Il cervo e il lupo.

di Lue
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** // ***
Capitolo 2: *** Regola numero uno. ***
Capitolo 3: *** Regola numero due. ***
Capitolo 4: *** L'intervento di Sirius. ***
Capitolo 5: *** Regola numero tre e (forse) lieto fine. ***



Capitolo 1
*** // ***


A mia sorella, buon compleanno! (un po' in ritardo) :D


.Il cervo e il lupo.



Remus ha gli occhi grandi, color del caramello.
I capelli sono di un colore indefinito.
Castano chiaro, o biondo cenere, o ramati, non si è ancora capito.
Nemmeno noi che siamo i suoi amici lo sappiamo.
Ci sono dei momenti in cui Remus non sorride, ma sono davvero pochi.
Il resto del tempo siamo abituati a vederlo con gli angoli della bocca all’insù.
Ma quando non sorride è come se il sole fosse scomparso dietro le nubi.
Ci guardiamo un po’ intorno e ognuno di noi rimane nel suo angolo.
Non abbiamo voglia di scherzare, quando Remus non sorride.
Allora aspettiamo pazienti, e prima o poi il sole torna a splendere.
Stamattina Sirius è riuscito a convincere Peter a prendere insieme a lui un po’ di cibo dalle cucine, mentre Remus è seduto al tavolo davanti alla finestra.
Io mi avvicino a lui, tentando di trattenere il gran sorriso che vorrei regalargli.
Lui alza lo sguardo e inclina un po’ la testa.
-Dimmi, James, che succede?
Allora io prendo posto vicino a lui, veloce, e mi mordicchio un po’ il labbro perché non so da dove cominciare.
-Ho bisogno del tuo aiuto..- prendo un respiro –Come si fa a essere gentili con una ragazza?
La domanda lo spiazza.
Sgrana gli occhi e poi scoppia in una sonora risata.
Sinceramente, non capisco.
-Ma sei ubriaco, James?!
-No!- replico offeso, cercando di mantenere un tono serio, cosa difficile dal momento che l’espressione di Remus è alquanto esilarante –È una cosa seria!
Ma lui continua a ridere con le mani sulla pancia, dondolandosi sulla sedia.
-Lunastorta! Smettila di ridere!- sbuffo io, cercando di trattenermi dall’imitarlo.
Ma è una visione troppo comica, e senza nemmeno accorgermene, mi trovo sdraiato sul pavimento a ridere come un matto insieme a lui.
Dopo qualche minuto Remus si asciuga gli occhi, e mi guarda divertito.
-Dai, James, cominciamo.. Prima di tutto, con che ragazza vuoi essere gentile?
Mi sistemo sul tappeto, e mi preparo a rispondere.
-Con la Evans.


Mmm, non so cosa dire a proposito di questa storia, a parte che io amo Remus, ma credo ve ne sarete già accorti anche solo dal mio nick :D
(E' ufficialmente diventata una long grazie al suggerimento di riogah!)
Beh, ditemi che ne pensate!
Un bacio :)
Lu.

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Capitolo 2
*** Regola numero uno. ***


.Regola numero uno.




-Allora, regola numero uno- esordisce Remus camminando avanti e indietro per la stanza, mentre io lo seguo rapito con lo sguardo.
-Mai importunarla.
-Sì, beh, grazie Remus, fin qui c’ero arrivato anch..
-Chiederle di uscire venti volte al giorno significa importunarla!- grida lui, interrompendomi.
Mi faccio piccolo piccolo.
Perché, credetemi, io non lo faccio apposta! È tutta colpa della Evans, ecco.
Lei è dappertutto!
-Ma Remus- provo a spiegargli –Lei è dappertutto!  In classe, per i corridoi.. Nella Sala Comune!
Lo sguardo che mi rivolge potrebbe benissimo significare “Mi stai prendendo in giro?!”, ma so bene che non è così.
-Mi stai prendendo in giro?!- esclama, prendendosi la testa tra le mani –Siamo nella stessa Casa, James, è ovvio che tu la incontri dovunque- mi spiega con calma.
Effettivamente, non ha tutti i torti.
-Va bene, Remus.. Ma quindi.. Non devo chiederle di uscire?- il mio sguardo da cucciolo funziona sempre con lui.
-No, non devi.
Quasi sempre.
Sospiro, un po’ deluso, ma quando alzo gli occhi su Remus vedo che sta ridendo.
-Cosa? Perché ridi?
-Ci.. Sei.. Cascato!- esclama sghignazzando.
Io gli faccio una linguaccia, e poi mi metto a fare l’offeso.
Ecco.
-Oh, su, James! Quello che voglio dire è che glielo devi chiedere solo una volta, e se ti dice di no lo accetti.
-Ma così non mi sposerà mai!- salto su io, disperato.
-Senti, facciamo una prova, ora vai lì, glielo chiedi, e se rifiuta torni indietro.
Io annuisco, convinto, ed esco dal dormitorio per entrare in Sala Comune.
Mi avvicino alla Evans, che sta chiacchierando con Emmeline sul divanetto davanti al fuoco, e mi schiarisco la gola.
-Evans, vuoi uscire con me sabato?
Le mi getta un’occhiataccia.
-No.
-Va bene- rispondo, allontanandomi mogio, quando mi viene un’idea geniale.
-Ma perché?- le chiedo, aggrottando la fronte –Perché non esci con me?
-Perché sei un pallone gonfiato- dice lei, un po’ sorpresa.
-Oh, ma dai, Evans!- esclamo, inginocchiandomi davanti a lei e ignorando Remus che si sta uccidendo dall’altra parte della stanza per dirmi di lasciarla in pace.
In fondo nessuno resiste a James Potter.
-Potter, ho detto di no!- ribatte lei, tornando a parlare con la sua amica.
Bene, se non mi vuole, farò a meno di lei.
Mi allontano con passo fermo, raggiungendo Lunastorta.
-Remus.. Me la insegni la regola numero due?


Allora? Cosa ne dite? :)
Ho risposto a tutte le recensioni con la nuova roba, l'applicazione "rispondi", che è una trovata geniale secondo me!
Beh, grazie a tutti!
Un bacio :)
Lu.

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Capitolo 3
*** Regola numero due. ***


.Regola numero due.


-Dunque, regola numero due.. Farle dei complimenti.
-In che senso? Fammi un esempio!- esclamo io, battendo le mani contento.
-Non saprei.. “Sei davvero bella oggi, Lily”..
Sì, certo, quella mi lincia se provo a chiamarla per nome.
Sospiro.
-Ok, quindi ora vado di là, e le faccio un complimento!
Remus annuisce piano, seguendomi verso la Sala Comune.
Sembra quasi preoccupato.
La Evans sta scribacchiando su una pergamena, seduta tutta sola a un tavolo.
Mi metto le mani in tasca, stringendo il mio boccino come portafortuna, e mi avvicino a lei.
-Evans- dico con voce ferma –Sei davvero bella oggi.
Lei non distoglie lo sguardo dalla pergamena ma le sue sopracciglia si inarcano velocemente.
-E ti dirò anche- continuo, sicuro di me –Che hai una bellissima calligrafia.
La Evans mi guarda e, udite udite, dopo sei anni e mezzo che ci conosciamo, il suo sguardo non è di puro odio!
Il fascino di James Potter colpisce ancora.
-Beh, grazie Potter- mi risponde gentilmente.
Io tiro fuori le mani dalle tasche e accompagno il mio discorso con dei gesti da uomo colto.
-Sì, vedi, io l’ho sempre notat..- ma una luce dorata attraversa la mia traiettoria, sbucando fuori dalla mia tasca e colpendo la Evans diritto in fronte.
Ops.
Lei si massaggia la testa con le lacrime agli occhi, guardandomi con aria assassina.
-Scusa!- esclamo, correndo verso il dormitorio per evitare di essere avadakedavrizzato.
Remus, che ha assistito a tutta la scena dalla porta, mi attende a braccia conserte, gli occhi ridotti a due fessure.
-Ehm..- provo, passandomi una mano tra i capelli –Regola numero tre?






Ed eccoci al penultimo capitolo! Ebbene sì, le regole sono solo tre, anche perchè non so quanto avrebbe resistito Lily prima di ucciderlo sul serio!
Molti di voi mi hanno chiesto come ma è Remus e non Sirius a insegnare a James come comportarsi, beh la risposta sta tutta nella richiesta iniziale di James: "Come si fa a essere gentili con una ragazza?"
James non vuole conquistare Lily alla vecchia maniera-Sirius, lui vuole che lei cominci ad apprezzarlo, e chi meglio di Remus per aiutarlo a diventare un galantuomo? :D
Ho risposto sempre con la nuova funzione!
Grazie a tutti, alla prossima!
Un bacio,
Lu.

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Capitolo 4
*** L'intervento di Sirius. ***



.L’intervento di Sirius.
 

-E va bene- sospira Remus –Ti spiegherò la regola numero tre, ma non ora, devo andare a studiare Storia della Magia..
-E mi lasci così?!- lo imploro io –Solo.. Abbandonato!
Lui indica il corridoio.
-Non sei solo, sta arrivando Sirius.. Ci vediamo dopo!
Esce dalla stanza e dopo qualche secondo il mio cane preferito, nonché migliore amico, fa irruzione nella stanza.
Sta sogghignando, il che non è per niente un buon segno.
-Dimmi che è uno scherzo!- ridacchia, buttandosi sul mio letto –Peter dice che ti stai facendo dare lezioni di corteggiamento da Remus!
Io strofino i piedi per terra, imbarazzato.
-Ascoltami, James, così non la conquisterai mai!- esclama –Segui i miei di consigli!
Io ci penso su.
In effetti Sirius non ha tutti i torti, è ormai appurato che le regole di Remus non funzionano, nemmeno con tutta la mia buona volontà.
-Va bene! Insegnami tu qualcosa!
Sirius si avvicina con aria da cospiratore e, mentre ascolto cos’ha in mente, i miei occhi si illuminano.
Geniale.
 
Oggi a lezione di pozioni, bisogna preparare la Pozione Restringente, o almeno così ha detto Lumacorno.
Mi avvicino al tavolo della Evans, con un gran sorriso.
-Ehm, ehm, Evans- esordisco –Non ci manca qualcosa?- chiedo, indicando la pozione.
Lei mi guarda con sufficienza, mescolando lentamente nel calderone.
-Cosa dovrebbe mancare, Potter?
-Un bezoar, ovviamente!
Tiro fuori la pietra dalla tasca, come mi ha detto Sirius, per buttarla nella pozione.
Vedo Remus fissarmi allarmato, come se non sapesse che il bezoar serve solo a dare più colorito alla pozione.
E poi, appena la pietra si è depositata sul fondo del calderone con un plop, mi sento sbalzare all’indietro e cozzare contro una parete dell’aula.
Ahia.
Apro gli occhi e mi ritrovo a terra, ricoperto di uno spesso strato verdastro, mentre la classe è sommersa da una densa nuvola nera..
Mi rialzo a fatica, e mi trovo davanti una figura interamente ricoperta di liquido melmoso, dal quale spunta qualche capello rosso.
Oh-oh.
Più veloce della luce e scivolando nella melma, schizzo fuori dall’aula, inseguito dalle urla furibonde della Evans.
Mi fermo a metà del corridoio col respiro affannoso.
Possibile che non me ne vada mai una giusta?!
Sirius mi aveva assicurato che avrei fatto un figurone!
Razza di cane pulcioso..
Ma non faccio in tempo a formulare altri insulti, che la voce di Remus mi fa sobbalzare.
-James Potter, posso sapere come diavolo ti è venuto in mente di ascoltare quello zotico di Sirius Black?
Io mi volto con un sorrisino.
-Regola numero tre?

Povero piccolo James, è un imbranato :)
Lo so che questo doveva essere l'ultimo capitolo, ma poi ho cambiato idea.. 
l'ultimo sarà il prossimo!
Le risposte alle recensioni stanno arrivando, ora mi metto a farle :)
Grazie a tutti!
Un bacio,
Lu.

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Capitolo 5
*** Regola numero tre e (forse) lieto fine. ***



Alla persona che sta qui con me in questo momento.

 

.Regola numero tre e (forse) lieto fine.


Remus alza gli occhi al cielo.
-La regola numero tre, James è.. Essere galanti.
-Ah sì! Questo è facile!
Remus mi guarda scettico.
-Seriamente, Lunastorta, sono un genio in cavalleria!
-Ti crederò, per questa volta..- concede lui –Allora, quando Lily vorrà passare attraverso il buco del ritratto, tu le terrai gentilmente la porta aperta, dopo di che le porterai i libri fino all’aula, va bene?
-Certo!- esclamo, gettando un’occhiata al mio riflesso nello specchio.
Mi dirigo svelto verso l’uscita della Sala Comune e mi fiondo a tenere aperto il ritratto per la Evans.
Lei mi ignora totalmente, forse perché ha ancora un livido sulla fronte e qualche rimasuglio di melma tra i capelli.
Ma io, svelto, le passo davanti e le sfilo i libri dalle mani.
-Prego, Evans, lascia che te li porti io.
Lei mi guarda male ma non dice nulla. È un buon segno, fidatevi.
Percorriamo tutto il corridoio in silenzio e, devo ammetterlo, il mio cuore batte davvero forte.
-Bene, sono arrivata- la Evans mi strappa i libri dalle mani e fa per entrare nell’aula.
-Ehi! Non mi merito un bacio?- tento io, speranzoso.
-Sì, quello di un Dissennatore- risponde lei, acida.
E io ci rimango male. Ma male. Insomma, a me la Evans piace parecchio.
-Oh, per Merlino, Lily!- mi sfioro le labbra, domandandomi come mai la mia voce suoni così simile a quella di Remus, quando mi accorgo che è stato proprio lui a parlare, dietro di me.
Lei lo guarda sorpresa.
-Insomma, sono anni che tenta di fare buona impressione su di te! Si sta sforzando davvero.. mi ha chiesto dei consigli!
Lei sorride impercettibilmente.
-Gli piaci in una maniera incredibile e.. snervante per noi che dobbiamo sopportarlo! Ti assicuro che non c’è nulla che lui preferirebbe a un appuntamento con te!
La Evans mi guarda di sottecchi.
-È vero, Potter?
Io annuisco piano.
Accidenti, perché devo diventare rosso proprio ora?!
Lei si mordicchia il labbro e poi punta gli occhi su di me.
-Domani, alle quattro, davanti al portone, non farmene pentire.
Entra nell’aula sorridendo, lasciandomi con la bocca talmente spalancata che quasi la mascella mi casca a terra.
Sposto lo sguardo su Remus, che mi fissa trionfante.
-Se mi devi saltare addosso, fallo piano, sono di costituzione debole- mi avverte, ridacchiando calmo.
Ma io non ho intenzione di gettarmi addosso a lui.
-Ti voglio bene- commento semplicemente.
Lui arrossisce e non risponde.
Ma mi sorride, un po’ impacciato, ed è il gesto d’affetto migliore che possa regalarmi.
Perché è quando Remus sorride, che il sole torna a splendere, alto nel cielo.

E poi la Evans mi ha chiesto di uscire, gente!







Bon, siamo giunti al termine di questa storia (che doveva essere una shot, poi!)
..
Vi ringrazio tutti, davvero :)
E ne approfitto per farmi una piiiiiiiiccola pubblicità.. Ho vinto un contest a cui tenevo molto (il Contest Titolo Unico Seconda Edizione di remvsg) e mi farebbe piacere sapere la vostra opinione a riguardo.. la storia si intitola "Nella tua ombra".
Un bacio a tutti e alla prossima!
Lu :)

 

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