Brandelli di Ricordi

di _EpicLoVe_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tornerai? ***
Capitolo 2: *** Grazie. ***
Capitolo 3: *** Io lo voglio alla fragola ***
Capitolo 4: *** Stai diventando grande ***
Capitolo 5: *** Solo un bacio ***
Capitolo 6: *** Il primo ballo ***
Capitolo 7: *** Cigarettes ***
Capitolo 8: *** Segreti e piccoli peccati ***
Capitolo 9: *** Lei se ne va sempre ***
Capitolo 10: *** Recuperata. ***
Capitolo 11: *** Sola ***



Capitolo 1
*** Tornerai? ***


Tornerai?

Tornerai?

 

“Blair” un urlo e la bimba bionda si fiondò nell’appartamento dell’amica con un sorriso.

“Serena” esclamò l’altra andando ad abbracciarla.

Lily entrò dietro sua figlia e un facchino le seguì portando una  valigia rosa.

“Oh Lily, Serena benarrivate” esclamò Eleanor arrivando in quel momento.

“Vieni Lily cara, accomodati in salotto, gradisci un tè?” le chiese ma l’altra donna scosse la testa.

“No, ti ringrazio Eleanor ma devo andare” esclamò con un sorriso.

“E ti ringrazio davvero tanto per questo favore” aggiunse subito dopo.

La signora Waldorf mosse una mano.

“Ma figurati, Serena è sempre la benvenuta qui” esclamò sorridendo alla bambina.

“La valigia può portarla di sopra” esclamò a quel punto Blair al fattorino che era rimasto in attesa di ordini e quest’ultimo annuì avviandosi lungo le scale.

“Serena, tesoro” Lily si inginocchiò accanto a sua figlia tirandola a sé per una mano.

“Mi raccomando fa la brava e ascolta Eleanor” l’ammonì  e la bambina annuì guardandola imbronciata.

“Tornerai?” le chiese con l’innocenza dei suoi quattro anni e sua madre le sorrise.

“Certo” sussurrò in risposta stampandole un frettoloso bacio sulla guancia.

“Allora a presto” esordì infine accarezzando una guancia di Blair e dirigendosi nuovamente all’ascensore.

“Serena”, Blair afferrò l’amica per una mano trascinandola in salotto.

“Vediamo un cartone” affermò. “E tra poco arriveranno anche Nate e Chuck” la informò nuovamente voltandosi poi in direzione della cucina.

“Dorota” urlò e la giovane cameriera arrivò trottando.

“Metti la cassetta della Sirenetta e preparaci dei biscotti” le ordinò accomodandosi sul divano.

“Dai Serena, non essere triste, tornerà presto” esclamò poi la mora in direzione dell’amica che annuì sedendosi accanto a lei.

“Presto quanto secondo te?” chiese poi la biondina.

L’altra si strinse nelle spalle con un sospiro e le sorrise.

Blair, che con i suoi quattro anni aveva già capito come girava il mondo.

“Presto, presto” affermò in quella che sarebbe stata una delle sue prime bugie e Serena le sorrise.

“Inizia” esclamò poi la piccola Waldorf voltandosi verso la televisione.

“Io non voglio vedere i cartoni delle principesse” le bambine si voltarono entrambi verso l’entrata del salotto da dove Chuck e Nate guardavano la tv con aria annoiata.

Il piccolo Bass arricciò il naso contrariato e si voltò verso le bambine.

“Vediamo i mostri” propose a quel punto Nate.

“O le belle ragazze” aggiunse un piccolo Chuck e Blair alzò gli occhi al cielo sbuffando.

“Sei sempre il solito Chuck!” osservò con una scrollata di spalle e Serena sorrise.

Non sapeva, a quel tempo, la piccola Serena Van der Woodsen che di partenze ce ne sarebbero state tante ma che loro, i suoi amici, non l’avrebbero lasciata mai.



Spazio autrice: E come promesso eccomi qui con una breve raccolta. In verità non so se sarà breve o lunga, dipende dalla mia ispirazione. Sarà una raccolta di flash fiction più o meno lunghe sui nostri protagonisti. Una raccolta che li vedrà crescere. Non ci saranno fasce d'età particolari ma ognuna sarà ambientata in un diverso periodo della loro vita, dall'infanzia in poi. Spero che l'idea non faccia troppo schifo.
E come al solito ringrazio tutti quelli che hanno letto e commentato le mie precedenti ff in questa sezione.

                                                                                                 Alla prossima _EpicLoVe_

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Capitolo 2
*** Grazie. ***


Grazie

Grazie

 

“Serena” la voce della piccola Blair risultò sorpresa mentre osservava l’amica ferma davanti al portone di casa sua.

“Ciao Blair” esordì l’altra con un sorriso.

“Signorina Serena, cosa fa qui da sola?” le chiese Dorota lasciando la manina di Blair e avvicinandosi a lei per sistemarle il giubbotto.

La bambina non rispose ma sorrise allegramente.

“Posso venire con voi?” chiese innocentemente e Blair afferrò la sua mano annuendo.

“Certo. Stiamo andando al parco a dare da mangiare alle papere” dichiarò la giovane Waldorf allegramente mentre si avviavano lungo la strada.

“Signorina Serena sua madre sa che è con noi?” le chiese nuovamente la cameriera e Blair vide il volto di Serena rabbuiarsi.

“Dorota smettila di fare tutte queste domande!” esclamò imperiosamente e la domestica scosse la testa in evidente imbarazzo.

“Siamo arrivate” sospirò la bambina mora poco dopo mentre attraversavano la strada in compagnia di Dorota.

“Non vedo l’ora di dar da mangiare alle papere” esclamò subito dopo.

“Mi raccomando miss Blair, si limiti a buttar loro il cibo in questo sacchetto, non faccia come l’altra volta, altrimenti rischiamo di farle morire strozzate” esclamò la domestica con un sorriso e la piccola Blair le rivolse un’occhiataccia mentre strappava il sacchetto dalle sue mani.

“Tieni Serena, afferrane un pugno e buttaglielo” disse allegramente la bambina.

La biondina afferrò un pugnetto di cibo e lo buttò.

“Non mi piace il nuovo fidanzato della mamma” esordì improvvisamente e Blair si voltò verso di lei guardandola con serietà.

è per questo che sei venuta da me?” le chiese e l’altra annuì.  

“L’ha portato a casa oggi” le spiegò la bambina e Blair sospirò.

“Beh puoi restare da me quanto vuoi” la rassicurò Blair e Serena le sorrise.

“Grazie B” sospirò e la mora le sorrise dolcemente.

“Miss Blair” la chiamò Dorota  ed entrambe le bambine si voltarono a guardarla.

“Ha chiamato sua mamma. Dice che dobbiamo tornare a casa” affermò la cameriera e Blair la guardò perplessa.

“Perché?” le chiese con tono imperioso e la donna sospirò.

“La signora Lily è venuta a prendere Serena” le rispose la domestica porgendo la mano alla sua padroncina.

“Non le hai detto che venivi da me, vero?” chiese Blair all’amica con un sussurro e l’altra scosse la testa.

Blair le afferrò la mano mentre stringeva quella di Dorota e le sorrise.

“Non ti preoccupare, ci penso io!” affermò con sicurezza. 



Spazio autrice: Eccomi qui con la seconda flash. Come potete vedere queste prime storie sono molto semplici perchè quello che voglio mostrare è proprio la quotidianità della loro infanzia.
Delle volte mi trovo quasi in difficoltà per il linguaggio più appropiato. Essendo loro bambine non posso farle parlare troppo bene ma non vorrei nemmeno rendere la storia sgrammaticata.
Spero che questa piccola flash con Blair e Serena (eh si, per questa volta abbiamo eliminato i personaggi maschili ma tranquilli che recupereremo) vi sia piaciuta.
E ci tengo a precisare che le bambine in questa storia hanno circa sei-sette anni.
E vi ringrazio tantissimo per le recensioni e le letture alla prima storia.

Tuccin: Grazie mille del tuo commento. Eh si, anche a me piacciono le storie brevi perchè, se scritte bene, sanno trasmetterti tanto in poche righe. Spero ti piaccia anche questa seconda flash anche se non ci sono Nate e Chuck.

feffixoxo: Grazie mille. Mi fa piacere che ti sia piaciuto l'intervento di Chuck, volevo che si capisse la sua vera natura già da bambino. :)

MyPassion: Grazie mille per i tuoi commenti (mi riferisco anche a quelli alle altre storie oltre che a questo). Eh si, ho voluto rispecchiare ogni personaggio da bambini così come li conosciamo da adolescenti, o almeno ci ho provato. Per quanto riguarda Serena anche secondo me lei è il tipo di ragazza che alle cose ci arriva sempre per ultima, ma questo è uno dei tanti lati del suo carattere che la rendono quella che è, quindi non mi disturba.


                                                                                                 Alla prossima _EpicLoVe_

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Capitolo 3
*** Io lo voglio alla fragola ***


Io lo voglio alla fragola

Io lo voglio alla fragola

 

Solita estate negli Hamptons.

Solito caldo afoso.

Soliti quattro bambini che corrono nel grande parco della residenza Van der Woodsen.

“C’è il gelato” il sorriso gentile di una baby sitter.

“Io voglio quello al cioccolato” dichiarò Nate afferrando la coppetta al cioccolato e infilandosene subito in bocca un grande cucchiaino.

Serena prese la sua coppa preferita alla fragola e la guardò già immaginando di gustarne il sapore.

“Io voglio quello alla fragola!” dichiarò Blair guardando il vassoio.

E quando si accorse che il suo adorato gelato alla fragola era sparito i suoi occhi si allargarono a dismisura mentre le mani si chiudevano a pugno.

“Chi ha preso il mio gelato alla fragola?” tentò ancora ma nessuno le rispose.

Si voltò repentina verso Chuck che sorridendo soddisfatto sbandierò un cucchiaino di gelato alla menta e poi si voltò a guardare Serena e Nate che mangiavano i loro gelati.

“Io lo voglio alla fragola” dichiarò nuovamente alzando la voce.

Tutti e tre i bambini si voltarono a guardarla e sbuffando Serena le porse la sua coppetta.

“Tieni questo alla fragola” le mormorò svogliatamente.

La piccola Waldorf allungò la mano e finalmente sorrise soddisfatta.

“Cos’è quello nel vassoio?” chiese poi.

“Alla crema” la informò Chuck e la biondina storse il naso.

Poi si voltò verso Nate al suo fianco e sorrise.

“Allora prendo questo al cioccolato di Nate!” dichiarò rubando la coppetta dalle mani del ragazzo e ridendo iniziò a correre.

Nathaniel la guardò sorpreso.

“Serena ridammi il mio gelato” urlò a quel punto con un sorriso ed iniziò ad inseguirla.

Blair rimase immobile ad osservare la sua migliore amica e il suo fidanzatino che si rincorrevano nel giardino ridendo e scherzando tra di loro e sentì qualcosa bruciarle nello stomaco.

“Stanno giocando senza di te” la canzonò Chuck.

La mora si voltò verso di lui imbronciandosi.

“Sta zitto, Bass!” dichiarò secca abbandonando il suo gelato alla fragola e voltandosi per tornare dentro.

Spazio autrice: Salve popolo, eccomi qui con la terza flash. Ho notato che non ci sono stati commenti per la seconda e ho pensato che non vi sia piaciuta. Forse è per l'assenza dei personaggi maschili oppure perchè è un pò noiosa...non so. Spero, comunque, che questa terza abbia più successo. Ci tengo a precisare che ci troviamo all'età di otto anni. Inoltre, come potete vedere, posto spesso (praticamente una volta al giorno) perchè approfitto di questo poco tempo libero che ho ultimamente, visto che potrebbero esserci periodi in cui non ho la possibilità di postare. E poi ho in mente una nuova raccolta che inizierò a scrivere e pubblicare appena finisco questa. 

                                                                                                           Alla prossima _EpicLoVe_

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Capitolo 4
*** Stai diventando grande ***


Stai diventando grande

Stai diventando grande

 

“Quanti anni hai ora, Blair?” le chiese l’uomo d’affari seduto di fronte a lei.

“Dieci” rispose la bambina con un sorriso.

“Stai diventando grande” aggiunse l’uomo e la bimba annuì lanciando uno sguardo a Serena malamente buttata sulla poltrona del suo salotto.

Qualche minuto dopo al suo fianco comparvero anche Nate e Chuck e Blair si voltò a guardare con sdegno i loro posti vuoti.

“Se volete scusarmi” mormorò con un finto sorriso stampato sul volto e si alzò elegantemente dalla tavola per raggiungere i suoi amici in salotto.

“Cosa state facendo?” chiese loro con voce imperiosa.

“Io mi annoio” dichiarò Serena attorcigliandosi una ciocca di capelli biondi attorno al dito.

“Concordo” commentò il giovane Archibald con uno sbuffo.

“Lo so ma queste cene sono fatte apposta per essere noiose” dichiarò saccentemente Blair e Serena le rivolse un’occhiata.

“Io voglio andarmene” esordì infine alzandosi dal divano.

“No Serena, tu resti. Non possiamo andarcene” esclamò la mora ma l’altra parve ignorarla.

“Che ne dite se andassimo a giocare di sopra?” propose con un sorriso.

“No Serena, ormai stai diventando grande” esclamò Blair con aria giudiziosa.

“L’ultimo che arriva è un carciofo!” dichiarò correndo fuori dal salotto.

Nate la seguì con lo sguardo e sorrise.

“Vado a giocare anche io” esclamò poi.

Blair li guardò assottigliando lo sguardo e istintivamente chiuse le mani a pugno.

“Tornate qui” tentò di ordinare loro ma i bambini erano già scomparsi lungo le scale ridendo.

“Vado a giocare anche io con loro” esordì a quel punto Chuck con un sorrisino beffardo.

“Ma tu resta qui” aggiunse subito dopo “Ormai stai diventando grande!” dichiarò voltandosi e lasciandola sola.

Spazio autrice: Eccomi di nuovo, lo so, sto diventando un tormento. Ma tranquille, non so fin quando potrò postare con questo andamento.  Anche su questa storia non c'è molto da dire, sempre i soliti quattro e sempre in una delle scene che ho immaginato. Spero che vi piaccia anche questa. 

Tuccin: Grazie mille per la tua recensione innanzitutto. Beh devo essere sincera, io ho sempre visto Blair e Serena come amiche, dalla notte dei tempi e penso che lo saranno fino alla fine. Certo, l'amicizia infantile che c'era un tempo ora ha lasciato il posto ad un nuovo tipo di amicizia ma credo che loro siano ancora molto unite...forse dopo tutto quello che hanno passato insieme lo sono più di prima.
Grazie ancora e tranquilla, non mi abbatto per le recensioni, mi rendo conto che non tutti hanno il tempo di "cazzeggiare" su internet (come me :)) e che una recensione non è sempre d'obbligo.

Grazie a tutti i lettori.

                                                                          Alla prossima _EpicLoVe_

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Capitolo 5
*** Solo un bacio ***


Solo un bacio

Solo un bacio

 

Seduti nella suite di Chuck al Palace otto ragazzini, dodici anni e un patrimonio indigente, giocavano ad uno dei giochi più comuni al mondo.

Naturalmente era stato Chuck Bass a proporre il gioco della bottiglia, trovando subito consenso negli altri due ragazzi presenti e costringendo così tutte le ragazze a partecipare.

“Assolutamente no” naturalmente Blair Waldorf era stata la più intransigente.

Ma non appena Serena le aveva fatto notare, in privato, che avrebbe avuto la possibilità di baciare Nate Archibald, suo fidanzatino nonché ragazzo più carino dell’Upper East Side, anche la giovane Waldorf si era seduta in cerchio senza fare storie.

Così dopo mezz’ora e quattro giri di bottiglia Chuck aveva già costretto buona parte dei presenti ad umiliarsi.

Quando, al quinto giro di bottiglia, la suddetta si fermò su Chuck Bass e Serena Wan Der Woodsen il ragazzo sorrise soddisfatto.

“Voglio un bacio da te, Serena” esclamò con noncuranza mentre qualcuna delle ragazze presenti tratteneva il fiato invidiando la biondissima Serena.

Quest’ultima sorrise scuotendo la testa.

“Solo se mi prometti che non andrai a vantartene in giro, Chuck” esclamò divertita e un sorriso malizioso si stampò sul volto di Chuck.

“La solita egocentrica” l’apostrofò in risposta il giovane ragazzo e Blair guardò con disgusto la sua migliore amica, seduta di fianco a lei, alzarsi per raggiungere Chuck.

“Oddio S, non avrai intenzione di farlo davvero?” sospirò a quel punto, non riuscendo più a trattenersi e tutti si voltarono improvvisamente verso di lei.

“Gelosa Waldorf?” sospirò il giovane Bass e la ragazzina arricciò il naso.

“Di certo non di te, Bass” esclamò in risposta.

Serena si voltò a guardarla con un sorriso spensierato.

è solo un bacio, B” affermò con noncuranza e poi voltandosi prese il volto di Chuck tra le mani e premette le sue labbra su quelle di lui.

Se nella maggior parte dei presenti la cosa suscitò stupore ed una certa curiosità, Blair si ritrovò, per l’ennesima volta, a provare solo disgusto. Disgusto e una spiacevole sensazione allo stomaco, qualcosa di indefinibile che allora non riuscì a capire e di istinto si voltò verso il suo ragazzo.

Nate guardava gli amici con la fronte corrugata ed i pugni stretti, come se quel gesto gli provocasse rabbia.

E quando Chuck, audace e dannatamente sfacciato, infilò la lingua nella bocca di Serena, il volto di Nathaniel parve rabbuiarsi ancora di più.

Serena si staccò da lui di fretta tirandogli un pugno su una spalla.

“Sei il solito porco schifoso Chuck” esclamò con una smorfia tornando a sedersi e Blair scosse la testa sospirando mentre tornava ad osservare il volto di Nate, cercando di scorgervi ancora qualcosa.

Quando il ragazzo si voltò a guardarla lei gli sorrise dolcemente ma quello fu un sorriso che lui non ricambiò.




Spazio autrice: Eccoci giunti alla quinta flash dove i nostri protagonisti hanno dodici anni. A questo punto mi sono trovata un pò spaesata con l'età perchè ho scritto più di una flash e non riuscivo a decidere che età dovessero tenere, spero alla fine di aver fatto la scelta giusta.
Vi confesso che sono abbastanza soddisfatta di questa flash (per una volta :)) quindi spero l'apprezziate anche voi.
Grazie mille a chi continua a leggere le mie storie.

MyPassion: Ahahah eh si, anche a me è stato detto più di una volta "adesso sei una signorina" e tutte le volte sono scoppiata a ridere e ho fatto lo stesso quello che avevo intenzione di fare.
Grazie per la tua recensione comunque.

                                                                                                             Alla prossima _EpicLoVe_

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Capitolo 6
*** Il primo ballo ***


Il primo ballo

Il primo ballo

 

Ci aveva messo un secolo per scegliere quel vestito, Blair.

Aveva tredici anni e quello era il suo primo ballo studentesco.

Aveva costretto sua mamma e Serena ad accompagnarla a fare shopping in tutti i suoi negozi preferiti sulla 5° Avenue e quando aveva trovato quel grazioso vestito bianco si era sentita finalmente soddisfatta.

“Sarò bellissima” aveva dichiarato a Serena con un sorriso mentre, il giorno prima, facevano le prove nella sua stanza.

E poi aveva passato l’intera giornata a prepararsi per l’evento costringendo Dorota a correre da una parte  all’altra della casa e ordinando acconciature impossibili a parrucchieri disperati.

Infine aveva indossato il bellissimo paio di ballerine che Eleanor le aveva riportato da Parigi e lei e Serena si erano recate alla festa.

“Nate impazzirà quando mi vedrà così” aveva esclamato mentre erano nella limousine e Serena le aveva risposto con un sorriso.

Lei non aveva voluto acconciature particolari, né tanto meno aveva richiesto un qualsiasi tipo di trucco.

Si era limitata ad indossare il nuovo vestito azzurro, che Blair l’aveva costretta a comprare, e un paio di sandali bianchi.

Quando erano arrivate la piccola Blair si era guardata attorno con soddisfazione, era decisamente la più bella, aveva pensato tra sé. E subito dopo aveva cercato Nate con lo sguardo, sicura che, appena l’avresse vista sarebbe rimasto a bocca aperta.

E allora perché in quel momento Nathaniel stava spudoratamente fissando Serena e non lei? E perché i suoi occhi erano così limpidi mentre si perdevano tra le giovani curve della sua migliore amica?

Blair sentì qualcosa muoversi nel suo stomaco…gelosia.

Mosse un passo avanti frapponendosi tra lui e Serena e sorrise.

“Ciao Nate” esclamò civettuola, proprio come le riviste della mamma le avevano insegnato.

“Ciao Blair” le rispose il suo ragazzo con un sorrisino tirato.

“Allora come sto?” gli chiese lei volteggiando su se stessa e lui le sorrise di nuovo.

“Sei molto bella” esclamò con poca convinzione.

“Grazie” esclamò la mora avvinghiandosi al suo braccio.

“B” quando Serena li raggiunse aveva l’aria annoiata e si attorcigliava una ciocca di capelli biondi attorno al dito.

“Io mi sto annoiando, vado a prendere qualcosa da bere” sospirò  e l’altra annuì.

Fu allora che Nate si districò dalla sua presa affiancando Serena.

“Vado con lei, vuoi qualcosa?” le chiese e Blair ne rimase così sorpresa che riuscì solamente a scuotere la testa.

Li guardò allontanarsi sorridendo e sentì un certo fastidio crescerle dentro. Era così concentrata su di loro che quasi non si accorse della presenza di Chuck, che le si era avvicinato furtivamente.

“Molto carini insieme, vero?” esclamò, pungente come al solito e Blair si voltò a fulminarlo con un occhiataccia.

“Spiacente di vederti, Chuck” esclamò acidamente ed il ragazzo ghignò.

“L’azzurro del vestito di Serena si intona bene con il blu degli occhi di Nate” osservò nuovamente il ragazzino, sistemandosi il papillon con un gesto esperto della mano.

“Taci” l’ammonì Blair mentre sentiva il nervosismo crescere dentro di lei.

Rivolse nuovamente uno sguardo a Nate e Serena che ridevano accanto al tavolo delle bevande e il suo sguardo si rattristò.

Di sicuro Nate aveva detto a Serena quanto era bella con quel vestito azzurro, e per giunta, senza che lei glielo chiedesse.

“Comunque sei bellissima sta sera” le sussurrò Chuck in un orecchio ma la ragazza non riuscì a cogliere la sfumatura di serietà nella sua voce e si voltò verso di lui trattenendo a stento le lacrime.

“Tanto non serve a niente” esclamò voltandosi e correndo via tra la folla.

Spazio autrice: Eccomi con una nuova storia dopo qualche giorno di assenza. Devo fare un avvertimento, questa storia per poco non è una flash ma è una one shot. Sgarra di poche parole ma era doveroso dirlo da parte mia.
Come al solito ringrazio tutti i lettori e naturalmente chi commenta.

MyPassion: Grazie, come sempre, della tua recensione. Beh io il gioco della bottiglia l'ho fatto (in tempi ormai remoti) e anche più di una volta e sinceramente l'ho trovato molto divertente.
In questa storia Blair non è gelosa di Chuck, bensì di Nate in quanto non si rende ancora conto di essere innamorata del primo, ma è ancora convinta di essere follemente innamorata del suo Nate.
Risposta al PS. Si, forse delle volte racconti un pò di fatti tuoi nelle recensioni ma la cosa non disturba affatto, anzi, rende la recensione simpatica. :)

                                                                                                 Alla prossima _EpicLoVe_

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Capitolo 7
*** Cigarettes ***


Cigarettes

Cigarettes

 

Aveva un’incredibile voglia di fumare una sigaretta.

Era questo che stava pensando Serena Van Der Woodsen in quel momento.

Non desiderava altro che scappare da scuola e poter fumare una sigaretta in tranquillità per smaltire lo stress di quella mattinata.

Non era mai stata una fumatrice, del resto dubitava che a tredici anni avrebbe mai potuto esserlo. Ma da quando aveva provato a fumare per la prima volta l’anno prima, delle volte, quando era particolarmente nervosa, sentiva il desiderio di una sigaretta.

Desiderio che Blair provvedeva subito a reprimere.

“Sigarette? Che schifo!” esclamava ogni volta che Serena glielo diceva.

“Dovresti smetterla con questi cattivi vizi S. Potremmo andare a fare shopping se sei nervosa, così ti passa subito, ottieni qualcosa ed eviti di rovinarti i denti!” affermava risoluta e subito dopo la trascinava in compulsive sedute di shopping, massaggi rilassanti o improponibili corsi di yoga.

Ma in quel momento, Serena, non vedeva un’alternativa plausibile. Anzi, se avesse proposto a Blair di scappare da scuola e andare a fumare una sigaretta l’amica l’avrebbe sicuramente scambiata per pazza e trascinata in classe.

La bionda sbuffò mentre si voltava, in tempo per vedere Nate dirigersi all’interno della scuola.

“Nate” lo chiamò avviandosi verso di lui e quando il ragazzo voltandosi la vide si fermò ad aspettarla e le sorrise.

“Dove stai andando?” gli chiese una giovane Serena e lui la guardò corrugando la fronte.

“Dove vuoi che vada, Serena? Siamo nel cortile della scuola…sto andando in classe” affermò il ragazzo e la Van Der Woodsen lo afferrò per un braccio sorridendo.

“Che ne dici se scappassimo via da scuola e andassimo a fumare una sigaretta nel parco?” gli propose entusiasta.

Il ragazzo la guardò per qualche istante prima di sorriderle.

Non sarebbe mai riuscito a dire di no a Serena Van Der Woodsen.

“Affare fatto” esclamò con sicurezza e Serena gli stampò un bacio sulla guancia felice.

“Andiamo” affermò trascinandolo verso il cancello e dopo aver controllato che non ci fosse nessuno lì intorno sgattaiolarono fuori ridendo e scherzando l’una aggrappata al braccio dell’altro.

Peccato solo che non si accorsero di uno sguardo lontano, gli occhi inquisitori di Blair che li seguivano con maniacale ossessione.

La ragazza strinse i pugni e impose a se stessa di non cedere alle lacrime che minacciavano di bagnarle gli occhi.

Poi mordendosi le labbra nervosamente tornò dentro; tutto questo sotto lo sguardo divertito di Chuck Bass.  





Spazio autrice: Ecco un'altra storia...e così ci apprestiamo quasi ad arrivare alla fine (ma ho già pronta una nuova raccolta, questa volta esclusivamente su Blair e Chuck).
Questa è una di quelle che preferisco. E capisco che il pezzo finale con l'inserimento di Chuck possa sembrare inappropiato ma io lo trovo carino, è un modo "particolare" per inserire tutti e quattro.
Spero vi piaccia.
Ringrazio come sempre chi legge e chi commenta.

MyPassion: Grazie per le tue immancabili recensioni. Puoi immaginare il vestito di Blair come meglio preferisci, infatti non mi sono dilungata nel descriverlo. Anche io sono una fan della coppia Chuck&Blair, motivo per cui sto scrivendo una raccolta su di loro.

                                                                                                   Alla prossima _EpicLoVe_

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Capitolo 8
*** Segreti e piccoli peccati ***


Segreti e piccoli peccati

Segreti e piccoli peccati

 

Nell’esatto istante in cui Blair Waldorf aprì gli occhi capì che si trovava nel posto sbagliato.

Vagò con lo sguardo lungo la stanza elegante e dannatamente in disordine fino a quando il suo sguardo si posò sul letto matrimoniale dove, oltre a lei, altri due giovani corpi erano malamente ammassati.

Nate Archibald, il suo fidanzato, dormiva beatamente a pancia in giù, con la mano sinistra intimamente posata sulla schiena semi nuda di Serena Van der Woodsen, sua migliore amica storica. E quest’utlima  sorrideva rilassata ed eccessivamente vicina al corpo di Nate.

Blair li guardò contrariata mentre si metteva a sedere tenendosi la testa dolorante con entrambe le mani e lasciò che il suo sguardo vagasse ancora lungo la stanza prima di fermarsi sulla splendida figura di Chuck Bass.

Il ragazzo la stava fissando, comodamente seduto in poltrona, mentre stringeva un pacchetto di sigarette tra le mani.

“Buongiorno Waldorf” sussurrò nel silenzio e Blair gli rispose con un cenno del capo.

La ragazza si voltò nuovamente a guardare il letto e il suo sguardo cadde rovinosamente su quella mano.

La mano del suo ragazzo poggiata sulla schiena della sua migliore amica.

Un gesto che lasciava intendere qualcosa di più di una semplice amicizia.

“Nate” tentò di svegliarlo mormorando il suo nome ma il ragazzo non sembrò averla sentita.

“Serena” esclamò allora la ragazza ma di nuovo senza successo.

“Dovresti lasciarli dormire” esclamò a quel punto Chuck e la sua voce la fece quasi sobbalzare.

Si voltò contrariata verso di lui e sbuffò mentre il ragazzo si alzava con un sorriso tranquillo.

“Vado a fumare in balcone, vieni con me” aggiunse subito dopo avviandosi verso il balcone e uscendo nell’aria calda di fine Aprile.

Quando la Waldorf lo raggiunse il ragazzo le porse la sua sigaretta e lei storcendo il naso scosse la testa.

“Non fumo, Chuck, lo sai” affermò voltandosi per ammirare il panorama.

Poi si portò nuovamente le mani alla testa socchiudendo gli occhi.

“Dio che mal di testa” affermò con un sospiro ed il ragazzo si lasciò sfuggire un sorriso divertito.

è l’alcool di ieri sera, Waldorf” esclamò soddisfatto e Blair si voltò a fulminarlo con un occhiata.

“Ma…” iniziò prima che una serie di immagini confuse le tornassero alla mente e si trovò a spalancare la bocca incredula.

Non poteva essere lei quella ragazza quattordicenne che i suoi ricordi le stavano mostrando, eppure era proprio così.

Blair Waldorf la sera prima aveva preso la prima colossale sbronza della sua vita e ora si trovava ad affrontarne le conseguenze.

Ricordò di come si era lasciata convincere dai suoi amici a trascorrere una serata nella suite di Chuck e di come quella serata si era trasformata in un festino super alcolico.

“Cazzo”.

Chuck si voltò a guardarla decisamente sorpreso.

Un’altra delle cose che Blair Waldorf non faceva quasi mai era lasciarsi andare in esclamazioni poco eleganti.

“Sei proprio la Blair che conosco io?” si ritrovò così a chiederle e la ragazza gli rivolse una smorfia poco rassicurante.

“Smettila di fare l’idiota Chuck” disse in tono acido e il giovane Bass ebbe la certezza che si trattasse proprio di lei.

Rimasero in silenzio per qualche minuto prima che Blair si voltasse verso di lui con sguardo serio.

 “Senti Bass” iniziò ed il ragazzo parve prestarle ascolto, “Nessuno e ripeto nessuno deve sapere di questa notte, chiaro?” esclamò solenne e lui sorrise malizioso godendosi a pieno quel momento.

“Certo sarebbe decisamente riprovevole tale comportamento proprio da te, Queen B” sospirò e lei lo guardò assottigliando lo sguardo.

“Mi fido di Nate e Serena, l’unico di cui non mi fido qui, sei tu” sospirò lei ignorando le sue parole ed il sorriso del ragazzo si allargò.

Poi poggiandosi una mano sul cuore fece un passo in avanti verso di lei.

“Ti prometto che porterò questo segreto con me nella tomba” affermò con aria solenne e lei annuì.

“Bene” esclamò voltandosi nuovamente in direzione dei due ragazzi sul letto.

E osservandoli ebbe come l’impressione che i loro corpi fossero ancora più vicini.

“Vado a svegliare Serena, è ora di andare” affermò allora stizzita avvicinandosi a letto di fretta e Chuck la guardò con un sorriso divertito stampato sul giovane volto.

 



Spazio autrice: Piccolo appunto, in questa storia i ragazzi hanno quattordici anni. Inoltre anche questa è venuta un pò lunghetta quindi più che una flash è una shot. Scusate.
Grazie per i commenti, come al solito e per le letture.

MyPassion: Grazie per la recensione. Eh si, presto pubblicherò la raccolta su Chuck e Blair.

Tuccin: Grazie mille della recensione. Mi fa piacere che tu abbia recuperato tutte le storie e anche io penso che "Cigarettes" sia una delle più carine. Spero ti piaccia anche questa. E che ti piacerà anche la raccolta che pubblicherò presto su C e B.

                                                                                     Alla prossima _EpicLoVe_

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Capitolo 9
*** Lei se ne va sempre ***


Lei se ne va sempre

Lei se ne va sempre

 

“Blair cos’è successo?” la voce preoccupata di Nate invase l’appartamento della ragazza quando lui e Chuck comparvero oltre l’ascensore.

“Serena è scomparsa” sospirò la mora scuotendo la testa affranta.

“Cosa?” di nuovo fu Nate a risultare eccessivamente ansioso, mentre Chuck rimaneva a guardarli in silenzio.

è sparita da ieri sera, Nate” esclamò Blair esasperata.

“Dorota” urlò subito dopo e la cameriera arrivò in salotto con passo affrettato.

“Miss Blair” esclamò salutando i due ragazzi con un cenno del capo.

“Ci sono novità sul fronte Serena?” le chiese ma la donna scosse la testa.

“Niente” dichiarò.

La mora sbuffò esausta.

è Serena, non dovremmo preoccuparci, lei fa sempre così. Sparisce, poi torna”  intervenne a quel punto Chuck con un gesto lascivo della mano.

Blair gli lanciò uno sguardo di fuoco.

“Forse non capisci, Chuck. È una quindicenne che è scomparsa da ieri sera, ciò vuol dire che è rimasta fuori tutta la notte”.

Il ragazzo si strinse nelle spalle con un sorrisino beffardo dipinto sul volto.

“Beh sarà finita nel letto di qualche universitario” ipotizzò e Blair muovendosi veloce verso di lui gli diede un pugno su una spalla.

“Forza, si esce. Dobbiamo trovarla” ordinò urlando subito dopo il nome della sua cameriera per farsi portare il cappotto.

“Visto? È come vi avevo detto io, sta sicuramente meglio di noi in questo momento” esclamò Chuck mentre camminavano lungo un viale innevato, con l’aria sconfitta.

Blair si girò verso di lui e fece per urlargli addosso qualcosa prima che Nate le passasse un braccio intorno alle spalle stringendola a sé.

“Che ne dite se ci separiamo? Chuck magari tu potresti andare dalla parte del parco?” propose lanciando un’occhiata significativa al giovane Bass che colse al volo l’allusione e annuì di fretta.

“Vi avviso se la vedo” esclamò attraversando la strada.

Blair sbuffò mentre i suoi occhi diventavano irreparabilmente lucidi e prossimi alle lacrime.

“Blair non preoccuparti, vedrai che tornerà presto” cercò di rassicurarla Nathaniel.

“E se non dovesse tornare? Io ho bisogno di lei” si lamentò una giovane Blair e Nate la strinse più forte.

“Torna, tranquilla. Sai com’è fatta! È Serena. Lei se ne va sempre” sospirò il ragazzo mentre si dirigevano nuovamente verso casa Waldorf.

Qualche minuto dopo la sagoma di Chuck Bass ricomparve di fronte a loro.

“Sta benissimo” esordì mostrando loro il suo cellulare.

è semplicemente in compagnia di Georgina Sparks!” dichiarò risoluto affiancando i due ragazzi e dirigendosi silenziosamente verso casa di Blair in loro compagnia.

Spazio autrice: Eccoci qui con un'altra flash. Questa volta vediamo una scena che possiamo immaginare benissimo. Ringrazio tutti come al solito. 

MyPassion: Sicuramente Blair si sarà ubriacata con eleganza. :) Grazie per la recensione comunque. 

Tuccin: Grazie mille. Concordo con te per quanto riguarda Serena e Nate. Immaginarli prima che iniziasse la serie con lui innamorato di lei e lei (anche se non se n'è mai accorta) innamorata di lui (o almeno interessata) mi piace molto. Così come mi piacevano molto nei libri. Peccato che la serie non ha saputo dargli abbastanza spessore come coppia così ora risultano infinitamente noiosi insieme. 

                                                                                      Alla prossima_EpicLoVe_

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Capitolo 10
*** Recuperata. ***


Recuperata

Recuperata

 

Quando il suo cellulare squillò Blair Waldorf sedeva sul divano di casa sua in compagnia di Isabel e Penelope. E si stava bellamente godendo un meritato massaggio ai piedi.

L’intera mattinata di shopping su scomodissimi tacchi otto le aveva quasi ammazzato i piedi.

“Cellulare” ordinò ed Isabel, seduta di fianco a lei, si affrettò a passarle il cellulare poggiato sul tavolo.

“Pronto” non si disturbò ad aprire gli occhi per controllare chi fosse, si limitò semplicemente a far intendere a chi si trovava dall’altro capo del telefono, che la stava disturbando.

“Mi spiace disturbarti, Waldorf” la maliziosa voce di Chuck Bass la colse di sorpresa e dovette impegnarsi per far si che la sua voce non si incrinasse.

“Dispiace anche a me, Bass” rispose invece con aria tediata.

“Volevo informarti che la fuggitiva è tornata in città” esclamò il ragazzo e Blair si mise istintivamente a sedere.

Serena.

La sua migliore amica era scomparsa da cinque giorni in compagnia di Georgina Sparks, il che non prometteva nulla di buono.

“E, come puoi immaginare, non è proprio in buone condizioni” aggiunse il ragazzo.

Blair sospirò ordinando, con un cenno silenzioso, alla massaggiatrice di fermarsi e Isabel e Penelope la osservarono incuriosite.

“Bene” sospirò perché concedere un “grazie” a Chuck Bass sarebbe stato troppo per lei.

“Ho già mandato una macchina a prenderti. Sa in che albergo deve portarti” affermò il giovane Bass al telefono e Blair sospirò alzandosi.

“A dopo, Chuck” esclamò chiudendo la telefonata e infilandosi le scarpe di fretta.

“Dorota il cappotto” ordinò ad alta voce e la cameriera arrivò di fretta stringendo il cappotto rosso tra le mani.

“Dove vai?” le chiese Isabel e Blair si voltò a fulminarla con un occhiata.

“Da quanto ti è concesso fare domande, Isabel?” esclamò severamente dirigendosi a passi svelti verso la porta.

“Ho un’importante faccenda da sbrigare. Ci vediamo sta sera alla cena dagli Archibald” affermò mentre le porte dell’ascensore si chiudevano davanti ai suoi occhi.

Quando la limousine mandata da Chuck, si fermò davanti al famoso albergo Blair scese dalla macchina determinata a recuperare Serena, ma non dovette faticare molto perché la ragazza camminava scalza, nei pressi dell'albergo, stringendo tra le mani un paio di decoltè.

“Serena” esclamò allora la Waldorf e la bionda si voltò verso di lei.

“B” sospirò stancamente sorridendole mentre si lasciava andare a peso morto su di lei.

La mora cercò di sostenerla.

“Puzzi” osservò mentre cercava di trascinarla verso la macchina e l’altra si concesse una risata liberatoria.

“Mi sei mancata” esclamò mentre Blair la spingeva in macchina.

“Si, lo so” rispose l’altra chiudendo lo sportello e voltandosi verso l’autista gli ordinò di riportarla a casa sua.

“Ma dove diavolo ti sei cacciata?” le chiese subito dopo con voce arrabbiata.

Serena sbuffò stringendosi nelle spalle mentre Blair guardava con aria deplorevole i suoi capelli scompigliati e gli occhi gonfi.

“In giro con Georgina e Carter” affermò l’altra con un sorriso.

Blair sbuffò scuotendo la testa.

“Oh bene, è rassicurante sapere che con voi c’era anche quel viscido di Carter Baizen” affermò afferrando il suo cellulare dalla borsa.

“Ho bisogno di una doccia e di una dormita” esclamò a quel punto la Van der Woodsen e Blair annuì.

“Si, ne hai proprio bisogno” affermò mentre inviava velocemente un messaggio a Chuck.

“Recuperata. B”.    

Spazio autrice: Bene, bene, eccoci giunti alla penultima storia. Come potete notare questa sarebbe una specie di continuo di quella precedente. E si, è un pò lunghetta.  Ringrazio tutti quelli che continuano a seguirmi. 

MyPassion: Oh no, non volevo raccontare quella notte. Visto che nel telefilm dicono che è abitudine di Serena scappare ho immaginato che l'avesse fatto altre volte prima di quella notte. Quindi questa è una scena completamente inventata da me. Grazie per la recensione. 

LonelyBoy: Grazie mille. Mi fa piacere che ti siano piaciute le mie flash e soprattutto che sia riuscita nell'intendo di descrivere Blair. Spero continuerai a seguirmi. 

                                                                                                                     Alla prossima _EpicLoVe_ 

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Capitolo 11
*** Sola ***


Sola

Sola

 

Se n’era andata.

Andata.

Ancora non riusciva a concepire questa dolorosa verità, Blair.

Serena se n’era andata, l’aveva lasciata sola, abbandonata miseramente.

Senza una spiegazione né un saluto.

Se n’era andata da un giorno all’altro e questa volta non sarebbe tornata.

Non era una delle sue abituali fughe.

Qualche giorno di sparizione, magari in compagnia di persone insulse come Georgina, e poi tornava chiedendo scusa per la sua improvvisa scomparsa.

No, questa volta non ci sarebbe stato nessun ritorno e nessuna richiesta di scuse.

Questa volta non sarebbe tornata.

Blair era rimasta sola.

Non completamente, certo.

C’era ancora Nate che sembrava così distante in quei giorni.

C’era suo padre che non faceva altro che litigare con sua madre.

E poi c’era Eleanor che continuava ad urlare contro suo padre ignorandola completamente, come sempre.

Perfino Dorota non c’era quel giorno. Aveva, forse, preso delle ferie.

Blair si sentiva incredibilmente sola.

Perché l’aveva fatto?

Perché la sua S l’aveva abbandonata? Perché era scappata via senza darle alcuna spiegazione?

Perché aveva dovuto sentire la voce triste di Lily dirle che Serena era andata in collegio e ci sarebbe rimasta per un intero anno?

Non trovava alcuna risposta alle sue domande.

Non trovava un motivo valido per quel gesto. Sapeva soltanto che Serena, l’unica persona che probabilmente l’avesse mai amata sul serio, se n’era andata.

Anche lei si era stufata di Blair?

Era questo che si chiese mentre apriva il frigo afferrando un vasetto di yogurt.

Lo scartò divorandolo tutto.

Lacrime, salate e disgustose, che le rigavano le guance.

Aveva bisogno di cibo. Un’incredibile bisogno di cibo.

Di nuovo si tuffò nel frigo alla ricerca di qualcosa.

Suo padre se ne sarebbe andato presto, lo sentiva.

Un cucchiaio di torta, ed un altro ancora.

Serena se n’era già andata.

Un biscotto, due, tre, quattro…

Presto l’avrebbe lasciata anche Nate.

Cioccolata, tanta, tantissima cioccolata.

E poi non le rimase altro che andare in bagno e liberarsi di quel peccato.

Tirò fuori tutto ciò che aveva dentro e rimase inerte, seduta sul pavimento freddo di quel bagno mentre le lacrime continuavano a rigarle il volto.

“Blair” e una voce familiare, bassa e roca la chiamò nel silenzio della sua stanza.

Una persona che mai si sarebbe aspettata, una persona a cui non avrebbe pensato mai.

La stessa persona che le aveva promesso che avrebbe ritrovato Serena se lei l’avesse voluto e l’avrebbe riportata a casa.

Chuck entrò furtivo nel bagno, lanciandole uno sguardo serio. Poi con gesti lenti si sedette di fianco a lei.

 Non parlò, lasciò semplicemente che lei, piangendo, si poggiasse sulla sua spalla.

Non avrebbe dovuto mostrarsi così a Chuck ma in quel momento non le importava, probabilmente lui era l’unica persona che le era rimasta.   

Chuck non era andato via, lui non l’aveva lasciata.

Spazio autrice: Ed eccoci giunti all'ultima storia di questa raccolta. é una flash dai toni decisamente tristi. Ho pensato che fosse giusto finire la raccolta così, nel momento in cui Serena è andata via, perchè, secondo me, in quel momento c'è stata una svolta nella vita di tutti i personaggi. E qui ho pensato che sarebbe stato "carino" accennare anche alla bulimia di Blair.  Inoltre l'ultima frase anticipa la nuova raccolta che posterò a breve. Ringrazio tutti quelli che hanno seguito questa raccolta, un grazie particolare a chi mi ha allietato con i propri commenti. 

LonelyBoy: Ti ringrazio per i tuoi commenti. Mi fa piacere essere riuscita a rappresentare bene Blair ed essere riuscita a descrivere il suo rapporto con Chuck. Il tuo suggerimento non era male, ci avevo pensato anche io ad una possibile apparizione di Dan, ma poi ho deciso che non volevo intaccare la perfezione di questo quadretto. Per me sono loro quattro i veri protagonisti. Spero continuerai a seguirmi. Grazie ancora.

MyPassion: Grazie mille per aver seguito tutta la raccolta. I tuoi commenti sono sempre molto simpatici. Sono sicura che ti ritroverò anche nella prossima raccolta, o comunque lo spero. :) Grazie ancora. 

                                                                                                     _EpicLoVe_

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