Jimmy Hudson, Detective.

di Mr hudson
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Strana scomparsa. ***
Capitolo 2: *** Lacrime amare ***
Capitolo 3: *** Vuoto Metafisico ***
Capitolo 4: *** big apple calling ***
Capitolo 5: *** Via dell'alba ***
Capitolo 6: *** Paura di perdersi. ***
Capitolo 7: *** la fine di tutto ***



Capitolo 1
*** Strana scomparsa. ***


La voce tuonante di mia madre mi chiamò. -Alzati, non vorrai fare tardi a scuola!!!- -Sai quanta fretta che ho??- Ribattei con furia.

Piacere.Il mio nome è Jimmy. Secondo i miei amici sono un tipo molto intuitivo, io invece mi reputo il solito idiota che ha letto troppi libri gialli.

Sono alto 1,83 e peso 75Kg. Sono diventato maggiorenne ad Agosto e, poichè frequento ancora l'ultimo anno di liceo, sono costretto ancora a svegliarmi cosi presto.

Mi alzai, prendendo a caso ciò che era nell'armadio. jeans, maglietta e cappello blu. Sembravo un puffo cresciuto, ma comunque andai a scuola, un pò assonato, in bici. La legai alla ringhiera...

"Maledizione! Devo fare gli esami della patente, ogni giorno 40 km in bici.. è insopportabile!...uff."

Attraversando il portone della "High School Of Colorado" vidi il solito secchione maltrattato da un bullo.

-Ehi, tu, mollalo. Sennò ti apro in due, a te la scelta..-

Il bullo mollò il malcapitato, ma di tutta risposta si lanciò contro di me.

"Odio essere buono."

Il bullo gli sferrò un colpo dritto al viso, ma Jimmy con estrema facilità bloccò il pugno afferrando il polso e torcendolo.

-Devo romperti il polso? O te ne vai?-

-Me ne vado, me ne vado!-

Il secchione mi ringraziò.

-Piacere, mi chiamo Steve...ammetto di non essere forte, ma faccio della mia forza l'intelligenza.

-Anche la modestia eh!.-

Entrai in classe. Lì vi era Jessica nell'azione di posareuna Rosa bianca sul banco di Sarah. Piangeva a dirotto.

-Jessy, che è successo?-

-Sigh...è stata rapita...nhm...e poi l'hanno ritrovata morta...-

Ricominciò a piangere.

Jake, il mio migliore amico, si avvicinò.

-Le circostanze sono misteriose, non si sa nulla...sarà difficile trovare il colpevole.-

La polizia entrò in classe. Domandò varie cose su Sarah.

-Temiamo sia opera di uno serial killer, il Diavolo del colorado.State attenti.-

Passai le 6 ore successive a pensare all'accaduto.

-Jake, investigherò su questo fatto!-

-No! Lui è un Serial Killer! Non è uno comune!- Controbattè Jake preoccupato.

-Volevo bene a Sarah. Penso che questo sia l'unico modo!.-

Cercai Steve. Una volta trovato, gli chiesi informazioni. -Non si sa nulla del Diavolo del Colorado. Se non appunto che vive in questa zona. E' accusato di pluriomicidio, reo di aver ucciso dieci donne dai 18 ai 50 anni. Non avrai intenzione di indagarci?-

-E tu come fai a saperlo?- Chiesi perplesso.

-E' noto il tuo soprannome di "Detective"-

-Si, lo farò.

Si diresse verso la polizia, intenzionato ad andare fino in fondo a questa storia

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Capitolo 2
*** Lacrime amare ***


Davanti al commissariato,aspettavo l'arrivo del commissario, amico di mio padre.

-Ma quando diavolo arriva, quell'idiota?-

ancora 10 minuti, e finalmente la volante del commissario, segnata dal simbolo "C.P.D." . Il commisario scese dalla macchina, e io mi alzai.

-Commissario, si ricorda di me?-

-Certo, il figlio di Mr.Hudson....eh, che gran detective.-

-Ho bisogno di delucidazioni sul caso "Diavolo del Colorado".-

L'agente che accompagnava il commissario, intervenne.

-Quel caso è coperto da segreto.Non puoi consultarlo.-

-Mike, fatti gli affari tuoi.-Il commissario zittì il suo agente.

poi, continuò.

-Se ci aiuti a prenderlo, noi ti diremo tutto.Da tempo brancoliamo nel buio.-

Riflettei per qualche secondo.Volevo vendetta.Ma senza autorizazzione della polizia, rischio di cadere nel "torto".

-Ok.Ma ho bisogno di un porto d'armi e di un arma.Non posso indagare su un serial killer disarmato.-

Decidei di imporre la mia ragione.

-Ok, ti daremo ciò che vuoi.-

Il commissario accettò a fatica.In fondo, stava per dare il porto d'armi a un 18enne.

Tornai a casa, e mi tolsi i vestiti della mattina. Mia Madre ricevette una chiamata dal commissario.Perchè sennò non vedo come possa aver saputo.

-Sei un pazzo!Sei sulla strada di tuo padre!-

-Si, e lui ha risolto più di 80 casi!Cosa c'è di male nel salvare la gente?-

mi contrapposi con una strana rabbia.

-C'è di male che potresti morire, e raggiungeresti tuo padre!-

Mia madre aveva colto nel segno.Ma io riuscì facilmente a uscirne fuori.

-Hai 45 anni.Potrebbe uccidere te.Le mie amiche hanno 18 anni.potrebbe uccidere loro.Rimane troppo da vivere a tante persone, se ne muore solo una, è una fortuna immensa!-

Mia madre aveva capito a quanto tenevo vendicare la mia amica. Il mio iphone, si mise a suonare, proprio quando se ne andò.

-Ciao sono steve.Ho una brutta notizia.-

La paura cresceva nel mio cuore.

-Avanti parla.-

-Ale e Jessy sono state prese dal Diavolo.Credo che le abbia prese perchè voleva finire una specie di "lavoro". Penso che si nasconda fra le montagne a ovest della Contea di Boulder.-

-Ok.-

Piansi lacrime cosi amare, che ogni lacrima era come una stretta al cuore fortissima. mi lavai la faccia, mi misi una maglietta bianca a maniche corte sopra i jeans, e un giacchetto nero. Mi diressi al commissariato, sulla Harley di papà.Dopo che mia madre li aveva chiamati per dire che andava bene, loro (in memoria del grande aiuto che aveva dato mio padre alla polizia) mi diederò ciò che avevo chiesto.Il porto d'armi, e un revolver piccolo, con 3 colpi, più munizioni.

-bah, è un pò piccolo, ma andrà bene lo stesso.-

Corsi verso casa di jake, per andare a prenderlo.Però da lui c'era Steve.

-Vengo con voi.-

Io ero direzionato a non farlo venire.

-Non abbiamo posto.-

Jake, sfortunatamente era per farlo venire.

-C'è un sidecar, prendilo.-

Montato il Sidecar, corremmo verso le montagne, verso la tana del diavolo.

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Capitolo 3
*** Vuoto Metafisico ***


Trovammo la casa, che steve aveva indicato come luogo del crimine.Una volta saputo cosa era avvenuto in quella casa, da semplice baracca passo a posto dove era concentrato il male e l'oscurita, un infimo castello fatto di vite spezzate a giovani donne.

-Questo luogo da i brividi....-

Io lo sapevo.Far venire un idiota è solo un peso.

-Vedila come una casetta di montagna, come quella della nonna.-

Jake tentò di calmarlo.Non era impulsivo come me, ma aveva comunque una certa saggezza che gli invidiavo.

-State zitti.Ho solo tre colpi da usare subito, se ci battiamo dalla distanza ci abbatterà facilmente.-

Il mio cervello scattò su ON, pronto a trovare la strategia per tirarsi fuori dal guaio prima che esso cominciasse. Nei momenti di tensione si tira il meglio di se stessi.Almeno cosi diceva mio padre.Facile, per uno che non deve affrontare un fottuto serial killer. La finestra era aperta.Entrai piano.Jack e Steve entrarono dietro di me.

"per essere un serial killer, devo dire che è abbastanza stupido, o è un genio e questa è una trappola."

Salì le scale, e vidi Jessy e Alessandra legate.

"cazzo, la polizia arriva fra poco, ma io non ho tutto sto tempo!"

Un uomo con un passamontagna entrò.Aveva un fisico abbastanza allenato, indossava solo una maglietta e dei jeans.Non riuscivo a credere al fatto che un tipo come quello possa aver ingannato la polizia per un mese.Ma l'apparenza inganna. Io vedevo il tutto dalla porta semi aperta.Le ragazze, per fortuna non potevano vedermi. Tirò fuori un Revolver.454 Casull, un Uberti.Lo puntò su Alessandra, la mia ragazza, impulsivamente andai per attaccare, ma un fottuto suono mi bloccò.Era il suono del dolore, lanciato da un apparecchio di ferro, che a guardarlo così, sembrava tanto la morte con la falce, solo che era a forma di pistola. Un rumoroso ultimo lamento, e il colpo bucò con una forza impressionante il cranio di Alessandra.. Le nottate passate a baciarci,e non solo, tutti i momenti belli mi passarono come un flusso di emozioni, che culmina con un mare di rabbia.Tanta rabbia.Troppa rabbia. Un'altra volta, la mia impulsività mi disse di ucciderlo, ed entrai, sparando sul braccio per evitare l'esecuzione dell'altra ragazza. Dei tre colpi, solo uno prese in pieno il misterioso uomo e una strana liberazione mi passo per la mente a vedere lui soffrire. Prese con la sinistra il revolver, sparando, io mi gettai a sinistra.Due buchi sul muro.

Era fottuto cemento.Odiavo quel revolver. Fuori i bussoli, caricai in fretta, correndo verso ripari, ma qualunque cosa, anche il divano veni perforato con facilità. Finì i proiettili e io sparai, ma i colpi andarono a vuoto Jake intervenne, e con un calcio lo disarmo, mentre io stavo ricaricando. Con un pugno lo lanciò contro una specie di vetreria.Jake vomitò sangue, mentre io sparavo, e lo prendo in petto, a destra.

"cazzo se si muove veloce per essere un bestione!"

Un baleno flutta nei suoi occhi, come un desiderio sognante, e capisco cosa farà. Prende la rincorsa e si butta dalla finestra,e atterra sul terreno, vicino a un pick-up. Raccolgo il Casull.L'arma che ha portato via il mio amore, prenderà la sua vita. Nel scendere ricarico l'arma, ma vedo il pick-up correre via. Steve mi ferma dal rincorrerlo con l'harley.

-Lui può andare fuori strada, tu no!Morirà lo stesso, per le ferite che gli hai inflitto.-

Jake stava portando fuori la ragazza, era sofferente, dalla bocca gli usciva sangue.Non avrei dovuto portarli, si sono fatti solo male. La polizia arrivò, e trovò il gruppo. Mike, l'agente disse

-Che è successo?-

-Cosa può essere successo, una festa.-Risposi, anche se ero abbastanza stravolto.

-Abbiamo avuto una sparatoria con il bastardo, ed è morta una delle due, l'altra l'ha salvata Jimmy.-

Rispose Jake, per nulla intenzionato a un'altra rissa.Ancora una volta mi stava tirando fuori dai guai.

-Abbiamo bisogno di più armi, per affrontarlo.Sono stato un minchione a prenderlo con solo questa merdata di revolver.-

Aggiunsi a ciò che avevo detto. -li avrete, ma ora in ospedale.-

Andammo dunque in ospedale.

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Capitolo 4
*** big apple calling ***


Mi alzai in fretta, come a volermi svegliare altrettanto velocemente.Non doveva guardare quella merdata che dichiarano TG, mentre è un accozzaglia di notizie di gossip in ordine sfuso.

C'era una notizia.L'assassino è stato avvistato, si ma a new york.Maledetto, lo trovo ed è fuori dalla mia portata.Cazzo, mi faceva arrabbiare il fatto di non poterci fare nulla.Una sensazione orribile, come essere vivi in una bara di dolore.

-Devo trovarlo.In qualche modo lo farò.-

uscii in fretta da quella specie di inferno, cui la mia casa era diventata, da quando stare fermo si traduceva in pensare alla morte di Alessandra.

Era come bruciare dentro, come un inferno, appunto.Sentire il dolore, che prende spazio agli organi dentro di se... presi la ormai mia harley, ma scoprì che non si può raggiungere new york con una moto. Ci volevano 29 ore di moto,ed era un suicidio. Persi le speranze, e mi deprimetti. Chiamai steve con l'iphone.

-Steve...-

Un enorme camper mi tagliò la strada, e mi fermai di botto.

-Jimmy, che è successo?- Arrabbiato come una bestia, risposi con veemenza assoluta.

-Un cretino con un camper mi ha tagliato la strada!-

Scesi dalla moto e andai a parlare con il conducente, pronto a spaccargli la faccia. Poi vedo la faccia.Capelli rossi, lunghi...

-Ah, è una donna!-

Si irritò vistosamente...era vistosamente alta, quasi quanto me.

-Vedi della barba?Quindi sono una donna, embè?Sei tu Jimmy?-

-Si...sono io.-

Aveva capito solo quello.

-Allora, ti vorrei aiutare!-

-Cosa?Perchè?Ma....io non ci capisco niente-

Confuso.Molto. La sua faccia si fece triste...tratteneva le lacrime...e io ricevevo una tristezza infinita.

-Ha ucciso mia sorella.-

Questo era il motivo per cui scelsi di essere un detective.Perchè le volevo salvare.

-Ok, aiutami.Ma dobbiamo prendere i miei amici, e le armi.-

-Per le seconde, non ci sono problemi.Il mio camper è un armeria.-

-Ok, ma...come ti chiami?-

-Wizz.-

Forse avevo trovato un alleata.Forse. Posai la Harley a casa.Partimmo con il camper.Dietro il divano c'erano armi su armi e scatole di munizioni

-Mamma mia!Cosa cazz...- Presi due uzi e relative munizioni e fondina, più proiettili per il revolver, che carico e metto nello zaino, insieme a vari oggetti.

-Prendiamo i miei amici.-

Steve e Jake entrarono.Lanciò a Steve un MP5,. un fucile di assalto veloce dalla distanza, mentre a Jake passa uno SPAS e la relativa cartucciera.

-Investigherò da solo a NY.Voi seguitemi a distanza sul camion.-

-Ok, Jimmy.-

Il viaggio fu lungo, ma finalmente arrivammo alla nuova mela... New York,la città-progresso.

-Ok, vado...voi restate qua.-

Grattacieli enormi e cemento dappertutto, era cosi diversa dalla periferia di Denver...Passai in mezzo al central park, ora assomigliava di più a casa mia.Il che non la faceva casa mia. In mezzo a una folla di gente, arrivai fino al luogo del delitto.Era recintato.Sono in una giungla di cemento, la polizia non mi conosce.....sono a posto.

-Cazzo, è recintato.-

Accesii l'iphone, e l'auricolare e chiamai la base.

-Abbiamo un problema, è off limits.-

Nonostante il mantello, il vento poteva far scorgere le uzi.

-e anche il vento non mi aiuta.-

Steve e Wizz mi risposerò subito.

-Osservala da fuori recinto,non abbiamo altro da fare.-

Guardai la zona del delitto...Non c'era niente che potesse aiutarmi? Notai, poi di improvviso un pezzo di mantello per terra.Misi i guanti, e scavalcai subito, prendendo il mantello senza farmi notare.

-Ho trovato qualcosa.-

Tornai alla base, infreddolito.Attorno a un tavolo, parlavamo.

-Dobbiamo trovare un modo di comunicare, 2 minuti di chiamata mi sono costati 4 dollari....-

-Radio a onde corte.- Steve intervenne.

-Per le comunicazioni di internet, ci connetteremo a vecchi satelliti.Nessuno potrebbe risalire alla base, ma non è sicuro.-

-Ok, l'esperto di comunicazioni sei tu.Non ci sono impronte in questo mantello, ma ci sarà utile, è di una particolare seta.-

-La giornata è andata, sono abbastanza stanca, non dormendo da 38 ore.Notte.-

Wizz era molto assonata.la comprendevo.

-Anche io vado.Sono stato sveglio anche io, non riesco a dormire in viaggio.-

E raggiunsi il punto dove la mia agonia latente si svegliava, e mi faceva soffrire come solo poche cose sanno fare.

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Capitolo 5
*** Via dell'alba ***


Jimmy si alzò.Visioni di doposonno apparverò nella mente stanca.Dormire per lui era fottutamente stancante, ma ne aveva bisogno.Il dolore per le persone che amava e sono scomparse. Anche se nel sonno tutto si ammorbidiva, era comunque insopportabile. il tempo non cura le ferite, è solo un anestetico ad azione lenta, che rende insensibili al dolore, ma non ci fa capire quando tocchiamo la carne viva.
<\br> Barcollando, andò a fare colazione, e beve a fatica il latte, come ingoiare lava, di primo mattino.
<\br> -Ma come l'hai cucinato, con una fiamma ossidrica?-
<\br> Esordì ironico.
<\br> -Non mangiare allora!-
<\br> Wizz rispose irritata.
<\br> Era fantastico, lasciarsi alle chiacchiere e a ridere, per non affrontare la bestia dentro se stessi.L'ho sempre pensata così. Steve lavorava al Mac, analizzando lentamente il pezzo di plastica.
<\br> -Non va bene!Solo fottuta plastica!-
<\br> Un altro punto cieco.Niente.
<\br> -Cos'è questo?-
<\br> C'era scritto "2212- Sil"
<\br> Cos'era quella scritta? Cercammo su internet.Era un silenziatore per Beretta. La fabbrica è a New York!

-Più precisamente, alla fine della ventesima strada.-

-Zona industriale.Andiamo a chiederlo.-

Arrivammo dunque nella zona industriale.Un denso smog nero la ricopriva, e il rumore assordante di cento macchine ci accompagnava.La rovina dell'uomo, aveva il volto pulito e il resto sporco.Normalmente, noi vediamo solo il prodotto, cui è necessario per la nostra vita.Ma..i danni all'ambiente e a noi, corrodono il mondo, come un potente veleno che poco a poco paralizza e poi uccide soffocando, tra atroci dolori.Vedere il mio mondo sfruttato così, mi dava rabbia."Solo chi non ha fantasia pensa che, con il denaro, potrebbe risolvere tutti i suoi problemi. Purtroppo, senza fantasia non si fa denaro."

Io non potevo fare nulla.Ma comunque andai dal caporeparto. -Ehi, tu, homie!Quanti anno preso il silenziatore 2212?-

Si girò, un omaccione.

-Perchè lo stai cercando?-

-Cerco il "Diavolo del Colorado."-

l'uomo apparve sconvolto.

-Aspetta.-

si mosse verso una scatola..e estrasse una pistola!

Mi slanciai a sinistra, al riparo dagli spari, estrassi le uzi e con una raffica zittì il fuoco, ma non lo presi.Gli altri operai estrassero armi.

-Merda.-

iniziai a correre, inseguito dai proiettili che mi sfioravano.....un uomo si contrappose tra me e la porta e lo bucherellai come un formaggio, mentre dalla porta uscivano altri operai, saltai sul corpo ancora in piedi dell'operaio e mi gettati sul corridorietto laterale.Con un dito accesi l'auricolare e dissì velocemente

-Intervenite, abbiamo un piccolo problema!-

Il camper entrò dalla serranda, e il rumore si sentì dappertutto.Sentivo sparare un fucile sniper, deve essere steve.Saltai su uno scaffale per vedere tutto, ma la situazione era difficile anche per loro, che erano al sicuro.tre operai disarmati abbatterono lo scaffale, ma io saltai e gli sparai sul cranio, cosa abbastanza difficile in salto. Un rumore infernale proveniva dal camper.Mi sporsi da un lato, e vidi Wizz che impugnava un enorme Vulcan e rideva, muovendolo come se fosse una pistola.

-Oh cazzo!-

Gli operai venivano falciati e lanciati a distanza.Mentre tutti erano impegnati a bloccare il camper, entrai in una porta.Era pieno di donne, in una stanza buia.Erano nude.Svegliai una di loro.

-Che vi hanno fatto?-

-Ci...Ci usano come schiave...-

Una rabbia tremenda invase il mio corpo.

-NESSUNO SI DEVE PERMETTERE DI USARE COSI LE DONNE!-

Sfondai la porta, che volo a 4 metri di distanza, e sparai come una furia, uccidendo anche 20 nemici, poi finii le munizione delle uzi e sistemai i rimanenti con il revolver...mancava il caporeparto.Avevo gli occhi rossi, da quanto forte pulsava il cuore, come un tamburo, e l'adrenalina scendeva a fiotti. Lo vidi fuggire.Saltai su uno scaffale alto 3 metri con un salto,e di scaffale in scaffale, saltai fino a raggiungerlo.Ero disarmato, e lui era il doppio di me. Il nemico tento un uppercat, che schivai e colpi con il sinistro al fianco, rompendogli una costola.Con una gamba lo colpii in faccia, facendolo cadere a terra.Con il destro, tirai un pugno in pieno petto, e gli fracassai lo sterno. Sangue colo dai miei occhi.La pressione era troppo alta, e caddi svenuto a terra.

Esausto, mi svegliai all'ospedale.Siamo stati accusati di omicidio multiplo, ma ci ha salvato il porto d'armi e il certificato della polizia. Stanchi, tornammo a Denver.Non riuscivo a dormire, e chiaccherai con Wizz tutta la serata...era una conversazione triste.Eravamo tutti delusi dal flop, inoltre la stanchezza dell'ultimo combattimento,era palpabile.

-Co-oper,Dove hai imparato a maneggiare una vulcano?- Chiesi sconcertato, dopo averla vista maneggiarla velocemente, considerando che pesava circa 200 kg.

-Avere un padre sergente è utile solo in questi casi.-

la sua tristezza si accentuò.

-Sei rimasta sola, vero?-

-già.-

-Non ti preoccupare, io non morirò.Ho ancora troppo da fare.Conta su di me-

E scoppiammo a ridere, durante l'alba.Era questa la via dell'alba?

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Capitolo 6
*** Paura di perdersi. ***


Wizz è riuscita a farmi fare una passeggiata in un mercato, per staccare un pò dalle lunghe investigazioni e perlustrazioni.

-Abbiamo girato mezza città, sarà espatriato.Godiamoci quest'uscita.-

-Parla per te, odio fare shopping, e stiamo girando da un ora in questa trappola per massaie!-

-Dammi della massaia ancora, e ti infilo un miracle blade...-

-ZITTA!!!-

urlai per zittirla, visto che era pieno di bambini, e non era educativo. continuai, irritato,

-Ma sei pazza?-

-Si, dovresti saperlo.-

-OMFG!-

Per un altra ora girammo per questo labirinto, finchè steve non ci informò, tramite messaggio che c'era un sicario del "Diavolo". Nonostante il fatto che eravamo disarmati, decidemmo di inseguirlo. Lo trovai, e mi lanciai all'inseguimento con dietro Wizz, e tentai di atterrarlo, ma riuscii solo a disarmarlo, e a sparare alle ruote della macchina.Volevo prenderlo vivo, il bastardo.

-Non sono dell'umore, quindi arrenditi.-

-Si, e sto cazzo?-

Sferrai un pugno alla faccia, che schivò, e con un altro pugno tentò di prendermi in petto, ma contrapposi il mio avanbraccio, e con un calcio mirato alla faccia, tentai di stordirlo, ma con un spinta,mi fa mancare l'obiettivo, e farmi cadere, che si rialza subito, e tentò ancora con un pugno, che lui schiva ancora e mi colpisce in piena faccia , stordendomi, per poi colpirmi con violenza con un piede nello stomaco, lanciandomi su una bancarella di ceramica, sputando un ingente quantità di sangue.

-Tutto questo sai fare?-

Wizz arrivò, e con un calcio in petto lo fa cadere.

-Ora te la vedi con me.-

Negli occhi nere fiamme di puro odio, il nemico si alzo, e c'era una differenza di altezza enorme.Wizz era 1.58, mentre lui era 2.01.

-Muda.-

-Mhm?-

Un pugno a una velocità assurda partii, ma wizz schivò e prese gli addominali con un pugno, e la vana resistenza non bastò a non fargli sputare sangue anche a lui.Il pugno sinistro colpì Wizz al braccio sinistro. e l'urto fu talmente forte da rompergli l'osso.

-Mhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!-

Col destro caricò un pugno in petto all'uomo, che atterrò su una scatola di coltelli, si rialzò, e ne estrasse uno dalla sua schiena, piena di coltelli, e lo lanciò contro di me, che ero stordito.Era la fine , era diretto in pieno volto, e da 3 metri, un tiratore esperto non sbaglia. Ma una gamba si frappose tra loro , che fu presa in pieno ma non trapassata completamente. il sangue di wizz mi schizzò in faccia, e provai una sensazione, come se un pugno mi colpisse direttamente al cuore, e mi svegliai del tutto.Il nemico aveva una pesante emorragia, non è sicuramente al 100%, ma dalla quantità di sangue e energia spese, sarà al 50 %.Il cuore pulsò fortissimo, 160 volte al minuto, l'adrenalina nel mio sangue è 15 gr, e io sono capace di analizzare ogni cosa, come un supercomputer. Tirai un pugno tanto forte che parò con la gamba, e il femore si ruppe. Mi calmai, e la polizia arrivò, segnalata da steeve penso. Andando all'ospedale portando Wizz, con una emorragia bloccata con un semplice laccio stretto forte e un panno, e varie escorazione, e la spia del "diavolo" con femore bloccato, rischiava di morire.Non che mi dispiacesse, ma è buttare una parte del piano.

-Sbrigati, non voglio che Wizz muoia!-

infatti era pallida, bianca come un lenzuolo.Gli occhi e la mente erano evidentemente in trance, doveva aver preso un arteria o una vena abbastanza grande.

-Tutta colpa mia, è colpa mia...-

Lacrime tentarono d'uscire, ma ero un maestro, a non mostrare le mie emozioni..le ricacciai indietro con foga, proveniente dallo stesso acuto dolore che le provocava, chiodo schiaccia chiodo. Arrivati all'ospedale, non c'era tempo per la barella, la presi in braccio, e con in faccia un sacco di dolore, la portai al pronto soccorso.Il percorso mi aveva provato molto di più mentalmente che fisicamente, e mi sentii male.Vomitai anche l'anima, aspettandomi il peggio. Il dottore uscì e tiro un sospiro di sollievo, e dalla sua espressione abbastanza rilassata, capii che l'avevano salvata.Salvarono anche Jin, la spia. Entrai nella camera di wizz, attento a ogni movimento.

-Scusami per questo....-

Wizz aprì gli occhi, di un castano profondissimo, che si abbinava perfettamente ai suoi capelli leggermente biondi.

-Jimmy, non ti preoccupare...ho scelto io di mettermi in mezzo, e solo io posso biasimarmi, ma non ne ho intenzione....Ho salvato solo il mio migliore amico.-

Fui consolato da quelle parole, pronunciate lentamente, evidentemente è ancora poco lucida, poi si arrabbierà con me, ma quelle parole mi sollevarono.

-Pensavo di perderti.-

-Ehy, ci vuole di peggio per uccidermi, ho la pellaccia dura.-

Sorrisi, sapevo che era molto più forte di me. Mi alzai, e dopo mi diressi dal maledetto.

-Ehy, ciao stronzo!-

-Pensi di convincermi a parlare, così?-

-Penso che se non parli ti apro il culo.-

-Mhm, le tue motivazioni sono le stesse di un bambino.-

Si era apparentemente ripreso subito.Doveva essere abituato al perdere litri e litri di sangue.Un assassino abbastanza bravo, dalle numerose ferite sul petto. Estrassi le uzi e gliele puntai in testa.

-Ora sono buone, le motivazioni?-

-So che non mi ucciderai, sei un fottuto moccioso.Voi siete le carcasse in un mondo di avvoltoi.-

-Anche gli avvoltoi muoiono di indigestione, di tanto in tanto.E io sono un piatto piuttosto velenoso.-

-Credi di farmi paura? Ho ucciso 58 persone, tutte nel corpo a corpo.La morte è solo la fine del combattimento contro la vita.-

-Puah.Chi uccide per piacere, non combatte la vita, combatte i suoi nemici.L'odio corrode tutti, e tu sei solo uno dei tanti.Dimmi dunque dove è l'avvoltoio immondo.-

-Amava il passato, lui.Non ti dirò altro....perchè me ne vado!-

-Cazz...- Prese l'uzi dalle mani di jimmy e si butto su una sedia a rotelle, tenendo sotto mira un dottore.Presi l'uzi, ma era lontano, presi la mira e sparai sulla mano, ma presi l'altro uzi, che cadde a terra nella fuga di Jin.Jin prese la rampa per i disabili e arrivo a una notevole velocità, che a piedi è impossibile da prendere in discesa,tanto che scese 8 piani in 40 secondi circa, mentre io arrivai a stento al 3 e la polizia non sapeva che stava scappando.Ruppi il vetro, e gli scaricai 100 colpi di mitra sulla sua figura, ma la distanza era di circa 200 metri, e il vento soffiava forte, tanto che nessun colpo lo prese.

-Dannazione!-

una moto da corsa, una Kawasaki Ninja del tipico verde corse contro la sedia a rotelle, e il pilota tirò fuori una Walther P38, una semplice pistola, precisa ma poco potente, e freddò jin con un solo colpo, alla testa.Corsi giù subito, per vedere chi era il killer.Stava correndo via, ma salii sulla Harley e lo raggiunsi quasi subito, nonostante la differenza di cavalli, la Harley era una bella bestia. Puntai il .454 Casull in testa al tipo, che rallentò.Un killer esperto, se sa che la potenza della casull è capace di perforare 10 cm di legno, e 2 di metallo.Un materiale come quello del casco non avrebbe sicuramente resistito.

-Ehy, calmo, sono un amica!-

Una voce familiare rispose dal casco.

-Ma cazz... Jessy,che stai facendo?-

Jessy raccontò la sua decisione di allenarsi a uccidere, e un vecchio sergente, Hartsan, le aveva insegnato a uccidere.

-Era un vecchio SS nazista, che ha scontato la sua pena salvando 120 Ebrei, e perse la gamba durante l'ultimo conflitto.Mi alleno alla corsa, al guidare veloce, e allo sparare.Mi disse che uccidere era facile, ma lui aveva smesso.Mi disse che "Uccidere è facile, basta non pensare al sapore della vita, mentre lo si fa". Penso che si sia ricordato dei suoi cari, e si sia immedesimato nei poveri uomini, costretti a marciare nell'inferno non di Dio ma dell'uomo.Questa decisione gli costo un occhio, Un suo Ex-compagno nazista lo sparò, ma il colpo non prese il cervello, ma divise l'occhio in due.Lui uccise il suo compagno, piangendo da un occhio solo.Nonostante il danno, infatti, penso che lui gli volesse ancora bene, e lo ritenesse solo uno schiavo della società malata di quei tempi.Mi ha raccontato tutto questo per farmi capire che uccidere è facile, è il ricordo che ti uccide.Ma non ho rimorso nell'aver ucciso quell'uomo.-

-Capito.Immagino che tutto questo, tu lo abbia fatto per cercare, in qualche modo, una vendetta contro il "Diavolo", che uccise....-

Le parole mi si bloccarono in gola, e il ricordo si faceva largo nella mia mente, ormai segnata da ricordi di morte e distruzione.Il vecchio sergente aveva ragione, è il ricordo di averlo fatto a causare male.Deglutì, e continuai.

-Alessandra.Una della mia squadra non sta bene, quindi la sostituirai per l'ultimo affondo.-

Tornammo dunque da Steve e Jake.

-So dove andare.-

Esclamai, con una voglia di Vendetta che avvelenava il mio corpo.Continuai.

-A casa di sua madre.-

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Capitolo 7
*** la fine di tutto ***


Decisi di andare da solo, a risolvere finalmente questo caso e di tornare alla mia fottuta cittadina in una pace, almeno apparentemente. Presi la mia moto, sapevo bene dove andare. Il vecchio maniero degli Hartley, che furono sterminati tutti. All'epoca furono trovati ben tre corpi, di cui uno, orrendamente mutilato, di un bambino di circa 10 anni. In realtà era un bambino scomparso da poco nell'Arizona, le cui ricerche non diedero frutti. Quindi, Rich Hartley, Omicida fin dai 10 anni, fu creduto morto per 26 anni. Dunque, l'assassino, il dannato Diavolo del Colorado era Rich Hartley , 36 anni e un fisico da wrestler professionista. Nonostante io abbia già visto le sue abilità nel corpo a corpo, decisi di andare con solo la 454. casull, che avevo sottratto a lui. La pistola che tirò via la vita della mia ragazza, prenderà la vita del Diavolo.
Aprì la porta, e misi mano al revolver, puntandolo verso il muro e spostandomi. Nonostante io fossi entrato furtivamente, ero sicuro che il diavolo sapeva dov'ero. La tensione si respirava, ormai entrambi erano abituati a rischiare grosso, combattere da soli e sopravvivere che ormai combattere era un gesto meccanico, come l'alzarsi e il vestirsi alla mattina. Era qualcosa di diverso per entrambi. Entrambi sapevamo che ne sarebbe restato solo uno. O magari nessuno dei due. Era un combattimento contro se stessi, tra il fuggire e il combattere. Due comportamenti che fin dalla nascita dell'uomo, causavano la vittoria o la sconfitta in battaglia. La rabbia offusca gli occhi, e la calma li fa chiudere. Salii le scale, piano piano, e mi gettai, conscio che sarebbe arrivato uno sparo. Il fragore di un fucile da caccia esplose, mentre un proiettile scavava nei muri di legno della casa. Ero stato uno stupido, a pensare che lui non se lo aspettasse quest'attacco. Un altro sparo traforò una poltrona in pelle, causando un esplosione di pagliericcio, e io mi rifugiai dietro il divano, mentre Rick era dietro a una poltrona. Parlai, e le mie parole mi sembrarono ridicolmente epiche, specie nella situazione molto pericolosa dov'ero.
-Dunque è il regolamento dei conti questo?-
Rick rise, e rispose con un tono abbastanza secco.
-A quanto pare si!-
cercai di prendere tempo, il mio corpo era scosso da fremiti, come a voler combattere a tutti i costi. Si diceva che i veri guerrieri cercassero avversari forti, e lui era certamente pane per i miei denti. Ma far decidere all'istinto poteva costar caro.
-Hm. 26 donne e 2 uomini. Bel curriculum. Un serial killer fin da bambino.-
Era una chiara provocazione, ma l'avversario non sembrò molto turbato.
-Devo correggerti! 26 donne, 2 uomini e 1 bambino! Quanto all'essere Serial Killer, mi sembra esagerato. Io non ho un Modus Operandi. Colpisco sempre alla testa, cosi non devo perdere tempo a vedere le persone soffrire, so che sono morte. Forse sarà perchè ho visto un milione di volte mia madre soffrire, che odio soffrire. Quel bastardo di mio padre era un fottuto ubriacone, arrivava anche a 4 bottiglie di whisky al giorno. Ora mi dirai “ e che colpe ne aveva mia madre?” Aveva la colpa di scaricarsi su di me! Ora dimmi secondo te chi cazzo è il cattivo, se io o questo fottuto mondo?-
Jimmy rimase scioccato dalla lucidità del discorso, come se non fosse un affare personale, ma di un altra persona. Un processo di elaborazione della sua stessa vita durato 26 anni.
-Io avevo un padre, e tu me l'hai tolto! Come hai tolto la mia fidanzata, e altre 24 fidanzate, madri, sorelle e amanti a tantissime persone! Come hai tolto un figlio innocente a una madre per salvarti il tuo culo-
Rich sparo un colpo che il divano incasso con calma, mentre Jimmy si abbassò e prese una bottiglia di Whisky dalla credenza, e la lanciò in aria, mentre Rich sparava il secondo colpo in canna. L'esplosione fu terribile, e la casa prese fuoco. Jimmy doveva agire in fretta, ma l'esplosione gli procurò una forte commozione cerebrale, e ormai la sua mira era molto imprecisa, ma la poltrona che faceva da scudo a Rich prese fuoco, e preso dal panico, Il diavolo del Colorado usci dalla tana, e Jimmy sparo 5 colpi, e solo uno lo prese a una gamba, sbilanciandolo sulla sinistra, e buttandosi dietro un armadio. La mia visto tornò normale, ma il fuoco era ormai dappertutto, tanto che ormai gran parte della casa era in fiamme, e in lontananza si sentivano le sirene dei vigili del fuoco. Avevo vinto Io. Ma non mi bastava. Mi tolsi la maglietta e se la mise come sciarpa, si alzo e si gettò contro l'armadio dove era Rich, che un colpo tagliò buona parte del mio fianco, ma io allungai la mano destra che teneva il revolver e sparai sulla fronte a Rich, il cui cervello fu spappolato lungo il muro dietro a lui. Cadde una trave che blocco la strada per l'uscita, una finestra la vicino, dunque la sfondai di peso, buttandomi dalla finestra che crollò in mille pezzi, o la va o la spacca. Caddi dal secondo piano, confuso e con qualche costola rotta, ma ancora vivo. Avevo vinto, e questa era la fine di tutto. La casull era rimasta dentro a bruciare con il suo padrone, e la cosa non mi dispiaceva. Di questa vicenda, non ne volevo più sentir parlare. Svenni. Mi rialzai e trovai Alex con Wizz accanto a me. Ero felice. Stanco ma Felice.

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