The turning of the seasons

di Falling_Thalia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** December Snow ***
Capitolo 2: *** Hot Thoughts ***
Capitolo 3: *** Angel's Eyes in a rain of Leaves - 1st ***
Capitolo 4: *** Angel's Eyes in a rain of Leaves - 2nd ***



Capitolo 1
*** December Snow ***


Lo odio. Lo odio davvero. Perché lui se ne sta tranquillo in giro per la scuola mentre io sono qui a sistemare questa pila di documenti infinita? Lui dovrebbe essere esattamente qui, ad aiutarmi. Lui è rappresentante di classe quanto me. In più è dicembre e in questo posto si muore dal freddo. Lo odio. Perché ha voluto accettare questo incarico se poi non lo rispetta? È inutile scervellarsi, non è che la soluzione mi apparirà davanti. Ok, mi arrendo fa troppo freddo per resistere in questa stanzetta un minuto di più. Esco velocemente e mi rintano davanti alle macchinette del piano inferiore. Mi prendo una cioccolata e mi apposto davanti al calorifero. Non faccio in tempo a fare un sorso della mia bevanda calda che lui spunta da dietro l’angolo. Mi vede e ci rimane. Secondo lui io dovrei essere in quel posto gelido a lavorare, non qui a bere della cioccolata. Faccio finta di non vederlo e mi giro dall’altra parte. Magari anche lui mi eviterà. Ma non lo fa. Mi si avvicina e mi guarda con il suo solito sguardo indecifrabile che mi provoca un fremito rabbioso.

- hai già finito? –

- no, è impossibile finire tutto da solo… -

Lascio cadere la frase a metà, non ho voglia di discutere con lui…

- e che aspetti a finire? –

- …perché non lo fai tu, quella stanza senza riscaldamento è troppo fredda per i miei gusti… -

Sbuffo. Sono irritato. Com’è che devo sempre fare tutto io? Ma sta volta mi rifiuto.Non sono un suo maggiordomo, tanto meno il suo segretario…

- ok. Vado a finire –

Lo guardo perplesso. Ho sentito bene, vero? No, sarà stata un’allucinazione…però si sta allontanando. Meglio seguirlo.

Alla fine avevo sentito bene. È davvero entrato in quel buco congelato e si è messo a lavorare. Forse ha capito che non può sempre scaricare le sue responsabilità sugli altri. Nel giro di dieci minuti finisce il lavoro che io ho fatto in due ore. Ora sono ancora più perplesso.

- se sei così veloce potresti aiutarmi sempre invece di svignartela ogni volta che c’è da lavorare… -

- uhm. –

Che razza di risposta è “uhm”? Va bhe. Non ci penso troppo. Mi giro e faccio per andarmene. Il lavoro è concluso e io posso tornarmene nel mio appartamento.

- chiudi e spegni le luci prima di andartene –

Mi fermo per qualche secondo in attesa di una risposta. Niente; non parla e io me ne vado.

Arrivo nel mio appartamento che si è già fatto buio. Odio vivere da solo. Odio il freddo e odio l’inverno. Odio la neve così bianca e pura…è solo un’apparenza. Mi spoglio lasciando tutte le cose sparse sul pavimento, nessuna madre verrà mai a lamentarsi con me, almeno non la mia, visto che non l’ho mai conosciuta. Mi infilo sotto la doccia calda. Ci starei per ore se solo la bolletta non fosse così alta e io avessi bisogno di soldi per pagarla. Pochi minuti per lavarmi e sciacquarmi e sono fuori. Mi infilo la mia tuta e mi faccio da mangiare. È tardi, dovrei andare a dormire ma non ne ho voglia. Mi stendo sul pavimento riscaldato…è scomodo ma è sempre più caldo del mio letto. Sto per cadere nelle tenebre del sonno quando mi sorge un dubbio: dove ho lasciato il mio cellulare? Mi alzo di scatto dal pavimento e frugo tra gli abiti e il cappotto sparsi in giro. Non lo trovo. Ci mancava solo questa. Speriamo che nessuno lo trovi, sarebbe problematico se qualcuno leggesse i messaggi…

*DINDLON*

-Chi diavolo è a quest’ora?-

Vado ad aprire e me lo ritrovo davanti. È li, in piedi davanti alla porta del mio appartamento. Ha il fiatone, le guance arrossate e i capelli scompigliati e bagnati dalla neve. Prima che possa parlare mi trascina fuori al freddo e mi mette con le spalle al muro.

- Che diavolo stai facendo! –

- cosa sono questi? –

Eh? Ah. Ha trovato il mio telefono.

- Non sono affari tuoi –

- Questo tipo di relazioni non dovrebbero coinvolgere un minorenne! –

- Ti ripeto che non sono affari tuoi! –

- E invece si! –

- Non mi risulta! –

In un secondo il mio mondo si blocca. L’unica cosa che percepisco sono le sue labbra che premono contro le mie e la neve che cade.

La neve…la neve che scende fredda e bianca a calmare il mio animo che impetuoso si fonde a quello di lui.

 

                                                           DECEMBRE SNOW - END

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Capitolo 2
*** Hot Thoughts ***


Il caldo comincia a essere insopportabile. La mia camicia linda e profumata e impregnata di sudore. Perché sono ancora in questa stanza? Ah sì, sto finendo di scrivere la mia tesina. Odio gli esami. Odio gli esaminatori. Odio anche il mio Tutor, che in teoria dovrebbe essere qui con me non in giro a spassarsela con qualche sciacquetta. Bhe, ok, in fondo la tesina è la mia non la sua… Ma chi voglio prendere in giro: quel bastardo mi aveva promesso che oggi sarebbe venuto ad aiutarmi. Invece mi ritrovo qui a vagare per gli scaffali della biblioteca da solo. Immerso nel caldo e nella polvere.

Al’improvviso un messaggio rompe il silenzio…

“Sorry, non posso venire ho da fare.”

Che novità…l’avevo immaginato. Rispondo come meglio mi riesce:

“Fottiti.”

Alle volte mi chiedo quanto abbia pagato i professori per farsi consegnare la laurea. Molto presumo. Dopo circa dieci minuti il cellulare squilla ancora. Ma non dovrei tenerlo spento visto dove mi trovo? No, tanto ci sono solo io qui dentro.

Leggo il messaggio…

“Ehi, sei arrabbiato con me?”

Perspicace il signorino…

“Ma dai, da cosa l’hai capito?”

Altro libro polveroso…ma da quanto sono qui a fare la muffa questi cosi? Da parecchio, presumo…

Oh cazz….stavo per rompere una pagina!

Passano ancora un paio di minuti e arriva un altro messaggio….

“Dai non dei prendertela sai come sono le ragazze, mi adorano.”

Ecco che si manifesta il suo ego sconfinato…ma per favore.

“ Si certo come vuoi tu.”

Al diavolo la tesi la biblioteca e il mio stupido Tutor. Mi alzo e faccio per uscire quando mi fermo a fare l’analisi delle conseguenze:

Niente tesi uguale a niente laurea.

Ok, forse è meglio rimanere ancora un po’, giusto per sistemare due o tre cose.

Non faccio in tempo a sedermi che il display del cellulare si illumina, di nuovo.

“ Se mi aspetti sono lì tra un’oretta e mezza.”

Grazie al cavolo….per non essere volgari. Io tra un’ora vorrei essere al fresco.

“Sognatelo io non ti aspetto così tanto.”

Ma guarda un po’ se adesso devo pure fare i suoi comodi. Davvero impensabile.

Passa ancora un po’ di tempo e squilla di nuovo…una volta….due volte….tre volte….quattro volte….avrà capito che non ho intenzione di rispondere?

No. Dopo la prima chiamata il telefono continua a squillare per dieci minuti di fila, poi metto il silenzioso e lo appoggio sul tavolo.

Il display continua ad illuminarsi. Che stress!

Alla fine mi tocca rispondere o spacco il telefono. Ok, sarebbe più comodo spegnerlo ma non ho voglia…

<< Che vuoi? >>

<< Hai risposto! Alla buon’ora! >>

<< Ripeto la domanda: che vuoi? >>

<< Perché sei arrabbiato? >>

<< Arrabbiato? Io? Figurati! >>

Un tono peggiore di quello non lo potevo assumere, davvero…

<< Ehi, si sente lontano un miglio che sei incazzato…è successo qualcosa? >>

Ma che, è scemo o cosa?

<< Sicuro di non soffrire di vuoti di memoria? >>

<< No, perché? >>

Ok allora è solo un cretino. Ma di quelli forti.

<< Sei davvero senza speranze. >>

<< Eh? Dai a me puoi dirlo perché sei incazzato! Sono il tuo Tutor! >>

Ma brutto co***ne ci sei o ci fai?

<< …Sai com’è una certa persona non si è presentata a un certo appuntamento. >>

<< Ah! È vero! Dovevi uscire con una tua amica oggi! >>

…Non so più che pensare di lui….

<< No scemo, tu! Tu non ti sei presentato oggi!! Mi hai anche mandato un messaggio un’ora fa per dirmi che saresti arrivato!! Sei davvero scemo! >>

<< Cazzo! Hai ragione! Me ne ero completamente dimenticato….il fatto è che sentire la tua voce mi fa dimenticare tutte le mie preoccupazioni….>>.

No, non può farmi questo. Non può dirmi queste cose. Sa benissimo che sono giorni che mi astengo da lui e dal sesso per la tesi e mi fa questo….

Come uno scemo sto arrossendo, un po’ per il caldo terrificante che c’è in questo posto ma per la maggior parte per lui, per le sue paroline dolci che mi hanno messo addosso una voglia irrefrenabile.

<< Tu, raggiungimi subito. Non ammetto scuse. Ti aspetto. >>

Sento silenzio dall’altra parte….dopo un po’ un mugolio soffocato dall’imbarazzo mi conferma di aver capito.

 

Dopo venti lunghissimi minuti d’attesa lui si presenta davanti a me.

I suoi capelli che si muovono con il venticello caldo che soffia tra gli alberi del parco, le guance arrossate dal caldo e la pelle lievemente abbronzata. Gli occhi verdi vividi e vispi più che mai. In poche parole splende, ai miei occhi più del sole.

 

Non ci metto molto a trascinarlo dentro con me. Non gli do nemmeno il tempo di parlare. Lo assalgo subito. Mi butto a capofitto su di lui. Sulla sua bocca, sul suo collo, sul suo ventre e sempre pi giù. E me lo prendo, lì nella biblioteca. In mezzo alla polvere dei libri e a niente altro. Il sudore ci avvolge ma non è importante. L’unica cosa a cui do importanza in questo momento sono gli urli di piacere che gli strappo. Musica per le mie orecchie affamate di suoni piacevoli dopo ore di interminabile silenzio.

 

HOT THOUGHTS – THE END

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Capitolo 3
*** Angel's Eyes in a rain of Leaves - 1st ***


Rieccomi, questa volta con il tema dell'Autunno! So che questa doveva essere una raccolta di 4 Shot ma l'Autunno è la mia stagione preferita così ci saranno più capitoli! Per ora ecco il primo! =D

 

Ahia. La testa mi fa male. Colpa dell’alcool, almeno credo. Non so più che cosa fare. Il mio cuore è in frantumi, la mia testa lo sta raggiungendo e sento tanto freddo. Vagare per la città a quest’ora della notte e con questo gelo non l’idea migliore. Me ne rendo conto, ma non sarà questo a farmi tornare in quel posto. No di certo. Segregato, si fa per dire, in quel “ Istituto d’Istruzione Superiore” io non ci voglio stare. È oltremodo impossibile che ritorni dopo essere stato umiliato, per non usare termini più forti quale “violentato”, dai miei compagni. Credevano che provare a farlo con un ragazzo sarebbe stato divertente. Non gliene fregava assolutamente niente di come mi sentissi io. Essere violato da mani e altri organi (anche oggetti, per mia grande sfortuna) estranei non era di sicuro il mio passatempo preferito. L’unico dispiacere che mi lascio dietro fuggendo da quel luogo infernale è il mio amato Professore. Con lui il sesso era tutta un’altra storia. Era surreale. Le sue mani e il suo corpo erano più che esperti e mi davano piacere e voglia, insaziabili ed irrefrenabili.

Ma ora tutto questo è finito. Di certo una relazione di questo genere non può essere portata avanti. Né io né lui abbiamo il coraggio di farlo. Per questo mi trovo a vagare in questo stato.

Sento che non ce la faccio più. Le mie gambe hanno deciso che non vogliono più andare avanti. Ok. Mi abbandono su una panchina rannicchiandomi nel mio mega cappotto invernale. Almeno è enorme e io sono abbastanza piccolo da starci dentro completamente. Ad un certo punto la mia mente si svuota completamente e il sonno prende il sopravvento. Merda.

……

- Ehi Bell’Addormentato. Non dovresti dormire qui. –

- …. –

- Ehi, mi senti? È pericoloso addormentarsi qui… -

- …. –

- Ah, bhe. Se proprio insisti . –

All’improvviso sento freddo all’addome, ma subito dei piccoli e umidi fuochi si accendono sul mio petto.

- Wohaa! –

Mi siedo di scatto, confuso.

La prima cosa che vedo quando apro gli occhi è un ragazzo, avrà più o meno la mia età. Ha un sorriso beffardo sulle labbra e i suoi capelli rossicci si intonano alla perfezione con il paesaggio che ci circonda: alberi e strade ricoperte di foglie rosse, arancio e gialle fanno da contorno a questa strana situazione.

- Ti sei svegliato finalmente! –

Mi guarda. Ora ride apertamente davanti a me, quasi volesse prendermi in giro.

- Che vuoi? –

Sono ancora mezzo addormentato. Mi stropiccio gli occhi come un bambino.

- Niente Occhi d’Angelo. Solo avvertirti che questo non è proprio un luogo adatto per dormire. –

- Occhi d’Angelo? Che cazz… Comunque lo so che non è un bel posto…ma non so dove altro andare… -

- Non vivi con i tuoi? –

- No, ero in un collegio… -

- Eri? Vuoi dire che sei scappato? –

“Ma che vuole questo tizio da me?” penso continuando a fissarlo…”Bhe in ogni caso è davvero un bel ragazzo..”

- Già…e non ho intenzione di tornarci. –

- Perché? I tuoi compagni hanno cercato di portarsi a letto il tuo bel corpicino, Occhi d’Angelo? –

Arrossisco di botto. Non posso vedermi ma sono sicuro di essere diventato rosso. Rosso come la foglia che in questo momento cade tra no due.

Distolgo lo sguardo, vergognandomi della mia sciagura.

- Dai, andiamo Occhi d’Angelo. –

Rimango spiazzato da questa uscita. Andare? Dove?

- Eh? Dove vuoi portarmi? –

- A casa mia, mi pare ovvio! –

- Casa tua? Vivi veramente da solo nonostante tu sia così giovane?! –

- Ti ringrazio per il complimento Occhi d’Angelo, ma io ho già 28 anni! –

Mi fermo in mezzo alla strada deserta: 28 anni? Ma ne dimostra 18!

- Ehi, se ti fermi di continuo non arriveremo mai! –

- Ah? Oh si arrivo! –

Mi metto a correre per colmare la distanza che si è creata tra di noi. Lo raggiungo e mi rimetto a camminare al suo fianco.

Sarà un bene fidarsi di uno sconosciuto di cui non conosco nemmeno il nome?

Sempre meglio del collegio.

 

Angel’s Eyes in a rain of Leaves – First time end

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Capitolo 4
*** Angel's Eyes in a rain of Leaves - 2nd ***


 

….
- Ehi…Occhi d’Angelo? Sveglia… -
- Mmmh… -
- Non vorrai costringermi a rifarlo, spero… -
- Mmmh... –
- Come vuoi. –
Di punto in bianco il calduccio che fino a un secondo prima mi aveva avvolto scompare, sostituito da una ventata d’aria più fredda che mi solletica l’addome. Due mani calde cominciano a vagare per il mio corpo. È piacevole. Anche fin troppo. Non faccio nulla per fermarle. L’astinenza di un tocco gentile è fin troppa che non mi permettere di reagire. Mi lascio andare, gemendo sotto il tocco di quelle mani che non sembrano più così tanto sconosciute. Non mi muovo nemmeno quando quelle mani scendono al di sotto della vita, sfilandomi i calzoni e l’intimo. Il piacere mi invade velocemente e mi fa sospirare freneticamente. Piccole grida cominciano a farsi strada nella mia gola spezzando il silenzio che subito viene ristabilito da una bocca soffice sopra la mia. Le nostre lingue si cercano, si inseguono mentre le mani abili si fanno strada nel mio corpo preannunciando l’arrivo di un dolore che mi farà gridare. Tutto è così naturale e passionale che quasi non mi accorgo di essere penetrato lentamente e con vigore. Ancora gemiti che non credevo di poter emettere lasciano la mia bocca che è stata abbandonata e lasciata in balia delle urla. Sono attimi insaziabili, scanditi dall’inesorabile delizia che quell’atto provoca.
Non so quanto tempo sia passato ma, in preda a tremiti e gemiti vengo inaspettatamente. E altrettanto fa lui, riversa dosi interamente dentro di me.
Sfinito mi riaddormento quasi subito.
Quando mi sveglio, non so quante ore dopo, l’uomo dai capelli rossi è li che mi fissa con un’espressione dolcissima dipinta in viso.
- Ben Svegliato, Occhi d’Angelo. –
Non riesco nemmeno a rispondere. Sono talmente imbarazzato nel realizzare di aver fatto sesso con uno sconosciuto! Sesso per altro fantastico…
Vedendomi paralizzato dal rossore mi si avvicina e mi bacia la fronte. Cosa che non favorisce per nulla la mia stabilità mentale.
Non contento scende a catturarmi le labbra in un bacio tutt’altro che casto.
Il mio corpo risponde subito al contatto fisico. da quando sono diventato così sensibile?
Chiudo gli occhi e lo abbracio, remissivo.
- Sei davvero affamato eh Occhi d'Angelo?? -
Annuisco. 
- Ho bisogno d'affetto. -
Dico scherzando.
- Come vuoi... -
Non ho avuto bisogno di chiedere.
Questo sconosciuto di cui non conosco nemmeno il nome mi fa sentire in paradiso e assecondo ogni mia recondita fantasia senza che gli dica nulla.
È surreale il modo in cui mi sento in paradiso...forse, dopo tutto l'inferno ho ragginto la mia pace.
la pace tra le braccie di uno sconosciuto che conosco da sempre.


Angel's Eyes in a rain of Leaves - 2nd - THE END
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Scusate per il ritardo ma mi ero persa XD
Ora manca solo una stagione =)
Spero continuiate a seguirmi ^^
_Akana_

 

 

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