tutto bene?
S: - Sì, ora… ora…
R: - …Siamo amici.
Strawberry e Ryan
non volevano che la loro parentela e quello che era successo fra loro si
sapesse troppo in giro, quindi avevano deciso di non parlarne più a nessun
altro.
I: - Bene. Però
Shirogane, guarda che se me la ritrovo nello stato in cui era l’altra volta ti
fucilo personalmente! Ok?
R: - Ok!
I ragazzi risero un
po’.
Passarono il resto
del viaggio a parlare e a giocare a carte.
S: - Ah, finalmente
siamo arrivati!
Il gruppetto scese
dal treno.
S: - _Guarda, Ryan,
nostro padre ha messo un braccio sulle spalle della prof!_
R: - _Sì, hai
ragione… oggi pediniamoli per bene, così ne potremmo sapere di più…_
S: - _Scusa, ma tu
avevi detto che non te ne fregava niente…_
R: - _Ho cambiato
idea, mi piace troppo ficcanasare!_
S: - _Sì, hai
ragione, è bellissimo!_
Abe: - Ehi, voi
due, invece di chiacchierare, guardatevi intorno! Ci troviamo in una città
bellissima, guardate tutti i templi, i monasteri, i musei…
S: - …le coppie
clandestine…
P.R, Abe, I, Y: -
Cosa?!
S, R: - Niente, niente ^^
Il gruppetto
gitante andò in giro per la città guidato dalla professoressa.
Abe: - Allora,
questa città fu fondata nel 710 dall’imperatrice in carica, che ne voleva fare
la capitale permanente del paese, interrompendo la tradizione dei trasferimenti
della corte con i passaggi di dinastia. In realtà Nara fu capitale del Giappone
solo fino al 784; tuttavia…
Tutti i ragazzi
ascoltavano attentamente la spiegazione, tutti tranne Iku, che si stava
rompendo a morte.
I: - _Strawberry,
chiacchieriamo?_
S: - _Iku, sto
seguendo la spiegazione, e dovresti farlo anche tu, quindi non distrarmi e non
distrarti!_
I: - _Nomura, parli
un po’ con me?_
Y: - _Kadena, sto
ascoltando la prof…_
I: - “L’ultimo che
mi rimane…”_Shirogane! Facciamo due chiacchiere?_
R: - _Segui la
lezione, piuttosto!_
I: - “Perché sono
capitata in mezzo a ‘sti secchioni…” =___=
Abe: - Ora,
ragazzi, facciamo una piccola pausa, dato che è ora di colazione!
I ragazzi, la prof
e il padre di Strawberry e Ryan andarono ad un bar; i quattro amici si
sedettero allo stesso tavolino, gli altri due ragazzi in un altro e la
signorina Abe e il signor Shirogane in un altro ancora.
S: - Ehi ragazzi, è
proprio bella questa città, vero?
Y: - Già, poi la
spiegazione è stata davvero interessante; ad esempio non sapevo che nel tempio
che abbiamo visitato ci fosse la salma del primo imperatore di questo paese…
S: - Già, e poi…
I: - Scusate
ragazzi, ma come avete fatto a seguire tutta la lezione senza addormentarvi?
R: - Scusa, se ti
scoccia così tanto seguire, come fai ad essere la più brava alunna di storia
delle seconde?
I: - Beh, perché
apprendo in fretta, leggo una volta e imparo, ma stare attenta alle lezioni non
mi è proprio congeniale…
Strawberry tirò un
calcio a Ryan.
R: - AHIA!
Il ragazzo la
guardò, e lei con la testa indicò il tavolo dove loro padre e la prof stavano
consumando la colazione.
L’uomo, infatti, le
stava accarezzando i capelli.
I: - Mmh? Che hai,
Shirogane?
R: - Niente,
niente…
S: - Ah, ragazze,
mi è venuta in mente una cosa… come vi va con Junpei e Aino?
Y: - Bene…
I: - Aino? E chi è?
S, R, Y: - COME CHI
È?
I: - Sì, non l’ho
mai sentito nominare…
R: - Il mio amico
cretino che ti ha rimorchiato al ballo di primavera, no?
I: - … non mi ricordo
di nessun Aino…
S: - Forse perché
quella sera era completamente andata… vabbè, lasciamo stare…
Abe: - Forza
ragazzi! Ora ripartiamo!
I: - _Di già? Uffa,
che palle…_
Abe: - Kadena, ti
ho sentito…
I: - Oddio, mi
scusi professoressa! Mi dispiace, non volevo… sul serio…
Abe: - Vabbè, non
importa… piuttosto, ricominciamo il giro turistico e alla fine mangiamo il
pranzo al sacco e poi siete liberi di fare quello che volete ^^
I: - Fino a
stasera? *__*
Abe: - Fino a
stasera ^^
I: - Uaoooooooooooo
*__*
Il gruppetto si
rimise ‘in moto’, la professoressa spiegava ma Strawberry e Ryan parlavano con
loro padre, cercando di sapere il più possibile sulla loro presunta relazione…
S: - La
professoressa Abe è proprio una brava persona, eh? ^^
P.R: - Sì…
R: - È simpatica…
P.R: - Sì, hai
proprio ragione…
S: - Poi è
comprensiva…
P.R: - Già…
S: - Ma voi vi
conoscete bene?
P.R: - Abbastanza…
R: - E avete già
fatto… mmmmfgffhhghf!!
Strawberry gli
aveva tappato la bocca con la mano.
P.R: - Mmh? Cosa
dicevi, Ryan?
R: - Mmmfghfg…
S: - Niente, era
una cosa poco importante… vero, Ryan?
R: - Mmfhgfhf!
S: - Sì, ha detto
di sì ^^ ora torniamo a seguire la lezione! A dopo!
I ragazzi corsero
un po’ per recuperare il gruppetto…
S: - _ryan, ti sei rincretinito? Come ti viene in
mente di chiedere certe cose? Meno male che tuo padre non ha capito…_
R: - _Nostro padre…
comunque che ci posso fare, mi è venuta spontanea…_
S: - _Oh mio
Dio…_=___=_Forse sarà meglio seguire la lezione…_
Dopo aver visto
l’ennesimo museo e monumento…
Abe: - Ecco
ragazzi, siamo arrivati al famoso ‘Tempio dell’Amore’ (Inventato da me… però
magari esiste davvero… ndAya)! Ad esso è legato una leggenda che parla di …bla
bla bla… e quindi si dice che se si esprime un desiderio legato all’amore, esso
si avvererà!
I: - Sembra
interessante… entriamo?
Abe: - Certo!
I ragazzi entrarono
nel tempio silenziosamente.
Abe: - Bene
ragazzi, ora se volete esprimere un desiderio, prendete una tavoletta di legno
e scrivetelo…
Y: - “Fa’ che possa
stare per sempre con Junpei…”
I: - “Fa’ che trovi
un fidanzato carino… o che resti il più possibile con questo Aino se è carino…”
(Gli altri non ve
li dico! Ahahahah!! NdAya)
I gitanti uscirono
dal luogo sacro e si incamminarono verso la prossima meta.
Strawberry e Ryan
si tenevano per mano.
R: - Tu che
desiderio hai espresso, Strawberry?
S: - Se te lo dico
non si avvera, quindi…
R: - E dai,
Strawberry, non lo sai che quei sogni non si avvereranno mai…
Il volto di
Strawberry si incupì un po’.
S: - …già… non si
avvereranno…
R: - E dai, non
fare così! Secondo me abbiamo desiderato la stessa cosa…
S, R: - TROVARE UN
PARTNER CARINO E ALLA NOSTRA ALTEZZA!
R: - …ahahahahah!!!
Era proprio la stessa cosa, eh?
S: - …sì…
R: - …già…
Non era così… i due
avevano desiderato la stessa cosa, ma il desiderio era ben diverso…
“Non essere più
fratelli”…
I: - Professoressa,
secondo lei funziona?
Abe: - Mah, io sono
piuttosto scettica, però… alcune mie amiche sono venute, ed il loro desiderio
si è realizzato…
S: - “Mi piacerebbe
che si avverasse… ma tanto ormai mi sono rassegnata…”
Abe: - Bene,
ragazzi, la lezione è finita!
I: - evvivaaaaaa!!
Y: - Sì,
effettivamente anch’io mi stavo un po’ stufando…
I: - Sì, ma ora
potremmo fare tutto quello che vogliamo fino a stasera! Evviva, sono così
contenta di essere brava in storia…
Y: - Sìì! E
finalmente si mangia!
Abe: - Forza,
andiamo!
Il gruppetto si
diresse verso un ampio prato, con il terreno in pendenza in alcune parti, ed
era attraversato da un fiume.
S: - Uao, che posto
carino ^^ Mangiamo qui?
Abe: - Sì!
I ragazzi misero
delle coperte a terra e ci appoggiarono sopra i loro cestini per il pranzo e
tutte le altre pietanze che avevano preparato.
I: - Mmh, che buoni
che sono i tuoi onigiri (Sarebbero le tradizionali polpette di riso jappo
ndAya), Yui!
Y: - Anche la tua
torta è buonissima! Ma tu non mangi, Strawberry?
S: - …no… non ho
fame…
R: - Ne sei sicura,
Strawberry?
S: - Sì, sì… non vi
preoccupate…
In realtà la
ragazza rossa non si sentiva per niente bene, e quindi non aveva appetito.
I: - Beh, se lo
dici tu… chi vuole giocare a pallavolo?
Y: - Io, io!
R: - Io passo…
S: - Io…
Ryan indicò con la
testa loro padre e la professoressa
S: - Passo
anch’io…!
I: - Ok! A dopo!
R: - Bene! Ora che
loro sono andate via potremo spiarli per bene!
S: - Già… ma se
scoprissimo che stanno insieme, cosa faremmo?
R: - Boooh… a
questo ci devo ancora pensare…
S: - Sì, ma… non
fanno più nulla… parlano solamente…
R: - Forse hanno
capito che li spiamo…
S: - Non penso, ce
lo avrebbero detto, no?
R: - Chissà… chissà
come fanno a conoscersi…
S: - Già… quando
tuo padre era venuto a prenderci in classe, l’ha chiamata ‘Sakura’…
R: - Inoltre era
molto sorpreso di vederla…
S: - Si
conosceranno da tanto tempo…
R: - …
S: - Boh…
R: - Ma sì, ora non
fasciamoci troppo la testa con preoccupazioni inutili! Siamo in gita! Pensiamo
a divertirci!
S: - Già ^^
Raggiungiamo gli altri?
R: - Ok!
S: - Ragazzi,
possiamo giocare anche noi?
I: - Certo!
R: - Però chiediamo
anche agli altri due ragazzi se vogliono partecipare…
Y: - Ok ^^
R: - Allora,
facciamo io, Strawberry e Iku contro voi tre! Va bene?
Y: - Sì! Vi
stracceremo!
R: - Aspetta e
vedrai!
Yui fece il
servizio. La palla andò vicino a Strawberry, lei la stava per prendere ma
improvvisamente impallidì e abbassò la testa, mettendola tra le mani.
Y: - Pun…
Strawberry, che ti succede?
R: - Strawberry,
stai bene? Che hai?
S: - …no… non è
niente… ho solo avuto… un giramento di testa… scusate…
I: - Scusate di
che?
S: - …vi ha fatto
punto…
R: - Cretina! Secondo te, ci stai più a cuore tu o la
partita?
S: - …^^
R: - Ora però non
giocare più, o finirai per sentirti male sul serio…
S: - Ma no, ora sto
bene ^^
I: - Ne sei sicura?
S: - Sì, sì ^^
R: - …vabbè… se ne
sei sicura…
I ragazzi,
comunque, evitarono di farle ricevere la palla.
I: - Evviva!
Abbiamo vinto!
S: - Già! ^^ ora giochiamo
a nascondino?
R: - Nascondino?
L’ultima volta che ho giocato ero alto 1 metro e trenta… =____=’’’
S: - Dai… per
favore… é.è
R: - Vabbè…
d’accordo, io gioco…
I: - Certo che sì!
Nascondino è il mio gioco preferito ^_____^
Y: - =_______= Beh,
allora gioco anch’io…
I ragazzi si
divertirono insieme divertendosi con questo ed altri giochi.
Mentre il gruppetto
di amici giocava a mahjong, la professoressa Abe e il signor Shirogane si
avvicinarono a loro.
Abe: - Scusate se
vi interrompo, ma avremmo un attimo bisogno di Momomiya… e di Shirogane.
S: - Eccomi…
Mentre camminavano
per allontanarsi un po’ da lì, Strawberry disse sottovoce a Ryan:
S: - _Forse ci
hanno chiamati per dirci della loro storia…_
R: - _Ora vedremo…_
P.R: - Strawberry…
S: - Mi dica…
P.R: - Credo che tu
sappia… che la madre di Ryan non è la tua vera madre…
S: - Sì… Ryan me
l’ha detto…
P.R: - Ecco… è un
po’ difficile da dire così su due piedi… Strawberry, la tua vera madre… la tua
vera madre è lei, Sakura Abe.
Strawberry non
sapeva cosa dire, cosa fare… era rimasta così sorpresa…
Quando aveva
incontrato suo padre, non gliene era fregato più di tanto, tralasciando la
scoperta di essere sorella di Ryan…
Però quella donna…
la sua professoressa… l’aveva capita, aiutata, amata…
Entrambe le donne
se ne stettero zitte per un po’, poi si abbracciarono.
S: - …ne sono
contenta… molto… ^____^
Abe: - Anch’io sono
felice di aver ritrovato mia figlia…
La professoressa
sciolse l’abbraccio, Ryan prese per mano Strawberry e i due se ne andarono.
R: - Allora?
S: - Allora cosa?
R: - Secondo te?
S: - Beh, sono
contenta che lei sia mia madre. È proprio una brava persona. ^^
R: - Beh, se tu ne
sei contenta, io sono contento per te…
S: - Grazie ^^
senti, ora mi lasceresti un po’ da sola? Devo riflettere…
In quel momento
Strawberry impallidì nuovamente.
R: - Strawberry,
sei bianca come un cencio…
S: - Non ti
preoccupare… sto bene…
R: - Ne sei sicura?
S: - …sì, sì…
R: - Al 100%?
S: - Al 110… ora
lasciami sola, per favore…
R: - Vabbè… allora
torno dagli altri… a dopo…
S: - Ciao…
Strawberry cominciò
a camminare. Era molto vicina al fiume che passava di là.
Pensava e ripensava
a quello che aveva appena scoperto… la professoressa Abe era sua madre…
Improvvisamente si
sentì molto male, tutto intorno a lei cominciò a vorticare velocemente…
La ragazza cercò di
tornare indietro dagli altri, ma aveva perso l’orientamento… davanti a lei
c’era un sasso, inciampò su di esso e cadde nel fiume, che cominciò a
trascinarla lontano.
Ryan stava parlando
con le sue amiche.
I: - …ah, e vi
ricordate quella volta in cui…
Il biondo ebbe un
sussulto, e un a sensazione sgradevole, orribile… (‘azz, c’hanno pure i poteri
paranormali ‘sti qua? NdLettori Nessuno mi capisce… sono un genio incompreso
ç__ç ndAya)
R: - “Strawberry!”
Il ragazzo si alzò di
scatto.
Y: - Che succede,
Shirogane?
Senza neanche
risponderle, Ryan corse a cercarla.
Y: - Boooh…
R: - STRAWBERRY!!
STRAWBERRY, DOVE SEI?
Il ragazzo la cercò
da tutte le parti, ma di lei non c’era traccia…
Il suo sguardo
cadde sul letto del fiume; in lontananza la vide, trascinata dalla tenace forza
dell’acqua.
R: - oh mio dio! Strawberry!
Ryan corse più
veloce che poteva e, quando la distanza tra lui e il corpo esanime della
ragazza era di pochi metri, si tuffò in acqua.
R: - …aspettami
Strawberry, ti sto raggiungendo…
Nuotando molto
velocemente riuscì a recuperarla… ora c’era solo un piccolo problema…
R: - “Come faccio a
fermarmi?”
Dopo qualche
secondo vide un ramo; con un po’ di fatica riuscì ad attaccarsi ad esso e ad
uscire dall’acqua…
R: - … Strawberry…
Il ragazzo cominciò
a farle la respirazione artificiale.
R. - …Strawberry…
ti prego… svegliati… io non ce la farei mai senza di te…
Dopo una decina di
minuti, la ragazza rinvenne.
R: - …oh mio Dio…
meno male…
Il ragazzo pianse.
S: - …Ryan…
R: - Incosciente…
mi hai fatto preoccupare… anzi, mi hai fatto morire di paura… stupida…
S: - …grazie…
R: - Non c’è
bisogno… che tu mi ringrazi… in fondo, io ti a… cioè, tu sei mia sorella…
Anche la rossa
cominciò a piangere.
I due, che erano
sdraiati per terra uno sopra l’altro, si abbracciarono.
Dopo qualche minuto
arrivarono le ragazze e i genitori di Strawberry.
I: - Finalmente,
non vi trovavamo più…
Y: - Oddio, che è
successo?
S: - …niente…
R: - Strawberry è
svenuta ed è caduta nel fiume…
P.R: - Oh mio Dio…
ora stai bene?
S: - Sì… meno male
che Ryan mi è venuto a salvare… se no, chissà che fine avrei fatto ora…
Abe: - “I loro
sguardi… i loro corpi… quei due ragazzi si amano ancora… e non smetteranno mai
di farlo…
Sono stata solo una
cretina, una deficiente, una stupida egoista! Sì, una stupidissima egoista, ho
pensato solo a me stessa, ho fatto soffrire immensamente questi ragazzi e ho
quasi finito per rovinare il loro splendido rapporto…”
S: - Grazie Ryan…
grazie di avermi salvato…
R: - È logico che
io ti salvi, sei mia sorella…
Abe: - no! ora basta! Vi ho mentito già per troppo tempo, è ora che sappiate tutta la
verità!
P.R: - Che cosa vai
blaterando, Sakura…?
Abe: - Strawberry, tu non sei sua sorella, non siete
fratelli, e Soichiro non è tuo padre!
P.R: - Come? Che
diavolo dici, lei è nata dal nostro rapporto clandestino…
Abe: - …no…
Strawberry e Ryan
erano a dir poco stupefatti…
Abe: - …io… poco
prima di stare con te… ebbi rapporti con un uomo… Shotaro… io mi fidavo di lui…
anche se era parecchio più grande di me… però alla fine scoprii che io ero solo
un ‘divertimento’, dato che ero giovanissima, bella e non ero mai stata usata…
comunque, io rimasi incinta di Shotaro, ma lui se ne andò… mia madre si
rifiutava categoricamente di tenere il bambino… poi conobbi te, Soichiro, e
pensai che se ti avessi fatto credere che ero incinta di te sarebbe stato tutto
più semplice… non mi fraintendere, io ti amavo… non ti stavo usando… volevo
solo che mia figlia vivesse una vita felice…
P.R: - Quindi voi…
La ragazza guardava
allibita la gente attorno a lei: Ryan, sua madre, suo padre… no, quell’uomo non
era suo padre, lei e il ragazzo che amava non erano fratelli!
Abe: - Sì, loro due
non hanno nessun legame di sangue…
R: - Ora che si è
chiarita tutta la vicenda, mi spiegate una cosa voi due?
Abe, P.R: - Certo!
S, R: - Voi due
state insieme?
Abe, P.R: - No, no,
certo che no!
S, R: - Allora
perché vi siete baciati?
Abe: - Baciati? Ma
quando… ah, ci avete visti nel bar al centro… ma va, quello era un semplice
bacio d’addio ^^
S: - Ah…
I: - Caspita
Strawberry, però ce ne hai messo di tempo per trovare il parente, eh?
S: - IKU!
I: - Sììììì? ^^
S: - Non dirmi che
sei stata tu a mandarmi quella lettera…
I: - Perché, ti
dispiace di aver trovato tua madre?
S: - È logico che
ne sono contenta! Ma dirmi ‘Sakura Abe è tua madre’ non era più veloce e
indolore?
I: - Beh, ma io non
sapevo che tu credessi che Shirogane fosse tuo fratello. L’hai detto a tutti
tranne che a me, se me l’avessi detto avremmo fatto prima! ^^
S: - …=_____=’’
R: - Ehi, ehi,
fragolina, dopo che scopriamo di non essere fratelli non mi dici niente?
S: - Tanto, d’ora
in poi, avremmo tutto il tempo di questo mondo per stare insieme, giusto? ^^
R: - Sì… sai,
Strawberry, sono contento che finalmente posso dirtelo di nuovo…
S: - Dirmi cosa?
R: - …ti amo…
Le loro labbra si
unirono in un dolcissimo bacio…
Ormai i due ragazzi
erano tornati insieme e niente e nessuno li avrebbe mai più separati.
*°FINE°*
*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*
Ehi ragazzi! La
mia ff è finita… (Finalmente! NdTutti ç__ç ndAya) sono triste ma allo stesso
tempo felice… anche perché è la prima volta che riesco a concludere una fanfic
a capitoli…
Ringrazio
tantissimo:
Tutti coloro mi hanno commentata, cioè baby dark,
chidori_chan, darkangelodette92, mewby, Ryashiro, Debi-chan90,
tuo_fan_sfegatato (ke alla fine non mi ha detto il suo nome..), Ryan
Shirogane, Manu-chan, Marina12, kagome0090, MewEle, Hermy6
Tutti coloro mi hanno sostenuta
Tutti coloro hanno letto la ff anche
senza commentarla (ma siete ancora in tempo, se vi va… ^^)