Andael: Lo Stregone Bianco e l'Apprendista Scemo di La Matta (/viewuser.php?uid=40389)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ma perché lui? ***
Capitolo 2: *** Aragorn tira le somme ***
Capitolo 3: *** Andael riprende a far danni ***
Capitolo 4: *** L'esilio di Eomer ***
Capitolo 5: *** Ma che titolo del cazz... ***
Capitolo 1 *** Ma perché lui? ***
Andael 3 - 1
Cronache di Andael
Andael: Lo Stregone Bianco e
l’Apprendista Scemo
Piccola intro:
Lo so, sembrano passati anni
dall’ultima volta che ci siamo degnati di abbassare gli occhi sulle avventure
della Compagnia, e invece non è successo niente. Beh, a parte che la Compagnia si è divisa,
che gli Orchi di Saruman hanno rapito Merry, Pipino e (e questa è la chicca)
Andael, che Frodo e Sam sono partiti per Mordor ignari di portarsi dietro
Vanamir, ubriaco marcio sul fondo della barchetta, che Aragorn, Legolas e Gimli
hanno deliberato essere finiti in una compagnia di pazzi, che Boromir e
Konstantin sembrano essersi finalmente fidanzati in maniera ufficiale, che lui
si è quasi fatto ammazzare e che adesso sono entrambi a Caras Galadhon assieme
ad Haldir e Charanna. Abbiamo scoperto che Sauron può scoppiare a ridere
nonostante sia un’immateriale potenza malefica e, che diavolo, abbiamo
conosciuto Joiandra, detta Joy, detta Spiritylla, che ha fatto amicizia col
giovane Thèodred, nonostante questo sia quasi-stecchito. E siamo solo
all’inizio, quindi non perdiamo tempo!
Cominciamo!
CAPITOLO PRIMO
MA PERCHE’ LUI?
(27 febbraio 3019, Emyn Muil)
- PATATE!-
gridò Frodo, svegliandosi di soprassalto.
- Padron
Frodo, che succede?- gli chiese Sam, sollecito
Il
Portatore sgranò gli occhi, mentre il suo sguardo si perdeva nel vuoto
-
Patate…- ansimò, sconvolto – patate verdi, tuberi arancioni, piccole carotine
bluastre è… è… O Dio, l’Unica Nera Oscura Patata… è un carnevale di ortaggi!-
- Padron
Frodo, state bene?-
Vanamir,
che stava disegnando qualcosa con un gessetto sulla parete rocciosa, si voltò
verso i due Hobbit, e scosse la testa : - Ma sì, che sta’ bene. E’ solo un po’
fumato, ecco.-
- E
fumato di cosa, signor Vanamir?- domandò Sam, esterrefatto
- Beh,
avete presente le foglie che avvolgono il pan di via? Beh… ah, lasciate
perdere.-
Vanamir
sbuffò. Aveva la peggior emicrania dal dopo-cataclisma (e per “cataclisma”
s’intende quell’Oscura Giornata ormai remota nella sua memoria in cui Denethor
l’aveva costretto a presenziare alla sfilata dei veterani, e lui aveva dovuto
astenersi dal bere per ben dodici ore consecutive!) e non ricordava di aver
bevuto qualcosa di tanto potente…
Insomma,
aveva solo tracannato una fiaschetta di grappa dei Nani!
- … o
erano due, le fiaschette?- si chiese Vanamir, a voce alta
- Erano
tre!- esclamò Sam, alzando gli occhi al cielo
- Tre?-
si sorprese il giovane (no, non posso chiamarlo Uomo… lo so che è la sua razza
ma… Vanamir “Uomo”? Questo implica il concetto di “Maturità”! Non posso farcela
ndAutrice) – ma ero convinto fossero solo due! Quella mentre salivamo e quella
mentre piantavamo l’accampamento e quella mentre controllavo che si dormisse
bene dentro alla tendina!-
-
Sarebbero tre!- precisò Sam
-
Sarebbero due.- replicò Vanamir, serafico.
Poi
s’infilò una mano in tasca, estrasse un pacchetto di foglie dall’aria vagamente
allucinogena e prese serenamente a masticarne una, crollando poi nel mondo dei
sogni.
- …
Pa-ta-te… tuberi danzanti… piccole carotine che preparano la cena per tutti…-
delirava intanto il povero Frodo, inseguendo invisibili tracce nell’aria.
Sam si
prese la testa fra le mani, sospirando.
Era
illogico.
I Valar
forse desideravano ardentemente che l’Anello cadesse nelle mani di Sauron?
Nutrivano tutto questo risentimento verso la Terra di Mezzo? O si erano semplicemente
distratti, mentre lui e Frodo partivano per la più pericolosa delle missioni,
beatamente ignari di portarsi dietro pure Vanamir, in assoluto l’essere più
inutile che Iluvatar avesse creato?
Guardando
Frodo strisciare ballonzolando attorno al sacco a pelo, tipo un bruchino
ubriaco, prese un lungo respiro profondo. Beh, se non altro per un po’ non
avrebbe pensato alla terribile responsabilità di essere il Portatore
dell’Anello…
- E poi
c’era questo tipo strano che non voleva saperne di lasciarmi in pace…-
bofonchiava intanto Vanamir, piombato nel proverbiale sonno profondo.
Rassegnandosi
all’inevitabile, Sam si sedette fra i due compagni, trovò un modo per far star
fermo Frodo, poi si appoggiò alla parete rocciosa e provò ad addormentarsi.
In quelle
condizioni non avrebbero comunque potuto proseguire, tanto valeva riposarsi un
po’!
(il giorno dopo, in un punto
imprecisato sugli Emyn Muil)
- Cavolo,
Frodo, qualcosa mi dice che ci siamo persi.- dedusse Vanamir, dopo aver
camminato a zonzo per quattro ore e mezza ed essere tornati precisamente al
punto di partenza. Era la terza volta che tornavano al punto di partenza, in
effetti. C’era davvero qualcosa che non andava. Certo, avrebbero potuto usare
la mappa! … se non fosse che Sam, in una crisi di stupidità (è una cosa
contagiosa, io ne sono sicura… brr) l’aveva usata per soffiarsi il naso, e
adesso le uniche parole comprensibili erano “Medio Harad” e “Forlindon”, ovvero
due posti perfettamente inutili di cui pochi conoscevano l’esistenza.
Per la
quarta volta, i tre compagni si trovavano davanti allo stesso bivio.
-
Prendiamo a sinistra.- propose Sam
- No.
Prima abbiamo preso a sinistra. Adesso andiamo a destra.- lo corresse Frodo
- Davvero
prima abbiamo preso a sinistra?-
- Credo
di sì.-
- No! Due
volte fa abbiamo preso a sinistra! Quindi era il sentiero giusto! Ritentiamo
per di qua e poi cambiamo strada al bivio quello con la roccia col muschio.-
- Sam, ci
sono SOLO rocce col muschio, da queste parti.-
Frodo
sospirò, indicando Vanamir che, sbadigliando, si era accomodato su, ovviamente,
una roccia col muschio. Il giovane, sentendosi chiamato in causa, non poté
trattenere un saluto cretino, di quelli con la mano aperta che fanno i bambini
di cinque anni.
- Beh,
Padron Frodo, temo che ci siamo persi.-
Il
Portatore crollò seduto per terra, esasperato
- Mi
arrendo! Non arriveremo mai a Mordor, non azzeccheremo mai il sentiero giusto e
probabilmente sarà meglio perché se dovessimo riuscire a raggiungere Mordor,
probabilmente saremmo capaci di buttare l’Anello nel monte sbagliato! Cribbio!!-
- Ma
ragazzi, dov’è l’entusiasmo?!- proruppe Vanamir, balzando alle spalle degli
Hobbit – dov’è tutta la vostra consueta ilarità?-
- Ci
scambi per Merry e Pipino.-
- Ah.- il
giovane si sedette di nuovo, ammansito -… è vero. Allora moriremo tutti.-
ancora qualche secondo di penetrante silenzio… - Cosa c’è per pranzo?-
Per un
istante, Frodo parve sul punto di impazzire e di tirare una roccia col muschio
in testa a Vanamir, ma alla fine il suo animo gentile (sto lodando Frodo. Brr…
ndA) ebbe la meglio, e l’Hobbit si mise a ridere.
- Abbiamo
un sacco di Pan di Via.- li informò Sam – Ha un buon sapore.-
- E vada
per il Pan di Via, allora.- annuì Frodo, recuperando un po’ di buonumore.
Vanamir fece
un balzo, rischiando di ammazzarsi contro una delle solite rocce col muschio, e
stese il suo mantello in mezzo allo spiazzo polveroso. Infine si sedette e,
guardando ammirato la propria opera, declamò:- PIC NIC!-
(Caras Galadhon)
- Amore,
hai scritto al piccolo per dire che siamo ancora vivi e in salute?-
-
Immagino che “il piccolo” sia mio fratello Faramir.-
Konstantin
scrollò le spalle, sollevando un sopracciglio
- E chi
altri potrebbe essere mai?- chiese, come se fosse ovvio
- Un
giorno noi due dovremo fare un discorsetto sui soprannomi.-
La
ragazza sorrise, intrecciandosi i capelli ancora bagnati
-
Ringrazia che non ne ho ancora trovato uno adatto a te. Comunque, non
divaghiamo. Hai scritto a casa per dire che siamo vivi e vegeti?-
- Sì,
certamente.- rispose Boromir, ironico
- Ah,
ottimo.- sorrise la sua ragazza, compiaciuta.
Dopo
crollò il classico silenzio.
- Non
prendermi in giro!- esclamò Konstantin, dopo un po’
-
Complimenti per il tempo di reazione.-la schernì Boromir
(Contemporaneamente, a Minas
Tirith)
Denethor
sgranò gli occhi, fissando il vuoto
-
Dev’essere morto.- declamò
- Magari
semplicemente non è riuscito a scrivere a casa.- ipotizzò Faramir
- Taci,
figlio degenere, e dimostrati rispettoso quando si parla della morte di tuo
fratello!-
- Ma
magari ha solo dimenticato di…- il giovane sospirò, guardando Denethor. Aveva
quell’espressione, che sembrava dire “non cambierò idea comunque, tanto vale
che muori nel tentativo”. -… sì, padre, dev’essere morto, non ci sono altre
spiegazioni.-
-
Faramir, questa è tutta colpa tua!-
- Sì,
padre.-
- Dovevi
morire tu, al posto di tuo fratello.-
- Sì,
padre.-
- E
dovevi fuggire tu, invece di mia moglie.-
- Sì,
padre.-
- E
dovevi scomparire tu, invece che quel mezzo maniaco di tuo cugin…- Denethor parve
riflettere per qualche secondo (???) -… no, beh, forse era meglio che scomparivate entrambi.-
Faramir
sospirò ancora, rassegnato
-
Certamente, padre.-
- Bene,
ora congedati, esci a capo chino da questa stanza e va’ a deprimerti sul campo
di battaglia, facendo il tuo dovere e morendo per il bene della città!-
- …
ovviamente padre.-
Mentre si
dirigeva verso la porta, cercando di sembrare il più contrito e depresso
possibile, Faramir si chiese come fosse possibile essere folli e sconnessi
quanto suo padre. Beh, che poteva farci? Nulla. Alla peggio, la volta prossima
avrebbe potuto fuggire nel cuore della notte assieme all’amica Konstantin.
FINE
CAPITOLO PRIMO
La Coda
Che dire?
Siamo di
nuovo qui, alla fine.
Per
questo capitolo, Andael dividerà un po’ la parte del protagonista, perché le
vicende da narrare sono davvero tante, ambientante un po’ dappertutto sulla
Terra di Mezzo.
Alla
fine, ho deciso di basarmi per lo più sul film, e di non ignorare completamente
Frodo & Sam e Merry & Pipino. Anche gli Hobbit servono a qualcosa, m’insegna
la vita (??)
Beh…
buona lettura.
CHAR--
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Capitolo 2 *** Aragorn tira le somme ***
Andael 3 - 1
CAPITOLO SECONDO
ARAGORN TIRA LE SOMME
(Edoras)
- Ma lo
sai che questa stanza puzza di cavallo?-
Eomer si
trattenne dal tirare un cazzotto alla propria ospite
-
Joiandra, siamo in una stalla!-
- Sì,
certo – rispose lei, con l’aria di non averlo sentito nemmeno – ma quelle tende
là in basso che scopo hanno? E i mucchi di paglia secca sviliscono
l’arredamento, ecco.-
Typho
nitrì e, per un secondo, Eomer si chiese se non sarebbe stato meno deprimente
fare due chiacchiere con quel singolare destriero, piuttosto che con la pazza
sclerata.
Grazie al
cielo riuscì a cacciare quel pensiero, in tempo per salvaguardare la propria
salute mentale.
Una cosa
tuttavia andava detta: Joiandra poteva essere una schizofrenica paranoide, una
fanciulla vestita di seta rosa e completamente avulsa dalla realtà,
un’insopportabile chiacchierona che parlava e non ascoltava, ma sapeva fare il
suo lavoro.
E, grazie
a lei, Theodred si stava lentamente riprendendo.
Non si
stava invece riprendendo Eowyn, che aveva conosciuto la ragazza ed aveva
seriamente rischiato di spaccarle la faccia con un pugno. Joy rappresentava il
prototipo di donna che Eowyn disprezzava di più.
- Bene,
Joiandra, siccome mio cugino ti vuole qui, ti faccio fare il giro della città.-
Eomer scandì lentamente le parole, sperando che la ragazza lo ascoltasse – mi
segui, fin qui?-
- Sai
un’altra cosa che renderebbe più gradevole questa stanza?- ribatté lei,
incoerente – dei fiori. E se cancellaste quella macchia di fuliggine dal muro,
davvero, sarebbe meraviglioso.-
- Siamo
in una stalla, Dei Misericordiosi!- esclamò Eomer, alzando gli occhi al cielo
- E che
cosa ci facciamo in una stalla?- ribatté l’Anti-Nazgul
- Un
giorno di questi, giuro, io ti ucciderò.-
- E’
sempre un piacere farsi uccidere.-
Il
Maresciallo di Rohan cercò una traccia d’ironia nella voce della ragazza,
rimanendo quanto mai spiazzato quando non la trovò.
(Da qualche parte ai piedi degli
Emyn Muil, 27 febbraio 3019)
Ormai
stava calando la notte, ma Aragorn, Legolas e Gimli proseguivano la loro
marcia. Inerpicandosi lungo pendii accidentati ed evitando burroni quasi
invisibili, il Ramingo s’interrogò su quanto potesse sembrare strano, poter
condurre una missione normalmente, senza nessun pazzo che sparava incantesimi a
caso, senza nessuna signorina perfettamente incapace di badare a sé stessa,
senza nessun burlone ubriaco. E senza Hobbit.
Camminarono
stoicamente per tutta la notte (l’eroe barbuto un po’ meno. Diciamo che si
lagnò per gran parte della marcia, riuscendo tuttavia a mantenere il passo), e
si concessero un breve momento di riposo solo verso il sorgere dell’alba.
Mentre
l’Elfo e il Nano schiacciavano un breve pisolino, Aragorn analizzò la
confusione che aveva in mente. Non riuscendo a catalogare buoni e cattivi,
padri e figli, nipoti e fratelli, alla fine estrasse un blocchetto per gli
appunti ed iniziò a scrivere.
BUONI: Io, Gimli, Legolas, gli
Hobbit, Boromir & Konstantin, Haldir & Charanna, Vanamir
CATTIVI: L’Oscuro Signore, gli
Orchi puzzoni, gli Orchi con la Mano Bianca,
gli Uruk-hai (che
me lo son sempre chiesta: se li ha inventati Saruman, com’è che tutti sanno
come si chiamano? Che, si sono presentati? Oh, forse sono io che mi son persa
qualche pezzo… ndautrice), Saruman –
accipicchia a lui.-
LA PARTE COMPLICATA
Dopo aver
messo quel titoletto, Aragorn sospirò.
Poco
prima di entrare a Moria, Gandalf l’aveva preso in disparte, gli aveva versato
un bicchierino di grappa piuttosto potente, e gli aveva fatto un breve
riassunto.
LA PARTE COMPLICATA: Ikar e Andael
sono--- ---
-
Aragorn, vuoi dormire, per favore?- proruppe Legolas, interrompendo il suo
riepilogo subito prima che potesse approfondire la parte su Andael figlio di, e
sui rapporti fra Ikar e Glorfindel, che hanno sempre lasciato stupefatti i miei
miseri lettori.
Beh,
visto che non siamo nemmeno a metà storia ed io intendo fare la misteriosona
ancora per un po’, per adesso dovete sorbirvi questo schemino a metà.
- Eh,
sempre a chiacchierare voi due!- li riprese Gimli
- Visto
che siamo tutti svegli…- sospirò Legolas, massaggiandosi le tempie – in che
direzione pensavate di andare? A Nord? Oppure a Sud, per incrociare il fiume
Entalluvio?-
- Il
fiume CHE?- esclamò il Nano, sgranando gli occhi
-
Entalluvio, Gimli.- ripeté il principino di Bosco Atro, facendo sfoggio di
tutta la propria cultura
- Il
fiume.- tagliò corto Aragorn – sono sei persone su tutta la Terra di Mezzo sanno
pronunciarne il nome. Per tutti gli altri, è solo “il fiume”.-
- Beh,
fiume o no, io credo che dovremmo inseguirli a Nord.- riprese Gimli – non
scenderebbero mai verso Sud, a meno che Rohan non fosse tutta sotto il
controllo di Sauron.-
- Rohan
non va al femminile.- lo rimbeccò Legolas
- Io dico
quello che voglio!-
- No…-
implorò Aragorn, prendendosi la testa fra le mani – non ricominciate…-
- Ma io
non posso continuare con questo Nano!- sbottò Legolas.
Poi si
alzò in piedi e si diresse a passo spedito verso una radura poco lontana
- Adesso
dove va?- domandò Gimli, annoiato
- Spero
che vada solo a fare due passi – gli rispose Aragorn – altrimenti giuro che la
prossima volta vi imbavaglio tutti e due.-
Non
appena Legolas fu tornato dalla passeggiata, i compagni si resero conto di non
avere più sonno e, borbottando gli uni contro gli altri, si rimisero in marcia.
-
Guardate!- esclamò Legolas ad un tratto – una traccia!!-
Aragorn
si chinò a terra, afferrando un piccolo oggetto a forma di foglia.
- La spilla di un manto elfico!- esclamò
- Ma no,
non indicavo quello!- ribatté Legolas.
Poi alzò
un braccio, mostrando ai compagni la chioma di un albero.
Le foglie
erano tutte gialle a pois azzurri.
- Qui è
passato Andael.- dedusse Aragorn – piuttosto spoetizzante.-
- Ma per
qual motivo colorare così la vegetazione?- si chiese Legolas
- Quel
ragazzino non agisce secondo logica.- lo bloccò Gimli, rude
- Sì, ma…
- il Ramingo si mosse verso l’albero, dando il via ad un ragionamento sull’orlo
della follia -… ma se noi congiungiamo tutti i puntini… ne facciamo la
proiezione ortogonale e poi trasliamo l’immagine così ottenuta…- si arrampicò
fra le frasche, iniziando a lavorare sull’”indizio” di Andael -… troviamo un
frase!!-
Legolas e
Gimli sgranarono gli occhi: era matematicamente impossibile!!
Eppure,
fra le foglie gialline, lampeggiava una scritta azzurra
“Stiamo andando ad Isengard dal Maest
Perfido Traditore Saruman.”
- Eh –
ammise Gimli – pure questo è un indizio.-
La Coda
Andael si sta facendo sospirare,
eh… m’impegnerò per farlo arrivare nel prossimo capitolo, va bene? Per ora, sappiatelo
in comodo viaggio verso Isengard. Comodo, limitatamente parlando.
Ringraziamenti
Evening_Star: rieccoti! Mi sei mancata! Beh,
per il padre di Andael, io vi ho dato un grosso indizio nell’ultimo capitolo
dell’altra storia… muahahaha… tuttavia, certo, Vanamir sarà solo un altro
grosso problema per Frodo e Sam, ma ne hanno viste di tutti i colori, un
cretino avvinazzato non impedirà loro di salvare il mondo… vero? Comunque, che
dire, Denethor è la solita bestiaccia…Un
bacio!!
Arwins: Sono molto contenta che la
storia di piaccia!! Inoltre le luuuuunghe recensioni mi piacciono, e mi piace
un sacco che a te piaccia Andael! Non temere, il nostro piccolo mago schizzato
apparirà molto presto per dominare il mondo con la sua simpatia ed incompetenza…
un bacio!
Dragon89: i cretini di turno colpiscono
ancora! Grazie per la recensione, sono felice che la storia ti piaccia!
Luine: beh, non ci possono mica star
simpatici tutti quanti, no? Sono contenta di “sentirti”, soprattutto se hai
letto gli altri due capitoli di questa saga…Ikar adesso ricomparirà, grazie al
cielo, anche perché abbiamo davvero bisogno di lei per mantenere la Terra di Mezzo in condizioni
accettabili… un bacio!
GRAZIE A TUTTI
BACIO
CHAR--
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Capitolo 3 *** Andael riprende a far danni ***
Andael 3 - 3
CAPITOLO TERZO
ANDAEL RIPRENDE A FAR DANNI
Intermezzo
Un capitolo allo
specchio: l’Idiota e l’Idiotessa
Frodo e
Sam dormivano saporitamente.
Per
quanto saporitamente si possa dormire su uno spiazzo desolato spazzato da venti
gelidi, con ramoscelli appuntiti ovunque e dove l’unica erba presente è una
comune specie di ortica gigante.
Per
quanto saporitamente si possa dormire con un sibilo inquietante in sottofondo,
delle grosse nubi nere sopra la testa, un ragazzo che fa scherzi idioti e,
lontano lontano, la cupa minaccia di Mordor.
A voler
essere davvero sinceri, ormai nessuno ci pensava più, al terribile fardello di
portare l’Unico Anello.
Frodo era
molto più angosciato dal fardello di portare in giro l’Unico Idiota.
- State
dormendo?- chiese l’Idiota, all’improvviso
-
Vanamir!- gemette Sam, svegliandosi quel tanto che bastava per vedere il grosso
alveare che il giovane si era portato dietro, probabilmente per sganciarlo
sulle loro teste, gridando “sorpresa!!”
Era proprio un Idiota
Eomer e
Theodred dormivano saporitamente.
Per
quanto saporitamente di possa dormire con un consigliere viscido che si applica
in fantasiose accuse tutto il giorno, con un zio completamente rimbambito, un
cugino salvo per miracolo, una completa rincretinita che gironzolava, sonnambula
in camicia da notte, per ogni camera possibile ed immaginabile.
Per
quanto saporitamente si possa dormire con ferite in luoghi di cui prima non si
conosceva neppure l’esistenza, con un consigliere viscido che ha provato sette
volte in tre giorni a porre rapidamente fine alla tua vita, con un padre
completamente rimbambito, e la vaga impressione che presto ci sarà la guerra.
A voler
essere davvero sinceri, ormai nessuno ci pensava più, al terribile fardello di
dover badare alle sorti della grande Edoras.
Eomer era
molto più angosciato dal fardello di dover badare alle sorti della Grande
Idiotessa.
- Eomer,
stai dormendo?- chiese l’Idiotessa, all’improvviso
-
Joiandra!- gemette il Maresciallo di Rohan, svegliandosi quel tanto che bastava
per vedere il grosso vaso di materiale infiammabile che la giovane si era
trovata in mano, appena riemersa dal sonno e che ora stava appoggiando
straordinariamente vicino ad una torcia accesa.
Era proprio un’Idiotessa.
-
VANAMIR, BUTTA VIA QUELLA ROBA!- gridò Frodo
-
JOIANDRA, BUTTA VIA QUELLA ROBA!- gridò Eomer
- Va
bene, va bene, faccio subito!- si risentì Vanamir, gettandosi alle spalle il
vespaio
- DOLOOOORE!- strillò una fastidiosa voce
sibilante – Il mio tessssstone!-
Sam si
voltò, rendendosi conto che, con un lancio particolarmente ben fatto, il
giovane di Gondor (abbiamo già chiarito la mia posizione sul chiamare Vanamir
“Uomo”, vero?) aveva colpito in pieno il malvagio ed ambiguo Gollum, la
creatura viscida che li stava seguendo ormai da parecchio tempo.
- Va
bene, va bene, faccio subito!- si risentì Joiandra, gettandosi alle spalle il
vaso di liquido infiammabile (mossa che denota mirabile ingegno, peraltro)
- Ahia!
Che male!- strillò una fastidiosa voce sibilante – La mia testa!-
Eomer si
voltò, rendendosi conto, non senza una notevole dose di soddisfazione
personale, che Joiandra aveva colpito in pieno il malvagio ed ambiguo Grima, la
creatura viscida che lo stava insultando ormai da parecchio tempo.
Fine Intermezzo: si
torna al capitolo
(Emyn Muil, accampamento orchesco,
28 febbrario 3019)
Andael si
sedette ai piedi di un grosso albero.
La
situazione si stava complicando, anche perché il capo degli orchi aveva avuto
un flash back e non riusciva a capire se l’apprendista mago che aveva
sequestrato era o non era il fedele discepolo del Capo Saruman.
Per
ovviare a tale problema, e dimostrando tutto l’ingegno di cui Iluvatar non
l’aveva dotato, l’Uruk aveva deciso di trattare Andael mezza giornata come
prigioniero, mezza giornata come caporale.
Quindi,
scoccata l’ora giusta, il giovane veniva posato gentilmente a terra, liberato
da catene/corde/sorveglianza/e quant’altro vi venga in mente, gli veniva
spolverata la tunica e tutti quanti si prodigavano in un simpatico “buon
giorno, capo!” e il comando veniva rilasciato nelle mani di Andael
Inutile
dire che la cosa lo divertiva oltremodo.
- Andiamo
a sinistra! No, a destra! Fermiamoci in quella locanda! No, spaventereste gli
ospiti!-
Quella
mattina la trovata era più sinistra del solito (poveri orchi)
- Venite tutti
qui, mettetevi a cerchio e prestatevi come cavie per il mio esperimento
magico!-
-
Fichissimo!- esclamò Pipino, scuotendo Merry dal dormiveglia – Un esperimento
magico!-
- Pipino,
dovremmo organizzare la fuga, non perdere tempo a guardare Andael che rischia
di peggiorare ulteriormente la nostra situazione!
- Ma…-
Pipino fece gli occhi da cerbiatto -… ma Merry!-
Inutile
dire che gli Hobbit erano rimasti piuttosto turbati dalle manifestazioni di
stima ed accondiscendenza degli Orchi ma, dopo qualche tempo, erano venuti a
conoscenza della Terribile Verità. Andael era un doppiogiochista e gli Orchi
erano degli emeriti idioti.
Entrambe
terribili verità per tutti tranne che per voi, miei fidi lettori, che sapevate
tutto quanto sin dal principio. Bravi lettori, quando torno vi do uno
zuccherino.
FINE
CAPITOLO TERZO
La Coda
Sì, lo so, lo so. Io e i miei stramaledetti esperimenti. Il “capitolo
allo specchio”… era un sacco di tempo
che volevo scriverne uno! Beh, spero non vi abbia stressato!
Un kiss!
Ringraziamenti
(è incredibili, siete più di quanti mi aspettassi! Grazzzzie!!)
Dragon89: E’
abbastanza metafisico, ma Andael azzecca sempre gli incantesimi quando sono
perfettamente inutili. Ora, che questo abbia avuto una piccola utilità, beh,
quello è un miracolo davvero. E sono fermamente convinta che il neurone vagante
di Aragorn si doveva esser fumato qualcosa di molto pesante, per comprendere
quell’indizio!
Luine: Beh, credo sia normale
l’antipatia nei confronti di qualcuno. A me non piacciono quasi mai i
protagonisti, ma ci sto’ lavorando… per Eomer ed Eowyn posso solo dire che
converrà loro armarsi di una straordinaria pazienza, perché la schizzatina
resterà ad Edoras ancora per un po’…
Arwins: ma grazzzie! Purtroppo
non posso quasi mai mettere tutti i pg nello stesso capitolo, anche perché ci
sono vicende più impegnative e meno impegnative e, che dire, i nostri eroi sono
davvero parecchi! Comunque sì, iniziative di Grima escluse, Theodred se la cava…
in un modo o nell’altro. Aspetta e vedrai… XD
Bluedragon9: sì,
beh, trovare qualcuno di normale è una missione quasi impossibile… (quasi?). Aragorn
è l’unico che si impegna per salvare il mondo ma, anche lui, a volte, commette
le sue idiozie… tipo decifrare il messaggio alberino! XD
Evening_Star: sì,
le baruffe son troppo divertenti! Apprezzo la fiducia e, non temere, il lieto
fine è lontano e sconclusionato, ma ogni cosa andrà al suo posto, se avrai la
pazienza di seguire i nostri eroi pellegrin… mi sento molto epica, in questa
risposta. Vabbé. Un bacio!!
KISSES A
TUTTI
CHAR--
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Capitolo 4 *** L'esilio di Eomer ***
Andael 3 - 4
CAPITOLO QUARTO
L’ESILIO DI EOMER
(ecco come andò veramente)
(Un po’ indietro, Emyn Muil, 28
febbraio 3019)
Ikar
planò con tutta l’eleganza che le permetteva la propria considerevole mole ed i
vari cespugli spinosi che crescevano lungo tutti gli Emyn Muil.
- Avete
trovato degli indizi.- dedusse, con un prolungato sospiro
- Sì.-
rispose Legolas, con l’aria di uno che non intende scendere nei particolari
- Abbiamo
scoperto che gli Orchi stanno marciando verso Isengard.- spiegò Aragorn
La Mezz’Aquila inarcò un sopracciglio,
cosa peraltro difficile per un uccello gigante
- Ma
dai?- sbottò, ironica
- E che
Andael è con loro.-
- Ma no?!
Incredibile.-
- E che
ad Isengard ci sta’ Saruman.-
Ikar alzò
gli occhi al cielo:- le vostre capacità deduttive mi turbano profondamente.
Davvero.-
Gimli
s’inalberò (nel senso che se la prese e si appoggiò ad un albero nel vano
tentativo di sembrare vagamente più alto)
- Beh,
Mezz’Aquila, almeno noi abbiamo ottenuto dei risultati.- proruppe
Aragorn
gli fece un eloquente cenno che aveva più o meno il significato di “tieni
chiusa quella bocca”, ma venne ignorato come sempre.
- No,
certo, io non ho il benché minimo risultato.- fece Ikar, con sufficienza – a
parte qualche dato tecnico tipo che gli Orchi si dirigono ad Isengard alla
velocità di 5,8 km/h,
che si fermeranno all’ora di pranzo per una breve ribellione data l’essenziale
mancanza di cibo, che hanno rapito, oltre ad Andael, anche Merry e Pipino e che
il loro stato di salute, per quanto non eccellente, è ancora buono e che ci
potrebbero esserci dei rallentamenti sulla strada per Isengard dato che uno dei
sergenti ha mangiato la mappa ed Andael ha, in un buffo tentativo di fuga,
fatto sparire tutti i cartelli indicatori. Sì, beh, a parte questo non ho
scoperto molto.-
Gimli
borbottò qualcosa che doveva suonare tipo “Maledette Aquile”, mentre Aragorn
ringraziava i Valar di avergli mandato un’esploratrice con le ali e con un
minimo di senso tattico
- Su,
coraggio.- sospirò – ripartiamo.-
(Caras Galadhon)
Haldir
prese un lungo respiro profondo, prima di ritentare nella Grande Impresa che lo
teneva occupato dalla sera prima: cercare di estrarre dagli alberi della
foresta tutte le frecce che Konstantin aveva mandato a chilometri dal
bersaglio.
- Questa
è infilata proprio bene.- sospirò – Dovrò mobilitare i fratelli, per rendere di
nuovo questa foresta un luogo civile.-
Charanna
stava comodamente seduta, guardandolo da un balcone.
- Tesoro,
sai che potresti scendere a darmi una mano?- la chiamò Haldir
- Tesoro,
sai che io adoro vederti rimediare ai danni della mia miglior amica?-
Morgoth
balzò in grembo all’Elfa, miagolando.
- Chi è
il gattino più bello della foresta?- chiese lei, baciandogli il muso.
Haldir
avrebbe potuto scommettere che la bestia lo stesse guardando, sogghignando
malignamente.
- La
felice coppietta, come sta’?- chiese poi, cercando di cambiare argomento
- Connie
e Boromir?- Charanna scosse il capo – lui non vuole saperne di stare fermo
finché non gli guarirà la spalla e lei, e questo lo sai bene, cerca di imparare
a maneggiare delle armi convenzionali, senza risultati apprezzabili. Ma lo sai
meglio di me.-
Haldir
diede uno strattone per estrarre l’ennesima freccia dall’albero – Sì, lo so.-
sbuffò.
-
Comunque sono carini, vero?-
E fu in
quel momento che la voce di Konstantin giunse a contraddire l’ultima affermazione
- Va
bene, sai!- gridava – Se tu non ne vuoi sapere, ci penso io! Basta che tu me lo
dica, però, non serve inventare cinque scuse diverse al minuto!-
- Dico
solo che se non c’è niente da dire, non c’è niente da dire, e comunque se
scrivi una lettera non arriverà mai a Minas Tirith, e se ci arriverà, ci
arriverà a guerra ultimata!-
- Questo
non è un buon motivo per rifiutarsi di scriverla!-
- Ma che
ci dovrei scrivere, me lo dici? “Papà, mi sto facendo tua moglie?”-
- Ma cosa
ti dice la testa, Boromir?! Tuo padre sarà anche una delle creature più infime
dell’universo conosciuto, però è tuo padre!-
-
Ragionamento irreprensibile.-
- Intendo
dire che sarà preoccupato per te! E con Faramir, come la mettiamo?-
-
Mettiamola che mio fratello sa benissimo che siamo in guerra e che non abbiamo
tempo per curare la corrispondenza!-
- E
allora sai che ti dico? Arrangiati! Non vuoi scrivere la lettera, non scrivere
la lettera!-
- E’
esattamente quello che farò. O che non farò. Dipende dai punti di vista.-
- Va
bene, sai! Se tu non ne vuoi sapere, ci penso io! Basta che tu me lo dica,
però, non serve inventare cinque scuse diverse al minuto!-
- Dico
solo che se non c’è niente da dire, non c’è niente da dire, e comunque se
scrivi una lettera non arriverà mai a Minas Tirith, e se ci arriverà, ci
arriverà a guerra ultimata!-
- Questo
non è un buon motivo per rifiutarsi di scriverla!-
Charanna
sollevò un sopracciglio, scettica, quando si rese conto che avevano ricominciato
dal principio e che quindi non sarebbero mai giunti ad una fine
- Stanno
ancora discutendo per la storia della lettera?- chiese, sbuffando, salvo poi
rispondersi da sola – Beh, ma se devono fare tutto questo macello, gliela
scrivo io, la lettera!-
(I soliti Emyn Muil, 28 febbraio
3019)
-
Orchetti, ascoltatemi!-
Andael si
lisciò indietro una ciocca di capelli corvini.
Capelli
che erano corvini all’inizio dell’avventura ma che, incantesimo dopo
incantesimo, avevano assunto una piuttosto vaga tinta bluastra.
- Adesso
prendetevi per mano, va bene?-
- Eh?!-
uno degli Uruk strabuzzò gli occhi, presumibilmente inquietato.
- Sì. E
se sorrideste in maniera volutamente esagerata, allora, che dire, l’incantesimo
avrebbe più probabilità di funzionare!-
Non
sottolineò il fatto che a) non ricordava la formula b) l’esperimento magico non
avrebbe funzionato comunque e, in ogni caso c) anche se avesse funzionato,
sarebbe stato perfettamente inutile.
(Contemporaneamente, ad Edoras…)
- Non
posso sopravvivere alla tua nuova ragazza, Theo!-
Thèodred
trattenne a stento una risata, quando il cugino irruppe nella sua stanza, con
quella frase tutt’altro che entusiasta.
E non si
trattenne perché quando rideva gli faceva ancora male il petto, né perché la
situazione sembrava più grave del previsto, né per la presenza inquietante di
Vermilinguo, nascosto in maniera non troppo ingegnosa dietro ad un vaso di
fiori. Poveri fiori.
Lo fece
per quella vena che pulsava sulla tempia di Eomer, e che sembrava
pericolosamente vicina all’annichilazione con violenza.
- Non è
la mia ragazza, Eomer.- sospirò il giovane, fingendo il più completo
disinteresse
- Come
vuoi tu, Theo. Purché io possa strangolarla qui ed ora.-
- Non sei
molto gentile.- cinguettò Joiandra, apparendo (inopportunamente) da dentro un
armadio – Però in fondo è giusto così. E’ colpa del sole.-
I due
cugini (e Vermilinguo) rimasero per un attimo molto perplessi. Poi Thèodred nascose una risata dietro la mano
- Joi,
che ci facevi dentro l’armadio?-
- Cercavo
il mio cavallo.- rispose lei, come se fosse ovvio
- Cercava
il suo cavallo.- la vena sulla tempia di Eomer s’ingigantiva progressivamente –
Quante volte ancora dovremo spiegarti che la stalla è quel grosso edificio di
legno appena usciti sulla destra e che questo non è altro che un semplice
armadio, usato per tenerci dentro i vestiti e non per nascondervi i grossi
cavalli perplessi!- proruppe
- Beh,
vedo che finalmente l’hai capito.- replicò Joiandra, soave.
- Me ne
vado!- esclamò il Maresciallo di Rohan, ormai sull’orlo di una crisi isterica
- Cugino,
dove intenderesti andare?- domandò Thèodred.
- Vado in
esilio volontario, altrimenti finirò per ammazzarla!-
Il figlio
di Thèoden sollevò un sopracciglio, perplesso
- Sei
diventato matto, per caso? O è un attacco di follia transitoria?-
Ma ormai
suo cugino non l’ascoltava più. Si diresse a passo di battaglia verso il discutibile
nascondiglio di Vermilinguo e, afferrato il viscido consigliere per il bavero
della veste (veste che aveva bisogno di un paio di lavaggi d’urgenza, peraltro…),
lo minacciò con queste parole:
- Tu, esiliami!-
Ora,
tutti noi sappiamo che Vermilinguo comunque non è un campionario d’intelligenza,
ma possiamo fare uno sforzo empatico e cercare di comprendere che la situazione
gli si presentava quantomeno singolare.
- Come?-
- Vai dal
Vecchio e fargli firmare un qualche editto che m’impone di allontanarmi da
Edoras.-
- Una
sola informazione.- s’intromise Thèodred, che preoccuparsi, non si preoccupava.
Da che mondo era mondo, suo cugino sapeva sempre cosa stava facendo. – Il Vecchio
sarebbe il Rincoglionit… cioè, mio padre?-
- Sì,
beh, altri che dormono in piedi come lui ancora non li ho visti.- commentò
Spiritylla, con una prontezza di spirito che raramente i Valar le concedevano
E fu così
che, per non uccidere la Demente
per eccellenza, che comunque aveva salvato la vita a suo cugino, Eomer, figlio
di Eomund, Terzo Maresciallo del Mark, preferì prendere la via dell’esilio. Riunì
una combriccola di compagni d’armi e di sfaccendati che non avevano altro da
fare, e si allontanò da Edoras nel cuore della notte e nel silenzio più
completo.
Come?
Perché di notte e nel silenzio più completo?
Ma per
non farsi sentire da Eowyn, naturalmente!
Capace
che poi voleva venire pure lei!
La Coda
E’ una
versione dell’esilio di Eomer che ancora non conoscevate, vero?
Beh, mi
dispiace avergli fatto fare la figura dell’isterico, tuttavia capirà che era
per mere esigenze di copione. E perché l’idea mi diverte… cercherò in ogni modo
di ridargli la sua dignità, più avanti. Almeno un pochino.
Ringraziamenti
(Ma siete proprio in tantiiiiii,
per i miei standard…!! Grazie mille!)
Arwins: credo che la parte crudele di te
stia esultando. Povero Eomer, la crisi nervosa l’ha avuta per davvero, alla
fine! Per rispondere alle tue domande: CERTO che Ikar comparirà! Anche se, come
non mi stancherò mai di ripetere, i personaggi sono tanti e le vicende
piuttosto incasinate! La pennuta, comunque, avrà sempre un suo posto speciale…
Per Rùmil e Orophin non avevo ancora calcolato nulla, ma, se me lo chiede il
mio amato pubblico, una parte gliela trovo sicuramente! Piacciono parecchio
anche a me. Un bacio e grazie per la recensione!
Luine: e neppure in questo capitolo
scoprirai l’esperimento magico dell’apprendista scemo per eccellenza… coraggio,
manca poco all’esplo… ehm, alla sperimentazione.
Evening_Star: come poteva mancare l’amico
Vermilinguo! Con lui ho un rapporto di amore/odio, come testimoniano le mie fic
“serie” (brrrr…), ma è sempre divertente, fargli fare la figura del cretino! Comunque,
nella top ten degli Insopportabile, Denethor continua a batterlo. Il Mostro di
Fango proprio non lo posso soffrire!
Dragon89: Mettiamola così, se Vanamir è
inevitabilmente l’Idiota per eccellenza, Joiandra è più la Svampita per eccellenza. Tuttavia,
s’impegnano per far impazzire i loro amici… Non temere, se siamo riusciti a far
ridere pure Sauron, il crollo di Barad Dur non sarà impresa troppo colossale!
un
bacione a tutti!!
CHAR--
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Capitolo 5 *** Ma che titolo del cazz... ***
Andael 3 - 6
CAPITOLO QUINTO
- Archill le bast’ fe-rrrerre!!
Brrrrhuaj!-
(MA CHE TITOLO DEL CAZZ…)
- E di
questo che ne facciamo?- fece Vanamir, osservando perplesso la creatura
grigiastra che aveva tramortito, con il fortunato lancio di un alveare.
- E’
Gollum!- esclamò Frodo
- Ma non
mi dire! Un Gollum!-
- No, non
UN Gollum. E’ Gollum e basta.-
Sam
appoggiò una mano sulla spalla di Vanamir:- Gollum è il suo nome.-
- Ma no,
lui si chiama Frodo!-
- No, la
cosa grigia si chiama Gollum.-
Il
giovane di Gondor si grattò la testa:- Aahh… chiaro.-
La
menzogna era palese, ma, bontà sua, Sam fece finta di crederci.
Sospirando,
estrasse la corda elfica (di cui in realtà era rimasto solo un cordino, perché
l’Hobbit aveva usato il resto per fare dei braccialetti, durante i tempi morti
della giornata.) e la usò per legare Gollum.
- Or
dunque seguici, perversa creatura dal nome misterioso!- declamò Vanamir.
Il coso
grigio gridò, o, per dire la verità, stridette.
Anche perché il giovane di Gondor insisteva nel volergli mettere uno dei
braccialettini di Sam. E magari un collarino.
- Mamma e
papà non mi hanno mai preso un cane.- spiegò, davanti agli sguardi perplessi
dei due Hobbit – Io l’ho sempre chiesto, ma dicevanp che un animale in casa era
già sufficiente… e non ho mai capito a chi si riferissero…-
Gollum
sollevò lo sguardo, perplesso. Si preannunciava una lunga e faticosa avventura,
verso la riconquista del tesssssoro.
- Tu ci
condurrai a Mordor.- determinò Frodo
- Uno con
quella faccia non mi sembra un esperto in geografia.- borbottò Vanamir, che
aveva finalmente chiuso un braccialetto attorno al collo di Gollum e che ora
insisteva per scrivergli il nome in fronte con un gessetto. “Così”, diceva “non
continuerò a confonderlo con la vegetazione.”
- Lui ci
è già stato.- mormorò Frodo, cospiratore
- Perché
sussurri così, Frodo?- ribatté Vanamir
- Non
vorrei che Sauron ci udisse discutere del nostro piano.-
Non
sapeva che Sauron aveva ormai smesso da parecchio tempo di tenerli sott’occhio,
considerandoli quindi una minaccia. Anzi. Aveva congedato le spie, spento le
cimici, aveva dato fuoco al monitor nella sua sala comandi e si era accomodato
sul suo divano preferito per guardare i suoi alleati disputarsi la Coppa Mordor a palla goblin.
Che è
tipo calcio, solo con un goblin al posto della palla e due mannari in porta.
Ma
lasciamo gli Hobbit alle loro Grandi Domande e Sauron al suo Grande Torneo, e
concentriamoci di nuovo su quella piccola sventurata compagnia di Orchetti che
sta’ per essere travolta dalla più terribile delle maledizioni.
- Il mio
incanto è pronto!- declamò Andael.
Alcuni
Uruk si risvegliarono di soprassalto: si erano addormentati ad aspettare. Cosa
più che legittima, dato che ad un certo punto l’aspirante stregone si era
impegnato nella decodificazione di un vecchia pergamena e non c’era stato verso
di smuoverlo.
Dopo tre
quarti d’ora, Andael si era illuminato.
Aveva
alzato in aria il documento, trionfante, ed aveva declamato:- Eureka! Ho
trovato! Questa non è la pergamena con le istruzioni per l’esperimento magico!
E’ lo scontrino dell’autogrill!!-
Restituito
lo scontrino ad un allucinato Orchetto, Andael si era di nuovo immerso in
profonde meditazioni ma stavolta non fece aspettare il suo pubblico.
Sollevò
le braccia al cielo e tuonò
- Archill le bast’ fe-rrrerre!!
Brrrrhuaj!-
- Merry,
Merry, guarda che ficata!- esclamò Pipino, svegliando il suo compagno di
disavventure. L’altro Hobbit sbadigliò, poi, scocciato, si voltò dall’altra
parte e riprese a dormire. – Merry, come puoi restare insensibile! E’ una
magia!-
- Sì, certo
Pipino…- brontolò Merry – sono certo che è una cosa eccezionale.-
E fu
allora che tutti gli Orchi scomparvero.
… e
riapparvero a mezz’aria, volteggiando come graziose ballerine (lavorate
d’immaginazione, lettori pigri!). Volteggiarono per qualche secondo, poi la
forza di gravità si ricordò di esistere e li fece crollare sul pavimento. Sul
pavimento di Isengard. Sul pavimento della camera da letto di Saruman. E, in
parte, sopra a Saruman.
Andael si
materializzò qualche istante dopo, passeggiando sugli Orchi storditi dalla
botta.
-
ANDAEL!- tuonò Saruman, senza la freddezza glaciale che tante volte l’aveva
contraddistinto
- Salve,
maestro!- salutò l’apprendista, con un sorriso a trentadue denti.
Lo
stregone spostò con poca grazia un Uruk privo di sensi e si piazzò di fronte ad
Andael.
La
situazione aveva un che di paradossale, bisogna ammetterlo.
Non solo
la stanza era piena di Orchetti contusi e un po’ lagnanti, ma Andael aveva
un’espressione innocente e trasognata e Saruman era in camicia da notte.
E ringraziamo
che è inverno, altrimenti ce lo trovavamo davanti in mutande!
Sauron,
che tutto vedeva attraverso il Palanthir rischiò un altro infarto.
All’inizio
aveva creduto che procreare fosse una pessima idea. Molto pessima.
Ma in
fondo la situazione lo stava divertendo parecchio. E il suo amato figliolo era
davvero esilarante, nelle sue continue gaffe ed idiozie aveva una grazia
particolare. Ogni stupidaggine che combinava, sembrava avere un senso, ed
essere capitata secondo logica.
(Intanto, a Caras Galadhon)
- Allora,
fidanzato, futuro cognato 1, futuro cognato 2, fratello che di sicuro deve fare
qualcosa di importante ma che non lascerò uscire da qui finché non mi avrà
ascoltato… signori, vi ho convocati qui perché ho scritto la famosa lettera per
il sovrintendente Denethor. La mia domanda è: è abbastanza verosimile? Sembra
che l’abbiamo scritta Connie e Boromir?-
Charanna
si era seduta sulla sua sedia a dondolo.
Poteva
sembrare un’immagine rilassante. Una bell’Elfa in lungo abito bianco con una
pergamena in mano e su una sedia a dondolo. Ma non lo era.
Haldir
sapeva che, quando la sua donna si metteva in quella posizione, stava per
cominciare un lungo monologo o, peggio ancora, una discussione infinita, che
non avrebbe avuto termine mai, qualunque cosa lui dicesse. Se le dava ragione,
veniva accusato di accondiscendenza, se le dava torto, lei si metteva a
strillare. Se stava zitto, Charanna recitava anche le sue battute. Non c’erano
speranze.
Quel
giorno, la situazione doveva essere disperata.
Infatti,
Charanna non aveva convocato solo lui, ma anche Rùmil e Orophin. E persino
Celeborn, che di sicuro aveva altro da fare, ma che sopportava stoicamente la
sorella minore.
- Allora,
vi leggo la mia lettera.-
Charanna
diede un colpetto di tosse, prima di leggere il frutto delle sue fatiche
“Vecchio padre. Siamo vivi e
vegeti. Inoltre ho trovato una brava ragazza con cui passare tutta la mia vita.
Non temere, abbiamo fatto sesso solo dopo le nozze. Le sue nozze, naturalmente.
Che erano anche le tue. Sì, mi faccio Konstantin. Che vuole il divorzio. Ciao
vecchio, se ho dei parenti saluti anche a loro. Tuo figlio. P.S. – sono
stupido”
-
Allora?- chiese Charanna, con un sorriso soddisfatto – che ne pensate?-
Haldir
sospirò. Stava per iniziare il solito giro di opinioni ambigue, che la sua
amata avrebbe interpretato nella maniera che più aggradava il suo mastodontico
ego
- Sei
stata molto diretta.- proclamò Orophin, solenne
- E molto
chiara.- annuì Rùmil
- Non è
proprio verosimile, ma meglio questo che niente!- riprese Orophin
Haldir e
Celeborn si scambiarono uno sguardo dubbioso.
Stavano
cercando di decidere a chi toccasse l’infame compito di contraddire Charanna.
Improvvisamente,
fu Rùmil a parlare:- Chara, dai, ammettiamolo. E’ la lettera più brutta che tu
abbia mai scritto, escluso il biglietto d’auguri per il matrimonio di Celeborn
e Galadriel – si voltò, verso il signore di Lothlòrien
- Vero.-
confermò quello – Ma ho molto apprezzato che tu abbia messo dei graziosi
asterischi al posto del nome di mia moglie. Ho temuto t’improvvisassi
triviale.-
-
Comunque – riprese il fratello più giovane – Per quanto Boromir detesti suo
padre, non credo che lo apostroferebbe come “il vecchio”. E sono quasi sicuro
che la nostra amata coppia preferirebbe che ancora non si sapesse del suo
essere un’amata coppia. “mi faccio Konstantin” suona molto volgare.-
- E il
divorzio non esiste ancora.- puntualizzò Orophin
- Ma
dovete proprio spaccare il capello in quindici?- protestò la giovane, piccata
Poi
appallottolò la lettera e la gettò a terra, dove Morgoth la prese in bocca ed
iniziò a disintegrarla. Gatto furioso.
FINE
CAPITOLO QUINTO
La Coda
Sono
scomparsa. Di nuovo.
Lo so,
avevo promesso di darci un taglio.
Ma sono
pessima, per queste cose.
Perdonatemi,
ok?
Stavolta
il colpevole è una connessione pazzerella e nevrotica e 16 autori latini da
studiare per una sola verifica. Dannazione. Sono cose che fanno passare la
voglia di scrivere!
Ringraziamenti
Dragon89: spero che lo schermo del tuo
computer non si sia trasformato in zuppa, ora che non solo ho svelato
l’incantesimo di Andael, ma l’ho anche usato come titolo del capitolo! In
secondo luogo, povero trio (Aragorn, Legolas e Gimli)… ma il delirio è il
prezzo da pagare per questa fic!
Johnny Nicotine: e io che temevo che l’esilio di
Eomer scritto così venisse fuori una cosa banale… grazie! Per Vanamir, devo
ammettere che la sua presenza mi ha fatto prendere la decisione di seguire le
vicende di Frodo e Sam… prima pensavo di trascurarli, ma adesso con l’omino tutto diventa più divertente!!
Evening_star: ottimo, le recensioni a
sezione... XD… per Joiandra e l’esilio di Eomer, tiro un sospiro di sollievo:
avevo paura che fosse un’idea banale. Non abbastanza stupida! Connie e Boromir,
non so, per ora non fanno quasi niente di niente, ma è divertente farli
sclerare. E’ ammmmmore… Se la mia fan n1, grazie tante per il tuo costante
appoggio! Baci
Nini Superga: Allora, Joiandra è completamente
avulsa dalla realtà, oramai l’avevamo capito. Per questo il cavallo deve stare
nell’armadio. E, conoscendo Typho, un giorno potrebbe entrarci per davvero.
Bestia strana. Ikar ha le palle cubiche, eppure sono felice che riesca ad
essere ancora un personaggio divertente. Temevo di creare l’ennesima
superdonna, una delle cose che odio di più al mondo! La parte di Rùmil e
Orophin l’ho messa giusto per te! Li adoro anch’io, quindi non sarà difficile
trovare una particina per loro!! Grazie per la recensione! Per le domande: 1)
Konstantin che usa arco e frecce… mmh, improbabile, ma abbiamo visto che, a volte,
riesce a combinare qualcosa di buono. Ma solo quando le circostanze sono
disperate! 2-3) Gollum ci sarà parecchio da adesso fino alla fine. Denethor
pure. Specie adesso che comincia a dar di matto. Inoltre, probabilmente avrà
qualche ruolo. E non ho ancora deciso se farlo morire o se rinchiuderlo in una
casa di cura. Sono contraria alla morte, ma sono pure contraria a Denethor…
beh, ci penserò allora.
Luine:… maledetti “sta’”! Oh, mai una
volta che io azzecchi accenti e apostrofi. Da bambina ero molto più bravina,
perché ci pensavo! Ora vado per automatismo! Peraltro, Ikar ci vuole, qualcuno
che abbia un barlume di coerenza… (gli eroi non lo sanno, ma io le ho già
raccontato come finisce la storia…!). Sì, a volte subisco un rallentamento con
gli aggiornamenti, perché il capitolo non mi soddisfa o, più spesso, per un
drastico calo di ispirazione. Comunque, sono felice che il terzo capitolo sia
all’altezza dei suoi precedenti! Grazie e un bacio
ALLA PROSSIMA!
CHAR--
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