La resa dei conti

di Faye Valentine
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L’arrivo di Seleen ***
Capitolo 2: *** Per uno sguardo ***
Capitolo 3: *** La proposta ***



Capitolo 1
*** L’arrivo di Seleen ***


Cominciai ad incamminarmi verso la città

Punto di vista di Seleen

Punto di vista di Vegeta

Narratore

Tempo: presente per i punti di vista, passato per il narratore

 

Volo tranquilla ad alta quota, felice come solo in pochi momenti della mia vita, nei quali dimentico chi sono e a cosa è votata la mia esistenza, qual’è l’unico scopo per cui continuo ad esistere.

Volare era una delle cose che amo più fare, mi fa sentire libera dai vincoli dei miei compiti e del potere che custodisco.

Ho di nuovo una missione e sto cercando la mia vittima.

Sento delle strane forze intorno a me, le aure dei guerrieri più forti di questo pianeta: Crillin, Yamcha, Tenshinhan...Ma solo due, che riconosco subito, mi colpiscono particolarmente. Una è calda, gentile, pura, l’aura di SonGoku; l’altra è totalmente diversa, fredda e scura, emana violenza e, allo stesso tempo, disperazione, è sicuramente Vegeta. Tutti e due si stanno alleando, sono le due aure più espanse del pianeta. Il mio obbiettivo si trova in un bosco non lontano da me, così scendo e abbasso la mia aura, dall’ultima missione il mio livello combattivo è molto aumentato, più di quanto mi aspettassi.

 

_.-+*+-.__.-+*+-.__.-+*+-._

 

Colpì l’albero con un pugno, sradicandolo completamente, lo incenerì con un colpo energetico e poi rimase immobile a fissare la legna bruciare lentamente.

Perché aveva colpito quell’albero, cosa voleva sfogare? Rabbia, odio, frustrazione…?

Probabilmente nemmeno lui lo sapeva. Raramente, da quando aveva cominciato quella nuova vita in pace, aveva perso le staffe, aveva rallentato anche gli allenamenti.

Un presentimento, forse era stato quello a renderlo nervoso.

Una voce a chiamarlo. Non aveva sentito nessuna forza combattiva, non aveva riconosciuto la voce, non riusciva a capire chi fosse.

 

Lo fisso divertita, nascosta dai cespugli e dagli alberi, non gli sto permettendo di vedermi o di percepire la mia aura, voglio mettergli paura.

- Chi è là? - Una ragazza…dal quel poco che si intravede sembra una ragazza, ma non c’è da metterci le mani sul fuoco. Non riesco a vederla. Ora sento una grande forza intorno a me, ha finalmente rilasciato la sua aura, Kami com’è potente...- Non nascondere il tuo volto, codarda. Esci fuori e dimmi chi sei -

- Lo vuoi veramente sapere? – una risata ad accompagnare le parole e dalla radura uscì una splendida ragazza, un tatuaggio sul braccio sinistro, il tatuaggio di una rosa nera, il cui gambo, pieno di spine, percorreva tutta la circonferenza del braccio.

 

Dall’aspetto sembra una ragazza umana, il sembiante è quello. No. Lo so, lo SENTO, non è umana, non PUO essere umana. E quel tatuaggio, mi ricorda qualcosa...

 - Io sono la guerriera che viene dalle profondità della morte –

 

Ho capito finalmente, non è umana, avevo ragione. Forse un tempo lo è stata ma ora non lo è più, probabilmente da molto tempo visto il suo livello combattivo. E quella rosa nera, può essere solo...

- Sono la guerriera della distruzione – Un’altra risata – E così hai paura di una donna Vegeta? –

Finalmente i dubbi di tanti giorni si sono dissolti, una vendicatrice è venuta a prendermi, mi aspettavo una cosa del genere.

Eppure, possibile? Possibile che quella felicità tanto agognata e così faticosamente raggiunta debba ere fine per mano di una, seppur potente, donna?

Non per mano di quel bastardo di Freezer, o di un crudele tiranno. Non per mano di Kakaroth ma per mano di una vendicatrice dovrò morire, le parche hanno controfirmato il verdetto che già sapevo essere stato emanato per me.

E’ davvero giunta la mia ora? Posso veramente lasciarmi andare ad una vendicatrice? Posso, senza nemmeno combattere?

 

Leggo nella sua testa, “tanto potere poteva dunque acquistare una misera donna, anche se una vendicatrice?”. Anche io mi ero posta una simile domanda tempo prima.

- E così conosci le vendicatrici?...ma bravo il mio principe...-

- Non pensare che io mi abbassi a chiederti pietà – disse cinico – Sono pronto a battermi, non ho paura di una donna io-.DEVO combattere, lo devo fare per me, per Trunks e soprattutto per quella creatura che potrebbe nascere da me e Bulma, non posso lasciare sola la donna che amo, abbandonarla come ho fatto nell’altra dimensione.

La ragazza camminò sicura verso il sayan - Davvero? E chi ti dice che io voglia abbassarmi a combattere con te? -

- E come pensi di punirmi allora? – Il viso del sayan era inespressivo.

- Potrei mandarti in qualche dimensione oscura da solo, potrei uccidere i tuoi cari come hai fatto tu con le popolazioni che hai annientato. Oppure potrei anche semplicemente eliminarti. Ho potere di vita e di morte su di te, posso fare ciò che voglio non solo di te ma anche di chi ti sta vicino. Volendo, potrei lasciarti scegliere la tua pena o anche farti vivere senza punirti– E’ il momento della verità, ne la solitudine ne la morte possono fargli paura, lo so. Ma se ama veramente Bulma e suo figlio Trunks non può lasciare che gli faccia del male.

 

Non posso permetterle di fare del male a Bulma o a Trunks, non posso. Ora dipende tutto da me, da ciò che le rispondo. Devo tenere a bada il mio orgoglio ora o sarà la fine per la mia famiglia.- Di me puoi fare quello che vuoi – La ragazza lo osservava incuriosita -  Ma non fare del male alla mia famiglia, loro non c’entrano. O vuoi macchiarti  con il sangue degli innocenti? – La ragazza sembra sorpresa, lo sono anche io. Cosa mi ha fatto l’amore? Fino a che punto mi ha cambiato?

Mi sono rammollito, preoccuparmi di una terrestre e di un mezzo sangue…Un tempo avrei pensato questo di me stesso, ho capito ormai. Sono migliorato, sono arrivato persino a capire Kakaroth. E’ l’amore che ti da la forza di superare qualsiasi barriera, la forza della disperazione, la forza di fare l’impossibile, di lottare persino oltre le tue stesse possibilità…L’odio no.

- Se la metti su questo piano, la maggior parte delle persone che hai ucciso erano innocenti, o sbaglio? – ci fu un momento di silenzio durante il quale la ragazza si avvicinò- Sei cambiato fino a questo punto allora? Non lo avrei mai creduto...-

Avevo avuto un sospetto, già che c’ero ne volevo la certezza, anche se non ho mai avuto e non ho la minima intenzione di lasciarlo impunito, troppi delitti sulla coscienza, troppi scheletri nell’armadio, troppo sangue sulle sue mani.

Non temere Leyla, tu non dovrai sporcarti con il mio di sangue, mai, non fallirò.

Io non fallirò mai. Io sono la guerriera della distruzione.

 

Per un lungo minuto nessuno dei due parlò.

- Va bene Vegeta, facciamo così. Verrò a casa tua così valuterò anche il tuo livello di combattimento.Ti dispiace se ti tengo d’occhio così da vicino?-

- Sinceramente puoi fare quello che ti pare, ma Bulma e Trunks non so fino a che punto saranno d’accordo che un’estranea venuta per uccidermi viva per qualche tempo insieme a noi...-

- Tu mi sottovaluti – cominciò a levitare – Vuoi venire con me e vedermi all’opera o pensi di rimanere qui per sempre?

Levitò anche lui e le fece strada verso la sua abitazione.

Arrivati entrarono da una finestra e andarono in cerca di Bulma, che trovarono nel suo laboratorio, fortunatamente da sola.

- Ciao Vegeta!- salutò il suo compagno. Poi rivolse un’occhiata interrogativa alla giovane accanto a lui – Chi è...- non fece in tempo a finire la frase che lei mosse leggermente l’indice dietro di se e Bulma disse – Ciao Sabry, quanto tempo!!!Vedo che hai incontrato Vegeta per la strada, hai fatto bene a venire con lui, oggigiorno sai quanti maniaci assassini girano?-

- Ma Bulma cara- Vegeta mi le fissava allibito – sai che sono una valida guerriera ormai e so difendermi da sola- altra mossa con il dito, Vegeta sempre più allibito.

- Si ma, se non te ne fossi accorta, questo periodo girano alieni, mostri, cyborg...non si riesce mai a stare tranquilli. Ma non preoccuparti, se c’è Vegeta nei paraggi puoi stare tranquilla che non ti succederà niente- Continuò la donna facendo l’occhiolino al marito.

- Hai molta fiducia in lui, a quanto vedo- continuò la giovane mentre il sayan la guardava in cagnesco.

In quel momento furono interrotti da Trunks.

 

Il mio cuore smette di battere per qualche secondo, per poi riprendere all’impazzata. Le leggende che girano sul figlio di Vegeta sono fondate, anche se non gli rendono giustizia. E’ davvero più bello di quanto mi avessero raccontato, non ho mai visto prima d’ora una creatura più bella di questa, innocente e pura ma, allo stesso tempo, sensuale e provocante.

 

- Mamma sono tornato! Ma tu – disse lui.

Altra piccola magia.

- Ciao Sabry!!Come mai qui? – disse abbracciandola.

 

Mi sento imbarazzata e ho voglia di scappare però, allo stesso tempo, voglio rimanere qui tra le sue braccia, a contemplare la perfezione di questa chimerica creatura.

Possibile, possibile che a me, A ME, una delle vendicatrici più fredde, la guerriera della distruzione, stia succedendo proprio questo? Non so cos’è di preciso, è tutto così strano...

 

- Hem...Trunks...che bello rivederti...-

 

Quanto imbarazzo negli occhi questa vendicatrice nell’avere Trunks vicino, il modo in cui lo fissa, quasi incantata...E se si stesse innamorando?

Conosco abbastanza bene le vendicatrici, ho sentito molto parlare di loro.

“...Occhi gelidi su volti angelici, corpi bellissimi ma vuoti, senza sentimenti. Esistenza votata alla vendetta e alla morte, bambole animate nelle mani delle parche...”. Ecco cosa sono, nient’altro che “bambole”, recipienti vuoti. Le parche le scelgono soprattutto tra le umane, non so perché. Le privano dei sentimenti e le riempiono solo d’odio, di sete di vendetta e di poteri. Più queste combattono e si vendicano, più diventano potenti.

Però, forse quella fredda ragazza, provando l’amore, capirebbe tutto il potere che ha e che sa donare, quanta felicità...

Potrei lasciare che quei due si innamorino, lasciare che quella ragazza provi almeno una volta l’amore, magari lascerebbe che anche io godessi ancora un po’ di quella felicità, di quel calore. In fondo mi fa pena, io ho provato, seppur per poco tempo, l’amore e l’affetto di una famiglia. Lei solo odio, vendetta e distruzione. Vero, io ho passato per quel mondo fatto solo di ghiaccio ma, provato il dolce gusto dell’amore, non sono più riuscito a farne a meno e avevo abbandonato quella gelida prigione.

Trunks potrebbe essere la sua via d’uscita, come lo è stata per me Bulma...

No, devo intromettermi tra loro, non posso lasciare che Trunks si invaghisca di lei, chissà quali conseguenze ci sarebbero!

No, non farò nulla, lascerò che gli eventi facciano il loro corso e che Kami me la mandi buona...

 

- Rimarrai un po’ in città vero?- disse il giovane sayan rivolgendosi a Sabry, guardandola fissa negli occhi.

 

Le mie gambe cominciano a fare il conto alla rovescia su quando cederanno.

La mia voce si sta nascondendo nella parte più remota di me, senza intenzione alcuna di uscire fuori, almeno non finche questo ragazzo dai capelli color lavanda non distoglie lo sguardo da me.

Annuisco debolmente

 

- io vado ad allenarmi – disse Vegeta uscendo.

 

Le mie gambe sono arrivate quasi alla fine del countdown e stanno per cedere

 

- io vado a trovarmi un buon albergo – disse la giovane allontanandosi da Trunks.

- Ma no, rimani a dormire qui!!!Gli alberghi in città sono molto cari, lo sai-

Così Bulma fece preparare dai robot una stanza al secondo piano, accanto a quella del figlio.

 

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Capitolo 2
*** Per uno sguardo ***


Cominciai ad incamminarmi verso la città

 

Appena entrata rimango nel mezzo della stanza, confusa.

Sento l’aura di Trunks nell’altra stanza, mi avvicino al muro che ci divide, lo tocco e un   brivido mi percorre. Mi ci appoggio  totalmente, posso avvertire il calore carezzevole della sua energia spirituale.

Il mio cuore prende a battere all’impazzata, posso quasi sentirlo vicino a me, ma perché mi fa questo effetto? Perché provo tutte queste emozioni quando lo avverto accanto a me?

E se fosse...No, non può essere, non posso io essermi...

E se fosse l’amore? E se fosse quel sentimento di cui parlano tutti, ma che nessuno sa descrivere con precisione, quello che tutti provano almeno una volta, ma assolutamente vietato alle vendicatrici?

Decido di fare una doccia fredda, per lavar via da me quei pensieri e quei sentimenti, ho una paura tremenda di cosa mi farebbero le parche se avessero saputo, di cosa penserebbe Leyla.

Esco dalla vasca quando i miei “bollenti spiriti” si calmano e prendo uno degli asciugamani che c’erano lì nel bagno ma, prima di coprirmi, passando davanti allo specchio, cedo alla curiosità di guardare il mio riflesso. Che strana sensazione, non mi piace guardare il mio aspetto o quello degli altri, il sembiante è del tutto marginale, lo è sempre stato nella mia vita.

Eppure, il solo guardare quel mezzo sayan, la sua sola apparenza mi ha catturata, mi sto innamorando di lui grazie ad un solo, minuscolo sguardo.

Scuoto la testa, io non mi sto innamorando! Mi sono solo invaghita un po’, tutto qui.

Non mi è mai capitato di osservare la mia faccia, l’immagine riflessa dallo specchio non è brutta, anzi. Eppure mi sento a disagio.

Sono abbastanza carina, lunghi capelli castani un po’ ondulati, carnagione chiara, un corpo slanciato e snello niente male di una ventenne.

Metto una mano sulla guancia, al tatto è liscia, proprio come l’avrei giudicata dal riflesso, forse non sempre l’apparenza inganna.

Comincio a guardare più giù, ilDAVANZALE, è ben fornito, la vita sottile...

Trunks potrebbe trovarmi anche attraente...no!!!devo smetterla con questo pensieri, non posso lasciarmi andare!!!

 

La ragazza si asciugò con cura e prese un vestito dalla valigia, fatta apparire sul momento. Era un vestito nero, con le spalline e i bordi di pizzo nero finemente ricamato. 

Stava per uscire quando si accorse di un piccolo particolare, così corse verso il suo bagaglio, ne tirò fuori una giacchetta nera anch’essa ricamata e la indossò, in modo che non si notasse il tatuaggio. Fino a quel momento non se n’era accorto nessuno a parte la vittima ma era meglio non rischiare.

A ora di cena Vegeta era uscito appositamente dalla stanza gravitazione, per poi rientrarvi subito dopo.

Bulma rimase fino a tardi nel salotto a guardare un film, Sabry, o meglio Seleen, volle fare una  passeggiata e Trunks la accompagnò.

Il giardino della CC era veramente enorme, i due camminarono per vario tempo chiacchierando del più e del meno, il braccio di Trunks sempre abbandonato distrattamente intorno alle spalle di lei.

Spesso i due si trovarono a fissarsi reciprocamente negli occhi e puntualmente era sempre lei ad abbassare per prima lo sguardo.

Nel cielo stellato brillava la luna(ndA:se vi ricordate Piccolo l’aveva distrutta, però qui fate finta che ne aveva lasciata solo una piccola parte in modo che non fosse più piena)

Sabry rimase sempre silenziosa per buona parte del tragitto, ed era sempre Trunks a parlare per primo.

- Hei Sabry, cos’è che ti preoccupa? E’ da quando sei arrivata che rimani spesso silenziosa e assente -

- Non è nulla – rispose lei senza guardarlo – sono solo stanca per viaggio -

Trunks si fermò di scatto e si piantò davanti alla ragazza – Mi dispiace ma non ti credo, perché non vuoi dirmi cos’hai? – disse sollevandole il mento in modo che si guardassero negli occhi. Lei si allontanò da lui, distolse lo sguardo puntandolo prima a terra e poi verso il cielo.

 

Il cielo stasera è stupendo, non mi sembra vero di stare qui insieme a Trunks. E’ tutta la sera che ci penso... Non faccio altro che pensarci e sognare di poter vivere una vita spensierata insieme a lui, ma è solo un mio sogno.

 

Dopo un lungo momento di silenzio disse – Tu hai dei sogni? –

 

I sogni...Credevo di non averne e invece li ho sempre avuti nascosti dentro di me. Anzi, ne ho uno solo, solo ora mi è tornato in mente pensando a Bulma e Vegeta.

Ho sempre desiderato provare sentimenti come tutti gli altri esseri viventi, sentimenti che non siano odio o sete di vendetta. Io voglio provare l’affetto, la felicità e, perché no, l’amore...

 

Il giovane sayan sorrise – Certo, tutti abbiamo dei sogni – Fece una pausa – E sono i tuoi che ti fanno essere sempre così pensierosa? –

La giovane ragazza annuì e Trunks si avvicinò nuovamente a lei per rassicurarla

- Perché sei così preoccupata? Sono certo che con la tua forza di volontà riuscirai a realizzarli–  Solo a quel punto Seleen, perché in quel momento era Seleen ad aprire il suo cuore e non Sabry, lo fissò negli occhi.

- I miei sogni Trunks sono irrealizzabili ... irraggiungibili...non sai nemmeno quanto -

- Anche le stelle  - riprese lui - sono irraggiungibili, come spesso i sogni. Però non trovi che sia stupendo alzare gli occhi al cielo e vedere che sono sempre lì? – anche Seleen gli sorrise a sua volta e per un lungo momento lasciò che la accarezzasse.

 

Che strana sensazione, lui mi sta accarezzando e non sono mai stata così bene, la sua mano è così calda... Ho voglia di piangere, non so perché. Forse perché sono felice, ma felice veramente, come non lo sono mai stata prima. E cosa ancora più strana non mi importa nulla di Leyla o delle parche, voglio solo restare qui a godere delle sue carezze, il resto non conta.

No, non posso! Anche se mi sono innamorata, anche se ormai non mi importa più del mio destino non posso lasciare che i miei sentimenti predano il sopravvento, altrimenti non riuscirò più a separarmi da lui. Quando Trunks saprà chi sono in realtà non vorrà più saperne di me, non devo lasciare che sia l’amore per lui a guidarmi...farei solo sciocchezze...

 

- Sabry sei gelata ... forse dovremmo rientrare...– le disse preoccupato.

 

Si è accorto che la mia pelle è più fredda del normale, per tutte le vendicatrici è così. In fondo è come se fossimo morte, non possiamo nemmeno invecchiare.

 

La ragazza, pochi secondi dopo, scostò da se quella mano, come se fosse stata talmente calda da bruciarle, tanto da farle male.

Trunks la fissò chiedendo silenziosamente spiegazioni, ma lei fece finta di nulla, abbassando lo sguardo. Allora lui le catturò il mento per condurla per l’ennesima volta lungo quel tortuoso percorso che avrebbe permesso ai loro occhi di trovarsi di nuovo.

Si fissarono per un lungo momento, cercando di leggersi l’uno negli occhi dell’altra.

 

Mi fissa dritto negli occhi, forse può davvero capire cosa provo, gli umani sono bravi con i sentimenti.  Ma lui non è umano, per metà è sayan, forse...E io, cosa sono?

 

Per quanto Seleen cercasse di reprimere ciò che provava ogni tentativo fu vano perché Trunks riuscì a leggere la sua paura e la sua tensione.

 

Prova a leggere Trunks, vorrei che tu sapessi cosa sono...vorrei che tu mi donassi spontaneamente il tuo amore...ma...se solo lo sapessi cosa sono...Cosa sono?

Io sono Seleen.

Io sono la guerriera della distruzione.

Io sono una vendicatrice.

No, il realtà, cosa sono io?

Io sono una bambola nelle mani delle parche, una marionetta.

Sono una scatola vuota.

Sono un recipiente vuoto. No, non del tutto vuoto, ho l’odio, la sete di vendetta e qualche misero potere magico...Ma tutto il resto?i miei sentimenti caldi che fine hanno fatto? Forse non sono mai esistiti.

Sono umana?No, ora non lo sono di certo.

Sono stata umana?Potrei esserlo stata?Solo le parche lo sanno.

Potrò esserlo...forse di nuovo? Improbabile.

Posso provare ciò che provano gli umani? Impossibile, non mi è permesso.

 

Trunks tu lo sai cosa sono io?

 

La ragazza si morse il labbro, cercando di reprimere un singhiozzo.

 

Sento qualcosa di umido premere dagli occhi, cos’è? Che mi succede?

Acqua, delle gocce d’acqua percorrono il mio viso, ma non sta piovendo. Scendono dai miei occhi, arrivano alla mia bocca, sono salate. Forse sono...LACRIME?

 

- Sabry tu... perché stai piangendo? – Trunks si avvicinò di nuovo e le asciugò via con i pollici quelle lacrime che emanavano una tristezza e un dolore infiniti.

 

Sento freddo, ma non sulla pelle. Sento un freddo provenire da dentro, salire su ed emanarsi in tutto il corpo

 

Trunks la strinse a se nel tentativo di consolarla – Dai, calmati, cosa c’è di tanto terribile da farti anche piangere? – Non era sua intenzione farle dire tutto anche se non voleva, il suo unico scopo era far smettere quel pianto che gli faceva male al cuore.

Lei si lasciò consolare senza più allontanarsi, troppo attratta da quel piacevole calore che il corpo di quel mezzo sayan le trasmetteva.

I due camminarono abbracciati per vario tempo, colti solo da quella perlacea luce lunare.

Credevano che vi fosse solo quel satellite a fissarli, si sbagliavano, c’era anche un altro spettatore, o meglio due…

All’improvviso Sabry rabbrividì, Trunks pensò che fosse anche quello fosse causa del freddo e decise che era meglio rientrare. In realtà non era colpa del freddo, il mezzo sayan non se ne accorse ma il braccio di lei sanguinava.

Rientrati in casa la ragazza si distanziò subito, con grande sorpresa di lui che però la riaccompagnò alla sua stanza come se niente fosse.

 

Il braccio mi fa un male terribile, qualcuno deve averci visto, eppure sono stata attenta... Kami, non proprio attenta visto che la mia attenzione era attratta più da Trunks che da ciò che mi stava intorno...

Ora che io e lui non stiamo più abbracciati il dolore sta passando, meglio così.

 

Davanti alla porta lei si mise davanti a lui e lo guardò dritto negli occhi.

- Grazie mille per avermi accompagnata – gli disse

Lui sorrise mentre si avvicinava ancora e mi metteva le mani sui fianchi, come se da un momento all’altro mi avesse voluto attirare a se. – Di nulla – rispose – sono stato molto bene con te stasera, non ti ricordavo così o meglio – fece una pausa – non ti ricordavo proprio – concluse arrossendo.

 

Kami questo si che è un problema!!Il controllo dei sentimenti non è possibile tramite la magia. Se lui comincia a provare qualcosa verso di me probabilmente la magia che ho operato su di lui svanirebbe. Anzi, forse già prova qualcosa verso di me, visto quello che mi ha appena detto, l’effetto dell’incantesimo sta già diminuendo.

Poggio le mie mani sulle sue, con l’intenzione di scostarlo ma, invece di allontanarlo faccio  scorrere le mie sulle sue braccia, avvicinandomi sempre di più e tenendo sempre i miei occhi incollati ai suoi.

Qualcosa sta prendendo il controllo delle mie azioni, sta avendo il sopravvento sulla mia parte razionale, devo fare qualcosa. Il suo viso si sta avvicinando sempre di più al mio, le mie braccia sono quasi al punto di cingergli completamente il collo.

 

All’improvviso un rumore dietro di loro li distrasse entrambi e all’apparizione di una nota figura si distaccarono subito.

- Oops...scusate^^’’ – disse una stanca e anche alquanto imbarazzata Bulma – non volevo disturbare – concluse prima di correre verso la sua camera.

Abbassarono tutti e due la testa imbarazzati, aspettando che la donna sparisse oltre il corridoio.

Appena pensarono di essere rimasti soli si guardarono di nuovo negli occhi, il braccio di Trunks cinse la vita della ragazza, attirandola piano a se. L’altra mano era posata sulla sua guancia, accarezzandola dolcemente; gli occhi dell’una erano puntati in quelli dell’altro.

 

Cosa sta succedendo? Non riesco a capirlo, non mi sono mai trovata in una situazione del genere.

Gli occhi di Trunks sono così belli, non mi stancherei mai di fissarli...

 

Quando furono l’uno a pochi millimetri dall’altra la mano di lui passò dolcemente gli occhi di lei, chiudendoli. Le braccia della ragazza rimasero abbandonate lungo i fianchi, si irrigidirono solo quando le loro labbra si incontrarono.

 

Un...un bacio...un bacio...labbra morbide...Trunks...Trunks...cosa...mi stai...facendo...?

Io...Trunks...le parche...Vegeta...non devo pensare ma lui...

 

Rimasero uniti in quel bacio per un tempo indefinito, Seleen rispondeva istintivamente, senza preoccuparsi del domani, senza rendersi conto di cosa stava accadendo. 

Fino a che...

 

Vegeta...questa è l’aura di Vegeta!!!

 

All’improvviso lei si scansò bruscamente e, guardando oltre le spalle del mezzo sayan, vide Vegeta.

 

Mi sono allenato fino ad ora, sono stanchissimo. Anche se ho fato tanti esercizi non sono migliorato molto, non credo di potermi difendere da quella vendicatrice. Uscito dalla gravity room li vedo abbracciati, e dopo essermi fatto una doccia mentre sto andando a riposarmi vicino alla mia piccola umana, cosa mi trovo davanti? Quella piccola strega della guerriera della distruzione che mi seduce il figlio!

 

Vegeta, sicuramente pensa che io stia seducendo Trunks per metterglielo contro, ma non è così, come faccio per spiegarglielo? Come fargli capire che non è come pensa?

 

La ragazza abbassò la testa, mentre il ragazzo si voltava per vedere suo padre che, come se non avesse visto nulla, continuava a camminare per la sua strada.

 

 

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Capitolo 3
*** La proposta ***


Cominciai ad incamminarmi verso la città

Appena chiusa la porta Seleen vi si appoggiò, gemendo dal dolore. Dopo aver baciato Trunks, appena si era resa conto di ciò che avevano fatto il braccio aveva ripreso a farle male più di prima.

Lentamente si sfilò la giacchetta nera e lo spettacolo che le si presentò davanti lasciò senza parole anche lei: le spine del gambo della rosa stavano affondando nella carne del braccio, facendolo sanguinare.

Seleen si morse il labbro inferiore, il dolore era quasi insopportabile.

- Ma guarda a che punto si è ridotta la grande Seleen, la guerriera della distruzione! Ha preso una sbandata per un misero mezzosangue figlio di un assassino e ora ne sta pagando le conseguenze – Quella serpe di Leyla, la guerriera delle tenebre, aveva ricominciato a sputare veleno – E magari ora vuoi anche risparmiare Vegeta pur di stare insieme a quel mezzo sayan...- 

- Che diavolo stai blaterando? -

- Non fare la finta tonta con me, PICCOLINA, non sono mica ceca, secondo te perché le parche ti stanno punendo? Sanno tutto, anche io ti ho vista sai?. Ho saputo però che vogliono lasciarti fare solo perché hai un buon livello anche se, ovviamente, è nulla paragonato al mio – disse con aria di superiorità l’altra vendicatrice.

- Non sono cose che ti riguardano VECCHIA, anzi gira a largo, Vegeta è il mio obbiettivo, non il tuo e non fallirò. Se credi di essere così superiore perché sei qui? -

Una malvagia risata echeggiò nella stanza – Perché voglio farti una proposta. Non hai pensato che potresti sfruttare a tuo favore la situazione? Perché non seduci Trunks?-

 - Anche se riuscissi a convincere Trunks a...a fare quelle cose con me vedrebbe il tatuaggio e appena scoprirebbe chi sono dovrei sporcarmi le mani anche del suo sangue. Inoltre la magia, nemmeno la più potente, potrebbe fare qualcosa su di lui ora che sta cominciando ad innamorarsi di me, dovresti saperl – Ma la ragazza venne improvvisamente interrotta da Leyla

- Ed è qui che ti sbagli! Se lui, durante il vostro amplesso, mettesse su di te il simbolo dell’unione sayan voi sareste uniti profondamente. Lui scoprirebbe tutto ma per amor tuo sarebbe capace anche di ribellarsi a suo padre - 

 

Il simbolo dell’unione sayan...Il morso dell’appartenenza...? Se io portassi su di me quel segno, Trunks sarebbe mio per sempre, mi amerebbe per sempre...Ma le parche cosa direbbero? Trunks...che cosa ti succederebbe? Diventeresti malvagio...Perderesti tutta la tua purezza interiore... A causa mia...

E poi, perché Leyla vuole aiutarmi?

 

- Perché tu mi stai dicendo tutto questo? Dov’è la trappola? -

- Oh, Seleen, come sei diffidente! E’ ovvio che una vendicatrice sia disposta ad aiutare sua sorella nel momento del bisogno...-

 

E, e se fosse vero? Se volesse davvero aiutarmi? No, cosa vorrà in cambio...da me?

 

- Leyla, parla chiaro, cosa vuoi da me -

- Oh Seleen così mi offendi - Una risata malvagia riecheggio nell’aria – Comunque hai ragione, voglio qualcosa in cambio. Hai mai pensato di unirti a me? Insieme potremmo ribellarci alle parche -

 

Ribellarsi alle parche? E’ questo a cui aspira? Ovvio, una come lei non poteva certo accontentarsi di essere la cocca, no, lei vuole tutto il potere.

Però! La proposta è allettante ma...sedurre Trunks, io non so da che parte cominciare. Io sono ancora illobata, posso davvero buttare via la mia verginità per smania di potere?

Leyla l’ha fatto...

 

- Leyla io...io non posso... –non poté finire la frase che la guerriera delle tenebre la interruppe.

 - Ah, dimenticavo che la piccola è intoccata, sei ancora una bambina...-

- IO... – Seleen tremava dalla rabbia, era praticamente al suo stesso livello di combattimento e la derideva solo perché...

 

Se la aiuto per un po’ saremo alla pari, poi scenderò di grado e quando non le servirò più mi ucciderà.

Ma potrei trovare il tempo di allenarmi e giocare d’astuzia, ucciderla io prima.

 

Seleen le sorrise complice, una risata malvagia come quello dell’altra vendicatrice – Ti darò la mia risposta domani...anche se la tua proposta mi piace molto voglio pensarci... -

- Sembri aver capito! Ne sono felice. Però, devi dimostrarmi la tua fedeltà, Vegeta non morirà incorrerai nella mia ira. E se non nella mia in quella delle parche, ricordalo!! – concluse svanendo nel nulla

 

Mi butto sul letto e, sopraffatta dalla stanchezza, mi abbandono ad un sonno senza sogni. Chi non ha né speranza né futuro non sogna mai, le parche ci hanno negato persino quelli…

 

 

ndA: eccoci alla fine del 3^ capitolo… sono indecisa se continuare o meno…

Fatemi avere notizie, consigli o pareri a faye-valentine@libero.it vi prego!!^_^

 

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