cambiare il destino...

di bellatrixMalfoy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** il sogno ***
Capitolo 2: *** CASA POTTER ***



Capitolo 1
*** il sogno ***


A privet drive, un adolescente dall'aspetto poco curato e i capelli sempre arruffati se ne stava all'ombra nella sua cameretta disordinata.... Era un'estate calda.....forse la piu' calda degli ultimi 5 anni... Naturalmente, come tutte le estati, i suoi perfidi zii con cui abitava, erano andati al parco acquatico di Londra lasciandolo li....a morire di caldo. Harry Potter non era tipo da parchi aquatici. Forse non era un tipo da 'vita normale'. Era un mago e frequentava la scuola di Hogwarts. Una scuola di arti magiche. E i suoi zii pensavano che fosse un anormale..... Be, forse lo era anche nel suo mondo, L'anno prima aveva scoperto che una profezia l'avrebbe reso o vittima o assassino... Forse questo non sarebbe mai capitato neanche a maghi della sua eta'. Come ad esempio Ron e Hermione. I suoi due migliori amici. Ogni volta che ripensava a loro provava come una strana fitta allo stomaco.... Harry non aveva ancora detto niente ai suoi amici della profezia e ogni volta che ci pensava si domandava come avrebbe fatto ad affrontargli, prima o poi. A un certo punto, mentre era ancora preso dai suoi pensieri, Harry scorse fuori dalla finestra il gufo di Ron. Leo. Si alzo' di scatto e andò ad aprire la finestra e facendo entrare il gufo, gli prese la lettera dal becco e comicnio' a leggerla: Caro Harry, come te la passi dai tuoi zii? Qui alla tana si sta abbastanza bene. Comunque pensiamo che mio padre ti verra' a prendere molto presto.Cosi potremo stare insieme! Ma non staremo alla tana....forse quando verrai da noi saremo gia' a Grimmauld Place... Spero che quel momento arrivi prestissimo... Intanto ti faccio gli auguri di buon compleanno e spero che i dolcetti che ti abbiamo preso io e Hermione da Mielandia ti siano piaciuti... A presto. Ron e Herm La breve lettera di Ron ebbe tutto il contrario dell'effetto desiderato. Ora Harry sentiva di nuovo un attacco di rabbia e tristezza... Lui era di nuovo solo, mentre i suoi amici erano insieme a divertirsi. Come l'estate precedente. Solo che stavolta,appena li avrebbe rivisti, non gli avrebbe urlato contro. Anzi, avrebbe ostentato un sorriso maniacale per convincerli che era andata tutto bene... Ma si. In fondo era davvero andata bene.... Nessun dissennatore in giro ad attaccare. Nessun udienza. E soprattutto nessuna profezia. Avrebbe fatto finta di niente. L'unica cosa che gli bruciava era che Ron era stato troppo vago quando gli aveva detto che si sarebbero rivisti! A Grimmauld Place, poi! Quello era l'ultimo posto in cui non voleva rimettere piede. Era stata la casa del suo padrino, prima che lui morisse durante la loro 'gita' all'ufficio misteri.... E ora che ci pensava bene, la colpa era sempre la sua. Aveva costretto lui a mandare Ron, Hermione, Ginny, Luna e Neville con lui! E potevano anche morire se non fosse che sono intervenuti i membri dell'Ordine con Silente al completo. Ma intanto Sirius non ce l'aveva fatta. Era morto. Ancora una volta Harry si era scontrato con la sua 'mania di fare l'eroe'. Un vizio che aveva gia' ucciso Cedric e ora Sirius. Decise di non rispondere alla lettera di Ron...anzi si ributto' sul letto e stranamente si addormento' quasi subito. Un miscuglio di voci ronzavano nelle sue orecchie.... "Inchinati alla morte, Harry Potter...." Una voce fredda e sibilante, come quella di una vipera, gli rimbombo' nella testa.... "Harry no!" ora senti' la voce di Hermione. "Saggia mossa Granger...Comportati bene Potter....ah Weasley!! Sei sempre il nostro Re! ahahah!" E questa voce? Era di Draco Malfoy. "Lily, prendi Harry e scappa! Presto!" "Avada Kedavra" Un lampo di luce verde. Ora era a quattro zampe nell'ufficio di Piton. "Potter....cos'era quell'ultimo ricordo?" "Quale? "Quello dell'uomo nelle stanza buia...." Poi l'immagine sfoco'. Ora era all'Ufficio Misteri. "Sirius Noooooo!" "Harry non puoi fare piu' niente...." "Si che posso...professore lo salvi è appena passato......" "No, Harry! E' morto!!" "Noooo...." Sirius era davanti a lui. Gli stava parlando. Ma la cosa strana era che accanto a loro c'erano anche Ron, Hermione, Neville Ginny, Luna, Piton e Malfoy. "Sai Harry....è crudele che io abbia passato cosi' tanto tempo con Lily e James e tu cosi' poco....ma sappi una cosa...Quelli che ci amano non ci lasciano mai veramente e puoi sempre ritrovarli... Qui dentro! Nel tuo cuore." Poi l'immagine di Sirius si fece sempre piu' lontana. "Sirius....dove vai?" Il volto del padrino si fece piu' duro e sprezzante. "Harry svegliati!!! E' tempo di affrontare la realta'!! Io sono morto!" Poi Ron, Hermione e gli altri lo trascinarono via. "Nooooo!" Harry si alzo' di scatto con la mano ancora tesa in avanti. Era un sogno. Anzi un incubo. Un tremendo incubo. Apri gli occhi e si accorse che....era notte! Incredibile.... aveva dormito tutto il giorno! -Ma no...come è possibile?- penso' tra se e se. Eppure non era un'allucinazione. Fuori dalla finestra era tutto buio e in casa degli zii regnava un silenzio quasi irreale. Che ore saranno? Decise di accendere la luce per guardare l'orologio. Mosse a tentoni la mano destra alla ricerca della vecchia lampada d'ottone sul suo comodino. Ma non c'era!! "Ehi, ma che diavolo......." impreco' a bassa voce. Eppure era sicuro che lì ci fosse stata una lampada. Sbuffo'. Decise di alzarsi dal letto per cercare la bacchetta e farsi luce con quella. Per poco non cadde dal letto. Poi la trovo'....Meno male...almeno la bacchetta era rimasta al suo posto. "Lumos" La bacchetta illumino' lo spazio circostante. Tuttavia era anocora troppo buio per muoversi bene cosi' decise di accendere la luce del lampadario sul soffitto e quello che vide per poco non lo fece svenire. Non era piu' in camera sua. Anzi ora che guardava meglio si accorse che non era piu' a Privet Drive. Dove si trovava?

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Capitolo 2
*** CASA POTTER ***


CAPITOLO 2° "CASA POTTER" Harry si guardo' intorno. In effetti c'erano stati mparecchi cambiamenti in quella stanza. Il letto in cui aveva dormito era piu' che altro, un divano verde, non mesistevano ne comodini, ne lampade e al posto della sua scrivania c'era un grande armadio a muro. Insomma, non si sa, come ma si era svegliato da un altra parte. -Ok,devo stare calmo....magari sto ancora sognando, no?- penso' dentro di se. -no, ma se fosse un sogno me ne sarei accorto....o forse a quest'ora mi sarei gia' svegliato....e poi è tutto cosi' reale...- All'improvviso il pianto isterico di un neonato invase il silenzio. "Aaah!" Harry strillo' per lo spavento, poi si interruppe di colpo sentendo due voce provenire dall'esterno. "Tesoro...Stavolta ci vai tu!" "Uffa....James nel caso tu non lo sappia ti ricordo che questo è anche tuo figlio!" "E allora?" rispose l'uomo, ancora assonnato. "Come sarebbe 'e allora'? Ogni tanto potresti andare tu a vedere che cos'ha..." "ma io....stavo dormendo..." "E secondo te io no? Ma che razza di padre sei? Cosa dira' Harry da grande?" Per un attimo fu come se il cuore di Harry avesse smesso di battere. Non credeva alle sue orecchie. Harry? Quel bambino si chiamava come lui? -Oh, mio Dio...dove diavolo sono finito?- si domando'. Ma non pote' darsi anche una risposta perche in quel momento un rumore di passi lo costrinse a nascondersi. Senza pensarci due volte, spense la luce e si tuffo' dentro il grosso armadio, mentre una giovane donna stava entrando nella stanza, riaccendendo la luce. Harry la vedeva a malapena tra le due ante dell'armadio semi-aperte. Aveva lunghi capelli lisci, di un rosso scuro ma intenso e due occhi di un verde incredibile. Gli stessi occhi dei Harry. Sua madre. "Mamma...." Fu tutto quello che riusci' a dire sottovoce. In realta' avrebbe voluto urlarglielo ma qualcosa gli disse di non rovinare quel momento magico..... Lei era li. Così ragile e delicata. Canticchiava qualcosa a bassa voce. Era una voce cosi soave. Harry sarebbe rimasto lì per delle ore intere. Ma Harry sapeva che quello non era un sogno. Era la realtà. Ed era felice. Lily Potter si allontanò. Aveva qualcosa in mano. Forse un biberon. Quando usci' dalla stanza, Harry la segui' quatto, quatto....cercando di non farsi vedere. Dove poteva essere finito? In un ricordo? Improbabile. Non c'erano pensatoi. Allora era stato catapultato nel passato? Forse questo era piu' probabile. -Come faro' ad uscire di qui?- si chiedeva, mentre osservava di nascosto i suoi genitori che cullavano il neonato. Di certo non poteva irrompere nella stanza. E allora che fare? A un certo punto, Lily rimise il piccolo Harry nella culla e usci' seguita dal marito... Harry lì senti' litigare....Lily ce l'aveva ancora con il marito per chi si doveva alzare prima. Il moretto sorrise. Sapeva che i suoi genitori litigavano spesso....da quando stavano a scuola...ma sapeva anche che nonostante tutto quello che era successo, aveva deciso di rimanere uniti...grazie alla forza dell'amore. E lo erano rimasti fino alla morte. Nel frattempo il bimbo era scoppiato di nuovo a piangere. -Ma ero sempre cosi lagnoso da piccolo?- si ritrovo' a pensare sorridendo. Getto' un' ultima occhiata verso la porta e si avvicino' alla culla, dove era posto il piccolo Harry. "Ok....Harry...ora sta calmo..." si disse mentre si avviava verso la culla del piccolo. Stava per fare una cosa molto stupida e lo sapeva. Ma quella eral'ultima oppurtunita' che aveva per guardare il neonato. Che poi altro non era, che lui da piccolo. Si avvicino' alla culla. Il piccolo si era calmato appena aveva visto il ragazzo. Harry noto' l'incisione sulla copertina del bimbo. C'era un piccola "H" tutt azzurra. L'iniziale del suo nome. Harry. Le mani di Harry scattarono su bambino. -Oddio...ma che sto facendo??....devo essere impazzito!!- penso' mentre lo prendeva in braccio. Il piccolo Harry fece un sorrisetto. Sembrava piuttosto divertito a differenza della sua 'copia cresciuta'. Poi lo sguardo di Harry cadde sulla fontre del neonato e solo allora si accorse che non c'era nessuna cicatrice. Si volto' a fissare un calendario appeso al muro. E solo allora, appena vide l'ultimo giorno segnato a penna ....sbianco'! Era il 30 ottobre 1981!! Il giorno dopo i suoi genitori sarebbero morti e il suo destino segnato per sempre!

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