All we need is love.

di SallyD
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Welcome to L.A ***
Capitolo 2: *** First friends ***
Capitolo 3: *** Good Morning,new school. ***
Capitolo 4: *** Buon appetito! ***
Capitolo 5: *** Surprises and temptations. ***
Capitolo 6: *** What's happening? ***
Capitolo 7: *** Something will change. ***
Capitolo 8: *** I knew jealousy. ***
Capitolo 9: *** Plots and kisses. ***
Capitolo 10: *** Ask me to stay. ***
Capitolo 11: *** I'm Scared (1) ***
Capitolo 13: *** So,get in the car and drive! ***
Capitolo 13: *** I'm Scared (2) ***
Capitolo 14: *** You are my girlfriend. ***
Capitolo 15: *** You belong to me,I belong to you ***
Capitolo 16: *** I'm love sick! ***
Capitolo 17: *** Merry Christmas! ***
Capitolo 18: *** Please don't stop the rain! ***
Capitolo 19: *** It broke everything, forever ***
Capitolo 20: *** My world is falling apart. ***
Capitolo 21: *** She's Gwendoline Bridget Jonas ***
Capitolo 22: *** Here I am. ***
Capitolo 23: *** This is just the beginning. ***
Capitolo 24: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Welcome to L.A ***


Inspirai ed espirai profondamente,appena avessi messo piede fuori dal quell’ aeroporto la mia vita sarebbe del tutto cambiata. Guardai intorno a me, non era la stessa cosa li,l’aria che si respirava era decisamente più leggera di quella di Chicago,nonostante ci fossero quasi 30°. Varcai decisa quella soglia pronunciando un fremito di paura. Cosa avrebbe avuto in servo per me il destino? In realtà io non mi aspettavo un bel niente,la vita già era stata ingiusta con me, fin troppo, regalandomi due genitori mai presenti per il troppo lavoro e delusioni continue. Decisi così di partire e andare per un po’ di tempo a …
“ Benvenuta a Los Angeles ,miss Kenner “
Appunto,i miei nonni vivevano a L.A da quando ero nata e potevo vederli solo un paio di giorni all’anno così arrivai ad una conclusione: recuperare il tempo perso con loro e cancellare quello passato.
“Hei,ragazzone!” urlai alla vista di mio cugino Duncan che ormai era diventato un uomo.
“La mia dolce e tenera Charlie.Sei diventata una donna,e sei ovviamente cambiata ” Mi accolse tra le sue braccia forti e muscolose stritolandomi quasi. Lui invece era sempre lo stesso,gli stessi capelli biondi, la carnagione olivastra e gli occhi chiari. Ed un fisico che se non fossimo imparentati un pensierino ce l’avrei fatto.
A proposito: io sono Charlotte Kenner, 18 anni compiuti;non sono bionda,snob e eccentrica ma mora,umile e misteriosa. Ho un fisico slanciato e gli occhi che cambiano in base alle stagioni,oh li adoro.
“Terra chiama Charlie!” bisbigliò Duncan nel mio orecchio. Mi voltai guardandolo imbarazzata.
“Ero sovrappensiero,perdonami.”
“L’avevo intuito” disse sornione “Comunque,muoviamoci i nonni non vedono l’ora di rivederti.”
Sorrisi accomodandomi in macchina,ne ero convinta a Los Angeles le cose sarebbero girate diversamente,sarebbe stato tutto più magico.

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Capitolo 2
*** First friends ***


 Charlie
 
Chiusi gli occhi e lasciai che il sole accarezzasse la mia pelle con i suoi raggi e che il vento a sua volta lottasse per farsi spazio tra i miei capelli. Era passata una settimana dal mio arrivo ad L.A e non avevo fatto altro che bighellonare sulle spiagge di  Malibù con Duncan.Diciamo che ci rifacemmo degli anni che avevamo perso.
“Si ho una ragazzo,si chiama Lucas ed è il  più dolce che io abbia mai conosciuto”
“Anche io ho una ragazza,Emma ed è la più dolce che abbia mai conosciuto.”sorrise  sorseggiando il suo frullato alla pesca.
“Solo che...” dissi picchiettando le dita sul bicchiere del mio frullato alla fragola.
“Solo che?”
“… non credo durerà,siamo troppo lontani ed io non ho la minima intenzione di tornare a Chicago per i prossimi sei mesi.”
“Ti capisco C. anche per me è stato difficile abbandonare tutto.” Mi prese la mano e la strinse. Anche lui come me non aveva avuto molta fortuna nei rapporti familiari così aveva deciso di andare via per un po’,finendo per rimanere per sempre.
“Grazie D.”lo avvicinai e gli diedi un bacio sulla guancia.
“Che ne dici di rientrare? Io sono stanco morto”
“Ok” risposi senza farmelo ripetere,anche io ero stanca morta.
 
Salutai Duncan che mi accompagnò a casa e sgattaiolai fuori dall’auto. Appena entrai trovai la nonna ai fornelli impegnata a mescolare gli ingredienti, preparava i biscotti e  un ottimo profumo inondava la casa. Ebbi un flashback e pensai a tutte le volte che me li preparava tornata da scuola,bei tempi quelli.
Ritornai in me e mi sedetti sul tavolo con le gambe incrociate fissando la mia dolce nonna. Quando si accorse finalmente che ero tornata sobbalzò.
“Tesoro,mi hai fatto prendere un colpo!” sospirò passandosi una mano sulla fronte.
“Perdonami nonna è che pensavo …”
“A cosa?” si voltò asciugandosi le mani sul grembiule.
“A quando ero piccola ed eravate ancora a Chicago e mi preparavi i biscotti.” Sorrise facendo anche lei un tuffo nel passato.
“Lo ricordo anch’io” si avvicinò e mi accarezzò la guancia. Sorrisi e scesi dal tavolo diretta in camera mia quando...
“Charlie io e tuo nonno stasera non ci saremo,quindi ti ho preparato la cena e se non ti annoi dopo cena potresti fare un salto dai vicini a portare questi?” indicò il vassoio con i biscotti ancora crudi.
Come potevo dirle di no.
“Certo nonna” sorrisi e salii le scale a quattro a quattro.
Non vedevo l’ora di dormire un po’,così prima di sprofondare tra le lenzuola mi infilai sotto la doccia. Il getto d’acqua calda portò via gli ultimi granelli di sabbia e fece scivolare il sale dai miei capelli.

Dopo la doccia,asciugai i capelli al naturale e con una corsa mi tuffai nel letto lasciando che Morfeo mi accogliesse tra le sue braccia.

Aprii gli occhi lentamente e mi accorsi che era tardi,tardissimo. Scesi in cucina e mangiai velocemente un sandwich al prosciutto,ero in un fottutissimo ritardo. Presi dall’armadio un paio di shorts verdi ed una maglia larga bianca con delle strisce rosse. Cercai di legare i capelli in una coda bassa laterale e per fortuna ci riuscii. Quando finalmente fui pronta afferrai i vassoi con i biscotti e uscii di casa.
Pochi passi separavano casa dei nonni da quella dei vicini.
Guardai la targhetta sulla porta “P. JONAS” feci spallucce e poi bussai. Attesi per un paio di secondi, poi dei passi e la porta si spalancò.Una donna sulla cinquantina mi sorrideva alla porta...
“Ciao,tu devi essere...”
“Charlotte,ma tutti mi chiamano Charlie” tesi la mano alla signora.
“Denise,prego accomodati.”
“Grazie.” Dissi un po’ imbarazzata.
“Dai vieni,ho appena finito di preparare il the.” Annuii e seguii Denise.

Passammo parte della serata a chiacchierare,aveva 4 figli:il più grande già sposato,i due figli intermedi fidanzati ed uno più piccolo di 10 anni che gli portava solo tanti guai.
“Sai, -disse mentre sorseggiava il the- sono una pessima cuoca,per questo tua nonna mi prepara sempre i biscotti.” Sorrisi.
“Se la può consolare neanche io sono un genio in cucina.” Sorrise anche lei.
Improvvisamente lo scatto della porta d’ingresso ci fece sobbalzare. Io guardai l’orologio e mi resi conto che era davvero tardi.
“Oh,mamma è tardissimo io devo andare...” guardai Denise dispiaciuta ma lei ricambiò con un sorriso. Poi una voce alle nostre spalle.
“Hei mamma!” esclamò qualcuno. Era un ragazzo,alto con i capelli neri corti e gli occhi dello stesso colore,un fisico asciutto e un paio di occhiali da vista sul naso.
“Tesoro,siete tornati,ero in pensiero.”
“Si mamma lo so.”
Mi intromisi nel discorso.
“Io,è meglio che vada.” Dissi arrossendo vistosamente.
“Figliolo accompagni tu...” Denise non concluse nemmeno la frase che il ragazzo la interruppe.
“Certo mamma”
“...Allora buona notte Denise” salutai con un gesto della mano.
“Buona notte.” Disse sorridendomi. Rimasi da sola con quel tipo che mi fece segno di seguirlo.
“Non ti ho mai visto da queste parti” sbottò improvvisamente.
“Ehm,si io sono la nipote dei vicini in realtà,sono qui da una settimana.”
“Ecco perché non ti avevo mai notata.” Percorse con lo sguardo il mio corpo,mi sentivo in leggero imbarazzo.  “...E da dove vieni?”
“Da Chicago” dissi disinvolta. Lui tornò a guardarmi poi dissi educatamente di dover andare e lui da gentiluomo mi aprì la porta d’ingresso.
“Comunque io sono Joseph,ma tutti mi chiamano Joe.”
“Io sono Charlotte,ma tutti mi chiamano Charlie.” Sorrisi e mi voltai tornando a casa.
 

Nick

Mi stesi sul letto,cercando il cellulare e gettandomi un cuscino sul viso, era l’ennesima volta che litigavo con Margot,la mia ragazza.
Era diventata un incubo. Sempre così gelosa e possessiva ma in fondo io le volevo davvero bene e mi dispiaceva litigare con lei.
“Fratello,abbiamo una delle ragazze più sexy di L.A come vicina di casa” irruppe improvvisamente Joe nei miei pensieri.
“...E’ davvero sexy,alta castana,con gli occhi verdi,la pelle così dorata che sembra che gli abbiano versato del miele sul corpo che tra l’altro è da urlo.” Spostai leggermente il cuscino per guardarlo.
“E Ashley? Che fine ha fatto la tua anima gemella?”
“Infatti,Nick non è per me ma per te,insomma non hai litigato con Margot?”
“Joe,andiamo...”
“Io lo dicevo per te,Margot è un’oca giuliva”
“Hei...” dissi guardandolo bieco mi dava fastidio quando la chiamava così,era comunque la mia ragazza.
“Scusa,comunque devi vederla.” Disse mentre si chiudeva la porta dietro lasciandomi da solo con i miei pensieri.

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Capitolo 3
*** Good Morning,new school. ***


Nick

Aprii gli occhi lentamente e guardai il soffitto.Strofinai con una mano gli occhi e mi rigirai tra le coperte, la sveglia segnava le 7.30.
Diedi un' occhiata fuori e sentenziai:quella sarebbe stata una giornata meravigliosa,avrei finalmente rivisto i miei amici, avrei ripreso a fare la mia vecchia vita tra sesso e sbronze e finalmente avrei lasciato la mia ragazza. Così con non poco coraggio mi alzai e corsi verso il bagno,sperando che i miei fratelli non mi precedessero, cercai di chiudere la porta ma Joe fu veloce e con la spalla impedì che io la chiudessi,allora lo feci entrare, lo guardai accigliato:
"Nick ti prego faremo prima e poi dobbiamo passare a prendere Ashley."
"Che sia l'ultima volta"
dissi sorridendogli non volevo rovinarmi la giornata.
Facemmo una doccia veloce dopodiche fuggimmo nelle nostre stanze.
Mi guardai l'ultima volta allo specchio,la maglia bianca mi fasciava i pettorali mettendoli in risalto, i jeans stretti modellavano le gambe e infine misi delle scarpette da ginnastica bianche,aggiustai i capelli ricci e ribelli con un pò di gel e presi la tracolla.
Mi fiondai giù dalle scale e andai in cucina,non c'era nessuno a parte Frankie e Joe.
"Buongiorno famiglia" i due alzarono la mano salutandomi. "Mamma e papà?" chiesi
Frankie rispose quasi strozzandosi con una brioche. "Nick ricordi? Sono andati dalla zia Paige."
Ci pensai un attimo su poi feci spallucce,sedetti accanto a Joe che mangiava i suoi cereali leggendo il giornale.
"A che ora dobbiamo passare a prendere Ashley?" chiesi mentre addentai un muffin alla vaniglia.
"Perchè?"
"Perchè dovrei passare un momento in farmacia,devo comprare qualcosa per lo stomaco"
"Hai male allo stomaco?"
chiese mentre sorseggiava il suo latte e cioccolato.
"No,sai è che mi serve per non vomitare quando vedrò te e Ashley" mi guardò deluso.
"Beh,magari comprane una anche a me,intendo per quando ti vedrò con Margot."
"Oh,fratello non disturbarti tanto non mi vedrai più con quella."

Joe sbarrò gli occhi sorpreso ma allo stesso tempo contento.
"Ma dai quindi la lasci e torni ad essere Nick Jonas di una volta,quello solo sesso,ragazze e sbronze?"
"Sembra proprio di si,e dovresti tornare anche tu ad essee così,fratello."
"Scordatelo Nicholas..."
disse alzandosi e posando la tazza nel lavabo "...io ho trovato quella giusta,la troverai anche tu un giorno"
"Speriamo sia molto lontano."
dissi ridendo.
Joe mi fece cenno di andare ed io ripresi la tracolla.



Charlie

Sciacquai velocemente il viso,dopodiche lo truccai leggermente.
Era il mio primo giorno di scuola,non volevo fare di certo brutta figura allora indossai un jeans stretto che fasciava bene il sedere, una maglia a righe beige e grigia,un paio di stivali estivi marroni e una borsa dello stesso colore. Legai i capelli in una coda alta,indossai uno dei miei bracciali preferiti e infine soddisfatta guardai la mia figura alo specchio.Poteva andare!
"Buon giorno piccola Charlie"la nonna mi sorprese alle spalle
"Hey nonna" l'abbracciai forte.
"Piccola io e il nonno abbiamo pensato di farti un regalo."inarcai le sopraciglia e la mia espressione era al quanto sorpresa.
Mi prese la mano e mi condusse fuori,in garage,accese la luce e li dvanti a me c'era il paradiso,una meravigliosa BMW M6 Nera messa a lucido. Spalancai la bocca e portai le mani su essa.
"Non è possibile!" esclamai incredula. "Pensi che farebbe piacere a questo gioiellino se tu la portassi a fare un giretto,magari alla Providence High School?" chiese il nonno con tono ironico.
"Oh,ci puio giurare nonno. Davvero non so come ringraziarvi.Siete i nonni migliori del mondo"mi avvicinai e andai ad abbracciarli sentivo per la prima volta l'affeto di qualcuno che avesse il mio stesso sangue.
"Tieni" il nonno mi lanciò le chiavi ,le afferrai e subito mi intrufolai in macchina,e misi la chiave nella toppae subito misi in moto.
Poggiai le mani sul volante e feci un sospiro,la nonna intanto mi inviava baci raccomandandomi di stare attenta e di passare un buon primo giorno di scuola. Uscii senza accellerare dal viale di casa,stavo per girare quando qualcuno si avvicinò al finestrino.Era Joe.
Negli ultimi tempi ci eravamo visti spesso,avevo conosciuto la sua ragazza e insieme a mio cugino Duncan eravamo usciti qualche volta,ormai era mio amico e avevamo anche acquisato più confidenza.
"Buon giorno honey" mi aveva dato quel sopranome perchè era convinto che sulla mia pelle scura ci avessero versato del miele.
"Buon giorno a te Joe." sorrisi e gli stampai un bacio sulla guancia.
"Honey,è tua questa meraviglia?" domandò spalancando gli occhi.
"Si mio caro è un regalo dei nonn,bello eh?"
"Wow,qualche volta mi ci devi far fare un giro."
"Certo Danger a patto che non me la distruggi."
rise di gusto e lo feci anch'io.
"Charlie,ci dobbiamo vedere una sera di queste magari ti faccio conoscere mio fratello" mi fece l'occhiolino.
"Joe io sono già impegnata con un ragazzo di Chicago"
"Vabè mica devi farti una storia d'amore con mio fratello,magari solo una slinguazzata."
rise e io gli diedi un pugno sorridendo.
"Ci si vede Danger." dissi salutandolo.
"Ciao Charlie"ingranai la marcia.


Nick


"Non vedo l'ora!" dissi poggiandomi le mani dietro la nuca.
"Di fare cosa?" mi chiese Joe
"Di farmi una sana scopata"
"Tu pensa prima a lasciare Margot,dopo ne riparliamo."
"Oh,non è un problema quello Joe."

Eravamo ormai arrivati e io lo salutai scendendo dall' auto.
"Non combinare casini Nicholas"
"D'accordo Joe"
alzai gli occhi al cielo e andai dritto verso l'entrata della scuola.
Guardai intorno a me,il cortile brulicava di ragazzi specialmente di ragazzine che eccitate correvano e cercavano di attaccare bottone con uno dei giocatori di basket.
"Nick Jonas è arrivato" urlò un tipo alto e moro con le spalle larghe.
"E Ben Witter è sempre il solito idiota." sorrisi e abbracciai il mio amico,eravamo cresciuti insieme da sempre stesse scuole,stesse classi. Una vita strascorsa insieme.
"Com'è andata quest'estate?" chiese lui camminando al mio fianco.
"Ho passato maggior parte del mio tempo con Margot"dissi indifferente.
"Amico,insomma ti sei rovinato l'estate"
"Si,decisamente"
dissi sorridendo.
Improvvisamente sentii che qualcuno mi si era attaccato al collo.
"Amore,buongiorno" disse una voce acuta.Mi voltò verso di lei e mi baciò con foga. Non ricambiai il bacio.
"Margot per favore..." lei si staccò e fece una faccia stupita."...più tardi dobbiamo parlare." dissi incazzato e andai via lasciando lei e il mio amico Ben.


Charlie

Sbuffa visibilmente,non riuscivo mai ad orientarmi in qualsiasi posto andassi.
Mi sedetti straziata su una panchina er lasciai andare in dietro la testa.Una ragazza improvvisamnete mi si piazzò davanti.
"Sei nuova?" mi disse vivacemente.
La fissai:era bionda,bassina con gli occhi scuri.
"Si,e non riesco ad orientarmi in questa cazzo di scuola,è enorme. Dovrei essere in presidenza da già un quarto d'ora e invece..." feci passandomi una mano sul volto.
"Dai vieni ti ci accompagno " sorrise
"Davvero? Grazie."dissi"Comunque io sono Charlotte,ma preferisco Charlie."
"Io Bridget ma preferisco Bree."
sorrise anche lei facendomi strada.
La campanella non era ancora suonata i corridoi brulicavano di ragazzi e di insegnanti. Bree mi condusse nella presidenza e mi aspettò fuori. Quando ebbi finito ed uscci la chiamai.
"Bree potresti farmi un ultimo favore?"
"Ovvio."
"Mi accompagneresti al mio armadietto?"
chiesi con una faccia da cucciolo bastonato.
"Andiamo Charlie" mi disse mentre sorrideva e mi trascinava con lei.
Camminammo per un pò ,poi mi mostrò il mio armadietto.
"Ecco qui il tuo armadietto,è proprio di fronte al mio" disse
"Perfetto,hei Bree pranziamo insieme oggi?Io qui non conosco nessuno e..." cercai di giustificarmi.
"Hei Charlie è naturale che oggi si pranza insieme,non ti permetterò mica di andarti a sedere con le cheerleader o con uno dei tanti maniaci pervertiti tutto muscoli e niente cervello."gesticolava in continuazione e questo mi faceva ridere era così buffa.
Intanto camminavamo ed arrivai nella mia nuova classe per la prima ora di letteratura inglese.


Nick


La campanella era finalmente suonata,erano state le 5 ore più strazianti della mia vita.Uscii dalla classe e vidi Margot parlare con delle amiche,Joe aveva ragione era un'oca. Mi avvicinai piano,lei si girò e mi sorrise nonostante il modo in cui l'avevo trattata. Mi prese per la maglia e mi morse il labbro inferiore.
"Margot dobbiamo parlare di una cosa importante." dissi più freddo che mai.
"Nick mi stai facendo preoccupare" disse baciandomi il mento.
"Margot,tra di noi è finita" si staccò immediatamente."Ho saputo dell'orgia nella palestra e ora basta." dissi tranquillo.
"Ma Nick...Oh,andiamo come se tu non fossi stato con nessuno al di fuori di me"urlò quasi.
"No, Margot con nessuna." dissi guardandomi intorno vedendo gli occhi di una bionda bassina che sembrava Bree e una ragazza castana che non avevo mai visto prima.
Tornai su Margot,feci spallucce e lei sorrise amara. Mi ero tolto decisamente un peso dallo stomaco,camminai nella direzione di Bree che mi stava guardando,ero fiero di me stesso,ero tornato io Nick Jonas quello di una volta


Charlie

"Quello è Yuri Mc Queen il capitano della squadra di football,il più popolare. Poi c'è Ben Witter il capitano della squadra di basket,infondo al corridoio ci sono le cheerleader. La più stronza e puttana è Margot Ginier il capitano e quello con cui sta litigando è il suo ragazzo,uno stronzo senza pari,si è scopato mezza Los Angeles,tra cui la sottoscritta."
La guardai quasi schifata.
"Non guardarmi così ero sbronza e il mio ragazzo mi aveva lasciato ed è Nicholas Jonas" sorrisi era così buffa,ma mi sorpresi di quel cognome.
"Jonas?!Sai per caso se ha un fratello che si chiama Joe?"
"Come lo conosci?"
mi guardò confusa
"Joe è il mio vicino di casa,quindi di conseguenza..." spalancò la bocca "chiudi quella bocca mi spaventi."
"No è che..."
improvvisamente Bree urlò dallo spavento.
Il fratello di Joe le aveva dato una pacca sul sedere. "Ciao,chiappe d'oro" disse a Bree che diventò rossa dalla rabbia.
"Vaffanculo,Nick." lui sorrise.
"Non te la prendere è che è tornato il vecchio Nick." disse malizioso guardando anche me.
"E questo angioletto chi è?" disse passandosi una mano tra i capelli ricci.
Era un ragazzo alto con le spalle larghe,chi occhi a mandorla,la bocca piccola ma carnosa,il naso perfetto e con un fisico abbastanza scolpito. Non volevo fare l'acida ma mi irritava la gente che flirtava con me dandomi nomignoli.
"Primo non sono un angioletto,secondo hai un metodo davvero scadente di rimorchiare una ragazza e terzo sono già impegnata!" sbottai d'un fiato.
Guardaii Bree che quasi quasi mi faceva un applauso.
"D'accordo-disse alzando le mani-allora vuoi dirmi almeno come ti chiami?" Bree mi diede una gomitata ed io sbuffai.
"Sono Charlotte,per gli amici Charlie." roteai gli occhi.
"E' un bellissimo nome Charlotte- sussurrò avvicinandosi-Io sono Nicholas per gli amici Nick."si stava avvicinando un pò troppo per i miei gusti. Lo spinsi via ma lui continuò.
"Mi piacciono le ragazze che si fanno desiderare sono quelle che fanno prestazioni spettacolari a letto." disse malizioso sorridendo.
Stavo per mollargli un ceffone,quando Bree mi prese il braccio e mi trascinò via,non prima però che io gli dicessi:
"Porco!"
"Jonas,hai un osso duro come vicina..."
Bloccai con una mano sulla bocca Bree prima che potesse dire qualcos'altro e fuggimmo,anzi ci dileguammo.
"Ci è mancato poco"
"Perchè non gliel'hai detto,tanto lo verrà a sapere no?"
"Si ma preferisco che per almeno un paio di giorni mi lasci in pace."
"Capisco"
si limitò a dire Bree.
Il mio primo giorno di scuola era andato alla grande,avevo conosciuto Bree che era davvero simpatica avevo seguito quasi tutte le lezioni,sarebbe stato tutto magnifico se non ci fosse stato quel piccolo inconveniente. Infondo però non ne valeva la pena rovinarsela per un tipo del genere.
Ero in macchina e ascoltavo un pò di musica improvvisamente il mio blackberry bianco squillò.
"Pronto?"
"Honey,sono Joe"
"Hei Danger,allora tutto bene?"
"Si,ascolta,stasera vuoi cenare da noi?"
subito mi venne in mente quel porco.
"Joe veramente..."
"Non accetto un no come risposta e poi ci sarà Ashely."
beh se ci fosse stata tutta quella gente di sicuro quel tiponon avrebbe fatto il gradasso.
"Ok,Danger"
"Fantastico,vieni quando vuoi a casa,ciao Honey"
estasiato staccò.
Non sapevo che fare,passai una mano sulla coda liscia e continuai a guidare fino a casa,mi aspettava unaserata molto movimentata.

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Capitolo 4
*** Buon appetito! ***


Charlie

"Un frullato alla pesca" dissi.
Il ragazzo dietro il bancone,alto con i capelli color rame e gli occhi vispi e verdi,mi fissava;ero appoggiata con i gomiti
sul bancone con la schiena inarcata,allora mi sistemai meglio. Ero uscita per prendere una boccata d'aria,la mia camera
in quel periodo mi opprimeva,era ancora tutta in disordine e gli scatoloni da Chicago arrivavano sempre più frequentemente.
Dovevo assolutamente riordinarla ma mi serviva una mano,decisamente.
Tamburellai le unghie sulla vetrina dei dolci e sbuffai.Sentii una scossa attraversarmi la schiena e qualcosa di caldo
e liscio accarezzarmi il braccio scoperto,poi un sussurro.
"Ciao principessa..." Principessa?!
Mi voltai di scatto e lo vidi,indossava una camicia a quadri grigia e blu e un paio di jeans che si fermavano
appena sotto il ginocchio. Ero irritata al massimo.
"Non chiamarmi principessa." dissi acida
Lui si avvicinò all'orecchio e sussurrò.
"Io posso chiamarti come voglio." aveva davvero una voce sexy.
"Ma io ho un nome." dissi sarcastica
"Lo so,ma non mi va di chiamarti così." disse arricciando il naso.
"Bhe allora chiamami con il mio cognome."
"Non lo conosco." lo sua bocca era attaccata ancora al mio orecchio.
Intanto il commesso mi aveva consegnato il frullato,pagai e con un "Grazie" mi congedai. Poi ritornai a lui
"Kenner,chiamami solo Kenner facile no?" Ora se vuoi scusarmi vado si fretta."Feci per andare via ma mi bloccò
appena misi piede fuori dal negozio.
"Siediti facciamo due chiacchiere Kenner" disse ironico. Feci un sorriso sbilenco e acconsentii.
"Solo due minuti ho un impegno." bugia.
Sedette ad uno dei tavolini fuori e con un cenno del capo mi invitò a sedere.
"Allora "Kenner" da dove vieni?"
"Da Chicago."dissi fredda.
"E come mai sei qui ad L.A?"
"Problemi in famiglia" tagliai corto,non lo guavo neanche negli occhi mi era così indifferente.
"Capisco,dove abiti adesso?" il cuore mi salì improvvisamente in gola,allora lo sviai.
"Cos'è questo,un terzo grado per caso?" lui sorrise.
"No,comunque mi stai simpatica Charlie" disse ammiccando.
"Tu no." dissi sorridendo,mi alzai e con un cenno della mano lo salutai.
Mi incamminai verso la macchina quando sentii tirarmi per i fianchi.
"Che c'è?" ero stufa.
"Non mi dai neanche un bacetto?"disse tenendomi saldamente tra le sue braccia.
"Fottiti Jonas"
"Vorrei tanto ma non è possibile" disse divertito.
"Lasciami in pace." riuscii a liberarmi dalla sua presa e corsi in macchina. Mi avrebbe aspettato davvero una serata tortuosa.


Un paio di ore dopo ero proprio li ,dove tutte le ragazze cercano di risolvere uno dei problemi più seri della terra,
davanti al mio armadio.
Guardavo e riguardavo quelle poche cose che avevo messo al suo interno fino ad allora. Così usai uno stratagemma,
chiusi gli occhi,allungai la mano e la prima cosa che avessi afferrato avrei indossato.
Mi capitò una maglia lunga viola scuro a righe blu e verde.Poteva andare,abinai un paio di sandali dorati e viola,
una pochette dorata e un paio di orecchini piccoli a forma di cuoricino viola.
Lisciai i capelli e misi del trucco leggero ma che dava al mio viso più colorito del solito.Infine spruzzai
un pò di profumo e del lucido sulle labbra. Ero pronta si ma non psicologicamente.
Uscii dalla stanza chiudendo la porta,scesi per le scale e avvisai i nonni e mi trovai dopo due minuti fuori il vialetto
di casa Jonas ero agitatissima.

Nick

"Joseph Adam Jonas,dove cazzo hai messo le mie scarpe?"
"Datti una calamata Nicholas..."mi disse mio fratello lanciandomi prima una scarpa poi l'altra.
"...Sei ancora in pigiama?!" urlò
"Si" dissi
"Cazzo Nick ti avevo avvertito che stasera sarebbe venuta quella ragazza a cenare da noi. Sei il solito." disse sbuffando Joe.
"Fratello,guarda che ti ho fatto un favore a restare stasera,io dovevo andare ad una festa.Ricordi?"
"Certo,ma ogni tanto potresti essere puntuale."
Lo spedii a quel paese con un semplice gesto. Indossai un maglioncino a scacchi nero e grigio,i jeans scuri
e le mie adorate converse.
Sentii qualcuno al piano di sotto,la ragazza della porta affianco già era arrivata.
Mi guardai allo specchio sistemando i miei capelli.Scesi in fretta le scale e trovai Ashley in cucina che stava infornando la cena.
"Hey bellezza" dissi stampandole un bacio sulla guancia,lei fece lo stesso.
"Ciao macho" disse. Rubai una foglia di lattuga dalla ciotola.
"Dov'è Joe?" chiesi ingoiando.
"Di la con l'ospite,ti cercava" mi fece l'occhiolino.Non me lo feci ripetere due volte andai spedito e mi aggiustai per bene,magari quella sera sarei riuscito
anche a recuperare quello che avrei perso.
Entrai e Joe rideva con la ragazza,mi notò.
"Hey fratellino,ti presento la nostra nuova vicina di casa" si voltò e...

Charlie

Mi guardò con la bocca spalancata,era sbigottito,tentai di fingere e ci riuscii lui mi fece segno di tacere e io acconsentii.
"Sono Charlie." dissi allungando la mano.
"Nick." disse sorridendo. Joe intanto era rimasto in disparte ma molto insospettito.Per fortuna Ashely entrò in tempo.
Trionfante con il suo famoso polpettone tra le braccia ci invitò a sederci. Obbedimmo e ci sedemmo,io ovviamente accanto a Nick e Joe e Ashey difronte a noi.
La serata era passata tra tante sane risate e chiacchiere continue.
"Io vado a prendere il dolce,Joe mi aiuti?" disse Ashley con tono al quanto malizioso
"Ovvio" disse sorridendo baciando la sua ragazza.
Calò il silenzio. Lui mi fissava io evitavo di guardarlo.
Mi passò improvvisamente la mano sulla coscia e si avvicinò piano fino ad arrivare quasi al collo. Lo fermai.
"Se sapevo che ci fossi stato anche tu stasera non sarei venuta,e se sapevo che fossi stato tu uno dei miei vicini di casa,non ci saremi mai venuta qua ad L.A"dissi acida
"Mi ecciti un sacco quando ti arrabbi" disse mordendosi un labbro.
"Non ci provare.Se tuo fretello ci vede sono fritta chissa cosa penserà" dissi allontanandolo. Arrivarono in tempo con il dolce,lo mangiammo in silenzio fino a quando
Ashley mi chise in disparte:
"Charlie ti devo chiedere un grossissimo favore."
"Dimmi Ash"
"Io e Joe..."era imbarazzatissima"...sentiamo quel bisogno e mi chiedevo se potessi sparecchiare e..."
"Hei,va benissimo non ti preoccupare"
"Grazie tesoro." mi abbracciò
Ci risedemmo e Joe prese la sua ragazza e la baciò con foga,erano davvero affiatati e ne avevano bisogno.
"Hei,questi si chiamano atti osceni in luogo pubblico."disse Nick ridendo di gusto.
Si alzarono in fretta imbarazzati.
"I profilattici sono nel mio cassetto,non prenderne molti,servono anche a me..." disse guardando me maliziosamente
"...Vogliamo provare anche noi?" disse leccandosi le labbra passandomi nuovamente un mano sulla coscia.
"Scordatelo,piuttosto dammi una mano a sparecchiare." dissi alzandomi.
Sbuffò e si alzò andando al piano di sopra,io intanto presi coraggio e sparecchiai.

Avevo quasi finito di sistemare le stoviglie posando uno dei bicchieri.Mi alzai sulle punte e tentai di posarlo con successo.
"Non mi provocare piccola Charlie"Nick era nuovamente ditro di me mi aveva messo le mani sui fianchi e aveva fatto combaciare perfettamente
i nostri corpi.Sentivo i suoi pettorali dietro la mia schiena ed improvvisamente una scossa forte dietro la schiena.
"Io non ti provoco" dissi tranquilla.
"Oh,si che lo fai" disse passando la punta del naso tra i miei capelli.
"Lasciami!" dissi voltandomi di scatto. Me lo ritrovai attaccato di nuovo a un centimetro dal viso.Impose le sue labbra sulla mia guancia,non la baciava
ne la mordeva,solamente la sfiorava con le labbra.Chiusi gli occhi per un attimo,le sue labbra erano così calde e morbide, li riaprii quando ripresi conoscenza.
"No" disse sottovoce
"Devo chiamare il mio ragazzo" sgattaiolai da quella morsa.
Presi il mio black berry e composi il numero,il telefono già squillava.
Nick si avvicinò ancora ma gli misi una mano sul petto per non farlo avvicinare ma me la bloccò.
Ne baciò lentamente il palmo,chiuse anche lui gli occhi.
Poi risalì sulle dita succhiandole una ad una. Stavo per avere degli spasmi,quando ritirai la mano e Lucas rispose.
"Hei amore" dissi
"E' successo qualcosa,Luke?"
"Ti sento un pò strano"
"Ok,sai che adoro le sorprese.Anch'io ti amo" sorrisi e vidi la faccia di Nick sorridente.
"Che cazzo ti ridi idiota?!" sbottai
"Eri molto convincente"
"Ero sincera al 100% credimi.Ora devo andare si è fatto molto tardi."presi la pochette e andai alla porta d'ingresso.
"Salutami Joe e Ashley." dissi freddissima voltandomi.
"Hei non si saluta?"
"Certo,ciao!"
"Non intendevo così" disse lui quasi convincente.Mi convinse.
"D'accordo" roteai gli occhi. E gli stampai un bacio sulla guancia,stranamente non si voltò.
"Tocca a me adesso" disse lui appoggiò le labbra sulla guancia per poi leccarla.
"Che schifo!" rise di gusto e io gli diedi un pugno disgustata.

Nick

Chiusi la porta e continuai a ridere.Salendo le scale mi ritrovai Joe che usciva dal bagno.
"Complimenti Danger!" dissi
"Perchè?"
"Siete stati così bravi,non abbiamo sentito nulla di sotto."
"Oh,grazie.Voi piuttosto che avete fatto tutto questo tempo?"chiese ammiccando
"Ci ho provao ma è davvero un osso duro,sa tenermi testa."dissi sconsolato ma era vero
"Davvero?Ma se non vi conoscete neanche da un giorno" disse Joe perplesso
"Io l'ho conosciuta a scuola in verità"dissi passandomi una mano dietro al collo
"Davvero?"
"Si,fratello è amica a Bridget,devo assolutamente scoparmela"
"E' impegnata questo lo sai?"
"Capirai,non mi fermerà di certo uno sbruffone di Chicago."
"Ok" si limitò a dire andai in camera mia direttamente a letto.

Scusate davvero per il ritardo ragazze,grazie per le recensioni e spero che vi sia piaciuto.Baci baci! *-*


 

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Capitolo 5
*** Surprises and temptations. ***


Ragazzuole scusate il ritardo ma la scuola (-.-") mi ha impegnata tantissimo,scusate ancora spero che il capitolo vi piaccia,recensite in tante
Bacioni! <3
 

Charlie

Una calda e afosa giornata di metà settembre,Sabato mattina e niente scuola.
La sveglia segnava le 7.00
Direte che sono impazzita per svegliarmi così presto,in effetti lo sono ma avevo,diciamo,preso qualche chiletto e assolutamente avrei dovuto smaltirli.
Lo jojjing mi era sempre piaciuto,mi rilassava soprattutto.Inserii le cuffiette del mio i-pod nelle orecchie,
guardai il mio riflesso nello specchio dell'entrata e delineai con le manii fianchi:indossavo una canotta bianca a
righe rosse,un paio di pantaloncini blu e le mie amate e consumate converse rosse.
Finalmente varcai la soglia dicasa,ripresi il mio i-pod;i Queen furono i primi della lista e quale canzone poteva
caricarmi meglio di "Don't stop me now".
Uscii dal vialetto e cominciai a correre.

                              "So,don't stop me now,don't stop me."

Quelle parole erano azzeccatissime,ma qualcuno mi fermò.
Sentii sfilarmi la cuffietta con violenza.Volevo mangiare vivo chi mi avesse interrotto e guardando chi c'era
l'avrei sicuramente compiuto quest'omicidio.
Nick sorrideva compiaciuto con le braccia incrociate al petto.
"Buongiorno dolce Charlie!" esclamò stampandomi un leggero bacio sulla guancia che subito rimossi con il palmo
della mano.
"Lo era fino a 30 secondi fa" digrignai i denti
"Nervosette...Dove vai sola soletta a quest'ora?"chiese sistemandosi la maglia.
Lo guardai più a fondo,aveva una felpa grigia e un paio di pantaloni corti neri.
"A fare jojjing" dissi secca.
"Oh,perfetto anche io.Dai andiamo" disse spingendomi.
Era irritante,assolutamente.
Corremmo uno staccato dall'altra,non avevo voglia di avere a che fare con lui.
Dopo un ora o circa riprendemmo fiato sedendoci su una panchina. Mi dissetai bevendo da una fontanina
e mi accorsi che lui guardava insistentemente una parte del mio corpo
"La smetti di guardarmi il sedere?" dissi accigliata,mi avvicinai a lui che era seduto su una panchina
e con le braccia conserte.
"Non è colpa mia se il tuo sedere è così invitante!" alzò il sopracciglio
"Invitante?"
"Ti invita a prenderlo a morsi,tesoro!"
"stron..."non mi diede l'opportunità di fargli dei complimenti,che mi tiro verso di lui con tutta la forza che
aveva.Mi sistemò per bene sulle sue gambe,ero seduta a cavalcioni su di lui.
"Errore..."disse baciandomi il mento "...Non si dicono le parolacce."
"Levami immediatamente quelle sudice mani di dosso" provai ad alzarmi.
"Mmmh,no sei troppo invitante adesso"
Prese a mordermi il lobo dell'orecchio facendomi sussultare.
"Ti piace?" mi chiese. Il mio stomaco fece una capriola,e annuii.Che mi succedeva? Io odiano Nick.
Spostò ,poi, la sua attenzione sul collo che baciò piano,con delicatezza. Le sue labbra erano così
morbide e calde,mi facevano impazzire.
I baci intanto erano diventati più avidi,sembrava quasi volesse stapparmi la pelle.
Era strano l'effetto che mi faceva,non mi era mai capitato,ero in extasy.
Quando riuscii a riallacciare i rapporti con il mio buon senso scossi la testa e mi staccai.
"Sei proprio uno stronzo!Adesso questo come lo spiego?" indicai il succhiotto che mi aveva lasciato,ero infuriata e allarmata.
"Ah non lo so,magari potresti metterti una sciarpa o del fondotinta." disse alzando il sopracciglio.
"Sei un coglione!"
"40 secondi fa non la pensavi così".Mi spiazzò
"Vado a casa mia,ora"girai i tacchi e di corsa andai via.


Risciacquai vigorosamente i capelli e lasciai che l'acqua portasse via con se la stanchezza e anche la schiuma dello shampoo.
Uscii dalla doccia attenta a non scivolare,afferrai l'asciugamano e l'avvolsi al corpo. Guardai lo specchio appannato e con la mano scrissi
il mio nome e quello del mio ragazzo.Non vedevo l'ora di rivederlo anche se la sua mancanza non la sentivo affatto.
Presi un'altra asciugamano che strofinai sui capelli e andai in camera mia.
"Charlie,sta salendo il nostro vicino,gli ho chiesto di darti una mano con la tua camera"urlò la nonna.
"Cosa?! Nonna,aspetta che..."

Nick

Salii le scale lentamente.
La luce chiara di una lampada inondava la stanza,ormai era buio.
Bussai con le nocche sulla porta semi aperta.
"Hey..." dissi ed aprii la porta.
Era voltata di spalle,arricciò i capelli e li appoggiò su un lato .
Un asciugamano la copriva lasciandole spalle e gambe scoperte.Si voltò e cercò di coprirsi il più possibile,arrossì evidentemente.
Un brivido mi percorse la schiena inevitabilmente.
"Che cosa ci fai qua?!" disse imbarazzata "Girati ed esci immediatamente."
Quelle perole non arrivarono correttamente al mio cervello che le tradusse come:"Fammi tua."
Avvicinai il mio corpo al suo,le spostai i capelli dal collò,sentivo i suoi brividi sotto le dita.
"Profumi di mele ed io adoro le mele."le sussurrai all'orecchio.
"Anche a me piacciono le mele,anzi piacevano visto che piacciono anche a te" disse acida come al solito.
"Non ci credo" le lasciai un bacio sulla spalla,poi una scia. Non oppose resistenza,e questo mi fece pensare.
Magari quel muro che si era creata sarebbe caduto,lo speravo davvero anche se mi piaceva quel gioco.
"Per favore lasciami stare,ma cosa vuoi da me?!"disse con tono leggero
"Te" dissi provando a sfilarle l'asciugamano.
"Sei un porco!" mi disse spingendomi con forza.
Improvvisamente il campanello e poi una voce da giù:
"Charlie c'è una sorpresa per te!"
"Lucas..." le si illuminarono gli occhi.
"Ora va via Nick" disse fredda.
"Ciao bambola a domani" dissi al suo orecchio andando via.

Charlie

"Amore!" dissi saltandogli al collo.
"Hey piccola!" disse ricambiando l'abbraccio.
"Luke mi sei mancato tantissimo"
"Anche tu tesoro"disse un pò pensieroso.
"C'è qualcosa che non va?" chiesi
"No,affatto mi sei mancata anche tu!" disse baciandomi.

 

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Capitolo 6
*** What's happening? ***


Lo so sono perennemente in ritardo ma la scuola,la pigrizia e la poca ispirazione mi hanno impedito di scrivere =(
Spero vi piaccia,perchè a me fa un tantino vomitare siate clementi *-* XoXo <3
 


Charlie

"Buongiorno,tesoro!" dissi baciando il petto di Lucas.
"Buon giorno piccola." sorrise e baciò la mia tempia.
"Sono stata bene stanotte"
"Anche io,ma ora devo farmi una doccia,e dovresti farla anche tu,diciamo che tra 20 minuti dovresti andare a scuola."disse guardando il cellulare.
"Cazzo!"avvolsi il lensuolo in vita e corsi in bagno.
Feci una doccia veloce,afferrai una paio di jeans chiari ed una maglia stropicciata grigia,misi le mie converse basse nere e afferrai la borsa.
"Charlie sei pronta?"urlò Lucas.
"Si arrivo,Luke prendi l'auto dal garage."
Mi lanciai per le scale ero in un fottutissimo ritardo.Lasciai un bacio sulla guancia della nonna ed uscii.
Lucas era a telefono ma aveva preso l'auto dal garage.Appena sbucai da dietro l'angolo riattaccò.
"Chi era?" chiesi.
"Oh,ehm...la mamma non l'avevo ancora sentita" sorrise un pò dubbioso.
"Ok,mi sembri un pò distaccato Lucas qualcosa non va?".
Mi strinsi nelle spalle speravo non fosse nulla di grave.
"Charlie io..." cominciò il suo discorso.
"Buongiorno!"
Joe e Nick erano dietro di noi,sperai vivamente che si sarebbero fermati solo per un saluto ma non fu così.
"Buongiorno" ricambiai.Lucas intanto si era fatto avanti mettendosi accanto a me.
"Tu devi essere Lucas" disse Joe allungando la mano."Io sono Joe,e lui è mio fratello Nick"
"Piacere."si limitò a dire.
"Charlie,avrei un favore da chiederti".Sbarrai gli occhi.
"Dimmi" dissi preoccupata
"Potresti darci uno strappo fino a scuola?" deglutii rumorosamente. Perchè a me?!
Insomma se Nick si fosse permesso di fare qualche battutina fuori luogo,Lucas se ne sarebbe accorto e questo non mi andava per nulla.
"Certo!" Lucas era sorridente quasi gli facesse davvero piacere.
"Davvero?" chiesi.
"Ovviamente,insomma voi andate nella stessa scuola"
"Io no,vado all'università" si affrettò a dire Joe.
"Non è un problema,amico ti ci accompagno" No,non era normale quel comportamento.
"Grazie,Lucas" disse imbarazzato Joe.
"Merda!" esclamai "Ho lasciato il libro di letteratura sopra,voi salite in macchina vi raggiungo subito" imprecai nuovamente.

Nick

La guardai andare via,lei era decisamente troppo per un tipo del genere.
"Che ne pensate di Charlie?" chiese irrompendo nei miei pensieri e credo in quelli di mio fratello. Era una domanda col trucco o cos'altro?
Avrei tanto voluto rispondergli che la sua ragazza era diventata decisamente la protagonista dei miei pensieri più erotici ma mi risparmiai. 
"Charlie è una bella ragazza ma preferisco la sua amica" sorrisi ammiccando al biondone.
"E tu?" chiese a Joe.
Joe guardò prima fuori,poi me e infine Lucas.
"E' bella ma sono impegnato,tecnicamente" Joe abbassò lo sguardo sbuffando.
"Hai rotto con Ashley?" chiesi
"No abbiamo litigato."alzò lo sguardo ma subito lo riabbassò guardando le sue Vans.
Charlie entrò in macchina sedendosi avanti.
"Luke parti,siamo in ritardo." affannata con la maglia sudata dalla quale traspariva un regiseno di pizzo blu.
Sorrisi e mi voltai verso il finestrino.
Sfrecciavano veloci le macchine sull'asfalto bollente,attorcigliai un riccio intorno al dito e guardai lei che si aggiustava il trucco nello specchietto,
incrociai il suo sguardo,gli occhi verdi le brillavano alla luce del sole che le baciava leggermente le guance.
Improvvisamente la macchina sostò davanti a Starbucks.
"Vi dispiace se ci fermiamo un attimo? Tanto siamo comunque in ritardo." disse sorridendomi.Annuii.
"Per me un decaffeinato senza zucchero" Ordinai.
Dopo aver preso le altre ordinazioni,andò a prendere i caffè.
"Sono un coglione!" esclamò il conducente,mi irritava quella sua aria superiore.
Joe che era rimasto in silenzio da quando eravamo partiti chiese senza nessuno scrupolo.
"Perchè?"
Lucas si accasciò sul volante facendo suonare il clacson.Che coglione davvero!
"L'ho tradita e non so come dirglielo" BINGO!
"Che cosa?!" disse Joe,era legatissimo a Charlie.
"Ho un volo per Chicago stasera,intendo dirglielo appena torna a casa."
Non intervenni minimamente nella discussione.
"Insomma sei venuto qua per dirgli che è finita?! Potevi risparmiarti tempo e fatica." disse mio fratello difendendola a spada tratta.
"L'ho detto a voi perchè siete gli unici che conosce qua e potete starle vicino."
Charlie tornò in macchina sorridendo,baciò Lucas e passò a me e a Joe il caffè.
Arrivammo in men che non si dica a scuola,presi la tracolla e seguii Charlie che uscì dall'auto. Si fermò poco dopo sotto la quercia del cortile.
Le andai incontro avvicinandola e con la mano le sfiorai il fianco scostandole la maglia.
"Stamattina non ci siamo salutati come si deve" affermai.
"Io credo di si" tese le mani sul mio petto allontanandomi.Le morsi il mento improvvisamente e mi mollò un ceffone.
"Ahia!Ma sei un emerito deficente!" esclamò portandosi le mani sotto il viso.
Sorrisi stampandole ora con dolcezza un bacio sulla guancia.
"Ciao piccola a dopo!"
"A mai più stronzo!".

 
Charlie

Il cuore si stracciò in due,le mie gambe non mi reggevano più,un colpo così forte,una pugnalata al cuore.
"...Charlie,davvero io sto morendo dentro per quello che ho fatto" Una lacrima timida solcò il mio viso.
"Morirai anche fuori se non te ne vai immediatamente." dissi tra i singhiozzi.
"Ma..."
"VIA!"urlai lanciandogli la valigia dietro. Il taxi arrivò giusto in tempo,caddi involontariamente a terra accanto alle scale fuori la porta di casa.
Mi strinsi nelle spalle,avvolgendomi nella felpa e portando le ginocchia al petto. Piansi per un pò poi una mano dolce mi accarezzò i capelli,alzai lo sguardo e Joe era
li che mi osservava
"Quello stronzo mi ha tradita!" piangevo ininterrottamente
"Mi dispiace honey" disse sedendosi accanto a me.
"Come ha potuto?"
"Noi siamo fatti così tesoro,anche io ero così prima di conoscere Ashley." disse circondandomi le spalle con le braccia.
"Quanto vi invidio" tirai su col naso e appoggiai la testa sulla sua spalla
"Beh allora non ti farà piacere sapere che abbiamo litigato" non l'aveva presa bene si sentiva ma sapeva fingere così sorrise.
"Joe,mi dispiace" alzai la testa dalla sua spalla,incrociai il suo sguardo.
Non l'avevo mai visto sotto quella luce. I capelli erano perfettamente a posto,gli occhi color ambra spelndevano alla luce della luna, la barba un pò spigolosa
gli incorniciava i viso perfetto e docile e aveva un sorriso così ammaliante.
I nostri visi erano così vicini,sentivo il suo respiro sulle mie labbra,guardò prima me poi le mie labbra.
"Stiamo facendo una cazzata" affermai.
"Lo so,ma non mi interessa" sussurrò. Sfiorò le mie labbra con dolcezza,quasi non volesse rompermi.
Piano si insinuò nella mia bocca,la sua lingua trovò la mia e prendesero a roteare in sintonia,sentivo la passione accendersi.
Il bacio si era fatto più intenso,attirò la mia nuca a lui,prese a baciarmi il collo con avidità.
Lo bloccsai prima che degenerassimo.
"Joe mi dispiace,ancora" dissi staccandomi cercando i suoi occhi.
"A me no" esclamò baciandomi ancora.
"Non scherzo" affermai seria
"Charlie neanche io" mi pietrificò all'istante.
Riappoggiai la testa sulla sua spalla e diede un piccolo bacio sulla mia testa.
"Non lo diremo a nessuno"
"Ovviamente" replicò lui.
Che cazzo stava succedendo?! 
 

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Capitolo 7
*** Something will change. ***


Ragazze eccovi il chap come promesso spero vi piaccia. xOxO Grazie a tutte ancora e recensite in tante XP
 


Nick

E' proprio vero che quando i tuoi sono a cena fuori puoi fare ciò che vuoi,quando vuoi,come vuoi.Seduto sul letto mangiavo il mio hamburger tranquillo seguendo una partita degli Yankees.
"Merda!" il ketchup era finito sulla trapunta del letto macchiandola.
Afferrai i fazzoletti e cercai di pulire il più presto possibile prima che la macchia si espandesse. Sobbalzai improvvisamente quando mio fratello spalancò la porta gettandosi con le braccia aperte sul mio letto facendo cadere le mie patatine sul pavimento.
"Oh,grazie tante Joe!" gettai anche il resto dell'hamburger.
"Nick ho fatto la cazzata più grande della mia vita!" sbuffò
"Che hai combinato Joe?" chiesi pulendomi le labbra.
"Ho baciato Charlie e mi è pure piaciuto" si coprì il viso con le mani. Qualcosa nel mio stomaco si contorse, "Sarà stato il frullato di prima" pensai.
Certo non aveva fatto una bella cosa,soprattutto nei confronti di Ashely. Pensandcoi anche nei miei di confonti,insomma sapeva che Charlie era la mia nuova preda.
"Che cosa?!Non ci posso credere,cazzo Joe pensavo fossi cambiato!" decisi di comportarmi da buon fratello,volevo davvero bene ad Ashley e poi Charlie doveva essere mia non di mio fratello.
"Io sono cambiato,è solo che...Nick mi dispiace ok? So che Charlie ti interessa..." disse tutto d'un tratto,abbassai lo sguardo.
"Mi interessa solo perchè..."cercai di tener duro.
"...Perchè ha un bel paio di tette e un gran bel culo" probabilmente si."Ma credimi è molto di più di un bel faccino e un corpo da sballo!" sbottò guardandomi.
"So che le vuoi bene Joe ma pensa un pò anche a me." sorrisi smorzando la tensione.
"Io ci penso Nick e penso anche che potresti conoscerla meglio tentando di esserle amico,magari. E' molto fragile in questo momento ha bisogno di qualcuno che gli stia accanto.Certo c'è Bree ma... "
"Joe lo sai che non sono bravo in queste cose,va a finire sempre allo stesso modo: faccio il carino per circa 30 minuti dopodichè i miei ormoni prendono il sopravvento e le salto a dosso"
"Tentar non nuoce!" esclamò soddifatto incrociando le braccia al petto.
"Ti odio quando fai così" gli tirai un cuscino.
"Magari ci scappa anche qualcos'altro dopo" ammiccò
"E' scontato fratello,tu piuttosto come farai con Ashely?"
"Bhe mi inventerò qualcosa di romantico e sarà di nuovo mia" era sempre stato sciro di se,in tutto.
Sorrisi augurandogli buona notte dopodichè ripulii la mia stanza lasciando che Morfeo mi accogliesse tra le sue braccia.

"Che stai facendo?!" Frankie era sullo stipide della porta che mi guardava con gli occhi assonnatissimi.
"Nulla che ti interessi,tu perchè sei sveglio a quest'ora?"
"Ho sentito dei rumori e sono corso qui.A che ti serve una scala?" chiese incuriosito.
"Frankie va a dormire,per favore" lo pregai quasi
"Non mi hai risposto!" fece il broncio.
"E non ho intenzione di riponderti,fila a letto" dissi con tono minaccioso.
"Ok vado,vado" si rassegnò e salì in camera sua.
Feci passare,senza far rumore,la scala sotto la saracinesca del garage e la rischiusi quando uscii. Misi la borsa marrone sulla spalla e attraversando il giardino di casa mia arrivai in quello di casa Kenner.
La finestra della camera di Charlie era proprio difronte alla mia così prima di uscire controllai anche se fosse aperta.
Appoggiai la scala al muro e piano salii un pò alla volta a fatica,ero terrorizzato al solo pensiero che potessi cadere,mi diedi uno slancio definitivo per poi accasciarmi sul pavimento della camera di Charlie
Ero entrato senza neanche farla svegliare,mi avvicinai piano.
Rannicchiata,stringendo il lensuolo,sommersa di fazzoletti dormiva placidamente. Le accarezzai la guancia,era ancora umida,i capelli lunghi e castani le cadevano sul collo che ne era prigioniero allora lo liberai scostandoli.
Così fragile,una voglia matta di baciarla e basta mi assalì. Troppo vicino per resistergli,la baciai più volte sulla guancia.Mugugnò qualcosa in cui l'unico nome che riuscii a sentire fu il mio.
"Nick..." che dovevo fare?!
"Sono qui" sussurrai.
Aprii gli occhi fissandomi mi riconobbe e sobbalzò coprendosi era coperta da un semplice completo intimo.
"Che ci fai qua Jonas!?Come sei entrato?!" era così buffa,sembrava che qualcuno le avesse mollato un pugno sull'occhio poichè aveva il  trucco sciolto che le cerchiava gli occhi.
"Una domanda alla volta tesoro.Oggi c'è scuola e non puoi restare ancora chiuso qua dentro..."mi guardai intorno era un porcile. Scossi la testa.
"Non giudicare,idiota!E poi sono 2 giorni che non vengo a scuola che sarà mai."
"Ne sono 5 piccola e infine sono entrato dalla finestra,dovresti tenerla chiusa sai?" dissi scostandole una ciocca dalla clavicola.
"Davvero sei venuto per questo?"inclinò la testa alzando il sopracciglio. Mi rilassai standendomi sul letto e fissando il soffitto.
"Certo!Prima o poi qualcuno doveva farlo" era una scusa plausibile. Fece spallucce e si stese anche lei.
"Non so se fidarmi Jonas..." mi voltai.
"Dammi una chance" dissi facendole l'occhiolino.
"Ok ma solo una ,che ore sono?" chiese
"Le 7.15" sentenziai
"Ho tempo abbastanza per farmi una doccia" si alzò lasciando filare il lensuolo restando solo in intimo. Perfetta,si quello era l'aggettivo adatto. Era perfetta. Un istinto irrefrenabile mi invase,ma lo tenni a freno.
Prese dal suo armadio un paio di shorts grigi ed una camicia da boscaiolo blu.
"Stai cercando di sedurmi?Perchè se è così ci stai riuscendo e non poco" affermai sorridendo malizioso.
Lei si alzò sulle punte tirando un paio di scarpette da ginnastica blu poi si voltò e sorrise.
"Diciamo che ti sto mettendo alla prova,continua così riccio" sbottò lasciandomi sorpreso sul letto chiudendosi la porta alle spalle.
Dopo un paio di minuti uscì dal bagno pulita e profumata.
"Mmmmh mele..."mi avvicinai annusandole la pelle
"Ricorda Jonas,una sola chance..." sussurrò al mio orecchio,legò la treccia con un elastico e mi fece segno con la testa di seguirla.
Prendemmo la mia mustang ormai riparata e andammo a scuola.Parcheggiai l'auto e fianco a fianco attraversammo il cortile della scuola
"Charlieeeeee" Bridget l'abbracciò,guardando me schifata rivolgendomi un semplice "Ciao"
Ricambiai sorridendo.
"Allora ci si vede alla fine delle lezioni Kenner" sbottai sotto gli occhi delle due ragazze che mi guardavano soprese.
"Ok"si limitò sorridendo
"Ah,piccola se qualcuno ti dovesse chiedere di una festa dì che vai con me" le inviai un bacio
"Che festa?"chiese incuriosita.Bree era proprio dietro di noi che ascoltava
"Una festa in spiaggia,giusto per divertirci un pò." mi guardò soddisfatta.
"Può venire anche Bree?"
"La festa non è mia,cucciola" Nick controllati.
"Cucciola?!Questa mi è davvero nuova" disse ridendo.Mi avvicinai malizioso,non le permettevo di prendermi in giro
"Io ti chiamo come mi va,cucciola.A dopo" le baciai la guancia lasciandole una piccola striscia di saliva.

Infilai il costume da bagno e indossai una felpa grigia. Era una festa in spiaggia,dovevo adeguarmi. Un ultimo sguardo allo specchio e poi via.
Uscii dalla mia camera e andai a sbattere contro Joe
"La prossima volta avvisa ok?" dissi massaggandomi la fronte.
"Dove vai in...costume da bagno?!"fu sorpreso.
"Ad una festa." mi limitai a dire
"Ci vai con Charlie?"mi chiese curioso.
"Si ma viene anche Bridget,per fortuna" sorrisi.
"Come va il mio piano?"
"Mmmmh,diciamo che si è fatta trovare in intimo e non le sono saltato a dosso.Faccio progressi no?"
"Puoi dirlo forte fratello" mi diede il cinque e mi spinse via per farmi andare via.
Scesi le scale e con un urlo salutai mia madre avvisandola. In men che non si dica mi trovai davanti casa Kenner,ero imbarazzato al massimo e non so il perchè.
Bussai alla porta,camminavo avanti e indietro agitato.
"Sei in ritardo,deficente!".La fissai,indossava un paio di shorts di jeans e una felpa color fragola,i capelli raccolti in uno chignon.
"Buonasera principessa"risposi sarcastico,mi fece la linguaccia. Dietro di lei improvvisamente sbucò Bree che mi sorrise stranamente.
"Andiamo?" annuirono entrambe.
La spiaggia era già piena di ragazzi sbronzi che vomitavano dietro qalche siepe o dentro un  secchio.Subito persi di vista Bree e Charlie,si dileguarono.
C'era Ben che parlava con degli amici e andai a salutarlo.

Per il resto della serata non feci altro che bere birre e limonare con la prima che capitava. Non vidi ne Charlie ne Bree e cominciai a preoccuparmi.
Improvvisamente davanti al falò:Charlie baciava un tipo alto più di lei,era completamente sbronza,lui cominciò a spostarle piano la maglia. Una morsa allo stomaco improvvisa,decisi di intervenire.
"Ok la festa è finita!" presi in braccio Charlie che ormai barcollava.
"Nick,mettimi giù,voglio divertirmi"
"E' tardi" sentenziai.
La portai in macchina facendola sedere accanto a me,si raggomitolò.Non proferimmo parola durante tutto il viaggio.Quando arrivammo sotto le rispettive case la svegliai.
"Nick mi fa male la testa" disse toccandosi la fronte.
"Siamo arrivati a casa,ora ti porto a letto" le dissi. Senza fare rumore la accompagnai in camera sua tenendola saldamente tra le mie braccia,così fragile.
Cominciò a dimenarsi appena l'appoggiai sul letto.
"Perchè ridi? chiesi ingenuamente.
"Non voglio fare sesso con te" disse spiazzandomi.
"Potrei farlo tranquillamente ma sei talmente sbronza che non ho il coraggio" risi e lo fece anche lei ma il suo sorriso si spense d'un tratto.
Una lacrima seguita da tante altre solcarono il suo viso
"Charlie..." mi avvicinai.
"Non voglio che mi rispediscano a Chicago,Nick non permetterglielo! Resta con me ti prego!" concluse con gli occhi gonfi e rossi fissandomi.
"Va bene"  Fece spazio tra le coperte e non esitai.
Si strinse a me come se fossi un cuscino e mi carezzò il petto delicatamente per poi addormentarsi.
Restai con lei fino al giorno dopo.

 

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Capitolo 8
*** I knew jealousy. ***


Ragazze rieccomi con un altro capitolo =D Mi fa molto piacere che vi sia piaciuto quello precedente e spero vi piaccia anch questo xD.Recensite in tante xOxO
Clody N


 

Charlie

"Charlotte sbrigati,prendi le valigie!"
"Ma mamma non voglio tornare a Chicago..."
"L'hai fatta grossa,i nonni non sono in grado di attudire i tuoi colpi di testa."
"Papà fa qualcosa!"
"Charlie,la mamma ha ragione."
"Sei così vuoto,papà.In 19 anni hai sempre acconsentito,sarai mai in grado di dirle di NO? Giusto una volta,cazzo!Non hai le palle!"
Un dolore atroce alla guancia,un ceffone e mio padre con la mano gonfia e rossa
"Falliti!Questo siete,FALLITI!Non sarete mai in grado di fare i genitori. MAI " Un eco assordante.Ripetuto più volte.


Mi svegliai di soprassalto,ansimante e tutta sudata: un incubo terribile.Portai le mani sul volto e strofinai gli occhi per poi rimettermi giù.
Andai a sbattere contro qualcosa che di certo non era il comodino.Una pelle liscia sotto le mie dita,mi voltai scorgendo Nick che dormiva placido come un agnellino.
Cercai di ricordare qualcosa della sera precedente,ma nulla; esclusi che avessimo fatto sesso poichè avevo ancora gli shorts e il costume e lui la felpa e il pantaloncino.
Cominciai a ricordare qualcosa,gli avevo chiesto io di rimanere,ma perchè glielo avevo chiesto?
Aveva la testa appoggiata sul guanciale,la bocca era imbronciata in una smorfia,i capelli gli cadevano sulla fronte infastidendolo così spostai quella ciocca fastidiosa,con le dita.
Scesi piano a carezzargli la guancia contornandogli il mento e sfiorando le labbra con il pollice. Perchè mai stavo facendo quel pò?
Era una calamita,così perennemente sexy anche quando dormiva,questo non potevo negarlo,assolutamente ma restava il fatto che io non lo sopportassi. Sobbalzai improvvisamente.
"Fallo di nuovo Charlie..."sussurrò aprendo gli occhi. Si era svegliato ed io ero talmente imbarazzata.
"Che cosa? Io non sto facendo nulla" risposi indifferente.
"Non vale Kenner,sei scorretta.Visto che io non ho sprecato la mia chance e sei stata tu a porvocarmi,dovrai sopportarmi ormai..."
"Io..."tentai invano di riprendere le redini della situazione. Non me ne diede il tempo,con un balzo si sedette a cavalcioni su di me.
"Nicholas scendi ti prego."
"Neanche per sogno,prova a fermarmi tanto non ci riuscirai..." era una sottospecie di sfida.
Bloccò i miei polsi e si stese quasi completamente su di me,lo lasciai fare non temevo che lui potesse farmi qualcosa,temevo che io potessi cedere. Ma quella era una sfida ed io odiavo perdere!
Con le labbra cominciò a sfiorarmi la guancia,il collo,il naso.
"Ti farò impazzire come tu stavi facendo con me."
"Io non ti stavo pro..."non finii la frase.Una scossa alla schiena improvvisa.Passò la lingua sul mio collo scendendo piano verso il petto coperto dal pezzo di sopra del costume.Poi tornò di nuovo su baciandomi la guancia.
"Stai impazzendo,lo sento sotto le dita.Di la verità?" sussurrò al mio orecchio. Quelle ultime si erano appoggiate sui miei fianchi provocando brividi continui.
"Affatto"risposi ansimante quasi, il mio tono di voce era così limpido che percepì.Mi stava facendo letteralmente impazzire.Risalì al lobo e lo morse,inarcai la schiena involontariamente.
"Bugiarda" disse. Io intanto ero ferma,le mani mi tenevano i polsi fermi sopra la testa.Piccoli baci dallo zigomo all'angolo della bocca,aspettai che mi baciasse ma non sentii nulla e riaprii gli occhi.
"Troppo facile così Kenner" si spostò ristendendosi accanto a me.
"Sei un emerito stronzo!"
"Mi ecciti ancora di più quando dici le parolacce,per cui sta attenta a come parli." ammiccò
"Sparati" sentenziai voltandomi dall'altra parte.
"Mi piacerebbe ma non ho una pistola" rispose di rimando baciandomi una spalla.Dandosi uno slancio si alzò."...Briciola ci vediamo dopo,vieni con me a scuola?"
"Scordatelo" sbottai
"Peccato,mi sarebbe piaciuto giocare un altro pò con te" si morse il labbro.
"Deficente!"esclamai lanciandogli una scarpa.
"Ok,me ne vado a dopo"
Se ne andò via lasciandomi sola con i miei pensieri. Mi ritornò in mente Lucas e il cuore sputò ancora sangue dalle ferite.
Andai a farmi una doccia veloce,senza pensare più a nessuno.

Nick

Scesi dalla scala,raggiunsi la porta d'ingresso e girai le chiavi nella toppa.
"...Nicholas dove sei stato tutta la notte?!" mia mamma era sul piede di guerra con le braccia conserte al petto.
"Mamma da Ben,ho dormito da lui.E poi ho quasi 19 anni non 10!"
"Non mi interessa tu quanti anni abbia,sono sempre in dovere di preoccuparmi e tu di avvisarmi.Tu piuttosto dove sei stato?"puntò il dito contro Joe.
"Mamma sono stato da Ashley..."sbuffò.
"Mi fido ma la prossima volta avvisate"baciò la fronte ad entrambi e ci lasciò liberi.
Salii le scale in fretta.E corsi in camera mia.
"Hai davvero dormito da Ben?" chiese Joe.
"Ovviamente no,ho dormito a casa Kenner,fratello..." lasciai in sospeso la frase.
Il suo viso si trasformò sembrava che gli desse fastidio.
"Vuoi dire che..."
"Magari,ha bevuto un pò troppo e mi ha chiesto di dormire con lei." un espressione di sollievo si stampò sulla faccia di Joe.
"Joe perchè hai fatto quella faccia?" corrugò la fronte.
"Quale faccia?"
"Quella quando ti ho detto che ho solo dormito da Charlie."
"Stanotte sono stato da Ashley...è finita" abbassò lo sguardo.
"Oh,Joe mi dispiace" ero davvero dispiaciuto.
"A me non più di tanto,ho riflettuto Nick...E credo che quel bacio per me sia stato di più di un semplice bacio."
Restai di sasso,diventai rosso e  me ne accorsi,ma non rosso dalla vergogna quanto dalla rabbia e dalla gelosia.
"Ti sei innamoratodi Charlie,Joe?" strinsi i pugni. Mi dava enormemente fastidio e non sapevo neanche perchè.
"No ma mi piace da impazzire." affermò. Più lui affermava che le piaceva più io evaporavo dalla gelosia."...Non mi dici niente,Nick?" chiese ingenuo mio fratello.
"Che devo dirti,va e conquistala." sorrisi amaro. Mi diede una pacca sulla spalla e andò via. Volevo spaccare tutto.Ritornò dopo un paio di secondi.
"Pensi che le faccia piacere se l'accompagno a scuola?"
"Si!" risposi freddo.

Charlie

"Grazie Joe,sei stato gentilissimo a darmi un passaggio."
"Figurati honey" disse facendomi l'occhiolino.
"Allora ci si vede Danger" scherzai e feci per scendere. Ma qualcosa me lo impedì,Joe tirò la mia maglia e mi contrinse a girarmi. Incontrai i suoi occhi.
Era dannatamente bello,la barva spigolosa,il sorriso diritto,gli occhi color ambra.
Prese il mio viso tra le mani e mi baciò,delicatamente non come l'altra volta. Dischiuse le labbra insinuando la sua lingua nella mia bocca,io ricambiai il bacio non chiedetemi perchè.
Fissò nuovamente i suoi occhi color ambra nei miei color smeraldo.Sorrise e appoggiò la sua fronte alla mia.
"Ho lasciato Ashley!" esclamò entusiasta,io lo ero un pò di meno.
Mi spiazzò completamente.
 

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Capitolo 9
*** Plots and kisses. ***


Ragazze,ecco a voi un altro capitolo,spero vi piaccia e grazi per le recensioni siete sempre fantastiche!
xOxO Clody


 

Charlie

Un groppo alla gola non voleva per nulla al mondo sciogliersi.
"Joe io..." alzai gli occhi lucidi.
"Hey,hey piccola no non devi assolutamente piangere!" disse raccogliendo con il dito una lacrima.
"Sono talmente confusa è passata solo una settimana ed io..."
"Lo so che sei ancora innamorata di Lucas non voglio assolutamente forzarti restiamo amici.Ok?"
sorrisi e annuii.
Si avvicinò piano e mi lasciò un lungo bacio sulla guancia.
"Ok" sibilai.
"Stasera torna mio fratello Kevin con la moglie, che ne pensi se andiamo in qualche posto con loro?"
"Si,va bene"
gli lasciai un bacio all'angolo della bocca e uscii dall'auto.
A passo svelto arrivai sotto scuola.Ero costantemente in ritardo ma ormai anche i professori ci avevano fatto l'abitudine.Svoltai l'angolo dirigendomi verso l'armadietto.
Quasi non mi prendeva un colpo,per quello che vidi.Nick teneva bloccata Bree all'armadietto,si baciavano senza neanche un po' di pudore. Sincramente fui disgustata da quella scena.
Sbattei l'armadietto più che potevo attirando l'attenzione di entrambi che mi diedero poca importanza.Perchè Bree,la mia migliore amica,  non me l'aveva detto che si stavano frequentando?

Nick

Mi appoggiai con il gomito accanto all'armadietto aperto di Bridget,che si affrettò a chiuderlo guardandomi bieco.Incrociò le braccia al petto con aria di sfida.
"Che ti serve Jonas?"
"Adoro le ragazze come te Bree,quelle che vanno subito al sodo senza giri di parole."
dissi mordendomi un labbro.
"Sputa il rospo idiota!" urlò quasi.
"Sei ancora innamorata di mio fratello Joe,vero?" la spiazzai,abbassò lo sguardo imbarazzata.
"Saranno cazzi miei o no?" era un si!
"Beh,se può interessarti la tua migliore amica si frequenta con mio fratello." l'infame,un ruolo che non mi si addicveva affatto ma di cui avevo un disperato bisogno.
Restò stupefatta.
"E con questo?" quasi piangeva.
 La campanella era suonata il corridoio che prima brulicava di gente si stava sfollando.
"Devi aiutarmi a separarli." sbottai.
"No,non se ne parla Nicholas!" si voltò dubbiosa e chiuse l'armadietto.
"Andiamo Bree vogliamo entrambi la stessa cosa,che ti costa?" guardò prima a terra poi me con un mezzo sorriso.
"Non voglio problemi con Charlie,non voglio che la nostra amicizia vada a puttane"
"Ti prometto che non succederà"
tentai di tranquillizzarla.
"Non mi fido,Jonas.Ma che intendi fare?" era curiosa.
Sentii dei passi entrare veloci,erano i suoi passi,li avei riconosciuti tra mille.
"Arriva..." sussurrai a Bree che mi guardò confusa. L'attirai a me e la baciai prima piano poi con passione,la sua lingua collaborò e si fece invadere dall'attrazione anche lei.
Charlie era appena arrivata e ci guardava sorpresa così schiacciai ancora di più Bree agli armadietti e comicniai a baciarle il collo. Un rumore secco ci fece sobbalzare,Charlie aveva sbattuto l'anta dell'armadietto ed era fuggita via.
Mi staccai da Bree.
"Provaci di nuovo e ti taglio la lingua" disse andando via.
"Bree stasera,da me alle 8 ok?" alzò il pollice e entrò in classe.

Charlie

Girai il mio muffin al cioccolato cercando una spiegazione a quello che avevo visto prima in corridoio. Bridget si era appena seduta accanto e con aria indifferente mi salutò.
"Buongiorno raggio di sole,stamattina non ti ho vista" disse sfilando le posate dalla bustina di plastica.
"Perchè non mi hai detto che esci con Nick?" ero furiosa.
"Tu,piuttosto perchè non mi hai detto che esci con Joe?" rispose a tono.
"Io non esco con Joe,c'è solo stato un bacio ma è tutto chiarito .E poi come fai a saperlo?" dissi stufata.
"Vi ho visti sta mattina." rispose ingoiando il boccone.
"Da quanto esci con Nick?" chiesi sfacciata.
"E tu da quanto esci con Joe?"
"Non esco con Joe! E poi l'ho chiesto prima io."
inclinai il capo
"Da circa 4 ore tu?"
"Bridget Rosman,sei ottusa per caso?"
risi.Poi tornai seria.
"Perchè ti interessa tanto di Nick?Non lo odiavi?"  -Sono incredibile riesco a cacciarmi da sola nei guai.-
"Certo che lo odio,ma sai ha dormito con me ieri notte" alzai il sopracciglio e lei face spallucce.
"A te piuttosto che interessa di Joe neanche lo conosci" emise un risolino come di chi la sa lunga.Poi gli occhi le si gonfiarono di lacrime.
"Forse perchè è l'unica persona che amerò nella mia vita?" sussurrò scoppiando in lacrime.
"Che cosa?" mi avvicinai a lei carezzandole i capelli,lei mi abbracciò forte.
"Ricordi quando ti dicevo che ero innamorata ancora del mio ex ragazzo? Il mio ex è Joe...Mi ha tradita,con Ashley, ed io per ripicca sono andata a letto con suo fratello,bella stronza eh?"
Era sconvolta e distrutta.Io incazzata nera.
"Perchè non me ne hai mai parlato Bree?" le chiesi asciugandole una lacrima.
"Perchè pensavo fossi prevenuta nei suoi confronti una volta te l'avessi detto."
"Ora non farò altro che detestarlo Bree"
dissi sconfortata.
"Non devi Charlie,insomma lo dimenticherò prima o poi..."
"Non ti arrendere,Bridget!Provaci sono sicura che appena ti vedrà cambierà idea su di te"
esclamai.
"Stasera Nick mi ha invitata ad uscire,con suo fratello."
"TOMBOLA!Ci saremo anche io e Joe!Aspettami alla fine delle lezioni,andiamo via insieme"
ammiccai.

Nick

Corridoi vuoti,passi pesanti nel silenzio,ero accostato al suo armadietto aspettandola, l'ora di educazione fisica era terminata.
Eccola voltare l'angolo,con un paio di pantaloni della tuta e una canotta troppo aderente che metteva i risalto le sue forme.Bridget mi aveva informato che casualmente aveva diviso lei la coppia
Joe-Charlie,quindi era il momento di agire.
Gettò la borsa ai suoi piedi e aprì l'armadietto,poi lo richiuse ma la bloccai,feci combaciare i nostri corpi perfettamente.
"Che vuoi ancora,Jonas?" chiese scocciata.
"Dovevi avvertirmi che uscivi con mio fratello..." sussurrai.
"Perchè sei geloso?" soffiò al mio orecchio."Ora o mai più" mi incitai da solo
"Si,tremendamente!Odio il modo in cui ti guarda,il modo in cui ti sorride,in cui ti parla,il modo in cui ti sfiora,in cui ti bacia...Sento qualcosa ardermi dentro" dissi serio guardandola negli occhi.Persi completamente il controllo,quegli smeraldi così lucenti erano in grado di scalfirti l'anima.
"Nick,non scherz..." le imposi un dito sulle labbra.
"Non sto scherzando,tu sei mia e di nessun altro,tantomeno di mio fratello" mi guardò sorpesa,non se lo aspettava.
"Davvero convincente Jonas,ma non mi incanti" di nuovo un dito sulle labbra così carnose e morbide.
"Shhhhh,basta parlare" sentenziai.
Sfiorai le labbra sue con le mie,le uscì un gemito involontario,presi ad accarezzarle i capelli sciolti.La guardai negli occhi e piano mi avvicinai,non oppose resistenza forse anche lei desiderava ciò che bramavo io.
La baciai sulle labbra fievolmente,poi con più passione.I nostri respiri andavano all'unisono,affondò la mano nei miei ricci e dischiuse le labbra per accogliere la mia lingua affamata di lei.
Erano come anestetizzate ma allo stesso tempo legate,roteavano in una danza tranquilla,sapeva di vaniglia. Mi staccai lasciandole un leggero morso sul labbro inferiore.
"Hai un buon sapore,piccola" le dissi mentre riprendevo conoscenza.
"Anche tu" disse sconvolta arrossendo vistosamente.La baciai ancora una volta a stampo e lei mi accarezzò i capelli.
"Ho saputo del piano con Bree" biascicò."Sarebbe comunque stato vano,inoltre siete dei pessimi attori"
"Perchè sarebbe stato vano?Devo ricordarti che hai sbattuto l'armadietto incazzata,non sono il solo geloso qui vero?"
chiesi.
"Non sono gelosa proprio di nessuno tanto meno di te e poi Joe non mi piace è come un fratello per me" disse facendo spallucce.
"Giusto,ti piaccio io" le leccai le labbra. Un'altro gemito soffocato."Sei una pessima attrice"
"No,stronzo"
disse allontanandomi violentemente correndo via,la raggiunsi in poco dandole una pacca sul sedere.
"Ricordami di dire a Bree che il titolo di "culo più bello della scuola",non ce l'ha più  lei"
"Oh,davvero e chi?"
chiese con le mani sui fianchi.
"Tu,piccola,ma ti sei mai guardata allo specchio,ho seri dubbi"
"Certo,ma sai non do molta importanza alle mie curve a volte."
"Dovresti!"
esclamai stampandomi un sorrisetto malizioso sul viso.
"A proposito di Bree,dobbiamo aiutarla ad entrare di nuovo nelle grazie di Joe,quanto tempo è che non la vede?" ci pensai un pò su.
"Due anni,circa"
"Bene la farò così bella che dovrà per forza chiederle scusa e ritornare da lei."
"E come farai tu?Ti serve una mano?"
chiesi avvicinandomi,baciandole la clavicola.
"No,farà Bridget da sola,conoscendo Joe non le resisterà,vedrai" mi allontanò con uno spintone. Fece per andare via ma la chiamai.
"Non me lo dai un altro bacio?" soghignai.
"Fottiti Nick!" esclamò lei da lontano.
Era ufficiale,mi faceva impazzire

 

 

 

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Capitolo 10
*** Ask me to stay. ***


Ragazze scusate il ritardissimo =( ma non ho avuto molto tempo e dal capitolo si capice chiaramente xD Spero cmq che vi piaccia. xOxO Clody.

Charlie

"Perchè sei geloso?"
"Si,tremendamente!Odio il modo in cui ti guarda,il modo in cui ti sorride,in cui ti parla,il modo in cui ti sfiora,in cui ti bacia...Sento qualcosa ardermi dentro"

"Hai un buon sapore,piccola..."
"Anche tu..."

Quelle parole rieccheggiavano insistentemente in testa. Mi aveva baciata e diceva di essere geloso ma perchè?
Sbuffai,ero acasciata sul letto con le braccia allargate.Insistentemente guardavo il soffitto bianco,speravo che potesse darmi almeno lui qualche risposta. Non ero mai stata così turbata.
Chiusi gli occhi rimmaginandomi la scena:lui che sfiorava la mia schiena,la sua lingua desiderosa della mia,il suo naso che sfiorava il mio,le sue labbra carnose che catturavano le mie.
Un'improvviso scatto della porta mi fece sobbalzare.
"Hey Meredith!" la mia,ormai,migliore amica sventolava davanti ai miei occhi delle buste .
"Come fai a sapere il mio secondo nome?" chiesi accigliata.
"Ho fatto una chiacchierata con la tua dolce e bellissima nonna,e me l'ha detto" rispose mentre appoggiò le buste sul letto.Sedetti a gambe incrociate alzandomi.
"Che c'è li dentro?" chiesi curiosa dando una sbirciatina.
"Qualcosa per stasera" afferma tirando fuori dalle buste dei pacchetti di varie dimensioni "Apri..." mi incitò. Aprii lo scatolo più grande e tirai fuori un vestito verde bosco,scollato con le bretelle larghe,
con una fascia sotto il seno e che scendeva liscio fino sopra il ginocchio.Rimasi a bocca aperta era meraviglioso,insieme al vestito scartai anche un paio di scarpe verdi dello stesso colore,con un fiocco di lato,
una pochette in tinta e degli orecchini.
"Non puoi farmi questo...è tutto così meraviglioso" esclamai scrutando in ogni punto il vestito e tutto il resto.
"Mi fa piacere che ti piaccia" inclinò il capo e mi sorrise.
"Tu?" chiesi vedendo altri pacchi.Li scartò in fretta e ne tirò fuori uno splendido vestito monospalla blu elettrico,accompagnato da delle bellissime scarpe dello stesso colore,una piccola borsa e degli orecchini.
"Che te ne pare?"chiese appoggiandosi il vestito a dosso e roteando come se fosse stata una principessa.
"E' magnifico!" esclamai

Nick

Strimpellai altri accordi,erano mesi che non prendevo a suonare la chitarra.Amavo la musica più di qualsiasi altra cosa al mondo,escludendo la mia famiglia. A momenti sarebbe anche arrivato anche mio
fratello maggiore Kevin con la sua bellissima moglie,una sorella maggiore per me e Joe.
"Che fai?" Joe si intromise nei miei pensieri stendendosi accanto a me sul letto.
"Suono qualcosa.Tu che fai?"
"Pensavo..." disse poggiandosi sui gomiti per guardarmi meglio.
"A Bridget,non chiedermi perchè...quando vedo Charlie mi viene in mente sempre,inevitabilmente." sgranai gli occhi alle sue parole,non me le sarei mai aspettate.
"Quindi non ti dispiacerà rivederla stasera dopo 2 anni?" chiesi con un mezzo sorriso sulle labbra.
"Che cosa?!"
"L'ho invitata io,visto che tu hai invitato Charlie"
feci spallucce
"Nick,quando avevi intenzione di dirmelo?! E poi che scusa è?!" mise le mani in faccia.
"Joe calmati,pensavo ti facesse piacere.E poi è una scusa..." dissi imbarazzato.Ero poco credibile.
"Mi fa piacere,assolutamente!...Ho capito!" sentenziò con un ghigno soddisfatto sul viso.
"Cosa?" abbassai nuovamente lo sguardo.
"Ti piace,ti piace Charlie e pure tanto!" esclamò sorridendo.
"Non dire cazzate Joe,a me non piace proprio nessuno..."
"Sono tuo fratello Nicholas so quando menti" ribadì
"Ok,e anche se fosse...Comunque me la farò passare presto questa cosa,non è nella mia indole." ripetevo a me stesso la stessa frase da qualche ora a questa parte nonostante non ci credessi neanche io.
"Ma se non ci credi neanche tu a quello che dici" affermò Joe con le braccia al petto.
Improvvisamente un urlo dalle scale " Siamo a casa" Erano Kevin e Danielle.
Scendemmo in fretta entrambi,Kevin si guardava intorno cercando di catturare e ricordare quei momenti vissuti insieme a noi.Incontrai gli occhi di Danielle poi quelli di Kevin che erano davanti a me,sorrisero e poi abbracciarono sia me che Joe contemporaneamente.
"Come state?" chiese Kevin emettendo un piccolo sospiro per non esplodere in lacrime.
"Bene voi come state?" chiesemmo io e Joe all'unisono.
"Benissimo" risposero ugualemente.
Accorse poi la mamma con Frenkie e papà.Dopo i soliti sdolcinati saluti tra mamma e Kevin e il resto della famiglia aiutai Kevin e Danielle a posare le valigie.
"Allora fratellino,come vanno le cose?" chiese Kevin
"Non potrebbero andare meglio" affermai sorridente.
"Mi è giunta notizia che tu e Joe avete lasciato entrambi le vostre rispettive compagne" lo disse quasi disgustata per poi ridere. Contagiò anche me.
"Si,me ne sono liberato.Ora ho ripreso la vita di una volta,Dani" ammiccai,ma lei conintuò a fissarmi perplessi.
"Eppure io credo che il Nick Jonas di una volta sia davvero sparito,hai un espressione più a pesce lesso.Ti osservo sai" rise di gusto "Racconta c'è qualcuno..." era come una sorella maggiore per me.
Intanto Kevin era andato via.
"Non proprio,c'è qualcuno che mi attrae fisicamente ma nulla in più" sorrisi.
"Belloccio a me non la dai a bere" alzò il sopracciglio e andò verso il bagno.
"Ma ce l'hai con me oggi" imprecai guardando in cielo.

Charlie

"E se li legassi?" chiesi a Bree intenta a tirare su la zip del vestito.Si voltò annuendo.
"Tesoro,puoi tirarmi su questa zip sto impazzendo" sorrise sbuffando.
"Certo"mi avvicinai tirandole la zip su.Era bellissima,davvero i capelli lunghi e biondi le coprivano una spalla e il resto le ricadeva sulla schiena,quel vestito le faceva risaltare gli occhi azzurri.
"Sei uno schianto Bree,non riuscirà a resisterti vedrai." i suoi occhi s velarono di un accenno di gioia.
"Anche tu sei favolosa,e grazie per tutto quello che stai facendo per me. Ti voglio bene Charlie " mi abbracciò fortissimo.Ricambiai stringendola a me per darle ancora più coraggio.
"Ti voglio bene anch'io Bree!" le sussurrai.
"Ora però diamoci una mossa,siamo già in ritardo" farfugliai.
"E' colpa tua" rispose annuendo.
Dopo un pò di minuti eravamo pronte per uscire,perfette come mai. Ero un pò in imbarazzo,non mi era mai piaciuto vestirmi elegante tanto meno quella volta proprio quando c'era Nick che se avesse potuto mi avrebbe spogliata con gli occhi.
Uscimmo di casa,avvisai la nonna che per la notte sarei rimasta da Bree,erano già entrambi li che aspettavano. Lui era appoggiato all'auto,guardava l'asfalto scalciando ogni tanto qualche scheggia con le mani in tasca.Indossava uno smoking blu,una camicia bianca e delle scarpe eleganti marroni,senza cravatta.
Alzò lo sguardo verso di me,mi studiò dalla testa ai piedi,il mio cuore sembrava quasi volermi uscire dal petto quando i suoi occhi si trovarono incollati ai miei.
"Buonasera" il primo a parlare fu Joe che era come imbabolato,davanti a Bree che arrossiva a vista d'occhio quando incrociava i suoi occhi .Mi stampò un bacio sulla guancia.
"Io vado a salutare Nick" trovai una scusa per allontanarmi.Feci pochi passi per trovarmi a pochi centimentri da Nick.
"Ciao Charlie" sorrise lasciandomi un leggero bacio sulla guancia,avvampai.
"Ciao Nick" risposi a mia volta.Ci fu un'attimo di silenzio,guardavo perennemente a terra per non incrociare i suoi occhi.
"Sei bellissima stasera,in realtà lo sei sempre." disse con tono sincero e imbarazzato
"Grazie,anche se non ti si addice affatto il ruolo del gentiluomo" risposi
"Lo so,ma era un complimento sincero" sorrise per poi avviciarsi e sfiorarmi il collo con le labbra.
Qualcuno si avvicinò a noi,erano il fratello e la cognata.
"Ciao,piacere io sono Danielle" allungò la mano e io la strinsi
"Charlie"  risposi sorridendo.
"Abbiamo sentito molto parlare di te,piacere Kevin" disse il riccio dagli occhi verdi.
"Oh,che onore! Piacere mio" risposi a tono,sentendomi gli occhi a dosso di Nick. Lo vidi scambiarsi degli sguardi furtivi con la cognata e infine annuì.
"Joe?" chiese Danielle
"Sta parlando con Bridget" rispose Nick
"Quella Bridget?!" sbottò Kevin.
"Si"


"Ciao Bridget"
"Ciao Joseph"
"E' passato tanto tempo"
"Già"
"Sei diventata...Bellissima"
"Grazie,anche tu stai meglio con i capelli così corti" Si permise di passargli una mano tra i capelli.Lui sospirò.
"Bree,io..."
"Joe non è questo il momento adatto,abbiamo tempo per chiarirci"
"Posso almeno farti da cavaliere,solo per stasera?"
"Naturalmente"
Lui riconobbe di essere stato un emerito imbecille,la vide sorpassarlo,era così dannatamente bella.Si malediceva da solo,lo sapeva già di essere stato sempre innamorato di lei.


Era passato un bel pò di tempo,il locale era meraviglioso,la musica inondava la sala e la gente cominciava a buttarsi in pista senza alcuna vergogna.Avevo sempre odiato ballare.
"Balli con me?" chiese Nick.
"Non mi piace ballare Nick" non se lo fece ripetere due volte si mischiò alla gente che muoveva i loro corpi stando al ritmo della musica.In quella circostanza fu freddo nei miei confronti,rimasi di merda.
Joe e Bree parlavano tranquilli sorridendo,ero felicissima per loro. Guardai altrove e trovai Nick avvinghiato ad una ragazza che non faceva altro che strusciarsi a dosso.Poi si voltò e lo baciò,con avidità,lui ricambiò il bacio.
Incrociò il mio sguardo,mentre baciava lei guardava me,perchè?
Il sangue mi ribolliva nelle vene,la rabbia si impadroniva di me,l'autocontrollo stava andando a farsi fottere.Presi la decisione più giusta,andare via inventandomi una scusa.
"Ragazzi,io vado via ho un mal di testa incredibile" non diedi a nessuno il tempo di controbattere che mi alzai ed andai via.

Nick

I suoi occhi erano davvero in grado di scalfirti l'anima,continuavo a tenere la mia bocca incollata a quella di questa sconosciuta.Si alzò andando via,perchè andava via. Una voce dentro me mi incitò:Idiota,raggiungila!
Corsi dai miei fratelli con le rispettive compagne.
"Dov'è andata Charlie?" chiesi con il fiatone.
"Aveva malditesta" rispose Danielle che con gli occhi mi fece segno di raggiungerla.
Corsi,corsi così velocemente che il respiro mi mancò d'un tratto.Non c'era era andata via,presi il primo taxi che trovai,il tragitto non fu lungo.Arrivati pagai il tassista,lei era li seduta sull'orlo della strada con le ginocchia al petto
Avanzai verso di lei che accorse di me.
"Charlie,che succede?Che ci fai qua fuori?" alzò lo sguardo
"Non ho le chiavi di casa!Va via Nick" si mise una mano tra i capelli.
"Perchè?"
"Perchè si! "
urlò ma la tirai per un braccio.
"Che ti prende Kenner?!" chiesi accigliato.
"Nulla,Jonas"
"Non ci credo"
"Credici invece,torna al locale ci sono tante ragazze,non perdere tempo con me"
disse abbassando lo sguardo
"Ci sono!Tu sei gelosa,Charlie sei gelosa di me" mi rendeva felicissimo.
"Ok,e se anche fosse a te non importerebbe.Va via ora" urlò quasi.
"Dai vieni entriamo "
"Che cosa?! La musica ti ha dato alla testa"
sorrise sarcasticamente
"Ti prego,non voglio fare nulla"
"Non se ne parla!"
"Entra"
non aggiunsi altro.Si rassegnò.Entrammo in casa, andammo in salotto e lei si accomodò sul divano con le braccia al petto,poi si addolcì giocherellando con le amni mentre io catturavo utti i suoi movimenti.Minuti interminabili di silenzio poi...
"Chiedimi di restare..." sussurrò quasi ma colsi al volo quello che voleva dire.L'abbracciai.
"Resta Charlie,resta con me stanotte!" dissi baciandole piano la punta del naso.

 

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Capitolo 11
*** I'm Scared (1) ***


Ragazze perdonatemi davvero per questo ritardo lunghissimo! =( Comunque questa è solo una parte del capitolo la prossima a breve.
Spero vi piaccia un bacione forte Clody

 


Charlie

"Posso chiederti una cosa?"
Sobbalzai,intenta a guardare i suoi trofei,le sue foto,ma soprattutto le sue chitarre.
"Spara" mi voltai verso di lui che era appoggiato allo stipide della porta ad osservarmi.
"Perchè mi hai chiesto quella cosa prima?" i suoi occhi già piccoli e a mandorla diventarono due piccole fessure.
"Sapevo me l'avessi chiesto, -sorrisi amaramente- perchè sono tremendamente confusa e ho bisogno di qualcuno che mi stia accanto in questo momento,per adesso mettiamola così" feci un sorriso tentando di
convincere anche me stessa.
Avanzò piano mentre io indietreggiavo andando a sbattere contro la parete. Si avvicinò all'orecchio soffiandolo piano,poggiò la mano sul mio collo e ne baciò uno spicchio.Il mio respiro non era più regolare.
"Sono felice che tu ti fidi di me" sussurrò. Fissò i suoi occhi color del cioccolato nei miei. Baciò piano la mia fronte e sorrise. Si liberò della giacca che posò sulla poltrona,fu il turno della camicia che lanciò contemporaneamente e infine del pantalone.
Era rimasto solo in canotta e boxer.Restai li incantata a guardarlo,quasi sbavavo sulla moquette;se ne accorse e sorrise scuotendo la testa.
"Piccola,se mamma mi trova il pavimento bagnato chissà cosa pensa..."disse alludendo a qualcosa di poco casto.
"Sei un porco Nicholas!" gli lanciai un cuscino che afferrò e portò sul letto,spostò le coperte e ci si infilò sotto .
"E io che mi metto?"chiesi ingenuamente.
"Per me va benissimo anche l' intimo."alzò il sopracciglio. Io gli feci un linguaccia.
"Dai scherzo,piccola.Nel cassetto alla tua destra dovrebbe esserci una maglia grigia,con una scritta" feci come indicò e tirai fuori quella maglia,enorme degli Yankees con scritto dietro "Jonas 92"
"Bella maglia,ora però girati che mi spoglio" tentai di tirare giù la zip del vestito.
"Guarda che ti ho già vista in intimo..."
"E questo che significa?Girati idiota!"
sbuffò rassegnato e si voltò,sfilai il vestito e insdossai la maglia che mi arrivava alla coscia e copriva ben poco,sciolsii capelli e mi infilai sotto le coperte.
"Ora puoi girarti" dissi sistemandomi per bene tra le coperte.
"No!"
"Nick,dai ti sei arrabbiato?"
risi quasi allo sfinimento.
"Si!"esclamò innervosito. Mi sporsi un po' verso di lui per guardarlo poichè era di spalle.Raggiunsi l'altezza della guancia e ci stampai un bacio sopra,con la coda dell'occhio mi rivolse un'occhiataccia.
Tornai al mio posto voltandomi di spalle,chiusi gli occhi spegnendo la lampada sul comodino. Mi abbandonai completamente al letto e avvolsi la coperta ben bene a dosso.
Improvvisamente sentii dei movimenti strani e un vento caldo sul collo,voltandomi trovai Nick a due centimentri da me. La luce dei lampioni in strada gli illuminavano il viso. I capelli ricci perfetti gli cadevano sulla fronte,
gli occhi color cioccolato mettevano in risalto la sua carnaggione chiara
"Scusami..." sussurrò
"Non preoccuparti" risposi sorridendo.
"Posso abbracciarti?" il cuore perse un battito,perchè caspita mi faceva quell'effeto?
"Certo" annuii e si posizionò dietro di me avvolgendomi la vita con le braccia,ma quella non fu la cosa sconvolgente quanto il fatto che avesse intrecciato le nostre mani incatenandole. Sospirai sentendo una morsa forte allo stomaco e lasciai
che il suo respiro mi cullasse.

Pigiai qualcosa al lato del comodino,una sveglia molto più che probabile.Aprii piano gli occhi,si era proprio la sveglia che segnava le 13.45...le 13.45?!
Mi voltai ma di Nick non c'era neanche l'ombra, ancora assonnata raccattai da uno dei suoi armadi un pantaloncino,lo infilai sbadigliando.Scesi al piano di sotto e non c'era nessuno,possibile mi avesse lasciata sola a casa sua?
"Nick?C'è qualcuno?" alzai un pò il volume della voce per farmi sentire,ma nulla poi.
"Charlie sono in giardino" esclamò ed io corsi quasi come se avessi paura che qualcuno mi rincorresse.
Seduto sul bordo della piscina mi fissò per un momento interminabile,aveva qualcosa di diverso,non riouscii subito a mettere a fuoco a causa del sonno perenne e della luce del sole che mi accecava,allora mi avvicinai.
Osservai i suoi lineamenti perfetti,il suo naso,la sua bocca,i suoi capelli...un momento,li aveva tagliati!
"Ok...quanto ho dormito,insomma che hai fatto ai capelli?" massaggiai le tempie.
"Un bel po'...Gli ho dato una spuntatina non ti piacciono?" sorrise massaggiandosi la nuca facendomi segno di sedermi accanto a lui,obbedii.
Sedetti sull'erba ancora bagnata e gli passai una mano tra i capelli gelatinati.
"Ma i tuoi ricci erano così carini..." sporsi il labbro come un cagnolino.
Rise di gusto e mi tirò per la maglia stampandomi un bacio sul collo. Sorrisi a mia volta. Poi mi sussurrò.
"Togli quel pantaloncino,l'ultima volta che l'ho indossato è stato quando ho..." fece un gestaccio con la mano e lo guardai schifata sfilandomi in fretta quello straccio.
"Che schifo..." sorrise tirandomi a sedere ,sta volta sulle sue gambe.Affondò il viso tra i miei capelli e respirò forte,poi mi carezzò la gamba scoperta
"Funziona sempre la scusa del pantaloncino contaminato." sghignazzò mentre io tentai di alzarmi arrabbiata per la sua affermazione.
"No tu non ti muovi di qui."
"Nicholas sono arrabbiata,non riesci un secondo a non pensare a quello...
" allusi.
"Andiamo Charlie,scherzavo!" mi fisso con quegli occhioni dolci e scuri.
"Nick smettila...piuttosto ho fame,quando si mangia?"
"Bree e Joe sono andati a comprarla...approfittiamo?"
Avrei accettato volentieri quella proposta ma non potevo allora  alzai un sopracciglio e assottigliai gli occhi.
"Fottiti!" corsi via sedendomi sul lavello della cucina, mi raggiunse poco dopo. Sedette sullo sgabello dell'isola e continuando a fissarmi
"Pensi che Bree e Joe torneranno insieme?" Aprii uno scaffale tirandone fuori un pacco di biscotti ne presi uno e lo addentai.
"Sono fatti l'uno per l'altra io credo di si,anche se finirà prima o poi..." lasciai la frase in sospeso.
"E perchè mai dovrebbe finire?" chiese
"Beh,perchè l'amore è così...all'inizio è tutto rose e fiori ma poi si sa finisce tutto" mangiai un altro biscotto.
"Lo dici solo perchè ti hanno ferita troppe volte Charlie." soffiò quasi tra i denti.
"Sarà,comunque non cascherò mai più tra le grinfie di un uomo" sorrisi ma lui mi guardava con un'espressione da cucciolo bastonato,sembrava volesse dirmi qualcosa ma aveva una tremenda paura.
Minuti interminabili di silenzio poi...
"Charlie mi piaci..."

 

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Capitolo 13
*** So,get in the car and drive! ***


Ragazze ecco a voi il capitolo,spero vi piaccia!Grazie a tutte per le recensioni un bacione fortissimo *_*
Clody;


 

Charlie

"E per quanto stareste via?"
"Circa 1 settimana tesoro,ci dispiace davvero andare via così su 2 piedi ma non possiamo rifiutare..."

Qual'è il vantaggio di avere 2 nonni giovani? Che lavorano ancora e gli regalano biglietti aerei.
"Non ti devi scusare affatto nonna,ho 18 anni e so badare a me stessa,piuttosto godetevi la vacanza" Li abbracciai entrambi stringendo liforte a me.Dopotutto loro erano la famiglia che non ho mai avuto.
"Charlie-intervenne poi il nonno-non voglio fare il pesantone,ma niente colpi di testa."sorrise dandomi un bacio sui capelli.
"Nonno non proccuparti.Ora andate altrimenti perdete l'aereo."
"Ah,un'altra cosa tesoro,ho detto a Denise e Paul della nostra partenza e hanno detto che per loro non c'è problema se magari vorresti anche andarci a dormire."
"Ne parlerò io con Denise nonna,ora va"
  sorrisi e li vidi salire sul taxi per LAX.  Ritornai con la mente a quel meraviglioso pomeriggio con Nick,Bree e Joe mi ero divertita davvero tanto,e soprattutto avevo trovato il coraggio di dire a Nick che anche lui mi piaceva.
Mi aveva chiesto di andare a cena insieme quella stessa sera ed io acconsentii.Ragion per cui mi fiondai di sopra aprendo una delle ante dell'armadio. Nick mi avevva spiegato che era un posto non proprio elegante,così optai per un jeans chiaro,un top un pò stropicciato rosa antico,
delle ballerine dello stesso colore e un cardigan nero con borsa e accessori abnati.
Corsi in bagno facendomi una doccia e uno shampoo il più veloce possibile;recuperai il cellulare dalla scrivania appena uscita dalla doccia e controllai l'orario:le 7.15 p.m,Nick sarebvbe passato per le 8.
Asciugai velocemente i capelli lasciandoli lisci e sciolti al naturale,indossai ciò che era sul letto e truccai il viso con colori chiari e leggeri.Ero decisamente pronta quando il  capanello trillò e si diffuse per tutto l'ambiente silenzioso.
Afferrai la borsa e passai del lucido sulle labbra,in fretta scesi le scale e aprii la porta.Lui era di spalle,quando si voltò le farfalle nel mio stomaco spiccarono il volo. Perfetto come non mai: i capelli perfettamente a posto,la pelle chiara era colorate di chiazze rosse,le adoravo.Indossava un paio di jeans chiari,una maglia bianca con scollo a "V",quella che lui preferiva,e una giacca di pelle nera.
 "Hey Nick" soffiai quasi per l'imbarazzo.Arrossii vistosamente e cercai di non andare in iperventilazione.
"Hey piccola." si avvicinò stampandomi un bacio sulla guancia. "Andiamo?" chiese porgendomi la mano,l'afferrai e un altro svolazzo di farfalle nello stomaco. Strinse e intreccio le sue dita alle mie.Arrivati davanti alla sua meravigliosa mustang,da gentiluomo mi aprì la portiera invitandomi a salire,non esitai.
Corse dall'altro lato e salì velocemente mettendo in moto. Ero molto,ma molto a disagio e non so neanche perchè,ero in un imbarazzo perenne e come se non bastasse Nick non mi staccava gli occhi di dosso.
"Sei belissima,dico sul serio" disse tutto d'un fiato. Deglutii rumorosamente.
"Anche tu stai bene" sorrisi e lui prese una mia mano e ci diede un bacio sopra,morsi il labbro per soffocare un gemito.Decisi di sciogliermi un pò,ero troopo gelida.
"Allora-iniziai torturandomi le mani-dove mi porti?" chiesi,non ero mai stata così imbranata e impacciata con un ragazzo.
"E' una sorpesa,piccola" sorrise accellerando.Non tentai di sapere di più,io adoravo le sorprese.
Poco dopo ci ritrovammo davanti ad un pub stile Manhattan,con dei tavoli all'interno ed altri che affacciavano sul mare ed altri ancora sulla spiaggia. Un posto meraviglioso,specialmente per il paesaggio.
Il sole da poco tramontato dipingeva il cielo di un rosso fievole contornato da un rosa pallido e un arancione chiaro,uno spettacolo che non vorresti mai perderti. Nick prenotò un tavolo sulla terrazza che dava sul mare,mi appoggiai alla ringhiera.
Chiusi gli occhi e inspirai un pò di quella brezza marina che mi faceva impazzire,sentii delle mani calde sui fianchi scoperti un pò troppo. Nick mi teneva saldamente a lui,lasciandomi leggeri baci sulla spalla.
"E' meraviglioso qui" sussurrai quasi.
"Ti piace?" chiese stringendomi ancora di più.
"Tantissimo!" mi voltai sorridendogli.
"Dai sediamoci e ordiniamo qualcosa." per l'ennesima volta afferrò la mia mano e mi giudò fino al tavolo. Restammo così seduti per un pò a guardarci di sfuggita senza proferire parola,fino a quando una ragazza alta snella con i capelli rossicci e  gli occhi verdi si avvicinò a noi. Fissava Nick insistentemente mi irrirò tutto quell'interesse,decisamente.
"Ragazzi che vi porto?" chiese continuando a lanciare sguardi furtivi a Nick che sorrideva come un imbecille.Tirò fuori un tacquino verde e una penna per segnare le bevande.
"Io prendo...uhmmm un Vodka & Menta" decise prima di me mentre io continuavo ad osservare i movimenti di quella cameriera che se si non sarebbe dileguarìta di li a poco le avrei lasciato un mio ricordino proprio sul suo bel faccino.
"E per la tua ragazza?" chiese ancora a Nick,abbassai lo sguardo per poi rialzarlo.
"Oh,lei non è la mia ragazza...è una amica" sorrise alla cameriera. Il cuore sputò sangue ancora una volta,gli occhi mi si riempirono di lacrime ma mi feci coraggio e dissi sorridente.
"Un Martini senza olive,grazie" appoggiai il menù sul tavoloe guardai altrove.
Perchè credi ad uno come Nick?
Perchè,mi aveva definito un'amica quando mi ha detto che gli piaccio?
Perchè Charlotte sei così ingenua? Perchè?

Si intromise nei miei pensieri sfiorando la mia mano
"Hei piccola,qualcosa non va?" Possibile fose tanto stupido? Feci cenno di no con la testa ma non fu convinto glielo si lesse in viso. Continuai evitare il suo sguardo.Il tempo passò senza accorgercene e gli alcolici tardarono ad arrivare.
Presi il cellulare dalla tasca e controllai l'orario le 10 p.m già.Era volato il tempo,finalmente arrivarono questi dannati alcolici,senza dare nulla per scontato la cameriera fece l'occhiolino a Nick che le sorrise.Bevvi con calma mentre Nick quasi tracannò il suo per il nervosismo.
Chiese il conto e la solita portò il conto con un bigliettino accanto,diedi una sbirciatina e c'era scritto il numero di cellulare con il suo nome,Lilian sembrava si chiamasse. Mi infuriai,il fumo stava per uscir fuori dalle orecchie.
Strinsi i pugni e sbattei violentemente il bicchiere di martini sul tavolo,rompendolo per giunta.
"Ora basta!" urlai alzandomi correndo via.Perchè mi faceva così tanto male il cuore? Che me ne fossi già innamorata? Mi bloccai improvvisamente prendendomi il viso tra le mani accasciandomi a terra.
Qualcuno mi tirò su facendomi appoggiare la testa sul suo petto,sapevo che era Nick così mi scansai violentemente.
"Charlie,hey...che succede?" sembrava sconvolto quanto me.
"Che succede?! Prima mi inviti ad uscire e poi rimorchi con altre ragazze,Nick sei pessimo" gli urlai contro.
"Hey,guarda che è stata lei a lasciarmi il suo numero,a flirtare con me..."
"Non mi importa Nick,tu le sorridevi e facevi il carino."
di nuovo ad urlargli contro.
"Io?! Ma se non ho occhi che per te Charlie,non te ne rendi conto? " abbassò lo sguardo.
"Non mi sembra Nick,perchè le hai detto che ero solo un'amica?"
"Perchè pensavo ti arrabbiassi,mi sarebbe piaciuto davvero tanto poterglielo dire..."
si avvicinò prendendomi il viso tra le mani."...ma ho sempre quella fottutissima paura di non poter essere alla tua altezza"
Una profonda morsa allo stomaco,gli alzai il viso con due dita lasciandogli un bacio sulle labbra.
"Nick non mi sarei arrabiata...E' solo che anch'io ho paura di essere ferita di nuovo e questa volta mi farebbe ancora più male." dissi mordendomi un labbro.
Mi strinse a se baciandomi i capelli.
"Prendiamoci un pò di tempo per noi,saliamo in macchina e guidiamo,un week end solo per noi,che ne dici?" lo fissai perplessa che aveva in mente?.
"Cosa intendi?"
"Abbiamo una casa a Newport Beach,andiamoci li stiamo un pò di tempo insieme e vediamo cosa succede,se le nostre paure svaniscono..."
scossi la testa,era una follia bramava nei miei pensieri tremendamente.
"Nick non credo sia una buona idea" affermai perdendomi nei suoi occhi che tentavano disperatamente di persuadermi.
"Se non ci vieni di tua spontanea volonta ti ci porto io con la forza" sorrise.
"Ma non abbiamo nulla con noi..."
"Oh,non preoccuparti di quello,avviserò la mamma che ne sarà felicissima vedrai"
mi baciò lui questa volta.
"Mi hai convinto Jonas" dissi gustandomi il suo sapore sulle labbra. Salimmo in macchina poco dopo,destinazione? Newport Beach!
 

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Capitolo 13
*** I'm Scared (2) ***


Ragazze grazie mille per le recensioni siete davvero uniche *_* Comunque sia eccovi il continuo del capitolo,spero vi piaccia. Grazie ancora Bacioni ;Clody
 


Nick

Scoppiai finalmente,un macigno così grande da giorni. Inizialmente mi pentii di quello che avevo detto ma poi fissando i suoi occhi dolci e chiari capii di aver fatto la cosa giusta.
Mi avvicinai colmando le distanze.
"Nick..." riuscì a sussurrare appena.
"E mi piaci quando sorridi,quando mi insulti,quando stai male,quando dormi,quando ti imbarazzi,ma..." mi impose un dito sulle labbra sorridendo.
Alzò lo sguardo sostenendo il mio che stava per sciogliersi.
"Io..." Lassù qualcuno mi stava odiando profondamente poichè apparì d'incanto sulla porta.
"Buongiorno bellissimi...Ops abbiamo interrotto qualcosa?" Bridget Rosman la mia rovina.
Non ce ne rendemmo neanche conto di quanto fossimo vicini,che sembrava ci stessimo baciando.Immediatamente ci staccammo,io tornai a sedere al posto di prima mentre Bridget spingeva Charlie
verso lo sgabello.
Joe si sedette accanto a me prendendo dalla busta dei muffin alla vaniglia e al cioccolato.
"Porto questa smemorata a cambiarsi,Nick quando finisci lavati e infila il costume che si va a mare" disse sorridente Bree
"Rosman sembri mia madre"
"Mai Jonas"
storse il naso. Salirono in fretta le scale,non riuscivo a non guardarla. Rigirai il cucchiaio nella tazza,annusando quello che non si poteva definire affatto un cappuccino.
Guardai Joe che con la testa fra le nuvole masticava il suo cookies.
"Avevi ragione Joseph" sorseggiai il cappuccino.Si voltò confuso.
"Io ho sempre ragione fratellino...ma su cosa?" posai la tazza sul tavolo e lasciai andare la testa indietro.
"Charlie mi piace..." sorrisi al solo pensiero.
"Non ci credo,e glielo hai detto?" sgranò gli occhi stupefatto.
"Si"
"E lei?"
si incuriosì tanto che mi pregò perchè gli rispondessi.
"Purtroppo non ha detto nulla grazie a miss -Salto fuori sempre nel momento meno opportuno- " sbuffai.
"Hei,fratello.Sarà al tua futura cognata." aggrottò la fronte
"Pensavo già stesse insieme" addentai un muffin.
"Non ufficialmente...Io sono innamorato di Bree,Nick. E lo sono da sempre. Sai quando senti le farfalle nello stomaco solo se ti sfiora?" si sfliò gli occhiali.Annuii un pò preoccupato,Charlie mi faceva lo stesso effetto...ma no mi sbagliavo.
"Ti invidio sai Joe,ti innamori così facilmente..." Mi rivolse un sguardo rincuorante e mi diede una pacca sulla spalla. Salii di sopra,feci una doccia veloce e seguii gli ordini di Bree così indossai un costume
giallo e azzurro. Poco dopo sentii bussare alla porta mentre piegavo la canotta,sperai fortemente fosse lei ma mi ritrovai Bridget davanti con le braccia conserte al petto che mi fissava.
"Ho qualcosa in faccia,Bree?" sfiorai con le dita la mascella.
"No...Porta una felpa con te,ok?"
"Ok,qualcosa non va?"
chiesi accorgendomi della sua faccia così confusa.
"Nick,ho paura" scoppiò in lacrime. Mi avvicinai,prendendole il viso tra le mani.
"Guardami Bree...Lui vuole davvero stare con te,ti ama.Ok?" alzò lo sguardo asciugandosi poi una lacrima pura e innocente.
"Scusami,sono una stupida..." si giustificò sorridendo
"Non dire cazzate Rosman,ora va da lui e goditi tutto momento per momento,me lo prometti?" annuì,poi guardò me.
"E tu me lo prometti?"
"Cosa?"
"Che vi goderete momento per momento tutto?"
ero sbigottito,mi lasciò così con quella frase a mezz'aria solo nella mia stanza.


Affondai i piedi nella sabbia già bollente di St.Monica . Il sole batteva fortissimo così decisi di abbondare con la crema solare data la mia carnaggione chiara.
Liberai il petto dalla canotta,spostai lo sguardo,e la trova intenta a togliersi gli shorts di troppo.Gli occhi le brillavano alla luce del sole.
"Io vado a fare un tuffo qualcuno viene con me?" la buttai li sperando in qualcosa di buono.
"Aspettami arrivo subito." la sua voce arrivò limpida alle mie orecchie nonostante i caos perenne.
Mi avviai verso il bagno asciuga scalciando ogni tanto qualche sassolino. Sospirai guardando il mare,era l'unica cosa che riusciva a rilassarmi e quando ci venivo spesso di notte mi sentivo come rinato.
Lasciai andare la testa indietro verso il sole che mi pizzicava di tanto in tanto.Improvvisamente mi sentii una morsa allo stomaco e qualcosa di morbido dietro la schiena,Charlie mi aveva dato un bacio dietro la schiena.
"Ho bisogno di dirti una cosa..." sussurrò al mio orecchio. Voltandomi la trovai a pochi centimentri da me sorridendo.Sorrisi a mia volta portandomela in spalla come un sacco di patate.
"Mettimi giù Jonas!" urlò,ma non la frase mi entrò da un orecchio e mi uscì dall'altro. Così le morsi il sedere.
"Zittisci donna!" esclamai ridendo le rise di gusto lasciandosi trasportare fino in acqua,allora la lasciai andare.
"Questa me la paghi,bastardo!" si passò una mano tra i capelli.
"Dovevi dirmi nulla?" incalzai
"Non più" congiunse le braccia al petto.
"Se la metti così..." le schizzai dell'acqua in faccia.
"Stronzo è il tuo secondo nome..."boccheggiò
"Oh,davvero finquando non parlerai continuerò." continuai a schizzarle.
"Ok ok parlo però smettila sto per ingerire tutto l'oceano a causa tua." risi di gusto Si avvicinò colmando le distanze,si alzò leggermente sulle punte e mi sussurrò...
"Mi piaci Nick..." Il mio cuore fece più capriole nello stesso istante in cui pronunciò la frase,mi guardò negli occhi .
"...ma ho paura" sospirò abbassando lo sguardo. Le alzai con due dita il viso sperando che mi guardasse.
"Hei,io sono terrorizzato se ti può consolare." la vidi sorridere,i suoi denti brillavano. Mi avvicinai piano senza darle il tempo la baciai,non come le altre volte,diversamente.Sentii il suo sapore e quello dell'acqua salata sulle sue labbra.
Attesi che ricambiasse e fu così,dischiuse la bocca come se mi stesse invitando ad entrare ed io senza scelta fossi caduto in quel vortice di emozioni.L'afferrai per i fianchi tirandola ancor di più a me usando le mani come un pettine grezzo che le carezzva i capelli.
La punta della sua lingua toccò la mia,una scossa forte alla schiena,la catturai e insieme intrapresero un gioco di prepotenza,poi si addolcì fiendo per danzare quasi.
Poggiò le mani sul mio petto tentando di staccarmi era evidente le mancasse il respiro ma io non volevo finire così.
"Hai una bombola d'ossigeno incorporata per caso?" boffonchiò. Sghignazzai di gusto guardandola riprendere fiato.Mi guardò bieco e cominciò a schizzarmi,la sua vendetta personale.
"Ok,ora siamo pari" dissi passandomi una mano tra i ricci. Le feci segno di seguirmi e non protesto,anzi. Sedetti sul bagnoasciuga lasciando che le onde mi sfiorassero le caviglie.
"E' così strano" sentenziò lasciando andare la testa indetro.
"Cosa è strano?"
"Quello che ci siamo detti,insomma non mi è mai capitata una cosa del genere nella mia vita..."
"Che intendi dire?"
"Intendo che non mi sono mai dichiarata esplicitamente ad un ragazzo."
"Neanche io me lo sarei mai sognato,ma è successo e mi è piaciuto tanto."
le dissi baciandole il collo.
"Anche a me.." sorrise.
"Ti sembrerebbe strano anche se ti invitassi a cena stasera?" Ma da dove veniva quel coraggio da leone?
"Affatto,anzi..." mi baciò la punta del naso,l'abbracciai stendendoci sulla sabbia.

 

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Capitolo 14
*** You are my girlfriend. ***



 

OMG! Non ci posso credere ancora,grazie mille per tutte le recensionii *_* Ecco a voi il capitolo,forse non è quello che vi aspettavate ma ancora un capitolo di pazienza xDDDD Love U <3
Baci ;Clody 

 

Nick

Fissai i suoi occhi così chiari che emanavano una luce accecante,le passai un dito sulle labbra carnose e  così rosee che avrei baciato fino a quando non mi sarebbe mancato il respiro.
Alzai il suo viso verso il mio lasciandole un bacio. Così perfetta tra le mie mani e sarebbe stata mia,lo sapevo;quei 4 giorni sarebbero stati i più belli della mia vita.
Si staccò passandosi la lingua sulle labbra,io feci lo stesso.
"Che ne pensi se torniamo a casa e raccattiamo qualcosa?" chiese tirandomi a se afferrandomi per  il lembo del giubotto di pelle .
"Io voglio partire adesso Charlie" protestai ma infondo aveva ragione.
"Nick dai,solo per prendere qualcosina..." fece gli occhioni dolci a cui davvero non so resistere.
"D'accordo ma solo 5 minuti poi si parte."le baciai la punta del naso.

Era tutto buio intorno a me non riuscivo a vedere praticamente il nulla,cercai a tentativi la mia stanza.La fortuna volle che riuscissi a trovarla. Aprii piano la porta senza far rumore,trovai Frankie Joe e la mamma abbracciati sul mio letto,che ci facevano li?
Trovai uno dei borsoni nell'armadio,ci infilai dentro un pò di roba,nessun rumore che potesse far svegliare gli intrusi. Mi avviai verso la porta chiusa quando...
"Dove vai Nick?"  la mamma si mise a sedere ancora assonnata e mi voltai piano.
"Vado a Newport con Charlie" Non mi sarebbe importato se avessero tentato di impedirmelo.Ma la reazione che ebbe non fu quella che pensai.
"Oh,finalmente!Ti sei deciso a mettere le cose in chiaro...Cosa c'è di meglio che un week end a Newport? Il mio bambino sta crescendo." sorrise e quasi pianse.
"Mamma non sono più un bambino." ero imbarazzatissimo.
"Lo so, fa attenzione Nicholas per tutto" sorrise facendomi l'occhiolino.Capii cosa intendesse.
"Ti voglio bene mamma!" le dissi baciandole una guancia.
"Anch'io tesoro" disse per poi risistemarsi accanto a Frankie.

Con due borse enormi tra le mani corse verso di me,si era cambiata indossando qualcosa di più comodo che la rendeva bellissima comunque. L'aiutai posando i suoi bagagli tra i sedili posteriori.
Non pronunciò parola ,sedette al posto del passeggero e mise la cintura di sicurezza. Io raggiunsi il mio posto e feci lo stesso mettendo la cintura di sicurezza,infilai le chiavi nella toppa e misi in moto.
Aprì il cassetto del cruscotto e ne tirò fuori un CD,se non sbaglio Rihanna.Inserì lo stesso nel lettore e fece partire una delle mie canzoni preferite: Unfaithful.
"E'bellissima..." sussurrò.
"E' la mia preferita" affermai canticchiando le prime parole "...Story of my life searching for the right but it keeps avoiding me..." il suo sguardo incrociò il mio e continuò
"...He's more than a mana and this is more than love the reason that the sky is blue..." sorridemmo nello stesso istante e la baciai.
"Quanto tempo ci vuole?" sussurrò sulle mie labbra
"Oh,50 minuti circa,non c'è molto traffico" alzai le spalle e lei si accoccolò sul sedile. Non potevo biasimarla se si fosse addormentata,infondo erano le 3 del mattino,ed infatti fu così.
Proseguii il viaggio con la melodiosa voce di Rihanna.Quando finalmente arrivammo lei dormiva ancora,decisi di non disturbare il suo sonno. Così la portai in camera da letto adagiandola sul letto.
Accarezzai un'ultima volta la sua guancia e andai di sotto portando dentro i bagagli.Uscii fuori la terrazza che dava proprio sulla spiaggia e respirai profondamente,pregustavo il sapore di una meravigliosa vacanza.

Il mattino seguente mi trovai nel letto accartocciato alla punta con Charlie che mi teneva stretto a lei,era già tardi avremmo dovuto dare inizio alle belle giornate da ricordare per sempre.Allora mi voltai trovandomela poco distante,le lasciai un bacio leggero sulle labbra.
Lei sentì il contatto e si svegliò aprendo piano gli occhi.
"Buongiorno..." dissi.
"Hey,che ore sono?"fece lei stiracchiandosi.
"Le 10 del mattino" continuavo a fissarla. I suoi occhi erano gonfissimi di sonno tanto che sembrava una cinesina, aveva i segni delle pieghe del cuscino impresse sul viso e le guance colorare di un rosso acceso.
"Andiamo a fare colazione?" chiese.
"Certo faccio una doccia e andiamo ok?" si allungò e si strinse ancora di più a me.
"Ok ti imiterò" rise e mi baciò sulle labbra premendole forti sulle mie. Con uno slancio mi alzai dirigendomi in bagno facendomi una doccia veloce.Indossai dei semplici pantaloncini beige e una maglia bianca.
Scesi giù e la trovai seduta sul divano a fare zapping.
"Sei peggio di una ragazza." disse sorridendo.
"Mi sorprendi sempre di più" era assolutamente vero,nessuna ragazza è puntuale!
"Andiamo?!" sbottò sulla soglia della porta di casa.
"Arrivooo" dissi corredno afferrando a volo le chiavi di casa e dell'auto e chiudendo per bene tutto. Già mi aspettava accanto all'auto,con un paio di meraviglioso shorts blu che le fasciavano bene il sedere,una maglia rosa e bianca e i bikini al piede.
Mentre stavo per avvicinarmi e farle dei complimenti poco casti,una voce maschile e una mano sulla spalla mi impedirono di raggiungere il mio obbiettivo.
"Nick,amico sei proprio tu?" voltandomi trovai  Ricky un mio amico dell'estate alle calcagna che mi abbracciava tentai di essere cortese.
"Hey amico,come stai?" dissi con un tono falso,si era portato a letto Margot l'estate scorsa e pensava io non lo sapessi.
"Bene, tu piuttosto vedo sei in compagnia..." squadrò la mia Charlie dalla testa ai piedi con uno sguardo malizioso.Ovviamente non esitò ad avvicinarsi con le mani nelle tasche posteriori dei jeans.Quell'idiota si era già presentato.
"Richard" tese la mano.
"Charlotte" ricambiò.
"E' una tua amica Nick?" chiese ammiccando. No,lei non era una amica.Lei era molto di più, era la ragazza di cui mi stavo innamorando,perchè si era inutile negarlo più.Lei era la MIA ragazza!
"Lei è la mia ragazza!"feci serio.
"Oh,ci si vede allora..." andò via deluso.Io soddisfatto,mi infilai in macchina imbarazzatissimo.Non le rivolsi la parola ma lei non inferì,anzi.
La giornata passò così,tra risate baci continui e abbracci. Quando il pomeriggio fummo a casa andammo in spiaggia a goderci quel meraviglioso tramonto. Un'improvvisa voglia di gettarmi in acqua mi venne. Tentai di persuadere Charlie ma non ci fu verso,così mi tuffai e uscii subito dall'acqua.
La trovai seduta sul lettino seduta con le gambe incrociate,mi avvinghiai a lei.
"Hey sei tutto bagnato." protestò
"Mmmm e questo non ti eccita?" sussurrai al suo orecchio mordendole il lobo.
"Un pochino ma asciugati almeno..." sorrise. Mi avvolsi l'asciugamano alla vita e sedetti accanto a lei.
"Puoi ripeterlo di nuovo?" soffiò tra i denti.
"Che cosa?"
"Dimmi che cosa sono per te..."
"Sei la mia ragazza!"
le dissi deciso. La feci stendere piano sul telo e  la baciai il suo collo scendendopiano verso il suo seno,lei accompagnò i miei movimenti intrecciando le dita nei miei capelli.
Mi fermai improvvisamente,non poteva essere così...superficiale la nostra prima volta,percepì il mio pensiero e mi tirò a se facendomi stendere.
"Allora stiamo insieme adesso?" chiese dandomi piccoli baci dulla guancia e sull'orecchio.
"Decisamente piccola!" baciai di nuovo: La mia ragazza!

 

 

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Capitolo 15
*** You belong to me,I belong to you ***


Ragazzeeeeee,grazie infinite delle vostre recensioni siete sempre uniche *_*
Questo è un nuovo chap! spero tanto vi piaccia baciiiii é.è
;Clody

 


Charlie

Appoggiai la testa sul suo petto liscio.Cercai le sue mani e le trovai,le intrecciai alle mie sentendomi nell'attimo dopo in paradiso.Ormai un semplice tocco da parte sua mi mandava in iperventilazione
Stavamo trascorrendo momenti fantastici insieme. Voltai il viso verso lui che mi sorrise,era meraviglioso quando lo faceva.Mostrava sempre una fila perfetta di denti e due meravigliose fossette ai lati delle guancie,le adoravo.
Così ci diedi un bacio sopra.
"Adoro quelle fossette" gli sussurrai ad un orecchio.Rise nuovamente.
"Che hai intenzione di fare stasera?" chiesi alzandomi.
"Ho in mente delle sorprese..." lasciò la frase a mezz'aria così,ma non tentai di persuaderlo.Adoravo infinitamente le sorprese e di sicuro gli avrei dato tutto il tempo del mondo per organizzarne più di una.
"Adoro le sorprese" dissi alzandomi dandogli un bacio a fior di labbra.
"Lo so" farfugliò.
"Allora ho tutto il tempo per un bagno caldo e per farmi bella?" misi le mani sui fianchi proprio come una bambina.
"Assolutamente!-anche lui si alzò dandomi un bacio- Ordiniamo cinese?"
"Mmmmh ok,non ordinare il tofu mi disgusta profondamente"
feci una smorfia.
Salii di corsa sopra,mi spogiai gettando un pò qua un pò la gli indumenti che indossavo. Preparai la vasca riempiendola di schiuma,regolai la temperatura dell'acqua,dopodiche mi immersi completamente.
Era rilassante e piacevole stare in una vasca da bagno che profumava di cocco tanto era il bagnoschiuma che avevo versato.Era trascorsa un'ora e mezza ed io ero ancora nella vasca a farmi coccolare.
Giunse poi il momento di ascigarmi,mi ero praticamente messa a mollo da sola. Avvolsi un'asciugamano intorno alla vita ed entrai in camera; dovevo indossare qualcosa di semplice ma non troppo,così optai,tirandolo con forza dalla borsa,per un vestitino bianco con dei fiorellini rosa,dei sandali neri,una giacca nera e accessori abinati.
Indossai tutto velocemente e spruzzai del profumo sul collo.Appena fui pronta mi catapultai sulle scale,un odore di lavanda inondava l'ambiente. Le luci erano fievoli,quasi spente.Un'ombra stava avvicinandosi,riconobbi subito la sagoma.La porta che collegava la cucina al salone era chiusa,ma dalla grande vetrata si intravedevano delle piccole luci.
Fuori il terrazzo c'era un tavolo basso e sopra di esso la cena che fumava ancora,sotto il tavolo dei cuscini di vari colori.
"Vieni..." mi disse tendendomi la mano che non esitai ad afferrare.
Ci condusse fino al terrazzo dove c'era tutto preparato,era meraviglioso,talmente tanto che se me lo avessero detto non ci avrei mai creduto.
"E' stupendo..." commentai.Nick mi avvolse i fianchi con le braccia per poi appoggiare il mento sulla spalla.
"...Non ti facevo un tipo romantico sai!" risi di gusto e lo fece anche lui.
"Voglio dimostrarti che ci tengo davvero a te." soffiò tra i denti. Mi voltai e semplicemente lo baciai.Mi invitò a sedere e accomodai su uno dei cuscini di fronte a lui.
"Mmmh,che profumino,cos'è?" avevo l'acquolina in bocca.
"Credo sia il riso...comunque io inizierei con il sushi" fece per aprire le scatole e mi servì una pietanza. Assaggiai di tutto ed era davvero squisito.
"Tutto buonissimo!" dissi soddisfatta con le mani sulla pancia. Lui rise,poi mi invitò a sedermi accanto a lui.Obbedii e mi accartocciai sul suo petto,accavallai le gambe sulle sue e mi gustai il sorgere della luna che sembrava più grande del solito.
"Non mi hai mai detto cosa ti ha spinto a venire ad L.A.Perchè sei andata via da Chicago?" mi colse decisamente alla sprovvista,mi prese in contropiede ecco.
"Sono partita per dimenticare,o meglio per cancellare il mio passato..." sospirai forte.
"Cos'è successo?"
"In particolare nulla,il problema sono i miei genitori,mi hanno allontanato dai nonni all'età di 4 anni.Erano 14 anni che non li vedevo,mi hanno rovinato una vita. Sai quando i tuoi ti dicono cosa devi fare e non fare? O quando ti progettano un futuro o creano delle aspettative su di te che purtroppo tu non puoi,o meglio non vuoi,esaudire?Beh questa era la mia situazione fino a quando non ho mandato tutti a quel paese e mi sono trasferita qui."

Mi guardò un pò perplesso poi sospirò.
"Ti capisco,anche a me è successa la stessa cosa,ho deluso le apsettative di mio padre...Voleva che rimanessi vergine fino al matrimonio,ma io  non volevo così non andiamo molto d'accordo e la stessa cosa vale per Joe.Kevin invece ha indossato un anello fino a quando non ha sposato Dani."
"Mi dispiace."
sussurrai.
"A me di più." abbassò lo sgardo sui suoi jeans,poi lo rialzò e mi sorrise stringendomi a lui. Restammo così per un pò poi si alzò aiutandomi ad alzarmi.Mi trascinò per la terrazza fino a quando non trovammo l'entrata del salotto,quella chiusa.
C'era il divano letto aperto circondato da candele profumate.Sorrisi un pò preoccupata,lui se ne accorse e mi poggiò una mano sulla guancia.
"Hey,c'è quancosa che non va?"
"No,è tutto magnifico"
piegai gli angoli della bocca in un mezzo sorriso.
"Sai da qui si vede il sole sorgere,da piccoli io Joe e Kevin mettevamo la sveglia all'alba per goderci lo spettacolo.Ci facevamo spazio tra questi spazi e con le gambe a penzoloni restavamo ore ed ore ad osservare il panorama."
"Mi immaggino la scena"
risi.
"Ti va di restare sveglia e guardarlo con me?" sembrava un cucciolo bastonato,sapeva come persuadermi.
"Ovviamente." avvolsi le braccia al suo collo e mi baciò.Non fu proprio un bacio casto e puro,tutt'altro. La passione cresceva e la voglia di legarmi a lui era forte. Ci facemmo trascinare completamente dal momento.Mi alzò dal pavimento dandomi l'opportunità di avvolgere le gambe intorno alla sua vita.
Gli passai una mano tra i ricci,gli morsi un labbro e lui mi passò la lingua su tutte e due le labbra.Succhiò con foga la mia lingua,sentivo il suo sapore inebriarmi il cervello.
Così mi portòfino al divano-letto dove mi adagiò con calma; sfilò piano la mia giacca baciandomi ogni singolo lembo di pelle,arrivò al collo che leccò e baciò fino a strapparmi la pelle,proseguì per la spalla,poi scese verso la scollatura del vestito.Mi stava portando all'esasperazione,ci sapeva fare,ogni bacio mi scatenava un senso di piacere immenso.
L'aiutai a sfilarmi il vestito,era affamato di me come io lo ero di lui,quando fui in completo intimosi lasciò sfuggire un piccolo sorriso.
"Non te l'ha mai detto ma...Sei perfetta!" esclamò tuffandosi sulle mie labbra per poi riprendere. Baciò i miei seni attraverso il regiseno,quando se ne liberò ne prese uno tra le mani massaggiandolo e uno se lo portò alla bocca baciandolo e leccandoo fino a farmi stare male,davvero.
Continuò così fino a quando...


Nick

...Fino a quando non  ribaltò la situazione,mi sfilò velocemente la maglia gettandola chissà dove.Si avvicinò e mi sussurrò...
"Ora tocca a me" soffiò con tono malizioso.
Scese piano ad accarezzarmi il petto,il suo tocco mi eccitava ancora di più.Per tentarmi ancora di più disegnò con la lingua i miei addominali,quel gesto mi portò ad inarcare la schiena cosa che non facevo mai.
Arrivò poi all'orlo dei miei jeans che slacciò e tirò via,sorrise vedendomi solo in boxer in cui insinuò una mano,ebbi subito un sussulto,massaggiò il mio membro.Ansimavo a più non posso,non riuscivo a trattenermi,così ribalatai di nuovo la situazione.
"Ora tocca di nuovo a me" sussurrai.
Le baciai la caviglia per poi risalire fino all'interno coscia,li mi insinuai tra le sue gambe dove la sua intimità non aspettava altri che me.Con la lingua roteai e baciai fino a quando non urlò di piacere.
"Nick,ho bisogno di te..." biascicò stringendo il lensuolo tra le mani.Era bellissima anche sudata e ansimante.
"Anch'io Charlie..." sorrisi.
Piano entrai dentro di lei,cercai la sua mano e la trovai stringendola più che potevo,diedi una spinta,poi un'altra fino a quando esausti non ci accasciammo l'uno sull'altra stringendoci e addormentandoci.

Il mattino dopo mi svegliai trovando Charlie appoggiata allo schienale del divano-letto intenta a osservare il panorama.Si accorse del mio risveglio e si accoccolò accanto a me.
"Hey,buongiorno...giusto in tempo" mi passò una mano tra i ricci e mi baciò la punta del naso.Mi sollevai poggiandomi allo schienale tirandola a me.
"Buongiorno anche a te piccola" la strinsi sul mio petto nudo.
"Nick..."
"Umh?"
"Grazie,è stato meraviglioso..."
le sollevai il viso con due dita.
"Non ringraziarmi,te l'ho detto che voglio fare di tutto per dimostrarti che non sono quello che tu pensi io sia..."
"Io penso che sei il ragazzo più dolce del mondo...nessuno hai mai fatto tutto questo per me."
la baciai.
"E' la cosa più bella che tu potessi mai dirmi"
Restammo fino a quando il sole sorse proprio sotto i nostri occhi,per l'alba di un giorno migliore...!

 

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Capitolo 16
*** I'm love sick! ***


  Ragazzeeeee io non so come ringraziarvi,siete davvero fantasticheeeee! Non ci sono parole...Ecco il nuovo capitolo spero vi piaccia!
 Baci ;Clody
 

  Charlie

Perchè l'amore è così difficile?Me lo sono sempre chiesta,anche da bambina;si dice che quando si è innamorati guardi tutto sotto un'altra prospettiva,quella bella dove tutto è più magico  ...
Ed è proprio quello che ti fotte,sperare che tutto vada per il verso giusto,ma quando ti accorgi che è solo una sporca e ipocrita bugia ci resti davvero male...

Erano passati 2 giorni dal nostro ritorno da Newport ma di Nick neanche l'ombra.
Sola in casa,cercavo in uno degli scaffali la tuta da indossare. I nonni erano ancora in viaggio ed io mi ritrovavo spesso sommersa dalla solitudine e dal silenzio più totale.
Dopo una doccia rinfrescante infilai la tuta,pensai di rituffarmi per una sera nei miei ricordi così salii in soffitta dove i nonni conservavano tutto. Tra scatoloni e vecchie chitarre riuscii a tornare in camera mia illesa.
Posai il tutto a terra e cominciai a tirare fuori vecchie foto:una ritraeva il nonno e la nonna da giovani a Parigi,un'altra con la mamma che mangiava tranquilla una fetta d'anguria e un'altra ancora in giorno del matrimonio dei miei.
Era agghiacciante,non sorridevano mai neanche il giorno del loro matrimonio.
Il mio blackberry squillò improvvisamente e la vibrazione riempì la stanza,sullo schermo comparve il nome di Bree.
"Hey!" esclamai mettendo il viva voce
"Ciao dolcezza!" ecco che le voci di Bree e Joe inondarono la stenza.
"Che fate di bello?"
"Vuoi proprio saperlo?" Joe cominciò a ridere come un fossennato.
"Oh,no per carità!" ero quasi schifata. Sentii la risata di Bree.
"Tu piuttosto che fai?" cheise la mia amica
"Nulla di particolare,affogo nei ricordi e in una vaschetta di gelato."
"Mhhhh, interessante e Nick?"

"Diciamo che mi sto convincendo sempre di più che è stata solo una botta e via,non si fa sentire da 2 giorni e a scuola non c'era..." dissi con un filo di voce.
"Oh andiamo Charlie non lo penserai sul serio?"
"Sto cominciando a pensarlo Bree..." a quel punto intervenne Joe che si era allontanato.
"Charlie,Nick ha avuto l'influenza non ti ha chiamato solo perchè glie è morto il cellulare" scusa poco credibile.
"Sarà,comunque io ora devo staccare rimetto un pò di roba a posto ci sentiamo" salutarono anche loro e chiusi la chiamata.
Sbuffai sonoramente portando e ginocchia al petto,presi la chitarra e tentai di strimpellare un pò d'accordi ma nulla,non me lo ricordavo più ormai. la posai sogliando delle polaroid che ritraevano me e Duncan da piccoli.
Improvvisamente un tonfo e una sagoma proprio sotto la finestra: Nick.
"Che ci fai qui?" dissi fredda continuando a guardare le foto.
"Beh sei la mia ragazza non posso neanche passare del tempo con lei?" chiese avvicinandosi a me.
"Oh,certo se solo il mio "presunto" ragazzo si fosse fatto sentire magari la sua ragazza adesso avrebbe voglia di stare con lui" risposi acida.
"Charlie ho avuto l'influenza,non riuscivo neanche a muovermi"
"Nick,sai che esistono i cellulari?O magari sei rimasto con il cervello all'età della pietra?Avresti potuto fare dei segnali di fumo eh?" fui sarcastica nella mia risposta.
"Come siamo spiritose..." disse portandosi le mani sui fianchi.
"Puoi dirlo forte...Che cosa hai fatto in questi giorni? Mi hai aggiunta alla lista di quelle che ti sei portate a letto?"
"Che cosa?! Ma ti sei fumata il cervello per caso? No dico davvero pensi che io ti abbia...USATA?" i suoi occhi si gonfiarono di lacrime.
"L'ho pensato Nick" dissi con un nodo alla gola.
"Vuoi sapere proprio perchè non ti ho chiamata,ne sono venuto a scuola? Perchè cazzo,ho il diabete e quando sono stato con te ho tralasciato la puntura di insulina e così ho avuto un calo di zuccheri e sono dovuto andare in ospedale.Contenta adesso?"
Una lacrima gli solcò il viso,mi sentii malissimo per aver parlato a vanvera ed avergli regalato cattiverie gratuite.
Fece per andarsene ma io non potevo lasciare che andasse via,gli sfiorai la mano.
"Scusami...sono una stupida."abbassai lo sguardo,non riuscivo a sostenere i suoi occhi. Lasciai che alcune lacrimuccie scendessero sul mio viso pulito e lui con due dita alzò il mio viso.
"Non preoccuparti,non lo sapevi sono io l'idiota che doveva avvisarti...ma l'ho fatto solo per non farti preoccupare." Sorrisi e lo baciai.
"Che facevi?" domandò quando ci sedemmo sul pavimento.
"Affogavo nei ricordi e...tentavo di suonare qualcosa ma non ricordo più nulla ormai" risposi smistando un pò di foto
"Guarda Charlie,su questa chitarra ci sono incise le nostre iniziali" mi fece notare,ma in realtà erano quelle dei miei.
"No scemo,sono quelle dei miei genitori: Nigel e Caroline"sorrise e cominciò a suonarla. Poi di botto si fermò,appoggiò la chitarra sul letto e si tuffò praticamente su una delle foto.
"Charlie guarda questa foto..." sorrise nel vederla,mi avvicinai spuntandogli alla spalle e la vidi.
La foto più bella che potesse mai essere scattata,ero ancora incredula.Noi due da piccoli,all'incirca 4 anni ciascuno,mentre ci davamo un piccolo bacietto sulle labbra.Una cosa fantastica!
Ce ne erano altre in cui c'erano anche Kevin e Joe.
"Vedi amore,è il destino..." Forse non avevo capito bene,mi aveva chiamata amore?!
"Che cosa?" dissi con un filo di voce.
"E' destino..." ripetè facendo spallucce.
"L'avevo capito ma... mi hai chiamata amore..."
"Beh che c'è di strano sei la mia ragazza no? E inoltre sei davvero il mio amore." gli allacciai le braccia al collo.
Cominciò a contornarmi le labbra con la lingua per poi intrufolarla nella mia bocca incontrando la mia che tanto l'attendeva.

 Nick

Dopo quel meraviglioso bacio le sorrisi proponendole di ordinare la pizza visto che avevo un certo languorino.
Ci sedemmo intorno alla tavola e quando finalmente il tizio che consegna le pizze arrivò cenammo.
"Com'è la tua?" chiese con la bocca piena.
"Amore non ti hanno mai insegnato che è maleducazione parlare con la bocca piena?" rise "Comuqnue è con il salame piccante" dissi ingoiando.
"Me ne fai assaggiare un pò?" chiese inclinando la testa.Mi porse una fetta della sua che io afferrai mentre gli concedevo una mia. Passammo la serata a chiacchierare e a scambiarci coccole e baci.
Eravamo in camera sua quando esplicitamente mi chiese una cosa che non mi sarei mai aspettato ma di cui ero prontissimo.
"Amore mi suoni qualcosa?" chiese tirando un pò di liquirizia dalla rotellina.
"Cosa?!Non se ne parla Charlie..." tentai di dissuaderla ma nulla.
"Ti prego...lo so che la sai suonare,Joe me l'ha raccontato." colpito e affondato.
"Ok mi arrendo...sai vero che mi piace scrivere canzoni?"
"Certo" commentò masticando.
"Questa canzone l'ho scritta in clinica l'altro giorno,o almeno ci ho provato." liberai le mie mani sulle corde di quella chitarra,mi guardava assorta.

"...Oh oooooh,I'm feeling love sick but I don't mind .You're the one I think about everyday, every night .Oh, call the doctor .I'm love sick..."

Suonai l'ultimo accordo lasciandola di stucco,non se lo aspettava.
"E' meravigliosa,Nick!" si stese accanto a me sul letto e mentre io le carezzavo i capelli crollò in un sonno profondo trascinando anche me che ormai ero davvero malato d'amore!

 

 

 

 

  

 

 

 

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Capitolo 17
*** Merry Christmas! ***


Lo so,lo so sono dannatissimamente in ritardo xD
Il capitolo fa schifo non ho saputo fare di meglio,mi dispiace un sacco :'(
Spero comunque vi piaccia e gettatemi tutto il fango che volete addosso ne avete tutto il diritto xDDD
Baci ;Clody

 



Charlie

La vigilia di Natale,uno di quei momenti in cui tutti sono felici e sprizzano allegria da tutti i pori,tutti tranne me; ho sempre odiato il Natale,forse perchè io non ne ho mai vissuto uno decente.
Negli ultimi 14 anni i miei Natali sono stati a dir poco scandalosi;la maggior parte a casa nel letto a guardare "Colazione da Tiffany" o "Vacanze romane" con la mia cara Audrey Hepbrune che mi teneva compagnia anche il giorno di Natale.
Qualche volta ,invece,mi è capitato di andare sulla neve con i miei vicini di casa solo perchè gli facevo una tremenda compassione.Che orrore...!
Ma le cose sono cambiate ormai.Quest'anno avrei passato un vero Natale con il mio ragazzo e la mia vera famiglia.Dopo 2 mesi,ci ritrovammo a camminare per Rodeo Drive mano nella mano cercando ancora i regali dell'ultimo momento.
Mi strinsi di più nel mio cappottino blu,l'inverno ad L.A è come la primavra a Chicago ma quella mattina un venticello freddo non dava tregua,tanto da spettinarmi i capelli.
Svariate volte entrammo nei negozi senza mai riuscire a trovare qualcosa di azzeccato.
"Basta sono esausto" Nick sfinito si accasciò su una panchina appoggiando dei pacchetti accanto a lui.
"Nick devo ancora comprare il regalo a Joe e Bree" feci il musetto da cucciolo edi rimando roteò gli occhi
"Questo è l'ultimo negozio in cui entro,sia chiaro" mi puntò un dito contro sorridendo poi.
Trascinai il "cadavere" di Nick in altri due negozi trovando ciò che avevo pensato per i miei due migliori amici. A Joe regalai degli occhiali da sole e a Bree una meravigliosa borsa blu.
"Perfetto!" esclamai.
"Ora possiamo andare?" chiese impaziente.
"Certo che se un rompi scatole senza pari Nick Jonas" risi.
"Mai quanto te Charie Kenner" fece una smorfia e si avviò verso l'auto.Durante il tragitto impacchettai alla ceca tutti i regali da riporre sotto l'albero. Quello per Nick già giaceva li,gli avevo regalato una chitarra elettrica.
Un paio di settimane fa me l'aveva mostrata spiegandomi che stava mettendo soldi da parte per comprarla,così gli risparmiai la fatica.
Dopo una mezz'oretta buona tornammo a casa,non c'era nessuno.Un post-it sul freezer diceva : "Siamo tutti da Giselle (un'ansiana vecchia del quartiere),Charlie prepara il dolce.Baci B&J"
Come avevo previsto era stata Bree a scrivere quel post,così io e Nick rimanemmo per l'ennesima volta da soli,il problema era il dolce.
"Hey,allora?" mi chiese seduto sul divano a fare zapping.
"Sono tutti da Giselle..." dissi sedendomi a cavalcioni sulle sue gambe,gli baciai la punta del naso per poi scendere sul collo e recuperare al mento fino alle labbra,che morsi con forza.
"Mmmmh,casa libera allora?" stampò le sue labbra a forma di cuore sulle mie.Annuii,sapendo che però avrei dovuto fare il dolce.
"Si,ma devo preparare un dolce per stasera" sbuffai,ugualmente anche lui.
"Non poteva...prepararlo...Bree?" prese a baciarmi il collo. Assecondai i suoi baci con movimenti poco puri.
"Credi davvero che Bridget sappia fare un dolce...mmmh..."mugugnai quando mi morse il collo.
"Vediamo...No!" rise e mi stesi questa volta portando la testa sulla sua pancia.
"Sarà un bel Natale vero?" chiesi alzando lo sguardo su di lui.
"Sarà il più bello della mia vita e della tua...della nostra!Puoi contarci,amore!" mi rialzai,questa volta fu lui a tirarmi a se e a baciarmi,mi strinse a lui forte e quando la sua lingua toccò la mia tutto il retso del mondo scomparve.Solo io e lui il resto non contava.
Si stese per bene su di me cominciando a sbottonarmi la camicia bianca,mentre io gli sfilai il maglione nero.In pochi minuti ci ritrovammo in biancheria intima entrambi,solo quando anche quella volò sul pavimento facemmo l'amore,si perchè era amore non c'era dubbio, anche se non ce l'eravamo confessato poichè era un pò troppo presto.
Nick si accasciò su di me ansimate,poi si sistemò accanto a me stringendomi forte a se,era la cosa più bella al mondo.
"Charlie..." mi chiamò.
"Si,Nick?"
"Grazie,grazie amore!"
mi sussurrò ad un orecchio.Per un attimo il mio cuore sobbalzò e il cervello si spense.
"Grazie a te amore!" gli dissi baciandolo ancora una volta.Improvvisamente quel momento magico ed unico venne interrotto bruscamente dallo squillo del telefono di Nick.
"Oh andiamo...e adesso chi è?"imprecò Nick.Guarda lo schermo e preme la lunetta verde del suo Iphone 4
"Joe...si non preoccuparti siamo appena arrivati,Charlie ha già in mente cosa preparare.D'accordo." riattaccò.
"Ho capito dobbiamo sbrigarci" sorrisi e gli laciai i boxer che aveva gettato a terra raccogliendo contemporaneamente anche i miei vestiti indossai l'intimo e infilai una vestaglia della nonna.
Preparai la torta al cioccolato quella che piaceva al nonno,anzi ne feci due una senza zucchero per Nick.
Preparai l'impasto con cura e tanta attenzione mentre Nick seduto sull'isola della cucina mi fissava insistentemente.
"Stai cercando,con la forza del pensiero,di sfilarmi la vestaglia?" sorrisi e lui mi seguì a ruota.
"Beh,non proprio ho la vista a raggiX come Superman e riesco a vederti sotto i vestiti,quindi mi sto godendo lo spettacolo" ridemmo a crepapelle.
Scese dall'isola per raggiungermi e mi cinse i fianchi con le braccia,scostò la vestaglia per baciarmi la spalla.
"Sei bellissima anche quando prepari i dolci..." sorrise mordendomi una spalla.

"Io qui ho finito amore,che ne dici se ci rimettiamo in sesto per questa serata?"
"Ok"

 Nick

Restai a guardarla mentre si vestiva di quel meraviglioso vestito magenta monospalla,così perfetta lasciò i capelli lisci che le arrivavano sotto la schiena.
Io indossai dei semplici jeans chiari e una camicia con il maglione,quando fummo pronti scendemmo giù per la cena.
Cibo squisito e tante risate animarono il meraviglioso atmosfera natalizio.
Quando fummo tutti in salone,scartammo i regali Joe e Bree mi regalarono un meraviglioso orologio,i signori Kenner una boccetta di profumo e Charlie...Infondo alla stanza quasi nascosta dall'albero c'era una fodera ,aveva la forma di una chitarra.
Charlie la prese porgendomela.
"Questa è da parte mia." sorrise lasciandomi un bacio sulla guancia.Aprii con cura la fodera,una fantastica Gibson SG splendeva alla luce del lampadario.
"Come..." ero incredulo.
"Sapevo che ti piaceva,Nick." sorrise portando le mani dietro la schiena.L'abbracciai alzandola dal pavimento facendole fare un giro o più,quando la poggiai a terra presi il mio di regalo.
"Questo,invece,è da parte mia..." le porsi l'astuccio bianco.Un paio di orecchini chiamati "punti luce" brillavano più che mai sembravano quasi volessero accecarti.Guardò ancora una volta il regalo dopodichè si tuffò sulle mie labbra non curante degli altri presenti.
Ed era quello che avevo sempre desiderato qualcuno che non ha paura dei suoi sentimenti. Si staccò da me e mi fissò per minuti interminabili.
"Sono stupendi amore!"sussurrò nel mio orecchio.
Fummo però improvvisamente e bruscamente interrotti da Paul che attirò la nostra attenzione.
"Bene ora tocca a noi,Io,Denise,Catherine e Mitch abbiamo deciso di fare un regalo a voi 4 ragazzi fuori dal comune..." inarcai le sopracciglia."Una settimana in uno dei resort più esclusivi di Cuba,ci hanno proposto di passare li la settimana di Capodanno e siccome noi abbiamo viaggiato già molto,abbiamo pensato a voi.Che ne pensate?"
Non potevo credere alle mie orecchie,era surreale ciò che aveva detto mio padre. Senza neanche pensarci due minuti in più all'unisono rispondemmo "Si,assolutamente"

 

Which is the destination? Cuba!
 


Charlie (l'altra non mi piaceva xDDD)

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Capitolo 18
*** Please don't stop the rain! ***


Rieccomi stavolta però in anticipo rispetto al solito xD
This is the new chaper :P
Spero vi piaccia e grazie a tutte *_*
Un bacione fortissimo ;Clody


Charlie

Scattai una foto,poi un'altra,poi un'altra ancora e di nuovo
Un centinaio di foto avevamo scattato quella mattina,foto buffe,strane,colme di sorrisi.La nostra vacanza era iniziata da appena due giorni e già sembrava un'eternità.
Io e Bree tranquille ci godevamo il mare,il sole e la vacanza mentre Joe e Nick si esibivano in una partita di rugby.
"Ho sempre desiderato passare una vacanza del genere..." disse Bree mentre inforcava gli occhiali da sole di Joe.
"A chi lo dici,insomma qui è un paradiso." scattai un'altra foto.
"Non sapevo ti piacesse la fotografia." disse Bree strappandomi letteralmente la mia Canon dalle mani. Mi avvicinai a lei e guardai le foto scattate.
"Guarda questa,Nick mi ucciderà gli si vede tutto il fondoschiena." ridemmo.
"E che fondoschiena,senza offesa."
"Figurati,anche Joe è messo bene" confrontai la foto e Joe mentre giocava.Bree annuì fissando il suo ragazzo.
I due tornarono soddisfatti e si accasciarono davanti a noi che indifferenti continuammo a prendere il sole.Nick si avvicinò riuscivo a sentire il suo respiro sulle labbra.
"Ciao bella mora!" disse al mio orecchio.
"Ciao riccio,sei sudato" feci una smorfia.
"Beh pretendi che sia asciutto dopo un'ora di sport?" si stese sul mio telo.
"No,ma avresti potuto almeno fare un tuffo."
"Non mi andava
" sbuffò e si andò a sedere accanto a Joe.Dio solo sa quanto Nicholas fosse permaloso e a volte anche un bambino.
Mi lasciai cullare dal sole ancora per un pò fino a quando...
"Non ci credo,Charlie sei proprio tu?" Una voce familiare mi colpì alle spalle,sfilai gli occhiali da sole e guardai in faccia l'interlocutore.
"Javier,oddio che ci fai qui?" Javier era il figlio di un carissimo amico di mio padre,sua madre di origini cubane e il padre statunitense.Il belloccio dai muscoli scolpiti,la carnaggione scura e gli occhi grigi,un mostro.
Abbracciai il mio amico e subito Nick si sedette sul mio telo ad ascoltare la conversazione.
"Che ci fai qui a Cuba?" chiese sciogliendo l'abbraccio.
"I miei nonni mi hanno regalato una settimana qui e...Non pensavo di vederti,credevo fossi da qualvche parte per dei servizi fotografici,sai ti seguo sempre su internet." conclusi imbarazzata.
"Mi mancava casa mia e così ho preso una pausa." fece spallucce e poi guardò dietro di me,prima Bree a cui fece l'occhiolino,poi Joe ed infine Nick.
"Beh,non mi presenti i tuoi amici?" chiese.
"Oh certo,scusa...Lei è la mia migliore amica,Bree." le baciò la mano e Joe si innervosì.
"Lui è il suo ragazzo,Joe. E lui è il mio di ragazzo,Nick." si presentò a tutti poi tornò su di me.
"Charlie stasera do una festa in uno dei locali qui vicino ti va di venire,ovviamente siete tutti invitati." Nick si stampò sul viso il sorriso più falso che avessi mai visto. Mentre Joe e Bree annuirono soddisfatti.
"Ok,allora a stasera piccola Charlie" sorrise e mi stampò un bacio sulle labbra. Poi corse via giusto in tempo,poichè Nick aveva già il pugno stretto per mollargli un cazzotto.
"Hai permesso che ti baciasse?"
"Nick era il mio migliore amico..." tentai di giustificarmi.
"Che vuol dire?! Insomma io Bree non l'ho mai baciata davanti a Joe...Scusa fratello" Joe alzò le spalle mentre Bree continuava a persuaderlo ad andarsene.
"Nick,non litighiamo...Cosa potevo mai fare?Tirargli un ceffone?"
"Avresti potuto sai visto che qui c'è il tuo ragazzo!" la stava facendo fin troppo lunga.
"Sai che ti dico? E' inutile parlare con te ormai sei accecato dalla gelosia,quando avrai sbollito la tua ira fammi uno squillo." così mi alzai e avendo raccolto la mia roba andai in hotel per la meravigliosa serata che avrei trascorso.


Il cielo stava diventando sempre più grigio,o dovrei dire rosso visto che era notte. Avrebbe piovuto senza alcun dubbio,tornai dentro stsitemandomi i capelli in una coda approssimativa,presi il jeans scuro e lo indossai insieme al top e ad un paio di sandali molto alti.
Abinai la borsa e gli accessori e mi truccai molto velocemente.Quando uscii dal bagno Nick era steso sul letto a leggere una rivista di gossip. Incurante della mia presenza continuò a leggere,era proprio un bambino!
Presi la chiave e prima di uscire gli chiesi se ci avrebbe reggiunto e lui con un secco "no" aveva risposto.
Intanto Joe e Bree mi aspettarono fuori.

Nick

Come aveva potuto lasciarmi qui a marcire tutta la serata da solo?Era talmente bella quella sera i capelli mossi le scendevano sulla schiena lasciata scoperta da quel meraviglioso top.
Avevo contato le ore che erano passate ma di lei neanche l'ombra,così decisi di tirarmi anch'io a lucido e raggiungerla alla festa.Presi un respiro profondo ed uscii,ero terrorizzato all'idea di poter vedere qualcosa che non avrei voluto vedere.
Uscii lasciandomi dietro il mio orgoglio.Il pontile sul quale c'era la festa era quasi deserto,qualche gocciolina scendeva cogliendo di sorpresa i passanti.Erano le 3 e mezzo del mattino e nonostante tutto Cuba era affollata,incredibile.
Cercai con gli occhi il locale e lo trovai ma dovetti fermarmi subito,sotto la pioggia,la mia dolce Charlie era distrutta e scalza avanzava con la testa china verso di me,ero certa non mi avesse visto. Quando alzò lo sguardo ormai la pioggia cadeva incessante,il trucco le si sciolse un pochino e lei lo raccolse con la punta delle dita.
Riabbassò lo sguardo fuggendo dall'altr parte ma la bloccai di colpo.
"Lasciami in pace!" esclamò lei.
"No che non ti lascio" io urlai.
"Per favore Nick sono stanca" qualcosa dentro di me stava per scoppiare qualcosa che non avevo programmato.
"Ho detto che non ti lascio" la gente intorno a noi si voltò.
"Non urlare!"
"Perchè?"
"Perchè c'è gente che ci guarda..."
"Beh,non mi interessa tutti devono sapere che..."
"Che?"
"...che...Ti amo!"
Ora il mio mondo aveva un senso completo,mi sentivo completo tutti i tasselli della mia vita erano a posto. Si era ormai voltata per andare via ma quando sentì quelle parole,si voltò.
"Cosa?" chiese con un filo di voce.
"TI AMO!" le dissi prendendole il viso tra le mani e baciandola con tutto l'amore che avevo dentro.Eravamo zuppi ormai.
"Ti amo anche io" sussurrò lei.
Quella notte tornammo in albergo,tutto era meraviglioso e perfetto.
Quella notte la trascorsi con lei,unendomi a lei in un solo corpo ed una sola anima.
Quella notte la mia vita cambiò per sempre...

 

Javier

Bree & Charlie



Joe & Nick
 

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Capitolo 19
*** It broke everything, forever ***


*Rullo di tamburi*
Rieccomi qui in tempo record xD
Ma l'ispirazione è maggiore e il tempo libero anche,per cui eccovi il 19 capitolo :P
Spero vi piaccia comunque *_*
Un bacio fortissimo ;Clody


 

Charlie

1 mese dopo.

Terrore,si quello era il termine giusto per definire il mio stato d'animo.
Ero terrorizzata,terrorizzata all'idea di ciò che poteva succedere.Tirai a me il cuscino e lo strinsi ,avevo chiamato Bree che allarmata sarebbe arrivata a momenti.
Avevo un ritardo,uno di quelli veri che ti avrebbe cambiato la vita per sempre. Bussarono la porta vigorosamente.
"Bree entra..." aprì la porta e entrò con un sacchettino bianco tra le mani.
"Ho fatto prima che potevo,Charlie sei pronta?" mi chiese ed io annuii.
Una lacrima mi sfuggì,lei la raccolse con un dito e mi guardò cercando di trasmettermi tranquillità,ma fu del tutto inutile.Mi gettai tra le sue braccia che mi strinsero.
"Ho paura Bree..." dissi scostandomi.Lei abbassò lo sguardo verso il sacchetto e me lo porse.
"Lo so Charlie ma sappi che io ci sarò,sempre.E non voglio che tu prenda questa faccenda dal lato negativo,insomma se tu sei..."esitò.
"...Incinta,non vedo qual'è il problema.Tu e Nick vi amate in modo smisurato e non ci sarà cosa più bella del frutto del vostro amore." sorrise e mi incitò ad andare.
Inspirai aria nei polmoni e varcai la soglia del bagno.

Volevo condividere quel momento con la mia migliore amica,volevo sapere l'esito del mio futuro insieme a lei.
Presi coraggio ed uscii dal bagno con quell'aggeggio tra le mani. Bree mi guardò speranzosa e curiosa,ma mi sedetti sul letto e le dissi che avrei voluto che lei fosse li a guardare con me.
Tirò la coperta sulle mie gambe e mi abbracciò,apettammo per un pò poi...Due linee rosa comparvero sull'asticina.
Il sangue mi si gelò nelle vene,le gambe mi tremavano,la salivazione mi si azzerò e la testa cominciò a girarmi. Un vortice di emozioni contrastanti si formò nel mio stomaco.
Guardai ancora una volta il test,questa volta sorrisi. Dentro di me stava per crescere qualcosa mio e di Nick,qualcosa che era davvero il frutto del nostro amore.Accarezzai la mia pancia e sospirai cominciando a piangere di gioia.
"Bree...io sono...sono..." balbettai qualcosa.
"Si,tesoro, sei incinta. Sei felice? Io tantissimo" ancora una volta mi prese tra le sue braccia cullandomi.Era unica.
"Si,sono felicissima" constatai che anche Bree piangeva dalla felicità,le goccioline mi bagnarono il braccio.
Ritornai alla realtà e il mio primo pensiero fu Nick.


Fissai le lancette dell'orologio grande in cucina,aspettavo con ansia il suono del campanello.
Telefonai a Nick che allarmato stava tornando a casa,non si sarebbe mai aspettato una notizia del genere. Non vedevo l'ora di guardare la sua espressione felice e sorridente.
Però quando il campanello trillò,il cuore salì in gola irrefrenabilmente,così corsi e raggiunsi la porta aprendola piano.
Lui mi prese tra le sue braccia baciandomi le labbra. Sorrisi a quel contatto, posò le sue cose a terra e strinse la mia mano.Sperai avesse già capito qualcosa.
"Allora,amore mio,che dovevi dirmi di così urgente?" chiese sedendosi comodo sul divano.
"Beh,ecco..." Diglielo Charlie,sarà felice vedrai! Maledetta vocina.
"Charlie,se è per la storia di Javier mi è passato sai?" sorrise
"Nick,io...io...sono incinta!" sbottai tutto d'un fiato.
"C-cosa?!" Il suo sorriso si tramutò in un'espressione di terrore e stupore.Abbassai lo sguardo sul pavimento.
"Si,Nick,sono incinta.Stiamo per avere un bambino" sorrisi ma il suo viso non trasparì alcuna espressione se non il rifiuto.
"Co...come è successo?! Insomma abbiamo usato sempre i contraccettivi" si prese la testa riccioluta tra le mani. Storsi il naso quella conversazione cominciava ad infastidirmi.
"Vuoi che ti faccia un disegnino,Nick?" Deglutii un grosso groppo alla gola che mi spingeva a piangere.
"No,ma dico come ho fatto a non accorgermi che si era rotto...Non ci voleva proprio!" Sbuffò nervosamente alzandosi,andava da una parte all'altra della stanza.
"Con questo cosa vuoi dire Nicholas?" tentai di rimanere calma. La rabbia e la frustrazione si impadronirono di lui aizandomelo contro.
"Voglio dire,Charlotte, che dovevamo stare più attenti.Cazzo ho solo 19 anni,non era nei miei piani diventare padre.E poi,chi lo dirà ai miei..." Una piccola crepa si formò nel mio cuore improvvisamente.
"Beh non sei l'unico che sta per avere un bambino mio caro,sai io avrò molti più problemi di te quando questo bambino nascerà.Dovrò dar conto a fin troppa gente a partire dai miei genitori.Per non parlare della delusione che dovrò dare ai miei nonni...Ma l'amore che provo per te e per questa creatura va oltre il giudizio degli altri e oltre la mia famiglia."
Il mio tono di voce si intensificò per dventare più alto.
"Oh, non sai nemmeno cosa succederà a casa mia quando sapranno di questa tragedia..." Le parole mi colpirono causandomi un dolore atroce al cuore,più di mille coltellate.
"Tragedia?! Tu definisci questa una TRAGEDIA,Nicholas?!" Esplosi in un pianto isterico.
"Tu come la definisci,Charlotte?" Giunse le braccia al petto.
"Un dono,il dono più bello che due persone che si amano,davvero,possano avere..."
"Metti in dubbio che io ti ami?" allargò le braccia.
"Rispondi prima tu a questa domanda: Vuoi questo bambino?" chiesi con gli occhi rossi come il fuoco.
"Charlie io..." Proprio ciò che mi aspettai.
"Era quello che volevo sentire Nicholas,esci dalla mia vita per sempre." Lo tirai per un braccio fino alla porta d'ingresso.
"Ma..." disse quando ormai già era fuori.
"Non parlare.Addio." gli chiusi la porta in faccia.
No,non potevo crederci. Era tutto così surreale,mi lasciai scivolare sulla porta. Aveva strappato,spremuto e morso il mio cuore fino a ridurlo in un semplice muscolo.
Mio figlio sarebbe cresciuto senza un padre,questo era certo. Io non avrei mai ucciso la vita di mio figlio\a.

Nick

"Che cosa hai fatto?!"
Joe mi urlava contro da ore ormai e inoltre i miei genitori erano a conoscenza di tutto.
"Le ho detto che non mi prenderò la responsabilità del bambino" calai il capo senza proferire parola,ero in un torto marcio,non avevo giustificazioni per ciò che avevo fatto.
"Sei l'essere più spregevole che ci possa mai essere su questa terra,Nicholas. Eppure sei mio figlio ma proprio io non...Sappi che appoggerò quella ragazza fino al mio ultimo respiro."
Mia madre fu crudele nei miei confronti,ma me lo meritavo.
"Hai chiuso con me!" Joe alzò i tacchi e andò via sbattendo la porta di casa.
Uno schifo,ecco ciò che ero. Avevo perso tutto,la mia anima gemella,la mia dignità,il mio onore,la mia famiglia ma più di tutto avrei perso l'opportunità di vedere mio\a figlio\a crescere.
Ma avevo troppa paura,troppa per ammettere di aver sbagliato,per assumermi una volta e per tutte le mie responsabilità,per creare qualcosa di buono nella mia vita.
Un fallito,si anche quello ero. Un fallito della vita che sa solo nascondersi dietro parole inutili,prive di senso per un essere con un cuore che batte.
Si,avevo un cuore di pietra,io non avevo più un cuore e questo lo sapevo per certo, fino a quando Charlie non è entrata a far parte della mia vita.
Ha ripreso a ribattere,forse più forte di prima ma la guerra tra mente e cuore in me la vince sempre la mente.
Non sarei mai cambiato,mai.

 

 

 

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Capitolo 20
*** My world is falling apart. ***


Hey girls,eccomi qui dopo un po' di tempo xD
Questo è il nuovo chap spero vi piaccia *_*
Un bacione ;Clody
 


Charlie

4 mesi dopo.

"Stia tranquilla,andrà tutto bene."
L'infermiera sorrise porgendomi la cartella clinica ed io inconsciamente passai la mano sul pancione ormai incombente.
La dottoressa era all'interno dello studio ad aspettarmi,con me c'erano Bree,Denise,la nonna e Joe. Da quel maledetto giorno non mi avevano mai abbandonata neanche un istante,sapevo che avevano litigato a causa mia con Lui,ma nonostante ciò avevano continuato a prendersi cura di me.
Nessuna notizia,nessuna notizia sua,non volevo sapere nulla,per me era come se non fosse mai esistito,questo era ciò che elaborava la mia mente.Essa era certa di aver eliminato Nicholas,il mio cuore no,lui soffriva dannatamente,spudoratamente e continuamente.
Provai a pensare al bambino,come avrei sopportato un nuovo Nicholas in casa?O una bambina con gli stessi occhi scuri e i capelli ricci? Sarebbe stata la più atroce delle torture.
L'agitazione ormai aveva preso il sopravvento su di me fino a quando varcai la soglia dello studio,il medico mi fece stendere sul lettino e togliere la maglia. Con calma spruzzò del gel gelido sull'addome passandoci in continuazione un aggeggio sopra.
Non era la mia prima ecografia,questa era quella in cui avrei finalmente saputo il sesso del mio bambino;terminata l'ecografia la dottoressa Gilmore si voltò verso Joe e lo osservò per un pò,perchè mai guardava Joe?
Asciugai la pancia poco dopo mettendomi seduta con diffcoltà sul lettino e attesi l'esito.La dottoressa indugiò ancora su Joe che guardò spaesato Bree che gli aveva tirato una gomitata.
"Bene,papà,sarà felice di sapere che potrà comprare tutto ciò che serve di colore rosa,è una bellissima femminuccia." sorrise a Joe che subito rispose.
"Oh...ehm...io in verità sono lo zio..." balbettò guardandomi negli occhi. Credeva di avermi ferito,in effetti era così ma non volevo si sentisse mortificato così sorrisi e lui corse ad abbracciarmi.
Una bambina,avrei concepito una BAMBINA! Non potevo crederci,una bellissima femminuccia da cullare tra le mie braccia,da vestire con indumenti rosa e profumati,il MIO sogno.

Più tardi a casa mia
"Sarai la bambina più felice e bella del mondo-disse Joe accarezzandomi la pancia-Te lo prometto!" questa volta guardò me.
"Ho deciso,sapete?"sospirai.
"Cosa?" chiesero all'unisono.
"Andrò a vivere a Chicago,voglio che la mia bambina nasca li.Questo,però,non vuol dire che io la stia allontanando da voi,tutt'altro.Voglio che la mia piccola,cresca con voi,che sappia che voi per lei ci siete sempre."  Qualche lacrima sgorgò dai miei occhi dopodichè fui sommersa da uno di quegli abbracci di cui non vorresti mai fare a meno,uno di quelli che solo Bree sapeva darmi.
"E noi ci saremo sempre per lei vero piccolina,sono la zia Bree.Come stai?" poggiò un suo orecchio sulla pancia. Risi vigorosamente a sentire quelle domande buffe.
"Grazie. State facendo tanto per me e per lei-accarezzai per l'ennesima volta la pancia-Come potrò mai sdebitarmi con voi?" chiesi in un mare di lacrime.
"Non devi assolutamente ringraziarci è ciò che avresti fatto anche tu" rispose Bre sull'orlo di una crisi di pianto.
Mi lasciai cullare dalle braccia calde e protettive dei miei due migliori amici.

Nick

"Sapevo saresti tornato da me" sputò fuori una delle sue,Margot.Baciava insietentemente il mio collo mentre io volevo togliermi dalla mente Lei,o meglio provavo a togliermela dalla mente.
Il risultato ogni volta era scadente,a saperla un giorno nelle mani di qualcun altro o mio\a  figlio\a cullato\a da un'altro uomo  mi faceva stare più che male,mi atrofizzava il cuore.
"Anch'io" dissi impassibile,non mi faceva perfettamente nulla un suo tocco,io volevo un'altro tocco.
La strinsi spostandole la maglia dalla pancia,ma lei mi bloccò la mano e sorrise maliziosamente sussurrandomi in un orecchio:
"Andiamo da te,stiamo più comodi non credi?" morse il mio lobo tirandolo. Annuii facendole spazio per scendere dall'auto,mi aspettava proprio dall'altro lato quando però vidi la scena che focalizzai,qualcosa di  freddo e caldo allo stesso tempo mi trafissero,dritto per dritto,
li dove avrei voluto essere colpito,al cuore.
Lei,seduta su una sedia di vimini nella veranda di casa dei suoi nonni,con un libro poggiato sulle gambe,che sorseggiava una camomilla bollente e teneva le gambe incrociate come una bambina.
Le sue esili e dolci cosce erano completamente coperte da...dal suo pancione enorme. Una stretta alla gola ed un conato di vomito mi presero alla sprovvista. Continuai a fissarla sotto gli occhi di Margot che con le mani sui fianchi tentava di attirare la mia attenzione,ma no io non volevo essere distratto.
Volevo concentrarmi sulla MIA VITA! Su quello a cui tenevo di più,a ciò di cui non avrei potuto mai fare a meno.
Alzò lo sguardo verso di me,in quel preciso istante avrei voluto che una voragine mi risucchiasse sotto terra;guardò me e Margot in cagnesco che mi aveva tirato per il colletto della camicia e baciato sotto i suoi occhi.
"Margot smettila,lo fai a posta vero?" chiesi tirandomela per un braccio.
"Non so cosa ci trovi in lei,oltrettutto è incinta e ancora più cicciona" strinsi i pugni per non spaccarle la faccia,le avrei fatto del male fisico appena fossimo arrivati in camera mia.

Margot andò via,feci una doccia e sistemai le lenzuola pulite.Qualcuno bussò alla porta lentamente.
"Si può?" chiese mio fratello Joe.
Mi aveva perdonato,si lui era mio fratello dopotutto,ma Lei era la sua migliore amica,perciò fece una promessa a se stesso,non avrebbe parlato mai più a nessuno di nessuno.
"Certo" dissi sussurrando quasi,affacciandomi alla finestra.
"Hai ripreso a fare sesso con Margot?" chiese evidentemente infastidito.
"Si,ma nulla di serio"
"Cazzo,Nick non ti è bastata la lezione?"
ecco che la sua promessa si infranse.
"Lei prende la pillola ed io uso il profilattico,tutto qui" passai una mano tra i ricci.Scosse la testa.
"Sai,a volte mi chiedo come tu faccia a tenerti tutto dentro. Se hai bisogno di me sappi che ci sono sempre,in qualunque momento." mi voltai e abbracciai mio fratello.
"Un'altra cosa Nicholas...-disse ancora Joe- Lei è ancora in giardino." Strizzò l'occhio e senza farmelo ripetere uscii di casa
Chiusi dietro di me la porta avviandomi verso la veranda. Feci pochi,pochissimi passi, infatti lei era ancora li seduta nella stessa posizione mangiando,questa volta,uno yogurt. Mi avvicinai e lei alzò immediatamente lo sguardo posandolo su di me allibita.
Prese il libro indietreggiando piano con gli occhi sgranati.
"Charlie,ti prego,ascolta almeno cosa ho da dire..." si addolcì e tirò a se la sedia accomodandosi poco dopo.
"Ti ascolto Nicholas,ma sappi che le tue parole saranno inutili,sarà solo fiato sprecato." gelida,ma infondo cosa potevo aspettarmi.
"Non so da dove cominciare,se dal fatto che mi dispiace o dal fatto che ti amo infinitamente..." sorrisi amaro.
"Risparmiami." fece acida quanto il suo yogurt.
"No,davvero Charlie,io sono davvero mortificato specialmente per la scena di prima,insomma non volevo..."
"Cosa non volevi Nicholas?Baciare o magari scoparti la tua ex davanti ai miei occhi eh?!Beh,l'hai fatto."
ancora più acida.
"E' stato solo per dimenticarti,ma non ci riesco." mi presi la testa tra le mani.
"Non cambierai mai." fece per alzarsi ma la trattenni per un braccio che lei immediatamente ritrasse.
"Sai ho riflettuto molto sulle mie parole,quello non era Nick,era un mostro che non so neanche da dove sia venuto fuori.Io voglio questo bambino e farò qualsiasi cosa se è necessario per vederlo nascere e crescere e correre e..." non mi diede il tempo di finire la frase.
"Troppo tardi Nicholas,troppo tardi..." Si alzò per andare via mentre delle dolci lacrime le bagnavano il viso pallido.
"...Sai cos'ho sperato quando ho scoperto di aspettare un bambino? Ho sperato che tu fossi stato felice,almeno un pò e che mi avresti abbracciata e sollevata ed infine baciata per poi rassicurarmi che non mi avresti mai lasciata. Ora so chi sei davvero Nicholas Jerry Jonas!"
Disgusto ecco cosa leggevo nei suoi occhi,un profondo disgusto.
Non sapevo che dire,o meglio non potevo o peggio non ne avevo il coraggio.Per l'ultima volta sentii il suo profumo inondarmi le narici e permanere nel mio cervello.
I suoi capelli volteggiarono un'ultima volta davanti ai miei occhi.
"Avresti potuto goderti tua figlia,Nicholas..." disse inghiottendo un groppo in gola.
"E'-è una f-femmina?" annuì.
"Addio Nicholas,per sempre!"
"Non dire questo Charlie...Andrai via di qui?"
qualche lacrima solcò anche il mio viso.
Ancora una volta annuì e sospirò entrando in casa.
La mia vita finì nello stesso istante nel quale chiuse la porta.
Tutto il mondo mi crollò addosso,inevitabilmente.
 

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Capitolo 21
*** She's Gwendoline Bridget Jonas ***


Ecco qui il terzultimo capitolo XP
Spero vi piacci e grazie a tutte per le recensioni <3
Un bacione Fortissimo ;Clody N


 


Charlie

Fuori era buio,buio pesto.Quella camera d'ospedale mi intristiva a tal punto da farmi piangere.
Sola,mi sentivo completamente sola da quando ero tornata li.Settembre a Chicago è sempre stato piovigginoso e fresco. E come smentirsi,quella notte un ticchettio fuori la finestra mi tenne compagnia tutta la notte.
Erano passati altri 4 mesi,a poco la mia bambina sarebbe venuta alla luce. Volevano tenermi sotto controllo,i medici,così mi trattenderono in clinica.
Sollevai lo sguardo verso il cielo,era rosso e cupo. La finestra si spalancò,ma non mi scomodai a chiuderla,lasciai anzi che il vento mi sfiorasse la pelle leggermente. Sospirai e afferrai il lembo del lenzuolo portandomelo fin sopra le spalle.
Durante quel movimento sentii qualcosa di bagnato e fetido.Scostai violentemente le lenzuola e subito mi allarmai tanto che la testa mi girò forte e le gambe mi si paralizzarono.
Il respiro mi si accellerò, quindi spinsi il pulsante per le emergenze facerndo trillare il campanello fuori la porta. In pochi minuti mi ritrovai completamente sommersa di liquido caldo e puzzolente.
L'infermiera immediatamente prese la barella ma in quel preciso istante un capo giro più forte di quanto potessi avere mai avuto mi fece cadere a terra tramortita.
Chiusi gli occhi che cominciarono a farsi pesanti e piano una voce ovattata raggiunse le mie orecchie.
"Presto,presto o lo perderà..." NO! NO! Pensai.
"Mi passi il camice,Dorota" urlò quasi il dottore,un urlo ovattato.Poi il buio totale.

Nick

Un tonfo disturbò il mio sonno leggero,stranamente,qualcuno correva per le scale,qualcun altro urlava il nome di mio fratello dalle scale.
Non riuscii subito a capire cosa stesse accadendo al di fuori della mia stanza,fino a quando non mi alzai dal letto stropicciandomi gli occhi e aprendo la porta.
Un traffico di persone facevano avanti e indietro nel corridoio.
"Hey ma che succede?" chiesi con la voce impastata dal sonno.
Nessuna risposta,nessuno che mi degnasse un pò di attenzione.
"Si può sapere cosa succede qui?" afferrai Frankie per un braccio e lui avendo ascoltato la mia domanda alzò le spalle. Aveva tra le mani una borsa abbastanza grande e delle camicie da sistemare nella medesima.
"QUALCUNO MI SPIEGA COSA SUCCEDE IN QUESTA CASA?" sbottai fortissimo attirando l'attenzione solo di Bree che accigliata mi rivolse uno sguardo freddo per poi sbottare d'un fiato.
"Sta per nascere tua figlia,stronzo!" La terra mi venne a mancare sotto i piedi. Mia figlia stava nascendo e nessuno mi aveva svegliato?!
"E quando avevate intenzione di dirmelo?" chiesi sarcastico.
"Ne hai il diritto?" fece acida Bree.
"Sono il padre..." mi tremò la voce pronunciando quelle parole.
"Umh,si un padre che non l'ha mai voluta." pugnalate continue.
"Io...Bree io voglio quella bambina più di quanto immagini."
"Fammi il favore Nicholas,ora noi dobbiamo andare. Non ti dico di non venire,tanto già so che verrai comunque.Ma stai lontano da loro." era una minaccia? Credo di si.
Abbassai lo sguardo e fiondatomi in camera mia raccattai le prime cose che trovai e le infilai in una valigia. Accesi il computer e cercai un last minute su qualche sito ma nulla,tutto esaurito.
Un volo c'era ma era delle 5 e 30 del mattino.A me serviva quello delle 3.15 che avrebbe preso il resto della famiglia. Prenotai il volo stendendomi sul letto poi e tirando a me il cuscino iniziando a piangere come quando ero bambino e litigavo con Joe e Kevin.

Charlie

Sbattei le palpebre più volte,tutto intorno a me era sfocato e una luce bianca mi accecava la vista. Tenati di alzarmi e di mettere a fuoco,ma la testa era pesante e troppo vuota di pensieri.
Riacquistai lucidità a poco a poco. Intorno a me molta gente sorrideva e poi vidi il suo viso che sorrideva mentre mi teneva la mano.
"Ciao Bridget Rosman" feci ironica sorridendole fievolmente.
"Mi hai fatto prendere un brutto colpo Charlotte Kenner!" sbottò abbracciandomi. Il resto della famiglia era tutta davanti a me,anche il piccolo Frankie,tranne lui.
Guardai tutti cercando improvvisamente i suoi occhi ma non li trovai Bree se ne accorse.
"Gli ho vietato di venire" disse guardandomi dritto negli occhi.Annuii tentando di autoconvincermi.
Poi bussarono alla porta,un'infermiera,teneva tra le sue braccia un fagotto rosa,mi sporsi per guardare e lei avvicinandosi mi porse quel fagotto.
Una meravigliosa bambolina giaceva tra le mie braccia.La bambina più bella che avessi mai visto.Un esserino uscito dalla mia pancia,perfettamente profumata.
Uno spettacolo della natura.Sorrisi a tretadue denti accarezzando le guance paffute della mia...
"Signorina Kenner,può dirmi il nome della bambina?" Non ci avevo mai pensato. Il primo nome che mi sarebbe frullato per la mente quello avrei scelto e per fortuna la mia mente elaborò un nome adatto.
"Si,lei è...Gwendoline Bridget...Jonas" pronunciai quel cognome con molta più fatica di quanto immaginassi.E inoltre la mìbambina aveva anche il nome di Bree.
Tutti mi si avvicinarono e presero Gwen tra le braccia. La mia GWEN!

Nick

Corsi,corsi talmente tanto che il respiro quasi mi mancò.Mi avvicinai al bancone perfettamente bianco della clinica.
"Mi scusi-chiesi ad una biondissima infermiera-la signorina Kenner,in che stanza...?" non mi lasciò terminare la frase.
"Si trova al 5 piano è la stanza 1692,la terza sulla destra." mi fece l'occhiolino ed io sorrisi. Presi l'ascenzone fino ad arrivare al 5 piano.
Uscii e trovai Joe e mamma seduti fuori con un batuffolone rosa tra le braccia. Quando mi videro si irrigidirono entrambi ma poi mi corsero incontro.
La vidi,e una lacrima si fece spazio tra le mie guance.Bellissima.Con i suoi occhi a mandorla e quelle manine cicciottose e i tanti capelli castani. Le sfiorai  una guanciotta e sorrisi.
Presi una sua manina stringendola alla mia e posandole un bacino sopra.
"Ti somiglia molto sai?" disse la mamma in preda ad una crisi di pianto.
"Davvero?Io ci vedo anche qualcosa di Joe." tentai di sdrammatizzare,ma il momento non fu dei migliori.
"Sai vero che non dovresti essere qui?" fece Joe.
Annuii prendendo la piccola tra le braccia.
"Ma non potevo non venire Joe,lo sai che per me sono troppo importanti."
Cullai la mia bimba tra le braccia.
"Le ha dato un nome?" tremai al solo pensiero.
"Si,sai papà-fece la mamma ancora più piangente di prima-lei è Gwendoline Bridget...Jonas!" lo disse sicura ed il mio cuore in quell'istante perse decisamente un battito.
Le aveva dato il mio cognome.Sentii stringermi ,la manina di Gwen teneva stretto il mio dito e non voleva saperne di staccarsi. Le lasciai un bacio sulla testa per poi riconsegnarla a Joe.
"Ora sparisci Nick,non mi sembra proprio il caso di farti vedere." disse la mamma accarezzandomi uno zigomo.
"Non vedrò mai più mia figlia vero?" Scosse la testa.Una forte pugnalata al cuore.
Sarei sparito dalla vita di Charlie e Gwen.L'avrei fatto per loro,per l'amore infinito che provavo nei loro confronti.
Ero già fuori alla clinica quando improvvisamente il mio cellulare squillò.
"Pronto?"
"Parlo con il signor Nick Jonas?"
un uomo sulla 50 credo dalla voce chiese gentile il mio nome.
"Si,sono io con chi parlo?"
"Sono Sal Hitter,il direttore degli Universal Studios di Los Angeles,abbiamo ricevuto ed ascoltato il suo demo.Ci è molto,e sottolineo molto,piaciuta la sua canzone.Vorremmo invitarla qui per un provino.Che ne pensa?"
"Sarebbe fantastico!"
"Bene,allora ce la fa ad essere qui in giornata?"
"Certo"
"Bene,allora a più tardi!"
"A più tardi"

Riattaccai e sorrisi al vento.
Avrei scitto canzoni e preso più tempo per me stesso e per dimenticare.
Il mio inizio sarebbe stata proprio lei,la musica.

 

 

 

 

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Capitolo 22
*** Here I am. ***


Eccomi qui,ecco a voi il penultimo capitolo della mia FF
Gia sto piangendo :')
Comunque spero vi piaccia e grazie a tutte per le recensioni,davvero *-*
Baci ;Clody N

 



2 Anni dopo.

Charlie

Sorseggio tranquilla sulla poltroncina della camera da letto,una bollente tazza di the' all'arancia.E' Novembre e qui a Chicago la temperatura è bassissima,le strade sono bloccate dalla neve e tutto intorno a noi è bianco.
Mi porto il plaid fino al collo per riscaldarmi e bevo un altro sorso. Sento la maniglia della mia stanza girare e mi volto.
Eccola li,la mia bambina,la mia dolce e tenera Gwen. Coperta da un semplice maxi pool azzurro pallido che si abbina ai suoi occhi,che tra l'altro sono meravigliosi.
Ha i capelli lisci e castano chiaro lunghi fino alla spalla. E' abbastanza alta nonostante i suoi 2 anni compiuti. Mi somiglia molto fisicamente,ma il suo carattere è identico a quello di...Nick.
Quando fa le facce buffe,quando sorride,quando si arrabbia...
Non ho mai parlato a Gwen del suo papà,infondo lui non ha mai tentato neanche una volta di vederla o chiamarla. Con i suoi piedini cicciottosi e scalzi  avanza verso di me.
"Mamma posso sedermi vicino a te?" chiede con quella vocina dolce ed io acconsento facendole segno di venire. Corre e allunga le braccia aspettando di essere presa in braccio,la sollevo e la porto sotto la coperta tra le mie braccia.
Inspiro il suo profumo e mi sento improvvisamente la terra mancare sotto i piedi,i ricordi mi riaffiorano alla mente.Gwen ha sempre voluto che le comprassi lo shampoo al miele e il bagnoschiuma al cocco,quelli che usava Nick,non so il perchè ma l'ha sempre scelto lei.
"Che facevi prima,amore?" le chiedo carezzandole i capelli.
"Stavo disegnando." dice giocherellando con le mie mani.
"Cosa?".chiedo.
"Ho disegnato : Teddy,me,tu,la mamma di Teddy e il suo papà..."  Teddy è la figlia dei nostri vincin,se non la sua migliore amica.
"...e poi ho lasciato un posto vuoto quello per il mio." dice abbassando lo sguardo.Il mio stomaco si contorce improvvisamente e  un nodo alla gola mi si forma.
"Mamma,dov'è il mio papà?" alza lo sguardo e incontra i miei supplichevoli di una risposta che io non ho.
"Vedi,tesoro..." tento di spiegarle più o meno come stanno le cose,ma non ci riesco le parole mi si bloccano alla gola e comincia ad annaspare e boccheggiare.
"...il tuo papà..." riesco a dire solo questo. Suona improvvisamente il campanello e Gwen si dimentica completamente della domanda e corre alla porta d'ingresso.Mi alzo piano andando con lei e sento dei gridolini.
"Zia Bree!" urla Gwen. La scena che vedo mi fa sfuggire un grosso sorriso.
"Ciao amore mio" dice Bree abbracciando la piccola mentre io mi appoggio allo stipide della porta osservandole.
"Hey bionda."  sorride e mi abbraccia forte a se.
"Ciao bella bruna."
"Come va la vita?"
chiedo invitandola ad entrare mentre Gwen ci prende la mano dividendoci.
"Bene,anzi benissimo." mi mostra un anello che porta al dito con un enorme diamante incoastonato all'interno.
"Non ci credo..." dico estasiata.
"Credici,invece,voglio davvero sposarlo Charlie." sussurra con le lacrime agli occhi.
"Con chi ti sposi,zia?" chiede ingenua Gwen.
"Con uno zio che ha portato alla sua bellissima nipotina tanti regali..." Joe. Gwen lo adora e così gli attacca le braccia al collo e non lo molla più.
"Ciao Charlie." mi abbraccia con ancora Gwen tra le braccia.
"Ciao Joe." lo stringo a me e sento quell'odore,il suo odore.
Gwen comincia ad aprire i suoi regali,quelli della nonna,dello zio Kevin e della zia Danielle e poi...
"E questo chi me lo ha regalato?" chiede la mia bambina tirando fuori un microfono e un CD. Joe si guarda intorno e poi incrocia i miei occhi ed io scuoto la testa e lui abbassa lo sguardo.
"Sai,Gwen ho incontrato un paio di giorni fa quel cantante che ti piace tanto,e sai mi ha detto di regalarti un suo CD e il suo microfono preferito." Gwen sorride e prende il CD tra le mani portandomelo.
"Mamma lo sentiamo?" chiede con gli occhi pieni di felicità.
"Magari dopo,Gwen."
"No,ora"
si impunta e mi passa il CD.Sulla copertina c'è una sua foto,ha tagliato ulteriormente i capelli ed è dimagrito e inoltre ha più muscoli di prima.
Apro la custodia e al'interno c'è scritta una dedica

"Alla (mia) piccola Gwen.
Spero che il regalo ti piaccia e che ti ricorderai di me un giorno.
Baci,Nick Jonas."

Inserisco il CD in salone e 'Vesper's Goodbye' inonda il silenzio e quelle parole mi colpiscono li infondo all'anima.
Gwen balla con Joe un lento mentre io mi siedo e Bree appoggiata sulla mia spalla mi carezza il braccio.Poi mi porta in cucina con se.
"Perchè non gli dai un'altra possibilità?" mi spiazza completamente.
"Con tutti gli impegni che ha credo che non avrà mai tempo da dedicare a Gwen e a me..." soffiai quasi quella frase.
"Io credo che troverà il tempo,ha avuto ben 2 anni davanti a se." mi scosta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Non so..." sospiro e sbuffo. Joe e Gwen tornano in cucina.
"La mia nipotina ha espresso il desiderio di mangiare un muffin caldo,che dite se ne vado a comprare?" chiede Joseph che fissa Bree.
"Si,si,si dai mamma ,posso andare con zio Joe?"
"Per me..."
"No,piccola fa molto freddo fuori rischi di prenderti un raffreddore."
dice Joe agitato.Assecondo Joe e prendo Gwen tra le braccia facendole il solletico.

Nick

"Allora com'è andata?" chiedo in preda ad una crisi di ansia.
"Bene,a Gwen è piaciuto molto il tuo regalo,appena ha ascoltato 'Rose Garden' e 'Vesper's Goodbye' ha voluto fare un lento.E' una bambina fantastica!"
Una morsa forte allo stomaco mi colpisce e sorrido amaro alle parole di Joe.
"Immagino..." torturo le mie mani inutilmente.
"Nick,se non fossi tuo fratello,credimi,già ti avrei mandato a quel paese.Insomma sono 2 anni che vieni con noi qui ogni 2 settimane.Un giorno dovrai farlo,dovrai bussare a quella maledetta porta e riprenderti tua figlia e la tua ragazza."
Quelle parole mi fulminano la mente e mi fanno riflettere.Guardo Joe che mi da una pacca sulla spalla e mi tira quel che rimane dei miei ricci.
"Pensi che dovrei andarci?"
"Assolutamente,facciamo così...Io e Bree stasera ce ne andiamo presto inventandoci una scusa,tu vai da loro e dille ciò che hai dentro da due anni,fratellino.Infondo te lo meriti,sei stato un padre e un fidanzato presente.Anche se indirettamente."
sorrido a Joe e mi getto tra le sue braccia.

La sera arriva presto,scendo dall'auto e mi avvolgo nella sciarpa e nel cappotto.Bree e Joe hanno lasciato casa di Charlie per andare nell'hotel e mi hanno raccomandato di essere me stesso fino in fondo.
Attraverso la strada e salgo le scale in fretta per ritrovarmi davanti la porta,non ho il coraggio,faccio avanti e indietro un paio di volte mentre mi ripeto.
'Codardo,codardo,codardo...'
Poi mi faccio coraggio e busso.
Si,sono qui,sono qui per riprendermi la mia vita.
 

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Capitolo 23
*** This is just the beginning. ***


Oddio ancora non ci credo :')
*rullo di tamburi* L'ultimo capitolo di questa FF a cui davvero mi sono affezionata *-*
Spero che vi sia piaciuta e ringrazio vivamente chi mi ha seguita dall'inizio,davvero siete sempre le migliori ç_ç
Un bacione a tutte e vi anticipo che ci sarà un'epilogo.
Vi voglio davvero tanto bene ;Clody N

 


Charlie

Il trillo del campanello risuona nell'ingresso,sto preparando la cena e sentendo il campanello mi affretto ad asciugare le mani e ad andare ad aprire.
Ma un mostriciattolo dai capelli castani e gli occhi azzurri mi sorpassa tendendo ben saldo tra le mani il microfono che gli ha regalato.
Arriva all'ingresso e sento l'uscio aprirsi ma non mi affretto,cammino lentamente per il corridoio.
Ho bisogno di fermarmi solo quando vedo quel qualcuno sotto la porta di casa mia. Non è cambiato di una virgola,certo ha una corporatura più stabile e forzuta ma nulla in più.
La bocca mi si impasta e il cuore perde più di un battito,lui è li davanti a me e a nostra figlia che ci osserva per secondi che sembrano un'eternità.
E adesso,cosa diro a Gwen?
Come farò a dirle chi è Nick,come farò a spiegarle il perchè non c'è mai stato?

Le domande sono troppe e il tempo stringe,ormai.
"Ciao,tu devi essere Gwen.Io sono Nick." la piccina lo osserva ed ha timore le lo si legge negli occhi. Così la vedo correre dietro di me aggrapparsi insistentemente al vestito.
"Hey,non essere maleducata presentati." le dico e Gwen con i suoi occhioni azzurri mi fissa ed io le accenno un sorriso per rassicurarla.
Lui,alza lo sguardo verso di me e sorride,io non lo faccio e mi gusto la scena.
"Io mi chiamo Gwendoline Bridget Jonas.E tu?" mi sorprendo di quanto possa essere furba e intelligente quell'esserino così piccolo.
"Io sono Nicholas Jerry...Jonas" esita a pronuncire il suo cognome.Gwen sorride e si volta verso di me.
"Mamma,io e Nick abbiamo lo stesso cognome.E' lui che mi ha regalato tutte quelle cose?E' lui quello che canta?" sussurra incuriosita.Non riesco a trattenere le lacrime e mi abbasso all'altezza di Gwen,che incuriosita mi si avvicina.
"Si è lui,Gwen sai perchè lui è qui?" cerco di farla ragionare.Lei scuote la testa vigorosamente e sorride asciugandomi una lacrima.
"Nick è qui per vedere sua figlia e la sua ex fidanzata" dico ma lei corruga la fronte.
"Mamma e noi le conosciamo?" dice inguenua.
"Si amore mio e sai perchè?..." scuote ancora la testa. "...perchè siamo io e te.Lui è il tuo papà." le dico a bassa voce quel tanto che basta per far ascoltare anche lui.
Su viso di Gwen si stampa un grossissimo sorriso e avanza piano verso il suo papà.Mi alzo cercando di trattenere i signiozzi portandomi una mano sulla bocca.
Le pupille dei suoi occhioni azzurri si sono dilatate dalla felicità di quella notizia.Nick si abbassa alla sua altezza e lei gli sfiora la guancia con la manina e lui le da un bacio sopra.
Lo osserva cercando nei suoi occhi una risposta.
"Ti voglio bene,papà."dice con la sua dolce voce.
Nick l'afferra e l'abbraccia forte a se stringendola e baciandole i capelli mentre lei lo stringe a se per il collo con le sue braccine.
Sento un macigno improvviso sul cuore,enorme e mi ritiro nella cucina sfogando il mio pianto tanto forte da farmi girare la testa.
Mi aggrappo al lavabo e mi porto le mani sul volto.
Un senso di colpa mi divora e mi lacerca l'anima,sono stata fin troppo dura con lui me ne rendo conto solo ora e,inoltre,ho privato mia figlia,la cosa a cui tengo di più,di un padre.
Ritorno nell'ingresso gustandomi la scena tra padre e figlia che già presa confidenza scherzano come se si conoscessero da sempre.
Posa il su sguardo su di me quel tanto che basta per farmi sciogliere completamente,gli faccio segno con il capo diseguirmi e gli sussurro un flebile
"Vieni,entra".
Prende tra le braccia Gwen che già so non vorrà mai più separarsene.
"Sto preparando della cioccolata calda,ti va?" incrocia il mio sguardo e quegli occhi...No quelli non sono cambiati affatto sono sempre gli stessi,solo un pò più spenti.
"Certo,sempre che a te stia bene che rimanga qui." dice con un pò di malinconia nella voce.
Annuisco semplicemente voltata verso il frigo.Mescolo piano latte e cacao nel pentolino e ascolto le voci dei due che intraprendono una conversazione un pò troppo intima.
"Quindi se tu sei il mio papà...Voi siete sposati.Perchè la mamma e il papà di Teddy lo sono" dice felice battendo le mani Gwen.
"No,tesoro,io e la mamma non siamo sposati.Eravamo...fidanzati una volta,ora non più."Evito di guardarli,non ne ho il coraggio.
"Perchè?" chiede ancora.
Il sangue mi sale al cervello e decido di mettere fine a quella tortura. Poso poco delicatamente le tazze sul ripiano in marmo,guardo Nick e poi Gwen.
"Hey,tesoro io e papà dobbiamo parlare,che dici se porti i biscotti e la cioccolata a Mr Slumber?" sorrido e le do la sua tazza più tiepida.
Capisce di cosa si tratta e va via in camera sua.
"Perchè sei qui,Nick?" dico appoggiata al lavabo della cucina.
"E me lo chiedi? Sono 2 anni che non vedo ne te e ne Gwen,in effetti io non ho mai visto mia figlia prima d'ora"
"Vorresti farmi sentire in colpa così?Più di quanto io non lo sia?"
inizio a singhiozzare.
"Charlie,non sono venuto qui per litigare,ma per dirti ciò che ho dentro da due anni e che non ho avuto mai il coraggio di dirti.Non sai cosa ho passato,ogni santissima settimana telefonavo  Joe per sapere di voi,e quando loro venivano  io ero sempre in macchina per seguirli fin qui."
"Nick..."
tento di dire qualcosa.
"No,Charlie fammi finire. Ho passato i due anni peggiori della mia vita,credi che nonostante il mio successo io mi sia dimenticato di voi?No,affatto io sono sempre stato qui.Qui a chiedermi ogni maledettissima volta se tu mi avresti accettato se mai avessi avuto il coraggio di bussare alla tua porta.
E ora che ci sono riuscito mi sento risollevato,ho visto finalmente mia figlia,ed ho visto te che,cazzo,sei stata l'unica in questi due anni.Sono due anni che non faccio l'amore con nessuna,perchè tu per me sei stata davvero l'unica.Io ti amo Chalotte Kenner,non posso fare a meno di te,di Gwen.
Io non voglio che la mia vita sia un totale fallimento,non voglio che la mia vita vada a puttane,voglio almeno provarci a renderla migliore.E se tu mi metterai alle strette e con le spalle al muro,io saprò di aver lottato per riconquistarti e per avere una famiglia..."
sospira forte e si siede sullo sgabello.
Perdo l'quilibrio e mi aggrapo alla credenza per non cadere,singhiozzo e l'aria è poca nei miei polmoni,mi sento malissimo.
"Charlie,fa attenzione..." dice Nick cingendomi le spalle in un abbraccio.Mi volto e mi trovo a piangere sul suo petto largo,resto così per più di 15 minuti,poi sollevo la testa.
"Meglio?" mi sorride.Io anniusco e ricambio.
"Nick,ora che succederà?" chiedo con ingenuità.
"E' solo tua la scelta,io so il mio posto qual'è." sussurrà passandomi la punta del naso tra i capelli.
"Anch'io,Nick.Il tuo posto è qui accanto a noi,a me." Le sue pupille si dilatano e gli sorrido,poi mi alzo sulle punte e le sento,sento le sue labbra a contatto con le mie.
Lascio e scfiori la mia schiena con la mano e che mi attiri a se con l'altra,la sua lignua ha lo stesso gusto,lui ha lo stesso gusto di 2 anni fa.
Mi stacco prendendo fiato.
"Scusami,amore mio.Scusami se sono stato un coglione,scusami se non sono riuscito ad essere il fidanzato che avresti voluto,se..."
"No,amore perdonami tu se ti ho tenuto lontano da noi troppo tempo..." schiudo le labbra e lascio che un nuovo e dolce bacio nasca.
"Non sono stato un fidanzato decente,quindi...mi piacerebbe essere un marito perfetto..." tira fuori un astuccio di velluto blu e lo apre.
Davanti ai miei occhi si mostra un meraviglioso anello in oro bianco con una fila di diamanti sopra.
"Nick,io..." dico con il fiato corto dalla felicità.
"Vuoi sposarmi Charlie?"sorride e si mordicchia il labbro.
"Mamma,dici si" suggerisce Gwen con Mr Slumber tra le braccia.
"Mia figlia mi suggerisce un si,e che si sia" sorrido e mi tuffo tra le braccia del mio futuro marito.
"Eccoci alla fine" sussurro sulle sue labbra.
"No,amore,questo è solo l'inizio."

 

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Capitolo 24
*** Epilogo ***


Ed eccomi qui finalmente son l'epilogo di questa FF
Mi dispiace che sia finita ma ho in mente delle idee per una nuova FF che pero vi piaccia e che seguirete.
Nonostante ciò,ringrazio tutte voi che nel bene e nel male mi avete sostenuta sempre,grazie davvero.
Vi voglio bene! <3


Il sole filtra tra i rami degli alberi in questa splendida mattinata di inizio Agosto.
Il vento di tanto in tanto mi sfiora i capelli e si fa spazio tra le lenzuola del grande letto.
Apro lentamente gli occhi ritrovandomi Lui a due centimetri.E' coperto a malapena dal lenzuolo,ha la schiena praticamente scoperta che vorrei volentieri prendere a morsi.
Porto il mio sguardo sull'anello che ho all'anulare sinistro,luccica tanto da accecarmi. Lo rigiro con il pollice e sfioro con queste ultime il suo viso candido e bianco che viene baciato perfettamente dal sole.
E' passato solo un giorno dal mio "si",quello che ogni donna vuole pronunciare nella sua vita.Il mio "si" finalmente è arrivato.
Apre gli occhi e soffermandosi a guardare le mie labbra sorride.E si avvicina stampandomi un dolce bacio su queste ultime.
"Buongiorno amore della mia vita" sussurra impercettibile quasi.
"Buongiorno a te,amore" sorrido e mi avvolgo uno dei suoi riccioli rimasti tra le dita.
Mi stringe a se e ho uno sbalzo di pressione quando i miei seni entrano a contatto con il suo petto largo e muscoloso-
"Passato una bella nottata?" chiede soghignando.
"Certo,e tu?" sorrido a gli do un pugnetto sul braccio.
"In assoluto." mi stampa un bacio a fior di labbra per poi abbracciarmi.
"Ci pensi? Siamo marito e moglie."
"Si,amore.Sei felice?" sfiora il mio viso con i polpastrelli e segue la linea dei miei zigomi per scendere fino al collo.
"Non sono mai stata più felice,a parte la nascita di Gwen e Matt" dico osservando la foto accanto al comò.
Vi starete chiedendo chi è Matt,vero?Beh Matthew Joseph Jonas,è il nostro secondo figlio di 2 anni.Un bambino dai capelli scuri e ricci,con gli occhi ipnotici e un sorriso meraviglioso,uguale a Nick.
Siamo una famiglia meravigliosa.
Ora i due angioletti sono a casa di Joe e Bree con  Andrew,il loro primogenito,e Effie l'ultima arrivata di appena 7 mesi.Anche loro sono una famiglia meravigliosa.
La mia vita ormai è perfetta non ho da chiedere più nulla a questo mondo.
"Hey,tesoro?" Nick irrompe nei miei pensieri.
"Mh?" mi volto sorridente.
"Andiamo a fare colazione?"sbadiglia per poi tirarmi giù dal letto.
"Ovviamente,amore"

Oscar Wilde diceva...

Che il vostro cuore sia sempre colmo d'amore.
Una vita senza amore è come un giardino senza sole e coi fiori appassiti.
La coscienza di amare ed essere amati regalano tale calore e ricchezza alla vita che nient'altro può portare.
 

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