Bella & Jacob: Passato, Presente, Futuro di VikyLeah (/viewuser.php?uid=99932)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Passato ***
Capitolo 2: *** Presente ***
Capitolo 3: *** Futuro ***
Capitolo 1 *** Passato ***
Bella fra le mie
braccia, Bella che sussurrava il mio nome...
Bella in salute
e radiosa, diversa da come era adesso, ma in un certo senso identica:
il suo corpo, non più deforme ma modificato in maniera del
tutto naturale.
Arrotondato da
mio figlio,
quelle parole - le mie stesse parole - mi rimbombavano nella testa,
attimo dopo attimo.
Ero seduto sul divano di casa mia, stremato dalle ronde nonostante la
presenza di Seth e Leah nel mio branco.
La faida con Sam era ancora aperta anche se Quil ed Embry volevano che
tornassi, non lo avrei fatto almeno non ora.
Appoggiai la testa sulla spalliera del divano e chiusi gli occhi; "stanco,
stanchissimo", pensai
rilassandomi e sentendo i muscoli bruciare.
Bella era ancora a casa Cullen, mancava solo un giorno.
Un maledettissimo giorno e quella "cosa" sarebbe uscita fuori e io
avrei potuto ucciderla, farla a pezzi!
Anche se Edward e la bionda me lo avrebbero impedito ci sarei riuscito
lo stesso.
Mentre pensavo il telefono squillò, mi alzai svogliato e
risposi.
Pronto?
chiesi rendendomi conto che la mia voce era un misto tra un sussurro e
una lamentela.
Sono Bella,
disse la voce dall'altro capo del telefono in un tono straziato.
"Bella?"
pensai e mi sorpresi.
Jake ci sei? Ti prego rispondi, disse ancora.
Sì, Bella. Che succede? domandai già
preoccupato.
Jake... io... io...,
disse senza finire la frase e scoppiò a piangere.
Dimmi dove sei,
dissi convinto.
Era strano che le sanguisughe l'avessero lasciata sola in quello stato,
stupidi.
Sono a casa di Edward. Ti prego vieni, disse singhiozzando.
Attaccai senza risponderle e uscii di casa trasformandomi.
"Jacob?" mi
domandò la voce del pensiero di Leah.
"Sì, Leah. Che c'è?" chiesi a mia volta in un
pensiero che correva con me veloce verso casa Cullen.
"Ma che fai? Dovresti riposare!" affermò con un
pensiero e sbuffando dal naso, stava correndo sul confine da sola.
"Vado da Bella... Mi ha chiamato in lacrime. Chiama Seth e
tenetevi pronti", le
dissi col pensiero e lei eseguì subito l'ordine andando
verso il fratello.
Sfrecciai verso casa Cullen e poco dopo fui sul sentiero.
La porta si aprì nel momento che tornai umano e infilai i
pantaloncini che mi ero legato alla caviglia.
Jacob che ci fai qua? Bella sta bene, mi disse Carlisle in tono
gentile.
Sentii alle mie spalle, appena al limite della boscaglia, Leah e Seth
pronti a scattare.
Sì certo, certo, gli risposi ed entrai senza
badare alla puzza.
Bella non era in salotto come al solito, percepii il BIP lento del
macchinario al piano di sopra e un respiro debole.
Salii avendo alle spalle Carlisle; entrai e Bella subito tese le
braccia verso di me.
Bells che succede?
le domandai abbracciandola piano come se fosse una piuma.
Voglio parlarti, da sola, disse guardando Carlisle.
Il dottore alzò le mani e se andò chiudendo la
porta.
Jake... disse
sospirando e tamburellando sul pancione con le dita.
Jake mi porteresti via da qui se te lo chiedessi? domandò senza
guardarmi in viso.
Portarla via? Ma stava delirando. Sì probabile, colpa dei
medicinali e della stanchezza.
Mi prendeva in giro? Sì per forza!
Bella ma che dici? Non dirai sul serio, le dissi senza rispondere alla
sua domanda.
I suoi occhi caldi penetrarono nei miei, non scherzo,
Jacob. Voglio andarmene,
disse stringendo i piccoli pugni e notai che la fede non c'era
più.
"Che diavolo succede",
pensai stupito.
Dov'era il suo bel vampiro? E tutti gli altri? C'era qualcosa che non
andava.
Prima spiegami cosa succede e perché Edward non
è qua, le
dissi quasi a modo di rimprovero.
Sospirò e la pancia sussultò piano creando una
smorfia sul suo volto pallido.
Io... Ho detto ad Edward che non voglio stare
più con lui,
mormorò ma le mie orecchie lo sentirono benissimo.
Il mio cuore fremette, esultò ma cercai di non far vedere la
mia gioia.
Ma Bells... che senso ha? Hai fatto tutto questo, dissi indicando il pancione
livido, e ora molli il tuo vampiro? le chiesi comunque stupito.
Jake per favore. Portami via, disse ancora guardandomi.
Ma come fai con la c... con il bambino? Non puoi muoverti.
Rischi di romperti qualcosa ancora,
le dissi per farla ragionare.
Non lo so... domani nasce... posso aspettare domani, disse pensandoci mentre creava
dei cerchi sulla pancia e da sotto la pelle quasi trasparente si vedeva
muoversi la cosa.
Se sopravvivi posso pensarci, ma non prima e neanche se
diventi una vampira ok?
le dissi così per essere sincero, non potevo andarmene in
giro con una vampira per La Push.
Ok, disse
in un sospiro e chiuse gli occhi sprofondando in un sonno profondo.
Uscii dalla stanza e andai da Carlisle, era seduto nel suo studio che
prendeva appunti, credo.
Hai sentito tutto dottore? gli domandai sapendo
già la risposta ovvia.
Annuì e mi guardò, non la capisco,
Jacob, mi disse con un
tono calmo.
Neanche io ad essere sincero. Ha fatto tutto questo, si
sta lasciando uccidere per cosa? Per mollare Edward? Non lo so! dissi alzando le mani al cielo
e sbuffando.
Credo che abbia capito... Magari è quello che
desidera però preferisce un'altra vita. Penso che finalmente
si sia resa conto del suo sbaglio, Jacob, disse e mi guardò
con i suoi occhi dorati.
"Sbaglio? Ora? Ma pensarci prima? Porca paletta!" pensai alzando gli occhi al
cielo.
E che si fa ora? Se non sopravvive? domandai a Carlisle che aveva
smesso di scrivere.
Non lo so Jacob. Dobbiamo aspettare domani, disse ma nello stesso istante
si sentì un urlo straziato provenire da sopra.
In un attimo io e Carlisle fummo di sopra.
Bella perdeva sangue dalle gambe, da in mezzo alle gambe.
La cosa aveva deciso da nascere un giorno prima, nel momento sbagliato.
"Dannazione!"
pensai e mi si rivoltò lo stomaco; e in quel momento
entrarono tutti gli altri.
Bella!
disse Edward allarmato, ringhiai.
Da fuori la casa si sentirono degli ululati, inconfondibili.
Calmatevi tutti. Bella, Bella mi senti? Resisti. Lo
tiriamo fuori! disse
Carslie.
Vidi Edward mettersi tra le sue gambe e affondò i denti
nella carne, mi venne il vomito ma resistetti.
Era come una lama nel burro, Bella urlava ancora, la cosa si dimenava.
Sgorgò altro sangue, arretrai.
Rosalie si avvicinò con un asciugamano bianco che si intrise
di rosso vivo appena Carlisle appoggiò il bambino su di esso.
E' una femmina!
annunciò quasi trionfante la bionda.
Oh certo che bello,
dissi sarcastico, aiutate Bells! continuai incazzato.
Non urlava più, respirava affannata e dolorante e mi cercava
con gli occhi.
Mi avvicinai e le presi la mano, sono qua Bells, le sussurrai e
annuì piano prima di perdere conoscenza.
Ha perso troppo sangue, mormorò il dottore
che era intento a ricucirla, serve una trasfusione. Alice
prendi il sangue che abbiamo di scorta... Dovremo usare quello, disse.
"Fantastico, anche il sangue nel frigo", pensai disgustato.
Tenevo la mano di Bella, fredda e inerme.
Non lasciarmi,
sussurrai sentendo il suo cuore debole.
Non mi ero accorto che Alice era andata e tornata con sangue, Carlisle
lo attaccò subito al braccio di Bella e aspettammo per
vedere qualche reazione.
Erano passati almeno 13 minuti esatti quando, finalmente, sentimmo il
cuore riprendere un ritmo normale.
Eravamo io, Edward, Alice e Carlisle nella stanza, mentre sentivo la
bionda giocare con il mostro nella stanza al piano di sotto.
Bene, dissi
lasciando la mano di Bella, torno subito, continuai e scesi da basso.
Andai nel salone dove Rosalie stava con la cosa, sentivo che rideva
mentre faceva delle smorfie.
"Ora l'ammazzo, e poi ammazzo la bionda", pensai avvicinandomi in
silenzio.
Ma sentii una mano sulla mia spalla, mi girai.
No Jake. No,
disse Edward.
"Cosa no? Devo",
pensai per non farmi sentire dalla bionda che si era girata e mi
fissava da dietro il divano.
Hai già Bella... Lasciami almeno mia figlia, sussurrò triste.
Bella? Cosa significa?
mi girai verso di lui mentre lo chiedevo.
Ha scelto te, Jacob. Non vuole stare qua con me, ha detto
che forse è giusto così. Che stia con qualcuno
simile a lei. La capisco... Capisco,
disse ripetendo l'ultima parola come per convincersene.
Rimasi a bocca spalancata, sul serio era decisa a stare con me?
Mi toccai la fronte continuando a non crederci.
Va da lei Jacob,
disse e si sedette vicino a Rosalie e alla bambina.
Salii di corsa, Bella era sveglia e il suo colorito era di nuovo rosa e
le sue labbra rosse.
Mi sorrise e ricambiai avvicinandomi a lei, come stai? le domandai mentre il mio cuore
scoppiava.
Bene Jake e tu?
domandò e risi.
Io? Bene direi!
risposi contento.
Hai visto... L'hai vista? domandò abbassando
gli occhi.
No... ma tu puoi vederla. Non mi importa, le dissi alzandole il viso.
Carlisle ed Alice uscirono lasciandoci soli. La guardai negli occhi.
Sul serio hai lasciato Edward? le chiesi e le sue guance
divennero rosse per il sangue che affluì veloce.
Mi era mancato vederla così, le carezzai la guancia e
sorrise.
Sì, Jake. Sul serio, mi dispiace ma... ma ti
amo Jake, disse
sussurrando l'ultima frase.
Mi amava? Sorrisi come un bambino a natale.
Ti amo anch'io Bells,
le dissi con voce quasi strozzata e lei annuì.
Già lo sapeva, lo aveva sempre saputo.
Mi sedetti accanto a lei e appoggiai il viso sulla sua pancia ora vuota.
Mi accarezzava i capelli, e io sorridevo beandomene.
Erano passati due giorni, Bella aveva trascorso quel tempo a casa
Cullen per riprendersi e conoscere meglio la sua bambina.
L'aveva chiamata Renesmee Carlie, incrocio tra i nomi dei nonni.
Io non mi ero mai avvicinato alla bambina, non mi interessava, volevo
solo portare a casa Bella.
Salutò tutti, Rosalie prenditi cura di lei,
come se fosse tua figlia,
le disse prima di uscire dalla porta.
Certo, Bella. Ma ogni tanto passa a trovarci, si raccomandò
già premurosa.
Salutò Edward e Alice, Jasper ed Emmett e infine Esme e
Carlisle.
Io ero appoggiato alla mia moto nera che l'aspettavo; arrivò
con un sorriso e in gran forma.
Ciao Bells,
la salutai con un bacio sulla guancia e lei sorrise.
Salimmo sulla moto e partimmo sfrecciando lungo il vialetto di casa
Cullen, per lasciarcelo alle spalle.
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Capitolo 2 *** Presente ***
Erano... feci un conto
veloce, sei mesi che io e Bella stavamo insieme.
E da cinque aspettava
MIO figlio!
Ero l'uomo
più felice del mondo, dell'universo.
Il mio sogno si stava
avverando, finalmente.
Bella, amore, tutto bene?
le chiesi quando tornai dal lavoro - sì purtroppo lavoravo -
e la vidi sul divano mezza addormentata.
Sì, Jake. Sempre benissimo! rispose ridacchiando.
Ero paranoico, lo so! Ma
che ci potevo fare? Era mio figlio, l'unica cosa che amavo oltre Bella.
Lei ogni tanto andava a
trovare la piccola Renesmee, che ormai sembrava una bimba di quattro
anni da come la descriveva.
Erano sempre Seth e Quil
che l'accompagnavano dai Cullen.
Il bambino si sarebbe
chiamato Josh Billy Black, lo avevamo deciso insieme io e Bella.
Erano tutti entusiasti,
soprattutto Charlie e Billy.
Riempivano Bella e la
nostra casa di regali e cose inutili per il piccolo.
Ogni volta che tornavo a
casa trovavo qualcosa di nuovo, Bella mi guardava e già
capivo.
Mh amore... stasera andiamo al falò vero? domandò Bella mentre
mi facevo la doccia, era appena fuori dalla porta.
Sì, le
risposi lavandomi i capelli, ma solo se te la senti, continuai e chiusi l'acqua.
Uscii e mi avvolsi
nell'asciugamano.
Bella aprì la
porta, guarda che sono solo incinta e non ammalata, disse scuotendo la testa e
mettendo le mani sulla pancia.
Risi e alzai le mani, ok
ok scusa, dissi
passandole accanto e dandole un bacio sulla guancia per poi dirigermi
in camera da letto.
Presi un paio di boxer
neri e li indossai, poi i soliti calzoncini e senza maglietta.
Bella mi fissava,
ridacchiai.
Ehi, non è colpa mia se mi fai sempre lo stesso effetto! dissi diventando rossa come un
pomodoro e abbassando lo sguardo sul pancione.
Lo so amore, le dissi
gentile e mi avvicinai per stringerla tra le braccia delicatamente e
poi mi abbassai a baciarle la pancia.
Piccolino mi raccomando cresci bello e forte, dissi sussurrando e posando la
mano sentii uno sfarfallio che mi fece fare un sorrisone.
Mi sa che sei tu il bambino, Jake,
disse Bella ridendosela.
Forse sì... Ma è colpa tua, mormorai e la baciai sulle
labbra rosse.
Meglio preparaci, sono già le otto e mezzo, dissi a Bella e andai a
cercare una maglietta, ne infilai una nera.
Bella indossò
uno dei suoi vestiti premamam, mi facevano ridere quei vestitini ma
almeno stava comoda.
Uscimmo ed entrammo
nella mia nuova auto, un pick up nero.
Comoda? Ti serve qualcosa?
le domandai premuroso guardandola.
Andiamo e basta, Jake,
disse sbuffando e sistemandosi meglio sul sedile.
Partii verso la
spiaggia, anche se era vicina Bella non poteva stancarsi molto quindi
preferivo andare in macchina.
Quando eravamo vicini
alla spiaggia sentii le risate degli altri, le voci di mio padre e di
Charlie e Sue.
Parcheggiai poco
distante e aiutai Bella a scendere, subito ci vennero incontro Charlie
e Sue.
Ciao piccola!
esclamò Charlie con un sorriso e poi salutò anche
me.
Sue prese sotto braccio
Bella e l'accompagnò alla sua sedia, i tronchi erano scomodi
per lei.
Ehilà Jake,
mi salutò Sam vicino ad Emily.
Sam... tutto bene?
domandai sedendomi tra Bella e Paul.
Tutto bene, Jake,
rispose Sam e sorride abbracciando Emily che aveva sulle ginocchia la
piccola Rosemary, la loro bambina di un anno.
C'erano anche Quil ed
Embry che già mangiavano, Leah con il suo fidanzato e Seth
che stava sempre con il cellulare in mano scrivendo a chissà
chi.
Iniziai a mangiare,
mh buoni questi hot dog. Brava Sue,
le dissi guardandola e lei mi sorrise mormorando un grazie.
Bella stuzzicava
qualcosa, non ho fame ora... magari più tardi, disse accarezzandomi i capelli.
Che bella sensazione,
ancora mi dava sollievo e piacere.
Si chiacchierava,
qualcuno suonava la chitarra, come un vero falò con la
stranezza che noi ragazzi presenti più una eravamo tutti
licantropi.
"Chissà mio figlio cosa sarà", pensai perdendomi in quel
pensiero finché la voce di Paul mi riportò alla
realtà.
Ehi belladdormentato nel bosco! Allora... Che piani abbiamo per domani? chiese Paul ancora
sghignazzando.
"Domani?" pensai
portandomi una mano tra i capelli.
Se ne scordato,
mormorò Seth che aveva smesso di mandare messaggi.
Come al solito, aggiunge
Embry.
Ma di che diavolo parlavano?
Li guardai e scoppiarono a ridere.
Fratello domani compi gli anni! Ben 18 anni, disse Sam.
Spalancai la bocca e poi
mi colpii in faccia con una mano tra le risa di tutti.
Oh cavolo! Ero troppo preso da... beh dal bambino che non ci ho pensato, ammisi imbarazzato.
Tranquillo amore... io e Leah pensiamo a tutto, disse Bella e con Leah si
rivolsero uno sguardo complice.
"E da quando vai d'accordo con Leah?" mi domandai muto e annuii.
Tutto ciò che volete, io non ne voglio sapere fino a domani, dissi scuotendo la testa.
E così
continuò il falò, tra risate e battutine, cibo e
bevande, canzoni e un bagno alla fine...
La mattina seguente
sentii già nell'aria l'odore di festa.
Il mio diciottesimo
compleanno.
Diciotto lunghissimi
anni, non certo un'eternità per uno come me.
E davanti avevo ancora
la vera eternità.
Mi alzai a sedere sul
letto... Bella non c'era ma l'aria era satura dell'odore dei muffin e
pancake.
Mi scrollai piano dalle
spalle e mi alzai, scesi ancora in boxer e vidi Bella che cucinava.
La cucina era piena di
cibo, potevamo sfamarci il branco per due giorni, il che era tutto da
dire!
Bella! Ma che combini?
le chiesi e incrociai le braccia sul petto.
Mi guardò e
sorrise, amore, che vuoi che combini? Preparo la
colazione per il mio lupo preferito! disse e si mise a ridere.
Mi avvicinai a lei senza
trattenere un risolino e l'abbracciai da dietro poggiando le mie mani
calde sul pancione.
Jake, sei contento? Sincero… mi disse e si girò
tra le mie braccia e il pancione fece largo tra noi due.
Sì, Bells… Perché non dovrei? Ho tutto
ciò che ho sempre voluto… Anzi, di più, le dissi con un sorriso dolce.
Sorrise, ok,
ti credo… E' che a volte ho paura… che non ti
basto, disse e
abbassò gli occhi.
Non mi bastava? Era
pazza? La guardai e le alzai il viso.
Amore non dire mai più una cosa del genere ok? Mi basti, sei
tutto per me. Anzi, siete tutto per me! le dissi serio e poi la baciai.
Ora vado a vestirmi e poi vado a chiamare gli altri, dissi e mi allontanai ma lei
mi fermò per un braccio.
Ho fatto tutto io. Saranno qui tra dieci minuti, disse guardando l'orologio
appeso in cucina.
Inarcai le
sopracciglia, oh… beh, ok. Va bene, le dissi e scuotendo la testa
salii in camera.
Frugai nell'armadio e
trovai dei jeans blu scuro e una maglietta nera con dei disegni bianchi
sopra; li indossai e tornai giù.
Neanche feci in tempo a
sedermi che arrivarono Paul, Sam, Emily, Leah, Seth, Embry, Quil e
Jared.
Tutti che ridevano e
scherzavano.
BUON COMPLEANNO JAKE!
dissero in coro entrando in casa mia mentre Bella se la rideva.
Scossi la testa
ridendo, siete tutti matti! gli dissi e poi fui sommerso da
abbracci e pacchetti regalo più o meno grandi.
Che la festa inizi!
ululò Paul, ridendo ancora.
Adesso? chiesi
guardando sconvolto Bella e poi Leah che stava accarezzando la sua
pancia.
Annuirono
insieme, sì, tesoro. Da adesso fino a
stasera. Leah mi aiuterà con il pranzo e la cena. Stiamo qua
perché sono un po' stanca ma come vedi c'è posto
per tutti e poi metteremo la musica, giocheremo, vedremo dei film.
Insomma una cosa un po' tranquilla in famiglia, disse e sorrise.
Sì, Jake e quindi vedi di godertela! disse Leah minacciandomi col
dito e poi rise e andò a sedersi al tavolo dove
già c'erano tutti.
Ci sedemmo anche io e
Bella, buon appetito ragazzi e… Paul
mi raccomando, disse al
lupo che già si stava per avventare sul cibo.
Mimò uno
SCUSA e si riempì il piatto lentamente, ma sempre da far
schifo!
Riempii il mio piatto e
poi quello di Bells, iniziammo a mangiare.
Secondo me, disse Seth
con la bocca piena, il mio regalo è il
più bello!
affermò annuendo e mettendosi in bocca altro pancake.
Ma che dici moccioso… Il più bello è
il mio, disse Quil
sorridendo e mangiando con calma.
No, vi sbagliate tutti. Il regalo più bello è il
mio, disse poi Paul.
Sbuffai, la
smettete? Sembrate tutti dei mocciosi così! Mi piaceranno
tutti ok? Ora mangiate,
gli dissi mentre tutti mi guardarono e poi scoppiammo a ridere.
Fare il serio,
ultimamente, mi era parecchio difficile.
Passò
così il pranzo, veloce tra chiacchiere e risate, poi
arrivò la sera e con se la cena.
Bella e Leah prepararono
tacchino, salsicce, pasta, verdure, patatine fritte e dolci.
Ehi Bells, va bene che mangiamo ma così è troppo! disse Embry ma Paul lo
colpì con un sassolino.
Sta zitto Emb, parla per te! Io mangio tutto! disse e si batté la
pancia.
Ridemmo ancora, Paul
sappiamo benissimo che mangi tutto tu, disse Emily ridendo mentre
accarezzava Sam sulla guancia.
Li guardavo, erano la
mia famiglia da sempre e non avrei mai pensato di poter stare senza di
loro.
Senza la mia Bella e il
nostro bambino e chissà come, a volte, i sogni si avverano.
Sorrisi, poi mi unii
alle conversazioni di Seth e Quil, mentre Bella e Leah servivano a
tavola e pensai che la mia vita era perfetta così.
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Capitolo 3 *** Futuro ***
Ringrazio chi ha seguito la mia storia ^_^ e vi anticipo che ci sarà un seguito per il nostro Josh con la sua Nessie. Bye!
Eccolo là,
mio figlio. Josh Billy Black. Il mio orgoglio! E anche quello di Bella,
naturalmente.
Stravedeva per suo
figlio, quasi più che per suo marito.
Eravamo sposati da
quindici anni, e Josh aveva compiuto diciassette anni da qualche mese.
Era un giovane fuori di
testa, somigliava più a Paul che a me.
Per fortuna ero certo di
esserne il padre.
Faceva strage di cuori,
aveva avuto una storia con Rosemary, la figlia di Sam ed Emily, finita
quasi subito.
Ma quello che
più mi preoccupava era il suo nuovo e unico amore, e
purtroppo ero impotente.
Renesmee Carlie Cullen!
Cosa potevo farci? Niente!
Poi era la figlia di
Bella, quindi la sua sorellastra ma… l'imprinting
è l'imprinting no?
E, pur non aver mai
voluto quella bambina nella nostra vita, ora ci toccava se non volevamo
far scoppiare un caos.
Jacob! Tieni tuo figlio lontano da casa mia, ok? mi aveva detto ringhiando
Edward.
Certo, come se fosse facile vero? E poi si vedono a Forks o a Port
Angeles. Non posso farci niente… Edward, tua figlia
è grande! Ha 18 anni, lasciali in pace, avevo risposto cercando di non
litigare con quella faccia di gesso.
Ma Bella riusciva sempre
a farlo ragionare, le bastavano poche parole e lui cedeva.
In fondo la sua Renesmee
amava il mio Josh. Quindi niente da fare per farli stare lontani, erano
destinati a stare insieme. Come io lo ero stato con Bella.
Papà? mi
disse un giorno Josh, lo guardai.
Mi rivedevo da giovane -
non che l'età mi avesse cambiato molto, in quanto a
mutaforma - , innamorato e un po' folle.
Dimmi, Josh, gli risposi
continuando a pulire dei bulloni della moto.
Cosa… cosa posso fare di speciale per Nessie? mi domandò, e quasi
risi.
Mi venne in mente il mio
passato, quanto avevo fatto per Bella? E non era servito a nulla, poi
aveva deciso lei - aveva capito - che mi amava.
Figliolo, non posso dirti io cosa fare di speciale, dissi e mi avvicinai e
appoggiai la mano sulla sua spalla, ma tu saprai
cosa fare. Ti verrà dal cuore quando sarà il
momento, gli dissi e
tornai alla mia moto.
Annuì ed
uscì dal garage.
Mi ricordai la sua prima
trasformazione, c'eravamo tutti… Anche Rosemary, la seconda
ragazza-lupo dopo Leah. E c'erano i due figli di Leah, di quattordici e
quindici anni.
Appena Josh si
trasformò - in un lupo grosso e color cioccolato, come me -
subito prese il suo posto come Beta, al posto di Leah e poi sarebbe
stato un'Alfa, al mio posto.
Arrivò Bella
in garage.
Cos'ha il ragazzo?
domandò appoggiandosi al muro.
Alzai le
spalle, cosa vuoi che abbia? E' per
Renesmee… Mi ha chiesto consigli, ma non sono
così indicato,
le risposi e poi mi pulii le mani sullo straccio e andai da lei.
Le alzai il viso e la
guardai. Aveva trentacinque anni, i suoi capelli lunghi e castani
iniziavano ad imbianchirsi, i suoi occhi erano meno brillanti ma sempre
intensi. Qualche ruga le solcava il viso, leggera.
Invece io sembravo
ancora un ragazzino, non avevo rinunciato alla trasformazione e quindi
invecchiavo molto molto lentamente.
Ti amo, le dissi quasi
timidamente e sorrisi.
Anch'io Jacob, ti amo tantissimo,
sussurrò prima di appoggiare le sue labbra calde sulle mie e
baciarmi con passione e tanto amore.
I giorni passavano lenti
e felici, anche se sapevo che non sarebbe durato a lungo.
Era il 7 agosto 2025,
una giornata caldissima. E sarebbe diventata la più brutta
della mia vita da una parte, e quella più bella dall'altra.
Papà! Mamma!
sentii Josh urlare quasi, mentre entrava in camera nostra, alle 5.37
del mattino! Sbuffai e lo guardai insonnolito.
Che vuoi, Josh? Sei matto? E' prestissimo, borbottai.
Oh avanti! E' una giornata bellissima! disse e questa volta
urlò tutto contento.
Mi tirai su a sedere, "ora
lo uccido", pensai e
sbadigliai. Bella dormiva ancora.
Parla ora o stai zitto fino a domani mattina, gli dissi minacciandolo con un
dito.
MI SPOSO!!!
urlò e io rimasi pietrificato, mentre Bella
scattò seduta all'istante.
Mi sentii gelare il sangue nelle vene.
Tu, cosa? domandammo
all'unisono guardandolo a bocca aperta.
Stamattina, o meglio stanotte, ho chiesto a Nessie di sposarmi, e ha
detto sì!
disse, era talmente felice che quasi era contornato da un'aura luminosa
e i suoi occhi color cioccolato brillavano.
Ero sotto shock. Non ci
potevo credere.
"Lo ammazzo sul serio, con le mie mani", pensai e lo fissai ancora.
Che c'è?
domandò ad entrambe, ancora sbigottiti.
Dimmi che scherzi, lo
pregò bella praticamente in lacrime.
Mamma! Ma non sei neanche felice?
disse e il suo tono mi parve deluso.
Mi alzai, Josh…
siamo felici. Ma capisci che venircelo a dire così non
è una buona idea? E poi… Perché? domandai guardandolo.
Era alto quasi quanto
me, mancavano pochi centimetri.
Perché la amo no? E' logico. Come tu ami la mamma, disse indicando Bella ancora
nel letto.
Tesoro mio, lo sappiamo. Però potevate aspettare ancora,
siete giovani, gli disse
Bella cercando di convincerlo.
Ma Josh scosse la
testa, non voglio aspettare. Voglio sposarla.
Voglio che sia mia moglie e spero che voi due, disse e ci
indicò, siate un po' felici per me.
Scusate del disturbo,
concluse e andò via chiudendo la porta.
Guardai Bella e alzai le
spalle, dormiamo va. Dopo quando saremo
più lucidi ne parleremo,
mormorai ma Bella mi fermò.
Non c'è niente di cui parlare amore. Ha deciso e noi ne
saremo felici,
sussurrò e fu un ordine, quasi.
Sospirai e mi arresi a
quella idea: i
Black e i Cullen uniti sotto la stessa famiglia.
FINE
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