Il Cigno

di MedusaNoir
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I ***
Capitolo 2: *** II ***
Capitolo 3: *** III ***
Capitolo 4: *** IV ***
Capitolo 5: *** V ***
Capitolo 6: *** VI ***
Capitolo 7: *** VII ***
Capitolo 8: *** VIII ***
Capitolo 9: *** IX ***
Capitolo 10: *** X ***
Capitolo 11: *** XI ***
Capitolo 12: *** XII ***
Capitolo 13: *** XIII ***
Capitolo 14: *** XIV ***



Capitolo 1
*** I ***


Alzi lo sguardo all’estivo cielo notturno.

Cosa vedi? Solo quell’odiosa costellazione del Cigno brillare sopra la tua testa. Questa notte le stelle sono più splendenti che mai: è qualcosa che detesti; non da sempre, no, da un po’ di anni, metà della tua esistenza o giù di lì. Anche di più.

Sbuffando rientri in casa e chiudi bene la porta: Piton non ama l’aria estiva, e neanche tu.

Non la ami perché ti ricorda il suo profumo, il suo maledetto profumo. Tenti di scacciarlo scuotendo violentemente il capo, e ci riesci: non che sia difficile, nel tugurio di Spinner’s End.

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Capitolo 2
*** II ***


Lentamente Peter Minus chiudeva la lunga fila dei nuovi studenti appena giunti ad Hogwarts. Davanti a lui alcuni ragazzini vociferavano rumorosamente, sovrastando le grida di gioia degli studenti che si rincontravano dopo un’intera estate e che erano seduti nei tavoli accanto a loro.

- Sai - , diceva uno dei nuovi arrivati. – Spero proprio che ti assegnino a Grifondoro, Sirius. Mi sembri troppo a posto per finire tra le grinfie dei Serpeverde – . Si passò una mano tra i capelli arruffati, a suo agio come se frequentasse quella scuola da anni. Peter lo osservava, silenzioso, pendendo già dalle sue labbra.

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Capitolo 3
*** III ***


- Deluderei la mia famiglia se il tuo desiderio si realizzasse: che peccato - .

Questa volta fu il turno del ragazzo chiamato Sirius di parlare; nonostante il tono serio della sua frase, il ghigno che regnava sul suo volto chiariva il sarcasmo delle sue intenzioni.

- Guarda, James, la ragazzina del treno! - . Sirius indicò all’amico una figura che Peter non riuscì bene a distinguere; scorse solo dei lunghi capelli rossi scomparire tra la folla.

- Ah, sì - , commentò James fingendosi disinteressato. – Ancora in giro a fare da balia a quel Mocciosus - , sghignazzò infine.

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Capitolo 4
*** IV ***


- Potreste abbassare la voce? Non riesco a sentire i nomi - , disse ai due amici un terzo ragazzo che precedeva Peter nella fila. Aveva l’aspetto malaticcio; da quando erano entrati nella Sala Grande tentava di alzarsi in punta di piedi per scorgere il Preside, cercando di ascoltare l’appello per lo Smistamento.

- Scusa - , si alterò immediatamente James. – Non pensavamo che se non avessimo sentito il nostro nome ci avrebbero rimandato di corsa sull’Espresso per Londra! Ehi, Sirius - , sussurrò poi all’amico. – Questo teniamocelo lontano, che è meglio - .

Il ragazzo malaticcio, ascoltandolo, sorrise timidamente.

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Capitolo 5
*** V ***


Peter aveva deciso che quelli sarebbero stati i suoi migliori amici, e così era accaduto, non riusciva ancora a spiegarsi come: un giorno era il timido ragazzino della periferia londinese e il giorno dopo l’amico dei ragazzi che in poco tempo avrebbero conquistato il rispetto e l’ammirazione anche dei compagni più grandi.

Ognuno aveva il suo ruolo: James, il dongiovanni che faceva cadere ai suoi piedi tutte le ragazze della scuola; Sirius, il tenebroso Grifondoro rinnegatore del proprio sangue; Remus, il malaticcio studente modello, licantropo nel tempo libero; e Peter, il piccolo del gruppo preso sotto l’ala protettrice di James.

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Capitolo 6
*** VI ***


James, con il suo fascino da Cercatore invincibile, era l’idolo di tutte le studentesse di Hogwarts: lo riempivano di regali, tentavano costantemente di rifilargli filtri d’amore, pendevano dalle sue labbra. Erano tutte ai suoi piedi.

Tutte, eccetto una.

La ragazza dai capelli rossi, che Sirius aveva indicato il primo giorno di scuola, non si staccava nemmeno un secondo dal suo amico Serpeverde, il Mocciosus che James e i suoi amici, i Malandrini, deridevano in ogni occasione. Anche Peter si prestava ai loro scherzi infantili, tranne quando era solo: in quei momenti svicolava nell’aula più vicina quando vedeva Severus Piton avvicinarsi.

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Capitolo 7
*** VII ***


Lily Evans aveva passato anni a cercare di ignorare James: detestava il suo modo di porsi con lei, come se le stesse dando magnanimamente la sorprendente opportunità di parlare con lui. Peter sghignazzava quando vedeva i buffi corteggiamenti dell’amico, ma ebbe presto modo di constatare cosa volesse dire l’ingresso di Lily nella vita di una persona.

- Ti sconvolge, ti porta via - , gli aveva confessato una volta James mentre giocava lanciando il Boccino in aria e riacciuffandolo in fretta. – Non fai in tempo ad accorgerti che stai camminando sulla sua strada che… Paf! Sei suo prigioniero - .

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Capitolo 8
*** VIII ***


Un giorno di fine primavera Peter si era trovato suo malgrado solo di fronte a Mocciosus, che lo aveva spinto addosso all’albero più vicino tenendo un braccio teso sopra la sua spalla.

- Mettiamo le cose in chiaro, ragazzino - , aveva sussurrato ferocemente digrignando i denti. – Ora sei solo, e non mi lascerò sfuggire un… -

- SEV! Lascialo stare! - .

All’ordine di Lily Piton aveva lasciato la presa, impotente.

- Peter! Come stai? - . In pochi secondi la ragazza dai capelli rossi aveva preso il posto del suo amico e scrutava preoccupata il volto del Grifondoro.

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Capitolo 9
*** IX ***


- Stai bene? - , ripetè.

Per giorni Peter non sognò altro che i suoi splendenti occhi verdi, nei quali si era riflessa la sua minuscola essenza. Rivedeva i lunghi capelli rossi sventolare davanti al suo viso, sospinti da un leggero vento primaverile, la sua espressione preoccupata, la sua morbida pelle pallida...

Non pensava ad altro, non vedeva altro: davanti ai suoi occhi c’erano sempre i capelli di Lily, fluttuanti, perfetti.

Pochi mesi dopo la Grifondoro spezzò per sempre ogni legame con i Serpeverde. Peter pensò di avere finalmente un’occasione, una possibilità, un… Ma dovette fare i conti con James.

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Capitolo 10
*** X ***


 

Non fecero in tempo a concludere gli studi che si sposarono.

James e Lily. Lily e James.

Si credeva che non esistesse al mondo coppia più bella. Sotto quell’estivo cielo notturno, benedetti dalla costellazione del Cigno, i due sposi brillavano di luce propria.

Peter fu chiamato a fare da testimone: non poteva esserci per lui un compito peggiore. Dovette assistere in silenzio all’unione delle due persone più importanti della sua vita, vederle baciarsi, sorridere, scherzare tra di loro...

Fu solo quando vide James sfiorare delicatamente i lunghi capelli rossi di Lily che nacque in lui un indomabile desiderio di vendetta.

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Capitolo 11
*** XI ***


Vendetta per quel ragazzo che aveva sempre finto di stare dalla sua parte e che ora gli aveva portato via la donna amata.

Vendetta per quella ragazza dai capelli rossi che l’aveva accompagnato instancabilmente per tutto quel tempo nei suoi sogni e nelle sue fantasie, senza ricompensarlo in qualche modo.

Peter smise di ragionare: si era affidato ai valori dell’amicizia, dell’amore, del coraggio; e si era sentito tradito.

Alzando lo sguardo al cielo notturno, prese la sua scelta senza riluttanza, sicuro di sé.

Sarebbe cambiato, sarebbe diventato un’altra persona: quello che non lo rese la gelosia, lo rese la viltà.

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Capitolo 12
*** XII ***


Aveva valutato attentamente la proposta che due Mangiamorte gli avevano fatto alcuni giorni prima. Sul momento aveva finto di volerci pensare per paura che gli facessero del male, ma poi si era reso conto, una volta a casa, che non sarebbe mai più stato al sicuro. Temeva ritorsioni nei suoi confronti, era terrorizzato dalla consapevolezza di poter essere preso di mira in qualunque momento dai nemici: ora non sarebbe bastato James a difenderlo.

Alla fine, si disse, non c’erano degli ideali che lo spingessero a combattere dalla parte dell’Ordine: l’aveva fatto solo per fedeltà agli antichi Malandrini. Non ebbe ripensamenti.

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Capitolo 13
*** XIII ***


Per una volta nella sua vita Peter Minus aveva preso una decisione senza ricorrere all’aiuto degli amici. E che amici, poi, si erano rivelati!

Finse di essere fedele all’Ordine della Fenice, comunicando ai Mangiamorte ogni mossa.

Non se ne pentì.

Vendette a Voldemort la vita dei Potter.

Non se ne pentì.

Fece la guardia davanti la loro casa, attendendo con lo sguardo fisso alla costellazione del Cigno nel cielo notturno.

Non se ne pentì.

Udì la maledizione per James.

Non se ne pentì.

Ascoltò il suo cigno dai capelli rossi urlare di lasciare in pace Harry.

Non se ne pentì.

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Capitolo 14
*** XIV ***


- Codaliscia- , risuona la voce di Piton.

Ti alzi, arrancando verso la cucina. Prendi la prima bottiglia che trovi, la metti su un vassoio insieme a un bicchiere ed entri nel salotto. Senti lo sguardo accusatorio dell’uomo sulle spalle, mentre appoggi su un piccolo tavolo di legno l’ordinazione.

- E ora scompari - .

Lanciando un ultimo sguardo al cielo notturno di luglio, scorgi ancora la costellazione del Cigno. Dentro di te sorridi, scrutando il volto torvo di Mocciosus: potrà anche atteggiarsi a padrone, ma sai che gli hai portato via ogni ragione di vita.

 

Abbandonati alla vostra solitudine.

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