La ragazza

di AnotherLost
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Questa piccola FF non so cosa sia.. mi è venuta spontanea. Una ragazza in un mondo silenzioso si può dire! L'ultima a vivere e la prima a vendicare! XD Beh.. spero che vi piaccia.. non so se continuarla. Ditemi voi! Buona lettura :3

Dopo il nulla provocato dall'ira del Supremo, dopo che anche lui sparì, rimase solo una piccola goccia in quel mare eterno. Una ragazza. "Provo una sensazione di sconforto nel guardare il mio piccolo mondo da quassù. Cosa sono tutte quelle cose al di fuori del palazzo..? Cos'è questo liquido graffite che esce dalla crepa formatasi sulla mia pelle.." La ragazza era l'unica al mondo e questo la rendeva la regina di quel suo stesso mondo. "Cos'è questa cosa morbida e alta su qui mi sono appoggiata? Perché anche se provo un minimo senso di calore non riesco a placare l'acqua che esce dai miei occhi?" L'assaggiò e scopri che quell'acqua era salata. Si sentiva debole dentro quell'involucro caldo e candido che pian piano diventava magenta. "Sto forse macchiando una cosa pura..?" Il nulla la stava invitando a entrare in esso, mentre lei cedeva . L’ultima cosa che ruppe il silenzio furono quelle domande che essa si poneva. Uno spiffero in quel deserto paradisiaco.. “Chi sono?”

La ragazza ogni giorno apprendeva nuove cose, aveva voglia di capire, essere intelligente. Il palazzo, quell’unico palazzo immenso nel nulla assoluto,  custodiva un’ampia biblioteca. La ragazza ogni volta si recava lì per leggere e imparare più cose sugli umani. Aveva letto una specie di “Matrimonio” tra un ragazzo e una ragazza. “Cos’è un ragazzo?”

La ragazza morì varie volte. Che sia per non aver mangiato, anche se c’erano varie cose da mangiare ma essa non sapeva che quelle cose fossero commestibili. Le facevano paura quelle cose di svariati colori e forme, non si avvicinò mai lì. Morì anche per essere caduta da uno scoglio o  morì affogata. Ma alla fine il giorno dopo si svegliava nel suo involucro, come lo definiva lei, puro.

La ragazza guardava sempre il panorama. “Cosa c’è oltre quel nulla immenso? Perché il terreno su cui vivo è così piccolo..?” Aveva compreso molto dai libri che aveva letto. Ma la cosa che la incuriosiva di più è stata il matrimonio. Anche lei voleva sposarsi.. ma la sua mente continuava a chiederle la stessa cosa “Cos’è un ragazzo?”

Grazie ad "Elea Vi Britannia" (Alice XD) Per avermi sopportato fino alla fine! Al prossimo capitolo ;3
Chibi Bisquit

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Oh beh, rieccomi a rompere le scatole! Ecco il secondo capitolo, spero di non aver deluso le vostre aspettative! :3

La ragazza cominciò a dipingere. Vedeva quel mondo, il suo mondo, dalla finestra di quell’enorme struttura. Faceva stupende opere, ma non era mai soddisfatta, per questo alla fine le bruciava. Fine. “Cos’è la fine?” Aveva letto su uno di quei libri quella maledetta parola. Ma lei non sapeva cosa fosse. “Qualcosa da mangiare?” Aveva  fame. Anche quel giorno morì.

La ragazza mentre bruciava altri quadri guardò quel rosso incandescente che mangiava pian piano il frutto del suo lavoro. “E’ lo stesso colore di quel liquido..” Pensò. Provò a toccarlo, pensando che fosse uguale al suo sangue. Pensando che fosse una cosa liquida. Si scottò immediatamente e indietreggiò. “Cos’è questa? Un’opera del diavolo?” si rifugiò in un angolo massaggiando la mano bruciata e guardando i quadri bruciare. “Mi manca il fiato..” Aveva paura. Quella cosa stava divorando tutto. “Che fosse il Diavolo..? Quell’orrore di cui tanti libri parlano?” Rabbia. Non voleva che le sue opere finissero nelle sue mani. Si diresse verso quella fonte di calore e iniziò a prendere i quadri. Faceva male. Rovesciò un vaso e si accorse che l’acqua bloccava il “male”. Riuscì a spegnere il fuoco dopo abbastanza tempo, ma ora lei giaceva inerme sul pavimento bruciato con in braccio un piccolo quadro carbonizzato. “Mi dispiace..” Quelle parole ruppero il silenzio di quell’inferno.

La ragazza era l'unica al mondo e questo la rendeva la regina di quel suo stesso mondo.

Quel giorno c’era una leggera brezza che entrava dalla finestra e scompigliava i capelli della ragazza. Lei guardava attonita quello che restava della sua stanza preferita. Ancora quell’acqua salata e amara segnava delle vie sulle sue tenere guancie. Le davano fastidio quelle gocce ma inspiegabilmente anche sollievo. Provò a raccogliere un pezzo di legno ma non ce la fece. Qualcosa la bloccò. Uno squarcio sorcò il confine tra cielo e terra. La ragazza spaventata si precipitò sulle scale. Aveva paura. Acqua dal cielo.. e quella linea bianca cos’era? Inciampò e cadde molte volte dalle scale. Quando arrivò nella biblioteca, l’unico posto che lei gradiva oltre alla sala pittura, si sentì più calma. “Perché ancora questo liquido cola dal mio corpo? Perché mi sento così impotente e stanca..?” Il sentiero le pareva offuscarsi, sia acqua che sangue sgorgavano da quel corpo marcio e da quella mente impazzita. La ragazza si accasciò vicino al tavolo e prese con se il libro con la storia d’amore tra un ragazzo e una ragazza. Buio. Ancora buio. Un ultimo sguardo al lampadario, un tenero profilo danneggiato e il dolore della solitudine. “Chi sono?”

Spazio autrice: Mi sono tolta un peso =w= Ecco qui! Di questi tempi sono abbastanza impegnata, ma voglio continuare la storia.. mi sta appassionando! XD
Ringraziamenti:
MadamaButterfly: Che dire! Mi fa un piacere enorme esser stata chiamata "scrittrice" ** Cosa che non sono (almeno non ancora) a causa della mia giovane età! Ti ringrazio moltissimo per i complimenti.. spero che questo nuovo capitolo non ti abbia deluso! ;)

Elea Vi Britannia: Accetto i tuoi benedetti consigli! XD D'ora in poi cercherò di scrivere ogni qualvolta che mi viene l'ispirazione v.v e alla fine vedrai cosa succede! xD Beh.. che dire.. grazie ancora! E al prossimo capitolo! *O*

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Terzo capitolo a voi! =w=/

La ragazza trovò uno strano oggetto in una delle stanze del palazzo. Era grande, alto quasi quanto lei, e aveva delle corde che partivano dal basso verso l’alto. La ragazza era incuriosita da quello strano essere e certe volte andava a fargli visita. Lo trattava come un essere vivente. La sua voce era placata e dolce, ora poteva aggrapparsi alla speranza di non essere totalmente sola. Notò una leggera scritta sotto quell’essere. Arpa. “Che bel nome che hai..” Venerava quell’essere come se fosse un Dio. Sapeva che la stava salvando dalla pazzia. Toccò uno di quei fili argentati e scoprì che fece un suono gradevole. Passo quelle piccole e delicate dita anche sulle altre e si stupì. Provò e riprovò ed iniziò a piacerle. Il suono che proveniva dall’essere era gradevole ed inaspettatamente triste. Iniziò a suonare con tutta il suo spirito. “Questa sarebbe la tua voce? Cosa stai cercando di dirmi?” Suonò per due giorni di fila, pensando che stesse facendo del bene all’arpa. Voleva dargli un po’ di felicità, voleva sentirsi utile per qualcosa. Non voleva essere più sola. Appena finì distolse le mani dalle corde. Sentiva dolore.. prurito. Avvicinò le dita verso il tenero viso e vide che il liquido magenta usciva dalla sua bianca pelle. Iniziò ad avere paura.. guardò poi l’arpa e vide che tutti i suoi fili argentati erano diventati scarlatti. Sgranò gli occhi e le lacrime cominciarono a scendere. “Dopo tutto anche tu mi hai fatto del male.. anche tu..” Corse via da quella stanza e si riparò nell’involucro bianco per piangere. Il liquido colava sulle lenzuola mentre anche l’acqua iniziava a fondersi con la stoffa. Il giorno dopo diede fuoco all’intera stanza. “Brucia e va all’inferno.” Il dolore e la solitudine riaffiorarono nella sua vita. Inutile e monotona vita.

“I sensi di colpa ti mietono l’anima. Li senti divampare dentro il tuo orgoglio, li senti giocare con il tuo corpo? Senti il Dio funeste guardarti con disgusto? Sei l’ultima creatura di questo mondo. Sei la Regina di quel tuo stesso mondo, no? Ma allo stesso tempo sei impura di toccare con i tuoi piedi il suolo su cui cammini. Hai un peso sulla tua coscienza, vero? Vivere. Hai commesso un errore, no? Nascere. Quando ti espierai dalle tue colpe dando in servo la tua putrida anima? Quando raggiungerai quella vetta che ti farà diventare finalmente una colomba libera? Quando morirai infame creatura che vivi nel mio mondo?” La ragazza si svegliò di colpo e scosse le lenzuola dal corpo coperto da un velo grave di sudore. Il cuore le martellava nel petto e le guance si bagnarono della sua acqua salata. “Perché mi odi?” Paralizzata dalla paura e dal terrore di quell’incubo, sono le uniche parole che pronunciò per il resto della giornata.

Spazio autrice: Non avendo nulla da fare, siccome sono malata, ho mandato avanti la storia.. spero sia stato di vostro gradimento questo capitolo .w.
Ringraziamenti:
Kiuxy= Francèè xD Tranquilla, Alice mi ha solo aiutato a pubblicarla.. ho scritto tutto io, infame! é_é  Grazie e al prossimo capitolo! xD
 
Chibi Bisquit

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4.. qua le cose iniziano a complicarsi v.v Buona lettura ^^

Paura. Aveva paura. Paura di chi? La ragazza non sapeva definire quel sentimento sgradevole.. così sgradevole. Non dormiva, aveva paura che quella figura interrompesse i suoi sogni, trasformandoli in incubi. Si chiudeva in biblioteca, non dipingeva più. L’ultimo suo dipinto, era stato un ragazzo. Se lo immaginò quindi non sapeva definire se fosse più o meno somigliante alla vera razza maschile. Ma lo amava lo stesso. Amava quel quadro per cui non lo distrusse. Lo portò con se nella biblioteca. Quel giorno mentre cercava un altro libro da leggere, sudava. Aveva ancora terrore.. cosa mai, anzi, chi mai poteva essere quell’essere che aveva solamente intravisto? Mentre la sua mente veniva popolata da domande, notò che c’era una luce azzurrina sotto tutti quei libri. Scostò immediatamente tutto e si sorprese nel vedere cosa lo produceva. Un libro? Pensò. Esattamente un libro, quelle cose che lei definiva così preziose e fragili. Iniziò a leggere. Magia? Magia nera.. Leggeva mentre il quadro la fissava e il viso del ragazzo diventava malinconico. Leggeva mentre la sua mente sgombrava la tristezza e la paura e si trasformava in sete di potere e pazzia.

 

La ragazza scoprì che dentro quel libro c’era una moltitudine di incantesimi. Evocazioni con la magia. Leggeva ogni pagina con accurata attenzione e non aveva più paura. La notte non sognava più. La notte era nera, per lei. Iniziò a esercitarsi il terzo giorno da quando cominciò il libro. Era passato ben un anno e mezzo da quando si era svegliata in quel palazzo. Provò, prima di tutto, a evocare un fuoco fatuo “Nesantus spiritium nefasta!” Riuscì nell’intento e si stupì molto. La sua prima magia andata a segno. Ora devo esercitarmi con questa fonte di calore.. Si esercitò tutto il giorno e riuscì a comandare quel fuoco come voleva. Riusciva persino a lanciare delle sfere perfette e letali da quelle piccole e delicate mani. Giunta la sera, la ragazza, andò in camera sua portando il libro con se. Non se ne staccava mai, ormai quel libro per lei era la fonte della sua vita. Voleva vivere per imparare.. ormai ne i suoi antenati ne dio le interessavano. Solo la magia. Mentre sfogliava i libri si tagliò senza volere e portò il dito alla bocca per non far uscire il sangue. In quel momento uscì fuori dal libro un foglietto. La ragazza lo lesse incuriosita Vendetta.. Vendicare? La ragazza era parecchio confusa. Il suo istinto disse di urlare quella parola. Con tutta la sua forza. Si addentò il labbro.. davvero era il suo istinto o un essere superiore? Poco importava, la voglia era troppa. E anche la curiosità “Vendetta! Sgranò gli occhi, mentre il suo corpo diveniva caldo e la sua mente follia.

 

Spazio autrice: Non so che dire D: Questo spazio è totalmente inutile E_E
Ringraziamenti:

MadamaButterfly: Grazie infinite per aver seguito ancora la mia storia! Le tue recensioni mi fanno veramente piacere :3

Elea Vi Britannia: Oddio mi recensisci tutto, poi sarò in debito con te! XD grazie della tua fiducia ^^ al prossimo capitolo >w<

Ancora un ringraziamento speciale a tutti quelli che seguono la mia storia!
Chibi Bisquit 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


.. Ok, sono un pò in ritardo *avita pomodoro* m-ma, ho rimediato! °A° il fatto è che non riuscivo a decidermi che arma far usare alla protagonista ._. beh, questo sarebbe il mio regalo di Natale per voi! :D *evita masso lanciato da un individuo* .. infami ç__ç"

Gente che corre  spaventata a morte.. incendi.. piogge. La fine del mondo..? Quel palazzo bianco..  Si avvicinò alla struttura. Continuamente, sangue e odore di morte. Aveva paura se ne voleva andare da quel posto orribile. Mentre pensava queste cose vide una donna che abbracciava un bambino. Prima di essere uccisa da una freccia fece un incantesimo al bambino che sparì immediatamente. Mentre lei morì. Ma che cosa..? Guardò chi aveva scagliato la freccia e vide un uomo alato. Un angelo?! Rabbia funesta e ceca le attraversò il corpo. Raccolse tutta la forza che aveva, sentì una pressione nelle mani, la strinse e si scagliò addosso a quell’angelo. Poi buio totale.

 

La ragazza si svegliò di soprassalto. Era nella sua stanza a terra con il libro a pochi passi da lei. Richiuse subito gli occhi.. sentiva ancora quella pressione tra le mani. Perché sta succedendo tutto questo? Non capisco più niente.. voglio solo essere lasciata in pace.. Il suo corpo le diceva di riposare ma lei era troppo curiosa, evidentemente le restava ancora qualche goccia di umanità. “La curiosità è sia la forza che il peccato degli uomini” Aveva letto. Aprì gli occhi lentamente e si tirò su massaggiandosi la testa. Vide che quella cosa che teneva in mano era.. Non è possibile! Da dove sbuca questa cosa? Un’arma. Il gambo nero e elegante di metallo reggeva una lama incurvata e letale. C’era un simbolo tra l’unione dei due oggetti. Esattamente un otto colorato da una parte di bianco e dall’altra di nero. Una falce?

La ragazza passava il maggior tempo della sua giornata allenandosi. Anche se si feriva costantemente. Manovrare una falce non era di certo semplice. Ci vogliono anni di addestramento, ma lei non aveva tutto questo tempo. Aveva notato che le sue ferite non guarivano più da sole, come tempo prima, quindi doveva applicare la sua magia per curarle.. un’altra seccatura in più. Imparare la magia di guarigione. Il tempo intanto scadeva. Dopo aver sognato la fine del suo mondo pensava molto. Sapeva che tutto sarebbe finito.. che il nulla sarebbe iniziato a invadere il blu che guardava dalla sua finestra. Quindi non aveva tempo. Si rialzava ad ogni caduta e studiava la maggior parte degli incantesimi che conosceva. Un mese. Il suo istinto le diceva questo. E le diceva anche che il bambino in quelle braccia amorevoli, era lei.

Spazio autrice: ... Ribadisco che questo spazio è inutile.
Ringraziamenti:

MadamaButterfly: Ohh, come sempre ecco una tua recensione *__* ma grazie mille! Grazie per seguire la mia umile e disgraziata storia! XD

LaNana: Bisquit, me ne ricorderò u_u che ce posso fa se sono ignoranta? 8D Grazie per la recensione ^^
 
Vi auguro un buon Natale e felice anno nuovo, gente!
Chibi Bisquit

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