L'amava

di ivresse
(/viewuser.php?uid=111133)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'amava ***
Capitolo 2: *** Stay with me♥ ***
Capitolo 3: *** Broken ***



Capitolo 1
*** L'amava ***


L'amava...


Damon voleva morire. Non voleva trasformarsi in un vampiro. Sarebbe stato inutile a questo punto.
Katherine era morta e lui sarebbe diventato un mostro solo per passare l’eternità con lei. Adesso non ne valeva più la pena.
E Damon si era odiato per aver bevuto il sangue di quella ragazza e per aver completato la trasformazione.
Anche lui aveva i suoi sensi di colpa, i suoi rimorsi e i suoi rimpianti.


Era inevitabile dire che guardava Elena e vedeva Katherine, l’amore che aveva nutrito per quella donna era stato troppo.
Troppo, persino per uno come lui.
Era stato un amore folle, malato, che lo aveva portato prima alla morte e poi alla non-vita.
Guardava Elena e vedeva Katherine, poi capiva che l’amore per Elena era un amore non paragonabile all’altro, era puro, proprio come la ragazza.
Damon avrebbe fatto qualsiasi cosa per tenere al sicuro quell’angelo, che a volte faceva cose insensate e stupide solo perché non voleva che gli altri si sacrificassero per lei.
Inutile negare che l’amava, l’amava di un amore impossibile. Lei non sarebbe mai stata sua, avrebbe amato solo Stefan, per sempre.
Strano a dirsi, ma quando Damon guardava i due insieme oltre al dolore al petto, provava una piccola felicità, quasi una soddisfazione nel vedere gli occhi di lei illuminarsi, l’amore che provava per il fratello e la sua gioia nel stringerlo tra le braccia.


Per questo l’amore per Elena era diverso da quello per la vampira, Damon si sarebbe sempre sacrificato pur di vederla felice, non avrebbe mai esitato a metter da parte i suoi sentimenti per la sua gioia, e infondo forse lo faceva anche per suo fratello. Perché gli importava di lui, per troppo tempo aveva finto e per troppo tempo lui stesso gli aveva inflitto inutile dolore.
Adesso era il momento per Damon di farsi da parte, almeno fino a quando Elena non lo avrebbe voluto nella sua vita,ma se solo lei gli avrebbe fatto capire che provava qualcosa per lui, Damon avrebbe messo da parte tutti i suoi buoni propositi.

Perché il vampiro era fatto così e perché l’amava, l’amava davvero.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Stay with me♥ ***


Avevo postato questo scritto come one-shot ma la riposto qui perchè vorrei scrivere una raccolta...



Stay with me♥





Katherine aveva lasciato Mystic Falls, era partita in compagnia del giovane e tormentato Stefan Salvatore.
Lui aveva permesso al suo lato oscuro di possederlo, adesso si divertiva a squarciare colli di persone innocenti, alla fine era ritornato quello che era sempre stato, sin dall’inizio.
Certo si sentiva in colpa dopo, ma accanto a lui c’era la sua amata Katherine.
Il vampiro non sapeva certamente perché aveva deciso di andarsene, forse temeva di mettere in pericolo la ormai non più, sua Elena.


Due mesi dopo la ragazza scriveva sul suo diario di quanto Stefan gli mancasse, ma aveva capito che era stato solamente per il meglio.

Damon non era partito, aveva guardato Katherine e suo fratello baciarsi davanti a Elena, e poi mano nella mano correre per i boschi per non tornare più.
Damon aveva visto lo sguardo di Elena quella sera e non era riuscito ad abbandonarla, soprattutto perché lei lo aveva abbracciato forte e gli aveva sussurrato con voce debole: Rimani con me.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Broken ***


Damon was just broken...





Damon era semplicemente distrutto. Mai era accaduto che lui avesse avuto compassione per la sua vittima. Lui era l’assassino spietato. Eppure era stato difficile uccidere Rose. Lo aveva fatto dedicandole un ultimo dolce pensiero. Le aveva fatto sognare un luogo familiare, il posto dove più voleva stare in quel momento. Gli aveva fatto credere di poter essere colpita dai luminosi raggi del sole, senza che essi gli facessero del male.

L’aveva per un istante fatta tornare umana, nei suoi sogni. E poi, senza guardarla in faccia, gli aveva conficcato un paletto nel cuore, non l’aveva guardata, perché sapeva che altrimenti non ce l’avrebbe fatta.

Il viso di Damon era infatti bagnato da lacrime. Lacrime di dolore, di dispiacere. Lacrime di crisi.
Una crisi che il vampiro sentiva vicino più che mai, una crisi che da un momento all’altro lo avrebbe colto e distrutto.

Nessuno lo aveva mai capito. Solamente Rose era riuscita ad essere più vicina a lui di chiunque altro. Era come se lei gli potesse leggere la mente. Erano così uguali, tormentati da un solo sogno impossibile, che mai prima avevano rivelato.

Loro volevano essere semplicemente umani. Vivere il corso della loro vita per poi morire.
A Damon mancava tutto di quando era umano, gli mancava la sensazione del vento tra i capelli, gli mancava il contatto con le persone, gli mancava suo fratello, che era sempre stato il suo più fedele amico fino all’arrivo di Katherine.

Il suo segreto era questo, l’aveva rivelato ad una sconosciuta di nome Jessica, per poi ucciderla. Era tornato ad essere il carnefice, ma non era come prima. Prima lui non mostrava pena per le sue vittime, adesso si domandava se fosse giusto ucciderle o no.

Tutto questo perché la sua maschera era crollata con le parole e con l’abbraccio di Elena, lei riusciva sempre a farlo reagire troppo spontaneamente per i suoi gusti. Damon infatti non aveva fermato le lacrime davanti a lei, aveva prima esitato, era stato scortese con lei, ma poi era crollato tra le sue braccia.

E questo lo sconvolgeva ulteriormente.


You’re so close. Don’t give up.


Le parole di Elena lo avevano colpito, lui non poteva essere quello che lei voleva, quello che tutti gli altri volevano. Non poteva rinunciare alla sua natura spietata di vampiro, non riusciva. Quello era lui.

E per riconfermare la sua teoria si era ubriacato e aveva anche detto ad una sconosciuta che si sentiva perso.


Lost.


Il vampiro provava dei sentimenti, non c’era nessun bottone da schiacciare, si sentiva vuoto. E lo aveva ammesso.


I feel Elena and it hurts.


Doveva riempire il suo vuoto e per farlo aveva ucciso Jessica. E aveva pianto. Tanto. Aveva pianto più in quella triste giornata che in tutta la sua esistenza. Ma non poteva fermarsi. Questo era lui. Non poteva cambiare.

Non gli restava che rimettersi la maschera da vampiro egoista, spietato, che non prova sentimenti e ritornare a vivere la sua non-vita.

Non gli restava che attendere la sua fine, avrebbe dovuto morire lui al posto di Rose, ecco quello che aveva desiderato.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=622946