la vacanza che mi stravolse la vita

di missredlights
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** l'inizio di un viaggio ***
Capitolo 2: *** we are young! ***
Capitolo 3: *** up and down ***
Capitolo 4: *** gli occhi del cielo ***
Capitolo 5: *** le terme ***
Capitolo 6: *** la serpe ***
Capitolo 7: *** good girls gone bad ***
Capitolo 8: *** un giorno da dimenticare ***
Capitolo 9: *** ACCIDENTALLY IN LOVE 1 PARTE ***
Capitolo 10: *** ACCIDENTALLY IN LOVE 2 PARTE ***
Capitolo 11: *** L’AMORE CON LE SEMBIANZE DI UN RIVALE ***
Capitolo 12: *** marionette e sabbia ***
Capitolo 13: *** LA NOTTE PIU’ BELLA DELLA MIA VITA 1 PARTE ***
Capitolo 14: *** LA NOTTE PIU’ BELLA DELLA MIA VITA 2 PARTE ***
Capitolo 15: *** come profumo d'incenso... ***
Capitolo 16: *** buon compleanno Temari! ***
Capitolo 17: *** chi va e chi resta ***
Capitolo 18: *** vita a new york parte 1.. ***
Capitolo 19: *** vita a san pietroburgo parte 1.. ***
Capitolo 20: *** vita a parigi parte 1.. ***
Capitolo 21: *** vita a londra parte 1... ***
Capitolo 22: *** vita a monaco parte 1... ***
Capitolo 23: *** buon compleanno matsuri! ***
Capitolo 24: *** VITA A NEW YORK PARTE 2… ***
Capitolo 25: *** VITA A SAN PIETROBURGO PARTE 2… ***



Capitolo 1
*** l'inizio di un viaggio ***


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Il cellulare squilla, vedo che mi è arrivato un messaggio. Prendo il cellulare e lo leggo.

“ Hinata non ti dimenticare di portare la piastra! Dentro la mia valigia non ci entra!”

 Sorrido. Ops che sbadata. Il mio nome è Hinata.. Hinata Hyuga. Ho diciotto anni e mi sono appena diplomata alla scuola superiore di Konoha. Io e le mie amiche stiamo per partire per i caraibi come regalo di diploma. Vogliamo passare molto tempo insieme prima che ognuno di noi prenda la sua strada. Ino andrà a Parigi  a studiare moda e design, Sakura andrà a Londra a studiare giornalismo, Tenten andrà a studiare psicologia in a San Pietroburgo, Temari ha intenzione di diventare un’attrice professionista, mentre io, io voglio diventare una biologa marina e studiare in America. Ho appena finito di fare la valigia. Sorrido e vado a prendere la piastra.

“ Bene, dovrei aver preso tutto” dissi dando un’ultima occhiata alla stanza. “ Si, ho preso tutto.” Chiudo la valigia e la porto di sotto, nell’ingresso. Li trovo i miei genitori con mia sorella Hanabi.

“ Fatti sentire quando arrivi e comportati bene” disse con tono severo mio padre.

“ Divertiti tesoro” disse mia madre baciandomi sulla fronte. Hanabi mi guardava senza dire nulla. Mi fece una linguaccia e scappando mi disse “ Ci vediamo fra tre settimane.” Non stavo più nella pelle! Io e le altre saremmo andate nei Caraibi, per l’esattezza a Santo Domingo a passare le tre settimane più belle della mia vita. Una macchina venne a prendermi e mi portò all’aeroporto. Li trovai Sakura, Ino, Temari e Tenten. Avevano un sorriso che partiva da un orecchio e finiva nell’altro.

“ Siamo pronte?” disse Sakura.

“ Siamo in vacanza, ogni cosa è lecita e soprattutto LA CACCIA E’ APERTA!” disse Ino.

“ SIIIIIIII!” urlammo. La gente ci fissava in modo strano, noi ridemmo. Dopo un’ora ci imbarcammo e salimmo in aereo. Il viaggio sarebbe stato lungo, ma ne valeva la pena.

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Capitolo 2
*** we are young! ***


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Il viaggio fu lunghissimo. Da Tokio a Santo Domingo ci sono ben tredici ore di differenza! Per passare il tempo ci vedemmo molti film tra cui La verità è che non gli piaci abbastanza, La dura verità, Come farsi lasciare in dieci giorni. Giocammo a carte ma soprattutto parlammo. Parlammo del nostro futuro, delle nostre speranze e anche della nostra amicizia.

“ Anche se saremo in Stati diversi non perdiamoci di vista” disse Tenten che stava mangiando in quel momento del cioccolato fondente.

“ Ovvio, teniamoci aggiornate tramite posta elettronica” disse Ino. Bevve del caffè che per poco non sputò in faccia a Temari. “ Ma fa schifo questo caffè americano! Perché non posso avere del caffè italiano?”

“ Non puoi avere tutto dalla vita” disse Temari sorridendo.

“ Posso avere qualunque cosa e chiunque” disse Ino facendo la finta offesa. Ci mettemmo tutti a ridere.

“ Voi pensate che incontreremo qualche ragazzo carino?” chiese Sakura.

“ Speriamo e poi nessuno può resistere a cinque splendide ragazze!” disse Temari toccandosi i capelli in modo malizioso.

“ Vi devo tenere tutte a bada” risposi ridendo.

“ Hinata non fare la furba con noi. Sembri quella più timida di tutti ma sotto sotto” disse Tenten. Avvampai e risposi “ Non è vero!” Scoppiammo a ridere. Il viaggio non fu tanto pesante alla fine. Arrivammo all’aeroporto alle 21.00. Prendemmo con tutti gli altri l’autobus che ci avrebbe portati al villaggio turistico. Il posto era bellissimo. Un villaggio turistico immerso nel verde.

“ Questo posto è meraviglioso” dissi ammirando il paesaggio di fronte a me.

“ Non posso che darti ragione” disse Sakura. A tutte noi brillavano gli occhi. Il villaggio si presentava così: c’era un lungo viale con ai lati delle piante, andando avanti c’era a destra l’area ristorante che serviva per i pasti. A sinistra c’era la piscina, l’area per divertirsi e se andavi poco più avanti c’era l’oceano. Invece più avanti c’erano le camere dove alloggiare. Andammo in camera a sistemare le nostre cose. Avevamo preso due camere, una doppia e una tripla che comunicavamo mediante una porta. Ci facemmo una doccia e andammo e mangiare. C’erano piatti di ogni nazionalità. Era tutto buonissimo e dopo cena gli animatori ci fecero ballare. Ci divertimmo a ballare fra noi. Notammo con qualche dispiacere che non c’era nessun ragazzo, erano tutti anziani o persone dai trent’anni in su. Poco importava, l’importante era stare insieme e divertirsi. Alle 02.00 e qualcosa andammo a letto. L’indomani avremmo avuto una giornata movimentata…

“ Ma quanto manca ancora ad arrivare?” disse un ragazzo dai capelli biondi e gli occhi azzurri.

“ Baka non lamentarti sempre” disse un ragazzo dai capelli e gli occhi neri.

“ Ma voi due non fate altro che litigare?” disse un ragazzo dalla pelle bianca.

“ Che noia” disse un ragazzo con i capelli ad ananas.

“ Silenzio stiamo atterrando” disse un ragazzo dagli occhi quasi bianchi. Atterrarono e l’autobus li portò al villaggio. Andarono nelle loro stanze.

“ Allora Naruto dividerà la stanza con Shikamaru, Sasuke, Neji, e Sai, mentre io, Gaara, Kankuro, Kiba, Shino e Choji saremo nella stanza comunicante” disse un ragazzo con i capelli a caschetto.

“ Hey Rock Lee, perché stai decidendo tutto tu?” chiese Naruto.

“ Per me va bene come siamo messi” disse Sasuke entrando in stanza.

“ Anche per me” disse Shikamaru entrando con lui. Anche le loro camere comunicavano per mezzo di una porta. Entrarono tutti, si fecero una doccia e andarono a letto. Il viaggio li aveva sfiniti.

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Capitolo 3
*** up and down ***


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“ Su forza, siamo in ritardo!” dissi uscendo dalla stanza. Indossavo un costume lilla e dei pantaloncini. I capelli erano legati in una coda di cavallo. Le altre uscirono dalla stanza che ancora sbadigliavano. Mi misi a ridere e andammo a fare colazione. Dopo andammo in piscina dove si teneva una lezione di acqua gym. Ci levammo i pantaloncini. Eravamo tutte in bikini e cominciammo la lezione. L’istruttore, un certo Jiraya, mise una canzone molto bella: Billy More – Up and down. Divenni un fuoco quando vidi i tipi di esercizi che ci fece fare, ma non potei non sbuffare a ridere vedendo le facce di Temari e Ino. Incominciammo a tirarci l’acqua.

“ Hey baby
I like to see you move
come on free your body and dance into the groove
oh my guy I'll do everything you want
if we'll be together baby all night long
up & down on my body
make me feel your size daddy
move it on shake it on
are you ready?
you can kiss me and hurt me
hug me and hit me
deep deep inside
but don't fall in love with me..”

“ Mamma mia che sonno” disse Naruto uscendo dalla camera seguito da tutti gli altri. Videro un bel po’ di gente e poi la confusione che c’era in piscina. Rimasero tutti di sasso. Davanti a loro c’erano cinque ragazze bellissime che si bagnavano fra loro.

“ M..ma quella è nostra sorella!” dissero in coro Gaara e Kankuro.

“ Quella è mia cugina!” disse Neji guardandola con tanto d’occhi. Era cambiata parecchio. Sfortunatamente per loro le ragazze li sentirono e li guardarono. Temari e io ci stavamo mettendo le mani fra i capelli. Temari si avvicinò a loro con fare minaccioso.

“ E voi che cosa ci fate qui?” disse Temari con tono minaccioso a Gaara e Kankuro.

“ Vacanza” risposero evasivi.

“ E proprio qui dovevate venire con tante mete che ci sono?” dissi con tono scettico.

“ E’ da tanto che non ci si vede cugina” disse Neji.

“ Sia ben chiaro qui faccio tutto quello che voglio e non vi voglio fra i piedi, quindi addio” disse Temari trascinando me e le altre.

“ Mamma mia che caratterino tua sorella” disse Sai.

“ E non hai visto nulla” disse Gaara.

“ Che ragazza problematica” disse Shikamaru.

“ Però Neji, tua cugina è davvero carina” disse Naruto sorridendo malizioso.

“ Io propongo di farle disperare un po’, in fondo noi non abbiamo fatto nulla di male e loro ci trattano così. Che ne pensate?” disse Kiba.

“ E’ andata!” dissero in coro.

Ci seguirono e videro che eravamo andate a tirare con l’arco. Facevamo sempre centro, tranne una volta che io stavo quasi uccidendo un pavone mentre passava. Naruto e Kiba scoppiarono a ridere.

“ Cosa c’è da ridere?” disse Sakura.

“ Non ti preoccupare” dissi diventando sempre più rossa.

“ Perché ti stai scaldando tanto?” chiese Sasuke.

“ Sai ci da fastidio che vi mettiate a ridere per un errore. Se l’aveste fatto voi?” chiese Ino altezzosa.

“ Penso che la ragazza non abbia bisogno di avvocati difensori” disse Shino.

“ Hey che cosa è tutto questo baccano?” disse Jiraya avvicinandosi. Gli spiegammo la situazione e Jiraya si rivolse ai ragazzi. “ Dovreste vergognarvi a trattare delle povere ed innocenti ragazze in questo modo.” Ma nel frattempo guardava il sedere di Ino.

“ Solo un maniaco depravato può dire queste cose” disse Naruto, al che cercai di non ridere per la faccia che fece Jiraya. Lo inseguì per tutto il villaggio fra le risate generali. Quando smettemmo ci guardammo in cagnesco e andammo a mangiare. E’ ovvio. Fra il mio gruppo e quello dei ragazzi era guerra aperta. Di pomeriggio aiutammo gli animatori per lo spettacolo che si sarebbe tenuto di sera. Facemmo la conoscenza di Tsunade, Kakashi, Kurenai, Gai, Asuma senza contare Jiraya.

“ Quindi avete intenzione di fare alcune parti del musical di Grease, giusto?” dissi agli animatori.

“ Si, ma il problema è che non sappiamo quali parti scegliere” disse Kakashi.

“ Beh, prima di tutto il gran finale dove Sandy canta “ You’re the one that I want”” incominciai a dire.

“ Per continuare quando c’è la parte della gara con le macchine” disse Tenten.

“ Fatemi capire bene vi piace Grease?” chiese Tsunade.

“ Da cosa si era capito?” disse Temari.

“ Hey hey  hey, vi state dimenticando la parte del ballo della scuola!” disse Ino.

“ Va bene è deciso, faremo queste parti. Voi cinque sarete le Pink Ladies, dato che noi donne siamo di meno ci aiuterete” disse Kurenai.

E fu così che quella sera recitammo con gli animatori. Ero imbarazzatissima. Temari era nel suo mondo. Jiraya interpretò Danny, mentre Tsunade interpretò Sandy. Però c’era qualcuno che si stava lamentando sempre. Ad un certo punto Kiba urlò dalla sedia “ Bella morettina vai così!” Tutti si girarono a guardare il gruppo dei ragazzi, i quali cominciarono a ridere a crepapelle. Ero mortificata. A fine spettacolo tutti applaudirono, eravamo soddisfatte. Temari partì a razzo nel tavolo dei ragazzi e noi la seguimmo.

“ Si può sapere che avevate tanto da parlare?” disse Tenten.

“ Sei stata molto brava. Più di così potevi solo metterti nuda” disse Sai ad Ino, la quale gli mollò un ceffone che gli rimase la stampa.

“ Sei un maleducato!” disse Ino su tutte le furie, ma la cosa che la fece più arrabbiare era che Sai le sorrideva.

“ Hey tu con i capelli ad ananas, che cosa avevi da lamentarti tanto?” disse Temari a Shikamaru.

“ Io? Nulla commentavo solamente la tua recitazione” disse Shikamaru sbadigliando.

“ E cosa ha che non va?” disse Temari cercando di non picchiarlo.

“ L’impostazione era giusta, ma hai sbagliato alcuni passaggi nel ballo e anche alcune intonazioni e…” non riuscì a finire la frase perché Temari lo prese per il colletto della maglietta.

“ Se non ti piace dillo e basta!” disse Temari tirandogli un pugno. Neji parò il pungo di Temari e cercò di ritorce glielo contro, ma intervenni e io e mio cugino iniziammo a combattere a colpi di karate.

“ Le si stanno vedendo tutte le mutande!” disse Rock Lee e nel frattempo diede una piccola pacca sul sedere a Sakura, la quale gli diede un pugno in testa.

“ Rock Lee vacci piano, è pur sempre mia cugina” disse Neji.

“ Avete finito di dare spettacolo?” disse Gaara.

Rossa di vergogna me ne andai con le altre in camera. I ragazzi erano dietro di noi durante il tragitto. Ino, Tenten, Sakura e Temari erano arrabbiatissime. All’improvviso sentimmo due voci gridare.

“ Comunque avete dei culi bellissimi!”

Erano Kiba e Kankuro. Le trattenni e arrivammo nelle nostre stanze. La vacanza si stava rivelando un campo di battaglia vero e proprio.

“ Ne vedremo delle belle con questi ragazzi” disse Gai agli altri animatori.

“ Ci sarà da divertirsi” disse Asuma sorridendo.

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Capitolo 4
*** gli occhi del cielo ***


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Mi svegliai per prima quella mattina. Mi feci una doccia veloce e poi uscii dalla stanza. Questa mattina indossavo un costume con le varie sfumature del blu e dell’azzurro. Mi misi un pareo bianco e un cappello e andai a fare una passeggiata sulla spiaggia. Com’era bello! C’era calma intorno a me, mi trasmetteva un senso di pace. Mi misi seduta sulla sabbia e mi levai il cappello. Il sole mi bagnava la faccia con i suoi dolci raggi. Un soffio di vento mi fece volare via il cappello. Lo vidi alzarsi in volo, ma il suo volo venne fermato da una mano. Un ragazzo biondo si avvicinò a me.

“ Penso che questo cappello sia tuo” disse Naruto a me. Divenni rossa e balbettai un si appena percettibile. Mi sorrise e si presentò.

“ Il mio nome è Naruto.. Naruto Uzumaki. Tu devi essere la cugina di Neji, avete gli stessi occhi.” Mi sorrise. La cosa che mi colpì di più in un primo momento furono i suoi occhi. Avevano il colore del cielo d’estate.

“ Come mai sveglio a quest’ora?” chiesi. Volevo trovare un argomento per farlo parlare. Mi stupì di me stessa.

“ Beh, ho fame e si sa che quando lo stomaco brontola bisogna accontentarlo.”

Mi misi a ridere.

“ Beh io ora vado. Ci si vede.”

Se ne andò lasciandomi li, il cappello fra le mani.

“ Il cielo ha un nome.. Naruto Uzumaki.” Tornai in camera appena in tempo per vedere Temari che si alzava. I capelli in disordine.

“ Ti sei già alzata?” mi chiese. Risposi con un cenno della testa. “ Ma come fai?”

Non risposi, mi limitai semplicemente a sorriderle e mi misi un paio di pantaloncini con un top. Temari dopo essersi strofinata gli occhi mi guardò meglio.

“ Hinata stai bene?”

“ S- si sto bene, mai stata meglio” risposi.

“ Mi nascondi qualcosa?” mi chiese ancora Temari.

“ Perché dovrei?” ma non riuscì a non arrossire.

“ Ne parleremo davanti a una tazza di caffè con croissant. Le altre sono sveglie?”

“ Le vado a svegliare io.” Mi alzai e aperta la porta che metteva in comunicazione le stanze, arrivai nella loro. Stavano ancora dormendo. Tornai in camera mia e presi il mio cuscino. Temari capì al volo le mie intenzioni e mi seguì. Ci avvicinammo a loro piano piano e all’improvviso Tenten, Sakura e Ino vennero sommerse dai colpi di colpi di cuscino. Era iniziata una vera e propria battaglia di cuscini. Dopo circa una mezz’ora uscimmo dalla stanza. Al ristorante trovammo Naruto impegnato a mangiare la quarta ciotola di ramen.

“ Ma come fa a mangiare ramen alle nove del mattino” disse Sakura guardandolo. Prendemmo la nostra colazione e ci sedemmo a un tavolo. Pochi minuti dopo arrivarono gli altri ragazzi. Presero la loro colazione e si sedettero nel tavolo di Naruto.

“ Ma come fai a mangiare sempre ramen?” disse Kiba.

“ Diventerà un ramen vivente” disse Shino.

“ Già lo è diventato” disse Kankuro.

“ Ridete pure, ma il ramen è il piatto migliore del mondo!” disse Naruto.

“ E’ buono il ramen, ma c’è di meglio” disse Choji.

“ Tipo?” disse Gaara.

“ Tutto il resto del cibo” disse Choji. Tutti i ragazzi scossero la testa sconsolati. Noi stavamo mangiando per i fatti nostri, non ci accorgemmo che i ragazzi ad un certo punto cominciarono a fissarci insistentemente. La prima ad accorgersi della cosa fu Temari.

“ Hey voi, che avete da guardare?” disse Temari.

“ Sorellona non è che stai esagerando nel mangiare? Se poi ingrassi?” disse Kankuro. Temari si alzò dalla sedia e diede una sventagliata in testa a suo fratello.

“ Così impari a dire queste cose ad una signora.”

“ Che ragazza problematica, ti credi anche signora quando ancora non lo sei” disse Shikamaru.

Temari si stava partendo a colpirlo quando noi la fermammo.

“ Temari non ti agitare. Dai tutta questa importanza a uno che non fa altro che lamentarsi?” disse Sakura.

“ Penso che ti convenga moderare le parole, sai?” disse Sasuke.

“ Come scusa?” disse Sakura.

“ Sei sorda? Hai bisogno dell’ampli fon? Ho detto che ti conviene moderare le parole” disse Sasuke scandendo ogni parola, come se Sakura fosse una che non capisce bene.

“ MA COME TI PERMETTI DI DARMI ORDINI! NESSUNO DA ORDINI A ME!” disse Sakura cercando di scagliarsi contro Sasuke, ma Tenten la fermò.

“ Voi ragazze siete troppo aggressive” disse Sai.

“ Sta parlando il morto” disse ironicamente Ino. Sconsolata le presi tutte quante e ce ne andammo.

“ Non finisce qui!” gridarono tutti i ragazzi.

“ E’ di un presuntuoso!” disse Sakura.

“ Dai non vi agitate” dissi cercando di calmarle. Davanti a noi comparve Kurenai.

“ I ragazzi ve ne hanno combinata un’altra delle loro?” disse Kurenai.

Le raccontammo cosa avevano fatto. Lei alla fine aveva scosso il capo dicendo “ Sono ragazzi capiteli, e poi quando i ragazzi fanno così vuol dire che in fondo c’è un minimo interesse. Fossi in voi ne approfitterei.”

“ Loro provano interesse per noi?” disse Tenten con la bocca aperta.

“ Dopo tanti anni penso di aver appreso qualcosa del mondo maschile” disse Kurenai facendoci l’occhiolino.

“ E secondo te che cosa dovremmo fare?” disse Sakura.

“ Io proporrei lezioni di seduzione per tutta la giornata. Vi insegnerò qualche trucchetto” disse Kurenai.

Accettammo. Andammo a fare i panini e poi con Kurenai andammo in un piccolo boschetto fuori il villaggio. I ragazzi ci videro ma noi facemmo finta di nulla e andammo.

“ Ma dove stanno andando?” disse Naruto.

“ E’ quello che mi chiedo anche io” disse Rock Lee. Kakashi si avvicinò a loro.

“ Che cosa state guardando?”

“ Eravamo solo curiosi di sapere che cosa stanno facendo le ragazze tutto qua” disse Kiba.

Kakashi sorrise. “ Non è che vi piacciono? Perché se è così potremmo anche andarle a spiare. Che ne pensate?”

“ Io ci sto. Tanto non avevamo nessun programma per oggi” disse Kankuro.

“ Affare fatto allora. Andiamo a preparare anche noi i panini a questo punto” disse Kakashi. I ragazzi lo imitarono. Prepararono i panini e andarono pure loro nel boschetto fuori il villaggio. Videro che si erano fermate in una radura. Kurenai stava dicendo loro che avrebbero iniziato subito dopo pranzo. Erano troppo curiosi, Kakashi dovette riprenderli più volte dicendo loro che si sarebbero fatti scoprire se continuavano così. 

Stavamo mangiando quando all’improvviso Kurenai ci disse a bassa voce “ Visto? Sono nascosti nella radura accanto ad osservare che cosa facciamo.”

“ Prendiamocela comoda” disse Temari.

“ Giusta osservazione” disse Kurenai.

Finimmo di mangiare e iniziammo la nostra lezione di seduzione, che comprendeva vari esercizi su come comportarsi in determinate situazioni, ma soprattutto su come conquistare un uomo. Penso che i ragazzi non capirono bene che cosa stessimo facendo, lo leggevo nelle loro facce. Tornammo di sera al villaggio, appena in tempo per la cena. Kurenai ci disse di andare subito a dormire. Dovevamo farci desiderare e fargliela pagare in un certo senso.

“ Ma le ragazze dove sono?” chiese Sai a Jiraya.

“ Non lo so. Penso siano nella loro camera, perché?” disse Jiraya.

“ Così” rispose Neji. Si allontanarono dagli animatori. Che cosa stavano tramando le ragazze?

Nel frattempo nelle nostre camere, noi ragazze stavamo mettendo a punto il piano che avevamo progettato stamani con Kurenai. Il piano si chiamava “ Seduzione per caso” e sarebbe iniziato domani mattina.

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Capitolo 5
*** le terme ***


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Ci svegliammo presto quella mattina e andammo a fare colazione. Li vedemmo già Kurenai e Tsunade. Ci avvicinammo a loro.

 

“ Mattiniere stamattina” disse Kurenai sorridendo.

 

“ Kurenai mi ha detto del piano “seduzione per caso”. Vi posso aiutare pure io se volete” disse Tsunade.

 

Sorridemmo e accettammo. Ci sedemmo con loro a mangiare.

 

“ Dunque se ho ben capito volete fargliela pagare ai ragazzi. Li volete provocare per come si comportano giusto?” disse Tsunade.

 

“ Esattamente” rispondemmo in coro.

 

“ E ricordiamoci che qualunque uomo che si comporta così è attratto!” disse Kurenai finendo il suo cappuccino.

 

“ Se volete oggi andiamo alle terme. Vi va?” disse Tsunade finendo il suo croissant alla crema.

 

“ E ce lo chiedi pure? Certo che si!” disse Sakura.

 

“ Le terme” disse con tono sognante Ino.

 

“ Perfetto ci andremo nel pomeriggio tardi. Avete una mattinata a vostra disposizione. Fate quello che volete. Ci vediamo davanti l’ingresso del villaggio alle 18.00” disse Tsunade alzandosi. Kurenai si alzò pure e andarono via. Noi continuammo a mangiare.

 

“ Non vedo l’ora che sia stasera” disse Tenten.

 

Andammo a mare dopo aver finito la colazione. Il mare era calmo, il sole era perfetto per l’abbronzatura. Decidemmo di rimanere a mare fino alle 16.00, quindi ci portammo con noi i panini. Ci stavamo divertendo. Stavamo giocando a obbligo – verità..

 

Nel frattempo i ragazzi erano in piscina a prendersi il sole.

 

“ E’ strano. Ancora non abbiamo visto le ragazze, chissà dove sono” disse Naruto tirando la palla a Kiba.

 

“ Non lo so e non mi interessa saperlo” disse Sasuke a bordo piscina.

 

“ Dai non mi dire che non ti piacciono?” disse Kankuro.

 

“ Kankuro ha ragione, per quanto possano essere fastidiose sono molto carine” disse Shino.

“ Ma se le cerchiamo?” propose Sai.

 

“ Direi che è un’ottima idea” disse Rock Lee.

 

Davanti a loro comparve Kakashi seguito da Jiraya.

 

“ Dobbiamo darvi una notizia” disse Kakashi.

 

“ Le ragazze stasera andranno alle terme con Tsunade” disse Jiraya con occhi sognanti.

 

“ E’ un modo per dirci che dobbiamo venire con voi a spiarle stasera?” disse Gaara.

 

“ Io ci sto e poi con il Byakugan di Neji” disse Naruto maliziosamente.

 

Tutti furono d’accordo.

 

“ Bene stasera anche noi andremo alle terme. Ci vediamo davanti l’entrata del villaggio alle 18.15, le seguiremo da lontano” disse Jiraya. Lui e Kakashi se ne andarono e i ragazzi andarono a cercare le ragazze. Le trovarono a mare che stavano giocando..

 

“ Ora tocca a te Hinata. Obbligo o verità?” mi disse Temari.

 

“ Uhm.. verità” dissi.

 

“ C’è qualcuno dei ragazzi che ti interessa?” disse Sakura.

 

“ Hai tre secondi per rispondere, pena l’obbligo” disse Tenten sorridendo.

 

“ Beh, ecco.. io.. veramente..” balbettavo in maniera vistosa.

 

“ Tempo scaduto! Penitenza piccola Hinata” disse Ino.

 

“ Allora dovrai utilizzare il Byakugan per vedere le doti dei ragazzi” disse maliziosamente Temari. Divenni un fuoco.

 

“ Non posso farlo!” dissi tutta rossa in faccia.

 

“ Dai nessuno ti scoprirà e noi ci divertiremo” disse Sakura sorridendo.

 

“ Oltretutto è il gioco” disse Tenten. Tutte furono d’accordo e io usai il Byakugan sui ragazzi. Mai lo avrei fatto di testa mia, non era nel mio carattere. Divenni se può essere possibile ancora più rossa quando li guardai.

 

“ Forza forza vogliamo sapere!” disse Tenten.

 

“ Ci penso io se vuoi” disse Ino. “ Tecnica della possessione!” Ino entrò nella mia mente e vide ciò che stavo vedendo io.

 

“ Da chi partiamo?” disse Ino con i miei occhi.

 

“ Da quelli meno dotati” disse Temari.

“ Va bene vi farò l’ordine” disse Ino “ ma prima li dobbiamo fare eccitare. Temari, Sakura andate in acqua e fate il vostro dovere.”

 

“ Agli ordini!” dissero Temari e Sakura andando in acqua e cominciandosi a spruzzare d’acqua. Tutti i ragazzi le stavano guardando. Ad un certo punto Hinata cadde all’indietro e Ino fece segno alle altre due di raggiungerle.

 

“ Allora?” disse Tenten.

 

“ Vi dirò l’ordine dal più piccolo al più grande. Shino, Rock Lee, Choji, Kankuro, Kiba, Gaara, Sai, Sasuke, Neji, Shikamaru, Naruto” disse Ino con tanto d’occhi. Stavamo utilizzando ancora il Byakugan e la tecnica della possessione...

 

“ DANNAZZIONE COPRITEVI!” Disse Neji sottovoce.

 

“ Perché?” fece Shikamaru.

 

“ Perché stanno utilizzando il Byakugan su di noi” disse Neji rosso di vergogna. Anche gli altri si coprirono subito.

 

“ Ho un’idea su come fargliela pagare” disse Shikamaru. Gli altri lo ascoltarono bene.

 

“ Dato che stanno usando il Byakugan su di noi, il nostro carissimo Choji, che sa utilizzare la tecnica dell’espansione del corpo allungherà il suo gioiello di famiglia. Vedremo se avranno ancora il coraggio di guardare” disse Shikamaru.

 

Tutti furono d’accordo. Si sentivano feriti e dovevano fargliela pagare. Choji usò la tecnica dell’espansione del corpo. Tutti caddero a terra, mentre Gaara utilizzò tempesta di sabbia per non dare nell’occhio. I ragazzi videro le ragazze cadere a terra. Avevano visto giusto.

 

“ E ancora non hanno visto nulla” disse Shikamaru...

 

“ O mio dio era enorme!” disse Ino con la bocca aperta.

 

Le altre erano senza parole. Io non riuscivo a formulare nessun pensiero logico. Ce ne andammo dalla spiaggia e mentre passavamo Sai disse “ L’importante non è quanto lungo possa essere il martello, ma conta come colpisce il chiodo.” I ragazzi lo applaudirono. Kiba disse pure la sua “ Se lo volevate bastava chiedere.” Io penso di essere diventata rossa pure di capelli. Andammo nella nostra camera a prepararci. Eravamo ancora tutte imbarazzate. La prima a rompere il fu Ino che commentò i gioielli di famiglia dei ragazzi. Scoppiammo a ridere. Ci trovammo con Tsunade alle 18.00 davanti il villaggio e ci incamminammo per andare alle terme. Entrammo dentro il locale..

 

Poco distante da noi c’erano i ragazzi che le seguivano. Non si erano accorte della loro presenza. Entrarono pure loro e le spiarono.

 

“ Cosa vuoi fare Shikamaru?” disse Jiraya.

 

“ Ora lo vedrete. Tecnica del controllo dell’ombra!” disse Shikamaru. Prese il controllo dell’ombra di Temari. Ora lui poteva fargli fare qualsiasi movimento.

 

“ Shikamaru sei geniale” dicemmo sottovoce guardandoci la scena..

“ Ma che ti prende Temari?” disse Ino guardando Temari fare lo spogliarello davanti a loro.

 

“ Non lo so! Non riesco a controllare il mio corpo” disse Temari. Ci spogliammo tutte quante ed andammo a farci un bagno. L’acqua era calda. Ci rilassammo e parlammo fra di noi. Tsunade ci diede dei consigli su come comportaci con i ragazzi.

 

“ Oltretutto se c’è qualcuno di loro che vi interessa particolarmente, non lasciatevelo scappare. Quando vi ricapita di nuovo l’occasione?”

 

Memorizzai attentamente le sue parole. Mi sarebbero state d’aiuto in seguito. Ad un certo punto Tenten, Ino, Sakura e Temari mi si avvicinarono e mi squadrarono dalla testa ai piedi.

 

“ NON E’ GIUSTO! HINATA DEVI DIRCI IL SEGRETO PER AVERLE COME LE TUE!” dissero in coro Temari, Ino e Sakura, mentre Tenten veniva presa da un complesso di inferiorità.

 

“ Ma io non ho nessun segreto” dissi agitata e cercando di coprirmi alla meglio..

 

I ragazzi le stavano spiando dai buchi che avevano fatto nella parete divisoria.

 

“ Ma che ci trovate di tanto bello nello spiarle?” disse Sasuke cercando di fare l’indifferente, ma anche lui guardava di sottecchi.

 

“ Al diavolo i problemi per oggi c’è da divertirsi” disse Shikamaru.

 

Neji spostò lo sguardo per non vedere il corpo della cugina e il suo sguardo si posò su Tenten.       “ Però.. non è tanto male la ragazza!”

 

Le spiarono per tutto il tempo rifacendosi gli occhi. Quando uscirono dalle terme, le ragazze se ne erano andate da un pezzo. Non le trovarono a cena, probabile avevano cenato prima. Nessuno si sarebbe dimenticato facilmente di quel che avevano visto alle terme.

dovrete aspettare un po' di tempo per il continuo.. spero vi piaccia (:!

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Capitolo 6
*** la serpe ***


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Era passata già una settimana da quando eravamo li. Non mi potrò mai dimenticare quel giorno, il giorno in cui una ragazza dai capelli rossi e gli occhiali piombò nella mia vita incasinandola. Il suo nome era Karin e mai, mai ho potuto odiare una persona così tanto. Quella mattina mi svegliai e andai fuori. Camminavo senza una meta, persa nei miei pensieri. Andai a sbattere contro una persona. Caddi a terra.

 

“ Ahia che botta” dissi. Mi alzai subito in piedi e chiesi subito scusa. “ Mi scusi, non vedevo dove stavo andando è colpa mia..” Vidi un paio d’occhi azzurri guardarmi. Avvampai all’istante. Era Naruto. Si alzò e mi squadrò dalla testa ai piedi. Sorrise e se ne andò. Gli dissi “ Aspetta!” lui si girò. Corsi vicino a lui.

 

“ Volevo solo chiederti scusa per ieri, non è stata un’idea mia, non volevo offendervi. Mi dispiace” dissi tutto d’un fiato. Lui semplicemente mi mise una mano sopra la testa e mi scompigliò i capelli divertito. Poi se ne andò. Rimasi li finché la voce di Tenten non mi raggiunse. Andammo a mangiare. Li incontrammo tre persone nuove, due ragazzi e una ragazza. La ragazza stava parlando.

 

“ Mamma mia. Ma che posto è questo?” disse la ragazza lamentandosi.

 

“ Dai sorellina non ti lamentare sempre” disse uno dei due ragazzi.

 

“ E poi non ci sono nemmeno ragazzi carini” disse la ragazza.

 

“ Ma chi si crede di essere quella?” disse Tenten. Ci andammo a sedere e cominciammo a fare colazione. Dopo dieci minuti vennero i ragazzi. Vidi la ragazza alzarsi di scatto e andare subito dai ragazzi.

 

“ Il mio nome e Karin.. Karin Hebi e sarò davvero felice di fare la vostra conoscenza, anche intima se volete. Li ci sono i miei fratelli, Suigetsu e Giuugo” disse Karin. Mi andò di traverso il caffè che stavo bevendo.

 

“ Questa zoccola!” dissero in contemporanea Ino, Sakura e Temari.  Incominciai a ridere a crepapelle! Mai in vita mia risi così tanto. Tutti si girarono a guardarmi, penso che nessuno mi abbia mai visto ridere. A mia insaputa, però, la mia risata conquistò qualcuno, che cominciò a vedermi sotto una nuova luce.

 

“ Meno male che stasera avremo i rinforzi” disse Temari.

 

“ E chi sarebbero?” chiesi.

 

“ Le conoscete. Una è Matsuri, la ragazza innamorata persa di mio fratello, Tayuya, Kin, Anko e Shizune” disse Temari.

 

“ Ottimo, perché mi sa che questa ha intenzione di girarsi tutti i ragazzi” disse Tenten incenerendola con gli occhi.

 

“ Non è che ti interessa qualcuno?” disse Ino sorridendole maliziosamente.

 

“ NO! NESSUNO MI INTERESSA!” disse Tenten arrossendo e gridando. Tutti si girarono e Neji le rispose “ Poverino chi ti prende!”

 

Le presi e ce ne andammo, prima di continuare a fare brutte figure. Con la coda dell’occhio vidi Karin civettare con Shino, Choji e Rock Lee. Per strada incontrammo Kurenai e Tsunade.

 

“ Dovete stare attente con quella civetta. Ha intenzione di portarvi via i ragazzi” disse Tsunade.

 

“ Quindi adesso parte la seconda parte del piano “Seduzione per caso”. Domani vi porteremo in discoteca quindi cercate di conquistare le vostre prede” disse Kurenai facendoci l’occhiolino.

 

“ E come?” disse Sakura.

 

Temari si mise a ridere. “ Penso che Anko ci sarà molto di aiuto.”

 

“ Lo pensiamo pure noi” dissero Kurenai e Tsunade. Andammo a prendere una macchina e uscimmo dal villaggio. Volevamo andare un po’ per i fatti nostri e visitammo la città di Santo Domingo. La città si divide in tre quartieri: il quartiere povero, il quartiere antico e il quartiere moderno. Vedevi la povertà e il lusso fondersi, bambini poveri che giocavano per strada e più avanti persone ricche viaggiare in auto di lusso. Passammo la giornata li. Con nostra grande sorpresa vedemmo i ragazzi.

 

“ Dite la verità ci state seguendo?” disse Temari maliziosamente.

 

“ Certo che tu per complessarti la vita sei unica” disse Shikamaru sbadigliando.

 

Trattenemmo Temari. Al che Temari disse “ Ti sfido in campo di conoscenza dato che mi impediscono di picchiarti!”

 

I ragazzi si misero a ridere e Gaara disse “ Sorellona tu forse non lo sai ma Shikamaru ha un quoziente intellettivo che supera i 200.”

 

“ Che cosaaaa?” disse Sakura a bocca spalancata, come lo eravamo un po’ tutte.

 

“ Stai attenta, ti possono entrare le mosche e mangiarti il poco cervello che hai” disse Sasuke. Tutti risero.

 

“ Ti credi tanto spiritoso?” domandò Ino.

 

“ Noi siamo troppo spiritosi è diversa la cosa” disse Sai sorridendole.

 

“ Andiamo” dissi a loro.

 

“ Stai scappando?” disse Naruto. Mi girai a guardarlo e il mio cuore perse un battito. Mi guardava serio. Penso di essere diventata tutta rossa.

 

“ La nostra Hinata non scappa mai!” disse Tenten.

 

Le dovetti portare via a forza, si stava scatenando una rissa. Guidai io fino al villaggio. Li trovammo una bella sorpresa. Tayuya, Matsuri, Kin, Anko e Shizune erano arrivate! Parlammo fra di noi e di sera a cena notammo il comportamento di Karin coi ragazzi. Karin era appiccicata in questo momento a Gaara, cosa che scatenò le ire di Matsuri.

 

“ Ora ci vado e a questa la uccido” disse Matsuri con uno sguardo assassino negli occhi.

 

“ Non c’è bisogno. Domani ci vendicheremo” dissi loro e spiegai che l’indomani saremmo andate in discoteca. Quale posto migliore per umiliarla?

 

“ E’ un’ottima idea” disse Anko leccando il suo gelato. Kakashi la guardava con tanto d’occhi. Anko lo guardò e maliziosamente continuò. Kakashi scappò dal tavolo mentre Tsunade e Kurenai scoppiavano a ridere. Ci fecero l’occhiolino. La guerra era aperta Karin!

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Capitolo 7
*** good girls gone bad ***


ff8

Quella mattina come sempre mi svegliai presto. Uscì dalla stanza e mi diressi all’oceano. Era semplicemente meravigliso. Tutti ancora dormivano. Feci cadere il pareo ed entrai in acqua. Mi immersi e nuotai nei fondali marini dell’oceano. Era a dir poco stupendo. Vedevo tanti pesci colorati, la barriera corallina. Salì in superficie per prendere aria. Accanto a me vidi Karin. Indossava una tuta per le immersioni.

 

“ Anche tu fai le immersioni?” mi chiese Karin.

 

“ Si, mi piace molto. Voglio fare la biologa marina in futuro” risposi.

 

“ Davvero? Anche io!” mi disse.

 

Uscì dall’acqua e se ne andò. Uscì pure io e mi diressi tutta bagnata a mangiare qualcosa. Li vidi qualcosa che mi raggelò il sangue nelle vene. Karin ci stava provando con Naruto.. con Naruto! Come cavolo si permetteva quella sgualdrina? Penso che l’acqua del mare che mi era rimasta addosso sia evaporata. Ma la cosa che mi dava fastidio era che mi guardava, come se sapesse che a me avrebbe dato fastidio. Che si fosse accorta che mi piaceva Naruto? Passai liscio, presi tre cornetti e me ne andai. I ragazzi che stavano andando a mangiare mi guardarono stupiti. Ero arrabbiata, non me lo avrebbe portato via! Entrai in camera sbattendo violentemente la porta. Le altre si girarono a guardarmi stupite.

 

“ Che ti succede Hinata?” mi chiese Tenten.

 

“ Quella zoccola ci sta provando con Naruto!” gridai come un’ossessa.

 

“ Allora ti piace Naruto!” mi disse Temari col sorrisino sulle labbra. Avvampai all’istante e incominciai a balbettare.

 

“ Beh, ecco..si..insomma” dissi.

 

“ Va bene, va bene abbiamo capito che il tuo tipo è il classico principe azzurro” disse Ino.

 

“ Dobbiamo fare una selezione tra i ragazzi e scegliere la nostra preda” disse Sakura battendo le mani. Fummo tutte d’accordo e uscimmo. Incontrammo Kin, Matsuri, Tayuya, Shizune, Tsunade, Kurenai e Anko.

 

“ Bene, stavamo cercando proprio voi” disse Tsunade.

 

“ Dovete scegliere le vostre prede per stasera, vestiti, trucchi ecc ecc ecc” disse Kurenai.

 

La seguimmo e andammo in una piccola sala a parlare. La seconda parte del piano iniziava proprio adesso!..

 

Nel frattempo i ragazzi stavamo facendo colazione. Si insospettirono non vedendo le ragazze.

 

“ Ma dove saranno mai?” disse Kankuro. Accanto a loro si avvicinarono Jiraya e Kakashi.

 

 “ Stasera si va in discoteca. Io vi consiglierei, se c’è qualcuna che vi interessa, di scegliere la vostra preda” disse Kakashi.

 

“ Non vedo l’ora che sia stasera!” disse Jiraya con occhi languidi. Si allontanarono e i ragazzi cominciarono a scegliere.

 

“ Io ho intenzione di provarci con la nuova venuta, Kin mi pare si chiami” disse Kiba.

 

“ Io ho intenzione di provarci con la nuova venuta, Tayuya mi pare si chiami e se suona il mio flauto come suona il suo, potete giurarci che me la prendo al volo!” disse Kankuro. Tutti scoppiarono a ridere. “ Fratellino perché non ci provi con Matsuri, in fondo è innamorata persa di te.”

 

“ Vedremo” disse Gaara.

 

“ Gaara, Kankuro, a voi non dispiace se io ci provo con vostra sorella, giusto?” disse Shikamaru.

 

“ Ti interessa Temari?” disse Kankuro sbalordito.

 

“ Curiosità” disse Shikamaru stiracchiandosi sulla sedia.

 

“ Allora io ci proverò con la biondina, con Ino” disse Sai.

 

“ Stai attenta, quella è un peperoncino!” disse Neji.

 

“ E tu con chi ci vuoi provare Neji?” disse Sasuke.

 

“ Uhm, pensavo Tenten veramente. Tu Sasuke?” disse Neji.

 

“ Pensavo Sakura, adoro il modo in cui si arrabbia. Penso di tenerla a bada come un cagnolino” disse Sasuke fra le risate generali.

 

“ E voi quattro?” disse Shikamaru a Naruto, Shino, Choji e Rock Lee.

 

“ Ho intenzione di guardarmi attorno veramente, la vita da libertino è molto più bella” disse Shino.

 

“ Lo stesso vale per me!” disse Choji.

 

“ Idem per me!” disse Rock Lee.

 

“ Naruto rimani solo tu. Ti devi accontentare di Hinata” disse Sai.

 

“ Non fare quella faccia Naruto! In fondo ti è andata bene. Hinata è forse la più dotata del gruppo!” disse Kiba. Tutti risero approvando.

 

“ Speriamo che vi vada bene!” disse Shino.

 

“ Nessuno ci può resistere!” dissero tutti in coro..

 

“ Bene, è deciso. Abbiamo deciso le nostre prede e anche come fargliela pagare a Karin. Poverina, mi fa quasi tenerezza” disse Temari ridendo.

 

“ Deve morire quella zoccola!” disse Matsuri.

 

Ci girammo tutte a guardarla. Pensavamo tutte la stessa cosa di quella ragazza.

 

“ Su su ora dobbiamo pensare ai vestiti per stasera” disse Tsunade.

 

“ Avete qualcosa con voi o dobbiamo fare Shopping?” disse Kurenai.

 

“ Noi abbiamo qualcosa, ma sai fare shopping è sempre ben accetto!” dicemmo tutte in coro.

 

“ Va bene oggi pomeriggio andremo a fare shopping” disse Shizune.

 

Si era fatta ora di pranzo e andammo a mangiare. Kurenai e Tsunade si misero nel tavolo con noi. Vedemmo che Karin e i suoi fratelli erano nel tavolo con i ragazzi. Karin ci stava provando con tutti i ragazzi. Facemmo finta di nulla, ben sapendo che stasera si sarebbe pentita del suo comportamento. Verso le tre prendemmo tre macchine e ce ne andammo a fare shopping. Persi il conto di quanti negozi vedemmo quel giorno per trovare i vestiti adatti. Ma alla fine questo fu il risultato finale:

 

Sakura: http://www.ansa.it/webimages/foto_large/2009/12/9/epa09ysbY_20091209.jpg

 

Ino: http://www.annunci-qui.com/adpics/abito_lilla689.jpg

 

Io: http://www.vadimoda.com/images/Prodotti/livia/CAPRICE.jpg

 

Temari:http://www.facebook.com/photo.php?fbid=1312328974651&set=t.116424915053065&pid=30695982&id=1423451840

 

Tayuya: http://www.facebook.com/photo.php?fbid=1431970011593&set=t.116424915053065

 

Tenten:http://www.facebook.com/photo.php?fbid=1431970571607&set=t.116424915053065&pid=31030533&id=1603174160

 

Kin:http://www.facebook.com/photo.php?fbid=1431970611608&set=t.116424915053065&pid=31030534&id=1603174160

 

Matsuri:http://www.facebook.com/photo.php?fbid=1156687213711&set=t.116424915053065&pid=310254&id=1723663941

 

Tsunade, Kurenai, Shizune (da sinistra a destra): http://www.facebook.com/photo.php?fbid=1156692253837&set=t.116424915053065&pid=310263&id=1723663941

 

Anko:http://www.facebook.com/photo.php?fbid=1156688413741&set=t.116424915053065&pid=310257&id=1723663941

 

Dopo i vestiti vedemmo per le scarpe e gli accessori da abbinare. Tacchi vertiginosi ci aspettavano questa sera! Tornammo al villaggio soddisfatte. Ce ne andammo subito in camera a posare le buste e andammo a preparare dei panini. Anko si mise in bocca un panino proprio mentre passava Kakashi. Lo ingoiò con un sol boccone. Lo stava istigando di brutto. Tsunade gridò a Kakashi.

 

“ Stasera noi faremo tardi, quindi voi andate in discoteca, noi vi raggiungiamo dopo.”

 

“ Non ci sono problemi, lo dirò agli altri e vi aspetteremo in discoteca” disse Kakashi andando via, non prima di aver squadrato Anko dalla testa ai piedi. Tornammo in camera e cominciammo a prepararci. Come prima cosa una bella doccia, seguita dalla mangiata di panini, lavata di denti, piastra, trucco e infine indossare il vestito con scarpe ed accessori. Fummo pronte verso le 22.30, il tempo della strada e saremmo state in discoteca..

 

I ragazzi furono li alle 22.00. Cominciarono a prendersi qualcosa da bere e mentre diedero un’occhiata in giro. Karin cercava di prendersi Sasuke da parte per limonare con lui. Karin indossava questo vestito: http://i42.tinypic.com/2ah8kg8.jpg .

 

“ Ma le ragazze quando arrivano?” chiese Sai.

 

“ Non sai stare senza Ino?” lo prese in giro Kiba.

“ … uhh like it like it
I’ll Do Ya Like A Truck
with me !
uhh like it like it
I’ll Do Ya Like A Truck
one more time !
uhh like it like it
I’ll Do Ya Like A Truck
once again !
uhh like it like it
I’ll Do Ya Like A Truck
just you !...”

I ragazzi si girarono e rimasero senza parole. Davanti a loro videro le ragazze. I pensieri che si formarono nelle loro menti avrebbero fatto avvampare anche il più pervertito. Se le mangiarono con gli occhi..

Notammo subito che i ragazzi ci stavano mangiando con gli occhi. Stavamo raggiungendo il nostro scopo. Notammo Karin avvinghiata a tipo cozza su Sasuke. Ci guardammo negli occhi e noi otto ( io, Sakura, Ino, Tenten, Temari, Kin, Matsuri, Tayuya) andammo a ballare. Avevamo tutte le intenzioni di farli sballare. Ci mettemmo insieme sulla pista da ballo e cominciammo a muoverci in maniera molto provacante..

“ The kisses of the sun - Were sweet I didn't blink
I let it in my eyes - Like an exotic dream
The radio playing songs - That I have never heard
I don't know what to say - Oh not another word
Just - la la la la la - It goes around the world
Just - la la la la la - It's all around the world
Just - la la la la la - And everybody's singing
La la la la la - And now the bells are ringing

Inside an empty room - My inspiration flows
Now wait to hear the tune - Around my head it goes
The magic melody - You want to sing with me
Just la la la la la - the music is the key
And now the night is gone - Still it goes on and on
So deep inside of me - I long to set it free
I don't know what to do - Just can't explain to you
I don't know what to say - Oh not another word
Just - la la la la la - It goes around the world
Just - la la la la la - It's all around the world
Just - la la la la la - And everybody's singing
La la la la la - And now the bells are ringing
La la la la la - la la la la la la la - la la la la la - la la la la la la la
Around - Around - Around the world”..

Anko, Tsunade, Shizune e Kurenai si unirono agli altri animatori. Kakashi si mangiò con gli occhi Anko. Si avvicinò a lei.

“ Andiamo a prendere qualcosa da bere?” disse Kakashi.

“ Con molto piacere” disse Anko camminando davanti Kakashi muovendosi sinuosamente.

“ Ce li siamo giocati per tutta la serata quei due” disse Jiraya sorridendo. Tutti loro andarono a ballare..

Kakashi non staccava gli occhi di dosso da Anko. Andarono a prendersi qualcosa da bere e poi Anko, con la scusa che doveva andare in bagno si fece accompagnare. In realtà lo condusse in una stanza privata e chiuse la porta alle sue spalle..

“ Io direi di andare nella pista da ballo a divertirci. Ci sono dei bei bocconcini che ci aspettano!” disse Kiba. Andarono nella pista da ballo e cominciarono a ballare con le ragazze.

“ Remember the feelings, remember the day
My stone heart was breaking
My love ran away
This moments I knew I would be someone else
My love turned around and I fell
Be my bad boy, be my man
Be my week-end lover
But don't be my friend
You can be my bad boy
But understand
That I don't need you in my life again
Won't you be my bad boy, be my man
Be my week-end lover
But don't be my friend
You can be my bad boy
But understand
That I don't need you again
No I don't need you again

You once made this promise
To stay by my side
But after some time you just pushed me aside
You never thought that a girl could be strong
Now I'll show you how to go on
Be my bad boy, be my man
Be my week-end lover
But don't be my friend
You can be my bad boy
But understand
That I don't need you in my life again
Won't you be my bad boy, be my man
Be my week-end lover
But don't be my friend
You can be my bad boy
But understand
That I don't need you again
No I don't need you again”

 

Shikamaru si avvicinò a Temari e le fece segno di seguirlo. In quel momento Karin ballava vicino a Temari e lei, “per caso” le fece lo sgambetto facendola cadere col sedere per terra. Gli occhiali le caddero e Ino sempre “per caso” glieli ruppe col tacco.

 

“ Ops, scusa. Non li avevo visti.” Karin arrabbiata si avviò al bar a prendere qualcosa da bere. Io mi avvicinai a lei.

 

“ Mi dispiace per gli occhiali” dissi fingendo di essere dispiaciuta, cosa che mi riuscì alla perfezione.

 

“ O tranquilla, non ti preoccupare” mi disse.

 

“ Prendiamo qualcosa da bere?” le proposi.

 

“ Perché no? Un Alexander” disse Karin.

 

“ Due” dissi.

 

“ Ci vai pesante” mi disse sorridendo.

 

Arrivarono i due Alexander, ne bevemmo un sorso. Quando Karin si girò dall’altra parte ne approfittai per mettere dentro al suo cocktail un lassativo. Incominciò a berlo. Guardava con sguardo languido i ragazzi ballare.

 

“ Ti piace qualcuno di loro Hinata?” mi disse.

 

“ No, perché?” dissi cercando di sembrare convincente.

 

“ Così” mi disse. Furono le ultime parole che mi disse, scappò in bagno. Il lassativo stava cominciando a fare effetto. Le altre mi guardarono con sguardo complice. Temari stava seguendo Shikamaru. Arrivato davanti una porta l’aprì e tutti e due entrarono.

 

“ Ma dove mi hai portato?” disse Temari.

 

“ Avevi detto che volevi uno scontro sulla conoscenza. Bene ora ti accontento. Ma prima voglio farti una domanda: Apollineo o Dionisiaco?” disse Shikamaru.

 

“ Cosa c’entra ora Nietzsche?” disse Temari.

 

“ Tu rispondi” disse Shikamaru.

 

“ Dipende dalla situazione” disse Temari. Shikamaru si avvicinò a lei, la prese per i fianchi e le sussurrò all’orecchio “ Allora stasera lasciati andare al Dionisiaco.” La baciò sul collo, poi le loro labbra si incontrarono. Le mani di Shikamaru dai fianchi scesero e la prese in braccio. Trovarono un ripiano e la fece sedere li, mentre le alzava il vestito.

 

“ Ma perché cavolo non ti sei messa un vestito corto come le altre?” disse Shikamaru arrotolando il bordo.

 

“ Perché mi è piaciuto questo vestito” rispose Temari baciandogli il collo.

 

“ Voglio rivedere la tua voglia di fragola” disse Shikamaru che nel frattempo si stava levando i pantaloni.

 

“ Aspetta un momento. Come fai a sapere che ho una voglia di fragola? Nessuno lo può sapere perché è nel capezzolo sinistro” disse Temari allontanandolo.

 

“ Vi abbiamo spiato alle terme e vi abbiamo visto in tutto il vostro splendore” disse Shikamaru avvicinandosi di nuovo a Temari, la quale gli dette un ceffone. Tre secondi dopo incominciarono a baciarsi con passione..

 

L’Alexander che mi presi mi fece leggermente ubriacare, tanto che quando mi sedetti con le altre dissi loro “ A causa della mia incapacità di parlare con lui direttamente, e la sua ignoranza della mia lussuria per lui, finirò per drogarlo e stuprarlo.”

“ Hinata ti senti bene?” mi disse Matsuri preoccupata.

“ Mai stata meglio” dissi cominciando a ballare in maniera molto provocante. Alcuni ragazzi si avvicinarono e ballai con loro. Di quella notte ricordo frammenti, ma uno in particolare me lo ricordo. Ricordo che un ragazzo si avvicinò a me e mi portò via. Mi portò al villaggio e mi stese sul letto. Non riuscì a vederlo bene, avevo la vista annebbiata e un forte mal di testa. Mi disse solamente “ Buonanotte notte di luna.” Mi addormentai subito dopo..

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Capitolo 8
*** un giorno da dimenticare ***


ff8

Mi svegliai la mattina seguente con un mal di testa record. Non potevo fare nessun movimento con la testa che non mi procurasse fitte di dolore. Accanto a me c’erano Temari, Matsuri e Kin. Mi alzai piano piano e andai nella stanza accanto. Vi trovai le altre. Mi fece una doccia ghiacciata cercando di far passare il mal di testa. Mi misi un costume e sopra una camicia e uscì dalla stanza. Era l’alba, il sole stava sorgendo ora, ma all’improvviso nuvole nere oscurarono il sole. Avrebbe piovuto di li a poco. Andai a fare colazione, ma passando dalla reception vidi una lettera indirizzata a me. La presi e cominciai a leggere.

“Gentile Signorina Hinata Hyuga,

le vogliamo fare sapere che non è riuscita a prendere l’ultimo posto d’eccellenza della nostra scuola. Il posto è toccato alla Signorina Karin Hebi. Lei frequenterà l’università con tutti gli altri ragazzi, ma prima dovrà superare un esame di ammissione. Poiché i posti sono pochi e l’esame si terrà a breve, la preghiamo di farsi trovare all’università...”

Non riuscì ad andare avanti con la lettura. Karin mi aveva battuto, il posto d’eccellenza era suo. Mi passò la fame, andai direttamente all’oceano. Incominciò a piovere, ma non me ne curai più di tanto. La pioggia si trasformò nel giro di pochi minuti in un temporale pazzesco. Io li, davanti l’oceano smosso dal vento, con la pioggia che mi cadeva addosso. Non mi importava di nulla in quel momento, incominciai a piangere forte. Il sogno di una vita mi era stato strappato nel giro di pochi minuti. Persi la cognizione del tempo, non so per quanto rimasi li. Ricordo solo che sentì le voci delle ragazze e le vidi correre verso di me.

“ Hinata! Non puoi stare qua, ti prenderai la febbre!” mi disse Tenten.

Non risposi, le parole si rifiutarono di uscire dalla mia bocca. Mi presero in braccio e mi condussero in camera. Li Temari prese un asciugamano mentre Matsuri e Sakura mi levavano la camicia bagnata.

“ Hinata cosa hai in mano?” disse Ino prendendo la lettera e leggendola ad alta voce. Tutte rimasero spiazzate.

“ Come ha osato quella?” disse Tayuya. Tutte erano arrabbiate, lo vedevo nei loro occhi. Kin si avvicinò e mi mise una mano sulla spalla.

“ Non ti abbattere, noi sappiamo che tu meriti molto di più. Tutto sta nello scoprire come ha fatto quell’essere a prendere il posto d’eccellenza che toccava a te.”

“ Non vi preoccupate, sto bene” dissi, ma nessuno ci credette, neppure io.

“ Hai fame?” mi disse Sakura.

Scossi il capo in senso di diniego. Sospirarono e dissero che loro andavano a fare colazione, dopo sarebbero venute a tenermi compagnia. Mi misi sotto le coperte, i miei occhi si riempirono di lacrime..

Le altre andarono a mangiare, si poteva vedere da lontano che erano arrabbiate. Temari vide che nel tavolo con i ragazzi c’era Karin che in quel momento ci stava provando con Shikamaru. Partì a razzo e prese Karin per i capelli, allontanandola dai ragazzi, i quali rimasero sconvolti da quel gesto.

“ LASCIAMI ANDARE!” urlò Karin dimenandosi. Temari l’accontentò subito lasciandola.

“ Sei solo una zoccola che ci prova con tutti solo perché vuoi tra le gambe un cazzo che ti penetri. O preferisci averlo in bocca? Se non l’avessi capito a noi otto NON CI DEVI ROMPERE LE PALLE! E SOPRATTUTTO IL TUO E’ STATO UN GESTO SPREGEVOLE QUELLO CHE HAI FATTO AD HINATA!” disse Temari arrabbiata. Poche volte avevamo visto Temari davvero arrabbiata e quella era una di quelle.

“ Perché quello che ha fatto la vostra amica non è stato un gesto spregevole? Mi ha messo un lassativo nel cocktail e sono stata nel bagno della discoteca tutta la notte a buttare gli occhi!” disse Karin paonazza in volto. I ragazzi scoppiarono a ridere, come anche i fratelli di Karin e le ragazze.

“ E’ stata l’idea più geniale che avesse avuto” disse Sakura.

“ Se l’è meritato quello che le ho fatto! Alla fine è stato facile, avevo i miei collaboratori ed è stato un gioco prendermi l’ultimo posto d’eccellenza” disse Karin sorridendo beffarda.

Temari stava partendo in carica, quando alla fine la fermai. “ Ferma Temari!”

Tutti si girarono a guardarmi, mi avvicinai a Karin. Le allungai la mano e le dissi “ Sono contenta per te. Sei riuscita ad avere quel posto.”

Karin scoppiò a ridere. “ Una perdente come te non potrà mai andare avanti nella vita. Sarai sempre sottomessa e sfruttata.”

Cercai di trattenere le lacrime e le sorrisi.

“ Ma guardati, hai del potenziale e nemmeno lo usi, hai delle montagne rocciose per cui i ragazzi andrebbero pazzi, ma timida ed impacciata come sei non andrai avanti nella vita e non avrai nessuno, nemmeno..” disse Karin, ma non riuscì a continuare, perché le saltai addosso e cominciai a picchiarla, la riempì di pugni, schiaffi, pedate. Persi completamente il controllo, le altre riuscirono a tenermi a stento, mi allontanarono da Karin perché avevano paura che la stessi uccidendo.

 

“ Basta Hinata! Non levare il piacere di riempirla di botte a tutte noi!” disse Matsuri. Mi allontanarono da Karin, ma prima di andarcene Temari disse a Karin “ Guai a te se ti vedo flirtare di nuovo con Shikamaru, lui è proprietà privata.” Tutte noi la guardammo sconvolte, lo stesso fecero i ragazzi con Shikamaru.

 

“ Lo stesso vale per Gaara. E’ un mare di tempo che ci corro dietro e non sarà certo una sgualdrina come te a portarmelo via” disse Matsuri. Gaara rimase impassibile, ma girandosi dall’altra parte sorrise compiaciuto. Ce ne andammo in piscina e dicemmo tutte in coro a Temari “ Ora sputa il rospo!”. Lei ci raccontò di ieri sera, di come si era appartata con Shikamaru e che l’avevano fatto.

“ Sarà anche più piccolo di me, ma sa come andare e dove andare” disse Temari con occhi sognanti. Scoppiammo a ridere e dammo a Temari della pervertita.

 

“ Ragazze vi devo confessare che anche io ieri sera mi sono divertita con Kakashi” disse Anko sorridendo maliziosa.

 

Scoppiammo a ridere. “ Siete delle pervertite” dicemmo in coro.

 

“ E’ solo che ancora voi non avete avuto la possibilità con la vostra preda, poi vi voglio vedere” disse Temari.

 

“ Concordo con Temari, ma è stato semplicemente da urlo” disse Anko immergendosi in piscina..

 

“ Tu l’hai fatto con Temari ieri sera e non ci hai detto nulla?” disse Naruto.

 

“ Perché sono fatti privati alla fine. Però vostra sorella non è così complessata in quei momenti” disse Shikamaru fumandosi una sigaretta, perso nei ricordi di ieri sera.

 

“ Non volevamo saperlo come è nostra sorella a letto” disse Kankuro bevendo il suo caffè.

 

“ Ma invece il nostro Gaara ha avuto una dichiarazione in piena regola. Avanti Gaara, fai contenta la ragazza” disse Kiba con un sorrisino malizioso.

 

“ La terrò ancora sulle spine” disse Gaara.

 

“ Sulle sabbie mobili vorrai dire” disse Shino.

 

“ Invece mi sono meravigliato della reazione di Hinata” disse Rock Lee.

 

“ Io no. Vedete mia cugina è come un secchio, si tiene tutto dentro ma poi quando è arrivata all’orlo scoppia. Solo due volte la vidi perdere completamente la ragione e una di queste è successa proprio stamani. Karin non doveva fargli una cosa del genere e ora ho paura per lei” disse Neji sovrappensiero.

 

“ Perché hai paura per lei?” disse Naruto.

 

“ Parliamo d’altro” disse Neji, ma venne interrotto da una voce.

 

“ Nipote.” Neji si girò di scatto e vide suo zio, Hiashi, il padre di Hinata davanti la porta.

 

“ Zio” disse Neji, ma era preoccupato, per Hinata.

 

“ Mi è giunta voce che mia figlia non è riuscita a prendere l’ultimo posto d’eccellenza. E’ vero?” disse Hiashi.

 

“ Si zio, ma più che altro le è stato fregato..” cominciò a dire Neji, ma venne interrotto ancora.

 

“ Non voglio sapere queste cose, Hinata sa benissimo che la nostra è una famiglia influente e che può avere quello che vuole e non ne ha approfittato. Voleva farcela con le sue forze. Mia figlia ancora non ha capito che è la vergogna della famiglia, un’incapace. A volte mi chiedo se sia davvero mia figlia. Avrei preferito avere te, Neji, come figlio. L’unica mia consolazione è Hanabi. Invece dimmi dove posso trovare Hinata” disse Hiashi.

 

Neji sapeva benissimo che Hinata avrebbe avuto una ramanzina coi fiocchi, ma non poteva mentire a suo zio, purtroppo. “ E’ in piscina con le ragazze.”

 

Hiashi andò via, mentre Neji corse ad avvertire la cugina prima che il padre la trovasse. Sfortunatamente Hiashi fu più veloce. Hinata, vedendo il padre arrivare, sbiancò di botto.

 

“ Padre che cosa ci fa lei qui?” disse Hinata avvicinandosi. Hiashi le dette uno schiaffo davanti a tutti.

 

“ Sei il disonore della famiglia, la vergogna che ha macchiato il nome della nostra casata. Non sai fare nulla, sei un’incapace che non sa fare a meno degli altri. Mi vergogno di averti come figlia. Vedi di non deludermi ancora. Voglio che prendi il massimo all’università, se non ci riuscirai saprò come punirti.” Detto questo Hiashi se ne andò. Mio padre mi lasciò li.

 

Umiliata, distrutta..

 

Tutti videro la scena, anche Naruto.. Non piansi, dissi semplicemente alle altre che andavo a fare un giro in barca. Mi allontanai il più in fretta possibile, arrivata davanti la barca una voce mi fermò.

 

“ Aspetta, vengo con te.”

 

Era Naruto! Salì subito in barca e stavo per mettere in moto, ma lui fu più veloce e salì con un salto.

 

“ Che ci fai qui?” dissi.

 

“ Non mi fido a lasciarti sola” disse Naruto sedendosi e posando il sacchetto che aveva in mano.

 

“ Sono capace di cavarmela da sola. Invece cosa c’è nel sacchetto?” chiesi curiosa.

 

Naruto mi sorrise e il mio cuore perse alcuni battiti. “ Il pranzo. Non hai mangiato nulla oggi.”

 

Lo guardai sorpresa. Lui si alzò, mise in moto la barca e andammo a farci un giro..

 

Gli altri erano preoccupati per me, soprattutto le ragazze.

 

“ Speriamo che non le succeda nulla e che non commetta pazzie” disse Kin.

 

“ Dove è quel baka?” disse Sasuke guardandosi intorno.

 

“ Fuga d’amore?” disse Kiba sorridendo maliziosamente.

 

“ Hinata non farebbe mai una cosa del genere!” disse Tenten.

 

“ Si vede che non conoscete Naruto. Quello è capace di tutto, pure di convincere i sassi a camminare” disse Sai.

 

“ Ma fammi il piacere” disse Ino sbuffando.

 

“ Ma io sono molto più bravo di lui” disse modestamente Sai.

 

Ino rise fino alle lacrime per questa cosa che disse Sai.

 

“ Se non ci credi te ne posso dare la prova” disse Sai sorridendo beffardo. Quel sorriso fece arrabbiare Ino, che girò sui tacci e se ne andò con le altre. Quella sarebbe stata una lunga giornata.

 

“ E ora cosa facciamo?” disse Sakura.

 

“ E’ inutile andare a cercare Hinata, verrà lei a sfogarsi, lo sapete. Andiamo a fare acqua gym con Jiraya, almeno ci facciamo quattro risate con lui” disse Temari. Andarono tutte in piscina, dopo essersi cambiate in stanza..

 

“ Perché sei venuto con me?” dissi a Naruto.

 

“ Te l’ho detto, per farti compagnia e per farti mangiare qualcosa” disse Naruto. Mai avevo incontrato qualcuno che si prendesse cura della mia salute.

 

“ Ti preoccupi così tanto della mia salute?” gli chiesi.

 

Mi guardò dritto negli occhi. In quel momento le nuvole andarono via e il sole comparve illuminando in pieno volto Naruto. I suoi occhi.. Mi sarei persa dentro quel cielo. “ Mi ricordi un po’ me.”

 

“ In che senso?” chiesi.

 

Naruto non rispose, prese delle confezioni dal sacchetto e me ne porse una. “ E’ ora di mangiare.”

 

“ Che cosa è?” dissi aprendo la confezione.

 

“ La cosa più buona del mondo” disse Naruto con l’acquolina in bocca. La sua faccia era così buffa che scoppiai a ridere.

 

“ Sei bellissima quando sorridi” disse borbottando Naruto. Avvampai all’istante.. Mangiai il ramen che mi aveva offerto, pensando che non c’era niente di più buono al mondo...

 

Andarono tutti a mangiare. Come al solito Karin era nel tavolo con i ragazzi, ma non ci stava provando con nessuno. Arrivati alla frutta Ino mangiò una banana molto maliziosamente. Le ragazze scoppiarono a ridere. I ragazzi le stavano guardando.

 

“ Perché hai scelto proprio Ino?” disse Choji a Sai.

 

“ Perché è la lussuria personificata” disse Sai sorridendo. Finito di mangiare tutti si divisero, Ino andò a prendersi il sole a bordo piscina. Sai le si avvicinò.

 

“ Vuoi che ti spalmi la crema?” le disse.

 

“ Perché no?” disse Ino.

 

Ino si mise a pancia in giù e Sai cominciò a spalmarle la crema.

 

“ Il suo corpo è perfetto” pensò Sai toccandolo. Non poté fare a meno di eccitarsi. Lei se ne accorse e sorrise.

 

“ Sai mi slacci il sopra? Così mi puoi spalmare meglio la crema” disse Ino.

 

Lui fece come lei gli disse. Il suo tocco era deciso. Ino all’improvviso si riallacciò la parte di sopra del costume e si trascinò Sai dentro la cabina, dove la gente si cambiava e si metteva il costume da bagno.

 

“ Ma che stai facendo?” disse Sai.

 

“ Mi hai fatto venire voglia e ora ne subisci le conseguenze” disse Ino baciandolo.

 

Sai rispose al bacio. “ Non sai quanto ho aspettato questo momento” disse facendo aderire il suo corpo a quello di lei..

 

Verso sera Hinata e Naruto tornarono al villaggio. Hinata dopo cena si sfogò con le altre, mentre i ragazzi fecero il terzo grado a Naruto.

 

“ Ci vuoi dire che non è successo nulla?” disse Kankuro.

 

“ Sai che cosa hai sul collo?” disse Naruto sviando il discorso.

 

“ O beh, nulla di che. Solo un succhiotto” disse Sai.

 

“ E come te lo sei procurato?” disse Shikamaru.

 

“ E’ stata Ino a farmelo. Quella ragazza è una bomba del sesso” disse Sai pensando a quello che era successo dopo pranzo. Tutti i ragazzi lo guardarono stupiti.

 

“ E quando è successo?” chiese Rock Lee.

 

“ Dopo pranzo, dentro la cabina dove la gente si cambia” disse Sai. Tutti lo applaudirono e si complimentarono con lui..

 

“ Sei andata a letto con Sai?” disse Sakura con gli occhi spalancati.

 

“ Sono andata in cabina con Sai” disse Ino correggendola.

 

“ E come è stato?” chiese Matsuri.

 

“ Non ho mai goduto così tanto in vita mia” disse Ino. Ora erano tre di noi che avevano conquistato le loro prede.

 

“ Hinata ma tu con Naruto non hai combinato proprio nulla?” chiese Tayuya.

 

“ Ehm.. veramente no” dissi imbarazzata.

 

“ Il tempo che ti istighi e gli salterai addosso” disse Anko. Ridemmo tutte quante. Anko aveva proprio ragione. Naruto era mio..

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Capitolo 9
*** ACCIDENTALLY IN LOVE 1 PARTE ***


ff8

Mi fece sdraiare sul letto e baciò dolcemente le mie labbra. Quel bacio puro divenne passionale in meno di un secondo. Baciò tutta la mia faccia, scendendo per il collo e poi per il mio torace. Ad ogni suo tocco la mia pelle diventava rovente. Mi levò la maglia e il reggiseno. Cominciò a giocare col mio seno, accarezzandolo, baciandolo, mordicchiandolo. I miei respiri divennero sempre più affannosi.

 

“ Naruto” dissi solamente, mentre lui piano piano mi levava i pantaloncini. Baciò le mie gambe e si insinuò fra esse e io non mi ribellavo, anzi volevo che non smettesse per niente al mondo. La sua lingua leccava la parte più intima di me, mentre la sua mano vagava sulla mia pancia. Non avevo mai provato nulla di simile. La mia vista era annebbiata dai piaceri che in quel momento Naruto mi stava donando. Incominciai a gemere e quando raggiunsi l’apice gridai di piacere. All’improvviso un qualcosa di gelato mi venne buttato in faccia e mi svegliai.

 

“ Cosa? Come?” dissi.

 

“ Hinata stai bene?” dissero preoccupate Sakura, Ino, Temari e Tenten.

 

“ S- si.. Era solo un incubo” dissi, ma in realtà era uno dei sogni più belli che avessi mai fatto in vita mia.

 

“ Ci hai fatto prendere un colpo” disse Temari con un cuscino in mano.

 

“ Cosa hai sognato?” chiese Tenten.

 

“ Non me lo ricordo” dissi arrossendo violentemente.

 

“ Torniamo a dormire” disse Sakura sbadigliando.

 

“ Concordo con te” disse Ino.

 

Tenten, Ino e Sakura tornarono nelle loro stanze, mentre io e Temari tornavamo a dormire. Peccato che quella notte non dormì più, ma rimasi sveglia. Quel sogno aveva invaso tutti i miei pensieri.

 

“ Così vivido, così reale..”

 

Mi alzai, non riuscendo più a stare a letto. Mi feci una doccia e uscì con solo un pareo e il costume da bagno. Camminavo sulla riva dell’oceano, quando sentì qualcuno che chiamava il mio nome.

 

“ Hinata!”

 

Mi girai e vidi Naruto davanti a me che mi salutava con un sorriso. Divenni un fuoco e scappai via..

 

“ Ma perché sta scappando?” disse Naruto sorpreso e anche un po’ deluso. “ Devo scoprirlo!” Naruto cominciò a correre e mi raggiunse. Mi prese per un polso e mi tirò a sé.

 

“ Perché stai scappando da me?” mi disse Naruto. Le nostre facce erano a pochi centimetri di distanza l’uno dall’altra. Divenni un fuoco e cercai di divincolarmi. Misi un piede male e caddi all’indietro trascinandomi Naruto, il quale cadde sopra di me. Il cuore prese a battermi all’impazzata, anche Naruto divenne un fuoco. Parte del sogno si stava avverando, mancavano solo i suoi baci nella mia intimità. Cominciai a respirare a fatica e cercai di spostarlo, lui per alzarsi per sbaglio mise una mano sul mio seno, cosa che mi fece eccitare non poco, ma non potevo mostrarglielo. Naruto si levò subito.

 

“ Non volevo, è stato un incidente” disse Naruto diventando rosso come un peperone.

 

“ E’ stata colpa mia, non ti devi scusare” dissi.

 

“ Perché stavi scappando? Cosa ti ho fatto?” disse Naruto.

 

Così ingenuo, così innocente..

 

“ Tu non mi hai fatto nulla, sono io che.. Nulla lascia stare” dissi correndo e andando via da lui. Non potevo di certo dirgli che avevo sognato che lui mi faceva.. Anche il solo pensarlo mi faceva arrossire. Che cosa mi stava succedendo? Che cosa mi aveva fatto Naruto?..

 

Le altre si svegliarono e andarono fuori a cercarmi. Mi trovarono che vagavo senza una meta, rossa in viso.

 

“ Che ti è successo Hinata?” mi chiese Tenten.

 

“ Niente.. Ecco..” balbettai.

 

“ Hai visto Naruto?” disse Ino.

 

“ Si, mi è caduto addosso e..” dissi senza finire la frase, poiché venni interrotta.

 

“ Che cosa? Ti è caduto addosso? Ti ha toccato?” mi chiese Sakura tutto d’un fiato.

 

“ E’ successo per sbaglio” dissi arrossendo violentemente.

 

Andammo a fare colazione e li trovammo le altre. Ci sedemmo con loro e sia io che Matsuri avevano due facce sconsolate.

 

“ Si può  sapere che cosa avete voi due?” chiese Anko.

 

Le spiegai in linee generali cosa era successo stamattina.

 

“ Non so che fare. Naruto mi piace troppo, è assurdo” dissi mettendomi le mani fra i capelli.

 

“ Questione di tempo e vi salterete addosso a vicenda” disse Tayuya sghignazzando.

 

“ Ma invece come vanno le cose con il mio fratellino?” chiese Temari a Matsuri.

 

“ Male, sembra che non esista per lui, non so come comportarmi” disse sconsolata Matsuri.

 

“ Perché non lo provochi un po’?” disse Kin.

“ E’ un ottima idea” disse Sakura.

 

Ci alzammo da tavola e ci stavamo dirigendo all’uscita, quando da lontano vedemmo i ragazzi che stavano andando a mangiare. All’improvviso Kiba chiese a Naruto una cosa.

 

“ Naruto facci la tecnica della seduzione” disse Kiba sorridendo. I ragazzi ci videro e Naruto sorrise.

 

“ Tecnica della seduzione!” disse Naruto trasformandosi in un’attraente biondina. I ragazzi fischiarono e applaudirono. Noi passavamo in quel momento e lui si trasformò in un ragazzo bellissimo. Le ragazze lo guardarono con tanto d’occhi. Naruto si avvicinò a me.

 

“ Mi vuoi dire perché scappi ogni volta che mi vedi?” mi disse prendendomi il mento con due dita.

 

Stavo morendo. Penso di essere diventata rossa fino alla punta dei piedi. “ I – io non.. scappo” dissi senza fiato. Mi sorrise e io stavo quasi per svenire. Kin si avvicinò a me e mi sostenne. Mentalmente la ringraziai.

 

“ Hai finito biondino di importunare la nostra Hinata?” disse Kin.

 

Kiba si avvicinò di corsa a Kin e le prese una mano. “ Lo so benissimo che ti piaccio io.”

 

“ Hai ragione cagnolino” disse Kin scombinandogli i capelli e allontanandosi con noi. Matsuri per tutto il tempo non aveva guardato Gaara nemmeno una volta. Davanti a noi vedemmo Shizune correre come una forsennata.

 

“ Che cosa ti succede Shizune?” disse Ino.

 

“ Il mio ragazzo è qui!” disse Shizune con un sorriso a trentadue denti.

 

“ Shizune!” sentimmo urlare e Shizune andò incontro al ragazzo che l’aveva chiamata.

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Capitolo 10
*** ACCIDENTALLY IN LOVE 2 PARTE ***


ff8

“ Iruka! Amore mio” disse Shizune abbracciandolo e baciandolo. Iruka ricambiò il bacio con passione.

 

“ Iruka, che ci fai qui?” disse Kakashi. C’erano tutti gli animatori adesso, gli unici a mancare erano i tre Hebi.

 

“ Sono venuto a trovare Shizune” disse Iruka sorridendo.

 

“ Che cosa romantica” disse Tsunade sospirando.

 

Jiraya se ne accorse ma non disse nulla.

 

“ Stasera non ci siamo né io né Shizune. La porto fuori a cena” disse Iruka a tutti noi. Shizune era fuori di se dalla gioia. Noi ragazze eravamo tutte invidiose.

 

“ Che invidia! Anche io voglio qualcuno che mi porta fuori a cena” disse Sakura.

 

“ E’ il sogno di ogni ragazza o donna che sia” disse Tsunade sospirando.

 

Noi otto andammo via. Ci dirigemmo all’oceano che c’era l’immersione subacquea..

 

Nel frattempo i ragazzi e gli animatori erano a fare colazione. Arrivarono anche gli Hebi e si sedettero con loro. Karin cominciò a provarci con Neji. Jiraya dopo un po’ si alzò dal tavolo e si diresse verso Tsunade.

 

“ Ti posso parlare un attimo?” disse Jiraya a Tsunade, la quale lo guardò stupita. Si alzò e lo seguì fuori.

 

“ Cosa mi devi dire di tanto privato da non poterlo dire davanti agli altri?” disse Tsunade.

 

“ Ti va stasera di uscire insieme a me? Non prometto di portarti in un ristorante di lusso, ma posso portarti in un posto molto carino dove si mangia bene” disse Jiraya.

 

“ Ci stai provando Jiraya?” disse Tsunade ridendo un po’.

 

“ O al diavolo Tsunade non ti invito più. Una volta tanto che faccio qualcosa di carino” disse Jiraya andandosene.

 

“ Alle nove davanti l’ingresso del villaggio” disse Tsunade sorpassandolo e tornando dentro a mangiare. Jiraya sorrise. Anko si alzò dal tavolo e Kakashi si alzò a sua volta. La seguì dentro una stanza.

 

“ Ma come fai a non stancarti mai?” disse Anko trascinandosi Kakashi dentro.

 

“ Potrei farti la stessa domanda” disse Kakashi spogliando Anko dei pochi indumenti che aveva. Chiusero la porta..

 

“ Basta ragazzi oggi comincio a provarci seriamente con Kin” disse Kiba a tutti gli altri mentre stavano facendo colazione.

 

“ Ti stai dando una smossa finalmente” disse Sasuke.

 

“ Quello che non state facendo né tu né gli altri che ancora non hanno concluso nulla, a parte Sai e Shikamaru” disse Kiba mangiando una fetta di pane.

 

“ Colpo basso” disse ridendo Shino. Gli altri si risentirono. Dovevano darsi una smossa. In fondo Kiba aveva ragione..

 

“ Basta ho deciso. Se entro oggi non mi dimostra nemmeno un piccolo segno di interesse lo lascio perdere” disse Matsuri in riva all’oceano mentre si stavano mettendo la tuta da sub.

 

“ Non ti devi arrendere per così poco” disse Temari.

 

“ Temari ha ragione. Se molli ora vuol dire che hai perso troppi anni dietro una persona che non ti merita” disse Tayuya.

 

Incominciammo ad entrare in acqua. Avevamo a disposizione un’ora di ossigeno nelle bombole. Ci immergemmo. Era uno spettacolo stupendo. Nuotammo in profondità, dove vedemmo pesci stranissimi. Accanto a noi passarono anche un branco di delfini che giocarono con noi. Salimmo in superficie e vedemmo il tempo cambiato. Si sarebbe scatenata una bufera  di li a poco. Poco distanti da noi c’era una barca e vedemmo qualcuno cadere in acqua.

 

“ Io vado a prenderlo, voi pensate a fateli arenare sulla sabbia. Ci vediamo fra poco” dissi dirigendomi verso il bambino caduto in mare, mentre le altre si dirigevano verso la barca. Mi immersi. Il mare cominciò ad agitarsi ed iniziò a piovere forte. Riuscì a prendere il bambino, ma era priva di sensi, aveva bevuto troppa acqua. Salimmo in superficie e misi il boccaglio al bambino che dopo un po’ riprese i sensi. Un’onda ci travolse e finimmo di nuovo sott’acqua. Cercai di risalire in superficie ma mi dovetti fermare di botto. Due squali ci passarono accanto e mi strinsi il bambino più vicino. Eravamo accerchiati, non potevamo fare nulla e io dovevo prendere aria. Qualcosa li fece allontanare per un po’ e io risalii in superficie. Mi facevano male i polmoni. La barca era arenata, ce l’avevano fatta. Nuotai un po’ sperando di non vedere gli squali..

 

Le ragazze corsero dagli altri e trovarono assieme sia gli animatori e i ragazzi.

 

“ Presto! Hinata è nei guai” disse Tenten.

 

“ Cosa sta succedendo?” disse Kurenai. Tutti corsero verso l’oceano. Le ragazze mentre correvano stavano spiegando che cosa era successo.

 

“ Il mio bambino” gemeva la donna. Suo marito la sosteneva mettendole un braccio sulle spalle.

 

“ Eccola!” dissero le ragazze in coro..

 

Vidi che tutti erano li. Due pinne nuotavano veloci verso di me e venni trascinata sotto insieme al bambino..

“ Squali..” sussurrò Temari.

 

“ Dobbiamo andare ad aiutarla!” disse Matsuri cominciando ad entrare in acqua, ma venne fermata da Gaara.

 

“ Non andare” disse Gaara prendendola per un polso.

 

“ Lasciami devo aiutarla” disse Matsuri cercando di divincolarsi dalla presa di Gaara.

 

“ Saresti solo di intralcio e poi non voglio che ci vai, è troppo rischioso” disse Gaara portandola via dall’acqua.

 

“ Che cosa possiamo fare?” disse Sakura preoccupata.

 

“ Sperare che riesca a cavarsela” disse Sasuke..

 

Mi facevano male i polmoni, non avevo più fiato. Uno squalo mi aveva preso di striscio il polpaccio e mi stava uscendo un po’ di sangue. Non avrei resistito ancora a lungo. Dovevo risalire e riuscire a raggiungere la riva il più in fretta possibile. Il tempo poi non permetteva nemmeno questo. Ogni volta che risalivo in superficie le onde mi rispedivano in basso. Uno squalo si stava avvicinando minaccioso verso di me, cercai di nuotare il più velocemente possibile. La mia vita mi passò davanti, sapevo che non avevo scampo, quando un delfino spuntò ed attaccò lo squalo, permettendomi di andare via. Risalii e piano piano mi avvicinavo sulla riva.

 

“ Tu vai, nuota” dissi al bambino che cominciò ad andare sulla riva. Lo stavo seguendo anche io, quando all’improvviso l’altro squalo mi prese per una gamba e mi ritrascinò dentro. Altri delfini li attaccarono e dopo un po’ andarono via. Mi riportarono in riva. Le altre arrivarono e mi presero in braccio.

 

“ Come stai? Come ti senti?” mi chiesero in coro.

 

“ Sto bene non vi preoccupate. Il bambino come sta?” chiesi. La famiglia mi si avvicinò e mi ringraziò, come ringraziò anche le altre. Gaara si allontanò e Matsuri lo seguì e lo fermò.

 

“ Perché mi hai detto quelle cose prima?” chiese Matsuri.

 

Gaara la guardò e le si avvicinò. Le prese il mento con due dita e le diede alcuni baci nel collo. Matsuri era sotto il suo controllo.

 

“ Non farmi questo se non ti interesso” disse Matsuri con poca lucidità.

 

“ E chi ha mai detto che non mi interessi” disse Gaara allontanandosi da lei. Se ne andò lasciandola stupita.

 

“ Tanto ti conquisterò” urlò Matsuri in direzione di Gaara. Lei non lo vide ma lui stava sorridendo..

 

Le ragazze mi portarono in infermeria dove un infermiere mi fasciò la gamba.

 

“ Guarirai in fretta. Fortunatamente non era profonda la ferita” disse l’infermiere toccandomi il punto che mi aveva fasciato. Arrossì e Kin disse all’infermiere.

 

“ Guarisca anche me, mi sento bruciare dentro.” Scoppiammo a ridere..

 

“ Se ancora la tocca gli spezzo le mani” disse Naruto arrabbiato, gli occhi diventati due fessure. I ragazzi le stavano spiando.

 

“ Dovresti muoverti Naruto” disse Kiba.

 

“ Sta parlando quello che non viene calcolato. Hai sentito cosa ha detto la tua cara Kin all’infermiere. “ Guarisca anche me, mi sento bruciare dentro.”” disse Choji.

 

“ So come fare. Entro stasera la ragazza crollerà ai miei piedi” disse Kiba.

 

“ Pensavo su qualcos’altro” disse Kankuro. Si misero a ridere. La giornata passò in fretta. Anko e Kakashi non uscirono dalla stanza per tutto il giorno. Iruka verso le nove e qualcosa portò Shizune in città, in un ristorante di lusso. Finirono la serata nel migliore dei modi. Jiraya si mise in ghingheri e portò Tsunade fuori a cena. La portò in una taverna dove mangiarono di gusto. Alzarono un po’ il gomito, tanto che chiesero una stanza. Il cameriere li guardò sconvolti e disse loro che un hotel si trovava li vicino. Noi tutte mangiammo quella sera con gli animatori rimasti. Ad un certo punto Temari disse una cosa che ci lasciò a tutti perplessi.

 

La giovane, saputo questo, prestamente vi fece fare un letto; e dovendovi la sera vegnente dormire, tanto attese che ella vide Ricciardo, e fecegli un segno posto tra loro, per lo quale egli intese ciò che far si dovea. Messer Lizio, sentendo la giovane essersi andata al letto, serrato uno uscio che della sua camera andava sopra 'l verone, similmente s'andò a dormire. Ricciardo, come d'ogni parte sentì le cose chete, con lo aiuto d'una scala salì sopra un muro, e poi d'in su quel muro appiccandosi a certe morse d'un altro muro, con gran fatica e pericolo, se caduto fosse, pervenne in sul verone, dove chetamente con grandissima festa dalla giovane fu ricevuto; e dopo molti baci si coricarono insieme, e quasi per tutta la notte diletto e piacer presono l'un dell'altro, molte volte faccendo cantar l'usignuolo. Ed essendo le notti piccole e il diletto grande, e già al giorno vicino (il che essi non credevano), e sì ancora riscaldati e sì dal tempo e sì dallo scherzare, senza alcuna cosa addosso s'addormentarono, avendo a Caterina col destro braccio abbracciato sotto il collo Ricciardo, e con la sinistra mano presolo per quella cosa che voi tra gli uomini più vi vergognate di nominare.”

 

“ Temari ti senti bene?” le chiese Kin.

 

“ Sta benissimo” dissi capendo le intenzioni di Temari, e anche qualcun altro le capì.

 

“ Sorellona ti senti bene?” gridò Kankuro.

 

“ Molto più di tutti voi” rispose Ino.

 

“ Non credo proprio biondina” le rispose Sai.

 

Ino si spazientì e finito di mangiare andò a farsi un giro. Sai andò da lei, come fece anche Shikamaru con Temari. Kin stava facendo una passeggiata, ma qualcuno all’improvviso l’abbracciò da dietro.

 

“ Sei stupido? Mi hai fatto prendere uno spavento” disse Kin cercando di liberarsi.

 

“ Se ti faccio prendere ora degli spaventi quando mi vedrai nel mio splendore morirai?” disse Kiba maliziosamente.

 

“ Ma davvero? A me non risulta” disse Kin ridendo.

 

“ Va bene, allora ti dovrò dare una dimostrazione” disse Kiba prendendo in braccio Kin e portandola a mare..

 

Noi altri rimanemmo a scherzare con tutti gli altri. All’improvviso mio cugino si avvicinò a me.

 

“ Cugina ti devo parlare in privato” disse Neji.

 

“ Cosa devi dirmi?” chiesi stupita.

 

“ Seguimi” disse uscendo. Lo seguì e andammo a parlare in piscina.

 

“ Allora?” chiesi.

 

“ Mi devi aiutare con una tua amica” disse Neji.

 

“ Che cosa? Ti interessa una mia amica? E chi sarebbe?” chiesi stupita. A mio cugino che piace una ragazza. Robe pazzesche.

 

“ Guai a te se parli, se no grido al mondo intero che ti piace Naruto” mi disse.

 

Avvampai all’istante. “ NON TI AZZARDARE!” sibilai a denti stretti.

 

“ Bene allora aiutami con Tenten e io non dirò nemmeno al diretto interessato che ti piace” disse mio cugino sorridendo. Il suo era un ricatto bello e buono.

 

“ Solo se tu mi aiuterai con Naruto” dissi.

 

“ Un favore per un favore. Ci sto. Domani mattina incontriamoci di mattina presto e ne riparleremo” disse Neji. Si allontanò e io mi chiesi che cosa dovessi fare..

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Capitolo 11
*** L’AMORE CON LE SEMBIANZE DI UN RIVALE ***


ff8

La mattina seguente mi svegliai presto e uscì fuori per incontrarmi con mio cugino. Lo trovai in riva all’oceano. Si girò e mi vide.

 

“ Come va la gamba?” mi chiese.

 

“ Non è grave, pizzica ma il dolore è sopportabile” dissi.

 

“ Diresti le stesse identiche parole anche se ti facesse male” rispose con uno sguardo triste. “ Mi dispiace per come si è comportato Hiashi.”

 

“ Ci sono abituata” risposi. “ Allora dimmi, cosa vuoi sapere di Tenten?”

 

“ Devi dirmi un posto in cui la posso trovare sola per scambiare quattro chiacchiere” disse Neji.

 

“ Fra un po’ la vedrai fare jogging in riva al mare. Si tiene in forma la ragazza” risposi.

 

“ Ho notato” rispose Neji.

 

Scossi la testa come per dire “Uomini”. “ Una cosa. Detesta quelli che le dicono che le donne sono inferiori agli uomini.”

 

“ Ottimo, so come avvicinarmi a lei” disse Neji sorridendo. “ Oggi pomeriggio ti aiuterò con Naruto.”

 

A quelle parole avvampai ma non dissi nulla.

 

“ Ci credi che ancora non ho capito che cosa ci hai visto di bello in lui?” disse Neji.

 

“ Sembra diverso dagli altri” risposi sorridendo timidamente. “ Però non lo so se gli interesso.”

 

Mio cugino mi guardò con faccia sbalordita, poi si mise a ridere. Rise fino a che non ebbe le lacrime agli occhi. “ Sei così ingenua Hinata, se solo sapessi.”

 

“ Neji se sai qualcosa dimmela!” dissi.

 

“ Lo vedrai oggi” disse Neji.

 

“ Io vado, fra poco dovrebbe venire Tenten. Non combinare nulla” dissi andandomene..

 

Tenten quella mattina indossava dei pantaloncini e il sopra di un costume. Ogni mattina si faceva un’ora di corsa per tenersi in forma, ma in vacanza aveva smesso. Quella mattina decise di riprendere e correndo vide davanti a se Neji. Era tentata di fermarsi a salutare, oppure andare avanti facendo finta di nulla. Optò per la seconda alternativa. Corse facendo finta di nulla, quando si sentì chiamare.

“ Adesso non si saluta più?” disse Neji correndo accanto a lei.

 

“ Non ti avevo visto” mentì Tenten.

 

“ Le donne, non dicono mai la verità. D’altronde sono inferiori a noi uomini” disse Neji stuzzicandola e correndo più veloce di lei. Tenten a quell’affermazione si arrabbiò e corse più veloce tentando di raggiungerlo.

 

“ COME TI PERMETTI? NOI NON SIAMO INFERIORI A VOI!” urlò Tenten superandolo. Neji sorrise, aveva raggiunto il suo scopo. La raggiunse e la prese per un polso trascinandola a se.

 

“ Forse tu sei l’eccezione alla regola” disse Neji dandole un bacio a fior di labbra..

 

Noi tutti eravamo a fare colazione. Ancora pensavo alle parole che mi aveva detto mio cugino. Mi stava nascondendo qualcosa.

 

“ Hinata stai bene?” mi chiese Temari sventolandomi una mano davanti la faccia.

 

“ Si sto bene” risposi con sguardo assente.

 

“ C’entra Naruto? Vuoi che mi informi?” mi chiese Ino.

 

A quelle parole avvampai di botto. Le altre sorrisero.

 

“ Ma dove è Tenten?” chiese all’improvviso Sakura.

 

Nessuno sapeva cosa rispondere, ma tutti la vedemmo entrare mano nella mano con Neji. Lo stupore era generale. Tenten si sedette nel nostro tavolo, bordeaux in volto.

 

“ Spiegaci” disse Temari sconvolta.

 

“ Ma niente, abbiamo fatto una passeggiata, parlato” rispose Tenten evasiva..

 

“ Ci siamo persi qualcosa?” chiese Sasuke a Neji.

 

“ Mi sono solo dato una smossa” rispose Neji bevendo tranquillamente il suo succo di frutta.

 

“ Non sei il solo amico” rispose Kiba sorridendo.

 

“ Conquistata?” chiese Shikamaru.

 

“ Hai fatto entrare la tua anguilla nella sua grotta?” chiese maliziosamente Kankuro.

 

“ Kankuro tu mi farai morire” disse Kiba fra le risate generali.

 

“ Vi dovete dare una smossa, capito?” disse Sai rivolto a Sasuke, Kankuro, Gaara e Naruto..

 

La giornata passò tranquillamente, senza intoppi o “incidenti” vari. Dopo pranzo noi ragazze andammo in piscina. Sakura, Ino, Tayuya, Tenten e Kin stavano giocando a palla dentro la piscina, mentre io, Matsuri e Temari ci stavamo prendendo il sole. In lontananza vedemmo i ragazzi venire verso di noi. Con nostra grande sorpresa sia Karin che i suoi fratelli non si fecero vedere per tutto il giorno.

 

“ Oddio si sta avvicinando Naruto. E adesso che faccio?” dissi in preda al panico.

 

“ Devi stare tranquilla, se no capisce che ti piace” disse Temari non scomponendosi.

 

“ Ma perché si comporta così?” disse Matsuri in preda al nervoso.

 

“ Voi due siete un caso disperato” disse Temari scuotendo la testa.

 

Naruto si stava avvicinando a me, era a pochi centimetri oramai. All’improvviso cadde e la sua faccia finì sul mio seno. Tutti videro questa scena. Divenni un fuoco vivente, lo stesso Naruto, il quale si alzò di scatto e chiese scusa.

 

“ Possiamo parlare un po’ in privato?” mi disse alla fine.

 

Viola gli risposi “ Va bene.” Lo seguì fra l’esultanza dei ragazzi e lo stupore delle ragazze.

 

“ C – che cosa d – devi dirmi?” chiesi balbettando vistosamente.

 

Lui sempre rosso in faccia mi chiese “ E’ perché non ti piaccio che mi eviti?”

 

Rimasi stupita da questa frase. Se solo sapesse la mia libido nei suoi confronti. “ Perché dici questo?”

 

“ Perché ogni volta mi eviti, scappi, non capisco che cosa ti abbia fatto e sono arrivato alla conclusione che io non ti piaccio” disse guardandomi dritto negli occhi. I suoi occhi.. Mi sarei persa in quell’azzurro.

 

“ S – stai pensando delle cose sbagliate” dissi guardandomi i piedi. Sentì i suoi passi e si avvicinò a me, mi prese la faccia e mi fece una carezza. Una parola mi venne in mente in quel momento.

 

Dolce..

 

Quando tornammo venni a sapere che quella sera saremmo andati in discoteca, dove si sarebbe tenuta una gara di ballo: uomini contro donne. Quella sera noi otto ci vestimmo uguali. Indossavamo un completo alla marinara ( minigonna blu e top bianco) e insieme agli animatori e ai ragazzi ci dirigemmo in quella famosa discoteca. Per nostra sfortuna con noi c’era anche Karin con i suoi fratelli. Karin quel momento ci stava provando spudoratamente con Sasuke, cercava di limonare con lui in tutti i modi. La gara iniziò alle 23.00 e sarebbe durata fino alle 5 del mattino. I ragazzi si misero da parte mentre noi andavamo a ballare o per lo meno andavamo a gareggiare. Vincemmo quasi tutte le gare, tranne quando ci scontrammo con Kiba, Rock Lee e Naruto. Ancora mi chiedo come abbiano fatto a vincere quei round. Alla fine della gara ballammo una canzone che può sembrare deficiente, ma il realtà non lo è. Si intitola Caramelldansen (http://www.youtube.com/watch?v=Q0xbCkMSuRk ). Il pubblico era in delirio. Un ragazzo stava ballando con Temari. Shikamaru si avvicinò a loro e molto tranquillamente si portò via Temari, lo stesso accadde per Ino e per Kin. Neji e Tenten ( a dispetto delle altre coppie che andavano a “limonare”) andarono a farsi una passeggiata fuori. Gli altri ( me compresa) rimasero in discoteca a ballare. Stavo ballando in una specie di cubo, rialzato rispetto alla pista da ballo. Naruto era davanti a me, lo guardai e mi distrassi. Misi male un piede e caddi sotto gli occhi di tutti addosso a Naruto. Cercò di prendermi, infatti si portò in avanti, ma io gli caddi addosso e lo feci scivolare all’indietro. La cosa che mi fece salire il sangue alla testa fu che caddi sopra Naruto o per lo meno caddi sopra la faccia di Naruto. Poteva avere una vista molto ampia delle mie mutandine. Naruto aveva le braccia in aria, confuso cercò di alzarsi, ma andò a sbattere contro la mia intimità. Mi alzai di scatto, chiesi scusa e mi dileguai fra le risate generali. Quando Naruto capì su cosa aveva sbattuto cominciò a diventare tutto rosso e cominciò ad uscirgli sangue dal naso. Ma perché dovevo fare queste brutte figure? Ma soprattutto proprio con Naruto le dovevo fare? Quando tornammo al villaggio me ne andai spedita a letto, pensando che il giorno dopo non sarei uscita dalla stanza per non combinare altri guai.

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Capitolo 12
*** marionette e sabbia ***


ff8

La mattina seguente mi rifiutai categoricamente di uscire dalla stanza.

 

“ Hinata devi uscire. Così facendo non cambierai quello che è successo ieri sera!” disse Temari prendendomi per i piedi e cercando di farmi scendere dal letto. Mi ero aggrappata con tutte le mie forze alla ringhiera del letto. Le altre aiutarono Temari a farmi scendere dal letto, arrivarono anche a farmi il solletico. Mossa infame! Sanno benissimo che lo soffro! Mi presero a forza di peso e mi trascinarono fuori.

 

“ Lasciatemi! Non voglio venire a mangiare! Non ho fame!” urlai senza ottenere risposta se non un ghigno malefico da parte di loro sette.

 

“ Lo facciamo per te piccola Hinata” disse Ino.

 

“ Non vi faccio tenerezza?” dissi loro mentre facevo gli occhioni da cagnolina.

 

“ Certo! Ed è per questo che ti portiamo con noi a mangiare” disse Tenten dandomi un buffetto sulla guancia.

 

“ Su ora per punizione ti leviamo questi pantaloni lunghi e te ne mettiamo di corti” disse Matsuri.

 

“ Avete intenzione di spogliarmi in corridoio?” sibilai sconvolta.

 

“ E’ un’ottima idea!” disse Tayuya, che con l’aiuto delle altre, mi levò i pantaloni. Mi divincolai e per un attimo sfuggì alla loro presa, cercai di scappare ma venni fermata e riacciuffata. Tenendomi stretta mi misero un paio di pantaloncini cortissimi. Tutto questo al centro di corridoio, dove poteva passare chiunque e chiunque poteva vedermi.

 

“ Forza! Ora il sopra del pigiama!” disse Kin.

 

“ Fermi! Non ho il reggiseno addosso!” urlai cercando di fermarle. “ Appena finirà questa tortura giuro che vi ammazzo a tutte e sette!”

 

“ Lo so che queste parole sono parole d’amore Hinata” disse Sakura tenendomi ferma insieme alle altre. Provai a liberarmi in tutti i modi, sembravo un pesce di come cercavo di sgusciare. All’improvviso vedemmo davanti a noi Naruto con un mazzolino di fiori, che ci guardava sconvolto. Il sangue cominciò ad uscirgli dal naso, mentre le ragazze di corsa mi riportavano in camera.

 

“ Ma perché devo fare brutta figura in sua presenza?” dissi mettendo la testa sotto il cuscino e dando testate al materasso.

 

“ A giorni quei due combineranno qualcosa, ne sono certa!” disse Temari sotto voce cercando di non farsi sentire da me.

 

“ Basta! Ora me ne sto in camera a dormire. Ci vediamo dopo!” dissi coprendomi tutta con le coperte. Le altre mi guardarono per un po’ e poi dissero che andavano a fare colazione e sarebbero tornate dopo. Appena sentì la porta della camera chiudersi sgusciai fuori dalle coperte e andai a farmi una doccia..

 

Le ragazze trovarono i ragazzi attorno a Naruto, il quale si teneva la testa fra le mani. Accanto il mazzolino di fiori.

 

“ Cosa sta succedendo?” chiesero le ragazze in coro.

 

“ Nulla di grave” risposero di rimando i ragazzi. Naruto si alzò di scatto e disse alle ragazze “ Vado da Hinata! Le devo parlare!”

 

“ Accomodati pure, è sotto le coperte” rispose allusiva Tayuya. Tutti capirono l’allusione, eccetto Naruto, il quale prese il mazzetto e andò in camera di Hinata..

 

Uscì dalla doccia. Ci voleva proprio per cercare di schiarirmi le idee. Mi misi addosso un asciugamano e uscì dal bagno. Ero nella camera quando sentì la porta aprirsi. Vidi davanti a me Naruto. Rimanemmo immobili per alcuni secondi, per lo stupore mi cadde l’asciugamano a terra. Naruto divenne viola e si coprì subito gli occhi.

 

“ Aaaaaaaa scusa non guardo” disse.

 

Presi l’asciugamano e me lo misi addosso il più stretto possibile.

 

“ Che cosa ci fai qui?” chiesi imbarazzata più che mai. Mi stupì che l’asciugamano non avesse preso fuoco.

 

“ Volevo darti questo mazzo di fiori e chiederti scusa per ieri sera, volevo farmi perdonare” disse Naruto porgendomi il mazzo di fiori, sempre con gli occhi chiusi.

 

Presi il mazzo di fiori con mani tremanti. Una serie di pensieri allucinanti mi passarono nella mente, come ad esempio che potevo levarmi l’asciugamano, condurlo nel letto con me e violentarlo. Che cosa mi stava succedendo? Non potevo pensare queste cose, non dovevo! Naruto aprì gli occhi e vedendo che avevo l’asciugamano addosso mi disse “ Sei bellissima anche nuda.” Uscì dalla stanza lasciandomi li, stupita da quella frase. Anche non uscendo dalla stanza avevo fatto brutte figure con Naruto..

 

Nel frattempo Gaara stava facendo una passeggiata in riva all’oceano. Matsuri gli andò in contro. Aveva il fiato corto per la corsa che poco fa aveva fatto.

 

“ Hai corso?” chiese Gaara guardandola.

 

“ Dobbiamo parlare noi due” disse Matsuri dopo aver ripreso fiato.

 

“ Di cosa?” chiese Gaara.

 

“ Non ce la faccio più Gaara. Devo capire una volta per tutte se ti interesso o meno. Non voglio giocare” disse Matsuri torturandosi le mani ma guardandolo fisso negli occhi.

 

Gaara la guardò ancora per un po’ e poi sorrise. Erano rarissimi i suoi sorrisi. A quel sorriso Matsuri arrossì vistosamente.

 

“ Secondo te mi impegnerei così tanto per farti impazzire se non mi interessassi?” disse Gaara. Si avvicinò a lei e la baciò.

 

“ Ti odio Gaara!” disse Matsuri baciandolo.

 

“ Io non credo proprio” disse Gaara stringendola a sé quasi con possessione..

 

In piscina c’erano quattro coppiette: Sai con Ino, Temari con Shikamaru, Neji con Tenten e Kiba con Kin. Stavano parlando del più e del meno, quando all’improvviso Sai disse “ Adesso mancano solamente quattro coppie.”

 

“ Tre, ti devo correggere” disse Ino. Gaara e Matsuri stavano andando da loro mano nella mano.

 

“ Qualcuno la sopra ci vuole bene” disse Temari con fare tragico, cosa che scatenò l’ilarità di tutti.

 

Gaara rimase impassibile, disse solamente “ Ognuno ha i suoi tempi.”

 

“ Bene! Adesso si accettano scommesse. Chi sarà la prossima coppia?” disse Kiba sogghignando.

 

“ Punto si Hinata, è troppo palese che quei due si vogliono” disse Temari.

 

“ Io punto su Sasuke” disse Shikamaru.

 

“ Sasuke? Ma non sta facendo nulla per dimostrare interesse!” disse Tenten.

 

“ Voi donne non sapete cogliere nulla” disse Neji stringendola a sé, ma beccandosi un cazzotto da parte di Tenten. Scoppiarono a ridere.

 

“ Io invece punto su vostro fratello” disse Kin rivolta a Temari e Gaara.

 

“ Nostro fratello?? Ma quello è uno sfigato cronico!” disse Temari.

 

“ Il tuo amore fraterno è senza limiti” disse Ino ridacchiando.

 

“ Cosa si mette in palio?” chiese Sai.

 

“ La persona che vince potrà avere per un giorno intero tutto quello che vuole” disse Kiba. A tutti piacque questa cosa..

 

Nel frattempo Kankuro stava perfezionando la sua ultima marionetta. Con lui c’erano Rock Lee, Shino, Choji, Sasuke, Naruto e i tre Hebi. Karin come sempre ci stava provando con Sasuke e questa volta anche con Naruto.

 

“ Avanti portatemi a fare una passeggiata!” disse Karin a Sasuke e Naruto.

 

“ Perché dovremmo?” disse Sasuke.

 

Karin mise il broncio e cominciò a strusciarsi contro Naruto. “ Perché sono bella” disse Karin. Naruto fece una faccia sconvolta e l’allontanò.

 

“ Per essere bella sei bella, ma non sei il mio tipo” disse Naruto allontanandola. I ragazzi applaudirono e Karin ancora più arrabbiata andò a strusciarsi contro Sasuke.

 

“ Lui almeno sa apprezzare le attenzioni delle belle ragazze” disse Karin rivolta a Naruto.

 

“ E’ solo indifferente” disse Shino.

 

Karin paonazza in volto non si arrese e fece la gatta morta sia con Naruto che con Sasuke. In quel momento stavano passando Sakura e Tayuya, le quali videro la scena. Sakura andò su tutte le furie, sia perché Karin si stava strusciando con Sasuke, sia perché si stava strusciando con Naruto. Naruto era solo di Hinata.

 

“ Hey tu, gentilmente potresti levarti di dosso a Sasuke e Naruto?” disse Sakura arrabbiatissima. Karin la guardò e beffardamente si incollò ancora di più ai due. Fuori di sé dalla rabbia andò incontro a Karin, la prese per i capelli e la trascinò via finchè non si staccò da Sasuke e Naruto.

 

“ Sei una psicopatica! Lasciami!” urlò Karin. Sakura le lasciò i capelli.

 

“ Sei gelosa?” disse beffardamente Sasuke.

 

“ Di te? Ma nemmeno ammazzata. Sei solo uno che si crede figo e oltretutto odio i figli di papà” disse Sakura a Sasuke, il quale ci rimase malissimo, ma non lo dette a vedere. “ E tu, guai a te se ti vedo ancora abbrancicata a tipo cozza a Naruto. Lui non è tuo. Sono stata chiara?” disse Sakura prendendo la faccia di Karin e dandole dei colpetti. Se ne andarono con Tayuya, la quale per tutto il tempo aveva osservato la scena divertita e anche qualcuno. Andarono in piscina dalle altre.

 

“ Riunione straordinaria” disse Tayuya alle altre.

 

“ Sorry ma dobbiamo andare” disse Kin andando con le altre. I ragazzi ci rimasero male.

 

“ Che cosa è successo?” disse Sai.

 

“ L’unica è andare dagli altri e vedere se loro sanno qualcosa” disse Neji. Tutti e quattro si alzarono e andarono dagli altri, i quali spiegarono loro quello che era avvenuto prima.

 

“ Non ha preso completamente le mie difese, ma le difese di quel baka” disse borbottando Sasuke.

 

“ Non gliel’ho chiesto io” disse mettendosi sulla difensiva Naruto.

 

Kiba stava letteralmente morendo dalle risate. “ Mi sono persa una scena meravigliosa.”

 

“ E’ sempre bello vedere delle ragazze che lottano” disse maliziosamente  Sai.

 

“ Non vi capisco a tutti voi. Ma invece non è ora che vi diate una smossa voi tre?” disse Shikamaru a Naruto, Sasuke e Kankuro.

 

“ Oggi il nostro Gaara ha catturato la sua preda, mancate solo voi e avete una settimana di tempo” disse Neji.

“ Andiamo a mangiare per ora” disse Choji e tutti si misero a ridere. Solo una settimana di tempo..

 

“ CHE COSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA?” urlai a pieni polmoni dopo che Sakura mi raccontò ciò che aveva visto.

 

“ Hinata calmati” disse Temari leggermente preoccupata.

 

“ ORA LA PRENDO E LA DISINTEGRO! E POI LUI! LUI SI POTEVA STACCARE DA LEI E NON L’HA FATTO. GLI UOMINI SONO TUTTI UGUALI!” dissi arrabbiatissima e delusa.

 

“ Non pensi di esagerare?” mi disse Matsuri.

 

“ E’ il minimo semmai. Stasera me ne vado a bere qualcosa. Chi vuole venire con me mi segua” dissi convinta. Le altre sospirarono.

 

“ Beh, possiamo anche prenderci anche noi qualcosa da bere” disse Tayuya.

 

“ Poi si ci pensa, andiamo a mangiare” disse Sakura.

 

“ A una cosa. Sakura la prossima volta glieli devi staccare quella stoppa che lei chiama capelli” dissi. Le altre scoppiarono a ridere. Andammo a mangiare e per tutto il pranzo non rivolsi nemmeno uno sguardo a Naruto.

 

“ Non devi essere così dura con lui” disse Kin.

 

“ Infatti devi fare peggio, gli uomini” disse Sakura. Le altre sospirarono, eravamo davvero arrabbiate. Passai il resto della giornata chiusa in camera, non volevo vederlo completamente, mentre le altre andarono dai loro rispettivi partner. La sera dopo cena io e Tayuya andammo a prenderci qualcosa, poi si unirono anche le altre con noi.

 

“ Voi due avete esagerato” disse Ino.

 

“ Ma che stai dicendo!” disse Tayuya ridendo senza motivo.

 

“ Come fanno due uomini a ridurvi così?” disse Tenten.

 

“ Tuo fratello non capisce nulla. E’ sempre impegnato con quelle stupide marionette e non si accorge di me. Stasera lo violento” disse Tayuya alzandosi e andando via. Le altre mi portarono a letto. Solo la mattina seguente mi dissero che piangevo come una bambina e chiedevo perché l’hai fatto..

 

Tayuya camminava per il villaggio senza una meta, quando vide davanti a lei Kankuro intento con la sua marionetta. Gli si avvicinò da dietro e cominciò a baciargli l’orecchio. Kankuro era sconvolto.

 

“ Ma che cosa stai facendo?” disse Kankuro girandosi e baciandola a sua volta.

 

“ Tu non ti decidi mai, sempre con queste stupide marionette. Adesso mi prendo ciò che voglio” disse Tayuya mettendosi sopra di lui e violentandolo. Gli levò la maglia e lo baciò in bocca, mentre le sue mani vagavano sul suo torace. Poteva sentirla benissimo l’eccitazione di Kankuro. Sorrise.

 

“ Andiamo in piscina” disse Kankuro prendendola in braccio e portandola in piscina. La fece sedere in una sdraio e le levò i vestiti, nel frattempo le baciava il corpo. Ubriaca e vogliosa, ecco come si presentava Tayuya agli occhi di Kankuro, il quale sorrise vedendola. La prese in braccio e si buttarono in acqua. Si istigarono, giocarono, divennero un’unica cosa. Mai Kankuro avrebbe immaginato che ce l’avrebbe fatta con Tayuya..

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Capitolo 13
*** LA NOTTE PIU’ BELLA DELLA MIA VITA 1 PARTE ***


ff8

Mi svegliai con un mal di testa record. Sentivo ogni parte del mio cervello a pezzi. Avevo pure la nausea. Una donna incinta sarebbe stata meglio. Mi alzai dal letto e andai a farmi una doccia fredda cercando di farmi passare il mal di testa. Non mi accorsi che le altre non erano in camera..

 

Temari, Tenten, Ino, Sakura, Kin, Matsuri e Tayuya stavano facendo colazione in religioso silenzio. Accanto a loro c’erano i ragazzi che le guardavano curiosi. Naruto si avvicinò a loro.

 

“ Per caso sapete dove è Hinata?” chiese Naruto.

 

Silenzio assoluto. Si alzarono e ognuna di loro si avvicinò al proprio partner con queste parole “ Andiamo a farci un giro!” sei su sette se ne andarono così, lasciando Naruto senza una risposta.

 

“ Si può sapere che cosa ho fatto?” chiese Naruto esasperato.

 

Lo guardarono chi male, chi con indifferenza.

 

“ Pensa a ieri” disse Temari prima di andare via con Shikamaru. Le sei coppie andarono via e lasciarono Naruto, Sakura, Sasuke, Choji, Shino e Rock Lee li. Sakura se ne andò ma venne fermata da Naruto.

 

“ Per favore, dimmi dove posso trovare Hinata” disse.

 

Sakura lo guardò attentamente prima di rispondere. “ In camera” disse uscendo e dirigendosi all’oceano. Naruto corse verso la camera di Hinata, doveva sapere che cosa aveva fatto..

 

“ Fateci capire bene” iniziò il discorso Ino.

 

“ Naruto ha respinto Karin ma poi quella zoccola gli si è avvinghiato?” continuo il discorso Temari.

 

“ E Sakura ha visto solo quella parte?” disse Tenten.

 

“ Avete trattato ingiustamente Naruto, lui è veramente interessato ad Hinata” disse Gaara. Le ragazze si sentirono in colpa.

 

“ Cosa possiamo fare per farci perdonare?” disse Tayuya.

 

“ Prima che me lo dimentichi! Ho vinto la scommessa!” disse Kin sorridendo.

 

“ Quale scommessa?” chiese Kankuro.

 

“ Abbiamo scommesso su te, Naruto e Sasuke. Quale coppia si sbrigava prima” disse Sai sfiorando il ventre di Ino.

 

Kankuro rise. “ La cosa mi consola.”..

Sakura passeggiava in riva al mare, la brezza marina le accarezzava il viso per colpa di un vento leggero. Le dava pace quel luogo. Camminava lentamente quando vide davanti a sé Sasuke. Sakura passò avanti senza rivolgergli la parola. Ancora nella sua testa passavano le immagini di lui con Karin. Come la odiava a quella e odiava lui perché c’era stato. Qualcuno le mise una mano sulla spalla e la fece girare. Era Sasuke!

 

“ Nessuno può passarmi accanto senza calcolarmi!” disse Sasuke.

 

“ Lasciami la spalla! E poi posso fare quello che voglio!” disse Sakura arrabbiandosi.

 

“ Ci scaldiamo facilmente” disse Sasuke sghignazzando.

 

“ Perché non ti fai scaldare da quella sgualdrina? Ieri ti piaceva, no?” disse Sakura guardandolo fisso negli occhi. La reazione successiva fu di ridere a crepapelle! Sasuke stava ridendo come un matto.

 

“ Nessuna mi resiste e ciò che è mio non lo divido con nessuno” disse Sasuke baciandola, tenendole ferma le mani. Sakura si ribellò in un primo momento, ma poi si lasciò andare. All’improvviso gli dette un calcio nei gioielli di famiglia. Sasuke cadde a terra mezzo morto.

 

“ MA SEI SCEMA? TE NE PENTIRAI!” urlò Sasuke in preda al dolore.

 

“ Così impari a prenderti gioco di me” disse Sakura andandosene.

 

“ HARUNO! QUESTA ME LA PAGHI!” urlò Sasuke. Sakura stava ridendo. Lo aveva in pugno..

 

Uscì dalla doccia e me ne andai subito a prendere una macchina. Non volevo sentire e vedere nessuno. Misi in moto e partì non sapendo dove andare..

 

Naruto correva a per di fiato. Arrivato davanti la porta bussò e non avendo trovato risposta aprì la porta. Dentro non trovò nessuno, ci rimase male ed uscì. Andò dagli altri.

 

“ Scusate avete visto passare Hinata? Non è in camera” disse Naruto.

 

“ No, non l’abbiamo vista. Volevamo invece chiederti scusa” disse Matsuri. Le altre si scusarono pure.

 

“ Non capisco per cosa vi stiate scusando ma le accetto comunque” disse Naruto. All’improvviso si sentì un cellulare suonare. Temari prese il suo cellulare e lesse il seguente messaggio.

 

“ E’ di Hinata. Dice “ Sono in giro torno nel primo pomeriggio.” Bene ora sai dove è” disse Temari.

 

“ Chiedile dove è ma soprattutto con chi è!” disse Naruto.

 

“ Oh oh il nostro Naruto è geloso” disse Kiba.

 

“ Ma quando vi deciderete voi due a dichiararvi?” disse Sai.

 

“ Naruto se non ti dai una smossa morirai cieco” disse Kankuro scatenando le risa generali.

 

“ Sono l’ultimo a quanto ho capito” disse Naruto.

 

“ Vi contendete l’ultimo posto con Sasuke” disse Shikamaru fumando una sigaretta.

 

Passarono la giornata a chiacchierare del più e del meno. Senza che se ne accorgessero si fece ora di pranzo. Naruto attendeva con ansia questo momento, il momento di chiedere a Hinata perché si stava comportando così. Il tempo passava e ancora lei non si faceva vedere.

 

“ Naruto, vuoi stare tranquillo?” disse Sai.

 

“ Mia cugina tornerà e le sarà passato tutto” disse Neji.

 

“ Si vede che non conosci Hinata” disse Tenten.

 

“ Diciamo che non l’ha presa molto bene” disse Temari.

 

“ Ma io non ho fatto nulla!” disse Naruto mettendosi le mani nei capelli..

 

Entrai nella sala per prendere qualcosa da mangiare e trovai le ragazze nel tavolo con i ragazzi. Ma che cosa stava succedendo? Velocemente mandai un messaggio a Temari.

 

“ Prendo qualcosa al volo e vado in camera. Passaparola.”

 

Presi tre mele e me ne andai. Temari mandò il mio messaggio alle altre e non dissero più nulla. Naruto si alzò dalla sedia e andò da me.

 

“ TORNA VINCITORE!” urlarono i ragazzi..

 

Ero in camera mia quando sentì bussare alla porta.

 

“ E’ aperto” dissi.

 

Entrò Naruto e il sangue mi si ghiacciò nelle vene.

 

“ Che cosa vuoi?” dissi.

 

Mi guardò per parecchi secondi prima di aprire bocca. “ Si può sapere che cosa ti ho fatto?”

 

“ Nulla perché?” dissi evitando il suo sguardo.

 

“ Non sei brava a mentire Hinata. Io non so che cosa ti ho fatto. Ho chiesto anche alle altre e mi hanno risposto di pensare a ieri” disse Naruto.

 

Abbassai la testa e alcune lacrime cominciarono a scendere. Naruto si avvicinò a me e mi alzò la testa.

 

“ Mi hai mentito ogni volta che mi dicevi qualcosa di dolce. Ti sei preso gioco di me andandotene con Karin” dissi non riuscendo più a tenermi tutto dentro. Lui sorrise e avvicinò la sua fronte alla mia.

 

“ Te lo ha raccontato Sakura, non è vero? Lei ha visto solo l’ultima parte. Io ho respinto Karin perché non è il mio tipo e perché mi interessa un’altra ragazza” disse Naruto accarezzandomi dolcemente la guancia.

 

“ E chi sarebbe?” chiesi titubante.

 

“ Te lo dico solo se stasera esci a cena con me” disse sorridendo Naruto. Divenni un fuoco ed accettai. Contento mi diede un bacio in guancia e andò via con un “ Non te ne pentirai.”..

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Capitolo 14
*** LA NOTTE PIU’ BELLA DELLA MIA VITA 2 PARTE ***


ff8

Rimasi li per almeno dieci minuti a toccarmi la guancia dove Naruto mi aveva dato il bacio. Stasera sarei uscita con lui, con lui! Non potevo crederci e nel frattempo mi diedi della stupida per aver dubitato di lui..

 

Naruto stava tornando felice. Passò davanti la piscina.

 

“ Come è finita?” chiesero ululando i ragazzi.

 

Naruto sorrise e rispose “ Non mi aspettate stasera!”

 

Kiba lancia un fischio di approvazione. Detto questo se ne andò a chiedere delle cose a Jiraya, che trovò immerso in un cespuglio con Tsunade.

 

“ Jiraya ma che stai combinando?” disse Naruto guardandoli con tanto d’occhi.

 

“ Naruto che ci fai qui? Non hai nulla da fare? Io e Tsunade stavamo discutendo su certi punti linguistici” disse Jiraya sistemandosi la maglia e la cerniera dei pantaloni.

 

“ Ti dovrei parlare” disse Naruto.

 

“ Tsunade finiamo dopo il nostro discorso?” disse Jiraya a Tsunade.

 

“ Con molto piacere” disse Tsunade. Se ne andò lasciando Naruto e Jiraya soli.

 

“ Di cosa mi vuoi parlare?” disse Jiraya incamminandosi per andare a fare una passeggiata.

 

“ Vedi stasera ho detto a Hinata di andare a cena insieme fuori e mi chiedevo se mi sapevi consigliare qualche posto” disse Naruto.

 

“ Puoi portarla in trattoria o in un ristornate di lusso se te lo puoi permettere” disse Jiraya.

 

“ E a mangiare al chiaro di luna in spiaggia?” propose Naruto.

 

Jiraya si girò verso di lui. “ Ma lo sai che è una splendida idea?”

 

“ Non me la fregare!” disse Naruto.

 

“ Hey mocciosetto posso fare quello che voglio” disse Jiraya prendendolo in giro.

 

“ Conosci qualche bella spiaggia?” disse Naruto.

 

“ Appartata per fare le cose sporche?” disse maliziosamente Jiraya.

 

“ Non sto portando a cena Hinata per portarmela a letto, ma perché mi interessa come persona” disse Naruto.

 

“ Fra poco ne sarai innamorato” disse Jiraya facendo diventare tutto rosso Naruto. “ Io ti consiglierei di portarla fuori con una bella macchina. Ti presto la mia.”

 

“ E che macchina hai?” chiese Naruto.

 

“ Una BMW serie 3 Cabrio” rispose Jiraya guardando la faccia sconvolta di Naruto. “ La voglio trovare sana.”

 

“ Non ti preoccupare” disse Naruto sorridendo. “ Vado a preparare la cena allora?”

 

“ Così presto?” chiese Jiraya.

 

“ Voglio farle una sorpresa che non dimenticherà per molto tempo” disse Naruto allontanandosi. “ Vengo a prendermi le chiavi verso le 20.00”..

 

Ero nel pallone più totale. Che cosa avrei indossato? Le ragazze entrarono trafelate dentro la stanza.

 

“ Stasera esci con Naruto?” disse Temari con un sorriso a trentadue denti.

 

“ Beh si ecco..” dissi balbettando.

 

“ E dove ti porta?” chiese maliziosamente Ino.

 

“ Non lo so, non me lo ha detto” dissi.

 

“ Quindi non sai dove ti porta” disse Tenten.

 

“ Sai almeno l’orario?” chiese Matsuri.

 

“ No, non so nulla a parte che stasera mi porta fuori a cena” dissi.

 

“ Non va bene. Si fa a fare shopping” cominciò a dire Sakura.

 

“ Poi dal parrucchiere” continuò a dire Tayuya.

 

“ E infine il trucco” concluse Kin.

 

Mi trascinarono fuori e mi portarono a fare shopping. Mi fecero provare un vestito dietro l’altro.

 

“ Questo non mi piace” stava dicendo Ino.

 

“ Ma scusa non dovrebbe piacere a me?” chiesi alzando il sopracciglio.

 

“ Hinata ti fidi di noi?” disse Temari.

 

Sospirai e le lasciai fare. Alla fine questo fu il risultato: http://www.stile.it/fnts/moda/immagini/cortipe_/500/cortipe_19.jpg

 

Andammo dal parrucchiere e infine tornammo al villaggio. Vedemmo i ragazzi e le ragazze dissero di chiedere a Naruto quando sarebbe venuto a prendermi. Andammo in camera e mi preparai..

 

“ Naruto a che ora hai intenzione di prendere la tua bella?” chiese con falso tono innocente Kiba.

 

“ Per le 20.00 circa. Perché?” chiese Naruto alle prese con la cena.

 

Kiba e Kankuro scoppiarono a ridere.

 

“ Le stai preparando la cena?” chiese Shikamaru seduto su una sedia.

 

“ Non ti piace mia cugina” disse Neji ridendo sotto i baffi.

 

“ Non hai un secondo fine?” chiese Sai. “ No sai perché così ti presto qualche preservativo.”

 

“ Non ho intenzione di portarla a letto ma a cena fuori. Intesi?” disse Naruto minacciando Kiba, Kankuro e Sai col mestolo.

 

“ Che baka” disse Sasuke.

 

“ Non è da tutti questo” disse Gaara.

 

“ Non hai idea di cosa indosserà Hinata?” disse Kankuro.

 

“ Le con ogni cosa è bellissima” disse Naruto sorridendo fra sé e sé. “ Bene la cena è pronta, vado a cambiarmi e a prenderla.”

 

“ TORNA VINCITORE” gli gridarono.

 

Il tempo passava e sia Naruto che Hinata furono pronti. Naruto quando vide Hinata non riuscì a non arrossire, lo stesso successe ad Hinata. Naruto indossava un paio di bermuda e una camicia a maniche corte. La fece salire in macchina e partirono.

 

“ Per me succede qualcosa” disse Temari maliziosa.

 

“ Idem”..

 

“ Dove mi stai portando?” chiesi.

 

Naruto mi guardò prima di rispondere. “ E’ una sorpresa” disse sorridendo. Come stava bene stasera vestito in quel modo. Quella camicia che gli aderiva al fisico, quelle spalle, quelle braccia, quegli occhi.. Hinata calmati e soprattutto con pensare queste cose! Non parlammo durante il tragitto. Lo guardavo con la coda dell’occhio o per lo meno me lo stavo mangiando con gli occhi. Guardava dritto davanti a sé e ad un tratto si girò e mi sorrise. Avvampai all’istante. Si era accorto del modo in cui lo stavo guardando?

 

“ Siamo quasi arrivati” mi disse tutto d’un tratto. “ Devi farmi un favore però.”

 

“ Quale?” chiesi.

 

“ Devi tenere gli occhi chiusi per il momento e poi ti metterò una benda. Voglio che sia una sorpresa” disse.

 

“ Ok” dissi chiudendo gli occhi. La macchina continuò a camminare per altri dieci minuti e poi si fermò. Sentì Naruto scendere dall’auto e poi aprì il mio sportello. Mi aiutò a scendere e poi sugli occhi mi mise una benda.

 

“ Dammi la mano” mi disse e io arrossendo gliela diedi. Camminammo su qualcosa di morbido, non riuscivo a capire dove fossimo. La sua stretta era salda ma gentile.

 

“ Aspettami qui, due minuti e arrivo. Non ti levare la benda” disse lasciando la mia mano. Mi sentivo spaesata. Dopo pochi minuti arrivò.

 

“ Sei pronta?” disse mettendosi dietro di me e levandomi la benda. Aprì gli occhi e vidi dove eravamo. Stupita, meravigliata, felice.. Mi aveva portato in una spiaggia dove c’era un gazebo di legno e le tende bianche. Al centro del gazebo c’era un tavolino apparecchiato per due e al centro una candela accesa e le pietanze. Mi girai verso di lui.

 

“ Hai fatto tutto questo per me?” chiesi non riuscendo a non sorridere.

 

“ Tranne il gazebo” rispose sorridendo a sua volta Naruto. Mi condusse nel gazebo e cominciammo a mangiare.

 

“ E’ tutto buonissimo” dissi assaggiando ogni cosa.

 

“ Davvero ti piace?” mi chiese.

 

“ Si certo, perché?” dissi.

 

“ Perché ho cucinato io” disse.

 

Lo guardai estasiata. Mai qualcuno aveva cucinato per me per piacere. Quando finimmo ero pienissima.

 

“ Come fai a cucinare così bene? Dove hai imparato?” chiesi curiosa.

 

Naruto mi guardò prima di rispondermi. “ Beh essendo orfano ho dovuto imparare per forza, se no morivo di fame” mi rispose.

 

“ Scusa non lo sapevo” dissi abbassando lo guardo mortificata.

 

“ Non ti scusare, come potevi sapere? Sono morti che ero piccolo, non me li ricordo” disse sorridendomi.

 

“ Dispiace lo stesso” dissi.

 

“ Invece dimmi una cosa. Perché tuo papà ti ha trattata in quel modo quel giorno?” mi chiese.

 

“ Diciamo che fra me e mia sorella quella che preferisce è lei. Per lui sono solo un’incapace, capace solamente di macchiare il nome di famiglia” dissi con sguardo vuoto.

 

“ Per me non sei un’incapace” disse Naruto.

 

Sorrisi imbarazzata portandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

 

“ Ti va di metterci in spiaggia? C’è il chiaro di luna” disse Naruto.

 

“ Perché no?” risposi alzandomi. Naruto si alzò a sua volta. Prese una tovaglia e una bottiglia con dei bicchieri. Ci sedemmo in riva al mare ad osservare l’oceano bagnato dal chiaro di luna.

 

“ E’ tutto bellissimo questa sera” dissi. “ Grazie per questa serata.”

 

“ Per me si potrebbe fare ogni sera” disse Naruto. Prese la bottiglia e l’aprì facendo scendere il contenuto dentro i bicchieri. Me ne porse uno e ne bevvi un sorso.

 

“ Sai Hinata c’è qualcosa che ti vorrei dire” cominciò a dire Naruto.

 

“ Che cosa?” dissi girandomi di scatto e facendo cadere la bottiglia. Il contenuto finì sui pantaloni di Naruto.

 

“ Aaaaaaaa scusami scusami” dissi cominciando ad asciugarglieli. Peccato che mi accorsi dopo che stavo asciugando il cavallo dei pantaloni e sentivo qualcosa. Naruto era fra l’imbarazzato e l’eccitato. Alzai la testa, i nostri visi erano a tre millimetri di distanza. Lui si avvicinò e mi baciò. Quanto avevo sognato le sue labbra sulle mie, le sue mani mi circondarono i fianchi. Mi fece sdraiare sulla tovaglia e baciò dolcemente le mie labbra. Quel bacio puro divenne passionale in meno di un secondo. Baciò tutta la mia faccia, scendendo per il collo e poi per il mio torace. Ad ogni suo tocco la mia pelle diventava rovente. Mi levò il vestito e il reggiseno. Cominciò a giocare col mio seno, accarezzandolo, baciandolo, mordicchiandolo. I miei respiri divennero sempre più affannosi.

 

“ Naruto” dissi solamente, mentre lui piano piano mi levava le mutandine. Baciò le mie gambe e si insinuò fra esse e io non mi ribellavo, anzi volevo che non smettesse per niente al mondo. La sua lingua leccava la parte più intima di me, mentre la sua mano vagava sulla mia pancia. D’un tratto mi ritrovai a pensare al sogno che feci quella notte. Era identico, solo che cambiavano i vestiti che indossavo e il luogo, per il resto era uguale. No, non proprio uguale. Le sensazioni che mi stava regalando erano molto più belle. Non avevo mai provato nulla di simile. La mia vista era annebbiata dai piaceri che in quel momento Naruto mi stava donando. Incominciai a gemere e quando raggiunsi l’apice gridai di piacere.

 

Non so che espressione avessi in volto, sta di fatto che Naruto mi stava sorridendo. Lo volevo, volevo che la mi prima volta fosse con lui e in quel momento. Non avevo timore a mostrare il mio corpo nudo davanti a lui. Mi alzai e lo baciai facendolo cadere sopra di me. Sentivo che aveva voglia.

 

“ Se non vuoi nulla..” stava dicendo Naruto ma io lo zittì baciandolo e levandogli la camicia. Sempre baciandomi si levò i pantaloni e le mutande. I nostri corpi nudi aderivano quasi fossero stati fatti a posta.

 

“ Apri un po’ le gambe” mi sussurrò all’orecchio. Io obbedì. La punta del suo membro sfiorava la mia intimità.

 

“ Guardami Hinata” mi disse. Io avevo chiuso gli occhi. “ Quando ti faccio male devi stringermi la mano, ok?” disse guardandomi negli occhi. Annuì e lui appoggiò la sua fronte sulla mia. Piano piano cominciò ad entrare ed in un primo momento sussultai spalancando gli occhi. Faceva male. Lui si fermò di botto facendomi abituare alla sua presenza. Quando vide il mio corpo rilassarsi continuò ad entrare fino in fondo. Non volevo che pensasse che fossi una bambina che non sopporta il dolore.

 

“ Respira” mi disse. Non mi ero accorta che avevo trattenuto il respiro. “ E’ tutto ok” mi disse baciandomi dolcemente le labbra.

 

“ E’ – è tutto ok” dissi baciandolo e stringendolo a me. Naruto cominciò a muoversi dentro di me lentamente, senza fretta. Le mie braccia erano avvinghiate alle sue spalle per non farlo andare via. Che stupida! Lui non sarebbe andato via da me. Mentre lui si muoveva sopra di me, io mi beavo del suo profumo.

 

“ Hinata” disse Naruto in un sussurro cominciando a spingere più velocemente. Cominciò a toccarmi il seno, baciandomelo e succhiando con avidità i capezzoli.

 

“ Naruto.. N – Naruto..” dissi ansimando in preda alla libido. Lui andò più veloce e gli graffiai la schiena con le unghie.

 

“ Non ho mai desiderato qualcuna così tanto Hinata” disse spingendo con forza. “ Di che sei solo mia” stava ansimando. Stavo venendo, il mio respiro accelerò e così anche Naruto.

 

“ Solo tua Naruto, solamente tua” gridai nel momento stesso in cui venni. Naruto uscì da me e venne pochi secondi dopo. Sudati, ansimanti, felici. Naruto si mise accanto a me e mi prese portandomi sopra di lui. Mi accarezzò dolcemente la faccia e i capelli, poi si mise a ridere.

 

“ C – cosa c’è da ridere?” chiesi imbarazzata.

 

“ Siamo tutti e due coperti di sabbia” disse Naruto ridendo. La sua risata mi contagiò e cominciai a ridere anche io.

 

“ Andiamo a farci un bagno” disse prendendomi in braccio e portandomi in acqua, dove cominciammo a giocare, ad amarci.

 

“ Naruto no, il solletico no” dissi cominciando a ridere, mentre Naruto mi faceva il solletico.

 

“ Smetto solo a una condizione” disse cingendomi i fianchi.

 

“ Quale?” dissi ridendo fino alle lacrime.

 

“ Stai con me. Voglio che tu sia la mia ragazza” mi sussurrò all’orecchio. Spalancai gli occhi e mi voltai di scatto a guardarlo.

 

“ Stai dicendo davvero?” chiesi titubante.

 

“ Mai stato più serio in tutta la mia vita” disse baciandomi con trasporto.

 

Gli saltai addosso e lo facemmo per la seconda volta in acqua. Quanto l’amai, penso che nemmeno lui se ne renda conto. Dopo circa mezz’ora tornammo in spiaggia, ci vestimmo e andammo in macchina per tornare al villaggio. Durante il tragitto mi addormentai. Naruto mi svegliò quando arrivammo.

 

“ Dove siamo?” chiesi mezza assonnata.

 

“ Siamo arrivati” mi disse Naruto prendendomi in braccio e portandomi in una stanza.

 

“ Ma questa non è la mia stanza” dissi.

 

“ Infatti ne ho presa una solo per noi due” disse. Ci andammo a fare una doccia e poi andammo a dormire insieme. Era la prima volta che dormivo con un ragazzo, era la prima volta che facevo l’amore con un ragazzo, era la prima volta che avevo un ragazzo e il suo nome era Naruto..

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Capitolo 15
*** come profumo d'incenso... ***


ff8

Mi svegliai e non trovai Naruto accanto a me. Mi alzai coprendomi col lenzuolo e debolmente chiamai “ Naruto.” Lui uscì dal bagno indossando solamente un asciugamano. Divenni un fuoco, invece lui mi sorrise.

 

“ Good morning Sunshine” mi disse avvicinandomi e dandomi un bacio. Si mise sopra di me continuando a baciarmi.

 

“ P – posso farti una d – domanda?” chiesi titubante.

 

Smise di baciarmi e mi guardò con curiosità. Balbettando gli chiesi “ Ma noi due stiamo insieme?”. Divenni un fuoco. Lui per tutta risposta sorrise, mi prese in braccio e cominciò a cullarmi, come fossi una bambina. Cominciò a cantare una canzone.

 

“ I'll always love you
and make you happy
If you will only
Say the same
but if you leave me
To have another
You'll regret it all someday
You are my sunshine
My only sunshine
You make me happy
When skies are grey
You'll never know dear
How much I love you
Please don't take my sunshine away
You told me once dear
You really loved me
and no one else could come between
but now you've left me and I've got nothing
You have tattered all my dreams”

 

Mi accarezzò i capelli e mi diede piccoli baci. Mi disse una frase. “ You’re sweet child o’ mine and when i look into your eyes i can see the love is great.”

 

Arrossi e mi accoccolai di più a lui. Lui sorridendo mi strinse a sé. Se questo era davvero amore io ero letteralmente, incondizionatamente innamorata di lui.

 

“ Che ore sono?” chiesi a Naruto, il quale prese l’orologio e disse “ Sono le 10.30.”

 

“ E’ tardi! E’ tardi!” dissi alzandomi di scatto e fermandomi all’ultimo momento. “ Ma non abbiamo il cambio qui con noi!”

 

“ Hinata Hinata, stai tranquilla” cominciò a dire Naruto “ Mettiti quello che avevi ieri, vai in camera e ti cambi, no?”

 

“ Sei un genio!” dissi baciandolo e cominciando a vestirmi, impresa molto ardua visto che Naruto mi fermava ogni cinque secondi.

 

“ Chissà quante chiamate e quanti messaggi ho ricevuto dalle ragazze” dissi preoccupata. Naruto scosse il capo rassegnato, mi prese di peso e mi buttò nel letto.

 

“ Ma che stai facendo?” dissi arrossendo violentemente.

 

“ Ti vesto io dato che per la fretta ti sei messa il reggiseno al posto delle mutandine” disse Naruto cercando di non ridere. Possibile che dovevo sempre fare brutte figure con lui? Quando finì di vestirmi mi precipitai fuori dalla stanza e andai nella mia, dove trovai le altre sette.

 

“ Si può sapere che fine hai fatto?” disse Temari leggermente arrabbiata.

 

“ N – nulla, io scappo a farmi una doccia” dissi cercando di raggiungere il bagno.

 

“ Eh no bella, non ci scappi” disse Tenten prendendomi per la vita e buttandomi a letto.

 

“ Adesso parli!” disse Ino.

 

“ Pena il solletico!” disse Sakura. Cominciarono a farmi il solletico.

 

“ Basta! Ferme!” dissi in preda alle risate.

 

“ Allora parla!” disse Matsuri.

 

“ Ma non c’è nulla da dire” dissi cercando di respirare.

 

“ Ma davvero? Dove ti ha portato?” chiese Kin.

 

“ Cosa avete fatto?” chiese Tayuya.

 

“ Se mi fate fare una doccia dopo vi dico tutto” dissi. Le altre mi lasciarono andare, presi i vestiti e me ne andai in bagno. Mi cambiai e nel frattempo aprì il rubinetto per depistarle. Aprì la finestra del bagno e sgattaiolai fuori..

 

Nello stesso momento Naruto era fuori a passeggiare. Si era cambiato e in faccia aveva un sorriso beato.

 

“ Hey Naruto!” disse Kiba.

 

I ragazzi si avvicinarono a lui. Con i ragazzi c’erano anche gli animatori.

 

“ Che ci fate qui?” chiese Naruto.

 

“ Ma niente pensavamo di portarvi in discoteca questa sera” disse Kakashi avvinghiato ad Anko.

 

“ La mia macchina in che condizioni è?” chiese Jiraya a Naruto. Naruto uscì le chiavi dalla tasca e le diede a Jiraya.

 

“ Non ci hai fatto sesso sfrenato dentro vero?” chiese Jiraya.

 

Naruto sorrise scuotendo la testa. “ Tranquillo non c’è bisogno di farla lavare.”

 

“ Capisco. I giovani necessitano del loro spazio” disse Jiraya.

 

“ Puoi dirlo forte!” rispose Naruto.

 

I ragazzi capirono al volo.

 

“ Fermi, fermi! L’avete fatto?” chiese Kankuro con gli occhi che gli brillavano. I ragazzi pendevano dalle sue labbra. Naruto non ebbe il tempo di rispondere perché mi vide trascinata dalle ragazze.

 

“ Ma che cosa le state facendo?” chiese Naruto venendo in mio soccorso.

 

“ Non voleva raccontarci nulla” disse Temari mettendo il broncio.

 

“ Quindi per punizione ora facciamo Obbligo – Verità” disse Ino sorridendo.

 

“ Possiamo farlo tutte insieme” disse Tsunade. Tutti acconsentirono e ci mettemmo in piscina.

 

“ Chi comincia?” chiese Kurenai.

 

“ Lo deciderà la bottiglia” disse Asuma mettendo la bottiglia al centro e facendola girare. Toccò a Kankuro per primo. La domanda la fece Temari.

 

“ Sei vergine?” gli chiese Temari sorridendo beffarda.

 

“ Ovvio che no” le rispose Kankuro con una faccia tranquilla. Temari ci rimase troppo male.

 

“ Davvero? Con chi? Quando? Dove? Perché? Come?” chiese Temari.

 

“ Eh no, il gioco prevede una sola domanda” disse Kankuro tranquillamente. La bottiglia riprese a girare e toccò a Kin. Sai fece la domanda.

 

“ E’ vero che Kiba l’ha piccolo?” chiese Sai. I ragazzi cominciarono a ridere, tranne Kiba che gli rispose a tono “ Se vuoi te lo mostro e poi vediamo chi l’ha piccolo!”

 

“ Deve rispondere Kin, non tu” rispose Sai.

 

“ Se la cava il cagnolino” disse Kin. La bottiglia girò e toccò a Shikamaru. La domanda la fece Ino.

 

“ E’ vero che la stai lasciando in astinenza?” chiese Ino. I ragazzi si girarono verso di lui sorpresi.

 

“ Se stasera ti prendo puoi considerarti morto” disse Temari. La bottiglia girò ancora e finì su Kakashi. La domanda la fece Kurenai.

 

“ E’ vero che sei un lettore accanito del porno?” chiese Kurenai.

“ Metto le immagini in pratica con Anko” rispose Kakashi tra gli applausi e i fischi dei ragazzi.

 

“ E non è tanto male” disse Anko. Le ragazze sorrisero. Gira, gira, la bottiglia per un caso del destino non finì mai né su Naruto né su Hinata. Andarono a mangiare. I ragazzi erano delusi, volevano sapere che cosa avevano combinato Hinata e Naruto. Sicuramente c’era stato qualcosa. Il pomeriggio passò tranquillamente, senza incidenti o rivelazioni. La sera tutti si prepararono per andare in discoteca. Era evidente che tutte le coppie si erano formate. Gli unici rimasti single erano Choji, Shino e Rock Lee, ma a loro sembrava che andasse bene così. Si divertirono, qualcuno scomparve ( Shikamaru e Temari. Temari l’avrebbe violentato a sangue), qualcuno si appartò, qualcuno andò a ballare. Io rimasi con Naruto e dopo un po’ arrivarono tutti gli altri.

 

Ad un certo punto arrivò una biondona mezza svestita e si avvicinò a Naruto e gli chiese di ballare con lei. Arrabbiata come mai mi misi fra lei e Naruto e urlai “ Lui è proprietà privata! I miei figli verranno da là e non sarà certo una sgualdrina come te a portarmelo via” dissi indicando Naruto. I ragazzi che stavano bevendo il cocktail lo sputarono e guardarono sia me che Naruto, il quale era sconvolto. Incavolata nera andai al bancone e presi un cocktail a caso. Il barman mi presentò un cocktail, solo in seguito mi dissero che avevo preso un Ultimus. Naruto mi si avvicinò e mi prese la mano portandomi al tavolo. Le ragazze mi guardavano apprensive. Ero ubriaca fradicia.

 

“ Hinata ascoltami a me non interessano le altre, io voglio solo te” mi disse Naruto accarezzandomi una guancia e facendo toccare dolcemente la sua fronte con la mia. Le ragazze mi guardarono sospirando. Anche loro avrebbero voluto frasi del genere. Mi fece sedere insieme agli altri e si sedette vicino a me. Ad un tratto al culmine della sbronza mi misi sopra Naruto dicendogli “ Facciamolo di nuovo Naruto.” Naruto era diventato paonazzo, i ragazzi fischiavano.

 

“ E bravo Naruto” dissero in coro i ragazzi.

 

“ Non vedete che è ubriaca?” disse Naruto rossissimo. “ Jiraya dammi le chiavi, porto Hinata al villaggio.” Jiraya gliele porse e Naruto mi portò in macchina..

 

PUNTO DI VISTA DI NARUTO.

 

Portai Hinata fuori, aprì la macchina, la feci sedere e dopo di che misi in moto. A metà strada mi dovetti fermare perché Hinata stava poco bene. La presi in braccio e ci mettemmo nei sedili di dietro.

 

“ Ti senti meglio?” le dissi.

 

Hinata per tutta risposta mi salì sopra,mi levò la maglia e cominciò a baciarmi con foga.

 

“ Ma che cosa stai combinando?” le dissi cercando di fermarla.

 

“ Ti voglio, ti desidero, voglio farlo di nuovo” disse Hinata. Non era l’Hinata che conoscevo, era una sorta di demone perverso che aveva preso il controllo sul suo corpo.

 

“ Hinata io non voglio farlo con te ubriaca, non ne voglio approfittare” le dissi guardandola negli occhi. Lei mi sorrise.

 

“ Ti avrei violentato comunque, anche se fossi stata sobria” disse Hinata cominciando a sbottonarmi i pantaloni. Ero una vittima nelle sue mani, aveva il pieno controllo di me.

 

“ E ricordati che tu sei solo mio” mi disse mordicchiandomi il lobo dell’orecchio. Strofinò le sue mutandine contro le mie, stavo diventando pazzo, la volevo, la desideravo come non mai.

 

“ Toglitele” dissi con voce rauca. Lei sorrise, si levò le mutandine e cominciò a giocare con l’elastico dei miei boxer. Pazzo mi alzai di scatto e me li levai solo. Hinata per tutta risposta mi fece risedere e si mise sopra di me. Prese il mio membro e lo mise dentro di sé. Era bagnatissima. Gememmo all’unisono quando diventammo una cosa sola.

 

“ Fai di me ciò che vuoi” le dissi in preda alla libido.

 

Hinata mi sorrise e cominciò a muoversi sopra di me, prima lentamente, poi andando sempre più veloce. Le presi i seni e cominciai a giocarci. Lei non lo sapeva ma anche per me lei era stata la prima ragazza con cui l’avevo fatto. Con le altre non mi ero spinto così in là, ma con lei era diverso. Erano bastati pochi giorni e ne fui letteralmente innamorato. Amavo le sue labbra, i suoi occhi, i suoi capelli, il suo carattere, la sua doppia personalità, il suo corpo. In poche parole lei.

 

“ Hinata fermati, così vengo” dissi gemendo e cercando di fermarla. Lo sentivo che stava venendo pure lei ma io non potevo venire dentro di lei, non senza preservativo. Sempre più veloce lei venne e io l’alzai e uscì appena in tempo. Avevo macchiato i sedili davanti. Adesso come glielo dicevo a Jiraya?

 

“ Hinata” sussurrai. Lei mi guardò e mi dette un bacio a fior di labbra.

 

“ E’ stato semplicemente meraviglioso” mi disse accucciandosi sul mio torace.

 

“ Vestiamoci e andiamo nella nostra camera” le sussurrai all’orecchio. Non se lo fece ripetere due volte. Quando arrivammo al villaggio Hinata prese un cambio dalla sua stanza e io dalla mia e ci ritrovammo nella nostra stanza appartata. Ci amammo per tutta la notte.

 

“ Hai un odore diverso” mi disse Hinata.

 

“ Tipo come?” le chiesi.

 

“ Come profumo d’incenso” mi disse prima di riperderci nella libido.

 

Era la prima volta che dormivo con una ragazza, era la prima volta che facevo l’amore con una ragazza, era la prima volta che avevo una ragazza e il suo nome era Hinata. Lei, lei era la ragazza giusta per me..

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Capitolo 16
*** buon compleanno Temari! ***


ff9

Mi svegliai alle prime luci dell’alba. Accanto a me dormiva Naruto. Accarezzai il suo volto con estrema dolcezza, quasi fosse fatto di cristallo. All’improvviso due cose mi vennero in mente: oggi era il compleanno di Temari e oggi si concludeva la nostra vacanza. Avrei dovuto salutare le mie amiche, ma soprattutto avrei dovuto salutare Naruto. Quando li avrei rivisti a tutti quanti? La tristezza si stava impossessando di me, ma non era il momento. Mi arrivò un messaggio. Era di Ino.

 

“ Spero per te che non stia dormendo. Oggi è l’ultimo giorno di vacanza ed è anche il compleanno di Temari! Dobbiamo prepararle la festa e il regalo. Alle 06.00 davanti il punto ristoro.

Ps: se ti chiedi perché ti stia mandando il messaggio così presto, beh, sappi che qualcuno non mi ha fatto dormire per niente e NON MI HA FATTO FARE LE MIE SACRE NOVE ORE DI SONNO!”

 

Cercai di non sbuffare a ridere, Naruto stava ancora dormendo. Mi vestii in silenzio ed uscì dalla stanza. Tutte, tranne Temari, eravamo al punto ristoro, mezze morte di sonno.

 

“ Perché questa riunione alle 06.00 del mattino? Che abbiamo fatto di male?” chiese Tenten cercando di non addormentarsi sul tavolo.

 

“ Oltretutto siamo andate a letto alle 02.00. ci devi delle spiegazioni” disse Sakura sbadigliando.

 

“ Anzi tu hai dormito, Sai non mi ha fatto chiudere occhio tutta la notte” disse Ino con occhiaie evidenti.

 

“ E cosa avreste fatto piccioncini?” chiese Tayuya sveglia di colpo, poiché l’argomento era interessante.

 

“ Niente che tu e Kankuro non abbiate fatto” fu la risposta secca di Ino. Ridacchiammo.

 

“ Penso che il compleanno di Temari sia l’argomento principale di oggi. Qualcuno ha qualche idea di cosa potremmo regalarle?” chiesi.

 

“ Trucchi, soldi, una carta di credito illimitata” cominciò a dire Ino.

 

“ Ti ricordo che lei ha già tutte queste cose” disse Matsuri.

 

“ E se invece le facessimo una cosa noi? Una cosa che non può comprare” propose Kin.

 

“ Tipo?” chiese Ino.

 

“ Prendere una foto che ritragga noi otto e farla tipo poster, così in qualunque parte del mondo in cui vada, non si scorderà di noi” disse Kin.

 

“ Secondo me è un ottima idea” dissi tutta felice. Fummo tutte d’accordo.

 

“ Prendiamo tutte le foto che abbiamo fatto durante queste due settimane e scegliamo la migliore” disse Tenten davanti una tazza fumante di caffè.

 

“ Perfetto. Ci vediamo qui fra dieci minuti con tutte le foto. Tenten, prepara sette caffè belli forti” disse Sakura. Tutte ci dirigemmo in camera a prendere ognuna la sua macchina digitale. Quando arrivammo lì e cominciammo a scegliere la foto che più ci rappresentava. Dopo circa un’ora decidemmo per una foto che ci ritraeva in spiaggia, abbracciate e sorridenti.

 

“ Penso che questa vada più che bene” disse Tayuya.

 

“ Ora non ci resta che andare in città a farla stampare e rilegare” disse Sakura. Prendemmo due macchine e partimmo. Nessuno si accorse della nostra mancanza. Tutti stavano dormendo..

 

Naruto si alzò verso l’ora di pranzo. Non trovando più Hinata accanto a sé, andò fuori a cercarla. Fuori trovò tutti gli altri.

 

“ Che ci fate qua fuori?” chiese Naruto.

 

“ Le ragazze se ne sono andate all’improvviso. L’unica che è rimasta è Temari. Non le hanno detto nulla” rispose Sai.

 

Naruto poté vedere coi suoi occhi una Temari alquanto arrabbiata e uno Shikamaru che cercava di calmarla.

 

“ Ma perché devi arrivare a conclusioni affrettate? Possibilmente non ti hanno detto nulla perché dormivi” disse Shikamaru.

 

“ Balle” disse furente Temari.

 

“ Sei proprio una seccatura lo sai?” disse Shikamaru al limite della sopportazione.

 

Temari se ne andò lasciando i ragazzi lì.

 

“ Non l’ha presa bene, vero?” chiese Neji a Gaara e Kankuro.

 

“ Completamente. Stavolta c’è rimasta davvero male, anche perché oggi è il suo compleanno” disse Gaara.

 

“ CHE COSA?” disse Shikamaru.

 

“ Oggi è il suo compleanno, non lo sapevi?” disse Kankuro.

 

“ Ora capisco dove sono le altre. Forse sono andate a farle qualcosa” disse Kiba.

 

“ Può anche darsi” disse Gaara.

 

“ Non pensiamoci per il momento. E’ ora di pranzo!” disse Choji.

 

“ Possibile che tu pensi solo a mangiare?” chiese Shino.

 

“ Potrei dire la stessa cosa della tua passione per gli insetti” disse Choji con la bocca piena.

I ragazzi risero, ma qualcuno non aveva voglia di ridere e scherzare, nonostante fosse il suo compleanno..

 

“ Bene! Finalmente il regalo è pronto. Non ci resta che prendere le decorazioni” disse Sakura soddisfatta.

 

“ Per la torta ci pensi tu Hinata?” chiese Tenten.

 

“ Ok, nessun problema. Comincio a farla non appena siamo al villaggio” dissi.

 

“ Hey, li ci sono le ultime cose che ci servono!” disse Tayuya indicando un negozio.

 

Entrammo. Dopo mezz’ora uscivamo dal negozio con tutto l’occorrente per la festa a sorpresa di Temari. Quando arrivammo al villaggio trovammo i ragazzi pensierosi.

 

“ E’ successo qualcosa?” chiesi avvicinandomi a Naruto.

 

“ Diciamo che Temari è “leggermente” arrabbiata con voi e stiamo cercando di pensare a un regalo. Secondo te cosa può regalare Shikamaru a Temari?” mi chiese Naruto abbracciandomi.

 

“ Un qualcosa che provenga dal cuore” dissi.

 

“ Tipo?” chiese Neji.

 

“ Ehm… non ci viene in mente nulla” rispondemmo sconsolate.

 

I ragazzi sospirarono.

 

“ In compenso ci potete aiutare ad organizzarle la festa a sorpresa. Shikamaru potrebbe distrarla, in modo tale da fare tutto senza che lei si accorga di nulla” disse Ino. Tutti quanti fummo d’accordo. Tutto il pomeriggio lo passammo a sistemare la sala ristoro, che venne prontamente chiusa. Cominciai a fare la torta, mentre le altre addobbavano la stanza aiutate dai ragazzi. Shikamaru aveva portato al mare Temari. Quando tutto fu pronto, andammo a prepararci.

 

“ Manda un messaggio a Shikamaru. Digli che siamo pronti” disse Matsuri a Gaara.

 

“ Qui tutto è pronto. Quando state per arrivare fammi uno squillo.”

 

Il tempo passava e Shikamaru non mandava nessun messaggio. Stavamo perdendo le speranze, quando sentimmo le loro voci sempre più vicine.

 

“ Presto! Tutti in silenzio e luci spente!” sussurrò Sakura. Prontamente eseguimmo l’ordine.

 

“ Perché mi stai portando qui? Non c’è nessuno” disse Temari con una leggera irritazione nella voce.

 

“ Pensavo che non le volessi vedere. Se andiamo a mangiare prima non le incontri” disse Shikamaru.

 

“ Sai Crybaby, a volte mi stupisco di te” disse Temari ridendo.

 

“ Spiritosa” disse Shikamaru facendola entrare.

 

“ Qui è tutto buio, accendiamo la luce” disse Temari.

 

Le luci si accesero e una sola voce gridò:

 

“ BUON COMPLEANNO!”

 

Temari era stupita e mentalmente si diede della scema. Aveva dubitato quando non doveva.

 

“ Pensavi davvero che ci fossimo dimenticate del tuo compleanno?” chiese Ino.

 

“ Ora sai perché non ti abbiamo svegliato” disse Kin.

 

“ Cosa fai li imbambolata? Su, vieni” disse Matsuri trascinando Temari in un abbraccio di gruppo.

 

“ Grazie” sussurrò Temari. Non se l’aspettava di certo una festa a sorpresa. La festa proseguì tranquillamente. Il regalo fu la cosa che più apprezzò. Ritraeva loro.

 

“ Una foto migliore potevate sceglierla” disse Temari, ma le altre sapevano che stava scherzando e che il regalo le era piaciuto, come anche la torta.

 

“ I tuoi dolci Hinata sono sempre i migliori” Disse Tayuya. Tutti approvarono. Si divertirono tutti quanti, avevano legato. Quella vacanza aveva stravolto la vita di ognuno di loro.

 

 

 

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Capitolo 17
*** chi va e chi resta ***


ff9

L’indomani si svegliarono presto. Nessuno di loro parlò durante la colazione. Cosa c’era da dire? Quello sarebbe stato il loro ultimo giorno insieme. Quando si sarebbero viste? Forse per le vacanze di natale? Tutte ci speravano in fondo. Prepararono la valigia e andarono all’aeroporto.

 

“ Questo non è un addio, è solo un momentaneo arrivederci, ricordatevelo bene” dissi cercando di non piangere.

 

Ci abbracciammo. La prima ad andarsene fui io, il mio volo era alle 09.00.

 

“ I cellulari, i telefoni, il computer esiste, come anche le lettere. Cerchiamo di rimanere in contatto” dissi. “ Buona fortuna.” Sorrisi e me ne andai. Una voce mi fermò.

 

“ Ricordati che ti amo!” gridò Naruto. Divenni rossa e sorrisi fra le lacrime. Non mi voltai, non volevo che mi vedessero piangere. New York mi stava aspettando..

 

La seconda ad andarsene fu Tenten, il suo volo era alle 10.00.

 

“ Vi aspetto tutti a San Pietroburgo” disse vivacemente. Salutò gli altri sorridendo, ma quando si voltò qualche lacrima le sfuggì dagli occhi.

 

“ Non mi devo abbattere! San Pietroburgo mi aspetta!”..

 

La terza ad andarsene fu Ino, il suo volo era alle 11.00.

 

“ Cerca di non spendere milioni per vestiti a Parigi” le disse scherzando Sai.

 

“ Li indosserò per te al Moulin Rouge” disse maliziosamente Ino. “ Ci vediamo!”

 

Con queste parole andò via. Parigi la stava aspettando..

 

La quarta ad andarsene fu Sakura, il suo volo era alle 12.00.

 

“ Cercate di comportarvi bene, non fatemi stare in pensiero” disse Sakura guardando tutti.

 

“ Io e te abbiamo un conto in sospeso” le disse Sasuke avvicinandosi. La baciò sotto i fischi di approvazione dei ragazzi. Quando le loro labbra si staccarono, Sakura gli sorrise e se ne andò..

 

La quinta ad andarsene fu Temari, il suo volo era alle 13.00.

 

“ Cerca di comportarti bene in mia assenza” disse Shikamaru.

 

“ Cercherò di non farmi violentare dal lupo cattivo nei boschi della Germania” rispose ridendo Temari, la quale, vedendo la faccia sconvolta di Shikamaru, scoppiò a ridere.

 

“ Sei davvero una seccatura” disse Shikamaru.

 

“ Tenetemelo d’occhio” disse Temari agli altri prima di andare via. “ Ci vediamo a dicembre!”

 

Se ne andò. Non lo avrebbe mai ammesso, ma tutti le stavano mancando. In Germania, precisamente a Monaco, avrebbe girato le riprese di un film.

 

“ Forza Temari, ce la puoi fare!”..

 

“ Bene siamo rimasti solo noi” disse Lee ai dieci ragazzi più Matsuri, Kin e Tayuya.

 

“ Il nostro è un unico volo. Destinazione Giappone!” disse Kin.

 

Anche loro partirono. Una nuova vita li aspettava, e iniziava proprio quel giorno..

 

 

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Capitolo 18
*** vita a new york parte 1.. ***


ff9

Il viaggio durò poche ore, non fu per niente pesante, tranne il fastidio che mi procurava la persona accanto a me: Karin Hebi. Non faceva altro che specchiarsi nel piccolo specchietto che portava nella borsa e con quello specchietto mi guardava in continuazione. Che voleva ancora da me? Feci finta di non guardarla e fare finta di niente. Quando atterrammo presi il mio bagaglio e insieme ad altri attesi fuori l’aeroporto un taxi. Fu molto difficile prenderne uno, le persone si ammassavano una sopra l’altra nel tentativo di prenderne uno prima degli altri. Dopo svariati tentativi ci riuscì e gli diedi l’indirizzo del piccolo appartamento dove avrei vissuto, dato che qualcuno mi aveva rubato il posto al college. Mentre il taxi si dirigeva verso casa, potei ammirare la vitalità della grande mela, era totalmente diversa dal Giappone. Il tassista si fermò e mi ridestai dai miei pensieri. Scaricai le valigie e il taxi ripartì. Arrivata davanti la porta del mio appartamento, l’aprì e rimasi di stucco. Era piccola ma confortevole, un posto accogliente che sembrava proteggere dal male che c’era nel mondo. Sorrisi, e portai dentro la mia roba. Per prima cosa presi lo stereo e misi su un po’ di musica, poi cominciai a sistemare tutto. Non ci impiegai molto tempo e quando finì presi il cellulare. Composi il numero di casa e sentii i miei genitori. Le nostre telefonate erano sempre brevi. Mandai un messaggio a Naruto.

 

“ Sono arrivata, ho sistemato casa.” Non sapevo davvero che cosa scrivergli o per lo meno lo sapevo ma mi vergognavo. La sua risposta non si fece attendere.

 

“ Sunshine! Finalmente mi mandi qualche messaggio! Ti stavo dando per dispersa! Sono contento che sei arrivata sana e salva. Non vedo l’ora di venirti a trovare. Mi manchi…”

 

Avvampai all’istante e un altro messaggio arrivò.

 

“ Ti amo my little sunshine.”

 

Andai in iperventilazione. Che cosa dovevo fare adesso? Gli scrissi un messaggio.

 

“ Stasera collegati amore..”

 

Amore? Come mi saltava in mente? Dove avevo preso tutto questo coraggio di chiamarlo amore?

 

“ Ci sarò Sunshine. Ora vado e ricordati che sei solo mia.”

 

Sorrisi leggendo il messaggio. Lo invidiavo. Anche io volevo avere la capacità di dire tutto quello che pensavo, invece la mia maledetta timidezza non me lo permetteva. Accesi il computer e mandai un messaggio privato alle altre, tranne a Matsuri.

 

“ Salve a tutte voi. Spero che siate arrivate sane e salve a destinazione. Il viaggio non è stato pesante tranne che avevo sempre Karin accanto. Che antipatia! Comunque fra poche settimane è il compleanno di Matsuri. Qualche idea su cosa farle?”

 

Aspettai la risposta delle altre. Nel frattempo vidi Naruto collegato e lo contattai.

 

“ Naruto.”

“ Ciao amore!”

 

“ Tutto bene?”

 

“ Si, tutto bene. Che hai? Successo qualcosa?”

 

“ No, perché?”

 

“ Sei monosillabica.”

 

“ No, diciamo che non so cosa scrivere e mi vergogno.”

 

“ Non c’è problema!”

 

Naruto desidera avviare una video chiamata con te.

 

Hinata ha accettato la tua video chiamata.

 

“ Adesso viene meglio?” mi disse Naruto.

 

“ Si, molto meglio” risposi sorridendogli. Anche via webcam era bellissimo. All’improvviso Naruto si levò la maglia rimanendo a petto nudo.

 

“ Ma che cosa stai facendo?” dissi diventando un fuoco.

 

“ C’è caldo e mi spoglio. Perché sei diventata tutta rossa? Non mi dirai che ti vergogni” disse Naruto trattenendo le risate.

 

“ No, non mi vergogno” disse cercando di calmarmi.

 

“ Domani a che ora hai lezione?” mi chiese Naruto.

 

“ Alle otto devo essere li. Tornerò verso l’ora di cena” dissi.

 

“ Perché così tardi?” disse Naruto.

 

“ Perché domani avremo i laboratori pomeridiani” dissi sospirando.

 

“ Ok, nessun problema, ti aspetterò” disse sorridendomi. Gli sorrisi a mia volta. Passammo tutta la serata ridendo e scherzando. Non mi sentivo più sola adesso che avevo Naruto..

 

 

 

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Capitolo 19
*** vita a san pietroburgo parte 1.. ***


ff9

PUNTO DI VISTA DI TENTEN.

 

Arrivai sana e salva all’aeroporto di San Pietroburgo. Capii poco e nulla di quello che dicevano. Dovevo migliorare il mio russo e in fretta se no mi sarei trovata male. Presi la mia valigia e uscii dall’aeroporto. Rimasi stupita, meravigliata dai palazzi che vidi. Erano delle strutture meravigliose.

 

“ E’ per questo che ho scelto San Pietroburgo” dissi fra me e me sorridendo.

 

“ Straniera?”

 

Mi girai e vidi un ragazzo molto bello dagli occhi verdi e i capelli scuri.

 

“ Stai parlando con me?” dissi in un russo stentato.

 

“ E con chi se no” disse quello ridendo.

 

“ Che cosa vuoi?” dissi sulla difensiva.

 

“ Nulla di che, conoscerti e basta e vedere anche se avevi bisogno di una mano” disse quello.

 

Lo guardai strano e lui sorridendo allungò la sua mano.

 

“ Non ci siamo presentati, sono stato un maleducato. Il mio nome è Dimitri” disse sorridendo.

 

“ Tenten” dissi non abbassando la guardia.

 

“ Dove stai andando? Hai bisogno di una mano?” chiese Dimitri.

 

“ No grazie ce la faccio anche da sola” dissi prendendo le mie valigie e prendendo un taxi che si era fermato davanti a me. Lo vidi sorridere quando mi girai. Il taxi mi portò nel mio piccolo appartamento. Sistemai le cose e infine accesi il computer. Trovai un messaggio privato di Hinata.

 

“ Salve a tutte voi. Spero che siate arrivate sane e salve a destinazione. Il viaggio non è stato pesante tranne che avevo sempre Karin accanto. Che antipatia! Comunque fra poche settimane è il compleanno di Matsuri. Qualche idea su cosa farle?”

 

Risposi al messaggio.

 

“ Ciao! Sono appena arrivata e ho sistemato tutto. Non ci crederete! Appena uscita dall’aeroporto uno mi ferma con la scusa di conoscermi e se volevo una mano. Aveva capito che non ero del posto.  Pazzesco, ma era così carino! Però gli ho detto che non avevo bisogno di aiuto e me ne sono andata. Fossi stata al tuo posto Hinata penso che le avrei fatto qualcosa. Come hai fatto a sopportarla per tutto il viaggio? Stai attenta, per me quella trama qualcosa.  Per il regalo di Matsuri potremmo farle una lettera oppure gli auguri in videochiamata tutte insieme. Purtroppo non sono molto brava con questo genere di cose. Speriamo che le altre abbiano qualche idea migliore.”

 

Vidi Neji collegato e lo contattai.

 

“ Neji.”

 

“ Sei appena arrivata?”

 

“Sì e ho sistemato tutto.”

 

“ Come è andato il viaggio?”

 

“ Tutto bene.”

 

“ Successo qualcosa?”

 

“ Quando sono uscita dall’aeroporto un tizio mi ha avvicinato con la scusa di conoscermi e se avevo bisogno di una mano. Io gli ho detto che non avevo bisogno di nulla e me ne sono andata.”

 

“ Capisco.”

 

“ Sei arrabbiato?”

 

“ No, adesso devo andare ci sentiamo dopo.”

 

Neji si è appena scollegato.

 

Sospirai.

 

“ Lo ammetterai mai che sei geloso?” dissi fra me e me. Mi alzai e andai a preparare la cena. Domani avrei cominciato l’università. Dopo un’ora andai a letto e vidi un messaggio nel cellulare.

 

“ Fra qualche giorno sarò a San Pietroburgo. E se per caso incontri di nuovo quel ragazzo digli che sei già impegnata, se no poi glielo dirò io di presenza.”

 

Sorrisi. Aveva appena ammesso che era geloso e con questo pensiero mi addormentai..

siate clementi oggi è il mio compleanno.. lasciate un commento xD spero vi piaccia! fatemi sapere

 

 

 

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Capitolo 20
*** vita a parigi parte 1.. ***


ff9

PUNTO DI VISTA DI INO.

 

Viaggiai in prima classe. Ero letteralmente nel mio mondo, ma lo fui ancora di più quando arrivai a Parigi. Quando uscii dall’aeroporto per poco non mi caddero le valigie dalle mani. Ero nel cuore di Parigi, i negozi mi stavano chiamando! Mi guardai intorno, non potevo andare a fare shopping con le valigie. Vidi un taxi e lo fermai.

 

“ Hai bisogno di un passaggio?” mi chiese l’autista.

 

“ Si e le vorrei anche chiedere se mi poteva portare a fare shopping” chiesi sfoggiando il mio miglior sorriso.

 

“ Va bene salga” mi disse l’autista rassegnato.  Quello che avvenne dopo, beh, chiunque mi conosca lo sa bene. Comprai di tutto, da Chanel a Moschino. Il povero autista dovette quasi saltare sul porta bagagli per chiuderlo.

 

“ Adesso la posso portare nel suo appartamento?” mi chiese a mo’ di supplica il tassista dopo circa cinque ore di shopping.

 

“ Va bene” dissi porgendogli un foglio con scritto la via. Partì di corsa, prima che io cambiassi idea e gli chiedessi di portarmi in un altro negozio. Arrivati a destinazione gli chiesi gentilmente se mi poteva aiutare a salire tutto nel mio appartamento. Per poco non si mise a piangere. Sconsolato e rassegnato mi portò tutto dentro casa,ma poi non contenta gli chiesi se mi aiutava a sistemare l’arredamento. Il tassista posò il borsone e di gran corsa se ne scappò. Si scordò pure di farmi pagare la corsa. Buon per me, avrei avuto altri soldi per fare shopping. Rassegnata misi tutto a posto. Era ormai ora di mangiare quando finii di appendere l’ultimo vestito appena comprato. Feci un’insalata e andai ad accendere il computer. Trovai un messaggio da parte di Hinata.

 

“ Salve a tutte voi. Spero che siate arrivate sane e salve a destinazione. Il viaggio non è stato pesante tranne che avevo sempre Karin accanto. Che antipatia! Comunque fra poche settimane è il compleanno di Matsuri. Qualche idea su cosa farle?”

 

Di sotto c’era la risposta di Tenten.

 

“ Ciao! Sono appena arrivata e ho sistemato tutto. Non ci crederete! Appena uscita dall’aeroporto uno mi ferma con la scusa di conoscermi e se volevo una mano. Aveva capito che non ero del posto.  Pazzesco, ma era così carino! Però gli ho detto che non avevo bisogno di aiuto e me ne sono andata. Fossi stata al tuo posto Hinata penso che le avrei fatto qualcosa. Come hai fatto a sopportarla per tutto il viaggio? Stai attenta, per me quella trama qualcosa. Per il regalo di Matsuri potremmo farle una lettera oppure gli auguri in videochiamata tutte insieme. Purtroppo non sono molto brava con questo genere di cose. Speriamo che le altre abbiano qualche idea migliore.”

 

Mi misi a ridere e risposi al messaggio.

 

“ Non c’è niente di meglio al mondo del buon sano shopping! Appena arrivata ho cercato un tassista e gli ho chiesto gentilmente se mi poteva portare a fare shopping. Quelle cinque ore di sano e puro shopping mi hanno rigenerata. La cosa brutta è che dopo che mi ha aiutato a portare le cose a casa, gli ho chiesto se gentilmente mi aiutava a sistemare tutto. Se ne è scappato dimenticandosi i soldi della corsa. Poco male, ho soldi in più da spendere. Non so come tu abbia fatto Hinata, davvero. Potevi di nuovo metterle qualche lassativo nel bicchiere, almeno per tutto il viaggio non ti avrebbe importunato! E tu Tenten, mi meraviglio di te. Se Neji sapesse queste cose penso che ne farebbe polpette di quel ragazzo. Per il regalo di Matsuri penso che potremmo farle un mazzo di fiori, posso chiedere a mia madre di farlo. Anche l’idea della videochiamata è buona. Vediamo che cosa dicono le altre. Fatemi sapere e teniamoci in contatto!”

 

Vidi Sai collegato, ma fu più veloce di me e mi contatto lui.

 

“ Mademoiselle.”

 

“ Perché mi parli in francese?”

 

“ Volevo essere seducente.”

 

“ Ma a quello ci penso io!”

 

“ Davvero?”

 

“ Mi stai sfidando Sai?”

 

“ Può darsi Mademoiselle. Piuttosto hai speso tutti i soldi in vestiti, non è vero?”

 

“ Non proprio tutti, l’80% circa. Mi sono dovuta moderare.”

 

“ …”

 

“ Non puoi capire! Domani inizio l’università di stilismo e moda a Parigi, PARIGI! Mica mi posso presentare con dei vestiti qualunque.”

 

“ Sei incorreggibile.”

 

“ E’ per questo che stai con me!”

 

“ Mi sa che ti dovrò insegnare a moderare i termini.”

 

“ Ah si? E come faresti sentiamo?”

 

“ Aspetta che venga a trovarti e poi ti mostrerò.”

 

“ Uhhhhh, che paura! Guarda non vedo l’ora che tu venga.”

 

“ E come dovrei venire se tu non sei qui con me?”

 

“ SAI!”

 

“ Ammettilo.”

 

“ MAI.”

 

“ Bene la conversazione finisce qui.”

 

Ino desidera avviare una video chiamata con te.

 

Sai ha accettato la tua video chiamata.

 

“ Dove eravamo rimasti?” chiesi levandomi la maglia a rimanendo in intimo.

 

“ Non mi istigare” disse Sai con uno strano sorrisino fra le labbra.

 

“ Perché se no che fai?” chiesi.

 

Sai mi guardò intensamente e all’improvviso chiuse la video chiamata.

 

“ Ma che diavolo..”

 

Mi arrivò un messaggio. Era di Sai.

 

“ Questo round finisce qui. Non te la darò vinta. P.S. spera solamente che non ti metta le mani addosso..”

 

Risi. Per un po’ non pensai alla loro mancanza..

Ed eccomi di nuovo qui! Adesso, però, vi dovrò dare una brutta notizia *evita i fulmini*... Beh ecco non potrò aggiornare per un mese causa esami in vista *evita kunai, katane* PERDONO PRENDETEVELA CON I PROFESSORI! Mi farò perdonare, ma soprattutto fatemi sapere che cosa ne pensate di questo capitolo... Il prossimo sarà su Sakura! A presto!

missredlights

ps: ringrazio tutti quelli che commentano questa storia, chi l'ha messa nelle preferite/seguite/ricordate, ma anche chi non commenta proprio :)

 

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Capitolo 21
*** vita a londra parte 1... ***


ff9

PUNTO DI VISTA DI SAKURA.

 

Poggiai il libro che stavo leggendo e guardai fuori. Le nuvole erano l’unico spettacolo che quella visuale mi permetteva di vedere. Nuvole, nuvole e ancora nuvole. Sapevo che dove stavo andando io era pieno di nebbia, con un’atmosfera da brividi la maggior parte delle volte, ma non pensavo così tanto. E ancora dovevo arrivare! Sospirai e diedi un’occhiata agli altri passeggeri dell’aereo. Nessuno mi suscitava particolare interesse, nessuno, tranne un ragazzo che in quel momento mi stava fissando con insistenza. Distolsi subito lo sguardo e prestai attenzione alla voce che in quel momento diceva di allacciare le cinture. L’aereo atterrò con la massima gentilezza e quindici minuti dopo mi ritrovai ad attendere la mia valigia. Stranamente quel ragazzo mi guardava ancora con insistenza. Che voleva da me? All’improvviso lo vidi prendere la mia valigia.

 

“Hey tu! Quella è la mia valigia! Posala subito!” gridai.

 

Quello si girò e alzando un sopracciglio mi rispose.

 

“ Non penso di averti rubato la valigia. Guarda, c’è scritto il mio nome!”

 

Guardandola meglio, nel cartellino c’era un nome che non mi apparteneva. Mi voltai e vidi la mia valigia. Erano identiche. La presi e mi avvicinai a lui.

 

“ Sono mortificata. Pensavo mi volessi rubare la valigia” risposi arrossendo leggermente. Il ragazzo mi sorrise e mi allungò la mano.

 

“ Può capitare a tutti di sbagliare. Il mio nome è Harry” disse.

 

“ Il mio nome è Sakura, piacere di conoscerti” dissi sorridendo.

 

“ Che ne dici di andarci a prendere un caffè?” chiese Harry.

 

“ Perché no?” risposi. In fondo cosa c’era di male? Andammo in un piccolo pub, non lontano dalla stazione e prendemmo un caffè.

 

“ Tu non sei londinese, vero?” disse Harry tra un sorso e un altro.

 

“ No, sono giapponese” dissi soffiando sul caffè bollente.

 

“ Ecco perché quello strano colore di capelli! Non riuscivo a capacitarmi di come qualcuno potesse girare con i capelli rosa confetto” disse ridendo.

 

Ma come si permetteva! Di scattò mi alzai e lasciai i soldi per pagare il caffè.

 

“ Ma dove stai andando? Non mi dirai che te la sei presa per così poco! Io volevo scherzare” disse.

 

“ Impara a moderare le parole con le persone che non conosci” dissi andandomene. Presi il mio primo taxi e mi feci portare a casa. Quando fui arrivata era ormai pomeriggio. Mi misi d’ impegno e sistemai tutto. Quando finii chiamai i miei dicendo che ero arrivata sana e salva e poi accesi il pc. Trovai un messaggio da parte di Hinata.

 

“ Salve a tutte voi. Spero che siate arrivate sane e salve a destinazione. Il viaggio non è stato pesante tranne che avevo sempre Karin accanto. Che antipatia! Comunque fra poche settimane è il compleanno di Matsuri. Qualche idea su cosa farle?”

 

Di sotto c’era la risposta di Tenten.

 

“ Ciao! Sono appena arrivata e ho sistemato tutto. Non ci crederete! Appena uscita dall’aeroporto uno mi ferma con la scusa di conoscermi e se volevo una mano. Aveva capito che non ero del posto.  Pazzesco, ma era così carino! Però gli ho detto che non avevo bisogno di aiuto e me ne sono andata. Fossi stata al tuo posto Hinata penso che le avrei fatto qualcosa. Come hai fatto a sopportarla per tutto il viaggio? Stai attenta, per me quella trama qualcosa. Per il regalo di Matsuri potremmo farle una lettera oppure gli auguri in videochiamata tutte insieme. Purtroppo non sono molto brava con questo genere di cose. Speriamo che le altre abbiano qualche idea migliore.”

 

E poi la risposta di Ino.

 

“ Non c’è niente di meglio al mondo del buon sano shopping! Appena arrivata ho cercato un tassista e gli ho chiesto gentilmente se mi poteva portare a fare shopping. Quelle cinque ore di sano e puro shopping mi hanno rigenerata. La cosa brutta è che dopo che mi ha aiutato a portare le cose a casa, gli ho chiesto se gentilmente mi aiutava a sistemare tutto. Se ne è scappato dimenticandosi i soldi della corsa. Poco male, ho soldi in più da spendere. Non so come tu abbia fatto Hinata, davvero. Potevi di nuovo metterle qualche lassativo nel bicchiere, almeno per tutto il viaggio non ti avrebbe importunato! E tu Tenten, mi meraviglio di te. Se Neji sapesse queste cose penso che ne farebbe polpette di quel ragazzo. Per il regalo di Matsuri penso che potremmo farle un mazzo di fiori, posso chiedere a mia madre di farlo. Anche l’idea della videochiamata è buona. Vediamo che cosa dicono le altre. Fatemi sapere e teniamoci in contatto!”

 

Mi misi a ridere e risposi al messaggio.

 

“ Ho appena finito di sistemare tutto. Non ci crederete! Mi è capitata una cosa simile a Tenten. Durante tutto il viaggio un ragazzo mi guardava con insistenza e poi scesa dall’aereo lo vedo che prende la mia valigia! In realtà era la sua, ma erano identiche! Si presenta e mi invita a prendere un caffè. Fin qui tutto normale, anche perché penso che non ci fosse nulla di male. Parlando mi dice che aveva capito che non ero londinese e comincia a prendermi in giro per il colore dei miei capelli! Lo mando al diavolo e me ne vado. Spero di non incontrarlo più. La giornata è iniziata davvero bene. Hinata tu sei una santa! Come hai fatto a resistere vicino a Karin per tutto il viaggio? Tenten  stai attenta con quel tizio, ma soprattutto stai attenta alla reazione di Neji. Non sembra ma i nostri ragazzi sono molto gelosi, anche se non lo vogliono ammettere. Ino spero per te che non hai consumato tutti i soldi in vestiti, ma soprattutto non fare al tuo solito. Quel poveretto l’hai traumatizzato. Per il regalo di Matsuri sono d’accordo con l’idea della video chiamata e dei fiori. Teniamoci in contatto e aspettiamo l’opinione delle altre.”

 

Vidi Sasuke collegato e lo contattai.

 

“ Ho appena finito di sistemare tutto.”

“ Tutto bene il viaggio?”

 

“ Si si, tutto bene, a parte un tizio.”

 

“ Tizio? Che tizio?”

 

“ Un tizio mi ha guardato per tutto il viaggio e poi vedo che prende la mia valigia, in realtà era la sua valigia, ma erano identiche. Si presenta e mi invita a prendere un caffè. Non c’era nulla di male, ma poi cominciò a prendermi in giro per il colore dei miei capelli e l’ho mandato a quel paese.”

 

“ Tu hai accettato l’invito di uno sconosciuto?”

 

“ Siamo gelosi? Mi era sembrato un ragazzo a posto.”

 

“ Io non sono geloso sia ben chiaro, ma da te una cosa del genere non me la sarei mai aspettata. Adesso vado.”

 

Si scollegò. Era geloso, questo si intuiva, ma forse aveva ragione lui. Non era da me accettare inviti da parte di sconosciuti..

 


rieccomi qui incazzata più che mai per lo spostamento di un esame che quasi coincide con un altro esame. chi me lo fece fare iscrivermi all'università! comunque fatemi sapere che ne pensate, cercate di risollevarmi il morale! (:

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Capitolo 22
*** vita a monaco parte 1... ***


ff10

PUNTO DI VISTA DI TEMARI.

 

Accavallai le gambe trovando una posizione più comoda. Quel viaggio mi stava stancando. Presi un giornale e cominciai a leggerlo. Era tutto in tedesco. Avrei dovuto migliorare il mio tedesco se non volevo trovarmi male. Sullo schermo stavano proponendo un film “ La dura verità”. Cercai l’opzione lingua e trovai quella tedesca con i sottotitoli in giapponese. Lo misi e per tutto il viaggio non feci altro che guardarlo. Quando arrivai vidi una limousine nera e pensai fosse per me. Mi avvicinai ma una ragazza mi sorpassò ed entrò.

 

“ Le limousine sono per i professionisti, non per i principianti.” Dopo che ebbe detto ciò la macchina partì lasciandomi lì, arrabbiata. Un taxi arrivò e gli diedi l’indirizzo di dove abitavo.

 

“ Signorina” mi disse il conducente.

 

“ Mh?” feci voltandomi verso di lui.

 

“ E’ tutto ok?” chiese il conducente.

 

“ Si, perché?” chiesi.

 

“ Perché fra un po’ rompe la maniglia della portiera” disse. Non mi ero accorta che avevo tra le mani la maniglia della portiera e la stavo stringendo con tutte le mie forze.

 

“ Mi scusi” dissi lasciando la maniglia. Dopo un po’ arrivammo e il conducente mi aiutò a salire le valige, quando d’un tratto mi fermai. Davanti a me c’era un cartellone con l’immagine di quella smorfiosa che mi aveva detto quelle parole. Il conducente seguì il mio sguardo e capì che cosa stavo guardando.

 

“ La considerano la migliore attrice degli ultimi cinque anni, ma io penso che sia una ragazza piena di sé” disse il conducente. Gli sorrisi e lo ringraziai quando mi aiutò a portare i bagagli dentro casa. Chiusi la porta e cominciai a sistemare.

 

Quando finii erano circa le 20.30 locali. Accesi il computer e trovai un messaggio da parte di Hinata.

 

“ Salve a tutte voi. Spero che siate arrivate sane e salve a destinazione. Il viaggio non è stato pesante tranne che avevo sempre Karin accanto. Che antipatia! Comunque fra poche settimane è il compleanno di Matsuri. Qualche idea su cosa farle?”

 

Di sotto c’era la risposta di Tenten.

 

“ Ciao! Sono appena arrivata e ho sistemato tutto. Non ci crederete! Appena uscita dall’aeroporto uno mi ferma con la scusa di conoscermi e se volevo una mano. Aveva capito che non ero del posto.  Pazzesco, ma era così carino! Però gli ho detto che non avevo bisogno di aiuto e me ne sono andata. Fossi stata al tuo posto Hinata penso che le avrei fatto qualcosa. Come hai fatto a sopportarla per tutto il viaggio? Stai attenta, per me quella trama qualcosa. Per il regalo di Matsuri potremmo farle una lettera oppure gli auguri in videochiamata tutte insieme. Purtroppo non sono molto brava con questo genere di cose. Speriamo che le altre abbiano qualche idea migliore.”

 

Poi la risposta di Ino.

 

“ Non c’è niente di meglio al mondo del buon sano shopping! Appena arrivata ho cercato un tassista e gli ho chiesto gentilmente se mi poteva portare a fare shopping. Quelle cinque ore di sano e puro shopping mi hanno rigenerata. La cosa brutta è che dopo che mi ha aiutato a portare le cose a casa, gli ho chiesto se gentilmente mi aiutava a sistemare tutto. Se ne è scappato dimenticandosi i soldi della corsa. Poco male, ho soldi in più da spendere. Non so come tu abbia fatto Hinata, davvero. Potevi di nuovo metterle qualche lassativo nel bicchiere, almeno per tutto il viaggio non ti avrebbe importunato! E tu Tenten, mi meraviglio di te. Se Neji sapesse queste cose penso che ne farebbe polpette di quel ragazzo. Per il regalo di Matsuri penso che potremmo farle un mazzo di fiori, posso chiedere a mia madre di farlo. Anche l’idea della videochiamata è buona. Vediamo che cosa dicono le altre. Fatemi sapere e teniamoci in contatto!”

 

E poi la risposta di Sakura.

 

“ Ho appena finito di sistemare tutto. Non ci crederete! Mi è capitata una cosa simile a Tenten. Durante tutto il viaggio un ragazzo mi guardava con insistenza e poi scesi dall’aereo lo vedo che prende la mia valigia! In realtà era la sua, ma erano identiche! Si presenta e mi invita a prendere un caffè. Fin qui tutto normale, anche perché penso che non ci fosse nulla di male. Parlando mi dice che aveva capito che non ero londinese e comincia a prendermi in giro per il colore dei miei capelli! Lo mando al diavolo e me ne vado. Spero di non incontrarlo più. La giornata è iniziata davvero bene. Hinata tu sei una santa! Come hai fatto a resistere vicino a Karin per tutto il viaggio? Tenten  stai attenta con quel tizio, ma soprattutto stai attenta alla reazione di Neji. Non sembra ma i nostri ragazzi sono molto gelosi, anche se non lo vogliono ammettere. Ino spero per te che non hai consumato tutti i soldi in vestiti, ma soprattutto non fare al tuo solito. Quel poveretto l’hai traumatizzato. Per il regalo di Matsuri sono d’accordo con l’idea della video chiamata e dei fiori. Teniamoci in contatto e aspettiamo l’opinione delle altre.”

 

Mi misi a ridere e risposi anche io.

 

“ Salve ragazze! Sono appena arrivata a Monaco. Il viaggio è stato di una noia mortale, mi sono vista un film cercando di capire che cosa dicessero, dato che era tutto in tedesco. Appena esco dall’aeroporto vedo una limousine e penso sia per me, ma una sgualdrina mi supera e dopo essere entrata nella limousine mi dice “ Le limousine sono per i professionisti, non per i principianti.” Non potete immaginare la mia rabbia! Il conducente del taxi che mi ha portato a casa e quando scesi dalla macchina vidi un cartellone con stampata la faccia di quella sgualdrina. Il conducente mi ha detto che la considerano una delle migliori attrici degli ultimi cinque anni, aggiungendo che secondo lui è solo una ragazza piena di sé. Mai parole furono più vere. Mi ha aiutato a portare i bagagli dentro casa e ora eccomi qui. Hinata prima o poi ti faranno santa. Non potevi addormentarla e tagliarle i capelli? O qualcosa di ugualmente cattivo? Tenten vedi di non far ingelosire Neji, anche se sarà un’ impresa ardua visto che i russi sono famosi per essere dei bei ragazzi! Ino ti dovresti semplicemente vergognare! Hai pensato solo a te e a noi tutte no. Potevi anche comprarci un vestito! Sakura per quel ragazzo lascialo stare, si vede lontano un miglio che non capisce quali sono le belle ragazze. Comunque l’idea della video chiamata e del mazzo di fiori è buona. Qualcuna ha già avvisato Kin e Tayuya di questa idea? Fatemi sapere, aspetto vostre notizie.”

 

Mi collegai su msn e vidi Shikamaru collegato. Mi stupì parecchio.

 

 “ Non ci posso credere? Come mai collegato a quest’ora?”

 

“ Veramente aspettavo te.”

 

“ Come siamo dolci Baby!”

 

“ Baby? Potrei sapere che razza di nome è?”

 

“ Baby perché sei più piccolo di me.”

 

“ Non ricordo la parola “Baby” quando facevamo particolari cose.”

 

“ Baby osi contraddirmi?”

 

“ No no, non ho nessuna intenzione di sorbirmi una tua ramanzina, sono troppo stanco. Invece come è andato il viaggio?”

 

“ Bene a parte una sgualdrina che entra in limousine dicendomi che le limousine sono per i professionisti e non per i principianti.”

 

“ Dai non te la prendere.”

 

“ Me la prendo eccome, dato che viene considerata una delle migliori attrici degli ultimi cinque anni.”

 

“ Non ci pensare avanti, che poi è peggio. Pensa che con la tua bravura riuscirai a essere più famosa di lei.”

 

“ Da dove provengono queste parole dolci?”

 

“ Dalla sonnolenza. Scherzi a parte cerca di non pensarci. Come ti stai trovando con la lingua?”

 

“ E’ questione di pratica.”

 

“ Vuoi un mano?”

 

“ E come?”

 

“ Se vuoi vengo.”

 

“ Allettante come proposta. Perché no? Dimmi solo quando.”

 

“ Va bene ti farò sapere a giorni. Adesso vado a dormire. A domani Seccatura.”

 

“ A domani Baby.”

 

Vidi un messaggio nel cellulare. Era Hinata.

 

“ Kin e Tayuya sono state avvertite. Siamo tutte d’accordo per la video chiamata e i fiori. In più Kin e Tayuya compreranno dei dolci. Buona notte e non pensarci troppo!”

 

Sorrisi e andai a letto. Aveva ragione Shikamaru. Era tutta una questione di non pensarci..

 

 

Salve! la vostra missredlights fa ritorno da un esame scritto, (il cui voto lo saprà fra un mese grrr!)...

siate clementi con una povera pazza che in un mese e mezzo ha dovuto sostenere tre esami. le farebbe molto piacere se commentaste! alla prossima!

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Capitolo 23
*** buon compleanno matsuri! ***


ff10

Il tempo passava e il compleanno di Matsuri arrivò. La vita non era cambiata molto per lei. Era rimasta in Giappone con gli altri ragazzi. Con Gaara le cose procedevano bene, anche se si vedevano poco per via dell’università. Quel giorno andò all’università, come del resto anche noi.

Nonostante fosse il suo compleanno Matsuri aveva ricevuto gli auguri solo da dei suoi amici, Kin e Tayuya, degli altri nessuna notizia. Dire che Matsuri non ci fosse rimasta male era dire un’ eresia. La giornata seguiva il suo corso, era come se qualcuno avesse rallentato lo scorrere del tempo. Di pomeriggio Matsuri arrivò a casa, posò lo zaino con i libri ed andò a farsi una doccia. Cercò di schiarirsi le idee e di non pensare che le ragazze, ma soprattutto il suo amato Gaara ancora non si erano fatti sentire. Uscì dalla doccia ed andò a prendere il cellulare. Il display non segnalava nulla. Nessuno le aveva mandato un messaggio, nessuno le aveva fatto una chiamata. Sconsolata si mise una tuta, prese un barattolo di gelato ed andò a vedersi un film. Quel giorno non avrebbe studiato, ci avrebbe pensato il giorno dopo.

Erano circa le 18.00 quando Matsuri ricevette una visita. Andò ad aprire e si trovò davanti un mazzo di fiori bellissimo. Il biglietto diceva

 

“ Buon compleanno Matsuri! Passa questo giorno in modo favoloso! Le tue Hinata, Tenten, Ino, Sakura, Temari, Kin e Tayuya.!

 

“ Allora non si sono scordate di me” disse Matsuri felice. Prese il mazzo ed entrò dentro casa. Vide il computer, qualcuno la stava chiamando su skype. Accettò e cinque finestre comparvero nel suo pc.

 

“ Buon compleanno Matsuri!” dicemmo in coro io e le altre. Vedemmo Matsuri sorridere.

 

“ Dì la verità pensavi che ci fossimo scordate del tuo compleanno, non è vero?” disse Tenten.

 

“ Beh, a dire la verità un pochino” disse Matsuri imbarazzata.

 

“ Non dovevi, non ci saremmo mai dimenticate di te” disse Sakura.

 

“ Spero che il mazzo di fiori ti sia piaciuto, l’ho fatto fare appositamente per te” disse Ino.

 

“ Sono bellissimi” disse Matsuri.

 

“ Mio fratello che ti ha regalato?” disse Temari a Matsuri.

 

“ Ehm, a dire la verità non mi ha fatto nemmeno gli auguri per il compleanno, penso se lo sia dimenticato” disse Matsuri con sguardo triste.

 

“ CHE COSA?” urlammo, tanto che Matsuri cadde dalla sedia.

 

“ Non vi preoccupate, può capitare” disse Matsuri.

“ Vedrai che fra un momento all’altro verrà o giuro che avrò un fratello in meno” disse Temari. Ci mettemmo a ridere.

 

“ Grazie del pensiero ragazze. E’ stato un bel regalo” disse Matsuri.

 

Qualcuno in quel momento suonò alla porta. Matsuri ridusse a icona in modo tale che sul desktop non ci fosse nulla. Tutte noi eravamo in silenzio, non volevamo farci scoprire! Andò ad aprire.

 

“ Gaara! Che ci fai qui?” disse Matsuri. Tutte noi stavamo sulle spine.

 

“ Come che ci faccio qui? Sono venuto perché è il tuo compleanno” disse Gaara.

 

“ Se non era il mio compleanno non venivi?” chiese acidamente Matsuri.

 

“ Se non mi sono fatto sentire c’è un motivo” disse Gaara.

 

“ Sentiamo” rispose Matsuri.

 

“ Fammi entrare prima” disse Gaara entrando. Matsuri chiuse la porta e aspettò che Gaara parlasse.

 

“ Buon compleanno.. amore” disse Gaara porgendole un pacchetto.

 

Tutte noi stavamo vedendo la scena e morivamo dalla voglia di sapere che cosa ci fosse dentro quel pacco.

 

“ Grazie” rispose Matsuri prendendo il regalo e cominciando ad aprirlo. Vedemmo solo la sua faccia. Non riuscivamo a vedere che cosa fosse. Vedemmo all’improvviso Matsuri farsi rossa in volto e Gaara sorridere.

 

“ Ti piace?” chiese Gaara.

 

“ Tu sei pazzo” rispose Matsuri prima di baciarlo.

 

Sentivamo dei rumori strani. Ad un tratto sentimmo Gaara mezzo che rideva e mezzo che urlava.

 

“ Scusate ragazze ma devo dare il mio regalo. Ciao ciao” disse Gaara chiudendo la chiamata.

 

Matsuri lo trascinò in camera da letto..

 

“ Dovresti appenderlo” disse Gaara tre ore dopo sotto le coperte con Matsuri.

 

“ Dove lo posso mettere?” chiese Matsuri.

 

“ Qua in camera. Potresti metterlo sopra il comodino” rispose Gaara.

 

“ E’ un ottima idea” disse Matsuri prendendo il calendario e posandolo sul comodino.

 

Ecco che cosa era il regalo di Gaara, ma non era un semplice calendario, perché Gaara lo aveva fatto fare appositamente per lei con delle sue foto.

 

Gennaio-Febbraio: http://www.google.it/imgres?imgurl=http://sp0.fotolog.com/photo/16/36/82/flaquita_lolita/1229026327328_f.jpg&imgrefurl=http://www.fotolog.com/flaquita_lolita/34653051&usg=__14ndvRUqOxVulN4Vpa9skFDwvPE=&h=400&w=400&sz=34&hl=it&start=0&zoom=1&tbnid=uE5lypJRqHjmrM:&tbnh=122&tbnw=117&ei=wlZVTfyQGcXa4gbV54GYBw&prev=/images%3Fq%3Dgaara%2Bsexy%26hl%3Dit%26sa%3DG%26biw%3D1362%26bih%3D567%26gbv%3D2%26tbs%3Disch:1&itbs=1&iact=hc&vpx=242&vpy=247&dur=2280&hovh=225&hovw=225&tx=142&ty=60&oei=wlZVTfyQGcXa4gbV54GYBw&page=1&ndsp=27&ved=1t:429,r:11,s:0

 

Marzo-Aprile: http://www.google.it/imgres?imgurl=http://valentine788.unblog.fr/files/2008/06/111729.jpg&imgrefurl=http://valentine788.unblog.fr/2008/06/21/gaara-sexy/&usg=__nntM4qQ2nZrn4LGIE0fOwhqGBOY=&h=450&w=450&sz=28&hl=it&start=0&zoom=1&tbnid=-GOrHLGsDOXvNM:&tbnh=122&tbnw=117&ei=wlZVTfyQGcXa4gbV54GYBw&prev=/images%3Fq%3Dgaara%2Bsexy%26hl%3Dit%26sa%3DG%26biw%3D1362%26bih%3D567%26gbv%3D2%26tbs%3Disch:1&itbs=1&iact=hc&vpx=371&vpy=247&dur=843&hovh=225&hovw=225&tx=94&ty=140&oei=wlZVTfyQGcXa4gbV54GYBw&page=1&ndsp=27&ved=1t:429,r:12,s:0

 

Maggio-Giugno:

http://www.google.it/imgres?imgurl=http://image.forumfree.it/2/3/1/9/9/0/9/1196948170.jpg&imgrefurl=http://vegetasexysayan.forumfree.it/%3Ft%3D21228345&usg=__9NTo01etMMkE4fp19RCrHfruTcM=&h=613&w=800&sz=161&hl=it&start=27&zoom=1&tbnid=08_noRq8JdIKAM:&tbnh=113&tbnw=154&ei=pending&prev=/images%3Fq%3Dgaara%2Bsexy%26hl%3Dit%26sa%3DG%26biw%3D1362%26bih%3D567%26gbv%3D2%26tbs%3Disch:10%2C426&itbs=1&iact=hc&vpx=945&vpy=124&dur=542&hovh=196&hovw=257&tx=118&ty=114&oei=wlZVTfyQGcXa4gbV54GYBw&page=2&ndsp=23&ved=1t:429,r:5,s:27&biw=1362&bih=567

 

Luglio-Agosto:

http://media.photobucket.com/image/gaara+sexy+/auserei_shikama/gaarasexy.jpg

 

Settembre-Ottobre:

http://www.google.it/imgres?imgurl=http://unconcientgirls.files.wordpress.com/2010/09/1197594963_ruto4gaara.jpg&imgrefurl=http://unconcientgirls.wordpress.com/2010/09/&usg=__TF1uBl88jat-wwCMKjFzHyuQIaE=&h=372&w=294&sz=38&hl=it&start=50&zoom=1&tbnid=mL-T1nQLhmH4AM:&tbnh=150&tbnw=104&ei=wFdVTcDzOYWs4Abc6fTmBg&prev=/images%3Fq%3Dgaara%2Bsexy%26hl%3Dit%26sa%3DG%26biw%3D1362%26bih%3D567%26gbv%3D2%26tbs%3Disch:10%2C921&itbs=1&iact=hc&vpx=123&vpy=69&dur=416&hovh=253&hovw=200&tx=109&ty=111&oei=ZVdVTZG5LNL-4wbKv7yKBw&page=3&ndsp=26&ved=1t:429,r:0,s:50&biw=1362&bih=567

 

Novembre-Dicembre:

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“ Dovremmo andare sotto a prendere le cose da mangiare” disse Matsuri alzandosi, ma venne presa da Gaara e ributtata nel letto.

 

“ Io ho fame di te” disse Gaara prima di riempirla di baci.

Aveva ragione Gaara, Matsuri non si sarebbe dimenticata di quel compleanno..

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Capitolo 24
*** VITA A NEW YORK PARTE 2… ***


ff9

La sveglia suonò come ogni mattina. La spensi e mi alzai dal letto. Avevo tutti i capelli in disordine, una faccia cadaverica e mi facevano male tutte le ossa. Non sarei dovuta andare a letto così tardi ieri sera, ma dovevo per forza finire quella ricerca. Andai in bagno e mi detti una sistemata, feci colazione e accesi il computer. Come ogni mattina ormai io e le altre ci mandavamo il messaggio del buon giorno via posta elettronica. Vidi anche un altro messaggio. Era di Naruto.

 

“ Sunshine! Ce l’ho fatta! Mi hanno dato il locale! Adesso potrò aprire il ristorante!”

 

Sorrisi. Naruto era riuscito a farsi dare in affitto un locale dove avrebbe aperto un ristorante. Era il suo sogno, fin da bambino, e poi cucina molto bene l’amore mio. Arrossii per il fatto di averlo chiamato amore mio.

 

“ Honey sono contenta per te! Non vedo l’ora di venire a mangiare nel tuo ristorante. Comportati bene e guai a te se vengo a scoprire che qualche gatta morta ti fa la corte. Tu sei solo mio. Ci sentiamo stasera.. Ti amo!”

 

Presi i libri, le chiavi e tutto quello che mi serviva e uscii di casa. New York era affollata come ogni mattina e come ogni mattina passai inosservata e riuscii a raggiungere il college senza incidenti di varia natura, o quasi. Davanti a me c’era Karin che cercava di convincere Itachi Uchiha a farsi ammettere nella confraternita di cui lui faceva parte, ovvero l’Akatsuki.

 

“ Quella ragazza per avere un minimo di popolarità è disposta a tutto” pensai sorpassandoli. Itachi appena mi vide mandò letteralmente a quel paese Karin e venne da me.

 

“ Buon giorno mia cara, passato una buona nottata?” mi chiese Itachi.

 

“ Si Itachi l’ho passata a fare una ricerca” dissi cercando di non essere troppo ironica.

 

“ Ti ho sempre detto, dal primo momento che ti ho vista, che se hai bisogno io sono sempre a tua disposizione, per qualunque cosa” disse Itachi sorridendomi.

 

“ E io ti ho sempre detto che non ho bisogno di aiuto, che voglio farcela con le mie forze e soprattutto sono fidanzata” dissi per la centesima volta a Itachi, senza contare tutte le volte che lo dissi agli altri membri dell’Akatsuki. Dal primo momento che ero entrata nel college divenni la meta ambita di quella confraternita o per lo meno di quattro di loro. Roba assurda, mi facevano una corte spietata e litigavano fra loro per conquistarmi! Ma che ho fatto di male nella mia vita? Deidara e Sasori erano arrivati anche alle mani, senza contare di quella volta che ero andata in piscina e mi ritrovai Kisame che mi guardava. Me ne scappai e non misi più piede in piscina. Entrai in aula e posai le mie cose, Karin era poco distante da me. Mi fulminò con uno sguardo, ma io cosa ci potevo fare? Di certo non volevo io questa situazione. Il professore passò fra i banchi e prese le ricerche e cominciò a spiegare biologia marina. Assorta nei miei pensieri non mi resi conto che la lezione era appena finita. Posai le mie cose e mi stavo apprestando ad uscire, quando il professore mi chiamò.

 

“ Signorina Hyuga le dovrei parlare.”

 

Mi avvicinai e aspettai.

 

“ Le volevo dire che il suo lavoro è ottimo, non mi sarei mai aspettato che una studentessa del primo anno potesse fare un lavoro simile. Le vorrei proporre una cosa. Sto formando un gruppo di studenti che voglio portare con me in Australia per delle ricerche. Lei ne vorrebbe far parte?”

 

Lo guardai con tanto d’occhi. Lui continuò a parlare.

 

“ Ovviamente non mi aspetto una risposta subito, la gradirei a metà ottobre.”

 

“ Va bene professore, le farò sapere” detto questo uscii dall’aula. Australia.. Il paese dove in questo momento si stavano svolgendo le migliori ricerche di biologia marina. Era un sogno, non poteva essere vero. Mi diedi un pizzicotto e potei constatare che era tutto vero.

 

“ Venere perché ti dai un pizzicotto? Non dovresti far diventare la tua pelle nivea tutta rossa” disse Sasori avvicinandosi e sfiorandomi una guancia. Mi allontanai e sospirando me ne andai. Che dovevo fare? Abbandonai questo pensiero e mi diressi in cortile, peccato che andai a sbattere contro Karin.

 

“ Hey tu sgualdrina evita di venirmi addosso, mi sciupi la divisa” disse Karin fulminandomi con lo sguardo.

 

“ Oh scusa non ti avevo vista, e comunque la tua divisa non ha niente di più della mia quindi cerca di moderare i toni. Io lo so perché mi tratti così, perché vuoi entrare nella confraternita dell’Akatsuki ma non ci riesci” dissi. La gente si fermava a guardare la scena. “ Se volevi stare al centro dell’attenzione ci sei riuscita” dissi andandomene. Karin era furente.

 

“ Non finisce qui, troverò il modo per fartela pagare” disse Karin andandosene pure lei, ma dalla parte opposta. La giornata passò troppo in fretta, come se qualcuno avesse accelerato il tempo. Tornai a casa e buttai la borsa sul divano. Ormai tutte le giornate si svolgevano in quel modo, i membri dell’Akatsuki che mi facevano la corte, i litigi con Karin, ma oggi c’era qualcosa di diverso. La proposta che mi aveva fatto il professore mi aveva spiazzata. Avrei dovuto dare una risposta a metà ottobre e solo in quel momento mi ricordai che a metà ottobre c’era il compleanno di Naruto. Presi il calendario e scrissi “ Dare risposta al professore” sul 14 ottobre. In quel momento mi venne in mente che cosa regalare a Naruto. Gli avrei fatto un peluche raffigurante me stessa. L’idea me la diede qualche giorno fa Temari, parlavamo di cosa fare come regalo ai nostri rispettivi ragazzi. La cosa all’inizio mi imbarazzava parecchio, ma poi concordai con Temari che Naruto in mia assenza avrebbe coccolato il peluche con le mie sembianze, come se fossi stata io. Uscii subito e andai a comprare il materiale. Dieci minuti dopo ero già a casa. Sistemai il materiale sul tavolo e pensai che da quella sera avrei cominciato a farlo, per ora avevo cose più urgenti da fare: studiare per la materia che mi sarei dovuta dare dopo poche settimane. Erano le nove quando decisi di chiudere il libro. Mi preparai qualcosa da mangiare e cinque minuti dopo, anche se stanca, ero già pronta per iniziare il peluche, ma prima avevo urgente bisogno di farmi una doccia e di rilassarmi. Solo quando uscii dal bagno vidi su skype che Naruto mi stava chiamando. Accettai la chiamata e cinque secondi dopo mi ricordai che avevo i capelli legati e indossavo solo un asciugamano. Cinque secondi erano troppi, Naruto mi vide e sorrise maliziosamente, era a petto nudo.

 

“ Sunshine e questo tuo abbigliamento?” mi chiese Naruto sorridendo.

 

“ Ho appena finito di farmi la doccia, e tu perché sei a petto nudo?” chiesi diventando leggermente rossa.

 

“ Guarda caso ho appena finito di farmi la doccia pure io” mi rispose guardandomi intensamente.

 

“ Qualcosa non va?” chiesi.

 

“ Ho solo una voglia matta di sentire il profumo della tua pelle e vedere il tuo corpo completamente nudo” disse sorridendomi.

 

Diventai un fuoco e sentii Naruto ridere. Nella mia testa in quel momento si formarono svariati pensieri su cosa avrei fatto a Naruto in quel momento se fosse stato qui con me.

 

“ Vado a mettermi qualcosa aspetta” disse alzandosi. Portava un asciugamano stretto in vita.

 

Se solo fosse stato qui con me..

 

Ne approfittai e mi misi di fretta e furia il pigiama. Arrivammo in contemporanea.

 

“ Dimmi di oggi” gli chiesi e lui cominciò a spiegarmi nei minimi particolari la sua giornata, di come avesse avuto in affitto il locale e che di li a qualche mese l’avrebbe aperto. Vederlo così felice rendeva a mia volta felice me. La sua felicità era anche la mia.

 

“ E a te come è andata?” mi chiese.

 

Come dirgli che avevo di nuovo subito delle avances da parte dei membri dell’Akatsuki? Questa era la volta buona che veniva di fretta e furia qui a New York e scatenava la sua gelosia su di loro.

 

“ Tutto bene, solite cose, niente di particolare.” Questa era la prima volta che gli mentii. Omisi dei membri dell’Akatsuki, omisi della litigata con Karin e omisi forse la cosa più importante della giornata: la proposta del professore di andare in Australia. In cuor mio lo feci perché non volevo rovinare quel giorno a Naruto. Continuammo a parlare, ma nella mia testa continuava a ronzarmi un pensiero.

 

Avevo fatto bene a mentire a Naruto?

 

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Capitolo 25
*** VITA A SAN PIETROBURGO PARTE 2… ***


ff10

PUNTO DI VISTA DI TENTEN.

 

Mi alzai di scatto vedendo l’ora.

 

“ Cazzo! Sono le 07.45 e devo essere in facoltà alle 08.00!” dissi correndo verso il bagno. Feci una doccia e una colazione a tempo di record. Mannaggia a me e a quando vado a letto tardi per fare quegli stupidi disegni tecnici di palazzi. Presi dei vestiti a caso, li indossai, presi i disegni e la borsa e andai correndo in facoltà. Arrivai in cinque minuti, mi mancava il fiato. Senza forze mi accasciai sul banco.

 

“ Te la sei fatta di corsa come sempre?”

 

Non mi girai nemmeno in direzione di chi aveva parlato, sapevo benissimo che era Dimitri.

 

“ Voglio vedere te farti un’ora di strada a piedi in cinque minuti con rotoli di disegni e libri che pesano tonnellate” dissi scocciata. Dimitri si mise a ridere, non prima di avermi scombinato i capelli. Come una furia mi alzai e gli diedi uno schiaffo.

 

“ Non ci provare più a toccarmi i capelli” dissi furente.

 

“ Non mi dirai che hai un punto debole? Buono a sapersi, te li toccherò sempre” disse Dimitri andandosi a sedere. Tutti videro la scena in silenzio. La porta si aprì e il professore entrò in aula.

 

“ Voglio i disegni tecnici di ognuno di voi qui sulla mia cattedra. Adesso” disse il professore. Cinque minuti dopo cominciò a controllarli uno a uno, la tensione era palpabile. Se il professore dava il consenso a quel disegno, era mezza materia tolta. Guardai tutti i ragazzi che c’erano nell’aula, solo Dimitri sembrava quello tranquillo. Il professore mise l’ultimo commento e prese tutti i disegni. Cominciò a distribuirli in silenzio. Dalle facce potevi capire se avevano superato o meno mezza materia. Poggiò il disegno sul mio banco, avevo il cuore che mi batteva all’impazzata. Lessi solamente una parola:

 

“ Superato.”

 

Dentro di me stavo festeggiando! Il professore ci portò bruscamente alla realtà.

 

“ Solo trentasette di voi hanno superato questa prova, gli altri sessantatre tornino a casa a fare un lavoro decente immediatamente. Non ho intenzione di insegnare a un branco di capre che non sa fare un progetto. La porta è da quella parte.”

 

Appena se ne furono andati il professore cominciò a spiegare, mi aspettava una lunga giornata.

 

[…]

 

Dopo tre ore di inferno mi arrivò un messaggio, era di Neji!

 

“ Sono appena arrivato all’aeroporto. Sto venendo nella tua facoltà.”

 

Il cuore cominciò a battermi forte. Neji era qui! Qualcuno mi tirò un foglio.

 

“ Cosa ti è successo? Hai quello sguardo perso. Dimitri.”

 

Non risposi al messaggio, aspettai con ansia che il professore finisse questa benedetta lezione per andare dal mio Neji. Il professore continuò fino alle 12.30, tutti in quella stanza erano morti, me compresa.

 

“ Bene, ci vediamo oggi pomeriggio alle 15.30, faremo fino alle 18.00. Potete andare.” Ci fu un fuggi fuggi generale. Posai tutto e corsi fuori l’università. Ai piedi della scalinata c’era lui, bellissimo come una statua greca, il mio Neji. Gli saltai praticamente addosso e lui mi abbracciò stretta a sé.

 

“ Mi sei mancato tanto” dissi stringendolo ancora di più.

 

“ Tu molto di più, fidati” disse baciandomi con passione. Una voce, però, interruppe quel bacio. Lo odiai profondamente in quel momento. Neji lo guardò senza battere ciglio.

 

“ Hai bisogno di qualcosa?” chiese Neji a Dimitri.

 

“ No grazie, solo non pensavo che la nostra Tenten fosse fidanzata. Una così bella ragazza” disse Dimitri squadrandomi dalla testa ai piedi.

 

“ Mi dispiace per te. Dato che non hai bisogno di noi, noi andiamo” disse Neji prendendomi per mano e portandomi via. Lanciai un’occhiata fugace a Dimitri. Stava sorridendo.

 

“ Neji dove mi stai portando?” chiesi.

 

“ Il più lontano possibile da quello” disse non fermandosi ma andando sempre avanti, si fermò solo dopo dieci minuti, in prossimità di un parco. Entrammo e ci sedemmo in una panchina nascosta dagli alberi.

 

“ Dì la verità, era lui il ragazzo dell’aeroporto, non è vero?” chiese Neji guardandomi negli occhi.

 

“ Sì, ma non è successo nulla” gli dissi.

 

“ Lo so, mi da solamente fastidio, e poi tu sei mia” disse Neji voltandosi dall’altra parte. Mi alzai, mi misi di fronte a lui e lo feci sedere, mentre io mi sedevo sopra di lui, prendendo la sua testa e poggiandola sul mio seno. Gli accarezzai dolcemente i capelli.

 

“ Siamo uno dell’altra e nessuno ci potrà dividere” dissi. Lui mi strinse a sé. Passammo il pomeriggio presto in quel parco, ci allontanammo per andare a mangiare e poi quando dovevo tornare all’università per la lezione. Fortunatamente il tempo passò in fretta e poi con Neji tornammo a casa.

 

“ E così è questa la casa dove abiti” chiese abbracciando con uno sguardo l’intero appartamento.

 

“ Ti piace?” chiesi.

 

“ Carino” rispose Neji.

 

“ Ti va stasera di visitare la città?” chiesi.

 

“ Basta che non incontriamo quel tipo” disse Neji.

 

“ San Pietroburgo è grande” dissi cercando di convincerlo.

 

“ Va bene” disse Neji.

 

“ Sempre poche parole tu, eh? Io allora vado a fami una doccia e a cambiarmi” dissi. Andai verso il bagno, quando all’improvviso mi sentii sollevare e portare di peso in bagno.

 

“ Ma che cosa stai facendo?” dissi ridendo.

 

“ Ci facciamo la doccia insieme” disse Neji cominciando a spogliarsi e spogliando anche me.

 

C’era caldo, troppo caldo in quel momento.

 

Il getto d’acqua ci bagnò entrambi, mentre Neji mi spingeva verso la parete della doccia. Le nostre labbra erano avvinghiate tra loro, le mie mani percorrevano i suoi capelli per tutta la loro lunghezza, mentre le sue mani vagavano su per tutto il mio corpo. Era come se in quel momento il mio cervello si fosse disconnesso, lasciando spazio a tutte quelle sensazioni che ti portavano in un’altra dimensione.

 

“ Neji..” mi stupii pure della mia voce, era diversa. Neji staccò le sue labbra dal mio collo e mi guardò.

 

“ Stasera.. Stasera tu sarai mia” disse allontanandosi. Lo guardai stupita e non capii perché avesse smesso proprio in quel momento. Lui si mise a ridere vedendo la mia faccia.

 

Io non volevo che smettesse..

 

 Ci facemmo la doccia e poi andammo a vestirci. Per l’occasione indossai questo vestito:

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“ Non ti sembra un po’ troppo scollato?” chiese Neji incarnando un sopraciglio.

 

“ Mh, no!” dissi mettendomi le scarpe e sistemandomi i capelli. Cinque minuti dopo eravamo fuori.

 

“ Hai qualche preferenza?” chiesi.

 

“ Andiamo a mangiare qualcosa?” chiese Neji.

 

“ Vuoi mangiare qualcosa in particolare?” chiesi.

 

“ Una pizza in qualche ristorante. Andiamo” mi disse guidandomi. Era come se sapesse dove andare. Arrivammo davanti a un ristorante. Entrammo.

 

“ Buonasera signori. Posso fare qualcosa per voi?” chiese il primo cameriere.

 

“ Un tavolo per due” rispose Neji.

 

“ Prego, da questa parte” disse quello guidandoci verso un tavolo.

 

Ci sedemmo e ci portarono da bere del vino.

 

“ Qui costa tutto un occhio della testa” dissi vedendo i prezzi.

 

“ Di quelli non ti devi preoccupare” disse Neji ordinando subito dopo. Nel momento in cui il cameriere se ne andò arrivò Dimitri con un gruppo di amici. Mi si raggelò il sangue nelle vene.

 

“ Ma guarda chi abbiamo qui. Tenten stasera sei uno splendore” disse Dimitri mangiandomi con gli occhi. Neji non lo considerò completamente. Si sedettero al tavolo accanto il nostro e ordinarono. Per tutta la serata non mi staccò gli occhi di dosso, beveva il suo vino guardandomi e parlando con i suoi amici. Quando finimmo ci alzammo subito e uscimmo, ma come scoprii in seguito quando un ragazzo si invaghisce di te è difficile fargli capire che non ti interessa, anche se hai accanto a te il tuo ragazzo.

 

“ Hey, non è carino andarsene così in fretta. Mi togli una visuale mozzafiato” disse Dimitri abbastanza rosso in faccia.

 

“ Sarebbe?” chiese Neji alquanto nervoso.

 

“ Ma Tenten, è ovvio. E poi con quel vestito che indossa ti fa venire voglia di levarglielo” disse Dimitri ridendo sguaiatamente.

 

Neji aveva superato il limite di sopportazione, ma lo trattenni.

 

“ E’ ubriaco, lascialo perdere” dissi cercando di non far succedere una rissa.

 

“ Se tu fossi mia non ti dividerei con nessuno” disse Dimitri. Sentii il braccio di Neji scivolarmi tra le mani e lo vidi fiondarsi contro Dimitri.

 

Un pugno..

 

“ Basta fermati!”

 

Un altro pugno..

 

“ Hey qui fuori si stanno picchiando!”

Un altro pugno ancora..

 

Ero in mezzo a loro, fermai Neji e mi voltai verso Dimitri. Ci guardammo per qualche secondo e poi gli diedi uno schiaffo.

 

“ Non lo fare mai più” e con queste parole me ne andai trascinandomi Neji. Arrivammo a casa. Non sapevo nemmeno io come mi sentivo.

 

“ Perché lo hai picchiato?” chiesi dopo quelle che parvero ore di silenzio.

 

“ Cosa avresti fatto? Come avresti reagito se ti avessero detto quelle cose?” chiese Neji guardandomi negli occhi.

 

Capii che forse mi sarei comportata come lui. Mi avvicinai a lui e lo abbracciai. Lui mi abbracciò con forza e ci buttammo nel letto.

 

“ Tu sei solo mia, unicamente mia” disse baciandomi e con una mano levandomi il vestito. Lo lasciai fare, forse perché in quel momento ne avevamo entrambi bisogno. Successe tutto all’improvviso, così in fretta che a stento mi resi conto di cosa stava succedendo. La mia mente era offuscata da tutte quelle sensazioni così nuove e così intense, tremavo al contatto con la sua pelle. Per tutta la notte gridai il suo nome..

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