Non ti perderò

di Carly
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 Fine ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Il giovane biondo non riusciva a credere a ciò che gli era stato appena detto

Il giovane biondo non riusciva a credere a ciò che gli era stato appena detto.

 

Doveva abbandonare Hogwarts? Lui? Un purosangue...un Malfoy?

E per cosa poi?

Per aver insultato una volta di troppo quel marmocchio di Potter?

Oh, per favore!

 

Silente era stato chiaro, però.

-Non può stare più qui, Sig. Malfoy.-

 

A Draco veniva da piangere. Cosa avrebbe potuto fare adesso? Suo padre non poteva certo aiutarlo...era ad Azkaban, e sua madre cosa avrebbe detto una volta saputolo?

 

In quel momento, rientrò nella stanza il preside Silente.

-Sig. Malfoy, ho mandato a chiamare anche il responsabile della sua casa, il professor Piton. Voglio che ci sia anche lui.-

Draco abbassò il capo ed attese la sua ora.

 

Nel corridoio situato proprio davanti alla stanza di Silente, un ragazzo moro stava correndo all'impazzata.

Gli occhi verdi dietro le lenti spesse erano lucidi un po' per la fatica, un po' per le cose appena successe.

Si fermò di fronte alla scala che portava all'ufficio di Silente e si piegò su se stesso riprendendo fiato.

 

No. Non voleva che Draco fosse espulso. Non poteva permetterlo.

Non capiva nemmeno perchè si stesse curando di lui, visto che dal primo anno l'aveva sempre odiato e trattato come una pezza da piedi, ma nel momento in cui Silente l'aveva pregato di lasciare la scuola si era sentito morire.

Improvvisamente il cuore gli era finito in gola e poi si era sfracellato al suolo.

 

Doveva fare qualcosa, doveva combattere per non perderlo perchè...perchè lo amava.

 

La certezza di questa considerazione lo colpì prepotentemente, al punto che non si accorse di Piton alle sue spalle.

-Potter, posso sapere cosa ci fa qui?-

-Devo... Devo vedere Silente.-

-Il preside Silente, semmai. Vedo che la sua maleducazione non è un male curabile. Ad ogni modo il preside è impegnato ora, Potter.-

-Devo vederlo!- urlò Harry.

 

Piton fu sorpreso da questa reazione. Potter era un maleducato, ma non tirava mai così tanto la corda.

-Cosa vuole dal preside, Potter?- chiese allora un po' incuriosito dal comportamento del Grifondoro.

-Voglio...ecco...voglio dirgli che non è colpa di Malfoy. Quello che è successo non è colpa sua, non deve essere espulso,- disse Harry arrossendo.

 

Piton allargò gli occhi sempre più stupito.

-A cosa dobbiamo questo suo interessamento, Potter?-

A quella domanda Harry arrossì ancora di più, ma non rispose.

 

Pregò che per quella volta Piton fosse suo alleato e così fu, fortunatamente.

 

-D'accordo. Mi segua.-

 

Insieme, insegnante e allievo, entrarono nell'ufficio del preside.

Harry rimase un po' male nel notare quanto il suo arrivo avesse fatto cambiare l'espressione di Draco in qualcosa di estremamente schifato.

Harry evitò il suo sguardo andando verso il preside.

 

Non gli importava se Draco lo odiava e se lo trattava sempre male. Lui gli avrebbe voluto bene comunque. Non sapeva per quanto avrebbe sopportato il suo odio, ma intanto doveva salvarlo e tenerlo a scuola con lui. Lo voleva vicino.

 

-Signor preside,- cominciò, -non è colpa di Malfoy, davvero. Sono stato io a provocarlo.-

Harry buttò un'occhiata a Draco e lo vide inarcare le sopracciglia in segno di stupore.

-Se lui è colpevole tanto da essere espulso, allora devo essere espulso anch'io...- mormorò senza nemmeno rifletterci.

 

E se ora il preside l'avesse cacciato veramente? E se ora si fosse trovato in mezzo alla strada con la bacchetta spezzata senza sapere dove andare? 

Beh, pazienza, non poteva lasciare Draco da solo. L'avrebbe seguito e sarebbe stato al suo fianco.

 

-Mi stai invitando ad espellerti, Harry?- gli chiese Silente.

-Io...voglio solo dire la verità,- rispose Harry sinceramente, -se deve andarsene lui, allora devo andarmene anch'io.- Il cuore gli martellava nel petto dolorosamente, nemmeno la cicatrice gli aveva mai fatto così male.

 

-D'accordo. Ho sentito abbastanza. Vi lascio andare, ma non voglio più vedervi litigare per nessun motivo visto che, quando si arriva alla resa dei conti, l'uno parte alla difesa dell'altro. Signor Malfoy è libero di tornare alla sua casa,- concluse l'anziano preside facendo cenno ai due ragazzi di uscire dalla stanza. Piton li seguì con lo sguardo e non appena furono fuori si voltò verso il preside facendo un mezzo sorrisetto.

 

Fuori, Harry decise di dileguarsi subito dalla parte opposta a quella di Draco.

-Ehi!- si sentì chiamare.

Si voltò di scatto e si ritrovò i due occhi grigi del biondo a fissarlo intensamente.

-Perchè?- gli chiese Draco.

Harry fece spallucce.

-Non eri tenuto a farlo,- continuò Draco.

Harry deglutì e spostò lo sguardo sul pavimento. Gli veniva quasi da piangere. Non si aspettava certo di essere ringraziato, ma almeno un minimo di riconoscenza.

-Senti...l'ho fatto e basta, non c'è un perchè, ok?- gli rispose e fece per andarsene.

Una stretta ferma al braccio però lo bloccò. Draco lo tirò facendolo voltare verso di sè e un attimo dopo le loro labbra si incontrarono per quello che fu, per Harry, il primo vero bacio della sua vita. E lo stava dando alla persona che amava...

 

Quando il biondo allontanò le labbra dalle sue Harry rimase imbambolato per qualche secondo che bastò a Draco per scappare correndo giù per il corridoio.  

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Capitolo 2
*** capitolo 2 Fine ***


Nei giorni successivi Harry non riuscì a spiegarsi il fatto del perchè Draco avesse fatto una cosa del genere e poi si fosse d

Nei giorni successivi Harry non riuscì a spiegarsi perchè Draco avesse fatto una cosa del genere e poi si fosse dileguato.

 

Harry si sentiva a pezzi. Prima la realizzazione del suo sogno, poi la delusione.

 

Probabilmente Draco aveva solo voluto prendersi gioco di lui e adesso stava ridendo coi suoi amichetti Serpeverde.

-Quant'è stupido Potter! Prima mi ha salvato la pelle e poi si è lasciato baciare come una ragazzina! É innamorato cotto!-

Probabilmente era questo che diceva Draco coi suoi compagni.

 

Harry trascorse tre giorni terribili e ogni volta che il suo sguardo incrociava quello di Malfoy si sentiva diviso tra vergogna e amore disperato.

 

Alla fine anche gli amici di Harry si accorsero del suo stato e un pomeriggio, dopo pranzo, Hermione e Ron gli si avvicinarono per parlargli.

 

-É da un po' che sei strano, Harry,- cominciò la ragazza. -Sembri...triste,- aggiunse.

Harry annuì debolmente non riuscendo a mentire. Dire ai suoi due amici che era innamorato di un uomo...e poi di Malfoy! Ron l'avrebbe ucciso.

Però non riusciva a nascondersi, stava troppo male.

 

-Ho... É solo... É un brutto periodo,- disse Harry tentennando. -Passerà.-

-Harry, se hai bisogno di qualcuno con cui parlare noi ci saremo sempre, davvero,- aggiunse Ron sorridendogli.

-Grazie, so di poter contare su di voi. Vi prometto che appena potrò vi racconterò tutto,- si affrettò a dire Harry. Non aveva voglia di parlare ora, ma non voleva che gli amici pensassero che avesse dei segreti con loro.

-Ok, Harry. Cerca di stare su, però, ti rivogliamo come prima,- disse Ron alzandosi.

Hermione fece per seguirlo, ma si voltò verso Harry prima di andarsene.

-Diglielo, Harry,- disse sorridendogli dolcemente. -Di' a Malfoy quello che provi.-

 

Così dicendo la ragazza se ne andò e lasciò Harry di stucco.

Il ragazzo moro si chiese come avesse fatto la sua amica a capire tutto senza che lui dicesse niente, ma poi lo illuminò una certezza.

Hermione era sì molto intuitiva, ma il motivo per il quale aveva capito tutto era, senza ombra di dubbio, perchè i suoi sentimenti erano limpidi e veri tanto che non si poteva ignorarli.

Avrebbe dovuto trovare Draco e capire.

Se l'avesse deriso pazienza, ormai non aveva nulla da perdere.

 

-Draco,- lo chiamò Harry non appena l'ebbe raggiunto sulla riva del lago.

L'aveva avvistato da lontano qualche minuto prima e si era chiesto cosa ci facesse Draco lì tutto solo.

Il ragazzo biondo si voltò e si alzò di scatto dal masso sul quale stava seduto.

-Potter...- mormorò.

Sembrava imbarazzato.

 

-Draco, io... Vorrei parlarti,- gli accennò Harry.

-Sì d'accordo. Anche se tanto so cosa vuoi dirmi...- rispose Draco.

Harry scosse la testa non capendo. Perchè Draco gli stava parlando così?

E poi non l'aveva ancora insultato...allora forse c'era una flebile speranza...

 

-Perchè... Perchè mi hai baciato?- chiese Harry in un sussurro temendo la risposta, ma nello stesso tempo gioendo per la vicinanza dell'amato.

-Per...ringraziarti...- buttò lì Draco senza pensarci.

Harry si sentì sprofondare. Tutto lì? Un ringraziamento?

-Oh, non dovevi disturbarti,- disse Harry con voce dura, cercando tuttavia di mantenere la calma. -Potevi limitarti ad usare le parole.-

-No, non sarebbero bastate,- sussurrò Draco.

 

-Cosa?- Harry non era sicuro di aver capito bene, non era certo e non voleva illudersi ancora.

 

-Harry, credimi, le parole non sarebbero bastate,- ripetè Draco.

 

Harry si sentì sciogliere. L'aveva chiamato per nome.

-Non mi avevi mai chiamato per nome prima...- constatò Harry ad alta voce. Guardò Malfoy negli occhi ma questi distolse lo sguardo.

-Perchè sono un idiota,- bisbigliò Draco tristemente.

 

Harry gli si avvicinò. Gli sembrava avvilito e ciò gli fece tanto male al cuore.

 

-Draco...-

 

-Perdonami, Harry. Perdonami, ti prego,- cominciò Draco chiudendo gli occhi ed incrociando le braccia sul petto come per proteggersi.

-So che non potrai mai scordare tutto quello che ti ho fatto, ma proverò a rimediare, vedrai. Quando...quando ti sei rifiutato di stringermi la mano, sull'Hogwarts Express, al primo anno, ti ho odiato. Perchè ti volevo come amico, invece tu avevi scelto un altro. Mi sono sentito da schifo e mi sono convinto, per tutto il resto del tempo, che tu fossi una persona da combattere e da schernire perchè se non mi volevi non ti meritavi la mia amicizia. Ma non ha mai funzionato. Non hai idea di quante volte abbia agito contro di te solo per ottenere una tua reazione, quante volte ti abbia quasi indotto allo scontro solo per parlarti. Anche quando ti ho fatto quell'incantesimo, quello che faceva crescere i denti davanti, in realtà non avevo mai avuto intenzione di colpirti...e mi è spiaciuto anche far del male alla Granger...solo perchè, se è amica tua allora devo dedurre che sia una persona speciale...- Draco parlava senza riuscire a fermarsi. Ormai doveva dire tutto o sarebbe impazzito. Di fronte a lui, il ragazzo con la cicatrice, lo guardava esterrefatto.

 

-Draco, cosa...? Cosa stai cercando di dire?- chiese titubante.

 

-Non ti ho baciato per deriderti...e a dir la verità nemmeno per ringraziarti. É che...quando hai detto quelle cose al preside ho pensato... Che idiota...- continuò Draco scuotendo la testa.

 

-Hai pensato...?- chiese ancora Harry col cuore in gola facendo un passo verso il biondo.

 

-Che tu potessi...provare qualcosa per me. Anche la tua amicizia, semplicemente, mi basterebbe. Non mi merito niente, ma ti chiedo lo stesso la tua amicizia,- concluse Draco.

 

-Io non ti sarò mai amico Draco,- mormorò Harry deciso.

 

Lo sguardo di Draco si rattristò ancora di più, di colpo, e i suoi occhi s'inumidirono come sull'orlo delle lacrime.

-Io ti amo troppo per essere tuo amico, Draco,- disse alla fine Harry trasformando la tristezza del compagno in pura e semplice gioia.

 

Harry gli buttò le braccia al collo e lo strinse forte. Draco gli mormorò all'orecchio che lo amava da sempre e poi lo baciò con passione infinita suggellando le parole appena pronunciate.

 

Harry non poteva più aspettare. Era sicuro del suo amore e adesso lo era anche di quello di Draco. Lo prese per mano e lo portò in un posto che ormai conosceva bene e aveva visitato più di una volta.

 

-Questo è l'interno della Stamberga Urlante,- disse Harry a Draco quando furono arrivati. -É il posto dove mio padre e i suoi amici si ritrovavano quando frequentavano Hogwarts,- continuò.

Draco si guardò intorno estasiato, poi abbracciò stretto il compagno. -Grazie perchè condividi un posto così importante con me,- mormorò commosso.

 

Harry lo baciò teneramente e fece vagare le mani sulla sua schiena facendogli sentire la sua presenza.

Ben presto gli animi si scaldarono e i due ragazzi si ritrovarono sul letto della stanza a baciarsi ed accarezzarsi febbrilmente desiderando più contatto fra loro e più intimità.

Si spogliarono e lentamente Draco accarezzò il compagno in ogni parte del corpo rilassandolo e preparandolo alla loro unione.

 

Fu un momento meraviglioso che catapultò Harry in un mondo più magico di quello in cui già viveva. Draco fu dolcissimo e non ci fu più alcun dubbio sull'amore che li univa.

 

Qualche ora più tardi, Draco si svegliò riprendendo coscienza di se stesso lentamente.

Accanto a lui, ancora addormentato, c’era la cosa più bella che avesse mai visto in tutta la sua vita.

Harry era lì, accucciato tra le sue braccia, tenero ed indifeso come un cucciolo.

Draco avvicinò una mano al suo viso e gli accarezzò i capelli neri morbidi e profumati. 

Lo guardò per un po' ancora non credendo a quello che era appena successo.

-Ehi…piccolo…?- lo chiamò dolcemente.

Gli picchiettò con le dita il nasino perfetto e lo osservò fare un po’ di smorfie prima di aprire gli occhioni verdi e fissarli nei suoi.

 

-Buongiorno amore mio,- lo salutò Draco abbassandosi sul suo viso per baciargli le labbra.

-Ciao,- sussurrò Harry.

-Dormito bene?- chiese il biondo prendendogli una mano e portandosela alla bocca per baciarla.

-M-mh,- annuì Harry, -ero tra le tue braccia.-

-Ti amo,- mormorò Draco stringendolo ancora, -mi sei mancato mentre dormivi. Vorrei non doverti mai lasciare, nemmeno per dormire.-

-Ma se eri nei miei sogni! Io non ero nei tuoi? Non mi hai visto? Noi siamo sempre insieme anche quando dormiamo…- rispose Harry con un sorriso che Draco trovò meraviglioso.  Harry era davvero la creatura più bella che la natura avesse potuto concepire.

-Ti preferisco in carne ed ossa,- lo informò Draco.

Poi il suo sguardo si fece più serio.

-Harry starò per sempre al tuo fianco, te lo prometto. Niente potrà mai separarci,- dichiarò con fermezza.

Harry gli sorrise accarezzandogli una guancia. -Ho paura per quello che succederà. Scoppierà la guerra, sai? Conosci Voldemort...non è finita,- mormorò sentendo di doverlo dire anche se non voleva rovinare l'atmosfera.

Draco si abbassò per baciarlo sulle labbra. Ad un millimetro dal suo viso disse poi…

-Combatteremo fianco a fianco, io e te, e sconfiggeremo qualsiasi cosa. Non ti perderò mai, soprattutto adesso che finalmente ti ho trovato.-

 

Fine

 

  

 

 

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