Poison

di Catarjina
(/viewuser.php?uid=113841)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 - Venomous Poison ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 - Let Love Down ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 - It's time to begin ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 - Back To School ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Avvertenze: la formazione della band è stata modificata, ci sono Axl, Slash, Matt e Duff. Hanno vent'anni e i Guns sono la band più popolare del momento. è la mia prima ff, spero che vi piaccia!
PoisoN

I wanna kiss you but
your lips are venomous poison.

Tutto è sfuocato e confuso, in quel momento.
Le forti macchie di luce si alternano al buio, mentre il vociare confuso delle persone intorno a lui non lo lascia solo un attimo.
Ho un fottutissimo mal di testa, cazzo! State zitti! vorrebbe urlare lui, ma non riesce nemmeno a muovere le mani per arrivare alla bottiglia di vodka, unico rimedio per lui valido contro un'insorgente sbronza, figuriamoci a cordinare i movimenti di sinapsi e labbra!
-Oh, amico, ripigliati!- dice qualcuno squotendolo per le spalle.
I ribelli capelli neri gli ricordano qualcuno, ma quel qualcuno non ha tre facce come la strana creatura che gli sta davanti.
-E' davvero messo male.- aggiunge un'altra voce che gli arriva martellante al centro del cervello, o di quello che ne rimane.
Gli sposta i capelli rosso fiamma dalla fronte congestionata:-Minchia, ma quanto cazzo sei fatto?- domanda, allibito.
Finalmente riesce a produrre un gemito, che vorrebbe essere una risposta ma ovviamente non lo è.
Anfetamine, alcool e cocaina è un misto che non ti rende particolarmente intelligente e arguto, dopo.
Anzi. Non sembri nemmeno più una persona.
Ma chissenefrega. E' stata la festa più bella della sua vita, per quel poco che si ricorda. Che ore erano quando ha smesso di capire cosa stava facendo? Le due, le tre?
-Che ore sono?- biascica, sempre più stordito.
-Le cinque, bello. E' ora di andarcene. Come facciamo ad evitare gli avvoltoi?- la voce dell'essere a tre teste dai capelli neri non è più rivolto a lui, ma non importa. Intanto è ancora immerso nel tentativo di decifrare l'informazione appena ricevuta.
Le cinque. Quindi sono passate...150 ore? No...Qualcosa gli dice che il calcolo è sbagliato. Sta ancora tentando di riflettere quando viene sollevato di peso da un energumeno gigante, come un enorme armadio che cammina.
Trova così divertente questa immagine che inizia a ridacchiare tra sè e sè.
-Piantala Axl, cazzo! Sembri un rincoglionito!-
-Speriamo che quelli non ci raggiungano dal retro! Senza offesa, ma non sembri molto una rockstar strafiga in questo momento.- commenta qualcun'altro.
-Mmmh...- risponde Axl, senza essere completamente sicuro di capire quello che gli stanno dicendo.
-Nemmeno Slash si è mai conciato così male!-
-Non fate i moralisti!- risponde una terza voce -Tutti voi avete dei seri problemi con questa roba!-
Axl vorrebbe esprimere la sua approvazione, ma ormai ha rinunciato definitivamente a cercare di parlare.
Per distrarsi ed eliminare quelle pressanti vocette della sua testa cerca di richiamare alla memoria degli stralcichi del passato appena trascorso.
C'era la musica, ok. E c'erano anche dei drink e delle strisce di coca. E quelle ragazze...Santo dio, quelle ragazze!
-Ah, cazzo!- impreca improvvisamente. Una fitta terrificante alla testa lo assale. Sembra che qualcuno gli abbia ficcato un pugnale nelle tempie.
-Tranquillo, passerà. Passa tutte le volte.- dice allegro Slash, saltando per primo all'interno della limo nera.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 1 - Venomous Poison ***


Avvertenze: Ho postato molto in fretta il primo capitolo per due motivi: 1)una storia non si può capire esclusivamente dal prologo e quindi ci voleva almeno un capitolo su cui basarsi, e 2)l'avevo già pronto e stasare non ho un cavolo da fare xD Per il secondo capitolo, in lavorazione, vorrei qualche vostro consiglio, anche solo per sapere se la storia vi ispira. Un bacione, Asia.
PoisoN

I wanna hurt you just to hear you screaming my name.

Il rumore della sveglia è spaccatimpani, ma il ragazzo disteso sul letto con le braccia aperte e i capelli sul viso non sembra neanche sentirlo.
Doposbronza... pensa Slash divertito, afferrando la sveglia e cercando inutilmente di spegnerla Fanculo a sto aggeggio! la afferra e la lancia con un gesto deciso dall'altra parte della stanza.
Nemmeno il rumore dell'oggetto che va in pezzi sembra risquotere minimamente Axl, che continua a dormire come se nulla fosse successo.
Duff e Matt non sono più nei loro letti, e Slash come al solito si sente il fattone del gruppo, ma sta volta c'è qualcuno che sta peggio di lui, e tanto basta.
-Axl cazzo, svegliati!- gli urla nell'orecchio comunque, preso dalla stizza.
-Eh?- domanda quello, risquotendosi solo in parte dal mondo del sogni.
-Alzati rincoglionito! è mezzogiorno!-
Axl si alza veloce, troppo veloce per i postumi della sbornia.
-Ah!- esclama infatti, afferrandosi la testa con le mani -Ma quanto ho bevuto ieri sera?!-
-Bevuto?- domanda ridacchiando Slash -Non hai solo bevuto, amico mio. Inutile che ti illudi.-
Axl lo fulmina con lo sguardo, prima di ripiombare sul letto:-Ancora cinque ore!- geme, tirandosi le coperte fin sopra il viso.
-Neanche un istante, invece. Guardati, cazzo! Sei ancora vestito!- Slash gli toglie di dosso le coperte, impietoso.
-Ok, ok! Ma smettila, perchè ho dovuto trascinarti fuori dai locali mezzo svenuto almeno un milione di volte! Drogato...- sibila, scocciato.
-In questo momento il drogato sei tu, mica io!- ribatte allegro Slash.
Lui non è vestito, per una volta. Indossa un paio di boxer e dei calzini. Probabilmente non ce l'ha nemmeno un pigiama, considerato che o dorme nudo con una ragazza al fianco, oppure collassa svenuto con i jeans e il chiodo di pelle.
Eppure, per una volta, è Axl a non avere nemmeno idea di dove si trovi e di come abbia fatto ad arrivarci.
Quando i contorni della stanza, in realtà così familiare, si delineano dritti e a fuoco nella sua testa, una confusione ancora più profonda si impossessa di lui, ma è bravo a scacciarla immediatamente.
Chissenefrega di quello che ha fatto ieri sera. D'altronde è una rockstar, può fare e farsi quello che vuole. E anche di quello che vuole.
La gente fa la finta moralista, ma alla fine sono tutti una schifosa marea di drogati.
C'è chi dipende dall'amore, chi dipende dai soldi, chi dipende dal successo. Lui dipende, e neanche sempre, in realtà, da una costosa polvere bianca che lo rende euforico per un paio d'ore. C'è poi qualche differenza, tra l'amore e la cocaina? La droga ti fotterà anche il cervello, ma l'amore ti fotte il cuore. E Axl ha più bisogno del cuore, per fare rock, che del cervello. Il cervello è saggio, è ragionevole. Il cervello ti spinge a fare la cosa giusta. è il cuore che ti regala quelle emozioni con cui poi puoi scrivere una canzone.
Ma quella roba è puro veleno, lo deve ammettere con sè stesso.
-Va bene, mi alzo...- dice alla fine, misurando i movimenti per non provare un'altra dolorosissima fitta di emicrania.
Le pillole per il doposbronza sono lì, accanto al letto, sempre a libera disposizione di Axl, Duff, Matt e, soprattutto, di Slash. Ma quel giorno è lui ad inghiottirne un paio con un bicchier d'acqua.
è questa la vita della rockstar. Non importa se sei ancora ubriaco fragico o se ti senti uno straccio, l'importante è che tu sia sempre in un'appartente forma smagliante.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 2 - Let Love Down ***


Avvertenze: Ecco a voi il secondo capitolo. Ringrazio molto chi ha commentato (dalla prossima "puntata" cominceranno i ringraziamenti ufficiali). Questo è un capitolo un po' di transizione, poi ovviamente approfondiremo un po' la storia dei vari personaggi. Spero che vi piaccia, e spero di trovare qualche commento. Un bacio Asia.
PoisoN

I wanna kiss you but I'd better not touch.

Axl, Slash, Matt e Duff guardano Robert, il loro manager, con espressioni così sorprese e attonite da sembrare quattro ottusi bambini dell'asilo.
-Avete visto?- domanda questi con aria saccente, continuando a cambiare canale sull'enorme televisione a schermo piatto.
Proteste da parte di molti fans, che temono che i Guns n Roses lasceranno da parte la musica per concedersi alle gioie della loro vita multimiliardaria. dice un'insopportabile bionda sulla CNN.
Dopo l'ennesima sbronza accompagnata da un'esemplare overdose che ha costretto Slash in ospedale tutta la notte, i consulenti della band si chiedono se non sia meglio un periodo di rehab, per dare il buon esempio ai giovani ribadisce un presentatore mingherlino ad TG.
Io adoooro i Gunsh e Roshes! Uuuuuuh! strilla un'idiota tettona ubriaca fradicia intervistata su un altro canale.
-Che...che cosa?- balbetta Duff, sbalordito.
-Noi pensiamo che sia meglio che voi vi diate una regolata. Potreste...anzi, sarebbe meglio che affrontaste un periodo di riabilitazione. Qualche mese lontani dalle telecamere, un po' di tempo per riflettere, cibo sano...Cose così.-
-Non potete fare una cosa del genere!- esclama Slash -Noi siamo rockstar! Nessuno si aspetta che andiamo ad un parco giochi a dire ai bambini "non drogatevi" e a regalargli leccalecca! La gente sa che ci piace sballarci!-
-Lo so, ma i sondaggi parlano chiaro. L'ultimo incidente...Avete provocato molti danni, in quel locale. E non solo Axl.- Robert guarda il leader dei Guns, che non ha ancora proferito parola.
-Beh, ma noi possiamo sempre rifiutare.- ribatte Matt tranquillo, aspirando una lunga boccata di fumo dalla sua elegante sigaretta francese per cui gli altri lo prendono sempre in giro.
-Potreste, certo. Ma il vostro prossimo tour risulterebbe un totale flop, così come calerebbero le vendite di cd e gadgets. La gente non vuole più essere associata ad una band così equivoca.- risponde Robert, seccato.
-Quindi quali sono i patti?- domanda Axl, aprendo bocca per la prima volta.
-Sartete separati. Ognuno di voi andrà in un angolo del pianeta diverso, a disintossicarsi e a imparare la vita reale. Attenti, perchè qui c'è il colpo di genio.
Trasformeremo quest'occasione di recupero in una potente campagna pubblicitaria. Faremo morire la gente di curiosità, le faremo credere che potreste essere i loro nuovi vicini di casa, gli passiamo solo qualche piccola informazione sporadica, e poi facciamo un ritorno col botto. Un tour mondiale con concerti, meeting, e addirittura un film.
Insomma, una campagna mediatica senza alcun precedente!- Robert è eccitato come un bambino, e gli brillano gli occhi.
-Che schifo.- commenta Slash -Io non ho bisogno del certificato medico per fare rock. Suono e lo faccio bene, perchè alla gente non gliene frega mai un cazzo del rock n roll? Tutto ciò che vogliono è il pettegolezzo. Sono solo degli avvoltoi del cazzo.-
-Slash, pensaci. Sarebbe un modo di far contenti tutti.- Robert è quasi implorante.
-Ci stiamo.- dice Axl improvvisamente.
Duff, Matt e soprattutto Slash si voltano verso di lui di scatto, sbalorditi.
-Cheeee?!- esclama Duff.
-Ho detto che ci stiamo. Pensateci, non abbiamo niente da perdere. Lo so che è una merda, ma abbiamo bisogno di quei giornalisti. Abbiamo bisogno della pubblicità. Abbiamo bisogno di essere chiamati a fare concerti. Smettila di vivere nel mondo delle favole, Slash. è il rock che conta, ma senza soldi non siamo nessuno. Siamo solo un fottutissimo niente!-
Slash rimane un secondo in silenzio, assorto.
-Ok, ci sto anche io.- dice alla fine -Ma solo perché ho un paio di belle idee per il prossimo album e non voglio sprecarle.-
-Va bene anche per me.- stavolta è Matt a parlare.
Tutti si voltano verso Duff, in attesa.
-Ok, ok!- sospira quello, rassegnato -Ma spero che in quel cazzo di centro di riabilitazione abbiano della buona birra!-

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 3 - It's time to begin ***


Avvertenze: Questo è un capitolo un po' di transizione, in cui Axl arriva nella sua nuova città. Ora la storia si incentrerà un po' su di lui, perché sentirne quattro (e già non ne ho messi cinque!!) diventa davvero impossibile, e poi faccio un casino. Ma a fine capitolo troverete sempre le "videoconfessioni" di tutti quattro, quindi tranquilli che Duff e Matt (e soprattutto Slash, perché vi anticipo che lo rincontreremo) non spariscono qui! Un bacione, Asia.
PoisoN

AXL: Sweet child O mine? Oh, fuck! cit.

L'immensa distesa di verde di poco prima ha già lasciato il posto ad un consistente agglomerato urbano grigio e triste.
Axl spera ardentemente fino all'ultimo che l'aereo tiri dritto, ma come se il pilota gli avesse letto nel pensiero e volesse fargli un dispetto, il jet inizia ad abbassarsi, fino a che il carrello non esce fuori con un sonoro "clack".
"Si prega di allacciarsi le cinture e di spegnere i cellulari, per favore. Stiamo iniziando la manovra di atterraggio." dice una voce gracchiante.
Tutti gli altri passeggeri si affannano ad ubbidire, mentre Axl non fa né l'una né l'altra cosa.
"'Fanculo" pensa, bevendo un altro sorso di champagne.
-Scusi, signore?- domanda una hostess bionda molto carina avvicinandosi a lui -Dovrebbe allacciare le cinture, stiamo atterrando-
Axl la guarda distrattamente. No, non è una delle due che si è già scopato durante il volo.
-E tu dovresti venire in bagno con me. Se non ricordo male gli atterraggi durano circa dieci minuti.- ribatte, tranquillo.
Lei lo guarda stranito.
-Su, tesoro, non fare la preziosa. Non ce l'hai d'oro!-
Non proprio fantastica, come tecnica di seduzione, ma sembra funzionare, ovviamente grazie al viso d'angelo e ai modi di fare spigliati del cantante.
Lei infatti si alza, e lo scorta fino ad una delle due porte in laminato che cela i bagni dell'aereo.
-Se mi beccano...- inizia, angosciata.
-Non ti preoccupare. Cerca solo di godere in silenzio.- risponde Axl.

***


Axl chiude la porta a chiave, ansante. Il primo impattoo con la città è stato decisamente negativo.
Non appena uscito dalla porta degli arrivi, i fans gli si sono gettati addosso urlando come impazziti, e lui si è dovuto rifugiare in un altro bagno, mentre fuori la folla ancora impazza.
Compone velocemente il numero di Robert, e quello risponde al quindicesimo squillo.
-Scusa, parlavo con Slash sull'altra linea. Sei arrivato?- domanda.
-Sì.- risponde Axl -E sono convinto che questa sia un'idea del cazzo. Sono bloccato in un bagno in questa fottuta città di merda, e fuori è pieno di gente che urla. Porca troia, Robert, mandami un jet qui immediatamente!-
-No, Axl, mi dispiace ma non è possibile. Abbiamo degli accordi pubblicitari che non possiamo davvero far saltare. Hai mai visto quel reality show su MTV? Quello su Ozzy?-
-Ozzy Osbourne? Dovrei averlo visto una volta. Ma che c'entra?- domanda Axl, perplesso.
-Ascolta, abbiamo questo accordo con MTV. Voi vivete la vostra vita, ok? E ogni sera registrate un video dicendo cosa avete fatto e quelle stronzate lì. Tipo un diario. E poi loro manderanno in onda il tutto. Inserirete qualche idea per il vostro prossimo album e zac!, una perfetta trovata pubblicitaria. Ora, non c'è bisogno che mi ringrazi, ma esci da quel bagno e cerca Alessandra Monti, che ti sta aspettando da venti minuti.- conclude Robert, definitivo.
Axl è così sorpreso che non riesce neanche a mandarlo affanculo come vorrebbe.
-E..e cosa farò qui?- domanda.
-Ah, non te l'ho detto? Lunedì cominci il liceo.-
-CHE COSA?! Non se ne parla. Io detesto quel posto. I professori mi hanno sempre considerato una merda, e loro non sanno un cazzo della vita. Non se ne parla!-
-Axl, ti prego.- Robert sospira -Con Alan (*Alan Niven, è stato uno dei manager dei Guns, che se n'è andato perché cacciato da Axl) hai fatto un bel casino. Dobbiamo ripulire la vostra immagine. Dobbiamo farvi pubblicità. Oppure abituatevi a vedere gli album dei Nirvana al primo posto invece che i vostri.-
Questa è una stilettata, per il rosso.
Quello stronzo di Cobain non può avere il suo primo posto, proprio no.
-Ok, va bene. Ma sappi che non mi sforzerò di essere il bravo ragazzo dolce ed educato che vogliono quei pezzi di merda.-
-Oh, non ci aspettiamo certo questo...Rendi le cose interessanti. So che ne sei capace. Ciao, Axl.-

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 4 - Back To School ***


Avvertenze: nel prossimo capitolo troverete gli aggiornamenti su Slash, nel prossimo ancore sarà la volta di Matt, e infine di Duff, poi riprenderà il giro. Per adesso mi focalizzo su Axl perché non riesco a star dietro a tutti xD Bacio
Ps. Grazie mille per i commenti!!!! Davvero non me li aspettavo, sono commossa!!!!!!! :((( Spero di non deludervi!
PoisoN

I wanna kiss you but
your lips are venomous poison.

Axl è sulla metropolitana, ed ha un'espressione così palesemente furibonda che tutti gli stanno a distanza.
Indossa un paio di enormi occhiali da sole, ha i capelli rossi raccolti sotto un cappello e il viso sprofondato nel bavero della giacca di pelle.
Le cuffie dell'ipod trasmettono a palla la nuova versione demo di un riff di Slash che gli è subito piaciuto, ma che ancora deve ben valutare.
Non appena ha capito come cazzo funzionava quel tesserino elettronico ed è riuscito a superare quegli stramaledetti tornelli ha ovviamente preso la metropolitana che si dirigeva nella direzione sbagliata, ed ha dovuto cambiare.
Ora è incazzato e in ritardo.
Inoltre il fantastico senso dell'umorismo di quello stronzo di Robert ha pensato che sarebbe stato divertente spedirlo a Milano, in Italia, paese che mai nella vita aveva cagato e di cui non sa neanche una parola.
L'ultima settimana è stata una full-immersion in quella lingua complicatissima, con tutti i suoi verbi, articoli, pronomi, congiunzioni e compagnia. E l'insegnante era pure un maschio.
Finalmente le porte scorrevoli si aprono alla sua fermata, e Axl fa per uscire.
Una ragazza, però, nell'impeto di uscire di corsa, quasi lo butta per terra.
-Scusami, sono in ritardo!- urla, prima di sparire su per le scale.
Axl rimane interdetto. Ma vaffanculo! Metà dei suoi libri sono sul pavimento, ora, e quella stronza non si è neanche fermata a leccargli il culo.
"Direi, sei irriconoscibile!" si risponde dopo qualche istante raccattando le sue cose con aria ancora più indisponente e buttandole alla rinfusa nella borsa nera.
Esce nell'aria fredda e pungente con il solito passo molle da padrone del mondo, fregandosene delle lancette dell'orologio che si avvicinano sempre più inesorabili ai dieci minuti di ritardo.
"Sai cosa me ne frega. Se mi rimandano a casa sono solo felice"
Axl si sta addirittura allenando a pensare in italiano.
Ed eccolo, finalmente, il profilo della scuola che si staglia imponente sul cielo grigio chiaro cosparso di nuvoloni neri.
La fitta allo stomaco che prova lo secca: non dovrebbe fregargliene assolutamente niente, invece si accorge che non è così. è un riflesso incondizionato: la scuola lo spaventa, lo inquieta, lo rende guardingo e sospettoso. Infatti avverte quasi il bisogno di voltarsi a controllare che nessuno gli stia appiccicando un foglio con su scritto "sono un frocio di merda" sulla schiena.
Apre la porta con un gesto stizzoso e si dirige verso la cattedra del bidello:-Devo andare nella mia classe, 5S.- dice -Sono Axl Rose.- aggiunge poi, per sicurezza.
Con un gesto studiato si toglie capello e occhiali, lasciando che i lunghi capelli rossi gli cadano a ciocche davanti al viso.
L'uomo sembra ragionevolmente impressionato:-Oh, certo! La stavamo aspettando.- quasi balbetta, mentre lo accompagna alla porta della sua classe -Sono certo che si troverà benissimo.- poi si ferma, con una mano sulla maniglia.
Axl lo guarda. "Perchè non apre questa dannata porta?!"
-Potrei...Potrei chiederle un favore? Potrebbe farmi un autografo, per favore? Sa, se non è un problema...-
Axl sorride:-Oh, no! Certo.- tira fuori una penna e un foglio dalla borsa, e gli fa l'agognato autografo.
L'uomo ha l'aria entusiasta, e questo rende Axl leggermente più disponibile ad affrontare quell'assurda giornata.
L'uomo apre la porta, e, con aria da cerimonia, lo annuncia:-Salve, prof. C'è qui il nuovo alunno, Axl Rose.-
Il rosso può sentire i ragazzi che trattengono il fiato per qualche istante, prima di scoppiare in un brusio eccitato.
-Silenzio!- ordina una voce imperiosa che rimette immediatamente il ragazzo a disagio -Lo faccia pure entrare.-
Axl entra, e si ferma di fianco alla cattedra, con aria impassibile e menefreghista. Non darà a quella megera bionda la soddisfazione di vederlo in difficoltà.
La prof è bionda, truccatissima, e sembra davvero un travestito. Mentre lo squadra sul suo viso compare un sorrisetto di soddisfazione:-Parli italiano?- domanda.
-Si.- risponde Axl, monocorde.
-Perfetto. Dobbiamo trovare un posto dove puoi sederti...- guarda la classe con aria indagatrice, scandagliando i pochi posti liberi.
-Qui è libero!- strillano un paio di ragazze, sovreccitate.
-No, vai a sederti lì, vicino a Caterina, che lei è brava e almeno ti può dare una mano.-
Gli indica un posto a metà classe, dove una bella ragazza bruna sta ascoltando di nascosto l'ipod con una sola cuffia.
-Ma qui c'è Camilla.- protesta lei, lasciando Axl di stucco. Quella ragazzina insignificante lo sta...rifiutando?!
-Camilla può sedersi di fianco a Emma.- ribatte la prof, senza accettare un no -Siediti, Axl.-
Axl si siede, fulminando Caterina con lo sguardo, ma approfittandone per farle un bell'esame completo.
è davvero bella, formosa, con i capelli ricci scuri che gli ricordano quelli di Erin, e un bel viso. Indossa una gonna di jeans, una maglietta nera a collo alto che evidenzia le curve e una giacca di pelle marrone. Improvvisamente Axl la riconosce: è quella che l'ha urtato in metro!
Certo che ha proprio un bel caratterino...
Con un sospiro e un gesto un po' scocciato Caterina spinge il suo libro a metà tra il suo banco e quello di Axl, in modo che possa leggere anche lui.
Il rosso ridacchia, prima di strappare un pezzo di carta da un quaderno e di scarabocchiarci sopra una frase, per poi farlo scivolare verso la ragazza: Grazie.
Lei accenna un sorriso, mentre Axl la abbaglia con un grande e perfetto sorrisone, prima di voltarsi a guardare le altre ragazze. Ce ne sono un paio niente male, come quella esile ed elegante con i capelli castani che lo guarda con aria assatanata, o quella alta con i capelli neri che lo sta fissando da dieci minuti, o anche quella con i capelli rossi a caschetto. Ma sono tutte così...insignificanti.
Sono la sua vicina di banco lo attrae.
Axl aspetta con ansia il suono della campanella dell'intervallo. è sicuro che Caterina sarà ben contenta di fargli da guida, nonostante la sua prima reazione diffidente.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=589531