ECCOMI!!!!!!!! Sono
di nuovo qui a chiedere perdono^_^
Sono
in immenso ritardo ma sono tornata ieri dalle
vacanze!!!
Dovevo
pubblicarlo a giugno già orgogliosa di me per la velocità di aggiornamento
ma… era troppo da parte mia! =p
Beh
dai anche se con il solito ritardo da anziano da casa di riposo @_@ ora potete
gustarvi il seguito….
Solo
un consiglio… Prestate molta attenzione al capitolo… è tra i più importanti!
Bene è tutto non mi resta che augurarvi….
Buona
lettura! ^^”
Era ormai una
decina di minuti che Ginny misurava con passo veloce la piccola e scura stanza,
pensierosa. Teneva la testa bassa rivolta verso i piedi, che si muovevano
veloci per il pavimento; e non alzava quasi mai la testa se non per scrutare la
stanza nella speranza di trovarsi, quello che lei riteneva fosse, Draco Malfoy.
Era chiusa in
quella stanza senza porte, né finestre da più di una settimana secondo i suoi
calcoli, ma non sapeva dirlo con sicurezza dato che non essendoci nemmeno il
più piccolo spiraglio di luce, doveva fidarsi ciecamente del suo piccolo
orologio da polso.
Indossava
ancora la sua camicia da notte di cotone rosso che aveva indosso nel momento in
cui quella maledetta notte era stata rapita.
Da quando era
stata rinchiusa in quella specie di “prigione” il suo rapitore era andato a
farle visita solo una volta e da quel momento non aveva più visto anima viva se
non il suo vivo segnato dalle lacrime, attraverso lo specchio.
Benché fosse
prigioniera in un luogo poco più grande di una soffitta, i comfort non le
mancavano. Disponeva di un letto piuttosto grande, un armadio di legno di
mogano finemente intagliato di cui non aveva mai fatto uso, non avendo con se
altri abiti oltre a quella vecchia camicia da notte; e un comodino su cui
riponeva forse il bene più prezioso e importante che avesse con sé: una
catenina con ciondolo d’oro con inciso il suo nome...GINEVRA.
Stranamente la
notte in cui venne portata via, non si era tolta la
collana come faceva solitamente prima di coricarsi, così ora ce l’aveva ancora
attorno al collo. Quel ciondolo era probabilmente l’unica cosa che la mantenesse nella realtà, tanto l’accaduto le sembrava
surreale, privo di senso, un terribile incubo durato troppo a lungo…
Il cibo le veniva sempre lasciato su un vassoio al bordo del letto,
mentre dormiva, e anche se non si trattava di una di quelle delizie culinarie
tipiche di sua madre, le veniva servito regolarmente 3 volte al giorno.
Ginny,
nonostante fosse stanca di mangiare sempre lo stesso piatto di minestra,
trovava confortante sapere che non l’avevano lasciata lì a morire di fame.
Una cosa che
però non riusciva a capire era come qualcuno riuscisse a portarle il cibo senza
che se ne accorgesse.
D’altronde
quella era una curiosità irrilevante visto che di cose che non capiva ce
n’erano tante...troppe…a partire dal motivo del suo rapimento e dall’assurdità
della situazione.
Era già dal
giorno del suo arrivo che si poneva tutti questi quesiti…quesiti che
necessitavano una risposta, e al più presto anche! Aveva atteso troppo a lungo
ormai…
“E che cavolo!” pensò. “mi hanno portata qui con la forza, pretendo
almeno una spiegazione!”
Già… ma come
fare ad averla?
Innanzitutto
non c’era neppure un topo che andasse a farle visita…,
ammesso che fosse riuscita a trovare qualcuno, non poteva certo andare lì e
dirgli “scusa posso cortesemente sapere il motivo della mia visita in questo
sottospecie di inferno??”…
Ma andiamo!
Era assurdo!!!??
Va bene che da
quando era lì c’era stato tutto un susseguirsi di assurdità, ma questa le superava
tutte! Era al limite della follia!
Di una cosa
però era certa… se non avesse trovato qualcuno al più presto sarebbe diventata
pazza!
Invano aveva
aspettato che si presentasse un’anima a fornirle spiegazioni, ora aveva perso
la pazienza…
Era decisa a
inventarsi qualcosa.
“Bene quest’oggi stesso troverò qualcuno che soddisfi le mie domande, e non me ne frega niente dei rischi
che corro, tanto non ho nulla da perdere…”
Era deciso.
Quella sera avrebbe atteso la cena facendo finta di dormire.
“Così avrò risolto 2 problemi…” pensò “…dare una risposta ai miei punti
interrogativi e soprattutto, come uscire di qui!”
Perché di
sicuro un modo c’era, ne era certa.
Aveva già
cercato più volte di uscire, anche smaterializzandosi, ma era chiaro che avevano applicato qualche incantesimo di barriera alla
stanza.
E se l’unico
modo per entrare era la magia (come aveva ragione di credere) dovevano
disattivare quelle barriere per almeno qualche minuto. Tempo più che
sufficiente per darle da mangiare e andarsene… tempo che lei avrebbe utilizzato
per scappare.
**************************************
Ginny fissò il
suo orologio da polso: si stava facendo tardi…era meglio prepararsi. Si sdraiò
sul letto e attese con gli occhi semichiusi…
Dopo 5 minuti
che sembravano non passare mai, un’ombra si mosse nella flebile luce delle
candele, che al suo passaggio cominciarono una danza impazzita fino quasi a
spegnersi.
Ginny sentì
dei passi impercettibili avvicinarsi al suo letto e fermarsi a quasi 2 centimetri dal suo
corpo fintamente addormentato.
Con gli occhi
ridotti a fessure Ginny vide che l’individuo era completamente avvolto in un
mantello nero che lo rendeva invisibile nell’oscurità, se non fosse stato per
le candele che lo illuminavano in modo tale da distinguerlo dal
buoi della stanza. L’unica parte del corpo visibile era una mano di un
candore cadaverico, quasi in contrasto
con gli indumenti.
La mano
stringeva una bacchetta.
Ginny fissò
quel misterioso personaggio attentamente, non volendo perdersi nemmeno una
mossa… era alquanto incuriosita.
Quest’ultimo
alzò la bacchetta magica quasi all’altezza del letto e con un delicato
movimento del polso fece apparire un piatto di minestra e il solito bicchiere
d’acqua di fianco al letto.
Fatto questo l’uomo
volse lo sguardo verso Ginny che si affrettò a chiudere gli occhi.
Sentì i suo occhi indagatori osservarla con insistenza, sempre più
da vicino… sentì il suo respiro cui capelli…sentì quasi le sue labbra sfiorare
quelle di Ginny come per volerla baciare…per poi ritirarle velocemente e uscire
dalla stanza ancora più veloce.
Ginevra
sentiva caldo, era sudata per l’agitazione.. il suo
cuore batteva all’impazzata, il respiro si era fatto pesante…
Non credeva di
aver provato paura, ma piuttosto una sorta di eccitazione…
Quel ragazzo
aveva tentato di baciarla, ma qualcosa gli aveva fatto cambiare idea.
Si portò a
sedere, aveva quasi dimenticato ciò che doveva fare e aveva perso fin troppo
tempo.
Si alzò
velocemente e sì affrettò a rifare la strada percorsa dall’altro…. Ma si fermò
di botto. Lì non c’erano vie d’uscita…era tutto chiuso. Doveva quidni credere
che fosse un fantasma , in grado di passare attraverso
i muri?
No…ne era
certa…Era impossibile!
Guardò davanti
a sé…solo il grande armadio… un momento, aveva detto armadio?!...
ma certo! Come aveva fatto a non pensarci prima?!
Aprì un’anta
dell’armadio e vi si infilò dentro.. continuò a
camminare e….
SI! Ce l’aveva fatta! Solo 2 anni prima un armadio identico a
quello era stato la causa di tutte le morti ad
Hogwarts, compresa quella di Silente!
Come aveva
fatto a dimenticare quel disastroso attacco dei Mangiamorte??
Continuò a
camminare immersa nel buio, finchè non oltrepassò un punto in cui le sembrava
quasi di non respirare. Ora aveva scoperto anche dove era stata applicata la
barriera che per sua fortuna non era ancora stata riattivata dopo che le
avevano fatto visita poco prima.
Si affrettò a
percorrere il lungo corridoio immerso nel buio più totale.
Dopo qualche
minuto vide finalmente una flebile luce farsi sempre più forte e insistente.
Vi andò
incontro correndo con un’immensa gioia, come un bimbo che corre
per andare incontro alle braccia della madre.
Gli occhi
cominciarono ad inumidirsi, non solo perché er felice di essere uscita da
quella buia soffitta, ma anche perché avendo trascorso una buona settimana
senza aver mai visto la luce del sole, ora trovava difficile abituarsene
nuovamente. Nell’attimo in cui uscì dal lungo tunnel capì che non aveva mai
visto uno spettacolo più bello in vita sua.
La luce
proveniva da una finestra grande quasi quanto la parete, e da lì si poteva
ammirare quel paradiso terrestre che si stendeva di fronte a lei: un immenso
giardino con qualche fiore qua e là, avvolgeva nel suo candido manto verde
l’intero perimetro del castello e poco più in là l’oceano ne delimitava il
confine con la terraferma con delle magnifiche onde che andavano a infrangersi
dolcemente sulle rocce lungo la grande costa.
Ginny non si
era nemmeno accorta di avere la bocca spalancata dallo stupore; quel magnifico
paesaggio l’aveva fatta viaggiare con la fantasia, distogliendola da ogni
preoccupazione e dal fatto che da un momento all’altro qualcuno si sarebbe
accorto che il suo letto era vuoto.
Non voleva
andarsene ma se non l’avesse fatto qualcun altro ci avrebbe pensato al suo
posto, e non avrebbe usato le buone maniere!.
Con grande
dispiacere si staccò dalla finestra e si affrettò a muoversi.
A giudicare
dall’altezza in cui si trovo avrebbe dovuto percorrere diversi
piani prima di trovare la salvezza.
Si mise in
marcia con passo lento, poi prendendo velocità fino a correre. Sapeva che nel
giro di pochi minuti avrebbero cominciato a cercarla. Era probabile che mentre
formulava quei pensieri fossero già alla sua ricerca.
Non poteva
mentire a se stessa di non aver paura perché era ciò che provava in quel momento. Nel
silenzio tombale che regnava in quel posto poi, poteva giurare di sentire il
suo cuore battere sempre
più velocemente a ogni corridoio in cui svoltava…. A proposito… non aveva
notato quanti corridoi c’erano… le sembrava quasi di essere in un labirinto!
Anzi…ne era sicura! Erano minuti che non faceva che girare su se stessa!
Girò corridoio
su corridoio ma più girava e più le sembrava di essere
ferma nello stesso punto…Era esausta e irata: “Quegli stronzi hanno pensato proprio a tutto!! Se avessi
con me la mia bacchetta…” ma dei passi in lontananza tagliarono i suoi
pensieri. Ora era veramente nei guai e la prova le era stata data dal fatto che
non era una semplice camminata ma più una corsa o meglio… una RINCORSA!!!.
Non poteva
correre in eterno, prima o poi l’avrebbero ritrovata e sicuramente conoscevano
meglio di lei quel groviglio di corridoi!.
Cominciò a
correre anche lei e dopo aver cambiato corridoio più volte e mentre le sue
speranze di salvezza raggiungevano lentamente l’altezza del pavimento, si trovò
finalmente davanti a una porta. Era la sua unica possibilità…
Girò la
maniglia con cautela facendo attenzione a non fare il minimo rumore e aprì la
porta quanto bastava per farla passare. Prima di richiuderla dietro di sé,
Ginny tese le orecchie per sentire se il suo inseguitore le stesse ancora alle
calcagna… ma non solo la stava ancora cercando , si
stava avvicinanco sempre di più!
Ginny
chiuse spaventata
la porta e vi si appoggiò sopra con il cuore che le batteva a mille…Rimase lì
per qualche secondo, per avere la possibilità di riprendere fiato e recuperare
il coraggio di cui, aveva il presentimento, avrebbe avuto molto bisogno.
Inspirò
profondamente e si addentrò nel buio della stanza, camminando a tastoni lungo la parete. Si muoveva con difficoltà alla
ricerca di un interruttore ma dubitava che esistesse
in un mondo dove la magia era la principale fonte di vita.
Ad un tratto
qualcosa ostacolò il suo cammino, facendole perdere l’equilibrio. Si rialzò
lentamente e tastò il corpo su cui era rovinosamente caduta e scoprì che era
abbastanza morbido.. spostò le mani verso l’alto e
sentì delle forme che la ricordavano delle labbra, un naso…
Riportò le
mani verso il basso, verso il collo di quello che, ormai aveva compreso, era il
corpo di qualcuno. Verso la parte destra del collo c’erano due protuberanze…
Alzò la mano… era sporca di SANGUE!!!
Se la pulì
rapidamente sulla camicetta e indietreggiò terrorizzata verso la parete opposta
emmettendo un grido disperato.
La bocca le
vibrava terribilmente…”Oh mio Dio…. Oh
mio Dio… Oh mio Dio!” continuava a ripetere con un filo di voce….
La porta della
stanza si aprì di scatto… L’avevano sentita urlare…
Qualcuno entrò
e richiuse la porta come aveva fatto lei, dicendo –LUMOS!-
La stanza si
illuminò improvvisamente di una forte luce. Ginny
sembrava non accorgersene… I suoi pensieri, quanto la vista, erano dedicati
interamente al corpo che giaceva immobile sul pavimento ai suoi piedi.
Aveva la pelle
pallidissima, i capelli lunghi biondi, gli occhi chiusi che mai più si
sarebbero riaperti.. una giovane vita spezzata troppo
presto. All’altezza del collo vi erano due punti rossi da cui sgorgavano fiotti
di sangue che arrivavano a formare una pozzanghera rosso vivo fino ai piedi di
Ginny.
La povera
ragazza indossava indossava un piccolo completino di
un bianco immacolato, lacerato da due grossi squarci all’altezza dell’addome.
Anche li il sangue fuoriusciva velocemente verso il
pavimento…Era morta da poco….
Ginny portò le
mani alla bocca per reprimere un conato di vomito, poi nel disperato tentativo
di trattenersi dal rimettere sul pavimento, girò il viso verso la porta per non
vedere oltre quell’atroce spettacolo. Tenendo ancora la mano sulla bocca minuta
si accorse finalmente della persona che la osservava appoggiata, con aria
indifferente e menefreghista, allo stipite della porta.
Aveva un
orrendo ghigno disegnato sul volto e sembrava divertito…
-VEDO CHE HAI SCOPERTO IL MIO PICCOLO
SEGRETO…-
disse in tono glaciale.
-C-chi sei?... C-cosa c-ci f-faccio qui?... C-chi è lei?...- chiese Ginny supplichevole come
aspettandosi una risposta…
Ma l’altro
portò un dito alla bocca per farle segno di zittirsi. Si avvicinò lentamente a
lei e abbassò finalmente il lungo cappuccio nero che fino a quel momento aveva
tenuto abbassato sugli occhi.
Molte ciocche
di capelli biondo platino gli ricaddero disordinatamente sulla fronte e sugli
splendidi occhi di ghiaccio…
Ginny era
quanto mai incredula –D-Draco
M-Malfoy???-
Il ragazzo le
sorrise malevolo in tono di assenso poi, fece un cenno verso il cadavere della
ragazza dicendo –E QUESTA
QUI....ERA LA MIA CENA….DEVO
DIRE CHE E’ STATA MOLTO DIFFICILE DA ZITTIRE… CONTINUAVA AD AGITARSI E COSI’…HO
PERSO LA PAZIENZA!- concluse con un alzata di spalle e un
ghigno sempre più perfido e malizioso….
Ginny invece
dal suo angolino capiva meno di prima… -Co-co-cosa significa?!-
Il biondo la
guardò e sorrise.. – SEI PIU’ PATETICA DI SEMPRE QUANDO BALBETTI, LO SAI??- disse ignorando totalmente la sua
domanda.
Ginny abbassò
lo sguardo verso i suoi piedi scalzi un po’ stizzita dal comportamento del
ragazzo poi, riprendendo il suo tono normale, disse –Pochi scherzi Malfoy! Perché hai fatto tutto questo?- ma Malfoy era troppo divertito dalla situazione
per pensare solo un secondo a risponderle –OH OH! STAI ANTTENTA WEASLEY…MORDO!- così dicendo si avvicinò ancora di
più a Ginny che si alzò indietreggiando.
-AH AH! HO SEMPRE SAPUTO CHE SEI UNA
STUPIDA RAGAZZINA FIFONA… NON MI SORPRENDE IL TUO ATTEGGIAMENTO!- la schernì Malfoy.
Ginny era
viola dalla rabbia “Ora basta!”
pensò…Gli si avvicinò e alzò la mano per dargli uno schiaffo, ma l’altro con
una velocità poco umana le afferrò il braccio con una mano pallida e gelida che
fece venire i brividi a Ginny,dicendo –COSA SPERAVI DI FARE RAGAZZINA??- e senza lasciarle il braccio gettò
all’indietro la testa scoppiando in una violenta risata.
Ginny vide i
canini affilati e bianchissimi del ragazzo e emise un urlo silenzioso…
Cominciava a
capire… Si portò l’unica mano libera alla tempia cominciano a oscillare
pericolosamente tra le braccia del ragazzo…
Quei denti
potevano dire una sola cosa… non sapeva né come era successo né quando, ma era
certo che oramai Malfoy non era più il ragazzo testardo, irascibile e agressivo
di sempre…ora era diventato un…
VAMPIRO
CONTINUA….
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Ed ecco che un altro
capitolo è terminato… non so se vi aspettavate uno sviluppo del genere ma in qualsiasi caso spero che la mia idea di un
Malfoy vampiro vi sia piaciuta! ^_^
Bene passiamo ai
ringraziamenti….
Voglio
ringraziare tutte colore che hanno avuto la gentilezza
di recensire questa ff ma in particolare la mitica TERRY che è la mia più fedele
lettrice!
Colgo
quindi l’occasione per rispondere alla sua domanda:
-purtroppo non posso dirti le
ragioni che hanno spinto Malfoy a rapirla perché saranno svelate prossimamente…
=p
Credo sia davvero
tutto… spero siate ancora così gentili da lasciare una
recensioncina ^_^ a questa povera scrittrice!
Un bacione a tutti e
alla prossima!!! *_*
Ps: spero di
riuscire a velocizzarmi un po’ sull’aggiornamento ma
dubito che ci riuscirò mai! XD
Green Fan