La ragazza di AnotherLost (/viewuser.php?uid=91682)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
Questa piccola FF non so cosa sia.. mi è venuta spontanea.
Una ragazza in un mondo silenzioso si può dire! L'ultima a
vivere e la prima a vendicare! XD Beh.. spero che vi piaccia.. non so
se continuarla. Ditemi voi! Buona lettura :3
Dopo il nulla provocato dall'ira del
Supremo, dopo che anche
lui sparì, rimase solo una piccola goccia in quel mare
eterno. Una ragazza.
"Provo una sensazione di sconforto nel guardare il mio piccolo mondo da
quassù. Cosa sono tutte quelle cose al di fuori del
palazzo..? Cos'è questo
liquido graffite che esce dalla crepa formatasi sulla mia pelle.." La
ragazza era l'unica al mondo e questo la rendeva la regina di quel suo
stesso
mondo. "Cos'è questa cosa morbida e alta su qui mi sono
appoggiata? Perché
anche se provo un minimo senso di calore non riesco a placare l'acqua
che esce
dai miei occhi?" L'assaggiò e scopri che quell'acqua era
salata. Si
sentiva debole dentro quell'involucro caldo e candido che pian piano
diventava
magenta. "Sto forse macchiando una cosa pura..?" Il nulla la stava
invitando a entrare in esso, mentre lei cedeva . L’ultima
cosa che ruppe il
silenzio furono quelle domande che essa si poneva. Uno spiffero in quel
deserto
paradisiaco.. “Chi sono?”
La ragazza ogni giorno apprendeva
nuove cose, aveva voglia
di capire, essere intelligente. Il palazzo, quell’unico
palazzo immenso nel
nulla assoluto, custodiva
un’ampia
biblioteca. La ragazza ogni volta si recava lì per leggere e
imparare più cose
sugli umani. Aveva letto una specie di “Matrimonio”
tra un ragazzo e una
ragazza. “Cos’è un ragazzo?”
La ragazza morì varie
volte. Che sia per non aver mangiato,
anche se c’erano varie cose da mangiare ma essa non sapeva
che quelle cose
fossero commestibili. Le facevano paura quelle cose di svariati colori
e forme,
non si avvicinò mai lì. Morì anche per
essere caduta da uno scoglio o morì
affogata. Ma alla fine il giorno dopo si
svegliava nel suo involucro, come lo definiva lei, puro.
La ragazza guardava sempre il
panorama. “Cosa c’è oltre quel
nulla immenso? Perché il terreno su cui vivo è
così piccolo..?” Aveva compreso
molto dai libri che aveva letto. Ma la cosa che la incuriosiva di
più è stata
il matrimonio. Anche lei voleva sposarsi.. ma la sua mente continuava a
chiederle la stessa cosa “Cos’è un
ragazzo?”
Grazie ad "Elea Vi Britannia" (Alice XD) Per avermi sopportato fino
alla fine! Al prossimo capitolo ;3
Chibi Bisquit
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
Oh beh, rieccomi a rompere le scatole! Ecco il secondo capitolo, spero di non aver deluso le vostre aspettative! :3
La ragazza cominciò a
dipingere. Vedeva quel mondo, il suo
mondo, dalla finestra di quell’enorme struttura. Faceva
stupende opere, ma non
era mai soddisfatta, per questo alla fine le bruciava. Fine.
“Cos’è la fine?”
Aveva letto su uno di quei libri quella
maledetta parola. Ma lei non sapeva cosa fosse. “Qualcosa da
mangiare?”
Aveva fame. Anche
quel giorno morì.
La ragazza mentre bruciava altri
quadri guardò quel rosso
incandescente che mangiava pian piano il frutto del suo lavoro.
“E’ lo stesso
colore di quel liquido..” Pensò. Provò
a toccarlo, pensando che fosse uguale al
suo sangue. Pensando che fosse una cosa liquida. Si scottò
immediatamente e
indietreggiò. “Cos’è questa?
Un’opera del diavolo?” si rifugiò in un
angolo
massaggiando la mano bruciata e guardando i quadri bruciare.
“Mi manca il
fiato..” Aveva paura. Quella cosa stava divorando tutto.
“Che fosse il
Diavolo..? Quell’orrore di cui tanti libri
parlano?” Rabbia. Non voleva che le
sue opere finissero nelle sue mani. Si diresse verso quella fonte di
calore e
iniziò a prendere i quadri. Faceva male. Rovesciò
un vaso e si accorse che
l’acqua bloccava il “male”.
Riuscì a spegnere il fuoco dopo abbastanza tempo,
ma ora lei giaceva inerme sul pavimento bruciato con in braccio un
piccolo
quadro carbonizzato. “Mi dispiace..” Quelle parole
ruppero il silenzio di
quell’inferno.
La
ragazza era l'unica al mondo e questo la rendeva la
regina di quel suo stesso mondo.
Quel giorno c’era una
leggera brezza che entrava dalla
finestra e scompigliava i capelli della ragazza. Lei guardava attonita
quello
che restava della sua stanza preferita. Ancora quell’acqua
salata e amara
segnava delle vie sulle sue tenere guancie. Le davano fastidio quelle
gocce ma
inspiegabilmente anche sollievo. Provò a raccogliere un
pezzo di legno ma non
ce la fece. Qualcosa la bloccò. Uno squarcio
sorcò il confine tra cielo e
terra. La ragazza spaventata si precipitò sulle scale. Aveva
paura. Acqua dal
cielo.. e quella linea bianca cos’era? Inciampò e
cadde molte volte dalle
scale. Quando arrivò nella biblioteca, l’unico
posto che lei gradiva oltre alla
sala pittura, si sentì più calma.
“Perché ancora questo liquido cola dal mio
corpo? Perché mi sento così impotente e
stanca..?” Il sentiero le pareva
offuscarsi, sia acqua che sangue sgorgavano da quel corpo marcio e da
quella
mente impazzita. La ragazza si accasciò vicino al tavolo e
prese con se il
libro con la storia d’amore tra un ragazzo e una ragazza.
Buio. Ancora buio. Un
ultimo sguardo al lampadario, un tenero profilo danneggiato e il dolore
della
solitudine. “Chi sono?”
Spazio autrice:
Mi sono tolta un peso =w= Ecco qui! Di questi tempi sono abbastanza
impegnata, ma voglio continuare la storia.. mi sta appassionando! XD
Ringraziamenti:
MadamaButterfly: Che dire! Mi fa un piacere enorme esser stata chiamata
"scrittrice" ** Cosa che non sono (almeno non ancora) a causa della mia
giovane età! Ti ringrazio moltissimo per i complimenti..
spero che questo nuovo capitolo non ti abbia deluso! ;)
Elea Vi Britannia: Accetto i tuoi benedetti consigli! XD D'ora in poi
cercherò di scrivere ogni qualvolta che mi viene
l'ispirazione v.v e alla fine vedrai cosa succede! xD Beh.. che dire..
grazie ancora! E al prossimo capitolo! *O*
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
Terzo capitolo a voi! =w=/
La ragazza trovò uno
strano oggetto in una delle stanze del
palazzo. Era grande, alto quasi quanto lei, e aveva delle corde che
partivano
dal basso verso l’alto. La ragazza era incuriosita da quello
strano essere e
certe volte andava a fargli visita. Lo trattava come un essere vivente.
La sua
voce era placata e dolce, ora poteva aggrapparsi alla speranza di non
essere
totalmente sola. Notò una leggera scritta sotto
quell’essere. Arpa.
“Che bel nome che hai..” Venerava
quell’essere come se fosse un Dio. Sapeva che la stava
salvando dalla pazzia.
Toccò uno di quei fili argentati e scoprì che
fece un suono gradevole. Passo
quelle piccole e delicate dita anche sulle altre e si stupì.
Provò e riprovò ed
iniziò a piacerle. Il suono che proveniva
dall’essere era gradevole ed
inaspettatamente triste. Iniziò a suonare con tutta il suo
spirito. “Questa
sarebbe la tua voce? Cosa stai cercando di dirmi?”
Suonò per due giorni di
fila, pensando che stesse facendo del bene all’arpa. Voleva
dargli un po’ di
felicità, voleva sentirsi utile per qualcosa. Non voleva
essere più sola.
Appena finì distolse le mani dalle corde. Sentiva dolore..
prurito. Avvicinò le
dita verso il tenero viso e vide che il liquido magenta usciva dalla
sua bianca
pelle. Iniziò ad avere paura.. guardò poi
l’arpa e vide che tutti i suoi fili
argentati erano diventati scarlatti. Sgranò gli occhi e le
lacrime cominciarono
a scendere. “Dopo tutto anche tu mi hai fatto del male..
anche tu..” Corse via
da quella stanza e si riparò nell’involucro bianco
per piangere. Il liquido
colava sulle lenzuola mentre anche l’acqua iniziava a
fondersi con la stoffa.
Il giorno dopo diede fuoco all’intera stanza.
“Brucia e va all’inferno.” Il
dolore e la solitudine riaffiorarono nella sua vita. Inutile e monotona
vita.
“I sensi di colpa ti
mietono l’anima. Li senti divampare
dentro il tuo orgoglio, li senti giocare con il tuo corpo? Senti il Dio
funeste
guardarti con disgusto? Sei l’ultima creatura di questo
mondo. Sei la Regina di
quel tuo stesso mondo, no? Ma allo stesso tempo sei impura di toccare
con i
tuoi piedi il suolo su cui cammini. Hai un peso sulla tua coscienza,
vero? Vivere. Hai commesso un
errore, no? Nascere. Quando ti
espierai dalle tue
colpe dando in servo la tua putrida anima? Quando raggiungerai quella
vetta che
ti farà diventare finalmente una colomba libera? Quando morirai infame creatura che vivi nel mio
mondo?” La ragazza si
svegliò di colpo e scosse le lenzuola dal corpo coperto da
un velo grave di
sudore. Il cuore le martellava nel petto e le guance si bagnarono della
sua
acqua salata. “Perché mi odi?”
Paralizzata dalla paura e dal terrore di
quell’incubo, sono le uniche parole che pronunciò
per il resto della giornata.
Spazio autrice: Non avendo nulla da fare, siccome sono malata, ho
mandato avanti la storia.. spero sia stato di vostro gradimento questo
capitolo .w.
Ringraziamenti:
Kiuxy= Francèè xD Tranquilla, Alice mi ha solo
aiutato a pubblicarla.. ho scritto tutto io, infame!
é_é Grazie e al prossimo capitolo! xD
Chibi Bisquit
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
Capitolo 4.. qua le cose iniziano a complicarsi v.v
Buona lettura ^^
Paura. Aveva paura. Paura di chi? La
ragazza non sapeva
definire quel sentimento sgradevole.. così sgradevole. Non
dormiva, aveva paura
che quella figura interrompesse i suoi sogni, trasformandoli in incubi.
Si
chiudeva in biblioteca, non dipingeva più.
L’ultimo suo dipinto, era stato un
ragazzo. Se lo immaginò quindi non sapeva definire se fosse
più o meno
somigliante alla vera razza maschile. Ma lo amava lo stesso. Amava quel
quadro
per cui non lo distrusse. Lo portò con se nella biblioteca.
Quel giorno mentre
cercava un altro libro da leggere, sudava. Aveva ancora terrore.. cosa
mai,
anzi, chi mai poteva essere quell’essere che aveva solamente
intravisto? Mentre
la sua mente veniva popolata da domande, notò che
c’era una luce azzurrina
sotto tutti quei libri. Scostò immediatamente tutto e si
sorprese nel vedere
cosa lo produceva. Un libro?
Pensò.
Esattamente un libro, quelle cose che lei definiva così
preziose e fragili.
Iniziò a leggere. Magia? Magia
nera..
Leggeva mentre il quadro la fissava e il viso del ragazzo diventava
malinconico.
Leggeva mentre la sua mente sgombrava la tristezza e la paura e si
trasformava
in sete di potere e pazzia.
La ragazza scoprì che
dentro quel libro c’era una
moltitudine di incantesimi. Evocazioni con la magia. Leggeva ogni
pagina con
accurata attenzione e non aveva più paura. La notte non
sognava più. La notte
era nera, per lei. Iniziò a esercitarsi il terzo giorno da
quando cominciò il
libro. Era passato ben un anno e mezzo da quando si era svegliata in
quel
palazzo. Provò, prima di tutto, a evocare un fuoco fatuo
“Nesantus spiritium
nefasta!” Riuscì nell’intento e si
stupì molto. La sua prima magia andata a
segno. Ora devo esercitarmi con questa
fonte di calore.. Si esercitò tutto il giorno e
riuscì a comandare quel
fuoco come voleva. Riusciva persino a lanciare delle sfere perfette e
letali da
quelle piccole e delicate mani. Giunta la sera, la ragazza,
andò in camera sua
portando il libro con se. Non se ne staccava mai, ormai quel libro per
lei era
la fonte della sua vita. Voleva vivere per imparare.. ormai ne i suoi
antenati
ne dio le interessavano. Solo la magia. Mentre sfogliava i libri si
tagliò
senza volere e portò il dito alla bocca per non far uscire
il sangue. In quel
momento uscì fuori dal libro un foglietto. La ragazza lo
lesse incuriosita Vendetta..
Vendicare? La ragazza era
parecchio confusa. Il suo istinto disse di urlare quella parola. Con
tutta la
sua forza. Si addentò il labbro.. davvero era il suo istinto
o un essere
superiore? Poco importava, la voglia era troppa. E anche la
curiosità “Vendetta!”
Sgranò gli occhi, mentre il suo corpo
diveniva caldo e la sua mente follia.
Spazio autrice: Non so che dire D: Questo spazio è totalmente
inutile E_E
Ringraziamenti:
MadamaButterfly: Grazie infinite per aver seguito ancora la mia storia!
Le tue recensioni mi fanno veramente piacere :3
Elea Vi Britannia: Oddio mi recensisci tutto, poi sarò in
debito con te! XD grazie della tua fiducia ^^ al prossimo capitolo
>w<
Ancora un ringraziamento speciale a tutti quelli che seguono la mia
storia!
Chibi Bisquit
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
.. Ok, sono un pò in ritardo *avita pomodoro* m-ma, ho rimediato! °A° il fatto è che non riuscivo a decidermi che arma far usare alla protagonista ._. beh, questo sarebbe il mio regalo di Natale per voi! :D *evita masso lanciato da un individuo* .. infami ç__ç"
Gente che
corre spaventata a
morte.. incendi.. piogge. La
fine del mondo..? Quel palazzo
bianco.. Si
avvicinò alla struttura.
Continuamente, sangue e odore di morte. Aveva paura se ne voleva andare
da quel
posto orribile. Mentre pensava queste cose vide una donna che
abbracciava un
bambino. Prima di essere uccisa da una freccia fece un incantesimo al
bambino
che sparì immediatamente. Mentre lei morì. Ma
che cosa..? Guardò chi aveva scagliato la freccia
e vide un uomo alato. Un angelo?! Rabbia
funesta e ceca le
attraversò il corpo. Raccolse tutta la forza che aveva,
sentì una pressione
nelle mani, la strinse e si scagliò addosso a
quell’angelo. Poi buio totale.
La ragazza si svegliò di
soprassalto. Era nella sua stanza a
terra con il libro a pochi passi da lei. Richiuse subito gli occhi..
sentiva
ancora quella pressione tra le mani.
Perché sta succedendo tutto questo? Non capisco
più niente.. voglio solo essere
lasciata in pace.. Il suo corpo le diceva di riposare ma lei
era troppo
curiosa, evidentemente le restava ancora qualche goccia di
umanità. “La
curiosità è sia la forza che il peccato degli
uomini” Aveva letto. Aprì gli
occhi lentamente e si tirò su massaggiandosi la testa. Vide
che quella cosa che
teneva in mano era.. Non è
possibile! Da
dove sbuca questa cosa? Un’arma. Il gambo nero e
elegante di metallo
reggeva una lama incurvata e letale. C’era un simbolo tra
l’unione dei due
oggetti. Esattamente un otto colorato da una parte di bianco e
dall’altra di
nero. Una falce?
La ragazza passava il maggior tempo
della sua giornata
allenandosi. Anche se si feriva costantemente. Manovrare una falce non
era di
certo semplice. Ci vogliono anni di addestramento, ma lei non aveva
tutto
questo tempo. Aveva notato che le sue ferite non guarivano
più da sole, come
tempo prima, quindi doveva applicare la sua magia per curarle..
un’altra seccatura
in più. Imparare la magia di guarigione. Il tempo intanto
scadeva. Dopo aver
sognato la fine del suo mondo pensava molto. Sapeva che tutto sarebbe
finito..
che il nulla sarebbe iniziato a invadere il blu che guardava dalla sua
finestra. Quindi non aveva tempo. Si rialzava ad ogni caduta e studiava
la
maggior parte degli incantesimi che conosceva. Un
mese. Il suo istinto le diceva questo. E le diceva anche che
il
bambino in quelle braccia amorevoli, era lei.
Spazio autrice: ... Ribadisco che questo spazio è inutile.
Ringraziamenti:
MadamaButterfly: Ohh, come sempre ecco una tua recensione *__* ma
grazie mille! Grazie per seguire la mia umile e disgraziata storia! XD
LaNana: Bisquit, me ne ricorderò u_u che ce posso fa se sono
ignoranta? 8D Grazie per la recensione ^^
Vi auguro un buon Natale e felice anno nuovo, gente!
Chibi Bisquit
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