La vera storia di Brittany Talbot

di Madame Fleur
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Come cominciò e come finì ***
Capitolo 2: *** Quello che accadde dopo ***
Capitolo 3: *** Il boa di struzzo porta bene ***
Capitolo 4: *** Archie ***
Capitolo 5: *** St. Valentine's Day ***
Capitolo 6: *** Il Bagno dei Prefetti ***
Capitolo 7: *** Madison Block ***
Capitolo 8: *** Due più Uno ***
Capitolo 9: *** Lettere e dubbi ***
Capitolo 10: *** La cugina ***
Capitolo 11: *** Inferno ***
Capitolo 12: *** Dispersi ***
Capitolo 13: *** Teorie e Lune ***
Capitolo 14: *** Phoebe la Veggente ***
Capitolo 15: *** Rivelazioni ***
Capitolo 16: *** Ritornare a Casa ***
Capitolo 17: *** Indagare, Indagare e ancora Indagare ***
Capitolo 18: *** Il segreto dei sotterranei ***



Capitolo 1
*** Come cominciò e come finì ***


31/8
“caro diario… domani comincera’ il mio sesto anno a Hogwarts, ti confesso che sono un po’ spaventata perche’ sara’ un’anno durante il quale dovro’ gia’ cominciare a prepararmi per i M.A.G.O. … a proposito di esami mi e’ arrivato il risultato dei G.U.F.O. … lo trascrivo:
Astronomia: A
Cura delle Creature Magiche: E
Incantesimi: E
Difesa contro le Arti Oscure:       O
Divinazione:                        O
Erbologia:                          E
Storia della Magia:                 S
Pozioni:                            O
Trasfigurazione:                    E
Direi che e’ andato piu’ che bene, se non fosse per quello Scadente in Storia della Magia… ma io il professor Rüf non lo sopporto proprio! Ora vado a dormire, domani devo essere riposata … ciao!     Tua Brit”

Quella sera Brittany non scrisse altro. 
Si avvicinò allo specchio e si guardò. I capelli rossicci erano spettinati come al solito e da sotto la frangia la fissavano due occhi del colore del ghiaccio. 
Malgrado avesse deciso di andare a dormire presto, non riuscì a chiudere occhio …
Chissà… domani vedrò tutti i miei amici e le mie amiche… oh! Devo farmi portare da Luna un amuleto contro i nargilli … i nargilli, ma cosa si inventa?! Ah ah! Poi vedrò Cho… L’anno scorso si era fidanzata con Harry Potter … Wow! Nientemeno che Il Prescelto! Peccato che a quanto mi ha detto Cho con le ragazze proprio non ci sa fare! Menomale che sono passata da “I Tiri Vispi Weasley” a fare una bella scorta di sogni ad occhi aperti! E …
Continuando a pensare ancora per ore, si addormentò.
eih Brit!”
ciao Harry… ehm … ha-hai bisogno di qualcosa? “
voglio un’amuleto contro i nargilli per tenere lontano Cho perché continua finire le scorte di sogni ad occhi aperti… io sono il prescelto e sono il migliore! “

“ SVEGLIAA!!”
Brittany si svegliò di soprassalto, con i capelli scarmigliati e le occhiaie.
“ cos .. di già?!”  disse con aria irritata. La Signora Sanders si avviò spedita ad aprire le  tende.
“ è il primo giorno di scuola, vai a fare colazione … veloce!” Brittany si alzò di malavoglia e scese i gradini di legno con molta calma.
Uff .. tutti gli anni la stessa storia ..
Quando giunse in cucina si sedette sulla sedia più vicina e addentò un cornetto appena sfornato. Suo zio stava leggendo la “Gazzetta del Profeta” con tanto interesse, da non accorgersi neppure che Brittany aveva fatto cadere per sbaglio un piattino.
“ 'Giorno zio .. Come va?” chiese con scarso interesse.
“ Oh! Brit sei qui?! Non ti ho sentita arrivare…” Brittany alzò gli occhi al cielo.
“ comunque sia, tutto bene… sì! Ma come è possibile?! I Tornado hanno perso ancora?! Impossibile!” 
“ Eddie! Vieni su, aiutami a portare in sala il baule di Brit!” nessuna risposta.
“ EDDIE! “ 
“ zio credo che Zia Marge ti stia chiamando…” Eddie alzò gli occhi dal giornale.
“ Oh .. Credo che tu abbia ragione .. Michael dov'è?” chiese disorientato.
“ Michael è a casa della sua ragazza .. Zio, è una settimana che è là .. “ 
“ Oh .. Hai ragione di nuovo! “ E ricominciò a leggere il giornale.

“ Su cara, svelta! Non vorrai perdere il treno! “ la signora Sanders la accompagnò fino all’entrata  binario 9 e 3/4 , le lasciò la gatta nera di nome Shadow e la abbracciò.

“ fa la brava … e non fare disperare i professori. Ah e saluta la professoressa McGranitt da parte mia!” poi mentre Brittany si accingeva ad entrare nel binario, Marge Sanders tirò fuori dalla borsa un fazzolettino di pizzo e con gli occhi lucidi cominciò a sventolarlo come in un vecchio film d’amore.
“ Zia … sto andando a scuola” disse Brittany con scarsa comprensione. Sapeva benissimo che sua Zia diventava insopportabile agli addii e nonostante quello non fosse un addio, non riusciva proprio a comportarsi normalmente.
“ allora, Ciao! “ disse voltandosi appena.
“ arrivederci cara! E fai buon viaggio!”
                                                                  *
Il treno per Hogwarts correva veloce in mezzo ai campi e ai boschi, fumando e sbuffando forte.
“ ehi Brit! E’ tutto il tempo che guardi fuori! A cosa stai pensando?” le chiese Cho con vivo interesse. Con un sonoro sbuffo Brittany si voltò verso di lei e verso Luna Lovegood, impegnata a leggere il Cavillo al contrario. L’attenzione di Cho venne distolta dal rumore della porta del loro scompartimento, che si stava improvvisamente aprendo, lasciando entrare due ragazze di Grifondoro e di Tassorosso.
La prima aveva i capelli ricci e gli occhi color cioccolato, si avvicinò a Cho e disse:
“ scusate l’intrusione, ma gli altri scompartimenti sono pieni … non è che potremmo restare qui?” Cho nonostante l’aria scettica acconsentì allegra.
“ ma certo! Sedetevi pure!” la seconda la seguì in silenzio e si accomodò vicino a Brittany. Aveva i capelli lunghi fino alle spalle biondi e lisci con la frangia e gli occhi verdi.
“ piacere io sono Lilian Barnes e lei è …”
“ Abigail Mitchell. Piacere” rispose la ragazza bionda. Cho si raddrizzò a sedere.
“ io sono Cho Chang e loro sono Luna Lovegood…” indicando la ragazza dai capelli biondo sporco e gli occhi sporgenti, che ricambiò con uno dei suoi sorrisi sognanti, fece per presentare Brittany ma lei la bloccò.

“ Grazie, so presentarmi da sola. “ esclamò irritata Brittany. “ mi chiamo Brittany Talbot” le due ragazze strabuzzarono gli occhi.
“ T- Talbot?” si guardarono con crescente timore.
“ sì … Talbot” rispose Brittany, ormai abituata alle scene che avvenivano puntualmente ogni volta che si presentava.
“ ma la casata Talbot … non è composta da …” mormorò Abigail, la quale stava diventando sempre più pallida.
“ Sì sì .. da Lupi Mannari. “ rispose tranquilla Brittany. Ma notando le facce allerta delle sue compagne si affrettò ad aggiungere:
“ ma state tranquille … io sono solo mezza licantropo. Mia madre era una strega. È da lei che ho ereditato i miei poteri.”
< Perchè "Era"? “ chiese Lilian.
“ le è stata risucchiata l’anima da un Dissennatore.” Abigail, che ormai era cadaverica, sussultò molto rumorosamente.
“ oh … mi dispiace molto.”
“ non fa niente … davvero! Vedi, io avevo solo cinque anni … era una maga eccezionale lei era stata collocata in Tassorosso e il cappello aveva pienamente ragione. Mia madre adorava aiutare gli altri, infatti era diventata guaritrice al San Mungo … quando ha conosciuto mio padre se ne innamorata subito e per lui è stato lo stesso … prima è nato mio fratello Bastian che ha sette anni più di me, poi l’altro mio fratello, Archie, quattro anni dopo  Bastian e infine tre anni dopo sono nata io.
“ Ma vivere con un lupo mannaro può essere estremamente pericoloso. I lupi mannari, dopo la caduta di Voldemort, erano i più ricercati dai Dissennatori .. Pensavano che fossero alleati con il Signore Oscuro, così davano loro la caccia. Purtroppo cercavano anche mio padre, ma al posto suo, che era in giro per i boschi poiché trasformato in licantropo, trovarono mia madre. Non fece in tempo ad evocare un Patronus. Quando mio Padre tornò e la vide erano già passati diversi giorni. La portarono al San Mungo, ma non c’era niente da fare. Ora è ricoverata là, nel reparto dei lungo degenti ..  >

“ tu quindi non puoi vedere i Thestral.” affermò Luna.
“ sì, esatto …” la porta dello scompartimento si aprì di nuovo. Entrò un ragazzo biondo di Corvonero, ma che frequentava il settimo anno.
“ Brittany Talbot?” chiese guardando Lilian. Lo stomaco di Brittany fece una capriola.
Wow … lui deve essere Garrett Clarke … è stupendo! Meraviglioso!
“ sono io” lui la guardò un attimo e le sue labbra si aprirono in un sorriso smagliante che per poco non la accecò.
“ vieni con me un attimo …” un’altra capriola.
Vuole che vada con lui! Vuole che vada con lui!
“ quando furono fuori dallo scompartimento lui la condusse lungo il corridoio e si fermò davanti ad uno scompartimento chiuso da delle tendine.
“ il professor Lumacorno mi ha mandato a chiamarti.” Brittany sentì tutto fermarsi.
Lumacorno?! Allora non era Garrett a cercarmi … era …
Garrett aprì la porta dello scompartimento e la fece entrare. Dentro l’attendeva un signore molto grasso con dei baffi da tricheco.
un  vecchio ciccione!
“ Brittany Talbot! Che piacere! Accomodati prego!” esclamò il professor Lumacorno con fare amichevole. davanti a lui c’era un’intera tavola imbandita e attorno sedevano altri studenti, tra cui, Brittany ci mise un attimo per riconoscerlo, c’era Harry Potter.
“ bene” continuò Lumacorno “ conoscerai già il signor Potter presumo, in fondo chi non lo conosce?! Un nome celebre tanto quanto la cicatrice che porta in fronte!” Brittany notò che evidentemente Harry non amava questo genere di presentazioni.
“ forse ti sarà noto il nome del signor Paciok! O quello della signorina Weasley …  poi abbiamo Cormac McLaggen, Blaise Zabini naturalmente e Marcus Belby …” Belby lo conosceva anche troppo bene. Era risaputo avesse una cotta per lei dal terzo anno. Tutti gli altri sapeva chi erano solo di vista.
“ e infine Garrett Clarke!” lei fu più che certa di essere arrossita in modo allarmante dopo che lui le rivolse un altro dei suoi sorrisi ammalianti.
Durante il pranzo non ebbe occasione di proferire parola con nessuno dei presenti, limitandosi a rispondere a monosillabi alle frequenti domande su sua madre che Lumacorno le rivolgeva. Brittany ringraziò il cielo del fatto che il professore non le chiese nulla su suo padre. Purtroppo i licantropi non venivano ben visti dai maghi, ovviamente per il fatto delle loro abitudini durante la luna piena. Fortunatamente ben pochi conoscevano la vera storia sul padre di Brittany, non tanto perché lei non ne volesse parlare ma per il fatto che nonostante la casata dei Talbot era assai famosa la maggior parte delle persone preferiva non collegare il suo cognome a quello della famiglia, ignorando del tutto le sue vere origini, e quelli che la conoscevano non facevano troppe domande o allusioni. Fino a quel momento le ragazze conosciute sul treno erano state le uniche ad aver capito come stavano veramente le cose.
A metà viaggio si affrettò a cambiarsi per poi tornare come se nulla fosse nel suo scompartimento, a sopportare le insistenti domande di Cho e delle altre sue amiche su quale fosse stato il motivo del suo incontro con Garrett e, anche dopo aver spiegato che lei in realtà era stata da Lumacorno per tutto il tempo, loro continuarono imperterrite a parlare di Garrett.
                                                              *
A Hogwarts come annunciò il professor Silente ci furono parecchi cambiamenti. Il professor Piton  diventò il nuovo insegnante di difesa contro le arti oscure, mentre Lumacorno quello di pozioni.
Spesso Horace Lumacorno organizzava delle festicciole per pochi intimi, appartenenti a quello che lui chiamava Lumaclub e alle quali Brittany era tenuta a partecipare, anche se la cosa non la entusiasmasse poi molto.
L’unico motivo per cui frequentava il Lumaclub era che alle riunioni spesso incontrava Garrett, con il quale aveva cominciato a chiacchierare ogni volta che si incontravano.
Marcus Belby, però, non era l’unico innamorato di Brittany. Anche Ron Weasley, benché non volesse ammetterlo, era affascinato da quella ragazzina. Ma a Brittany che importava? Lei poteva chiacchierare con uno dei ragazzi più belli della scuola e non aveva intenzione di lasciarsi sfuggire quell’occasione. Ron questo lo sapeva bene, ma era disposto anche a fare la parte del terzo incomodo, pur di riuscire a parlare con Brittany almeno una volta. Chissà forse se fosse riuscito ad essere invitato ad una di quelle cenette intime di Lumacorno, avrebbe potuto anche attaccare bottone con lei. In quel momento sarebbe stato il massimo che avrebbe mai potuto desiderare.
Tuttavia le speranze di Ron, per quel mese, erano destinate a morire. Non venne invitato a nessuna cena del Lumaclub; né, tantomeno, riuscì a parlare con Brittany. Sembrava che il suo rapporto con Garrett diventasse migliore giorno dopo giorno. Erano sempre più amici e sempre più vicini.
Ron non poteva sopportarli.

Brittany era praticamente inavvicinabile, quando non era con Garrett era con tutte le sue amiche e le poche volte che era da sola, subito dopo veniva avvicinata da Cho, che la tormentava per sapere come andavano le cose con Garrett.
Inoltre sia Harry, sia Hermione, sia Ginny venivano puntualmente invitati da Lumacorno e, nonostante ciò, a nessuno di loro veniva in mente di fare amicizia con Brittany. Così a lui toccava passare le serate in sala comune con Dean Thomas che lui odiava profondamente in quanto era il ragazzo di sua sorella. Persino Neville veniva invitato al Lumaclub!

Le lezioni erano insostenibili. Piton era diventato davvero insopportabile, più di quanto lo era già, ed era almeno la terza volta che lui e Harry finivano in punizione da lui. Tra l’altro non insegnava più Pozioni, ma Difesa contro le Arti Oscure, la materia a cui aveva sempre ambito.
In più Ron avrebbe tanto voluto giocare a Quidditch come Portiere, ma le selezioni erano ancora lontane e lui non si sentiva mai abbastanza preparato.
Finché non arrivò la goccia che fece traboccare il vaso. Brittany e Garrett fin’ora erano effettivamente molto vicini, ma mai come quel giorno. Ron, Harry e Hermione stavano andando verso la sala comune quando proprio in mezzo al corridoio due figure troppo familiari erano così occupate a baciarsi che non prestavano la minima attenzione agli studenti che li osservavano.
Ron sentì distintamente lo stomaco che si arrotolava, dandogli una spiacevole sensazione di nausea. Harry e Hermione lo guardarono preoccupati.
“ Ron, tutto bene?” chiese Hermione premurosa. Ron alzò le spalle e si incamminò dalla parte opposta.
“ Credo che vomiterò.” e andò dritto verso il bagno dei maschi, lasciando i suoi amici basiti.


Madame Fleur dice .. 
Grazie a tutti quelli che mi seguono e mi seguiranno nel corso di questa storia ^____^

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Capitolo 2
*** Quello che accadde dopo ***


Il bacio aveva fatto molto scalpore tra gli studenti, portando le sue conseguenze.
Le ragazze che normalmente inseguivano senza sosta Garrett erano indignate dal suo comportamento ed alcune erano così disperate da chiudersi in camera per giorni interi. Marcus Belby non era messo meglio. La notizia lo aveva sconvolto a tal punto che spesso lo si ritrovava in bagno a piangere, dopo aver visto i due ancora avvinghiati.
Infine, Ron era sempre di cattivo umore e spesso trattava male persino i suoi due migliori amici.
“ Ron datti una calmata!” gridò Harry, dopo che lui aveva di nuovo aggredito Hermione che gli aveva chiesto come stava.
“ Io … oh al diavolo!” e se ne andò.
Dal canto loro, Brittany e Garrett passavano tutto il loro tempo insieme a baciarsi, cosa che di certo non alleggeriva la tensione tra le ragazze di Garrett, Marcus e Ron.
Finché un giorno quest’ultimo decise che era il momento di parlare con Brittany.
Ron camminava lento pensando ad un modo per avvicinarla senza che ci fosse pure Garrett. Finché non la vide.
Era da sola e stava per uscire nel parco, probabilmente per incontrare il suo amato.
Un’idea gli attraversò la mente come un fulmine. Doveva approfittare di quell’occasione, probabilmente non ce ne sarebbe stata un’altra simile. Ma mentre la sua mente ragionava sul fatto che non avrebbe mai avuto nessuna possibilità con Brittany, la sua mano fu più veloce: sfilò la bacchetta dalla tasca e la puntò verso la ragazza.  
diffindo!” e in quell’istante, la borsa di Brittany si ruppe facendo cadere tutti i libri.
                                                              *
“ oh!” fece per chinarsi a raccoglierli.
“ Hai .. Hai bisogno di una mano?” un ragazzo dai capelli rossi e la faccia dello stesso colore la stava guardando.
“ grazie!” lui si chinò e raccolse i libri poi si rialzò e glieli porse.
“ deve essersi scucita la borsa … sì infatti! Ti ringrazio, sei stato molto gentile … tu sei?”
“ Ron.” disse il ragazzo. Brittany cominciò a pensare a tutti i Ron presenti nella scuola.
“ Ron …?” disse la ragazza.
“ Weasley.”
“ ah! Ma certo! Tu sei il fratello di Fred e George! I gemelli dei “Tiri Vispi Weasley”!”
“ ehm, sì esatto.” Almeno aveva un punto a suo favore. Garrett non aveva dei fratelli famosi.
“ wow! Che fortuna! Immagino che potrai avere tutta gli scherzi che vuoi! Io prima di cominciare la scuola ho fatto una scorta di “sogni ad occhi aperti” per le lezioni di Rüf … adesso sono le lezioni più belle!” e cominciò a ridere pensando a tutte le volte che mentre il professor Rüf spiegava lei era immersa in un bellissimo sogno, con un sorrisetto ebete stampato in faccia.
“ ehm, in effetti non …”
“ devo assolutamente presentarti a Garrett!”
                                                              *
Ecco la parte peggiore. Ciò che lui temeva. Di trovarsi faccia a faccia con il “bellissimo troppo amato Garrett”, che un attimo dopo era di fronte a lui con un braccio sulla spalla di Brittany a blaterare un mare di parole di cui la maggior parte ovviamente non trovava un senso nella mente di Ron.
“ ehm … ah … eh… sì ecco… io”
“ Allora, lo farai? “ fare cosa?
“ vedi io… ecco… ehm “
“ perfetto allora dopo le vacanze di natale me li porterai! Ciao!”
“ ciao Ron!” disse Brittany.
“ oh.. ehm, ciao!” ma ormai erano usciti nel freddo sole di novembre.
                                                              *
 
Oramai era metà novembre e tutti stavano correndo nella sala grande per un annuncio di Silente.
“ miei cari studenti, ho una comunicazione da farvi: da oggi in poi è assolutamente vietato scendere nell’ala est dei  sotterranei del castello per motivi segretissimi. Ovviamente sono state prese misure di sicurezza ben più potenti del nostro custode Argus Gazza che in ogni caso controllerà che nessuno studente si avvicini, anche per sbaglio, più del dovuto. Queste raccomandazioni verranno seguite da tutti quelli che desidereranno tornare a casa tutti interi alla fine dell’anno e comunque se anche qualcuno avrà la prontezza di salvarsi dalle insidie che incontrerà laggiù, verrà severamente punito con la perdita di cento punti per la sua casa.” poi si guardò intorno per controllare che tutti gli studenti avessero recepito il messaggio, e se ne andò lasciandoli ai loro affari.
                                                                     *
“ chissà cosa c’è nei sotterranei … sono così curiosa!” esclamò Brittany alla fine della riunione.
“ di certo niente di più spaventoso di tuo padre, eh Talbot!” Malfoy stava arrivando insieme ai suoi amici Tiger e Goyle.
“ Malfoy che piacere vederti! Sai, con la tua battuta hai dato un senso alla mia vita!” disse in tono di scherno Brittany. “ piuttosto come sta paparino? Ho saputo che ad Azkaban c’è una cella con il suo nome!”
“ sì e non sarà piena ancora per molto! Lo libereranno!”
“ ma davvero? E chi lo libererà? I suoi amici mangiamorte?”
“ taci! Ahuuuu! Beh non senti il tuo richiamo?”
“ ma prego continua! Voglio vedere se ci fosse qui mio padre se faresti ancora lo spavaldo!”
“ mai licantropi non sono alleati con tu-sai-chi?”
“ ooh è vero Malfoy … ma non sono certo amici intimi come tuo padre!”
“ non osare parlare così di mio padre!”
“ io parlo così di tuo padre quanto voglio! E ora ti consiglio di levarti di mezzo prima che ti debbano portare via con un posacenere.” e fece per andarsene ma Malfoy urlò:
“ ADESSO TI DIVERTI TANTO EH?! MA SONO SICURO CHE NON AVRESTI NEMMENO UNA BRICIOLA DI CORAGGIO SE SI TRATTASSE DI SCENDERE NEI SOTTERRANEI!”
“ COSA?! IO NON AVREI CORAGGIO?!” estrasse la bacchetta dalla tasca e la puntò su Malfoy. “ TI FACCIO VEDERE IO CHI HA CORAGGIO! stupe… PIX NO!” Pix il poltergeist era arrivato come al solito durante i litigi, e strappò la bacchetta di mano a Brittany.
“ ah! Ah! Dicevi?” rise Malfoy insieme ai suoi lecca piedi.
“ Pix! Dammi la mia bacchetta! SUBITO!” ma quello ormai stava scendendo le scale che portavano nei sotterranei ridendo a più non posso.
“ oh no!” cominciò a scendere i gradini quando …
“ Brittany che diavolo stai facendo?!” era Garrett ed era infuriato.
“ Pix mi ha rubato la bacchetta! Sto andando a prenderla.”
“ no tu non  vai da nessuna parte! Farai perdere un sacco di punti a Corvonero!” questa fu la goccia che fece traboccare il vaso. Brittany era così infuriata che avrebbe potuto staccare la testa al primo che le capitava davanti. Garrett era quel "primo".
“ COSA?! Io sto andando nei sotterranei dove potrei MORIRE e tu ti preoccupi dei punti di Corvonero?!”
“ Ma siamo ultimi .. così .. “ Garrett stava cercando di riparare il danno, ma non riusciva a fare altro che peggiorare la situazione.
“ Lascia perdere .. Sei un IDIOTA! “ e continuò a scendere.
Dopo alcuni minuti un’altra voce la raggiunse.
“ Brittany!”
“ TI HO DETTO DI NON ROMPERE! STAMMI LONTANO!” ma non era Garrett. Era Ron che la guardava con gli occhi spalancati.
“ oh scusa … sei tu. Menomale, pensavo che fossi Garrett.”
“ no, io ecco …” prese un respiro “ ho sentito che stavi scendendo nei sotterranei perché Pix ti ha rubato la bacchetta. Ho pensato che avresti avuto bisogno di aiuto per riprenderla … “ e arrossì violentemente. Una piccola bugia che andò a buon fine. Brittany non poteva sapere che Ron la teneva d'occhio da quando la riunione era finita.
“ oh… grazie!” e riprese a camminare. Poi accorgendosi che forse Ron si aspettava una risposta si fermò di nuovo e lo guardò. Era ancor sulle scale dove l’aveva lasciato.
“ se vuoi puoi venire …” e il suo sguardo si illuminò. Scese anche lui i gradini sdrucciolevoli e si ritrovarono in un corridoio umido illuminato da alcune torce.
Continuarono a camminare. Ogni passo rimbombava nel corridoio. Camminarono per quelle che sembravano ore, addentrandosi sempre più nelle viscere del castello, voltandosi di scatto ad ogni scricchiolio.
Poi una risata scoppiò all’improvviso facendo sobbalzare i due ragazzi. Senza pensarci Brittany afferrò la mano di Ron, che avvampò di nuovo.
Poi improvvisamente le torce si spensero e un vento gelido colpì i ragazzi. La presa divenne più salda. Finché Brittany si sentì mancare la terra sotto i piedi e precipitò portandosi dietro Ron. Urlarono con tutto il fiato che avevano nei polmoni, atterrando su una cosa viscida che sembrava una pianta.
“ lumos” disse Ron e una flebile luce si accese sulla punta della sua bacchetta.
“ io sono già stato qui … il primo anno … questo è …”
“ IL TRANELLO DEL DIAVOLO!” urlarono insieme proprio mentre questo cominciava ad avvolgerli.
“ Hermione aveva detto che bastava stare calmi … altrimenti ti uccide più in fretta.”
“ sì è vero … purtroppo” cercò di stare più calma che poteva ma era difficile. Stava morendo di paura e in più avrebbe voluto strangolare Pix per averla costretta a scendere in quel sudiciume.
“ scusa Ron, tu hai detto che ci sei già stato no?”
“ ehm sì esatto … al primo anno.”
“ e sai mica cosa c’è sotto?” ormai avevano entrambi fuori solo la testa. Tutto il resto era stato inghiottito dalla pianta.
“ ecco c’è una sala …” ma fece in tempo a finire la frase perché anche la testa venne inghiottita. In un attimo si ritrovarono al di sotto.
“ Se becco quel cavolo di un poltergeist!” urlò Brittany con fare minaccioso.
Un’altra risata esplose nella stanza.
“è Pix!” prese ancora una volta Ron per mano, ma questa volta non era per paura, ma per trascinarlo verso la fonte delle risa.
Cominciarono a correre finché non si trovarono faccia a faccia con un’enorme acromantula. Ron cominciò a irrigidirsi.
“ Ron?” era come pietrificato, gli occhi fissi sull’enorme ragno.
“ chi siete?” gracchiò la bestia.
“ siamo due studenti.” rispose Brittany.
“ studenti? Gli studenti non dovrebbero essere qui …”
“ ehm … lo sappiamo, ma Pix ha rubato la mia bacchetta e …”
“ la tua bacchetta … si … ma dovete sapere che sono molto affamato … e gradirei uno spuntino, magari voi potete aiutarmi.” e cominciò ad avvicinarsi pericolosamente.
“ è … è Aragog!” mormorò Ron.
“ no… non sono Aragog … sono suo fratello … e tu sembri il ragazzino che quattro anni fa riuscì a scappare dalla Foresta … poco male … ora non scapperete tanto facilmente …” e con uno scatto avvicino le zanne al collo di Ron. Brittany fece appena in tempo a sfilare la bacchetta di mano al ragazzo.
“ NO! Arania Exumai!” ma non sembrava funzionare molto sul ragno gigante.
“ arania exumai! Arania Exumai!” urlò  di nuovo prendendo Ron per un braccio e correndo in cerca di un’uscita. Continuava ad agitare la bacchetta con forza, senza ottenere niente più che qualche scintilla. Tutti gli incantesimi sembravano inutili contro l’enorme ragno.
“ reducto!” il ragno urlò di dolore ma non bastò a fermarlo.
incarceramus!” fu un attimo. Brittany vide una piccola porta subito dietro al ragno che si divincolava come se fosse stato incatenato.
alohomora” la serratura scattò. La porta si aprì.
“ al mio tre corri.” sussurrò a Ron. Lui annuì lievemente.
“ tre!” e corsero a perdi fiato fino alla piccola porta dietro il mostro.
Quando furono dall’altra parte, lei si affrettò a dire:
“ colloportus!” e la porta si chiuse con un colpo secco. Ron era cadaverico. Si era afflosciato a terra ancora ansante.
“ roba da pazzi!” strillò Brittany. <>
“ miseriaccia! Ora capisco perché Silente aveva vietato di scendere quaggiù!” esclamò Ron che sembrava aver preso un po’ di colore.
“ Ron stai bene? Che spavento mi hai fatto prendere, ho pensato che ti avesse avvelenato o cose simili, invece … soffri di aracnofobia!”
“ ah … ehm … sì è vero.” le sue orecchie diventarono paonazze. E lui che voleva darle una mano! Così conciato sembrava solo di intralcio.
“ Pix non è qui … cosa diavolo …?” si trovavano in una stanza perfettamente circolare e completamente vuota, tranne per un grosso armadio che troneggiava al centro della stanza. Non c’erano ne porte ne finestre che davano sull’esterno.
“ siamo bloccati qui!” urlo Brittany di nuovo presa dal panico.
“ aspetta, forse quello è un armadio svanitore” suggerì Ron indicando il grande guardaroba. Con un forte rimbombo quello cominciò a tremare come se ci fosse rinchiuso qualcuno.
“ non credo … piuttosto sembrerebbe un molliccio. Ci penso io Ron, se no ci troveremmo davanti un’altra acromantula …” disse a Ron che stava per chiedere indietro la sua bacchetta.
“ ah … giusto.” le orecchie tornarono rosso fuoco. Brittany cominciò ad avvicinarsi all’armadio.
cistem aperio” con un forte clank l’armadio si aprì. Una creatura con un lungo mantello nero uscì dall’armadio lentamente. Cominciò ad avvicinarsi a Brittany che era sbiancata. La bacchetta le scivolò dalla mano e cadde sul pavimento di pietra. Il mostro continuava ad avvicinarsi.
Ron corse a prendere la sua bacchetta e urlò:
“ expecto patronum!” un jack russel terrier di luce uscì dalla punta della sua bacchetta e spinse il Dissennatore dentro l’armadio.
“ sai …” disse “ forse era meglio l’acromantula!”
“ già … ma ora siamo punto a capo.”
“ cosa dobbiamo fare? Farci ammazzare da quel Dissennatore?”
“ Ron, i Dissennatori non uccidono. Risucchiano l’anima.”
“ ora mi sento meglio sai? Mi sembri Hermione .. Sempre a mettere i puntini sulle “i” .. ”
Brittany sbuffò e si diresse verso l’armadio. Cominciò a studiarlo accuratamente, senza capire cosa fare. Finché capì che stando al di fuori non avrebbe trovato nessuna soluzione.
“ ma certo!”
“ cosa?”
“ intendo, ho capito come si fa ad andare avanti! Dobbiamo entrare nell’armadio!”
“ questo significa che dobbiamo tirare fuori “Mister Simpatia”?” la battuta fece ridere Brittany per la prima volta da quando erano nei sotterranei e riuscì anche ad allentare la tensione fra i due ragazzi.
“ esatto! Ma questa volta so cosa fare! Dammi la bacchetta, per favore!” lui gliela porse.
“ bene.” prese un respiro. “ cistem aperio!” di nuovo il Dissennatore uscì fuori e andò in contro a Brittany, ma questa volta era pronta.
“ expecto patronum!” un enorme ippogrifo venne scaturito dalla punta della bacchetta e cominciò a spingere il mostro vicino alla porta da dove erano entrati. Fece segno a Ron di avvicinarsi poi cominciò ad indietreggiare dando le spalle all’armadio. Quando furono a circa un metro dal guardaroba lei bloccò l’incanto e urlò:
“ riddikulus!” e quello si trasformò in un boa di struzzo fucsia.
“ ORA! “ e si buttarono dentro, precipitando di nuovo nel vuoto. L’atterraggio non fu morbido come la prima volta.  Finirono in una nuova stanza dove troneggiava una sfinge.
“ Aiaah! “ esclamò Ron mentre si massaggiava il fondoschiena. “ Un materasso era difficile da mettere?!” Brittany gli fece segno di stare zitto e di girarsi.
“ chi siete?” tuonò l’animale.
“ ehm siamo studenti. Cerchiamo Pix il poltergeist” disse Ron.
“ potrete procedere solo dopo aver risposto ad un enigma. Se sbaglierete vi ucciderò”
“ tanto per cambiare” disse Ron.
“ l’indovinello è questo:
Ho una nave tinta di bianco,
 con vento o senza vento 
va volando, 
quello che è dentro va piangendo,
 quello che è fuori va cantando.”
“ ho una nave bianca che vola con o senza vento, ciò che c’è dentro piange e ciò che c’è fuori canta … mmm … una nave … ovviamente non sarà una vera nave … va volando … bianca … le navi dondolano se c’è vento, ma se non è una nave potrebbe essere … dentro qualcuno piange… e fuori qualcuno canta … no, quindi è impossibile che si tratti di una nave perché niente potrebbe cantare in acqua e una sirena non farebbe piangere i marinai quindi … è … una culla?
“ risposta esatta! Potete procedere”
“ wow! Brava, io non ci sarei mai arrivato! “
“È l’ abitudine, per entrare nella torre di Corvonero bisogna rispondere ad un indovinello.”
Aprirono la porta e finalmente trovarono Pix il poltergeist che giocherellava con la bacchetta di Brittany.
“ dammi la bacchetta brutto fantasma che non sei altro!” urlò ma si sentiva che stava scherzando.
“ oh siete arrivati finalmente! Beh prendila se ci riesci!” e fece per lanciarla, ma lei gridò:
“ accio bacchetta!” e quella le arrivò in mano.
“ sì ce l’abbiamo fatta! Evviva!” e abbracciò Ron dalla felicità, il quale divenne bordeaux.
“ io non sarei così felice se fossi in voi!” i due ragazzi si voltarono di scatto. Davanti a loro il professor Silente, la professoressa McGranitt, il professor Vitious e ancora più indietro c’erano Severus Piton, Gazza e Mrs Purr.
“ oh oh” esclamò Ron.
“ colti sul fatto!” esclamò Gazza felice come un bambino il giorno di natale.
“ seguitemi!” ordinò la McGranitt.


Madame Fleur dice .. 
I titoli dei capitoli sono scemissimissimi ç____ç

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Capitolo 3
*** Il boa di struzzo porta bene ***


“ il vostro comportamento è incredibile! Nonostante ci fossimo raccomandati di non scendere nei sotterranei, voi scendete! Vi confesso che insieme al signor Weasley mi sarei aspettata di trovare il signor Potter, ma evidentemente la signorina Talbot è stata menefreghista nei confronti delle regole a tal punto che mi sono chiesta se non sarebbe stata più a suo agio nella mia casa.” disse la professoressa Minerva McGranitt.
“ suvvia Minerva, è ovvio che la sua casa è Corvonero, vista la padronanza di incantesimi di questo livello … ” disse allegro il professor Silente. “ in effetti il signor Potter, sarebbe stato trovato molto più facilmente nei sotterranei e contavo che entro tre giorni sarebbe sceso.”
“ non possiamo essere sicuri che sia stata davvero lei a fare quegli incantesimi!” ribatté la professoressa McGranitt.
“ se posso permettermi, il signor Weasley non è certo noto per la sua bravura in incantesimi, come d’altro canto non lo era in pozioni.” commentò malevolo il professor Piton.
“ quindi è appurato che è stata la signorina Talbot a praticare gli incantesimi … “ aggiunse Silente. “ e considerando il fatto che non è da tutti superare un tranello del diavolo, un’acromantula, un molliccio che a quanto mi è stato riferito si è trasformato in Dissennatore e una sfinge e uscirne praticamente illesi, io direi che …” ma venne interrotto da Gazza.
“ che dovranno essere puniti per essere stati trovati in un luogo che era stato vietato.”
“ insomma Argus, loro si trovavano lì per un valido motivo! Pix aveva rubato la bacchetta alla signorina Talbot!” urlò Vitious.
“ Pix! Io glielo avevo detto, signor Preside, che era meglio mandare via Pix!” sbraitò Gazza.
“ silenzio! Voi due potete andare, non subirete alcuna punizione per il vostro coraggio e la vostra prontezza, tuttavia dovrò togliere dieci punti a ciascuno di voi, per aver violato le regole. A proposito, bel boa di struzzo signorina Talbot!” e uscirono entrambi dall’ufficio di Silente.
“ per la miseria! Che fortuna!” esclamò Ron appena furono fuori.
“ già è stato grandioso!” e cominciarono a ridere pensando a tutto quello che avevano passato.
“ ehi! Brit!” Garrett veniva verso di loro. Ron si incupì. In tutto quel tempo si era dimenticato che la ragazza con cui rideva e scherzava era fidanzata. Ma la risposta di Brittany arrivò per lui come un raggio di sole.
“ cosa vuoi? Mi sembra di essere stata abbastanza chiara con te! Stammi lontano!” gli urlò contro.
“ ma noi siamo fidanzati!”
“ vorrai dire “eravamo”! io non ho più niente da spartire con te! E sai perché? Perché sei un brutto idiota, tronfio e pieno di te! Andiamo, Ron.” era un ordine. Lui la seguì e lei non si guardò mai più indietro, per vedere la faccia di Garrett.
                                                             *
Il natale ormai era alle porte e tutti erano su di giri. Brittany non vedeva l’ora di partecipare alla festa di Lumacorno, visto che l’ultima volta non era potuta andare al ballo del ceppo, per via di una gara che aveva fatto con alcune sue amiche, su chi beveva più composto di pozione polisucco. Aveva passato tutta la serata in infermeria.
“ Ciao Brit! “ Ron veniva verso di lei sorridente. Brittany sussultò. Ultimamente Ron le faceva quell’effetto.
“ Ciao ... “  disse incerta e arrossì violentemente. Le parti si erano scambiate. Prima quella sempre estroversa e che non arrossiva mai era lei.
“ Brit tutto bene? Ultimamente mi sembri un po’ … diversa …”
“ oh! Dici …? No no sto bene!” e scoppiò in una risata nervosa.
“ se lo dici tu …” e la guardò scettico. Proprio in quel momento arrivarono Harry e Hermione.
“ Ron!” urlò Hermione, ma quando li vide disse: “ scusate abbiamo interrotto qualcosa?”
“ no … stavamo solo …” e guardò Brittany che si guardava i piedi.
“ volevamo solo dirti …”
“ non preoccupatevi, me ne vado.” disse Brittany e corse via. Non riusciva proprio a capire cosa le stava succedendo. Non era normale, che si comportasse in quel modo. Corse via veloce e andò nell'unico posto dove poteva stare tranquilla: il bagno di Mirtilla Malcontenta.
“ cosa le hai detto?” disse Hermione esasperata.
“ io niente!” sbraitò Ron “ perché dovrebbe essere colpa mia? È qualche giorno che è un po’ strana!”
“ forse è malata!” suggerì Harry.
“ ma voi due cosa avete al posto del cervello?!”
                                                             *
Brittany entrò e sbattè la porta. Era così nervosa! Cominciò a camminare su e giù per il bagno, con la testa fra le mani.
“ Hai un diavolo per capello, a quanto vedo .. “ Esclamò Mirtilla che era appena sbucata da suo cubicolo.
“ Non sono arrabbiata .. è solo .. “ ma il fantasma la interruppe.
“ un ragazzo?” azzardò. Brittany la guardò per qualche secondo e poi esclamò:
“ Sì .. Ma non il mio ragazzo .. Si tratta del mio migliore amico!” e subito arrossì.
“ mm .. capisco .. Secondo me è meglio che gli dici tutto il prima possibile .. Altrimenti rischi di diventare intrattabile e poi va a finire che lui non ti vorrà più nemmeno come amica!” e ridacchiò perfida.
“ Sei un tesoro!”esclamò Brittany facendo una smorfia. Non riusciva a sopportare Mirtilla, eppure, ogni volta che aveva bisogno di un consiglio correva da lei,  nel suo bagno.
“ Spero di esserti stata utile. Auguri con il tuo Weasley!” e si rituffò nel gabinetto ridendo sguaiatamente.
“ ma quand .. Come hai fatto a capire .. ?!” Le urlò la ragazza. Dal gabinetto salì qualche bollicina e poi la voce di Mirtilla.
“ Nessuno ha segreti a Hogwarts!”Brittany uscì dal bagno.
Ormai tanto valeva dirgli tutto a Ron. Ma certo! L'avrebbe invitato alla festa di Lumacorno e là gli avrebbe confessato tutto.
Camminò a lungo senza meta, guardando gli studenti che nel loro giorno libero, chiacchieravano animatamente, spensierati. 
Improvvisamente individuò Ron in mezzo alla folla, che appena la vide la salutò con una mano e le si avvicinò.
“ Brit! Che ti è preso prima? Sei scappata via .. “ 
“ No .. niente .. Senti, volevo invitarti alla festa di Natale di Lumacorno .. Magari vuoi venirci con me!” e si guardò i piedi per l'ennesima volta.
“ Okay, è una bella .. Cosa ..” e cominciò a guardarsi i piedi anche lui, costituendo una scena piuttosto divertente.
“ Bene ..” 
“ Bene ..”
“ ehm .. Ron allora ci .. Ci vediamo domani sera .. Ciao!” e si allontanò, perdendosi in mezzo agli studenti.
Domani sera .. Incrociamo le dita!
                                                        *
Ron stava scendendo le scale lentamente per la terza volta, ma di Brittany nessuna traccia.
Mi ha bidonato. Scommetto che è tornata con Garrett. Già e io che mi …
Ma si interruppe. Ormai era giunto in fondo alla scala e si era voltato per risalire. Brittany era in piedi in cima alle scale. Portava un vestito nero che le arrivava al ginocchio, senza spalline, piuttosto aderente che però finiva in una cascata di volant; Si era portata dietro un golfino nero, essendo dicembre, intorno al collo portava un girocollo di strass e infine un paio di decolleté a tacco alto finivano l’opera. Ron intanto era rimasto a bocca aperta. Lei cominciò a scendere le scale e quando fu nell’atrio disse:
“ scusa il ritardo, non riuscivo ad allacciare la collana …”
“ oh! Eh non fa niente …” borbottò Ron.
“ andiamo? “ disse Brittany con voce vellutata.
“ sì!” fece per prenderle la mano, ma si corresse subito.<>
“ ehm… forse dovresti prendermi a braccetto…. No no! Sa troppo di vecchio …” alla fine optarono per non prendersi affatto per mano.
Giunsero nell’ufficio di Lumacorno addobbato per la festa e scorsero altre coppie conosciute. Ma quando entrò Brittany tutti ammutolirono. Alcuni sussurri un po’ troppo rumorosi si distinsero come dei: wow!
“ signorina Talbot! Davvero incantevole … benvenuta!”
“ grazie” e sorrise. Hermione le venne incontro. Anche lei era molto elegante, con un tubino blu e i capelli lisci.
“ ciao Brittany!” esclamò.
“ ciao Hermione! Ma ti prego chiamami Brit... “
“ oh! Certo Brit … ora vado, ero passata solo a salutare … “ fece per andarsene, ma Brit la bloccò.
“ con chi sei venuta alla festa?”
“ Cormac McLaggen… l’ho lasciato sotto il vischio.” e corse via. Ron e Brittany ridacchiarono.
“ vuoi sederti?” chiese Ron  a Brittany.
“ va bene … invece Harry è andato con Luna!”
“ già … con Lunatica, chissà dove …” ma si fermò guardando la faccia di Brittany.
“ non dovresti chiamarla Lunatica. È molto simpatica … lo so che è un po’ strana, ma potresti cercare di non chiamarla così! Lei ci rimane male…” cercarono un divanetto e si sedettero. Dopo dieci minuti Brittany era già stufa di stare lì. Di tanto in tanto passava qualcuno a chiacchierare con lei o con Ron, ma questo non bastava a rendere la festa meno noiosa.
                                                                   *
“ Vuoi uscire? “chiese Ron di punto in bianco.
“ Sì, va bene .. “ Indossò il golfino e cominciarono a salire le scale. Quando giunsero sulla terrazza guardarono il cielo. La luna splendeva e la sua luce faceva brillare la neve come se fosse stata un distesa di diamanti. Rimasero lì in silenzio finché Brittany non disse:
“ è stupenda …”
“ già …” ma Ron non si riferiva alla luna. “ sei bellissima …” Brittany lo guardò, ma lui stava scrutando il cielo.
“ come …?” ma Ron la interruppe.
“ sai che è dall’inizio dell’anno che sono innamorato di te?” il cuore di Brittany prese a battere più forte. “ ma so che per te non sono mai stato altro che un amico … mi è sembrato solo giusto dirtelo” si voltò e si avviò alle scale lasciando Brittany sulla terrazza.
“ No!” corse verso Ron. Lui si girò e la guardò negli occhi. “ tu per me non sei mai stato un semplice amico! E in questi giorni io … ho riflettuto sul fatto che ora che da quando ti ho conosciuto, non riesco più a smettere di pensarti e … non riuscirei mai a vivere senza di te!” Ron sgranò gli occhi. Malgrado fosse poco illuminato tutti e due sapevano che entrambi erano paonazzi.
“ Ron che tu ci creda o no, io ti amo e nulla potrà mai  cambiare i sentimenti che provo per te!” Ron si avvicinò abbastanza per sussurrarle all’orecchio.
“ Brittany anch’io ti amo …” si chinò su di lei e la baciò dolcemente sulle labbra lei, di ricambio, lo abbracciò stretto. In quel momento capirono entrambi che erano come due metà che si incastravano alla perfezione e che da soli sarebbero stati incompleti. Continuarono a baciarsi finché Ron si staccò, e tirò fuori un pacchettino dalla tasca e lo diede a Brittany. Lei lo scartò e trovò dentro un medaglione.
“ aprilo …” disse Ron. Lei lo aprì e vide una foto sua e di Ron seduti sotto un albero e dall’altra parte c’era la scritta “ ti amo”.
“ buon natale, amore mio.”
“ è … è stupendo! Ma come facevi a sapere …?”
“ avevo deciso di dirti tutto già da un po’ … così mi sono fatto dare la foto che Colin Canon ci aveva scattato e ho comprato il medaglione a Hogsmeade …” sorrise.
“ grazie …” e lo abbracciò. Poi lui si allontanò prese il medaglione e glielo allacciò. Poi la baciò di nuovo e lei gli mise le braccia attorno al collo, sperando che quella notte durasse per sempre.
                                                                   *
“ il vostro comportamento è incredibile! Nonostante ci fossimo raccomandati di non scendere nei sotterranei, voi scendete! Vi confesso che insieme al signor Weasley mi sarei aspettata di trovare il signor Potter, ma evidentemente la signorina Talbot è stata menefreghista nei confronti delle regole a tal punto che mi sono chiesta se non sarebbe stata più a suo agio nella mia casa.” disse la professoressa Minerva McGranitt.
“ suvvia Minerva, è ovvio che la sua casa è Corvonero, vista la padronanza di incantesimi di questo livello … ” disse allegro il professor Silente. “ in effetti il signor Potter, sarebbe stato trovato molto più facilmente nei sotterranei e contavo che entro tre giorni sarebbe sceso.”
“ non possiamo essere sicuri che sia stata davvero lei a fare quegli incantesimi!” ribatté la professoressa McGranitt.
“ se posso permettermi, il signor Weasley non è certo noto per la sua bravura in incantesimi, come d’altro canto non lo era in pozioni.” commentò malevolo il professor Piton.
“ quindi è appurato che è stata la signorina Talbot a praticare gli incantesimi … “ aggiunse Silente. “ e considerando il fatto che non è da tutti superare un tranello del diavolo, un’acromantula, un molliccio che a quanto mi è stato riferito si è trasformato in Dissennatore e una sfinge e uscirne praticamente illesi, io direi che …” ma venne interrotto da Gazza.
“ che dovranno essere puniti per essere stati trovati in un luogo che era stato vietato.”
“ insomma Argus, loro si trovavano lì per un valido motivo! Pix aveva rubato la bacchetta alla signorina Talbot!” urlò Vitious.
“ Pix! Io glielo avevo detto, signor Preside, che era meglio mandare via Pix!” sbraitò Gazza.
“ silenzio! Voi due potete andare, non subirete alcuna punizione per il vostro coraggio e la vostra prontezza, tuttavia dovrò togliere dieci punti a ciascuno di voi, per aver violato le regole. A proposito, bel boa di struzzo signorina Talbot!” e uscirono entrambi dall’ufficio di Silente.
“ per la miseria! Che fortuna!” esclamò Ron appena furono fuori.
“ già è stato grandioso!” e cominciarono a ridere pensando a tutto quello che avevano passato.
“ ehi! Brit!” Garrett veniva verso di loro. Ron si incupì. In tutto quel tempo si era dimenticato che la ragazza con cui rideva e scherzava era fidanzata. Ma la risposta di Brittany arrivò per lui come un raggio di sole.
“ cosa vuoi? Mi sembra di essere stata abbastanza chiara con te! Stammi lontano!” gli urlò contro.
“ ma noi siamo fidanzati!”
“ vorrai dire “eravamo”! io non ho più niente da spartire con te! E sai perché? Perché sei un brutto idiota, tronfio e pieno di te! Andiamo, Ron.” era un ordine. Lui la seguì e lei non si guardò mai più indietro, per vedere la faccia di Garrett.
                                                             *
Il natale ormai era alle porte e tutti erano su di giri. Brittany non vedeva l’ora di partecipare alla festa di Lumacorno, visto che l’ultima volta non era potuta andare al ballo del ceppo, per via di una gara che aveva fatto con alcune sue amiche, su chi beveva più composto di pozione polisucco. Aveva passato tutta la serata in infermeria.
“ Ciao Brit! “ Ron veniva verso di lei sorridente. Brittany sussultò. Ultimamente Ron le faceva quell’effetto.
“ Ciao ... “  disse incerta e arrossì violentemente. Le parti si erano scambiate. Prima quella sempre estroversa e che non arrossiva mai era lei.
“ Brit tutto bene? Ultimamente mi sembri un po’ … diversa …”
“ oh! Dici …? No no sto bene!” e scoppiò in una risata nervosa.
“ se lo dici tu …” e la guardò scettico. Proprio in quel momento arrivarono Harry e Hermione.
“ Ron!” urlò Hermione, ma quando li vide disse: “ scusate abbiamo interrotto qualcosa?”
“ no … stavamo solo …” e guardò Brittany che si guardava i piedi.
“ volevamo solo dirti …”
“ non preoccupatevi, me ne vado.” disse Brittany e corse via. Non riusciva proprio a capire cosa le stava succedendo. Non era normale, che si comportasse in quel modo. Corse via veloce e andò nell'unico posto dove poteva stare tranquilla: il bagno di Mirtilla Malcontenta.
“ cosa le hai detto?” disse Hermione esasperata.
“ io niente!” sbraitò Ron “ perché dovrebbe essere colpa mia? È qualche giorno che è un po’ strana!”
“ forse è malata!” suggerì Harry.
“ ma voi due cosa avete al posto del cervello?!”
                                                             *
Brittany entrò e sbattè la porta. Era così nervosa! Cominciò a camminare su e giù per il bagno, con la testa fra le mani.
“ Hai un diavolo per capello, a quanto vedo .. “ Esclamò Mirtilla che era appena sbucata da suo cubicolo.
“ Non sono arrabbiata .. è solo .. “ ma il fantasma la interruppe.
“ un ragazzo?” azzardò. Brittany la guardò per qualche secondo e poi esclamò:
“ Sì .. Ma non il mio ragazzo .. Si tratta del mio migliore amico!” e subito arrossì.
“ mm .. capisco .. Secondo me è meglio che gli dici tutto il prima possibile .. Altrimenti rischi di diventare intrattabile e poi va a finire che lui non ti vorrà più nemmeno come amica!” e ridacchiò perfida.
“ Sei un tesoro!”esclamò Brittany facendo una smorfia. Non riusciva a sopportare Mirtilla, eppure, ogni volta che aveva bisogno di un consiglio correva da lei,  nel suo bagno.
“ Spero di esserti stata utile. Auguri con il tuo Weasley!” e si rituffò nel gabinetto ridendo sguaiatamente.
“ ma quand .. Come hai fatto a capire .. ?!” Le urlò la ragazza. Dal gabinetto salì qualche bollicina e poi la voce di Mirtilla.
“ Nessuno ha segreti a Hogwarts!”Brittany uscì dal bagno.
Ormai tanto valeva dirgli tutto a Ron. Ma certo! L'avrebbe invitato alla festa di Lumacorno e là gli avrebbe confessato tutto.
Camminò a lungo senza meta, guardando gli studenti che nel loro giorno libero, chiacchieravano animatamente, spensierati. 
Improvvisamente individuò Ron in mezzo alla folla, che appena la vide la salutò con una mano e le si avvicinò.
“ Brit! Che ti è preso prima? Sei scappata via .. “ 
“ No .. niente .. Senti, volevo invitarti alla festa di Natale di Lumacorno .. Magari vuoi venirci con me!” e si guardò i piedi per l'ennesima volta.
“ Okay, è una bella .. Cosa ..” e cominciò a guardarsi i piedi anche lui, costituendo una scena piuttosto divertente.
“ Bene ..” 
“ Bene ..”
“ ehm .. Ron allora ci .. Ci vediamo domani sera .. Ciao!” e si allontanò, perdendosi in mezzo agli studenti.
Domani sera .. Incrociamo le dita!
                                                        *
Ron stava scendendo le scale lentamente per la terza volta, ma di Brittany nessuna traccia.
Mi ha bidonato. Scommetto che è tornata con Garrett. Già e io che mi …
Ma si interruppe. Ormai era giunto in fondo alla scala e si era voltato per risalire. Brittany era in piedi in cima alle scale. Portava un vestito nero che le arrivava al ginocchio, senza spalline, piuttosto aderente che però finiva in una cascata di volant; Si era portata dietro un golfino nero, essendo dicembre, intorno al collo portava un girocollo di strass e infine un paio di decolleté a tacco alto finivano l’opera. Ron intanto era rimasto a bocca aperta. Lei cominciò a scendere le scale e quando fu nell’atrio disse:
“ scusa il ritardo, non riuscivo ad allacciare la collana …”
“ oh! Eh non fa niente …” borbottò Ron.
“ andiamo? “ disse Brittany con voce vellutata.
“ sì!” fece per prenderle la mano, ma si corresse subito.<>
“ ehm… forse dovresti prendermi a braccetto…. No no! Sa troppo di vecchio …” alla fine optarono per non prendersi affatto per mano.
Giunsero nell’ufficio di Lumacorno addobbato per la festa e scorsero altre coppie conosciute. Ma quando entrò Brittany tutti ammutolirono. Alcuni sussurri un po’ troppo rumorosi si distinsero come dei: wow!
“ signorina Talbot! Davvero incantevole … benvenuta!”
“ grazie” e sorrise. Hermione le venne incontro. Anche lei era molto elegante, con un tubino blu e i capelli lisci.
“ ciao Brittany!” esclamò.
“ ciao Hermione! Ma ti prego chiamami Brit... “
“ oh! Certo Brit … ora vado, ero passata solo a salutare … “ fece per andarsene, ma Brit la bloccò.
“ con chi sei venuta alla festa?”
“ Cormac McLaggen… l’ho lasciato sotto il vischio.” e corse via. Ron e Brittany ridacchiarono.
“ vuoi sederti?” chiese Ron  a Brittany.
“ va bene … invece Harry è andato con Luna!”
“ già … con Lunatica, chissà dove …” ma si fermò guardando la faccia di Brittany.
“ non dovresti chiamarla Lunatica. È molto simpatica … lo so che è un po’ strana, ma potresti cercare di non chiamarla così! Lei ci rimane male…” cercarono un divanetto e si sedettero. Dopo dieci minuti Brittany era già stufa di stare lì. Di tanto in tanto passava qualcuno a chiacchierare con lei o con Ron, ma questo non bastava a rendere la festa meno noiosa.
                                                                   *
“ Vuoi uscire? “chiese Ron di punto in bianco.
“ Sì, va bene .. “ Indossò il golfino e cominciarono a salire le scale. Quando giunsero sulla terrazza guardarono il cielo. La luna splendeva e la sua luce faceva brillare la neve come se fosse stata un distesa di diamanti. Rimasero lì in silenzio finché Brittany non disse:
“ è stupenda …”
“ già …” ma Ron non si riferiva alla luna. “ sei bellissima …” Brittany lo guardò, ma lui stava scrutando il cielo.
“ come …?” ma Ron la interruppe.
“ sai che è dall’inizio dell’anno che sono innamorato di te?” il cuore di Brittany prese a battere più forte. “ ma so che per te non sono mai stato altro che un amico … mi è sembrato solo giusto dirtelo” si voltò e si avviò alle scale lasciando Brittany sulla terrazza.
“ No!” corse verso Ron. Lui si girò e la guardò negli occhi. “ tu per me non sei mai stato un semplice amico! E in questi giorni io … ho riflettuto sul fatto che ora che da quando ti ho conosciuto, non riesco più a smettere di pensarti e … non riuscirei mai a vivere senza di te!” Ron sgranò gli occhi. Malgrado fosse poco illuminato tutti e due sapevano che entrambi erano paonazzi.
“ Ron che tu ci creda o no, io ti amo e nulla potrà mai  cambiare i sentimenti che provo per te!” Ron si avvicinò abbastanza per sussurrarle all’orecchio.
“ Brittany anch’io ti amo …” si chinò su di lei e la baciò dolcemente sulle labbra lei, di ricambio, lo abbracciò stretto. In quel momento capirono entrambi che erano come due metà che si incastravano alla perfezione e che da soli sarebbero stati incompleti. Continuarono a baciarsi finché Ron si staccò, e tirò fuori un pacchettino dalla tasca e lo diede a Brittany. Lei lo scartò e trovò dentro un medaglione.
“ aprilo …” disse Ron. Lei lo aprì e vide una foto sua e di Ron seduti sotto un albero e dall’altra parte c’era la scritta “ ti amo”.
“ buon natale, amore mio.”
“ è … è stupendo! Ma come facevi a sapere …?”
“ avevo deciso di dirti tutto già da un po’ … così mi sono fatto dare la foto che Colin Canon ci aveva scattato e ho comprato il medaglione a Hogsmeade …” sorrise.
“ grazie …” e lo abbracciò. Poi lui si allontanò prese il medaglione e glielo allacciò. Poi la baciò di nuovo e lei gli mise le braccia attorno al collo, sperando che quella notte durasse per sempre.
                                                                   *


Madame Fleur dice .. 
Non chiedetemi da dove è saltato fuori il Boa di Struzzo Fucsia perchè non ne ho Idea -_____-

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Capitolo 4
*** Archie ***


Per Ron e Brittany quello fu l’inizio di tutto. Un giorno che erano seduti su una panchina, Hermione cominciò ad insospettirsi. Oramai era abituata a vederli insieme, ma addirittura vedere Ron steso in grembo a Brittany le sembrò esagerato per dei semplici amici.
“Ron!” ma lui fece finta di niente. Lei urlò più forte “ RON!” allora lui alzò la testa per guardarla arrivare.
“ oh! Ciao Hermione!” disse Brittany.
“ Ciao Brit … ti dispiace se ti rubo Ron per un attimo?” nonostante fosse profondamente infastidita, acconsentì. Ron si alzò di malavoglia e seguì Hermione. Quando furono lontani dalli sguardi indiscreti, lei disse:
“ C’è qualcosa che devi dirci?” Ron si guardò intorno e poi alzando le spalle rispose:
“ no, perché pensi che ci sia qualcosa che devo dirti?”
“ Oh, Ron insomma! Voi due siete semplici amici?” lui diventò paonazzo e si levò i petali dai capelli.
“ ehm … siamo migliori amici!” lei lo guardò scettica.
“ ah sì certo. Come ho fatto a essere così stupida!” e per un attimo Ron pensò di averla convinta. “ anche Harry è sempre steso sul mio grembo, e non hai mai notato tutti gli sguardi languidi che gli lancio durante le lezioni?”  Ron tornò di un colore molto simile ai suoi capelli. Hermione smise il tono ironico.“ e poi… lui non si fa riempire di petali la testa!” 
“ perché mi accusi?” e indietreggiò.
“ Ron, non mi importa niente di quello che fai con Brittany, ma se state insieme, ci terrei che tu ce lo dica… in fondo siamo i tuoi migliori amici!”
“ Okay …” poi prese un respiro profondo. “ è vero, stiamo insieme da natale.” Hermione cercò di non darlo troppo a vedere ma gongolò visibilmente.
“ Ron è stupendo! E dove la porti a San Valentino? Da Madama Piediburro? Santo cielo! E … vi siete baciati?” ma non aspettò la risposta di Ron. “ devo dirlo assolutamente a Harry! Ciao Ron!” e corse via. Ron si incamminò per tornare indietro, da Brittany.
“ Brit” lei lo fissò in attesa che continuasse “ ho dovuto dirglielo …”
“ Fa niente! In fondo sono i tuoi migliori amici!”
“ Senti per San Valentino … cosa ti piacerebbe fare?” Pensò a quello che gli aveva detto Hermione:
Madama Piediburro! Madama Piediburro! Madama Piediburro!
Se vuoi possiamo andare da Mad …” ma lei non lo lasciò finire.
“ non provare a dire quel nome! Odio quel posto così rosa e sdolcinato! Preferirei piuttosto festeggiarlo nella Stamberga Strillante o nella Foresta Proibita!” poi, dopo aver visto l’espressione di Ron aggiunse:
“ ovviamente stavo scherzando!” e lui si rilassò.
“ senti, nel week end a Hogsmeade mio fratello Archie verrà a trovarmi … Mi piacerebbe fartelo conoscere .. e ovviamente porta anche Harry e Hermione! ” lui annuì curioso. Non conosceva il fratello di Brittany e a quanto dicevano Fred e George era molto simpatico.
“ Mi farebbe piacere ..” Brittany continuò a parlare.
“ Piuttosto … per San Valentino pensavo di fare un giro nel bagno dei prefetti … se vuoi accompagnarmi, visto che sei un prefetto … perché altrimenti non so la parola d’ordine …” disse con tono malizioso. Poi si alzò, baciò Ron e se ne andò, lasciando Ron in piedi con un sorrisetto stampato in faccia che la guardava andarsene.
                                                                     *
Brittany non vedeva l’ora di andare a Hogsmeade per rivedere suo fratello, che non vedeva da alcuni anni, perché stava girando il mondo a bordo della sua Nimbus. Purtroppo però il tempo passava tremendamente lento. Quando finalmente arrivò il sabato e vide che era una bella giornata, divenne euforica.
“ ah! Non vedo l’ora!” esclamò a colazione.
“ che cosa non vedi l’ora?” Brittany sobbalzò. Un ragazzo biondo era dietro di lei.  Cho si irrigidì.
“ Michael mi hai fatto spaventare! Ah! Ragazze lui è Michael … mio cugino!” loro sbuffarono di sollievo. Michael frequentava il settimo anno, ma era di Grifondoro. Era risaputo che lui e Garrett erano i più popolari della scuola, entrambi biondi, simpatici, dal sorriso ammaliante.
“ allora?” chiese lui.
“ oggi viene a trovarmi Archie a Hogsmeade!” esclamò lei.
“ e non me l’hai detto?! Vengo anch’io!” e corse via.
“ Michael Sanders è tuo cugino!?” esclamò Cho.
“ sì esatto!”
“ e non me l’hai mai detto?!” disse stizzita
“ ehm scusa … non pensavo fosse importante …”
“ Tutto quello che riguarda  lui è importante … guardalo … è così …” e lo fissò con aria sognante. Brittany si alzò e se ne andò, non aveva mai sopportato Cho. Le sembrava un’enorme oca starnazzante.
                                                             *
Hogsmeade era ancora innevata, Ron era al suo fianco, Hermione e Harry erano con loro, il suo cugino preferito stava arrivando e Archie suo fratello era da qualche parte che li aspettava. Era tutto troppo bello per essere vero. Ma lo era.
“ Brit!” videro un figura venirli in contro. Poi quando fu vicina si fermò per riprendere fiato. “ Brit … è già arrivato?”
“ no, non ancora … come stai? Hai fatto una bella corsa!”
“ già e sono pure scivolato su una maledetta lastra di ghiaccio. Sono sceso a slittino per bel po’ di metri, peccato che c’era davanti Piton.” Harry, Hermione e Brittany scoppiarono a ridere. “ cavoli voi siete di Grifondoro? Allora temo di avervi fatto perdere un po’ di punti … ma la scena è stata incredibile! Piton così coperto di neve!” e scoppiarono tutti a ridere tranne Ron che lo guardava sospettoso.
Cosa ci fa Michael Sanders con Brittany? Forse è un suo ex … forse è amico di suo fratello, forse ...
“ oh! Scusate … non vi ho ancora presentato mio cugino Michael!” Ron torno di un colore normale. Anche Harry e Hermione sembrarono sorpresi.
“ Piacere!” dissero.
“ Bella partita Harry!”
“ Grazie! Siamo stati fortunati ..” e cominciarono a parlare di Quidditch, nonostante gli sbuffi seccati di Brittany e Hermione. Poi una figura luminosa a forma di pavone li raggiunse:
sono alla Testa di Porco .. raggiungetemi lì! “ questo è Archie!” esclamò Brittany e corsero fino al Pub in questione.
“ entriamo!” disse Michael. E  i cinque si precipitarono dentro. Un ragazzo era seduto al bancone e stava chiacchierando con Abeforth, di caprette tibetane. Poi quando sentì la porta aprirsi si voltò. Aveva i capelli neri e riccioluti e gli stessi occhi di Brittany.
“ Archie!” e si lanciò su di lui facendolo quasi cadere dallo sgabello.
“ Brit! “ e la abbracciò. Poi si staccò la guardò e disse:
“ da quando sei così affettuosa?” e lei arrossì. “ se non sbaglio l’ultima volta che ci siamo visti, mi hai fatto una brutta fattura Gambemolli …”
“ ero arrabbiata!” lui alzò gli occhi al cielo poi guardò i quattro ragazzi in piedi davanti alla porta.
“ e non mi presenti neanche i tuoi amici!”
“ stavo per farlo! Allora loro sono Ron, Hermione e Harry …”
“ ehi Michael! Come te la passi?”
“ Tutto bene Archie!” poi si riscosse come se avesse dimenticato qualcosa.
“ oh! Aspetta tu devi essere Ron Weasley! Come stanno Fred e George?”
“ bene … nuotano nei galeoni!”
“ già ho saputo che hanno aperto un negozio di scherzi! Mi piacerebbe andare a farci un giro …” poi il suo sguardo si spostò su Hermione.
“ e questa incantevole signorina è una tua amica?” le baciò la mano “enchanté!” Hermione a quel punto diventò di tutti i colori.
“ piantala di fare il farfallone!” esclamò Brittany e gli tirò un pugno in testa per scherzare.
“ ehi! Io l’ho sempre detto: prima o poi finirai ad Azkaban, sei troppo violenta!” e scoppiarono a ridere. Ma quando vide Harry sgranò gli occhi.
“ perché non mi hai detto che sei amica di Harry Potter?!”
“ veramente te l’ho detto prima …”
“ wow! Piacere di conoscerti!” e gli strinse la mano.
“ beh non ti dispiacerà se vi porto via Hermione per un po’ …”
“ veramente ….” ma Hermione le tirò una gomitata.
“ ok … andate!” lui si avviò verso la porta con Hermione, ma prima di uscire si voltò verso Brittany e chiese:
“ chi è il tuo ragazzo?”
“ Ron!” lui gli sorrise e gli disse:
“ allora … falle una fattura Gambemolli da parte mia!” e uscì, con Hermione al suo seguito. Ma Brittany fece in tempo a urlarle:
“ non credere a una parola di quello che dice! Lo fa solo per pavoneggiarsi!” e lui le rivolse un gesto maleducato.
“ oh! I fratelli!” esclamò esasperata.
 
Più tardi, Brittany stava passeggiando per la via principale di Hogsmeade con suo fratello Archie.
“ sai stavo pensando … di rimanere fino al sedici … se per te va bene.”
“ oh! Sarebbe stupendo!”
“ rimarrò per un po’ sotto le sembianze di un lupo grigio …” Brittany si ricordò che entrambi i suoi fratelli erano animagus. “ a proposito … ce l’hai fatta a trasformarti?”
“ sì … finalmente! Divento un lupo bianco a quattro gambe se mi impegno …”
“ e se non ti impegni?”
“ beh … divento un lupo bianco con tre zampe.” Archie scoppiò a ridere.
“ sei sempre la solita imbranata!” e anche Brittany scoppiò a ridere.
                                                                *
 



Madame Fleur dice .. 
Che è follemente innamorata dei suoi personaggi *____*

 

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Capitolo 5
*** St. Valentine's Day ***


Ron, Harry, Neville e Seamus stavano chiacchierando nella loro stanza, nella torre di Grifondoro.
“ allora, cosa farete domani?” chiese Seamus.
“ Io mi vedo con Luna …” gli altri scoppiarono a ridere.
“ con Lunatica?!” esclamò Ron tra le risate.
“ ehm … sì con lei! E smettetela di chiamarla Lunatica! Lei è così dolce e…” ma visto che gli altri ridevano più forte li mandò al diavolo.
“  e tu Ron? Allora chi è la ragazza misteriosa?” chiese di nuovo Seamus.
“ oh! Non ve l’ha detto?” esclamò Harry. “ Ormai fa coppia fissa con Brittany Talbot!” le risa mutarono in grida di ammirazione.
“ Wow! Bravo Ron!” esclamò Seamus.
“ pensavo foste solo amici!” disse Neville a cui era passato il nervoso per la storia di “Lunatica”.
“ lo eravamo … stiamo insieme da Natale!” disse Ron.
“ sai l’anno scorso le ho fatto il filo per un po’ …” ma appena vide la faccia minacciosa di Ron aggiunse. “ ah, ma poi ho perso le speranze!”
“ invece tu Seamus?” chiese Harry.
“ io vado a Hogsmeade con Lavanda … sicuramente mi costringerà ad  andare in quel locale osceno … da Madama Piediburro!” e sottolineò il nome con una vocina da ragazza molto simile a quella di Lavanda. Di nuovo cominciarono a ridere.
“ e Harry … andrai con Ginny?” ma non fece in tempo a rispondere, che Ron sbottò.
“ con chi?! Con Ginny?! CON - MIA – SORELLA?!”
“ ehi Ron calmati!” esclamò Neville. “ devi fare per forza tutte queste scene?! Anche quando stava con Dean …”
“ NON – DIRE – QUEL – NOME!” urlò Ron. Poi parve calmarsi.
“ va bene … puoi andare dove vuoi con lei … ma solo perché sei il mio migliore amico!” e l’aria minacciosa di Ron lasciò intendere anche che doveva cercare di mantenere una distanza di un paio di metri da lei.
“ ma sai già dove portare Brittany?” chiese Neville a Ron.
“ no … ha detto che piuttosto di andare da Madama Piediburro preferirebbe la Foresta Proibita … o la Stamberga Strillante!” fece una pausa. “ quella ragazza è formidabile! All’inizio dell’anno ha quasi ucciso un’acromantula gigantesca, ha superato un molliccio a forma di Dissennatore e ha risolto un enigma pronunciato da una sfinge! Questo da sola! E poi suo fratello ha detto che quando aveva quattordici anni l’ha quasi azzoppato con una fattura gambe molli, ha detto anche che è riuscita a tenere a bada suo padre trasformato in lupo mannaro senza farsi niente! E fino a dieci anni ha badato a suo padre dandogli le medicine anti-lupo ogni volta che c’era un plenilunio! Una volta ha rischiato grosso, quando a sua madre ha subito il Bacio da un Dissennatore, lei era in casa da sola! Con la madre e il Dissennatore!”
“ è impossibile!” esclamò Seamus.
“ è tutto vero!” ribatté Ron. 
“ beh, allora è anche coraggiosa oltre che carina …” disse in fine Seamus.
“quindi lei vive con un Lupo Mannaro?” chiese Neville un po’ preoccupato.
“ sì .. ma ora non più. Da quando lui l’ha quasi attaccata, lei è andata a vivere con i suoi zii… e sapete cosa mi ha detto? Quando ho visto mio padre ridotto in quel modo, ho avuto seriamente paura. Non per la mia vita, ma per il parquet. Adorava quel Parquet, probabilmente se l’avesse trovato graffiato di sarebbe arrabbiato ancora di più! ” gli altri scoppiarono a ridere per via di quell’ultima battuta finale.
“ caspita Harry! Questa ti frega il posto!” Harry sospirò.
“ glielo cederei volentieri!” e scoppiarono di nuovo a ridere.
“ beh, ma in totale, lei non ti ha detto dove vorrebbe andare?” chiese Seamus.
“ in realtà sì … ma non ho capito se stava scherzando o cosa …” gli altri si fecero più attenti.
“ allora?” esclamò impaziente Seamus.
“ beh … lei mi ha detto che vorrebbe andare … nel Bagno dei Prefetti!”
I ragazzi si guardarono e ulularono, dando qualche pacca sulla schiena di Ron.
“ domani saprai se stava scherzando o no …” esclamò Seamus. “ intanto le hai preso un regalo?”
“ certo! Le ho preso un anello!” e lo tirò fuori dal baule per mostrarlo agli altri.
“ è carino … certo non me lo metterei mai!” disse Neville.
“ ci mancherebbe altro, tu sei un ragazzo!” gli disse Ron.
“ io per Luna ho comprato una collana …”
“ anch’io ho comprato un anello per Lavanda!”
“ io ho comprato un braccialetto per Ginny … in realtà Hermione mi ha obbligato a prenderlo … io volevo prenderle un libro sul Quidditch!”
“ Harry ma tu con le ragazze proprio non ci sai fare!” gli rise in faccia Seamus.
“ oh, ti assicuro che le sarebbe piaciuto comunque quel libro!” aggiunse Ron.
“ Hey,  ma sapete con chi passerà la giornata domani Hermione?”
“ con Archie!” esclamò Ron. “ infatti era al settimo cielo!”
“ allora ha proprio la fissa per i giocatori di Quidditch! Insomma .. Prima Krum, poi McLaggen .. Adesso Archie!” Esclamò Neville.
“ perché, Archie gioca a Quidditch?” chiese Harry.
“ gioca nei tornado ora come ora!” esclamò Seamus.
“ ecco dove l’avevo già visto!” disse Ron e si batté una mano sulla fronte.
“ toc toc” disse una voce femminile alle loro spalle. Brittany era in piedi sulla porta.
“ Brit! Come hai fatto a…”
“ mi sono fatta dire la “parola magica” da uno del primo anno … anche se ho dovuto litigare un po’ con quella cicciona che c’è all’entrata …” poi squadrò tutti i ragazzi presenti e il suo sguardo si fermò su Ron.
“ beh! Che accoglienza! Non sei contento di vedermi?”
“ certo che sono contento! Sono solo sorpreso!” sì alzò e si avvicinò a lei. Brittany si alzò sulle punte e lo baciò lentamente, lui le circondò i fianchi con le braccia. Dopo qualche minuto cominciarono a sentirsi alcuni colpi di tosse.
“ avete da fare ancora per molto voi due?” esclamò Harry.
Brittany si staccò e rivolse una smorfia a Harry. Poi tornò a guardare Ron e gli sussurrò qualcosa all’orecchio.
“ ciao ciao! A domani sera allora .. Ti aspetto davanti al bagno dei Prefetti.” e se ne andò. Quando Ron sentì la porta della sala comune aprirsi e poi chiudersi. Si voltò verso gli altri e disse:
“ non stava scherzando … ci vediamo domani sera davanti alla porta del Bagno dei Prefetti!”
                                         
                  *
La mattina seguente Brittany si alzò senza problemi. Si vestì, prese il cappotto è uscì dal dormitorio.
La neve era ancora alta, nonostante fosse già la metà di febbraio.
Dopo colazione Brittany stava passeggiando da sola per una via di Hogsmeade. La sua mente era affollata da pensieri, ma all’improvviso qualcosa attirò la sua attenzione. In mezzo alla neve c’erano due ragazzi stesi, che ridevano e si baciavano. Ed erano entrambi anche troppo familiari. Brittany cominciò a camminare veloce in quella direzione. In quel momento loro si alzarono e continuarono a baciarsi, senza badare alle persone che passavano. Quando fu a circa un paio di metri di distanza da loro esclamò:
“ Beccati!” i due si girarono verso di lei e la ragazza divenne paonazza. Lui invece sussultò.
“ Sempre in mezzo, eh?” e le sorrise.
“ e tu non ti smentisci mai, vero Archie?” lui con un braccio cinse la vita alla ragazza.
“ quanto a te … avresti potuto dirmelo! Pensavo fossimo amiche!” ma Brittany stava ridacchiando.
“ le ho chiesto io di non dirti nulla, vero Hermione?” lei annuì poco convinta, sempre più rossa. Poi cominciò a togliersi la neve dal cappotto.
“ beh io allora vi lascio … ehm, alle vostre cose …” e fece per andarsene, ma Archie urlò:
“ e te perché sei tutta sola? Ti ha mollata? O l’hai ucciso?” e scoppiò a ridere. Brittany si girò e gli fece la linguaccia.
“ se ti interessa i nostri programmi cominciano più tardi!” Archie le rivolse un sorrisetto.
“ uuuh … chissà cosa farete …” le disse malizioso.
“ va al diavolo!” gli urlò Brittany tra le risa. E corse via lasciandoli in pace. Ricominciò a camminare chiedendosi quante altre coppie avrebbe scoperto nel corso della mattinata. Vide Luna e Neville che si tenevano per mano, Seamus e Lavanda seduti da Madama Piediburro, notò che c’erano anche Cho e Garrett Clarke.
Quell’idiota ci prova pure con Cho… scommetto che non ha passato nemmeno un giorno senza una ragazza.
Vide suo cugino Michael con la sua ragazza, Daphne Line. Harry stava parlando con Ginny, entrambi visibilmente impacciati.
“ Brit!” lei si voltò e vide Lilian e Abigail correre verso di lei. Poi Abigail scivolò su una lastra di ghiaccio suscitando l’ilarità tra i presenti.
“ e voi che ci fate sole solette?” chiese Brittany. Lilian la guardò storto.
“ dovevo vedermi con David, ma non so dove sia.” poi si illuminò e proseguì. “ ah, già ci incontriamo più tardi! Che sbadata!”
“ e tu?” chiese ad Abigail che sembrava preoccupata.
“ io … ecco …” cercò di spiegare ma Lilian la interruppe. Avevano un carattere talmente diverso! Lilian parlava per metà del tempo a vanvera, mentre Abigail parlava il meno possibile.
“ l’ho incontrata davanti alla Stamberga Strillante! Si guardava intorno come una pazza, aspettava un fantasma credo …” e scoppiò a ridere.
“ Lily piantala!” le disse Brittany. “ probabilmente doveva trovarsi lì con qualcuno, giusto?”
“ in effetti sì.” rispose Abigail rincuorata del fatto che almeno Brittany la capisse. “ anzi devo proprio andare!” e cominciò ad avviarsi, ma Lilian le saltò quasi addosso, rischiando di farla cadere di nuovo.
“ ti stai dimenticando qualcosa…” le ricordò Lilian. Abigail la guardò interrogativa.
“ No, non credo proprio.” ma ancora una volta Lilian la bloccò.
“ perché non ci dici con chi ti incontri? Siamo o non siamo le tue migliori amiche?” Abigail arrossì.
“ sì che lo siete, ma …”
“E ALLORA CE LO DICI O NO?!” urlò Lilian. Poi incrociò le braccia e la guardò male.
“ lui non vuole che si sappia troppo in giro …” cercò di giustificarsi.
“ dai, io ve l’ho raccontato quando mi sono fidanzata con Ron …” intervenne Brittany.
“ beh … io … DEVO ANDARE!” e corse via. Lilian fece per inseguirla, ma Brittany la bloccò.
“ se non vuole dircelo non possiamo obbligarla!” a quel punto Lilian la guardò con un espressione supplichevole.
“ e va bene! Spiamola, ma non dobbiamo farci vedere! Sono curiosa anch’io cosa credi?!” e Lilian saltò di gioia. Cominciarono a correre nella direzione dove era andata Abigail, stando attente alle lastre di ghiaccio. Ci volle poco per individuarla. Era tornata esattamente nel punto in cui Lilian l’aveva trovata, ma questa volta non era sola. Con lei c’era una ragazzo, stava ridendo forte. Lilian sussultò.
“  ma quello è Malfoy! La sta prendendo in giro! spero non la faccia piangere proprio oggi! E quanto pare il misterioso ragazzo di Abigail non si vede ancora …” in quel momento avvenne una cosa a cui ne Brittany ne Lilian volevano credere. Malfoy si avvicinò ad Abigail, le cinse la vita con un braccio e la baciò.
“ non posso crederci! NON CI CREDO!” Lilian era talmente fuori di sé, che Brittany dovette portarla via, per paura che Abigail si accorgesse che l’avevano spiata.
“ neanche io  riesco a crederci. Insomma si sono baciati! Non capisco perché non ce l’ha detto!” disse Brittany.
“ è IMPOSSIBILE!” urlò di nuovo Lilian. “ non lo diremo a nessuno, intesi?”
“ d’accordo …” rispose Brittany.
“ Oh! È tardi! Devo andare da David … ciao Brit!” la salutò e corse via verso il suo fidanzato. Brittany rimase in piedi inebetita ancora per qualche minuto. Aveva la testa che stava per scoppiare. Non era triste, né felice, né arrabbiata. Non sapeva neanche lei come sentirsi. In quella mattina aveva scoperto talmente tante cose. Poi un pensiero sovrastò tutti gli altri.
Ron. Devo vederlo. E se fosse nel castello con una ragazza e …
Ma fortunatamente la risposta a tutti i suoi dubbi svoltò l’angolo e la salutò.
“ hey, Brit!” Ron le si avvicinò, ma lei era come pietrificata. Anche quando la abbracciò, lei non si mosse e non disse niente.
“ Brittany cos’hai? Stai male?” finalmente lei alzò gli occhi su di lui e sospirò.
“ Oh, Ron!” e lo abbracciò. Poi appoggiò la testa sul suo petto e scoppiò in lacrime.
“ ma che hai?” le chiese Ron sorridendole. Lei lo fissò con il voltò rigato dalle lacrime.
“ Ron …” poi esclamò. “ Ron io ti amo!” e lui le sorrise felice e l’abbracciò stretta.
“ anch’io ti amo, piccola …” poi lei alzò la testa e lo guardò negli occhi. “ questo non cambierà mai … Io ti amo e ti amerò per sempre … ricordatelo.” poi la baciò dolcemente sulle labbra. In quel momento quella frase si scolpì nel cuore di Brittany. Ron l’amava, questa era l’unica cosa importante. Tutto il resto, crollasse il cielo, bruciasse il mondo, in quel momento non aveva importanza. C’erano solo lei e Ron abbracciati.  E nel suo cuore sarebbero stati abbracciati per sempre. Niente avrebbe mai rovinato quel momento. Niente li avrebbe mai separati. E lei si sentì una stupida. Per tutto, per aver dubitato di lui, per essersi preoccupata del fatto che forse lui non l’amava davvero. Era tutto così ovvio ora. Ora che erano insieme.
“ immagina di cadere in un baratro …” disse lei.
“ cosa?”
“ che intorno a te ci sia solo buio, di avere freddo, di sentirti disorientato, di non avere neanche la forza di piangere …” poi prese un respiro. “ io mi sento così quando non sei accanto a me.”
E lui le rispose con le due parole più belle che potesse dirle.
“ ti amo.”
Ripresero a camminare, ma Ron improvvisamente si fermò.
 “ adesso si può sapere perché sei scoppiata a piangere?” esclamò Ron ridacchiando.
“ avevo bisogno di sfogarmi …” rispose Brittany. “ sta mattina sono successe così tante cose! Avevo la testa piena di pensieri … avevo bisogno di sentire la tua voce …” e sorrise.
“ ma adesso è tutto a posto?” chiese Ron.
“ sì … ora sì …”
“ ma è successo qualcosa di brutto?” chiese lui preoccupato.
“ no … prima ho visto Archie e Hermione che si baciavano sulla neve. Ero felice che stessero insieme. Poi ho visto altri della scuola … tutti “in coppia”… così ho cominciato a pensare che ero l’unica a essere lì da sola … mi chiedevo dov’eri … ho avuto paura che …” ma non riuscì a continuare perché gli occhi le si riempirono di lacrime. Cercò di asciugarle con la manica del cappotto.
“ Oh, Brit! Non dirmi che hai pensato .. che mi stessi baciando con un’altra!” e scoppiò a ridere.
“ lo so … sono una stupida!” e lui la abbracciò.
“ non sei una stupida! Anche a me capita … ho sempre paura che tu … torni con quel Garrett …” e scoppiarono a ridere insieme.
“ dai torniamo al Castello …” e si incamminarono mano nella mano.
Improvvisamente Brittany lasciò la mano di Ron e corse fuori dal sentiero, nella neve alta.
“ Brit! Ma che .. ?!” Esclamò Ron sorpreso. La rincorse e quando le si avvicinò, lei gli tirò una palla di neve in piena faccia. Dopo un attimo, il ragazzo si spazzò via la neve e cominciarono a ridere tirando palle di neve a tutti quelli che passavano, come se fosse stata una vera battaglia. Dopo poco, metà della scuola stava ridendo e scherzando coperta di neve.
                                                              *
Ormai era tardo pomeriggio. Quella giornata stava per finire. Brittany stava andando in sala grande, ma all’improvviso le giunsero delle urla. Corse verso la fonte e trovò Lilian e Abigail che stavano litigando furiosamente.
“ cos’è tutto questo baccano?” esclamò Brittany.
“ Ah! Eccoti!” urlò Lilian. “ stavo cercando di far capire a questa scema che le migliori amiche si raccontano tutto! TUTTO!”
“ e io, stavo cercando di far capire a questa testarda che le persone non si pedinano! MAI!” la interruppe Abigail.
“ se tu ce l’avessi detto non ti avremmo pedinata!” sbottò Lilian.
“ stai cercando di farmi credere che tu ci dici sempre tutto? Ah, sì certo … infatti abbiamo scoperto che stavi con David Lewis solo da poco!”
“ beh, ma almeno ve l’ho detto!” urlò Lilian.
“ anche io ve l’avrei detto! Stiamo insieme solo da due settimane!”
“ ma scusate …” cercò di intervenire Brittany.
“ TACI TU!” urlarono all’unisono Lilian e Abigail.
“ beh, ma Malfoy! Insomma lo sanno tutti che suo padre è un …” ma Abigail la interruppe con tanta di quella furia che Brittany non le aveva mai visto addosso.
“ NON DIRE QUEL NOME!” urlò.
“ MANGIAMORTE!” ribatté Lilian con una perfida vocetta stridula.
“ LUI – NON - E’ - COME – SUO – PADRE!” scandì bene Abigail.
“ sì certo come no … scommetto che sta con te solo per farsi dire non so quale segreto su Silente …”
“ BASTA! BASTA! Non intendo sentire una parola di più!” sbraitò Brittany. “ MA PIANTATELA! Perché adesso tu non ti metti a insultare David, così siete pari!” loro ammutolirono e fissarono Brittany.
“ sì … insultate anche Ron, già che ci siete!” urlò di nuovo. “ sono stufa di sentirvi urlare, oggi è San Valentino! Vorremmo tutti un po’ di tranquillità!”
“ hai ragione … scusa …” disse Abigail. Poi si girò verso Lilian.
“ amiche come prima?” chiese timidamente, porgendo la mano. Lilian la fissò per un paio di secondi prima di urlare:
“ PIU’ DI PRIMA!” e la strinse con così tanta forza da far male ad Abigail. Brittany alzò gli occhi al cielo e poi chiese:
“ allora com’è che vi siete messi insieme?” lei esitò un attimo e poi cominciò a raccontare.
“ero in corridoio e stavo andando verso il sotterraneo, per fare Pozioni, mentre alcuni Serpeverde stavano risalendo. Draco, si fermò e fece segnò agli altri di andare avanti, e venne verso di me.

  • Ti devo parlare … possiamo trovare un posto … -
  • Va bene … possiamo andare nel bagno di Mirtilla Malcontenta … ma … -
  • Ti prego non chiedermi niente finché non saremo lì …-
  • Come vuoi …-
Allora ci incamminammo, lui non diceva niente e io non volevo cominciare nessun discorso. Poi lui aprì la porta ed entrammo. Andammo verso uno specchio e lui prese un respiro come per cercare le parole. Intanto Mirtilla piangeva nel suo cubicolo. I minuti passavano e nessuno di noi diceva niente. Cominciai a preoccuparmi, sarei arrivata senz’altro in ritardo e Piton mi avrebbe messo in punizione. Poi lui mi guardò dritta negli occhi e cominciò a parlarmi.
  • Ascolta … è un po’ che volevo dirtelo … ecco … tu mi piaci molto … e sei molto … b-bella … - quella fu la prima volta che lo vidi arrossire.
  • Gra-grazie … ehm … io …-
  • Non dire niente … lo immaginavo, sei già impegnata …-
  • Non sono impegnata! – quelle parole mi uscirono all’improvviso.
  • Ah … ah … ecco io volevo dirti solo questo … me ne vado se vuoi …-
  • No.-
  • Cosa?-
  • No, Non voglio che te ne vai …-
  • Ah … allora sto qui … -
  • Ehm … sì … -
Ma che mi sta succedendo? All’improvviso fui presa da un impulso folle di baciarlo, ma non ne avevo il coraggio. Lui si avvicinò e mi guardò. Era molto vicino. Potevo baciarlo, bastava che mi alzassi sulle punte … e infatti mi alzai. Mi passò una mano tra i capelli, e mi cinse la vita. Poi tutto divenne abbastanza confuso. All’improvviso dietro di me c’era la parete del bagno, lui continuava a baciarmi … la fronte, la bocca, il collo …
Saltammo la lezione seguente, ormai era troppo tardi … continuammo a baciarci senza fermarci neanche per respirare. Poi notai che Mirtilla ci stava osservando, come se fossimo un film romantico. “
“ wow!” fu l’unica cosa che uscì dalla bocca di Lilian.
“ quindi oggi avete passato tutta la mattinata a pomiciare?” chiese Brittany.
“ esattamente! Anche se la Stamberga Strillante non è proprio comoda … ci serviva un posto dove stare insieme senza farci vedere …” rispose Abigail.
“ e tu Brittany? Si può sapere che tipo di programmi hai con Ron?” chiese Lilian che sembrava al settimo cielo di sentire altri pettegolezzi.
“ beh … pensavamo di fare un salto nel Bagno dei Prefetti, stasera …”
E le altre due sgranarono gli occhi. Lilian stava per esplodere dalla felicità.
“ addirittura?! Ma non starete esagerando?” chiese Abigail preoccupata.
“ tanto ormai siamo arrivati ad un punto in cui aspettare non serve a niente … tanto vale almeno andare in un bel posto …”
“ in effetti … state insieme da solo due mesi, ma sembra che siano due anni …” constatò Lilian.
“ l’anno prossimo saremo maggiorenni e ci trasferiremo da qualche parte …”
“ e non avete pensato ad un matrimonio? A figli? A nipoti?” esclamò Lilian che stava diventando viola dal trattenersi ad urlare.
“ veramente non ne abbiamo ancora parlato … è un po’ presto per parlare …”
“ i figli arriveranno presto, ci scommetto! Considerato poi dove avete intenzione di andare stasera!” esclamò Abigail. E questo diede da pensare a Brittany. Forse aveva ragione, era una pazzia.
“ beh … non hai tutti i torti … ma se non sbaglio anche te e Draco ci siete andati vicino, quando eravate in bagno!” la rimbeccò Brittany. Abigail arrossì violentemente. Proprio in quel momento passò di lì Malfoy che si fermò un attimo a fissare Abigail. Si fissarono così intensamente che per un attimo Brittany ebbe l’impressione che uno dei due avrebbe preso fuoco. Poi, lottando contro sé stesso (e parve molto doloroso per via della sua espressione) se ne andò veloce. Lasciando Abigail con un sorrisetto sciocco stampato in faccia.
“ AH- AH!” esclamò Lilian. “ e poi dici di Brittany! Si vede che entrambi lottate contro un impulso di saltarvi addosso e …” ma Abigail le tappò la bocca con una mano.
“ ok! Ok! Volete sapere la verità?” le altre due la fissarono curiose. Lei arrossì e poi esclamò.
“ e va bene! Stanotte la passiamo nella stanza delle necessità! Ma zitte!” a quel punto Lilian non ne poté più. Si mise a ridere così sguaiatamente che tutti quelli che passavano la guardavano male, e poi guardavano male le due ragazze pensando che le avessero fatto un rictumsempra. Poi quando la ridarella passò si rialzò cupa.
“ non è giusto! David non fa mai niente del genere!” e mise il broncio.
Ma anche quello passò molto velocemente. Improvvisamente si illuminò e corse via senza dire una parola.
“ Mah …” commentò Brittany.

                                                                   *

Madame Fleur dice .. 
Che è follemente innamorata di Ronald Weasley *____*

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Capitolo 6
*** Il Bagno dei Prefetti ***


Dopo cena i ragazzi di Grifondoro si erano ritrovati nella sala comune.
Ron sembrava in preda ad un attacco di Tarantallegra e continuava ad andare su e giù per la sala, come se avesse dovuto tenere l’esame di Pozioni entro un ora, senza aver nemmeno studiato. La preoccupazione di Ron era ben nota a tutti. Stava aspettando Brittany, anche se pareva stesse aspettando la sua condanna a morte.
“ dovresti essere felice!” gli disse Seamus “con quella gallina di Lavanda sarebbe impossibile! A  momenti non posso nemmeno sfiorarla!” gli altri lo guardarono scettici, sapevano che il Seamus non si sarebbe mai limitato a sfiorarla.
“ secondo me state esagerando davvero! Poi se vi beccano chissà cosa succede!” Ron ormai era tranquillo. Sarebbe stato accolto come il vincitore della coppa del Quidditch,  dopo l’impresa che stava per compiere, quindi si accomodò tronfio su una poltrona.
 “ non farei mai una cosa del genere a Luna!” gli urlò Neville.
“ piantala di lagnarti! È stata lei a chiedermelo, non io!” gli rispose Ron.
La porta del dormitorio femminile si aprì. Nella sala comune entrò Lilian Barnes, che li salutò con un gesto.
“ho saputo che lei stanotte starà tutto il tempo con David Lewis..”
“ secondo me quella lo fa a pezzettini!” esclamò Seamus. Di lì a poco si sentì un gran baccano fuori dal ritratto della Signora Grassa. Insieme a un stuolo di imprecazioni si sentirono dei forti colpi. I ragazzi guardarono spaventati il retro del ritratto.
“ è Brit … niente paura!” e si avviò per aprire la porta. Quando l’ebbe aperta entrò una ragazza dai capelli rosso scuro piuttosto corti e spettinati e un paio di occhi del colore del ghiaccio, un po’ nascosti dalla frangia. Superava di poco la spalla di Ron, in altezza, ma lui era molto alto. La cosa più incredibile erano i suoi vestiti … indossava una vestaglia bordeaux lunga fino ai piedi, sopra ad un vestitino dello stesso colore molto corto. Gli altri erano rimasti tutti a bocca aperta, suscitando così il malumore di Ron. Dopo averli avvertiti di tenere lo sguardo lontano dalla scollatura e, dalla sua fidanzata in generale uscì con lei in corridoio. Lei si rimise la vestaglia prese la borsa che aveva lasciato vicino all’arazzo e si avviò con lui verso il bagno dei prefetti.
Quando giunsero davanti all’arazzo di entrata, Ron scandì la parola d’ordine.
Frescospino!” l’arazzo si aprì e Brittany entrò chiudendolo in faccia a Ron.
“ Hey! Io sono ancora fuori!” esclamò. Ma dal bagno non si sentì altro che una risata.
Rimase lì per alcuni minuti, pensando che lei l’aveva preso in giro e basta, solo per farsi una nuotata. Fece per andarsene, ma proprio quando si alzò la porta si aprì.
“ dove pensi di andare?” Brittany era sulla soglia e lo guardava a braccia incrociate. Li fece segno di avvicinarsi. Quando entrò nel Bagno rimase a bocca aperta. Migliaia di candele era sospese per aria e molte altre erano in giro per il bagno. Poi si voltò verso Brittany che si era seduta sul bordo e stava con i piedi immersi nell’acqua calda e schiumosa. Poi senza preavviso si buttò nella grande vasca con ancora il vestito addosso e cominciò a schizzare Ron.
“ dai entra!” lui la fissò un attimo, poi si tolse il maglione, le calze, le scarpe e la camicia. Con un salto si tuffò schizzando Brittany che rideva divertita. Poi si avvicinò di soppiatto, la prese in braccio e la lanciò nell’acqua. Quando lei riemerse stava ridendo come non mai. Ron nuotò fino a lei e la abbracciò. Poi lei lo guardò e disse:
 “vorrei provare una cosa … immergiti …” lui andò sotto e scese anche lei. Quando fu sotto lei lo baciò. Erano sott’acqua, ad occhi chiusi eppure sapevano esattamente dov’era l’altro. Continuarono a baciarsi finché non mancò il fiato ad entrambi, solo allora risalirono.
“ wow!” esclamò Ron.
“ sapevo fosse bello, ma non avrei mai immaginato …” e poi tornò a fissare Ron. Si avvicinarono al bordo e cominciarono a baciarsi di nuovo, e ogni tanto, aprivano un rubinetto per vedere cosa ne sarebbe uscito. Ridevano come matti, per loro quello era il paradiso. Poi una spallina del vestito  di Brittany cadde per sbaglio. A quel punto lei si staccò e guardò Ron con un’espressione cupa. Si tirò su la spallina e uscì dall’acqua, si sedette di nuovo sul bordo.
“ che succede? Stai male?” le chiese Ron preoccupato.
“ no, sto bene … forse aveva ragione Abigail … stiamo esagerando …” lui la guardò scettico.
“ ma è stata un tua idea!”
“ lo so … ma forse non è il massimo … insomma se per caso io dovessi … rimanere incinta … ti rendi conto che guaio sarebbe?” lui la fissò e annuì.
“ ma possiamo anche trattenerci!” rispose.
“ hai ragione … ma non so per quanto riusciremo a trattenerci.”
“ ma se per caso tu rimanessi incinta … il bambino nascerebbe a novembre! Anche se saltiamo l’ultimo anno che problema c’è?” le rispose speranzoso.
“ non voglio rischiare … e poi ci tengo a fare anche il settimo anno! Ci sono  i M.A.G.O.!”
“ ti prego Brit, ragiona! È San Valentino, ormai siamo qui! È inutile tornare indietro! Ti prometto che ci tratterremo!”
“ e va bene …” e si ributtò in acqua, ma sta volta preferirono passare una buona mezz’ora ad aprire tutti i rubinetti che baciarsi. Quel metodo funzionò per un po’, ma alla fine nessuno dei due aveva voglia di stare ancora lontani. Così non resistettero più e ripresero a baciarsi con ancora più passione, finché ancora una volta una spallina del vestito scivolò giù, ma invece di tirarla su lei tirò giù anche l’altra. Quella notte passò come un sogno e la mattina si risvegliarono su un mucchio di asciugamani e cuscini, i vestiti ammucchiati in un angolo, completamente asciutti.
                                                               *
La mattina dopo era domenica e così andarono ad Hogsmeade. Lì incontrarono Archie e Hermione che chiesero com’era andato il San Valentino. Ron e Brittany si guardarono e arrossirono.
“ bene bene” si affrettò a dire Brittany. Poi si allontanarono.
“ e menomale che dovevamo trattenerci! Non mi sorprenderei affatto se tra circa nove mesi tu diventassi  padre!” poi scoppiò a ridere vedendo la faccia di Ron. “ stavo scherzando!”
Mentre Ron raccontava di com’era andata la nottata ai suoi amici, Brittany stava chiacchierando animatamente con Abigail e Lilian.
“ ok ma ti prego non urlare! Non vorrai che qualcuno senta!” la pregò Abigail. “ diciamo che è stato perfetto! Ma cosa pretendi nella Stanza delle Necessità non manca mai niente … c’era un grande letto a baldacchino …” e poi sorrise beata. “ e tu Lilian? Non hai ancora detto niente!”
“ beh … non potendo andare nei posti migliori ci siamo dovuti arrabattare!” e poi lanciò due occhiate furenti alle due amiche.
“ siamo stati un po’ in terrazza a parlare, poi siamo saliti nella sala comune di Grifondoro… e va beh puoi immaginare! Ad un certo punto è entrato un ragazzino del primo anno dovevi vedere la sua faccia! Comunque quel ragazzo ci sa fare, eccome!” e scoppiò a ridere.
La giornata passò tranquillamente, la neve finalmente cominciava a sciogliersi.


Madame Fleur dice .. 
Che lascerà spazio alla LORO Privacy e starà zitta, muta e gongolante ^_____^

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Capitolo 7
*** Madison Block ***


Nella scuola c’era un gran trambusto quel giorno. Una ragazza di Serpeverde aveva sfidato a duello una sua compagna, per motivi sconosciuti.
“ Allora è tutto quello che sai fare?” e scoppiò in una risata fragorosa. La ragazza si chiamava Madison Block ed era del sesto anno. Brittany l’aveva vista già più di una volta ad appendere a testa in giù qualche studente del primo anno, ma ultimamente era diventata molto più aggressiva. Era piuttosto esile di corporatura, aveva lunghi capelli neri e gli occhi verdi. Alcuni dicevano che si colorava le palpebre con l’inchiostro, ma in realtà era una fan del trucco molto pesante. Portava sempre qualche accessorio particolare e pareva che la divisa le desse parecchio fastidio, così il più delle volte lasciava la cravatta fuori dal maglione, la camicia molto sbottonata e la gonna tendeva a portarla più alta che poteva, in modo da farla sembrare più corta. Tuttavia nonostante la sua aggressività, le sue amiche dicevano che era molto simpatica e molti la trovavano incredibilmente bella. Per Brittany era solo un’oca, vanitosa e smorfiosa che doveva sfogare la sua rabbia sugli altri. Semplicemente odiosa. Nel frattempo la compagna di Madison era per terra svenuta, mentre lei sorrideva compiaciuta e urlava:
“ allora chi vuole venire a sfidarmi?” Colin Canon continuava a scattare foto e la Block rispondeva con smorfie e linguacce, come se si credesse una guerriera.
“io …” quella parola era uscita chissà come dalla bocca di Brittany. Madison strinse gli occhi come due fessure e la sua bocca si aprì in un sorriso malvagio.
“ ecco qui una con del fegato!” si scrocchiò le dita con fare minaccioso.
“ perché non cominci a prendertela con quelle alla tua altezza?” l’altra scoppiò a ridere.
“ tu? Ma fammi il piacere! Magari speri anche che ti offra un tè? Io non gioco pulito, cara!” in un attimo Brittany scagliò uno schiantesimo contro la sua avversaria, che fece un volo di un paio di metri e atterrò malamente al suolo.
“ neanche io.” disse Brittany. Quando Madison si alzò l’espressione divertita era scomparsa lasciando spazio alla collera.
“ tu … come osi?” sibilò. Con un rapido gesto indirizzò una fattura verso Brittany, che fu colpita dritta nello stomaco. Si piegò in due dal dolore e cadde a terra. Madison intanto era scoppiata di nuovo a ridere.
“ ecco … vedete cosa succede a chi pensa di essere migliore di me?” esclamò. Poi si avvicinò a Brittany e le tirò un calcio nel punto in cui l’aveva colpita precedentemente. La ragazza emise un flebile lamento e si accasciò al suolo.
Brit devi combattere! Devi dimostrare che lei non vale niente!
Questo bastò a ridarle la forza necessaria di alzarsi e usare l’expelliarmus verso Madison. La sua bacchetta volò lontano e lei cadde a terra. Brittany le si avvicinò e le puntò la bacchetta alla gola.
“ devi piantarla di pavoneggiarti! Non varrai mai niente finché cerchi di essere la migliore in questo modo!” le urlò Brittany. Poi le mollò la sua bacchetta e se ne andò. Madison non la colpì di spalle. Ma non l’aveva perdonata per averla umiliata. La sua vendetta sarebbe stata devastante.
 
Ormai  erano passati alcuni giorni, dopo lo scontro con Madison e la sua vendetta non era ancora arrivata.
Era Sera ormai e la luna piena brillava alta nel cielo.
La ragazza stava passeggiando in un corridoio, quando vide un punto circondato da studenti. Brittany sapeva già di cosa si trattava. Madison stava dando ancora spettacolo. L’unica cosa che la stupì fu di vedere anche Hermione e Harry lì davanti. Si avvicinò cercando di scansare i presenti, picchiettò una spalla di Hermione e lei si girò.
“ hai visto Ron?” Hermione non rispose. Si limitò a indicare un punto preciso, cioè al centro delle persone. Ma appena Madison vide che Brittany era presente si avvicinò veloce a Ron e lo baciò. Brittany corse via. Era più che sicura che lui aveva ricambiato il bacio. Non poteva tollerare una cosa del genere. Non sapeva dove andare, così corse nel bagno guasto delle ragazze. Si avvicinò al lavandino e cominciò a piangere. Poi anche le gambe cedettero e lei cadde per terra. Rimase lì alcuni minuti finché non si avventò contro uno specchio che andò in mille pezzi. I frammenti caddero tintinnando a terra, insieme ad alcune gocce di sangue. Con le mani tagliate si asciugò gli occhi, tingendo le lacrime di un rosso acceso. Voleva scappare, andare lontano. Lontano dal mondo, poteva sopportare lupi mannari, Dissennatori, qualsiasi mostro ma questo veloce avvenimento bastò per mandare il suo cuore a pezzi, come lo specchio. Le lacrime scivolavano lente sul suo viso. Si sedette a terra e urlò con tutto il fiato che aveva.
In pochi minuti alcuni professori erano entrati nel bagno. Le loro espressioni mutarono improvvisamente. Sangue, lacrime e frammenti di specchio. E una ragazza a terra in preda alle lacrime.
“ cos’è successo qui?” esclamò Piton, mentre la Professoressa McGranitt aiutava Brittany ad alzarsi.
“ non lo so e non lo voglio sapere. Bisogna portare questa ragazza in infermeria, i tagli sembrano profondi.” e la accompagnò  cingendola con un braccio.
A Brittany giungevano solo discorsi sconnessi e immagini confuse, mentre il sangue continuava a scorrere implacabile.
“ santo cielo cosa … cosa è accaduto?” chiese Madama Chips quando entrarono.
“ non si sa … abbiamo sentito un urlo e poi abbiamo trovato la ragazza insanguinata nel bagno delle ragazze.” la informò. Madama Chips  la fece stendere e cominciò a togliere i piccoli frammenti di specchio dalle mani.
“ se senti male dimmelo …” ma ormai Brittany non riusciva a sentire niente, tranne la fitta che aveva nel cuore. Cominciò a medicarla, ma Brittany rimase immobile. La mente stava per scoppiare. Quando ebbe finito, lasciò la ragazza nel letto, la quale ricominciò a piangere. Sì guardò le mani fasciate, fu in preda ad una folle voglia di strappare le bende e tornare in quel bagno, dove aveva lasciato il suo sangue le sue lacrime e il suo cuore.
Intanto la luna brillava nel cielo scuro.
I giorni passavano lenti, ma le ferite non davano segni di migliorare. Madama Chips non capiva il motivo di tutto ciò, ma continuava a fasciarle, imperterrita. Di giorno Brittany continuava a piangere e di notte era assalita dagli incubi, durante i quali si svegliava urlando facendo accorrere l’infermiera, che le somministrava un potente sonnifero.
Un giorno Madama Chips si avvicinò a lei e le sussurrò:
“ c’è qualcuno che vuole vederti …” ma Brittany non rispose. Erano giorni che non parlava, si limitava a piangere in silenzio.
                                                                        *
“ non so se darà qualche segno vedendoti, sono giorni ormai che non sembra migliorare. Ma se potrà servire … entra.” Abigail entrò lentamente, attraversò l’infermeria e scostò la tenda che copriva il letto di Brittany. Ma la Brittany che conosceva non c’era. Al suo posto c’era una ragazza pallida, con gli occhi vuoti e scavati. Era dimagrita molto e non sembrava nemmeno più viva. Ma respirava. E piangeva. Una dopo l’altra le lacrime scendevano e lasciavano piccoli segni sul lenzuolo bianco.
“ Brittany …” ma forse era più che altro una domanda. Abigail non poteva credere che quella fosse la sua migliore amica.
“ Brittany lo so che mi senti … ti prego guardami!” incredibilmente il suo sguardo vacuo si illuminò. Si girò lentamente verso Abigail.
“ A-abigail …” la sua voce risuonò roca.
“ Brit … perché ti sei ridotta così!?” le chiese triste.
“  io … io non lo so … non mi sento più in questo corpo … io …” Abigail scoppiò a piangere. La abbracciò.
“ ti prego tu devi lottare … lo so che stai soffrendo … le tue ferite non guariranno mai, finché non lo vorrai! Ti stai consumando!”  Brittany annuì debolmente.
“ grazie …” e sorrise. Non era il vecchio sorriso. Ma era già qualcosa.
“  ti voglio bene … ora vado …” e corse via. Non avrebbe mai creduto che la sua amica potesse ridursi in quel modo.
Per alcuni giorni non ricevette visite. Madama Chips gioiva dei suoi miglioramenti. Le ferite si rimarginarono e la ragazza finalmente tornò in sé. Più di una volta Ron cercava di entrare in infermeria per vederla, ma Brittany lo rifiutava. Dopo aver sentito Abigail che parlava con Lilian, del fatto che Brittany sembrava più morta che viva, spesso cercava di eludere la sorveglianza dell’infermiera, senza successo.
Nel giro di una settimana, tuttavia, Brittany era tornata sé stessa, tranne per due aspetti: le cicatrici ed era molto più taciturna. Madama Chips le aveva detto che poteva tornare a frequentare le lezioni, ma lei non era particolarmente felice di ciò. Significava essere guardata insistentemente dagli altri studenti e di tanto in tanto vedere Ron.
Abigail e Lilian le stavano vicine, per paura potesse cadere di nuovo nel baratro. Nel frattempo lei aveva fatto sparire tutte le cose che le ricordavano Ron. Per ultimo, il medaglione che le aveva regalato per Natale, in quel momento pesava più del piombo. Solo il pensiero tuttavia le faceva riempire gli occhi di lacrime, per questo motivo le sue due migliori amiche evitavano appositamente di parlarne.
Un giorno mentre camminava da sola per il corridoio che portava in Sala Grande, una voce troppo familiare la chiamò.
“ Brittany!” ma lei non si girò. Sentì uno scalpiccio di passi e poi qualcuno le afferrò un braccio.
“ Brittany! Dobbiamo parlare!” lei finalmente si girò e guardò Ron dritto negli occhi. Questo bastò a fargli mollare la presa e a lasciarla andare. Era la fine.
Passò un mese e la situazione cambiò un poco. Ron non cercava più di parlarle e lei non soffriva più come prima. Aveva persino cominciato a ridere di nuovo. Ma a qualcuno la cosa non andava giù.
“ Brittany Talbot?” una ragazzina del primo anno la fissava. “ devo consegnarti questo biglietto …” glielo porse e corse via. Brittany lo spiegò e lo lesse.
Brittany Talbot,
ti aspetto davanti al bagno di Mirtilla, questo pomeriggio alle 4 … vedi di venire!
Non era firmato ma lei aveva una vaga idea di chi poteva essere. Alle quattro si fece trovare nel punto stabilito e, con sua grande sorpresa, Madison  Block l’aspettava sulla soglia.
“ cosa vuoi?” le sibilò. Lei la fissò e sorrise. Ma non era uno dei suoi soliti sorrisi, era un sorriso amichevole.
“ da quando mi hai umiliata in quel modo, ti ho letteralmente odiata. Volevo vendicarmi  nel modo peggiore con te … così ho cercato il tuo punto debole e ho colpito. Ovviamente lui non si aspettava nulla di ciò, così lo chiamai a duellare. Sapevo che saresti passata di lì, così sperai che ti avvicinassi abbastanza da vedere la scena nella sua completezza. Appena ti ho vista l’ho baciato, sapevo che ti saresti arrabbiata, ero preparata a combattere, ma tu sei fuggita via. Ti assicuro che ho pensato che stessi andando a prendere chissà che arma, ma quando ho saputo la verità, mi ha colpito molto. Non immaginavo che avresti reagito in quel modo … e che ti saresti ripresa completamente. Poi, tra l’altro, appena il tuo ragazzo si è reso conto di quello che stava facendo mi ha spinta via e mi ha urlato alcune parole che preferirei non ripetere … è corso subito a cercarti, ma a quel punto tu eri già in bagno, quindi non ti ha trovata …” Brittany aveva ascoltato in silenzio quella rivelazione e si sentì una stupida.
“ quindi sono qui per chiederti scusa.” prese un respiro e disse “ scusa!” quella parola colpì Brittany come uno schiaffo. Madison Block le stava chiedendo scusa? Stava sognando?
“ beh? Cosa fai qui impalata? Ci vai o no da Ron?” ci mise un attimo per capire cosa stava succedendo. Poi corse via e scese le scale come una furia. Cercava ovunque. Doveva trovarlo. Poi vide i suoi capelli.
“ RON!” urlò con quanto fiato aveva in gola. Lui si girò con un’espressione stupita stampata in faccia. Brittany cominciò a scendere di corsa l’ennesime scale e si buttò tra le braccia di Ron. Poi con le lacrime agli occhi lo baciò. Tanti si fermarono a guardarli, ma loro non ci facevano caso. Ancora una volta erano solo loro due. E basta. 


Madame Fleur dice .. 
Mai giudicare un libro dalla copertina U_____U

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Capitolo 8
*** Due più Uno ***


Le giornate erano lente e noiose in quel periodo. Ormai era metà aprile e la neve si era sciolta completamente, ma al suo posto era arrivata la pioggia. Brittany era seduta su una poltrona nella sala comune di Corvonero. Osservava nei minimi dettagli la statua di Priscilla Corvonero, leggendo più volte la scritta sul diadema.
Un ingegno smisurato per un mago è un dono grato.
Sbadigliò annoiata. Era domenica e aveva già fatto tutti i compiti, per di più fuori pioveva. Non voleva uscire dalla Sala Comune, i corridoi erano freddi e pieni di spifferi. Dopo circa una mezz’ora però si convinse ad uscire dalla Sala ed a fare un giretto per la scuola. Ron non si vedeva, probabilmente era nella torre di Grifondoro, al calduccio davanti al camino. Stava giusto pensando a lui, quando vide Lilian Barnes correrle incontro con aria afflitta e preoccupata.
“ Brit! Brit!”
“ che cosa è successo?” chiese Brittany nervosa.
“ Abigail … sta male! Devi venire!” e ricominciò a correre con Brittany al suo seguito. La condusse nel bagno delle ragazze di Mirtilla Malcontenta. Brittany sentì una stretta al cuore per via di quel bagno. Sul pavimento, vicino allo specchio rotto, si notavano ancora tracce di sangue secco e indelebile. Ma Lilian non le diede modo di pensare un attimo di più. La condusse vicino ad un cubicolo, dove Abigail era inginocchiata.
“ Abby, cosa succede?” chiese Brittany in pensiero.
“ io … io non lo so! Sono giorni ormai che continuo a vomitare!” e si tappò la bocca con una mano per trattenere un conato. Poi prese un respiro e guardò Brittany.
“ forse hai preso qualche malattia … ti sei fatta vedere da Madama Chips?”
“  no, non ancora … ma non riesco a capire! Non ho ne febbre ne altro, solo conati di vomito! Senza contare che mi sento un peso sullo stomaco incredibile. Come se avessi mangiato come un bue!”
Brittany la guardò pensierosa. Da due giorni vomitava e … un’illuminazione la colpì.
“ siamo a metà aprile … scusa la domanda, ma per caso hai un ritardo?” Abigail spalancò gli occhi.
“ beh … questo mese non lo so … dovrebbero venirmi verso la fine, ma il mese scorso … effettivamente non mi sono arrivate …” A quel punto però intervenne Lilian.
“ oh! Suvvia Brit, non puoi pensare seriamente che … insomma che Abby sia …”
“ incinta!” mormorò Abigail.  “ sono incinta!” ormai era diventata terrea.
“ Devi farti vedere da Madama Chips …”
“ NO!” gridò Abigail. “ hai presente che scalpore susciterebbe? Ne parlerò con Draco, ma non ho intenzione di farlo sapere a nessun altro!”
“ beh, ma per sicurezza … un modo deve esserci per saperlo in fretta!”
“ I babbani un modo ce l’hanno … usano dei test apposta … ma il problema è procurarceli!” suggerì Brittany.
“ forse se alla prossima uscita ci smaterializzassimo …”
“ sarebbe grandioso, peccato  che non siamo capaci! E inoltre ci vuole un certificato per farlo!” la corresse Abigail.
“io sono un animagus … posso diventare un lupo, ma non so se faccio in tempo ad andare e tornare.”
“ e se usassimo i Thestral?” disse Lilian.
“ sì, ma i babbani cosa penseranno se ci vedono per aria?!”
“ allora non so proprio … anche se secondo me la smaterializzazione rimane la scelta migliore …”
“ io un po’ sono capace … ma dovrei portarmi dietro anche voi e se per caso una di noi si spaccasse sarebbero dolori …” rispose Brittany.
“ dovremmo fare delle prove, ma a Hogwarts non si può …”
“ Ci sono sempre i camini della Metropolvere!”
“ questo è vero … e anche l’armadio svanitore!”
“ finiremmo dritte dritte a Nocturn Alley! Da Magie Sinister, poi!” esclamò con aria terrorizzata Lilian.
“ Per tutti i diavoli, ma sei proprio una fifona!” e scoppiarono a ridere.
Nonostante le lamentele di Lilian, decisero che quel pomeriggio avrebbero cercato l’armadio svanitore e sarebbero arrivate a Londra.
Sapevano dove si trovava, ma il punto era trovare la stanza delle Cose Perdute in tempo. Quando furono arrivate nel punto in cui avrebbero dovuto trovare la porta, cominciarono a pensare.
Abbiamo bisogno dell’armadio svanitore!
Cominciarono a camminare avanti e indietro, finché un’enorme porta non si spalancò davanti a loro.
“ Grande! Entriamo …” entrarono nella grandissima stanza e si avviarono senza dubbi verso l’armadio. Lilian lo aprì e le ragazze entrarono titubanti.
“ ma funzionerà questo cos … OOOH!” l’armadio era entrato in funzione, trascinando le ragazze chissà dove. Con un tonfo sordo vennero sbalzate fuori dal guardaroba, atterrando malamente su uno scricchiolante pavimento di legno.
“ ahi!” si lamentò Lilian. Brittany si alzò e si guardò intorno. Era pieno di oggetti raccapriccianti, teschi, occhi galleggianti e strani attrezzi.
“ direi che siamo arrivate …” mormorò.
“ Avete bisogno di qualcosa, signorine?” Abigail sussultò. Sinister era dietro di loro e le guardava torvo.
 “ no no … siamo solo entrate a dare un’occhiata. È proprio un bel … teschio!” esclamò nervosa Brittany. Poi si avviò verso la porta con le due amiche al seguito. Fuori non era meglio del negozio. Le strade erano buie e affollate da persone poco raccomandabili. Camminarono in fretta e si avviarono verso quella che sembrava Diagon Alley. Quando uscirono finalmente da Nocturn Alley tirarono un sospiro di sollievo.
“ menomale che siamo uscite! Svelte facciamo in fretta …” procedettero spedite fino a quando furono davanti al Paiolo Magico.
Dopo aver varcato la soglia del Paiolo Magico si ritrovarono in una strada di Londra.
“ dove si compreranno?” chiese Abigail.
“ penso in qualche farmacia …” si avvicinarono ad un edificio e lo osservarono attentamente.
Le tre ragazze entrarono in una farmacia, che riconobbero come tale solo per l’insegna a caratteri cubitali. Si misero in coda, ansiosa.
“ ma quanta gente!” si lamentò Lilian, insofferente.
“ per tutti i fantasmi!” sussultò Brittany. “ i soldi! Non ne abbiamo!”
“ ma sì che ne abbiamo! Non ti ricordi più? Abbiamo preso venti galeoni!” rispose Lilian.
“ sì abbiamo i nostri soldi … ma non quelli dei babbani!” Abigail impallidì.
“ e adesso che facciamo?” chiese con un filo di voce.
“ l’unica cosa possibile … accio soldi babbani!” sussurrò Lilian.
“ NO!” esclamò Abigail. “ è vietato! Ci scopriranno se facciamo ma … quello che non dovremmo fare.” si affrettò a concludere.
“ troppo tardi …” mormorò Lilian. Un mazzetto di banconote stava galleggiando a mezz’aria verso di loro.
“ fa che nessuno veda …” fortunatamente c’era troppa gente impaziente e concentrata sulla cassa per notare quello che stava accadendo. Con uno scatto, Brittany prese le banconote e tornò in fila come se nulla fosse.
“ il Ministero se ne sarà già accorto …” sospirò Abigail.
“ il Ministero ha troppe cose da fare in questo periodo, per occuparsi di semplice caso di magia minorile … Guardate tocca a noi!”
“ ehm … un test per sapere se sei incinta o no, grazie …” disse Abigail ad una farmacista con l’aria incredibilmente annoiata.
“ un test di maternità, vorrà dire …” la corresse.
“ sì sì … quello che è …” la cassiera assunse un’aria contrariata e andò a prenderne uno. Dopo pochi minuti tornò indietro con una scatoletta.
“ fanno 13 sterline e 10 cent … “
“ sì ecco …” prese il mazzetto di banconote e cominciò a sfogliarle. “ allora … dieci e cinque …”Infine, essendo poco sicura del fatto che i babbani contassero in quel modo, lasciò l’intero mazzo di banconote sul bancone.
“ grazie e arrivederci … hey! Tenga il resto!” gridò ma ormai le ragazze erano lontane.
                                                                   *
Quando arrivarono al castello erano appena in tempo per la cena. Si salutarono e si divisero, andando ciascuna al proprio tavolo.
Si erano date appuntamento per quella sera nel solito bagno, quello di Mirtilla Malcontenta.
Finita la cena, Abigail e Lilian corsero in bagno, mentre Brittany filò nel dormitorio per prendere il test. Cercò di fare più veloce che poté finché una voce la raggiunse.
“ Brit!” lei si girò. Ron le stava venendo incontro preoccupato.
“ Ron, che succede?”
“ niente, solo che è tutto il giorno che non ci vediamo … magari ti andava di fare un giro …”
“ scusa Ron ma adesso proprio non posso … mi dispiace tantissimo, ti spiego tutto dopo … adesso sono di corsa!” li diede un breve bacio e corse via più veloce del vento.
“  scusate il ritardo!” esclamò entrando in bagno. “ ho incontrato Ron per strada … ecco il test … tieni!” e lo lanciò ad Abigail che lo prese al volo. Aprì la scatoletta e cominciò a leggere.
“ dice che se è blu sono incinta, altrimenti no …” poi si avviò in un cubicolo e si chiuse dentro … dopo circa cinque  minuti uscì fuori tenendo il test lontano dal suo raggio visivo. Lo girò in modo che le amiche potessero vederlo.
“ allora?” chiese ansiosa. Brittany e Lilian sgranarono gli occhi. Sul bastoncino bianco si vedeva chiaramente un sottile linea blu acceso.
“ oh Dio …” esclamò Brittany.
“ oh Cielo …” esclamò Lilian.
“ è blu, vero?” chiese preoccupata Abigail.
“ ehm … sì!” le rispose Brittany. Abigail girò il test per poter vedere con i suoi occhi. Imprecò sonoramente.
“ e adesso cosa dico a Draco?”
“ digli la verità … in fondo è anche colpa sua …” rispose Lilian.
“ poi quando nascerà sarai maggiorenne, quindi sei a posto!” la consolò Brittany.
“ ma dovrò saltare il settimo anno! Ti rendi conto?! Devo cercare Draco … ciao!” e corse via come una furia. Brittany e Lilian uscirono insieme dal bagno senza proferire parola. Poi con un breve cenno si salutarono e si avviarono verso i loro dormitori. A metà strada però Brittany si ricordò di Ron e tornò indietro. Arrivò davanti all’arazzo e la Signora Grassa la squadrò come al solito.
“ ciao Brittany … ancora qui?” chiese con voce divertita.
“ sì … ma è importante … devo parlare con …” ma la donna non la lasciò finire.
“ con il signor Weasley … sì ormai ho imparato …” poi parlò con un quadro lì di fianco e lo mandò a chiamare Ron. Poi sorrise allegramente a Brittany e si aprì. Dalla porta uscì Ron, che appena la vide si illuminò.
“ vieni usciamo … devo raccontarti …” e gli fece l’occhiolino. Poi salutò la Signora Grassa e si avviò con Ron verso il cortile.
“ da quando siete così amiche tu e la Grassa?” chiese divertito.
“ oh … ormai si è abituata a me …” e scoppiarono a ridere.
“ allora … che cosa è successo oggi?”
“ si tratta di Abigail … sai che è fidanzata con Malfoy?”
“ davvero? “ chiese strabuzzando gli occhi. “ Poveretta!”  e scoppiarono di nuovo a ridere.
“ sì … ecco ora lei è …” poi si guardò in torno per paura che qualcuno potesse sentire e sussurrò. “ incinta.”
“ non ci credo! Di Malfoy? Per la miseria, ma come l’avete scoperto?”
“ ecco è questo il punto  … oggi non mi hai vista perché a scuola non c’ero … eravamo a Londra per comprare un test di maternità …”
“ incredibile! E come avete fatto ad arrivare a Londra?”
“ con un armadio svanitore … siamo finite da Magie Sinister e poi dal Paiolo Magico siamo arrivate a Londra …”
“ ma da quando …?”
“ da San Valentino penso …”
“ ah … ok.”
“ vedi cosa abbiamo rischiato?” gli rinfacciò Brittany.
“ beh, ma non è successo … e poi siamo stati attenti.” si difese Ron.
E continuarono a passeggiare mano nella mano.
                                                             *
Intanto dalla parte opposta del castello, Abigail aveva finalmente trovato Draco.
“ ti devo parlare … è urgente!”
“ che succede? Stai male?” chiese lui preoccupato.
“ no … sto bene, ma … a San Valentino abbiamo esagerato un po’ troppo …”
“ in che senso?” chiese lui.
“ beh … ecco … io … sono … sono incinta!” quelle parole raggiunsero Draco come un schiaffo.
“ cosa?”  lei prese un respiro profondo e rispose.
“ IO – SONO – INCINTA. TU – SEI – IL – PADRE!” Draco all’inizio sembrò non capire, ma in un attimo sul suo volto si accese un sorriso.
“ ma è stupendo!” esclamò.
“ no! Non lo è! Ti rendi conto che non sono neanche maggiorenne? E poi dovrò saltare l’ultimo anno!”
“ ma non fa niente! Quando nascerà sarai maggiorenne e lo salterò anch’io l’anno … ci troveremo una casa e vivremo lì …”
Questo parve consolarla un po’.
“ Oh … Draco!” e lo abbracciò. Lui la strinse forte e le accarezzò la testa.
“ saremo genitori … non mi sembra vero …” mormorò lui.
“ già … sembra impossibile …” e rimasero lì abbracciati ancora per molto tempo prima di staccarsi e tornare ognuno nel proprio dormitorio.


Madame Fleur dice .. 
... Dracuccioo *______*

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Capitolo 9
*** Lettere e dubbi ***


Era sera. Brittany era seduta su una poltrona. Era passata una settimana da quando aveva scoperto che Abigail era incinta. Lei le aveva comunicato che avevano già deciso anche il nome. Se fosse stata femmina sarebbe stato Maybelle, se maschio Caius. Ovviamente si poteva immaginare chi aveva trovato un nome piuttosto che l’altro. Avrebbero saltato entrambi il settimo anno.
Beati loro! Felici e tranquilli …
Proprio in quel momento qualcuno picchiettò sul vetro della finestra. Brittany si girò preoccupata e vide un grosso allocco sulla balaustra. Aprì la finestra e lo fece entrare. Aveva le piume tutte bagnate di pioggia e una lettera legata alla zampa. Brittany la sfilò accuratamente e cominciò a leggere.
Cara Brit, ho cercato di avvertirti prima ma non ce l’ho fatta.
Mentre andavo verso nord, mi sono imbattuto in un gruppo di mangiamorte. Ero sotto le sembianze di un lupo, quindi non mi hanno visto. Li ho sentiti parlare, si stanno preparando ad attaccare. Oramai il Signore Oscuro è risorto e a breve potrebbe attaccare il castello. Stanno cercando nostro padre e di conseguenza tutti noi. Siamo in pericolo … ora sono nelle vicinanze di Hogsmeade. Ti prego di non uscire dal castello per nessuna ragione. Ho mandato la stessa lettera anche a tuo fratello per avvertirlo. Sta attenta.                                                      Bastian
Brittany si strinse la lettera tra le braccia. Cosa doveva fare adesso?
Doveva avvertire Ron, Hermione e Harry. Se lei era in pericolo Harry lo era più di tutti.
Doveva mandargli un gufo.
“ Luna? Scusa non è che mi potresti prestare Midnight?” Luna  la guardò con i suoi occhi sporgenti e le sorrise.
“ certo …” si alzò e andò nel suo dormitorio, per tornare indietro con la piccola civetta nana. Porse la gabbietta a Brittany che la ringraziò.
Cominciò a scrivere la lettera per Harry.
Caro Harry, sono Brittany. Mio fratello mi ha appena scritto, avvertendomi che ha sentito dei mangiamorte dire di voler attaccare il castello siamo tutti in pericolo, in particolare tu. Mi ha raccomandato di non uscire dal castello.                                                      Brit
Poi la legò alla zampina di Midnight e la liberò nella notte piovosa, dopo essersi raccomandata di portarla ad Harry Potter.
La piccola civetta volava nell’oscurità percorrendo il perimetro del castello, fino ad arrivare alla finestra della sala comune di Grifondoro. Picchiettò sul vetro insistentemente fino a che una ragazza la fece entrare.
“ Quella è Midnight! La civetta di Luna …” esclamò Neville vedendo il piccolo animale.
“ allora la lettera sarà per te di sicuro!” lo schernì Seamus.
“ invece no …  è per … Harry?!” e lo guardò con un espressione a metà tra il sospettoso e il sorpreso. Harry prese la lettera e cominciò a leggerla nella mente.
“ è di … Brittany!” e guardò Ron interrogativo. Ron altrettanto incredulo prese la lettera e la lesse a sua volta.
“ c’è da crederci?” chiese Harry scettico.
“ vorrei ben vedere! Se Brittany ti ha avvertito ci sarà un motivo!”
“ chiedevo solo …”
“ Non ti fidi di lei, vero?”
“ No, insomma .. Non la conosco tanto bene ..”
“ Sei un idiota. Lei si prende la briga di avvertirti e te fai queste scene .. ”
“ beh … non si sa mai!” Ron si alzò di scatto. Neville e Seamus si allontanarono, diretti verso i dormitori, lasciando Ron e Harry da soli.
“ ora basta! Lei non ti direbbe mai una bugia simile!”
“ e come fai ad esserne sicuro?!”
“ perché mi fido di lei!”
“ un mare di gente di cui ci fidavamo era dalla parte di Voldemort alla fine!”
“ ma cosa stai dicendo?! Ma leggi quella lettera! Si vede benissimo che sta solo cercando di aiutarti!”
“ beh, se lei è davvero così brava come dici, dov’era l’anno scorso? Lei non ha cicatrici sulle mani! Dov’era quando la Umbridge ci puniva?”
“ ora basta!”
“ DOV’ERA QUANDO SIRIUS E’ MORTO?”
“ ORA BASTA!” sbottò Ron. “ lei non veniva alle riunioni dell’ES, perché l’anno scorso ha saltato l’anno!”
“ e perché l’avrebbe fatto?”
“ ma ti svegli? Perché la Umbridge odia gli ibridi! E lei era mezza licantropo. Peggio ancora. Ha preso lezioni da Silente in persona, sotto richiesta di suo padre stesso!” Harry ammutolì. “ devi piantarla di prendertela sempre con tutti. Non è colpa sua se Sirius è morto. E suo padre fa parte dell’ordine della fenice! Ora è al nord, in una comunità di Lupi Mannari come spia. Insieme a Lupin.”
Poi fece dietrofront e se ne andò, lasciando Harry in piedi al centro della sala. La lettera ancora tra le mani, la sentiva bruciare come il fuoco e pesare come il piombo.


Madame Fleur dice .. 
Taci Sfregiato!  >_____<

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Capitolo 10
*** La cugina ***


Brittany era intenta a osservare il panorama fuori dalla sua finestra. Le nuvole correvano veloci, il cielo era grigio e spento.
“ Buon giorno Brit! Buona Pasqua .. “ borbottò Michael ancora assonnato.
“ ciao Mike .. Auguri anche a te ..” e gli rivolse un sorriso tirato.
Michael si alzò e andò in bagno, mentre Brittany, già pronta per scendere a pranzare, continuava a scrutare le nuvole. Dopo alcuni interminabili minuti, Michael uscì dal bagno e insieme scesero in cucina. La camera di Brittany e di Michael infatti, si trovava in mansarda, un posto ottimo secondo Brittany, la quale adorava guardare fuori dalla finestra.
Lavinia era già giù da un pezzo e stava aiutando Maggie a cucinare. Eddie come al solito stava leggendo il giornale, imprecando ogni volta che vedeva risultati pessimi per la sua squadra del cuore: i Tornado.
La porta si aprì di scatto per fare entrare Avril, la gemella di Lavinia. Le due sorelle  avevano quattro anni più di Brittany, erano entrambe bionde e con due caratteri completamente diversi. Lavinia è sempre stata la migliore in tutto, superiore anche a Michael, ma tra le due, Avril era cento volte quella più simpatica.
“ Hey Brit!” esclamò non appena la vide.
“ ciao Avril!” disse lei di rimando.
“ che bellezza .. ormai erano anni che non ci riunivamo tutti insieme!” esclamò Maggie al settimo cielo. Adorava vedere tutta la famiglia riunita.
Due pesanti tonfi alla porta. Tutti si irrigidirono. Non aspettavano visite, erano tutti in casa. Zio Eddie si alzò per controllare. Aprì la porta quel che bastava per vedere chi c’era dall’altra parte. Una ragazzina dai capelli rosso fuoco lo fissava. Lui la guardò esterrefatto e aprì ancora di più la porta. Lei non se lo fece ripetere due volte. Si fiondò dentro e urlò:
“ CIAO! SONO A CASA FINALMENTE!” prese una sedia e si lasciò andare. Tutti si guardavano senza capire né chi fosse quella ragazzina e nemmeno cosa ci facesse lì. Poco dopo, lei dovette constatare che nessuno si era mosso da quando era entrata, così si presentò.
“ io sono Ryanne .. e sono vostra cugina!”
                                                                  *
“ dici che si incazzano se comincio dopo la scuola?” chiese Ryanne. Brittany pensò che la cugina era senz’altro la persona più maleducata che avesse mai conosciuto.
“ no, non credo .. Silente capirà ..” Ryanne scrollò le spalle. Brittany non riusciva a capire come quella misteriosa cugina fosse saltata di colpo fuori. Lei pensava che gli unici cugini che aveva erano Michael e le gemelle .. invece ce n’era un’altra. Tra tutti lei era quella che le assomigliava di più. Mezza lupo mannaro. Figlia del fratello di suo padre.
“ a che pensi?”
“ ehm .. come hai fatto a cambiare il colore dei tuoi capelli? Ieri non erano rossi?” rispose.
“ umh .. stavo meglio? In effetti posso cambiarli in qualsiasi momento. Guarda!” e divennero verdi. “ sono una metamorfomagus! Però questo colore fa veramente schifo!” e li fece diventare biondo platino.
“ stai bene così .. bionda!”
“ grazie, lo so!” poi cominciò  a guardarsi allo specchio.
“ ma tuo papà? Dov’è?”
“ sta ad Azkaban .. mia madre è morta un casino di tempo fa .. infatti stavo dai babbani, ma si sono spaventati di brutto quando mi hanno vista cambiare il colore dei capelli .. quelli sono tutti fumati!”
“ non ho mai avuto a che fare con i babbani .. come sono?”
“ minchioni!” sbottò Ryanne. “ non facevano altro che lamentarsi di me! mi avevano iscritta ad una scuola per babbani, io ovviamente sapevo che non ero sfigata come loro .. continuavo a fare bordello a scuola finché non mi hanno sbattuta fuori! Cazzo dovevi vedere le loro facce! Sembrava che mi volessero spellare .. la moglie fa: “ ti abbiamo accudita fino a adesso .. come puoi farci questo?!” sembrava che stesse per piangere! Poi è arrivato il marito che si è messo a urlare: “ sei una delinquente! Fumi, bevi magari ti droghi anche! E poi sei sempre attaccata a quell’aggeggio! Il cellulare! I tuoi amici non mi piacciono! Dacci ancora dei problemi e ti sbattiamo fuori di casa!” allora io gli ho detto: “ se fumo e bevo sono cazzi miei! E piantatela di rompere! Io faccio quello voglio! E se volete sbattermi fuori fatelo, tanti saluti!” allora lui si è incazzato: “ sei proprio maleducata! Ti sembra il caso di usare questi termini?!” “ ma vaffanculo! Io me ne vado!” allora sono corsa su, ho fatto le valigie e me ne sono andata! La moglie ha cercato pure di fermarmi e io ho urlato: “ fanculo a tutti e viva la libertà!”“ alla fine stava morendo dal ridere. Quella cugina era proprio simpatica.
“ Cos’è il cellulare?” Ryanne scoppiò a ridere.
“ ah, già che qui siete tutti indietro di millenni! Il cellulare è una cosa fichissima, tipo il telefono .. anzi è un telefono!” Poi arrivò anche Michael che si unì all’animata conversazione.
“ allora raccontatemi un po’ .. avete il tipo o la tipa?” chiese Ryanne curiosissima.
“ intendi dire se siamo fidanzati, giusto?”
“ sì sì .. quel che è .. allora?”
“ sì!” risposero insieme.
“ ah! Allora raccontate dai!”
“ il mio ragazzo si chiama Ron … stiamo insieme da Natale … ed è un amore! Davvero, è così dolce…”
“ io sto con una mia compagna di classe .. il suo nome è Daphne ed è .. stupenda!”
“ e tu?”
“ stavo con un babbano, ma quando me ne sono andata ci siamo lasciati .. cioè io l’ho lasciato! Mi tradiva sto’ stronzo!”
“ tu Brit ne sai qualcosa di tradimenti, vero?”
“ oh! Piantala non ci voglio nemmeno pensare!”
“ venivo a trovarti quasi tutti i giorni e nemmeno te ne accorgevi .. me ne ricorderò .. stavi lì moribonda a dire: “ Ron .. Ron .. Ron ..”
“ Vorrei vedere te!” e mise il broncio.
“ no, cuginetta! Non essere triste!” disse ironico.
                                                                                       *
 
Intanto al castello le cose procedevano in maniera del tutto diversa.
“ cosa?! È vietato uscire? Ma come …”
“ Ron, calmati! Lo fanno per il nostro bene!” Madison gli si era avvicinata. Nonostante il loro primo diverbio erano diventati buoni amici, rispettando ognuno gli spazi dell’altro.
“ il nostro bene! Io … mi manca Brittany …”
“ manca anche a me .. ci crederai?” e rise amaramente. “ tutti questi avvenimenti .. Voldemort è potente, sta facendo morti su morti. Senza contare le questioni degli Inferi e dei maghi sotto la maledizione Imperio. La situazione sta diventando insostenibile. Pure io, ho vergogna di essere una Serpeverde ..”
“ io invece vorrei essere a casa … sono rimasto solo perché me l’ha chiesto Harry …”
“ vi siete chiariti?”
“ e tu come fai a sapere che abbiamo litigato?”
“ mi capita .. a volte .. di riuscire a leggere il pensiero .. involontariamente, eh!”
“ cosa vuol dire involontariamente? Lo fai senza nemmeno pensarci?”
“ in effetti sì … quando sono molto vicina a una persona, in tutti i sensi, allora è come se questa mi apre la sua mente e io mi ci fiondo dentro … ultimamente mi capita spesso … anche con persone lontane.”
“ è strano .. quindi hai letto la mia mente?”
“ più o meno .. non è che la leggo proprio … vedo delle immagini, delle specie di filmati! Cose importanti comunque … e l’ultima volta ho visto che hai litigato con Harry …”
“ incredibile!”
 Durante quel periodo, Ron passò tutto il tempo insieme a Madison.
Sentiva che in quella ragazza c’era qualcosa di speciale, sotto tutto quel trucco e a quegli atteggiamenti scorbutici e aggressivi.
In più ormai non aveva più nessun segreto con lei. Sapeva che Madison poteva incredibilmente leggere il pensiero, ma ci aveva fatto l’abitudine.
Tuttavia lei, che ora rispettava Brittany e la considerava come sua pari, cercava di mantenere le distanze, soprattutto dopo quello che era successo l’ultima volta.
Ron non vedeva l’ora che Brittany tornasse, ma di certo non si aspettava niente di tutto quello che sarebbe successo.



Madame Fleur dice .. 
Fanculo e viva la Libertà!  ^_____^

 

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Capitolo 11
*** Inferno ***


La casa era semideserta. Gli zii e le gemelle erano andati via per il weekend, lasciando i ragazzi a casa da soli.
Brittany si svegliò di soprassalto, dopo un forte rumore. C’era un caldo soffocante, nonostante  fosse solo aprile.
Poi delle urla ruppero il silenzio. Michael e Ryanne si alzarono dal letto spaventati. Brittany corse alla finestra. La casa stava bruciando.
                                                             *
Lilian era seduta su una comoda poltrona, nella Sala Comune.
Improvvisamente avvertì un vago senso di nausea, finché, come un lampo le apparì cosa stava succedendo.
Fuoco. Urla. Passi veloci. Tre ragazzi che correvano cercando un uscita.
Brittany. Brittany era in pericolo.
Senza riflettere salì le scale del dormitorio maschile e corse fino ai piedi del letto di Ron.
“ Ron! Ron!” Stava urlando, era fuori di sé. Ron si girò e sgranò gli occhi.
“ Lily cosa succede?” Lei senza nemmeno riprendere fiato, lo trascinò via.
“ Brit .. Brit ..” Mormorava.
“ cos’è successo a Brit?” Chiese Ron preoccupato.
“ è in pericolo! Devi aiutarla!”
“ Ma è notte fonda!”
“ Dobbiamo salvarla!” stava gridando, mentre lo trascinava giù per le scale.
“ Madison! Vai a cercare Madison! È nel dormitorio di Serpeverde!”
Nel frattempo Harry li raggiungeva.
“Ho sentito gridare, cos’è successo?”
“ Brit è in pericolo!” sbottò Lilian. E poi corse verso la Sala Comune di Serpeverde.
“ Andiamo a salvarla allora!” esclamò Harry.
“ pensavo che non ti fidassi di lei.” Rispose Ron innervosito.
“ Ho capito che .. avevi ragione. Su tutto.” Finalmente arrivò Lilian insieme a Madison, ancora mezza addormentata.
“ come faremo a raggiungerla?”
“ i camini! Dobbiamo usare la Metropolvere!” esclamò Madison.
“ Ma siamo sicuri che gli zii di Brit hanno un camino?”
“ Possiamo solo sperare! Oppure potremmo smaterializzarci!” propose Ron. Nonostante le lezioni non era molto bravo.
“  Io sono capace! Posso portare due di voi!” Rispose Madison.
“ Anch’io sono in grado. Allora porto Ron!” disse Lilian.
“ Okay. Harry tu vieni con me.”
Corsero fuori nella notte, attraversarono il parco e quando raggiunsero Hogsmeade, scomparirono  nel buio.
Vorticarono forte e alla fine atterrarono in prato. Un calore fortissimo li avvolse. Davanti a loro una casa stava bruciando e da quella casa provenivano grida troppo familiari.
“ sbrighiamoci!” corsero dentro e con la bacchetta in mano si fecero strada in mezzo alle fiamme. Le scale erano ormai carbonizzate, Ron sperò che Brittany non fosse al piano superiore.
In mezzo al fumo e al fuoco scorsero tre figure che arrancavano tossendo.
“ Brit!” urlò Ron con la voce arrochita dal gas.
“ R – Ron!” Lui riuscì ad afferrarla per un braccio e a trascinarla fuori da quel rogo. Lilian e Harry aiutarono gli altri due. Madison invece corse dentro per controllare che non ci fosse più nessuno.
Quando furono tutti fuori respirarono a pieni polmoni.
“ Ron cosa .. cosa ci fai qui?” chiese Brittany a mezza voce.
“ Ti salvo!” si guardarono un attimo negli occhi e infine si abbracciarono.
Una risata stridula proruppe nella aria.
“ Ma che bel quadretto!” Una donna dai capelli neri e arruffati li guardava con, nello sguardo, una scintilla di pazzia. Di fianco a lei, un uomo nerboruto dallo sguardo torvo rideva sguaiato.
“ Bellatrix!” Brittany alzò la bacchetta contro di lei. Gli altri la imitarono. L’uomo si mise in posizione d’attacco.
“ Talbot, tuo padre non ti salverà stavolta!” e scoppiò di nuovo a ridere.
“ Facciamola finita in fretta.” dalla bacchetta di Bellatrix partì un fascio di luce verde. Madison fece in tempo a scansarsi e la maledizione si infranse contro un albero alle loro spalle.
Quello fu il segnale di inizio. Lampi di luce di tutti i colori saettavano da una parte all’altra del prato, senza andare mai a segno.
Poi l’uomo partì di corsa. Attaccò Ron, mentre gli altri se la vedevano con Bellatrix.
Dalla bacchetta di Madison partì un lampo verde che sfiorò Bellatrix, che però rimase indenne.
Ron stava lottando contro Fenrir Grayback, quando sotto gli occhi di tutti le enormi nuvole che coprivano il cielo si diradarono scoprendo una luna bianca e piena.
Le pupille di Fenrir si dilatarono e lui cominciò ad ansimare forte mentre si alzava in piedi e cominciava a trasformarsi.
Lilian Urlò nel vedere quello spettacolo e Bellatrix ne approfittò per scagliarle la maledizione Cruciatus.
La ragazza cadde per terra contorcendosi dal dolore. Brittany era come paralizzata. La Trasformazione di Grayback era ormai completa e, dopo un forte ululato si avventò su Ron.
Il prato era percorso da urla di dolore. Brittany improvvisamente sentì che la sua anima la stava abbandonando. Guardò la luna e poi tutto divenne buio.
                                                                  *
Michael corse ad aiutare Lilian, ma Bellatrix lo stava minacciando. Se avesse provato anche solo ad avvicinarsi, la ragazza sarebbe morta.
Poi un grido roco tagliò l’aria. Sovrastò tutte le altre grida. Ma non era un grido di dolore, era un grido di rabbia.
Michael vide Brittany in piedi in mezzo al prato. Sembrava posseduta da una forza non sua. Gli occhi erano completamente neri.
Con un balzo felino atterrò  vicino a Grayback lo prese con la forza e lo spinse alcuni metri più lontano. Gli si avvicinò di nuovo e cercò di strangolarlo. Era diventata una specie di bestia, non era più Brittany.
Poi gli puntò la bacchetta alla  gola e urlò con una voce non sua:
AVADA KEDAVRA!” Ci fu un’esplosione. Si vide per alcuni minuto solo una luce verde fortissima. Poi tutto si spense. Michael era riuscito a schiantare Bellatrix che ora giaceva a terra svenuta. Lilian stava riprendendo le forze e respirava affannosamente. Ron era disteso per terra con il collo insanguinato mentre Harry e Madison cercavano di curarlo con qualche magia. Infine Brittany era svenuta qualche metro più lontano dal cadavere di Fenrir Grayback.
                                                                *


Madame Fleur dice .. 
Alla faccia di Fenrir Grayback  X_____X

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Capitolo 12
*** Dispersi ***


Quando Brittany si svegliò ci mise un po’ prima di mettere bene a fuoco dove si trovava. A fianco a lei c’era Ron che sembrava essersi ripreso. Non era stato morso, ma avevano lottato per un po’ e il lupo mannaro era riuscito a infliggergli alcune profonde ferite in faccia e sul petto.
Harry e Madison erano seduti all’ombra di un albero e lui stava curando il braccio della ragazza, che sembrava essere stato bruciato da qualche fattura. Lui non era messo meglio. Era stato colpito di striscio da un Sectumsempra e ora aveva una gamba coperta di tagli sanguinanti.
Michael invece era stato colpito da una fattura esplosiva e aveva qualche costola rotta. Lilian invece sembrava molto scossa. Tremava e non aveva più detto nulla dalla sera precedente.
Ryanne era seduta all’ombra di alcuni cespugli. Anche lei si era trasformata in un lupo mannaro ed era corsa via in tempo, prima di attaccare gli altri.
Erano in sette, messi uno peggio dell’altro.
Brittany si era messa a sedere e aveva guardato gli altri frastornata. Non si ricordava più nulla della sera precedente.
“ Cos’è successo ieri?” chiese a Harry.
“ Non abbiamo capito .. Tua cugina si è trasformata proprio in lupo mannaro, invece tu .. non eri in te .. era come se ci fosse una bestia nel tuo corpo. Hai ucciso Fenrir Grayback con una maledizione senza perdono .. un ragazzo della nostra età non ci sarebbe mai riuscito .. Devi essere cattivo .. dentro .. “ A Brittany veniva da piangere. Aveva ucciso una persona. E anche se era un nemico si sentiva in colpa. Le parole di Harry le rimbombavano nella testa.
Devi essere cattivo .. dentro ..
“ Ma non sto dicendo che sei cattiva Brit! Non eri tu ieri! Era qualcosa .. una bestia che ti possedeva!” Ma quelle parole non confortarono Brittany. In cuor suo sapeva che c’era una spiegazione a tutto ciò, ma non era sicura di volerla sapere.
                                                         *
Dopo un paio di giorni, la situazione cominciava a diventare più instabile.
“ Non possiamo restare qui! Se ci trovano i Mangiamorte non ci offriranno certo Burrobirra!” Esclamò Lilian. Lei sembrava quella messa meglio. Superato lo shock iniziale, era diventata così nervosa che bastava un niente per farla scoppiare.
“ Ma dove credi di andare?! Siamo tutti feriti, Ron non ha forze e nemmeno Ryanne!” Brittany si girò lentamente verso Ron. Il ragazzo era sveglio, ma evitava accuratamente ogni movimento per via dei tagli.
Ryanne invece, nonostante non avesse ferite concrete, sembrava quella messa peggio. I capelli erano diventati grigi ed era perennemente cinerea.
“ Certo che stiamo qui, la situazione migliora!” Ribatté la ragazza.
“ Senti visto che tu sei così pimpante, perché non vai a cercare un rifugio?” Lilian, dopo un’occhiata furente si allontanò dalla radura. Si sedette all’ombra di un albero e non disse più nulla.
“ A scuola .. si chiederanno che fine abbiamo fatto ..” Mormorò Madison tristemente.
“ Probabilmente ci staranno già cercando .. sinceramente non ho voglia di essere trovato nemmeno da loro ..” Disse Michael teso.
“ Basta. Io vado a cercare un rifugio!” esclamò Brittany. Si alzò traballando e zoppicò in cerca di Lilian. Per un motivo a lei oscuro, le doleva moltissimo una caviglia. Secondo Harry, se l’era stortata dopo l’esplosione.
“ Brit .. Vengo con te!” Michael si alzò e le andò in contro. Le sue costole non stavano ancora bene.
“ Michael, no! Andrò io con Brit .. tu sei messo troppo male!” Ribatté Madison. Il suo braccio non dava segni di miglioramento, anzi. Sembrava annerirsi sempre di più ogni giorno che passava.
                        *
Brittany e Madison stavano vagando nel bosco da ore, ma non riuscivano a vedere altro che alberi.
Erano stanche ormai e le gambe stavano diventando pesanti.
Il cielo si stava scurendo e se non fossero tornate il prima possibile alla radura, probabilmente si sarebbero perse. Finalmente però scorsero qualcosa in lontananza.
In mezzo agli alberi c’era una grotta che sembrava abbastanza grande da ospitarli tutti. Spararono in fretta scintille rosse, per indicare la posizione agli altri. Dopo qualche minuto il Patronus di Harry le raggiunse portando un messaggio:
Arriviamo. Continuate a sparare scintille.”
Brittany ricominciò e dopo circa un’ora videro arrivare gli altri.
Erano tutti messi molto male, Madison fece strada e li condusse all’entrata della grotta. I  Ragazzi si sistemarono alla meglio e accesero un fuoco magico. Nonostante le ferite, ora si sentivano più al sicuro e ripresero a ridere e scherzare come prima. Finalmente sembrava che la tensione si stesse allentando.


Madame Fleur dice .. 
Porelli  ç_____ç

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Capitolo 13
*** Teorie e Lune ***


La situazione stava diventando almeno sostenibile e anche le ferite davano segni di miglioramento. La grotta in cui si trovavano dava loro molta sicurezza, questo contribuiva anche a far tornare il buonumore.
L’unica che sembrava contrariata era Ryanne. Brittany non l’aveva mai vista così seria, sembrava preoccupata e anche i capelli, che di solito erano di un acceso color rosso fuoco, si erano spenti fino a diventare biancastri.
“ Insomma Ryanne cosa c’è?” Chiese Brittany la sera, quando trovò la ragazza seduta fuori dalla grotta mentre gli altri dormivano.
“ Sono preoccupata .. Quelli là potrebbero arrivare da un momento all’altro .. “
“ Sono certa che c’è un altro motivo, vero?” Ryanne alzò le spalle.
“ In effetti sì .. Ma non ti preoccupare .. mi manca solo una persona ..” e stiracchiò la bocca in quello che doveva essere un sorriso.
“ Chi è?” Chiese Brittany comprensiva.
“ Un ragazzo che mi piaceva .. Un emerito stronzo.”
“ Se vuoi parlarne io sono qui.”
“ Beh .. Voi siete felici .. insomma tu sai che puoi sempre contare su qualcuno .. invece io no ..”
“ Stai tranquilla .. Vedrai che quando saremo a Hogwarts troverai qualcuno!” e ammiccò, ma questo non sembrò convincere Ryanne.
“ Non lo so .. ecco io non vorrei essere di peso .. Sono molto più licantropo di quanto lo sei tu .. Sono molto più pericolosa ..” Brittany rise amaramente.
“ Almeno tu non hai ucciso nessuno .. Vorrei capire quello che è successo ..” Ryanne rifletté un attimo.
“ Credo di sapere il motivo .. beh .. ho fatto due più due, niente di più! In pratica credo che durante il plenilunio le tue emozioni vengano amplificate e se sono molto forti potrebbero addirittura sopraffarti.
Questo è quello che è successo l’altra sera .. La luna splendeva e la tua rabbia nei confronti di Grayback era molto forte .. così è stata amplificata. E anche quando avevi visto Ron che si baciava con Madison .. La tua tristezza è diventata così forte da diventare il tuo unico sentimento e da renderti praticamente cieca davanti a tutti gli altri ..”
“ Come sai ..?”
“ me lo ha raccontato Michael .. E poi ho scoperto che in quel periodo c’era la luna piena, esatto?”
“ effettivamente sì ..”
“ e scommetto che è successo altre volte, magari non in modo così lampante, ma quasi ..”
“ a Natale c’era la luna! Ecco perché improvvisamente ho capito di amare Ron!”
“ Spero di esserti stata utile ..” e le regalò il primo vero sorriso di quella settimana.
“ Ma quindi .. Ciò che provo per Ron ..”
“ è tutto assolutamente vero, tranquilla. È sempre stato vero, solo che non te ne rendevi conto .. La luna può aiutarti, può salvarti la vita, può farti capire i tuoi veri sentimenti, ma devi stare attenta, perché come può amplificare quelli positivi, può farlo anche con quelli negativi.”
“ capisco .. e perché a te non succede?”
“ Te l’ho detto, siamo tutti diversi .. dipende anche dal nostro carattere, ad ogni modo io ho preso molto di più da mio padre confronto a te .. Penso sia così anche per i tuoi fratelli, anche se normalmente, i geni dei Lupi Mannari hanno più effetto sulle femmine che sui maschi .. Non chiedermi perché, non lo so!” e alzò le spalle. “ Molte cose me le spiegò mio padre prima di finire ad Azkaban .. Spesso mi sento così sola .. Mi mancano entrambi i miei genitori ..”
“ è normale .. Anche a  me mancano i miei, soprattutto mia madre .. Perché so che lei non tornerà mai, mentre almeno mio padre ha ancora una speranza ..”
“ Beh .. allora questo è quanto ..” sorrise.
“ Grazie e .. ti prego cambia il colore dei capelli, così mi metti tristezza..” Come un lampo i capelli diventarono turchesi.
“ Ho sempre desiderato avere i capelli azzurri!” Confessò Ryanne. Brittany rise allegra.
“ Ti donano, sai?”
E scoppiarono a ridere come se l’incendio non fosse mai divampato.
                                                    *
Passavano i giorni e finalmente i ragazzi davano buoni segni.
Le ferite si stavano rimarginando e cominciarono a riflettere sul da farsi.
“ Dovremmo tornare a Hogwarts. Le vacanze oramai sono finite ..”
“ Io concordo con Brittany. E poi Hermione e Abigail si chiederanno che fine abbiamo fatto .. senza contare che i professori saranno sulle nostre tracce ..”
“ Secondo me invece è meglio trovare un posto sicuro .. Insomma questa grotta sarà comoda, ma se ci cercano in mangiamorte ci troveranno in fretta ..”
“ Ragazzi .. si torna a Hogwarts. Io sono il maggiore e io decido.” esclamò Michael. “ Ci smaterializzeremo .. chi è che è capace?”
“ Aspetta! Ricordati che gli zii si chiederanno che fine abbiamo fatto e troveranno la casa carbonizzata con il marchio nero sopra!”
“ hai ragione Brit .. non ci avevo pensato .. manderò loro un Patronus.”
Si concentrò per qualche breve secondo e poi dalla sua bacchetta uscì un gufo luminoso che volò via portandosi dietro il breve messaggio:
“ Stiamo bene. Stiamo tornando a scuola. Vi spiegheremo.”

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Capitolo 14
*** Phoebe la Veggente ***


“ QUATTRO RAGAZZI SCOMPARSI! SE NE RENDE CONTO?! QUATTRO!”La professoressa era fuori di se dalla rabbia.
“ Minerva, calmati. Ho allertato l’Ordine .. Li troveranno.” Silente nonostante tutti gli sforzi non riusciva proprio a calmarla.
“ CALMARMI! Cosa diranno i genitori?!”
“ Spiegheremo loro tutto a tempo debito. Per ora dobbiamo solo aspettare.”
“ Albus, siamo certi che li ritroveremo? Insomma .. Colui Che Non Deve Essere Nominato è risorto. Harry Potter è con loro!”
“ Chi sono i ragazzi scomparsi?” Chiese il preside, paziente.
“ Harry Potter, Ronald Weasley, Lilian Barnes di Grifondoro e Madison Block di Serpeverde.”
“ Una strana combinazione .. è certo però che da i Signori Potter e Weasley ci si possa aspettare qualsiasi cosa. Anche una fuga notturna, come in questo caso. Tuttavia mi chiedo cosa centrino le signorine Barnes e Block. Di solito i Serpeverde non sono così arditi e la signorina Barnes non ha mai dato problemi.” Il preside rifletteva ad alta voce, aumentando l’ansia della professoressa McGranitt.
“ Albus, non credi che sia il caso di intervenire? Posso andare io se ..” ma fu interrotta bruscamente.
“ No Minerva, L’Ordine sbrigherà tutto al più presto. Ne sono certo.”
Un attimo dopo la porta si spalancò, lasciando entrare il professor Piton.
“ Mi dispiace interrompere la vostra conversazione, ma per parer mio è necessario aumentare la vigilanza soprattutto intorno al dormitorio dei Grifondoro. O in particolare intorno alla camera di Potter e Weasley, dato che per l’ennesima volta hanno violato le regole.” Commentò malevolo il professor Piton.
“ E a me dispiace il fatto, Severus, che anche una ragazzina di Serpeverde è scomparsa: Madison Block, ti dice nulla?” si accanì contro di lui la Professoressa.
“ Un’altra attaccabrighe. Per quanto tenda a preferire gli studenti della mia casa, non posso fare a meno di notare che è una delle peggiori studentesse di Serpeverde.” continuò Piton “ Non tanto per i voti, quanto per il comportamento .. Serpeverde perde moltissimi punta a causa sua. Si potrebbe definire una specie di “Potter” della mia casa.” e sorrise sprezzante.
“ E cosa come è finita in Serpeverde?” chiese la McGranitt interessata.
“ è una Purosangue. Tutta la sua famiglia era di Serpeverde. È certo che se fossi stato quel cappello l’avrei mandata a Grifondoro in ogni caso.” E infine sottovoce aggiunse “ Avrei avuto un problema in meno.”
“ Ad ogni modo, sarà aumentata la sorveglianza in tutto il castello. Ciò che è custodito nei sotterranei è troppo prezioso e già una volta due studenti hanno superato tutte le trappole ..” Aggiunse Silente.
“ Tutto ciò mi riporta per l’ennesima volta a Weasley. Mi è parso strano che all’operazione non avesse partecipato anche Potter. Solitamente quei due lavorano in coppia .. In trio, aggiungerei, contando anche la signorina Granger.” Esclamò il professor Piton. “ Mi sorprende ancora che non siano stati puniti ..”
“ Lo sai, Severus, che non avremmo risolto nulla. Ed erano scesi per un motivo più che lecito, ovvero la bacchetta della signorina Talbot. Mi chiedo solo, come mai non si siano fatti delle domande .. Sul motivo della presenza di tante trappole ..” continuò pensieroso il preside.
“ Ad ogni modo, bisogna rintracciarli. È il nostro primo problema in questo momento. A Voi-Sapete-Cosa penseremo più avanti. L’unico pensiero ora è ritrovarli.” disse seria la McGranitt.
“ In ogni caso, nessuno deve sapere che cosa è nascosto nell’ala est dei sotterranei, a parte ovviamente i professori che hanno piazzato le trappole.” aggiunse Silente. “ Per il resto, Nessuno.”
                                                                                       *
La porta si spalancò improvvisamente. Hermione e Abigail si fiondarono dentro affannate.
“ LI AVETE TROVATI??” Urlarono all’unisono. La pancia di Abigail aumentava giorno per giorno, ma né i suoi genitori né i professori sapevano qualcosa dell’accaduto.
“ Signorine, calma!” Le ammonì la McGranitt. “ Non sono ancora stati trovati, abbiamo mandato degli Auror per rintracciali.”
“ Ma .. “
“ Poche storie, ora andate. Se li ritroveremo sarete le prime a saperlo.” Hermione e Abigail uscirono dallo studio della professoressa.
Camminarono in silenzio, finché Abigail non azzardò:
“ Chi è che è scomparso?” Hermione alzò le spalle e la guardò.
“ Harry, Ron e Lilian .. E poi Madison Block .. Una di Serpeverde ..”
“ Madison .. Non era quella che aveva baciato Ron?” Esclamò Abigail allarmata. Da tempo provava un odio profondo nei confronti di quella ragazza. Dopo che per colpa sua, Brittany era “più di là che di qua” come diceva sempre Lilian .. Anche lei era sparita ..
“ Sì .. Ma ultimamente, per quanto possa essere incredibile, sono in buoni rapporti ..” Fece una pausa “ Ma non importa .. Dobbiamo aiutare gli Auror .. Hanno bisogno di una mano, poi noi ..” Ma una voce velata la interruppe.
“ Scusate il disturbo .. Ho sentito la conversazione e mi è parso di capire che abbiate bisogno di aiuto .. Credo di potervi essere utile .. “ Luna Lovegood le fissava da dietro gli Spettroccoli.
“ In effetti .. Ron, Harry, Lilian e Madison Block sono scomparsi e ci chiedevamo se per caso potessimo fare qualcosa per salvarli o almeno ci piacerebbe sapere se stanno bene .. “ Hermione rabbrividì al pensiero che potesse essere successo qualcosa di brutto ai suoi amici.
“ In effetti c’è una mia carissima amica che ha come delle visioni, le può parlare con “Il Supremo Ordine delle Cose” .. Lei ha la Vista!” E sorrise.
Abigail e Hermione si guardarono dubbiose. Entrambe pensavano che Luna fosse un po’ tocca e, ovviamente, le sue amiche carissime dovevano essere un po’ fuori di testa anche loro. Nonostante ciò non potevano fare altro .. Se fossero scappate dal castello si sarebbero messe nei guai e basta. Tanto valeva cercare di comunicare con “Il Supremo Ordine delle Cose” per capire almeno come stavano Harry e gli altri.
“ Beh .. Chi è questa tua amica?” Chiese speranzosa Abigail.
“ Si chiama Phoebe McLaren ed è di Corvonero anche lei .. Frequenta il mio stesso anno .. Ma venite, così ve la presento!” E si incamminò verso il cortile. Sotto un albero era seduta una ragazzina dai capelli rossicci e un paio di occhi così chiari da sembrare bianchi, che scrutavano ogni cosa con enorme attenzione.
“ Ciao Phoebe!” La salutò Luna.
“ Oh! Luna .. So già tutto. Quand’è che volete avere le risposte che cercate?” Poi ci pensò un attimo ed esclamò: “ Sabato alle undici per me va bene. Ora andatevene, sto cercando parlare con quest’albero .. Addio!” Luna fece segno alle altre di andare e poi si allontanò con loro, lasciando l’amica sotto l’albero.
“ Io ve l’ho detto che sa tutto!” esclamò la ragazzina e scoppiò a ridere.


Madame Fleur dice .. 
Voi ragazze completamente fuori di testa .. Siete il mio mito  *_____*

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Capitolo 15
*** Rivelazioni ***


Nonostante né Hermione né Abigail si fidassero della misteriosa Phoebe, il giorno stabilito si fecero trovare davanti alla sala comune di Corvonero.  Dopo circa mezz’ora, Luna Lovegood le fece entrare. Le ragazze si accomodarono su un divano e Luna annunciò che per la “seduta” sarebbero dovute salire, fino al dormitorio di Phoebe.
“ Si sta preparando …  è possibile, comunque, che vi chieda di darle una mano .. Non vi spaventate se diventa un po’ … Strana .. è assolutamente Normale.” E rivolse loro un sorriso sognante.
“ Cosa significa “Strana”? Perde coscienza?” Chiese allarmata Abigail.
“ Oh .. Più o meno, ma sono gli infusi che prende ..” Rispose Luna.
“ Quali infusi?!” Hermione cominciava a pensare che quello era uno dei più grandi sbagli della sua vita.
“ Vedrete .. Credo che ora sia pronta, possiamo salire.” Annunciò la ragazzina.
Fece strada su per una lunga scala a chiocciola, spesso incontravano delle porte, ma nessuna era quella giusta. Dopo dieci minuti buoni, arrivarono in cima alla torre e la ragazza bussò piano alla porta che avevano davanti.
Dall’interno giunse una voce tranquilla che comunicò che potevano entrare. Ancora una volta Luna fece strada e le ragazze si ritrovarono in una stanza avvolta da una semi oscurità. L’unica fonte di luce proveniva dal letto a baldacchino che era stato coperto con degli strani tendaggi blu e viola, che ricadevano sul pavimento. Sembrava che avessero ricreato una tenda, in effetti era proprio l’effetto che volevano dare. Da dietro i tendaggi,  una luce fioca invadeva la stanza. Luna fece segno di seguirla e li scostò.
Dentro una ragazzina dai capelli arancioni così ricci da sembrare una nuvola, le attendeva seduta a gambe incrociate. Aveva gli occhi chiusi e la faccia coperta di strani simboli che Hermione identificò come rune celtiche. Accanto a lei, sospesa a mezz’aria, c’era un’ampolla contenente un liquido verdognolo. Intorno ai suoi capelli vorticavano delle piccole sfere che emettevano strani vapori profumati e con il loro movimento producevano particolari suoni. Era un’atmosfera più che surreale e ancora una volta, Luna fece segno alle ragazze di sedersi di fronte a Phoebe. Poi finalmente parlò.
“ Eccovi finalmente. Stasera risponderò a tutte le vostre domande  ogni dubbio verrà dissipato. Concentratevi sul potere dei suoni .. Annusate gli incensi ..” Fece una pausa e poi ricominciò a parlare “Luna, le bacche sono pronte?”
“ Certamente ..” si avviò nel punto più buio della stanza e per qualche secondo l’oscurità l’avvolse. Poco dopo ne uscì con in mano una ciotolina contenente delle strane bacche rosse. Gliela porse e Phoebe cominciò a pestarle grossolanamente con un mestolo di legno. Continuò così per diversi minuti che alle ragazze sembrarono interminabili.
Poi finalmente aprì gli occhi e travasò il contenuto della ciotola, nell’ampolla che emise un lieve fumo, prima di diventare di colore marrone. Phoebe mescolò piano e poi bevve l’intruglio tutto d’un sorso. Abigail fu presa da un conato di vomito, ma si trattenne. Hermione invece chiese gentilmente a Luna di cosa si trattava.
“ è un infuso di Belladonna e bacche di Ipomea ..” rispose sorridendo. Nel frattempo Phoebe emise un gemito.
“ Ma sono piante allucinogene! Sono tossiche!” Esclamò preoccupata Hermione. “Bisogna farla vomitare, potrebbe stare male!”
“Tranquille, lei sa quello che fa.” Rispose Luna. Poi mentre entrambe le ragazze stavano guardando allarmate Luna, Phoebe cominciò a parlare. In una strana lingua.
Cosa volete?” Sibilò con una voce non sua. Sembrava più rauca e metallica. Abigail era sul punto di svenire.
“ Chiede cosa volete.” Tradusse Luna paziente.
“ Dille se può parlare la nostra lingua.” Chiese Hermione pallida in volto. Luna rispose a Phoebe nella stessa lingua usata in precedenza, ottenendo subito una risposta. Poi guardò le ragazze e comunicò:
“ Dice che può farlo.” Poi Phoebe riprese a parlare.
Perché siete qui?” Chiese con la stessa voce rauca, ma nella lingua conosciuta dalle ragazze.
“Vogliamo sapere come stanno Harry Potter, Ron Weasley, Lilian Barnes e Madison Block; vogliamo sapere anche dove sono e perché sono scappati.” Disse Hermione con voce ferma. Phoebe si fermò un attimo, come se stesse pensando.
Stanno bene, erano in una grotta lontano da qui .. Nei dintorni di Aberdeen .. Sono tutti insieme e con loro ci sono altre persone .. ci sono Brittany Talbot, Michael Sanders e Ryanne Talbot .. Si sono incamminati, vogliono tornare qui .. ma sono feriti .. La casa di Brittany è bruciata .. è stata bruciata da due persone ..” Tutti sussultarono e Hermione chiese in fretta:
“Da chi è stata bruciata?” Phoebe riprese.
Il Signore Oscuro diede ordine di bruciare la casa e di uccidere tutti .. Bellatrix Lestrange li ha trovati .. Insieme a Fenrir Grayback .. Il Lupo Mannaro è stato ucciso da Brittany Talbot .. Ma il Signore Oscuro tornerà, poiché è potente .. Molti perderanno la vita nel tentare di combatterlo .. Ma solo uno riuscirà nell’intento grazie a ciò che è nascosto nei sotterranei!” Poi fu presa da un forte attacco di tosse e quando si riprese, cadde lunga distesa sul pavimento.
Hermione e Abigail si alzarono dal letto spaventate. Corsero a vedere cos’era successo a Phoebe, ma Luna le fermò.
“ Non toccatela! È viva, è solo svenuta. Tornate nei vostri dormitori e non dite niente a nessuno. Nessuno deve sapere cos’è successo stanotte. Andatevene.”
Hermione e Abigail si alzarono e si allontanarono. Non dissero nulla, ma a entrambe continuava a rimbombare nella testa la stessa frase.
Ciò che è nascosto nei sotterranei .. Nei sotterranei …


Madame Fleur dice .. 
Phoebe .. Tu mi fai paura  O_____O

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Capitolo 16
*** Ritornare a Casa ***


Nonostante le rivelazioni di Phoebe, nè Hermione nè Abigail si sentivano tranquille. Erano ancora sotto shock, dopo il Trance di Phoebe e non riuscivano proprio a fidarsi di lei. Sapevano che non era cattiva, ma essendo amica di Luna, tanto a posto non doveva essere. Inoltre continuavano a chiedersi cosa fosse nascosto nei sotterranei. Nel weekend andarono insieme a Hogsmeade, per distrarsi un po'.
" Hermione .. Tu credi che .. nei sotterranei ci sia nascosto davvero qualcosa?" Chiese Abigail. Hermione la guardò scettica.
" Non penso .. però in effetti, qualcosa deve esserci! Altrimenti Silente non ci avrebbe raccomandato di non scendere, giusto?" Rispose.
" è quello che pensavo anch'io. Tra l'altro Brittany mi ha raccontato che era pieno di trappole .."
" Ad ogni modo .. non è affar nostro." e scosse la testa vigorosamente. Odiava infrangere le regole e improvvisamente le venne un dubbio atroce. 
Qui va a finire che ci ritroviamo tutti nei sotterranei nei guai fino al collo. Come al solito. 
Improvvisamente sentì qualcuno che la chiamava. Era una voce familiare. Ma non poteva essere possibile! Si girò lentamente e in fondo alla strada qualcuno la salutava. Poi cominciò a correre verso di lei e l'abbracciò. lei ricambiò l'abbraccio incredula.
" Cosa ci fai qui?" Esclamò ridendo dalla felicità. Archie si pettinò i capelli corvini e arruffati. I suoi occhi celesti si incontrarono con quelli di Hermione che arrossì di colpo. Archie le piaceva così tanto! Le sembrava impossibile averlo baciato. Ma era ovvio che lui si era dimenticato già tutto.
Cosa gli importa di una come me?
Per l'ennesima volta si sbagliava. Archie le si avvicinò e la baciò dolcemente. Il cuore della ragazza cominciò a battere forte.
" Questo è per farti capire che la lontananza non centra niente, il tempo nemmeno." Le accarezzò una guancia. " Comunque sono qui, perchè ho saputo che mia sorella non è tornata a scuola .. Cos'è accaduto?" Chiese preoccupato.
" Ecco .. non ne sono certa ..." cominciò a raccontargli tutta la storia e Abigail gli spiegò che secondo Phoebe sarebbero tornati presto. Lui guardò le ragazze e poi esclamò:
" Vado a cercarli!" Ma Subito Hermione e Abigail lo fermarono. 
" No, non puoi andare! Resta qui, torneranno!" 
" Non lo so .. Devo proteggere Brittany, capite? è mia sorella!" disse. Poi le guardò di nuovo. Hermione lo fissava preoccupata e lo abbracciò. Lui ricambiò l'abbraccio e Abigail non sapendo cosa fare abbracciò entrambi. Scoppiarono tutti a ridere allegri, ma subito dopo tornarono seri e ricominciarono a riflettere sul da farsi. Avevano le mani legate. Non potevano scappare dal castello per cercarli, col rischio poi di non trovarli nemmeno, ma non potevano nemmeno rimanere lì senza far niente. Non lo sopportavano.
Fortunatamente la soluzione a tutti i loro dubbi arrivò in fretta. Una figura luminosa venne loro incontro. 
" Guardate è un Patronus!" esclamò Abigail.
" e non un semplice Patronus, è quello di Brit!" Poi l'ippogrifo lasciò il messaggio;
Stiamo bene, siamo arrivati.
I ragazzi esultarono gioiosi. Si abbracciarono, saltarono e dopo dieci minuti di "festa" tornarono seri e corsero fino al punto più alto di Hogsmeade, dal quale potevano controllare la situazione e, quando fosse stato il momento, sarebbero potuti correre incontro ai loro amici.
Rimasero lì per quelle che sembrarono ore, senza l'arrivo di nessun'altro Patronus. Stavano cominciando a preoccuparsi, quando ecco spuntare dal folto della foresta un gruppetto di persone. Il cuore di Hermione fece un salto di gioia nel vederli. Abigail si lasciò sfuggire un urletto e Archie corse direttamente incontro alla sorella. Subito dopo le ragazze lo imitarono e cominciarono una gara a chi arrivava prima giù dalla collina. Dopo qualche caduta, finalmente poterono riabbracciare i loro amici e Abigail saltò praticamente al collo di Lilian e Brittany.
" Ab - abby .. mi ... staaaai .. stra - strangolaaaaando!!" esalò Lilian e Abigail mollò subito la presa sorridendo. 
Fu una gran festa, ma Hermione disse:
" Bisogna avvertire Silente!" così a malincuore Archie dovette salutare la sorella, si trasformò in lupo e corse via. Prima di farlo però mormorò alle ragazze:
"Neanche una parola con Brit sulla storia del "proteggere, eh?!" e se ne andò. Le ragazze risero e poi accompagnarono gli altri nell'ufficio del preside.
Anche lui fu molto contento di vederli sani e salvi.
" Lieto che stiate bene, ci terrei a sapere cos'è successo?" e li fissò uno a uno da sopra i suoi occhiali a mezzaluna. Brittany cominciò a parlare.
" I Mangiamorte hanno attaccato me e i miei due cugini durante la notte .. hanno dato fuoco alla casa .. Poi sono arrivati Ron, Harry, Lily e Madison .. Ci hanno salvati." Silente la squadrò e poi chiese:
" e come facevano a sapere che eravate in pericolo?" 
" ecco, io .." Poi si girò e guardò corrucciata gli amici. " io non lo so .." Harry intervenì subito.
" Lilian ha avuto una specie di visione. E ci ha avvertiti." Silente si fermò a riflettere.
" Sarei curioso di sapere come siete arrivati ad Aberdeen in tempo .." A quel punto i ragazzi si guardarono l'un l'altro. Mentire? Ma Madison fu più veloce.
" Ci siamo smaterializzati. Ma è stata un'idea mia, loro non centrano. Sono stata io a trasportarli." Affermò. Gli altri la fissarono increduli. Non poteva assumersi tutte le colpe. Non gliel'avrebbero permesso.
" Il tuo atto è stato più che coraggioso, Signorina Block .. Purtroppo sono abbastanza vecchio per riconoscere una bugia quando la vedo. Anche le bugie migliori, non hanno segreti .. Ad ogni modo immagino vi siate smaterializzati per davvero, esatto?"
Dai ragazzi giunse un lugubre coro di "Sì".
"Quindi siete scappati dal castello e vi siete smaterializzati fuori dalle mura, violando almeno una dozzina di regole, rischiando di essere espulsi dalla scuola, solo per salvare la vostra amica qui presente?" Detto così non sembrava tanto male. Di nuovo annuirono.
"In teoria dovrei punirvi .. Ma dato il vostro grande coraggio .. Verranno assegnati a ciascuno di voi cinquanta punti per il coraggio per un totale di duecento punti. Tuttavia non posso lasciare la faccenda impunita, quindi per tutta la settimana, dovrete aiutare Mastro Gazza a pulire le coppe .. Ovviamente Il signor Sanders e la signorina Talbot sono esclusi .. Mentre l'altra signorina non la conosco .. lei è?" tutti si girarono verso Ryanne che era rimasta in disparte fino ad allora.
" Ooh! Finalmente qualcuno che mi caga!"

 



Madame Fleur dice .. 
Ryanne, sei sensazionale  ^_____^

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Capitolo 17
*** Indagare, Indagare e ancora Indagare ***


" Ciao, io sono Ryanne Talbot, sono la cugina sua .." e indicò Brittany " .. e sua!" si girò verso Michael.
" Se posso chiedere, cosa ci fa qui?" Chiese il Preside perplesso.
" Sono qui, perchè voglio cominciare la scuola!" Esclamò allegra la ragazza.
" Ma quanti anni ha?" Lei si fermò un attimo a pensare e poi guardò Silente corrucciata.
" Non ti hanno insegnato che non si chiede l'età ad una signorina?" Tutti sobbalzarono. Brittany sgranò gli occhi. Ryanne non doveva aver capito molto bene con chi aveva a che fare. Le tirò una gomitata nello stomaco e Ryanne imprecò ad alta voce. 
Sempre peggio .. Brit alzò gli occhi al cielo e poi si scusò con il Preside.
" La deve perdonare, è un po' .. Ribelle!" e scoppiò in una risatina nervosa. Silente le guardò incuriosito.
" Signorina Ryanne, deve scusarmi, spesso dimentico le regole del galateo, ma è per una questione importante. Sarebbe così gentile da dirmi quanti anni ha?" Brittany non poteva crederci. Non si era arrabbiato, anzi le aveva chiesto scusa.
" Okay, ho sedici anni." Poi squadrò il Preside come per valutarlo. " Hey, sei simpatico per essere un vecchio di duemila anni!" Silente scoppiò a ridere. 
" Oh, non sei la prima che me lo dice!" Poi guardò gli altri e disse " Ottimo, sarà il caso di procedere subito con lo smistamento!" e si alzò in piedi. Si avvicinò ad uno scaffale e prese il vecchio Cappello Parlante, che si lamentò un poco prima di dire.
" è già passato un anno?!" 
" No, vecchio mio. Mi duole molto svegliarti così in anticipo, ma c'è qui una giovane studentessa che dev'essere smistata .." Ryanne si irrigidì improvvisamente.
" Io quel coso non me lo metto in testa!" Sbottò. " è brutto, puzza!" ma Silente rispose sorridendo.
" Non devi andare in giro con questo! Devi solo provartelo .. è necessario per capire in che casa sarai collocata .." a malincuore la ragazza si sedette sullo sgabello, ma quando Silente avvicinò il vecchio cappello alla sua testa, i capelli diventarono Verdi Vomito. Gli altri trattennero una risata e il copricapo cominciò a parlare.
" mmm .. Cosa abbiamo qui? Un'altra Talbot .. Sangue di Lupo nelle Vene e di .. Metamorfomagus! So dove collocarti .. Io direi .. GRIFONDORO!"
Harry, Ron, Michael, Lilian e Hermione esultarono felici. Poi Silente ripose il Cappello al suo posto e lo ringraziò. Brittany però si ricordò di una cosa.
" Professore, Ryanne non ha né i libri né la divisa .. Non abbiamo fatto in tempo a comprare nulla .." Ma il professore la interruppe.
" Non si preoccupi, signorina Talbot, sono certo che troveremo una soluzione .. Ora, vedo che siete feriti e immagino abbiate bisogno di un po' di tranquillità .. Andate in Infermeria, Madama Chips vi curerà .. Ehm, un'ultima cosa, signorina Ryanne .. Lei ha una grande fortuna, ovvero di essere una Metamorfomagus, la usi con saggezza .. Sono certo che le tornerà utile molto presto .." Ryanne lo guardò interrogativa e fece ritornare i capelli del colore del fuoco. Poi lo fissò un attimo e rispose.
" Sì sì, okay .. Da che parte è il cesso?" Tutti scoppiarono a ridere e la trascinarono via.
                                                                                                                                *
Madama Chips li aveva costretti tutti a letto per almeno tre giorni. Finalmente i ragazzi potevano dormire su un letto comodo, con delle lenzuola pulite. Pian piano, le ferite guarirono completamente e la Curatrice, riuscì a evitare qualsiasi infezione. Tutti i giorni Hermione e Abigail andavano a trovarli, raccontando un po' com'era andata la scuola e spiegando le lezioni che si erano persi. Le ore trascorrevano lente e pigre, i minuti erano oziosi e Brittany non riusciva a fare altro che dormire. 
Hermione camminando lenta verso l'Infermeria, accanto a lei c'era Abigail con in mano un libro. Improvvisamente si ricordò di una cosa.
" Hermione?" la chiamò piano.
" Sì, dimmi .." rispose lentamente lei.
" Non ti sembra mai di aver dimenticato qualcosa? Qualcosa di importante .." Cominciò Abigail.
" In effetti .. sì .." disse la ragazza.
" Stavo pensando che alla fine tutto quello che aveva predetto Phoebe si è avverato .. Non pensi che dovremmo .. Almeno ringraziarla?" Azzardò. Sapeva che Hermione non credeva a quelle cose .. Per lei Phoebe era un'impostora, come la Cooman. La ragazza si fermò e la fissò. Poi incredibilmente esclamò:
" Hai assolutamente ragione! Dai corriamo subito là!" La prese per un braccio e la trascinò via. Ripercorsero il corridoio a ritroso, più veloci del vento fino ad arrivare all'entrata della sala comune di Corvonero. 
" Ma non possiamo entrare! Non sappiamo come si fa!" Esclamò Abigail preoccupata. Hermione la guardò impotente. 
" Aspetta .. Forse è ancora sotto quell'albero!" Esclamò improvvisamente. La prese di nuovo per un braccio e ricominciarono a correre velocissime. Spesso urtavano qualcuno, ma continuavano a correre. Finchè arrivarono nel cortile e, proprio come pensavano, trovarono Phoebe sotto il solito albero, come al solito ad occhi chiusi. Cercarono di attirare la sua attenzione, invano. Poi Abigail la scosse con tutta la sua forza. Phoebe sussultò e aprì gli occhi disorientata.
" Che .. Che cosa volete?" Chiese spaventata.
" Volevamo ringraziarti per le previsioni, si sono avverate tutte!" e sorrisero.
" Oh, sai che novità!" borbottò la ragazzina. Hermione poi aggiunse.
" Volevo chiederti una cosa .. C'è davvero nascosto qualcosa nei sotterranei?" 
" Ovvio. Altrimenti non te l'avrei detto!" Rispose quella. " Anzi, io se fossi in voi andrei a cercare ciò che è nascosto .." 
" Per quale motivo, scusa?" Ribattè Abigail.
" Ma mangi sassi? Per sconfiggere il Signore Oscuro!" Rispose Phoebe piccata. " Ora andate  parlarne con i vostri amici e lasciatemi in pace!" richiuse gli occhi e fece segno alle ragazze di andarsene.
Hermione e Abigail si guardarono e pensarono la stessa cosa.
Dobbiamo andare in Infermeria.
Corsero per l'ennesima volta a perdifiato fino all'ingresso dell'Infermeria. Entrarono con furia ed esclamarono all'unisono:
" DOBBIAMO DIRVI UNA COSA!" Tutti sobbalzarono spaventati.
" C'è bisogno di urlare?!" si lamentò Madison dal suo letto. Hermione le rivolse una smorfia e dopo essersi assicurata che non c'era nessuno nelle vicinanze cominciò a raccontare di Phoebe, delle sue previsioni, di quello che aveva rivelato sui sotterranei e sul suo consiglio di andare a cercare questo misterioso oggetto così potente da sconfiggere il Signore Oscuro. Alla fine del racconto tutti erano sorpresi. Poi Harry esclamò:
" Appena mi rimetto, io scendo!" Ma Brittany lo interruppe.
" Io e Ron sappiamo già cosa c'è  laggiù. Scenderemo Insieme."
" Secondo me, " cominciò Madison " Dovremmo andarci tutti. In fondo siamo una squadra, no?" Madison aveva ragione. Nei guai ci sarebbero finiti insieme. 
" Allora cominceremo Lunedì ad indagare .." aggiunse Michael. 
" Evvai, adoro indagare .. Passerei le mie giornate ad Indagare, Indagare e ancora Indagare!" Gridò allegra Lilian. Quelli sarebbero stati i loro progetti:
Idagare, Indagare e ancora Indagare.


Madame Fleur dice .. 
Un enorme Grazie a isya14, che immancabilmente legge i miei capitoli ^___^

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Capitolo 18
*** Il segreto dei sotterranei ***


Erano tutti pronti per la missione. Lunedì era dunque arrivato. Ognuno avrebbe portato qualcosa, per quella notte. Erano tesi, se per caso fossero stati scoperti, Silente non li avrebbe coperti. Sarebbero stati espulsi dalla scuola, ma a loro non interessava. Avrebbero scoperto cos'era nascosto nei sotterranei a qualsiasi costo.
Harry aveva il Mantello dell'invisibilità e aveva prestato la Mappa del Malandrino a Michael. Brittany aveva uno strano braccialetto con attaccato una specie di campanellino. Serviva a rintracciare qualsiasi persona nascosta nel raggio di un chilometro. Nel caso ci fosse stato qualcuno il campanellino si sarebbe messo a suonare per avvertirli. Le era stato regalato durante il quarto anno da Malocchio Moody, ma quando scoprirono che in realtà era il Mangiamorte Barty Crouch Jr., le lo portò ai professori per farlo controllare. Silente appurò che non aveva nulla di oscuro, ma lei smise di metterlo e lo chiuse nel suo baule. 
Per caso lo ritrovò qualche giorno prima, mentre cercava di mettere in ordine le sue cose. Decise di portarlo dietro quella sera, sentiva che sarebbe stato utile.
Madison era in fondo alla fila e teneva un particolare specchio che rivelava se qualcuno li stava seguendo, o se a qualcuno veniva in mente di farlo.
Lilian, invece, faceva luce con la bacchetta. Camminava davanti a tutti, la bacchetta alta.
Ron era armato di Polvere Buiopesto Peruviana, ottima per le fughe veloci. Bastava buttarla per terra e qualsiasi nemico sarebbe stato avvolto da un nube nera così densa da non poter essere attraversata nemmeno con l'incantesimo Lumos.
Hermione aveva recuperato la  Giratempo che aveva usato incessantemente durante il terzo anno per riuscire a frequentare tutti i corsi. 
Infine Ryanne procedeva calma, la bacchetta che pendeva sul  fianco sbattendo ritmicamente sulla sua coscia e generando minuscole scintille gialle.
Camminavano in fila, uno dietro l'altro in quel corridoio immerso nell'oscurità. 
Le pareti erano coperte di muffa e muschio per via dell'incredibile umidità che regnava là sotto. Faceva freddo e il pavimento era viscido e scivoloso.
Man mano che procedevano aumentava la presenza di spesse ragnatele. Ron rabbrividì. Erano così grosse che non voleva nemmeno sapere qual'era l'animale che le aveva costruite. 
Camminarono per ore e ore, senza trovare mai una curva o una diramazione. C'era solo quel maledetto corridoio buio e freddo che portava i ragazzi sempre più giù, nelle viscere del castello.
Ron non riusciva a capire. Eppure quando era sceso con Brittany cadevano nel buco molto prima. Ormai era passato molto, troppo tempo rispetto alla prima volta. Nemmeno la Mappa del Malandrino riusciva a capacitarsi. Indicava moltissime diramazioni che portavano in corridoi attigui, ma in realtà non c'era altro che quell'unico lungo cunicolo scivoloso. Ad un certo punto Madison si accorse che c'era qualcosa che non andava.
" Siamo noi che stiamo diventando grandi o è il cunicolo che si restringe?" esclamò allarmata. Michael si guardò intorno. Quando erano entrati, aveva notato che in quello strano corridoio ci sarebbero potuti stare benissimo uno in fianco all'altro e il soffitto era alto almeno tre metri. 
Ora allargando le braccia poteva toccare entrambe le pareti contemporaneamente e appoggiare completamente il palmo della mano sul soffitto.
Erano cambiamenti minimi, ma dopo tutto quel tempo cominciavano a farsi notare. Improvvisamente Brittany disse:
" tutto questo non è normale. Avremmo dovuto cadere in quel maledetto buco ore fa!" Ron la guardò negli occhi e azzardò:
" Forse abbiamo sbagliato strada .. " ma Brittany lo interruppe.
" Ron, non c'erano altre strade .. c'era solo questa!"
La paura cominciava a insidiarsi nelle menti dei ragazzi. Quel corridoio li stava facendo impazzire.
Non c'erano trappole, non c'erano rumori. Tutto ciò che vedevano era quella maledetta oscurità. Tutto ciò che sentivano era il silenzio ovattato e lo scalpiccio dei loro passi sul pavimento umido.
Improvvisamente il bracciale di Brittany iniziò a trillare. Cominciava leggero, lento ma più procedevano più il rumore diventava forte e assordante. 
" Madison, c'è qualcuno che ci sta seguendo?" Lei consultò lo specchio, ma non vide altro che il suo riflesso.
" No, nessuno .. è molto strano .." Disse con voce tremante. Brittany guardò il suo braccialetto. Se continuava a suonare così forte avrebbe potuto svegliare qualcuno. Se lo tolse e lo chiuse nella borsa, in modo da isolare il trillo.
Si sarà rotto .. Pensò e alzò le spalle. Ricominciarono a percorrere il corridoio, ma ancora nessun segno.
Dopo una buona mezz'ora, i ragazzi videro qualcosa. Uno scintillio. Fu un attimo, lampeggiò e si spense. Era così lontano che cominciarono a pensare di averlo solo immaginato, ma dopo alcuni minuti eccolo di nuovo. Più forte e più chiaro.
Si guardarono e cominciarono a correre più veloce del vento. Lilian rischiò molte volte di scivolare ma puntualmente Michael la sorreggeva. 
Corsero senza sosta, speranzosi di trovare un'uscita, ma quando arrivarono in fondo non trovarono quello che pensavano.
Un enorme muro si ergeva davanti a loro. Era lì, immobile, a tappare quel corridoio maledetto.
" Non ci posso credere!" Urlò Ron. Erano stanchi, stufi di quel posto opprimente.
Cominciarono a tastare la parete per capire se c'erano passaggi segreti o qualsiasi altra via d'uscita, ma niente. C'era solo la nuda roccia.
Si sedettero appoggiandosi al blocco di pietra. Avevano il fiato corto e l'aria giungeva viziata per via della profondità.
Brittany si passò una mano sulla fronte. Era imperlata di goccioline, che si erano depositate sulla sua pelle, durante il tragitto. Quello era il segno dell'umidità e della chiusura di quel posto. Rimasero lì un po', non riuscivano a capire più niente. Tutte le loro speranze erano andate in fumo.
Poi successe una cosa che nessuno si sarebbe mai aspettato.
Una gocciolina cadde proprio sulla fronte di Ryanne. La ragazza sobbalzò:
" Ma che cazzo ..?!" mormorò. Si toccò la testa e poi alzò lo sguardo sopra di loro c'era qualcosa di molto strano. Si alzò in piedi e puntò la bacchetta sul soffitto.
"Lumos!" Dalla punta della bacchetta partì un fascio di luce azzurrina che illuminò un punto preciso. Un punto dove avrebbe dovuto esserci il soffitto, ma in realtà non c'era nulla. Anzi sembrava che l'opprimente corridoio curvasse verso l'alto in un improbabile angolo retto.
Fece segno agli amici di guardare e capirono dov'era la soluzione. Dovevano salire.
" Come cazzo facciamo ad andare su?" esclamò " Non sappiamo volare!"
Gli altri annuirono piano e ricominciarono a tastare quello strano muro. Poi Lilian notò qualcosa.
" Ci sono dei buchi .. Eccone un'altro!" e li indicò con la bacchetta.
" Forse dobbiamo arrampicarci .. " propose Harry. Cominciò lui stesso la scalata. Saliva piano, su per quel muro. Poi sparì dalla vista degli amici.
" Harry?" chiamò Madison. " Harry, ce l'hai fatta?" chiese.
" Sono su! Ce l'ho fatta!" Uno alla volta, i ragazzi cominciarono a salire e quando furono tutti su, si ritrovarono in una sala enorme, illuminata da fioche torce.
Ma non erano soli. In fondo alla stanza si trovava un altare e inginocchiata lì c'era una figura. Cominciarono ad avvicinarsi, le bacchette puntate contro quella persona. Era molto strano che non li avesse attaccati. Doveva aver capito che non era sola quando Harry aveva urlato per rispondere ai suoi amici.
Invece non faceva un piega. Avanzavano lenti, la tensione era altissima. Poi quando furono a circa un metro di distanza Harry saltò gli puntò la bacchetta alla gola. La figura guardò i ragazzi spaventata e urlò. Poi Harry mollò la presa e quella cadde sul pavimento piastrellato.
" Cosa ci fate qui?!" Gridò la figura incappucciata.
" Cosa ci fai TU qui!" Quella tirò giù il cappuccio.
" Beh, che ne sapevo che venivate qui proprio oggi?!" esclamò piccata.
" Vieni qui da molto?" Chiesero.
" No, è la prima volta .. Comunque mi avete fatto prendere un colpo!"
" A chi lo dici!" Esclamò Hermione.
" Scusa, chi è questa ragazza?" Chiesero gli altri sorpresi.
" Lei è la famosa Phoebe, la veggente." Poi alzò gli occhi al cielo e le porse una mano per aiutarla ad alzarsi.
" Piacere di conoscervi. Ora è meglio cercare ciò che è nascosto .. Seguitemi!" Si incamminò verso il fondo della sala e cominciò a trafficare con uno strano aggeggio. Poi Hermione venne sopraffatta dalla curiosità.
" Cosa stavi facendo inchinata davanti a quell'altare?" Chiese. Phoebe si girò a guardarla.
" Il Supremo Ordine delle Cose mi stava spiegando come procedere .. Questa è la chiave per andare avanti .." mostrò agli altri una piccola chiave d'osso intarsiata. " Era nascosta nel marmo dell'altare .." spiegò, poi ricominciò a trafficare finchè con un sonoro Clank riuscì ad aprire una piccola porta nel muro. Prima di aprirla completamente però avvertì gli altri.
" Non so cosa ci sia oltre questa soglia, ad ogni modo so che le trappole che avete affrontato la volta scorsa saranno niente confronto a ciò che incontreremo più avanti .." poi la spalancò e davanti a loro si aprì uno scenario incredibile.
Erano in piedi su un blocco di sasso informe, intorno a loro ce n'erano molti altri, ma la cosa incredibile era che tutti galleggiavano sulla lava bollente. 
C'era un caldo soffocante e non si riusciva a respirare.
" Che posto è mai questo?" chiese Hermione con gli occhi spalancati.
" Non è reale quello che vedete, tenetelo a mente!" Li ammonì Phoebe. Poi si rivolse a Madison. "Prestami il tuo specchio, per favore" Madison glielo porse e Phoebe cominciò a puntarlo in giro per capire com'era la situazione. Nel riflesso dello specchio era tutto diverso .. Non c'erano né la lava né i pietroni, c'era solo un percorso sospeso nel vuoto formato da tanti pali di legno messi uno davanti all'altro. L'unico modo per arrivare dall'altra parte era saltarci sopra, uno a uno.
" Seguite quello che faccio io e state attenti!" Poi spiccò un salto che agli occhi dei presenti sarebbe finito dritto nella lava bollente. Incredibilmente la ragazza rimase sospesa a mezz'aria e per la seconda volta invitò gli altri a ricopiarla. Attraversarono così tutto il percorso e quando giunsero dall'altra parte, lei li condusse in un corridoio che ricordava molto quello che avevano percorso inizialmente, se non fosse stato per il fatto che circa dopo cinque minuti si sentirono mancare la terra sotto i piedi e precipitarono nel vuoto atterrando su quello che avrebbe dovuto essere il Tranello del Diavolo.
C'era solo una differenza sostanziale. Era coperto di ragni.
Ron era sul punto di svenire.
" I ragni no, i ragni no!" Hermione lo ammonì di stare calmo, ma i ragni tentavano di morderli, con le loro piccole zanne acuminate. Cercò in tutti i modi di stare immobile e alla fine riuscì a scendere, nonostante le punture delle bestioline. Come al primo anno, puntò la bacchetta contro la pianta e sparò un fascio di luce fortissima che riuscì a ditruggere la pianta e a liberare gli amici.
Brittany si guardò intorno preoccupata. Davanti a loro ci sarebbe dovuta essere l'Acromantula, invece non c'era nulla. C'era la solita porticina, che in teoria conduceva nella stanza con il molliccio. La attraversarono, ma non trovarono niente se non l'armadio vuoto. Ci si fiondarono dentro e si trovarono di fronte alla Sfinge.
" Chi siete?" Tuonò l'animale.
" Siamo degli studenti .. " Rispose Brittany.
" Mi ricordo di te .. Hai risolto l'indovinello, l'ultima volta .." rispose la Sfinge. " Questa volta non sarai così fortunata .. Il Preside mi ha proibito di fare passare chiunque." Brittany le si avvicinò.
" Ti prego, facci passare .. è molto importante!"La Sfinge scosse il capo con forza.
" Non passerete. Io vi ucciderò adesso!" e con un balzo si avventò sui ragazzi.
Ci fu il finimondo. L'animale saltava a destra e sinistra velocissimo, ferendo, graffiando i ragazzi. Non riuscivano a fare nulla, era troppo veloce.
Sparavano incantesimi dalle loro bacchette senza riuscire ad ottenere nulla, poichè la Sfinge schivava tutti i colpi.
Infine Phoebe si piazzò dietro di lei e con un gesto deciso disse:
" Petrificus Totalum!"  La bestia rimase paralizzata e loro poterono continuare nella ricerca.
Erano feriti, Hermione era cadaverica a causa delle punture dei ragni e Madison aveva un brutto taglio sulla gamba.
Phoebe li condusse nella stanza seguente, dove la prima volta Brittany aveva ritrovato la sua bacchetta. 
Questa volta, su un piccolo altare trovarono uno scrigno. Sul bordo vi era incisa una frase:

Questo scrigno si aprirà solo a chi puro sarà,
Se puro non sarai certamente morirai!
Solo chi il segreto vuole scoprire,
Sarà libero di agire.


"Cosa significa tutto ciò?" Chiese Ron a Phoebe.
" Significa che solo una persona pura e che vuole scoprire il segreto potrà aprire questo scrigno." Rispose decisa.
" Pura .. in che senso?" domandò Madison.
" In tutti i sensi." Intervenì Brittany. " Silente avrà agito d'astuzia .. Per aprire questo scrigno devi essere un Purosangue, ma anche la tua coscienza dev'essere pulita. Inoltre non puoi obbligare nessuno ad aprirlo al posto tuo, altrimenti morirai." 
" Ci vuole qualcuno che abbia il sangue puro e che non abbia mai fatto male ad una mosca, in pratica." Esclamò Ryanne. Poi aggiunse. " Ron vai te. Se non sbaglio la tua e una delle poche famiglie di maghi rimaste e sei un bravo ragazzo, quindi tocca a te." Gli altri annuirono convinti.
Ron si avvicinò allo scrigno e lo aprì. All'interno c'era una minuscola chiave arrugginita. La prese e la mostrò agli altri. Ryanne sbottò.
" Cioè, fammi capire. Io ho rischiato l'osso del collo per quella fottuta mini chiavetta?!" Poi un altra voce sopraggiunse.
" Ebbene sì, signorina Talbot." Silente si stava avvicinando sorridente. " Finalmente avete scoperto il segreto custodito nel castello, per quanto ne so la nostra veggente vi ha già raccontato anche a cosa serve .. Quella "mini chiavetta" è una delle armi più potenti del mondo dei maghi e può essere utilizzata solo e soltanto da chi riesce a tirarla fuori dallo scrigno. In questo caso il signor Weasley è l'esempio vivente dei requisiti che servono per aprire il cofanetto .. Ci sono altri oggetti che dovrete usare per sconfiggerlo, forse il signor Potter si ricorderà della Spada Grifondoro .. Ad ogni modo sta a voi cercare gli altri, ma ne riparleremo .. Ora venite con me, avete bisogno di qualcosa per i nervi .. Mi sorprende ancora che non siate impazziti lungo quel corridoio!" e scoppiò a ridere.
Silente battè le mani e tutto scomparve. Si ritrovarono nel suo studio e infine disse:
" Mi auguro che nessuno di voi abbia ancora voglia di scendere laggiù, perchè non troverebbe nulla.  Dopo la prima violazione dei sotterranei mi sono accertato di creare con molti incantesimi dei finti sotterranei dove chiunque avrebbe perso la testa .. Evidentemente con voi non funziona nulla .. L'unica cosa reale è la chiave che lei, Signor Weasley tiene in mano .. A questo punto raccomando a tutti voi cautela .. Voldemort sta tornando più potente di prima e farà di tutto per distruggere quella chiave e il suo possessore." Detto ciò li mandò ognuno al proprio dormitorio e guardò fuori dalla finestra.
La tempesta stava arrivando e non avrebbe avuto pietà di nessuno.

Madame Fleur dice ...
Ancora grazie a quelli che seguono la mia storia, in particolare isya14, la mia nuova amica scrittrice ^____^
Sono stra felice di essere riuscita a terminare questo capitolo, dopo aver lottato con Google Chrome ç______ç
Mi è uscito fuori un bordello, spero che si capisca anche se ho qualche dubbio. Avevo un sacco di idee e questa specie di Pastone è il risultato XD
Chiedo perdono in ginocchio per l'effetto Final Fantasy che scaturisce dalle righe X_____X 




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