Il Cigno di MedusaNoir (/viewuser.php?uid=85659)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I ***
Capitolo 2: *** II ***
Capitolo 3: *** III ***
Capitolo 4: *** IV ***
Capitolo 5: *** V ***
Capitolo 6: *** VI ***
Capitolo 7: *** VII ***
Capitolo 8: *** VIII ***
Capitolo 9: *** IX ***
Capitolo 10: *** X ***
Capitolo 11: *** XI ***
Capitolo 12: *** XII ***
Capitolo 13: *** XIII ***
Capitolo 14: *** XIV ***
Capitolo 1 *** I ***
Alzi lo sguardo all’estivo
cielo notturno.
Cosa vedi? Solo
quell’odiosa costellazione del Cigno
brillare sopra la tua testa. Questa notte le stelle sono più
splendenti che
mai: è qualcosa che detesti; non da sempre, no, da un
po’ di anni, metà della
tua esistenza o giù di lì. Anche di
più.
Sbuffando rientri in casa e chiudi
bene la porta: Piton non
ama l’aria estiva, e neanche tu.
Non la ami perché ti
ricorda il suo profumo, il suo maledetto
profumo. Tenti di scacciarlo
scuotendo violentemente il capo, e ci riesci: non che sia difficile,
nel
tugurio di Spinner’s End.
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Capitolo 2 *** II ***
Lentamente Peter Minus chiudeva la
lunga fila dei nuovi
studenti appena giunti ad Hogwarts. Davanti a lui alcuni ragazzini
vociferavano
rumorosamente, sovrastando le grida di gioia degli studenti che si
rincontravano
dopo un’intera estate e che erano seduti nei tavoli accanto a
loro.
- Sai - , diceva uno dei nuovi
arrivati. – Spero proprio che
ti assegnino a Grifondoro, Sirius. Mi sembri troppo a posto per finire
tra le
grinfie dei Serpeverde –
. Si passò una
mano tra i capelli arruffati, a suo agio come se frequentasse quella
scuola da
anni. Peter lo osservava, silenzioso, pendendo già dalle sue
labbra.
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Capitolo 3 *** III ***
- Deluderei la mia famiglia se il tuo
desiderio si
realizzasse: che peccato - .
Questa volta fu il turno del ragazzo
chiamato Sirius di
parlare; nonostante il tono serio della sua frase, il ghigno che
regnava sul
suo volto chiariva il sarcasmo delle sue intenzioni.
- Guarda, James, la ragazzina del
treno! - . Sirius indicò all’amico
una figura che Peter non riuscì bene a distinguere; scorse
solo dei lunghi
capelli rossi scomparire tra la folla.
- Ah, sì - ,
commentò James fingendosi disinteressato. –
Ancora in giro a fare da balia a quel Mocciosus
- , sghignazzò infine.
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Capitolo 4 *** IV ***
- Potreste abbassare la voce? Non
riesco a sentire i nomi -
, disse ai due amici un terzo ragazzo che precedeva Peter nella fila.
Aveva
l’aspetto malaticcio; da quando erano entrati nella Sala
Grande tentava di
alzarsi in punta di piedi per scorgere il Preside, cercando di
ascoltare
l’appello per lo Smistamento.
- Scusa
- , si
alterò immediatamente James. – Non pensavamo che
se non avessimo sentito il
nostro nome ci avrebbero rimandato di corsa sull’Espresso per
Londra! Ehi,
Sirius - , sussurrò poi all’amico. –
Questo teniamocelo lontano, che è meglio -
.
Il ragazzo malaticcio, ascoltandolo,
sorrise timidamente.
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Capitolo 5 *** V ***
Peter aveva deciso che quelli
sarebbero stati i suoi
migliori amici, e così era accaduto, non riusciva ancora a
spiegarsi come: un
giorno era il timido ragazzino della periferia londinese e il giorno
dopo
l’amico dei ragazzi che in poco tempo avrebbero conquistato
il rispetto e
l’ammirazione anche dei compagni più grandi.
Ognuno aveva il suo ruolo: James, il dongiovanni che faceva cadere ai suoi
piedi tutte le ragazze della
scuola; Sirius, il tenebroso Grifondoro rinnegatore del proprio sangue;
Remus,
il malaticcio studente modello, licantropo nel tempo libero; e Peter,
il
piccolo del gruppo preso sotto l’ala protettrice di James.
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Capitolo 6 *** VI ***
James, con il suo fascino da
Cercatore invincibile, era
l’idolo di tutte le studentesse di Hogwarts: lo riempivano di
regali, tentavano
costantemente di rifilargli filtri d’amore, pendevano dalle
sue labbra. Erano
tutte ai suoi piedi.
Tutte, eccetto una.
La ragazza dai capelli rossi, che
Sirius aveva indicato il
primo giorno di scuola, non si staccava nemmeno un secondo dal suo
amico
Serpeverde, il Mocciosus che James
e
i suoi amici, i Malandrini, deridevano in ogni occasione. Anche Peter
si
prestava ai loro scherzi infantili, tranne quando era solo: in quei
momenti
svicolava nell’aula più vicina quando vedeva
Severus Piton avvicinarsi.
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Capitolo 7 *** VII ***
Lily Evans aveva passato anni a
cercare di ignorare James:
detestava il suo modo di porsi con lei, come se le stesse dando
magnanimamente
la sorprendente opportunità di parlare con lui. Peter
sghignazzava quando
vedeva i buffi corteggiamenti dell’amico, ma ebbe presto modo
di constatare
cosa volesse dire l’ingresso di Lily nella vita di una
persona.
- Ti sconvolge, ti porta via - , gli
aveva confessato una
volta James mentre giocava lanciando il Boccino in aria e
riacciuffandolo in
fretta. – Non fai in tempo ad accorgerti che stai camminando
sulla sua strada
che… Paf! Sei suo prigioniero - .
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Capitolo 8 *** VIII ***
Un giorno di fine primavera Peter si
era trovato suo
malgrado solo di fronte a Mocciosus,
che lo aveva spinto addosso all’albero più vicino
tenendo un braccio teso sopra
la sua spalla.
- Mettiamo le cose in chiaro, ragazzino - , aveva sussurrato
ferocemente digrignando i denti. –
Ora sei solo, e non mi lascerò sfuggire un… -
- SEV! Lascialo stare! - .
All’ordine di Lily Piton
aveva lasciato la presa, impotente.
- Peter! Come stai? - . In pochi
secondi la ragazza dai
capelli rossi aveva preso il posto del suo amico e scrutava preoccupata
il volto
del Grifondoro.
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Capitolo 9 *** IX ***
- Stai bene? - , ripetè.
Per giorni Peter non sognò
altro che i suoi splendenti occhi
verdi, nei quali si era riflessa la sua minuscola essenza. Rivedeva i
lunghi
capelli rossi sventolare davanti al suo viso, sospinti da un leggero
vento
primaverile, la sua espressione preoccupata, la sua morbida pelle
pallida...
Non pensava ad altro, non vedeva
altro: davanti ai suoi
occhi c’erano sempre i capelli di Lily, fluttuanti, perfetti.
Pochi mesi dopo la Grifondoro
spezzò per sempre ogni legame con i
Serpeverde. Peter pensò di avere finalmente
un’occasione, una possibilità, un…
Ma dovette fare i conti con James.
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Capitolo 10 *** X ***
Non fecero in tempo a concludere gli
studi che si sposarono.
James
e
Lily. Lily e James.
Si credeva che non esistesse al mondo
coppia più bella.
Sotto quell’estivo cielo notturno, benedetti dalla
costellazione del Cigno, i
due sposi brillavano di luce propria.
Peter fu chiamato a fare da
testimone: non poteva esserci
per lui un compito peggiore. Dovette assistere in silenzio
all’unione delle due
persone più importanti della sua vita, vederle baciarsi,
sorridere, scherzare
tra di loro...
Fu solo quando vide James sfiorare
delicatamente i lunghi
capelli rossi di Lily che nacque in lui un indomabile desiderio di
vendetta.
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Capitolo 11 *** XI ***
Vendetta per quel ragazzo che aveva
sempre finto di stare
dalla sua parte e che ora gli aveva portato via la donna amata.
Vendetta per quella ragazza dai
capelli rossi che l’aveva
accompagnato instancabilmente per tutto quel tempo nei suoi sogni e
nelle sue
fantasie, senza ricompensarlo in qualche modo.
Peter smise di ragionare: si era
affidato ai valori
dell’amicizia, dell’amore, del coraggio; e si era
sentito tradito.
Alzando lo sguardo al cielo notturno,
prese la sua scelta
senza riluttanza, sicuro di sé.
Sarebbe cambiato, sarebbe diventato
un’altra persona: quello
che non lo rese la gelosia, lo rese la viltà.
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Capitolo 12 *** XII ***
Aveva valutato attentamente la
proposta che due Mangiamorte
gli avevano fatto alcuni giorni prima. Sul momento aveva finto di
volerci
pensare per paura che gli facessero del male, ma poi si era reso conto,
una
volta a casa, che non sarebbe mai più stato al sicuro.
Temeva ritorsioni nei
suoi confronti, era terrorizzato dalla consapevolezza di poter essere
preso di
mira in qualunque momento dai nemici: ora non sarebbe bastato James a
difenderlo.
Alla fine, si disse, non
c’erano degli ideali che lo
spingessero a combattere dalla parte dell’Ordine:
l’aveva fatto solo per
fedeltà agli antichi Malandrini. Non ebbe ripensamenti.
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Capitolo 13 *** XIII ***
Per una volta nella sua vita Peter
Minus aveva preso una
decisione senza ricorrere all’aiuto degli amici. E che amici,
poi, si erano
rivelati!
Finse di essere fedele
all’Ordine della Fenice, comunicando
ai Mangiamorte ogni mossa.
Non se ne pentì.
Vendette a Voldemort la vita dei
Potter.
Non se ne pentì.
Fece la guardia davanti la loro casa,
attendendo con lo
sguardo fisso alla costellazione del Cigno nel cielo notturno.
Non se ne pentì.
Udì la maledizione per
James.
Non se ne pentì.
Ascoltò il suo
cigno dai capelli rossi urlare di lasciare in pace Harry.
Non se ne pentì.
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Capitolo 14 *** XIV ***
- Codaliscia- , risuona la voce di
Piton.
Ti alzi, arrancando verso la cucina.
Prendi la prima
bottiglia che trovi, la metti su un vassoio insieme a un bicchiere ed
entri nel
salotto. Senti lo sguardo accusatorio dell’uomo sulle spalle,
mentre appoggi su
un piccolo tavolo di legno l’ordinazione.
- E ora scompari
-
.
Lanciando un ultimo sguardo al cielo
notturno di luglio,
scorgi ancora la costellazione del Cigno. Dentro di te sorridi,
scrutando il
volto torvo di Mocciosus:
potrà anche
atteggiarsi a padrone, ma sai che gli hai portato via ogni ragione di
vita.
Abbandonati alla
vostra solitudine.
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