The song of Innocence di Dream_of (/viewuser.php?uid=113620)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo Capitolo. ***
Capitolo 2: *** Secondo Capitolo. ***
Capitolo 3: *** Terzo Capitolo. ***
Capitolo 1 *** Primo Capitolo. ***
The
Song of innocence.
Primo
Capitolo
“Per quale motivo devi
essere TU?”
“Perchè io sono più
grande, Aika.”
La bambina lo guardò
acidamente.
Prima o poi avrebbe avuto
la sua rivincita.
Alla Capsule
Corporation era una
mattinata vivace. Lo era ogni mattina, da quando la scuola era
ricominciata. Il giovane Trunks amava la scuola, ma ciò che
più
amava era la tranquillità; una tranquillità che
per mesi era stata
persa con l' arrivo di MajinBu, il ritorno di Son Goku e tutto il
trambusto creatosi nei mesi successivi. Ora invece le cose giravano
nuovamente per il verso giusto. Di mattina a scuola (anche se contro
il “volere di papà” per il quale era
ovviamente tempo perso.),
il pomeriggio gli allenamenti e la sera a dormire. Una routine non
così interessante che però faceva esaltare il
giovane Brief. Il
ragazzino aveva quasi 9 anni, i capelli lilla che si stavano
allungando, sfiorando quasi le spalle. Si era alzato negli ultimi
mesi, ora arrivava quasi al mento del papà, temendo sempre
più il
giorno in cui l' avrebbe superato.
“Trunks, tesoro svegliati!”
La voce di Bulma fece capolino da
dietro la porta. Era già suonata la sveglia e come ogni
mattina il
ragazzo era ancora sotto le coperte. Certo, amava la scuola.. ma come
ogni buon sayan apprezzava molto dormire. “Si
mamma..” borbottò
con la voce impastata di sonno. Quell' anno la scuola era anche
più
interessante, dato che Chichi aveva deciso di mandare Goten a scuola,
senza farlo studiare da autodidatta. Trunks non aveva capito il
motivo di tale scelta, né aveva compreso la battuta della
madre
'Così avranno più tempo per loro', battuta
seguita da uno sciocco
risolino. Ma non lo toccava particolarmente, dal momento che avere
Goten nella stessa classe era magnifico.
“Trunks! Dai!”
Il giovane si mise seduto sul letto a
baldacchino infilando i piedi nelle pantofole, evitanto il contatto
diretto con il freddo pavimento. Non capiva come mai lì alla
Capsule
Corporation non si poteva installare un pavimento in legno, come
quello di casa Son. Era così caldo!!
Tra uno sbadiglio e l' altro uscì
dalla stanza, dirigendosi verso la cucina. Lì una Bulma
già vestita
e truccata lo attendeva.
“Giorno mà”
“Hey piccolo!”
Bulma osservò il figlio con un
sorrisetto. Stava diventando proprio un bel ragazzo, come d' altronde
già sapeva. Quale madre se non lei aveva avuto il privilegio
di
parlare con la versione adulta del proprio 'piccolo'? Trunks, con la
bocca piena di cereali alzò lo sguardo, sentendosi osservato.
“Che ffè mamma?”
Articolò sputacchiando pezzetti di
cereali davanti a sé. Bulma gli porse un fazzoletto.
“Sai che è
il compleanno di papà, vero Trunks?”
Il bambino a quell' affermazione quasi
non si strangolò... Ops..
“Ehm.. sul serio?”
Bulma lo guardò indispettita.
Possibile l' avesse dimenticato? Era la centesima volta che lo
ripeteva!
“Si, Trunks. Come fai a non
ricordartelo?”
Fece spallucce il giovane. Con gli anni
aveva imparato che non rispondere era meglio con Bulma Brief. La
madre aveva la capacità di esplodere in una forza smisurata,
superiore a quella di qualsiasi super sayan. Anche di 3 livello.
Meglio annuire in silenzio.
“Ho preparato una festa comunque.”
Fu una faticaccia per il ragazzo,
trattenersi dall' alzare gli occhi al cielo. Possibile che non aveva
ancora capito? In nessuno dei 9 anni anni che aveva, Vegeta aveva
apprezzato gli auguri al suo compleanno. Figuriamoci le feste.
“Beh.. papà apprezzerà la
torta”
Concluse, chiudendo anche lo sfogo di
pensieri. Bulma gli lanciò un occhiata truce. La stava
facendo
innervosire e non era buona cosa. “Scherzo mamma,
scherzo!”
chiarì velocemente.
“E' un modo per stare tutti insieme,
Trunks. Con i Son. Dillo a Goten oggi, invitali tu. E poi fila a
comprare un regalo a papà.”
“Eh? Un regalo? Io? A papà?”
“Si Trunks, è così che si fa, ai
compleanni” Bulma si alzò, iniziando a
sparecchiare. Il bambino la
fissò stupito. “E cosa dovrei comprare io a
papà??”
“Non so, vedi tu Trunks..” rispose
indaffarata la madre, agitando la chioma turchese. Il ragazzo si
immaginò nell' atto di donare un regalo al padre. Nah,
impossibile.
Non sarebbe piaciuto nulla al principe dei Sayan, era un dato di
fatto.
“Scusa, mamma, ma tu a papà cosa hai
comprato?”
“Ho creato una tuta più pesante di
300 tonnellate, indistruttibile. Credo che gli
piacerà!”
Disse con un sorriso orgoglioso e
soddisfatto. Poi lanciò uno sguardo all' orologio e si
incupì.
“Trunk, fila in bagno! Goten sarà qui a momenti,
non vorrai farlo
aspettare!”
Il piccolo Goten arrivava dai monti
Paoz a cavallo della sua nuvoletta d'oro. Gohan ormai volava verso
scuola anche prima dell' inizio delle lezioni, solamente per stare
più con Videl. La nuvoletta quindi era passata nelle mani
del
piccolo Son.
“Corro, mà.”
Trunks si avviò verso il bagno
contrariato. 'Giustamente lei inventa le cose per fare il regalo. Io
devo comprarlo.'
Mentre entrava nella doccia immaginava
una possibile lista di doni per il padre.
Ma cosa si regalava esattamente ad un
sayan per il compleanno?? Non di certo una cravatta.
Si insaponò i capelli, attento a non
sfiorare il bernoccolo nato il giorno prima durante un allenamento.
L' unica cosa che poteva piacere ai sayan in effetti era la lotta.
Sbuffò il piccolo principe, irritato.
'Sai a papà quanto importa poi, dei
regali di compleanno!'
Uscendo dalla doccia i pensieri non si
erano ancora schiariti. Aveva in mente varie opzioni ma nessuna
sembrava plausibile.
'Bah, chiederò aiuto a Goten.. lui ha
sempre idee stravaganti, forse mi può aiutare!'
Si infilò la solita tuta e uscì dalla
cameretta proprio mentre Bulma lo chiamava dal salone.
Alla porta d' ingresso un Goten
assonnato lo attendeva. Ghignò. Goten era così
buffo. Lui era molto
più bravo a scuola del piccolo Son. E sapeva combattere
anche
meglio. Come diceva il padre, era perchè era il principe dei
sayan.
“Hey, Goten!”
“Trunks!” il piccolo Son scosse la
testa come per scacciare la sonnolenza, e mise subito dopo un piccolo
broncio. “Perchè mi fai sempre aspettare
uffa!” il piccolo
arricciò il nasino, incrociando le braccia al petto. Trunks
lo
guardò divertito. Era ancora un bambino, Goten.
“Dai Goten, non siamo poi così in
ritardo!”
“Trunks, siamo fortunati se le
lezioni ancora non sono iniziate!” rispose il giovane,
guardandolo
contrario. “Oh, avanti, ogni tanto non succede
nulla!”
Erano ormai nel giardino interno della
Capsule Corporation. Goten amava quella casa. Era trecento volte casa
sua, piena di tecnologia, giochi e animali. Aveva passato la sua
infanzia lì insieme all' amico Trunks, allenandosi di tanto
in tanto
nella Gravity Room anche con Vegeta. Ma anche se quella villona lo
attraeva, non avrebbe mai potuto abbandonare i suoi amatissimi monti
Paoz, con i loro boschi e i loro animali.
“A te non succede nulla. Mamma mi
uccide se scopre se faccio ritardo!”
“Oh, avanti, se oggi lo scopre.. beh,
giuro di dirglielo questa sera!!”
Disse Trunks, alzandosi in volo con una
smorfia soddisfatta. Goten lo imitò, raggiungendolo a
mezz'aria.
“Cosa? Questa sera?”
“Si, mia madre vuole organizzare una
festa di compleanno a mio padre!”
“Mi
devi aiutare tu, Goten!!”
“Che cosa? Ma è tuo padre, io che ne
so!”
Le lezioni erano terminate, i due
ragazzini stavano uscendo da scuola. Quel giorno Trunks era stato
completamente assente, immerso in un mondo tutto suo, pieni di
possibili doni per il 'dolce' paparino. Il piccolo Son negò
deciso
con la testa. “No, no no, Trunks. Così se non gli
piace mi spara
un onda contro! Te lo scordi!”
Il più piccolo era esperto in questo
genere di trucchetti. Trunks spesso chiedeva favori. Lui accettava
senza sapere di risvegliare l' ira di Vegeta.
“Eddai Goten, ti prometto che non
succederà di nuovo!! Questa volta è un regalo
mio, tu mi aiuti solo
a comprarlo!!”
“Ma che ne so io! Vegeta è sempre
arrabbiato, io non gli comprerei nulla fossi in te!” disse
deciso
il bambino. Trunks lo guardò, aprendo la bocca per
ribattere. Era
facile parlare per Goten, aveva un padre che sorrideva anche se
riceveva un fiore! Lui invece, era figlio dell' incontentabile
Vegeta.
“Uff.. cosa regaleresti a tuo
padre??” chiese poi, perse ormai le speranze. Goten si
portò un
dito sulle labbra, in una posa riflessiva, divenendo in quel
frangente, ancora più simile a Goku.
“Io farei una lettera. O un bel
disegno!”
Trunks lo guardò scettico. Si, che
grande idea! “Ci manca solo una letterina, guarda!”
“Hey, io proponevo! E poi che ne
sai.. potrebbe piacergli!” sbottò il giovane. Si
guardò intorno,
per poi sgranare gli occhi sorpreso e contento.
“Fratellone!”.
Trunks alzò lo sguardo. Un alto Gohan era poggiato ad una
ringhiera,
salutandoli sorridendo. Il ragazzo si era allungato ancora di
più in
quel periodo. Goten gli corse contro saltandogli in braccio,
entusiasta.
“Hey, Gohan!” Trunks sorrise. Era
molto affezionato a quel ragazzo.
“Heylà, Trunks!” il Son gli
scompigliò i capelli, affettuosamente.
“La mamma vi invita oggi a casa,
anche Videl.. per il compleanno di papà!”
Gohan sgranò gli occhi, guardandolo
con sospetto.
“Da quanto in qua Vegeta festeggia i
compleanni?” Trunks ghignò. “E' un' idea
della mamma!”. Il
ragazzo si sciolse in una risata. “Ahah, questa è
bella! Dovrò
avvisare la mamma allora! Vuoi un passaggio a casa, Trunks?”
Gohan
gentile indicò la nuvola speedy. Trunks declinò.
Non apprezzava
molto viaggiare su quella nuvola. Insomma, sapeva volare molto
più
veloce, perchè doveva prendere passaggi da una nuvola??
“Allora ci vediamo sta sera!! Ciao!”
salutò alzandosi in volo. 'Cavolo, devo assolutamente
muovermi!!'
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Piccola storia
senza particolari pretese, la prima che pubblico sul sito. Spero di
essere innovativa e di non propinarvi sempre la solita solfa. Ci ho
messo molto per completarlo questo capitolo, cercando di dare il meglio
di me, per fare una bella impressione! ^^
Quindi,
qualsiasi errore sintattico o grammaticale che trovate.. beh.. non
esitate a dirmelo! Inoltre spero che non siamo OOC i caratteri.. beh
sta a voi dirmelo! Commentate per favore, ci tengo molto!!!
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Capitolo 2 *** Secondo Capitolo. ***
The Song of
innocence.
Secondo
Capitolo.
“Sei l' unica speranza
che abbiamo, Misaki”
E così partì.
La
Capsule Corporation
colpiva molti per la sua grandezza. Nemmeno gli abitanti sapevano
quante camere c'erano in tutto, sembrava infinita. Dall' entrata
principale di accedeva ad un grande atrio-giardino, contenente piante
rare e piccoli dinosauri giocherelloni. Poi si entrava nel salone,
spazioso e lucido, luminoso grazie alle grandi vetrate intorno. A
destra si apriva la cucina, vasta e all' ultima moda, mentre
attraverso un lungo corridoio a sinistra si accedeva alla Gravity
Room. Si saliva inoltre, ai piani superiori grazie ad una scalinata,
dove si trovavano i bagni e le camere da letto. Nuovamente una rampa
di scale portavano al laboratorio di Bulma. Era una casona, i Brief
erano tra le famiglia più ricche della città.
Una casa tanto grande era
ottimale per le feste. E quella sera non era da meno. Il salone era
pieno di festoni colorati, palloncini e musica vivace, il piano
cucina era interamente ricoperto di dolci, carne, insalata e
zuppiere. Inoltre era stato allestito anche una griglia dove
arrostire il maiale, per il piacere dei Sayan.
Bulma per l' occasione si
era vestita elegante, aumentando molto la sua bellezza. Era ancora
una bella donna, nonostante i quarantuno anni. Il vestito nero, senza
spalline e lungo fino alle ginocchia le davano un' aria più
giovanile. Stava spremendo la siringa piena di glassa sulla torta,
con un sorriso stampato sulle labbra.
“Trunks!!” chiamò all'
improvviso. Il bambino era sempre stato un ritardatario. Come il
padre dopotutto, non amava le feste. Il ragazzino apparve alla porta,
affacciandosi. Una sola occhiata bastò a mandare su tutte le
furie
Bulma.
“TRUNKS!” alzò la voce,
abbandonando la torta e dirigendosi verso il figlio. Il ragazzo aveva
i capelli ancora scompigliati, la camicia sbottonata ed era scalzo.
“Arriveranno qui a
momenti!! Fila a vestirti!!”
“Ma perchè io mi devo
vestire da pinguino?? Il festeggiato non si veste mica..”
replicò
il giovane. Aveva un espressione insoddisfatta e sofferente. Si
portò
una mano dentro la camicia e iniziò a grattarsi la schiena.
“E poi
questo coso prude!!”
“A Vegeta ci penso io!!
Non provare a togliertela, Trunks altrimenti ti metto in castigo per
un mese!” sbottò lasciandolo lì,
allontanandosi dalla cucina.
La Gravity Room era stata da
lei costruita anni prima, durante la prima permanenza di Vegeta sulla
Terra. Era molto grande e circolare con un pilastro centrale dove
c'era il regolatore di gravità e altri piccoli accessori
adatti agli
allenamenti. Si accedeva attraverso un portellone a chiusura stagna.
All' esterno c'era un pulsante che se schiacciato ristabiliva la
gravità normale all' interno della stanza. Era stato creato
da Bulma
per soccorrere Vegeta anni prima, negli anni della lotta al super
sayan, ed era molto utile adesso quando il sayan si andava a
nascondere lì dentro.
Con uno sbuffo la donna
schiacciò il pulsante. Si udì un leggero fischio,
e proprio mentre
la porta si apriva, la voce del principe tuonò minacciosa.
“Donna!
Cosa diavolo vuoi!!”
Bulma entrò senza timore
della grande stanza, con un espressione spaventosa. Dall' altra parte
c'era Vegeta, torso nudo e sudato, lividi e contusioni lungo il volto
e la spalla.
“Vegeta! Ti avevo detto di
andare a prepararti!!” disse aspra la Brief, con le mani
ancorate
ai fianchi.
“Donna esci prima che ti
polverizzi! Non mi metterò mai l' abito da pinguino, te lo
puoi
scordare!”
“Non ti ho chiesto questo,
razza di scimmione! Solo di vestirti decentemente e smetterla di
allenarti!” Gridò di rimando, con gli occhi
infuocati di rabbia.
“Altrimenti questa sera niente cena!” aggiunse con
un ghigno.
Conosceva i suoi polli, la donna. Sapeva che per Vegeta contava
moltissimo l' allenamento. Ma ancor più importante era il
cibo,
soprattutto di sera.. e quella sera ci sarebbe stato un banchetto.
Il principe rimase
impassibile e arcigno. “Sei una sporca ricattatrice,
donna.”
annunciò solamente, incamminandosi verso l' uscita. Bulma
sorrise
“Ho imparato dal migliore, no?”
Non
passò molto fino all'
arrivo di tutti gli invitati. Quando Bulma Brief voleva fare
qualcosa, qualunque cosa.. la faceva in grande.
La famiglia Son c'era tutta.
Chichi con un chimono color rosa pallido, molto grazioso. I capelli
stretti nel solito chignon e la faccia contrariata, probabilmente per
qualcosa fatta da Goku, maggior calamita di problemi. Il Sayan dal
canto suo indossava una camicia giallo chiaro e pantaloni beje.
Incredibilmente aveva ripiegato la solita tuta arancio nell' armadio,
per quella sera. Gohan aveva una camicia bianca e pantaloni neri ed
era occupato a parlare con una giovane Videl molto graziosa nel suo
abito viola. Il piccolo Goten infine condivideva con l' amico Trunks
l' odio per quei vestiti 'da pinguino' che erano costretti ad
indossare alle feste. Era stato invitato anche Crilin, con i capelli
neri leggermente brizzolati. C18 era in completo marrone chiaro e si
guardava intorno infastidita. La piccola Marron intanto cercava di
giocare con gli altri due ragazzi.
Non andavano molto d'accordo
i tre. Marron era troppo ''principesca'' per giocare alla lotta con
Trunks e Goten. E poi i due bambini non volevano una femminuccia tra
i piedi, orgogliosi di essere maschi.
Anche Yamcha e il genio
erano lì e si godevano la festa come tutti. Junior era in
disparte,
odiando le feste quasi quanto Vegeta, il festeggiato.
“Donna un giorno mi
spiegherai perchè alle mie feste ci sono solo tuoi
amici.” le
disse aspro, mentre trangugiava panini dal tavolo.
“Perchè tu non hai amici
Vegeta, se non chiamo qualcuno restiamo io te e Trunks!”
“Almeno così mi
allenavo!”
“Dai Vegeta! Bulma ha
organizzato una bella festa, dovresti ringraziarla!!” disse
un
solare Goku, mentre si faceva un panino con tutto quello che trovava.
Lo mangiò in due soli bocconi, riprendendo subito a
procacciarsi il
cibo. Vegeta lo guardò con una punta di disgusto.
“Karoth, sei una
discarica!!” lo prese in giro. Detto questo si
fiondò anch'egli a
mangiare come un indemoniato.
La
serata passava. Ballando
gli ospiti di casa Brief si stavano divertendo molto. I giovanissimi
si erano infine liberati dei loro vestiti scomodi, rimettendosi le
amate tute. Ora svalazzavano di qua e di là facendo scherzi
a
chiunque capitasse davanti a loro. Erano delle pesti i due ragazzini
e la loro preda preferita era Marron. Puntualmente la bambina
strillava se infastidita e subito il padre accorreva in sua
protezione.
“Papà!!!!! Trunks e Goten
mi danno fastidio!!”
“Ragazzi, finitela!”
disse Bulma raggiungendo il figlio e il piccolo amico. “E'
più
piccola di voi, lasciatela in pace! E poi ora dobbiamo dare i regali
a Vegeta!!”
A quelle parole Trunks si
immobilizzò. Dannazione.
“Su, sbrigati Trunks!”
infierì la donna guardandolo interrogativamente. Il lilla
annuì e
prese l' amico per una manica. Goten tutto contento continuava a
mangiare patatine, goloso come il padre.
“Goten!! Mi devi
aiutare!!!”
“Cosa? Perchè?”
“Io non gli ho fatto nulla
a papà... oh, la mamma mi ucciderà!!”
Il ragazzino lo guardò
perplesso. “Ora si che sei nei guai, Trunks!”
“Beh, Trunks, vieni a dare
il regalo a Vegeta!!”
La voce di Bulma attraversò
la sala. Il ragazzino alzò lo sguardo.. e ora?
Nel
frattempo Gohan era
fuori nel giardinetto con Videl. La guardava, apprezzando ogni
singolo neo della sua pelle candida, ogni lentiggine. Amando il
riflesso di quegli occhi così chiari e ingenui. Gohan si era
innamorato di Videl, e ogni giorno con lei era qualcosa di
meraviglioso. La ragazza era perfetta.
“Ti amo, Gohan..”
sussurrò la giovane tra baci infuocati. Gohan le sorrise
dolcemente,
prendendole il viso tra le mani. “Anche io ti amo,
amore.”
Videl si alzò, lasciando
ondulare leggermente il vestitino. Lo guardò briosa e
maliziosa.
“Hey.. ti va se andiamo da qualche parte, via di
qui??”
Gohan non capì subito il
volere della giovane. Figlio di un grande ingenuo anche lui faticava
a capire subito i doppi sensi. Sgranò lievemente gli occhi,
e annuì
dandole un forte bacio sulle labbra.
“Beh allora entriamo e
salutiamo tutt..”
Si interruppe e con lui si
fermarono anche le voci all' interno del salone. Qualcuno
abbassò la
musica. Il campanello aveva squillato.
Bulma si guardò intorno
sorpresa. Guardò l' orologio alle pareti. Era mezzanotte
passata,
chi poteva essere a quell' ora?
“Muah, sarà qualche
pazzo!” disse a Chichi, la quale annuì. Solo
Vegeta e Goku
continuavano a mangiare indisturbati. La donna entrò nel
giardinetto
esterno, lanciando una breve occhiata a Gohan e Videl. Non tanto
permissiva fu Chichi, dietro la donna, che li osservò
aspramente.
“Cosa facevate qui tutti soli?”
Gohan si tinse lievemente di
porpora “Ermh..”
“Stavo dicendo a Gohan che
tra poco dovrei tornare a casa! Mio padre inizia a
preoccuparsi!”
Disse Videl disinvolta, con un largo sorriso sulle labbra. Chichi
parve rilassarsi, ma quel piccolo quadretto venne spezzato da un
urlo.
“Bulma!!” Gohan corse
verso la donna, seguito da Videl e Chichi. La turchina era seduta a
terra, bianca in faccia. Davanti a lei, fuori dalla porta c'era un
cesto in vimini circolare.
Una coperta bianca copriva
quello che era il piccolo corpicino di un neonato.
------
Secondo
capitolo della storia! Spero vi piaccia, spero non sia zeppo di
errori.. spero.. beh, spero che continuerete a seguirmi!! ^^ Se potete,
continuate a leggere e commentare, è importante per me avere
un vostro giudizio!
BeNnY:
Ahahah sono contenta che ti piaccia la descrizione di Gohan! Spero ti
piaccia anche in questo capitolo, per le righe di descrizione di lui e
Videl.. sempre se la coppia ti piace!! Mmmh il regalo diciamo che ci
sarà più in avanti, continuami a seguire e lo
scoprirai!! XD Grazie mille anche per il consiglio sui numeri, lo
seguirò ;) Ciao!!!
ariranzi89:
sono molto contenta che la storia ti sia piaciuta!! Continua a seguirmi
cara!
Grazie
inoltre a tutti coloro che leggono senza poi commentare!
|
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Capitolo 3 *** Terzo Capitolo. ***
The
Song of Innocence
Terzo capitolo.
“Li
detesto. Non riesco a sopportarli. Odio i marmocchi.”
Lei
lo sapeva bene.
“Oh
Dende” balbettò
Bulma sconcertata. Il piccolo neonato dormicchiava nel cesto, senza
rendersi conto di ciò che stava accadendo. La donna, quasi
spaventata, si allontanò dalla cesta.
“Oddio, è un bambino!”
esclamò Gohan ancora più sorpreso, guardando la
culla atterrito.
Nello stesso tempo gli altri ospiti si stavano spostando verso il
cortile esterno per curiosare.
“Cosa c'è Bulma?” la
voce rilassata di Goku si fece più vicina.
“N-non lo so... c'è un
bambino qui!” Bulma si voltò e guardò
l' amico con occhi
smarriti. In quel momento l' infante aprì gli occhi e, forse
spaventato da tanta gente, si espresse in un acuto pianto.
“Cos'è questo rumore,
Donna?” Arrivò anche un Vegeta piuttosto
infastidito. Aveva sempre
odiato i vagiti dei mocciosi, soprattutto quelli striduli e lagnosi.
Avanzò fino a trovarsi davanti la donna impaurita e la cesta
a
terra. Si abbassò, osservandone il contenuto più
da vicino. “E
questo cosa diavolo sarebbe?” chiese acidamente alla donna,
guardandola irritato.
“Non ne ho idea Vegeta...
qualcuno deve averla lasciato lì!” Bulma non
riusciva a
distogliere lo sguardo da quel bambino e sul gruppò
calò per
qualche momento il silenzio. Il neonato aveva folti capelli neri,
nasino piccolo, appena pronunciato e occhietti di un azzurro
profondo. Non doveva avere più di un mese probabilmente.
Aveva
smesso di piangere, continuava ad osservarli tutti con gli occhioni
spalancati, curiosa di tutta la gente attorno a lei.
Bulma lo guardò e notò un
ricami sul polso della piccola tuta grigia. 'Misaki'.
“Oh, è una bambina!”
“Non mi interessa se è
una bambina o cosa. Io in casa non la voglio questa
mocciosa!”
disse freddo Vegeta, voltandosi ed incamminandosi verso il salone.
“Aspettate!” Goten
interruppe il nuovo velo di silenzio. Si era avvicinato alla cesta
curioso e vi aveva trovato un foglietto. “C'è un
biglietto qui!”.
A quelle parole il principe
dei Sayan si fermò, voltandosi abbastanza incuriosito. Bulma
prese
il foglio dalle mani del piccolo Son, ma quello che lesse la
colpì
profondamente.
“Allora mamma? Cosa c'è
scritto?” Trunks guardò la madre incuriosito.
Bulma era abbastanza
pallida ed alzò gli occhi dal biglietto, dirigendoli verso
Vegeta.
“C'è scritto.. auguri..!”
Tutti i presenti tirarono un
sospiro denso di tensione e il principe guardò la moglie
smarrito,
per qualche istante. “Cosa diavolo vuole dire?” Si
avvicinò a
passi svelti e strappò il foglio dalle mani della turchina.
“Cosa
significa, Auguri??” Senza aspettare il sayan
strappò la bambina
dalle braccia di Bulma, e la tenne per la piccola caviglia destra. La
piccola ovviamente, ritrovandosi capovolta esplose in un fragoroso
pianto.
“Potrebbe essere un'
arma.” Vegeta la guardò arcigna, mentre con la
mano sinistra
preparava un' onda. “C-cosa? Vegeta, ma sei impazzito? E' una
bambina?” replicò Crilin, impaurito.
“Sta zittò, tappetto.”
decretò egli, caricando ancora di più l' onda. In
quel momento Son
Goku gli posò una mano sulla spalla. Non smetteva di
sorridere.
“Dai Vegeta, rilassati! E'
solamente una bambina dopotutto.” si guardarono per un lungo
istante.
“Karoth, possibile che tu
sia così ingenuo? Abbiamo passato di tutto negli ultimi
anni, sempre
per colpa di qualcosa che prima sembrava insignificante! Non mi va di
passare di nuovo guai per colpa di qualcosa che si potrebbe sradicare
fin dall' inizio!” replicò acidamente in principe.
La piccola
piangeva e strillava, spaventata. “Avanti, Vegeta.. come
può una
bambina essere un problema? Non credo possa fare male a
nessuno!”
intervenì Gohan, osservando la piccola che piangeva.
“E allora quel biglietto?
Non credi sia un po' strano?”
“Beh...” questa volta a
parlare fu Yamcha, portandosi una mano dietro la testa, esibendo la
solita smorfia da ragazzo, quando giovane proprio non era.
“Le feste qui fanno il
giro della città, o anche di più!! E' probabilme
che la madre
sapeva della festa.. e.. vi avrà lasciato la piccola!
Potrebbe aver
pensate che alla Capsule Corporation i soldi per crescere una bambina
ci sono!” Finito il piccolo discorsetto rimase in silenzio.
Vegeta
non replicò, ma continuò a guardare irritato la
bambina piangente.
“Io non sento nulla di
pericoloso in lei, Vegeta!” aggiunse Goku, con un sorriso
tranquillo. Il principe gli lanciò un occhiataccia.
“Tu non
sentivi nemmeno in me qualcosa di pericoloso!”
“E avevo ragione no?”
“Vegeta, dammi la
bambina!” intervenne Bulma, osservando la piccola
singhiozzare,
rossa in viso. Il sayan glie la porse sempre tenendola per la
caviglia e la lasciò cadere senza grazia tra le braccia
della donna.
Bulma prese a cullare la piccola, guardandola dolcemente. Era proprio
una bella bambina. Tra le braccia della donna, la piccola si
placò
subito, facendo uno sbadiglio, sintomo di stanchezza.
“E' così bella! Chissà
chi è la madre...” osservò la giovane
Videl, rapita da quegli
occhioni azzurri e curiosi. “E ora, Bulma?”
intervenne Chichi,
osservando la piccola.
“Beh.. la ospiteremo.. fin
quando qualcuno non la verrà a reclamare!” disse
la donna,
cullandola. Trunks dal canto suo osservava la scena rapito. Aveva
sempre sognato un fratellino o una sorellina come l' aveva Goten.. e
ora la madre stava cullando una bambina così piccola. Era
felice, si
sentiva realizzato. Adesso aveva anche lui una sorellina con cui
giocare. “Mamma perchè non la teniamo con
noi??”
La donna alla domanda del
figlio rimase in silenzio. Adottare quel 'dono del cielo' sarebbe
stato magnifico.. ma Vegeta non avrebbe mai voluto.
“Non lo so piccolo, per
adesso la teniamo fin quando qualcuno non la
reclamerà.” Disse
convinta, anche se, nel profondo, sapeva bene che gli orfani non
vengono quasi mai reclamati dai propri genitori.
“E'
proprio bella però!”
Trunks era poggiato alle
sbarre della sua vecchia culla, occupata ora dalla bambina. Bulma gli
era accanto e annuiva. Aveva qualcosa di familiare quella piccola dai
capelli nerissimi e gli occhi azzurri. “Ed ha anche un bel
nome..”
“Già, Misaki.. mamma dai,
non puoi adottarla? Voglio una sorellina!”
Bulma lo guardò. Sapeva
bene quanto il figlio desiderasse un fratellino con cui giocare, o
una sorellina. Allo stesso tempo sapeva quanto Vegeta detestasse i
marmocchi.
La donna sospirò. Vegeta
sicuramente era nella Gravity Room. “Va bene.. ci
parlerò. Tieni
d'occhio la bambina!”
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Rieccomi
con il terzo capitolo! Diciamo che stiamo entrando nel vivo della
storia!!
Spero vi piaccia, ci metto tutto l' impegno per scrivere al
meglio!!
RINGRAZIAMENTI!
BeNnY:
io vedo Videl come una ragazza forte.. non so, come la figlia! Almeno
meno timida dell' impacciato Gohan! Ahah! Sono contenta che la storia
ti piaccia, commenti sempre, sei troppo dolce *-* Dimmi se questo nuovo
capitolo ti piace!! ^^
Ragazzi,
commentate! Anche una piccola critica.. per me è importante
^^'
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