Appena entrata rimango nel mezzo della
stanza, confusa.
Sento l’aura di Trunks nell’altra stanza, mi avvicino al muro
che ci divide, lo tocco e un brivido mi
percorre. Mi ci appoggio
totalmente, posso avvertire il calore carezzevole della sua
energia spirituale.
Il mio cuore prende a battere all’impazzata, posso quasi
sentirlo vicino a me, ma perché mi fa questo effetto?
Perché provo tutte queste emozioni quando lo avverto
accanto a me?
E se fosse...No, non può essere, non
posso io essermi...
E se fosse l’amore? E se fosse quel sentimento di cui parlano tutti, ma che
nessuno sa descrivere con precisione, quello che tutti provano almeno una
volta, ma assolutamente vietato alle vendicatrici?
Decido di fare una doccia fredda, per lavar via da me quei
pensieri e quei sentimenti, ho una paura tremenda di cosa mi farebbero le
parche se avessero saputo, di cosa penserebbe Leyla.
Esco dalla vasca quando i miei “bollenti spiriti” si calmano e
prendo uno degli asciugamani che c’erano lì nel bagno ma, prima di coprirmi,
passando davanti allo specchio, cedo alla curiosità di guardare il mio
riflesso. Che strana sensazione, non mi piace guardare
il mio aspetto o quello degli altri, il sembiante è del tutto marginale, lo è
sempre stato nella mia vita.
Eppure, il solo guardare quel mezzo sayan, la sua sola apparenza
mi ha catturata, mi sto innamorando di lui grazie ad
un solo, minuscolo sguardo.
Scuoto la testa, io non mi sto
innamorando! Mi sono solo invaghita un po’, tutto qui.
Non mi è mai capitato di osservare la mia
faccia, l’immagine riflessa dallo specchio non è brutta, anzi. Eppure mi sento a disagio.
Sono abbastanza carina, lunghi capelli castani
un po’ ondulati, carnagione chiara, un corpo slanciato e snello niente male di
una ventenne.
Metto una mano sulla guancia, al tatto è liscia, proprio come l’avrei giudicata dal riflesso, forse non sempre l’apparenza
inganna.
Comincio a guardare più giù, il ‘DAVANZALE,
è ben fornito, la vita sottile...
Trunks potrebbe trovarmi anche attraente...no!!!devo
smetterla con questo pensieri, non posso lasciarmi andare!!!
La
ragazza si asciugò con cura e prese un vestito dalla valigia, fatta apparire
sul momento. Era un vestito nero, con le spalline e i bordi di pizzo nero
finemente ricamato.
Stava
per uscire quando si accorse di un piccolo particolare, così corse verso il suo
bagaglio, ne tirò fuori una giacchetta nera anch’essa ricamata e la indossò, in
modo che non si notasse il tatuaggio. Fino a quel momento non se n’era accorto
nessuno a parte la vittima ma era meglio non
rischiare.
A ora di cena Vegeta era uscito appositamente dalla stanza
gravitazione, per poi rientrarvi subito dopo.
Bulma
rimase fino a tardi nel salotto a guardare un film, Sabry, o meglio Seleen,
volle fare una passeggiata e Trunks la
accompagnò.
Il
giardino della CC era veramente enorme, i due camminarono per vario tempo
chiacchierando del più e del meno, il braccio di Trunks sempre abbandonato
distrattamente intorno alle spalle di lei.
Spesso
i due si trovarono a fissarsi reciprocamente negli occhi e puntualmente era
sempre lei ad abbassare per prima lo sguardo.
Nel
cielo stellato brillava la luna(ndA:se vi ricordate
Piccolo l’aveva distrutta, però qui fate finta che ne aveva lasciata solo una
piccola parte in modo che non fosse più piena)
Sabry
rimase sempre silenziosa per buona parte del tragitto, ed era sempre Trunks a parlare
per primo.
-
Hei Sabry, cos’è che ti preoccupa? E’ da quando sei arrivata che rimani spesso
silenziosa e assente -
-
Non è nulla – rispose lei senza guardarlo – sono solo
stanca per viaggio -
Trunks
si fermò di scatto e si piantò davanti alla ragazza – Mi dispiace
ma non ti credo, perché non vuoi dirmi cos’hai? – disse sollevandole il mento
in modo che si guardassero negli occhi. Lei si allontanò da
lui, distolse lo sguardo puntandolo prima a terra e poi verso il cielo.
Il cielo stasera è stupendo, non mi sembra
vero di stare qui insieme a Trunks. E’ tutta la sera che ci penso... Non faccio
altro che pensarci e sognare di poter vivere una vita spensierata insieme a lui, ma è solo un mio sogno.
Dopo
un lungo momento di silenzio disse – Tu hai dei sogni?
–
I sogni...Credevo di non averne e
invece li ho sempre avuti nascosti dentro di me. Anzi, ne ho uno solo, solo ora
mi è tornato in mente pensando a Bulma e Vegeta.
Ho sempre desiderato provare sentimenti come tutti gli altri
esseri viventi, sentimenti che non siano odio o sete
di vendetta. Io voglio provare l’affetto, la felicità e, perché no, l’amore...
Il giovane sayan sorrise – Certo, tutti abbiamo dei sogni – Fece
una pausa – E sono i tuoi che ti fanno essere sempre così pensierosa? –
La
giovane ragazza annuì e Trunks si avvicinò nuovamente a lei per rassicurarla
-
Perché sei così preoccupata? Sono certo che con la tua
forza di volontà riuscirai a realizzarli–
Solo a quel punto Seleen, perché in quel momento era Seleen ad aprire il
suo cuore e non Sabry, lo fissò negli occhi.
-
I miei sogni Trunks sono irrealizzabili ...
irraggiungibili...non sai nemmeno quanto -
-
Anche le stelle
- riprese lui - sono irraggiungibili, come spesso i sogni. Però non trovi che sia stupendo alzare gli occhi al cielo e vedere
che sono sempre lì? – anche Seleen gli sorrise a sua
volta e per un lungo momento lasciò che la accarezzasse.
Che strana sensazione, lui mi sta
accarezzando e non sono mai stata così bene, la sua mano è così calda... Ho
voglia di piangere, non so perché. Forse perché sono felice,
ma felice veramente, come non lo sono mai stata prima. E cosa ancora più
strana non mi importa nulla di Leyla o delle parche,
voglio solo restare qui a godere delle sue carezze, il resto non conta.
No, non posso! Anche se mi sono innamorata, anche se ormai non mi importa più del mio destino non posso lasciare che i miei
sentimenti predano il sopravvento, altrimenti non riuscirò più a separarmi da
lui. Quando Trunks saprà chi sono in realtà non vorrà
più saperne di me, non devo lasciare che sia l’amore per lui a guidarmi...farei
solo sciocchezze...
-
Sabry sei gelata ... forse dovremmo
rientrare...– le disse preoccupato.
Si è accorto che la mia pelle è più fredda del normale, per
tutte le vendicatrici è così. In fondo è come se
fossimo morte, non possiamo nemmeno invecchiare.
La
ragazza, pochi secondi dopo, scostò da se quella mano, come se fosse stata
talmente calda da bruciarle, tanto da farle male.
Trunks
la fissò chiedendo silenziosamente spiegazioni, ma lei fece finta di nulla,
abbassando lo sguardo. Allora lui le catturò il mento per condurla per l’ennesima volta lungo quel tortuoso percorso che avrebbe
permesso ai loro occhi di trovarsi di nuovo.
Si
fissarono per un lungo momento, cercando di leggersi l’uno negli occhi
dell’altra.
Mi fissa dritto negli occhi, forse può davvero capire cosa
provo, gli umani sono bravi con i sentimenti.
Ma lui non è umano, per metà è sayan, forse...E
io, cosa sono?
Per
quanto Seleen cercasse di reprimere ciò che provava ogni tentativo fu vano
perché Trunks riuscì a leggere la sua paura e la sua tensione.
Prova a leggere Trunks, vorrei che tu sapessi cosa sono...vorrei
che tu mi donassi spontaneamente il tuo amore...ma...se solo lo sapessi cosa
sono...Cosa sono?
Io sono Seleen.
Io sono la guerriera della distruzione.
Io sono una vendicatrice.
No, il realtà, cosa sono io?
Io sono una bambola nelle mani delle parche, una marionetta.
Sono una scatola vuota.
Sono un recipiente vuoto. No, non del tutto vuoto, ho l’odio, la
sete di vendetta e qualche misero potere magico...Ma
tutto il resto?i miei sentimenti caldi che fine hanno fatto? Forse non sono mai
esistiti.
Sono umana?No, ora non lo sono di certo.
Sono stata umana?Potrei esserlo
stata?Solo le parche lo sanno.
Potrò esserlo...forse di nuovo? Improbabile.
Posso provare ciò che provano gli
umani? Impossibile, non mi è permesso.
Trunks tu lo sai cosa sono io?
La
ragazza si morse il labbro, cercando di reprimere un singhiozzo.
Sento qualcosa di umido premere dagli
occhi, cos’è? Che mi succede?
Acqua, delle gocce d’acqua percorrono il mio viso, ma non sta
piovendo. Scendono dai miei occhi, arrivano alla mia bocca, sono salate. Forse
sono...LACRIME?
-
Sabry tu... perché stai piangendo? – Trunks si avvicinò di nuovo e le asciugò
via con i pollici quelle lacrime che emanavano una tristezza e un dolore
infiniti.
Sento freddo, ma non sulla pelle. Sento un freddo provenire da
dentro, salire su ed emanarsi in tutto il corpo
Trunks
la strinse a se nel tentativo di consolarla – Dai, calmati,
cosa c’è di tanto terribile da farti anche piangere? – Non era sua
intenzione farle dire tutto anche se non voleva, il suo unico scopo era far
smettere quel pianto che gli faceva male al cuore.
Lei
si lasciò consolare senza più allontanarsi, troppo attratta da quel piacevole
calore che il corpo di quel mezzo sayan le trasmetteva.
I
due camminarono abbracciati per vario tempo, colti solo da quella perlacea luce
lunare.
Credevano
che vi fosse solo quel satellite a fissarli, si sbagliavano, c’era anche un
altro spettatore, o meglio due…
All’improvviso
Sabry rabbrividì, Trunks pensò che fosse anche quello fosse causa del freddo e decise che era meglio rientrare. In realtà non era colpa del
freddo, il mezzo sayan non se ne accorse ma il braccio
di lei sanguinava.
Rientrati
in casa la ragazza si distanziò subito, con grande
sorpresa di lui che però la riaccompagnò alla sua stanza come se niente fosse.
Il braccio mi fa un male terribile, qualcuno deve averci visto,
eppure sono stata attenta... Kami, non proprio attenta visto
che la mia attenzione era attratta più da Trunks che da ciò che mi stava
intorno...
Ora che io e lui non stiamo più abbracciati il dolore sta passando, meglio così.
Davanti
alla porta lei si mise davanti a lui e lo guardò dritto negli occhi.
-
Grazie mille per avermi accompagnata – gli disse
Lui sorrise mentre si avvicinava ancora e mi metteva le mani
sui fianchi, come se da un momento all’altro mi avesse voluto attirare a se. – Di nulla – rispose –
sono stato molto bene con te stasera, non ti ricordavo così o meglio – fece una
pausa – non ti ricordavo proprio – concluse arrossendo.
Kami questo si che è un problema!!Il
controllo dei sentimenti non è possibile tramite la magia. Se
lui comincia a provare qualcosa verso di me probabilmente la magia che ho
operato su di lui svanirebbe. Anzi, forse già prova qualcosa verso di me, visto
quello che mi ha appena detto, l’effetto dell’incantesimo sta già diminuendo.
Poggio le mie mani sulle sue, con l’intenzione di scostarlo ma,
invece di allontanarlo faccio scorrere
le mie sulle sue braccia, avvicinandomi sempre di più e tenendo sempre i miei
occhi incollati ai suoi.
Qualcosa sta prendendo il controllo delle mie azioni, sta avendo
il sopravvento sulla mia parte razionale, devo fare qualcosa. Il suo viso si sta avvicinando sempre di più al mio, le mie braccia sono
quasi al punto di cingergli completamente il collo.
All’improvviso
un rumore dietro di loro li distrasse entrambi e all’apparizione di una nota figura si distaccarono subito.
-
Oops...scusate^^’’ – disse una stanca e anche alquanto imbarazzata Bulma – non
volevo disturbare – concluse prima di correre verso la sua camera.
Abbassarono
tutti e due la testa imbarazzati, aspettando che la
donna sparisse oltre il corridoio.
Appena
pensarono di essere rimasti soli si guardarono di
nuovo negli occhi, il braccio di Trunks cinse la vita della ragazza,
attirandola piano a se. L’altra mano era posata sulla sua guancia,
accarezzandola dolcemente; gli occhi dell’una erano puntati in quelli
dell’altro.
Cosa sta succedendo? Non riesco a capirlo, non mi sono mai trovata in una situazione
del genere.
Gli occhi di Trunks sono così belli, non mi
stancherei mai di fissarli...
Quando
furono l’uno a pochi millimetri dall’altra la mano di lui
passò dolcemente gli occhi di lei, chiudendoli. Le braccia della ragazza
rimasero abbandonate lungo i fianchi, si irrigidirono
solo quando le loro labbra si incontrarono.
Un...un bacio...un bacio...labbra
morbide...Trunks...Trunks...cosa...mi stai...facendo...?
Io...Trunks...le parche...Vegeta...non devo pensare ma lui...
Rimasero
uniti in quel bacio per un tempo indefinito, Seleen rispondeva istintivamente,
senza preoccuparsi del domani, senza rendersi conto di cosa stava
accadendo.
Fino
a che...
Vegeta...questa è l’aura di Vegeta!!!
All’improvviso
lei si scansò bruscamente e, guardando oltre le spalle del mezzo sayan, vide
Vegeta.
Mi sono
allenato fino ad ora, sono stanchissimo. Anche se ho fato tanti esercizi non sono migliorato molto, non credo di potermi
difendere da quella vendicatrice. Uscito dalla gravity room li vedo
abbracciati, e dopo essermi fatto una doccia mentre sto andando a riposarmi
vicino alla mia piccola umana, cosa mi trovo davanti?
Quella piccola strega della guerriera della distruzione che mi seduce il
figlio!
Vegeta, sicuramente pensa che io stia seducendo Trunks per
metterglielo contro, ma non è così, come faccio per spiegarglielo? Come fargli
capire che non è come pensa?
La
ragazza abbassò la testa, mentre il ragazzo si voltava per vedere suo padre
che, come se non avesse visto nulla, continuava a camminare per la sua strada.