I love the way you love me

di Idiopatica
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Molly and Louis, salt and chocolate. ***
Capitolo 2: *** Hermione e Ron, disastri e parole dolci ***
Capitolo 3: *** Molly e Sirius, mamma e figlio. ***
Capitolo 4: *** Albus e Gellert, ingannevoli sorrisi. ***
Capitolo 5: *** Dominique e Lysander, patti e sesso. ***
Capitolo 6: *** Hannah e Neville, questione di istanti. ***
Capitolo 7: *** Lily e James, risa e baci di fuoco. ***
Capitolo 8: *** Sirius e James, insieme agli zombie. ***



Capitolo 1
*** Molly and Louis, salt and chocolate. ***




"Non ti ho mai lasciata da sola!"
Era biondo, biondo come la sabbia ed un raggio di sole. Bello da farle contorcere lo stomaco. Bello da farle cantare a squarciagola qualsiasi canzone forte e disperata, che la faccia distrarre da lui. Perchè non era giusto.
"Molly, dannazione ti sto parlando!"
Continuava, le rinfacciava tutte quelle volte che era stato accanto a lei. Tutte quelle dannate volte che l'aveva abbracciata senza fitare, che avevano bruciato vecchi abiti o rotto le cose della nonna. Ogni singola volta, della quale non si era, sicuramente, dimenticata. Però lei era libera. E dover ammettere, di aver costantemente bisogno di lui, era qualcosa di tecnicamente impossibile. Eppure stavano litigando, e lui era lì. Dietro quella porta, contro la quale sbatteva selvaggiamente i pugni. Si voltò. Spalancò la porta.
"Io ti voglio bene Molly."
Si gettò al collo della ragazza e lei inarcando un sopracciglio, per niente sorpresa, lo strinse a sè. Louis era strano, certe volte le pareva una ragazza. Soffocò il sorriso affondando il viso nella sua spalla.
"Anch'io ti voglio bene Louis."
Perchè lei amava il modo in cui Louis la adorava. Era puro, immaccolato. Era il loro esclusivo club d'amore platonico.



Angolo me.
Lo o, ho tante cose da finire, ma le idee, non vanno soffocate. Ecco a voi, una mia raccolta di FalshFic, sui diversi tipi di amore all'interno di Harry Potter. Sia della vecchia generazione, che della nuova, che dell'era dei malandrini. Insomma, un po' tutto. Ho deciso di inizare da loro, perchè sono una ventata d'aria fresca, perchè sono perfetti l'uno per l'altra. Lei è una pazza rocker, lui è dolce e la stravolge il suo modo di essere calmo e di capirla. Forse non a tutti piacerà ^^ Spero comunque che un po' vi vada a genio un bacio
Valen.

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Capitolo 2
*** Hermione e Ron, disastri e parole dolci ***


"Ma tu sei proprio un deficiente!"
Lo sguardo sgranato della diciottenne dai capelli vaporosi, lo intomorì a tal punto da nascondersi dietro il letto alzando le braccia in segno di resa. Boccheggiò a mezz'aria, voleva difendersi, lui non aveva fatto o detto niente di male, o almeno niente che ricordi.  Eppure il dito puntato contro con estrema sicurezza, e la luce che pericolosamente balenava nello sguardo scuro, lo fecero sentire tremendamente in colpa. Abbassò gli occhi  e si notarono le punte delle orecchie divenire sempre più purpuree.
"Ma io non centro, stavolta no!"
Esasperata sospirò grattandosi il capo. Tipico. Oh sì. Tipico di quel rosso insopportabile e così facile da spaventare. Oh almeno per lei. Di quel dannato Weasley. Quello.
"Oh, non è mai colpa tua vero Ron ?!"
Alzò il tono della voce, e il ragazzo, si sentiva sempre più piccolo, fino a sembrar di scomparire dal mondo, o fino a diventare un piccolissimo scarafaggio.
"Io ti amo."
Sussurrò tentando un sorrissetto. Hermione era facile da rigirare, Ron ci riusciva così bene, con quel suo tono infantile e il suo viso pallido e pentito.
"Ti amo anch'io. Cretino."
Sbuffò lei, portandosi le mani sui fianchi, sorridendo a sua volta.  Adorava il modo che aveva Ron di dirglielo. Erano buffi, a loro piaceva.

Angolo me.
Io li amo, no cioè sono una delle poche coppie coerenti e logiche nei libri. Io li vedo così, Ron ha combinato qualcosa e lei lo sgrida, lui le dice che la ama e lei abbocca. Spero vi piaccia un bacio
Valen.

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Capitolo 3
*** Molly e Sirius, mamma e figlio. ***



"Oh andiamo Molly!"
Una donna un po' più matura, aveva messo su, il suo tipico cipiglio con le mani sui fianchi. L'espressione stanca, le aveva ridotto gli occhi a fessure, che mettevano in evidenza le rughe attorno ad essi. La fronte agrottata, e le labbra piegate in un linea incerta. I capelli rossi e vaporosi le cadevano dei ciuffi sul volto.
"Sirius ho altri sette figli, non me ne serve un'altro. Sti sto ripulendo casa, ti compro da mangiare, ti faccio tutto quello che accidenti vuoi, ma tu da questa casa NON ESCI!"
Gli puntò il dito contro, ma le bastò quel radioso volto, ridotto alla tipica espressione, che usavano anche la su amoltitudine prole, che le si addolcì il suo cuore materno.
"Eh va bene!"
Esclamò ripulendosi le mani nel grembiule che le cingeva la vita.
"Ma se ti vedono Malocchio mi fa fuori."
Sirius l'abbracciò.
"Oh, magari da giovane avessi avuto una mamma come te, Molly."
Le diede un bacio sulla guancia, e prendendo velocemente la forma di una cane, latrò correndo verso la porta ascoltando le mille raccomandazioni, della sognora Weasley



Angolo Me.
Per me sono così, mamma e figlio, non riesco a non pensare a Sirius e Molly nella stessa stanza, senza litigare come un'adolescente con la madre. Spero vi piaccia
Valen.

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Capitolo 4
*** Albus e Gellert, ingannevoli sorrisi. ***


La morbosità con cui lo guardava, gli faceva contorcere ogni pensiero ed ideale, e bruciava dentro, come l'alitata di alcool e ossigeno, come la mancanza di aria. Posava lo sguardo sulle labbra, sperando di vedere la melodia uscire, perchè le sue parole, per quanto dure ed egoiste, sapevano incantare, e la sua dolcezza garbata, lo teneva sulle spine.
"Capisci Albus?"
Il ragazzo si scosse lievemente, e col sorriso gentile, quello di sempre, quello che ancora fino ai suoi centocinquant'anni, reggeva le guance donandogli gioia, giovinezza.Il biondo lo inchiodò con lo sguardo frizzante, in un modo altruista, trapassando il suo spirito, scandendolo sillaba per sillaba. Albus era una facile preda di raggiro, per lui, lo era stato dal primo istante.
"Certo Gellert, e concordo in tutto e per tutto."
Acconsentì con un vigoroso cenno del capo. Mentre la chioma ballonzolava sulla testa, buffa e ridicola. Lo vedeva fremere. Gellert, sorrise in modo raggiante e con un'elegante ed iornico inchino si sedette al fianco dell'amico.
"Sai Silente, sei forte."
Perchè, qualunque fanciulla si sarebbe sentita contorcere il cuore. Ed Albus si sentiva un po' ragazzo al suo fianco. Scrollò le spalle.
"Nemmeno tu sei male."
L'altro, sfonderò un sorriso sghembo.
No, non sei male per niente.




Angolo me.
Si è visto che mi sono impegnata? Oh io spero di sì. Ho cercato di creare quest'atmosfera nel loro rapporto, perchè voi, dite quello che volete, ma secondo me, Albus era innamorato di Gellert. Lo ammetto, nella mia mente contorta pure io sarei stata invanghita di Gellert, ora dopo aver messo a nudo i miei infimi segreti, mi dileguo e vi ringrazio TUTTI, recensori, lettori e chi mette tra preferite e seguite.
Jules , oh beh non ti ho ringraziato ancora come si deve. Grazie, grazie, grazie infinite per seguire così tanto la mia storia e leggere le tue recensioni mi soddisfa molto :) Per quanto rigaurda la pubblicità, te ne sarei profondamentissimamente grata. Sei un tesoro.
Vale,

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Capitolo 5
*** Dominique e Lysander, patti e sesso. ***


"Stronzo."
Era un misto di musica, sesso e parolacce. Le loro serate trascorrevano così, oltre la coltre di nicotina, tra languidi suoni umidi di baci, e voci impastate di rossetto e passione. E capelli neri come anguille e serpenti, ondeggiavano, sfioravano. E mani pallide e bianche li districavano ferocemente, li carezzavano. E poi sfiniti e consumati, finirono uno fianco all'altro. E il soffitto era forse teatro di opere differenti, con attori eccellenti e melodrammi unici. Le dita di lei andarono a scostarsi dal viso ciocche abissali, che le infastidivano lo sguardo. L'espressione era accigliata, e  il sopracciglio inarcato sulla fronte, non lasciava intuire niente di buono. I respiri echeggiavano nelle quattro mura che delimitavano la stanza, e rimbalzavano, fino a posarsi sulla pelle del vicino. Cosa avrebbe potuto fare di così sbagliato, il ragazzo dai capelli blu?
"Dominique. Non scassare."
Stringendosi nelle spalle, buttò un'occhiata verso l'amica. Questa, si abbandonava sempre di più al cuscino, e affondava nelle coperte. Le tirò giocosa una gomitata, ma evidentemente, per quanto potesse essere adulta, era troppo occupata a incazzarsi per sorridere.
"Abbiamo fatto solo uno stupido patto, non siamo sposati o altra roba. E poi diciassette anni li compio fra quattro ore. "
Insistette, voltandosi e poggiandosi su un fianco. Lei fece la stessa identica cosa. Ed era una specie di circolo vizioso. Perchè era una di quelle amicizie suggellate, indistruttibili, neppure con uno tsunami. Lei tese la mano. Lui tese la mano.
"Sei un coglione, comunque. Questo patto io l'ho rispettato, perchè tu no? Solo per un giorno."
Lui scrollò le spalle. Strinse tra le dita lunghe quelle chiare e delicate. La tirò a sè e l'abbracciò.
"Non me ne fotte un cazzo se non ti vuole nessuno. Ti voglio io."
Ed era sempre stato così. Perchè erano soli. Perchè erano uguali. Perchè combaciavano in modo perfetti, e cadevano nel vuoto tenendosi la mano.


Angolo me.
Quanto li amo, quanto li amo. Okay, sono una coppia del mio fottuto immaginario, ma Dio. Quanto li amo. Dominique e Liysander. Oh. Perchè secondo me sono così. Perchè lei mi fa paura in modo indescribivile, lo ammetto, ma a lui vuole un bene dell'anima. Perchè lui lo adoro coi suoi caplli blu, e con lei lo adoro di più. Bho basta esprimere il mio amore. Ringrazio tutti i lettori e chi mette nelle seguite, ricordate o preferite.
Jules, ancora grazie, e lo so Albus è molto femminile lì. Ma io non riesco a vederlo in altro modo con Gellert e secondo me a ucciderlo ha sofferot moltissimo. Spero ti piaccia anche questo.
Mi sucso con tutti per il ritardo, ma sto traslocando ^^
Un bacio.
Valen.

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Capitolo 6
*** Hannah e Neville, questione di istanti. ***


La sua treccia bionda le ricadeva sulla spalla. Il sole sttraversava l'aula, svelando a tutti gli studenti presenti gli acari di polvere che volteggiavano impertinenti nell'aria. Lo sguardo vigile, rivelava quanto lei diesiderasse stare attenta, senza risultato.
Avere diciassette anni, in quel periodo era faticoso e pedante. Ecco perchè aspettava l'irrangiungibile fine dell'ora, quella che ogni studente ambiva da sempre, ogni anno, ogni minuto.
Finalmente. Finelmente. Finalmente.
E forse fra la folla lo avrebbe incontrato. E forse, in quel momento, la folla sarebbe mota, sparita. Lì. In quell'istante di sorriso.
Tutti si alzarono, mentre la professoressa dettava gli ultimi compiti per il fine settimana. E baci, e brusio e carezze. E urla che risucchiarono l'allegria.
Ma a lei non importava.
Lei era contenta sempre, con le sue guancie rosate e gli occhi guizzanti da un posto all'altro.
In fretta, molto in fretta, si precipitò verso il corridoio. La borsa le pesava sulle spalle facendola oscillarte dolcemente.
Attraversava il tutto lanciando saluti e chiedendo "permesso".
"Hannah!"
Oh. Oh. Oh. Oh. Quasi le labbra le esplosero in una risata piena di gioia.
"Neville!"
Il ragazzo accennò l'abbozzo di un sorrisetto. Buttò un'occhiata veloce all'orologio e guizzò ancora verso le scarpe, che prima si fissava.
"Sai, domani verresti con me a Hosmade?"
Lei annuii con assoluta vigorosità.
Lo aspettava, lo aspettava da tempo, da oramai anni. Perchè lo adorava, oh se lo adorava. Ed era goffo, e buffo, era Neville Paciok diamine!
"Dio. Sì!"
Esclamò allargando le braccia. Le caddero i libri. Risero, risero tutti. Si chinarono a prenderli e si toccarono le mani. Un tocco che logorava dentro, come un fuoco.


Angolo me.
Voi non li trovate così carucci? Io sì v.v Beh che dire, mi sono sempre piaciuti, non che su di lei si dica molto ma adoro il suo nome, e mi par timida come Neville -che stimo profondamente.- Un saluto e spero vi piaccia
Valen

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Capitolo 7
*** Lily e James, risa e baci di fuoco. ***


Il fioccare perpetuo di lacrime gelide, da nuvole di sfarzo e soffici manti, si incastrava tra capelli e labbra.
Labbra di lei. Labbra di lui.
Tra l'avidità e l'insaziabile voglia di divorare.
Tra fiamme spente e alimentate da petrolio.
Era rabbia. Era solo fottuta, maledetta rabbia.
Si scatenava in uno sguardo, si manifestava in un tocco. Esplodeva, logorova.
Piaceva. Piaceva a lei. Piaceva a lui.
Si scostò dalla pelle le condanne ed i doni di un bacio esasperato. Stampato e nutrito, tra l'echeggiare di urla e il tonfo di uno schiaffo.
"Sparisci."
Mormorò in balia id un terremoto di titubanza ed angoscia. Dalle palpebe socchiuse, goccie di pugni e carezza, tentavano il suicidio.
"Te ne pentirai lo sai?"
La soavità delle parole del ragazzo, uscì avvolgendola dolcemente. Fcanedola inciampare nei suoi stessi piedi.
"Sparisci James."
Insistettè, alzando di poco il volume della voce.
"Ti odio, ti odio. Cazzo Lily, ti odio! Perchè? Perchè non lo capisci che ti voglio per sempre, che voglio solo te...Che Dio, sarei disposto a fare qualsiasi cosa, qualsiasi Lily."
Il ripetere continuo del suo nome, le causò un'irrefrenibile voglia di picchiarlo, mentre il sentimento che trasudava da ogni lettera, la fecero scoppiare a ridere.
Rise. Oh rise fragorosamente, sotto uno sgaurdo accigliato. Rise, lasciando in sospeso il tutto.
Rise di sè, rise di lui. Rise di tutto. Rise del dolore. Rise della neve e della pioggia. Ma soprattutto rise di James.
Rise. Rise come un'adolescente.
Fingendo per un'attimo di essere lei, padrone di una storia del momento. Tra tradimenti e pace. Tra arroganza e perfidia. Tra scherzi e divertimenti. .
"Fanculo James."
Bisbigliò con l'ombra di un sorriso.
"Fanculo Lil."
Le cinse le spalle.
Unirono ancora le labbra, e ancora una volta dalle cenere naque una fenice.


Angolo me.
Hey, sì sono viva e vegeta v.v
No scusatemi tanto ma sono molto impegnata e ho problemi col compunter.
Ora intanto beccatevi questo capitolo. Lil e James. Sì li vedo così io v.v Secondo me litigano costantemente, ma sul serio, e non so hanno un qualcosa di loro:)
Spero vi piaccia
Valen.

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Capitolo 8
*** Sirius e James, insieme agli zombie. ***


"James, mi prometti che quando morirai mi aspetterai anche nel mondo degli zombie con cervello marcio?"
C'era quel bambino, accucciato contro il cuscino bianco. Aveva i capelli neri e gli occhi che lucciavano alla penombra della candela. Aveva dodici anni ed un volto pallido, malaticcio, la malinconia riflessa nelle sue labbra screpolate dal freddo.
"A cuccia Sirius."
Mormorò l'amico, rigirandosi nelle coperte. La voce ridotta ad un grugnito esasperante.
"E daai, che ti costaaaa?"
Per quanto Sirius, poteva essere esasperante, irritante, decismente insopportabile, aveva un'allegria talmente radicata in lui, da contagiare chiunque anche solo con mezza carezza.
E no, non causava soltanto sorrisi, quelli a fiori di labbra che ti segnano soltanto il viso. No, Sirius era tutt'altro. Marchiava il cuore a fondo, talmente a fondo da farlo esplodere e macchiare la stanza. Rosso sangue, come la vita.
"Va bene, va bene."
James, si sedette sul letto. Le palpebre socchiuse e i capelli terribilmente spettinati, era buffo. Tanto buffo. Il ragazzo dai capelli neri, trattenne una risata.
Potter, sbuffo scuotendo il capo.
Non c'era legame più forte, che quello fatto dai fili di spago, di bottoni ed aghi da cucito, un legame fatto di torte che Dorea preparava soltanto per loro due, quello che era soltanto telepatia, sguardi, abbracci che donavano soltanto felcità.
"Ti prometto che, quando sarò vecchio e decrepito, dopo essermi sposato con la Evans, aver avuto sette bambini dei quali tu sarai il padrino di tre, dodicimila nipoti e quaranta gatti e morirò, ti aspetterò anche di là, facendo compagnia agli zombie magia cervello."
Compiaciuto, Black si coricò accanto all'amico.
"Grazie James, ti voglio bene."
"Anch'io amico, anch'io."








Angolo me.
Si trucidatemi, uccidetemi, ammazzatemi. Non aggiorno da anni e ora me ne torno con questa stupidata? Beh, leggetela almeno*-* Ci tengo perchè tengo a loro due, loro due insieme e da soli. Insomma, potete non amarli?
Spero vi piaccia :3 E questa la dedico a Jules_Black, lo so che non è il massimo ma, spero ti piaccia <3
Vals.

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