°I need somebody to love°

di Ireth_Mezzelfa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L' Ascensore ***
Capitolo 2: *** Meeting ***
Capitolo 3: *** Cucciola ***
Capitolo 4: *** Nella TaNa con Sal ***
Capitolo 5: *** Tickets(part one) ***
Capitolo 6: *** Tickets(part 2) ***
Capitolo 7: *** Flying Away ***
Capitolo 8: *** Let's go surfing baby ***
Capitolo 9: *** Scoop ***
Capitolo 10: *** Dom is right ***
Capitolo 11: *** My Best Friend ***
Capitolo 12: *** This night-The Secret ***
Capitolo 13: *** This night- No more silence ***
Capitolo 14: *** Horse riding ***
Capitolo 15: *** Snake part.1 ***
Capitolo 16: *** Snake part.2 ***
Capitolo 17: *** Caos ***
Capitolo 18: *** Complici e Segreti ***
Capitolo 19: *** CMB & Co. Agenzia matrimoniale ***



Capitolo 1
*** L' Ascensore ***


 


L' Ascensore

 

 

 

 

 

Ciao a tutti! Questa è la mia prima fanfiction!!!
Sono una grande fan di Elijah Wood che nonconosco (sigh) questa storia è solo frutto della mia immaginazione! Con questa storia (che non è assolutamente a scopo di lucro) non voglio insultare o mettere in cattiva luce nessuno.

 

 

Buonalettura!
 

 

'Joy!! Joy svegliati!!'

'Mmmmmphff...'

'Joy...cazzo Joy alzati!!'

'Dai, Sal non romperee...'

'JOY! Hai il colloquio!'

'Sal, piantala lascia stare le copert...COSA??!!'

Joy Cook si alzo a sedere sul letto, gli occhi verdisbarrati , formando con le labbra la parola "colloquio".

'Joy, finiscila di fare il pesce rosso e muoviti! Seiin ritardo, la sveglia non ha suonato...'

Sally la sua coinquilina le afferrò le spalle e lascosse avanti e indietro, in quel momento la ragazza la fisso sconvolta.

'Merda merda merda merda MERDAAA!!' strillò schizzandoa prendersi i vestiti nell' armadio.

'merda merda merda merda...' Joy sbattè fuori da uncassetto dei jeans e una dolce vita grigia e cominciò a vestirsi senzainterrompere il suo ''mantra'':

Sally, dall' altra parte della stanza la fissava conespressione mezza divertita mezza esasperata pensando che da quando laconosceva era sempre stata così.

Le due si conoscevano dai tempi del liceo, poi sierano entrambe laureate in diversi campi e, alla fine, in un modo o nell' altrosi erano ritrovate a dividere lo stesso appartamento per tirare avanti.

'merda merda merda...'

'Joy, Joy calmati sei in ritardo di pochi minuti...cela puoi fare...'

'merda merda merda merda...'

'E va beh fai come vuoi...comunque ti ho preparato ilcaffè!' Sally si avviò in cucina scuotendo la testa mentre i lunghi capellirossi ondeggiavano e lasciando l' amica a infilarsi contemporaneamente i jeanse un calzino.

Dopo venti secondi Joy arrivò in cucina di volata,bevve il caffè ustionandosi la lingua e maledicendo il caffè e tutte lecaffettiere del mondo,prese la sciarpa, il cappello, la borsa e uscì dicasa.

Sally rimasta sola, cominciò a mescolare il caffècontando:

'Uno, due, tre...'

Joy irruppe di nuovo in casa:

'Le foto le foto le foto...'

Sally senza neanche guardarla le porse la busta cheaveva dimenticato sul tavolo e Joy scappò di nuovo fuori per poi riaprire laporta gridando:

'GRAZIE!!!' e filando via.

Sally sospirò.

 

Intanto joy si fiondò in strada, bloccò un taxituffandosi sul sedile con la leggerezza di un muflone alla carica.

'Allora, dove la porto signorina?' chieseimperturbabile nella sua faccia serafica il tassista.

Joy gli indicò ansimando la destinazione e sprofondònel sedile stringendo la busta, cercando di calmarsi....ce la poteva fare ...cela poteva fare in fondo era solo in ritardo di dieci minuti no?

Si mise a tamburellare sul finestrino per scaricare ilnervoso.

Joy Cook era fatta così, quando rischiava di arrivarein ritardo cominciava ad avere crisi, più o meno isteriche.

 

Ma non poteva farci niente, era il suo carattere,faceva parte di lei; come i capelli catsni un pò mossi e gli occhi verdiluminosi e dolci, il suo naso all' insù e il suo corpo minuto maproporzionato.

Un' altra sua caratteristica era lo scarsissimo sensodi orientamento; infatti ogni volta che usciva di casa rischiava di perdersianche se era da ormai un anno che si era trasferita a New York per trovarelavoro come fotografa.

Questa era la sua passione da sempre e ora, a vent'anni voleva assolutamente sfruttare il suo talento (anche perchè chi lo pagavapoi l' affitto?)

'Eccoci signorina siamo ar...hei signorina il suoresto!!'

'Lo tenga pure!!' gridò Joy mentre schizzava verso unpalazzo e calcolando ogni minuto di ritardo.

Entrò di corsa nell' ascensore già pieno premendo ilnumero 15.

-quindici piani...devo solo aspettare...-

per Joy era una tortura stare lì ferma mentre l'ascensore saliva lento fermandosi ad ogni piano e announciando con voce atona:'Piano 5'.

Ad ogni livello qualcuno scendeva e ad un certo puntol' ultimo signore scese al quattordicesimo piano lasciando Joy sola.

-Ok sono in ritardo di soli dieci minuti, manca soloun piano...ok...ora stai tranquilla-pensava senza accorgersi che un ragazzo nelcorridoio correva verso l' ascensore che si stava chiudendo.

All' ultimo secondo il tipo raggiunse le porte, senzariuscire però a fermare la rincorsa in tempo e finendo addosso a Joy, che,coltadi sorpresa lasciò scivolare la busta che si aprì rovesciando le foto ovunquesul pavimento.

Per un attimo la ragazza fissò il disastro impietrita,poi cominciò a raccogliere le fotografie fiiccandole alla rinfusa nella bustasenza nemmeno badare alle scuse del ragazzo che si era unito alla raccolta.

'merda merda, merda merda...'

Dlin! dlon! 'PIANO 15'

'merda merda merda merda...'

le porte si chiusero lentamente e l' ascensoreproseguì la salita verso il piano successivo.

Joy alzò lo sguardo terrorizzata, strappò dalle manidel povero malcapitato alcune foto e, non appena si fermarono schizzò nelcorridoio e scese a capofitto le scale.

Arrivata nel corridoio corse fino alla porta da cuistava uscendo un signore vestito elegante dall' aria scocciata.

Joy gli si parò davanti trafelata.

'Il...il signor Johnson???' chiese prendendo fiato.

'Si, sono io. Lei deve essere lasignorina...hem...Cook, giusto?' disse scrutandola dall' alto in basso.

'Ecco sì...ho avuto un piccolo inconvenient...'

'Ho notato...l' incontro era fissato per 12 minuti fa.Ho già aspettato abbastanza mi pare.' lo sguardo era gelido.

'ma..ma...lasci almeno che...'

'Mi dispiace signorina, ho di meglio da fare cheaspettare i suoi comodi e per lo più non tollero dipendenti ritardatari. E'chiaro? E ora se vuole scusarmi...arrivaderci!' si congedò freddamente e siavviò verso le scale lasciando Joy impalata con le braccia cariche di foto e icapelli scompigliati sotto il cappello storto.

D' untratto una voce interruppe il silenzio:

'Mi dispiace.'

Joy si girò e vide il ragazzo dell' ascensore.

Solo in quel momento loguardò sul serio.

Aveva più o meno la sua età, capelli neri spettinati,jeans scuri , una felpa e una giacca di jeans aperta.

Aveva un sorriso dolce e un pò imbarazzato ma la cosache colpì Joy di più furono i suoi occhi: azzurri, lucenti e...familiari??

'Ma tu...tu non sei...'

'...Elijah Wood, forse mi hai visto in qualche film.'Spiegò lui avvicinandosi a Joy.

Ma certo! EìAveva già visto quel volto al cinema,incorniciato da riccioli neri e con gtrandi piedi pelosi quasi un annoprima!'

'Noooo!?! Eri Frodo nel Signore degli Anelli?'

'Si, proprio io!' disse lui sorridendo.

'Wow...cioè, mi è piaciuto un sacco quel film!'

'Grazie! sai a Natale esce il secondo episodio, "Ledue Torri"'

'Oooh che bello! Lo andrò a vedere sicuramente...seavrò i soldi per il biglietto' aggiunse tristemente guardando la porta dell'ufficio.

'Mi dispiace, è stata colpa mia se sei arrivata inritardo...come faccio a rimediare?' Elijah allargò le braccia dispiaciuto.

'no, davvero, ero già in ritardo di mio e...'

Elijah la interruppe:

'No, senti è colpa mia! Posso offrirti un caffè?'

Joy esitò, ma dopotutto non aveva un cavolo da fare epoi a dirla tutta Elijah le era sembrato subito così gentile e dolce...

'...va bene vengo, hai vinto!'

Qualche minuto dopo i due si trovavano seduti a untavolino di un accogliente bar bevendo caffè caldo e fumante e chiacchierandodi un sacco di cose.

Joy, completamente a suo agio con Elijah, non sisarebbe più scollata da lì quando squillò il cellulare.

Era Sally che voleva sapere del colloquio e chiederlese tornava per pranzo.

Quando riattaccò Joy si scusò con Elijah dicendogliche doveva tornare a casa e lui si offrì di accompagnarla (ovviamente accettò!vuoi mettere un taxi in ritardo con la macchina di Elijah Wood!?).

Arrivati a casa d si salutarono e si scambiarono ilnumero di cellulare.

 

Rientrata a casa Joy trovò Sally alla finestra cheguardava la strada.

'Joy, ma chi era quello?' disse voltandosi.

'Sal, non ci crederesti mai era...Elijah Wood!'esclamò lei mentre prendeva dal freezer un gelato al cioccolato.

'Ahn...Elijah Wo... ma non è un attore?'

'Sì lo è! Ma sul serio non è come ce lo si immagina, èsimpacissimo e gentili...'

'E tu nella sua macchina che cosa cavolo ci facevi??'Sally la guardava mezza sconvolta, i capelli rossi scarmigliati e gli occhitondi dallo stupore.

Joy scoppiò a ridere.

'Saaalll!!! Tranquilla!! Sembra che mi hai appenavista con un maniaco sessuale!!!!!Abbiamo solo preso un caffè!'

'Beh sai com' è! Tu esci una volta ed Elijah Wood tifa da autista privato, io esco ogni giorno per lavorare e incontro a malapenail giornalaio all' angolo!!'

esclamò Sally lanciandosi sul divano ridendo.

'Allora, da quando hai un autista privato?'

Joy raccontò tutta la storia dell' ascensore e allafine Sally si fece pensierosa.

'Ok, il tuo culo sfacciato ti ha fatto incontrareElijah Wood però...sei ancora disoccupata e con il mio stipendio da camerieral' affitto va in malora...ma abbiamo ancora altri due colloqui vero? almeno unoti assumerà!!'

'Si, sempre che non finisca addosso a Brad Pitt stavolta...'disse Joy e si infilò in bocca l' ultimo cucchiaino di gelato.

 

 

Fine del primo capitolo! :)

Allora, devo continuare?? Vi è piaciuto??? Recensite in tantiii!!

Ireth
 

...Piccola anticipazione: dal prossimo capitolo entreranno in scena altri personaggi alquanto conosciuti! ;-) 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Meeting ***


secondo cap.

Meeting




Ciao a tuttiii!! Ecco il secondo capitolo della mia fanfic, scusate per l' attesa ma in questi giorni il tempo non è stato dalla mia parte^^
Grazie alle persone che hanno recensito al mio primo capitolo, mi avetedavvero incoraggiato:
monopodina: grazie mille Cla!! E io che pensavo le solite battute sceme che fai di solito *guarda con aria omicida* Ecco per te il capitolo, ci vediamo in autobuss!!
Sara/BlackPearl: Grazie mille anche a te!! Mamma mia sarebbe un sogno incontrarlo davvero per me *occhiacuoricino* w gli ascensori!!!
Lidiuz93: Oooh un' altra a cui piace Lij!! Che bello, che bello!! Ecco il nuovo capitoletto spero che continuerai a leggermi^^
Allora provo a scrivere il capitolo in prima persona, per farvi capire meglio la personalità di Joy e anche perchè la terza persona mi comincia ad annoiare! Ditemi il vostro parere oki??^^

Piove. Anche oggi. Tanto per cambiare. Che palle.
Insomma a me la pioggia piace anche ma, non quando devo fare il mio primo servizio fotografico, non quando so che il servizio fotografico riguarda Il Signore degli Anelli e soprattutto non quando so che rincontrerò Elijah!!
Quando il mio capo mi ha avvisato che sarei andata a fare da fotoreporter a una presentazione del Signore degli Anelli da parte dei principali attori, ero felicissima tanto che mi sono messa a ridergli in faccia come una pazza ma con questo tempo mi passa la voglia.
Un urlo disumano interrompe i miei pensieri di piogge imminenti.
'Joyyy!! Seii sveglia??'
Che voce soave Sal, davvero.
'Siiiii sono in piedi arrivooo!!'
Esco a malincuore dalla mia camera e mi dirigo in cucina, dove mi aspetta un delizioso profumo di caffè. Prendo la tazza e la svuoto con calma lasciando che la mia droga quotidiana mi scaldi un pò.
Beh in fondo non è poi così male la pioggia, basta vestirsi a cipolla, tenere la macchina fotografica al coperto e avere un bell' ombrello no? Sì, sì sarà una splendida mattinata me lo sento!! Il mio umore sta decisamente migliorando quando Sally con la divisa da cameriera esce dal bagno:
'Hai bevuto il mio caffè!!?' esclama fissando la tazza vuota.
'Non era per me?' Sorrido innocente.
Sally scuote la testa rassegnata, cosa si può fare con una così?
'Vabbè fa lo stesso me lo berrò al bar, tu sei pronta? pronta per la tuo primo successo fotografico?' mi chiede mentre prende l' impermeabile.
'Si, non vedo l' ora!! finalmente un pò di lavoro!!'
Da quando lavoro al G&N, un giornale che si occupa di un pò di tutto, dai gossip sulle celebrità allo scioglimento dei ghiacci polari, non mi hanno ancora fatto davvero lavorare, ho soltanto fatto la segretaria e qualche lavoretto di grafica, insomma tutto tranne la fotografa ma finalmente oggi si inizia sul serio!
'Brava metticela tutta ok? E non fare foto oscene!!'
Le faccio la lingua mentre esce di casa facendomi l' occhiolino.
Finisco con calma di fare colazione, mi lavo e prendo dall' armadio una dolcevita bianca, il coprispalle grigio e un paio di jeans, la mia tenuta di lavoro giornaliera.
Dopo una sistematina ai capelli e un filo di matita e dopo aver riposto con cura la macchina fotografica nella sua tracolla  sono pronta ad uscire! 
Il taxi mi porta davanti al G&N dove mi aspetta Mandy la giornalista che verrà con me per il servizio.
'Ciao! Mamma mia oggi c'è proprio freddissimo!!! E dire che siamo solo a inizio novembre!' esclama montando sul taxi e stropicciandosi le mani per scaldarle.
'Già!' Sorrido mentre lei ricomincia a parlare del freddo, della pioggia, del traffico, del taxi, dell' articolo...
Come avete capito Mandy non è una persona taciturna, no affatto.
Anzi.
E' una macchinetta ambualnte che non chiude bocca da mattina a sera, credo chiacchieri anche nel sonno, ma dopotutto non mi sta antipatica.
E' sempre di buon umore e in più è divertente ascoltarla perchè non si riesce a credere che un metro e cinquanta di personcina tutto pepe riesca a contenere al suo interno un mare di parole come lei.
E' bassa, capelli biondi corti a caschetto, frangetta occhi azzurrissimi sempre spalancati e un corpicino snello e agile, insomma un vero scricciolo di donna!
Mentre la mia cara collega argomenta la sua opinione riguardo al "incombente problema del contenuto degli hamburger nei Fast Food" arriviamo davanti al palazzo dove si terrà la presentazione.
All' ingresso ci chiedono di mostrare i tesserini per entrare e io e Mandy ('Non ci sono più le mezze stagioni e bla bla bla') ci accomodiamo nella sala già quasi piena, nei nostri posti in seconda fila mantre la sala comincia a riempirsi di visi noti di giornalisti famosi e non e di fotografi con attrezzi del mestiere a seguito.
Dopo qualche minuto di attesa sul palco allestito davanti a noi salgono sei persone mantre tutti applaudono: una la riconosco subito: è Elijah sorridente come sempre, vestito con una camicia a righine rosse e blu e un paio di jeans chiari.
Subito dietro di lui c'è il regista dei film Peter Jackson, i capelli ricci come non mai, gli occhiali tondi e un' espressione amabile che solo lui ha, poi c'è Orlando Bloom, diventato famoso da poco proprio per il Signore degli Anelli, guardandolo bene capisco perchè molte ne vanno pazze! E' davvero un figo, in effetti.

A seguire vengono altri due ragazzi, forse Merry e Pipino nel film ma non ricordo come si chiamano.
Si siedono e cominciano a parlare del film che uscirà a Natale, rispondendo alle domande dei giornalisti.
Io passo tutto il tempo cercando di incrociare lo sguardo di Elijah ma non riesco a intercettarlo, così scatto qualche foto mantre Mandy scrive febbrilmente sul suo block notes.
Il tempo vola, passa un' ora tra domande, spiegazioni e battute varie e ad un certo punto tutti si alzano.
Oh è il momento delle foto!!
Cerco di farmi largo tra la folla verso il palco... ma cavolo, spostatevi!!!
Una massa di fotografi si è messa tra me e il palco così mi metto a sbracciare per farmi spazio.
Alla fine mi rassegno, aspetterò il mio turno.

Mentre i miei colleghi più fortunati sparafleshano in tutte le direzioni con le loro mecchine fotografiche, cerco di nuovo di attirare l' attenzione di Elijah, forse se mi riconosce mi fa fare qualche foto in esclusiva...
Sto per perdere la speranza quando finalmente incrocio lo sguardo di Elijah per una frazione di secondo che è sufficiente per fargli scattare qualcosa nella memoria.
Mi guarda e spalanca gli occhi stupito, poi sorride e mi fa un cenno con la testa dicendomi a segni di aspettarlo di fianco al palco. Bene mi ha riconosciuto! Evvai!
Aspetto dietro il palco e, nel frattempo i fotografi finiscono i loro reportage e così rimangono solo alcuni giornalisti e vari addetti alla sicurezza, finalmente arriva Elijah.
'Hey ciao!! Ma tu cosa ci fai qui!??' sorride e mi guarda sorpreso.
'Sono una tua grande fan ti prego tatuami il tuo autografo sul braccio!!!' lo prego io miagolante.
Entrambi scoppiamo a ridere.
'Scherzi a parte, alla fine mi hanno presa come fotografa per un giornale e mi hanno spediata qua!'
'Che fortuna! Mi fa piacere vederti!' esclama sincero lui.
E' davvero dolce Elijah, penso io.
'Anch' io sono contenta ma non cercare di arrivarmi addosso un' altra volta eh!'
'Cercherò di stare attent...'
'Hey Elwood, non ti si può lasciare un attimo solo!!!'
Un ragazzo biondo cenere, occhi azzurri e un espressione ironica negli occhi è arrivato dietro ad Elijah e mi sta fissando divertito.
'Dom lo sai che non ti tradirei mai.' esclama Elijah scherzando e  tirandogli un pugno affettuoso.
'Oh My God, mi fai paura Lij!!! capisco che il mio fascino sia irresistibile però!' dice il biondo allontanando Elijah
' Eh già come resisterti Dom ..cof! ...cof! Vabbè Joy, questo è Dom, non ti preoccupare non è stupido, è solo completamente pazzo!'
'Lo considero un complimento Lij!! Comunque piacere Joy!!' dice lui facendo l' occhiolino.
'Piacere^^' sorrido, questo tizio è  davvero strano!
Mentre Elijah e Dom ricominciano a dire cretinate  si avvicina al gruppetto il bell' Orlando affiancato dall' altro tipo.
'Orly unisciti a noi!!! Questa è Joy, una mia amica!' esclama Dom non appena lo nota.
Strano, lo conosco da cinque minuti e sono già la sua amica.
Scoppio a ridere, apparentemente per niente.
'Vedo che le hai già offerto una canna Dom!' dice Orlando guardandomi divertito
'E a me non si offre??' salta fuori l' altro.
'No, Bill già così sei fumato!!' dice Elijah.
'Io sono Orlando, piacere!' si presenta "Orly" come se ce ne fosse bisogno!
'Ciao!' lo saluto stringendogli la mano.
'E io Billy!'
'Piacere, Joy!'
'Ti va di venire con noi a berci qualcosa?' mi chiede Orlando, gentile.
E me lo chiedi??
'Beh si, grazie, se non disturbo!'
'Figurati!!' esclama Elijah.
'E poi mi sento ancora in colpa per l' ultima volta!'
'Non voglio sapere cos' è successo Ely!! allora andiamo?' chiede Dom impaziente
Andiamo.


FINE CHAPPY!!!
Vi è piaciuto? Non mi è venuto molto bene, in prima persona...non sono affatto convinta...esprimete un parere, thanks^^
baciukkioli a tutti by
Ireth Mezzelfa from Rivendell.













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Capitolo 3
*** Cucciola ***


cap3

Cucciola

Salve a tutti!!! scusatemi tanto tanto tanto x il ritardo ma spero mi perdoniate...comunque la storia è tornata in 3 persona...vabbè scusatemi d' ora in poi continuerà solo così daccordo? beh che dire? Ecco a voi il TeRzO capitolo!!!!!
Ah già i ringraziamenti allora thanks a:
sara: Sono contenta che ti sia piaciuto!!!!Dom è un pazzo sclerotico come me xD xD cmq... lo so, Mr culetto sodo (xD) non è stato proprio fondamentale nel chappy ma vedrai in questo...baciukkioli cara!!!!!!
Issime: Grazie dei complimenti continua anke le tue ficcy mi raccomando eh!!
Frodo4everrr: spero ke continuerai a seguirmi grazie della recensione!!!! Lo so Dom ed Ely sono the best ma anke billy e Orly *.*
monopodina:finalmente hai recensito cakketta!!!! Dopo le mie minacce in autobus muahahahaha cmq grazie x le poche ma buone parole w la ginko yuhuuuu....


Insieme si avviarono verso l' uscita e in quel momento Joy si ricordò di Mandy: ma dov' era finita?
Si guardò intorno e si accorse che la collega stava appoggiata al muro, la testa bionda china sul blocchetto degli appunti, intenta a scrivere come una sclerata chissà che cosa; probabilmente non si era nemmeno accorta che la conferenza era finita e che ormai era l' unica nella sala.
'Hem, scusatemi un secondo!' Joy si staccò dal gruppo di ragazzi e si avvicinò a Mandy, completamente persa nel fiume di parole che scaturiva dalla sua penna. Joy strinse una spalla a Mandi riscuotendola dallo stato di trance in cui sembrava essere caduta.
'Cos...Joy...cosa c'è?' chiese con aria svagata alzando di colpo lo sguardo.
'Mandy, hem la conferenza è finita...ti chiamo un taxi? Io torno da sola.'
"Si insomma non proprio da sola." pensò nel frattempo.
'Ooooh sono andati via tutti!?? Che sbadata vabbè cara ci vediamo al lavoro, sicura che vai da sola? ok allora io torno a casa!!' mandy ripose il blocchetto e la penna nella borsetta e filò verso la porta borbottando tra sè qualcosa.
"Lo sapevo che non taceva neanche da sola!!!" pensò Joy sorridendo e avviandosi verso il parcheggio.
Fuori la pioggia continuava a cadere così fitta che Joy si fermò sotto il portone cercando di capire dove diavolo fossero finiti tutti.
Improvvisamente davanti a lei apparve un ombrello fucsia  tenuto in mano da Orlando con un aria totalmente disgustata.
'...Ma che cavolo di ombrello ha Billy!!? ' poi si rivolse a Joy.
'Ti accompagno io con la mia macchina, gli altri usano le loro...quindi se vuole seguirmi madame?' disse galantemente offrendo il braccio a mo diaccompagnatore.
Joy scoppiò a ridere e prese a braccetto Orlando atteggiandosi anche lei come una snob di alto rango.
'DaccoVdo ma che l' auto sia di classe peV caVità!'
Così i due si avviarono sotto l' ombrello fucsia di Billy verso un auto parcheggiata lì vicino.
Appena la vide Joy emise un gemito...Audi...lei odiava le Audi , per qualche oscuro motivo appena saliva su un' automobile Audi le veniva una leggera nausea ( Succede sempre a me...solo sulle Audi... non chiedetemi perchè!!xD NdIreth^^) e il mal d' auto, cosa che in tutte le altre automobili non le succedeva.
Orlando, senza accorgersi dello stato di Joy aprì la portiera dietro da cui spuntò la faccia sorridente di Billy Boyd
'Wellà! Allora vieni con noi hem...Jade??' la fissò interrogativo.
'Joy.'
'Oh scusa Joy he he, sono una frana con i nomi all' inizio! Sai che sei la prima ragazza a salire sulla macchina di Orlando per motivi non ambigui escluse le sue assistenti?' scoppiò a ridere facendo un' espressione buffissima.
'Bill dice una sacco di cose ma il 95 % sono cazzate e il 5% risatine sceme. Comunque devo stare ancora per molto sotto l' acqua reggendo l' ombrellino rosa di Bill?' chiese in quel momento Orlando mentre con una manca si asciugava un rivolo d' acqua sulla fronte.
'Aaah Orly! Stavamo solo facendo conoscenza!' Bill si ritirò in macchina e Joy salì a fianco a lui.
Mentre si sedeva, Joy sperò che Orlando non andasse troppo veloce al volante.
"Forse eviterò di vomitare sulla tappezzeria se non fa curve o cose varie..." pensò la ragazza immaginando il disastro che avrebbe causato in quel gioiellino di auto tutta pulita e ordinata.
'Allora...il solito posto vero Bill? Allora andiamo!'
Partirono e dopo venti minuti erano usciti dagli ingorghi cittadini newyorkesi, in quel momento si trovavano su una strada non troppo trafficata e Joy non stava poi così male, chiacchierando con quei due pazzi sclerotici si distrava abbastanza dal mal d' auto. (diciamo mal d' Audi ndIreth)
Ad un certo punto Orlando accellerò e fece una curva che fece ballare la conga a tutte le budella di Joy che sobbalzò.
'OB!! Ci vuoi spiattellare sull' asfalto?!...hem ti senti bene?' Joy si voltò e si accorse di stritolare il braccio del povero Billy.
'Ops... scusa hem ho solo un pò di nausea, è normale!^^' spiegò Joy in imbarazzo e staccandosi da Billy.
'Andavo troppo forte? Tutto ok?' chiese Orlando voltandosi a guardarla.
'Ma si è tutto ok!! E' la tua macchina che le fa questo effetto...anchio quando l' ho vista volevo vomitare!' sdrammatizzò Billy come suo solito.
'Senti chi parla, ombrellino rosa shokking!! Secondo me la nausea gliel' ha fatto venire quel coso! Ma dove cavolo l' hai trovato!?' Orlando si voltò con un espressione schifata indicando l' ombrellino fucsia ai suoi piedi.
'Stai attento alla guida Orlie. Non è mica colpa mia se qualcuno mi ha fregato l' ombrello e che nel porta ombrelli dell' hotel c' era solo quello! Insomma se proprio non puoi lasciarlo nella tua macchina ne comprerò uno nuovo e quello lo regalerò a Ian a Natale...'
Il viaggio andò avanti così tra una battuta e l' altra di Billy e Orlando e le risate di Joy che, ignorando il mal d' auto si sbogolava (voce del verbo sbogolare = scompisciarsi ndIreth^^) dal ridere.
Dopo un pò la macchina si fermò nel parcheggio di un bar -ristorante dall' aria poco frequentata e tranquilla; con sommo sollievo di Joy scesero dalla macchina ed entrarono nel locale.
All' interno c' era un pioacevole tepore e si sentiva in sottofondo il brusio dei clienti e il tintinnio delle posate.
Nell' atrio curato e accogliente li aspettava un uomo dall' aspetto cordiale che si avvicinò al trio.
'Hey Nick! Gli altri sono già arrivati?' domandò Billy al tizio.
'Si, Mr. Boyd, sono tutti nella stanza riservata, Mr. Bloom la ragazza è con voi?' chiese poi Nick indicando Joy  con un cenno del capo.
'Si, Nick non ti preoccupare.E ora...' Orlando spinse gentilmente Joy verso un corridoio.
Superarono varie stanze in cui Joy, sbirciando all' interno, vide varie persone intente a bere o mangiare ai tavoli che li fissavano stupiti, poi arrivarono ad una porta di legno che Orlando aprì con una chiave ed entrarono.
Dentro era una specie di grande sala con un grande tavolo, divani e poltroncine eleganti e confortevoli e un tappeto rosso in stile etinico, una musica in sottofondo, i giubbotti , un computer portatile aperto sul tavolo e dei giornali davano alla stanza un aspetto familiare, come se qualcuno ci vivesse da tempo.
 Elijah e Dom, seduti al tavolo con due birre salutarono gli altri e invitarono Joy a sedersi con loro.
'Allora, ti piace la nostra suite?' le chiese Dom
'E' la nostra stanza privata, l' abbiamo prenotata per questi due mesi...'
'Vuoi qualcosa da bere?' Domandò Elijah a Joy indicandogli un bancone da bar che Joy non aveva notato.
'Si grazie...'
'Aspetta ti farò da barman!!!!' esclamò Billy correndo dietro al bancone.
'Allora signorina, gradisce?'
'Un...un cappuccino!!'
'Medio, grande o con molta schiuma?'
'Con..con tanta schiuma!!' esclamò Joy facendo un enorme sorriso e sedendosi sul bancone accavallando le gambe.
'Wow avete proprio un barista da schianto!'
'Cosa vuoi ci trattiamo bene noi!!!' fece Orlando stappando una lattina di birra.
'Già è il nostro privè extra esclusivo per le noiose giornate di pioggia come questa' andando a stravaccarsi su un divano.
'Si, Dom è la nostra tana quando non ci sono le tue amichette!' scherzò Elijah  andando a sedersi sul bancone vicino a Joy che seguiva sorrideva come un' idiota senza motivo.
'Ah e senti chi parla Elwood!' Dom si tirò su dal divano fissando l' amico con aria maliziosa.
'Quando mai ho portato una ragazza qua!?'
'E allora lei che ci fa qui?' Dom indicò Joy che alzò lo sguardo su Elijah.
Per un momento ci fu uno strano silenzio poi i due scoppiarono a ridere.
'Ora vi spieghiamo tutto...' Elijah raccontò brevemente la storia dello scontro.
'Joy, devi capirlo, da piccolo è caduto dal seggiolone ed è rimasto per sempre segnato dall' incidente! Et voilà!' esclamò Billy servendole il cappuccino.
'Grazie Billy, pensa al tuo ombrellino fucsia!!' scherzò Elijah lanciandogli un tappo di bottiglia.
'...ma cosa ci facevi alla conferenza?' domandò Orlando mentre anche Dom tirava un tappo a Billy che si riparò sotto il bancone.
''Beh, sono fotografa di un giornale e dovevo...Oddio!! dovevo scattarvi delle foto!! Ma... ma non l' ho fatto!' esclamò Joy spostandosi per schivare l' ennesimo tappo della battaglia che infuriava tra Billy e Dom.
'Don't panic, Joy! Devi fare delle foto a noi? beh eccoci qua..un servizio esclusivo!!' sorrise Elijah alzando il pollice.
'Un attimo chi ci dice che non le divulghera su siti poco raccomandabili le nostre foto scandalose?' chiese Dom con aria indagatrice beccando dritto sul naso Billy.
Orlando scosse la testa.
'Dai Dom, si vede che non è quel genere di persona...lei è..è...'
'...una cucciola...'disse Elijah dolcemente.
Per qualche oscuro motivo Joy si sentì invadere da un' ondata d' affetto per il ragazzo.
Billy sbucò dal bancone.
'Allora ti no..ahia! Piantala Dom o ti fucilo!!! Ti nomino nostra suprema mascotte!!!'
'Siiii sarai la nostra cucciola!!!' Orlando scompigliò i capelli della ragazza ridendo.

Allora come vi è sembrato? Vi è piaciuto, vi ha annoiato, vi ha fatto venire voglia di leggervi un libro di algebra? commentate please vostra Ireth Mezzelfa from Rivendell.


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Capitolo 4
*** Nella TaNa con Sal ***


capit.4

Nella Tana con Sal



Eccomi quiii!! lo so lo so è passato tantissimo tempo ma sniff sniff non ce la facevo proprio a pubblicare prima...anche questo capitolo però alla fine è stato partorito(che brutta immagine O.O)!!! yeeee allora passiamo prima ai suxringraziamenti!!

Sara
: Grazie tresour!!! Mi dispiace di non aver potuto aggiornare prima ma...sai com' è la scuola il greco...=.= vabbò cmq sì ho davvero il mal d' Audi visto ke ce l' ha il mio bubu (traduz. mio papà^^) hehehe lo so sn proprio stramba!! cmq spero ke ti piaccia il new capitolo...anke se nn ne sn molto soddisfatta...xò vedrai ke Orlanduccio ci sarà eccome!! baci baci amour


Monopodina: cla sempre di poke parole!!! uhuhuuha beh cmq grassie Anke a te ciau ciau ^o^

frodo4everrr:  Grazie 1000!! hehe Billy e Dom sono unici...proprio fuori di zucca!!!

'Questo o questo?' Sally emerse dall' armadio con due vestiti in mano e un aria depressa sul volto.
Uno era di seta blu e l' altro rosso elegantissimo.
Troppo elegante...
'Sal non dobbiamo mica incontrare il Presidente, amour! Dobbiamo vedere i miei amici...pensa che mi hanno pure vista in pigiama...'
'Si ma sono attori famosi abituati a bombe sexy e modelle e..e...'
sally lanciò un vestito addosso a Joy chge se ne stava tranquillamente seduta sul letto e la fissava stupita. Che aveva? Di solito non faceva tutte quelle storie per un vestito e una semplice cena.
'Sal, ma...non penserai di essere fuori posto con loro?' chiese Joy capendo improvvisamente.
Sally la guardò pateticamente.
'Sal, tu non li conosci! Sono dei ragazzi normali, oddio anche un pò fuori di mente, ma ti piaceranno vedrai! E tu a loro!!' esclamò Joy cercando di farla ragionare.
'Ok, d' accordo è che...insomma spero di non sentirmi in imbarazzo tutto qui!'
Sally sospirò e si lasciò cadere di fianco all' amica sospirando.
Joy la fissò; Non la capiva proprio in quel momento.Non vedeva proprio come Bil, Ely, Dom e O.B. potessero mettere in imbarazzo Sally...certo erano degli attori famosi e con ciò? Era da due settimane che conosceva i ragazzi e nel frattempo aveva incontrato anche Peter Jackson, Viggo Mortensen e Sean Astin che erano arrivati in quel periodo, ma , ogni volta che si presentava l' occasione di presentarli a Sally c' era sempre un imprevisto.
Finalmente quella sera poteva farli incontrare. Doveva andare tutto bene e, se la sua amica era lunatica e pessimista...amen!!
'Sal, mettiti quello blu ok? Stai benissimo!' Joy fece l' occhiolino a Sally che finalmente rincuorata sorrise e si alzò in piedi piena d' energia.
'E tu preparati poltrona!!!' urlò precipitandosi in bagno.

Due ore dopo le due( un' ora e mezze per Sally, mezzora per Joy) erano pronte e si trovavano davanti alla "Tana per le giornate piovose".
Joy con un semplice maglioncino rosso a V e una sciarpetta rossa e doratacon le perline e i jeans e i capelli castani mossi e lucenti era vestita come al solito, mentre Sally con l' abito blu e i tacchi alti sembrava "pronta per il Gran Ballo" pensò Joy sorridendo divertita.
Joy entrò nell' atrio e dopo aver salutato il portiere cordialmente condusse Sally alla solita saletta.
Venne ad aprire Elijah e la ragazza gli saltò addosso come al solito.
'Cucciola!!' esclamò lui mentre si abbracciavano.
'Lij, questa è Sal!' disse Joy staccandosi e indicando l' amica.
'Ciao^^!' la salutò il ragazzo stringendole la mano e sorridendo gentile.
'P...piacere!' rispose lei imbarazzata.
'Elwood, dai falle entrare!!' Dom spuntò da dietro una spalla di Elijah e fece l' occhiolino a Joy, poi guardò Sally ed esclamò:
'Salve pulzella!! io sono Dom!'
'Dai entrate!' Elijah si spostò e Joy si fiondò da Billy che se ne stava seduto su una poltrona immerso in una partita a scacchi non ancora finita contro Dom.
'Hey Joy!!' la salutò poi abbassò la voce:
 'Shhh no dire a dom che ho spostato la sua regina...'
Joy scoppiò a ridere e gli presentò Sally poi chiese dov' erano gli altri.
'Orly arriva con Vig e Sean ma PJ non può venire...' rispose Elijah prendendo tre birre dal frigo e porgendone una a Sally.
Dopo qualche minuto di chiacchierata Sally sembrava essersi un pò sciolta e Joy era felicissima.
A un certo punto, mentre Dom stava ccusando Billy di imbrogliare a scacchi la porta si saplancò e lasciò entrare Orlando e Viggo con i capelli bagnati dalla pioggia che aveva cominciato a cadere.
'Buonasera gentaglia!' esclamò Orlandò scuotendò la testa come un cane e scomparendo poi nello stanzino in cui si tenevano le giacche.
'Oi sono arrivati l' elfetto e il puzzolne umano huhuuu!!' ridacchio Dom dal divano.
 Viggo appendese la giacca all' attaccapanni e si strofinò le mani:
'Ciao a tutti!! Hey piccola come va?' chiese poi a Joy
'Bene Vigguz!' Ah lei è Sal!' disse poi presentando l' amica che si fece avanti tendendo la mano.
'Piacere.' Viggo le strinse la mano gentilmente.
Orlando tornò dallo sgabuzzino e in quel momento si accorse di Sally.
'Ciao io sono Orlando! Sei Sally tu, vero?' chiese osservandola sorridendo amichevolmente.
Saly arrossì di colpo e Joy rimase sorpresa...Sally che arrossisce?? non le era mai successo di vederlo!
'S..si sono Sally piacere..' farfugliò lei mentre Orlando la guardava mezzo divertito.
In quel momento Billy strillò:
'Raaagaazzi ho faaamee!!!'
'Ok Bill vado io a chiamare Frank...' disse Elijah alzandosi e avviandosi alla porta.
'Ti accompagno!' esclamò Joy alzandosi dalla sedia a sua volta mentre raggiungeva Elijah riuscì a sentire Sally che bisbigliava tra i denti
'Nn lscirmi slaaa...'
I due uscirono e appena prima di chiudere la porta si sentì un urlo di Dom dalla stanza:
'Hey non vale il mio pedone era tre caselle più indietro Bill!!!!'
Elijah scoppiò a ridere seguito a ruota da Joy.
Insieme si avviarono verso il ristorante dove incontrarono Frank e ordinarono da mangiare poi tornarono nella stanza dove Viggo era attaccato al telefono, Billy e Dom si lanciavano gli scacchi, Orlando sgranocchiava cercando di tranquillizzare Sally che fissava smarrita i due pazzi che giocavano a scacchi in maniera piuttosto innovativa.
'Ragazzi Sean non viene!' annunciò Viggo interrompendo la chiamata.
'Perchè Vig?' chiese Joy dispiaciuta.
'Influenza..è delicato il nostro Seanny!'
'Uh..pazienza...'
In quel momento arrivarono alcuni camerieri che apparecchiarono il tavolone principale e portarono i loro piatti, così tutti si sedettero a cenare.
La sera proseguì tra una chiacchiera e l' altra e gli anneddoti di Dom  e gli altri durante le riprese in Nuova Zelanda e tutti, compresa Sally risero così tanto da spaccarsi la mascella, soprattutto quando Dom descrisse come Elijah dormisse con gli occhi aperti come Gandalf in trance.
Verso mezzenotte  tutti erano mezzi ubriachi e Orlando rideva come un maniaco per niente.
Joy notò che Sally era molto più sciolta e a suo agio e si divertiva insieme agli altri anche se con più distacco.
'Vieni fuori un pò? Qui si muore...' chiese Elijah a un certo punto.
'Okì Ely andiamo in terrazza...'
I due uscirono e, l' aria fresca della notte li colpì piacevolmente in viso.
Elijah si sedette su una panca con Joy e per un pò fissarono il cielo e le nuvolette dei loro respiri.
'Lij...certo che ne avete fatte in New Zeland!' esclamò Joy dopo un pò.
'Sì...sono stato così tanto in Nuova Zelanda che mi sembra più casa quella che casa mia!' sospirò Elijah sorridendo.
'..Mi piacerebbe un sacco andarci e vedere che razza di cazzate fate!' disse Joy  ridacchiando.
'..E anche perchè io non sono praticamente uscita dalla città... dev' essere proprio un posto bellissimo.' sospirò sognante.
'Lo è infatti. Che ne dici se per le prossime riprese venissi anche tu?' domandò il ragazzo.
'Davvero? Potrei? Cioè vorresti?' esclamò Joy stupefatta saltandò su come un grillo.
Elijah guardò la sua espressione emozionata, le guance arrossate e gli occhi luminosi e pimpanti dell' amica.
'Certo che vorrei, cucciola!' disse Elijah mettendole un braccio sulle spalle e stringendola a sè.
'Te lo prometto ok?'
Joy lo fissò negli occhi azzurri e dolci pieni di tenerezza e appoggiò la testa sul petto di Elijah.
'Grazie Ely.'




fInE!!!
Che ve ne pare? A me nn è piaciuto come l' ho scritto =_____='' vabbò...
Recensite miei cari tesssori e io sfornerò un altro capitoletto^^

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Capitolo 5
*** Tickets(part one) ***


cap5

Tickets(part one)




Eccomi tornata!! A tutti buon 2008!  Comunque scusate il capitolo diviso in due ma la parte della serata voglio descriverla meglio con un capitolo a parte...in qsto chappy non succederà molto ma perdonatemi *si inginocchia implorante* comunque sia ringrazio chi ha recenzito ya ya!


Lallix:Uh che billo una nuova lettrice recensitrice(O.o) si insomma...ok comunque sono felicissima che ti piaccia la mia ficcy!!!!!! continua a seguirmi(è una minaccia? NdTe) grazie ancora un bacione!
Sara: Zau carizzima!!!! Anchi li adoVo tutti tuttissimi e adoro anche la New Zelandddd!!!!! Una Sally-Orlando dici mmmh*mumble mumble* non svelo niente ma la mia mente contorta nn vi deluderà spero...=D grassie mille x la recenzione tvttb!! un smackkone cara ciauu!!

Ah volevo dire un' altra cosa...non mi sembra che la prima al cinema del SdA fosse a New York ma beh fate finta che sia così oki? thankssssss!!:*





'Jingle bells jingle bells jingle on the way...lallalaalalaa...Saally!! Svegliati ciccia è Natalee!!!'
Joy cantava in cucina armata di cucchiaio di legno e mattarello, un cappello da Babbo Natale intesta e le mani impiastricciate di farina.
'Sal, Saaal brutta pigrona alzati voglio aprire i regali!'
Erano le otto della mattina di Natale e Joy era già in piedi dalle sette.Quello era l' unico giorno in cui si alzava così pimpante prestissimo e di sua spontanea volontà.
La ragazza smise di zompettare di qua e di la per la stanza per fissare il corridoio impaziente.
'Uff...'soffiò via una ciocca di capelli che le era scappata dalle due codine che si era fatta  e riprese a gridare:
'Sally Salluccia!! L' hai voluto tu! Sto arrivando!!' detto questo si gettò nella camera di Sally e cominciò a saltare sul letto urlando:
'jingle bells jingle bells lallalalala he!'
Sally spiò allarmata dal piumone per vedere che succedeva e si ricacciò subito dopo tra le coperte con un lamento soffocato.
La pazza che stava saltando sul letto la fissò non ancora sconfitta e cominciò a scuotere la poveretta pregandola  come una bimba piccola:
'Eddai zia Sal! Ti prego non fare la cattiva...Babbo Natale è arrivato dai dai daiiiii...'
Due occhi omicidi emersero dal piumone e si trovarono davanti la faccia di Joy raggiante con un sorriso a trentadue denti e due ditate di farina sulla guancia.
'Joy...ti odio...' mugolò Sally con  voce assonnata buttandosi sul cuscino esasperata.
'Ehh no zietta non si dicono queste cose a Nat...'
'Ok, ok, ok..mi sto alzando brutta rompiballe che non sei altro...'esclamò Sally sbadigliando subito dopo.
'Finalmente! Vieni a vedere ho preparato i biscotti!!' annunciò Joy piroettando in cucina mentre sally la seguiva ciabattando e stropicciandosi gli occhi.
'Ne ho già fatti venticinque al cioccolato e voglio farne altri quindici all' arancia e quindici devo ancora pensarci...'
'E cosa te ne fai di un mare di biscotti maniaca dal cappello rosso?'
'Mmm non lo so...li porterò ai ragazzi! Apriamo i regali?' domandò subito Joy indicando due pacchetti sotto l' albero di Natale.
'My God...il Natale ti fa molto male...Dai apri vah!'
'Uuuh che belli grazie Sal!' esclamò Joy raggiante mostrandole gli orecchini che aveva ricevuto.
'Prego, wow grazie anche a te!' sorrise Sally aprendo il suo pacchetto.
'Prego, prego sapevo che ti sarebbe piaciuto quel libro! Allora oggi andiamo a pranzo dai ragazzi e gli altri....'
'Io non posso mi dispiace.'
'Perchè? Ci saranno tutti!' chiese Joy stupita.
'Hem...viene mia cugina e vado a trovarla...ma se vuoi passo più tardi ok? Ci saranno proprio tutti?'
'Si, ma a pranzo saremo i soliti perchè della gente arriva in aereo dopo per la primissima al cinema, me l' ha detto Orlando ieri...e mi ha anche detto che siamo entrambe invitate stasera!'
'A-ah bene...' replicò Sally abbassando lo sguardo, le sue guance più rosse del solito.
Prima che Joy potesse chiedere qualcosa Sally annusò l' aria.
'Cos' è questo odore?' chiese storcendo il naso.
...
'...I BISCOTTI!!!!!!'



'Buon Natale signorina!'
'Hey Nick, Buon Natale anche a te! Vuoi dei biscotti?'Joy si fermò davanti al portiere porgendo uno dei sacchetti che aveva in mano.
'No, grazie. Buona giornata signorina!' la salutò l' uomo con un cenno del capo.
'Ok stammi bene e Buon Natale ancora' Joy corse fino alla solita porta e bbussò.
'Happy Christmas Billy!!' esclamò lasciando a terra i sacchetti e guardandosi intorno: Viggo,Orlando, Sean Astin erano attorno al tavolo ed esclamarono in coro 'Buon Natale!' ; al centro della stanza Dom , con cappello da Babbo Natale stava mettendo un regalo sotto l' albero di Natale luminoso.Avevano deciso che ognuno avrebbe fatto dei regali agli altri e infatti sotto l' albero ce n' erano già parecchi.
'Benvenuta Miss...hei hai portato i biscotti brutta befana?' aggiunse subito dopo Dom.
'Dom! Avevi iniziato così bene! Comunque si i biscotti li ho portati!'
Il ragazzo ragginse Joy saltellando con il pom pom che sballonzolava.
'Buon Natale.' le sussurrò.
'Mi perdoni vero?' domandò facendo gli occhi dolci.
'Ah Dommy è Natale ti perdono!' sorrise lei mentre andava verso il tavolo.
'Dommy?!?' esclamò disgustato  Dominic mentre Billy se la rideva.
Joy prese una sedia e si mise accanto a Elijah.
'Buon Natale a voi ubriaconi!!'  esclamò.
'Buon Natale...hey ma Sally non c'è? domandò Orlando con leggerezza.
'Arriva dopo doveva andare da sua cugina non so..e Peter?'
'Arriverà adesso, penso così ci siamo tutti e possiamo iniziare ad aprire i regali!' 
Poco dopo arrivò anche Peter e si cominciarono a scartare i pacchetti.
Joy ricevette un sacco di regali ma si divertì soprattutto alle reazioni degli altri davanti ai suoi: Billy appena vide il suo ombrello nero con i teschi scoppiò a ridere seguito da Orlando ed entrambi sembravano due maniaci impazziti, Dom invece si mise subito sopra i jeans i suoi nuovi boxer ross con la scritta -Bad Boy-  sul didietro, Elijah abbracciò Joy dopo aver visto il suo regalo: una foto del palazzo dove si erano incontrati, Orlando fu molto contento della 'puffosa sciarpa per tenerti caldo', Viggo inforcò i sui nuovi occhiali da sole e Peter Jackson infilò i suioi nella cordicella porta-occhiali.
Dopo aver pranzato accesero la musica e cominciarono a sgranocchiare un pò di biscotti (Dom: li mangiamo? C'è da fidarsi?) finchè non arrivò Sally chiedendo scusa per il ritardo.
Verso le quattro di pomeriggio le ragazze salutarono gli amici per andare in albergo a prepararsi per la serata.


Vi siete addormentate? Beh la seconda parte sarà molto + movimentata prometto^^ Baciukkioli(della buonanotte?) dalla vostra Ireth






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Capitolo 6
*** Tickets(part 2) ***


cap 5 e mezzo

Tickets(part 2)





Eccomi tornataa!! questo chappy è stato un pò difficile scriverlo perchè non avevo idea di come si svolgesse la prima mondiale di un film...hehe quindi prendetelo così com'è come me lo immagino io(cioè parecchio incasinato xD)!  Ma cominciamo cn i ringraziamenti:
Esther: Grazie mille per i complimenti sulla ficcy...uuh sn così felice qndo qualcuno dice ke la mia fanfic gli piace!!! uuuhh mi commuovo ç.ç spero che continuerai a seguirmi^^ E non preoccuparti x tutto il giro di nomi Ireth, Luna ecc...ho capito che è 1 sbaglio don't worry!^^ bacini e grazie!
Sara: Amour tessora...leggi il capitolo e vedrai che qualche curiossssssità si risolve ;-) più o meno...grazie x recensirmi sempre mi dai la forza x andare avanti a scrivere thank you!!!!!! baciukkiolo e abbraccione tvb!

-Oh my God che casino-
Joy e Sally erano finalmente arrivate dopo una folle ricerca del parcheggio( con tanto di litigata con un odiosa nonnetta) e una scarpinata tra la folla, di fronte all' enorme cinema che avrebbe ospiatato la primissima mondiale del Signore degli Anelli e Le due Torri. C'era una marea di gente ovunque e non ci si capiva niente tra agenti di sicurezza che parlavano al walkie tolkie, fan scatenati e persone urlanti.
Un lungo tappeto rosso portava fino alla porta del cinema e la gente si era accalcata sulle transenne in attesta che arrivassero gli attori.
Joy trascinò Sally tra le persone finchè non riuscì a sbucare accanto a una delle ringhiere.
Era ancora presto ma l' emozione della folla si sentiva nell' aria.
'Sally ci sei? Ok tutto a posto...Dio, Sal perchè mi hai costretta a mettere i tacchi?' si lamentò la ragazza rivolgendo all' amica uno sguardo omicida.
'Eddai Joy..per una volta...è un' occasione importante no?'
'Si è vero...chissà i ragazzi come saranno agitati!!' esclamò Joy sentendosi emozionata per loro...chissà che emozioni si provavano ad essere acclamati da così tanta gente e vedere se stessi su un enorme schermo in un gigantesco cinema...
All' improvviso la folla conincò ad aumentare e Joy si sentì spiaccicata contro la transenna e una ragazza a fianco a lei che continuava a urlare senza motivo come un oca agitando un blocchetto e una penna.
All' ennesimo strillo della tipa Joy la guardò male ma lei sorrise sbattendo le ciglia.
'Hey amica! Non è emozionante!!!??uh le mie amiche saranno così invidiose... Insomma mica capita tutti i giorni di vedere delle vere super stars! No?'
'Già...che fortuna eh...'
Joy scambiò uno sguardo complice con Sally mentre l' Oca continuava a starnazzare.
'Mamma mia se solo mi facesse un autografo quel gran figo di Orlando Bloom!! Ah le mie amiche morirebbero sul colpo appena glielo dico!! hihiiiii' esplose in una risatina giuliva mettendosi una mano sulla bocca.
Dietro di lei Joy sentì Sally sussultare e appena si girò vide che stava scrutando l' Oca con un odio così acceso che la tizia la guardò a sua volta con un sorriso sciocco e disse:
'Beh è solo per avere il nome di una celebrità che siete qui no?'
Sally le sorrise freddamente tanto che a Joy ricordò uno squalo con la carie.
Ad un tratto Joy non ci capì più nulla. Tutto successe in un secondo: un attimo prima stava cercando di non ascoltare l'Oca e un secondo dopo la folla era esplosa in un boato e si era gettata in avanti.
Joy, compressa dalla folla venne lanciata indietro e l' unica cosa che non la fece cadere fu il muro di gente che la schiacciava.
Le rimbombava la testa e non si capiva niente, dopo un attimo di confusione cominciò a cercare Sally e riuscì a scorgere i capelli rossi dell' amica poco più avanti.
A furia di gomitate e spintoni mentre la gente urlava come una massa di folli riuscì ad aggrapparsi al braccio di Sally ansimando.
'Joy dov' eri finita?' urlò la ragazza cercando di sovrastare le grida.
'Mi hanno spinta...cos' è successo? Chi è arrivato?'strillò lei.
'Erano Liv Tayler e Viggo!'
La folla era ancora in fibrillazione finchè non arrivò qualcun' altro e Joy si preparò attaccandosi alla ringhiera.
Questa volta riuscì a malapena a non essere sommersa mentre sentì l' Oca che gridava:
'Dooominiiiic uuhuu!!!'
In quel momento Dom e Billy stavano percorrendo il tappeto distribuendo autografi e sorridendo ai fotografi, la folla era un groviglio di flash, blocchetti e penne volanti.
Joy cercò di attirare lo sguardo di Dom quando si avvicinò ma il ragazzo procedette senza vederla lasciando vagare lo sguardo tra il pubblico.
In quel momento Joy si sentì quasi abbattuta ma non ebbe il tempo di pensare  che una nuova ondata di gente la spiaccicò contro la transenna.
C'era ancora più casino di prima ma tra le grida confuse si sentivano quelle di alcune ragazzine che si spolmonavano strillando come delle possedute:
'Oooorlaaando Blooom toccami la mano ti preego...'
Joy era talmente spappolata sulle sbarre che rischiava di finire fuori, cercò Sally e la vide poco più distante intenta a tirare gomitate a un tizio con la macchina fotografica.
Rivolse l' attenzione a Orlando che stava passando con vari bodyguard alle spalle, in una frazione di secondo incrociò il suo sguardo e, quando lui la riconobbe fece per tornare indietro ma fu impedito da alcune fan che gli si erano aggrappate al braccio e fu costretto a tirare dritto dalle guardie.
La folla si rilassò di nuovo e Joy raggiunse Sally arrancando.
'Sal, meglio che usciamo da questo bordello! Appena finisce entriamo al cinema ok?'
'Va bene ma...'
Nuovo boato della folla e ovviamente nuova compressione di Joy contro la ringhiera.
Stavolta era Eli e Joy non potè fare a meno di sorridere, nonostante la transenna che la stava praticamente infilzando, all' espressioe di Elijah: mezzo sorpreso, mezzo divertito con gli occhi blu sgranati alla vista di tanta gente...sembrava un pò scombussolato da tutta quella confusione ma sorrise gentilmente ai fotografi e firmò i blocchetti che gli sventolavano sul naso.
Elijah per un attimo guardò Joy e lei alzò due dita in segno di vittoria ma lo sguardo di Elijah  scivolò su di lei senza riconoscerla e la oltrepassò.
Come prima con Dom anche in quel momento Joy si sentì piccola e insignificante...ma dai Elijah semplicemente non l' aveva notata è inutile farsi le paranoie così! Tuttavia la sensazione di vuoto continuava a rimanere finchè uno strattone al braccio non la portò alla realtà:
'Joy!! Andiamo ti prego...' Sally la tirava indietro per il polso.
Le due si insinuarono tra la gente e appiattendosi come sottilette, spingendo e abbassandosi uscirono finalmente sulla strada e si allontanarono finchè non riuscirono a sentirsi anche senza urlare.
'Dio...ma che casino c' era!?' sbuffò Sally.
'Troppo...mi esplode la testa però dev' essere fantastico per loro no? Tutta quella gente è venuta per loro! Per la loro bravura!'
'Beh...l' Oca non credo...hai sentito? -Le mie amiche moriranno d' invidia...quel gran gnoccone di Orlando Bloom...- '
esclamò imitando l' odiosa vocetta rossa in viso.
Un suono di urla avvisò le ragazze dell' arrivo di qualcun' altro.
Passarono dieci minuti e a quel punto le ragazze decisero di trovare un posto più vicino all' entrata in modo da non dover affrontare troppa coda.
Si appostarono in disparte dalla folla, più o meno vicine all' ingresso del cinema.
A un certo punto gruppi di persone cominciarono ad andare anche loro verso la porta e gli addetti alla sicurezza tolsero gli sbarramenti e una collonna di persone si accodò per entrare.
Quando riuscirono ad entrare si trovarono in un' enorme sala di un cinema e presero posto circa al centro dove si vedeva bene lo schermo gigantesco.
Mentre la sala si riempiva Joy si alzò per vedere dov' erano i ragazzi e riuscì a scorgere Billy in prima fila che si sedeva accanto a Orlando.
Quando finalmente tutti ebbero preso posto Peter Jackson salì sul palco accolto da un grande applauso e fece un breve discorso di presentazione. Dopo un pò spensero le luci e cominciò il film e Joy si trovò immersa tra hobbit , elfi e stregoni particolarmente familiari.
Alla pausa fra il primo e secondo tempo spiò di nuovo verso la prima fila e vide la testa grigia di Ian MckEllen e quella ricciuta di peter spuntare dal loro sedile.
'Vedi Or...vedi qualcuno Joy?' chiese Sally dalla sua poltroncina.
'Hem..sì sono tutti davanti...' disse Joy fissando l' amica che era arrossita ancora...
'Sal, scusa ma per caso Orlando...' Joy non riuscì a finire perchè con un applauso insensato del pubblico si rispensero le luci e ricominciò la strana visione di Orlando con i capelli biondi e Viggo che ammazzava un orco dietro l' altro.

Applausi. La sigla.
Joy si stiracchiò sulla poltrona...Wow! Non aveva mai pensato ai ragazzi come attori così, boh...bravi! Insomma lo sapeva ma vederli così...
La gente nel frattempo si alzava e si recava verso una salone vicino; appena entrate Joy e Sal videro che nell' enorme sala era parecchio elegante: c' erano tavoli con drink, camerieri con vassoi, locandine del Signore degli Anelli appese ai muri e delle poltroncine di velluto rosse.
Era già piena di persone ma soprattutto di fotografi e giornalisti che formavano vari gruppetti e circondavano gli attori per fotografarli mentre loro posavano davanti ai poster.
Joy cominciò a vagare tra la gente in cerca di qualche faccia conosciuta ma i fotografi erano talmente accalcati che non si riusciva a vedere nessuno, dopo un pò che giravano a vuoto Sally si offrì di pandare a prendere qualcosa da bere e lasciò Joy a vagare senza meta tra la gente.
Ma insomma, perch non riusciva a trovare nessuno...forse si erano dimenticati di loro, dopotutto i giornalisti erano più importanti di lei...Joy deglutì sentendosi una grandissima egoista, senza però riuscire a scacciarsi di dosso quella sensazione.
Aspettando Sally, si appoggiò a un angolo della stanza vicino a una porta mini corridoio che poi si riapriva nella continuazione del salone anche lì gremito di persone.
Dato che Sally non arrivava più Joy si guardò in giro e la vide accanto a uno dei tavoli chiacchierando e ridendo con...Orlando!!
Sollevata Joy fece per raggiungerli ma qualcuno alle sue spalle esclamò:
'Oh my God ma allora è vero che voi fotografi spuntate come funghi!'
Joy si voltò e si trovò davanti Elijah, i capelli più spettinati del solito che rideva.
'Ely!' esclamò Joy abbracciandolo.
'E' stato bellissimo il film...davvero! Dov' è Peter devo fargli i complimenti!'
Elijah le appoggiò le mani sulle spalle e sorrise raggiante.
'Per quello che hai detto ti meriti una cosa...' Elijah si mise a frugare nella tasca della giacca e ne estrasse una busta.
'Cos'è?' domandò Joy rigirando la busta fra le mani.
'Beh...il nostro vero regalo di Natale...' Elijah sorrise ancora invitandola ad aprirla  e Joy cominciò a strappare la carta.
Quando ne tirò fuori il contenuto guardò Elijah sgranando gli occhi.
'Ma..ma io...'
'Buon Natale.' disse Elijah dolcemente.
Erano due. Due biglietti. Due biglietti per la Nuova Zelanda.
'Lijah...io...' mormorò la ragazza ancora incredula.
'Te l' ho promesso, ricordi? Ce n'è uno anche per Sally.'
Non trovando le parole Joy abbracciò ancora il ragazzo.
Non riusciva a crederci...e dire che cinque minuti prima si era sentita quasi abbandonata...
'Grazie Lij. Grazie, grazie, grazie anche se sei un hobbittuccio tappetto e peloso!'
Elijah scoppiò a ridere come un pazzoide seguito da Joy, poi un atroce dubbio invase la ragazza.
'Lij ma...il mio lavoro??'
'Don't worry! Abbiamo già sistemato...il mio agente ha parlato con il tuo capo e hanno raggiunto un accordo.'
'Praticamente mi state rapendo!'
'Esatto!' e ricominciarono a ridere.



In macchina con Sally...
'..ti rendi conto!! In nuova zelanda tra due settimane!!!!!' Joy continuava asaltellare sul sedile ancora sveglia nonostante fossero le 3 di notte.
'Si...stupendo...'sospirò Sally senza gioia.
'Dom ha detto che ci farà fare anche bunje jumping...però senza elastico...che pazzo...'
'Mmmhh...'
Joy si voltò verso l' amica: sembrava tutt' altro che euforica ed era tutta concentrata sulla strada.
'Sal, cosa c'è?'
'Eh? Niente...niente.' Sally scosse la testa e tornò alla guida.
'Sal...dimmi cos' hai, ti prego.' Joy strinse il braccio dell' amica e finalmente Sally sospirò.
'Sai oggi, quando non sono venuta a pranzo? Beh non ero da mia cugina...ero a un colloquio di lavoro e...beh mi hanno assunta come hostess...quindi io non credo di poter venire...ecco...'
Joy rimase un secondo in silenzio, era felice per lei, certo Sally aveva sempre studiato moltissimo per quel lavoro e finalmente era riuscita a farsi assumere ma la prospettiva della Nuova Zelanda sembrò fare un passo indietro.
'E' stupendo Sally, se però non puoi venire allora non vado nemmeno io.' disse decisa.
'No!!! Non devi assolutamente rinunciare, te lo impedisco!! E poi io sarò molto tempo via e tu staresti da sola a deprimerti a casa! Davvero vai, ti obbligo se no!' esclamò Sally stringendo il volante.
'Sal..io...'
'Niente ma! Tu ci vai e puto...mi sarebbe piaciuto venire ma prima o poi...'
Joy guardò l' amica con gratitudine immensa...
'Grazie, sal ma io ti giuro, ti giuro che prima o poi dirotterò il tuo aereo in Nuova Zelanda!!'
'Oh Dio...mi licenzieranno!' esclamò Sally cominciando a ridere.
'Ehehe meglio che il comandante stia attento alla rotta...ma seriamente Sally, una pausa la troverai per venire se no te la trovo io!!'
Le due ragazze ripresero a ridere mentre le luci delle decorazioni natalizie risplendevano dai palazzi.



The End(del capitolo ovvo xD)!!

Vi è piaciuto????? Ci ho messo un sacco a scriverlo ma spero ne sia valsa la pena!!!
Recensite e ricordatevi di dirmi tutti i vostri pareri!!
Un baciukkiolo by Ireth Mezzelfa from Rivendell^^



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Capitolo 7
*** Flying Away ***


capit6

Flying away




Eccomi tornata dopo troppo tempo...scusate ma mille impegni mi hanno tenuta lontana dal pc...cmq ecco il 6 capitolo!!! e' in prima persona buona Lettura e inoltre grazie a:
 Sara: Amor vedrai che anke Sally avrà la sua parte nella storia tu leggi e vedrrrai *.* un bacio continua la tua^^
Cla:Grazie...donna di poche parole hahaha XD
Esther: ke bello ti ho fatto sganasciare sn felicissima...w l'oca giuliva!!!!





Eccomi sono sull' aereo...per andare lontano, lontano da New York, lontano dal mio appartamento, lontano da Sally ma verso la Nuova Zelanda, verso...verso cosa?...sicuramente verso qualcosa di nuovo. E  "qualcosa di nuovo" sarà  davvero emozionante, qualunque cosa sia, perchè ci saranno Elijah, Billy, Orlando, Dom e gli altri e con loro può capitare di tutto.
L' aereo sta decollando, ho preso tutto? Le valige, le borse, il passaporto...sono addirittura passata dai miei genitori a prendere la mia puffosa cagnolina, che in questo momento starà dormendo nella stiva dell' aereo.
Guardo fuori, stiamo prendendo quota, orai non si vede più terra, le luci della città si allontanano...ciao ciao New York!
Mi volto sorridente verso Elijah, che è seduto di fronte a me e mi sorride di rimando...è tutto ok adesso, appoggio la testa al finestrino e poco dopo sto dormendo.
Mi risveglio dopo chissà quando mentre Orlando mi scuote gentilmente.
'Vuoi qualcosa da mangiare, Joy?' mi chiede indicando il carrello del cibo che l' hostess ha appena portato.
'Muoviti, che qui Billy sta prosciugando tutto!' Dom mi scompliglia i capelli e io mi stiracchio e prendo un pò di robine da mangiare.
'Che ore sono?' guardo fuori, è ancora buio.
'Sono circa le otto di sera...arriviamo tra un' altra oretta più o meno.'
Resto un pò a guardare Dom che ci prova con l'hostess e Orlando che continua a scuotere la testa dicendo 'Pervertito, poi mi appoggio un secondo al finestrino e...
'Ma cosa ti hanno dato oggi? Sedativo?' esclama Elija ridendo.
Cosa? ho dormito ancora? Ma cosa mi succede oggi?
Mi rialzo sbadigliando.
'Mmmm...credo che non devo più fidarmi di Orlando quando mi offre da bere! Siamo arrivati?'
'Si, dai preparati!'
Gli altri si stanno vestendo e io mi infilo il piumone, fuori dal finestrino si vede l' aeroporto, siamo a terra...siamo in Nuova Zelanda!! Cacchiolina!! Ora mi sento sveglia come un grillo e mi aggrappo al braccio di Eli come una bambina, lui mi guarda ridendo e mistringe la mano.
'Niente fotografi vari, vero?' Orlando guarda dalla finestrella preoccupato.
'No, Peter ci fa venire a prendere, siamo top secret in questo momento, Orly! Dom si infila gli occhiali da sole (ma se è sera Dom!! che pazzo!) e ci avviamo tutti insieme verso l' uscita.
Fuori c'è un freddo cane, siamo in aeroporto e, stranamente c'è pochissima gente sulla pista dove siamo atterrati, per lo più addetti e facchini vari.
'Vieni, c'è la macchina di Peter più avanti.'
Afferro la mia valigia trolley e rincorro Elijah e gli altri che si dirigono verso due macchine parcheggiate più avanti.
Un ragazzo si avvicina e senza tanti scrupoli strappa di mano la valigia ad Orlando e a Billy e le carica in macchina:
'Su, caricate le valigie nel bagagliaio, al resto pensiamo NOI, voi aspettate qui e NOI andiamo a prelevare i VOSTRI bagagli...perchè non possono caricarle da soli le borse questi qui...'  boffonchia poi superandoci.
'Dai, Eli help me!' sollevo la valigia...cacchio ma quanta roba c'è dentro?
'Dai, polpetta, tirala su da lì...' Eli afferra la valigia dalla parte opposta della mia.
'Hey ma ti sei portata dietro Sally qui dentro vero?!' esclama facendo una faccia stupidissima.
Scoppio a ridere e mollo tutto.
Anche Elijah si mette a ridacchiare e da una risata all' altra cominciamo a sghignazzare come due imbecilli, a quel punto il cavallereschissimo e gentilissimo ragazzo di prima si strattona via la valigia maledicendo le celebrità e le loro manie, facendoci ridere ancora di più...si vede che siamo stanchi dal viaggio ma ci è davvero venuta la ridarella...per un cazzo, oltretutto!
'Lijy?!' (la pronuncia è: Laijei ndMe)
 Mi giro asciugandomi le lacrime e mi trovo davanti la persona che ha parlato.
Di fronte a me sta una ragazza alta e bruna, avvolta in un lungo giaccone nero, come i capelli lucidissimi e lunghi e gli occhi scuri e liquidi che mi stanno fissando gelidamente.
'Christine!!' esclama Elijah, improvvisamente rosso in viso, ma perchè poi?
'Lijy Lijy!!' cinguetta lei saltando al collo di Elijah che, piuttosto impacciato la abbraccia a sua volta.
'Hem, Joy questa è Christine...la mia ragazza.'
Ah.
La sua ragazza, Christine, certo.
Invecie non è affato certo, Eli non me ne aveva mai parlato! Perchè? Bo. Lo guardo ma lui sta tenendo gli occhi bassi...perchè? Sembra quasi sentirsi in colpa? Ma di cosa?
'Piacere.' esclamo io pimpante, sembra una tipa carina.
'E tu sei...?' Christine mi squadra dall' alto in basso...no. Non mi sembra di esserle molto simpatica...decisamente no. Mi sta guardando come si guarda una cacchetta spiaccicata sul marciapiede.
'Sono Joy, un' amica di Elijah.' sorrido cercando di essere amichevole, perchè le sto sulle balle? che le ho fatto?
'Christine, cosa ci fai qui?' chiede finalmente Elijah alzando lo sguardo e sorridendo come sempre.
'Ooh ho saputo che arrivavi oggi e sono venuta a salutarti, tesoro. Domani riparto.' spiega con un fare da gattina.
'Hey gente, scusate ma NOI vorremmo partire!!!' Ecco è di nuovo Sir. cavalleria e gentilezza che strombazza dalla macchina verso di noi. Christine ci lascia e ci avviamo verso l' auto.
Elijah non parla...ma che ha? Così mentre mi siedo accanto a Orlando provo a dire:
'Ah simpatica, la tua ragazza^^'
''Ah...mmh...è stata una sorpresa vederla arrivare oggi!'
'E' stata carina!' esclamo vivacemente.
'Mmh...'
Il viaggio prosegue per circa mezzora e finalmente arriviamo all' hotel: enorme, bellissimo,la stanza 105 (la mia) è una specie di appartamaento in miniatura con cucina, salotto e terrazzina, la mia cagnolona è già dentro che aspetta.
Si chiama Cilla ed è un Golden Retriever di sei anni, mi viene incontro scodinzolando e appena mi ragginge mi zompa addosso. Amorreeee!!!
Metto giù i miei bagagli e vado a letto. I ragazzi mi hanno chiesto se andavo con loro fuori ma, sinceramente sono davvero stanca...ma come si fa? Ho dormito come un ghiro per tutto il viaggio e ora ho sonno? Non mi capisco proprio...beh saluterò tutti domani ora ho solo voglia di dormi...
Driiin Driiin ...il telefono!
'Pronto?'
'Joy!?'
'Sally Sallina!! Come stai??' 
'Come stai tu? Sei arrivata?' Sally ha una voce stanchissima.
'Si, si appena adesso! E tu? Sembra che ti sia passato sopra un camion!'
'No è che sono a Parigi e non ho dormito un cacchio...'
'Waoo Paris che bello!!!'
'Sì ma tu cosa mi racconti come sta...nno tutti? Com'è la Nuova Zelanda??'
'Tutti bene! Ma della Nuova Zelanda ho visto solo l' albergo e un facchino antipatico all' aeroporto...ah e ho anche conosciuto la ragazza di Lij.'
'Perchè Elijah ha una ragazza?!' semba incredula.
'Sì sì si chiama Christine. Perchè?'
'Ah così...mi sembrava..strano, ecco...ma tu lo sapevi?'
'No...' E' strano, è come ammettere un' ingiustizia dire questo no...forse mi disturba il fatto che io ed Elijah abbiamo parlato così tanto ultimamente che credevo di sapere tutto su di lui.
'E tu...tu come stai?'
'Hem..come dovrei stare scusa?' rido..perchè me lo chiedi Sal? Siete impazziti tutti?
'Non lo so...come stai?'
'Ho sonno ma dopotutto sto benissimo!! Sono in New Zeland con i ragazzi!! Certo, non ci sei tu ma c'è Cilly al tuo posto!'
'Ah mi ripiazzi con un cane...grazie!'
'Ovvio, lei la porti fuori due volte al giorno ed è felice..questa sì che è una soddisfazione!'
Ridiamo e chiacchieriamo ancora un pò alla fine riattacco.
Mi metto a letto con Cilly ai piedi...wiii che bello! la mia prima dormita in Nuova Zelanda!! Che bello!!!
A quest'ora i ragazzi saranno ancora fuori ed Elijah sarà ancora con Christine...al pensiero di loro due sento una piccola morsa allo stomaco...ma che ho? Forse il cibo dell' aereo era scadente...nah! Allora potrebbe essere...iperprotettività? Sì sì sono sempre stata così con tutto: dal mio cane alla mia tazzina preferita odio vedere le cose a cui sono affezionata in mano a qualcuno che non sia io Così anche con le persone, quando vedo un mio amico con qualcun' altro divento un tantino gelosa...beh ormai sono abituata...sì sono convinta che sia questo la causa di questa sensazione...ora sono più tranquilla ah....Buona Notte.

grazie di aver letto anche questo capitolo...vi adoro baciukkioli,
Ireth



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Capitolo 8
*** Let's go surfing baby ***


cap7

Let's go surfing Baby




SoNo ToRnAtA!!! *tatatataaaaaaaan* eccomi qui dopo...uno? due? bo nn so quanti mesi  ma cmq dopo un sacco di tempo!!! Lo so lo so che è passato tanto tempo ma è stato difficilissimo trovare il tempo e soprattutto l'Ispirazione x questo pezzo...alla fine l'ho buttato giù un pò csì così, insomma ditemi voi come vi pare!
Ma ora un grazie speciale a:
monopodina: Ebbene sì,  Cla poor Joy e poor Sally!!! huahuahua w l' Omino del Pane!!
Saretta: Amour...grassie grassie x i 'Brava' Cmq è vero dentro ognuno di loro c'è un bel marrrpione xD e cmq tranquilla tessora ke Orlando nn soffrirà ancora a lungo(ops ho detto troppo?!) huhu...cmq in questo chappolo nn lo considero molto il poor Orlà...ma sarà x un altro chappy...intanto un bacione smackkissimi!!!




Un raggio di sole penetrava da una fessura della tapparella, andando a colpire la figura distesa sul letto dritta sul viso addormentato.
La ragazza cominciò a muoversi infastidita e poco dopo sbirciò da un occhio e lo richiuse mugolando poi cominciò a stiracchiarsi sbadigliando e il cane che stava ai piedi del letto cominciò a leccarle la faccia scodinzolante.
'..Aaah Cilla!!' esclamò Joy cercando invano di allontanare il muso della cagnolina da lei.
'Piantala! Ok...guarda mi sto alzando!' La ragazza si mise a sedere guardando Cilla arresa poi si stropicciò gli occhi con le mani e guardò la scritta luminosa dell' orologio: 8.30...erano le otto e trenta minuti del suo vero primo giorno in Nuova Zelanda!
Joy a questo pensierò scattò in piedi e corse a infilarsi un paio di jeans, una maglietta e un maglione, poi guardò fuori dalla finestra: il tiepido sole primaverile aveva scaldato il vetro e il cielo azzurro limpido era così invitante che Joy si tolse il maglione e optò per una felpa leggera, si era dimenticata che in Nuova Zelanda le stagioni erano tutte sballate rispetto all' America.
Poco dopo, seguita a ruota da Cilla, la quale la seguiva sempre, scese per le scale consultando la cartina dell' albergo fino alla zona ristorante e spiò nella sala:
"Chissà se sono già segli tutti gli altri...anche se conoscendoli direi che dormiranno per almeno altre tre ore..."
Sorprendentemente però, nel salone semivuoto erano seduti ad un tavolino Elijah, Dom e Billy con aria ancora completamente rimbambita.
'Heilà!! Buondì a tutti!!' esclamò Joy sedendosi con loro.
'Bu...buuongiorno...' sbadigliò Billy mentre gli altri due salutavano mollemente. Joy li fissò per bene, sembravano essere stati svegli tutta la notte.
' Ma cos' avete fatto stanotte, ragazzi!? No aspettate non voglio saperlo!'
'Eh magari fosse come dici tu...Peter ci a fatto un delizioso scherzetto tirandoci giù dal letto alle cinque...lo ucciderei in questo momento...altro che notti di fuoco!'
Dom si strofinò gli occhi con aria moribonda.
Joy si mise a ridere e poi guardò Elijah...sembrava  molto stanco ma comunque era come al solito, insomma nessuna traccia dello strano comportamento della sera prima.
'..Si?' Elijah la stava guardando interrogativo
Joy si accorse di averlo fissato tutto quel tempo e sorrise.
'Ops scusami Lij... sono anchio un pò addormentata!'
'Mio Dio hai ancora accettato un drink di Orly!? ' esclamò lui con un sorriso.
'Ops, mi hai scoperto El!' Orlando entrò in quel momento nella sala e si buttò su una sedia libera. Anche lui sembrava appena passato sotto un camion.
'Hey ciao cucciolotto!!' esclamò poi accorgendosi di Cilla che si era appostata sotto il tavolo nella speranza di qualche brioche cadente.
Mentre tutti si spupacchiavano Cilla, Joy ordinò un caffè e un croassant (nn so come si scrive scusate^^'' ) e cominciò a banchettare ma ad un certo punto Dom ordinò:
'Fermi tutti!'
Orlando restò con la tazzina del caffè per aria, Billy smise di accarezzare Cilla ed Elijah si bloccò mentre il cane continuava a leccargli le guancie.
Dom rise tranquillo.
'Ragazzi state calmi!! Volevo soltanto dire che è la primissima giornata di Joy in New Zeland...che cosa le facciamo fare?'
Tutti si voltarono verso Joy che fece un timido sorriso.
'Andiamo a fare Bunjee jumping!!' esclamò Orlando.
'No, no, no, no OB...l' ultima volta me la sono quasi fatta addosso, credimi!'
'E se la portassimo a fare surf?' propose Elijah.
'Yeah surf! Sei un genio Elwood!!' esclamò Dom entusiasta salendo sulla sedia e facendo finta di essere su una tavola in mezzo al mare.
'Sìì! E poi anche Vig viene a pescare!'
'Ooh, adoro buttarlo in acqua!!' 
'Waah ti ricordi l' ultima volta? Tutti i pesci appena pescati...povero Viggo!!'
Tutti ridacchiarono e si voltarono verso Joy.
'Allora, ti va?' chiese Orlando ammiccando.
'Certamente^^ Ma non ho mai provato in vita mia quindi non ridete...'
'Bah non hai visto Billy la prima volta!'
'Che c'è? ero uno schianto no?' domandò Billy scrollandosi dai peli di Cilla.
Dom scese dalla sedia e si avvicinò a Joy sussurrandole:
'Ok, baby let's go surfing!'

Il mare. L' azzurro, il bianco, il blu profondo. Tutti quesi colori avevano sempre affascinato Joy e in quel momento, con i piadi affondati nella sabbia e il vento dispettoso sulle guancie, le sembrava tutto ancora più bello, più grande.
Inspirò a fondo l' aria marina assaporando la sensazione del tiepido sole sulle spalle.
'Joy, Joy vieni!'
La ragazza si voltò lottando per trattenere il cappello sulla testa e sorrise felicissima ad Elijah, che la chiamava.
'Hey Ely, hai visto? E' stupendo!' esclamò lei aprendo le braccia, chiudendo gli occhi. Sembrava così spensierata ed entusiasta, Elijah sorrise dolcemente guardandola e scoppiò a ridere mentre il cappello le volava via lasciando che i suoi capelli fluttuassero ribelli.
'Dai, vieni a prendere le tavole su!'
'Eccomiii!' Joy, dopo aver recuperato il cappellino, trotterellò dal ragazzo saltellando seguita a ruota da Cilla, che fino a quel momento aveva giocato a rincorrere un paguro.
'E' da anni che non vado al mare! Mi ero dimenticata che fosse così bello!'
'Allora abbiamo fatto bene...Dom vuoi una mano con quella tavola?' domandò Elijah osservando Dominic alle prese con lo scaricamento dei surf dalla macchina.
'Aiutami con questa El..ma gli altri?'
'Sono a salutare Viggo, è arivato adesso. Posso andare anchio?' chiese Joy scostandosi i capelli dal viso.
'Si sono in quel capannone...'
'Strano ma vero, credo che abbia avuto una bella idea Lij penso che si divertirà!' disse Dom vedendola allontanarsi.
'Già.'
Pochi minuti dopo Orlando, Dom, Billy, Elijah e  Joy muniti di tavole sotto braccio e di muta correvano verso il mare facendo la gara sulla spiaggia con Cilla che continuava a correre con loro abbaiando, intanto Viggo li seguiva con la sua canna da pesca e il cestino (Ooh Viggo stile Sampey XD NdMe) ridendosela quando Billy caddeo lungo disteso sulla sabbia.
L' acqua era stupenda, gelata, frizzante e trasparente, Joy si tuffò immediatamente pensando a quanto le fosse mancata l' acqua di mare e gli altri la seguirono a ruota, compresa la cagnolina.
'Arrivoo!!'
Orlando si lanciò a bomba tra le onde schizzando tutti gli altri e in particolare inondò Viggo, appena arrivato vicino a riva.
Orlando gli si avvicinò e gli si piazzò davanti dicendo: 'Oh...che brutto aspetto!' in una perfetta imitazione di sè stesso versione Legolas.
Tutti scoppiarono a ridere e poi raggiunsero Joy, mentre Viggo gocciolante sistemava i suoi attrezzi su uno scoglio.
'Dai su gente facciamo vedere a questa cucciolotta come surfano i veri professionisti!' Dom saltò a pancia in giù sulla tavola e cominciò a nuotare con le braccia verso il largo seguito da Orlando e gli altri.
Joy rimase a guardarli incuriosita; a un certo punto Dom si alzò in piedi e cominciò a zigzagare sulla cresta di un onda per un pò, poi scivolò e cadde in acqua di nuovo.
Joy rise mentre anche Billy faceva la stessa cosa quasi contemporaneamente scivolando sul surf e cadendo comicamente tra le onde.
Dopo che anche Elijah e Orlando ebbero provato, i quattro la raggiunsero.
'Hey voi! Siete fantastici, proprio dei campioni!' urlò ironicamente Viggo facendo con il pollice il segno di vittoria e ridendo mentre metteva l' esca sull' amo.
'Zitto pescatore dei miei stivali! siamo fuori allenamento!' strillò di rimando Orlando.
'E tu cosa ridi? Guarda che adesso tocca a te!' esclamò poi guardando Joy ghignando malefico.
'Oh, oh che devo fare?' chiese lei fingendosi preoccupata.
'Allora prima di tutto sali qui sopra, poi con le braccia ti da la spinta...ok?' Elijah la aiutò a salire e poi cominciarono a spiegarle come alzarsi in piedi.
Joy provò a mettersi in ginocchio."Ok, fin qui ci siamo"
Poi mise un piede alla volta sulla tavola e rimase accucciata sentendo il surf dondolare pericolosamente, infine con uno scatto si alzò in piedi e dopo una frazione di secondo cadde praticamente in braccio ad Elijah che sprofondò nell' acqua con lei tra le risate di tutti.
Quando tornarono in superficie Elijah si scrollò i capelli come un cane lanciando goccioline dappertutto.
'Che delicatezza, Miss!'
'Scu...scusa Lij!! Sei ancora vivo?' domandò Joy mortificata.
'Ma dai, non ti preoccupare...'
'Però è divertente surfare!' esclamò lei in un sorriso a trentadue denti.
'Oddio, Joy se questo è surfare allora mi chiamo Eugenio! Diciamo che è divertente cadere! Dai riprova se vuoiu arrivare alla nostra perfezione!' scherzò Billy recuperando il surf che era navigato più in la.
'Ok, ora riprovo!!'
Numerosi tentativi, cadute e risate dopo i cinque tornarono in spiaggia, nel frattempo il sole era molto più caldo e Viggo aveva preso dei minuscoli pesciolini argentati in un secchio d' acqua.
Tutti si tolsero la muta e rimasero in costume, Joy corse a sdraiarsi sulla sabbia assaporando ogni singolo respiro di quell' aria di mare.
Poco dopo Billy e Dom andarono a mangiare qualcosa ad un bar vicino mentre Orlando e Viggo chiacchieravano sullo scoglio.
'Eli, facciamo un giretto fino a quella scogliera?' Joy si alzò da terra e indicò le rocce in fondo alla spiaggia.
'Certo, però ti conviene metterti su qualcosa, là c'è vento!'
Così Joy afferrò una maglietta e se la infilò, le stava enorme!
'Orlando non si offenderà se uso la sua t-shirt vero?'
'Naah, dai andiamo!' i due si alzarono e insieme si avviarono lungo la spiaggia lasciando Cilla dai due pescatori(ovvero Viggo e Orly^^)
Camminando sul bagnasciuga Joy fissava il mare con mezzo sorriso stampato sulle labbra, pensava a quanto distante le sembrasse New York e l' ascensore dove si era scontrata con Elijah quel giorno...
'Ma cosa ridi?' esclamò Elijah guardando la ragazza che, di punto in bianco aveva cominciato a sghignazzare.
'Hohoho...El, ti ricordi quando ci siamo incontrati? Hu hu che Imbranato...'
'Cosa cosa cosa? Io? E chi è quella che lascia cadere tutte le sue carte sul pavimento...'
'Grazie a uno svitato che gli si schianta addosso?' terminò Joy fermandosi a guardarlo in faccia Elijah trattenendo una risata.
Il ragazzo la fissò per un pò e Joy per un attimo si sentì quasi a disagio sotto il suo sguardo, ad un tratto Elijah afferrò la vita a  Joy e prima che lei potesse fare niente se la caricò in spalla come un sacco di patate.
'Uaaah El...El piantala mettimi giùù!'
Elijah intanto rideva allegramente finchè non si decise a piazzare Joy con mooolta delicatezza sulla sabbia e si buttò a fianco a lei.
Joy lo guardò imbronciata, era disteso sulla sabbia, la maglietta mezza bagnata che si alzava e abbassava al ritmo delle sue risate.
Era così allegro, con i capelli  completamente scompigliati che a Joy venne da ridere anche a lei.
Elijah si alzò sospirando e si mise a sedere.
'Allora, com'è surfare?'
'Bello, bello bello...è stato il migliore primo giorno in Nuova Zelanda della mia vita^^'
Joy si abbraciò le ginocchia accoccolandosi nella sabbia. Si, un giorno stupendo che doveva ancora finire huhu...
'Sì sì lo ribadisco! La parte migliore è stata quando Orlando ha tentato di fare quell' acrobazia e Dom si è beccato la tavola sul naso...poor Dom!'
'Eh..già...' Joy si voltò verso Elijah, aveva un' espressione diversa adesso, quasi triste e guardava le onde con aria malinconica. "Mio Dio è cambiato da così a così in cinque secondi!!"
'El, che c'è?' chiese Joy inginocchiandosi davanti a lui.
'Eh? Niente!'
'Piccolo Woodino, dillo alla zietta tua cosa c'è che non va.'
'Eh va bene Nonnina Joy...' disse Elijah sollevando la testa e sorridendo.
'Avevo detto Zietta!!' esclamò Joy fingendosi arrabbiata.
'Sei più Nonnina, sai...'
'Hey...E va beh sarò la nonnina...dai vai avanti Piccolo Hobbittino peloso^^'
'E' solo che volevo chiederti scusa.' disse lui triste.
"Scusa? Scusa di che? Pikkè scusa?? Nuu adesso si sente in colpa per qualcosa che non ha fatto!"
'Perchè?'
'Ieri sera, ti ho abbandonata in albergo da sola...'
"Oh ho ieri sera...ma certo Christine!"
'Ma dai Ely, stai scherzando? Era venuta la tua ragazza ovvio che dovevi stare con lei...su El non sentirti in colpa perchè non c'è niente di cui sentirsi in colpa ok?' Joy appoggio le mani sulle ginocchia di Elijah sorridendo rassicurante e cercò il suo sguardo, che lui teneva puntato su un' interessantissima conchiglia, ma come gli veniva in mente di scusarsi?!
'Sicura? No è che lei non mi avvisa mai quando viene.Non ci vediamo spesso, così ogni volta litighiamo e la porto fuori...'
'El. Stop, non giustificarti! Ieri sera avevo un sonno peggio di quando i drink di OB mi fanno andar via di testa, in più Sal mi ha incollata al telefono per due ore, quindi annoiata non mi sono! Davvero è stata la migliore prima notte in New Zeland della mia vita!' concluse sorridendo pimpante.
Finalmente Elijah incrociò il suo sguardo e Joy ebbe un piccolo  sobbalzo  quando riconobbe nei suoi occhi il mare. "Mamma mia sono fusa oggi...sì sono solo stanca." pensò mentre Elijah la abbracciava.
Poi la allontanò di qualche centimetro e sorrise come al solito, in quel suo modo dolce e ironico allo stesso tempo.
'Però stasera andiamo tutti fuori! E dovrai subirti Viggo che balla...te lo assicuro, uno spettacolo indecente!'


End of the chapitolo^^
Mamma mia ragazzi...credo ke sia venuto fuori uno skifino X(( nn mi piace qsto capitolo, ho fatto davvero fatica a metterlo giù...siate clementi (o anke no...) please^^
Io vi adoro sempre,
Ireth Mezzelfa from Rivendell



 

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Capitolo 9
*** Scoop ***


cap8

Scoop



Wellà!!! Gente sono tornata! mamma mia per scrivere questo capitolo ci ho messo due vite intere XD ma qui la storia comincia ad agitarsi un pò...spero tanto che continuiate a leggere e che mi perdoniate se la fine è un pò in sospeso ma Dovevo pubblicare!

Ringrazio tantissimo tutte le recensitrici che mi hanno dato la forza di continuare a scrivere^^
Thenk yu a:
Sara: La mia Black Pearl! Ankio sono morta dal ridere mentre scrivevo XD Sampei Sampei wahaha...grassie mille mille mille caVa...continua la tua ficcy che io sono + curiosa di tre bertucce( lo so qsto è preoccupante -_-'') Baci teshora! by Dizy^^
Jennifer o Esther(chissà XD): @_@ questo giro di nomi mi scombussola assai XD ma nn ti preoccupare mia cara Donna Dai Mille Nomi XD grazie tantissimo della recensione...Orlà che si tuffa LoL è il migliore...eh eh Joy è cotta di Lij? Mmm questo lo dici tu ma la mia bocca è chiusa chiusa chiusissima XD thank yu anke a te baci^^
Bilu Emo: Mamma mia grazie! ^//^ sono contenta che ti sia piaciuto e spero che continuerai a leggermi^^ bazi bazi
Lallix: sìì viva Ely che dolse XD uh grazie x croissant U.u nemmeno io so xk! Dai andiamo tutte in NZ organizzo io!!  grassie x i complimenti Un beSo!
Cla: Anke se nn hai recensito so che hai letto quindi grazie di sopportare una Certa Pazza di Mia Conoscenxa ....XD



Erano passati venti giorni dal primo giorno di Joy in Nuova Zelanda e quello era "il suo miglior ventunesimo giorno in Nuova Zelanda della sua vita".

Come ogni mattina la ragazza scese al ristorante per fare colazione verso le otto e mezza di mattina, mezza assonnata e con Cilla alle calcagna come al solito. Mentre passava di fronte alla reception il tipo al bancone la fermò:
'Scusi, signorina Cook? C'è un pacco per Lei!'
Joy si avvicinò e ritirò la busta di carta senza troppa curiosità.
"Sarà il solito numero del G&N" pensò mentre entrava nel salone, infatti ogni settimana le arrivava il settimanale con un' eventuale ordinazione di foto da scattare, finora le era rrivato una volta sola, con la richiesta di preparare un servizio sulla flora locale,e lì di natura ce n' era parecchia! Quando Joy era stata nella location di Rohan, che stavano cominciando a smontare, era rimasta senza fiato nel vedere le montagne, nel sentire il vento così selvaggio e una natura così incontaminata...eh già a New York si era persa un sacco di cose.
Entrò nel salone stiracchiandosi e vide che era vuoto, ma non si stupì perchè sapeva che erano tutti impegnati in varie riprese in giro, così andò a un tavolo e si accomodò sulla poltroncina  mentre Cilla si accucciava ai suoi piedi tranquilla.
Ordinò un cappuccino e, mentre aspettava, rivolse la sua attenzione al pacco.
"Mmmh vediamo cosa mi manda il capo..." pensò scartandolo vivacemente.
Dalla busta uscirono ben tre riviste...tre?
Joy stupita si accorse che nessuna di loro era il G&N e, sempre più incredula cominciò aleggere il biglietto che era scivoltao fuori insieme ai giornali.
Era di Sally.
"Joyyyy!!! Cavolo ieri sono tornata a New York e...guarda cosa c'è in tutte le edicole della città!!! Non sapevo se tu ne eri a conoscenza così ti ho mandato questi giornali come esempio...ma cosa cavolo combini? Ovviamente non devo crederci vero? Scusa se ti scrivo così poco ma sono le due di notte e domani ho un altro volo, quindi ti chiamo appena posso.
Un bacio, Sal"
Joy osservò per un attimo il foglietto, senza capire..che cos' è che aveva combinato?
Con crescente ansia e sempre più confusa la ragazza prese il primo giornale, in copertina niente di particolare, solo alcune foto delle attricette di moda in quel periodo e il titolo lasciava intendere che era uno di quei giornali di Gossip per ragazzine e vecchie casalinghe.
"Cosa cavolo mi mandi, Sal??"
Cominciò a sfogliarlo e all' improvviso si bloccò.
" Porca paletta...ma è Ely!!"
Una foto enorme di Elijah sorridente occupava tutta la pagina e il titolo recitava:
"Il tenero hobbit un playboy?"
Joy, sempre più confusa, senza capirci un accidente cominciò a leggere l' articolo:
'Come tutti sappiamo, Elijah Wood (nella foto) attore principale nel ruolo di Frodo nel Signore degli Anelli, è da più di un anno fidanzato con Christine Lewis, modella famosa proprio grazie al suo compagno.
Da qualche tempo, però il nostro Frodo, si è visto scorrazzare sempre più volte con una misteriosa ragazza.
I due sembrano in atteggiamenti molto confidenziali, se non amorevoli, come potete notare dalle foto a pagina 24.
E' proprio questo che ci fa pensare: chissà se la Lewis sarà contenta delle scappatelle del suo (o forse non più suo) Elijah?...'
Joy finì di leggere cominciando a capire.
Oddio.
Temendo cosa avrebbe trovato Joy voltò pagina: c' erano tre foto.
Con orrore Joy le fissò: tutte e tre rappresentavano lei ed Elijah...lei ed Elijah...
Ripetendosi quelle parole deglutì e le guardò: nella prima camminavano per una via di New York pieni di sacchetti, nella seconda erano in macchina e ridevano e nella terza, alla Prima delle Due Torri c'era Joy vista di spalle che abbracciava Elijah.
Mio Dio. Oh. Mio. Dio. La ragazza sconvolta  continuava a osservare la pagina...si ricordava ognuno di quei momenti come innocenti scambi di affetto tra due amici...ma visti così, con l' articolo e gli abbracci sembravano così...ambigui!
Cercando di restare lucida pensò che in fondo era solo un giornale stupidissimo e...ce n' erano altri tre! E cos' aveva detto Sally? In tutte le edicole della città...tutte le edicole...cavolo!
Un vortice di pensieri tremendi attraversò la sua mente: aveva combinato un casino ed Elijah si sarebbe arrabbiato e avrebbe litigato con Christine e la sua carriera sarebbe stata rovinata e nessuno lo avrebbe...
'Bonjour! Uhu posta per me?'
Joy fece un salto dalla sedia almeno alto tre metri e mezzo appena sentì quella voce proveniente da un punto vicinissimo al suo orecchio destro. Si voltò di scatto e si trovò di fronte Dom, sorridente e vestito con il suo solito stile Dommesco.
'Dom!' esclamò istericamente chiudendo la rivista e cercando di nascondere le altre  appoggiandosi sopra con le braccia.
'Non eravate tutti a girare?'
'Mmm non io! Oggi sono l'unico libero perchè Billy gira da solo e domani tocca a me...hey mi porti un caffè, amico?' chiese poi rivolto al barista, poi si voltò verso Joy che ostentava un sorriso forzato e nervoso.
'Tutto ok, Joy?' domandò fissandola storto e notando la sua posa innaturale, con le braccia contorte per coprire qualcosa.
'Perchè Dom? Sto benissimo...è fantastico..una bella giornata!' rispose lei, un pò troppo velocemente.
'Ahaaa...' annuì il ragazzo poco convinto e spiando i giornali.
Joy continuò a sorridere strizzando gli occhi con fare isterico mentre stringeva a se ancora di più le braccia.
'Ook...hem non voglio più il caffè..bevilo pure te...io vado... disse alzandosi dal tavolino.
'Ok. Ciao.' lo liquidò Joy sempre con la stessa espressione da sclerata.
'Allora vado...' Dom cominciò a camminare lentamente all' indietro continuando a guardarla.
'Vai...' ripetè Joy come un ebete.
'Sto andando...' continuò Dom.
'Ehh già...' sospirò la ragazza chiedendosi il senso del suo intervento.
'Mhmm...allora vado...' concluse Dom girandosi lentamente e incamminandosi verso l'uscita.
Joy lo guardò per un pò.
'Dom!' esclamò senza più trattenersi.
'Sììì!?' Lui si voltò immediatamente con un ghigno.
'Dom..io...' sospirò lei mentre Dom tornava sui suoi passi dicendo:
'Lo sapevo che avevi qualcosa...che succede?' E si sedette di nuovo di fronte a lei.
Joy gli porse le riviste mordicchiandosi il labbro inferiore.
Con sguardo interrogativo cominciò a sfogliarne una, quando arrivò all' articolo gli spuntò un sorrisino poi passò alle altre due.
Man mano che leggeva continuava a sghignazzare e scuotere la testa e Joy si chiedeva cosa ci fosse di tanto divertente...era una tragedia!
Finalmente lui smise di leggere ridendosela come non mai.
'Huhuuhu...Elijah...playboy wahaha...ma dove le vanno a pescare queste assurdità...Se avessero scritto Me capisco che il mio fascino....ma Lij!!'
Joy lo fissò stupita.
'Dom! Ma...ma...la carriera di Ely..e..e...Crhristine...è colpa mia!' farfugliò in preda al panico. Si sentiva così colpevole, avrebbe dovuto fare più attenzione e ora Elijah che avrebbe detto?
Dom la guardò scoprendo che lei era preoccupata davvero.
'Oh Piccola, lo so che è strano essere sbattuti su un giornale così. per te è la prima volta ma Lijah, sembra impossibile ha più Scoop di me!'
'Ma..ma se la sua carriera fosse rovinata io..'
Dom non le lasciò il tempo di finire e si sporse verso di lei afferrandole le braccia.
'So che sembra brutto detto così ma alla gente queste cose piacciono e questo articolo è una pubblicità a quel disgraziato...Elijah praticamente ne trarrà vantaggio...beh non proprio lui ma sicuramente la sua immagine...'
La ragazza non era ancora convinta.
'E Christine?'
Dom la lasciò e si appoggiò alla sua sedia sospirando.
'Sì questo potrebbe essere un problema...Ma sinceramente a chi non sta sulle balle Christy?' strizzò un occhio.
'Dom!'
'Insomma, lei ed Lij litigano sempre e sarà questione di tempo...'
'Ma Dom, se fosse colpa mia! Io non voglio che litighino per delle stupide foto...devo avvertire Eli! Dov' è adesso?'
'Ok, ok...sta girando all' interno. Ti accompagno?'
Joy afferrò le riviste e ancheCilla si stiracchiò alzandosi.
'No, vado io!' esclamò e si incamminò verso la porta.
'Hey Joy!'
 'Mhm?' si voltò e Dom le fece con la mano il pollice alzato dicendo:
'Non preoccuparti troppo, promesso?'
'...Promesso! Grazie Dom!' sorrise e uscì.


Dopo venti minuti di viaggio in macchina, cercando di non preoccuparsi troppo Joy arrivò ai capannoni immansi dove giravano le scene che avrebbero poi modificayto virtualmente.
"Capannone...5 eccolo!" Joy bussò alla porta e un ragazzo molto giovane le aprì. Era Math, uno dei  camaeramen che conosceva di vista, lui la riconobbe subito e la fece entrare sussurrandole che stavano girando un pezzo e bisognava fare silenzio.
Superati vari macchinari Joy riuscì a vedere Peter accovacciato sotto un grande palco blu e molto intento a osservare i due personaggi in scena.
Uno era un orco, l' altro era Sean completamente trasformato in Sam, con i piedoni pelosi, il mantello, Pungolo nella mano e un' espressione furiosa in volto.
Joy lo sentì parlare:
'No, se ti infilzo io, prima!'
'Sam!'
Joy sobbalzò, non si era accorta che ai piedi di Sean c'era Elijah, a petto nudo, legato e pieno di fili viscosi bianchi, più Frodo che mai con i capelli più lunghi del normale e un espressione sorpresa e sconvolta negli occhi.
'Oh Sam!' continuò Frodo mentre il compagno lo liberava e Joy sentì tutto il rimorso e il dispiacere di quel personaggio tanto che le si strinse il cuore.
'Mi dispiace tanto per quello che ho fatto...'
'Vi porto via da qui.' disse Sam ma Frodo, con un espressione così terrorizzata che Joy si sporse in avanti per ascoltare meglio cos' era successo, esclamò:
'Oh è troppo tardi...è finita...l' hanno preso!'
Durante quella pausa Joy si sentì gelare il sangue nelle vene e si immerse ancora di più in quello scampbio di battute...era troppo tardi..cosa? cos' era successo?
'Sam! Hanno preso l' Anello!'
No l' Anello!
'Vi chiedo perdono ma non l' hanno preso...Credevo di avervi perduto, e così l'ho preso...solo per custodirlo però!
'Dammelo!'
Daglielo, daglielo, daglielo.
''Dammi l' Anello Sam....Sam! Dammi l' Anello!'
In un gesto fulmineo Frodo strappò la catenina dalle mani di Sam e Joy, solo in quel momento si accorse di aver trattenuto il fiato e si calmò mentre Elijah si metteva al collo l' Anello...era incredibile: non appena la catenina toccò la sua pelle Elijah sembrava più curvo, oppresso dal peso di quel piccolo gioiello.
La ragazza non riusciva a pensare che stesse davvero fingendo...sapeva che era un bravo attore ma fino a quel punto...e lei aveva rovinato tutto con un paio di foto...
'Devi capire. Questo è il mio fardello! Ti distruggerà Sam!'
Joy continuò a fissarlò mentre ansimava e dovette trattenersi nell' andare ad aiutarlo ad alzarsi.
'Venite Padron Frodo...Meglio trovarvi dei vestiti. Non potete entrare a Mordor con nient' altro che la vostra pelle...' concluse Sean e all' improvviso uno 'STOP!' urlato da Peter la fece sobbalzare e sbattere la testa contro una lampada.
Mentre lei imprecava contro quel maledetto faro, Elijah la notò e la salutò con la mano poi scese dalle scalette saltellando e Joy non potè fare a meno di notare che portava ancora l'Anello al collo senza nessuna fatica, ovviamente e il contrasto la fece quasi rabbrividire dalla bravura dell' amico.
'Hey ciao!' esclamò Elijah abbracciandola, ancora in pantaloncini di Frodo e pieno di ragnatele.
'Vado da Peter e sono da te!' sorrise e raggiunse il regista che stava già parlando con Sean.
Joy fece un respiro profondo e aspettò...non era niente di grave...solo un innocuo articolo...Non preoccuparti troppo.




Fine...nn so bene come è venuto il Chappy xk non ho riletto...se trovate E(O)rrori ditemi..Recensioni please^^
Grazie x aver letto^^
Ireth Mezzelfa from Rivendell

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Capitolo 10
*** Dom is right ***


capitolo 9 Dom is right

Eccomi tornata con un nuovo chappy x vOii! Sorry sorry sorry sorry sorry... (ad infinitum) per il ritardo...ma ora che la scuola è finita e io sn Promossa (muahaha come mi vanto XD)sono di nuovo qui, a ringraziare le mie fedeli lettrici ke amO!!!
Thank you:
Sara=Infatti, Ely non gli ha letti gli articoli..ups ups...XD cmq sarebbe un' idea..xk deludere dei pOoveri cAri giornalisti? U__U  cmq ecco nuovi termini: -Porca palettunza -Zompettina alla macaco -Fuzzolare
Non chiedermi il significato xk nn lo so O.o cmq sarò sempre il tuo Dizy...e sto pregando San Tastierino affinkè ti torni l' ispirazioneee^^
Un Baciuzzo
Jennifer(oppure Donna dai Mille Nomi)=Grazie tantissimo per aver continuato a leggere la mia Ficcy...sono felizissima ke ti sia piaciuto ed ora ecco il seguito U_U Buona lettura CaVa^^
Besitos ^_*
Lallix=Ti ho tenuta in ansia abbastanza? XD Leggi qui e scoprirai cosa dirà il nostro Frodo *___* cmq Joy= essere troppo onesto x fare qveste cosse U__U Anche io se fossi stata in lei lo avrei fatto xD
Spero ke continui a leggere^^
Un kisso
Monopode=So che non riesci a commentare, brutta Monopoda ke non sei altro...ma Grazie lo stessOOO^^

Ed ora ecco il Capitolo^^



Respira Joy. Ohm. Ohm.
Elijah sta parlando con petr e Sean e io sono qui, in piedi a braccia incrociate che lo aspetto battendo nervosamente il piede per terra.
Cavolo, che bel casino che ho combinato! Come faccio a...ok, diamo ascolto a Dom per una volta: stiamo calme.
'Hey, hai bisogno di qualcosa?'
Mi volto.
E' sempre Math, il macchinista, che con un sorriso imbarazzato si sta rivolgendo a me guardandomi dall' alto del suo metro e ottanta.
'Sì avrei bisogno di un calmante' mormoro.
'Cosa scusa?' domanda il ragazzo arrossendo e avvicinandosi di più.
'No, niente Math, aspetto solo Elijah...' Cavolo. meglio correggersi o il fanciullo qui, mi avrebbe portato davvero un calmante.
'Oh hem...va bene...ciao!'  Se ne va salutandomi con un cenno della mano mentre con l' altra si scompiglia i capelli già spettinati. Che tipo strano.
Torno a guardare i tre e vedo Peter battere una pacca sulla spalla di Lij e Sean, poi si accorge di me e mi saluta con la mano sorridente e allegro come al solito. Uh cavolo! Peter si arrabbierà?  Elijah mi raggiunge, sembra di buon umore. Merdè! Perchè sono io quella che deve rovinare le giornate?
'Heilà Frodo!' lo saluto cercando di essere più spontanea possibile e lui si fissa i piedoni pelosi ridacchiando.
'Hehe...forse è meglio che mi cambio...dai accompagnami di là!'
Lo seguo in camerino dove la truccatrice gli toglie i piedi e le orecchie finti e la parrucca; poi dopo che Elijah si è infilato un paio di jeans e una maglietta, mi porta in una saletta con poltroncine, divani e tavolini in cui ero stata parecchie volte con i ragazzi.
Elijah si butta su una poltrona sospirando e apre una lattina di birra prelevata poco prima dal suo frigo del camerino.
'Vuoi?'
'Mmm, ok!' afferro la lattina che mi offre e mi siedo accanto a lui.
'Sei venuta a farti un giretto?' mi chiede voltandsi a guardarmi.
Ok. Mantenere la calma.
'Mmmm...sì e no.'
Mi guarda interrogativo... ovviamente.
Inspiro e tiro fuori dalla borsa le riviste e le buto sul tavlo. Ok ora posso espirare. Espira! Espira, porca paletta!
Ok espiro e osservo Ely che ha spostato lo sguardo perplesso da me ai giornali.
'Hem...Interessante! Ma che dovrei farci? ' sorride e ne prende in mano una sfogliandola.
'Foto a me e a te. In tutte le edicole di New York. Articoli su di te. Mi dispiace. Colpa mia.' butto fuori tutto d' un fiato.
Mancano i verbi ma amen. L'ho detto. E ora? Cerco di alzare lo sguardo su Eli e lentamente ci riesco: ha trovato la pagina giusta e i suoi occhi seguono le scritte della pagina. A un certo punto si acciglia per un secondo ma poi finisce di leggere e mi fissa senza espressione.
Ecco, è arrabbiato.
'Scusami.' Abbasso lo sguardo sulla poltroncina, fisso la cucitura rossa del cuscino aspettando la reazione di Lij.
All' improvviso sento le braccia di Lij intorno alle mie spalle e la sua voce, gentile e dolce come al solito:
'Scusami tu. Dovevo avvertirti che a stare con noi potevano capitare queste cose, è bruttissimo vedersi così su una pagina piena di cazzate. Non devi sentirti responsabile in nessunissimo modo, ok? La colpa è mia, mi perdoni?'
Finalmente lo guardo. Perdonarlo? Non ha capito un tubo.
'Ma...Lij, Christine?' dico piano, lui per un attimo sembra spiazzato come se non ricordasse quel nome, scioglie l' abbraccio, poi mi sorride senza riuscire a nascondere l' espressione preoccupata.
'Non ti preoccupare, è abituata a cose di questo tipo!'
'No, Ely, sul serio, mi sentirei responsabile se voi due litigaste o cose del genere!' Sospira esasperato.
Sono testarda, dura come un muro. Sì. Sì.
Alla fine Elijah, con voce risoluta si rivolge a me con il cellulare in mano.
'Dai, non è un problema! Ora la chiamo, va bene? E metto il vivavoce così ti convincerai che è tutto a posto.' Allarga le braccia come se fosse una cosa assolutamente inutile poi compone il numero e resto in attesa...forse è vero, mi sono preoccupata per niente...Hey Dom che ha ragione? Da quando?
I miei pensieri vengono interrotti dalla voce di Elijah:
'Pronto, Christy!'
'Oh, ma guarda chi si fa vivo.'
Dal telefonino esce la voce di Christine, che, pur essendo ovattata e resa metallica dall' apparecchio, lascia trasparire tutta la freddezza e la rabbia della ragazza.
E' arrabbiata. Appunto.
Da quando Dom ha ragione?
'Hey, che c'è?' Elijah ha cominciato a camminare per la stanza tenendo il cellulare appiccicato all' orecchio, penso si stia assordando...
'Che c'è? Ah non so dimmelo tu! Torno a New York due giorni fa e cosa mi trovo in ogni singola edicola? ' Io ed Elijah ci lanciamo un' occhiata.
'Le foto di te e quella...tizia insieme! Ma ti rendi conto? E la mia reputazione?' Christine sta quasi urlando e improvvisamente desidero di non poter sentire quella conversazione, mi sento un intrusa.
'Ma Chris, per favore...' Elijah sta sussurrando e io cerco di farmi piccola e di essere tutt' uno con la poltroncina...peccato che non sono a fiorllini, risulterei meglio mimetizzata...
'PER FAVORE? Elijah ma ti rendi conto?!'
'Chris, dai, sistemo tutto io e...'
'No, no, no. Tu non fai un bel niente! Ora io risolvo questo casino e Tu te ne stai buono buono a crecare di non peggiorare la situazione, ok?'
'Ma Chris...' Ormai Elijah sta mormorando, imbarazzato, confuso.
'Ce ne occupiamo io e Mike. Ti fidi di me?'
All' improvviso la voce è diventata gentile e dolce.
'Sì, Christy, scusami. Lo sai che non volevo.'
'Si, d' accordo Lijy, ma stai attento. Io vengo lì ttra due settimane. Cerca di fare il bravo, ok?'
'Agli ordini, capo!' scherza lui, ma Christine ha già riattaccato.
Elijah si volta lentamente verso di me, è in imbarazzo, si vede, e ogni mio tentativo di diventare floreale e immobile, è inutile.
' E' fatta così! ' sospira lui risedendosi accanto a me.
'Sì, capisco. Chi è Mike? ' domando io per spostare la conversazione su un altro argomento. Non mi piaceva come Christine aveva pronunciato la parola "Tizia" riferendosi a me.
'Il suo manager...si fida molto di lui...è bravo.'  risponde lui, senza guardarmi nemmeno, più rivolto al cellulare che tiene fra le mani che  ame.
'Sì, sì...'
Cala il silenzio.
'Comunque è tutto risolto!' esclama lui alzandosi sorridente.
'Mmm bè...sì ma...' Ely ricordi che la tua ragazza cinque secondi fa ha detto 'Stai attento' con tono da mafioso ricattatore?
'...ma forse è meglio che questa settimana non...non ci facciamo vedere troppo insieme. Cioè...' continuo poi notando la sua espressione stupita.
'...noi la sappiamo la verità no? Siamo amici e i giornali inventano boiate...ma magari se non gli diamo altri motivi per sparlare di noi Christine sarebbe più felice...' Ok. Il mio tono non è molto allegro no, no. Ma forse è la cosa giusta da fare...insomma non è la fine del mondo no, Joy?
'Sì, forse hai ragione, ma non lo trovo giusto, tapparci in casa solo a causa di giornalisti? E' assurdo dai, Joy...' Elijah si rivolge a me adesso, e mi guarda negli occhi.
Io gli prendo la testa tra le mani e sbatto leggermente la mia fronte contro la sua.
'Per Frodo! ' sussurro intensamente ricordando la battuta di Aragorn sentita qualche giorno prima da Viggo.
Elijah scoppia a ridere:
 'Che centra?'
'Nulla!' rispondo io con aria saccente ma poi scoppio a ridere pure io...sono troppo felice di non aver perso un amico.
'Però questa setimana, niente surf o cose varie...io mi occupo di fotografia e voi di recitazione...d' accordo?'
Elijah mi guarda per un pò e alla fine si arrende.
'Ok, però la settimana inizia da domani e oggi...tutti fuori a cena!'
'E va bene!' Sospiro e mi alzo gettando la lattina nel cestino.
'Però adesso io torno, a dopo Lij!' lo saluto ed esco, leggera di venti chili in meno da quando ero entrata.

Arrivo in albergo e, non faccio nemmeno in tempo mettere il mio dolce piedino sullo zerbino che mi saltano addosso due entità fisiche sconosciute: una pelosa e ansimante...Cilla! E una un pò  meno pelosa ma ansimante comunque...Dom!
'Allora, pulzella come è andata?' esclama prendendo fiato e scrutando Cilla che teneva una pallina in bocca.
'Io e te facciamo i conti dopo.' dice al mio cane sottovoce mentre comincio a rispondergli.
'Oggi si cena fuori!' Annuncio allegramente superandolo.
'Che risposta è?' Dom mi insegue mentre passo davanti alla reception.
'Signorina Cook, una lettera per lei.'
Cosa? Mi volto e vedo il solito ragazzo che mi porge una busta...Cosa succede oggi? E' il giorno delle lettere?
Apro il foglietto mentre Dom mi ronza a ttorno dicendo:
'Che c'è scritto? Che c'è scritto?' Eh già, stare un intero giorno con il mio cane l' ha rovinato.
Apro la lettera, è di sally...ancora!
La leggo una volta. Oh.
La rileggo. Oh. Oh. Oh!
Poi salto al collo di Dom strillando:
'Sally viene qui!'
Sto strangolando Dominic Monaghan, ma non  ha importanza. Sally mi era mancata. Tanto e sono troppo contenta.
In quel momento si apre di nuovo la porta dell' hotel facendo entrare sulla scena del mio Quasi-Omicidio Orlando e Viggo.
'Alleluja, qualcuno fa una cosa che tutti vorremmo...ammazzare quell' hobbit!' esclama Viggo camminando verso di noi.
'Cucciola, non potresti stringerlo più forte?' domanda osservandomi premuroso.
Lascio andare Dom e sorrido, mentre anche Orlando ci raggiunge.
'Sally, hai presente la mia amica? Viene in Nuova Zelanda tra due giorni! '
'Davvero?' chiede Orlando facendosi largo tra la lotta che Dom aveva iniziato con Viggo.
'Sììì!' esclamo saltellando.
Poi esco dalla Reception verso la mia stanza ma prima mi fermo per urlare:
'Stasera si cena fuori!'
Sorrido.
Dom che ha ragione.
Assurdo.
Ma giusto, per una volta.




Fine chappolo^^
Ed ora Commenti a raffica!!!!
XD
Ireth Mezzelfa from Rivendell


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Capitolo 11
*** My Best Friend ***


 

My Best Friend

 

Ciao a tutti!!!!!! Sì, esatto sono tornata dall’ oltretomba solo per voi!!!!! Bwahaha…mi dispiace un sacco di aver fatto aspettare cosìì tanto ma me ne sono successe di cotte e di crude, (soprattutto di cotteXD) e nn ho avuto proprio il tempo é__è spero ke mi perdoniate e continuiate  aleggere la mia picciula fan fiction e che continuiate  acommentare^^ Siete grandissime!! E come sempre vi ringrazio tanto…Thank you a:

Sara: Lo so Ely è stato un po’ un taralluccio tarluccuccio (by Dizy Ireth ùù) ma non anticipo niente della relazione tra lui e Cristine pikkè no. No no no no! XD E ovviamente nemmeno di Sally dirò niente…però continuerò a pregare x te visto ke mi hai lasciata in sospeso con il bimboo T_T continuaaa!! Un Besotto!

Lallix: Wììì spero che non mi abbia abbandonata x tutto questo tempo che non ho scritto^^  Sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto e sono d’ accordo con te…e con Dom ovviamente che ha sempre ragione…chi la sopporta? xD …bè spero che anche questo chappo ti piaccia… Bacino!

Jennifer: Dopo avermi implorata eccomi qui!! Sono felicissima di averti fatta ridere *.* adoro quando mi dicono che ho fatto sorridere qualcuno…*felicee* ecco qui un capitolo nuovo nuovo^^ buona lettura

Luci e Cla: Voi che Leggete e Mai Commentate…grazie cmq di leggere e di spronarmi ad andare avanti (Lucy questa sei TU…mi stai ossessionando! XD) e ad avermi ispirata (Cla…il pedalò sta arrivandooo!!XD) E, mia caVa cuginuzza, è grazie a te se ho aggiornato…quindi Buon Compleanno^^

 

Bene e ora ke ho ringraziato tutte, vi lascio a questo capitolo, che lo considero una specie di capitoletto di collegamento e Non Mi Piace Affatto…ma dovevo assolutamente pubblicare…perdonatemi..il prossimo sarà meglio^^

 

Buona Lettura!

-------- ‘Alle tre e mezza vero?’

‘Sìì, Orly te l’ho detto mille volte! Ma tanto so già che arriveremo in ritardo lo stesso!’

Joy scosse la testa come infastidita e sbuffò lasciandosi cadere sul letto accanto all’ amico lì seduto. Erano le due di pomeriggio di un assolato pomeriggio a Wellington.

‘Mi scusi, Miss se mi sono offerto di accompagnarla all’ aereoporto… forse gradiva un’ autista più professionale?’ Orlando lanciò un’ occhiatina alla ragazza che si era sdraiata coprendosi la faccia con le braccia incrociate come se stesse dormendo.

‘Aha, finalmente ti hanno sedata! Sia ringraziata l’ anima pia che ha messo un sonnifero nel tuo pranzo!’ esclamò Orlando stravaccandosi pure lui sul materasso e ridacchiando tra sé e sé. Dopotutto aveva ragione: la ragazza fino a cinque minuti prima non aveva smesso di elencare cosa avrebbe fatto fare a Sally, a chi l’ avrebbe fatta conoscere, cosa avrebbero mangiato, bevuto, visto e parlato durante la sua permanenza in Nuova Zelanda e aveva continuato per tutta la mattina a torturare chi le capitava a tiro (Orlando, in questo caso dato che, per sua sfortuna, aveva il giorno libero) per dire quanto fosse felice che la sua Sal sarebbe venuta.

‘Mpf…Orlà a me non mi seda nessuno! Ma ti rendi contoooo!?’ Joy si alzò di scatto dal letto sorridendo raggiante e cominciando a scuotere il povero amico dalle spalle e continuando a sghignazzare.

‘Sal sta arrivando! Dobbiamo assolutamente portarla a…’

‘Sììì! A fare surf, vedere le location, presentarle Peter e… ah sì cos’ era? Rinchiuderla al buio nello studio di Motion Capture con Andy travestito da Gollum?’ la interruppe il ragazzo ormai esasperato togliendosi le mani di Joy di dosso.

‘Esatto! Quella è un’ idea di Dom si capisce!’ esclamò lei sorridendo a trentadue denti e rizzandosi in piedi per poi saltellare qua e la per la camera.

‘Dovrò fare tutto il viaggio con te?’ Orlando la guardava con un espressione che doveva essere disperata negli occhi color cioccolato, che veniva però smentita dal mezzo sorriso stampato sulle labbra. La ragazza saltellò fino da lui e strizzando un occhio disse:

‘Almeno stavolta non c’è Billy e il suo ombrello rosa!’

Quando la radiosveglia sul comodino di Joy segnò le ore 15.00 la ragazza scattò in piedi e si gettò addosso ad Orlando, intento nel frattempo a parlare al telefono vicino alla finestra, cominciando a sbracciarsi come un’ indemoniata e facendo cenno che era ora di partire.

‘Partiamo, partiamo, partiamo, partiamo!’ sussurrava agitandosi davanti al ragazzo che tentava di concentrarsi sulla chiamata e le intimava di stare ferma con una mano.

‘Sì,…mi scusi ma devo proprio andare! Ho un piccolo problema da risolvere… sa, qualche scimmia impazzita qua e là … Eh? No niente, dicevo: contatti la mia segretaria, se ha ancora bisogno. Arrivederci e scusi ancora!’

Orlando  spense il cellulare e fissò con aria di rimprovero Joy che sbatté le ciglia degli occhi verdi con fare innocente. Sospirando afferrò la ragazza per un braccio e la trascinò con sé fino alla macchina.

Dopo venti minuti di viaggio passati tra gli attacchi di nausea di Joy e le preghiere di Orlando per la sua tappezzeria arrivarono in aeroporto.

‘Ecco qua! Dovrebbe essere questo il gate …’  

Entrata nel grandissimo edificio Joy aveva preceduto Orlando e si era poi appoggiata ad un muro per controllare da un foglietto il giusto numero del cancello.

‘Sì, sì il D2…aspettiamo qui!’ Scostò una ciocca di capelli castani dal viso e alzò lo sguardo sull’ amico che l’ aveva appena raggiunta. Vedendolo la ragazza non seppe trattenere un sorrisetto: per non farsi riconoscere Orlando indossava una lunga giacca nera, occhiali enormi e scuri, cappellino grigio e per finire una grossa sciarpa che copriva definitivamente il resto del viso.

‘Orly posso dirti una cosa?’ chiese mordendosi un labbro per non ridere osservando l’ abbigliamento del ragazzo.

‘No…’ borbottò lui.

‘D’ accordo… ma comunque te lo dico lo stesso! Sembri un maniaco conciato così!’

Orlando abbassò un poco la sciarpa e scandì sottovoce un bel: ‘ Vaffan…’

Joy ridacchiò, punzecchiare Orlando era molto divertente ma sapeva che lui era troppo buono per prendersela davvero. In quel momento una grande folla di persone cominciò ad affluire nel corridoio dalla porta.

Joy si staccò dal muro e si alzò in punta di piedi tentando di riconoscere Sally in quel mare di borse, cappelli e zaini, cominciò a saltellare su e giù.

Orlando, dopo aver assistito impassibile a quel saltellamento per qualche minuto  le battè sulla spalla con una mano e le indicò una testa di capelli rossi che spiccava in mezzo alla folla…era lei!

Joy cominciò a chiamarla urlando e a sbracciarsi tra la gente come una pazza mentre il suo ‘Autista’ si dissociava da quella malata di mene fingendo di non conoscerla. Finalmente Sally si voltò con un’ espressione interrogativa che si distese in un sorriso non appena riconobbe l’ amica che raggiunse a colpi di gomitate e spinte.

‘Saaaaaaaaaal!!’ urlò Joy saltandole al collo e facendo voltare un’ indignata signora lì accanto.

‘Hey! Joy, che bello sono qui!...Ok… Ora basta strozzarmi…Joy!’

Sally si riuscì a liberare dall’ abbraccio della ragazza che subito cominciò a sommergerla di domande:

‘Come stai? Com’ è stato il viaggio? Tutto bene? E il pranzo? L’hai fatto? Hai fame? Vuoi riposarti?’

‘Waaah, Joy mi stai facendo un interrogatorio?’ esclamò Sally alzando le mani in segno di arresa.

‘Sto bene, Joy, sto bene!’ concluse poi con un enorme sorriso.

Anche Joy sorrise a sua volta…era davvero troppo contenta di vedere Sally …non era per nulla cambiata in quel mese di lontananza: stessi capelli rossi e ondulati, stesse lentiggini sul naso, stessi occhi verde chiaro, stessa timidezza inspiegabile che adorava nella sua amica.

‘Hey, dimenticavo!’ esclamò all’ improvviso Joy ricordandosi di un certo ‘maniaco’ armato di occhiali da sole e sciarpone.

‘Guarda, Sal, chi è venuto con me! Il nostro Or…’ la ragazza si bloccò per una frazione di secondo…si era appena resa conto di urlare e che Orlando, poco più in là la fissava con sguardo molto eloquente (e omicida) scuotendo la testa impercettibilmente.

‘Orwell!’ terminò spalancando le braccia teatralmente rivolgendosi a Sally.

‘Sì, sì il nostro caro, amatissimo Mr. Orwell è venuto a salutarti!’  continuò trascinando una scombussolata Sally verso il ragazzo, attraversando un piccolo gruppetto di persone che le osservavano incuriositi.

‘Joy ma chi cavolo…’

‘Non ricordi Mr. Orwell, Sal?! Male…molto male…ma eccolo!!’ esclamò sospirando arrivando finalmente di fronte a Orlando che abbassò gli occhiali e fece un occhiolino a Sally.

‘Benvenuta!’ la salutò rinfilandoli subito.

‘Oh ciao!’

Mormorò la ragazza arrossendo e il suo sguardo corse verso il pavimento quasi immediatamente…Joy la fissò senza capire…perché doveva sempre fare così con Orlando? Forse le faceva paura conciato così (come darle torto!) o forse…

‘Hey Sal…’cominciò Joy aggrottando la fronte, ma si rese subito conto che non era la domanda giusta da porre in quel momento e rimandò i suoi dubbi a più tardi. Così, tornando allegra e spensierata battè le mani dicendo:

‘Dai, andiamo a prendere i bagagli su! Così possiamo andare dagli altri!’

Dopo aver recuperato le valigie di Sally ed essere usciti dall’ aeroporto senza che nessuno miracolosamente riconoscesse Orlando i tre salirono in macchina chiacchierando tra di loro.

Appena parcheggiata la macchina e dopo  aver trascinato( o meglio fatto trascinare a Orlando) i bagagli di Sally fino al piano della stanza di Joy, il ragazzo disse di aver bisogno di una doccia e lasciò le amiche sole. Joy estrasse dalla borsa la chiave e la girò nella serratura.

‘Dadaan!’ esclamò spalancando la porta e facendo entrare Sally nella camera.

‘Wow, è davvero …Hey ciao Cilla!’ La cagnolina era arrivata a razzo dalla cucina ed era saltata immediatamente addosso alla nuova arrivata cominciando a leccarle le mani e uggiolando.

‘Guarda Joy, le sono mancata!’ rise Sally accarezzandola divertita mentre Joy richiudeva la porta borbottando:

‘Sal, a quella sono mancati i biscotti che le portavi dal bar!’

‘Aha, sembrava strano che non avesse un doppio fine! Approfittatrice!’ Sally spinse dolcemente Cilla che andò festosa da Joy a ricevere la seconda parte di coccole.

‘Quindi tu..hai tutta questa reggia per te?’ mentre Joy chiudeva la porta e trascinava all’interno le valigie, Sal si guardava intorno nella stanza-mini-appartamento, stupita.

‘Ehmbè, Cosa vuoi! In compenso devo sopportare Orlando, Billy e Dom tutto il giorno!’ la ragazza scoppiò a ridere mentre spalancava la porta della camera da letto.

‘Qui dormi tu!’ Joy indicò a Sally il letto sistemato accanto al suo ed entrambe sorrisero.

‘Sarà come essere di nuovo a casa…’ sospirò Joy buttandosi sul materasso e scalciando via le scarpe

‘Sempre con qualcuno tra i piedi!’ sghignazzando Sally si sedette accanto all’ amica e dopo qualche momento di silenzio chiese:

‘Cos’è successo con Elijah?’

Joy si irrigidì leggermente, colta alla sprovvista da quella domanda inaspettata…come andava con Elijah? Erano tre giorni che lo evitava, come deciso, si parlavano appena quando si incontravano sul set e qualche volta in hotel ma non era poi così terribile. Bastava essere un po’ meno spontanei di prima…era tutto ok in fondo! Era quello che avevano deciso insieme ed era necessario anche se a Joy sembrava che la situazione si stesse facendo mano a mano più tesa con l’ avvicinarsi dell’ arrivo di Christine, che sarebbe avvenuto di lì a pochi giorni…ma che andava a pensare? Era solo una sua impressione, sicuramente.

 Però Joy si sentiva strana…sembrava stesse aspettando un giudizio, una condanna…il che era del tutto assurdo!

Christine veniva semplicemente a trovare il suo ragazzo..non a piantarle un’ ascia in testa!

 ‘Niente di grave…giornalisti!’ buttò lì Joy senza dare troppo peso alle parole e cambiando immediatamente discorso, ricordandosi di una domanda appena tornata nella sua mente

‘E tu che mi dici di…’

‘Dei miei viaggi?’ Sally la interruppe bruscamente e Joy fissò stranita l’ amica che era arrossita violentemente e aveva cominciato a parlare a ruota libera.

‘Sono stata a Barcellona, alle Maldive e…anche in Grecia…’

‘Alle Maldive! Cavolo, Sal! Com’ era il mare?’ Joy schizzò seduta ad ascoltare le parole dell’ amica…non era quello di cui voleva parlare ma avrebbe rimandato, così i racconti di viaggi e posti sconosciuti fecero dimenticare alla ragazza i suoi dubbi e si lasciò trascinare da una chiacchierata che da tanto non riuciva a fare: una chiacchierata fra amiche.

Le due ragazze andarono avanti a parlare per un sacco di tempo e non si accorsero nemmeno che la luce che entrava dalla finestra stava man mano diventando sempre più fioca. Ad un certo punto un colpo deciso alla porta interruppe i loro discorsi.

‘Avanti, è aperta!’ esclamò Joy mentre qualcuno entrava nell’ appartamento.

‘E se fosse stato un serial killer pronto a farti fuori?’

Billy fece capolino nella camera e sorrise alle due ragazze e facendo un cenno di saluto a Sally.

‘Ehilà! Guarda chi si rivede! Benvenuta, Sally!’ esclamò entrando e srotolandosi la lunga sciarpa che portava al collo, sedette alla scrivania di Joy, del tutto a suo agio.

 ‘Ma certo Bil, puoi entrare! Sì, puoi lasciare la tua sciarpa lì e no, certo che non disturbi!’  fece Joy ironica guardandolo usare come attaccapanni la sua sedia.

Billy sorrise innocente e si rivolse nuovamente alle due amiche:

‘Oggi si è deciso di uscire tutti insieme! Ovviamente, non potevamo non dare un benvenuto come si deve alla signorina Sally, o no?’

Joy si gettò addosso a Billy saltandogli in braccio:

‘Bill ti amo! Io nemmeno ci avevo pensato!’

‘Sul serio? Da quanto mi aveva raccontato Orlando avevi progettato l’intera esistenza di Sally…comunque ama un po’ anche Dom che ha avuto l’idea e Orlando che ha convinto tutti a venire.’

 Il ragazzo arruffò i capelli di Joy mentre Sal si alzava dal letto a sua volta e, arrossendo lievemente disse:

‘E’ un posto elegante? ‘

Joy scosse la testa con un sorrisetto sulle labbra Ecco…preoccupata di non sentirsi a suo agio…ormai doveva conoscerli!

‘Sal, non so se hai sentito ma Dom ha avuto l’idea…credi che ci vorrà vestire tutti con lo smoking? ‘

‘In un sogno ballavo con Orlando in smoking su un tavolo…terribile!’Billy scosse la testa rabbrividendo poi fece scendere Joy dalle sue ginocchia , riprendendo la sciarpa cominciò ad andarsene.

 ‘Quindi voi due ci siete…perfetto! Alle sette siate pronte che partiamo! Hai un’ora e mezza di tempo per trovare un abito lungo da ballo, tacchi a spillo e possibilmente un diadema di diamanti Sal..Hey sto scherzando!’ Billy schivò un cuscino lanciato da Joy e uscì dalla stanza ridendosela.

‘Bill…’ sospirò Joy scuotendo la testa risoluta mentre tornava a sedersi sul letto, poi si voltò verso l’ amica e sorpresa esclamò:

‘Ommioddio Sal! Mi manca il diadema!’

Sally scoppiò a ridere ma divenne un secondo dopo leggermente pensierosa.

‘Joy ma secondo il vestito bianco è troppo elegante?’ chiese inginocchiandosi accanto alla sua valigia e facendo scorrere la cerniera senza accorgersi che Joy rivolgeva lo sguardo al cielo, esasperata...Sarebbe stata una lunga serata…

 

Tadaan, fine del capitolino ino ino…Grazie di aver letto, lasciatemi una vostra opinione…^^

baciOttuzzo

Ireth—che-si farà-viva-prestissimo-con-un-altro-capitolo-- Mezzelfa!

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Capitolo 12
*** This night-The Secret ***


This Night-The Secret

Cucùùù! Va abbastanza bene così presto?? Ciao a tutte, mie lettrici e magari lettori in incognito… XD Ho avuto l’ ispirazione divina e ho aggiornato subito…contente? ^__^

Ma è tutto merito vostro se sono andata avanti così spedita. Thank you a:

-Lallix:Grazie sono commossa che non mi hai dimenticata!!! Ecco qui un capitolo nuovo apposta x te! Bacio

-Aeris: Che bello una new entry! Benvenuta a bordo!! Come vedi ho aggiornato prima del previsto! Spero continuerai a leggereee! Baciuzzo!

-Jennifer: Aah la Donna Dai Mille Nomi!! Che piacere risentirla!! Sìì sono viva e rimarrò ancora un po’ tra voi vivi…si spera XP Grazie della recensione e un grande abbraccio!

Grazie anche alla Cla (che troverà riferimenti molto interessanti nel capitolo huahaha! XD) e a tt quelli che hanno letto!

Ora non mi resta ke augurarvi Buona lettura e sperare in una piccola recensioncina da parte vostra!! *sorride malefica* Ah già!! Questo capitolo sarà diviso in due piccoli capitoli quindi è per questo che sono entrambi brevi^^

 

 

‘Tadadadan! Eccoci arrivate!’

Joy spense il motore della macchina e si voltò a sorridere all’ amica seduta al suo fianco.

‘Pronta a una folle serata?’

Sally, che si stava nervosamente mordicchiando il labbro inferiore sorrise tirata e annuì poi si passò una mano tra i lunghi capelli rossi e inspirò profondamente.

Joy la guardò sbigottita…neanche stessero andando a un interrogatorio per omicidio!

‘Sally! Mio Dio, sono solo i ragazzi!’

‘Sono attori famosi! E…e…poi c’è il regista no? Ci guarderanno tutti! Ma come fai a non sentirti sempre un po’ in soggezione?’

Buttò fuori tutto d’un fiato la ragazza puntando gli occhi verde chiaro in quelli leggermente più scuri dell’ amica, che scosse la testa sorridendo.

‘Non imparerai mai! Ricordi la prima volta che te li ho presentati? ..No! Niente ‘ma’! Peter è assolutamente, totalmente…hobbit!’

Concluse ridendosela mentre l’amica la fissava senza capire. Era l’unica parola che le era venuta in mente per descrivere quell’ uomo buffo e sempre scarmigliato. Sì, sì decisamente Peter era un hobbit in incognito!

‘Quello che intendo dire è…che Pete è la persona più semplice e carina del mondo e ti assicuro che questo è il nostro ristorante di fiducia dove ormai li hanno visti tutti talmente tanto che ne hanno la nausea…Pensa che Dom si offende ogni volta quando non gli chiede nessuno l’ autografo!’

La ragazza sghignazzò poi aprì decisa la portiera e uscì nel parcheggio. Davanti a loro c’era un ristorante/hotel dall’ aspetto tranquillo e  accogliente. Dalle finestre all’ interno proveniva una luce calda e vivace.

‘Orsù, mia dama! Alzi quel caro culetto e mi segua!’

La ragazza comiciò a incamminarsi verso il locale mentre l’ amica la rincorreva intimandola di aspettarla e borbottando qualcosa sulla ‘’finezza dei veri gentiluomini’’.

Appena entrate le accolse sorridendo Cristopher, il padrone del ristorante, un uomo sulla cinquantina dagli occhiali quadrati, mascella pronunciata e dall’aria gioviale.

‘Miss Cook! La sua ciurma la sta aspettando! Sono al tavolo undici, sala due! La trovo bene!’

esclamò poi cordiale sorridendole.

‘Grazie, Cristopher, anche tu sei in forma! Tutto a posto con l’ aereo?’

‘Ahh non finirò mai di ripeterle che è un aliante! Ma comunque tutto bene! Buona serata!’

‘Grazie!’

 Joy prese sotto braccio Sal, spiegandole che il ristoratore aveva collaborato con le riprese del film prestandosi come guida per visitare location altrimenti inaccessibili e che l’ aveva conosciuto durante le sue numerose cene in quel locale.

‘Sala due…sala du…’

‘Ma che cameriere sexy che girano qui!’

Con un mezzo sorriso stampato in faccia Joy si voltò ma venne bloccata da un braccio che si appoggiò sulle sue spalle e da un corpo che si insinuò tra lei e Sal stringendole in un abbraccio collettivo.

‘Dom! Soffochiamo!’

Il ragazzo mollò la presa e scoppiò in una risata mettendosi di fronte  a loro e facendo una riverenza.

‘Mi scusino! Non ho nemmeno dato il benvenuto alla nuova arrivata! E’ un piacere rincontrarla!’

Esclamò poi con un baciamano a Sally fissandola con sguardo malizioso negli occhi azzurro scuro, il solito sguardo da marpione-Dom.

‘Hem! Sì grazie!’

Risponse la ragazza, mentre sembrava combattuta tra una risata e la fuga a gambe levate.

‘Ma scusa e io?’ si lamentò Joy fingendosi offesa.

‘Zitta, merdaccia!’

Dominic esibì una linguaccia e una smorfia a Joy e, prendendo Sally sotto braccio, cominciò a correre per un corridoio, uscendo dalla sala nella quale nessuno aveva badato troppo a loro: scene del genere erano ormai di routine per i frequentatori del ristorante.

Sospirando e ridendo tra sé e sé anche Joy seguì i due amici mentre sentiva Dom strillare melodrammatico poco più avanti e Sal rispondere divertita e allo stesso tempo imbarazzata:

‘Orsù mia donzella! Fuggiamo!’

‘Ma...ma…Joy?’

‘Non temere, quella perfida creatura non ci raggiungerà in tempo!’

Dopo aver percorso il breve corridoio Joy svoltò un angolo e trovò una saletta leggermente più appartata delle altre in cui vide entrare di sfuggita una svolazzante chioma rossa e da cui proveniva un allegro chiacchiericcio di voci familiari.

Entrò e con un gran sorriso si fermò a guardare la tavolata a cui erano seduti Orlando, che stava aiutando Sally a togliersi la giacca, Peter, Sean e Viggo intenti a parlare dall’ altro capo del tavolo, Billy che stava ridendo come un pazzo insieme ad Andy, Ian ed Elijah, tutti e tre accasciati sul piano del tavolo, con le lacrime agli occhi mentre Dom stava prendendo posto, ancora sghignazzante.

‘Hey, Cucciola!’

Viggo alzò una sua manona e ammiccò in sua direzione mentre anche gli altri alzarono lo sguardo per salutarla.

‘Ciao, ragazzi!’

La ragazza percorse il tavolo arruffando prima i capelli a Viggo e mollando in seguito uno scapaccione alla testa di Dom e superare Peter per andare a sedersi di tra Sally e Billy, ancora in preda alla crisi di riso.

‘Andy, se fai così lo uccidi questo pover’ hobbit!’

‘My precious, sai Andy è crudele oh ssììì crudele! Noi vogliamo il pelo-piede mortoh!’

Esclamò lui imitando la vocina di Gollum e suscitando un altro sussulto alle spalle di Billy, che non la smetteva più.

Scuotendo la testa Joy alzò lentamente lo sguardo verso il vicino di Andy.

Gli occhi azzurri di Elijah la stavano fissando a loro volta con un’ espressione dolce e allegra.

Joy sorrise al ragazzo che la salutò con la mano per poi guardarsi furtivamente intorno, mettendosi un dito davanti alla bocca e acquattandosi  dietro la superficie del tavolo.

La ragazza rise scuotendo il capo poi aprì la bocca per dirgli quanto scemo fosse, ma la richiuse subito. I patti sono patti!

Notando la sua smorfia per auto-ammutolirsi, Elijah rise  ed esclamò sporgendosi verso la ragazza:

‘Un saluto è concesso o devo imparare l ‘ alfabeto muto?’

Joy scosse la testa abbassando lo sguardo per poi rivolgersi nuovamente all’ amico, con un gran sorriso.

‘Sì, Ely, l’ alfabeto muto! Assolutamente!’

‘O dio! Non bastava l’ elfico e la pronuncia very british da hobbit per bene…ora mi tocca anche il linguaggio dei segni…eeh, pazienza sarò un uomo poliglotta!’

Sospirò lui tornando ad appoggiarsi allo schienale, sorridendo.

In quel momento Billy si intromise nella discussione, ancora in preda alle risate per chissà quale immensa cavolata gli avesse raccontato Andy e cominciò a raccontare un’ esilarante storiella che comprendeva le parole: Orlando, dentifricio, notte indimenticabile e figura dir poco di…melma che distolse sia Joy che Elijah dal loro breve dialogo.

Mentre Bil si dilungava nei dettagli di come Viggo e Dom fossero entrati di soppiatto nella stanza del povero Mr. Bloom, Joy si voltò a guardare cosa ne era stato di Sally, seduta in fianco a lei.

L’ amica stava ascoltando Orlando e Peter che stavano amichevolmente bisticciando tra loro.

‘…te lo assicuro! Il qui presente Mister Elfo ci ha quasi fatto perdere il nostro Legolas, salendo simpaticamente giù da un aereo legato a un elastico! E non solo! Ha anche tentato di farci uccidere Merry facendolo gettare giù con lui…adesso, dimmi se non è un pericolo pubblico questo ragazzo?’

Concluse Peter incrociando le braccia sulla polo verde scuro a maniche corte…come faceva a non avere freddo? Joy indossava un maglioncino e per uscire era munita di giaccone e sciarpa…ma dubitava che Pete avesse nè uno nè l’altra…quell’uomo era un mistero della natura, ma gli voleva un gran bene.

‘Pete, se fosse per te saremmo tutti monaci di clausura…una vitalità che non ti dico!’

Sally scoppiò a ridere mentre i due continuavano a tirarsi frecciatine l’un l’ altro e Joy, vedendo l’ amica finalmente sciolta, sorridere e chiacchierare spontaneamente con quelle persone che ormai riteneva i suoi migliori amici, la faceva sentire bene. A casa.

Dopo un po’ arrivò Christopher a prendere le ordinazioni, le portate vennero servite quasi subito e la serata passò allegra, tra una chiacchiera e l’ altra, uno scherzo, un balletto tra Dom e Ian  e il coinvolgimento di un’ innocua nonnetta con il tè in mano che aveva sbagliato sala in un trenino di gruppo, sempre organizzato dal Manchesteriano, dopo la sua quarta birra(Peter: ‘Chi mai mi ha fatto assumere Dominic Monaghan! Scusi signora…).

Dopo il dolce,  erano tutti totalmente stanchi o troppo pieni per poter effettuare una conversazione coerente;  Sal, crollata dopo il viaggio si era accasciata sullo schienale della sedia, posando la testa sulla spalla di Orlando che sussurrò a Joy:

‘Hey, Cucciola! Credo sia meglio andare!’

Sorrise e lanciò uno sguardo eloquente a Sal, che sospirò nel sonno profondamente facendo comparire un sorriso di tenerezza anche sul faccione barbuto di Peter.

‘Orly ha ragione…Joy, puoi chiamare Elijah e Dom? Sono in terrazzo a fumarsi una sigaretta penso…’

La ragazza si stiracchiò e annuì poi uscì dalla saletta per andare  a cercare la porta del terrazzo. Percorse un corridoio, dove incappò nello sguardo omicida della nonnina di qualche minuto prima e finalmente trovò la vetrata che dava sull’ enorme balcone del ristorante. Spinse la porta e l’ aria fresca della sera la colpì in pieno.

Al buio non riuscì subito a riconoscere le sagome di Elijah e Dominic ma le scorse appoggiate alla ringhiera nascoste dietro u n enorme pianta in vaso con due nuvolette di fumo che si alzavano da loro. Si avvicinò, tentata di fare un agguato ai due finchè non sentì un frammento dei loro discorsi che la face bloccare dietro l’alberello.

‘…renderti conto che non la ami?!’

Questa era la voce di Dom, sembrava piuttosto seccato.

‘Dom! Solo perché non la soppporti tu, non vuol dire che…’

‘El, quella lo fa per la grana! Svegliati, Monkey! Non te ne rendi conto che da quando sei con lei, Christine appare su tutte le riviste di moda?’

Cavolo.  Stavano parlando di Christine! Non doveva origliare! Joy si acquattò appoggiandosi al vaso…avrebbe aspettato che finissero, poi avrebbe fatto finta di nulla…nel frattempo avrebbe tentato di non ascoltar…

‘Cazzo Dom! Da quand’è che hai affittato un posto nel mio cervello? No perché se no devi pagarmi l’ affitto! E, se come credo non sai ancora leggere nel pensiero, direi che sono anche capace di prendere le mie decisioni…’

‘Io direi di no!’

‘Dom!’ 

Elijah sospirò e uno spirale di fumo si disegnò sul cielo blu di Wellington.

‘Senti Lij, non sarò nella tua testa ma certe cose non servono per capire che ti stai mentendo da solo e che la soluzione ce l’hai davanti, così vicina che non te ne accorgi nemmeno. Ma c’è. Spero che la tua testa di lemure catta ti illumini prima che sia troppo tardi, amico!’

Dom spense la sigaretta e la gettò a terra per poi pestarla mentre Elijah si girava verso di lui, un’ espressione confusa sul viso, scarsamente illuminato.

‘Domani sera arriva Christine.’

Annunciò poi, cercando di cambiare argomento.

Dom sbuffò e tornò a guardare oltre la ringhiera mentre la ragazza dietro il vaso, gli occhi spalancati, confusi e un freddo terribile alle braccia, rimaneva ferma rimuginando sul discorso tra i due amici.

 

 

 

Fine capitolo!! Allora com’è andata? Vi ho incuriosite un po’?

Io spero di sì, comunque scusate x eventuali errori ma è tardi, e non ho riletto tutto, pardon, pardon, pardon!!

Bacio

Ireth Mezzelfa°°°

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Capitolo 13
*** This night- No more silence ***


capitolo12

This night- No More Silence-

Lo Soo, lo soo che non ci credete! ma cos' è successo? La ireth che aggiorna in fretta? Ebbene sì! XD Ma c'è il trucco! Questo è un capitolo di completamento del precedente che è, quindi molto breve, ma ci tenevo a pubblicarlo così ho modificato un pò l' ordine dei capitoli facendo un pò di modifiche...cmq

Grazie a voi recensitrici fedelissime sono stata così ispirata quindi Thank you a:

-Sara: Don't worry, cara! L'importante è che ci sei ancora *___* Grassie per la tua recension!!!! Sìì anche sal è dei nostri xD chissà..chissà cos'ha in programma il Destino ( Dea Ireth XD) x loro bwahaha!! E cmq il taiwanese non ho idea se esista o no ma sono sicura che joy lo imparerebbe!!!! vedremo...vedremo se i prosciuttirimangono lì o no XP

Un bacio e viva Dom!!

-Lallix: Graaassie XD sto diventando very fast!!! sìììì! xD Grazie per la critica costruttiva...non me ne sn proprio accorta...l'ho corretta!! E grazie dei compliments! Ho colto la voglia di scrivere al balzo ed ecco qui un nuovo capitolino (molto ino)! ...Bacione!

-Aeris: Nooo non farmi del malepietà!!!Ecco aggiornata!!! XD Grazie per la recensione...spero che rimarrai sempre curiosa di seguire la mia ficcy!!! Un Abbracciooo!

-Strowberry_sin: Wow! la tua recensione mi ha davvero toccata! Sono felice di essere riuscita a trasmettere anche solo una goccia del mare del bene che voglio a questi attori...Farli rivivere, non penso di saperlo fare, ma ci provo! Amo i bei tempi della New Zeland e mi manca un sacco...spero continuerai a seguirmi.

Baci!

(P.S.Gassie anche alla Cla e alla Lucy! XD)

E ora, ecco la 2° parte del capitolo:

Divertitevi e recensite^^

Rannicchiata dietro il vaso, Joy era rimasta ferma, immobilizzata e, solo un tremito di freddo la riscosse dai propri pensieri e la fece tornare alla realtà:

"Oddio! Ho origliato! Ho origliato!"

La ragazza cominciò a mordicchiarsi il labbro stringendosi le mani tra loro...non voleva più restare lì, come un bonsai ad ascoltare i discorsi privati di Elijah e Dominic.

Si alzò in piedi di scatto e sbirciò i due ragazzi...le davano ancora le spalle. Perfetto.

'Ragazzi!'

Joy saltò fuori dalla pianta chiamandoli a voce squillante facendo sussultare di scatto i due amici, che si voltarono con espressione sbigottita.

'My God, Esserino che non sei altro! Cos'è vuoi farci fare un infarto! Ma quanto piano cammini!?'

Esclamò Dom, portandosi la mano al cuore, mentreElijah scoppiava a ridere, rilassando l'espressione sorpresa.

Joy arrossì leggermente e si avvicinò sorridendo.

'C'è un buon motivo per cui hai tentato di far esplodere il delicato cuoricino di Dom, o era solo piacere personale?'

Chiese scherzando Elijah, spostandosi un pò per fare spazio a joy, che si appoggiò sulla ringhiera a fianco a lui.

'Diciamo...piacere personale. Sì.Però il mio alibi era di essere Messaggera del sommo Pete, che vi annuncia che è ora della nanna!'

'Ah-a! Allora è Peter il vero mafioso che vuole uccidermi! Vado a dirgliene quattro!...Venite anche voi?'

Dom , che si stava incamminando verso la porta a vetri si voltò verso i due ragazzi, ancora fermi.

Elijah alzò la mano con la sigaretta fumante e laindicò con un cenno del capo

'Finisco e vengo.'

'E tu, killer assassina?'

Joy si voltò verso Elijah, dubbiosa, si guardò le punte delle scarpe poi diresse il suo sguardo verso il cielo buio e il terrazzo deserto.

Di fotografi nascosti sicuramente non ce n'erano. O meglio, una c'era stata, dietro una pianta ad origliare, ma non contava.

'Posso farti compagnia, Lij?'

Chiese infine.

'Sicuro Cucciola!' esclamò lui sorridendo e passandole un braccio intorno alle spalle.

'Ok! El, stai in guardia che quella è pericolosa...Ah e magari pensa a quello che ti ho detto, dato che ci sei. Ci vediamo in hotel!'

Elijah sbuffò.

'Sì, contaci...bah!'

'A dopo Dom...Hey Dom! Dom!'

Il ragazzo si voltò verso Joy, che gli lanciò un piccolo oggettino che il ragazzo acchiappò al volo.

'Sono le chiavi della cintura di castità di Billy? Puoi tenerle, guarda...'

'Scemo...puoi assicurarti tu che Sal torni in hotel incolume?'

'Sicuro, Miss!

Occhiolino da marpione..un classico, e filò via.

'Dio, Joy! A chi affidi le tue amiche?'

Elijah ridacchiò e sbuffò una boccata di fumo girandosi nuovamente verso il paesaggio del terrazzo.

Joy sospirò e si voltò a sua volta, appoggiò le braccia sul corrimano e il mento sulle braccia. Wellington vista da lì, leggermente lontani dal rumore del vero centro città, sembrava una specie di ombra luminosa e caotica, un clown obeso un pò inquietante dalla risata grassa, ma accattivante. Una città enorme in uno dei paesi più naturali e selvaggi del mondo.

'Ehh, quella ragazza deve irrobustirsi, Ely! Bisogna saper reagire ai Monaghan che ci sono di questi tempi!'

'Una specie di Vaccino-Monaghan...inquietante!'

La ragazza scoppiò a ridere, immaginandosi Dom spiaccicato in una siringa, tenuta in mano da un attraente infermiera.

Alzò il suo sguardo sul ragazzo che fissava il mozzicone di sigaretta rigirandoselo tra le dita, come assorto...forse pensava davvero a quello che Dom aveva detto.

'Ely, perchè non la smetti di intossicarti i polmoni?'

Il ragazzo si riscosse e si voltò a guardarla, con un mezzo sorriso.

'Prima o poi lo farò. Promesso!'

Esclamò, dopo un' occhiata scettica dell' amica.

'Anche Christine mi dice sempre che dovrei smetterla.'

'Ah sì?'

Domandò Joy, distaccata, mantenendo un tono di voce neutro. Cos' aveva detto Dom? Christine sarebbe arrivata domani?

'Arriva domani lei?'

Buttò fuori senza pensare e zittendosi mentalmente, tre secondi dopo...questo non doveva saperlo in teoria!

'Oh, ehm...sì! Come fai a saperlo?'

Ops...Joy arrossì ma il buio nascose il suo imbarazzo.

'Io credevo di...Hey ho indovinato!'

Esclamò con una risatina nervosa, per poi aggiungere subito:

'E allora domani arriva! Sarai contento no? Quanto si ferma?'

Elijah la guardò in faccia per qualche secondo, serissimo, come a cercare di cogliere qualcosa di strano nelle sue domande, poi sospirò e rispose:

'Viene perchè ha rilasciato un intervista per smentire l' articolo su noi due e deve farmelo leggere. In più viene a trovarmi ovviamente, ma non so per quanto resterà...magari una settimana, forse di più...'

Joy annuì e sorrise...era contenta per l' amico, la persona di cui era innamorato veniva per vederlo...doveva essere al settimo cielo, anche se dalla voce non si sarebbe detto.

'Bene, sono contenta per voi; e non ti preoccupare, El! Io starò fuori dai piedi! Non voglio che litighiate ancora per colpa mia...''

Elijah si voltò di scatto verso di lei, tanto inaspettatamente che Joy ebbe un leggero sussulto e rimase sorpresa nel vedere che l' espressione del ragazzo era triste, quasi arrabbiata...che aveva fatto?

'Non dirlo nemmeno per scherzo Joy!'

Scandì lui, posando le mani sulle spalle della ragazza e puntando lo sguardo nei suoi occhi.

'Oh..ok, Ely...non...'

'Non mi piace, non mi piace per niente che tu voglia che ci evitiamo perchè pensi di essere un problema! Per favore, non dirlo più. Non sentirti in colpa per delle stupide foto o un articolo e nemmenoper la gelosia di Chris. Va bene?'

Joy rimase per un attimo paralizzata dalla decisione nelle parole di Elijah e restò a fissarlo per qualche secondo negli occhi luminosi, che risaltavano nell' oscurità della notte e pensò a quanto le era mancato l' amico in quei pochi giorni di forzata lontananza che si era imposta.

Annuì, poi, finalmente spontaneamente, appoggiò la testa sul petto di Elijah e lui la abbracciò a sua volta mentre lei lo sentiva sorridere.

'Mi sei mancato Ely.'

'E' una tecnica di serial killer o dici davvero?'

Scherzò lui ridacchiando un pò.

'Chi lo sa!'

'Anche tu, Cucciola, mi sei mancata.'

E ora vi lascio per un pò(ma poco eh!), mentre elaboro un capitolo ben più sostanzioso che ho già tutto nella mia testolina!!!! Ah-haaa!! Spero di riuscire ad aggiornare presto xk è un periodo un pò incasinato...farò del mio meglio!

Grazie a tutti voi che leggete!

Salutiiii

Ireth Mezzelfa from Rivendell

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Capitolo 14
*** Horse riding ***


cappo12

Horse Riding

Ciao a tutte! Eccomi tornata con un newcapitolo...è un pò lungo, pardon, ma spero non sia pesante da leggere...Sperotantissimo che vi piaccia e vi chiedo subito perdono per il fatto che Ely èpraticamente assente in qsta parte ^-^

Bè, come sempre ringrazio le mie assidue e fedelilettrici:

Sara: He he...tutti vorremmo lascomparsa della Chris (o come la chiama Dom: La stangona Acida xD) ma bisogneràpazientare ancora un pò prima che succeda qualcosa di interesting riguardo alei xD e Sally...sarà ancora salva dopo un ritorno dal bar con Dom? O qualchepaladino l'ha salvata? tatatatan...leggi e scoprirai xDUn bacionefortissimo anche a te :*

Lallix: Povera Christine XD quivogliono tutti una sua scomparsa di scena XD (tra l' altro anche Ireth lavorrebbe cmq...XD) ma non vi preoccupate, ho previsto ogni cosa u_u Grazie x icomplimenti e la segnalazione dei miei errorastri (a volte non rileggo, hotroppa voglia di pubblicare :P)Bè cmq ecco qui il new capitolo!! Non ti seiuccisa d' ansia vero? vero? xDUn abbraccio!

Jennifer: uau! Grazie di essere tornataanche tu a recensire, Donna dai Mille Nomi xD Tu dici che tra Joy ed Ely c'èun'amore segreto? Hummm Interessante XD ma io ho la bocca sigillata...Graziedella recensione,Bacio!

Aeris:Grazie mille per aver recensito enoo non voglio tu vada in crisi x colpa mia..ecco...ecco ho aggiornato!XDcmq...sì, quanto è bello Lij!? *ç* Taanto io quel ragazzo me lo sposo tre voltedi fila XD e comunque c'entra sempre u_u...Bacione!

Grazie anche alla Cla e allaLucy! e a tutti quelli che hanno letto! xP

E ora, buona lettura!

Joy aprì lentamente gli occhi. La stanza erabuia e immarsa nel silenzio; solo il ticchettio dell' orologio un respiroprofondo e regolare proveniente dal letto accanto disturbava l' assoluta quietenella camera.

La ragazza scacciò via il lenzuolo con un calcio e,dopo aver districato le coperte si sedette sul letto e si stiracchiò, poi,sbadigliando diede un occhiata a Sally e la trovò ancora vestita come la seraprecedente, abbracciata al cuscino, pacificamente ronfante.

Sorrise poi posò i piedi nudi sul pavimento gelido esi uscì sbadigliando dalla stanza.

Era tornata davvero tardi la sera prima, ed era filataa letto senza nemmeno accendere le luci dell' appartamento...era stata unaserata divertente e...Joy si fermò di colpo entrando in cucina, bloccandosi ametà di uno stiracchiamento delle braccia, che rimasero alzate sopra la testamentre la ragazza rimaneva basita dalla scena trovata in cucina.

Al fornello della cucinetta, armato di grembiulebianco, stava Orlando che stava allegramente agitando una padella sfrigolantesul fuoco, canticchiando sotto voce.

Ai suoi piedi Cilla, lo guardava uggiolante, nellasperanza di un pezzetto di pancetta.

Il ragazzo notò Joy all' entrata e alzò lo sguardo sudi lei son un sorrisone smagliante:

'Buongiorno, Joy!'

Esclamò tutto contento, continuando a far cuocere lapancetta.

Joy, da parte sua, rimase ancora a fissarlo per mezzominuto, un' espressione confusa negli occhi ancora addormentati.

Poi si riscosse, si passò le mani nei capelli,spettinandoli ancora di più e proseguì verso il suo portatile, posto sul tavolodella cucina grugnendo:

' 'Giorno Orlà...'

'Sai che qualcuno potrebbe scandalizzarsi vedendo unaragazza in mutande?'

Orlando la guardò in tono di rimprovero agitando unmestolo verso di lei.

La ragazza abbassò il suo sguardo sulle sue gambe nudee il suo pigiama, composto da una maglietta larghissima e mutande, poi fecespallucce e sedette al tavolo.

'Sai che qualcuno potrebbe scandalizzarsi trovando unpazzo cuoco infiltrato nel Suo appartamento?'

Sentì Orlando ridacchiare piano mentre accendeva ilcomputer e cominciava a controllare la posta.

'OB, come mai sei venuto a cucinarmi la colazione? Haiavuto un impulso-chef irrefrenabile?'

Chiese poi mentre selezionava una marea di mail daeliminare...pubblicità...pubblicità...

'Beh, in realtà no! E' che stanotte ho dormito qui...enemmeno te ne sei accorta!'

Joy si blocco, mentre stava per aprire l' e-mail delG&N e si voltò con la bocca spalancata verso il ragazzo, che scoppiò in unarisata, rischiando di rovesciare la pancetta, con grande gioia di Cilla.

'Calma, Joy! Ieri, Dom e io siamo tornati assieme aSally, poi l'ho accompagnata fino qui...Ero talmente rintronato che l'holasciata nella camera senza ridarle le chiavi e lei, dopotutto non se ne ènemmeno resa conto che le avevo ancora io. Così, dopo sono tornato aportargliele ma lei era già in completa trance!'

Ridacchiò ancora scuotendo la testa e spense ilfornello.

'E quindi?'

'Quindi ho deciso di aspettare che tu tornassi, misono buttato sul divano e, a quanto pare tu mi hai lasciato lì e ora la miapovera schiena da fragile elfo ne risente parecchio...hai un divanoscomodissimo, Cucciola!'

'Mi dispiace Orlì ma ieri non ho nemmeno acceso laluce e non ho notato un infiltrato sul mio divano. Che è comodissimo! Noninsultare Soffly!'

Esclamò Joy, fingendosi indignata e tornando alla suaposta: nell' e-mail del G&N Daniel, il suo capo, parlava di un concorsofotografico bandito dal National Geographic.

Interessata, la ragazza aprì la pagina e iniziò aleggere mentre Orlando passava alle uova.

Il famoso giornale aveva indetto una gara fotograficatra vari fotografi, sia esperti che amatori in cui il tema dell'immagine dovevaessere 'La libertà'.

L'istantanea migliore sarebbe stata pubblicata su unacopertina della rivista stessa con l'onore di vedere il proprio nome sulgiornale.

''Sarebbe carino partecipare...''

Pensò la ragazza, continuando a leggere le regoledella gara. Sì, forse avrebbe controllato se aveva qualche bella foto damandare...

Un rumore di porte aperte la fece distrarre dalcomputer; si voltò e notò Sally entrare in cucina sbadigliando e strascicando ipiedi come uno zombie e con un aspetto altrettanto inquietante.

Era vestita con gli abiti della sera prima, i capellierano diventati una specie di massa rossa tutta scompigliata, la maglia le erascivolata un pò e le lasciava scoperta una spalla dandole un' aria dasciroccata e per completare il quadretto il lenzuolo le aveva lasciato unapiega che le attraversava tutta la guancia, come una specie di stranacicatrice.

Sia Joy che Orlando si voltarono a guardarla, mentrelei, ancora totalmente addormentata si stroppiciava gli occhi entrando, senzaguardare.

'Mmmpf...Joy, ma come fai a essere già in piedi allamattina così...'

Sally si bloccò di colpo, una mano a mezzaria,accorgendosi della presenza di Orlando ai fornelli.

Il suo sguardo verde chiaro passò da lui a Joy eviceversa due volte, poi sbattè le palpebre, con un' espressione incredula sulvolto e rimase ferma, la bocca semiaperta.

Orlando e Joy, uno alzando la frusta per le uova, l'altra agitando la mano, sorrisero allegri e, contemporaneamente, senza nemmenofarlo apposta, si esibirono in una specie di amabile coretto mattutino:

'Buongiorno Sally!'

La ragazza restò attonita per un secondo poi fece ungiro di 180 gradi e tornò di nuovo nella camera da dove era venuta, senzaspiccicare parola.

I due ragazzi si guardarono.

'Orlà, te l'ho detto che ci si potrebbescandalizzare!'

Joy sospirò e alzò le spalle con aria saccente,tornando al suo pc.

Orlando diede un' occhiata alla porta e sorrise.

'Poverina, si è beccata sia il tizio foresto incucina, sia la pazza in mutande...Ci credo sia shocckata!'

Rise e spense la fiamma del fornello, mentre Joy,premendo con forza un tasto, confermò la tesi dell' amico con un sonoro

'Eh!' accompagnato da un sorrisino.

Il ragazzo si sedette al tavolo con Joy portandosi lacolazione appena cucinata, si sistemò per bene e cominciò a tagliare lapancetta sotto lo sguardo famelico di Cilla (e Joy).

'E' inutile che mi guardi così Joy...comunque...volevochiederti, vi va di venire a cavallo con me e Vig oggi?'

Chiese mentre Joy sbuffava e distoglieva lo sguardodal piatto fumante.

'Ma tu non lavori mai, OB?'

'Veramente questo pomeriggio Pete mi tiene sotto finoalle nove...Così alla mattina io e Viggo abbiamo deciso di farci unagaloppata...più che altro l'ha deciso lui ma...venite anche voi, pulzelle?'

'Ma certo, mio cuoco da strapazzo!'

Esclamò lei ridendo e andando a sedersi in braccio adOrlando.

'Ma tu devi darmi la tua colazione, Sir Orlando!'

'Dai, Cucciola, lo sai che ti voglio bene ma lacolazione...Ah, vi prego!'

Orlando si battè una mano sulla fronte ridendoesasperato: Joy aveva raggiunto Cilla sul pavimento ed entrambe lo fissavanocon espressione adorante e implorante.

Orlando si sporse con il viso verso la ragazza esarcastico disse:

'Mi darai anche la zampa, Joy?'

'Bah! Tu e la tua pancetta andate ad affumicarvi...mela cucino Io, altro che Cuoco Foresto...'

__________________________________________________________________________________________________

'Che palle Vig, sei noioso!'

'Se l'elfo spericolato vuole fare un incidente, facciapure. Io ho bisogno di concentrarmi quando guido.'

'Vecchiaccio.'

'Mpf.'

Orlando e Viggo sui sedili anteriori dell' enormefuoristrada di Viggo stavano battibeccando sul tenere la radio ad alto o bassovolume e, come sempre, Viggo aveva la meglio.

Joy sorrise divertita e si sporse verso il posto diguida guardando dal finestrino davanti il paesaggio e assaporando finalmente unpò di sole tiepido sul suo viso.

'Porta rispetto al mio ZioVig, OB! E ricorda: Zio Vigha sempre ragione.'

Viggo, al volante sorrise compiaciuto e ridacchiòsommessamente con la sua voce profonda, mentre il ragazzo scuoteva la testa,incredulo.

'Ah, traditrice! Sally, almeno tu...'

Orlado incrociò le braccia e si voltò verso Sally che,seduta al suo posto, seguiva la scena divertita. Quando si sentì chiamata incausa si fece attenta e arrossì lievemente, ascoltando il ragazzo che laguardava implorante.

'Almeno tu, aiutami a combattere questi due!'

'Hem, io...'

Cominciò lei dubbiosa.

'Sal, non lasciarti ingannare, Orlando è pericoloso!non sai che musica potrebbe mettere sù!'

La mise in guardia Joy, ridendo.

Viggo e Orlando insieme erano fantastici, il primoquasi sempre pacato, non alzava mai la voce e se ne stava sulle sue mentre l'altro a volte lo punzecchiava apposta per farlo reagire...sembravano sempre unnonno alle prese con un nipotino piuttosto dispettoso.

La ragazza ridacchiò al pensiero, intanto orlando erapassato alle votazioni:

'Allora chi è per la musica?'

Alzò all'istante la mano e si guardò intornosperanzoso; Joy, assumendo un' aria superiore si avvicinò ancora di più a Viggoe Sally,imbarazzata e divertita sorrideva ad Orlando, senza però alzare lamano. Il ragazzo sospirò.

'E va bene, ve la siete voluta. Canterò.'

'No! Per pietà! Vig fa' qualcosa!'

Esclamò Joy fingendo la più totale disperazionesuscitando le risate di Sally.

'Hey, Tranquilli. Siamo arrivati.'

Viggo spense il motore e Joy si accorse di esserearrivata nel parcheggio dell' enorme maneggio di fiducia che il cast aveva perallenarsi nelle cavalcate e dove tenevano i cavalli, sempre pronti alleriprese.

'Wow, questo posto è stupendo!'

Esclamò Sally smontando e guardandosi attornomeravigliata: le stalle erano immerse nel verde dell' erba di un grandissimoprato, all'ombra di grandi alberi che diventavano man mano un bosco, poco piùdistante. Una stradina sterrata conduceva all'interno della costruzione e in unrecinto di fronte alle stalle se ne stavano placidamente due cavalli chemuovevano pigri le loro code, alla luce di quei tiepidi raggi di sole chefiltravano dall fogliame delle piante.

'Vero? E il bello è che non è molto frequentato!'

Joy raggiunse l'amica seguita da Orlando che mise unbraccio attorno alle spalle di Sally facendole l'occhiolino.

'Eh bè! E' un posto esclusivo questo!Ti piace andare acavallo Sal?'

La ragazza lo guardò, leggermente intimidita e scosseil capo.

'Veramente l'ultima volta che ci ho provato avevosette anni...Non sono molto esperta, diciamo!'

'Ah, ma non ti preoccupare! Io le prime volte cadevoogni cinque minuti...mi sono pure rotto un braccio! Non ti immagini neanchePeter...'

Scoppiò a ridere al pensiero e la ragazza rise conlui, Joy notò che le guance di Sally non erano più così scarlatte come le primevolte...forse finalmente stava seriamente prendendo in considerazione l'ipotesiche quei ragazzi non erano delle specie di Tronfi Attoruncoli con la puzzasotto il naso, ma semplicemente delle persone meravigliose, ma normalissime.

''Beh, normalissime...''

Sorrise al pensiero di avere appena definito Domnormalissimo, poi si voltò verso Viggo che stava scaricando da solo due pesantiborse.

'Ti aiuto Vig?'

'Grazie, Cucciola...prendi questa e...ok! Cisiamo!'

Esclamò lui infine calcandosi un cappello da cow boysulla testa e prendendo il secondo zaino.

Tutti insieme si avviarono verso il recinto e, mentresavano salendo per la stradina, dalle stalle uscì un ragazzo biondo con unsecchio e una pala in mano a passo deciso.

Alzò lo sguardo verso di loro e Joy dopo qualchesecondo riconobbe Math, il macchinista che incrociava spesso sul set, anzi, piùche spesso, lo incontrava praticamente ogni giorno di riprese: Math apparivasempre per offrirle un caffè, accompagnarla da qualche parte o semplicementescambiare quattro chiacchiere nell' attesa che finissero la scena in corso. Erasempre molto solare e gentile con lei e a Joy fece piacere vederlo.

'Math! Hey Math!'

Il cameraman aguzzò lo sguardo strizzando gli occhi,poi esibì un enorme sorriso e affrettò il passo verso il gruppo di amici.

Per rivolgersi a lui Joy dovette alzare il viso...eradavvero alto!

'Ciao Joy!'

La salutò con entusiasmo sorridendo entusiasta allaragazza per poi rivolgersi al resto del gruppetto.

'Salve a tutti!'

I suoi occhi, di un colore stranissimo-un misto fra ilverde e l'oro- si soffermarono su Orlando e Viggo che lo avevano salutato conun cenno e la sua espressione si fece più composta, come se parlasse a unsuperiore.

'Ehm...Siete qui per cavalcare, vero?'

Chiese appoggiando il secchio per terra e scostandouna ribelle ciocca bionda alla fronte.

'Siamo in un maneggio, quindi suppongo di sì.'

Rispose Viggo, calmo, il suo sorriso pacato dipintosulle labbra. Math fece una risatina un pò nervosa poi lasciò anche la palaappoggiaa a un tronco di un albero e si aviò verso la stradina facendo cennoagli altri di seguirlo.

'Venite, vi accompagno dai cavalli. Per oggi sono ioil responsabile qui...sostituisco Thomas...'

'Ah, quindi ti occupi anche del maneggio, Math?Pensavo fossi solo cameraman...'

Joy camminava a fianco del ragazzo e intanto sentiva itre amici chiacchierare allegramente fra di loro; anche Sally si stavadivertendo.

'Sì, bè...in realtà faccio un pò tutto...diciamo cheprima di essere assunto da Peter lavoravo già qui qualche volta e comunqueprendo un pò il lavoro che mi capita...all'occasione, sai...'

La ragazza annuì e nel frattempo arrivarono fino alrecinto, Joy corse ad appoggiarsi allo steccato e guardò i due animaliaffascinata come sempre quando vedeva dei cavalli.

'Vi porto fuori altri due cavalli, allora...state nelrecinto, bene...'

Viggo si avvicinò al ragazzo che si stava per dirigerealle stalle e lo fermò.

'Pensavo di fare un giro per la riserva e voglioportare fuori anche Blanco, per favore.'

L'espressione di Math si fece dubbiosa e un tantinoinquieta.

'Non so se...insomma, dovrebbe riposare quando non hariprese...credo che non...'

'Deve sgranchirsi le gambe. Ci starò attento, nonpreoccuparti.'

'Io...E va bene. Arrivo!'

Il ragazzo corse dentro l' edificio, leggermenterassegnato. Joy si voltò con lo sguardo raggiante verso Viggo.

'Ombromanto?'

'Sì, Blanco, ha bisogno di correre, come fanno a noncapirlo?'

L'uomo scosse la testa sospirando mentre Joy sognavaad occhi aperti quello splendido cavallo bianco che stava per arrivare.

'Oh, Vig! Posso venire anchio nella riserva con te eBlanco? Per favore!'

'Certo, Cucciola!'

'Evvai, grazie Zio Vig!'

la ragazza saltellò entusiasta battendo le mani e sirivolse a Sally:

'Sal, ti dispiace se ti lascio qui a imparare conOrluz?'

Orlando si avvicinò a Sally e la prese sotto braccioraggiante.

'Sì! Sarò un maestro perfetto! Diventeremo meglio diquel vecchiaccio, o no Sal?'

Sally sembrò per un momento interdetta e le sue labbrarimasero dischiuse per qualche secondo, poi sorrise a sua volta, gli occhiluminosi, leggermente rossa in viso come se avesse appena accettato dipartecipare a un gioco. Annuì a Joy.

'D'accordo! Spero che mi troverai con tutte e due lebraccia intere al tuo ritorno, Joy!'

'Hey! Guarda che sono davvero un maestro provetto io!Fidati Sally! Vieni, quei due cavalli ci aspettano..'

Il ragazzo rise e accompagnò la ragazza nel recinto,Joy rimase a guardarla mettersi il caschetto e salire sul cavallo più bassoaiutata da Orlando che le spiegò come tenere le redini e tutto il resto.

Mentre li guardava sorrise all' espressioneconcentrata e seria di Sal e quella protettiva e gentile diOrlando...sembravano un fratello maggiore che aiuta la sorellina piùpiccola...o anche due...

'Hem...Ecco qua! '

Joy venne distratta dai suoi pensieri dalla voce diMath che camminava verso di loro tenendo per le briglie tre cavalli che lafecero restare meravigliata per qualche secondo: uno aveva il manto biancopanna con una criniera molto lunga leggermente più scura, il secondo era colorcioccolato al latte, un'espressione docile negli occhi coperti dai crini piùscuri, il terzo-e Joy nel vederlo ebbe quasi un tuffo al cuore- era di unbianco abbagliante, il corpo elegante era allo stesso tempo possente eaggraziato, il muso, leggermente rosato sul naso, aveva un' espressioneintelligente nei liquidi occhi neri, che contrastavano con tutto quel biancoperfetto.

'Hey, bell'incantata! Vieni qui!'

Viggo si era avvicinato a Math e aveva afferrato perle briglie quel 'Re dei cavalli' e e quello color cioccolata; Joy lo raggiunsee prese la cordicella che gli porgeva Math a cui era legato il cavallo biancopanna.

'Bèh, Joy ti presento Blanco, anche se forse è un pòstupido presentartelo...già è famoso!'

Math rise mentre Joy osservava affascinata ancora unavolta lo stupendo animale, che Viggo accarezzava tranquillamente.

'Poi ci sono Apache e la nostra Sunny!'

Concluse indicando prima il cavallo di Viggo e infinela mia.

'Bene. Possiamo partire!'

Esclamò Viggo e, con una mossa esperta, si issò sullagroppa di Apache e cominciò a legare al suo fianco una delle briglie diBlanco.

Joy appoggiò una mano sulcollo di Sunny e la accarezzò poi mise un piede sulla staffa, si aggrappò allebriglie e riuscì a sedersi sulla sella, senza aver bisogno dell' aiutooffertole da Math.

Partì al trottoinsieme a Viggo rendendosi conto che, nonostante non cavalcasse pa parecchiotempo, si ricordasse perfettamente ogni cosa.

Insieme i due si inoltrarono nel bosco per unsentiero, Blanco trotterellando a fianco di Apache e Viggo, mentre Joy liseguiva da dietro con Sunny.

Cavalcavano in silenzio, con Viggo non c'era semprebisogno di parlare...Joy ascoltava il ritmico passo degli zoccoli, il frusciodelle foglie, il sole che le carezzava le guance e il vento che le passava trai capelli sciolti; la ragazza si così serena, non pensava più a Christine,Elijah, ai problemi dell' articolo di giornale...era scomparso tutto perlasciare spazio a quella pace data dalla natura circostante.

Senza quasi rendersene conto i due amici lasciarono ilsentiero e il boschetto si fece più rado per poi aprirsi quasi all' improvvisoin un enorme radura verdissima della quale Joy rimase incantata: un nastroargentato di un ruscello attraversava il prato costeggiando degli alti alberiombrosi.

Viggo si voltò verso di lei e sorrise da sotto ilcappello da cow-boy.

'Una bella galoppata?'

Chiese e cominciò a slegare Blanco dal suo cavallo,poi quando fu libero diede un colpetto di tallone ad Apache che partì a rottadi collo per il prato seguito da quello che mi sembrò più che mai Ombromanto,così aggraziato e maestoso.

'Hey aspetta Vig!'

Joy si riscosse e spronò Sunny che cominciò a correrevelocissima anche lei fino ad affiancare Blanco: vedendolo così, con lacriniera al vento e i suoi movimenti flessuosi, Joy rimpianse di avere la suamacchina fotografica nello zaino e di non aver ancora imparato a fare fotoacrobatiche dal dorso di un cavallo in corsa.

Dopo un pò che si rincorrevano, Joy e Viggo lasciaronogli animali liberi di pascolare e abbeverarsi al ruscello mentre loro due sisedettero all' ombra di un grande albero.

'Cavoli, Vig...è stato bellissimo!'

'E' vero. E tu sei brava, sai Cucciola? Sei già andataa cavallo qualche volta vero?'

'Sì! A dodici anni ho fatto un corso di equitazionecon mio fratello...prima che se ne andasse di casa...'

Viggo la guardò di sottecchi dal cappello e vide cheJoy sorrideva tra sè e sè.

'Se n'è andato di casa?'

'Sì! ma niente di drammatico, sai. Semplicemente adiciannove anni Max ha preso sù le sue cose, ha salutato mamma, papà e me ed èpartito su un furgoncino sgangherato con dei suoi amici...hanno girato per l'America ma adesso credo siano in Europa. Vivono suonando, facendo lavoretti quae là e raccattando chi si vuole unire a loro. Sono, bèh una specie di hippymoderni, ecco.'

'Wow! E lo vedi mai?'

'Sì, non spesso ma torna a salutarmi! Ed è semprefelicissimo! Trasandato, fuori di testa, completamente fumato, ma felicissimo.Dice che è la cosa che davvero desidera nella vita.'

La ragazza sorrise ancor di più pensando al suofratellone pazzo mentre seguiva i movimenti ondeggianti delle code dei cavalli,poi afferrò la macchina fotografica che aveva a fianco e scattò una foto.

'E' fortunato.'

Disse dopo un pò Viggo e Joy si voltò a guardarlo:teneva gli occhi chiusi e se ne stava apppoggiato al tronco dell' albero con laschiena.

'A girare con una carretta scassata con un branco dipazzi? Sì...una fortuna pazzesca!'

Scoppiò a ridere ma Viggo proseguì tranquillamente:

'No, dico che è fortunato perchè sa quello che vuole.Quasi nessuno sa quello che desidera e passa tutto il tempo a cercarlo. Ilbello è che spesso uno si affanna a cercare e non si accorge di avere quelloche desidera sotto il naso. E, quando lo capisce, molte volte è troppo tardi equalcuno l'ha già preso.'

Joy fissò Viggo sentendo per un momento una stranasensazione di gelo dentro lo stomaco, qualcosa di simile alla pelle d'oca.L'uomo aprì gli occhi azzurro chiari e si voltò verso di lei posandole una manosulla spalla e guardandola fisso negli occhi.

'Cucciola, apri gli occhi prima che puoi e tendi lamano. Sei così vicina che non ti stai acorgendo che stai sfiorando quello checerchi con la punta delle dita. Non farti portare via nulla finchè sei intempo.'

La ragazza restò imbambolata a fissare il viso gravedell' amico continuando a sentire quella strana sensazione di brivido, quasivertigine che quelle parole le avevano lasciato.

'Viggo, ma io cosa...?'

Viggo non le lasciò terminare la frase, si tolse discatto il cappello e glilo calò sulla testa, poi, lasciandola con il copricapofin sotto il naso, tanto era largo per lei, si alzò e scoppiò a ridere correndovia gridando:

'Presa!'

La ragazza alzò il cappello e scattò in piedistrillando:

'Hey! Non vale!'

Joy cominciò a rincorrere dietro l' amico, decisamentepiù veloce di lei, che ridacchiava come uno scemo.

'Era un discorso serio devi spiegarmelo!!'

'Eh, no! Devi trarre le tue conclusioni da sola,Cucciola!'

Viggo superò i cavalli e si avvicinò alla sponda deltorrente.

'Questo è davvero ingiusto Vi...'

La ragazza si bloccò a metà della corsa, i suoi occhisi erano appena posati su quello che sarebbe stata davvero una fotospettacolare: Blanco, Sunny e Apache erano al di là del ruscello e, mentreSunny si abbeverava creando un riflesso particolare sull' acqua, Apache eBlanco avevano rizzato le orecchie e alzato il muso per vedere cos' era tuttoquella confusione, in un immobilità perfetta sullo sfondo del bosco ombroso.

Joy si fermò e lentamente portò le mani allafotocamera, inquadrò i tre animali e scattò, scattò di nuovo e, quando sipreparava a scattarne una terza Blanco si mosse, saltò attraversando ilruscello con una mossa così inaspettata e fluida che nessuno avrebbe maisospettato ma che Joy, immobilizzò nella sua pellicola prima di spostarsi pernon essere travolta dal cavallo.

'Hey cucciola, non farti ammazzare!'

Viggo la raggiunse e le mise un braccio sullespalle.

La ragazza, con un sorriso enorme gli mise l'obiettivodavanti al viso e scattò, con il flash.

'Ahiu! Che ho fatto?'

Viggo strizzò gli occhi e scosse la testa, storditodalla luce.

'Te lo meriti, Zio Vig! Così impari a farmi ancora ituoi ragionamenti enigmatici senza dirmi le soluzioni...'

Lui sorrise con aria furba.

'Mi dispiace, Cucciola. Alcune cose bisogna che lecapisca Tu e solo Tu.'

Ancora quello sguardo intenso e Joy si sentì di nuovocome se si stesse facendo sfuggire qualcosa, annegando in un laghetto congelatosenza rendersene conto.

"Quello che voglio...'' Già ma cosa voleva?

Un paio di occhi azzurri dall'espresione dolce etriste allo stesso tempo le balenarono nella mente.

Joy si diede mentalmente della pazza e sentì che viggola chiamava. Dovevano tornare.

Il viaggio di ritorno fu più silenzioso, il sole eranel punto più alto e delle farfalle seguirono il gruppo di cavalli durante ilsentiero nel bosco.

Ma Joy era silenziosa. Pensava.

''Quello che voglio davvero...''

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E qui ci starebbe un beltatatataaaaan! XD

Bè fine capitolo (Sorry era veramenteluuuunghissimoooo @.@) spero che vi sia piaciuto ^^ E Viva Blanco *___*

Alla prossima

IrethMezzelfa

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Capitolo 15
*** Snake part.1 ***


Snake part. 1

Ok, sono pronta agli insulti. Uno, due, tre...via!
...Fatto? Lo so, lo so che non ho pubblicato per...oddio quanto? Mesi e mesi!!!! Mi dispiaceee ho avuto un sacco di contrattempi T__T ora mi sento responsabile della sanità mentale di due mie lettrici..oddio! Pong!*senso di colpa che cade su Ireth*
Perdonatemiii...invoco il vostro perdonooo e cerco di farmi perdonare con questo breve e inutilissimo capitolo spezzato in due parti perchè dovevo assolutamente pubblicare qualcosa! Volevo un sacco ringraziare voi, le mie adorate lettrici vecchie e nuove:
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Aeris: Non sei al manicomio? Vero?? Vero?? Vero?? dimmi di no ti scongiurooo! xD Spero tanto che la curiosità non ti abbia abbandonata e che Zio Vig e le sue perle di saggezza restino sempr econ te XD Bacio e Grazie!
Sara: Immediatamente? Hemm...sì beh più o meno! ^^'' Cmq questo capitolo non è molto lungo spero ti piaccia lo stesso =) Grazie di recensirmi sempre *-* e anche tu aggiorna!! Bacioni!
TheCrazyGirl: *-* Grazie. Grazie. Grazie. Il tuo commento mi ha reso felicissima *-* Ma la tua ira iraconda e irascibile mi ha fatto molto male quando l'ho incontrata...ed è merito suo, fondamentalmente che ho aggiornato xD Ma Voldemort e Sauron non sono ancora arrivati grazie al cielo, tienili a cuiccia! xD Cmq davvero, grazie per i complimenti e sì, in effetti le storie su Pattinson sono tantissimeee! O_o
Cla: Tu! Leggi. xD Questo è il mio ringraziamento all' agente Buba Pirla.
Lucy: Ammmore santa, tu mi fai pubblicità *-* Sei una genia, ti adoro Cugy. Sei contenta adesso? MI romperai ancora le balle? *QndAggiorni?QndAggiorni?QndAggiorni?QndAggiorni?* Eccoti qui il capitolo tiè! xD

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Non sarà un capitolo molto emozionante...ma spero vi piaccia comunque^^
 
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Cilla drizzò le orecchie non appena sentì la maniglia della porta abbassarsi e corse subito all'ingresso dove Joy stava entrando con addosso un cappello da cowboy e una grossa borsa sportiva.
'Cilly, ciabatta puzzolente, lasciami entrare dai!'
La ragazza tentò di scollarsi di dosso il cane che le continuava a saltare addosso uggiolando e scodinzolando come una forsennata.
'Ti saresti divertita anche tu, sai?' disse poi prendendo il muso di Cilla tra le mani e baciandole il naso, poi posò la borsa sul tavolo e lanciò una scarpa dopo l'altra attraverso la stanza, rincorse da un'entusiasta Cilla.
Levandosi il cappello di Viggo Joy si diresse stancamente verso la camera da letto e si lasciò cadere sul materasso, esausta ma sorridente.
Erano le quattro del pomeriggio ed il tepore del sole la faceva sentire assopita e pigra...
'E se facessi un pisolino...'
Nessuno avrebbe disturbato: Sally era rimasta al maneggio con Orlando, a Joy era sembrata così entusiasta e contenta quel giorno, che l'aveva convinta a rimanere lì con l'amico, il quale aveva insistito che Sally restasse a fargli compagnia ancora per un pò.
I ragazzi erano a scorrazzare di qua e di là per la Nuova Zelanda con Peter...e dopotutto per una volta non aveva niente da fare...
La ragazza chiuse gli occhi lasciando vagare la mente per i ricordi di quella mattina stupenda, sulla cavalcata, sul sole stupendo, sulle meravigliose foto che aveva scattato, sui discorsi con Viggo.
Strizzò gli occhi a quest'ultimo pensiero e si alzò in piedi: durante il viaggio non era riuscita a ignorare il ronzio che le parole dell'amico le avevano lasciato in testa.
'Stupido Vig-filosofo...'
Brontolò andando a piazzarsi davanti al computer, intenzionata a scaricare le foto di quella mattina e distrarsi da tutto il resto pensando al lavoro.
Mentre stava finendo di ordinare le varie foto nelle cartelle del computer, dei colpi alla porta la fecero sobbalzare.
'Chi capperi è?'
Andò ad aprire e, non fece in tempo a lasciare andare la maniglia che Billy, gettandosi a capofitto nella stanza, spalancò la porta sibilando come un invasato:
'Aaah Joy, muoviti, muoviti, muoviti!'
Il ragazzo sbatte la porta richiudendosela alle spalle e si appiatti con le spalle ad essa come un ladro, quasi volesse impedire che qualcuno la sfondasse dall'esterno.
'Grazie al cielo!' Sospirò infine rilassandosi e, staccandosi dalla porta a cui si era abbracciato con aria guardinga, superò la ragazza e si avviò verso la cucina fischittando tranquillamente.
Joy, che l'osservava con gli occhi spalancati, inarcò un sopracciglio e lo seguì scuotendo la testa divertita.
'Bil?'
'Sì, Cucciola?'
'Cosa stai facendo? Dom in preda a un raptus di follia ti sta inseguendo in perizoma?'
La ragazza ridacchiò per la faccia incredibilmente buffa dell'amico che scosse la testa orripilato al pensiero.
'Stai scherzando? Avrei già creato un bunker sigillato! Comunque niente...tranquilla, non è...nulla di...importante!'
Il ragazzo sorrise e si aprì il frigorifero, tornando a fischiettare allegramente, ma qualcosa nel suo tono forzatamente leggero, aveva insospettito Joy.
'Ma, Bil...'
'Uh! Gelato alla stracciatella!'
'Hem, sì Bil, fai pure...ma mi spieghi come mai un pazzo dall'aria totalmente bacata è appena irrotto nella mia stanza d'albergo per depredarmi il frigo?'
Billy si voltò con aria colpevole con il barattolo del gelato tra le mani e sorrise nervosamente.
'Mmm bè...Perchè aveva fame?'
'Bil!'
Il ragazzo sospirò rassegnato e chiuse la porta del frigorifero, poi si voltò verso l'amica mentre nel frattempo apriva un cassetto delle posate.
'Bè...è che è arrivata...Christine.'
Concluse gravemente fissando negli occhi la ragazza.
Oh Christine. Joy per un attimo si sentì sollevata: finalmente avrebbe risolto ogni cosa con la ragazza di Elijah dopo quell'enorme malinteso delle foto, poi una lieve agitazione le prese lo stomaco ricordandosi lo sguardo d'odio che le aveva rivolto la prima volta che si erano incontrate all'areoporto e la sua voce fredda mentre si arrabbiava con Ely al telefono...ora come l'avrebbe guardata dopo tutta quella faccenda? Aveva messo in gioco la reputazione di Elijah e la sua sui giornali di tutta America, rischiando di rovinare la loro relazione per di più!
'Ah, sì? Beh, è una...bella cosa no? Elijah sarà sicuramente contento di vederla!'
Disse lentamente soppesando ogni parola e fissando una buchetto minuscolo sull'orlo della maglietta di Orlando.
Billy arricciò il naso disgustato e, con l'aria di uno che aveva appena inghiottito un limone particolarmente acerbo strizzò gli occhi:
'Bah, sarà anche contento lui, ma nessun altro, penso. Non riesco a sopportarla! Ed è in corso una guerra aperta da sempre fra lei e Dom...indovina per chi tifo?'
Chiese lo scozzese sarcasticamente mentre, con naturalezza andava a sedersi al pc di Joy con il barattolo di gelato sotto braccio e Joy che lo seguiva ancora pensierosa.
'E gli altri, anche se non lo ammetterebbero mai di fronte a Lij, vorrebbero che cascasse da quei tacchi assurdi almeno una volta...Persino san Viggo! ...Oh posso vedere queste foto?'
'Sì, fai pure ma...scusa, davvero è così antipatica? Forse non vi capite.'
Com'era possibile che Elijah amasse una ragazza così odiosa? Ci doveva essere stato un equivoco!La ragazza si avvicinò si appoggiò allo schinale della sedia di Billy e fissò senza vederlo davvero lo schermo a sua volta mentre scorrevano le sue foto.
'Mpfff! Joy, ascolta, quando Lij ce l'ha presentata era pressochè sconosciuta ma già si atteggiava come se non fossimo abbastanza "al suo livello", per lei siamo solo dei poveri idioti che, diventati famosi per arcani motivi inconcepibili, ma che fanno comodo al suo successo, come le fa comodo Lij! Prima o poi si accorgerà che sta con lui per la fama e qualche copertina!...Joy cos'è questo?'
Billy le indicò l'invito per il concorso leggendolo incuriosito.
'Un concorso di fotografia. Ma, Bil, non è...insomma, non mi pare giusto dire queste cattiverie su di lei! Forse si amano davvero! Alla fine cosa ne sappiamo noi?'
'Mmm...la foto migliore sarà pubblicata sul National Geographic...interessante! Comunque, Joy, la cara Miss Lewis era una cara Miss Nessuno prima di mettersi con "il famoso attore all'apice della carriera, Elijah Wood" e, subito dopo fioccavano inviti, sfilate, copertine, ingaggi come ragazza immagine per vari prodotti. E ogni occasione in cui poteva sfruttare la figura di Lij, lei c'era sempre! Dove un fotografo poteva essere, lei era ben aggrappata al suo braccio, sorridente e altezzosa...Lij è troppo un tonto e non se ne accorgerà mai nonostante Dom continui ad insistere!'
A Joy tornò in mente la conversazione origliata tra i due amici sul terrazzo e rimuginò ancora quello che aveva sentito, poi scosse la testa e si spostò da Billy.
'Bèh in ogni caso, ora andrò a salutarla!'
'Tanti auguri di buon avvelenamento!'
'Piantala Bil!'
'Sì, sì certo...vipera!'
Sibilò il ragazzo, tornando alle foto, strappando un sorriso a Joy che si diresse a cambiarsi nella camera...cosa avrebbe indossato davanti a una modella? Sconsolata, aprì l'armadio pensando che, ado goni modo, sarebbe stato ridicolo tentare di apparire elegante...tanto valeva mettere una semplice t-shirt violetta dell' Hard Rock Cafè di Wellington.
'Comunque, Joy! Devi assolutamente mandare questa foto a quel concorso!'
'Mh?'
Rispose la ragazza mentre si scrutava la sua immagine nello specchio del bagno: banali capelli castani, banali occhi verde chiaro, banale rossore sulle guance...Chiuse gli occhi pensando ai lisci capelli di seta corvina, a quegli occhi da bell taglio elegante e alla pelle pallida e perfetta di Christine...
'Scusa Bil? non ho capito.'
'Questa foto! E' perfetta!'
La ragazza distolse rapidamente gli occhi dal suo riflesso e raggiunse nuovamente Billy che le mostrava la foto che aveva scattato quella mattina ai cavalli sul ruscello.
'Oh, non so...Non sono convinta.'
'Fidati, è bellissima, te lo dice un esperto!'
'Ahan.Ok, ora vado, Bil!'
La ragazza infilò le scarpe e si avviò verso la porta con il cuore in gola...che avrebbe detto? Doveva assolutamente chiedere scusa e risolvere tutto quel casino con la ragazza di Elijah, dopotutto, magari potevano anche diventare amiche...probabilmente no. Ma almeno poteva provarci e poi, se scoppiava una rissa, almeno Elijah sarebbe intervenuto...Hey! Ma cosa andava a pensare!?
Prese un bel respiro ripetendosi " Non siamo nel Far West, le questioni si risolvono parlando.'', e uscì,ma la voce di Billy la chiamò all'ultimo secondo.
'Joy! Posso restare qui? Non vorrei trovare qualche vipera per l'albergo...'
'Ok, ma dopo sai che se svuoti il frigo mi farai la spesa, vero?'
Il ragazzo sorrise in modo colpevole e alzò il pollice in segno affermativo.
'Afferrato, Cucciola!'
Lei ridacchiò e gli fece l'occhiolino poi sospirò uovamente e, spostandosi i capelli dal viso, inspirò forte e scese nell' atrio.
 
___________
Dadan. Non è successa un emerita mazza xD Ahahahaha.
*scappa dai sassi che le lettrici le lanciano con le fionde*
Vi giro ke nel prossimo capitolo qualcosa succederààààà
Un abbraccio

Ireth Mezzelfa°

*che si farà viva prima di un mese, credo xD*
P.O.(Pubblicità Occulta)-> A molte di voi piace Dom...bè ho scritto una Ficcy su di lui, si intitola My Star Runs Too Fast^^ se vi va...il primo capitolo c'è! =)

P.S.(=Povera Stupida)-> Ho avuto problemi con il codice Html e i colori -.-''''

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Capitolo 16
*** Snake part.2 ***


 Snake part.2

 Oddio sono fiera di meeee xD Ho già pronto la seconda parte del capitolo…uhuhuhuuuu!!! *si congratula da sola* Quindi bèh, cosa dire se non una piccola premessa?...Allora, questo capitolo è…non so strano…cioè è un po’ tragico… xD e, in effetti, forse è perché sono influenzata da letture ke sto facendo ultimamente e mi fanno andare un po’ sull’emotivo…vabè spero ke non sia pesante e vi piaccia comunque^^

Un Grazie Gigante a:

Aeris: Uddiu! Hanno aperto un manicomio apposta per te x colpa mia?! Nuoooooo *si dispera* Mannaggia stavolta l’ho fatta grossa…bè spero che questo new capitolo mi faccia perdonare dato ke non è ancora arrivato Natale…credo…xD Bèh qui Christine darà il meglio di sé….vediamo se hai ragione…sarà antipatica? Mmmm xD Grazie mille della recensione un bacione!!

 

E ora, Buona Lettura^^

 

 

 

Uno, due, uno, due.

Scalino, scalino.

Uno, due, uno, due, verso le voci dell’atrio, qualche passo e via!

Joy si fermò sulla soglia delle porte a vetri della reception e si appoggiò al muro infilando le mani nelle tasche dei jeans e inspirando ancora una volta, stando in ascolto.

Una voce femminile arrivò chiara alle orecchie della ragazza, che la riconobbe subito come quella di Christine, sembrava infastidita e parecchio stizzita.

‘Ma Patrick! Dove le lascio le valige?’

‘Ci sarà un facchino o qualcosa del genere, giusto?’

‘Oddio, Elijah! Elijah! Ma dov’è andato?’

Joy rimase leggermente stupita nel sentire la voce sconosciuta di un uomo e non riuscì a trattenersi dallo sbirciare nella stanza:

Christine, vicina alla porta dell’ingresso, guardava impazientemente fuori scuotendo insistentemente i lunghi corvini, drittissimi e luminosi che aveva raccolto in una lunga coda.

Indossava dei jeans chiari molto attillati che mettevano in risalto le gambe perfette e un maglioncino rosso leggero e scollato evidenziava ancora di più la sua forma perfetta e longilinea, resa ancora più slanciata dai tacchi su cui camminava avanti e indietro infastidita.

‘Oddio, Elijah! Elijah! …Ma dov’è andato?’

L’uomo al bancone della reception, invece, Joy non l’aveva mai visto: un tipo alto, con spalle larghe, circa sulla trentina, aveva i capelli corti castano chiaro, accuratamente in ordine e penetranti occhi chiari.  Joy guardò l’uomo per qualche minuto: doveva essere lui il manager di Christine: sembrava completamente padrone della situazione ma appariva leggermente infastidito dall’agitazione della ragazza.

 ‘Stai calma Christine! Non fare l’isterica! Ci dev’essere un…ecco! Hey Lei!’

Il manager si rivolse a qualcuno che Joy non riuscì a vedere dal suo nascondiglio, ma che presto si rivelò essere Math, lo sguardo confuso, che veniva avanti a passi incerti di fronte all’autoritario gesto dell’uomo.

‘Mh?...dice a me?’ Chiese il ragazzo indicandosi.

L’uomo chiamato Patrick fece un gesto scocciato con la mano sventolandola verso le valigie.

‘Sì, Lei, Lei fattorino! Per favore, i bagagli vanno alla camera 114!’

Negli occhi verdi del ragazzo apparve un’espressione ancora più sorpresa e si guardò intorno accigliato, per poi tornare a fissare Patrick, che aveva incrociato le braccia e lo fissava impaziente.

‘Scusi ma…?’

 ‘Si sbrighi per cortesia, non vede che la signorina Lewis aspetta?’

‘Ma io veramen…’

 ‘Patrick, dove si è cacciato?’

La voce di Christine interruppe ancora una volta il poveretto, che sempre più spaesato, cercava di trovare un senso a quella situazione equivoca.

‘Santo cielo, Christine! Sarà uscito un attimo!’

Si spazientì l’uomo mentre Math tentava di spiegarsi pigolando.

‘Ma…’

‘Eh che insistenza, cielo! Sì, sì! La mancia gliela darò, se insiste! Ma o si muove o se la sogna!’

 ‘Però io…’

Joy distolse lo sguardo per un momento e nascose il viso tra le mani scuotendo la testa…povero Math! Quando tornò a guardare, ormai il manager incombeva sul ragazzo con gli occhi sbarrati.

‘Ancora da contestare ha?!’

‘Ma…no… io…non…’

Qualche balbettio e, infine, con  un’espressione sconfitta sospirò.

‘Ho capito, d’accordo.’

Mentre il ragazzo se ne partiva su per le scale, curvo sotto il peso dei bagagli, la porta dell’albergo si aprì per fare entrare Elijah con il cellulare in mano e una piccola valigia nell’altra.

‘Ma dov’eri?’ chiese subito Christine andandogli incontro.

‘Ho pagato il taxi e poi Peter mi ha telefonato, scusa se ci ho messo tanto.’

Sorrise stringendosi nelle spalle e le porse la valigia che lei prese annuendo.

‘Grazie, Lijy.’

Disse posandola a terra mentre Elijah le sfiorava un braccio con la mano, guardandola sorridente senza che lei se ne accorgesse poiché stava cercando qualcosa nella borsa di pelle che portava appesa alla spalla.

Mentre Patrick ed Elijah cominciavano a parlare, Joy tornò al suo angolino e chiuse gli occhi per qualche secondo. Doveva affrontare quella ragazza, non aveva motivo di spaventarsi. In fondo era solo tutto un grosso malinteso…e poi Ely era lì.

‘Heilà!’

La ragazza sbucò nell’atrio con una sottospecie di passo di danza abbozzato, mentre le tre persone si voltavano contemporaneamente a guardarla.

Joy sorrise ai tre visi, valutandone le espressioni: quella di Patrcik era semplicemente incuriosita, le sopracciglia incurvate sopra gli occhi grigi. Osservandolo più da vicino Joy lo definì automaticamente “affascinante”.

Christine la osservava con espressione vuota, distaccata e indifferente; le mani, ancora nella borsa, scattarono immediatamente e afferrarono Elijah per un braccio. Questo movimento repentino fece esitare Joy per un secondo, facendola rimanere perplessa.

Guardò l’amico che, non appena la vide, si aprì nel sorriso spontaneo di sempre, senza nessuna traccia di inquietudine o imbarazzo come la prima volta che avevano incontrato Christine. La ragazza si rassicurò allo sguardo dell’amico che la salutò agitando una mano e si fece avanti mentre lui esclamava:

‘Hey, Joy!’

‘Ciao Lij! Ciao a tutti!’

Sorrise timidamente e Christine la salutò con un cenno del capo nella sua direzione, l’ espressione gelida che non prometteva nulla di buono.

Patrick si avvicinò lentamente e, con sguardo imperscrutabile e un sorriso professionale le tese la mano stringendogliela con vigore.

‘La signorina Cook, presumo?’

‘Eh sì! Piacere signor…?’

Il sorriso dell’uomo si allargò mentre annuiva leggermente.

‘Patrick Bennet, piacere mio… Ce ne ha fatte passare delle belle, sa Miss Cook?’

Joy arrossì e distolse lo sguardo dagli occhi grigi e penetranti del manager mentre Elijah le posava una mano sulla spalla facendo un passo avanti, e disse tranquillo:

‘Sono io che ve ne ha fatte passare delle belle, Patrick! I giornali…’

‘I giornali!’

Patrick lo interruppe teatralmente allargando le braccia come un attore.

 ‘Cosa sarebbe il nostro lavoro senza i giornalisti? Senza un po’ di pepe? Vero, Christine?’

Christine annuì svogliatamente tenendo lo sguardo fisso su una rivista che aveva trovato dopo la sua lunga ricerca nei meandri della borsa.

‘Ad ogni modo abbiamo risolto ogni cosa no?’

Disse porgendo il giornale ad Elijah, continuando a non calcolare minimamente Joy o calcolandola quanto un acaro della polvere.

‘Esatto. Bene, io vi lascio, è stato un piacere. Miss Cook, è stato un piacere. Resterà sempre la nostra combina guai preferita!’

Un sorrisetto ammiccante rivolto alla ragazza, poi si aggiustò la giacca e si diresse verso l’uscita.

‘Christine, mi trovi all’albergo, sai il numero. Elijah, stammi bene. Buona serata!’

Uscì lasciando i tre soli, Elijah cominciò lentamente la rivista ma Christine lo bloccò subito.

‘Lijy, leggilo dopo…’

‘Perché Chris? Così lo può leggere anche Joy…’

Nel sentire il suo nome, la ragazza si scosse dalla strana sensazione di freddo che le era rimasta dall’incontro con Tom e si fece coraggio: alzò lo sguardo verso Christine e la fissò negli occhi decisa

‘A proposito, Christine, volevo davvero scusarmi! Non era…no, El, lasciami finire…Non era mia intenzione…’

‘Non preoccuparti.’

Christine la interruppe con tono tranquillo e un sorriso strano sulle labbra rosse.

‘Non ce n’è davvero bisogno.’

Joy si sentì sollevata all’istante, era stata perdonata? Così? Senza scontri? Risse? Lanci di sgabelli? Crolli di carriere o omicidi? Christine sembrava totalmente indifferente agli avvenimenti accaduti e forse, fu proprio questo che non permise a Joy di sentirsi del tutto rilassata.

‘Sul serio?’

‘Certo, si può sistemare sempre ogni cosa, alla fine!’

Sorrise nuovamente e Joy si sentì completamente libera di un peso enorme …sapeva che Billy aveva esagerato! Avrebbe dimostrato che tutti si sbagliavano sul conto di Christine!

‘Sono…sono finite le borse?’

Una voce dal corridoio fece voltare i tre ragazzi: era Math che entrò sbirciando timidamente nell’atrio e, subito scattò in avanti vedendo Joy e notando l’assenza di Patrick.

‘Ciao Joy!’

‘Hey Math! Così fai anche il portaborse?’

Chiese curiosa la ragazza mentre lui arrossiva e portava una mano ai suoi scompigliati capelli biondi.

‘No, non proprio…è che…’

‘Christine.’

La voce di Elijah fece voltare anche Joy e Math verso il ragazzo che teneva gli occhi fissi su una pagina della rivista, l’espressione seria. Impassibile.

‘Lijy! Avevo detto di leggerlo dopo!’

Esclamò la modella scattano verso di lui, le mani tese verso il giornale.

Il ragazzo scansò Christine e la fissò negli occhi con espressione mista tra l’arrabbiato e il preoccupato negli occhi azzurri.

‘Ma cosa…Accidenti!’

Mormorò vicino al viso di Christine, cercando di non farsi sentire da Joy e Math che li osservavano ad occhi sbarrati, incuriositi.

‘Ma che hai!? Ho solo…’

‘Shh! Andiamo a parlarne da un’altra parte per favore! Ma come ti è saltato in mente?!’

Tatatata! Puzza di bruciato! Joy si avvicinò alla coppia e cercò lo sguardo di Elijah che fissava insistentemente Christine che rimandava uno sguardo di sfida a sua volta.

‘Ely…’

Chiamò debolmente, preoccupata…cos’era tutta quella agitazione? Non aveva mai visto Elijah così.

‘Ely… che c’è?’

Lo sguardo di Elijah saettò nervoso verso di lei per poi posarsi sul pavimento, senza osare fermarsi nei suoi occhi.

‘Niente Cucc…Joy, è solo…un… Io e Christine dobbiamo parlare…’

Prese per un braccio la ragazza e fece per andare via, ma Joy, stordita dal suo comportamento strano, lo fermò, afferrandogli la spalla.

‘Hey…’

Mormorò dolcemente quando finalmente riuscì a trovare il suo sguardo preoccupato; lui sorrise senza entusiasmo.

‘Torno subito!’

‘Lasciami il giornale, allora.’

‘Il giornale?’

Elijah sembrò esitare e Joy quasi vide i neuroni del suo cervello lavorare per trovare una scusa, finché Christine non gli prese la rivista di mano e la porse a Joy che lo afferrò incerta.

‘E’ solo la soluzione ad un problema!’

Sbottò seccamente e si incamminò decisa verso le scale.

‘Ma non…’

Elijah rimase interdetto facendo uno strano gesto in avanti come per riprendere il giornale dalle mani di Joy, ma la voce di Christine lo fece voltare nuovamente.

‘Non dovevi parlarmi?’

‘Io…arrivo subito, Joy!’

Con un ultimo sguardo di scuse seguì la modella per il corridoio lasciando Joy con Math e il giornale tra le mani.

‘Mmm…Posso dire che non c’ho capito nulla?’

Il ragazzo si avvicinò e indicò la rivista incuriosito, ciondolando le braccia e spiando da dietro Joy la rivista.

‘Ah bè, siamo in due allora…’

Mormorò lei cominciando a sfogliarla e trovando nell’indice l’articolo dell’intervista a Christine Lewis…Cosa era successo di così grave? La ragazza deglutì e, infine porse la rivista a Math.

‘Leggilo tu! Pagina 23…’

Math lo prese impacciato e dopo qualche secondo arrivò finalmente all’ articolo che cercava.

Joy sedette su una poltroncina della reception e si preparò ad ascoltare.

‘Ehm, ecco…sì. Allora: -Christine si rivela: tradimenti e moda- …è il titolo...’

Math alzò gli occhi verdi chiaro che intercettarono quelli di Joy che gli fece cenno di continuare.

‘La modella Christine Lewis, ragazza immagine della nota marca di…’

‘Salta pure alle domande, Math.’

‘Certo, allora…mmm…’

‘Dovrebbe dire qualcosa su Elijah, credo…’

Joy cominciò ad agitare le gambe avanti e indietro come una bambina piccola, nervosamente.

‘Ah…sì Sssì, ecco! Forse è questa: -…Quindi con il suo attuale ragazzo, Elijah Wood, è tutto a posto anche dopo gli ultimi episodi con la ragazza misteriosa? La risposta di Christine: -Non mi preoccupo minimamente di quella, chiamiamola, ragazza, che, come molte altre si ritrovano ad ossessionarsi quasi maniacalmente con una persona-. …’

Math si fermò nuovamente, sbirciando Joy preoccupato. Lei rimase immobile sulla poltroncina, era certa che ci sarebbe stato un seguito ancor meno piacevole di queste prime righe. Deglutì e mormorò:

‘Prosegui…’

 ‘Mhm…ok…- Le fan perseguitano Elijah in un modo assai pesante e paranoico, ma questa qui le ha davvero superate tutte, aveva evidentemente dei seri problemi psicologici, tanto ad arrivare a voler scattare foto compromettenti con Elijah…Siamo dovuti addirittura ricorrere per via legale con la signorina che, si da il caso lavori in un giornale come emergente fotografa…- Dunque Lei ritiene sia un modo per screditare Wood da parte di quel giornale? -Chi lo sa!E’ assurdo il modo in cui certa gente è disposta a vendersi pur di popolarità…L’importante è che persone di quel genere siano allontanate al più presto da ambienti entro i quali non dovrebbero stare, prima che finiscano per causare guai più seri.-

Il ragazzo concluse con voce sempre più bassa e turbata e, infine, trovò il coraggio di alzare lo sguardo su Joy che rimaneva come incantata appoggiata allo schienale.

Era totalmente svuotata da ogni sensazione.

Nonostante gli insulti, nonostante fosse stata trattata da psicopatica maniaca, nonostante il suo lavoro fosse stato tirato in ballo, senza motivo, la cosa che in quel momento le stava facendo salire un groppo alla gola era una sola frase.

‘’L’importante è che persone di quel genere siano allontanate al più presto da ambienti entro i quali non dovrebbero stare, prima che finiscano per causare guai più seri.’’

Un pugno nello stomaco. Perché Christine aveva ragione.

Chi era lei per poter starsene lì, in mezzo a gente così fantastica, in un mondo che non le apparteneva, riuscendo solo a creare pasticci?

La nostra combina guai preferita!

Si sorprese quando un singhiozzo la scosse leggermente e presto ogni cosa nell’atrio appariva sfocata…Vide Math che, esitando le si avvicinava e le posava una mano sulla spalla balbettando.

‘S..Su…dai…Joy…Shhh…’

La stanchezza di tutta la mattinata, la tensione accumulata prima di parlare con Christine, il senso di colpa per la faccenda delle foto..in quel momento tutto le cadde addosso trascinando sulle sue guance una scia di lacrime…

Quasi non sentì il ragazzo che l’abbracciava impacciato, mentre quelle parole le sussurravano malvagie tra i pensieri

…ambienti entro i quali non dovrebbero stare…

Lentamente si abbandonò sulla spalla di Math, piangendo silenziosamente per un po’ finché non tirò un respiro profondo e rimase assorta a pensare.

Non voleva causare ancora più danni facendosi vedere in quello stato da Elijah…né dagli altri. L’articolo aveva ragione, lei era fuori posto lì..ma nonostante questo era così incredibile che lei si sentisse a casa?

Non voleva lasciare tutti così: avrebbe provato a limitare i danni, senza dire niente a nessuno, sarebbe stata più attenta, anche se questo avrebbe significato meno spontaneità.

Sbattè le palpebre un paio di volte, poi sollevò il viso; Math continuava a passarle una mano sulla schiena, tranquillizzandola…sorrise leggermente pensando a quel ragazzo assolutamente fuori luogo lì, come lei o forse molto di più e sentì un moto di gratitudine per lui. Si divincolò dall’abbraccio e lui la lasciò subito andare.

‘Scusa, Math…’

‘No, no, figurati…tutto a posto?’

Il viso del ragazzo era preoccupato ma soprattutto imbarazzatissimo. Fissava il pavimento con gli occhi chiari mentre con una mano faceva un cenno noncurante.

‘Tutto ok, adesso! Grazie mille comunque…’

‘Niente, niente…Vuoi che ti accompagni in camera?’

‘No, Math tranquillo è stato solo un…crollo di passaggio…mi capita …hem…a volte!’

‘Sì, certo…certo…’

Annuì convinto e la salutò con la mano mentre lei si avviava pensierosa in camera.

Doveva solo stare alla larga da Elijah, non era stato così difficile…ce l’aveva fatta per un po’ …ora non c’era un patto però.

Ora era sola.

 

 

Siete arrivate in fondo senza sbattere la testa contro il muro? xD Bèène avete vinto una padella antiaderenteee!! xD No bèh, fatemi sapere i vostri pareri su tutto u_u

Anche sul misterioso manager hohoho…

A presto (spero, come sempre xD)

La vostra

Ireth di fiducia^^

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Capitolo 17
*** Caos ***


Caos

Salve a tutti, sono Ireth e voi volete uccidermi!

Piacere! Meglio ripresentarci dato che è passato…troppo dall’ultimo capitolo T.T Ne sono davvero spiacente, ma sono tornata J

Devo ringraziare voi, che spero ci siate ancora^^

TheCrazyHatter- Una nuova lettrice *-* Spero di non averti già perduta T_T però sono davvero felice che ti piaccia la mia storia, sul serio! Joy che vuole andarsene? Mmm vedrai U.U

E, sì anche io adoro Viggo, Dom e Billy <3 Spero mi seguirai anche in questo capitolo! Buona Lettura!

BlackPearl- Mia Lettrice con la L maiuscola *-* Non ti preoccupare, sono contenta tu abbia recensito e sono d’accordo con te u.u Christine meriterebbe una bella accetta sulla zucca…bèh si vedrà J Un Bacionee!! (Stupendo il tuo ultimo capitolo T.T Voglio l’Epilogo!!)

Aeris90- Salve ragazza del manicomio xD Spero non vorrai uccidermi per il mio ritardo… Ecco qui il nuovo capitolo^^ So che tutti odiate Christine (anche io +_+) bè, il cattivo ci vuole sempre no? J Buona lettura, Bacio!

 

Entro in stanza, Billy non c’è più, e mi getto sul letto.

Così, vestita, con scarpe e tutto, ignorando Cilla che festosa continua a uggiolare come sempre.

Non ho nemmeno la forza di dirle di piantarla, a quella scoreggia a quattro zampe, vorrei soltanto starmene qua finché il materasso non ingloberà il mio corpo e io diventerò parte dell’imbottitura e potrò vivere per sempre con le piume d’oca.

Non volevo fare tutta questa scenata, cioè, non volevo proprio piangere così. Devo aver traumatizzato Math, poveretto! Alla fine, non era una cosa tragica e imprevista…Dovevo immaginarlo.

Dovevo capire di non essere giusta lì, dovevo sentire di essere fuori posto, dovevo pensarci, giusto un pochino, ma non l’avevo fatto e mi è crollato tutto addosso con l’intervista di Christine.

Che mi odia, giustamente.

L’ho fatta litigare con Elijah, li ho fatti discutere e probabilmente ora stanno litigando per colpa mia. Una gioia.

Un groppo alla gola si stringe perfido mentre penso che è davvero tutta colpa mia se Elijah ha problemi con la sua ragazza, se si lasceranno, se sarà infelice…”La nostra combina guai preferita!” Oh cacchio.

Dovevo stare attenta e non l’ho fatto, ma ora devo impegnarmi!

Non posso pensare di lasciare tutto questo -un po’ egoista lo sono, zio pinolo!- ma sarebbe come lasciare la mia famiglia: Dom, Billy, Orlando, Viggo, Pete… No, non riesco ad andarmene così. Voglio troppo bene a tutti quanti.

Devo solo stare lontana da Elijah e starmene fuori dai piedi. Solo quello.

Rimango ad ascoltare i ticchettii dell’orologio della cucina non so per quanto tempo mentre Cilla si è accovacciata di fianco a  me con aria colpevole: sa benissimo che sul letto non può salire ma, per oggi, tutto è concesso.

Tic. Tac. Quanto è lungo un secondo? E un minuto? Quante ore devo stare qui per scomparire consumata dal senso di colpa? Tic. Tac. Tic. Tac.

La palpebra cala…Mi addormento?

Tic. Tac. Tic. Ta..TOC TOC!

Cosa? Alzo di scatto la testa facendo una sottospecie di infarto quando qualcuno bussa insistentemente alla porta, mentre Cilla accorre tutta allegra, peggio di un maggiordomo.

‘Chi è?’

Domando con voce impastata dall’abbiocco che mi stava prendendo in quel momento.

‘Sono io, Joy!’

Oh porca palla, Ely! Cavoli, devo stargli lontana! Fuori dai piedi, pussa via!

‘Io non posso…’

E ora che scusa trovo? Non posso perché sto facendo yoga? Il saluto al sole? Non posso perché ho perso momentaneamente l’uso delle gambe? Perché ho ospiti?  Sono indecente? Ecco sì, esatto! Sono nuda!

‘Io non posso, non posso perchè sono nuda!’

Esclamo decisa sedendomi sul letto e sospirando…Fiuhh, andata!

‘Come nuda?!’

Ops, dal tono di Elijah comprendo che il mio girare nuda per una stanza d’albergo non è il comportamento più normale del mondo, in effetti. Comprendo. Le persone si spogliano per vari motivi…e il mio è che…che…

‘Ho fatto la doccia! Mi sto vestendo…’

Piuttosto banale no? Ma decisamente perfetta come scusa!

‘Ah, ok…Ma io ti devo parlare! Mettiti su qualcosa, un accappatoio, ti aspetto, non ti preoccupare!’

Ehhh. A questo non avevo pensato! Non posso lasciarlo lì come un pampano, a meno che non finga di diventare muta sorda e paralitica in 5 minuti. No, devo farlo entrare e…merda! Io non ho fatto la doccia!

Mi alzo di scatto e strillando un ‘Arrivooo!’ isterico mi tolgo la maglia lanciandola sul tavolo della sala e, correndo in bagno, litigo con la cerniera dei miei jeans imprecando in silenzio mentre raggiungo la doccia con una gamba nei pantaloni e l’altra senza. Apro io rubinetto e saltellando torno in camera dove lancio finalmente i jeans che si vanno ad impigliare nella abat-jour e la fanno cadere con un fracasso assurdo.

Merda!

‘Joy? Tutto bene, cucciola?’

‘Ehhh io! Sìììì! Aspetta!’

Come una demente saltello in cucina dove, non so per quale oscuro motivo, trovo l’accappatoio appeso all’attaccapani nell’ingresso, mi spoglio del resto e lancio le scarpe attraverso la stanza e, immancabilmente, una di loro colpisce l’agenda di Sally, in bilico sul tavolino, che si rovescia vomitando carte, fogli, ritagli e biglietti d’aereo d’appertutto.

Sotto lo sguardo accigliato di Cilla saltello su e giù in preda a un raptus isterico e rimando il raccoglimento del disastro a più tardi. Infilo l’accappatoio e corro in bagno scivolando su un calzino, butto la testa sotto la doccia scoprendo che l’acqua era della piacevole temperatura di 2000 gradi.

Nonostante mi stia friggendo la testa, rimango lì finchè i miei capelli non si inumidiscono e faccio per andare ad aprire ma mi blocco a guardare il bagno e torno indietro.

Riapro l’acqua e schizzo un po’ d’appertutto per il bagno: Elijah mi conosce sarebbe sospetto non allagare il bagno dopo una doccia, per me.

Finalmente mi fiondo a razzo alla porta, con il fiatone e apro.

Lui è lì, appoggiato alla porta e appena apro completamente in subbuglio, mi fissa sgranando gli occhi.

‘Hai…pianto?’

Mormora scioccato e io, almeno cento volte più stupita di lui, sento uno scricchiolio dentro…Come ha fatto a scoprire che ho pianto?

O my God. Deglutisco e rispondo fievolmente.

‘Perché?’

‘Bè…’

Accenna un sorrisino.

‘..Sembri un panda!’

Entro in camera di un passo e mi ritrovo a guardarmi nello specchio dell’entrata. Il poco trucco che mi ero messa era colato giù sulle guancie dopo il pianto e la finta doccia, a formare due fantastiche strisce nere da panda triste.

‘Oddio.’

Pigolo, debole mentre la figura di Elijah appare nello specchio alle mie spalle.

‘Joy, mi dispiace, davvero. E’ stata una bruttissima cosa…’

Sono andata in pallone e non so che dire, non voglio che si scusi di nuovo, non voglio farlo stare male, non voglio che sappia quanto sono mollacciona e non voglio che ricapiti niente di simile a quello che è successo. Devo farlo uscire da camera mia, devo salvare la sua immagine e lasciar perdere l’amicizia. Deciso! Solo che continuo a blaterare, in effetti…

‘Ma...io no, non ho pianto…la…la doccia…’

‘Non cercare di dire di no, ti prego. Era per risolvere la cosa, ok, ma non era il modo giusto. Christine ha detto delle bugie; bugie cattive che fanno star male me, figuriamoci te. Insomma, tutti sappiamo che non sono vere ma non è stato bello, per niente. Ha sbagliato ed è giusto che tu ti sia offesa…’

Scuoto la testa con forza, più volte.

‘No! Non sono offesa, sul serio! Figurati Lij…Non…’

Dico rapida, forse un po’ troppo. Lui mi prende per le spalle e mi gira verso di lui costringendomi a guardarlo negli occhi, che in questo momento rispecchiano un’ espressione piuttosto decisa.

‘Non importa, non importa se tu sei troppo buona, ok?’

Ci sorridiamo entrambi e, finalmente, perde un po’ di quel cipiglio preoccupato  che mi faceva sentire così a disagio.

‘Troppo buona? Io? Pff. Lij, pensavo mi conoscessi un pochino.’

‘Oh, certo, la tua crudeltà non ha limiti, lo so!’

Ride e toglie le mani che posava sulle mie spalle per passarsele tra i capelli e scompigliarli strizzando gli occhi.

‘Comunque voglio che tu sappia che qualunque ci sia scritta sul giornale non è vera. Assolutamente, ok? Nessuno pensa che tu sia di troppo, nessuno ti vuole male, nessuno starebbe bene senza di te che gironzoli per l’albergo…’

Lo guardo mentre dice le parole che volevo sentirmi dire, tiene gli occhi puntati sul salotto, come se stesse pensando ad altro, io sospiro in modo così inudibile che Elijah non si accorge di nulla.

Quello che ha detto è sincero, lo so, ma è lui quello troppo buono, non io. La decisione che ho preso non si cambia. Io non interferirò più nella sua vita. Ho portato cattiva pubblicità e litigi, adesso basta.

‘Grazie, Ely.’

Sorrido, nascondendo la tristezza consapevole di una specie di saluto, di un passaggio.

Lui si volta e scrolla le spalle, sorridente e si rivolge verso la porta, dopo avermi scompigliato i capelli.

‘Non ci pensare più, ok? Con Christine ci ho parlato io. Si scuserà, non ti preoccupare.’

‘Serve a qualcosa dirti che non voglio?’

Sbuffo con tono ironico mentre lui apre la porta.

‘Mmm, indovina?’

Sogghigna e, proprio mentre sta per uscire, scruta di nuovo dentro la stanza, sorpreso.

‘Joy…cos’è tutto questo casino?’

Con un cenno della testa indica il mio reggiseno appeso al lampadario e il devasto nella stanza.

‘Eh. Ti hanno mai insegnato a non sbirciare nella camera di una signorina?’

Gli faccio una linguaccia e chiudo la porta mentre lo sento ridere dal corridoio.

Mi appoggio alla porta e osservo Cilla addormentata sul pavimento con una specie di triste e pacata consapevolezza. Sto bene, dopotutto.

 

SBAM!

Naso a terra. Male.

‘Ommioddio Joy! Scusami!’

Sally. E’ tornata. E ha aperto la porta, giustamente.

‘Umpfh. Niente, Sal, Don’t worry…’

Mi rialzo massaggiandomi il naso e osservo Sally appena tornata con la borsa in spalla, lo sguardo preoccupato su di me, dolorante, in accappatoio, con due righe nere sotto gli occhi e un espressione ebete sul viso.

‘Cosa…?’

Comincia sgranando, accorgendosi del mio stato pietoso secondo dopo secondo.

‘Cos’è successo?’

Domanda sconvolta notando anche il resto del macello della stanza con un’ occhiata radar che scannerizza la abatjour per terra, i vestiti sparsi, l’agenda esplosa.

‘Cosa?’

Chiedo guardandola vacuamente cercando di raccogliere una frase sensata in testa.

‘Che casino c’è? E tu…perché hai…pianto?!’

Ma, cacchio! Qui se ne accorgono tutti! Non è possibile, devo pulirmi queste occhiaie o rischio di sembrare una povera demente.

‘Oh. Quello.’

La massima intelligenza che ho racimolato riesce a produrre questa perla di saggezza, mi si è incastrato il meccanismo del cervello, probabilmente.

‘Sì, Joy. Questo! Cos’ha?’

Esclama esasperata, avvicinandosi e inclinando la testa per guardarmi dritta negli occhi colanti.

‘Oh, sì! Ecco. Metto a posto io, tranquilla! E’ solo…sì, ho fatto la doccia.  Per questo!’

Mi guarda come si guarda un folle, a ragione, in effetti.

Sospiro, disperata, e la fisso implorante.

‘Sal, ti prego, fatti una doccia, ti racconterò tutto dopo, non sono in grado di avere una conversazione per il prossimo quarto d’ora.’

‘Vedo…’

Mormora, sempre tenendo gli occhi puntati su di me, come se temesse che potessi strangolarmi con il filo del telefono o cantare Figaro nuda da un momento all’altro.

‘Allora, mi faccio la doccia. Tu stai buona e ferma e poi mi racconti tutto. Ferma.’

Indietreggia fino al bagno tenendomi d’occhio e io, non sapendo precisamente che fare, giocherello con la cintura dell’accappatoio.

‘Te…com’è andata con Orlando?’

Mi ricordo improvvisamente, era andata a cavallo!

‘’Oh, sì! Tutto…tutto a posto!’

Noto l’ombra di un sorriso nella sua voce proveniente dalla porta e sorrido a mia volta, almeno lei ha avuto una giornata piacevole.

Incapace di rimanere con le mani in mano comincio a raccogliere i vestiti e a rimettere in sesto la lampada, senza pensare a niente in particolare, rimettendo un po’ d’ordine sia nella stanza, sia nella mia mente.

Sovrappensiero rimetto tutti i post-it, biglietti da visita e foglietti nell’agenda di Sal…Quanta roba c’è lì dentro? Bah.

Premo il bottone della cinghietta di pelle che la tiene chiusa e la poso sul tavolino. Sospiro e il mio sguardo indugia sullo specchio: meglio pulire via tutta quella schifezza e tornare umana, dallo stato di panda in cui sono finita. Cerco invano delle salviette dappertutto, non voglio disturbare Sally, in bagno. Finalmente vedo dei fazzoletti sul ripiano più alto della libreria. Maledicendoli mi alzo in punta di piedi e riesco a sfiorarli, con la lingua fuori, iperconcentrata, spingo il pacchetto che cade a terra, accanto alla scrivania.

Ah! Sbuffo e mi chino a raccoglierli, ma un piccolo quadratino di carta patinata attira la mia attenzione.

Deve essere un’articolo di giornale caduto dall’agenda di Sally, lo raccolgo e lo guardo stupita: un articolo su come mantenere forte e sano un bonsai?! Sally odia le piante, ha il pollice nero per qualsiasi cosa verde e vivente.

Lo fisso accigliata qualche secondo poi lo volto.

Ma?

Strizzo gli occhi e torno a guardare meglio. Cosa diavolo ci fa un ritaglio della Sua foto nell’agenda di Sally?

Sollevo lo sguardo lentamente, non capisco.

Resto ferma così per qualche minuto finhè non sento il rumore della doccia cessare e uno scalpiccio sulle piatrelle del bagno.

‘Sally…’

Chiamo lentamente scandendo ogni sillaba chiaramente.

‘…Cosa ci fa nella tua agenda una foto di… Orlando?’

 

 

Perdonate i miei errori T_T Volevo pubblicare il più in fretta possibile e ho la febbre quindi non sono lucida

 -.-'' pardon..

Alla Prossima,

Ireth Mezzelfa

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Capitolo 18
*** Complici e Segreti ***


Complici e segreti

Saaalve xD Lo so lo so questo capitolo è inutile, stupido e corto ma volevo farmi perdonare e pubblicarne un altro, cmq mi sono divertita a scriverlo e spero piaccia anche a voi^^

Un grazie gigante a Sara e Aeris che mi sostengono sempre, Grazie ragazze.

Enjoy the capitolo! (:

 

 

 

‘…Cosa ci fa nella tua agenda una foto di… Orlando?!’

Silenzio assoluto dal bagno, Joy rimaneva lì pietrificata, gli occhi fissi sul familiare sorriso nella foto.

Non capiva, non capiva assolutamente niente. Cosa se ne faceva Sally di quella foto di Orlando quando ce l’aveva in carne ed ossa qualche piano più in alto? Ma soprattutto, perché? Il dubbio che era rimasto rintanato nel cervello di Joy da un po’ di tempo, saltò fuori, così chiaro che si diede della stupida cinque volte per non aver capito prima la sua amica. Ma non era mai stata troppo brava ad afferrare le strane situazioni tra le persone, in effetti.

Si rigirò il foglietto tra le mani.

Quindi infine c’erano due spiegazioni: o a Sal piaceva Orlando o si era davvero data al giardinaggio.

Dal bagno giunse un suono soffocato, un misto tra un gemito e un’ imprecazione.

Joy si schiarì la gola e chiamò nuovamente, con voce un po’ roca:

‘Sal, mi hai sentita?’

Timidamente, prima la testa rossa di Sally, poi un piede, infine tutto il corpo avvolto in un accappatoio, sbucò dalla porta con aria colpevole dal bagno.

Chissà se il rossore sulle guance era dovuto al calore della doccia o ad altro…

‘Sì?’

Pigolò la ragazza con lo sguardo basso.

‘Potresti spiegarmi questo?’

Joy sollevò il frammento di rivista dalla sua postazione seduta sul pavimento, Sally alzò lo sguardo per una frazione di secondo e avvampò riabbassando gli occhi sui suoi piedi.

Joy non l’aveva mai vista così in imbarazzo, sembrava una scolaretta di fronte alla predica della maestra, le scappò improvvisamente da ridere in uno sbuffo trattenuto …tutti i particolari delle giornate passate si incastrarono come un puzzle, Sally timida, Sally felice dopo la cavalcata, Sally con Orlando…

‘Ohh, Joy non ridere! Non so cosa tu stia pensando ma…ma..no!’

Sally scattò velocissima verso l’amica e le strappò di mano la foto mentre Joy scoppiava definitivamente in una ridarella incontenibile, sdraiata sul pavimento raggiunta da Cilla, appena svegliata e tutta agitata dall’ilarità nella stanza.

‘Joy!’

Sally sembrava sconvolta, arrabbiata, imbarazzata e mortificata contemporaneamente e, indignata fissava l’amica rotolarsi dalle risa.

‘Hahaha, Sal, io…ti giuro che non l’avrei mai detto…io…Huhu non riesco a fermarmi scu..scusami!’

‘Ma, non c’è assolutamente niente da dire! E…cavoli Joy smettila!’

‘Ok, ok Sal. E’ solo che…ah, scusa, davvero.’

La ragazza cercò di ricomporsi, scacciò Cilla saltellante e si schiarì la gola cercando di assumere un certo contegno e di non fare smorfie.

‘Ci sono. Mhm, ora potresti cortesemente spiegarmi cosa ci fa…’

E qui una leggera piega le storse l’angolo della bocca, che distese immediatamente mordicchiandosi le labbra, davvero non sapeva perché tutto ciò la faceva così tanto ridere.

Deglutì e proseguì seriamente.

‘…cosa ci fa Orlando nella tua agenda?’

Sally sospirò, sempre rossa in faccia e si sedette con aria sconfitta di fronte a Joy sul pavimento.

‘Non mi prenderai in giro?’

Joy la guardò negli occhi stupita, era veramente in imbarazzo di fronte a lei? Incredibile.

‘Giurin giurello!’

‘E va bene, lui è…Oh, insomma Joy, lui è il mio idiolo da quando ho dodici anni.’

Sputò quelle parole in modo deciso, le guance ormai avevano raggiunto il colore di due tizzoni ardenti.

Joy sgranò gli occhi. Era davvero incredula.

Per prima cosa perché Sally, la sua cinica e scettica Sally che criticava in ogni modo le ragazzine che andavano in estasi di fronte a un cantante o a un attore famoso, che odiava ogni genere di vip o stile di vita mondano, Sally, proprio lei, aveva un idolo da quando era una bambina.

E, secondo fatto shock, quell’idolo altri non era che uno dei migliori amici di Joy, la persona che considerava più familiare di questo mondo

‘Ma Sally, stai scherzando?’

‘Ti sembro una in vena di ridere? Oh, ti prego non dire niente a nessuno, ti prego, è una cosa così…oh!’

Sally sembrava talmente  sconsolata che Joy non se la sentì di prenderla in giro nemmeno per un attimo, ma afferrò l’amica per le spalle sorridendo in modo esageratamente entusiasta, gli occhi che le brillavano.

‘Sal, stai tranquilla, sono una tomba ma…è fantastico!’

Sally sembrava appena scesa dalle montagne russe e la fissava con occhi più tondi di una boccia dei pesci rossi.

‘Fantastico?’

Ripetè con voce gracchiante.

‘Sal, il ragazzo che a quanto pare hai sempre sognato ti ha insegnato equitazione un’ora fa! Orlando, il nostro Orlandino, ciciolino! Ha! Sal, sei la donna più fortunata del pianeta e stai qui a torturare una foto nella tua agenda! Sal!’

Joy scoppiò a ridere felice, Sally e orlando, sì, sì sarebbero stati così belli insieme…piani di corteggiamento e progetti di matrimonio cominciarono a volteggiarle nella testa in immagini contemporaneamente esaltanti e strane perché completamente nuove: Sal e Orlando, due amici insieme, wow, incredibile! Sarebbe stato…

‘Joy!  Cosa stai dicendo! Lui non deve sapere niente. Niente capito!?’

Puf. Confetti e vestito da sposa svaniti nella faccia severa di Sally che la fissava decisa.

‘Ma Sal..non vorresti…’

‘Non una parola, Joy. Tentare per assurdo di…oddio, nemmeno riesco a pensarci! Comunque sarebbe una specie di suicidio. Lui è lui, è un attore, è bello, è famoso, è troppo. E con il troppo ci si fa davvero male, Joy. Lo so che sei una piccola ingenua, e vai bene così, perché altrimenti non saresti te, ma questo l’ho imparato: ingozzarsi fa venire mal di pancia. Illudersi troppo non va bene.’

Sally era completamente seria, la guardava fissa in viso e sembrava determinata, davvero. Joy si sentì per un momento piccola, per la seconda vola in quella giornata, e pigolò cercando di farla ragionare:

‘Ma Sal, magari lui…posso…’

‘Non una parola.’

Gli occhi verdi chiari di Sally sembravano uscire fuori dalle orbite e Joy si costrinse ad annuire, rassegnata.

Ma l’immagine dell’amica e Orlando felici con tre figli non abbandonava comunque i suo povero cervelletto.

Sally sospirò e in quel preciso istante, per l’ennesima volta di quella giornata senza fine, si spalancò la porta della stanza.

‘Igh, sono in accappatoio!’

Joy non fece in tempo ad alzare lo sguardo che la compagna di stanza con una sottospecie di capriola rotante e un balzo da balletto si era gettata nel bagno chiudendolo a chiave.

‘Hoilà, hey, forse ho sbagliato e sono entrato in uno sgabuzzino!’

Dom entrò sorridente tenendo sollevato un suo calzino impigliato sulla maniglia e guardandolo ridacchiando.

‘Mhm, non è che però mi dispiaccia poi molto…’

Aggiunse pensieroso trovando il reggiseno per terra e voltandosi verso di lei con aria sorniona.

‘Dom…’

‘Ommioddio! Hai pianto?’

Joy sospirò, doveva decisamente togliere le strisce nere o avrebbe dato l’idea di una povera depressa con tutti quanti.

‘No, Dominic, mi piace lo zebrato.’

Gli fece una linguaccia e cominciò a pulirsi con i fazzoletti ritrovati mentre il ragazzo entrava chiudendo la porta.

‘Sicura di star bene, Donna Sparpagliata, vero?’

‘Sì, Dom ho solo fatto la doccia, vedi?’

Indicò l’accappatoio mentre lui salutava Cilla e si sedeva a sua volta sul pavimento con lei.

‘Mhm, e hai scoppiato un petardo in camera a quanto pare. Sì bèh, capisco, anch’io ho avuto la fase piromane a mio tempo!’

Annuì comprensivo coccolando il cane e Joy scoppiò a ridere scuotendo la testa. Stupido Dom.

‘Sì, diciamo che rispecchia il casino che ho in testa…Comunque cosa ci fai qui?’

‘Sono venuto a trovare la mia adorata principessa del Regno dei reggiseni svolazzanti, che ho appena scoperto piacermi molto! Posso essere tuo suddito?’

Si appoggiò con le braccia sul pavimento scrutando prima il soffitto poi sghignazzando verso Joy che lo guardò a sua volta con una linguaccia divertita.

‘A parte questo, ti va di unirti a me e quella checca di Bil stasera? Ho paura a rimanere solo con lui, davvero. Elijah è impegnato con la sua cara vipera velenosa e gli altri credo siano distrutti dopo le riprese o qualcosa di simile.’

Joy sorrise verso il ragazzo e, ancora una volta pensò all’articolo di Christine: non poteva abbandonare nessuno di loro, li amava troppo per riuscire a staccarsene.

‘Pizza e film da Bil?’

‘Yes, my baby love. Ma rimettiti in sesto, te-so-ro! Hai un aspetto or-ri-bi-le!’

Starnazzò con aria effemminatae prendendole una ciocca di capelli agitandola su e giù.

‘Dommy, non frequentare così spesso Ian, te ne prego.’

Esclamò lei scoppiando a ridere mentre il ragazzo assumeva un’aria pensierosa.

‘Mmm, forse hai ragione! Però voglio essere anche il tuo amico gay, nonostante non lo sia affatto. Già…e voglio essere anche il tuo amante focoso. E il tuo fratello maggiore. Joy…vuoi sposarmi?’

‘Ok, amico gay non gay. Ho bisogno del tuo aiuto.’

Joy aveva appena avuto un’illuminazione geniale. Circa. O forse no.

‘Dimmi tutto, amore.’

‘Allora, Dommy, sai mantenere un segreto?’

Dom annuì con aria complice strizzando gli occhi.

‘Solo se non mi chiami Dommy, befana!’

‘Ma non eri il mio amico gay?

‘Ho cambiato idea…preferisco la storia dell’amante.’

Joy scoppiò a ridere poi proseguì sussurrando:

‘Bah, comunque… Quanto sei bravo a combinare due persone?’

Dom sorrise malignamente avvicinandosi a Joy fino a trovarsi con le fronti praticamente appiccicate e mormorò con un forte accento tedesco:

‘Dov’ è la vittima?’

 

Fine xD Quanto malefico è Dom? io lo adoro XD

Alla prossima,

Un bacio,

Ireth

P.s. Grazie anche alla mia Luci che mi legge <3

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Capitolo 19
*** CMB & Co. Agenzia matrimoniale ***


CMB & Co. Agenzia matrimoniale

Salve a tutti! So che è passato un secolo e a me sembra anche passato di più, però son stata costretta dalla mia dolce cugina Lucia a ricominciare questa fan fiction dove l’avevo lasciate e, con un po’ di fatica, sto cercando di farmi passare il ‘blocco dello scrittore’.

Forse il mio modo di scrivere cambierà un po’ dato che anch’io son cambiata, forse..speriamo in meglio :D

Bè, siete sempre i benvenuti e i bentornati se ricomincerete a leggermi! Ecco a voi un assaggino di capitolo corto corto, Grazie a tutti quelli che mi hanno commentato le scorse puntate e soprattutto grazie Luci, che non hai mai perso la speranza di veder pubblicato un nuovo capitolo, a te va tutta la mia stima!

 

‘No ragazzi, non credo di aver capito bene la faccenda.’

Erano tutti e tre insieme nella stanza di Dom quella sera, con pizze, birre e un dvd pronto per essere visto, Billy li guardava seduto svaccato sul divano, con il cartone della pizzeria sulle ginocchia e lo sguardo verso Joy,  in piedi di fronte a lui che sbuffando per l’ennesima volta gli ripeteva la situazione.

‘Allora Bil, Sally è innamorata di Orlando, ma non vuole esserlo perché lui è quello che è, cioè un attore famoso no? Insomma lei non sopporta il fatto che tutto potrebbe complicarsi e quindi…’

‘Hey hey hey! Tesoro, ferma il treno.’

Dom uscì dalla cucina con le mani in segno di stop e gli occhi socchiusi, come per ricevere un’ispirazione divina e si sedette con aria solenne sul divano accanto a Billy.

‘Pace e amore, cucciola, ma lasciami spiegare al piccolo scozzese dal cervello a bassa frequenza quello che intendi dire.’

La ragazza interruppe la sua spiegazione e lasciò la scena a Dom un po’ perplessa. Non era forse stata chiara?

 ‘Allora, Bil...’

Dom  prese un gran respiro poi, con fare militaresco sbottò, sottolineando ogni parola che diceva alzando un dito della mano.

 ‘Orando. Sally. Piano Ingabbiatore. E tutto il resto sono complessi femminili.’

Detto ciò sorrise soddisfatto lasciandosi cadere all’indietro sullo schienale e incrociando le braccia sul petto osservando l’amico che, illuminato dal discorso insensato, annuì soddisfatto.

‘Ahh, ma allora è solo questo!’

E tornò ad armeggiare soddisfatto con il cartone della pizzeria mentre un profumo caldo di salsa al pomodoro e pane invadeva lentamente la stanza, già piacevolmente accogliente e calda.

Joy li guardava con aria inebetita, leggermente accigliata. Complessi femminili? Piano Ingabbia..che cosa?

‘Cosa sarebbe un Piano Ingabbiatore?’

Era piuttosto insospettita dalla piega che stava prendendo la conversazione, probabilmente chiedere a quei due folli di pianificare la riuscita di un nuovo grande amore non era stato così grandioso, dopotutto conoscendoli e avendo sentito i loro strani aneddoti sulle loro avventure amorose squinternate, non si sentiva proprio in buone mani.

‘E’ una cosa geniale,  Joy!’

 S’infervorò Billy lasciando perdere il cibo e passando il cartone a Dom che sobbalzò strillando

‘Cristo Bil, sono bollenti, vuoi bruciarmi i gioielli?’

‘ Piaga, lasciami spiegare. Vedi, Joy il Piano Ingabbiatore è sempre stato usato efficacemente da Dominic, con tutti i suoi amici, me compreso, e funziona sempre, garantito! Te lo dico per esperienza personale Hey Dom…ti ricordi Megan, l’australiana?’

‘Altrochè! Lei si che era bollente…’

I due cominciarono a sghignazzarsela di gusto in preda a gradevoli memorie di cui Joy avrebbe fatto volentieri a meno di sapere.

‘Hem, comprendo che siate partiti per il mondo dei giochini per bimbi grandi, ma potreste tornare un secondo qui?’

Dom sorrise sornione e si sporse in direzione di Joy sorridendole con gli occhi azzurri.

‘Non è complicato, se metti due persone in una stanza e le convinci entrambe che l’una è pazza dell’altro, è matematico che, cotte a fuoco lento, restando sul tema di bollori vari, ne verranno fuori scottate!’

‘Dio santo, Dom! Dove le prendi ‘ste frasi? Su Top Girl?’

Il ragazzo ignorò bellamente Billy e continuò a rivolgersi all’amica che lo guardava ancora confusa.

‘E nel nostro caso, cosa dovremmo fare, quindi? Chiuderli dentro la stanza d’albergo di Orlando e gettare la chiave?’

Dominic alzò un dito con aria saccente e corrugò la fronte, tutto concentrato.

“Questa, è un’idea.” Sentenziò dopo una breve pausa ad effetto.

“Ma ho validi motivi per credere che Orly, essendo decisamente uno sfigato, potrebbe essere quantomeno claustrofobico e mi dispiacerebbe lasciar sola Sally con un disturbato del genere...magari le vomita addosso…”

“Dominic, ci piacerebbe arrivare al nocciolo della questione prima che mi si ammosci la pizza, grazie.”

“Secondo me se tieni ancora il cartone lì in mezzo ti si ammoscia qualcos’altro Boyd. Comunque è semplice, basta trovare un luogo carino e appartato in cui ci siano solo loro due… e, insomma, da cosa nasce cosa. Anche un pollo come Orlando capisce quando è il momento i tirare fuori gli attributi. In tutti i sensi.”

Aggiunse infine maliziosamente alzando le sopracciglia in direzione di Joy che gli rivolse uno sguardo schifato e si apprestò a tirargli uno schiaffo amichevole sulla nuca.

In effetti Dominic, nonostante fosse un maniaco galattico, aveva ragione: sarebbe bastato un appuntamento carino, a loro insaputa si sarebbero trovati coinvolti in una situazione compromettente e non avrebbero saputo resistersi.

Sul viso della ragazza apparve un sorrisetto furbo, guardò gli altri due e trovò specchiata la stessa espressione maligna.

“Bene, la compagnia matrimoniale Cook, Monaghan, Boyd inaugura ufficialmente la stagione!”

 

 

Ok, è un micro capitolo, lo so. Ma il prossimo sarà pubblicato a  breve e sarà meglio, promesso (:

Devo riprendere un po’ le fila della storia dove le avevo lasciate perché ho perso un po’ il filo!

Sempre vostra,

Ireth Mezzelfa

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