Quando sei arrivato... di Lady_Loire (/viewuser.php?uid=90086)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** IMPER o te? ***
Capitolo 2: *** Voglio volare! ***
Capitolo 3: *** Alla fine le stelle cadute sulla terra tornano tutte nel cielo, chi prima chi dopo. ***
Capitolo 1 *** IMPER o te? ***
regalino
Quando sei venuto...
“Quindi... se io posiziono questo qui, collego rosso a verde
e...” la porta che cigola; aprendosi, interrompe il mio complesso
ragionamento, ci sto lavorando da mesi a quest'arma, sarà la
più grandiosa mai costruita!!
“Dottore? Sua mo...” la donna appena entrata si zittisce al mio fermo gesto
“non ora!! non vede che sono impegnato??” mi rigiro scocciato e torno al mio lavoro
“qualsiasi cosa sia, può aspettare”
“ma veramente signore è per il...” agito la mano nervosamente
“ah ah!! lasciami almeno provare questa modifica!!! vieni con me!!”
Prendo il mio bellissimo cannone Iper Master Power Energy Red, IMPER, e mi dirigo in giardino, la mia zona di test delle armi.
Sono un grande scienziato, ma la mia passione sono i cannoni!! Grandi,
piccoli, potenti, tascabili. Fabbrico cannoni nel tempo libero.
Carico il mio gioiellino e miro ad un albero a poca distanza
“ah ah ah ah!! bada bene Kimera! Guarda come distruggo quel
nocciolo!!” rido soddisfatto di me e premo il grilletto: rumore
assordante, luce intensissima ed infine il botto. Ad occhi chiusi rido
ancora, la mia terribile arma, il mio IMPER ha funzionato!!
“Hai visto Kimera? Hai visto?”
“io.. io non vorrei dirlo, dottore, ma il nocciolo è più vivo di prima...”
Apro gli occhi incredulo, sistemo gli occhiali sul naso
“magari non ha funzionato perché è.. troppo sporco” balbetto, la donna spazientita mi guarda
“mi ascolti!! volevo dirle che sua moglie ha partorito!! è
un bel maschietto!” mi strappa il lavoro di mesi dalle mani per
poggiarlo di lato e iniziandomi a sbottonare il camice, la fermo agitato
“mia moglie ha dato alla luce il bambino?”
“si...” sbuffa
“QUANDO ME LO VOLEVA DIRE?? IL MIO FUTURO GIUDICE!!!”
“ma dottor Cidolfus io...”
“LASCI PERDERE IL CAMICE!!!” corro via sentendo a malapena un -ero venuta a dirglielo-
faccio velocemente due rampe di scale, svolto a destra percorro un
lungo corridoio, infine riconosco la porta della mia camera da letto.
Mi fermo a riprendere fiato un paio di secondi poi entro
“Cidolfus, perché ci hai messo tanto?” mia moglie mi rimprovera anche se stravolta dal parto, che donna!
“ancora quei dannati cannoni? Hai almeno graffiato un rametto sta
volta?” sorride e mi porge delicatamente un fagottino di
asciugamani bianchi
“sta attento che non è di minerale ne di ferro.”
lo prendo in braccio a scosto leggermente il tessuto che gli copre il
visetto, sta pisolando. Le labbra carnose da bambino sembrano
perennemente increspate in un broncio dolcissimo, i pochi peli che ha
in testa sono castani. Chissà di che colore ha gli occhi...
“identici ai tuoi...” sorride mia moglie, mi sa anche leggere nel pensiero
“che nome vuoi dargli, papà?”
“fammici pensare...” guardo ancora il piccolo che muove piano le mani paffute
“Ffamran Mid Bunansa” lo stringo con delicatezza
“Ffamran? Ok, secondo me ti odierà per questo nome...”
Mia moglie è una gran donna, non mi stuferò mai di dirlo.
*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*
TA DAAAAA!!! questa ci tenevo un po a scriverla...
fatemi sapere che vi piace!! un commentino vi prego! *W*
La dedico a noi che amiamo Cidolfus Demen Bunansa!!! XDXD
“Ah ah ah ah! Frammenti di
negalite! Bozzolo della crisalide! Riversate il vostro mystes su
Ivalice. Che il mare e il cielo siano inondati di mystes, e Bahamut
possa abbeverarsene! Guardate come brilla luminosa la loro fiamma! Che
rigetti le ombre del disegno degli Occuria. Testimonianza che la storia
sarà solo dell'uomo!”
(Dottor Cid.)
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Voglio volare! ***
voglio volare
“magari devo collegare il verde al verde!” mi rigiro sulla
tovaglia stesa sulla spiaggia fuori dalla reggia imperiale estiva,
l'imperatore ci ha invitato a passare l fine settimana con lui e la sua
famiglia.
“Ffamran... sta attento” Penelope afferra per il costumino
quel pasticcione di nostro figlio che stava per pestare un granchio.
Sono passati 4 anni da quando è nato, Ffamran è davvero
un bel bambino: capelli castano chiaro occhi dello stesso colore, pelle
abbronzata anche d'inverno.
Si gira a guardare la madre e alza una mano “Granchio!” si
accovaccia goffamente accanto al mollusco e lo prende in mano,
ovviamente la bestiola lo pizzica facendolo scoppiare a piangere.
“Cidolfus! Portalo a bagnarsi nell'acqua di mare! Lo aiuterà a disinfettarsi.”
Mi alzo svogliato e prendo a manina il piccolo, cammino leggermente chinato, mio figlio mi guarda ad occhi spalancati
“papà”
“mh?”
tira su con il naso e si asciuga le lacrime
“voglio volare....”
“magari fra una ventina d'anni, quando sarai giudice... magari su
una bella aeronave, ovviamente ideata da me, equipaggiata con le mie
straordinarie armi!”
“la mamma dice che i tuoi cannoni fanno schifo.”
tossisco imbarazzato, mia moglie è una gran donna e credo che il marmocchio abbia preso da lei
“mi fai volare?” ripete tirandomi
“ok!!” lo prendo in braccio e lo porto sopra la testa
iniziando a girare in tondo, quanto mi ha cambiato questo bambino, ride
divertito le braccia tese come ali di aeronavi
“volo! Volo!”
mi fermo e lo tengo stretto in braccio, mi continua a fissare poi allunga la mano e mi strappa gli occhiali dal naso
“papà!!”
“hey!! Ffamran!! dammi gli occhiali su!!”
“papà!!”
“che vuoi!”
“ti voglio bene!” mi avvolge in un caldo abbraccio tenendo ancora stretti nelle mani i miei occhiali.
Stupito dalla velocità del gesto sgrano gli occhi, che moccioso
incredibile, gli passo una mano sulla schiena bollente e gli bacio la
testa
“anche io...”
*^*^*^*^*^*^*^*^*^
2 capitoletto!! XD fatalità ero ispirata XD
fatemi sapere che ne pensate con un commentino!!!
Ciaoo!! d(u_u)b trallallaaaaàH
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Alla fine le stelle cadute sulla terra tornano tutte nel cielo, chi prima chi dopo. ***
capitolo3cid
Alla fine le stelle cadute sulla terra tornano tutte nel cielo, chi prima chi dopo.
“papà...” Ffamran mi raggiunge e mi prende la mano
“Kimera mi ha detto di venire a salutare la mamma... perché? Dove va?”
Sono a pezzi, mia moglie, la mia bellissima Penelope, sta morendo in un letto e io non posso farci assolutamente niente.
Si è ammalata meno di un anno fa e ora sta morendo! Ora è
bianca sul letto, mi sussurra di stare calmo. Mi dice di curare
Ffamran, di amarlo sempre anche per lei.
La mia testa fa un ritmico movimento, le dico si a tutto.
“papà! Perché la mamma dice così?”
“mettilo sul letto Cid”
eseguo veloce
“Mamma... ma dove vai?”
“vado a trovare gli dei...”
“stai via molto?”
“si... molto. Amore, mi prometti che ascolterai il papà”
“sempre sempre?”
“si...” rise piano lei
“ok, lo farò... ma se disubbidisco non mi vuoi più bene?”
“ti voglio bene lo stesso! Ma voglio che non lo fai diventare più matto di ora”
“ah... in effetti...”
Il mio bambino ride felice io invece trattengo a stento le lacrime,
vorrei dargli uno schiaffo!! come fai a non capire a otto anni che tua
madre sta morendo!!!
“ora dammi un bacione...” Penelope lo prende e gli da un
lungo bacio sulla guancia “ora va a giocare Ffamran, saluto
papà poi parto...”
“certo mamma” il piccolo stupido sorride e sceso dal letto corre fuori
“Cidolfus... mi raccomando...” sorride ancora.
Mi alzo a baciarla cercando di rassicurarla
“farò sempre del mio meglio, Penelope, ora non ti sforzare”
Lei scuote la testa divertita mi bacia una mano poi sospira e poggiata la testa di lato chiude gli occhi
“buona notte amore mio, veglierò su di voi ”
Stringo la sua mano ormai priva di forza e le sussurro
“ti amo Penelope” non so quante volte lo ripeto, dieci,
cento forse mille volte. So solo che quando mi fanno uscire dalla
camera la notte è fonda, le stelle brillano nel cielo e con loro
anche la mia Penelope.
Cammino e arrivo nella camera del mio bambino che dorme con la luce
accesa, i modellini di aeronavi tutti sparsi sul pavimento, che
disastro. Mi avvicino piano e lo osservo: al petto tiene il suo modello
di nave preferito, la chiama Stalla.. Stralla.. una cosa simile, mi
avvicino ancora e gli bacio una guancia, è umida. Lo guardo un
pò sorpreso
“papà... la mamma ci proteggerà dal cielo
vero?” apre i castani occhi all'improvviso facendomi sobbalzare
“C-certo Ffamran.. ma tu...”
“si, avevo capito che stava morendo, non volevo farglielo
pesare!” mi bacia le labbra con dolcezza e si gira dandomi la
schiena
“papà, dormi con me?”
“si” sono stanco, mi levo la casacca e il metallo che copre
i miei pantaloni e mi infilo nel grande letto del mio bambino
“attento a non schiacciarmi la Strahl”
ecco come si chiamava.
*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^
Un nuovo capitolo. È stato difficile scriverlo.
Sto passando un periodo particolarmente bello e scrivere la morte di un personaggio non mi riusciva!
Spero non faccia proprio schifo! XDXD
saluti e alla prossima!!
ah probabilmente dal prossimo capitolo Balthier sarà adolescente!! ^^
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=606477
|