Cinque Giorni Che Ti Ho Persa

di elyl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il Litigio ***
Capitolo 2: *** La Profezia ***
Capitolo 3: *** La fine ***



Capitolo 1
*** Il Litigio ***


Quella che vi apprestate a leggere è la mia prima drabble in assoluto. Se ho iniziato a scrivere drabble è solo grazie a mia “sorella”, Rem. Ed è solo grazie a lei se state per leggere questo schifo. L'idea mi è venuta in mente ascoltando la canzone “Cinque giorni” di Michele Zarrillo. Non sono di molte parole, preferisco lasciarvi alla lettura.

Questa drabble sarà accompagnata da altre due, penso, ma non so quando le scriverò, quindi non aspettatevele tanto presto.



Questa è per te, sorella.



Il litigio



Cinque giorni fa ti ho insultata in modo imperdonabile.

Cinque giorni fa non hai accettato le mie scuse.

Cinque giorni fa ti ho persa ed ora non mi resta che vederti vivere la tua vita, lontana da me.

Ti vedo nei corridoi e vorrei parlarti, ma so che non mi ascolteresti.

Ho tante cose da dirti, ma non vuoi sentirmi.

Ti ho persa da cinque giorni, ma mi sembra sia passata un'eternità.

Ogni giorno mi odio.

Ogni giorno vorrei avere una giratempo e poter cambiare le cose.

Cinque giorni che ti ho persa.

Cinque giorni che ho perso me stesso.

Cinque giorni che ti guardo allontanarti, impotente, senza riuscire a fermarti.

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Capitolo 2
*** La Profezia ***


Ecco a voi la seconda drabble :) Sono veramente felice che la prima sia piaciuta così tanto! Beh, poche chiacchiere, vi lascio alla lettura. La prossima non ho idea di quando arriverà xD Può essere domani come tra dieci giorni xD

Ovviamente un ringraziamento speciale, ancora una volta, a mia sorella, a cui è dedicata la raccolta.

Buona lettura.

elyl


LA PROFEZIA


Immobile, seduto sul mio letto, lo sguardo perso nel vuoto.

Sono cinque giorni che ho riferito la Profezia al mio "Signore".

Cinque giorni che crede si tratti di tuo figlio.

Una lacrima scivola lungo la mia guancia.

E' odio.

E' rabbia.

E' paura.

E' l'idea di perderti per sempre, sapere che se ti trova la tua risata non verrà più sentita.

Preferisco saperti con lui, tra le sue braccia, ma viva.

Voglio solo che la tua risata continui ad essere udita.

Cinque giorni che mi nascondo.

Cinque giorni che cerco di scappare da me stesso.

Cinque giorni che penso.

Cinque giorni che ho deciso di rinunciare alla mia vita.

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Capitolo 3
*** La fine ***


Wow! Sono giunta alla fine della mia prima raccolta di drabble. Sono emozionata. E lo sono ancor di più perchè mi sono sperimentata nelle drabble, cosa che non avevo mai fatto. E sinceramente la cosa mi sta piacendo, quindi aspettatevi di leggerne presto altre (se mai leggerete qualcos'altro di mio xD ). Già domani potrete leggere quella su Bellatrix.

Per quanto riguarda quest'ultima drabble....ero terrorizzata all'idea di scriverla, seriamente. E' il momento più brutto della vita di Sev e non avevo idea di come trattarlo, benchè io l'abbia già trattato in one shot, ma la cosa è ben diversa. E quand'è che arriva l'ispirazione? OVVIAMENTE quando mi metto a letto! E chi sono io per non obbedire alla santa madre ispirazione? Nessuno! E fu così che ieri sera, alle 00,20 mi sono messa a scrivere. Conseguenze? Una drabble che mi piace e l'essere un morto che cammina in reparto xD Ma fa niente, non vi importava ma volevo farvelo sapere u.u

Beh, come al solito questa drabble, come le altre, è dedicata ad una persona speciale: mia sorella.

Ti adoro.



LA FINE



Ho combattuto.

Sono stato i suoi occhi e le sue orecchie, ma ogni azione è stata vana.

Tutto, tutto, è stato inutile.

Non è riuscito a salvarti.

Non sono riuscito a salvarti.

Ti ha uccisa.

Ti ho uccisa.

Grido per la rabbia, piango per la frustrazione, distruggo tutto ciò che mi circonda per sfogarmi.

Mi faccio male nella vana speranza di azzittire il dolore che invade ogni fibra del mio essere, sperando diventi più forte della disperazione.

E poi silenzio.

Cado ancora in quell'oblio la cui unica luce è il tuo viso sorridente.


E' colpa mia.


Cinque giorni che ti ho persa.

Questa volta per sempre.


E sprofondo nuovamente nell'oscurità da cui provengo.




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