.

.

.

01/11/10 - Per un Mese

.

.

.

“Ehi Sakuragi!”

Il rosso si voltò e vide Rukawa avvicinarsi velocemente nella sua direzione, mentre tutti uscivano dai cancelli della scuola per tornare a casa.

“Ti ricordi quando ti ho detto che mio padre sarebbe stato via per un mese? Insiste perché chiami qualcuno a stare c-...”

“Oddio Ru, mi stai chiedendo di venire a vivere con te?”

“No, solo per...”

“Potremmo dormire assieme!”

“E' solo un...”

“E guardare un film tutte le sere!”

“...mese”

“Devo andare a preparare tutto!”

E Sakuragi corse via, lasciando un Rukawa sconvolto che ripeteva nella sua mente: “Un mese, tranquillo, passa in fretta...”

.

.

.

02/11/10 - Spesa

.

.

.

Rukawa entrò in casa e richiuse la porta con un piede, dirigendosi in fretta in cucina.

“Dohao, vieni ad aiutarmi con la spesa!”

“...arrivo!” si sentì rispondere dal salotto.

Il moro si voltò e si vide passare davanti un Sakuragi in mutande, che si guardava intorno grattandosi placidamente una natica.
Rimase a fissarlo con occhi spalancati qualche istante, poi si sentì chiedere: “Hai visto i miei pantaloni?”

“Credo...” rispose Rukawa accomodandosi su una sedia: “...siano sopra”

Poi, sentendo Sakuragi lanciarsi su per le scale, si alzò e nascose i pantaloni sui quali si era seduto dentro il frigo, pronto a godersi lo spettacolo.

.

.

.

03/11/10 - Regalo

.

.

.

“Tieni, guarda”

“Oh Kaede, cos'è?”

“Una scimmietta di peluche, l'ho vista e ho pensato che poteva piacerti”

“Mi piace molto, grazie!”

“Almeno non puoi dire che non sono romantico e non ti faccio mai regali”

“Dove l'hai comprato?”

“Beh, non l'ho comprato... era dentro la confezione di patatine che ho preso alle macchinette nella pausa pranzo”

“...”

“Che c'è?”

“Niente, cambiati che dobbiamo andare in palestra. Ma non ti stupire quando stasera a casa non mi troverai molto disponibile”

Intendo ringraziare la mia gamma e la mia beta, perchè senza di loro queta raccolta non sarebbe proprio nata!

.

.

.

04/11/10 - Comunicazione

.

.

.

“Credo di essere stato bravo oggi nel compito di matematica”

“Nh”

“Insomma, spero di prendere almeno la sufficienza”

“Nh...”

“E oggi Haruko è venuta a cercarmi a pranzo!”

“Nh?”

“Non essere geloso, abbiamo solo chiacchierato”
“Nh!”

“E a te com'è andata oggi a scuola?”

“Nh...”

“Beh, cosa vorrebbe dire? Bene o male?”

“Nh”

“Male?”

“Nh!”

“...”

“...”

“Miao... bau-bau! Sgrunt, Woooof! Auuuugh!”

“...”

“...”

“... Nh?!”

“Niente scusa, cercavo di sintonizzarmi sulla tua stessa lunghezza d'onda, qualunque sia, ma non ci sono riuscito probabilmente”

Il Cinque come poteva non essere il giorno di Kogure?

.

.

.

05/11/10 - Manette pelose

.

.

.

Non sapeva di certo dove aveva trovato il coraggio di assecondare l'ennesima follia del dohao.

-Non ci sei mai stato, no?- gli aveva detto: -Fatti un giro oggi...-

E così ci era entrato davvero.

E tra i vibratori, i lubrificanti e i dvd sentiva il bisogno incessante di fare il suo acquisto e scappare in fretta.

Ma quando ci mise le mani toccò involontariamente le mani di un altro ragazzo, che si sporgeva nella stessa direzione.

“Rukawa!”

Sorpreso, il ragazzo guardò a lungo Kogure.

“Volevi queste...? sai, Mitsui...”

“Si... anche Sakuragi...”

Tornato a casa, Rukawa non riuscì a spiegare bene a Sakuragi perché fosse tornato a mani vuote.

.

.

.

06/11/10 - Prima volta

.

.

.

“Non lo voglio fare”

“Sakuragi, non fare il bambino, ormai sei cresciuto”

“E' la mia prima volta, non puoi costringermi”

“Ovviamente preferirei di no, ma potrei anche arrivare a farlo”

“Ma io non voglio!”

“Dici così ora, ma dopo starai meglio, fidati”

“Sei sicuro?”

“Si”

“Ma mi farà male”

“E' vero, ma poi pregherai per farlo ancora”

“Davvero?”

“No dohao, nessuno muore dalla voglia di farsi curare un dente cariato, ma ti direi qualunque cosa per portarti dal dentista e non sentire più le tue lamentele.”

.

.

.

07/11/10 - Convinzioni

.

.

.

“Sei un lurido pezzente”

“No, niente”

“La tua inabilità cronica nel basket è palese come la transessualità di Haruko Akagi”

“Niente, anche se era originale”

“Sei un inutile scimmione spelacchiato che non combina mai niente di buono nella vita”

“Nulla, Ru”

“Allora hai proprio ragione. Cambiando argomento, hai visto Sendo ieri? Sembrava più bello del solito, mi faceva venir voglia di invitarlo qui a casa”

“Ritiro tutto quello che ho detto prima, Ru. Esiste ancora qualcosa che mi puoi dire per farmi venire voglia di picchiarti”

“Non avevo dubbi”

.

.

.

08/11/10 - Controvoglia

.

.

.

“Laverò i piatti per un mese”

“No”

“Dirò a tutti che sei un genio del basket!”

“Io sono un genio del basket”

“Mi farò legare a letto”

“N-... eh?”

“Con le tue manette pelose!”

“Devi essere disperato...”
“Ti prego, Hanamichi, non ti chiamerò più dohao! Ti prego, qualunque cosa tranne questa!”

“Kaede Rukawa, che tu lo voglia o no stasera verrai a conoscere mia madre, hai capito?!”

.

.

.

09/11/10 - Vendetta

.

.

.

“Mi spieghi perché la devo dipingere io la tua camera?”

“Te l'ho già detto, dohao, perché mi sono dovuto sorbire una serata intera con tua madre”

“E' stata molto gentile, continuava a voler parlare con te!”

“Zitto, e guarda che hai lasciato un buco proprio lì sotto, vicino al tuo piede”

Rukawa gli indicò il punto con un dito e sorrise.

Probabilmente la vendetta non era l'unica ragione, ora che ci pensava bene, soprattutto non se il dohao si abbassava in quel modo, dandogli una chiara visione prospettica delle sue natiche.

Dapprima volevo fare una cosa molto diversa, forse più pesante.

Credo però che questa scelta sia stata la migliore, spero vi piaccia. Grazie Kairy!

.

.

.

10/11/10 - HanaRuHana Day

.

.

.

Hanamichi guarda una volta di più il calendario, sorridendo.

Non dice niente, lanciandogli ogni tanto qualche occhiata furtiva.

Kaede non lo guarda, legge la sua rivista e beve il caffè, sforzandosi di mangiare qualche biscotto in più.

Non gli aveva ancora detto niente, tranne qualche grugnito in risposta al suo 'buongiorno'. Forse più tardi a scuola gliene parlerà, arrabbiandosi del fatto che non si è accorto di che giorno sia.

Rukawa infila la mano nella confezione ed estrae l'ultimo biscotto. Lo guarda appena e poi lo spezza a metà.

“Tieni”

Il rosso alza lo sguardo, ed annega in un mare di occhi blu.

E gli basta solo questo per capire che si è ricordato.

.

.

.

11/11/10 - Gelosia

.

.

.

Non sono infantile. Non sono possessivo.

Ma vederlo chiacchierare con Haruko Akagi mi fa venire voglia di stritolargli la gola. O lasciarlo a secco per un mese.

Mi avvicino alla cesta dei palloni mentre continuo a guardarli. Lui non si volta mai verso di me, crede che non lo stia guardando.

Arrivo alla cesta insieme a Kakuta, così nessuno mi nota. Lui mi sorride e prende una palla, passandola a Mitsui.

Io ne prendo un'altra e lancio sulla testa di quel dohao.

Del mio, personalissimo, dohao.

Lui barcolla e si volta verso di me.

Sono geloso, dohao... e a te fa pure piacere.

“Teme Kitsuneeeeeee!”

.

.

.

12/11/10 - Allenamento

.

.

.

Rukawa sospirò e fermò il palleggio, voltandosi adirato.

“Si può sapere cosa diavolo cerchi di fare?”

“Niente... avevi qualcosa sui pantaloni”

“Si, la tua mano”

“Non dire così, che poi impressioni i nostri compagni di squadra, non vedi? A Mitsui sta cadendo la dentiera”

“Togli subito quella mano da lì, debosciato”

“Debosciato... che parolon-”

“IDIOTI!”

Dopo qualche istante, dopo un impetuoso 'riprendiamo' del capitano, la squadra riprese l'allenamento, lasciando Rukawa e Sakuragi accasciati a terra, con un bernoccolo che, come un fungo, cominciava a crescere minaccioso sulle loro teste.

.

.

.

13/11/10 - Oroscopo

.

.

.

“Non l'avrei mai detto”

“Smettila immediatamente...”

“No, sinceramente, non me l'aspettavo”

“...a meno che tu non voglia andare a dormire insieme al cane dei vicini”

“Cioè, pensavo che tu fossi un po' superstizioso, dato che lanci sale a tutti i gatti neri che incontri, però non credevo leggessi l'oroscopo”

“E io non credevo tu fossi così imbecille”

“Dai, leggi il mio!”

“Ariete: stasera le stelle non vi sorridono, e vi regalano una nottata... fredda”
“Le stelle non vi sorridono? E' un modo originale per dire che sarà nuvoloso?”

“Potrai constatarlo di persona, dato che dormirai in giardino”

.

.

.

14/11/10 - Discorsi

.

.

.

“Allora da quant'è che stai con Rukawa?”

Così era cominciato quel discorso, con quella domanda apparentemente innocente di Mitsui, cui erano seguite molte altre che il rosso non aveva potuto evitare.

Probabilmente lo sfregiato non si rendeva neanche conto di provocare un forte imbarazzo nel ragazzo, anche se Sakuragi era convinto che lo sapesse, e che lo facesse apposta a continuare a tormentarlo.

“Beh ora ha tutto più senso” mormorò Sakuragi più tardi a Rukawa, vedendo Mitsui baciare Kogure.

“Perchè? Di cosa avete parlato agli allenamenti?”

Sakuragi si voltò e lo guardò negli occhi.

“Di pompini”

.

.

.

15/11/10 - Tram

.

.

.

Hanamichi arrossì, poi sorrise e guardò il compagno contorcersi per evitare di pestare i piedi alla marea di sconosciuti che li circondavano, finendogli sempre più vicino.

“Odio il tram”

Il rosso guardò Kaede appoggiarsi al finestrino con un braccio e lo sentì imprecare a bassa voce nel suo orecchio.

“Pensavo ti piacesse invece”

“E perché mai?”

“Beh...” ghignò Sakuragi: “Prova a indovinare...”

“Cosa vuoi dire?” chiese Rukawa andando a grattarsi la testa con il braccio libero.

Ad Hanamici si gelò il sorriso sulle labbra, e lo guardò inorridito prima di voltarsi di scatto per scoprire chi gli avesse palpato il sedere.

***

Commentate numerose, ho bisogno di sapere che ne pensate.

.

.

.

16/11/10 - Superiorità

.

.

.

“Non puoi negarlo, è stata la mia superiorità che...”

“La tua superiorità? Solo perché il tuo culo è più grande della tua stupidità cronica”

“Non offendere il grande tensai, abbiamo vinto la partita contro lo Shoyo solo grazie alle mie inaudite...”

“...scempiaggini...”

“Ru, com'è che siamo finiti a parlare della partita?”

“Sostenevi che per un tensai della tua risma, che ha sconfitto il potentissimo Shoyo, non fosse un problema studiare venti misere pagine di inglese per il compito in classe”

“...”

“Sono impaziente di scoprire quanto ti sbagliavi, grande genio del basket”

.

.

.

17/11/10 - Distrazione

.

.

.

Hanamichi chiuse gli occhi, cercando di concentrarsi solo sulla voce e non sulla lingua e le mani del compagno, che lo stavano lentamente portando alla pazzia.

“-...ah davvero?!-”

Gli infilò la mano nei pantaloni, mentre con la lingua e i denti gli torturava il collo.
“-Noi tutto bene, stiamo per... andare a dormire...-”

Un mugugno eccitato raggiunse le sue orecchie, mandandogli in tilt il sistema nervoso.

“-Ora devo andare... si, si... a domani!-”

Come riagganciò il telefono, Rukawa si staccò da lui con uno sbadiglio, come se non fosse accaduto nulla.

Hanamichi lo guardò con odio.

“Devi fare questa scena tutte le volte che chiama mia madre?”

.

.

.

18/11/10 - Super Mario

.

.

.

“Spostati! Spostati a destra!”

“Non ci riesco!”

“Ahi! Sei caduto”

“E adesso?”

“Sei morto... vabbè riproviamo”

“Ma se prendo la palla?”

“Non è una palla, è un'astroscheggia, la puoi lanciare”

“E il fungo?”

“Ti dà una vita”

“E quel sasso che mi sta inseguendo?”

“...”

“Cosa devo fare?”

“...”

“...”

“...”

“Sono morto?”

“Sai Ru, quando hai detto che eri negato per i videogame non ti avevo preso molto sul serio, ma non riuscire a passare il primo livello di SuperMario è davvero imbarazzante”

“Hai la febbre”

“Ru...”

“Un principio di polmonite...”

“Ma cos-”

“Sicuro di aver fatto tutte le vaccinazioni, Hanamichi?”

“Si può sapere cosa stai vaneggiando?”

“Oh nulla... torno a casa dopo il giro in bici, e non solo non ti trovo davanti alla televisione o ad inebetirti con SuperMario, ma sei seduto qui sul letto a... leggere?!”

“Cosa c'è di...”
“E poi... da quando sai leggere, dohao?”

“Ehi!”

Ma Rukawa non lo fece finire. Salì sul letto e lo atterrò sotto di sè, lanciando via il libro di Harry Potter che il suo ragazzo aveva tra le mani.

***

Per l'arrivo nelle sale della prima parte dell'ultimo capitolo volevo scrivere qualcosa al riguardo, poi ieri sono andata al cinema e mi sono dimenticata di postare! XD 

.

.

.

20/11/10 - Cazzillo

.

.

.

Hanamichi rientrò in casa trafelato.

“Eccomi!” disse entrando in cucina e posando la spesa.

“Cosa mi hai comprato?” chiese il moro guardando sospettoso dentro i sacchetti.

“Guarda in giro, ci dev'essere un cazzillo”

“Un... cosa?”

“Un cazzillo” ripetè Hanamichi tranquillo: “Nulla di speciale”

Kaede non smise di guardarlo male, poi frugò velocemente dentro le buste.

“E' qui”

Il moro voltò lo sguardo e vide un canestro giocattolo e una piccola palla.

“Perchè mi stai guardando così Ru? Te l'ho detto che era un cazzillo...”

Kaede guardò il regalo e ringraziò, ricordandosi l'indomani di chiedere a Mito cosa volesse dire la parola 'cazzillo'.

***

Piccola nota: dalle mie parti 'cazzillo' significa 'cosino', o 'cosa di poco conto'... Ho voluto approfittare del finto doppio senso di questa parola, perché è spesso fonte di incomprensioni XD

.

.

.

21/11/10 - Cinema

.

.

.

“Di cosa ti lamenti?”

Si, di cosa si stava mai lamentando? Infondo aveva deciso con la sua testa di fidanzarsi con un dohao, nessuno l'aveva costretto.

Tuttavia qualcuno avrebbe dovuto avvisarlo degli abissi che poteva raggiungere la sua idiozia, in modo da prepararsi, perché anche con tutta la buona volontà non riusciva comunque a comprenderlo.

“Smetti di fare quella faccia, hai scelto tu di venire al cinema!”

Lo guardò con odio, ma Sakuragi aveva occhi solo per lo schermo, preso dal film.

Era vero, Rukawa aveva scelto il cinema per quella sera.

Ma mai si sarebbe aspettato che Hanamichi guardasse seriamente il film, perdendosi l'occasione di pomiciare.

.

.

.

22/11/10 - Bento

.

.

.

“Ho del verde che mi avanza, ci vuoi fare qualcosa?”
“No, sto cercando di finire quello rosa...”

“Facci dei fiori”

“Non ho più spazio, ne hai preparato per un esercito!”

“Tieni, puoi fare i nasi dei tuoi maialini”

“Farò finta di non aver sentito...”

“Ti dirò Ru, la tua idea di preparare i Kyaraben mi ha un po' sorpreso, pensavo che ormai ti fossi convertito al ristorante di ramen”

“Credi che mi diverta, dohao? Da quando vivi qui non riesco a fare un pranzo decente, almeno ti rendi utile così. Mi passeresti il prosciutto? Voglio provare a fare i nasi ai maialini”

.

.

.

23/11/10 -  Casalinga

.

.

.

Tutto era cominciato la mattina del giorno prima, quando Sakuragi era uscito di casa senza rifare il letto, lasciando la luce della camera accesa e il latte fuori dal frigorifero.

Al ritorno a casa aveva scoperto un lato del suo amante che non avrebbe mai voluto conoscere.

“...Ho lavato i tuoi calzini, un ratto ne aveva fatto il suo appartamento”

“Dohao ma quanti capelli perdi? La doccia era intasata!”

“Hanamichi! Togli subito i piedi dal tavolo!”

“Possibile che ogni cosa che mangi la devi sbriciolare sul pavimento?! Mi toccherà passare ancora l'aspirapolvere!”

“Ru, già che ci sei controlla di non aver aspirato erroneamente la tua virilità”

.

.

.

24/11/10 - Ferita

.

.

.

“Sei un idiota”

“Si, lo so”

“Davvero?”

“Credo che tu me l'abbia già detto”

Hanamichi fece una smorfia, mentre Rukawa stringeva ancora di più la benda sulla sua mano.
“Ti fa male?”

“No, è solo un taglietto”

Rukawa strinse un po' di più la fascia, trattenendosi dal ridere quando il dohao lo guardò con odio.

“Ahia”

“Che piagnone...”

Sakuragi alzò lo sguardo, guardando Kaede ritirare la scatola dei cerotti, poi allungò il braccio e tirò vicino a sé il suo ragazzo.

“Grazie...”gli sussurrò all'orecchio con tono suadente, ben sapendo cosa gli avrebbe risposto.

“Dohao come sei ti saresti fasciato la mano sbagliata”

.

.

.

25/11/10 - Natale

.

.

.

“Tra un mese è Natale!”

Era da quando si era svegliato quella mattina che Rukawa sentiva il suo ragazzo urlare questa frase.

Lo ripeteva a tutti quelli che riuscivano ad ascoltarlo e, chissà come, lui riusciva sempre ad essere nel raggio d'azione del timbro di voce del dohao.

“Kogure, sai già cosa farti regalare? Gorillone, perché quella faccia? Tra un mese è Natale!”

Quando Kogure però provò a chiedergli come mai fosse così impaziente, Hanamichi arrossì, per poi bofonchiare qualcosa di indefinito.

Il tipo di regalo che il volpino aveva promesso di fargli per Natale, quando quella notte erano a letto, non poteva certo essere udito da chiunque...

.

.

.

26/11/10 - Convincente

.

.

.

“No”

“Perché?”

“Perché sono stanco da morire... e ho mal di testa”

“Sempre questa scusa, potresti anche sforzarti”

“Non sei per niente convincente”

“Cosa vuoi che faccia più che chiedertelo?”

Scese il silenzio, entrambi guardavano con sguardo perso il televisore di fronte.

All'improvviso Rukawa si voltò verso il compagno e si avvicinò a lambirgli un orecchio con le labbra.

Si spostò verso il collo, sentendo l'altro mugugnare, e con una mano gli accarezzò delicatamente la mandibola.

“Allora, ti ho convinto?”

“Ru, comincio a pensare che non esiste nulla che non faresti per allenarti con me al campetto”

.

.

.

26/11/10 - Indicazioni

.

.

.

“Dai, apri”

“No, non mi va”

“Smettila di fare il moccioso e apri la bocca”

“Non voglio ingoiare quell'affare. Quel coso fa schifo, Ru!”

“Come fai a saperlo se non lo provi?”

“Perchè l'ho provato ieri, e il giorno prima, e quello prima ancora...fa schifo”

“Ma questo è diverso, l'ho comprato oggi”

“Non ho intenzione di farti...”

Ma prima che finisse la frase, Kaede riuscì nel suo intento, spruzzando un liquido amaro nella sua bocca.

“Hai sentito le indicazioni del dentista” disse, evitando lo sguardo assassino dell'altro: “Devi disinfettarti la bocca dopo mangiato.. e smetti di mangiare quelle schifezze, ti fanno male”

Si, lo so. Non ho scusanti. Proprio nessuna.

Mi scusate? +.+

.

.

.

28/11/10 - Bagno

.

.

.

Sakuragi si fece trascinare per tutto il corridoio, guardandosi intorno e sperando che nessuno uscisse da qualche aula e li vedesse.

Non disse niente, non chiese dove lo stava trascinando, finchè non vide Kaede aprire di scatto la porta del bagno e condurlo dentro.

“Ru, staccati” sbottò Hanamichi cercando di staccare l'altro da sé: “Non intendo farlo qui, non ho niente dietro”

Rukawa non lo ascoltò, e gli strinse forte il cavallo dei pantaloni, sul quale aveva fatto scivolare la mano.

“Hai l'unica cosa che serve” disse sornione tornando a mordergli il collo.

.

.

.

29/11/10 - Coperte

.

.

.

“Kaede ma non è possibile”

Era inutile discutere, anche perché la kitsune dormiva placidamente, ma non poteva trattenersi.

Cercò di mettere a fuoco la stanza mentre muoveva le mani a tentoni, cercando di capire come diavolo fosse girato.

Aveva i piedi congelati, e non capiva perché il suo compagno insistesse a non voler ancora azionare la caldaia, sebbene fossero quasi a dicembre.

Avrebbe dovuto convincerlo, tanto tutte le notti era sempre la stessa storia.

Finalmente trovò un lembo e tirò violentemente, riavvolgendo il suo ragazzo dal bozzolo che si era costruito con lenzuola e piumino.

“Se mai vivremo insieme, kitsune, pretendo due coperte separate”

.

.

.

30/11/10 - Colazione a Letto

.

.

.

Kaede mugugnò e, sentendo in lontananza i passi del dohao che salivano le scale, si rintanò sotto il piumino.

“Kitsune?”

Non rispondere avrebbe peggiorato la situazione, ma più ci pensava più Rukawa era convinto di non poter reggere a minuti di intense coccole prima di andare a scuola. Non di prima mattina.

“Non intendi rispondere?”

Kaede si stupì di come il messaggio fosse arrivato così in fretta a destinazione.

“Beh, se dormi me la dovrò gustare da solo la fantastica colazione... che ti ho portato a letto”

Come una molla, Rukawa saltò fuori dal piumino, tirandosi a sedere fin troppo velocemente.

Diede un'occhiata al suo ragazzo, poi abbassò gli occhi al vassoio che teneva tra le mani.

“Colazione... a letto”

Non credeva potesse esistere qualcosa di più gratificante.

Magari avrebbe anche concesso le intense coccole al dohao.

***

Con la bellezza di quasi 4 mesi di ritardo, ho finalmente finito la mia prima raccolta!
Ringrazio sentitamente tutte quelle che hanno pazientato fino a questo momento che finissi di aggiornare con altre 3 misere drabble (quest'ultima, sottolineo, non è esattamente una drabble... poichè supera bellamente il limite massimo di parole), e tutte quelle che non mi hanno maledetto per questa prolungata assenza.

Ringrazio tutte quelle che hanno commentato, le vostre recensioni positive hanno davvero fatto molto.

Un GRAZIE gigante e particolare a Ichigo e a Kairy, che sono sempre le mie lettrici e commentatrici preferite!

Alla prossima gente