The song of Innocence

di Dream_of
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo Capitolo. ***
Capitolo 2: *** Secondo Capitolo. ***
Capitolo 3: *** Terzo Capitolo. ***



Capitolo 1
*** Primo Capitolo. ***


The Song of innocence.


Primo Capitolo



“Per quale motivo devi essere TU?”
“Perchè io sono più grande, Aika.”
La bambina lo guardò acidamente.
Prima o poi avrebbe avuto la sua rivincita.


Alla Capsule Corporation era una mattinata vivace. Lo era ogni mattina, da quando la scuola era ricominciata. Il giovane Trunks amava la scuola, ma ciò che più amava era la tranquillità; una tranquillità che per mesi era stata persa con l' arrivo di MajinBu, il ritorno di Son Goku e tutto il trambusto creatosi nei mesi successivi. Ora invece le cose giravano nuovamente per il verso giusto. Di mattina a scuola (anche se contro il “volere di papà” per il quale era ovviamente tempo perso.), il pomeriggio gli allenamenti e la sera a dormire. Una routine non così interessante che però faceva esaltare il giovane Brief. Il ragazzino aveva quasi 9 anni, i capelli lilla che si stavano allungando, sfiorando quasi le spalle. Si era alzato negli ultimi mesi, ora arrivava quasi al mento del papà, temendo sempre più il giorno in cui l' avrebbe superato.
“Trunks, tesoro svegliati!”
La voce di Bulma fece capolino da dietro la porta. Era già suonata la sveglia e come ogni mattina il ragazzo era ancora sotto le coperte. Certo, amava la scuola.. ma come ogni buon sayan apprezzava molto dormire. “Si mamma..” borbottò con la voce impastata di sonno. Quell' anno la scuola era anche più interessante, dato che Chichi aveva deciso di mandare Goten a scuola, senza farlo studiare da autodidatta. Trunks non aveva capito il motivo di tale scelta, né aveva compreso la battuta della madre 'Così avranno più tempo per loro', battuta seguita da uno sciocco risolino. Ma non lo toccava particolarmente, dal momento che avere Goten nella stessa classe era magnifico.
“Trunks! Dai!”
Il giovane si mise seduto sul letto a baldacchino infilando i piedi nelle pantofole, evitanto il contatto diretto con il freddo pavimento. Non capiva come mai lì alla Capsule Corporation non si poteva installare un pavimento in legno, come quello di casa Son. Era così caldo!!
Tra uno sbadiglio e l' altro uscì dalla stanza, dirigendosi verso la cucina. Lì una Bulma già vestita e truccata lo attendeva.
“Giorno mà”
“Hey piccolo!”
Bulma osservò il figlio con un sorrisetto. Stava diventando proprio un bel ragazzo, come d' altronde già sapeva. Quale madre se non lei aveva avuto il privilegio di parlare con la versione adulta del proprio 'piccolo'? Trunks, con la bocca piena di cereali alzò lo sguardo, sentendosi osservato.
“Che ffè mamma?”
Articolò sputacchiando pezzetti di cereali davanti a sé. Bulma gli porse un fazzoletto. “Sai che è il compleanno di papà, vero Trunks?”
Il bambino a quell' affermazione quasi non si strangolò... Ops..
“Ehm.. sul serio?”
Bulma lo guardò indispettita. Possibile l' avesse dimenticato? Era la centesima volta che lo ripeteva!
“Si, Trunks. Come fai a non ricordartelo?”
Fece spallucce il giovane. Con gli anni aveva imparato che non rispondere era meglio con Bulma Brief. La madre aveva la capacità di esplodere in una forza smisurata, superiore a quella di qualsiasi super sayan. Anche di 3 livello. Meglio annuire in silenzio.
“Ho preparato una festa comunque.”
Fu una faticaccia per il ragazzo, trattenersi dall' alzare gli occhi al cielo. Possibile che non aveva ancora capito? In nessuno dei 9 anni anni che aveva, Vegeta aveva apprezzato gli auguri al suo compleanno. Figuriamoci le feste.
“Beh.. papà apprezzerà la torta”
Concluse, chiudendo anche lo sfogo di pensieri. Bulma gli lanciò un occhiata truce. La stava facendo innervosire e non era buona cosa. “Scherzo mamma, scherzo!” chiarì velocemente.
“E' un modo per stare tutti insieme, Trunks. Con i Son. Dillo a Goten oggi, invitali tu. E poi fila a comprare un regalo a papà.”
“Eh? Un regalo? Io? A papà?”
“Si Trunks, è così che si fa, ai compleanni” Bulma si alzò, iniziando a sparecchiare. Il bambino la fissò stupito. “E cosa dovrei comprare io a papà??”
“Non so, vedi tu Trunks..” rispose indaffarata la madre, agitando la chioma turchese. Il ragazzo si immaginò nell' atto di donare un regalo al padre. Nah, impossibile. Non sarebbe piaciuto nulla al principe dei Sayan, era un dato di fatto.
“Scusa, mamma, ma tu a papà cosa hai comprato?”
“Ho creato una tuta più pesante di 300 tonnellate, indistruttibile. Credo che gli piacerà!”
Disse con un sorriso orgoglioso e soddisfatto. Poi lanciò uno sguardo all' orologio e si incupì. “Trunk, fila in bagno! Goten sarà qui a momenti, non vorrai farlo aspettare!”
Il piccolo Goten arrivava dai monti Paoz a cavallo della sua nuvoletta d'oro. Gohan ormai volava verso scuola anche prima dell' inizio delle lezioni, solamente per stare più con Videl. La nuvoletta quindi era passata nelle mani del piccolo Son.
“Corro, mà.”
Trunks si avviò verso il bagno contrariato. 'Giustamente lei inventa le cose per fare il regalo. Io devo comprarlo.'
Mentre entrava nella doccia immaginava una possibile lista di doni per il padre.
Ma cosa si regalava esattamente ad un sayan per il compleanno?? Non di certo una cravatta.
Si insaponò i capelli, attento a non sfiorare il bernoccolo nato il giorno prima durante un allenamento. L' unica cosa che poteva piacere ai sayan in effetti era la lotta. Sbuffò il piccolo principe, irritato.
'Sai a papà quanto importa poi, dei regali di compleanno!'
Uscendo dalla doccia i pensieri non si erano ancora schiariti. Aveva in mente varie opzioni ma nessuna sembrava plausibile.
'Bah, chiederò aiuto a Goten.. lui ha sempre idee stravaganti, forse mi può aiutare!'
Si infilò la solita tuta e uscì dalla cameretta proprio mentre Bulma lo chiamava dal salone.
Alla porta d' ingresso un Goten assonnato lo attendeva. Ghignò. Goten era così buffo. Lui era molto più bravo a scuola del piccolo Son. E sapeva combattere anche meglio. Come diceva il padre, era perchè era il principe dei sayan.
“Hey, Goten!”
“Trunks!” il piccolo Son scosse la testa come per scacciare la sonnolenza, e mise subito dopo un piccolo broncio. “Perchè mi fai sempre aspettare uffa!” il piccolo arricciò il nasino, incrociando le braccia al petto. Trunks lo guardò divertito. Era ancora un bambino, Goten.
“Dai Goten, non siamo poi così in ritardo!”
“Trunks, siamo fortunati se le lezioni ancora non sono iniziate!” rispose il giovane, guardandolo contrario. “Oh, avanti, ogni tanto non succede nulla!”
Erano ormai nel giardino interno della Capsule Corporation. Goten amava quella casa. Era trecento volte casa sua, piena di tecnologia, giochi e animali. Aveva passato la sua infanzia lì insieme all' amico Trunks, allenandosi di tanto in tanto nella Gravity Room anche con Vegeta. Ma anche se quella villona lo attraeva, non avrebbe mai potuto abbandonare i suoi amatissimi monti Paoz, con i loro boschi e i loro animali.
“A te non succede nulla. Mamma mi uccide se scopre se faccio ritardo!”
“Oh, avanti, se oggi lo scopre.. beh, giuro di dirglielo questa sera!!”
Disse Trunks, alzandosi in volo con una smorfia soddisfatta. Goten lo imitò, raggiungendolo a mezz'aria. “Cosa? Questa sera?”
“Si, mia madre vuole organizzare una festa di compleanno a mio padre!”


“Mi devi aiutare tu, Goten!!”
“Che cosa? Ma è tuo padre, io che ne so!”
Le lezioni erano terminate, i due ragazzini stavano uscendo da scuola. Quel giorno Trunks era stato completamente assente, immerso in un mondo tutto suo, pieni di possibili doni per il 'dolce' paparino. Il piccolo Son negò deciso con la testa. “No, no no, Trunks. Così se non gli piace mi spara un onda contro! Te lo scordi!”
Il più piccolo era esperto in questo genere di trucchetti. Trunks spesso chiedeva favori. Lui accettava senza sapere di risvegliare l' ira di Vegeta.
“Eddai Goten, ti prometto che non succederà di nuovo!! Questa volta è un regalo mio, tu mi aiuti solo a comprarlo!!”
“Ma che ne so io! Vegeta è sempre arrabbiato, io non gli comprerei nulla fossi in te!” disse deciso il bambino. Trunks lo guardò, aprendo la bocca per ribattere. Era facile parlare per Goten, aveva un padre che sorrideva anche se riceveva un fiore! Lui invece, era figlio dell' incontentabile Vegeta.
“Uff.. cosa regaleresti a tuo padre??” chiese poi, perse ormai le speranze. Goten si portò un dito sulle labbra, in una posa riflessiva, divenendo in quel frangente, ancora più simile a Goku.
“Io farei una lettera. O un bel disegno!”
Trunks lo guardò scettico. Si, che grande idea! “Ci manca solo una letterina, guarda!”
“Hey, io proponevo! E poi che ne sai.. potrebbe piacergli!” sbottò il giovane. Si guardò intorno, per poi sgranare gli occhi sorpreso e contento. “Fratellone!”. Trunks alzò lo sguardo. Un alto Gohan era poggiato ad una ringhiera, salutandoli sorridendo. Il ragazzo si era allungato ancora di più in quel periodo. Goten gli corse contro saltandogli in braccio, entusiasta.
“Hey, Gohan!” Trunks sorrise. Era molto affezionato a quel ragazzo.
“Heylà, Trunks!” il Son gli scompigliò i capelli, affettuosamente.
“La mamma vi invita oggi a casa, anche Videl.. per il compleanno di papà!”
Gohan sgranò gli occhi, guardandolo con sospetto.
“Da quanto in qua Vegeta festeggia i compleanni?” Trunks ghignò. “E' un' idea della mamma!”. Il ragazzo si sciolse in una risata. “Ahah, questa è bella! Dovrò avvisare la mamma allora! Vuoi un passaggio a casa, Trunks?” Gohan gentile indicò la nuvola speedy. Trunks declinò. Non apprezzava molto viaggiare su quella nuvola. Insomma, sapeva volare molto più veloce, perchè doveva prendere passaggi da una nuvola??
“Allora ci vediamo sta sera!! Ciao!” salutò alzandosi in volo. 'Cavolo, devo assolutamente muovermi!!'

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Piccola storia senza particolari pretese, la prima che pubblico sul sito. Spero di essere innovativa e di non propinarvi sempre la solita solfa. Ci ho messo molto per completarlo questo capitolo, cercando di dare il meglio di me, per fare una bella impressione! ^^

Quindi, qualsiasi errore sintattico o grammaticale che trovate.. beh.. non esitate a dirmelo! Inoltre spero che non siamo OOC i caratteri.. beh sta a voi dirmelo! Commentate per favore, ci tengo molto!!!

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Capitolo 2
*** Secondo Capitolo. ***


The Song of innocence.

Secondo Capitolo.

“Sei l' unica speranza che abbiamo, Misaki”
E così partì.


La Capsule Corporation colpiva molti per la sua grandezza. Nemmeno gli abitanti sapevano quante camere c'erano in tutto, sembrava infinita. Dall' entrata principale di accedeva ad un grande atrio-giardino, contenente piante rare e piccoli dinosauri giocherelloni. Poi si entrava nel salone, spazioso e lucido, luminoso grazie alle grandi vetrate intorno. A destra si apriva la cucina, vasta e all' ultima moda, mentre attraverso un lungo corridoio a sinistra si accedeva alla Gravity Room. Si saliva inoltre, ai piani superiori grazie ad una scalinata, dove si trovavano i bagni e le camere da letto. Nuovamente una rampa di scale portavano al laboratorio di Bulma. Era una casona, i Brief erano tra le famiglia più ricche della città.
Una casa tanto grande era ottimale per le feste. E quella sera non era da meno. Il salone era pieno di festoni colorati, palloncini e musica vivace, il piano cucina era interamente ricoperto di dolci, carne, insalata e zuppiere. Inoltre era stato allestito anche una griglia dove arrostire il maiale, per il piacere dei Sayan.
Bulma per l' occasione si era vestita elegante, aumentando molto la sua bellezza. Era ancora una bella donna, nonostante i quarantuno anni. Il vestito nero, senza spalline e lungo fino alle ginocchia le davano un' aria più giovanile. Stava spremendo la siringa piena di glassa sulla torta, con un sorriso stampato sulle labbra.
“Trunks!!” chiamò all' improvviso. Il bambino era sempre stato un ritardatario. Come il padre dopotutto, non amava le feste. Il ragazzino apparve alla porta, affacciandosi. Una sola occhiata bastò a mandare su tutte le furie Bulma.
“TRUNKS!” alzò la voce, abbandonando la torta e dirigendosi verso il figlio. Il ragazzo aveva i capelli ancora scompigliati, la camicia sbottonata ed era scalzo.
“Arriveranno qui a momenti!! Fila a vestirti!!”
“Ma perchè io mi devo vestire da pinguino?? Il festeggiato non si veste mica..” replicò il giovane. Aveva un espressione insoddisfatta e sofferente. Si portò una mano dentro la camicia e iniziò a grattarsi la schiena. “E poi questo coso prude!!”
“A Vegeta ci penso io!! Non provare a togliertela, Trunks altrimenti ti metto in castigo per un mese!” sbottò lasciandolo lì, allontanandosi dalla cucina.
La Gravity Room era stata da lei costruita anni prima, durante la prima permanenza di Vegeta sulla Terra. Era molto grande e circolare con un pilastro centrale dove c'era il regolatore di gravità e altri piccoli accessori adatti agli allenamenti. Si accedeva attraverso un portellone a chiusura stagna. All' esterno c'era un pulsante che se schiacciato ristabiliva la gravità normale all' interno della stanza. Era stato creato da Bulma per soccorrere Vegeta anni prima, negli anni della lotta al super sayan, ed era molto utile adesso quando il sayan si andava a nascondere lì dentro.
Con uno sbuffo la donna schiacciò il pulsante. Si udì un leggero fischio, e proprio mentre la porta si apriva, la voce del principe tuonò minacciosa. “Donna! Cosa diavolo vuoi!!”
Bulma entrò senza timore della grande stanza, con un espressione spaventosa. Dall' altra parte c'era Vegeta, torso nudo e sudato, lividi e contusioni lungo il volto e la spalla.
“Vegeta! Ti avevo detto di andare a prepararti!!” disse aspra la Brief, con le mani ancorate ai fianchi.
“Donna esci prima che ti polverizzi! Non mi metterò mai l' abito da pinguino, te lo puoi scordare!”
“Non ti ho chiesto questo, razza di scimmione! Solo di vestirti decentemente e smetterla di allenarti!” Gridò di rimando, con gli occhi infuocati di rabbia. “Altrimenti questa sera niente cena!” aggiunse con un ghigno. Conosceva i suoi polli, la donna. Sapeva che per Vegeta contava moltissimo l' allenamento. Ma ancor più importante era il cibo, soprattutto di sera.. e quella sera ci sarebbe stato un banchetto.
Il principe rimase impassibile e arcigno. “Sei una sporca ricattatrice, donna.” annunciò solamente, incamminandosi verso l' uscita. Bulma sorrise “Ho imparato dal migliore, no?”

Non passò molto fino all' arrivo di tutti gli invitati. Quando Bulma Brief voleva fare qualcosa, qualunque cosa.. la faceva in grande.
La famiglia Son c'era tutta. Chichi con un chimono color rosa pallido, molto grazioso. I capelli stretti nel solito chignon e la faccia contrariata, probabilmente per qualcosa fatta da Goku, maggior calamita di problemi. Il Sayan dal canto suo indossava una camicia giallo chiaro e pantaloni beje. Incredibilmente aveva ripiegato la solita tuta arancio nell' armadio, per quella sera. Gohan aveva una camicia bianca e pantaloni neri ed era occupato a parlare con una giovane Videl molto graziosa nel suo abito viola. Il piccolo Goten infine condivideva con l' amico Trunks l' odio per quei vestiti 'da pinguino' che erano costretti ad indossare alle feste. Era stato invitato anche Crilin, con i capelli neri leggermente brizzolati. C18 era in completo marrone chiaro e si guardava intorno infastidita. La piccola Marron intanto cercava di giocare con gli altri due ragazzi.
Non andavano molto d'accordo i tre. Marron era troppo ''principesca'' per giocare alla lotta con Trunks e Goten. E poi i due bambini non volevano una femminuccia tra i piedi, orgogliosi di essere maschi.
Anche Yamcha e il genio erano lì e si godevano la festa come tutti. Junior era in disparte, odiando le feste quasi quanto Vegeta, il festeggiato.
“Donna un giorno mi spiegherai perchè alle mie feste ci sono solo tuoi amici.” le disse aspro, mentre trangugiava panini dal tavolo.
“Perchè tu non hai amici Vegeta, se non chiamo qualcuno restiamo io te e Trunks!”
“Almeno così mi allenavo!”
“Dai Vegeta! Bulma ha organizzato una bella festa, dovresti ringraziarla!!” disse un solare Goku, mentre si faceva un panino con tutto quello che trovava. Lo mangiò in due soli bocconi, riprendendo subito a procacciarsi il cibo. Vegeta lo guardò con una punta di disgusto.
“Karoth, sei una discarica!!” lo prese in giro. Detto questo si fiondò anch'egli a mangiare come un indemoniato.

La serata passava. Ballando gli ospiti di casa Brief si stavano divertendo molto. I giovanissimi si erano infine liberati dei loro vestiti scomodi, rimettendosi le amate tute. Ora svalazzavano di qua e di là facendo scherzi a chiunque capitasse davanti a loro. Erano delle pesti i due ragazzini e la loro preda preferita era Marron. Puntualmente la bambina strillava se infastidita e subito il padre accorreva in sua protezione.
“Papà!!!!! Trunks e Goten mi danno fastidio!!”
“Ragazzi, finitela!” disse Bulma raggiungendo il figlio e il piccolo amico. “E' più piccola di voi, lasciatela in pace! E poi ora dobbiamo dare i regali a Vegeta!!”
A quelle parole Trunks si immobilizzò. Dannazione.
“Su, sbrigati Trunks!” infierì la donna guardandolo interrogativamente. Il lilla annuì e prese l' amico per una manica. Goten tutto contento continuava a mangiare patatine, goloso come il padre.
“Goten!! Mi devi aiutare!!!”
“Cosa? Perchè?”
“Io non gli ho fatto nulla a papà... oh, la mamma mi ucciderà!!”
Il ragazzino lo guardò perplesso. “Ora si che sei nei guai, Trunks!”
“Beh, Trunks, vieni a dare il regalo a Vegeta!!”
La voce di Bulma attraversò la sala. Il ragazzino alzò lo sguardo.. e ora?

Nel frattempo Gohan era fuori nel giardinetto con Videl. La guardava, apprezzando ogni singolo neo della sua pelle candida, ogni lentiggine. Amando il riflesso di quegli occhi così chiari e ingenui. Gohan si era innamorato di Videl, e ogni giorno con lei era qualcosa di meraviglioso. La ragazza era perfetta.
“Ti amo, Gohan..” sussurrò la giovane tra baci infuocati. Gohan le sorrise dolcemente, prendendole il viso tra le mani. “Anche io ti amo, amore.”
Videl si alzò, lasciando ondulare leggermente il vestitino. Lo guardò briosa e maliziosa. “Hey.. ti va se andiamo da qualche parte, via di qui??”
Gohan non capì subito il volere della giovane. Figlio di un grande ingenuo anche lui faticava a capire subito i doppi sensi. Sgranò lievemente gli occhi, e annuì dandole un forte bacio sulle labbra.
“Beh allora entriamo e salutiamo tutt..”
Si interruppe e con lui si fermarono anche le voci all' interno del salone. Qualcuno abbassò la musica. Il campanello aveva squillato.
Bulma si guardò intorno sorpresa. Guardò l' orologio alle pareti. Era mezzanotte passata, chi poteva essere a quell' ora?
“Muah, sarà qualche pazzo!” disse a Chichi, la quale annuì. Solo Vegeta e Goku continuavano a mangiare indisturbati. La donna entrò nel giardinetto esterno, lanciando una breve occhiata a Gohan e Videl. Non tanto permissiva fu Chichi, dietro la donna, che li osservò aspramente. “Cosa facevate qui tutti soli?”
Gohan si tinse lievemente di porpora “Ermh..”
“Stavo dicendo a Gohan che tra poco dovrei tornare a casa! Mio padre inizia a preoccuparsi!” Disse Videl disinvolta, con un largo sorriso sulle labbra. Chichi parve rilassarsi, ma quel piccolo quadretto venne spezzato da un urlo.
“Bulma!!” Gohan corse verso la donna, seguito da Videl e Chichi. La turchina era seduta a terra, bianca in faccia. Davanti a lei, fuori dalla porta c'era un cesto in vimini circolare.
Una coperta bianca copriva quello che era il piccolo corpicino di un neonato.

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Secondo capitolo della storia! Spero vi piaccia, spero non sia zeppo di errori.. spero.. beh, spero che continuerete a seguirmi!! ^^ Se potete, continuate a leggere e commentare, è importante per me avere un vostro giudizio!

BeNnY: Ahahah sono contenta che ti piaccia la descrizione di Gohan! Spero ti piaccia anche in questo capitolo, per le righe di descrizione di lui e Videl.. sempre se la coppia ti piace!! Mmmh il regalo diciamo che ci sarà più in avanti, continuami a seguire e lo scoprirai!! XD Grazie mille anche per il consiglio sui numeri, lo seguirò ;) Ciao!!! 

ariranzi89: sono molto contenta che la storia ti sia piaciuta!! Continua a seguirmi cara!

Grazie inoltre a tutti coloro che leggono senza poi commentare! 

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Capitolo 3
*** Terzo Capitolo. ***


The Song of Innocence
Terzo capitolo.

Li detesto. Non riesco a sopportarli. Odio i marmocchi.”
Lei lo sapeva bene.



“Oh Dende” balbettò Bulma sconcertata. Il piccolo neonato dormicchiava nel cesto, senza rendersi conto di ciò che stava accadendo. La donna, quasi spaventata, si allontanò dalla cesta.
“Oddio, è un bambino!” esclamò Gohan ancora più sorpreso, guardando la culla atterrito. Nello stesso tempo gli altri ospiti si stavano spostando verso il cortile esterno per curiosare.
“Cosa c'è Bulma?” la voce rilassata di Goku si fece più vicina.
“N-non lo so... c'è un bambino qui!” Bulma si voltò e guardò l' amico con occhi smarriti. In quel momento l' infante aprì gli occhi e, forse spaventato da tanta gente, si espresse in un acuto pianto.
“Cos'è questo rumore, Donna?” Arrivò anche un Vegeta piuttosto infastidito. Aveva sempre odiato i vagiti dei mocciosi, soprattutto quelli striduli e lagnosi. Avanzò fino a trovarsi davanti la donna impaurita e la cesta a terra. Si abbassò, osservandone il contenuto più da vicino. “E questo cosa diavolo sarebbe?” chiese acidamente alla donna, guardandola irritato.
“Non ne ho idea Vegeta... qualcuno deve averla lasciato lì!” Bulma non riusciva a distogliere lo sguardo da quel bambino e sul gruppò calò per qualche momento il silenzio. Il neonato aveva folti capelli neri, nasino piccolo, appena pronunciato e occhietti di un azzurro profondo. Non doveva avere più di un mese probabilmente. Aveva smesso di piangere, continuava ad osservarli tutti con gli occhioni spalancati, curiosa di tutta la gente attorno a lei.
Bulma lo guardò e notò un ricami sul polso della piccola tuta grigia. 'Misaki'.
“Oh, è una bambina!”
“Non mi interessa se è una bambina o cosa. Io in casa non la voglio questa mocciosa!” disse freddo Vegeta, voltandosi ed incamminandosi verso il salone.
“Aspettate!” Goten interruppe il nuovo velo di silenzio. Si era avvicinato alla cesta curioso e vi aveva trovato un foglietto. “C'è un biglietto qui!”.
A quelle parole il principe dei Sayan si fermò, voltandosi abbastanza incuriosito. Bulma prese il foglio dalle mani del piccolo Son, ma quello che lesse la colpì profondamente.
“Allora mamma? Cosa c'è scritto?” Trunks guardò la madre incuriosito. Bulma era abbastanza pallida ed alzò gli occhi dal biglietto, dirigendoli verso Vegeta.
“C'è scritto.. auguri..!”
Tutti i presenti tirarono un sospiro denso di tensione e il principe guardò la moglie smarrito, per qualche istante. “Cosa diavolo vuole dire?” Si avvicinò a passi svelti e strappò il foglio dalle mani della turchina. “Cosa significa, Auguri??” Senza aspettare il sayan strappò la bambina dalle braccia di Bulma, e la tenne per la piccola caviglia destra. La piccola ovviamente, ritrovandosi capovolta esplose in un fragoroso pianto.
“Potrebbe essere un' arma.” Vegeta la guardò arcigna, mentre con la mano sinistra preparava un' onda. “C-cosa? Vegeta, ma sei impazzito? E' una bambina?” replicò Crilin, impaurito. “Sta zittò, tappetto.” decretò egli, caricando ancora di più l' onda. In quel momento Son Goku gli posò una mano sulla spalla. Non smetteva di sorridere.
“Dai Vegeta, rilassati! E' solamente una bambina dopotutto.” si guardarono per un lungo istante.
“Karoth, possibile che tu sia così ingenuo? Abbiamo passato di tutto negli ultimi anni, sempre per colpa di qualcosa che prima sembrava insignificante! Non mi va di passare di nuovo guai per colpa di qualcosa che si potrebbe sradicare fin dall' inizio!” replicò acidamente in principe. La piccola piangeva e strillava, spaventata. “Avanti, Vegeta.. come può una bambina essere un problema? Non credo possa fare male a nessuno!” intervenì Gohan, osservando la piccola che piangeva.
“E allora quel biglietto? Non credi sia un po' strano?”
“Beh...” questa volta a parlare fu Yamcha, portandosi una mano dietro la testa, esibendo la solita smorfia da ragazzo, quando giovane proprio non era.
“Le feste qui fanno il giro della città, o anche di più!! E' probabilme che la madre sapeva della festa.. e.. vi avrà lasciato la piccola! Potrebbe aver pensate che alla Capsule Corporation i soldi per crescere una bambina ci sono!” Finito il piccolo discorsetto rimase in silenzio. Vegeta non replicò, ma continuò a guardare irritato la bambina piangente.
“Io non sento nulla di pericoloso in lei, Vegeta!” aggiunse Goku, con un sorriso tranquillo. Il principe gli lanciò un occhiataccia. “Tu non sentivi nemmeno in me qualcosa di pericoloso!”
“E avevo ragione no?”
“Vegeta, dammi la bambina!” intervenne Bulma, osservando la piccola singhiozzare, rossa in viso. Il sayan glie la porse sempre tenendola per la caviglia e la lasciò cadere senza grazia tra le braccia della donna. Bulma prese a cullare la piccola, guardandola dolcemente. Era proprio una bella bambina. Tra le braccia della donna, la piccola si placò subito, facendo uno sbadiglio, sintomo di stanchezza.
“E' così bella! Chissà chi è la madre...” osservò la giovane Videl, rapita da quegli occhioni azzurri e curiosi. “E ora, Bulma?” intervenne Chichi, osservando la piccola.
“Beh.. la ospiteremo.. fin quando qualcuno non la verrà a reclamare!” disse la donna, cullandola. Trunks dal canto suo osservava la scena rapito. Aveva sempre sognato un fratellino o una sorellina come l' aveva Goten.. e ora la madre stava cullando una bambina così piccola. Era felice, si sentiva realizzato. Adesso aveva anche lui una sorellina con cui giocare. “Mamma perchè non la teniamo con noi??”
La donna alla domanda del figlio rimase in silenzio. Adottare quel 'dono del cielo' sarebbe stato magnifico.. ma Vegeta non avrebbe mai voluto.
“Non lo so piccolo, per adesso la teniamo fin quando qualcuno non la reclamerà.” Disse convinta, anche se, nel profondo, sapeva bene che gli orfani non vengono quasi mai reclamati dai propri genitori.

“E' proprio bella però!”
Trunks era poggiato alle sbarre della sua vecchia culla, occupata ora dalla bambina. Bulma gli era accanto e annuiva. Aveva qualcosa di familiare quella piccola dai capelli nerissimi e gli occhi azzurri. “Ed ha anche un bel nome..”
“Già, Misaki.. mamma dai, non puoi adottarla? Voglio una sorellina!”
Bulma lo guardò. Sapeva bene quanto il figlio desiderasse un fratellino con cui giocare, o una sorellina. Allo stesso tempo sapeva quanto Vegeta detestasse i marmocchi.
La donna sospirò. Vegeta sicuramente era nella Gravity Room. “Va bene.. ci parlerò. Tieni d'occhio la bambina!”

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Rieccomi con il terzo capitolo! Diciamo che stiamo entrando nel vivo della storia!!
Spero vi piaccia, ci metto tutto l' impegno per scrivere al meglio!! 

RINGRAZIAMENTI!

BeNnY: io vedo Videl come una ragazza forte.. non so, come la figlia! Almeno meno timida dell' impacciato Gohan! Ahah! Sono contenta che la storia ti piaccia, commenti sempre, sei troppo dolce *-* Dimmi se questo nuovo capitolo ti piace!! ^^

Ragazzi, commentate! Anche una piccola critica.. per me è importante ^^'

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