LoveLove only for you

di Kobato
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Conoscendoti ***
Capitolo 2: *** Conoscendoti - parte 2 ***
Capitolo 3: *** Ambientandomi - Parte 1 ***
Capitolo 4: *** Ambientandomi - parte 2 ***
Capitolo 5: *** Tornando a scuola ***
Capitolo 6: *** Parlandoti (o, almeno, provandoci...) ***
Capitolo 7: *** Impegnandomi ***
Capitolo 8: *** Irritandomi...scusandomi e... rincominciando! ***
Capitolo 9: *** Inseguendoti a lavoro - parte 1 ***
Capitolo 10: *** Inseguendoti a lavoro - parte 2 ***
Capitolo 11: *** Andando al colloquio scolastico - parte 1 ***
Capitolo 12: *** Andando al colloquio scolastico - parte 2 ***
Capitolo 13: *** Preparandomi al Natale ***
Capitolo 14: *** Passando la Vigilia di Natale... (con te?) ***
Capitolo 15: *** Ammalandomi il giorno di Natale... ***
Capitolo 16: *** ... e venendo accudita da te?!? ***
Capitolo 17: *** Trascorrendo un frastornato San Valentino - parte 1 ***
Capitolo 18: *** Trascorrendo un frastornato San Valentino - parte 2 ***



Capitolo 1
*** Conoscendoti ***


"Coooooooooosa?!" , esclamo, spalancando gli occhi e non trattenendo un'espressione di puro, purissimo stupore.
"Hai capito bene, Rin" , mi risponde Kagome con aria alquanto rassegnata. "Non possiamo fare altrimenti"
"Oh no! No, no! Non voglio! Non potete costringermi!" , ribatto io, scotendo la testa con veemenza.
"Avanti, Rin! Smettila di lamentarti!" , mi riprene Inuyasha, sbuffando con aria seccata. "Non sei più una bambina. Hai diciassette anni, ormai!"
"Proprio perchè non sono più una bambina e ho diciassette anni che non capisco la ragione della vostra decisione! Posso benissimo cavarmela anche da sola!"
Kagome, allora, fa per sedersi sul divano dove mi trovo io, proprio accanto a me e poggiandomi una mano sulla spalla. "Dovremo stare via per molti mesi, forse per un anno, o anche di più... Cerca di capire, non possiamo lasciarti da sola per tutto questo tempo"
"Dovresti essere abbastanza grande da capire che se ti succedesse qualcosa, non solo saremmo preoccupatissimi, ma passeremmo anche dei guai!" , mi spiega con tono austero il suo ragazzo. "Inoltre saremmo così lontani da non poterti raggiungere nel giro di poco tempo. Infondo sono gli Stati Uniti, no?"
"Sì, però..."
"Non preoccuparti" , cerca di rassicurarmi mia sorella. "Ti troverai bene con lui. Okay, forse in alcuni casi potrebbe sembrarti antipatico, ma infondo è una brava persona"
"Perciò niente obbiezioni! Prepara i bagagli, che domani mattina presto si parte!" , prosegue Inuyasha, prendendo Kagome per mano e trasportandola con sè in cucina, lasciandomi sola e chiudendo così la discussione.

Salgo le scale e pian piano entro in camera mia, sbattendomi violentemente la porta alle spalle. Fatto ciò incomincio a sbattere i piedi per terra con violenza... Lo faccio così forte che penso lo abbiano sentito anche Inuyasha e Kagome che stanno al piano di sotto! Tanto meglio! Così capiranno che la cosa non mi sta andando per niente a genio!
Oh...ma forse dovrei smetterla... Se Inuyasha capisce che sto rovinando il parquet della camera, viene da me e mi fa la solita strigliata! Anche se lo so, però, tanto è il mio nervosismo, che non riesco a controllarmi! Dopo un pò, però, decido di fermarmi: non è sbattendo i piedi per terra e arrabbiandomi che risolverò il mio problema...
Sospiro e mi dirigo verso il mio armadio, aprendolo e tirando giù dallo scompartimento di sopra la mia valigia da viaggio di medie dimensioni.
Di solito quella valigia la uso per andare a fare un viaggio da qualche parte, ma per stavolta lo scopo sarà ben diverso. Se ci penso, mi viene una rabbia! Non so se è per il nervosismo, o per la preoccupazione...
Sono sempre più sicura che dovrebbero proclamarmi Santa! Santa Rin... a pensarci bene non esiste sul calendario...Vorrà dire che sarò io quella che inaugurerà l'inizio della festività! Calendario, aspettami e fammi posto, sto arrivando!!!
Non sono presuntuosa...Non lo sono affatto! E' solo che c'è un limite alla sopportazione...ed oggi l'ho superato.
Insomma, da quando sono morti i nostri genitori, ho dovuto lavorare assieme a Kagome per mantenerci (ed avevo solo10 anni quando sono venuti a mancare a causa di un incidente stradale); quando avevo circa 13 anni Kagome iniziò a frequentare Inuyasha, lasciandomi per la maggior parte del suo tempo libero da sola; quando il fidanzamento divenne ufficiale, Inuyasha invitò sia Kagome che me a stare a casa sua ed avevo 14 anni; da circa un anno, i due hanno deciso di andare a studiare negli Stati Uniti d'America e anche questo l'ho accettato... Ed ora il colpo di grazia! Pretendono che vada a vivere dal fratello maggiore di Inuyasha che nemmeno conosco! Davvero...è il colmo!
Non che stare a casa di Inuyasha mi abbia dato fastidio, anzi... sono contenta che stia bene assieme a mia sorella e che ci abbia accolto come familiari, ma... vivere con un estraneo e la propria sorella è un conto...vivere con un estraneo e nessuno accanto...e' davvero insostenibile! Per me, poi, che sono un tipino tutto strano... Non so se ci riuscirò!
Sono molto aperta e vispa quando sto con persone che conosco, ma con uno che non ho mai visto prima...Ah, beh...sono capace di diventare miss timidezza in persona!
Sospiro nuovamente: sarà la quattordicesima volta che lo faccio nel giro di un'ora...ah, no giusto, è la ventisettesima... Ho finito di preparare la valigia: vestiti, mp3, DVD e nutella! Niente di meglio: quando sarò triste, sconsolata e malinconica, me ne mangerò un cucchiaino e tutto si risolverà! Sìsì! ^-^
Oh...mmm...forse dovrei portarmene due barattoli in più...non si sa mai!
Dopo essermi fatta anche la doccia e aver disposto con Inuyasha la valigia nel bagagliaio, me ne vado a letto e mi addormento abbracciata al peluche a forma di unicorno che ho con me da quando ero bambina.

L'indomani mi sveglio verso le sei, anzi...meglio dire che mi forzano a svegliarmi verso le sei poichè Kagome si era messa a scuotermi senza ottenere grandi risultati, ma dandomi non poco fastidio, mentre quel pazzo di Inuyasha, che stava già dentro alla macchina suona il clacson ininterrottamente grida: "Rin!! Datti una mossa! Per le otto meno venti dobbiamo essere all'areoporto! Sbrigati!!!!!!"
Se prima avevo qualche dubbio, ora non ne ho più: è proprio un idiota.
Razza di uno scemo, non ti rendi conto che oltre me, anche tutte le altre persone stanno dormendo alle 6 di mattina? =.=
Infatti, odo, anche senza affacciarmi alla finestra delle lamentele che provengono dalle finestre di altri "vicini di casa". Dopo circa due minuti sento che Inuyasha, invece di scusarsi, come si è soliti fare, incomincia a ringhiare: "Ma che volete voi?! Tornatevene a dormire e non rompete le scatole, razza di idioti impiccioni! Date solo fastidio!"
Veramente, fino a prova contraria, qui l'unico che da fastidio è proprio lui, ma evito di commentare, o temo che prima o poi mi mangerà!
Indi, per evitare che Inuyasha importuni ancora il sonno di quelle povere persone e che mi mangi...mi alzo, mi lavo, mi vesto e, insieme alla mia onee-chan Kagome, salgo in macchina in fretta e furia.
"Grazie a Dio! Ti sei sbrigata! Quanto diamine sei lenta! Ma insomma, dovevo venirti a prelevare con il carroattrezzi per farti muovere?!"
Ok...meglio evitare discussioni, Rin...Sopporta e sta zitta! Sopporta e sta zitta!
"Avanti, Inuyasha, cerca di non prendertela troppo con lei. Infondo è presto e non è abituata ad alzarsi a quest'ora" , mi difende Kagome, cercando di calmare il suo sbraitante ragazzo. La mia sorellona!!! Grazieeeee!!! Sìsì, difendimi tu! Fagliela vedere a quel cagnaccio cattivo!
"Tsk!" , sbuffa lui, dandomi la soddisfazione di una grande vittoria!
"Allora, Rin, ricorda..." , mi tiene presente Kagome. "Sii educata, comportati bene e mangia con la bocca chiusa!"
Mmm...Ok! "Sii educata" mi sta bene, "comportati bene" , può anche andare, ma... "mangia con la bocca chiusa"....Cosa crede, che ho cinque anni?!
"Sìsì, farò la brava" , rispondo con aria visibilmente offesa.
"Sesshomaru è un pò rigoroso e austero, ma sono certa che andrete d'accordo! Ricorda di portargli rispetto e..."
"Uffa! Lo so, lo so!" . Odio rispondere male alla mia sorellona...è qualcosa che davvero non sopporto, però già la cosa mi sta dando non poco fastidio...che mi devo subire anche tutta questa paternale, poi...Non ci sto proprio!
"Scusa" , sibilo in modo quasi impercettibile.
"Non preoccuparti. Lo so che sei agitata e nervosa, ma vedrai...Col tempo ti ci abituerai!"
"Se lo dici tu..."
Lei mi sorride. "Se c'è qualche problema, chiamaci, ok?"
Io annuisco, quando sento Inuyasha affermare: "Siamo arrivati".
Arrivati? Questa è...la casa di Sesshomaru-san?! Per tutti i cinghiali ammazzati di mio nonno! O.O Ma non è una casa....è un castello, una reggia, un palazzo....Insomma, si è capito, no?
Basta dire che c'è un giardino immenso ed una fontana nel cortile! Quanti cappero di soldi avrà? Alla faccia! Sicuramente non pochi! Qualche miliardino...ma giusto pochini, eh!
Ancora con la bocca spalancata, vengo spinta da Kagome verso la reggia, mentre Inuyasha ci segue portandomi la valigia.
Mi riprendo solo quando, siamo davanti la porta e Inuyasha suona il campanello. Dobbiamo aspettare qualche minuto prima che la porta ci venga aperta, ma quando succede, m'impietrisco nuovamente.
Il mio cure manca un battito, forse anche due... Davanti a noi compare la figura di un bellissimo ragazzo, alto, slanciato, con un corpo da sogno, con dei capelli lisci e lunghissimi color dell'argento e due intensi e nello stesso tempo freddi e distaccati occhi color ambra. Ha anche una mezza luna disegnata sulla fronte, ma non ci faccio caso più di tanto: mi basta per capire che, a differenza di Inuyasha, lui è un demone completo.
Mi concentro su quegli occhi bellissimi, ma anche indifferenti e distaccati che ci scrutano, ci osservano, soprattuto me... Mi sento a disagio e non posso che abbassare lo sguardo, quando questo ragazzo afferma: "Che cosa volete?"
E da qui...Comincia la mia storia!!!



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Capitolo 2
*** Conoscendoti - parte 2 ***


Ed ecco a voi il secondo capitolo! ^-^
Ringrazio  Mew_Paddy per la recensione! Spero vivamente che la mia storia ti continui a piacere e non ti deluda >.<

***********

Siamo ancora sulla soglia della porta: io (imbambolata), Kagome (un pò intimorita) ed Inuyasha (sprezzante del pericolo) che guardiamo lui e Sesshomaru, con un volto inespressivo, ma leggermente contrariato che guarda noi. 
Dopo qualche secondo il giovane ripete con tono freddo e autoritario: "Allora? Cosa volete?"
"Ah!!!!! Sesshomaru! Che bello rivederti dopo tutto questo tempo! Come va?" , scatta Inuyasha, dandogli una pacca sulla spalla e facendosi largo in casa, sempre trascinandosi dietro la mia valigia.
Istintivamente mi volto verso la mia sorellona e noto che ha un'aria leggermente sconvolta e alquanto preoccupata; cercando di capirne la ragione seguo con gli occhi la direzione in cui guarda e finalmente comprendo: Sesshomaru sta fulminando il fratello con lo sguardo e sul volto gli si legge un'aria visibilmente infastidita. 
Mmm...Devo dire che di essere bello, è bello... E su questo non ci sono dubbi! ... Ma incute anche abbastanza timore...soprattutto se ti guarda così!
Sesshomaru lo segue dentro casa, cosa che facciamo anche noi, chiudendoci, poi, la porta dell'ingresso alle spalle. In un primo momento noto l'enorme salone arredato da mobili, tende, poltrone e accessori di altissimo pregio. Persino il pavimento è preziosissimo: in marmo! Purtroppo, però, la mia attenzione viene attratta da Sesshomaru che si avvicina notevolmente ad Inuyasha, tanto da distanziargli pochi centimetri.
"Questa è la terza volta che ti pongo la stessa domanda. Alla quarta, ti taglio direttamente la testa... Che cosa ci fai qui?" , gli domanda, sempre con voce atona e molto pacata. 
A quel punto non posso fare a meno di chiedermi come faccia a fare certe minacce con tanta tranquillità! O.O 
"Che cosa hai detto?!?" , ringhia Inuyasha, adirato, contro di lui, ma Kagome corre subito al suo fianco e gli poggia entrambe le mani sulla spalla per cercare di calmarlo.
"Inuyasha...Per favore, vedi di darti una regolata... Altrimenti non sappiamo come andrà a finire..." , lo trattiene la mia sorellona.
Ancora abbastanza nervoso, Inuyasha sospira, per poi sbuffare seccato: "Tsk!" . Dopodichè, riservando per sè tutta la rabbia, assume un sorriso.... Beh...dire falso sarebbe troppo poco... ma non venendomi altri aggettivi a disposizione userò questo! Dunque.... sfoggiando un sorriso molto molto falso gli si avvicina nuovamente. "Sesshomaru! Ti ricordi quando ti ho chiamato tre giorni fa?"
Lui non gli rispose; si limitò a fissarlo.
"Ricordi che è successo?"
"Ti ho chiuso il telefono in faccia"
Oh, cielo! O.O  Questo qui non è molto normale...
Ancora più contrariato, proseguì Inuyasha: "Sì... Esatto... E la seconda volta che ti ho chiamato?"
"Ti ho richiuso di nuovo il telefono in faccia"
Ok... Non è per niente normale...
Vedo Inuyasha, non so per quale miracolo, si trattiene di iniziare una discussione, ma quasi in vena di litigare esclama: "OH, INSOMMA! DOPO LE DIECI VOLTE CHE MI HAI CHIUSO IL TELFONO IN FACCIA!!!" . 
Sapendo che, se avesse continuato a parlare lui, chissà dove saremmo finiti, Kagome s'intromette nel discorso: "Sesshomaru, quello che Inuyasha sta cercando di dirti è... Ricordi che ti abbiamo parlato del fatto che oggi saremmo dovuti partire per gli Stati Uniti?"
"E allora?" , chiese lui, con quella perenne aria da superiore e quel tono freddissimo.
"Beh... Ecco... Se non sbaglio te ne avevamo già parlato no? Ti avevamo chiesto se potevi occuparti di Rin nel frattempo che non c'eravamo. Non vogliamo lasciarla da sola e..."
"E se non sbaglio..." , la interrompe lui. "...vi avevo anche risposto che non avevo alcuna intenzione di farlo, giusto?" 
Coooooooosa???? Non aveva intenzione di farlo???? Ma come???? Pensavo che Kagome ed Inuyasha si fossero messi d'accordo con lui! Non che ci stessimo introducendo da lui, forzandolo a tenermi con sè! Ma che storia è questa?!?
D'accordo...Il fatto che ci avesse accolti in quel modo mi aveva fatto sospettare di qualcosa... Ma non immaginavo una cosa di questo genere!!!
"Sesshomaru... Ti scongiuro" , lo supplica Kagome, avvicinandosi ulteriormente a lui. "Sei l'unica persona a cui posso affidarla! Miroku e Sango sono partiti anche loro per studiare in Europa e noi non abbiamo altri parenti. Avrei davvero voluto portarla con me, ma i posti all'università non bastano per ospitare anche i parenti degli studenti..."
"Ti spiacerebbe chiarirmi il motivo per cui dovrebbe importarmene qualcosa?" , ribadisce lui, con tono secco.
Questo ragazzo è un ghiacciolo... Non ha cuore!!! Neanche davanti una ragazza supplicante!
"Sesshomaru!" , gli si avvicina furioso Inuyasha. "Non dico di farlo per me, nè per Kagome... Ma di farlo almeno per Rin stessa! Per il suo bene! E' ancora una ragazza... Non può rimanere tutta sola in casa!"
"Non è cosa che mi riguarda" , prosegue lui, per poi voltarsi verso di me e prendere a fissarmi con quei suoi magnifici occhi color dell'ambra... trasmettevano tanta bellezza quanto timore e paura... "Inoltre è un'umana... Anche sapendo questo, vorresti lasciarla in mano mia? A me, che odio gli esseri umani più di qualunque altra cosa al mondo?"
Mi lancia un'occhiata fredda e carica di odio, di risentimento, quasi di disgusto e di sdegno. Capisco dal suo sguardo che ce l'ha con me, anche se personalmente non gli ho fatto niente, e che vuole farmi capire che lui mi è superiore...
Purtroppo, però, non è facile mettermi i piedi in testa. 
Tremo, è vero... Non lo nego: mi fa paura... davvero paura, ma devo reagire...voglio reagire!
Che Santa Luminosa mi assista!
Mi avvicino a lui e nel giro di pochi secondo gli sono davanti, ricambiando lo sguardo ostile, anche se non gli ci vuole molto per capire che, infondo, ho davvero timore di lui. 
"Non recherò alcun fastidio" , affermo, spezzando quello straziante attimo di silenzio. "Non sarò un peso per voi, Sesshomaru-sama. Provvederò da sola per me stessa e mi occuperò anche della casa. Farò l'impossibile per far sì che la mia presenza qui non sia di alcun disturbo, anzi... Mi farò in quattro per badare a tutte le altre necessità: farò il bucato, cucinerò, farò delle commissioni per voi... Potrà considerarmi come una sua schiava, ma la prego... Lasciatemi stare qui, da voi" 
Lui non parla. Continua solo a fissarmi con quell'aria fredda e impassibile.
Vado contro i miei principi...Lo so... Essere comandata a bacchetta da qualcuno solo per essere accettata a vivere con lui, solo perchè vengo costretta... Non è davvero da me... Ma se penso a quello che hanno fatto per me la onee-chan Kagome ed Inuyasha... Non posso fare a meno di pensare che è il minimo che posso fare per ricambiarli dei loro sforzi...
"Onestamente, non mi sarei mai voluta trasferire... Anche io penso che tutto questo sia completamente inutile. Onestamente credo che sarei benissimo potuta stare a casa nostra senza alcuna difficoltà... Questa mia sicurezza, però, non si manifesta anche in mia sorella e in Inuyasha, che temono possa accadermi qualcosa. Quindi ho acconsentito a questa specie di "trasferimento"... Vi chiedo di fare lo stesso: non dovrà spendere un solo centesimo per mantenermi... Se necessario, lavorerò, ma vi scongiuro... Lasciatemi vivere qui, unicamente per farli sentire sicuri!"
Il silenzio.
Wow... Quando voglio so parlare proprio bene! Mi meraviglio di conoscere certi vocaboli... Non sapevo neanche appartenessero al mio vocabolario! 
Anche Kagome ed Inuyasha sono visibilmente sconvolti e sorpresi...forse anche un pò stupiti. Non se lo aspettavano, eh?
Lo sono ancora di più, però, quando, socchiudendo gli occhi, Sesshomaru si volta, e mentre fa per dirigersi verso l'interno della casa che porta alle scale che, a loro volta, conducono al piano superiore, afferma: "E sia. Fa quello che vuoi"
Ehhhhhhh???? L'ho.... L'ho convinto???? Davvero??????????? 
Sto per svenire... Non credo alle mie orecchie, ai miei occhi... Non credo più a niente! Ci sono riuscita!!!
Non riesco a trattenere un'espressione trionfante e corro ad abbracciare Kagome che è ancora rimasta stupita dell'accaduto.
"Non ci credo... L'hai... L'hai convinto, Rin..." , sussurra lei, abbracciandomi. "Sei stata fantastica!"
"Ah!!! Non so come ho fatto, ma....L'HO FATTO!!! Sìììì!!!" , esclamo felice.
"Tsk!" , sbuffa Inuyasha. "Certo, ti sei praticamente prostrata ai suoi piedi, offrendoti come sua schiava... E' logico che non abbia avuto niente da ridire!"
"A proposito di questo... Rin, sei sicura di potertela cavare?" , mi chiede Kagome, con aria preoccupata.
"Certo che sì! Sono forte io!" , affermo, tentando di rassicurarla. "E poi, nulla di più semplice... Lavare casa, sbrigare qualche commissione e fare il bucato... Di certo non sarà peggio che lavare le calze o i boxer di Inuyasha!" .
Se devo dire proprio tutta la verità... La cosa mi terrorizza non poco... Se davvero Sesshomaru-san si rifiutasse anche di badare a me economicamente, dovrei trovarmi anche un impiego per guadagnare soldi... Non so se, sommandolo agli impegni della scuola, riuscirò a farcela... Ma m'impegnerò! Vedrò come cavarmela!
"Ti spediremo qualcosa ogni mese, ok?" , dichiara Inuyasha, atteggiandosi da responsabile, che non è... o se lo è, davvero poco! 
"Ok!" , rispondo io, con uno sorriso a 34 denti!
"Oh, diavolo! Faremo tardi per prendere l'aereo!" , afferma lui, dopo qualche secondo. "Kagome!!! Dobbiamo sbrigarci!"
"Oh, sìsì...D'accordo!". La mia onee-chan si volta verso di me con un'espressione dolce e gentile. "Noi andiamo, allora. Mi raccomando, vedi di comportarti bene e fa attenzione a non stancarti troppo. Ti chiamerò non appena arriveremo, d'accordo?"
Io annuisco e li accompagno alla porta dell'ingresso. 
Dopo che salgono in macchina e li saluto con un gesto fulmineo del braccio, chiudo lentamente la porta e mi volto a guardare la casa che mi ospiterà: bellissima. Nonostante tutto, accogliente, anche se parecchio preziosa. 
"La mia nuova casa..." , sussurro, pensando che d'ora in poi cambieranno non poche cose.
Speriamo solo di trovarci non troppo male col nuovo coinquilino! 










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Capitolo 3
*** Ambientandomi - Parte 1 ***


Bene... Oggi ho avuto molto tempo per scrivere, così mi sono già preparata il terzo capitolo. Avrei voluto aspettare un pò per pubblicarlo, ma non sapendo se stasera o domani possono comparire contrattempi, ho deciso di pubblicarlo oggi stesso ^-^
Rivolgo ancora una volta un ringraziamento a tutti coloro che stanno leggendo questa fan fiction! In particolare a  "mikamey" e a  "ilary_chan" (Sì, in effetti avevo fatto non pochi errori XD In questo capitolo ho cercato di evitarli il più possibile! Ah, e sono contenta che ti sia piaciuta la mia storia! ^-^).
Spero che anche questo capitolo possa interessarvi e, spero, piacervi! >.<

*****************

Sono due ore, trentasette minuti e quarantatre secondi che mi trovo nella mia nuova casa e ho già voglia di scappare a gambe levate!!!
Da quando Kagome ed Inuyasha se ne sono andati, sono rimasta completamente da sola: non ho visto Sesshomaru-san nei paraggi neanche una volta. Chissà che fine avrà fatto! 
Guardandomi intorno, però, mi meraviglio che si trovi da solo... No, cioè... Forse mi sono spiegata male! ^-^" Che sia solo come un cane (che poi lo è... e va bene...), dato il caratteraccio che si ritrova, mi sembra molto più che normale! E' solo che...data la casa enorme che si ritrova... pensavo avesse assunto tipo una cameriera, o qualcuno che badasse ai lavori domestici... Mmm... Dubito fortemente che non abbia i soldi per pagarne una! Anzi, lo escludo a priori...e pure a posteriori! E di certo non me lo immagino lui, tutto composto e altezzoso che si mette a lavare a terra con il Mocio Vileda!
Nel giro di un'ora faccio già la conoscenza del salone, dell'ingresso lungo kilometri e kilometri, di miliardi di stanze che non so a cosa gli possano servire... Ha addirittura una piccola biblioteca privata! Se dovessi giudicarlo solo da questo, penserei che che sia un tipo abbastanza colto.
La casa è davvero enorme... Qualche volta ho anche la sensazione di perdermici dentro...
Però ha qualcosa di davvero strano: anche avendo perlustrato sia il piano di sotto, che quello di sopra, ho trovato tutte le stanze possibili ed immaginabili! Una stanza da biliardo, una stanza per i ritratti, una stanza per gli specchi, ben due ripostigli, una cantina, una stanza dove teneva degli strumenti...Sono entrata persino in una stanza che a quanto pare lui usa come guardaroba! Peccato che l'ho scoperto mentre, frugrando tra i cassetti, ho aperto, sfortunatamente proprio quello della sua biancheria intima =///= 
O...O...Ovviame ho richiuso subito, eh! Di certo non mi diverto a guardare certe cose!
Insomma...per farla breve: ho trovato stanze che non avrei neanche mai lontanamente immaginato potessero avere uno scopo nella vita reale, ma non ho trovato tracce di una sola, misera cucina!!! E io ho pure fame! Uff...
Dopo aver vagabondato per non so quanto tempo in quella casa gigantesca, sconsolata, decido di avviarmi verso l'ingresso principale, da cui poi.... Poi... Mmm... Poi deciderò cosa fare! L'importante, adesso, è...capire come diavolo arrivarci all'ingresso principale!!!
Dunque, dunque... Per arrivare sin qui, sono arrivata di lì... O forse di lì? Ah, no giusto... Era di lì! No, no, ora ricordo! Era di lì....
Nooooooo! Non ritrovo più la strada del ritorno!!! 
T-T Aiuto!!! Incomincio ad alzare il passo, alquanto nervosa: insomma, so che sono pur sempre nella casa, ma... Non è che da qualche porta adesso esce un demone (che magari è il suo animale domestico) e mi mangia? Infondo, con tutte le stanze strane che ci sono qui dentro, la cosa non mi meraviglierebbe più di tanto...
Ops... Sento un rumore... Che è stato? Va a vedere che c'è davvero un demone pronto a divorarmi da un momento all'altro!
Ma Santa Luminosa, io stavo solo scherzando!!! Era giusto per sdrammatizzare!!!
E così accelero ancora di più... Accelero, accelero, accelero e...
SBAM!!!
Urto contro qualcosa e vado a finire inevitabilmente a terra. 
"Ahi!!!" , esclamo, massaggiandomi subito la schiena, che ha subito il colpo peggiore della caduta. "Ma che cosa..." . E quando faccio per alzare lo sguardo, intenta a capire a cosa era stato dovuto quell'incidente, realizzo che ero andata a sbattere contro la porta di una stanza da cui stava uscendo Sesshomaru che, con aria distaccata e indifferente, come al solito, mi fissa senza staccare gli occhi ambrati da me. 
"Oh... Siete voi..." , affermo, cercando di rimettermi in piedi subito, ma, essendomi fatta davvero parecchio male, non ci riesco. 
Indi vedo che Sesshomaru chiude lentamente la porta, mi da le spalle e.... se ne va...
Ma come??? E non mi da una mano??? Vede che non riesco ad alzarmi e che, per di più, è stato lui a farmi cadere... e non mi aiuta??? Che... Che spregevole!!!
"A-Aspettate!!" , cerco di fermarlo io e tento di darmi una mossa per alzarmi. 
Quando finalmente ci riesco, vedo che lui è davvero molto distante da me e che ha anche un passo abbastanza veloce... Se non mi sbrigo a raggiungerlo sicuramente rimarrò indietro e allora... resterò per l'eternità in questo labirinto di stanze e di corridoi ramificati!
"A-Aspettate, vi ho detto...!" , affermo io, rincorrendolo e, facendo una bella corsetta (che la mia schiena proprio non richiedeva), grazie a Dio lo raggiungo. E così mi affianco a lui che continua a camminare indisturbato verso... Non so dove, ma poco importa! Almeno non sono da sola!
Ho ancora il fiatone per tutta la strada che mi ha fatto percorrere da invalida! Un pò contrariata esordisco: "Mamma che fatica! Vi avevo chiesto... di aspettarmi..."
"Non sono tenuto a farlo" , mi risponde secco.
Ma se è stato lui a farmi finire a terra! Che maleducato!
"Veramente... La porta... Insomma, l'avete aperta voi...", cerco di ribattermi per farmi giustizia.
"Allora avresti dovuto fare più attenzione"
Ok...Oltre ad essere maleducato è anche antipatico! La onee-chan Kagome aveva proprio ragione!
Sto zitta per un pò. Certo che il vuoto si fa proprio sentire eh? Sono cinque minuti che camminiamo l'uno a fianco a l'altro e lui non ha accennato una sola parola! Ok che è un demone completo e che odia gli esseri umani... Questo è assodato, ma... Lui non è neanche Mr. Simpaticone in persona! 
Ah, quant'è brutto il silenzio! Non mi piace per niente! 
Mi metto a ridacchiare all'improvviso, giusto per non rimanere troppo zitti e affermo: "Sapete, mi ero persa... Questa casa è così grande che non riuscivo a capire da che parte ero venuta!" .
Silenzio. Non mi risponde. Continua a camminare, come se niente fosse. 
Mmm...Che non mi abbia sentita?
"Stavo visitando la vostra "reggia"... Avete un sacco di belle camere... Sono davvero belle e, soprattutto, tante! Proprio tante!"
Niente... Non mi risponde neanche stavolta.
Ok, assodato: mi sta ignorando.
Decido di stare zitta. Cappero... E chi li passa mesi ( o ancora peggio anni) con questo qua?! Non dice una parola e quando apre bocca lo fa solo per darmi in testa o rispondermi male... 
Forse sarà meglio noleggiare un paio di film...  Così...tanto per non sentirmi sola e sentire la voce di qualcuno...
Faccio per voltarmi verso di lui. Il bel Sesshomaru, notandolo, prende a fissarmi. Io, allora, gli sorrido, e lui, fulminandomi con lo sguardo, socchiude gli occhi, torna a guardare in avanti e accelera il passo, lasciandomi un pò indietro. 
Cambio di programma: un centinaio di film andranno bene per i prossimi cinque giorni... Almeno credo...
Faccio per raggiungerlo, quando noto con grande gioia che siamo ritornati al punto di partenza: l'ingresso principale. 
"Ahhhhh! La mia valigia!" , esclamo, andando incontro al mio bagaglio e controllando che non vi siano graffi (di solito Inuyasha non tratta molto bene la mia roba. E' davvero poco raffinato in ogni suo minimo movimento...Proprio scialbo!).
Ora che ci penso, dovrei chiedergli qualcosa... Stavolta è una cosa importante, ma non so come chiedergliela...
Mmm...Però è davvero importante... Ok...Fatti forza, Rin! Su, su!
Decido di provarci. Così incomincio: "Ecco... Sesshomaru-sama...Io..."
"Andiamo" 
"Eh?"
"Andiamo" , mi ripete, dandomi le spalle e incominciando a salire le scale.
"Dove?" chiedo io, con aria perplessa.
"In quella che dovrà essere la tua stanza"
Wooooow! Non sapevo che i demoni completi sapessero leggere nel pensiero!!! Mmm...Forse, in effetti, mi sbaglio, ma... Se non legge nel pensiero, ha una grande prontezza...
"Davvero???" , esclamo io, felicissima. 
"Se vuoi dormire sulle scale per me non ci sono problemi"
"Oh, no! La camera va benissimo!" . E così faccio per alzare la mia valigia e seguirlo.
Caspita quant'è pesante... a malapena riesco a sollevarla da terra...
Ops... "Oh....Sesshomaru-sama, la mia valigia... è ....davvero molto pesante!"
Come al solito, niente risposta. Continua a salire le scale come se non avesse sentito niente. 
Ma allora è proprio cattivo! Sono in difficoltà, non lo vedi?! Razza di demone cane! >-<
Speravo in un aiuto... Ma chi te la deve dare vinta?! Piuttosto si sgozza, che non che viene ad aiutarmi! Cattivo, cattivo, cattivo!!!
Santa Luminosa te la farà pagare per questo!!! La giustizia divina esiste, ricordatelo sempre, mio caro Sesshomaru-sama!!!

Per tutti gli gnocchi cucinati da mia nonna... Che fatica!!!!!!
Ma quanti cavoli sono questi scalini??? Quanti ne avrò percorsi??? Un centinaio credo...
Una volta giunta al piano superiore, lascio cadere violentemente la valigia a terra e mi accascio a terra, cercando di riprendere fiato.
"Mi arrendo! Non ce la faccio più! Che fatica! Sono sfinita!" , mi lagno, senza che il mio coinquilino si curi troppo di rispondermi, o anche solo di calcolarmi. Anzi, non solo non mi si fila per niente... Continua a camminare, non preoccupandosi del fatto che non lo seguo.
"Un...Un attimo solo, Sesshomaru-sama! Lasciate almeno che i miei polmoni riscoprino cos'è l'ossigeno!" 
Ma che?! Mi aspettavo che mi desse retta? Illusa! Che pena che mi faccio...Me lo dico da sola!!!
Realizzando, dopo qualche secondo, che se non mi do una mossa, rimango indietro e quello manco se ne accorge, decido di rialzarmi e di seguirlo con una veloce corsetta.
Nel giro di cinque minuti, siamo arrivati davanti ad una delle tante porte che affacciano su un corridoio non proprio piccolissimo, ma almeno meno lungo degli altri. Quando entro mi meraviglio della stanza: è davvero enorme! Mi sentirei quasi lusingata se non sapessi che lo sgabuzzino di quella casa è grande quanto la stanza che Sesshomaru-sama ha riservato per me...
Noto che non manca davvero niente: c'è un armadio, un comodino, una finestra che da su un bellissimo balconcino, un tappeto persiano per terra, un bellissimo divano... Insomma, l'unica cosa da obiettare sarebbe...CHE MANCA IL LETTO!!!
Ma che razza di camera da letto è se manca il letto?!?
Non.... Non mi vorrà far dormire per terra, spero!!!  Eh, no! Questo non posso tollerarlo! Io glielo chiedo! O la va, o la spacca!
"Ehm.... Sesshomaru-sama... Qui mancherebbe..."
"Il divano in realtà è un divano-letto. Basta aprirlo" , si limita ad anticiparmi e a rispondermi con tono atono e secco. 
"Oh... Capisco... Beh, grazie di avermi avvisato" , dico con tono sarcastico io.
Credo non abbia capito il mio grande senso dell'umorismo... O semplicemente mi sta ignorando come sempre... Beh, meglio così. Sarebbe consigliabile non farselo nemico...
Mi avvicino al divano che dovrebbe trasformarsi nel mio letto e quando faccio per vedere come aprirlo, noto che pesa parecchio...
E questo non è il "parecchio" della valigia... E' molto, molto, molto di più... Mmm... Da sola non credo di poterci riuscire...
Ok...Con calma... Se glielo chiedo con molta gentilezza e dolcezza, forse potrebbe aiutarmi a sistemarlo!
"Sesshomaru-sama... Lo so che potrebbe risultarvi seccante, ma questo materasso è davvero molto pesante e mi stavo domandando se..." 
Troppo tardi: è già uscito dalla stanza. E non me ne sono neanche resa conto.
"...mi poteva dare una mano" , concludo, sospirando.
Ok, niente da fare... Pazienza!!! Concluderò da sola!!!
Forza, Rin, fatti forza!!! Pensa positivo, pensa positivo!!! 
Oh....Santa Luminosa....Aiutami tu!!!







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Capitolo 4
*** Ambientandomi - parte 2 ***


Salve!!! Eccomi tornata con un nuovo capitolo! ^-^ 
Credo abbiate capito che sono una che aggiorna molto spesso, ormai... Che questo sia un bene, o un male, onestamente non lo so... XD Ma è che sono impaziente di mandare avanti il progetto! >.<
Vorrei ringraziare tutte le persone che seguono questa ff, cioè:  ilary_chan, meris, mikamey, Samirina, Zakurio, Aiko Inochi e Didyme! Ed in special modo le persone che l'hanno messa tra le loro preferite! (spero davvero di continuare ad essere all'altezza! >.<) ovvero: leloale e sassybaby! 
Ovviamente ringrazio tantissimissimo chiunque altro stia "perdendo tempo" a leggere questa mia piccola creazione! Arigatou gozaimasu! ^-^

@
Samirina: Grazie per aver recensito! E sono contenta che la storia ti piaccia!!! Spero vivamente che continui ad essere di tuo gradimento! ^-^
@ celina: Grazie della recensione! Sono contenta che ti piaccia! E sì, Santa Luminosa sarà la protettrice della nostra Rin per tutta la fan fiction! Spero non annoi mai XD
@mikamey: Ringrazio anche te della recensione! Allora vado bene perchè amo aggiornare presto XD Spero vivamente che continui a piacerti!

Ed ora, senza troppi preamboli, ecco a voi il quarto capitolo! Buona lettura!


*********************

Bene, dovrei esserci... Più o meno... Ahhhhhhhhhhhhhhh!!! Ancora uno sforzo!!! Un piccolissimo....sforzo......!!!!!! 
......
Sì!!!!!!! Ce l'ho fatta finalmente!!!
Dopo aver sentito il rumore della valigia che sono finalmente riuscita a sistemare sullo scompartimento superiore dell'armadio, tiro un sospiro di sollievo e mi calmo un pò. "Ci ho messo venti minuti ma ne è valsa la pena! E poi...Ho fatto tutto da sola!" , esclamo con aria soddisfatta. Dopodichè  faccio per rendermi conto della mia situazione: mmm... di certo non è delle migliori... Sono in punta di piedi, su uno sgabello traballante che, a sua volta, ho posto sopra una sedia dal fondale così piccolo da non garantirmi una sicurezza tale da farmi sentire non preoccupata... In poche parole: basta il minimo movimento falso e... pronta una Rin spiaccicata al suolo! ...Di corsa al tavolo numero 5!!!
Odio fare queste cose così pericolose!!! Ma che altro avrei potuto fare??? Quel cavolo di armadio che mi ritrovo è alto due metri e mezzo, mentre io sono alta 1,68! E' logico che senza un piccolo aiutino non ce l'avrei mai fatta!
Bene...Ora pensiamo a come scendere da qui... Allora... Devo mettere piano piano il piede destro e poi quello sinistro sullo schienale della sedia...Una volta fatto quello, la parte più brutta è passata!
Bene, dunque... Incominciamo... Con accortezza e molta, molta discrezione faccio per muovere lentamente il piede destro verso lo schienale della sedia; mi ci vuole qualche secondo, ma grazie alla mia agilità (che non ho...) la prima parte è andata! Ora tocca al sinistro! Una passeggiata!!!
Faccio per muovere il piede e poggiare anch'esso sullo schienale... Ce l'ho quasi fatta, sono quasi salva, quando all'improvviso....
DRIIIIIIIN DRIIIIIIIIN DRIIIIIIIIIIN
Il cellulare prende a vibrarmi e a squillarmi velocemente in tasca, facendomi sobbalzare e, prima che possa accorgermene, sto già.... cadendo...
E che ti pareva che non doveva succedermi qualcosa?!?
"Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!" , urlò attutendo con le braccia la caduta... O, almeno, cercando di attutirla... Ma... Non è che la cosa abbia tutto questo effetto... Le mie braccia hanno solo protetto la faccia, ma il resto del corpo è completamente steso a terra e indolenzito... La pancia, il seno, le gambe e gli arti superiori, persino il collo...Mi fanno un male!!!
"Ahia!!!!" , mi lamento, mettendomi a pancia in su e cercando di capire come posso tornare a prendere le sembianze di un essere umano e non di una schiacciatina spappolata sul pavimento, ma mi è difficile... Riesco solo a pensare che ho dolore dappertutto e che è tutta colpa della mia bassezza e di quel maledettissimo cellulare se è successo tutto questo casino! 
Ah, e non dimentichiamoci del signor NonPuoiChiedermiNiente! Se lui mi avesse dato una mano, adesso non mi troverei in questo casotto immane! Non riesco neanche a girare il collo per il momentaneo dolore! Che male!!!
E ora? Che faccio??? Aiuto... Santa Luminosa, per favore, aiutami!!! Ti prometto che sarò più buona, però ti prego, se ci sei, mandami un segno!!!
Neanche finisco il mio pensiero, però, che la porta della mia camera si apre e vedo entrare con passo lento e calmo la figura meastosa di Sesshomaru nella mia stanza.
Oh.... Oh.... Grazie, Santa Luminosa!!!!!!
Immediatamente nota che sono completamente stesa a terra e, probabilmente, anche che lo sto guardando con la stessa espressione con cui una principessa guarderebbe il principe che la sta salvando da un drago sputa-fuoco a tre teste che la vuole divorare!
Sesshomaru fa cadere lo sguardo di ghiaccio sullo sgabbello in legno, che ormai si è spezzato in due, e la sedia che è caduta per terra; dopodiché torna a fissare me con aria indifferente, ma nel contempo austera. "Che diavolo è successo qui?"
"Oh, ehm..." , esoridisco io, cercando di forzare il mio sorriso e di mascherare il dolore che ormai attraversa ogni singolo muscolo del mio corpo. "Diciamo che mi sono inventata qualcosa per arrivare all'anta superiore dell'armadio, per disporvi la mia valigia, dato che l'ho disfatta. Però... qualcosa del mio infallibile piano è andato storto ed ora.... Eccomi qui!"
Lui rimane in silenzio e continua a fissarmi con sguardo glaciale. 
"Eheh... Mi spiace di avervi fatto preoccupare"
"Non lo ero" , mi risponde secco. Il suo tono è talmente freddo e distaccato che anche se volessi interpretare la sua risposta in maniera differente, mi sarebbe davvero impossibile!
D'accordo che non è preoccupato, ma può fare anche finta di esserlo! Mmm...Forse mi sto scordando che stiamo parlando di Sesshomaru-san...
"Bada di non rompere nient'altro" , mi raccomanda, indicando con lo sguardo lo sgabello. Dopodichè lentamente mi da le spalle e fa per uscire dalla stanza. "Qui dentro tutto vale più di te, misera umana"
Ehhhhh? Ma come???? Se ne va?!? Di nuovo?!? Anche se mi vede in queste condizioni?!? E come sarebbe "bada di non rompere nient'altro"?! Mi vede in questo stato, che non riesco neanche a rimettermi in piedi, e lui pensa ad uno stupido sgabello?!? Ma...Pensavo ci fosse un limite alla crudeltà...Ma evidentemente questo non vale per Sesshomaru!!!
Eh no! Stavolta mi deve aiutare per forza!!!
"Sesshomaru-sama!" , lo chiamo, facendolo così fermare all'ingresso della porta. "Per favore... Non è che potreste aiutarmi? Non riesco ad alzarmi... Credo di essere parecchio indolenzita e..."
"Fallo da sola" , mi interrompe, senza neanche voltarsi dalla mia parte.
"Ci ho...Ci ho provato! Davvero! Ma non ci riesco! Il colpo è stato troppo forte!"
"E' un tuo problema" . Detto ciò, varca la soglia della stanza e sparisce.
Non posso crederci... Non mi ha aiutata... Cioè, avrei dovuto aspettarmelo da lui, però... 
Non riesco a ragionarci più di tanto. Stranamente ci rimango più male del previsto, ma decido di sorvolare per il momento. Adesso la cosa più importante è rimettersi in piedi!
Con mia grande sorpresa riesco finalmente a muovere le gambe e forzando su di esse e sulla schiena riesco, anche se a fatica, a mettermi seduta per terra. 
Tiro un sospiro di sollievo. "Almeno questo" . Mi sento già meglio... Forse era solo la botta iniziale che doleva in modo particolare. Credo che se aspetto un altro pò potrò alzarmi in piedi senza il minimo sforzo. Devo solo dare il tempo al corpo di riprendersi.
E nel frattempo che faccio? Ah, sì, giusto! Ora che ci penso uno dei motivi per cui sono caduta è che mi è squillato il telefono... Chissà chi era!
Fortunatamente le braccia sono state le prime cose che sono ritornare a muoversi e quindi posso tranquillamente estrarre il cellulare dalla tasca dei pantaloni. Cosa che faccio immediatamente. Non appena fuori, apro il telefono e noto sul display l'avviso di un messaggio non letto e noto che è da parte di Kagome. Indi lo apro e comincio a leggerlo ad alta voce: "Ciao, Rin. Come sta andando lì la situazione? Eheh, so che è solo da qualche ora che ci siamo lasciate, ma non posso fare a meno di pensare a te e a come te la stessi cavando con Sesshomaru. Volevo solo avvisarti che noi siamo sull'aereo e che tra un paio d'ore saremo giunti a destinazione. Non appena saremo nella camera che ci ha riservato l'università ti chiamerò, ok? A tra poco, sorellina! Ti voglio bene".
La mia onee-chan Kagome... Quanto le voglio bene!!! Si preoccupa davvero tanto per me, anche se ci distanziano milioni di kilometri! Beh...Vorrei tanto risponderle che va tutto bene e che mi sto trovando da favola, ma... Dovrei mentirle. Forse sarà meglio aspettare che mi chiami per chiarirle la mia situazione. Probabilmente, sentendo la sua dolce e gentile voce mi sentirò meglio moralmente e qualche piccola bugia sarei anche in grado di raccontargliela. Se le rispondessi ora probabilmente non farei che scrivergli di quanto cattivo, crudele e senza scrupoli sia Sesshomaru! E mi lamenterei in continuazione del fatto che non volevo lasciare la nostra vecchia casa!
Tuttavia, meglio non farla preoccupare più di tanto e non farla sentire in colpa. Mi dispiacerebbe infinitamente. Anche per Inuyasha, che infondo si è preoccupato di "chiedere" al fratello di occuparsi di me... Anche se quello che sta facendo Sesshomaru-san con me, non lo definirei proprio "occuparsi di qualcuno"...
Mh? Oh, ma guarda! Riesco a muovermi di nuovo bene! Che bello!!! Posso rimettermi in piedi!!! 
Detto fatto! Sono di nuovo sulle mie gambe e pimpante, come sempre!!!
Ora faccio per voltarmi verso la mia camera: il letto aperto da me, con enorme fatica e accuratamente sistemato; la valigia è stata svuotata e i vestiti riposti accuratamente nell'armadio, sul comodino ci sono il mio mp3 e i miei DVD preferiti e... la nutella è sul letto... 
Waaaah! Se non la metto al fresco non si conserverà bene!!! La mia miniera di felicità e di buon umore sarà perduta!!!
Ragiono: dunque, per metterlo al fresco devo avere un frigo, giusto? E per avere un frigo devo avere una cucina, giusto? Ma allora... Come diavolo faccio a metterlo nel frigo che si trova nella cucina, se in casa non c'è la cucina?!? 
Mmm... Non c'è altra scelta! Devo andare a chiederlo a Sesshomaru!
Prendo in mano i tre barattoli di nutella, esco dalla mia camera, percorro il corridoio e scendo le scale il più in fretta che posso... Ma, ora che ci penso... Dove sto andando se non so dov'è Sesshomaru-san?
Mi fermo non appena raggiungo il pian terreno, quindi l'inizio dell'ingresso principale.
Giusto, non ci avevo pensato: non so mica dov'è Sesshomaru-san, quindi questo vuol dire che per trovarlo... dovrei inevitabilmente girarmi tutta la casa...Ma non posso!!! Mi sono appena ripresa da una caduta mortale! Girarmi tutta la casa adesso, sarebbe come farsi una passeggiata di qualche kilometro... Ah, che sfortuna!!!
Sospiro e decido di ritirarmi, sconsolata, nella mia stanza, quando, mentre faccio per voltarmi e risalire le scale, noto che Sesshomaru sta appena finendo di scendere le scale alla mia destra con un'eleganza quasi surreale e che mi sorpassa senza rivolgermi la parole per dirigersi verso il salone. 
"Sesshomaru-sama!" , lo chiamo io, approfittando del colpo di fortuna e raggiungendolo di corsa per poi affiancarmi a lui. "Vi ho trovato!"
Lui mi ignora come al solito ed, entrato nel salone, si siede sul lungo e pregiato divano di pelle, per poi sporgere il braccio verso un libro che era posato sul comodino accanto a questo divano. Con un movimento fulmineo, Sesshomaru-san prende il libro, lo apre e, dopo aver accavallato elegantemente e lentamente le gambe, incomincia a leggere indisturbato.  Io intanto sto in piedi, di fronte a lui con aria contrariata.
Giusto...Mi sembra normale che, se qualcuno vuole parlarti, lo ignori e ti metti a leggere un libro come se niente fosse...
Sospiro nuovamente. Eppure dovrei averlo capito che di me non se ne importa niente, però... Perchè questi suoi atteggiamenti m'infastidiscono così tanto? 
"Noto con piacere che sei riuscita ad alzarti, umana" , esordisce ad un certo punto lui, non distogliendo lo sguardo dal libro.
"Il mio nome è Rin" , gli chiarisco io. "E, comunque, sì, ci sono riuscita. Mi ci è voluto un pò, ma ce l'ho fatta come potete notare!" , affermo soddisfatta. 
Lui non mi risponde. Io resto un pò in silenzio, finchè istintivamente proseguo: "Certo, però, un aiuto potevate anche offrirmelo..." .
Aiuto, ma che dico?! Non riesco a capirmi! Le parole stanno uscendo dalla mia bocca senza neanche che me ne accorga.
"Mi ero fatta davvero male! Una botta di quella non è roba da poco! Se fossi caduta di schiena, a quest'ora sarei rimasta sicuramente paralizzata e..."
"
Se non sbaglio sei stata proprio tu a garantirmi che avresti badato da sola a te stessa, se avessi accettato di tenerti qui con me" , mi interrompe lui, alzando lo sguardo verso di me e fissandomi con aria austera. "Quindi, come stabilito, tu baderai a te stessa da sola e ti occuperai della casa e di tutte le mansioni che ti darò da svolgere" , mi spiega con il solito tono calmo e pacato. "Se non ti sta bene, quella è la porta". Detto ciò, torna immediatamente a prestare attenzione al libro e ad ignorarmi. 
Rimango di sasso: non mi ha dato neanche il tempo di pensare a come ribattere... 
Ci rifletto su: in effetti è vero quello che dice, però... La mano che gli ho chiesto io poco fa era un caso speciale! Volevo semplicemente che mi aiutasse a rimettermi in piedi dopo una brusca caduta...mica che mi aiutasse a fare i compiti o a farmi il bagno!!!
Vorrei ribadirgli qualche cosetta, ma decido di starmene zitta, così mi siedo sul divano anche io, lasciando almeno una ventina di centimetri di distanza tra me e lui, sempre tenendo quei tre barattoli di nutella in mano. Devo sembrargli davvero ridicola, eh? A proposito della mia adorata nutella...
"Ad ogni modo..." , azzardo io dopo qualche secondo. "...Potrei farvi una domanda?"
Non mi risponde.
Decido di proseguire: "Ho girato tutta la casa, da cima a fondo, ma non ho trovato nessuna cucina in giro... Per caso la tenete nascosta da qualche parte?"
"Qui non c'è nessuna cucina" , mi risponde, sempre senza distogliere lo sguardo dal libro.
Ohhhh! Buona notizia: mi ha risposto senza bisogno che attendessi un'eternità; brutta notizia: come sarebbe a dire che qui non c'è nessuna cucina?!
"Non...Non credo di aver capito molto bene..."
"Hai capito benissimo. Qui non c'è nessuna cucina"
"Ma...Ma... Come sarebbe a dire? E voi come mangiate?"
"Io non mangio"
Ehhhhh????? Non so... Sicuramente mi sono persa qualcosa del ciclo della vita! Fino ad ora sapevo che ogni essere vivente sulla faccia della terra si nutriva! Persino le piante!!! Che adesso sia spuntata sulla faccia della terra una nuova specie che non ha bisogno di mangiare? Santa Luminosa...ma questo è tutto strano!!!!
Eppure Inuyasha mangia...
Mangia? Eccome se mangia! Mangia tanto... mangia tantissimo... Mangia come un barbone che, dopo anni passati a morire di fame, si ritrova magicamente ad un tavolo di un ristorante a mangiare gratis...
Com'è possibile che Sesshomaru non mangi?!?
"State...scherzando, vero...?"
"Pensa quello che vuoi" , mi risponde secco.
Ok, non mangia... Ma...come ci riesce...? E non si sente male? Possibile? Come diamine fa...?
No, un momento.... Come diamine faccio io! Senza la mia nutella!! E senza il riso, il miso, il ramen e i tokoyaki!!! Come farò??!?!?
"Sesshomaru-sama, non che voglia sembrarvi scortese, ma... io come faccio? Io, purtroppo, mangio" ... e anche tanto...
"Ti adatterai" , mi chiarisce.
Ehhhhhh?
"A-Adattarmi...? E come? Non so come fare"
"Questo è un tuo problema"
E figurati! Fino a prova contraria sei tu che non ha la cucina! Il problema è mio, certamente!!! Ma quello che mi ha creato il problema sei tu!!!!
Quanto desidererei gridarglielo in faccia, ma se lo facessi, non so quello che mi succederebbe... 
All'improvviso, però, sento che il cellulare sta squillando, indi mi alzo dal divano, appoggio i barattoli di nutella sul tavolino di vetro che sta di fronte al divano, e accetto la chiamata. 
Immediatamente sento una voce familiare che, felice, mi urla: "Riiiiiiiiiiiiiin!!!!!! Finalmente ti sento!!! Noi siamo arrivati! Gli Stati Uniti sono fantastici, lo sai?!? Ah!!!! Com'è bello, com'è bello!!! E a te? Come va? Tutto bene?"
"Kagome-onee-chan........." , sibilo io,  allontanandomi il più possibile da Sesshomaru per non farmi sentire, con tono piagnucolante. "Io questo tizio non lo capisco!!!!!! E' cattivo, presuntuoso, antipatico e poi....è strano!!! Non mangia!!! Neanche la nutella che è la cosa più buona del mondo!!!"
"Oh, Rin... Che non mangia sono affari suoi, non credi?"
"No che non credo!!! E' vero che non mangiando si ha un bel fisico (e lui ne è la prova vivente), ma non si ha la cucina, che a me invece serve! Perchè ti ricordo....CHE IO MANGIO! Mangio a fare schifo!"
"E non ingrassi! ^-^ "
"E questo che c'entra? =.= "
"Niente!"
.... Certe volte non so davvero se mandarla a quel paese, ma ho il forte presentimento che, se continua così, accadrà molto molto presto...
Mi trattengo: "Che devo fare?"
"Cerca di sopportarlo, Rin. Tu sei forte, no? Sono sicura che resisterai e che ti ci abituerai presto!"
Voglio farmi notare da sola il capovolgimento di ruoli... Prima di partire era lei l'insicura che non sapeva se avrei retto ed io quella che la tranquillizzava... Adesso è esattamente l'opposto!!!
"Se lo dici tu..."
"Ah!!! Il traffico mi si sta esaurendo! Ti richiamerò al più presto! Buona fortuna, sorellina! Ciao ciao!" .
Chiudo la chiamata. Sospiro. 
Se solo sapessi, Kagome... Se solo sapessi della mia sofferenza...
Faccio per tornare ad impossessarmi dei miei barattoli di nutella e scorgo la figura di Sesshomaru che si appresta a posare il libro nuovamente sul comodino e ad alzarsi. Non gli rivolgo la parola e mi piego per prendere i barattoli, quando, sorpassandomi, Sesshomaru-san mi sussurra all'orecchio: "Sullo "strano" ti devo dare torto... Sei tu quella strana". Detto ciò, mi supera e se ne va. 
Io mi volto verso di lui con aria perplessa. Ehhh? Che cosa cavolo voleva dire con quella frase? Non capisco a cosa si sta riferen...
Ci penso su: oh no.... non dirmi che...
No, ti prego... Santa Luminosa, ti scongiuro, fa che non sia vero...
Faccio per ricordare ciò che ho detto a Kagome, mentre le parlavo e... 
Non può essere!!! Ha...HA SENTITO TUTTO?!?!?
Oddio.... Mi ammazza... Mi ammazza... Prima, o poi, lo farà... Me lo sento...
Qualcosa mi dice che....questa convivenza sarà ancora più terribile, di ciò che ho imparato ad immaginare in queste poche ore che sono entrata in casa del bellissimo Sesshomaru-san...

















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Capitolo 5
*** Tornando a scuola ***


Ed eccomi ritornata con un nuovo capitolo! ^-^ 
Per questioni di spazio e di comodità a partire da questo capitolo i ringraziamenti li disporrò a fine pagina XD 
Ma siccome il lupo (che sarei io XD) perde il pelo, ma non il vizio: ringrazio comunque tutti quelli che hanno letto questa fan fiction e che stanno continuando a leggerla!!! ^-^ 
In questo capitolo non vi sarà molto la presenza di Sesshomaru (con mio personale dispiacere), poichè dovevo pur evidenziare la vita sociale della piccola Rin XD Altrimenti sembra che la sua vita si limiti solo a Sesshomaru e purtroppo non è così, anche se detto tra noi, a me non dispiacerebbe affatto XD
Vi auguro una buona lettura! ^-^

*********************


D'accordo... Ho constatato che con le sveglie non ci so proprio fare... Niente da fare, non sono proprio per me.
Ieri sera la sottoscritta Rin ha avuto la magnifica idea di voler testare per la prima volta cosa si prova a svegliarsi col suono di una squillante sveglia. Mai provato fino ad ora: Kagome-onee-chan me l'aveva sempre vietato ed ogni qualvolta le chiedevo il motivo lei mi rispondeva che era per la salvezza dei "passanti".
Onestamente non ho mai capito di che cosa stesse parlando, ma adesso credo di esserci arrivata. 
Stamattina quell'assillante, orribile, fastidiosamente insopportabile cosa che si usa chiamare "sveglia" ha preso a suonare ininterrottamente... Inizialmente non ci ho fatto caso più di tanto: mi sono infilata la testa sotto al cuscino e l'ho ignorata! O, almeno...ci ho provato... Ma non credo di esserci riuscita...
Sì, perchè, quando ho visto che non accennava a finirla, infastidita al massimo, ho uscito la testa da sotto al cuscino, l'ho presa da sopra al comodino e con furia l'ho lanciata fuori dalla finestra (dato che ho l'abitudine di lasciarla aperta per far cambiare l'aria) e sono tornata a dormire beata. 
Solo dopo qualche secondo realizzo di aver fatto qualcosa che avrebbe potuto uccidere qualcuno...  O.O Mi affaccio al balcone, ma, tirando un sospiro di sollievo, vedendo il giardino sotto di esso, mi ricordo che mi ritrovo in una specie di reggia appartenente tutta a Sesshomaru-san, ragion per cui non ho potuto colpire nessuno!!! 
Beh... Nessuno tranne Sesshomaru-san... Anche se colpirlo in testa, secondo me potrebbe comportare un miglioramento della sua personalità!!! Dovrei provarci, sìsì! Solo che se poi non funziona, che mi ammazza diventa una certezza e non più un dubbio!
Brrrrr!!! Che freddo!!! Dovrei vestirmi, sento davvero tanto freddo! Beh, certo... sto in cannottiera e slip sul balcone... Di certo non posso sentire caldo! E' pieno autunno!
Torno dentro la mia stanza e mi metto all'opera per prepararmi! Oggi primo giorno di scuola del mio terzo ed ultimo anno scolastico!!! Che agitazione!!! 
Nel giro di pochi minuti, però, sono già lavata e vestita!! Ora non mi resta che....LA COLAZIONE!!!!! E ovviamente che cosa c'è di meglio la mattina che...Nutella!?!?!? Sììììì! Il mio tesoro!!!!!! Il buon umore, la mia carica di energia e di felicità! Dovrò mangiarne parecchia per risultare simpatica a tutti i miei nuovi compagni! 
Cosa che non credo funzionerebbe con il caro Sesshomaru-san... Ovviamente!
Scendo le scale frettolosamente, quando mi ricordo che... in questa benedetta casa non esiste una cucina!!! E va bene... mangiamo sul divano! Se poi glielo sporco non se la prendesse con me! Colpa sua che non si arreda la casa come Santa Luminosa comanda!!! Spero sappia che le macchie di cioccolata sono difficili da togliere!! Così s'impara! E impara pure ad usare il detersivo, che non gli farebbe male! Un pò di "Omino bianco" oppure di "Dash"!
Ahah!
Ahah? Ma dico...sono scema?! Il divano mica lui lo pulisce, ma io! Mmm... Devo tenerla presente questa cosa... Qui tutto mi si ritorce contro... Che inferno!!! Ma ora basta pensare! Ora si MANGIAAAAA!!!
Apro il barattolo di Nutella ed eccola lì, tutta cremosa e cioccolatosa pronta ad essere gustata da me!!! La guardo con occhi affamati, come se non avessi mai mangiato in tutta la mia vita e incomincio...
Incomincio a fare cosa...? Come faccio a mangiare senza un cucchiaino? E dove lo trovo il cucchiaino se lui non mangia?!? Ahhhh!!! Non è possibile! Dovrei comprare delle posate?! Ma dico... Stiamo scherzando?! Ah.... e ora la nutella come la mangio???
Mi viene un'idea! Un'idea zoticona, ma pur sempre un'idea è! Mangio con un dito! Poi me lo lavo! Lo so che non è igienico, ma tanto...la nutella è unicamente mia e Sesshomaru-san non mangia! 
Non posso certo permettermi di non avere la mia carica di energia e di buon umore il primo ed importantissimo giorno di scuola dell'ultimo anno di infern... cioè, volevo dire... di liceo!
Incomincio ad assaggiarla.... Wahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!! Com'è buona!!!! Sento come se tutta la sofferenza accumulata ultimamente stesse scomparendo via in un attimo! Com'è bello l'effetto della nutella mia!!! Devo ammettere che è come una droga... Se lo diventasse, in effetti, verrei incarcerata per quanta ne ho "inglobata"!
Mentre sono intenta ad assaporare il dolce gusto delle nocciole mischiate alla cioccolata al latte, però, mi passa accanto Sesshomaru-san che sta finendo di sistemarsi la cravatta e...
Oh...Mio...
Santa Luminosa, fa che non sia rimasta con la bocca spalancata, ti prego... Anche se, dato lo spettacolo che mi si appresta davanti agli occhi, sarebbe una cosa davvero impossibile anche per te, che sei una santa!
Sesshomaru-san è vestito nel tipico abbigliamento "giacca e cravatta" . Indossa una giacca, molto raffinata, nera, una camicia bianca che sembra di un tessuto molto fine e infine, un pantalone, elegantissimo anch'esso, sempre dello stesso colore. La cravatta richiama il colore del pantalone e della giacca. Ai piedi porta dei mocassini, anch'essi neri... Ma... mi sorge un dubbio... Sta andando a lavoro o ad un funerale? 
O... a tutti e due?! Possibile che...faccia il becchino?! Mmm... Non ce lo vedo male nel ruolo... taciturno e freddo proprio come i suoi clienti...
A parte gli scherzi, però, devo ammetterlo: per quanto mi stia antipatico, affermare che Sesshomaru-san non è bello sarebbe un pò come dire che la terra non è tonda, o meglio...ovale. 
Lui mi si accosta vicino e, dopo essersi sistemato la cravatta, passa ad allacciarsi l'orologio al polso destro, iniziando a fissarmi. 
Allora, io, di tutt risposta, inizio a fissarlo di rimando. 
E lui continua a fissarmi.
Ma che ha da guardare?!?
Noto che Sesshomaru-san fa cadere lo sguardo sul mio dito pienamente ricoperto di nutella e che stavo per portare alla bocca, prima che la sua apparizione mi distraesse dalla "colazione". 
"Che essere volgare..." , commenta con tono dispregiativo, ma tutto sommato sempre secco e atono, sorpassandomi e dirigendosi verso l'ingresso principale. 
Mi ha... Mi ha dato della volgare?!! Ho sentito bene?!? Ma...Ma come osa?!?! Lui è quello che non ha nemmeno la cucina.... e quella volgare sono io?!? Certo... Mangiare con un dito la nutella non è una delle cose pù raffinate che esistano, questo lo ammetto, ma mi spiega io come mangio se qui non ci sono le posate?! Tanto per intenderci... Io non ho mai mangiato con le mani qualcosa per cui necessitavano le posate, ma in questa situazione come faccio?! 
All'improvviso il mio sguardo cade sull'orologio che sta appeso accanto al caminetto, anch'esso in marmo, e noto che sono in ritardo! Indi chiudo il barattolo di nutella e mi appresto a raggiungere il piccolo (si fa per dire) bagno che sta al piano di sotto per sciacquarmi ben bene le mani. Fatto ciò prendo la cartella e le ultime cose che ho dimenticato sulla mensola del corridoio. Proprio lì c'è anche Sesshomaru-san intento a prendere le chiavi di casa che aveva poggiato lì. Arrivo velocemente a traguardo e mi affianco a lui cercando frettolosamente ciò che avevo lasciato lì a caricare la sera precedente. 
"Trovato!" , affermo con aria trionfante, mettendomi in tasca il cellulare, quando noto che Sesshomaru-san ha ripreso a fissarmi...di nuovo!
"Ehm... C'è...qualche problema, Sesshomaru-sama?" , gli chiedo io, non sopportando quello sguardo di sdegno che mi rivolge sempre. 
Lui continua a fissarmi e socchiude gli occhi per un attimo, affermando: "Ma ti guardi allo specchio? Sei ridicola" . Dopodichè mi da le spalle ed esce dalla porta d'ingresso lasciandomi di sasso lì. 
R-r-r-r-r....Ridicola?!?!? Perchè mi ha detto che sono ridicola?!? I capelli li ho sistemati bene e quel poco di matita messa agli occhi l'ho messa bene! Non è che i capelli si sono scompigliati, no?
Oddio!!! Farò tardi se non mi sbrigo!
Al diavolo Sesshomaru-san e tutti suoi commenti del cappero! Devo correre a scuola!!!

Non so davvero come ringraziarti, Santa Luminosa... Non so che miracolo hai fatto, ma ti ringrazio vivamente!
Per fortuna sono riuscita ad arrivare prima che il guardiano della scuola chiudesse il cancello e ora sono nel corridoio del secondo piano, intenta a cercare la mia aula.
"Vediamo... Classe prima, anno terzo" . Faccio per guardare i cartellini disposti sopra la porta di ogni classe e finalmente, dopo qualche attimo di ricerca, riesco a trovarla. "Bingo!!" , esclamo, contenta.
Aprendo pian piano la porta noto con piacere che il sensei non è ancora arrivato e che tutti stanno facendo i comodi loro: parlano, scherzando, ridono... Evidentemente alcuni di loro devono conoscersi già dagli anni precedenti e sono capitati nuovamente in classe insieme, oppure riescono a stringere amicizia molto facilmente e senza crearsi troppi problemi!
Mi accomodo al mio posto: riesco a trovarlo facilmente dato che è l'unico vuoto; è un posto abbastanza comodo: penultima fila, vicino la finestra. Adoro stare vicino alla finestra! Così quando i sensei spiegano qualcosa di eccessivamente noioso posso mettermi a contare le nuvole!!! Bel passatempo, eh? 
Sono seduta già da un pò e mi sento notevolmente a disagio; non conosco nessuno di quella classe...per me sono tutti volti nuovi!
Alcuni studenti, appena posano il loro sguardo su di me, incominciano a ridacchiare e a vociferare tra di loro per poi tornare a parlottare dei fatti loro.
Ma che hanno da ridacchiare così tanto?! Ahhhhh!!!! Mi manca la mia  Shiori-chan!!!! 
Certo, le possibilità di capitare in classe con Shiori erano davvero basse, ma ci tenevo a restare con la mia migliore amica. 
Ad un tratto sento nella tasca della mia cartella una debolissima suoneria che percepisco, fortunatamente, soltanto io: capisco che mi è arrivato un messaggio. Indi prelevo il cellulare dalla mia cartella e, aprendo il display, noto che ho ricevuto un messaggio proprio da Shiori!
Mmm...Un famoso detto recita: si parla del diavolo e spuntano le corna! Mai detto è stato più azzeccato! 
Apro il messaggio che dice: "Ciao, Rin-Rin! Che sfortuna...Non siamo capitate in classe assieme quest'anno... Pazienza, non possiamo farci niente. Mi manchi tantissimo! Però in questa classe ci sono un mucchio di ragazze simpatiche! Ho conosciuto una certa Ayame che è davvero fortissima! Dovresti conoscerla...Beh, prima o poi capiterà! Ad ogni modo, verrò a trovarti nell'ora di pausa, ok? A più tardi Rin-Rin!"
Ayame, eh? Mi chiedo che tipo sia... "Fortissima" dice lei.... Speriamo solo che non prenda il mio posto... Però Shiori-chan ha detto che verrà a trovarmi!!!
"Yuppi!!!!" , esclamo spalancando avventatamente le braccia. 
Ed ecco che ho combinato un altro macello!!! Sento che il dorso della mia mano ha preso in piena faccia lo studente che sta seduto proprio dietro di me. 
Oh no!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
"Oh, cielo! Scusami!!!" , faccio io, accostandomi al suo banco con aria preoccupata mentre lui si copre con entrambe le mani il volto, molto probabilmente, dolorante. "Non so come scusarmi, davvero! Sono senza speranze! Scusa, scusa, scusa!!!!"
"Non... Non è niente..." , mi risponde lui, dopo essersi massaggiato un pò la guancia destra e spostare le mani, permettendomi così di scrutare il suo volto: ha i capelli castani scuri, quasi tendenti al nero, un pò lunghi, raccolti in una coda non troppo alta, ed occhi dello stesso colore dei capelli...forse solo un pò più chiari; ha un viso dai lineamenti abbastanza delicati e un corpo tutto sommato abbastanza esile. Un ragazzo davvero carino, devo ammetterlo.
"Credimi, l'ho fatto senza volerlo! Non volevo colpirti!" , continuo io, mortificata. 
"Non preoccuparti, è tutto a posto. Lo so che non l'hai fatto a posta" , mi rassicura lui, sorridendomi. 
"Oh... Grazie al cielo!" . Tiro un sospiro di sollievo, per poi domandargli: "Ti ho fatto molto male?"
Ma lui scuote la testa, sorridendomi ancora una volta. "No, no. Cioè...non molto"
"Scusami ancora..."
"Avanti... Vuoi passare tutto il tempo a scusarti? Piuttosto... " , esoridisce lui. "Io sono Kohaku. Piacere di conoscerti"
Cosa? Si sta presentando? Davvero??? Allora... Vuole conoscermi!!! Che bello!!! Così non mi sentirò tutto il tempo a disagio e avrò anch'io con chi parlare!
Gli sorrido con un'espressione tutta allegra e felice, rispondendogli: "Io sono Rin. Il piacere è tutto mio!"
Vedo un'espressione leggermente rimasta di stucco sul volto di Kohaku-kun, dopodichè noto che abbassa la testa e si fa leggermente rosso. 
Perchè sta arrossendo, adesso? Che si sia imbarazzato? Possibile che sia così timido? Eppure prima non lo dava a vedere...
"Kohaku-kun, c'è qualcosa che non va? Ti senti poco bene?"
"Eh?"
"Sei diventato tutto rosso"
"Come...? Oh, no, no...Ecco io... Sì, tutto a posto. Forse è perchè qui dentro fa un pò caldo"
Caldo? Ma se siamo in autunno!
"Sei sicuro di stare bene?"
"Sì, sì, non preoccuparti" . Lo vedo riassumere un colorito un pò meno rossastro, quindi più o meno normale. "Piuttosto, ti vedevo felice prima. Mi prendi per un ficcanaso se ti chiedo il perchè?"
"Certo che no!" , gli rispondo senza problemi. "E' che la mia migliore amica, Shori-chan, viene a trovarmi durante l'intervallo. Purtroppo non abbiamo avuto la fortuna di capitare in classe assieme e quindi..."
"Capisco. Devi essere molto legata a questa Shiori, vero?"
Annuisco. "Sai, io ho un carattere molto particolare... Riesco ad andare d'accordo sempre con tutti, bene o male, ma... trovare una vera, migliore amica per me è stato sempre quasi impossibile... L'unica persona che è riuscita ad accaparrarsi quell'appellativo è stata Shiori-chan. Ecco perchè ci sono davvero tanto affezionata"
"Beh, posso capirlo. E temi che adesso possa fare amicizia con altre ragazze della classe in cui si trova ora, rischiando così di metterti al secondo posto, vero?"
Lo guardo con aria stupita. "Come hai fatto a capirlo?"
Lui mi sorride. "Non ci vuole molto per intuirlo. Credo sia piuttosto normale pensarla in questo modo"
"Davvero?" . Faccio per pensarci su. "Forse hai ragione"
Lui mi sorride.
Io, allora, gli rispondo con un'altrettanto sorriso.
Ed ecco di nuovo che lo vedo tingersi di rosso...
Ma che ha Kohaku-kun?! Non mi sembra molto normale... Che abbia la febbre? Di già? Il virus non è neanche in circolazione! Che sia cagionevole di salute?
"Ti..." , incomincia a dire, sottovoce.
"Mh...?"
"Ecco, sì.... Ti andrebbe di..."
"Mh.....?!?!"
Deglutisce e tutto d'un fiato afferma, sempre con tono di voce basso, ma alquanto agitato  e con il capo chino "Ti andrebbe di diventare amici?"
"Eh?" , faccio io. Sicuramente sul volto avrò un'aria stupita. 
"Oh...ecco... Era solo...Era solo per non farti sentire sola! Visto che anche io sono stato separato da un mio caro amico, che si è trasferito in un altro istituto, ho pensato che potessi...come dire... esserti di compagnia... Così non ti sentirai spaesata e..."
"D'accordo!" , lo interrompo io, sorridendogli con aria contenta. "Grazie mille, Kohaku-kun".
Vedo che sulle sue labbra si tinge un sorriso... Devo ammettere che più che carino è adorabile... Sembra un tenero e timido cucciolo da coccolare!!! Dev'essere proprio un bravo ragazzo!
Dopo pochi minuti, Kohaku-kun mi si avvicina e mi sussurra vicino all'orecchio: "Ora che siamo amici, posso dirti una cosa in tutta confidenza, senza che ti arrabbi?"
"Certamente! Dimmi"
"Sei...sporca di... " , mi tocca una guancia con un dito che poi porta vicino il naso, per poi affermare: "...pare cioccolata"
Oh....non dirmelo.... Ti prego....Non dirmelo....
Santa Luminosa, fai che non sia così.... E' l'ultimo miracolo che ti chiedo...Ti prego...
Prendo lo specchietto e vedo che....
Ok, che qualcuno mi prenda.... Sto per svenire.... Lo sento... Sto perdendo i sensi!!!
Ecco perchè i miei compagni stavano ridendo quando mi guardavano! 
Ed ecco il perchè delle strane parlore di Sesshomaru-san!!!
Ero tutta sporca di nutella vicino le labbra e su parte delle guance!!! Mi ero lavata le mani, ma mi ero scordata, per la fretta, di lavarmi la bocca!
Oddio, che disastro!!!!
"Kohaku-kun" , mi rivolgo a lui con tono supplicante, quasi tendente al pianto "...ti troveresti per caso un fazzoletto?"


"Rin-Riiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin!!!!" , esclama Shiori, venendomi incontro e abbracciandomi. 
"Shiori-chan!!!" . Ricambio con affetto il suo abbraccio. "Sono contenta di vederti!"
"Anche io!!!" , afferma lei, prendendo le mie mani tra di lui. "Non sai come sono stata triste quando ho saputo che non eravamo nella stessa classe!"
"In effetti... Purtroppo, però, come hai detto tu, non possiamo farci niente..."
"Già... Ma sono sicura che, a come sei tu, ti farai presto dei nuovi amici! Logicamente io sono e rimarrò per sempre la più importante! U.U"
"Logicamente! U.U"
"Oh... E lui chi è?" , mi domanda, indicando con aria perplessa Kohaku-kun che è al mio fianco. 
"Lui è Kohaku-kun, Shiori-chan! Ed è per l'appunto un mio nuovo amico! Ci siamo anche scambiati il numero di cell!"
"Ma davvero? Allora se sei un nuovo amico di Rin-Rin sei anche mio amico!" , afferma lei, stringendogli la mano.
"Sono contento anche io di conoscerti, Shiori-san" . Lui imita il suo gesto e in breve le raccontiamo della mia figuraccia a proposito del pasticcio combinato con la nutella!
In quei brevissimi 10 minuti in cui ci parliamo, noto che Shiori-chan e Kohaku-kun vanno abbastanza d'accordo tra di loro. Chissà, volendo potremmo anche organizzare un'uscita a tre e formare un gruppetto tutto nostro! L'idea non sarebbe affatto male!

Finalmente a casa!!! Che stanchezza!!!
Mi siedo sul divano e rilasso tutti i miei muscoli. Non mi alzerò più: deciso!!! 
Beh, comunque, a parte la figuraccia fatta con la nutella, questa prima giornata di scuola non è stata per niente male!!! 
Chissà... forse non lo saranno neanche i prossimi giorni... 
Speriamo bene!!! Ho comprato anche delle posate, in modo che incidenti come quello non possano più ripetersi!
Se penso al fatto che dipende sempre dal fatto che qui non esiste la cucina... Sesshomaru-san... è il mio più grande problema adesso! 
E' stata colpa sua!!!! Tutta colpa sua!!! Avrebbe anche potuto dirmelo in modo più chiaro che avevo della nutella in faccia! Almeno mi sarei evitata l'appellativo che qualcuno ha iniziato a darmi di "faccia di nutella"!
Questo nome me lo porterò dietro sino alla morte! Già me l'immagino il prete che davanti alla mia tomba afferma: "E qui giace la nostra benamata Rin, la nostra faccia di nutella che ha addolcito i nostri cuori oltre che le fette di pane a colazione, ecc ecc..."
Wahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh! Che imbarazzo!!!! 
Proprio adesso, però, sento che si siede qualcuno sul divano; non proprio accanto a me ma a qualche centimetro di distanza: ecco Mr. Ghiacciolo che si appropinqua a leggere il suo adorato libro-da-comodino. 
Sono le sei. Anche ieri si era messo a leggerlo verso le sei. 
Non dirmi che legge ad un orario be definito... Ma allora è proprio fuori questo!!! 
Mi metto seduta in maniera composta. Sto un pò silenzio, dopodichè affermo: "Il primo giorno di scuola è andato bene"
Lui mi ignora come al solito. 
"Ho ritrovato la mia migliore amica e ho fatto amicizia con un ragazzo molto simpatico"
Ancora silenzio.
Faccio il muso e mi avvicino a lui con aria contrariata. "E ho fatto una figuraccia con tutti...perchè ero sporca sul viso di nutella!"
"Quindi te ne sei accorta" , afferma dopo qualche secondo di silenzio, senza distogliere lo sguardo dal libro e sempre con tono atono.
"In effetti dopo che quasi tutti quelli della mia classe mi hanno riso in faccia e dopo che me lo ha fatto notare Kohaku-kun sì... Ma... Avreste anche potuto dirmelo voi! Era il primo giorno di scuola, sapete?! Era davvero importante fare una buona impressione a tutti!"
"Se non hai neanche la decenza di guardarti allo specchio prima di uscire, questo non è un mio problema"
"Niente è un vostro problema, mi sembra..." , borbotto io, sibilando.
So che mi ha sentita, infatti mi fulmina con lo sguardo. Decido di alzarmi dal divano, prima che mi affetti come il salame di milano sul banco di una salumeria con quelle sue zanne affilate...
"Ora...Andrei a fare il bucato, sìsì! A dopo, Sesshomaru-sama!" . Mi alzo e corro verso il bucataio...
Mi attendono giorni difficili... Sicuramente difficili... Speriamo di reggere, Santa Luminosa!!!!!!!!!!!!!!!!


***********************

Ed ora diamo libero sfogo ai ringraziamenti! 
Ringrazio salf per aver messo questa ff tra le sue seguite ^-^ Ed in special modo ringrazio coloro l'hanno aggiunta tra le loro preferite, ovvero: ilary_chan, Mymoon96, neusiedler e Samirina!!! Spero vivamente di continuare a meritarmelo!!! >.<

@ celina: grazie per aver recensito!!! Devo ammetterlo: se guardi sulla tua maglia attentamente noterai una microspia! Ti seguo dappertutto e so quello che fai, ecco com'è che Rin ti assomiglia così tanto XD Ma dovrei mettere una microspia anche su di me, perchè è anche la mia fotocopia... Anche io ho un feeling molto stretto col pavimento XD
@ ilary_chan: grazie anche a te della recensione! ^-^ dunque...ehhhh! quello che aspetti tu incomincerà dal prossimo capitolo! So di aver un pò deluso con questo qui, ma devo pur farvi conoscere i suoi altri "conoscenti". Anche perchè ti anticipo una cosa: Kohaku avrà una parte un pò importante nel corso della storia. Ecco il perchè di questa piccola fuori-uscita... Altrimenti, fosse per me, l'avrei fatta casalinga a stare sempre al fianco di Sesshomaru! XD
@ Samirina: grazie per aver recensito!!! ^-^ E spero che continui a piacerti e a divertirti! Ci metterò davvero tutto l'impegno possibile ed immaginabile! Alla prossima!




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Capitolo 6
*** Parlandoti (o, almeno, provandoci...) ***


Sono di nuovo qui!!! ^-^ 
Ho deciso che d'ora in poi qui sopra risponderò alle recensioni dei capitoli precedenti e farò eventuali commenti del capitolo che posto, mentre a fine pagina ci saranno i soliti ringraziamenti XD Scusate, so che posso risultare noiosa, ma la mamma mi ha abituata a dire sempre "grazie" XD

@MewPaddy: sono davvero contenta che ti piaccia come la storia si sta evolvendo! Anche se, in pratica, non è che sia cambiato niente più di tanto XD Diciamo che in futuro qualcosa cambierà anche se, ti avviso, il mio Sesshomaru non diventerà mai uno di quelli che ti fanno il baciamano o roba del genere XD Se dessi vita ad un Sesshomaru del genere la prima a spararmi sarei io stessa XD Lo amo proprio perchè è quel ghiacciolo che si dimostra sempre!!!
@ilary-chan: sìsì, infatti quel capitolo era molto di passaggio! Anche se mi è servito per presentarvi la migliore amica di Rin, Shiori (che sì, è quella mezzo-demone con i capelli bianchi e gli occhi viola) e Kohaku...che poi capirete che ruolo avrà nella storia... Diciamo che sarà un personaggio "secondario-importante", ma non voglio anticipare niente! Ad ogni modo, spero che il Sesshomaru che sto dipingendo (si fa per dire XD) ti piaccia, perchè... Ahhh, vorrei dirti di più, solo che ho paura di anticipare troppe cose! Comunque, spero che ti piaccia questo capitolo! 
@mikamey: non importa, non importa, anzi ti ringrazio per aver commentato il capitolo 5! E poi...sì, il nostro caro Sesshomaru darà filo da torcere ancora per molto alla nostra Rin! XD Inutile dire che spero piaccia anche a te questo nuovo capitolo! ^-^
@celina: figurati, la tua storia mi piace un sacco XD E cmq io devo dire lo stesso! Grazie per aver inserito qst modestissima ff tra le tue seguite ^-^ E spero che continui a piacerti, ma soprattutto sorprenderti!!!

Beh, che dire... Posso affermare che questo capitolo segna l'inizio di tutto! Anche se all'inizio può non sembrare, è un capitolo molto importante: è come se fino ad ora questi capitoli fossero stati un lungo (lunghissimo) prologo XD Diamo inizio alla nostra storiella vera e propria, allora! ^-^
Vi auguro una buona lettura!

*************************

Quanti giorni sono che non uso quella parola?! Ah, ora ricordo: tre! Esattamente da quando mi sono trasferita qui, da Sesshomaru-san! Ma ora... la sofferenza è finita!!! Sì, d'ora in poi addio lacrime versate a ricordare i bei pranzi cucinati da kagome-onee-chan a casa di Inuyasha, addio lacrime versate a pensare che non avrei più saputo cos'era un pasto come si deve!!! Addio pensieri rivolti a mangiare unicamente nutella, mikado e saccottini del mulino bianco!!! Non posso campare di sole merendine!!! .... Anche se la cosa non mi disgusta sino in fondo, il mio povero stomaco ne risentirebbe parecchio!!!
Ma ora.... Ora, addio, vecchie preoccupazioni! E' arrivato il domani! La luce splende e mi sento irradiata dai raggi del sole anche se sono dentro casa ed è pomeriggio inoltrato! E' arrivato il giorno in cui torno a vivere come un'essere umano degno di tal nome!!!

"Itadakimasu!!!!!!" , affermo aprendo il contenitore che ho sulle gambe, mentre sono seduta sul divano del salone. Ora stacco le hashi unite tra loro e osservo con pupille affamate ciò che vi è dentro il "bentou": ma sono i miei cibi preferiti!!! (devo dire che mi piace quasi tutto e che, di conseguenza, tutti i cibi sono i miei preferiti).
Santa Luminosa... Prossimamente ti porterò un cerino in chiesa!! Quando scoprirò se e dove esiste una chiesa dedicata a te!
Ed ora finalmente.... MANGIO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mhhhhhhhhhhh, che bontà!!! Sento il gusto dei cibi espandersi in tutta la mia bocca e ne assaporo la consistenza: che bello avere in bocca qualcosa diverso dalla nutella e dal tappo della penna che mastico per disperazione!!!
Ora che ci penso... come sono arrivata a mangiare un bentou sul divano del salone?! 
L'euforia mi ha presa a tal punto da farmi scordare tutto... Beh, se la vista del cibo non mi ha annebbiato completamente il cervello, dovrei ricordare tutto...
Dunque, stamani, durante l'intervallo di pausa ho fatto una lunga chiacchierata con Kohaku-kun, passeggiando nel cortile della scuola, e gli ho raccontato che ora mi trovo a casa di Sesshomaru-san e della mia situazione in generale. Al che, quando ha saputo che non mangio da ben tre giorni per assenza di cucina (da cui è rimasto anche lui letteralmente basito) in una casa che definirei più un castello, mi ha reso partecipe del fatto che la sua famiglia, in particolar modo il padre, gestisce un ristorantino niente male e che è parecchio conosciuto. Io, personalmente, non lo conoscevo, ma questi sono dettagli!!! 
Quindi, mi ha chiesto se mi avrebbe fatto piacere che ogni giorno mi portasse un bentou da mangiare una volta tornata a casa. Io ho cercato di rifiutare per buona educazione, anche se ero tanto affamata che avrei accettato senza farmi pregare più di tanto! Evidentemente Kohaku-kun deve aver visto la verità nelle mie piccole pupille affamate e ha deciso che, volessi o no, mi avrebbe portato ogni giorno un bentou!!!
Ed eccoci qui... Ci siamo addirittura fermati al ristorantino del padre per farmi avere oggi stesso il mio "primo" bentou! 
Ah beh..... Quando i miracoli ti arrivano...Mai rifiutarli! O almeno, io sono di questo avviso!!!
Mangio velocissimamente e non appena finisco poso il bentou sul tavolino che sta di fronte al divano; indi mi accascio su di esso con la pancia piena e puramente soddisfatta. "Che bontà!" , affermo con aria contenta. 
"Cos'è quel lurido oggetto?" , sento all'improvviso alle mie spalle e, voltandomi, noto che Sesshomaru-san è appena rientrato a casa e si sta allentando la cravatta, osservando il bentou che ho poggiato sul tavolino. "Sta ungendo tutto il tavolino"
"Ungendo...?" , mi chiedo io, voltandomi a guardare il tavolino. Ok, è un pò sporco, ma niente di esagerato.... Addirittura chiamarlo "lurido"... Non crede di esagerare un pò?!? Ma che diamine di domande mi faccio?! Stiamo parlando di Mr.TuttoCio'CheNonMiAppartieneNonE'DegnoDiStareACasaMia!
"Per vostra informazione, Sesshomaru-sama, non si chiama "lurido oggetto", ma "bentou", chiaro? E, d'ora in poi, quello sarà la mia cena!" 
Lui prende a fissarmi con quegli occhi ambrati e glaciali. Dopo pochi secondi, si leva la giacca nera e, assieme alla cravatta dello stesso colore, la getta sul divano, anzi proprio su di me (quasi facessi parte anch'io del divano) commentando, mentre si apprestava a darmi le spalle ed andarsene come sempre: "A maggior ragione, "lurido" mi sembra l'aggettivo più idoneo"
Ehhhhhhhhhhh?????? Mi ha... Mi ha dato indirettamente della lurida, o sbaglio?! Spero di aver sentito male.... Spero davvero di aver sentito male!!! Come si permette?!? Cielo.... Se non corressi il rischio di essere fatta a fettine come l'emmental gliela farei vedere io!
Kagome-onee-chan, avevi detto che era scorbutico e un pò antipatico, ma.... Questo tizio è da prendergli la testa e sbattergliela contro al muro ripetutamente, fino a fargli implorare pietà, poichè sta quasi per morire dissanguato!!!
La cosa mi infastidisce più del solito: ultimamente i suoi commenti poco simpatici non li reggo più come appena conosciuto! Non so perchè ma mi sento offesa.... davvero molto offesa. 
Fossi la io di sempre non m'importerebbe più di tanto, ma... non so perchè... quando mi risponde male e commenta in quel modo cattivo... mi sento davvero ferita... 
Sono stanca di quel suo atteggiamento da superiore e qualla continua aria di sdegno che ha sul volto... Due sono le cose: o sta zitto, o se apre bocca, spara fuori delle cattiverie immani! A questo punto preferisco quando sta in silenzio! 
Faccio per pensarci: con lui devo passarci davvero tanto tempo... Sono tre giorni che sto qui e già mi sento moralmente a terra... Sto bene solo quando sono a scuola! La cosa non va bene... Non va bene per niente! 
Forse dovrei cercare di conoscerlo un pò di più? In effetti, sono qui da un pò e non so nemmeno quanti anni ha, che lavoro fa, se ha una ragazza.... 
....
No, impossibile, assolutamente escluso!!! Dubito fortemente che ce l'abbia... Mmm... Strana come cosa: l'idea che abbia una ragazza mi fa divertire, ma nel contempo mi da anche leggermente fastidio....
Non riesco a capirne la ragione.... Forse il troppo mangiare mi ha dato alla testa... Beh, meglio non pensarci!
Dunque dunque... E va bene! Ho deciso! Da ora darò il via all'operazione "Conosciamo meglio il nostro coinquilino che ci considera alla stregua di un vaso da notte"!
E così faccio per seguirlo e noto che si avvia verso la veranda: bel posto dove ammirare le stelle....ed anche per prendersi una bella bronco-polmonite! 
Mi affianco a lui e quando Sesshomaru-san fa cadere per un attimo lo sguardo su di me, io gli sorrido, mentre lui mi ignora e torna a guardare avanti: prevedibile!
Ecco che siamo arrivati! Apre la porta della veranda e usciamo entrambi fuori.... Per tutti i portaombrelli rotti da mio cugino!!! Che freddooooo!!!! >.< 
Noto che lui si appoggia con le braccia al poggiamano della veranda ed io faccio altrettanto, affiancandomi a lui. 
Stiamo entrambi in silenzio. Mmm... Che cosa dovrei fare? Sono un pò agitata... E ancora non ne capisco la ragione... Waaaah!!! Tutto quel cibo, dopo tutta quella fame, deve avermi davvero dato alla testa... 
Dunque, riflettiamo: se non apro bocca io ci sono due soluzioni! O stiamo in silenzio fino a quando uno dei due non si stanca e non se ne torna dentro, oppure lui apre bocca e mi dice qualcosa del tipo "Allontanati: emani un disgustoso fetore da umano" ... Ne sono sicura al 95%!
Ok, meglio che m'inventa qualcosa...
"Sesshomaru-sama... Mi stavo chiedendo... Sono qui da un bel pò, ma non ci conosciamo per niente, sapete?"
Lui, ovviamente, non mi degna di una risposta, nè di un semplice e solo sguardo. 
"Vediamo... Che dirvi? Io sono Rin Higurashi, ho diciassette anni e frequento l'ultimo anno di liceo. Sono la sorella minore di Kagome, che è la ragazza di vostro fratello, ma questo credo lo sappiate" ... Che considerazione idiota.... Certo che lo sa! Altrimenti perchè si ritroverebbe a convivere con un'umana come me?!
"Il mio colore preferito è il verde e adoro mangiare... Credo che sappiate anche questo, o meglio....lo abbiate capito! Soprattutto le cose dolci! Come la nutella! Mi piace anche andare a fare shopping con Shiori, ascoltare musica, andare al karaoke..." , mi fermo. Queste cose non possono interessargli, vero? Beh...Ma...è che non so che dirgli!!!
Ancora non mi degna di uno sguardo.... Beh, continuiamo...
"Voi, invece, Sesshomaru-sama... Scusate se sono indiscreta, ma quanti anni avete? A vedervi in volto davvero pochi! Ma, essendo un demome, suppongo abbiate più di cento anni"
Niente, ancora non mi risponde. 
"E che lavoro fate? Ogni giorno vestite in modo abbastanza elegante, però tornate in orari differenti, mai ad un'ora prestabilita..."
"Facendo tutto questo discorso puramente inutile...a cos'è che punti?" , mi chiede, voltandosi distrattamente verso di me e dirigendosi verso l'interno della casa: stava rientrando.
Io, allora, faccio per seguirlo e non demordo: "A cosa punto, mi chiedete...? Ma a conoscervi un pò meglio, mi sembra logico!" , affermo, affiancandomi a lui dopo essermi chiusa alle spalle la porta della veranda. 
"E conoscendomi meglio cosa credi di ottenere?"
"Come...?" , chiedo con aria perplessa.
"Credi che ti tratterò da essere superiore quale non sei?"
"Non... Non è questo che sto dicendo! E comunque non è sicuramente questo il motivo!"
"Allora spiegami tu qual è" , afferma lui, fulminandomi con quei magnifici occhi ambrati che sembrano scrutarmi sin dentro l'anima.
"E' che voglio conoscervi, sapere qualcosa di voi... Semplicemente per non sembrare due estranei che vivono sotto lo stesso tetto"
"Strano, perchè siamo proprio due estranei che vivono sotto lo stesso tetto..." , afferma con tono sarcastico, ma visibilmente pungente. "Sei semplicemente una misera umana che ho avuto la pietà di accogliere nella mia dimora. Null'altro"
Come sarebbe a dire?!?!?!?! Avrei una marea di cose da contestare, ma... come sarebbe a dire "che ho avuto la pietà di accogliere nella mia dimora?".
"Questo non è vero" , affermo, con aria contrariata. "Mi sono sottomessa a voi per essere accolta qui. E,sin dal principio, ve l'ho detto chiaramente: se l'ho fatto, è stato solo per rispetto verso la mia onee-chan e verso vostro fratello! Altrimenti a quest'ora me ne starei in pace a casa mia, senza recare necessariamente disturbo a voi"
Noto che il fatto che abbia trovato da ridire non gli sia andato molto a genio: infatti ha preso a fulminarmi con lo sguardo. "Hai comunque usufruito della mia pietà. Anche se ti fossi prostrata ai miei piedi, supplicandomi in ginocchio, se non avessi avuto pietà di un misero essere come te, a quest'ora non saresti qui"
Rimango muta. Non riesco a ribadire... Non riesco a trovarne la forza... Non so che cosa dire... Strano, perchè di cose da dire dovrei averne molte... anche troppe! Ad esempio, perchè si ostina a giudicarmi una semplice umana, anzichè una coinquilina e perchè è sempre così austero e distaccato! 
Non riesco a capirlo.... Davvero non ci riesco! 
Nel frattempo siamo arrivati davanti la sua camera e lui, senza dire niente, apre la porta e mentre fa per chiudersela alle spalle, istintivamente lo fermo, prendendolo per una manica.
"Io... Semplicemente volevo conoscervi... Sapere chi siete, cosa fate..." , affermo, col capo chino.
"Non credo che sapere chi sono, o cosa faccio sia qualcosa che debba in qualche modo interessarti, umana..." , mi risponde freddo, fulminandomi con lo sguardo per aver osato sfiorargli la manica, e mi chiude lentamente la porta in faccia. 
"Rin..." , gli chiarisco io vanamente, ormai dietro la porta chiusa a chiave. 
Mi sento stranamente giù di morale... Forse sono andata un pò troppo oltre... Non è da me essere così triste... Forse dovrei provare ad assaggiare un pò di nutella...eh??
Santa Luminosa.... Che cosa dovrei fare, adesso?! 


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Ed ora i ringraziamenti XD
Ringrazio le nuove persone che hanno messo questa ff tra le loro seguite: 
celina, reby_w e smile989!!!







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Capitolo 7
*** Impegnandomi ***


Ed eccomi tornata con il nuovo capitolo! ^-^ Devo dire che sono contenta che apprezziate il fatto che aggiorno in fretta... Forse non creerò molta suspance, e di questo mi scuso, ma... sono davvero troppo impaziente di portare avanti la storia!!! >.<

@ilary_chan: XD l'altra volta volevo dire che sono contenta che ti piaccia il personaggio di Sesshomaru e speravo che continuasse a piacerti così xkè... beh, me l'hai chiesto tu, quindi ti darò un piccolo indizio: il fattore "ghiacciolo" rimarrà sempre un pò la caratteristica di qst personaggio...Ma non aggiungo altro! Il resto dovrai scoprirlo da te XD Ah, ti ringrazio per avermi inserita tra le tue autrici preferite!!! Spero vivamente di esserne all'altezza e soprattutto di continuarlo ad essere! >.<
@mikamey: eeeeeh!!! Ciò che tu vuoi sapere non posso dirtelo XD Anche perchè, ti svelo un segreto: io quando pubblico i capitoli, li scrivo il giorno stesso, anzi due ore prima di pubblicarlo XD Mi faccio guidare molto dall'istinto e non so la mia testa che cosa mi porterà a scrivere... Spero soltanto qualcosa di buono XD Ad ogni modo hai azzeccato qualcosa che avevo in mente... ma non dirò cosa, nè quando accadrà... Ma parte di ciò che ti stavi chiedendo avrà risposta in questo capitolo ^-^
@Mew_Paddy: Sì, esatto! La mia intenzione è quella di non cambiare molto il carattere di Sesshomaru, ma di cambiare più che altro ciò che pensa su Rin! In breve: non cambierà il suo modo di pensare, ma cambieranno le sue idee XD
@Samirina: figurati, sentiti libera di recensire come e quando vuoi XD Mi basta già il fatto che tante persone lo leggano e lo apprezzino nonostante non sia tutto questo granchè ^///^ Spero che anche questo capitolo possa piacerti come quelli precedenti! ^-^
@celina: già, in certi casi si mostra davvero antipatico, ma... è cos che mi piaceeeee, non so te!!! >.<

Ovviamente vi ringrazio tutte per aver recensito!!! Siete davvero gentilissime ^-^ A voi che siete le mie lettrici (diciamo così...più affiatate XD) vi dedico questo capitolo! >.< E' grazie al vostro appoggio che mi sento così motivata a dare il massimo! Arigatou gozaimasu!! ^-^

E con questo vi auguro una buona lettura!!! ^-^ Ah...dovete perdonare se talvolta uso parole in japponese, ma lo adoro troppo! Per questioni estetiche non metto le traduzioni accanto, ma se cercate la parola su google dovreste trovarla senza troppa difficoltà! Anche perchè non uso parole molto difficili... Di solito chi è abituato a vedere anime jap sub ita dovrebbe conoscerle ad orecchio XD

Dovete scusarmi se questi capitoli che verranno prossimamente, come anche questo, non saranno tanto divertenti quanto i primi, ma sono concentrati molto sui pensieri dei protagonisti e quindi ho necessariamente bisogno di farli uscire un pò seri, ma non per questo la battutina ho la risata non ci sarà XD Non sono una troppo malinconica io! >.<


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"Irashaimase!!!" , esclamo, sforgiando un sorriso a trentaquattro denti al mio cliente; è un bambino davvero molto carino: un demone volpe con gli occhi verdeacqua e i capelli tendenti all'arancione... Nell'ultima settimana lo sto vedendo spesso al negozio dove lavoro, tanto che ormai lo conosco.
"Buongiorno, Shippo! Quale buona torta ti porta qui oggi?" . Il detto non era "quale buon vento ti porta qui oggi?"? Mmm... Troppo lavoro deve avermi dato alla testa...
"Buongiorno, Rin-san!" , mi risponde lui. "Vorrei una fetta di torta al limone!"
"Subito!" , affermo io. "Anche ieri l'hai presa al limone. Ti è piaciuta così tanto?"
Lui annuisce. "E' stata davvero buona. Ma oggi è l'ultimo giorno che la prendo al limone. Domani voglio provarla alla vaniglia!"
"Allora dirò a Andou-san di preparare una torta con la vaniglia speciale per domani!"
"Andou-san?" . Il bimbo mi rivolge un'aria perplessa. "E' il pasticciere che cucina questi buonissimi dolci?"
Io annuisco. "E non solo, ma è anche il proprietario di questa pasticceria"
"Che bello!!!! Davvero glielo dirai?!?" .
"Certamente!" , rispondo, porgendogli il pacchetto in cui, nel frattempo che stavamo discutendo, avevo disposto la torta.
"Come sono contento! Ecco, Rin-san, questi sono i soldi"
"Grazie mille" . Prendo i soldi e gli sorrido gentilmente.
"E questa è una caramella per te" , mi fa, porgendomi una caramella che estrae dalla sua tasca. "Ora vado! Ciao ciao!" . E, salutandomi con la mano, fa per uscire dalla porta d'ingresso.
Oh, ma quant'è caro.... Che bambino tenero e dolce!!! Gli voglio così tanto bene, anche se lo conosco da una sola settimana!
"Vedo che ti dai da fare, Rin-chan" , sento dire da una voce a me famigliare. Oh, ma è Kohaku-kun! Che ci fa qui?
Vedo che Kohaku-kun si avvicina al bancone con ancora l'uniforme di scuola addosso e la cartella in mano.
"Oh, ma guarda, Kohaku-kun è venuto a trovarci!!!" . Shiori-chan fa la sua entrata dalla cucina e, superando il bancone, si avvinghia al collo di Kohaku-kun. Devo dire che gli si è affezionata parecchio e ci ha stretto una fortissima amicizia nel giro di poco!
"Esatto, Shiori, sono venuto a trovarvi a lavoro, quindi, dato che sei ancora in servizio, potresti comportarti più dignitosamente?" , la riprende lui.
"Non sto facendo nulla di osceno, eh! Ti sto solo abbracciando!" , ribadisce lei combattiva.
Tra i due litiganti il terzo gode: io sto per i fatti miei e nessuno mi calcola.
Che forse è la cosa migliore...
"Dì la verità! E' che sei venuto solo per trovare Rin-Rin! Di me non t'importa niente! Tutti vogliono solo lei! Prima Shippo-chan, poi Kohaku-kun... Rin-Rin è troppo contesa!" , si lagna scherzosamente lei.
"Non...Non dire stupidagini!" , la richiama lui, arrossendo leggermente. "Sono venuto a trovare entrambe. Lavorate tutte e due qui, no?"
"Esatto" , chiarisce lei, avvinghiandosi ora al mio collo. "Ho trascinato la mia Rin-Rin a lavoro con me"
Noto che Kohaku-kun non trattiene un sospiro. Dopodichè fa per appoggiare le braccia al bancone, voltandosi verso di me. "Sul serio, Rin-chan, credo che tu debba smettere di lavorare... Ti ho già detto che non fa niente!"
"E invece no!" , ribadisco io, con fare autoritario. "Ho detto che ti ripagherò... E ti ripagherò! Dopotutto la cosa non mi è pesata e non mi pesa tuttora! Grazie a Shiori-chan ho trovato un lavoro abbastanza ben pagato, nello stesso posto in cui lavora lei e con un proprietario che è dolce quanto i dolci che prepara!"
"Sì, però..."
"Niente però!"
"A proposito, Rin-Rin, ora il tuo turno finisce qui. Stacchi ora, o sbaglio?" , mi chiede Shiori-chan, rivolgendomi un sorrisone da amica.
"Veramente stacco tra dieci minuti..."
"Ah, non preoccuparti! Ti copro io per i prossimi dieci minuti! Tu corri a casa, so che hai parecchio da fare!"
"Davvero? Non è che poi passi dei guai?"
"Lo sai com'è Andou-san, no? Anche se lo scoprisse non mi rimproverebbe neanche! Quell'uomo è davvero dolcissimo!"
"Mi hai convinta! Vado a cambiarmi!" , affermo io, dirigendomi verso lo spogliatoio dove avrei lasciato il mio completino da cameriera fornito di un adorabilissimo grembiule bianco e sarei tornata ad indossare i miei jeans comodissimi!
Ci metto qualche minuto a finire di cambiarmi, ma quando è tutto pronto, esco dallo spogliatoio e raggiungo Shiori-chan e Kohaku-kun che stanno confabulando tra di loro. Shiori-chan sembra come impartirgli degli ordini, mentre Kohaku-kun dissentisce, scotendo vigorosamente la testa e diventando visibilmente più rosso in volto.
"Ragazzi, sono tornata" , li avviso, interrompendo la loro discussione.
"Ah, perfetto! Allora... Perchè, Kohaku-kun, visto che finalmente Rin-Rin ha staccato dal lavoro non la riaccompagni a casa?"
"Shiori!" , la riprende lui, ancora più rosso in viso. E poi voltandosi verso di me: "Ecco... Io, veramente... Cioè... Se ti va..."
"Non preoccuparti!" , lo tranquillizzo io, che ancora non capisco quelle occhiate d'intendimento che si lanciano quei due. "Devo sbrigarmi e non posso perdere troppo tempo a chiacchierare. Devo ancora ritirare il bucato e sbrigare delle altre faccende!"
"Oh, allora..."
"Ho detto di no, Shiori-chan! Piuttosto, Kohaku-kun, fai compagnia a Shiori-chan che ne ha bisogno! Sii buono con lei!" . E detto ciò, li saluto con un gesto fulmineo del braccio per poi affrettarmi ad uscire dalla porta del negozio.
Mentre percorro in fretta e furia la strada che mi porterà a casa, faccio per pensarci su...
Ci sono!!! Ho capito tutto!!! Ho capito dei suoi sentimenti!!! Come ho fatto ad essere così cieca? Kohaku-kun è innamorato di... Shiori-chan!!! Sono davvero un genio! E li ho anche lasciati soli soletti!
Non preoccupatevi, ragazzi! Incoraggerò il vostro amore a tutto spiano!!! ^-^

E' passato un mese da quando io e Sesshomaru-san abbiamo avuto quella discussione, se così la vogliamo definire...
Anche se la sera stessa non sono riuscita a dormire per il nervosismo e non sapevo come dovessi comportarmi con lui, il giorno seguente ho fatto finta di niente, come se non fosse accaduto niente, proprio come Sesshomaru-san...
Che la sua vicinanza mi stia influenzando? Spero vivamente di no... Santa Luminosa, fai che non sia così!!! Ho tante cose da fare ancora: stare con gli amici, vivere la mia gioventù, trovarmi un ragazzo.... Non posso ancora rinchiudermi in un bozzolo per non uscirne mai più, come lui!!! Non voglio che la mia vita sociale sia pari a -0!!!!
Comunque, dato che odio essere di peso, ho deciso che avrei lavorato per ripagare Kohaku-kun del bentou che mi preparano ogni santo giorno con tanta pazienza! Lui mi aveva risposto di no, ma io ho insistito fino a quando si è ritrovato ad essere costretto ad accettare. Parlando, quindi, a Shiori-chan del mio bisogno di soldi e di lavoro, mi ha detto che nella pasticceria "Florentia", dove lavorava lei avevano un posto libero e che stavano cercando di assumere una nuova cameriera! Mestiere giusto per me: cameriera in una pasticceria! Niente di meglio! ^-^ Ed è così che da circa un mese lavoro nella pasticceria "Florentia" per ripagare Kohaku-kun... Anche perchè il proprietario e nel contempo pasticciere, Andou-san è letteralmente un pezzo di pane! Un uomo sulla sessantina, buono, generoso e comprensivo! Un ottimo datore di lavoro, devo ammettere... Quindi, tutto sommato, davvero un'ottima situazione!!!
Tornando invece ai miei rapporti con Sesshomaru-san: sto dando il meglio di me! Se non riesco ad avvicinarmi a lui e a fargli cambiare idea parlando, sicuramente a fatti saprò riuscire a fargli ammettere che gli umani non sono poi così male!!!
Ogni qualvolta deve fare un commento, Sesshomaru-san afferma che gli esseri umani sono inutili e bla bla bla... Ma se io gli faccio vedere che mi impegno e che do il meglio di me, dovrà ammettere che si sbagliava!!!
Sono davvero uno sciocca, eh? Sto facendo tutto questo solo per poter essere vista da Sesshomaru-san come un essere vivente, degna non solo di stare in casa sua, ma anche di potergli parlare... Non potrebbe semplicemente non importarmene proprio niente ed evitare di farmi un mazzo tanto? Oltre a non capire lui... Adesso non riesco a capire neanche più me stessa... La cosa si sta facendo preoccupante... E non voglio finire da uno strizzacervelli! Ho paura dei lettini da riposo!!!
Ho da poco anche scoperto cosa fa lui... Circa due settimane fa Kagome-onee-chan mi ha chiamata per sapere come vanno le cose: non le ho voluto nascondere niente e le ho raccontato la verità, e cioè che siamo come due estranei sotto lo stesso tetto... e che, mentre io cerco di parlare come dei buoni amici, lui, quando e se apre bocca, lo fa solo per insultarmi, riprendermi, degradarmi moralmente e farmi sentire alla stregua di un verme!
Kagome-onee-chan dopo avermi incitata ad impegnarmi ancora un pò e dimostrargli chi sono davvero, aveva fatto uscire il fatto che dovevo capirlo perchè molto probabilmente è anche stressato per il suo lavoro ecc ecc... Allorchè le ho chiesto quale lavoro facesse e finalmente sono riuscita a saperlo!!!
Quando me l'ha detto sono rimasta a bocca spalancata: è il direttore ed il proprietario di una serie di hotel sparsi in tutto il Giappone!!! Non...Non ci posso tuttora credere... E' una cosa strabiliante! Ecco perchè è così ricco... Adesso non mi meraviglio più di niente!!! Altro che milioni, o miliardi... Questo guadagna fantasmiliardi!!!!!! (E non si può nemmeno permettere una cucina giusto per il gusto di dire che ne ha una? =.=)
Con tutti i soldi che guadagna comprare una cucina per me, sarebbe come comprare la cucina della casa di Barbie!!!
Ero sotto lo stesso tetto di uno che, per quanto è ricco, al posto dei fazzolettini per asciugarsi il naso potrebbe usare le banconote o lingotti d'oro... E manco lo sapevo!!! Anzi... e l'ho scoperto solo da due settimane!!!
Caspita se è un lavoro importante... Ora capisco del perchè certe volte torni a casa verso mezzanotte o anche più tardi e del perchè gestisce gli orari di lavoro quando voleva lui...
Prima che venissi a scoprire la verità avevo anche pensato che facesse parte di un giro della mafia... E che fosse un sicario pronto a lavorare quando gli davano ordini... ma ho toppato alla grande!
Finalmente sono a casa!!! Ma la pacchia non può ancora giungere sino a me! Devo ancora ritirare il bucato e mettere a posto la stanza di Sesshomaru-san.
Indi vado nella veranda e ritiro il bucato, nonostante il freddo che fa, e noto che la roba non si è ancora asciugata per bene... Maledizione... e quei vestiti gli servono anche domani... Se non sono asciutti in tempo sai che ramanzina mi fa? Assolutamente no! A costo di asciugarli per tre ore col phone, leverò ogni minima traccia di umidità da questi capi d'abbigliamento!
Ed ecco che mi accendo il phone e dispongo giacca, pantaloni e camicia sul tavolo, pronti ad essere asciugati per benino!!! Stranamente, sin da piccola, il rumore di quell'aggeggio elettrico mi rilassa... forse anche perchè l'aria calda mi fa venire la sonnolenza e quindi mi fa rilassare...
Sono davvero molto stanca... Ma non posso addormentarmi... Devo ancora finire!!!
Ma nel giro di venti minuti riesco a concludere questo lavoro stressante!!! Indi faccio per entrare nella camera di Sesshomaru-san che, a quanto pare, non è ancora tornato da lavoro...
Mmm... Non capisco perchè mi abbia detto di rimettere in ordine... Qui è tutto a posto, se non fosse per i vestiti sparsi sul suo letto e l'armadio aperto...
Che sia questo il "disordine" per lui? Allora non dovrebbe azzardarsi ad entrare in camera mia... Altrimenti gli verrebbe un crisi epilettica... Non vorrebbe più metterci piede!
Ad ogni modo, faccio per chiudermi la porta alle spalle e, sospirando, mi avvicino al letto prendendo in mano gli indumenti di Sesshomaru-san e riponendoli tutti, pian piano nell'armadio...
Ahhh... Che stanchezza... Davvero, il ritmo per me sta diventando insostenibile... E' da un mese intero che va avanti così, ed anche di più!
Punto 1: alzarsi verso le cinque e fare il bucato
Punto 2: prepararsi per andare a scuola
Punto 3: stendere il bucato
Punto 4: andare a scuola e studiare
Punto 5: andare a lavoro alla pasticceria "Florentia"
Punto 6: tornare a casa e sbrigare le faccende che Sesshomaru-san ti ha dato da sbrigare
Punto 7: finalmente dormire...
E poi si ritorna al punto 1!!! Per fortuna c'è la domenica!!! Ah...ma che gioisco a fare? La domenica la passo a studiare e a pulire la casa....
Ah, giusto... Domani è domenica... Che depressione!!! Mi sento così fiacca e debole... Prima o poi sverrò e mi porteranno all'ospedale... Speriamo!!! Almeno mi riposerò un pò senza vedere quel bellimbusto di Sesshomaru-san che deve torturarmi ogni volta!
Oh... stare senza Sesshomaru-san, eh? Beh... Certo che sarei contenta di non vederlo più! Mi sembra..... Mi sembra logico, no?
Oh... Ma questo è... Mi volto alle mie spalle e noto che sul letto di Sesshomaru-san è rimasta ancora una camicia... L'ho notato dal profumo... che è quello di Sesshomaru-san... Ha inebriato tutta la stanza sino ad arrivare a me...
Certo, devo ammettere che è proprio un buon profumo...
"Ah... Ce n'è ancora una..." , affermo,avvicinandomi al letto, ma prima che potessi prenderla in mano, perdo l'ecquilibrio e ci cado sopra...
Com'è morbido questo letto... com'è soffice... e poi... sono sopra la camicia di Sesshomaru-san... mi sto... mi sto coprendo del suo odore... Sa di... Sa di... Non riesco a descriverlo... Nè ad associarlo a nient'altro... Non c'è qualcosa a cui paragonarlo... Quel profumo è....semplicemente il profumo di Sesshomaru... Sì... Quell'odore sa di... Sesshomaru-san! Ed ecco perchè è così particolare... Così dannatamente.... parti...colare...
Istintivamente chiudo gli occhi, con le palpebre che mi si appesantiscono sempre più e cado vittima del sonno e della stanchezza, accompagnati dal buon profumo di Sesshomaru-san...

"Ehi, umana... Si può sapere che diamine ci fai qui?" , mi sento dire, all'improvviso.
Apro gli occhi pian piano e me li stropiccio; sto un pò fastidiosa, ma la cosa mi passa subito... Mi metto seduta sul letto, stringendo ancora a me la camicia di Sesshomaru-san, quando mi accorgo spalancando gli occhi che lui è davanti a me, con il solito sguardo glaciale e fissarmi.
"Ses... Sesshomaru-sama! Siete tornato!"
Lui non mi risponde e continua a guardarmi come se stesse aspettando una risposta, che però non ero in grado di dargli al momento...
Mi ci volle un pò per azzardare: "Stavo mettendo in ordine la vostra stanza e..."
"E credo proprio che le nostre due concezioni di "rimettere in ordine" non coincidano"
"No, no, non capite, Sesshomaru-sama... Io ho rimesso in ordine tutto, solo che..."
"Le tue spiegazioni non m'interessano. Ora va fuori di qui" , mi ordina con tono freddo e austero, scostandosi in modo da permettermi di andarmene dalla stanza.
Io mi alzo e lentamente, con la testa bassa, mi dirigo verso la soglia della porta quando mi accorgo che ho ancora tra le mani la camicia di Sesshomaru-san in cui mi ero avvolta e faccio per voltarmi verso di lui, tendendogliela: "Sesshomaru-sama, la vostra camicia..."
"Puoi anche tenertela" , mi risponde, distogliendo lo sguardo da me e dandomi le spalle. "Come potrei indossarla nuovamente dopo che è stata contaminata da un essere come te?"
Ehhhhhhhhhhhh?!?!? Non ho mica la peste io!!! E poi mica l'ho sporcata o rovinata! Mi ci sono solo addormentata sopra!!!
Niente da fare, non la rivuole per nulla al mondo. Ed ora mi ritrovo nuovamente dietro la sua porta chiusa nuovamente a chiave...
Non ho ancora capito perchè si chiude a chiave... Ha forse paura che lo mangio? Mah... Non lo capisco...

E ora che dovrei farmene di questa camicia?! Ci penso mentre sono tornata in camera mia, nel frattempo.
Faccio per guardare l'indumento e le sue parole mi rimbombano nella testa. Così, presa da un momento di ira, faccio per buttarla a terra!
"Se tu non vuoi toccare una cosa che ho toccato io, figurati se io voglio avere la camicia di un demoniaccio come te!"
Poi, però, ci ripenso e la prendo nuovamente tra le mani, pulendola con le mani...
E' ancora impregnata del suo profumo.... Come potrei gettarla via?
Oh...ma cosa....sto dicendo?!? Io...... Io.... Non riesco a capirmi... Perchè sto diventando così idiota?!? Perchè?
Non capisco più niente ormai.... Non capisco più niente...
Pensando a questo... Mi stendo sul letto e chiudo gli occhi, stringendo a me la sua camicia... così da sentirlo vicino, anche se in realtà, è più lontano lui da me di quanto non lo sia la luna...


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Ringrazio giuliettavr89 che ha aggiunto questa ff tra le sue preferite e A___A e leleosana per averla aggiunta tra le loro seguite!!! ^-^ Grazie mille!
Ah, l'ho già detto sopra ma lo ripeto ancora una volta (XD)... Grazie mille, ilary_chan, per avermi aggiunta tra i tuoi autori preferiti!!!!!!! Grazie della fiducia! Spero di averla meritata e di continuare a meritarla! ^-^ Un bacione, alla prossima!

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Capitolo 8
*** Irritandomi...scusandomi e... rincominciando! ***


La sottoscritta torna ancora una volta ad aggiornareeee!!! ^-^

@Mew_Paddy: waaaa, un'altra amante dei termini jappo!!! Sono contenta di sapere che non sono l'unica che si sta facendo influenzare così tanto dal jappone XD E comunque mi lusinghi! >.< Troppo buona! Se ho capito cosa aspetti tu, allora credo che questo capitolo ti piacerà...o almeno, lo spero... XD Non do nulla per scontato ovviamente XD Anzi, spero ti piaccia ^-^
@Samirina: ceramente! Sarò un lampo! Va contro la mia natura essere lenta! M'impegnerò sempre al massimo! >.<
@mikamey: sì, il lavoro me lo sono studiata per benino! U.U (bugia: l'ho inventato al momento XD). E di batibecchi ce ne saranno in questo capitolo!!! A beh, a morire XD Ma non voglio anticiparti niente!!! Lo leggerai! >.<
@celina: da quanto ho capito sei molto vendicativa (come me, d'altronde XD) e per questo credo che questo capitolo ti farà da valvola di sfogo XD Una cosa: se lavori in una fumetteria....allora sono io quella che ti invidia XD Anche se in effetti tra il lavorare in una fumetteria o in una pasticceria non saprei cosa scegliere.... In una ditta di nutella ci lavoravo ad occhi chiusi XD Comunque...Anche io sto studiando quella maledettissima rivoluzione francese! E invece di stare a ripeterla sto qui a scrivere, ma sai com'è... Stressata non posso studiare!!! Ed io mi rilasso così!!! Quel maledetto 14 luglio 1789!!! =.= ... O.O mi ricordo bene la data? XD oddio... XD Ad ogni modo, spero qst capitolo ti possa piacere ^-^

Vi ringrazio sempre e comunque! Siete sempre e costantemente immancabili per recensire e ve ne sono grata! T-T Mi date la gioia di continuare a scrivere >.< Grazie grazie grazie ragazze!!! ^-^

Inutile dire che questo capitolo è IMPORTANTISSIMO! (o almeno a mio avviso... XD) Qui ci sarà il riscatto di Rin...e non solo!!! XD

Detto ciò... Vi auguro quindi una buona lettura!!! ^-^

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"Uuuuuaaaaaahhhhhh!!!" , sbadiglio spalancando enormemente la bocca e menttendoci una mano avanti per coprirla.
Ancora assonnata, apro il barattolo della nutella e, impugnando il mio cucchiaino (l'arma del delitto!), mi stendo sul divano per rilassarmi ancora un pò... Ancora un pò prima della grande tortura: oggi è domenica e come tutte le domeniche mi tocca pulire tutta casa, il che non è una cosa facile... Ma stavolta voglio sorprende Sesshomaru-san! Stamattina pulirò davvero tutto e benissimo! In modo che non potrà avere niente da ridire e dovrà congratularsi anche forzatamente con me! Dovrà chiedermi scusa e prostarsi ai miei piedi... E allora sì che avrò la mia rivincita!!!
Mmm... Sto pensando solo da cinque minuti e il barattolo è già quasi svuotato... Ho notato che mangio di più quando penso... Quindi se sulla bilancia il mio peso è aumentato, ciò sta a signficare...che ultimamente sto pensando più di quello che sono abituata a fare... Mmm... mi sto ammalando? Aiuto!
Accendo la tv e metto al volume più basso che posso: Sesshomaru-san dice che odia il troppo rumore.... A mio avviso lui odia un pò troppe cose...diciamo pure tutto ciò che non sia silenzio! A maggior ragione che è domenica... Mi lincia se non facessi così...Anche se mi sto chiedendo già da un pò che diamine ce l'ha a fare una tv se neanche mai la guarda? O meglio, la guarda, ma solo per vedere il tg! Mentre per me il tg è una delle cose che potrebbero anche benissimo abolire... E' così noioso! Parlano sempre delle stesse cose: di politica e di morti! Quanti morti!!!
Un giorno arriveremo che apriranno il servizio non con la celibe frase "salve a tutti, qui apre il tg" , ma con la frase "salve a tutti, sapete chi è morto?" ....
Ad ogni modo, dopo aver seguito un pò di cartoni mattutini e di essermi cibata e saziata di nutella, noto, ancora stesa sul divano, che Sesshomaru-san sta scendendo dalle scale indossando il completo che è solito usare quando va a lavoro. Ma... va a lavoro?! Ma oggi non è domenica?!
Indi mi metto seduta sul divano per poi alzarmi in fretta e furia per raggiungerlo. "State uscendo, Sesshomaru-sama?" gli chiedo seguendolo, mentre lui fa per aggiustarsi l'orologio al polso. 
Ovviamente non mi risponde, ma ormai ci ho fatto l'abitudine, non me lo aspettavo neanche che lo facesse.
"So che non sono affari miei" , lo anticipo. "Ma... è strano che andiate a lavoro anche se è domenica"
"Hai ragione" , esordisce lui, secco.
Sì, ho ragione.... Eh??????????????????? Che ha detto????? Ho sentito bene? Ha detto che ho ragione? Possibile?!
"Come...?"
"Sì, è vero. Per una volta devo darti proprio ragione" , ripete lui.
Sa...Sa... SANTA LUMINOSA!!!!!!!!! MA ALLORA ESISTIIIIIIII!!! Non che prima ne dubitassi, ma sai com'è....
"Davvero?" , chiedo io con aria sognante.
Lui annuisce. "Sì, hai ragione a dire che non sono affari tuoi. Quindi non fare domande e sta' zitta, umana"
ohhhhhhhh.... =.= Mi sembrava troppo bello! La cosa, però, non mi delude più di tanto... Ormai ho imparato a conviverci con queste risposte cattive...
"Devi lavare la mia roba. Prepara la giacca nera e il pantalone nero, chiaro? Devono essere già pronti per oggi pomeriggio, siamo intesi?" , mi ordina, senza alcun tono di favore.
"Per... Per oggi pomeriggio? Ma non so se..."
"E queste carte... Riordinale in ordine alfabetico... Sono documenti molto importanti. Li voglio pronti entro stasera. E non accetto ritardi" , continua ad impartirmi, lasciandomi in mano un mucchio di carte che io appoggio sulla console dell'ingresso.
"An...Anche questo?" , chiedo io con l'acqua alla gola.
"C'è qualche problema, umana?" . Mi fulmina con lo sguardo, quasi come per costringermi a rimanere in silenzio e non trovare da ribadire.
Infatti decido di rimanere in silenzio... Tanto lamentarmi con lui è inutile... E ho smesso anche di chiarirgli di chiamarmi Rin... Tanto non mi da ascolto ora e mai lo farà! Il giorno che gli sentirò pronunziare il mio nome, arriverà la fine del mondo... Ne sono certa!!!
"Ah, dimenticavo.... Devi mettere in ordine la mia camera" , conclude lui, sorpassandomi, fermandosi sulla soglia della porta, per poi voltarsi verso di me. "Sperando che tu non ti addormenta nuovamente su qualche mio indumento... Ho già perso una camicia ieri" .
"Non succederà" , gli rassicuro io, sorridendogli.
Io...Io...giuro che prima o poi gliela sbatto contro al muro quella testaccia che si ritrova!!! Lo faccio! Davvero! Anche a costo di diventare cibo per i pesci!!!
"Sarà meglio per te", detto ciò, mi da le spalle e, come al solito, senza dire una parola se ne va.
"Itterashaei!!!" , gli grido da dietro, scotendo le braccia per salutarlo. Lo faccio più che altro per fargli capire che sono superiore al suo menefreghismo! Anche se qualche volta potrebbe anche rispondermi con il tipico "Ittekimasu"!
Mi chiudo la porta alle spalle e sospiro. Mi fa leggermante male lo stomaco e il fianco... Ci volevano anche queste... Giustamente non mi bastavano tutti gli incarichi in più che mi ha dato Sesshomaru-san... Anche i dolori ci si mettono!
Ahi!
Allora... Calma e sangue freddo! Dunque...facciamo una lista di ciò che dobbiamo fare:
1) rimettere in ordine la camera di Sesshomaru-san
2) fare il bucato e preparargli la roba entro oggi pomeriggio
3) riordinare tutte queste carte in ordine alfabetico entro stasera
4) pulire tutta la casa
Mmmm.... Niente di difficile!!! Nessuuuuuuuun problema!!! E' solo una cosa.... LETTARLMENTE DA SUICIDIO!!!!
Se aggiungiamo che ho questi dolori atroci...posso anche morire oggi stesso... E non sto scherando...
E va bene... Mettiamocela tutta!!! Mi sono ripromessa che ce l'avrei fatta.... e ce la farò!!! Anzi, sbrigherò tutto prima che lui torni!!! M'impegnerò al massimo!!!!
Giuro che se sopravvivo a questo... non mi uccide più niente e nessuno!!!

D'accordo... Ho fatto tutto ciò che mi aveva chiesto di fare Sesshomaru-san: ho riordinato la sua camera e ne ho approfittato anche per pulirla e per mettere a posto il suo armadio; ho messo le carte in ordine alfabetico come stabilito e ho fatto il bucato e già disposto la sua roba!!!
Ora sto finendo di pulire la casa: dunque...ho lavato dappertutto e spolverato dappertutto! Persino i muri e i battiscopa!!! Ho ripulito gli sgabuzzini e lavato la cenere dal camino... Ho lavato e disinfettato i bagni e ho messo in ordine lo scaffale delle medicine! Tutte le stanze più assurde che tiene lui le ho rimesse a posto e risistemate... per poi non parlare della sua bibliotechina personale!!! Quella è stata terribile!!! Ho dovuto spolverare ogni singolo libro preso uno ad uno per il timore di rovinarli!!! Ho cambiato i fouton e quelli vecchi li ho messi fuori a prendere aria dopo averli sbattuti per mezz'ora!!! Ed ho anche lucidato tutta l'argenteria e i lampadari!!!! E, come se non bastasse, ho pure dovuto studiare per il compito in classe di fisica di domani...
Sono a dir poco sfinita!!! Non ho più neanche la forza di muovermi! Non ho neanche mangiato e sono le sei inoltrate di pomeriggio! Il sole sta incominciando a tramontare...  
Il dolore al fianco e allo stomaco è aumentato... Ora mi fanno male anche la schiena, le spalle e la testa... Credo di avere anche qualche decimo di febbre... Forse non mi sarei dovuta sforzare così tanto... Ho voglia di dormire... Sono davvero tanto tanto stanca...
I miei pensieri, però, vengono interrotti non appena sento che la serratura della porta sta venendo girata: qualcuno sta entrando in casa. 
Sesshomaru-san rientra con la massima calma e compostezza... Ahhhh!!! Lui non se l'aspetta!!! Chissà che sorpresa gli farò... Quando vedrà tutto bello e lucidato rimarrà esterrefatto!!!
Quando fa per entrare nel salone, mi metto in piedi e gli vado vicino lentamente, mantenendomi il fianco con la mano, per il dolore. "Okairinasai" , gli dico io, prendendo la giacca in mano che lui mi porge quasi come se la stesse affidando ad un maggiordomo... In queste occasioni mi sento davvero la sua schiavetta personale...
Evidentemente faccio una mossa falsa, perchè il fianco incomincia a farmi ancora più male e sul mio volto compare sicuramente una smorfia di dolore che lui ha altrettanto sicuramente notato, dato che mi sta fissando persistentemente.
"Che hai?" , mi chiede con tono atono e visibilmente disinteressato.
"Eheh... Niente, niente... Un piccolo dolore al fianco... Niente di preoccupante" , cerco di rassicurarlo. Beh, credo che rassicurarlo non sia il termine più adatto, dato che lui non dimostra affatto di essere preoccupato...
"Allora vedi di rimetterti in sesto. Sappi che non ti risparmierò dei lavori solo perchè hai un doloretto da quattro soldi"
"Non.... Non volevo essere risparmiata di niente..."
"Beh, anche se lo avessi voluto, non te lo avrei concesso"
Ma che diamine...? Ok, cerco di sorvolare... Non è successo niente, Rin... Vai avanti.
Mentre fa per salire le scale lo raggiungo e mi affianco a lui. "Sesshomaru-sama, ho fatto tutto quello che mi ha detto. Rimesso in ordine la sua stanza, fatto il bucato, preparato la roba e messo in ordine alfabetico tutte quelle carte!" , gli annuncio fiera di me.
"Hai fatto il tuo dovere" , mi risponde secco. 
"Sì, ma... ho fatto tutto in tempo! E' tutto prontissimo, sapete?"
"E' il minimo" , mi risponde non degnandomi di uno sguardo.
Cosa? Neanche un "grazie"?!? Ma perchè... Perchè fa così?! Rin... Resisti ancora un pò... Sai com'è fatto, no? 
Ahi... Che male... Il dolore sta aumentando... Mi sento pesante... Il mio corpo è tutto un dolore... Non so per quale miracolo sono ancora in piedi.... Ma non demordo!
Una volta giunti nella sua camera, gliela apro di fronte per fargli notare quanto buon lavoro ho fatto: "Non notate niente, Sesshomaru-sama?"
"Cosa dovrei notare?" 
....
"Non notate davvero niente di diverso rispetto a prima?"
"No"
... Ma dico... LO E' , O CI FA?!?! E' impossibile che non se ne accorga!!!! Prima la sua camera, per quanto ordinata, era piena di polvere... E lui, solo per l'olfatto che ha, dovrebbe percepire che non c'è più neanche un granello di polvere!!! E va bene... Facciamogli vedere cosa siamo stati in grado di fare!!!
Lo prendo per la manica della camicia ed istintivamente lo trascino un pò per tutta la casa e gli spiego che cos'ho fatto a parole, in modo che non possa passargli niente inosservato!
Il detto dice "A mali estremi, estremi rimedi", no? E che estremi rimedi siano!!!
Finalmente ritornati nel salone gli lascio la manica e mi volto verso di lui, sorridendogli. "Ho persino pulito i lampadari... Avete visto???" .
Però, solo ora, non appena riapro gli occhi e lo guardo in volto, realizzo che la sua espressione è tutt'altro che compiaciuta e fiera di me...
Mi fulmina con lo sguardo, mi guarda accigliato, con sdegno, con odio e con disprezzo...
Ho...Ho fatto qualcosa di male? Perchè mi guarda così?
Stiamo in silenzio per un pò, l'uno di fronte all'altra... Finchè lui non esordisce: "Non..." . Fa una pausa per poi continuare con un tono più austero e rigido, che m'incute un timore esasperante. "...ti azzardare a toccarmi mai più. Nessuno ti ha mai concesso di prenderti tante confidenze"
Oddio... E' perchè.... E' perchè gli ho preso la mano? Oh, santo cielo...
"Scu... Scusatemi... Mi dispiace. Non era mia intenzione darvi fastidio..."
"E poi..." , m'interrompe lui. "Hai osato fare una cosa così meschina... Solo ed unicamente per farmi vedere i risultati delle tue sciocche pulizie?"
Spalanco gli occhi... Che ha detto?

Sesshomaru-san fa per avvicinarsi alla console e per passarci un dito sopra. "Per quanto ci hai potuto mettere, credi davvero che sia venuto perfetto? Sei soddisfatta di ciò che hai fatto? Ti senti compiaciuta di te stessa? Ti senti appagata per questa idiozia? Non è di aver portato a termine queste stupidagini che dovresti sentirti fiera" . Nel giro di poco mi ha sorpassata e dopo qualche secondo di silenzio si volta verso di me con lo stesso sguardo freddo e distaccato. "E, tanto per chiarirci, non hai fatto niente di speciale. Anzi, ti saresti potuta anche impegnare di più. Ciò che hai fatto... non è assolutamente niente di particolare".
Rimango in silenzio. Nient'altro che silenzio e sto con la testa bassa. Non riesco a guardarlo...
............
Io... Io... 
"Bata così" , sibilo con appena un filo di voce. 
Lui si volta distrattamente verso di me, guardandomi di traverso perchè avevo osato dire qualcosa...
"Io... Io non ce la faccio più!" , esclamo, non riuscendo a trattenere la rabbia. "Sono stufa!!! Io... io non vi reggo più, Sesshomaru-san!!!" , gli ringhio contro alzando il volto e mostrandogli che.... stavo piangendo...
Non avrei mai voluto mostrargli questo mio lato debole...Non so neanche io perchè sto piangendo. So solo che è così...
E nonostante questo... Nonostante mi veda in questo stato, non cambia sguardo, nè atteggiamento: rimane fermo, davanti a me, con quello sguardo distaccato e freddo...sempre da superiore... 
"Scommetto che adesso siete adirato! Scommetto che adesso vi sta dando fastidio il fatto che mi stia ribellando...che stia trovando da ridire! Ma ormai non ce la faccio più! Anche... Anche la mia pazienza ha un limite! Ed io, quest'oggi, l'ho superato!!!" , scatto io, singhiozzante. "Mi sono stancata! Non riesco più a sopportarvi! Io mi impegno tanto, mi sono sempre impegnata tanto da quando sono venuta a stare qui... Lo sto facendo per me, per mia sorella e per Inuyasha ed anche se può non sembrare così...lo sto facendo anche per voi! Ma...qualunque cosa faccia... per quanto impegno ci metta... avete sempre e comunque qualcosa da ridire!!! Trovate sempre qualcosa che non va! Certo... è logico... è proprio come dite voi! Ciò che ho fatto non è niente di speciale... non è perfetto! Potevo fare di meglio...ma è quello che sono riuscita a fare io!!!! Per vostra informazione... oggi avevo un dolore atroce al fianco e allo stomaco... non mi sentivo neanche di stare in piedi...eppure ho fatto le pulizie di casa, ho eseguito i vostri ordini e mi sono preparata per la scuola! Ho fatto del mio meglio... ci ho davvero messo tutta me stessa! Sapete quanto ero contenta di essere riucita a fare tutto? Sapete quanta gioia ho provato nell'immaginare che sareste stato contento anche solo una volta di ciò che avevo fatto? E, ancora, sapete quanto mi ha fatta soffrire constatare che, per voi, ciò che ho fatto vale meno di uno sputo?!?" . Mi fermo per riprendere fiato, ancora con le lacrime agli occhi, e poi proseguo: "No, non lo sapete vero? Non lo immaginate... Probabilmente quello che sto dicendo adesso lo scorderete appena sorpasserete la soglia di questa porta! Perchè a voi non è mai importato niente! Perchè voi siete un demone... mentre io sono un'umana! E a voi...tutto quello che provano gli umani...fa schifo, ribrezzo...non è vero?  Quando la mattina vi auguro buona giornata, quando vi riaccolgo in casa, quando siete di ritorno... Sono tutte sciocchezze, vero? Eppure, anche se so che a voi non piacciono, lo faccio comunque, sperando che un giorno o l'altro possiate capire cosa si provasse ad avere qualcuno che lasci la mattina per poi ritrovare la sera sempre accanto a te! Una persona che vi vuole bene e che tiene a voi! Avete sempre quell'espressione disgustata, di sdegno nei miei confronti... Anche se io non vi ho fatto niente! Non ho mai visto un sorriso sul vostro viso...MAI! Io non vi capisco!!! Non capisco perchè odiate tanto gli umani...ma non pensate che sia sbagliato maltrattarmi solo perchè sono un'amana, senza prima conoscermi? Non vi sembra ingiusto?" . Esito ancora un pò... per poi riprendere: "E non vi sembra ingiusto che io soffra così? Perchè...Perchè devo soffrire così...per una persona che mi detesta soltanto? Perchè mi sono affezionata a voi...anche se so che per voi... sono appena alla stregua di un verme? Perchè devo stare così male... per uno come voi....?" , mi chiedo, coprendomi il volto con il viso e appoggiandomi con la schiena al muro. 
Ad un tratto, sento dei passi farsi sempre più vicini... E' lui... Sta venendo verso di me... Si sta avvicinando... Alzo il capo e realizzo che il suo bellissimo volto è a pochi centimetri dal mio e che mi continua a fissare con quel suo sguardo penetrante ma nel contempo ancora freddo. "Se sono delle scuse che cerchi...Allora puoi anche smettere di sognare... Perchè io non ti devo alcuna scusa" , mi chiarisce, accigliando lo sguardo. "Se non ti sono piaciute come sono andate le cose sino ad ora... E se continuano a non piacerti... Eri e sei  tuttora liberissima di andartene... però..." . Si blocca... e così mi prende per entrambi i polsi, portandomeli al muro e incomincia a stringermeli forti....facendomi molto...moltissimo male. "Però...non te ne andrai via di qui facilmente...dopo ciò che hai detto..." . Ed ecco che prende a stringermi i polsi ancora di più.
"Ahi...Mi fate male..."
"Tu... una povera, misera umana...che si permette di parlare, di ribellarsi a me... Dovresti tremare come una foglia solo per aver sentito il mio respiro nell'aria... Tu, viscido verme... E invece ti permetti di aggredirmi e di riprendermi... Tu che non sei degna nemmeno di respirare la mia stessa aria, o di poggiare i tuoi luridi piedi sullo stesso suolo che calpesto io..."
"Voi potete anche essere il principe dei demoni...", ribatto io con aria dolorante. "Potete anche essere il loro signore e comandare su di loro, ma.... Su di me, voi...non avete alcun potere, nè autorità... Voi, per me, non siete nessuno. Non siete nient'altro che il fratello di Inuyasha, Sesshomaru-san"
Ecco che mi fulmina con lo sguardo... Sto davvero rischiando grosso, lo so... Ma ormai sono partita... Non riesco più a bloccarmi, anche se ho una grande paura di lui... e di quei suoi maledettissimi, dannatamente belli occhi ambrati. 
"Tu fai parte della specie di umani che odio di più" , afferma lui, stringendomi ancora una volta i polsi. "Ti chiedi perchè odio così tanto gli umani? Chiedilo a te stessa... Siete così dannatamente inutili e miseri... Siete così deboli e vili... Vi scannereste l'un l'altro per poi riappacificarvi due minuti più tardi per un pezzo di carne... Siete come degli animali, ma vi ritenete superiori, anche se siete inferiori... E poi, la cosa che odio di più e che ti appartiene...
La sfrontatagine, la sfacciatagine che avete... Volete mostrare le unghie e i denti, anche se di unghie e denti non ne avete... Volete far vostra una forza che non vi appartiene... Voi, insulsi esseri, poveri agnellini, volete mettervi contro il lupo, spavaldi, senza neanche avvertire il pericolo... Senza capire che voi, poveri scapestrati, non potete niente contro noi demoni, contro noi esseri superiori" . Detto ciò, mi lascia andare i polsi, mi da le spalle e fa per salire le scale. "E ora va fuori da questa casa", mi ordina, salendo già i gradini, senza degnarmi di uno sguardo.
Io lo seguo con lo sguardo... Ho la testa vuota... Non riesco a pensare più a niente... Semplicemente mi siedo sul divano e torno a singhiozzare in silenzio...

Sono dietro la sua porta; busso e, anche senza che lui mi dia il permesso di entrare, apro pian piano la porta, facendo il mio ingresso nella stanza. 
Lo vedo: Sesshomaru-san è seduto sul letto, con le gambe accavallate, che mi sta fulminando con lo sguardo. Non dice una parola. Sta solo a guardarmi, fisso, immobile...
Mi avvicino a lui a con il capo chino e mi piego sulle ginocchia, di fronte a lui, ma tutto sommato rimango in silenzio anche io.
"Non sono venuta qui per chiedervi scusa riguardo ciò che ho detto" , ammetto io, spezzando lo straziante silenzio. "Perchè sono fermamente convinta di non aver assunto atteggiamenti sbagliati, nè di essermi comportata in modo errato con voi. Vi ho portato rispetto e vi ho seguito. Ed intendo continuare a farlo. Non me ne andrò da questa casa, Sesshomaru-sama... Per qualche strana ragione che anch'io sto cercando di intendere... Non voglio ancora andarmene...Ma non vi chiederò scusa, nè cercherò il vostro perdono. Io non ho niente di cui scusarmi e voi nulla da perdonarmi" . Faccio una pausa per riprendere fiato e proseguo: "Ciò che vi ho detto, ciò che avete sentito... Erano i miei pensieri, le mie sensazioni, le mie gioie e i miei dolori... Me stessa, in pratica... E non devo chiedere scusa di niente riguardo questo. Però..." . Altra pausa. "Però... Mi devo scusare con voi per aver detto cose che non so. Anche voi vi siete aperto con me... Anche se di poco... Ma ciò mi ha resa felice, felicissima... Il vostro odio per gli umani, ciò che non sopportate... Ora sono in grado di capire e di dare risposta a tutte le mie domande e le mie ipotesi. E non posso che darvi ragione... Voi avete ragione, sotto tutti i punti di vista... Noi uomini, pur essendo insulsi, in confronti ai demoni, ci impadroniamo di forze che non sono le nostre per poterli fronteggiare... Ma... Non credete che sia proprio questa, infondo, la nostra forza? Non pensate che... pur essendo così deboli, ce la mettiamo tutta per fronteggiare nemici ben più forti? Non ritenete che sia giusto provare ad impegnarsi sino infondo... sempre e comunque? Anche quando sai di non avere la minima speranza? Continuare a lottare sino alla fine... Provare il tutto per tutto... E' davvero così sbagliato?"
Rimango in silenzio, mente lui mi fissa con sguardo distaccato ed impenetrabile...come sempre, ma stranamente, non più adirato... Quasi come se fosse tornato l'impassibile di sempre...
"Rimarrò qui. E se volete mandarmi via, dovrete farlo con la forza. Ma ritornerò, Sesshomaru-sama... Ritornerò da voi, sino a quando le mie forze me lo permetteranno... Perchè ormai siete entrato nella mia vita... E quando si entra così di soppiatto nella vita di qualcuno, cambiandola (in meglio o peggio, non so ancora dirlo) non si può sparire in questo modo... Non si può buttare tutto all'aria... No. Questo non ve lo permetterò, Sesshomaru-sama" . Indi faccio per sorridergli. "Odiate gli umani? Perfetto, non vi dirò nulla a riguardo. Siete padronissimo di continuare ad odiarli, ma... Vi farò cambiare idea, Sesshomaru-sama... Vi giuro che, un giorno o l'altro, in qualche modo, io... riuscirò a farvi cambiare idea" . 
Rimaniamo in silenzio, dopodichè noto che sul volto di lui,  che ancora mi fissa senza disogliere lo sguardo da me, compare un sorriso sghembo.
"Tsk" , sbuffa, alzandosi dal letto e costringendomi a fare lo stesso prendendomi da un braccio e spingendomi verso l'uscio della porta. "Tu... Farmi cambiare idea? Non farmi ridere"
"Io...Io...Io ci riuscirò, vi sto dicendo!" , ribatto io, ormai sulla soglia della porta.
"D'accordo" , mi dice lui mettendo le braccia conserte ed appoggiandosi con la schiena sulla soglia della porta in modo così maledettamente sensuale. "Voglio proprio vedere se ci riesci" .
Io annuisco e gli rivolgo uno sguardo di sfida. "Ci riuscirò! Fidatevi! Ci riuscirò!!"
"Staremo a vedere" . Detto ciò, mi chiude direttamente la porta in faccia, senza pensarci due volte.
Santo cielo... Devo essere pazza... Fargli cambiare idea? Ma...ha ragione lui.... E' praticamente impossibile!!!
NO!!!!!! No no no! Devo farcela!!! Rin Higurashi...ce la metterà tutta!!!!

Svegliatami il giorno dopo era tutto stranamente...... uguale al solito...
Io sempre pimpante, energica e solare, mentre lui...Beh, lui come sempre... Se prima ci speravo, ora incomincio davvero a perdere le speranze... Non credo che, anche mettendoci tutta la buona volontà, succederà qualcosa di buono.... Vero, Santa Luminosa? 
Faccio colazione e pian piano incomincio a vestirmi e prepararmi per andare a scuola. 
Lui è già pronto: giacca e cravatta. Il solito sexy.... Ossignore...Ma perchè l'hai fatto così bello?
Poichè lui esce qualche minuto prima di me, ogni mattina gli sto dietro per garantirgli tutta la roba pronta, ecc ecc...fino ad accompagnarlo fuori dalla porta! 
Prendo la sua ventiquattrore nera (incomincio a pensare che sia il suo colore preferito) e faccio per portargliela tutta sorridente. "Ecco la vostra 24ore, Sesshomaru-sama. E dentro ci ho messo tutte le carte che ho sistemato ieri!"
Lui fa per guardarmi, dopo prende la 24 ore e incominciando ad avviarsi verso l'uscita afferma come al solito: "Sarà meglio per te che tu abbia messo tutte le carte, Rin"
Già come al solito.... E mentre lo sto accompagnando all'uscio della port.......
..........
Eh?????????????? CHE...CHE...CHE HA DETTO????????
E' fuori dalla porta.... E sta uscendo per andare a prendere la macchina... Istintivamente, anche se con aria un pò sconvolta, affermo: "Itterashai!"
"Ittekimasu..." , sento flebilmente.
Già, già 'Ittekimasu'.......
..............
EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH????
Non è....Non è....... Non è...... Non è possibile........ Ha detto "Ittekimasu"? L'ha...L'ha detto davvero????
E prima mi ha...mi ha...mi ha...chiamata Rin?! Per nome?!?
Sono accadute tutte queste due cose? Assieme? Nello stesso momento? 
Oddio.... Santa Luminosa...... Oggi arriverà la fine del mondo!!!!!!!!!!!
 



 

**********************
Ringrazio marzia_90 e Ramona37 per aver aggiunto qst ff alle loro preferite!!! ^-^ E ringrazio sempre Ramona37 e reby_w per averla aggiunta tra le seguite!!! 
Grazie mille!!!!!!!!!! ^-^

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Capitolo 9
*** Inseguendoti a lavoro - parte 1 ***


Ebbene sì... Sono ancora qui e aggiorno anche oggi! ^-^
Che dire... è più forte di me! Non ce la faccio a non aggiornare subito! >.<

@mikamey: sai, inizialmente il dolore al fianco l'avevo aggiunto tanto per mettere in evidenza un "aggravante" ed una ragione in più per far scattare l'ira di Rin... Poi, mentre scrivevo avevo pensato ad un sintomo di appendicite, ma poi non volevo che la cosa si trasformasse in un melodramma e ho deciso di proseguire rendendo quel dolore semplicemente una fitta passeggera! ^-^ Sono felice di averti incuriosita!!!
@Mew_Paddy: in effetti pensavo che ti sarebbe piaciuto ^-^ se devo essere sincera anche io non vedevo l'ora di scriverlo e pubblicarlo questo capitolo! Ero ansiosa forse quanto voi che siete i lettori XD
@Samirina: io una mente geniale? O.O *si gira prima a destra poi a sinistra* parli davvero di me? No, no, non credo XD Ho solo molta immaginazione! >////< Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto! ^-^
@smile989: allora.... se volevi farmi morire con le lusinghe ed i complimenti...ci sei quasi riuscita XD Waaaa, non sono una mita e questa ff non è nulla di che... XD Come hai detto tu ci sono molti errori, è vero... diciamo che io scrivo molto in terza persona più come narratore che non come "io narrante" e quindi è come se mi stessi perdendo nell'immenso dell'io narratore! Però cercherò di migliorare questa mia caratteristica, in effetti certe volte appesantisco ed allungo troppo le frasi con questa cosa dei "........." o dei "!!!" o ancora dei "????!?" XD Spero comunque di continuare a meritare la tua fiducia! >///< Grazie per star seguendo questa "cosa" che io chiamo ff! >.<
@celina: eh lo so che ti sarebbe piaciuto come capitolo XD Avevo capito che eri per la Rin che si fa valere! Come me d’altronde (A me la storia piace ma siccome non faccio solo quella, non è che sia la cosa per cui impazzisco! XD)
@ilary_chan: non preoccuparti, recensisci quando puoi! Non sentirti in obbligo! Anzi ti ringrazio per aver recensito! Tranquilla XD Spero che la storia continui a piacerti e a sorpenderti!

Come sempre (ormai lo farò ad ogni capitolo) voglio ringraziare le mie lettrici (ed anche i miei lettori, se ce ne sono...ma onestamente non penso XD) e coloro che recensiscono sempre dandomi man forte e sostegno!!! ^-^ Arigatou gozaimasu!!!

Vi preannuncio solo che a partire da questo capitolo Rin si può dire che stia rincominciando da capo la sua vita con Sesshomaru...eppure, anche se qualche cosetta può essere cambiate, altre invece....rimangono sempre le stesse XD Inoltre conosceremo il glaciale principe dei demoni un pò più da vicino! (Dovete scusare se ci ho messo tanto, ma sapete…devo fare ordine nella mia testa. Ho tante di quelle che idee! Ma devo dare loro un ordine, altrimenti non potrà mai venire bene!)

Vi auguro buona lettura!!! ^-^

*********************

"Non posso credere che abbia fatto una cosa del genere" , affermo io rigirandomi ancora una volta sul letto della mia stanza e spalancando gli occhi col telefono all'orecchio.
"Ti dico che lo ha fatto! Lo ha fatto davvero!" , esclama dall'altra parte del telefono Kagome-onee-chan. "Si è messo a litigare col poliziotto perchè aveva parcheggiato la macchina in doppia fila. Ma siccome non riusciva a spiegarglielo in inglese bene, o meglio, lui cercava di farlo, ma il poliziotto non lo capiva, gli ha dato un cazzotto in faccia!"
Sospiro. "L'ho sempre detto che Inuyasha è troppo manesco!"
"Lo so, lo so..." , mi sostiene nell'idea lei. "A proposito, come stanno andando le cose lì da te?"
"Mh?"
"Sì, intendo, con Sesshomaru... Ci stai litigando molto?"
"Se per "litigare" intendi che è sempre scorbutico e antipatico con me, mentre io sono una povera anima indifesa... Allora sì, litighiamo spesso"
"Suvvia, Rin, sai che intendo..."

Sospiro di nuovo. "Bisticciamo sempre un pò. O meglio, io mi lamento sempre di alcuni suoi atteggiamenti, ma lui non ne vuole sapere di darmi ascolto. Da una parte gli entra, dall'altra gli esce. Ma devo dire che rispetto all'inizio qualcosa è migliorata..."
"Ah, davvero?" , mi chiede lei. Percepisco nel suo tono quel poco di curiosità che in lei non manca mai. "E cosa?"
E ora dovrei stare a raccontarle tutto? Di fronte a me vi è uno specchio e da ciò realizzo che le mie gote si sono leggermente, ma visibilmente tinte di un rosso acceso. Perchè sto arrossendo? Scuoto la testa: non mi capisco.
"Ehm... Veramente adesso avrei da fare il bucato..."
"Rin?"
"Mi spiace, onee-chan, devo chiudere!" . Intanto mi alzo dal letto e faccio per scendere le scale. "Ci sono delle interferenze... Fffffff"
"Rin?!? Aspetta! Lo so che lo sta facendo a post..." . Ma neanche finisce la frase che chiudo la chiamata. Non  che voglia tenere nascosto qualcosa a Kagome-onee-chan, ma starle a raccontare tutto quello che è successo è davvero troppo per me. Anche se da quel famoso litigio sono passate due settimane, sempre di grande litigio si è trattato. Non posso certo dirle che ho inveito e urlato contro Sesshomaru-san tutte le cose che non mi andavano a genio di lui... e che lui per un pelo non mi ha sbranata... Tuttavia ho come l'impressione che quella sfuriata anche se non molto, però sia servita a fargli capire che ho il diritto di essere trattata almeno con un pò più di rispetto.

E' cambiato? Ha iniziato a trattarmi bene? Macchè!! Illusa che sono stata! Illusa, illusa, illusa. Ho già detto illusa? Sì? Beh...ILLUSA!!! Diciamo che mi tratta un pochiiiino meglio di prima, ma se deve fare un appunto, se mi deve lanciare una delle sue solite frecciatine, o se mi deve rimproverare, non se lo nega! Sembra che si diverta a torturarmi e a farmi arrabbiare!
Non appena scendo completamente le scale ed entro nel salone (la stanza che, dopo la mia camera, è quella che preferisco) noto che Sesshomaru-san è seduto sul divano ad infilarsi i mocassini neri. Elegante e affascinane come al solito… Ogni volta che lo vedo vestito così mi sento leggermente avvampare… Beh, penso sia una cosa normale sentirsi un po’ agitata quando si ha davanti un bell’uomo vestito così elegantemente, no?
Oh, ora che ci penso, però… ricordo che quando vedevo Inuyasha vestito elegantemente non avvampavo per niente, anzi… Lo prendevo in giro dalla mattina alla sera ridendogli in faccia ogni volta che lo vedevo acconzato in quel modo.  E lui ogni volta mi rispondeva tutto rosso in faccia e infastidito: “Che hai da ridere, Rin? Cos’è, non hai mai visto un completo elegante? Non capisci niente! Tsk!”
Ahah… Uno disordinato e scapestrato come a lui che se ne va in giro in giacca e cravatta… Che ridere! Mmm… Solo ora ci sto facendo caso, ma Inuyasha è tutto il contrario di Sesshomaru-san.
Inuyasha è vivace, energico, non stai fermo un attimo e non pensa mai prima di parlare o di agire, è molto…come dire…istintivo? Sono sicura che se ragionasse prima di aprire bocca o fare qualcosa eviterebbe il 50% delle idiozie che dice e delle sciocchezze che fa!
 Sesshomaru-san invece è così calmo, composto, pacato e riflette…riflette molto…forse anche troppo! E’ sempre conscio di ciò che fa e l’istinto in lui non vince mai. E’ molto calcolatore e difficilmente si fa trascinare dalle situazioni…
Insomma, se non fosse per la testa cocciuta che si ritrovano entrambi, per l’orgoglio e la voglia di sovrastare su tutto e tutti, non si assomigliano per niente! Sì, esteticamente vi sono molti elementi in comune, ma… interiormente quasi nessuno.
“Che diamine stai facendo?” , mi sento dire all’improvviso, interrompendo così la mia riflessione. Scuoto un po’ la testa e mi ritrovo davanti la figura imponente di Sesshomaru-san. “Se devi dormire, fallo a letto. Non in piedi, come gli equini”
E che ti pareva che non doveva fare uno dei suoi soliti commenti da quattro soldi?
Stavolta sono anche un cavallo… E va bene, và!
“Non stavo dormendo! Mi sono soltanto fermata a riflettere su qualcosa…”
“Ah, ma guarda un po’… Puoi anche riflettere…” , commenta freddo e con aria superiore.
Sul mio volto sicuramente starà notando un’espressione offesa. “Non sono mica una bambola che ha delle certe impostazioni… E’ logico che rifletto! E rifletto anche piuttosto bene!”
Ma lui mi ignora come al solito, dirigendosi verso la porta dell’ingresso.
“Sesshomaru-sama! Uffa…
“E’ pronta la mia borsa?” , m’interrompe, per non sentire le mie lagne che gli danno alquanto fastidio.
Sbuffano, allora, gliela vado a prendere e gliela porgo. “Ecco a voi”
Aprendo la porta, quindi, lo accompagno fuori, fermandomi proprio sulla soglia. “Verso che ora tornerete?”
“Non lo so” , mi risponde atono.
=.=  Antipatico! Si capisce lontano un miglio che non me lo vuole dire!  
“E dai! Ditemelo!” . Aspetta! Aspetta che forse la indovino! Ora dirà: “questo non dovrebbe essere un tuo problema”! Ci scommetto.
“La cosa non ti riguarda” , mi riprende. Accidenti! Ci avevo quasi azzeccato! La prossima volta non sbaglierò!
Dopodiché vedo che si rivolge verso di me. “Non combinare nessun macello, Rin”, mi raccomanda con aria severa.
Con aria infastidita e gonfiando le guance affermo. “Non ne ho mai combinati. La casa è in buone mani con me” .
Non mi degna nemmeno di risposta: si volta e fa per andarsene.
“Itterashai!!” , gli grido da dietro agitando con veemenza il braccio.
Ancora di spalle e mentre cammina mi rivolge un cenno della mano, senza, per l’appunto, voltarsi. “Ittekimasu” .
Oltre al fatto che mi chiama per nome… è proprio di questo che sono anche soddisfatta! Certo, lo dice così piano che non sono nemmeno tanto sicura che lo pronunci sul serio, ma…lo dice! Anche se è un flebile “Ittekimasu”, quella risposta mi riempie il cuore di una felicità che non riesco bene a descrivere, né ad identificare.  Mmm… Certo, mi piacerebbe guardarlo negli occhi mentre me lo dice, ma lui fa così: si gira di spalle e con un cenno della mano lo sussurra a bassissima voce. Beh, suppongo che per ora devo accontentarmi, no? Sono riuscita ad ottenere buoni risultati con quella sfuriata di 2 settimane fa! Adesso parla un pochino di più. Mentre prima mi ignorava il 95% delle volte, adesso è passato all’80%! Che record!
Torno nell’interno della casa e faccio per poggiarmi di schiena alla porta. Sospiro. Ultimamente non so cosa mi succede. Mi sento strana. Sono quasi due mesi che vivo a casa di Sesshomaru-san e sono due mesi di continuo squilibrio. Da allora qualcosa è cambiato… Solo che… Non so esattamente cosa. Per quanto mi sforzi, proprio non riesco a capirlo.
Oh, già, dovrei andare a scuola…

Cavolo!!!! LA SCUOLA!!! Me n’ero completamente scordata!!!
Indi faccio per lavarmi e cambiarmi in fretta e furia… Diamine! Non ho nemmeno fatto colazione con la mia nutella… Santa Luminosa, perché mi fai questo?!? Chi ha detto che la vita è giusta? Non lo so, ma giuro che se lo sapessi lo denuncerei per falsa testimonianza!
Prendo il cellulare mentre, ancora in piedi, m’infilo le scarpe e realizzo che sono passate le otto. Sono le otto e venti minuti. Waaaah! Oggi Sesshomaru-san mi ha fatto fare più tardi del previsto! Tutta colpa sua!
Proprio in quel momento, però, mi arriva una chiamata al cellulare e senza neanche controllare chi è apro la chiamata. “Sì, pronto? Chi è?”
“Rin-chan!” , sento dall’altra parte del telefono. Il tono di voce è ansioso e preoccupato.
“Kohaku-kun?”
“Come mai non sei venuta a scuola? E’ successo per caso qualcosa?” , mi chiede con tono non certamente tranquillo.
“No, no, non è successo niente” , lo rassicuro io. “Solo mi sono svegliata un po’ più tardi. Vedrò di entrare alla seconda ora”
“Davvero? Per fortuna. Pensavo fosse nato qualche imprevisto”
“Mi spiace di averti fatto preoccupare, Kohaku-kun. Ti ringrazio di avermi telefonato” . Onestamente non posso che pensare che Kohaku-kun sia così premuroso! Chiamarmi da scuola… Eh? Da scuola?
“Scusa, Kohaku-kun, ma da dove mi stai chiamando?”
“Ho detto che non mi sentivo molto bene al sensei e sono andato per un attimo in infermeria. Ora sono sul lettino dell’infermeria. Di certo in classe non potevo chiamarti”, mi spiega.
Ora si spiega tutto!
“Grazie del pensiero. Sei stato davvero gentile!”
“Oh…Sì…Ecco…Di niente!” . Percepisco dal suo tono di voce che si è fatto più agitato e in qualche modo più nervoso.
“Sarò lì tra mezz’ora. Tienimi il posto occupato, mi raccomando!”
“Contaci, Rin-chan. Allora… A dopo!”
“Ok! Ja ne!” . Chiudo la chiamata. Ahhhhh!!! Shiori-chan non si rende conto di che tesoro ha trovato! Se Kohaku-kun le si dichiarasse deve subito accettare di uscire con lui! Sarebbe uno spreco perdere un così bravo ragazzo!
Ed eccomi di fronte allo specchio dell’ingresso posto vicino la console. Mi sistemo i capelli, mi trucco appena e… Rin è pronta per uscire!!!
Oh, giusto…Le chiavi di casa! Di solito Sesshomaru-san me le lascia sul posacenere della famosa console. Ma, non appena faccia per prenderle, mi accorgo che sulla console vi è qualcos’altro…
“Cosa sono questi?” , mi chiedo prendendo alcuni fogli poggiati su di essa. Faccio per darci un’occhiata.
Oh… Non è possibile!!! Ma questo è…il contratto per la costruzione della piscina nel nuovissimo hotel di Sesshomaru-san! Oddio… ha lavorato a questo contratto per non so quanto… Possibile che l’abbia dimenticato qui? Oggi aveva anche l’ultimo incontro con quelli della ditta di costruzione…
Solo dopo qualche secondo, però, mi ricordo che…

Oh, per tutte le fiaccole illuminate a Santa Luminosa!!! Aveva incaricato me di mettere il contratto nella borsa e io…me ne sono dimenticata! Se lo scopre mi ammazza… Mi ammazza di sicuro! Altro che “Rin” e “Ittekimasu”… Quello mi negherà anche l’esistenza stessa! Devo inseguirlo! Devo andare da lui e portargli il contratto prima che s’incontri con quelli della ditta. Ma, ora che ci penso, non so quand’è che s’incontreranno… Ah!!! Poco importa! Se voglio aver salva la vita devo darmi da fare! Poi penserò a come procedere! Per ora si va alla nuova sede del “Taisho Hotel”!

Ora che ci penso ci passo sempre davanti per andare a scuola, ma non mi ci sono mai soffermata più di tanto: è una struttura simile ad un palazzo dell’800. Ma all’interno, anche se mantiene i caratteri dell’eleganza e della raffinatezza, non mancano né i computer, né le ascensori iper moderne, né le scale mobili, né qualche piccolissimo centro commerciale. All’esterno vi sono roseti, giardini, fontane, campi da tennis, da basket e presto ci sarà anche la piscina… se Sesshomaru-san non mi taglia la testa prima!
Entro dentro l’hotel. Non so da dove partire. Sesshomaru-san è già arrivato qui: ho visto la jaguar blu oltremare parcheggiata proprio davanti all’albergo… Che sfortuna!
“Ehi, ragazzina, togliti dai piedi! Sei d’intralcio!” , mi riprende una voce gracchiante e acerba.
Io mi giro per vedere a chi appartiene la voce, ma non vedo nessuno. Chi sarà stato?
“Ehi, mi riferisco proprio a te!” , continua a gracchiare la voce.
Ma io mi giro e mi volto…ma non vedo nessuno!
“Sono qui!” , prosegue la voce.
E così lo trovo e lo vedo: mi compare di fronte un piccolo demone-gieco con gli occhioni gialli e vestito da…fattorino! Oddio… E’ così basso che non riuscivo a vederlo…
Mi piego sulle ginocchia per guardarlo meglio. “E tu chi sei?”
“Veramente dovrei essere io a chiedertelo. Non ti ho mai vista qui intorno. E non sei la figlia di nessuno dei clienti. Quindi…che cosa vuoi?”
Che antipatico! E che maleducato!
“Guarda che non lo sono ancora, ma potrei diventare una cliente… E non mi sembra che tu mi stia trattando nel modo appropriato!”
“Mmmm…” . Il piccolo gieco rimane muto. Finché non intervengo a calmarlo: “Ok, ok non sono una futura cliente. Vorrei solo sapere dove posso trovare il direttore dell’hotel”
“E perché vorresti parlare col direttore?”
“Perché ho una cosa importante, davvero molto importante da dirgli”
“Sesshomaru-sama non parla e non tratta con dei miseri umani, se non per affari. Quindi, vedi di non importunarlo”
“Ma! Signor fattorino demone-gieco…”, esordisco io. Ok, non sapevo come chiamarlo… e allora? “Per favore! E’ una cosa davvero molto importante che riguarda degli affari! Devo assolutamente vederlo!”
“Tanto per incominciare non mi chiamo “signor fattorino demone-gieco”, ma semplicemente Jaken!” , ribadisce lui. “E poi… D’accordo. Ti manderò da Kagura. Lei saprà cosa fare con te”
“Ka…Kagura?” , chiedo io con aria perplessa, inclinando un po’ la testa.
Non mi da neanche il tempo di ragionarci che mi prende per una manica e mi incomincia a tirare con la forza.
Caspita! Anche se è piccoletto…ha una forza in quelle minuscole braccine!!! Forse è pure più forte di me!
Saliamo nell’ascensore e su venticinque piani che ci sono arriviamo all’ultimo. Caspita quant’è alto questo hotel! Non voglio guardare fuori dalla finestra… Soffro di vertigini! Da quest’altezza poi…
Jaken fa per tirarmi ancora finché non arriviamo di fronte ad una porta in legno tutta intagliata e ben rifinita. “Entra qui. E non venirmi più tra i piedi. Anzi, vedi di essermi grata, umana!”
“Mi chiamo Rin!” , gli rimprovero con aria offesa seguendolo con lo sguardo mentre se ne va.
Indi mi volto nuovamente verso la porta e la apro. Non appena entro noto che vi è come una specie di sala d’attesa con tante sedie e divani e che vi è poi una scrivania dove vi è seduta dietro una donna dagli occhi rossi, le labbra rosse e carnose, e i capelli lunghi neri raccolti in uno chinone, lasciando intravedere delle orecchie a punta…
Una donna seducente senza dubbio, ma… che chi è? Che sia quella Kagura di cui ha parlato prima il fattorino Jaken?
“Prego?” , mi chiede lei con aria fredda. “Desidera?”
“Oh, ehm… Veramente io… Sono venuta qui per vedere il direttore…”
“Il direttore è momentaneamente occupato. La prego di tornare un altro giorno”
“Non posso! E’ una questione di assoluta importanza! Devo vederlo! E devo vederlo subito!”
“D’accordo” , sospira lei. “Se mi lascia il suo numero la farò richiamare entro qualche ora”
Ma, senza trattenermi, vado vicino la scrivania e sbatto una mano furiosamente su di essa. “Ho detto che lo voglio vedere subito!”
Lei, con aria infastidita e spavalda, si alza in piedi fulminandomi con lo sguardo. “Vedi di darti una calmata, mocciosa!”
“Non posso, lo vuole capire?! Devo assolutamente vederlo prima che abbia l’incontro con la ditta della piscina! Ha dimenticato il contratto a casa e…”
“A casa?” , mi interrompe lei guardandomi con aria spaesata. “Non mi vorrai dire che…” . Dopodiché assume un’aria divertita ma nel contempo un po’ da bastarda, devo ammetterlo… Questa donna non mi piace. Mi sta antipatica e non riesco a capire il perché.
“Quindi tu sei…la misera ningen che vive da Sesshomaru-sama?”

********************

Ringrazio: gaya91, lolki e pikkola Rin per aver inserito qst ff nelle vostre seguite! Ringrazio tutti quelli che leggono questa ff in generale e tutti coloro che l’hanno messa tra le loro preferite ^-^

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Capitolo 10
*** Inseguendoti a lavoro - parte 2 ***


La Kobato-production è lieta di presentare il seguente capitolo! ^-^ (non prendetemi per pazza. Ogni tanto ho di queste uscite XD)

@smile989: sì che sei esagerata XD Mi fai sentire una grande anche quando non lo sono! Ti ringrazio della fiducia che hai in me e nelle mie capacità (sì fa per dire XD) e spero di continuare a non deluderti. ^-^ Ah, e grazie dell’appunto. Non sapevo proprio che si scrivesse “geco” XD Che ignorantona >.< Scrivo cose che non so manco scrivere! XD Comunque hai un’immaginazione tale da potermi prestare anche delle idee XD Sei grande!
@celina: sì, sono comparsi due personaggi che detesto anche io! Specialmente Kagura! Tu mi dirai: “ma se li detesti perché li hai introdotti?” . Ehhhh!!! Se leggi scoprirai XD Vorrei dirtelo prima, ma penso che preannuncerei cose troppo importanti XD Comunque, questo posso dirtelo: in questo capitolo vi sarà un “Rin Vs Kagura” XD
@mikamey: qualcosa l’hai azzeccata XD waaaa, ogni volta riesci sempre ad anticipare qualcosa! Hai una mente geniale, accipicchia! XD prevedi sempre qualcosa! Ma dai, ammettilo: hai la sfera di cristallo!
@Mew_Paddy: sì, di spuntarla, la spunta sempre XD Non per questo è la protagonista XD Anche se la sfortuna la perseguita. Ormai non so più se definire Santa Luminosa la sua santa protettrice, o la sua santa iettatrice XD Contentissima che ti sia piaciuto qst capitolo! ^-^

Ringrazio tutte le lettrici che recensiscono! ^-^ Siete uniche e immancabili! Grazie del vostro sostegno! Arigatou!!!

Vi auguro, quindi, una buona lettura! ^-^

********************

Con quegli occhi color rosso del sangue mi fissa costantemente senza distogliere lo sguardo. La sua espressione è un misto di curiosità, interesse, ma anche di sdegno e superiorità.
“Sei proprio tu? La lurida ningen che vive da Sesshomaru-sama?” , mi ripete.
Ok, “ningen” gliela lascio passare, ma… “lurida” poteva anche evitarselo, no? Santa Luminosa, questo demone mi sta veramente sulle scatole!
“E se anche lo fossi?” , le rispondo contraccambiando lo sguardo ostile. “C’è qualche problema?”
“Beh, il problema sarebbe che Sesshomaru-sama si è abbassato a condividere la sua dimora con una ningen, ma a parte questo, nient’altro. Sei davvero insignificante. Più di quanto potessi immaginare”
Ehi, bella! Calma con i dispregiativi! Come ti permetti? E chi sei tu, poi, per fare questi commenti assolutamente fuori luogo? Io sarei insignificante? Ti sei mai vista allo specchio? Sarai carina, d’accordo… ma hai un caratteraccio!
E va bene… Vediamo di darci una bella calmata entrambe, eh? Sorvola, Rin! Sorvola, Rin! Sii superiore!
“Potrei sapere chi è lei?” , le chiedo, cercando di trattenere la rabbia.
“Io? Certo che, per non capirlo, oltre che insignificante nel corpo, devi esserlo anche nella testa”
Come?!? Mi sta dando della demente? Dell’idiota? Ma brutta arpia che non sei altra! Come ti permetti?!
“Mi spiace di non essere così intelligente come lei si aspettava, ma, se glielo sto chiedendo, vuol dire che non lo so, non le pare?”
“Oh no, no, figurati. Stai pure tranquilla, non hai deluso nessuna aspettativa. Che eri stupida l’ho capito dapprima di parlarti”
=.=  Santa Luminosa… Se mi vuoi bene e ci tieni a me, fammi questo favore: fammi scendere dal cielo una bella mazza chiodata (possibilmente una di quelle che fanno più male)!
“Ad ogni modo…” , riprende lei, lanciandomi uno sguardo come per dirmi: “guardami: io sono la migliore del mondo e tu non potrai essere come me neanche morendo e rinascendo 100000 volte!”. “… Io sono la segretaria del direttore. Lo assisto negli incontri e sono colei che ha gli unici contatti con lui. Le persone, se non sono necessariamente importanti, parlano con me ed io riferisco al direttore. Diciamo pure che sono la mediatrice tra il direttore e “quasi” l’intero mondo”
Ok, assodato, mi sta proprio sulle scatole… Non riesco a reggerla! Non capisco il perché ma oltre a quello sguardo superiore che ha e di sdegno verso di me, non mi piace come si comporta! Che cos’era quel “sono l’unica che ha contatti col direttore”? Se non lo sapessi già (e lo sai!) io ci vivo con Sesshomaru-san! E’ inutile che ti atteggi a “IoSonoLaMiticaEdUnicaDonnaCheHaContattiConSesshomaru” . Anzi, per quanto tu possa essergli vicino nel lavoro, io gli sono molto più vicina, perché abito sotto il suo stesso tetto! E lo vedo anche senza giacca e cravatta, mentre tu no! Quella che dovrebbe atteggiarsi qui, sono solo io! E poi…
Un attimo… Ma che sto pensando? Perché adesso sto facendo la gelosa? Sai a me quanto me ne importa che gli piaccia Sesshomaru-san e che vuole stare con lui? (perché si capisce lontano un miglio che lo desidera! E come biasimarla…?)
Waaaah! Scuoto la testa per allontanare quei pensieri. Ho bisogno di nutella… La sua mancanza mi sta dando alla testa… Adesso mi metto a fare la gelosa… Sto perdendo proprio la testa!
“Bene. Visto che lei è la sua segretaria mi potrebbe portare da lui?” , le chiedo con gentilezza, cercando di passare sopra a ciò che ha detto.
“Ma mi hai sentita prima? Il direttore è occupato: si sta preparando per concludere l’affare con la ditta della piscina. E, comunque, anche se fosse libero, di certo non potresti parlargli direttamente e senza il mio intermezzo”
Ma dico… è scema, o cosa?
“Onestamente, con tutto il rispetto per il suo lavoro, non credo di aver bisogno del suo intermezzo per parlare a Sesshomaru-sama. Ci parlo anche senza di lei a casa, liberamente! O devo iniziare a chiamarla al telefono da domani per riferirgli qualcosa, anche quando siamo entrambi a casa?”
“Tu…”
“Per favore, mi porti da lui subito! E’ un urgenza… una vera urgenza! Come devo dirglielo?”
“Senti, razza di una feccia umana, non ti azzardare ad alzare il tono di voce con me! E poi…”
“Kagura” , la riprende ad un certo punto, una voce alle mie spalle. La conosco, mi è familiare. Difatti, quando faccio per voltarmi, noto che Sesshomaru-san è dietro di me… Quando lo guardo bene in volto, realizzo che sta guardando di traverso la sua segretaria. Il suo solito sguardo, infondo, ma noto qualcosa di leggermente diverso… Anche se non riesco a capire esattamente cosa.
“Basta così, Kagura” , la riprende con quel suo tono pacato e, tutto sommato, calmo, ma nel contempo austero.
Lei rimane perplessa e shockata.
Ahah! E adesso come la mettiamo, vecchia strega?
“Ma, Sesshomaru-sama, io stavo solo…”
Tu stavi solo facendo qualcosa che nessuno ti ha autorizzata a fare”
“Ma… Ma… Lei è… un’umana… e io…”
“Umana, o no, l’unico che può permettersi di trattare male le persone che mettono piede in questo hotel, sono io. Che siano demoni, mezzo-demoni, o miserabili umani... come trattarli, spetta solo a me deciderlo. Sono stato abbastanza chiaro?”
Kagura, allora, abbassa la guardia e si risiede sulla sedia, trattenendo un ringhio e distogliendo lo sguardo. Dopodiché quando torna a far cadere lo sguardo sulla figura di Sesshomaru-san si accorge (come me, d’altronde) che la sta ancora fissando.
“Devo ripetermi ancora?” , le chiede nuovamente per infierire sulla invisibile, ma sentita minaccia.
“No, direttore… E’ tutto perfettamente chiaro” , risponde lei, visibilmente irritata ma nel contempo sottomessa.
Ahah! Povera idiota! Visto? Te la sei andata a cercare! Ahah!
Ma appena faccio per voltarmi verso Sesshomaru-san, vedo che ora lo sguardo di traverso è diretto a me.
Ahah un corno! Ora sì che sono nei guai!
“Tu…” , esordisce, prendendomi per un polso e trascinandomi con sé. “Vieni con me” .
Oh, Santa Luminosa…che avrà intenzione di fare? Mi vorrà mangiare? Oh, no…prima mi farà a fettine e poi mi mangerà! Papparmi in un sol boccone sarebbe troppo poco doloroso per me!
Una volta raggiunta la porta del suo effettivo studio, la apre e mi getta dentro con veemenza, senza la minima premura per me. Di fatti cado a terra, sulle ginocchia, facendomi non poco male.
“Ahi!”, affermo massaggiandomi la schiena. “Che male!”. Dopodiché, ancora in ginocchio sul pavimento, mi volto verso di lui che si sta avvicinando a me, nel frattempo. “Lo sapete che non siete per niente gentile? Mi avete fatto male!”
“Che diamine ci fai qui?” , mi chiede, non curandosi per niente del fatto che mi abbia quasi fatto slogare la caviglia e il polso.
“Oh, ecco… Veramente io…” , balbetto, senza riuscire a capire come poterglielo dire senza che mi sbrani all’istante.
Non parla; aspetta la mia risposta. Ecco quel silenzio che invade il campo ogni qualvolta in non dico niente perché non so che dire e lui non dice niente perché… beh, perché solitamente è portato a non dire niente.
“Mi stavo chiedendo com’era il tuo nuovo hotel. Ci passo sempre davanti, ma non l’avevo mai visto così bene. E allora mi sono detta “perché non farci una visitina?”. E così eccomi qui!”.
Gli sorrido. Lui mi guarda. Gli sorrido ancora e lui mi guarda accigliato.
Non ha funzionato, suppongo. Beh, non che ci sperassi particolarmente nel pensare che avrebbe creduto a questa idiozia, ma… come dice un detto: mai dire mai!
 Continua a fissarmi imperterrito. “Rin, non farmi ripetere la domanda”
Sto in silenzio ancora per un po’, dopodiché con la testa bassa, apro la cartella, prendo i fogli del contratto e, alzandomi in piedi, mi avvicino, porgendoglieli.
Lui in un primo momento mi fissa senza fare niente, poi prende i fogli in mano e vi da uno sguardo.
Senza cambiare espressione del volto e senza nemmeno avere un po’ d’aria perplessa, constata: “Questo è il contratto che ho preparato per la piscina”
“Sì, esatto. Mi dispiace di aver creato confusione e problemi, ma… Semplicemente mi sono scordata di mettere il contratto nella vostra ventiquattrore. E me ne sono accorta solo stamattina, dopo che ve n’eravate già andato di casa. Ho fatto il prima possibile per raggiungervi  e darvi il contratto.  Non volevo che perdeste tutto il lavoro che avevate fatto in questi ultimi giorni”
Sento solo il silenzio. Quando alzo lo sguardo, noto che mi sta fissando senza distogliere i suoi bellissimi occhi ambrati da me. Indi, socchiude gli occhi e fa per sorpassarmi.
“Sei proprio inutile. Non si può far affidamento su di te” , esordisce con tono atono.
Rimango in silenzio e riabbasso la testa. Quell’affermazione mi ha fatto davvero stare male. Perché mi sento inutile anche quando so di non esserlo?
“Mi dispiace…” , sibilo con un filo di voce. “Ma io… Io ce l’ho veramente messa tutta per riparare al mio errore” , mi faccio giustizia, stringendo ancora di più tra le mani il lembo della mia cartella.
Siamo entrambi girati: l’uno è di schiena all’altro. Io non vedo il suo volto. Lui non vede il mio.
Silenzio… ancora una volta.
Perché sbaglio sempre? Perché faccio sempre errori con lui? Anche se m’impegno tanto… Perché non riesco a farlo essere fiero di me? Almeno un volta…?
“Ora va a scuola” , mi ordina con aria distaccata.

Non rispondo. Forse perché non so che dire, forse perché non so che altro fare, ma non rispondo… mi limito solo ad obbedire e, quindi, ad avviarmi verso la porta.
“Sulla scrivania della mia camera ci sono alcuni documenti. Riorganizzali in ordine di data ed anche in ordine alfabetico” , afferma, quando ho già aperto la porta e sono sulla soglia, pronta per andarmene.
“Conto su di te, Rin. Vedi di non deludermi” , prosegue, ancora voltato di spalle, mentre si dirige verso la finestra per osservarne il panorama.
Mi volto verso di lui volgendogli uno sguardo perplesso che, logicamente, lui non è in grado di vedere.
Vuol dire che mi da ancora una possibilità? Che non è totalmente deluso?
“Sì, Sesshomaru-san!” , affermo sorridente. “Farò del mio meglio affinché il tutto sia pronto per stasera!” . Detto ciò, faccio per chiudermi la porta alle spalle, ma prima di farlo completamente, entro di nuovo con la testa nella stanza ed affermo: “Buona fortuna per il colloquio!” .
Non aspetto neanche la risposta: so che non me la darà, ma non m’importa! E così chiudo direttamente la porta dell’ufficio di Sesshomaru-san.
Recandomi verso l’uscita, e quindi verso l’ingresso, passo inevitabilmente davanti la scrivania di Kagura che mi lancia occhiatacce di fuoco.
“A rivederla, signorina segretaria” , la saluto io con tono superiore. Finalmente posso usarlo contro qualcuno!
“A rivederla, signorina ningen…” , ringhia lei, sotto i baffi. “Spero a mai più”
“Non ci conti!” , affermo, aprendo la porta dell’ingresso, uscendo e chiudendomela alle spalle.
Sono nel corridoio. Sospiro. Ripenso un attimo a ciò che mi ha detto qualche attimo prima Sesshomaru-san… Mi sento così felice! Allora non ha perso tutta la fiducia in me… La prossima volta starò attenta a non fare errori! Voglio non dover usufruire troppo della sua pazienza! Farò del mio meglio!
Faccio per pensarci: da quant’è che m’importa così tanto avere la fiducia di Sesshomaru-san? Non lo so. Ultimamente non mi capisco più. Sì, lo so… Me lo ripeto non so più da quanto… Sto iniziando ad annoiarmi da sola, però… Che cosa dovrei fare?
Che ne debba parlare con Kagome-onee-chan? Forse lei saprà aiutarmi e darmi una risposta? Santa Luminosa, che cosa dovrei fare? Sono così confusa!!!
Mh? Sento un rumore… Oh, mamma mia, proviene dalla direzione! Sesshomaru-san sta uscendo! Se mi vede ancora qui mi fucila! Che faccio?!
Non sapendo come risolvere la faccenda mi metto a correre e percorrendo un bel po’ del lungo corridoio provo ad aprire varie stanze che vi sono in giro.
Logicamente, data la mia fortuna, sono tutte chiuse a chiave. E dato che la mia sfortuna è sempre maggiore di quella che prevedo, Sesshomaru-san sta venendo proprio da questa parte. Sento i suoi passi!
Aiuto!!! Come me la sbrigo io, la faccenda? Aiut… Oh?
Disperatamente sto provando ad aprire tutte le porte e, per mia fortuna, questa qui si è aperta!
Santa Luminosa, grazie!!! Ah!!! Ora sì che mi sento al sicuro!
Ed ecco le ultime parole famose… Ad un tratto sento che la maniglia della porta si sta muovendo… Ma… Non è giusto!!! Possibile che su 300 stanze che stanno su questo piano deve entrare proprio in questa qua?
Grazie un corno, Santa Luminosa! =.=  Non ti sono proprio simpatica, eh?
Per mia (non so più quanto lo è, in fin dei conti) fortuna, però, noto che all’interno di questa grande sala vi è anche una porta più piccola…
Frettolosamente la apro e noto che è una specie di sgabuzzino… Oh, mammina mia… Dovrei infilarmi tra le scope e gli spazzoloni?
Ahhh! Non ho tempo da perdere, devo farlo! Ed ecco che mi immergo nello sgabuzzino e lascio uno spiraglio di porta aperto, in modo da respirare e nel contempo vedere quello che sta per accadere.
Vedo che la porta si apre ed ecco che entra Sesshomaru-san… Oh, ma chi sono quegli uomini che lo seguono e che lui sta facendo accomodare dentro?
Non mi dirai che…
Guardo il resto della stanza dove vi è un enorme tavolo a forma ovale e tante sedie intorno.
Oh, Santa Luminosa… Questo non dovevi proprio farmelo! Sono nella stessa stanza dove si terrà la riunione con quelli della ditta!
Se mi scoprono, posso davvero dire addio alla mia vita… Incomincio a scrivere il testamento…
Dopo che finiscono di entrare tutti gli uomini entra anche… Ka…Kagura? Ahhh! Quell’arpia! Beh… E’ la sua segretaria… Deve per forza esserci ed assistere.  Che rabbia!
“Prego, signori. Possiamo accomodarci” , afferma Sesshomaru-san agli altri, dandogli quindi l’autorizzazione di sedersi.
Tutti gli obbediscono e, quando fa per sedersi anche lui, quella vecchia megera gli si affianca, restando in piedi.
“Dunque, ne avevamo già parlato precedentemente, mi pare” , incomincia a discutere Sesshomaru-san, poggiando una guancia sul dorso della mano e facendo scivolare una ciocca di capelli lunghi ed argentei in avanti. “Come vi avevo spiegato: il suolo su cui è stato edificato il mio hotel è adatto non solo alla struttura in sé e per sé, ma ad ulteriori aggiunte, come sono state apportate. Per il campo da tennis e da basket, difatti, come avrete notato, il terreno si è dimostrato propenso alla loro edificazione. Per la piscina ho provveduto già a compiere delle ricerche e fare degli opportuni test di sperimentazione: non dovrebbero presentarsi, dunque, problemi”.
Santo Cielo… Quello è… Sesshomaru-san a lavoro? Ma è…è… assolutamente magnifico! Non lo avevo mai visto conversare con nessuno, tanto meno spiaccicare tante parole messe assieme senza compiere insulti o lanciare frecciatine insensate! Il Sesshomaru direttore d’hotel non è per niente male… o almeno quando parla con i clienti.
Sesshomaru-san, senza voltarsi verso di lei, né degnarla di uno sguardo, tende una mano verso Kagura in attesa che lei gli metta i fogli del contratto in mano.
Non appena lo fa, li porge a quello che mi pare essere il proprietario della ditta che gli da un attento sguardo.
“Qui sono riportati tutti i risultati dei test che ho fatto fare e delle verifiche per la costruzione della piscina sul mio terreno. Quei risultati, se non vi fidate, potete anche richiederli alla ditta stessa che li ha compiuti” , spiega Sesshomaru-san.
“Taisho-san,” , inizia il proprietario. “di credervi, vi credo sicuramente. Non mi sognerei mai di contraddirvi. L’ultima cosa su cui vorrei accordarmi è il prezzo e la forma”
“La forma dovrebbe essere a “Protea”, a sfioro, misure “12,58 x 6,50”. Il prezzo dovrebbe essere all’incirca 20.000 yen”
“Ma come…?” , chiede stupito l’uomo.
“Per mio conto, ho fatto qualche piccola ricerca. Spero non le dispiaccia” , risponde lui con un sorrisetto sghembo, quasi invisibile, sul volto.
“Oh, no, no, assolutamente…” . L’uomo, così, prende dalla tasca della giacca la penna stilografica e si appropinqua a firmare. “Entro quanto volete che siano finiti i lavori?”
“Nel giro di massimo venti giorni. La prego di darsi da fare. Nel frattempo che ci saranno i lavori di costruzione, ne approfitterò anche per mettere alcune zone che lo necessitano in manutenzione. Tuttavia, cerchi di comprendermi: non posso permettermi di tenere l’hotel in manutenzione o chiuso per troppo tempo”
“Certo che comprendo. Certamente. Vedrò di mandarle più operai possibili per finire il lavoro anche prima di venti giorni”. Ché, per caso si nota che ha una fifa matta di Sesshomaru-san? Sta tremando dalla paura! Lo noto pure io che sono chiusa qui dentro!
“La ringrazio infinitamente. La mia firma è già sul contratto. Manca solo la sua”
“Oh, sì, sì…” . Ancora scosso e un po’ tremante, l’uomo firma il documento per poi porgerlo a Sesshomaru-san che a sua volta lo affida a Kagura.
Indi tutti nella stanza si mettono in piedi. “Provvederò il prima possibile a farle recapitare la fotocopia del documento” , gli si rivolge Sesshomaru-san.
“E’ stato un piacere fare affari con lei” , afferma l’altro uomo, porgendogli la mano.
“Il piacere è stato tutto mio” , risponde lui, senza stringergliela e spingendo, quindi, l’altro a ritirarla. “Kagura, accompagna i signori all’uscita”
“Sì, direttore” , obbedisce lei, porgendo un inchino a lui e facendo strada agli uomini. “Prego, vogliate seguirmi”.
E gli uomini scomparvero dietro la figura di Kagura. Indi sento la porta chiudersi. Mi faccio ancora più dentro allo sgabuzzino. Emetto un sospiro di sollievo. Meno male… Nessuno mi ha notato! Che bellezz…
Ma ad un tratto la porta dello sgabuzzino si apre e realizzo che Sesshomaru-san mi sta guardando con sguardo severo. “Hai intenzione di rimanere qui dentro ancora per molto?” , mi chiede, fulminandomi con lo sguardo.
Oh, caspita… Lo sapeva? Se n’era accorto? Possibile? Ma… Come diamine ha fatto?
“Rin” , mi riprende di nuovo, con tono austero.
“S-S-Sì!!! Mi spiace! Mi dispiace veramente!”
“Vattene immediatamente. E non farmelo ripetere”
“D’accordo! Vi aspetto a casa, Sesshomaru-sama! A più tardi!!!” , affermo, uscendo in fretta e furia dallo sgabuzzino e scappando via, stringendomi al petto la cartella di scuola.

Ormai sono fuori e mi sto dirigendo verso casa. Sono già a buon punto per arrivarci.  Non posso fare nient’altro… Sono già le undici e mezza… Chissà come sarà in pensiero Kohaku-kun… Appena si fa l’una devo chiamarlo per rassicurarlo.
Beh,almeno non farò tardi a lavoro per oggi! Una nota positiva c’è!
Faccio per pensarci: oggi ho visto un lato di Sesshomaru-san che non avrei mai creduto esistesse… Questo mi ha fatto capire che conosco ancora troppo poco di lui e che non so niente. Ci sono tante cose che devo capire e scoprire di lui. E intendo farlo al più presto! Voglio sapere tutto di lui, dalla punta dei piedi sino alla cima dei capelli! Tutto tutto!
Mmm… Non starò diventando troppo ossessiva nei confronti di Sesshomaru-san?! Ma insomma! Si può sapere che diavolo mi prende?!

Solo ora mi sta venendo in mente… Kohaku-kun mi ha detto l’altro giorno che pensa continuamente ad una ragazza e che non riesce a fare a meno di collegare tutto a lei, anche se magari in un determinato contesto lei non c’entra niente. E che ultimamente non fa che trovarla in tutti i suoi pensieri, anche senza accorgersene…
I miei stessi sintomi! Ma, un attimo! Se Kohaku-kun si stava riferendo a Shiori-chan, allora…
No, ti prego, no…. Questo proprio no!!! Destino, non essere così crudele!
“Santa Luminosa! Non puoi farmi questo!” , esclamo, rivolgendomi al cielo. “Non posso innamorarmi di lui!”

*****************

Ringrazio tutti i miei attuali lettori e gli eventuali che verranno! XD ^-^ Grazie per aver seguito fin ora la mia ff! ^-^


 

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Capitolo 11
*** Andando al colloquio scolastico - parte 1 ***


Ed eccomi tornata con l’11° capitolo di questa fanfic! ^-^ Perdonate il ritardo, ma come dire…ho avuto un po’ di problemucci in questi giorni ^-^” Ma tornerò d’ora in poi ad aggiornare ogni giorno! ^-^

@mikamey: cerchi sempre di fare le tue ipotesi, eh? Beh, sta a te scoprirlo! ^-^ Spero solo che se va diversamente da come pensavi, ti possa più stupire che non deludere >.<
E poi…una statua d’oro! Addirittura!! Sei troppo esagerata! >.<
@celina: oh, ma dai… voglia di scrivere e tornare a sognare? La mia ff, che non è assolutamente niente di che? Sei troppo buona! >////< Cmq sono contenta che ti piaccia più di quanto sperassi! E devo ringraziare te, come tutte le altre persone, che sono sempre a sostenermi. Senza di voi questa ff non esisterebbe! O, meglio, non continuerebbe ad esistere. Tornando alla trama io non vedevo di buon occhio lo sgabuzzino, ma quando avevo pensato ad un ulteriore stanza dove farla nascondere non mi è venuto altro in mente XD
@smile989: all’”installah” ci devo pensare XD o almeno devo capire dove e quando inserirla XD Mi spiace di averti rovinato la figura di Kagura…Scusami, ma… davvero non la sopporto! >.< Fosse per me la getterei in un fosso dove ci sono tanti alligatori e la farei divorare viva ^-^” scusami, sarò cattiva, ma mi sta proprio sulle scatole! >.< Gomen!
@Marie16: una nuova lettrice! Ahhh, sono contenta che tu abbia recensito! E lo sono ancora di più per il fatto che ti sia piaciuta! ^-^ Seguirò il tuo consiglio: darò sempre il meglio di me e continuerò così! >.<  ah, e non preoccuparti: anche io sono una tipa che sta sveglia fino a tardi per leggere fanfic XD Ah e vedi di rimetterti in fretta! So quanto la febbre sia brutta e hai tutto il mio appoggio. Ti auguro una pronta guarigione! ^-^
@Mew_Paddy: mamma mia…mi fa così piacere che tu faccia tutto questo per la mia insulsa ff, ma bada a non peggiorare la tua malattia! Non voglio che stai peggio >.<  Spero che tu guarisca in fretta! ^-^ Spero che questo nuovo capitolo ti aiuti a stare meglio >.< Ma non garantisco niente XD
@marrion: wow…sembra che ti sia piaciuta questa mia ff  >.< E’ la mia seconda, ma vera e propria ff (l’altra l’ho un po’ abbandonata ^-^”). Beh, che dire? Grazie dei complimenti e mi auguro che continui a piacerti!
@Samirina: sono contenta che gli ultimi due chappy ti siano piaciuti! E spero che continui a piacerti la mia storia! ^-^ Bentornata dalle vacanze XD
@Vampira89: sono contenta che ti piaccia il Sesshomaru che ho creato! E spero continui a piacerti e non ti deluda mai! ^-^
@lirinuccia: wow… Anche tu sei una nuova lettrice e, a quanto mi dici, sembra piacerti la mia piccola creazione… Non so come ringraziarti di tutti i tuoi complimenti! Sei troppo buona >///< In effetti mi sto accorgendo solo ora che il Sesshomaru che sto dipingendo forse è addirittura più freddo e “cattivo” del primo! La vera essenza del personaggio è la freddezza (caratteristica che non gli verrà MAI meno), però diciamo che la modellerò XD Kagura è uno dei personaggi che detesto di più per cui già comparirà poco nella ff, ma quando comparirò la farò soffrire! >.< (scusami smile! >.<)
Spero di aver meritato e di continuare a meritare questo tua fiducia in me e nella mia ff! ^-^

Dedico questo capitolo a tutte le persone che seguono questa mia operetta e che costantemente ed immancabilmente mi sostengono e mi incitano a fare sempre del mio meglio, recensendo e, quindi, dandomi man forte! ^-^ Grazie mille, perché grazie a voi questa ff continua ad andare avanti! ^-^ (scusate l’inconvenienza, ma ci tengo a dirvi che vi voglio bene!!! >.< Scusate ancora >.< ) Arigatou gozaimasu!!! E, come dice il personaggio da cui prendo il nome (XD), Kobato s’impegnerà sempre al massimo! >.<

Vi auguro una buona lettura! ^-^

*********************

“Non se ne parla” , mi risponde lui, continuando a leggere il libro sul divano, con le gambe accavallate, e non degnandomi nemmeno di uno sguardo.
“Per favore, Sesshomaru-sama!” , lo imploro io, che gli sono davanti, scotendo con veemenza le braccia avanti e indietro. “Per favore, per favore, per favore!”
Tanto per cambiare mi ignora e non mi risponde.  
“E non mi ignorate! Questa volta si tratta di una cosa importante!” , mi giustifico io. “E, infondo, che vi costa?”
Niente: ancora silenzio.  Cielo… Quanto odio quando fa così!!! Infondo, stavolta è davvero qualcosa di importante… Cioè, ciò che mi riguarda è sempre e comunque importante, ma sorvoliamo: tanto lui non la pensa certamente così. (Non sono assolutamente egocentrica, eh! U.U)
E così faccio per abbassargli il libro che legge, portando tutta la sua attenzione su di me: “Sesshomaru-sama, si tratta solo di venire all’incontro con i miei insegnanti… Dovete semplicemente venire a scuola, incontrarli e farvi riferire il mio rendimento scolastico in procinto della decisione dell’università che dovrò frequentare! Allora? Che ne dite?”
Lui mi guarda imperterrito, con aria indifferente ed inespressiva al massimo.
Io gli faccio la mia faccia adorabile: quella che uso sempre per convincere gli altri a fare ciò che voglio io.
Lui mi guarda. E io lo guado pucchosa.
Continua a guardarmi, senza distogliere lo sguardo. E io continuo a sorridergli pucchosa.
Continua a guardarmi e…
“Scordatelo” , afferma, scostando le mie mani dal libro, in modo da riportarselo davanti agli occhi per prestargli tutta la sua attenzione.
No, cioè… Non che voglia dire, ma… COME PUO’ UN LIBRO ESSERE PIU’ IMPORTANTE DI ME?!? Davvero, Sesshomaru-san, è più importante un libricino scritto da uno che manco sapete chi è, di me, che abito con voi e che vi sono così affezionata?
Faccio per pensarci: sì, davvero… Infondo a lui non gliene importa niente di me! =.=
Sono solo io l’idiota che gli corre dietro e che pensa sempre a lui…
Ma dico io: Santa Luminosa… Ma con tutti gli uomini che ci stanno sul pianeta… Con tutti gli “esseri maschili” dell’universo… Proprio di lui mi dovevi far innamorare?
Non riesco a capirti, Santa Luminosa… E non riesco a capire nemmeno me!
E questa è la cosa peggiore!!! O almeno credo…
“Non potete farmi questo! Se i genitori di un alunno, o alunna che sia, non si presentano, ci saranno gravi conseguenze!”
“Non mi risulta di essere mai diventato un tuo genitore” , si limita a rispondermi, sempre non calcolandomi.
“Uffa!! Intendetemi! Volevo dire i genitori, o chi ne fa le veci!” , ribatto io.
“Non intendo fare le veci di nessuno”
“Sesshomaru-sama, per favore!”
“Rin” , mi riprende, fulminandomi con lo sguardo. “Lo sai che odio ripetermi” . Dopodiché torna a leggere il libro.
Ok, in breve mi ha detto con lo sguardo: “Se ti ho detto no, è no. Non rompermi ancora, o apro la mia boccuccia di rosa e ti sbrano”. O almeno, questa è la mia interpretazione…
Rimango in silenzio, davanti a lui, imbambolata con aria offesa e contrariata a fissarlo. Spero che gli venga un raffreddore! Così si impara a maltrattarmi in questo modo!
E capirai che punizione è…
Mi siedo di fianco a lui e continuo ad osservarlo con aria scontenta.
Lui continua a leggere, ignorandomi. Ma io non demordo! Se non posso convincerlo a parole, lo convincerò a sguardi!
“Se credi che, stando a guardarmi contrariata, sino a fine serata cambierò idea, puoi anche scordartelo” , mi anticipa, continuando a leggere e non rivolgendomi l’attenzione neanche per un secondo.
Ma allora… legge davvero nel pensiero! Non è possibile che abbia risposto a quello che pensavo di fare! Non è umanamente possibile! Ah, già… “umanamente”. In effetti, c’è da dire che lui di umano non ha proprio niente, però… Dettagli!
Scherzi a parte, Amano-sensei mi ha esplicitamente detto che voleva parlare con qualcuno, per quanto mi riguarda, altrimenti avrebbe mandato una lettera ai miei genitori (nel mio caso, a mia sorella, facendola così inutilmente preoccupare di più…) e non mi avrebbe ammesso agli esami di maturità! Che ingiustizia la vita! Non posso permettermi di ripetere l’anno! Non voglio affrontare un altro anno di infern…cioè,di liceo!
Per tutti i peluche a forma di elefantino rosa comprati da mia cugina… E chi se lo sopporta Amano-sensei per un altro anno?
Ci penso su: forse non sarebbe poi così male…
Mmm, ci penso meglio.

DEVO ASSOLUTAMENTE FARLO VENIRE A QUEL COLLOQUIO! FOSSE L’ULTIMA COSA CHE FACCIO IN VITA MIA!
Mi avvicino ancora un po’, ma non troppo perché so che il signorino IoSonoPiùSacroDelSantoGraal non vuole essere avvicinato da nessuno.
“Sesshomaru-sama, per favore! Ve lo chiedo in ginocchio!” , lo supplico, non sapendo che altro fare.
Lui, allora, fa per abbassare il libro e fissarmi. Che ci sia riuscita? Che l’abbia convinto? Infondo mi sta prestando attenzione! Allora… Evviva!!!
“Non mi sembra di vederti in ginocchio” , mi ribadisce con volto inespressivo e tono altrettanto atono.
Evviva un corno! Ma non c’è limite alla sua crudeltà! Non pretenderà mica che mi metta in ginocchio e lo supplichi per davvero, spero!
Lo guardo: i suoi bellissimi occhi ambrati ricadono su di me, fissi e immobili, come sempre.
Okay, assodato: lo pretende.
“Non vorrà mica che io…” , incomincio per poi interrompermi, non riuscendo a credere a quello che sto intuendo.
“Dipende da quanto tieni a questo colloquio” , mi risponde.
Oh no!!! Questo no! Non posso abbassarmi a questo livello per un misero colloquio! Il mio degrado morale scenderebbe sotto terra!
“Molto bene. Non venite, allora” , gli ribadisco. “Non mi abbasso a questi livelli solo per uno sciocco colloquio” .
Lui, allora, socchiudendo gli occhi e tornando a prestare attenzione al suo libro, afferma: “Fa come meglio credi”
Che ti pareva… Menefreghista come al solito! Non gli importa se verrò bocciata!
Ma sai quanto me ne importa a me! Che mi bocciassero! Non mi abbasserò mai ad inginocchiarmi e supplicarlo! Tanto devo solo passare un altro anno in compagnia di persone che non conosco, perdere Shiori-chan e Kohaku-kun, studiare duramente, perdere tempo e sopportare Amano-sensei!
… … …
“SESSHOMARU-SAMA! Vi scongiuro con tutto il cuore! Venite a quel colloquio!” , lo supplico, buttandomi in ginocchio davanti a lui.
Ok, ok… Sono molto volubile… E allora? Sfido chiunque a sopportare quell’orco di Amano-sensei!
Ricordo che una volta stavamo facendo un compito in classe, quando ero ancora in classe con Shiori-chan. Lei mi aveva chiesto un fazzoletto e io glielo stavo dando, tutto sommato in silenzio, quando ad un certo punto sento: SBAM!!!! Sento il rumore della imponente e pesante mano di Amano-sensei sulla cattedra.
Mi giro spaventata e, senza rendermene conto, gli lancio il pacchetto di fazzoletti in faccia.
Cos’è successo dopo in poche parole? Mi ha ritirato il compito, mi ha messo il voto più basso che esiste e mi ha mandato in presidenza.
E io dovrei subirmelo per un altro anno? Lui, che se potesse, farebbe un patto col diavolo pur di farmi soffrire in eterno tutte le pene possibili ed immaginabili!
Contro di lui non funziona neanche Santa Luminosa! E’ una specie di Sesshomaru-san versione professore imbastardito e carogna, un po’ pelato, brutto con degli occhialoni altrettanto orribili stile Arisa (una cantante italiana che ho conosciuto da poco U.U)!
Tornando a noi, mi sto praticamente prostrando ai suoi piedi, o quasi! Ora non può più rifiutarsi!
“Allora, Sesshomaru-sama, ho fatto come volevate! E ora?”
“E ora, dopo questa insulsa, ma divertente scenetta, vado a prepararmi per andare a lavoro”
Yahoooo! Che bello! Va a prepararsi per…
PER ANDARE A LAVORO?!? MA STA SCHERZANDO, SPERO!!!
“Co…Co…Come?” , balbetto io, ancora incredula e ancora in ginocchio davanti a lui che posa il libro sul comodino e si mette in piedi. “A lavoro?”
Lui non mi risponde e incomincia ad avviarsi verso le scale.
Io rimango imbambolata. Dopodiché faccio per mettermi in piedi e seguirlo! Eh no!!! Dopo quella cosa imbarazzante non può passarla liscia!
“Sesshomaru-sama, non vale! Dovete venire al colloquio!”
“Non ho nessun obbligo di farlo”
Cosa?!?
“Ma… Ma avevate promesso!”
“Promesso?” , mi chiede, fulminandomi con lo sguardo. “Non ricordo di averti promesso nulla. Hai fatto tutto da sola” .
Tutto… da sola…? Ehhhhhhh??? Ma lui… Lui mi ha lasciato intendere che… Waaaah! Mi ha giocata! E ci sono pure cascata! Che rabbia!
Nel frattempo, però, siamo arrivati in cima alle scale e, in particolar modo, davanti la sua camera.
“Siete stato sleale…” , mi lagno, dietro di lui, sottovoce.
Lui, ignorandomi, apre la porta della camera e prima di chiudermela in faccia mi ordina: “Rin, la mia ventiquattrore deve essere pronta entro mezz’ora” . Dopodiché non esita un secondo a sbattermi la porta in faccia.
Ma veramente… Crede che sia la sua segretaria?! Perché non lo chiede alla sua Kagura di preparargli la 24ore? E perché io, come una brava cagnolina, lo faccio e voglio farlo?
Ah, già, perché Santa Luminosa si è presa la briga di farmi innamorare di lui…
Santa Luminosa, posso dirti una cosa in tutta onestà?
Sei la mia rovina!!!

Fatto: 24 ore preparata ed anche io! Eh sì! Me ne vado da sola a scuola a dire che nessuno era disponibile per venire al colloquio e a cercare di convincere Amano-sensei ad avere pietà di me! Ma dubito che ne avrà… D’altronde lui è la controfigura cattiva, brutta e occhialuta ad Arisa maniera di Sesshomaru-san!
E proprio a proposito di lui… Se ne andasse a lavoro! Non ho bisogno di lui!
Sbuffo. Dopo un po’ sospiro.
Ma chi voglio prendere in giro? Sì che ho bisogno di lui, ma se quella testa di melanzana non vuole seguirmi che cosa dovrei fare? Mettergli un guinzaglio alla gola e fare finta di portarlo a spasso per poi portarlo invece al colloquio?
Ci penso: non sarebbe male! Oh, Santa Luminosa… E sul collare scritto “Fluffy”? Oh mamma che ridicolo!!!Ma sarebbe meraviglioso!
Sì… Meraviglioso, impossibile e letteralmente ad alto rischio!
Scuoto la testa. Ah! Basta pensare a queste fesserie! E’ ora di andare! Di andare! Ho detto di andare! Ma perché non mi muovo e continuo a stare ferma? Ah, giusto, devo aprire la porta!
Ho proprio il cervello da un’altra parte, eh? Nutellaaaaaaa! Assenza di nutella!!!
Nel frattempo noto che Sesshomaru-san mi si sta affiancando e si sta infilando gli usuali mocassini neri. Ma…è un fantasma! Non l’avevo mica visto arrivare! E’ silenzioso come un felino… Sono sobbalzata quando l’ho visto e lui mi ha guarda male, come al solito, o meglio, come una vera demente… anche questa cosa usuale!
Ok, basta perdere tempo! E questa volta sul serio.
Indi faccio per aprire la porta e voltarmi verso di lui. “Ittekimasu!” , affermo per poi dirigermi fuori.
“Dove pensi di andare?” , mi sento chiedere alle spalle.
Mi fermo di colpo e mi volto verso di lui con sguardo perplesso. “Come?”
Lui, allora, prendendo in mano la 24ore che gli avevo disposto sulla console, fa per varcare la soglia della porta. “Mi hai sentito”
E ora che vuole? Non mi ha dato già abbastanza problemi con il fatto di questo benedetto colloquio?
“Per vostra informazione, mi sto recando al colloquio a cui voi avete rifiutato di partecipare per cercare di attenuare col sensei la situazione almeno di poco!”
Lui, allora, dopo essersi chiuso la porta alle spalle e aver dato le mandate, prende a fissarmi imperterrito.
Ma perché deve farmi perdere tempo? Uffa! Di fissarmi può fissarmi quando torno, no?
“Sesshomaru-sama, io dovrei…”
“Sali in macchina” , afferma, sorpassandomi e incominciando a dirigersi verso il garage.
Ehhhhhhhhhhhh??????? Dovrei salire in macchina? Sono quasi tre mesi che abito qui e non ci sono salita mai neanche una volta! Che avrà in mente? Mi vorrà abbandonare in America, come un cane?
Beh io ho da obiettare su questa cosa! Fino a prova contraria il cane qui è lui!
Non lo contraddico. Lo seguo e vedo che pian piano la porta del garage si apre, ponendomi davanti la meravigliosa figura di una jaguar blu oltremare, la sua macchinina da passeggio!
Rimango imbambolata a guardarla. Non mi sono mai avvicinata così tanto alla sua macchina!
“Non rimanere lì come un’idiota. Muoviti e sali” , mi ordina con tono distaccato.
Obbedisco senza pensarci più di tanto. Indi salgo nella macchina, nel posto a fianco al suo: i sedili in pelle, un interno super tecnologico, un percettibile odore di pulito inconfondibile: sa di lavanda. E in un certo senso riesco a sentire anche il suo profumo, quello irresistibile di Sesshomaru-san… Adoro quel profumo… Mi fa sentire così bene…
Ahhhh! Ma che vado pensando adesso? A quest’ora dovrei essere al colloquio!
Sesshomaru-san apre lo sportello della macchinina dalla sua parte e si siede con uno stile ed un’eleganza…ineguagliabile! Dopo essersi sistemato, accende il motore e…parte.
Ancora non riesco a capire come sono finita in questa situazione. Dove mi vuole portare??? E quante volte mi sono fatta la stessa domanda? Oddio, il panico mi sta prendendo! Non è che mi vuole uccidere?
“Se-Se-Sesshomaru-sama… Co-Cosa…?” . Male! Molto male! Non riesco neanche a parlare per quanto sono sconvolta.
Okay, calma e sangue freddo! Ci vuole calma e sangue freddo! Respiriamo e… chiediamogli spiegazioni!
“Sesshomaru-sama, posso chiederle dove… Sì, ecco, insomma… Dove siamo diretti?”
Non mi risponde.
Oh, Santa Luminosa… Allora vuole davvero uccidermi!!!
Ah, no aspetta… Non mi sta rispondendo… Allora non c’è niente di strano. Che sollievo!
“Sesshomaru-sama…” , ritento.
“Non lo hai ancora capito? Allora ha ragione Kagura: sei davvero stupida”
Che…Che…Che diamine vuol dire qusto?! Come sarebbe a dire che ha ragione Kagura? E io sarei stupida?! E poi…Che cosa diavolo dovrei capire, me lo spiega?!?
“Forse sarò stupida, ma non no, non l’ho capito” , ribatto io.
Lui, non distogliendo l’attenzione dalla guida, continua a tenere le mani sul volante e a rimanere in silenzio.
Silenzio.
“Stiamo andando al tuo liceo” , azzarda lui, rompendo quel silenzio che io tanto detesto.
Oh, ora capisco al mio liceo…
Al mio liceo?!? Ora svengo per davvero… E lo faccio! Ho deciso che lo faccio e lo faccio, eh!
“Da…Davvero?” , gli chiedo, non sapendo se fidarmi o meno. Bah! Io sono sempre più convinta che mi voglia far fuori!
“Manca ancora un’ora al mio incontro con quelli della ditta di manutenzione. Nel frattempo, per perdere tempo, ho deciso di fare questo sciocco colloquio”
Io… Non so che dire… Forse è perché non so che pensare… Davvero: non mi sono mai sentita così smarrita. O forse pochissime volte.
Tiro un sospiro di sollievo. Mi stanno salendo le lacrime agli occhi.
“Grazie” , mormoro io, mettendomi istintivamente una mano sul cuore.
“Non lo sto facendo per te” , mi chiarisce lui, sempre con tono atono e distaccato.
“Lo so, lo so, ma grazie comunque” . Faccio una pausa e mi appoggio meglio sul sedile, quasi per rilassarmi di più. Stranamente mi sento più leggera.
“Risparmia il fiato. E’ inutile che mi ringrazi”
“Per voi potrebbe essere inutile ed una perdita di tempo, Sesshomaru-sama, ma… vi giuro che mi state facendo il più bel regalo che potessi mai desiderare. Io… Non voglio far preoccupare ulteriormente Kagome-onee-chan e… se non dovessi essere ammessa agli esami di maturità, sono sicura che ne soffrirebbe tantissimo. Parte degli sforzi per mantenermi a scuola li fa lei ed ecco perché non voglio provocarle nessuno dispiacere” , gli spiego, senza capire il perché di quelle parole che stanno uscendo dalla mia bocca senza neanche che lo capisca o riesca a fermarle. “Voglio che sia serena. Che viva serena con Inuyasha, come merita e come ha sempre meritato. Ecco perché voglio e devo fare del mio meglio” . Mi arresto.
Realizzo che, mentre ho la testa bassa e sto parlando di questo, Sesshomaru-san mi sta guardando con la coda nell’occhio. Solo dopo poco, continuando a rimanere in silenzio, torna a guardare avanti la strada.
“Non capisco perché tu me ne abbia parlato” , conclude con tono disinteressato e freddo.
“Non lo so” , rispondo semplicemente. “Sto cercando di capirlo anche io, Sesshomaru-sama” . Anche se, a mio avviso, credo… Sì, io credo di saperlo già…

**********************

Ringrazio acquizziana, Mizuki96, stefychan, VaMpIrA89 e Sara95 per aver inserito tra le loro preferite questa ff ed in special modo ringrazio alicecullen88, blu rose, lirinuccia, Mymoon96 e Sara95 per averla inserita tra le loro preferite! Grazie! Spero di meritarlo e di continuare a meritarlo! ^-^  E grazie speciale a discepolo che mi ha inserita tra i suoi autori preferiti! Arigatou!!! ^-^

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Capitolo 12
*** Andando al colloquio scolastico - parte 2 ***


Come avevo promesso, sono tornata col 12° capitolo! ^-^

@Marie16: grazie dei tuoi complimenti e sono contenta che ti piacciano Rin e Sessho, o meglio, come li ho caratterizzati io ^-^ Sì, in effetti Santa Luminosa sarebbe un tentativo di sostituire “Dio Mio!” , ma era abbastanza banale, perciò ho deciso di variare XD
@marrion: sono contenta che il cap. ti sia piaciuto e spero che anche questo ti piaccia altrettanto !
@lirinuccia: devo esserti sincera, quando me l’hai detto ho voluto leggera questa tua ff che dovrebbe essere essere stata ispirata dalla mia: è molto molto più bella della mia, a mio avviso ^-^ Come ti ho scritto anche nella recensione, sono poche le ff che mi fanno ridere, come è stata la tua. Complimenti davvero ^-^
Tornando alla mia piccola, ma insulsa creazione (XD): questo cap. sarà un po’ movimentato, alcuni conosceranno altri e le situazioni inizieranno ad ingarbugliarsi! ^-^
@Mew_Paddy: contenta che il cap. ti sia piaciuto e spero che ti piaccia altrettanto questo ^-^ Sono contentissima anche che sei guarita >.<
@celina: mi scuso anche oggi del ritardo, mi spiace! ^-^” Però sono contenta di finire a chi l’ha visto XD Bel programma XD Almeno sono giustificata per la scuola! E oggi conoscerai la versione maschile di Arisa XD
@Sara95: ahah, nuova lettrice, o meglio…nuova commentatrice! ^-^ Sono contenta che la mia piccola ff ti piaccia! E quest’oggi scoprirai cosa succederà! Ci sarà uno sviluppo di eventi non indifferente XD
@Samirina: curiosità? Beh è un passo avanti ^-^ Sono contenta che il cap. ti sia piaciuto!
@vampira89: è una coppia adorabile XD La adoro proprio xkè sono agli antipodi! D’altronde gli opposti si attraggono! O almeno così vociferano XD
@ilary_chan: sono contentissima di poterti risentire! ^-^ eh sìsì, quel cap. era di passaggio ma anche questo che all’inizio potrebbe presentarsi anch’esso di passaggio contiene qualcosa di davvero importante per il corso della storia ^-^ Spero che la storia continui a piacerti quando tornerai a darci uno sguardo la prossima volta!
@smile989: XD mi fa piacere che tutti i miei dettagli ti piacciano XD Le cose mi vengono in mente e le aggiungo. Credo di somigliarti un po’, o almeno così sto intuendo in questo momento XD E augurissimi per il tuo compleanno! Anzi…ti faccio un regalo:

Questo capitolo è dedicato a Smile come regalo per il suo compleanno e per scusarmi di aver aggiornato solo ora ^-^ Auguri carissima!!!!!!!!!!!!!!!!

Ringrazio tutti i miei lettori e coloro che seguono questa ff! ^-^ Grazie del vostro continuo appoggio!!! Arigatou!

E ora, vi auguro, come sempre, buona lettura! ^-^

*********************

Io proporrei… di tornarcene a casa! Non ce la faccio, non ce la faccio, non ce la faccio! E’ stata una brutta idea… Brutta? Ma che dico? Una pessima idea! Non ci avevo pensato. Proprio non ci avevo pensato a questa cosa: la scuola è interamente abitata da esseri umani. E Sesshomaru-san odia gli esseri umani! Sto portando un demone-odia-ningen a scuola…
Ucciderà tutti senza pietà!!! E la colpa sarà solo e soltanto mia!
Il rumore del motore che si ferma mi distoglie dai miei pensieri. Ok, se il motore si è fermato ci sono due sole ipotesi:
1) siamo rimasti senza benzina
2) siamo arrivati a scuola
Quanto vorrei che fosse la prima opzione!
“Scendi” , mi ordina, togliendosi la cintura e accingendosi ad uscire dalla macchina.
Oh, Santa Luminosa… Allora siamo proprio arrivati! E io che mi stavo preparando mentalmente per fare l’autostop!
Alzo la testa e vedo fuori dal finestrino che i cancelli della mia scuola sono aperti e che una marea di persone si accingono ad entrarci. Tutti quanti, però, mentre fanno per entrare, mi guardano e sussurrano qualcosa a bassa voce. Non so ancora leggere il labiale, ma devo vedere di impararlo! Chissà se in edicola lo trovo un dvd-corso-impara-il-labiale. Ormai fanno di tutto! Pure punto-croce! Non vedo perché non possono insegnare il labiale!
Lasciando stare queste stupidaggini, perché mi guardano?
Faccio per pensarci su e non mi ci vuole più di tanto ad intuire la ragione!
Ehi! Non sono così stupida come diceva Kagura! Non che io dubitassi di essere stupida, eh!
Loro non stanno guardando me… O meglio, guardano me dentro una bellissima e lussuosissima jaguar blu oltremare ultimo modello parcheggiata davanti la scuola dove nessun dipendente potrebbe permettersela, dato che costerà sicuramente il ricavato del suo  stipendio di un centinaio di anni.
E proprio fuori la jaguar c’è un demone bellissimo che tutte le donne spoglierebbero con gli occhi, in giacca, cravatta e mocassini neri alla tipo becchino!
Come non soffermarsi su una scenetta così ammaliante? Lo farei anche io probabilmente, se non conoscessi di chi è la jaguar e com’è costui.
Intanto, senza neanche aspettarmi, realizzo che Sesshomaru-san sta iniziando a farsi largo tra le persone che cercano in tutti i modi di non intralciarlo. Che capiscano già dalle apparenze che se osano tanto, Sesshomaru-san li sbrana vivi? Può darsi! Mai dare nulla per scontato!
E così esco dalla macchina in fretta e furia e faccio per affiancarmi a lui.
“Che fetore di umani” , commenta con tono disgustato, non appena intuisce che gli sono a fianco, di modo da ascoltarlo.
“Beh, qui ce ne sono molti” . D’accordo, lo ammetto, è una risposta infelice, ma… Che cos’altro avrei potuto dirgli? ‘Per favore, Sesshomaru-sama, cercare di non ucciderli? O almeno non tutti?’ . Se glielo avessi detto la prima a finire a fettine sarei stata io!
Entriamo nella scuola. Per una volta sono io a fargli da guida e lui mi segue in silenzio, con entrambe le mani nelle tasche del pantalone.
Ed eccoci arrivati davanti la sala dove riceve Amano-sensei. Ah! Per fortuna non c’è molta fila! Solo due persone! Speriamo che non si metta a minacciarli per toglierseli davanti e sbrigarsi subito. Oh, mamma che paura!
Con mia sorpresa, però, noto che con fare tranquillo si appropinqua a mettersi in fila, senza fare troppe storie.
Incredula mi avvicino a lui. “Come mai non minacciate quelli prima di voi per passare avanti?” , bisbiglio, sotto voce.
Sì, ok, assodato: sono un’idiota. Che cosa gli chiedo a fare una cosa del genere? E se non ci avesse pensato subito e adesso glielo abbia ricordato io?
Oh, Santa Luminosa, fa che non sia così, ti prego!!!
“Non mi abbasso a rivolgere la parola a dei miserabili esseri umani solo per non perdere qualche minuto” , si limita a rispondermi, socchiudendo gli occhi e incrociando le braccia.
Oh, cielo… Altro che Santo Graal… Questo, secondo me, si ritiene anche più prezioso di Dio in persona!
Se scendesse proprio ora dal cielo e gli annunciasse un miracolo, lui rimarrebbe in silenzio pensando che non sia degno delle sue attenzioni!
Un attimo… Questo sta forse a significare che io sono degna?
Ah, no, giusto: è solo costretto a farlo per interagire con me. Se non abitassi sotto il suo stesso tetto, molto probabilmente non saprebbe neanche che esisto. E se lo sapesse, non se ne importerebbe un bel niente.
“Rin-Rin!” , mi sento chiamare all’improvviso, da una voce squillante.
Mi volto per capire chi è, ma tanto lo so già: vedo che Shiori-chan sta correndo dalla mia parte ed istintivamente faccio per andarle incontro.
Quando sono accanto a lei, ci abbracciamo e stringiamo forte.
“Ce l’hai fatta a venire, allora!” , esclama lei, sorridendomi.
“Eh sì, non è stato facile, ma sì!” , le rispondo. “A proposito, sei da sola? E Kohaku-kun dov’è?”
“Eccolo!” . E mi indica Kohaku-kun che stava venendo verso di noi.
Appena ci raggiunge, mi saluta con un cenno della mano e sorridendomi. “Sono contento di vederti qui, Rin-chan”
“Sono contenta anch’io di esserci”
“Almeno così Amano-sensei non potrà non ammetterti agli esami di maturità”
“Quello è il diavolo in persona! Se non così, troverà di sicuro un altro modo per darmi fastidio”
“Sembra quasi che ci provi gusto nel darti problemi” , commenta Shiori-chan, portandosi l’indice al mento e facendo per pensarci su.
“Possiamo evitare di pensare a come dovrò difendermi in causa da quell’essere?”
“Certo! Passiamo a cose più serie!” , afferma lei, aggrappandosi al mio braccio. “Chi è lui?”
“Mh?”
“Sì, lo sai chi intendo!”
“Veramente no”
E con un ventaglio di carta (che non so da dove è uscito) mi da una sventagliata in testa.
“Ahi, che male!” , esclamo io.
“Non fare l’idiota! Dimmelo!”
“Ma cosa dovrei dirti?!? Se me lo spieghi ed eviti di colpirmi con cose che esci da non so dove, forse ti rispondo!”
“Quello da cui vivi tu ultimamente. Quel Sesshomaru-san di cui parli sempre” , mi chiarisce lei.
“Ohhhh!” , faccio io. E massaggiandomi ancora la testa faccio per indicarglielo. “Ecco, è quello lì, vedi? Quello bello e inquietante allo stesso tempo”
Vedo Shiori-chan spalancare la bocca e rimanere con lo sguardo fisso su di lui. “Quel… Quel… Quello è Sesshomaru?”
Io le sorrido e realizzo che Kohaku-kun lo sta guardando alla stessa maniera. “Beh, che te ne pare?”
“Ma… Non è solo un demone… E’… la bellezza a fattezza d’uomo! Anzi… di demone!”
“Ehhh! Lo so!” , commento io, stranamente soddisfatta.
“Kohaku-kun… Mi duole ammetterlo, ma contro di lui non hai speranze. Ritirati” , dice all’improvviso, rivolgendosi a Kohaku-kun con le lacrime agli occhi e mettendogli una mano sulla spalla. “Avrò sempre rispetto per te! Hai combattuto valorosamente!”
Ma che sta dicendo Shiori-chan? E’ impazzita?!
“Shiori-chan, ma di che stai parlando?”
Kohaku-kun, allora, scuote la testa con veemenza e le tira un pizzicotto sul braccio. “Sta zitta, scema!” , le bisbiglia, ma riesco a sentirlo anche da qui.
“Si può sapere che vi prende a voi due?” , chiedo io, con aria perplessa.
Ma che hanno? E in che cosa dovrebbe ritirarsi? Non capisco, uffa!!!
“Niente, niente” , accenna Kohaku-kun sorridendomi di sbieco. “E’ solo che ha preso troppo sole ultimamente”
“Ma se è inverno!”
“Allora ha preso troppo freddo alla testa” , si corregge lui, ridacchiando.
“Kohaku-kun! Devi reagire!” , si riprende Shiori-chan. “Devi avere pettorali belli come i suoi! Iscriviamoci in una palestra!”
Ok… Shiori-chan è uscita di testa.
“Shiori, smettila di fare scena” , la riprende lui, cercando di calmare il suo entusiasmo.
“Come puoi stare così calmo quando hai incontrato un bellozzo come quello che vive sotto lo stesso tetto della tua…Mhhhhhhhhhh!!!” . Ma prima che possa finire la frase, Kohaku-kun le tappa la bocca, arrossendo visibilmente.
“Shiori, dannazione! Parli sempre troppo!”
Mmm… Sarò scema, ma ancora non riesco a capire di che stanno parlando. Logicamente, però, di qualcosa che non so.
Indi faccio per avvicinarmi a loro. “C’è per caso qualche problema con Sesshomaru-san?”
“Eh?” . Kohaku-kun si volta verso di me, per poi scuotere la testa e sorridermi. “No, no, figuriamoci! Nessun problema! Figurati! Eheh!”
Shiori-chan, nel frattempo si è liberata e gli ha dato una ventagliata in testa bella violenta. “Ma che ti ridi, cretino?! Sei scemo, o che?! Devi reagire!”
“Ma perché diamine sei così violenta oggi?” , scatta lui, ringhiandole contro. “E si può sapere da dove li esci quei capperi di ventagli!”
“Da dove escono non è cosa che ti riguarda!”
“Ehm… Non per sapere i fatti vostri, ma… C’è qualcosa che dovrei sapere, ma che mi tenete nascosto?” , chiedo io, non sapendo cos’altro fare.
Loro mi guardano e sorridono all’improvviso come dei beoti. “Certo che no. Figurati” , affermano all’unisono.
Ok… Mi tengono qualcosa nascosto… Che sia qualcosa da innamorati? Oh, allora non dovrei farmi gli affari loro! Ah, ora che ci penso non mi sono ancora congratulata del fatto che stanno assieme. Dovrei farlo, o no?
“Rin” , sento chiamarmi all’improvviso. Il tono di voce lo distinguerei ovunque…E’ l’unico così freddo e atono: Sesshomaru-san.
Mi volto verso di lui e noto che siamo prossimi a cui tocca entrare da Amano-sensei, quindi mi rigiro verso i miei due amici-fidanzatini-piccioncini e li saluto, mentre sono ancora intenti a ringhiarsi reciprocamente. E subito mi appresto a raggiungere Sesshomaru-san, ancora con le braccia incrociate sul petto e sguardo alto, fiero, alla  IoQuiSonoIlMiglioreEDoveteEssereFieriDiPoterAncheSoloRespirareLaMiaStessaAria.
“Hai smesso di giocare e perdere tempo?”
“Non stavo perdendo tempo! Quelli sono i miei amici! E sono andata a salutarli. Dovevo dedicargli almeno una decina di minuti, no?”
“Per me potresti anche dedicar loro tutta la vita, basta che non fai perdere tempo prezioso a me”
Ma che gentile! L’ho sempre detto che se partecipasse al concorso di antipatico dell’anno lo vincerebbe senza neanche fare il provino.
Noto che la coppia prima di noi sta uscendo. Eccoci qua: ecco il nostro turno. Fai un bel respiro profondo e… entriamo nell’inferno!

Appena metto piede in quell’aula l’aria mi sembra già più cupa: sarà l’effetto che il sensei farà su di me, o l’effetto che mi faccio da sola, pensando al sensei? Devo ancora capirlo e stabilirlo, quando vedo la sua figura in tutta il suo orrore: alto un po’ più di me; la schiena leggermente curva e qualche capello brizzolato su quella palla da bowling che si ritrova al posto della testa (se vedi bene ci sono anche i tre buchi. Quelli che gli hanno fatto da piccolo per aspirargli via dal cervello la pietà e l’umanità); e quei maledetti occhialoni stile Arisa che detesto: sono tre volte la sua faccia. Quant’è ridicolo! Se non fosse il mio sensei e non rischiassi di essere bocciata da un momento all’altro, gli riderei in faccia dalla mattina alla sera!
“Prego” , afferma, facendo cenno a Sesshomaru-san di accomodarsi.
Lui non si lascia pregare e si siede con eleganza, per poi accavallare le gambe.
“Bene, bene. La Higurashi, eh?” , afferma, volgendomi uno sguardo maligno. Dopodiché fa per guardare Sesshomaru-san. “E lei sarebbe?”
“Taisho” , sibila lui. “Sesshomaru Taisho”
“Sapendo che la ragazza è orfana e ha solo una sorella, ne deduco che lei sarà…”
“L’attuale tutore…Sì” , lo anticipa lui, con tono quasi seccato.
“Bene. Dunque, sarò breve e coinciso” , esordisce lui. “La ragazza va abbastanza discretamente in tutto. Certo, non è una mente eccelsa, ma non è neanche da gettare nella pattumiera”
Ma come si permette? Certo che non sono da buttare nella pattumiera!
“Ma è troppo sfacciata! E in alcuni casi risponde male. Mi ha anche gettato un pacchetto di fazzoletti in faccia!”
Quello è successo l’anno scorso, vecchio rimbecillito! Non tirare in ballo cose che non c’entrano!
“E poi è letteralmente negata per la matematica e le materie scientifiche! E lasci che le dica che la boccerei solo per questo!”
Tu mi bocceresti anche solo per il fatto che ho i capelli neri!
“Se non s’impegnerà e non migliorerà, le annuncio che molto probabilmente non verrà ammessa agli esami di maturità e che quindi dovrà ripetere l’anno”
Maledetto procione occhialuto! Santa Luminosa, stasera intasagli il water per punizione! Perché è cattivo! Cattivissimo! E quando io dico che qualcuno è cattivo, è cattivo, eh!
“Perfetto” , afferma Sesshomaru-san, guardandolo negli occhi con aria distaccata. “E’ tutto qui quello che aveva da dirmi?”
Alquanto meravigliato, il sensei rimane di sasso. “Eh? Sì…Veramente sì, ma…”
“Bene, se non ha altro da aggiungere, ora toglierei il disturbo” , ribadisce lui, alzandosi dalla sedia.
“Oh, sì, indubbiamente, ma… Posso chiederle una cosa?”
Sesshomaru-san fa per fissarlo in silenzio in attesa che continui.
“Sbaglio, o non le importa che la ragazza venga bocciata?”
Silenzio.
Lui lo guarda, e l’altro lo guarda.
Si guardano, insomma, per chi non lo avesse capito.
Sguardi fissi, indagatori.
“Non sbaglia” , afferma Sesshomaru-san, con tono atono.
Ma come?!? Che diavolo dice?!
Mi volto verso il sensei e noto che ha un sorrisetto maligno sul volto. “Quindi anche se non venisse ammessa agli esami, a lei non darebbe fastidio e non prenderebbe provvedimenti verso la scuola, vero?”
“E’ esattamente come dice lei”
Sesshomaru-san!!! Tu non ti rendi conto di quello che stai dicendo!
“Perfetto! Sono davvero contento di averla conosciuta, Taisho-san. Mi sta davvero simpatico, sa?”
Gli stanno simpatici quelli che vanno contro di me? Andiamo bene!
“Higurashi!” , esclama indicandomi con l’indice. “Sei finita!”
Eh…Mi sa che ha ragione lui! Ma dico io… Quell’uomo è proprio scemo… Anzi, no… Crudele! Sesshomaru-san, sei crudele! Assolutamente crudele!!!
“Fossi in te farei davvero attenzione, Higurashi. Se non t’impegni nelle mie materie, cioè quelle scientifiche, potrei anche farti perdere l’anno! Ahah!” .
Oh, Santa Vergine del cielo… (Santa Luminosa, scusa se ti sto sostituendo in questo momento, ma ci vuole qualcuno più in alto di te per un tipo del genere…), ma questo è completamente fuori! Sensei, ma nella famiglia sa se c’è qualcuno che è stato rinchiuso in manicomio? No, perché, se c’è…ha preso tutto da lui, non ci sono dubbi.
Intanto vedo che Sesshomaru-san sta fissando il vuoto con aria disinteressata e quasi scocciata, come per dire: ‘diamine quanto tempo sto perdendo inutilmente!’
“Non si preoccupi, sensei. Darò il meglio di me” . Te la faccio vedere io, vecchio gobbo di Notredam! Frollo è molto più attraente di te, sappilo!
“Sì, certo, dai il meglio di te. Provaci, se ci riesci. D’altronde dovresti esserci abituata, dato che i tuoi genitori sono morti quando eri ancora piccola, no?”
Spalanco gli occhi e lo guardo sbigottita.
Che ha detto?
“Sei vissuta di rendita grazie a tua sorella, no? Ora che non c’è, sarai davvero in grado di cavartela da sola? O vuoi sfruttarla anche mentre sta in America?”
Ok, non m’importa più che sia un sensei… Ora lo picchio! Lo carico di botte! Come si permette a dire queste cose?
“Faccia silenzio” , affermo, col capo basso. “Lei non sa niente. Quindi non si permetta di aprire bocca su questa faccenda”
“Ehi, Higurashi…”
“Lei non sa cosa abbiamo passato e come siamo state. Non sa dei sacrifici che sia mia sorella che io abbiamo dovuto fare! Quindi per favore la prego di stare zitto!”
“Higurashi, come osi rispondermi in questo modo? Vedi di darti una regolata, signorina…” . Ma neanche finisce la frase, che subito realizzo che Sesshomaru-san aveva le sue zanne taglienti puntate contro di lui.
“Qui l’unico che deve darsi una regolata è lei” , risponde atono lui. “Il suo mestiere è quello di fare l’insegnante, no? Allora si attenga alla sua professione e non si introduca in altri campi”
“Ma… Ma…”
“Sa, io odio davvero molto gli esseri umani. Ma la specie che detesto di più è proprio quella di cui fa parte lei: arroganti e presuntuosi. Si sente troppo potente, per essere una semplice feccia”
“Io… Lei…Come osa?”
“Tu… Feccia umana…” . E noto che si accinge a portare avanti i suoi artigli.
“Sesshomaru-sama, basta così!” , esclamo io, istintivamente. “Vi prego! Il sensei ha capito! Però non lo uccidete, vi scongiuro!”
Vi è un attimo di silenzio e tutti rimaniamo immobili.
Sesshomaru-san è ancora intento a fissarlo. “Chiedimi umilmente perdono, umano, e forse ti risparmierò la vita”
Riconosco che il sensei ha un fegato niente male per reggere tutta quella paura e quel timore che gli incute Sesshomaru-san, ma, per quanto posso egli essere forte, pur sempre un umano è!
“Per…Perdono… Chiedo... umilmente perdono” , sibila, incominciando a sudare freddo per davvero.
Sesshomaru-san ritira gli artigli e si ricompone, dandogli poi le spalle. “La vuole bocciare? La bocci. Non è cosa che mi riguarda. Ma non s’intrometta in fatti che non la riguardano, o allora sì che prenderò provvedimenti seri verso la scuola. Perché gli umani come lei… Io li disprezzo più di ogni altra cosa” . Detto ciò, fa per andarsene ed uscire dalla stanza.
Io, ancora sbalordita, istintivamente m’inchino verso il sensei, in segno di rispetto –anche se non se lo merita – e prendo a seguire Sesshomaru-san.
Santa Luminosa, ma è stata un’allucinazione sia visiva che acustica, o una visione di un futuro che verrà tra qualche miliardo di anni?
Sesshomaru-san…mi ha difeso? Non ci credo. Ma davvero? No, sto sognando di sicuro.
Restiamo in silenzio fino a quando non entriamo entrambi in macchina. Sono talmente sconvolta che non ho neanche salutato Shiori-chan e Kohaku-kun.
La macchina parte.
Ancora silenzio.
Vorrei parlare, dire qualcosa, ma…non so che dire. O, meglio, so che cosa voglio dire, ma temo di sapere già cosa mi risponderà.
“Grazie” , azzardo io, dopo qualche secondo. “Grazie per avermi difeso”
“Ti ritieni tanto importante da poter essere difesa da me?” , mi chiede con tono distaccato e freddo, non degnandomi di uno sguardo. “Te lo dirò una volta sola e non intendo ripetermi: non l’ho fatto per te”
Lo sapevo! Ci avrei scommesso che avrebbe risposto così!
“Sì, lo so, capisco questo, ma… Anche se l’avete fatto per altre ragioni, io… vi ringrazio lo stesso”
“Sei ripetitiva” , commenta lui. “Vedi di darci un taglio”
“Sì…” , rispondo con la testa bassa. “Scusatemi”
“Mi hai fatto perdere tempo prezioso. Spero ora tu sia soddisfatta”
“Sono desolata” , sibilo, facendomi piccola piccola.
“E’ il minimo” .
Mi sembra di percepire del nervosismo, o sbaglio? Che sia arrabbiato? Possibile?
“Vedi di impegnarti” , mi raccomando ad un tratto.
“Eh?”
“Fai tutta la spavalda e la coraggiosa e non riesci neanche a contrastare una feccia come quella?”
“Quello è un mio sensei! Non posso sovrastarlo come e quando voglio”
“Se hai osato farlo con me, puoi farlo anche con lui. E se subisci passivamente tutto quello ch ti fa, non vali certo più di lui”
“Ma, Sesshomaru-san…”
“Discorso chiuso”
“Ma…Ma!” , cerco di ribadire, ma lui mi blocca, fulminandomi con lo sguardo.
“Ho detto: discorso chiuso, Rin”
Rimango in silenzio un attimo, per poi abbassare la testa. “Come volete…” .
E’ irritato… Ma perché? Non riesco a capire… Non riesco davvero a capirlo, né a spiegarmene la ragione!
Nel frattempo realizzo che siamo arrivati a casa.
Dopo aver parcheggiato la macchina, scendiamo entrambi e ci dirigiamo verso casa. Lui mi precede: è avanti a me.
Mi lascio di proposito un po’ dietro, per pensarci su: lo so… lo so che non è sicuramente così. Lo so che non l’ha fatto per quella ragione, ma… Lasciatemi sperare, Sesshomaru-san, va bene? Posso sperare che quello di prima sia stato un tentativo di difendermi? Di difendermi dal male e dal dolore? Eh, Sesshomaru-san…?

*******************

Ringrazio titty94, lua82 e dancer21090 per aver aggiunto questa ff alle loro preferite! Spero di meritarlo e di continuare a meritarlo! ^-^
So che sono ripetitiva! Scusate XD

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Capitolo 13
*** Preparandomi al Natale ***


Eccomi di ritorno! ^-^ Sì, lo so… Avevo detto che avrei aggiornato ogni giorno ma stanno sorgendo un mare di imprevisti, per cui non vi assicuro più niente  ^-^” 
La storia continuerà sicuramente, ma non so dirvi con quale frequenza aggiornerò ^-^” Di sicuro, però, due o tre volte alla settimana, suppongo!
Perdonatemi ancora per essere così in ritardo! Gomen! >.<

@lirinuccia: tu mi lusinghi, quando sei tu la vera scrittrice bravissima ed eccelsa! ^-^ Ti stai dimostrando molto più brava di me e spero di poter leggere presto un tuo aggiornamento! ^-^
@dancer: contentissima che ti sia piaciuta la mia ff e ringrazia tua sorella da parte mia per avertela fatta conoscere. Suppongo sia merito suo, in parte (o forse anche del tutto)!
Cercherò di continuare così!
@ramona: ma di cosa devi scusarti? Non devi scusarti proprio di niente! Anzi, ti ringrazio per aver colto la prima occasione ed averlo fatto, perdendo il tuo tempo prezioso per una ff che non è assolutamente nulla di spciale ^///^” grazie mille! E spero che continui a piacerti!
@marrion: scusa se non ho aggiornato presto! Sono mortificata! Comunque perché è così arrabbiato poi si scoprirà XD
@mew_paddy: sono felicissima che ti sia piaciuto e spero che apprezzerai altrettanto anche questo! ^-^ Un bacio.
@mikamey: ma va! Va benissimo! Commenta quando puoi e ti è possibile! Non ti sentire costretta in alcun modo, va bene? ^-^ e tu mi fai troppe lusinghe XD Credimi, sono rossa come un peperone dopo tutti questi complimenti che mi state facendo! Non vorrei arrivare a montarmi la testa >.< Anche perché siete voi che la ingigantite! Infondo è una cosetta da niente >.< Grazie di seguirla! E sono contentissima che ti piaccia ^-^
@ilary_chan: ahah, sono contenta che oltre la mia, santa luminosa sia la protettrice anche di altri XD E comunque sì, ci hai azzeccato! Ma non voglio svelare niente XD
Gomen >.<  It’s a secret XD
@smile: ok, sei un genio, è assodato XD Amarisa XD Sei mitica, davvero! Se prima lo pensavo soltanto, adesso è una certezza assoluta! Più di un postulato di matematica! (sto divagando anche io XD). Sono contenta che la storia ti sia piaciuta e i tuoi commenti li leggo sempre con immenso piacere! Grazie del tuo continuo sostegno, smile-onee-chan (non chiedermi perché ti sto kiamando così, ma so solo che lo sto facendo XD)! E grazie di avermi inserita tra i tuoi autori preferiti! Spero di meritarlo almeno ¼ di quello che dovrei >///<
@celina: XD vedo che ti sta antipatico Amano-sensei eh XD Comunque, sono contentissima che ti sia piaciuto questo capitolo! ^-^
@sara: sì, un po’ si sta sciogliendo, o meglio, diciamo che è stato appena appena scalfito. Ce ne vorrà prima che si sciolga XD E anche molto. E intendo far rimanere i ventagli in mano a Shiori per molto tempo. Ormai mi ci sono affezionata XD
@sassybaby: mmm…qui si tratterebbe di fare dello spoiler, ma visto che mi hai fatto una domanda esplicita voglio risponderti ^-^ Annuncio però a chi sta leggendo che questa risposta contiene SPOILER, ragion per cui chi non vuole saperne niente, può anche andare oltre!
Dunque…diciamo pure che ho messo raiting arancione perché intendo far succedere qualcosa. Anche io volevo che arrivassero ad un determinato punto, ma, cerca d’intendermi, il punto arriverà non presto… Sai com’è… Sessho, da iceberg che si dimostri, non può cambiare da un momento all’altro e decidere di far l’amore con Rin XD Il cambiamento e questi avvenimenti arriveranno gradualmente, ma molto gradualmente ^-^ Spero di aver risposto alla tua domanda e accolto le tue aspettative. Spero inoltre di non deluderti e grazie per star seguendo la mia piccola ff ^-^
@Samirina: figurati per la recensione! Nessunissimo problema, davvero! Grazie del tuo appoggio e spero ti piaccia anche questo chappy! ^-^

Non c’è bisogno di molte spiegazioni in questo capitolo! Basta leggerlo e scrutarne il titolo XD Spero vi piaccia e scusate ancora il ritardo! Buon natale! ^-^ (anche se siamo agli inizi di marzo XD)

Vi auguro una buona lettura! ^-^

******************

Spazzo di qua, spazzo di la. Spazzo di su, spazzo di giù. Spazzo di lì, spazzo di qui…
Atciù!
“Cosa c’è, Rin-Rin? Troppa polvere per i tuoi gusti?” , mi chiede con aria socievole, come sempre, Shiori-chan, smettendo per un attimo di spazzare e guardandomi.
Io, invece, non mi fermo e continuo a pulire con la scopa davanti all’entrata della pasticceria “Florentia”, asciugandomi il naso con un fazzoletto che avevo già predisposto in tasca.
“Diciamo di sì” , affermo, sorridendole.
“Non ci possiamo fare niente” , sospira lei. “Andou-san ci ha detto di spazzare via tutte queste foglie davanti l’entrata del negozio. Causano non pochi problemi. I clienti possono scivolare e la responsabilità sarebbe tutta nostra”
“Oh, ma lo trovo giustissimo! Non ho niente da ribattere. Anche perché sono abituata alle pulizie”.
Spazzare per terra è quasi rilassante, se penso a tutte le faccende che mi aspettano la domenica a casa di Sesshomaru-san.
“Ma davvero?” , mi richiama lei.
“Konnichiwa, Rin-san, Shiori-san!” , sentiamo ad un certo punto affermare da una voce tenera e molto dolce.
Quando entrambe alziamo lo sguardo e ci guardiamo davanti, notiamo che il piccolo Shippo ci sta osservando con il sorriso sulle labbra.
“Konnichiwa!” , ripete.
“Konnichiwa!” , ripetiamo all’unisno, sorridendogli entrambe.
“Ah, Shippo-chan! Sei venuto anche oggi! Credevo non saresti più arrivato. Mi stavo preoccupando” , afferma Shiori, avvicinandosi a lui e piegandosi sulle ginocchia.
“Oggi sono tornato da una gita con la classe! Ecco perché ho fatto tardi!”
“Oh! Ti sei divertito?” , gli chiedo io, sempre con quella benedetta scopa in mano. Più che una cameriera, iniziavo a sentirmi una spazzina.
Lui annuisce. “Tantissimo!”
“Yoshi!” , afferma Shiori-chan, rimettendosi in piedi. “Suppongo che vorrai scegliere la tua torta, vero?”
“Sì!!!”
“Allora ti accompagno e ti preparo il pacco, d’accordo?”
“Va bene. Grazie mille!!!” . E detto ciò, tutto sorridente, segue Shiori-chan che apre la porta e se la richiude alle spalle.
E io? Rimango come un pesce lesso impalata là fuori e per di più da sola. Sbaglio, o Shiori-chan mi sta lasciando da sola a finire di spazzare? A lei non è mai piaciuto farlo… Ne ha approfittato! Waaaah! Che scorretta!
Ne ho abbastanza di pulizie! Uffaaaaa! Mi chiedo se la vileda ha inventato qualche nuovo marchingegno per evitare la fatica di spazzare a terra. Infondo hanno inventato pure quello spazzolone che gira per pulire il water … Mi chiedo se se le sognano la notte quelle cose strambe… E va bene… Devo ricordarmi di prendere un opuscolo prima di tornare a casa!
Ad un tratto sento il campanellino che ci indica quanto la porta del negozio si apre e sento dei passi. Lentamente mi volto indietro e noto che Andou-san, tutto sorridente, è alle mie spalle.
“Oh, Rin-san. Sei ancora qui?” , mi chiede con quello sguardo dolce che ha. “Ho visto che Shiori-san è rientrata, quindi ne ho dedotto che avevate finito”
Io annuisco, portandomi una mano dietro la testa. “Già… Mi scusi se sono così lenta. Ma manca pochissimo e sarà tutto pulito” .
Maledetta Shiori-chan!
Ma lui scuote la testa e mi prende la scopa tra le mani. “Il tuo turno è appena finito. Puoi andare”
“Eh? Ma… Ma non ho ancora finito…”
“Ho detto di no, Rin-san. Shiori-san è ancora in servizio per dieci minuti. Vorrà dire che finirà lei quel poco che manca per concludere il lavoro”
“Beh, ecco… Veramente non vorrei lasciare Shiori-chan troppo affogata nel lavoro”
Ma Andou-san scuote nuovamente la testa e mi sorride. “Sono il tuo datore di lavoro. E ti impongo di andare”
“Ma…”
“Si sta avvicinando Natale, no? Ti stai preparando adeguatamente?”
“Eh…? Veramente io…” . Natale?! Oh, mamma… E’ vero! Ecco perché fa così freddo!
“E’ meglio che incominci a girare per i negozi. Presto finirà tutto”
Si preoccupa per me? Ma quanto è dolce! Come una fetta di pane appena sfornato! Anzi, è più dolce! E’ una fetta di torta! E’ dolce come i dolci che cucina! E’ uno zucchero! Se lo mangiassi mi verrebbe il diabete… Ne sono sicura!
“Arigatou gozaimasu!” , affermo io, inchinandomi. “Lei è davvero buono, Andou-san! Vado a cambiarmi” , affermo, appropinquandomi ad entrare nel negozio e ad andare nella stanza che noi usiamo come spogliatoio.
“Dove stai andando?” , mi chiede Shiori-chan, vedendomi correre in fretta e furia.
“A cambiarmi! Vado a fare compere!”
“Eh?!?”
“Il mio turno è finito. E mi sono completamente dimenticata dei regali per natale!”
“Ma…Ma come?! E non mi aiuti a finire di spazzare?”
“Gomen! Ganbatte kudasai, Shi-o-ri-chan!” , le dico scherzosamente, facendole l’occhiolino, sapendo già che, dentro di sé, Shiori-chan mi sta maledicendo e continuerà a maledirmi per non so quanto!

E’ arrivato Natale… Se ci penso è così strano. Non me ne sono davvero accorta. Il tempo è passato velocemente, eh? Sono già quattro mesi che sto a casa di Sesshomaru-san… Eppure mi sembra ieri che litigavo con Kagome-onee-chan e Inuyasha per non dovermi trasferire, e poi l’ho incontrato sull’uscio della porta, con sguardo scontroso e distaccato.
E’ incominciato tutto per caso e ora… Ora sono già quattro mesi che vivo in questo modo…
Mmm… Sto diventando troppo seria e riflessiva, o sbaglio? Qui c’è qualcosa che non va… Mi sto ammalando? Possibile, no? D’altronde è pieno inverno.
Sospiro.
Ok… Ho detto che andavo a fare compere, ma… Che cosa compro? E soprattutto, per chi compro?
Vediamo: un regalo per Kagome-onee-chan, ed anche per quel cagnolino di Inuyasha; uno per Shiori-chan e – perché no? – uno anche per Kohaku-kun; dovrei farne uno anche ad Andou-san, data la sua gentilezza (un pensierino, tanto per fargli capire che lo adoro come datore di lavoro), dopodiché…
Mi fermo un attimo per pensare.
Dovrei farne uno anche a Sesshomaru-san, giusto?
Scuoto la testa. Ma che vado a pensare? Un regalo a Sesshomaru-san? Quello ci sputa sopra al mio regalo! Non lo riterrebbe neanche degno di essere bruciato come legna da ardere, poiché insozzerebbe il suo adorato e pregiato camino di marmo!
Non lo accetterebbe neanche se gli regalassi oro! Direbbe sicuramente che sarebbe oro intaccato da me e aprirebbe la pattumiera per poi gettarcelo dentro (possibilmente assieme a me).
Sospiro di nuovo.  Quante volte avrò sospirato? Bah! Non posso mettermi a contare i sospiri!
Non ho proprio niente da fare, eh? Yoshi! Incominciamo a vedere per questi regali! Diamoci da fare!
Ed ecco che incomincio a correre per il quartiere commerciale: non ricordavo fosse talmente bello, ma nel periodo natalizio forse è il posto più carino che c’è!
Ci sono tante luci e tanti addobbi; cartelloni e persone vestite da babbo natale e da renne per sponsorizzare qualche prodotto speciale, o di quel tipo.
La gente che circola è davvero tanta e di diverse età: dai vecchietti ai bambini che formano gruppetti allegri, accalcatisi vicino le vetrine per decidere che cosa richiedere come regalo ai loro genitori; dalle coppiette che si tengono strette l’un l’altra, passeggiando per mano e ridendo tra loro, ai single che provvedono ai regali per i loro parenti e la persona su cui vorrebbero fare colpo.
E io faccio parte di una quinta categoria. Eh sì, quella delle povere studentesse liceali che sono state appena costrette dal capo a fare compere e sono sole come cani! Scommetto che tra poco mi metto pure a ululare. E’ questione di tempo!
Intanto mi avvicino ad una vetrina e noto che si tratta di un negozio di oggettistica. Facendomi ancora un po’ più vicina, realizzo che c’è qualcosa che potrei comprare sul momento e su cui non sbaglierei: un doppio ventaglio verde foglia bello resistente! Scommetto che Shiori-chan impazzirebbe per una cosa del genere! Ultimamente si è fissata con questi harisen che esce da non so dove… E ultimamente sto anche più attenta a quello che dico, altrimenti mi arriva una sventagliata in testa prima che possa anche accorgermene. Forse dovrei regalarmi un casco da baseball-protettivo per Natale. Mmm… Ma forse più che a me, ne servirebbe uno a Kohaku-kun. Lui si che ne prende di botte in testa. Sarà almeno una settimana che non riesce a liberarsi dell’ultimo bernoccolo provocatogli da Shiori-chan.
Secondo me ha visto troppi Rambo e Rocky Balboa… E’ diventata violenta!!!
“Eh? Rin-chan?” , mi sento chiamare all’improvviso.
Volto la testa alla mia sinistra e noto che sta arrivando nella mia direzione Kohaku-kun.
Sta accelerando il passo e, come al solito ha ancora la divisa e la cartella indosso. Mi chiedo se se ne libera mai… Forse ci dorme anche con la divisa. Non l’ho mai visto con un vestito normale addosso.
“Kohaku-kun? Che ci fai qui?” , gli chiedo io, un po’ disorientata.
Lui mi sorride. “Sto rientrando dal mio lavoro”
“Oh… Hai aiutato al ristorante di tuo padre?” . Con la divisa?!? Ma non si sente scomodo?
Lui non trattiene una risatina. “No, veramente… Diciamo che questo è il mio secondo lavoro”
“Un secondo lavoro?”
Lui annuisce. “Do ripetizione a dei ragazzi delle medie che me l’hanno chiesto”
“Fai anche questo?!?” , esclamo, senza nascondere un’espressione di puro stupore. “Ma non ti stanchi?”
Vedo Kohaku-kun scuotere la testa con aria serena. “C’è bisogno di aiuto nella mia famiglia. Papà non solo deve mantenere noi, ma anche mia sorella maggiore che è andata a studiare all’estero con il suo ragazzo. Perciò io devo fare del mio meglio”
“Davvero? Non sapevo avessi una sorella. Pensavo fossi figlio unico”
“Sì, non mi capita quasi mai di parlare di Sango…”
“Sango?!?” . Ok… O Mondo è uguale a Coincidenza, o… O non so che altro dire perché… se è la stessa Sango io mi sparo!
Dopo avergliela descritta e indovinato che il suo ragazzo era Miroku, siamo giunti alla conclusione che è la stessa Sango amica di mia sorella. Non posso crederci!!! Kohaku-kun era il fratellino minore della migliore amica di mia sorella (ok, è un po’ incasinata la cosa)…e io non me ne sono mai accorta?! Allora, due sono le cose: o sono una pirla, o lo sto per diventare.
Dopo un primo momento di iniziale esuberanza e follia, torno alla normalità, se così la vogliamo definire la mia.
“E tu che ci fai qui?” , mi chiede lui.
“Eh? Oh, beh… Veramente ho appena staccato dal lavoro e stavo cercando dei regali da comprare un po’ per tutti”
“Oh, capisco…” . Indi fa per volgere lo sguardo sulla vetrina. “Scommetto che stavi puntando a quel ventaglio per Shiori, vero?”
Impressionante! Allora è vero che i fidanzati hanno un nono senso! Ah, no, giusto… era un “sesto senso”.
“Come hai fatto a capirlo?”
“Ah, beh… Sarà intuito, o sesto senso…” . Tombola! Lo sapevo! Ci avrei giurato!Ho indovinato! Che ho vinto?
“Allora…” , azzarda dopo qualche secondo lui. “Ti andrebbe se…Sì, ecco insomma…” . Ecco che ricomincia a borbottare e ad arrossire. Mmm…Sono io un po’ tarda, o ha qualcosa che non va?
“Mh?”
“Sì, insomma… Ti va se ti accompagno a fare compere?”
“Eh?”
“Sì, insomma… Potrei consigliarti su alcuni regali e che so… Farti compagnia. Potrei anche portarti le borse”
Oh, ma che tesoro! Santa Luminosa, ma allora esistono gli angeli anche in terra! Non è un’illusione e non me lo sto immaginando! Esiste davvero! Shiori-chan non ha capito che tesoro che ha a fianco! Le porta anche le borse!
Quella ragazza ha tutte le fortune del mondo! Uffa! A me invece non tocca mai niente!
Anzi, non solo le mie borse Sesshomaru-san non me le porterebbe, ma le sue le darebbe anche a me! Tanto per cambiare…
Ma come fa a piacermi uno del genere?! Ora che ci penso, non è che sono masochista?
“Mi piacerebbe tanto, Kohaku-kun, ma non è che sei stanco?”
Lui scuote la testa, sorridendomi. “Non sono affatto stanco. E poi sarebbe la prima volta che…”
“Mh?”
“Sì, insomma… Che facciamo due passi da soli…” . Eccolo che arrossisce di nuovo.
Lasciando perdere quest’ultimo dettaglio, però, mi rendo conto che è vero. Da quando ci conosciamo non siamo mai andati in giro da soli. Se e quando siamo usciti, siamo sempre stati in trio con Shiori-chan.
Beh, non che non voglia stare da sola con lui, ma penso semplicemente che potrebbe risultare equivoco se Shiori-chan ci vedesse, no? Infondo non ho mai avuto intenzione di intromettermi tra di loro. Sono stati affiatati sin da quando li ho presentati l’una all’altro e dalla prima volta che siamo usciti insieme hanno subito incominciato a confabulare qualcosa tra di loro di cui tuttora non sono a conoscenza. Mi sembra logico che non debba mettermi in mezzo, no?
Beh, però, Kohaku-kun è anche mio amico e suppongo che non ci sia niente di male se facciamo due passi da soli, se solo da buoni amici, no?
Non ho mica intenzione di rubarglielo da sotto il naso. Certo, se potessi trasportare il carattere di Kohaku-kun nel corpo di Sesshomaru-san, lo farei all’istante, eppure…
Eppure non riesco ad immaginarmelo un Sesshomaru-san gentile e disponibile che mi porta le borse e mi apre lo sportello della macchina… E’ una visione che non avrò né ora, né mai… E per mai intendo la fine del mondo.
Ok, assodato, sono una masochista.
“E va bene, Kohaku-kun! Puoi accompagnarmi, se ti va. Ma le borse me le porto da sola!”
“Cosa? Ma non è giusto!”
“Prendere o lasciare”
Con un’aria un po’ contrariata e forse anche un po’ offesa, borbotta: “Prendo, prendo…”.
Che coniglietto tenero!
“Bene! Andiamo!” . Istintivamente lo prendo per mano e lo trascino dentro il primo negozio dove faremo i nostri piccoli acquisti natalizi.

“Kohaku-kun, avanti, dammi qualche altra borsa!” , gli chiedo io, un po’ preoccupata, mentre camminiamo l’uno a fianco dell’altro.
Kohaku-kun sta portando tutte le cose che ho comprato: il famoso ventaglio per Shiori-chan; un nuovo grembiule per Andou-san; un vestitino da sera per Kagome-onee-chan e, infine, un berretto firmato per Inuyasha. Lui adora i berretti!
Questi ultimi due regali devo mandarli per posta e devo farlo domani stesso, altrimenti non arriveranno neanche per Capodanno!
Ho evitato di comprare un regalo per Kohaku-kun proprio davanti a lui, altrimenti che sorpresa sarebbe?
Fare spese è stato proprio divertente, soprattutto con lui! Anche se più di qualche volta ci hanno scambiato per una coppia e Kohaku-kun ha preso a borbottare qualcosa tra sé e sé e ad arrossire come un peperone. Mi stava quasi parendo di vedere del fumo dalle orecchie… Pareva una teiera a vapore!
“Non preoccuparti. Sono leggeri i pacchi” , mi rassicura lui. In effetti non lo vedi affaticato, ma mi dispiace vederlo così pieno di borse.
Io, intanto, gli sto portando la sua cartella. “Sei sicuro?”
Lui annuisce e poi si volta verso di me. “E ora che cosa si compra?”
“Beh, abbiamo finito” , lo avviso. “Il tuo regalo non posso comprarlo oggi. Provvederò quando non ci sarai”
Lui mi sorride, poi noto come se gli sia arrivato un colpo di fulmine. “A proposito, hai già provveduto al regalo per quel Sesshomaru-san?”
“Eh?”
“Sì, insomma, per quello da cui stai attualmente”
Scuoto la testa e gli sorrido, con aria un po’ rassegnata. “Non credo ce ne sia bisogno”
“Come?”
“A parte il fatto che non ho la minima idea di cosa regalargli. Lui è un multimiliardario e qualunque cosa possa regalargli io, non sarà mai alla sua altezza. Ma, a prescindere da questo, sono sicura che non accetterebbe mai un mio regalo. Lo considererebbe una sciocchezza”. Il mio sguardo è triste. Lo sento. Forse perché, inconsciamente, lo sono. Sono triste per il fatto di non poter regalare niente come segno del mio affetto alla persona che amo, solo perché quest’ultima penserebbe che sia un’idiozia.
Mi sento un po’ inutile, anche se so che io, infondo, ce la sto mettendo davvero tutta.
“Rin-chan…” , mi chiama Kohaku-kun, con uno sguardo un po’ malinconico anche lui. “Quel Sesshomaru… Ti piace?”
Spalanco gli occhi, alzo lo sguardo verso di lui e lo fisso. “Eh? Ma… Che dici?”
“Non è così?”
Noto che Kohaku-kun ha la testa bassa e che non mi sta guardando negli occhi come di solito fa.
“Ce…Certo che non è così, Kohaku-kun!” , affermo io, ridacchiando come un’ebete. “Lui è solo il mio tutore. Certo, ci sono un po’ affezionata, ma nient’altro! Inoltre lui è un demoniaccio cattivissimo e freddissimo, mentre io sono un’umana. Figurati se può piacermi Sesshomaru-san!” .
Certe volte mi sorprendo di quanto riesco ad essere bugiarda… Dovrei entrare nei guinnes dei primati! Ci arriverei senza sforzi! Ma se si capisce lontano un miglio che gli corro dietro come un cagnolino, anche quando Fluffy è lui!
“Dici sul serio?” , mi chiede lui, con aria alquanto rincuorata. Chissà perché era così preoccupato. Pensava di perdere un’amica? Ma no, Kohaku-kun! Sarai sempre mio amico anche se sono innamorata di Sesshomaru-san!
Ma per ora quest’ultimo particolare meglio tenerlo nascosto ancora per un po’, dato che non riesco a capacitarmene neanche io…
“Certo che sì! E ora possiamo anche…” . Mi fermo. Non riesco a credere ai miei occhi… Non ci credo!
Faccio per sorpassare istintivamente Kohaku-kun e mi incollo alla vetrina del negozio che stavamo appena sorpassando.
L’ho trovato… Ho trovato il regalo per Sesshomaru-san! Di fatti, di fronte a me vi è una bellissima 24ore nera in pelle. Ora che ci penso questo è il negozio dove si riforniscono di oggetti sempre le persone importanti come avvocati, notai e roba simile!
Quanto costa?
Il mio mento sono sicura che è a terra per lo stupore… Se lo sta pulendo tutto il pavimento, ne sono certissima!
55.000 yen?!?!?! Ma è costosissima! Va bene che è la marca più pregiata che esista e che è bellissima e che la guarderebbero tutti se la portasse per lavoro, ma… E’ troppo cara!!!
“Rin-chan?” . Realizzo che Kohaku-kun è a fianco a me e sta vedendo la vetrina per scorgere ciò che sto osservando con tanto ardore. “Hai trovato qualcosa che t’interessa?”
“Oh, sì… Ecco, veramente…”
“Mh? Una 24ore? E a cosa ti servirebbe?” . Deve aver inteso che cosa sto osservando.
“A me niente, però… a lui…” . Mi fermo. Fino a cinque secondi fa ho detto che non gli volevo fare un regalo e che non me ne importava niente, e ora sto facendo la pazza per una 24ore da regalare a lui, tra l’altro costosissima!
Chissà che penserà Kohaku-kun di me adesso! Sicuramente o che sia pazza (il che non lo escludo neanche io), o che sia inconcludente (non è da escludere), o peggio ancora che sia ipocrita (beh, anche questo non lo escludo)!
Ok, sono tutte queste cose assieme, ma che ci posso fare?!? Help me, Sancta Luminosaaaaaa!
“Per “lui”, intendi Sesshomaru-san?” , mi chiede con aria piuttosto tranquilla.
“Ecco, veramente… Sì…” . Abbasso la testa.
So che probabilmente sto facendo un errore, ma voglio comprare quella 24ore. Certo, mi costerà dei sacrifici e non sono neanche tanto sicura che la accetterà, ma… se non ci provo non potrò mai saperlo, no?
“Kohaku-kun…” , lo chiamo io. “Potrei chiederti un favore?”
“Sì?”
“Fino a quando non riesco ad accumulare i soldi per comprare quella 24ore non cucinarmi più il bentou”
“Eh?!” . Il suo sguardo è un mix di stupore e perplessità. “Ma che dici?”
“Ora come ora, se dovessi anche pagare te per il bentou non riuscirei mai ad arrivare alla cifra per comperare questa 24ore. E devo riuscirci prima di natale, quindi chiederò ad Andou-san di fare alcuni straordinari per ricavare un po’ di più”
“Ma non c’è bisogno che tu rinunci al bentou!” , cerca di rassicurarmi lui. “Te lo cucinerò anche senza che mi paghi, d’altronde non ti ho mai chiesto soldi. Sei tu che hai insistito per…”
“Non voglio usufruire della tua gentilezza, Kohaku-kun” , lo interrompo io, senza voler sentire ragioni. “Quindi per favore, da domani smetti di portarmi il bentou fin quando non sarò di nuovo in grado di poterti ripagare”
“Ma, Rin-chan…”
“Onegaishimasu!” , lo imploro inchinandomi.
Vi è qualche secondo di silenzio.
“E va bene” , conclude lui. “Smetterò di prepararti il bentou, finché non potrai ripagarmi” .
“Davvero?” , gli chiedo io, sorridendogli ed alzando il capo.
Lui annuisce. “Però da dopodomani. Domani dovrai mangiare il bentou che ti porterò. D’accordo?”
La cosa non mi va bene, ma so che se non accetto si alzerà nuovamente un gran polverone. Quindi annuisco e gli sorrido, prendendogli la mano. “Grazie, Kohaku-kun! Sei un amico! Shiori-chan è fortunata ad averti!”
“Eh?” .
“E adesso torniamo a casa!” . Senza preoccuparmi di sentire che Kohaku-kun mi stava chiedendo cosa c’entrasse Shiori-chan lo tiro da una manica per avviarci verso la strada di casa.
Che stia sbagliando? Non lo so, ma… E’ Natale! Proviamo a fare un’opera buona!
E per favore, Santa Luminosa… Proprio perché è Natale… Aiutami almeno stavolta!!!

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Ringrazio tutti coloro che hanno inserito questa ff tra le loro seguite ed  in particolar modo coloro che l’hanno inserita tra le preferite! Grazie della vostra fiducia! ^-^

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Capitolo 14
*** Passando la Vigilia di Natale... (con te?) ***


Eccomi tornata con il quattordicesimo capitolo! Che sia movimentato, o meno, lo scopriremo solo alla fine! >.< (Perché neanche io so con certezza cosa mi verrà fuori mentre scriverò XD Staremo a vedere XD). Avverto solo che è bello lungo e corposo XD

@marrion: la tua dolcezza è infinita! Grazie per i tuoi complimenti e spero davvero di meritarli! >.<  Grazie davvero! Un bacione fortissimo!
@Marie: grazie anche a te! Sapere che questi due ultimi capitoli ti siano piaciuti mi riempie il cuore di gioia! ^-^ Vedremo cosa combinerà Rin-Rin in questo chappy XD
@Samirina: so che qui Sessho non compare… Devo ammettere che ho sentito molto la sua mancanza e ammetto che volevo farlo comparire, anche se per poco, ma la sua presenza in questo chappy mi sembrava un po’ pesante, anche se a mio avviso sempre ben accetta XD E sì… effettivamente è davvero cieca XD
@lirinuccia: grazie per avermelo detto! Modificherò il costo e metterò circa 55.000 yen. Sono appassionata, ma nel cambio valuta sono una frana! Grazie davvero, lirinuccia! ^- Le risposte alle tue domande arriveranno presto, leggendo this chappy XD Ad ogni modo sono convinta in ciò che tu hai detto. I nostri Sesshomaru sono molto IC, forse più di quello originale ed è per questo che li adoro ^-^
@celina: voglio aggiornare il prima possibile, anzi ogni giorno come facevo prima e passata la fase critica scuola-casa-corso, credo che riprenderò come prima! ^-^ D’altronde la storia ne ha per le lunghe XD
@sara: hai ragione! Me chiede perdono! >.< Ho usato una grammatica sbagliata in quel periodo! In questo capitolo m’impegnerò a non sbagliare! Grazie della correzione e se ne vedi altre, ti prego di farmele notare. Sono qui anche per migliorare, d’altronde ^-^ Contentissima che il chappy ti sia piaciuto!
@mikamey: ehhhhhh XD come sempre in tutte le tue migliaia di ipotesi riesci ad anticipare qualcosa XD Come ho sempre detto sei mitica XD Hai così tante idee che dovrei chiedere a te se resto a corto! Ricordami che quando non so che fare devo contattarti! Sono felicissima che aspetti il mio aggiornamento e mi spiace di averti fatto aspettare tanto, anche se non è che ti perdessi tutto questo granché XD Un bacione!
@smile: sìsì, onee-chan! XD Ora ti ho proclamata la mia sorellona! XD Spero che questo chappy ti piaccia! ^-^ E non sono tanto dolce quanto te >.<
@paddy: la nostra tarda Rin è pronta a fare scena in questo lungo chappy e forse chissà, si farà anche chiara qualcosa XD
@vampira: mmm… non dico niente XD Leggi e saprai XD >////<

Grazie ancora a tutti coloro che leggono questa ff ed in particolar modo a coloro che la recensiscono! Grazie dell’appoggio e del man forte! Arigatou gozaimasu! ^-^

Vi auguro buona lettura! ^-^

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“Higurashi-san! Higurashi-san!” , mi continua a chiamare una voce pacata, ma nel contempo con aria di rimprovero. “Higurashi-san!” .
Apro gli occhi e le iniziali immagini sfocate si fanno più chiare: vedo che Kikyo-sensei è leggermente inclinata verso di me con una mano sul fianco e l’altra che mantiene il libro di testo.
“Ben svegliata, Higurashi-san” , afferma fissandomi con aria severa. “Dormito bene?”
“Mmm… Sì… Fin quando non mi è venuta a disturbare lei, sì…” .
E subito sento le risa dei miei compagni invadere tutta la classe. Solo in quel momento mi rendo conto che ho detto la più grande fesseria del mondo…
Sono morta.
“Higurashi-san… Se stai cercando di farti sospendere, ti avviso che sei sulla buona strada”, mi avverte la sensei.
“Kikyo-sensei, mi perdoni! Io… Ecco, non credo di sentirmi tanto bene ultimamente…”
“Sì, me ne sono accorta. In questa settimana è la quinta volta che ti pesco a dormire durante le mie lezioni. E non solo durante le mie, da quanto mi riferiscono i miei colleghi”
“Sono desolata…” . Che cos’altro potrei dire? ‘Ma non avete niente di meglio da fare che disturbarmi mentre sto dormendo così beata?’ . Certo che no, o mi sospenderebbero all’istante!
“Sai che io non faccio tante questioni, ma gli altri colleghi non sono affatto contenti di questa storia. Quello che si lamenta di più, ad esempio, è Amano-sensei”
Ma và! Quello si lamenterebbe pure se portassi le trecce, gli occhialoni-stile-lapupaeilsecchione e fossi la più brava dell’intero istituto!
“Sei sicura che vada tutto bene?”
“Sì,sì, tutto bene. Non sto dormendo a causa dello studio, ma è tutto a posto, davvero”.
Ok, lo so che è una bugia bella e buona perché sono almeno due settimane che non tocco libro, ma ovviamente ho dovuto mentire! Non posso mica dire che sto lavorando come un ossesso e quando torno a casa sbrigo le mie faccende normalmente per non far accorgere di niente Sesshomaru-san! E tutto questo per comprargli una 24ore da 55.000 yen che non so nemmeno che fine le farà fare!
“Ad ogni modo, vedi di stare attenta” , mi consiglia. “Seguire le lezioni è una tua preoccupazione e tra poco ci saranno gli esami. Vedi di impegnarti. Lo dico per il tuo bene”
“Certamente. La ringrazio, sensei” . Detto ciò, faccio per sedermi, mentre lei, la mia cara sensei di lingua giapponese, riprende a leggere dal testo che ha costantemente in mano.
Kohaku-kun, allora mi sfiora la spalla con la penna, per richiamare silenziosamente la mia attenzione, dopodiché, quando mi sono leggermente inclinata indietro per non farmi notare da Kikyo-sensei, ma nel contempo riuscire a sentire quello che dice, mi sussurra: “Rin-chan, sicura che va tutto bene? Non vorresti per caso andare in infermeria a riposarti un po’?”
“Non preoccuparti, Kohaku-kun! Sto benone. E poi ha ragione Kikyo-sensei. Devo seguire le lezioni e fare attenzione. Tra poco ci saranno anche gli esami” . Che poi tutto farò meno seguire… E va bene… Quello è un altro conto! Ma che devo farci se non riesco a concentrarmi? Riesco più facilmente ad immaginarmi una lotta tra babuini selvatici che stare attenta alle lezioni. Sarà l’effetto del Natale!
“Se sono gli appunti che ti preoccupano, non devi preoccupartene. Li prenderò io e poi te li farò copiare, ma, per favore, vedi di riposarti. Ti vedo molto affaticata…” , mi spiega con aria preoccupata lui, sempre sottovoce.
Gentilezza fatta persona… Kohaku-kun è la gentilezza fatta persona, viva e vegeta! Ma esiste una creatura dolce come lui? Forse nemmeno i peluche sono tanto teneri! E’ così premuroso! Mi fa sentire quasi una persona cattiva… Non so fino a che punto mi preoccuperei così di una persona… Lui è così buono… Mi viene da piangere!
“Ho detto di non preoccuparti. Me la caverò da sola. Ma sono davvero felice che tu abbia notato questa cosa, Kohaku-kun. Grazie di essere così buono” .
Rossore in calcio d’angolo… E’ pronto a tirare…Tira e fa GOAL!!!!!!!!! Eccolo che prende ad arrossire di nuovo.  Ma Santa Luminosa… Sto iniziando seriamente a preoccuparmi… Non è che ha qualche malattia particolare? E non è che è contagioso? Oh, mamma…
Torno a prestare attenzione alla lezione della sensei… Non ci capisco un’acca. La cosa dovrebbe preoccuparmi, ma invece non me ne importa niente! Sai che faccio? Ora mi metto a pensare ai babuini selvatici… Chissà… Forse mi riaddormento di nuovo!

“Rin-Rin, la signora ha ordinato queste cinque torte. Potresti occupartene tu?” , mi chiede Shiori-chan, lasciandomi un bigliettino su cui vi è scritta l’ordinazione della cliente, per poi allontanarsi di corsa verso un altro cliente che chiedeva di essere servito.
“Certamente!” , la rassicuro, quando ormai è già lontana. E mi metto a prelevare le torte dal bancone e riporle sul vassoio, per poi comporre il pacco.
Che dire… Nel periodo Natalizio la pasticceria “Florentia” è sempre molto piena… Ci sono clienti da servire sino alla chiusura. Una grande opportunità per me e per gli straordinari! Certo, rimango da sola a servire i clienti, ma il numero di acquirenti diminuisce notevolmente ad un certo orario, anche se persino quando si chiudono le porte del negozio trovi alcune persone che si stavano recando lì per acquistare qualcosa. Ti senti male a doverle respingere, ma verso le otto e mezza di sera uno è stanco, no?
Inoltre domani è la vigilia… Per cui le vendite sono alle stelle. Lo stipendio dovrebbe essermi dato domani pomeriggio e se tutto va bene riuscirò a prendere la 24ore finalmente.
Sono passata ogni giorno, da quando l’ho notata, per chiedere in continuazione al negoziante di non venderla (dato che è l’ultima rimasta) e che l’avrei sicuramente comperata domani! Sono dieci giorni che sto andando avanti con questo ritmo un po’ stancante, ma i miei sforzi sono stati ripagati. Andou-san ha compreso il mio bisogno di soldi e mi sta fornendo l’aiuto necessario per accumulare i soldi.
Ho accumulato fino ad ora 50.000 yen. Aggiungendo ciò che dovrei ricevere domani, dovrei aver accumulato circa 57.000 yen. Un buon risultato, eh?
“Ecco a lei” , affermo, sorridendo alla mia cliente e porgendole il pacchetto. “Grazie per aver scelto la pasticceria “Florentia”. Arigatou gozaimasu!”
“Rin-Rin!” , mi chiama con aria frettolosa Shiori-chan. “Ci sono altri tre clienti da quella parte. Per favore, verresti a darmi una mano?”
“Certo, certo. Arrivo” . E subito corro a dare una mano a Shiori-chan.
“Rin-san, porteresti queste cinque torte in esposizione?” , mi chiede Andou-san, comparendo sulla soglia della porta e porgendomi i vassoi delle torte che ha appena finito di preparare.
“Certamente!” . E corro ad esporre le torte.
“Rin-Rin! La signora ha ordinato la torta intera! Impacchettala, per favore!”
“Subito!” .   E corro a impacchettare la torta alla signora.
“Rin-san, potresti dare una pulita al bancone?” .
“Non c’è alcun problema!”. E corro a pulire il bancone.
E tutto il resto del pomeriggio e della sera è un continuo susseguirsi di: Rin-Rin, Rin-san, Rin-Rin, Rin-san, Rin-Rin, Rin-san, Rin-Rin, Rin-san, Rin-Rin, Rin-san…
Rin-Rin-san!!!!! Waaaaaaaaa! Sto impazzendo! Sono fusa!
Nel frattempo, dopo tutto questo da fare, mi accorgo che ormai si sono fatte le 20:13. E’ tardi! E sono rimasta da sola nel negozio, a parte Andou-san che, per l’appunto, è intento a togliersi il cappello da pasticciere e a riporre il grembiule sul bancone.
“Hai fatto un buon lavoro, Rin-san” , mi elogia lui, sorridendomi.
Direi! Sono letteralmente a pezzi! “Arigatou…gozai…masu…” . Sono così stanca che ho le allucinazioni…
Andou-san, ma ce le ha sempre avute quelle orecchie da elefante? Non mi ricordo…
“Direi che per oggi, il tuo lavoro finisce qui. E’ ora di andare a casa, no?”
Annuisco. Ho appena la forza di stare in piedi.
“Io vado. A domani, Andou-san”
Lui annuisce. “A domani. Oyasumi nasae, Rin-san”
“Oyasumi” , rispondo, avviandomi verso la strada di casa.
Il mio più grande desiderio? Un bel letto morbidoooo!!! Ora come ora non desidero nient’altro! Persino la nutella passa in secondo piano! E per passare in secondo piano la nutella vuol dire che sto proprio ai piedi di Santa Luminosa… e senza offesa, Santa Luminosa… ma puzzano anche un pochino… Mai pensato ad una pedicure? O ad un paio di geox? Ultimamente costano di meno.
Scherzi a parte, ricordo che Kagome-onee-chan quando ero piccola e dovevo uscire da sola mi diceva che se uno sconosciuto mi offriva una caramella, non dovevo accettarla e nemmeno seguirlo, mentre ora… se un boss della mafia  con tanto di sigarone cubano alla Che Guevara scendesse dalla sua lussuosissima mercedes con tanto di aquila d’argento sul cofano e mi proponesse di diventare la sua cameriera per un bel lettone ultra morbidoso, non esiterei un secondo!
Questo è per rendere l’idea di quanto sono stanca…
Dopo circa un quarto d’ora sono finalmente a casa. Entro con le chiavi dopo aver provato almeno un centinaio di volte a far entrare bene la chiave nella serratura! Ma è sempre stata in diagonale quella cavolo di serratura?
Mmm… Un neurone solo avevo in testa… Ed anche questo si è fuso! Stiamo a posto!
Mi chiudo la porta alle spalle e, raggiungendo il salone, mi accascio letteralmente sul divano.
Ohhhhhhhhhhhhhhhhhhhh… Morbidosità, coccolattosità e dolciosità…
So che sono tutti termini che non esistono, ma è da comprendere che io sono quella che sono… Se poi sono conciata così male tutto mi è permesso! Tranne uccidere… Ma quello è ovvio!
Data la stanchezza non mi ci vuole molto per addormentarmi e per far sì che Santa Luminosa e Antonella Clerici mi accompagnino sul treno dei desideri nel mondo dei sogni.

DRIIIIIN. DRIIIIIIIIN. DRIIIIIIIN.
Ma che diavolo è questo rumore assordante e fastidioso?
La sveglia? No, non può essere… Quella stava in camera mia e l’ho pure gettata dalla finestra… Per cui è da escludere. E allora che cappero affumicato è? 
Apro gli occhi, infastidita dal rumore che non accenna ad attenuarsi. Ancora frastornata faccio per voltarmi avanti e indietro.
Ma da dove cavolo proviene? E perché assomiglia tanto alla mia suoneria?
Dannazione!!!
Oh? Un attimo… che ho detto prima? La mia suoneria?
Ok, non è questione di neurone che non va… Il mio problema è molto più serio. Sto iniziando a sospettarlo da un po’.
Lo cerco per un po’, sperando che chi mi stia chiamando non abbia ancora intenzione di rinunciare. E finalmente lo ritrovo sotto il cuscino.
“Pronto?” , rispondo senza neanche dare un occhiata al display per capire di chi si tratta.
“Rin-Rin!!!” , mi strilla nell’orecchio la voce squillante dall’altra parte del telefono. “E’ la Vigilia!!! Auguroni!!!”
“Shiori-chan?”
“Sissignora! Me in persona!”
“Ma dico… Sei completamente fuori?!” , esclamo, senza trattenermi. “Sai che ore sono?”
“No!”
“Pirla!”
“Che ore sono?” , mi chiede lei.
“Ah, boh” , rispondo senza pensarci su.
“Pirla!”
Sospiro. “Possiamo smettere di chiamarci pirla a vicenda e parlare civilmente?”
“Accordato”. Sento che fa una pausa per poi azzardare: “Ma dove sei?”
“A casa. Dove posso essere secondo te? A mangiare zucchero filato allo zoo?”
“Perché no?”
E’ proprio una pirla.
“Oggi prenderai la tua paga, vero? Così finalmente potrai comprare il regalo al tuo tutore Sesshomaru-san”
“Hai detto bene. Oggi è l’ultimo sforzo! Da domani ricomincerò a mangiare i bentou di Kohaku-kun!”
“A proposito… Ma fino ad oggi come hai fatto?”
“Eheh… Avanzi!”
“Avanzi?”
“Avanzi!”
“Avanzi?”
“Devo farti lo spelling, o che? A-van-zi!”
“L’ho capito che mangi gli avanzi! Ma avanzi di che cosa?”
“Gli avanzi dei dolci di Andou-san! Quelli che di solito dovrebbe gettare perché invenduti. Quelli li prendo io!” , esclamo con tono soddisfatto.
“Tu… Tu ti sei sfamata di dolci per nove giorni?”
“Esattamente”
“E non sei ancora morta?”
“Shiori-chan!”
“Gomen, ma che ci posso fare? Non ho mai sentito niente del genere… Sei il primo essere umano che si nutre unicamente di zuccheri da ben 9 giorni senza essere collassata”
“Intendo riprendere regolarmente a mangiare dopo oggi”
“Lo spero per te. Ah, comunque, devo dirti una cosa”
“Mh?”
“Stai facendo tardi a lavoro”
“Eh?”
“Ja ne, Rin-Rin!”
“Ma che…” . E faccio per voltarmi verso l’orologio. Le otto e venti?!? Oh, per tutti i balsami antipulci comprati per il chiwawa di mia zia! Ma come le salta in mente di chiamarmi e farmi perdere tempo?
E’ proprio una pirla! Non c’è niente da fare!
Mentre faccio per prepararmi, però, realizzo che Sesshomaru-san sta facendo altrettanto. Wow… Da quanto non lo vedo… Cioè… Di vederlo l’ho visto ieri pomeriggio, ma mi sembra un’eternità.
“Ohayoogozaimasu!” , affermo, avvicinandomi a lui, sorridente, che invece è intento a sistemarsi il polso della giacca.
“E’ un tuo nuovo hobby quello di dormire sul divano?” , mi chiede, non degnandomi di uno sguardo.
Ecco che ricomincia a stuzzicarmi e a provocarmi! Se sapesse perché lo sto facendo…
“Veramente…”, azzardo, per poi fermarmi. Non posso dirglielo! Altrimenti che sorpresa sarebbe?
“Beh… Diciamo di sì” , affermo, con un sorriso ebete sulla faccia.
Lui, allora, finendo di sistemarsi, prende la 24ore. “Contenta tu”
No! Io contenta non sono per niente! Se la devo dire tutta, per quanto morbido sia il divano preferirei il letto. Ma quando torno la sera sono così stanca che dormirei pure sul pavimento e la troverei la cosa più comoda che esiste!
Indi mi da le spalle e fa per varcare la soglia della porta. “Ittekimasu” , annuncia, sottovoce, come sempre.
“Itterashaei!” gli raccomando io, salutandolo col braccio.
“Ah, Sesshomaru-sama!” , faccio per fermarlo, inseguendolo fuori dalla porta e avvicinandomi a lui. “Verso che ora vi aspetto di ritorno?”
“Non lo so”
“Beh, di sicuro non tardi, vero? Infondo è la Vigilia”
“Ti ho detto che non lo so”
“Però…”
“Rin” , mi riprende, fulminandomi con gli occhi. “Non farmi perdere tempo. Decido io quando tornare, intesi?”
Il suo tono freddo e austero mi fa rimanere di sasso, imponendomi di abbassare la testa. “Sì… Intensi, Sesshomaru-sama”
Dopo avermi fissato per un po’, senza rivolgermi un’altra sola parola, mi da le spalle e se ne va.
Certo che potrebbe pure essere più gentile, dati tutti gli sforzi che sto facendo per comprargli quel regalo. Però lo perdono, sapendo che lui è all’oscuro di tutto e che, infondo lui è così. D’altronde oggi è la Vigilia di Natale, no?
Sono anche incominciate le vacanze e oggi mi aspetta una giornata intera di lavoro alla pasticceria “Florentia”.
Diamoci da fare! Infondo è per una buona causa! O almeno spero…
Santa Luminosa… Infondimi la forza! Illuminami con la colomba, ti prego!

“Irashaimase!” . Questa frase l’avrò ripetuta almeno un 300 volte oggi e non esagero, anzi… dato che ho perso il conto, questo è anche un numero riveduto e corretto! Penso di averlo detto molte più volte. Ho la gola secca. E questo è il quindicesimo gatorade all’arancia che mi bevo per infondermi energia.
Nel negozio c’è molto da fare e tutti siamo molto impegnati. Andou-san a fare i dolci e io e Shiori-chan a servirli. Sono entrati e continuano ad entrare parecchi clienti. Scommetto che gusteranno questi dolci con le loro famiglie o con i loro partner, o magari con i loro amici.
La Vigilia, infondo, è fatta per festeggiare con le persone che si amano di più, no? Chissà se anche io avrò l’opportunità di fare altrettanto…
Driiiiin. Driiiin. Driiiiin.
E che ti pareva? Per una volta che penso a qualcosa di serio vengo interrotta. Il cellulare ha preso a squillarmi. Ma qui ci sono un mare di clienti. Non posso mica lasciare Shiori-chan da sola, o dopo mi aspetta una sventagliata in testa.
Giusto per curiosità, però, esco il cellulare dalla tasca e vedo la scritta sul display.
Rimango un attimo senza fiato. E’ Kagome-onee-chan! Da quanto non la sento! Saranno almeno due settimane!
“Shiori-chan! Mi sta chiamando Kagome-onee-chan” , l’avviso.
Lei, allora, voltandosi verso di me e sorridendomi, afferma: “Lascia, bado io ai clienti. E’ da tanto che non la senti, no?”
“Da…Davvero?”
“Sì, sì, davvero. Ma sbrigati!” , mi incoraggia lei.
“Grazie mille! Grazie mille, Shiori-chan!” , la ringrazio abbracciandola e scomparendo nella stanza che noi usiamo come spogliatoio.
“Pronto?” , rispondo io, dopo almeno un cinque minuti di chiamata ininterrotta. “Onee-chan?”
“Pronto, Rin?”
“Ahhhh! Che bello poterti risentire, onee-chan!”
“Gomen! So che non ti chiamo da molto, ma abbiamo dovuto affrontare degli esami importanti”
“Lo so, lo so, non preoccuparti. Sono sicura che hai avuto le tue buone ragioni”
“A parte questo, come sta andando lì da te? Ti stai preparando a passare la Vigilia?”
“Ehm… Sì! Sì, sì… Stiamo programmando qualcosa”
“Oh… Una serata a sorpresa! Deciderete sul momento?”
“Diciamo di sì…”
“Ma anche con Sesshomaru?”
“Ecco… Non lo sappiamo ancora… Al momento è ancora a lavoro”
Sento che dall’altra parte del telefono, Kagome-onee-chan non trattiene un sospiro. “Lo immaginavo che non si sarebbe risparmiato di lavorare neanche per la Vigilia”
“Cosa?!? Anche per la Vigilia? Pure quest’anno? Ma è proprio un cesso!” , sento affermare da Inuyasha, in sottofondo, con la sua finezza senza limiti.
“L’hai sentito?” , mi chiede mia sorella.
“L’ho sentito” , confermo io. “Me lo passi? Vorrei fargli gli auguri”
“Non ti garantisco termini non volgari per stasera. E’ abbastanza su di giri. Ha bevuto un po’ troppo”.
“Lo è sempre, per quanto mi riguarda”
“Te lo passo” , afferma lei, ridacchiando.
“Pronto, mocciosetta-io-posso-cavarmela-da-sola! Come ti butta?”
“Inuyasha?”
“Sì, sono io! Il mitico Inuyasha! Altro che Sesshomaru! Quello mi fa una pippa!”
Oh, Santa Luminosa… E’ partito di brutto… E’ più sguaiato del solito… Che orrore! Ho sentito pochi parlare come lui…
“Quanto sakè ti sei scolato?”
“Ah! Basta farmi la predica!” , lo sento affermare con voce ubriaca. “Sei tale e quale a tua sorella! Non vi sopporto più!”
“Ma se ci sentiamo oggi da non so quanto!”
“E smettila di rompermi le palle!”

Ora ditemi… Cosa dovei rispondere ad un tipo del genere, per di più ubriaco?
“Mi raccomando! Non far arrabbiare mia sorella. E tanti auguri di Buon Natale!”
“A chi hai detto ‘vai a cagare’, eh?! Cerchi guai?”
“Ho detto ‘Buon Natale’! Oltre a essere letteralmente sbronzo sei anche sordo?”
“Pronuncia bene la prossima volta!” , mi urla dal telefono.
“D’accordo, d’accordo, Inuyasha, adesso andiamo a letto, però, va bene?” , sento dire da mia sorella che si riappropria della cornetta.
“Se mi racconti la favola dei tre porcellini e del lupo, ci sto!”
O.O  Santa Luminosa… A questo ci vuole un miracolo. Il letto non servirà a niente per come sta conciato. Ma non si è scolato qualche bottiglia… Si è fatto fuori una cantina intera!
“D’accordo, d’accordo” . Dopodiché torna a prestare attenzione a me. “Rin, ci risentiamo presto, d’accordo? Ancora auguroni. Spero passerai un felice Natale, sorellina”
“Lo spero anche per te. Auguri, onee-chan” . Lo spero molto… Già, davvero molto per lei…
Chiudo la chiamata, sospiro e decido di tornare di là per dare una mano a Shiori-chan. Sopporta ancora un paio di ore… E tutto sarà finito!

Finalmente la mia paga! I miei soldini accumulati in questi giorni sono qui, tra le mie mani… Ho finito di penareeeee! Addio piedi con le geox di Santa Luminosa! Addio, sayonara, a mai più arrivederci, giorni senza il bentou di Kohaku-kun!
“Sei contenta, Rin-Rin?” , mi domanda Shiori-chan osservandomi sorridente, affiancando Andou-san, che indossa il grembiule che gli ho regalato io e il capello che gli ha regalato Shiori-chan. Non volendo gli abbiamo fatto il set completo!
Io annuisco. “Contentissima”
“Adesso dovresti andare a comprare quella 24ore prima che il negozio chiuda, Rin-san” , mi consiglia Andou-san.
“La accompagno io” , afferma, la mia amicona per la pelle. “Allora…Buon Natale, Andou-san”
“Buon Natale, Andou-san” , aggiungo io.
“Buon Natale, ragazze” , ci saluta lui, agitando la mano. E subito ci dirigiamo fuori dalla pasticceria, correndo verso il negozio.
“Rin-Rin, dopo che avrai comprato la 24ore, che ne dici di venire con me?”
“Eh? E dove?”
“A casa di Kohaku-kun!”
“Eh?!? E perché dovremmo andare a casa di Kohaku-kun?”
“Perché c’è sia la mia famiglia che la sua. Ci siamo riunite per festeggiare la Vigilia!”
Siamo già arrivati a questo punto?!? Il fidanzamento è a già ufficiale?!? Possibile? Sono passati solo quattro mesi da quando si sono conosciuti!
Oh mamma… Non è che Shiori-chan è incinta?!
“Vorrei… Però… Insomma… Sesshomaru-san poi starebbe da solo…”
“Oh… Beh… Potresti anche chiamarlo e dirgli che ti trattieni un po’ con noi! E’ da tanto che i miei non ti vedono! Ci farebbe piacere che venissi anche tu!”
“Oh, beh…”
“Anzi, perché non fai venire anche Sesshomaru-san?”
“Ehm… No, meglio di no…” . Fidati, Shiori-chan… Meglio di no…
“Ma perché?” . Perché se lo invitassi, basterebbe una parola fuori luogo e vi sbranerebbe tutti.
“Perché non è un tipo molto socievole”
“Ma si ambienterà tra di noi!” . No, decisamente non si ambienterà. Vi sbranerà e basta!
“Credo sia meglio lasciar perdere…”
“Mmhhh… Dì la verità che te lo vuoi tenere tutto per te” .  Beh, sì, se si sta riferendo ai suoi canini che voglio tenere tutti per me, questa sera sarà la volta buona che me li mostrerà…
“Ma come ti salta in mente?!” , esclamo io.
La comparsa del negozio è la mia salvezza: Shiori-chan finisce di parlare di questo argomento imbarazzante e sconveniente.
Mi avvicino al negoziante e richiedo l’ultima 24ore di quel tipo che avevo fatto lasciare a posta.
“Pensavo non venisse più, signorina” , ammette lui, prendendo la 24ore dalla vetrina e incominciando ad impacchettarla. “Stavo per venderla ad un cliente che voleva acquistarla”
“Mi perdoni. Ho finito il turno di lavoro proprio cinque minuti fa”
“Lei è una ragazza che si da parecchio da fare, eh?”
Se parla del fatto che faccio faccio e poi alla fin fine non concludo mai niente, allora sì… ha ragione! Sotto tutti i punti di vista!
“A quanto ho capito ha fatto parecchi sforzi per acquistare questa 24ore. Deve essere per una persona davvero speciale, eh?”
“Beh…” , rimango un attimo in silenzio. “Diciamo… Che è per una persona… un po’ particolare… Tanto particolare… da farmi sorprendere di lui e di me stessa nei suoi confronti…” . Mi blocco…
Ma che sto dicendo proprio qui, davanti al negoziante e Shiori-chan, che mi sta fissando a bocca spalancata?
Ok che non parlo mai tanto e così profondamente, però… Non sono proprio una gallina stupida, eh!
Una volta pronto il pacco, l’uomo me lo consegna in mano. “Beh, allora… se è così particolare, spero che questo regalo fatto da una ragazza altrettanto particolare, sia di suo gradimento”
Io, allora, lo pago, m’inchino e lo ringrazio. “Arigatou gozaimasu! E’ stato gentilissimo!”
“Non preoccuparti, signorina. Buon Natale”
“Anche a lei”, rispondo io. “Salve” , continuo, all’unisono con Shiori-chan.
Una volta uscite dal negozio riprendiamo a camminare. Shiori-chan è stranamente silenziosa e alquanto pensierosa. Il suo sguardo è un po’ perso nel vuoto e forse anche un po’ preoccupato. Sarà successo qualcosa? Forse è per qualcosa che ho detto? Ma che ho detto di sbagliato?
“Shiori-chan…”
“Rin-Rin”
Azzardiamo, contemporaneamente.
“Parla prima tu” , dico io.
“No, no, tu”
“Insisto!”
Lei sospira. “Rin-Rin… Ecco… E’ da un po’ che me lo stavo chiedendo, ma… Sesshomaru-san… Ti piace?”
Di nuovo questa domanda? Beh… E’ anche vero che dopo quello che ho detto al negozio… La cosa inizia a farsi un po’ difficile.
“Ecco… Io…”
“Per favore, Rin-Rin, dimmi la verità. E’ importante” , mi supplica lei, con sguardo scongiurante. Non l’ho mai vista così seria, o perlomeno, mai come ora.
“Io…Veramente…” . Faccio una pausa, facendomi rossa in viso. Mi sento le gote avvampare. “Io… Credo di sì, Shiori-chan”
Ecco che il suo sguardo si fa ancora più preoccupato. Così volta il capo in avanti per poi abbassarlo. “Capisco” . Ecco un altro sospiro.
“Shiori-chan… C’è… qualche problema?”
“Eh?” , fa lei, alzando il volto.
“Sì, insomma… Perché hai reagito così?”
Indi fa per scuotere la testa e sorridermi. “Niente, niente. Pensavo a cose mie”
“Ne sei sicura?”
“Sì… Sì, sì! Assolutamente!”
Non vorrei aver capito male, ma mi sembra di aver sentito sibilare dalle sue labbra un impercettibile: “Povero Kohaku-kun…” . Ma forse è stato un mio sbaglio… Sì, devo aver sentito male per forza…
“Sai che faccio? Vengo a fare un salto a casa di Kohaku-kun! Voglio proprio rivedere tutti!”
“Mh? Oh… Ah, sì!”, mi fa lei, tornando a sorridermi e fare la vispa come sempre, lasciando un po’ in disparte il suo essere preoccupata per non so cosa…
Almeno così l’ho fatta tornare normale. Non mi piace vedere qualcuno triste della Vigilia!

Grazie alla velocità con cui Shiori-chan mi ha tirato per la manica siamo arrivati al negozio-casa di Kohaku-kun nel giro di una decina di minuti (e normalmente ce ne vorrebbero trenta).
Appena siamo entrate ci sono venute ad accogliere Sanae-san e Akane-san, rispettive madri di Kohaku-kun e di Shiori-chan. Quando poi siamo entrate nel soggiorno vicino al tavolo dove sopra vi è disposta la kotatsu per riscaldarsi, troviamo disposti  Mikawa-san, Yuzuki-san, rispettivamente padri di Kohaku-kun e di Shiori-chan, e a fianco al padre, Kohaku-kun che viene subito a salutarci.
Dopo esserci disposte sotto al tavolo dove ci riscaldava la kotatsu incominciamo a parlare animatamente.
“E’ da tanto che non ci si vede, Rin-chan! Ti sei fatta ancora più bella!” , mi elogia Sanae-san.
“Eh già! Soprattutto nelle forme!” , afferma il marito, Yuzuki-san.
Pervertito come al solito! =///=
“Otousan!” , lo riprende Shiori-chan!
“Ahahah!” , se la ride Mikawa-san. “E bravo al nostro mandrillone!”
Ma che…?! Lo incita?! Che questo mi salta addosso! O///O Aiuto!!!!!!!! Help me!!!!
“Otousan!” , lo riprende Kohaku-kun. “Per favore! Un po’ di contegno!”
“Ana-tan!” (ndKobato: di solito non metto le note, voi lo sapete meglio di me, ma ho constatato che non trovo su google il significato e siccome non potreste trovarlo neanche voi ve lo spiego io; “Ana-tan”, significa “Caro, tesoro” , spesso usato dalle mogli verso i mariti), lo riprende Akane-san.
“Cosa c’è? Stavo scherzando!”
“No che non lo stavi facendo!”
“E invece sì, cara!”
“Non preoccupatevi, mogliettine nostre!” , interviene Yuzuki-san. “Prendete me, ad esempio, anche se ho una moglie ormai vecchierella e una figlia poco sviluppata non mi sono mai abbattut…” , ma neanche finisce la frase che sia Akane-san che Shiori-san estraggono i loro harisen e lo colpiscono violentemente creandogli due bernoccoli belli evidenti.
Ora capisco da chi ha preso Shiori-chan! E’ tutto chiaro!
“E’ meglio che taci, ana-tan” , gli consiglia la moglie.
“Sì, è meglio, otousan” , prosegue la figlia.
“Lasciando perdere queste fesserie” , azzarda Sanae-san. “Come hai intenzione di passarla questa Vigilia? Hai qualche idea?”
“Eh? Veramente io…” , borbotto, senza riuscire a pensare ad una risposta precisa.
Intanto noto che Shiori-chan sta riassumendo quello sguardo preoccupato e sta andando a dire qualcosa nell’orecchio a Kohaku-kun che si sta oscurando in volto man mano che Shiori-chan gli sta parlando.
Chissà di che cosa si tratta… Sarà qualcosa di serio? Riguarderà me? Perché entrambi mi guardano?
“…assi con noi?” , riesco a sentire non appena mi riconcentro su Sanae-san.
“Eh?” , le chiedo con un’espressione visibilmente ebete. Non ho sentito un’acca di quello che ha detto. Ma non posso certo dirglielo.
“Ho detto: se non hai niente di meglio da fare, perché non la passi con noi?”
“Ecco… Io veramente…”
“Oh… Non sarà mica che devi passarla con il tuo fidanzato, vero?” , azzarda Akane-san.
“La nostra piccola scoiattolina-porcellina ha il fidanzato?!?” , esclamano all’unisono sia Mikawa-san, che Yuzuki-san, alzandosi in piedi.
E subito un’altra sventagliata sulla testa di Yuzuki-san da parte della moglie. Terzo bernoccolo in crescita…
“Akane, me lo presteresti?” , chiede Sanae-san all’amica.
“Con piacere” . E glielo passa.
SBAM! Sventagliata anche su Mikawa-san da parte della moglie. Primo bernoccolo per lui. Vediamo quanti ne accumulano!
“Grazie” , afferma, restituendoglielo.
“Di niente” . E lo rinasconde non so dove.
“Comunque…” Riprendo io. “Mi spiace, ma devo tornare a casa. Questa è la prima vigilia che passo con il mio tutore e non voglio lasciarlo solo in alcun modo. Insomma… Ci farei una brutta figura, no?”
“Oh, sì, sì, certo! E’ logico!” , intuisce Sanae-san, annuendo con la testa. “Non possiamo chiamare anche lui qui, per caso?”
“Ehm… Non credo sia una buona idea…”
“Oh, beh, se non c’è niente da fare, immagino che non si debba insistere, vero?” , chiede in generale Akane-san.
“Mi spiace, davvero” , mi scuso io.
“Non devi preoccuparti cara, non fa niente”
“Ma ricorda che quando vorrai fidanzarti, io sono disponibile!” . Dopo aver parlato Yuzuki-san si copre la testa tra le mani, ma la moglie è più astuta: gli pesta i piedi e quando lui fa per toccarseli e massaggiarseli, lo colpisce violentemente in testa.
Siamo a quattro bernoccoli.
“Oh… Ora che ci penso, forse dovrei chiamare a casa. Tanto per rassicurare, Sesshomaru-san…” .
E così faccio per mettermi in piedi e digitare il numero di casa, sotto lo sguardo misto tra la preoccupazione e la malinconia sia di Shiori-chan, che di Kohaku-kun.
Ma che hanno? Intanto il telefono squilla, squilla e squilla, ma… Sesshomaru-san non risponde…
Perché non sta rispondendo? Di solito risponde sempre. Risponde sempre dopo il terzo squillo. Risponde anche se, col suo sesto senso, o senso demoniaco che sia, sa che sono io. Può anche chiudermi il telefono in faccia, ma risponde sempre.
Perché non risponde?
Mi viene un dubbio…Che sia…? No, è impossibile… Sono già le nove di sera.
Ma decido lo stesso di fare una prova, così digito il numero e metto il cellulare vicino l’orecchio: squilla.
Dopo il terzo squillo sento rispondere con voce atona e distaccata. “Pronto?”
Non è possibile… Allora… E’ ancora a lavoro? Ma perché? Non dovrebbe essere già a casa?
“Sesshomaru-sama? Sono io”
“Che cosa vuoi?” , mi chiede seccamente e freddo.
“Ecco, io… Non vi trovavo a casa. Ho provato a telefonare, ma non rispondeva nessuno, così ho pensato di provare al vostro ufficio e… Vi ho trovato”
“E allora?”
“Ecco, sì… Insomma, mi domandavo, verso che ora vi sareste ritirato, dato che è la Vigilia e…”
“Stasera non torno a casa”
Il mio cuore manca un battito. “Come? Che… Che intendete con ‘non torno a casa’?”
Noto che tutti nella sala, specialmente Kohaku-kun rimane shockato da ciò che ripeto ad alta voce.
“Esattamente ciò che ho detto. Stanotte non rincaso. Ho molto lavoro da sbrigare”
“Sì, capisco che il vostro lavoro è importante. Certamente è molto importante, però… Però oggi è la…”
“E’la terza volta che lo ripeti” , mi interrompe con tono austero. “Smettila. Sto iniziando davvero a stancarmi”
Rimango in silenzio. Perché mi sento così afflitta? E perché non riesco a parlare?
“Se non hai nient’altro da aggiungere, posso anche chiudere. Non ho tempo da perdere”
“No, Sesshomaru-sama…” , sibilo con un filo di voce. “Non ho nient’altro da aggiungere…”
“Bene. Buona serata” . E mi chiude il telefono in faccia.
Con un movimento lento della mano chiuda la chiamata e abbasso il braccio, con il capo chino.
“Cosa c’è, cara? Hai un’aria così cupa… E’ successo qualcosa?” , mi chiede Sanae-san, avvicinandosi con aria preoccupata.
Sollevo per un attimo la testa e noto che tutti hanno la stessa espressione. Devo averli fatti rattristare, eh?
Ma non è giusto che siano tristi la Vigilia di Natale.
Sorrido e scuoto la testa. “Non è successo niente. Semplicemente Sesshomaru-san ha del lavoro da sbrigare e non rincaserà per stasera. Tutto qui”
“Non… Non rincaserà?!” , esclama Shiori-chan, alzandosi in piedi. “Ma come?!?”
“Ha del lavoro da sbrigare, no? Beh, credo sia normale per una persona importante come lui… Lo sapete che lavoro fa, no?”
“E con questo?!?” , azzarda lei, con aria piuttosto accanita. “Non mi sembra giusto lasciarti così! Anche se è il direttore e proprietario della catena di hotel Taisho!”
“Non posso farci niente, d’accordo?!?” , ribatto io, un po’ alterata. “Io ci ho provato! Ma se ha da fare non posso trascinarlo con la forza!”
Il clima si fa un po’ pesante. Per smorzarlo, Akane-san mette una mano sulla spalla di Shiori-chan per cercare di calmarla. “Su, su, avanti. Vorrà dire che Rin-chan la passerà con noi la Vigilia, d’accordo? Non sei contenta?”
“Okaasan…” . Shiori-chan si modera un po’ e noto che la sua espressione da adirata che era torna ad essere preoccupata. “Certo che sono contenta, però… Non so se lei lo sia altrettanto”
“Shiori-chan…” , sibilo io. E’… E’ preoccupata per me?
Intanto Kohaku-kun, che ha continuato a tenere il capo chino da quando ho chiuso la chiamata, si alza e, sempre a testa bassa, fa per dirigersi silenziosamente verso la porta d’ingresso.
“Kohaku? Dove stai andando?” , gli chiede il padre.
“Vado a fare due passi e a comprare qualche dolce per festeggiare” , spiega, sempre di spalle.
“Con questo freddo? E a quest’ora?” , gli domanda, la madre, preoccupata.
“Farò in un lampo”
“D’accordo… Torna presto, però”
Lui annuisce e salutando tutti con un cenno della mano esce, chiudendosi la porta alle spalle.
“Avanti!” , esclama Yuzuki-san, con aria disinvolta, spezzando il silenzio che sta invadendo la stanza da qualche minuto. “E’ la Vigilia! Cos’è questa tristezza? Festeggiamo!”
“Per una volta ti do ragione, ana-tan…” , concorda la moglie, Akane-san.
“Brindiamo!” , affermano all’unisono i genitori di Kohaku-kun.
Rimango un po’ in silenzio, anche se col sorriso sulla faccia. Non posso certo guastare loro la festa, solo perché a me è andata male, no?
Però, per qualche strano motivo, Shiori-chan deve essersene in qualche modo accorta, poiché si è seduta accanto a me e mi ha preso la mano, stringendomela forte e sorridendomi come per infondermi il coraggio e la forza.
Le stringo anch’io la mano. Gliela stringo forte. Tanto forte da permettermi di infondermi il coraggio necessario e sufficiente per non piangere.

Sono in mezzo alla strada illuminata da mille torce e luci colorate. Stringo il pacco che avrei dovuto dare a Sesshomaru-san.
Che idiota… Sono una vera idiota… Ho passato solo una ventina di minuti a casa di Kohaku-kun con tutti gli altri, ma poi non ce l’ho fatta, vedendoli tutti felici, e me ne sono andata.
Non capisco. Non riesco a capirmi… Eppure loro hanno fatto del loro meglio per aiutarmi a divertirmi e a non pensarci troppo, però… Per qualche strano motivo non sono riuscita a tirarmi su di morale. Forse sto anche peggio di prima… E non sono neanche riuscita a salutare Kohaku-kun , poiché non era ancora tornata quando ho detto che non mi sentivo bene e che preferivo tornare a casa.
Faccio cadere lo sguardo sul pacco contenente la 24ore. Ero così felice… E ho fatto così tanti sacrifici… Per niente?
Certo, non mi aspettavo che la accettasse e gli piacesse… Ma… che almeno la vedesse! Non è giusto… Dopo tutti i miei sforzi… Dopo tutti i miei sacrifici e le rinunzie… Dopo che mi sono quasi uccisa a furia d’ingerire zuccheri per permettermi questa dannatissima 24ore! Per poi che cosa? Niente! Non ha nemmeno potuto disprezzarla! Non l’ha nemmeno vista!
E poi…Che diamine! Non che mi aspettassi il contrario, ma… non ci tiene proprio a me! Lo sapeva che volevo passare una felice Vigilia! Lo sapeva, no? E allora perché se n’è rimasto a lavorare? Perché?
No… Questa non gliela perdono! Mmm… Sento che il mio spirito combattivo si sta rianimando! Adesso sai che faccio? Vado lì, all’hotel e gliene dico quattro!
E così faccio per incamminarmi verso l’hotel.
Gli farò vedere la 24ore e gli urlerò contro! Gli farò una strigliata con i fiocchi, i controfiocchi e pure gli adesivi! Mi sbranasse, se vuole! Ormai mi sento uno straccio! Straccio, o mangime per i pesci, non fa molta differenza! Chi si crede di essere per darmi buca in questo modo? Ok, forse sarà anche un ultra miliardario, principe dei demoni e super sexy demone, ma a me non fa mica paura!
Nel frattempo sono arrivata all’hotel… Accipicchia! Ci ho messo proprio poco… La rabbia mi fa andare più veloce, eh?
Strano… Non c’è nessuno… L’hotel è completamente deserto se non fosse per i clienti e qualche fattorino. Non c’è nemmeno Jaken! Beh, mi pare giusto: Sesshomaru-san è l’unico che è impegnato la sera della Vigilia di Natale! Un motivo in più per accanirmi contro di lui! Fosse almeno una questione da demone, avrei capito! Ma qui l’albergo è desolato!
Faccio per prendere l’ascensore e salire sino all’ultimo piano. Dopo esserci arrivata mi dirigo verso la direzione e noto che, stranamente, la porta è aperta. Quando, però, entro realizzo che non c’è nemmeno Kagura!
Oh, che sollievo! Un’arpia in meno… Che bellezza! Però… Cos’è questo vociferare? In effetti, ora che ci faccio attenzione, riesco a sentire delle voci provenire dalla parte dell’effettiva stanza dove risiede Sesshomaru-san.
Che stia avendo un colloquio con qualcuno? Mi avvicino pian piano e silenziosamente alla porta, anche questa lasciata aperta, e faccio per spiare chi vi sia all’interno, quando…

Non è… possibile… Ditemi che è uno scherzo. Devo avere per forza le allucinazioni…
Che… CHE DIAMINE CI FA KOHAKU-KUN DENTRO LA STANZA DI SESSHOMARU-SAN A PARLARE CON LUI?!?
“La prego, Taisho-san! La scongiuro, vada a casa da Rin-chan” , lo implora Kohaku-kun, avviciandosi alla scrivania dove lui è seduto e lo sta scrutando da capo a piedi, con sdegno.
“Stai iniziando davvero a stancarmi, umano. E’ meglio che te ne torni a casa”
“No! Io non mi muovo di qui!”
“Faresti meglio a non mettere a dura prova la mia pazienza, perché stasera non ne ho molta”
“Lei non può comportarsi in questa maniera!” , cerca di farsi giustizia lui.
Kohaku-kun… Vuoi diventare spezzatino? Ci tieni così tanto a fare parte di uno stufato? Se no… Allora smettila di provocarlo!
“Rin-chan ci rimarrà male! Non è questo il modo di comportarsi!”
Vedo che Sesshomaru-san si sta alzando in piedi, accigliando lo sguardo e fulminandolo con gli occhi.
Aiuto!!!
“Se come mi comporto è giusto o sbagliato… Chi può giudicarlo… Quello non sei certo tu, lurida feccia umana…”
“Okay… Sono un umano. Su questo ha perfettamente ragione, ma lei… lei non può sapere che cosa ha dovuto passare Rin-chan!”
Lui rimane fisso a guardarlo, senza rispondergli.
Non vorrà… Non vorrà mica dirgli tutto, vero?
“Per farle un regalo che lei pensava potesse essere degno di lei ha dovuto fare delle rinunce impressionanti in questi ultimi dieci giorni!” , esclama Kohaku-kun, agguerrito.
“Persino al mangiare! Lavorava sino a tardi e la mattina a scuola si addormentava quasi sempre, prendendosi strigliate da tutti i prof e di conseguenza severissime punizioni! Ha passato un inferno in questi ultimi giorni, proprio per far piacere a lei e per poter passare con lei la Vigilia che Rin-chan aspettava da così tanto tempo!” .
Silenzio. Lungo silenzio.
Sesshomaru-san guarda Kohaku-kun imperterrito, senza staccare gli occhi da lui, mentre Kohaku-kun riprende fiato dopo la lunga discussione che ha fatto.
“Dunque?” , chiede ad un tratto Sesshomaru-san, con tono atono, freddo e indifferente come al solito. “E con questo?”
“Eh?” , fa Kohaku-kun.
Eh?!? Me lo chiedo anche io… Come sarebbe a dire “e con questo?”!?!?
“Solo perché ha fatto tutto questo, io dovrei passare la Vigilia con lei?”
Spalanco gli occhi. Non riesco a credere a ciò che sta dicendo.
“Ma... Mi… Mi sembra logico!” , ribatte Kohaku-kun.
“Che idiozia” , lo disprezza lui. “Tenendo in conto il fatto che per me tutte queste festività sono completamente senza senso e prive di qualsiasi fondamento, non le ho chiesto io di sforzarsi tanto per farmi un regalo. Per me che abbia fatto tutto ciò, stancandosi, quando, infondo, non gliel’ho chiesto io, non ha alcun rilievo, né importanza”
… Ma… Perché dice queste cose…? Io…
“Si aspettava di passare la Vigilia assieme? Voleva farmi un regalo? Ha deciso tutto da sola. Io non le ho detto niente, quindi il problema non mi riguarda in alcun modo”
“Come può dire questo?” , gli chiede Kohaku-kun, spaesato.
“IDIOTA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” , urlo ad un tratto, senza neanche rendermene conto, spalancando la porta.
Singhiozzante e con le lacrime che mi percorrono tutto il viso, fulmino con lo sguardo Sesshomaru che, nonostante mi veda in quello stato, non cambia la sua espressione indifferente e scostante.
“Rin-chan?!” , esclama spaesato e confuso, Kohaku-kun. Evidentemente non se lo aspettava.
“Voi siete… Siete… Siete davvero un idiota!!!” , gli ringhio contro. “Sono sciocchezze da esseri umani, vero? E’ questo che pensate, no? Però… Però… Avete ragione! E’ vero! Io non vi ho chiesto niente! Ho fatto tutto da sola! Avete perfettamente ragione! Ma… Ma continuavo a parlarvi della Vigilia e di quanto mi sarebbe piaciuto poterla passare con le persone a cui tenevo! Volevo passarla con voi! Inoltre in questi giorni… Nonostante mi vedeste praticamente sfinita, senza forze, a terra… Non vi siete nemmeno preoccupato di capirne la ragione!”
“Non erano affari che mi riguardassero” , mi spiega con tono atono, guardandomi imperterrito.
“A voi non riguarda mai niente! Non vi preoccupate mai di niente! Anche se da un giorno o l’altro finissi investita da una macchina e morissi, non ve ne importereste niente!” . E con furia getto il pacco regalo per terra, davanti a lui. “Ecco a voi! Questo era il mio maledettissimo regalo! Una sciocchezza, certo… Ma per me era davvero importante darvela! Per dimostrarvi che vi sono affezionata e che, anche se certe volte non posso sopportarvi, sono contenta di vivere con voi! O, almeno, lo ero...!” . Detto ciò, faccio per asciugarmi le lacrime e concludo: “Buona Vigilia! Addio!” . Finisco appena la frase, che subito corro via, fuggendo dallo sguardo di Kohaku-kun (che ha cercato invano di fermarmi), ma soprattutto di quello di Sesshomaru-san.

Corro, corro e corro… Dove? Non ne ho idea, ma corro.
Corro per dimenticare? Corro per alleviare il dolore? Non lo so… So solo che sto continuando a correre senza una meta precisa. Non so dove andare e da poco ha iniziato anche a nevicare.
Ho le guance completamente bagnate dalle lacrime e col vento che tira me le sento tutte infreddolite e indolenzite.
Il paraorecchi, la sciarpa e i guanti che porto sembrano non essere abbastanza per alleviare il freddo.
Ma non è certo il freddo che mi sta facendo stare così… Il dolore è molto più profondo e molto più doloroso… La ferita non si rimarginerà così in fretta.
Potrebbe sembrare una sciocchezza… Che infondo mi sia arrabbiata per un nonnulla, ma per me era davvero importante… Volevo davvero passarla con lui questa diamine di Vigilia…
Cado in ginocchio. Le gambe mi fanno male e non riesco più a tenerle in piedi. Non mi reggono più e… E continuo a piangere come una bamboccia.
Non mi sopporto più… Voglio scomparire dalla faccia del pianeta… Non voglio più stare così male… Ma perché dovevo innamorarmi? E perché proprio di lui? Perché nella mia vita non può mai andare nulla per il verso giusto?
Singhiozzo ancora. Ancora e ancora… Smetterò mai di farlo? E se sì, quando? Forse fin quando non avrò più lacrime per piangere? E quando le riavrò, tornerò a piangere?
Sento il freddo e il gelo. Sento il suono della bufera e del vento. Sento i fiocchi di neve sfiorarmi la pelle e poi…
Il silenzio, con il sottofondo dei miei singhiozzi.

“Intendi continuare ancora per molto?” , sento affermare alle mie spalle.
Mi volto, ancora ginocchiata per terra. Quella voce? Non è possibile… Non c’è verso che sia…
“Sesshomaru…sama?” , mi domando, non appena noto la sua maestosa e divina figura, avvolta da un impermeabile nero di pelle, alle mie spalle che mi fissa con sguardo di ghiaccio e con le mani nelle tasche.
“Hai intenzione di morire ibernata?” , mi chiede, sfrontato.
Senza seguire il discorso con logica, rispondo: “Ma… perché… voi…?”
“Piangi e ti infuri troppo per i miei gusti. Stai iniziando a stancarmi, lo sai?” , esordisce, piegandosi su un ginocchio per guardarmi negli occhi. “Sei un’umana davvero insopportabile”
Indi faccio per asciugarmi il naso e rispondere per le rime: “Se non mi sopportate, allora perché siete qu…?” . Ma non mi lascia neanche completare la frase che subito mi prende in braccio e inizia ad incamminarsi verso la strada di casa.
“Ma che fate?!?” , affermo io, arrossendo leggermente.
“Dopo che hai osato parlarmi in quel modo per la seconda volta, credi davvero che ti lascerò scappare da me?”
“Eh?!?”
“Sei la mia piccola serva umana, Rin Higurashi. E come tale, devi stare vicino il tuo padrone e servirlo. Non puoi ancora morire congelata, o andartene”
Ma che sta dicendo?!?!?!?
“Sesshomaru-sama?”
“Dopo che avrai scontato la tua pena, sei libera di avvelenarti con del fertilizzante o fuggire in Alaska. Non è un mio problema”
Mi sta… Mi sta dicendo di rimanere al suo fianco, per caso?!? Cioè… Sì, certo… A modo suo, ma… Lo sta dicendo, vero?!
E poi se proprio dovessi uccidermi non userei del fertilizzante! E se dovessi scappare non me ne andrei in Alaska! Sceglierei le Hawaii, no?
Ok, questo non c’entra niente, ma è giusto per puntualizzare!
Ora sono stretta al petto di Sesshomaru-san… Com’è caldo e che tepore provo a stare tra le sue braccia… Che a modo suo questo sia un “Buon Natale, Rin?”. Può anche darsi, no? Beh…Forse sarà un sogno… Certamente lo sarà, vero? Anche se nel mio cuore io… spero di no… Spero che non lo sia… Spero che sia la realtà…
Ma, se fosse un sogno… Vorrei non svegliarmi mai… Ti prego, Santa Luminosa… Almeno per stavolta, fa che questo sogno duri per sempre…

*************

Ringrazio tutti coloro che hanno letto questa ff, che l’hanno aggiunta alle seguite e soprattutto che l’hanno inserita tra le loro preferite! ^-^ E grazie a Dancer di avermi aggiunta tra una dei tuoi autori preferiti! Spero di meritarlo e continuare a meritarlo!  Arigatou gozaimasu!

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Capitolo 15
*** Ammalandomi il giorno di Natale... ***


Salve!!! Kobato è tornata con il quindicesimo capitolo! ^-^ Dovete perdonarmi se non  risponderò ai vostri commenti per stavolta, ma vedete, sono a casa di mia zia e sto usufruendo del suo pc solo per pubblicare la storia (dato che l’avevo già scritta), quindi non posso perdere molto tempo.
Dalla prossima volta vi risponderò sempre! Scusatemi ancora! Sapete quanto mi piaccia parlare con voi, ma stavolta non mi è proprio possibile! Gomen!  T-T
Spero comunque che questo capitolo sia di vostro gradimento! ^-^ E vi ringrazio del continuo appoggio! Arigatou gozaimasu!

Vi auguro, dunque, una buona lettura! ^-^

********************

“Mhhhh…” , mugugno, con aria assonnata, aprendo pian piano gli occhi…aprendoli molto lentamente.
Le immagini che prima erano offuscate, adesso si fanno più chiare e limpide. Una timido raggio di sole si fa strada attraverso la tenda, ma nonostante la luce sia tanto poco, quanto nulla, mi fa male agli occhi e mi spinge a mettermi seduta sul letto.
Ahiahiahi… Che mal di testa… Mhhh? Mal di testa?
Sì, mal di testa. Una volta messami seduta sul materasso del mio letto, nella mia stanza, sto avvertendo un gran dolore alla testa.
A che cosa sarà dovuto? Non credo di essermi ubriacata, no? O almeno credo… E con cosa mi sarei ubriacata? Dove, quando, con chi?! E’ successo qualcosa dopo che mi sono ubriacata?!?

Ma che diamine dico?!? Io non ho bevuto, non mi sono ubriacata e, soprattutto, NON HO FATTO NIENTE! NIENTE DI NIENTE!
Ahi… La testa… Mi porto una mano sulla fronte per massaggiarmi poco dopo le tempie, ma con scarsi risultati: il mal di testa non accenna a diminuire.
In più mi sento debole, fiacca e svogliata. Cioè… di essere svogliata, sono sempre svogliata, ma… oggi più del solito.
Vediamo… Cos’è l’ultima cosa che mi ricordo? Ah, sì, giusto! Ho litigato con Sesshomaru-san, sono scappata dal suo studio e sono rimasta circa venti minuti a piangere come una cretina, sommersa dalla neve. Poi Sesshomaru-san mi è comparso alle spalle come il fantasma formaggino in impermeabile nero super sexy e mi ha riportato a casa in braccio.
Semplice, no?

Stop! Qual’era l’ultima cosa? ‘Mi ha riportato a casa in braccio’? Ma davvero?!? No… Deve essere stato un sogno… Solo in un sogno potrebbe accadere una cosa simile. E neanche! Il signor-FluffyIoSonoUnDioScesoInTerraPerIrradiarviConIlMioSorrisoCheNonMostrereiNeancheAllaVergineImmacolata non potrebbe mai azzardarsi a fare una cosa del genere! E se lo facesse per sbaglio, si cioncherebbe le mani! Ne sono sicura al 99,9%. E quello 0,01% lo tengo presente giusto per non gettare nella pattumiera la teoria di Hume che dice “Non dare mai nulla per scontato. Anche sapendo che il sole sorge ogni giorno, il giorno dopo potresti svegliarti e scoprire che il sole è esploso”. Ma a questo punto, signor Hume, se fosse esploso saremmo già morti e sepolti, no? La terra si sarebbe ibernata e la razza umana si sarebbe estinta. Arriva il 2012!!!
Ok, è decisamente un pazzo.
Mmm… Non so ora questo che c’entra, ma ricordo anche qualcosa su del fertilizzante e sull’Alaska, ma non ricordo esattamente cosa… Suppongo non abbia molta importanza, no?
Faccio mente locale: sono svenuta che ero tra le braccia di Sesshomaru-san e ora sono a letto col pigiama.
Se fossi un’adolescente timida, ma maliziosa penserei che, essendo molto stanca e non essendomi riuscita a svegliare, lui mi abbia portata sino in camera mia, mi abbia spogliata, mi abbia infilato il pigiama e mi abbia messo a letto…
E difatti, essendo un’adolescente timida, ma maliziosa penso proprio questo!!!
Oh, Santa Luminosa!!! Mi ha vista! Mi ha vista senza la maglietta! E senza i pantaloni! E senza…
Mi guardo sotto la maglietta dal colletto e nei pantaloni del pigiama.
No… Ho sia il reggiseno che lo slip… Per fortuna…
Sospiro.
Ora che ci penso… Fare una cosa del genere… Come mai? Lui, poi? Somma Ghiacciolosità in persona che mi mette a letto, magari rimboccandomi le coperte e dandomi il bacio della buonanotte?

Ahahahahahahahaha! Questa sì che è buona! Ok, d’accordo… Il bacio della buonanotte proprio no, ma che mi abbia messo a letto è evidente, a meno che non stia diventando sonnambula e la notte oltre che coricarmi da sola, vado anche a derubare da qualche parte vasi di nutella. Mmm… Non mi ci vedo male a camminare con gli occhi chiusi sul cornicione di un tetto, in bilico tra vita e morte… Emozionante, devo dire!
Dopo questa dettagliata, acuta e molto profonda riflessione,  faccio cadere il mio sguardo sulla sveglia.
Capperino! Sono già le otto e venti! Sesshomaru-san sarà già in piedi? E’ meglio che mi alzi! D’altronde è Natale!
Faccio per spostare le coperte e, scendendo giù le gambe dal materasso, metto i piedi nelle pantofole, per poi fare pressione sul mio bel lettuccio con le mani per riuscire ad alzarmi. Non so perché, ma oggi la cosa mi sembra più faticosa del solito. (Già solo l’idea di lasciare il calduccio del mio letto mi fa fare una fatica enormeeeeee).
Finalmente sto per alzarmi, quando…
“Non credo ti convenga farlo” , mi blocca una voce, distogliendomi dal mio intento e facendo tornare il mio bel sederino incollato al materasso ancora più di prima.
Echecacchio!!!!!!!!!!!! Dopo tutti i miei sforzi!!!!
Quando alzo lo sguardo, realizzo che Sesshomaru-san è sulla soglia della mia stanza, appoggiato leggermente con la schiena allo stipite della porta che mi guarda fisso con le braccia conserte.
Oh, Santa Luminosa... Ma questo caspita di ragazzo-demone-fluffy è la sexyità in persona!
Ok, il termine giusto è sensualità, ma che posso farci se alla sua vista (specialmente in una posa sexy come quella), l’unico neurone che ho in testa attiva l’auto-distruzione da solo, tipo le lettere che vengono mandate all’ispettore Gadget?
La sua immagine così obbrobriosamente divina mi fonde il cervello! Sono talmente fusa che potrei mettermi in piedi sul letto e ballare la macarena, cantando la sigla di apertura de “La Pimpa”.
Credo di aver reso il concetto, no? Il mio cervello va letteralmente e raffinatamente parlando… A FARSI FOTTERE!
“Eh?” , mi limito a rispondere. Non posso pretendere di più, ora che non c’è nemmeno più il mio unico neurone!
“Se ti muovi – o meglio, se ti alzi – non avendo le facoltà  fisiche per farlo, cadresti miseramente e io non ho alcuna intenzione di raccoglierti da terra” , mi risponde, sempre in quella posa e sempre freddo e distaccato.
“Ehm… Decifrando questo messaggio in una lingua a me, povera, misera umana, comprensibile?”  . E anche con un tono un pochino più cortese? Ma questo lo tengo per me… Chiedere a Sesshomaru-san di essere cortese e gentile, sarebbe un po’ come pretendere che la matematica fosse comprensibile o che la spazzatura non puzzasse, il che – se non si fosse capito – è letteralmente IMPOSSIBILE!!!
“In altre parole, tu, piccola ritardata mentale, sei malata” , mi spiega lui.
 Ritardata mentale a chi?!?! Ehi, ciccio-fluffy, modera i termini!!! Sarai anche la somma sexytà scesa da non-so-dove sulla Terra e rincarnatasi in un demone, ma non ti permetto di parlarmi in questa maniera!
E poi malata?!? Che vuoi dire con malata? Io sto benissim…
Etciù!!!
Niente di cui preoccuparsi! Era solo uno starn…
Cough, cough!
Eheh… Ma va! Non mi farò soggiogare da un paio di colpi di toss…
Etciù!!! Cough, cough! Cough, Cough! Etciù!
Come non detto… Sono malata.
“Faresti meglio a rimetterti a letto” , mi consiglia, staccandosi finalmente dallo stipite e degnandosi di avvicinarsi a me.
Che si stia… Davvero lui…
“Possibile che voi… siate preoccupato…per me?” , chiedo io, accovacciandomi di nuovo sotto le coperte e guardandolo con occhi sognanti.
I suoi occhi ambrati mi fissano senza distogliere lo sguardo.
“Era una battuta?” , mi chiede dopo qualche secondo di silenzio. “Dovevo ridere?”
Santa Luminosa… Ma la crudeltà di Hitler in confronto a quella di quest’uomo è pari a quella di una bambina con un tutù rosa che costringe a prendere il tè ad un maschietto vestito da soldato!
“Ad ogni modo, non alzarti e vedi di guarire in fretta, altrimenti…”
Altrimenti non potresti vivere senza di me? Altrimenti ti sentiresti solo, confuso e senza più una ragione di vita? Altrimenti proveresti tanto di quel dolore, da decidere dedicarmi la tua intera esistenza?
“… altrimenti dovrò bruciare tutto ciò che sfiori con quel corpo pieno di germi”
Come, prego? Non credo di aver sentito bene.
“Ho già dovuto eliminare il completo con cui ti ho riportata a casa ieri sera. Non voglio che la cosa si ripeta”
“Io… Non posso mica guarire semplicemente schioccando le dita! Non sono mica Ransie La Strega!”
A quel punto lo vedo inclinare la testa con sguardo sempre distaccato, ma con un cenno di perplessità. “Ransie? Cos’è questa Ransie?”
Un cartone animato che vedevo da piccola su 7 gold e che mi dannavo per vederlo, siccome la mia dannata televisione non prendeva 7 gold, dovevo riempirla di pugni e di calci! (Questo mio pensiero conterrà almeno una cinquantina di errori di grammatica O.O ). Ma mica posso dirglielo!
“Niente, niente, è una sciocchezza. Non ha molta importanza”
“Questo è poco, ma sicuro” , ribadisce lui, voltandosi di spalle. “Raramente ciò che esce dalla tua bocca, ha un ché di rilevante”
D’accordo, ho capito che non te ne frega nulla di ciò che dico, ma non c’è bisogno di marcare la cosa e di puntualizzare!
“Il tuo è un semplice raffreddore” , mi chiarisce, avviandosi verso la porta e non voltandosi per guardarmi. “E se non ti cauteli, potrebbe peggiorare. Vedi di non crearmi ulteriori problemi” .
E Dio disse: ‘Vedi di non crearmi ulteriori problemi’ e Mosè (cioè me medesima) ci rimase di meeeerda.
Dopodiché Dio se n’è andato e io sono rimasta come un’ebete a guardare il punto in cui era fino a qualche secondo prima.
Certo che ‘delicatezza’ non fa proprio parte del suo vocabolario, vero? Waaah! Ormai ci ho rinunciato! Basta pensarci e darsi pena più di tanto!
E pensare che oggi è anche Natale… Dovrò passarmelo a letto?! Non è giusto!
Ahi!!! La testa… Non appena mi sono sforzata un po’ di più subito ha incominciato a dolermi… Forse dovrei seguire il consiglio di Sesshomaru-san e starmene buona… Però…
Io buona?!? Ma se anche quando sto in classe dopo circa un’ora che sto seduta ho bisogno di agitare le gambe sotto il banco per frenare il mio desiderio di alzarmi in piedi e andare gironzolando!
‘Stare ferma’ per me è impossibile! Decisamente impossibile! 
E invece mi tocca stare ferma perché stanno iniziando anche a farmi male i reni.
Bene, stiamo proprio a posto!
Bene, in questo caso c’è un’unica cosa che posso fare! Anzi due:
1) dormire
2) rimuginare su qualcosa per passare il tempo
Mmm… Opto per la seconda!
Vocina nella mia testa: La accendiamo?!
Mmm… E’ possibile avere l’aiuto del pubblico?
Vocina nella mia testa: No! =.=
E va beneeeeee… Stupida coscienza!!! Riflettere, eh? Riflettere su che cosa?!?
Chiudo gli occhi per pensarci e concentrarmi… Ma, niente da fare: l’unica cosa che mi viene in mente è… quel dannato demone! Sesshomaru-san è sempre nei miei pensieri!
Non importa quanto intensamente io provi a non farci caso, ma il suo pensiero non mi abbandona neanche per un secondo.
Ora che ci penso… Come mai mi è incominciato a piacere? E come mai mi piace così tanto? Infondo è sempre freddo e scostante con me. Mi maltratta e non ha un minimo di sensibilità! Che sia attratta dal suo aspetto angelicamente divino? Possibile che mi abbia incantata a tal punto? Eppure non sono una di quelle oche che si lascia trascinare da un ragazzo solo per l’aspetto esteriore…
No, non è così… Se fossi stata attratta solo da quello, mi sarei innamorata di lui da subito, invece io all’inizio non lo sopportavo! Anzi, lo odiavo davvero tanto! Ma…
Anche ieri, quando mi ha seguita e mi ha riportata in braccio…

Ora che mi viene in mente! Kohaku-kun!!! Io… Non l’ho ancora ringraziato ed ero talmente presa dalla rabbia che l’ho completamente ignorato, senza salutarlo!
Che maleducata! Devo subito farmi perdonare!
E così, allungando un braccio, mi sforzo di prendere il cellulare che sta sul comodino a fianco al divano-letto.
Dopo aver composto il numero di Kohaku-kun, appoggio il cellulare all’orecchio, aspettando che mi risponda.
Dopo qualche secondo di attesa, una voce femminile mi risponde: “Pronto? Chi è?”
“Sanae-san?” , provo ad indovinare. “Sono io, Rin”
“Oh! Rin-chan! Che piacere sentirti! Dimmi tutto, cara”
“Ehm… Ecco… Io volevo sapere se… potevo parlare con Kohaku-kun”
“Con Kohaku? Oh, ma certo! Aspetta che te lo chiamo”
“Sì. Grazie mille”.
“Ciao, cara. E tanti auguri di Buon Natale. Anche da parte di quel pervertito di mio marito”
“La ringrazio. E ringrazi anche lui. Buon Natale anche a voi”
Aspetto qualche altro secondo per poi sentire finalmente la voce del mio grande amico: “Pronto? Rin-chan?”
“Kohaku-kun!” , rispondo con enfasi.
“Dimmi tutto. E’ successo qualcosa?” , mi chiede lui, col suo solito tono gentile e disponibile.
“No, ecco… Veramente, io…”
“Mh?”
“Volevo ringraziarti…”
“Ringraziarmi? E di cosa?”
“Dai… Lo sai benissimo di cosa…” , lo incito io a comprendere, dato il mio imbarazzo.
Sento il silenzio. Un silenzio a dir poco tombale. Un silenzio così tanto vuoto, da farmi credere che o il mio, o il telefono di Kohaku-kun, sia morto.
“Pronto? Kohaku-kun? Ci sei ancora?”
Sento un sussulto. Dopo un po’ nuovamente il silenzio. Infine: “La verità è… che ero indeciso se farlo, o meno, Rin-chan”
“Eh?”
“C’erano… No, ci sono ancora tanti motivi per cui sono contrario ai sentimenti che provi verso di lui…”
Come? Che sta dicendo? Allora… Kohaku-kun ha capito? Ha capito tutto?
“I motivi… sono così tanti che non riesco a tenerne bene il conto, però…” . Fa una pausa di qualche secondo, per poi riprendere: “Però non potevo sopportare di vederti in quelle condizioni”
Sto in silenzio. Non riesco a pensare a niente. La mia mente è vuota, mentre lui prosegue: “Onestamente non credo che questi tuoi sentimenti ti condurranno verso una strada semplice e felice, ma a decidere queste cose non sono di certo io, quindi… Se tu vuoi continuare a coltivare questo amore per lui, sei liberissima di farlo. E’ proprio per questo che ho provato a convincerlo, ieri sera. Perché è lui che è il tuo pensiero fisso dalla sera alla mattina, vero?”
“Kohaku-kun…”
“Io… Voglio soltanto che tu sia felice, Rin-chan. Ci tengo davvero tantissimo a te e… Non intendo arrendermi”
“Come?”
“Non importa”
“Hai detto ‘non intendo arrendermi’, giusto? Che cosa intendevi?”
“Non preoccuparti, Rin-chan. E’ una cosa che non tarderai a conoscere”
“Ma… Veramente… Kohaku-kun, tu hai rischiato veramente tanto ieri sera. Devi stare attento e…”
“Rischiare è una cosa a cui sono abituato” , m’interrompe lui, sempre con tono pacato. “Se poi è per una persona importante, io… non conosco limiti. Che il mio sia coraggio, o imprudenza, questo non lo so. So soltanto che è così”
“Kohaku-kun…”
“Bravo, figliolo!!! Parli proprio da vero uomo!!! Sono così orgoglioso di avere un maschione come te come figlio!!!” , sento urlare in sottofondo, dall’altra parte della cornetta.
Dopodiché odo un tonfo e: “Taci, razza di un cretino! Così scoprirà che stavamo origliando!” , sento rimproverarlo una voce femminile.
Inutile dire che saranno sicuramente Mikawa-san e Sanae-san, spioni ed impiccioni come sempre…
Noto che Kohaku-kun emette un sospiro. “Mi spiace, Rin-chan. Sembra che a casa mia fare un discorso in privato e serio sia fuori discussione. Ad ogni modo, sono contento di averti resa felice almeno per Natale. Consideralo il mio regalo”
“Oh… Sì… Ti sono debitrice, Kohaku-kun”
“Allora… Ci sentiamo, ok? E tanti auguri di Buon Natale”
“Ah, sì! Auguri anche a te!” . E chiudo la chiamata.

Non riesco a capire ciò di cui parlava di Kohaku-kun… Davvero è così sbagliato che mi innamori di Sesshomaru-san? Perché l’avrà presa così a cuore? Non capisco… Davvero non capisco… D’accordo che è così gentile e disponibile con i suoi amici, ma… Anche se Shiori-chan è la sua ragazza, non si preoccupa un po’ troppo per me?
Voglio un chiarimento! Voglio vederci chiaro in questa storia! Una volta per tutte!
Indi digito il numero di cellulare di Shiori-chan e appoggio il telefono all’orecchio.
Dopo qualche secondo, la sua voce squillante, risponde: “Rin-Rin! Ciao! Come va? Buon Natale!”
“Sì… Buon Natale anche a te, Shiori-chan”
“Mh? Che c’è? Mi sembri troppo tranquilla per essere Natale. E’ successo qualcosa?”
“In effetti sono malata… Ho preso il raffreddore”
“Oh! Ora si spiega tutto!”
“Però…”
“Mh?”
“Non è per questo che ti ho telefonato”
“Ah no? E per cosa?”
Rimango un po’ in silenzio, non sapendo come affrontare bene il discorso, finché non azzardo: “Che cos’ha Kohaku-kun?”
“Come, prego?”
“Tu lo sai, vero, che cos’ha fatto ieri sera per me?”
“Ieri sera?”
“Sì, ieri sera. Quando è uscito per così tanto tempo”
La sento rimanere in silenzio. Dopodiché: “E’ stato gentile,eh?”
Come immaginavo… Lo sai, quindi lui deve averglielo detto.
“Sì, è stato gentile. Molto gentile. Gentilissimo. Così tanto gentile, da mettermi in crisi…”
Sento un suo sospiro dall’altra parte della cornetta. “Finalmente la tua ottusità è stata scalfita, eh?”
“Che hai detto?”
“No, niente. Continua pure…”
Non avendo capito ciò che aveva sussurrato tra un sospiro e l’altro, decido di proseguire: “Capisco che un amico deve fare il tutto per tutto per appoggiare un’amica, ma… Kohaku-kun ha davvero fatto troppo. Rischiava di essere tagliato a fettine da Sesshomaru-san!”
“Eh sì”
“E quando l’ho chiamato mi ha anche detto che è pronto a fare di tutto per una persona a lui importante”
“Dunque?”
“Dunque non riesco a capire! Ha anche detto che non intende arrendersi! Ma su che cosa? Shiori-chan, aiutami tu!”
Ecco un altro sospiro. “Ritiro quello che ho detto… Rin-Rin, la tua ottusità non ha limiti”
“Eh?”
“Niente, niente, lascia perdere” .
Noto che Shiori-chan rimane in silenzio e non accenna a dire una parola.
“Shiori-chan?”
“Sai, Rin-Rin… Lo sai che ti voglio bene, no? Te ne voglio davvero tanto. Tantissimo. Però… Sono un po’ arrabbiata con te” , mi risponde con una voce alquanto seria per trattarsi di lei.
“Arrabbiata? Perché?” . Che le ho fatto?
“Anche se la tua ingenuità è qualcosa di adorabile e di non nocivo, sta facendo davvero tanto male a Kohaku-kun. Sono arrabbiata perché nonostante lui si impegni così tanto, tu non riesci davvero a comprendere il fine dei suoi intenti”
“Quale fine, Shiori-chan? Stai parlando in maniera strana. Quale fine dovrebbe avere Kohaku-kun? Lui è un mio carissimo amico. Inoltre è il ragazzo della mia migliore amica e…”
“Il ragazzo della tua migliore amica?” , m’interrompe lei. “Ma che stai dicendo?”
“Eddai, Shiori-chan! E’ il tuo ragazzo! Smettila di nasconderlo!”
“Il mio… Il mio… ragazzo?!?” , esclama alquanto sorpresa.
Devo ammettere che sa recitare bene.
“Uffa! Non fare la finta tonta! Lo so che stai assieme a Kohaku-kun già da qualche mesetto”
“Ma… Chi ti ha detto una cosa del genere?”
Veramente l’ho intuito da sola, ma non ci vuole un gran ché a capirlo, guardandoli, no?
“Vorresti dirmi che non è così?”
“Allora è per questo? E’ questo che credevi…?” , le sento sussurrare.
“Perché? Che cosa… Ahi!!!” .
“Che cosa c’è? Che è successo, Rin-Rin?”
“La testa… Mi sta facendo male…” , mi lamento, portandomi una mano sulla fronte per cercare di alleviare il dolore, vanamente.
Sento Shiori-chan rimanere un po’ in silenzio, dopodiché azzardare: “Con te in queste condizioni non posso permettermi di discutere. Per un altro po’ credi a quello che stavi credendo…”
“Cosa? Che hai detto?” , le chiedo io, un po’ frastornata.
“Nulla. Dovresti dormire un po’, Rin-Rin. Ti farà bene. Rimani cautelata e prenditi cura di te. Mi raccomando, guarisci il prima possibile! Un bacione e ancora auguroni!”
“Eh? Aspetta, Shiori-cha…” . Troppo tardi: ha già chiuso la chiamata.
Ma insomma!!! Perché sono tutti così strani? E perché dicono cose altrettanto strane? Io non li capisco…
Ahi ahi ahi… La testa… Forse ha ragione Shiori-chan: dormire mi farebbe proprio bene. In effetti mi è venuto un po’ di sonno…
Non trattengo uno sbadiglio e lascio nuovamente il cellulare sul comodino, dopo averlo spento.
Chissà cosa starà facendo Sesshomaru-san… Mentre stavo parlando con Kohaku-kun avevo sentito il motore della macchina partire, ma non ci avevo fatto caso più di tanto, poiché ero stata presa troppo dal discorso.
Chissà dove sarà andato il giorno di Natale… Ma, più importante di questo, non pensa che, essendo malata, potrei avere bisogno di aiuto? Mi lascia da sola? E se non mi sentissi bene all’improvviso?
Ah, già scordavo… Lui di me non se ne importa niente.
Stavo iniziando a pensare il contrario, dato quello che è successo ieri sera e il fatto che mi abbia messa a letto, ma… se le cose stanno così, credo di essermi fatta nient’altro che illusioni. Pure e semplici illusioni.
Mi accuccio di più sotto le coperte e sento che il sonno sta prendendo il sopravvento.
Le pupille si appesantiscono e sento la mia testa più vuota del solito.
Già… Perché io… mi sono innamorata… di Sesshomaru-san?
E’ l’unica domanda che mi ronza nella testa, finché la stanchezza e la malattia non mi vincono…

Mi sono svegliata da circa dieci minuti e sto facendo il punto della situazione: ho dormito per non so quanto tempo, dato che è tramontato il sole e ormai è sera; sono ancora sola in casa, dato che non sento rumori e, guardando fuori dalla finestra, non vedo la jaguard di Sesshomaru-san, e, in più, mi sento ancora più fiacca e ho ancora mal di testa!
Peggio di così, no, eh?
Ma insomma! Perché non mi sento meglio anche dopo questa dormita? E dove caspita è andato Sesshomaru-san? Perché non torna?
Waaah! Mi sto comportando come una moglie gelosa che sospetta che il marito la tradisca! Strano, perché non mi risulta di essere diventata la moglie di Sesshomaru-san…
Anche se non mi dispiacerebbe…
Inutile dirlo… Mi sento sola… Mi sento davvero sola.
Questo… E’ totalmente diverso da com’era prima, quando stavo con Kagome-onee-chan e con Inuyasha…
Totalmente diverso.
PUM! PUM! PUM!
Ma cosa…?
Sento dei botti da fuori la finestra… Che cosa saranno? Una sparatoria? Una rapina? O, magari, un attentato?!
Ok, la mia immaginazione va al di là del normale… Dovrei essere rinchiusa, lo so. Ne sono consapevole.
Mi metto in piedi, spinta dalla curiosità, anche se con qualche sforzo e mi accosto alla finestra, scostando leggermente la tenda.
Ma… Non ci credo! Sono… FUOCHI D’ARTIFICIO!!! Da quanto non li vedo! Sarà da un anno buono!
Che belli!!! Devo assolutamente vederli meglio! Questo è lo spirito del Natale!!!
Senza pensarci su, ancora in pigiama, scendo frettolosamente le scale, rischiando più di una volta di cadere e fare un bel capitombolo giù per tutte le scale, e mi dirigo verso la porta d’ingresso.
Apro la porta ed esco fuori: sta nevicando. Nevicando, però, è un termine un po’ ingigantito… Sta facendo qualche fiocco di neve… Non è una bufera come quella di ieri sera, ma… Certo, non fa caldo.
Fa freddo. Fa veramente tanto freddo. Ma incoscientemente non me rendo conto subito, perché troppo presa dai fuochi d’artificio.
Sto lì a guardare quelle stelle colorate che scoppiano in aria, tingendo il cielo scuro di colori vivaci ed allegri.
Mi ero scordata come mi piacessero i fuochi d’artificio… Mi sono sempre piaciuti, sempre!
Lo spettacolo di fuochi e fuocherelli continua per un bel po’ ed io, come un’idiota, sono rimasta a guardarli e continuo a farlo tuttora.
Li adoro troppo per tornare dentro a rimuginare su qualcosa che mi sta facendo scoppiare la testa!
Però… Il freddo sta iniziando a farsi sentire. Mi sfrego le braccia e noto che ad ogni mio sussulto esce una nuvoletta di vapore dalla mia bocca.
Le labbra sono irrigidite e le sento appiccicose e ghiacciate. Il naso non me lo sento più. E stranamente la fronte mi scotta… Mi sento accaldata, nonostante sia circondata dal gelo. Che mi stia salendo la febbre?
Incomincio a tossire. E da pochi che sono, i colpi di tosse incominciano ad aumentare…
Forse avrei dovuto portarmi almeno una vestaglia ed una sciarpa per uscire nuovamente…
Sento le gambe farsi più deboli e la vista mi si sta offuscando… Sì, decisamente qualcosa non va…
Cado in ginocchio… Le gambe hanno deciso di non reggermi più e incomincio a respirare affannosamente…
Quando sento improvvisamente il rumore di una macchina che si sta avvicinando. Il motore si spegne.
Non riesco a vedere bene: distinguo solo le luci offuscate dei fari della macchina.
Sento che uno sportello si sta aprendo e che viene chiuso un secondo più tardi, molto frettolosamente.
Sento anche dei passi… Dei passi molto veloci che si stanno dirigendo verso di me.
Non riesco a reggermi ancora in ginocchio, così mi accascio a terra.
“Ehi!” , mi urla una voce familiare.
Sembra proprio quella di… Ma no… Non è possibile che sia la sua…
Mi sento avvolgere da delle braccia e stretta al petto di questa persona.
“Razza di idiota, si può sapere che stai facendo?” . La sua voce è piuttosto adirata… Più mi dico di non crederci e più me ne convinco… Possibile che sia davvero lui?
Mi sento mettere una mano sulla fronte e scostarla dopo qualche secondo.
“Maledizione… Scotti. Dannazione a te e alla tua dannata incoscienza!” , mi riprende senza pietà alcuna.
Apro leggermente gli occhi… Incontro il suo sguardo…
Santa Luminosa… Se è un sogno, non svegliarmi, ti prego…
“Sessho…maru…sama…?” , affermo io, tra un affanno e l’altro.
I suoi occhi dorati sono su di me, imperterriti, severi, freddi, ma anche…
… preoccupati?
E’ l’ultima parola che invade la mia mente, prima di perdere nuovamente i sensi…

Apro gli occhi lentamente. La cosa mi riesce facilmente poiché la camera è completamente all’oscuro se non fosse per una piccola abatjour che non ricordo di aver mai avuto qui in camera, ma non ci faccio caso più di tanto…
La vista è meno offuscata, anzi riesco a vedere quasi normalmente. Ma mi sento sempre molto accaldata e la testa mi scoppia. Mi sento priva delle forze necessarie anche per muovere un dito…
Davvero sono così debole?
“Ti sei svegliata finalmente” , sento affermare da una voce profonda e sensuale.
Giro, con molta, molta, fatica il capo alla mia destra, per realizzare che Sesshomaru-san è seduto su una sedia a fianco al mio letto, con le gambe accavallate e in mano il suo solito libro-da-comodino, intento a fissarmi.
“Sesshomaru-sama?” , chiedo io, non capendo fino a che punto sto sognando, o meno.
“Come ti senti?” , mi chiede, con aria disinteressata, ma stranamente molto meno fredda e distaccata.
“Beh… meglio di prima sicuramente…” , affermo con voce molto minuta. Deve essermi venuta meno anche la voce, eh?
Lui non risponde. Si limita a poggiare il libro sul comodino e a farsi più vicino. “Adesso hai la febbre. Ti senti soddisfatta? Ti senti realizzata?” , mi riprende con tono austero.
Io abbasso la testa, con aria dispiaciuta. “Sono mortificata”
“Mi sembra il minimo. Sei una sciocca. Ti rendi conto di ciò che hai fatto?”
“Io… Sì, ma…”
“No, non te ne rendi conto” , mi interrompe, sempre con tono di ripresa. “Non te ne rendi conto, perché altrimenti non avresti compiuto un gesto così impulsivo. Sei una scapestrata, un’incosciente”
Ha ragione… Questa volta ha ragione lui… Non riesco a trovare da ridire su niente.
“Mi dispiace. Avete ragione voi” , ammetto, stringendo forte le coperte. “Mi dispiace. Mi dispiace davvero”
Rimaniamo entrambi in silenzio. Lui non fa che guardarmi con quello sguardo d’ambra, meraviglioso come al solito.
“Ti avevo detto di cautelarti… Mi hai disobbedito”
Non rispondo. Cosa dovrei dire?
“Non ascolti mai niente, né fai mai niente di ciò che ti dico. Sei una degli umani più insopportabili che abbia mai conosciuto” , mi chiarisce, come se non fosse già troppo chiaro…
“Si può sapere che ti è saltato in testa?” , mi chiede assumendo il solito tono freddo.
Rimango un po’ in silenzio, sotto il suo sguardo indagatore, finché non azzardo: “Volevo solo… Volevo solo vedere i fuochi d’artificio Infondo è Natale”
“Per una simile sciocchezza?” , ribadisce lui, con tono disprezzante. “Mi hai recato così tanto fastidio per degli stupidi giochetti di luce?”
Giusto… La sua preoccupazione è sempre quella del fastidio che gli reco, no?
“Vi ho detto che mi dispiace, no? Ma io… Forse a voi può sembrare una sciocchezza, ma è stato un impulso più forte di me” , provo a rispondergli io, tossendo di conseguenza, per lo sforzo compiuto.
“Stare a letto, malata, il giorno di Natale per me è insopportabile. Un giorno che si dovrebbe passare con le persone a cui si tiene tanto e in felicità, io l’ho passato in completa solitudine; a bisticciare con i miei amici, tentando di capire delle cose che mi nascondono e che tengono sempre per loro; a letto e per di più malata… Non ne potevo più! Però, appena ho visto i fuochi d’artificio… Mi sono sentita subito meglio. Come se qualcuno stesse cercando di consolarmi. Come se Kagome-onee-chan ed Inuyasha mi stessero dicendo che ci sono loro con me, anche se sono lontani. E che torneremo presto a festeggiare il Natale assieme”
Sesshomaru-san rimane in silenzio, socchiudendo gli occhi per un po’.
“Sono solo stupide suggestioni che ti fai tu. E’ assurdo che degli inutili giochetti di luci significhino questo”
“Saranno anche suggestioni, ma mi hanno fatta sentire bene!” , esclamo io, con gli occhi visibilmente lucidi e tremuli. Tossisco un paio di volte e riprendo: “Meglio di quanto mi avete fatta sentire voi, andandovene via, non so dove!” .
All’improvviso vedo l’espressione di Sesshomaru-san si fa leggermente scossa.
Sarà per quello che ho detto?
Forse… Probabilmente… Ma non solo: ecco che ci risiamo… mi sono messa a piangere davanti a lui.
Mi domando perché il mio lato più debole debba uscire sempre di fronte a lui…
Eppure sembra essere rimasto un po’ scosso. O almeno un po’ più delle altre volte.
Faccio per asciugarmi le lacrime col dorso della mano e cerco di trattenere un po’ i singhiozzi.
“Io…” , azzardo senza fermarmi. “Semplicemente volevo stare con voi… Solo questo… A voi potrà sembrare sciocco, ma era… era l’unica cosa che desideravo. L’unica…” , piagnucolo, alternando singhiozzi a tosse. “E… E…”
“Dacci un taglio ora…” , mi interrompe lui. Stranamente, però, lo fa con un tono molto più calmo e… gentile?!? No, non lo si può definire gentile, ma… non freddo! Sembra quasi come per dirmi a modo suo ‘D’accordo, su… ora basta piangere…’.
“La tosse ti sta aumentando. Smettila di frignare” , mi raccomanda, spingendomi a stare stesa sul materasso e coprendomi ulteriormente con le coperte. “Che farai se la tua situazione peggiorasse?”
Mmm… Ma è la stessa persona di quando l’ho lasciato? Davvero? Non è che è un sosia, no? O un alieno che ha preso le sue sembianze, magari…
Accucciandomi ancora di più sotto le coperte, gli sorrido. “Se state con me non peggiorerà di sicuro” .
Ok… Forse è la febbre che mi fa dire cose inopportune, ma… che posso farci?
Lui mi guarda per un po’ dopo di che: “Tsk…Idiozie”
Ok, è lui. Forse in versione un po’ più mamma chioccia ma è lui.
Gli sorrido e… ecco che ricomincia la tosse. Sento brividi di freddo dietro la schiena e la fronte me la sento avvampare tutto d’un tratto. E il respiro si fa affannato…
Stranamente le pupille si fanno più pesanti…
“Sessho…maru…sama…” , affermo, tentando di richiamare la sua attenzione.
Evidentemente, però, lui deve essersene accorto ancora prima che lo chiamassi, perché mi è venuto più vicino e mi ha messo una mano sulla fronte.
“La febbre sta salendo di nuovo” , constata, ma io sono troppo intenta a soffrire a causa della malattia per dargli ascolto.
Indi sento che i suoi passi si fanno più lontani. Dove sta andando? Dove diavolo sta andando in un momento così critico?!
Oddio… Non sento più niente… Se n’è andato per davvero! Ma è scemo, o solo enormemente crudele? O forse tutti e due?!? Io sto morendo e quello se ne va? Ma dico… Fluffy, devi avere qualcosa che non va! Per forza!
Ma come si fa a lasciarmi in una situazione del gener…
Ma ecco che sento nuovamente dei passi avvicinarsi. E’ tornato?! Davvero?
Cioè, sì, era quello che volevo… ma non mi aspettavo che lo facesse davvero!
Avendo gli occhi chiusi a causa dell’alta febbre, non riesco a capire che cosa fa ma odo che sta trafficando con qualcosa sul mio comodino. Di che si tratterà?
Dopo circa qualche secondo di attesa e di affanni, sento una delle sue mani sotto il mio capo che lo spingono in avanti, come per mettermi seduta, e qualcosa viscido vicino le labbra.
Apro un occhio per capire solo un po’ che cosa sta accadendo: Sesshomaru-san è in piedi e sta facendo in modo che ingerisca una sottospecie di alga. Ma che diamine è?!? Mi vuole uccidere?!?
“Che…Che cos…”
“Ingeriscila. E’ una pianta speciale che ti permetterà di guarire nel giro di massimo due giorni”
“Ma… Ma…”
“Fallo” , mi incita con tono distaccato.
Allora, tentennante faccio per leccarla. E’… E’ amara!!! Che schifo!!!
“Ma… è amara…” , mi lagno io.
“Rin” , mi riprende con tono austero. Come per dirmi ‘O la mangi, o la febbre non farà in tempo ad ucciderti, perché l’avrò già fatto io da un pezzo’.
E va bene… Va bene!!! La mangio! Quante storie!
E, dopo qualche secondo di esitazione, la metto in bocca, la mastico in fretta evitando di sentirne il sapore e la ingerisco ancora più velocemente.
Che schiiiiiiiifo!!! Santa Luminosa, sono quasi del tutto certa che questa è la pianta più disgustosa che Kami-sama abbia creato!
Dopo che l’ho ingerita, Sesshomaru-san mi rimette il capo sul cuscino e torna a sedersi nuovamente sulla sedia a fianco del mio letto.
La febbre ancora non mi scende: il respiro è affannato e sento che respirare è la cosa più difficile da fare in questo momento, ma non demordo. Mi sento molto più forte…se Sesshomaru-san è qui, vicino a me.
Dopo circa una decina di minuti sento la fronte farsi meno calda, ma il respiro affannato non accenna a lasciarmi.
Lentamente faccio per voltare il capo verso Sesshomaru-san e gli sorrido, uscendo la mano da sotto la coperta e porgendogliela, tutta tremante. “La…mano…”
Lui rimane fisso, a guardarmi imperterrito, inclinando la testa. Evidentemente non ha capito che cosa voglio. E sono quasi del tutto sicura che se glielo spiegassi non lo farebbe. Quindi, con tutto che ho la febbre, escogito un piano.
“Sento… male… alla… mano…”, affermo, tra un affanno all’altro, fingendo una faccia dolorante.
“Alla mano?” . E così Sesshomaru-san tende la sua mano verso la mia afferrandomela e cercando di capire quale possa essere il problema.
Ma non appena la sua mano sfiora la mia, subito gliela stringo con tutta la mia forza. E’ fredda al contatto, ma liscia e vellutata. Sembra quasi quella di una donna per quanto è morbida. Ma le dita sono abbastanza affusolate e sento gli artigli taglienti sotto le dita.
Lui, allora, mi guarda come per ricevere una spiegazione di ciò che ho fatto.
Ed io, di tutta risposta, gli sorrido e affermo: “Presa”
“Che stai facendo, Rin?” , mi chiede austero e freddo, come quello di una volta. Ma non mi importa. E facendo per lasciarmi la mano…
“No…” , esclamo io, con voce minuta, ma con tono scongiurante. “Vi prego… Non mi… lasciate… la mano…”
Lui non mi risponde e continua a guardarmi, fisso con quegli occhi color dell’oro.
“Per… favore… Sessho…maru…sama…” , gli chiedo, sentendo le palpebre farsi sempre più pesanti.
“Per… favore… Non mi… lasciate… anche voi…” , proseguo, chiudendo gli occhi.
Sto per addormentarmi. Lo sento. Il mio respiro si fa un po’ più calmo e la fronte molto meno scottante.
La febbre mi sta scendendo? Sarà per la medicina? O per la presenza di Sesshomaru-san? Forse per tutte e due…
Ora capisco… Forse è per questa sensazione di benessere che provo quando sto con lui…  che mi sono innamorata di lui. E’ possibile? Non lo so. Ora non so niente. La mia testa è vuota. Completamente vuota.
Mi sto addormentando. Tutto sta diventando scuro. Sento solo la voce di Sesshomaru-san che sta affermando qualcosa.
“Già… Non so mai come devo comportarmi con te… Sei imprevedibile, Rin. Un’umana… davvero imprevedibile” .
Mi pare di aver sentito questo, ma… forse sto già sognando…

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Ringrazio tutti coloro che hanno letto questa ff, che l’hanno inserita tra le loro seguite ed in particolar modo chi l’ha aggiunta alle sue preferite!!! ^-^ Arigatou!!!

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Capitolo 16
*** ... e venendo accudita da te?!? ***


Kobato è risorta una settimana dopo Pasqua ed anche più XD
Scusate il ritardo ma causa-traslochi e tutto il resto… beh hanno influito su questo enorme e stratosferico ritardo. Che dirvi? Spero che vi piaccia e grazie per il vostro continuo supporto! Arigatougozaimasu!!!
Scusate ancora il ritardo ^-^”

@marrion: mi hai mandato un sacco di mail e devo dire che è anche grazie a te che mi sono data una svelta XD Grazie ^-^ Spero che l’aver atteso tanto questo capitolo te lo faccia godere un po’ di più XD Un bacione!
@Marie16: tutti vorremmo un Sesshomaru-crocerossina… vabbè XD ci acconentiamo! XD Spero ti piacerà questo nuovo chappy! ^-^
@blu rose: grazie per i complimenti!!! Contentissima che ti piaccia! ^-^ Un kiss grosso grosso!
@lirinuccia: ed ecco qui l’altra spinta che mi ha fatta andare avanti e decidere di finire questo benedetto capitolo! XD Se non ci fossi stata tu!!! Eccomi qui e scusa il ritardo! Grazie ancora per esserti preoccupata per me! ^-^ Spero ti piacerà questo chappy!
@mew paddy: dunque… i tuoi complimenti mi fanno sciogliere XD grazie grazie grazie e comunque per quanto riguarda la musica anche io ce l’ho, però non suonata al piano e la sento molto anche io XD appresso ad altre 2 canzoni che la prossima volta ti darò il link XD Ispirazioni di musica, eh? XD
@samirina: grazie x i complimenti! Grazie davvero per essere immancabile, come al solito XD spero ti piaccia questo chappy!
@celina: sì Rin è così ottusa che sta iniziando a dare fastidio anche a me XD comunque questo chappy è incentrato su altro, ma il prossimo… beh ti svelo che l’ottusità di Rin avrà finalmente fine XD
@smile: waaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!!! La mia onee-chan!!!!! No purtroppo non sono di Napoli ma sono anch’io del Sud (di puglia XD). Comunque… mi spiace di aver fatto così ritardo e che stavi demoralizzata T-T Ho avuto tanto da fare… Spero di risentirti presto e spero che ti piaccia anche questo chappy e che se sei ancora in questo stato (ma onestamente non credo ^-^”) ti tiri su di morale! ^-^
@mikamey: ma va! L’importante è che ci sei sempre e come al solito, immancabile! Grazie mika! Sempre mitica come al solito XD grazie del tuo continuo appoggio, scusa il ritardo e spero che questo capitolino ti piaccia ^-^
@sara: non importa quanto sia lunga. Grazie della tua recensione ^-^ grazie infinite!!! Spero che questo chappy ti piaccia! Un bacione grosso grosso! ^-^
@elenasama: il mio prima possibile è stato un fallimento totale. Spero di non dover essere così ritardataria la prossima volta, ma per ora non dovrebbero esserci in programma altri traslochi XD (mai dire mai U.U) sono contenta ti sia piaciuta la mia storia e spero continuerà a piacerti! Un bacione!
@oneechankitzune: beh che dire? Tu sei colei che mi ha messa un gradino in alto alto, quando chissà se lo merito XD tutta la fiducia che hai in me mi mette in agitazione! Sono davvero contentissima e non so se meritarla o meno! So solo che te ne sono immensamente grata! ^-^ Spero che questo chappy sia di tuo gradimento! Un bacione! ^-^

Vi auguro dunque buona lettura! ^-^


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I cinguettii degli uccelli si fanno sempre più insistenti… Sempre di più, sempre di più, sempre di più, fin quando, nervosamente, non mi costringono ad aprire un po’ gli occhi.
Per mia fortuna le tapparelle sono chiuse e la luce del sole è appena percettibile, la stanza è quasi completamente al buio. Ciò mi permette di aprire gli occhi del tutto e di fare il resoconto della situazione.
Mi ci vuole qualche secondo in più, ma riesco a muovere le gambe sotto le coperte, indi faccio per darmi una spinta sia con esse che con il bacino per mettermi seduta sul letto, appoggiando la schiena allo schienale.
Ecco che riprende il mal di testa. Possibile che non mi sia ancora passato?!?
Mi tocco la fronte e mi massaggio le tempie. In questo modo realizzo che la mia fronte non è molto calda, ma neanche troppo fredda. Sarò sui 36,8°, massimo 37°.
Sarà stata anche la cosa più disgustosa che abbia mai mangiato (dopo il miso e i takoyaki cucinati da Inuyasha quando Kagome-onee-chan aveva fatto tardi e non aveva potuto preparare la cena), ma l’erba medicinale che mi ha dato Sesshomaru-san è stata efficace.
A proposito… Mi guardo intorno: la stanza è vuota e la sedia su cui sedeva ieri sera Sesshomaru-san non c’è più.
Che sia stato solo un sogno? Non è che mi sono sognata tutto?  In effetti… che Sesshomaru-san sia stato tanto disposto a sedersi accanto a me e a darmi dei medicinali, come farebbe una perfetta mamma-chioccia-balia, mi risulta alquanto surreale.
Però è stato abbastanza realistico come sogno… Ho sentito anche quel saporaccio in bocca! E poi…
Mi blocco per un istante e, senza pensarci troppo, apro il palmo della mano ed incomincio a fissarlo senza distogliere lo sguardo da esso.
E’ la mano che mi ha preso Sesshomaru-san… è la mano con cui l’ho toccato e l’ho sentito per la prima volta davvero vicino a me…
Quella sensazione di calore, di felicità… Era davvero tutto un sogno?
Faccio per portarmi la mano vicino la guancia e prendo a sfregarmela con essa.
Mi blocco nuovamente e spalanco gli occhi, incredula.
Ma questo… è…
Allora… non è stato un sogno?!
Porto l’indice e il medio, uniti, sotto il naso e incomincio ad odorarmi le dita.
Non ci sono dubbi… Lo riconoscerei tra miliardi di odori… Questo è il profumo di Sesshomaru-san!
Allora mi ha davvero tenuto la mano! Non sono una povera pazza che, presa dallo squilibrio mentale che le ha comportato la febbre, si è fatta fantasie al di là di ogni immaginazione!
Sono normale!!!!
… No, okay… questo non posso proprio dirlo…
Tornano a noi e a questioni un po’ più serie… Sesshomaru-san se n’è andato… Beh, non che mi aspettassi che rimasse tutto il tempo con me, però…
Dove sarà andato? E’ periodo festivo, non c’è più nessuno in giro, se non per fare quattro passi!
E’ andato a farsi una passeggiata? Mhh… Sarò io, ma non ce lo vedo a camminare tranquillamente in mezzo a tanti esseri umani, come se niente fosse e magari prendersi un gelato o fare una corsetta nel parco per perdere tempo.
Ah, già! Ora che ci penso me lo aveva accennato; non ricordo esattamente quando, ma mi aveva detto che avrebbe lavorato tutti i giorni festivi.
Che diamine! Non si ferma mai! Capisco che le parole “stanchezza”  e “feste di Natale” non fanno parte del suo vocabolario, ma… Santa Luminosa… persino Inuyasha certe volte si sente stanco e figurati se studia durante le feste di Natale! Beh… è anche vero che non studia neanche i giorni che dovrebbe… ma questa è un’altra storia…
Ora che ci penso (mmm… sto pensando più del solito ultimamente, o è solo una mia impressione?) è da parecchio tempo che non pulisco, faccio il bucato, o mi occupo di faccende domestiche…
La casa sarà sicuramente così sporca che troverò addirittura dei topi a cibarsi del divano del salotto e, perché no, anche del tappeto persiano!
Mi do, senza pensarci più di tanto, un buffetto sulla testa, aumentando così a dismisura il mio mal di testa: è assodato, sono scema. Ma, a prescindere da questa cosa risaputa, l’ho fatto perché sto senz’altro mischiando le mie fervide fantasie l’una con l’altra.
Da quando ho incominciato a vivere da Sesshomaru-san non ho mai visto la casa in disordine o sporca. E quando dico mai, intendo dire MAI!!! E con MAI intendo anche quando, per un qualsiasi motivo, non potevo pulire tutti i giorni, o per qualche giorno di seguito.
Certo, sui mobili la polvere si annida, ma se non vado a vedere con la lente d’ingrandimento non direi mai, entrando in questa casa, benché sia enorme e paragonabile ad una reggia, che sia sporca… e figuriamoci, poi, disordinata! E’ l’ordine in persona!
Già… ma che pulisco a fare? Quasi quasi è pure inutile!
Stavo mischiando l’ordine di Sesshomaru-san con la fetenzia di Inuyasha! Il ché non so come sia possibile… =.=  La febbre deve farmi proprio un brutto effetto.
Ricordo solo che quando Kagome-onee-chan aveva un corso speciale ed era il giorno delle pulizie, non poté farle; neanche io potetti farle, perché avevo le lezioni supplementari, e quando tornammo entrambe a casa, la sera tardi… beh, che dire? Mancavano solo i maiali e la casa poteva definirsi un bel porcile. Ah, no, sbagliato! Il maiale c’era, ed era seduto sul divano con la pancia all’aria e con una birra in mano a guardare la partita di baseball alla tv (Homer Simpson style): Inuyasha!
Tanti giornali a terra, sparsi sul pavimento, birra e snack sparsi ovunque, formaggio fuso sul soffitto e sul lampadario di cristallo (non so come ci sia finito lassù e non ho il minimo interesse nel scoprirlo!).  Insomma… un vero letamaio!
Ed era stato da solo per sole 9 ore!!! Non voglio immaginare se l’avessimo lasciato da solo per più di un giorno… L’avremmo visto al telegiornale: casa diventata una fattoria in meno di 24 ore! Signori, un nuovo guinness dei primati!!!
Mmm… Come sono arrivata alla sozzeria di Inuyasha? Ah, sì, giusto, per il fatto che non pulisco casa da un po’…
E’ un po’ malinconico stare nella propria stanza per tanto tempo… Mi manca il salone e il divano del salone dove mangio la mia adorata nutella!!!
Ah!!! La nutella! E’ da tanto che non la mangio! Mhh… Il mio stomaco brontola! Devo proprio mangiarne un po’. Ne ho una voglia matta!
Sai che faccio? Ora mi alzo, scendo le scale e vado a mangiarmi la nutella!
Rin Higurashi pronta all’azione!
Ahi… Che mal di testa! Ok… forse non poi così tanto pronta, in fin dei conti…
Con uno sforzo che non mi è indifferente, faccio per spostare le gambe da sotto la coperta in giù e i miei piedi cercano furtivamente e velocemente le pantofole, per non rischiare di toccare il freddo pavimento, e, con brividi che mi percorrerebbero la schiena, farmi salire la febbre, o peggiorare la mia situazione.
Ed ecco che, dopo un grandissimo sforzo, riesco a mettermi in piedi.
Barcollo.
Sono costretta ad appoggiarmi alla ringhiera del letto per non cadere all’indietro. Sono ridotta davvero così male?
Continuo a rimanere ferma, in piedi, ancora per un po’, cercando di riabituarmi a stare in piedi e a riprendere l’equilibrio che, evidentemente, è andato a farsi benedire. Indi mi decido a muovermi, tenendomi sempre ben salda o ad un mobile, o alle pareti. Ho la netta sensazione che se non mi mantenessi a qualcosa, cadrei inesorabilmente come un salame.
Waaaah! Mi sta venendo più fame, pensando a roba da mangiare! Devo sbrigarmi e raggiungere la cucina!!!
Forza!
E con tanta forza di volontà, ed eguale brontolio di pancia esco finalmente dalla mia stanza e incomincio a percorrere, pian piano, il lungo corridoio, appoggiandomi alla parete. Ed ecco che giungiamo alla cosa più difficile: LE SCALE!!!
Bene… Se fino ad ora ciò che mi ha spinto fin qua è stata la mia forza di volontà e la fortuna, adesso mi ci vorrà un vero e proprio miracolo per scendere sana e salva senza capitombolare giù come una palla.
Santa Luminosa, potresti attivarti un attimino? So che hai molto da fare e che sei andata a litigare col centro della Vodafone perché ti hanno scalato ingiustamente un euro dal traffico telefonico, ma ti prego… Se ci tieni a me (e so che non ci tieni), aiutami!!!
Ti prometto che se lo fai, non solo ti risarcisco di quell’euro, ma ti abbono ad alice e ti regalo la chiavetta USB per usare internet! Conveniente, eh?
Deglutisco… e il mio stomaco brontola ancora di più.
Ho capito, ho capito! Adesso scendo! Ma poi è colpa tua se non torno vivo! Peggio per te, che non potrai più assaggiare la nutella e il bentou preparato da Kohaku-kun!
Certo che sono veramente disperata, eh? Sto parlando al mio stomaco e non solo! Ci sto pure litigando… Certo che la pazzia è proprio brutta…
Deglutisco nuovamente e dopo aver pregato e detto l’atto di dolore per almeno una decina di volte (non si sa mai… se muoio, almeno Kami-sama mi accetta in paradiso), decido di scendere: mi aggrappo con tutte le forze al poggia-mano. Inutile dire che scendo un gradino alla volta e che ci impiego circa 20 secondi per ogni gradino. In un minuto scendo 3 scalini, tanto per rendere l’idea… Quindi ci impiego circa 10 minuti per raggiungere con calma e sana e salva il pian terreno.
Non ho mai adorato questo pavimento tanto quanto ora. È che troverei sicuramente qualche difficoltà a rimettermi in piedi, altrimenti mi metterei in ginocchio e lo bacerei una decina di volte.  Mi limito a mandargli un bacio volante e a ringraziare con occhi sbrilluccicosi e pucciosi (*-*) Kami-sama e Santa Luminosa a cui, prima o poi, sicuramente dedicherò una statua, dopo che tornerà dal litigio con la Vodafone.
Mi sento tutta traballante e non so come diamine mantenermi in piedi ora che è finito il poggia-mano, ma fortunatamente mi trovo vicino al porta-ombrelli e noto che proprio lì dentro c’è quell’ombrello enorme di Sesshomaru-san… Ombrello? Ma che dico? È un ombrellone! Anzi… è un vero e proprio tendone da circo! Se lo apro sono sicura che ci trovo i clown, la donna-cannone e i cavalli con le piume in testa! Quel diavolo di ombrello-da-circo è così grande che se lo portassi con me un giorno in cui io e tutti quelli della mia classe volessimo fare una gita, e stesse piovendo, potrei ospitarli tutti sotto il mio! Okay… Non lo devo aprire, ma è giusto per rendere l’idea! Che diamine ci farà Sesshomaru-san con un coso del genere? Allestisce uno spettacolino di marionette quando piove?
Mi faccio quattro risate… Anche sei, a dir il vero, ma decido di tornare seria subito dopo e di asciugarmi le lacrime per le troppe risa. Prendo l’ombrello-da-circo che è alto circa un metro e un pacchetto di fruittella messo in verticale; dopodiché, mantenendomi su di esso come una povera nonnetta, o peggio, come Mary Poppins, decido di avviarmi verso il mobiletto del salone dove ho deciso di tenere le mie riserve di nutella, dato che ho il piacere e l’onore di vivere sotto lo stesso tetto del signor IoSonoUnRicconeSfondatoMaNonPossiedoNeancheLaPiùMiserabileDelleCucineEsistentiSullaFacciaDelPianetaAncheSoloPerArredamento!
Una volta presa la mia adorata a mancata nutella, la apro e con uno sforzo non indifferente prendo anche il cucchiaino con cui cibarmene *-*  Mhhh… Mi sembro tanto un vampiro che non vede ombra di sangue da qualche millennio… O.O Sono assetata di nutella! Ora spunta fuori Edward di Twilight e andiamo a braccetto!
Bah…
Barcollo ancora, ma non me ne preoccupo più di tanto. La mia attuale irresponsabilità è pari a quella di un coniglio che si vede trascinato in una teglia da forno… In poche parole: A  DIR POCO STRATOSFERICA!!!
Cooooomunque… Dopo essermi appoggiata con le gambe al bracciolo del divano del salone, incomincio con la prima cucchiaiata… la seconda… la terza… la quarta… la quinta…
Insomma, per farla breve, nel giro di 10 minuti, del barattolo ci è rimasto solo l’involucro.
Sono una bestia famelica? Sì, signor giudice, ne sono consapevole e non trovo obiezioni. So di esserlo e ne vado fiera! Viva le nutellineeeeeeeeeeee!
Prima regola del club delle nutelline: “se hai un barattolo di nutella sotto il naso (o meglio dire, in prossimità della bocca) … ripuliscilo come farebbe solo una lavastoviglie supportata dalla mitica pastiglia “Finish power”!” E ricorda: la tua lingua non è da meno di una gettata d’acqua!”
Okay… Andrei denunciata alla C.D.P.D.R.U.N.C.N.L.F.G (Congrega dei pazzi da ricoverare ulteriormente nel caso non lo fossero già), ne sono sempre più convinta!

Woooooh…

Muaaaaaaaaah……

Gyabooooh….

No, non sono impazzita. Sì, cioè… Beh, lo sappiamo già, che sono pazza di mio e impazzire ulteriormente vorrebbe dire non essere in grado di mettere assieme una frase di senso compiuto, no?
Wah… Lasciamo stare…
C’è da sapere solo che sto letteralmente morendo di mal di stomaco… Mi sa che mi serve un po’ d’acqua a limone per digerire…
La mia golosità mi porterà all’altro mondo… e, se il peccato di gola (me l’hanno insegnato i gelati magnum!) ti fa andare veramente all’inferno, ah beh… allora il mio biglietto è già stato prenotato…E se vedi bene bene, sono in cima alla lista!
Giusto perché non so cos’altro fare per divertirmi, decido di barcollare come “ercolino sempre in piedi” fino al mobile bar dove Sesshomaru-san tiene tutti i suoi wisky e dove io, innocentemente, ho fatto infiltrare la mia bottiglietta di acqua, limone e zucchero. Se noti attentamente, vedi che è anche vestito da 007! Ma quant’è figo: là ha la cipria-radio-trasmittente; lì alla cintura c’ha il rossetto-laser e lì ancora il razzo propulsore a forma di fiorellino… No, aspetta! Ma questo è stile Totally Spies! Altro che 007! Maledette veline in tuta sexy! Mi rovinate l’atmosfera!!! Non solo a “striscia la notizia”, “ciao darwin” e chi ne ha più ne metta, ma anche qui, davanti a me! Vi denuncerò per tentata seduzione del sesso opposto, sporcaccione che non siete altre!
Perché mi sento tanto come una vecchietta che ciarla e ciarla contro ragazze bellissime che le sfilano davanti? Ah boh… La febbre mi fa veramente brutti effetti…
Finalmente ho in mano la mia bottiglietta e incomincio a tracannare acqua e limone che mi fa aggrottare la fronte in una smorfia di disgusto: mi aiuterà anche a digerire, ma fa veramente schiiiiiiifo!!! Troppo aspro il limone!
Sto per fare un pensiero profondo su questo sapore quando mi distrae, un suono acuto e squillante:
DRRRIIIIIIIIIIIIIIIIN  DRRRRIIIIIIIIIIIIIIIIN DRRRRRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN
Oh, mamma mia… Che è successo? L’allarme antincendio? Mi devo preparare, mettere in fila o cose del genere? Oh, ma qui non siamo a scuola ed ora che ci penso non le facciamo neanche a scuola le prove antincendio!
Decido di andare a rispondere al telefono, dopo un iniziale smarrimento dovuto SENZ’ALTRO alla febbre. Okay che sono scema, normalmente, ma c’è un limite anche all’essere scemi…
Mi avvicino al mobiletto dove vi è disposto sopra il cordless e rispondo: “Pronto?”
“P… Pronto?” , mi risponde con tono insicuro e dubbioso la voce dall’altra parte della cornetta.  È la voce di un uomo.  “Casa Taisho?”
“Sì, questa è casa Taisho. Desidera?”
“Ecco… Veramente… Cercavo Taisho-sama, ma suppongo non ci sia, dato che ha risposto lei, no?”
“Come…?”
“Sì, insomma. Lei è la donna di servizio, no?”
Ehhhhh???? Abito con lui da circa cinque mesi per essere riconosciuta come “donna di servizio”?!? Ma stiamo uscendo di testa qui?!?
“Veramente io sarei Rin, la ragazza di cui Sesshomaru-sama si sta prendendo cura. Attualmente lui è il mio tutore” , spiattello, quasi per vantarmene. Lo chiamo anche per nome, giusto per indicargli che ho confidenza con lui! (che poi voglio sapere di quale confidenza sto parlando e va bene… è un altro conto…)
“Oh… Non ne sapevo niente! Mi perdoni!” , si scusa, con tono mortificato.
“Si figuri, si figuri. Però… Potrei sapere con chi sto parlando?” . E’ giusto a livello informativo, eh! Da piccola mi hanno sempre detto di non parlare con gli sconosciuti!
“Sono il vice-presidente della ditta di ascensori Miyazaka. Oggi avevamo un incontro con Taisho-sama, tuttavia lui non si è presentato… Pensavamo che potesse essergli capitato qualcosa, così abbiamo deciso di chiamarlo a casa…”
“Oh, sì, ha fatto bene, ma… Se devo dirle proprio tutto il vero, Sesshomaru-sama non c’era quando mi sono svegliata e non so proprio dove lui possa essere finito…” .
Non si è presentato all’incontro con quelli della ditta di ascensori? Possibile? Che cosa gli sarà successo?!? Possibile che abbia avuto un incidente?!?
Scuoto la testa con veemenza. No, non è assolutamente possibile. Magari avrà trovato un ingorgo per strada e starà facendo tardi… Sì! Sarà sicuramente così!
“Ehm… Signor Miyazaka?”
“Sì, Rin-san?”
“Posso chiederle a che ora avete l’incontro?”
“Oh, beh… Avevamo stabilito di incontrarci più o meno verso le undici”
“Le undici?!?” . Guardo il mio orologio e spalanco gli occhi. “Ma è quasi l’una!”
“Già… E’ in ritardo di due ore. Ecco perché stavamo iniziando a preoccuparci. Non abbiamo neanche ricevuto sue notizie, quindi…”
Ora sì che sto incominciando a preoccuparmi anch’io! Un ritardo di quasi due ore non può certo essere provocato da un ingorgo stradale, a meno che non sia venuto un principe indiano in sella ad un elefante in viaggio qui a Kyoto e abbia intasato il traffico! Eppure, Sesshomru-san pur di non perdere tempo, di quel povero elefante ne avrebbe fatto degli involtini primavera e si sarebbe messo di nuovo in viaggio. Far aspettare così tanto dei possibili collaboratori finanziari… non è da lui.
“Ha assolutamente ragione” , riprendo io, cercando di non farmi prendere dal panico. “Ora lo chiamo al cellulare. Dovrei avere il suo numero nell’agenda, al piano di sopra. Se resta in linea un momento, corro subito a prenderlo e do anche a lei il suo numero di cellulare, nel caso volesse rintracciarlo”
“Gliene sarei immensamente grato, Rin-san. Grazie di tutto”
“Si figuri. Non è niente. Rimanga in linea, mi raccomando” . Dico così, ma ora che sono in prossimità delle scale, mi spetta una vera e propria impresa! Altro che “niente”! Se prima la febbre e il mal di testa si stavano attenuando, ora sono punto e da capo, anzi… mi sento ancora su di giri. Forse è la preoccupazione unita alla febbre che mi fa quest’effetto. Faccio per salire il primo scalino aggrappandomi al poggia-mano con tutta la forza che ho in corpo. Salgo anche il secondo, e dopo un bel po’ anche il terzo. Com’è che mi sembra così difficile? Ho la vista offuscata e mi sto sentendo accaldata. Alzare la prossima gamba per salire il seguente scalino mi sta sembrando la cosa più impossibile da fare per me. Anche il respiro mi si sta facendo affannoso… Mi gira la testa… Non riesco più a mantenere l’equilibrio, nonostante mi stia impegnando così tanto per mantenermi al poggia-mano… Che dovrei fare? Sento che sto per cadere all’indietro. Le gambe e gli arti non me li sento più…
Aiuto… Non riesco a trovare la forza neanche di pararmi la testa con le braccia. Se continua così la batterò in pieno per terra e potrei farmi seriamente male…
Oddio, aiutami…
Chiudo gli occhi, non sapendo cos’altro fare e…
… e stranamente da pesante che mi sentivo, fluttuante nell’aria, a peso morto, mi sento avvolgere da delle braccia possenti e sicure e tenere ben stretta ad un petto caldo e muscoloso.
Avendo gli occhi socchiusi ed essendo di spalle, non riesco ben ad identificarlo, ma il suo profumo mi fa realizzare che si tratta di lui: di Sesshomaru-san.
“Rin-san?! Rin-san? Pronto? C’è ancora in linea? Rin-san?” , chiede la voce al telefono, che ormai è caduto per terra, generando un profondo e assordante tonfo.
Miyazaki-san… Vorrei tanto risponderle, però… Non ho la forza neanche di mantenermi in piedi… Cosa dovrei fare?
Ad un tratto, sento che Sesshomaru-san, dietro di me, si sta piegando e con la coda nell’occhio noto che ha allungato il braccio in direzione del telefono per terra e ora, dopo averlo preso in mano, lo sta portando vicino l’orecchio.
“Miyazaki-san” , risponde lui, con tono sicuro e atono, come al solito. “Sono io” , si limita a dire.
“Taisho-sama! Siete voi?” , sento ribattere, dall’altra parte della cornetta.
“Sì”
“Eravamo preoccupati. Avete fatto ritardo e cos…”
“Ritengo che l’incontro debba essere spostato”
“C-Come?!”
Eh? Spostato? L’incontro? Perché?
“Incontrarci oggi, per me, risulterebbe davvero problematico”
“Ma… Ma avevamo stabilito proprio avantieri…”
“Non mi ha sentito?” , lo interrompe Sesshomaru-san, con tono autoritario e di chi vuole imporre ciò che vuole a tutti i costi. “Sono impossibilitato a venire all’incontro”
All’inizio, il silenzio più assoluto. Stavo incominciando a pensare che Miyazaka-san fosse morto d’infarto per il timore che Sesshomaru-san potesse ucciderlo, se l’avesse contrariato ulteriormente, ma dopo un po’ i miei dubbi si dissolsero, poiché riprese, con voce tremante: “C-C-Come volete voi… Allora, aspettiamo una vostra chiamata”
“Vi ricontatterò io, sicuramente” . Dopodiché, senza troppe cerimonie, chiude la chiamata e lascia il cordless sul mobile in prossimità delle scale.
Che razza di impegno potrà mai avere per rifiutare un incontro? E, poi, a quel modo… Miyazaka-san e gli altri della ditta lo stavano aspettando da tanto tempo e lui non solo non si è scusato per il ritardo, ma lo ha addirittura trattato così freddamente! C’è un limite alla sua insolenza?
Domanda davvero idiota… Certo che no…
“Ses…sho…maru…sama…” , accenno, tra un affanno e l’altro. Vorrei dire di più, vorrei anche riprenderlo per come si è comportato. Vorrei dirgli un sacco di cose, ma non ci riesco. Mi sento… Mi sento così dannatamente debole.
Improvvisamente, sento che mi sta avvolgendo la spalla con un solo braccio e, dopo avermi riunito le gambe, ha portato l’altro sotto le ginocchia, in modo da sollevarmi facilmente. Mi ha presa in braccio. Di nuovo…
“Mi stai dando un sacco di problemi, Rin” , mi rimprovera con tono percettibilmente adirato. “Perché sei scesa dal letto?”
Vorrei rispondergli, ma non ci riesco. La febbre è salita così tanto che anche solo aprir bocca, ora come ora, mi è davvero impossibile.
“Io…” , cerco di farmi forza ed azzardare. “Io… Io…” . Niente, non ci riesco. Decido di stare zitta. Per quanto mi possa sforzare, non sarò mai abbastanza in grado di mettere assieme una frase di senso compiuto e per di più ad esprimerla. Mi sento peggio di un invalida…
E lui, Sesshomaru-san, non si preoccupa di sentire la mia risposta, né di cercarla lui stesso. Questo dimostra che l’ha chiesto giusto per chiederlo, o solo per capire cosa mi ha spinto a recargli ancora una volta tutto questo fastidio.
Nel giro di qualche minuto sono di nuovo nella mia stanza, e Sesshomaru-san mi mette nel letto e mi rimbocca le coperte.
Io tengo gli occhi chiusi, non riesco ad aprirli. Dipenderà sicuramente anche questo dall’alta febbre.
Mi sento poggiare la sua fredda mano sulla fronte: un sollievo per la mia pelle bollente, in quel momento.
“Sei proprio una sciocca” , mi rimprovera ancora una volta. “Non ti sei riguardata e la febbre ti è salita nuovamente”
Ha ragione, è vero, però… No, ha ragione davvero lui. Non posso ribattere. Sono solo stata egoista e superficiale.
“Quella medicina ti avrebbe fatto guarire entro stasera, se non ti fossi sforzata. Sei un’irresponsabile, oltre che un’idiota”
Ormai dovrei esserci abituata, ma le parole di Sesshomaru-san mi fanno davvero male… In questo momento, poi…ancora di più.
“Mi… spiace…” , cerco di scusarmi, sempre con gli occhi chiusi.
Il respiro continua a farsi sempre più affannoso e il mal di testa è così forte che non riesco più a pensare lucidamente… Mi sento ancora più debole. Sento che sto per perdere i sensi…
L’ultima cosa che ricordo di aver udito sono i passi veloci di Sesshomaru-san che uscivano ed entravano dalla mia stanza. Uscivano ed entravano… Uscivano ed entravano… Uscivano ed entravano tante, tantissime volte.

Quando riapro gli occhi, il mio sguardo si concentra per qualche secondo sul soffitto. Sono ancora un po’ intontita, tanto da non accorgermi di niente e di nessuno.
A volte mi chiedo se davvero sia molto normale… O forse è solo colpa della febbre. O forse anche quest’ultima è una disperata convinzione che cerco d’insinuare nella mia mente per non sentirmi ancora più stupida di quello che già credo d’essere…
“E’ così interessante osservare il soffitto?” , mi chiede una voce al mio fianco. Giro istintivamente il capo, senza alzarlo dal cuscino, verso la mia sinistra e non posso fare a meno di spalancare gli occhi: Sesshomaru-san è di nuovo lì, seduto su quella sedia, a leggere un libro, con le gambe accavallate e ora, intento a fissare me.
Proprio come l’altra volta. Proprio come ieri. Sono così intontita che non mi sono accorta che è di nuovo pomeriggio inoltrato, quasi sera, e che c’è di nuovo quel lumino acceso. E’ proprio tutto identico all’altra volta. Che sia un sogno?
“Sesshomaru-sama?” , chiedo io, con gli occhi leggermente socchiusi, come se ancora adesso mi stessi svegliando. “Ma… Come…?”
“Se ti sei svegliata, ne deduco che la febbre sarà scesa” , mi interrompe lui, chiudendo il libro che stava precedentemente leggendo e appoggiandoselo sulle gambe.
Annuisco pian piano. “Sicuramente sto meglio di prima” , affermo sorridendogli.
Per constatare se la febbre mi sia davvero scesa, faccio per portarmi una mano sulla fronte, ma, con mia grande sorpresa, avverto un qualcosa di freddo e umido sotto le dita. Non riuscendo a realizzare immediatamente di cosa si tratta, decido di mettermi un po’ seduta e mi levo quel qualcosa che si è depositato sulla mia fronte.

Incredibile: un fazzoletto imbevuto con dell’acqua fresca.
Faccio per guardare Sesshomaru-san che non ha smesso di fissarmi e noto che proprio sul comodino vi è una piccola bacinella riempita con dell’acqua, fino all’orlo.
Non è possibile… Mi rifiuto di crederlo… Forse sto davvero sognando…
“Che c’è, adesso?” , mi domanda all’improvviso lui, incrociando il mio sguardo, stupito e nel contempo perplesso. “Che hai visto di strano?”
“Voi… Mi avete messo questo fazzoletto sulla fronte?” , chiedo io, porgendogli il fazzoletto per mostrarglielo, quasi come se non lo conoscesse.
Lui esita un secondo a rispondere, senza, però, distogliere lo sguardo da me. I suoi magnifico occhi ambrati non mi abbandonano per un solo secondo, finché non si decide a ribattere: “Non è così fate voi umani, per far scendere la febbre?”
“Eh? Oh… beh…”
“Allora non si fa così?” , mi domanda insistentemente, cercando di ottenere a tutti i costi una risposta (a mio avviso, positiva). Perché lui non è che non può sbagliare… lui non deve  sbagliare!!!
“Sì! Sì, sì, certo… Si fa così…” , lo assecondo, ancora un po’ titubante.
“E allora si può sapere perché hai quell’espressione stranita sul volto?”
Rimango un po’ in silenzio, stringendo il panno tra le mani e abbassando la testa. Il cuore mi sta battendo all’impazzata. Riesco a percepirlo.
“Non mi colpisce tanto come l’abbia fatto, quanto il fatto che l’abbia fatto… che mi abbia curata…” , vorrei dirgli, ma non riesco a capire perché, non ci riesco e mi limito a scuotere la testa, rispondendo: “No, no, niente”
Mi ignora, come al suo solito e mi prende dalle mani il fazzoletto ancora umido. Si sente che l’aveva bagnato da poco. Questo sta a significare che è stato al mio fianco per non poco tempo, giusto?
“Era impossibile che avessi sbagliato, dato che ho chiesto ad un esperto medico come ci si dovesse comportare in tale situazione”, mi chiarisce lui.
“Un esperto medico?” , chiedo io, un po’ esitante.
“E’ un mio vecchio cliente. Uno sporco mezzo-demone, ma ricco. Molto ricco. Inoltre, un medico ben affermato”.
Ha chiesto ad un esperto medico il metodo di aiutarmi? Davvero ha fatto questo…
“…per me?” , mi lascio sfuggire, a bassa voce. “Lo avete fatto per me?”
Lui fa per guardarmi e fulminarmi con lo sguardo. Quel solito sguardo freddo e distaccato.  Dopodiché, immergendo nuovamente il fazzoletto in acqua e inumidendolo ben bene, esordisce: “Chi è qui la debole malata che mi sta causando così tanti fastidi?”
Rimango con la bocca socchiusa e gli occhi un po’ spalancati.
“Tienilo bene a mente: sto facendo tutto questo unicamente perché se continui ad essere così debole, non potrai essermi di alcun aiuto. Ed una schiava inutile come sei tu, in queste condizioni, non mi interessa” , mi spiega. “Non farti strane idee, umana” .
Sono ancora un po’ sorpresa, ma…
“Pfff…” , non riesco a trattenere delle piccole e sommesse risa. “Ahahah” , incomincio a ridere tra i colpetti di tosse.
“Che ci trovi di così divertente?” , mi fulmina lui, con sguardo freddo e tono austero.
“Eheh… Niente, Sesshomaru-sama… Niente di niente… Eheh” , cerco di farmi ragione io, non riuscendo a non sorridere. Logicamente si capisce lontano un miglio che sto dicendo una fesseria, perché non è umanamente o “normalmente” possibile che qualcuno si metta  ridere senza un motivo preciso…
Ed in questo caso… (solo in questo caso) io ce l’ho una ragione: stavo semplicemente pensando al fatto che quello di prima era il suo modo per dire che lo stava facendo per me e che, molto probabilmente era preoccupato. Per natura, Sesshomaru-san non direbbe mai che era in ansia per me ed ha cercato di aiutarmi, ma… riesco facilmente a capire quando dice l’esatto opposto di ciò che pensa… Come? Beh, incomincia a chiamarmi “umana”. Umana di qua, umana di là… Di solito, negli ultimi tre-quattro mesi mi ha chiamata sempre Rin e – l’ho notato – usa l’espressione “umana”, solo quando vuole evidenziare o a me, o anche a se stesso il distacco che c’è tra di noi. Quasi per ricordarsi il distacco che deve, secondo lui, esserci tra di noi. Ma, ormai, l’ho capito. Dopo il tutto il tempo ad osservarlo, qualcosa devo pur averla intesa della persona che amo, no?
Evidentemente tutti quei risolini devono aver messo sottosforzo i polmoni, che ora mi stanno mandando colpi di tosse a non finire.
“Cough, cough, cough” , tossisco, mettendomi una mano davanti la bocca, come vuole la buona educazione.
Lui, allora, fa per avvicinarsi ancora di più a me e per spingermi a stendermi sotto le coperte rimettendomi sulla fronte il fazzoletto nuovamente imbevuto d’acqua fredda.
“Smettila di ridere e scherzare” , mi riprende, con tono severo. “Non sei ancora in condizioni di farlo”
Gli do ascolto. Mi accuccio sotto le coperte con aria contenta ed incomincio a fissarlo con aria persistente. E così mi viene in mente una cosa.
“Ah… Sesshomaru-sama!” , lo richiamo.
Lui si volta dalla mia parte, senza dire niente, ed aspettando che sia io a continuare. Di fatti proseguo: “E con Miyazaki-san? Com’è andata a finire? Avete spostato l’incontro, vero?!”
E lui, come al solito, distogliendo lo sguardo da me, fa per alzarsi dalla sedia. “Non è cosa che ti riguarda”
“L’ho sentito io! L’ho sentito! L’avete spostato! Ma non credete di essere stato un po’ troppo duro con lui e con gli altri? Infondo vi stavano aspettando da tanto e…”
“Se ho spostato l’incontro, vuol dire che avevo cose più urgenti a cui pensare” , m’interrompe lui, cercando di impormi la sua risposta.
“Del tipo?” , insisto io.
“Non sono cose che ti riguardano” . ‘N’altra volta? E bastaaaaaaa! Questa risposta la cestino! Non mi va più bene!
“Quali cose sono più urgenti di un incontro con una ditta così importante? Come mai è venuta prima per voi questa cosa così urgente, rispetto a quell’incontro?”
Sesshomaru-san rimane fisso sulla soglia della porta a guardarmi. Il suo sguardo ambrato e felino mi penetra. Dopodiché noto un lieve, quasi impercettibile (ma c’è stato… ne sono sicura!) sorrisetto che è sparito dopo quasi un secondo dal suo bel viso.
“Già…” , azzarda, mettendosi una mano in tasca, dandomi le spalle ed uscendo dalla mia stanza. “Me lo chiedo anche io… ancora adesso… ”
Mh? Eh? Come? Ma che diamine vorrà dire? E che cavolo di risposta sarebbe quella?!? Non vuol dire niente! Assolutamente niente!
Cioè… Non che voglia dire, ma… Ha rifiutato l’incontro con quella importantissima ditta per… per un’urgenza, giusto? Ha detto così, no? Ma quale diamine è questa urgenza? Adesso non è a casa, con me malata, che mi sta accudendo come mamma-chiocchia? E allora dov’è tutta questa urgen…
Aspetta un momento.
Replay: ‘Adesso… è a casa, con me malata, che mi sta accudendo… e non a fare quella cosa urgente…’  =  ELABORAZIONI DATI DELLA MENTE DI RIN… IN CORSO…
17%
45%... 78%... 89%...
CARICAMENTO DEI DATI FALLITO: VERIFICARE SE IL CERVELLO E’ CONNESSO DEL TUTTO E CORRETTAMENTE.
EFFETTUATO CONTROLLO: 19%... 36%... 49%... 64/… 82%... 95%... 100%!



Possibile che l’urgenza fosse che io non stavo bene e che si volesse occupare di me?

Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahah! Questa sì che è buona!!! E’ proprio buona!!!! Ahahahahahahahahahahaha! Devo andare a ‘la sai l’ultima?’!!! Vincerei il primo premio solo con questa!
Però… Davvero, ora che ci penso: quale altra urgenza può esserci? Sesshomaru-san è stato tutto il tempo qui, ad occuparsi di me e a leggere quel libro…
Ah, ora si spiega tutto: l’urgenza era di sicuro leggere quel libro. Dato che quell’ammucchio di fogli di carta sporchi d’inchiostro è sicuramente più importante di me per lui. E avrebbe rinunciato al suo appuntamento per un libro?
Mmm… E’ vero che da lui ci si può aspettare di tutto… ma questo è troppo anche per una fervida immaginazione…
Può davvero essere che l’urgenza sia stata io? C’è una possibilità su 100 che possa essere così… ma una possibilità c’è sempre!
E cosa più importante: dove diamine sarà andato adesso Sesshomaru-san?!? Non è che è andato a fare quella cosa urgente? Magari comincia ora l’urgenza…
Se n’è andato? Ma io non ho sentito il motore della macchina…
Faccio per ascoltare ma non sento nessun rumore. Allora 2 sono le cose: o è silenzioso come una mosca ed anche peggio (perché almeno la mosca ronza e senti il suo tremendo e fastidiosissimo versaccio), o non c’è traccia di lui in casa ed ha smammato.
Rimango ancora in silenzio a pensarci su. Mi sento un po’ triste in effetti ed anche un po’ malinconica.
Mi ha lasciata sola? Di nuovo…? Nonostante stia così male…? E’ pur vero che se ha un urgenza per cui non è andato all’incontro di stamani, è giusto che ci vada, ma… proprio ora che avevo incominciato a credere l’avesse fatto per me…
Sono troppo idealista… Credo ancora nelle favole… Certo che sono proprio stupida, eh?
Proprio una grande, grandissima idiot…
Tap… Tap… Tap…
Mh? Cosa…? Ma questi sono… passi, o sbaglio? Sbaglio, vero? Non è possibile che…
Ed infatti è così… Difficile a crederlo, ma… Sesshomaru-san è ancora qui, non se n’è andato! Scorgo i suoi lucenti e lunghissimi capelli color dell’argento da sulla soglia della porta.
Allora è assodato, ritiro tutto: è più silenzioso di una mosca.
Sono così tanto contenta di vederlo che mi sono messa seduta, facendo cadere sulle lenzuola il fazzoletto inumidito e scoprendomi a più non posso.
“Non ti avevo detto di stare buona e composta?” , mi richiama lui, avvicinandosi sempre di più.
“Veramente no” , affermo io, spavalda. Evidentemente deve aver deciso di sorvolare, perché mi ha solo lanciato un’occhiataccia e…stop. Di solito mi trafigge con lo sguardo, ma evidentemente devo fargli davvero pietà in queste condizioni.
Appena mi è in piedi, a fianco al letto, realizzo che ha qualcosa tra le mani e non appena noto che cos’è… mi chiedo come posso essere stata così cieca (o così imbecille) da non accorgermene prima…
Tra le mani, tenendolo con pochissima cura, quasi come un foglio di carta di nessun valore, aveva un coniglietto bianco con qualche adorabile macchiolina marrone sparsa per il corpo.
E, senza preavviso, Sesshomaru-san mi lancia il coniglietto tra le braccia, per poi portare il braccio con cui me l’ha tirato sul fianco.
“Waaaaaaahhhh!” , esclamo io, eccitata ed emozionata. “Kawaiiiiiiii!” , grido, senza importarmene nulla del mal di testa che incomincia ad aumentarmi di nuovo e accarezzandolo e stringendolo a me a più non posso! (parlo del coniglietto, eh!)
Me lo starà regalando? Davvero?! Ma che kawaiiiii questo usagi-chan!
“Sesshomaru-sama!” , esclamo con tono emozionato. “Questo… Questo è…”
“La tua cena” , mi anticipa lui, interrompendomi.
“Sì!!! La mia ce…” .
Mh? Eh?
Ehhhhhhhhhhhhhhhhhhhh??? Che cosa????? L-L-La… mi-mia… ce-ce-cena….?!? Sta scherzando spero!!!
“Come sarebbe a dire ‘la mia cena’?!?” , esclamo io, guardandolo con orrore e sorpresa.
“Ciò che ho detto. Adesso mangerai quel coniglio e poi prenderai quell’erba che ti ho dato anche ieri. Così guarirai entro due giorni”.
“Ma… Ma… Ma non posso mangiare un coniglio!!!”
“A quanto mi risulta anche voi esseri umani vi nutrite di carne” , mi spiega lui, come se non lo sapessi!
“Sì, ma… non così!!! Questo coniglio… non posso mangiarlo!”
“E perché mai?”
“Come sarebbe a dire ‘perché’?! E’… E’ vivo! E’ vivo e vegeto!”
“Doveva essere morto, dunque…” , esamina con fare disinteressato. “Bene, rimediamo subito…” . E così dicendo, prende il coniglio tra le mie mani e con le sue zanne si mette in posizione per trafiggerlo, ma… appena in tempo riesco a levarglielo dalle mani, proteggendolo tra le mie braccia.
“Sesshomaru-sama, no!!!!” , esclamo io, allontanando il coniglietto dalla sua portata. “Che avevate intenzione di fare?”
“Ucciderlo, no? Lo mangiate morto, giusto?”
“No!!! Cioè… Sì, ma… No, non può farlo!”
“Rin, stai diventando davvero fastidiosa. Prima dici che lo mangiate morto, poi mi impedisci di ucciderlo. Che umana problematica che sei” , mi riprovera.
“E’ vero che mangiamo carne di animali morti e poi cotta, però… Anche se noi esseri umani li mangiamo… Uccidere questo povero coniglietto proprio qui, davanti ai miei occhi, per poi cibarmene… Non posso lasciarvelo fare, Sesshomaru-sama… Capite?” , gli chiedo io, accarezzando il coniglietto con affetto e premura e guardandolo con occhi tremanti, ancora un po’ scossa da quello che stava per fare Sesshomaru-san.
Lui mi guarda negli occhi, senza distogliere lo sguardo per circa una ventina di secondi, finché non ribatte: “No, non lo capisco” . Lo dice senza alcuna pietà, come al solito. “Ai miei occhi quell’animale è solo cibo”
“Forse una volta morto…” , rispondo io. “Però… Ora che è vivo… Non riesco a vederlo come cibo, ma come un dolce animaletto di cui prendersi cura”
“Dunque… Non hai intenzione di mangiarlo?” , mi chiede schiettamente.
“Ve l’ho già detto e ve lo ripeto: non lo mangerò, né ora, né mai. Nemmeno se lo uccideste! Per cui non fatelo, per favore!”
Sesshomaru-san rimane a fissarmi ancora per un po’, dopodiché socchiude gli occhi e fa per sedersi sulla sedia a fianco del mio letto, accavallando le gambe e poggiando la schiena sullo schienale.
“Spero tu ti renda conto che mi hai fatto perdere del tempo preziosissimo per questa tua sciocca idea”
“Mh?” , chiedo io, smettendo di coccolare per un po’ il coniglietto e volgendo la mia attenzione su di lui.
“Trovare quel lurido animale è stato dannatamente problematico stamani. Se avessi saputo come sarebbe andata a finire non me ne sarei curato più di tanto”.
“Siete uscito per prenderlo questa mattina? Per… me?”
“Ti ho già detto di non fraintendere, umana” , mi chiarisce. “Non sei tanto importante perché io possa davvero curarmi di t…” . Noto che non conclude la frase, non appena alza lo sguardo verso di me. Anche se il suo volto inespressivo rimane indifferente a ciò che sta succedendo, mi osserva con leggero, ma percettibile stupore. Forse perché… sto piangendo… proprio come farebbe una bambina… senza riuscire a trattenere le lacrime, stringendo il coniglietto al mio petto e affondando il volto nel suo folto pelo.
“Perché stai frignando adesso?” , mi chiede lui, sempre con tono atono.
“Io… Io…” , cerco di affermare, tra un singhiozzo e l’altro. “Arigatou… Arigatou… Gozaimasu…” . Ancora qualche singhiozzo e poi riprendo: “Sesshomaru-sama ha fatto così tanto per me, anche a costo di addossarsi questi fastidi… Si è preso così tanta cura di me… E, anche se non lo vuole ammettere, è stato tanto, tanto gentile.  Sono… Sono…” , un altro singhiozzo e con ancora più lacrime che mi rigano il volto, allora io, uscendo il volto dal folto pelo del coniglietto, ormai umido, gli sorrido gioiosa, proseguendo: “E io ne sono… così felice…” .
E’ un attimo… Un istante, un  momento, ma… Sesshomaru-san spalanca gli occhi per qualche secondo, stupito, per poi tornare alla sua normale espressione di indifferenza e distacco.
Vi è silenzio, un imbarazzante silenzio per un po’, nella stanza, dopodiché noto che Sesshomaru-san sempre con fare elegante e portamento sensuale ed adulto, fa per avvicinarsi al letto, e di conseguenza a me. Il suo volto, ora, è a qualche centimetro dal mio. Sento il cuore battere all’impazzata e gli occhi tremuli da impazzire…
“Hai finito di dire sciocchezze, Rin?” , mi chiede col solito tono freddo, ma… con mia grande sorpresa, asciugandomi con un dito entrambe le guance, ormai rigate dalle lacrime. “Smettila di lagnarti come una bambina. Dovresti essere cresciuta”
“Sesshomaru-sama…” , lo chiamo io, sentendo il suo tocco così vicino, sulla mia guancia, sul mio volto… è così vicino… mi sento un fuoco. Non ho mai provato niente di tanto intenso prima d’ora. Mi basta il suo tocco per raggiungere la serenità più assoluta.  Anche se mi sta dicendo che dico sciocchezze… anche se sta dicendo che sono una bambina… Non mi importa. Non mi importa nulla di nulla, ora come ora…
Allontanandosi da me, indi, Sesshomaru-san fa per rimettermi nuovamente sotto le coperte e per levarmi de finitamente il fazzoletto dalla fronte – assodato che non serviva più – e si accinge a porgermi quell’erba medicinale dal sapore orribile che però dovrebbe aiutarmi a star meglio in pochissimo tempo.
Decido di non fare troppe storie e di ingerirla senza fare neanche troppa scena. Per una volta voglio essere davvero seria e dare il meglio di me, per la persona che amo…
Mentre Sesshomaru-san sta disponendo i resti della medicina con il bicchiere dal quale ho bevuto l’acqua sul comodino, io faccio per rimboccare le coperte al coniglietto che ormai si è assopito a fianco a me, dentro le coperte.
Quando fa per girarsi, Sesshomaru-san, mi fulmina con lo sguardo. “Lo fai per farmi perdere tempo, o per farmi innervosire? Perché sei di nuovo scoperta?”
“Non credo che se rimango un po’ scoperta possa peggiorare ulteriormente la mia situazione” , mi giustifico io. “E poi… dovevo rimboccare le coperte a Toka-chan”
“Toka?” , mi chiede con tono perplesso, lui, inclinando di poco la testa.
Io annuisco e indico col capo il coniglietto. “Ho deciso quale sarà il suo nome: Toka-chan”
 Lui rimane un po’ a guardarmi, dopodiché incrocia le braccia e socchiude gli occhi, distogliendo lo sguardo da me. “Che idiozia… Dare nome a del cibo…”
“Lui non è cibo!” , ribatto io, ostinata. “Lui è Toka-chan! Solo ed unicamente Toka-chan!”
“Tsk… Queste sciocchezze riesci a blaterarle solo tu…”  mi riprende, inclinandosi verso di me e rimboccandomi per l’ennesima volta le coperte. “Se ti scopri di nuovo, ti lascio morire veramente questa volta”
Un po’ contrariata mi accuccio ben bene sotto le coperte, accostandomi al morbido pelo di Toka-chan, mentre Sesshomaru-san si siede nuovamente sulla sedia, accavallando le gambe e prendendo tra le mani nuovamente quel maledetto libro.
Ah no! Che vuole fare? Leggere fin quando non me ne vado al sonno? E io mi dovrei addormentare guardando lui che si legge quel noiosissimo libro di non so chi? Non ci penso proprio! Ora vedrà!
“Sesshomaru-sama…” , lo chiamo io, richiamando così anche la sua attenzione su di me.
Lui alza il suo sguardo nella mia direzione senza dirmi niente ed aspettando che continui.
“Ho una cosa da darvi. Porgetemi la mano” , gli chiedo con aria gentile.
Lui, senza proferire parola, fa per allungare il braccio nella mia direzione e prima che potesse anche solo accorgersene gli avevo intrappolato la mano nella mia, proprio come l’altra volta.
Una volta realizzato ciò che ho fatto, Sesshomaru-san mi fulmina con lo sguardo. “Rin” , si limita a dire. Un rimprovero che dovrebbe farmi paura, sapendo come la pensa lui sul contatto fisico tra un’umana ed un demone, ma non mi faccio scoraggiare e gliela stringo ancora di più, la sua bella, vellutata e delicata mano… nonostante sia quella di un demone.
“Rin” , mi ripete. “Smettila”
“Per favore…” , lo imploro io (e stavolta, non per scherzo). “Per favore, Sesshomaru-sama… Lasciatemi stringere la vostra mano”
“E’ una prassi che hai quella di prendermi la mano, ogni volta che stai male?” , mi domanda forse più incuriosito che altro.
Io annuisco. “Mi piace davvero tanto”
Lui non mi risponde e socchiude gli occhi, come se si stesse preparando a riposare. Ma so che è sveglio. Non so nemmeno se i demoni hanno bisogno di dormire!!!
“Sapete…” , azzardo io, ancora accucciata sotto le coperte, stringendo la mano di Sesshomaru-san. “Quando ero più piccola ed ero malata, Kagome-onee-chan faceva proprio come avete fatto voi: si prendeva cura di me e mi stava sempre accanto perché aveva paura che combinassi sempre qualcosa di terribilmente stupido o sconsiderato. E la sera, quando stavo per addormentarmi, mi prendeva la mano e me la stringeva forte forte. Mi diceva sempre che, se quando stai male, una persona a cui vuoi bene ti stringe la mano, tutto l’affetto che provi per questa persona e che questa persona prova per te, fa andare via la malattia, l’impurità sia dal tuo corpo che dalla tua anima”
Ora i suoi occhi ambrati erano fissi su di me, che avevo invece gli occhi tremanti, fissi su Toka-chan e un po’ nostalgici. “Kagome-onee-chan mi accudiva con amore ed era sempre preoccupata per quello che mi poteva accadere… Kagome-onee-chan mi voleva davvero tanto, tantissimo bene…” . Faccio una pausa, per riprendere fiato, dopodiché proseguo: “Ero spaventata. Avevo tanta paura di venire qui, da voi, Sesshomaru-sama. Avevo paura di perdere l’amore che ricevevo da mia sorella e – perché no – anche da Inuyasha. Avevo paura di non trovare qualcuno che veramente tenesse a me come ci tenevano loro” . Altra pausa, poi: “Onestamente non so e non credo di essere all’altezza di dire che tenete a me, ma… sono davvero contenta di potervi stringere la mano, Sesshomaru-sama… Sono contenta di poter avere anche qui, da voi, una persona a cui tengo e per cui provo tanto tanto affetto. Sono contenta di stare con voi, Sesshomaru-sama…” , affermo, incominciando nuovamente a singhiozzare e a lacrimare.
E’ più forte di me: non riesco a fermarmi. Cosa dovrei fare? Mi sto rendendo ridicola, vero? Lo so… Lo so, ma non so come comportarmi, né so come fermarmi.
Ad un tratto, però, sento un tepore… un tepore sulla mia guancia. Apro leggermente gli occhi: realizzo che è lui, che è la sua mano… nuovamente lì, nuovamente sulla mia guancia.
Il suo sguardo è inespressivo come al solito, ma non freddo, non distaccato… I suoi occhi color dell’oro mi trasmettono sicurezza e protezione. Mi trasmettono un senso di beatitudine e di tepore che neanche quelli di Kagome-onee-chan mi hanno mai trasmesso.
“Vuoi smetterla di piangere, sì, o no?” , mi chiede, con tono atono, ma allo stesso tempo sussurrandomi quelle parole. “Stai dicendo un mucchio di stupidaggini stasera. E’ meglio che tu dorma, Rin” . Dice così… Dice così, ma… continua a stringermi la mano e a tenermi l’altra vicino alla guancia, continuando ad accarezzarmela con il pollice. E sembra che non abbia intenzione di smetterla…
Io annuisco e mi accuccio ancora di più sotto le coperte stringendo forte la mano di Sesshomaru-san e portando l’altra mia mano sopra quella di lui, facendola così aderire meglio alla mia guancia. “Sì, Sesshomaru-sama… Arigatou… Gozaimasu…”
“Non preoccuparti. Non ti lascerò da sola, Rin. Sei la mia schiava. Non ti lascerò da sola”
“Sì… Arigatou… Sesshomaru… sama…” , gli rispondo, ormai avendo chiuso gli occhi ed essendo più vicina alla realtà dei sogni che della realtà.



“Già… Ora non ti lascerò più andare…”


Grazie, Sesshomaru-san… Grazie di avermi stretto la mano tanto, tanto forte…

******************************

Grazie a tutti quelli che hanno messo nel giro di questo mese questa ff tra le loro preferite e le loro seguite! ^-^ Grazie mille!!! ^-^ Al prossimo capitolo!

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Capitolo 17
*** Trascorrendo un frastornato San Valentino - parte 1 ***


Scusate il ritardo ^-^” Ormai non faccio che dirvelo: è diventata una costante XD Ad ogni modo… Dato che spesso mi sto trovando ad usare internet a casa di mia zia (a casa mia non funziona e non capisco perché) posso stare solo pochi minuti, quindi anche stavolta non potrò rispondervi una ad una… Ma vi ringrazio tanto per le recensioni e sappiate che grazie a queste riesco ad andare avanti e la mia storia continua a prendermi. È merito vostro se ho la certezza che questa mia piccola creazione possa davvero piacere a qualcuno… Ne sono davvero felice ^-^ Ecco perché dedico questo capitolo alle mie constanti recensioniste (so che non esiste come termine XD)! E’ dedicato, quindi a:
Crisan, marrion, Marie16, mikamey, lirinuccia, Mew_Paddy, VaMpIrA89, Onechan Kitzune , Samirina , celina, _Sara95_.

Grazie del vostro appoggio! Vi adoro ^-^ Spero di continuare a meritare la vostra fiducia! ArigatouGozaimasu! ^-^

E ora vi auguro buona lettura! ^-^

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“Ahhhhhhhhh!!!!!! Dannazione!!!!!!!!!!!!!!” , esclamo, correndo da una parte all’altra della mia stanza cambiandomi d’abbigliamento: dalla modalità “pigiama” a quella “scolaresca”.
“Accidentaccio!!! Farò tardi, farò tardi, farò tardi!!!” . La mia voce sembra un trombone, ma che posso farci? E’ il mio allarme per spingermi a darmi una mossa invece che stare a poltrire e fare tutto con calma, implicando, quindi, non solo uno stratosferico ritardo, ma anche il richiamo immancabile di Kikyo-sensei, o (nei peggiori dei casi) di Amano-sensei! Brrrrr… Com’è che ogni volta che pronuncio quel nome l’ambiente intorno a me si fa come freddo e cupo?
Bah… Mistero della fede…
Scendo a gran velocità le scale, rischiando più di una volta d’inciampare e fare una brutta fine, ma per non so quale miracolo voluto da Santa Luminosa, mi sono sempre ripresa in tempo, prima di sbucciarmi un ginocchio, o (ancora una volta, nei peggiori dei casi), rompermi la mascella.
Una volta raggiunto il piano terra, prendo in fretta e furia la mia cartella, poggiata sul divano del salotto, e un piatto, invece poggiato sul tavolino, sopra il quale vi è una fetta di con sopra spalmata un’abbondante quantità di nutella. Previdente ed ingegnoso, eh? Ho iniziato a prendere quest’abitudine (quella di prepararmi già dalla sera precedente quella fetta di pane alla nutella), da quando è ricominciata la scuola, dopo le vacanze natalizie. Così non dovrò rinunciare alla mia colazione, anche se sono in ritardo per andare a scuola. Sono proprio un genio!
“Che guaio, che guaio, che guaio!!! Farò tardi!!! E’ un guaio tremendo!!!”
Mi precipito verso l’ingresso dove Sesshomaru-san si sta sistemando i mocassini neri per uscire ed andare a lavoro.
So che non dovrei, ma la mia attenzione ricade interamente su di lui e mi fermo un attimo a squadrarlo da capo a piedi: impeccabile, come sempre d’altronde. Indossa una giacca e dei pantaloni sul color grigio, tendente all’azzurrino; la camicia, che intravedo sotto la giacca, è di un candido puro, mentre la cravatta rimane costantemente nera.
Non importa quante volte lo guardi, o me lo ripeta nel corso della giornata. Ogni volta che i miei occhi ricadono su di lui non posso far a meno di pensare che è veramente divino.
“Quanto sei chiassosa” , mi riprende lui, riportandomi alla realtà e allontanandomi dai miei pensieri. “Sei fastidiosa”
Sono in momenti come questi, tuttavia, che desidererei tanto che fosse un muto, incapace di aprir bocca. Sembra tanto uno di quei ninja che appena aprono la bocca fanno uscire da quest’ultima tantissimi coltellini affilatissimi che ti colpiscono a raffica, senza darti tregua.
Penso che prima o poi lo iscriverò per fare un provino per un ruolo da interpretare in “Naruto” . Chissà… Magari avrà successo sui grandi schermi, interpretando qualche nemico ultra-fortissimo di Naruto & Co.
“Io… Io… Sono in ritardo!!!” , ribatto, con aria visibilmente offesa, cercando di giustificarmi.
“L’hai già ripetuto almeno un centinaio di volte. Vedi di rinnovare il tuo vocabolario” .
D’accordo… Lasciamo stare… Ormai ci sei abituata, Rin, no? Ignoralo…
Mi volto verso la console dove di solito poggio le chiavi, ma noto con molto dispiacere che non ci sono. Alquanto in panico e frettolosamente mi giro dalla parte di Sesshomaru-san.
“Sesshomaru-sama, sapete per caso dove sono il mazzo di chiavi che uso io?”
Lui, sempre senza degnarmi di uno sguardo, mi risponde, mentre fa per lisciarsi la cravatta: “Perché dovrei saperlo?”
“Beh, qui non ci sono… E di solito, quando torno a casa, le poggio sulla console”
“Se non ci sono, vuol dire che non le hai poggiate là. E, idiota come sei, non mi sorprenderebbe se le avessi perse”
“Coooooosa?” . Va bene... Ignorando, come al solito, la sua finezza nel rivolgersi a me, come sarebbe a dire che le ho perse? Le avevo messe proprio lì!
Cerco un po’ qua e un po’ là, ma delle chiavi nessuna traccia. “Oh no!!! E adesso? Se le avessi perse sul serio? Come faccio?” . Mi volto con aria supplicante verso Sesshomaru-san. Beh… Forse… Se glielo chiedo con gentilezza, potrebbe…
“Che sia chiaro: non ho nessuna intenzione di darti il mio mazzo” , mi anticipa, quasi avesse capito cosa stavo per chiedergli.
“Ma… Ma… Ma!!! Come faccio, io?!”
“E’ un tuo problema. Se non le trovi, vorrà dire che aspetterai fuori, in giardino, finché non torno da lavoro”
Che coooooooooosaaaaaa?!? Starà scherzando, spero! Aspettarlo da lavoro? Ma è impossibile! Ci sono volte in cui rincasa anche verso le 10.00 o le 11.00! Come posso aspettarlo dalle cinque di pomeriggio ad un orario così tardo?
No, non è fattibile! Non è assolutamente fattibile! Non è assolutissimamente fattibile… nei più remoti casi!
“Ma… Non posso! Insomma! Devo entrare in casa! Devo studiare, devo dare da mangiare a Toka-chan, devo bere il mio succo di frutta delle 18:47. In poche parole: devo fare un sacco di cose!”
“Vorrà dire che non le farai” , mi risponde secco, senza mezzi termini, né senza girarci troppo intorno.
Sto quasi per rassegnarmi ad una vita di sacrifici con questo tipo… Lo amo, lo amo da morire… Ma quando fa così mi viene voglia di strangolarlo. Anche se credo che, se anche solo ci provassi, ci rimarrei secca io…
Sospiro. “E va bene…” . Sconsolata faccio per dirigermi verso la porta dell’ingresso, quando sento il mio cellulare squillare ed emettere vibrazioni che fanno sobbalzare la mia cartella. Affrettatamente la apro e, senza richiuderla dopo aver estratto il mio cellulare dal suo interno, mi porto quest’ultimo all’orecchio.
“Sì, pronto?”
“SI PUO’ SAPERE COSA DIAMINE STAI FACENDO?!?” , mi urla nell’orecchio una voce squillante ed alterata, che riconosco essere quella di…
“Shiori-chan?”
“NON PRONUNCIARE IL MIO NOME COME SE NIENTE FOSSE, IDIOTA!”
“Ma si può sapere che hai? Perché sei così arrabbiata?” , le chiedo, chiudendo un occhio per le troppe grida proveniente dall’altra parte del telefono.
“Perché sono arrabbiata? Perché sono arrabbiata, mi chiedi?!? Forse ti sei scordata che dopo le vacanze di Natale, ormai passo a prenderti ogni giorni da casa per andare a scuola insieme e che è dalle sette di stamani che ti sto aspettando fuori dal tuo dannatissimo cancello, CERVELLO DI GALLINA?!?!?”
“Oddio!” , esclamo avvicinandomi alla finestra e scostando la tenda da essa, scorgendo la figura di Shiori-chan al telefono, che guarda in questa direzione alterata e con uno sguardo omicida (molto probabilmente, anzi, sicuramente rivolto a me).
“E’ vero!” , strillo agitando la cartella, facendo così cadere tutto ciò che vi era all’interno, dato che era rimasta aperta.
Vedo Sesshomaru-san guardarmi male e io perdere il controllo per tutto il casino successo.
Che disastro…
“E’ vero?!? E’ vero?!? Come puoi dire “è vero”, come se niente fosse? Te ne sei scordata dopo quasi un mese che lo facciamo, baka! Per colpa della tua dimenticanza mi stai facendo fare tardi!”
“Guarda che sono in ritardo pure io, Shiori-chan! E poi, perché diavolo non mi hai citofonato dato che eri qui davanti?”
“Lo sai perché! E’ che se mi rispondesse Taisho-san non saprei come rivolgermi a lui! Lo sai che mi pietrifico ogni volta che lo vedo!”
“E’ meglio che non gridi troppo forte… E’ qui vicino a me, e penso anche che ti abbia sentita, dato il suo fine udito”
“Che coooosa?”
“Calmati, calmati. Sto uscendo. Aspetta un altro minuto e sono da te” .  Detto ciò, chiudo la chiamata e mi piego sulle ginocchia per raccogliere tutti i libri, i quaderni e le penne che sono cadute dalla mia cartella, che si sono uniti in un’accozzaglia terribile sul marmoreo e pulitissimo pavimento di Sesshomaru-san.
Un giorno di questi mi ammazza di sicuro… Ne sono più che convinta.
Quasi portato a termine il mio lavoro, mi sento chiamare da lui: “Rin” . Indi alzo il mio sguardo verso di lui che sta in piedi, imponente davanti a me, mentre io sono piegata sulle ginocchia. Da questa posizione, Sesshomaru-san sembra ancora più alto ed imponente.
Così il mio bellissimo tutore con volto inespressivo ed indifferente come al solito mi sventola davanti un mazzo di chiavi che riconosco essere il mio, dato il pupazzetto a forma di mucca che ci ho attaccato vicino.
“Le chiavi!!!” , strillo, rimettendomi subito in piedi con un salto degno di un felino, e prendendo le chiavi in mano. “Ma dov’erano finite?!? Allora, alla fin fine ce l’avevate voi!”
“Le ho trovate per terra. Sono uscite dalla cartella insieme al tuo materiale scolastico, quando ti sei agitata tanto”
“Cooooosa?! Quindi erano… nella mia cartella?” . Ora che mi ricordo… Ieri ero stanca e non mi sono neppure ricordata che le avevo mese lì dentro proprio per non dimenticarle sulla console com’era successo il giorno precedente… Che smemorata…
“Ops…” , mi lascio sfuggire con un’espressione sul volto, tipica di chi ha commesso un errore e ha scatenato un putiferio, pur essendo lei stessa causa di quel putiferio e rendendosene conto solo all’ultimo momento.
“Idiota” , commenta lui, piegandosi per prendere la sua 24ore e aprendo la porta per recarsi, finalmente, a lavoro.
Io lo seguo e mi affianco a lui sorridendogli compiaciuta. Un po’ per ringraziarlo del fatto che ha ritrovato le chiavi, un po’ per il fatto…
Il mio sguardo cade sul suo viso, per poi scendere fino ad incontrare l’immagine della sua 24ore.
Il mio sorriso si fa ancora più grande e radioso.
Beh… Come potrei non essere così felice del fatto che Sesshomaru-san stia usando quella famosa 24ore che gli ho regalato per Natale e che mi è costata tanti sacrifici?
E lui, naturalmente, si accorge che lo sto fissando con aria super contenta. “Che hai da fissarmi, sorridendo come un’ebete?”
Ignorando l’ultimo periodo della sua frase, deciso di non arrabbiarmi più di tanto. “Niente, niente. Non fateci caso” . Non riuscirai a farmi arrabbiare, mio carissimo Sesshomaru-san. O almeno, non puoi riuscirci ora come ora, che stai tenendo in mano un oggetto che ti ho regalato con tutto il mio cuore e che tu, con mia grande sorpresa, alla fin fine hai accettato di tua spontanea volontà.
Fianco a fianco, così, ci dirigiamo verso il cancelletto, dove ci sta aspettando Shiori-chan.
Non appena la raggiungiamo, Shiori-chan  si irrigidisce nel vedere la figura di Sesshomaru-san e con aria sottomessa s’inchina per salutarlo. “Buongiorno, Taisho-san. Spero possiate passare una buona giornata” .
Lui, di tutta risposta, la fissa per un po’, dopodiché, senza proferire parola, la sorpassa, ignorandola, e fa per dirigersi dalla parte opposta della strada che percorriamo noi per andare a scuola.
Io, allora, mi affianco a Shiori-chan e muovendo con veemenza il braccio lo saluto: “Itterashai!” , gli grido con tutta la forza che ho nei polmoni, cercando di farmi sentire.
Sesshomaru-san, invece, non mi degna neanche di un cenno della mano per farmi capire che aveva sentito. Tuttavia sono lo stesso contenta: anche se non l’ho sentito, so che appena gli ho gridato “itterashai” , avrà risposto del canto suo “Ittekimasu”, a bassa voce. Ormai lo fa anche quando non posso sentirlo. Si è come…abituato, in un certo senso a rispondere in questo modo.
Certo, non mi ha mai augurato lui “itterashai” , ma… una cosa alla volta. Un passo alla volta, pian piano, scaleremo la montagna! Ne sono sicura!
Beh… Se prima non inciampo e mi rompo l’osso del collo… Allora sì che la montagna sarà davvero impossibile da scalare…
“Molto loquace come sempre Taisho-san, eh? Non so come fai a viverci sotto lo stesso tetto” , commenta, non trattenendo un sospiro, Shiori-chan, mentre c’incamminiamo a passo svelto per raggiungere il liceo.
“Tutta questione di abitudine”, spiego io.
“Certo… è divino, pari ad un dio, ma dopo un po’ che se ne sta sempre per i fatti suoi e silenzioso, diventa noioso… E poi a che pro, vivere sotto lo stesso tetto di un Dio che non puoi avere?”
“E chi l’ha detto che non posso averlo?”
“Decisamente… Ti fai troppi film, Rin-Rin” .
Mi scappa una risata mentre noto una velata aria di malinconia sul volto di Shiori-chan, benché anche lei stia sorridendo.
Ma perché, mi chiedo?

Una volta giunte a scuola, Shiori-chan resta al pian terreno, dov’è la sua classe, mentre io salgo al secondo piano, dov’è disposta, invece, la mia.
Mi avvicino di soppiatto all’aula e tendo l’orecchio vicino la porta scorrevole, quindi sento la voce di Kikyo-sensei che sta spiegando.
Okay… Se faccio piano e con attenzione posso illudere la sua sorveglianza e farla franca…
Deglutisco. Speriamo bene…
Tre… Due… Uno… Pronti? Partenza… Via!
Apro la porta scorrevole con cautela e…
“Ki…Ki…Kikyo-sensei!!!” , esclamo, trovandomi davanti la figura di Kikyo-sensei che, con un libro in mano e gli occhiali da vista sul suo nasino a patatina, mi scruta con sguardo innervosito ed adirato.
“Higurashi-san…” , sibila con tono alterato. Il tipico tono che rivolge a chi disturba le sue lezioni.
“Oh… Ehm… Ecco… sensei, non potete sapere cosa mi è capitato! Quando mi sono svegliata pensavo di ritrovarmi nel mio letto invece con mia grande sorpresa ho scoperto che ero su uno di quei lettini da dottore in una… pensate un pò… NAVE SPAZIALE! Ero stata rapita dagli alieni. Infatti poco dopo sono arrivati degli esseri con una testa enorme, verdognoli e con tre dita, che parlavano come E.T! Io parlavo, ma loro non mi capivano, così mi hanno portata dal loro capo che aveva un copricapo simile a quelli degli indiani e parlava facendo “augh, augh” . E io, piangendo ed usando qualche stratagemma, mi sono fatta rilasciare.
Però quando mi hanno resa libera mi hanno scaricato nell’Oceano Atlantico dove c’erano degli squali che mi volevano mangiare. Quindi ho dovuto nuotare e con tutta la forza che avevo tra le braccia mi sono fatta strada fino alle coste del Giappone.
Un camionista però mi ha vista e mi ha accompagnata sino a casa dato che doveva andare a consegnare i kinder pinguì nel supermarket vicino la scuola e così… eccomi qui!” , concludo con un sorriso raggiante.
Un minuti di assoluto silenzio, dopodiché sento un’ondata di risate proveniente dalla mia classe.
Tutti, ma veramente tutti i miei compagni di classe si stanno sbellicando dalle risate. Alcuni li vedo addirittura stesi sul banco a battere le mani su quest’ultimo… Che esagerazione!
Kikyo-sensei, allora, mi prende con forza dal braccio e mi trascina all’interno della classe, facendomi sedere al mio posto e piazzandosi davanti al mio banco.
“Dunque…” , esordisce lei. “Sei stata rapita dagli alieni perché volevano esaminarti, ma sei riuscita a scappare parlando col loro capo che era una sottospecie di ToroSeduto mutante. Poi sei finita nell’Oceano Atlantico, che è quasi dall’altra parte del Mondo, e te lo sei fatto tutto a nuoto, rincorsa, per giunta, da degli squali che volevano mangiarti, fino a toccare le coste del Giappone. Lì, per caso, si trovava un camionista che doveva consegnare dei Kinder Pinguì al supermarket vicino la scuola ed infine sei arrivata qui. E tutto questo solo in una nottata, giusto ?”
“Wow…”, esclamo sbalordita. “Neanche io mi ricordo tutto quello che avevo detto… Lei è proprio un genio, sensei…”
A questa mia risposta, un’altra ondata di risate investe nuovamente tutta la classe, che si ammutolisce dopo aver sentito il sonoro SBAM delle mani della sensei sul mio povero, piccolo, ed infondo, innocente banco.
“Higurashi! Ti avverto che se stai cercando di farmi perdere le staffe… Beh, le ho già perse da un bel po’!”
“Ops…” . Avverto che sono in pericolo… In un tremendo pericolo…
“Credi davvero che possa credere a questa menzogna bella e buona?!”
“Ma… Non è una…” , voglio proseguire, ma lo sguardo inferocito di Kikyo-sensei mi blocca.
“Provaci solo a dire che non è una menzogna e ti faccio sospendere per un mese!”
Allora abbasso la testa, per subirmi l’incessante rimprovero.
“Te la saresti potuta cavare con un semplice rimprovero se avessi detto semplicemente di aver fatto tardi per un tuo errore, mentre, adesso, dopo esserti presa gioco di me ed avermi fatto perdere mezz’ora con le tue stupidaggini, rimarrai in classe a fare le pulizie”
“Coooosa? Ma il mio turno è stato l’altra settimana! Ora tocca a…”
“Non m’interessa a chi tocca oggi. Chiunque sia, verrà rimpiazzato da te”
“Ma… Ma…”
“E non voglio sentire lamentele. Se proprio vuoi prendertela con qualcuno, prenditela con te stessa e con la tua stupida voglia di comportarti da sciocca e da incosciente”
 “Ma, sensei…”
“Questa è la punizione che meriti” , si limita a rispondermi, dandomi le spalle e tornando nei pressi della sua cattedra. “Vediamo se con le cattive maniere, riusciamo a raddrizzarti un po’ e a farti capire che devi portare rispetto ai tuoi insegnanti”
Abbasso la testa, con aria mortificata, mentre lei, prosegue: “Bene, vediamo di andare avanti. Per quanto riguarda te, Higurashi-san, prendi il testo, aprilo a pagina 134 e vedi di prestare attenzione, per favore”
“Sì, sensei” . Detto ciò, faccio come mi ha ordinato e vedo di prestare attenzione, per una volta, a ciò che dice.
Wow… E’ la prima volta che vedo Kikyo-sensei così adirata… Di solito, anche se severa, lei è una delle più comprensive insegnanti. Non pensavo che potesse arrivare a punirmi per qualche sciocchezza detta per non farla arrabbiare. Tuttavia, credo di aver riscosso l’effetto contrario. Invece di evitare di farla innervosire, l’ho fatta infuriare. Mi sa che, infondo, non ho capito davvero com’è Kikyo-sensei.
Bah… Che dobbiamo farci? Se non ci si adatta, nella vita non si va avanti, quindi… Go, go, go! Non facciamoci spiazzare! Dobbiamo farci trovare sempre in calcio d’angolo!
“Rin-chan…” , mi chiama con un filo di voce Kohaku-kun, punzecchiandomi la spalla con la penna. “Tutto a posto?”
“Sì, sì, non preoccuparti, Kohaku-kun, non è niente di grave. Poi ti spiego” . Sono secca e cerco di distrarmi il meno possibile, temendo che Kikyo-sensei possa tornare a prestarmi attenzione e punire anche Kohaku-kun, oltre che riprendermi nuovamente.
Mi volto nuovamente in avanti, facendo finta di ascoltare la lezione, quando invece non faccio che crogiolarmi tra i miei pensieri.
Siamo già al 13 di Febbraio. Come passa veloce il tempo… Sembra ieri che sono finite le vacanze di Natale e invece sono quasi passati due mesi.
Dopo essermi ripresa dalla malattia, abbiamo passato un piacevolissimo capodanno per poi ritornare a scuola.
I rapporti con Sesshomaru-san e con gli altri continuano ad andare avanti… Ultimamente ho la strana sensazione che le relazioni con le persone che mi circondano stiano cambiando pian piano, quasi senza che me ne accorga.
Sesshomaru-san ed io siamo un po’ più… come dire… confidenziali? Beh, non è proprio così, ma… ho notato che ultimamente parla di più con me e che spesso prende a rivolgermi lui per primo la parola, mentre prima se non ero io che aprivo bocca eravamo capaci di stare in silenzio per più di mezza giornata… E in più: sta usando l’adorata 24 ore, costata la bellezza di 9 giorni di astinenza dal bentou di Kohaku-kun! È dal primo giorno di lavoro che la porta con sé e poi… di sua spontanea volontà! Non so se sia un miracolo, ma, se lo è, Santa Luminosa verrà ricompensata!
Toka-chan vive spensierato in camera mia, nella libertà più assoluta: peccato che abbia una leggera fobia per Sesshomaru-san. Appena lo vede, rimane rigido e immobile.
Da parte sua, invece, Sesshomaru-san continua a vederlo come riserva di cibo che cammina… Ai suoi occhi Toka-chan deve parere come un pacco di “Oro ciok” che cammina, ai miei.
Con Shiori-chan e Kohaku-kun le cose erano rimaste un po’ vaghe… Ora che ci penso, abbiamo parecchie incomprensioni in sospeso.
Pensavo che, una volta tornati a scuola, nei primi di gennaio, ne avremmo discusso, mentre li ritrovai come sempre sorridenti e… normali… Stranamente normali. Anche troppo.
Shiori-chan ha incominciato a venire a prendermi a casa per poi fare la strada insieme all’andata, e quando c’incontriamo alla fine delle lezioni, facciamo il tragitto del ritorno anche con Kohaku-kun, finché lui non devia all’incrocio per andare a casa sua.
Forse stiamo addirittura più insieme di prima e ciò mi rincuora molto, ma… Ho notato che ogni volta che parlo di Sesshomaru-san o con uno, o con l’altro, i loro visi cambiano espressione, anche se cercando di non darlo a vedere…
Non capisco davvero perché… Me lo sono chiesta un sacco di volte e tentavo di darmi risposta in questi due mesi, ma nessuna delle mie ipotesi sembrava fondata. O forse sono solo io che sono una ritardata mentale a non capirne la ragione…
Sto cominciando seriamente a sospettarlo…
Chissà…
Ho sentito anche la scorsa settimana Kagome-onee-chan e Inuyasha; a quanto pare i loro studi proseguono senza difficoltà, o perlomeno, quelli di mia sorella, perché Inuyasha ha… un piccolo, piccolissimo problema: ogni volta che da un esame, quando un insegnante lo riprende e lo corregge, dicendo che sbaglia qualcosa, lui si altera affermando che è lui che non capisce niente e cerca di prenderlo a botte. È stato bocciato per non so quante volte a causa di questo suo caratteraccio. Spero proprio che si corregga, altrimenti non si laureerà né ora, né mai!
Che Santa Luminosa li assista e ci assista!

Terminate le lezioni e una volta che tutti se ne sono andati, mi preparo psicologicamente alla punizione che mi aspetta e incomincio a dirigermi verso la cattedra a cui è appoggiato il manico della scopa.
Sospiro e prendendo l’oggetto in mano incomincio il mio dannatissimo lavoro.
Dovrebbe andar bene… Ho inviato un messaggio a Shiori-chan in cui le chiedevo di tornare a casa solo con Kohau-kun e le ho raccontato, anche se sinteticamente, in che modo ho meritato la punizione da Kikyo-sensei.
Sospiro un’altra volta. Se solo ci penso… Che rabbia! Domani è il giorno di San Valentino; mi ero data appuntamento con Andou-san per preparare assieme a lui una cioccolata speciale per Sesshomaru-san. Onestamente non so se la gradirà, o meno, visto che non so se i demoni maggiori come lui mangiano, oppure no, però… Ciò che conta è il pensiero! D’altronde ha funzionato così con la 24ore, no?
Insomma, dovrei essere alla pasticceria “Florentia” adesso! E invece mi ritrovo a fare le pulizie a scuola! Che sfortuna!
Fortuna che, quando ho chiamato Andou-san per scusarmi e dirgli che sarei uscita da scuola più tardi e che quindi ero incerta sul venire, o meno, lui mi ha rassicurata affermando che potevo andare alla pasticceria anche alle 10.00 di sera, perché voleva assolutamente sdebitarsi con me, per tutto il lavoro svolto a Natale.
Quindi farò così: una volta finite le pulizie, andrò da Andou-san e cucinerò la cioccolata con lui! Con la sua guida e la sua cucina ultraprofessionale sono certa che ne verrà fuori una delizia da leccarsi i baffi!
“Ehm… Rin…Rin-chan?” , sento chiamarmi all’improvviso da una voce familiare.
Riconoscendo quel timbro di voce, mi volto verso la porta dell’aula e realizzo con mia grande sorpresa che sulla soglia vi è Kohaku-kun intento a fissarmi con sguardo preoccupato, ma comunque col sorriso sulle labbra.
“Kohaku-kun?” , mi rivolgo a lui, con aria perplessa. “Che ci fai ancora qui? A quest’ora dovresti essere sulla strada di casa con Shiori-chan”
Lui, allora, si chiude la porta dell’aula alle spalle e poggiando la sua cartella su uno dei tanti banchi mi si avvicina con aria alquanto imbarazzata. “Ecco, vedi… Ho detto a Shiori di tornare a casa da sola per stavolta…”
“Cosa? E perché?”
“Beh, ecco… Ho pensato di aiutarti con le pulizie. Infondo, questa punizione proprio non te la meritavi”
“Cosa?!? Ma no, no, non importa! Posso farlo anche da sola! Non è meglio per te andare con Shiori-chan? Infondo di tardo pomeriggio la strada che fa lei è un po’ pericolosa…”
“Non c’è da preoccuparsi. Anche se andassi con Shiori e incontrassimo per caso un malintenzionato, penso che sarebbe Shiori con il suo harisen nuovo di zecca a salvarmi e non certamente il contrario”
Questo pure è vero… Shiori-chan è fortissima con il suo harisen… Non esagero a dire che dopo Sesshomaru-san, lei è quella che temo di più in assoluto… Ah, no, è la terza! Al secondo posto c’è Amano-sensei… Brrrr… Che freddo!!!
“Ti ringrazio, Kohaku-kun, però, io…”
“Oh… Perdonami, forse non gradisci la mia compagnia, quando non c’è Shiori…” , ipotizza con aria un po’ triste.
“Ma no, che dici?! Non è questo. Nella maniera più assoluta” , cerco di tranquillizzarlo io. Dopodiché gli sorrido: “E’ che non voglio approfittare della tua infinita gentilezza, Kohaku-kun. Sei sempre così gentile e disponibile con me...”
Lo vedo arrossire e abbassare, d’improvviso, la testa. “Beh, se sono così è perché voglio esserlo, no? Non lo farei mai di controvoglia”
“Beh, allora ti ringrazio molto” .
Mi sento così strana… Quando Kohaku-kun è così gentile con me, il cuore incomincia a battermi davvero forte. Forse è perché non ho mai trovato un ragazzo che fosse così carino nei miei confronti.
Sesshomaru-san è un cubetto di ghiaccio e l’unica volta in cui si è dimostrato un pochiiiiino più comprensivo è stato quando stavo male; Inuyasha, poi, mi tratta sempre da mocciosa e da sciocca e poi io lo considero quasi come un fratello.
Kohaku-kun è il primo ragazzo che considero tale e che è così ben disposto nei miei confronti. Ecco come potrei spiegare, forse, questa strana sensazione che sento…
Però… Uno dei motivi per cui mi sento anche così strana è perché… Sì, so che è assurdo, però… Penso quasi che possa incominciare a preferire me a Shiori-chan. Non voglio che il loro bellissimo rapporto si rovini a causa di qualche fraintendimento…
La gentilezza di Kohaku-kun a volte potrebbe essere scambiata quasi per qualcos’altro e non ho intenzione di creare simili malintesi.
“Stamattina l’hai davvero fatta infuriare” , mi riporta alla realtà il commento di Kohaku-kun, intento a scopare per terra e raccogliere la polvere con la paletta. “Intendo Kikyo-sensei”
“Oh, beh… Veramente le mie intenzioni erano tutt’altre: volevo evitare che si arrabbiasse, cercando di sdrammatizzare, ma lei l’ha intesa come se volessi prenderla in giro”
“Non per mettere il dito nella piaga, ma, fossi stato un insegnante, l’avrei creduto anch’io” , rise sotto i baffi, lui.
“Eheh, già. Incomincio a rendermene conto anche io”
“Alieni, squali, camionisti dei Kinder pinguì… Giuro… Non ho mai sentito niente di più assurdo!”, esclamò appoggiando alla parete la scopa e incominciando a ridere, senza pudore.
“Ehi! Non è carino ridere così delle fantasie altrui!”
“Gomen, Gomen, Rin-chan, però… è troppo assurdo!”
Con finta aria offesa, incrocio le braccia al petto e giro la testa dall’altra parte gonfiando le guance, arrossate dall’imbarazzo. “Scusa se sono tanto assurda!”
Lui non mi rispose, troppo occupato a mantenersi lo stomaco, per le troppe risate.
“Lo sai, vero, che stai deridendo un  mio sogno? Certo, non mi è capitato davvero come ho affermato davanti a Kikyo-san, ma quelle avventure le ho passate davvero tutte in un mio sogno”
“I tuoi sogni devono essere uno spasso, Rin-chan!” , continua a prendermi in giro lui, piegato in due dalle risate. “La prossima volta che ne fai uno così, avvisami. Pago il biglietto, se vuoi, ma voglio davvero vederlo!”
“Ah ah ah… Molto divertente…” , affermo io, sempre con finto tono offeso. “Adesso te lo do io il biglietto!” . E così, senza preavviso piombo su di lui, cercando di fargli una sottospecie di mossa di wrestling con lo scopo di tirargli le braccia.
“Avanti, ridi, adesso, se ne hai la forza e la capacità!” , affermo, tutta contenta.
“Eheh… E’ inutile, Rin-chan, non mi fai male” , mi spiega lui, con tono calmo, ma contento.
“Lo dici tu!”
“Beh, se non lo dico io, chi altro può dirtelo?”
“Oh… Forse hai ragione tu” , affermo io, mollando la presa e prendendo le distanze da lui.
“Sei proprio fortissima, Rin-chan”
“Lo ammetto sono forte, ma non abbastanza da farti male. Ora che ci penso, mentre ti ero vicina ho constatato una cosa!” , esclamo con aria da sapientona, riducendo la nostra distanza a pochi centimetri.
“C-cosa?”
“Che hai un corpo davvero resistente e abbastanza muscoloso per avere neanche diciotto anni”
Noto che il volto di Kohaku-kun nel giro di pochi secondi si tinge di rosso e, abbassando la testa e muovendosi con aria imbarazzata e alquanto goffa, riprende la scopa in mano. “Forse dovremmo… dovremmo… Sì, dovremmo sbrigarci, ecco…” , mi fa notare lui.
E’ vero: sono passate le sei. Dobbiamo darci una mossa.
“Hai ragione!” , ribatto. E insieme al mio carissimo amico Kohaku-kun, ci diamo da fare per finire le pulizie extra-scolastiche.

Dopo una mezz’ora eravamo finalmente liberi e stavamo dirigendoci io verso la pasticceria “Florentia”, mentre lui presumibilmente a casa sua.
Avevamo deciso, tanto per passare qualche minuto in più assieme, di allungare la strada attraverso il parco, godendoci così, anche un po’ il panorama.
Il parco della città è stato costruito intorno ad un laghetto artificiale su cui si poteva salire su una barca normale o a forma di cigno. Tutte sparse intorno vi erano panchine, giardini, fontanelle… Robe da parchi, insomma!
Passeggiamo fianco a fianco proprio per la via principale del parco, io e Kohaku-kun, intenti a parlare del più e del meno e a ridere tra di noi.
Ormai sono le sei e mezza e il sole è quasi del tutto tramontato, donandoci un cielo color d’arancio, con qualche leggera sfumatura sul rossastro, che tinge il laghetto artificiale della stessa, splendida tonalità: uno spettacolo meraviglioso.
“Davvero ha fatto questo? No, non posso crederci!” , esclamo, non trattenendo una risata.
“Ti giuro. Miroku-san non smetteva di palparla, anche davanti al professore, e quindi Sango-onee-chan gli ha tirato una sberla che l’ha fatto volare dall’altra parte della cattedra”
“Incredibile! Tua sorella è fantastica!”
“Lo credo anch’io!”
Ci scambiammo un’occhiata complice e ridemmo ancora una volta, insieme.
Dopo essermi ripresa dalla marea di risate, mi stiracchio un po’ e incomincio a camminare di spalle, voltando la mia attenzione interamente a Kohaku-kun.
“Ah! Quanto vorrei che la giornata finisse qui, ma, purtroppo, oggi non se ne parla proprio”
“Mh? Hai qualcos’altro da fare adesso, Rin-chan?” , mi chiede lui, col sorriso sulle labbra e contemporaneamente con aria perplessa.
Sospiro. “Eh, già. Non sto andando a casa, ora, bensì alla pasticceria “Florentia””.
“Eh? Alla pasticceria? Devi lavorare? A quest’ora?”
“No, no, nulla del genere” , nego io, scotendo la testa. “Ho chiesto ad Andou-san una mano”
“Una mano?”
Annuisco. “Sai che giorno è domani, vero?”
“Domani?” . Kohaku-kun fece per pensarci. “Mmm… Domani è 14, no?”
“Esatto! Sai che cos’è il 14 febbraio, no?”
“Se non sbaglio dovrebbe essere…”
“SAN VALENTINO!!!” , esclamo, tutta contenta. “Indovina un po’: Andou-san si è offerto di aiutarmi a preparare la mia cioccolata!”
E’ un istante, un breve istante, ma ho la netta sensazione di vedere una scintilla di stupore misto a dello shock sul suo volto. Purtroppo non ne riesco ad avere la certezza, dato che Kohaku-kun torna a sorridere immediatamente.
“Giusto… Avevo dimenticato l’usanza della cioccolata… E così…la cucinerai stasera, eh?”
Annuisco nuovamente, decidendo di ignorare la sua precedente espressione e di ricambiare con un sorriso. “Onestamente non so se Sesshomaru-san mangia la cioccolata, ma, anche se non dovesse essere così, almeno gli faccio vedere che tengo a lui!”
“E…”
“Mh?”
“E se… la rifiutasse?” , mi chiede lui, con capo chino e con voce un po’ tremante.
“Oh, beh, credo non ci si possa far nulla, alla fin fine” , ribatto io, scrollando le spalle. “Sono abituata al suo caratteraccio. Anche se dovesse buttarla, non mi toccherebbe più di tanto. Certo… Mi dispiacerebbe un po’, perché infondo ci sto mettendo impegno e amore, ma se la rifiuta, la rifiuta, no? Cosa potrei fare, infond…”
“Io non la butterei mai” , afferma lui, con un filo di voce, interrompendomi.
Mi volto verso di lui e realizzo che Kohaku-kun ha il viso completamente chinato verso il basso e sta… tremando.
Mi avvicino a lui con aria preoccupata, sfiorandogli la spalla. “Kohaku-kun, cosa c’è? Non stai bene? Ti senti male?”
Lui non mi risponde, non mi rassicura come avrebbe sempre fatto. Da lì, incomincio ad avvertire che c’è qualcosa di diverso in lui.
“Kohaku-kun, stai tremando… Forse dovremmo andare all’ospedale…”
“Io non la butterei mai…” , ripete lui, una seconda volta. “Io… Non la mangerei neanche. La terrei conservata, molto probabilmente. La conserverei gelosamente come una cosa preziosa… preziosissima…” . Fa una pausa, per poi riprendere: “Forse… la più preziosa che posseggo”
“Kohaku-kun…? Ma di che stai parland…” . Non riesco neanche a finire la frase: Kohaku-kun mi prende per il polso della mano che gli ho poggiato sulla spalla e mi attira tra le sue braccia, con veemenza, per poi stringermi a lui con altrettanta forza.
“Gomen, Rin-chan… Gomen…” , si scusa, affondando il volto tra i miei capelli d’ebano.
“Kohaku-kun… Perché ti stai scusando? Che cos’hai? Sei strano… quest’oggi sei… così strano…”
Alle mie parole, sento le braccia di Kohaku-kun stringermi ancora di più.
“Strano… Strano, dici? Perché? Perché mi consideri strano?” .
Rimango in silenzio, stupita dal suo comportamento, mentre lui prosegue: “E’ così strano… voler stare accanto alla persona che si ama? È così strano… per una volta… farle capire che ci tieni a lei? E’ davvero… così strano?”
“Kohaku-kun, io… non riesco a capire… di cosa diavolo stai parlando…”
“Smettila!” , mi riprende con tono austero.
Questo tono… questo tono… questo è davvero… Kohaku-kun?
“Non fare finta di non capire… Te ne prego…”
Fare finta? Fare finta di non capire? Capire che cosa? Insomma… quello che ho capito io è…
E’ un equivoco, giusto? Ciò che credo, che ho inteso… è sbagliato! Perché… perché non è possibile che lui…
“Kohaku-kun… Per favore… Lasciami andare…” , gli dico con voce tremante, cercando di divincolarmi dal suo abbraccio, dolcemente. “Lasciami andare… Kohaku-kun…”
Ma alle mie parole, nuovamente, invece di lasciarmi andare, mi strinse ancora di più a sé. “No… Questa volta non lo farò… Questa volta… Solo per stavolta… Sì, una volta per tutte, voglio essere chiaro, in modo che tu possa capire, sino infondo. In modo che tu non possa dirmi: “Non riesco a capire di che parli””.
“Kohaku-kun…”
“Tu…”
“No…” , sibilo.
“Rin-chan… Tu…”
“Non farlo…” , continuo a ripetere, sotto voce.
“Rin-chan, tu mi piac…”
“Non dirlo!!!!!” , strillo con tutta la forza che ho nei polmoni.
All’istante, Kohaku-kun mi scostò da sé, per la mia reazione evidentemente inaspettata. Il suo sguardo era un misto tra lo spavento, lo shock e lo stupore più assoluti.
“Per favore…” , singhiozzo io, con le lacrime agli occhi. “Per favore… Non dirlo… Non dire… queste cose…”
“Ma… Perché?” , mi chiede con aria sconvolta. “Perché no?!”
“Perché sì, invece?!?” , ribatto io, agguerrita e addolorata. “Perché vuoi tradirla? Shiori-chan non merita questo… Non puoi fare questo a Shiori-chan…”
“A Shiori? Cosa c’entra Shiori, adesso?”
“Kohaku-kun, smettila! Lo so! Lo so che tu e Shiori-chan state assieme! Ormai lo so da tempo! Va bene che faccio la stupida e che mi comporto come tale… ma non lo sono veramente!”
“Ma… che stai dicendo? Tu… hai frainteso, Rin-chan!”
“Perché fingi che non sia così? Perché, Kohaku-kun?”
“Semplicemente perché davvero non è così! Tra me e Shiori non c’è assolutamente niente! Niente di niente, se non amicizia!”
“Bugiardo!!!” , gli rinfaccio, scotendo la testa.
“Non sto mentendo! E’ la verità, Rin-chan! È la verità, te lo giuro!”
“Io… Io… Pensavo che tu fossi diverso… Diverso da tutti gli altri ragazzi. Sei sempre stato così gentile, disponibile… Ti presentavi davanti ai miei occhi sempre con il sorriso sulle labbra. Era così bello stare con te… Mi sono sempre detta “Che fortuna, Shiori-chan… ha un ragazzo meraviglioso. Magari potessi averne uno così anch’io!” . Sei sempre stato generoso e dolce… così tante volte e in così tante occasioni che ho sempre sospettato potesse esserci qualcosa dietro… Mi sono sempre domandata se ciò che provavi per Shiori-chan stesse cambiando, ma poi mi sono detta: “Non è possibile che la voglia tradire… Kohaku-kun non è come tutti gli altri” . Io… Io… ne ero convinta! Convintissima! Io… pensavo che ti comportassi in questo modo con me… perché era davvero il tuo carattere… perché eri mio amico… e perché tu, con gli amici, sei buono, sincero, gentile e disponibile… Io… Io non pensavo che il tuo scopo fosse un altro…”
“Rin-chan… tu… stai equivocando tutto! Permettimi di spiegarti…”
“No, no, no! Non voglio che Shiori-chan mi odi… Non voglio che il nostro bellissimo rapporto di amicizia vada in frantumi… Non voglio questo! Non voglio questo!”
“Rin-chan!” , esclama lui, prendendomi nuovamente tra le sue braccia e stringendomi a sé. “Per me non c’è mai stata nessuno al di fuori di te. Da quando ti ho conosciuta… sei stata l’unica… Davvero!”
“Kohaku-kun…”
“E se non credi a me… Credi almeno a Shiori! Fidati di lei! Chiamala, chiedile conferma… fai quello che vuoi, per convincertene, ma, ti prego… non credere che farei una cosa simile, se davvero stessi con lei. Non ho mai avuto secondi fini. Sono sempre stato gentile con te perché mi sei sempre piaciuta. Volevo starti accanto e…”
“Com’è possibile?” , sibilo io, bagnando la sua camicia con le mie lacrime. “Com’è possibile che tu non stia con Shiori-chan? Le vostre famiglie si sono conosciute da pochissimo e hanno passato già la Vigilia di Natale insieme! E poi… tu e lei siete sempre così vicini… Insomma… mentre con me tu sei sempre rimasto un po’ sulle tue, t’imbarazzavi facilmente, arrossivi come niente, ti comportavi in maniera sempre più formale… con lei sei sempre stato più intimo, più confidenziale… Vi siete sempre presi in giro e avete addirittura bisticciato… E poi… parlavate sempre tra voi di qualcosa che non sono mai riuscita a capire, come se fosse un segreto solo per voi due…
Col tempo ho iniziato a capire che c’era qualcosa che vi legava, senza includere me nel cerchio… Che in quel cerchio c’eravate solo tu e lei… Cos’altro potevo pensare se non al fatto che stavate insieme? Dimmelo, Kohaku-kun… Cosa dovrei pensare?”
“Rin-chan… L’argomento che ci legava indissolubilmente… Ciò che ci ha sempre tenuti uniti sei stata tu… Il mio amore per te…”
“Eh?”
“Da quando ti ho conosciuta, mi sei subito piaciuta. Nei primi tempi cercavo di nasconderlo, sia a te, che a Shiori, però… Non so come lei abbia fatto: ha scoperto tutto. Tutto quello che provavo e… ha incominciato ad incoraggiarmi. Poco alla volta io e Shiori abbiamo incominciato a passare del tempo insieme per permettermi di avere una chance con te… Shiori è sempre stata ben disposta a darmi una mano per dichiararmi a te, sin dall’inizio. Ha coltivato il mio amore per te insieme a me. Lo abbiamo fatto assieme. Shiori… Shiori è stata importantissima… Shiori ha sofferto quando ho sofferto io, ha gioito quando ho gioito io… è stata più unica, che rara… Forse non riuscirò mai a trovare un’amica come lei, però… Per quanto importante possa essere Shiori, la più importante per me sei tu, Rin-chan” . Detto ciò, mi strinse di più a sé, affondando il suo volto tra i miei capelli.
“Gomen… Gomen… Rin-chan”
“Perché… ti stai scusando?”
“Lo so che ti sto infliggendo un colpo durissimo… Lo so che sei innamorata di Sesshomaru-sama… Questo lo so… Lo so benissimo, però… Però non riesco a fermarmi!”
A quelle parole sgrano gli occhi e rimango immobile, ferma, tra le sue braccia a sentirlo mentre prosegue: “Pur sapendo di metterti in una situazione svantaggiosa ed imbarazzante, non riesco a fermarmi.
Rin-chan, io… l’ho capito che per te non c’è nessun altro, se non Sesshomaru-sama. Capendolo, quella notte della Vigilia di Natale, avevo deciso di arrendermi e di soffocare il sentimento che provavo nei tuoi confronti, aiutandoti a coltivare il tuo amore per quel demone, ma…
Io ci ho provato, Rin-chan… Ho davvero fatto di tutto per riuscirci, ma ho fallito miseramente… Qualunque cosa facessi o dicessi per ricredermi, non mi convinceva… Anche ora continuo a chiedermi perché… perché proprio di lui? Con tutti gli umani, demoni e mezzi demoni che avevi a disposizione… perché proprio di un demone maggiore così crudele, freddo e spietato dovevi innamorarti? Perché il tuo cuore deve appartenere a lui? Perché il tuo sorriso così radioso deve essere rivolto proprio a lui, che non lo apprezza per il tesoro prezioso che è? Perché proprio lui, che sdegna quel tuo sorriso così prezioso, quando per me… è un tesoro inestimabile? Perché?”
“Kohaku-kun…”
“Ed è per questo… che mi scuso, Rin-chan” , mi interrompe nuovamente. “Perché, in veste d’amico – come tu mi ritieni – io dovrei incoraggiarti, dovrei darti man forte e coraggio nell’andare avanti… Io dovrei essere felice quando tu sei felice… Avrei dovuto gioirne, quando Sesshomaru-sama ha accettato il tuo regalo di Natale… Sarei dovuto essere soddisfatto e appagato, quando ho convinto Sesshomaru-sama a seguirti, la notte della Vigilia… Dovrei ridere con te ogni volta che Sesshomaru-sama è gentile, dolce, o disponibile con te… Sì: dovrei, ma… non ci riesco… Non riesco ad essere felice per te, Rin-chan… Io… proprio non ci riesco…”.
Il suo tono di voce si è fatto tremante e singhiozzante. Kohaku-kun sta… piangendo?
“Ecco perché ti chiedo di perdonarmi. Perdonami per non essere un buon amico… Perdonami per non essere la persona che pensavi che io fossi… Perdonami per essermi… scioccamente, stupidamente, incoscientemente, innamorato di te…”
Co… sa?
“Mi piaci, Rin-chan. Tu… mi piaci davvero tantissimo” , dichiara, stringendomi a sé e costringendomi ad affondare il mio volto nel suo petto. “Mi piaci così tanto da mandarmi in confusione ogni volta che ti rivolgi a me, che mi sorridi, o anche semplicemente che mi stai accanto. Il cervello mi va in fumo e non riesco più a mettere insieme una frase di senso compiuto all’istante. Divento così dannatamente impacciato e ogni volta che mi sfiori, mi sento andare in fiamme. Ma il vero problema è… che non so come fermarlo… Non so come fermare tutto questo…”
Rimaniamo entrambi in silenzio. Sono troppo sconvolta e stupita allo stesso tempo per aprire bocca, per muovermi, o, addirittura, anche solo per respirare.
“Mi piaci… Mi piaci… Mi piaci tantissimo e, allo stesso tempo, non sai… quanto me ne dispiace” .
Rimango ancora in silenzio, ferma, immobile, mentre sento che la stretta di Kohaku-kun si sta facendo meno solida. Con una dolcezza degna di lui, ed eguale lentezza, Kohaku-kun mi stacca da sé e mi fissa con quei suoi bellissimi occhi castani, tendenti al nocciola. Noto un’espressione addolorata sul suo volto e realizzo che si sta trattenendo dal piangere.
Indi lo vedo mettersi in piedi e chinare il capo, dopo aver raccolto la sua cartella da terra. “Mi dispiace” , ripete per l’ultima volta, prima di sorpassarmi ed andare via, a passo svelto e veloce.

Io… piaccio… a Kohaku-kun… Gli piaccio come ragazza, e non come semplice amica…
E’ tutto quello che riesco a pensare durante tutto il tragitto dal parco alla pasticceria.
Gli piaccio… Gli piaccio sul serio…
Quel tragitto, così breve e, infondo, abbastanza vivo… quella sera mi sembrò stranamente cupo, deserto e…infinitamente interminabile…
Io… Gli piaccio…
Bussai alla porta della pasticceria. L’insegna era spenta e solo una fioca luce, quella proveniente dal laboratorio di Andou-san, era accesa.
Piaccio a Kohaku-kun…
Vedo la porta aprirsi davanti a me e sento il tintinnio del campanello, appeso appena sopra la porta. Compare Andou-san, col grembiule e quell’aria comprensiva sulla soglia della porta.
Se veramente gli piaccio… Che cosa dovrei fare?
“Sono… arrivata… Andou-sa…n…” , affermo, singhiozzante e sentendo che le lacrime stanno riaffiorando sui miei occhi.
“Sono arri…va…ta…” . Non riesco a trattenermi: mi butto tra le sue braccia, tra le braccia di quell’anziano così comprensivo e dolce, inumidendo il suo grembiule. Quel grembiule che avrebbe dovuto salvaguardarlo dalla cioccolata che dovevo regalare a Sesshomaru-san… Quella cioccolata che… mi aveva mostrato la realtà…

Cosa dovrei fare? Ora che so che gli piaccio… Ora che finalmente lo so…
Che cosa dovrei fare?

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Grazie a tutti coloro che hanno inserito questa ff tra le loro preferite e tra le loro seguite! Grazie del sostegno, ma soprattutto della fiducia! ^-^ ArigatouGozaimasu!


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Capitolo 18
*** Trascorrendo un frastornato San Valentino - parte 2 ***


Eheheheh! Scherzetto! :P
Ebbene sì, era tutto uno scherzo XD E' vero sì che mi sto concentrando sul nuovo racconto ma come potrei mai scordare l'adorato "Love love only for you"? E per di più tornare dopo tanto tempo senza neanche un capitolo e avervi lasciate a bocca aperta dallo stupore e dalla trepidazione?
Eheh, in effetti sarei stata troppo crudele XD volevo resistere qualche giorno, in più, ma non ce l'ho fatta!
I capitoli successivi sono già pronti. E quello su san valentino completato. Purtroppo, però, essendo troppo lungo ho deciso di dividerlo ulteriormente.
Quindi vi sarà un "Trascorrendo un frastornato san valentino - parte 3".
Ringrazio Serin88 per avermi reso partecipe del suo rammarico e della sua tristezza e spero di averti riportato il buon umore con questo capitolo. Anche se di buon umore in questo scritto ce n'è poco XD
Buona lettura! ^-^
La vostra Kobato!!

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Penso che tra poco potrei già risultare patetica. Anzi, no, mi correggo: sono stata patetica sin da subito ai suoi occhi, molto probabilmente.
Agli occhi di Andou-san.
Sono ancora lì, a piangere tra le sue braccia, quasi fosse un padre, un nonno, uno zio, una qualunque persona che conosco da una vita e che possa consolarmi.
Ma non riesco a trovare consolazione. Proprio non ci riesco e la cosa peggiore è che non ne capisco la ragione.
“Rin-san…” , mi chiama con un sussurro, sorridendomi dolcemente, mi accarezza la testa con la sua mano calda e gentile, mentre con l’altra mi sorregge, per non farmi cadere con le ginocchia a terra.
“Non so cosa ti sia successo, ma… Perché non ne parliamo dentro? Se rimaniamo sulla soglia della porta, ti prenderai un malanno… di nuovo…”
Io alzo lentamente il capo incrociando il suo sguardo dolce e l’espressione gentile sul suo viso, con le lacrime agli occhi. Dopodiché annuisco con aria disorientata e faccio per rimettermi stabilmente in piedi.
Non smetto di singhiozzare neanche per un attimo, mentre il disponibile Andou-san mi prende per mano, mi fa accomodare dentro, si chiude la porta alle spalle e mi porta nel suo laboratorio, dove mi fa accomodare su uno degli sgabelli lì presenti davanti al bancone dove lui prepara i suoi dolci.
E dove avrei dovuto prepararlo anche io…
Non posso fare a meno di pensarci mentre Andou-san mi si accosta davanti inclinandosi leggermente in avanti verso di me, con sguardo serio e nel contempo anche comprensivo.
“Come ti ho già detto, non so cosa ti sia successo, Rin-san, però, immagino che per farti restare a piangere quasi un quarto d’ora sulla soglia del negozio, senza riuscire a dire neanche una parola, debba essere qualcosa di grave” , esordisce. “Ti andrebbe di parlarne?”
No… Non voglio parlarne…
Voglio solo svegliarmi, adesso! Perché… Perché questo è l’incubo peggiore che io abbia mai avuto!
 Rimango in silenzio, col capo chino, continuando a singhiozzare e a stringere la gonna della mia divisa scolastica.
Lui asseconda il mio silenzio per un po’, cercando di capire se stessi prendendo una semplice pausa, se mi stessi preparando a parlarne o se semplicemente non avrei accennato neanche ad una parola.
Logicamente deve aver intuito che la mia scelta era la terza opzione, perché non trattiene un sospiro e si piega a fatica su una gamba, cercando di incontrare il mio sguardo che è fisso sulle mie gambe, per non dover incontrare il suo.
“Rin-san… Non voglio costringerti a parlarmene, però… Sappi che tenersi le cose dentro non ti farà affatto bene.
Non deve essere necessariamente con me, ma… parlare con qualcuno potrebbe farti bene, potrebbe aiutarti a sfogarti e a sentirti meglio”
Sospira. Probabilmente per riprendere anche fiato. “Non voglio intromettermi nella tua vita. Non voglio rischiare che tu pensa che sia invadente… Semplicemente non posso, dopo averti visto piangere così disperatamente per tanto tempo tra le mie braccia, tralasciare questa cosa e dirmi: “Ma certo, è tutto passato. Passiamoci su. Pensiamo a fare il cioccolato, adesso”.
So che non me ne vuoi parlare, però…”
“Non è così…” , lo interrompo bruscamente io, sempre col capo chino e stringendo ancora di più la stoffa della gonna tra le mie mani. “Non è che non voglia parlargliene, Andou-san. Perché… Perché per me lei è importantissimo! E non… non potrei mai non parlarle di qualcosa…”
“E… allora qual è il problema?” , prosegue lui, sempre con tono disponibile.
“Il problema è… che ciò che mi è successo… vorrei fosse tutto un sogno. Un brutto sogno. E vorrei svegliarmi adesso per poi riderci su e pensare ad alta voce: “Ma che stupida! Certo che era tutto un sogno! Come potrebbe essere mai possibile?!”. E invece… Invece è tutto così reale che per quanto possa illudermi che sia tutto frutto della mia immaginazione… Non lo sarà. Non lo sarà mai” , singhiozzo ancora, facendomi sfuggire altre lacrime che cerco vanamente di nascondere dietro le mani che poso sul mio volto.
Andou-san rimane a fissarmi, appoggiandomi una mano sulla testa, per consolarmi.
Già… Ho davvero bisogno della consolazione di qualcuno.
Ne ho proprio bisogno…

[…]

E’ notte fonda. Sono sulla strada verso casa. Mi manca poco per arrivare. Basta girare l’angolo e sarò subito lì.
Sesshomaru-san sarà lì, a dormire, o probabilmente a leggere uno dei suoi libri.
Si sarà accorto che non sono tornata a casa? Oppure, semplicemente, se ne sarà infischiato come al solito? Avrà, per caso, temuto che mi potesse essere successo qualcosa di grave? Oppure la sua intolleranza verso di me è ad un livello tale che la preoccupazione non gli passa neanche per la testa?
Queste domande e queste ipotesi non mi aiutano per niente. O, meglio, mi aiutano solo a non pensare a quel che è successo.
Ne ho parlato tanto con Andou-san… Tanto che adesso non riuscirò neanche a dormire per tutto il pensiero che mi sta dando questa storia.
Non sono neanche riuscita a cucinare la cioccolata che volevo regalare a Sesshomaru-san, ma… stranamente non me ne importa di meno.
Mi sento talmente confusa che potrei impazzire da un momento all’altro.
Ne ho parlato con Andou-san perché pensavo che, a com’è saggio lui, potesse darmi un consiglio, e invece non mi è stato di alcun aiuto.
Semplicemente, dopo aver finito di raccontargli tutto l’evento, mi ha sorriso e mi ha carezzato dolcemente i capelli, dicendomi: “Capisco… Allora è per questo che stai così. E’ tutto chiaro adesso.
Però, non posso dirti niente, Rin-san. Non è da me che devi sapere e, soprattutto, capire questa cosa…
Il motivo per cui sei rimasta così rammaricata della dichiarazione del tuo amico, Kohaku-san, lo devi capire da sola”.
“Ma… Andou-san io mi sento confusa! Non so proprio che fare!” , gli ho ribattuto, sempre singhiozzante.
“Lo so, ragazza mia, e mi dispiace davvero che tu stia così. Ma non trovi che sarebbe scorretto nei confronti di Kohaku-san? Lui ha lanciato un messaggio a te. E sei tu che devi coglierlo e rispondergli con la tua testa e soprattutto col tuo cuore”
“Ma… Ma se faccio qualcosa di sbagliato?! E se… la cosa degenerasse?”
“Almeno sarai cosciente del fatto che è stata una tua scelta, Rin-san. Ma dev’essere una scelta oculata e attenta. Ci sono in gioco i veri sentimenti di una persona…
Anzi, da quanto ne ho capito… Sembra proprio che si tratti dei sentimenti di tre persone qui…”
“Tre… persone…?”
Lui ha annuito e mi ha sorriso gentilmente, per poi chiedermi se avessi voluto cucinare con lui la cioccolata.
Io gli ho risposto con una scossa di testa e dicendogli che sarei andata a casa per pensarci un po’ su, per poi salutarlo e andarmene.
Già… Ci avrei pensato su… Certo…
Gli ho detto così, ma in realtà ho il cervello così in pappa che potrei farci tranquillamente un brodino…
La confusione ed io siamo un tutt’uno… E non so ancora come sbrogliare questo nodo.
Dentro di me c’è ancora una parte che spera sia un incubo, ma… La vita non è così facile...

Sospiro. Sono davanti casa. Chissà se riuscirò a dormire… Chissà se riuscirò a togliermelo dalla mente anche solo per qualche minuto.
Mi basterebbe un semplice attimo di tregua per far chiarimento dei miei sentimenti, perché ora come ora non sono neanche più sicura di quelli.
Sospiro nuovamente, infilo la chiave nella serratura, giro la chiave e apro la porta per poi, dopo essere rincasata, chiudermela alle spalle, con esagerata lentezza.
Poso le chiavi sulla console (cosa che avevo deciso di non fare più) e mi dirigo verso il salotto, attraversando il corridoio.
Eh…? Che strano… Riesco a vedere anche se le luci non sono accese…
Come mai?
Solo allora mi accorgo del fatto che c’è una fioca luce proveniente proprio dal salotto confinante all’ingresso principale della casa.
A quest’ora… Sesshomaru-san di solito dorme, no? E allora di chi si tratta? Forse di un ladro?
Un ladro? Perché un ladro dovrebbe entrare…
… in una casa di un milionario…?
Forse perché è un milionario? Tutto quadra… Potrebbe trattarsi di un ladro, senza dubbio… Ma… perché, tra tutti i giorni, proprio oggi che sono così sotto shock?
Poso la mia cartella vicino la ventiquattrore di Sesshomaru-san, quella che gli regalai io, dopo tanti sforzi.
Ripensandoci… I miei sentimenti erano molto più chiari in me, in quel periodo. Non c’erano nubi all’orizzonte e non facevo altro che pensare a lui.
Avevo sempre avuto qualche dubbio circa lo strano comportamento di Kohaku-kun, ma non avrei mai pensato che…
Scuoto la testa con veemenza.
Oh, che idiota! C’è un ladro in casa e io penso a queste cose?  Però, devo ammettere che è un professionista: non fa neanche il minimo rumore.
Se non ci fosse quella fioca luce accesa nel salotto, non avrei pensato che potesse esserci qualcuno in casa.
Rimango in silenzio e quatta quatta mentre mi avvicino al salotto…
Già me lo immagino, il ladro che con aria furtiva mette a soqquadro i divani, il comodino, il tavolo di vetro e tutto il resto dei mobili nella stanza.
E con grande sorpresa noto che…
“Ses…Seshomaru-sama?!” , esclamo, alzando non poco la voce, con aria quasi sconvolta, notando che tutto è perfettamente in ordine e che Sesshomaru-san sta leggendo un libro sotto la fioca luce dell’abatjour, comodamente seduto sul divano, con le gambe accavallate.
Allora… Non era un ladro? Mentre me ne faccio una ragione e tiro un sospiro di sollievo, lui non alza neanche il capo per incontrare la mia figura, ma mi guarda con la coda nell’occhio.
“Non gridare così forte. Sei fastidiosa” , si limita a dire, con tono atono ma nel contempo irritato.
“Oh… Mi… Mi spiace…” , sibilo io, con la testa china, per fargli notare che sono profondamente dispiaciuta per averlo scambiato per un ladro.
Rimango ferma, in piedi, a fissarlo, silenziosamente, mentre lui continua a non degnarmi di uno sguardo, concentrandosi unicamente sul libro che sta leggendo.
Indossa la sua camicia e il suo pantalone… Questo significa che non è andato a dormire… Anche se faccio fatica ad immaginarlo con un pigiama…
Mi verrebbe da sorridere, ma decido di evitarlo, almeno per ora, prima che mi affetti per benino.
Eppure… che strano: di solito Sesshomaru-san si ritira nella sua stanza tornato da lavoro. Raramente resta alzato per leggere un libro. Quella è l’usanza del pomeriggio, se e quando è a casa. Quindi… come mai sarà rimasto in piedi?
Ci penso per un po’ quando mi viene in mente che…
No… Non può essere giusto? Non può essere che sia rimasto in piedi per me, vero? Forse… che fosse preoccupato?
Ci ragiono su, per poi scuotere con veemenza il capo.
No, no, no, no, no!!! Che vado a pensare? Lui, preoccupato per me al punto di restare alzato la notte e non riuscire a dormire? Che stupidaggine… Per quanto possiamo esserci avvicinati… Una cosa del genere… Sarebbe a dir poco impossibile!
E il suo silenzio lo dimostra…
E, a proposito di questo, il silenzio che c’è tra noi è a dir poco imbarazzante, per non parlare del fatto che…mi ha fatto tornare in mente Kohaku-kun.
Tutta quell’adrenalina di prima me lo aveva fatto scordare anche se per poco… E adesso mi ritrovo punto e da capo.
Sospiro, per poi dirigermi verso il divano e, molto lentamente, andarmi a sedere vicino Sesshomaru-san. Beh, non proprio vicino, ma al suo fianco, ad una distanza di sicurezza che non mi permetta di sfiorarlo.
Rimaniamo ancora in silenzio. Io a guardare in direzione della televisione spenta, mentre Sesshomaru-san a leggere quel suo benedetto libro.

Che silenzio…
C’è stato lo stesso silenzio quando Kohaku-kun mi si è dichiarato. Ero talmente shockata che temevo di aver smesso anche di respirare.
Ma soprattutto… perché mi sono comportata in quel modo? Perché sono rimasta tanto sconvolta dalla sua dichiarazione? Infondo me lo aspettavo. Avevo percepito qualcosa dai suoi atteggiamenti, però… Però, pensando che stesse con Shiori-chan, io…
Io mi sono bendata gli occhi senza capire niente. O, meglio, mettendocela tutta per non capire niente.
Ai loro occhi sarà sembrato che cercassi di evitare appositamente di intendere quello che Kohaku-kun provava a rivelarmi.
Sono stata… troppo superficiale? Mi sono comportata male? Sia con Shiori-chan che… con Kohaku-kun? Soprattutto con Kohaku-kun?
“Cos’hai?” , mi sento chiedere con tono atono e, tutto sommato, abbastanza disinteressato, nonostante la domanda che mi è stata posta.
Mi volto verso Sesshomaru-san che, come al solito, anche se mi parla, non mi degna di uno sguardo.
“C…Come?”
“Sei troppo silenziosa. C’è qualcosa che non va” , si limita a spiegare.
Oh, Santa Luminosa… cos’è questo? Istinto canino? Ma è… a dir poco spettacolare…
Come ha fatto a capirlo così in fretta? E senza che, per giunta, gli dicessi niente?
“Ehm… N-n-niente, Sesshomaru-sama. Dev’essere una vostra impressione, perché… io sto benissimo!”
Lui non mi risponde. Si limita a staccare per un attimo gli occhi dalle pagine, per posarli su di me.
Il suo sguardo ambrato che incrocia il mio, nocciola, mi fa sussultare e arrossire contemporaneamente: ha uno sguardo così penetrante che potrei restare a guardarlo per sempre.
Però, nonostante abbia avuto l’onore di ricevere una sua attenzione, non mi degna di una parola.
“Sto… Sto benissimo! Davvero! Sono la solita Rin di sempre!” , esclamo, tingendomi sulle labbra un sorriso che non mi appartiene. “Visto?!”
Lui, di rimando, continua a fissarmi imperterrito, finché, distaccatamente, non torna a posare lo sguardo sul suo libro, senza rispondere alla mia affermazione, né aggiungere altro in aggiunta alla sua tesi.
Il finto sorriso che vi era prima sul mio volto, scompare subito e torno silenziosamente a guardare la televisione spenta.
Non importa quante volte possa cercare di ingannarlo. Lui lo sa, lo capisce che gli sto mentendo. Non so se per qualche sua caratteristica o super potere demoniaco, ma… lo sa. Sa tutto.
Sa come mi sento, anche se non gliene parlo. Riesce a scrutare ogni mio stato d’animo, anche solo giudicandomi dal modo di fare.
Rimango in silenzio per un po’.
Un silenzio che… mi terrorizza. Stranamente… mi terrorizza.
Stringo la stoffa della mia gonna tra le mani, pensando ancora che… il volto di Kohaku-kun non lascia la mia mente.
“Sesshomaru-sama… Voi… siete mai stato innamorato?” , domando all’improvviso, senza neanche rendermene conto. Ho il capo chino e sono totalmente rigida.
Con la coda nell’occhio noto che nonostante la domanda abbastanza importante, lui non accenna a spostare la sua attenzione da quel libro.
“No” , risponde seccamente.
Beh, non che mi aspettassi un’altra risposta, ma… Fa un effetto totalmente diverso quando te lo si dice in faccia, direttamente.
“E… qualcuno si è mai innamorato di voi?”
“Sì”
Alzo istintivamente il mio sguardo su di lui che continua a leggere il suo odiosissimo libro che un giorno o l’altro brucerò.
Come diamine fa a dirlo con tanta leggerezza? Come se fosse una cosa da niente?
Un attimo, un attimo… questo vuol dire che qualcuno gli si è dichiarato? O lo ha semplicemente capito col suo istinto canino?
“Dite davvero? E… vi… vi si sono dichiarate?”
“Sì”
Non ci credo… Quindi avevo ragione?!? Ha vissuto una situazione simile alla mia! Magari potrebbe darmi qualche consiglio!
“E voi…che avete fatto?”
“Le ho rifiutate”
Eh?
“Rifiutate?”
“Esattamente”
“Tutte?”
“Indistintamente”
“Ma… le avete almeno conosciute…?”
“Non mi era di nessun’utilità conoscerle. Per quel che mi riguarda, non le ho neanche guardate in faccia”
Cosa…? No… Non è possibile…
“Neanche… guardate in faccia…?”
“Non era cosa che mi interessasse. La mia attenzione si concentra solo su ciò che può eventualmente interessarmi”
Impossibile… Tutte quelle ragazze… Non le ha neanche guardate in faccia, mentre le rifiutava. Probabilmente non sapeva nemmeno com’erano fatte o come si chiamavano.
E tutto… perché non gli interessa l’amore? Come… può essere tanto crudele?
“E loro… hanno pianto… per questo vostro atteggiamento?”
“Probabilmente” , risponde freddamente, voltando la pagina del libro, quasi come se non stesse parlando di qualcosa che aveva compiuto lui.

Certo che… sono davvero una sciocca… Come potevo pensare di trarre consiglio da lui? Lui che reputa l’amore la cosa più insulsa di questo universo? Lui che reputa i sentimenti qualcosa di superfluo e non necessario ai fini vitali?
Lui che… sembra quasi una macchina a volte, eppure a cui mi sono affezionata tanto da innamorarmene.
Tratterebbe così anche me? Non mi guarderebbe neanche in faccia se gli dichiarassi i miei sentimenti? Ed io soffrire, giusto?
Era questo… che mi volevi dire, vero, Kohaku-kun? Era da questo che volevi proteggermi?
Ed… è questo dolore che proveresti se ti rifiutassi? E che in parte hai provato quando mi sono comportata così male con te, quest’oggi?
“Sarebbe tutto più semplice se fossi come voi, Sesshomaru-sama” , sillabo, con un filo di voce, sempre col capo chino. “Non proverei questo dolore, se non me ne importasse degli altri, di vederli soffrire e se non ci stessi male se li ferissi”
Sesshomaru-san, per conto suo, continua a tenere lo sguardo fisso sulle pagine del libro che sfoglia velocemente, quasi come se se lo stesse divorando con gli occhi, rimanendo elegantemente seduto sul divano, con quelle gambe accavallate che sono in quella posizione da quando son rientrata a casa.
Forse… non dovrei parlargliene, eppure…
Eppure non so perché…
“Questo pomeriggio…”
io… sento il bisogno…
“… il mio caro amico… Kohaku-kun…”
… di dirglielo…
“… mi si è dichiarato…”
…ad ogni costo…
SPAM!!!
Chiudo gli occhi subito, istintivamente, a quel rumore brusco e violento, che mi è tanto vicino. Non so di cosa si tratti, né da cosa sia stato generato. Solo, poco dopo, apro un occhio, lentamente, per notare che Sesshomaru-san ha chiuso bruscamente il libro che stava leggendo e che mi stava fulminando con lo sguardo. Con quello sguardo d’ambra.
“Ses…Sesshomaru-sama…?”
“E’ per questo che hai fatto tardi?” , mi chiede con tono freddo e austero.
Un… Un momento! E’ arrabbiato? Ma… perché? Non mi sembra di aver fatto qualcosa di male, no? Sì, okay, sono arrivata tardi, ma a lui che importa?
“Beh… Diciamo di sì, però…”
“Quindi per tutto questo tempo sei stata con quel verme di ningen?”
“Sesshomaru-sama, non… non è così! E poi per favore non rivolgetevi a lui a quel modo!”
Lui, però, acciglia lo sguardo e mi guarda ancora peggio.
“Io… Io non sono stata con lui. Semplicemente non ho potuto. Se n’è andato… Se n’è andato perché io… Io ero a dir poco shockata dalla rivelazione che mi ha fatto…”
Il suo sguardo di ghiaccio non cessa di fissarmi costantemente, senza accennare a diminuire d’intensità e per questo motivo distolgo lo sguardo da lui, concentrandolo sulla gonna della mia divisa scolastica e le mie ginocchia. “Ed anche se fosse rimasto, non sarebbe cambiato nulla, anzi, sarebbe andata anche peggio, perché io… Io non l’ho trattato per niente bene. Prima di entrare in quella specie di stato di shock, gli ho detto cose orribili e lui… lui sicuramente ne è rimasto ferito. E la cosa peggiore è che non so perché ne sono rimasta talmente scossa”
Lui continua a scrutarmi, ma il suo sguardo è cambiato: è meno severo di prima e meno irato, ma sempre rigido e freddo, più del solito…
“Il problema è che… mi sento confusa. Fino ad ora mi è piaciuta un’altra persona, senza alcun dubbio. I miei sentimenti erano chiari e non presentavano incertezze. Ma adesso… Non so che fare”
“Quindi hai qualcuno che ti piace…” , si limita a constatare, non distogliendo lo sguardo da me neanche per un secondo.
Io, allora, alla sua affermazione, mi volto verso di lui. “Sesshomaru-sama…?”
“Ti basta così poco per vacillare? Solo perché quel ragazzino sfacciato ti si è dichiarato? Sei più volubile di quel che pensassi”
Volubile, io? Perché afferma questo? Non è così! Non è che i miei sentimenti siano cambiati! Io… Io continuo a provare sentimenti per voi, Sesshomaru-san! Ma… è che sono confusa…
“Non… Non è così” , rispondo, spavalda, senza però guardarlo negli occhi. “E’ che semplicemente non voglio ferirlo ancora più di quanto non abbia già fatto. Ma non ferirlo, sarebbe praticamente impossibile, se lo rifiutassi…”
“Oh… Quindi ti metterai con lui per non farlo soffrire? Accetterai i suoi sentimenti non ricambiati solo per non farlo star ulteriormente male? Lo accontenterai come si accontenta un bambino, dandogli una caramella?”
“La… La cosa è totalmente diversa, Sesshomaru-sama! Non prendetela alla leggera! Io non posso mettermi controvoglia con lui. Non farei altro che prenderlo in giro! E questo… Kohaku-kun proprio non se lo merita” , affermo con una punta di malinconia nella voce.
Onestamente non so cosa stia facendo Sesshomaru-san, perché ho il capo così chino da poter diventare un tutt’uno col pavimento, ma sento ancora il gelo attraversarmi la schiena. E’ la stessa sensazione che provo quando mi guarda con aria fredda e austera. E’ tornato ad essere arrabbiato e non apre bocca.
Brutto segno.
Quindi decido che a parlare sarò io: “Insomma, sì… Voglio dire… Anche se voglio molto bene a Kohaku-kun, non posso ignorare i miei sentimenti” , sussurro con un filo di voce, arrossendo leggermente. “Anche se sto bene con Kohaku-kun, non riesco ad immaginarmi tanto felice quando invece sono accanto alla persona che mi piace, quando parlo con lui e quando anche solo s’incontrano i nostri sguardi. Mi sento felicissima anche solo standogli vicina, quindi…”
Non faccio in tempo a finire la mia spiegazione, che lo sento immediatamente alzarsi dal divano, con il libro in mano, e dirigersi lentamente verso le scale.
Ma… Ma come?!? Io gli stavo parlando dei miei sentimenti per lui e che fa?! Se ne va?! Cioè… Non sa che sono rivolta a lui, però…
“Sesshomaru-sama?” , lo chiamo, con un tono di voce un po’ deluso.
“Fa un po’ come ti pare. La tua vita sentimentale non mi riguarda” . La sua voce atona mi rimbomba nelle orecchie e mi lascia totalmente di stucco.
Eccome se ti riguarda!! Sto parlando proprio di te, baka!!! Okay che non lo sai, ma… cerca di essere un po’ più sensibile, no?
“Ma… Sesshomaru-sama… Aspettate un second…”
“E, ad ogni modo, non m’importa di cosa si tratti, né di chi tu sia in compagnia. Che tu stia con quel Kohaku, o con quello che ti piace… Non osare fare tardi nuovamente come stanotte. Se fossi tornata anche solo una mezz’ora più tardi, avresti trovato le tue insulse valigie fuori dalla porta” , si limita a rispondere secco e freddamente, con tono quasi adirato, mentre si ferma sulle scale
“Eh?!” .
“Azzardati a tardare così tanto un’altra volta e ti assicuro che ti sbatterò fuori di casa” , ripete, per poi riprendere a salire le scale.
Cooooosa?! Fuori di casa? Non crede di star esagerando? E poi… perché diamine è così arrabbiato? Non è lui che non se ne frega niente di nessuno? Perché adesso si mette a fare il padre geloso tutto di colpo che vuole la figlia a casa entro mezzanotte?!

Eh? Il padre geloso? Possibile che… Sesshomaru-san fosse realmente preoccupato per me?!
Non posso crederci… sembra talmente impossibile! Eppure,a  pensarci bene, per quale altro motivo avrebbe potuto avere per aspettarmi alzato e farmi quella paternale minacciosa?
“Rin” , mi sento chiamare e, lasciando le mie fantasie, mi ritrovo nuovamente Sesshomaru-san di fronte che, guardandomi costantemente, tende la mano verso di me.
Io lo guardo con aria confusa, mentre lui, sempre non distogliendo lo sguardo dal mio, prosegue: “Avanti, dammi le chiavi”
Eh?!
“No, Sesshomaru-sama, aspettate! Vi giuro che non succederà più! Sarò a casa sempre alle otto di sera, a parte il sabato! E anche il sabato rincaserò massimo per le undici! Ve lo giuro, ve lo giuro! Quindi… non mi cacciate di casa!”
“Per me puoi rimanere fuori casa anche per mesi. L’importante è che le chiavi siano tutte in mio possesso” , m’interrompe con tono indifferente e palesemente disinteressato. “Se fosse successo qualcosa alle chiavi, avrei dovuto far cambiare le serrature delle porte di tutta la casa. Non posso permettermi una scocciatura del genere solo perché non sai gestire le tue relazioni inter-personali”.
… …
Coooooooooooooooosa?!? No, aspetta un minuto… Vuol dire che non era preoccupato per me, ma… per le chiavi?!?
E’… E’ assurdo! La sua insensibilità sta toccando davvero il fondo! Anzi, lo ha sfondato e sta cadendo verso l’oblio!
Non è possibile! Beh, Santa Luminosa, è anche vero che stiamo parlando di Sesshomaru-san, ma… pensavo che dopo la mia malattia ci fossimo avvicinati un po’ di più.
Dal canto mio, mi alzo in piedi e scuoto la testa con vigore. “No, Sesshomaru-sama. Vi prometto che d’ora in poi starò attenta e non tarderò. Ho bisogno del doppione del mazzo di chiavi, non potete togliermelo”
“Se continui a gestirti così male, non mi lasci altra scelta”
“Vi sto dicendo che non succederà più! Per favore, datemi una seconda possibilità! Questa volta… è successo perché ero confusa e perché non sapevo che fare, ma… d’ora in poi vedrò di fare più attenzione”
Lui continua a fissarmi con la mano tesa verso di me per un po’, finché poco dopo non la ritira, mi da le spalle e comincia a dirigersi nuovamente verso le scale. “Non avrai una seconda opportunità. Tienilo bene a mente”
Sospiro.
Capisco che la sicurezza della casa per lui sia più importante di me, ma non crede di star esagerando? Ne ha fatto un problema di Stato!
‘Non avrai seconde opportunità’… Tsk! Neanche stesse parlando di lavoro! Forse prende sul serio un po’ troppo le cose quotidiane…
Mi trovo a pensare queste cose mentre lo seguo, per le scale, per raggiungere anch’io la mia stanza. Resto dietro di lui, per fargli capire che sono mortificata e che il rimprovero ha avuto l’effetto che desiderava: intimorirmi e farmi sentire ancora peggio di come sto già di mio.
Anche se questo mi ha dato modo di non pensare a Kohaku-kun per un po’, di certo non mi ha fatto un buon effetto!
E, a proposito di Kohaku-kun, non so proprio come comportarmi… Non ne ho idea e non ho risolto un bel niente, pur avendone parlato sia con Andou-san che con Sesshomaru-san. Be’, non che sperassi di risolvere qualcosa con Sesshomaru-san. Anzi, mi ha soltanto fatto capire che se gli dichiarassi i miei sentimenti, non mi guarderebbe nemmeno in faccia…
Com’è dura la vita! Certe volte mi trovo a ripensare alla frase: “Perché proprio di lui? Perché ti sei innamorata proprio di lui?” , che ha pronunciato Kohaku-kun e ad appoggiarla.
Già… Perché proprio di lui… che non apprezza i miei sentimenti, né mai li accetterebbe? E perché invece, non mi sono innamorata di uno come Kohaku-kun, che mi ritiene un gioiello, una perla rara? Sarebbe stato tutto più semplice…
Perché innamorarmi di uno così…?
“Sappi che se incontri qualche pericolo non verrò a soccorrerti”
“Eh?”
Riesco a rispondere solo in quel modo ebete all’affermazione di Sesshomaru-san, non appena abbiamo raggiunto il piano superiore.
“Se facessi tardi nuovamente, anche se incontrassi pericoli per la strada, non verrei a soccorrerti. Dovresti sapere che restare fino a tardi in giro, è pericoloso per un’umana insulsa quale sei tu” , conclude con tono freddo, per poi lanciarmi uno sguardo severo, voltarsi e dirigersi verso la sua camera.
Rimango a fissarlo per un po’, di spalle, mentre si allontana pian piano da me. Sorrido, trattenendo un risolino.
Ecco perché. Grazie, Kami-sama, per avermi risposto.
Ecco perché mi sono innamorata di lui: perché pur non volendolo dimostrare superficialmente, dentro di lui, il cuore di Sesshomaru-san sta incominciando a battere come quello di un vero essere umano e non più come quello di un freddo youkai distaccato da tutto e tutti.
Perché ha bisogno di me. Forse lui non lo ammetterà mai, ma… ha davvero bisogno di me ed io di lui. Per diversi motivi, questo è logico. Non posso imporgli i miei sentimenti, ma non può neanche pretendere che li soffochi del tutto. Però, posso stargli vicina ed essere sicura che, se il suo cuore si scioglierà, sarà anche un po’ per merito mio.
Mi piacerebbe. Mi piacerebbe davvero tanto.
“Buonanotte, Toka-chan” , sussurro, baciando il folto pelo del mio coniglietto che dorme nel letto con me. “E buonanotte, Sesshomaru-san”.
Mi spiace, Kohaku-kun… Ma… ho trovato la mia ragione…
Ho trovato la ragione per non volere nessun altro, a parte lui.

Il giorno seguente esco di casa dopo Sesshomaru-san e neanche tanto in ritardo.
Ad aspettarmi, fuori del cancello, c’è la solita Shiori-chan, sorridente.
Appena la vedo, non trattengo un sussulto e il mio volto si tinge della tristezza che la notte prima, quando ero nel mio letto, prima di addormentarmi, mi aveva momentaneamente abbandonato.
“Eh? Che c’è, Rin-Rin? Hai qualche problema? Ti è tornata la febbre? Una ricaduta?” , mi chiede con aria preoccupata, Shiori-chan, mentre c’incamminiamo verso scuola.
Io la guardo, scuoto la testa e le sorrido. “No, no, niente del genere. Sto bene”
“Non fai il solito macello, come al solito e sei troppo calma. Hai fatto anche una faccia strana quando mi hai visto. Si può sapere che hai?”
“Niente ti sto dicendo! Non ho niente che non vada!”
“Bugiarda! Stai mentendo! Lo capisco quando la mia migliore amica mi prende per i fondelli!”
“Se ti dico che non è niente… non è niente!” , esclamo io, alzando un po’ troppo la voce. E’ stata un’uscita un po’ fuori luogo, lo ammetto.
“Ehi… Calmati, Rin-Rin. Sono solo preoccupata per te. Non c’è motivo di prendersela così tanto” , ribatte Shiori-chan con aria visibilmente offesa.
Io la guardo con aria dispiaciuta e poi abbasso il capo, silenziosamente, per non guardarla negli occhi.
Mi dispiace di starla trattando male, ma… cosa posso farci? Ogni volta che incrocio lo sguardo di Shiori-chan mi viene in mente Kohaku-kun e il discorso che abbiamo fatto ieri.
Non posso ancora credere che tra loro due non ci sia niente. Non posso davvero crederlo! Sembravano… così intimi!
E poi… possibile che Kohaku-kun non le abbia detto niente? Di solito, a detta sua, non parlano di questo? O forse Shiori-chan sta facendo solo finta di non saperlo per non aggravare la situazione?
Non so che pensare. Davvero non lo so. E sicuramente se non dico qualcosa che spieghi il mio strano comportamento, Shiori-chan non mi perdonerà per quello che ho fatto poco fa e per come mi sono rivolta a lei.
Già il suo attuale silenzio e la sua espressione rigida e irata, mi fa intuire che non l’ha presa molto bene. Be’, suppongo non la prenderei bene neanche io se mi preoccupassi per la mia migliore amica e lei mi rispondesse male.
“Kohaku-kun… ieri pomeriggio…mi si è dichiarato” , affermo, senza mezzi termini, andando direttamente al sodo, guardandola.
Lei, allora, spalanca gli occhi e subito si volta verso di me, con un’espressione shockata sul volto. “Che… Che hai detto?”
“Che Kohaku-kun mi si è dichiarato. Proprio ieri. E mi ha anche detto che voi due non state insieme… E’ vero?”
Shiori-chan ha un’espressione letteralmente sorpresa e meravigliata, forse un po’ scossa. Anche troppo, tanto da farmi sospettare qualcosa.
“Quindi… ti si è dichiarato… e non mi ha detto niente?”
“Shiori-chan… potresti rispondermi per favore?”
“Perché? Perché non me l’ha detto?” , continua a ripetersi tra sé e sé, ignorandomi ancora.
“Shiori-chan! Rispondimi!”
“Sì!!” , esclama lei, voltandosi con aria contrariata, verso di me. “E’ vero! Non stiamo insieme e non lo siamo mai stati! Contenta adesso?”
Ma… perché quella risposta così rude?”
“Per… Perché sei arrabbiata?”
“Non sono arrabbiata!”
“Sì che lo sei!”
“D’accordo! Lo sono!” , risponde lei con aria visibilmente adirata. Ma non riesco proprio a capire la ragione della sua rabbia. “Sono arrabbiata perché ho due amici che, nonostante fosse successa una cosa così importante, non mi hanno detto niente! E… soprattutto Kohaku! Ero certa che… prima di dirtelo me ne avrebbe parlato… E invece ha fatto tutto di testa sua, senza dirmi niente!”
“Shiori-chan…”
“Lo odio! Lo odio davvero tanto!” , continuò ad esclamare, alzando il passo e correndo verso la scuola.
Io tento di raggiungerla, di seguirla, di mantenere il suo passo, ma niente: è troppo veloce.
“Shiori-chan…”
Non capisco… Io non ci sto capendo più niente!!!
Perché si è arrabbiata così tanto? Capisco che possa essere dispiaciuta perché non gliene abbiamo parlato, ma… perché arrivare ad odiarlo? Per lei è tanto importante sapere che si doveva dichiarare a me, prima che lo facesse? Infondo lei non c’entra niente! La vita è di Kohaku-kun, perché dovrebbe intromettersi lei, così di soppiatto?

Oh no…
Possibile che sia…?

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