Le onde.

di pralinedetective
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** (fontana) ***
Capitolo 2: *** (carcere) ***



Capitolo 1
*** (fontana) ***


La Micch è una delle ragioni principali per cui scrivo ancora, credo. Piangendo per Yuuko-san, dono alla mia donna preferita qualcosa che mi sarei potuta risparmiare, soprattutto per la squallida citazione che tutto ciò contiene XD
È una drabble (centodue parole FAIL), è abbastanza incomprensibile (sì, sul berrettino della vergogna hai la pecora di Circus) e tutto, però non mi sembra poi così brutta o__ò Poi ha anche un intento umoristico, quindi mi impedirò di cancellarla almeno per questa prima settimana online XD Ohh, sì, e il prompt lungo la strada si è perso ed è diventato nulla più di un accenno privo di qualsiasi peso.
Spero che possa comunque, anche se difficilmente, risultare una buona lettura *bow*

Genere: comico, a tempo perso
Avvertimenti: maybe AU

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(fontana)

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Lo avrebbe… ucciso in maniera lenta e dolorosa.
Si guardò intorno, cercando l’arma perfetta – non aveva bisogno di un piano né un alibi, anzi, avrebbe vantato la paternità del crimine a costo di passare per uno psicotico.
«C’è qualcosa che non va, Gareki-kun?»
Si strappò di dosso quel ridicolo, ridicolo berretto e lo lanciò lontano, poi diede le spalle all’uomo e cominciò ad allontanarsi, rinunciando felicemente all’unica occasione che si era dato per conoscerlo meglio.
«Ma—È una bellissima mascotte!»

Rettifica: lo avrebbe affogato in quegli invitanti quindici centimetri d’acqua. Non avrebbe mai più rischiato di farsi vedere in giro con Yogi.

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Capitolo 2
*** (carcere) ***


E-chin demmerda colpisce ancora e mi risolleva il morale che tengo sotto i piedi. Sto scrivendo pochissimo in questo periodo D: Non è una cosa positiva, cazzo, perché così perdo l’unica cosa che mi rende una persona accettabilmente inutile.
Boh, forse c’è un accenno di Karoku nel finale, ma non ne sono sicura – si dovrebbe far riferimento a un’altra drabble che qui non sarà vista online fino a febbraio XD

Genere: dark, introspettivo, nonsense
Avvertimenti: AU

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(carcere)

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Uro percepisce distintamente le catene dell’inganno e della conoscenza stringergli i polsi e opprimerlo all’altezza del petto, teme quelle sbarre rigide che limitano la sua libertà e lo chiudono in una stanza, uno studio piccolo, minuscolo, una cella che non esiste e già lo opprime. Una trappola intessuta lentamente, un’illusione che diviene reale d’improvviso e lo attraversa, lo strazia, lo eleva e gli permette di vedere la realtà di quelle che fino a poco prima erano solo paranoiche congetture.

È quasi meglio così—ma quasi.
Sorride, finge di essere ancora padrone del proprio corpo, gioca con gli occhi del prigioniero.

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