Incanto e Maledizione

di ValentineRomance
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.Un nuovo inizio ***
Capitolo 2: *** Destinati ad amarsi ***
Capitolo 3: *** Com'era nei piani ***



Capitolo 1
*** 1.Un nuovo inizio ***


Eugene camminava a passi svelti lungo il corridoio, l'attesa lo stava logorando. Cercava di sedersi per qualche secondo, sbuffava, e poi nuovamente scattava in piedi nervosamente, scattando al più piccolo rumore che pareva sentire dentro o fuori dal castello.

In quel momento desiderava solo essere al fianco di Rapunzel: di solito a un uomo è concesso di stare accanto alla propria moglie in certe occasioni, ma no, l'etichetta di corte riteneva tutto ciò poco consono per una coppia di Reali. Per colpa di quelle maledette regole si stava perdendo uno degli attimi più importanti della loro vita.

-Ti prego, ti prego, fa che vada tutto bene!- esclamò sconsolato poggiando la fronte contro la finestra, ma gli occhi non vedevano gli splendidi alberi in fiore del giardino, bensì altre immagini suggerite dalla sua mente in fibrillazione.

Finalmente la sua agonia terminò con l'arrivo del medico di corte che improvvisamente comparì sul fondo del corridoio.

-Allora dottore, come sta? No anzi, come stanno?- chiese correndogli incontro.

-E' andato tutto bene...- rispose quello tranquillo – può entare e accertarlo personalemente.-

Non fece in tempo a finire di pronunciare la frase che Eugene corse a tutta velocità verso la camera da letto. Appena spalancò la porta, davanti ai suoi occhi apparì la più deliziosa immagine che mai avrebbe potuto immaginare: in un attimo sentì un piacevole calore investire il suo corpo, provocandogli la sensazione di essere sul punto di sciogliersi da un momento all'altro.

Davanti a lui c'era Rapunzel, sua moglie, la sua amata, la sua biondina, sdraiata sul letto, che lo accolse con un sorriso dolcissimo che tentava di nascondere i suoi occhi che tradivano stanchezza.

Tra le sue braccia c'era un piccolo fagottino, da cui spuntava un musino con due belle guancette rosse.

-E' una femminuccia- la voce della ragazza era un'ondata di tenerezza.

-Una bellissima feminuccia- continuò Eugene con la voce rotta per la commozione. Rimaneva sulla porta esitando ad entrare, come se ad un suo passo falso quella visione perfetta, riflesso di paradiso, potesse sgretolarsi; infine si fece coraggio e si sedette anche lui sul letto,accanto a loro, guardando da vicino prima suo moglie, poi sua figlia (la loro bambina!) con le lacrime agli occhi. Era estasiato da quella piccola creaturina che dormiva tranquilla. Con la massima delicatezza sfiorò la sua guancina calda e una manina che usciva dalla coperta in cui era avvolta. Avrebbe voluto dire qualcosa, ma il fiato gli venne meno bloccandogli le parole in gola. Fu Rapunzel a rompere quel silenzio così carico di emozione -Vuoi tenerla in braccio?-

-Cosa?- chiese Eugene instantaneamente come se gli avesse domandato la cosa più assurda del mondo. Per tutta risposta la ragazza sollevò la piccola appoggiandola dolcemente sul petto del padre, che l'accolse tra le sue braccia. Più la guardava, più non riusciva a crederci, anche se in quel momento la stava stringendo a sé. In quel momento la bimba si svegliò aprendo lentamente i grandi occhioni azzurri, fissandoli in quelli del padre, e quest'ultimo sentì le proprie guance rigarsi di lacrime di gioia, che scorrevano dolcemente.

Rapunzel osservava la scena rapita da emozioni intensissime; si sporse per dare al marito un leggero bacio sulla guancia, proprio dove era appena caduta una lacrima.

-Allora, hai qualche nome in mente?- gli chiese rivolgendo anche lei lo sguardo alla figlia.

Eugene cercò di riscuotersi e di recuperare del tutto le sue capacità mentali. Osservò la pelle della bambina, che all'infuori delle guance era bianca come se fosse di porcellana, e i suoi occhi, grandi e ingenui, e gli veniva in mente una sola cosa: Purezza. Quell'esserino era l'incarnazione stessa di tutto ciò che è puro e delicato...come un giglio.

-Che ne dici di Lily?- disse alla fine.

-Lily? Sì direi che Lily è perfetto-

-Allora benvenuta Lily-

-Eugene...-

-Cosa c'è?-

-Ti amo-

Si girò di scatto del tutto sorpreso da quell'affermazione, ma di fronte al volto felice della ragazza si sciolse nuovamente.

-Ti amo anch'io...- e la baciò dolcemente mentre la piccola Lily ancora in braccio a lui, li osservava incuriosita. Tutta la felicità possibile al mondo era rinchiusa in quella stanza.


Era notte fonda. Rapunzel e Eugene dormivano profondamente, stancati da tutto il carico di emozioni di quella giornata. Improvvisamente furono svegliati da dei singhiozzi sommessi che provenivano dalla culla ai piedi del loro letto.

-Che cos'ha?- esclamò la madre preoccupata balzando seduta, fissando la culla.

-Non ti agitare,si sarà semplicemente svegliata...- rispose Eugene rigirandosi nel letto, cercando ti tranquillizzarla; però poi vide lo sguardo di Rapunzel, perso nel vuoto, terrorizzato. Si alzò di scatto anche lui volgendosi verso la culla di Lily, da cui proveniva una strana luce.

Si precipitarono allarmati verso la bambina, che adesso non piangeva più ma che in compenso era avvolta da un bagliore intenso che pareva provanire proprio da lei.

-E questo che significa?- eclamò preoccupata Rapunzel prendendola in braccio.

I pensieri della ragazza cominciarono a rincorrersi. Quel bagliore era a lei famigliare: era lo stesso che un tempo era sprigionato dai suoi capelli, quel bagliore frutto di un potere che l'aveva protetta a lungo, lo stesso che aveva salvato Eugene e lo stesso che l'aveva costretta a vivere per 18 anni nascosta al resto del mondo. Ma da allora quella luce non era più riapparsa, convincendola che l'ultima goccia del suo potere se ne fosse andata per guarire il suo amato. Possibile che sua figlia avesse ereditato parte di quel dono, di quella maledizione?

-No...- disse Rapunzel stringendo Lily ancora più a sé, presa da un'ansia incontrollata. L'unica cosa che voleva era che sua figlia, almeno lei, conducesse una vita normale, quella che a lei era stata negata per 18 anni.
Ma quel bagliore richiamava in lei antiche paure e brutti ricordi.

Eugene la strinse a sé, avrebbe voluto rassicurarla ma anche tutte le sue sicurezze erano crollate.
Rimaserò così, muti, in piedi, stretti nella morsa della notte. L'incanto aveva cominciato a incrinarsi.

********

Ok, questo è il primo capitolo. Aggiungo solo qualche parola per spiegare il motivo per cui ho scritto questa storia. Inanzitutto ho adorato questo Classico Disney, e soprattutto ho amato la coppia Rapunzel/Eugene. Mi sarebbe piaciuto, che magari nel finale si vedesse la coppia sposata, magari con un bambino (visto che nella fiaba originale Raperonzolo ha due gemelli). Così ho deciso di scrivere questo seguito, cercando di riunire qualche idea che mi  venuta, sperando che non venga una cosa  esageratamente lunga.

Spero proprio che l'inizio vi sia piaciuto e vi invogli a leggerne la continuazione.Personalmente mi sono emozionata nel raccontare il momento della nascita di Lily, non so se per chi legge  la stessa cosa....

Grazie per aver letto questo primo capitolo e a presto! (Critiche, commenti, consigli sono ben graditi!!!) ^_^

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Capitolo 2
*** Destinati ad amarsi ***


Come Rapunzel aveva sospettato, quella luce era proprio la manifestazione del potere del fiore dorato, anche se si mostrava in maniera diversa: inanzitutto, la luce non veniva dai capelli di Lily ma avvolgeva tutta la sua figura, come se si sprigionasse dal suo cuore; inoltre non si attivava con una canzone ma compariva ogni qual volta la piccola si ammalava o si faceva male: allora la luce appariva guarendola senza essere evocata. In un certo senso è come se la proteggesse costantemente, ma ciò non diminuiva la preoccupazione della madre che temeva che un giorno qualcuno si sarebbe accorto di quel potere. Ma non si sarebbe mai sognata di isolarla dal resto del mondo, così come aveva fatto Goethel con lei: semplicemente la sorvegliava costantemente, fermandola non appena sembrava che si stesse cacciando in situazioni di pericolo, come una madre molto apprensiva. Eugene cercava di dissuadere sua moglie dicendo che a volte esagerava, ma capiva che le sue azioni erano tutte a fin di bene. Inoltre Lily non sembrava essere insofferente a quel tipo di educazione, benchè apparisse molto rigida, tanto che ben presto evitò certi comportamenti prima ancora di essere ripresa.

Intanto gli anni passarono tutto sommato serenamente; ma quando Lily aveva circa due anni, si presentò un problema di altra natura di cui nessuno aveva tenuto conto.

Una mattina, mentre la famiglia era riunita in salone, furono interrotti nelle loro attività da una guardia che annunciava una visita inaspettata. Rapunzel ed Eugene si guardarono l'un l'altro con fare interrogativo e si diressero al salone dove l'ospite era stato fatto accomodare.

Sull'elegante divano di velluto erano seduti una donna di mezza età, vistosamente agghindata, e un bambinetto di non più di 5 anni, un po' gracilino; appena la signora (sicuramente un mebro dell'alta nobiltà) vide i due Reali entrare, si alzò di scatto ostentando un comportamento esageratamente cerimonioso, e fece segno al bambino di inchinarsi.

-Sua Maestà! Che onore potervi incontrare ! Mi rincresce talmente tanto non avervi avvisato del mio arrivo, ma la mia Regina mi ha imposto una partenza del tutto improvvisa.-

-E chi sarebbe la sua Regina scusi?- chiese Eugene scettico

-E' vero, non mi sono ancora presentata, sono Lady Aghata, dama di compagnia di sua Maestà la Regina di Serania, e questo giovanotto è nientemeno che il principino Antonius, figlio del Re e la Regina di Serania nonché futuro erede al trono.-

Il nome di Serania non suonava affatto nuovo a Rapunzel e suo marito: era un regno non molto distante, e i rapporti con il loro regno erano sempre stati ottimi: tanto che, quando il regno di Corona anni prima era stato colpito da una carestia, Serania aveva garantito le provvigioni necessarie. Tra i due regni si era instaurato una sorte di gemmellaggio, un reciproco scambio di favori. Tuttavia la presenza di quella donna non era ancora stata spiegata, e soprattutto,non era stato spiegato il perchè  avesse portato anche il principino.

-Oh certo... ma come mai la Regina ha deciso di inviarla qui?-

-Inanzitutto la mia signora voleva sapere come stava la principessa Lily, la vostra bambina.

- Sta benissimo...E' nella stanza di fianco che gioca, prego, la faccio accomodare così può vederla-


-Ma che amooooreeee!!!- disse Aghata non appena la vide. - Una creaturina davvero deliziosa, come sua madre!-

-Ehm...- Eugene decise di prendere in mano la situazione-...allora qual è il vero motivo della vostra visita? Dubito fortemente che siate solo interessata alla salute di nostra figlia-

Forse era stato troppo diretto, quasi maleducato, ma in quella donna c'era qualcosa che lo urtava terribilmente, forse tutto quel cerimonialismo forzato, o quell'abbigliamento troppo appariscente... o probabilmente aveva intuito che non portava niente di buono.

-E' vero- disse squadrandolo senza nascondere una punta di disprezzo – in realtà sono venuta per parlare di affari...Voi sapete bene che Serania e il vostro Regno sono da sempre stati molto solidali l'un l'altro, e in più di una volta si sono supportati a vicenda...Ecco, l'altro giorno gli studiosi di corte, esaminando i documenti riguardanti i due regni, una raccolta di accordi e lettere per intenderci, scoprì una cosa curiosa...-ed estrasse una pergamena dalla borsa da viaggio, apparentemente molto antica.

-Ebbene, tale patto, firmato dagli antenati delle famiglie reali dei nostri regni, asserisce quanto di seguito “ in vista dell'aiuto recato al regno di Corona da parte del regno di Serania durante la recente carestia, si disponga in modo tale che, in ordine di garantire un benessere più lungo e di maggior sicurezza per i relativi sudditi, e come segno di gratitudine per l'aiuto profferto,siano uniti i due paesi tramite nozze del dodicesimo erede della famiglia reale di Corona e il sedicesimo della casata di Serania.”...-

-Aspetti un secondo!- la interruppe Eugene sulla difensiva – Questo che vorrebbe significare?-

-Vorrebbe significare...- continuò Aghata senza scomporsi- che il principe Antonius, sedicesimo erede del regno di Serania, dovrà sposare Lily, dodicesima erede del regno di Corona.-

-Ma questo sarebbe un matrimonio combinato!- questa volta era stata Rapunzel a scattare in piedi, incredula.

-Non vedo che cosa ci sia di male,in fondo si è sempre usato così tra le famiglie nobili. E' piuttosto il suo caso a essere anomalo...- e si girò verso Eugene fissandolo con superiosità-...non è certo cosa normale che una principessa sposi un -ehm- ladruncolo...-

Il ragazzo la guardò senza preoccuparsi di tradire l'ondata di rabbia che lo stava investendo. Ma come si permetteva quella donna...? Non si sarebbe trattenuto nel risponderle a tono se la moglie non l'avesse fermato in tempo con sguardo supplichevole.

-E' solo che- ribattè Rapunzel sforzandosi di essere diplomatica - … mi sembra ancora troppo presto. Insomma, forse meglio aspettare che siano un po' più grandi, così anche loro saranno in grado di decidere...

-Sciocchezze!!! Prima lo si decide e più tempo avranno per abituarsi all'idea...-

-Mi ascolti bene! - esclamò Eugene, ormai al colmo dell'esasperazione (e al diavolo le buone maniere)- non mi interessa se ci sono regole, patti o qualsiasi altra cosa... Per noi decidere del futuro di nostra figlia non è un “affare” come dice lei! Quindi dica alla sua padrona che può disporre di suo figlio come vuole e fargli fare tutto quello che gli antenati hanno disposto per lui.Ma noi non ne vogliamo sapere di questi assurdi patti!-

-Benissimo...- replicò la donna senza scomporsi -...date la precedenza ai vostri princìpi da genitori progressisti; ma in questo modo compromettete soltanto i rapporti tra i due regni. Il Re e la Regina di Serania confidavano molto in questo matrimonio... d'altronde, sarebbe davvero da ingrati rifiutare questo piccolo pegno in cambio dell'enorme aiuto che vi era stato offerto.- la sua voce era minacciosa e faceva presagire quali sarebbero state le conseguenze di questo rifiuto.

Rapunzel e Eugene erano con le spalle al muro: in gioco c'era la sicurezza del loro paese, non potevano permettersi avventatezze...

La ragazza si girò e vide sua figlia e il piccolo Antonius seduti vicini per terra mentre sfogliavano un libro di figure: così piccoli e ingenui, non sapevano che proprio in quel momento si stava decidendo il loro futuro. Da semplici compagni di giochi, sarebbero divenuti promessi sposi a forza.

-E sia...- concluse Rapunzel mostrandosi decisa ma non del tutto convinta – riferite ai vostri sovrani che siano rispettati gli accordi...-

-Ma Rapunzel!- cercò di farla ragionare suo marito, che non voleva cedere così facilmente.

-Ne riparliamo dopo...- tagliò corto la ragazza

-Perfetto... vedrete, avete fatto la scelta giusta. Ora il mio compito è finito, andiamo Antonius, torniamo a casa.-

-Va bene!- rispose il bambino – Ciao Lily!-

-Tao!- lo salutò a sua volta la piccola agitando la manina.


Erano rimasti solo loro tre.

-Rapunzel!! Sei sicura di quello che hai fatto?-

-No...ma non vedevo altre alternative. Lasciamo le cose così come sono, in modo tale da garantire la sicurezza per il regno. Ovviamente, se Lily crescendo si ribellerà a questa decisione, noi l'appogeremo; e per allora, saremo in grado di prepararci ad un eventuale scontro con Serania, se le circostanze lo richiederanno. Se ci rifiutassimo subito, non saremo pronti ora come ora ad affrontare le conseguenze.-

Eugene si ritrovò a darle ragione, tuttavia non sopportava che la sua bambina fosse già destinata a qualcun'altro...ma in fondo, il giorno di queste ipotetiche nozze, era ancora lontano...

***

Perdonate se ci sono errori o incongruenze, ma l'ho scritto di getto, e a tarda ora... Più tardi magari vedrò di correggere eventuali incongruenze. Comunque questi primi due capitoli erano solo un'introduzione, presto la storia prendera una piega ben definita...ma spero che per ora stia stimolando la vostra curiosità!!!

Si accettano qualsiasi tipo di commento!

Ah , so che il film non lo dice, ma mi sembra di aver letto da qualche parte che il Regno di Rapunzel e Eugene si chiamasse Corona... magari me lo sono inventato, comunque mi serviva dargli un nome ai fini della stori ( e forse cambierò Serania, come nome mi fa schifo ma non mi veniva in mente altro... ecco magari consigliatemi qualche nome se vi viene in mente!!! Vi sarò eternamente grata per la collaborazione!!)

A prestooooo!!! =)

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Capitolo 3
*** Com'era nei piani ***


Era mattina presto, i primi raggi del sole non erano entrati ancora nei corridoi, immersi nella penobra. Due figure si aggiravano furtive, facendo il minor rumore possibile; arrivarono davanti alla camera della principessa Lily, e aprirono la porta con cautela, facendo ben attenzione a non svegliarla.Una delle due ombre tirò indietro le tende per far entrare un po' di luce, e poi insieme all'altra si avvicinarono al letto, e cominciarono a intonare una canzone, dapprima sottovoce, poi sempre più forte.........




-Tanti auguri a te...tanti auguri a te...tanti auguri cara Lily....TANTI AUGURI A TE!!!!-

-Ma cosa???- dalle coperte saltò fuori una ragazza, che si guardava intorno allarmata dopo un risveglio così improvviso. Poi vide i suoi genitori ai piedi del letto, che la guardavano divertiti.

-Mamma...papà... perchè ogni anno si deve ripetere la stessa tiritera?- disse lievemente scocciata, stroppicciandosi gli occhi non ancora abituati alla luce.

-Ormai è tradizione no??- esclamò sua madre Rapunzel sedendosi accanto a lei sul letto- e non potevamo certo interromperla proprio quest'anno che compi 18 anni...-

-18 anni...- sussurò Eugene in una sorta di singhiozzo soffocato. Gli occhi gli stavano diventando lucidi e Lily conosceva già quell'espressione.

-No papà, ti prego non farlo...- ma troppo tardi, era già saltato sul letto anche lui abbracciando la figlia e cominciando a piagnucolare -La mia bambinaaa... è grande ormaiiii...-

-Papà dai...- cercò di placarlo Lily non troppo convinta...- Mamma, fa qualcosa!- Per tutta risposta Rapunzel l'abbracciò anche lei, così che la ragazza sì ritrovo stretta nella morsa dell'affetto dei genitori. La sua espressione non era entusiasta, piuttosto vagamente imbarazzata: non che le dispiacesse quella manifestazione di amore genitoriale, ma a volte l'esuberanza dei suoi genitori era a volte “troppo” in confronto al suo carattere più schivo e riservato.“Se in questo momento li vedessero i nostri sudditi...”pensò.

-Capisci tuo padre...- disse Rapunzel sciogliendola dall'abbraccio.- Oggi per te è un giorno importante...-

Già...Lily se ne era quasi dimenticata: come era stato deciso, quel giorno avrebbe incontrato per la prima volta il suo promesso sposo, il principe Antonius. Aveva così a lungo atteso quel momento che quasi non le sembrava vero che fosse arrivato.

-Noi scendiamo per ultimare i preparativi per l'arrivo del principe... tu comincia a sistemarti...- e le diede un bacio sulla fronte, trascinandosi letteralmente dietro il marito che invece non aveva intenzione di staccarsi dalla sua bambina.


Una volta che furono da soli in corridoio, l'espressione serena che prima c'era sul volto di Rapunzel si oscurò; Eugene se ne accorse subito.

-Ehi, cosa c'è?-

-Questa storia del matrimonio combinato...non lo so non sono convinta...ok, non si è mai opposta però...-

-So cosa vuoi dire...- proseguì il marito- anche a me dà fastidio che da qui a qualche ora si presenti un damerino vestito di tutto punto che si senta autorizzato ad avvicinarsi alla mia piccola...- e la sua voce cominciò a incrinarsi per la commozione. Rapunzel lo guardava divertita.-Il fatto è che è cresciuta troppo in fretta...- continuò ricomponendosi.

-Già...sembrava solo ieri che le raccontavo favole tutte le sere prima di andare a letto...-

-A proposito di favole... hai intenzione di lasciare tutto così com'è?-

-Che vuoi dire?-

-Beh hai presente la sua fiaba preferita? Quella della ragazza dai capelli magici?-

Rapunzel capì cosa intendeva, quel discorso non aveva preso una bella piega, ma prima o poi bisognava affrontarlo, quindi Eugene continuò – Non hai proprio intenzione di dirgli che in realtà quella fanciulla eri tu?-

-Lo so lo so, cosa credi che non mi sia sentita in colpa nell'averle mentito per tutto questo tempo.?-

Aveva mentito a sua figlia, o comunque le aveva nascosta la verità, un aspetto troppo importante del suo passato per essere omesso. Crescendo infatti la luce del fiore era mano a mano scomparsa, come se si esaurisse; tuttavia il potere era ancora presente in Lily, sebbene in maniera molto latente, ma Rapunzel era convinta che parte del potere del fiore era rimasto in lei. Ogni volta che si avvicinava alla figlia, avvertiva come un richiamo potente, una forza a lei familiare. Col passare degli anni, si era trovata di fronte il problema di raccontarle tutta la faccenda del fiore, compreso il proprio passato. Ma da una parte, se le avesse raccontato tutto, temeva di allarmarla, come se non volesse sconvolgere un delicato equilibrio all'interno della figlia che minava di risvegliare quel potere assopito. Non voleva neanche però che non fosse del tutto a conoscenza dell'esistenza del magico fiore...e così aveva deciso di raccontarglielo come se fosse una fiaba. Una pricipessa rapita, rinchiusa in una torre per via dei suoi capelli magici...In fondo non aveva fatto un grande sforzo, in effetti la sua storia aveva proprio il sapore di una fiaba.

-Senti...- disse Eugene prendendola per le spalle – mi fido delle tue decisioni, in fondo chi meglio di te può capire questa situazione... quindi qualsiasi cosa deciderai di fare, se dirle tutta la verità o no, a me starà bene...-

-Davvero?- disse leggermente rincuorata –Sono lo stesso una brava mamma?-

-Una madre perfetta oserei direi...basta guardare nostra figlia per capire - e la baciò dolcemente sulle labbra.


Era mattina inoltrata quando un messo portò l'annuncio che il principe Antonius si trovava ormai alle porte del regno. Rapunzel e Eugene si recarono sulle scalinate del salone davanti all'uscita da palazzo, e lì raggiunse presto anche Lily. Indossava un abito viola scuro, particolarmente elegante per la circostanza, e i lunghi capelli castano chiaro mossi raccolti in una treccia che le ricadeva morbidamente su una spalla. Scendeva le scale lentamente, con una grazia che può possedere solo una principessa nata e cresciuta a palazzo. Davanti a quella visione i genitori si riempirono di un orgoglio che sfiorò la commozione. Si mise accanto a sua madre accennando un sorriso, ma senza dire una parola.

-Va tutto bene?- le chiese la regina con un cenno di preoccupazione.

-Certo che sì...perchè non dovrei?- rispose senza scomporsi.

-Lo so che è già stato tutto pianificato, ma se per qualche motivo tu volessi cambiare idea, noi ti appoggeremo, non sei costretta a fare un'azione di cui non sei convinta...-

-Mamma non capisco cosa vuoi dire... una pricipessa deve fare ciò che è bene per il suo regno, e se questo comporta un matrimonio combinato non vedo cosa ci sia di male.-

-Ma quindi solo per questo che hai accettato di farlo, per il bene del regno?-

-Non lo so, forse ormai sono talmente abituata all'idea da considerarlo normale, ma so che in fondo è giusto così, è quello che è stato deciso per me e mi sta bene.-

-Ma tu sarai felice?-

-La felicità più grande per me è servire il regno.-

Rapunzel non riusciva a credere alle sue parole. Sapeva che sua figlia da sempre aveva avuto un gran senso del dovere, ma non si sarebbe mai immaginata una risposta di tal genere. La sicurezza con cui aveva pronunciato quelle frasi, denotava una maturità fuori dal comune. Di questo non poteva che esserne felice in quanto regina; ma come madre, avrebbe preferito che sua figlia fosse stata un po' più “egoista”, che non si sacrificasse fino a questo punto. La sua dedizione al regno era davvero così grande? Aveva come l'impressione di non riuscire a capire fino in fondo sua figlia e questa cosa per lei era di una frustrazione incredibile.L'unica cosa che poteva sperare è che Antonius fosse in grado di renderla felice, e magari di farle conoscere davvero l'amore, in fondo se lo meritava. Sarebbe stato un lieto fine perfetto.

Finalmente le porte si aprirono e una figura maschile si stagliò nella luce del mattino. Anche se fino ad allora Lily era riuscita a mantenere un certo sangue freddo, in quel momento il cuore cominciò a batterle all'impazzata, avrebbe visto il suo promesso sposo per la prima volta dopo 18 anni di attesa.

L'agitazione si faceva sentire, portando con sé mille dubbi che fino ad allora aveva represso per un fine maggiore...Poi quella figura cominciò a farsi più nitida man mano che si avvicinava a loro.

Dapprima ciò che riuscì a distinguere furono dei morbidi riccioli dorati, poi dei dolcissimi occhi nocciola. Infine un sorriso, gentile e radioso insieme.

-Re Eugene, Regina Rapunzel- e il ragazzo si inchinò davanti a loro.- principessa Lily...- concluse sollevando il capo. I suoi occhi scuri incrociarono quelli celesti della ragazza che non riuscì a fare a meno di arrossire.

-Mi presento, sono il principe Antonius di Serania, onoratissimo-

Era indubbiamente il ragazzo più bello che avesse mai visto, e anche i suoi genitori non rimasero indifferenti al suo fascino. Ci fu un generale imbarazzo, per fortuna interrotto da una voce che proveniva dall'uscita.

-Maestà! E' un onore potervi incontrare di nuovo!- era Lady Aghata, col suo solito cipiglio disinvolto e un abito più che appariscente, reso ancora più ridicolo dal fatto che il passare degli anni non era stato molto clemente con lei.

-Oh ma questa è la pricipessa Lily? E' davvero una fanciulla bellissima! Congratulazioni!-

Eugene nascose un risolino, quella donna era al limite del grottesco, ma fu subito stroncato da Rapunzel che gli diede una leggera gomitata per farlo smettere.

-Beh grazie-

-Dunque, è tutto pronto per il matrimonio?- chiese spavalda la donna.

-Veramente volevamo aspettare il vostro arrivo per poterne discutere meglio...- cercò di giustificarsi la Regina.

-Allora non c'è un minuto da perdere! Intanto che i nostri servitori dispongono i nostri bagagli, noi possiamo cominciare con l'organizzazione...e magari nel frattempo i futuri sposini potrebbero approfondire la conoscenza...-

-Beh ecco...- Lily cercò di dire qualcosa, ma in quel momento era del tutto disarmata da quella situazione.

-Potresti accompagnare il nostro ospite a fare un giro per il castello, che ne dici?- propose la madre vedendola in difficoltà.

-Ne sarei onorato- aggiunse Antonius, fissando la ragazza con uno sguardo che avrebbe sciolto chiunque.

-D'-d'accordo...- acconsentì la ragazza. Sentiva il sangue salirle fino alle orecchie per l'imbarazzo. E dire che voleva dare l'impressione di una perfetta nobildonna, chissà quanto sarà sembrata ridicola.

“Datti un contegno stupida, vuoi che il principe abbia una cattiva impressione di te? Metti in pratica tutto ciò che hai imparato in questi anni!” Ma per quanto si sforzasse tra di loro regnava il silenzio; si era preparata centinaia di frasi per poter intavolare una conversazione,e al tempo stesso, apparire interessante, ma la sua mente in quel momento si rifiutava di collaborare. Si limitave a rispondere, in maniera anche piuttosto sintetica alla domande che Antonius le rivolgeva, piuttosto rade e di circostanza. Passò quasi un'ora, ma a Lily sembrava che il tempo non accennasse ad andare avanti; arrivarono infine in una sala dove era posizionato al centro un elegante pianoforte d'ebano.

-Che meraviglia!- esclamò Antonius mentre lo vide- Ditemi, voi vi dilettate al pianoforte?.-

-Beh sì, ogni tanto ci provo...- Bugia. In realtà suonava da Dio, ma perchè questa improvvisa manifestazione d'umiltà?

-Se la cosa vi aggrada, non vi dispiace suonare qualcosa per me?-

-A-adesso?-

-Sì, se la cosa non vi disturba.-

-Niente affatto...-

Lily si sedette al pianoforte e trasse un respiro profondo.Era un'occasione perfetta per fare bella figura, l'unica cosa che doveva evitare era di guardare quella meraviglia di ragazzo davanti a lei, altrimenti sapeva già che l'emozione le avrebbe giocato un brutto scherzo. Ma dopo che ebbe suonato la prima nota, ecco che le sue mani cominciarono a scivolare leggere sulla tastiera. Mentre la musica cominciava a riempire la sala, sentiva la sua mente svuotarsi, padroneggiando le sette note riprendeva il controllo su se stessa. In quel momento c'erano solo lei e quel pianoforte. Quando terminò di suonare, ebbe un sussulto, come se fosse uscita da uno stato di trance; si sentiva molto più tranquilla, dopo quello sfogo musicale.

-Incredibile- sul volto del giovane era apparsa una sincera ammirazione- voi suonate divinamente!-

-Ah, siete troppo buono-

-Non sto esagerando... Sono rimasto esterefatto dalla vostra esecuzione; non solo avete suonato uno splendido brano alla perfezione, ma sul vostro volto è apparsa un' espressione di tale beatitudine che anch'io mi sono sentito rapito... Chi è il vostro maestro?-

-Diciamo che è un amico di famiglia...si chiama Uncino...-

-Uncino?-

-Sì perchè ha un uncino al posto di una mano...-

- E suona il pianoforte?-

-Lo so chè è strano ma è la verità... ed è anche molto bravo.-

Finalmente erano riusciti ad instaurare una conversazione vera e propria, ma il volto di Antonius si fece improvvisamente serio.

-Principessa...mi permettete di sedervi accanto a voi?-

-Certo...- ecco, l'imbarazzo stava tornando.

-Io...vi devo fare una confessione...-

-E sarebbe?-

Adesso era lui ad apparire in difficoltà.

-Ecco...ad essere sinceri, non ero molto convinto di questo matrimonio, nel senso...ero terrorizzato all'idea di dover passare la vita con una persona che non avevo mai conosciuto in vita mia...-

-Capisco cosa intendete...-

-Eppure, dal momento in cui vi ho visto, tutti i miei dubbi sono scomparsi...- le sue parole si stavano caricando di un evidente trasporto -... avevo sempre sentito che la principessa di Corona era la fanciulla più bella che avesse camminato su questa terra, ma non mi sarei mai immaginato di trovarmi abbagliato da così tanto splendore. Badate bene, non sto dicendo che credo nell'amore a prima vista e non vorrei sembrare avventato...Ma ora che vi ho conosciuto ho la certezza che siete voi la donna con la quale voglio passare la mia vita.-

Lily non capiva più nulla. Si era fermata a 'tanto splendore', il resto del discorso non riuscì a seguirlo per via della vampata di sangue che aveva sentito arrivare fino al cervello. Si riscosse quando vide che il principe si stava inginocchiando ai suoi piedi.

-Principessa...io...credo di essermi innamorato di voi! E so che è tardi per consegnarvi un regalo di fidanzamento, dato che ormai il matrimonio è alle porte, ma vi prego di accettare questo!-

Antonius estrasse un piccolo oggetto luminoso da una tasca e prese la mano della fanciulla; Lily osservò smarrita la scena, mentre lui infilava al suo dito un prezioso anello d'argento con incastonata una gemma azzura.

-E' un antico cimelio di famiglia... spero che possa risultarvi un gradito regalo di compleanno, nonché pegno della mia devozione...-

-Io ecco... non so cosa dire...- la ragazza sentiva i sensi che le stavano venendo meno.

-Dite solo che acconsentite a sposarmi...-

-Sposarvi?- Lily osservò prima il prezioso gioiello sul suo dito, poi quel bellissimo principe davanti a lei. D'un tratto si sentì la ragazza più fortunata del mondo.- Certo che accetto di sposarvi!-

-Principessa Lily, mi avete donato la gioia più grande che mi potessa capitare- e baciò dolcemente la mano su cui aveva posato l'anello.

Potevano tutti i piani e le previsioni relizzarsi in modo più perfetto?




Nel frattempo, una nave solcava le onde alla volta del regno di Corona.

-Capitano, il regno è in vista!-

-Perfetto...- rispose la voce di un uomo celato nell'ombra dell'albero maestro – dite agli uomini di mettersi in ghingheri per stasera...ci aspetta una visita a palazzo...-

***
Eccomi qui con un'altro capitolo, questa volta non uscito in maniera molto tempestiva...ma tra feste, impegni mondani e studio (moolto studio) non ho avuto molto tempo.
Comunque sono ansiosa di sapere cosa ne pensate, soprattutto che impressione vi hanno fatto i personaggi di Lily e Antonius...
Tra l'altro sto anche pensando di cambiare titolo della fic, visto che penso di apportare qualche modifica alla trama iniziale...
Beh per ora è tutto... e visto che il 2011 è alle porte vi auguro BUON ANNO!!! =) A presto!!!

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