Love Sucks

di TVD
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 Capitolo ***
Capitolo 2: *** 2 Capitolo ***
Capitolo 3: *** 3 Capitolo ***
Capitolo 4: *** 4 Capitolo ***
Capitolo 5: *** 5 Capitolo ***
Capitolo 6: *** 6 Capitolo ***
Capitolo 7: *** 7 Capitolo ***
Capitolo 8: *** 8 Capitolo ***
Capitolo 9: *** 9 Capitolo ***
Capitolo 10: *** 10 Capitolo ***
Capitolo 11: *** 11 Capitolo ***
Capitolo 12: *** 12 Capitolo ***
Capitolo 13: *** 13 Capitolo ***
Capitolo 14: *** 14 Capitolo ***
Capitolo 15: *** 15 Capitolo ***
Capitolo 16: *** 16 Capitolo ***
Capitolo 17: *** 17 Capitolo ***
Capitolo 18: *** 18 Capitolo ***
Capitolo 19: *** 19 Capitolo ***
Capitolo 20: *** 20 Capitolo ***
Capitolo 21: *** 21 Capitolo ***
Capitolo 22: *** 22 Capitolo ***
Capitolo 23: *** 23 Capitoli ***
Capitolo 24: *** 24 Capitolo ***



Capitolo 1
*** 1 Capitolo ***


Caro Diario,
Oggi come tutti i giorni mi trovo a scriverti per dirti tutto ciò che sento, ogni giorno mi sembra di pensare sempre più a lui; Non più come un fratello ma come “fidanzato”, siamo cresciuti insieme e lui mi vede solo come un amica qualunque, per lui , Matt Donovan, sono solamente la ragazza che saluta ogni giorno e che fa finta di essere interessato a me solamente perché tutti gli altri mi sbavano dietro (Non mi sto vantando, ho come testimoni un sacco di ragazzi che me l’hanno detto espressamente). Comunque ritornando a noi, non sai come sto male a vederlo giocare con altre mille ragazze, la vita è così ingiusta..Però devo vivere e mi dovrò scordare di lui, devo soltanto fare una cosa, cioè divertirmi.

 Elena Gilbert.

Ovviamente stavo in ritardo per andare a scuola Bonnie sarebbe arrivata a momenti per venirmi a prendere, e..quando parli del diavolo..Bonnie stava giù nell’atrio, sono scesa di corsa prendendo quasi una storta e maledicendo il tempo. Bonnie sempre così bella mi stava aspettando e teneva un aria arrabbiata però quasi sarcastica, però più arrabbiata perciò era meglio che chiedevo scusa, e quando sto per aprire bocca ecco subito che mi zittisce.
< < Elena Gilbert quante volte ti devo dire che devi fare presto?!  Un giorno di questi giuro che prendo e ti lascio a piedii ! > >
< < Buongiorno, anche a te Bonnie, comunque scusami la sveglia non è suonata non è colpa mia.. > > gli dissi, speravo avessi calmato le acqua ma poi.. < < ”NON è COLPA MIA?!” ti comprerò una sveglia al tuo prossimo compleanno perché non è normale che non suona mai ogni mattina.. > >  e dopo questa affermazione ho sperato di non aver mai detto la frase precedente.  < < Ok, e Grazie per la sveglia, ma scusa scusa scusa, giuro che non capiterà mai più > >
< < Va bene ti perdono ma che non capiti più, e corri scema stiamo in ritardo! > >  dopo questa affermazione abbiamo riso per tutto il tragitto.

Arrivate a scuola guarda caso chi contro proprio la persona più insopportabile sulla faccia delle terra, Caroline Forbes, non ci sopportiamo dall’asilo ed ogni volta che litighiamo ci sta sempre qualcuno che gode, solo che questo qualcuno si deve preoccupare di quando stiamo in pace, perché dovete sapere che io e Caroline non ci siamo mai odiate così, cioè si e no, ogni tanto facciamo la pace (raro) e ogni tanto litighiamo (Sempre).
< < Ciao fallita > > mi disse, io non le ho semplicemente risposto (ovviamente per essere superiore), però a lei gli da fastidio l’indifferenza allora quando ne sente un po’ l’odore ti risponde con la solita frase  < < Perché non mi rispondi ?! forse perché hai paura di me e forse perché io sono su una scala sociale maggiore della tua > > e lì Elena scatta, devo ringraziare a Bonnie di avermi trattenuta perché se no gliene dicevo così tante che la zittivo in un attimo, comunque le risposi garbatamente e con tanta signorilità < < Caroline io non ti rispondo perché per me sei inesistente e con persone come te non ci voglio avere proprio a che fare, quindi vai a dare a fastidio qualcun altro ! > > tin-tin-tin-tin  1 a 0 per Elena, e così con questa frase d’effetto me ne vado con Bonnie a fare dei giri per il corridoio e per sfogarmi e a commentare su Caroline, tutto fino a che non vedo una visione di un bellissimo un ragazzo che più bello non c’era, con dei capelli castano chiaro dorato, la corporatura era forte e possente gli occhi non li sono riuscita a inquadrare bene ma direi fossero verdi. Visto la mia passione per i cosiddetti “ragazzi”, io e Bonnie lo seguimmo fino a fuori dove teneva parcheggiata una Ferrari rosso fuoco, ma mi soffermai poco sulla macchina perché subito dopo da quella macchina uscì un altro ragazzo ancora più bello, con i suoi capelli neri spettinati sempre con una corporatura mascolina, ma molto più seducente teneva un portamento e uno sguardo accattivante, e su questo punto di vista manco il ragazzo coni capelli castano dorato scherzava. All’improvviso si girano verso di noi e quello con i capelli neri mi fece l’occhiolino e io in quell’istante mi sciolsi, però tornai lucida e il mio obbiettivo era quello di sedurli così dimenticando Matt..Subito dopo scuola vidi che parlavano con Caroline, una rabbia infinita mi pervase il corpo, allora mollai subito ma non completamente.

Tornata a casa mi dovevo preparare per la festa a casa di Tyler, e quindi tutti il pomeriggio l’avevo passato con Bonnie a trovare l’abito perfetto, ovvero, Sexy, Elegante, e ovviamente Bellissimo.
Alla fine arrivò il momento di andare alla festa, mi misi un vestitino corto fino a metà coscia rosa chiaro, che scendeva con tantissimi veli a palloncino, senza maniche , ricamato poi dal petto in su con delle decorazioni floreali nere che risaltavano sulla base rosa e poi mi misi dei tacchi di pelle dello stesso colore del vestito e non per vantarmi ma stavo una favola, invece Bonnie si mise un vestito sempre corto fino a metà coscia nero, che scendeva largo e a metà tra lo stomaco e il seno teneva un fiocco rosa chiaro, e anche questo vestito senza maniche, e infine si mise dei tacchi neri di velluto.
Eravamo bellissime pronte per la festa, quando arrivammo tutti i ragazzi erano lì a fissarci per tutto il nostro splendore, però noi li ignorammo facendoli sbavare sempre di più (un po’ cattive ma è così che si fa).

Ad un tratto io e Bonnie ci dividemmo e in quell’istante vidi il ragazzo con i capelli neri sempre più bello ed elegante, mi fissava e stava camminando verso di me il cuore mi batteva forte non so perché manco lo conoscevo, ma in quel momento non riuscii più a pensare fino a quando lui non parlò,  < < Ciao, lasci che mi presenti il mio nome è Damon, Damon Salvatore > > era rivolto a me sembrava quando James Bond si presenta ma lui era molto più bello, ero nel panico però ho fatto mostrare esternamente calma e risolutezza e gli dissi < < Piacere di conoscerti Damon il mio nome è Elena Gilbert.. > > e in quella pausa i nostri occhi si incrociarono. Sembrava l’avessi già conosciuto infatti.. < > mi disse, e lì mi ricordai di lui e di suo fratello, Damon e Stefan Salvatore i ragazzi più desiderati al mondo anche da me, < < Uh si, adesso ricordo, ti sei trasferito qui ?! > > gli chiesi, speravo in una risposta positiva,  < < Si, da poco, oggi ho iniziato ad andare nel vostro liceo e una ragazza ha subito azzannato me e mio fratello e ci ha invitati alla festa, sai ti ho pensato molto.. > > il mio cuore batteva sempre di più così gli risposi, < < Davvero ?! e perché tu così donnaiolo dovresti pensare proprio a me ?? > > mi volevo uccidere per quella frase Donnaiolo ?! cosa mi era saltato in mente!  < < Sai tu sei così bella dolce ma anche cattiva quando ne si ha bisogno e dopo un estate passate insieme a chiacchierare e a conoscerci meglio, come si fa a dimenticarsi di un viso così bello > > mi disse, il cuore a quel punto non ce la faceva più gli risposi  < < Emh...sono lusingata per questi complimenti > > e ad un tratto lui mi prese la mano e me la baciò dicendomi  < > lo diceva in un modo così seducente che ero sua, però ho incominciato a fare la seducente così per farlo cadere ai miei piedi, mi misi a pochi centimetri vicino la sua bocca si stava avvicinando sempre di più fino a che io non misi le labbra vicino al suo orecchio e gli dissi < < vuoi giocare?! > > e lui mi rispose < < SI > > sembrava così eccitante così a quel punto gli dissi < < Ok allora giochiamo > >, tra noi c’era una specie di legame, passione, seduzione, era tutto un gioco e si doveva vedere chi vinceva. Lui era le tenebre e io la luce però lui non sapeva che io fossi più tenebrosa di lui, così il gioco potè diventare più eccitante. A quel punto me ne andai e tutta la serata passò scambiandoci sguardi e baciando chiunque incontrassimo, diciamo per farci ingelosire. Il Giorno dopo era domenica mattina e scesi un po’ giù per passeggiare, quando lo rincontro camminiamo vicini e andiamo nel parco, stranamente non c’era nessuno e io non sapevo le sue intenzioni. Ci sedemmo sul prato a parlare del più e del meno, fino a che, lui mi sale addosso, io stavo stesa e lui sopra di me era una sensazione bellissima, lui si avvicinava sempre di più alle mie labbra e io aspettavo solo questo, così ci baciammo così appassionatamente che le nostre lingue danzavano, sembrava tutto così naturale ogni gesto ogni emozione, mi ritrovai una sua mano che mi toccava la gamba e saliva sempre più su fino a che non arrivò fin sotto la maglia. Avevo già capito le sue intenzioni ma io non ragionavo e per me potevamo fare tutto ovunque e sempre, allora anticipai le sue mosse gli tolsi la maglietta lui sembrava sempre più eccitato così levò la mia quasi strappandomela, a quel punto incominciò a darmi piccoli baci dalla pancia fino ad arrivare al seno e subito dopo al collo, ci ritornammo a baciare la mia mano stava trai suoi capelli che glieli stavo quasi tirando, lui mi stringeva così forte da farmi mancare il respiro stavamo per fare l’amore era così bello e eccitante, fino a che lui mi guardò negli occhi e mi disse  < < Non ora, rendiamo il gioco più eccitante > > in cuor mio ero delusa però aveva ragione e quindi gli dissi < < Si hai ragione, noi siamo solamente amici che si stuzzicano e mi piace poi vedremo..! > > lui con quel sorriso così bello mi rispose < < Esatto, sei bellissima, anche semi nuda anzi forse di più > >. Così ci vestimmo e tornammo a casa, lo pensai in continuazione non so perché ma era così.
POV Damon
Stavo camminando per la città e guarda chi incontro la bellissima Elena Gilbert, andammo insieme al parco lei mi eccitava sempre di più, la vorrei prendere e strappargli i vestiti da dosso, lei è così seducente, così la portai al parco volevo baciarla volevo sentire il calore delle sue labbra. Parlammo un bel po’ non c’era nessuno e più stavo con lei e più mi eccitavo dovevo agire così all’improvviso salì sopra di lei. Per la prima volta mi sentivo spaesato non sapevo cosa fare, non volevo deluderla, mi piaceva sul serio, così la baciai come non avevo mai baciato nessun altra prima. Il mio grado di Passione saliva sempre di più, la incominciai a toccare volevo levarle la maglia però avevo paura che lei non volesse, ebbi poi la certezza quando lei mi levò la maglia eravamo in sintonia, e da lì non ci ho visto più gli stavo per strappare la maglietta. La incominciai a baciare dappertutto, stavamo per fare l’amore, teneva la presa dei miei capelli stavo in un paradiso. Però poi mi fermai non so perché ma volevo che succedesse non lì e non in quel modo, non mi era mai successo prima, la passione mi portava a dire un sacco di coea anche le più stupide, così per fermare tutto le dissi  < < Non ora, rendiamo il gioco più eccitante > >, aveva il viso deluso e io mi sentivo sempre più cretino fino a che non disse < < Si hai ragione, noi siamo solamente amici che si stuzzicano e mi piace poi vedremo..! > >, con quella risposta stavo sulle nuvole e non vedevo l’ora di stuzzicarla un altro volta anzi che lei stuzzicasse me così le risposi con un sorriso  < < Esatto, sei bellissima, anche semi nuda anzi forse di più > >. Tornammo a casa e io la pensavo in continuazione, mi sa che ho preso una bella sbandata.

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Capitolo 2
*** 2 Capitolo ***


Il resto della giornata la passai pensandola, lei con quelle sue gambe così morbide, con quella sua pelle color latte, e per non parlare delle sue labbra..ODDIO MA COSA PENSO ?! IO NON M’INNAMORO, DAMON SALVATORE NON POSSO !..MA COSA C’è DI MALE ?! OK SONO IMPAZZITO, MI PIACE MA NON SO SE MI STO INNAMORANDO, FORSE SI O FORSE NO..MAH!
Non ce la facevo più doveva baciarla dovevo sentire quel suo bel profumo e volevo toccare quella sua bella pelle, NO MI DEVO DISTRARRE STASERA USCIRò CON UN’ ALTRA RAGAZZA, TANTO FA PARTE DEL GIOCO.

Così quella sera andai al Mystic Grill e li incontrai la ragazza bionda che mi aveva invitato alla feste, era carina quindi la potevo sfruttare per stasera. Così le andai vicino e le dissi “Ciao bellezza, ti posso offrire un drink ?!” lei già da questa frase la vedevo sulle nuvole, IL PIANO STAVA FUNZIONANDO, e mi rispose “Certo da un ragazzo così bello questo ed altro” speravo mi rispondesse così perché ora potevamo andare subito al dunque..”altro?! Ok quindi passeresti la notte con me?” speravo di sedurla nel modo più efficace possibile, ma la mia mente era sempre spostata verso Elena, COSA MI AVEVA FATTO ?!, Caroline mi rispose subito con un “SII, voglio dire, perché non andiamo a passeggiare un po’!!” la stavo portando in macchina un luogo piuttosto apprezzabili per pomiciare..Quando entrammo ci guardammo io con lo sguardo piuttosto perso e lei invece con uno sguardo pieno di voglia, allora lei mi prese e mi baciò, cercavo di non pensare a Elena allora per far sì che ciò accadesse dovevo passare subito alla fase successiva con Caroline. Così la presi e la faci sedere su di me, ci baciavamo con furia, ma non con la stessa passione con qui facevamo io Elena, NON SO MANCO IO perché CI STAVO PENSANDO!, comunque la strinsi più forte che potevo volevo provare le stesse emozioni che ho provato con Elena, ma non ci riuscivo, così le mi tolse la maglia, sembrava assatanata non sapevo come fermarla,stava facendo tutto lei mi stava sbottonando i pantaloni fino a che io non la fermai, e le disse “ferma, ferma un secondo, non posso fare questo mi piace Elena, scusami tanto” lei non mi rispose sul suo viso potevo leggere la rabbia e anche la disperazione così presi e me ne andai, e mi vestii fuori dalla macchina.

POV CAROLINE

Stavo al Mystic Grill con le mie amiche quando vedo che vicino a me si presenta un maschione che mi disse “Ciao bellezza, ti posso offrire un drink ?!” io in quel momento ero strafelice avevo bisogno di pomiciare un po’ e di dimostrare a me stessa che i ragazzi carini venivano anche da me e non solo da lei, Elena, cosi gli risposi “Certo da un ragazzo così bello questo ed altro” , volevo fargli capire le mie intenzioni così lui mi rispose subito facendomi capire che voleva arrivare al dunque, ”altro?! Ok quindi passeresti la notte con me?”con quel suo sguardo provocante risposi con agitazione e con felicità “SII, voglio dire, perché non andiamo a passeggiare un po’!!”. Così ce ne andammo nella mia macchina, e da lì iniziarono scintille ci baciammo con furia, all’improvviso mi fece salire su di lui, io volevo fare solamente l’amore con lui era solo questo il mio pensiero, allora lo spogliai con furia, ci baciammo così violentemente che le nostra labbra stavano prendendo fuoco. Fino a che lui poi non fermò tutto e disse “ferma, ferma un secondo, non posso fare questo mi piace Elena, scusami tanto”, scusami tanto?! Mi aveva illuso, e soprattutto perché sono tutti innamorati di lei perché di me mai nessuno ?! non mi pare di essere brutta però perché, così persa nei miei pensieri non ebbi manco il coraggio di risponderlo così mi chiusi in un silenzio tombale stavo quasi in lacrime, così lui aprì la portiera e uscì. Io rimasi in macchina per un altro po’ di tempo..anzi dopo mezz’ora scesi e per non fare la figura della fallita con le mie amiche dissi a tutte che avevamo fatto sesso sfrenato, e loro pettegole come sono lo dissero a mezza scuola, e ormai il guaio era fatto!
 
POV DAMON

Ora è mattina e devo parlare assolutamente con Elena gli devo spiegare i miei sentimenti non posso stare così, voglio che questo gioco sia qualcosa di più. Così andai a scuola e il mio pensiero era quella di parlare, così mi avvicinai vicino a lei e le dissi “Buongiorno, principessina” e lei mi mollo subito uno schiaffo bello pesante mi aveva fatto male però non so perché ero sempre eccitato, le chiesi “Perché cosa ho fatto?!”
“Cosa hai fatto ?! Ieri sei andato a letto con Caroline quando poi io e te stavamo facendo quel gioco per sedurci, e questo non faceva parte del piano. Non mi parlare mai più sei solo un cretino come tanti” sentii risuonare quelle parole nella mia mente e il mio cuore era sempre più appezzi , non potevo perderla non ora non in quel modo così le dissi “Elena io non ho fatto niente con lei stavamo in una macchina stavamo pomiciando però poi mi sono fermato perché mi piacevi tu, non mi era mai capitato prima, mi sto innamorando di te, ti prego perdonami mi serviva per capire..” così le fermò le mie labbra con le dita, così mi prese e mi baciò, lei teneva la presa ferma sui miei capelli, e non sapevo se li teneva così per rabbia o per l’eccitazione, ma qualunque fosse mi piaceva. Tutta la scuola ci guardò sconvolta però noi non ce ne importammo più di tanto, e dopo beati minuti di oblio ci staccammo e lei mi disse “Ok sei perdonato, mi sto innamorando pure io..però aspettati una contro risposta” contro risposta?! Mi stavo incazzando nero e gli dissi “chiunque di toccherà anche di un solo centimetro lo farò a pezzi” e non stavo scherzando.

Così passammo tutti il pomeriggio a parlare e a pomiciare, sembrava un paradiso, però tutto si fermò quando lei mi disse “vieni da me, questa sera. Mia zia è partita e Jeremy sta in gita e torneranno la settimana prossima..” nella mia testa suonavano campane gridi di gioia però esternai semplicemente un “Non vedo l’ora, chissà che potrà succedere..” .Veramente, chissà che potrà succedere, e così le feci un sorriso malizioso e ci ritornammo a baciare, con lei la mia eccitazione saliva al limite e credo che se ne sia anche accorta col mio caro “Fabio”lì sotto cresceva sempre più. Poi più tardi verso sera tornammo a casa e entrambi ci preparammo per la grande serata.

Così dopo ore di preparazione andai a casa sua, mi avevo dato le sue chiavi di casa per entrare così le dissi “Elena! Elena dove sei?!” sempre con quell’aria calma e maliziosa, “Damon sono di sopra Sali pure”. Che bello, qualcosa dentro di me ruggiva trionfante, entrai nella sua camera la vidi decorata con tante candele e poi vidi a lei da lontano, con una vestaglia di raso blu. Così all’improvviso se la levò, e in quell’attimo rimasi paralizzato dalla sua bellezza, teneva delle autoreggenti nere, con un slip che sembrava invisibile e teneva quel reggiseno ricamato, tutto di colore blu. “Fabio” stava più eccitato di me, così andai vicino a lei, non so con quale forza però ci riuscii e le dissi “Sei bellissima”, così in quel momento la presi e la buttai sul letto, non ce la facevo più. Le strappai tutta la bellissima lingerie di dosso e ci baciavamo con furia, e in ogni contatto con la nostra pelle lei ansimava e questo mi rendeva ancora più eccitato lei mi spogliò con delicatezza ma anche con seduzione. All’improvviso mentre facevamo l’amore con sempre più passione le dissi “Ti Amo Elena”

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Capitolo 3
*** 3 Capitolo ***


Non so come mi fosse uscito, io non avevo mai detto * Ti Amo * chissà lei cosa penserà di me ORA ! All'improvviso la vidi sgranare gli occhi, e si alzò seduta sul letto un pò disorientata e poi mi disse "Se ci pensi è un pò presto a Dire la parola * Ti Amo *, Però io Per te provo qualcosa, cioè quando ti vedo mi batte il cuore..e quindi ho paura che..che mi sto innamorando di te..!" non so perchè ma mi sentí l'uomo piú felice della Terra. Cosí le dissi "Perché hai paura"  "Perché ho paura Che potrebbe finire male, e non voglio soffrire e.." la zittii con un bacio delicato su quelle dolci labbra e poi le risposi "L'amore é fatto di rischi e sofferenze e io sono pronto a correrli con te!" e Così con la mano le sfiorai il viso con dolcezza, lei a un tratto me la prese e mi rispose "E io sono pronta a correrli con te" me lo disse con quel viso Così dolce, e con quegli occhioni quasi in lacrime. Così ci baciammo con delicatezza e passamo la nottata a fare l'amore sembrava cosí puro e dolce..una sensazione bellissima! La mattina Dopo mi risvegliai con lei appoggiata sul mio petto era cosi bella, io la continuai ad abbracciare e a strigerla piú forte a me. All'improvviso mi disse "Dai Amore non continuare a fissarmi" "Pricipessa ma io non ce la faccio a evitarlo, mi hai stregato" di scatto la vidi sedersi sul letto e mi disse quasi urlando "SCUOLA!!" E cosi a un tratto la magia svaní, e ci incominciammo a vestire. Scendemmo le scale di casa Gilbert quasi volando, cosi apriamo la porta e Puff ci trovammo Bonnie davanti. Elena era diventata rossa come un peperone cosi le disse "Emh..mi sono scordata di avvertirti Che mi accompagnava lui..ehm scusa..!" dovevo intervenire era troppo imbarazzante vedere Bomnie Che sghignazzava e Elena come un semaforo cosi le dissi "Piacere sono Damon..emh se volete me ne vado io e andate a scuola insieme.." speravo rispondessero NO infatti..insieme scoppiò un sonoro "NOO" però continuo dicendo "No non ti preoccupare, anzi sono felice Che l'accompagni tu!" cosi se ne ando e fece un occhiolino a Elena.

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Capitolo 4
*** 4 Capitolo ***


Entrammo in macchina e ci mettemmo a ridere come dei bambini, eravamo innamorati avevamo bisogno l’una dell’altro, CHE SENSAZIONE FANTASTICA! Quando arrivammo a scuola scendemmo dalla macchina, io tenevo il mio braccio su di lei, e lei, lei mi teneva la mano, camminavamo con disinvoltura..TUTTI ci guardavano stupiti, però noi non ce ne fregammo di quei tanti sguardi, perché eravamo troppo impegnati a pensare a noi, com’è bello dire NOI! Così passammo tutta la mattinata senza parlare quasi con nessuno fino a che non ci staccammo io andai da mio fratello e Elena da Bonnie..”Hey Stef,tutto bene?!” dissi a Stefan “Si tutto bene, non lo chiedo a te perché so già la risposta..mmh già ti sei dato da fare eh?” gli risposi con “Eh si, ma questa volta è diverso credo di essermi innamorato..” dopo un attimo di pausa e dopo una faccia scioccata di Stefan ripresi con “Lo so è strano, manco io ci credevo..ma non lo so Elena è fantastica, bellissima, intelligente e sensuale..ee..” Stefan senza farmi continuare mi rispose “Wow allora è proprio vero, Damon Salvatore sciupa femmine si è innamorato, COMPLIMENTI..!” così gli diedi uno schiaffo simpatico sulla spalla e ci incominciamoa fare una specie di lotta amichevole, visto che stava perdendo mi disse “Ok,ok hai vinto, scherzavo solo che è strano” così gli risposi “Eh lo so, mi stupisco stesso io!” “La voglio conoscere, stasera falla venire qui a cena, tanto i nostri genitori sono andati in vacanza” a quel punto pensai WOW TUTTII GENITORI STANNO IN VACANZE, CHE COSA STRANA! “Ohh Yeah! Comunque cucini tu fratello” e Stef mi fece l’occhiolino, siamo sempre stati molto legati, ci volevamo bene, NON PENSATE MALE! POV Elena Io e Damon dopo l’uscita più imbarazzante di tutta la mia vita, entrammo in macchina, e ci mettemmo a ridere, MENOMALE CHE ERA BONNIE E NON I MIEI! Quando scendemmo dalla macchina, essendo arrivati a scuola, tutti gli occhi fissi su di noi, io mi feci un po’ rossa, così Damon mi disse sottovoce “Principessa non ci pensare, sono tutti invidiosi del nostro amore e della tua bellezza!” così mi rassicurai e camminammo per metà mattinata tutti abbracciati, ci baciavamo sempre non ce la facevamo proprio a smettere a un tratto però io dovetti andare da Bonnie e Damon da Stefan..”Ed ecco qui chi viene la principessa di Damon Salvatore,invidiata da tutti..allora è stata una notte di fuoco vero?!” mi disse Bonnie in tono sarcastico e le risposi “Dai, non fare la scema, e comunque sii” così ci mettemmo a ridere entrambe, continuammo con battutine stupide così le dissi “Mi ha detto * Ti Amo *” Bonnie rimase quasi sconvolta peggio di me dopo mi disse “E tu che gli hai detto?!” così le spiegai la serata e dopo 300 commentini di Bonnie arrivò Damon che disse “Elena stasera vuoi venire a cena da me?! Per conoscere anche mio fratello..e se vuoi puoi venire pure tu Bonnie..!” Bonnie rispose subito dicendo “No, non posso devo studiare per domani” “Sei sicura Bonnie?!” le dissi, però lei mi fulminò con lo sguardo e capì che era un sì, così riferendomi a Damon dissi “Ok, io posso venire”. Tornai a casa per trovare un vestito per la serata con l’aiuto telefonico di Bonnie, alla fine scegliemmo un vestito bianco corto fino a metà coscia, a maniche corte e a scollo quadrato, e come scarpe avevo delle espadrillas, all’improvviso suonò la porta, era Damon..Mi baciò e poi mi disse “Sei Bellissima, vieni andiamo!!” Arrivammo nella dimora dei Salvatore, e mi accolse Stefan con un sorriso impeccabile che mi disse “Piacere di Conoscerti, sono Stefan, e tu sei Elena e sei un INCANTO!”

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Capitolo 5
*** 5 Capitolo ***


“Oh Grazie! Così mi lusinghi..”
“Non dovresti” mi disse, non risposi feci solamente un sorriso, non ero mai entrata a casa di Damon, non era tanto ben arredata..anzi aveva un non so che di VECCHIO, mi distrassi dai miei pensieri e vidi Stefan e Damon che mi accompagnavano verso la sala da pranzo. Ovviamente ben preparata, Damon mi scosse la sedia e con un inchino mi disse “si sieda mia Principessa” il modo in cui pronunciava la parola Principessa mi faceva diventare sempre più perdutamente innamorata di lui, “Grazie mille mio Principe” così mi diede un meraviglioso bacio casto e poi si accomodò anche lui e nello stesso momento anche Stefan. Ci fu un breve silenzio che Stefan spezzò subito “Hai fatto molto felice mio fratello, non l’ho mai visto così, di solito è sempre ironico è uno spirito libero e non ha mai avuto una ragazza per ben più di 12 ore, quindi complimenti!” non avevo ben capito dovevo voleva arrivare Stefan però a me non importava “Io non ho fatto niente, le cose di solito si fanno in due!” dissi io quasi con aria di sfida “Oh ma non volevo turbarti, questo era il mio modo di esprimere tutta la mia gioia su questa relazione, era per far capire come state bene insieme..anche se devo ancora conoscere meglio la mia cognatina!!” ci mettemmo a ridere tutti e tre infondo non era così male il fratello di Damon.
Passammo così tutta la serata alla fine Damon mi accompagnò a casa fin sopra la mia camera, mi stesi di botto sul letto stanca morta, e lui affianco a me, mi guardò con quegli occhioni azzurri color ghiaccio, che visione splendida!!  Mi scrutava sempre di più, mi sembrava volesse dirmi qualcosa ma non capivo cosa, lo vedevo raggelarsi così per smuoverlo gli dissi “Cosa c’è?!” mi alzai e mi misi seduta sul letto e lo guardai, fece lo stesso anche lui “Io..io ti devo parlare..” mi disse “Dimmi tutto!” lo incoraggiai con un sorriso “Io sono..io sono..” si fermò io lo guardai sempre più incuriosita “Io sono..innamorato pazzamente di te!” così lo guardai e lo baciai appassionatamente  e poi gli dissi “Anch’io tantissimo!” ci coccolammo tutta la serata però poi lui se ne dovette andare perché io crollai in un sonno profondo.
 
POV Damon

L’accompagnai a casa, fin su in camera  dove lei si stese sul letto, io mi accompagnai affianco a lei, ci guardammo negli occhi era bellissima ERA LA MIA PICCOLA PRINCIPESSA, e non potevo mentirle, le volevo dire tutto, lei con quel suo sguardo così incuriosito aveva già capito tutto, così cercò di incitarmi “Cosa c’è?!” si alzò seduta sul letto con gli occhi pieni di curiosità ma anche di stranezza, così decisi di parlarle, solo che mi mancava il coraggio ma DOVEVO FARCELA ! allora presi quel poco di coraggio che mi rimaneva e le dissi “Io..io ti devo parlare..” lei aveva già capito che non era una cosa facile da dire. Così cercava di incoraggiarmi a parlare “Dimmi tutto!” e mi fece uno di quei splendidi sorrisi, che la facevano brillare il viso. “Io sono..io sono..” le dissi ma non ce la facevo a dirlo era troppo, troppo complicato però ce la dovevo fare così continuai dicendo “Io sono..innamorato pazzamente di te!”, ecco non ce l’ho fatta avevo paura SONO UN CODARDO! Lei così mi baciò in un modo così passionale che fu beata magia per 5 minuti, fino a quando lei non mi lasciò e disse “Anch’io tantissimo!” era così bello stare con lei non potevo farla soffrire, e per tutta la notte la tenni stretta a me, io non chiusi occhio invece lei si addormentò in un sonno profondo, la guardavo e intanto pensavo a quanto fossi scemo. Prima che si facesse giorno me ne andai, per farla dormire più comoda, guidai tutta la notte senza meta finche verso le 5.30 di notte non tornai a casa, c’era lì nel salone Stefan che mi aspettava stava bevendo un drink, andai vicino a lui gli presi il bicchiere da mano e lo riempì nuovamente con dello scotch, lo bevvi tutto di un botto, Stefan mi guardò e mi disse “Non gliel’hai detto vero ?!”
“No”
“Me lo sentivo, io credo che dovresti dirglielo, credo che capirebbe!”
“Lo credo anch’io”, Guardai la bottiglia di scocth la presi e la portai su in camera mia con me, e prima avevo ridato il bicchiere vuoto a Stefan, ODDIO CHE PALLE!


SPAZIO AUTRICE
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Ringrazio chi fino a ora sta seguendo questa FF..fatemi sapere cosa ne pensate ! :D

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Capitolo 6
*** 6 Capitolo ***


Il giorno dopo mi svegliai tardi perciò non andai a scuola, stavo solo io in casa pensavo sempre a quello che era successo la sera precedente DIO SONO PROPRIO UN IMBECILLE QUESTA SERA LE DEVO PARLARE, così per passare la mattinata giravo a petto nudo per casa a bere scotch e altro.. NON RIESCO MANCO IO AD ACCETTARMI FIGURATI ELENA, NON RIESCO A PRONUNCIARE MANCO QUELLA DANNATISSIMA PAROLA, non ho mai avuto problemi fino a quando non ho rivisto Elena. Dannazione che effetto stupendo che ha su di me..! il fatto e che ho paura di deluderla, però basta sono deciso fino alla MORTE, che gioco di parole, comunque deve sapere chi sono se no non possiamo andare avanti.

POV Elena

Questa mattina a scuola Damon non era venuto e il cellulare era sempre spento, così ero pronta ad andare a casa sua, andai con la mia macchina. La casa era da l’altra parte della città non tanto al centro, arrivata a destinazione, scesi dalla macchina e arrivai vicino la porta dove sentì della musica ad alto volume, non so perché ma diventai un po’ scettica. Così bussai e dopo due tre minuti dopo mi aprì Damon, di sicuro si leggeva sorpresa dal suo volto, MAMMA MIA impegnata a scrutargli il viso non vidi che stava a petto nudo, com’era bello mi veniva da azzannarlo, però non sono ancora una carnivora ma il pensiero era questo. Lui all’improvviso mi sorrise, sembrava avesse capito tutto così arrossii nervosamente, Damon sempre così calmo mi toccò il viso accarezzandolo dolcemente e poi disse “Buongiorno principessina, scusa se non ho potuto avvertirti mi sono svegliato tardi..perciò ne ho approfittato per divertirmi un po’” lo guardai e lo baciai e gli disse nell’orecchio sussurrando “l’avevo immaginato” mi tirò dentro e chiuse la porta. Ci continuammo a baciare, io gli continuai a toccare quel suo petto nudo così eccitante, lui mi stringeva i fianchi, quasi da mozzarmi il fiato..all’improvviso mi allontanai lo guardai in quei su occhi splendidi in cui potevo perdermi per ore e ore, gli presi la mano e lo portai fino in salotto vicino al divano, lo buttai con forza sul quel divano, facendolo stendere, mi misi a cavalcioni su di lui mi levai la maglietta mi incominciò a toccare dappertutto e così iniziammo a fare l’amore per tutta la mattinata. DIO QUANTO LO AMAVO, ma soprattutto com’è SEXY !!!

Verso l’ora di pranzo ci iniziammo a vestire sapendo che Stefan potesse venire da un momento l’altro, infatti due minuti dopo si aprì la porta ed era lui, Stefan salutò Damon con un occhiolino, Damon si avvicinò a lui e Stefan gli disse “Ti aiuterò io” sussurrando quasi in capibile da sentire, Damon mi guardò e disse “Tesoro mio io devo andare a prendere l’auto dal meccanico, vengo subito” gli feci un cenno con la testa e lui se ne andò. Stefan si avvicinò versò di me e disse “Mangi qui Elena ?!” con un tono così dolce “Emh..non so devo vedere quello che fa Damon” gli risposi “Ok” si schiarì la voce e poi continuò “Ci vai alla festa in maschera della prossima settimana?!” ops, la festa me n’ero proprio dimenticata “Si credo di andarci, con Damon anche se ci dobbiamo ancora organizzare” mi fece un gran sorriso e poi passarono 5 minuti in un beato silenzio imbarazzante.
All’improvviso Stefan venne vicino a me a poca distanza dalle mie labbra, io mi scostai solo che poi lui mi prese per le braccia e mi baciò, mi staccai da lui anche se con fatica visto che era molto forte, arrivò Damon e vide la scena. Con una velocità sovrumana prese Stefan e lo buttò a terra incominciarono a picchiarsi, quasi non li riuscivo a vedere tanto dalla velocità, rimasi sconvolta perché non era una cosa normale questa, sempre più confusa vidi il viso di Damon trasformarsi in quello di un demone. Non riuscivo a scappare anche se ne tenevo tanta voglia, mi bloccai completamente, non riesco manco quasi a respirare. Damon all’improvviso si gira verso di me e mi guarda, era tornato normale, non so con quale forza che dissi “Che cosa siete??”  mi guardarono entrambi sembravano afflitti, ma non era una giustifica, non sapevo cosa provavo, non so se era rabbia odio od altro ma una cosa era certa..ero sconvolta.

Angolo Autrice
Vi piace?? @Fra Cullen quando lo leggi fammi sapere ;)

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Capitolo 7
*** 7 Capitolo ***


Ci fu silenzio ci guardammo tutti e tre Stefan aveva un sorrisetto nervoso e Damon invece sembrava inorridito di se stesso, e io..io..io non sentivo più battere il cuore, il mio respiro era sempre più affannoso, a spezzare quel silenzio fu Damon “Elena, te ne dovevo parlare già ieri sera ma non ho avuto il coraggio, e mi ero ripromesso di dirtelo stasera Elena..”
“Dirmi cosa Damon?! Ho bisogno di risposte! Che cosa siete ?!” avevo paura della risposta ma dovevo sapere.
“Siamo vampiri, Elena, da ben circa 160 anni..ovvero io e mio fratello Stefan siamo dei 17enni dal 1864” Bum il mio cuore..che parlo a fare del mio cuore perché ormai me lo sentivo insensibile, avevo paura non sapevo cosa dire, CHE COSA SI POTEVA DIRE?! UH CHE BELLO SEI UN VAMPIRO TU E TUO FRATELLO!, mi sentivo un imbecille, però ebbi la forza di sedermi sulla poltrona, mi misi le mani tra i capelli e pensai, pensai a questa situazione, la più assurda al mondo. Mi feci coraggio e parlai con più calma “Ok, vi credo, me l’avete anche dimostrato..” la mia voce incominciava a tremare e sul mio viso senza alcun verso mi scesero delle lacrime, così continuai “ora sedetevi, entrambi, spiegatemi due cose..perché uscite alla luce del sole? E tu perché mi hai baciata?” finì così e copiose le mie lacrime scendevano a raffica ora volevo solamente ascoltarli, Damon rispose subito “Si perché l’hai baciata Stefan?!” con un tono di voce abbastanza furioso e con grande desiderio di ucciderlo, wow che battutine che faccio, proprio squallide..
“L’ho fatto perché sapevo che ti facevo arrabbiare tanto da attaccarmi e facendo rivelare la tua natura caro Damon, così ti sarebbe stato più facile, e scusami Elena, non ti ho baciata per secondi fini, non lo farei mai soprattutto con la fidanzata di mio fratello..” Damon lo guardò e disse “lo immaginavo, però una parte di me era sempre furiosa perché avevi sempre toccato le labbra dalla mia principessa..” Stefan gli fece l’occhiolino, come per far capire cosa aveva provato “Comunque, Elena, noi usciamo alla luce del sole grazie a questo anello che ci permette di non incenerirci ad essa..” io ero sempre più confusa, così mi alzai e giravo avanti indietro per il salotto tenendo le mani in testa sempre più come un idiota.

Li guardai e gli dissi “mi fareste mai del male??” Stefan e Damon insieme dissero “MAI” Damon però continuò dicendo
“Elena io ti amo, solo che ti devo chiedere una cosa” risposi subito con tono sarcastico
“cos’altro??”
“Di non dirlo a nessuno, perché se no diventerebbe complicato”
“Ok, non lo dirò a nessuno..” e poi pensandoci chi mi crederebbe ?! STEFAN E DAMON SONO DEI VAMPIRI DI 160 ANNI..mi riderebbero in faccia. Continuai dicendo “Ci sono altri come voi? Cioè ci sono altri vampiri qui in città ?!”
“Non che noi sappiamo!” disse Stefan.
“Potete sentire la vostra presenza..cioè tra voi vampiri?”
“No, però possiamo sentire chi ci è alle spalle visto che abbiamo un udito molto più amplificato da quello umano” disse Damon.
“Quali sono i vostri POTERI??”
“Possiamo correre, come hai visto a velocità supersoniche” disse Damon,
“Possiamo sentire qualunque cosa, anche se dista di Km” continuò Stefan, parlavano alternandosi  la parola l’un l’altro.
“Abbiamo una Forza sovrumana” disse Damon
“E infine possiamo controllare la mente di voi umani..” continuò Stefan, dopo quella frase mi pietrificai, CONTROLLARE LA MENTE?!, e se l’avessero usato anche con me?!, Dio ho paura.

“Con me l’avete mai fatto?!” gli dissi con aria terrorizzata
“No, MAI” disse Damon, venne sempre più vicino a me, si mise dietro le mie spalle, avevo paura di girarmi, così rimasi immobile, e sentì che una collana mi sfiorava il collo era molto bella la guardai al mio collo e dissi “e questo cosa significa?”
“Questo è un ciondolo, con all’interno un erba molto particolare chiamata VERBENA, è come un arma contro di noi, e se terrai sempre questa collana al collo nessuno mai potrà controllarti la mente”dopo avermela attaccata mi accarezzò il volto con la mano, e mi disse “so che ora hai paura, ma io e Stefan non potremmo mai farti del male, te l’ho voluto dire perché non potevo continuare a mentirti..”
“Damon ho tanta paura, so che mi ami e ti amo anch’io questo non cambierà, ma non è facile accettare tutto questo, perciò ho bisogno di tempo per avere le idee più chiare, e quando sarà così la prima persona da cui andrò sarai tu..prometto di non dire niente a nessuno, Stefan ti perdono anche se non lo dovrai fare mai più..ora io voglio andare a casa a riposarmi..!” incominciai a camminare verso la porta li guardai e mi scese una lacrima, aprì la porta e corsi vicino la mia macchina, quando mi sedetti incominciai a piangere ininterrottamente e a dare pugni allo sterzo, dopo un bel quarto d’ora incominciai a partire, verso casa, avevo bisogno di buttarmi sul letto e piangere come una bambina, e avevo bisogno anche di certezze e di chiarirmi con tutto ciò che è successo.

Non voglio lasciare Damon lo amo, ma ora, per ora ho bisogno di stare sola!

Angolo Autrice
Ho aggiornato più veloce che potevo ! Vi è Piaciuto questo capitolo?? Fatemi sapere ! ;)

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Capitolo 8
*** 8 Capitolo ***


Quando tornai a casa non feci altro che pensare, anche se certe volte me lo impedivo perché mi faceva male, fu una nottata in bianco, e la cosa peggiore era che non potevo parlarne con nessuno, se non con me stessa. Non era brava a darmi consigli, la mia testa era divisa in due, da una parte non ci volevo pensare e volevo correre da Damon e stargli accanto, però dall’altra parte non potevo trascurare un elemento fondamentale, cioè che era un vampiro.
Adesso capisco il detto BEATA IGNORANZA, però ora lo so e quindi devo farmi forza, ad un tratto tutti i miei pensieri si spensero, a causa del suono del campanello. Quando mi avvicinai alla porta speravo che non fosse nessuno dei miei amici e tantomeno i fratelli Salvatore, aprii e vidi forse l’unica persona che volevo vedere, mio fratello Jeremy, lo abbracciai deliberatamente, avevo bisogno di qualcuno anche solo come presenza fisica. All’improvviso mi guardò e disse “Ehy sorellina, cosa ti prende?” con aria preoccupata mi prese il viso tra le sue mani e mi disse “Perché piangi?!”
“Perché mi sei mancato ! e tanto..” non potevo dirgli la verità, però non era una bugia quello che avevo detto, ma non era tutta la verità.
“Ora sono qui, quindi non piangere e sorridi” feci un gran sorriso, uno di quelli significativi, lì dietro si nascondeva felicità, e tristezza, Jeremy l’aveva capito così mi prese sulle sue spalle, stavo cadendo, non avevo mai riso così tanto, forse sì però quello fu uno dei momenti più belli della mia vita.
 
POV Damon
 
Quando Elena lasciò questa casa, mi sentì un vuoto enorme nel mio cuore, quasi un cratere, guardai Stefan con gli occhi pieni di odio, sapevo delle sue buone intenzioni però non doveva, “Potevi risparmiartelo!”
“Lo sai perché l’ho fatto, era per te e per noi, sempre lo avrebbe scoperto meglio così che in un altro modo..” si alzò se ne stava andando lo fermai subito “non te ne vai tu, ma io” mi avvicinai alla porta “dove vai??” mi disse,
“Eh secondo te?!”
“Vuole stare sola” mi rispose
“non mi farò vedere..” me ne andai senza dargli manco il tempo di rispondergli, la volevo vedere e volevo sapere come stava, arrivai nello stesso momento in cui entrò il fratello, sentii che parlavano e quando sentivo quelle lacrime volevo uccidermi, perché erano per causa mia, e nella mia mente forse era meglio che si era allontanata da me. Così avrebbe avuto la possibilità di divertirsi, per esempio come ora! Per quanto i miei pensieri volevano e mi obbligavano di lasciarla il mio cuore la voleva tenere stretta a me, le volevo spiegare tutto solo io e lei da soli, e non con mio fratello intorno.  Entrai nella sua stanza e aspettai che ritornasse, dopo 5 minuti sentii aprire la porta, il cuore mi batteva, (un po’ ironico da dire) era lei rimase abbastanza sorpresa nel vedermi, ma non aveva paura e questo mi rincuorava “Che ci fai qui ?!” mi disse
“Sono venuto a parlarti, so che in questo momento vorresti stare da sola e lo capisco, ti lascerò i tuoi spazi però ti prego lasciami spiegare..come successe e perché!”  fece un cenno con la testa e si sedette.
“Era il 1864, siamo sempre stati io e mio fratello Stefan, diciamo come adesso solo che prima eravamo umani. Tutto iniziò quando..”

Flashback

“Ehy fratellino saputo la buona novella??” gli dissi  Damon ridendo
“No dimmi!”
“Nostro padre vuole mandarci in guerra”
“E..questa dovrebbe essere buona Damon?!”
“l’ho detto in tono ironico sciocco, io non voglio andarci, potrei anche essere il disonore della famiglia,  io voglio viaggiare e voglio stare lontano da qui!”
“Che ne dici di una fuga?!” mi disse Stefan, pensai stesse scherzando visto che ero io sempre, diciamo quello più pazzo
“Ok, io non scherzo allora stanotte davanti ai cancelli, preparati roba e cibo ma non farti vedere!” arrivò notte ed io ero pronto nostro padre dormiva, e per spiegargli la decisione gli scrivemmo una lettere, dopo arrivai al cancello e partimmo.

 
“Andammo in posti sconosciuti senza una mappa era grandioso un anno Bellissimo. Fino a che incontrammo una donna, ci innamorammo entrambi di lei, era  bellissima, aveva gli occhi come lapislazzuli che le brillavano sul viso rendendolo splendente. I suoi capelli erano castano scuro, erano sempre lucenti e scendevano lunghi come fossero onde. Insomma era una stella, ma conoscendola era molto egoista però rimaneva seducente fino a che una sera..”
 
“Signorina Katherine, lei mi ha rubato il cuore, mi sto innamorando di lei..” le dissi
“Non credo che lei vorrebbe stare con me signor Salvatore!”
“Oh, io starei con lei per l’eternità, io..io” lei mi zittii subito, poggiando le sue dita sulle mie labbra e disse “un modo ce l’avrei per stare insieme per l’eternità..” mi prese il collo e mi morse, “così uccidendo sia me che mio fratello.”

 
“Io e Stefan, non sapevamo che lei ci soggiogasse per farci bere il suo sangue, ora era compito nostro completare la trasformazione..devi sapere Elena, che per essere un vampiro devi bere sangue di un vampiro, morire, e poi nutrirti di sangue umano, noi non capivamo cosa ci stesse succedendo, lei ci spiegò tutto..però noi non volevamo diventare dei demoni, però il nostro corpo voleva il contatto con il sangue umano sempre di più..era come se avessimo bisogno di droga.”
“Così cedeste..” mi disse Elena
“Sii, io e Stefan ci volemmo ribellare con lei, così fuggì, e da allora non sappiamo più che fine ha fatto!”
“E..ora però come fate??”
“Cosa ?!” le dissi, non capivo.
“Intendo come fate a nutrirvi, cioè uccidete??” lei incominciava a tremare, ma non volevo terrorizzarla, però doveva conoscere tutto.
“Inizialmente si, poi ora prendiamo il sangue dell’ospedale..per non far del male nessuno!”
“Va bene..!” lei incominciò a piangere, così andai vicino a lei il più vicino possibile, e le pulii le lacrime, “Perché piangi, amor mio, io non ti farò del male, mai, io ti proteggerò da chiunque possa farti del male, però ti prego non stare male!”

Mi guardò negli occhi, era così bella, non smetterò mai di pensarlo.
“Anch’io ti amo, solo che ho avuto paura..!” però notai qualcosa di strano in quelle parole, ODDIO NON è POSSIBILE..
“Finalmente ti sei accorto che non sono Elena!” così mi fece una risata disprezzante, la volevo uccidere, il fuoco dentro me saliva, ed iniziai ad urlare “DOV’è ELENA, STRONZA??”
“Mmh..indovina!!” il mio primo pensiero fu l’armadio, lo aprì e vidi che c’era lei tutta impaurita, legata, la slegai e lei si appoggiò a me, mi strinse forte a se, non volevo immaginare che lei stava male NO DOVEVO UCCIDERE KATHERINE, a Elena la portai a sedere sul letto, io guardai Katherine “STRONZA, vattene da questa città se no te ne faremo pentire, pensaci siamo due contro uno!”
“Hai ragione Damon, è meglio che me ne vada, sono venuta solo perché ho notato che ti eri innamorato, e sai che sono molto possessiva sui miei giocattolini” incominciava a ridere e nelle sue parole sentivi ironia e rabbia..
“Non sono un tuo giocattolino, e poi vattene!” le dissi sempre più INNCAZZATO,
“Sii, ora me ne vado ma tornerò, non ti preoccupare mio Damon” mi toccava il petto con le sue dita, se ne stava andando vicino la finestra, e poi disse “Ah e salutami Stefan!” se ne andò in una velocità incredibile.

Io andai vicino a Elena e le dissi “Scusami amor mio non dovevo, ho sbagliato a stare qua farei stare solo male  te..e..me ne dovrei andare...” lei mi zittii subito con un bacio, forse anche uno dei più belli di tutta la mia vita, e mi disse “Non andartene, ho bisogno di te”, e così stetti con lei abbracciata sul suo letto, che bella sensazione, poi dopo quando  incominciò a tranquillizzarsi mi baciò e facemmo l’amore tutto il tempo. ERO INNAMORATO L’AMAVO!

Angolo Autrice
Spero vi Piaccia..! Fatemi Sapere..<3

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Capitolo 9
*** 9 Capitolo ***


La mattina dopo ci svegliammo, non volevo svegliarmi da quel sogno bellissimo, ormai non avevo più paura dell’idea che Damon e suo fratello fossero vampiri, ma avevo paura di quello che poteva succedere perché sono sicura che non sarà sempre così facile, però ora voglio godermi questi momenti con il mio Damon,  lo amo così tanto da fare qualsiasi cosa per lui.

“Già sveglia principessa?!”
“Essi e anche da un bel po’”
“A che pensi ??” mi disse in tono dolce.
“Penso a noi a te..!” così lui mi baciò e disse “Anch’io amor mio ti penso sempre” e mi diede un bacio sulla fronte.
“Sai che dovremmo andare a scuola non è vero??”
“Dovremmo ma possiamo anche evitare..”
“Non so tu ma io vorrei diplomarmi!”
“Sii, però non ti diplomi oggi, quindi, si segue il mio piano di fuga!” si alzò e mi fece l’occhiolino, com’era bello vederlo a petto nudo, intanto lui si vestiva, con mio grande dispiacere!

“Principessa vestiti..o se no potresti venire anche così, non mi dispiacerebbe” alzai un sopracciglio proprio per fermarlo “ok, come l’ho detto”  continuò lui.
Andò vicino la finestra e cercò di uscire, “Dove vai??” gli dissi
“Sai hai un fratello al primo piano, non credo che gli piacerà la mia presenza qui!” mi misi a ridere e poi dissi
“Forse hai ragione..”
“Si forse ho ragione!” e ci mettemmo a ridere.
“Amore ci vediamo davanti al Grill” e se ne andò, io intanto incominciai a vestirmi.

Scesi di corsa diedi un bacio a Jeremy e scappai, “Hey, hey, hey, dove vai così di corsa??” mi disse, “Emh a..scuola!”
“Si certo, dicono tutti così!” e si mise a ridere. Io uscì in fretta e presi la macchina verso il Grill, e c’era Damon ad aspettarmi, una visione celestiale, ma non tanto così celestiale se sapevi la verità su di lui, però una cosa certa era che lo amavo e non importava di questo dettaglio.
Uscii dalla macchina e lo corsi contro, e gli saltai in braccio, lui mi prese per i fianchi lo baciai e gli dissi “Dai, andiamo a fare questa fuga d’amore” e gli feci l’occhiolino.

Entrammo in macchina, io portai il mio CD, ci sentimmo sempre la stessa canzone cioè “Anywhere but here”, “Perché non cambi un po’??”mi disse Damon
“Perché mi piace, visto che mi ami sopporti tutto di me” gli dissi con un tono nervoso ma anche ironico,
“Oh, che guaio che ho passato!” disse ridendo, così incominciai a picchiarlo, “Ok, Ok hai vinto, SCUSA” io mi fermai e feci un sorriso lui riprese dicendo “Hai così tanto coraggio da poter picchiare un vampiro” e continuò a ridere , io raggelai un secondo a quella frase perché mi dovevo ancora abituare all’idea, dissi così “Eh già!” con un sospiro, però non mi persi d’animo e continuammo a giocare per tutto il viaggio, anche se dovevo ancora capire la destinazione.

Alla fine mi addormentai, quando arrivammo Damon mi svegliò dicendo “Sveglia dormigliona siamo arrivati” in tono dolce, ero tutta intontita, aprii gli occhi e notai che eravamo nel nulla , dove regnava il silenzio, “che te ne pare??” mi disse
“E’sicuro un posto molto affollato” gli dissi scherzando "Si hai ragione", ad una velocità sovrumana lui venne verso di me e mi prese in braccio, in quell’istante ci guardammo negli occhi, io pensai subito che anche se aveva più di 100 anni era il ragazzo vampiro più bello del mondo. Mi continuò a portare in braccio verso una casa sperduta. Lui aprii la porta e mi fece scendere, all’interno di quella casa c’erano miliardi candele tutte accese era magico. Mentre ero stregata di cotanta bellezza lui disse “Ti piace??”
“Mi piace?! Io lo adoro è bellissimo..” così andai vicino a lui e gli dissi “Grazie!”, mi scese una lacrima, lui mi prese il viso e mi baciò, mi portò nella stanza di sopra sempre imbraccio, ci continuavamo a guardare, senza che nessuno dei due potesse distogliere lo sguardo, mi poggiò sul letto con delicatezza, si levò la maglietta e facemmo l’amore, forse una delle più belle, ci amavamo e questo era quello che importava.
E non ex squilibrate e fratelli vampiri, contavamo solo noi due.

Angolo Autrice
Vi è piaciuto questo capitolo Delena?? Sono così carinii <3

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Capitolo 10
*** 10 Capitolo ***


Era un sogno quello che stavo vivendo, era magico, era tutto, ed era tutto grazie a Damon, ci guardammo e non staccammo il nostro sguardo manco per un secondo, di solito lui è sempre stato divertente ,allegro ,egocentrico , ma se lo guardavi dritto in quei bellissimi occhi color ghiaccio trovavi qualcosa di più.
Mi alzai dal letto, indossavo la sua camicia nera mi guardai intorno e dissi “ Come l’hai trovato questo posto??”
“Bhe..subito dopo la trasformazione mia e di Stefan, dovevamo trovare un posto dove alloggiare, e per avere le idee più chiare venimmo qui, dove nessuno poteva osservarci.”

Flashback

“Fratellino sei pronto per andare??” gli dissi, “Si eccomi Damon..” fece un sospiro e continuò “Sai visto che ora la nostre vite sono diverse, vorrei che stessimo insieme, sai io sono il più piccolo..e già non so come gestirmi io, figurati il mostro dentro me!” mi disse con aria sconsolata. “Fratellino io mi prenderò cura di Te, fino a che lo vorrai.”gli dissi mettendogli una mano sulla spalla e risi, “Di certo non ti sbarazzerai di me così facilmente” continuai, e così mi sorrise, avevo capito la mia responsabilità verso lui, aveva bisogno di me. Così partimmo, andammo a piedi, però il tragitto non era stancante, dopo un ora e mezza o due trovammo una casa, completamente sperduta non c’era niente se non essa, sembrava costruita apposta per noi. Entrammo dentro ed era già arredata, “wow, fratello, sicuramente non avremo bisogno di mobili” e ridemmo insieme, posammo la nostra roba, e spontaneamente ci buttammo sul letto stanchissimi, dopo ore e ore di sonno ci svegliammo, “Ehi Damon, ora che siamo VAMPIRI, perché non proviamo i nostri poteri?” “Mmh..vediamo cosa siamo in grado di fare!” gli feci l’occhiolino e scendemmo giù.
Spostammo tutti i mobili, mentre spostavamo gli arredi , notavamo di farlo con una certa leggerezza, così ci guardammo e io dissi “Siamo FORTI e MOLTO FORTI”, ridemmo e Stefan mi disse “E’ divertente essere un vampiro però ora che ne dici di giocare un po’ a quel gioco che mi avevi insegnato??” “Ok, preparati a perdere FRATELLINO!”. Iniziammo a giocare, e diventò molto violento per via della nostra forza smisurata, per cercare di prendere la palla corsi più veloce che potevo inizialmente era normale, ma poi corsi così veloce che non mi accorsi nemmeno dello sforzo, sembrava avessi camminato quasi, mi fermai e guardai Stefan lui rimaneva sempre più sconcertato “Ti sei reso conto di quello che hai fatto Damon?!” “Oh Yes!!!” dissi urlando sembrava bellissimo, ma wow era bellissimo così corremmo entrambi alla velocità della luce. Era così veloce che all’occhio umano potevamo essere invisibile, però noi ci vedevamo, ero così elettrizzato che non davo conto manco ai mobili attorno, perciò feci cadere un vaso Stefan lo raccolse subito, ci guardammo e io dissi “Velocità e forza smisurata, ottimi riflessi, e immortalità, cosa ci può essere di meglio?!” “Te a terra!” mi saltò addosso e ci combattemmo con furia, però scherzavamo era ovvio.

 
“Damon, Damon” urlava Elena, mi guardai intorno, mossi la testa e dissi “Emh, stavo in una specie di trance!” ”Oh si che lo eri!” feci un cenno con la testa come per averla assecondata, riguardai quella casa con un aria nostalgica, e una cosa era sicura, lì portavo i ricordi più belli di tutta la mia vita, o meglio eternità.
 
Stavo al grill, mi sentivo sempre più vuota, e avevo bisogno di qualcosa che riempisse la mia vita, oltre cocktail presi grazie a un breve flirt col barista. Odiavo Elena, però quando stavo male mettevamo da parte ogni nostro rancore e mi faceva stare meglio (ANCHE SE ERA LEI LA CAUSA del perché stavo MALE). Però ora lei non c’era, e sicuramente stava con quel suo nuovo fidanzato Damon, lei era la mia unica amica, perché le altre erano solamente delle tirapiedi sciocche ed egocentriche. Ora i miei unici amici erano Birre, e cocktail vari, ma non ero ancora ubriaca visto che il barista mi metteva piccole dosi di esse nel bicchiere. “Ciao, tu dovresti essere Caroline, giusto?!” mi disse una voce sembrava Elena mi girai ed era proprio lei solo che con un aspetto diverso,cioè più..non lo so come ma non era da lei, “Elena, non mi prendere in giro non è proprio il momento!” le dissi furiosa, “Oh, sapevo che si toccava questo punto..” “Elena ti prego smettila di scherzare ora vattene!” “Piccola maleducata io non sono Elena, il mio nome è Katherine” mi diceva ridendo mi sentivo presa in giro, però non era Elena si vedeva dal suo comportamento arrogante, si era antipatica ma non così. “Non è possibile sei ident-“ mi fermò subito dicendo “Si lo so siamo identiche, lunga storia poi vedrò di spiegartela..e io e te saremo grandi, GRANDI amiche!” mi diceva con un tono compiaciuto così io per un attimo rabbrividì.
 
“Amore dai è tardi, torniamo a casa!” le dissi in tono dolce, “Si hai ragione, ora mi vesto e scendiamo”. Scese giù dopo 5 min, lei era pronta, scese di corsa mi guardò e disse “solo una cosa Damon, ora non mi importa più che tu e tuo fratello siate dei vampiri, ma ora mi importa di quella donna identiche a me, Katherine se non erro, ho una brutta sensazione su di lei..Secondo te tornerà?!” sembrava molto ansiosa, ma anche sicura di sé “Principessa, non voglio spaventarti, ma..ho paura che non se sia proprio andata!” la presi e la abbracciai, e le feci appoggiare il suo viso sul mio petto e la baciai sulla testa.

Angolo Autrice
Vi è piaciuto?? Spero di sii ;)

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Capitolo 11
*** 11 Capitolo ***


“Cosa vuoi da me..Katherine??”
“Non c’è bisogno che me lo chiedi, ben presto te ne accorgerai”  mi disse, ma cosa voleva?! Avevo paura, tanta paura, ero sola, che dovevo dirle, tanto la sua risposta era solamente vaga. Mi girai e non la vidi più era scomparsa, per calmarmi un po’ bevvi un drink, chi era?! Una cosa era certa sembrava un gemella di Elena che si chiamava Katherine, uscii dal grill sconvolta andai a casa a piedi, mi sa che ero un po’ ubriaca perché traballavo, stavo in mezzo alla strada arrivò una macchina, rimasi paralizzata essa non si fermava, volevo scappare e muovermi ma non ce la facevo avevo paura , chiusi gli occhi e mi portai le braccia al viso di istinto.  E poi lì non capii più niente non pensai più, ero morta, addio mondo..
 
“Ehi Dam, sai che ti amo vero??”
“E tu lo sai..che ti amerò per l’eternità?!”
“Mi sa di sii!” gli dissi facendo un sorriso, mettemmo lo stereo ad alto volume , fortunatamente non c’era nessuno per strada, solo io e lui come sempre. Era buio avevo freddo, così Damon si accorse di un mio piccolo brivido “Hai freddo?!” feci un cenno con la testa, così lui si levò la giacca e me la mise addosso, e cerco di fare pressione sulle braccia per renderle più calde, poi mi abbracciò, mi sentii protetta, calda..mi sentivo sua, sentivo l’unione dei nostri corpi. Farei di tutto per lui darei la mia vita per lui, e so che anche lui per me..stemmo così per circa un ora, così in macchina ad abbracciarci, sapeva sempre come farmi stare bene.
 
Stavo qui in casa aspettando che Damon tornasse, sicuramente si stava divertendo con Elena, mi annoiavo tantissimo, così presi la giacca e uscì dalla porta volevo vedere un po’ di vitalità nella città di Mystic Falls, anche se era sera, però volevo uscire di casa. Camminavo, e camminavo senza un traguardo, però stavo bene, anche se avevo bisogno di qualcuno che mi stesse accanto come Elena con Damon, lui si meritava una donna come lei, ne aveva bisogno. Però pure io avevo bisogno di qualcosa, di qualcuno.
“Ehi, vampiro!” mi disse una voce, raggelai solo per la parola vampiro, conoscevo quella voce, era così familiare, era lei Katherine, quanto la odiavo, sentì l’odio sgorgarmi fino a fuori le vene mi girai e le dissi “Ehi, sgualdrina!”
“wow, parole pesanti per un gentiluomo come te!” venne più vicino a me quasi vicino le mie labbra.
“Sai, quando ti vedo mi fai fuoriuscire la parte più brutta di me stesso”
“Grazie per il complimento, è un onore per me questo..” alzai un sopracciglio e continuò “perché questo vuol dire che ho qualche effetto su di te!”
“Oh, questo è poco ma sicuro, mi provochi così tanto odio” e così mi sorrise, “Complimenti, ora che ci fai qui?!”
“Sai mi mancavate, ho visto che Damon ha trovato un ‘altra..mi sento offesa”
“Piccola..quasi mi dispiace” e feci un finto sorriso “Immagino, comunque a te manco almeno un po’?!”
“Mmh..fammi pensare! NO!” mi girai e me ne andai mi fermarono le sue parole “Ci rincontreremo presto!”
“Cosa hai intenzione di fare??”
“Bhe non voglio rovinarti il finale!” mi fece l’occhiolino e se ne andò.
 
Mi risvegliai, come è potuto succedere..
 
Angolo Autrice
FINE, vi piace?! L’ho fatto finire un po’ male per la suspense XD Fatemi sapere mi raccomando ;)

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Capitolo 12
*** 12 Capitolo ***


Non sapevo dov’ero, ma di certo non in un posto familiare o oltre tutto allegro. Mi sentivo stordita e avevo un gran fame, però non era una mia forte necessità, mi alzai un po’ barcollando, mi guardai intorno c’era solo polvere e terreno, non ricordavo come fossi arrivata qui, però poi come un lampo di luce mi arrivò un ricordo, di me tra la strada con una luce che mi accecava la vista. Il mio cuore incominciava a battere dalla paura, camminava alla ricerca dell’uscita, sembrava un labirinto da cui non puoi uscire, mi incominciarono a scendere delle lacrime, ero terrorizzata, a un tratto mi sentì il fiato sul collo di qualcuno mi girai di scatto ma non c’era nessuno mi rigirai e vidi lei, Katherine. Mi ricordavo di lei di quella sera al bar, mi trasmetteva terrore “Benvenuta nel mondo dei  morti” mi disse sorridendo, cosa significava quella frase ?! “Tu sei fusa!” e cercai di andarmene, però lei mi fermò subito mettendosi davanti a me con una velocità sovrumana.

“Non mi far perdere la pazienza piccola Caroline, perché se no ti faresti molto, ma molto male” continuò a ridere però in modo furioso, cosa voleva da me?! Avevo paura..e tanta. “Ok, allora, c-che significa tutto ciò??”

“Semplice, significa che sei un vampiro!”

“V-VAMPIRO?!”

“Si, sai quelle persone che si nutrono di sangue umano, che hanno una forza sovrumana e ecc..” rimasi pietrificata a quella frase, nella mia testa ruotavano milioni di domande a cui non sapevo e non volevano rispondermi.

“Perché mi hai fatto questo..cosa vuoi da me??” le dissi quasi in lacrime

“Beh niente, mi annoiavo tutto qui, poi ho scoperto che sei amica di quel pallosissimo mio doppione, e così..pensavo fosse divertente!” la rabbia mi salì fin a sopra al cervello, però non potevo risponderla in modo brusco, perché se no la mia vita sarebbe diventata ancora peggio.

“E tu mi hai trasformata in un vampiro, perché..perchè ti annoiavi?!”

“Ehm..Si!” mi rispondeva scherzando

“E quindi ora, non potrò più uscire alla luce del sole, appena vedrò un crocifisso morirò e roba varia?!”

“No sciocchina, i crocifissi non ti torceranno manco un capello, però la luce del sole si – incominciò a ridere – e anche molti”

“Quindi ora, a causa tua, non potrò più vedere ne amici, ne familiari, ne niente di niente. E quindi tutto quello per cui ho lavorato rimarrà fottuto nel tempo. Perché tu ti annoiavi??”

“Esattamente!” e rise piegandosi in due e continuò “Sei troppo divertente Caroline, però ora si va a nanna!” credo mi diede un pugno o qualcosa di simile, perché mi addormentai e sentii solamente lei che diceva “ORA..DEVI SOLO..NUTRIRTI..”
 

Mi avviai verso casa, e continuai a pensare e a ripensare a quelle sue parole “Ci rincontreremo presto!”, sicuramente le sue intenzioni non erano altro che negative, dovevo avvertire Damon prima che Mystic Falls inizi a trasformarsi in una carneficina. Provai a chiamare Damon, e risultava irraggiungibile. Non c’era mai quando serviva, stava sempre con Elena, e credo anche ora. Adesso bisogna solamente aspettare che arrivi. Odio Katherine, e non so perché me ne innamorai 145 anni fa, era un egoista e lo è ancora, dannazione deve morire!
 

Stavamo in macchina e Damon mi svegliò dicendomi “Svegliati amore, siamo arrivati” feci alcuni versi e si mise a ridere, aprii gli occhi ed eravamo a casa Salvatore “Bentornati a casa” dissi con enfasi. Damon scese velocemente dalla macchina ed aprii il mio sportello facendomi scendere, come un galantuomo, lo era, a un tratto vidi Damon girarsi verso il bosco, in cui si intravedeva un corpo nell’ombra che si avvicinava sempre di più.

Incominciai a capire che era Stefan, aveva un aria scossa e furiosa, Damon gli urlò “Com’è andata l’uscita??”
“Beh di certo non è una delle migliori!” gli rispose, Damon si avvicinò in velocità verso Stefan, non sentii bene cosa dicevano, ma un nome mi fu subito chiaro ‘Katherine’, rimasi paralizzata, Damon e Stefan si avvicinarono verso di me, perché senza accorgermene ero caduta. “Tutto bene Elena??” mi dissero in coro con aria preoccupata, “No, e il perché lo sapete!” dissi tremando, “Amore, la uccideremo, una volta e per sempre.” Damon mi prese in braccio e mi baciò la fronte, mi fece scendere e mi strinse forte a se e disse “ Non ti preoccupare, ora finirà tutto e Katherine finirà di vivere!” mi lasciò e ci incamminammo verso la porta di casa Salvatore, “Elena, ceni da noi?!” mi disse Stefan dolcemente, “Credo che tornerò a casa..” gli risposi. Pensandoci  Stefan, era veramente un ragazzo dolce e fragile, internamente, e completamente l’opposto del fratello,  cioè si Damon era dolce, però era molto più sexy, e poi lo amavo.

Aprimmo la porta di casa Salvatore, “Bentornati” quella voce mi trapassò il cuore, e credo lo stesso per Damon e Stefan, la voce più, più..sinceramente non c’è un termine per essa, però era agghiacciante.

Angolo Autrice
Scusate l'assenza ma il mio computer si era impallato, mettevo il capitolo però non lo pubblicava -.-"
Spero vi sia piaciuto questo capitolo, Fatemi Sapere! ;)

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Capitolo 13
*** 13 Capitolo ***


“ Cosa c’è il gatto , forse, vi ha mangiato la lingua ?!” incominciò a ridere senza tregua , come se la cosa la divertisse .. anzi la divertiva. Damon si scagliò contro di lei furioso, però rideva con disprezzo, goduria, acidità e cattiveria. Aggettivi che Elena non aveva mai visto in lui, almeno non così.
 
“ Ma da quanto tempo … posso giurare che mi sei mancata – la lasciò andare e poi continuò – sei venuta a salutarci e dire le tue ultime parole prima della tua fine ?! “ prese la sua bottiglia di cristallo piena di scotch, e ne versò nel suo bicchiere riempiendolo fino all’orlo. Fece un gesto col bicchiere e con un occhiolino rivolto a Katherine, lo bevve tutto di un sorso.
 
“ No , beh , sono venuta perché non mi è piaciuto molto come mi hai trattata l’ultima volta … perciò volevo almeno un bacio di addio da entrambi !” Katherine sottolineò l’ultima parola con più malizia possibile.

“ Oh. Beh non otterrai un ben amato cazzo da noi ” rispose Stefan camminando con passi lenti e marcati , verso la bottiglia di scotch.
“ Concordo con te, fratellino ” disse Damon mettendogli una mano sulla spalla e sorseggiando il suo – forse – decimo bicchiere di scotch.
 
Con molta agilità Katherine arrivò verso Stefan e gli rubò la bottiglia di scotch da mano , ormai quasi vuota “ Ehi, ne voglio un po’ pure io, non lo finite subito. Vi prego un po’ di contegno, dove sono andati a finire i miei gentiluomini ?!” disse con aria interrogativa.

“ Beh, li hai uccisi tu 145 anni fa ” le rispose Damon con fare ironico, “ Touchè ” e con quest’ultima parola quel confronto e quell’orribile scambio di sguardi, fu interrotto da Elena, da un Elena tremante e quasi in lacrime con in più tanta forza.

“ OHH , BASTA !” i tre si girarono verso di lei , che continuò “ SMETTETELA , ORA !!! – riprese fiato, e anche un po’ di calma e sicurezza, e disse – sappiamo già com’è la vostra storia, non c’è bisogno di ripeterla con tutte queste frecciatine. Il punto è cosa diavolo vuoi Katherine da loro e-e da me ??” quelle parole spiazzarono tutti e tre, perciò si guardarono e l’unica sorridente e più sorpresa degli altri era Katherine.
 
“ Hai ragione Elena, ci stavo arrivando. Beh, in parole povere, rivoglio quello che mi aspetta ” rispose.
 
“ E cioè .. ?!”
 
“ Stefan e Damon ” le disse, questa volta con aria seria, cosa che spiazzò completamente Elena, Stefan e Damon.
 
 
Dopo quella seconda botta in testa Caroline si risvegliò, con una fame inaudita.  A un tratto sentì un odore tale da affondare le sue narici, così capì da dove proveniva e seguì quell’odore fino a quando non le apparse davanti una bottiglia piena di sangue. Poteva sembrare riluttante, anzi lo era, solo che lo stomaco di Caroline non la pensava allo stesso modo. Bevve la bottiglia piano , piano, gustandosi così ogni minimo sorso di sangue. Non le poteva sembrare cosa più piacevole, fino a che non sentì un dolore lancinante avvolgerle i denti, sentì crescere in lei forza e agilità, ma anche rabbia e dolore. Cosa che smise subito dopo qualche secondo, uscirono dalla sua bocca due lunghi canini, gli occhi divennero rossi, e la prima cosa che disse dopo la sua trasformazione fu “ Ora sono un Vampiro!” .
 
 
Bonnie continuava a fissarsi allo specchio cercando in se qualche nuovo particolare, cosa che non trovò era solo la stessa e solita Bonnie. Solamente con più forza, visto che aveva completato tutte le sue lezioni di stregoneria. Ora era una strega, una strega coi fiocchi. Si spostò dallo specchio e si appoggiò pesantemente sul letto fissando il vuoto, prese il suo Grimorio e lo incominciò a sfogliare, non voleva mai smettere di imparare. Perciò incominciò a esercitarsi spostando gli oggetti con la mente e accendere un fuoco sulle candele.

Ormai sì, doveva dedicarsi solamente al suo compito era perfetta.

ANGOLO AUTRICE.
Scusatemi, Scusatemi, Scusatemi ancora, e soprattutto scusate il mio computer rotto che è la base di tutto.
Sono tornata e almeno ogni giorno aggiornerò la ff con un capitolo, e quando finirà questa ff ne scriverò un altra. Ho così tante idee che non vedo l'ora di mettere in atto. Comunque ringrazio tutti coloro che mi seguono e anche coloro che recensiscono e insomma tutti , tutti e tutti e soprattutto te Fra :D <3
Infine spero che questo capitolo vi sia piaciuto e ovviamente fatemi sapere cosa ne pensate ;)

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Capitolo 14
*** 14 Capitolo ***


Dopo attimi di silenzio Damon incomincia a parlare “ Katherine, noi non ti vogliamo, non ti amiamo, ti odiamo, e.. e quindi credo che potresti andartene normalmente a fare in culo.” accompagnò quelle parole con un sorriso sghembo e abbastanza ironico, ma anche con tanto odio.
 
Il viso di Katherine si incominciò ad infiammare dalla rabbia, e quando stava per parlare, Stefan la fermò, “Dopo 145 anni, tu, vieni qui a romperci le palle dicendo che ci vuoi, quando poi te ne sei andata lasciandoci, me e Damon, solamente con la sorpresina di essere diventati due vampiri.” Stefan riprese fiato e poi riprese avvinandosi a lei, le loro bocche distavano da pochi centimetri “Sei un po’ incoerente Kat, non credi ?? Beh, io penso di sì. Ah, e ripeto da noi non avrei un cazzo se non un paletto nel cuore.” Si allontanò da Katherine e si mise di fianco al fratello.
 
Katherine in quel momento era incazzata nera, perciò buttò a terra il suo bicchiere di scotch con tutta la forza che aveva in corpo, così scagliando a terra tanti pezzetti di vetro sparsi per la casa. Non proferì parola, incominciò ad incamminarsi verso la porta, e quindi verso Elena. Si trovò faccia a faccia con lei, le mise una mano tra i capelli, quel gesto fece sussultare Elena che inconsciamente fece un passo indietro, “Oh … non avere paura piccola Elena, almeno non ora – si fermò in una risata disprezzante, e ancora sorridente continuò – Ci sarà ancora del tempo per mettere spazio alla paura per tutti voi.” E con queste parole Katherine fece fuoriuscire tutto il suo lato da demone, così facendo infilò i suoi canini aguzzi nella candida pelle di Elena, quest’ultima incominciò a urlare e manco un fratto di secondo che Damon si scagliò contro Katherine. La buttò con forza verso la libreria, facendo cadere ogni minimo libro, Katherine sorrise “Ora incomincia il divertimento!!”.
 
Prese un paletto di legno e giocandoci con le mani lo lanciò contro a Damon, che lo riuscì subito ad afferrare, rilanciandoglielo contro e subito si conficco nella pancia di essa. Katherine incominciò a urlare dal dolore e Elena a suo volta, Stefan intanto cercava di soccorrere Elena ma senza successo, perché si rifiutava di bere il suo sangue, quando Damon sentì quell’urlo si precipitò su Elena e con aria preoccupata la strinse a se. E lì vide la ferita nello stesso punto in cui aveva colpito Katherine, gli sembrava impossibile ma era vero.
 
A un tratto Damon vide Katherine levarsi in aria ancora urlante, una cosa assurda come poteva. Ormai Damon sembrava impassibile a tutte queste cose sovrannaturali, ormai gli sembravano così normali. Che cazzo succede, Katherine che vola ?? Mi sembra impossibile , e questi erano i pensieri che balenavano nella  sua mente. Si distrasse subito dai suoi pensieri per via del rumore procuratasi la porta, fuori c’era Bonnie con la mano levata in aria applicatasi su Katherine, era lei ?! possibile che era lei a farla volare ?!, così dal dolore lancinante Katherine svenne e Bonnie corse subito in soccorso di Elena. Che ormai non urlava più però il dolore non spariva.
 
Bonnie alzò le mani sulla ferita di Elena e cominciò a pronunciare parole assurde e inventate pensò Damon.
Piano , piano la ferita si richiuse così Elena si alzò senza alcun problema e si guardò in torno, cominciò a piangere impaurita da quello che era successo. Levò lo sguardo su Bonnie, che le si avvicinò cautamente ad accarezzarle un braccio, “Scusami, ora penserai che in 17 anni della tua vita io ti abbia mentito ma non è così, - riprese fiato e incominciò a piangere anche lei – tu sei la mia migliore amica, Elena, non potevo dirtelo. Ma ora ti parlerò di tutto, e del tuo legame con Katherine, ti parlerò del mio ruolo nella tua vita, e ti parler-”
 
“Bonnie, non voglio sapere niente, voglio solamente un tuo abbraccio e dirmi che mi starai vicina .. –le lacrime incominciavano a scenderle copiose dal dolce viso di Elena, ora così spaventato – ti prego.” Le sue parole sembravano quasi delle preghiere, così stremata da quella situazione cadde in ginocchio a terra, Bonnie fece lo stesso, e si abbracciarono. Per parecchi minuti rimasero così a piangere, Stefan e Damon guardavano quella scena con dolcezza, poi lo sguardo di Stefan si posò sul corpo di Katherine steso a terra, girò la testa verso Damon che intercettò subito il suo sguardo si alzarono e si avvicinarono a quel corpo.
 
“E’ viva ancora solo che molto debole, rinchiudetela da qualche parte” disse Bonnie ormai sciolta dall’abbraccio di Elena, Stefan e Damon la guardarono e con un cenno di testa acconsentirono, trascinando il corpo della vampira nella cantina di famiglia. 


ANGOLO AUTRICE
Vi è piaciuto il capitolo ?? Fatemi sempere presto cosa ne pensate :)
Ringrazio sempre tutti coloro che recensiscono e mi seguono.
GRAZIE <3

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Capitolo 15
*** 15 Capitolo ***


“Si è appena addormentata, era stanca, ha pianto tutta la sera ..”
 
“Damon, starà bene, si riprenderà dallo shock ben presto” disse Bonnie a Damon dandogli una pacca sul braccio.
 
“Si, hai ragione.” Le disse facendo uscire un sorriso, uno di quelli che apparivano felici ma dietro nascondevano tanta tristezza. Damon l’amava tantissimo infatti passò tutta la notte con Elena sul suo petto, aveva la maglietta umida pervia delle sue lacrime, quelle dolcissime lacrime che rovinavano quel bellissimo viso di Elena. Rendendole gli occhi arrossati e molto fragile, ma per Damon era sempre magnifica anche se lo rattristava vederla così, l’amore della sua vita, colei che gli ha dato felicità e tanto amore. Un amore che Damon non aveva mai conosciuto se non grazie a lei.
 
Era perso nei suoi pensieri  mentre Bonnie parlava, “Sono nata già con la consapevolezza che fossi una strega … ora il mio scopo è quello di proteggere Elena.”
 
“Sì questo l’ho capito, ma perché proprio Elena ??” disse Stefan.
 
“Perché lei è la prescelta !!”
 
“La che ?!”
 
“La prescelta … Stefan.”
 
“Mmh... si avevo sentito bene, solo che non capivo che significava ..” disse Stefan offeso, poi continuò “Damon cosa ne pensi?? Damon ?? DAMON !!!”
 
“Scusatemi … che cosa dicevate ??”
 
“E tu a cosa pensavi ??” disse Bonnie con tono scocciato.
 
“Emh … a quello che sta succedendo …” le rispose. In realtà Damon stava in tutt’altro pianeta, pensava solo lei, Elena, si riprese dal suo mondo pieno d’amore e incominciò ad ascoltare.
 
“Stavamo dicendo che Elena è la Prescelta!!!” disse Stefan con fretta.
 
“La che??”
 
“Ohhh, voi vampiri siete proprio ottusi !!!” rispose Bonnie ormai nervosa, Damon fece una smorfia e poi Bonnie continuò.
 
“Allora la prescelta, secondo il grimorio, è l’unica umana capace di poteri sovrannaturali, e .. capace di distruggere ogni essere non umano ..” fa un sospiro e ricomincia “.. e questo comprende, vampiri più originali , streghe, e licantropi …”
 
“ Questo significa che io vampiro sono fidanzato con l’essere più potente del mondo?!”
 
“Esattamente” disse Bonnie.
 
“Ok … Bene” disse Damon con sarcasmo.

ANGOLO AUTRICE
Vi è piaciuto questo capitolo ?? Fatemi sapere sono curiosa ^^ xD
Fraaaaa fammi sapere ;)

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Capitolo 16
*** 16 Capitolo ***


“Notte Bonnie”
 
“Notte Stef.”
 
Stefan richiuse la porta e si diresse verso Damon, che beveva il suo solito drink di sangue.
 
“Che giornata ..”
 
“Oh fratellino, non me ne parlare proprio”
 
“Beh, mi dispiace Damon ma dobbiamo ..”
 
“Ovvio !” disse Damon sarcastico, e a quell’affermazione Stefan rispose con una smorfia.
 
“Allora, ricapitolando, Katherine è tornata e poi  è stata atterrata da Bonnie che è una strega, anzi angelo protettore di Elena. Ci dice che Elena è l’essere più potente al mondo ..” disse Stefan riprendendo fiato.
 
“ Yep !” rispose Damon.
 
“ E lei questo non lo sa ..”
 
“Nope !”
 
“ Glielo dirai .. !!”
 
“ Mmh .. forse”
 
“SI”
“ Stef, il fatto è che non voglio traumatizzarla, prometto di dire ad Elena tutto , ma ..”
 
“Non ora” Stefan finì la frase per lui.
 
“Esatto!” rispose roteando gli occhi.
 
“Cosa dovete dirmi ??” una voce in lontananza, colpì Stefan e Damon, era Elena, e di certo voleva delle risposte. Bene ora siamo completamente fottuti pensò Damon.
 
 
Bonnie si incamminava da sola presso le strade di Mystic Falls, e pensava a quanto fosse successo. Non pensava che quel momento potesse arrivare così presto, e poi non pensava dell’arrivo di Stefan e Damon Salvatore. Una cosa era esserle raccontata il suo futuro, una cosa viverlo.
 
I pensieri di Bonnie si interruppero da una sensazione, non alquanto positiva, ma se la poteva cavare. Perciò si girò e si ritrovò davanti Caroline “Ciao Bonnie” le disse.
 
“Hey, Caroline ..” le rispose alquanto scocciata, così le fece un sorriso infastidito e si rigirò camminando per la sua strada.
 
“Cos’è mi ignori ??” le disse Caroline ridendo disprezzatamente.
 
“Come sempre, d'altronde!!” disse Bonnie, calcando specialmente l’ultima parola, si fermò e non si voltò nemmeno.
 
“Certo, ma non credo che succederà più” concluse Caroline ridendo.
 
Bonnie finalmente si voltò e a una velocità strabiliante ,Caroline, corse di fronte a essa. Ma Bonnie abbastanza agilmente la fermò , facendole arrivare alla testa un forte dolore con la forza della mente. Bonnie vide il suo volto e le urlò “CAROLINE !!!” talmente sconvolta quest’ultima lasciò andare Caroline, e in un attimo Caroline si piegò in due piangendo “Scusami, Scusami Bonnie! Non volevo farti del male, ero solamente arrabbiata e provavo tanto rancore .. Scusami ancora”
 
Bonnie si piegò verso di lei prendendole il viso tra le mani,  “No calmati, Car, spiegami cos’è successo” e con un viso rincuorante Caroline fece un mezzo sorriso quasi vicino ad una smorfia.

ANGOLO AUTRICE
Allora che ne pensate vi continua ad incoriusire questa ff ?? Fatemi Sapere :DD

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Capitolo 17
*** 17 Capitolo ***


Silenzio ,in quella casa, l’unico aggettivo sostenibile è Silenzio. I fratelli Salvatore sbiancarono alla vista di Elena, ormai dopo le ferite rinata. La sua candida pelle riprese il suo dolce colore roseo, i suoi occhi nocciola ripresero a luccicare, e il suo esile fragile corpo ormai rinvigorito. I suoi capelli un po’ mossi e disordinati dal sonno la rendevano ancora più bella del solito.
 
“Aspetto una risposta ?!” continuò Elena.
 
Damon si distolse da quell’incanto e incominciò a pensare molto rapidamente ad una qualche risposta.
Ora cosa le dico ?! non posso inventarmi niente. La amo e non si merita altre bugie. Forza e coraggio Damon!
 
 “Amore mio .. prima di qualche risposta siediti” le disse avvinandosi pericolosamente a lei, al suo corpo.
 
“Damon, non ti preoccupare. Qualunque sia la risposta non può essere peggio di una ex fidanzata vampira,  intenta a riprendersi il mio sexy fidanzato vampiro e suo fratello altrettanto sexy. E da non scordare la mia migliore amica pronta a salvarmi con la sua bacchetta magica. Dimmi ora Damon, secondo te questa cosa potrebbe farmi stare male talmente tanto da sovrastare ogni mio problema ??” le parole di Elena risuonavano ironiche nella mente di Damon, e altro non poteva pensare se non incolparsi.
 
Aveva paura, una paura tremenda, non voleva sbagliare con lei. Lei era la sua Elena, e non voleva risultare un peso per lei. Non voleva essere considerato da lei l’uomo che le ha rovinato la vita.
 
Quei pensieri gli balenavano copiosi nella mente, finalmente riprese il controllo, tirò un sospiro e incominciò a parlare.
 
“Hai ragione Elena, però questa cosa non la vedo tanto negativa. Se la prendi sul piano della forza, direi che è una cosa positiva. Invece se la prendi sul piano sovrannaturale, è negativa”
 
“Insomma Damon non ci girare intorno, così mi spaventi.”
 
“Allora ora lasciami parlare, quando ho finito puoi rispondere” Elena fece un cenno di assenso con la testa e Damon continuò “Ok, in parole povere, Bonnie dice che sei la prescelta. Ossia, un essere capace di uccidere ogni essere sovrannaturale, cioè vampiri, streghe, licantropi e roba varia.”
 
Elena senza parole, si sentì le gambe molli, perciò ebbe l’esigenza di sedersi. Damon aprì la bocca cercando di darle sostegno, ma fu bloccato da Elena.
 
“Non ti preoccupare Damon, n-non non ho paura di essere un mostro .. anzi .. è anche positivo così sono capace di difendermi, ma .. la mia vera paura è di d-di non saper gestire la cosa .. io ..” la voce di Elena risuonava strozzata. A quel punto Damon non ce la fece più, e corse ad abbracciarla.
 
Incominciarono a baciarsi, ma baci casti. Stefan, ormai si sentiva di troppo, perciò piano, piano si avvicinò alla porta sorridente.
 
“Piccola, affronteremo tutto insieme!” le disse Damon accarezzando il dolce viso di Elena.
 
Elena, non rispose. Se non con un bacio. Che Damon non poté ovviamente rifiutare, si baciarono con foga, e dopo beati, forse, minuti d’amore si fissarono negli occhi.
 
Occhi negli occhi, solo loro nessun altro. Elena, sapeva cosa voleva in quel momento, lui. Quest’ultima stese Damon a terra, e lei sopra esso. Incominciarono ad accarezzarsi beatamente, finché Damon non ribaltò le posizioni, iniziò a baciare il collo di Elena con dolcezza ma nello stesso tempo con passione. Lasciandole segni di fuoco sulla sua pelle, Elena a quei tocchi chiuse gli occhi beandosi quel momento, istintivamente strinse i capelli di Damon facendo sì che lui alzasse il capo incrociando i loro sguardi.
 
Le mani di Elena intanto tracciavano gli addominali scolpiti di Damon stringendogli la maglia. Invece le mani di Damon si insinuarono nel top della sua dolce metà sfiorandole il seno. La passione incominciò a prevalere sulla lucidità, anche perché manco Elena aiutava molto, in un attimo le levò la maglietta e la riprese a baciare con passione.
 
Ad un tratto presa dalla passione, Elena, ribaltò le posizioni facendo combaciare perfettamente i loro corpi. Si stese su Damon e mordicchiando il suo lobo gli sussurrò “Stai attento signor Salvatore, potrei farti del male..” le parole di Elena risuonavano maliziose e dopo questo riuscì a mandare in tilt Damon Salvatore.
 
Così con tutta la forza che aveva in corpo sbatté Elena contro il muro, continuandosi a baciare. Erano così impegnati a dare spazio alla passione che nessuno di tutti e due sentì il tonfo dei libri caduti. Damon prese in bracciò Elena, baciandole i seni. E senza accorgersene si trovò senza maglia con i pantaloni sbottonati. Damon , intanto si preoccupò di far rimanere in intimo Elena, e ora bisognava rimuovere quegli inutili ostacoli. Incominciò a giocherellare con il gancetto del reggiseno, e ormai stanco lo levò, e insieme ad esso strappò le bellissime mutandine di pizzo.
 
Elena rimase nuda ai suoi occhi, l’aveva già vista così, però ogni volta era sempre una visione celestiale. Incrociarono i loro sguardi, si amavano ed era questa la cosa essenziale. Elena distolse quel momento baciandolo con foga e intanto con le mani cercava di levare i pantaloni di Damon, e Damon l’aiutò nell’impresa.
 
Ora sì, erano nudi entrambi,  Damon continuava a baciare il collo di Elena, e quest’ultima per facilitarlo posò la testa all’indietro stringendogli i capelli. All’improvviso ormai stremati salirono in camera da letto, chiudendo la porta a chiave. In quella stanza era racchiuso tutto il loro amore, quella notte fecero l’amore fino all’estremo, potevano sembrare stanchi fisicamente ma loro non erano mai stanchi di sentirsi uniti.

ANGOLO AUTRICE
Allora che ve ne pare ?? Volevo che Damon e Elena dopo tutto quello che era successo passassero un pò di tempo insieme :DD
Ovviamente ringrazione sempre tutti quelli che mi seguono e anche e soprattutto quelli che reicensiscono. <3

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Capitolo 18
*** 18 Capitolo ***


Stefan si aggirava per le strade di Mystic Falls cercando un qualche cosa da fare, visto che era stato praticamente cacciato da sua “cognata” e da suo fratello. Non sapeva doveva andare, il Grill era chiuso, essendo giustamente notte, la strada era deserta e in più non conosceva nessuno se non Elena, Damon, quella Caroline, e.. Bonnie!!!
Ehi posso andare da Bonnie ,pensò Stefan tutto sorridente avviandosi verso casa Bennet.
 
Dopo 5 minuti di cammino si ritrovò sulla soglia di casa della strega, ma il viso sorridente di Stefan a un tratto si trasformò in un viso serio, pervia di un pianto, un pianto proveniente da dentro casa.
 
Dalla paura che fosse Bonnie incominciò a bussare con forza la porta urlando, “BONNIE!!! BONNIE!!!”. Stefan si fermò di botto dopo che la streghetta aprì la porta, “Stefan, meno male che sei qui!” disse Bonnie con faccia sconvolta .
 
“Cos-s..” Stefan non finì di parlare a causa della vista di Caroline.
 
“Bonnie..dice che c-che pure tu sei come .. me..” disse Caroline in lacrime.
 
“Non ti preoccupare.. ti aiuterò io” le disse rincuorandola, a carezzando il suo viso rigato dalle lacrime, si rispecchiava molto in quella ragazza, solo con la differenza che lui si spalleggiava con il fratello.
 
Quelle lacrime ferivano  Stefan più di qualunque altro paletto di legno nel cuore, e pur di non farle scendere incominciò a stringere Caroline, portando lo sguardo verso gli occhi lucidi di Bonnie che si incrociarono immediatamente scambiandosi un finto sorriso rassicurante.
 
 
Elena si svegliò comodamente sul petto scolpito di Damon, il suo primo pensiero fu osservare i suoi lineamenti perfetti. Stava ancora dormendo, che visione splendida che aveva davanti. Incontrollatamente lo accarezzò con dolcezza, e piano si avvicinò alle sue labbra e con un bacio casto svegliò Damon.
 
“Buongiorno .. principessina” disse Damon tra uno sbadiglio all’altro.
 
“Buongiorno .. mio vampiro” gli rispose sorridente.
 
“Lo sai che sei bellissima ?!”
 
“Mmh.. si, lo so!”
 
“Ah .. si ?!” le disse, capovolgendo  le loro posizioni prendendola per i fianchi, e facendole il solletico fino allo sfinimento.
 
“Dai..Smettila!!”  
 
“Ok, la smetto” le disse Damon stendendosi sul letto sfinito dallo sforzo disumano di tener ferma Elena.
 
Damon, immerso nei pensieri di quella notte, fu distratto subito da un Elena maliziosa.
Che giocherellava con le dita sul suo petto, “Già così stanco mio vampiro ?!” gli disse quasi come un sussurro, e salì subito a cavalcioni su Damon, scoprendo il suo esile corpo nudo e facendo salire l’eccitazione di Damon alle stelle.
 
Quest’ultimo prese con le mani il suo viso e in cominciò a parlare, “Sei..bellissima” le disse dolcemente.
 
“Questo già lo hai detto..” gli rispose Elena tutta sorridente.
 
“Non finirò mai di dirtelo.”
 
“Allora, non fermarti..”
 
“Sei bellissima, sei bellissima, sei bellissima ..” le ripeté tra un bacio e l’altro, capovolgendo le loro posizioni, Damon pensò che i loro corpi aderivano perfettamente insieme e che il loro incontro era stato segnato dal fato.
 
Incominciò a baciarle il collo, fino a scendere ai suoi seni. Intanto Elena tracciava con le dita il petto scolpito di Damon.
 
“Ahi..” disse Damon.
 
“Cosa c’è??” gli rispose Elena, un po’ preoccupata.
 
“Mmh.. niente lascia stare.” E riprese a baciarla.
 
Elena, continuò a sfiorare il petto di Damon, poi passando al viso.
 
Venne presa dall’eccitazione e si mise su di lui e incominciò a baciargli il petto. Alzò il suo viso e i suoi occhi divennero rossi.
 
“Elena!” disse Damon quasi urlando, e prendendole il viso tra le mani. Elena quasi non lo ascoltava e incominciò a sorridere, ristendendo Damon.
 
Elena continuò quella tortura verso Damon, però questa volta quando lo toccava lasciava scie di fuoco, letteralmente.
Damon spostò Elena, e incominciò ad urlare dal dolore.
Quest’ultima uscì dalla sua specie di trance e corse al soccorso del suo amato. “Oh mio Dio, Damon, Scusa” gli disse in lacrime.
 
Damon smise di urlare e le ferite dopo un minuto incominciarono a rimarginarsi. E come risposta la guardò solamente negli occhi.
 
I due si distrassero subito dallo scatto della porta fatto da Stefan.
 
“Abbiamo un problema!” disse a entrambi, non facendo caso alla nudità di Elena, subito copertasi dal lenzuolo.
 
Damon come risposta al fratello fece un cenno con la testa.
 
 
Dopo che Damon ed Elena si rivestirono scesero giù, dove erano aspettati da Stefan. E a loro insaputa anche da Bonnie e Caroline.
 
“Che ci fa lei qui??” disse Elena rivolgendosi a Caroline. Caroline non le rispose e abbassò solamente il volto rincominciando a piangere.
 
“E’ il problema” le rispose Stefan.
 
“Cioè??” continuò Elena scocciata.
 
“E’ un vampiro!!” disse Stefan tutto di un fiato.

“Cosa??” dissero Elena e Damon in coro.
 
“Katherine?!” chiese Damon riprendendo la calma e rivolgendosi a Stefan. Stefan non rispose e Damon capì subito.
 
“Bhe, abbiamo un problema pure noi.” Disse Damon.
 
“Prescelta??” gli chiese Bonnie con aria sconvolta.
 
Damon non rispose alzò solamente la maglia in cui si vedevano ancora i segni di lasciati da Elena.
Bonnie si avvicinò a Damon toccandogli le ferite, Elena sempre più mortificata, incominciò a parlare quasi sull’orlo delle lacrime. “Non l’ho fatto apposta, scusa Damon!”
 
Bonnie portò lo sguardo verso quello di Elena, andò verso di lei e le prese il braccio con forza.
 
“Dobbiamo far sì che tu incominci a controllarti!”

ANGOLO AUTRICE
Che ne dite ??? Elena deve riuscirsi a controllararsi...RECENSITE !!! <3

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Capitolo 19
*** 19 Capitolo ***


“Su, arrabbiati !!!” le continuava a ripetere Bonnie.
 
“Bonnie, più arrabbiata di così, non so cosa fare.. OK ?! QUINDI E’ INUTILE CHE CONTINUI AD ASSILLARMI!!” le rispose Elena in tono furioso.
 
Era da giorni che si allenava con Bonnie, ora era esausta.
 
“Elena, lo faccio non per perdere tempo .. ma per far sì che quando fai l’amore col tuo ragazzo tu non lo infiammi, OK ?!” Bonnie man mano che parlava incominciava ad urlare, Elena a quelle parole abbassò il capo, in cenno di assenso. Così Bonnie continuò a parlare “Allora, i tuoi poteri si scatenano quando provi emozioni, emozioni forti. Come rabbia, frustrazione, eccitazione. Tutto quello che devi fare ora con me, è provarle tutte facendo sì che tu le possa controllare!!” finì Bonnie in preda ad un esaurimento nervoso.
 
“Ok , proprio quello che sto provando ora!!!” le rispose Elena sottolineando specialmente l’ultima parola.
 
I suoi occhi divennero di nuovo rossi, ma un rosso quasi dorato. Automaticamente, senza nessun preavviso, Elena levò le braccia nella direzione di Bonnie. Dalle sue mani comparve una fiamma blu scintillante , che si allungo fino alla streghetta. Quest’ultima per autodifesa fece lo stesso, solo che a differenza di Elena, la sua fiamma era color oro. Non era niente a confronto a quella di Elena, sprigionò in se una potenza innata, sconvolgendo Bonnie e rendendola priva di forze.
 
“FERMATI ELENA, FERMATI ..Ti prego!!” le ultime parole di Bonnie risuonavano come una preghiera dentro la mente di Elena, che si fermò subito. Riprese i sensi e corse verso Bonnie, inginocchiatasi a terra per la mancanza di forze.
 
“Bonnie tutto bene ?!” le chiese Elena preoccupata.
 
“S-si … cioè ora meglio – prese fiato e continuò alzandosi – Sei fortissima, e altrettanto pericolosa.” Bonnie incominciò a camminare avanti e indietro per la foresta. “Ok, ripetiamo di nuovo però ora concentrati su un punto!” le disse.
 
“Ci provo” le rispose Elena scettica.
 
Dopo cinque minuti riuscì a controllare un campo di forza, che durò circa 2 minuti.
Bonnie fiera della sua migliore amica, corse ad abbracciarla. “Ci sei riuscita!!” disse tutta felice.
 
“Ci sono riuscita ?!? Ci SONO RIUSCITA !!!” e incominciarono a saltellare dalla gioia.
 
Si staccarono subito quando sentirono una presenza intorno a loro. Si misero in posizione di “attacco”, e dall’oscurità intravidero un ombra, era una figura maschile, che si avvicinava sempre di più alle due ragazze, ormai entrate in panico, già a pensare al peggio.
 
“Cosa c’è così tanto da festeggiare??”
 
“Ah Damon sei tu!” rispose Elena sollevata.
 
“E chi doveva essere ?!” le disse avvicinandosi alle morbide labbra della sua ragazza, lasciandoci un bacio inizialmente casto e pian piano sempre più passionale.
 
Si distaccarono dopo un po’ a causa della finta tosse di Bonnie, “Scusa..” le disse Elena in imbarazzo.
 
“No, non preoccupatevi, tanto stavo per andare .. a dopo!” salutò Bonnie.
 
“A dopo ?!” le chiese Damon.
 
“Si, vado a casa tua a trovare Stefan per giocare a Guitar Hero” rispose sorridente.
 
“Auguri, Stefan è molto forte a quel gioco!”
 
“Mai quanto a Bonnie!” controbatté Elena.
 
“Ecco .. Ciao!” disse infine Bonnie andandosene.
 
“Scusa dov’eravamo??” disse Damon ironicamente a Elena.
 
“Non ricordo, mmh..”
 
“Ti rinfresco un po’ la memoria!” la prese il viso con le mani e la baciò come mai aveva fatto, si staccò da lei e riprese a parlare, “Ricorda ora signorina Gilbert ?!”
 
“Si mi pare di sì!” gli rispose baciandogli il collo, provocando scosse al corpo di Damon e poi baciandolo appassionatamente.
 
“Sai che mi fai impazzire ??” le disse riprendendo fiato dal bacio.
 
“Si, lo so e ne vado fiera.” Rispose facendogli l’occhiolino e tirandolo fuori dal bosco.

ANGOLO AUTRICE
Perdonatemi per l'enorme ritardo, ma ho avuto da fare quintali di compiti .-.
Comunque tralasciando questo dettaglio, che ve ne pare del capitolo?? Si lo so non era un granchè, però volevo far vedere l'allenamento di Elena e che la coppia Delena è sempre più unita.
E poi chissà, per chi sa leggere tra le righe avrà capito uno spoiler dei prossimi capitoli muhahahaha
FATEMI SAPERE.
PS. Grazie a tutti quelli che mi seguono <3

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Capitolo 20
*** 20 Capitolo ***


Come sono teneri quei due pensò Bonnie correndo verso la macchina, e dirigendosi a casa Salvatore.
Guidando Bonnie incominciò a pensare alla sua situazione amorosa, e con tanta desolazione si accorse di non averne una. E’ sempre stata così tanto impegnata a pensare al suo futuro e a come proteggere Elena, che aveva trascurato se stessa. Pensandoci bene, ora come ora, non aveva proprio tempo per un ragazzo. Dopo minuti di sconforto, arrivò a casa di Stefan.
Beh, alla fine mi rimangono gli amici pensò Bonnie cercando della verità nelle sue tristi parole.
Si diresse verso la porta, e senza darle il tempo di bussare Stefan aveva già aperto.
“Hei, stavo per bussarti.” Gli disse timidamente.
 
“Oh no scusa. Ti avevo sentito arrivare” le disse Stefan giustificandosi.
Bonnie rimase in silenzio aspettando che Stefan la facesse entrare di certo non poteva dire “Hei sto aspettando che mi fai entrare!”  sarebbe un po’ troppo da maleducati.
“Emh .. su dai, entra!”
 
“Grazie!” gli rispose Bonnie sorridente.
 
Da galantuomo Stefan le tolse via la giacca, posandola sul primo mobile che aveva trovato.
Erano entrambi imbarazzati, cioè non è che erano grandi amici.
 
“Allora giochiamo?!” propose Stefan, e per risposta gli bastò un solo sguardo della streghetta. Elegantemente Stefan scortò Bonnie nella sua camera da letto, è lì che teneva la sua Nintendo Wii nuova di zecca.
Bonnie estasiata da quella camera incominciò a girarsi intorno, era incredibilmente grande e fine. Sembrava un museo, scaffali pieni di libri, scrivania super attrezzata e un letto a due piazze.
 
Distratta da tutto ciò posò lo sguardo su Stefan, impegnato a mettere in funzione ogni cosa.
“Lo sai che vincerò io vero?!” gli disse posandosi pesantemente sul letto.
 
Stefan come risposta si degnò solamente di un ghigno quasi malefico che fece ridere Bonnie.
“Convinta tu.” Le rispose divertito.
 
Il sorriso sparì subito dopo l’arrivo della cuscinata di Bonnie, e anche della seconda, della terza e così via.
 
“Ehi, ehi, ehi. Ma che ti prende” le chiese Stefan preoccupato della pazzia di Bonnie.
 
“Vincerò io!!!”  gli rispose Bonnie calando le armi e cacciando la linguaccia come una bimba di 6 anni.
 
“Sono imbattibile in questo gioco.” Le disse serio incatenando il suo sguardo a quello della streghetta.
 
“Tu dici?!”
 
“Sii” le disse con un cenno di assenso.
 
“Dammi la chitarra vampiro!” gli disse con aria di sfida Bonnie.
 
“Perderai streghetta!!” le disse porgendole la chitarra.
 
Iniziarono la battaglia tra le note di America Idiot – Green Day.
Era molto difficile soprattutto se mettevi il livello “Esperto”, ma Bonnie di certo non si fece intimorire da questo. Tre minuti lunghissimi la canzone non finiva più.
Quando a un tratto comparve la scritta “SEI GRANDE”. Lì Bonnie incominciò a saltare sul letto come una bambina urlando “hai perso, hai perso!!” e facendo la linguaccia a Stefan.
 
“Solo perché hai imbrogliato.” Le disse offeso.
 
“Imbrogliato io?!”
 
“Si tu!” le disse con risolutezza.
 
“Tu imbrogliavi.” Gli rispose Bonnie incrociando le braccia e scendendo dal letto per incontrare gli occhi del vampiro.
 
“Davvero?!”
 
“Si!!!” gli disse cocciuta come non mai.
 
“E sentiamo come?! Cioè sei tu quella con i poteri magici.”
 
“Beh, mi spingevi sempre.”
 
“E quello lo chiami imbrogliare?!”
 
“Allora lo ammetti!!” i due a loro ogni battuta si avvicinavano di un passo.
 
“No non lo sto ammettendo. E comunque stavo scivolando la prima volta perciò!”
 
“E scivolavi anche la seconda e la terza volta!?”
 
“Lì occupavi il mio spazio!”
 
“Certo!! Però per i tuoi spazi io stavo perdendo.”
 
“Davvero non sembra!”
 
“Allora sai che non ho imbrogliato” gli disse con un sorriso compiaciuto, così vicino al suo corpo da sentire il suo respiro.
 
“Non ho mai detto questo” le disse Stefan con un tono più calmo e quasi seducente.
 
“Però era sottointeso.” Gli rispose notando che la sua cocciutaggine andava scemando con il battito del suo cuore.
 
“Lascia stare!!” così senza troppi pensieri la prese e la baciò. Bonnie ricambiò subito il bacio con tanta passione, aggrappandosi alle possenti spalle di Stefan.
 
Stefan, intanto poggiò una mano sulla schiena di Bonnie provocandole mille brividi di piacere, e l’altra dietro alla sua nuca, tenendola stretta e avvicinandola sempre più a sé, come se avesse paura che scappasse via. La mani di Bonnie scesero sui pettorali del vampiro, incredibilmente scolpiti pensò Bonnie.
 
Puri attimi di magia, purtroppo, interrotti dal suono del campanello. Che mai parve così assordante per Stefan. Si staccarono subito. Bonnie imbarazzata e Stefan più che altro sorpreso. Quest’ultimo scese di corsa ad aprire la porta. E quando l’aprii le parve vedere solamente tanto odio nei confronti di quella vampira, Caroline.
 
“Posso giocare pure io a Guitar Hero?!” disse la Barbie vampira superando Stefan e salendo le scale.
 
“Ma certo fai con comodo” disse Stefan tra sé e sé.

ANGOLO AUTRICE
Che ne pensate di questa partita a Guitar Hero?! hahah
Reicensite e fatemi un pò Sapere :DD

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Capitolo 21
*** 21 Capitolo ***


“Chiudi gli occhi” le disse Damon tenendola per mano ai confini del bosco.
 
“Cos- Perché?”
 
“Non parlare chiudi solamente gli occhi, fidati di me”
 
“Mi fido, ma..” Elena, non completò la frase, a causa del bacio a fior di labbra lasciatogli da Damon.
 
“Questa è la cosa che più mi interessa!” le disse dolcemente, sfoggiando uno dei suoi bellissimi sorrisi.
Elena non controbatté, annuì solamente e chiuse gli occhi.
 
Damon, prese subito Elena in braccio, come uno sposo fa con la sua sposa.
E inumanamente fece un salto che lo portò in cima a un albero di almeno 10 metri. In quell’attimo Elena si sentì mancare lo stomaco e inconsciamente si aggrappò ancora di più alle spalle di Damon.
 
Quest’ultimo non ci fece caso e continuò a saltare da un albero all’altro, finché non arrivò alla meta. Elena ancora con gli occhi chiusi, capì che non stavano più “volando”, però voleva una certezza.
 
“Siamo arr-rivati? Cioè posso scendere?!” disse con voce tremante.
 
“Certo, amor mio.”
Quando Elena mise piede a terra aprì lentamente gli occhi, e ciò che vedeva , le fece spuntare un sorriso a trentadue denti, e in più fece illuminare il suo splendido viso.
 
“Ti piace?”
 
“No..” rispose Elena, girandosi verso il suo uomo. Damon la fissò con aria interrogativa e stupita.
 
“Io lo amo!” gli urlò Elena con gli occhi luccicanti, correndo verso il vampiro e stritolandolo con un abbraccio mozzafiato.
 
Stavano su una terrazza distante almeno 10 metri di altezza, la notte era sorta e con se le sue stelle. Ed il tutto mostrava il riflesso della luna sulla marea. Il dolce suono del mare. E quel leggero e fievole fruscio degli alberi. Era una visione, per Elena, mai vista cosa più bella. Poteva sembrare sciocca, ma in quella semplicità c’era un ché di speciale. Quel luogo lo sentiva come suo.
 
Si staccò dall’abbraccio di Damon e si accomodò ai piedi della terrazza, lasciando le gambe a penzoloni nel vuoto. Damon la seguì all’istante, senza levarle lo sguardo da dosso. Si accomodò affianco a lei e si portò con sé una coperta che poggiò sulle spalle della ragazza.
 
“Questo è il mio posto segreto..- prese fiato e dopo una manciata di secondi continuò- Ci vengo quando sono pensieroso, e svuoto la mente, guardando questo spettacolo.” Le disse Damon con sincerità e spensieratezza, quasi come se si fosse tolto un peso dalle spalle.
 
“Perché mi dici questo?” chiese Elena finalmente voltandosi verso Damon.
 
“Perché questa è la mia unica cosa preziosa dopo di te. Volevo presentarvi. ” Le disse guardandola fisso negli occhi.
 
Elena a quelle parole sorrise dolcemente, facendo trasparire dai suoi occhi tanto amore e commozione.
 
“Io ti amo, Damon. Potrebbe essere ormai una cosa scontata dirlo tra noi ma.. ti amo, sono le uniche vere cose che ti possa dire.” Disse facendo scendere senza autocontrollo una salata lacrima che rigò il suo tenero viso. Si sentiva poco per lui, mai abbastanza. Lo amava, quello poteva sembrare assurdo, ma anche dopo migliaia di ragazzi, lui era il suo primo grande amore.
 
“Principessina, non è scontato dirlo, perché ogni volta che mi dici quelle fatidiche parole, mi riempi il cuore. Se non fosse stato per te, io a quest’ora rimanevo lo stronzo di sempre, lo stronzo che usava le ragazze e che uccideva persone. Invece grazie a te, sono di più. Sono un uomo.. E ho paura di deluderti certe volte. Ho paura che tutto possa finire..” le disse accarezzandole il viso.
 
“No! Non finirà mai, perché ti amerò per sempre, anche se avessi tutti i difetti del mondo, io ti amerei comunque, perché tu sei Damon Salvatore, il mio uomo.”
 
Damon a quelle parole non resistette e gli diede un bacio, un bacio delicato e bramato. Quasi fragile a quel tocco. Si staccarono e si guardarono negli occhi.
 
Passarono infiniti istanti, dopo Elena poggiò la testa sulle gambe di Damon, e continuò a guardare il panorama, mentre Damon le accarezzava i capelli.
 
“Sai.. non ho paura delle cose che ci stanno succedendo. Come Katherine, i miei poteri e tutto il resto. Perché alla fine so che ho te, e mi interessa solo questo.” Gli disse Elena con convinzione.
 
Damon non rispose, ma sorrise solamente. Quelle parole per lui erano così preziose e importanti, che gli rimarranno impresse nella mente, per l’eternità.

ANGOLO AUTRICE
Scusate il ritardo, avevo detto che postavo a fine settimana, ma ho avuto dei contrattempi. Comunque vi piace questo nuovo capitolo Delena?! So che è un pò corto il capitolo, ma volevo scrivere solo di loro. Avevano bisogno un pò di tempo per loro xD
Fatemi Sapere cosa ne pensate.
Come sempre ringrazio tutti quelli che recensiscono, e soprattutto la mia amica @Fraa :DD
Grazie di seguirmi ;)

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Capitolo 22
*** 22 Capitolo ***


“Caroline?!” disse Bonnie stupita alla giovane vampira.
 
“Bonnie!” disse Caroline sorridendo.
 
In quel momento la streghetta voleva darle fuoco, bruciarla al rogo, insomma qualunque cosa pur di farle pagare di aver rovinato il suo momento con Stefan.
 
Stefan corse su e notò subito lo sguardo infuriato di Bonnie, così gli scappò un sorrisetto che a Bonnie non sfuggì, perciò lo incenerì con lo sguardo facendo sparire quel sorrisetto idiota del ragazzo.
 
“Allora vi ho interrotti?” chiese Caroline ancora raggiante. A quelle parole Bonnie a stento riuscì a trattenersi.
 
“Noo, guarda. E’ un impressione!!” le disse quest’ultima col tono più furioso che possedeva.
 
“Ehi, ehi. Mi sa che qui qualcuno a perso a Guitar Hero!” disse Caroline sghignazzando.
 
Ora basta, ORA BASTA!!! pensò Bonnie.
 
“Per la cronaca ho vinto!!” le disse la streghetta scandendo per bene le ultime due parole.
 
“Ok, strega antipatica. Ti va di battermi?”
 
“Con piacere!” concluse Bonnie.
 
Io strega antipatica?! IO?! E’ lei cos’è?! Vampiro rompipalle del secolo?! Io un premio glielo darei pensò Bonnie infuriata come mai prima.
 
Caroline impostò la canzone, The Kill – 30 seconds to Mars.
E fece partire la partita.
 
Ma non sapeva che così faceva partire la guerra.
 
Bonnie se la cavava piuttosto bene, ma Caroline era un mito, una leggenda imbattuta.  Le migliori scommesse le ha vinte grazie a Guitar Hero.
 
Stefan guardava la partita sconvolto dalla bravura delle due. Non sbagliavano una nota. Delle rockettare perfette pensò Stefan.
 
Mancano un secondo esatto alla partita e stavano a pari merito, ma solo una doveva vincere.
 
“SI!!! SI!!! Ho vinto!!!” urlò Caroline piena di sé.
 
Bonnie, Bonnie stava scoppiando, si era fatta tutta rossa dal nervosismo. E senza volerlo, anzi un po’ sì, con la forza del pensiero fece scivolare Caroline.
 
A un certo punto la streghetta scoppiò a ridere e Stefan la seguì di ruota. Si stavano piegando in due dalle risate. Caroline non sopportava essere umiliata di questa maniera, così si alzò si diede un aggiustata al vestito e si avvicinò a Bonnie, puntandole un dito contro.
 
“Sei stata TU!!!” le urlò in faccia Car.
 
“Io?! E perché mai?!” disse Bonnie facendo la finta tonta, ma sapeva che non avrebbe resistito ancora per molto.
 
“Perché non sai accettare la sconfitta!! Dalle elementari!!”
 
“Non è vero!”
 
“Sì che è vero!”
 
“NO!!”
 
“SIII” le voci si alzavano sempre di più, finché Caroline non prese un cuscino e glielo scaraventò addosso.
 
“Auch, l’hai fatto a posta!!” disse Bonnie offesa.
 
“Tu dici?!” e così iniziò la battaglia dei cuscini.
 
Ad ogni cuscinata un urlo. Stefan aveva cercato anche di allontanarle, ma era inutile. Continuarono a lanciarsi cuscini addosso fino a fuori la stanza di Stefan. Senza che se ne accorgessero, caddero giù per le scale. Urlavano come delle pazze, fin quando la scalinata finì, e le scaraventò vicino alla porta.
 
Stefan in cima alle scale guardava la scena sconvolto. Sapeva che non si sarebbero fatte male, perciò non aveva fatto niente. Dopo un minuto di silenzio, Stefan riuscì a parlare. “Tutto bene?” disse rauco e con aria incerta.
 
Le ragazze come risposta scoppiarono a ridere. Non la finivano più sembravano impazzite tutto d’un tratto. La loro pazzia finì quando si aprì la porta, in cui sulla soglia c’erano Elena e Damon. E inconsciamente, aprendo la porta colpirono la povera testa di Bonnie.
 
“Oh mio Dio!” disse Elena correndo in soccorso di Bonnie. Caroline continuava a ridere, e non la smetteva più.
 
“Scusa, Scusami!” disse Elena trattenendosi le risate, quando a un certo punto scoppiò e si rotolò anche lei dal ridere.
 
Bonnie come vendetta sbatté il cuscino sulla testa di Elena. E così incominciò il secondo round di cuscinate. Le tre, ancora sedute a terra si lanciavano i cuscini di rimando, e ridevano come le pazze.
 
Damon e Stefan si scambiarono uno sguardo e capirono che non potevano fare nulla.
 
Damon, sorpassò calpestando le ragazze e salì le scale per raggiungere Stefan.
 
“Sono impazzite!” disse Stefan.
 
“Ahh! Gli uman-“ Damon si bloccò fece un sorriso e continuò “Stavo dicendo umani!” disse scoppiando a ridere. Stefan lo guardò stranito,la risata non poteva essere contagiosa pensò.
 
Damon guardando Stefan terminò la sua risata e disse “Stef, sveglia! Quelle tre non hanno niente di umano!!” Stefan lo guardava ancora stranito.
 
“Ehi c’è nessuno in quella testolina vuota?! Stiamo parlando di una vampira, una strega, e un essere sovrannaturale!!!” Stefan capì e annuì con la testa.
 
Damon sospirò e disse “Adesso capisco perché ero, e sono sempre stato io il preferito delle donne- si fermò, e diede una pacca sulla spalla al fratello- Non hai senso dell’umorismo Stef, fattene una ragione.” Concluse allontanandosi verso la sua stanza  “Ma..” controbatté Stefan  “Niente ma.” Disse Damon, e scomparve nella sua stanza.
 
“Ce l’ho il senso dell’umorismo!!” sbuffò Stef, andandosene anche lui  nella sua stanza, e gettando un’altra occhiata alla battaglia di cuscini delle tre, che non terminava più.

ANGOLO AUTRICE
Hahahahah che ne dite della cuscinata tra le tre?! Ok, questo capitolo non ha niente di serio, però è una cosa divertente XD
Fatemi sapere ;)

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Capitolo 23
*** 23 Capitoli ***


Damon uscì dalla sua camera appena sveglio, stava ancora in pigiama, se così si poteva considerare, stava a petto nudo con solamente un pantalone leggero a righe, insomma una visione per tutto il popolo femminile. I capelli un po’ arruffati dal sonno, e le occhiaie a causa delle urla della battaglia dei cuscini delle ragazze, che terminò alle 3 di notte, per un vampiro avere il super udito certe volte non era il massimo della felicità.
Scese giù dalla rampa di scale e si avviò verso il salotto con la sua colazione. Un bel bicchiere di sangue di primo mattino era proprio quello che ci voleva. Se ne verso fin su l’orlo del bicchiere, lo mandò giù come acqua fresca, perché per loro vampiri era proprio questo.. acqua. Si leccò le labbra per ingurgitare ogni piccola traccia di sangue presente. La sua attenzione, poi, si distolse dal sangue e si portò alle tre pazze di ieri sera. Sembravano proprio delle bambine, stavano abbracciate ciascuna con il proprio cuscino. Elena, stava con la testa nascosta tra il morbido cuscino del salotto con i capelli scompigliati e con i vestiti stropicciati, non che le altre due stessero in condizioni migliori. Caroline stava con la bocca semi-aperta  dove fuori usciva un po’ di bava che cadeva sul cuscino di Stefan, povero Stefan pensò Damon facendo una smorfia di riluttanza a quella scena. Invece Bonnie sembrava l’unica normale, a parte il fatto che stava schiacciata da i corpi di Elena e Caroline, che non erano affatto leggerine.
Damon scosse la testa per distogliersi da quella visione orripilante, per poi posare lo sguardo sul fratello, che era appena sceso giù grattandosi i capelli uno scimmione così pensò Damon.
 
“Ehi, fratellino. Dormito bene?” chiese Damon.
 
Stefan rispose con una smorfia alla “non si vede?!”, così per rendere più chiaro il concetto sbadigliò.
 
“Capisco, lo stesso vale per me.” Disse Damon con un sospiro di esasperazione.
 
“Beh, io direi di svegliarle così capiranno cosa significa non dormire.”
 
Damon fece l’occhiolino, e a velocità impossibile si piegò vicino Elena. Le accarezzò il dolce viso da bambina, e come risposta ebbe un gemito, Damon sorrise, si avvicinò al suo orecchio cercando di non svegliarla, e poi..
 
“SVEGLIAAAA !!!” urlò Damon.
 
Che portò a sedere tutte e tre le ragazze, anzi due, Bonnie stava sotterrata dai loro corpi.
 
“Damon!!” gli urlarono Caroline e Elena, e come risposta ebbero solo uno dei suoi sorrisi snervanti. Ed in cambio ricevette dei fortissimi schiaffi da Elena.
 
“Ehi, ehi calmati.” Supplicò Damon.
 
“Calmarmi?! Ora per colpa tua avrò un forte mal di testa!!” disse Elena furiosa.
 
“Scusate?!” cercò di dire Bonnie ancora soffocata dai corpi delle sue amiche, ma nessuno le prestò attenzione.
Elena continuava ad urlare contro Damon e a lanciargli schiaffi, Stefan beveva sangue e guardava la scena divertito. Caroline invece si guardava intorno cercando di capire cosa succedeva e intanto si grattava la testa.
“Scusate?!” continuò Bonnie al limite della pazienza.
 
Nessuno la pensava e intanto moriva soffocata
 
“SCUSATEEEE !!!” urlò Bonnie, tutti rimasero in silenzio e nessuno capiva il perché dell’urlò di Bonnie.
 
“Che c’è?!” chiese Elena esasperata.
 
“La smettete di urlare, vi prego, mi scoppia la testa” disse Caroline, sembrava in uno di quei momenti dopo sbronza, alcolizzata pensò Stefan.
 
“COSA C’è?!” ripeté Bonnie. “C’è che tu e Caroline mi state schiacciando, ecco che c’è.”
 
Le due amiche si guardarono mortificate, e alzandosi dal corpo inerme di Bonnie le diedero uno sguardo di scuse.
 
Bonnie riacquistando le forze alzandosi le guardò, “Si, si ok, vi perdono.” disse e alle amiche che subito le sorrisero.
 
“Io ora torno a casa, mio padre sarà preoccupato.” Disse Bonnie avviandosi alla porta.
 
“Bhe, ti seguo” disse Caroline raggiungendo l’amica.
 
Elena si guardò intorno e si avvicinò verso Damon, tanto che i loro busti si toccavano, e che i loro fiati si sfioravano.
“Non permetterti mai più.” Disse Elena giocando con la bocca di Damon senza baciarlo.
 
“O se no?!” chiese Damon divertito.
 
“Bhe.. ne pagherai le conseguenze” gli rispose un Elena maliziosa.
 
“Non vedo l’ora!” sussurrò Damon avvicinandosi alle morbide labbra della sua ragazza, e fu respinto subito.
 
“Aspettate ragazze sto arrivando” disse Elena correndo verso le amiche.
 
“Ciao Stef.” Salutò prima di uscire.
 
E Stefan impegnato a bere il suo tè caldo le rispose con un sorriso, immediatamente ricambiato.
Damon ancora stupito prese un bicchiere di scotch e se lo portò alle labbra avviandosi giù in cantina.
Voleva andare a vedere le condizioni di Katherine.
 
Si avvicinò alla cella e da dietro le sbarre vedeva il corpo inerme della sua ex squilibrata ragazza appoggiato al muro, tutto sporco e più magro del solito.
 
“D-Damon..” sussurrò Katherine.
Damon aprì la cella e si avvicinò a lei, sapeva che Katherine non poteva fare nulla, lui era più forte e lei era ridotta uno straccio.
 
“Dì mia cara!” disse Damon con la sua solita faccia tosta, abbassandosi alla altezza del viso della vampira.
 
“C-come sei Sexy..” gli disse Kat abbozzando una smorfia che assomiglia più ad un sorriso.
 
“Si lo so. Me lo dicono in tante.” Rispose Damon, poggiandosi sul muro di fronte a lei. “Bhe.. lo stesso non si può dire di te.” Continuò lui.
 
Katherine scosse la testa e incominciò a parlare, o almeno ci provava “cosa v-vuoi D-Damon?!”
 
“Volevo vedere un po’ a che punto stava la tua essiccazione.”
 
“Gentile.”
 
“A te riservo un trattamento speciale.” rispose Damon sempre con la risposta pronta.
 
“Mi lusinghi, così.”
 
“Spero non troppo.” Concluse Damon alzandosi per avviarsi verso l’uscita.
 
“Auguri.. ne, ne avrai bisogno” Disse Katherine all’estremo delle sue forze
 
Damon si girò verso di lei con aria interrogativa.
 
“Per la t-tua prescelta!” disse Katherine, portando ancora più domande a un Damon confuso. Si chiuse la porta dietro e se ne andò verso la sua stanza per vestirsi, lasciando in cantina una Katherine sorridente.

ANGOLO AUTRICE
Scusate, scusate e scusate sono in stra ritardo, solo che sono stata impegnatissima.. e vi chiedo perdono  perchè so già che mi volete uccidere.
Comunque passando al capitolo spero vi piaccia, perchè io non n ne sono tanto convinta xD
Ringrazio tutti quelli che mmmi seguono, e quelli che recensiscono, e soprattutto ringrazio la mia amica Fraa che mi aiuta sempre in tutto :D
Bacii alla prossima ;)

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Capitolo 24
*** 24 Capitolo ***


Damon si avviò nella sua camera da letto ancora con quel pensiero che gli ronzava nelle orecchie, come una zanzara fastidiosa.
 
Flashback.
 
“Auguri.. ne, ne avrai bisogno” Disse Katherine all’estremo delle sue forze
 
Damon si girò verso di lei con aria interrogativa.
 
“Per la t-tua prescelta!” disse Katherine.

 
Fine Flashback.
 
Beh non ci devo pensare, d'altronde è Katherine non ci si può fidare di lei,pensò Damon, cercando un po’ di speranza e verità in quel pensiero. Non ci voleva dare più di tanto peso, visto che la sua “lista dei problemi” era già abbastanza lunga e anche perché non voleva far vedere a Katherine che l’aveva turbato con quelle sue frasi a metà, anche se lo aveva fatto. Damon si buttò a peso morto sul suo letto, una mano appoggiata alla fronte piuttosto aggrottata pervia di Katherine, e con l’altra mano reggeva il suo bicchiere di scotch che si portò alle labbra, sperando lo avesse calmato un po’. Ma la rabbia peggiorò subito dopo accortosi che il suo più fedele amico scotch non lo faceva compagnia nel bicchiere di vetro ma nel suo intestino, così, per un eccesso di rabbia buttò il bicchiere per terra infrangendolo in 1000 pezzi che riecheggiavano rumorosamente per terra. Chiuse gli occhi, e cercò di riposarsi.
 
Intanto giù in cantina c’era una Katherine sogghignante, lo conosco troppo bene e so quali sono i suoi punti deboli.. ma non saprà che molto presto uscirò fuori di qui, pensò la vampira centenaria.
 
“Ragazze?” chiese Elena, seduta sul sedile posteriore dell’auto di Bonnie.
 
“Sii?!” risposero Bonnie e Caroline all’unisono.
 
“Ma perché vi stavate dando a cuscinate quando sono entrata?”
 
“Chiedilo a Bonnie!” rispose una Car indispettita e tagliente. Elena girò il volto verso Bonnie, che era intenta a guidare e a fare la finta tonta.
 
“Ok..! Era perché Caroline si era intromessa mentre io e Stef giocavamo..” disse una Bonnie sempre più imbarazzata.
 
“Stef?” chiese Elena un po’ indispettita da come la sua amica avesse chiamato con tanta confidenza il vampiro.
 
“Si, Bonnie, spiegaci un po’ perché te la sei presa tanto per avervi interrotto, a te e Stef? Disse Caroline marcando maggiormente l’ultima parola.
 
“Perché.. perché..” incominciò a dire Bonnie in piena ad una crisi di imbarazzo, soprattutto perché Caroline affianco a lei non era di aiuto, continuava a darle gomitate e occhiatine alla “cosa c’è sotto?”.
 
“Dio!!! Perché ci stavamo baciando e tu ci hai interrotto” disse Bonnie in preda all’isteria. Caroline ed Elena si scambiarono uno sguardo di intesa, e poi incominciarono ad urlare e a battere le mani, come delle bambine che appoggiavano l’amica alla sua prima cotta.
 
“E brava Bonnie, che in nostra assenza non rimane di certo annoiata!” disse Caroline con una punta di malizia, Bonnie intanto si faceva sempre più rossa, un altro po’ e scoppio pensò la streghetta.
 
“Eh sii!” disse Elena, appoggiando la tesi della neo-vampira.
 
“Oh piantatela!” disse Bonnie ormai arresa dalle continue risate felici delle amiche.
 
 
Dopo una decina di minuti le tre arrivarono nelle rispettive case, a parte Bonnie che era rimasta a casa di Elena. Salirono su per la rampa di scale, salutando Jenna e Jeremy che erano intenti a cucinare la cena, visto l’inaspettata ospite di Jeremy. Entrate in camera le due si buttarono pesantemente sul letto, tutte due vicine, tirarono un sospiro e poi Bonnie parlò “Elena, stasera dobbiamo continuare l’allenamento, manca poco e poi sarai completa..”
 
“Completa? Completa come..?”
 
“Beh la tua trasformazione completa, cioè imbattibile e in grado di gestirti senza alcun problema.”
 
“Ok” disse Elena, con l’aria di chi era stanca di parlare. Si girò di lato e chiuse gli occhi.
 
“Sai –incominciò Bonnie- Stefan mi piace veramente, è così dolce e simpatico..  e poi è bellissimo. Avevo bisogno di un ragazzo come, il quale è a conoscenza dei miei segreti. Ed io d’altronde dei suoi. E quando mi ha baciato, Dio e che bacio. Bacerei quelle labbra per ore ed ore.” Finì Bonnie con aria sognante. Passarono un paio di secondi e Bonnie si insospettì.
 
“Elena? Elena rispondi!” ordinò Bonnie esasperata.
 
Elena mugugnò qualcosa di simile ad un “Notte anche a te Bonnie.”
 
La strego si affacciò per vedere l’amica e la vide dormire in un sonno profondo, e sconsolata si ributtò di nuovo sul letto a guardare il soffitto, finché il sonno non fosse arrivato pure per lei.

ANGOLO AUTRICE.
Scusate non ho potuto aggiornare prima, perchè questo è proprio un brutto periodo, visto che incasinata perchè tra poco arrivano gli esami e sono incentrata particolarmente su quelli in questo momento. Spero di aggiornare presto :D
Scusate ancora tanto e non mi uccidete D: xD
Comunque ringrazio tutti quelli che recensiscono e che mi segueno.. e soprattutto ringrazio la mia cara Fraaaa *-*. 
Baciii !

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