A Delicious Dissonance

di _Syn
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La Fata del Quidditch [Andromeda Black, Oliver Baston] ***
Capitolo 2: *** What to do when baby won't sleep [Albus Severus Potter] ***
Capitolo 3: *** Odore di pozioni [Albus Severus Potter, Neville Longbottom] ***
Capitolo 4: *** Hai preferito la pratica [George Weasley, Remus Lupin] ***
Capitolo 5: *** Say something [Neville Longbottom, Blaise Zabini] ***
Capitolo 6: *** Niente da proteggere [Pansy Parkinson] ***
Capitolo 7: *** And you? [Sirius Black, Severus Snape] ***
Capitolo 8: *** Poison and Fear [Harry Potter, Hermione Granger, Albus Severus Potter] ***
Capitolo 9: *** Quello che non dicono dei pre-partita [Sirius Black/Oliver Baston] - La vita che scorre [Famiglia Tonks] ***



Capitolo 1
*** La Fata del Quidditch [Andromeda Black, Oliver Baston] ***


Note di Alexiel: Avrei voluto aspettare prima di pubblicare, ma alla fine ho ceduto, anche perché oggi è arrivato a casa un nuovo ospite. Un adorabile cricetino che io e mia sorella abbiamo chiamato Anacleto. E’ l’amore, non sta mai fermo. E così gli do il benvenuto e ammorbo voi – due in uno U_U
Come nell’altra raccolta, Cadono le maschere, anche questa è piena di personaggi diversi e i temi variano da una doubledrabble all’altra. Infatti, il Contest prevedeva l’uso di avvertimenti/personaggi/prompt diversi per ogni fanfiction.
Questo è l’elenco dei personaggi da me fornito, a cui poi la giudice, attraverso uno schema preimpostato, ha fatto corrispondere i vari avvertimenti.
Voilà:

1 Albus Severus Potter
2 Sirius Black
3 Hermione Granger
4 Andromeda Black
5 George Weasley
6 Oliver Baston
7 Pansy Parkinson
8 Neville Paciock
9 Remus Lupin
10 Harry Potter

Ho cambiato solo l’ordine di pubblicazione, non chiedetemi perché. Lo preferisco così com’è ora. Well, ecco a voi il primo capitolo!

[Visto che posso inserire al massimo tre generi, e nella raccolta ne sono presenti parecchi, utilizzerò sempre uno specchietto introduttivo per avvisarvi]



A Delicious Dissonance*

[*titolo del 427 capitolo del manga “Bleach”.]

In attesa dei risultati: Partecipa al Contest indetto da S0emme0S: Warnings Contest


La Fata del Quidditch

[Hurt/Confort – Oliver Wood – Andromeda Black Tonks – 200 parole – Rating: Verde]


Era una cosa tremenda.
Oliver Wood era chino sui resti della sua piccola scopa e pensava di aver fatto qualcosa di terribile per meritarselo.
Aveva nove anni e la sicurezza che quello sarebbe stato tutto il suo futuro.

Era il mio biglietto d’entrata per un mondo glorioso.”
Mentre balbettava sui suoi sogni incredibili, una donna dai capelli scuri lo vide. Abitava nel cottage lì vicino e, se non si sbagliava, a pochi chilometri c’era casa Wood.

Oh, capisco.” disse Andromeda Tonks, palesandosi. Oliver tirò su con il naso e alzò lo sguardo.
La può riparare?” quella doveva essere la fata del Quidditch giunta per soccorrerlo. Era bella e i suoi occhi così grandi e gentili che non poteva non esserlo.
Mi dispiace, ragazzo, ma non posso fare questo per te.” rispose. Si inginocchiò accanto a lui e gli posò una mano sulla spalla.
E che può fare?” la sua voce era così disperata che Andromeda non se la sentì di lasciarlo lì.
Ti posso offrire del succo di zucca e un passaggio a casa.”
Con una scopa da corsa?” esclamò Oliver, speranzoso. Andromeda sorrise. I bambini recuperavano sempre così in fretta.
Vedremo.”
Oliver raccolse i pezzi della scopa e la seguì. Dopotutto era la Fata del Quidditch.


Prossimo capitolo: Albus Severus Potter

Come sempre, i commenti fanno tanto piacere <3

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Capitolo 2
*** What to do when baby won't sleep [Albus Severus Potter] ***


What to do when baby won’t sleep

[Missing Moment – Albus Severus Potter – (Harry Potter, Ginevra Weasley, Ron Weasley, Percy Weasley) – 200 parole – Rating: Verde]


Albus Severus Potter era un bambino tranquillo, ma sembrava intollerante ai sonnellini pomeridiani.

Ma non vuole dormire...”

Zitto, Ron! I bambini hanno bisogno di dormire!”

Ron guardò la sorella e poi Harry, seduto in poltrona a godersi la scena in silenzio, ammutolendo.

Ginny percorreva avanti e indietro il salotto, fermandosi ogni tanto e dondolandosi sul posto. Ron pensava semplicemente che a suo nipote sarebbe venuta la nausea. Harry contava i secondi mentalmente, aspettando. Albus poteva anche essere intollerante ai sonnellini, ma c’era qualcosa che l’avrebbe steso per ore.

Tre.

Ron, siediti, per Merlino!”

Due.

James, quasi tre anni, arrivò trotterellando in salotto con quella che sembrava una Caccabomba. Se non fosse stato per l’istinto materno Weasley, Ginny avrebbe lasciato cadere Al per farla ingoiare a suo fratello. Perciò fulminò Ron, ordinandogli di far sparire quella Caccabomba.

Uno.

Harry si alzò dalla poltrona, osservando le fiamme del camino diventare verdi. Un attimo dopo, perfettamente pulito grazie a un incantesimo, comparve Percy Weasley.

Dai Al a me, tesoro. Ci penso io.” disse Harry, baciando la moglie sulla guancia.

D’accordo. Io preparo la cena.” ricambiò il bacio “Ciao, Perce” e sparì in cucina.

Infine Harry rivolse un gran sorriso a Percy.

Allora, Percy, dovevi parlarmi delle misure di sicurezza che il Ministro...”

Al stava già sbadigliando.

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Capitolo 3
*** Odore di pozioni [Albus Severus Potter, Neville Longbottom] ***


Odore di pozioni

[Prompt a scelta: Odore di pozioni – Albus Severus Potter – Neville Longbottom – 198 parole – Rating: Verde]


Qualche volta, quando Neville scendeva nei sotterranei, il forte odore delle pozioni lo faceva rabbrividire un po’. Ricordava i calderoni fusi e le occhiate micidiali del professor Snape; non negava che, nonostante quell’uomo fosse considerato un eroe, un po’ di antico timore rimaneva.

Salve, professore.” Albus Potter sbucò dall’aula con un’ampolla tra le mani, un sorriso enorme e due fossette sulle guance. A tredici anni lui usciva da quell’aula con roba verde tra i capelli e ustioni sui polpastrelli. Al invece aveva persino il nodo alla cravatta perfettamente fatto. Harry diceva sempre che aveva ereditato il talento di Lily.

Buongiorno, Al.” rispose cordiale. “Porti un po’ di pozione in infermeria?”

Già. C’è un’epidemia in giro... Le scorte non bastano.” spiegò. “Lei che ci fa qui, professore?”

Neville si strinse nelle spalle.

Se avessi la tua età risponderei per scrostare calderoni.” ridacchiò “Ora ci vengo per riflettere.”

Paradossalmente, era il secondo posto, dopo le serre, in cui riusciva a pensare. Lo trovava familiare.

Spero che le sue riflessioni non le abbiano fatto dimenticare che tra cinque minuti ha lezione, professore.”

Neville sussultò.

E’ davvero così tardi?”

Al sorrise.

Già.” e trotterellò via.

In un modo o nell’altro, però, l’odore familiare di quei sotterranei lo metteva sempre nei guai.





Note: Visto che dei risultati non si sa ancora nulla, io continuo a pubblicare :) 

Prossima: HORROR (una specie .-.): Remus Lupin, George Weasley.


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Capitolo 4
*** Hai preferito la pratica [George Weasley, Remus Lupin] ***


Hai preferito la pratica

[Horror – George Weasley – Remus Lupin – 200 parole – Rating: Giallo]


A George Weasley non piaceva scrivere temi. Aveva altro da fare, e poi era la pratica ciò che contava. Una volta l’aveva sussurrato, ma era sicuro che Lupin l’avesse sentito.


Aveva le zanne ricoperte di sangue e gli occhi inferociti. Era un Lupo Mannaro.

Preferisci la pratica, signor Weasley?” la voce del Lupo gli rimbombò nella testa e gli penetrò il petto.

Cominciò a sanguinare, come se zanne invisibili lo colpissero. Ma il Lupo restava lì a guardare. Sembrava che comunicasse con la mente.

Che maledizione è signor Weasley?”

Ancora dolore, ancora sangue.

George urlò di dolore. C’era solo oscurità, tranne rari sprazzi di luce abbagliante che gli mostravano il mostro.

P-professore...”

Si sentì spingere all’indietro da una forza immensa, che gli mozzò il respiro.

Rispondi.”

Soffocando dentro se stesso, George cercò di rialzarsi.

S-schiantesimo.”

Un dolore lancinante lo paralizzò, facendolo urlare più forte. Il corpo andava a fuoco.

Questo?”

Era la Maledizione Cruciatus, ma non poteva rispondere.

Ti punirò se non risponderai.”

Il dolore aumentava ogni secondo che passava. Stava per svenire, impazzire, dimenticare chi fosse.

No?”

Lo sapeva... Ma impazziva di dolore

Se questa fosse stata solo teoria ti avrei dato una D. Ma hai preferito la pratica.”

Silenzio di terrore.


Svegliandosi terrorizzato, nel cuore della notte, George udì un ululato frantumare il silenzio.






Ovviamente si tratta di un sogno e ovviamente il Lupin che vedete qui rappresentato è solo un "demone" nei sogni di George la cui fantasia, poveretto, ha lavorato anche troppo. E lo so che in teoria George - e tutto il resto della scuola o quasi - non conosce il segreto di Remus. Diamo la colpa alla fantasia di George, di nuovo. E poi il nostro subconscio è molto più complesso e "attivo" di quanto crediamo, quindi magari la parte non-cosciente di George avrebbe potuto intuire il segreto di Lupin. D'accordo, sono una paraculo pazzesca, lasciamo perdere XD


Si presume che sia una fanfiction horror, ma non ne sono sicura. Non sono mai stata capace di scrivere questo genere di storie, perciò... Non ho grandi pretese. 


Prossimo: Neville/Blaise. AU



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Capitolo 5
*** Say something [Neville Longbottom, Blaise Zabini] ***


Say something

[AU - (Blaise Zabini)/Neville Longbottom – 200 parole – Rating: Verde – Avvertimenti: Slash]

Neville Longbottom faceva tante scoperte ogni giorno, soprattutto quando leggeva.

La scoperta di quel giorno non l’avrebbe trovata nei libri, tuttavia. Stava scoprendo quanto fosse inebriante e stordente guardare le labbra dell’avvocato divorzista che il suo amico Ernie gli aveva presentato.

Sorseggiavano un caffè, da Starbucks, e Blaise Zabini ancora non riusciva ad apparire come un normale e volgare essere umano. Oh, di umano aveva tanto, tranne l’apparenza.

Sei sposato?” gli chiese.

Ehm... no.” rispose Neville, alla ricerca di qualcosa di intelligente da dire. Niente.

Capisco.” replicò Blaise. Pure il nome aveva qualcosa di perfetto tra le sillabe.

Dì qualcosa!

Perché fai l’avvocato divorzista?” perché mi piace vedere i matrimoni saltare per aria.

Mia madre.” rispose serafico.

Ah... professione di famiglia.”

No, ha divorziato sette volte.”

Neville guardò intensamente il tovagliolo, sperando che cominciasse a cantare. Qualsiasi cosa.

Dell’ultima causa mi sono occupato io.”

Ah.”

E tu? Perché hai scelto la botanica?”

Neville deglutì. Aveva un modo di parlare che ghiacciava, come se non fosse interessato a quello che avrebbe detto. Ma i suoi occhi lo analizzavano.

Mi piacciono le piante.”

Blaise strinse gli occhi, scrutandolo...

Oh... non solo quelle.” specificò, quasi urlando.

... e si rilassò.

Bene.”

A Neville sembrò che il mezzo sorriso di Blaise avesse fatto arrossire anche il tovagliolo.









Note: Essendo una AU, ho preferito non far morire i mariti della signora Zabini. Mi sembrava troppo macabro come argomento da primo appuntamento e Neville era già nervoso di suo XD Spero mi concediate questa piccola licenza.
Prossima: Pansy Parkinson

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Capitolo 6
*** Niente da proteggere [Pansy Parkinson] ***


Niente da proteggere

[Post-saga – Pansy Parkinson – 197 parole – Rating: Verde]


Pansy non era coraggiosa.

Tutti l’avevano sibilato a Hogwarts.

Pansy si portava addosso il profumo disturbante della codardia e del tradimento: si incastrava tra le unghie e tra le pieghe dei vestiti puliti.

Gli occhi degli altri lo confermavano. Non si voltava mai, si lasciava scivolare dalle mani quei sibili.


Anche ora, guardando suo figlio tornare da Hogwarts, non riusciva a pentirsene. Forse perché allora non aveva niente da proteggere. Non aveva niente, solo se stessa. Ancora lo sentiva il profumo marcescente della paura, quella che abbatte il coraggio perché si nutre di vigliaccheria. Sentiva quell’odore ogni volta che poggiava la testa sul cuscino, prima di chiudere gli occhi. Nel sonno vedeva ragnatele spazzate via da un vento nero, rivedeva frammenti della Battaglia che aveva perso; forse era la decadenza che oscurava ciò che non aveva mai brillato. Si scopriva debole. Troppo per contrastare il suo stesso veleno, per restare. Era l’anima che si rifugiava nella ragnatela e si offriva al ragno, suo padrone. Era l’anima che si perdeva nel buio.

La fuga aveva alleviato il senso di smarrimento, ma le era rimasto l’odore delle ragnatele sul viso. E quando abbracciava suo figlio sperava che lui quell’odore non dovesse sentirlo mai.

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Capitolo 7
*** And you? [Sirius Black, Severus Snape] ***


And you?

[Slash - Sirius Black/(Severus Snape) – 200 parole – Rating: Giallo – Avvertimenti: Slash]


Da quando Dumbledore aveva imposto l’Incanto Fidelius su Grimmauld Place a Sirius sembrava di vivere in una casa che non esisteva. Chi non conosceva l’ubicazione dell’Ordine non poteva vedere quella casa, come se non esistesse.
Passava tutto il giorno lì dentro, a osservare pareti odiate. Non era mai stato il benvenuto; ora che era tornato la casa aveva annullato se stessa:
se non posso cancellare te, mi annullerò io.
Che espressione miserevole, Black.”
Peccato non potesse annullare l’esistenza di quell’individuo.

Cosa vuoi, Snivellus?” non esisteva la casa, non esisteva la cortesia. Non tra di loro.
Severus Snape avanzò attraverso stanza – inesistente – e gli porse dei documenti.

Dumbledore.”
Sirius strinse le labbra.

Tutto qui?”
Snape gli rivolse un sorriso beffardo.


Cosa vuoi, Black?”
Consegne, Snivellus.” sogghignò un Sirius più giovane.
L’altro lo guardò sospettoso, senza avvicinarsi.

Hai paura?” rise Sirius, avanzando. Vicino al suo viso, dentro i suoi occhi.
Sempre quell’espressione di odio e disgusto quando lo toccava. Sirius voleva cancellarla.

Dumbledore ti manda una letterina.”
Gli occhi non lo abbandonarono mentre gli infilava la lettera in tasca.

Non mi toccare.


Se hai finito...”
Oh, io ho finito.” sembrò domandargli: e tu? Ce l’hai fatta?
Sirius soffocò un urlo quando la porta si chiuse.
Il dolore esisteva. Sempre.

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Capitolo 8
*** Poison and Fear [Harry Potter, Hermione Granger, Albus Severus Potter] ***


Poison and Fear

[Baby Fic – Harry Potter – Hermione Granger – (Albus Severus Potter più riferimenti a Voldemort) – 200 parole – Rating: Giallo]


Harry osservava Albus, il naso appiccicato al vetro della nursery. Aveva gli occhi verdi spalancati e chiudeva e riapriva le mani minuscole.

C’era Hermione con lui e lanciava sguardi inteneriti ai due.

Fu solo un attimo, ma a un certo punto vide l’amico farsi pensieroso.

Qualcosa non va, Harry?” chiese.

Non dovrei pensarci più.” cominciò Harry “Ma... pensavo che lui non ha avuto tutto questo.”

Hermione capì.

Nessuno l’ha guardato come sto facendo io con Albus.”

Ripensò a quando aveva visto Voldemort a King’s Cross. Gemiti e sangue, orrore e disgusto, la voce di un bambino nato troppo presto o troppo tardi che piangeva lacrime di veleno per la vita e lacrime di paura per la morte. Era lì che aveva sempre vissuto Voldemort: alla fermata di un mondo che separava vita e morte. Harry aveva esitato davanti a quella creatura, perché lì non c’era la vita, ma il suo rifiuto. Non c’era la morte, ma il suo grido di terrore.

Non puoi darti la colpa, Harry. Sono stati gli errori di un altro a creare Voldemort.”

Albus Severus respirava tranquillo al di là del vetro. Non c’erano esitazioni nel suo respiro.

Andrà tutto bene.” Hermione gli sorrise e Harry annuì.

E quando si allontanarono dal vetro, Albus si addormentò, tranquillo.

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Capitolo 9
*** Quello che non dicono dei pre-partita [Sirius Black/Oliver Baston] - La vita che scorre [Famiglia Tonks] ***


Ed ecco le ultime due drabble della raccolta.

Alexiel.



Quello che non dicono dei pre-partita

[Romance – Sirius Black/Oliver Baston – 200 parole – Rating: Giallo – Avvertimenti: Slash]


Oliver Wood non aveva mai confuso la vita sportiva con quella privata. Mai. Se pensava di riuscire a parare le cannonate di quel genio di Fred Weasley mentre aveva in mente il viso affascinante di un certo Sirius Black sognava.

Sto per andare in campo!” lo ammonì, mentre lo bloccava nello spogliatoio. Erano usciti tutti e lui si sarebbe preso una strigliata epocale. Soffocò un gemito quando Sirius gli baciò il collo.

Non mi pare di aver sentito il fischio di inizio. E poi la tua squadra ha una buona difesa. Resisteranno senza di te per qualche minuto.”

Vaneggia.’ pensò Oliver. Si era trovato un ragazzo pazzo. Completamente.

La partita non inizia senz– Dio!”

Ma va’... c’è bisogno del miracolo per calciare una palla?” ridacchiò Sirius, alzando il viso e baciandolo con foga. Il modo in cui quel dannato baciava, facendogli esplodere gli ormoni, avrebbe dovuto farlo retrocedere, perché dopo non avrebbe più camminato.

WOOD! SEI MORTO?!”

L’urlo dell’allenatore fece grugnire di disappunto Sirius.

Oliver lo guardò e cercò di fare l’uomo (sportivo).

Augurami buona fortuna.”

Sirius sbuffò.

Ma se le pari tutte...” significava: ti amo.

Lo so.” un altro bacio e sparì in campo.

Poi l’avrebbe placcato nella doccia e lui avrebbe detto: idiota, quello è il rugby.






La vita che scorre

[Gen – Andromeda Black Tonks/(Ted Tonks – Nymphadora Tonks) – 200 parole – Rating: Verde]


Andromeda Tonks amava essere impegnata. Cercava di esserlo la maggior parte della giornata: occuparsi di Nymphadora, leggere, mandare avanti la casa e ricordare a suo marito che nel mondo dei maghi la televisione non esisteva e che non sarebbe morto di noia se avesse spento quella scatola rumorosa per qualche ora.

E’ la partita, cara.”

Sono i miei nervi, caro.

Andromeda Black Tonks non era una donna sadica. Purosangue sì, ma fuori di testa no. In fondo Ted sapeva che quando Dromeda faceva sparire il telecomando per stargli vicino lo faceva solo per ricordarselo. Di non essere quello che volevano diventasse, che era una donna impegnata, una madre, una moglie che aveva scelto felicemente di affondare in un divano troppo piccolo, ascoltando sua figlia al piano di sopra inciampare anche nel vuoto.

Dora, tesoro, tutto bene?”

Sì, papi. Il tappeto... Ahi! Chi ha spostato il muro?!”

Andromeda sorrise, mentre Ted le avvolgeva le spalle con un braccio.

Anche se fai il romantico quella scatola resterà spenta.”

Ted scosse il capo, una mezza risata sulle labbra, e strinse sua moglie, ricordandosi che non lo faceva spesso.

Ahia!”

Piantala di fare il romantico e va’ ad aiutare nostra figlia.”

Ma ogni tanto riposava e ascoltava la vita scorrere.

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