La Profezia

di _Atlas
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Il Tramonto che precede l'Alba ***
Capitolo 3: *** Un'Alba piena di Aspettative ***



Capitolo 1
*** Prologo ***




                                                                                                                
                                                                                                                 “Occhi di ghiaccio,

                                                                                                                    Manto di brina
                                                                                                                Per aprire il Rakuen
                                                                                                                Il suo sangue cadrà”



Faceva freddo.
Il mio manto appena umido, quando sfiorato dal minimo alito di vento, mi mandava brividi gelidi che mi risalivano lungo la schiena e le zampe.
Una miriade di odori nuovi e sconosciuti mi invadeva le narici. I miei occhi vedevano soltanto immagini sfocate e le mie orecchie percepivano solo pochi suoni, ovattati e confusi.
L’aria fredda mi mordeva i polmoni e i polpastrelli delle zampe mi dolevano, come penetrati da mille aghi di ghiaccio. Era successo tutto troppo in fretta.
Prima mi trovavo in un luogo meraviglioso e confortevole, a galleggiare in un liquido tiepido. Poi, d’un tratto, mi ero ritrovato la’ fuori, al freddo del mondo.
La mia vita in quel luogo, che pareva così ostile già dal principio, mi sembrò terribile.
Ma poi sentii una grande presenza calda e una pelliccia tiepida e morbida contro di me. Una lingua calda cominciò a passare sul mio corpo, ridonandomi calore ed asciugandomi il pelo.
Un buonissimo odore mi pervase, dolce e protettivo, caldo e amorevole. Sapeva di neve e d’inverno, di foglie autunnali e di rugiada mattutina, di brina e di vita. Nell’aria c’era un altro odore più forte, ma morbido e rassicurante. Era come annusare terra umida e pietre levigate scaldate dal sole, sabbia del deserto e acqua di fiume.
Lentamente i miei occhi si abituarono alla luce e le figure, il mondo che mi circondava, apparvero più nitide e particolareggiate.
La luce rosata e tiepida del tramonto penetrava da una piccola apertura e quando mi guardai un poco intorno, scorsi radi tratti di radici pendenti dalla volta e muschio morbido e odoroso di rugiada, a tratti secco e in alcuni punti umido.
Poi, quando alzai il muso verso l’alto, la vidi.
Mia madre.
Il bel muso dai lineamenti obliqui, il mantello bianco e grigio argentato, gli occhi turchesi a mandorla dallo sguardo forte e risoluto, ma ora colmi di una dolcezza ed un amore che solo una lupa può dimostrare.
Quando abbassò il muso e lo strofinò delicatamente contro il mio, mi sentii pervadere da un benessere ed un senso di protezione semplicemente meraviglioso.
Vicino a mia madre v’era un’altra figura, ancora più imponente, ma che non incuteva timore.
Vidi il folto pelo marrone dorato e la spruzzata più chiara sul muso e sul collo, dove portava una striscia di cuoio scuro su cui al centro svettava una placca incisa che mandava bagliori quando sfiorata dal minimo raggio del sole morente.
Il grande lupo si avvicinò leggermente e, quasi con timore, sfiorò a sua volta il mio muso con il suo. Potei vedere i suoi occhi d’ambra e sentire ancora il suo odore rassicurante.
In quel momento, con la saggezza che ogni lupo serba e coltiva dentro di sé fin dalla nascita, capii che era mio padre.
E fu con l’immagine dei miei genitori, avvolto dal tepore accanto al morbido fianco di mia madre, che cominciai a scivolare nel mondo delle ombre, insieme alla luce del sole che andava morendo dietro le immense montagne a nord. Le figure svanivano a poco a poco, sbiadivano e si oscuravano, mentre i suoni si facevano ovattati e soffusi.
Lentamente chiusi gli occhi, svanendo in quell’oscurità brulicante dell’infinito nulla, come la fine più remota dell’universo, che in realtà non ha principio.








L'angolo di Ama:

 Come primo chap (anche piuttosto corto) non ho da dire molto, ma voglio sentire i vostri pareri, le vostre deduzioni e/o supposizioni :)
Spero che questo inizio vi sia piaciuto e vi abbia incuriosito sì da destare in voi la curiosità di leggere il seguito.
 Leggete e RECENSITE

Ci ribecchiamo al prossimo chap
 Bacioni <3 Ama








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Capitolo 2
*** Il Tramonto che precede l'Alba ***




Il Tramonto che precede l'Alba


I due lupi rimasero fermi ad osservare il cucciolo dormire, non sapendo bene cosa dire o fare.
Fu la lupa grigia a rompere il silenzio e parlare per prima.
“Si è addormentato...”
Il lupo marrone sfiorò il muso della compagna e mosse la coda.
“Come lo chiameremo, Aleu?”
La lupa argentata socchiuse i brillanti occhi turchesi e leccò lievemente la testa del cucciolo dormiente al suo fianco.
“Avevo pensato a... Iki. Che ne dici, Hige?”
Disse Aleu, tornando a guardare il compagno. Hige sorrise e strofinò il muso contro quello della lupa, muovendo gioiosamente la morbida coda.
“E’ un nome stupendo. Ciao, Iki.”
Fece il lupo marrone, sfiorando il manto del cucciolo, candido come la brina che si posa sull’erba nelle fredde mattine d’inverno.
“Per presentarlo agli altri?”
Chiese la lupa, drizzando le orecchie, forse più verso se stessa che al compagno.
Hige guardò fuori dalla tana il sole morente, che aveva tinto ogni cosa di caldi colori, nonostante il freddo pungente che permeava l’aria all’esterno.
“Domani. Ci penseremo domani. Ora riposa, Aleu.”
La lupa argentata annuì, visibilmente sollevata, sfiorò il muso del compagno e posò la testa fra le zampe, addormentandosi quasi subito. Hige sospirò, sorrise e affondò il naso nella pelliccia di Aleu, respirando il suo odore caldo e tanto amato.
Scivolò in un sonno tranquillo, senza pensare all’indomani e a ciò che sarebbe cominciato.
 
 
 
 
 
 
L’angolo di Zazzy:
 

Mio dio, scusate il ritardo pazzesco!! Ma proprio non trovavo l’ispirazione, e la cortezza del capitolo ne è prova >.<
Perdonatemi vi prego ç__ç
Spero comunque di non avervi deluso troppo ^-^’’
Bene, ringrazierò perennemente i miei lettori (se non fosse stato per voi, questa storia l’avrei eliminata bellamente) e risponderò alle nuove recensioni col metodo nuovo :)
Ci ribecchiamo al prossimo chap ^^ (spero di fare più in fretta, ma comunque i capitoli saranno corti)
 
Bacioni <3 Zazzy





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Capitolo 3
*** Un'Alba piena di Aspettative ***



Un'Alba piena di Aspettative


La luce della prima alba si rifletteva purpurea sul manto nevoso che ricopriva una radura al limitare di un fitto bosco misto, formato da sempreverdi e caducifogli dei generi più disparati.
Dallo spiazzo candido, leggermente rilevato, si innalzava verso il cielo cinerino del mattino una grande e nodosa quercia. I rami spogli si protendevano verso la luce ed il tronco scuro e ruvido diventava ogni anno più massiccio e forte.
Ai piedi del grande albero, tra le radici robuste e muschiose, sorgevano le piccole entrate di tre tane di lupo, mentre altre quattro si trovavano vicino a dei massi attorno la pianta.
A valle del terrapieno scorreva un torrentello argentato, al di là del quale si estendeva una piccola prateria, circondata anch’essa da boschi, e a nord dello stesso si innalzavano delle enormi montagne innevate e brulle.
Da una delle tane sotto la quercia sbucò un muso bianco, che annusò l’aria frizzante del mattino.
Lentamente, il corpo di un Lupo Artico dagli occhi gialli sbucò all’aperto, profilandosi contro la corteccia della pianta.
Kiba mosse qualche passo sul manto ghiacciato che ricopriva il terreno, ormai costituito soltanto da una striscia poco profonda di neve leggera, rabbrividendo leggermente quando i cuscinetti delle zampe toccarono la superficie fredda.
Si guardò attorno, notando che nessuno del suo branco si era ancora destato.
Dalla roccia alla sua destra, potè udire persino il pesante russare di Tsume, segno che il lupo grigio doveva essersi profondamente addormentato.
Non avrebbe mai sprecato una mattina così adatta alla caccia, altrimenti...pensò tra sé.
Si diede una scrollata, percependo un alito di vento più freddo, e ritornò nella tana, scodinzolando allegro. Quando dopo poco uscì nuovamente, al suo fianco procedeva una graziosa femmina di Puma di Montagna, dal manto color castagna e dai profondi occhi viola.
Myu mosse la lunga coda, dall’estremità scura, e tese le orecchie arrotondate in avanti.
“Non si è ancora svegliato nessuno?”
Chiese lei, leccandosi distrattamente una spalla per poi tornare a sorridere al compagno. Kiba la osservò trasognato e sorridente, ammirandola.
“No... ma come sai, visto che siamo i capibranco, mi sembra una buona cosa svegliarsi prima degli altri.”
Concluse il lupo, sfiorando il muso di Myu con il proprio. La felina socchiuse gli occhi brillanti.
“Hai proprio ragione, Kiba.”
Insieme salirono sul ripiano formato dalle radici della quercia, sopra la loro tana, e volsero lo sguardo verso ovest, rimanendo ad ammirare la splendida alba che quel mattino offriva loro.
Dopo qualche minuto, il lupo artico si fece pensoso.
“Ho sentito un odore diverso, questa mattina...”
Myu drizzò le orecchie.
“Già, anche io. Credi che..?” Disse, volgendo lo sguardo ed incontrando gli occhi luminosi del compagno.
Kiba annuì, ed entrambi continuarono a rimirare l’alba, senza aggiungere altro.








L'Angolo di Zazzy

-Eeeccomi, dopo tempo immemore, con un nuovo e minuscolo chap!! ^-^ *si suicida*
Okkk....
Ah, ho deciso che per questa storia posterò capitoletti tutti così, piccoletti e carucci.
Non ho voglia di impegnarmi in questa ff >.<
Comunque, se avete domande basta chiedere :D
Ora lascio a voi la parola....
Ultima cosa: se volete davvero aiutarmi ad aggiornare meglio e prima questa storia, RECENSIONI LUNGHE E CORPOSE
Sono la mia linfa vitale *-*
Ad alcuni autori bastano dei mini-commenti, ma a me quelli mettono solo tristezza...
Salut! °-^

Bacioni <3 Zazzy






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