Back to the future

di janette vs penny
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La partenza ***
Capitolo 2: *** Medioevo ***
Capitolo 3: *** Silente ***
Capitolo 4: *** La cerimonia della bacchetta ***
Capitolo 5: *** Lo smistamento ***
Capitolo 6: *** Mamma e papà ***
Capitolo 7: *** il matrimonio ***
Capitolo 8: *** La nascita ***
Capitolo 9: *** La battaglia ***
Capitolo 10: *** Lacrime e commozione ***
Capitolo 11: *** Tristezza e tragedie ***
Capitolo 12: *** Un nuovo amore? ***
Capitolo 13: *** Azkaban ***
Capitolo 14: *** Draghi ***



Capitolo 1
*** La partenza ***


BACK TO THE FUTURE

BACK TO THE FUTURE

1°capitolo: La partenza

-Shhh! State zitti! Devo guardare la mappa del Malandrino- Mormorò Harry a Hermione e a Ron.
-Ma si può essere così scemi! Dovevi proprio dimenticarti il mantello dell’invisibilità?! Sempre con la testa fra le nuvole- Bisbiglio furiosamente Hermione
-Appunto! Sei proprio un?idiota! Se ci scopre Gazza che facciamo?! Non voglio passare un altra settimana a lucidare i trofei-Sbuffò Ron, saltellando da un piede all’altro, nervoso e imbufalito.
-State un po zitti?Oh cazzo!-Harry soffocò un urletto.
-Che c'è ora!?!- Sbuffò Hermione.
-Gazza!!! È a circa dieci metri da qui! Se foste stati zitti magari avremmo anche sentito! Ora tacete, dobbiamo scappare prima che si accorga di noi-Harry tirò Hermione per un braccio e tornarono il più silenziosamente possibile sui loro passi.
-Che c'è mia cara Miss Purr?!?- La voce di Gazza echeggiò nella stanza.
-Ci sono dei ragazzi da queste parti?! Senti l'odore di qualcuno?!?- Sogghignò l'uomo, felice di poter prendere qualche alunno nel sacco.
Il miagolio della gatta fece rizzare i peli dei ragazzi. La tensione era alle stelle.
-Muoviamoci!- Ron spintonò Harry, che si era fermato ad ascoltare Gazza.
-Torniamo nella stanza delle necessità!!- Suggerì Hermione impaurita.
-Uh, uh!! C'è nessuno?! Uscite fuori e non vi farò niente ragazzi miei!? -Sibilò Gazza divertito, camminando quatto, guardandosi intorno con un ghigno perfido stampato sulla faccia.
-Su, forza! Compari, stupida porta!! Abbiamo bisogno di te!!- Harry stava camminando avanti e indietro il più velocemente possibile, cercando di non fare rumore, mentre Ron e Hermione si guardavano intorno nervosi.
-Bene! Forza entriamo!?disse Hermione appena la porta fu comparsa .I ragazzi si fiondarono sulla porta che si chiuse proprio nell'istante stesso in cui Gazza comparve da dietro al muro.

*****************

-Fiuuu! Per un pelo?Ma dove cavolo siamo?!?- Esclamò Ron impaurito, alzando lo sguardo.
-Harry, ma a cosa hai pensato?!!?- Gemette Hermione, ancora più infuriata.
-Ma?i-io, cioè,non volevo,i-io ho pensato ad un posto dove scappare, niente di più??-Balbettò Harry, fissando sbigottito gli immensi alberi che li sovrastavano.
-Va bé, niente panico. Aspettiamo un attimo che Gazza se ne vada e poi usciamo e la facciamo finita.- Sbuffò Hermione voltandosi verso dove erano venuti.
-O mio Dio!? -Strillò Hermione.
-Che c'è?!!!? -Sbuffarono Harry e Ron all'unisono, voltandosi scocciati.
-O merda-
-Dov'è finita la porta?!!?-
Ron corse verso la direzione da dove erano venuti, sperando che quello fosse solo un disegno sulla parete e che la porta fosse nascosta poco più in là.
Dopo aver corso per quasi una ventina di metri tornò indietro e poi corse di nuovo avanti, e poi di nuovo indietro, con sguardo perso e impaurito.
Harry ed Hermione lo fissavano con sguardi vacui e le bocche aperte, senza riuscire a dire una parola.
Dopo una decina di minuti finalmente Ron si stancò e si lasciò cadere a terra, esausto.
-O mio Dio! Ma dove cavolo siamo finiti! Come facciamo a tornare indietro ora?!!!? -chiese Hermione disperata, prendendosi la testa fra le mani e lasciandosi cadere a terra, vicino a Ron.
-Calma e sangue freddo?ragioniamo tranquillamente?? -Disse Harry, cercando di mantenere la calma, cosa che però gli riusciva molto difficile.
-Ma come cazzo facciamo a mantenere la calma Harry?!! Ci troviamo in un posto sperduto in chissà quale posto della terra?Sempre di essere sulla terra!? -Urlò un Hermione,depressa ed esasperata.
-Il modo migliore di affrontare la cosa è di cercare di uscire da questo bosco e trovare qualcuno che ci dica dove siamo e come fare a tornare a casa?? -Provò Ron, che aveva superato lo stato di shock iniziale.
-Hai ragione?? -Concordò Harry.
-Sempre che ci sia qualcuno e magari chissà quanto è grossa questa foresta.-Mormorò Hermione sconsolata.
Ci fu un attimo di silenzio e poi Ron esclamò: - Idea!!! Potremmo guardare sulla Mappa del Malandrino, magari siamo ancora entro i confini di Hogwarts, nella foresta proibita??-
-Questa non è la foresta Proibita! Non ci sono questo tipo di alberi li- osservò Hermione.
-Beh non è una cattiva idea- Harry prese la mappa e fisso i disegnino che c'erano sopra.
-O mamma- Harry cominciò a camminare di fronte a lui per parecchi metri mentre Ron ed Hermione lo seguivano con lo sguardo, ansiosi.
Harry si fermò e per pochi minuti rimase immobile, rimuginando fra se e se.
-Allora?!!! Ci vuoi dire che succede!? -Strillò Hermione, impazientemente.
-Oh?Ah! Beh, si! C'è un piccolo problema- Balbettò Harry, cercando di minimizzare la cosa per non spaventare ancora di più i suoi amici.
-E sarebbe?!!!?- Gli urlarono Ron ed Hermione, con i nervo saltati.
-Beh,noi siamo al centro della stanza delle necessità,il problema è che, anche se ci muoviamo, non ci muoviamo- Cercò di spiegare Harry.
-Ma ti sei bevuto il cervello?Che cavolo stai dicendo? anche se ci muoviamo non ci muoviamo?!? -Chiese Hermione, sbiancando.
-Insomma anche se io cammino qui, non cammino nella mappa,capito il concetto?! È come se fossi fermi lì però ci potessimo muovere qui?capito?!?-
-O merda! Siamo nei casini-Esclamò Ron, in un soffio.
- mettiamoci in cammino allora, mi sembra l'unica soluzione- suggerì Hermione alzandosi e scrollandosi di dosso la polvere.
-Ma tanto se non ci muoviamo ….-Esclamò Ron.
-Non ci muoviamo lì- intervenne Hermione indicando la mappa che era nelle mani di Harry, cercando di spiegare una cosa che sembrava quella più ovvia del mondo.- Però qui si, quindi magari, come ha detto Harry prima, possiamo trovare qualcuno che ci dica cosa fare.- Così detto cominciò ad incamminarsi verso il folto del bosco e Ron ed Harry la seguirono, anche se non tanto convinti.

*************************
Vi piace il nostro primo capitolo?!

Lo ha scritto Giuggia…(per questo fa schifo nd Giulietta!)

Vi obbligo, anzi, obblighiamo, a recensire, se no cadremo nella più profonda depressione e non continueremo!!! (Ricattatrici!! Ndtutti)

Baci by

Giulietta e Giuggia

 

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Capitolo 2
*** Medioevo ***


BACK TO THE FUTURE

BACK TO THE FUTURE

2°capitolo: Medievo

I tre ragazzi camminarono per ore finche non raggiunsero un piccolo villaggio abitato,ma la grande maggioranza delle case era vuota,sembrava abbandonato e aveva una aria spettrale. A quanto pareva tutti erano riuniti nella piazza del villaggio,sembrava di essere nel Medio evo o…giù di lì. Harry avvicinò una donna che però cercò di ignorarlo,lo stesso tentativo fecero gli altri due ragazzi ma non ottennero risposta. A Harry venne il sospetto che si trovassero nel ricordo di qualcuno. La cosa lo spaventò abbondantemente, tanto che si strinse di più hai due amici.

Finalmente qualcuno rispose, anche se timoroso, a Hermione.

"Oggi bruceranno sul rogo Guendalina la Guercia"spiegò e subito si scostò dal gruppo.

Hermione bisbigliò ai due amici: "Ragazzi,ricordate chi era Guendalina la Guercia?"

I due ragazzi la guardarono come se parlasse arabo.

"Era,o è,o non so, comunque sia,fu quella strega che venne messa la rogo almeno 47 volte sotto vari travestimenti. Lo sapreste se ogni tanto seguiste Storia della Magia" brontolò Hermione imbronciata

I tre ragazzi assistettero infatti alla pantomima eseguita abilmente dalla donna e dopo che la folla si fu diradata la videro scuotersi di dosso la cenere. E slacciare le corde. La raggiunsero di corsa.

"Scusi, lei è Guendalina la Guercia?"domandò Harry coraggiosamente,

Un po’ dubbiosa e stupita per la franchezza lei annui

"Beh,allora forse a lei possiamo raccontare quello che ci è capitato, ci aiuterà a trovare una soluzione"asserì Ron sbrigativo.

Rimossi gli ultimi dubbi la vecchia strega li invitò a casa sua, probabilmente il luogo più sicuro. Li condusse ad una casupola vecchia e cadente. Una volta all'interno però c'erano ogni genere di comfort, un fuoco,una comoda poltrona e una vestaglia sformata.

I ragazzi iniziarono a raccontare la storia

"….e così siamo finiti qui"concluse Hermione

La strega sorseggio brevemente il suo amaro tè e dopo un paio di minuti di riflessione si schiarì la voce, cominciando a parlare. Aveva una voce calda e profonda e lì guardava con rimpianto.

"Ragazzi dovete sapere che questo periodo non è il migliore per dei maghi, è pericoloso, molte streghe come me vengono bruciate continuamente e le guaritrici non se la passano molto meglio; quindi se dovete fare qualcosa fatela in fretta e poi tornate nel vostro tempo. Giovane Potter a cosa pensavi prima di attraversare la porta?"

Il ragazzo si guardò intorno in cerca di aiuto, poi distolse lo sguardo e si girò verso la finestra.

"In quel momento pensavo a come si sarebbero incazzati i miei se avessero saputo che vagolavo in piena notte per i corridoi. Ma la cosa peggiore è che loro non possono neanche sgridarmi per una gitarella notturna. Sono queste piccolezze che mi fanno sentire la loro mancanza più che mai, e quella di Sirius. Non ho neanche avuto la possibilità di conoscerlo quanto desideravo,è stata tutta colpa mia!" una lacrima solcò il volto del ragazzo e quello dei presenti.

Hermione fu la prima a lasciarsi alle spalle la tristezza e osservò: "Harry non dire sciocchezze, non è stata colpa tua, Sirius non vorrebbe vederti passare la vita nel rimpianto, nessuno avrebbe potuto convincerlo a restare a casa se tu eri in pericolo."

In quel momento però l'anziana donna ebbe un lampo di genio:

"Beh ma allora è chiaro, deve essere qualcosa che c'entra con il dolore del ragazzo"concluse la vecchia. E stava per dire qualcos'altro quando…………….

…………..la porta principale fu buttata giù a spallate. La strega spinse velocemente i due ragazzi in una botola ma lei ed Hermione non furono abbastanza veloci e vennero catturate. Le due donne rimasero in mezzo alla stanza, prive di ogni riparo, e nella stanza entrarono numerosi uomini

"Tu" iniziarono rivolgendosi a Guendalina "Sei la schiava del demonio, e tu" si voltarono verso Hermione "Tu sei la nuova apprendista"

E le incatenarono, senza lasciar loro il tempo di raccogliere le bacchette. I due ragazzi sgusciarono fuori dal nascondiglio e raccogliendo le due bacchette corsero dietro alla folla. Al loro arrivo nella piazza le due streghe erano state legate al rogo e le prime fiamme iniziavano ad espandersi. I due ragazzi avevano la testa svuotata e vedevano la vita della loro migliore amica scorrere via….Entrambi piangevano, ma nessuno dei due pensò ad usare la magia, le fiamme lambivano i piedi della ragazza, mentre la donna vi era già completamente immersa. Le grida di dolore arrivavano da tutte le parti e Guendalina si contorceva atrocemente, in una lingua di fuoco. Hermione aveva le guance annerite dalla cenere,tossiva per il fumo e guardava i due amici con aria di supplica. E fu in quel momento che…………….

 

….avvenne di nuovo,i ragazzi vennero lanciati da qualche altra parte nel tempo o nello spazio. Al loro arrivo la prima cosa che disse Hermione fu: "Caspita, avrei dovuto ricordarmelo, Guendalina fu catturata e uccisa un giorno, dopo una delle sue esecuzione andate male, denunciata da una vicina che l'aveva vista rientrare." Poi si volse verso i due ragazzi, troppo felici per ribattere e osservò "Certo che anche voi potevate darmi una mano, mi stavo abbrustolendo per bene!" I due ragazzi l'abbracciarono con trasporto. Ron però si ricompose velocemente e inizio a pulirsi il viso dalle lacrime che lo avevano rigato. Hermione scosse i capelli per togliere polvere e cenere.

"Ragazzi,dobbiamo stare attenti a ciò che facciamo,questo potrebbe avere gravi risvolti nel futuro, pensate se aveste salvato Guendalina,chissà cosa sarebbe successo? E poi siamo tornati indietro appena in tempo." Spiegò Hermione

"Sempre di averlo un futuro in cui tornare" Borbottò Harry

I tre ragazzi si guardarono.

"E ora dove siamo?" si chiesero i tre

***************

Questo lo ho scritto io, per questo è più appassionante!!! Nd Giulietta (Seeeee, come no!! Nd Giuggia)

Vogliamo tante belle recensioni per il nostro duro lavoro, anche se non vi piace, però devono essere COSTRUTTIVE!!!

Baci By

Giulietta e Giuggia

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Capitolo 3
*** Silente ***


3°capitolo: Silente

3°capitolo: Silente

I ragazzi si ritrovarono in una stanza buia. Era notte e la luce della luna entrava dalla finestra.

Avevano già visto quella stanza: era la loro aula di Storia Della Magia.

Mentre se ne stavano in piedi sbalorditi e felici perché speravano di essere tornati a casa, sentirono delle voci sommesse che provenivano dal corridoio.

"Chi sarà?!" Chiese Ron.

"Non lo so…andiamo a vedere." Harry si avvicinò alla porta e la socchiuse lentamente e silenziosamente.

"Non possiamo Albus! È pericoloso! Se ci scoprono come minimo ci sospendono!" Una ragazza corvina dall’aria decisamente severa e alterata stava rimproverando un alto ragazzo spilungo, che non ne voleva sapere di ascoltarla.

"Non ci penso nemmeno! Non lascerò che Minns continui a fare i cavoli suoi prendendo in giro il preside! Se quel deficiente non si accorge di niente, io però me ne accorgo e visto che nessuno mi vuole ascoltare, faccio da solo!" Rispose burbero il ragazzo.

"Ma cosa vorresti fare?! Se quello che dici è vero, dubito che ne ricaveresti qualcosa!"

"Minerva, nessuno ti ha chiesto di seguirmi! Quindi tornate pure al tuo dormitorio e lasciami continuare per la mia strada! Se quello che dico è vero, e ne sono sicuro!, dovrebbe tenere quella roba nel suo ufficio…"

"E come pensi di riuscirci ad entrare?!! L’avrà protetto con qualche incantesimo, non pensi?!" Continuò la ragazza, insistendo.

"E credi che non ci abbia pensato?! Ho controllato e so come neutralizzarlo…è un incantesimo semplice." Ribatté il ragazzo, convinto.

"Bene…ma io non ti lascerò andare da solo!"

"Fa come vuoi…Ora però muoviamoci!" Sbuffò il ragazzo cominciando a camminare.

I tre ragazzi si fissarono allibiti: Silente e la McGranitt in giro di notte per la scuola per compiere chissà quale opera di bene?!!!

Non volevano credere alle loro orecchie!

Lasciarono che i due ragazzi si allontanassero un po’ e poi li seguirono da lontano.

Arrivarono nei sotterranei e finalmente si fermarono davanti alla porta che, nella loro epoca, apparteneva allo studio di Piton.

Albus fece un incantesimo e la porta si aprì, permettendogli di entrare.

Dopo poco i due ragazzi uscirono dalla stanza, con in mano una serie di fotografie che mostravano degli oggetti dentro alla stanza.

"Cosa credete di fare?!" Una voce alle loro spalle fece sobbalzare Harry, Ron, Hermione, ma anche Albus e Minerva.

"Be…noi, ecco!" Borbottarono Albus e Harry all’unisono.

"Ma chi siete voi?! Non siete alunni di questa scuola…" Accusò il professore verso Harry e gli altri due.

"Beh, noi, in effetti si, cioè…no…Voglio dire, non proprio…ecco!" Biascicò Hermione.

"Spiegatevi meglio! Da dove cavolo venite?!" Sbraitò l’uomo.

"Loro sono miei cugini, sono arrivati questa notte." Esclamò Silente convinto.

"Bene, allora passiamo a voi, miei cari signori…vedo che avete trovato quello che cercavate." Disse indicando le foto che Albus teneva in mano.

"Si, in effetti si. Finalmente potremmo denunciarla al Ministero della Magia per quello che veramente è: un ladruncolo schifoso da quattro soldi! Se quello scemo del preside non si accorge di niente, io però sono più sveglio!"Dichiarò Silente, fiero.

"Bene, sono felice che in questa scuola ci siano ancora persone furbe, ma mi dispiace per te, tu non dirai proprio niente a nessuno!"

L’uomo tirò fuori la bacchetta e lanciò un incantesimo per la memoria verso i due ragazzi, ma Minerva fu più veloce e lo prese di striscio con un incantesimo di Schianto, ferendoli il braccio.

L’uomo allora si buttò su Harry, Ron ed Hermione, buttandoli a terra.

"Bene, consegnami quella roba o io faccio fritti i tuoi cari cuginetti!" Ringhiò l’uomo.

"Non ci provare nemmeno!" Questa volta fu Silente a ferire l’uomo di striscio, che cadde a terra, permettendo ai cinque ragazzi di scappare.

Ad un certo punto, Harry, Ron ed Hermione entrarono in una stanza sulla loro destra e….

….Si ritrovarono improvvisamente catapultati in tutt’altro posto.

"Però, è stato un colpo scoprire certe cose su Silente!" Sorrise Ron, alzandosi in piedi e massaggiandosi il didietro.

"Eh, eh! Hai ragione! Non ci può dire niente ora se usciamo di notte anche noi…!" Anche Harry sorrise.

"Beh…almeno lui lo faceva per una giusta causa." Brontolò Hermione.

Harry e Ron risero di gusto.

"Ah ah… Non c’e niente da ridere! Piuttosto sarebbe meglio se scoprissimo dove siamo finiti questa volta…"

***************************

 

Vi proibisco di commentare! Se non ho ispirazione come faccio a scrivere?! Questo è tutto quello che ho potuto spremere dalle mie meningi … Si sarebbe anche potuto fare che stessero andando nelle cucine o che stessero amoreggiando in qualche modo, però così era più divertente! ^____^

Accontentatevi…La prossima volta cercherò di fare meglio! Baci baci (Nd Giuggia)

Va bè sto capitolo è un po’ corto, ma ci piace, quindi, lo lasceremo! La prossima volta faremo di meglio.

Vogliamo TANTE recensioni! Se no non è che non scriviamo....peggio!!! Scriviamo capitoli orribili perché siamo tanto tristi e così vi puniamo (ha un po’ di manie di persecuzione e protagonismo!Scusatela!!!Cmq,le vostre recensioni la placheranno!!!!!!! nd Giulietta)

(Mi placheranno?!! ^______^ Vorreste! Se mi recensite le mie manie di protagonismo aumenteranno!! Però mi faranno tanto bene!!! Nd Giuggia!!) (Forse è meglio se non recensiamo…se le sue manie di protagonismo aumentano ancora un po’…Nd tutti) (Uff…come siete cattivi!! ç_____ç Ueeeee!!! Nd Giuggia) (O mamma! Si mette a piangere!! Forse è meglio se recensiamo…non vorremmo trovare il sito allagato…-____- Nd Tutti)

Uffa, Giuggia si sta esaltando a scrivere dialoghi immaginari, è meglio chiudere, bacioni e baciotti Nd Giulietta

(Antipatica!! Prrrrrr!! Nd Giuggia)

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Capitolo 4
*** La cerimonia della bacchetta ***


Quarto capitolo

BACK TO THE FUTURE

4°capitolo: La Cerimonia Della Bacchetta

I tre ragazzi si ritrovarono in una grossa stanza ad Hogwarts.

"Siamo a casa" osservò Harry

"Si ,ma in quale epoca" mormorò pensierosa Hermione

"Non può lasciare che capiti una cosa del genere, professor Silente, la prego lo impedisca!"gracchiò un voce burbera.

Harry, Ron e Hermione si accostarono alla porta…e con loro enorme sorpresa videro Silente (decisamente invecchiato rispetto alla volta prima) e Hagrid.

"Rubeus, non posso fare molto, io credo alla tua innocenza ma tutti i docenti sono convinti del contrario! La cerimonia per la divisione della bacchetta avverrà tra dieci minuti. Ho fatto il possibile…"spiegò Silente.

I tre si guardarono stupiti.

"Possiamo fare qualcosa, possiamo impedire che espellano Hagrid. Possiamo smascherare Tom Riddle..." si illuminò Harry

"Harry non possiamo cambiare così la storia, se succede questo potrebbero esserci cambiamenti catastrofici!"spiegò prudentemente Hermione

"Si parla del diavolo...."intervenne Ron

Da un angolo spuntò Tom Riddle

Harry lo guardò con odio, gli fumavano le orecchie di rabbia. Ron ed Hermione gli lanciarono uno sguardo preoccupato.

"Professor Silente il preside mi ha mandato a chiamarla e ha detto di portare anche..." e lanciò uno sguardo disgustato all’immagine penosa di Hagrid.

"Beh seguiamoli no.....!" cominciò Ron

Ma la stanza, o cosa per lei, agì al loro posto, trasferendoli nella stanza dove si svolgeva la cerimonia.

"Sto iniziando ad abituarmi" si scrollò Hermione

Erano in una grossa stanza con le pareti in pietra. Vi era una grossa finestra che mostrava un cielo stellato; intorno ad una grossa tavola rettangolare erano seduti diversi strani personaggi. A capotavola Hagrid piangeva copiosamente, Silente ed una giovanissima professoressa McGranitt lo guardavano compassionevoli.

"Rubeus Hagrid, sei accusato di aver portato ad Hogwarts strani animali spaventosi ed averli rinchiusi in una stanza, detta ‘Camera dei Segreti". A causa tua, una alunna è morta e diversi altri studenti sono ricoverati in infermeria, pietrificati. In seguito a questo, normalmente dovresti essere rinchiuso ad Azkaban, ma per la tua giovane età, ma soprattutto, per la fiducia che ti riserva il mio grande amico Albus Silente, ci limiteremo ad espellerti e spezzare la bacchetta "terminò un vecchio uomo canuto, che doveva essere il preside.

Le guance di Hermione erano rigate dalle lacrime "Sono stati così crudeli con lui ,era innocente! Se non fosse stato per Silente avrebbe trascorso la vita ad Azkaban. Ha vissuto da rinnegato!" singhiozzò .

Harry le strinse distrattamente una mano, per confortarla e per zittirla allo stesso tempo . Una coppia gemente sedeva appartata in un angolo.

"Devono essere i genitori di Mirtilla" azzardò Ron

Ma di nuovo "qualcosa" agi e li trasferì altrove.

"Siamo ancora ad Hogwarts direi..." suggerì Ron.

"E nello stesso giorno anche" intuì Hermione indicando Hagrid che faceva le valige.

"Ragazzi facciamo piano, ci manca solo che ci facciamo scoprire, sarebbe un vero disastro, rammentate che non siamo in un ricordo!" Esortò Hermione.

"Carina, scusa la poca comprensione, ma il nostro amico Hagrid è distrutto e tu pensi a cose futili" le rinfacciò Ron.

Harry intanto si sporse in avanti, nella stanza era appena entrato Tom.

"Hagrid ,mi spiace sai? Ma ho dovuto denunciarti, se no avrebbero chiuso la scuola. La prossima volta stai più attento." sorrise Tom.

Dal angolo in cui si trovavano i ragazzi provenne un tonfo, era Harry che si preparava a spaccare la faccia a Tom.

"Se dice ancora una cosa del genere giuro che ne prende tante, che al confronto affrontare un Basilisco sarà una passeggiata." Borbottò Harry

Tom ed Hagrid si avvicinarono al loro nascondiglio

"Siamo rovinati, lo sapete vero?" sussurrò Hermione, ma ancora una volta la magia li salvò.

"E ora dove andiamo?!!!" Si chiese Harry prima di sparire.

 

*******************

Bene! Salve a tutti! Eccoci con il nostro quarto capitolo! Noto che non sono in tanti a recensire…Eh no! Non si fa così! Ve bé, ringrazio cmq chi l’ha fatto e do la parola all’autrice di questo capitolo (che a me personalmente piace molto! ^___^)…Bacioni By Giuggia!!

Ciao Belli,come ha già detto Giuggia,le poche recensioni ci hanno offeso,però…abbiamo deciso che ancora per questa volta vi regaleremo un bel capitolo,perciò…ecco qua!(nd Giulietta)Bacioni (N d Giuggia e Giulietta)

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Capitolo 5
*** Lo smistamento ***


BACK TO THE FUTURE

BACK TO THE FUTURE

5°capitolo: Lo Smistamento

"Uff…direi che siamo ancora a Hogwarts!" Asserì Hermione.

"Uhm…Direi di si! Questa non è la Stanza dove l’anno scorso Fiorenzo ci ha fatto lezione?!" Chiese Ron.

"Così sembra! Ora però bisogna scoprire in che epoca siamo!" Sentenziò Harry.

Si trovavano in una grande aula polverosa, probabilmente in disuso.

Da dietro alla porta provenivano delle voci soffocate.

I ragazzi si accostarono alla porta e si misero in ascolto.

"…bene! E ora seguitemi! Tra poco verrete smistati nelle varie case!"

"Ma questa è la voce della Professoressa McGranitt! Magari è il giorno del nostro Smistamento!" Esclamò Ron.

"Uhm…dubito fortemente!" Appena i passi della professoressa McGranitt si furono allontanati insieme a quelli di molti alunni, Ron aprì la porta e i tre ragazzi uscirono dalla stanza.

"Bene! Ora non ci resta che vedere chi si trova dentro alla Sala Grande." Sbuffò Harry, anche se con una certa curiosità.

I ragazzi si accucciarono accanto alla porta e, socchiudendola, cominciarono a sbirciare dentro: la grande sala era uguale a come la conoscevano loro.

Al tavolo dei professori però non c’erano quelli che loro erano abituati a vederci.

Harry notò un professore che gli sembrava di aver già visto da qualche parte..
"Hey! Ma quello è il professore che ho visto nel pensatoio di Piton!" Esclamò Harry, senza accorgersene.

"Pensatoio di Piton?! E quando?!" Chiesero Ron ed Hermione all’unisono.

"Ehm…niente! Comunque penso di sapere dove siamo finiti. Ora state zitti, sta iniziando lo smistamento!"

Hermione e Ron allora tornarono a fissare la sala. Al centro stava un grosso e lurido cappello appoggiato ad uno sgabello.

"Bene! E ora iniziamo lo smistamento! Almernia Ninfa…" La ragazza andò a sedersi sotto al cappello e dopo pochi minuti il capelli la assegnò a Corvonero.

"Bene. Ora Black Sirius…" A Ron ed Hermione prese un colpo e si voltarono verso Harry.

"Ma tu lo sapevi?!" Chiesero in coro.

"Diciamo che l’avevo intuito. Comunque state zitti per favore…" Gli azzittì Harry.

Appena il cappello si posò sulla testa del bambino, che era alquanto impaurito, gridò "GRIFONDORO!" e subito il piccolo Sirius corse al tavolo dei Grifondoro.

"Ma che carino che era Sirius da piccolo!" Mormorò Hermione.

"Smettila per favore!" La azzittì Ron.

Dopo molti altri nomi, alla fine la McGranitt chiamò il nome "Evans!"

La bella bambina dai lunghi capelli ramati si sedé, tremante e impaurita, sotto al cappello, che, dopo alcuni minuti di indecisione, la spedì a Tassorosso.

"Tua madre era di Tassorosso?!" Chiesero Ron ed Hermione, stupefatti.

"Beh…non lo so ma sembrerebbe di si!"Rispose Harry vago, anche lui alquanto sorpreso.

La McGranitt chiamò anche Lupin e Minus, che furono assegnati a Grifondoro.

Poi arrivò il momento tanto atteso da Harry.

La McGranitt chiamò il nome di Severus Piton: un ragazzino magrolino dai capelli unti si avvicinò con aria fiera al cappello parlante che, senza neanche appoggiarsi sulla sua testa, gridò "SERPEVERDE!!!"

"Uhm...Quella è un Piton in miniatura! Non è cambiato molto col tempo…Secondo me il cappello non ha voluto appoggiarsi sopra la sua testa perché aveva paura di sporcarsi e allora l’ha fatta finita subito!" Sentenziò Ron, disgustato.

Subito dopo venne chiamato finalmente il nome di Potter.

Il cappello parlante ci mise molto tempo per decidere dove dovesse smistare il ragazzo.

Alla fine però pronunciò il nome di Grifondoro a gran voce e il ragazzo, entusiasto, si andò anche lui a sedere al grande tavolo dei Grifondoro.

"Anche con tuo padre ci ha messo tanto a decidere, vedo! Come è successo con te! Dovete essere due teste dure!!" Sorrise Ron.

"Taci!"

"Ehm ehm! Si può sapere chi siete voi e cosa ci fate qui?!" Uno studente del sesto o del settimo anno si avvicinò alle loro spalle, cogliendoli di sorpresa.

"Ehm ci scusi!" i ragazzi si alzarono in fretta e cominciarono a correre via.

"Ehi! Dove credete di andare voi tre!" I ragazzi allora cominciarono a correre ma, un’altra volta la stanza o chi per lei li trasportò per magia in qualche altro luogo.

"O mamma mia! Ma quello era tuo padre!" Sbraitò Hermione appena furono atterrati da qualche parte, in qualche luogo a loro sconosciuto.

"E’ vero…e con questo?! Devo dire che è invecchiato molto!" Sorrise Ron, soprapensiero.

"Ma cosa mi vieni a dire! Ron! Ti rendi conto?! Tuo padre ti ha appena visto! Come ti sentiresti se ora ti apparisse un ragazzo davanti agli occhi e dopo vent’anni scopri che quello che avevi visto era tuo figlio!" Gli rinfacciò Hermione.

"O mamma! Quanto la fai lunga! Non è successo proprio niente! Non ci ha neanche visti bene! Tra dieci minuti si sarà già dimenticato di noi!" Borbottò Ron, stufo.

"Ma cos…" Cominciò Hermione.

"Shhh! State zitti o ci scopriranno!" Gli azzittì Harry.

"Ma che c’è?!" Chiese Hermione, snervata.

"Ti ho appena chiesto di tacere! Se no va a finire che questa volta ci scoprono veramente!" Sbuffò Harry, che stava cercando di ascoltare la conversazione che avveniva fuori dalla stanza.

"…Voi due siete proprio impossibili! Per questa volta non vi farò espellere per pura gentilezza! Però non è possibile! Ne combinate troppe! Come sperate di andare avanti in questo modo?! Per punizione tu, Potter, verrai espulso dalla squadra di Quidditch per il resto dell’anno! Toglierò alla vostra casa 50 punti per ognuno e dovrete passere il resto della settimana in punizione con Gazza quattro ore ogni sera! E non pensate che starete insieme e vi divertirete! Verrete divisi: tu, Potter, luciderai le coppe in Sala Trofei e tu, Black, lustrerai tutte le cornici del terzo piano! E Gazza vi farà da guardia!...E questa la requisisco io!"

Un’alta professoressa dall’aria severa strappò la Mappa del Malandrino dalle mani di James.

"La consegnerò a Gazza, qualsiasi cosa sia! Ora tornatevene nel vostro dormitorio! Domani ne riparliamo! Se trovo ancora delle Caccabombe entro cento metri dal mio ufficio, giuro che vi faccio espellere!" La professoressa si allontanò, con aria altamente alterata.

"Sei uno stupido, Sirius! Dovevi controllare sulla Mappa se arrivava qualcuno e invece che ti sei messo a fare?! Ti sei messo a modificare i tuoi voti sul suo registro! Senza molti risultati, visto che i registri sono stregati!" Sbraitò James contro un’affascinate Sirius sedicenne.

"Uff…come la fai lunga! Scusami! È solo che non sono riuscito a trattenermi!" Borbottò Sirius.

"Su forza! Andiamo! Per colpa tua ci ha scoperto! Non possiamo fare più niente! Ti rendi conto che mi ha espulso dalla squadra di Quidditch per tutto il resto dell’anno?!!"

"E cosa ci posso fare?! Mi sembra di essermi già scusato, no?!" Sbuffò Sirius.

"E va bene! Gelatine tutti i gusti…" Borbottò James, rivolgendosi alla signora Grassa.

I due ragazzi entrarono, sconsolati, nella Sala Comune di Grifondoro.

"Eh, eh! Che forte! Devo dire che Sirius era veramente un casinista alla nostra età! Fra lui e tuo padre facevano proprio una bella coppia!" Rise Ron.

In quel momento però vennero di nuovo trasportati in qualche altro luogo o in qualche altro tempo.

"Uff! non c’è mai un attimo di pace! E ora dove siamo finiti?!" Sbuffò Hermione, guardandosi intorno incuriosita.

********************

Bene! Anche questo capitolo è giunto al termine! Vi è piaciuto?!! Spero proprio di si! Io mi sono molto impegnata! ^___^ Bene! Ora vi lascio e spero che sarete tanto buoni da recensire! Grazie comunque a tutti quelli che leggono…Bacioni!

By Giuggia!

Complimenti Giuggia ti lascio sola per un po’ e mi sforni un capitolo cosi?Davvero brava!

Bacioni a tutti
By Giulietta

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Capitolo 6
*** Mamma e papà ***


Sesto capitolo

-Ehi ,ma siamo a Londra!-esclamò Hermione.

Ron si guardava intorno con gli occhi sgranati.

-Che ci facciamo qui?-Si chiese Harry

Erano nel giardino di una casa e tutto intorno le luci erano spente .Si avvicinarono ad una finestra dalla quale giungevano delle voci.

-Sei un sciocca a pensare di essere speciale solo per i tuoi stupidi trucchi magici -sbraitò una esile ragazzina dall'aria petulante.

-Petunia stai zitta, sei solo gelosa !Tu non capisci i miei poteri e non capisci la bellezza della magia! È una cosa che ti trasporta ,che ti rapisce. -ribatté una ragazza molto carina che la guardava storta con un sorriso malizioso.

Hermione strabuzzò gli occhi-Sono tua madre e tua zia!-

Harry la ignorò e fisso la sua attenzione alla casa.

Erano entrati nella stanza due persone,un uomo e una donna.

-Bambine,siete sempre a litigare,ma non crescete mai?-domandò la donna

-Mamma ha cominciato lei!-urlò Petunia

Lily scrollò le spalle e si avvicinò al pianoforte e mormorando un piccolo incantesimo questo iniziò a suonare.

I genitori andarono letteralmente in visibilio.Petunia invece sembrava notevolmente spaventata e si ritrasse.

I tre ragazzi entrarono in casa e si acquattarono dietro al divano.

Lily intanto aveva annullato l'incantesimo e si dirigeva verso le scale.Ancora volta la magia li trasportò direttamente in camera.

La ragazza si era sdraiata sul letto e stava leggendo qualcosa,ogni tanto si guardava intorno,con il volto arrossato.

Finalmente si addormentò.

Harry si buttò a pesce,per così dire,sulla busta e sorrise quando vide che era di suo padre.Hermione intanto stava per apprestarsi a leggerla quando vennero di nuovo sbalzati altrove-

-La cosa inizia a scocciarmi-borbottò Ron scazzato.

-Dove siamo adesso?-mormorò Hermione

-Mi sembra ovvio,siamo da mio padre-spiegò Harry

Infatti erano appena arrivati in una casa di periferia.In una stanza al secondo piano la luce era accesa e due ragazzi parlavano tra loro.Uno era il perfetto ritratto di Harry,mentre l'altro aveva capelli corvini e uno sguardo profondo.

-Sirius,questa volta sono nei guai,mi hanno cacciato dalla squadra!E tutto per colpa tua!Potevi evitare di lanciare caccabombe nel corridoio della Mc Grannitt.-sussurrò James

-Dai ne è valsa la pena anche solo per vedere la faccia della Mc Grannitt,l'unica grave perdita è la mappa del malandrino.Quella era insostituibile.-

-Dai Felpato,ormai la conoscevamo a memoria,l'inica cosa è che non sapremo più gli spostamenti dei prof. ma anche quelli non servivano a molto a quanto pare-e qui lanciò un occhiataccia a Sirius .

I tre ragazzi ridevano dall'angolino.

-Dai non te la prendere troppo,quel tempo potrai usarlo per limonare con la Evans,lei non aspetta altro.Le hai mandato un'altra lettera vero?Sei una cosa impossibile,nel tuo vocabolario non esiste proprio l'idea di farsi desiderare vero?-sorrise Sirius maliziosamente

-Solo un bigliettino piccolo piccolo.- sussurrò Jame con aria colpevole.

Sirius scosse la testa sconcertato.-Dovresti fare come me,falle soffrire le ragazze.-

Al che James diede in una risata sonora-Farle soffrire?Certo che ne spari di cazzate!Parola mia Felpato,sono loro che fanno soffrire te con il loro continui sciaffeggi .E poi i loro unici apprezzamenti sono sul tuo bel visino da angelo e sul tuo bel fondoschiena.-

Al che Sirius si finse imbarazzato e voltò le spalle a James.-Ramoso,che ci posso fare la bellezza può essere una tale persecuzione.-

I tre ragazzi nel frattempo ridevano silenziosamente,in quelle parole Harry trovava conferma della profonda amicizia che legava suo padre e il suo padrino.

'Come hanno potuto pensare che proprio lui li abbia uccisi'

-Ragazzi è ora di andare a letto.-urlò dal piano di sotto una voce femminile

-Si signora Potter-rispose Sirius

-Si mamma-brontolò James

-No basta,ma quante volte ci simo spostati?Sta diventando monotona ,e poi è la storia di Harry-borbottò Ron

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Capitolo 7
*** il matrimonio ***


settimo capitolo

BACK TO THE FUTURE

7°capitolo: Il matrimonio

"Ehi, ma quanta gente che c’è?! Dove siamo questa volta?! Sembra una cerimonia!" Sbuffò Hermione alzandosi da terra.

"…Infatti è un matrimonio…" sbiancò Harry. Partecipare al matrimonio dei suoi genitori lo sconvolgeva, nonostante tutto.

"Ehi! Ma a che serve partecipare al matrimonio dei tuoi genitori?! Senza offesa, ma sinceramente non me ne importa poi così tanto…" Sbuffò Ron.

"Beh, forse non è il caso di stare a chiederci cosa ce ne importa ma ascoltare quello che sta dicendo il prete!" Gli zittì Hermione.

"…E vuoi tu, James Potter, prendere in spose Lily Evans, in salute e in malattia, finché morte non vi separi?" Chiese compunto il prete grassoccio che celebrava la cerimonia.

"Si, lo voglio!"

" Bene…Vi dichiaro Marito e Moglie! Che lo sposo baci la sposa!"

Mentre James si apprestava a baciare la sua sposa un boato di applausi esplose nel grandissimo prato dove si trovavano.

I caldi raggi del sole incorniciavano quell’attimo di quella fantastica giornata di inizio Giugno.

Una lacrima rigò il viso di Harry.

"…neanche la morte gli ha separati…"Sussurrò tristemente.

Ron ed Hermione lo fissarono per qualche istante e poi Hermione lo abbracciò calorosamente.

"Dai, Harry…Non mi sembra un giorno triste…Io direi che anzi è un giorno felice! Devi festeggiare!"Gli disse lei allegramente, cercando di fargli tornare il buon umore.

"..Ehi! Perché ci stiamo spostando?!" Sbottò Ron, scocciato e subito dopo si ritrovarono sempre nel grande parco di poco prima ma in un’altra zona, dove tutti si erano riuniti per partecipare al banchetto.

"…Guardate quante gente che c’è!! Ci sono Silente, Hagrid, Sirius, Lupin, Paciock...Non ci posso credere! C’è anche quel bastardo di Minus?! Ma come fa ad avere ancora il coraggio di farsi vedere in giro?!" Ron stava per alzarsi, andare in mezzo alla folla e tirare un bel pugno sul naso a Minus, ma i due ragazzi lo trattennero.

"Ma come potete permettere una cosa del genere?! Non possiamo lasciare che quel figlio di puttana giri libero e indisturbato al matrimonio dei tuoi genitori!" Sbraitò il ragazzo di rimandò, staccandosi dalla presa.

"Ron, per favore! Anche noi vorremmo spaccargli il muso, ma non possiamo…E poi a cosa pensi servirebbe?...Guarda! Ci sono anche i tuoi genitori!...Molly sembra incinta!" Esclamò Hermione tornando a fissare la gente che partecipava felice al banchetto.

"Ehi! Come sono giovani!" Sorrise Ron.

"In effetti è vero! …Non ci credo! Quella non è tua zia, Harry?!" Rise Hermione stupefatta accennando ad una ragazza sulla ventina che se ne stava in disparte imbronciata.

"Ah, ah! Si! È lei! Chissà che ci fa! Non sapevo che fosse venuta anche lei…"Rise Harry divertito.

"E quella invece è la McGranitt e quello è Ruf...Ma è già un fantasma!" Ron stava ridendo a crepapelle notando che il loro noiosissimo professore di Storia della Magia era già morto.

"Ma deve essere vecchissimo! …Guardate la! C’è Caramell…Mi ricorda troppo Percy! Ma guardatelo! Tutto preso a leccare i piedi a quello li che deve essere l’attuale Ministero della Magia!" Tutti i ragazzi risero vedendo il giovane Ministro che correva dietro un ometto molto altezzoso che lo ignorava quasi completamente.

"…Ehi! E per quale motivo ci stiamo spostando di nuovo?!"Sbuffò Hermione. " Mi stavo divertendo!"

Poco dopo atterrarono in una grande stanza rettangolare, buia, che si trovava quasi sicuramente nei sotterranei di qualche castello.

Si accucciarono in un angolo e si misero in ascolto.

La Grande Sala era gremita di persone che sembravano attendere che succedesse qualcosa di molto importante.

"…e quindi tu sei disposto a entrare a far parte del nostro ordine e a sottometterti a me e a impegnarti per la realizzazione della nostra causa?" Chiese seria una voce glaciale e fredda.

I tre ragazzi si spostarono un po’ e riuscirono a vedere quello che stava succedendo: la scena che gli si presentò davanti era alquanto spaventevole.

Un uomo sulla piccolo e curvo, anche se non più di trentenne, stava inginocchiato davanti ad un alto e smunto uomo di mezza età con occhi perfidi e sul viso stampato un ghigno divertito e maligno.

Harry sussultò: quello era Voldemort da giovane, prima di venire sconfitto.

"Si, certo mio grande Signore. Mi prostro ai vostri piedi e vi ringrazio infinitamente per volermi accogliere fra di voi. Sarò sempre al suo servizio." Sussurrò l’uomo inginocchiato supplichevole e umiliandosi ai piedi del Signore Oscuro.

"Bene, alzati pure, Codaliscia. Lucius, per favore, portami qui il marchio nero…"

I tre ragazzi sussultarono.

Allora l’uomo che se ne stava inginocchiato ai piedi di Voldemort era Minus?! Non potevano crederci.

Questa volta fu Harry a tentare di alzarsi, ma fu fermato dagli altri due.

Lucius porse al suo Signore il Marchio Nero ed esso lo impresse a fuoco sul braccio di Codaliscia che, anche se per pochi minuti, urlò dal dolore.

Poi tutto passò e nelle Sala calò un silenzio compiaciuto: avevano acquisto un nuovo membro nella loro congrega.

Tutti e tre i ragazzi erano quasi sul punto di scattare in piedi e lanciarsi contro i Mangiamorte, ma la stanza li trasferì un'altra volta in un altro posto e in un altro luogo.

"Non ne posso davvero più!"

*****************

Bene Giù…Non so se ti piace, ma io ho fatto del mio meglio…L’idea del matrimonio…Non so, ma più di così non sapevo che metterci!^__^

Al massimo aggiungi qualcosa in più…te lo darò domani mattina per Floppy questo capitolo! Ora sono le tre e dieci se ti interessa e ora credo che andrò a leggere o il 4 di Anna Rice perché se no va a finire che mi superi, oppure vado a leggere le ff di Sunny che mi mancano…Se no scriverò un po’ qualcosa o che ne so…E poi più tardi studierò Storia…Che pizza però! Non ne ho voglia!

Comunque imbocca al lupo per la verifica di Mate e di Latino (Crepi!! NdGiulietta!)

Bene…Ora ti saluto! Studia bene e ricordati che devi leggere velocemente "La regina dei Dannati" Perché poi dobbiamo parlarne a più non posso…! Però prima finisci BAWM0…Bacioni a Domani! Smak by Giuggia!!!

Giuggia,il capitolo non era male,e domani ti verranno i capelli bianchi quando saprai che l'ho inserito…va beh non c'è molta differenza con gli attuali(Prrrrrrrr n.d giuggia)

Gente come al solito vi sarei grata se recensiste.In ogni caso baci a tutti By Giulietta

 

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Capitolo 8
*** La nascita ***


ottavo capitolo

-Sta iniziando a stufarmi questo continuo spostarsi qua e la, non per lamentarmi, ma sono stanca e vorrei riposare un po’- sbuffò Hermione irritata.

-Dai ,io invece mi diverto .Sto conoscendo un sacco di eventi del mio passato- osservò Harry pacatamente.

Ron storse il naso ,con l'aria di chi non si sta divertendo affatto.

-Insomma ,ragazzi un po’ di rispetto ,siamo in uno ospedale .-li sgridò un infermiera alle loro spalle.

-Ecco , finalmente ho capito dove siamo ,è il San Mungo .Qualcuno sta male secondo voi ?-si chiese Ron

I due scossero la testa.

-Ehi ,ma è il giorno del mio compleanno !-intervenne Harry divertito,lanciando uno sguardo al calendario.

-Emh, Harry ,la cosa allora è scontata ,è il giorno della tua nascita .-spiegò Hermione con disappunto.

Il moretto sbiancò.

- Cioè…cioè…oggi io nascerò? -deglutì

I due amici annuirono.

-Dai che stiamo aspettando ,andiamo in sala parto allora! -suggerì Ron.

Finalmente raggiunsero una grande stanza dalle pareti verdine. All'interno vi si trovavano i genitori di Harry e…

-Madame Chips?-urlò Ron

-Shhhhhhhhhhh-lo redarguirono in due.

-Ragazzi,se vi decideste a leggere storia di Hogwarts sapreste che tutte le infermiere che lavorano nella scuola hanno fatto almeno un paio di anni di apprendistato a San Mungo.-precisò Miss so tutto.

-Uffa la stanza è insonorizzata e noi non possiamo entrare,-sbuffò Harry- dovremo aspettare che escano.-

In quel momento James Potter uscì dalla stanza con un fagottino in mano.Nello stesso istante dal camino della grande sala uscirono Sirius,Moody,Silente,Hagrid,la Mc Grannitt,Lupin,Minus,i Paciok anche loro con un neonato al seguito e diversi altri personaggi ai ragazzi sconosciuti.

-Felpato,ovviamente tu sarai il padrino.-lo avvertì James tendendogli il bambino.

-E così,questo è Harry?Mi chiedo se crescerai bene con uno scriteriato così per padre!-finse di preoccuparsi Sirius coccolando il bambino.

-Non mi sembra che a questo bambino mancheranno i cattivi esempi da seguire-fece notare Minerva Mc Grannitt.-Lily dovrà fare del suo meglio per educarlo.-

-Lasciatemelo vedere.-gracchiò un Moody insolitamente privo di cicatrici.

-Così piccolo e già così amato-mormorò Hagrid dal suo angolo guardando con uno sguardo carico di tenerezza il piccolo.

-Sono certo che crescendo diverrà un ragazzo forte e intelligente.Avrà degli ottimi amici,però sarà irrimediabilmente scostante alle regole,proprio come il padre.-sorrise Silente,lanciando un occhiata e un sorriso malizioso ai tre ragazzi.

 

-Silente…sono pronto a mettere una mano sul fuoco che ci ha visto e che ci ha riconosciuto,ci ha anche sorriso.-sbiancò Ron.

-Ron,non dire sciocchezze.-lo freddò Hermione.

-No,Ron ha ragione,Silente è come se sapesse sempre tutto…-li calmò Harry.

Intanto nella sala era arrivata Lily,che sorda alle richieste delle infermiere di rimanere in osservazione un paio di giorni,sembrava pronta a uscire dall'ospedale con i due uomini della sua vita.Era più bella che mai.Gli occhi verdi brillavano gioiosi,i capelli cadevano sulle sue spalle come una criniera e il suo volto anche se sottile dava una sensazione di pace e benessere.

-Alice,come sta il piccolo Neville-domandò con un sorriso,lasciandosi baciare la guancia dal migliore amico del marito.

-Non potrebbe stare meglio,mia suocera lo adora e noi gli vogliamo così bene. È un bambino meraviglioso.-rispose la donna.

Lily sorrise e poi lanciò uno sguardo carico d'amore a James che rideva di qualcosa che aveva detto Lupin.

Tutti avevano un'aria felice,tranne Peter che sembrava essere teso e allo stesso tempo spaventato.Ad un certo punto si defilò nelllo sgabuzzino delle scope,seguito a ruota dai ,magnifici tre.

-Uffa,un'altra porta chiusa,come possiamo fare?-si lamentò Harry.

Hermione tiròfuori dalla scollatura dell'abito una lunga cosa filamentosa.

-Che ne dite, orecchie oblunghe ?-propose con uno sguardo ribelle.

-Ti ho mai detto che sei la donna della mia vita?-le afferrò Harry.

 

-Sei un incapace,dovevi uccidere i Potter prima che nascesse il bambino,adesso sarà più difficile sconfiggerli.-urlò una voce.

-Padrone,padrone perdono,io ho provato,ma hanno amici molto potenti.Hanno difese enormi.-gemette Minus

-Come potrò attuare il mio piano se ho a circondarmi solo una massa di incapaci…Crucio.-ribattè la voce.

-No,no padrone,perdono,la prego,mi liberi,mi lascia,la prego.-si lamentò Minus

-Quel lercio traditore,è davvero indegno di vivere!-mugugnò Harry

-Harry calma,guarda,la stanza si è svuotata,restano solo Lupin e Sirius…-tentò di placarlo Hermione.

-Ebbene,allora andrò a parlarci.-disse Harry duramente.

-Con chi vuoi parlare?-si spaventò Ron

-Con quei due,non mi importa,li obbligherò a credermi,voglio vivere e crescere con i miei genitori,non importa se le ripercussioni saranno gravi,voglio avere anche io la mia famiglia…-

Ma ancora una volta la stanza li precedette e li portò altrove.

-Porco cazzo!'sta stanza non può fermarsi un attimo?Dovevo fare una cosa….-si lamentò Harry

**************************

Ciao gente,questo è il mio chap.Non so che dirvi,io volevo farlo parlare con Lupin e Sirius,ma Giuggia non vuole,per cui dovrete attendere ancora un po’.(Tanto non lo farai mai Nd Giuggia)(Si invece Nd Giulietta)(Invece no Prrrrrrr Nd Giuggia)

Va beh,cercherò di convincerla.Bacioni. Nd Giulietta

…Lasciatela perdere, sta delirando completamente. Non ho nessuna intenzione di permetterle di fare una cosa del genere! Non può farmi parlare Harry con Sirius e Lupin!(Infatti voglio farlo parlare con James e Lily Nd Giulietta) (Non ci provare! Se no va a finire che mi combini qualche casino! Nd Giuggia) Comunque è meglio che vi lasci! Bacioni by Giuggia!

 

 

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Capitolo 9
*** La battaglia ***


nono capitolo

"Ehi! Attenti! Va a finire che qui ci fanno fuori! " Esclamò Ron, abbassandosi velocemente per schivare un incantesimo che gli aveva raggiunti.

"Ma dove siamo?!" Proruppe Hermione scocciata, guardandosi intorno.

"Sembra un campo di battaglia…ehi! Ma quello è Lupin! E quelli sono i miei genitori e i Paciock! Ed è pieno di Mangiamorte!" Esclamò Harry, sconvolto.

La scena che si presentò davanti ai tre ragazzi era orribile: una decina di Mangiamorte stavano circondando il loro giovane professore, i genitori di Harry e i signori Paciock.

"Dobbiamo accorrere! Dobbiamo salvarli!" Harry stava per alzarsi e correre in soccorso dei suoi genitori, ma in quello stesso istante un giovane Silente, Moody, Arthur Weasly, Sirius, la McGranitt, ed altri giovani ragazzi apparvero dal nulla ed in quattro e quattrotto fecero scappare i Mangiamorte e ne rapirono alcuni.

"Per fortuna che siete arrivati! Non sapevamo più come fare! Meno male che Harry sta bene…se gli fosse successo qualcosa! Ci hanno attaccati perché volevano il bambino! Non so il motivo…" Asserì Lily, preoccupata, intenta a cullare un bambino che stava piangendo disperato fra le sue braccia.

"Dovete stare attenti d'ora in poi…hanno fallito ma ci riproveranno ancora. Vi raccomando molta attenzione." Esordì Silente.

Tutti insieme si allontanarono, accompagnando i Potter e i Paciock nelle loro case.

"Seguiamoli!" Disse Hermione, alzandosi velocemente da dietro al nascondiglio.

La stanza però sembrò non essere d'accordo con la loro decisione.

"Ma non possiamo mai stare fermi un attimo!"

Questa volta si trovarono in un salotto di una grande casa. Al centro della stanza i signori Paciock stavano seduti di fronte al fuoco tranquillamente, chiacchierando, con il loro bambino fra le braccio.

Un piccolo 'Poff' segnalò l'entrata in stanza di una decina di Mangiamorte.

Il due coniugi si alzarono immediatamente e in men che non si dica riuscirono a schiantare quattro Mangiamorte, ma rimasero in netta minoranza numerica, e gli incappucciati ebbero presto la meglio.

Un mangiamorte si tolse il cappuccio e si mostrò come la perfida Bellatrix.

"Bene miei cari, consegnatemi il bambino!" Ordinò lei, tendendo la mano ai due uomini inginocchiati per terra, ridotti particolarmente male.

"No…mai!" Urlò la signora Paciock, stringendo fra se il fagotto.

La donna allora si avvicinò e, tirando un calcio alla donna, prese il fagotto.

"Ma non è possibile! Questo è un bambolotto!" lo gettò per terra.

"Dov'è vostro figlio?! Dove lo avete nascosto?!" Cominciò la donna.

Visto che i due coniugi non accennavano a voler parlare, la donna lanciò loro l'incantesimo Cruciatus.

Harry e Ron volevano alzarsi, ma Hermione come al solito, glielo impedì.

"Ma Hermione, ti rendi conto che forse potremmo far si che Neville abbia i suoi genitori?! Non possiamo lasciare che quella bastarda li torturi! Dobbiamo impedirlo!" Sbottò Harry, infuriato, cercando di liberarsi dalla sterra di Hermione.

"E tu ti rendi conto che potremmo anche rimetterci la pelle?! Non possiamo fare niente, siamo in netta minoranza!" Sbuffò lei.

"Non volete decidervi a parlare?! Bene…Lucius, Tiger, per favore, perquisite la casa…"

Dopo pochi minuti, mentre la donna continuava a lanciare la maledizione senza perdono sugli uomini sotto lo sguardo furente dei tre ragazzi ma soprattutto di Harry, Tiger e Lucius tornarono, avvisandola che non avevano trovato niente.

"Maledizione! Dove cavolo lo avete nascosto?!" Sbottò la donna, infuriata.

I Paciock però non risposero e la donna continuò a lanciare l'incantesimo, con ancora più forza e rabbia di prima.

Alla fine, sentendo l'ennesimo urlo agghiacciate del Signor Paciock, Harry si alzò.

Ma non fece in tempo a fare niente che comparvero un'altra volta i componenti dell'Ordine della Fenice in aiuto dei loro amici e i mangiamorte se la diedero a gambe.

"Cosa cazzo gli ha fatto quella bastarda?!" Urlò, James, buttandosi sui due amici svenuti a terra.

"Dobbiamo portarli all'ospedale al più presto!" Asserì la McGranitt.

Afferrando i due coniugi tutti i presenti si smaterializzarono e i tre ragazzi furono trasportati nuovamente dalla stanza in un altro posto e in un altro luogo.

***********************************

 

Bene! Questo è il mio chap! Bello, vero?! Infatti l'ho scritto io…^___^

Ok…la smetto di vantarmi! Lo so che direte che non è possibile che Hermione impedisca a i suoi amici di agire ma io, al contrario di Giulietta, odio cambiare il passato…mi sembra che poi se no combino troppi casini e va a finire che nel futuro cambia tutto e io non so come mettere a posto…va beh…lasciate perdere i miei discorsi filosofici del cavolo! Spero che, nonostante tutto, vi sia piaciuto! Mi raccomando, RECENSITE!

Bacioni by Giuggia!

Sigh!Giuggia vuoi farmi piangere?dai,potevi salvare una famiglia!Ma sei un danno!Per colpa tua Neville crescerà senza una famiglia!( C'è sempre sua nonna! Nd Giuggia)Va bè nel prossimo capitolo farò si che almeno Harry riesca ad averla.(Tanto non te lo permetterò! Prrrr! Nd Giuggia)(Scommettiamo?Nd Giulietta)(Ok Nd Giuggia)

Bacioni a tutti

 

 

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Capitolo 10
*** Lacrime e commozione ***


Decimo capitolo

-Cazzo,adesso dove siamo?- borbottò Harry leggermente nervoso.

-Beh dalla buca delle lettere pare che siamo a casa Potter- rispose Hermione.

Decisi i tre ragazzi entrarono in casa.

Nel salotto sedevano i coniugi Potter con accoccolato in mezzo a loro il piccolo Harry profondamente addormentato.

Una lacrima solcò il viso del bel Grifondoro.

-Tutto quello che non ho avuto…tutto quello che avrei potuto avere!-mormorò tristemente Harry.

-Ehi…c'è nessuno?- urlò James Potter sul chi vive.

-Io ci devo parlare, è troppo importante.- concluse Harry uscendo dal nascondiglio e trascinandosi dietro i due amici.

-Scusate, non volevo disturbarvi, il mio nome è Harry.-si presentò Harry ai suoi genitori.

-Davvero? Anche nostro figlio si chiama così.- intervenne Lily sorridente, posando una mano sul braccio del marito per calmarlo

-In effetti, è proprio di questo che volevo parlarvi, io vengo dal futuro e sono…Harry, Harry Potter.- sputò fuori Harry ansimando.

-Ragazzo non dire sciocchezze!- ribettè ridendo James Potter

-No, papà devi credermi. Vuoi che ti racconti? Gioco a Quidditch in Grifondoro, proprio come te. Piton è il mio insegnante di Pozioni e…Sirius,il tuo migliore amico…è appena morto. Inoltre lui era il mio padrino, era praticamente il padre che non ho mai avuto.- iniziò Harry

-Jame, potremmo anche credergli, guarda come vi somigliate, ma caro quella brutta cicatrice come te la sei fatta?- domandò Lily che sembrava volergli credere.

-Un momento, hai detto che Sirius era il padre che non hai mai avuto, che significa?- interloquì James- e poi, chi sono quei ragazzi?-

-Uh…ah, si sono Ronald Weasley e Hermione Granger, i miei migliori amici. Comunque stavo arrivando a una altra parte del mio e del vostro passato, qualunque cosa facciate non scegliete Minus come custode del segreto della casa. Prendete Sirius o Lupin o Silente, magari, ma non lui.- spiegò Harry

-E perché no?- chiese James - che ci succederebbe se lo facessimo?-

-Io…io non volevo arrivare a questo, ma se è necessario ve lo racconterò, sapete chi è Tom Riddle? Beh lui ha mandato uno dei suoi mangiamorte a uccidervi, prima te, papà, poi è passato alla mamma che ha tentato di protteggermi, e poi ha tentato con me ma qualcosa non ha funzionato!- mormorò Harry tra le lacrime

-Queste sono scemenze! Non è possibile che noi parliamo dello stesso Peter, è un bravo ragazzo, certo magari è un po’ silenzioso, ma ha un gran cuore e non ci tradirebbe mai.- si scaldò James

-Davvero?- fece Harry sarcastico -allora, quello che ho vissuto fin ora è solo un brutto sogno? Io in realtà ho i miei genitori, il mio padrino e non ho questa CAZZO DI CICATRICE!-

-Caro non essere sboccato…- lo rimproverò Lily dolcemente

Hermione e Ron malgrado trovassero la scena estremamente tragica non riuscirono a fare a meno di sorridere.

-Ma guarda, sembrano proprio padre e figlio che discutono per qualcosa con la madre che fa del suo meglio per placare gli animi- sorrise Hermione

-Harry, tu non hai il diritto di venire qui a cambiare il passato, LO VUOI CAPIRE?NON PUOI FARLO? SUCCEDRA' QUELLO CHE DEVE SUCCEDERE.- concluse James Potter

Ma ancora una volta la stanza ricominciò ad agire.

-Padre…no…padre...noooooooo- urlò Harry cercando di afferrare il padre ma la stanza agì implacabile.

 

 

Allora, com'è il nuovo chap? Lo so, sono la più brava, ma non ditelo a Giuggia! Solite raccomandazioni, recensite. Bacioni Giulietta

-Non ho molto da dire su questo chap a parte che Giulietta ha sconvolto la storia…ma rimetterò le cose a posto. Recensite. Baci Giuggia

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Capitolo 11
*** Tristezza e tragedie ***


“Ma siamo alla testa di Porco

"Ma siamo alla testa di Porco!! Ma che ci facciamo qui?!" Fumò Hermione, stupita e scocciata.

"Non so…ehi! Guarda! C’è la Cooman! E quello è Silente! Non sarà per caso…"

Ma non fece in tempo a finire la frase che la Cooman si fece bianca e cominciò a parlare con una vociona fredda e rauca.
Silente la fissava con aria stranita e un po’ spaventata.

‘Ecco giungere il solo col potere di sconfiggere l’Oscuro Signore…nato da chi lo ha tre volte sfidato, nato sull’estinguersi del settimo mese…l’Oscuro Signore lo designerà come suo eguale, ma egli avrà un potere a lui sconosciuto…e l’uno dovrà morire per mano dell’altro, perché nessuno dei due può vivere se l’altro sopravvive…il solo col potere di sconfiggere l’Oscuro Signore nascerà all’estinguersi del settimo mese…’

"Ehi, ma che è sta storia?! Non sarà la famosa Profezia della Cooman quella, vero?!" Chiese Ron, in preda al panico.

"Si…è proprio quella…è la Profezia. Esattamente come me l’aveva descritta il Professor Silente l’anno scorso." Annui Harry, depresso.

"O NO! Un’altra volta!" Sbuffò Hermione. Battendo teneramente sulla spalla dell'..amico?

Poco dopo si ritrovarono nel bel mezzo di una strada babbana formicolante di gente.

"Spero che non sia quello che penso io!" Esclamò Hermione guardandosi intorno con aria preoccupata.

Ma in quel momento la sua paura divenne realtà.

Un giovane Sirius era spuntato dal nulla, rincorrendo un piccolo ometto.

"Maledetto! Vieni qui!" Urlava il mago.

Peter inciampò per terra e Sirius lo raggiunse in pochi secondi.

Ci fu una furibonda lotta fra i due.

Infine un enorme scoppio uccise parecchi Babbani che si stavano formando un campanello attorno ai due uomini, curiosi.

In quello stesso momento Minus si trasformò in topo e scappò via fra tutto quel trambusto.

Sirius invece rimase in mezzo alla strada, con il dito di Peter sanguinante in mano e senza che potesse fare niente, parecchi Auror del Ministero, accorsi sul luogo della vicenda, lo immobilizzarono.

"Ragazzi! Ho una idea! Potremmo liberarlo…farlo scappare!" Sorrise Harry, eccitato dall’idea e allo stesso tempo esausto da quella continua parata di brutti eventi e catastrofi.

Ma prima che potesse fare una qualsiasi mossa, furono immediatamente trasportati in un altro luogo.

Harry si guardò intorno e impallidì: era casa sua.

"Dove siamo?" Chiese Ron, con noncuranza.

Harry però non ebbe il tempo di rispondere perché un alto uomo vestito di nero apparve nella stanza all’improvviso.

"Non dirmi che quello…è Tu-Sai-Chi!" Bisbigliò Ron con voce soffocata.

James si alzò di scatto dalla poltrona e cominciò una lotta furente con l’uomo vestito di nero.

Lily invece, sotto ordine del marito, corse al piano di sopra, per cercare di mettere in salvo il figlio.

I tre ragazzi non fecero in tempo a fare niente che Voldemort uccise velocemente James e si smaterializzò al piano di sopra, dove anche i ragazzi furono portati dalla Stanza.

"Non ti provare a toccare il mio bambino, lurido verme!" Sibilò Lily, indietreggiando tenendo ben stretto il figlio in braccio e tenendo la bacchetta pronta per difendersi.

Le lacrime le rigavano gli occhi.

Una risata fredda uscì dalle seriche labbra di Voldemort che si erano piegate in un ghigno malefico.

"Chi fa da se fa per tre…quegli incapaci dei miei seguaci non sono riusciti a farvi fuori, ma io ci riuscirò e eliminerò quello stupido bambino…Ormai uno è andato, mi rimanete solo voi due!" Rise freddamente.

Detto questo velocemente attaccò Lily, che non fece in tempo a difendersi, intenta a proteggere il suo bambino, e si accasciò a terra, stringendo ancora il figlio fra le braccia.

Voldemort si avvicinò al fagotto e ridacchiando si preparò ad ucciderlo.

"Mi dispiace, caro mio, ma tu sei un pericolo per me…Buona Notte e sogni d’oro! AVADA KEDAVRA!" Ghignò.

Nello stesso istante il cui la Maledizione senza Perdono colpì il bambino, tornò indietro, colpendo l’Oscuro Signore, che urlò a squarcia gola e scomparve nel nulla, come se si fosse volatilizzato.

A Harry calde lacrime rigavano il viso: sua madre non era riuscita a difendersi, tanto intenta era a cercare di difendere lui. Tutta quella sofferenza era stata provocata da lui, se lo avessero sacrificato…

La Stanza però non gli consentì di rimanere li a piangere, ma li portò tutti nuovamente in un altro luogo e in un altro tempo.

Ovunque fossero arrivati gli avvenimenti li avevano scossi eccessivamente e Hermione non riuscì a fare altro che abbracciare dolcemente l'amico prima che lui si liberasse dall'abbraccio e si inoltrasse di corsa verso la foresta. Ron rimase lì ammutolito con tutta l'aria di uno che si era perso un passaggio.

*******************

Cosa ne dite?! Vi piace?! Forse è un po’ triste…Io direi che la storia, se così vogliamo chiamarla perché io la chiamerei più ‘sprazzi di vita passata’ e non storia, è quasi giunta al fine…o per lo meno così credo io…bisogna vedere cosa si vuole inventare quella mente malata di Giulietta!

Bene…io vi lascio ma mi raccomando di RECENSIRE! Se no vi uccidiamo!

Bacioni by Giuggia!!

Ueeeehhhhhhh è troppo triste! Cavolo Giulia ho fatto del mio meglio per salvarli e tu mi siluri tutti in mezza pagina? No bella mia, non siamo ancora giunti al termine, presto li rivedremo, vero?...VERO? Beh, questo è un referendum chi vuole salvarli e chi vuole lasciare così! Ciò vuol dire…RECENSITE e consigliateci, anche perché il prossimo capitolo spetta a me!

Bacioni By Giulietta

 

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Capitolo 12
*** Un nuovo amore? ***


-Harry, aspetta- gli gridò dietro Hermione, iniziando a correre

-Harry, aspetta- gli gridò dietro Hermione, iniziando a correre.

-Calma un attimo, così rischiamo di perderci- la fermò Ron afferrandola.

-Non m'importa…cazzo Ron il nostro migliore amico ha appena visto morire i suoi genitori. Ma ci pensi a come si sente?- ribatté Hermione infuriata.

Ron la fissò lungamente. La ragazza in un qualche momento aveva tolto la divisa ed era rimasta in pantaloni neri attillati e magliettina azzurra allacciata sopra l'ombelico. I lunghi capelli castani erano raccolti in una coda riccioluta che esaltava il collo della ragazza.

-Ti piace!- esclamò Ron

-Come?- domandò Hermione diventando di un bel viola scuro.

-Harry, ti piace! Ecco perché sei così premurosa! Sei innamorata di Harry!- iniziò a ridere Ron

-Ma Ron, che cosa stai dicendo. Io e Harry siamo solo...amici, ottimi amici. Questo è tutto.- mormorò Hermione cercando di convincere per prima se stessa.

-Certo, ed è solo per amicizia che tu vuoi andare da SOLA nel bosco a cercarlo? Ma certamente, lo farei anche io!- la schernì Ron divertito.

-E va bene, sono innamorata pazza di uno dei miei migliori amici, è forse una colpa?- cedette finalmente Hermione.- Io, ecco, non te l'ho mai detto perché…pensavo…insomma di piacerti.- fece Hermione diventando, se è possibile, ancora più paonazza

-Ma tesoro, a me tu piaci, sei la ragazza più bella che io conosca, sei la mia migliore amica, la luce dei miei occhi, ma…io sono gay!- spiegò Ron con scioltezza.

-Prego? Ronald Weasley, puoi ripetere?- urlò Hermione

-SONO GAY! Contenta?- sibilò Ron- Perché è un problema?-

-E da quando? No...aspetta, sono fatti tuoi. In ogni modo figurati se è un problema a meno che…non è che hai messo gli occhi su Harry, vero?- si spaventò Hermione

-Figurati, Harry è come un fratello per me, solo senza capelli rossi e lentiggini. E ora vai a cercare il tuo bel moretto, e consolalo anche per me. Io di qui non mi muovo.- la salutò Ron

Hermione iniziò allora a correre verso il folto della foresta. Si era tolta un peso dal cuore confidando finalmente i suoi sentimenti a qualcuno.

Dopo una lunga ricerca trovò Harry seduto da solo in una radura a piangere come un bambino.

La ragazza lo fissò. Soffriva per l'amico, più di quanto non riuscisse ad ammettere. In cuor suo aveva sempre amato quel bel ragazzo bruno che la guardava e la faceva perdere in quei meravigliosi occhi verdi. Non avrebbe potuto sopportare di perdere la sua amicizia…ma d'altronde l'amava troppo per non dirgli i suoi reali sentimenti.

Harry in quel momento alzò la testa e osservò la sua amica.

-Harry, io…avevo paura che facessi una sciocchezza! Non voglio perderti! Sei…un ottimo amico.- singhiozzo la brunetta accucciandosi accanto al ragazzo

Il bel grifondoro allargò le braccia e cinse l'amica.

Ma la considerava davvero come tale? Quella che provava per lei non era più che semplice amicizia? Non era forse vero che l'unica cosa che gli aveva impedito di fare una pazzia era stato pensare a quanto ci avrebbe sofferto lei?

-Non voglio che tu pianga, non sopporto che i tuoi occhi siano velati dalle lacrime.- la consolò Harry stringendola forte a sé.

Hermione allora prese il coraggio a due mani e si voltò verso il ragazzo, cercando le labbra di lui.

Harry stupendo se stesso in primis la ricambiò e si scoprì come dissetato da quel bacio atteso a lungo, anche senza saperlo.

I due ragazzi continuarono a baciarsi, rendendo il bacio sempre più appassionato.

Era un continuo ricercarsi, non riuscivano a staccarsi, finalmente si separarono, per respirare.

-È stato…è stato…divino.- gemette Hermione senza fiato

-Lo so. Non mi ero reso conto di desiderarlo da così tanto tempo.- concordò Harry attirando di nuovo a se la ragazza per un bis.

-Harry…vuoi restare con me stanotte?- fece Hermione con una vocina piccola piccola

-Herm, lo desidero più di quanto tu non possa immaginare, ma sarebbe sbagliato! Sono ancora sconvolto dagli avvenimenti e io voglio che tra noi sia tutto perfetto. Voglio che sia meraviglioso. Voglio continuare a sentire questi brividi quando sento la tue pelle contro la mia. Non voglio che sia una botta e via!- spiegò Harry fremente

-Non lo sarà, ma io…voglio sentirmi con te, unita anima e corpo.- mormorò Hermione

-Herm, tu sei la cosa più bella che mi sia capitata. Ti adoro con tutto il cuore. E staremo insieme, e sarà meraviglioso, ma non ancora!- le parlò Harry col cuore in mano

Hermione annui ma non rinunciò a stringersi a lui.

-Signor Potter, lo sa che questa me la paga molto cara.- lo baciò lei

-Quando vuoi, e con gli interessi anche!- ricambiò lui

Finalmente i due ragazzi si addormentarono l'uno tra le braccia dell'altra.

 

 

*********************************************************************************************

Allora? È come speravate? Mi sembrava eccessivo farli andare a letto insieme già la prima notte, così ho pensato di far passare un paio di chap, niente di più. Però, almeno la vostra coppia del cuore è stata messa su carta. Contenti? Giuggia ha una sua strana idea su cosa fare, ma mi dà carta bianca sulla coppia Harry & Hermione, per cui qualunque idea è ben accetta.

Bacionissimi Giulietta

Gente che capitolo…un capolavoro! Però, Giulietta mi lasci nei casini, come vado avanti adesso? E dove sono? Ne riparliamo domani a scuola…Bacioni Giuggia

P.S. Recensite, se no, sta volta non aggiorniamo sul serio! Nd G & G

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Capitolo 13
*** Azkaban ***


La mattina dopo si svegliarono tutti e due particolarmente indolenziti ma, nonostante tutto, molto felici

La mattina dopo si svegliarono tutti e due particolarmente indolenziti ma, nonostante tutto, molto felici.

Senza neanche pensarci due volte si voltarono verso la direzione da dove erano venuti la sera prima e, dopo pochi minuti di cammino, si ritrovarono nella radura che gli aveva accolti la sera prima.

Ron era steso in mezzo al prato, ancora profondamente addormentato.

Si avvicinarono e lo svegliarono.

"Ehi! Dove diavolo eravate finiti?! Mi avete fatto preoccupare da matti?! Dove vi eravate cacciati?!" Sbuffò Ron rimproverandoli, mentre si alzava, stiracchiandosi le ossa.

Poi cominciarono a guardarsi intorno: dove erano finiti quella volta?!

"O-Mio-Dio! Che diavolo ci facciamo ad Azkaban?! Esclamò Ron, che stava per avere un collasso dopo aver individuato il famoso edificio che conteneva l’altrettanto famosa e temuta prigione per maghi che li sovrastava. La notte precedente non l’avevano notata, fra il buio e la nebbia che l’avvolgeva.

"Come fai a dire che siamo ad Azkaban?" Chiese Hermione, dubbiosa.

"Come come faccio a dirlo?! Ho visto miriadi di foto sui giornali quand’ero piccolo!" Ribadì Ron, contrito e arrabbiato per la poca fiducia dimostrata dall’amica.

"Beh…che aspettiamo! Andiamo!" Li incitò Harry.

Tutti insieme cominciarono a salire la collina che li separava dall’imponente costruzione.

 

Poco dopo finalmente arrivarono all’entrata, dove gli accolse un uomo dall’aspetto decisamente disgustoso, dall’aria malsana, puzzolente da vomitare e con un solo occhio, l’altro coperto da una benda nera e con pochissimi e mal tenuti capelli grigi: insomma, una specie di pirata vecchio stile.

( Purtroppo Jhonny Depp era occupato e non si è potuto offrire per la parte…peccato! D’altronde…questo è quello che passa il convento! NdHermione) (Hey! Ma che fai?! Pensi già a tradirmi?! NdHarry alquanto preoccupato) (Io?!?!? Noooo! Ma figuriamoci! Cosa ti viene in mente?! NdHermione) (Ma vi sembra il momento per la vostra scaramuccia tra innamorati? Siamo in una ff seria! Nd Ron)

"Cosa volete, mocciosi?! Questo non è il posto per dei marmocchi come voi!" Gracchiò l’uomo, dubbioso, guardando storto i ragazzi e posando stancamente il giornale che stava leggendo.

"Ehm..ecco…noi..beh…" cominciò Harry, non sapendo bene cosa dire.

"Vorremmo vedere Sirius Black!" Concluse per lui Hermione.

"Cosa?! Voi tre marmocchi volete vedere Sirius Black?! Fossi in voi me ne tornerei a casa…è meglio!" Sbuffò l’uomo, ignorandoli e riprendendo a leggere il suo giornale.

"Ho detto che vogliamo vedere Sirius Black! Non penso che sia lei a dover decidere quello che dobbiamo fare noi! È un nostro parente, suo padrino, e vogliamo vederlo!" rincarò Hermione.

L’uomo li fissò dal di sopra del giornale.

"Cari ragazzi…sapete almeno chi è Sirius Black? No, perché se questa è una scusa per entrare a fare i vostri traffici, non so quali siano e non mi interessano, penso che avreste fatto meglio a scegliere un’altra persona da decidere di vedere…Sirius Black è un pazzo omicida! È veramente fuori di testa! Gli manca qualche rotella e non ho nessuna intenzione di far entrare qui dentro tre marmocchi come voi a vedere un simile pazzo…se ci rimettete la vita poi le responsabilità sono mie!" Li freddò l’uomo.

"A me sembra che a lei manchi qualche rotella! Come diavolo fa a non capire?! Eppure mi sembra di averglielo già spiegato! Noi-dobbiamo-vedere-Sirius-Black! È una questione di vitale importanza! Sappiamo benissimo chi è! Sappiamo che è stato arrestato, ingiustamente per giunta, per aver fatto una strage di babbani in una affollata via di Londra…Ora che le ho dimostrato che so chi è Sirius Black e che conosco benissimo i rischi che corriamo, ci vuol fare entrare, cortesemente?!" Scandì Hermione, impaziente.

L’uomo la scrutò per qualche attimo e poi si alza, posando il giornale.

"Bene…lasciate qui le bacchette e seguitemi e…vi avviso…è impossibile far scappare qualcuno di qua, quindi non provateci neanche se non volete passare anche voi il resto della vostra viscida e insulsa vita qui dentro!" Sputacchiò l’uomo, accompagnandoli poi zoppicando verso la presunta cella di Sirius Black.

"Bene…questa è la cella!" Mormorò aprendo la porta e permettendoci di entrare, dando nel frattempo ordini a tre Dissennatori di tenerli d’occhio e di fare molta attenzione.

Poi li lasciò soli.

"Sirius?!" Provò Ron, cercando la sagoma nel buio della cella.

"Chi diavolo siete, mocciosetti da quattro soldi?! Cosa ci fate in un posto come questo?! Sono pericoloso, non lo sapete?! Potrei mangiarvi vivi!"Sbottò una voce che proveniva da un angolino nascosto.

Tutti e tre i ragazzi ebbero un sussulto quando la sagoma si alzò e gli venne incontro, mostrandosi: Harry si ricordava come l’aveva visto la prima volta, alla Stamberga Strillante: malandato, smunto, senza vitalità e l’espressione di chi ha visto la Morte in faccia, ma non avrebbe mai potuto immaginarselo così; se possibile era ancora peggio.

C’era qualcosa di lugubre e macabro sulla sua faccia, era logorato dalla sua stessa pazzia, che aveva coltivato con gli anni.

"Sirius…"Balbettò il ragazzo a cui le lacrime non poterono fare a meno di rigare il viso, sia per la gioia di rivedere il suo padrino che ormai credeva morto, sia per la tristezza e l’apprensione che vederlo in quell’orribile stato gli procurava.

"Chi diavolo sei, ragazzino?! Cosa ci fai qui?" Ripeté nuovamente l’uomo, emergendo finalmente completamente alla luce e fissando Harry con un espressione di puro terrore sul volto.

"O…mio…Dio! James…! No…non è possibile! Io non sono pazzo…tu sei una visione! Tu sei MORTO!" Cominciò a sbattere la testa contro il muro, piangendo come un bambino.

Dopo un po’ cadde a terra esausto.

"Cosa diavolo ci fai ancora qua, maledetta visione! Sparisci! Smettila di tormentarmi!" Singhiozzò.

"Io non sono una visione…sono vero! Sono Harry, Harry Potter e vengo dal futuro..." Spiegò con calma Harry, cercando di trattenere le lacrime che cercavano di scendere a rigare il suo viso.

"Smettila!! TI HO DETTO DI SMETTERLA!" Sbraitò Sirius, rannicchiandosi sempre di più su se stesso.

"Sirius…ti giuro! Sono io! Sono il tuo figlioccio! Ti prego! Credimi!" Si avvicinò Harry, ma l’unico effetto che ebbe fu quello di far accartocciare su se stesso il suo padrino ancora di più.

"Non è una visione…noi veniamo veramente dal futuro e lui è veramente il figlio di James e Lily Potter…è per questo che gli assomiglia tanto!" Intervenne Hermione.

"E per quale motivo siete qui?!" Chiese, disperato, fissando attentamente Harry, notando solo in quel momento gli occhi verdi del ragazzo. "Ma…tu! I tuoi occhi! Sono come quelli di Lily!" Si alzò di scatto e afferrò la faccia di Harry fra le luride e fredde mani, andando a fissare gli occhi del ragazzo.

"Siamo qui perché…beh! A dir la verità è una cosa un po’ strana…Ma è una storia lunga…" Spiegò Ron.

Sirius, mollando per un attimo la sua stretta su Harry, andò a fissare il ragazzo dai capelli di fuoco.

"Beh?! E allora cosa diavolo aspetti a raccontarmela?! Direi che io di tempo ne ho, non credi?! Sono chiuso qui dentro per il resto della mia vita per un reato che non ho neanche commesso e nessuno mi viene a trovare…qualche tempo fa si faceva viva di tanto in tanto mia cugina Bellatrix e Narcissa con suo marito, ma ora più nessuno…la mia unica compagnia sono i topi e quei luridi esseri dal fiato gelido che mi stanno addosso 24 ore su 24…Brrr…Peggio che stare in una cella frigorifera!" Sbottò l’uomo, sedendosi per terra e aspettando che i ragazzi cominciassero a raccontargli qualcosa.

"Beh…noi tre andiamo a scuola a Hogwarts e una sera stavamo girando per i corridoi ma Mastro Gazza ci ha quasi beccati perché quella lurida spiona della sua gatta si era accorta di noi sotto il mantello invisibile e ci siamo nascosti nella Stanza Della Necessità ma quest’ultima ha avuto la bella idea di farci fare un bel viaggetto nel tempo e così ora, dopo tanti posti e tanti luoghi visitati, eccoci qua…anche se non abbiamo idea del motivo!" Riassunse Ron.

"Beh…ma come avete fatto ad entrare?! Come sapevate che io ero qui?!" Chiese, curioso.

"Vero! Hermione, come diavolo facevi a sapere che lui era qui?!" Chiesero Harry e Ron in coro, curiosi.

"Oh, beh…è stato facile!" Arrossì lei. " Ho notato la data sul giornale e, facendo due conti, ho subito capito che lui doveva essere ancora qua…o già, dipende dai punti di vista!" Sorrise lei.

"Cosa significa ‘ancora qua ’?! Vuoi dire che non ci starò per sempre?!" A Sirius brillarono gli occhi.

"Certo che no! Cioè…un giorno scapperai…"

"E come?!"

"Ti trasformerai in cane e uscirai di qui sotto forma di cane…i dissennatori non percepiscono i cani!"

"E voi…?! Come diavolo fate a sapere che io mi trasformo in un cane?!" Chiese, preoccupato, a bassa voce.

"Beh…sappiamo molte cose! Che tu, Peter e James siete Animagus non registrati e che accompagnavate sempre Lupin durante le notti di luna Piena con l’aiuto della Mappa del Malandrino e…beh…molte altre cose!" Sorrise Hermione.

"Ma…se io mi trasformassi sarei veramente capace di riuscire a scappare da qui?!" Chiese, ansioso.

"Non lo sappiamo con certezza ma una volta ci sei riuscito!" Dichiarò Harry.

La stanza stava per agire: non voleva che loro rivelassero certe cose che potevano cambiare il futuro in modo così catastrofico.

Però loro furono più veloci e si aggrapparono alle inferriate della cella, riuscendo a far fronte alla forza della Stanza, che cercava di trascinarli via.

"Sirius! Fai questo per me! Per noi! Scappa! Scappa al più presto che puoi! Via! Vai via di qui! Non sopporto di saperti chiuso qui! Scappa!" LA forze della Stanza però non poteva essere contrastata per molto tempo, e alla fine i ragazzi vennero risucchiati via.

 

 

 

Salve a tutti! Cm va? Scusate per il ritardo, ma fra i compiti, la malattia, le verifiche da recuperare (e le ff da leggere, e rompere le palle a giulietta! Nd Giulietta) e tutto, non ce l'ho fatta, e se avete qst chap è tt merito di Giulietta (Grazie, grazie, non ringraziatemi! Nd Giulietta) che mi ha tormentato (Solo un pochino! Nd Giulietta) per secoli dicendomi di muovermi che ho scritto…beh, che ne dite? In qst chap non ho parlato di Harry e Hermione xkè il lavoro spettà a Giulietta , io ho altre idee in testa…(Ma guarda un po’! Fra poco scopriremo che c'è vita su Marte! NdGiulietta)Cmq cosa ne dite? Sinceramente a me piace molto, spero anche a voi!. Fatemi sapere il vostro parere, mi raccomando!.Ora vi lascio, lancio la plla a Giulietta. Bacioni a presto!

Era l'ora. Giù è più lungo il tuo commento del capitolo. Gente dovete sapere che prima di rendere sto chap leggibile ci ho messo un ora. La mia amica Giuggia ha fatto un casino atroce coi verbi, con la prima persona eccetera. (Aspetta che legga il prossimo che vediamo! NdGiuggia) Cmq la sostanza mi piace, e mi levo tanto di cappello. Anche se l'idea gliel'ho data io. (Basta che telo creda! Nd Giuggia) In ogni caso il MIO aggiornamento arriverà presto spero. Una settimana al massimo! H vi saluto. Un kiss

Giulietta

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Capitolo 14
*** Draghi ***


-Ragazzi

-Ragazzi! È la prima volta che riusciamo a contrastare la forza della stanza! Mi levo tanto di cappello!- si complimentò Ron

-Si, ma non siamo riusciti a vincerla- si lamentò Hermione infastidita

-Dai cucciola, smettila!- la prese in giro Ron divertito

-Non osare chiamare così la MIA ragazza!- lo zittì Harry possessivo, spingendo leggermente l'amico.

-Calma! Tra tutti e due siamo nervosetti vedo! E non abbiamo idea di dove siamo!- si lamentò Ron

-Se non fossi sempre intento a fare battutine ti saresti accorto che siamo nella foresta proibita!- spiegò Harry

-Siamo a casa!- esultò Hermione abbracciando Harry

-No amore, non credo proprio, sulla mappa continuiamo a non muoverci! Il tormento non è ancora finito, ho paura!- la deluse Harry stringendola a sé

-E allora che ci facciamo qui?- domandò Ron scocciato da tutti quei baci e abbracci e "caro" e "amore" e "tesoro".

-Penso che stia per succedere qualcosa!- suggerì Hermione

-Ma va!- la cassò Ron

-Ron, fa freddo e siamo tutti stanchi, non dire cose di cui potremmo pentirci. Ora vado a vedere se trovo un riparo, tu e Herm restate qui!- ordinò Harry bruscamente

-Si padrone, io e …HERM restiamo qui!- si infuocò il rosso che iniziava ad avere le scatole piene dei due piccioncini.

Così appena Harry si fu allontanato sorrise ad Hermione e le disse: -Vai da lui, io dormirò qui, ci vediamo più tardi!-

Hermione abbracciò l'amico e trotterellò verso il bosco.

Harry nel frattempo si era addentrato nella foresta, cercando un giaciglio per dormire. Quando qualcosa gli sopraggiunse alle spalle.

Il moretto era tesissimo quando…un tenero bacio gli sfiorò il collo.

-Non avrai pensato che avrei sprecato un occasione per restare sola con te, vero?- chiese la ragazza con un sorriso a trentadue denti tirandolo a se

Il ragazzo era come ipnotizzato, la donna che amava era lì davanti a lui, illuminata dalla luna, come la prima volta che aveva scoperto di amarla. Harry si sporse per baciarla.

-Harry Potter, io ti amo!- gli sussurrò Hermione dolcemente sfiorandogli il viso come ad imprimersi l'immagine del moretto a fuoco nella mente

-Miss Granger non sia impertinente! Sono io che sono pazzo i lei!- le sorrise il ragazzo facendole un occhiolino e un meraviglioso sorrisino tutto per lei.

Hermione gioì in cuor suo, a vedere il suo ragazzo così innamorato, ma la realtà dei fatti la colpì di punto in bianco.

Harry sentendola rabbrividire la spinse via e le scrutò il viso.

-Ehi, Hermione, che succede? Va tutto bene piccola?- si preoccupò il moretto guardandola

-Si ma…ho paura, per te, per me…e per Ron, è come un fratello per noi e ci vuole bene! Stiamo rivivendo momenti terribili, e siamo perennemente in pericolo! Secondo te quando finirà?- singhiozzò la brunetta lasciando uscire tutta l'angoscia che sentiva dentro

-Herm, so che per te può essere difficile, ma per me è…sembra terribile a dirsi, ma per me è meraviglioso, sto conoscendo meglio il mio passato! E grazie a questo viaggio che ho scoperto quanto mi sei preziosa, è grazie a questo viaggio che ho scoperto che nella vita tutto ha un suo perché…ed è grazie a questo viaggio che ho scoperto che non necessariamente bisogna avere lo stesso sangue per far parte della stessa famiglia.- concluse Harry abbracciandola più forte di quanto non avesse mai fatto

-Harry, sono contenta che tu sia con me!- lo baciò Hermione facendo un sorrisino piccolo piccolo.

Dopo questo il ragazzo iniziò a baciarla, con sempre più passione, infiammando la bella ragazza.

Fino a quando…

-Draghi! Ragazzi aiuto!- li raggiunse Ron spaventato a morte

Harry si alzò di scatto rosso in viso -Ron che diavolo stai dicendo? Non ci sono draghi ad Hogwarts!- lo riprese l'amico scocciati

-Di solito no! Ho scoperto due cose. La buona notizia è che so che siamo nel periodo della prima prova del torneo Tremaghi, quella cattiva è che ho appena scoperto che i draghi vengono lasciati vagare a briglie sciolte per i parchi della scuola- spiegò Ron, guardandosi intorno freneticamente.

-Merda!- esclamò Hermione ricevendo in cambio uno sguardo sconcertato da parte dei due ragazzi

-Siamo davvero nei guai se anche Hermione si mette a dire parolacce!- ridacchiò Ron, non riuscendo a trattenersi

-Non è il momento giusto per scherzare, si stanno avvicinando, e visto che piacciono tanto ad Hagrid non possono proprio essere delle creaturine mansuete!- ricordò loro Harry

-Beh speriamo che la stanza faccia il suo lavoro, se no Hogwarts avrà tre studenti in meno!- pregò Ron

-Già, ma dobbiamo anche mettere in conto l'eventualità che non lo faccia!- fece notare realisticamente Hermione

I tre ragazzi si stavano avvicinando sempre di più cercando allo stesso tempo di allontanarsi il più possibile dall'Ungaro Spinato che li stava raggiungendo, che nel frattempo stava riducendo a fuoco e fiamme un aiuola riempiendo l'aria di fumo.

I tre ragazzi erano ormai ad un palmo di naso dal drago quando finalmente la stanza si decise ad agire e portarli altrove.

-Stavolta c'è mancato poco, troppo poco, non va bene, la stanza dovrebbe essere più tempestiva!- si lagnò Harry

-Harry dacci un taglio, non mi sembra che il luogo sia molto diverso da dove eravamo prima, guarda dovremmo essere ad Hogwarts!- osservò Ron

-Secondo voi dobbiamo aspettarci altri draghi?- suggerì Hermione

-Non credo, penso che sia…dannazione!- sbuffò Harry nervosamente

-Cosa? Rendici partecipi, cosa pensi?- lo pregò Hermione pronta al peggio

-Penso che il torneo Tremaghi non sia ancora finito e che…a un paio di metri da qui ci sia il labirinto. E ho paura anche che siamo arrivati nel bel mezzo della terza prova.- gemette Harry preoccupato

-Stai scherzando vero? Ciò vuol dire che…noi tre…insomma pensi che dovremmo seguire te e Diggory nella passaporta?- azzardò Ron

-Ottima idea, potremmo salvare Cedric e impedire che il Signore Oscuro torni in vita! È difficile ma possiamo farcela!- si esaltò Harry

-Come no! E non dimenticarti che dobbiamo anche fare in modo che il te del passato e il te presente non interagiscano tra loro! Senza contare che a differenza di te io ed Hermione non abbiamo la protezione di nostra madre!- ribatté Ron spaventato

-Ron non è il momento di essere fifoni. Ti conosco, tu sei…beh sei grande sono certo che se io fossi nei guai mi aiuteresti!- lo lusingò Harry

-Ovviamente lo farei, ma questo non significa che devo andare a salvare un te passato, quando sappiamo già tutti che ce la farai comunque! Questo non è coraggio, è stupidità!- gridò Ron

-Quindi tu pensi che sarebbe sciocco rischiare la vita per salvare Cedric? E per evitare che Voldemort riabbia un corpo? E di conseguenza salvare un sacco di persone, impedire che tuo padre venga morso e…la morto di Sirius- su quest'ultima frase la voce di Harry tremò leggermente, ma il suo sguardo si fece subito forte. -Andiamo Ron, ci stai?-

-Certo fratello!- concesse Ron scambiando una stretta con l'amico

-E tu Herm?- tentennò Harry indeciso se portare con se anche la brunetta

-Puoi scommetterci la scopa Potter- accettò Hermione

-Bene, andiamo!- sospirò Harry

*****************************************************************

 

Lo so è una vita che non aggiorniamo! Perdonatemi! Non sapevo cosa scrivere, ma oggi mi sono messa lì e dopo avere aggiornato tutte le mie storie ho deciso che avrei messo tutto il mio genio e il mio intelletto al vostro servizio, perché devo confessare che questa è la mia ff preferita e odio rischiare di rovinarla. Spero di aver fatto un buon lavoro! Avevo promesso scene "particolari" tra Harry e Herm, ma non era il momento giusto, sono tutti troppo in crisi, e tra loro tutto deve essere perfetto! (Come sei poetica Nd Giuggia) Ma state tranquilli vi prometto che arriveranno. Ad essere sinceri la prima stesura del capitolo era…più piccante ma la mia socia ha detto che era…un obbrobrio per dirla gentilmente e me l'ha fatta riscrivere! In questo, c'è più sostanza, ma la parte romantica è un po’ lasciata al caso. Sorry! Detto ciò passo la penna a Giuggia. Recensite! Bacioni Giulietta

Che dire?! Come al solito le faticate toccano a me!! Io impegno il mio genio a scrivere cosa impegnative e lei cosa fa quando tocca a lei?! Invece di impegnarsi a scrivere qualcosa di serio mi si immedesima in serate sdolcinate! Puff, che faticata! Ma per fortuna che ci sono io a farle cambiare idea (veramente noi preferiamo le serate sdolcinate? NdTutti) (Amen! Io no! NdGiuggia!) Comunque prometto che sarò veloce veloce e scriverò in fretta (????) il nuovo chap?! ^^ Bacioni a presto! By Giuggia!?

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