I passi dell'amore

di tom angel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PROLOGO ***
Capitolo 2: *** Illusione ***
Capitolo 3: *** Dolore ***
Capitolo 4: *** Chi sei? ***



Capitolo 1
*** PROLOGO ***


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Alice Cullen

PROLOGO

Io, Alice Cullen,un vampiro vecchio di data,senza ricordi e passati,vivevo a Forks con la mia grande famiglia.Vi chiederete cosa potessi volere di più?

Beh,volevo l’amore,quell’amore vero,con l’A maiuscola,quell’amore che è raccontato nelle favole..quando il principe salvava sempre la sua principessa..volevo quel “vissero felici e contenti”

Quell’amore che molte volte sogniamo ad occhi aperti..Romantico,Passionale,Misterioso,Intrigante,Provocante,Eccitante,incandescente,accattivante..

Cari lettori ho cambiato il corso della storia di Stephenie Meyer per movimentare la vita di Alice Cullen..Non ho toccato la vita dei protagonisti,Bella e Edward,ma ho solo tolto Jasper e messo un altro personaggio nuovo.Non mi uccidete perché adoro anch’io la coppia J-A ma..

Se Alice Cullen,non avesse incontrato Jasper Hale subito dopo che era stata trasformata?Se Jasper entrasse nella storia solo dopo la nascita di Nessie?se si fosse perso tutta la storia e nel fra tempo Alice avesse incontrato qualcuno che le ha fatto perdere la testa?Se fosse stata single per tutto il periodo in cui Edward s’innamora,si lascia con Bella?Nella battaglia con Victoria e volturi?

E se Proprio nell’ultima battaglia avesse incontrato Justin e si fosse innamorata perdutamente di lui?Ma chi è Justin e soprattutto cosa nasconde alla famiglia Cullen?la sua vera natura oppure che ha a che fare con i Volturi?Un nemico,traditore oppure..??

Scopritelo leggendo questa storia che era stata già pubblicata ma che avevo preferito cancellare e riscrivere in quanto non mi appagava pienamente..

Ditemi cosa ne pensate e spero che vi piaccia il prologo..mi piaceva mettere un Alice un po’ sognatrice ma il suo primo amore sarà un po’ struggente..Beh, in fondo prima di trovare il vero principe azzurro, Jasper, Alice dovrà scoprire di persona la differenza tra infatuazione e AMORE..

RECENSITE pleaseee

Meron

Ma non sempre tutto va come vogliamo ed io ero stanca di aspettare il principe azzurro. Edward,mi aveva sempre presa in giro per la mia testardaggine. Poiché ero una vampira,la mia bellezza ammaliava tutti gli uomini ma neanche fra gli umani,come Edward,avevo trovato qualcuno cui donare il mio cuore.Nella mia lunga vita,in effetti avevo usato divertirmi un po’ con gli uomini,senza nessuna storia seria. Però..il gioco a un certo punto mi annoiava e all’improvviso lasciavo tutto così come avevo cominciato.Non avrei mai pensato d’innamorami di un biondino che assomigliava più a un leone che a un vampiro. Ma quello arrivò dopo.Quell’amore che avevo sognato così intensamente,cominciò per me spezzando,dividendo in mille pezzi il mio cuore. Jasper non fu il mio primo amore della mia nuova vita..Ci fu lui che rubò il mio cuore per non restituirmelo mai più.

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Capitolo 2
*** Illusione ***


Illusione…

I passi dell’amore

Illusione..

CAP 1 pov Alice

Image and video hosting by TinyPic Ero ferma ormai da una ventina di minuti, alla ricerca di qualcosa d’interessante da fare. Non era da me ritrovarmi in questo stato:le mie giornate erano sempre piene ma oggi,ignara del motivo,mi trovavo con la testa vuota. Forse era la voglia di stare un po’ da sola. A riflettere magari.

Ok magari fare lo shopping poteva distrarmi ma per la prima volta in questa seconda vita,neanche quello mi allettava facendomi sentire meno,quel vuoto che avvertivo nel mio cuore ..No neanche quello!

A maggior ragione,non potevo massacrare quella brontolona di Bella,acconciandogli i capelli in un modo adeguato e trovandola qualcosa di decente e apprezzabile da mettere. Ma io mi ero sempre divertita un sacco:poi come potrebbe bastare una semplice coda o una passata con la piastra quando avevi un marito da favola?Sicuramente non la invidio,ma comunque non è proibito ammirare proprio fratello no?

Ma in quella sera autunnale,dove il cielo era coperto di uno strato di nebbia, non avevo nient'altro da fare che sentire il rumore della pioggia che cadeva sul tetto intensamente. Edward e Bella erano andati al loro posto preferito a fare gli sporcaccioni.:La radura.

Carlisle ed Esme avevano finalmente staccato ed erano andati a caccia. Per un attimo mi persi nelle mie visioni,percorrendo e perlustrando la vita dei miei familiari. Quindi mi riebbi,decisi di andare nella camera di Nessie.Il suo futuro era un muro inaccessibile. Appena feci l’ingresso nella stanza della piccola,ebbi la conferma di quello che avevo visto..Sbuffai scocciata e uscii dalla stanza ma prima di ciò,nell’aria chiusa della stanza,riconobbi l’odore del cane.

“preferisce stare con quel puzzolente invece con la sua carissima Zia?”

Uffa,detestavo non vedere il suo futuro quando stava con quel cane. Ormai erano passati due anni dall'ultima volta che noi vampiri,per la seconda volta,c’eravamo alleati con i licantropi e grazie alla mia ricerca e idea(beh, lo posso dire)geniale,eravamo riusciti a vincere con un gran risultato e trionfo. I volturi se ne erano andati con la stessa"eleganza" con la quale erano venuti.

Però proprio lì che la MIA Storia aveva avuto inizio. A causa di quella circostanza conobbi il mio fidanzato Justin,un nomade che era venuto per difendere mia nipotina dai volturi come,tanti altri. Sbuffando scesi le scale fino al secondo piano, dove si trovava la stanza che condividevo con Justin.Infondo al corridoio c'era la stanza di Rose ed Emmett.La casa era avvolta in un immenso silenzio,ma all'improvviso un rumore schiacciante mi costrinse a tapparmi le orecchie. Mi concentrai meglio per udire cos'era e da dove veniva. Trattenendo le risate,percorsi il corridoio e in un attimo fui davanti alla porta di Emmett e Rose e,sicura che non mi avrebbero sentita arrivare,(impegnati com’erano a fare sesso già da stamattina)bussai forte. Rose mi rispose con una voce roca:

-Vattene Alice. Che vuoi?-

Poi sentì un sussurro -se dovevi scegliere un momento migliore ci sei riuscita..-

-Scusatemi ma vi siete resi conto che rumore fate?se continuate così fra poco, dobbiamo cercare una nuova casa- dissi un po’ in colpa per averli disturbati.

Ero consapevole cosa potessero provare in quell’istante. All’improvviso mi venne in mente da quanto tempo non passavo quei momenti con Justin,né da quanto mi sussurrava una frase d’amore. Forse perché ultimamente era sempre fuori,impegnato in chissà quale cosa. Comunque quei momenti bellissimi passati con lui,a fare l'amo..

Mentre sognavo ad occhi aperti due voci all'unisono, mi distrassero

-Un po’ di privacy c’è concesso?-

- Ops scusate!Volevo solo avvertirvi che sembrate due vergini che hanno gli ormoni impazziti-

-S scusa?-mi chiese Emmett colto all’improvviso con una voce un po’ arrabbiata. Mi morsi le labbra per non scoppiare a ridere e sgattaiolai via incamminandomi verso la mia stanza. Chiusi la porta senza far rumore e mi avviai verso il mio comodino che si trovava vicino al letto matrimoniale e dal primo cassetto,presi una rivista di matrimonio. Andai verso il letto,annoiata. La prima pagina era coperta dalla foto di Brad Pit e Angelina Jolie,con abiti matrimoniali molto eleganti,con un sorriso particolare. Brad Pit teneva con il braccio sinistro la mano di Angelina e l'altro era intorno alla sua vita. Invece lei, con l’altra mano libera che non stringeva quello del marito,accarezzava il suo volto. Sicuramente era la foto del loro matrimonio,presa da qualche parte da un giornalista e pubblicata lì .Infastidita,non so nemmeno io da quel gesto in parte intimo, cominciai a sfogliare le pagine piene d’interviste dei due piccioncini senza avere il minimo interesse della lettura. Continuai a cambiare pagina cercando il motivo per cui ero infastidita,da quella foto così semplice e banale, ma la risposta mi arrivò,come in un lampo di flash e sul mio volto si disegnò una profonda e amara tristezza. Il motivo era che già da un po’ non sopportavo di vedere le coppie felici,poiché mi turbava molto,dato la freddezza continua del mio fidanzato,da circa un mese e anche di più,nei miei confronti,così distante e lontano.

Ma quello che mi dava ancora più nervi era che il mio caro fratellino non riusciva a sentire i suoi pensieri da circa tre settimane. Certo anche nel periodo in cui lo avevo conosciuto e i nostri rapporti avevano cominciato a diventare più solidi,Edward come il solito aveva fatto il geloso. Faceva l’investigatore nella sua mente. Infatti scoprii che la mente di Justin era diversa da tutti gli altri. Ed Riusciva a capitare solo una frazione di pensieri,talmente pochi e sfuggenti che ogni qualvolta s’innervosiva. E tutti c’eravamo chiesti se Justin non avesse un potere simile a quello di bella ma essendo vampiro da molti anni,i poteri sarebbero dovuti venire fuori. Ma adesso la situazione si stava facendo complicata al passar dei giorni. è come se si stesse creando uno scudo dentro la sua testa,ma non riuscivo a capire come mai.

Mi davo della stupida. Sentivo la sua mancanza appena lui si allontanava di poco. E odiavo fare l’appiccicosa e la fidanzatina gelosa. In passato ero stata sempre io a fare le regole del gioco,mai niente di serio ovviamente. Non sopportavi di rimanere single aspettando il mio principe azzurro,leccandomi i baffi,come aveva fatto Edward.

Ma questa volta invece era cambiato tutto.

Anche se in questo momento avrei voluto andare a indagare nel suo futuro,per sapere dove si trovava,mi trattenni dal farlo. Scossi la testa per cancellare quel pensiero.

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Probabilmente starà cercando di farmi un regalo(agli uomini ci vuole un anno per scegliere il regalo giusto) oppure una sorpresa(poiché era vicinissimo il nostro anniversario) cercai di convincermi. Sapevo che era molto difficile sorprendermi,per ciò lo lascia libero. Senza intromettermi. Smisi di far finta di legger e misi a posto la rivista. Guardai l'orologio che si trovava sul mio polso : 18:30 “,ancora?!” esclamai sorpresa. Nessie non era l'unica a non essere tornata a casa:Edward e Bella erano sicuramente nella radura a fare chi sa quale "sport".Carlisle ed Esme stavano tornando dalla caccia e lui..?

Era su Justin che molte volte Edward aveva sospettato. All’improvviso mi accascia per terra. Non volevo ricordare quella litigata con Edward.Nonostante ciò i miei pensieri tornarono prepotenti,nel ricordo di quella sera:

Flash back

-Alice quando hai visione su di lui non ti capita mai di avere l’impressione che stai per vedere qualcosa,ma è come se ci fosse un muro che ti ostacola ad avvicinarti al pensiero più importante?A me succede,sai,quando leggo nella sua mente, sento,ma c’è qualcosa che vuole nasco..-

-Non dire “nascondere” Edward perché sai che anch’io quando voglio nascondere qualcosa, nessuno riesce a scoprirmi niente,nemmeno tu fratellino..-

Edward mi rivolse un’occhiataccia ma io feci finta di niente.

-Lo so,lo so. Ha questo potere di saper risaltare i pensieri che vuole lui e nascondere quello che sente per non farlo sapere. Anche a me succede quando ho le visioni su di lui. Forse è un potere suo,saper fare quelle cose e magari non si sente ancora al sicuro di condividere i suoi pensieri con voi-

-Invece con te l’ha fatto?-mi chiese Edward con un trionfo dipinto sul volto e un po’ di tristezza.

-No,non l’ha fatto-ammisi abbassando la testa sconfitta. Edward mi abbracciò di slancio,facendomi sentire al sicuro.

-Non ti preoccupare per me,lui mi ama non mi farebbe mai del male e tu lo sai vero?-

-Uhm..Alice. Perdonami perché voglio incoraggiarti in quest’amore,come tu hai fatto con me. Ma non voglio neanche mentirti:non l’ho mai sentito dire che ti ama. Certo prova un’attrazione fisica ma non credo che sia quello che cerchi tu. Forse sono io che sono preso troppo da Bella e Nessie.. -

- Edward non ti preoccupare per me. Infondo me la sono sempre cavata bene,perché questa volta dovrebbe andare diversamente?Poi sono sicura che lo pensa ma lo nasconde dietro al “muro”-

-A proposito del suo forse “potere”,vado a parlare con Carlisle -

-No,ci vado io-

- Edward mi raccomando. Me l’hai promosso. Non t’intromettere-

Fine Flash Back

Scossi la testa per prendermi da quel ricordo che risvegliava in me una diffidenza nei confronti di Justin. Se fossi stata umana, sarai arrossita come una ladra. Lui mi amava,non ci avrebbe mai fatto del male,e poi avrei avuto una visione se avesse progettato qualcosa contro di noi.

Ma quella sensazione non svanii. Benché stesse con noi da due anni,perché avrebbe progettato qualcosa adesso e non prima?

L’arrivo dei miei familiari mi distrasse da quel pensiero assurdo. Quando scesi di sotto,Edward si voltò a squadrarmi.

-Ho qualcosa che non va?- chiesi guardandolo con le sopracciglia aggrottate. A quanto pare stava leggendo i miei pensieri. Cominciai a cantare in arabo.

-Mi chiedevo come mai non stessi svuotando i negozi di Seattle..-

-Oddio Edward,cosa c’è stato nella radura a distrarre il tuo cervellino perfetto,oltre Bella ovviamente,da non farti accorgere che oggi è domenica?-lo sfottei

Ma prima che potesse rispondermi,arrivò Emmett con un commento acido.

-Sicuramente era impegnata a rompere le palle a noi,impegnati a scopare alla grande -

Proprio in quel momento,entrò Esme con Carlisle e lo fulminò con un’occhiataccia.

-Emette ma per favore,modera il tuo linguaggio.-

-Scusa mamma-disse Emmett chinando la testa.

Mi girai sorpresa verso il nuovo educato Emmett,stupefatta dal tono che aveva acquisito. Proprio in quell’istante,a bassa voce,come se non lo sentissero,mi disse

-La prossima volta che provi a interrompermi mentre Scopo..-

Ma quest’ultimo fu sgridato da Esme,che un attimo prima,aveva il viso più dolce del mondo,per aver sentito solo quella parola “Mamma” che ogni volta la mandava a mille. Lì lasciai immersi nella discussione e ridendo sotto i baffi,mi diressi verso l’uscita per prendere un po’ di aria. Cominciai a correre verso una meta che neanche io conoscevo. All’improvviso mi fermai e annusai l’aria,per sapere dove mi trovavo. Proprio in quell’istante,una scia a me familiare,mi arrivò alle narici:Justin. Sospirai di sollievo contenta di averlo trovo e iniziai a seguire le sue tracce. Quando ormai mi sembrava di averlo raggiunto,cominciai a osservare il posto che mi circondava. Era una foresta grande,con alberi che si stagliavano in alto e la nebbia immersa fra gli alberi.

Con un passo lento m’incamminai verso lui e scostai una foglia dell’albero di fronte a me, che mi ostacolava la vista. Annusai meglio l’aria e percepii un altro odore un po’ nauseante. Per vedere meglio la scena,feci un passo avanti. Lentamente i miei occhi dorati si seccarono,scorgendo quello che non si sarebbero mai aspettati.

Colui che amavo fino a pochi istanti prima,era sdraiato sull’erba,in questa radura inconscia del suo doppio gioco a me ignaro. Quel fisico asciutto e muscoloso,lo faceva assomigliare più a un dio greco. I suoi occhi neri con l’iride rosso sangue, che ogni volta mi facevano dimenticare di esistere,desiderai di non averli mai incontrati.

Le sue braccia,mille volte accarezzate da me,erano intorno alla vita di una ragazza con un corpo longilineo e abbronzato. I capelli di un castano scuro,le coprivano il viso a forma di cuore. I suoi occhi erano neri come la notte ma nonostante questo non competeva minimamente con il mio fisico minuto e aggraziato. Vedere quello spettacolo tuttavia orribile e allo stesso tempo dolce e senza colpe,mi spezzò il cuore,quel cuore fermo che aveva conosciuto l’amore per la prima volta da secoli.. Image and video hosting by TinyPic

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Capitolo 3
*** Dolore ***


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Capitolo 2

Pov Alice

Dolore

Non riuscivo a credere a quello che vedevo. Per accettarmi che non stessi interpretando male ciò che avevo visto, chiusi e aprii gli occhi,per più di una volta. Ma era impossibile,non poteva essere lui con quella stronza lì.

Il mio cuore si strinse in un pugno doloroso.Non riuscivo a provare niente.Era come se fossi stata catapultata in un incubo orribile, riportata lì per forza,dal mio regno felice e roseo.

Dolore,Dolore e ancora Dolore.

Era l’unica cosa che mi teneva in piedi,in quella radura maledetta. Mi appoggiai a un albero,poiché in quel momento non sentivo e provassi niente. Mi sentivo come se la terra si fosse sbriciolata sotto i miei piedi

“Just..No meglio non pronunciare il suo nome” ripetei dentro di me.

Nonostante ciò,il dolore non era stato mai così intenso come in quel momento.Vederlo con i miei occhi i suoi atteggiamenti verso di lei;il modo in cui la coccolava, in quel luogo isolato, abbracciati come se il resto del mondo non esistesse per loro. Ma chi volevo prendere in giro? Con un brivido in tutto il corpo ammisi che non potevano essere dei semplici amanti:Erano una coppia.Solo a pronunciare quella parola la gola mi bruciò,non di sete, ma di un dolore che mai avrei immaginato di provare in questa seconda vita. Sospirai per calmarmi e per rallentare un po’ il tremolio del mio corpo, ma soprattutto quello del mio cuore, spezzato da una creatura alla quale io avrei dato tutto

Ripensai a quello che mi era successo negli ultimi trenta minuti,e decisi che un piano mi avrebbe fatto comodo.Per prepararne uno impiegai pochi minuti.Il mio cervello lavorava veloce,senza soffermarsi sul particolare,pensando un piano di vendetta. Abbandonai la mia tana e corsi via senza far rumore e lasciando indietro il mio inferno personale. Image and video hosting by TinyPic Corsi come non facevo da molto tempo,corsi per dimenticare,per lasciare i pensieri che mi assillavano,

finché le mie preoccupazioni s’interruppero alla vista della villa. Da fuori riuscivo a distinguere i movimenti di Rosalie ed Emmett, avvinghiati sul divano ad amoreggiando passionalmente,come se quello che avevano fatto sta mattina non fosse stato sufficiente. A parte Bella, Nessie e Jacob,c’erano tutti.Grazie alla mia sfortuna,c’era anche Edward,questo significava:

“Entrare senza il minimo pensiero su di Lui

“Fingere di essere felice come una pasqua ”

Entrai con un sorriso dipinto in faccia,come se tornassi da una normale passeggiata,non di chi ha beccato suo raga….

Che sbadata! Mi girai verso Edward per controllare se aveva sentito qualcosa.Edward era impegnato a vedere lo sport,cosa interessante poi, non aveva badato me.Esme stava cucinando una torta per Nessie. Carlisle era nel suo studio a leggere un libro di medicina.Poi rivolsi la mia attenzione a Edward.

“Forse ha fatto finta di non sentirti” mi suggerì una voce dentro la mia testa.Scrollai tutti i pensieri di dosso e con un passo di danza, m’incamminai verso le scale,salutando con un cenno Esme.Nel frattempo cominciai a tradurre l’inno nazionale di Russia in greco.

-Tesoro che hai? ti è successo qualcosa?-mi domandò preoccupata,fermandomi in mezzo alla scala.

“Mazza!” pensai sorpresa.. Dovevo essere proprio depressa per non riuscire a convincere neanche Esme.Cercai di sorridere un po’ ma la mia fu solo una smorfia.Inghiottii la saliva lentamente e la salutai come al mio solito con allegria.

-Ciao mamma- dissi baciandola sulla guancia -Che dovrebbe succedere poi? - lei aggrottò la faccia per valutare se nascondevo qualcosa.

Feci una faccia innocente per convincerla. Image and video hosting by TinyPic

-Mamma sono solo stanca, vado in camera.Se ti serve aiuto per cucinare,chiamami-

-Alice,da quanto è che i vampiri si stancano?poi c’è Rose che aspetta, di essere utile,quindi vai tesoro-mi disse

Quanto avrei voluto saltarle al collo e piangere, sfogare tutta la rabbia che avevo accumulato dentro di me. Ma quella era una cosa che

riguardava me.Non volevo coinvolgere la mia famiglia,soprattutto Esme.Girai i tacchi e mi avviai verso le scale,continuando la traduzione da dove l’avevo lasciata.

Senza guardare nessuno,salii le scale velocemente e mi rinchiusi dentro la “nostra” stanza.L’aria fredda entrava dalla finestra aperta,senza sfiorare la mia pelle dura e fredda.Andai verso lo stereo e misi uno dei miei brani preferiti di James Blunt.

La melodia di Goodbye my lover partì con una malinconia che mi fece deprimere ancora di più.Mai prima di quel momento,mi era sentita una bambina.Piccola e indifesa.

Did I disappoint you or let you down?
Should I be feeling guilty or let the judges frown?
'Cause I saw the end before we'd begun,
Yes I saw you were blinded and I knew I had won.
So I took what's mine by eternal right.
Took your soul out into the night.
It may be over but it won't stop there,
I am here for you if you'd only care.
You touched my heart you touched my soul.
You changed my life and all my goals.
And love is blind and that I knew when,
My heart was blinded by you.
I've kissed your lips and held your head.
Shared your dreams and shared your bed.
I know you well, I know your smell.
I've been addicted to you.

^^

Ti ho deluso o abbandonato?
dovrei sentirmi in colpa o lasciare che
i giudici mi guardino male?
perché ho visto la fine prima che iniziassimo
si, ho visto che tu eri cieco
ed io sapevo di aver vinto, quindi
ho preso quel che era mio per diritto divino
Ho preso la tua anima durante la notte
potrebbe essere finita ma non finirà lì,
sono qui per te se tu solo te ne importassi
hai toccato il mio cuore, hai toccato la mia anima
hai cambiato la mia vita e tutti i miei obiettivi
e l'amore è cieco e l'ho saputo quando
il mio cuore era accecato da te
ho baciato le tue labbra
e stretto a me la tua testa
ho diviso con te i tuoi sogni e il tuo letto
ti conosco bene, conosco il tuo odore
ho aggiunto la mia persona alla tua
sono diventato dipendente da te

Mi sedetti sul balcone e guardando il tramonto,cominciai a singhiozzare come solo una bambina sa fare,come una creatura che ha perso tutto.

Adesso vedevo in prima persona cosa significava non essere amati.

“Lui non ti merita… .Lui non ti..”

Continuavo a ripetermelo,ma sapevo che quelle parole sarebbero servite solo a farmi soffrire la pena dell’inferno.La colpa era

solo mia:Io dovevo aprire gli occhi,era il mio dovere controllare il futuro.Anche il mio potere si prendeva gioco di me.Io che ero sempre stata forte anche nelle situazioni assurde,ora ero io quella che doveva essere sorretta,presa in braccia.Poiché ormai mi sembrava tutto inutile,perduto.La mia intera esistenza.Ma il mio orgoglio non mi permetteva di chiedere aiuto agli altri.Le parole di quella canzone stupenda e allo stesso tempo chiara in quella situazione,mi fecero annegare nei ricordi che avrei voluto cancellare.

Il giorno seguente sarei tornata in quel luogo,per vedere la sua faccia,Lei che mi aveva portato via l’unico amore della mia vita.Mi sarei vendicata ad ogni costo,l’avrei fatta camminare sul fuoco,facendola desiderare di non essere mai nata.Almeno così avrebbe capito cosa stessi passando in questo momento.. Image and video hosting by TinyPic

Ciao a tutti..Anche se un po’ corto sto cap spero che vi piaccia..recensite per favore e accetto tutti i commenti dai su su..

alice90cullen: Grazie mille..Spero che questo cap ti sia piaciuto..Recensisci please..un bacio grande

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Capitolo 4
*** Chi sei? ***


Capitolo 2 Pov Alice
Chi sei?

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Davanti a me si stagliava una luce cristallina, misto da un colore arancione chiaro e di un azzurro celeste che annunciava il sorgere del sole. Ma i miei occhi erano come un vetro trasparente. Non erano in grado di cogliere quello spettacolo mozza fiato che si presentava davanti come un quadro dipinto. Avevo passato tutta la notte, seduta su questo balcone, con i pensieri che andavano da una parte all'altra. Tuttavia il dolore che avevo provato nella radura sembrava diminuito, quasi sparito. Pensai che fosse a causa dello shock, poiché fermarmi su un pensiero fisso per tutta la notte avrà attenuato il dolore, tramutandolo in rabbia. Da una parte ero sollevata, anche se avevo passato tutta la notte a lacerarmi come una masochista, come se qualsiasi emozione che non fosse dolore mi sarebbe aiutato. Rabbrividì al pensiero. - Ali cosa fai qui fuori?- chiese una voce profonda, facendomi prendere un colpo. Mi girai di scatto come una tigre selvaggia che osserva la sua preda. Mille pensieri tornarono alla mia mente, lasciandomi spiazzata.. Lui che l'accarezza, Lui che la bacia, Lui che dimentica Noi. Il nostro passato e presente cancellando qualsiasi futuro che potevamo costruire. Il disprezzo che avevo provato nella radura tornò prepotente, schiacciandomi come non mai. Mi sorpresi di non averlo sentito entrare. Non ero mai stata vittima nella mia vita da vampira. Sempre predatrice, Sempre stata quella che prevedeva tutto e sapeva tutto. Questa volta invece mi sentivo come se il mondo avesse iniziato a girare al contrario. Mi sentivo fragile.. Mi sentivo Umana..! Scossi leggermente la testa per gettare lontano questi pensieri e rivolsi la mia attenzione al viso di Justin, ai suoi occhi rossi dorati, accentuati da una sfumatura di marrone sui contorni. Lessi nel suo sguardo un punto di domanda. Sapevo cosa stava pensando e mi alzai di scatto continuando ad avere il suo sguardo bruciante sul mio corpo. Il mio primo istinto sarebbe stato quello di saltargli al collo e staccarglielo ma strinsi forte i pugni, come per controllarmi. Dovevo essere cauta perché avevo una sensazione brutta da qualche giorno che mi ricordava quella avuta 4 anni fa con la gravidanza di Bella e da lì l'inizio di tutto. - Dove sei stato?- lo chiesi andando verso il bagno per sciacquarmi la faccia. Ma ero stupida se pensavo di levarmi il suo sguardo di dosso cambiando semplicemente stanza. Mi seguì imperterrito in bagno. Mi afferrò il braccio sinistro e con una mossa veloce mi sbatté contro il suo petto. Feci in tempo a bloccarlo con le braccia prima di perdere equilibrio. -Cosa vuoi?- gli urlai contro, alzando il tono di scatto. - Sei strana.. Ali, per favore non cambiare sguardo e guardami negli occhi. Cos'hai? è successo qualcosa? Non ti ho mai vista così..- Era come se mi avessero ficcato un coltello dritto al cuore, come se mi avessero tolto l'aria dai polmoni e bruciata viva. Come si permetteva a domandarmi con la faccia preoccupata, come se gli importasse di me, se stavo bene o no. Non sapevo cosa fare, da dove iniziare ma l'istinto fu più forte di tutto, del controllo che mi ero imposta di avere, del piano che stavo escogitando. La sua pena fu la mia arma. Staccai il mio braccio dalla sua stretta forte, allungando il passo verso il suo fisico imponente. Avvicinai talmente tanto il mio viso al suo che potevo sentire il suo alito fresco sul mio naso. Lo guardai dritta negli occhi con uno sguardo di sfida e disprezzo. -Non ti permettere mai più a toccarmi Justin. Come hai potuto farmi questo? Con quale coraggio sta mattina ti sei svegliato e mi hai detto ti amo per poi uscire da questa casa e ripeterlo ad un'altra? - bloccai il respiro per non poter neanche minimamente sentire il suo odore, osservando con attenzione i suoi occhi trasformarsi da increduli a paurosi. - Come hai potuto? Ti ho fatto sentire parte della famiglia, ho discusso con loro per te.. Avrei dato tutto per te.. come hai potuto farmi questo? Che uomo sei..- Senza finire la frase, mi accasciai per terra come un sacco di patate ma prima che potessi toccare il pavimento, Justin mi prese tra le sue braccia sorreggendomi forte. - Non ti azzardare a toccarmi- gli urlai contro scaraventandolo contro il muro. Justin volò contro i vetri dell'armadio frantumandoli e facendoli finire per terra. Si alzò di colpo sbalordito. Non gli diedi tempo di reagire che corsi contro di lui e prendendolo per le braccia. Non si oppose e non fece resistenza, forse per lo shock oppure per non farmi incazzare di più. Mi seguii, saltando con me dal balcone e per poi lanciarsi sull'albero di fronte, inoltrandoci nella foresta immensa. Ci inoltrammo in mezzo agli alberi, assaporando sulla pelle i primi luci del mattino. Mi fermai al primo tratto che mi sembrava abbastanza lontano dagli occhi e orecchie indiscrete. Mi voltai a guardarlo. Aveva uno sguardo addolorato, come se gli dispiacesse. Per favore! Si accarezzò con una mano i folti capelli castani risaltando le spalle curve, come se portassero sopra un dolore enorme. Mi avvicinai a lui un'altra volta ma fu più pronto di prima e si scostò indietro sollevando le mani in segno di resa. Ma non gli diedi importanza e continuai a inseguirlo. Quando finalmente si decise a fermarsi, liberai i polmoni dalla loro chiusura, riempendoli di un'aria fresca. -Lasciami spiega..- non lo feci finire di parlare che mi avventai contro di lui, come avevo immaginato e sognato questa notte. Le mie mani stringevano con una stretta ferrea il colletto della sua camicia. Il mio corpo era attaccato al suo e con una forza incredibile lo trascinai con me in avanti fino a quando il suo corpo non si scontrò contro un albero. Justin si lasciò sfuggire un gemito di dolore accompagnato da una smorfia di rassegnazione. Staccai le mani da lui e mi allontanai leggermente. Lui non si lasciò spaventare poiché iniziò a camminare verso di me. Mi voltai dall'altra part senza riuscire a contenere il dolore che mi offuscava la vista. Iniziai a singhiozzare senza poter versare una lacrima sul viso. Stavo precipitando nei luoghi più oscuri della mente e sentendo le crepe spezzate del mio cuore. Cos'è l'amore infondo? Quella momentanea assenza del dolore ma ora non potevo non cercare di combatterlo. Non volevo finire così. Chi lo vorrebbe infondo? All'improvviso mi sentii stringere da dietro, come se fosse un abbraccio consolatorio. Mi girai di scatto stringendo gli occhi in due fessure. Le mie braccia si mossero automaticamente. Gli mollai uno schiaffo che arrivò a voltargli il viso dall'altra parte. Rimase immobile come una statua. - Lasciami spiegare.. Fatti dire le cose come stanno. Tu non sai molte cose.. ci sono dietro cose pericolose e sono arrivato a farti questo perché non mi trovo in una posizione di scegliere..- si massaggiò il viso con una mano. Quel gesto non poté non provocare un piccolo sorrisetto di soddisfazione sul mio viso. -Di cosa parli?- gli domandai curiosa senza capire però dove volesse andare a parare. Poi con rabbia replicai – Cosa c'è? C'è qualcuno che ti obbliga a tradire la tua ragazza? C'è qualcuno che ti costringe ad amarmi? Dimmelo cazzo.. Dimmelo Justin- I singhiozzi soffocati già da prima, tornarono a galla soffocando le mie ultime parole. Colpii il suo petto muscoloso con rabbia, quasi come se fossi una bambina, con i pugni contro il suo petto. Lui mi bloccò le mani quasi subito, osservandomi imperterrito. Si coglieva dai suoi occhi che non aveva la minima idea di come fare per poter interagire con me. Era come se dovesse spegnere una macchina in fiamme ma non sapesse da che parte cominciare. Ma quello che non capii io, fu il dolore continuo che colsi nel suo sguardo. Non un dolore qualsiasi per avermi fatto soffrire ma come se un pezzo di sé, una parte di lui gli mancasse. Non potevo permettermi di pensare che lui stesse soffrendo come me. Cercai di dargli un pugno più forte di quello precedenti ma questa volta il suo tentativo di fermarmi funzionò a tal punto che non riuscivo a muovere nessuna delle mie mani. -Io non voglio farti del male e mi sto distruggendo per come puoi stare in questo momento ma se mi ascolti capirai tutto..- la sua era quasi una supplica, una preghiera, di una persona che si vede dare l'ultima possibilità. -Non posso Justin.. Non un'altra delusione, un'altra promessa, bugia.. - sussurrai con una voce spezzata. -Allora se non vuoi ascoltare mi rimane solo un'unica possibilità. Farti vedere cosa manca alle tue visioni e perché non puoi vedermi, cos'è sembrato strano a te e ad Edward sin dall'inizio, il mio odore, i miei strani atteggiamenti..- si fermò per un secondo, abbassando gli occhi verso l'erba verde. Poi li alzò più determinato che mai e disse – Guarda con i tuoi stessi occhi allora.. Questo è ciò che sono- Non riuscivo a capire niente, dove volesse arrivare mentre lo osservavo andare al centro della raduna, sotto alla dritta luce del sole mattiniero. Si tolse lentamente la maglietta, scoprendo il suo fisico statuario. Aprì leggermente la bocca scoprendo i canini da vampiro poi si inginocchiò in una posizione tipo da corsa. I suoi capelli castani chiari divennero più scuri quasi neri, le sue braccia muscolose cominciarono a coprirsi di una folta peluria nera, come le gambe e tutto il corpo. Presa dal panico, indietreggiai, portando le mani tremanti sulla bocca. Un urlo soprannaturale squarciò tutta la foresta dandomi una scossa fin dentro all'ossa. Justin lanciò ancora un altro urlo, mentre tutta la schiena e la colonna vertebrale cominciavano a inarcarsi all'interno del corpo. Non sapevo se dover scappare oppure rimanere ad assistere a una scena mai vista prima. Vederlo urlare così, con una sofferenza negli occhi, ora di un verde acceso quasi smeraldo, mi tenne attaccata al suolo, senza poter muovere neanche un muscolo. In pochi secondi, quello che sapevo, conoscevo del mio fidanzato si annullarono, comparendo al suo posto un animale alto, con uno sguardo penetrante, fiero e con un'altezza doppia dalla mia che arrivava con la sua ombra a coprirmi tutta. Fu in quel momento che tutto tornò al suo posto, come un puzzle che si ricompone di tutte le sue parti finite diventando un tutto intero. Quello che avrei mai immaginato cioè Il mio fidanzato un licantropo! Un Vampiro un Licantropo!

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