NOI DUE PER SEMPRE

di alyiu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** STEP ***
Capitolo 2: *** BABI ***
Capitolo 3: *** uno sguardo perso ***
Capitolo 4: *** UNA STRANA SERATA ***



Capitolo 1
*** STEP ***


E passato ormai un anno da quella sera.... Quella triste sera in cui tutto finì: la vita, l’amore, la passione, quella sera in cui un ragazzo si sentì cadere il mondo addosso, senza un reale motivo, senza aver apparentemente alcuna colpa.

Step lavora in un locale fuori Roma, un posto molto carino e sempre pieno di gente. Gli piace questo lavoro, lo tiene allegro e lo porta a conoscere molte persone, tra cui molte ragazze che ovviamente lo notano perché non è certo un ragazzo che passa inosservato. Dopo la rottura con Babi Step ha passato un lungo periodo di crisi dal quale è però riuscito a uscire, il tempo pian piano affievolisce i ricordi , e insieme ad essi tutto il dolore che provocano a parte uno: il dolore che si prova a  non riuscire a capire dove veramente si ha sbagliato non lo abbandona, la sua unica colpa è stata quella di essere sé stesso, è vero è violento ma è una forma di difesa che ha dovuto adottare nei confronti della vita che non è stata molto generosa verso di lui, eppure adesso è cambiato dopo la morte di pollo si è tranquillizzato. Ha provato ad avere altre ragazze ma fino ad ora non c’è mai stato niente di importante perché mancava sempre qualcosa, quel qualcosa in più che rende tutto più bello, più facile, più irrazionale. E già, perché l’irrazionalità era stato il suo pane fin da bambino, amava fare cose che non avessero una spiegazione, come la storia con Babi: per la vita che conduceva non sarebbe mai potuto stare con una ragazza di alta società, eppure per qualche strano motivo, proprio perché le cose che non hanno delle reali spiegazioni sono le più affascinanti, quella era stata la più bella esperienza della sua vita.

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Step è appena tornato da lavoro, sono circa le 4 di notte e quella sera è toccato a lui fare la chiusura del locale. È sfinito e non vede l’ora di affondare il suo corpo nel morbido letto con le lenzuola di flanella accuratamente preparate da Maria.Si spoglia e si infila nelle lenzuola fredde ma che non ci metteranno molto a scaldarsi. Si sente benissimo e si rilassa completamente. Pensa a ciò che deve fare il giorno dopo, il programma prevede di dover andare a pranzo da suo padre e purtroppo ci sarà anche sua madre. Ultimamente il loro rapporto è quasi di totale indifferenza l’uno verso l’altra, ma i loro cuori soffriono nel vedere queste scene. Step comincia a pensare a quanto la amasse, e a quanto dolore le avesse provocato. I sentimenti che prova sono contrastanti, amore e odio creano un complicato intreccio, che nessuno è in grado di dividere. Step non ne è capace, o per lo meno non ne ha voglia e così si addormenta con la speranza di sognare qualcosa di bello, che lo faccia sentire meglio al suo risveglio.

 

Il mattino dopo si sveglia tranquillo, e dopo una buona doccia decide di mettere un po’ in ordine le sue cose. Non è mai stato un disordinato cronico ma non è neanche mai stato un maniaco dell’ordine. Così raccoglie dei vestiti che aveva riposto sulla sedia e li infila nell’armadio. Il suo occhio cade sulla bandana colorata di Babi, Step quasi involontariamente l’aveva nascosta,era stata una mossa per difendersi da attacchi troppo difficili da contrastare, ma essa era riaffiorata dalla montagna di vestiti che la ricoprivano. Il suo cuore si stringe, e per un attimo Step si sente mancare la terra sotto i piedi. Perché si sente ancora così? Pensava di averla dimenticata eppure anche un piccolo ricordo di quella bellissima storia d’amore lo fa star male. Timoroso di quello che sta per fare decide di chinarsi a raccoglierla, la sua mano si avvicina lentamente , un po’ restia a quell’indesiderato contatto, ma finalmente ce la fa, la prende in mano ed eccolo…quel maledetto profumo si sente ancora, quel Caronne è ancora fortemente attaccato alle fibre di quel tessuto. Step ricorda: lei che si accoccola su di lui, che lo bacia che lo stringe forte a e lui che non riesce a capire come si possa dire di no a un visetto così bello, così furbetto e alla fine lui rassegnato che rinuncia ad andare in palestra per portarla a fare shopping. Step fissa l’armadio con lo sguardo perso nel vuoto quando improvvisamente si risveglia da quel bellissimo momento di abbandono al passato. Decide di non pensarci e che la vita deve andare avanti sempre e comunque. Così si mette il giubbotto ed esce per andare in palestra.

All’una suona il campanello di casa Mancini, è come al solito l’ultimo ad arrivare. In sala da pranzo c’è tutta la famiglia: suo padre, sua madre e suo fratello. Non è contento di quella riunione di famiglia, anzi gli sembra tutto un’ipocrisia, tutto finto fatto solo per salvare le apparenze di una famiglia che dentro non ha più quell’amore di una volta, quell’amore di quando sei bambino e tutto va bene, quell’amore di quando tua madre ti prende in braccio e ti dice “quanto pesi, sei cresciuto eh? Ormai sei un’ometto!”, quell’amore di quando sei costretto a recitare la poesia di natale davanti a zio, zia, nonno e nonna. Step si siede a tavola e comincia come al solito la chiacchierata in attesa del primo

- allora stefano come va il lavoro?

- bene mamma, grazie.

- e tu Paolo come va?

- ho trovato un nuovo lavoro credo che mi troverò molto bene!

E così passano 5 minuti in cui si parlano ma non si dicono niente. Arriva la pasta al ragù e tutti si concentrano sul proprio piatto. Ogni tanto Paolo o il padre smorza quel silenzio abbozzando frasi come: “buono questo ragù” o “Stefano ti riempio il bicchiere?”

Il pranzo continua così, in un apparente equilibrio che molto fragile continua ad esistere, grazie anche al quasi totale mutismo di Stefano e di sua madre. Finito il dolce Step inventa una scusa a proposito di una commissione urgente e scappa da quella casa piena di tensione e si concede finalmente una meritata sigaretta. Si guarda un po’ in giro e qualcosa gli fa male dentro, un altro ricordo: davanti ai suoi occhi passa sulla sua mercedes il padre si Babi. Lui lo vede e pur rimanendo un po’ spiazzato lo saluta, dopotutto gli sta simpatico, non lo vede come il ragazzo che ha fatto soffrire sua figlia e che gli ha quasi fatto rischiare perdere il diploma. Step arrangia un mezzo sorriso e alza la mano, dopotutto gli sta simpatico nonostante non permettesse a Babi di uscire molte volte. Gli torna in mente quella sera in cui vinse insieme a lui 200 euro giocando a biliardo e dopodichè fu costretto a riportarlo a casa ormai ubriaco marcio. –che tipo!!- pensa Step.. –però è fortunato: lui la vede tutti i giorni, si sveglia nella sua stessa casa, cena insieme a lei e le da il bacio della buona notte, certo un bacio diverso da quello che le davo io!! Non posso farci niente, nonostante io mi sforzi mi manca!-

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Capitolo 2
*** BABI ***


Babi è sulla su Y10 che va verso l’università, è ormai aprile e il sole le riscalda dolcemente il viso esaltando quei riflessi dorati sui suoi capelli

Babi è sulla su Y10 che va verso l’università, è ormai aprile e il sole le riscalda dolcemente il viso esaltando quei riflessi dorati sui suoi capelli. È sempre bellissima, pronta a far innamorare di sé chiunque riesca a cogliere quell’innocenza nei suoi occhi, quei bellissimi occhi azzurri pieni di sincerità. Quegli occhi, che però alle volte erano diventati scuri e non avevano lasciato la possibilità di replicare perché avevano già deciso.

Babi è serena, canticchia la canzone di Cristicchi  immedesimandosi un po’ in quella strana studentessa ed ecco che scatta il rosso, Babi si ferma. -Oggi è sabato- pensa. -Chissà dove mi porterà stasera Alfredo?- Babi si ritrova così a pensare a quel ragazzo, lui tanto innamorato e lei solamente affezionata, sa benissimo che la loro storia non può andare avanti ancora per molto però non riesce a troncarla….un po’ per la delusione che avrebbe dato a sua madre, un po’ perché le dispiace per lui, prova quasi pena al pensiero che lui che soffra per colpa sua. E così manda avanti questa storia senza reali sentimenti, senza quelle emozioni forti che ti fanno sentire leggera, come sulle nuvole o come lassù, quel posto che solo pochi hanno avuto la possibilità e la fortuna di visitare. Quel paradiso non fa più parte delle sue visite da ormai molto tempo e ovviamente le manca molto ma nella sua testa non esiste la minima possibilità di tornarci insieme a lui, insieme a quel violento che l’ha fatta soffrire, che le ha fatto provare paura e preoccupazione tutte quelle volte in cui si presentava con una nuova cicatrice o con qualche livido di troppo. Certo però, quante emozioni, quanta passione e quanto amore aveva vissuto. Ed ecco che il suo pensiero si sposta su di lui, Babi non riesce a trattenere un sorriso. Pensa a quella volta in cui tutta la scuola la invidiò per quei fiori trovati sul suo banco, nessuna ragazza aveva mai ricevuto un regalo simile e lei era tornata a casa fiera e innamorata più che mai. Poi però il suo viso diventa buio – perché è fatto così? Perché ha rovinato tutto? Stavamo così bene insieme… - scatta il rosso e Babi si risveglia da quei pensieri dolorosi tornando a canticchiare serena sperando di riuscire prima o poi a dimenticare.

Sono le quattro e Babi sta tornando a casa, passa sotto il portone di Pallina e qualcosa dentro di lei la frena, la blocca. Così Babi Parcheggia e tira fuori il suo nuovo Samsung regalatole da suo padre per un magnifico trenta in economia. Comincia a comporre il numero, se lo ricorda ancora a memoria: il telefono squilla

Pallina risponde: - pronto?

Dall’altra parte del telefono silenzio..

Pronto…..Babi? Risponde Pallina un po’ incredula nell’aver visto il suo nome comparire nel display del suo nokia

- sì, ciao Pallina…. come stai? Babi pensa che non poteva fare una domanda più banale, ma quelle erano le uniche parole che riuscirono ad uscire dalla sua bocca.

- bene grazie Babi e tu?

- si tutto bene. Senti…… sei a casa?

- si certo perché?

- hai da fare?

- no niente di importante..

- allora scendi dai che sono sotto casa tua.

- ah ok va bene……..aspettami. Pallina è un po’ perplessa è da un po’ che non sente più Babi!

Babi è nervosa, tamburella le dita sopra il volante e pensa a cosa dire a quell’amica che da tanto tempo non vede ma a cui vuole ancora tanto bene. Ed ecco che il portone si apre e compare Pallina, si guarda un po’ i giro e poi la vede, si avvia verso di lei. Babi pensa a quanto sia cambiata. È dimagrita e ha i capelli più corti senza più quello strano ciuffo che le contorna il viso. Scende dalla macchina e si ferma davanti e lei. Si guardano per qualche secondo, secondi che per tutte e due sembrano interminabili, poi Babi e non ce la fa più e scoppia a piangere abbracciando l’amica.

- Pallina scusami se non ti sono stata vicina, se non ti ho aiutato nel momento in cui ne avevi più bisogno, sono stata una stupida, un’egoista…ho pensato solo a me stessa.

Pallina allora si scioglie e stringe forte a sé quell’amica finalmente ritrovata.

- non ti preoccupare – le dice – stai tranquilla, adesso sto bene, mi sei mancata tanto. Dai sali che ti offro un caffé.

- ok.

E così le due amiche entrano in quella casa che tanti ricordi porta con se, tutte le chiacchierate e giornate passate da Babi nel tentativo di spiegare a Pallina alcuni passi della Divina Commedia.

Le due ragazze sorseggiano la loro tazza di caffé fumante e intanto parlano della loro situazione attuale, di come Babi stia superando brillantemente tutti gli esami e di come Pallina sia alla ricerca disperata di un lavoro dopo l’abbandono degli studi.

- come va con Alfredo? Chiede Pallina all’amica

- e come vuoi che vada? Alfredo è Alfredo e non cambierà mai. È un ragazzo adorabile ma non è quello che fa per me.

- e allora che aspetti? Lascialo no?

- e si la fai facile tu! Prova a pensare a mia madre e a tutte le prediche che mi farà e poi a tutto il dolore che provocherò ad Alfredo! 

- e vabbè ma se una storia non va non va!

- lo so ma come faccio a finirla?

- che ne so, devi trovare tu il modo, dopotutto non è la prima volta che lasci!

Ed ecco una frase che non doveva essere detta è stata invece pronunciata. E sì perché Babi in vita sua aveva realmente lasciato solo Step. Certo aveva lasciato anche Marco ma come avrebbe potuto non farlo, l’aveva tradita nonostante lei lo amasse tantissimo, o almeno credeva di averlo fatto! Perché l’unica volta che si era innamorata era stata di lui, di quel ragazzo bello, muscoloso e con quel sorriso capace di scioglierti. Lui la faceva sentire protetta e invidiata da tutte. E di nuovo i ricordi invadono la sua mente ma questa volta a interromperli non è il verde del semaforo ma Pallina

- ei Babi ci sei? Ho detto qualcosa di sbagliato?

- no Pallina hai ragione…non è la prima volta che lascio! Sta sera la faccio finita con Alfredo, tanto è inutile andare avanti così!

- Brava Babi così mi piaci!

E così le due amiche si danno un altro caloroso abbraccio e si salutano dandosi appuntamento per il giorno dopo.

Babi è in camera sua si sta preparando per uscire e nonostante non le si prospetti una serata divertentissima, ha comunque deciso di farsi bella, con i capelli raccolti proprio come piacciono a lui. Il campanello suona e puntualmente compare Daniela sulla porta che l’avvisa che è arrivato Alfredo.

- dai muoviti, guarda che è giù che ti spetta!

- si arrivo, sono quasi pronta!

E così Babi si infila la giacchetta di Jeans e scende le scale rassegnata a quel duro compito. Sale in macchina e stranamente non lo saluta con un dolce bacio, ma solo con un secco “ciao”. Questo non passa ovviamente inosservato ad Alfredo che però pensa sia solo una giornata storta. Dopo circa un quarto d’ora di quasi totale silenzio Alfredo ferma la macchina. Da vero gentiluomo scende e apre la portiera di Babi, inchinandosi e dicendo cordialmente: - principessa……-. Babi sorride a quel gesto e scende dalla macchina. Alfredo la prende per mano e le dice:

- sta sera ti ho portato in un posto molto carino, mi hanno detto che fanno una pizza favolosa!

Babi annuisce e pensa che nessuna pizza potrà mai superare quella di Baffetto, comunque non sa neanche se la mangerà.

Entrano nel locale e il cameriere li fa accomodare in un romantico tavolo per due. Babi apre il menù, un po’ imbarazzata dalla dura decisione fra i 78 tipi di pizza diversi, poi si guarda un po’ in giro. - È veramente carino questo posto! – pensa, ha le pareti color pesca e le tante candele creano una strana atmosfera. Poi ritorna con lo sguardo sul menù ma lo chiude, decide di affrontare prima il problema. Le sembra di comportarsi da ipocrita, facendo finta di niente, mangiando la pizza tranquillamente e rimandando il problema a dopo. Il suo bel viso e i suoi occhi azzurri improvvisamente diventano scuri, come quella sera di circa un anno fa, così allunga la mano fino a toccare quella di Alfredo..

- Alfredo…..ti devo parlare!

- certo amore, che c’è? Non ti piace il locale?

- no, no è molto carino ma non è questo il problema! Vedi Alfredo, certe volte le persone credono che quello che stanno vivendo sia quello che veramente vogliono, ma non si rendono conto di quanto sono confusi. Io sono una di quelle persone!

- ma non capisco…cosa vuoi dire? – e invece lo capisce benissimo. Il momento che tanto temeva potesse arrivare era arrivato. Lui si era accorto che lei non lo amava, che lei non era felice con lui, ma non riusciva ad accettarlo e si era convinto che prima o poi le cose sarebbero cambiate, che sarebbero riusciti ad essere felici, tutti e due insieme.

- lasciami finire! -  Babi sembra quasi infastidita dall’interruzione di Alfredo – stavo dicendo che io mi sono resa conto che quello che sto vivendo non è quello che realmente voglio, quindi credo che sia meglio per tutti e due se per un po’ non ci vediamo! –

- ma come? Io non riesco a capire il perché! Cos’è che non ti ho dato?  Non mi ami più?

- Alfredo per piacere, io lo faccio per il nostro bene!

Alfredo insiste: -non mi ami più?

Babi abbassa la testa pronta a pronunciare quella piccola parola, quella semplice negazione che tanto dolore sarebbe riuscita a provocare, quando arriva il cameriere:

- avete già scelto?

Babi e Alfredo si guardano per qualche istante e Alfredo viene colpito da quello sguardo duro, uno sguardo che non riconosce più, poi prende l’iniziativa vedendo il cameriere un po’ spazientito:

- no ci scusi ma dobbiamo andare, abbiamo avuto un imprevisto, ci scusi ancora.

Alfredo e Babi si infilano i le giacche ed escono in silenzio, salgono in macchina tornano a casa, tutti e due senza fiatare, senza dire una parola. Arrivati sotto il comprensorio, Alfredo la saluta con un secco “buona notte”, Babi scende dalla macchina e si avvia verso casa, un po’ amareggiata ma non pentita di quello che ha appena fatto.

 

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Capitolo 3
*** uno sguardo perso ***


sono contenta che a qualcuno sia piaciuta questa ff vi prego continuate a recensire, mi date la voglia di scrivere! baci alyiu

Step torna a casa dopo quello straziante pranzo e comincia ad affogare nel mare dei ricordi, troppi, insistenti e incancellabili. Il destino non vuole proprio regalargli una vita facile. - Perché la bandana e suo padre, tutti e due oggi? È solamente un accanimento, solo per farmi soffrire ancora. – pensa Step. Involontariamente il suo corpo si alza dal letto, prende il giubbotto e in un attimo è a cavallo della sua bambina. La moto corre, senza una reale destinazione, e Step, solo, libero e con suoi Rayban agli occhi sembra immortale, ma una piccola lacrima spunta da quel vetro scuro, non è il vento, ma è quello che non c’è più che arrogante e presuntuoso si ripresenta, fregandosene del dolore che provoca. La moto corre consumando anche l’ultima goccia di benzina. Step si ferma, scende e comincia a scalciare contro un albero. Arrabbiato con il mondo, arrabbiato per la prima volta anche con la sua moto, poi si calma, si accende una marloboro e si siede su una panchina. Non vuole guardarsi intorno, sa cosa vedrebbe e non lo sopporterebbe. -Perché proprio adesso? Perché proprio lì? Adesso ci si mette anche la mia moto?- pensa Step, Ma i suoi occhi, speranzosi e sognatori, sono alla ricerca disperata di qualcosa, di una risposta, così step si volta, e dietro di lui rimane grande e fiera, quella scritta e quel ponte. Dentro di lui un turbinio di emozioni, dolore, amore, odio, alla fine un pianto, disperato e allo stesso tempo speranzoso che tutto non sia finito. Step mostra tutta la debolezza presente in lui, non ce la fa più non può andare avanti così. Si rialza, e con l’andamento di un combattente ferito ma che comunque è riuscito a sopravvivere alla battaglia, si avvia verso un benzinaio lì vicino. Non lega la moto tanto nessuno si sarebbe azzardato a rubare la moto di Step. Quanto tempo, quanti sforzi e quanto allenamento per diventare quello che è,  conosciuto da tutti, provocatore di paura e ammirazione, e poi nel giro di poco, tutto è scomparso. Una semplice ragazza era riuscita a trasformarlo, a far cadere tutti i muri costruiti lentamente, tutto con la forza dell’amore e del dolore che esso provoca.

Step è quasi arrivato dal benzinaio, quando riceve il vero e proprio colpo di grazia. Una ragazza dagli occhi chiari e belli come il cielo, sta pagando un uomo con una camicia a quadri e un cappellino beige dall’apparenza molto vecchio. Risale sulla sua Y10, di nuovo con il serbatoio pieno, e se ne va. Step non può fare a meno di guardarla andare via, è sempre bellissima e lui purtroppo ne è ancora innamorato. - È il destino! – pensa -Lo fa solo per farmi stare male!- Step guarda quella macchina come incantato, sapendo che all’interno di essa c’è il suo grande amore, poi però il terrore: la Y10 arriva alla rotonda e non va dritto, ma torna indietro, va verso di lui. – che mi abbia visto?- si chiede –no è impossibile, sono troppo lontano e lei è troppo testarda non verrebbe mai da me-. Step è in preda al panico, non è pronto, non ce la fa a sopportare il suo sguardo, non ce la farebbe a incontrare di nuovo quegli occhi, no, decide che non si sarebbero visti. Si nasconde dietro un albero lì vicino, ma i suoi occhi rifiutano la presunzione di Step, non riescono ad essere controllati. La macchina arriva lentamente, e all’interno Babi sta pensando proprio a lui. Nella mente di Step invece tutto è confuso, non sa se sta facendo la cosa giusta, magari se si sarebbero visti sarebbe scattato qualcosa in lei, magari si sarebbe fermata, sarebbe corsa verso di lui, lo avrebbe abbracciato e tutto sarebbe tornato come prima. O magari solamente uno sguardo, il loro occhi si sarebbero incrociati e basta, poi però Step si sarebbe illuso, avrebbe aspettato almeno una telefonata dopo il loro scambio di sguardi. No! È meglio che non ci sia nessuno sguardo, nessun incontro, niente di niente. Gli provocherebbe solamente dolore. E così, col cuore che gli fa male, Step guarda passare davanti a lui il più grande amore della sua vita, e si rende conto di esserne innamorato più che mai, la guarda andar via senza che lei sappia niente, senza che sappia che fatica ha fatto lui a non far niente, a starsene semplicemente lì fermo, nascosto, solo con le sue emozioni.

La Y10 è ormai lontana e Step esce dal quel nascondiglio occasionale e riprende il cammino verso il benzinaio. Pensa a quanto sia cambiata Babi, ha un taglio diverso e uno sguardo sereno, è cresciuta. Step saluta Gianni, il benzinaio, e si fa riempire una tanica.

-         allora Step, come va la vita?- gli chiede Gianni mentre tira fuori il resto dal suo marsupio sgualcito.

-         Tutto a posto Gianni, la mia moto mi ha lasciato a piedi!- risponde Step

-         Sai poco prima è passata una bella biondina, credo che fosse una tua amica, ti ho visto parecchie volte insieme a lei ….-

-         Sì Gianni, ci hai visto bene, è una mia vecchia amica…- risponde Step abbassando lo sguardo e lasciando trapelare una nota di tristezza. – comunque ora devo proprio andare, ci si vede presto Gianni, ok?

-         Certo, io sono sempre qui, se ti serve un pieno…..-

-         Ah comunque…..bel cappello!!- Step non è cambiato, ha ancora la voglia di vivere e di scherzare, anche solo prenedendo un po’ in giro il benzinaio.

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Babi si sveglia nel suo caldo letto ma non si alza, tanto è domenica. Guarda la sveglia e non riesce a crederci, è l’una passata!! Mai in vita sua aveva dormito tanto! Decide che si sarebbe vantata presto di questo suo record con Pallina. Si alza dal letto e va in cucina. Pensa a come sia impossibile che sua madre non l’abbia svegliata. Fa prima una piccola sosta al bagno e poi si riavvia verso la cucina. Sente un buon profumo di arrosto e aprendo la porta trova sua madre tutta intenta a cucinare. Sta provando una nuova ricetta francese consigliatale da un suo caro amico sheff.

-         buon giorno mia bella addormentata!! Non ti sembra un po’ tardino??- le chiede sua madre.

-         Sì mamma in effetti lo è, ma come mai non mi hai svegliata?

-         Ormai sei grande se hai sonno almeno la domenica puoi dormire quanto vuoi no- Babi     

molto perplessa dalla risposta della madre.- chissà…. Si sarà svegliata di buon umore – pensa Babi. Ma le non sa che sua madre non si sveglia mai di buon umore e che quindi questo comportamento non è affatto normale. Infatti:

-         senti Babi ho bisogno di un favore!

-         Eccola lì – adesso anche Babi ha capito – dimmi mamma che c’è?-

-         Oggi pomeriggio vengono a trovarci dei miei vecchi amici, sai non li vediamo da tempo e vorrei che tu stessi con noi,  puoi far venire anche Alfredo se vuoi!-

-         Ah già è vero….Alfredo- a Babi torna in mente la sera precedente -no mamma, Alfredo è meglio che non venga comunque stai tranquilla mamma sembrerò la ragazza più brava del mondo questo pomeriggio, ti farò fare un figurone, visto che a te importa solo questo…

-         Non è vero che mi importa solo questo, è che ci tengo a far sapere quanto siano belle ed educate le mie piccole principesse, comunque perché non lo vuoi far venire Alfredo?

-         Senti mamma lascia stare, è che è un periodo che non ci troviamo più, non andiamo più d’accordo, mi sa che siamo giunti alla fine-

-         Vabbè Babi, io ti consiglio di tenertelo, lo sai che è proprio un bel partito, comunque in ogni caso se dovesse veramente finire….poco male, ti presenterò Giovanni, il figlio dei Calloni, quelli che vengono oggi! È di buona famiglia e deve essere un bravissimo ragazzo

-         Mamma ma non impari mai? I ragazzi me li devo trovare da sola e poi lo sai che i figli di papà che mi presenti tu non mi vanno mai bene. – ma cosa sto dicendo- pensa Babi – sono stata insieme a uno così fino a ieri sera-  per un attimo a Babi viene in mente la figura di Step. Lui sì che non era un figlio di papà anzi lui neanche lo sopportava il suo.

 Dopo questo flashback Babi corre in bagno si lava la faccia, si trucca e infilata un jeans e una T-shirt alla moda, esce di casa con sua madre che gli chiedo gridando dove stia andando. Babi risponde con un veloce torno subito e sale di corsa in macchina. Fiore alza la sbarra e Babi si ritrova sulla strada incredula di quello che sta facendo. Sta andando da lui, da colui che solo l’aveva fatta arrivare tre metri sopra il cielo. Babi parcheggia, e sotto casa sua ma adesso nel panico più totale, non sa assolutamente cosa fare. Poi si guarda un po’ in giro e vede la sua moto, sempre lì, sempre accanto a lui fedele in qualsiasi caso, quante volte ci era salita e poi si era stretta a lui sfiorata da quel dolce vento. Babi riaccende la macchina e scappa per la paura di incontrare i suoi occhi, scappa dopo che solo un piccolissimo ricordo l’aveva sfiorata. Ma quel ricordo ha riacceso una fiamma che si era quasi spenta a causa del tempo. Ora però è tornata a bruciare fiera e orgogliosa più che mai con la certezza che mai più si sarebbe spenta.

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Capitolo 4
*** UNA STRANA SERATA ***


Step ritorna dalla sua moto e dopo averla accuratamente dissetata, riparte senza sapere dove andare, e un’altra dispettosa gocciolina salata riesce a scappare da quei bellissimi occhi verdi

Step ritorna dalla sua moto e dopo averla accuratamente dissetata, riparte senza sapere dove andare, e un’altra dispettosa gocciolina salata riesce a scappare da quei bellissimi occhi verdi. Al dolore non ci si può abituare, finché continua ad esistere non c’è niente da fare, bisogna riuscire a superarlo e ad andare avanti. Quante volte si era ripetuto sempre le stesse frasi: “ma si, la vita va avanti” oppure”il mondo è pieno di ragazze…”, e allora perché non se n’era ancora fatto una ragione? Perché se il tempo passa, tutto cambia, tutto invecchia, dentro di lui non è cambiato niente? Tutto è rimasto uguale, proprio come una anno prima. La strada scorre veloce sotto di lui, e i luoghi che aveva amato insieme a lei, gli passano di fianco e lo feriscono come piccole lance. Finalmente arriva a casa e si concede a un bel bagno caldo, per rilassarsi e riuscire a pensare ad altro.

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Sono le 9 di sera e Babi si sta preparando ad uscire…ripensa a Giovanni, il figlio dei Calloni che ha conosciuto nel pomeriggio e si rende conto che pur essendo molto carino non è quello che fa per lei, è solamente una fotocopia di Alfredo, lo stesso modo di pensare, gli stessi posti da frequentare…

Si guarda allo specchio soddisfatta della mezz’ora passata in bagno a prepararsi, forse si è fatta un po’ troppo carina per la serata che gli si prospetta, un semplice gelato con Pallina e poi una passeggiata sul corso, ma ormai quel che è fatto è fatto.

Arriva sotto casa di Pallina e gli fa uno squillo, segnale che deve muoversi a scendere. Ovviamente passano 5 buoni minuti prima che il portone si apra e che Pallina appaia. Babi la guarda e pensa che se lei ci ha messo mezzora a prepararsi, Pallina deve avercene messe almeno 2. Ha  una strana acconciatura, i capelli sono raccolti, con qualche ciocca che scende giù accuratamente pilastrata. Ha una bella minigonna con dei sandali particolari e una magliettina abbinata. Pallina sale in macchina e Babi la guarda un po’ stupita.

-dove devi andare sta sera conciata così? Va che la gelateria non è mica un posto di tendenza…- le dice Babi.

Pallina la guarda un po’ scocciata, - beh ma neanche tu scherzi!! Infatti noi sta sera non ci accontentiamo del gelato- le risponde con un sorriso ammiccante.

-         e dove dovremmo andare?

-         Beh, ma ci vedi? Sta sera dobbiamo rimorchiare…nessuno potrà resisterci!!

-         Ah no Pallina, per un po’ non voglio più sentir parlare di ragazzi!!

-         Ma dai non fare la stupida, siamo giovani dobbiamo divertirci, e poi io ne ho bisogno…è più di un anno che non frequento un ragazzo!!

-         No Pallina non se ne parla, avevamo deciso di passare una serata tranquilla e così sarà!!

-         Oddio ma quanti anni hai? Forza che la notte è nostra!! Ho già deciso tutto, sta sera inaugurano la parte estiva di un locale poco fuori Roma, sarà pieno di ragazzi, dai non possiamo mancare.

 

Babi viene di nuovo rapita dagli occhi speranzosi della amica che finalmente erano tornati a brillare, vispi e curiosi come una volta, quando frequentavano il liceo, così decide che per quella sera l’avrebbe accontentata.

Per raggiungere il locale impiegano tre quarti d’ora buoni, anche a causa della memoria scarsa di Pallina che si è improvvisata navigatore satellitare, ma alle fine ce la fanno e scendono dalla macchina con molto entusiasmo, soprattutto Pallina

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Sono le 8 e Step esce di casa diretto a lavoro. Gli si prospetta una serata pesante, perché sta sera il locale inaugurerà la parte estiva, e quindi sarà pieno di gente. Dopo circa un quarto d’ora scende dalla sua moto ed entra nel locale. Saluta i suoi colleghi e comincia a sistemare, togliendo le sedie da sopra i tavoli. Alle 9 è tutto pronto e Giovanni, il suo collega, apre il portone all’entrata principale. Step è molto fiero del suo locale, era stato lui a proporre al suo “capo” (che poi è un suo vecchio amico) di aprire anche una parte estiva, sfruttando il cortiletto nel retro. Alle 10 comincia ad arrivare un po’ di gente, solo qualche coppia che abitualmente frequenta il locale. Alle 10 e mezza il locale è già abbastanza pieno è Step ha già un gran da fare con vari coktail.

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Babi e Pallina entrano nel locale, si guardano un po’ intorno e sono molto soddisfatte. Persino Babi ha rivalutato la grande idea di Pallina, e ora è molto contenta di essere venuta fino a lì. Le due amiche si avviano verso il cortiletto, passando di fianco al bancone, dove dei ragazzi stanno preparando da bere. Per un attimo le sembra di riconoscere in uno di loro, girato di spalle, una persona conosciuta, ma non ci da peso e segue l’amica entusiasta perché ha trovato un tavolino libero dal quale si ha una gran bella visuale e si possono vedere tutti i ragazzi che entrano. le ragazze si siedono e si guardano un po’ intorno, purtroppo però non vedono nulla di interessante, a parte un gruppo di ragazzi poco lontani ma che non suscitano in loro nessuna curiosità. Dopo un paio di minuti un ragazzo si avvicina a loro, e Pallina lo squadra immediatamente rimanendone molto soddisfatta, così si prepara psicologicamente a essere rimorchiata ma rimane delusa quando scopre che è il cameriere che gli porta le liste.

-         cavolo Babi, pensavo che quel bel cameriere stesse venendo qui per rimorchiarci, invece ci ha solamente rifilato le liste, peccato era così carino!!-

-         vabbè Pallina, lo hai detto tu no? Sta sera nessuno potrà resisterci!! Quel bel cameriere dovrà tornare qui per prendere le ordinazioni, e tu fai qualcosa che gli faccia capire no? Che ne so….uno sguardo languido, vedi un po’ te!-

-         se se, la fai facile tu! Io non sono più abituata a queste cose!

Le due amiche hanno già perso parte dell’entusiasmo che avevano poco prima, ma un po’ di speranza c’è ancora, soprattutto Pallina che sta sera vuole tentare il tutto per tutto!

-         ok Babi, io ho scelto, e ho scelto anche che sta sera se quel bel cameriere non tenterà di rimorchiarmi, allora sarò io a rimorchiarlo! Ormai gli ho messo gli occhi addosso!-

-         brava Pallina così mi piaci!-

dopo qualche minuto un altro ragazzo si avvicina al loro tavolo, ma questo è un po’ più bruttino.

-         ditemi ragazze!-

-         che vuoi?- gli risponde Pallina scocciata…

-         come che voglio? Le vostre ordinazioni!-

Pallina capisce la figura che ha fatto e cerca di camuffarla

-e sì, sì, dicono tutti così…comunque scherzo, per me una birra media grazie-

- per me un analcolico alla frutta!- risponde Babi

Così il cameriere se ne va un po’ dubbioso, ma senza farci troppo caso!

-         ma cavolo Babi, cos’è, è stato colpito da un improvviso mal di pancia? Perché non è venuto quello di prima? Io non pensavo che questo fosse un cameriere-

-         ma dai Pallina non ci vuole tanto, hanno tutti le stesse magliette, non vanno neanche di moda, lo capisci se sono camerieri!-

e anche l’ultima speranza di Pallina svanisce quando scopre che a portargli le ordinazioni è ancora il cameriere un po’ bruttino, e non quello che lei aveva puntato.

Così la serata va avanti, le due amiche passano più tempo a commentare i ragazzi che altro, la birra scende giù velocemente e rende Pallina più leggera, senza blocchi o vergogne. Dopo una bella mezz’oretta, Pallina decide che non vuole tornare a casa a mani vuote, e così, anche grazie alla birra, si alza di colpo guardando fissa Babi:

-         basta, adesso vado a cercarlo, sarà al bancone no? Mi prendo qualcos’altro da bere e poi con la scusa mi presento!-

-         ok Pallina forza e coraggio, ma non ci mettere troppo, l’idea di stare qui da sola non mi piace tanto, anche perché guarda quello laggiù, mi sta fissando da 10 minuti!!-

-         oddio, ma è proprio brutto!!

-         E già! Quindi vai, fai quello che devi fare, ma fallo in fretta!

-         Ok, torno subito!!!-

Così Pallina si avvia, con passo deciso ma scopre subito che non sarà per niente un impresa facile, anche perché ormai il locale si è riempito, e se non dovesse essere al bancone sarebbe un po’ difficile riuscire a trovarlo in mezzo a tutta quella gente! Pallina arriva al bancone e con sua grande felicità lui è lì, ma è indaffaratissimo. Ad un certo punto si sente chiamare, si gira e vede Step. Si stropiccia gli occhi ma non cambia nulla! È proprio step!
- ciao step! Ma scusa, anche tu hai una di quelle orribili magliette, non dirmi che lavori qui!

Step si guarda la maglietta un po’ deluso, era stato lui a consigliare di comprare quel modello come divisa! Cerca comunque di non far capire niente.

 

- sì, ormai sono sei mesi che lavoro qui!

- wow, allora come va? Sarà un paio di mesi che non ci vediamo!-

-si più o meno.. io tutto bene e te?-

-si si tutto ok! Senti dimmi una cosa, che per caso conosci quel ragazzo? Quello che è tutto indaffarato.-

-Ma chi quello? Certo che lo conosco è Giovanni! –

- bene. Allora presentamelo!-

- ma guarda adesso non è proprio possibile, semmai dopo, chiudiamo alle 3!

- ah, beh non so, vabbè dai ora ti saluto che torno al tavolo, magari ci vediamo dopo!

- ok io sono qua!-

 

È un capitolo un po’ scemo, mi rendo conto, ma mi serve per introdurre il continuo!!recensite!!!!

 

 

 

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