031. Alba.

Tornare a vivere.

Era notte fonda, ma Alice non riusciva a prendere sonno. Si era da poco lasciata con Walter, colpa della biondina sbiadita dell'amica di sua sorella, Carlotta. Da quando era successo, si era tramutata in una specie di robot. Mangiava poco, non dormiva mai, passava tutto il tempo da sola a studiare e non parlava più con nessuno. Sbuffò sonoramente, aprendo gli occhi ormai vigili. Tolse di scatto le coperte e si alzò dal letto. Uscì dalla sua camera a piedi nudi e scese le scale. Casa Cesaroni era caduta nel buio più totale ed era silenziosa più che mai. Cautamente e con lentezza, percorse il soggiorno, per andare ad aprire la porta ed uscire fuori in giardino. Si sedette a terra, portando le gambe al petto, e guardando il cielo nuvoloso. Appoggiò la schiena al muro e sospirò pesantemente. Una lacrima rigò silenziosamente il suo viso, solcando la gota e scendendo lungo il collo, per poi perdersi nella sua camicia da notte. Chiuse piano le palpebre, perdendosi nei ricordi felici con il suo ex ragazzo. Non si accorse, così, che c'era una persona, alla casa di fianco, affacciata al balcone, che la guardava stralunata. Altre lacrime iniziarono a scendere sulle sue guance. Alice appoggiò la testa sulle ginocchia e cominciò a singhiozzare disperata, senza notare una persona dalla testa bionda che si avvicinava al cancello. Quest'ultima scavalcò e si avvicinò a lei lentamente, quasi avendo paura di una sua reazione. Poggiò la mano sulla spalla della ragazza, che alzò di scatto la testa, spaventata. I suoi occhi ne incontrarono altri e due...occhi che non aspettava di vedere in quel momento. “Scusa Ali, non volevo spaventarti.” disse a bassa voce il ragazzo, sedendosi al suo fianco. “L- Lorenzo, che ci fai tu qui?” chiese Alice, sorpresa di trovarlo lì e curiosa di sapere il motivo. Lui le sorrise timidamente. “Non riuscivo a dormire, così mi sono affacciato al balcone, e ti ho vista qui seduta, sola e, probabilmente, triste. Così mi è venuto in mente di farti una visitina.” rispose, spostandole un ciuffo di capelli da davanti agli occhi. Lei sospirò ed alzò nuovamente la testa, tornando a guardare il cielo, subito imitata dall'amico. “Come mai piangi?” domandò il ragazzo, rompendo il silenzio che si era creato tra loro. Lei non rispose, ma lui aveva capito. “E' per Walter, giusto?” insistette il biondo. Alice annuì, guardando in basso. Lui sospirò. “Non devi stare così male per colpa sua. E' lui che ha perso, lasciandoti per Carlotta.” disse, ricevendo uno sguardo confuso da parte dell'amica, così si spiegò: “Ha perso una ragazza affascinante, simpatica, senza peli sulla lingua, intelligente e colma di tante altre doti. Certo, hai anche tu i tuoi difetti, ad esempio la testardaggine, l'insicurezza continua e la poca stima di te stessa; ma sei splendida anche, anzi soprattutto, per questo. E se lui non lo ha capito, è solamente un cieco che, sicuramente, non merita il tuo dolore e il tuo rammarico.” Con queste parole, lasciò la ragazza a bocca spalancata. Non si aspettava di certo un discorso del genere, soprattutto da Lorenzo, che sorrise in silenzio, orgoglioso di se, per essere riuscito a consolare l'amica e, cosa più rara, lasciarla senza parole. Tornarono entrambi a guardare il cielo, che si stava tingendo di rosso e stava spuntando il sole, trafiggendo le nuvole con il suoi raggi. Si alzarono in contemporanea. Lui si allontanò, per tornare a casa sua, mentre Alice si stava avvicinando al portone. Quest'ultima si fermò di scatto e si voltò. “Lore!” lo chiamò, facendolo bloccare e girare a sua volta. “Solo...grazie.” disse sorridendo sincera. Il biondino sorrise dopo un po' e alzò le spalle. “Ci vediamo a scuola.” rispose semplicemente, uscendo dal cancello. La ragazza lo guardò scomparire e sorrise nuovamente. Entrò in casa con una nuova gioia nel cuore ed una nuova certezza nella testa: c'era qualcuno che non l'avrebbe mai lasciata sola. Andò in bagno e si specchiò, continuando a sorridere. “Grazie Lore, mi hai fatto tornare a vivere.” sussurrò, prima di scendere a preparare la colazione.

Angolo Autrice Pazzamente Innamorata Di Alice E Lorenzo:
Eccomi qui, dopo tanto che non postavo...son tornata con questo "esperimento".
Questa è la tabella:
 

011: Rosso.

Figure imbarazzanti.

Rudi si era accorto che, da un paio di giorni, anche solo nominare Lorenzo davanti ad Alice, la ragazza arrossiva terribilmente e si nascondeva dietro qualsiasi cosa, che fossero i suoi capelli, libri o un tovagliolo. Lui non sapeva il perché della reazione della sorellastra, ma sapeva che era troppo divertente vederla imbarazzata. Anche Jolanda se ne era accorta e, spesso e volentieri, dava man forte a Rudi, solo per vedere il rossore colorare forzatamente le guance della sua migliore amica. “Ali, ti sei accorta che Lorenzo ha messo su un culo pazzesco?” domandò a bassa voce, provocando la solita reazione all'amica, che rispose: “N-no, non me ne sono resa conto. Non gli guardo mica il sedere.” La riccia ghignò e continuò: “Non mi dire, sei passata direttamente al lato A!?” Il rossore sulle guancia di Alice aumentò immediatamente, che scosse la testa con forza, come se stesse cercando di cacciare dalla sua mente immagini o pensieri non voluti. “Jole, la vuoi smettere?” le chiese, chinando la faccia verso il suo libro. “Mmm...fammici pensare...no, non credo di voler smettere.” rispose sorridendo, vedendo le guance dell'amica andare letteralmente a fuoco. Alzò la testa e guardò negli occhi Jolanda, poi sospirò. “Ok, lo ammetto: ha davvero un bel culo...ed è messo bene anche a lato A.” affermò, senza accorgersi che la persona di cui stavano parlando si era avvicinata a loro. “Ah-ah! Hai capito la Cudicini!! Non sei poi così santa come si crede!” commentò il biondino, facendo sussultare la ragazza, che si girò e, appena vide di chi si trattava, divenne peggio di un pomodoro maturo. “Di chi stavi parlando, Ali?” domandò curioso, senza poter sapere che si trattava proprio di lui. La ragazza deglutì. “Ehm...di...di nessuno. Ora devo proprio scappare, se no chi lo sente Giulio! A domani!!” rispose frettolosa, chiudendo il libro e alzandosi velocemente dal muretto, per poi correre via da quei due. Lorenzo guardò negli occhi Jolanda, curioso di sapere di chi parlava Alice, ma lei alzò le spalle e se ne andò, lasciando il biondino da solo con la sua curiosità.

Angolo Autrice Pazzamente Innamorata Di Alice E Lorenzo:
Eccomi con un altro capitolo. Ringrazio simple i love me per aver messo la storia tra le preferite e tra le seguite...e per aver recensito. Ecco la risposta:
simple i love me: ciao melii!!!! Sono contenta che ti piaccia!! Un bacione, alla prossima ;)
Spero che ci siano altre recensioni, ma anche altri lettori. Ciao!!!
Ps: Ecco la tabella aggiornata:
 

060: Bibite.

Colpa di una bibita.

A casa Cesaroni c'era una festa quella sera...come quasi tutte le sere. Ogni pretesto era buono per passare la serata in compagnia degli amici e dei vicini. Alice si preparò per bene, come sempre, e scese giù, dove trovò anche i suoi di amici. Si avvicinò a Jolanda e la salutò sorridendo. Iniziarono a chiacchierare di tutto e di più, fino a quando qualcuno non le andò contro, facendole versare sulla camicetta tutto il liquido che si trovava nel suo bicchiere. “Diamine, fai attenzione!!” esclamò lei, irata, senza sapere con chi stesse parlando. “Scusa Alice, non volevo.” le rispose una voce maschile, da dietro. Lei si irrigidì, riconoscendo al volo il proprietario della voce. Si voltò lentamente, sperando che si fosse sbagliata, invece no. “Umberto.” constatò, ripetendosi mentalmente di respirare. Non lo vedeva dall'anno scorso...e avrebbe preferito non rivederlo. Lui le sorrise apparentemente dolce, suscitando una smorfia contrariata da parte della ragazza. “Mi sei mancata.” le disse, avvicinandosi e facendo per abbracciarla. Alice si scostò bruscamente. “La prossima volta pensa a quello che fai...anche se sarà difficile per te.” commentò acida, per poi girarsi e allontanarsi da lui. Salì velocemente le scale, senza contare di essere stata vista da un paio di occhi. Entrò in camera e si buttò sul letto, facendo sprofondare il volto nel cuscino. “Toc toc, si può?” le domandò qualcuno, a voce bassa. “Se non sei Umberto e né mia madre, puoi.” rispose, la voce soffocata dal cuscino. Una risata le fece alzare la testa e vedere chi fosse. “Non credo di essere nessuno dei due.” disse Lorenzo, avvicinandosi a lei e sedendosi sul letto. “Cosa è successo?” domandò all'amica, che rispose: “Niente Lore, solo...avrei preferito non rivedere quello stronzo di Umberto.” Lui sospirò e le carezzò una guancia. “Non puoi scappare appena un vecchio ostacolo si ripresenta davanti a te. Devi affrontarlo, fargli capire che non conta più nulla per te. Deve recepire un messaggio: non fa più parte della tua vita.” le disse serio. Alice si sedette e lo guardò negli occhi, in silenzio. Poi sorrise e affermò: “So come farglielo capire. Vieni con me.” Si alzò e lo prese per mano, trascinandolo giù per le scale e portandolo vicino ad Umberto. Picchiettò sulla spalla del castano, che si voltò, poi prese il volto di Lorenzo tra le mani, lo avvicinò al suo e lo baciò. Appena si staccò dal bacio, Alice notò che Umberto, capito il messaggio, se ne era andato, e sorrise. “Scusami.” sussurrò all'amico biondo, quasi per niente dispiaciuta, poi tornò in camera, lasciando le persone in quella sala stralunate...e Lorenzo più stupito di tutti.

Angolo Autrice Pazzamente Innamorata Di Alice E Lorenzo:
Ho aggiornato velocemente, perché lo avevo già pronto ^^ Rispondo alle recensioni:
simple i love me: crazye mia, che a noi mi sono ispirata xD Sono stata abbastanza veloce? Ti piace questo capitolo? Spero di si, perché se no devo dire addio a questo mondo crudele *sigh* Ti vendo un casco di banane. Baci :**
BeHappy: Grazie ely mia! Credo di sapere dove ti fa morire xD Bacio.
Ecco l'aggiornamento della tabella: